Da Cuore a Cuore Cuore Fratello notizie Anno 11 - n°2 - Maggio 2013 Notiziario periodico della Associazione Cuore Fratello - Direttore responsabile: Don Claudio Maggioni - Periodico registrato ai sensi della L.47/48 al Tribunale di Milano n°369 del 30 maggio 2006. UN TUFFO NEL SECONDO DECENNIO DI VITA DI CUORE FRATELLO CON IL PROGETTO MADAGASCAR La delegazione di Suore, novizie e postulanti, che ci accoglie all’aeroporto di Antananarivo, è veramente nutrita. Per me, Beata, Alphonse e Laura sono pronti una quindicina di abbracci a testa: decisamente un ottimo benvenuto. Fa parte dell’accoglienza anche il loro parlare in italiano, ma a qualcuna sfugge un saluto malgascio: Manahoana cioè ‘buongiorno’; e poi Toga soa, ovvero ‘benvenuti!’. Alla guida di uno dei due mezzi che ci accompagnano ad Andrambato, quartiere dove sorge la missione, c’è Suor Justine, la superiora locale delle Piccole Missionarie della Carità di Don Orione, quasi tutte malgasce. Durante l’intensissimo programma della nostra permanenza in Madagascar avremo modo di festeggiare anche il suo cinquantacinquesimo compleanno: è stata la prima suora malgascia della congregazione. Che importanza può avere il dare rilievo a queste semplici notizie di cronaca? Ancora una volta due mondi si incontrano; si sta consolidando uno spazio comune, una collaborazione fraterna tra longitudini lontane che certamente potrà vederci “migliori e più felici”. Misòthra, ‘grazie’, alle suore per la cura Editoriale segue dalla prima con cui si sono dedicate a noi durante questi giorni; grazie a chi in Italia si adopera perché Cuore Fratello possa presentarsi anche così lontano con tanta disponibilità da offrire; grazie a Mimmo D’Elia per aver perfezionato il contatto fino a farlo diventare un progetto di cooperazione di cui ora è referente; grazie a tutti, amici e donatori. Permettete alcuni pensieri ad alta voce ed alcune sensazioni. Le sensazioni vissute: ogni volta è come se fosse la prima volta. Ogni viaggio, ogni paese del grande continente africano, ogni congregazione religiosa, ogni situazione che si incontra, sono capaci di rinnovare con la stessa freschezza l’entusiasmo e la volontà di impegno. Esorto tutti a riguardo a non perdersi dietro al fatto anagrafico di qualche anno in più, di qualche acciacco che vorrebbe farla da padrone, di qualche preoccupazione che potrebbe indurre a pensare che la felicità si ottiene chiudendo fuori il mondo. Non è così! Non è questo il sentimento che ci ha ispirato all’inizio! Continua ad essere vera l’affermazione “non ci si salva da soli”! Un altro pensiero forse ovvio: c’è molto da fare, ma quanto poco basta per cambiare le condizioni. Le suore sono presenti proprio con questo poco così decisivo che noi vogliamo sostenere. Carissimi è nostro desiderio sostenere chi fa, chi da anni si dedica e si prende cura, perché nella lotta del quotidiano, soprattutto per la salute dei più piccoli, tutti possano contare su qualche mezzo in più che sostiene la speranza di tutti. Questi volti, queste persone sono entrate dentro di noi e noi vorremmo assicurare fraterna vicinanza ‘da cuore a cuore’, tanti cuori in ascolto del battito dell’altro, anche il nostro. Mòra mòra, cioè ‘piano piano’ ci dedicheremo ad una attività fatta di tante piccole gocce; iniziative e contatti che non avrebbero diritto tra gli onori della grande comunicazione; iniziative capaci di gridare forza da sé come una foresta che cresce. E così ci siamo tuffati nel secondo decennio di vita dell’Associazione: con lo stesso entusiasmo degli inizi, con la volontà di valorizzare l’esperienza, i contatti, i legami. Il prossimo 19 maggio ci ritroveremo per una tavola rotonda, tutti protagonisti anche nel pensare e decidere l’orientamento prossimo: sarà importante dedicarsi ad uno sguardo veloce al cammino percorso, ma soprattutto sarà decisivo esprimere la volontà di continuare insieme a sognare il futuro. Il sogno è una dimensione che ci tiene attivi nel presente, vivi davvero, come recita una frase scritta su un muro della missione di Andrambato: “Il futuro non è domani, ma oggi!”. Che gioia vivere il quotidiano al pensiero che l’oggi possa essere un seme per il domani. Soavadia, ‘buon viaggio’ e velùma, cioè ‘arrivederci a presto’. Vostro don Claudio. don Claudio Maggioni Presidente Cuore Fratello PROGETTO CAMERUN: IL SOGNO CONTINUA. A Shisong le attività del Cardiac Center continuano senza sosta: mentre per il momento gli interventi a cuore aperto sono effettuati da equipe mediche internazionali in missione, in attesa di un team chirurgico stabile che possa operare in autonomia, cateterismi e impianti di pace maker, oltre che visite specialistiche, ecocardiogrammi, ecografie e altre analisi sono attività ordinarie della struttura. È ormai consolidata anche l’attività di screening: un cardiologo del Centro, supportato dagli infermieri, si sposta in diverse città del Camerun per visitare i soggetti a rischio, in un’ottica di prevenzione. Questo per evitare che i pazienti, tra cui molti bambini, arrivino al Cardiac Center quando la situazione è già molto grave e si renda necessario intervenire con urgenza. Come Alice, 9 anni, Jeanne e Samuel, 11, e Albertine, 13, operati negli scorsi mesi: con pochissimo preavviso, abbiamo deciso di sostenere i loro interventi, certi che ancora una volta i nostri amici non ci avrebbero lasciati soli. Le operazioni sono andate bene: altri quattro giovani cuori potranno crescere. Continueremo a supportare i casi di bambini provenienti da famiglie indigenti, perché possa essere garantito anche a loro il diritto alla cura. Foto in alto: Jeanne nella sua stanza al Cardiac Center, appena prima di tornare a casa dopo l’intervento sostenuto dagli amici di Cuore Fratello. NEWS DA SHISONG 3 SAmuel è tornato a SORRIdere Samuel, dopo l’operazione, fa merenda sotto i portici del Cardiac Center Q uando Samuel è arrivato al Cardiac Center di Shisong, dopo aver trascorso un anno terribile tra febbri, tosse e gravi difficoltà respiratorie che lo tormentavano ogni giorno e dopo un ricovero di alcune settimane nell’ospedale più vicino al suo villaggio, sembrava un ragazzino molto triste. Il suo sguardo rassegnato faceva apparire il suo gracile corpicino ancora più sofferente. Forse perché, a undici anni, i ragazzini capiscono bene quello che sta accadendo loro. Lo abbiamo visto anche con i piccoli pazienti che arrivano a San Donato: è molto più facile consolare e distrarre i più piccoli, ma i più grandicelli riflettono molto sulla loro condizione e si fanno domande sul futuro, che spesso non hanno il coraggio di porre agli adulti. Forse Samuel si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lui, dato che la sua famiglia è molto numerosa (ha 5 fratelli), la madre è casalinga e il padre un piccolo agricoltore e le cure mediche in Camerun non sono coperte da un sistema sanitario nazionale. Samuel è stato immediatamente messo in lista per un intervento urgente; non sappiamo cosa ha provato quando gli è stato comunicato che degli amici italiani avrebbero sostenuto le spese della sua operazione, ma questa foto che ci hanno mandato da Shisong e che lo ritrae mentre fa merenda fuori dalla sua stanza d’ospedale poco dopo l’operazione è molto eloquente. Samuel ora è un bambino sorridente, che può pensare al suo domani di ragazzino di undici anni, che gioca con i fratelli e con i coetanei, che va a scuola, che si gode l’affetto dei genitori. Il suo sorriso è il nostro ringraziamento per tutti coloro che sempre ci sostengono e che ci aiutano ad affrontare anche questo tipo di emergenze. Albertine, 13 anni, operata insieme a Samuel. Anche il suo intervento è stato sostenuto dagli amici di Cuore Fratello 4 PROGETTo Madagascar © Cuore Fratello Don Claudio con i bambini del Madagascar IL BATTITO DI CUORE FRATELLO NELL’ISOLA ROSSA realtà che sta già prestando assistenza a bambini e neonati. L’ambulatorio aperto a dicembre, sorto con la collaborazione delle Piccole Suore della Carità di San Luigi Orione nei pressi del dispensario che le religiose gestiscono nella loro comunità di Andrambato, periferia della capitale Antananarivo, è ora una Don Claudio, accompagnato da Laura De Monti, simpatizzante dell’associazione, ha potuto visitare l’ambulatorio, dove attrezzature, mobili e gran parte dei consumabili sono già stati sistemati. Ha poi incontrato le suore della missione, nostre partner locali del progetto: Suor Justine Razanabahoaka, superiora regionale, Suor Laurencia Ranorosoa, che si occupa della gestione economica della comunità e tutte le consorelle hanno accolto calorosamente la piccola delegazione italiana, riconoscendo grande valore al progetto a cui questo sodalizio ha dato vita. © Cuore Fratello l viaggio del nostro Presidente Don Claudio Maggioni ad Andrambato, nello scorso aprile, ha contribuito ancora di più ad accorciare le distanze con il Madagascar, isola di incredibile bellezza naturalistica e ambita meta turistica, caratterizzata da una situazione di povertà e carenza sanitaria che, come sempre, va a colpire soprattutto i più piccoli. Suor Meltine, che opera nell'ambulatorio dallo scorso dicembre, con il dottor Alphonse Simbi. © Cuore Fratello I La bilancia per neonati e la bilancia per bambini inviate dall’Italia consentono a Suor Meltine di fare un primo importante controllo sullo stato di salute dei bambini. © Cuore Fratello 5 © Cuore Fra tello tello © Cuore Fra © Cuore Fratello I bambini di Andrambato ringraziano, con grandi sorrisi, tutti gli amici italiani che li stanno aiutando. to molti bambinnnio ra nt co in ha i on gi ag ha Don Claudio M torio, alcuni dei quali, la bu m l'a al no ci vi no che vivo r Meltine. ricevuto cure da Suo Dall’Italia sono partiti con Don Claudio anche Beata Kedzierska, cooperante delle suore che ha collaborato con noi dall’inizio del progetto, e il marito, Alphonse Simbi, neonatologo congolese, che si sono occupati dei colloqui per la selezione di due medici che verranno assunti nell’ambulatorio. Tutto è pronto infatti perché inizi la terza fase del progetto: dopo aver procurato materiali e attrezzature e dopo la formazione in Italia dell’infermiera Suor Meltine, ci impegniamo ora a garantire l’operatività della struttura, rifornendola dei consumabili necessari e soprattutto sostenendo lo stipendio di due medici part time: una donna con competenze in ginecologia che accompagni le donne in gravidanza e curi poi i neonati, e un uomo con competenze in ambito cardiologico. I bambini del Madagascar possono già sentire il battito di Cuore Fratello, ma hanno ancora bisogno dell’aiuto di tutti noi nella lotta per il diritto alla salute. Speriamo che in molti ancora vorranno essere al nostro fianco in questo importante progetto per la vita. © Leonarda Viretti 6 Cuori salvati Jane DALLO ZAMBIA A SAN DONATO: IL VIAGGIO DELLA SPERANZA DI JANE E KIRY A d aprile sono arrivate Jane e Kiry, le due bambine cardiopatiche dello Zambia che ci sono state segnalate dall’ospedale di Chirundu per un intervento salvavita. Insieme a loro sarebbe dovuto arrivare anche il piccolo Lazzarus: purtroppo si è ammalato di polmonite e il suo piccolo cuore non è riuscito a superare la malattia. È stato un duro colpo per noi, che aspettavamo di accogliere a braccia aperte questi tre piccoli in cerca di salvezza. © Leonarda Viretti Il nostro lavoro non si è fermato e, grazie ai tanti amici che ci hanno aiutato in questa corsa contro il tempo, siamo riusciti a fare arrivare Jane e Kiry, che sono state Kiry operate e si stanno riprendendo, accudite dalle loro mamme e dai volontari di Cuore Fratello. “Sono due bambine molto docili raccontano le volontarie che le hanno seguite nei giorni delicati dell’intervento La più piccolina, Jane, all’inizio era molto spaventata. Sembrava aver paura di noi, così diversi dalle persone che ha sempre visto intorno a sé e si fidava solo della sua mamma. Ma non appena ha cominciato a recuperare le forze, una volta tornata in stanza dopo l’operazione e la Terapia Intensiva, ci ha rivolto un bellissimo sorriso, un sorriso di complicità: avevamo ottenuto la sua fiducia” 7 LA SCELTA DI SUOR ERMINIA L o scorso 18 marzo abbiamo avuto l’onore di incontrare nella nostra sede Suor Erminia Ferrario, chirurgo al Mtendere Mission Hospital di Chirundu, che in questi anni ci ha segnalato diversi casi di bambini cardiopatici come Kiry e Jane, poi venuti in Italia per l’intervento. “Ero una ragazza normalissima, a cui piacevano lo sport e la medicina”; inizia così la risposta di Suor Erminia, originaria di Rho, quando le chiediamo come è arrivata in Zambia. “Durante il corso di laurea sono entrata un po’ in crisi, interrogandomi sul senso della mia vita: mi piaceva la medicina, che studiavo al San Raffaele, ma sentivo di volere anche qualcos’altro. Ho conosciuto le Suore di Maria Bambina e le mie passioni per Dio e per l’uomo sono diventate sempre più importanti. Dopo la laurea ho cominciato il percorso per diventare suora. Dopo i voti ho ottenuto una borsa di studio per la specialità di oncologia all’Istituto dei tumori di Milano, dove sono rimasta dieci anni ad occuparmi di attività clinica e scientifica, imparando a conciliare la vita di medico e quella di religiosa. Sono infatti sempre stata convinta di dover viver nel mondo portando il mio contributo: facevo il medico e, facendolo, cercavo di vivere il vangelo. Lì mi trovavo benissimo e avevo un ottimo rapporto con i colleghi, ma mi chiedevo come potevo esprimere in quel mondo la mia passione per i poveri. Ho deciso di segnalare alle Suore della Carità la mia disponibilità a partire per una missione e così sono arrivata a Chirundu; la mia avventura è iniziata in pediatria, dove più c’era bisogno di aiuto. Uno dei miei primissimi pazienti è stato Kunda, un piccolo cardiopatico di due anni. Visitandolo mi sono accorta della sua malattia ma non sapevo come fare per aiutarlo, perché in Zambia non c’è possibilità di intervenire sulle cardiopatie. Per fortuna la dottoressa Facelli, che lavora al Mtendere Mission Hospital, mi ha segnalato la realtà di Cuore Fratello, con la quale aveva già collaborato in passato per altri casi e che immediatamente ha accettato di prendersi Suor Erminia con Don Claudio Maggioni. carico di questo bambino. Anche la mamma di Kunda è stata davvero molto collaborativa: era determinata e si è messa in moto subito per fare tutte le pratiche necessarie per il viaggio in Italia. Mister Chanda, un nostro infermiere, ha fatto da intermediario per aiutarmi con la lingua (il chimichanga) e la cultura della famiglia e spiegare tutto quello che stava accadendo. In Cuore Fratello poi ho trovato un’ottima organizzazione: sapevo sempre chi contattare e per che cosa. Avevo un punto di riferimento che mi dava sicurezza perché sapevo che tutto era gestito correttamente ed efficacemente. Sapevo che a qualsiasi mia domanda avrei trovato, nel giro di brevissimo, una mail di risposta da Cristina, la segretaria, e che potevo contattare il Dottor Butera per un confronto medico. Soprattutto, ritrovavo in Cuore Fratello anche una condivisione di valori data dalla comune impronta di cristianità che ci caratterizza. Entrambi ci siamo messi al servizio dell’uomo con le nostre competenze professionali: io come medico e Cuore Fratello come organizzazione. Una volta che Kunda ha fatto ritorno a casa, la mamma mi ha raccontato di come i volontari si sono occupati di loro, accompagnandoli in questa esperienza e non facendoli sentire mai soli: ho avuto così conferma alla mia idea che, in collaborazioni come queste, si guarda alla persona nella sua completezza e l’idea di una pastorale missionaria e sanitaria trova la sua piena realizzazione. Sono da poco arrivati anche Bilind e Akam, i due bambini del Kurdistan Iracheno di 2 e 13 anni per i quali abbiamo chiesto aiuto qualche tempo fa: a breve saranno operati. LA VITA DI ASHLEY E SEBASTIEN è APPESA AD UN FILO: INSIEME POSSIAMO SALVARLI! ’attività al Cardiac Center di Shisong è sempre più frenetica: mentre si continua a lavorare per avere un team stabile che possa operare in autonomia, equipe italiane e straniere, coinvolte in questa missione solidale, si alternano nel Centro al ritmo di poco meno di una volta al mese. L’attività diagnostica, con visite ed esami specifici, si svolge invece quotidianamente, e la lista dei pazienti che devono essere sottoposti ad un intervento, molti dei quali bambini, si allunga sempre più. Alcuni arrivano al Cardiac Center già in condizioni critiche e i cardiologi (il dottor Ambassa e il dottor Cabral, che negli anni passati avevano trascorso un periodo di formazione in Italia) chiedono che vengano operati il prima possibile. Capita spesso che le famiglie di questi bambini vivano in contesti di povertà e che non siano in grado di sostenere i costi dell’operazione, per molti proibitivi. In questi casi, l’ufficio “sociale” del Cardiac Center, accertata l’effettiva necessità di queste famiglie, consapevole della generosità dei nostri soste- nitori e amici, ci manda un appello chiedendoci aiuto per salvare la vita di questi bambini: l’impegno è tanto e il tempo per raccogliere fondi è poco, ma sappiamo di non essere soli in questa lotta contro il tempo! a Il tuo aiuto può fare la differenz per Ashley e Sebastien dobbiamo · Per l'intervento di Sebastien raccogliere 7.300 euro bbiamo · Per l'intervento di Ashley do raccogliere 7.370 euro .670 totale da raccogliere:14 € paratori e post intervento, i costi includono gli esami pre icine e l’ospedalizzazione le visite, l’intervento, le med © Cuore Fratello Calendario 19 maggio, San Donato Milanese, Giornata Associativa: “2002-2012: dove siamo arrivati, dove vogliamo andare” - Momento di incontro e riflessione con soci, volontari e amici. Sebastien Ashley L 5 per mille cuori da salvare Dona a Cuore Fratello il tuo 5x1000. Inserisci il codice fiscale 97312830157 Una tua donazione tramite: • Conto Corrente Bancario (Banca Prossima): IBAN IT83 Z033 5901 600100000009008 • C. C. Postale n. 38242830 Seguici su www.facebook.com/cuorefratello • online: www.cuorefratello.org Intestare a “Associazione Cuore Fratello onlus” Direttore responsabile: Don Claudio Maggioni - Redattori: Maria Cristina Fugante, Marco Ostoni, Franco Villaggi - Grafica e impaginazione: Giacometta Torrente, Daniele Majnardi - Redazione e amministrazione: Associazione Cuore Fratello onlus, sede legale: via Unica Bolgiano 2, San Donato Mil.se, Mi - sede operativa: Viale della Libertà 53, 20097 San Donato Mil.se - Tel 02 87384044 - Fax 02 92877501 - www.cuorefratello.org - email:[email protected] - C. Fiscale 97312830157 - Tipografia: D’AURIA PRINTING Spa. Per tutelare l’identità dei bambini i nomi e le foto non corrispondono necessariamente a quelli reali. Da Cuore a Cuore è stampata su Carta Ecologica ottenuta con fibra riciclata al 100%, con processi produttivi a ridotto impatto sull’ambiente e riduzione del contenuto di sostanze pericolose per l’ambiente. 8 CUORI DA ADOTTARE