CANCER RELATED
FATIGUE
Corso di Laurea in Infermieristica
Polo didattico S.Luigi
a.a. 2006/2007
Saluta Paola
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La percezione del paziente
SVOGLIATO
LENTO
ESAUSTO
CONFUSO
ESAURITO
PROSTRATO
SCORAGGIATO
TRASCURATO
DEBOLE
APATICO
A TERRA
STANCO
PIGRO
FIACCO
INDIFFERENTE
ABBATTUTO
SFINITO
Saluta Paola
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La percezione del paziente
 Sensazioni fisiche:
difficoltà a svolgere le quotidiane attività.
 Sensazioni di tipo emozionale:
diminuite motivazioni e cambiamenti nel
tono dell’umore.
 Sensazioni di tipo cognitivo:
difficoltà a concentrarsi o a formulare
pensieri compiutamente.
(Glaus A. et al. Support Care Cancer,
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1996,4,82-96.)
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Fenomeno
Multidimensionale
Sensazione
soggettiva
Pianificazione
Personalizzata
FATIGUE
Approccio Olistico
Saluta Paola
Presa in carico
Globale
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La fatigue richiede pertanto di
essere MISURATA
Scale di valutazione della fatigue
EORTC QLQc-30
European organisation for research of treatment of cancer
(J.N.C.Inst.1990)
Rotterdam Symptom Checklist
(Br.J.Cancer 1990)
Brief Fatigue Inventory
(Cancer 1999)
FACT – F (G)
Functional assessment of cancer teraphy fatigue
FACT-An
(Anemia)(J.Pain Symptom Manage 1997)
Fatigue Symptom Inventory
(Qual.Life Res. 1998)
Piper Fatigue Scale
(Onc.Nurs.1998)
Cancer Fatigue Scale
(Pain Symptom Manage 2001)
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Nella pratica quotidiana:
 VAS
Per monitorare la fatigue e il suo trend nel tempo può essere utile l’utilizzo
di scale o di analoghi visivi (ad es. assenza, lieve, moderata, grave o la
numerazione da 0 a 10 dove 0 corrisponde all’assenza di fatigue e 10 alla
peggiore fatica immaginabile).
 Diario personale
L’uso di un diario personale può aiutare a comprendere l’andamento della
fatigue o a identificare attività specifiche che sono associate con
l’esacerbazione della sintomatologia.
 Domande da porre
Nella pratica quotidiana l’uso di tre domande può aiutare a definirne la
gravità e il suo andamento:
- Provi un senso di affaticamento?
- Se si quanto è stato grave, da 0 a 10, nel corso dell’ultima settimana?
- Come ha influito sulla tua capacità di svolgere le attività quotidiane?
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Dal 2000 la fatigue è a tutti gli effetti
riconosciuta come
una malattia correlata al cancro
e non più considerata semplicemente come
un insieme di sintomi che affliggono
l’esistenza e fiaccano la volontà del malato di
tumore
(International Classification of Disease del Center for
Disease Control and prevention - CDC).
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La fatigue: incidenza
Incidenza:
In corso di chemioterapia
In corso di radioterapia
A due anni dal trattamento
In fase terminale
80%
80%
70%
80-90%
70-80 % pazienti oncologici ne è affetto
(Portenoy R.K. et al. Cancer-related fatigue: guidelines for
evaluation and management. The Oncologist, 1999,4, 1-10).
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La fatigue: le cause
Cause fisiche:
Cause psichiche:
Il contenitore della Fatigue
Depressione
Tipo di personalità
Stress
sofferenze
Disturbi del sonno
febbre
infezioni
dolore
Malnutrizione
Sindrome anoressia – cachessia
dispnea
nausea e vomito
reazione alla malattia
Solitudine
disordini metabolici
Terapie farmacologiche
alterazione dell’immagine che si ha di sé insufficienza d’organo
compliance alla terapia
Paure evocate dall’evento cancro anemia
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La pianificazione assistenziale di
un paziente affetto da
FATIGUE CANCER RELATED
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La fase dell’intuito: accertamento iniziale
I sintomi
Sono quelli tipici dell’astenia cronica (esaurimento di energia, estrema stanchezza,
debolezza e spossatezza, ma aggravati dalla patologia tumorale) con conseguenze rilevanti
come la forte difficoltà a compiere normali attività quali cucinare, pulire, fare una doccia,
rifare il letto. Non solo: i disturbi interessano anche la sfera intellettuale, affettiva e
psicologica. I criteri internazionali per la definizione di ‘fatigue correlata a cancro’ si basano
sulla seguente classificazione:
1. Sintomi presenti tutti i giorni o quasi per almeno due settimane nell’ultimo mese:
· spossatezza significativa
· diminuzione dell’energia
· accresciuto bisogno di riposo, in maniera non proporzionale all’attività
sostenuta
2. Inoltre devono essere presenti cinque (o più) dei sintomi seguenti:
· debolezza generalizzata e pesantezza degli arti
· diminuzione della concentrazione o dell’attenzione
· diminuzione della motivazione o dell’interesse nelle normali attività
· insonnia o ipersonnia
· sensazione di non aver riposato durante il sonno
· sensazione di dover compiere sforzi per superare l’inattività
· marcata reazione emotiva (tristezza, frustrazione o irritabilità) alla
sensazione di fatigue
· difficoltà a portare a termine le attività quotidiane
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Seguendo i modelli funzionali di salute,
quali problemi possono essere correlati ad un
paziente affetto da fatigue cancer related?
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Problemi correlati
 Modello di percezione della salutegestione della salute
Ridchio di gestione inefficace del regime
terapeutico
scarsa adesione al piano terapeutico
 Modello nutrizionale-metabolico
Rischio di deficit nutrizionale
Rischio di deficit di volume di liquidi
Rischio di alterata integrità tissutale
correlata a malnutrizione
Rischio di infezioni
Alterazioni del cavo orale
Inappetenza
 Modello di eliminazione
Stipsi
 Modello di attività-esercizio fisico
sensazione di dover compiere sforzi per
superare l’inattività
riduzione della mobilità
intolleranza all’esercizio fisico
affaticamento
intolleranza alle attività di svago
difficoltà nella gestione
dell’ambiente domestico
difficoltà nel provvedere alla propria
igiene
difficoltà nel vestirsi o nel curare il
proprio corpo
 Modello di sonno-riposo
insonnia o ipersonnia
sensazione di non aver riposato
durante la notte
alterazioni del ritmo circadiano
accresciuto bisogno di riposo, in
maniera non proporzionale
all’attività sostenuta
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Problemi correlati
 Modello cognitivo-percettivo
alterazione dei processi di pensiero
marcata reazione emotiva
(tristezza, frustrazione o
irritabilità)
riduzione di motivazione ed
interesse
 Modello di percezione di séConcetto di sé
disturbi dell’immagine corporea
disturbi dell’autostima
sensazione di “essere un peso” per
gli altri
ansia
paura
senso di impotenza
 Modello di ruolo-relazione
difficoltà di interazione sociale
isolamento sociale
alterato adempimento di un ruolo
(in famiglia e nella società)
relazioni familiari alterate
 Modello di sessualitàriproduzione
alterazione del modello di
sessualità
 Modello di adattamentotolleranza allo stress
Possibile adattamento inefficace
della persona
conflitti interiori
 Modello di valori-convinzioni
sofferenza spirituale
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Obiettivi
 Differenti a seconda se il paziente è in
trattamento attivo o in fase avanzata di
malattia
 Variano notevolmente a seconda delle
informazioni date al paziente
 Incidono a seconda della fase in cui si trova
il paziente: negazione, collera,
patteggiamento depressione accettazione
(Kubler-Ross)
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Interventi di tipo collaborativo
Counseling…
terapia
occupazionale…
Carnitina…
Supporto
psicologico…
Fidioterapia…
Psicostimolanti
…
trasfusioni
Eritropoietina…
Saluta Paola
Progestinici
…
…e
ancora…
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Esercizio fisico:
evidenze di letteratura
 EBM: buon intervento soprattutto a scopo
preventivo
 Studio promosso dalla Scuola di Nursing di
Baltimora su Ca mammella: riduzione della fatica,
miglioramento della qualità del sonno, riduzione
dello stress emotivo, miglioramento delle capacità
fisiche e della qualità della vita.
 Lavoro svolto da Headley: aumento della
sensazione di autocontrollo e di autostima.
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Interventi da pianificare
 Informare il paziente sul problema della fatigue
 Collaborare con i medici per il trattamento farmacologico dell’anemia
(eritropoietina,

emoderivati e controllo effetti collaterali e reazioni)
 Collaborare con i medici per il trattamento farmacologico delle cause
fisiche della fatigue
 Potenziare i fattori che facilitano il recupero dell’energia
 Mantenere un idoneo ed equilibrato apporto energetico
 consigliare di aggiornare “il diario della fatigue”
 consigliare di diluire le faccende domestiche nell’arco della settimana
 Far eseguire quotidianamente esercizi fisici leggeri
 Programmare le attività domestiche inserendo anche dei piccoli esercizi
fisici
 Insegnare afficnhè il paziente sia in grado di ascoltare il proprio corpo
 Stimolare l’assunzione di liquidi prima, durante e dopo l’attività fisica
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Interventi da pianificare
 Consigliare di alimentarsi ogni volta che si ha appetito senza
necessariamente rispettare gli orari
 Consigliare di assaggiare altri gusti
 Stimolare una corretta igiene del cavo orale
 Garantire adeguati periodi di riposo durante il giorno
 Consigliare di non dormire mai più del necessario
 Aiutare ad avere sempre lo stesso ritmo sonno-veglia
 Evitare il consumo di sostanze eccitanti
 Svolgere attività mentali
 Assecondare attività che recano benessere (lettura, musica, film,
bricolage)
 Insegnare e far svolgere esercizi di rilassamento (training autogeno,
massaggio dolce, biodanza, ecc)
 Programmare e attuare interventi a carattere psicologico
 Facilitare le relazioni familiari e sociali del paziente
 Educare i care givers al controllo della fatigue
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Indicatori di risultato
 Il paziente riconoscerà i fattori che incrementano la sua
fatigue entro 5 giorni
 Il paziente riconoscerà i fattori che facilitano il recupero di
energia entro 5 giorni
 Il paziente riferirà una riduzione soggettiva della fatigue
entro 15 giorni
 Il paziente manifesterà una riduzione oggettiva della fatigue
entro un mese
 Il paziente manterrà il suo livello di autonomia per un mese
 Altro
(il tempo indicato è a scopo didattico, ovviamente va riferito
realmente al paziente e può essere molto diverso da
soggetto a soggetto)
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La fatigue