ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE CNR (ISTITUTO DI RICERCHE SULLA POPOLAZIONE E LE POLITICHE SOCIALI) ASSOCIAZIONI NAZIONALI INSEGNANTI DI SCIENZE NATURALI 2010:ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITÀ “LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA . CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA” I PARTE -“BIODIVERSITÀ: ASPETTI GENERALI” Donato Matassino prof. Emeritus - Genetic Improvement in Animal Production Presidente ConSDABI - Sub National Focal Point Italiano- FAO con la collaborazione di C. Incoronato, M. Manzone e M. Occidente Napoli, 29 APRILE 2010 1 Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative CENTRO DI RICERCA SULLE RISORSE GENETICHE ANIMALI DI INTERESSE ZOOTECNICO IN AMBITO MEDITERRANEO SUB NATIONAL FOCAL POINT ITALIANO FAO (BIODIVERSITÀ MEDITERRANEA) Centro di Scienza Omica per la Qualità e per l’Eccellenza Nutrizionali Centro Produzione Sperma ed Embrioni 2 2 Sede operativa: Località Piano Cappelle –82100 Benevento –Italia - Sito Internet: www.consdabi.org; Sede legale: Azienda Casaldianni –82020 Circello (BN) - Italia 2 PER APPROFONDIMENTI DELLA PARTE FOTOGRAFICA SI RIMANDA ALLE SEGUENTI SEZIONI DEL SITO INTERNET www.consdabi.org BIODIVERSITÀ CINESE PUBBLICAZIONI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 3 I PARTE -“BIODIVERSITÀ: ASPETTI GENERALI” INDICE 1. INTRODUZIONE 2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ 2.1. MOTIVAZIONI 2.1.1. BIOLOGICA 2.1.1.1. BIOIMITAZIONE 2.1.1.2. FONTE DI BIOMOLECOLE 2.1.1.3. BIOLOGIA SINTETICA 2.1.2. CULTURALE 2.1.3. ETICA 2.1.4. GIURIDICA 2.1. 5. SOCIO-ECONOMICA 2. 1. 5.1. PRODOTTO LOCALE TIPIZZATO ETICHETTATO 2.2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 IL TEMA DA TRATTARE È DI UNA ‘COMPLESSITÀ’ QUASI INFINITA 1. INTRODUZIONE DI ATTUALITÀ DI GRANDE VALENZA FILOSOFICA SCIENTIFICA OPERATIVA ESSO, INDUBBIAMENTE, VA INQUADRATO NEL CONTESTO DEL PRESENTE CHE, A SUA VOLTA, VIENE INSERITO NELLA COSIDDETTA 'ETÀ POSTMODERNA' ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 5 5 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ UN PENSIERO, CHE MI PERMEA OGNI VOLTA CHE DEVO ESPRIMERMI SU ARGOMENTI DI NOTEVOLE VALENZA SCIENTIFICA, COINCIDE CON QUELLO PRONUNCIATO IN PRIMIS, SE NON ERRO, DA S. BONAVENTURA (1217÷1274) E FATTO, POI, PROPRIO DA CUSANO (1440): TRATTARE UN ARGOMENTO SULLA BASE DELLA PROPRIA ‘DOCTA IGNORANTIA’; ESSA NON CONDUCE ALL’INCREDULITÀ E ALL’INDIFFERENZA MA A UNA CONTINUA SOLLECITAZIONE DELL’ENCEFALO AFFINCHÉ QUESTA ‘DOTTA IGNORANZA’ POSSA COSTITUIRE IL PRINCIPIO DI OGNI MERA CONOSCENZA UMANA; O MEGLIO, COME EBBI A DIRE OLTRE UN VENTENNIO OR SONO (Matassino D., 1984), QUALE AUTODEFINIZIONE DEI LIMITI DELLA MIA CONOSCENZA SCIENTIFICA E NON COME ANTISCIENZA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 6 QUESTA CONOSCENZA, DAL CUSANO, VIENE DESIGNATA CON 1. INTRODUZIONE IL TERMINE ‘CONGETTURA’ 5 E VIENE IDENTIFICATA COME UN’ASSERZIONE POSITIVA CHE PARTECIPA, ATTRAVERSO L’ALTERITÀ, ALLA VITA COME TALE. QUESTA ALTERITÀ NON ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI RICERCARE LA VERITÀ. SE NON ERRO, IL SOFISMO PLATONICO PUÒ ESSERE ESPRESSO NEL SENSO CHE IL ‘DIVENIRE’ È GENERATO DALL’ANTITESI DEL ‘NON ESSERE’ ALL’ ‘ESSERE’ E IL ‘NON ESSERE’ SI RISOLVE NELL’ ‘ESSERE ALTRO’. ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 7 1. INTRODUZIONE SECONDO PLATONE (CIRCA 400 ANNI A.C.) LA ‘SCIENZA AUTENTICA’, IN CONTRAPPOSIZIONE ALL’ ‘OPINIONE’ DELL’ESPERIENZA SENSIBILE, È LA CONOSCENZA DELLE IDEE E DEI RAPPORTI RECIPROCI CHE LE COLLEGANO IN UN SISTEMA ORDINATO. OGGI, RITENGO, CHE SI È DI FRONTE A UNA CONTINUA ‘CASCATA DI CERTEZZE DOCUMENTATE’ E A UN ‘FIUME CARSICO DI EVIDENZE SCIENTIFICHE’ (Matassino D. et al., 2005). CONDIVIDENDO IL PENSIERO DEL FILOSOFO SCHOPENHAUER (1788÷1860), OGNUNO DI NOI CONFONDE I LIMITI DEL SUO CAMPO VISIVO PER I CONFINI DEL MONDO; ATTEGGIAMENTO CUI TUTTI SIAMO TENTATI DI INDULGERE E, QUINDI, DI RITENERE NOI STESSI MISURA DI OGNI COSA, CIOÈ ERIGERE IL ‘SOLIPSISMO SMISURATO’ (‘SUPER EGO’ DEGLI PSICOLOGI) A COMPORTAMENTO DI VITA. NON MOLTO DISSIMILE È QUANTO ESPRIME T.S. ELIOT, POETA E CRITICO ANGLO-AMERICANO DEL SECOLO SCORSO, QUANDO SCRIVE CHE “L’UMILTÀ È LA VIRTÚ PIÚ DIFFICILE DA CONQUISTARE PERCHÉ NIENTE È PIÚ ARDUO A MORIRE DELLA VOLONTÀ DI PENSARE BENE DI 8 SE STESSI, SEMPRE E COMUNQUE”. 1. INTRODUZIONE LA NON CONSAPEVOLEZZA DEI LIMITI COGNITIVI E DEGLI EFFETTI NEFASTI DERIVANTI SUL PROGRESSO DELLA CONOSCENZA È UNA ‘PROPRIETÀ CULTURALE’ O UNA ‘DOTE FALSA’ DELL’ESSERE UMANO. QUESTO CONCETTO È STATO AMPIAMENTE ESPRESSO DA SOCRATE (CIRCA 2.400 ANNI FA). DICE C. BERNARD (XIX SECOLO) “CIÒ CHE SAPPIAMO È IL PRINCIPALE OSTACOLO A CIÒ CHE NON SAPPIAMO ANCORA”. ANCHE SE LA “LA CULTURA È IL FRUTTO DELLA LIBERTÀ CHE DISTINGUE L’UOMO DA OGNI ALTRO ESSERE VIVENTE” (F. FACCHINI, 2002)”, SPESSO QUESTA INCOMMENSURABILE FACOLTÀ NON VIENE UTILIZZATA IN MODO CONSONO NELL’APPROFONDIRE LE CAUSE DEGLI INFINITI EVENTI BIOLOGICI E CULTURALI CHE CARATTERIZZANO IL ‘CONTINUUM’ TEMPORALE E SPAZIALE DELLA VITA DI UN ESSERE VIVENTE. LA PROGETTUALITÀ DELL’UOMO VIENE SPESSO ORIENTATA VERSO COMPORTAMENTI DI TIPO SCIENTISTA (ASSOLUTO) ANZICHÉ DI TIPO VIRTUOSO E DI SAGGEZZA; QUESTI ULTIMI SONO GLI UNICI IN GRADO DI FAVORIRE L’ESTRINSECAZIONE DELL’APPORTO UMANO NEL FAVORIRE UNA INNOVAZIONE E UN PROGRESSO COLLIMANTE CON UNO ‘SVILUPPO 9 SOLIDALE E SOSTENIBILE’ 1. INTRODUZIONE 8 SENZA ENTRARE NELLA MAI NON SOPITA DIATRIBA (DOSSOGRAFICAMENTE A PARTIRE DA ARISTOTELE) DELLA ‘PRESUNTA NEUTRALITÀ MORALE DELLA SCIENZA PURA’, SI SOTTOLINEA CHE QUESTA NEUTRALITÀ COSTITUISCE IL VERO PROBLEMA DELLA DISCORDIA CULTURALE. NON SI PUÒ DISCONOSCERE CHE L’‘IMPERATIVO ETICO’ DELLA SCIENZA È LA RICERCA DELLA ‘VERITÀ’ IN MODO DISINTERESSATO; QUESTA RICERCA NON SEMPRE È IN ARMONIA, CIOÈ IN SINTONIA, CON I CONTINUI CAMBIAMENTI DEGLI INTERESSI SOCIO-ECONOMICOPOLITICI DELLA MOSAICA ORGANIZZAZIONE UMANA PRESENTE SUL PIANETA TERRA. SECONDO J. MONOD (1971), L’UOMO DEVE CERCARE CONTINUAMENTE LA VERITÀ PER SE STESSA, A PRESCINDERE DALLE CONSEGUENZE DELLA DINAMICA DELLA CONOSCENZA; QUESTA TESI SI CONCRETIZZA NELL’‘ETICA DELLA CONOSCENZA’, ESPRESSIONE CONIATA DALLO STESSO MONOD. INDUBBIAMENTE, QUALSIASI ‘VERITÀ’ SCIENTIFICA DETERMINA POI, NELLA SUA APPLICAZIONE (TRASFERIMENTO OPERATIVO), EFFETTI UTILI PER ALCUNI GRUPPI SOCIALI E NON PER ALTRI, QUINDI, EXTREMA RATIO, LA VERITÀ 10 SCIENTIFICA NON SAREBBE MAI NEUTRALE. 1. INTRODUZIONE LA STESSA ASSIOLOGIA O SCIENZA DEI VALORI DELLA CONOSCENZA SCIENTIFICA, SFOCIANDO IN UNA SCALA DI VALORI GERARCHICI, È OGGETTO DI AMPIO DIBATTITO IN UNA SOCIETÀ ANTROPICA FORTEMENTE DIVERSIFICATA NELL’ATTRIBUZIONE DEI VALORI ETICI. ALL’ATTUALITÀ, L’ETICA DELLA CONOSCENZA NON È ANCORA UN PATRIMONIO COMUNE DELL’UMANITÀ, PER CUI, COME SOTTOLINEA R. CIAMPA (2004), PREVALE L’ ETICA DELLA COESIONE CHE PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ANNI HA CONSIDERATO IL SINGOLO UMANO IDENTIFICABILE CON IL SUO ‘GRUPPO’ O CON LA SUA ‘TRIBÚ’. QUESTO COMPORTAMENTO POTREBBE AVER DETERMINATO UNA DERIVA GENETICA NEL SELEZIONARE ‘NATURALMENTE’ VARIE CATEGORIE INNATE DELL’ENCEFALO UMANO? LA RISPOSTA NON È SEMPLICE E SI PRESTA A NOTEVOLI E FORTI DIVERSIFICAZIONI LEGATE AI VALORI CHE VENGONO ATTRIBUITI ASSIOLOGICAMENTE AI CONCETTI, A ESEMPIO, DI: DISINTERESSE, UNIVERSALISMO, SINCERITÀ, GENEROSITÀ, COMUNALISMO, LOCALISMO. ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 11 1. INTRODUZIONE D’ACCORDO CON R.K. MERTON (1981), SI PUÒ DIRE CHE LA SCIENZA DI PER SÉ È UN CONTINUUM DI ACCUMULO DI CONOSCENZA,UNA PALESTRA DI ALTISSIMO LIVELLO DI DIBATTITO CULTURALE, UN UNICUM DI FORMAZIONE DEMOCRATICA DELL’UOMO. PARAFRASANDO C. MARCHESE (CIRCA 60 ANNI OR SONO), CHE SI RIFERIVA ALL’UNIVERSITÀ, L’ETICA DELLA CONOSCENZA DEVE ESSERE “SICURAMENTE LA PIÚ ALTA PALESTRA INTELLETTUALE DELLA GIOVENTÙ (‘IN PRIMIS’) DOVE SORGONO LENTI E IMPETUOSI I PROBLEMI DELLO SPIRITO, DOVE GLI ANIMI SONO PIÚ INTENTI A CONOSCERE E A RICONOSCERE QUELLE CHE RESTERANNO, FORSE, LE VERITÀ FONDAMENTALI DELLA ESISTENZA INDIVIDUALE”. PER EVITARE GUASTI IRREVERSIBILI L’OPERATIVITÀ DEVE ESSERE REALIZZATA NON DIMENTICANDO CONSIDERAZIONI DI CARATTERE ‘ETICO’ (BIOETICA; V.R.POTTER, 1971), VALUTANDO SAGGIAMENTE E CONSAPEVOLMENTE LA MORALITÀ, LA LEGITTIMITÀ E L’OPPORTUNITÀ DI QUALSIASI INTERVENTO TECNICO. IL CONCETTO DI ‘ALTERITÀ’ DEVE SEMPRE ESSERE PRESENTE NEL SENSO DI “RESPONSABILITÀ MORALE VERSO SOGGETTIVITÀ A VENIRE” (H. JONAS, 1979). 12 1. INTRODUZIONE LA BIOETICA PERMETTEREBBE DI SUPERARE O MEGLIO DI RIDURRE LO IATO FRA ANTROPOCENTRISMO E BIOCENTRISMO, IN QUANTO INDUCE LA SCIENZA A UNA FORTE RIFLESSIONE ONTOLOGICA ED EPISTEMICA DELL’UOMO. L’UOMO, COSÍ OPERANDO, ATTUA UNA SCELTA COMPORTAMENTALE BASATA SULL’INTEGRAZIONE E SULL’EMPATIA CON GLI ALTRI PROTAGONISTI DEL ‘BIOS’ PRESENTI SUL PIANETA TERRA E UTILI PER SODDISFARE LE SUE ESIGENZE DI VITA TERRESTRE, COMPRESE QUELLE METABOLOMICHE; EMPATIA LARGAMENTE IDENTIFICABILE CON IL PLERÒMA (S. PAOLO). QUESTO PERCORSO COMPORTAMENTALE DEVE INDURRE A SUPERARE IL TREND OGGI IMPERANTE: IL ‘SOLIPSISMO UMANO’. GRAZIE AL PROGRESSO SCIENTIFICO, FRUTTO DEL SACRIFICIO DEL RICERCATORE, IL CONCETTO DI “FINE DELLE CERTEZZE” (I. Prigogine, 1997) SI STA EVOLVENDO IN QUELLO DI RESPONSABILITÀ (J. Postmore, 1974; B.J. Przewony, 1999), COMPLESSITÀ (I. Prigogine, 1991; E. Morin, 1993) 13 E RAGIONEVOLEZZA 1. INTRODUZIONE DA UNA MERA ‘CERTEZZA SCIENTIFICA’ SI PASSA A UNA ‘RILEVANZA ETICA’ DELLA SCOPERTA E A UN SUPERAMENTO DELL’ ‘INTEGRITÀ TOTALE DEL ‘BIOS –NATURA’”, DELLA ‘PUREZZA PRIMIGENIA’ E DELL’ ‘ARMONIA ORIGINALE’. PARTENDO DA QUESTE PREMESSE, DIVENTA SPONTANEO RITENERE CHE QUALSIASI ESSERE VIVENTE È SEMPRE UN PASSO PIÚ AVANTI DI QUELLE CHE SONO LE CONOSCENZE DELL’UOMO SU DI ESSO; INFATTI, LA SUA COMPLESSITÀ È CHIARAMENTE DEDUCIBILE DAL CONSIDERARLO ‘UN SISTEMA BIOLOGICO, APERTO, DINAMICO, VINCOLATO, NEGHENTROPICO’, CIOÈ UN VERO E PROPRIO ‘SISTEMA CIBERNETICO’, QUALE RISULTATO DELLE COMPLESSE MODALITÀ DI TRATTAMENTO DI TUTTE LE INFORMAZIONI INTERNE ED ESTERNE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 14 1. INTRODUZIONE IN QUEST’ANNO 2010 CHE LA FAO HA PROCLAMATO ‘ANNO INTERNAZIONALE DELLABIODIVERSITÀ’ QUALI SONO LE PRIORITÀ DA CONSIDERARE? 15 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. SVILUPPARE UN PENSIERO CRITICO PER PROMUOVERE LA COMPRENSIONE DELLA 1. INTRODUZIONE COMPLESSITÀ DEGLI EQUILIBRI NATURALI RESPONSABILI DELLA DIVERSIFICAZIONE DEL SISTEMA VIVENTE 16 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL SIGNIFICATO DELLA PERDITA DI DIVERSITÀ BIOLOGICA DA INTERPRETARE SOPRATTUTTO COME DIMINUZIONE 1. INTRODUZIONE DI ‘CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO’ PER FAR FRONTE AI CAMBIAMENTI DELL’ECOSISTEMA E DEI FABBISOGNI UMANI CONSEGUENTI A INQUINAMENTO AMBIENTALE VARIAZIONI CLIMATICHE DIFFUSIONE DI NUOVE MALATTIE NUOVE ESIGENZE ALIMENTARI DELL’UOMO (CON PARTICOLARE ‘NUTRIZIONALI’, RIFERIMENTO ‘EXTRANUTRIZIONALI’ ALLE ESIGENZE QUINDI ‘SALUTISTICHE’ IN RELAZIONE ALLA DEMOGRAFICA PER RAGGIUNGERE ‘METE NUTRIZIONALI’) CATEGORIA 17 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 3. INDIVIDUARE, TRAMITE IL PROGRESSO SCIENTIFICO, NUOVE OPPORTUNITÀ PER UNA 1. INTRODUZIONE RIVITALIZZAZIONE VALORIZZAZIONE DELLA DIVERSITÀ BIOLOGICA IN SINTONIA CON ALCUNE DELLE ESIGENZE FUTURE DEL PIANETA TERRA SPECIFICATE NELLE DIAPOSITIVE 18, 19, 20 18 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 NELL’ANNO 2005 CONSIDERANDO UN’INGESTIONE MEDIA PRO CAPITE DI 60 g DI PROTEINA AL GIORNO (30 g DI ORIGINE ANIMALE E 30 g DI ORIGINE VEGETALE) 1. INTRODUZIONE UNA DISPONIBILITA’ DI PROTEINA DI ORIGINE ANIMALE (POA) PARI A 68,770 MILIONI DI t PROTEINA DI ORIGINE VEGETALE (POV) PARI A 110,100 MILIONI DI t SI RILEVANO: UN DEFICIT DI POA = ~ -1,643 MILIONI DI t UN SURPLUS DI POV = ~ 39,666 MILIONI DI t (FONTI: FAO; Matassino, 1991, 2003; Matassino et al., 1991) 19 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE FERMO RESTANDO IL RIFERIMENTO DELLA PRODUZIONE STIMATA AL 2005, NONOSTANTE L’INCREMENTO DELL’ESIGENZA PROTEICA DOVUTO ALLA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE SUL PIANETA TERRA, COME EMERGE DAL SEGUENTE SCHEMA, SI PREVEDE ANCORA UN SURPLUS DI POV DEFICIT DI SURPLUS DI POV, ANNO POA, MILIONI DI t MILIONI DI t 2010 - 9,971 + 31,338 2020 - 15, 269 + 26,040 2050 - 28,783 + 12,526 20 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 I SUDDETTI DATI PREDITTIVI SUGGERISCONO L’INDILAZIONABILITÀ DI UNA REVISIONE PROFONDA, IN CHIAVE GLOBALE SULL’INTERO PIANETA TERRA, DEI SISTEMI PRODUTTIVI 1. INTRODUZIONE ASSOLUTAMENTE OCCORRENTE AGRICOLI LA PER PER PRIVILEGIARE PRODUZIONE SODDISFARE LE VEGETALE ESIGENZE ALIMENTARI DELLE DIVERSE SPECIE ANIMALI TERRESTRI DI INTERESSE ZOOTECNICO UNA INTENSIFICAZIONE DEI TIPI GENETICI AUTOCTONI (TGA) ANIMALI FORNIREBBE UN IMPORTANTE CONTRIBUTO ALLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DI POV, AMPIAMENTE EVIDENZIATO IN PRECEDENZA, CON PARTICOLARE RIGUARDO AI PAESI MENO SVILUPPATI (PMS = LDC, LEAST DEVELOPED COUNTRIES) 21 1. INTRODUZIONE IL TERMINE ‘BIODIVERSITÀ’ DERIVA DALLA CONTRAZIONE IN UNA SOLA PAROLA DELL’ESPRESSIONE ‘DIVERSITÀ BIOLOGICA’ SI RITIENE CHE ESSO SIA STATO PROPOSTO DA ROSEN W.G. NEL 1986 IL SUCCESSO DEL TERMINE È DOVUTO IN PARTICOLARE ALL’OPERA INTITOLATA ‘BIODIVERSITY’ DI WILSON E.O. E PETER M.P. (1988) 22 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 LA ‘BIODIVERSITÀ’ È STATA DEFINITA DALLA COMMISSIONE EUROPEA AGRICOLTURA (DG AGRI,1999) 1. INTRODUZIONE COME: “…la variabilita’ della vita e dei suoi processi includente tutte le forme di vita, dalla singola cellula agli organismi più complessi, a tutti i processi, ai percorsi e ai cicli che collegano gli organismi viventi alle popolazioni, agli ecosistemi e ai paesaggi” 23 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE TALE DEFINIZIONE CONSIDERA QUALSIASI ‘ENTITÀ BIOLOGICA’ IN CHIAVE “SISTEMICA” 24 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE UN SISTEMA PUÒ ESSERE DEFINITO COME “UN COMPLESSO DI EVENTI O DI FENOMENI DI VITA REALE CONTRASSEGNATI DA SCAMBIEVOLI LEGAMI FUNZIONALI” (Matassino D., 1978; 1984) 25 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 LA BIODIVERSITÀ = 1. INTRODUZIONE ESPRESSIONE DI UNA ‘DIVERSITÀ DI INFORMAZIONE GENETICA EPIGENETICA UNA VERA E PROPRIA, SE NON UNICA, ‘RICCHEZZA REALE’ 26 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE ECOSISTEMICO LA BIOCENOTICO BIODIVERSITA’, IN CHIAVE ORGANISMICO SISTEMICA, È FUNZIONE DEGLI ORGANICO EFFETTI DI DIVERSI LIVELLI TISSUTALE ORGANIZZATIVI CELLULARE MOLECOLARE 27 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE OGNI LIVELLO E’ CARATTERIZZATO DA NORME PROPRIE NORME DI VITA DI RELAZIONE CON ALTRI PIANI 28 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 A OGNI SUCCESSIVO LIVELLO DI ORGANIZZAZIONE 1. INTRODUZIONE LA COMPLESSITÀ STRUTTURALE E FUNZIONALE AUMENTA ARRICCHENDOSI ‘EPIGENETICAMENTE’* *EPIGENETICA: TERMINE CONIATO DA WADDINGTON C.H. NEL 1953 PER INDICARE “TUTTI I PROCESSI DI CAMBIAMENTO DURANTE IL CICLO VITALE DI UN ORGANISMO LE CUI ISTRUZIONI NON SONO CONTENUTE NELLE SEQUENZE DEL DNA”; UN’ALTRA DEFINIZIONE PIÙ RECENTE È QUELLA DI WOLFFE A.P. E MATZKE M.A. (1999): “LO STUDIO DEI CAMBIAMENTI NELL’ESPRESSIONE DEL DNA SENZA IL VERIFICARSI DI VARIAZIONI NELLA SEQUENZA DELLO STESSO”. 29 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ LA MOLECOLA DEL DNA POSSIEDE IN SÉ UN ‘DISEGNO PERFETTO’ PER SPIEGARE CONSERVAZIONE DELL’INFORMAZIONE GENETICA ESISTENZA DI VARIABILITA’ GENETICA Il GIOCO ‘EQUILIBRATO’ E ‘ANTAGONISTA’ TRA CONSERVAZIONE E CAMBIAMENTO È UNA DELLE CHIAVI DI VOLTA PER SPIEGARE LA BIODIVERSITÀ ESISTENTE (FONTE: De la Barreda N.J., 2004) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 30 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ IL LIVELLO MOLECOLARE INTERESSA IL DNA SOTTO I DUE ASPETTI STRUTTURALE O TASSONOMICO FUNZIONALE DI NOTEVOLE SIGNIFICATO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA FRAZIONE DI DNA ‘NON CODIFICANTE’ POLIPEPTIDE/I DA RITENERE UN VERO E PROPRIO TESORO DI INFORMAZIONI E NON DNA ‘SPAZZATURA’ O DNA ‘NON FUNZIONALE’ O DNA ‘IGNORANTE’ O DNA ‘PARASSITA’ O DNA ‘INUTILE’ O GENOMA ‘INVISIBILE’; INFATTI, PARTE DI TALE DNA VIENE TRASCRITTO IN ‘RNA CON FUNZIONE REGOLATRICE’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 31 Tabella I - Esemplificazione dell'organizzazione del genoma umano [elaborata da Matassino D. (2006) e aggiornata a dicembre 2009)]. AGGIORNAMENTO A COMPONENTE COSTITUENTE 1.1. ESONI - DICEMBRE 2005 2009 1,3% 1,4% 32,9% 35,2% 4,3% 4,4% 3,1% 3,1% 39,1% 45,5% 1,1% 1,6% 1. NON RIPETITIVO 1.2. INTRONI 'RNA ATTIVO' O 'REGOLATIVO ' 1.2.2.micro RNA (~ 22 NUCLEOTIDI) 1.2.1. RIBOSWITCH 1.2.2.1. siRNA (SMALL INTERFERING RNA =RNA CORTO D'INTERFERENZA) * 1.2.2.2. stRNA (SMALL TEMPORALLY REGULATED RNA = PICCOLO RNA TEMPORALMENTE REGOLATO) 1.2.3. snRNA (SMALL NUCLEAR RNA = PICCOLO RNA NUCLEARE) 1.2.4. snoRNA (SMALL NUCLEOLAR RNA = PICCOLO RNA NUCLEOLARE) 1.2.5. piRNA (PIWI-INTERACTING RNA = RNA CHE INTERAGISCE CON LE PROTEINE PIWI ) (26÷31 NUCLEOTIDI) 1.2.6. RIBOZIMA (FOSSILE MOLECOLARE) 2.1.1. INTRACROMOSOMIALE 2.1. DUPLICAZIONI SEGMENTALI 2.2. SATELLITI 2.1.2. INTERCROMOSOMIALE 2.2.1. MICROSATELLITE O STR (SHORT TANDEM REPEAT SEQUENCE =BREVE SEQUENZA RIPETUTA IN TANDEM) O SSR (SIMPLE SEQUENCE REPEAT = RIPETIZIONE DI SEQUENZA SEMPLICE) (5÷6 NUCLEOTIDI) 2.2.2. MINISATELLITE (10÷100 NUCLEOTIDI ) 2.2.3. MACROSATELLITE (100 NUCLEOTIDI) 2.3.1. DNA TRASPOSONE MER1, MER2, ALTRI (~ 350.000 COPIE) 2. RIPETITIVO 2.3.TRASPOSONI 2.3.2. RETROTRASPOSONI 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ DNA 2.3.2.1. LINE (LONG INTERSPERSED NUCLEAR ELEMENT = SEQUENZA LUNGA LINEARE INTERSPERSA) L1, L2, L3 (~ 100.000 copie) 2.3.2.2. SINE (SHORT INTERSPERSED NUCLEAR ELEMENTS = SEQUENZA BREVE LINEARE INTERSPERSA) -Alu (~ 1.000.000 COPIE) -MIR, MIR3 (~ 500.000 COPIE) 2.3.2.3. LTR (LONG TERMINAL REPEAT = RIPETIZIONE TERMINALE LUNGA) ERV, MaIR (~ 500.000 COPIE ) 2.4.1.PSEUDOGENE 'NON PROCESSATO ' O 'NON MATURATO ' O 'CONVENZIONALE ' 2.4. PSEUDOGENI 2.4.2. PSEUDOGENE ' PROCESSATO ' O 'MATURATO ' O ' NON CONVENZIONALE ' 3. INCERTO 18,3% 8,8% *IN ALTRI ORGANISMI SONO STATE INDIVIDUARTE LE SEGUENTI CATEGORIE DI siRNA: (a) rasi RNA (REPEAT- ASSOCIATED-ACTING SMALL INTERFERING-RNA = RNA CORTO DI INTERFERENZA ASSOCIATO A SEQUENZE RIPETUTE) (PIANTE) (b) tasi RNA (TRANS-ACTING SMALL INTERFERING-RNA = RNA CORTO DI INTERFERENZA AGENTE IN TRANS) (PIANTE) (c) scn RNA (SMALL SCAN -RNA = INTERVENGONO IN RIARRANGIAMENTI DEL GENOMA IN ALCUNI PROTOZOI). 32 Tabella II - Alcuni eucarioti. Lunghezza del genoma e sua variazione percentuale rispetto all'anno 2005 (Fonte: 'database Ensembl', dicembre 2005 e dicembre 2009). 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ LUNGHEZZA DEL GENOMA IN PAIA DI BASI (bp) STIMATO EUCARIOTI (1) DICEMBRE 2005 DICEMBRE 2009 N N (2) (4) SEQUENZIATO VARIAZIONE N % (3) - (2) (5)/(2) (5) (6) DICEMBRE 2005 DICEMBRE 2009 N N (7) (8) VARIAZIONE N % (8) - (7) (9)/(7) (9) (10) 1. Mammiferi 1.1. BOS TAURUS (BOVINO) 1.2. CANIS CANIS (CANE) 1 1.3. EQUUS CABALLUS (CAVALLO) 1.4. FELIS CATUS (GATTO) 2 3 1.5. HOMO SAPIENS SAPIENS (UOMO) 1.6. MACACHUS MULATTA (MACACO) 1 1.7. MICROCEBUS MURINUS (LEMURE) 3 1 1.8. MUS MUSCULUS (TOPO) 1.9. ORNITHORHYNCHUS (ORNITORINCO) 2 3.247.516.410 629.095.729 24,03 1.741.208.718 2.918.205.644 1.176.996.926 67,60 2.385.199.138 2.384.996.543 -202.595 -0,01 2.359.708.512 2.531.673.953 171.965.441 7,29 - 2.428.773.513 - - - 2.474.912.402 - - - 1.642.698.377 1.642.698.377 - - 4.055.847.588 - - 3.272.187.692 3.272.480.987 293.295 0,01 3.076.798.458 3.095.677.412 18.878.954 0,61 1.086.312.961 3.093.871.206 2.007.558.245 184,80 2.690.992.326 3.097.179.960 406.187.634 15,09 - 1.852.394.361 1.852.394.361 - - 2.910.103.014 2.910.103.014 - 2.267.775.209 3.420.842.930 1.153.067.721 50,85 2.604.449.128 2.716.965.481 112.516.353 4,32 ANATINUS 1.10. ORYCTOLAGUS CUNICULUS (CONIGLIO)1 1.11. PAN TROGLODYTES (SCIMPANZE') 1.12. RATTUS NORVEGICUS (RATTO) 2.618.420.681 1 1 - 1.917.748.604 - - 2.073.148.626 - - 2.604.006.039 2.076.044.328 - - 2.671.412.256 3.473.602.370 - 2.928.559.526 194.611.349 7,12 2.733.223.211 3.350.413.343 617.190.132 22,58 2.718.897.321 2.507.066.654 -211.830.667 -7,79 2.482.775.711 2.718.897.334 236.121.623 9,51 2.389.078.169 2.1. DANIO RERIO (PESCE ZEBRA) 2.2. TAKIFUGU RUBRIPES (PESCE FUGU) 2.3. TETRAODON NIGROVIRIDIS (PESCE PALLA) 3. Uccelli 3.1. G. GALLUS (GALLO E GALLINA) 4. Insetti 4.1. ANOPHELES GAMBIAE (ZANZARA) 4 2.262.596.414 1.688.467.974 1.563.441.531 -125.026.443 -7,40 1.630.263.986 1.481.257.891 -149.006.095 -9,14 393.296.343 393.312.790 16.447 0,00 393.296.343 393.312.790 16.447 0,00 - 342.419.788 342.403.326 - - 358.618.246 - - 1.054.197.620 1.050.947.331 -3.250.289 -0,31 1.053.093.890 1.100.480.441 47.386.551 4,50 278.253.050 278.253.050 0 0,00 278.215.782 273.093.681 -5.122.101 -1,84 236.000.000 - - - 186.000.000 - - 132.576.936 168.736.537 36.159.601 27,27 132.571.620 168.736.537 36.164.917 27,28 100.292.134 103.021.882 2.729.748 2,72 100.285.598 100.286.002 404 0,00 - 4.3. DROSOPHILA MELANOGASTER (MOSCERINO DELLA FRUTTA) - 2.733.948.177 1.13. SUS SCROFA (SUINO) 2. Pesci 4.2. APIS MELLIFERA (APE) - 5. Nematodi 5.1. CAENORHABDITIS (NEMATODE) 1 ELEGANS La lunghezza del genoma sequenziato supera quella del genoma stimato a causa di possibili assemblaggi non definitivi interessanti il DNA ripetitivo. 2 Le specie Equus caballus e Ornithorhynchus Anatinus sono state inserite nel 'database Ensembl' a partire dall'anno 2008. 3 Le specie Felis Catus e Microcebus Murinus sono state inserite nel 'database Ensembl' a partire dall'anno 2007. 4 La specie Apis mellifera è stata eliminata dal database Ensembl ; il dato riportato si riferisce ai risultati pubblicati dall'Honeybee Genome Sequencing Consortium in Nature , 443, 931-949, 2006. 33 Tabella III- Alcuni eucarioti. Numero di segmenti di DNA 'codificanti polipeptide/i' ('geni') 'noti' e 'desunti': variazione numerica e percentuale rispetto all'anno 2005 (Fonte: 'database Ensembl', dicembre 2005 ; dicembre 2009). 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I ('GENI ') NOTI EUCARIOTI (1) DICEMBRE 2005 DICEMBRE 2009 N (2) N (3) 1 DESUNTI2 VARIAZIONE N % (3) - (2) (4) (4)/(2) (5) DICEMBRE 2005 DICEMBRE 2009 N (6) N (7) VARIAZIONE N % (7) - (6) (8) (8)/(6) (9) DICEMBRE 2005 N (10) 1. Mammiferi 1.1. BOS TAURUS (BOVINO) 1.2. CANIS CANIS (CANE) 3 1.3. EQUUS CABALLUS (CAVALLO) 1.4. FELIS CATUS (GATTO) 4 5 1.5. HOMO SAPIENS SAPIENS (UOMO) 1.6. MACACHUS MULATTA (MACACO) 1.7. MICROCEBUS MURINUS (LEMURE) 5 1.8. MUS MUSCULUS (TOPO) 1.9. ORNITHORHYNCHUS (ORNITORINCO) 4 3.972 19.286 15.314 385,55 19.259 1.780 -17.479 -90,76 23.231 7.977 2.403 -5.574 -69,88 10.224 16.902 6.678 65,32 18.201 - 2.571 - - 17.865 - - - 231 - - - 14.817 - - - 20.134 22.286 2.152 10,69 1.878 34 -1.844 -98,19 22.012 729 2.929 2.200 301,78 20.941 18.976 -1.965 -9,38 21.670 - 17 - 16.302 - - - 20.063 22.931 5.550 131 -5.419 -97,64 25.613 17.897 - - 17.508 16.671 8.093 94,35 22.475 1.265 -7.116 -84,91 21.952 2.868 14,29 ANATINUS - 54 1.10. ORYCTOLAGUS CUNICULUS (CONIGLIO) 1.11. PAN TROGLODYTES (SCIMPANZE') 6 13.897 1522 3.158 -10.739 -77,28 8.578 1.12. RATTUS NORVEGICUS (RATTO) 13.571 21.673 8.102 59,70 8.381 1.13. SUS SCROFA (SUINO) 2. Pesci 2.1. DANIO RERIO (PESCE ZEBRA) 2.2. TAKIFUGU RUBRIPES (PESCE FUGU) 2.3. TETRAODON NIGROVIRIDIS (PESCE PALLA) 711 16.782 9.923 21.469 11.546 116,36 12.954 2.678 -10.276 -79,33 22.877 719 1.033 314 43,67 21.289 17.490 -3.799 -17,84 22.008 - 99 0 19.503 19.503 - - 3.914 15.906 11.992 306,39 14.716 828 -13.888 -94,37 18.630 788 1.316 528 67,01 12.114 11.141 -973 -8,03 14.364 3. Uccelli 3.1. G. GALLUS (GALLO E GALLINA) 4. Insetti 4.1. ANOPHELES GAMBIAE (ZANZARA) 4.2. APIS MELLIFERA (APE) 7 4.3. DROSOPHILA MELANOGASTER (MOSCERINO DELLA FRUTTA) 5. Nematodi 5.1. CAENORHABDITIS ELEGANS (NEMATODE) 13.767 14.076 309 2,24 9.288 - - - 13.767 19.723 20.158 435 2,21 19.723 Il segmento di DNA viene definito 'noto' quando il suo prodotto proteico o il segmento di DNA complementare (cDNA ) rientra nei database internazionali specie-specifici: UniPro (Universal Protein Resource), RefSeq (Reference sequence), UniProt/TrEMBL (Universal protein resource/Translated EMBL database). 2 Il segmento di DNA viene definito 'desunto ' quando identificato sulla base della similarità scaturita dal confronto con una proteina o una sequenza di DNA complementare (cDNA) 1 o una sequenza nucleotidica EST (Expressed Sequence tag) di una specie strettamente correlata dal punto di vista filogenetico. Le specie Equus caballus e Ornithorhynchus Anatinus sono state inserite nel 'database Ensembl' a partire dall'anno 2008. 3 4 La diminuzione dei segmenti di DNA codificanti 'polipeptide/i' ('geni') 'noti' è dovuta al fatto che una parte delle sequenze precedentemente depositate in banca dati è risultata non val 5 Le specie Felis Catus e Microcebus Murinus sono state inserite nel 'database Ensembl' a partire dall'anno 2007. 6 34 La riduzione del numero di segmenti di DNA codificanti polipeptide/i ('geni ') scaturisce dal notevole grado di omologia (99%) del genoma rispetto a quello umano; pertanto molti seg sono stati trasferiti nella categoria di quelli 'desunti' dal genoma umano. 7 La specie Apis mellifera è stata eliminata dal database Ensembl ; il dato riportato si riferisce ai risultati pubblicati dall'Honeybee Genome Sequencing Consortium in Nature, 443, 931 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ NEL GENOMA DI HOMO SAPIENS, LA VARIAZIONE DI SEGMENTI DI DNA ‘CODIFICANTI (‘GENI’) POLIPEPTIDE/I’ ‘ESONI’ ‘INTRONI’ È FUNZIONE DELLA LUNGHEZZA DELL’AUTOSOMA (CROMOSOMA NON SESSUALE) NEL SENSO CHE TALE VARIAZIONE È RAPPRESENTABILE SIGNIFICATIVAMENTE (0,001<P<0,05) DA UNA RELAZIONE POSITIVA LINEARE (MATASSINO D., 2005c) 35 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ L’INFORMAZIONE CONTENUTA IN UN GENOMA E’ UNICA DEL PORTATORE (ENTRO IL PORTATORE ANCHE A LIVELLO ENCEFALICO) NORMALMENTE IRRIPETIBILE 36 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ CONSIDERANDO SOLO IL NUMERO DI CROMOSOMI ED ESCLUDENDO GLI SCAMBI E I DOPPI SCAMBI CROMATIDICI: HOMO SAPIENS SAPIENS BOS TAURUS 2n =46 •UNA DELLE POSSIBILI 70.000 MILIARDI (7 x 1014) DI COMBINAZIONI DIVERSE 2n =60 UNA DI …1.152.921.504.606.850.000 (> 1 x 1017) (?!!!) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 37 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ QUANTO RIPORTATO NELLE DIAPOSITIVE 36 E 37 INDICA CHE GLI ATTUALI 7 MILIARDI E DUECENTO MILIONI DI ESSERI UMANI SONO CARATTERIZZATI DALL’ESSERE DOTATI CIASCUNO DI UN GENOMA STRUTTURALE DIVERSO (ESSENDO QUELLO FUNZIONALE UN EPIGENOMA) (Matassino D., 2010b) 38 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ LA NOTEVOLE ETEROGENEITÀ TRA I GENOMI DEI VARI INDIVIDUI O ANCHE ENTRO LO STESSO INDIVIDUO SUGGERISCE ALCUNI QUESITI (Boncinelli E., 2010) QUANTI INDIVIDUI PRESENTI e PASSATI OCCORREREBBE SEQUENZIARE ? QUAL’È IL GENOMA UMANO? OCCORRE REINTERPRETARE MOLTE REGIONI DEL GENOMA? 39 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ QUESTI SONO INTERROGATIVI SOLTANTO ALCUNI SCATURITI DEGLI DAL SEQUENZIAMENTO DEL GENOMA UMANO E DAL CONTINUO AGGIORNAMENTO DEI DATI SI PUÒ RITENERE CHE DAL SEQUENZIAMENTO DEL GENOMA UMANO SCATURISCONO MOLTI PIÚ INTERROGATIVI DI QUELLI A CUI SI PENSAVA DI POTER TROVARE UNA RISPOSTA; UN ESEMPIO È IL PARADOSSO DEL NUMERO DEI ‘GENI’ (diapositiva 41) (FONTE: FAO; Matassino D. et al., 2007) 40 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PARADOSSO DELLA ‘COMPLESSITÀ’ CELLULE, N NEMATODE CAENORHABDITIS ELEGANS HOMO SAPIENS SAPIENS 1014 ÷ 1015 959 19.723 22.012 21.670 SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’) (Fonte: Matassino D. et al., 2007a) 41 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PARADOSSO DELLA ‘COMPLESSITÀ’ IL CAENORHABDITIS ELEGANS E L’HOMO SAPIENS COSIDDETTO SAPIENS SI DIFFERENZIANO DI POCO MENO, A OGGI (DICEMBRE 2009), DI 2.000 SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’), MA LA LORO COMPLESSITÀ È IPERBOLICAMENTE DIVERSA: DALLE 959 CELLULE COSTITUENTI IL NEMATODE SI PASSA ALLE 1014 ÷ 1015 CELLULE DELL’UOMO 42 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PARADOSSO DELLA ‘COMPLESSITÀ’ QUESTA COMPLESSITÀ, A ESEMPIO, È PARTICOLARMENTE DA SOTTOLINEARE A LIVELLO ENCEFALICO; INFATTI, L’UOMO SAREBBE CARATTERIZZATO DA 100 MILIARDI DI NEURONI 1 MILIONE DI MILIARDI DI SINAPSI I CIRCA 100 MILIARDI DI NEURONI, SULLA BASE DI RECENTI RICERCHE, (COUFAL ET AL., 2009), SAREBBERO CARATTERIZZATI DALL’AVERE UN DNA, A LIVELLO DI SINGOLO NEURONE, SEQUENZIALMENTE DIVERSO L’UNO DALL’ALTRO 43 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PARADOSSO DELLA ‘COMPLESSITÀ’ PROBABILMENTE, L’ATTRIBUZIONE DI UN SIGNIFICATO FUNZIONALE ALLA FRAZIONE DI DNA ‘NON CODIFICANTE POLIPEPTIDE/I’ O ‘REGOLATIVO’ (PARI A BEN 98,6 % DEL GENOMA, TABELLA I), DEFINITA DA DELL’AGLIO L. (2009) IL “MISTERO DELLE PAGINE BIANCHE DEL NOSTRO GENOMA”, POTRÀ CONTRIBUIRE A FORNIRE UNA SPIEGAZIONE AL ‘PARADOSSO DELLA COMPLESSITÀ’ (Fonte: Matassino D., 2010a) 44 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PARADOSSO DELLA ‘COMPLESSITÀ’ LE INFORMAZIONI SUL CONTENUTO E SULL’ORGANIZZAZIONE DEI GENOMI RELATIVE A SPECIE DIFFERENTI SONO IN RAPIDO AUMENTO E COSTITUISCONO UNA RISORSA ATTUALE E FUTURA DI NOTEVOLE SEMANTICITÀ SOPRATTUTTO AL FINE DI EVIDENZIARE CHE LE ‘VARIAZIONI EVOLUTIVE’ VANNO CONSIDERATE, ESSENZIALMENTE, COME UN PROBLEMA PIÙ DELL’ESPRESSIONE DI DI ‘REGOLAZIONE’ SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI ‘POLIPEPTIDE/I’ (‘GENI’) PIUTTOSTO CHE DI INCREMENTO DEL NUMERO DEI SUDDETTI SEGMENTI (Matassino et al., 2007) 45 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ SPLICING LA COMPLESSITÀ A LIVELLO MOLECOLARE E’ ACCRESCIUTA DAL FENOMENO DELLO ‘SPLICING’ DELL’RNA NELLE SUE VARIE FORME SPLICING ‘CANONICO’ SPLICING ‘ALTERNATIVO’ SKIPPING ESONE (SALTO DELL’ESONE) ESCLUSIONE MUTUA DI ESONI SITO DONATORE ALTERNATIVO SITO ACCETTORE ALTERNATIVO ESONIZZAZIONE DELL’INTRONE; ESSA PUÒ ESSERE MEDIATA DAGLI ELEMENTI ALU* ‘SELF SPLICING’ (FUNZIONE AUTOCATALITICA) ** * SEQUENZA RIPETITIVA DI DNA LUNGA CIRCA 300 BP APPARTENENTE ALLA CATEGORIA DEI RETROTRASPOSONI. 46 ** LA FUNZIONE AUTOCATALITICA È STATA EVIDENZIATA ANCHE PER IL DNA (‘DEPURINAZIONE SPONTANEA’) (Amosova et al., 2006). 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ GRAZIE ALLO ‘SPLICING ALTERNATIVO’, SPLICING ALL’UOMO SAREBBE CONCESSO PRODURRE ANCHE 100.000 PROTEINE O LORO ISOFORME MULTIPLE SENZA BISOGNO DI AVERE A DISPOSIZIONE I CORRISPETTIVI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI ‘POLIPEPTIDE/I’ (‘GENI’) TRASCRITTO PRIMARIO O pre-RNAm RNAm RNAm RNAm RNAm 47 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ DIVERSITÀ ‘UOMO’ - ‘SCIMPANZÉ’ HOMO SAPIENS SAPIENS PAN TROGLODYTES CONDIVIDONO CIRCA IL 99 % DEL GENOMA; LA DIFFERENZA DI CIRCA L’1% CORRISPONDEREBBE A 30.000.000 DI PAIA DI BASI SU UN TOTALE DI CIRCA 3 MILIARDI E 300 MILIONI 48 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ LA SOVRAPPOSIZIONE CONCETTUALE TRA ‘‘DIVERSITÀ BIOLOGICA’ O ‘BIODIVERSITÀ’ E ‘RISORSA GENETICA’ SI RIFERISCE ALLA VARIABILITÀ MISURATA ENTRO E TRA LE SPECIE IN TERMINI DI VARIAZIONE, A ESEMPIO, TRA SEQUENZE DI DNA (nucleare e mitocondriale) SEQUENZE DI AMMINOACIDI (proteine) ECC. ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 49 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ ‘CODICE MUSICALE’ LA BIODIVERSITÀ A LIVELLO DI SEQUENZA AMMINOACIDICA PUÓ ESSERE ANCHE ESPRESSA SOTTO FORMA DI UNA SEQUENZA DI NOTE MUSICALI (‘CODICE MUSICALE’) COME LA FORMULA MESSA A PUNTO DA TAKAHASHI R. E MILLER J. (2007) NELLA QUALE OGNI AMMINOACIDO È OPPORTUNAMENTE RAPPRESENTATO LA FORMULA MUSICALE È ARRICCHITA CON IL ‘RITMO’ (FREQUENZA CON CUI UN CODONE È PRESENTE NELL’ORGANISMO) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ ‘CODICE MUSICALE’ TALE ALGORITMO MUSICALE HA PERMESSO DI OTTENERE ‘ARMONIE MUSICALI’ CHE POSSONO ESSERE CONSIDERATE UNO ‘SPECCHIO’ DELL’ARMONIA DELLA BIODIVERSITÀ PUR NELL’ESISTENZA DI ‘DIFFERENZE’ E DI ‘PECULIARITÀ’ 51 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ ‘CODICE MUSICALE’ GOETHE J.W. (1749 -1832), A TAL PROPOSITO SOSTIENE: “OGNI CREATURA È SOLO UN ‘TONO’, UNA SFUMATURA DI UNA GRANDE ARMONIA, CHE SI DEVE STUDIARE ANCHE NEL SUO COMPLESSO, ALTRIMENTI OGNI COSA È SOLO UNA LETTERA MORTA” QUESTE ARMONIE POSSONO ESSERE ALTERATE SFOCIANDO IN ‘RITMI MUSICALI ERRATI’ NELLA SEQUENZA DELLE NOTE MUSICALI PER EFFETTO DI MODIFICAZIONI DOVUTE A STATI PATOLOGICI (E PROBABILMENTE A ‘STATUS’ DIFFERENTI GENETICAMENTE A LIVELLO INDIVIDUALE) 52 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ ‘CODICE MUSICALE’ DI SEGUITO SI RIPORTA UNO SPARTITO RIGUARDANTE LA MOLECOLA ‘NORMALE’ DEL CITOCROMO C UMANO Il citocromo C dell’uomo balla così… 53 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ ‘CODICE MUSICALE’ INVECE, LO SPARTITO DI SEGUITO RIPORTATO RIGUARDA L’‘HUNTINTINA’, PROTEINA COINVOLTA NELLA CORÈA DI HUNTINGTON*; RISPETTO ALLA PROTEINA ‘NORMALE’ ESSA CONTIENE UNA RIPETIZIONE DELL’AMMINOACIDO GLUTAMMINA DOVUTA ALL’ESPANSIONE (OLTRE 36 VOLTE) DELLA TRIPLETTA CAG CODIFICANTE L’AMMINOACIDO GLUTAMMINA * MALATTIA RIENTRANTE NELLE SINDROMI IPERCINETICHE E CARATTERIZZATA DA 54 DISTURBI DEL MOVIMENTO, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI . ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ 88 QUALCHE ALTRO ESEMPIO DI MUTAZIONE PROGERIA INFANTILE LA SINDROME DI HUTCHINSONGILFORD O PROGERIA INFANTILE È UNA MALATTIA GENETICA RARA (SI STIMA 1 OGNI 8.000.000 DI NATI) A INSORGENZA POST-NATALE CARATTERIZZATA DA INVECCHIAMENTO PRECOCE; CONDUCE A MORTE IN MEDIA PRIMA DEI 15 ANNI DI ETÀ FIGURA I – INDIVIDUO AFFETTO DA ‘PROGERIA’. (Fonte: Wexler/Neri, ripresa da E. Boncinelli ‘Il Progetto Genoma’, in ‘Treccani – Il libro dell’anno 2000’, Edizione 2001). 55 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PROGERIA INFANTILE LA MALATTIA È CAUSATA DA MUTAZIONI SPORADICHE NEL GENE ‘LAMINA’ CODIFICANTE PER DUE PROTEINE: ‘LAMINA A’ E ‘LAMINA C’ IN PARTICOLARE, LA MUTAZIONE CONSISTENTE IN UNA SOSTITUZIONE PUNTIFORME NEL DNA C T (CITOSINA TIMINA) COMPORTA L’ATTIVAZIONE DI UN SITO DI SPLICING NELL’ESONE 11 DEL GENE ‘LAMINA A’ CON LA DELEZIONE DI 50 AMINOACIDI NELLA REGIONE C TERMINALE DELLA PROTEINA 56 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PROGERIA INFANTILE LA PRESENZA DI UNA ‘LAMINA A’ ‘IMPERFETTA O DIFETTOSA’ COMPORTA UN RAGGRINZIMENTO DEL NUCLEO, OVVERO UNA DEFORMAZIONE NUCLEARE CON ‘DISORDINE GENETICO’ ALCUNI STUDI EVIDENZIANO UNA CORRELAZIONE DELL’INSORGENZA DELLA MALATTIA CON L’ETÀ AVANZATA PATERNA, DAL MOMENTO CHE IN ALCUNI CASI ANALIZZATI LA MUTAZIONE SI ORIGINA ESCLUSIVAMENTE SUL CROMOSOMA 1 DI ORIGINE PATERNA DURANTE LA SPERMATOGENESI 57 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ PROGERIA INFANTILE A OGGI, I RICERCATORI STANNO PENSANDO ALLA SOLUZIONE DEL ‘CEROTTO DI DNA’ PER LA RIPARAZIONE DEL GENE DIFETTOSO IL ‘CEROTTO’, CONSISTENTE IN UN SEGMENTO DI DNA, ANDREBBE A COPRIRE L’ERRORE NEL GENE PER FAR SÍ CHE GLI ‘OPERAI’ DELLA ‘FABBRICA CELLULARE’ DI PROTEINE NON VEDANO QUEST’ERRORE E COMINCINO A PRODURRE ‘LAMINA A’ SANA 58 91 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA IL CODICE GENETICO PUÒ ESSERE RITENUTO IL PROTOTIPO DI INFINITI SISTEMI DI VITA FORTEMENTE FLESSIBILI GRAZIE ALL’INFLUENZA DEI FATTORI EPIGENETICI 59 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA PERTANTO, QUALSIASI ESSERE VIVENTE POSSIEDE UNA PROPRIA INDIVIDUALITÀ CHE VIENE ‘CODIFICATA’ NEL PROPRIO ‘GENOMA’ E ‘COSTRUITA EPIGENETICAMENTE’ (FONTI: MATASSINO D., 2007b; MATASSINO ET AL., 2007a e b) 60 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA SECONDO JABLONKA E. E LAMB M.J. (2007) L’EREDITARIETÀ IN CHIAVE EVOLUZIONISTICA NON SAREBBE SOLTANTO IL RISULTATO DELLA TRASMISSIONE DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (“GENI”) MA DI UNA VARIAZIONE RICONDUCIBILE A QUATTRO DIMENSIONI: GENETICA EPIGENETICA (TRASMISSIONE CELLULARE DI SEGMENTI DI DNA ESENTI DA MUTAZIONE) COMPORTAMENTALE SIMBOLICA (TRASMISSIONE TRAMITE IL LINGUAGGIO O ALTRE FORME ANALOGHE DI COMUNICAZIONE) 61 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA GLI SVILUPPI RECENTI DELLA BIOLOGIA EVOLUTIVA ATTRIBUISCONO UNA SEMPRE MAGGIORE CENTRALITà ALLE COSIDDETTE ‘PROPRIETÀ EMERGENTI’ CARATTERISTICHE DELL’ORGANISMO CHE NON È POSSIBILE DEDURRE IN MODO DETERMINISTICO DAL SUO PATRIMONIO GENETICO MA CHE SI SVILUPPANO IN RELAZIONE ALLE CONDIZIONI DI VITA CONTINGENTI (Farisco M., 2008) 62 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA PERTANTO, I SISTEMI BIOLOGICI SONO IL FRUTTO DI INFORMAZIONI DERIVANTI DALL’INTERAZIONE COMPLESSA TRA COMPONENTI INTERNE AL SISTEMA STESSO E TRA IL SISTEMA E L’AMBIENTE ESTERNO SU TALE PRESUPPOSTO SI BASA LA NUOVA DISCIPLINA ‘EVO-DEVO’ O ‘BIOLOGIA EVOLUTIVA DELLO SVILUPPO’ TENDENTE A CONIUGARE LA TEORIA EVOLUTIVA (FILOGENESI) CON LO STUDIO DEI PROCESSI DI SVILUPPO EMBRIONALE (ONTOGENESI) (Fonte: Matassino D. et al., 2007a) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 63 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA LA MANIFESTAZIONE DELL’ESPRESSIONE DELL’INFORMAZIONE GENETICA VARIA IN RELAZIONE AL ‘MICROAMBIENTE’ IN CUI OPERA IL DNA QUESTO FENOMENO È NOTO COME ‘EPIGENETICA’ 64 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA ‘GENOMICA’ STRUTTURALE = + HARDWARE MICROAMBIENTE INTERNO ED ESTERNO A UN ESSERE VIVENTE ‘EPIGENOMICA’ ‘FENOTIPO’ = SOFTWARE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 65 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA PRINCIPALI MECCANISMI EPIGENETICI METILAZIONE DEL DNA IN REGIONI DI REGOLAZIONE DEI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’): IPOMETILAZIONE = ACCENSIONE DELL’ESPRESSIONE ‘GENICA’ IPERMETILAZIONE= SILENZIAMENTO DELL’ESPRESSIONE ‘GENICA’ MODIFICAZIONI DELLO STATUS DELLA CROMATINA (COMPLESSO MACROMOLECOLARE COSTITUITO DALLE PROTEINE ISTONICHE E DALLA DOPPIA ELICA DEL DNA) : CONDENSAZIONE DELLA ‘CROMATINA’ IN ‘ETEROCROMATINA’ = SILENZIAMENTO DELL’ESPRESSIONE DI SEGMENTI DI DNA NEGLI EUCARIOTI DECONDENSAZIONE DELLA ‘CROMATINA’ = ATTIVAZIONE DELL’ESPRESSIONE DI SEGMENTI DI DNA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 66 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA LISTER R. ET AL. (2009) HANNO RILEVANO UN ‘PATTERN DI METILAZIONE’ DEL DNA (‘METILOMA’) PECULIARE NELLE ‘CELLULE STAMINALI TOTIPOTENTI’* I SITI DI METILAZIONE ‘NON CANONICI’ VERREBBERO PERDUTI QUANDO TALI CELLULE VENGONO INDOTTE A DIFFERENZIARSI IL SIGNIFICATO FUNZIONALE DI QUESTA SCOPERTA NON È NOTO, MA NOTEVOLI POTRANNO ESSERE LE IMPLICAZIONI SU VARI PROCESSI CELLULARI: SVILUPPO EMBRIONALE INSORGENZA DI MALATTIE ECC. * LA ‘METILAZIONE’ DEL DNA CONSISTE NELL’AGGIUNTA DI GRUPPI ‘METILE’ DA PARTE DI ENZIMI METILTRANSFERASI; L’AGGIUNTA INTERESSA PREFERENZIALMENTE LA BASE AZOTATA ‘CITOSINA’ DI UN NUCLEOTIDE ADIACENTE A UN ALTRO CONTENENTE LA BASE AZOTATA ‘GUANINA’ SULLO STESSO FILAMENTO DI DNA, CON FORMAZIONE DI ‘METILCITOSINA’; NELLE CELLULE STAMINALI, ALMENO IL 25 % DI TUTTE LE METILCITOSINE INDIVIDUATE INTERESSA COPPIE DINUCLEOTIDICHE DIVERSE DAL DINUCLEOTIDE CG (BERSAGLIO PREFERENZIALE DEL MECCANISMO DI METILAZIONE DEL DNA): CA O CC 67 O CT. 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI 1. INTERAZIONE ‘ORGANISMO-MICROBIOMA’ (INSIEME DEI GENOMI DEI MICRORGANISMI CHE VIVONO SULLA SUPERFICIE O ALL’INTERNO DI UN INDIVIDUO) MEDIANTE UN EVIDENZIATO (‘MICROBIOTA APPROCCIO CHE ‘METAGENOMICO’, E’ STATO LA FLORA MICROBICA INTESTINALE INTESTINALE’) SAREBBE IN GRADO DI INFLUENZARE IL METABOLISMO LIPIDICO E QUINDI LA PREDISPOSIZIONE ALL’OBESITÀ NEL TOPO E NELL’UOMO CON FENOTIPO ‘OBESO’ SI EVIDENZIA UN ‘MICROBIOTA INTESTINALE’ PECULIARE, DIFFERENTE DA QUELLO PRESENTE NEI SOGGETTI ‘MAGRI’ (FONTE: TOURNBURGH P.J. ET AL., 2006) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 68 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI LA COLONIZZAZIONE ‘FENOTIPICAMENTE’ MAGRI DELL’INTESTINO E GERM-FREE DI TOPI (PRIVI DI MICRORGANISMI) CON IL ‘MICROBIOTA’ TIPICO DEI SOGGETTI ‘OBESI’ COMPORTEREBBE UN SIGNIFICATIVO INCREMENTO DELL’ACCUMULO DEL GRASSO CORPOREO; INCREMENTO CHE RISULTA ESSERE MAGGIORE DI QUELLO CHE SI OTTIENE COLONIZZANDO LO STESSO INTESTINO CON IL ‘MICROBIOTA’ TIPICO DEI SOGGETTI ‘MAGRI’ (FONTE: TOURNBURGH P.J. ET AL.., 2006) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 69 EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ L’ORGANISMO UMANO, GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE SIMBIONTICA CON IL MICROBIOTA INTESTINALE PUÒ ESSERE CONSIDERATO COME UN ‘SUPERORGANISMO’ IL CUI METABOLISMO È IL PRODOTTO DELL’INTERAZIONE ‘METABOLOMA DELL’OSPITE’-‘METABOLOMA DEI MICRORGANISMI’ COLONIZZATORI LA COMBINAZIONE ‘UNICA’ OTTENUTA DALLA SUDDETTA INTERAZIONE CONFERIREBBE UNA NUOVA DIMENSIONE ALLA DIVERSITÀ FUNZIONALE DELL’INTERO ORGANISMO L’APPROCCIO DELLA ‘METAGENOMICA COMPARATIVA’ PUÒ COSTITUIRE UN UTILE STRUMENTO PER LA COMPRENSIONE DELLE COMPLESSE INTERAZIONI TRA: ASSETTO GENETICO DELL’OSPITE ‘MICROBIOMA’ DI UN INDIVIDUO CAPACITÀ METABOLICHE DEL ‘SUPERORGANISMO’ RISULTANTE 70 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI 2. INTERAZIONE ‘AMBIENTE-SISTEMA IMMUNITARIO’ ALLA LUCE DEI RISULTATI DI RECENTI RICERCHE SULL’UOMO E SUL TOPO, MUTATIS MUTANDIS, IL SISTEMA DI ALLEVAMENTO ‘BRADO’ E/O ‘SEMIBRADO’ E/O ‘CONFINATO’ CONFERIREBBE AL SINGOLO SOGGETTO ALLEVATO UNA MAGGIORE PROTEZIONE DALLA SENESCENZA CELLULARE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SISTEMA VASCOLARE QUINDI UNA MAGGIORE LONGEVITA’ DOVUTA, PROBABILMENTE, A UNA PIU’ ELEVATA EFFICIENZA DEL SISTEMA IMMUNITARIO (FONTE: WERNER ET AL.., 2009) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 71 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI INFATTI, GRAZIE A UNA SOVRA REGOLAZIONE DELL’ATTIVITA’ DELL’ENZIMA TELOMERASI A LIVELLO DELLE ESTREMITA’ DEI CROMOSOMI (TELOMERI) SI AVREBBE UNA SIGNIFICATIVA MAGGIORE INVARIANZA DELLA LUNGHEZZA DEL TELOMERO STESSO ASSOCIATA A UN DECREMENTO DELL’ ‘APOPTOSI’ (MORTE PROGRAMMATA DELLA CELLULA) CELLULARE VASCOLARE (FONTE: WERNER C. ET AL.., 2009) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 72 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI SULLA BASE DELL’UNIVERSALITA’ DEI MECCANISMI BIOLOGICI SI POTREBBE IPOTIZZARE CHE LA ‘GINNASTICA FUNZIONALE’ (ATTIVITA’ FISICA), LARGAMENTE RACCOMANDATA DAGLI ZOOTECNICI DEI PRIMI ANNI DEL SECOLO SCORSO, AVREBBE AVUTO – FRA L’ALTRO L’EFFETTO DI DETERMINARE NELL’ANIMALE ALLEVATO UN MIGLIORE STATO DI BENESSERE FISICO PSICHICO CON NOTEVOLI BENEFICI RIPRODUTTIVE E PRODUTTIVE SULLE SUE PRESTAZIONI PERTANTO, L’ALLEVAMENTO ‘BRADO’ E/O ‘SEMIBRADO’ E/O ‘CONFINATO’, OPPORTUNAMENTE RAZIONALIZZATO, SAREBBE FORIERO DI EFFETTI POSITIVI SULLA DURATA E SULLA QUALITA’ DELLA VITA RIPRODUTTIVA PRODUTTIVA DI UN INDIVIDUO IN PRODUZIONE ZOOTECNICA 73 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI TRA I FATTORI IN GRADO DI INFLUENZARE L’ EFFICIENZA DEL SISTEMA IMMUNITARIO DI UN INDIVIDUO SI RICORDA ANCHE IL ‘TIPO DI PARTO’ ‘CESAREO’ ‘NATURALE’ CONFERISCE PIENA CAPACITA’ AL NEONATO DI ATTIVARE IMMEDIATAMENTE, APPENA NATO, IL SISTEMA IMMUNITARIO CON EFFETTI ALTAMENTE POSITIVI PER UNA CONTINUA E MAGGIORE RESISTENZA A FATTORI BIOTICI E ABIOTICI DURANTE L’INTERO PERCORSO DELLA VITA PREDISPONE A UN SENSIBILE MAGGIORE RISCHIO DI SVILUPPARE ALCUNE ‘PATIE’ QUALI ALLERGIE DIABETE LEUCEMIA TALE MAGGIORE RISCHIO è ASSOCIATO A UN PIU’ ELEVATO GRADO DI METILAZIONE DEL DNA A LIVELLO DEI LEUCOCITI (MINORE ATTIVITA’ TRASCRIZIONALE DEL DNA) RISPETTO A QUANTO OSSERVATO NEI NATI DA PARTO NATURALE 74 (FONTE: SCHLINZIG T. ET AL., 2009) 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI 3. INTERAZIONE ‘FATTORI PEDO-CLIMATICI – CARATTERISTICHE RIPRODUTTIVI’ IL SESSO DEL BUFALO AFRICANO (SYNCERUS CAFFER) SEMBRA ESSERE CONDIZIONATO DALL'UMIDITÀ, NEL SENSO DI UN INCREMENTO DELLA NASCITA DI MASCHI NELLA STAGIONE DELLE PIOGGE FEMMINE NELLA STAGIONE ASCIUTTA L'UMIDITÀ PROBABILMENTE INFLUENZA IL SEGMENTO DI DNA Sr (SEX –RATIO= RAPPORTO SESSI/RIPRODUTTIVO) (FONTE: Von Hooft P., 2010) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 75 ‘MOLECOLARE’ INTRODUZIONE-LIVELLO 1.INTRODUZIONELIVELLO‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI I SUDDETTI ESEMPI CONFERMANO L’ IMPORTANZA DI VALORIZZARE SISTEMI ‘NATURALI’ DI VITA AI FINI DI UNA MIGLIORE QUALITÀ DEL PERCORSO DI VITA DI UN INDIVIDUO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 76 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI 4. “STIMOLI ‘BIOMECCANICI’-BIOLOGIA DELLO SVILUPPO” L’INTERAZIONE ‘GENOMA – AMBIENTE’ E’ FONDAMENTALE PER L’ESPLICARSI DI QUALSIASI PROCESSO BIOLOGICO E, IN PARTICOLARE, PER QUELLI PROPRI DELLA BIOLOGIA DELLO SVILUPPO: “PER FARE QUALSIASI COSA LE CELLULE HANNO BISOGNO DI UNO STIMOLO ESTERNO, ANCHE SE NON TUTTE RISPONDONO A QUELLO STIMOLO; LO FANNO SOLO QUELLE PREDESTINATE ‘CELLULE COMPETENTI’)”….…. “LA (COSIDDETTE DIALETTICA ‘GENI-AMBIENTE’ E’ TUTTA QUI” (BONCINELLI E., 2009) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 77 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI L’ATTIVAZIONE DEL SEGMENTO DI DNA ‘RUNX 1’* POSTO A MONTE DELLA CASCATA DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’) COINVOLTI NELLA FORMAZIONE DELLE CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE (HSC, HAEMATOPOIETIC STEM CELL), DURANTE LO SVILUPPO EMBRIONALE, SAREBBE INNESCATA DA UNO STIMOLO ‘BIOMECCANICO’ IDENTIFICABILE NELLA LIEVE TENSIONE PRODOTTA DAL FLUSSO SANGUIGNO SULL’ENDOTELIO CHE TAPPEZZA IL PAVIMENTO DEI VASI SANGUIGNI * RUNX 1: RUNT – RELATED TRANSCRIPTION FACTOR 1 = FATTORE DI TRASCRIZIONE 1 ASSOCIATO A RUNT. (FONTE: ADAMO L. ET AL., 2009) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 78 ‘MOLECOLARE’ INTRODUZIONE-LIVELLO 1.INTRODUZIONELIVELLO‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI IL BOVINO DI RAZZA ‘PODOLICA’ PUÒ ESSERE CONSIDERATO UN ESEMPIO TIPICO DI FENOTIPO CHE, PER LE SUE PECULIARITÀ, È UN RAPPRESENTANTE ‘AD HOC’ DELL’ ‘EPIGENETICA’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 79 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI TALE ECCEZIONALE ED ELEVATA 'CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO' SI ESPRIME SOSTANZIALMENTE IN (MATASSINO D., 1995): UN MAGGIORE CONTROLLO OMEOSTATICO IN CONDIZIONI AMBIENTALI DI GRANDE VARIABILITÀ (CIANCI D., 1986) UNA MAGGIORE LUNGHEZZA FISIOLOGICA DELLA VITA MEDIA UNA PIÚ ELEVATA ATTITUDINE ALL'UTILIZZAZIONE DEI FORAGGI 'POVERI' UNA NOTEVOLE SOPRAVVIVENZA ANCHE A LUNGHE CARENZE NUTRIZIONALI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 80 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI FITNESS È LEGATA GENETICAMENTE A DUE PROPRIETÀ DI UN SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE POLIPEPTIDE/I (GENE) ERGON (O ‘STABILITÀ’ DI UN SEGMENTO DI DNA) CHRONON (VITA MEDIA DELLA INFORMAZIONE DI CUI IL SEGMENTO DI DNA) (FONTE: GEDDA L. E BRENCI G., 1973; BETTINI T.M., 1988) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 81 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI LA TEMPORALITÀ DI UN SEGMENTO DI DNA PUÒ OGGI ESSERE INTERPRETATA IN CHIAVE DI GENOMICA FUNZIONALE (‘DNA MICROARRAY’); IN TALE CONTESTO: IL CHRONON PUO’ IDENTIFICARSI CON LE VARIAZIONI TEMPORALI DI ESPRESSIONE DI UN SEGMENTO DI DNA IN TERMINI DI ATTIVITÀ TRASCRIZIONALE (PROFILO TRASCRITTOMICO) IN UNA CELLULA O IN UN TESSUTO L’ERGON CORRISPONDEREBBE ALLE VARIAZIONI DI INTENSITÀ DELLA SUDDETTA ESPRESSIONE ENTRO IL CHRONON (FONTE: MATASSINO D. ET AL., 2007b) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 82 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA – ALCUNI ESEMPI DNA MICROARRAY - PATTERN DI ESPRESSIONE IN TRE TG/TGAA SUINI [CT(CASERTANA) , DU (DUROC), LW (LARGE WHITE)] A 3, A 9 E A 11 MESI DI ETÀ’ 3 MESI DI ETA’ CT DU DU CT LW DU LW DU 9 MESI DI ETÀ DU CT LW DU LW DU CT DISCRIMINAZIONE ■BUONA TRA I 3 TIPI GENETICI ■ NETTA PER CT 11 MESI DI ETÀ CT DU CT LW DU LW DU LW DISCRIMINAZIONE ■NETTA PER CIASCUN TIPO GENETICO SEGMENTI DI DNA ‘IPERESPRESSI’ DU SEGMENTI DI DNA ‘IPOESPRESSI’ LEGENDA SEGMENTI DI DNA ‘IPER’ O ‘IPOESPRESSI’ CON ENTITÀ DI ESPRESSIONE INTERMEDIA CT DU CT DISCRIMINAZIONE ■NETTA PER LW LW DU 83 (FONTE: MATASSINO D. ET AL., 2007b) 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ RNAoma EPIGENETICA L’RNA, A LUNGO CONSIDERATO UN MERO TRADUTTORE DELL’INFORMAZIONE CONTENUTA NEL DNA, OVVERO INTERMEDIARIO DELLA SINTESI DI PROTEINE STA EVIDENZIANDO NOTEVOLI POTENZIALITÀ IN TERMINI DI ‘PRESTAZIONI CELLULARI’, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA REGOLAZIONE DI ACCENSIONE SPEGNIMENTO DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’) 84 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ RIBOSWITCH RNAoma EPIGENETICA snRNA (SMALL NUCLEAR RNA = PICCOLO RNA NUCLEARE) snoRNA (SMALL NUCLEOLAR RNA = PICCOLO RNA NUCLEOLARE) microRNA piRNA, [PIWI –INTERACTING RNA = RNA INTERAGENTE CON LE PROTEINE PIWI O PROTEINE ‘ARGONAUTA’ (P-ELEMENT INDUCED WIMPY TESTIS)] stRNA (SMALL TEMPORALLY REGULATED RNA = PICCOLO RNA TEMPORANEAMENTE REGOLATO) siRNA (SHORT INTERFERENCE RNA= RNA CORTO DI INTERFERENZA) Scn RNA (SMALL SCAN -RNA = INTERVENGONO IN RIARRANGIAMENTI DEL GENOMA IN ALCUNI PROTOZOI) Rasi RNA (REPEAT- ASSOCIATED-ACTING SMALL INTERFERING-RNA = RNA CORTO DI INTERFERENZA ASSOCIATO A SEQUENZE RIPETUTE) Tasi RNA (TRANS-ACTING SMALL INTERFERING-RNA = RNA CORTO DI INTERFERENZA AGENTE IN TRANS) 85 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ RNAoma EPIGENETICA QUESTE FORME ATTIVE DI RNA CONFERIREBBERO ALL’INFORMAZIONE EREDITABILE CHE RISIEDE NEI CROMOSOMI, MA ALL’ESTERNO DELLA SEQUENZA DEL DNA UNA DOTAZIONE O ARSENALE DI INFORMAZIONI ‘EPIGENETICHE’ QUINDI VERI E PROPRI ‘MARCATORI EPIGENETICI’ 86 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA NUMEROSI SONO GLI ESEMPI, FINORA NOTI, DI DIFFERENTI MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE DOVUTE A EFFETTI EPIGENETICI DIPENDENTI DA UNA DIVERSA ATTIVITÀ DEL microRNA FENOTIPO ‘IPERTROFICO’ TIPO GENETICO OVINO TEXEL: DOVUTO A UNA MUTAZIONE PUNTIFORME (SOSTITUZIONE G->A) SUL SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE IL FATTORE DI CRESCITA GDF8; TALE MUTAZIONE CORRISPONDEREBBE A UN SITO DI LEGAME PER DUE microRNA (MIR-1 E MIR-206) RESPONSABILI DEL SILENZIAMENTO POSTTRASCRIZIONALE DEL SEGMENTO STESSO CON LA CONSEGUENTE INIBIZIONE DELLA SINTESI DEL SUDDETTO FATTORE DI CRESCITA (MIOSTATINA); INIBIZIONE RESPONSABILE DELL’ IPERSVILUPPO DELLA MUSCOLATURA (CLOP A. ET AL., 2006) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 87 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA FENOTIPO IPERTROFICO ‘CALLIPIGE’ TRASMISSIONE EREDITARIA CHE FA ECCEZIONE ALLE LEGGI MENDELIANE E CHE È STATA CHIAMATA ‘SUPERDOMINANZA POLARE’ IN QUANTO SOLO I SOGGETTI ‘ETEROZIGOTI’ CHE HANNO EREDITATO L’ALLELE ‘MUTATO’ DAL PADRE PRESENTANO IL ‘FENOTIPO CARATTERISTICO’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 88 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA TALE FENOTIPO PUÒ ESSERE CONSIDERATO IL RISULTATO CONTEMPORANEO DI ‘TRE EVENTI BIOLOGICI’ (Cockett N.E. et al., 1994; Bidwell C.A. et al. 2004): MUTAZIONE (TRANSIZIONE AG) IN UNA REGIONE DEL DNA NON CODIFICANTE POLIPEPTIDE (‘INTERGENICA’) APPARTENENTE A UN CLUSTER DI SEGMENTI DI DNA LOCALIZZATO ALL’ESTREMITÀ DISTALE DEL CROMOSOMA 18 E SOTTOPOSTO A IMPRINTING IMPRINTING PARENTALE: L’INDIVIDUO NELLA CONDIZIONE DI ‘ETEROZIGOSI’ MANIFESTA IL FENOTIPO ‘CALLIPIGE’ PER AVER RICEVUTO L’INFORMAZIONE RESPONSABILE DAL ‘PADRE’ ‘SUPERDOMINAZA’: L’INDIVIDUO NELLA CONDIZIONE DI ‘OMOZIGOSI’ NON MANIFESTA IL FENOTIPO ‘CALLIPIGE’ PER L’ESISTENZA DI ‘RNA ATTIVO’ (MICRORNA E SNRNA) CODIFICATO DA SEGMENTI DI DNA POSTI SUL ‘CROMOSOMA MATERNO’ AVENTE, PROBABILMENTE, FUNZIONE DI ‘SPEGNIMENTO’ DELL’ALLELE MUTATO TRASMESSO DAL ‘PADRE’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 89 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘MOLECOLARE’ EPIGENETICA ULTERIORI ESEMPI CHE TESTIMONIANO L’IMPORTANZA DELL’EPIGENETICA SONO RIPORTATI IN MATASSINO D. (2007b) MATASSINO D. ET AL. (2007a) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 90 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ CELLULA SISTEMA DALLA COMPLESSITÀ ‘IRRIDUCIBILE’ E ‘INFINITA’ TALE COMPLESSITA’, NELLA MOLTEPLICITA’ E NELLA FUNZIONE DEI SUOI COMPONENTI È EVIDENZIATA NELLO SCHEMA RIPORTATO NELLA DIAPOSITIVA SUCCESSIVA 91 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 COMPONENTI DELLA CELLULA INDIVIDUATI A OGGI NOME MEMBRANA PLASMATICA O CELLULARE FUNZIONE SCAMBI SELETTIVI TRA LA CELLULA E L’AMBIENTE EXTRACELLULARE - SEDE DI GLICOLISI (RESPIRAZIONE ANAEROBICA) CITOSOL O IALOPLASMA CITOSCHELETRO (MICROTUBULI, MICROFILAMENTI, FILAMENTI INTERMEDI) MITOCONDRIO RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO RIBOSOMI (LIBERI NEL CITOPLASMA) O ANCORATI AL RETICOLO ENDOPLASMATICO (RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO O ERGASTOPLASMA) - SEDE DI BIOMOLECOLE CHIMICAMENTE ETEROGENEEE (RNA, CARBOIDRATI, AMMINOACIDI, NUCLEOTIDI, COMPONENTI DEL METABOLISMO INTERMEDIO, SALI INORGANICI) MANTENIMENTO FORMA E STRUTTURA CELLULARE ‘CENTRALE ENERGETICA’ DELLA CELLULA GRAZIE ALLA PRESENZA DI UN SISTEMA DI CITOCROMI DEFINITI ANCHE ‘MOTORI MOLECOLARI A DUE TEMPI' RESPONSABILI DI REAZIONI DI OSSIDO-RIDUZIONE SEDE DEL DNA MITOCONDRIALE SEDE DI SINTESI LIPIDICA SEDE DI SINTESI PROTEICA (TRADUZIONE DELL'RNA MESSAGGERO IN CATENA POLIPEPTIDICA) MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI DELLE PROTEINE APPARATO DEL GOLGI SMISTAMENTO DELLE PROTEINE DALLA SEDE DI SINTESI AL SITO OPERATIVO INTRA E/O EXTRACELLULARE (‘TRAFFICKING CELLULARE’ ) LISOSOMA SEDE DELLA DEGRADAZIONE DI MACROMOLECOLE 'INUTILI' (GRAZIE ALLA PRESENZA DI NUCLEASI, PROTEASI, LIPASI, IDROLASI, GLICOSIDASI) CON IL RICICLO DEI LORO COMPONENTI AUTOFAGOSOMA SEDE DI 'AUTOFAGIA' ; IN PARTICOLARE, ESSO INTERVIENE NEL RECLUTAMENTO DEL MATERIALE CELLULARE DA DEGRADARE E NELLA VEICOLAZIONE DELLO STESSO AL LISOSOMA CON IL QUALE SI FONDE FORMANDO L'AUTOLISOSOMA OVE AVVIENE LA 'DIGESTIONE' PEROSSISOMA SEDE DELL'ENZIMA CATALASI, IN GRADO DI DEMOLIRE LE MOLECOLE DI PEROSSIDO DI OSSIGENO DERIVANTI DAL METABOLISMO CELLULARE, NEUTRALIZZANDONE LA TOSSICITà PROTEASOMA DEGRADAZIONE DI ‘COMPLESSI’ DI PROTEINE PURCHÉ ‘UBIQUITINA ETICHETTATI’ (‘CAMERA DELLA MORTE’ O ‘INCENERITORE’ O ‘SPAZZINO CELLULARE’ ) CENTRIOLO CENTRO DI ORGANIZZAZIONE DEL FUSO MITOTICO, STRUTTURA TEMPORANEA DELLA CELLULA CHE PERMETTE LA MIGRAZIONE DEI CROMOSOMI DURANTE LA MITOSI E LA MEIOSI INCLUSIONI CITOPLASMATICHE (GLICOGENO, GOCCE LIPIDICHE, GRANULI DI PIGMENTO, ECC.) MEMBRANA NUCLEARE DNA NUCLEARE ORGANIZZATO, A SECONDA DELLA FASE DEL CICLO CELLULARE, SOTTO FORMA DI CROMATINA O DI CROMOSOMI NUCLEOLO (assente durante la mitosi) CITOPLASMA FUNZIONE DIFFERENTE A SECONDA DELLA NATURA CHIMICA SCAMBI SELETTIVI TRA NUCLEO E CITOPLASMA - DUPLICAZIONE - SINTESI DELL'RNA (TRASCRIZIONE) - REGOLAZIONE DELL'ATTIVITA' TRASCRIZIONALE SINTESI DELL'RNA RIBOSOMIALE (rRNA ) E ASSEMBLAGGIO DEI RIBOSOMI 92 NUCLEO INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ SI STIMA CHE L’UOMO, A ESEMPIO, SIA COSTITUITO DA 1014 ÷ 1015CELLULE; QUESTE CELLULE APPARTERREBBERO A circa 200 TIPI DIVERSI 93 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ COSA S’INTENDE PER ‘IRRIDUCIBILE COMPLESSITÀ’ 94 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ L’ESPRESSIONE ‘IRRIDUCIBILE COMPLESSITÀ’ È STATA DEFINITA DA BEHE M.J. (1996) “UN SINGOLO SISTEMA COSTITUITO DA DIVERSE PARTI CHE, INTERAGENDO TRA LORO, CONTRIBUISCONO A UNA FUNZIONE FONDAMENTALE; LA RIMOZIONE DI UNA QUALSIASI DELLE SUDDETTE PARTI COMPROMETTE IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA STESSO” 95 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA IRRIDUCIBILE COMPLESSITÀ BIOLOGICA È DETERMINATA DA UNA MIRIADE DI FATTORI GENETICI + EPIGENETICI AMBIENTALI RESPONSABILI DI QUALSIASI ESPRESSIONE DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’) E ‘NON POLIPEPTIDE/I’ MA CON FORTE ‘PERTINENZA’ ‘BIOTERRITORIALE’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 96 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA ‘IRRIDUCIBILE E INFINITA COMPLESSITÀ’ DELLA SINGOLA CELLULA ESPLICA UN RUOLO ‘UNICO’, ISTANTE PER ISTANTE, IN QUANTO SOLLECITATA CONTINUAMENTE DA INTERAZIONI (INFORMAZIONI) INTRACELLULARI TRA LA STRUTTURA ORGANIZZATA DEL DNA NUCLEARE E MITOCONDRIALE E LA MIRIADE DI FATTORI DEFINIBILI ‘AMBIENTALI’ (NON GENETICI) INTERCELLULARI 97 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LE INTERAZIONI E LA COESIONE TRA I COMPONENTI DELLA MATERIA VIVENTE SONO BASATE SULLO SCAMBIO DI ‘SEGNALI’ CAPTATI DA ‘RECETTORI’, CHE RENDONO PIÙ SOFISTICATI I MECCANISMI DI PRODUZIONE DELLA DIVERSITÀ E DELLA COMPLESSITA’ IL SISTEMA ‘SEGNALE-RECETTORE’ ASSICURA: ELABORAZIONE DELL’INFORMAZIONE GENOMICA IN FUNZIONE DELL’AMBIENTE (ELABORAZIONE EPIGENETICA DELL’INFORMAZIONE GENOMICA) INTEGRAZIONE TRA CELLULE NEL CASO DI ORGANISMI PLURICELLULARI INTEGRAZIONE SOCIALE FRA MANTENIMENTO DELL’ISOLAMENTO GLI TRA INDIVIDUI SISTEMI INCOMPATIBILI O IN COMPETIZIONE (INCREMENTO DELLA DIVERSITA’ INTERSPECIFICA ) RISPOSTA IMMUNITARIA ONTOGENESI DEL COMPORTAMENTO 98 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA ‘IRRIDUCIBILE E INFINITA COMPLESSITÀ’ DELLA SINGOLA CELLULA COSTITUISCE UN VERO E PROPRIO SISTEMA CIBERNETICO * CARATTERIZZATO DA UNA INFINITÀ FUNZIONALE DI MECCANISMI ‘BIOCHIMICO-ENERGETICI’ DI ‘FEED-BACK’ O DI ‘RETROAZIONE’ TALE SISTEMA È MANDALA (FIGURA I) RAPPRESENTABILE DA * SCOPERTO DA WIENER N. (1984-1964) NEL 1947 E PUBBLICATO NEL 1948. 99 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 UN CITOSOL O IALOPLASMA MEMBRANA PLASMATICA O CELLULARE CLOROPLASTO* VACUOLO* MITOCONDRIO CITOSCHELETRO (microtubuli, microfilamenti e filamenti intermedi) PARETE CELLULARE* RETICOLO ENDOPLASMATICO RUGOSO O ERGASTOPLASMA CELLULA NUCLEO (Membrana nucleare, DNA nucleare, nucleolo) RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO INCLUSIONI CITOPLASMATICHE RIBOSOMA CENTRIOLO APPARATO DEL GOLGI LISOSOMA PROTEASOMA AUTOFAGOSOMA PEROSSISOMA FIGURA I- ESEMPLIFICAZIONE DI UN ‘MANDALA’ RAPPRESENTATIVO DEL SISTEMA ‘CELLULA’. * TRATTASI DI COMONENTE PROPRIO DELLA CELLULA VEGETALE. 100 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ CONCORDANDO CON BEHE M.J. (1996), SI PUÒ AFFERMARE: “LA RICERCA HA PROVATO CHE IL FONDAMENTO DELLA VITA, LA CELLULA, È GESTITA DA UNA COMPLESSA E SOFISTICATA MACCHINA MOLECOLARE. CI SONO, LETTERALMENTE, PICCOLI CAMION E PICCOLI AUTOBUS MOLECOLARI CHE LAVORANO NELLA CELLULA E PICCOLI MOTORI FUORIBORDO CHE LE PERMETTONO DI MUOVERSI” 101 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ SI STIMA IN UNA SINGOLA CELLULA PRESENZA CONTEMPORANEA ~ 40.000 MOLECOLE RNAm RAPPRESENTATIVE DI 5.000 ‘SPECIE’ MOLECOLARI DIVERSE DI RNAm (NUMERO DI MOLECOLE DI RNAm PER ‘SPECIE’ È VARIABILE) 1 MILIARDO DI MOLECOLE PROTEICHE 100.000 PROTEINE DIFFERENTI o100 PROTEINE DIVERSE PIU’ RAPPRESENTATIVE o99.900 (10% ) = 100.000.000 102 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ ‘PROTEOMA’ PUO’ ESSERE INTESO COME ‘L’INSIEME DELLE PROTEINE, NONCHÉ DELLE RELATIVE ISOFORME MULTIPLE E DEI RELATIVI FRAMMENTI, PRESENTE IN UNA CELLULA UN ORGANISMO UN SISTEMA BIOLOGICO IN OGNI ISTANTE DEL SUO CICLO VITALE’ 103 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA CELLULA NON HA UN ‘PROTEOMA’ UNICO E COSTANTE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO SAREBBE PREFERIBILE PARLARE DI TANTI ‘PROTEOMI’ QUANTE SONO LE DIFFERENTI CONDIZIONI CELLULARI LE DIVERSITÀ CELLULARI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ SI DOVREBBE PARLARE DI PROTEOMA COMPLETO DI UN ORGANISMO IMMAGINATO COME ‘INSIEME GLOBALE’ DI TUTTI I ‘PROTEOMI CELLULARI’ 105 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ CARATTERISTICA DI UNA PROTEINA È LA SUA MULTIFORMITÀ (ETEROGENEITA’ PER MODIFICAZIONI POST-TRADUZIONALI QUALI: GLICOSILAZIONE, FOSFORILAZIONE, LIPIDAZIONE, ECC.) VERSATILITÀ (VARIABILITA’ FUNZIONALE) FLESSIBILITÀ (VARIABILITA’ STRUTTURALE) L’ ‘EMIVITA’ DI UNA PROTEINA PUO’ ESSERE BREVISSIMA (QUALCHE MINUTO) O MOLTO LUNGA (ALBUMINA SIERICA 24 GIORNI) 106 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ GRAZIE A QUESTE PROPRIETÀ È CAPACE: DI COMUNICARE CON ALTRE PROTEINE CON ALTRE BIOMOLECOLE DI MODIFICARSI MOMENTANEAMENTE REVERSIBILMENTE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO 107 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ REGOLATRICE STRUTTURALE (collagene, titina, cheratina, altre DIFESA (immunoglobuline) PRINCIPALI FUNZIONI ‘PROTEINA’ METABOLICA CATALITICA (enzimi) TRASPORTO (trasferrine, emoglobina, proteine di membrana) 108 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA DIFFICOLTÀ DI DEFINIRE IN MODO ESAUSTIVO I COMPONENTI DI UNA CELLULA E SOPRATTUTTO L’INFINITÀ DELLE REAZIONI BIOCHIMICHE, LE QUALI AVVENGONO IN ESSA A CAUSA DELLA ‘IRRIDUCIBILE’ E ‘INFINITA’ COMPLESSITÀ, EVIDENZIANO CHE LA CELLULA HA UN VERO E PROPRIO COMPORTAMENTO ‘APORÈTICO’ OLTRE A UN’‘APÒRIA’ INSOLUBILE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 109 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ ALL’‘APORÌA’ CELLULARE SI AFFIANCA LA ‘APÓRIA CELLULARE’ NEL SENSO DI ‘INACCESSIBILITÀ’, A INDIVIDUARE, A OGGI, TUTTI GLI ASPETTI DELLA FUNZIONE DI UNA CELLULA DIPENDENTI, SOSTANZIALMENTE, DALLE VARIE (INFINITE?) REAZIONI BIOCHIMICHE CHE AVVENGONO NELLA CELLULA STESSA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 110 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ OVVIAMENTE L’ ‘APORÌA’ E L’‘APÓRIA’, NELLA LORO SEMANTICITÀ POSSONO ESSERE ESTESE AL GENOMA, O MEGLIO, ALL’EPIGENOMA DEL SINGOLO INDIVIDUO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 111 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ NONOSTANTE LE TOTALMNETE INNUMEREVOLI, CONOSCIUTE MA NON (INFINITE?) REAZIONI BIOCHIMICHE CHE CARATTERIZZANO LA VITA DI UNA CELLULA, QUEST’ULTIMA TENDE A MANTENERE MANTEINANCE= UN AUTOCONTROLLO (SELF AUTOMANTENIMENTO) COMPORTANDOSI COME UNA VERA E PROPRIA ‘UNITÀ AUTOPOIETICA’ QUESTA ‘UNITÀ AUTOPOIETICA’, GRAZIE A UN’ATTIVITà E A PROCESSI DI RETE È IN GRADO DI AUTOGENERARSI IN UNO SPAZIO CONFINATO (Varela F. et al., 1974) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 112 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ INFATTI, MATURANA H. COSÌ SI ESPRIME: “QUANDO GUARDI UN SISTEMA VIVENTE TROVI SEMPRE UNA RETE DI PROCESSI O DI MOLECOLE CHE REAGISCONO TRA DI LORO IN TALE MODO DA PRODURRE LA RETE CHE LI HA PRODOTTI E CHE DETERMINA IL PROPRIO CONFINE: TALE RETE CHIAMO AUTOPOIETICA. OGNI VOLTA CHE INCONTRI UNA RETE LE CUI OPERAZIONI PRODUCANO SE STESSA COME RISULTATO, SEI DI FRONTE A UN SISTEMA AUTOPOIETICO. PRODUCE SE STESSO. IL SISTEMA È APERTO ALL’INGRESSO DI MATERIA, NUTRIENTI, ENERGIA DALL’ESTERNO, MA È CHIUSO RISPETTO ALLA DINAMICA DELLE REAZIONI CHE LO GENERANO” ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 113 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ L’ ‘AUTOPOIESI’ PRESUPPONE UNA LOGICA CICLICA INPUT COMPONENTI MOLECOLARI (MOLECULAR COMPONENTS) SISTEMA ORGANIZZATO (BOUNDED SYSTEM) OUTPUT RETE DI REAZIONI (METABOLIC REACTION NETWORK) (FONTE: Luisi P.L., 2006) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 114 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ L’‘AUTOPOIESI’ SI EPISTEMOLOGICAMENTE IN INSERISCE UNA VISIONE DI SISTEMA; INFATTI, COME GIÀ DETTO, QUALSIASI ENTITÀ BIOLOGICA È UN SISTEMA APERTO DINAMICO VINCOLATO NORMALMENTE NEGHENTROPICO; PER CUI LA VITA DI UNA CELLULA È UNA PROPRIETÀ GLOBALE CHE NASCE DALL’INTERAZIONE DEI VARI COMPONENTI E NON PUÒ ESSERE ASCRITTA A NESSUN SINGOLO COMPONENTE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 115 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ L’‘AUTOPOIESI’ CHE CONTRADDISTINGUE LA VITA CELLULARE PUÒ ESSERE ESTESA A LIVELLO DI ORGANISMO, QUINDI AI LIVELLI SUCCESSIVI FINO A QUELLO ECOSISTEMICO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 116 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ IL CONCETTO DELLE STRUTTURE ORGANICHE, COME PARTI DOTATE DI RELATIVA AUTONOMIA MA COORDINATE INSCINDIBILE, E INTEGRATE HA ORIGINI IN UN TUTTO ANTICHE; SI RICORDANO L’APOLOGO DI MENENIO AGRIPPA (494 A.C.): “Le membra non possono ribellarsi allo stomaco senza danno di tutto il corpo” ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 117 1. INTRODUZIONE- LIVELLO ‘CELLULARE’ LA PRIMA LETTERA DI S. PAOLO APOSTOLO AI CORINZI (5455 D.C.) (12, 14-26) “…e infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. se il piede dicesse: ‘poiché non sono mano, non appartengo al corpo’, non per questo non farebbe parte del corpo. e se l’orecchio dicesse: ‘poiché non sono occhio, non appartengo al corpo’, non per questo non farebbe parte del corpo. se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ora, invece, dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo?. invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. non può l’occhio dire alla mano: ‘non ho bisogno di te’; oppure la testa ai piedi: ‘non ho bisogno di voi’. Anzi proprio le membra del corpo che sono le più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono 118 con lui…”. 1. INTRODUZIONE - ALTRI LIVELLI ORGANIZZATIVI IN QUESTA VISIONE SISTEMICA TROVA UN AMPIO SIGNIFICATO OPERATIVO LA 'TUTELA' DEL 'PIANETA TERRA' CONSIDERATA DA LOVELOCK COME UN UNICO SISTEMA PARAGONABILE A UN 'ORGANISMO OMEOSTATICO', QUINDI CAPACE DI AUTOREGOLAZIONE MANTENERE DINAMICAMENTE LE CONDIZIONI NECESSARIE ALLA PROPRIA SOPRAVVIVENZA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 119 1. INTRODUZIONE - ALTRI LIVELLI ORGANIZZATIVI TEORIA DI GAIA HA LA SUA BASE MATEMATICA NEL MODELLO DEL 'PIANETA DELLE MARGHERITE’ ('DAISY WORLD') CONSIDERA IL PIANETA 'TERRA' COME 'UN SISTEMA IN CUI L'EVOLUZIONE DEGLI ORGANISMI È STRETTAMENTE LEGATA ALL'EVOLUZIONE DEL LORO AMBIENTE' GRAZIE ALLA PRESENZA DEGLI ORGANISMI VIVENTI LA 'TERRA' È MANTENUTA IN STATO FAVOREVOLE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 120 2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ PERCHÉ RECUPERARE LA BIODIVERSITÀ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 121 2.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONI LA ‘TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ RIVESTE UN RUOLO FONDAMENTALE PER LE SEGUENTI MOTIVAZIONI 1. BIOLOGICA 1.1. BIOIMITAZIONE 1.2. FONTE DI ‘BIOMOLECOLE’ 1.3. BIOLOGIA SINTETICA 2. CULTURALE 3. ETICA 4. GIURIDICA 5. SOCIO-ECONOMICA 5.1. PRODOTTO LOCALE TIPIZZATO ETICHETTATO (FONTI: Matassino D. e Pilla A.M., 1976; Matassino D., 1990, 1996, 1997, 2001, 2005a e b; 2007a e 2008; Jasorowski, H.A., 1990; Rognoni G. et al., 1990; Matassino D. et al., 1993; Matassino D. e Cappuccio A., 1998; Mazziotta A. e Gennaro G., 2002; Casabianca F. e Matassino D., 2006; Gandini G. e Oldenbroek K., 2007; Matassino e Mazziotta, 2009; Mazziotta A. e Matassino D., 2009) 122 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA UN ANIMALE NON È IDENTIFICABILE SOLO CON LA SUA FUNZIONE RIPRODUTTIVA E CON QUELLA PRODUTTIVA, MA È PORTATORE DI INFORMAZIONI IMPORTANTI DAL PUNTO DI VISTA BIOLOGICOEVOLUTIVO MA ANCORA POCO NOTE PER CARATTERIZZARE LA SUA ‘INDIVIDUALITÀ’, SPECIALMENTE ALLA LUCE DELLA COMPLESSITÀ GENOMA STRUTTURALE GENOMA FUNZIONALE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 123 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA BIODIVERSITÀ NON È LA SEMPLICE SOMMA DEL NUMERO DI SPECIE CHE POPOLANO IL PIANETA TERRA MA È DA CONSIDERARE UN INDICE DI ‘COVARIAZIONE’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 124 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA OVVERO: TUTTE LE SPECIE CHE POPOLANO UN DETERMINATO ECOSISTEMA, ‘DINAMICO’ NEL TEMPO, SI INFLUENZANO RECIPROCAMENTE , RISENTONO DELL’EFFETTO DEI FATTORI ABIOTICI E RAPPRESENTANO IL FRUTTO DI TRASFERIMENTI ‘NATURALI’ DI SEGMENTI DI DNA SOTTOPOSTI A ‘VERIFICHE COMBINATORIE’ DI LUNGA DURATA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 125 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA COMPARSA DI NUOVI FENOTIPI NON È ‘PREVEDIBILE’ NON È UN EVENTO SCATURENTE ‘DAL NULLA’ MA TRASFORMAZIONE DI PRECEDENTI ‘POTENZIALITÀ’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 126 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA BIODIVERSITA’ E’ LO STRUMENTO PRINCIPE CHE PERMETTE ALLA NATURA DI SINCRONIZZARSI ALLA VELOCITA’ DEI CAMBIAMENTI AMBIENTALI E DI CONFERIRE A UN ORGANISMO ‘CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 127 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA ‘CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO’ PUÒ ESSERE INTERPRETATA COME UNA VARIABILE TENDENZA DEGLI ORGANISMI A PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA COSTRUZIONE COMPOSIZIONE DI UN DETERMINATO ‘BIOTERRITORIO’, GRAZIE ALLE DINAMICHE E CONTINUE MODIFICAZIONI GENETICHE FENOTIPICHE FINO A INSTAURARE CON L’AMBIENTE IN CUI AGISCONO ED OPERANO UN RAPPORTO VITALE IN GRADO DI REALIZZARE LA MASSIMA “FITNESS” O “IDONEITÀ BIOLOGICA” (Matassino, D., 1989, 1996; Lewontin R.C., 1993) 128 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA IN ALTRE PAROLE, OGNI GRUPPO DI INDIVIDUI E OGNI INDIVIDUO TENDONO CONTINUAMENTE A RAGGIUNGERE EQUILIBRI “OLISTICI OTTIMALI” SULLA BASE DELLA LORO “DOTE” EPIGENETICA CHE VIENE UTILIZZATA ‘IN TOTO’ IN CHIAVE CIBERNETICA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 129 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA “CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO” E/O LA “CAPACITÀ ALLA DIVERSITÀ” DI UNA POPOLAZIONE È FUNZIONE DELLE SUE RISERVE DI VARIABILITÀ POTENZIALE QUESTA VARIABILITÀ È LEGATA AL COMPORTAMENTO DELLE COMPONENTI STRUTTURALI DEL GENOMA IN UNA VISIONE SISTEMICA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 130 NELL’ERA POST GENOMICA DIVENTA SEMPRE PIÚ MOTIVAZIONE BIOLOGICA COGENTE E/O INSOSTITUIBILE FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SU: ESPRESSIONE DEI SEGMENTI DI DNA ANZICHÉ SULLA LORO IDENTITÀ CONTESTO IN CUI QUESTI SEGMENTI OPERANO AL FINE DI RIDURRE LO ‘IATO’ FRA ‘GENOTIPO’ E ‘FENOTIPO’ (FONTE: MATASSINO D. ET AL., 2007a) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 131 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA IL PONTE DI CONGIUNZIONE FRA ‘GENOTIPO’ ‘FENOTIPO’ SAREBBE DA IDENTIFICARE NEL ‘RIBOTIPO’ CONIATO E INTESO DA BARBIERI M. (1998) COME “AGENTE INTERMEDIARIO ED EVOLUTIVO NELLA CELLULA SULLA BASE DI 3 CODICI LEGATI ALL’RNA” ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 132 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA SULLA BASE DEI 3 CODICI LEGATI ALL’RNA GENETICO (SINTESI DI PRE-mRNA) EPIGENETICO POST-TRASCRIZIONALE (SPLICING, EDITING DEL PRE-mRNA) EPIGENETICO TRADUZIONALE (TRADUZIONE DELL’mRNA IN POLIPEPTIDE) L’INFORMAZIONE PASSA DA UN TIPO DI MOLECOLA A UN ALTRO CON UN CONCOMITANTE ‘SALTO DI SIGNIFICATO’ DEL MESSAGGIO INIZIALE RENDENDO, COSI’, IL FENOTIPO ‘DINAMICO’ E ‘CREATIVO’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 133 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA IN ACCORDO CON SARÀ M. (2002), IL DNA SAREBBE SOLO UN GENOMA ‘VIRTUALE’ NEL SENSO CHE ESSO NON SPECIFICHEREBBE ‘DIRETTAMENTE’ IL FENOTIPO, MA SOLO IL ‘POSSIBILE’ FENOTIPO ATTRAVERSO GLI RNA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 134 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA WADDINGTON SPERIMENTALE C.H. E (ANNI TEORICA, ‘40÷50), HA SU BASE ENUNCIATO CONCETTI FONDAMENTALI: ‘PAESAGGIO EPIGENETICO’ ‘CANALIZZAZIONE DELLO SVILUPPO’ ‘ASSIMILAZIONE GENETICA’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 135 3 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA ‘PAESAGGIO EPIGENETICO’ ‘PERCORSI DI SVILUPPO’ IN CUI OGNI STADIO DELLO SVILUPPO FUNGE DA BATTISTRADA A QUELLO SUCCESSIVO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 136 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA ‘CANALIZZAZIONE DELLO SVILUPPO’ COMPRENDE CONSENTONO LE UN COSTRUTTIVISMO’) MODALITÀ DI ADATTAMENTO ALLE COMPORTAMENTO (OGGI VARIAZIONI CHE ‘CAPACITÀ AL AMBIENTALI TEMPORANEE COSTRINGENDO O CANALIZZANDO LO SVILUPPO VERSO VIE ALTERNATIVE SECONDO LA DOTTRINA FILOSOFICA ‘REALISTICA’ INGLESE RICONDUCIBILE A ‘L’ÉVOLUTION CRÉATRICE’ DI BERGSON H. (1907) NON VI POTREBBE ESSERE ‘EVOLUZIONE’ SENZA ‘CANALIZZAZIONE’ L’EVOLUZIONE È RESA POSSIBILE DA ‘DIGHE’ O, FUOR METAFORA, DA ‘PIANI DI ORGANIZZAZIONE COSMICA’ CHE NE DISCIPLINANO IL FLUSSO (BETTINI T.M., 1972) 137 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA LA CANALIZZAZIONE È FUNZIONE DI UNO O PIÚ ‘CONSTRAINT’ O (VINCOLO) “Un fattore che costringe, sia ‘positivamente’ che ‘negativamente’, a canalizzare i cambiamenti fenotipici in una direzione stabilita dalla storia passata o dalla struttura formale, anziché dal corrente adattamento” [Gould S. J., 1989] ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA I VARI ‘CARATTERI’ O ‘MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE’ (COMPRESE COMPORTAMENTALI) VIVENTE SONO DI UN AMPIAMENTE QUELLE ORGANISMO SOTTOPOSTI ALL’EFFETTO DI UNA DIVERSIFICATA SERIE DI ‘VINCOLI’ (‘CONSTRAINTS’) INDUBBIAMENTE, ‘SELEZIONE’, SIA INTERAGISCONO ESSA CHE, CON NATURALE LA CHE ZOOTECNICA. IN UNA VISIONE ‘ORGANISMICA’ SI PARLA DI ‘CONSTRAINT ECOSISTEMICI’ FONTE: Matassino et al. (2007a) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA D’ACCORDO CON SARÀ (1998), LA RELAZIONE TRA ‘SELEZIONE’ E ‘CONSTRAINT’ È ‘RECIPROCA’; QUESTA ‘RECIPROCITÀ’ PUÒ CONDURRE AL SORGERE DI NUOVI ‘FENOTIPI EREDITABILI’, NEL SENSO CHE QUESTI FENOTIPI SONO IL RISULTATO SIA DELL’ ‘ESTRINSECAZIONE’ DEL LORO GENOMA SIA DEL LORO ‘EPIGENOMA’ FONTE: Matassino et al. (2007a) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA ‘ASSIMILAZIONE GENETICA’ FENOMENO CONSISTENTE IN UNA MODIFICAZIONE FENOTIPICA = PLASTICITÀ FENOTIPICA INIZIALMENTE NON EREDITARIA MA CHE PUÒ DIVENIRE TRASMISSIBILE NEL CORSO DEL SUCCEDERSI DI GENERAZIONI GRAZIE A VANTAGGI SELETTIVI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA SI INTUISCE COME STIMOLI AMBIENTALI POSSONO FAVORIRE L’ESPRESSIONE DELLA VARIABILITÀ GENETICA ‘LATENTE’ CONCRETIZZANTESI IN UNA RIATTIVAZIONE DELLE POTENZIALITÀ GENETICHE ‘FUNZIONALMENTE SPENTE’ COMPARSA NUOVI FENOTIPI O ‘CAPACITAZIONE’ DIVERSITÀ DI MANIFESTAZIONI FENOTIPICHE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 142 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA A ESEMPIO, LA DROSOPHILA MELANOGASTER EVIDENZIA ‘CRIPTICA’ UNA CHE VARIABILITÀ VIENE GENETICA ‘SMASCHERATA’ ESPRESSA NELLA GENERAZIONE ED SUCCESSIVA QUANDO LA NORMALE FUNZIONE ‘TAMPONANTE’ DELLA PROTEINA DA SHOCK TERMICO HSP90 VIENE COMPROMESSA O DA MUTAZIONE O DA INIBIZIONE DA FARMACO O DA SHOCK TERMICO (RUTHERFORD S.L. E LINDQVIST S., 1998) 143 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA L’ESISTENZA DI UNA VARIABILITÀ GENETICA ‘LATENTE’ O ‘CRIPTICA’ (Waddington, C.H., 1942, 1953, 1957) PRODROMO DELLA PLASTICITÀ FENOTIPICA ERA STATA IPOTIZZATA GIÀ DA DARWIN C. (1868) IN CIÒ CHE EGLI AVEVA DENOMINATO ‘GEMMULE’ (TEORIA DELLA PANGENESI SESSUALE) E’ STATA CONFERMATA DAL PROGETTO ‘ENCODE’ (ENCYCLOPEDIA OF ENCICLOPEDIA DEGLI DNA ELEMENTS = ELEMENTI PRESENTI NEL DNA) (BIRNEY E. ET AL., 2007) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 144 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA DALLA DIALETTICA TRA ‘VINCOLI’ VARIABILITÀ GENETICA LATENTE O CRIPTICA ‘PLASTICITÀ’ SI REALIZZA LA GRANDE VARIABILITÀ NELLA ‘CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO’ DI UN ‘QUALSIASI ESSERE VIVENTE’ 145 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA ALCUNE FONTI GENETICHE DI VARIABILITA’ SNP (SINGLE NUCLEOTIDE POLYMORPHISMS = POLIMORFISMI DEL SINGOLO NUCLEOTIDE) A-T-G-A-A-C-G A-T-G-G-A-C-G MUTAZIONE PUNTIFORME CNV (COPY NUMBER VARIATION = VARIAZIONE DEL NUMERO DI COPIE ) (A-T-G-A-A-C-G) –T-C-C-G (A-T-G-A-A-C-G) –(A-T-G-A-A-C-G) -T-C-C-G TRASPOSONI O ELEMENTI TRASPONIBILI O ‘GENI’ SALTATORI (JUMPING GENE) A-T-G-A-A-C-G A-T- G-A -A-C-G- G-A146 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA SNP MOLTI POLIMORFISMI GENETICI NON HANNO DATO NON DANNO NON DARANNO ORIGINE A VISTOSI EFFETTI FENOTIPICI VISIBILI E RILEVABILI (STANTE LE ATTUALI METODICHE ‘NEUTRALI’); (MUTAZIONI CONTRIBUISCONO NELL’IMMENSO A E FAVORIRE DI TUTTAVIA, NUOVI PRODIGIOSO ALLA COSTITUZIONE ESSI EQUILIBRI LABORATORIO BIOCHIMICO DELLA SINGOLA CELLULA CONTRIBUIRE INDAGINE) DEL E POSSONO PREDETTO ‘MAGAZZINO’ DI UNA ‘VARIABILITÀ GENETICA LATENTE’ (Matassino, D., 2008) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 147 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE SEGMENTO DI DNA MOBILE IN GRADO DI TRASPORRE DA UN SITO ALL’ALTRO DEL GENOMA GENERANDO UNA COPIA DI SE STESSO DIRETTAMENTE (DNA TRASPOSONE) ATTRAVERSO UN INTERMEDIO DI RNA (RETROTRASPOSONE) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 148 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE COME OSSERVATO DA GIRARD L. E FREELING M. (1999), L’INSERZIONE DEI TRASPOSONI PUÒ ALTERARE IL LIVELLO DI ESPRESSIONE DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI ‘POLIPEPTIDE/I’ (‘GENI’) IL PATTERN SPAZIALE DI ESPRESSIONE DI DETTI ‘SEGMENTI’ CON EFFETTI REGOLATORI QUALITATIVI E QUANTITATIVI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 149 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE COUFAL N.G. ET AL. (2009) HANNO EVIDENZIATO CHE NELL’UOMO, NEL TOPO E NEL RATTO RETROTRASPOSONI LINE-1 SONO PIÙ ABBONDANTI I NELLA FORMAZIONE DELL’IPPOCAMPO (REGIONE CARATTERIZZATA DA UN ELEVATO TASSO DI NEUROGENESI) IN ALTRE REGIONI DELL’ENCEFALO (A ESEMPIO CORTECCIA PREFRONTALE) RISPETTO AD ALTRI DISTRETTI CORPOREI QUALI CUORE FEGATO 150 DELLO STESSO INDIVIDUO 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE UN ASPETTO INTERESSANTE DI QUESTA RICERCA CONSISTE NEL FATTO CHE 16/19 EVENTI DI RETROTRASPOSIZIONE SONO STATI EVIDENZIATI A IN VICINANZA (DISTANZA < SEGMENTI DI DNA 100 CODIFICANTI KILOBASI) DI POLIPETIDE/I (‘GENI’) 151 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE L’ATTIVITA’ DI RETROTRASPOSIZIONE NELLE CELLULE PROGENITRICI DEI NEURONI SAREBBE LEGATA A UNA DEMETILAZIONE* DELLE REGIONI PROMOTRICI DEL RETROTRASPOSONE SI STIMA CHE, A OGGI, NEL GENOMA UMANO I TRASPOSONI ATTIVI SIANO 516 * LA METILAZIONE DEL DNA IN REGIONI DI REGOLAZIONE DEI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (GENI) RAPPRESENTA UN SISTEMA DI REPRESSIONE TRASCRIZIONALE DIFFUSO ED EFFICACE. 152 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA TRASPOSONE L’EVIDENZA DI RETROTRASPOSIZIONE IN CELLULE NEURONALI SUGGERISCE CHE ESSA POSSA CONTRIBUIRE A ‘MOSAICISMO SOMATICO (FENOTIPICO) NEURALE’ : I NEURONI DIFFERIREBBERO TRA LORO PER IL SITO DI INSERZIONE E PER IL NUMERO DI RETROTRASPOSONI ENTRO IL PROPRIO SINGOLO GENOMA ETEROGENEITÀ DI ESPRESSIONE DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I NEL SINGOLO NEURONE (FONTE: COUFAL N.G. ET AL., 2009; MARTIN S.L. , 2009) 153 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA ESISTENZA DI ‘UNICITÀ GENETICA’ INDIVIDUALE ENTRO UNA POPOLAZIONE: A ESEMPIO, I GEMELLI MONOZIGOTI (GENETICAMENTE QUASI IDENTICI) POSSONO DIVENTARE PORTATORI DI ‘AREE CEREBRALI GENETICAMENTE DIFFERENTI’ PER EFFETTO DI EVENTI DI RETROTRASPOSIZIONE CHE SI VERIFICANO NEL FETO A LIVELLO DELLE CELLULE PROGENITRICI DI QUELLE NEURONALI DERIVATE DA CELLULE STAMINALI NEURALI DURANTE LO SVILUPPO DEL SISTEMA NERVOSO GEMELLO 1 ENCEFALO ADULTO ZIGOTE GEMELLO 1 ENCEFALO NEONATO FETI GEMELLI GEMELLO 2 ENCEFALO ADULTO GEMELLO 2 ENCEFALO NEONATO ‘UNICITA’ UMANA IN TERMINI DI FACOLTA’ COGNITIVE OLTRE CHE IN CHIAVE GENETCA (FONTE: MARTIN S.L., 2009) 154 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV FRA LE CAUSE GENETICHE DI VARIABILITÀ TRA GLI INDIVIDUI, PARTICOLARE E CRESCENTE ATTENZIONE MERITANO I CNV, LA CUI PRESENZA E’ ORMAI CONFERMATA IN VARIE SPECIE, (Freeman J.L. et al., 2006; Beckmann J.S. et al., 2007; Fontanesi et al., 2010) NELLA SPECIE DIMOSTRANDO UMANA, I CNV SI STANNO DI ESSERE CAPACI RESPONSABILI, A OGGI, DI ~ 20 % DELLA VARIABILITÀ GENETICA (Stranger B.E. et al., 2007) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 155 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV TRA LE NUMEROSE DEFINIZIONI SI RICORDA LA SEGUENTE SEGMENTO DI DNA DI LUNGHEZZA ≥ 1 KB PRESENTE IN NUMERO VARIABILE DI COPIE RISPETTO A UN GENOMA DI RIFERIMENTO (Redon et al., 2006) 156 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV SI STIMA CHE NEL GENOMA ‘UMANO’ LUNGHEZZA CNV KB ≤ 100 INDIVIDUI PORTATORI % 65% ÷ 80% ≥ 500 5% ÷ 10% > 1.000 1% 157 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV SI STIMA CHE, A OGGI, NEL GENOMA ‘UMANO’ IL 12 % SIA INTERESSATO DA CNV ~ 3.000 SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI ‘POLIPEPTIDE/I’ (‘GENI’) SIANO ASSOCIATI A CNV; DI QUESTI 3.000 ALMENO 663 SIANO SOTTOPOSTI A DIFFERENZE DI ‘DOSAGGIO GENICO’ DOVUTE ALLA PRESENZA DI CNV NEL SENSO CHE LA VARIAZIONE DEL NUMERO DI COPIE DETERMINA UNA VARIAZIONE QUANTITATIVA DELLA PROTEINA CODIFICATA* DAL SEGMENTO DI DNA INTERESSATO DAI CNV (Feuk L. et al., 2006; KehrerSawatzki, H., 2007) 158 *VEDASI L’ ESEMPIO DEL SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE L’ENZIMA ‘AMILASI’ SALIVARE RIPORTATO IN SEGUITO. 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV QUALCHE ALTRO ESEMPIO DI DIFFERENZA DI ‘DOSAGGIO GENICO’: RECETTORI OLFATTIVI NELLA SPECIE UMANA SI STIMA CHE, A OGGI, DI CIRCA 851 LOCI SEDE DI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI I RECETTORI OLFATTIVI, BEN 93 SAREBBERO INTERESSATI DA CNV LA PRESENZA DI QUESTI CNV CONTRIBUIREBBE ALL’INSTAURARSI DI UN GRADIENTE FENOTIPICO DI ESPRESSIONE O MOSAICO DI ESPRESSIONE FENOTIPICA CHE SI CONCRETIZZA IN DIFFERENZE TRA GLI INDIVIDUI NELLA PERCEZIONE DEGLI ODORI (Hasin Y. et al., 2008) 159 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV NEL GENOMA ‘UMANO’ I SEGMENTI DI DNA ‘CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I’ (‘GENI’) PARTICOLARMENTE INTERESSATI DAI CNV SONO COINVOLTI IN RISPOSTA IMMUNITARIA METABOLISMO DI SOSTANZE XENOBIOTICHE REGOLAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE CELLULARE METABOLISMO DEI LIPIDI E DEI CARBOIDRATI TRASPORTO DELLE VITAMINE SVILUPPO EMBRIONALE (CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLO DELL’ENCEFALO) DIFFERENZIAMENTO 160 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV IN GENERALE, SI RITIENE CHE I SEGMENTI DI DNA INTERESSATI DAI CNV SIANO DOTATI DI UNA MAGGIORE PLASTICITA’ (CAPACITA’ AL COSTRUTTIVISMO) CHE SVOLGEREBBE UN RUOLO DI NOTEVOLE IMPORTANZA PER LA DINAMICA DEI ‘GENOMI’ IL ‘DIVENIRE DEI SISTEMI VIVENTI’ 161 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV NGUYEN D. ET AL. (2006) RILEVANO CHE MOLTI DEI SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I (‘GENI’) (A ESEMPIO ‘GENI’ COINVOLTI NELLA FERTILITA’, NELLA RESISTENZA A PATOGENI, ECC. SONO SOTTOPOSTI A ‘SELEZIONE POSITIVA’ (VANTAGGIO IN TERMINI DI ‘CAPACITA’ AL COSTRUTTIVISMO’) FREQUENTEMENTE LOCALIZZATI PROPRIO IN REGIONI GENOMICHE PARTICOLARMENTE RICCHE IN CNV 162 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV A OGGI, LIMITATATAMENTE ALLE CONOSCENZE ACQUISITE, VI SONO VARIAZIONI DINAMICHE (POSITIVE E NEGATIVE) NEL NUMERO DEI CNV FINORA INDIVIDUATI, COME È POSSIBILE RILEVARE DAL SEGUENTE SCHEMA SPECIE CNV NUMERO DI COPIE AUMENTO (GAIN), N (2) RIDUZIONE (LOSS), N (3) Δ (2) – (3) (4) CAPRINA 250 108 +142 OVINA 329 102 + 227 UMANA 264 242 - 22 (1) NELLE SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO SI OSSERVEREBBE UNA TENDENZA DEL BILANCIO TRA AUMENTO E RIDUZIONE DEL NUMERO DI COPIE A FAVORE DI UN AUMENTO (FONTE: Feuk L. et al.., 2006; Fontanesi L. et al., 2010) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 163 2.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA CNV QUALE SAREBBE IL SIGNIFICATO DI TALI VARIAZIONI DINAMICHE UNA POSSIBILE MOTIVAZIONE DELLA TENDENZA BIOLOGICA OSSERVATA SAREBBE DA RICERCARE IN UN VANTAGGIO IN TERMINI DI ‘CAPACITA AL COSTRUTTIVISMO’ APPORTATO ALL’INDIVIDUO DA UN NUMERO MAGGIORE DI COPIE DI UN DETERMINATO SEGMENTO DI DNA RISPETTO A QUELLO CHE SI OTTERREBBE NEL CASO DI UNA RIDUZIONE DEL NUMERO DI COPIE 164 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOIMITAZIONE LA BIODIVERSITÀ PRESENTE SUL PIANETA TERRA, ESTRINSECANTESI IN UNA MOLTEPLICITÀ DI STRUTTURE E FUNZIONI, RAPPRESENTA L’ELEMENTO FONDANTE PER LA ‘BIOIMITAZIONE’ (BIOMIMICRY) [TERMINE, CONIATO DA PARTE DI SCHMITT O. NEL 1950, DERIVA DAL GRECO (βίος = vita e μίμησις derivato da μιμέομαι= imitare)] “FILONE SCIENTIFICO INTERDISCIPLINARE AVENTE PER OGGETTO LO STUDIO DELLA STRUTTURA E DELLE FUNZIONI DI UN ORGANISMO VIVENTE ALLO SCOPO DI PROGETTARE E DI SINTETIZZARE ARTIFICIALMENTE PRODOTTI O PROCESSI CHE IMITANO QUELLI NATURALI” (dizionario Webster, 1974) 165 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOIMITAZIONE ALCUNI ESEMPI DI BIOIMITAZIONE (Fonte: Matassino D., 2009) 166 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOIMITAZIONE INGEGNERIA BIOMEDICA PICCHIO – MARTELLO DI PESO MINIMO A BASSA INERZIA MACROMOLECOLE BIOLOGICHE (RNA, DNA, – PROTEINE) NANODISPOSITIVI PER LA VEICOLAZIONE DI FARMACI SCIENZA DEI MATERIALI E DELLE SUPERFICI ‘COLEOTTERO DELLA NEBBIA’ – RICICLAGGIO DI VAPORE GECO - SUPERCOLLA SQUALO – SUPERFICI IDRODINAMICHE E AUTOPULENTI INSETTI NOTTURNI (‘MOTH-EYE’ =EFFETTO ‘OCCHIO DI FALENA’) – SUPERFICI ANTIRIFLESSO MOLLUSCHI – CERAMICA BIOISPIRATA OSSA, DENTI, CARTILAGINE – MATERIALI ANTIURTO RAGNO - BIOMATERIALI PER L’EDILIZIA, PER L’INDUSTRIA (SPECIALMENTE AERONAUTICA, SPAZIALE, ECC.) OTTENUTI DALL’IMITAZIONE DEL FILO DELLA RETE DOTATO DI CARATTERISTICHE REOLOGICHE ‘UNICHE’ CONFERITE DALLA PECULIARE STRUTTURA SOVRAMOLECOLARE DELLA FIBROINA DIATOMEE – CELLE SOLARI A PIGMENTI FOTOSENSIBILI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO 167 LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOIMITAZIONE NANOTECNOLOGIE BATTERI - NANOMOTORE ROBOTICA SCARAFAGGI DEL GENERE MELANOPHILA – NASO ELETTRONICO, LINGUA ELETTRONICA ROBOT ARAGOSTA ROBOT SCARAFAGGIO ROBOT SERPENTE ADAM EVA ROBOT SCIENZIATO BIOARCHITETTURA SAGRADA FAMIGLIA (BARCELLONA, SPAGNA) DOMOTICA ECC. 168 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE BIODIVERSITÀ = DIVERSITÀ BIOLOGICA DIVERSITÀ NUTRIZIONALE – EXTRANUTRIZIONALE DEGLI ALIMENTI PER IL LORO APPORTO IN BIOMOLECOLE SALUTISTICHE 169 ESSA SVOLGE UN RUOLO CARDINE IN NUTRIZIONE 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE LA ‘DIVERSITÀ BIOLOGICA’ SVOLGE UN RUOLO CARDINE, O MEGLIO, È ‘CONDITIO SINE QUA NON’ PER SOSTENIBILITÀ SALUTISTICA SANITARIA UOMO NUTRIZIONE PERSONALIZZATA (NUTRIEPIGENOMICA) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE LA ‘NATURA’, INTESA NELLA SUA COMPLESSITÀ DI GAIA, PUÒ ESSERE CONSIDERATA IL PIÚ EMBLEMATICO ‘BIOTERRITORIO’ DI LIVELLO PLANETARIO, QUINDI ‘FONTE INESAURIBILE’ (?) DI ‘BIOMOLECOLE’ CON FUNZIONE ‘NUTRIZIONALE’ ‘EXTRANUTRIZIONALE’ QUINDI ‘SALUTISTICA’ AI FINI DEL RAGGIUNGIMENTO DI UN LIVELLO DI OMEOSTASI IDENTIFICABILE CON UNO STATO DI BENESSERE FISICO PSICHICO SOCIALE DELL’UOMO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 ISTITUZIONE POLITICA BIOETICA POLITICA E LEGISLAZIONE SVILUPPO DEMOGRAFICO UMANO LIVELLO CULTURALE TECNICHE E BIOTECNICHE INNOVATIVE RICERCA SCIENZA ‘OMICA’ INFORMATIZZAZIONE E CONSULENZA BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE DELL’UOMO BIOINFORMATICA BIODIVERSITA’ BIOTERRITORIO (ANTROPIZZAZIONE, CONSERVAZIONE, TUTELA) STORIA E TRADIZIONE QUALITA’ ALIMENTARE [QUALITA’ SISTEMICA (PRODUTTORE, CONSUMATORE, ISTITUZIONE); QUALITA’ DIFFERENZIALE (QUALITA’ ‘NUTRIZIONALE’, ‘EXTRANUTRIZIONALE’ , SALUTISTICA)] POLITICA AGROALIMENTARE CONSUMATORE (STRUTTURA DEMOGRAFICA, META NUTRIZIONALE) TRACCIABILITA’ RINTRACCIABILITA’ FIGURA II. ESEMPLIFICAZIONE DI UN ‘MANDALA’ RAPPRESENTATIVO DEL BENESSERE FISICO, PSICHICO E SOCIALE DELL’UOMO (HUMAN WELFARE AND WELL-BEING) (MATASSINO D. E CAPPUCCIO A., 1998). 172 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE IL GERMOPLASMA ANIMALE AUTOCTONO A CUI SONO CONNESSI SISTEMI DI ALLEVAMENTO LOCALI È FORTEMENTE DA RIVALUTARE PER IL GRANDE E INSOSTITUIBILE RUOLO DI ‘TRADUTTORE’ DI ‘BIOMOLECOLE STRATEGICHE’ 173 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 ALLA LUCE DI QUESTE PRECISAZIONI IL TRINOMIO BIODIVERSITÀ NUTRIZIONE BENESSERE COSTITUISCE UN MACROSISTEMA SEMPRE PIÙ INSCINDIBILE (Fonte: Matassino D. et al., 2009) 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE NELL’OTTIMIZZAZIONE DEL TRINOMIO SI DEVE CONSIDERARE CHE ‘L’ESSERE UMANO’ = ENTITÀ VARIANTE NEL TEMPO NELLO SPAZIO RISPETTO AL SUO ‘REGIME ALIMENTARE’ DIVERSIFICATO 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE ‘EVOLUZIONE DEL GENOMA UMANO – CAMBIAMENTI DEL REGIME ALIMENTARE’- QUALCHE ESEMPIO SISTEMA ‘AMIDO - SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE L’ENZIMA AMILASI (AMY)’: MAGGIORE EFFICIENZA NELL’UTILIZZO DI ALIMENTI AMILACEI COTTI, GRAZIE ALL’AUMENTO NEL NUMERO DI COPIE DEL SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE L’ENZIMA AMILASI 1(AMY1); TALE AUMENTO [PER LA PRESENZA DI CNV O CNVR* DA PARTE DELLE POPOLAZIONI AFFERENTI A SOCIETÀ DI TIPO AGRICOLO (Perry et al., 2007) SISTEMA ‘LATTOSIO - SEGMENTO DI DNA CODIFICANTE L’ENZIMA LATTASI’ (LACT): TOLLERANZA AL LATTOSIO ANCHE IN ETÀ ADULTA, GRAZIE ALL’AFFERMARSI DI VARIANTI DEL SEGMENTO DI DNA ‘LCT’ LA CUI ESPRESSIONE PERSISTE DOPO LO SVEZZAMENTO IN ALCUNE POPOLAZIONI EUROPEE E AFRICANE. SI RILEVA CHE LE NUOVE VARIANTI DOVUTE A MUTAZIONI SIANO TEMPORALMENTE CONCOMITANTI CON LO SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA E DELLA DOMESTICAZIONE DI ANIMALI CON PREVALENTE ATTITUDINE ALLA PRODUZIONE LATTEA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 TABELLA II - ALCUNE BIOMOLECOLE' ' ORIGINE ANIMALE. BIOMOLECOLA 1. BIOMOLECOLE PROTEICHE CON VALENZA'NUTRIZIONALE' , 'EXTRANUTRIZIONALE' E 'SALUTISTICA' PRESENTI NEGLI ALIMENTI DI AMMINOACIDI ESSENZIALI RAMIFICATI ARGININA CARNOSINA METIONINA ALIMENTO CARNE CARNE CARNE, LATTE LATTE TRIPTOFANO, L-DIOSSIFENILALANINA CARNE 2. BIOMOLECOLE TRIMETILAMMINICHE CARNITINA 3. BIOMOLECOLE LIPIDICHE A B ANTIGLICOLIZZANTE E ANTISENESCENTE PRO-IMMUNITARIA IPOTENSIVA, ANTITROMBOTICA, ANTIMICROBICA, IMMUNOSTIMOLANTE, FAVORENTE L'ASSORBIMENTO DEL CALCIO AUMENTO DELLA RESISTENZA AI DISORDINI ' AFFETTIVO STAGIONALI' PRO-IMMUNITARIA E ANTIATEROGENICA LATTE AUMENTO DEI LIVELLI DI GLUTATIONE, PREVENTIVA DI CATARATTA E GLAUCOMA, PROTETTRICE DEL SISTEMA NERVOSO E CARDIO-VASCOLARE ANTITUMORALE, ANTIATEROGENICA, IMMUNOMODULANTE, ANTIDIABETOGENA, ANTIADIPOGENICA, PROMOTRICE DELLA SINTESI DEI FATTORI DI CRESCITA INIBITRICE DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE LARDO SUINO MANTENIMENTO ELASTICITA' TESSUTO POLMONARE CARNE ANTIOSSIDANTE CARNE CLA (CONJUGATED LINOLEIC ACID = ACIDO LINOLEICO CARNE, LATTE CONIUGATO) SFINGOMIELINA 4. BIOMOLECOLE LIPOPROTEICHE SURFACTANTE 5. BIOMOLECOLE DI NATURA IDROCARBURICA AROMATICA NEOFTADIENE 6. BIOMOLECOLE VITAMINICHE MANTENIMENTO DELL'OMEOSTASI PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNO-METABOLICA CARNE, LATTE ( FORMAGGIANTIOSSIDANTE, PRO-IMMUNITARIA, STIMOLANTE IN PARTICOLARE) DELL'ORMONE DELLA CRESCITA PEPTIDI BIOATTIVI ACIDO ALFA LIPOICO O TIOTTICO PROPRIETA' FEGATO ANIMALE, ANGUILLA, TONNO, UOVA, ANTIOSSIDANTE FORMAGGI (MASCARPONE, CACIOCAVALLO) MANTENIMENTO E POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI CARNE DEL SISTEMA NERVOSO, PROMOTRICE DELLA CRESCITA 7. OLIGOELEMENTI FERRO ORGANICO RAME SELENIO ZINCO AUMENTO DEL POTERE BATTERICIDA, ATTIVITA' PROIMMUNITARIA CARNE, CROSTACEI, PESCEPRO-INNUMITARIA INTERVENTO NELLA RISPOSTA ANTICORPALE E IMMUNITARIA, ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE, CARNE, LATTE DETOSSIFICANTE (INIBIZIONE DEL LEGAME AFLATOSSINA B1 - DNA) CARNE ATTIVATRICE DEL SISTEMA IMMUNITARIO CARNE 177 2.1.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-FONTE DI BIOMOLECOLE •Si rimanda alla parte II ‘LA BIODIVERSITÀ ZOOTECNICA’ per gli approfondimenti (Fonte: Matassino D. et al., 2006) 178 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA LA DENOMINAZIONE ‘BIOLOGIA SINTETICA’ È STATA INTRODOTTA DA SZYBALSKI W., IL QUALE NEL 1974 AFFERMAVA: “discutiamo ora del seguente problema, ovvero che c'è di nuovo? fino a ora abbiamo lavorato sulla fase descrittiva della biologia molecolare. Ma la vera sfida partirà quando entreremo nella fase della sintesi biologica. potremo elaborare nuovi elementi di controllo e aggiungere questi nuovi moduli ai genomi esistenti o costruire interamente nuovi genomi. Questo dovrebbe essere un campo con un potenziale di espansione illimitato e quasi nessuna limitazione alla costruzione di nuovi circuiti di migliore controllo e [...], alla lunga, di organismi sintetici, come un nuovo topo migliore. io non credo che esauriremo idee nuove ed eccitanti[...] nella biologia sintetica” 179 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA “Ogni sistema biologico può essere considerato come una combinazione di elementi funzionali individuali che possono essere ricombinati in nuove configurazioni capaci di modificarne le precedenti proprietà funzionali o di crearne di nuove” (Redi C.A., 2010) 180 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 BIOLOGIA SINTETICA LA VITA COME UN ‘PUZZLE’ MOMENTO OLISTICO MOMENTO ATOMISTICO MOMENTO OLISTICO 181 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA I MICRORGANISMI (BATTERI O LIEVITI) DIVENTANO “MACCHINE PROGRAMMABILI” PER SVOLGERE NUOVE FUNZIONI BIOLOGICHE ATTRAVERSO LE SEGUENTI FASI ASSEMBLAGGIO DI BIOBRICK (“MATTONCINI” DI DNA CON FUNZIONE NOTA)* PER OTTENERE UN COSTRUTTO (PROGRAMMA GENETICO) IN GRADO DI REALIZZARE LA FUNZIONE BIOLOGICA PROGRAMMATA INSERIMENTO DEL COSTRUTTO NEL MICRORGANISMO IL QUALE REALIZZA UN ‘CIRCUITO MOLECOLARE’ CHE SI CONCRETIZZA NELLA FUNZIONE BIOLOGICA PROGRAMMATA (FONTE: Magni P. et al., 2010) * . BioBrick: MODULI CHE CONDIVIDONO UN’INTERFACCIA COMUNE, CHE NE FACILITA L’ASSEMBLAGGIO SECONDO UNA PROCEDURA STANDARDIZZATA; A OGGI SONO DISPONIBILI CIRCA 5.000 BioBrick LE CUI CARATTERISTICHE SPECIFICHE SONO DESCRITTE NEL REGISTRY OF STANDARD BIOLOGICAL PARTS (http://partsregistry.org) 182 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA MODULI FONDAMENTALI (BIOBRICK) DELL’ESPRESSIONE GENICA ‘GENI’: SEGMENTI DI DNA CODIFICANTI POLIPEPTIDE/I PROMOTORI: REGOLANO L’INIZIO DELLA TRASCRIZIONE TERMINATORI: TERMINANO LA TRASCRIZIONE RBS (RIBOSOME BINDING SEQUENCES) : SEQUENZE CHE LEGANO I RIBOSOMI 183 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA ALCUNI RISULTATI BIOSENSORI GENERATORI DI BIOENERGIA (IDROGENO, ETANOLO E BIODIESEL) GENERATORI DI BIOPOLIMERI PER APPLICAZIONI INDUSTRIALI BIODEPURATORI PER RILEVARE E METABOLIZZARE SOSTANZE TOSSICHE O INQUINANTI SISTEMI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI PER APPLICAZIONI IN VIVO (A ESEMPIO CELLULE IN GRADO DI RILASCIARE INSULINA IN RISPOSTA AD AUMENTI DI GLICEMIA O IN GRADO DI CONTRASTARE LA PROLIFERAZIONE DI CELLULE TUMORALI) PRODUTTORI DI FARMACI (A ESEMPIO ARTEMISINA) 184 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 BIOLOGIA SINTETICA È STATO MESSO A PUNTO UN CODICE GENETICO COSTITUITO DA ‘CODONI DI 4 NUCLEOTIDI’,, PARALLELO A QUELLO ‘NORMALE’ COSTITUITO DA ‘CODONI DI 3 NUCLEOTIDI’ TRADOTTO IN CELLULE MODIFICATE CONTENENTI RIBOSOMI E RNA DI TRASPORTO IN GRADO DI DECODIFICARE ‘QUADRIPLETTE’ CODICE A ‘TRIPLETTE’ CODICE A ‘QUADRIPLETTE’ 43 = 64 CODONI POSSIBILI 44 = 256 CODONI POSSIBILI 20 AMMINOACIDI (OGNI AMMINOACIDO PUÒ ESSERE SPECIFICATO DA 3 CODONI) POSSIBILITA’ DI ESPANDERE IL NUMERO DI AMMINOACIDI (FONTE: Neumann H., 2010) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 185 2.1.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITÀMOTIVAZIONE BIOLOGICA-BIOLOGIA SINTETICA L’ESPANSIONE DEL CODICE GENETICO POTREBBE FORNIRE PROTEINE SELETTIVAMENTE GLICOSILATE DOTATE DI PROPRIETÀ TERAPEUTICHE PROTEINE CONTENENTI AMMINOACIDI DIVERSI RESPONSABILI DI LEGAMI PIÙ FORTI UTILI PER LA SINTESI DI FARMACI PIÙ RESISTENTI AL METABOLISMO E QUINDI ATTIVI PER UN TEMPO MAGGIORE PROTEINE FLUORESCENTI AGENTI COME BIOSENSORI PROTEINE LA CUI ATTIVITÀ IN VIVO PUÒ ESSERE FOTOREGOLATA BIOPOLIMERI MIOGLOBINA CONTENNETI NUOVI AMMINOACIDI NON ESISTENTI IN NATURA O-METIL-L-TIROSINA E DI H-GLICINA (FONTI: Andersonn J.C., 2004; Cropp T.A. e Schultz P.G., 2004; Neumann H., 2010) 186 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE I TGA E I TGAA POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALLA STREGUA DI BENI CULTURALI IN QUANTO DALLO COSTITUISCONO STRAORDINARIO UN PATRIMONIO VALORE DOCUMENTAZIONE STORICO BIOLOGICO È, PERTANTO, DOVERE DELLA COLLETTIVITÀ TRAMANDARLO ALLE GENERAZIONI FUTURE 187 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 DI 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE QUALSIASI GERMOPLASMA È PORTATORE DI ANTICHE CIVILTÀ VECCHI EQUILIBRI BIOLOGICI LA CUI FUNZIONE E IL CUI RUOLO NON È DETTO CHE SIANO FINITI 188 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE PARTENDO DALLA CONOSCENZA DEI PROFONDI E FANTASTICI MECCANISMI BIOLOGICI OPERANTI IN NATURA, SPECIALMENTE DEL GERMOPLASMA ANTICO E AUTOCTONO, SIAMO SICURI DI CONTRIBUIRE A FORNIRE ALLE FUTURE GENERAZIONI UMANE ESEMPI INDELEBILI DI VITA DI RELAZIONE VITA DI SOLIDARIETÀ VITA SOCIALE IN SINTESI, A STABILIRE UN INSOSTITUIBILE CONNUBIO TRA LA TUTELA (RECUPERO, CONSERVAZIONE, VALORIZZAZIONE) DI UN GERMOPLASMA ANTICO E L’EVOLUZIONE CULTURALE DI UN POPOLO (Audiot, 1995, Matassino, 1996) 189 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE IL VALORE DI UN TGA COME ‘CUSTODE DI TRADIZIONI LOCALI NELLE AREE RURALI’ VA CONSIDERATO PER IL: RUOLO NELLA CONSERVAZIONE DEL PAESAGGIO RUOLO NEL GASTRONOMIA MANTENIMENTO DELLA RUOLO NEL MANTENIMENTO DEL FOLKLORE RUOLO NEL MANTENIMENTO DELL’ARTIGIANATO 190 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE CONCORDANDO CON MARCHESINI R. (2002), è POSSIBILE ATTRIBUIRE ALLA DIVERSITÀ BIOLOGICA ANIMALE UN VERO E PROPRIO RUOLO DI ‘OPERATORE EPISTEMOLOGICO’ NEL SENSO DI PROPULSORE DI CONOSCENZA SCIENTIFICA DEI PROCESSI PROPRI DEL FUNZIONAMENTO DI UN ESSERE VIVENTE; PROCESSI CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI OPPORTUNAMENTE PER L’INNOVAZIONE TECNICA E BIOTECNICA 191 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE COME RIPORTATO DA TUGNOLI C. (2002), “IL MEDIUM ANIMALE, NELLA MULTIFORME VARIETÀ DELLE SPECIE HA INCARNATO PERFETTAMENTE LA FIGURA DEL ‘DIVERSO’ E HA PERMESSO UN’ALLEANZA CHE HA AVUTO CONSEGUENZE DECISIVE NELLA COSTRUZIONE DELLA CIVILTA’ IN RELAZIONE A PERFORMATIVITA’ (COMPORTAMENTO DI UN INDIVIDUO SECONDO NORME SOCIALI) COMPORTAMENTI PRESTAZIONI SENSORIALI ABILITA’ COMUNICATIVE” 192 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.2. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE CULTURALE ESISTEREBBE, SECONDO MARCHESINI R. (2002) UNA VERA E PROPRIA TENDENZA UMANA A ‘ZOOMORFIZZARE’ IL MONDO TALE TENDENZA, IDENTIFICABILE CON LA ‘ZOOMIMESI’, È UN PROCESSO CARATTERIZZATO, SECONDO MARCHESINI R.(2002), DALLE SEGUENTI FASI: CONFRONTO TRA LE PROPRIE PRESTAZIONI E QUELLE DELL’ALTERITA’ ANIMALE DIALOGO: RICERCA DI FORME DI COMPLEMENTARIETÀ TRA LE PROPRIE PRESTAZIONI E QUELLE DELL’ALTERITÀ ANIMALE PARTENESHIP: COSTRUZIONE DI SINERGIE TRA IL PROPRIO REPERTORIO ‘PERFORMATIVO’ E QUELLO DELL’ALTERITÀ ANIMALE IBRIDAZIONE: REALIZZAZIONE DI UNA NUOVA PRESTAZIONE ATTRAVERSO LA FUSIONE TRA UNA PERFORMATIVITÀ ‘UMANA’ E UNA ‘NON UMANA’ 193 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE ETICA LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ DEVE ESSERE CONSIDERATA UN ‘IMPERATIVO ETICO’ PERCHÉ LA BIODIVERSITÀ RAPPRESENTA, NON SOLO UN BENE DA DIFENDERE E DA TRASMETTERE ALLE GENERAZIONI FUTURE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA ‘QUALITÀ DELLA VITA’ MA, ANCHE, UN BENE IN SÉ STESSO CHE HA IL DIRITTO ALLA PROPRIA ESISTENZA 194 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.3. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE ETICA IL RISPETTO DELLA BIODIVERSITÀ È ORIENTATO VERSO LA SPECIE NELLA SUA 'GLOBALITÀ', DA NON TRASCURARE È L’’INDIVIDUO’ O IL ‘SINGOLO’ (DIVERSITÀ INTRASPECIFICA), LA SPECIE PUÒ ESSERE CONSIDERATA UN'ASTRAZIONE IN QUANTO ESSA NON SOFFRE, IL SINGOLO, INVECE, SOFFRE E MUORE FACENDO MORIRE CON SÉ LA ‘SPECIE’ E LA SUA ‘DIVERSITÀ GENETICA' 195 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.4. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE GIURIDICA LA BIODIVERSITÀ ANTICA DI UN TGA PORTA IN SÉ UN PATRIMONIO ASSAI PARTICOLARE CHE TRAE LA SUA ‘GIURIDICITÀ’ NON SOLTANTO DALLA NATURA PRIVATISTICA DEL BENE MA ANCHE, E FORSE ANCOR PIÚ, DALLA “NATURA GENERALE DELL'INTERESSE ALLA UTILITÀ SOCIALE CONSERVAZIONE DEL BENE STESSO” (Fonte: Mazziotta A. e Gennaro G., 2002; Mazziotta A. e Matassino D., 2009; Matassino e Mazziotta, 2009) 196 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA LA PAROLA ‘RISORSA’ DERIVA DAL FRANCESE ‘RESSOURCE’ CHE, A SUA VOLTA, DERIVA DAL LATINO ‘RESURGERE’ (= risorgere) E PUÒ ESSERE DEFINITA COME “qualsiasi fonte o mezzo che valga a fornire aiuto, soccorso, appoggio, sostegno, specialmente in caso di necessità” 197 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA I CONNOTATI SPECIFICI DELLE DIVERSE CIVILTÀ, FRUTTO DI TRADIZIONI E DI STORIE DIFFERENTI SONO DA CONSIDERARE QUALI FATTORI DETERMINANTI DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE CHE COMPRENDE ANCHE QUELLO SOCIO- ECONOMICO (Nardone e Matassino, 1989; Matassino et al., 1991; Nardone e Gibon, 1997) 198 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA LE ÉLITE POLITICHE E ISTITUZIONALI LA RICERCA SCIENTIFICA LA CULTURA SONO SEMPRE PIÚ COINVOLTE NELL’INDIVIDUARE UNA DINAMICA ORGANIZZAZIONE DI VITA INSERITA INTEGRALMENTE NEI VARI ‘SISTEMI LOCALI’ (Fonte: Matassino D., 2005) 199 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA DICE J. RIFKIN (2001) …….“Comunità locali economicamente sostenibili rendono possibile un benessere materiale assai piú equo……. Dare accesso e potere alle comunità locali contribuisce, inoltre, a preservare le diversità culturali del consesso umano. L’autosufficienza economica garantisce la sicurezza materiale di cui gli individui hanno bisogno per mantenere un senso di coesione sociale e per preservare la propria ricchezza culturale. Questa è l’essenza 200 della politica di riglobalizzazione dal basso”…. 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA D’ACCORDO CON M. ROSSI DORIA “NON ESISTONO SOLUZIONI UGUALI PER REALTÀ DIVERSE” 201 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA PARAFRASANDO C. NARDONE (2004) L’INNOVAZIONE VIRTUOSA DEVE ESSERE DIVERSIFICATA LA MENO OMOLOGANTE LA MENO RIPETITIVA LA PIÚ LEGATA ALLA FINALIZZAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ E DEL BENESSERE DEL ‘SISTEMA BIOTERRITORIALE’ O ‘BIOREGIONE’ (UOMO COMPRESO) 202 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA CIÒ STAREBBE A SIGNIFICARE CHE CIASCUN ‘SISTEMA BIOTERRITORIALE’ O ‘BIOREGIONE’ DOVRÀ INDIVIDUARE PERCORSI ‘VIRTUOSI’ PROPRI IN GRADO DI COMPETERE CON UN ALTRO ‘SISTEMA’ SULLA BASE DELLA SUA OFFERTA DI ‘ORIGINALITÀ’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO 203 LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 = 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA L’ USO DI UNA POPOLAZIONE ANIMALE AUTOCTONA/ANTICA È UNA VARIABILE IMPORTANTE, SE NON DETERMINANTE, DELLA INTEGRAZIONE O DELLA COMPETIZIONE ECONOMICA DI UN DATO BIOTERRITORIO O BIOREGIONE O MICROAGROECOSISTEMA IN UNA PROSPETTIVA DI FORTE ATTENZIONE A UNO SVILUPPO ‘AGROECOSOSTENIBILE MULTIFUNZIONALE’ A BASSISSIMO IMPATTO ‘AMBIENTALE’ 204 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA LA ‘SOSTENIBILITÀ’ DI QUALSIASI PROCESSO SOCIO-ECONOMICO È REALIZZABILE SOLO SULLA BASE DELLA ‘TUTELA’ DI QUALSIASI RISORSA NATURALE; ‘TUTELA’ CHE COMPRENDE INDIVIDUAZIONE CONOSCENZA CONSERVAZIONE VALORIZZAZIONE DELLA PREDETTA RISORSA (Fonte: Matassino D. et al., 2003) 205 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA I TGA, PER LO PIÚ ALLEVATI IN AREE ‘MARGINALI’ DOVE IL MODELLO DI PRODUZIONE INTENSIVO NON PUÒ ESSERE APPLICATO IN ASSENZA DEI PRESUPPOSTI ECONOMICI CHE LO RENDANO CONVENIENTE, SONO GLI UNICI A POTER ESPRIMERE UN PROPRIO RUOLO ZOOTECNICO, IN CONSIDERAZIONE DELLA PROPRIA CAPACITÀ A PRODURRE, UTILIZZANDO QUASI ESCLUSIVAMENTE LE ‘RISORSE ALIMENTARI AUTOCTONE PABULARI’ 206 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE IN CONTRASTO CON LA GLOBALIZZAZIONE DEI CONSUMI E CON L’IMPIEGO DI BIOTECNICHE INNOVATIVE (BI) NELLA PREPARAZIONE DI NUOVI ALIMENTI, NEI PAESI SVILUPPATI (PS) SI STA VERIFICANDO UN’ACCELERAZIONE NEL FAR EMERGERE LE TRADIZIONI CULINARIE FORTEMENTE LEGATE ALLA IDENTITA’ DEL TERRITORIO QUESTA NATURALE ESIGENZA DELL’UOMO, SEMPRE PROTESO A TENERE BEN SALDO IL SUO LEGAME CON LE SUE ORIGINI STORICHE, E’ BEN NOTA ALLE GRANDI INDUSTRIE ALIMENTARI CHE CERCANO DI RECUPERARE NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO I VALORI E I SAPORI DELLA CUCINA DEI ‘POVERI’. IL PARADOSSO IN ATTO E’ CHE LA SOCIETA’ OPULENTA ADERISCE CON PIACERE ALLA FRUGALITA’ E ALLA SEMPLICITA’ DEL MODELLO ALIMENTARE BASATO SULL’USO DI ALIMENTI PROVENIENTI DA RISORSE ANIMALI E VEGETALI (Fonte: Matassino D. e Cappuccio A., 1998) 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE UN ‘PRODOTTO LOCALE’ ESEMPIO ILLUMINANTE DI UTILIZZAZIONE DELLA BIODIVERSITA’, LEGATA ALLA VARIEGATA RISORSA ENDOGENA DI UN BIOTERRITORIO (Fonte: Matassino D., 2007d) 208 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE COSA SI INTENDE PER ‘PLTE’ 209 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE PRODOTTO ‘LOCALE’ EVIDENZIA IL LEGAME CON IL ‘BIOTERRITORIO’ * DI PRODUZIONE 210 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE ‘BIOTERRITORIO’ O ‘BIOREGIONE’ “MODELLO DI GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI DI UN TERRITORIO DA PARTE DELLE COMUNITÀ LOCALI” (Fonti: World Resources Institute, World Conservation Union, FAO, UNESCO, United Nations, 1992) 211 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE BIOTERRITORIO DA CONSIDERARE IL MOMENTO OLISTICO DEGLI EFFETTI DI : GRANDE VARIABILITÀ DELLE CARATTERISTICHE PEDOCLIMATICHE INTEGRATE DA STORIA INTELLIGENZA CORAGGIO FATICA PRUDENZA PERSPICACIA DI PRECEDENTI GENERAZIONI ANTROPICHE 212 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE ‘TIPIZZATO’ EVIDENZIA CHE LA VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA GENETICA AUTOCTONA ATTRAVERSO IL ‘PRODOTTO LOCALE’ RICHIEDE UNA TIPIZZAZIONE DELLO STESSO, NONCHÉ DEL SOGGETTO PRODUTTORE MEDIANTE UN ‘APPROCCIO SISTEMICO’ DI TIPO‘OMICO’* APPROCCIO CHE SCATURISCE DALLA COMPLESSITÀ DELLE INTERAZIONI TRA I VARI FATTORI CHE INFLUENZANO IL PRODOTTO STESSO OVE LA COMPONENTE EPIGENETICA (‘BIOTERRITORIO DI ALLEVAMENTO’) RIVESTE UN RUOLO NON TRASCURABILE (Fonte: Matassino D. et al., 2007b) *‘Omico’: suffisso derivato dal greco ‘ómaς’ nel significato di: ‘il tutto’, ‘l’insieme’ 213 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE IN UNA IMPOSTAZIONE ‘SISTEMICA’ DI TIPO ‘OMICO’ UN ‘SEGMENTO DI DNA’ UN ‘SEGMENTO DI RNA’ UNA ‘PROTEINA’ UN ‘LIPIDE’ UN ‘GLUCIDE’ UN’ALTRA QUALSIASI MOLECOLA SONO DA CONSIDERARE COMPONENTI DI UNA ‘RETE CIBERNETICA’ (Fonte: Matassino D. et al., 2007b) 214 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 ESEMPIO APPLICATIVO DELLA STRATEGIA ‘OMICA’ (ConSDABI) (Matassino, D.,2004; ConSDABI, 2005, 2007). SPOTTER PER DEPOSIZIONE SEGMENTI DI DNA SU VETRINO ANALISI DISCRIMINANTE STAZIONE DI LAVORO ROBOTIZZATA (BIOMEK 2000) PER L’ ESTRAZIONE DEL DNA DA CAMPIONI DI TESSUTO DNA IBRIDATORE Heatmap: 3 mesi di età (P< 0.01) SPETTROMETRO DI MASSA MALDI - ToF SPETTRO DI MASSA Heatmap: 9 mesi di età (P< 0.01) TRACCIATI ELETTROFORETICI STEFANON et al., 2006 ANALISI DELL’IMMAGINE PROTEOMICA TYPHOON 9210 SEQUENZIATORE DNA ABI PRISM 310 TRASCRITTOMICA: MICROARRAY VETRINO GENOMICA GASCROMATOGRAFO HPLC BOVINO TG ‘MARCHIGIANA’ CAPRINO TG ‘VALFORTORINA’ OVINO TG ‘LATICAUDA’ CELLULA PENTADECANUCLEATA CON OTTO MICRONUCLEI PIASTRA METAFASICA CARIOTIPO ‘CONVENZIONALE’ CROMATOGRAMMA MICROSCOPIO IN FLUORESCENZA LIPIDOMICA SUINO TGAA ‘CASERTANA’ EQUINO TGA ‘MARTINA FRANCA’ EQUINO TGA ‘SALERNITANO’ PERCENTUALE DI FRAMMENTAZIONE DEL DNA PIASTRA METAFASICA CARIOTIPO ‘BANDEGGIATO’ CITOGENETICA REOLOGIA DUREZZA GOMMOSITÀ ADESIONE PARAMETRI PRINCIPALI COESIONE PARAMETRI DERIVATI MASTICABILITÀ VETRINO FETTA DI CARNECRIOCONTENITOR CRIOSTAT E O FO=FAST OXIDATIVE (FIBRA A METABOLISMO OSSIDATIVO;CONTRAZIONE VELOCE SO=SLOW OXIDATIVE (FIBRA A METABOLISMO OSSIDATIVO;CONTRAZIONE VELOCE TESSUROMETRO ANALIZZATORE DI IMMAGINI RESILIENZA ELASTICA COLORIMETRIA FG=FAST GLYCOLYTIC (FIBRA A METABOLISMO GLICOLITICO;CONTRAZIONE VELOCE FOG=FAST OXIDATIVE GLYCOLYTIC (FIBRA A METABOLISMO INTERMEDIO OSSIDATIVOGLICOLITICO; CONTRAZIONE VELOCE LUMINOSITÀ O BRILLANZA (L*) INDICE DEL ROSSO (a*) INDICE DEL GIALLO (b*) TINTA CROMA SEZIONE TRASVERSALE DEL MUSCOLO LONGISSIMUS DORSI (LD) ISTOCHIMICA INSTRON UNIVERSAL MACHINE PROFILO TESSUROMETRICO ANALISI SENSORIALE OGGETTIVA GASCROMATOGRAFO / SPETTROMETRO DI MASSA SPETTRO DI MASSA AROMOMICA 215 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE PER ESEMPI DI TIPIZZAZIONE MEDIANTE LA STRATEGIA ‘OMICA’, SI SI RIMANDA ALLA PARTE II ‘LA BIODIVERSITÀ ZOOTECNICA’ 216 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE PRODOTTO ‘ETICHETTATO’ RIPORTA IN ETICHETTA TUTTE QUELLE INDICAZIONI UTILI AI FINI DEL D. L. 23.06.2003 N 181 (ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA 2000/13 DEL 20.03.2000) 217 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE ESEMPIO DI ETICHETTA Prosciutto Sannita Tipo genetico autoctono antico Suino “Casertana” Prodotto sperimentale Allevato dal ConSDABI (Consorzio per la Sperimentazione Divulgazione e Applicazione di Biotecnologie Innovative) Azienda Casaldianni – Circello (BN) Tel. +39 0824 334300 – Telefax +39 0824 334046 E-mail: [email protected] Internet: www.consdabi.org Lotto.n. CT 008647 - 04 n. 001 Lavorato, stagionato e confezionato presso lo stabilimento di Di Maria Sebastiano C.da Cese Alta – Circello (BN) Vendita presso il ConSDABI, Località Piano Cappelle – (BN) MATRICOLA UFFICIALE ANAS DEL SOGGETTO ‘CODICE AZIENDALE’ INDICATIVO DELLA TIPOLOGIA DEL PRODOTTO NUMERO INDICATIVO, ENTRO IL ‘CODICE AZIENDALE’, DELLA SPECIFICA CONFEZIONE 218 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 ALLA LUCE DI QUESTE PRECISAZIONI IL TRINOMIO RICERCA AVANZATA POLITICHE AGRO-ALIMENTARI SVILUPPO DEL BIOTERRITORIO COSTITUISCE UN MACROSISTEMA SEMPRE PIÙ INSCINDIBILE 219 (Fonte: Matassino D., 2009b) 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE BIOTECNOLOGIE STUDIO DELLE LEGGI CHE SOTTENDONO I PROCESSI BIOLOGICI IL TRASFERIMENTO OPERATIVO DEI RISULTATI DEL PREDETTO STUDIO VA DEFINITO CON IL TERMINE “BIOTECNICA” (Fonte: Matassino D., 1988) ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 220 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE L’IMPIEGO DELLE BIOTECNICHE INNOVATIVE DEVE ESSERE ORIENTATO A (Casabianca F. e Matassino D., 2006) INDIVIDUARE LE POTENZIALITÀ DELLA MATERIA PRIMA ALLA TRASFORMAZIONE IN PRODOTTI DOTATI DI TIPICITÀ E DI SPECIFICITÀ OTTIMIZZARE IL DIAGRAMMA DI FLUSSO MINIMIZZANDO L’IMPIEGO DI ADDITIVI AL FINE DI TROVARE UN EQUILIBRIO TRA: CONSERVABILITÀ DEL PRODOTTO OTTIMIZZAZIONE DEL CONTENUTO BIOMOLECOLE ‘NUTRIZIONALI’ ‘EXTRANUTRIZIONALI’ CONSERVAZIONE MATERIA PRIMA DELLA GENUINITÀ APPETIBILITÀ DEL PRODOTTO IN ED DELLA 221 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE IN TALE CONTESTO UN PRODOTTO ‘LOCALE’ NON SIGNIFICA STATICITÀ, MA DINAMICITÀ, NEL SENSO DI CONTINUA INNOVAZIONE PRODUTTIVO DEL PER PROCESSO MIGLIORARE CONTINUAMENTE LA ‘QUALITÀ TOTALE’ DELLO STESSO (Matassino D., 1996) 222 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE LA CARATTERIZZAZIONE DEI TGA DEVE SPAZIARE DALLA CONOSCENZA DELLE PRESTAZIONI ZOOTECNICHE FINO ALLE CAPACITÀ DELL’ANIMALE DI ESPRIMERE LE PROPRIE POTENZIALITÀ ENTRO CONDIZIONI LIMITATIVE DEL SISTEMA STESSO (Casabianca e Piccinelli, 1996) IN TALE CONTESTO LA RICERCA DEVE ESSERE ORIENTATA NON VERSO LA MERA CONOSCENZA DELLE RISPOSTE BIOLOGICHE, MA VERSO LO STUDIO DI EFFETTI DI APPRENDIMENTO EFFETTI SOGLIA EFFETTI DI COMPENSAZIONE METABOLICA 223 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE DECHAMBRE P. (1910÷1924), RIPORTATO DA FILESI A.E. (1928), DIRETTORE DELLA CATTEDRA AMBULANTE PROVINCIA DI DI AGRICOLTURA MATERA IN UN PER LA SAGGIO SULL’ALLEVAMENTO DELLA PODOLICA, COSÍ SI ESPRIME: 224 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE “LA MIGLIORE RAZZA NON È FORZATAMENTE QUELLA NELLA QUALE UNA FUNZIONE È ACCENTRATA A DETRIMENTO DELLE ALTRE, MA ‘QUELLA CHE È MEGLIO APPROPRIATA ALLE CONDIZIONI PARTICOLARI DELL’AZIENDA, DELLA QUALE FA PARTE’. IL MIGLIORAMENTO NON HA ALTRO SCOPO CHE LA PERFEZIONE ZOOTECNICA DEGLI INDIVIDUI; QUESTA NON PUÒ RAGGIUNGERSI, CHE IN CONDIZIONI DI ‘AMBIENTE BEN PRECISATO’. ‘CIÒ CHE È PERFETTO QUI, NON PUÒ ESSERLO ALTROVE, SE LE CONDIZIONI DELL’ALLEVAMENTO O IL GENERE DI VITA SONO CAMBIATE’” 225 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE ALCUNI RISCHI LA PROMOZIONE DELLE PRODUZIONI DEI TGA SOTTO FORMA DI ‘PLTE’ NON È AVULSA DAL RISCHIO DI PERDITE DELLA VARIABILITÀ ORIGINARIA ALL’INTERNO DI UNA POPOLAZIONE (Csabianca F. e Matassino D., 2006) PERTANTO LA RICERCA VA INDIRIZZATA SOPRATTUTTO VERSO L’IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI DI DIFFERENZIAZIONE (Béranger et al., 1999) TIPO GENETICO AUTOCTONO KNOW-HOW BIOTERRITORIO INTERESSATO LEGAME TRA ABITANTI, ANIMALE, TRADIZIONE GASTRONOMICA E 226 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE D’ACCORDO CON CASABIANCA F. E MATASSINO D. (2006) LA RICERCA SUI TGA DOVREBBE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ORGANIZZAZIONI CHE METTERANNO IN PRATICA E REALIZZERANNO LE NUOVE CONOSCENZE (VERRIER ET AL., 2003). I PROCESSI DI REGOLAMENTAZIONE NON DEBBONO ESSERE SCISSI DALLE RETI DI INNOVAZIONE INCLUDENTI LE CONOSCENZE SUI TGA. UNA DELLE PRINCIPALI SFIDE DA PARTE DEGLI SCIENZIATI DEVE ESSERE QUELLA DI DIVULGARE LE CONOSCENZE PRODOTTE. METTENDO IL SISTEMA DI ALLEVAMENTO AL CENTRO DELLE PREOCCUPAZIONI DEGLI SCIENZIATI, CI SI DOVREBBE PREFIGGERE NUOVI OBIETTIVI DI RICERCA ENTRO UN APPROCCIO RINNOVATO CHE TENGA CONTO SIA DEGLI ASPETTI PRODUTTIVI CHE DI QUELLI RELAZIONALI DEL MONDO ALLEVATORIALE. QUEST’ULTIMO DIVENTERÀ COSÍ PIÚ DISPONIBILE AD ACCOGLIERE QUALSIASI PROGRAMMA DI SUPPORTO E DI ASSISTENZA TECNICA 227 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE IL PLTE RAPPRESENTA UN ESEMPIO DI INTEGRAZIONE SOCIALE E TECNICA (Casabianca F. e Matassino D., 2006) DUE PRINCIPALI PROBLEMATICHE POSSONO ESSERE ENFATIZZATE: LA GESTIONE DEI SISTEMI DI ALLEVAMENTO E LE DECISIONI STRATEGICHE DOVREBBERO TENER CONTO DEI RISULTATI DELLA RICERCA NECESSITÀ D INTEGRAZIONE TRA I NUMEROSI ‘ATTORI’ COINVOLTI 228 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 UNA ESEMPLIFICAZIONE DEL PLTE È RIPORTATA NELLA FIGURA III POLITICA E LEGISLAZIONE ANIMALE AUTOCTONO BIOETICA STORIA E TRADIZIONE IMPRENDITORE STRATEGICO ANTROPIZZAZIONE AMBIENTE (CASOLARI, ITINERARI VARI, ECC.) CONSERVAZIONE E DIFESA TERRITORIO MARCHIO E CERTIFICAZIONE QUALITA' TOTALE PRODOTTO COMMERCIALIZZAZIONE CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI E GUSTATIVE (SOSTANZE AROMATICHE, ECC.) LOCALE TIPIZZATO ETICHETTATO TIPIZZAZIONE (PARAMETRI STANDARD) AGRITURISMO (LIVELLO DI FLUSSO) CAMPAGNA PROMOZIONALE LIMITI PRODUTTIVI PER CAPO ALLEVATO INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE (RICERCA E CONSULENZA TECNICA) MODALITA' DI TRASFORMAZIONE CARICO BESTIAME / / HA SUPERFICIE INTEGRAZIONE CON ALIMENTI EXTRAZIENDALI FIGURA III - ESEMPLIFICAZIONE DI UN ‘MANDALA’ RAPPRESENTATIVO DI UN ‘PRODOTTO LOCALE TIPIZZATO ETICHETTATO’ (PLTE). 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE COME EVIDENZIATO DA CASABIANCA F. E MATASSINO D. (2006) NELLA PROSPETTIVA DI UNO SVILUPPO SOSTENIBILE L’ ‘OGGI MAI CONCLUSO’, NEL SENSO DI RELAZIONE FRA CONOSCENZA SCIENTIFICA VALIDATA E INIZIATIVA POLITICA PUBBLICA DEVE COSTITUIRE UNA DOTE PECULIARE DELLO SCIENZIATO QUESTA RELAZIONE È UTILE NON SOLO AI FINI DELL’ADEGUAMENTO DELLA RICERCA ALLE ESIGENZE DEI PRODUTTORI, MA ANCHE AI FINI DELLA DEFINIZIONE DI NUOVE PRIORITÀ TRA LE POTENZIALITÀ DELLA RICERCA E QUINDI DELLA CONTINUA INNOVAZIONE DELLA STESSA 231 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE IN TALE CONTESTO BISOGNA FAVORIRE LO SVILUPPO SOSTENIBILE ATTRAVERSO UN PERCORSO ASCENDENTE (BOTTOM UP) E NON DISCENDENTE (TOP DOWN) AFFINCHÉ IL CONTRIBUTO PARTECIPATIVO LOCALE, AL DI LÀ DELLA OPERATIVITÀ, PROMUOVA LA INTERDIPENDENZA E LA INTERCONNESSIONE TRA CONOSCENZA E AZIONE (Hubert e Bonnemaire, 2000) LE AZIONI A LIVELLO REGIONALE COSTITUISCONO UN ESEMPIO DEL SUDDETTO PERCORSO ‘ASCENDENTE’ 232 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE ALCUNE INIZIATIVE LOCALI LEGGI REGIONALI IN VIGORE 1997 – REGIONE TOSCANA: L.R. N. 50 DEL 16/07 ‘TUTELA DELLE RISORSE GENETICHE AUTOCTONE’ 2000 – REGIONE LAZIO: L.R. N. 15 DEL 1/03 ‘TUTELA DELLE RISORSE GENETICHE AUTOCTONE’ 2003– REGIONE MARCHE: L.R. N. 12 DEL 3/06 ‘TUTELA DELLE RISORSE GENETICHE ANIMALI E VEGETALI DEL TERRITORIO MARCHIGIANO’ 233 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE LA RICERCA DEVE ESSERE GUIDATA SULLA BASE DELLA DISCRIMINAZIONE TRA LE RISORSE CHE POSSONO ESSERE PROMOSSE E QUELLE CHE NON POSSONO ESSERE VALORIZZATE, IDENTIFICANDO LE RISORSE STRATEGICHE PER LA CONSERVAZIONE Per approfondimenti in merito a tale tematica si rimanda a alla parte II ‘La biodiversità zootecnica’ (capitolo 7. ‘Alcune riflessioni’) 234 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE CASABIANCA F. E MATASSINO D. (2006) PONGONO ALCUNI QUESITI: IL CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE È UNA MODA? È SOLO UN MOTTO POLITICO CHE EVENTUALMENTE SARÀ IGNORATO DAGLI SCIENZIATI? 235 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE RISPOSTE LO SVILUPPO SOSTENIBILE È UN ‘DOVERE DI RESPONSABILITÀ’ LE ATTIVITÀ SCIENTIFICHE NON SONO 'NEUTRE' E SONO SEMPRE IN ARMONIA CON IL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETÀ IL PERSEGUIRE UNO SVILUPPO SOSTENIBILE FORNISCE ALLE ATTIVITÀ SCIENTIFICHE NORME STRUTTURALI PER IDENTIFICARE NUOVE PRIORITÀ IL TRINOMIO “BIODIVERSITÀ -TGA – PLTE” COSTITUISCE L’ESEMPIO PIÚ OVVIO DI TALE INNOVAZIONE 236 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE RISPOSTE QUALSIASI INNOVAZIONE TECNICA FA PARTE DI UN NUOVO EQUILIBRIO SOCIALE E ORGANIZZATIVO E OGNI INNOVAZIONE MODIFICA GLI EQUILIBRI PRECEDENTI E 'SELEZIONA' OPERATORI CAPACI (O NON) DI COGLIERE L’INNOVAZIONE STESSA. DI CONSEGUENZA, IL NON TENER CONTO DI TALE FENOMENO PUÒ PORTARE I RICERCATORI A CORRERE IL RISCHIO DI APRIRE IL ‘VASO DI PANDORA’ ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 237 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA - PLTE RISPOSTE UN COMPITO IMPORTANTE CONSISTE NELL'ASSICURARE UN DIALOGO TRA DISCIPLINE SCIENTIFICHE DIVERSE, ALLO SCOPO DI METTERE A DISPOSIZIONE ‘OBIETTIVI BIOTECNICI’, LA CUI REALIZZAZIONE MOBILITA NON SOLO LE LEGGI NATURALI E LE INTENZIONI UMANE, MA ANCHE LO STATO DELLE CONOSCENZE E LE CAPACITÀ D’AZIONE DEL PERIODO STORICO COINVOLTO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 238 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA ‘BIOECONOMIA’ TEORIA CHE, VIGOROSO FORSE, TENTATIVO COSTITUISCE DI IL PIÚ AFFRONTARE LA COMPLESSA PROBLEMATICA DELL’ECONOMIA IN CHIAVE DI ‘SCIENZA DELLA VITA’ NELL’OTTICA DI UNO SVILUPPO ECONOMICO SOCIALMENTE ED ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILE (FONTE: Matassino D., 2007a) 239 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA MARSHALL A. (1890) AFFERMA: L’ECONOMIA “È UN RAMO DELLA BIOLOGIA AMPIO” INTESO IN SENSO LA STRETTA CONNESSIONE TRA ‘ECONOMIA’ E ‘BIOLOGIA’ È ANCHE DEDUCIBILE DA ALCUNE OSSERVAZIONI DI SCHÜMPETER S.A. (1912): “L’EVOLUZIONE ECONOMICA SI BASA SULL’INSORGENZA DI INNOVAZIONI DISCONTINUE”; PERTANTO, LE ‘INNOVAZIONI EFFETTIVE’ SONO VERE E PROPRIE ‘MUTAZIONI’ 240 ECONOMICHE NON-DARWINIANE 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA LA BIOECONOMIA DOVREBBE COMPRENDERE LA ‘ECONOMIA CIVILE’ TERMINE APPARSO PER LA PRIMA VOLTA NEL 1754 QUANDO VIENE AFFIDATA ALL’ABATE ANTONIO GENOVESI, ALLIEVO DI GIANBATTISTA VICO, LA PRIMA CATTEDRA DI ECONOMIA DELLA STORIA PRESSO L’UNIVERSITÀ ‘FEDERICO II’ (FONTE: Matassino D. et al., 2009) 241 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2.1.5.1. TUTELA DELLA BIODIVERSITA’ – MOTIVAZIONE SOCIO-ECONOMICA ‘ECONOMIA CIVILE’ BASATA SU 3 PRINCIPI: PRINCIPIO DELLO SCAMBIO EQUIVALENTI (EFFICIENZA) PRINCIPIO (EQUITA’) DI DI REDISTRIBUZIONE + PRINCIPIO DI RECIPROCITA’ DELL’ECONOMIA CIVILE ) PROPRI DELLA ECONOMIA POLITICA (SMITH A., 1723÷1790) (DISTINTIVO PERTANTO, L’ ‘ECONOMIA CIVILE’ INCLUDE L’ ‘ECONOMIA POLITICA’ , MA NON VICEVERSA (FONTE: Matassino D. et al., 2009) 242 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ L’ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE DELLE RISORSE GENETICHE ANIMALI AUTOCTONE PUÒ ESSERE REALIZZATA IN SITU ED EXTRA SITU 243 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ IMPLICA IL MANTENIMENTO DI ANIMALI VIVI NEL LORO AMBIENTE DI PRODUZIONE ORIGINARIO; CONSEGUENTEMENTE, LE POPOLAZIONI ANIMALI CONTINUANO A EVOLVERSI E A ESSERE UTILIZZATI PER USI DIVERSI L’ATTIVITÀ DI CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ SI INSERISCE PIENAMENTE E ARMONICAMENTE NELLE STRATEGIE PROPRIE DEI SISTEMI DI PRODUZIONE SOSTENIBILI 244 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ CONSERVAZIONE ‘EXTRA SITU’ COMPRENDE LA CONSERVAZIONE ‘IN FRIGIDO’ , IN CENTRI DI RICERCA, IN PARCHI E IN ZOOPARCHI, QUINDI IN UN LUOGO DIVERSO DA QUELLO NEL QUALE LA POPOLAZIONE ANIMALE DOMESTICA SI È SVILUPPATA 245 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 SCHEMA I – ALCUNI VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ ‘EXTRA SITU’. VANTAGGI ED SVANTAGGI 1. CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ • AMBIENTE DI ALLEVAMENTO IDEALE PER OGNI TIPO GENETICO AUTOCTONO (TGA ) E TIPO GENETICO AUTOCTONO ANTICO (TGAA) • POSSIBILITÀ DI AVERE UN RAPPORTO SESSI RIPRODUTTIVO SBILANCIATO IN RELAZIONE AL VALORE NUMERO EFFETTIVO DELLA POPOLAZIONE (Ne) (IMPIEGO DI UNO O POCHI MASCHI NELLO STESSO ALLEVAMENTO) •ECC. •ECC. 2. CONSERVAZIONE ‘EXTRA SITU’ •POSSIBILITÀ DI STUDIARE IL • POTREBBE NON RIFLETTERE LE CONDIZIONI DI COMPORTAMENTO BIOLOGICO, ALLEVAMENTO ‘IN SITU’ NEL TEMPO, DI UN TGA E/O TGAA PER VALUTARE IL LIVELLO DI •ECC. FITNESS • POSSIBILITÀ DI VALUTARE LA STABILITÀ GENOMICA DI UN TGA E/O TGAA •ECC. 246 SCHEMA II - ALCUNI VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CONSERVAZIONE ‘IN VIVO’. VANTAGGI • STUDIO DEL COMPORTAMENTO SOCIALE • VALUTAZIONE DELLA ‘CAPACITÀ AL COSTRUTTIVISMO’ • SVILUPPO DI FATTORI DI RESISTENZA A STRESSORI AMBIENTALI, MALATTIE, ECC. • CONFRONTO FRA LA CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ E QUELLA ‘EXTRA SITU’ IN TEMPO REALE SVANTAGGI • COSTI DI MANTENIMENTO PIUTTOSTO ELEVATI SIA CON LA CONSERVAZIONE ‘IN SITU’ (AZIENDA AGRICOLA) CHE CON QUELLA ‘ EXTRA SITU’ (IN UN CENTRO) • SCARSA DISPONIBILITÀ DEGLI ALLEVATORI A MANTENERE I TIPI GENETICI AUTOCTONI • ECC. • VALUTAZIONE DEI PARAMETRI RIPRODUTTIVI E PRODUTTIVI IN TERMINI QUANTI- QUALITATIVI •ECC. 247 SCHEMA III- ALCUNI VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA CONSERVAZIONE ‘IN FRIGIDO’ (DNA, GAMETI, EMBRIONI E TESSUTI) VANTAGGI • • • SVANTAGGI INCREMENTO DEL Ne DELLA • POPOLAZIONE • POSSIBILITÀ DI RIPRODURRE UN SOGGETTO, SIA DOPO LA SUA MORTE, SIA IN CASO DI SOPRAVVENUTI IMPEDIMENTI • ALLA NORMALE FUNZIONALITÀ DELLO APPARATO RIPRODUTTORE • DISPONIBILITÀ DI UNA GENE BANK ILLIMITATA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO • BASSI COSTI DI GESTIONE • POSSIBILITÀ DI USARE L’INGEGNERIA GENETICA • STUDI SUL GENETICO • ASSENZA DI SELEZIONE AMBIENTALE NECESSITÀ DI REALIZZARE CENTRI SPECIALIZZATI PER LO STOCCAGGIO DI GAMETI ASSENZA DI SVILUPPO DI FATTORI DI RESISTENZA A STRESSORI AMBIENTALI ECC. MAPPAGGIO 248 ECC. 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ NEI PIANI DI RECUPERO E DI TUTELA DI UN TGA E/O TGAA RIVESTE FONDAMENTALE IMPORTANZA LA VALUTAZIONE DELLA POPOLAZIONE GENETICA O EFFETTIVA (Ne) 249 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ FORMULA PER IL CALCOLO DEL NUMERO EFFETTIVO (Ne) 4 x Nm x Nf Nm + Nf Nm = numero dei maschi in età riproduttiva Nf = numero di femmine in età riproduttiva 250 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ A ESEMPIO, INDICANDO LA POPOLAZIONE TOTALE (Nt) = 1.000, IL VALORE DI Ne VARIA IN FUNZIONE DEL RAPPORTO SESSO RIPRODUTTIVO (RSR), COME RISULTA DALLO SCHEMA SEGUENTE: RSR Ne MASCHI FEMMINE 1 1 1000 1 5 640 1 10 360 1 50 190 1 100 40 251 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ 71 PER INCREMENTARE L’Ne SI RENDE NECESSARIO UN LARGO IMPIEGO DELL’INSEMINAZIONE STRUMENTALE (IS) OPPORTUNAMENTE GESTITA DALLE ORGANIZZAZIONI DEGLI ALLEVATORI 252 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ LA FAO NEL 1992 HA STABILITO LE CLASSI DI ‘RISCHIO’ DI ESTINZIONE DI UN TGA E/O TGAA, INDIPENDENTEMENTE DALLA SPECIE, CONSIDERANDO IL NUMERO DI FEMMINE IN RIPRODUZIONE*: NORMALE: >10.000 RARA: 5000 ÷ 10.000 VULNERABILE: 1000 ÷ 5.000 IN PERICOLO: 100 ÷ 1.000 CRITICA: < 100 ESTINTA: 0 * NON VIENE PRESO IN CONSIDERAZIONE IL NUMERO DEI MASCHI VIVI IN QUANTO, DATO L’USO DELL’INSEMINAZIONE STRUMENTALE, L’INDICAZIONE DELLO STESSO SAREBBE LIMITATIVA. ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 253 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ ‘REGISTRO ANAGRAFICO’ LA LEGGE N. 30/91 STABILISCE CHE PER LE RAZZE E LE POPOLAZIONI A LIMITATA DIFFUSIONE VENGONO PREDISPOSTI DEI "LIBRI GENEALOGICI SEMPLIFICATI": I REGISTRI ANAGRAFICI OVE «per registro anagrafico si intende il registro tenuto da una associazione nazionale di allevatori dotata di personalità giuridica o da un ente di diritto pubblico, in cui sono annotati gli animali riproduttori di una determinata razza con l'indicazione dei loro ascendenti» ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV. 10 254 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ ANNO 1979 (Matassino D., 1979): SI AUSPICAVA L’ISTITUZIONE DI UN ‘REGISTRO ANAGRAFICO’ RIPORTANTE PARAMETRI RIPRODUTTIVI E PRODUTTIVI DI CIASCUN TGA O TGAA AI FINI DI UNA SUA MIGLIORE UTILIZZAZIONE VALORIZZAZIONE SPAZIO - TEMPORALE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO 255 LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ IL REGISTRO ANAGRAFICO, ENTRO IL GRUPPO TASSONOMICO, È STATO ISTITUITO: 1985 PER I BOVINI (GESTITO DALL’AIA*) 1997 PER GLI OVI-CAPRINI (GESTITO DALL’Asso.Na.Pa**) 2001 PER I SUINI (GESTITO DALL’ANAS***) 2003 PER GLI EQUIDI (GESTITO DALL’AIA) •ASSOCIAZIONE ITALIANA ALLEVATORI **ASSOCIAZIONE NAZIONALE DELLA PASTORIZIA *** ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI SUINI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 256 2. 2. CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITÀ IL REGISTRO ANAGRAFICO SI DIFFERENZIA DAL LIBRO GENEALOGICO INTESO COME «il libro tenuto da una associazione nazionale di allevatori dotata di personalità, giuridica o da un ente di diritto pubblico, in cui sono iscritti gli animali riproduttori di una determinata razza con l'indicazione dei loro ascendenti e per i quali sono stati effettuati controlli delle attitudini produttive» (LEGGE N. 30/91) IL LIBRO GENEALOGICO È, PERTANTO, LO STRUMENTO PRIMARIO DELL'ATTIVITÀ DI SELEZIONE DELLE DIVERSE SPECIE E RAZZE DI INTERESSE ZOOTECNICO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 257 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ IL SISTEMA EDUCATIVO - INFORMATIVO DOVRÀ SVOLGERE UN RUOLO INSOSTITUIBILE AFFINCHÈ LA POPOLAZIONE ASSUMA LA CONSAPEVOLEZZA DELL’IMPORTANZA DELLA RICERCA CONTINUA DI UN EQUILIBRIO ARMONICO TRA ‘ATTIVITÀ ANTROPICA’ E ‘NATURA’ NELL’AMBITO DI UNO SVILUPPO ECOSOSTENIBILE PER LE FUTURE GENERAZIONI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 258 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ QUESTO SISTEMA EDUCATIVO BASATO, FRA L’ALTRO, SULL’ETICA PRODUTTIVA DEVE COINVOLGERE: SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO SISTEMA ACCADEMICO E SCIENTIFICO ENTI ISTITUZIONALI E NON IMPRENDITORI AGRICOLI ORGANI DI STAMPA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 259 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ PER RAGGIUNGERE ACCETTABILI TRAGUARDI DI SVILUPPO È INDISPENSABILE UNA FORTE AZIONE DELLE ISTITUZIONI LOCALI MIRANTE ALLA FORMAZIONE DI VERI E PROPRI IMPRENDITORI AGRICOLI, QUALI ‘PENSATORI STRATEGICI’ PER INNOVARE LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE DI UN TERRITORIO NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE AFFINCHÉ IL QUADRINOMIO: “BIOTERRITORIO- TIPO GENETICO AUTOCTONO PRODOTTO ‘LOCALE TIPIZZATO ETICHETTATO’BENESSERE UOMO” SIA IL VOLANO DELLO SVILUPPO RURALE. ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 260 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ BISOGNA OPERARE SECONDO UN NUOVO ‘PARADIGMA’ CHE TENGA CONTO DELLA CENTRALITÀ DELLA BIODIVERSITÀ; ‘PARADIGMA’ CON CUI T.S. KÜHN (1992) IDENTIFICA QUELLE “conquiste scientifiche riconosciute, le quali, per un certo periodo, forniscono un modello di problemi e soluzioni accettabili a coloro che praticano un certo campo di ricerca” ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 261 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ BISOGNA EVITARE CHE LA BIODIVERSITÀ DI UN PAESAGGIO DI UN BIOTERRITORIO DEGRADI ULTERIORMENTE PER IL PREVALERE DI (Bauman, Z., 2006) SOCIETÀ DALLA ‘VITA LIQUIDA’ SOCIETÀ ‘LIQUIDO- MODERNA’ INDIVIDUI RIVOLTI SOLO A CONDURRE VITA DI CONSUMI ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 262 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ LA ‘MEMORIA STORICA’ DELLE ‘SPECIFICITÀ’ PUÒ ESSERE RITENUTA UTILE A CHE OGNI COMUNITÀ ANTROPICA CONTRIBUISCA ARMONICAMENTE AD ARRICCHIRE L'UMANITÀ FAVORIRE UNO SVILUPPO GLOBALE A MISURA DI UOMO ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 263 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ IL CONCETTO DI 'SVILUPPO SOLIDALE' È LEGATO ALLA DIVERSITÀ, CHE NON È IDENTIFICABILE CON L'OMOLOGAZIONE E LA STANDARDIZZAZIONE DI UNA 'GLOBALIZZAZIONE' A SENSO UNICO 264 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 264 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ È LA DIVERSITÀ CULTURALE ANTROPICA CHE È ALLA BASE DELLA INTERATTIVITÀ, MENTRE LA OMOGENEITÀ CONDUCE A MERE SOLUZIONI ADDITIVE E A UN LIVELLAMENTO PERICOLOSO DEL BENESSERE ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 265 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ LA DIVERSITÀ ESISTENTE DEVE CONDURRE A RAFFORZARE IL PLURALISMO BIOLOGICO NELLO SPIRITO DEL PLERÒMA. QUESTO POLIMORFISMO, CHE L'UOMO PORTA IN SÉ, DOVREBBE INCORAGGIARE A RICERCARE SOLUZIONI UNITARIE ANCHE SE ATTRAVERSO UNA GAMMA IDEALE DI SISTEMI SOCIALI E POLITICI DIVERSI CHE VENISSERO INCONTRO AL POLIMORFISMO BIOLOGICO ANTROPICO. IL PLURALISMO È UNA GRANDE FILOSOFIA COMPORTAMENTALE, IN QUANTO ESSO DEVE ESSERE COMPRENSIONE DEGLI ALTRI UNA QUESTIONE MORALE E COMPORTAMENTALE 266 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 266 3. EDUCAZIONE AL MANTENIMENTO DELLA BIODIVERSITA’ EDUCARE AL PLURALISMO È UN IMPERATIVO DOVEROSO NEL SENSO DI RISPETTARE IL DIRITTO DI ESPRESSIONE DI CIASCUNA ENTITÀ CULTURALE E DI GIUNGERE A UNA SOLUZIONE, DINAMICA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, CHE SIA IN GRADO DI INTERPRETARE LE DIVERSITÀ NELL'UNICITÀ TELEOLOGICA ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 267 ‘LA BIODIVERSITA’: UNA RISORSA ESSENZIALE DELLA NATURA. CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE ATTRAVERSO LA SCUOLA’. NAPOLI, 29.IV.10 268