VALUTAZIONE DEL RISCHIO
La valutazione del rischio consente al “Datore di Lavoro” di adottare i provvedimenti
opportuni per salvaguardare, in primis, la salute e la sicurezza dei “lavoratori” nei
“luoghi di lavoro” e, contemporaneamente, la salute e la sicurezza degli addetti che a
vario titolo operano all’interno degli stessi e, più in generale, degli alunni.
A tal fine la valutazione del rischio svolge la funzione essenziale di prevenzione del
rischio attraverso la sua attuazione preliminare e permanente durante tutte le fasi
dell’“attività lavorativa”.
1
FASE I: INDIVIDUAZIONE DELL’ATTIVITÀ
• nei “luoghi di lavoro”
• relativi alla “mansione”
FASE II: IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI
Osservazione e studio delle attività e collegamento dei rischi (es.
cadute dall’alto, scivolamenti, cadute a livello, urti, colpi …. esposizione
ad agenti biologici, agenti chimici, … incidente stradale) considerando:
• caratteristiche generali dei “luoghi di lavoro” (requisiti igienici,
impianti, climatizzazione, ecc.)
• rapporto uomo / attrezzature (attrezzature, mezzi, ecc.)
• rapporto uomo / ambiente (eventi atmosferici violenti quali vento,
fulmini, caduta di alberi; sostanze e preparati, agenti biologici, ecc.)
• analisi dei posti di lavoro e delle mansioni
• normativa di riferimento
FASE III: • VALUTAZIONE DELL’ENTITÀ DEL RISCHIO
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PALESTRE
Alcuni rischi tipo:
MICROCLIMA:
impianti di climatizzazione e ricambio d’aria non idonei o non
opportunamente manutenuti
BIOLOGICO:
eventuale diffusione di microrganismi patogeni
[es. legionella nelle docce]
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI:
GESTIONALE:
allestimento o spostamento di
attrezzature [es. rete di
pallavolo, attrezzi ginnici, ecc.]
regolamentazione del flusso di fruitori della palestra, scarsa
vigilanza sulle operazioni di sanificazione e igienizzazione,
assenza o scarsa informazione dei rischi residui ai fruitori della
palestra
3
PALESTRE
Art. 69 D.Lgs. 81/08 s.m.i.
ATTREZZATURA DI LAVORO: qualsiasi macchina, apparecchio,
utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine,
attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo
produttivo, destinato ad essere usato durante il lavoro
PER ATTIVITÀ OCCUPAZIONALI (es. elettroutensili, scale, sistemi
elevatori, impianti di clorazione, ecc.)
PER ATTIVITÀ SPORTIVE (es. attrezzature da ginnastica, porte da
calcio, pallamano, pallacanestro e pallavolo, ecc.)
4
PALESTRE
Art. 71 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
Comma 1 “Il Datore di Lavoro” mette a disposizione dei “lavoratori”
attrezzature conformi […] idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate
al “lavoro” da svolgere […] che devono essere utilizzate conformemente “alle
disposizioni legislative di recepimento delle direttive comunitarie”
(VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLE “ATTREZZATURE”)
Comma 3 il “Datore di Lavoro” adotta adeguate
misure tecniche ed organizzative,
tra le quali quella dell’Allegato VI
(PROCEDURA PER L’USO DI “ATTREZZATURE”)
5
PROCEDURE
 Le procedure sono la razionalizzazione di fasi
operative di una determinata attività,
sono utili:
 per definire compiti e responsabilità
 per gestire attività critiche e interferenze.
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PROCEDURE
Una procedura per definirsi tale deve :
 - Essere in formato cartaceo;
 - Essere stilata con un linguaggio comprensibile per





coloro ai quali è rivolta;
- Possedere la data di autorizzazione ;
- Essere illustrata a chi la deve applicare;
- Essere corredata da lista di distribuzione
(elenco delle persone a cui è indirizzata);
- Essere firmata da chi l’ha redatta e autorizzata;
- Prevedere le modalità di distribuzione o il luogo di
affissione, conservazione/archiviazione,aggiornam.
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PROCEDURE
ELENCO DI PROCEDURE OPPORTUNE:
 Procedura
“Prevenzione
trasmissione
ematiche” nelle cassette di Pronto Soccorso
malattie
 Procedura “Emergenze” previste nel Piano di Emergenza
 Procedura “Infortuni”
 Procedura “Gestione attrezzature ginniche”
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PRIMO SOCCORSO
 Il dirigente scolastico, sentito il medico competente, ove
previsto, prende i provvedimenti necessari in materia di
primo soccorso e di assistenza medica di emergenza, tenendo
conto della presenza degli studenti e stabilendo i necessari
rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto di
lavoratori o studenti infortunati.
 Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo
soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione,
individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei
lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati dal
Decreto Ministeriale 15 luglio 2003, n. 388.
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PRIMO SOCCORSO
 Inquadramento legislativo
 Decreto Ministeriale n° 388 del 15/07/2003
art. 1 Classificazione
Le Scuole sono inserite nelle aziende del gruppo B, in ragione del
numero di dipendenti superiore a 3.
art. 2 Organizzazione di pronto soccorso
Le Scuole (gruppo B) devono garantire :
 - le cassette di pronto soccorso, il cui contenuto è previsto nell'allegato
1 "da integrare sulla base dei rischi, delle indicazioni del Medico
Competente e del Sistema di Emergenza del Servizio Sanitario
Nazionale".
 - un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il
sistema di emergenza del SSN.
“Questi contenuti devono sono presenti nel PIANO DI EMERGENZA –
capitolo Piano Pronto Soccorso – Sistema comunicazione”
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PRIMO SOCCORSO
 Ogni Istituto deve avere quindi almeno una cassetta.
 Nel caso in cui l’Istituto sia costituito da più sedi, le
cassette di pronto soccorso devono essere presenti in tutte
le sedi.
 Nel caso in cui l’Istituto sia costituito da più edifici
distaccati ma nella stessa area, la cassetta di pronto
soccorso deve essere almeno una, posta in uno degli edifici,
indicativamente in quello in cui si effettuano operazioni a
rischio (vedi valutazione dei rischi).
 Si ribadisce che la definizione di un numero di cassette
maggiore di una rimane a carico del dirigente scolastico
nell’ambito dei risultati della valutazione dei rischi.
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PRIMO SOCCORSO
 Si consiglia di posizionare la cassetta di pronto soccorso
vicino ai laboratori con possibile esposizione ad agenti
chimici, fisici e biologici, uso di macchine, apparecchi e
strumenti di lavoro in genere, alla palestra, al magazzino
di prodotti per la pulizia.
 La cassetta di pronto soccorso per i lavoratori ha il
contenuto previsto dall’allegato 1 del D.Lgs. 388/2003
integrato con i presidi consigliati dal sistema di emergenza
sanitaria del territorio (112).
 Per gli studenti sono consigliati dei punti di medicazione a
contenuto semplificato, per consentire un rapido ed
efficace intervento di soccorso. E’ opportuno che tali punti
di medicazione siano in numero congruo in relazione delle
dimensioni della scuola e dislocati nei vari plessi
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Requisiti e formazione degli addetti al P.S.
Le Scuole devono nominare gli addetti che devono essere
formati secondo i contenuti e i tempi dell'allegato 4:
 - corso di 3 moduli da 4 ore ciascuno = totale 12 ore (di cui 8
teoriche e 4 pratiche)
 - il modulo di 4 ore di pratica va ripetuto ogni 3 anni.
 - la formazione effettuata fino all’entrata in vigore della
norma è comunque valida.
 - dalla entrata in vigore di essa la formazione può essere fatta
solo da personale medico.
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Requisiti e formazione degli addetti al P.S.
 E’ importante che le scuole in piena autonomia
continuino l'attività di formazione anche con
altre realtà (Croci, Volontari, ecc..) per il resto del
personale non nominato addetto al Pronto
Soccorso e anche per gli studenti nell'ottica di una
sensibilizzazione generale.
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Allegato 1 – Organizzazione del PRIMO SOCCORSO – procedura
ORGANIZZAZIONE DEL PRIMO SOCCORSO SCOLASTICO
Data
INDICE
1. SCOPO
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
4. RESPONSABILITÀ
5. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
6. RIFERIMENTI
7. ARCHIVIAZIONE
8. ALLEGATI
LISTA DI DISTRIBUZIONE
Agli Addetti designati alla gestione dell’emergenza – Pronto Socc.
Al personale docente e non docente interessato
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1.Scopo
Definire le responsabilità e i compiti per la corretta organizzazione
del Primo Soccorso e del Pronto Soccorso all’interno della
Scuola/Istituto.
Garantire una corretta modalità di gestione della cassetta di pronto
soccorso e dei punti di medicazione.
2. Campo di applicazione
A tutto il personale che, all’interno della scuola, può svolgere a
vario titolo un intervento di primo e pronto soccorso, sia sul
personale sia sugli allievi.
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Descrizione delle attività
Compiti dell’addetto al PS
•Conoscere il piano di Pronto Soccorso previsto all’interno del piano
di emergenza e i regolamenti dell’istituto.
•Attuare tempestivamente e correttamente, secondo la formazione
avuta, le procedure di intervento e soccorso.
•Tenere un elenco delle attrezzature e del materiale di medicazione,
controllandone efficienza e scadenza.
•Tenersi aggiornato sulla tipologia degli infortuni che accadono,
confrontandosi con il Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione della scuola.
•Essere di esempio per il personale lavorando in sicurezza e
segnalando le condizioni di pericolo.
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Cassetta di Pronto Soccorso
e punti di medicazione
Il DS deve mettere a disposizione dei lavoratori e dei soggetti ad
essi equiparati la Cassetta di Pronto Soccorso, custodita in un
luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica
appropriata, in cui siano costantemente assicurati la completezza ed
il corretto stato d’uso dei presidi in essa contenuti, per garantire un
primo soccorso rapido ed efficace.
Al fine di raggiungere il medesimo obiettivo è opportuno che il DS
renda inoltre disponibili, all’interno della scuola, contenitori dotati
di presidi di pronto soccorso analoghi a quelli contenuti nella
Cassetta di PS, definibili Punti di Medicazione.
I Punti di Medicazione devono essere dotati come minimo di:
sapone, guanti non sterili, disinfettante clorato, garze, cerotti.
Risulta inoltre utile dotare le classi e/o sezioni, di un pacco di guanti
non sterili da indossare durante il soccorso ad un bambino nel caso
di possibile contatto con fluidi biologici.
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Caratteristica della
cassetta di PS
Ogni cassetta di Pronto Soccorso deve essere:
-segnalata con cartello di salvataggio quadrato: croce bianca in
campo verde;
-dotata di chiusura, ma non chiusa a chiave;
- posizionata a muro, in luogo protetto, possibilmente vicino ad
un lavandino per potersi lavare le mani prima e dopo
l’intervento;
-contrassegnata con un numero o con etichetta specifica, in modo
da agevolare le operazioni di reintegro dei presidi;
- facilmente asportabile in caso di bisogno.
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Gestione della cassetta di PS
e dei punti di medicazione
controllo periodico
 E’ fondamentale da parte dell’addetto P.S., definito responsabile della
tenuta di quella determinata cassetta di p.s. o punto di medicazione, il
controllo periodico per mantenerne il contenuto in quantità e stato di
conservazione adeguati.
Il controllo deve essere eseguito :
 - una volta al mese;
 - successivamente in occasione di un infortunio per il quale si possa
pensare o si ha la certezza che il contenuto della cassetta sia
significativamente alterato.
 Si suggerisce quindi di verificare:
 - la presenza dei presidi per tipologia e quantitativo;
 - la integrità;
 - le date di scadenza del presidio integro;
 - le indicazioni specifiche di conservazione e di durata del presidio
aperto.
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REGOLAMENTO RECANTE
DISPOSIZIONI SUL P. S. AZIENDALE integrato con alcuni
presidi (in corsivo) ritenuti utili dal Sistema di Emergenza Sanitaria Locale e dai Servizi ASL.
La cassetta di P.S. deve contenere almeno:
• N. 1 confezione di sapone liquido (integrato)
• N. 5 paia di guanti sterili monouso
• N. 1 confezione di guanti monouso in vinile o in lattice (integrato)
• N. 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro
• N. 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio cloruro – 0,9%) da 500 ml
• N. 1 confezione di acqua ossigenata F.U. 10 vol. da 100 g (integrato)
• N. 1 confezione di clorossidante elettrolitico al 10% pronto ferita (ad es.
Amuchina o altri prodotti analoghi) (integrato)
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N. 1 rotolo benda orlata alta 10 cm (integrato)
• N. 2 rotoli di cerotto alto 2,5 cm
• N. 2 confezione di cerotti di varie misure.
• N. 1 confezione di cotone idrofilo da 100 g.
• N. 10 compresse di garze sterili 10x10 in buste singole.
• N. 2 compresse di garza sterile 18x40 in buste singole .
• N. 1 confezione di rete elastica di misura media.
• N. 2 confezioni di ghiaccio pronto uso.
• N. 3 lacci emostatici.
• N. 2 teli sterili monouso
• N. 1 coperta isotermica monouso (integrato)
• N. 1 termometro.
• N. 1 paio di forbici con punta arrotondata (integrato)
• N. 2 paia di pinzette da medicazione sterili monouso.
• N. 2 sacchetti monouso per la raccolta dei rifiuti sanitari.
• N. 1 Visiera Paraschizzi
• N. 1 Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa
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Libretto con nozioni di Pronto Soccorso
Elenco dei presidi contenuti
Istruzione “Prevenzione delle malattie a trasmissione ematica”
Istruzioni sull’uso dei presidi e dei dispositivi di protezione individuale
contenuti
NOTA BENE
PUNTI DI MEDICAZIONE:
contenitori con presidi di primo soccorso a tipologia e quantità semplificata,
rispetto a quelli della Cassetta di Pronto Soccorso di cui all’art. 2 Decreto
388/03.
I Punti di Medicazione devono essere dotati come minimo di: sapone, guanti
non sterili, disinfettante clorato (es. Amuchina o altri analoghi), garze, cerotti.
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Istruzione Operativa
“PREVENZIONE DELLE MALATTIE A TRASMISSIONE
EMATICA”
Procedura Operativa utile ad evitare rischi di trasmissione di
malattie ematiche durante le operazioni di soccorso,
disinfezione di ferite.
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ
Al fine di evitare la trasmissione di malattie che si trasmettono
con liquidi organici infetti, in particolare sangue (epatite B epatite C - AIDS etc.), si danno le seguenti indicazioni:
 • E’ necessario indossare guanti monouso ogni volta si preveda
di venire in contatto con liquidi organici di altre persone (es.
per medicazioni, igiene ambientale)
 • Gli strumenti didattici taglienti (forbici, punteruoli, cacciaviti
ecc.) devono essere preferibilmente personali e comunque,
qualora si imbrattino di sangue, devono essere
opportunamente disinfettati.
 • Il disinfettante da utilizzare per le superfici e/o i materiali
imbrattati di sangue o altri liquidi organici è una soluzione di
cloro attivo allo 0,5% che si ottiene diluendo 1 parte di
candeggina in 9 parti di acqua (es 1 bicchiere di candeggina in
9 di acqua)
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Istruzione Operativa
“PREVENZIONE DELLE MALATTIE A TRASMISSIONE EMATICA”
Per la disinfezione delle superfici e delle attrezzature si
procede come indicato di seguito:
 - indossare guanti monouso
 - allontanare il liquido organico dalla superficie con
carta assorbente
 - detergere la superficie con soluzione detergente
 - disinfettare con una soluzione di cloro attivo allo
0,5% preparata come detto sopra e lasciare agire la
soluzione per un tempo minimo di 10 minuti
 - sciacquare con acqua
 - allontanare tutto il materiale utilizzato direttamente
nel sacchetto apposito per la raccolta dei rifiuti
sanitari
 - togliere i guanti, gettarli nel sacchetto porta-rifiuti,
chiudere il sacchetto contenente i rifiuti e smaltirlo
 - lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone
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PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI
INFORTUNI DI STUDENTI E PERSONALE
A. Infortuni degli studenti, a scuola, nei laboratori o in palestra
1. Obblighi da parte dell'infortunato
a- Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al
Dirigente Scolastico e ai Responsabili delle scuole;
b- Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale
relativo all'infortunio, proveniente da un medico pubblico (pronto
soccorso);
Se l’infortunato è un ALUNNO:
- Segnalare immediatamente al docente presente l’incidente occorso;
-Accettare l’assistenza immediata e mostrare fiducia;
Se l’infortunato è un LAVORATORE:
- Informare il Dirigente, o in sua assenza chi ne fa le veci, riguardo a
qualsiasi genere d’infortunio subìto, anche ritenuto lieve;
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PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI
INFORTUNI DI STUDENTI E PERSONALE
2. Obblighi da parte del docente o dell’educatore
a- Prestare assistenza all'alunno e avvisare il Dirigente
Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
b- Far intervenire l'autoambulanza ove necessario (sempre in
caso di incidenti di una certa gravità o se si ha incertezza circa
la gravità stessa);
c- Avvisare i familiari;
d- Accertare la dinamica dell'incidente;
e- Stilare urgentemente il rapporto sul modulo interno
appositamente predisposto e disponibile in segreteria didattica.
Il modulo verrà poi consegnato al Dirigente a cura della
segreteria.
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PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI
INFORTUNI DI STUDENTI E PERSONALE
3. Obblighi da parte della segreteria
a- Registrare l'infortunio sull'apposito Registro Infortuni (devono
essere annotati cronologicamente gli infortuni che comportano
un'assenza di almeno un giorno);
b- Assumere a protocollo la dichiarazione (modello interno) del
docente o di chi ha assistito all'infortunio e inviarlo in allegato a
I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed all'assicurazione;
c- Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e
facendo compilare il modello interno dal quale è rilevabile l'orario di
consegna, la documentazione medica prodotta: 1 copia nel
fascicolo personale, la copia originale all'I.N.A.I.L., 1 copia
conforme all'autorità di P.S., 1 copia conforme agli atti;
d- In caso di prognosi inferiore o uguale a tre giorni decade
l'obbligo della denuncia all'I.N.A.I.L. e all'autorità di P.S.;
e- In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l'apposita
modulistica per la denuncia d'infortunio
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PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI
INFORTUNI DI STUDENTI E PERSONALE
3. Obblighi da parte della segreteria
f- In caso di morte o pericolo di morte far precedere la denuncia
diretta all'I.N.A.I.L. da comunicazione telegrafica entro 24 ore
dall'evento;
g- Quando l'inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro
tre giorni si prolunghi al quarto o oltre, il termine della denuncia
decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato
medico attestante il prolungamento e seguire i punti sopra
esposti;
h- Compilare la denuncia per l'assicurazione secondo il
modello predisposto dalla stessa e spedirlo entro 3 giorni con
lettera di accompagnamento corredata di tutta la
documentazione utile;
i- Informare l'infortunato delle condizioni di assicurazione e
ricordargli di provvedere entro i termini previsti per richiedere il
rimborso, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.
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PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI
INFORTUNI DI STUDENTI E PERSONALE
4. Obblighi della famiglia dell’alunno
- Non appena ricevuta la comunicazione
tempestivamente sul luogo dell’infortunio;
dell’incidente
recarsi
- Prestare l’adeguata assistenza, collaborando con il personale della
scuola;
- Accompagnare il figlio al Pronto Soccorso;farsi rilasciare certificazione
medica avendo cura di controllare che il certificato sia completo e
firmato;
- Consegnare direttamente in Segreteria, non appena se ne viene in
possesso, il referto medico originale relativo all’infortunio;
- Conservare tutte le fatture che attestino le spese mediche sostenute, al
fine di ottenerne il rimborso;
- A guarigione avvenuta, consegnare copia di un certificato rilasciato dal
medico curante dell’alunno che attesti la completa guarigione “senza
postumi“, da inoltrare alla Compagnia Assicurativa.
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COSA NON FARE
 MASSAGGIARE E RISCALDARE
 APPLICARE POMATE VASODILATANTI (Lasonil,
Reparil, FANS gel)
 SERRARE TROPPO LA FASCIATURA
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Cosa non fare in caso di fratture
 Spostare il ferito prima che sia immobilizzato
 Tentare di ridurre una frattura
 Pulire una ferita esposta
 Fare rientrare una frattura esposta
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FERITE
FATTORE PREVENTIVO
CONTROLLARE TUTTO CIO’ CHE RIGUARDA LO
SPAZIO OVE SI SVOLGE L’ATTIVITA’ FISICA.
QUINDI :NON SOLO IL SOGGETTO MA ANCHE
L’AMBIENTE
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IN CASO DI FERITA,CHE FARE?
 METTERSI I GUANTI
 LAVARE LA ZONA CIRCOSTANTE SENZA FARE
SCORRERE LIQUDO NELLA FERITA
 DISINFETTARE LA FERITA
 APPLICARE LA COMPRESSA STERILE.
 LA COMPRESSA STERILE E’ FONDAMENTALE!
 NON CEROTTI! I CEROTTI NON RIMANGONO
ATTACCATI PER VIA DEL SUDORE.
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LE FERITE
 NO COTONE!
 IL COTONE LEGA TUTTA LA FORMAZIONE
TROMBOTICA.
 SE E’ POSSIBILE USARE ESCUSIVAMENTE
COMPRESSE STERILI,NON ROTOLO DI GARZA(VA
SROTOLATA E TAGLIATA A MISURA).
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IN CASO DI FERITA
 LAVARE LA ZONA CIRCOSTANTE LA FERITA
 DISINFETTARE LA FERITA
 APPLICARE LA COMPRESSA STERILE
 PREPARARE UNA FASCIATURA NON
COMPRESSIVA
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COSA NON FARE
 TOCCARE LA FERITA CON LE MANI (RICORDA I
GUANTI!)
 SERRARE TROPPO LA FASCIATURA
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Epistassi
Fuoriuscita improvvisa di
sangue dal naso.
Può essere causata da un
colpo al naso o alla testa,
da un forte raffreddore, da
un polipo nasale,o malattie
come l’ipertensione.
COSA FARE:
• Far sedere l’infortunato.
• Far piegare la testa in avanti
• Comprimere il naso tra il
pollice e l’indice.
• Applicare impacchi di ghiaccio
o acqua fredda sulla fronte e
radice del naso.
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NON HA SENSO BAGNARE IL COLLO E I POLSI
(VASOCOSTRIZIONE
PERIFERICA
CHE
NECESSITA DI TEMPO).
NON
PORTARE
INDIETRO
LA
TESTA
(POSSIBILITA’ DI INGOIARE SANGUE O DI
DIRIGERLO IN TRACHEA)
NON COTONE EMOSTATICO!
TRAUMA CRANICO
LESIONE FREQUENTE , RAPPRESENTA UNO DEI
PRINCIPALI FATTORI DI GRAVITA' DEL TRAUMA. NON
SEMPRE ESISTE PROPORZIONALITA' TRA LA VIOLENZA
DEL TRAUMA E LA GRAVITA' DELLE LESIONI
CEREBRALI
ALCUNE LESIONI CEREBRALI SI MANIFESTANO NELLA
LORO REALE GRAVITA' A DISTANZA ANCHE DI ORE DAL
MOMENTO DEL TRAUMA
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TRAUMA CRANICO
LESIONI CEREBRALI
SEGNI E SINTOMI PIU PIU’ FREQUENTI
o ALTERAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA
o DOLORE ALLA TESTA
o VOMITO NON PRECEDUTO DA NAUSEA
o SEGNI DI FRATTURA CRANICA O DI TRAUMA
FACCIALE
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TRAUMA CRANICO
TRATTAMENTO GENERALE
•NON SOTTOVALUTARE MAI UNTRAUMA CRANICO
• PRESTARE ATTENZIONE A SEGNI E SINTOMI DI
LESIONE, ALLA DINAMICA DELL'EVENTO ED AL
MECCANISMO DI LESIONE
•VALUTARE E TRATTARE EVENTUALI
COMPROMISSIONI DELLE FUNZIONI VITALI
•TRATTARE COME SE TRAUMA DI COLONNA
CERVICALE ASSOCIATO
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TRAUMA CRANICO
TRATTAMENTO GENERALE
o COMPRESSIONE DIRETTA PER SANGUINAMENTI DAL
CUOIO CAPELLUTO SE NON AFFOSSAMENTI DELLA
SCATOLA CRANICA
o NON COMPRIMERE E NON RIMUOVERE CORPI ESTRANEI
CONFICCATI (UNICA ECCEZIONE SONO I CORPI ESTRANEI
CONFICCATI NELLA GUANCIA CON OSTACOLO ALLA
PERVIETA' DELLE VIE AEREE)
o NON TAMPONARE
DALL’ORECCHIO
EMORRAGIE
DAL
NASO
O
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EPILESSIA
L’epilessia è la più nota causa di CONVULSIONI.
Il soccorritore deve ALLONTANARE GLI OGGETTI che
possono recare danno all’infortunato.
Proteggere la persona senza trattenerla.
Non cercare di forzare la bocca, ne di inserire alcunchè
Alle convulsioni segue un PERIODO DI SOPORE
Le convulsioni possono esordire anche in età adulta e
devono essere seguite da cure mediche
Esiste una forma di epilessia priva di convulsioni. Viene
detta PICCOLO MALE
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78
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modulo c procedure e primo soccorso