DECRETO 19 marzo 2015 I L L A Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private di cui al decreto 18 settembre 2002. Corso di aggiornamento sulle STRUTTURE ESISTENTI U T Relatore Ing. Enrico Cinalli © S O I D TE . C S A O T . S A P P ZA N I C Buongiorno a Tutti PREVENZIONE INCENDI A Quando 1. Nelle «attività» in cui sono presenti lavoratori e/o 2. In presenza di «attività» elencate nell’Allegato I al DPR 151/2011 Chi 1. Il Datore di Lavoro (Rif. Art. 246 D.L.vo 81/08) oppure in assenza di D.L. 2. Il Titolare o Legale rappresentante © Ing. Enrico Cinalli TE . C S A P P Come A Z I L quanto previsto dal D.L.vo 81/08 1. Secondo L A N I C O 2. b) Secondo quanto previsto T da Decreti specifici S. S U T O I D (detti «Regole Tecniche Verticali») e, se non esistenti,: 2. a) Secondo quanto previsto dal D.M. 10 marzo 1998 o, in alternativa, secondo il D.M. 3 agosto 2015 (detto «Regola Tecnica Orizzontale») PREMESSA e INQUADRAMENTO 2 PREVENZIONE INCENDI e D.L.vo 81/08 A P Il Testo Unico per la Sicurezza disciplina la prevenzione incendi sui luoghi di lavoro e inserisce esplicitamente in calce al testo P stesso il Decreto Ministeriale 10 marzo 1998, “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi A Z di lavoro”. Riferimenti di carattere generale in materia di prevenzione incendi, sono rintracciabili per esempio I nell’art 15 comma u) in cui vengono ricordati gli obblighi del Datore di Lavoro in materia di predisposizione delle misure generali L L di tutela nella lotta antincendio, e nell’art 17 in merito alla nomina obbligatoria degli addetti alle squadre di emergenza, ivi A compresa quella preposta alla lotta antincendio. N I A questo proposito un successivo interpello del 15/11/2012, anch’esso inserito all’interno del D.Lgs 81/08; chiarisce che questo C obbligo vige anche per le aziende con meno di cinque lavoratori, ove tuttavia questo ruolo può essere ricoperto anche dal datore O di lavoro. In forma generale, inoltre, l’articolo 37 definisce gli obblighi in materia di formazione ed addestramento, riconducibili T . al datore di lavoro, per gli addetti alla gestione di questo tipo di emergenza. S S Il Testo Unico entra nel vivo degli aspetti riguardanti la Prevenzione Incendi con gli articoli 43 e 46 relativi rispettivamente A alle disposizioni generali ed alla prevenzione incendi in materia di “Gestione delle Emergenze”. . Nell’art 46 in particolare viene illustrato un ulteriore C esplicito riferimento al DM 10/03/1998; dopo aver sancito l’obbligo di E rivolte a prevenire gli incendi per tutelare l’incolumità dei lavoratori, adottare adeguate misure all’interno dei luoghi di lavoro, T viene infatti definito che, in attesa di opportuni decreti che regolamentino le disposizioni in materia di misure preventive, misure precauzionali, metodi di controllo e criteri per IlaOgestione delle emergenze; continueranno ad applicarsi i criteri generali di cui al D DM del 10 Marzo 1998. U L’allegato XXV relativo alle prescrizioniTper i cartelli segnaletici illustra nel dettaglio le caratteristiche che questi ultimi devono S conformi alla normativa; mentre l’allegato XXVII definisce sinteticamente le obbligatoriamente possedere per essere prescrizioni relative alla segnaletica ©destinata ad identificare i presidi antincendio. Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 3 «Attività» elencate nell’Allegato I al DPR 151/2011 A P L’allegato I al DPR 151/2011 riporta n. 80 attività con relative «Sottoclassi» e «Categorie» che risultano soggette ai P A «CONTROLLI dei Vigili del Fuoco». Z I L’attività individuata al p.to 68 è quella L delle «STRUTTURE SANITARIE» L A suddivisa in 5 sottoclassi e 3 Categorie N I C O T . S S A . C TE O I D U T Che può includere al suo S interno altre «attività» rientranti anch’esse nell’allegato I al DRP 151/2011 … © Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 4 «Attività» elencate nell’Allegato I al DPR 151/2011 I L L A … per esempio: © Ing. Enrico Cinalli U T O I D TE . C S A O T . S A P P ZA N I C S PREMESSA e INQUADRAMENTO 5 I L L A Schema della procedura secondo il O D.P.R. 151/2011 per le «attività» T . soggette al controllo dei Vigili del fuocoS © Ing. Enrico Cinalli U T O I D TE . C A P P ZA N I C S A S PREMESSA e INQUADRAMENTO 6 Nell’elenco contenuto nell’allegato I del DPR 151/2011 delle attività soggette ai A controlli di prevenzione incendi previsto dal nuovo regolamento, le strutture P sanitarie sono state quindi articolate in tre Categorie,AaPseconda della tipologia di controllo per la prevenzione: -I Z CATEGORIA A IN autocertificazione secondo le procedure di SCIA C CATEGORIA B CATEGORIA C © Ing. Enrico Cinalli L L A O Te controllo a campione esame del progetto . S S A . esame del progetto e sopralluogo per il rilascio del C.P.I. C TE O I D U T S PREMESSA e INQUADRAMENTO 7 A quale CATEGORIA appartengono le strutture sanitarie secondo il DPR 151/2011? A P P Alla “Categoria A” appartengono le strutture sanitarie conAdotazione da 26 a 50 posti -I Z e/o residenziale a ciclo letto, che erogano prestazioni di ricovero ospedaliero L (68.1.A); nella stessa categoria continuativo e/o diurno e le case di riposo per anziani L A sono inserite anche le strutture riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratori N I di superficie superiore a 500 mq fino a 1000 mq C (68.2.A). O T che hanno una capacità da 51 a 100 posti . Alla “Categoria B” appartengono le strutture S S letto che erogano prestazioni di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo A . continuativo e/o diurno e le case di riposo per anziani (68.3.B) e le strutture riabilitative, C di diagnostica strumentale e di laboratori che superano 1000 mq (68.4.B). TE O le strutture che superano i 100 posti letto che I Alla “Categoria C” appartengono D U erogano prestazioni di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o T diurno e le case di riposoS per anziani (68.5.C). © Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 8 E le altre strutture sanitarie ? A P P A ricovero ospedaliero e/o Z 1. Le strutture sanitarie che erogano prestazioni -di I L residenziale a ciclo continuativo e/o diurno e leL case di riposo per anziani con A dotazione fino a 25 posti letto ? N I C 2. Le strutture riabilitative, di diagnostica O strumentale e di laboratori di superficie T . inferiore a 500 mq ? S S A . C TE IO solo soggette al D.L.vo 81/08 e non al DPR 151/201 Se sono presenti LavoratoriDsono U T S © Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 9 Dal «QUANDO» Il DPR 151/2011 identifica quindi alcune «strutture sanitarie» classificandole in 5 classi e 3 Categorie IMPONENDONE LA PREVENZIONE DEGLI INCENDI. S In presenza di Lavoratori il D.L.vo A . 81/08 impone la PREVENZIONE C E DEGLI INCENDI. © Ing. Enrico Cinalli S U T O I D T al O T . S «COME» A P C P A19.03.2015 costituisce la Il DM Z I «Regola Tecnica Verticale» per L L assolvere alla PREVENZIONE A INDEGLI INCENDI di alcune tipologie di «strutture sanitarie». Il DM 10.03.1998 costituisce la «Regola Tecnica Orizzontale» per la PREVENZIONE DEGLI INCENDI delle altre tipologie di «Strutture sanitarie» (cioè di quelle non ricadenti nel DM 19.03.2015). PREMESSA e INQUADRAMENTO 10 Quali sono le strutture sanitarie pubbliche e private soggette al D.M. 19.03.2015 ? A P P Quelle classificate sulla base di quanto riportato all'art. 4 del decreto del A Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 (supplemento ordinario alla Gazzetta Z I tipologia delle prestazioni Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 1997) in relazione alla L L erogate: A N I a) strutture che erogano prestazioni inC regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno; O T . S S b) strutture che erogano prestazioni in regime residenziale a A . ciclo continuativo e/o diurno; C TE c) strutture che erogano O prestazioni di assistenza specialistica in I D regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di U diagnostica strumentale e di laboratorio. T S © Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 11 Quali altre strutture sanitarie pubbliche e private sono A soggette al D.M. 19.03.2015 P ?P A Z I L L 1. Le case di riposo ? 1. SI/NO A N I 2. Le attività odontoiatriche monospecialistiche 2. SI C? O T 3. Le strutture che erogano prestazioni di . assistenza sanitaria non specialisticaSin regime 3. NO S ambulatoriale (ambulatori di medicina di base e/o A ambulatori pediatrici di base, ecc.) ? . C 4. Le strutture dedicate all'assistenza TE dei disabili ? 4. NO O I D U T S © Ing. Enrico Cinalli 12 1. SI/NO 2. SI 3. NO 4. NO Ing. Enrico Cinalli Le case di riposo per anziani: le strutture a carattere residenziale che forniscono ad ospiti autosufficienti prestazioni di tipo alberghiero, essendo prive di qualsiasi servizio di assistenza sanitaria ed infermieristica, non ricadono nel campo di applicazione del DM 18/9/2002 che, come è noto, fa esplicito riferimento alle strutture sanitarie individuate dal D.P.R. 14 gennaio 1997. Ciò premesso, si ribadisce che, le attività in oggetto, qualora superino i 25 posti letto, sono ricomprese nel punto 68 dell’elenco allegato al DPR 151/2011 come già chiarito con le lettere circolari nn° P1829/4101 sott. 106/53 del 3 agosto 1994 e P1126/4101 sott. 106/53 del 9 settembre 2002. Pertanto, per quanto attiene la normativa tecnica da applicare, si ritiene che le disposizioni allegate al citato D.M. 18/9/2002 come modificato dal DM 19/03/2015, pur non cogenti, possano rappresentare un significativo riferimento da ponderare anche in funzione delle reali condizioni psicomotorie degli ospiti (Chiarimento Nota Prot. n° P477/4101 sott. 106/53 del 14 maggio 2003). I L L A A P P ZA N I C Le attività odontoiatriche monospecialistiche rientrano nel capo di applicazione del DM 18/9/2002 come modificato dal DM 19/03/2015 come strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale previste nel punto c) dell'art. 1. Pertanto le stesse dovranno essere realizzate e gestite nel rispetto delle disposizioni tecniche previste dal titolo IV del decreto (Chiarimento Nota Prot. n° P1330/4122 sott 46/BIS del 30/1/2008). O T sanitaria non specialistica in regime ambulatoriale (ambulatori di . Le strutture che erogano prestazioni di assistenza S medicina di base e/o ambulatori pediatrici di base, ecc.) pur se spesso hanno affluenza di pubblico considerevole e non S sempre programmabile su appuntamento (come invece normalmente avviene per le strutture specialistiche di cui all'art. A 1, comma 1, lettera C del decreto), non rientrano nel campo di applicazione del D.M. 18 settembre 2002 come . modificato dal DM 19/03/2015.C Le misure di sicurezza antincendio previste al Titolo IV dell'allegato al decreto, pur non cogenti, possono essere applicate per analogia (Tratto dalla Nota Prot. n° P65/4122 sott. 46 del 13 marzo 2003) . E T Una struttura esistente dedicata all'assistenza dei disabili, deve essere rispettare la conformità del sistema di vie di uscita Oal Titolo III per le strutture esistenti. Devono inoltre essere osservati i punti 15.5 (scale) e 15.8 alle disposizioni previste I (ammissibilità di una sola scala) ivi compreso il requisito che le scale, sia protette che a prova di fumo devono immettere in D luoghi sicuri all'esterno dell'edificio, direttamente o tramite percorsi orizzontali protetti. (Chiarimento Nota Prot. n° U T P478/4122 del 19 aprile 2007). S © 13 RIASSUMENDO … in presenza di Lavoratori A P P Normativa di riferimento ai fini A Z - della PREVENZIONE INCENDI I L STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 L Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o D.M. 10 marzo 1998 A diurno fino a 25 posti letto. N I STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 C Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o D.M. 19 marzo 2015 O diurno da 26 a 50 posti letto e da 51 a 100 posti letto T . STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 S Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o D.M. 19 marzo 2015 S diurno superiori a 100 posti letto. A . STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2012 D.M. 10 marzo 1998 C Che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale di Superficie S ≤ 500 mq. E STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2012 T Che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale di Superficie D.M. 19 marzo 2015 O 500 mq < S ≤ 1000 mq. I D STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2012 D.M. 19 marzo 2015 Che erogano prestazioni di assistenza specialisticaU in regime ambulatoriale di Superficie S >1000 mq. T S Altro D.M. 10 marzo 1998 © Tipologia di «STRUTTURA SANITARIA» Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO ATT. DPR 151/11 *** 68.1/A 68.3/B 68.5/C *** 68.2/A 68.4/B *** 14 TUTTO CHIARO ? A P P 1 . Ma che fine a fatto il D.M. 3 agosto 2015 citato a pag. 2 ? A 2 . Non poteva essere utilizzato in alternativaI-Z al D.M. 10 marzo 1998 ? L L 3. Se si potesse utilizzare non dovrebbe essere inserito nella tabella A riassuntiva precedente unitamenteIN al D.M. 10 marzo 1998 ? C RISPOSTA O Il D.M. 3 agosto 2015 può essere utilizzato.Tquale alternativa al D.M. 10 marzo 1998 S solo per alcune attività tra quelle rientranti nell’allegato I al D.P.R. 151/2011 e le S A «Strutture Sanitarie» non rientrano tra queste. . C Allora perché è stato citato ? E T O RISPOSTA I Perché, come vedremo, è un utile strumento per la «Valutazione dei rischi residui» D U durante le fasi di adeguamento della «struttura sanitaria» e d’ausilio per la stesura del T S Sicurezza Antincendio» (S.G.S.A.) !!! «Sistema di Gestione della © Ing. Enrico Cinalli PREMESSA e INQUADRAMENTO 15 L’ATTUALE REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LE STRUTTURE SANITARIE A Il D.M. 19/03/2015 ha: I L L A P P ZA 1. Sostituito il Titolo III del D.M. 18/09/2002, dedicato alle Strutture esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno (l’Allegato I al D.M. 19/03/2015 diviene il nuovo Titolo III del D.M. 18/09/2002); 2. 1. N I Sostituito il Titolo IV del D.M. 18/09/2002 (l’Allegato II al D.M. 19/03/2015 che diviene il nuovo Titolo IV del C D.M. 18/09/2002), ora differenziato e suddiviso nei seguenti quattro Capi: O T non soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco ai sensi Capo I - Strutture, sia esistenti che di nuova costruzione, . S dell’Allegato I al decreto del Presidente della Repubblica 1 agosto 2011, n. 151; S Capo II - Strutture, sia esistenti che di nuova A costruzione, che erogano prestazioni di assistenza specialistica in . regime ambulatoriale, aventi superficie maggiore di 500 mq e fino a 1.000 mq; C Capo III - Strutture esistenti che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale aventi E superficie maggiore 1.000 mq; T Capo IV - Strutture di nuova costruzione che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime O I ambulatoriale aventi superficie maggiore 1.000 mq. D U Introdotto il nuovo Titolo V (l’Allegato III al D.M. 19/03/2015 che diviene il nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002), T dedicato al Sistema di gestioneS della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio. © Ing. Enrico Cinalli IL D.M. 19/09/2002 come modificato dal D.M. 19/03/2015 16 LO SCHEMA DEL D.M. 18.09.2002 COME MODIFICATO DAL D.M. 19.03.2015 È ORA IL SEGUENTE A I L L A P P ZA Rif. D.M. 18/09/2002 TITOLO I Rif. D.M. 18/09/2002 TITOLO II Strutture sanitarie di nuova costruzione che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. Definizioni e classificazione delle strutture sanitarie. CAPO I Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO IV . C S A O T . S N I C Strutture sanitarie esistenti o di nuova costruzione non rientranti nell’Allegato I al D.P.R. 151/2011. CAPO II Strutture, sia esistenti che di nuova costruzione, che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, TE di 500 mq < S ≤ 1.000 mq. CAPO III Strutture esistenti che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale aventi S > 1.000 mq. O I D CAPO IV Strutture di nuova costruzione che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale aventi S > 1.000 mq. Rif. D.M. 19/03/2015 Ing. Enrico Cinalli TITOLO V U T S Sistema di Gestione della Sicurezza (GS) per l’antincendio di tutte le strutture sanitarie rientranti nell’Allegato I al D.P.R. 151/2011. © Il D.M. 19/09/2002 come modificato dal D.M. 19/03/2015 17 INVARIANZA DEGLI OBIETTIVI A P P ZA I Ai fini della prevenzione incendi, allo scopo di raggiungere L i primari obiettivi di sicurezza relativi L alla salvaguardia delle persone e alla tutela dei beni A contro i rischi di incendio, le strutture sanitarie, di cui al precedente articolo, sono realizzate IeNgestite in modo da: C a) minimizzare le cause di incendio; O T al fine di assicurare il soccorso agli occupanti; b) garantire la stabilità delle strutture portanti . S c) limitare la produzione e la propagazione di un incendio all'interno dei locali; S A . d) limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui; C E occupanti lascino il locale indenni o che gli stessi siano e) assicurare la possibilità che Tgli soccorsi in altro modo; O I f) garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. D U T S © Art. 2. Obiettivi Ing. Enrico Cinalli Il D.M. 19/09/2002 come modificato dal D.M. 19/03/2015 18 Rif. D.M. 19/03/2015 Tipo A Tipo B Tipo C Tipo D1 Tipo D2 Tipo E Tipo F TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P Classificazione ai fini antincendio dellePAree A Aree od impianti a rischio specifico, classificati come attività soggette ai controlli Z del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi - ecc.); dell’allegato I al D.P.R. 151/2011 (impianti di produzione calore, gruppi elettrogeni, autorimesse, I L L Aree a rischio specifico accessibili al solo personale dipendente (laboratori di analisi e ricerca, depositi, lavanderie, ecc.) ubicate nel volume degli edifici destinati, anche in parte, ad aree di tipo C, D1, D2 ed F; A N I Aree destinate a prestazioni medico-sanitarie di tipo ambulatoriale (ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica, consultori, C ecc.) in cui non è previsto il ricovero; O Aree destinate a ricovero in regime ospedaliero e/o residenziale; T . S Aree adibite ad unità speciali (terapia intensiva, neonatologia, reparto di rianimazione, sale operatorie, terapie particolari, ecc.); S A Aree destinate ad altri servizi pertinenti (uffici amministrativi, scuole e convitti professionali, spazi per riunioni e convegni, mensa . aziendale, spazi per visitatori inclusi bar e limitati spazi commerciali). Gli uffici, sino ad un massimo complessivo di 25 persone, non C costituiscono aree di Tipo E se presenti nelle aree di altro tipo. Le aule didattiche/riunione, fino a 25 persone, non costituiscono aree di Tipo E E se presenti nelle aree di Tipo B, C, D1 e T D2. Le mense aziendali, fino a 25 persone e con eventuale annessa cucina alimentata solo elettricamente, non costituiscono aree di Tipo E se presenti nelle aree di Tipo C, D1 e D2. O I Aree destinate a contenere apparecchiature ad elevata tecnologia oppure sorgenti di radiazioni ionizzanti (sorgenti radioattive, D apparecchiature o dispositivi contenenti sorgenti radioattive, apparecchiature ad alta energia di tipo ionizzante e simili) che siano soggette U ai provvedimenti autorizzativi di nulla osta per impiego di categoria A e B, ai sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, come T integrato dal decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241 e successive modifiche e integrazioni. Sono ricompresi i limitati posti di degenza S annessi a dette aree. © Ing. Enrico Cinalli TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 19 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P P A Art. 13.3 - Rinvio a norme e criteri di prevenzione incendi Z I L 1. Per le aree di tipo A ed E, salvo quanto diversamente previsto nella presente L A regola tecnica, si applicano le specifiche disposizioni di prevenzione incendi o, in N I mancanza di esse, i criteri tecnici generali C di prevenzione incendi di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139. O T . 2. Per le aree di Tipo F, salvo quanto diversamente previsto nel presente S S Allegato, si applicano le misure di prevenzione e protezione antincendio A . derivanti dalla applicazione dell’allegato I, lettera A, del decreto del Ministro C E ed indicate nei provvedimenti autorizzativi di dell’interno del 7 agosto T2012 nulla osta per impiego di Ocategoria A e B di sorgenti di radiazioni ionizzanti, ai I D sensi del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, come integrato dal decreto U T legislativo 26 maggio 2000, n. 241 e successive modificazioni. S © Ing. Enrico Cinalli TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 20 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno I L L A STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2012 Che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale Che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale 500 mq < S ≤ 1000 mq S > 1000 mq > 25 posti letto N I C A P P ZA STRUTTURE DI NUOVA COSTRUZIONE Che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale S > 1000 mq STRUTTURE SANITARIE NON SOGGETTE AL CONTROLLO VV.F. (Attività non rientranti nell'allegato I al D.P.R. 151/2011) Nota: Le strutture esistenti, ai sensi dell’art. 4 del D.M. 19/03/2015 per le quali siano stati pianificati o siano in corso lavori di adeguamento ai requisiti di cui al D.M. 18/09/2002 sulla base di un progetto approvato dal competente comando dei Vigili del Fuoco, anche in data antecedente all’entrata in vigore del medesimo D.M. 18/09/2002 (26/12/2002) possono optare per l’applicazione delle nuove prescrizioni tecniche come introdotte dal D.M. 19/03/2015. . C S A O T . S Se non optano per nessuna delle due opzioni sotto riportate devono adempiere a quanto richiesto dalla scadenza del 24/04/2016 della OPZIONE A e presentare S.C.I.A. di completo adeguamento entro il 24.04.2025. OPZIONE A O I D TE ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI OPZIONETU B © S ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA PER LOTTI CON APPLICAZIONE DI TUTTI I REQUISITI A CIASCUN LOTTO Ing. Enrico Cinalli TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 21 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto 1a SCADENZA 24/04/2016 ADEMPIMENTO Richiesta al competente comando provinciale dei Vigili del Fuoco della (art. 2, comma 1, lettera valutazione del progetto ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 151/2011, relativo al a), del D.M. 19/03/2015) completo adeguamento dell’attività. Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai 24/04/2016 (art. 2, comma 1, lett. b), sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il rispetto dei seguenti del D.M. 19/03/2015) requisiti: punto 17.1, comma 2, esclusa lettera e); punto 17.2.4; punto 17.3.1, comma 2; punto 17.4.1, comma 1; punto 17.5, commi 1 e 7; punto 18.2; punto 19.1; punto 19.2; punto 20; punto 21; punto 22. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA S U T O I D TE . C S A O T . S N I C NOTE Attività classificate nelle categorie B e C ai sensi del D.P.R. 151/2011. La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015 (si veda anche Lett. Circ. 12580 del 28-10-2015) . TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 22 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI INFIAMMABILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTRIBUZIONE GAS COMBUSTIBILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI ELETTRICI E ILL. SICUREZZA PROTEZIONE ATTIVA: U T ESTINTORI GESTIONE DELLA SICUREZZA: PROCEDURE – FORMAZ. – INFORMAZ. SEGNALETICA ED ISTRUZIONI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 23 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI INFIAMMABILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTRIBUZIONE GAS COMBUSTIBILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI ELETTRICI E ILL. SICUREZZA PROTEZIONE ATTIVA: U T ESTINTORI GESTIONE DELLA SICUREZZA: PROCEDURE – FORMAZ. – INFORMAZ. SEGNALETICA ED ISTRUZIONI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 24 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI INFIAMMABILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTRIBUZIONE GAS COMBUSTIBILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI ELETTRICI E ILL. SICUREZZA PROTEZIONE ATTIVA: U T ESTINTORI GESTIONE DELLA SICUREZZA: PROCEDURE – FORMAZ. – INFORMAZ. SEGNALETICA ED ISTRUZIONI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 25 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI INFIAMMABILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTRIBUZIONE GAS COMBUSTIBILI AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI CLIMATIZZAZIONE AREE A RISCHIO SPECIFICO: IMPIANTI ELETTRICI E ILL. SICUREZZA PROTEZIONE ATTIVA: U T ESTINTORI GESTIONE DELLA SICUREZZA: PROCEDURE – FORMAZ. – INFORMAZ. SEGNALETICA ED ISTRUZIONI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 26 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 2° I- SCADENZA 24.04.2019 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto 2a SCADENZA 24/04/2019 ADEMPIMENTO Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il rispetto dei seguenti (art. 2, comma 1, lett c), requisiti: del D.M. 19/03/2015) - punto 13.3; - punto 14; - punto 15.2, comma 1, lettere f), g), h); - punto 15.4; - punto 17.1, comma 1, comma 2, lettera e); - punto 17.2.1; - punto 17.2.2; - punto 17.2.3; - punto 17.2.5; - punto 17.3.1, comma 1; - punto 17.3.2; - punto 18.5. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA U T O I D TE . C S A N I C NOTE La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015. O T . S S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 27 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 2° I- SCADENZA 24.04.2019 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 28 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 2° I- SCADENZA 24.04.2019 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 29 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 P ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI A -I Z L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 30 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P P OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONEZDEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI I L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 31 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 P A REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI Z I L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 32 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 P ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEIP REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI A -I Z L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 33 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P P A OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 Z I DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 34 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 P ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEIP REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI A -I Z L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 35 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P OPZIONE A 2° SCADENZA 24.04.2019 P A REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI Z I L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 36 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 2° I- SCADENZA 24.04.2019 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto RINVIO A NORME E CRITERI GENARALI (SI VEDA SLIDE N. 20) UBICAZIONE: SEPARAZIONI E COMUNICAZIONI REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI: TENDAGGI – MOBILI IMBOTTITI - SEDIE LIMITAZIONE D’USO DEI LOCALI: INTERRATI – AREE F – «RADIOATTIVI» AREE A RISCHIO SPECIFICO: GAS MEDICALI AREE A RISCHIO SPECIFICO: DEPOSITI DI COMBUSTIBILI E LABORAT. AREE A RISCHIO SPECIFICO: DISTR. GAS COMBUSTIBILI E MEDICALI PROTEZIONE ATTIVA: IMPIANTI RILEVAZIONE INCENDI Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 37 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto 3a SCADENZA 24/04/2022 ADEMPIMENTO Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai (art. 2, comma 1, lett. d), sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il rispetto dei seguenti del D.M. 19/03/2015) requisiti: - punto 15.5.1, commi 1, 3, 7; - punto 15.5.2; - punto 15.6; - punto 17.4, escluso il comma 1 del punto 17.4.1; - punto 17.5 esclusi i commi 1 e 7; - punto 18.1; - punto 18.3; - punto 18.4; - punto 19.3. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA U T O I D TE . C S A N I C NOTE La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015. O T . S S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 38 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 39 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 40 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 41 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P P OPZIONE A 3° SCADENZA 24.04.2022 A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE -I ZDEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 42 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 43 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 44 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 45 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P P OPZIONE A 3° SCADENZA 24.04.2022 A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE -I ZDEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 46 Rif. D.M. 19/03/2015 STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. A P OPZIONE A 3° SCADENZA 24.04.2022 P ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI A -I Z L L A N I C O T . S S A . C TE O I D U T S © TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 47 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto SCALE CARATTERISTICHE SCALE: AMMISSIBILITÀ DI UNA SOLA SCALA IMPIANTI DI SOLLEVAMENTOI: PROTEZIONE VANI CORSA IMPIANTI DI «CLIMATIZZAZIONE»: «COMPLETAMENTO» IMPIANTI ELETTRICI «COMPLETAMENTO» PROTEZIONE ATTIVA: «COMPLETAMENTO» GESTIONE DELLA SICUREZZA: CENTRO GESTIONE EMERGENZE («COMPLETAMENTO») Ing. Enrico Cinalli A P P ZA © U T O I D TE . C S A O T . S N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 48 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 4° I- SCADENZA 24.04.2025 OPZIONE A L L A ADEGUAMENTO INTERA STRUTTURA CON APPLICAZIONE DEI REQUISITI CON SCADENZE TEMPORALI > 25 posti letto 4a SCADENZA 24/04/2022 ADEMPIMENTO Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai (art. 2, comma 1, lett. e), sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il rispetto dei seguenti del D.M. 19/03/2015) requisiti: INTERO COMPLETAMENTO DEL TITOLO III © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA U T O I D TE . C S A N I C NOTE In possesso di un sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015. O T . S S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 49 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 1° I- SCADENZA 24.04.2016 OPZIONE B L L A ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA PER LOTTI CON APPLICAZIONE DI TUTTI I REQUISITI A CIASCUN LOTTO > 25 posti letto 1a SCADENZA A P P ZA ADEMPIMENTO N I C NOTE Richiesta al competente comando provinciale dei Vigili del Fuoco della valutazione del progetto ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 151/2011. La richiesta deve riportare la descrizione di tutti i singoli lotti di realizzazione dell’adeguamento, esplicitando, per ciascuno di essi, la relativa indipendenza rispetto (art. 2, comma 1, lettera al resto della struttura da adeguare, l’autonomia di funzionamento in termini di vie di esodo, presidi ed impianti antincendio e idonee compartimentazioni e a), del D.M. 19/03/2015) descrivendo, per ogni lotto di realizzazione, la relativa ubicazione nonché la gestione della sicurezza e delle emergenze e quanto altro afferente alla sicurezza antincendio..Attività classificate nelle categorie B e C ai sensi del D.P.R. 151/2011. Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di 24/04/2016 gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto (art. 2, comma 1, lett. b), (SCIA) ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il rispetto dei seguenti requisiti: stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, del D.M. 19/03/2015) relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015 (si veda anche Lett. Circ. 12580 del 28-10-2015) . 24/04/2016 STESSI E ADEMPIMENTIT O I PREVISTI PER D L’OPZIONE U A © Ing. Enrico Cinalli . C S A O T . S T S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 50 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 2° I- SCADENZA 24.04.2019 OPZIONE B L L A ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA PER LOTTI CON APPLICAZIONE DI TUTTI I REQUISITI A CIASCUN LOTTO > 25 posti letto 2a SCADENZA 24/04/2019 (art. 2, comma 2, lett. c), del D.M. 19/03/2015) ADEMPIMENTO O T . S Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il completo adeguamento a tutte le prescrizioni tecniche individuate dal nuovo Titolo III del D.M. 18/09/2002 come sostituito dal D.M. 19/03/2015, con riferimento a lotti aventi superficie pari almeno al 30% della superficie totale in pianta della struttura. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA U T O I D TE . C S A N I C NOTE La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015 (si veda anche Lett. Circ. 12580 del 28-10-2015) . S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 51 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 3° I- SCADENZA 24.04.2022 OPZIONE B L L A ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA PER LOTTI CON APPLICAZIONE DI TUTTI I REQUISITI A CIASCUN LOTTO > 25 posti letto 3a SCADENZA 24/04/2022 (art. 2, comma 2, lett. d), del D.M. 19/03/2015) ADEMPIMENTO O T . S Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il completo adeguamento a tutte le prescrizioni tecniche individuate dal nuovo Titolo III del D.M. 18/09/2002 come sostituito dal D.M. 19/03/2015, con riferimento a lotti aventi superficie pari almeno al 70% della superficie totale in pianta della struttura. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA U T O I D TE . C S A N I C NOTE La SCIA deve altresì attestare la predisposizione e l’adozione di un apposito sistema di gestione della sicurezza finalizzato all’adeguamento antincendio, conforme a quanto stabilito dal nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015, relativamente alle misure di prevenzione necessarie per ciascuna specifica fase. Per la predisposizione del sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - in fase iniziale - entro il 24/04/2016 - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - fase per fase, un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015 (si veda anche Lett. Circ. 12580 del 28-10-2015) . S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 52 Rif. D.M. 19/03/2015 TITOLO III Strutture sanitarie esistenti che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno. STRUTTURE ESISTENTI AL 26.12.2002 Che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno 4° I- SCADENZA 24.04.2025 OPZIONE B L L A ADEGUAMENTO DELLA STRUTTURA PER LOTTI CON APPLICAZIONE DI TUTTI I REQUISITI A CIASCUN LOTTO > 25 posti letto 4a SCADENZA 24/04/2025 (art. 2, comma 2, lett. e), del D.M. 19/03/2015) ADEMPIMENTO O T . S Presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011, attestante il completo adeguamento a tutte le prescrizioni tecniche individuate dal nuovo Titolo III del D.M. 18/09/2002 come sostituito dal D.M. 19/03/2015, con riferimento a lotti aventi superficie pari al 100% della superficie totale in pianta della struttura. © Ing. Enrico Cinalli A P P ZA S U T O I D TE . C S A N I C NOTE In possesso di un sistema di gestione della sicurezza e per la relativa attuazione, devono essere individuati dal titolare dell’attività: - un responsabile tecnico della sicurezza antincendio, che potrà coincidere con altre figure tecniche presenti all’interno dell’attività, in possesso di attestato di partecipazione, con esito positivo, ai corsi base di specializzazione ai sensi del D.M. 05/08/2011; - un numero congruo di addetti antincendio, valutato con il metodo riportato al nuovo Titolo V del D.M. 18/09/2002 come introdotto dal D.M. 19/03/2015. TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 53 RIASSUMENDO … I L L A © Ing. Enrico Cinalli U T O I D TE . C S A O T . S A P P ZA N I C S TITOLO III – Rif. D.M. 19 marzo 2015 STRUTTURE ESISTENTI al 26.12.2002 che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno > 25 POSTI LETTO 54 I L L A © Ing. Enrico Cinalli U T O I D TE . C S A O T . S A P P ZA N I C S 55