LA MALATTIA SU MELO All’inizio del 2011, in provincia di Cuneo, sono state riscontrati su mele frigoconservate sintomi di un nuovo tipo di marciume lenticellare. Si tratta di un’alterazione che, a partire da una semplice “chiazzatura”, evolve in una tacca di marciume asciutto, di dimensioni contenute e poco approfondita. La patologia in Piemonte ha riguardato quasi esclusivamente la cv. Ambrosia. Successivamente, da regioni italiane del Nord-Est , sono stati riferiti sintomi simili anche su Golden Delicious ed altre cultivars. Pur essendo state finora interessate poche partite, i danni sono risultati talora rilevanti (anche più del 50% dei frutti colpiti) SFRPi Sintomi iniziali (chiazzatura lenticellare) su Ambrosia: vista laterale SFRPi Sintomi iniziali (chiazzatura lenticellare) su Ambrosia: vista inferiore SFRPi Sintomi avanzati (marciume asciutto lenticellare) su Ambrosia Sintomi a diverso stadio di sviluppo su Golden Delicious INDIVIDUAZIONE DEL PATOGENO Dagli isolamenti effettuati su Potato Dextrose Agar (PDA) a livello delle tacche sui frutti si sono costantemente ricavate colonie di un Deuteromicete Ifale a lento sviluppo, di forma circolare e di colore variabile da grigio a grigio-rosa a rosa Le colonie hanno rapidamente sviluppato fruttificazioni ialine, ramificate tramite ramoconidi originanti abbondanti conidi secondari catenulati, tipiche del genere Ramularia Il micete è stato inviato al CBS di Utrecht (Olanda), che lo ha classificato come Ramularia eucalypti Crous Negli anni ’30, negli U.S.A., erano state segnalate alterazioni delle mele in conservazione causate da un’altra specie dello stesso genere, R. magnusiana SFRPi CSAF - Laimburg Diversi aspetti della coltura del fungo sul substrato PDA SFRPi Fruttificazione del fungo su substrato WA INDAGINI IN CAMPO E IN MAGAZZINO In considerazione del fatto che numerosi elementi inducevano a ritenere che la contaminazione dei frutti avvenisse in campo, non in magazzino, nell’autunno 2011 sono state effettuati sopraluoghi in campo per verificare eventuali infezioni su frutti pendenti, foglie ed organi legnosi. Non si sono osservati sintomi sui frutti, né si è isolato il patogeno da cancri e necrosi rameali Si è invece isolata R. eucalypti da alcune macchie fogliari caratterizzate da forma irregolare e dalla presenza di un vago alone clorotico Il fatto che tamponi effettuati poi nel 2013 dal CReSO sulle strutture di celle che avevano ospitato mele infette non abbiano portato allo isolamento del fungo, avvalora l’ipotesi che l’infezione avvenga in campo SFRPi Sintomi su foglia di melo SFRPi Micelio fruttificato su foglia di melo in camera umida TEST DI PATOGENICITA’ Nella primavera 2012 è stato effettuato un test per confermare la patogenicità del fungo Nel corso del test si sono nebulizzate alcune mele con una sospensione di conidi, poi su metà dei frutti nebulizzati sono stati praticati dei fori con un ago mentre l’altra metà non è stata forata Sulle mele forate si sono successivamente sviluppate numerose tacche di marciume, mentre pochissime tacche si sono sviluppate su quelle non forate e nessuna sui frutti del testimone, nebulizzati solo con acqua sterile SFRPi Esiti del test di patogenicità LA MALATTIA SUL PERO All’inizio del 2012 sono stati riscontrati, sempre in provincia di Cuneo, sintomi simili a quelli su mele anche su pere cv. Conference frigoconservate Le analisi hanno evidenziato, anche in questo caso, la presenza di R. eucalypti a livello delle tacche Il sintomo si differenzia da quello della maculatura bruna per la costante assenza di margini rossi intorno alle macchie. Non è invece facilmente distinguibile dal sintomo indotto da Cadophora (Phialophora) malorum, che può essere compresente Nell’autunno 2012 il patogeno è stato isolato anche da foglie con presenza di macchie caratterizzate da un sottile, netto alone clorotico e centrate su mine di lepidotteri SFRPi Sintomi su pere SFRPi SFRPi Sintomi su foglie di pero DIFFUSIONE DI R. EUCALYPTI R. eucalypti è una specie nuova, individuata per la prima volta al mondo nel 2007 su foglie di eucalipto provenienti da Norchia (VT). Si tratta di un’entità tassonomica complessa, costituita probabilmente da almeno nove specie diverse Dopo le segnalazioni in Piemonte su mele e pere, si è avuto notizia del ritrovamento del patogeno su mele in conservazione anche in Trentino ed in Alto Adige In Piemonte il patogeno è stato rinvenuto finora solo in partite di mele e pere frigoconservate, originarie di alcuni comuni della provincia di Cuneo: Busca, Centallo, Costigliole, Cuneo, Saluzzo, Savigliano, Scarnafigi e Revello Esistono segnalazioni del fungo in altre nazioni, europee ed extraeuropee, su altre matrici vegetali (Phragmites, Pinus), come pure sull’uomo (pelle, polmoni, midollo osseo). Un ceppo isolato da tessuti umani è risultato in grado di crescere anche a 40 °C e ciò induce a ritenere che possa realmente comportarsi da patogeno per l’uomo SFRPi Distribuzione di R. eucalypti in Italia SFRPi Distribuzione di R. eucalypti in provincia di Cuneo TEST DI EFFICACIA DI FUNGICIDI Nel 2013 si è saggiata in vitro l’efficacia nei confronti del patogeno di 5 prodotti commerciali a base di fungicidi comunemente utilizzati su melo contro la ticchiolatura (captano, dodina, fluazinam, pyrimethanil e tetraconazolo) e di 1 prodotto commerciale a base di un fungicida impiegato contro i marciumi da conservazione delle pomacee (fludioxonil) Sono stati effettuati 2 diverse tipologie di test: - uno per valutare la crescita del micete su substrato agarizzato avvelenato coi diversi fungicidi - uno per valutare l’alone di inibizione della crescita del fungo indotto dalla diffusione in agar dei diversi fungicidi Risultati: dodina, pyrimethanil e tetraconazolo hanno fornito ottimi risultati nel test di crescita su terreno avvelenato ed appaiono perciò promettenti per la futura sperimentazione in campo. La dodina inoltre, a differenza di tutti gli altri fungicidi saggiati, ha fornito un buon risultato anche nel test di diffusione in agar PROBLEMATICHE APERTE Meritano un approfondimento i seguenti aspetti: 1. origine della malattia (nuova specie? comparsa ceppo patogeno? inefficacia dei nuovi fungicidi?) 2. condizioni climatiche (T°, U.R., piovosità) favorenti l’infezione 3. eventuale esistenza di una forma perfetta (Mycosphaerella sp.?) e suo ruolo nella epidemiologia del fungo 4. eventuale capacità dei ceppi isolati da mele di infettare le pere e viceversa 5. sensibilità all’infezione delle diverse varietà di pomacee ed eventuale presenza di varietà resistenti