QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1889
L’UNIONE SARDA
Mercoledì 29 Gennaio 2014
Cagliari - anno CXXVI - n° 28
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ALL’INTERNO
Economia
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Cultura
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I lettori
Cronache
Meteo
Giochi
In Tv
Cabudanne
de sos poetas
a Seneghe:
qui la poesia
ha una casa
pag. 16
pag. 20
pag. 24
pag. 26
pag. 32
pag. 33
pag. 62
pag. 62
pag. 63
A PAGINA
IL TERMOMETRO
POLITICA
Sarda Gas
Legge elettorale,
Renzi e Berlusconi
17,8% trattano ancora
Alfano insiste
82,2% per il Letta-Bis
Pensi che l’ex ministro Scajola sia stato
messo alla gogna ingiustamente?
Sì
No
RILEVAZIONE SU WWW.UNIONESARDA.IT DEL 28 GENNAIO
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A PAGINA
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Dall’Ogliastra a Capoterra: 60 anni di disastri, incuria e malgoverno
Gli effetti della deflazione
LA
CRISI GENERA
DISUGUAGLIANZA
WWPAOLO SAVONAWW
A
Davos, in Svizzera, ogni anno si incontrano i proprietari del grande capitale e le principali autorità di Governo. Quest’anno i partecipanti hanno
discusso della possibilità che il mondo
sia in deflazione e che le crescenti diseguaglianze nella distribuzione dei redditi possano portare a disordini sociali. Per
deflazione si intende l’opposto dell’inflazione, ossia la caduta dei prezzi e non il
loro aumento; per disuguaglianza distributiva il divario che esiste tra ricchi e
poveri. Quando i prezzi calano i produttori e le banche giustamente si preoccupano perché ciò comporta una caduta
dell’attività economica e, di conseguenza, dei profitti, accrescendo la disoccupazione e il disagio sociale. Tutto ciò crea
tensioni che si possono ritorcere contro
il grande capitale, riproducendo in modo
diverso reazioni politiche, sul piano democratico o violento come lo fu la Rivoluzione comunista. Tra deflazione e disuguaglianze esiste quindi una stretta relazione.
Per quanto se ne sa, a Davos si è preso
atto che la spinta alla crescita proveniente dai paesi emergenti si attenuerà e
quella dei paesi di vecchia industrializzazione - principalmente Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Germania - si rafforzerà. La gran parte d’Europa resterà invece in affanno. Per comprendere meglio
di che cosa si è parlato si deve partire dai
contenuti della deflazione, sovente identificata o confusa con la decelerazione o
la caduta dell’attività produttiva che ne
sono l’ovvia conseguenza. I Governi e le
autorità sovranazionali si affannano a dire che non siamo in deflazione, mentre
una larga fascia di economisti e imprenditori, sorretti anche dalle analisi del
Fondo Monetario Internazionale, dicono
il contrario. Se analizziamo le statistiche
dell’ultimo Economist, il prestigioso settimanale inglese, nell’ultimo anno la caduta media dei prezzi è stata del 12,7%
così composta: 15,4% in meno per i prodotti alimentari, 9% per i prodotti industriali, 26,7% per l’oro e 1,1% per il petrolio. Per tutte queste voci, con esclusione dell’oro il cui prezzo ha registrato
recentemente una piccola crescita, (...)
SEGUE A PAGINA
CULTURA
13
BITTI
Alluvione, lo scandalo
dei risarcimenti insabbiati
BRIGATA SASSARI
Mauro: «Fortza Paris motto nazionale»
Il ministro della Difesa Mauro ha partecipato a Olbia, con Cappellacci,
alla festa della Brigata Sassari in partenza per l’Afghanistan: «Fortza
paris motto nazionale». Il sindaco Giovannelli chiede una deroga al patto di stabilità: «Altrimenti il Consiglio comunale si riunirà a Roma».
In Ogliastra è ancora aperta la ferita dell’alluvione
del 1951. A Gairo e Osini,
due centri cancellati e ricostruiti in un posto sbagliato, le vittime non sono
proprietarie delle case che
furono assegnate dopo il
disastro. Lo Stato avrebbe
dovuto cederle alla Regione che a sua volta dovrebbe consegnarle ai Comuni
e questi assegnarle ai cittadini. In 60 anni l’operazione non è stata portata a
termine e la partita dei risarcimenti non si è mai
chiusa. Stesso film e stessa
incuria nei centri colpiti
dai disastri negli anni successivi. Piangono ancora
Capoterra, Assemini, Uta,
la Baronia, Villagrande,
Terralba. Ieri Cappellacci
e Pili hanno attaccato il
Governo sui fondi per l’alluvione del 18 novembre
scorso: «La Sardegna è dimenticata». E i risarcimenti insabbiati.
DITEL A PAGINA 5
ALLE PAGINE
2, 3
IL TRATTORE
SI RIBALTA: MUORE
ALLEVATORE
GUNGUI A PAGINA 55
IGLESIAS
ADOLESCENTI
COSTRETTI
A RUBARE IN CASA
FIORI, MURA A PAGINA 11
CELLINO
IL QATAR
INSISTE:
VUOLE IL CAGLIARI
PILIA A PAGINA 21
SALUTE
TUTTE
LE MALATTIE
DELLA TIROIDE
L. MASCIA A PAGINA 29
AVVENTURA
UN CAGLIARITANO
SFIDA IL DESERTO
DELL’OMAN
MELIS A PAGINA 31
Il centrodestra attende il Cav, Murgia apre alle unioni gay
Pili all’attacco sul caro-trasporti
Pigliaru: mai assessori incompetenti
La campagna elettorale per le elezioni regionali del 16 febbraio entra nel vivo. Francesco Pigliaru,
candidato del centrosinistra, parla
della Giunta che ha in mente: «Voglio competenza anziché appartenenza», ha detto ieri il Professore
a Cagliari, prima di tornare con
forza sui temi dell’istruzione, della competenza e della trasparenza. All’attacco invece Mauro Pili,
leader di Unidos, che dal porto di
Olbia ha bacchettato destra e si-
nistra sul caro-trasporti: «Sono
corresponsabili e complici». Michela Murgia, intervistata da Radiodue, ha aperto alle unioni gay e
ha attaccato la legge elettorale.
Questo mentre Mario Floris (Uds),
assessore agli Affari generali
uscente, si ricandida per l’ottava
volta e constata: «È una campagna
elettorale strillata, e a me chi urla
non piace».
ALLE PAGINE
6, 7, 9
CAGLIARI
FARRIS (FI)
CONTRO ZEDDA:
«DELUDENTE»
PICCIAU A PAGINA 36
QUARTU
NESSUN FURTO
AL COMUNE:
DIPENDENTI ASSOLTI
NEDRINI A PAGINA 39
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SASSARI, UNA CITTÀ SENZA RED CARPET
di Giammario Giglio
Tra le tante fabbriche chiuse in Sardegna
ce n’è una di stampo
tutto sassarese. È la
fabbrica dei sogni, come la chiamano gli appassionati, insomma il
cinema. Non ha proprio
smantellato, ma va avanti non si sa come e
perché, come quei cagnetti del circo che
fanno il numero camminando su due zampe. Sassari ha 130 mila abitanti e tutti si ritengono registi mancati per un soffio. Un
po’ come accade per il calcio: tutti allenatori. Ma se da fuori arriva un amico, come si
fa a spiegargli senza arrossire che in città
esiste un’unica sala di proiezione? Prima
erano quattro, poi col tempo sono diminuite fino a scomparire. Chi scrive, per esempio, ha cominciato a raccontare trent’anni
fa del destino del leggendario cinema a luci rosse Astra. Dopo la sua chiusura politici e intellettuali si chiesero che farne, con
l’unico risultato che ancora oggi è chiuso.
Come gli altri. Per carità, erano ridotti a
mal partito perché gestiti in monopolio da
un uomo delle stelle a cui nessuna istituzione, Comune o Provincia, ha mai osato turbare la quiete. Nota a margine, siamo sotto
elezioni e si mormora che qualche candidato promette una multisala. Forse non sa che
a Sassari piace sognare, ma non vivere nel
mondo dei sogni.
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2
L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014
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REGIONE | IL CASO
La storia delle difficoltà di una popolazione, tra calamità naturali e cattivo governo
Tonino Loddo*
arà che ai gairesi
non piace la stanzialità (le cronache rammentano l’abbandono dall’antico
borgo a mare al principio del XIV secolo), sarà la sorte o chissà cos’altro ancora, fatto sta che questo
paese di calcinari e vetturali del vino (oltre che di pastori ed agricoltori) sembra
ignorare cosa sia la stabilità. Oggi, accanto all’antico borgo fantasma (ancora bellissimo nella sua atmosfera sospesa, nel
silenzio ombroso dei suoi vicoli, negli
squarci lacerati da un’espoliazione selvaggia), ci sono ben altre tre Gairo: una a
monte, detta di sant’Elena; una a occidente, detta Scalo, per via della fermata
dell’antica ferrovia ottocentesca; e una a
mare, detta Cardedu, rivincita d’un passa-
S
Gairo, un paese con l’instabilità nel destino
Le migrazioni degli anni Venti
e le comunità in cerca di un futuro autonomo
to inappellato.
t’Eleni. Ma, tra guerra e ricostruzione naSu tutte queste Gairo pesa forse la ma- zionale, il governo aveva altro da pensaledizione di un etimo che le vuole tutte re, ed ancora una volta non se ne fece
derivanti dal greco gheo+reo (terra che nulla. Poi fu l’ottobre del 1951, con i suoi
scorre). A causa di quella terra, fin dagli morti e le sue devastazioni. S’alluvioni
anni Venti del Novecento si
spappolò il Mont’orrubiu.
cominciò, perciò, a pensare
Bisognava abbandonare la
«Dopo decenni
al trasferimento dell’abitavecchia Gairo. Vardabasso
to a Genneùa, accanto alla di parole in pochi sentenziò Sant’Eleni, la
stazione; ma il fascismo
preferì tornare all’ansono in regola» gente
aveva pochi soldi da spentica sicurezza della costa.
dere ed il progetto fu presto sospeso. Do- Così il paese si frantumò ancora: due
po l’alluvione del 1940 si cambiò strategia chiese, due municipi (1984), due comunie si decise di salire più a monte, e nacque tà in cerca di un autonomo futuro. Ma anqualche casa intorno alla Funtana de san- che negli anni Cinquanta e Sessanta il
La furia cieca dell’acqua
Nell’ultimo decennio
si contano danni e croci
us
Poco più di due mesi e l’incu-
bo del diluvio universale resta
ancora tutto intero nel ricordo
dei sedici morti, nella rabbia degli alluvionati che non hanno ricevuto un centesimo di risarcimento, nelle strade e nei ponti
distrutti. In poche ore di pioggia
torrenziale, il 18 novembre
scorso Olbia è sprofondata in
una trincea di fango, così mezza
Gallura; Uras e Terralba; Nuoro
e il suo circondario; la Baronia
da Galtellì a Orosei a Siniscola;
e poi Bitti, Onanì e Lula, il versante della montagna dove è
montata la furia dell’acqua che
ha messo in ginocchio Torpè e
Posada, più di cento milioni di
metri cubi che hanno letteralmente saltato la diga del Maccheronis e hanno distrutto gli
argini del fiume.
A contare soltanto le alluvioni
degli ultimi anni, il ricordo corre all’autunno del 2008, e ai nubifragi che devastarono prima
Capoterra (già colpita dall’onda
nel novembre del ’99 con Assemini e Uta; un morto) e appena
dieci giorni dopo tutta la Baronia. In sole tre ore, la mattina
del 22 ottobre, il cielo rovesciò
sul comune del Cagliaritano 440
millimetri di pioggia, quattro
milioni di metri cubi d’acqua
che provocarono morte e devastazione. Il 4 novembre, in Baronia, i nuvoloni lasciarono cade-
Arzachena, appartamento allagato
re di tutto, pure chicchi di grandine grossi come mandarini. A
Galtellì si cominciò la conta dei
danni. A Siniscola vennero giù
151 millimetri d’acqua; 123 a
Orosei. Quantità enormi se si
pensa che, nel giro di poche ore,
le dighe sul Cedrino e sul rio Posada incamerarono ciascuna 4
milioni di metri cubi d’acqua,
quanto la città di Nuoro consuma in dodici mesi. Allora i primi
cittadini dei paesi della Baronia
ribadivano l’urgenza degli interventi di messa in sicurezza del
Cedrino e del rio Posada.
Parole al vento, poveri sindaci.
Difatti l’ultima piena, quella del
novembre scorso, è montata giusto su questi corsi d’acqua. E così quella del 2004, quando l’onda cattiva investì ancora Galtellì e pure Villagrande. Il 6 dicembre un violentissimo nubifragio
si era abbattuto sul paese dell’Ogliastra, costruito in parte
(come tanti comuni) sui torrenti coperti col cemento. L’acqua
inghiottì Assunta Bidotti, 69 an-
TERRALBA. Dal
ni, e la sua nipotina Francesca
Longoni, tre anni e mezzo. Quel
che è arrivato dopo è la cronaca
che segue ogni diluvio universale: le indagini che prima o poi
sfociano in un processo, la ricostruzione che non parte per le
lentezze della burocrazia, la solitudine dei sindaci. Due mesi fa
a Tramatza, dov’erano riuniti al
cospetto del capo della Protezione civile Gabrielli e del governatore Cappellacci gli amministratori di tutti i centri colpiti il 18
novembre - il primo cittadino di
Villagrande rovinò ai troppo (e
avventatamente) ottimisti quella che sembrava una messa cantata. «Non fatevi illusioni - fu
l’avvertimento lanciato da Giuseppe Loi ai suoi colleghi -. Finita l’emergenza, tutto torna sui
binari dell’ordinarietà. Per questo vi voglio avvisare: quello che
potete fare adesso fatelo subito,
prima che vada via il cappello
della Protezione civile». Parlava
per esperienza. Dieci anni dopo,
al suo paese i 15 milioni impegnati per i lavori di messa in sicurezza dell’abitato e della frazione di Villanova non sono ancora stati spesi. Solo di recente
il Comune ha potuto approvare
i progetti esecutivi ed entro aprile, se dio vuole, ci sarà il bando.
Procedura ordinaria. Dieci anni
d’attesa cosa volete che siano?
Piera Serusi
Governo aveva ben altro a cui pensare:
c’era il boom economico da sostenere a
tutti i costi, e di quel minuscolo paese sardo ci si dimenticò di nuovo. Solo sul finire degli anni Settanta la ricostruzione
sembrò in qualche misura completata, ed
il vecchio abitato fu frettolosamente abbandonato. In qualche misura, appunto!
Opere di urbanizzazione approssimative
o del tutto inesistenti, divisione di lotti a
spanne, proprietà passate di mano senza
garanzie di legge, totale assenza di interventi nel settore economico e produttivo,
situazione idrogeologica ferma a sicut
erat ...
Al punto che oggi, dopo decenni di disegni di legge, mozioni, leggi regionali, interrogazioni e blablabla, solo pochi fortunati hanno le cose e le case in regola. Per
gli altri c’è tempo. I Governi hanno sempre qualcos’altro a cui pensare!
* Ex sindaco di Lanusei
1929
1
19
92
29
9 Tra il 7 e l’8 ottobre un forte nubifragio colpì il Sud-Sudovest della
Sardegna. A Uta morirono una donna e i suoi due figlioletti
1939
193
1
939
9 31 agosto: inondazione a Pirri.
Due vittime, un bambino di 10 anni e un operaio
1951
19
1
95
51 La pioggia cadde dal 15 sino al 19 ottobre in Ogliastra,
per poi proseguire nel Sassarese. Cinque vittime.
Danni ingenti anche nel Cagliaritano
1986
1
19
986
86 14-17 ottobre. Zone interessate il Cagliaritano e Capoterra,
e zone colpite dall’alluvione dell’anno precedente,
ma fu molto più violento.
1990
1
199
990
0 9 ottobre. Ondata di maltempo in provincia di Cagliari.
A Capoterra danni notevoli all’agricoltura
1999
19
99
99
9 11-12-13 novembre. Una violenta perturbazione provoca un’alluvione
che colpisce in particolare Capoterra, Assemini, Uta. Due vittime
2002
20
2
002
02 9 ottobre. Un nubifragio si abbatte su Cagliari ed hinterland a Pirri
l’onda di piena provoca innumerevoli danni
2004
20
2
00
04
4 6 dicembre. Piogge intense colpiscono tutta la Sardegna, a Villagrande
Strisaili (Ogliastra) muoiono una donna e la sua nipotina di 3 anni
2005
20
2
005
05 13 novembre. Nubifragio su Cagliari ed hinterland.
Pirri viene inondata, l’acqua supera il metro d’altezza
2006
20
200
06
6 25 settembre. Nubifragio su Cagliari e hinterland. Pirri viene colpita,
le acque invadono il centro abitato
2006
20
2
00
06
6 13 novembre. Nubifragio su Cagliari e hinterland
2008
200
20
08
8 22 ottobre. Nubifragio a Capoterra e hinterland cagliaritano.
Vittime a Capoterra e Sestu
2013
2
20
01
13
3 18 novembre. Alluvione a Olbia, Nuoro, Uras, Bitti, Onanì, Torpè
e alcune zone della Provincia dell'Ogliastra e del Medio Campidano.
16 morti: 6 a Olbia; 4 ad Arzachena; 1 sulla provinciale Oliena-Dorgali;
3 sulla strada Olbia-Tempio; 1 a Torpè, 1 a Uras.
Resta ufficialmente disperso Giovanni Farre a Bitti
DANNI ACCERTATI PER OLTRE 750 MILIONI DI EURO
RIPRODUZIONE RISERVATA
cemento alle scarpe: pioggia di aiuti. Il sindaco: 75 mila euro di offerte
«Solo la solidarietà per le 170 famiglie alluvionate»
Mentre lo Stato e la Regione
Terralba devastata dall’alluvione
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sono ancora assenti, continuano gli interventi di solidarietà
della gente comune, delle associazioni e di alcune aziende nei
confronti degli alluvionati di
Terralba.
«A tutt’oggi abbiamo ricevuto
complessivamente 75 mila euro
- sottolinea il sindaco Pietro
Paolo Piras - Piccola cifra se paragonata ai danni accertati di 4
milioni e 468 mila euro ma conforta e dà speranza alle 170 famiglie che hanno visto la loro
abitazione rovinata e soprattutto ai 57 sfollati che ancora non
sono potuti rientrare nelle loro
case distrutte dall’acqua e dal
fango in quel tragico 18 novembre». Il vicesindaco Stefano Siddi aggiunge: «Il senso di appar-
tenenza di piccole e grandi comunità, associazioni e gente comune ha prodotto nei confronti dei meno fortunati una solidarietà emozionante: questa
tragedia ha rafforzato la coscienza nazionale di noi sardi».
L’ultimo gesto di solidarietà è
arrivata dalla ditta “Cementi
centro sud” con sede a Santa
Giusta che ha consegnato al Comune dei buoni per il ritiro di
sacchi di cemento in favore degli alluvionati terralbesi. «Ci sono stati dati ben 200 quintali di
cemento, esattamente 800 sacchi destinati alle persone colpite dall’alluvione che hanno presentato domanda per il riconoscimento dei danni - spiega l’assessore comunale ai Lavori
pubblici Gianfranco Perra -
Queste potranno presentarsi
nell’ufficio “emergenza alluvione” del Comune, dal lunedì al
venerdì dalle 9 alle 13. Al momento potranno essere consegnati fino a un massimo di 4
buoni per ciascun richiedente».
Un gesto prezioso dal momento
che il cemento serve soprattutto per rifare le pareti delle abitazioni rovinate dall’acqua.
Nella giornata di domenica
scorsa invece sono stati consegnati al sindaco Piras, durante
una toccante cerimonia, ben 20
mila euro da un cittadino di
Iglesias. La cifra è frutto di una
lotteria popolare che ha visto la
partecipazione di migliaia di residenti nel Sulcis. Il giorno precedente invece è stata la sezione di Oristano dell’Unitalsi per
l’accompagnamento degli ammalati a Lourdes e negli altri
santuari internazionali a fare
un’altra offerta in denaro.
Non solo, l’Adidas ha inviato a
Terralba un centinaio di capi di
abbigliamento sportivo: scarpe,
felpe, maglie e tanto altro ancora. A distribuire questi capi sono i volontari della banda musicale terralbese “Giuseppe Verdi” e una parte dell’abbigliamento è stata donata anche ad
alcune famiglie di Uras. Un altro
regalo particolarmente gradito
dall’Amministrazione comunale è stato il trattore da 75 cavalli della Same che servirà per la
pulizia dei canali ed evitare altri allagamenti.
Antonello Loi
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mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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IL CASO | REGIONE
Le promesse dei politici, la burocrazia e i cittadini che non possono permettersi di aspettare
Franco Fresi
nno 1952. Mia
moglie, alunna
del liceo di Alghero, l’intera scolaresca e un’insegnante,
raggiungono con un
pullman la lontana Ogliastra dove «il ciclone del 1951» ha scorticato la terra e
infierito per tre giorni sull’intero territorio intorno ai paesi di Gairo, Cardedu e
Osini. Ci furono 5 morti. Mia moglie ricorda con terrore la lunga marcia indietro
del pullman che si era trovato avanti una
frana insormontabile, vicino a Gairo. Ne
abbiamo parlato poco tempo fa visitando
i luoghi e i paesi della nostra Gallura, dove le tracce dell’ultimo sfacelo sono ancora ferite aperte. Tracce che forse fra
cinquant’anni non si saranno del tutto rimarginate; e le promesse di risarcimento
A
una graduatoria del 1975, a distanza di 24
anni dall’evento, informa il sindaco di
Cardedu Giuseppe Boi, gli aventi diritto a
questa forma di risarcimento erano 94.
In Gallura, dove, come nell’Ogliastra, i
danni dell’ultima alluvione hanno coinciso con una delle contingenze storiche più
tremende degli ultimi decenni, determinata da una crisi generale di tutti i settori, non sono stati promessi lotti di terra
dove costruire una casa. Esiste una nutrita graduatoria di danneggiati che aspettano di essere risarciti. Le cifre sono state
già quantificate: ma dei soldi solo una piccola quantità è arrivata a destinazione.
Risulta che per la perdita (rilevante!) del
bestiame si sta ripristinando l’antica
usanza gallurese, ma penso comune a tutta l’isola: regalare un capo di bestiame
(vaccino, ovino, caprino o suino) a chi ha
avuto la perdita, perché possa ricostituire l’insieme perduto.
Quando pasticci e ritardi di tutte le istituzioni
vengono superati dalla solidarietà locale:
l’esperienza virtuosa degli allevatori galluresi
e di ricostruzione non saranno mantenu- danna, altamente giustificabile, di chi non
te, com’è successo in Ogliastra.
ha rispettato i disegni della natura; delle
«C’è qualcosa di mostruoso dietro il promesse degli amministratori locali e
meccanismo che dovrebbe aiutare le vit- quelli delle alte sfere. È questo il momentime delle catastrofi», scrive Cristina Cos- to più incerto, più temibile perché l’impesu su L’Unione Sarda. Un
gno, l’assicurazione «a calmeccanismo che si ripete La gente si aiuta
do» segue l’iter discendente
intero tutte le volte che sucdei giorni che si allontanacede qualcosa di straordi- per ricostruire
no da quelli del disastro.
nario: e non in bene. Nel le cose perdute
Ne sanno qualcosa gli abinostro caso è il momento
tanti di Gairo ai quali dopo
della disperazione di chi ha perso beni e l’alluvione erano stati promessi, a titolo
persone care; di lacrime amare non sem- di risarcimento, dei lotti di terreno per
pre del tutto sincere di chi assiste ai «la- costruirvi una nuova casa. Le cose andasciti» della furia degli elementi; di con- rono per le lunghe: basti pensare che in
Gairo e Osini,
beffa rimborsi
Cappellacci
e Pili contro
il Governo
“patrigno”
L’ira dei due candidati
ed è stata costretta a trasfe- dopo l’incontro
rirsi a 600 metri di distan- con il ministro Mauro
In Ogliastra è ancora
aperta la ferita dell’alluvione
del 1951, ma non perché è
stata la più devastante del
secolo scorso. A Gairo e Osini, due centri cancellati e ricostruiti vicino e in un posto sbagliato, le “vittime”
non sono proprietarie delle
case (e delle aree) che gli sono state assegnate. Basterebbe che l’Agenzia del demanio facesse un passaggio alla
Regione, che a sua volta dovrebbe cederle al Comune, e
quest’ultimo farebbe firmare il regolare atto ai cittadini. Sembra semplice, o forse
no, comunque in sessant’anni l’operazione non è stata
portata a termine.
«Serve un atto di coraggio», dice il sindaco di Gairo,
Roberto Marceddu, «per circa metà dell’abitato abbiamo
usato l’arma dell’usucapione
o dell’esproprio e cominciato a stipulare i contratti, ma
vorremmo completare la
procedura per l’intero paese
e per la frazione di Taquisara. Dovrebbero mettersi
d’accordo l’Agenzia del demanio e quella del territorio,
in modo che i proprietari
possano disporre normalmente degli immobili». Ma
anche se per miracolo il problema si risolvesse, «noi saremo per sempre una popo-
RICOSTRUZIONE
Il sindaco di Gairo Marceddu
lazione alluvionata», aggiunge Marceddu. «Dopo quella
catastrofe, il Genio civile decise che il vecchio borgo non
era più sicuro e impose che
fosse tirato su dov’è adesso.
Gairo è stato ricostruito su
un versante franoso, in una
zona a rischio smottamenti:
ogni anno siamo obbligati a
spendere un sacco di soldi
per la sicurezza. Nel 2013,
350 mila euro per strade e
muraglioni, abbiamo dovuto
anche far saltare, nel vero
senso della parola, con
l’esplosivo, una porzione di
monte che stava cadendo
giù».
L’ex sindaco di Osini, Tito
Loi, dice: «È una storia ignobile fin dal principio, hanno
ammazzato una comunità.
Osini è stata sgomberata con
la forza, la gente non voleva
lasciare il paese (danneggiato pochissimo dall’alluvione)
za».
Per il risarcimento si poteva scegliere se avere un alloggio popolare chiavi in mano oppure un terreno e un
contributo adeguato (negli
anni Sessanta) per costruire
e ricominciare. «Le case dello Stato, molte in blocchetti
di calcestruzzo, sono in condizioni di degrado totale, comunque non hanno mai
avuto gli standard abitativi»,
spiega Marceddu, «sono veri
e propri buchi». Nel 1999, la
legge regionale 14 avrebbe
dovuto chiudere definitivamente la partita. I soldi ai
comuni sono arrivati, pian
piano, ma nel frattempo il
mondo è cambiato, i costi
sono lievitati. Oltre la questione degli atti di proprietà,
a Osini si continuano a realizzare abitazioni da consegnare agli aventi diritto (i nipoti, oramai) ma per averle
si dovrebbero pareggiare i
conti col passato e versare
denaro - «dai 40 ai 60 mila
euro» - per riscuotere questo risarcimento in mattoni.
Intanto molti sono emigrati,
e dopo sessant’anni, le case
in cambio del danno, a pagamento, chi le vuole più?
Cristina Cossu
RIPRODUZIONE RISERVATA
Ugo Cappellacci e Mauro Pili, acerrimi nemici in campagna elettorale, si sono incrociati ieri a Olbia alla festa
della Brigata Sassari, alla
quale ha partecipato anche
il ministro della Difesa, Mario Mauro. Poi, i comunicati dei due aspiranti presidenti della Regione, con toni
differenti ma sostanzialmente in sintonia. «Gli stanziamenti del Governo per la
ricostruzione post alluvione
sono tutt’altro che sufficienti», sottolinea Cappellacci,
«dalle stime fornite dalla
Protezione civile sarda, risulta che le cifre sono notevolmente superiori a quelle
previste. Se la Regione ha
sostenuto un impegno economico forte, lo Stato centrale non può venire meno
ai propri compiti».
Scrive Pili: «Dopo Letta,
Lupi, Orlando, ora anche
Mauro promette il niente.
Dichiarare che esistono risorse per ricostruire è falso.
Non esistono risorse in nessuna legge dello Stato per
pagare i danni del 18 novembre scorso. Siamo dinanzi ad uno Stato indifferente e negligente che scarica la Sardegna, senza alcun
tipo di remora».
TEMPIO. Al centro dell’inchiesta i materiali per la costruzione e le manutenzioni
Strada crollata: indagati tre funzionari delle Province
Sono tre funzionari, gli iscrit-
ti nel registro degli indagati per
il crollo sulla Olbia-Tempio, insieme al costruttore Claudio
Rossi e al progettista Giuseppe
Muzzetto. I carabinieri sono arrivati a loro cercando i progetti
della strada cancellata dalla furia dell’acqua,e così, alla fine di
novembre, il dirigente della
Provincia di Sassari Giuseppe
Mela e i colleghi della Provincia
di Olbia- Tempio, Francesco
Prunas e Pasquale Russo, hanno saputo di essere finiti dentro l’inchiesta sul cedimento di
un tratto della provinciale 38
bis, costato la vita a Bruno Fiore, alla moglie Sebastiana Brundu e a Maria Loriga. La Procura, venti giorni dopo la tragica
alluvione, si stava già occupan-
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do delle posizioni dei tre, ai degli indagati potrebbe allunquali venne chiesto di fornire garsi, gli accertamenti sono inprogetti, certificazioni e altri fatti entrati in una fase decisiva.
documenti riguardanti la realiz- Non è escluso, peraltro, che alzazione e il collaudo della stra- cuni dei nomi già finiti nel mida. Mela, Russo e Prunas (assi- rino dei pm, possano uscire dal
stiti da Giovanni Mela, Aurora fascicolo per essere sostituiti da
Masu, Mauro Muzzu e Angelo altri. Le indagini sono infatti
Merlini), sono stati dunque molto complesse perché riguarchiamati in caudano le vicende
sa quando i pm Badante accusata: di una strada che
Domenico Fiorè stata presa in
dalisi e Riccardo «Non ho lasciato
carico da diversi
Rossi, hanno de- sola la signora»
enti, nel corso
ciso di accelerare
degli anni. I temi tempi dell’indagine. Nei verba- pi centrali dell’inchiesta sono
li redatti dai carabinieri e segui- questi: gli interventi di manuti all’ordine di esibizione degli tenzione straordinaria della
atti e a una perquisizione, ven- Provinciale 38 bis, le caratterigono ipotizzati, tra gli altri rea- stiche dell’opera realizzata dalti, l’omicidio colposo plurimo la società "Alessandro Rossi Coe disastro colposo. Ma l’elenco struzioni" e dei materiali utiliz-
zati nel tratto di strada spazzato via dalla furia dell’acqua nel
pomeriggio del 18 novembre
scorso, le attività che hanno
preceduto il collaudo e il rispetto del capitolato d’appalto.
Intanto, nei giorni scorsi, è
stata sentita la badante rumena finita sotto indagine per la
morte della pensionata Anna
Ragnedda. La donna, 28 anni,
nel corso di un drammatico interrogatorio, ha respinto l’accusa di avere abbandonato l’anziana, annegata nel suo appartamento. «Sono rimasta sino alla
fine - ha detto la rumena - e ho
cercato in tutti i modi di portare via la signora, anche chiamando il 118 e i vigili del fuoco».
RIPRODUZIONE RISERVATA
La voragine lungo la strada di Monte Pino
mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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5
LA VISITA DEL MINISTRO | REGIONE
INCONTRO. La festa della Brigata Sassari in partenza per un’altra missione in Afghanistan
«Fortza Paris motto di tutti»
Mario Mauro a Olbia: «Questi soldati testimoni di speranza»
OMAGGIO DEL COMUNE AI SASSA-
L’assessorato alla Sanità
replica a Salvatore Usala,
che sollecitava
l’erogazione del fondo
per la non autosufficienza
RINI PER I DUE MESI DI LAVORO DOPO L’ALLUVIONE. IL SINDACO GIOVANNELLI CHIEDE AL GOVERNO LA
DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ,
ALTRIMENTI IL CONSIGLIO COMUNALE SI RIUNIRÀ A
«Disabili
gravi,
programmi
attivati»
ROMA.
no reso onore alla nostra Patria, a
testimonianza di un’immagine di
pace e fratellanza con i popoli a cui
prestate il vostro servizio e la vostra
opera umanitaria».
Quindi, il riferimento all’opera
della “Sassari” in occasione dell’alluvione. «Un impegno - ha proseguito Cappellacci - che vi ha contraddistinto anche nei giorni dell’alluvione che ha devastato la nostra Isola. Sono stato testimone della vostra intensa attività a sostegno
della popolazione di Olbia. Penso a
tutti voi che andate in questi luoghi
di guerra a costruire la pace, a riportare la speranza, a restituire forza e capacità di reagire a chi non ce
l’ha più. A voi tutti va il plauso di
tutta la comunità sarda». (a. di.)
«L’assessorato alla Sanità,
con la direzione delle Politiche sociali, sta dando costante e piena attuazione ai
programmi “Ritornare a casa” e alle azioni previste dalla legge 162 per l’assistenza
ai disabili gravi».
È la risposta della Regione
alla lettera inviata da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus
qualche giorno fa, che sollecitava la tempestiva erogazione del Fondo non Autosufficienza (Fna), denunciava da parte della Regione un
uso distorto dei fondi nazionali e annunciava per l’11
febbraio prossimo un presidio permanente davanti all’assessorato a Cagliari. Nella nota di risposta l’assessorato ha precisato che «si è
proceduto secondo l’ordine
di priorità, anche in relazione al numero degli utenti
coinvolti, considerato che i
piani aggiuntivi e straordinari di “Ritornare a casa”, che
riguardano la maggior parte
dei beneficiari, sono sempre
garantiti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze». Per quanto riguarda i
malati gravi, chiamati in
causa dallo stesso Usala, la
Regione ha sottolineato che
«risulta in fase di attuazione
l’estensione dell’assistenza
alle 24 ore con i 2 milioni e
227 mila euro circa, per i
quali sono state già individuate le modalità operative
per la presentazione dei progetti ed è pronta la delibera
che sarà discussa nella prossima riunione della Giunta
regionale».
Il progetto “Ritornare a casa”, nato come programma
sperimentale, è finalizzato a
favorire il rientro in famiglia
di persone, soprattutto in
condizioni di disabilità
estrema, inserite in strutture sociali e sanitarie.
Marzia Piga
RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE RISERVATA
Augusto Ditel
INVIATO
OLBIA. La meglio gioventù. Canta con buona intonazione l’inno
di Mameli. «At-tenti». Ragazze e
ragazzi in divisa, ordinati, composti, un poco infreddoliti scaldano il cuore, quando nel cielo
terso che domina o stadio “Angelo Caocci” si odono le dolci
note di Dimonios, struggente
colonna sonora di due Reggimenti (il 151° e 152°) che hanno scritto capitoli importanti
della Grande Guerra, per poi diventare il simbolo del Coraggio,
della Fierezza, del Sacrificio,
della Speranza, tutta roba con la
maiuscola. Como chi semus
nois. Il comandante della Brigata Sassari, il generale Manlio
Scopigno, usa come artificio
narrativo la ripetizione del motto rassicurante utilizzato dai
sassarini d’antan nelle (migliaia) operazioni di soccorso, in
Italia e all’estero. E altri, come il
capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Claudio Graziano,
o lo stesso ministro della Difesa
Mario Mauro, ricordano anche
quell’altra frase, leggendaria,
portatrice sarda d’orgoglio dalla
Prima guerra mondiale a oggi .
Si ses italianu, faedda in sardu
: le sentinelle nei settori affidati
alla Brigata Sassari avevano l’ordine di sparare contro chiunque
a ogni chi va là?, non avesse risposto in limba. Un modo per
cautelarsi, per farsi riconoscere.
LA FESTA. Bella festa, ieri mattina. C’era da onorare il 96° anniversario della “Battaglia dei
Tre Monti”, importante vittoria
delle Armi italiane che coincise
con la ripresa operativa dell’Esercito dopo Caporetto.
C’erano da ricordare le imprese
epiche sul fronte del Carso e
nell’altopiano di Asiago. Bisognava ricevere un Grazie grande così da Olbia e dalla Gallura
per i 57 giorni trascorsi da queste parti dopo la tragica alluvione del 18 novembre scorso. Ma
soprattutto c’era da augurare
ogni bene alla Brigata Sassari
che a giorni ripartirà per una
nuova missione in Afghanistan.
Bosnia, Kossovo, Albania, Macedonia, Iraq, e ora di nuovo Afghanistan. Dove - come ha sottolineato il generale Graziano «la Brigata contribuirà alla vita
democratica di quel Paese, con
azioni di addestramento e di sicurezza».
IL MINISTRO. «I sassarini - ha osservato il ministro Mario Mauro,
dalla tribuna gremita dello stadio di Olbia - rappresentano il
testimone di speranza per tutto
il Paese. Proporrei che il motto
Fortza Paris diventi il motto
non solo dei sassarini e della
Sardegna, ma di tutta l’Italia».
L’ALLUVIONE. Il ministro della
Difesa è stato tirato in ballo, con
discrezione ma con altrettanta
fermezza, dal sindaco di Olbia
Gianni Giovannelli che ha apprezzato molto - dopo averla auspicata - la scelta della sua città
per festeggiare la Brigata Sassari. Il primo cittadino ha ringraziato con un pizzico di commozione i soldati per l’enorme lavoro svolto per quasi due mesi dal
momento dell’alluvione (18 novembre 2013 al 15 gennaio scorso), ma poi ha consegnato a
Mauro una lettera indirizzata
anche al presidente del Consiglio Enrico Letta. Nel documen-
Il saluto di Ugo Cappellacci
«Portatori di pace,
siete l’orgoglio
del popolo sardo»
Ugo Cappellacci ieri a Olbia
to, espressione della volontà
unanime del consiglio comunale, si chiede la deroga al patto di
stabilità che permetterebbe al
Comune di poter spendere poco
meno di 50 milioni di euro e
un’altra deroga al tetto dell’organico che consentirebbe di accelerare l’iter di 4700 richieste
di intervento presentate dai cittadini. Se non giungeranno risposte entro 15 giorni, il consiglio comunale di Olbia si riunirà in modo permanente a Roma.
Mauro ha preso nota, e ha sottolineato che «lo Stato ha stanziato dei fondi pari a 50 milioni anche per l’anno prossimo».
CERIMONIA
Il ministro
della Difesa
Mario Mauro
è intervenuto
ieri, allo
stadio
“Caocci”
di Olbia,
alla festa
della Brigata
Sassari
assieme
al governatore
Cappellacci
[ANTONIO SATTA]
RIPRODUZIONE RISERVATA
OLBIA. «Siete l’espressione delle più
alte virtù morali, civiche e patriottiche della nostra Sardegna». È uno
dei passaggi più significativi del discorso del presidente della Regione
Ugo Cappellacci, presente alla festa dei sassarini e, successivamente, al museo archeologico, alla presentazione del libro “La Brigata
Sassari e i 20 anni dell’Italia nelle
missioni di pace”, scritto dal generale Bruno Stano.
«Oggi - ha dichiarato il governatore - festeggiamo una ricorrenza
importante e ci salutiamo prima
della vostra partenza in Afghanistan. Questa giornata rappresenta
una rinnovata occasione per rendere un doveroso ringraziamento
ai tanti giovani valorosi Dimonios
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6
L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014
www.unionesarda.it
REGIONE | VERSO IL VOTO
POPOLARI CRISTIANI
«Il professore
è l’unica strada
dopo il disastro»
«Siamo accanto a
Francesco Pigliaru per
rimediare al disastro
compiuto dalla Giunta
Cappellacci». Antonio
Satta, segretario nazionale dell’Unione popolare cristiana, presenta così la corsa dell’Upc a sostegno del candidato di
centrosinistra. «Un’adesione necessaria e convinta», ha detto ieri nel
corso della presentazione dei candidati del Cagliaritano e Sulcis-Iglesiente, «per riaffermare
che la politica deve “vivere” meno nel Palazzo
e più nel territorio», ha
aggiunto. «La Regione
deve essere ente d’indirizzo, di programmazione e di controllo, mentre
le risorse devono essere
indirizzate ai Comuni,
perché è lì che la gente
va a bussare». Un progetto politico nuovo
quello dell’Upc, che
coinvolge esponenti dei
Repubblicani, dei Liberali, del movimento autonomo Zona Franca e
candidati di “Fare per
fermare il declino”. «I
valori di Ugo La Malfa e
Alcide De Gasperi li ritroviamo nel centrosinistra», ha spiegato Franco
Turco, segretario regionale dei liberal-democratici, «tra Cappellacci e
Pigliaru non c’è confronto in termini di affidabilità». (ma. mad.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Cagliari, il professore incontra gli studenti e Sardegna Sostenibile
Il messaggio di Pigliaru:
«Premierò la competenza»
Francesco
Pigliaru,
candidato
del
centrosinistra
alla
presidenza
della Regione,
ieri ha
lanciato
un messaggio
ai partiti
dell’alleanza:
«Nella mia
Giunta
vorrei
competenza
anziché
appartenenza»
È TORNATO CON FORZA SUI TEMI
DELL’ISTRUZIONE, DELLA COMPETENZA E DELLA TRASPARENZA.
insieme» nero su bianco), tornando poi al concetto madre,
«competenza anziché appartenenza». Ennesimo avviso ai partiti. Anche questo è cuore, ha lasciato intendere il candidato presidente. E trasparenza.
Il tema delle competenze è riaffiorato la sera, sul terreno più vasto e amatissimo dell’istruzione.
Se alla Mem Pigliaru aveva ascoltato soprattutto insegnanti, a Villa Muscas ha sentito il polso degli studenti delle medie e dell’università. Un polso caldissimo, e il
professore lo sa bene. Anche i ragazzi avevano un lungo elenco:
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tà», termine pessimo ma di fondamentale sostanza. Partendo da
un punto: «La giunta Cappellacci ha trascurato le fasce più deboli». Con toni di esasperazione se
non di rabbia.
Di sicuro «sta emergendo l’esigenza» di un mega-piano per la
scuola, ha ammesso Pigliaru. E
niente pretesti su soldi e spazi: ci
sono entrambi. È solo questione
di scelte («e le faremo). Quelle
che altri non hanno fatto. Un
esempio? La legge sulla ricerca
(promotore Gianluigi Gessa, presente all’incontro), votata da tutti ma maltrattata «dopo che è
cambiato un assessore».
Roberto Cossu
Il programma
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Zona franca
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Le tappe di Pili
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10.30 sarà in piazza Castello a Sassari
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o
VENERDÌ IN VIA EUROPA
Cappellacci a Sorso
Ugo Cappellacci venerdì sarà a Sorso.
Alle 18, all’ex Ld, in viale Europa, parteciperà a un’iniziativa elettorale all’ex
Ld. Interverrà anche Antonello Peru.
o
APPUNTAMENTO VENERDÌ
Devias a Cagliari
Approda venerdì a Cagliari Pier Franco Devias, candidato del Fronte indipendentista unidu. Alle 11 sarà al mercato di via Quirra. Prosegue alle 17.30
in via Ogliastra, nella sede della Carovana della Pace.
Sanna: «Puntiamo sulla formazione»
Gigi
Sanna è
in corsa
per la
Regione
IN PIÙ FINO A 1000
Il tour di Pigliaru
RIPRODUZIONE RISERVATA
I PIANI
lancia.it
A CAGLIARI, QUARTU E OZIERI
MESSAGGIO
GIORNATA FITTA DI INCONTRI PER IL
CANDIDATO PRESIDENTE DEL CENTROSINISTRA. FRANCESCO PIGLIARU
«Il cuore, Francesco». Servono
più emozioni. «La testa va bene»,
anzi benissimo. Ma «il popolo del
centrosinistra» vuole sentire il
palpito del cuore. Francesco Pigliaru è rimasto un po’ sorpreso
ieri mattina a Cagliari, nel quartier generale di via Bottego, davanti alla sollecitazione accorata
di Pierluigi Marotto, presidente
del movimento Sardegna Sostenibile Sovrana. Lui il cuore ce lo
sta mettendo, garantisce. E non è
sempre facile, per un economista, se è vero che l’economia è «la
scienza più triste».
Che sia un problema di programma? L’associazione ha incalzato con (molto) affetto. Anche il programma deve assumere
«una visione» più riconoscibile.
Per carità, «niente comparazioni
con Cappellacci», non esiste, ma
il popolo del centrosinistra pretende di più. E pure qui Pigliaru
ha fatto capire che sta offrendo (e
imparando) molto. Tant’è che ha
preso diligentemente appunti e
raccolto le molte proposte di Marotto e delegazione al seguito (ha
partecipato anche Pinuccio Sciola), precisando con un certo puntiglio che «non è questione di visione, ma di dettagli». Trasporti,
aziende, energia, bilinguismo,
cultura: ha annuito («metteremo
ALTRE NOTIZIE
Puntare sulla formazio-
ne professionale e accademica e sulla conoscenza
delle lingue per ottenere e
creare nuovi posti di lavoro e frenare l’emigrazione.
Sono questi alcuni punti
del programma del Movimento Zona franca che vede come candidato alla
presidenza della Regione il
docente oristanese Gigi
Sanna. «Con la Zona franca del lavoro possiamo
creare occupazione - sottolinea il Movimento - ma le
aziende del futuro per essere competitive devono
poter attingere a un serba-
DI ROMINA MURA
toio di persone altamente
specializzate. Per questo
proponiamo di investire in
formazione professionale
duale. Tutti coloro che dopo la scuola obbligatoria
non vogliono continuare
gli studi imparano un lavoro. Dopo 3-4 anni devono
superare gli esami di maestranza».
Infine, per Sanna, bisogna imparare le lingue.
«Dal sardo all’asilo all’inglese al liceo - evidenziano
- ma non come materia da
imparare, bensì come lingue da utilizzare per imparare altre materie».
A LLARME
SUI RISARCIMENTI
«Ecco tutti i rischi
delle Poste private»
Arbau: «Lingua blu,
non ci sono i soldi»
«Quali saranno gli effetti del processo
«Beffa sui risarcimenti per la Lingua
blu». A denunciarlo è Efisio Arbau, leader di La Base. «È ufficiale», scrive in
una nota: «Dopo l’approvazione della finanziaria mancano i soldi per risarcire
gli oltre 50 milioni di danni causati dalla morte di 100mila capi ovini nel 2013
e dall’infezione di centinaia di migliaia di
pecore nell’Isola». All’appello - secondo
Arbau - «mancano almeno 30 milioni di
euro, ma continuano le assunzioni clientelari». Replica l’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi: «I Comuni hanno già
ricevuto i primi dieci milioni di euro e
stanno provvedendo agli indennizzi. Nei
prossimi mesi arriveranno gli altri nel rispetto dalle procedure e dei tempi tecnici minimi necessari dettati dalle norme
post-approvazione della Finanziaria».
di alienazione di Poste dalla mano pubblica? Speriamo che il modello non sia quello di gestione dei servizi di manutenzione dei Centri meccanizzati, dove sono
sempre più frequenti i ritardi e i disservizi a causa delle esternalizzazioni. Disservizi che colpiscono tutta la Sardegna, al
pari di tanti altri centri del resto d’Italia».
La denuncia arriva dalla deputata del Pd
Romina Mura che nei giorni scorsi ha presentato un’interpellanza ai ministri dello
Sviluppo economico e del Lavoro. «I ritardi nella consegna della posta - chiude il
deputato Pd - sono particolarmente odiosi perché riguardano anche le aziende. Se
per i privati i disagi sono contenuti, per
una ditta possono essere pesanti, specie
in un momento di crisi come questo».
7
mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
www.unionesarda.it
VERSO IL VOTO | REGIONE
«Le accise
rimangano
nell’Isola» Mario Floris: basta dita negli occhi agli avversari
La politica sussurrata
La missione dei
Riformatori nella Capitale
ha aperto uno spiraglio
sulla vertenza aperta
per i costi della benzina
Il volo sino a Roma e il
rientro a Cagliari con l’impegno del Governo a prendere
in esame la partita sulle accise. La battaglia dei Riformatori sardi per difendere il
taglio del costo della benzina
strappa un risultato positivo,
ottenendo le rassicurazioni
del capo di gabinetto del ministero per lo Sviluppo economico, Daniele Cabras: la
questione verrà esaminata.
Il faccia a faccia di via XX
Settembre accende i riflettori sulla vertenza sarda. Attorno al tavolo il deputato e
presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, il vicepresidente del gruppo in
Consiglio regionale, Franco
Meloni, il consigliere regionale Sergio Pisano e, in rappresentanza dei Comuni
dell’Isola, Umberto Deidda.
«C’è una legge approvata dal
Consiglio regionale, dimostra che vogliamo andare sino in fondo», afferma Vargiu.
«È una partita che possiamo
vincere, sulla base di quanto
stabilisce espressamente
l’articolo 8 del nostro statuto. La norma prevede che
tra le entrate siano ricompresi anche i tributi maturati in ambito regionale», anche se «affluiscono in uffici
finanziari fuori dal territorio
della Regione». Ed è proprio
il caso dei prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna e
delle tasse sui carburanti.
Il capo di gabinetto del ministero si è soffermato sul tavolo politico aperto con la
Regione in un clima di leale
collaborazione istituzionale.
«Il miliardo che arriverà»,
dice Vargiu, «servirà a dimezzare il costo del carburante per le famiglie, con
esenzione totale dalle tasse
per le imprese, aprendo incredibili prospettive economiche di sviluppo».
Sara Marci
RIPRODUZIONE RISERVATA
VETERANO
Mario Floris
ha iniziato la
sua attività
pubblica nella
Cisl, è stato
assessore,
presidente
della Giunta
e del
Consiglio
regionale.
Dal 2010
è assessore
degli Affari
generali, del
Personale e
della Riforma
[FOTO MESSINA]
Correre per l’ottava legislatura consecutiva e non sentire il peso della campagna
elettorale. Succede a Mario
“Mariolino” Floris, leader
dell’Uds (Unione democratica sarda), democristiano
doc («e me ne vanto, sono
nato e morirò democristiano, della sinistra sociale, però»), che ama la politica a
bassa voce e il duro lavoro
porta a porta. Niente comparsate tv, niente comizi, né
tweet. «Contatto i miei elettori uno a uno ma non solo
in periodo elettorale. Ogni
lunedì, anche quando ero
presidente della Regione, lo
dedico agli incontri con le
persone».
Mario Floris, come le sembra la campagna elettorale?
«Strillata, e a me chi urla
non piace. I partiti hanno
l’abitudine di infilare il dito
nell’occhio all’avversario,
ma così facendo si divide anche la società».
Vanno di moda le parole
forti...
«Sento blaterare di rivoluzione ma nel frattempo ci
sono i problemi quotidiani
delle persone».
Problemi immani, sicuro
di non avere responsabilità?
Lei ha governato a lungo.
«Ma le responsabilità sono
ben distribuite tra politici,
amministratori, burocrati».
Intanto, la gente soffre.
3.000 mq DI ESPOSIZIONE
«Lo so, tanto è vero che
nel Sulcis registriamo le
maggiori difficoltà, perché là
la crisi morde più che altrove. Il problema è che la Sardegna non è competitiva per
le imprese, perché mancano
le regole e non ci sono tempi certi».
Sarà mica colpa degli elettori. I partiti non c’entrano
niente?
«È il sistema che non funziona».
C’è qualche possibilità che
cambi qualcosa?
«Dobbiamo cambiare, a
tutti i costi, altrimenti la cri-
si non finirà mai».
Pensa che la sua politica
sotto voce paghi ancora?
«Sì. Moro, in uno dei momenti cruciali della vita del
partito, quando gli chiesero
perché non alzasse mai la
voce, rispose: “Mi ispiro a
una politica all’insegna della
moderazione, della lotta agli
eccessi, contrastando l’avversario sempre nel massimo rispetto politico e umano”. Mi sembra una grande
lezione sempre attuale».
Lei è assessore degli Affari
generali, cosa ha fatto di
buono per la Sardegna?
«Abbiamo stabilizzato i
precari della Regione e dell’Ente foreste, ammodernato la pubblica amministrazione regionale, è in via di
completamento la rete telematica con la banda larga e
extra larga, abbiamo riorganizzato le strutture interne
e ridotto i costi».
Che sono sempre troppo
alti...
«È vero, ma li ridurremo
ancora».
Ma la sua Riforma della
Regione che fine ha fatto?
«Ferma in Consiglio, purtroppo».
Perché gli elettori dovrebbero votarla?
«Per il nostro programma,
che prevede: rifinanziamento della legge per l’occupazione giovanile; il sostegno
ai più deboli; il reddito di cittadinanza; la riduzione del
costo della benzina per i sardi residenti; l’equiparazione
del costo dell’energia e del
gas per le famiglie e per le
imprese a quello del resto
d’Italia».
Sembra il libro dei sogni.
«Ma non lo è, si tratta di
cambiare passo, modificando modalità e comportamenti e anche i rapporti tra
chi vince e chi perde. Su alcune questioni, penso all’energia, non collaborare è
un delitto ai danni della Sardegna».
Ivan Paone
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La candidatura di Giuseppe Caria
Giuseppe Caria,
«Meno burocrazia
e premi alle aziende
che assumono»
49 anni, ingegnere e
sindaco di Burcei al
secondo mandato.
Per lui la nuova esperienza di una candidatura in Consiglio regionale con i Riformatori. «Voglio mettere a frutto la mia esperienza da sindaco, conosco i problemi del
mio territorio, mi sento chiamato a risolvere i questi problemi».
Reputa sia necessaria una riforma degli
enti locali?
«Si perché c’è un vuoto amministrativo.
Serve un coordinamento sovra-comunale
formato da un’assemblea di sindaci e un organo esecutivo eletto dai primi cittadini».
Lei da sindaco è abituato al contatto coi
cittadini. Una prassi da utilizzare anche in
Consiglio?
«Non mi allontanerei dalla mia gente, sarei il portavoce
delle richieste nell’assemblea regionale. Il sindaco ha un rapporto diretto e un
ventaglio di informazioni che rappresenta
un patrimonio importante».
Cosa serve alla macchina regionale?
«Dobbiamo eliminare la burocrazia. Mi
batterò per la semplificazione normativa.
Bisogna agevolare le imprese e abbattere il
costo del lavoro. No ai fondi a pioggia ma
premi a chi assume o ha intenzione di farlo. Inoltre occorre rimettere i soldi nelle tasche dei cittadini, le imprese lavorano se i
cittadini consumano». (mat.s.)
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Twittando
(Centrosinistra)
Francesco Pigliaru
Quando non si hanno
idee valide si propone
di creare nuove agenzie.
Bastano quelle
che avevamo già fatto
noi. #SAR2014#
cominciamoildomani
(Centrodestra)
Ugo Cappellacci
#BrigataSassari migliore
espressione dei nostri
valori. Grazie#Dimonios
(Pd)
Giampaolo Diana
In 5 anni Cappellacci
ha tagliato il fondo per
lo spettacolo da 11,3
ml a 6,9 ml,
compromettendone la
stessa esistenza. #NOI
(Forza Italia)
Salvatore Cicu
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8
L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014
www.unionesarda.it
REGIONE | L’INCHIESTA
I NUMERI
IL PROCESSO. Il consigliere regionale è accusato di aver utilizzato illecitamente denaro pubblico
Un consigliere
condannato,
19 a processo,
52 indagati
Ladu e il pranzo della «vitella grassa»
I testimoni: arrivarono tremila persone
Silvestro Ladu è solo uno
dei 65 consiglieri delle ultime due legislature finiti nel
mirino della Procura che
indaga sull’uso ritenuto privato dei fondi destinati a un
uso istituzionale nei gruppi
consiliari. Primi a finire sotto accusa e a processo erano stati i venti politici che
tra il 2004 e il 2009 avevano fatto parte del gruppo
Misto. Uno, Adriano Salis
dell’Idv, è stato già condannato a un anno e otto mesi
in abbreviato. Gli altri sono
attualmente davanti al Tribunale: oltre Ladu, si parla
di Giommaria Uggias (oggi
europarlamentare), Carmelo Cachia, Giuseppe Giorico, Sergio Marracini, Salvatore Serra, Tore Amadu,
Oscar Cherchi, Renato Lai,
Mario Floris, Alberto e Vittorio Randazzo, Giuseppe
Atzeri, Beniamino Scarpa,
Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Pierangelo Masia, Raffaele Farigu e Peppino Balia.
Un anno fa è cominciata
l’inchiesta bis riguardante
gli altri gruppi di quella
stessa legislatura. Al momento gli indagati sono 52,
due dei quali ancora in carcere: Mario Diana, ex capogruppo del Pdl (deve rispondere di spese per 650
mila euro), e Sisinnio Piras
(Pdl).
An. M.
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L’IMPUTATO SBORSÒ 10.500 EURO PER
COPRIRE I COSTI DELL’APPUNTAMENTO
PRE ELETTORALE DURANTE LA “CONVENTION” DI FORTZA PARIS A SANTU
ANTINE NEL GIUGNO DEL 2004
IMPUTATO
Silvestro
Ladu,
consigliere
regionale
accusato di
aver utilizzato
illecitamente
denaro
pubblico per
fini privati
In vista della “convention” di
Santu Antine nel giugno 2004, i leader di Fortza Paris rifletterono sul
modo migliore di mettere a proprio
agio gli ospiti attesi all’appuntamento. Si pensò a «un minimo di ristoro», poi qualcuno suggerì: «Facciamo la vitella grassa». E così fu: «Organizzammo un pranzo con trenta
pecore, vino, formaggio. La particolarità fu il vitello arrosto. Molto saporito». Arrivarono «1.500 persone».
Anzi: «2.500 o tremila. C’era anche
Mauro Pili». E Silvestro Ladu, tesoriere e presidente del movimento,
sborsò 10.500 euro per coprire i costi dell’appuntamento pre elettorale. Cifra versata, con un assegno «intestato al gruppo», ad Antonio Manca, suo collaboratore che aveva anticipato le spese.
L’UDIENZA. Piccolo excursus sulla
politica sarda andato in scena ieri in
Tribunale a Cagliari dove, con l’accusa di peculato e falso, è a processo Silvestro Ladu, consigliere regionale cui il pm Marco Cocco contesta
un uso illecito (per fini privati) di
263.500 euro pubblici nel 20042008. Solo alla fine dell’ultimo anno, quando emerse che non c’erano
soldi per pagare Tfr dei dipendenti
ed emolumenti del consulente del
lavoro, Ladu lasciò l’incarico di tesoriere: «Disse che serviva la contribuzione di tutti», ha spiegato Eugenio
Murgioni, oggi in Fratelli d’Italia,
per tutti
«ma non eravamo d’accordo e chiedemmo spiegazioni. Lui propose di
farsi da parte». Al suo posto subentrò Domenico Gallus, «che evidenziò anomalie sulla gestione della carta di credito». Poi Ladu coprì i circa
20 mila euro del Tfr. Per il consulente invece si quotarono i consiglieri
del partito: «Tra i 1.300 e i 1.400 euro a testa», ha detto Renato Lai, imputato in un processo parallelo.
TESTIMONI. «Non sapevamo che uso
facesse Ladu delle risorse», ha spiegato Murgioni al collegio (presidente Mauro Grandesso, a latere Ornella Anedda e Giorgio Cannas): «Lo
vedevo pagare con la carta, pensavo
fosse sua». Invece era del gruppo.
Con quella, secondo il pm, aveva saldato spese per carburante, abbigliamento e cellulare. Una gestione che
suscitava i dubbi di tutti: «Ancora a
settembre del 2009, sei mesi dopo
la fine della legislatura, ricevevamo
solleciti per le bollette telefoniche»,
ha aggiunto Gallus. «Noi consiglieri
coprivamo coi nostri fondi», ha spiegato Murgioni, che però non aveva
protestato: «Mi sembrava assurdo,
ma per rispetto non gliene parlai. Lo
stimavo». Opinione forse non ricambiata, visto che Ladu gli dava «mille
euro al mese per dieci mesi» rispetto ai 2.500 che il gruppo riceveva
ogni trenta giorni per ciascun consigliere. Questo perché «a suo dire io
ero segretario del gruppo e percepivo altre indennità. Ne presi atto».
GIUSTIFICAZIONI. Sulla rendicontazione delle spese, punto centrale del
processo, «mai sono stato chiamato
a visionare la contabilità e ad appro-
varla», ha insistito Murgioni. «Si faceva la sintesi a fine anno e ognuno
di noi portava il prospetto», ha aggiunto Pasquale Onida, consigliere
fino al maggio 2005. Però «senza documenti giustificativi. Non c’erano
regole scritte, ci spingevano saggezza e buonsenso». Stelle polari che
avevano portato al convivio con vitello e pecore: «Il minimo indispensabile». Appuntamento al quale partecipò anche, come coordinatore del
gruppo di cottura, il proprietario di
un box carni al mercato di San Benedetto a Cagliari: il cognato di Efisio Serrenti, ex presidente del Consiglio regionale. Ladu, difeso da Mariano Delogu e Pietro Longo, tornerà in aula il 18 febbraio.
Andrea Manunza
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mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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VERSO IL VOTO | REGIONE
F RONTE U NIDU
«I dipendenti
pubblici devono
sapere il sardo»
«I futuri assunti nel
pubblico impiego dovranno conoscere il sardo, almeno a livello intermedio». È una delle
tre proposte linguistiche
presentate ieri dai candidati del Fronte indipendentista unidu, Pierluigi
Caria e Maria Paola Dettori. Un’altra proposta riguarda i media: «Quelli
che ricevono i finanziamenti dalla Regione devono anche garantire il
trenta per cento delle
pubblicazioni in lingua
sarda». Infine la scuola:
«Al momento della prescrizione tutti i genitori
devono aver diritto di
scegliere se ai propri figli
debba essere insegnato il
sardo in classe». Spiega
Pierluigi Caria: «Il 68 per
cento dei sardi sa parlare
il sardo, il 97 lo capisce o
lo parla: le nostre sono
rivendicazioni di democrazia».
Sempre ieri il Fronte
indipendentista ha criticato la scelta dell’Esercito di costruire il primo
villaggio per l’addestramento negli abitati proprio nell’Isola. Il Fronte
propone che «i 10 milioni previsti per la realizzazione del villaggio vengano destinati alla bonifica dei siti inquinati da
decenni di bombardamenti, sperimentazioni e
smaltimenti illegali».
Roberto Murgia
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OLBIA. Mauro Pili durissimo con Pigliaru, Soru, Cappellacci e Verdini LA CANDIDATA. A Radiodue
«Trasporti, un imbroglio:
colpa di destra e sinistra»
IL
LEADER DI
UNIDOS
DEPUTATO
NEL PORTO
Augusto Ditel
INVIATO
OLBIA. Una requisitoria in riva al
mare. Destra kaputt, sinistra pure: tutti colpevoli di un «grande
imbroglio». I trasporti (marittimi)
affondano, e i responsabili sono
almeno quattro: Pigliaru e Soru,
Cappellacci e Verdini».
Mauro Pili-Stakhanov si sciroppa alcune centinaia di chilometri
per sparare ad alzo zero contro
chi «tradisce la Sardegna e la fiducia dei sardi»: arriva a Olbia di
buon mattino, fa tappa in zona industriale, poi alle nove e mezzo si
fionda al porto dell’Isola Bianca, a
due passi dalle navi della Tirrenia
e della Moby, di proprietà dei “cari nemici”.
DESTRA E SINISTRA. Pili non fa
sconti a nessuno. «Destra e sinistra - attacca il leader di Unidos sono come i ladri di Pisa: la mattina litigano, poi di notte si mettono d’accordo per imbrogliare la
Sardegna e i sardi». E nel mirino
dell’ex governatore ci finisce subito proprio la Tirrenia, «ceduta per
330 milioni, per poi incassarne
560 per la continuità territoriale.
Ma il vero imbroglio - denuncia il
deputato - sono i 72 milioni di
contributi annui che hanno generato l’aumento delle tariffe per i
ZOO nafranca
di Celestino Tabasso
ra santini mosci e appelli al voto in
stile “Ho scelto di mettere la mia
esperienza al servizio della comunità”, stenta a detonare la carica emotiva
della campagna elettorale. Una delle rare
eccezioni si è avuta l’altro ieri, in chiusura di un comizio del centrosinistra, quando una giovane mamma ha porto fra gli
applausi un neonato roseo
e paffuto al candidato presidente, che lo ha fissato e
poi, mettendo da parte il
suo abituale aplomb, gli ha
stretto la manina dicendo:
«Pigliaru, lietissimo».
Ma a dissipare il tedio ecco una sana ventata Pop.
Sabato innanzitutto farà
tappa a Cagliari una vecchia gloria dell’intrattenimento: parliamo di Silvio,
che da vent’anni porta in
giro per il paese un repertorio fra romantico e punk.
La scaletta è ancora segreta ma difficilmente mancheranno evergreen come
“Il paese che amo” (il suo brano d’esordio), il surreale “Sei tu che mi hai frainteso” (Elio-Apicella-Ghedini) o la struggente “Ma adesso vai, piccina (e sempre carissimi saluti ai nonni, mi raccomando)”.
Lo show, inizialmente programmato all’anfiteatro romano, ha rischiato l’annullamento come era avvenuto per quelli di Gino Paoli, Cammariere e Nina Zilli. L’ostacolo stavolta era il no della soprintendenza archeologica, contraria a mettere a repentaglio un monumento di particolare
vetustà. Ma una perizia eseguita a tempo
di record ha certificato - anche alla luce
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RIPRODUZIONE RISERVATA
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La corsa
di Mauro Pili
per Villa
Devoto
ha vissuto
ieri un’altra
tappa
con l’incontro
al porto
di Olbia
sui trasporti
«che nessuna
delle forze
politiche
tradizionali
è riuscita
a rendere
dignitosi»
«AUMENTI INGIUSTIFICATI PER I
SARDI, DOPO LA CONVENZIONE STATO-TIRRENIA». UN SOPRALLUOGO
NELLE ZONE ALLUVIONATE.
[ANTONIO SATTA]
sardi. Esempi? Sulla Genova-Olbia, nel periodo di bassa stagione,
un sardo paga 85,30 euro, mentre
un non residente nell’isola ne paga 63. In alta stagione, il rapporto
è questo: 73 per i non residenti
contro i 105 per i sardi».
LA CONVENZIONE. L’obiettivo di
Unidos e quello di «sottrarre i 72
milioni, parametrando il costo del
trasporto marittimo a quello del
chilometro ferroviario». Accompagnato dai candidati Tonino Pizzadili (il leader provinciale di Unidos), Angelo Pagano e Antonio
Appeddu, Mauro Pili consegna ai
cronisti il testo della convenzione Stato-Tirrenia (18 luglio 2012)
e ricorda l’impegno di «Cappellacci e Lupi di rivedere la convenzio-
Meno male che Silvio c’è
F
ne entro il 17 luglio, cosa che non
è avvenuta».
I PORTI. Un altro, violento attacco è stato rivolto a chi «ha tagliato le gambe a tutta la Sardegna. I
porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres, tra il 2010 e il 2012,
hanno perso oltre 2 milioni di
passeggeri, così come Ugo Cappellacci e Renato Soru hanno messo
in ginocchio l’economia della
Gallura».
Dopo aver partecipato alla cerimonia per il saluto alla Brigata
Sassari, Pili si è poi recato al ponte sul rio Loddone, una delle opere danneggiate (e non rimesse a
posto) dalla tragica alluvione del
18 novembre.
Dedica al marito Procurare e moderare ottenendo il plauso di Antonello Venditti, che
la ascolta, racconta i suoi trascorsi di venditrice di aspirapolveri in un call center e di
portiere di notte in un hotel, critica la legge
elettorale sarda che definisce il porcheddum
(la soglia di sbarramento del 10% % rappresenta la paura al cambiamento degli organi
dei partiti tradizionali) e inciampa su alcune domande di geografia - come quelle sulla punta più alta della Sardegna (dice Bruncu Spina
anziché Punta Lamarmora) e sui capoluoghi di provincia.
Ma sul programma elettorale Michela Murgia si
dimostra più preparata ribadendo che il suo primo
provvedimento sarà la costituzione dell’Agenzia sarda delle entrate. Ospite di
Claudio Sabelli Fioretti e Michela Murgia
Giorgio Lauro a “Un giorno da pecora” su Radiodue, la candidata di
Sardegna possibile oscilla tra ironia e serietà. Quando le chiedono se è di destra, come
l’ha definita Renato Soru alcuni giorni fa («è
strano che un possessore di call center dica
che è di destra un’ex telefonista precaria»),
o di sinistra, chiarisce di essere di sinistra
(«ma il Pd di Renzi non è di sinistra») e
quando aggiungono che candidandosi ruba
voti alla sinistra, risponde sicura: «I voti non
sono della sinistra ma degli elettori. Si mette in campo un progetto credibile e chi è più
credibile convince gli elettori».
Alla domanda se sia favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso risponde senza esitazione: «Se li potessimo autorizzare lo faremo anche subito perché la repubblica che vogliamo è quella che riconosce i diritti di tutti». (f. ma.)
DEL CAPOLUOGO GALLURESE PARLA
DI
dei recenti restauri - che Silvio è in grado
di esibirsi. Allo spettacolo, per motivi organizzativi poi spostato alla Fiera, sarà
presente la delegazione sardista che nel
2009 consegnò a Silvio la bandiera dei
Quattro Mori. «Ora ce la deve restituire»,
ha dichiarato Giacomo Sanna, aggiungendo severamente: «Cinque anni per un autografo sono davvero troppi».
E intanto si avvicina l’ok dei Vanzina a
un tour sardo di Matteo. Dopo l’esordio alla Leopolda con un numero dalla comicità stralunata (l’imitazione
di Pieraccioni che crede di
essere Tony Blair) la giovane star rivisita la commedia all’italiana in coppia
con Gianni Cuperlo. È un
umorismo molto collaudato, giocato su una serie di
gag che vedono Gianni intervenire nel dibattito politico equipaggiato di tutti i
gadget del reducismo leninista (gli occhialini, le camicie button down, il congiuntivo) e quella birba di
Matteo che di volta in volta lo traduce in un finto linguaggio dei sordi come l’interprete ai funerali di Mandela, gli fa il sotomayor o infine - come all’ultima riunione della Direzione - lo stoppa con un «Gianni scusami un casino se ti
interrompo ma ti dispiacerebbe tirarmi un
attimo il dito?» per poi prorompere in genuini e cavernosi effetti sonori ben lontani dalla spocchia di certa sinistra.
Soccorso Pop per il popolo
elettore angosciato da
santini e comizi in stile Ddr
Matrimoni gay,
Michela Murgia
è favorevole
10 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
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CRONACA IN PRIMO PIANO | CAGLIARI
Le statistiche molto allarmanti, i dati delle forze dell’ordine, la cautela dei medici
L’esercito dei nonni al volante
Pericolosi o prudenti? Inchiesta sugli automobilisti over 80
GUIDANO
PREVALENTEMENTE PER
BREVI TRATTI, SONO PRUDENTI E A
VOLTE SÌ, RALLENTANO IL TRAFFICO. IN COMPENSO, DI SOLITO NON
SUPERANO A DESTRA, NON FANNO
LO SLALOM FRA LE CORSIE E RISPETTANO I LIMITI DI VELOCITÀ.
Il professore, l’ex
procuratore, l’ex sindaco
e il decano dei politici che
guidano tutti i giorni nel
traffico cittadino
Ultraottantennii
con patente*
3.302
7.779
a Cagliari città
in tutta la Provincia
Incidenti provocati
nel 2013 a Cagliari**
*
us
C’era quello, 87 anni, che fra
un occhio e l’altro non raggiungeva nemmeno i 7 decimi previsti come soglia minima complessiva per il rinnovo della patente
e si fece operare di cataratta perché alla macchina non rinunciava: «A me e a mia moglie serve
per andare a messa». Casa in via
Cagna, chiesa in via Della Pineta (San Pio X); distanza: 500 metri. Gli anziani al volante sono
davvero pericolosi? Fa bene il
Governo a pensare di imporre
agli automobilisti ultraottantenni di sottoporsi alla visita medica una volta all’anno anziché
ogni due? Questioni tornate
d’attualità dopo che, all’inizio
dell’anno, un 85enne di origini
sarde, a Velletri, a bordo di un
Suv ha sfondato la vetrata di una
banca e ucciso una donna: ha
spiegato di aver premuto il pedale dell’acceleratore convinto
che fosse quello del freno.
Per le forze dell’ordine, i 3.302
automobilisti cagliaritani che
hanno 80 anni o più non sono
un problema: «Non risulta un
rapporto diretto fra rischio di incidenti e età avanzata del conducente», afferma il comandante
regionale della polizia stradale,
Giuseppe Gargiulo. Stesse sensazioni da parte di Mario Delogu,
comandante della polizia municipale: i suoi uffici hanno anche
elaborato due grafici, classificando gli incidenti avvenuti in città
in base all’età degli automobilisti
che li hanno provocati. In quello relativo al periodo 2006-2013
i dati restano alti per le fasce dai
19 ai 48 anni, e mostra che agli
ultraottantenni sono attribuibili
pochi incidenti. Dato confermato dal grafico riferito al solo
2013, dove si evidenzia un picco
che riguarda 43 e 44enni.
A livello nazionale, però, l’allarme c’è. Un recente rapporto
Aci/Istat dice che nel 2012, in
Italia, i morti per incidente stradale sono diminuiti per tutte le
fasce d’età tranne due: 80-84 anni (+14 % rispetto al 2011) e 85-
sanzioni elevate per infrazioni non
contestate immediatamente (per
esempio da un impianto autovelox
fisso, ndr), abbia dichiarato che alla guida c’era un parente anziano
in modo che i punti fossero tolti alla patente di quest’ultimo. Una
scappatoia legale».
«Lo fanno in molti», conferma il
comandante regionale della polizia stradale, Giuseppe Gargiulo.
«Pur di non perdere punti si fa di
tutto. Oltre al nonno, viene “usato”
spesso anche l’ex dipendente extracomunitario successivamente
trasferitosi all’estero. Ma molti,
semplicemente, accettano di pagare doppia sanzione rifiutandosi di
indicare il conducente che avrebbe
commesso l’infrazione». (m. n.)
Abbiamo chiesto un parere
a quattro diretti e illustri interessati che guidano ogni
giorno nel traffico cagliaritano. Per lo storico Francesco Cesare Casula (80 anni,
zero incidenti, una sola
multa ma perché l’auto
«toccava appena» le strisce
pedonali in una via Abba
deserta il 14 agosto) il rinnovo annuale sarebbe giusto anche se «se si va a guardare, a causare la maggior
parte degli incidenti sono i
ventenni» e «ho amici ultraottantenni che guidano benissimo». L’ex procuratore
capo Carlo Piana (80 fra
qualche mese, mai una multa, unico incidente memorabile una macchina “toccata” nel corso di un parcheggio giovanile) invece ha
qualche perplessità: «Un anno mi pare un limite eccessivo: quello attuale, due anni, mi sembra sufficiente. Al
degrado psicofisico sopperiscono cautela e rispetto delle regole». All’ex sindaco Michele Di Martino (83 anni,
unico incidente un tamponamento perché «l’auto che
avevo davanti aveva inchiodato per evitare un pedone», multe «qualcuna per
divieto di sosta») va bene il
rinnovo ogni due anni e andrebbe bene anche ogni anno: «Ma il problema sono i
giovani, che spesso hanno
voglia di correre. Io non supero mai i limiti». Secondo
il decano dei politici sardi,
Felicetto Contu (87 anni,
un frontale «30 o 40 anni
fa» e una multa per uso del
telefono durante la guida,
«davanti al Consiglio regionale: stavo accostando»),
«due anni sono più che sufficienti. Conosco novantenni che guidano e vanno a
caccia di cinghiali e sessantenni decotti: specie quelli
in pensione che fanno la
spesa con le mogli». (m. n.)
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11
da automobilisti fra gli 81 e gli 88 anni
78
da automobilisti fra i 21 e i 28 anni
98
da automobilisti fra i 41 e i 48 anni
* dati forniti dal ministero per i Trasporti
** dati forniti dalla polizia municipale di Cagliari
89 (+25 %). Il che, visto l’invecchiamento progressivo della popolazione, preoccupa. Lo stesso
studio ricorda che il problema
numericamente più grave riguarda pur sempre i giovani fra
i 20 e i 24 (105 morti e 9.776 feriti nel 2012), ma a rincarare la
dose arriva un rapporto della società italiana di Gerontologia e
geriatria, secondo la quale, al di
sopra dei 75 anni, un italiano su
due ha i riflessi rallentati.
È vero? L’abbiamo domandato
a Roberto Melis, dirigente della
Medicina legale della Asl 8, uno
dei componenti della Commissione medica, ultima autorità in
fatto di giudizio sull’idoneità fisi-
ca dell’automobilista a ottenere
il rinnovo della patente. Alla
Commissione, che si riunisce
nel Padiglione D della cittadella
sanitaria di via Romagna (l’ex
complesso psichiatrico tra via
Santa Chiara e viale Ciusa) si
può rivolgere l’automobilista fa
il rinnovo senza passare per
agenzia, e i medici esaminatori
(che appartengono alle forze militari, alle Ferrovie o alla Capitaneria di porto) inviano i pazienti le cui capacità psicofisiche risultano dubbie. «Le patologie tipiche dell’età avanzata che sono
incompatibili con la guida - spiega Melis - sono quelle relative alla circolazione cerebrale». Nega-
«Una scappatoia legale»
Una comoda riserva
di punti-patente
in caso di autovelox
Controlli con l’autovelox
«Alla guida
coi capelli
bianchi:
e allora?»
SINTOMI
re il rinnovo, per i medici, non è
una passeggiata: «Bisogna valutare attentamente: negare la patente a un anziano significa togliergli una grossa fetta di autosufficienza. Lo facciamo soprattutto per patologie psichiatriche
e Alzheimer. I due anni di intervallo tra una visita medica e l’altra sono un intervallo adeguato.
Abbassarlo non avrebbe senso;
ne avrebbe, semmai, ipotizzare
dei test di guida per valutare la
capacità di reagire a situazioni
di emergenza, ma teniamo conto che costerebbe parecchio e
intaserebbe le Motorizzazioni».
Marco Noce
Una volta, la Commissione medica
locale di Cagliari disse no a un anziano: Alzheimer galoppante, impossibile farlo guidare. Lui accettò
il responso, sua moglie no; le grida rimbombarono per mezza cittadella sanitaria: «E a me, ora, chi
mi accompagna a fare le commissioni?»
Ma avere un anziano patentato
in casa può essere utile non solo
alle gentili (o meno) consorti. Il sospetto delle forze dell’ordine è che
molte patenti intestate a persone
dall’età avanzate servano soprattutto come “riserva” di punti. «Il
fenomeno non è quantificabile mette le mani avanti Mario Delogu, comandante della polizia municipale - ma la percezione è che
qualche automobilista, in caso di
Roberto
Melis, medico
legale Asl 8:
«Problemi
cognitivi e
perdite di
memoria sono
segnali
preoccupanti
in un anziano
che guida: i
familiari che li
notano lo
segnalino al
medico»
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mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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11
IGLESIAS | CRONACHE IN PRIMO PIANO
R EAZIONI
A SCUOLA
Per i presidi
si tratta
di casi isolati
IGLESIAS. Troppo fragili,
troppo soli. Con la sete di
stare nella cricca giusta.
E allora che importa se il
lasciapassare si chiama
sballo. La mattina a scuola, la sera in piazzetta. Di
questi tempi - per i ragazzi - la trasgressione fa il
paio con l’hascisc e la marijuana. Ora anche la cocaina. Per comprarla sono disposti a rubare. In
qualche caso, a prostituirsi. Ma sono «casi isolati» per il preside dell’Istituto tecnico commerciale e magistrale,
Beppe Melis. «E se cadono nella rete della droga spiega il preside del Liceo
Scientifico e Artistico,
Ubaldo Scanu - è solo
perché sono molto più insicuri dei ragazzi delle altre generazioni e non si
sentono in grado di affrontare le difficoltà». Chi
è alla guida delle quattro
scuole superiori di Iglesias, dove studiano in
1400, non considera il fenomeno “allarmante”.
«Sono situazioni eccezionali che riusciamo sempre ad individuare e gestire nel miglior modo
possibile», aggiunge Beppe Melis: «Oltre a organizzare incontri educativi con gli agenti della
Questura». «Paradossalmente il disagio è più forte fra i ragazzi di buona
famiglia», racconta il collega Ubaldo Scanu. (i. m.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Minacciava sei liceali per avere soldi e gioielli: ventenne in manette
Il parroco di Serra Perdosa
Costretti a rubare in casa
per comprare la cocaina
Don Giorgio:
«Un problema
sottovalutato»
DUE RAGAZZINI SONO TUTTORA SE-
IGLESIAS. «Sono tantissimi, ma nessuno ne
IL CASO
dre poco convinto aveva messo
alle strette il figlio che, vistosi scoperto, non ha retto. Il ragazzo,
sconvolto, una sera di fine maggio
è salito su una casa diroccata alla
periferia di Iglesias deciso a lanciarsi nel vuoto.
Carabinieri e vigili del fuoco lo
hanno fermato. In lacrime ha raccontato tutto ai genitori e al capitano. Lo stesso hanno fatto i suoi
amichetti e il cerchio si è chiuso.
A casa di Demontis, pochi grammi di coca e neanche un anello.
Nell’occasione era stato denunciato. L’altro ieri, su disposizione
del gip di Cagliari, l’arresto con la
concessione dei domiciliari.
Vito Fiori
parla». Che la droga sia molto diffusa fra i
giovanissimi della città, lo denuncia apertamente il parroco del quartiere più popoloso di Iglesias. Don Giorgio Fois, 37 anni, da quattro alla guida di quasi settemila anime che ruotano attorno alla chiesa
di san Pio X, non fa mistero che l’uso malcelato di spinelli e cocaina stia trascinando nel tunnel i figli di una crisi economica ormai inarrestabile.
«Troppo fragili i nostri
ragazzi, spesso soli: facilmente diventano vittime di chi riesce a
sfruttare la loro debolezza per trascinarli in un
incubo sempre taciuto
dalle famiglie». Non solo
hascisc. «Ora i ragazzini
di 15 e 16 anni fanno
uso di cocaina», racconta don Giorgio: «Per Don Giorgio Fois
comprarla rubano il
bancomat ai genitori». Centinaia di euro
che spariscono dal conto: «Quando si accorgono che sono stati i figli, in tanti hanno paura di affrontare l’argomento». E i
casi aumentano giorno dopo giorno: «Almeno due ragazzi su cinque fanno uso di
droga». E chi gliela vende, commenta, ha
uno stipendio che non gli basta più: «Ma
non avrei mai immaginato che Yari Demontis potesse arrivare a tanto. Lo conosco da quando sono arrivato a Iglesias. Faceva parte del gruppo di giovani con cui
parlavo al distributore di bevande automatiche di fronte alla chiesa. Lo vedevo
spesso, stava con noi fino a tardi. Era gentile, rispettoso. Poi è sparito dall’estate
scorsa. Solo ora, con rammarico, capisco
il perché».
Ilenia Mura
RIPRODUZIONE RISERVATA
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GUITI DAGLI ASSISTENTI SOCIALI DEL
Yari Demontis (sotto)
si vantava di avere
una pistola
per terrorizzare
i ragazzini
A sinistra,
la conferenza stampa
dei carabinieri
COMUNE E DAGLI OPERATORI DEL
SERD. ENTRAMBI, A QUANTO PARE,
ERANO SULLA STRADA DELLA DIPENDENZA DALLA COCAINA.
us
IGLESIAS. Un tentativo di suicidio,
per fortuna non riuscito, è stato
determinante per definire un’inchiesta delicata, e dai risvolti
drammatici, che ha coinvolto sei
studenti liceali. Una storiaccia,
iniziata sul finire del 2012 e conclusa nella primavera scorsa, che
ha portato all’arresto di Giovanni
Yari Demontis, 21 anni di Iglesias
con accuse che vanno dallo spaccio di droga all’estorsione sino alla ricettazione e all’istigazione a
delinquere. È stato lui, nonostante la giovane età, a circuire e corrompere i ragazzini, quasi affascinati e ammaliati da un bulletto
con tanta voglia di crescere nell’ambiente criminale. Yari aveva
capito che quei ragazzi un po’ imbranati, figli della buona borghesia cittadina, potevano essere le
classiche galline dalle uova d’oro.
In realtà sono stati dei polli.
Li ha avvicinati all’uscita di
scuola, ha proposto loro una “società”, cioè mettere insieme dei
soldi per acquistare droga a Cagliari e poi rivenderla in città, operazioni che avrebbe fatto lui non
prima di aver spartito la coca e l’hascisc per il fabbisogno personale degli “azionisti”. Il gioco ha funzionato bene sino a quando si
trattava dei risparmi, più o meno
[UNGARI]
importanti degli studenti (uno di
loro ha consegnato a Demontis
tremila euro).
I soldi sono, inevitabilmente,
andati esauriti. Ma Yari non si è
perso d’animo. Ha consigliato ai
soci di rubare i contanti in casa e,
se possibile, anche i gioielli di famiglia, facilmente smerciabili nei
tanti “compro oro”. Fedi, collane
e braccialetti, orologi e catenine,
come d’incanto sono scomparse
dalle abitazioni dei ragazzini.
E qui, il primo allarme. Quasi
contemporaneamente, tre coppie
di genitori si sono presentate nella caserma dei carabinieri per denunciare dei furti (i figli avevano
cercato di simulare l’intrusione di
qualcuno). In particolare, un pa-
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Rilevazione del 28 gennaio 2014
Sei favorevole al ritorno del sovrintendente
Mauro Meli alla guida del Teatro Lirico di
Cagliari?
SI
FRA NOTE E NUMERI
I conti
della prima
industria
culturale
«La vita, senza musica, sarebbe un errore», scrisse
Friedrich Nietzsche. Ma
quando si parla di Ente Lirico non sono in ballo solo
questioni estetiche bensì i
destini della più grande industria culturale dell’Isola. E
dei suoi dipendenti. Quelli
con contratto a tempo indeterminato sono 224: una settantina di orchestrali, 60 coristi, 25 amministrativi, una
cinquantina di tecnici. Attorno a loro ruota un numero variabile (70, 80) di contratti a tempo determinato:
furono questi a pagare lo
scotto della perdita d’esercizio 2010 (1,5 milioni di euro): i licenziati furono 99.
È un’industria dalle grandi
potenzialità: nel pieno della
crisi, nel settembre 2012 il
Lirico ha prodotto un Nabucco con Leo Muscato, miglior regia al prestigioso premio Abbiati. Ma la chiave
per la sopravvivenza sta nei
conti: in attesa del bilancio
consuntivo 2013 (dovrà essere compilato entro marzo), il più recente è del 2012,
e chiuse in attivo per 400
mila euro; a preoccupare sono però i debiti verso banche (12 milioni nel 2010,
ora 5), aziende e artisti,
esposizioni che hanno minato l’immagine dell’ente. In
quest’ottica i sindacati ritengono fondamentale l’aver ottenuto dalla Regione un anticipo sui finanziamenti: «È
un prestito di 8 milioni di
euro che permetterà di saldare i debiti a breve e medio
termine e di evitare il ricorso
all’oneroso
“fondo
Bray”», dice Massimiliano
Cecalotti, rsu Usb «e il merito di averlo ottenuto è di
Alessio Loi, direttore amministrativo fino alla nomina di
Marcella Crivellenti». Per lui
elogi anche da Annalisa Pittiu (Fistel-Cisl): «Risparmiò
4 milioni in un anno senza
contraccolpi». (m. n.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lirico: l’agenda di Meli
Cartellone, abbonati e le tensioni con i sindacati
MAURO MELI
NON È IL SO-
CURRICULUM
VRINTENDENTE CHE I RAPPRE-
Mauro Meli è
nato 59 anni fa
a Cagliari ed è
diplomato in
chitarra. Dal
1986 si occupa
dell’ideazione e
della gestione
di progetti
culturali e
manifestazioni
musicali. Nel
1988 Claudio
Abbado lo
invita a dirigere
Ferrara Musica,
di cui è
direttore
artistico sino al
1996, quando
è nominato
sovrintendente
a Cagliari.
SENTANTI DEI LAVORATORI DELL’ENTE
LIRICO
AVREBBERO
PREFERITO. TANTE, PER LUI, LE
SFIDE DA AFFRONTARE.
ECCO
LE PIÙ URGENTI.
«Ahimè, Meli»: Annalisa Pittiu, coordinatrice Fistel-Cisl,
non l’ha presa benissimo.
Massimiliano Cecalotti, della rappresentanza sindacale
unitaria, quota Usb, anche
peggio: «Provo sconforto,
una nomina che spaventa e
delude». Non proprio un’accoglienza a braccia aperte,
per il nuovo (ma anche ex)
sovrintendente del Lirico:
stanno anche preparando
un documento più articolato, i rappresentanti dei dipendenti della Fondazione;
cercano le parole per spiegare che, vinta la battaglia legale che ha portato alla decadenza di Marcella Crivellenti e dei direttori amministrativo e artistico da lei nominati, si aspettavano una
scelta diversa. «C’erano altri
candidati con curricula degnissimi», sottolinea Pittiu.
«Avremmo voluto un nome
nuovo, che garantisse normalità, serietà, sostenibilità
e dialogo», rincara Cecalotti.
Non si erano lasciati bene,
l’altra volta, Mauro Meli e i
sindacati: lui, che aveva portato in Sardegna stelle mondiali della musica e catturato undicimila abbonati, andò
via da Cagliari lasciandosi
dietro orchestrali e coristi
che scioperavano insieme ai
fornitori e reclamavano pagamenti arretrati. I rappresentanti dei lavoratori gli imputavano la responsabilità
del deficit (4 milioni e mezzo di euro), lui giustificava
quelle cifre come il prezzo
giusto per la conquista di un
ruolo internazionale da parte dell’ente e ricambiò parlando di «inaccettabili cor-
UN’IDENTITÀ,
TRE LEGGI
PER LA SARDEGNA
<DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZgOFjgUzA9KDixUi+pn8d+</DATE>
52,3%
I portavoce dei lavoratori: «Al sovrintentente chiediamo normalità»
Dal 1° febbraio con
SOLO
€ 1*
47,7% NO
* PIÙ IL PREZZO DEL QUOTIDIANO
Il “Nabucco” di Leo Muscato
porativismi» da parte sindacale. Il tempo è passato: undici anni. Meli torna dopo
essere stato direttore e soprintendente alla Scala di
Milano e al Regio di Parma, il
Lirico ha passato anni artisticamente e finanziariamente durissimi.
LE SFIDE. Il da fare, su entrambi i fronti, non manca:
le tensioni, l’incertezza su
composizione del cda e destino della sovrintendente,
le troppe modifiche al programma dell’anno scorso (la
stagione operistica doveva
aprirsi con un Trovatore, invece fu Otello ma solo dopo
aver scartato l’ipotesi di partire con Die Feen di Wagner)
hanno azzoppato la campagna abbonamenti, partita
nove giorni fa. Cioè tardissimo, quando mancavano appena quattro giorni a quello
che doveva essere il concerto di debutto e, visti i tempi
stretti, è stato precipitosamente riclassificato come
evento “straordinario fuori
abbonamento”, con biglietto d’ingresso a un euro per
gli abbonati: non è bastato, e
lo scorso fine settimana un
teatro mezzo vuoto ha accolto la Classica di Prokofiev,
la Sinfonia dei Salmi di
Stravinsky e la Quarta di
Tchaikovsky dirette da una
grande bacchetta come Aldo
Ceccato. Il 7 e 8 febbraio il
via ufficiale: sul podio ci sarà sir Jeffrey Tate, in programma il Canto delle Parche di Brahms, Morte e trasfigurazione di Richard
Strauss, Serenata alla musica di Ralph Vaugham Williams ed Enigma di Elgar.
Questo giusto per restare al
brevissimo termine.
FATTORE CONTI. «Non ho
dubbi: Meli darà subito mostra di un attivismo di cui alcuni avevano nostalgia», riconosce Pittiu: «I nostri dubbi riguardano i conti: la legge 367 del 1996 (che ha trasformato gli enti lirici in
fondazioni, ndr) parla chiaro, i sovrintendenti devono
essere dei manager. E quindi essere capace di prevenire: il ritardo nell’erogazione
dei finanziamenti, un Por
non approvato o un taglio
dei fondi Fus (il Fondo unico per lo spettacolo, attraverso cui il Governo finanzia il mondo dello spettacolo, ndr) non possono determinare perdite d’esercizio
come quelle degli anni della
prima esperienza di Meli.
Ora anche i quattro consiglieri d’amministrazioni che
lo hanno scelto hanno la responsabilità di vigilare sui
conti dell’ente con la massima cura».
Marco Noce
al Cagliari Calcio, ma il
presidente Massimo Cellino respinge con durezza la
proposta di un accordo. La
società a cui il club rossoblù aveva affidato la sistemazione dei Distinti e della Curva Sud si è detta disponibile a riprendere i la- I lavori al Sant’Elia
vori portando la capienza
a 16mila posti in sette giorni. E con il pagamento degli interventi a opere concluse.
«Crediamo fermamente - dice l’avvocato
della Clarin Walter Lombardi - che questa
proposta mantenga inalterate le posizioni
delle società contendenti offrendo una equilibrata via di uscita ad una situazione che sta
impedendo al Cagliari di disporre di uno stadio all’altezza del campionato in cui milita,
sta penalizzando i tifosi e sta danneggiando
Stipendi:
sit in
di protesta
Mattinata di tensione
quella prevista oggi alla
Asl 8 in via Piero della
Francesca: il sindacato
Ugl ha organizzato un sitin per contestare l’operato Asl nei confronti dell’Aias e chiedere un incontro fra le parti (Onlus
e azienda), “per arrivare
alla vertenza che ha prodotto lo stato di disagio a
cui assistiamo (5 mensilità arretrate)”, spiega la
segretaria regionale Ugl
Franca Orrù nella richiesta di autorizzazione al
Prefetto. La Asl 8 sarebbe
in debito con l’Aias di 18
milioni euro secondo Orrù, e d’altra parte starebbe liquidando somme di
denaro “ad un numero
molto limitato di dipendenti”, attraverso l’applicazione
dell’articolo
1676 del Codice civile
che consente il pagamento diretto dall’azienda
monocommittente (Asl)
ai dipendenti dell’associazione insolvente (Aias).
Ma per il direttore generale Asl 8 Emilio Simeone le affermazioni
fatte dalla segreteria confederale Ugl sono “gravissime e completamente
infondate”. Quanto al debito, “l’associazione non
vanta alcun credito nei
confronti della Asl 8, la
quale ha una situazione
liquidatoria in regola”, si
legge nella nota. Sui dipendenti (64 su 100),
“nessuna discriminazione, la legge impone che
siano i lavoratori a presentare l’istanza e la documentazione necessaria”. In mezzo, senza stipendio e senza certezze,
ci sono i lavoratori: "La
posizione dell’Ugl nei nostri confronti è umiliante, andremo all’assemblea ma protesteremo a
favore della Asl».
Michela Seu
RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE RISERVATA
Stadio, la Clarin tende la mano
ma Cellino respinge la proposta
La Clarin tende la mano
A IAS - A SL
ditte locali, maestranze e
lavoratori che erano impegnate nella realizzazione
della struttura». Cellino
però non è affatto d’accordo: «Questa proposta è la
conferma che la Clarin, insieme a qualche altra persona che scopriremo presto chi è, vuole solo metterci in difficoltà e sotto
pressione per ottenere quello che non gli
spetta. Lo stadio è finito da tanto tempo e lo
abbiamo fatto noi, loro hanno iniziato i lavori in Curva nord ma li hanno lasciati a metà, però si sono presi i soldi. I lavori li abbiamo finiti noi, compresi quelli nei Distinti.
Sono stufo, ho subito troppe ingiustizie e
cattiverie, spero che prima o poi i sardi si
rendano conto che io sono la vittima».
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mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
www.unionesarda.it
39
QUARTU SANT’ELENA | CRONACA
MUNICIPIO
Uno sportello
per riscuotere
i piccoli tributi
Tassa di occupazione del
suolo pubblico e imposta
comunale sulla pubblicità, quest’anno, si pagano
direttamente al Comune. I due tributi sono in
scadenza il 31 gennaio
ma, a differenza di quanto avveniva in passato,
non è più la società Gsp
a gestirne la riscossione.
L’amministrazione di via
Porcu ha bandito la gara
per trovare un nuovo
concessionario, ma nel
frattempo dovrà fare per
conto proprio. Per questo motivo sono stati
aperti due conti correnti
appositi per la Tosap e
per i diritti sulle pubbliche affissioni.
In Municipio è stato reso operativo uno sportello informativo che sarà
in funzione fino al 28
febbraio: dal lunedì al venerdì dalle 9 a mezzogiorno e dalle 16 alle 17.
Si occuperà di tutte le
pratiche relative alla tassa di occupazione del
suolo pubblico, all’imposta comunale sulla pubblicità e ai diritti sulle
pubbliche affissioni. È
possibile contattare i responsabili anche scrivendo una mail all’indirizzo
[email protected] o telefonando
allo
070/86012237. Per le affissioni urgenti è possibile telefonare al numero
347/4541308. (g. mdn.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIBUNALE. Autospurgo delle fosse settiche, cade l’accusa di peculato
LITORALE. Sa Tiacca, proteste
Non rubarono al Comune,
assolti quattro dipendenti
La rete fognaria
promessa da anni
ancora non c’è
IL
Non c’è pace per i residenti nella lottizza-
RESPONSABILE DEL SERVIZIO E
UN’IPOTESI
postale che poi mostrava all’operaio al momento di eseguire il lavoro. In alcuni casi, però - stando
all’accusa - il pagamento avveniva
in contanti nelle mani degli operai: da qui l’ammanco contestato,
ma il giudice non ha accolto la tesi accusatoria. «Il decremento degli incassi», spiegano ancora i legali, «è stato spiegato in ragione
del malfunzionamento di alcuni
automezzi nel periodo in questione». Nei confronti degli imputati è
stato avviato un procedimento disciplinare in attesa del giudizio.
Rischiavano di perdere il lavoro,
invece sono assolti con formula
piena.
Veronica Nedrini
zione di Sa Tiacca, lungo la provinciale per
Villasimius. Da anni aspettano la realizzazione della nuova rete fognaria e gli allacci,
ma il progetto è fermo al palo in attesa che
il Comune completi il collaudo definitivo
dell’impianto di sollevamento di Is Arenas.
ITER LUNGHISSIMO. Sembrava cosa fatta già
nel 2006, quando un’impresa appaltatrice
aveva dato il via all’intervento, invece sono
trascorsi gli anni e niente
è stato risolto. «Sempre
nel 2006», racconta un residente, Paolo Paoli, «ci
dissero che, chiedendo
un’autorizzazione al Comune, avremmo potuto
collegare ogni casa al collettore centrale. Si dava
come certa l’attivazione
del collettore per quell’anno, quindi presentammo
la domanda e versammo
900 euro alla società L’assessore Lilliu
Cap». Da allora il collaudo
slitta di mese in mese. «Arrivati al 2014, ci
chiediamo dove siano le fogne, che fine abbia fatto il progetto e quanto ancora dovremo aspettare», aggiunge Poli.
IL COMUNE. L’assessore alla Viabilità, Stefano Lilliu, che segue la vicenda da quando ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici, cerca di fare chiarezza su una questione sempre più intricata. «L’intervento sull’impianto di sollevamento di Is Arenas»,
spiega, «rientra in un collaudo generale che
comprende anche il tratto di condotta tra
via Marco Polo e Sant’Andrea, oltre che un
altro collettore e una stazione di sollevamento a Margine Rosso. In pratica devono essere collaudati tutti e tre insieme. L’iter burocratico è ancora in corso».
Giorgia Daga
RIPRODUZIONE RISERVATA
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TRE OPERAI ERANO ACCUSATI DI
SBAGLIATA
AVER INTASCATO CINQUEMILA EURO
PAGATI DAI CITTADINI PER IL SERVIZIO. IL GIUDICE LI HA ASSOLTI TUTTI.
Nel 2002 e
2003 i
cittadini che
utilizzavano
l’autospurgo
comunale
dovevano
pagare alle
Poste. Per il
giudice è
falsa l’accusa
che i
dipendenti
chiedessero
denaro
us
Neanche un centesimo di
quanto avevano pagato i cittadini
per la pulizia delle fosse settiche
era finito nelle loro tasche. Sono
stati assolti dall’accusa di peculato «perché il fatto non sussiste»
Gabriele Caria, ex responsabile
dell’ufficio smaltimento liquami
del Comune, e i dipendenti Francesco Corda e Salvatore Gessa, rispettivamente di 62 e 56 anni,
quartesi, e Giampaolo Dessena,
58enne di Sinnai. Sono stati tutti
giudicati ieri dal collegio della prima Sezione del Tribunale, presieduta da Mauro Grandesso.
LE ACCUSE. Responsabile e operai del servizio comunale di autospurgo che, tra il gennaio 2002 e
il dicembre 2003, si occupava del
servizio di pulizia delle fosse settiche, erano accusati di non aver
versato parte dei pagamenti per il
servizio di autospurgo nelle casse
comunali, ma di aver spartito e
trattenuto i soldi. Secondo la Procura, Caria in particolare «si appropriava» di circa cinquemila
euro «di cui aveva disponibilità
per ragione del suo ufficio». Il pm
Enrico Lussu aveva chiesto per
tutti la condanna a tre anni e due
mesi di reclusione.
LA DIFESA. Ma «a dibattimento
nessun testimone sentito in aula
ha mai confermato la tesi accusa-
toria», sottolineano gli avvocati
difensori Corrado Podda, Roberto
Olla, Claudia Del Vecchio, Fausto
Argiolas e Francesco Bolasco.
Inoltre, «titolari di ristoranti, amministratori di condominio e altri
clienti hanno smentito di aver
mai dato denaro direttamente
nelle mani dei dipendenti». Come
da regolare prassi, quindi, avevano pagato il bollettino alle Poste.
IL SISTEMA. Funzionava così: cittadini o proprietari di negozi e ristoranti prenotavano l’intervento
dei mezzi comunali per liberare
le fosse settiche, e Caria mandava i tre operai a erogare il servizio.
Secondo le procedure il cliente,
in attesa dell’arrivo dei mezzi, pagava il dovuto con un bollettino
FERRINI
SANT’ANASTASIA. Da tempo quegli spazi erano pantani
Festa all’Oratorio
Due nuove aree verdi nel quartiere
Proseguono le iniziative per festeggiare
l’inaugurazione dell’oratorio Ferrini, dopo
la ristrutturazione. Oggi la giornata sarà
dedicata al cinema. Dalle 17 alle 18 sarà
proiettato il film di animazione “Up”. Alle
20 si proietta la pellicola “Quasi amici”.
Domani il programma è invece incentrato sullo sport. Dopo l’animazione per i
bambini del catechismo, che inizierà alle
17, alle 19,30 inizia il torneo di calcetto tra
oratori insieme agli Special Olympics. Saranno i primi a giocare nel nuovo campo
in erba sintetica che sarà inaugurato domenica, dopo la messa delle 10, dall’arcivescovo Arrigo Miglio. L’inaugurazione sarà seguita da un zeppolata. (g. da.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Una delle nuove aree verdi a Sant’Anastasia
Due nuove aree verdi a
Sant’Anastasia. Nel quartiere tra Pitz’e Serra e via Fiume sono stati finalmente sistemati alcuni spazi all’aperto che fino a ieri erano pantani durante l’inverno e distese di erbacce in
estate. Pur tra le polemiche
sul contezioso dei costi delle opere d’urbanizzazione
tra Comune, cooperative e
soci, l’accordo che ha consentito di aprire il nuovo
supermercato ha sbloccato
anche la sistemazione dei
due giardinetti .
Il primo è a ridosso di via
Fiume e completa la fascia
verde che contraddistingue
ormai questa strada, dall’incrocio di via Polonia fino a giardini di Quartello.
Il secondo spazio verde è
stato sistemato dietro il
nuovo supermercato, lungo
via Livatino.
Il quartiere di Sant’Anastasia, però, è ben lontano
dall’essere
completato.
L’accordo sottoscritto una
decina d’anni fa tra Comune e cooperative di costruttori prevedeva che fosse un
rione “chiavi in mano”, con
tutti i servizi e le infrastrutture già pronti prima ancora che le abitazioni fossero
disponibili. È avvenuto
l’opposto. Ancora oggi mancano all’appello i servizi di
quartiere (si era parlato di
un asilo, ma anche del nuovo Commissariato di polizia), che il Comune ha preferito monetizzare e scambiare con i rimborsi per gli
espropri che l’amministrazione di via Porcu doveva
alle cooperative. (g. mdn.)
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LITORALE. Attentato contro un pensionato di 70 anni a Marina Residence
A fuoco nella notte il portone di una villetta
Sono entrati in azione verso mezza-
notte, quando Pietro Concas - il padrone di casa, pensionato quartese di settant’anni - stava dormendo. Un po’ di liquido infiammabile, un cerino e il portoncino della villetta a Marina Residence si è trasformato in una torcia. Solo
l’intervento immediato dei vigili del
fuoco, giunti a sirene spiegate dalla caserma di viale Marconi a Cagliari, ha
impedito che le fiamme si propagassero anche alla villetta. I pompieri hanno
domato il rogo, e quando hanno concluso l’operazione hanno dato il proprio responso ai carabinieri: l’incendio
era doloso.
I militari della Compagnia stanno lavorando senza sosta nel tentativo di
identificare chi ha appiccato il fuoco al
portoncino della villetta in via Lago di
Varese. Non trapelano indiscrezioni sugli accertamenti: dall’immediato inter-
<DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZgOFjgUzA9KMTl7kwctqWK</DATE>
rogatorio del proprietario della casa,
pare che non siano giunti indizi nemmeno per stabilire il movente del grave atto intimidatorio.
L’allarme è scattato pochi minuti dopo l’attentato incendiario: un residente a Marina Residence, che a bordo di
un’auto è transitato davanti alla villetta, ha notato il rogo e ha immediatamente telefonato al 115. Proprio la sua
segnalazione tempestiva ha consentito ai vigili del fuoco di arginare l’incendio prima che si propagasse all’abitazione, evitando così danni decisamente più gravi. Dopo pochi minuti sono
giunte anche le pattuglie dei carabinieri della stazione e della Compagnia, che
hanno fatto un sopralluogo alla ricerca
di indizi utili per l’indagine. A coordinare gli accertamenti è il capitano Raffaele Cossu.
A Marina Residence, ieri mattina,
qualcuno parlava di contrasti che sarebbero in atto nel condominio sull’opportunità di dotarsi di un servizio di
guardiania per la sicurezza nella zona.
Nessun elemento concreto, almeno finora, dà fondamento a quest’ipotesi,
ma i carabinieri la tengono in considerazione.
Non è la prima volta che Marina Residence è presa di mira dagli incendiari. Difficile però collegare tra loro i diversi episodi: nel litorale i raid col fuoco non sono mai mancati. L’opera di
prevenzione dei carabinieri sta contribuendo a ridurre il fenomeno. Anche
ieri notte il Nucleo radiomobile ha istituito posti di blocco tra Margine Rosso
e Flumini. Identificate una novantina
di persone, alcune delle quali sottoposte anche al test dell’etilometro.
Raffaele Serreli
RIPRODUZIONE RISERVATA
Il portone incendiato a Marina Residence
[STEFANO ANEDDA]
48 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
www.unionesarda.it
CRONACA | SULCIS IGLESIENTE
SANT’ANTIOCO. Scoppia un incendio nei locali della caldaia, istituto chiuso per tre giorni
Iglesias,
lavori al via
nella chiesa
Genitori furiosi: alunni in pericolo. Il preside: nessun rischio transennata
Ore 8, fiamme nella scuola
Una densa colonna di fu-
mo nero dalla cabina dell’impianto di riscaldamento
e lingue di fuoco che avvolgono la caldaia. Di fronte,
decine di studenti e genitori a dir poco sgomenti.
LA PAURA. Mattinata da incubo (e rabbia), quella di
ieri a Sant’Antioco, all’entrata della scuola media Enrico Fermi di via Mont’e
Cresia a causa di un incendio divampato improvviso
verso le 8 nei locali della
caldaia: per fortuna non ci
sono stati feriti e l’intervento immediato dei tecnici
della manutenzione ha evitato il peggio. La scuola su
disposizione del sindaco
Mario Corongiu è stata
chiusa per almeno tre giorni.
LE TESTIMONIANZE. Il rogo si
è sviluppato poco prima
dell’inizio delle lezioni, proprio mentre i ragazzi, molti
dei quali accompagnati dai
genitori, si apprestavano a
entrare in classe. «Quando
sono arrivata davanti al
cancello - racconta Paola
Balia, rappresentante di
classe e madre di una studentessa - non ho potuto fare a meno di vedere la nube
di fumo intorno alla cabina
della caldaia». Difficile non
rendersi conto di quanto
stava accadendo: l’impianto di riscaldamento, sebbene si trovi in una costruzione separata dal resto della
scuola, possiede un accesso proprio accanto all’ingresso principale dell’istituto. «Ho trovato assurdo che
i ragazzi siano stati fatti entrare in classe - commenta
Iris Meloni, madre di un
alunno della Fermi - attraverso un’entrata a distanza
ravvicinata dal luogo in cui
imperversava l’incendio. La
scuola dispone di un altro
ingresso».
L’ISTITUTO. Secondo i responsabili dell’istituto, tuttavia, la situazione era sotto controllo: «Non ero presente al momento dell’accaduto in quanto impegnata
in un’altra scuola - spiega
Sally Vallebona, dirigente
scolastica - ma dopo essermi consultata con una docente, ho saputo che il gua-
L’ALLARME
L’incendio della
caldaia della
scuola media
Fermi divampato
ieri mattina
attorno alle 8; il
fumo che invade il
cortile a pochi
metri dagli
studenti che
entrano a scuola
e i locali della
caldaia chiusi
quando il rogo è
stato domato
[M. M.]
sto aveva provocato soltanto alcune perdite di fumo.
Se mi avessero riferito anche solo di un rischio remoto per l’incolumità degli studenti, non avrei esitato a
dare altre disposizioni».
IL COMUNE. Di altro avviso, evidentemente, la folta
delegazione di genitori degli
studenti del Fermi che, poco dopo l’accaduto, ha raggiunto l’ufficio del sindaco
Mario Corongiu per segnalare la gravità dell’incidente. «Non ho assistito di persona all’incendio della cal-
daia - puntualizza il primo
cittadino - ma alcuni genitori mi hanno mostrato le
immagini della fiammata e
ho immediatamente disposto la chiusura della scuola
per ragioni di sicurezza».
Dopo la decisione del sindaco, infatti, le lezioni sono
state interrotte e tutti i ragazzi del Fermi hanno fatto
ritorno a casa dove rimarranno fino a che il danno
non verrà riparato. Quella
caldaia del resto, aveva avuto problemi già da venerdì
scorso quando, in seguito a
un guasto improvviso, si era
spenta, obbligando gli studenti a seguire le lezioni al
freddo. «Nella stessa giornata di venerdì ho comunicato il guasto agli uffici competenti del Comune - puntualizza la dirigente Vallebona - e i tecnici si sono
adoperati subito». Ma evidentemente qualcosa è andato storto se, dopo appena
quattro giorni, la caldaia è
diventata facile preda delle
fiamme.
Serena Cirina
RIPRODUZIONE RISERVATA
S. ANTIOCO. Rubato un videoproiettore, indagini in corso
Ennesimo furto al liceo Lussu
Ennesima incursione
(davvero difficile ormai tenere il conto preciso), dei
ladri nel liceo Lussu di Sant’Antioco. Hanno evidentemente capito che non esiste alcun sistema di prevenzione e così lunedì notte sono nuovamente entrati in azione esattamente co- Il liceo Lussu
me hanno fatto quando,
recentemente, hanno preso di mira il distributore automatico di cibo e bevande.
In questo caso però, una volta dentro la
scuola, hanno provocato danni ancora più
grossi: hanno rubato un videoproiettore e
danneggiato una lavagna multimediale.
Quando ieri mattina la
scuola ha riaperto i battenti, è stato scoperto il danno
e al preside non è rimasto
che chiedere l’intervento
dei carabinieri per denunciare l’accaduto. È stata
aperta un’indagine contro
ignoti anche se ormai appare chiaro che la scuola
debba essere protetta da un
sistema di sicurezza, quantomeno una telecamera a circuito chiuso che permetta
di dare un nome ai ladri. Gli inquirenti
non escludono infatti che gli autori dei
furti siano sempre gli stessi. (s. p.)
N UXIS
Freddo in aula
per un problema
elettrico
NUXIS. Né i bruciatori, né
livelli anomali della
pressione del gas. A
mandare in tilt l’impianto di riscaldamento delle scuole materne, elementari e medie di Nuxis era un “problema
elettrico”. A questo sono risaliti i tecnici che,
per giorni, hanno controllato caldaie, quadri e
condotte del gas che,
proveniente dalla rete
cittadina, fornisce il
combustibile per riscaldare i termosifoni e le
aule del complesso scolastico. Così, a distanza
di quasi due settimane e
con l’intermezzo di alcuni giorni di vacanza
fuori programma per gli
studenti, i problemi all’impianto di riscaldamento centralizzato sono stati finalmente risolti. E le vecchie caldaie a
gasolio, rimesse in funzione per arginare
l’emergenza, sono state
spente. (m. lo.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo anni di disagi
e solleciti al Comune
del parroco don Fois,
finalmente l’appalto
per sistemare San Pio X
Prima di Natale il parroco
era stato costretto a transennare una parte della chiesa
per salvaguardare l’incolumità dei fedeli. Ma fra qualche mese don Giorgio Fois
non dovrà più ricorrere ai rimedi d’emergenza: in primavera dovrebbero essere avviati i lavori per la messa in
sicurezza della chiesa San
Pio X, nel rione Serra Perdosa. Il condizionale è d’obbligo perché la legge impone
che, dopo l’aggiudicazione
dei lavori (investimento di
80 mila euro) alla ditta vincitrice della gara d’appalto,
ci siano 35 giorni di tempo
per consentire eventuali ricorsi.
L’attesa è stata decisamente lunga e le preoccupazioni
per le condizioni dell’edificio
di culto hanno accompagnato il sacerdote e i fedeli per
anni. L’intervento dovrà risolvere, soprattutto, il problema delle infiltrazioni
d’acqua: è previsto il risanamento del tetto, con impermeabilizzazione, la sostituzione dei canali di gronda e
pluviali, nonché la sostituzione delle vetrate artistiche
pericolanti. Una situazione
d’emergenza che, prima di
Natale, aveva convinto don
Giorgio Fois a correre ai ripari, delimitando una parte
dell’interno della chiesa con
il nastro bianco e rosso per
indicare il pericolo. Sono
stati numerosi gli espedienti
adottati da don Giorgio per
sollecitare l’intervento: tre
anni fa i fedeli hanno assistito alla messa con l’ombrello
per ripararsi dalla pioggia,
mentre i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per ore
appesi in cima alla chiesa
per mettere in sicurezza
l’ampia vetrata a mosaico
dove era stata sistemata una
rete protettiva per evitare
che cadesse.
Cinzia Simbula
RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE RISERVATA
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46 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
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CRONACA | MEDIO CAMPIDANO
L’AGENDA
FARMACIE DI TURNO:
VILLACIDRO Fanni, v. Roma 17,
070/932017; ARBUS Corrias, v.
Repubblica 30, 070/9759013;
GONNOSFANADIGA Rizzo, p.zza V.
Emanuele 11, 070/9799377; GUSPINI
Lixi, v. Mazzini 11, 070/970930; SAN
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Municipio 23, 070/9388079; TUILI
Fadda,v.Roma 21,070/9364212.
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C.C. S. GAVINO..........070/9339022
C.C. SANLURI ..............070/9307012
C.C.VILLACIDRO..........070/9314205
VV. UU. S. GAVINO ....070/9375297
VV. UU. SANLURI........070/9383222
VV. UU.VILLACIDRO....070/9310027
POLSTRADA SANLURI......070/938001
VVF SANLURI....(115) 070/9307649
GDF SANLURI..............070/9350092
OSP. N.S. DI BONARIA .....070/93781
POLIAMB. GUSPINI .........070/976111
POLIAMB. S. GAVINO......070/937471
POLIAMB. SANLURI.........070/935941
CASA D. SALUTE VILLAC. 070/934411
VV.UU. SERRAMANNA 070/9132013
CONS. SERRAMANNA.070/91342852
CINEMA
SAMASSI, CINEMA ITALIA, p.zza
Italia 4,Tel.070/9388041:
A SPASSO CON I DINOSAURI 19 (3D);
AMERICAN HUSTLE 21.
DISABILI
USSARAMANNA. I cittadini hanno tempo
sino al 14 febbraio per le richieste di
finanziamento in Comune per i piani
personalizzati per i disabili.(an.pin.)
BONUS FAMIGLIA
SEGARIU. Entro il 15 febbraio vanno
presentate in municipio le richieste per
il bonus famiglia.(an.pin.)
Le segnalazioni per questa rubrica
si accettano, esclusivamente entro
le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo:
[email protected]
SERRAMANNA. Durante un’affollata festa del 2010 in piazza del Popolo
NOTIZIE LOCALI
Cede la fontana sul bimbo:
quattro persone a giudizio
Morta la centenaria
GLI IMPUTATI
Piazza del Popolo era più che
affollata. I Mama Vibe sul palco
facevano ballare centinaia di persone. Una notte d’agosto ricordata da tutti come una grande festa,
e come un incubo, invece, da un
bambino di 4 anni e dalla sua famiglia. Il piccolo, mentre giocava
con un amichetto, si era appoggiato al piatto di ottone in cima
alla fontana sulla piazza, e questo gli era caduto rovinosamente
sulla gamba. Una giornata che
vorrebbero dimenticare anche i
presunti responsabili dello scollamento del piatto di metallo, finiti a processo davanti al giudice
monocratico del Tribunale di Cagliari, Marcello Mauro Capitta. A
dover rispondere dell’accusa di
lesioni colpose sono gli ingegneri
cagliaritani Michele e Alberto Antinori, rispettivamente di 40 e 43
anni, entrambi rinviati a giudizio
in qualità di progettisti (difesi dal
legale Michele Satta). Michele
Antinori, inoltre, come direttore
dei lavori, è accusato anche di falso «perché - stando all’imputazione- nella relazione finale di consegna della piazza aveva attestato falsamente che i lavori (compresa la fontana) fossero stati realizzati a regola d’arte e in conformità
alle
prescrizioni
contrattuali».
IMPUTATI. Assieme a loro si trovano a giudizio anche Mariano
Cabras, 41 anni di Settimo San
Pietro, legale rappresentante dell’impresa omonima che aveva
eseguito i lavori (difeso dall’avvocato Elisabetta Mura), e Giuseppina Atzori, 49 anni, di Guamag-
LUTTO A BARUMINI
A dover
rispondere
dell’accusa di
lesioni colpose
sono gli
ingegneri
cagliaritani
Michele e
Alberto Antinori,
rispettivamente
di 40 e 43 anni,
entrambi rinviati
a giudizio in
qualità di
progettisti (difesi
dal legale
Michele Satta).
Michele Antinori,
inoltre, come
direttore dei
lavori, è
accusato anche
di falso.
Maddalena Lilliu con il nipote Emanuele
Per soli quaranta giorni Maddalena Lilliu non ha raggiunto il traguardo dei
101 anni. L’unica centenaria baruminese, lascia il testimone dell’anzianità
locale al fratello Giuseppe (padre del
sindaco Emanuele) che ha già compiuto 99 anni. Nella foto dello scorso anno, il giorno dei festeggiamenti della
centenaria, tra fratello e nipote. (ca.
fa.)
o
PESANTI DISAGI A COLLINAS
giore, al tempo responsabile comunale del procedimento di realizzazione della piazza (difesa dal
legale Nicola Floris). Erano circa
le 23 del 27 agosto 2010, quando
il bambino si era poggiato al piatto di bronzo in cima al basamento di marmo. Improvvisamente la
coppa, del diametro di 60 centimetri e del peso di 60 chili, era
caduta sopra il suo corpiccino (di
17 chili), sotto gli occhi dei nonni e dei genitori. L’ambulanza del
118 lo aveva trasportato d’urgenza in ospedale, a Cagliari dove era
stato operato per una frattura
esposta alla tibia. Un incidente
che si sarebbe potuto evitare se-
condo l’accusa: «il piatto non aveva viti di ancoraggio al basamento». A finire a processo è proprio
chi aveva progettato e realizzato
la piazza nel 2007
PARTI CIVILI. I genitori del bambino si sono costituiti parte civile con gli avvocati Rodolfo e Federico Meloni. Ieri mattina in aula
sono stati ascoltati altri quattro
testimoni, tra i quali la nonna del
bambino: «Abbiamo chiesto aiuto per sollevare la coppa, era pesantissima», ha ricordato davanti al giudice. Il 25 marzo la prossima udienza.
Veronica Nedrini
Chiusa la strada
È chiusa da oltre una settimana la
strada che dalla piscina de Sa Corona
Arrubia porta al bivio per Collinas e
Gonnostramatza. È stato il Comune di
Collinas a firmare l’ordinanza. «Provvedimento necessario per la caduta di
massi e altro materiale sulla carreggiata dopo il maltempo», ha detto il vice
sindaco di Collinas Francesco Sanna,
«ci sono pericoli per la sicurezza degli
automobilisti». Disagi per i cittadini di
diversi Comuni. «Ne siamo consci», ha
proseguito il vice sindaco, «ma di fronte al pericolo di incidenti gravi è nostro
dovere assumerci la responsabilità del
disagio. Stiamo cercando di trovare
una soluzione in tempi brevissimi e attendiamo una relazione geologica sui
rischi reali e i provvedimenti per mitigarli». (an. pin.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
GUSPINI. Appello dei lavoratori del Santa Maria Assunta
«Cappellacci rispetti le promesse»
È da una settimana che
Il Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta
presidiano l’ingresso del
Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta. I lavoratori impegnati nella battaglia
per la riapertura della struttura sanitaria si rivolgono al
presidente della Regione
Ugo Cappellacci e lo invitano a visitare il Centro per verificare di persona il suo valore. «Il maggior esponente
del governo sardo, e forse
l’unico a conoscere con
chiarezza la situazione della
nostra struttura, deve venire
a conoscerci e soprattutto a
verificare di persona il valore e l’eccellenza del Centro.
Ci appelliamo a lui confidando in una sua visita chiarificatrice che definisca la sorte del Centro e che spieghi i
motivi per cui ancora la Regione non abbia mantenuto
fede all’impegno preso davanti a noi lavoratori a Villa
Devoto dallo stesso governatore nel marzo 2012», sostengono i lavoratori.
«Le nostre vite sono in sospeso ormai da quattro anni
e da quasi due non riceviamo lo stipendio. Abbiamo
seguito costantemente ogni
tappa delle trattative - aggiungono i lavoratori - e siamo consci che al punto al
quale siamo arrivati, dopo
varie perizie e il discorso debiti che è ormai ininfluente
per l’acquisizione della struttura, un suo intervento sia
determinante per risolvere
la questione, garantendo ai
malati sardi la migliore tecnologia riabilitativa e la possibilità di curarsi nella propria terra».
Gian Paolo Pusceddu
RIPRODUZIONE RISERVATA
A RBUS
Aggredisce la madre,
disoccupato in manette
Il Comune cancella via Dessì,
protesta degli abitanti
Marco Andria, 43 anni, è stato arrestato avant’ieri sera per
maltrattamenti nei confronti
della madre. È stato lo stesso
genitore a chiedere l’intervento di carabinieri. I militari, temendo il peggio, sono subito
intervenuti facendo rientrare
la tensione in famiglia e arrestando il giovane.
Tutto è accaduto verso le
15,30. Marco Andria, che soffre di una malattia degenerativa, già in altre occasioni è arrivato a minacciare la madre.
Anche l’altro giorno per futili
motivi ha aggredito la donna.
La madre, intimidita dal com-
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portamento del figlio, ha chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Il giovane disoccupato dopo le formalità di legge è stato rinchiuso in una camera di sicurezza
della Compagnia di Villacidro,
dove ha trascorso la notte.
Ieri mattina Marco Andria,
difeso dall’avvocato Marco
Usai, è comparso davanti al
giudice unico del Tribunale di
Cagliari, che ha convalidato
l’arresto e ha rinviato l’udienza al 6 febbraio. Ora è agli arresti domiciliari in una comunità di recupero in attesa del
processo. (g. p. p.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
Arbus cancella la via dedicata a Giuseppe Dessì. Protestano i residenti del quartiere:
«Questa è una strada privata,
da sempre curata da noi, senza mai alcun intervento da
parte del Comune, nonostante le promesse». Malumori e
continue richieste che hanno
fatto approdare la problematica in Consiglio. Voto unanime
fra maggioranza e minoranza:
«A breve il servizio toponomastica provvederà a eliminare
dallo stradario del paese la via
Dessì e cancellare la scritta».
Tutto questo 18 anni dopo
l’intitolazione di quella striscia
di asfalto allo scrittore villaci-
NUOVO DIRETTIVO A TUILI
Consulta giovanile
Carla Vinci è il nuovo presidente dell’associazione giovanile di Tuili "Attividade Giovanile Tuilesa". Nel direttivo
ci sono anche Fabio Serra, Sebastiano
Pranteddu, Lucia Lai, Simona Melis,
Valeria Cera, Antonio Vinci, Alberto
Pulisci, Albino Melis, Alessio Mameli,
Francesco Zaccheddu, Nicola Vinci e
Simone Cau. (an. pin.)
o
LUNAMATRONA E FURTEI
Gli scrutatori
G USPINI
Un disoccupato di Guspini,
o
drese. Il 27 dicembre 1996
l’amministrazione comunale
decise di istituire e rinominare
vico II don Sturzo in via Dessì,
con l’impegno della Giunta di
allora di provvedere anche all’urbanizzazione del breve percorso. Una promessa sulla carta, di fatto sono stati sempre i
proprietari dei lotti e delle case, con propri mezzi e a proprie spese, a prendersene cura.
«È nostro dovere - dice il sindaco, Franco Atzori - venire incontro ai cittadini. In questo
caso doveroso riconoscere ai
privati il diritto di chiudere il
passaggio al pubblico». (s. r.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
A Lunamatrona Claudio Tuveri, Diana
Locci, Monica Setzu, Emanuela Mancosu, Sandra Alluci, Brunella Garau,
Nunziella Mocci e Fabio Murgia mentre i supplenti Anna Rita Meloni, Maria
Teresa Donadeo, Emanuele Marras,
Stefano Secchi, Federico Mereu, Filomena Onnis, Francesca Setzu e Giuliana Boi. A Furtei Simona Carta, Jonathan Orrù, Simona Perra, Andrea Moi,
Alessandra Tuveri, Thomas Cabua,
Cinzia Melis e Claudio Curcu, riserve
Ilenia Marras, Maurizio Ulargiu, Diego
Vinci, Daniele Caboni, Simone Obili,
Francesca Cadeddu, Ilenia Coni e Margherita Margini. A Tuili Ambra Caria,
Alessia Cera, Rita Pintore, Patrizia Cera, Alessio Mameli, Candida Cera,
Alessandra Melis e Roberta Vacca, supplenti Maria Luisa Caria, Consolata
Cera, Donatella Cadeddu, Maria Luisa
Zonca, Francesco Casula, Elena Melis,
Rita Pranteddu.(an. pin.)
mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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ORISTANO | CRONACA
F ONDAZIONE S ARTIGLIA
ORISTANO. Tendas prova a convincere i tre assessori pronti all’addio
PROVINCIA. Giunta in crisi
Pacchetti
turistici: «Non è
compito nostro»
L’appello del sindaco:
«Non lasciate la squadra»
I Riformatori
a De Seneen:
«Murana è fuori»
PIENO SOSTEGNO ALLA GIUNTA AN-
«La comunicazione riguardante la rimo-
I pacchetti turistici
non sono compiti della
Fondazione. «L’ente deve
organizzare e promuovere la Sartiglia - osserva il
direttore Francesco Obino - organizziamo eventi
per far conoscere la giostra anche in periodi diversi dal carnevale e per
rendere la città appetibile e fruibile per più giorni». La Fondazione sottolinea che con le istituzioni e gli operatori economici c’è «un confronto
continuo per collaborare
a ogni iniziativa per la
crescita della manifestazione». In questi anni si è
lavorato sulle misure di
sicurezza per cavalli, cavalieri e spettatori e «oggi la Sartiglia è un esempio in campo nazionale va avanti - Abbiamo lavorato per ridurre i tempi
di allestimento dei percorsi e rendere libere le
strade nel minor tempo
possibile». E ancora convegni, mostre, spettacoli
per la promozione turistica. «Non possiamo però
sostituirci ad albergatori,
operatori turistici o commerciali in compiti che
non sono nostri - aggiunge - Siamo sempre disponibili a dare il nostro contributo a chi intende promuovere pacchetti o
qualsiasi altra iniziativa
turistica». Sul sito ci sarà
una vetrina con le proposte degli operatori. (v. p.)
DIMISSIONI
CHE DAL PARTITO DEMOCRATICO. IL
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CAPOGRUPPO GIUSEPPE OBINU PERÒ
NON ESCLUDE UN RIMPASTO NEI
PROSSIMI MESI.
us
La reazione che non ti aspetti.
Tutti a fare quadrato intorno agli
assessori con la valigia in mano. Il
giorno dopo le voci del possibile
addio del vice sindaco Giuseppina Uda e degli assessori Peppino
Marras e Tore Scintu, il centrosinistra miracolosamente si ricompatta. Effetto Regionali, forse. E
dal sindaco Tendas piena fiducia
e un appello agli assessori perché
«restino in squadra».
IL SOSTEGNO. Nega con decisione
che ci siano divergenze politiche.
«Nessun problema con gli assessori - sostiene Guido Tendas - In
questi due anni è già successo
che qualcuno abbia avuto difficoltà, ma solo perché lavorare con
me è impegnativo». Ritmi pesanti e per chi ha un’attività autonoma può diventare difficile. «Questa volta è toccato all’assessore
Uda - va avanti - ma per me non
è scontato che vada via». Il sindaco conferma massimo sostegno:
«Il suo assessorato è uno dei più
delicati - precisa - si sta occupando di questioni rilevanti come il
contenzioso con Abbanoa, con la
Bnl sui derivati e gli espropri». Fa
gli scongiuri, ma spera di convincerla a continuare il percorso. E
preferisce non parlare di rimpasto, anche se dopo le elezioni
qualche dopo le elezioni qualco-
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sa potrebbe cambiare.
IL PD. Ne sono convinti i Democratici che non escludono qualche turn over nei prossimi mesi,
pur confermando «l’appoggio totale all’esecutivo» sostiene il capogruppo Giuseppe Obinu. Eppure nei mesi scorsi il Pd non ha fatto sconti. «Abbiamo detto che il
peso fiscale ha raggiunto il livello
massimo, per il 2014 si deve diminuire - va avanti - L’assessore
ci ha dato ampia disponibilità,
quindi non ci sono problemi». Ma
il Pd non chiederà nessun cambiamento? «Qualche ritocco in
Giunta potrebbe essere necessario per avere una marcia in più ribadisce Obinu - Sappiamo che
tutti stanno lavorando bene, ma
AEROPORTO
TRIBUNALE. La tragedia di Maria Cristina Allegretti
La Sogeaor è salva
Morte sul lavoro, in due patteggiano
La Sogeaor è salva. Ieri i giudici del
Tribunale civile hanno dato il via libera al
concordato preventivo per Fenosu, quasi
una formalità dopo che era stato trovato
l’accordo con i creditori. I problemi per la
società però non sembrano finiti. Dall’Enac fanno sapere che la certificazione
è scaduta nel 2013, mentre la concessione temporanea non sarebbe mai stata formalmente rinnovata. Un’altra grana che
dovrà essere risolta al più presto insieme
alla questione della cessione delle quote.
Provincia e Comune sono intenzionate a
metterle sul mercato attraverso un bando
pubblico, complessivamente sarà ceduto
il 67 per cento del pacchetto. (v. p.)
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con qualche aggiustamento si può
migliorare ancora». Via libera al
rimpasto, dunque. «Nei prossimi
mesi, ora bisogna fare squadra».
LA CRISI. I malumori esplodono
periodicamente. Prima l’assessore Scintu aveva manifestato la volontà di abbandonare per questioni personali, poi il mirino si è spostato sull’assessore all’Urbanistica Filippo Uras. Secondo indiscrezioni anche Peppino Marras,
candidato alle Regionali, potrebbe lasciare dopo le urne. Infine il
vice sindaco, bersagliata non solo della minoranza (questione
tasse), ma anche dalla maggioranza.
Valeria Pinna
zione di Alessandro Murana dall’incarico di
assessore è avvenuta per tempo: non conosco le ragioni per le quali il presidente De
Seneen afferma il contrario». Queste le parole di Daniela Nurra a nome del direttivo
provinciale dei Riformatori. Dal partito nessun ripensamento, la decisione presa resta
tale. De Seneen «deve tenere conto delle
indicazioni dei partiti che lo sostengono».
Se quindi non dovesse farlo si troverebbe un alleato
in meno nella propria
maggioranza, già segnata
da mesi di lotte intestine.
De Seneen si è chiuso
nel silenzio e prende tempo. E altrettanto fa Murana, per il quale all’orizzonte non ci sarebbe solo
la rimozione dall’incarico
di assessore: si ipotizza
anche che, se non doves- Daniela Nurra
se riuscire a motivare il
“tradimento” consumato, possa essere radiato dal partito. La posizione ufficiale dei
Riformatori è contenuta nelle parole della
Nurra: «La decisione resta tale, certi comportamenti, verificati e comprovati, non risultano adeguati al buon intendere del partito». De Seneen adesso si trova in mezzo a
due fuochi: da una parte uno dei suoi uomini fidati nella Giunta, e dall’altra la dura
presa di posizione di uno dei partiti alleati.
E se dovesse respingere la richiesta dei Riformatori? «Non rientrerebbe in un atteggiamento coerente», replica la Nurra, con
riferimento alla recente vicenda di Emanuele Cera, nella quale De Seneen si è attenuto alla decisione presa dall’Udc: «Alquanto improbabile, secondo gli accordi di
inizio mandato coi partiti della coalizione».
Fabrizio Carta
Fibrillazioni a
palazzo degli
Scolopi
all’indomani
delle voci sulle
possibili
dimissioni di tre
assessori. Il
sindaco Guido
Tendas
conferma la
fiducia e lancia
un appello
perché restino
tutti in squadra.
Nega problemi
politici, mentre il
Pd non esclude
un rimpasto nei
prossimi mesi
Il negozio dove è avvenuta la tragedia
Giuseppe e Nicola Melis,
padre e figlio, titolari della
Comochi, hanno proposto
di patteggiare un anno e sei
mesi. Mentre il difensore
del terzo indagato, Umberto Quintavalle, dell’agenzia
interinale Quanta, ha sollevato un’eccezione sostenendo che per la predisposizione del documento di
valutazione dei rischi era
stata delegata la Comochi:
è la ditta proprietaria di
una serie di rivendite di detersivi, dove nel novembre
2011 Maria Cristina Alle-
gretti era stata travolta da
un fustone pesantissimo
mentre lavorava. A rispondere di quella tragedia sul
lavoro sono stati chiamati i
Melis, titolari della Comochi (assistiti dall’avvocato
Maurizio Barrella), e Umberto Quintavalle, responsabile di un’agenzia interinale (difeso dall’avvocato
Marcello Sequi). Ieri durante l’udienza preliminare
l’avvocato Simoni (per
Quintavalle) ha sollevato
l’eccezione, a quel punto le
parti civili hanno chiesto
tempo per esaminare quegli atti; il gup Silvia Palmas
ha aggiornato l’udienza al
25 febbraio.
Durante l’udienza dello
scorso aprile, oltre che la
madre e il fratello della giovane vittima (assistiti dagli
avvocati Antonio e Carlo
Tola), si è costituita parte
civile anche una collega di
Maria Cristina Allegretti
(difesa dall’avvocato Michele Loi) per le conseguenze
dello shock subito in quel
terribile incidente. (pm)
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54 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
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CRONACA | PROVINCIA DI ORISTANO-PLANARGIA
L’AGENDA
FARMACIE DI TURNO:
ORISTANO Bresciani-Achenza, c.so
Umberto I 49/51, 0783/777026; ALLAI
Gallus,v.Parrocchia 31,0783/609033;
BONARCADO Margiani, c.so Italia 84,
0783/56635; BORONEDDU Pala, v.
Firenze 3, 0785/50107; MONTRESTA
Garzia, v. Nazionale 21, 0785/30082;
SANTA CATERINA DI PITTINURI Silvagni,
c.so Alagon 77, 0785/38486; SAN
NICOLÒ D’ARCIDANO Pedrazzini, v.
Cagliari 26, 0783/88085; SEDILO
Manca,v.Carlo Alberto 1,0785/59141;
VILLA SANT’ANTONIO Ariu, v.Argiolas 4,
0783/964100.
NUMERI UTILI
OSP. SAN MARTINO .........0783/3171
C. CURA M. RIMEDIO..0783/770901
ASL GHILARZA............0785/560200
GUARDIA MEDICA .......0783/303373
OSPEDALE BOSA ..........0785/225100
PRONTO SOCCORSO BOSA....................
0785/225361-225362-225367
CINEMA
ORISTANO,ARISTON, via Diaz 1,Tel.
0783/212020:
TUTTA COLPA DI FREUD 17.30-20-22.30;
PHILOMENA 17.15-20-22.15;
THE WOLF OF WALL STREET 18-21.50;
CARRIE 17-19.15-22.30.
SANTA GIUSTA, MOVIES, Loc.
comm.Zinnigas,Tel.0783/359945:
THE WOLF OF WALL STREET 18.45-22;
I, FRANKENSTEIN 3D 18-20.15-22.30;
TUTTA COLPA DI FREUD 17.50-20.1022.30;
THE BUTLER 17.30-20;
CARRIE 22.30;
THE COUNSELOR 17.45-20.10-22.30;
A SPASSO CON I DINOSAURI 17.30-19.50;
ANGRY GAMES 22.35.
Le segnalazioni per questa rubrica
si accettano, esclusivamente entro
le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo:
[email protected]
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BOSA. Circa 500 appartamenti invenduti, c’è qualche segnale positivo ALTA MARMILLA
Casa? Meglio in centro
Il mercato immobiliare regge nell’area storica
AL CENTRO SI VENDE FRA
1200 E 1500 EURO A METRO
QUADRO. GLI IMMOBILIARISTI:
«LA ZONA STORICA È IL VALORE AGGIUNTO DELLA CITTÀ».
SA COSTA
Una veduta
del rione
storico di Sa
Costa. I suoi
abitanti
vengono
chiamati
“Costaggios”
e oggi sono
soprattutto
turisti
innamorati di
Bosa che
hanno iniziato
ad acquistare
dagli anni
Ottanta.
us
Nelle vie strette e deserte
di Sa Costa, rione medioevale della Bosa dei tempi andati, i cartelli Vendesi esposti
sull’uscio delle case crescono come funghi di alluminio
in un bosco di intonaci e cemento. Nel percorrere i viottoli pieni di impalcature e
cornicioni cadenti, si ha
l’impressione che quell’epidemia che portò i bosani a
fuggire da Sa Costa negli anni Settanta si sia oggi diffusa
fra i nuovi Costaggios, turisti innamorati di Bosa che
hanno iniziato ad acquistare
qui a partire dagli anni Ottanta. Chi vende sono generalmente bosani indigeni
che in tempo di crisi cercano di attingere da un mercato affaticato che non riesce a
svilupparsi.
AGENZIA IMMOBILIARE. Ne è
certo Giacomo Forte, imprenditore che da anni opera con la sua agenzia immobiliare nella cittadina del Temo: «Nessuna fuga da Sa Costa - spiega - Anzi, se c’è ancora un interesse sul mercato immobiliare bosano,
questo è limitato al centro
storico».
CASE INVENDUTE. In altre
parole, in un mercato immobiliare ridotto al minimo,
con circa 500 appartamenti
invenduti chi vuole acquistare cerca casa nei rioni antichi della città, quelli, peraltro, per cui Bosa è deve la
sua immagine internazionale. «Un dato per tutti - sottolinea Giacomo Forte - Nella
gara al ribasso che in questi
tempi di crisi caratterizza il
mercato immobiliare, le case in vendita nel centro storico mantengono alte le loro
valutazioni.
PREZZI AL CENTRO. Al centro
storico, si vende fra 1200 e
1500 euro al metro quadro,
con una valutazione che tiene». Insomma: il centro di
Bosa è davvero il valore aggiunto di questa città. Lo
sanno anche gli imprenditori del «Nuovo», come Mario
Piras, uno che ha fatto la storia recente di questa città:
«È vero che il settore immobiliare è in difficoltà e che le
maggiori imprese sono state
costrette a licenziare il personale ed a fare i conti con
decine di appartamenti invenduti - spiega - Ma alcuni
segnali positivi di sono. È comunque innegabile che l’interesse di chi vuole comprare a Bosa, sia rivolto in primo luogo verso le abitazioni
del centro storico».
Antonio Naìtana
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A RBOREA
Domenica
la grande festa
di don Bosco
È stato il punto di rife-
rimento per tanti ragazzi, del Terralbese e non
solo. Così la festa di don
Bosco, in programma domenica, sarà un’occasione per condividere i ricordi della scuola dei Salesiani. Il loro arrivo risale al 1936 e fu indispensabile per amalgamare «una
popolazione disgregata
per provenienza e mentalità», si legge in un testo
di Leonardo Mura, ex
oratoriano. Una missione
sostenuta anche dalla Sbs
che investì nella chiesa e
si impegnò per ottenere
le congrue per i preti.
Dall’idea di don Gasbarri,
poi, nacque l’Istituto ginnasiale che chiuse nel
1993 lasciando in eredità
le attività di oratorio e
volontariato. C’è anche
un’associazione degli ex
allievi, che domenica si
incontrano: il ritrovo in
parrocchia è alle 10,15,
alle 11 la messa, poi il
pranzo (prenotazioni entro domani: 0783867120
e 3473387598).
Valentina Pintori
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Il Consorzio
Due Giare:
«Basta con
la demagogia»
«La Regione discuta
seriamente della crisi
che colpisce il territorio»
«Che abbiano la decenza
di evitare facile demagogia
pre-elettorale, affrontando
la questione con onestà intellettuale». Il presidente
del Consorzio Due Giare e
sindaco di Baradili Lino
Zedda attacca gli amministratori della dell’Alta Marmilla che hanno chiesto alla Regione il riconoscimento del territorio come "zona
svantaggiata" e "area di crisi" per aver diritto ai finanziamenti già concessi ad altre zone interne isolane. E
auspica che un argomento
così delicato e importante
non venga utilizzato dalla
politica solo per portare
avanti l’ennesima campagna elettorale. «Chiediamo
invece con la fermezza e la
civiltà che da sempre appartiene alla cultura di questo territorio, che la "vertenza Alta Marmilla" diventi, per il prossimo Consiglio
e la prossima Giunta regionale oggetto di discussione
ed intervento già dalle prime settimane di lavoro».
Ed ha chiuso: «Servono
strumenti agili ed efficaci
per evitare la morte delle
nostre
comunità».
(an.pin.)
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mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
www.unionesarda.it
55
NUORO E PROVINCIA | CRONACA
Il semaforo BITTI. Michele Puggioni, 50 anni, era vicino di casa del disperso
è in tilt
Incidenti
ripetuti
Orrenda fine di un allevatore a Su Meraculu
Schiacciato dal trattore
Agli incroci di via
Toscana, dove i semafori
sono in tilt da mesi, si
registra un incidente ogni
due giorni
NUORO. Un incidente ogni
due o tre giorni, spesso (e
per fortuna) senza danni alle persone ma solo alle auto.
Qualche volta però negli incroci di via Lombardia e via
Piemonte con via Toscana,
che non sono più regolati da
un semaforo in tilt da diversi mesi, si verificano anche
degli incidenti più gravi, come quello capitato poco prima delle 19 di lunedì quando due auto si sono scontrate all’altezza della tabaccheria di via Toscana. Incidente
frontale con un ferito lieve
che ha richiesto l’intervento
dell’ambulanza del 118.
PREOCCUPAZIONE. La causa
ancora una volta è da imputare a una mancata precedenza, ma molto ha pesato il
fatto che il semaforo fosse in
tilt. Chi arriva dalle traverse
in via Toscana non si accorge dell’arrivo di altri mezzi
se non mette il naso fuori
dallo stop. «Il copione si ripete ogni due o tre giorni. Se
non in questo nell’altro incrocio», racconta un residente. «I semafori sono
spenti ormai da diversi mesi, speriamo che non ci debba scappare il ferito grave
per convincere chi di dovere
a ripararli». Una situazione
che diventa ancora più rischiosa per i pedoni in un
quartiere dove c’è una scuola, l’istituto Commerciale
per ragionieri, le Poste oltre
alla piscina comunale e diverse attività commerciali.
Sono tre i semafori oramai
in tilt, quelli che regolano il
traffico su via Toscana tra la
via Santa Barbara, via Lombardia e via Piemonte. «Conosciamo la situazione di via
Toscana - afferma l’assessore
alla Mobilità del Comune di
Nuoro Roberto Cadeddu - a
breve l’amministrazione interverrà per rispristinare la
sicurezza degli automobilisti». (f.le.)
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Muore in pochi minuti,
Michele Puggioni, 50 anni,
allevatore di Bitti. Schiacciato dal trattore con il quale ha lavorato fino a qualche minuto prima come
tante volte aveva fatto. Era
un esperto trattorista. Per
lui, una vita vissuta in campagna, condurre un trattore
era pane quotidiano. Sono
le 16,45 di ieri e Puggioni è
già sulla via del rientro. In
quell’appezzamento, nella
zona di Goloneo, a un paio
di chilometri dal santuario
di Su Meraculu, ci era andato verso l’ora di pranzo per
dare una mano a un amico
che ha la vigna nei dintorni. Pochi metri in salita su
una stretta stradina instabile e fangosa. Piove. Il terreno bagnato e gonfio, probabilmente anche a causa
dei recenti nubifragi, cede:
la grossa ruota sinistra scivola verso una piccola scarpata, Puggioni cerca di riportare in asse il mezzo ma
perde il controllo. Il trattore si ribalta e lo travolge.
Lui rimane incastrato. Un
compaesano che era nei
pressi si accorge di tutto e
dà l’allarme.
ALLARME E SOCCORSI. Sul
posto interviene una squadra dei Vigili del fuoco del
comando provinciale di
Nuoro. Arrivano con la gru,
la speranza è quella di trovare una persona ferita che
si può ancora salvare, tanto
che in un primo momento
viene allertato l’elicottero
del servizio 118. Ma purtroppo non c’è più nulla da
fare, e quando riescono a
rimuovere il mostro di ferro è troppo tardi. Michele
Puggioni ha già cessato di
vivere, e anche medici e infermieri dell’équipe intervenuta con un’ambulanza
per prestare i primi soccorsi, non possono far altro
che andarsene via. Arrivano anche i carabinieri della
stazione di Bitti. I soccorritori riescono a fatica a spostare il mezzo. Qualcuno si
mette alla guida e lo porta
via. Accanto, il corpo esanime di Michele Puggioni
giace ricoperto da un lenzuolo bianco sotto l’arbusto
che il gommato si è trasci-
N UORO
LA DISGRAZIA
Colpita da una grave
malattia cardiaca è stata
poi trasferita da Cagliari a
Pisa con un aereo
dell’Aeronautica militare
La scena
dell’incidente in
cui ieri sera ha
perso la vita
Michele
Puggioni,
allevatore di 50
anni (nel tondo)
schiacciato dal
suo trattore nelle
campagne vicino
alla chiesa del
Miracolo. L’uomo
era vicino di casa
di Giovanni Farre,
l’operaio
trascinato via dal
mare di acqua e
fango nel giorno
della drammatica
alluvione che ha
colpito Bitti
[MASSIMO LOCCI]
nato dietro. Sulla viuzza assassina si assiepano in lacrime alcuni amici, un ultimo sguardo e poi vanno via.
DOLORE E LUTTO. Il dramma
lascia interdetta l’intera comunità, tutti volevano bene a quel ragazzo che nonostante le difficoltà professionali degli ultimi tempi
non aveva mai perso il sorriso. Tutti ne ricordano affabilità e gentilezza. Scapolo, viveva con la madre. Al
numero 66 di quella via
San Tommaso su cui si è
abbattuto un destino im-
pietoso. A pochi metri da
Puggioni, infatti, abitava
Giovanni Farre, vittima
della tremenda alluvione
del 18 novembre. Che, tragedia nella tragedia, non
può ancora riposare in una
tomba: non è infatti ancora
stato ritrovato. Bitti vive
un’autentica stagione di
lutto. Solo un mese fa la
morte di Franco Basile, ucciso dal figlio nel giorno di
Capodanno.
Dopo la scomparsa di
Farre e il delitto di Capodanno, il destino si è acca-
<DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTY/OdcWDPPHqIp+yF6Qucmm</DATE>
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A giudizio per lo schianto fatale
Sarà un processo a stabiun’atroce fatalità la giovane
lire come sono andati precivittima, studente al Liceo
samente i fatti la mattina del
scientifico, ha incontrato la
18 aprile scorso quando in
morte nel giorno del suo
un tragico incidente stradacompleanno.
le è morto Roberto Muggittu,
Il diciannovenne viaggiaun ragazzo di Mamoiada di
va insieme ad altri tre ragazappena 19 anni. Ieri, davanzi (oltre a Cardenia, Matteo
ti al Gup Claudio Cozzella,
Morelli, di 19 anni, Juri Osisi è aperto il processo per
ni, di 23), tutti di Mamoiada,
omicidio colposo a carico di Roberto Muggittu, la vittima
a bordo di una Lancia Y, che
Davide Gardenia, l’amico
dopo aver sbandato, è finita
della vittima che guidava l’auto uscita fuo- fuori strada in una semicurva. Malgrado i
ri di strada lungo la 131 all’altezza del bi- soccorsi siano stati tempestivi il ragazzo è
vio per Oniferi. Nel corso dell’udienza i ge- morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale.
nitori di Roberto Mugittu tramite un loro
L. U.
legale si sono costituiti parte civile. Per
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N UORO
di intrattenimento, manifatturiere e il commercio
all’ingrosso e al dettaglio;
priorità verrà data ai giovani, alle donne e ai nuovi imprenditori. Le aree
individuate come future
sedi delle imprese sono
quella del monte Ortobene e del centro storico. All’incontro parteciperanno
il sindaco Alessandro
Bianchi, l’assessore alla
Programmazione Cosimo
Soddu e il vice direttore
della Sfirs Gabor Pinna
con il project manager
Damiano Deledda. (f.le.)
nito ancora sul paese. Colpendo una famiglia laboriosa e da tutti molto stimata.
Il lavoro scarseggiava e Michele Puggioni proprio in
quest’ultimo periodo aveva
manifestato la volontà di
andarsene via a cercare fortuna all’estero. Ma la sorte
non gli ha dato modo di
realizzare il sogno di una
vita migliore.
Ieri in tanti sono andati a
esprimere cordoglio alla famiglia dell’allevatore
Francesca Gungui
MAMOIADA. I genitori della vittima costituiti parte civile
Ecco come spendere
i finanziamenti alle imprese
È di un milione di euro il
finanziamento che il Comune di Nuoro ha a disposizione tramite i Poic, Progetti operativi per l’imprenditorialità comunale.
Per illustrare caratteristiche e modalità di accesso
al fondo, l’amministrazione comunale e la Sfirs
Sardegna, hanno organizzato per domani, alle
10,30 nell’auditorium della biblioteca Satta, un seminario di informazione e
approfondimento. I settori interessati dal finanziamento sono quelli delle attività artistiche, sportive,
Volo
ospedale
per bimba
di 7 giorni
Una neonata di sette giorni, ricoverata nel reparto di
neonatologia dell’Ospedale
San Francesco di Nuoro per
una grave patologia cardiaca, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale pediatrico Pasquinucci di Massa,
specializzato negli interventi sul cuore dei bambini. La
piccola paziente è stata
ospitata a bordo di un velivolo dell’Aeronautica militare. La richiesta di trasporto è stata rea necessaria per
garantire alla bimba immediate cure mediche specialistiche. La richiesta per il
trasporto urgente è stata inviata dall’ospedale alla Prefettura di Nuoro ed è stata
raccolta dalla sala situazioni dello Stato Maggiore dell’Aeronautica che ha disposto l’esecuzione immediata
del volo. Un Falcon 50 del
31° Stormo di Ciampino è
atterrato all’aeroporto “Mario Mameli” di Elmas alle
ore 18 ed è ripartito alle
18,23 per Pisa, dove è giunto dopo circa un’ora. La
neonata ha viaggiato all’interno di una speciale culla
termica assistita durante
durante il volo da un medico e un’infermiera. Al Galileo Galilei di Pisa la bimba è
stata subito trasferita con
un’ambulanza, all’ospedale
di Massa, distante circa 50
chilometri dall’aeroporto.
Cagliari-Elmas rappresenta
per tutta la parte meridionale della Sardegna lo scalo
maggiormente utilizzato per
questo tipo di voli perché vicino alle principali strutture
ospedaliere del capoluogo.
Gli aeromobili del 31° Stormo di Ciampino sono utilizzati per il trasporto di Stato
e per missioni di pubblica
utilità come appunto trasporto sanitario d’urgenza
di ammalati, di traumatizzati gravi e di organi per trapianti.
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N UORO
Ruba gasolio dalle auto,
operaio denunciato
Rapina, subito il processo
Sarà processato con rito immediato Paolo Sulas, il nuorese di 43 anni arrestato per la fallita rapina al negozio Jolly sport di via Lombardia a Nuoro. I fatti risalgono a dicembre del 2013.
Un operaio di Nuoro,
R. B., 20 anni, è stato denunciato a piede libero
per furto aggravato. Il giovane ieri notte, verso
l’una e venticinque, è stato sorpreso dagli agenti di
una volante mentre scappava impugnando una tanica di benzina in via Laconi. Un atteggiamento
chiaramente sospetto che
ha allarmato i poliziotti
impegnati in un servizio
notturno.
Un rapido controllo nella zona ha consentito agli
agenti di notare diverse
macchie di combustibile
vicino ad alcune automobili in sosta, delle quali sicuramente qualcuno poco prima aveva forzato il
serbatoio . Poco dopo una
seconda volante fermava
il giovane operaio che si
era appena liberato della
tanica di benzina e di una
pompa di gomma, di quelle comunemente usate
per aspirare il carburante dalle autovetture, mentre scappava in via La
Malfa. R. B. veniva così
fermato e accompagnato
in Questura e denunciato
per furto aggravato. (l.u.)
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58 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
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CRONACA | OGLIASTRA
JERZU
C’è l’acqua
potabile
tra le vigne
del cannonau
Completata la prima
parte della condotta verso
Gennegresia e Sa Canna
Acqua potabile alle case
di campagna. L’amministrazione guidata da Roberto
Congiu ha definito il progetto di dotare le case dei contadini residenti nella fascia
a sud del paese di un servizio
essenziale, gestito direttamente da Abbanoa. La realizzazione della condotta
idrica sarà invece totalmente a carico dell’amministrazione comunale. Il primo
lotto, tre chilometri tra il
centro abitato e la collina a
monte del passo di Gennegresia, è già stato completato. Con i prossimi lotti la
condotta verrà estesa fino al
confine con Tertenia attraverso la piana di Sa Canna,
in una zona candidata ad
ospitare la futura zona artigianale. «Un piano reso possibile - spiega il sindaco - grazie alle economie realizzate
in fase di progettazione ed
esecuzione». I progetti sono
stati stilati dall’ufficio tecnico comunale mentre la condotta, in pvc, percorre il bordo delle strade comunali,
evitando oneri aggiuntivi per
gli espropri. L’obiettivo è
quello di favorire la presenza di contadini, allevatori e
artigiani. (ni. me.)
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TORTOLÌ. Il commissario ad acta: Comune e Provincia paghino 630 mila euro
ARZANA
In Municipio arriva il conto
per i debiti del Consorzio
Riaperto
dopo i lavori
il mattatoio
chiuso dai Nas
LA GRANA
Il commissario ad acta
del Consorzio industriale,
dopo aver cercato invano
di reperire fondi nelle casse riarse, ieri mattina ha
chiesto ai soci azionisti
Comune di Tortolì e Provincia di farsi carico dei
debiti messi nero su bianco dal bilancio 2012 dell’ente. Un documento regolarmente approvato come
puntualmente accade dal
2008. Comune e Provincia
dovranno
versare
1.260.300 euro: 630 mila
euro a testa. Soldi che serviranno per placare i creditori.
La storia è l’ultimo capitolo di un’infinita saga debitoria. Nel settembre
scorso il giudice decise che
i proprietari dei terreni
espropriati dal Consorzio
industriale per consentire
l’allungamento della pista
dell’aeroporto, dovessero
essere risarciti con 700 mila euro. Con una postilla:
per ogni giorno di ritardo
nel pagamento il conto lievita di 150 euro più gli interessi.
L’INCONTRO. È stata una
riunione dai toni accesi,
quella di ieri al Consorzio
industriale, alla presenza
del commissario in Provincia Antonello Ghiani, di
quello in Municipio Vincenzo Basciu e dei revisori
dei conti.
Il commissario ad acta,
Al Consorzio in
rosso (nella foto
la sede) servono
subito 700 mila
euro (150 in più
ogni giorno a cui
si sommano gli
interessi) per
saldare
l’indennizzo
deciso dal
giudice a favore
dei proprietari
delle terre
espropriate per
allungare la pista
dell’aeroporto. Il
commissario ad
acta sta
cercando di
reperire i fondi
necessari
dovendo rendere conto del
suo operato al Tar e alla
Corte dei Conti, ha convocato i soci e battuto cassa,
ponendo l’accento sui bilanci regolarmente approvati, seppure in perdita,
negli ultimi cinque anni.
Comune e Provincia hanno preso atto della richiesta e preso tempo. Come
reperire i soldi nelle pieghe
di bilanci non certo floridi? Nodi che vengono al
pettine dopo mesi di rinvii.
PROFONDO ROSSO. La situazione economica del Consorzio industriale è al col-
lasso ma a fronte di questa
situazione ci sono imprese
che non pagano l’affitto per
i capannoni utilizzati,
aziende che hanno versato
solo l’acconto e mai il saldo per il terreno, imprenditori che non hanno scucito un euro, lotti assegnati e sui quali non è mai stato costruito alcun capannone.
Per fare cassa, l’8 gennaio scorso, il commissario
aveva perfino messo all’incanto terreni immobili per
3500 metri quadri. Un’asta
andata deserta. A pagare il
Era stato chiuso per
irregolarità nello
smaltimento degli scarti
conto più salato del dissesto economico sono i tredici operai impiegati nella
manutenzione del depuratore consortile. Da otto
mesi non ricevono lo stipendio, hanno trascorso il
Natale in una tenda senza
ottenere nient’altro che
promesse.
Al prossimo incontro in
Consorzio, la cui data non
è stata resa nota, l’invito
sarà esteso anche ai rappresentanti della società
partecipata Aliarbatax.
Simone Loi
Era stato chiuso nove
mesi fa per irregolarità nel
conferimento degli scarti di
macellazione. Il mattatoio
comuale ha riaperto i battenti ieri, al termine dei lavori per l’ammodernamento e la messa a norma. Opere finanziate dal comune e
realizzate in collaborazione
con i medici del servizio veterinario della Asl numero
4. «Abbiamo lavorato spiega il primo cittadino
Marco Melis - per restituire
ad una comunità con una
forte vocazione agricola un
servizio indispensabile. In
questo modo ci proponiamo di valorizzare le produzioni locali».
Nell’aprile dello scorso
anno i militari del Nas di
Sassari, alla luce di un’ispezione nella struttura, aveva
apposto i sigilli. Una delle
condizioni imposte per la
riapertura (e per la revoca
del provvedimento di sequestro) era quella che il
comune riuscisse a garantire le condizioni igienico
sanitarie necessarie. Esame
superato da una struttura
moderna e efficiente, indispensabile per le aziende e
i piccoli allevatori.
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LANUSEI. Letto in aula il documento con le motivazioni dell’astensione
Toghe in sciopero: «Una battaglia per i cittadini»
Un documento letto in aula, per
spiegare i motivi dell’astensione dalle udienze. Gli avvocati del foro di Lanusei spiegano i motivi alla base della decisione di proclamare lo sciopero fino al prossimo venti febbraio:
«Dal complesso degli interventi che il
governo intende adottare per riformare la Giustizia, emerge la violazione di
diritti costituzionalmente garantiti in
favore di ogni cittadino. In particolare, la volontà di negare il diritto e l’accesso alla Giustizia, a prescindere
dalla condizione economica».
Secondo le toghe i provvedimenti
all’esame dell’esecutivo incidono profondamente sui principi di indipen-
Il tribunale di Lanusei
denza ed autonomia dell’avvocato,
minando e svilendo il suo ruolo processuale. Tra le proposte indicate come più sfavorevoli la previsione della
motivazione della sentenza a pagamento: «Si pone in aperto contrasto spiega Gianni Carrus - con con il
principio costituzionale secondo cui
tutti i provvedimenti devono essere
motivati. Se un cliente perde una causa dovrà pagare una tassa per conoscere i motivi per i quali ha perso».
A pagare le conseguenze della riforma saranno i cittadini e Carrus spiega perché: «Si possono fare alcuni
esempi partendo dai più piccoli: la
marca da bollo per iscrivere una cau-
sa a ruolo costava 8 euro. Con la riforma ne costerà 29. Poi lo stato ha eliminato le tariffe, quelle che garantivano di sapere esattamente quanto sarebbe costata una causa. Ma non solo. Ha imposto la mediazione obbligatoria con costi a carico del cittadino prima di potersi rivolgere al
giudice». Il presidente del Consiglio
dell’Ordine sottolinea inoltre come
verrebbero sottoposte a tassazione
dei procedimenti al momento gratuiti, come quelli per la separazione e il
licenziamento senza giusta causa.
«Non è una battaglia degli avvocati,
ma di tutti».
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60 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
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CRONACHE | SASSARI PROVINCIA-ALGHERO
L’AGENDA
NOTIZIE LOCALI
Dopo 2 anni tavolo operativo fra amministrazione e privati
RISSA A SASSARI
Olmedo, sogno verde
Sorsese in manette
Una brusca manovra con l’auto nel
quartiere del Latte Dolce a Sassari e
un principio di rissa con alcuni arnesi. L’intervento degli agenti della
Questura di Sassari è servito per fermare uno dei due veicoli e trovare un
coltello, una sbarra di ferro da 60
centimetri, marijuana e 7 mila euro
in contanti. In manette è finito Cicito Chighini, 24 anni di Sorso; denunciato invece S.G., suo coetaneo e
compaesano. (a. br)
o
Sì al Parco sportivo con due campi da golf
OLTRE AI DUE IMPIANTI PER GLI APPASSIONATI DI QUESTA DISCIPLINA, CI
TRATTATIVE
L’intesa è stata
raggiunta dopo
due anni di
trattative e
l’idea iniziale si
va trasformando
in qualcosa di
alto livello. Il
Parco sportivo
residenziale, con
campi da golf,
alberghi, ville e
piscine,
dovrebbe
diventare un
polo
d’attrazione per
tutto il Nord
Sardegna. Il
prossimo passo
sarà l’accordo di
programma.
(foto Calvi)
SARANNO STRUTTURE PER ALTRI
SPORT. IN PIÙ SORGERÀ UN COMPLESSO FORMATO DA 350 VILLE, PISCINE E UN ALBERGO DA
250-300
POSTI LETTO.
us
Intesa raggiunta per la citta-
MOSTRA A SASSARI
L’arte dell’Africa
Una mostra per parlare di Africa, entrando in contatto con civiltà lontane. Sarà inaugurata domani alle 18,
al Palazzo della Frumentaria, “Nka,
l’arte dell’Africa nera”, realizzata da
Tabularasa. Esposizione resa possibile con la collezione del museo africano di Verona e quelle private Budroni di Cagliari e Rubino di Sassari. (a.
br)
o
PROVINCIA DI SASSARI
Fondi per i disabili
della sportivo-turistica alle porte di Olmedo. Dialogo aperto tra
l’amministrazione comunale e il
gruppo imprenditoriale guidato
da Mario Mela per trasformare
dalla carta alla realtà il progetto
dei campi da golf in località Sos
Pianos. Primo passo, definire un
accordo di programma.
PUNTO D’ARRIVO. Dopo quasi
due anni di incontri e trattative
in cui sembrava quasi accantonata l’idea delle piste verdi è stato concordato di organizzare un
tavolo operativo per valutare
tutti gli aspetti tecnici. Non solo
quindi non è tramontato il sogno
turistico del piccolo centro tra
Sassari e Alghero. Attraverso il
confronto, spiega il sindaco Marcello Diez «si è passati dal generico concetto del campo da golf
a quello di più ampio respiro di
Parco sportivo residenziale».
SOGNO SPORTIVO. Oltre ai due
impianti ci saranno strutture per
altri sport. In più sorgerà un
complesso formato da 350 ville,
piscine e un albergo da 250-300
posti letto. Un progetto grandioso che potrebbe significare la
svolta per tutto il Nord Sardegna. Ora si procederà alla valuta-
zione delle garanzie di sostenibilità e fattibilità prodotte dall’azienda di Badesi prima di passare alla fase attuativa. Incassata l’apertura della giunta di centrosinistra alla valutazione del
progetto operativo, Mela dovrà
ora produrre tutti gli strumenti
tecnici di analisi utili per consentire, a chi governa Olmedo,
di fare le sue scelte.
IMPRENDITORE FIDUCIOSO. «Sono
molto contento del percorso fatto sino ad ora e di quello che si
prospetta per il futuro con la
consapevolezza che nel mediobreve termine si arrivi a condivi-
o
SASSARI, UNIVERSITÀ
Medicina del futuro
INTERVENTI AD ALGHERO
Scuole sicure
Ieri mattina, ad Alghero, gli studenti
dell’Alberghiero sono scesi in piazza
per chiedere interventi urgenti per la
sicurezza nella loro scuola. Accontentati perché, sempre ieri, la provincia di Sassari ha comunicato il via ai
lavori nell’istituto catalano. Un appalto da 340 mila euro, circa 200 giorni
di lavoro, che servirà a fare una manutenzione straordinaria dello stabile di piazza Sulis. All’esterno dell’edificio e all’interno, risanando le mura,
il degrado dei balconi e i problemi
storici del manto di copertura. (a. br)
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AIUTI ALLE IMPRESE - Oggi la Sfirs illustra
i finanziamenti alle imprese del bando
POIC. Alle 17 al centro culturale San
Francesco i tecnici spiegheranno nel
dettaglio le modalità di presentazione
delle domande, da inoltrare entro il 28
febbraio.(r.s.)
Le segnalazioni per questa rubrica
si accettano, esclusivamente entro
le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo:
[email protected]
Un miracolo per Elisabetta Sanna
Oltre 380 mila euro messi in campo
dalla provincia di Sassari per favorire l’occupazione dei disabili. Contributi per le aziende che assumeranno
nuove persone e per l’attivazione di
tirocini di formazione e orientamento. «Si tratta di iniziative che coinvolgono tutte le imprese» ha spiegato l’assessore al Lavoro, Rosario Musmeci. (a.br)
o
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APPUNTAMENTO
CODRONGIANOS. Riconosciuta come Venerabile dal Papa
Le difficoltà di un disabile
La medicina narrativa, pratica innovativa arrivata dall’America e in sperimentazione nelle Asl italiane, per
vincere le malattie. Se ne parlerà a
Sassari, domani alle 17, nell’aula magna dell’Università. Incontro arricchito dalle esperienze personali dell’editorialista del Corriere della sera
Pierluigi Battista. (a. br)
dere con l’amministrazione un
accordo di programma definitivo
e si dia inizio ai lavori», dice
l’imprenditore Mario Mela. Il sindaco sottolinea che non c’è stata mai chiusura con gli investitori, ma che si è sempre ragionato
in un’ottica di crescita per il paese: «Il Parco sportivo residenziale - aggiunge Diez - è uno dei
progetti di sviluppo su cui siamo
pronti a ragionare, in assoluta
trasparenza, attivando tutti i
meccanismi di partecipazione
possibili con la comunità».
Pierpaola Pisanu
FARMACIE DI TURNO:
SASSARI Laneri, v. Romangia 40,
079/241489; Carboni,(orario notturno)
p.zza Castello 2,079/233238;ALGHERO
Puliga, v. Sassari 8, 079/979026;
NUGHEDU SAN NICOLÒ Caburosso, v.
Garibaldi 1,079/763105;NULE Arghittu,
v. S. Pietro, 079/798015; OZIERI
Comunale, p.zza XXV Aprile 7 ,
079/7909014; PERFUGAS Satta, v.Verdi
15, 079/564158; PORTO TORRES
Cuccuru,v.Cellini 1,079/513707;SILIGO
Schiaffino, v. V. Emanuele 63,
079/836005; SORSO Sircana, p.zza
Marginesu 22,079/350102;URI Virdis,
p.zza Vittorio Veneto 11, 079/419201;
VALLEDORIA Ibba, v. Caprera 32,
079/582112.
NUMERI UTILI
C.C.....................(112) 079/218444
P.D.S..(volante) (113) 079/2495000
VVF..................(115) 079/2831200
OSP.CIVILE SS.............079/2061000
AZ. OSP. UNIV...............079/228211
OSP. SS.ANNUNZIATA..079/2061000
OSP. CIVILE ALGHERO ..079/9955111
OSP. MARINO ALGHERO079/9953111
CINEMA
SASSARI,VERDI, via Politeama 6,Tel.
079/239479:
IL CAPITALE UMANO 21.
ALGHERO, MIRAMARE, p.zza Sulis
1,Tel.079/976344:
TUTTA COLPA DI FREUD 18-21.
La casa dove ha vissuto Elisabetta Sanna
[G. C.]
Ci vorrebbe un miracolo. Già, ma trattandosi di Elisabetta Sanna, Venerabile di Codrongianus riconosciuta da papa Francesco
per le sue “virtù eroiche”, non è una frase
fatta ma ciò che manca per il riconoscimento della Santità. A dire il vero la vedova, appartenente al sodalizio dell’Unione apostolato cattolico fondato da San Vincenzo Pallotti, il miracolo l’avrebbe anche già fatto. Suzana Correia, ragazza brasiliana di 29 anni
e affetta da una malattia alle braccia, la stessa che aveva colpito la Serva di Dio, è guarita in maniera inspiegabile dopo essersi affidata alla sua protezione. La documentazione medica è già all’attenzione del postulatore, padre Korycki e del processo di canonizzazione. «Causa lunga - ha spiegato Gian-
franco Casu, presidente del comitato sardo
per la beatificazione - bloccata nel 1911. La
sua partenza da Codrongianus per la Terra
Santa era stata vista come un abbandonare
la famiglia». Avant’ieri, papa Francesco ha
riconosciuto le “virtù eroiche”: «Si superano tanti impedimenti che avevano rallentato il processo» ha commentato l’arcivescovo padre Paolo Atzei. Elisabetta Sanna, in
paese, era anche invocata dalle partorienti:
«Un suo grembiule - ha raccontato Casu veniva appoggiato sulla pancia delle donne
invocando la sua protezione». Per lei, già venerata come santa della quotidianità ma che
non ha subito il martirio, è necessario un
miracolo per pregarla come tale.
A. Br.
SASSARI
ALGHERO
La guerra degli scrutatori
finisce in Procura
Una pista ciclabile
in mezzo all’acqua
Sembrava finita la vicenda
degli scrutatori a Palazzo Ducale ed invece, per l’opposizione, la procedura adottata è in
odore di illegittimità. «Valuteremo in 48 ore la situazione e,
se ci saranno gli estremi, procederemo interrogando gli uffici della Prefettura e della
Procura della Repubblica».
Lo hanno ribadito ieri sera,
in una conferenza, i consiglieri di minoranza Antonello Desole, Antonio Cardin, Giovanni Fadda, Luigi Pisanu, Gianpiero Uneddu. Perché, secondo loro, il sindaco autosospeso non doveva avere ruoli nella commissione elettorale e, il
presidente Antonio Cossu,
passato in maggioranza, non
ha garantito i nomi proposti
dall’opposizione. «Con un sms
- ha detto Cardin - Cossu ha
comunicato di non poter proporre i nostri nomi». Questo
non ha consentito parità di
trattamento: «Quanto concordato dal consiglio comunale ha aggiunto Desole - è stato
stravolto e modificato in commissione». In autotutela, hanno chiesto «l’invalidità dell’operazione per illegittimità».
La loro azione proseguirà interpellando gli uffici della Prefettura e, se sarà il caso, una
denuncia in Procura. (a. br)
Una pista ciclabile che fa
acqua da tutte le parti. Il Wwf
sollecita un intervento per sostituire con estrema urgenza
la condotta idrica colabrodo
sotto il sentiero per le due ruote che costeggia la pineta dell’Arenosu. Il presidente della
sezione locale Carmelo Spada
ha inviato una lettera in municipio per chiedere al commissario straordinario Antonello
Scano, ma anche ai vertici
dell’ente parco di Porto Conte
e della società incaricata di gestire il servizio idrico, di convocare una conferenza di servizi tra i rappresentanti dei vari enti coinvolti, per program-
mare un nuovo impianto. Necessario inoltre provvedere alla manutenzione straordinaria
della pista, in più punti costellata di segni e tracce per i continui tagli. «Negli ultimi mesi
sono stati numerosi gli interventi dei tecnici della società
Abbanoa per riparare le perdite idriche - riferisce Spada Anche in questi giorni si registrano falle e, sui tre chilometri circa, sono riscontrabili
circa quaranta rattoppi che
documentano altrettante perdite sistemate nel corso degli
anni. Un intervento di riparazione ogni ottanta metri circa». (p. p. p.)
mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA
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61
OLBIA E GALLURA | CRONACA
NOTIZIE LOCALI
OLBIA. Blitz notturno di giovani teppisti in via Botticelli
ALBERGHIERO DI ARZACHENA
Nido chiuso per furto
Riapre il convitto
Dovrebbe riaprire oggi il convitto dell’istituto Alberghiero. Cucina e mensa
non erano agibili, lunedì e martedì gli
studenti non hanno potuto usufruire
del servizio. I lavori di ristrutturazione sono iniziati ad agosto del 2012 e
sono proseguiti per tutto il 2013. Gli
studenti, a gennaio di un anno fa, avevano protestato occupando la scuola
in segno di protesta per lo stato di abbandono e la cattiva manutenzione in
cui versavano aule e dormitori e per
l’impossibilità di utilizzare i laboratori.(i. ch.)
o
AL COMUNALE DI SANTA TERESA
Spettacoli teatrali
Il teatro comunale Mandela l’11 febbraio ospita, alle 21, il secondo dei
tre appuntamenti della Stagione di
danza del Circuito regionale Danza
Sardegna. Il trittico proposto da Spellbound contemporany ballet ("She is
on the ground", "Lost for words", e
"Downshifting") si offre al pubblico
con un ampio vocabolario in continua
sperimentazione. Stile creativo anche
in "Puzzle", produzione firmata dai
Kataklò, che sarà portata in scena l’11
marzo. Si basa sull’alta formazione
atletica e una notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti. (w. b.)
o
URBANISTICA AD OLBIA
Variante al Pai
L’AGENDA
Asilo preso di mira sette volte in un anno
I
NEL MIRINO
LADRI SI SONO FERITI ROMPENDO
UNA VETRATA E HANNO LASCIATO
L’interno
dell’asilo nido di
via Botticelli nel
mirino dei ladri
per l’ennesima
volta:
l’assessore
comunale ai
Servizi sociali
Rino Piccinnu
ritiene che si
tratti di giovani
teppisti che
hanno scelto
l’edificio per le
loro scorrerie,
nell’asilo, infatti,
non c’è
materiale di
valore che
giustifichi un
furto.
UNA SCIA DI SANGUE ALL’INTERNO
DELL’EDIFICIO.
L’ASILO
NIDO IERI
MATTINA NON HA POTUTO ACCOGLIERE I BAMBINI CON GRAVI DISAGI PER
I GENITORI.
us
Sette volte in un anno: è il re-
cord di effrazioni subito dall’asilo nido comunale di via Botticelli. L’ultima visita dei ladri è avvenuta nella notte tra lunedì e
martedì: i malviventi non hanno
portato via nulla perché, in realtà, non c’era assolutamente
niente da prelevare. Gli oggetti
di valore erano già stati trafugati precedentemente e quindi
non è rimasto nulla da saccheggiare. Ieri mattina, i dipendenti
del plesso scolastico hanno aperto le porte dello stabile e si sono
accorti che i malviventi erano
entrati forzando una serranda e
una finestra. Evidentemente,
qualcuno si è ferito perché sono
state ritrovate tracce di sangue
sia sulla serranda sia sul terreno. La scoperta ha avuto una
conseguenza diretta sull’attività
quotidiana dell’asilo: l’edificio è
rimasto chiuso e i responsabili
della struttura hanno vietato
l’ingresso dei bambini proprio a
causa della presenza del sangue.
I genitori hanno quindi dovuto
fare dietrofront rinunciando alla
propria giornata di lavoro per
poter tenere a casa i figli. Secondo l’ipotesi più accreditata l’asilo nido di via Botticelli sarebbe
[FOTO SATTA]
stato preso di mira da una banda di giovani vandali, i quali
avrebbero scelto questo rischioso passatempo per puro divertimento.
L’ASSESSORE. «Crediamo che
questo tipo di incursioni possa
essere addebitato a un gruppo di
ragazzini, che ancora però deve
essere individuato - dichiara l’assessore comunale ai servizi sociali, Rino Piccinnu - riteniamo
alquanto improbabile che dei ladri di professione scelgano di
entrare ripetutamente nella
stessa struttura in un arco di
tempo così breve, sapendo per-
fettamente che non ci sono più
oggetti di valore, quindi pensiamo che si tratti di una bravata».
La cooperativa Oltrans Service
ha dovuto fronteggiare lo sconcerto dei genitori causato dalla
chiusura dell’asilo per la giornata di ieri: «Questo è l’aspetto che
mi è dispiaciuto di più - spiega
l’assessore -. Adesso dobbiamo
cercare di fermare questi raid».
L’Amministrazione comunale
sta quindi pensando di dotare
l’edificio di un sistema di videosorveglianza con allarme.
Claudio Chisu
RIPRODUZIONE RISERVATA
FARMACIE DI TURNO:
OLBIA Urru, v. Barcellona 225,
0789/27060; TEMPIO PAUSANIA Pinna
G., c.so Matteotti 58, 079/631172;
AGGIUS Carta,v.Roma 65,079/620482;
ARZACHENA Porto Cervo, p.zza Centro,
0789/92091; BERCHIDDA Mazzocchi, v.
del Popolo 2, 079/704172; LA
MADDALENA Buffardo, v. Principe
Amedeo, 0789/737055; SANTA TERESA
GALLURA (LOC.PORTO POZZO)Comunale,
V.le A. Moro 60, 0789/749185; OLBIA
(SAN PANTALEO) Lanzi, p.zza Arborea,
0789/65302;TELTI Poddighe,v.Manzoni
117,0789/43068.
NUMERI UTILI
C.C...................(112) 0789/644500
POLSTRADA..........(113) 0789/58000
C.R...............................0789/25125
VVF..................(115) 0789/602019
VV. UU..........................800405405
GDF....................(117) 0789/21302
OSPEDALE....................0789/552200
PRONTO SOCCORSO .....0789/552983
G. MEDICA..................0789/552441
G. MEDICA TURISTICA ..0789/552266
G. MEDICA S. PANTALEO0789/65460
RADIOTAXI .....................0789/22718
CINEMA
OLBIA, CINEMA OLBIA, via delle
Terme,2 -Tel.0789/28773:
CAPITAN HARLOCK 17.30 (3D);
THE COUNSELOR 19.30-22;
I,FRANKENSTEIN 17-20 (3D)-22.30 (3D).
LA MADDALENA
D ONAZIONE DEL SANGUE L’associazione Avis comunale
Claudio Delogu ricorda che venerdì,
in Piazza XXIII Febbraio, dalle 8 alle
12 avverrà la raccolta di sangue
nell’autoemoteca del Centro
Trasfusionale della Asl.(f.n.)
Le segnalazioni per questa rubrica
si accettano, esclusivamente entro
le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo:
[email protected]
PALAU. Incassi per un milione di euro, tutto esaurito
Porto turistico col vento di poppa
Un porto da un milione di euro. Gli introi-
ti per il comune di Palau non conoscono crisi quando si parla di posti barca. Ogni anno,
le richieste per ottenere qualche metro tra
le banchine superano le disponibilità. Sono
circa 450 le postazioni che hanno alimentato nel 2013 un flusso di 1200 diportisti. Tra
i punti di forza dell’approdo sotto l’Orso di
certo c’è la posizione strategica vicino alle
perle dell’arcipelago, ma anche le tariffe vantaggiose. Le isole di Caprera, Spargi e Santa
Maria, ad esempio, sono, in gran parte, accessibili secondo quanto previsto nel piano
dell’Ente Parco. Palau però ha un altro asso
nella manica: da anni sventola sul porto la
Bandiera blu, simbolo di qualità nei servizi
e nella pulizia. «Per mantenere questo rico-
Una panoramica di Olbia
Gli uffici tecnici del Comune di Olbia
stanno lavorando alla variante del Piano per l’assetto idrogeologico regionale, per la parte che riguarda il territorio comunale olbiese. Entro questa
settimana, la variante sarà presentata
alla giunta comunale e, se giudicata
conforme, sarà poi portata al prossimo consiglio comunale. (c. c.)
o
EDUCATIONAL A GOLFO ARANCI
Operatori turistici
Si terrà sabato l’educational previsto il
23 novembre scorso e poi annullato
in seguito all’alluvione. L’evento sarà
dedicato al turismo e metterà in contatto circa 100 operatori del settore,
tra agenzie di viaggio e tour operator
specializzati. La manifestazione è organizzata dal comune costiero in collaborazione con la compagnia di navigazione Sardinia Ferries. (c.c.)
o
AZIENDE ALIMENTARI AD OLBIA
Controlli della Asl
Le imprese alimentari hanno tempo
fino a venerdì per pagare i controlli
sanitari ufficiali eseguiti negli stabilimenti di produzione, per verificare la
conformità alle normative riguardanti gli alimenti, nonché la salute ed il
benessere degli animali. (c. c.)
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Veduta sul porto di Palau
noscimento puntiamo a progetti di ristrutturazione e riqualificazione - spiega Alessandro Occhioni, delegato alla Portualità - sono
previsti lavori in autonomia per la sostituzione dei piani di calpestio dei due pontili galleggianti maggiormente usurati. Per farlo utilizzeremo materiale composito per una spesa di 16 mila euro a pontile». In programma
anche interventi agli impianti antincendio e
di aspirazione delle acque nere. « Per rispondere alle esigenze della clientela, che va dal
visitatore occasionale, ai proprietari di seconde case, e ai residenti - conclude Occhioni - acquisteremo altri moduli galleggianti
per creare nuovi posti barca».
Isabella Chiodino
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O LBIA
O LBIA
Torna l’Altro cinema
senza contributi pubblici
Studentessa del liceo Gramsci
vince il premio Comix games
Sedici film di qualità, proiettati a prezzi popolari al cinema di via delle Terme: torna anche quest’anno la rassegna "L’altro cinema" organizzata dall’associazione Argonauti. Dal 4 febbraio al 20
maggio, tutti i martedì (con
tripla programmazione), gli
appassionati della settima arte potranno gustarsi il programma pensato dagli organizzatori. Il presidente di Argonauti, Marco Navone, ha
voluto puntare sulla commedia italiana di qualità «inserendo titoli come Una piccola impresa meridionale, Spaghetti story o L’ultima ruota
del carro. Ma non mancheranno film di respiro internazionale come Still life, Blue
Jasmine e Don Jon». La novità di quest’anno, è il prezzo:
4,50 euro. L’abbonamento costa 64 euro. In passato, la rassegna proponeva film con 2 o
3 euro a biglietto. L’aumento
è dettato dalla necessità di
rendere l’evento «economicamente autonomo e quindi slegato dagli eventuali contributi pubblici, o dallo sponsor
forte o dalla buona volontà
del gestore del cinema che
ospita la rassegna» ha spiegato Navone. (c. c.)
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Elettra Papaccio di Olbia,
studentessa del liceo classico Gramsci, è la vincitrice,
nella categoria riservata alle
scuole medie superiori, dei
Comix Games, il concorso
nazionale di ludolinguistica
indetto dall’agenda scolastica Comix in collaborazione
con Repubblica Scuola e il
Salone Internazionale del Libro di Torino.
Elettra ha sbaragliato migliaia di concorrenti da tutta
Italia aggiudicandosi la vittoria con un elaborato dedicato alla poesia di Salvatore
Quasimodo «S’ode ancora il
mare». La prova per gli stu-
denti verteva infatti sul Fincipit, un gioco semplice e divertente che partendo dall’incipit di un’opera famosa,
sia essa un romanzo, una
poesia o una canzone lo porta entro poche righe a una
conclusione a effetto brusco
ed esilarante.
Elettra Papaccio riceverà
un attestato di merito, un
premio a marchio Comix e il
biglietto gratuito per il Salone internazionale del libro di
Torino e avrà così la possibilità di assistere alla finalissima dei Comix Games che si
terrà durante la manifestazione lunedì 12 maggio.
20 L’UNIONE SARDA
mercoledì 29 gennaio 2014
www.unionesarda.it
Redazione Cagliari - Piazza L’Unione Sarda (Complesso Polifunzionale Santa Gilla)
www.unionesarda.it - Tel. 070 60131 - Fax 070 60 132 75-6 - email: [email protected]
LE ULTIME DAL CAMPO
SERIE A
Nenè ha recuperato
L’attacco è completo
RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ESONERO
Dessena rilancia la sfida
Sassuolo, via Di Francesco
L’entusiasmo dei ragazzi della Junior Tim
Cup e la voglia di ripartire dopo tre ko di fila.
Daniele
Dessena
(foto) mette nel mirino la Fiorentina: «Nelle ultime quattro partite abbiamo giocato bene e raccolto solo un punto. Facciamo un gran calcio e mancano solo i risultati. Per
uscirne la strada giusta è quella del lavoro e del gruppo». (al.m.)
Il cammino da retrocessione del Sassuolo nelle ultime sette giornate
(6 sconfitte e una sola
vittoria con il Milan) ha
portato all’esonero dell’allenatore Eusebio Di Francesco (foto). Sono passate quasi 48 ore dalla sconfitta di Livorno prima che la
società esprimesse le proprie scelte, a dire il vero scontate fin da domenica.Al suo posto forse Ferrara, in alternativa Malesani.
PROSSIMO TURNO
SABATO
Bologna - Udinese (ore 18)
Cagliari - Fiorentina (ore 18)
Milan - Torino (ore 20.45)
ASSEMINI. Toh, chi si rivede. C’è anche Ne-
nè alla ripresa degli allenamenti nel centro
sportivo di Assemini in vista della gara di
sabato sera (ore 18) al Sant’Elia contro la
Fiorentina, anticipo della terza giornata di
ritorno del campionato di Serie A.
L’attaccante brasiliano ha ripreso ad allenarsi assieme ai compagni e torna così a
disposizione dell’allenatore per la sfida con
i viola potrà pertanto contare sull’intero
reparto offensivo. E pensare che sino a due
giorni prima della gara con il Milan (prima
che la Corte di Giustizia federale riducesse la squalifica di Pinilla) il tecnico uruguayano aveva a disposizione soltanto Sau.
Tradito dal bicipite femorale sinistro all’inizio del match con il Napoli, Nenè ha
poi saltato le quattro partite successive
con Chievo, Juventus, Atalanta e Milan.
Unico indisponibile Cossu, fermato per un
turno dal Giudice Sportivo. La preparazione riprende oggi con una doppia seduta.
CRISI ROSSOBLÙ
DOMENICA ORE 15
Diego Lopez
Genoa - Sampdoria (ore 12.30)
Atalanta - Napoli
Catania - Livorno
Chievo - Lazio
Roma - Parma
Sassuolo - Verona
Juventus - Inter (ore 20.45)
LA CLASSIFICA
Juventus
Roma
Napoli
Fiorentina
Inter
Torino
Parma
Verona
Milan
Lazio
56
50
44
41
33
32
32
32
28
28
Genoa
Atalanta
Sampdoria
Cagliari
Udinese
Chievo
Bologna
Sassuolo
Livorno
Catania
27
24
22
21
20
18
18
17
16
13
Il centrocampista Andrea Tabanelli ieri all’aeroporto di Elmas
Il centrocampista tra i rossoblù e il Leeds. Sono ore decisive per Vecino
[FOTO GIUSEPPE UNGARI]
I FRATELLI DEL GOL
Tabanelli sbarca a Cagliari
«Ma non so se starò tre giorni o sei mesi»
Una toccata e fuga o il primo
giorno di una lunga avventura?
Il primo a porsi la domanda è
proprio lui, Andrea Tabanelli,
centrocampista ravennate giunto ieri pomeriggio a Elmas. In
mano il biglietto aereo del viaggio da Bologna a Elmas e un bagaglio carico di interrogativi. Domenica compirà 24 anni, ma
non sa se festeggerà da giocatore del Cagliari o del Leeds. Poche parole strappate al suo arrivo in terra sarda, prima di scappar via in attesa di conoscere il
suo futuro: «Sono contento di
esser qui. Adesso vediamo se solo per tre giorni o per tutta la stagione». Tre giorni per sapere che
sarà di questo ragazzone alto oltre 190 centimetri e che potreb-
be dire «mi manda Bisoli», se
non fosse che quella cagliaritana
potrebbe essere solo una tappa
di passaggio.
Centrocampista con vocazione offensiva, tanto da poter essere utilizzato anche come trequartista, Tabanelli ha colpito
Cellino per le sue qualità e per
quel 23 portato sulla schiena col
Cesena. E proprio lui e il vecchio
pallino Daniele Cacia potrebbero essere il pacchetto regalo con
cui il presidente rossoblù vorrebbe presentarsi ai tifosi dello
United. Nel frattempo, il giocatore viene tenuto in ghiacciaia, in
attesa di sapere.
Se ieri è stata la giornata di Tabanelli, oggi dovrebbe essere
quella di Matias Vecino, ma sen-
za dubbi sulla destinazione finale. L’uruguayano della Fiorentina è la prima scelta per il ruolo
di mezzala. Ieri l’incontro tra Nicola Salerno e Daniele Pradè è
servito per gettare le basi di un
accordo che, salvo sorprese, verrà ratificato nella giornata odierna. Il giocatore, classe ’91, arriverà con la solita formula del
prestito con diritto di riscatto
della metà. In tempo per un paio di allenamenti e magari strappare una convocazione per la gara coi viola di sabato.
In queste ultime ore di mercato, rimpolpato il centrocampo ridotto all’osso dalla cessione di
Radja Nainggolan, si dovrà anche risolvere il problema portieri. A oggi, infatti, Lopez può con-
tare su Vlada Avramov e il giovane Werther Carboni, dopo l’addio del matador infelice Adàn e
con l’eterno partente Agazzi nella lista degli inutilizzabili. Agazzi che potrebbe essere sfruttato
come pedina di scambio per portare a Cagliari il giovane Marco
Silvestri, in un baratto tra guardiani dei pali col Chievo. Accordo raggiunto tra i club, non ancora col 22enne di Castelnovo
ne’ Monti. Un braccio di ferro
che potrebbe convincere Cellino a mollare il promettente Silvestri per puntare deciso sull’usato più che sicuro Stefano
Sorrentino, che al Palermo non
è più considerato un incedibile.
Alberto Masu
A Trapani anche l’altro Mancosu
Selargius si conferma trampolino di
lancio. Nella tarda serata di ieri la società ha ceduto Marcello Mancosu
(foto), classe 1992, al Trapani, in Serie
B. L’operazione è stata condotta dal
patron della squadra campidanese,
Tonio Mura. Raggiungerà il fratello
Matteo cannoniere del campionato
cadetto con 15 reti. (ant.ser.)
RIPRODUZIONE RISERVATA
I precedenti. Soltanto tre vittorie della Fiorentina in 32 trasferte
Sardegna amara per la Viola
La Fiorentina, in 32 trasferte disputate
“E quindi
uscimmo
a riveder
le stelle”
(Dante, Inferno XXXIV, 139)
www.planetariounionesarda.it
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in ormai mezzo secolo, ha vinto a Cagliari
solo tre volte: ma lo ha fatto in tre occasioni negli ultimi sette campionati. Attenzione: i gigliati ci stanno prendendo gusto, anche se l’ultimo successo viola risale a tre stagioni fa (2-1, doppietta di Cerci, inutile pareggio di Cossu, allenatori Donadoni e Mihajlovic, era il 23 aprile 2010). Ancor più netto il successo del 20 dicembre 2006 quando
il debuttante Colomba (che aveva appena
preso il posto di Giampaolo per poi restituirglielo qualche settimana più tardi) fu sconfitto (2-0, doppietta di Toni) da Prandelli.
Quel successo della Fiorentina aveva spezzato un digiuno che durava dal 19 settembre
1965, da quando cioè i rossoblù di Sandokan
Silvestri si erano arresi (1-0, gol di Nuti) ai
viola di Chiappella, che avrebbe preso la guida del Cagliari tra il 1973 e il 1975.
Domenica basterebbe un successo stri-
minzito (anche un autogol a zero, per capirci) ma nel passato la Fiorentina le ha talvolta buscate di santa ragione: c’è il 4-0 del 29
marzo 1992 (doppietta di Fonseca dopo le
reti di Napoli e Francescoli) e il 4-1 del 15
maggio 1997 (Muzzi, Oliveira, Silva e Loenstrup). Allenatore rossoblù, in entrambi i casi, Mazzone. Allenatore della Fiorentina, in
entrami i casi, Ranieri. Curioso, vero?
Anche il Cagliari, a Firenze, non raccoglie
molto se è vero che il suo ultimo successo risale al 21 marzo 1971 (2-1, Greatti e Domenghini). Quella partita era stata seguita
con trepidazione dai tifosi del Cagliari: alla
vigilia, infatti, Riva aveva abbandonato il ritiro per raggiungere la sua Leggiuno, ridente località sul lago Maggiore. Niente paura,
non era una fuga: Rombodituono del resto è
ancora qui e lotta insieme a noi.
Nando Mura
RIPRODUZIONE RISERVATA
Maria Cristina
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Alluvione, lo scandalo dei risarcimenti insabbiati