Speciale SolidWorks World 2012
Di Massimo Fucci
SolidWorks World 2012:
San Diego, la Carica dei 5650
Non è un film, ma realtà vissuta: una folla oceanica dotata di entusiasmo stellare ha celebrato nella
splendida cornice di San Diego, ancora una volta, il valore della community. Un entusiasmo capace
di sovvertire le previsioni del tempo, allontana le nuvole di pioggia e richiama il sole. Una kermesse
d’impatto che la sera è in grado di ‘noleggiare’ un intero quartiere per festeggiare dei convenuti.
Un plauso a DS SolidWorks per i risultati ottenuti e a Dassault Systèmes che è riuscita ad integrare il
prodotto nella propria soluzione con un impatto positivo sul business totale dell’azienda.
S
an Diego, California, ore 7 del mattino del 13
febbraio, un pallido raggio di sole illumina la
baia e si riflette sui moderni edifici del capiente
Convention Center. Colori rosei e tinte pastello,
che rendono ancora più importanti il passaggio
dei salutisti del jogging e gli amanti della passeggiata con il cane. Uniche testimonianze viventi di
quest’oasi di pace.
La quiete dura poco, ore 7,30, un insieme di sagome di razze,
culture e idiomi diversi, tutte dotate di zainetto nero convergono
verso il Convention Center, in un continuo che dura circa un ora,
durante il quale da nord, da est e da ovest un immenso brulicare
di persone contente si incolonna per entrare alla general session
di SOLIDWORKS WORLD 2012.
Ore 8,30 apertura della general session, ed ecco la carica dei
5650, tante sono le persone che di corsa si incuneano nel salone
e si piazzano nella posizione a loro più consona, la corsa sfrenata
accomuna tutti dall’attempato progettista (caspita se corrono)
al giovane laureato, tutti spinti dall’entusiasmo di esserci.
Un miracolo che si riconferma di anno in anno, i ‘Solidworks
people’ sono fieri di appartenere alla Community e per nulla al
mondo sono disposti a rinunciare alla presenza al loro evento
dell’anno. A conferma della carica di energia positiva che li
alimenta, va sottolineato che la stragrande maggioranza dei partecipanti paga di tasca propria l’adesione alla manifestazione,
oltre che alle spese vive di viaggio e di permanenza. Un fatto più
unico che raro per un’azienda che produce software!
Alcuni numeri possono essere esplicativi della grandezza della
manifestazione: 3 sessioni plenarie, 220 sessioni parallele suddivise
per tematiche nelle tre giornate di manifestazione e oltre 250
partner con tanto di stand nell’annessa area espositiva a cui
vanno doverosamente aggiunti circa 1 ettolitro di caffè e quasi
centomila bottigliette di acqua minerale. Non ultimo: 1.700.000
utenti Solidworks a livello mondiale.
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Speciale SolidWorks World 2012
Il messaggIo e le strategIe
L’apertura della Kermesse, come tradizione è lasciata al CEO di
DS Solidworks, quest’anno tocca a Bertrand Sicot, laureato in
ingegneria presso l’Ecole Nationale Supérieure des Arts et Métiers,
un personaggio con oltre 20 anni di esperienza come dirigente
delle attività di vendita in aziende del settore tecnico progettuale
nazionali e internazionali. Bertrand conferma il successo di DS
Solidworks, una delle poche realtà operative nel mercato delle
soluzioni rivolte al ciclo di sviluppo dei prodotti, che sin dalla sua
nascita, anno su anno, hanno continuato a crescere facendo
registrare un segno positivo sia sui ricavi sia sui margini generati.
Un elemento di valore, quest’ultimo, sottolineato anche da Bernard Charles , CEO di Dassault Systemes, che sotto un dilagare
di applausi ha elogiato Bertrand sia per le sue doti personali, sia
perché rappresenta abbondantemente il 20% della nave da lui
capitanata.
Sia Bertrand che Bernard hanno fatto leva sui driver che rendono vincente la strategia di Dassault Systèmes rivolta al continuo
miglioramento di strumenti e soluzioni a supporto del cicli di realizzazione dei prodotti, mediante lo sviluppo di una piattaforma che
consente di vivere un esperienza 3D su di un prototipo virtuale,
prima che questo venga realizzato fisicamente. Un concetto che
in casa Dassault sublima in Lifelike Experience.
Un termine che sta a indicare la possibilità di provare un’esperienza che simula la vita reale, ossia poter vedere, valutare e
interagire con un oggetto virtuale tridimensionale, che, all’occorrenza, si può anche smontare in diversi pezzi, esattamente come
se interagisse con il suo corrispondente reale.
“Con la Lifelike Experience - ha sottolineato Bernard - possiamo
quindi immaginare il futuro e sviluppare il giusto prodotto al primo
tentativo e condividere nuove idee di prodotto sia con altri progettisti ma anche con gli utilizzatori finali, grazie all’incredibile potenza ed efficacia comunicativa del 3D e della simulazione. Se si
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guarda ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni, non è eccessivo
parlare di magia in 3D. Una magia che consente di comunicare
e condividere idee nel mondo virtuale”.
La rivoluzione introdotta della piattaforma V6 sta nella possibilità
concreta e reale di creare un ambiente nel quale riversare tutti i
risultati della propria immaginazione, della propria fantasia, della
propria creatività, prima di cominciare a sviluppare e produrre
fisicamente qualsiasi bene oggetto, in modo da poter prevedere
e capire quale valore si possa offrire alla società.
“Perché in fondo è questo il compito degli innovatori - ha terminato Charlès - non si tratta di fare sempre le stesse cose con una
quantità o qualità maggiore, ma di trovare una strada diversa,
una prospettiva completamente nuova.”
ComunICazIone e CollaborazIone:
Il termostato IntellIgente ed Il robot danzante
Il format della manifestazione prevede in ogni general session
almeno un ospite di rilievo con cui condividere quali siano stati gli
ingredienti del successo. Quest’anno il leitmotiv sono state le capacità di collaborazione e comunicazione a supporto dell’innovazione. Ed ecco sul Palco Tony Fadell, il fortunato ‘genitore’ dell’
iPod. Tony oltre all’inevitabile riferimento al suo trascorso Apple
ed in particolare al rapporto con Steve Jobs e con la capacità
di rendere fruibili le innovazioni ad un vastissimo numero di utenti,
ha illustrato la sua nuova avventura, la start-up company Nest
con il preciso obiettivo di lanciare sul mercato il primo ‘learning
thermostat’ dedicato a chi intende mantenere il giusto benessere ambientale in funzione delle proprie esigenze e nel rispetto
dell’utilizzo dell’energia. Il prodotto innovativo, pensato e sviluppato da Tony insieme al suo team, altro non è che un termostato
che include un’applicazione software (sembra che abbia un
iPod incorporato) in grado di apprendere come ciascuno di noi
intende vivere in comfort nella propria casa e di conseguenza
autoprogrammare gli impianti di condizionamento e riscaldamento oltre che il controllo di altri apparecchi e dispositivi inseriti
nella domotica, in ogni vano della casa. Ma non solo, vista l’esigenza importante in merito al risparmio energetico, NEST opera
variando le condizioni di funzionamento in funzione della presenza o meno della persona in quella zona della casa e reagisce alle
variazioni da noi richieste, in tempo reale. Un’operazione possibile
perché Next può essere tranquillamente connesso alla rete WiFi
domestica, quindi può essere comodamente riprogrammato
dal proprio iPhone o qualsiasi altro dispositivo esterno in grado di
collegarsi alla rete domestica di riferimento. Un prodotto progettato e simulato, in tempi molto stretti, con l’ausilio del software
Solidworks®. Le operazioni sono state effettuate da un team distribuito geograficamente che ha potuto utilizzare appieno sia le
specifiche funzionalità 3D e di simulazione della suite applicativa,
sia la possibilità di mettere a regime un efficace ambiente collaborativo. Il risultato: Next messo in vendita su Internet in poche ore
era già un esempio di successo nelle vendite on line.
Tutt’altro mondo quello introdotto da Marie Planchard, responsabile mondiale del settore Education in Solidworks, con una
confessata passione per l’Italia, che ha invitato sul palco Bruno
Maisonnier, fondatore di Aldebaran Robotics ed inventore di
un prodotto particolarmente intrigante che - oltretutto - è stato
utilizzato durante buona parte delle Kermesse, non fosse altro
perché ne rappresentava la mascotte: il Robot NAO, cha dal vivo
ha ballato ed attirato l’attenzione del pubblico, riscuotendo un
notevole successo.
“NAO - ha affermato Bruno - è stato sviluppato con l’utilizzo del
software di Solidworks e oltre che per scopi ludici (il riferimento era
alle performance sul palco) viene utilizzato, con successo, anche
per scopi terapeutici”.
Infatti Aldebaran sta lavorando con un gruppo in cui viene utilizzato il Robot in aiuto ai bimbi autistici In alcune situazioni risulta
più semplice, per loro, interagire con i robot rispetto alle persone. “Ciò è dovuto principalmente - ha evidenziato Bruno - alle
reazioni molto più prevedibili, ad un apparenza accattivante e,
non ultimo alla ripetitività dei comportamenti, tipici di un Robot e
particolarmente ben evidenti in NAO”.
La palma del terzo “ospite” di rilievo va assegnata, con pieno diritto, alla prossima versione della Suite di Software Solidworks®. Un
elemento da sempre presente nella sessione plenaria della terza
giornata. Un momento particolarmente atteso dalla Community
presente in sala, poiché tutti si aspettano che l’azienda inserisca
nella versione a venire la maggior parte
delle richieste inserite e votate nella lista
dei desideri on line, mantenuta direttamente dagli utenti. Bene anche quest’anno
Solidworks ha superato le aspettative che
puntavano alla realizzazione del 90% della
top ten. Quest’anno tutti i primi 10 desideri
sono stati inseriti nella versione in progress.
Le diverse funzionalità sono state mostrate
in sequenza, mediante una una breve flash
demo proiettata sull’intero videowall della
sala. Inutile sottolineare che l’entusiasmo
ha raggiunto il picco massimo ed ha messo
a dura prova le caratteristiche antisismiche del convention center, viste le frequenze raggiunte dal battito dei piedi sul pavimento e dallo scrosciare degli applausi ad ogni annuncio.
La magica serata neL gas Lamp...
La Community va coccolata, un concetto ben chiaro ai responsabili di SolidWorks World 2012, che ogni anno, in funzione del
luogo in cui ci si trova, organizzano una serata speciale rivolta
a tutti i partecipanti in cui è possibile degustare cibi e bevande,
nonché socializzare in un ambito libero in cui il brand dell’azienda
non è per nulla invadente.
A questo scopo San Diego ben si presta. Nelle vicinanze del
Convention Center, raggiungibile comodamente a piedi in pochi
minuti, si trova il quartiere denominato Gas Lamp, per via della
presenza di nuovi lampioni in stile liberty che ricordano quelli installati in origine dotati di alimentazione a gas. Il quartiere è pieno
di locali in cui poter mangiare ed ascoltare musica, anche dal
vivo. Bene! il Gas Lamp viene delimitato da una serie di transenne
che inibiscono l’ingresso alle automobili, e, per l’intera serata,
l’accesso è consentito ai soli possessori di Badge della convention, i quali possono degustare diversi ‘cibi di strada e non’ fruibili
sia presso i punti buffet organizzati lungo il percorso, sia all’interno
dei singoli locali. Una sorta di grande festa privata in cui scorrono
alcuni ettolitri di birra (per socializzare, ovviamente) e, oltre che
mangiare, si possono ascoltare diversi generi musicali. Un evento
gradevole, in cui ciascuno si sente coinvolto nella community.
LifeLike, coLLaborazione, integrazione,
passione ed entusiasmo per battere La crisi
In estrema sintesi, ogni azienda è in grado di battere la crisi se
interiorizza che non può continuare a operare nello stesso modo
in cui ha operato negli ultimi anni. Le aziende devono convincersi
che il ‘valore’ fa e farà sempre la differenza. Prima di realizzare
un prodotto, bisogna guardare attentamente al proprio cliente
o – meglio - al cliente del proprio cliente, le cui esigenze, se soddisfatte decretano il successo delle aziende produttrici.
Dassault Systèmes intende offrire le soluzioni con le quali le aziende possono individuare i propri valori, trasferirli nei propri prodotti
attraverso la tecnologia 3D e trasformarli in realtà. In tutto questo
l’offerta del brand Solidworks gioca un ruolo fondamentale.
Mette a disposizione dei progettisti uno strumento 3D in grado di
supportare tutte le fasi di progettazione e di simulazione dei prodotti. Una soluzione software oramai totalmente integrata nell’architettura e nell’intero portafoglio di offerta
a marchio Dassault Systèmes, in grado di
interoperare con le diverse applicazioni per
la fruizione della realtà virtuale, di facilitare
la collaborazione tra diverse menti implicate in un medesimo progetto, anche su
discipline differenti, ma anche con gruppi
di utenti che possono ‘testare’ in anteprima
ciò che andranno ad acquisire.
In estrema sintesi la via che porta al successo impone a tutti di innovare, integrare, collaborare … arrivederci a SolidWorld 2013,
Orlando, Florida, dal 20 al 23 Gennaio!
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