QUOTIDIANO INDIPENDENTE FONDATO NEL 1889 L’UNIONE SARDA Mercoledì 29 Gennaio 2014 Cagliari - anno CXXVI - n° 28 LUNIONE SARDA + Buongiorno Sardegna € 2,20 L’UNIONE SARDA + Libro Maria Cristina € 6,00 L’UNIONE SARDA € 1.20 - www.unionesarda.it Sarda Gas Serbatoi di GPL per la casa Ogliastra – Sarrabus – Cagliaritano CA 070.254011 OG 0782.75819 ALL’INTERNO Economia Sport Cultura Spettacoli I lettori Cronache Meteo Giochi In Tv Cabudanne de sos poetas a Seneghe: qui la poesia ha una casa pag. 16 pag. 20 pag. 24 pag. 26 pag. 32 pag. 33 pag. 62 pag. 62 pag. 63 A PAGINA IL TERMOMETRO POLITICA Sarda Gas Legge elettorale, Renzi e Berlusconi 17,8% trattano ancora Alfano insiste 82,2% per il Letta-Bis Pensi che l’ex ministro Scajola sia stato messo alla gogna ingiustamente? Sì No RILEVAZIONE SU WWW.UNIONESARDA.IT DEL 28 GENNAIO 24 A PAGINA Serbatoi di GPL per la casa Ogliastra – Sarrabus – Cagliaritano CA 070.254011 OG 0782.75819 13 Dall’Ogliastra a Capoterra: 60 anni di disastri, incuria e malgoverno Gli effetti della deflazione LA CRISI GENERA DISUGUAGLIANZA WWPAOLO SAVONAWW A Davos, in Svizzera, ogni anno si incontrano i proprietari del grande capitale e le principali autorità di Governo. Quest’anno i partecipanti hanno discusso della possibilità che il mondo sia in deflazione e che le crescenti diseguaglianze nella distribuzione dei redditi possano portare a disordini sociali. Per deflazione si intende l’opposto dell’inflazione, ossia la caduta dei prezzi e non il loro aumento; per disuguaglianza distributiva il divario che esiste tra ricchi e poveri. Quando i prezzi calano i produttori e le banche giustamente si preoccupano perché ciò comporta una caduta dell’attività economica e, di conseguenza, dei profitti, accrescendo la disoccupazione e il disagio sociale. Tutto ciò crea tensioni che si possono ritorcere contro il grande capitale, riproducendo in modo diverso reazioni politiche, sul piano democratico o violento come lo fu la Rivoluzione comunista. Tra deflazione e disuguaglianze esiste quindi una stretta relazione. Per quanto se ne sa, a Davos si è preso atto che la spinta alla crescita proveniente dai paesi emergenti si attenuerà e quella dei paesi di vecchia industrializzazione - principalmente Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Germania - si rafforzerà. La gran parte d’Europa resterà invece in affanno. Per comprendere meglio di che cosa si è parlato si deve partire dai contenuti della deflazione, sovente identificata o confusa con la decelerazione o la caduta dell’attività produttiva che ne sono l’ovvia conseguenza. I Governi e le autorità sovranazionali si affannano a dire che non siamo in deflazione, mentre una larga fascia di economisti e imprenditori, sorretti anche dalle analisi del Fondo Monetario Internazionale, dicono il contrario. Se analizziamo le statistiche dell’ultimo Economist, il prestigioso settimanale inglese, nell’ultimo anno la caduta media dei prezzi è stata del 12,7% così composta: 15,4% in meno per i prodotti alimentari, 9% per i prodotti industriali, 26,7% per l’oro e 1,1% per il petrolio. Per tutte queste voci, con esclusione dell’oro il cui prezzo ha registrato recentemente una piccola crescita, (...) SEGUE A PAGINA CULTURA 13 BITTI Alluvione, lo scandalo dei risarcimenti insabbiati BRIGATA SASSARI Mauro: «Fortza Paris motto nazionale» Il ministro della Difesa Mauro ha partecipato a Olbia, con Cappellacci, alla festa della Brigata Sassari in partenza per l’Afghanistan: «Fortza paris motto nazionale». Il sindaco Giovannelli chiede una deroga al patto di stabilità: «Altrimenti il Consiglio comunale si riunirà a Roma». In Ogliastra è ancora aperta la ferita dell’alluvione del 1951. A Gairo e Osini, due centri cancellati e ricostruiti in un posto sbagliato, le vittime non sono proprietarie delle case che furono assegnate dopo il disastro. Lo Stato avrebbe dovuto cederle alla Regione che a sua volta dovrebbe consegnarle ai Comuni e questi assegnarle ai cittadini. In 60 anni l’operazione non è stata portata a termine e la partita dei risarcimenti non si è mai chiusa. Stesso film e stessa incuria nei centri colpiti dai disastri negli anni successivi. Piangono ancora Capoterra, Assemini, Uta, la Baronia, Villagrande, Terralba. Ieri Cappellacci e Pili hanno attaccato il Governo sui fondi per l’alluvione del 18 novembre scorso: «La Sardegna è dimenticata». E i risarcimenti insabbiati. DITEL A PAGINA 5 ALLE PAGINE 2, 3 IL TRATTORE SI RIBALTA: MUORE ALLEVATORE GUNGUI A PAGINA 55 IGLESIAS ADOLESCENTI COSTRETTI A RUBARE IN CASA FIORI, MURA A PAGINA 11 CELLINO IL QATAR INSISTE: VUOLE IL CAGLIARI PILIA A PAGINA 21 SALUTE TUTTE LE MALATTIE DELLA TIROIDE L. MASCIA A PAGINA 29 AVVENTURA UN CAGLIARITANO SFIDA IL DESERTO DELL’OMAN MELIS A PAGINA 31 Il centrodestra attende il Cav, Murgia apre alle unioni gay Pili all’attacco sul caro-trasporti Pigliaru: mai assessori incompetenti La campagna elettorale per le elezioni regionali del 16 febbraio entra nel vivo. Francesco Pigliaru, candidato del centrosinistra, parla della Giunta che ha in mente: «Voglio competenza anziché appartenenza», ha detto ieri il Professore a Cagliari, prima di tornare con forza sui temi dell’istruzione, della competenza e della trasparenza. All’attacco invece Mauro Pili, leader di Unidos, che dal porto di Olbia ha bacchettato destra e si- nistra sul caro-trasporti: «Sono corresponsabili e complici». Michela Murgia, intervistata da Radiodue, ha aperto alle unioni gay e ha attaccato la legge elettorale. Questo mentre Mario Floris (Uds), assessore agli Affari generali uscente, si ricandida per l’ottava volta e constata: «È una campagna elettorale strillata, e a me chi urla non piace». ALLE PAGINE 6, 7, 9 CAGLIARI FARRIS (FI) CONTRO ZEDDA: «DELUDENTE» PICCIAU A PAGINA 36 QUARTU NESSUN FURTO AL COMUNE: DIPENDENTI ASSOLTI NEDRINI A PAGINA 39 LA STORIA AFFITTO e VENDITA LOCALI DIREZIONALI A Cagliari in zone centrali si affittano e si vendono 9 771128 685004 40129 LOCALI DIREZIONALI per uffici pubblici e privati di grande superficie da 300 a 4000 mq. Massima riservatezza. Gli interessati possono chiamare al n. 3485206189 o indirizzae la richiesta all’indirizzo e-mail [email protected] citando il riferimento CA 15 o indirizzare per posta a PBM srl rif. CA 15 P.zza L’Unione Sarda 09122 CA <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYMWw8yrVe8aq4GS+zGN0bK</DATE> SASSARI, UNA CITTÀ SENZA RED CARPET di Giammario Giglio Tra le tante fabbriche chiuse in Sardegna ce n’è una di stampo tutto sassarese. È la fabbrica dei sogni, come la chiamano gli appassionati, insomma il cinema. Non ha proprio smantellato, ma va avanti non si sa come e perché, come quei cagnetti del circo che fanno il numero camminando su due zampe. Sassari ha 130 mila abitanti e tutti si ritengono registi mancati per un soffio. Un po’ come accade per il calcio: tutti allenatori. Ma se da fuori arriva un amico, come si fa a spiegargli senza arrossire che in città esiste un’unica sala di proiezione? Prima erano quattro, poi col tempo sono diminuite fino a scomparire. Chi scrive, per esempio, ha cominciato a raccontare trent’anni fa del destino del leggendario cinema a luci rosse Astra. Dopo la sua chiusura politici e intellettuali si chiesero che farne, con l’unico risultato che ancora oggi è chiuso. Come gli altri. Per carità, erano ridotti a mal partito perché gestiti in monopolio da un uomo delle stelle a cui nessuna istituzione, Comune o Provincia, ha mai osato turbare la quiete. Nota a margine, siamo sotto elezioni e si mormora che qualche candidato promette una multisala. Forse non sa che a Sassari piace sognare, ma non vivere nel mondo dei sogni. Via Famagosta 42 PIRRI Vendita Diretta da Impresa Trivano con cottura. Adatto anche uso studio professionale. Ottimo investimento. Bivano con ampie verande. Molto luminoso. Piano primo. Bivano con giardino privato attrezzato per barbecue e lavanderia. 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Oggi, accanto all’antico borgo fantasma (ancora bellissimo nella sua atmosfera sospesa, nel silenzio ombroso dei suoi vicoli, negli squarci lacerati da un’espoliazione selvaggia), ci sono ben altre tre Gairo: una a monte, detta di sant’Elena; una a occidente, detta Scalo, per via della fermata dell’antica ferrovia ottocentesca; e una a mare, detta Cardedu, rivincita d’un passa- S Gairo, un paese con l’instabilità nel destino Le migrazioni degli anni Venti e le comunità in cerca di un futuro autonomo to inappellato. t’Eleni. Ma, tra guerra e ricostruzione naSu tutte queste Gairo pesa forse la ma- zionale, il governo aveva altro da pensaledizione di un etimo che le vuole tutte re, ed ancora una volta non se ne fece derivanti dal greco gheo+reo (terra che nulla. Poi fu l’ottobre del 1951, con i suoi scorre). A causa di quella terra, fin dagli morti e le sue devastazioni. S’alluvioni anni Venti del Novecento si spappolò il Mont’orrubiu. cominciò, perciò, a pensare Bisognava abbandonare la «Dopo decenni al trasferimento dell’abitavecchia Gairo. Vardabasso to a Genneùa, accanto alla di parole in pochi sentenziò Sant’Eleni, la stazione; ma il fascismo preferì tornare all’ansono in regola» gente aveva pochi soldi da spentica sicurezza della costa. dere ed il progetto fu presto sospeso. Do- Così il paese si frantumò ancora: due po l’alluvione del 1940 si cambiò strategia chiese, due municipi (1984), due comunie si decise di salire più a monte, e nacque tà in cerca di un autonomo futuro. Ma anqualche casa intorno alla Funtana de san- che negli anni Cinquanta e Sessanta il La furia cieca dell’acqua Nell’ultimo decennio si contano danni e croci us Poco più di due mesi e l’incu- bo del diluvio universale resta ancora tutto intero nel ricordo dei sedici morti, nella rabbia degli alluvionati che non hanno ricevuto un centesimo di risarcimento, nelle strade e nei ponti distrutti. In poche ore di pioggia torrenziale, il 18 novembre scorso Olbia è sprofondata in una trincea di fango, così mezza Gallura; Uras e Terralba; Nuoro e il suo circondario; la Baronia da Galtellì a Orosei a Siniscola; e poi Bitti, Onanì e Lula, il versante della montagna dove è montata la furia dell’acqua che ha messo in ginocchio Torpè e Posada, più di cento milioni di metri cubi che hanno letteralmente saltato la diga del Maccheronis e hanno distrutto gli argini del fiume. A contare soltanto le alluvioni degli ultimi anni, il ricordo corre all’autunno del 2008, e ai nubifragi che devastarono prima Capoterra (già colpita dall’onda nel novembre del ’99 con Assemini e Uta; un morto) e appena dieci giorni dopo tutta la Baronia. In sole tre ore, la mattina del 22 ottobre, il cielo rovesciò sul comune del Cagliaritano 440 millimetri di pioggia, quattro milioni di metri cubi d’acqua che provocarono morte e devastazione. Il 4 novembre, in Baronia, i nuvoloni lasciarono cade- Arzachena, appartamento allagato re di tutto, pure chicchi di grandine grossi come mandarini. A Galtellì si cominciò la conta dei danni. A Siniscola vennero giù 151 millimetri d’acqua; 123 a Orosei. Quantità enormi se si pensa che, nel giro di poche ore, le dighe sul Cedrino e sul rio Posada incamerarono ciascuna 4 milioni di metri cubi d’acqua, quanto la città di Nuoro consuma in dodici mesi. Allora i primi cittadini dei paesi della Baronia ribadivano l’urgenza degli interventi di messa in sicurezza del Cedrino e del rio Posada. Parole al vento, poveri sindaci. Difatti l’ultima piena, quella del novembre scorso, è montata giusto su questi corsi d’acqua. E così quella del 2004, quando l’onda cattiva investì ancora Galtellì e pure Villagrande. Il 6 dicembre un violentissimo nubifragio si era abbattuto sul paese dell’Ogliastra, costruito in parte (come tanti comuni) sui torrenti coperti col cemento. L’acqua inghiottì Assunta Bidotti, 69 an- TERRALBA. Dal ni, e la sua nipotina Francesca Longoni, tre anni e mezzo. Quel che è arrivato dopo è la cronaca che segue ogni diluvio universale: le indagini che prima o poi sfociano in un processo, la ricostruzione che non parte per le lentezze della burocrazia, la solitudine dei sindaci. Due mesi fa a Tramatza, dov’erano riuniti al cospetto del capo della Protezione civile Gabrielli e del governatore Cappellacci gli amministratori di tutti i centri colpiti il 18 novembre - il primo cittadino di Villagrande rovinò ai troppo (e avventatamente) ottimisti quella che sembrava una messa cantata. «Non fatevi illusioni - fu l’avvertimento lanciato da Giuseppe Loi ai suoi colleghi -. Finita l’emergenza, tutto torna sui binari dell’ordinarietà. Per questo vi voglio avvisare: quello che potete fare adesso fatelo subito, prima che vada via il cappello della Protezione civile». Parlava per esperienza. Dieci anni dopo, al suo paese i 15 milioni impegnati per i lavori di messa in sicurezza dell’abitato e della frazione di Villanova non sono ancora stati spesi. Solo di recente il Comune ha potuto approvare i progetti esecutivi ed entro aprile, se dio vuole, ci sarà il bando. Procedura ordinaria. Dieci anni d’attesa cosa volete che siano? Piera Serusi Governo aveva ben altro a cui pensare: c’era il boom economico da sostenere a tutti i costi, e di quel minuscolo paese sardo ci si dimenticò di nuovo. Solo sul finire degli anni Settanta la ricostruzione sembrò in qualche misura completata, ed il vecchio abitato fu frettolosamente abbandonato. In qualche misura, appunto! Opere di urbanizzazione approssimative o del tutto inesistenti, divisione di lotti a spanne, proprietà passate di mano senza garanzie di legge, totale assenza di interventi nel settore economico e produttivo, situazione idrogeologica ferma a sicut erat ... Al punto che oggi, dopo decenni di disegni di legge, mozioni, leggi regionali, interrogazioni e blablabla, solo pochi fortunati hanno le cose e le case in regola. Per gli altri c’è tempo. I Governi hanno sempre qualcos’altro a cui pensare! * Ex sindaco di Lanusei 1929 1 19 92 29 9 Tra il 7 e l’8 ottobre un forte nubifragio colpì il Sud-Sudovest della Sardegna. A Uta morirono una donna e i suoi due figlioletti 1939 193 1 939 9 31 agosto: inondazione a Pirri. Due vittime, un bambino di 10 anni e un operaio 1951 19 1 95 51 La pioggia cadde dal 15 sino al 19 ottobre in Ogliastra, per poi proseguire nel Sassarese. Cinque vittime. Danni ingenti anche nel Cagliaritano 1986 1 19 986 86 14-17 ottobre. Zone interessate il Cagliaritano e Capoterra, e zone colpite dall’alluvione dell’anno precedente, ma fu molto più violento. 1990 1 199 990 0 9 ottobre. Ondata di maltempo in provincia di Cagliari. A Capoterra danni notevoli all’agricoltura 1999 19 99 99 9 11-12-13 novembre. Una violenta perturbazione provoca un’alluvione che colpisce in particolare Capoterra, Assemini, Uta. Due vittime 2002 20 2 002 02 9 ottobre. Un nubifragio si abbatte su Cagliari ed hinterland a Pirri l’onda di piena provoca innumerevoli danni 2004 20 2 00 04 4 6 dicembre. Piogge intense colpiscono tutta la Sardegna, a Villagrande Strisaili (Ogliastra) muoiono una donna e la sua nipotina di 3 anni 2005 20 2 005 05 13 novembre. Nubifragio su Cagliari ed hinterland. Pirri viene inondata, l’acqua supera il metro d’altezza 2006 20 200 06 6 25 settembre. Nubifragio su Cagliari e hinterland. Pirri viene colpita, le acque invadono il centro abitato 2006 20 2 00 06 6 13 novembre. Nubifragio su Cagliari e hinterland 2008 200 20 08 8 22 ottobre. Nubifragio a Capoterra e hinterland cagliaritano. Vittime a Capoterra e Sestu 2013 2 20 01 13 3 18 novembre. Alluvione a Olbia, Nuoro, Uras, Bitti, Onanì, Torpè e alcune zone della Provincia dell'Ogliastra e del Medio Campidano. 16 morti: 6 a Olbia; 4 ad Arzachena; 1 sulla provinciale Oliena-Dorgali; 3 sulla strada Olbia-Tempio; 1 a Torpè, 1 a Uras. Resta ufficialmente disperso Giovanni Farre a Bitti DANNI ACCERTATI PER OLTRE 750 MILIONI DI EURO RIPRODUZIONE RISERVATA cemento alle scarpe: pioggia di aiuti. Il sindaco: 75 mila euro di offerte «Solo la solidarietà per le 170 famiglie alluvionate» Mentre lo Stato e la Regione Terralba devastata dall’alluvione <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYMWw8yrVe8arHXhAgBXaaD</DATE> sono ancora assenti, continuano gli interventi di solidarietà della gente comune, delle associazioni e di alcune aziende nei confronti degli alluvionati di Terralba. «A tutt’oggi abbiamo ricevuto complessivamente 75 mila euro - sottolinea il sindaco Pietro Paolo Piras - Piccola cifra se paragonata ai danni accertati di 4 milioni e 468 mila euro ma conforta e dà speranza alle 170 famiglie che hanno visto la loro abitazione rovinata e soprattutto ai 57 sfollati che ancora non sono potuti rientrare nelle loro case distrutte dall’acqua e dal fango in quel tragico 18 novembre». Il vicesindaco Stefano Siddi aggiunge: «Il senso di appar- tenenza di piccole e grandi comunità, associazioni e gente comune ha prodotto nei confronti dei meno fortunati una solidarietà emozionante: questa tragedia ha rafforzato la coscienza nazionale di noi sardi». L’ultimo gesto di solidarietà è arrivata dalla ditta “Cementi centro sud” con sede a Santa Giusta che ha consegnato al Comune dei buoni per il ritiro di sacchi di cemento in favore degli alluvionati terralbesi. «Ci sono stati dati ben 200 quintali di cemento, esattamente 800 sacchi destinati alle persone colpite dall’alluvione che hanno presentato domanda per il riconoscimento dei danni - spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Gianfranco Perra - Queste potranno presentarsi nell’ufficio “emergenza alluvione” del Comune, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Al momento potranno essere consegnati fino a un massimo di 4 buoni per ciascun richiedente». Un gesto prezioso dal momento che il cemento serve soprattutto per rifare le pareti delle abitazioni rovinate dall’acqua. Nella giornata di domenica scorsa invece sono stati consegnati al sindaco Piras, durante una toccante cerimonia, ben 20 mila euro da un cittadino di Iglesias. La cifra è frutto di una lotteria popolare che ha visto la partecipazione di migliaia di residenti nel Sulcis. Il giorno precedente invece è stata la sezione di Oristano dell’Unitalsi per l’accompagnamento degli ammalati a Lourdes e negli altri santuari internazionali a fare un’altra offerta in denaro. Non solo, l’Adidas ha inviato a Terralba un centinaio di capi di abbigliamento sportivo: scarpe, felpe, maglie e tanto altro ancora. A distribuire questi capi sono i volontari della banda musicale terralbese “Giuseppe Verdi” e una parte dell’abbigliamento è stata donata anche ad alcune famiglie di Uras. Un altro regalo particolarmente gradito dall’Amministrazione comunale è stato il trattore da 75 cavalli della Same che servirà per la pulizia dei canali ed evitare altri allagamenti. Antonello Loi RIPRODUZIONE RISERVATA mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 3 IL CASO | REGIONE Le promesse dei politici, la burocrazia e i cittadini che non possono permettersi di aspettare Franco Fresi nno 1952. Mia moglie, alunna del liceo di Alghero, l’intera scolaresca e un’insegnante, raggiungono con un pullman la lontana Ogliastra dove «il ciclone del 1951» ha scorticato la terra e infierito per tre giorni sull’intero territorio intorno ai paesi di Gairo, Cardedu e Osini. Ci furono 5 morti. Mia moglie ricorda con terrore la lunga marcia indietro del pullman che si era trovato avanti una frana insormontabile, vicino a Gairo. Ne abbiamo parlato poco tempo fa visitando i luoghi e i paesi della nostra Gallura, dove le tracce dell’ultimo sfacelo sono ancora ferite aperte. Tracce che forse fra cinquant’anni non si saranno del tutto rimarginate; e le promesse di risarcimento A una graduatoria del 1975, a distanza di 24 anni dall’evento, informa il sindaco di Cardedu Giuseppe Boi, gli aventi diritto a questa forma di risarcimento erano 94. In Gallura, dove, come nell’Ogliastra, i danni dell’ultima alluvione hanno coinciso con una delle contingenze storiche più tremende degli ultimi decenni, determinata da una crisi generale di tutti i settori, non sono stati promessi lotti di terra dove costruire una casa. Esiste una nutrita graduatoria di danneggiati che aspettano di essere risarciti. Le cifre sono state già quantificate: ma dei soldi solo una piccola quantità è arrivata a destinazione. Risulta che per la perdita (rilevante!) del bestiame si sta ripristinando l’antica usanza gallurese, ma penso comune a tutta l’isola: regalare un capo di bestiame (vaccino, ovino, caprino o suino) a chi ha avuto la perdita, perché possa ricostituire l’insieme perduto. Quando pasticci e ritardi di tutte le istituzioni vengono superati dalla solidarietà locale: l’esperienza virtuosa degli allevatori galluresi e di ricostruzione non saranno mantenu- danna, altamente giustificabile, di chi non te, com’è successo in Ogliastra. ha rispettato i disegni della natura; delle «C’è qualcosa di mostruoso dietro il promesse degli amministratori locali e meccanismo che dovrebbe aiutare le vit- quelli delle alte sfere. È questo il momentime delle catastrofi», scrive Cristina Cos- to più incerto, più temibile perché l’impesu su L’Unione Sarda. Un gno, l’assicurazione «a calmeccanismo che si ripete La gente si aiuta do» segue l’iter discendente intero tutte le volte che sucdei giorni che si allontanacede qualcosa di straordi- per ricostruire no da quelli del disastro. nario: e non in bene. Nel le cose perdute Ne sanno qualcosa gli abinostro caso è il momento tanti di Gairo ai quali dopo della disperazione di chi ha perso beni e l’alluvione erano stati promessi, a titolo persone care; di lacrime amare non sem- di risarcimento, dei lotti di terreno per pre del tutto sincere di chi assiste ai «la- costruirvi una nuova casa. Le cose andasciti» della furia degli elementi; di con- rono per le lunghe: basti pensare che in Gairo e Osini, beffa rimborsi Cappellacci e Pili contro il Governo “patrigno” L’ira dei due candidati ed è stata costretta a trasfe- dopo l’incontro rirsi a 600 metri di distan- con il ministro Mauro In Ogliastra è ancora aperta la ferita dell’alluvione del 1951, ma non perché è stata la più devastante del secolo scorso. A Gairo e Osini, due centri cancellati e ricostruiti vicino e in un posto sbagliato, le “vittime” non sono proprietarie delle case (e delle aree) che gli sono state assegnate. Basterebbe che l’Agenzia del demanio facesse un passaggio alla Regione, che a sua volta dovrebbe cederle al Comune, e quest’ultimo farebbe firmare il regolare atto ai cittadini. Sembra semplice, o forse no, comunque in sessant’anni l’operazione non è stata portata a termine. «Serve un atto di coraggio», dice il sindaco di Gairo, Roberto Marceddu, «per circa metà dell’abitato abbiamo usato l’arma dell’usucapione o dell’esproprio e cominciato a stipulare i contratti, ma vorremmo completare la procedura per l’intero paese e per la frazione di Taquisara. Dovrebbero mettersi d’accordo l’Agenzia del demanio e quella del territorio, in modo che i proprietari possano disporre normalmente degli immobili». Ma anche se per miracolo il problema si risolvesse, «noi saremo per sempre una popo- RICOSTRUZIONE Il sindaco di Gairo Marceddu lazione alluvionata», aggiunge Marceddu. «Dopo quella catastrofe, il Genio civile decise che il vecchio borgo non era più sicuro e impose che fosse tirato su dov’è adesso. Gairo è stato ricostruito su un versante franoso, in una zona a rischio smottamenti: ogni anno siamo obbligati a spendere un sacco di soldi per la sicurezza. Nel 2013, 350 mila euro per strade e muraglioni, abbiamo dovuto anche far saltare, nel vero senso della parola, con l’esplosivo, una porzione di monte che stava cadendo giù». L’ex sindaco di Osini, Tito Loi, dice: «È una storia ignobile fin dal principio, hanno ammazzato una comunità. Osini è stata sgomberata con la forza, la gente non voleva lasciare il paese (danneggiato pochissimo dall’alluvione) za». Per il risarcimento si poteva scegliere se avere un alloggio popolare chiavi in mano oppure un terreno e un contributo adeguato (negli anni Sessanta) per costruire e ricominciare. «Le case dello Stato, molte in blocchetti di calcestruzzo, sono in condizioni di degrado totale, comunque non hanno mai avuto gli standard abitativi», spiega Marceddu, «sono veri e propri buchi». Nel 1999, la legge regionale 14 avrebbe dovuto chiudere definitivamente la partita. I soldi ai comuni sono arrivati, pian piano, ma nel frattempo il mondo è cambiato, i costi sono lievitati. Oltre la questione degli atti di proprietà, a Osini si continuano a realizzare abitazioni da consegnare agli aventi diritto (i nipoti, oramai) ma per averle si dovrebbero pareggiare i conti col passato e versare denaro - «dai 40 ai 60 mila euro» - per riscuotere questo risarcimento in mattoni. Intanto molti sono emigrati, e dopo sessant’anni, le case in cambio del danno, a pagamento, chi le vuole più? Cristina Cossu RIPRODUZIONE RISERVATA Ugo Cappellacci e Mauro Pili, acerrimi nemici in campagna elettorale, si sono incrociati ieri a Olbia alla festa della Brigata Sassari, alla quale ha partecipato anche il ministro della Difesa, Mario Mauro. Poi, i comunicati dei due aspiranti presidenti della Regione, con toni differenti ma sostanzialmente in sintonia. «Gli stanziamenti del Governo per la ricostruzione post alluvione sono tutt’altro che sufficienti», sottolinea Cappellacci, «dalle stime fornite dalla Protezione civile sarda, risulta che le cifre sono notevolmente superiori a quelle previste. Se la Regione ha sostenuto un impegno economico forte, lo Stato centrale non può venire meno ai propri compiti». Scrive Pili: «Dopo Letta, Lupi, Orlando, ora anche Mauro promette il niente. Dichiarare che esistono risorse per ricostruire è falso. Non esistono risorse in nessuna legge dello Stato per pagare i danni del 18 novembre scorso. Siamo dinanzi ad uno Stato indifferente e negligente che scarica la Sardegna, senza alcun tipo di remora». TEMPIO. Al centro dell’inchiesta i materiali per la costruzione e le manutenzioni Strada crollata: indagati tre funzionari delle Province Sono tre funzionari, gli iscrit- ti nel registro degli indagati per il crollo sulla Olbia-Tempio, insieme al costruttore Claudio Rossi e al progettista Giuseppe Muzzetto. I carabinieri sono arrivati a loro cercando i progetti della strada cancellata dalla furia dell’acqua,e così, alla fine di novembre, il dirigente della Provincia di Sassari Giuseppe Mela e i colleghi della Provincia di Olbia- Tempio, Francesco Prunas e Pasquale Russo, hanno saputo di essere finiti dentro l’inchiesta sul cedimento di un tratto della provinciale 38 bis, costato la vita a Bruno Fiore, alla moglie Sebastiana Brundu e a Maria Loriga. La Procura, venti giorni dopo la tragica alluvione, si stava già occupan- <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYYhhwtGPIIlfHcYhGj9vho</DATE> do delle posizioni dei tre, ai degli indagati potrebbe allunquali venne chiesto di fornire garsi, gli accertamenti sono inprogetti, certificazioni e altri fatti entrati in una fase decisiva. documenti riguardanti la realiz- Non è escluso, peraltro, che alzazione e il collaudo della stra- cuni dei nomi già finiti nel mida. Mela, Russo e Prunas (assi- rino dei pm, possano uscire dal stiti da Giovanni Mela, Aurora fascicolo per essere sostituiti da Masu, Mauro Muzzu e Angelo altri. Le indagini sono infatti Merlini), sono stati dunque molto complesse perché riguarchiamati in caudano le vicende sa quando i pm Badante accusata: di una strada che Domenico Fiorè stata presa in dalisi e Riccardo «Non ho lasciato carico da diversi Rossi, hanno de- sola la signora» enti, nel corso ciso di accelerare degli anni. I temi tempi dell’indagine. Nei verba- pi centrali dell’inchiesta sono li redatti dai carabinieri e segui- questi: gli interventi di manuti all’ordine di esibizione degli tenzione straordinaria della atti e a una perquisizione, ven- Provinciale 38 bis, le caratterigono ipotizzati, tra gli altri rea- stiche dell’opera realizzata dalti, l’omicidio colposo plurimo la società "Alessandro Rossi Coe disastro colposo. Ma l’elenco struzioni" e dei materiali utiliz- zati nel tratto di strada spazzato via dalla furia dell’acqua nel pomeriggio del 18 novembre scorso, le attività che hanno preceduto il collaudo e il rispetto del capitolato d’appalto. Intanto, nei giorni scorsi, è stata sentita la badante rumena finita sotto indagine per la morte della pensionata Anna Ragnedda. La donna, 28 anni, nel corso di un drammatico interrogatorio, ha respinto l’accusa di avere abbandonato l’anziana, annegata nel suo appartamento. «Sono rimasta sino alla fine - ha detto la rumena - e ho cercato in tutti i modi di portare via la signora, anche chiamando il 118 e i vigili del fuoco». RIPRODUZIONE RISERVATA La voragine lungo la strada di Monte Pino mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 5 LA VISITA DEL MINISTRO | REGIONE INCONTRO. La festa della Brigata Sassari in partenza per un’altra missione in Afghanistan «Fortza Paris motto di tutti» Mario Mauro a Olbia: «Questi soldati testimoni di speranza» OMAGGIO DEL COMUNE AI SASSA- L’assessorato alla Sanità replica a Salvatore Usala, che sollecitava l’erogazione del fondo per la non autosufficienza RINI PER I DUE MESI DI LAVORO DOPO L’ALLUVIONE. IL SINDACO GIOVANNELLI CHIEDE AL GOVERNO LA DEROGA AL PATTO DI STABILITÀ, ALTRIMENTI IL CONSIGLIO COMUNALE SI RIUNIRÀ A «Disabili gravi, programmi attivati» ROMA. no reso onore alla nostra Patria, a testimonianza di un’immagine di pace e fratellanza con i popoli a cui prestate il vostro servizio e la vostra opera umanitaria». Quindi, il riferimento all’opera della “Sassari” in occasione dell’alluvione. «Un impegno - ha proseguito Cappellacci - che vi ha contraddistinto anche nei giorni dell’alluvione che ha devastato la nostra Isola. Sono stato testimone della vostra intensa attività a sostegno della popolazione di Olbia. Penso a tutti voi che andate in questi luoghi di guerra a costruire la pace, a riportare la speranza, a restituire forza e capacità di reagire a chi non ce l’ha più. A voi tutti va il plauso di tutta la comunità sarda». (a. di.) «L’assessorato alla Sanità, con la direzione delle Politiche sociali, sta dando costante e piena attuazione ai programmi “Ritornare a casa” e alle azioni previste dalla legge 162 per l’assistenza ai disabili gravi». È la risposta della Regione alla lettera inviata da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus qualche giorno fa, che sollecitava la tempestiva erogazione del Fondo non Autosufficienza (Fna), denunciava da parte della Regione un uso distorto dei fondi nazionali e annunciava per l’11 febbraio prossimo un presidio permanente davanti all’assessorato a Cagliari. Nella nota di risposta l’assessorato ha precisato che «si è proceduto secondo l’ordine di priorità, anche in relazione al numero degli utenti coinvolti, considerato che i piani aggiuntivi e straordinari di “Ritornare a casa”, che riguardano la maggior parte dei beneficiari, sono sempre garantiti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze». Per quanto riguarda i malati gravi, chiamati in causa dallo stesso Usala, la Regione ha sottolineato che «risulta in fase di attuazione l’estensione dell’assistenza alle 24 ore con i 2 milioni e 227 mila euro circa, per i quali sono state già individuate le modalità operative per la presentazione dei progetti ed è pronta la delibera che sarà discussa nella prossima riunione della Giunta regionale». Il progetto “Ritornare a casa”, nato come programma sperimentale, è finalizzato a favorire il rientro in famiglia di persone, soprattutto in condizioni di disabilità estrema, inserite in strutture sociali e sanitarie. Marzia Piga RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA Augusto Ditel INVIATO OLBIA. La meglio gioventù. Canta con buona intonazione l’inno di Mameli. «At-tenti». Ragazze e ragazzi in divisa, ordinati, composti, un poco infreddoliti scaldano il cuore, quando nel cielo terso che domina o stadio “Angelo Caocci” si odono le dolci note di Dimonios, struggente colonna sonora di due Reggimenti (il 151° e 152°) che hanno scritto capitoli importanti della Grande Guerra, per poi diventare il simbolo del Coraggio, della Fierezza, del Sacrificio, della Speranza, tutta roba con la maiuscola. Como chi semus nois. Il comandante della Brigata Sassari, il generale Manlio Scopigno, usa come artificio narrativo la ripetizione del motto rassicurante utilizzato dai sassarini d’antan nelle (migliaia) operazioni di soccorso, in Italia e all’estero. E altri, come il capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale Claudio Graziano, o lo stesso ministro della Difesa Mario Mauro, ricordano anche quell’altra frase, leggendaria, portatrice sarda d’orgoglio dalla Prima guerra mondiale a oggi . Si ses italianu, faedda in sardu : le sentinelle nei settori affidati alla Brigata Sassari avevano l’ordine di sparare contro chiunque a ogni chi va là?, non avesse risposto in limba. Un modo per cautelarsi, per farsi riconoscere. LA FESTA. Bella festa, ieri mattina. C’era da onorare il 96° anniversario della “Battaglia dei Tre Monti”, importante vittoria delle Armi italiane che coincise con la ripresa operativa dell’Esercito dopo Caporetto. C’erano da ricordare le imprese epiche sul fronte del Carso e nell’altopiano di Asiago. Bisognava ricevere un Grazie grande così da Olbia e dalla Gallura per i 57 giorni trascorsi da queste parti dopo la tragica alluvione del 18 novembre scorso. Ma soprattutto c’era da augurare ogni bene alla Brigata Sassari che a giorni ripartirà per una nuova missione in Afghanistan. Bosnia, Kossovo, Albania, Macedonia, Iraq, e ora di nuovo Afghanistan. Dove - come ha sottolineato il generale Graziano «la Brigata contribuirà alla vita democratica di quel Paese, con azioni di addestramento e di sicurezza». IL MINISTRO. «I sassarini - ha osservato il ministro Mario Mauro, dalla tribuna gremita dello stadio di Olbia - rappresentano il testimone di speranza per tutto il Paese. Proporrei che il motto Fortza Paris diventi il motto non solo dei sassarini e della Sardegna, ma di tutta l’Italia». L’ALLUVIONE. Il ministro della Difesa è stato tirato in ballo, con discrezione ma con altrettanta fermezza, dal sindaco di Olbia Gianni Giovannelli che ha apprezzato molto - dopo averla auspicata - la scelta della sua città per festeggiare la Brigata Sassari. Il primo cittadino ha ringraziato con un pizzico di commozione i soldati per l’enorme lavoro svolto per quasi due mesi dal momento dell’alluvione (18 novembre 2013 al 15 gennaio scorso), ma poi ha consegnato a Mauro una lettera indirizzata anche al presidente del Consiglio Enrico Letta. Nel documen- Il saluto di Ugo Cappellacci «Portatori di pace, siete l’orgoglio del popolo sardo» Ugo Cappellacci ieri a Olbia to, espressione della volontà unanime del consiglio comunale, si chiede la deroga al patto di stabilità che permetterebbe al Comune di poter spendere poco meno di 50 milioni di euro e un’altra deroga al tetto dell’organico che consentirebbe di accelerare l’iter di 4700 richieste di intervento presentate dai cittadini. Se non giungeranno risposte entro 15 giorni, il consiglio comunale di Olbia si riunirà in modo permanente a Roma. Mauro ha preso nota, e ha sottolineato che «lo Stato ha stanziato dei fondi pari a 50 milioni anche per l’anno prossimo». CERIMONIA Il ministro della Difesa Mario Mauro è intervenuto ieri, allo stadio “Caocci” di Olbia, alla festa della Brigata Sassari assieme al governatore Cappellacci [ANTONIO SATTA] RIPRODUZIONE RISERVATA OLBIA. «Siete l’espressione delle più alte virtù morali, civiche e patriottiche della nostra Sardegna». È uno dei passaggi più significativi del discorso del presidente della Regione Ugo Cappellacci, presente alla festa dei sassarini e, successivamente, al museo archeologico, alla presentazione del libro “La Brigata Sassari e i 20 anni dell’Italia nelle missioni di pace”, scritto dal generale Bruno Stano. «Oggi - ha dichiarato il governatore - festeggiamo una ricorrenza importante e ci salutiamo prima della vostra partenza in Afghanistan. Questa giornata rappresenta una rinnovata occasione per rendere un doveroso ringraziamento ai tanti giovani valorosi Dimonios che, in ogni angolo del mondo, han- di piastrelle Senza aggiuntai o muratori senza idraulic ...riprendi la tua indipendenza. Trasformiamo la tua vecchia vasca da bagno in una comoda soluzione doccia... Siamo l’unica azienda sarda Inoltre realizziamo ...vasca nella vasca. 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Antonio Satta, segretario nazionale dell’Unione popolare cristiana, presenta così la corsa dell’Upc a sostegno del candidato di centrosinistra. «Un’adesione necessaria e convinta», ha detto ieri nel corso della presentazione dei candidati del Cagliaritano e Sulcis-Iglesiente, «per riaffermare che la politica deve “vivere” meno nel Palazzo e più nel territorio», ha aggiunto. «La Regione deve essere ente d’indirizzo, di programmazione e di controllo, mentre le risorse devono essere indirizzate ai Comuni, perché è lì che la gente va a bussare». Un progetto politico nuovo quello dell’Upc, che coinvolge esponenti dei Repubblicani, dei Liberali, del movimento autonomo Zona Franca e candidati di “Fare per fermare il declino”. «I valori di Ugo La Malfa e Alcide De Gasperi li ritroviamo nel centrosinistra», ha spiegato Franco Turco, segretario regionale dei liberal-democratici, «tra Cappellacci e Pigliaru non c’è confronto in termini di affidabilità». (ma. mad.) RIPRODUZIONE RISERVATA Cagliari, il professore incontra gli studenti e Sardegna Sostenibile Il messaggio di Pigliaru: «Premierò la competenza» Francesco Pigliaru, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, ieri ha lanciato un messaggio ai partiti dell’alleanza: «Nella mia Giunta vorrei competenza anziché appartenenza» È TORNATO CON FORZA SUI TEMI DELL’ISTRUZIONE, DELLA COMPETENZA E DELLA TRASPARENZA. insieme» nero su bianco), tornando poi al concetto madre, «competenza anziché appartenenza». Ennesimo avviso ai partiti. Anche questo è cuore, ha lasciato intendere il candidato presidente. E trasparenza. Il tema delle competenze è riaffiorato la sera, sul terreno più vasto e amatissimo dell’istruzione. Se alla Mem Pigliaru aveva ascoltato soprattutto insegnanti, a Villa Muscas ha sentito il polso degli studenti delle medie e dell’università. Un polso caldissimo, e il professore lo sa bene. Anche i ragazzi avevano un lungo elenco: diritto allo studio, edilizia, campus nell’ex Semoleria, difesa della scuola pubblica, «residenziali- Ypsilon Elefantino 1.2 69 CV con clima e radio – prezzo promo € 10.900 non comprensivo dell’extra bonus (IPT e contributo PFU esclusi). Esempio di finanziamento: Anticipo Zero, 60 rate mensili di € 252,00, Importo Totale del Credito € 13.836,04 (inclusi SavaDna € 200, Prestito Protetto facoltativo per € 893,06 e polizza furto/incendio facoltativa calcolata su cliente residente a Roma per € 1.526,98, spese pratica € 300, Bolli € 16,00), Interessi € 1.073,96. Importo Totale Dovuto € 15.138,00 spese incasso Rid € 3,5 a rata, spese invio estratto conto € 3,00 per anno. TAN fisso 2,95%, TAEG 5,27%. Salvo approvazione . Iniziativa valida fino al 31 Gennaio 2014 con il contributo Lancia e dei Concessionari. Documentazione precontrattuale in Concessionaria. 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È tempo di vantaggi... da prendere al volo. GAMMA YPSILON TUA DA 10.900 € CON CLIMA, RADIO E FINANZIAMENTO CON ANTICIPO ZERO. € DI EXTRABONUS*. ELEGANZA IN MOVIMENTO. Cagliari - Via Calamattia 2 Tel.070.5505.500 <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZaDhC+C4yafCQIU2w6zIhk</DATE> Carbonia - Flumentepido Tel.0781.6099.1 Oggi alle 9 Francesco Pigliaru sarà al Centro servizi per l’impiego in via Calamattia a Cagliari. Alle 10 al mercatino di via San Benedetto a Quartu. Alle 13 alla mensa universitaria di via Premuda. Alle 16,30 incontro con le imprese della piana di Chilivani. Alle 18, parlerà nel Chiostro di San Francesco in via Vittorio Veneto a Ozieri. Oristano - Via Cagliari 67 Tel.0783.3130.1 o A PORTO TORRES E SASSARI Le tappe di Pili Oggi alle 9 Mauro Pili incontrerà a Porto Torres gli operai di E.on, poi alle 10.30 sarà in piazza Castello a Sassari e alle 13 vedrà simpatizzanti e cittadini alla Stazione ferroviaria. o VENERDÌ IN VIA EUROPA Cappellacci a Sorso Ugo Cappellacci venerdì sarà a Sorso. Alle 18, all’ex Ld, in viale Europa, parteciperà a un’iniziativa elettorale all’ex Ld. Interverrà anche Antonello Peru. o APPUNTAMENTO VENERDÌ Devias a Cagliari Approda venerdì a Cagliari Pier Franco Devias, candidato del Fronte indipendentista unidu. Alle 11 sarà al mercato di via Quirra. Prosegue alle 17.30 in via Ogliastra, nella sede della Carovana della Pace. Sanna: «Puntiamo sulla formazione» Gigi Sanna è in corsa per la Regione IN PIÙ FINO A 1000 Il tour di Pigliaru RIPRODUZIONE RISERVATA I PIANI lancia.it A CAGLIARI, QUARTU E OZIERI MESSAGGIO GIORNATA FITTA DI INCONTRI PER IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL CENTROSINISTRA. FRANCESCO PIGLIARU «Il cuore, Francesco». Servono più emozioni. «La testa va bene», anzi benissimo. Ma «il popolo del centrosinistra» vuole sentire il palpito del cuore. Francesco Pigliaru è rimasto un po’ sorpreso ieri mattina a Cagliari, nel quartier generale di via Bottego, davanti alla sollecitazione accorata di Pierluigi Marotto, presidente del movimento Sardegna Sostenibile Sovrana. Lui il cuore ce lo sta mettendo, garantisce. E non è sempre facile, per un economista, se è vero che l’economia è «la scienza più triste». Che sia un problema di programma? L’associazione ha incalzato con (molto) affetto. Anche il programma deve assumere «una visione» più riconoscibile. Per carità, «niente comparazioni con Cappellacci», non esiste, ma il popolo del centrosinistra pretende di più. E pure qui Pigliaru ha fatto capire che sta offrendo (e imparando) molto. Tant’è che ha preso diligentemente appunti e raccolto le molte proposte di Marotto e delegazione al seguito (ha partecipato anche Pinuccio Sciola), precisando con un certo puntiglio che «non è questione di visione, ma di dettagli». Trasporti, aziende, energia, bilinguismo, cultura: ha annuito («metteremo ALTRE NOTIZIE Puntare sulla formazio- ne professionale e accademica e sulla conoscenza delle lingue per ottenere e creare nuovi posti di lavoro e frenare l’emigrazione. Sono questi alcuni punti del programma del Movimento Zona franca che vede come candidato alla presidenza della Regione il docente oristanese Gigi Sanna. «Con la Zona franca del lavoro possiamo creare occupazione - sottolinea il Movimento - ma le aziende del futuro per essere competitive devono poter attingere a un serba- DI ROMINA MURA toio di persone altamente specializzate. Per questo proponiamo di investire in formazione professionale duale. Tutti coloro che dopo la scuola obbligatoria non vogliono continuare gli studi imparano un lavoro. Dopo 3-4 anni devono superare gli esami di maestranza». Infine, per Sanna, bisogna imparare le lingue. «Dal sardo all’asilo all’inglese al liceo - evidenziano - ma non come materia da imparare, bensì come lingue da utilizzare per imparare altre materie». A LLARME SUI RISARCIMENTI «Ecco tutti i rischi delle Poste private» Arbau: «Lingua blu, non ci sono i soldi» «Quali saranno gli effetti del processo «Beffa sui risarcimenti per la Lingua blu». A denunciarlo è Efisio Arbau, leader di La Base. «È ufficiale», scrive in una nota: «Dopo l’approvazione della finanziaria mancano i soldi per risarcire gli oltre 50 milioni di danni causati dalla morte di 100mila capi ovini nel 2013 e dall’infezione di centinaia di migliaia di pecore nell’Isola». All’appello - secondo Arbau - «mancano almeno 30 milioni di euro, ma continuano le assunzioni clientelari». Replica l’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi: «I Comuni hanno già ricevuto i primi dieci milioni di euro e stanno provvedendo agli indennizzi. Nei prossimi mesi arriveranno gli altri nel rispetto dalle procedure e dei tempi tecnici minimi necessari dettati dalle norme post-approvazione della Finanziaria». di alienazione di Poste dalla mano pubblica? Speriamo che il modello non sia quello di gestione dei servizi di manutenzione dei Centri meccanizzati, dove sono sempre più frequenti i ritardi e i disservizi a causa delle esternalizzazioni. Disservizi che colpiscono tutta la Sardegna, al pari di tanti altri centri del resto d’Italia». La denuncia arriva dalla deputata del Pd Romina Mura che nei giorni scorsi ha presentato un’interpellanza ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro. «I ritardi nella consegna della posta - chiude il deputato Pd - sono particolarmente odiosi perché riguardano anche le aziende. Se per i privati i disagi sono contenuti, per una ditta possono essere pesanti, specie in un momento di crisi come questo». 7 mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it VERSO IL VOTO | REGIONE «Le accise rimangano nell’Isola» Mario Floris: basta dita negli occhi agli avversari La politica sussurrata La missione dei Riformatori nella Capitale ha aperto uno spiraglio sulla vertenza aperta per i costi della benzina Il volo sino a Roma e il rientro a Cagliari con l’impegno del Governo a prendere in esame la partita sulle accise. La battaglia dei Riformatori sardi per difendere il taglio del costo della benzina strappa un risultato positivo, ottenendo le rassicurazioni del capo di gabinetto del ministero per lo Sviluppo economico, Daniele Cabras: la questione verrà esaminata. Il faccia a faccia di via XX Settembre accende i riflettori sulla vertenza sarda. Attorno al tavolo il deputato e presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Pierpaolo Vargiu, il vicepresidente del gruppo in Consiglio regionale, Franco Meloni, il consigliere regionale Sergio Pisano e, in rappresentanza dei Comuni dell’Isola, Umberto Deidda. «C’è una legge approvata dal Consiglio regionale, dimostra che vogliamo andare sino in fondo», afferma Vargiu. «È una partita che possiamo vincere, sulla base di quanto stabilisce espressamente l’articolo 8 del nostro statuto. La norma prevede che tra le entrate siano ricompresi anche i tributi maturati in ambito regionale», anche se «affluiscono in uffici finanziari fuori dal territorio della Regione». Ed è proprio il caso dei prodotti petroliferi fabbricati in Sardegna e delle tasse sui carburanti. Il capo di gabinetto del ministero si è soffermato sul tavolo politico aperto con la Regione in un clima di leale collaborazione istituzionale. «Il miliardo che arriverà», dice Vargiu, «servirà a dimezzare il costo del carburante per le famiglie, con esenzione totale dalle tasse per le imprese, aprendo incredibili prospettive economiche di sviluppo». Sara Marci RIPRODUZIONE RISERVATA VETERANO Mario Floris ha iniziato la sua attività pubblica nella Cisl, è stato assessore, presidente della Giunta e del Consiglio regionale. Dal 2010 è assessore degli Affari generali, del Personale e della Riforma [FOTO MESSINA] Correre per l’ottava legislatura consecutiva e non sentire il peso della campagna elettorale. Succede a Mario “Mariolino” Floris, leader dell’Uds (Unione democratica sarda), democristiano doc («e me ne vanto, sono nato e morirò democristiano, della sinistra sociale, però»), che ama la politica a bassa voce e il duro lavoro porta a porta. Niente comparsate tv, niente comizi, né tweet. «Contatto i miei elettori uno a uno ma non solo in periodo elettorale. Ogni lunedì, anche quando ero presidente della Regione, lo dedico agli incontri con le persone». Mario Floris, come le sembra la campagna elettorale? «Strillata, e a me chi urla non piace. I partiti hanno l’abitudine di infilare il dito nell’occhio all’avversario, ma così facendo si divide anche la società». Vanno di moda le parole forti... «Sento blaterare di rivoluzione ma nel frattempo ci sono i problemi quotidiani delle persone». Problemi immani, sicuro di non avere responsabilità? Lei ha governato a lungo. «Ma le responsabilità sono ben distribuite tra politici, amministratori, burocrati». Intanto, la gente soffre. 3.000 mq DI ESPOSIZIONE «Lo so, tanto è vero che nel Sulcis registriamo le maggiori difficoltà, perché là la crisi morde più che altrove. Il problema è che la Sardegna non è competitiva per le imprese, perché mancano le regole e non ci sono tempi certi». Sarà mica colpa degli elettori. I partiti non c’entrano niente? «È il sistema che non funziona». C’è qualche possibilità che cambi qualcosa? «Dobbiamo cambiare, a tutti i costi, altrimenti la cri- si non finirà mai». Pensa che la sua politica sotto voce paghi ancora? «Sì. Moro, in uno dei momenti cruciali della vita del partito, quando gli chiesero perché non alzasse mai la voce, rispose: “Mi ispiro a una politica all’insegna della moderazione, della lotta agli eccessi, contrastando l’avversario sempre nel massimo rispetto politico e umano”. Mi sembra una grande lezione sempre attuale». Lei è assessore degli Affari generali, cosa ha fatto di buono per la Sardegna? «Abbiamo stabilizzato i precari della Regione e dell’Ente foreste, ammodernato la pubblica amministrazione regionale, è in via di completamento la rete telematica con la banda larga e extra larga, abbiamo riorganizzato le strutture interne e ridotto i costi». Che sono sempre troppo alti... «È vero, ma li ridurremo ancora». Ma la sua Riforma della Regione che fine ha fatto? «Ferma in Consiglio, purtroppo». Perché gli elettori dovrebbero votarla? «Per il nostro programma, che prevede: rifinanziamento della legge per l’occupazione giovanile; il sostegno ai più deboli; il reddito di cittadinanza; la riduzione del costo della benzina per i sardi residenti; l’equiparazione del costo dell’energia e del gas per le famiglie e per le imprese a quello del resto d’Italia». Sembra il libro dei sogni. «Ma non lo è, si tratta di cambiare passo, modificando modalità e comportamenti e anche i rapporti tra chi vince e chi perde. Su alcune questioni, penso all’energia, non collaborare è un delitto ai danni della Sardegna». Ivan Paone RIPRODUZIONE RISERVATA La candidatura di Giuseppe Caria Giuseppe Caria, «Meno burocrazia e premi alle aziende che assumono» 49 anni, ingegnere e sindaco di Burcei al secondo mandato. Per lui la nuova esperienza di una candidatura in Consiglio regionale con i Riformatori. «Voglio mettere a frutto la mia esperienza da sindaco, conosco i problemi del mio territorio, mi sento chiamato a risolvere i questi problemi». Reputa sia necessaria una riforma degli enti locali? «Si perché c’è un vuoto amministrativo. Serve un coordinamento sovra-comunale formato da un’assemblea di sindaci e un organo esecutivo eletto dai primi cittadini». Lei da sindaco è abituato al contatto coi cittadini. Una prassi da utilizzare anche in Consiglio? «Non mi allontanerei dalla mia gente, sarei il portavoce delle richieste nell’assemblea regionale. Il sindaco ha un rapporto diretto e un ventaglio di informazioni che rappresenta un patrimonio importante». Cosa serve alla macchina regionale? «Dobbiamo eliminare la burocrazia. Mi batterò per la semplificazione normativa. Bisogna agevolare le imprese e abbattere il costo del lavoro. No ai fondi a pioggia ma premi a chi assume o ha intenzione di farlo. Inoltre occorre rimettere i soldi nelle tasche dei cittadini, le imprese lavorano se i cittadini consumano». (mat.s.) RIPRODUZIONE RISERVATA Twittando (Centrosinistra) Francesco Pigliaru Quando non si hanno idee valide si propone di creare nuove agenzie. Bastano quelle che avevamo già fatto noi. #SAR2014# cominciamoildomani (Centrodestra) Ugo Cappellacci #BrigataSassari migliore espressione dei nostri valori. Grazie#Dimonios (Pd) Giampaolo Diana In 5 anni Cappellacci ha tagliato il fondo per lo spettacolo da 11,3 ml a 6,9 ml, compromettendone la stessa esistenza. #NOI (Forza Italia) Salvatore Cicu 20 anni di @forza_italia 20 anni di cambiamento politico e culturale che hanno modernizzato l’Italia. @fisardegna Fino al 70% * sugli articoli in mostra Un’occasione UNICA! GALLERIA DEL MOBILE Ape rt pom i la do erig men gio ica <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZaDhC+C4yafFRu+IyQMgAC</DATE> Qualita’ e Tradizione nell’arredamento in Sardegna Viale Monastir, Km. 12 - Cagliari • Tel. 070/22277 • www.galleriadelmobilearredo.it * Vedi regolamento all’interno del punto vendita RIFORMATORI. Roma Corre per la sua ottava legislatura: «Il centrodestra può rivincere» 8 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it REGIONE | L’INCHIESTA I NUMERI IL PROCESSO. Il consigliere regionale è accusato di aver utilizzato illecitamente denaro pubblico Un consigliere condannato, 19 a processo, 52 indagati Ladu e il pranzo della «vitella grassa» I testimoni: arrivarono tremila persone Silvestro Ladu è solo uno dei 65 consiglieri delle ultime due legislature finiti nel mirino della Procura che indaga sull’uso ritenuto privato dei fondi destinati a un uso istituzionale nei gruppi consiliari. Primi a finire sotto accusa e a processo erano stati i venti politici che tra il 2004 e il 2009 avevano fatto parte del gruppo Misto. Uno, Adriano Salis dell’Idv, è stato già condannato a un anno e otto mesi in abbreviato. Gli altri sono attualmente davanti al Tribunale: oltre Ladu, si parla di Giommaria Uggias (oggi europarlamentare), Carmelo Cachia, Giuseppe Giorico, Sergio Marracini, Salvatore Serra, Tore Amadu, Oscar Cherchi, Renato Lai, Mario Floris, Alberto e Vittorio Randazzo, Giuseppe Atzeri, Beniamino Scarpa, Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Pierangelo Masia, Raffaele Farigu e Peppino Balia. Un anno fa è cominciata l’inchiesta bis riguardante gli altri gruppi di quella stessa legislatura. Al momento gli indagati sono 52, due dei quali ancora in carcere: Mario Diana, ex capogruppo del Pdl (deve rispondere di spese per 650 mila euro), e Sisinnio Piras (Pdl). An. M. RIPRODUZIONE RISERVATA L’IMPUTATO SBORSÒ 10.500 EURO PER COPRIRE I COSTI DELL’APPUNTAMENTO PRE ELETTORALE DURANTE LA “CONVENTION” DI FORTZA PARIS A SANTU ANTINE NEL GIUGNO DEL 2004 IMPUTATO Silvestro Ladu, consigliere regionale accusato di aver utilizzato illecitamente denaro pubblico per fini privati In vista della “convention” di Santu Antine nel giugno 2004, i leader di Fortza Paris rifletterono sul modo migliore di mettere a proprio agio gli ospiti attesi all’appuntamento. Si pensò a «un minimo di ristoro», poi qualcuno suggerì: «Facciamo la vitella grassa». E così fu: «Organizzammo un pranzo con trenta pecore, vino, formaggio. La particolarità fu il vitello arrosto. Molto saporito». Arrivarono «1.500 persone». Anzi: «2.500 o tremila. C’era anche Mauro Pili». E Silvestro Ladu, tesoriere e presidente del movimento, sborsò 10.500 euro per coprire i costi dell’appuntamento pre elettorale. Cifra versata, con un assegno «intestato al gruppo», ad Antonio Manca, suo collaboratore che aveva anticipato le spese. L’UDIENZA. Piccolo excursus sulla politica sarda andato in scena ieri in Tribunale a Cagliari dove, con l’accusa di peculato e falso, è a processo Silvestro Ladu, consigliere regionale cui il pm Marco Cocco contesta un uso illecito (per fini privati) di 263.500 euro pubblici nel 20042008. Solo alla fine dell’ultimo anno, quando emerse che non c’erano soldi per pagare Tfr dei dipendenti ed emolumenti del consulente del lavoro, Ladu lasciò l’incarico di tesoriere: «Disse che serviva la contribuzione di tutti», ha spiegato Eugenio Murgioni, oggi in Fratelli d’Italia, per tutti «ma non eravamo d’accordo e chiedemmo spiegazioni. Lui propose di farsi da parte». Al suo posto subentrò Domenico Gallus, «che evidenziò anomalie sulla gestione della carta di credito». Poi Ladu coprì i circa 20 mila euro del Tfr. Per il consulente invece si quotarono i consiglieri del partito: «Tra i 1.300 e i 1.400 euro a testa», ha detto Renato Lai, imputato in un processo parallelo. TESTIMONI. «Non sapevamo che uso facesse Ladu delle risorse», ha spiegato Murgioni al collegio (presidente Mauro Grandesso, a latere Ornella Anedda e Giorgio Cannas): «Lo vedevo pagare con la carta, pensavo fosse sua». Invece era del gruppo. Con quella, secondo il pm, aveva saldato spese per carburante, abbigliamento e cellulare. Una gestione che suscitava i dubbi di tutti: «Ancora a settembre del 2009, sei mesi dopo la fine della legislatura, ricevevamo solleciti per le bollette telefoniche», ha aggiunto Gallus. «Noi consiglieri coprivamo coi nostri fondi», ha spiegato Murgioni, che però non aveva protestato: «Mi sembrava assurdo, ma per rispetto non gliene parlai. Lo stimavo». Opinione forse non ricambiata, visto che Ladu gli dava «mille euro al mese per dieci mesi» rispetto ai 2.500 che il gruppo riceveva ogni trenta giorni per ciascun consigliere. Questo perché «a suo dire io ero segretario del gruppo e percepivo altre indennità. Ne presi atto». GIUSTIFICAZIONI. Sulla rendicontazione delle spese, punto centrale del processo, «mai sono stato chiamato a visionare la contabilità e ad appro- varla», ha insistito Murgioni. «Si faceva la sintesi a fine anno e ognuno di noi portava il prospetto», ha aggiunto Pasquale Onida, consigliere fino al maggio 2005. Però «senza documenti giustificativi. Non c’erano regole scritte, ci spingevano saggezza e buonsenso». Stelle polari che avevano portato al convivio con vitello e pecore: «Il minimo indispensabile». Appuntamento al quale partecipò anche, come coordinatore del gruppo di cottura, il proprietario di un box carni al mercato di San Benedetto a Cagliari: il cognato di Efisio Serrenti, ex presidente del Consiglio regionale. Ladu, difeso da Mariano Delogu e Pietro Longo, tornerà in aula il 18 febbraio. Andrea Manunza RIPRODUZIONE RISERVATA per tutti per tutti optional inclusi optional inclusi Anche GPL-Tech Anche GPL-Tech optional inclusi Anche GPL-Tech GENNAIO IN OPEL PREZZI E PROMOZIONI SPECIALI. E solo a gennaio AC Classic Concessionaria OPEL www.acclassic.it Wir leben Autos. CAGLIARI AC CLASSIC - Via dei Carroz 2 - 070.5505.800 PLANET CAR MURAVERA Via Machiavelli 1 070.9933004 Autofficina SECCI SAMASSI Via Turati 25 070.9388181 SALVATORE PILIA SENORBÌ Via Carlo Sanna 2 070.9808583 ORISTANO AC CLASSIC - Via Cagliari 52 - 0783.313028 BRANDOLINI AUTO VILLACIDRO S.P. 61 Villacidro/S. 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Infine la scuola: «Al momento della prescrizione tutti i genitori devono aver diritto di scegliere se ai propri figli debba essere insegnato il sardo in classe». Spiega Pierluigi Caria: «Il 68 per cento dei sardi sa parlare il sardo, il 97 lo capisce o lo parla: le nostre sono rivendicazioni di democrazia». Sempre ieri il Fronte indipendentista ha criticato la scelta dell’Esercito di costruire il primo villaggio per l’addestramento negli abitati proprio nell’Isola. Il Fronte propone che «i 10 milioni previsti per la realizzazione del villaggio vengano destinati alla bonifica dei siti inquinati da decenni di bombardamenti, sperimentazioni e smaltimenti illegali». Roberto Murgia RIPRODUZIONE RISERVATA OLBIA. Mauro Pili durissimo con Pigliaru, Soru, Cappellacci e Verdini LA CANDIDATA. A Radiodue «Trasporti, un imbroglio: colpa di destra e sinistra» IL LEADER DI UNIDOS DEPUTATO NEL PORTO Augusto Ditel INVIATO OLBIA. Una requisitoria in riva al mare. Destra kaputt, sinistra pure: tutti colpevoli di un «grande imbroglio». I trasporti (marittimi) affondano, e i responsabili sono almeno quattro: Pigliaru e Soru, Cappellacci e Verdini». Mauro Pili-Stakhanov si sciroppa alcune centinaia di chilometri per sparare ad alzo zero contro chi «tradisce la Sardegna e la fiducia dei sardi»: arriva a Olbia di buon mattino, fa tappa in zona industriale, poi alle nove e mezzo si fionda al porto dell’Isola Bianca, a due passi dalle navi della Tirrenia e della Moby, di proprietà dei “cari nemici”. DESTRA E SINISTRA. Pili non fa sconti a nessuno. «Destra e sinistra - attacca il leader di Unidos sono come i ladri di Pisa: la mattina litigano, poi di notte si mettono d’accordo per imbrogliare la Sardegna e i sardi». E nel mirino dell’ex governatore ci finisce subito proprio la Tirrenia, «ceduta per 330 milioni, per poi incassarne 560 per la continuità territoriale. Ma il vero imbroglio - denuncia il deputato - sono i 72 milioni di contributi annui che hanno generato l’aumento delle tariffe per i ZOO nafranca di Celestino Tabasso ra santini mosci e appelli al voto in stile “Ho scelto di mettere la mia esperienza al servizio della comunità”, stenta a detonare la carica emotiva della campagna elettorale. Una delle rare eccezioni si è avuta l’altro ieri, in chiusura di un comizio del centrosinistra, quando una giovane mamma ha porto fra gli applausi un neonato roseo e paffuto al candidato presidente, che lo ha fissato e poi, mettendo da parte il suo abituale aplomb, gli ha stretto la manina dicendo: «Pigliaru, lietissimo». Ma a dissipare il tedio ecco una sana ventata Pop. Sabato innanzitutto farà tappa a Cagliari una vecchia gloria dell’intrattenimento: parliamo di Silvio, che da vent’anni porta in giro per il paese un repertorio fra romantico e punk. La scaletta è ancora segreta ma difficilmente mancheranno evergreen come “Il paese che amo” (il suo brano d’esordio), il surreale “Sei tu che mi hai frainteso” (Elio-Apicella-Ghedini) o la struggente “Ma adesso vai, piccina (e sempre carissimi saluti ai nonni, mi raccomando)”. Lo show, inizialmente programmato all’anfiteatro romano, ha rischiato l’annullamento come era avvenuto per quelli di Gino Paoli, Cammariere e Nina Zilli. L’ostacolo stavolta era il no della soprintendenza archeologica, contraria a mettere a repentaglio un monumento di particolare vetustà. Ma una perizia eseguita a tempo di record ha certificato - anche alla luce <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTY/lEfrHq7xyt4GQnIw0UoD</DATE> RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA La corsa di Mauro Pili per Villa Devoto ha vissuto ieri un’altra tappa con l’incontro al porto di Olbia sui trasporti «che nessuna delle forze politiche tradizionali è riuscita a rendere dignitosi» «AUMENTI INGIUSTIFICATI PER I SARDI, DOPO LA CONVENZIONE STATO-TIRRENIA». UN SOPRALLUOGO NELLE ZONE ALLUVIONATE. [ANTONIO SATTA] sardi. Esempi? Sulla Genova-Olbia, nel periodo di bassa stagione, un sardo paga 85,30 euro, mentre un non residente nell’isola ne paga 63. In alta stagione, il rapporto è questo: 73 per i non residenti contro i 105 per i sardi». LA CONVENZIONE. L’obiettivo di Unidos e quello di «sottrarre i 72 milioni, parametrando il costo del trasporto marittimo a quello del chilometro ferroviario». Accompagnato dai candidati Tonino Pizzadili (il leader provinciale di Unidos), Angelo Pagano e Antonio Appeddu, Mauro Pili consegna ai cronisti il testo della convenzione Stato-Tirrenia (18 luglio 2012) e ricorda l’impegno di «Cappellacci e Lupi di rivedere la convenzio- Meno male che Silvio c’è F ne entro il 17 luglio, cosa che non è avvenuta». I PORTI. Un altro, violento attacco è stato rivolto a chi «ha tagliato le gambe a tutta la Sardegna. I porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres, tra il 2010 e il 2012, hanno perso oltre 2 milioni di passeggeri, così come Ugo Cappellacci e Renato Soru hanno messo in ginocchio l’economia della Gallura». Dopo aver partecipato alla cerimonia per il saluto alla Brigata Sassari, Pili si è poi recato al ponte sul rio Loddone, una delle opere danneggiate (e non rimesse a posto) dalla tragica alluvione del 18 novembre. Dedica al marito Procurare e moderare ottenendo il plauso di Antonello Venditti, che la ascolta, racconta i suoi trascorsi di venditrice di aspirapolveri in un call center e di portiere di notte in un hotel, critica la legge elettorale sarda che definisce il porcheddum (la soglia di sbarramento del 10% % rappresenta la paura al cambiamento degli organi dei partiti tradizionali) e inciampa su alcune domande di geografia - come quelle sulla punta più alta della Sardegna (dice Bruncu Spina anziché Punta Lamarmora) e sui capoluoghi di provincia. Ma sul programma elettorale Michela Murgia si dimostra più preparata ribadendo che il suo primo provvedimento sarà la costituzione dell’Agenzia sarda delle entrate. Ospite di Claudio Sabelli Fioretti e Michela Murgia Giorgio Lauro a “Un giorno da pecora” su Radiodue, la candidata di Sardegna possibile oscilla tra ironia e serietà. Quando le chiedono se è di destra, come l’ha definita Renato Soru alcuni giorni fa («è strano che un possessore di call center dica che è di destra un’ex telefonista precaria»), o di sinistra, chiarisce di essere di sinistra («ma il Pd di Renzi non è di sinistra») e quando aggiungono che candidandosi ruba voti alla sinistra, risponde sicura: «I voti non sono della sinistra ma degli elettori. Si mette in campo un progetto credibile e chi è più credibile convince gli elettori». Alla domanda se sia favorevole ai matrimoni tra persone dello stesso sesso risponde senza esitazione: «Se li potessimo autorizzare lo faremo anche subito perché la repubblica che vogliamo è quella che riconosce i diritti di tutti». (f. ma.) DEL CAPOLUOGO GALLURESE PARLA DI dei recenti restauri - che Silvio è in grado di esibirsi. Allo spettacolo, per motivi organizzativi poi spostato alla Fiera, sarà presente la delegazione sardista che nel 2009 consegnò a Silvio la bandiera dei Quattro Mori. «Ora ce la deve restituire», ha dichiarato Giacomo Sanna, aggiungendo severamente: «Cinque anni per un autografo sono davvero troppi». E intanto si avvicina l’ok dei Vanzina a un tour sardo di Matteo. Dopo l’esordio alla Leopolda con un numero dalla comicità stralunata (l’imitazione di Pieraccioni che crede di essere Tony Blair) la giovane star rivisita la commedia all’italiana in coppia con Gianni Cuperlo. È un umorismo molto collaudato, giocato su una serie di gag che vedono Gianni intervenire nel dibattito politico equipaggiato di tutti i gadget del reducismo leninista (gli occhialini, le camicie button down, il congiuntivo) e quella birba di Matteo che di volta in volta lo traduce in un finto linguaggio dei sordi come l’interprete ai funerali di Mandela, gli fa il sotomayor o infine - come all’ultima riunione della Direzione - lo stoppa con un «Gianni scusami un casino se ti interrompo ma ti dispiacerebbe tirarmi un attimo il dito?» per poi prorompere in genuini e cavernosi effetti sonori ben lontani dalla spocchia di certa sinistra. Soccorso Pop per il popolo elettore angosciato da santini e comizi in stile Ddr Matrimoni gay, Michela Murgia è favorevole 10 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACA IN PRIMO PIANO | CAGLIARI Le statistiche molto allarmanti, i dati delle forze dell’ordine, la cautela dei medici L’esercito dei nonni al volante Pericolosi o prudenti? Inchiesta sugli automobilisti over 80 GUIDANO PREVALENTEMENTE PER BREVI TRATTI, SONO PRUDENTI E A VOLTE SÌ, RALLENTANO IL TRAFFICO. IN COMPENSO, DI SOLITO NON SUPERANO A DESTRA, NON FANNO LO SLALOM FRA LE CORSIE E RISPETTANO I LIMITI DI VELOCITÀ. Il professore, l’ex procuratore, l’ex sindaco e il decano dei politici che guidano tutti i giorni nel traffico cittadino Ultraottantennii con patente* 3.302 7.779 a Cagliari città in tutta la Provincia Incidenti provocati nel 2013 a Cagliari** * us C’era quello, 87 anni, che fra un occhio e l’altro non raggiungeva nemmeno i 7 decimi previsti come soglia minima complessiva per il rinnovo della patente e si fece operare di cataratta perché alla macchina non rinunciava: «A me e a mia moglie serve per andare a messa». Casa in via Cagna, chiesa in via Della Pineta (San Pio X); distanza: 500 metri. Gli anziani al volante sono davvero pericolosi? Fa bene il Governo a pensare di imporre agli automobilisti ultraottantenni di sottoporsi alla visita medica una volta all’anno anziché ogni due? Questioni tornate d’attualità dopo che, all’inizio dell’anno, un 85enne di origini sarde, a Velletri, a bordo di un Suv ha sfondato la vetrata di una banca e ucciso una donna: ha spiegato di aver premuto il pedale dell’acceleratore convinto che fosse quello del freno. Per le forze dell’ordine, i 3.302 automobilisti cagliaritani che hanno 80 anni o più non sono un problema: «Non risulta un rapporto diretto fra rischio di incidenti e età avanzata del conducente», afferma il comandante regionale della polizia stradale, Giuseppe Gargiulo. Stesse sensazioni da parte di Mario Delogu, comandante della polizia municipale: i suoi uffici hanno anche elaborato due grafici, classificando gli incidenti avvenuti in città in base all’età degli automobilisti che li hanno provocati. In quello relativo al periodo 2006-2013 i dati restano alti per le fasce dai 19 ai 48 anni, e mostra che agli ultraottantenni sono attribuibili pochi incidenti. Dato confermato dal grafico riferito al solo 2013, dove si evidenzia un picco che riguarda 43 e 44enni. A livello nazionale, però, l’allarme c’è. Un recente rapporto Aci/Istat dice che nel 2012, in Italia, i morti per incidente stradale sono diminuiti per tutte le fasce d’età tranne due: 80-84 anni (+14 % rispetto al 2011) e 85- sanzioni elevate per infrazioni non contestate immediatamente (per esempio da un impianto autovelox fisso, ndr), abbia dichiarato che alla guida c’era un parente anziano in modo che i punti fossero tolti alla patente di quest’ultimo. Una scappatoia legale». «Lo fanno in molti», conferma il comandante regionale della polizia stradale, Giuseppe Gargiulo. «Pur di non perdere punti si fa di tutto. Oltre al nonno, viene “usato” spesso anche l’ex dipendente extracomunitario successivamente trasferitosi all’estero. Ma molti, semplicemente, accettano di pagare doppia sanzione rifiutandosi di indicare il conducente che avrebbe commesso l’infrazione». (m. n.) Abbiamo chiesto un parere a quattro diretti e illustri interessati che guidano ogni giorno nel traffico cagliaritano. Per lo storico Francesco Cesare Casula (80 anni, zero incidenti, una sola multa ma perché l’auto «toccava appena» le strisce pedonali in una via Abba deserta il 14 agosto) il rinnovo annuale sarebbe giusto anche se «se si va a guardare, a causare la maggior parte degli incidenti sono i ventenni» e «ho amici ultraottantenni che guidano benissimo». L’ex procuratore capo Carlo Piana (80 fra qualche mese, mai una multa, unico incidente memorabile una macchina “toccata” nel corso di un parcheggio giovanile) invece ha qualche perplessità: «Un anno mi pare un limite eccessivo: quello attuale, due anni, mi sembra sufficiente. Al degrado psicofisico sopperiscono cautela e rispetto delle regole». All’ex sindaco Michele Di Martino (83 anni, unico incidente un tamponamento perché «l’auto che avevo davanti aveva inchiodato per evitare un pedone», multe «qualcuna per divieto di sosta») va bene il rinnovo ogni due anni e andrebbe bene anche ogni anno: «Ma il problema sono i giovani, che spesso hanno voglia di correre. Io non supero mai i limiti». Secondo il decano dei politici sardi, Felicetto Contu (87 anni, un frontale «30 o 40 anni fa» e una multa per uso del telefono durante la guida, «davanti al Consiglio regionale: stavo accostando»), «due anni sono più che sufficienti. Conosco novantenni che guidano e vanno a caccia di cinghiali e sessantenni decotti: specie quelli in pensione che fanno la spesa con le mogli». (m. n.) RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA 11 da automobilisti fra gli 81 e gli 88 anni 78 da automobilisti fra i 21 e i 28 anni 98 da automobilisti fra i 41 e i 48 anni * dati forniti dal ministero per i Trasporti ** dati forniti dalla polizia municipale di Cagliari 89 (+25 %). Il che, visto l’invecchiamento progressivo della popolazione, preoccupa. Lo stesso studio ricorda che il problema numericamente più grave riguarda pur sempre i giovani fra i 20 e i 24 (105 morti e 9.776 feriti nel 2012), ma a rincarare la dose arriva un rapporto della società italiana di Gerontologia e geriatria, secondo la quale, al di sopra dei 75 anni, un italiano su due ha i riflessi rallentati. È vero? L’abbiamo domandato a Roberto Melis, dirigente della Medicina legale della Asl 8, uno dei componenti della Commissione medica, ultima autorità in fatto di giudizio sull’idoneità fisi- ca dell’automobilista a ottenere il rinnovo della patente. Alla Commissione, che si riunisce nel Padiglione D della cittadella sanitaria di via Romagna (l’ex complesso psichiatrico tra via Santa Chiara e viale Ciusa) si può rivolgere l’automobilista fa il rinnovo senza passare per agenzia, e i medici esaminatori (che appartengono alle forze militari, alle Ferrovie o alla Capitaneria di porto) inviano i pazienti le cui capacità psicofisiche risultano dubbie. «Le patologie tipiche dell’età avanzata che sono incompatibili con la guida - spiega Melis - sono quelle relative alla circolazione cerebrale». Nega- «Una scappatoia legale» Una comoda riserva di punti-patente in caso di autovelox Controlli con l’autovelox «Alla guida coi capelli bianchi: e allora?» SINTOMI re il rinnovo, per i medici, non è una passeggiata: «Bisogna valutare attentamente: negare la patente a un anziano significa togliergli una grossa fetta di autosufficienza. Lo facciamo soprattutto per patologie psichiatriche e Alzheimer. I due anni di intervallo tra una visita medica e l’altra sono un intervallo adeguato. Abbassarlo non avrebbe senso; ne avrebbe, semmai, ipotizzare dei test di guida per valutare la capacità di reagire a situazioni di emergenza, ma teniamo conto che costerebbe parecchio e intaserebbe le Motorizzazioni». Marco Noce Una volta, la Commissione medica locale di Cagliari disse no a un anziano: Alzheimer galoppante, impossibile farlo guidare. Lui accettò il responso, sua moglie no; le grida rimbombarono per mezza cittadella sanitaria: «E a me, ora, chi mi accompagna a fare le commissioni?» Ma avere un anziano patentato in casa può essere utile non solo alle gentili (o meno) consorti. Il sospetto delle forze dell’ordine è che molte patenti intestate a persone dall’età avanzate servano soprattutto come “riserva” di punti. «Il fenomeno non è quantificabile mette le mani avanti Mario Delogu, comandante della polizia municipale - ma la percezione è che qualche automobilista, in caso di Roberto Melis, medico legale Asl 8: «Problemi cognitivi e perdite di memoria sono segnali preoccupanti in un anziano che guida: i familiari che li notano lo segnalino al medico» RIPRODUZIONE RISERVATA VEICOLI COMMERCIALI AZIENDALI G.PUNTO 1.3 MJT 4 POSTI N1 2011 DOBLÒ CARGO 2.0 MJT 135CV SX 2011 DOBLÒ CARGO 1.3 MJT 90CV 2012 SCUDO FURGONE CH1 1.6 MJT 90CV 10 Q.LI Comfort 2012 DUCATO FURGONE 30 CH2 2.3 MJT 2012 DUCATO FURGONE 33 MH1 2.3 MJT 130CV 2012 DUCATO FURGONE 33 MH2 2.3 MJT 120CV 2012 1 ANNO DI GARANZIA FIAT E 10.200 + IVA E 10.500 + IVA E 10.000 + IVA E 11.000 + IVA E 13.500 + IVA E 14.500 + IVA E 15.500 + IVA KM. 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Troppo fragili, troppo soli. Con la sete di stare nella cricca giusta. E allora che importa se il lasciapassare si chiama sballo. La mattina a scuola, la sera in piazzetta. Di questi tempi - per i ragazzi - la trasgressione fa il paio con l’hascisc e la marijuana. Ora anche la cocaina. Per comprarla sono disposti a rubare. In qualche caso, a prostituirsi. Ma sono «casi isolati» per il preside dell’Istituto tecnico commerciale e magistrale, Beppe Melis. «E se cadono nella rete della droga spiega il preside del Liceo Scientifico e Artistico, Ubaldo Scanu - è solo perché sono molto più insicuri dei ragazzi delle altre generazioni e non si sentono in grado di affrontare le difficoltà». Chi è alla guida delle quattro scuole superiori di Iglesias, dove studiano in 1400, non considera il fenomeno “allarmante”. «Sono situazioni eccezionali che riusciamo sempre ad individuare e gestire nel miglior modo possibile», aggiunge Beppe Melis: «Oltre a organizzare incontri educativi con gli agenti della Questura». «Paradossalmente il disagio è più forte fra i ragazzi di buona famiglia», racconta il collega Ubaldo Scanu. (i. m.) RIPRODUZIONE RISERVATA Minacciava sei liceali per avere soldi e gioielli: ventenne in manette Il parroco di Serra Perdosa Costretti a rubare in casa per comprare la cocaina Don Giorgio: «Un problema sottovalutato» DUE RAGAZZINI SONO TUTTORA SE- IGLESIAS. «Sono tantissimi, ma nessuno ne IL CASO dre poco convinto aveva messo alle strette il figlio che, vistosi scoperto, non ha retto. Il ragazzo, sconvolto, una sera di fine maggio è salito su una casa diroccata alla periferia di Iglesias deciso a lanciarsi nel vuoto. Carabinieri e vigili del fuoco lo hanno fermato. In lacrime ha raccontato tutto ai genitori e al capitano. Lo stesso hanno fatto i suoi amichetti e il cerchio si è chiuso. A casa di Demontis, pochi grammi di coca e neanche un anello. Nell’occasione era stato denunciato. L’altro ieri, su disposizione del gip di Cagliari, l’arresto con la concessione dei domiciliari. Vito Fiori parla». Che la droga sia molto diffusa fra i giovanissimi della città, lo denuncia apertamente il parroco del quartiere più popoloso di Iglesias. Don Giorgio Fois, 37 anni, da quattro alla guida di quasi settemila anime che ruotano attorno alla chiesa di san Pio X, non fa mistero che l’uso malcelato di spinelli e cocaina stia trascinando nel tunnel i figli di una crisi economica ormai inarrestabile. «Troppo fragili i nostri ragazzi, spesso soli: facilmente diventano vittime di chi riesce a sfruttare la loro debolezza per trascinarli in un incubo sempre taciuto dalle famiglie». Non solo hascisc. «Ora i ragazzini di 15 e 16 anni fanno uso di cocaina», racconta don Giorgio: «Per Don Giorgio Fois comprarla rubano il bancomat ai genitori». Centinaia di euro che spariscono dal conto: «Quando si accorgono che sono stati i figli, in tanti hanno paura di affrontare l’argomento». E i casi aumentano giorno dopo giorno: «Almeno due ragazzi su cinque fanno uso di droga». E chi gliela vende, commenta, ha uno stipendio che non gli basta più: «Ma non avrei mai immaginato che Yari Demontis potesse arrivare a tanto. Lo conosco da quando sono arrivato a Iglesias. Faceva parte del gruppo di giovani con cui parlavo al distributore di bevande automatiche di fronte alla chiesa. Lo vedevo spesso, stava con noi fino a tardi. Era gentile, rispettoso. Poi è sparito dall’estate scorsa. Solo ora, con rammarico, capisco il perché». Ilenia Mura RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA GUITI DAGLI ASSISTENTI SOCIALI DEL Yari Demontis (sotto) si vantava di avere una pistola per terrorizzare i ragazzini A sinistra, la conferenza stampa dei carabinieri COMUNE E DAGLI OPERATORI DEL SERD. ENTRAMBI, A QUANTO PARE, ERANO SULLA STRADA DELLA DIPENDENZA DALLA COCAINA. us IGLESIAS. Un tentativo di suicidio, per fortuna non riuscito, è stato determinante per definire un’inchiesta delicata, e dai risvolti drammatici, che ha coinvolto sei studenti liceali. Una storiaccia, iniziata sul finire del 2012 e conclusa nella primavera scorsa, che ha portato all’arresto di Giovanni Yari Demontis, 21 anni di Iglesias con accuse che vanno dallo spaccio di droga all’estorsione sino alla ricettazione e all’istigazione a delinquere. È stato lui, nonostante la giovane età, a circuire e corrompere i ragazzini, quasi affascinati e ammaliati da un bulletto con tanta voglia di crescere nell’ambiente criminale. Yari aveva capito che quei ragazzi un po’ imbranati, figli della buona borghesia cittadina, potevano essere le classiche galline dalle uova d’oro. In realtà sono stati dei polli. Li ha avvicinati all’uscita di scuola, ha proposto loro una “società”, cioè mettere insieme dei soldi per acquistare droga a Cagliari e poi rivenderla in città, operazioni che avrebbe fatto lui non prima di aver spartito la coca e l’hascisc per il fabbisogno personale degli “azionisti”. Il gioco ha funzionato bene sino a quando si trattava dei risparmi, più o meno [UNGARI] importanti degli studenti (uno di loro ha consegnato a Demontis tremila euro). I soldi sono, inevitabilmente, andati esauriti. Ma Yari non si è perso d’animo. Ha consigliato ai soci di rubare i contanti in casa e, se possibile, anche i gioielli di famiglia, facilmente smerciabili nei tanti “compro oro”. Fedi, collane e braccialetti, orologi e catenine, come d’incanto sono scomparse dalle abitazioni dei ragazzini. E qui, il primo allarme. Quasi contemporaneamente, tre coppie di genitori si sono presentate nella caserma dei carabinieri per denunciare dei furti (i figli avevano cercato di simulare l’intrusione di qualcuno). In particolare, un pa- In edicola con BUONGIORNO SARDEGNA DOVE SIAMO Sapendo da dove veniamo per meglio decidere dove andare Opera in tre volumi SOLO € 1,00* <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYYqY1SpaPLR3ecHTKJnxp2</DATE> *Più il prezzo del quotidiano Il secondo volume mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it IL SONDAGGIO 33 Puoi esprimere il tuo parere votando su www.unionesarda.it Rilevazione del 28 gennaio 2014 Sei favorevole al ritorno del sovrintendente Mauro Meli alla guida del Teatro Lirico di Cagliari? SI FRA NOTE E NUMERI I conti della prima industria culturale «La vita, senza musica, sarebbe un errore», scrisse Friedrich Nietzsche. Ma quando si parla di Ente Lirico non sono in ballo solo questioni estetiche bensì i destini della più grande industria culturale dell’Isola. E dei suoi dipendenti. Quelli con contratto a tempo indeterminato sono 224: una settantina di orchestrali, 60 coristi, 25 amministrativi, una cinquantina di tecnici. Attorno a loro ruota un numero variabile (70, 80) di contratti a tempo determinato: furono questi a pagare lo scotto della perdita d’esercizio 2010 (1,5 milioni di euro): i licenziati furono 99. È un’industria dalle grandi potenzialità: nel pieno della crisi, nel settembre 2012 il Lirico ha prodotto un Nabucco con Leo Muscato, miglior regia al prestigioso premio Abbiati. Ma la chiave per la sopravvivenza sta nei conti: in attesa del bilancio consuntivo 2013 (dovrà essere compilato entro marzo), il più recente è del 2012, e chiuse in attivo per 400 mila euro; a preoccupare sono però i debiti verso banche (12 milioni nel 2010, ora 5), aziende e artisti, esposizioni che hanno minato l’immagine dell’ente. In quest’ottica i sindacati ritengono fondamentale l’aver ottenuto dalla Regione un anticipo sui finanziamenti: «È un prestito di 8 milioni di euro che permetterà di saldare i debiti a breve e medio termine e di evitare il ricorso all’oneroso “fondo Bray”», dice Massimiliano Cecalotti, rsu Usb «e il merito di averlo ottenuto è di Alessio Loi, direttore amministrativo fino alla nomina di Marcella Crivellenti». Per lui elogi anche da Annalisa Pittiu (Fistel-Cisl): «Risparmiò 4 milioni in un anno senza contraccolpi». (m. n.) RIPRODUZIONE RISERVATA Lirico: l’agenda di Meli Cartellone, abbonati e le tensioni con i sindacati MAURO MELI NON È IL SO- CURRICULUM VRINTENDENTE CHE I RAPPRE- Mauro Meli è nato 59 anni fa a Cagliari ed è diplomato in chitarra. Dal 1986 si occupa dell’ideazione e della gestione di progetti culturali e manifestazioni musicali. Nel 1988 Claudio Abbado lo invita a dirigere Ferrara Musica, di cui è direttore artistico sino al 1996, quando è nominato sovrintendente a Cagliari. SENTANTI DEI LAVORATORI DELL’ENTE LIRICO AVREBBERO PREFERITO. TANTE, PER LUI, LE SFIDE DA AFFRONTARE. ECCO LE PIÙ URGENTI. «Ahimè, Meli»: Annalisa Pittiu, coordinatrice Fistel-Cisl, non l’ha presa benissimo. Massimiliano Cecalotti, della rappresentanza sindacale unitaria, quota Usb, anche peggio: «Provo sconforto, una nomina che spaventa e delude». Non proprio un’accoglienza a braccia aperte, per il nuovo (ma anche ex) sovrintendente del Lirico: stanno anche preparando un documento più articolato, i rappresentanti dei dipendenti della Fondazione; cercano le parole per spiegare che, vinta la battaglia legale che ha portato alla decadenza di Marcella Crivellenti e dei direttori amministrativo e artistico da lei nominati, si aspettavano una scelta diversa. «C’erano altri candidati con curricula degnissimi», sottolinea Pittiu. «Avremmo voluto un nome nuovo, che garantisse normalità, serietà, sostenibilità e dialogo», rincara Cecalotti. Non si erano lasciati bene, l’altra volta, Mauro Meli e i sindacati: lui, che aveva portato in Sardegna stelle mondiali della musica e catturato undicimila abbonati, andò via da Cagliari lasciandosi dietro orchestrali e coristi che scioperavano insieme ai fornitori e reclamavano pagamenti arretrati. I rappresentanti dei lavoratori gli imputavano la responsabilità del deficit (4 milioni e mezzo di euro), lui giustificava quelle cifre come il prezzo giusto per la conquista di un ruolo internazionale da parte dell’ente e ricambiò parlando di «inaccettabili cor- UN’IDENTITÀ, TRE LEGGI PER LA SARDEGNA <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZgOFjgUzA9KDixUi+pn8d+</DATE> 52,3% I portavoce dei lavoratori: «Al sovrintentente chiediamo normalità» Dal 1° febbraio con SOLO € 1* 47,7% NO * PIÙ IL PREZZO DEL QUOTIDIANO Il “Nabucco” di Leo Muscato porativismi» da parte sindacale. Il tempo è passato: undici anni. Meli torna dopo essere stato direttore e soprintendente alla Scala di Milano e al Regio di Parma, il Lirico ha passato anni artisticamente e finanziariamente durissimi. LE SFIDE. Il da fare, su entrambi i fronti, non manca: le tensioni, l’incertezza su composizione del cda e destino della sovrintendente, le troppe modifiche al programma dell’anno scorso (la stagione operistica doveva aprirsi con un Trovatore, invece fu Otello ma solo dopo aver scartato l’ipotesi di partire con Die Feen di Wagner) hanno azzoppato la campagna abbonamenti, partita nove giorni fa. Cioè tardissimo, quando mancavano appena quattro giorni a quello che doveva essere il concerto di debutto e, visti i tempi stretti, è stato precipitosamente riclassificato come evento “straordinario fuori abbonamento”, con biglietto d’ingresso a un euro per gli abbonati: non è bastato, e lo scorso fine settimana un teatro mezzo vuoto ha accolto la Classica di Prokofiev, la Sinfonia dei Salmi di Stravinsky e la Quarta di Tchaikovsky dirette da una grande bacchetta come Aldo Ceccato. Il 7 e 8 febbraio il via ufficiale: sul podio ci sarà sir Jeffrey Tate, in programma il Canto delle Parche di Brahms, Morte e trasfigurazione di Richard Strauss, Serenata alla musica di Ralph Vaugham Williams ed Enigma di Elgar. Questo giusto per restare al brevissimo termine. FATTORE CONTI. «Non ho dubbi: Meli darà subito mostra di un attivismo di cui alcuni avevano nostalgia», riconosce Pittiu: «I nostri dubbi riguardano i conti: la legge 367 del 1996 (che ha trasformato gli enti lirici in fondazioni, ndr) parla chiaro, i sovrintendenti devono essere dei manager. E quindi essere capace di prevenire: il ritardo nell’erogazione dei finanziamenti, un Por non approvato o un taglio dei fondi Fus (il Fondo unico per lo spettacolo, attraverso cui il Governo finanzia il mondo dello spettacolo, ndr) non possono determinare perdite d’esercizio come quelle degli anni della prima esperienza di Meli. Ora anche i quattro consiglieri d’amministrazioni che lo hanno scelto hanno la responsabilità di vigilare sui conti dell’ente con la massima cura». Marco Noce al Cagliari Calcio, ma il presidente Massimo Cellino respinge con durezza la proposta di un accordo. La società a cui il club rossoblù aveva affidato la sistemazione dei Distinti e della Curva Sud si è detta disponibile a riprendere i la- I lavori al Sant’Elia vori portando la capienza a 16mila posti in sette giorni. E con il pagamento degli interventi a opere concluse. «Crediamo fermamente - dice l’avvocato della Clarin Walter Lombardi - che questa proposta mantenga inalterate le posizioni delle società contendenti offrendo una equilibrata via di uscita ad una situazione che sta impedendo al Cagliari di disporre di uno stadio all’altezza del campionato in cui milita, sta penalizzando i tifosi e sta danneggiando Stipendi: sit in di protesta Mattinata di tensione quella prevista oggi alla Asl 8 in via Piero della Francesca: il sindacato Ugl ha organizzato un sitin per contestare l’operato Asl nei confronti dell’Aias e chiedere un incontro fra le parti (Onlus e azienda), “per arrivare alla vertenza che ha prodotto lo stato di disagio a cui assistiamo (5 mensilità arretrate)”, spiega la segretaria regionale Ugl Franca Orrù nella richiesta di autorizzazione al Prefetto. La Asl 8 sarebbe in debito con l’Aias di 18 milioni euro secondo Orrù, e d’altra parte starebbe liquidando somme di denaro “ad un numero molto limitato di dipendenti”, attraverso l’applicazione dell’articolo 1676 del Codice civile che consente il pagamento diretto dall’azienda monocommittente (Asl) ai dipendenti dell’associazione insolvente (Aias). Ma per il direttore generale Asl 8 Emilio Simeone le affermazioni fatte dalla segreteria confederale Ugl sono “gravissime e completamente infondate”. Quanto al debito, “l’associazione non vanta alcun credito nei confronti della Asl 8, la quale ha una situazione liquidatoria in regola”, si legge nella nota. Sui dipendenti (64 su 100), “nessuna discriminazione, la legge impone che siano i lavoratori a presentare l’istanza e la documentazione necessaria”. In mezzo, senza stipendio e senza certezze, ci sono i lavoratori: "La posizione dell’Ugl nei nostri confronti è umiliante, andremo all’assemblea ma protesteremo a favore della Asl». Michela Seu RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA Stadio, la Clarin tende la mano ma Cellino respinge la proposta La Clarin tende la mano A IAS - A SL ditte locali, maestranze e lavoratori che erano impegnate nella realizzazione della struttura». Cellino però non è affatto d’accordo: «Questa proposta è la conferma che la Clarin, insieme a qualche altra persona che scopriremo presto chi è, vuole solo metterci in difficoltà e sotto pressione per ottenere quello che non gli spetta. Lo stadio è finito da tanto tempo e lo abbiamo fatto noi, loro hanno iniziato i lavori in Curva nord ma li hanno lasciati a metà, però si sono presi i soldi. I lavori li abbiamo finiti noi, compresi quelli nei Distinti. Sono stufo, ho subito troppe ingiustizie e cattiverie, spero che prima o poi i sardi si rendano conto che io sono la vittima». RIPRODUZIONE RISERVATA SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA PARITARIE NIDO DAI 12 AI 36 MESI dal 1 Settembre al 31 Luglio Orario 7,30 - 19,30 SONO APERTE LE " ISCRIZIONI "$ 13,00 / ore 9,00 Tel. 070.504658 $ &&&!$' #% !$#$ mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 39 QUARTU SANT’ELENA | CRONACA MUNICIPIO Uno sportello per riscuotere i piccoli tributi Tassa di occupazione del suolo pubblico e imposta comunale sulla pubblicità, quest’anno, si pagano direttamente al Comune. I due tributi sono in scadenza il 31 gennaio ma, a differenza di quanto avveniva in passato, non è più la società Gsp a gestirne la riscossione. L’amministrazione di via Porcu ha bandito la gara per trovare un nuovo concessionario, ma nel frattempo dovrà fare per conto proprio. Per questo motivo sono stati aperti due conti correnti appositi per la Tosap e per i diritti sulle pubbliche affissioni. In Municipio è stato reso operativo uno sportello informativo che sarà in funzione fino al 28 febbraio: dal lunedì al venerdì dalle 9 a mezzogiorno e dalle 16 alle 17. Si occuperà di tutte le pratiche relative alla tassa di occupazione del suolo pubblico, all’imposta comunale sulla pubblicità e ai diritti sulle pubbliche affissioni. È possibile contattare i responsabili anche scrivendo una mail all’indirizzo [email protected] o telefonando allo 070/86012237. Per le affissioni urgenti è possibile telefonare al numero 347/4541308. (g. mdn.) RIPRODUZIONE RISERVATA TRIBUNALE. Autospurgo delle fosse settiche, cade l’accusa di peculato LITORALE. Sa Tiacca, proteste Non rubarono al Comune, assolti quattro dipendenti La rete fognaria promessa da anni ancora non c’è IL Non c’è pace per i residenti nella lottizza- RESPONSABILE DEL SERVIZIO E UN’IPOTESI postale che poi mostrava all’operaio al momento di eseguire il lavoro. In alcuni casi, però - stando all’accusa - il pagamento avveniva in contanti nelle mani degli operai: da qui l’ammanco contestato, ma il giudice non ha accolto la tesi accusatoria. «Il decremento degli incassi», spiegano ancora i legali, «è stato spiegato in ragione del malfunzionamento di alcuni automezzi nel periodo in questione». Nei confronti degli imputati è stato avviato un procedimento disciplinare in attesa del giudizio. Rischiavano di perdere il lavoro, invece sono assolti con formula piena. Veronica Nedrini zione di Sa Tiacca, lungo la provinciale per Villasimius. Da anni aspettano la realizzazione della nuova rete fognaria e gli allacci, ma il progetto è fermo al palo in attesa che il Comune completi il collaudo definitivo dell’impianto di sollevamento di Is Arenas. ITER LUNGHISSIMO. Sembrava cosa fatta già nel 2006, quando un’impresa appaltatrice aveva dato il via all’intervento, invece sono trascorsi gli anni e niente è stato risolto. «Sempre nel 2006», racconta un residente, Paolo Paoli, «ci dissero che, chiedendo un’autorizzazione al Comune, avremmo potuto collegare ogni casa al collettore centrale. Si dava come certa l’attivazione del collettore per quell’anno, quindi presentammo la domanda e versammo 900 euro alla società L’assessore Lilliu Cap». Da allora il collaudo slitta di mese in mese. «Arrivati al 2014, ci chiediamo dove siano le fogne, che fine abbia fatto il progetto e quanto ancora dovremo aspettare», aggiunge Poli. IL COMUNE. L’assessore alla Viabilità, Stefano Lilliu, che segue la vicenda da quando ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici, cerca di fare chiarezza su una questione sempre più intricata. «L’intervento sull’impianto di sollevamento di Is Arenas», spiega, «rientra in un collaudo generale che comprende anche il tratto di condotta tra via Marco Polo e Sant’Andrea, oltre che un altro collettore e una stazione di sollevamento a Margine Rosso. In pratica devono essere collaudati tutti e tre insieme. L’iter burocratico è ancora in corso». Giorgia Daga RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA TRE OPERAI ERANO ACCUSATI DI SBAGLIATA AVER INTASCATO CINQUEMILA EURO PAGATI DAI CITTADINI PER IL SERVIZIO. IL GIUDICE LI HA ASSOLTI TUTTI. Nel 2002 e 2003 i cittadini che utilizzavano l’autospurgo comunale dovevano pagare alle Poste. Per il giudice è falsa l’accusa che i dipendenti chiedessero denaro us Neanche un centesimo di quanto avevano pagato i cittadini per la pulizia delle fosse settiche era finito nelle loro tasche. Sono stati assolti dall’accusa di peculato «perché il fatto non sussiste» Gabriele Caria, ex responsabile dell’ufficio smaltimento liquami del Comune, e i dipendenti Francesco Corda e Salvatore Gessa, rispettivamente di 62 e 56 anni, quartesi, e Giampaolo Dessena, 58enne di Sinnai. Sono stati tutti giudicati ieri dal collegio della prima Sezione del Tribunale, presieduta da Mauro Grandesso. LE ACCUSE. Responsabile e operai del servizio comunale di autospurgo che, tra il gennaio 2002 e il dicembre 2003, si occupava del servizio di pulizia delle fosse settiche, erano accusati di non aver versato parte dei pagamenti per il servizio di autospurgo nelle casse comunali, ma di aver spartito e trattenuto i soldi. Secondo la Procura, Caria in particolare «si appropriava» di circa cinquemila euro «di cui aveva disponibilità per ragione del suo ufficio». Il pm Enrico Lussu aveva chiesto per tutti la condanna a tre anni e due mesi di reclusione. LA DIFESA. Ma «a dibattimento nessun testimone sentito in aula ha mai confermato la tesi accusa- toria», sottolineano gli avvocati difensori Corrado Podda, Roberto Olla, Claudia Del Vecchio, Fausto Argiolas e Francesco Bolasco. Inoltre, «titolari di ristoranti, amministratori di condominio e altri clienti hanno smentito di aver mai dato denaro direttamente nelle mani dei dipendenti». Come da regolare prassi, quindi, avevano pagato il bollettino alle Poste. IL SISTEMA. Funzionava così: cittadini o proprietari di negozi e ristoranti prenotavano l’intervento dei mezzi comunali per liberare le fosse settiche, e Caria mandava i tre operai a erogare il servizio. Secondo le procedure il cliente, in attesa dell’arrivo dei mezzi, pagava il dovuto con un bollettino FERRINI SANT’ANASTASIA. Da tempo quegli spazi erano pantani Festa all’Oratorio Due nuove aree verdi nel quartiere Proseguono le iniziative per festeggiare l’inaugurazione dell’oratorio Ferrini, dopo la ristrutturazione. Oggi la giornata sarà dedicata al cinema. Dalle 17 alle 18 sarà proiettato il film di animazione “Up”. Alle 20 si proietta la pellicola “Quasi amici”. Domani il programma è invece incentrato sullo sport. Dopo l’animazione per i bambini del catechismo, che inizierà alle 17, alle 19,30 inizia il torneo di calcetto tra oratori insieme agli Special Olympics. Saranno i primi a giocare nel nuovo campo in erba sintetica che sarà inaugurato domenica, dopo la messa delle 10, dall’arcivescovo Arrigo Miglio. L’inaugurazione sarà seguita da un zeppolata. (g. da.) RIPRODUZIONE RISERVATA Una delle nuove aree verdi a Sant’Anastasia Due nuove aree verdi a Sant’Anastasia. Nel quartiere tra Pitz’e Serra e via Fiume sono stati finalmente sistemati alcuni spazi all’aperto che fino a ieri erano pantani durante l’inverno e distese di erbacce in estate. Pur tra le polemiche sul contezioso dei costi delle opere d’urbanizzazione tra Comune, cooperative e soci, l’accordo che ha consentito di aprire il nuovo supermercato ha sbloccato anche la sistemazione dei due giardinetti . Il primo è a ridosso di via Fiume e completa la fascia verde che contraddistingue ormai questa strada, dall’incrocio di via Polonia fino a giardini di Quartello. Il secondo spazio verde è stato sistemato dietro il nuovo supermercato, lungo via Livatino. Il quartiere di Sant’Anastasia, però, è ben lontano dall’essere completato. L’accordo sottoscritto una decina d’anni fa tra Comune e cooperative di costruttori prevedeva che fosse un rione “chiavi in mano”, con tutti i servizi e le infrastrutture già pronti prima ancora che le abitazioni fossero disponibili. È avvenuto l’opposto. Ancora oggi mancano all’appello i servizi di quartiere (si era parlato di un asilo, ma anche del nuovo Commissariato di polizia), che il Comune ha preferito monetizzare e scambiare con i rimborsi per gli espropri che l’amministrazione di via Porcu doveva alle cooperative. (g. mdn.) RIPRODUZIONE RISERVATA LITORALE. Attentato contro un pensionato di 70 anni a Marina Residence A fuoco nella notte il portone di una villetta Sono entrati in azione verso mezza- notte, quando Pietro Concas - il padrone di casa, pensionato quartese di settant’anni - stava dormendo. Un po’ di liquido infiammabile, un cerino e il portoncino della villetta a Marina Residence si è trasformato in una torcia. Solo l’intervento immediato dei vigili del fuoco, giunti a sirene spiegate dalla caserma di viale Marconi a Cagliari, ha impedito che le fiamme si propagassero anche alla villetta. I pompieri hanno domato il rogo, e quando hanno concluso l’operazione hanno dato il proprio responso ai carabinieri: l’incendio era doloso. I militari della Compagnia stanno lavorando senza sosta nel tentativo di identificare chi ha appiccato il fuoco al portoncino della villetta in via Lago di Varese. Non trapelano indiscrezioni sugli accertamenti: dall’immediato inter- <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTZgOFjgUzA9KMTl7kwctqWK</DATE> rogatorio del proprietario della casa, pare che non siano giunti indizi nemmeno per stabilire il movente del grave atto intimidatorio. L’allarme è scattato pochi minuti dopo l’attentato incendiario: un residente a Marina Residence, che a bordo di un’auto è transitato davanti alla villetta, ha notato il rogo e ha immediatamente telefonato al 115. Proprio la sua segnalazione tempestiva ha consentito ai vigili del fuoco di arginare l’incendio prima che si propagasse all’abitazione, evitando così danni decisamente più gravi. Dopo pochi minuti sono giunte anche le pattuglie dei carabinieri della stazione e della Compagnia, che hanno fatto un sopralluogo alla ricerca di indizi utili per l’indagine. A coordinare gli accertamenti è il capitano Raffaele Cossu. A Marina Residence, ieri mattina, qualcuno parlava di contrasti che sarebbero in atto nel condominio sull’opportunità di dotarsi di un servizio di guardiania per la sicurezza nella zona. Nessun elemento concreto, almeno finora, dà fondamento a quest’ipotesi, ma i carabinieri la tengono in considerazione. Non è la prima volta che Marina Residence è presa di mira dagli incendiari. Difficile però collegare tra loro i diversi episodi: nel litorale i raid col fuoco non sono mai mancati. L’opera di prevenzione dei carabinieri sta contribuendo a ridurre il fenomeno. Anche ieri notte il Nucleo radiomobile ha istituito posti di blocco tra Margine Rosso e Flumini. Identificate una novantina di persone, alcune delle quali sottoposte anche al test dell’etilometro. Raffaele Serreli RIPRODUZIONE RISERVATA Il portone incendiato a Marina Residence [STEFANO ANEDDA] 48 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACA | SULCIS IGLESIENTE SANT’ANTIOCO. Scoppia un incendio nei locali della caldaia, istituto chiuso per tre giorni Iglesias, lavori al via nella chiesa Genitori furiosi: alunni in pericolo. Il preside: nessun rischio transennata Ore 8, fiamme nella scuola Una densa colonna di fu- mo nero dalla cabina dell’impianto di riscaldamento e lingue di fuoco che avvolgono la caldaia. Di fronte, decine di studenti e genitori a dir poco sgomenti. LA PAURA. Mattinata da incubo (e rabbia), quella di ieri a Sant’Antioco, all’entrata della scuola media Enrico Fermi di via Mont’e Cresia a causa di un incendio divampato improvviso verso le 8 nei locali della caldaia: per fortuna non ci sono stati feriti e l’intervento immediato dei tecnici della manutenzione ha evitato il peggio. La scuola su disposizione del sindaco Mario Corongiu è stata chiusa per almeno tre giorni. LE TESTIMONIANZE. Il rogo si è sviluppato poco prima dell’inizio delle lezioni, proprio mentre i ragazzi, molti dei quali accompagnati dai genitori, si apprestavano a entrare in classe. «Quando sono arrivata davanti al cancello - racconta Paola Balia, rappresentante di classe e madre di una studentessa - non ho potuto fare a meno di vedere la nube di fumo intorno alla cabina della caldaia». Difficile non rendersi conto di quanto stava accadendo: l’impianto di riscaldamento, sebbene si trovi in una costruzione separata dal resto della scuola, possiede un accesso proprio accanto all’ingresso principale dell’istituto. «Ho trovato assurdo che i ragazzi siano stati fatti entrare in classe - commenta Iris Meloni, madre di un alunno della Fermi - attraverso un’entrata a distanza ravvicinata dal luogo in cui imperversava l’incendio. La scuola dispone di un altro ingresso». L’ISTITUTO. Secondo i responsabili dell’istituto, tuttavia, la situazione era sotto controllo: «Non ero presente al momento dell’accaduto in quanto impegnata in un’altra scuola - spiega Sally Vallebona, dirigente scolastica - ma dopo essermi consultata con una docente, ho saputo che il gua- L’ALLARME L’incendio della caldaia della scuola media Fermi divampato ieri mattina attorno alle 8; il fumo che invade il cortile a pochi metri dagli studenti che entrano a scuola e i locali della caldaia chiusi quando il rogo è stato domato [M. M.] sto aveva provocato soltanto alcune perdite di fumo. Se mi avessero riferito anche solo di un rischio remoto per l’incolumità degli studenti, non avrei esitato a dare altre disposizioni». IL COMUNE. Di altro avviso, evidentemente, la folta delegazione di genitori degli studenti del Fermi che, poco dopo l’accaduto, ha raggiunto l’ufficio del sindaco Mario Corongiu per segnalare la gravità dell’incidente. «Non ho assistito di persona all’incendio della cal- daia - puntualizza il primo cittadino - ma alcuni genitori mi hanno mostrato le immagini della fiammata e ho immediatamente disposto la chiusura della scuola per ragioni di sicurezza». Dopo la decisione del sindaco, infatti, le lezioni sono state interrotte e tutti i ragazzi del Fermi hanno fatto ritorno a casa dove rimarranno fino a che il danno non verrà riparato. Quella caldaia del resto, aveva avuto problemi già da venerdì scorso quando, in seguito a un guasto improvviso, si era spenta, obbligando gli studenti a seguire le lezioni al freddo. «Nella stessa giornata di venerdì ho comunicato il guasto agli uffici competenti del Comune - puntualizza la dirigente Vallebona - e i tecnici si sono adoperati subito». Ma evidentemente qualcosa è andato storto se, dopo appena quattro giorni, la caldaia è diventata facile preda delle fiamme. Serena Cirina RIPRODUZIONE RISERVATA S. ANTIOCO. Rubato un videoproiettore, indagini in corso Ennesimo furto al liceo Lussu Ennesima incursione (davvero difficile ormai tenere il conto preciso), dei ladri nel liceo Lussu di Sant’Antioco. Hanno evidentemente capito che non esiste alcun sistema di prevenzione e così lunedì notte sono nuovamente entrati in azione esattamente co- Il liceo Lussu me hanno fatto quando, recentemente, hanno preso di mira il distributore automatico di cibo e bevande. In questo caso però, una volta dentro la scuola, hanno provocato danni ancora più grossi: hanno rubato un videoproiettore e danneggiato una lavagna multimediale. Quando ieri mattina la scuola ha riaperto i battenti, è stato scoperto il danno e al preside non è rimasto che chiedere l’intervento dei carabinieri per denunciare l’accaduto. È stata aperta un’indagine contro ignoti anche se ormai appare chiaro che la scuola debba essere protetta da un sistema di sicurezza, quantomeno una telecamera a circuito chiuso che permetta di dare un nome ai ladri. Gli inquirenti non escludono infatti che gli autori dei furti siano sempre gli stessi. (s. p.) N UXIS Freddo in aula per un problema elettrico NUXIS. Né i bruciatori, né livelli anomali della pressione del gas. A mandare in tilt l’impianto di riscaldamento delle scuole materne, elementari e medie di Nuxis era un “problema elettrico”. A questo sono risaliti i tecnici che, per giorni, hanno controllato caldaie, quadri e condotte del gas che, proveniente dalla rete cittadina, fornisce il combustibile per riscaldare i termosifoni e le aule del complesso scolastico. Così, a distanza di quasi due settimane e con l’intermezzo di alcuni giorni di vacanza fuori programma per gli studenti, i problemi all’impianto di riscaldamento centralizzato sono stati finalmente risolti. E le vecchie caldaie a gasolio, rimesse in funzione per arginare l’emergenza, sono state spente. (m. lo.) RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo anni di disagi e solleciti al Comune del parroco don Fois, finalmente l’appalto per sistemare San Pio X Prima di Natale il parroco era stato costretto a transennare una parte della chiesa per salvaguardare l’incolumità dei fedeli. Ma fra qualche mese don Giorgio Fois non dovrà più ricorrere ai rimedi d’emergenza: in primavera dovrebbero essere avviati i lavori per la messa in sicurezza della chiesa San Pio X, nel rione Serra Perdosa. Il condizionale è d’obbligo perché la legge impone che, dopo l’aggiudicazione dei lavori (investimento di 80 mila euro) alla ditta vincitrice della gara d’appalto, ci siano 35 giorni di tempo per consentire eventuali ricorsi. L’attesa è stata decisamente lunga e le preoccupazioni per le condizioni dell’edificio di culto hanno accompagnato il sacerdote e i fedeli per anni. L’intervento dovrà risolvere, soprattutto, il problema delle infiltrazioni d’acqua: è previsto il risanamento del tetto, con impermeabilizzazione, la sostituzione dei canali di gronda e pluviali, nonché la sostituzione delle vetrate artistiche pericolanti. Una situazione d’emergenza che, prima di Natale, aveva convinto don Giorgio Fois a correre ai ripari, delimitando una parte dell’interno della chiesa con il nastro bianco e rosso per indicare il pericolo. Sono stati numerosi gli espedienti adottati da don Giorgio per sollecitare l’intervento: tre anni fa i fedeli hanno assistito alla messa con l’ombrello per ripararsi dalla pioggia, mentre i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per ore appesi in cima alla chiesa per mettere in sicurezza l’ampia vetrata a mosaico dove era stata sistemata una rete protettiva per evitare che cadesse. Cinzia Simbula RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA KM ZERO AZIENDALI KM ZERO AZIENDALI MAI TOCCATO ASFALTO LA QUALITÀ VI STUPIRÀ MAI TOCCATO ASFALTO LA QUALITÀ VI STUPIRÀ 1.4 70CV IMPRESSION – KM ZERO 1.3 MJT 85CV PROGRESSION – KM ZERO 1.3 MJT 95CV DISTINCTIVE – 2012 - KM 18.000 1.3 MJT 95CV DISTINCTIVE – 2013 - KM 16.000 € 11.500 € 15.100 € 13.900 € 14.500 € 16.900 1.6 MJT 105CV DISTINCTIVE – 2013 - KM 17.000 € 17.900 2.0 MJT 140CV DISTINCTIVE – 2011 - KM 30.000 € 15.900 2.0 MJT 140CV DISTINCTIVE – 2012 - KM 18.000 € 17.300 1.6 MJT 105CV DISTINCTIVE – 2012 - KM 19.000 Compreso nel prezzo IMPRESSION: Climatizzatore, ESC, Start&Stop - 7 airbag - Telecomando - Radio CD MP3 + USB + AUX. PROGRESSION: (in più rispetto a Impression) Cerchi in lega - Uconnect TM 5’’ Radio (display 5’’ touch, Bluetooth Vivavoce, lettore SMS e Audio Streaming, comandi vocali e Media Player MP3 con presa USB e AUX-in). DISTINCTIVE: (in più rispetto a Progression) Cerchi in lega Silver Sport da 16’’ - Chrome line - Fendinebbia - Cruise Control - Sensori di parcheggio posteriori. Prezzi escluso passaggio di proprietà • Altri eventuali optionals sono a pagamento • Disponibilità salvo il venduto • Foto indicative www.gruppoacentro.it CARBONIA • LOC. FLUMENTEPIDO - TEL.0781.6099.1 • VIA DALMAZIA 59 - TEL.0781.872204 e in tutte le sedi Acentro in Sardegna <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTbRCgYyc7Nqi37z4F50UMc1</DATE> 46 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACA | MEDIO CAMPIDANO L’AGENDA FARMACIE DI TURNO: VILLACIDRO Fanni, v. Roma 17, 070/932017; ARBUS Corrias, v. Repubblica 30, 070/9759013; GONNOSFANADIGA Rizzo, p.zza V. Emanuele 11, 070/9799377; GUSPINI Lixi, v. Mazzini 11, 070/970930; SAN GAVINO MONREALE Cuccu,v.Roma 149, 070/9339034; SAMASSI Zucca-Orel, v. Municipio 23, 070/9388079; TUILI Fadda,v.Roma 21,070/9364212. NUMERI UTILI C.C. S. GAVINO..........070/9339022 C.C. SANLURI ..............070/9307012 C.C.VILLACIDRO..........070/9314205 VV. UU. S. GAVINO ....070/9375297 VV. UU. SANLURI........070/9383222 VV. UU.VILLACIDRO....070/9310027 POLSTRADA SANLURI......070/938001 VVF SANLURI....(115) 070/9307649 GDF SANLURI..............070/9350092 OSP. N.S. DI BONARIA .....070/93781 POLIAMB. GUSPINI .........070/976111 POLIAMB. S. GAVINO......070/937471 POLIAMB. SANLURI.........070/935941 CASA D. SALUTE VILLAC. 070/934411 VV.UU. SERRAMANNA 070/9132013 CONS. SERRAMANNA.070/91342852 CINEMA SAMASSI, CINEMA ITALIA, p.zza Italia 4,Tel.070/9388041: A SPASSO CON I DINOSAURI 19 (3D); AMERICAN HUSTLE 21. DISABILI USSARAMANNA. I cittadini hanno tempo sino al 14 febbraio per le richieste di finanziamento in Comune per i piani personalizzati per i disabili.(an.pin.) BONUS FAMIGLIA SEGARIU. Entro il 15 febbraio vanno presentate in municipio le richieste per il bonus famiglia.(an.pin.) Le segnalazioni per questa rubrica si accettano, esclusivamente entro le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo: [email protected] SERRAMANNA. Durante un’affollata festa del 2010 in piazza del Popolo NOTIZIE LOCALI Cede la fontana sul bimbo: quattro persone a giudizio Morta la centenaria GLI IMPUTATI Piazza del Popolo era più che affollata. I Mama Vibe sul palco facevano ballare centinaia di persone. Una notte d’agosto ricordata da tutti come una grande festa, e come un incubo, invece, da un bambino di 4 anni e dalla sua famiglia. Il piccolo, mentre giocava con un amichetto, si era appoggiato al piatto di ottone in cima alla fontana sulla piazza, e questo gli era caduto rovinosamente sulla gamba. Una giornata che vorrebbero dimenticare anche i presunti responsabili dello scollamento del piatto di metallo, finiti a processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Cagliari, Marcello Mauro Capitta. A dover rispondere dell’accusa di lesioni colpose sono gli ingegneri cagliaritani Michele e Alberto Antinori, rispettivamente di 40 e 43 anni, entrambi rinviati a giudizio in qualità di progettisti (difesi dal legale Michele Satta). Michele Antinori, inoltre, come direttore dei lavori, è accusato anche di falso «perché - stando all’imputazione- nella relazione finale di consegna della piazza aveva attestato falsamente che i lavori (compresa la fontana) fossero stati realizzati a regola d’arte e in conformità alle prescrizioni contrattuali». IMPUTATI. Assieme a loro si trovano a giudizio anche Mariano Cabras, 41 anni di Settimo San Pietro, legale rappresentante dell’impresa omonima che aveva eseguito i lavori (difeso dall’avvocato Elisabetta Mura), e Giuseppina Atzori, 49 anni, di Guamag- LUTTO A BARUMINI A dover rispondere dell’accusa di lesioni colpose sono gli ingegneri cagliaritani Michele e Alberto Antinori, rispettivamente di 40 e 43 anni, entrambi rinviati a giudizio in qualità di progettisti (difesi dal legale Michele Satta). Michele Antinori, inoltre, come direttore dei lavori, è accusato anche di falso. Maddalena Lilliu con il nipote Emanuele Per soli quaranta giorni Maddalena Lilliu non ha raggiunto il traguardo dei 101 anni. L’unica centenaria baruminese, lascia il testimone dell’anzianità locale al fratello Giuseppe (padre del sindaco Emanuele) che ha già compiuto 99 anni. Nella foto dello scorso anno, il giorno dei festeggiamenti della centenaria, tra fratello e nipote. (ca. fa.) o PESANTI DISAGI A COLLINAS giore, al tempo responsabile comunale del procedimento di realizzazione della piazza (difesa dal legale Nicola Floris). Erano circa le 23 del 27 agosto 2010, quando il bambino si era poggiato al piatto di bronzo in cima al basamento di marmo. Improvvisamente la coppa, del diametro di 60 centimetri e del peso di 60 chili, era caduta sopra il suo corpiccino (di 17 chili), sotto gli occhi dei nonni e dei genitori. L’ambulanza del 118 lo aveva trasportato d’urgenza in ospedale, a Cagliari dove era stato operato per una frattura esposta alla tibia. Un incidente che si sarebbe potuto evitare se- condo l’accusa: «il piatto non aveva viti di ancoraggio al basamento». A finire a processo è proprio chi aveva progettato e realizzato la piazza nel 2007 PARTI CIVILI. I genitori del bambino si sono costituiti parte civile con gli avvocati Rodolfo e Federico Meloni. Ieri mattina in aula sono stati ascoltati altri quattro testimoni, tra i quali la nonna del bambino: «Abbiamo chiesto aiuto per sollevare la coppa, era pesantissima», ha ricordato davanti al giudice. Il 25 marzo la prossima udienza. Veronica Nedrini Chiusa la strada È chiusa da oltre una settimana la strada che dalla piscina de Sa Corona Arrubia porta al bivio per Collinas e Gonnostramatza. È stato il Comune di Collinas a firmare l’ordinanza. «Provvedimento necessario per la caduta di massi e altro materiale sulla carreggiata dopo il maltempo», ha detto il vice sindaco di Collinas Francesco Sanna, «ci sono pericoli per la sicurezza degli automobilisti». Disagi per i cittadini di diversi Comuni. «Ne siamo consci», ha proseguito il vice sindaco, «ma di fronte al pericolo di incidenti gravi è nostro dovere assumerci la responsabilità del disagio. Stiamo cercando di trovare una soluzione in tempi brevissimi e attendiamo una relazione geologica sui rischi reali e i provvedimenti per mitigarli». (an. pin.) RIPRODUZIONE RISERVATA GUSPINI. Appello dei lavoratori del Santa Maria Assunta «Cappellacci rispetti le promesse» È da una settimana che Il Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta presidiano l’ingresso del Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta. I lavoratori impegnati nella battaglia per la riapertura della struttura sanitaria si rivolgono al presidente della Regione Ugo Cappellacci e lo invitano a visitare il Centro per verificare di persona il suo valore. «Il maggior esponente del governo sardo, e forse l’unico a conoscere con chiarezza la situazione della nostra struttura, deve venire a conoscerci e soprattutto a verificare di persona il valore e l’eccellenza del Centro. Ci appelliamo a lui confidando in una sua visita chiarificatrice che definisca la sorte del Centro e che spieghi i motivi per cui ancora la Regione non abbia mantenuto fede all’impegno preso davanti a noi lavoratori a Villa Devoto dallo stesso governatore nel marzo 2012», sostengono i lavoratori. «Le nostre vite sono in sospeso ormai da quattro anni e da quasi due non riceviamo lo stipendio. Abbiamo seguito costantemente ogni tappa delle trattative - aggiungono i lavoratori - e siamo consci che al punto al quale siamo arrivati, dopo varie perizie e il discorso debiti che è ormai ininfluente per l’acquisizione della struttura, un suo intervento sia determinante per risolvere la questione, garantendo ai malati sardi la migliore tecnologia riabilitativa e la possibilità di curarsi nella propria terra». Gian Paolo Pusceddu RIPRODUZIONE RISERVATA A RBUS Aggredisce la madre, disoccupato in manette Il Comune cancella via Dessì, protesta degli abitanti Marco Andria, 43 anni, è stato arrestato avant’ieri sera per maltrattamenti nei confronti della madre. È stato lo stesso genitore a chiedere l’intervento di carabinieri. I militari, temendo il peggio, sono subito intervenuti facendo rientrare la tensione in famiglia e arrestando il giovane. Tutto è accaduto verso le 15,30. Marco Andria, che soffre di una malattia degenerativa, già in altre occasioni è arrivato a minacciare la madre. Anche l’altro giorno per futili motivi ha aggredito la donna. La madre, intimidita dal com- <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTbRCgYyc7Nqi0QYiI1C3R69</DATE> portamento del figlio, ha chiesto l’intervento dei carabinieri della stazione locale. Il giovane disoccupato dopo le formalità di legge è stato rinchiuso in una camera di sicurezza della Compagnia di Villacidro, dove ha trascorso la notte. Ieri mattina Marco Andria, difeso dall’avvocato Marco Usai, è comparso davanti al giudice unico del Tribunale di Cagliari, che ha convalidato l’arresto e ha rinviato l’udienza al 6 febbraio. Ora è agli arresti domiciliari in una comunità di recupero in attesa del processo. (g. p. p.) RIPRODUZIONE RISERVATA Arbus cancella la via dedicata a Giuseppe Dessì. Protestano i residenti del quartiere: «Questa è una strada privata, da sempre curata da noi, senza mai alcun intervento da parte del Comune, nonostante le promesse». Malumori e continue richieste che hanno fatto approdare la problematica in Consiglio. Voto unanime fra maggioranza e minoranza: «A breve il servizio toponomastica provvederà a eliminare dallo stradario del paese la via Dessì e cancellare la scritta». Tutto questo 18 anni dopo l’intitolazione di quella striscia di asfalto allo scrittore villaci- NUOVO DIRETTIVO A TUILI Consulta giovanile Carla Vinci è il nuovo presidente dell’associazione giovanile di Tuili "Attividade Giovanile Tuilesa". Nel direttivo ci sono anche Fabio Serra, Sebastiano Pranteddu, Lucia Lai, Simona Melis, Valeria Cera, Antonio Vinci, Alberto Pulisci, Albino Melis, Alessio Mameli, Francesco Zaccheddu, Nicola Vinci e Simone Cau. (an. pin.) o LUNAMATRONA E FURTEI Gli scrutatori G USPINI Un disoccupato di Guspini, o drese. Il 27 dicembre 1996 l’amministrazione comunale decise di istituire e rinominare vico II don Sturzo in via Dessì, con l’impegno della Giunta di allora di provvedere anche all’urbanizzazione del breve percorso. Una promessa sulla carta, di fatto sono stati sempre i proprietari dei lotti e delle case, con propri mezzi e a proprie spese, a prendersene cura. «È nostro dovere - dice il sindaco, Franco Atzori - venire incontro ai cittadini. In questo caso doveroso riconoscere ai privati il diritto di chiudere il passaggio al pubblico». (s. r.) RIPRODUZIONE RISERVATA A Lunamatrona Claudio Tuveri, Diana Locci, Monica Setzu, Emanuela Mancosu, Sandra Alluci, Brunella Garau, Nunziella Mocci e Fabio Murgia mentre i supplenti Anna Rita Meloni, Maria Teresa Donadeo, Emanuele Marras, Stefano Secchi, Federico Mereu, Filomena Onnis, Francesca Setzu e Giuliana Boi. A Furtei Simona Carta, Jonathan Orrù, Simona Perra, Andrea Moi, Alessandra Tuveri, Thomas Cabua, Cinzia Melis e Claudio Curcu, riserve Ilenia Marras, Maurizio Ulargiu, Diego Vinci, Daniele Caboni, Simone Obili, Francesca Cadeddu, Ilenia Coni e Margherita Margini. A Tuili Ambra Caria, Alessia Cera, Rita Pintore, Patrizia Cera, Alessio Mameli, Candida Cera, Alessandra Melis e Roberta Vacca, supplenti Maria Luisa Caria, Consolata Cera, Donatella Cadeddu, Maria Luisa Zonca, Francesco Casula, Elena Melis, Rita Pranteddu.(an. pin.) mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 51 ORISTANO | CRONACA F ONDAZIONE S ARTIGLIA ORISTANO. Tendas prova a convincere i tre assessori pronti all’addio PROVINCIA. Giunta in crisi Pacchetti turistici: «Non è compito nostro» L’appello del sindaco: «Non lasciate la squadra» I Riformatori a De Seneen: «Murana è fuori» PIENO SOSTEGNO ALLA GIUNTA AN- «La comunicazione riguardante la rimo- I pacchetti turistici non sono compiti della Fondazione. «L’ente deve organizzare e promuovere la Sartiglia - osserva il direttore Francesco Obino - organizziamo eventi per far conoscere la giostra anche in periodi diversi dal carnevale e per rendere la città appetibile e fruibile per più giorni». La Fondazione sottolinea che con le istituzioni e gli operatori economici c’è «un confronto continuo per collaborare a ogni iniziativa per la crescita della manifestazione». In questi anni si è lavorato sulle misure di sicurezza per cavalli, cavalieri e spettatori e «oggi la Sartiglia è un esempio in campo nazionale va avanti - Abbiamo lavorato per ridurre i tempi di allestimento dei percorsi e rendere libere le strade nel minor tempo possibile». E ancora convegni, mostre, spettacoli per la promozione turistica. «Non possiamo però sostituirci ad albergatori, operatori turistici o commerciali in compiti che non sono nostri - aggiunge - Siamo sempre disponibili a dare il nostro contributo a chi intende promuovere pacchetti o qualsiasi altra iniziativa turistica». Sul sito ci sarà una vetrina con le proposte degli operatori. (v. p.) DIMISSIONI CHE DAL PARTITO DEMOCRATICO. IL RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA CAPOGRUPPO GIUSEPPE OBINU PERÒ NON ESCLUDE UN RIMPASTO NEI PROSSIMI MESI. us La reazione che non ti aspetti. Tutti a fare quadrato intorno agli assessori con la valigia in mano. Il giorno dopo le voci del possibile addio del vice sindaco Giuseppina Uda e degli assessori Peppino Marras e Tore Scintu, il centrosinistra miracolosamente si ricompatta. Effetto Regionali, forse. E dal sindaco Tendas piena fiducia e un appello agli assessori perché «restino in squadra». IL SOSTEGNO. Nega con decisione che ci siano divergenze politiche. «Nessun problema con gli assessori - sostiene Guido Tendas - In questi due anni è già successo che qualcuno abbia avuto difficoltà, ma solo perché lavorare con me è impegnativo». Ritmi pesanti e per chi ha un’attività autonoma può diventare difficile. «Questa volta è toccato all’assessore Uda - va avanti - ma per me non è scontato che vada via». Il sindaco conferma massimo sostegno: «Il suo assessorato è uno dei più delicati - precisa - si sta occupando di questioni rilevanti come il contenzioso con Abbanoa, con la Bnl sui derivati e gli espropri». Fa gli scongiuri, ma spera di convincerla a continuare il percorso. E preferisce non parlare di rimpasto, anche se dopo le elezioni qualche dopo le elezioni qualco- RIPRODUZIONE RISERVATA sa potrebbe cambiare. IL PD. Ne sono convinti i Democratici che non escludono qualche turn over nei prossimi mesi, pur confermando «l’appoggio totale all’esecutivo» sostiene il capogruppo Giuseppe Obinu. Eppure nei mesi scorsi il Pd non ha fatto sconti. «Abbiamo detto che il peso fiscale ha raggiunto il livello massimo, per il 2014 si deve diminuire - va avanti - L’assessore ci ha dato ampia disponibilità, quindi non ci sono problemi». Ma il Pd non chiederà nessun cambiamento? «Qualche ritocco in Giunta potrebbe essere necessario per avere una marcia in più ribadisce Obinu - Sappiamo che tutti stanno lavorando bene, ma AEROPORTO TRIBUNALE. La tragedia di Maria Cristina Allegretti La Sogeaor è salva Morte sul lavoro, in due patteggiano La Sogeaor è salva. Ieri i giudici del Tribunale civile hanno dato il via libera al concordato preventivo per Fenosu, quasi una formalità dopo che era stato trovato l’accordo con i creditori. I problemi per la società però non sembrano finiti. Dall’Enac fanno sapere che la certificazione è scaduta nel 2013, mentre la concessione temporanea non sarebbe mai stata formalmente rinnovata. Un’altra grana che dovrà essere risolta al più presto insieme alla questione della cessione delle quote. Provincia e Comune sono intenzionate a metterle sul mercato attraverso un bando pubblico, complessivamente sarà ceduto il 67 per cento del pacchetto. (v. p.) RIPRODUZIONE RISERVATA <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYGmJPi+EdDyp+unIASRHU8</DATE> con qualche aggiustamento si può migliorare ancora». Via libera al rimpasto, dunque. «Nei prossimi mesi, ora bisogna fare squadra». LA CRISI. I malumori esplodono periodicamente. Prima l’assessore Scintu aveva manifestato la volontà di abbandonare per questioni personali, poi il mirino si è spostato sull’assessore all’Urbanistica Filippo Uras. Secondo indiscrezioni anche Peppino Marras, candidato alle Regionali, potrebbe lasciare dopo le urne. Infine il vice sindaco, bersagliata non solo della minoranza (questione tasse), ma anche dalla maggioranza. Valeria Pinna zione di Alessandro Murana dall’incarico di assessore è avvenuta per tempo: non conosco le ragioni per le quali il presidente De Seneen afferma il contrario». Queste le parole di Daniela Nurra a nome del direttivo provinciale dei Riformatori. Dal partito nessun ripensamento, la decisione presa resta tale. De Seneen «deve tenere conto delle indicazioni dei partiti che lo sostengono». Se quindi non dovesse farlo si troverebbe un alleato in meno nella propria maggioranza, già segnata da mesi di lotte intestine. De Seneen si è chiuso nel silenzio e prende tempo. E altrettanto fa Murana, per il quale all’orizzonte non ci sarebbe solo la rimozione dall’incarico di assessore: si ipotizza anche che, se non doves- Daniela Nurra se riuscire a motivare il “tradimento” consumato, possa essere radiato dal partito. La posizione ufficiale dei Riformatori è contenuta nelle parole della Nurra: «La decisione resta tale, certi comportamenti, verificati e comprovati, non risultano adeguati al buon intendere del partito». De Seneen adesso si trova in mezzo a due fuochi: da una parte uno dei suoi uomini fidati nella Giunta, e dall’altra la dura presa di posizione di uno dei partiti alleati. E se dovesse respingere la richiesta dei Riformatori? «Non rientrerebbe in un atteggiamento coerente», replica la Nurra, con riferimento alla recente vicenda di Emanuele Cera, nella quale De Seneen si è attenuto alla decisione presa dall’Udc: «Alquanto improbabile, secondo gli accordi di inizio mandato coi partiti della coalizione». Fabrizio Carta Fibrillazioni a palazzo degli Scolopi all’indomani delle voci sulle possibili dimissioni di tre assessori. Il sindaco Guido Tendas conferma la fiducia e lancia un appello perché restino tutti in squadra. Nega problemi politici, mentre il Pd non esclude un rimpasto nei prossimi mesi Il negozio dove è avvenuta la tragedia Giuseppe e Nicola Melis, padre e figlio, titolari della Comochi, hanno proposto di patteggiare un anno e sei mesi. Mentre il difensore del terzo indagato, Umberto Quintavalle, dell’agenzia interinale Quanta, ha sollevato un’eccezione sostenendo che per la predisposizione del documento di valutazione dei rischi era stata delegata la Comochi: è la ditta proprietaria di una serie di rivendite di detersivi, dove nel novembre 2011 Maria Cristina Alle- gretti era stata travolta da un fustone pesantissimo mentre lavorava. A rispondere di quella tragedia sul lavoro sono stati chiamati i Melis, titolari della Comochi (assistiti dall’avvocato Maurizio Barrella), e Umberto Quintavalle, responsabile di un’agenzia interinale (difeso dall’avvocato Marcello Sequi). Ieri durante l’udienza preliminare l’avvocato Simoni (per Quintavalle) ha sollevato l’eccezione, a quel punto le parti civili hanno chiesto tempo per esaminare quegli atti; il gup Silvia Palmas ha aggiornato l’udienza al 25 febbraio. Durante l’udienza dello scorso aprile, oltre che la madre e il fratello della giovane vittima (assistiti dagli avvocati Antonio e Carlo Tola), si è costituita parte civile anche una collega di Maria Cristina Allegretti (difesa dall’avvocato Michele Loi) per le conseguenze dello shock subito in quel terribile incidente. (pm) RIPRODUZIONE RISERVATA 54 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACA | PROVINCIA DI ORISTANO-PLANARGIA L’AGENDA FARMACIE DI TURNO: ORISTANO Bresciani-Achenza, c.so Umberto I 49/51, 0783/777026; ALLAI Gallus,v.Parrocchia 31,0783/609033; BONARCADO Margiani, c.so Italia 84, 0783/56635; BORONEDDU Pala, v. Firenze 3, 0785/50107; MONTRESTA Garzia, v. Nazionale 21, 0785/30082; SANTA CATERINA DI PITTINURI Silvagni, c.so Alagon 77, 0785/38486; SAN NICOLÒ D’ARCIDANO Pedrazzini, v. Cagliari 26, 0783/88085; SEDILO Manca,v.Carlo Alberto 1,0785/59141; VILLA SANT’ANTONIO Ariu, v.Argiolas 4, 0783/964100. NUMERI UTILI OSP. SAN MARTINO .........0783/3171 C. CURA M. RIMEDIO..0783/770901 ASL GHILARZA............0785/560200 GUARDIA MEDICA .......0783/303373 OSPEDALE BOSA ..........0785/225100 PRONTO SOCCORSO BOSA.................... 0785/225361-225362-225367 CINEMA ORISTANO,ARISTON, via Diaz 1,Tel. 0783/212020: TUTTA COLPA DI FREUD 17.30-20-22.30; PHILOMENA 17.15-20-22.15; THE WOLF OF WALL STREET 18-21.50; CARRIE 17-19.15-22.30. SANTA GIUSTA, MOVIES, Loc. comm.Zinnigas,Tel.0783/359945: THE WOLF OF WALL STREET 18.45-22; I, FRANKENSTEIN 3D 18-20.15-22.30; TUTTA COLPA DI FREUD 17.50-20.1022.30; THE BUTLER 17.30-20; CARRIE 22.30; THE COUNSELOR 17.45-20.10-22.30; A SPASSO CON I DINOSAURI 17.30-19.50; ANGRY GAMES 22.35. Le segnalazioni per questa rubrica si accettano, esclusivamente entro le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo: [email protected] <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTYGmJPi+EdDykON9PH6CxdO</DATE> BOSA. Circa 500 appartamenti invenduti, c’è qualche segnale positivo ALTA MARMILLA Casa? Meglio in centro Il mercato immobiliare regge nell’area storica AL CENTRO SI VENDE FRA 1200 E 1500 EURO A METRO QUADRO. GLI IMMOBILIARISTI: «LA ZONA STORICA È IL VALORE AGGIUNTO DELLA CITTÀ». SA COSTA Una veduta del rione storico di Sa Costa. I suoi abitanti vengono chiamati “Costaggios” e oggi sono soprattutto turisti innamorati di Bosa che hanno iniziato ad acquistare dagli anni Ottanta. us Nelle vie strette e deserte di Sa Costa, rione medioevale della Bosa dei tempi andati, i cartelli Vendesi esposti sull’uscio delle case crescono come funghi di alluminio in un bosco di intonaci e cemento. Nel percorrere i viottoli pieni di impalcature e cornicioni cadenti, si ha l’impressione che quell’epidemia che portò i bosani a fuggire da Sa Costa negli anni Settanta si sia oggi diffusa fra i nuovi Costaggios, turisti innamorati di Bosa che hanno iniziato ad acquistare qui a partire dagli anni Ottanta. Chi vende sono generalmente bosani indigeni che in tempo di crisi cercano di attingere da un mercato affaticato che non riesce a svilupparsi. AGENZIA IMMOBILIARE. Ne è certo Giacomo Forte, imprenditore che da anni opera con la sua agenzia immobiliare nella cittadina del Temo: «Nessuna fuga da Sa Costa - spiega - Anzi, se c’è ancora un interesse sul mercato immobiliare bosano, questo è limitato al centro storico». CASE INVENDUTE. In altre parole, in un mercato immobiliare ridotto al minimo, con circa 500 appartamenti invenduti chi vuole acquistare cerca casa nei rioni antichi della città, quelli, peraltro, per cui Bosa è deve la sua immagine internazionale. «Un dato per tutti - sottolinea Giacomo Forte - Nella gara al ribasso che in questi tempi di crisi caratterizza il mercato immobiliare, le case in vendita nel centro storico mantengono alte le loro valutazioni. PREZZI AL CENTRO. Al centro storico, si vende fra 1200 e 1500 euro al metro quadro, con una valutazione che tiene». Insomma: il centro di Bosa è davvero il valore aggiunto di questa città. Lo sanno anche gli imprenditori del «Nuovo», come Mario Piras, uno che ha fatto la storia recente di questa città: «È vero che il settore immobiliare è in difficoltà e che le maggiori imprese sono state costrette a licenziare il personale ed a fare i conti con decine di appartamenti invenduti - spiega - Ma alcuni segnali positivi di sono. È comunque innegabile che l’interesse di chi vuole comprare a Bosa, sia rivolto in primo luogo verso le abitazioni del centro storico». Antonio Naìtana RIPRODUZIONE RISERVATA A RBOREA Domenica la grande festa di don Bosco È stato il punto di rife- rimento per tanti ragazzi, del Terralbese e non solo. Così la festa di don Bosco, in programma domenica, sarà un’occasione per condividere i ricordi della scuola dei Salesiani. Il loro arrivo risale al 1936 e fu indispensabile per amalgamare «una popolazione disgregata per provenienza e mentalità», si legge in un testo di Leonardo Mura, ex oratoriano. Una missione sostenuta anche dalla Sbs che investì nella chiesa e si impegnò per ottenere le congrue per i preti. Dall’idea di don Gasbarri, poi, nacque l’Istituto ginnasiale che chiuse nel 1993 lasciando in eredità le attività di oratorio e volontariato. C’è anche un’associazione degli ex allievi, che domenica si incontrano: il ritrovo in parrocchia è alle 10,15, alle 11 la messa, poi il pranzo (prenotazioni entro domani: 0783867120 e 3473387598). Valentina Pintori RIPRODUZIONE RISERVATA Il Consorzio Due Giare: «Basta con la demagogia» «La Regione discuta seriamente della crisi che colpisce il territorio» «Che abbiano la decenza di evitare facile demagogia pre-elettorale, affrontando la questione con onestà intellettuale». Il presidente del Consorzio Due Giare e sindaco di Baradili Lino Zedda attacca gli amministratori della dell’Alta Marmilla che hanno chiesto alla Regione il riconoscimento del territorio come "zona svantaggiata" e "area di crisi" per aver diritto ai finanziamenti già concessi ad altre zone interne isolane. E auspica che un argomento così delicato e importante non venga utilizzato dalla politica solo per portare avanti l’ennesima campagna elettorale. «Chiediamo invece con la fermezza e la civiltà che da sempre appartiene alla cultura di questo territorio, che la "vertenza Alta Marmilla" diventi, per il prossimo Consiglio e la prossima Giunta regionale oggetto di discussione ed intervento già dalle prime settimane di lavoro». Ed ha chiuso: «Servono strumenti agili ed efficaci per evitare la morte delle nostre comunità». (an.pin.) RIPRODUZIONE RISERVATA mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 55 NUORO E PROVINCIA | CRONACA Il semaforo BITTI. Michele Puggioni, 50 anni, era vicino di casa del disperso è in tilt Incidenti ripetuti Orrenda fine di un allevatore a Su Meraculu Schiacciato dal trattore Agli incroci di via Toscana, dove i semafori sono in tilt da mesi, si registra un incidente ogni due giorni NUORO. Un incidente ogni due o tre giorni, spesso (e per fortuna) senza danni alle persone ma solo alle auto. Qualche volta però negli incroci di via Lombardia e via Piemonte con via Toscana, che non sono più regolati da un semaforo in tilt da diversi mesi, si verificano anche degli incidenti più gravi, come quello capitato poco prima delle 19 di lunedì quando due auto si sono scontrate all’altezza della tabaccheria di via Toscana. Incidente frontale con un ferito lieve che ha richiesto l’intervento dell’ambulanza del 118. PREOCCUPAZIONE. La causa ancora una volta è da imputare a una mancata precedenza, ma molto ha pesato il fatto che il semaforo fosse in tilt. Chi arriva dalle traverse in via Toscana non si accorge dell’arrivo di altri mezzi se non mette il naso fuori dallo stop. «Il copione si ripete ogni due o tre giorni. Se non in questo nell’altro incrocio», racconta un residente. «I semafori sono spenti ormai da diversi mesi, speriamo che non ci debba scappare il ferito grave per convincere chi di dovere a ripararli». Una situazione che diventa ancora più rischiosa per i pedoni in un quartiere dove c’è una scuola, l’istituto Commerciale per ragionieri, le Poste oltre alla piscina comunale e diverse attività commerciali. Sono tre i semafori oramai in tilt, quelli che regolano il traffico su via Toscana tra la via Santa Barbara, via Lombardia e via Piemonte. «Conosciamo la situazione di via Toscana - afferma l’assessore alla Mobilità del Comune di Nuoro Roberto Cadeddu - a breve l’amministrazione interverrà per rispristinare la sicurezza degli automobilisti». (f.le.) RIPRODUZIONE RISERVATA Muore in pochi minuti, Michele Puggioni, 50 anni, allevatore di Bitti. Schiacciato dal trattore con il quale ha lavorato fino a qualche minuto prima come tante volte aveva fatto. Era un esperto trattorista. Per lui, una vita vissuta in campagna, condurre un trattore era pane quotidiano. Sono le 16,45 di ieri e Puggioni è già sulla via del rientro. In quell’appezzamento, nella zona di Goloneo, a un paio di chilometri dal santuario di Su Meraculu, ci era andato verso l’ora di pranzo per dare una mano a un amico che ha la vigna nei dintorni. Pochi metri in salita su una stretta stradina instabile e fangosa. Piove. Il terreno bagnato e gonfio, probabilmente anche a causa dei recenti nubifragi, cede: la grossa ruota sinistra scivola verso una piccola scarpata, Puggioni cerca di riportare in asse il mezzo ma perde il controllo. Il trattore si ribalta e lo travolge. Lui rimane incastrato. Un compaesano che era nei pressi si accorge di tutto e dà l’allarme. ALLARME E SOCCORSI. Sul posto interviene una squadra dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro. Arrivano con la gru, la speranza è quella di trovare una persona ferita che si può ancora salvare, tanto che in un primo momento viene allertato l’elicottero del servizio 118. Ma purtroppo non c’è più nulla da fare, e quando riescono a rimuovere il mostro di ferro è troppo tardi. Michele Puggioni ha già cessato di vivere, e anche medici e infermieri dell’équipe intervenuta con un’ambulanza per prestare i primi soccorsi, non possono far altro che andarsene via. Arrivano anche i carabinieri della stazione di Bitti. I soccorritori riescono a fatica a spostare il mezzo. Qualcuno si mette alla guida e lo porta via. Accanto, il corpo esanime di Michele Puggioni giace ricoperto da un lenzuolo bianco sotto l’arbusto che il gommato si è trasci- N UORO LA DISGRAZIA Colpita da una grave malattia cardiaca è stata poi trasferita da Cagliari a Pisa con un aereo dell’Aeronautica militare La scena dell’incidente in cui ieri sera ha perso la vita Michele Puggioni, allevatore di 50 anni (nel tondo) schiacciato dal suo trattore nelle campagne vicino alla chiesa del Miracolo. L’uomo era vicino di casa di Giovanni Farre, l’operaio trascinato via dal mare di acqua e fango nel giorno della drammatica alluvione che ha colpito Bitti [MASSIMO LOCCI] nato dietro. Sulla viuzza assassina si assiepano in lacrime alcuni amici, un ultimo sguardo e poi vanno via. DOLORE E LUTTO. Il dramma lascia interdetta l’intera comunità, tutti volevano bene a quel ragazzo che nonostante le difficoltà professionali degli ultimi tempi non aveva mai perso il sorriso. Tutti ne ricordano affabilità e gentilezza. Scapolo, viveva con la madre. Al numero 66 di quella via San Tommaso su cui si è abbattuto un destino im- pietoso. A pochi metri da Puggioni, infatti, abitava Giovanni Farre, vittima della tremenda alluvione del 18 novembre. Che, tragedia nella tragedia, non può ancora riposare in una tomba: non è infatti ancora stato ritrovato. Bitti vive un’autentica stagione di lutto. Solo un mese fa la morte di Franco Basile, ucciso dal figlio nel giorno di Capodanno. Dopo la scomparsa di Farre e il delitto di Capodanno, il destino si è acca- <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTY/OdcWDPPHqIp+yF6Qucmm</DATE> RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA A giudizio per lo schianto fatale Sarà un processo a stabiun’atroce fatalità la giovane lire come sono andati precivittima, studente al Liceo samente i fatti la mattina del scientifico, ha incontrato la 18 aprile scorso quando in morte nel giorno del suo un tragico incidente stradacompleanno. le è morto Roberto Muggittu, Il diciannovenne viaggiaun ragazzo di Mamoiada di va insieme ad altri tre ragazappena 19 anni. Ieri, davanzi (oltre a Cardenia, Matteo ti al Gup Claudio Cozzella, Morelli, di 19 anni, Juri Osisi è aperto il processo per ni, di 23), tutti di Mamoiada, omicidio colposo a carico di Roberto Muggittu, la vittima a bordo di una Lancia Y, che Davide Gardenia, l’amico dopo aver sbandato, è finita della vittima che guidava l’auto uscita fuo- fuori strada in una semicurva. Malgrado i ri di strada lungo la 131 all’altezza del bi- soccorsi siano stati tempestivi il ragazzo è vio per Oniferi. Nel corso dell’udienza i ge- morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale. nitori di Roberto Mugittu tramite un loro L. U. legale si sono costituiti parte civile. Per RIPRODUZIONE RISERVATA N UORO di intrattenimento, manifatturiere e il commercio all’ingrosso e al dettaglio; priorità verrà data ai giovani, alle donne e ai nuovi imprenditori. Le aree individuate come future sedi delle imprese sono quella del monte Ortobene e del centro storico. All’incontro parteciperanno il sindaco Alessandro Bianchi, l’assessore alla Programmazione Cosimo Soddu e il vice direttore della Sfirs Gabor Pinna con il project manager Damiano Deledda. (f.le.) nito ancora sul paese. Colpendo una famiglia laboriosa e da tutti molto stimata. Il lavoro scarseggiava e Michele Puggioni proprio in quest’ultimo periodo aveva manifestato la volontà di andarsene via a cercare fortuna all’estero. Ma la sorte non gli ha dato modo di realizzare il sogno di una vita migliore. Ieri in tanti sono andati a esprimere cordoglio alla famiglia dell’allevatore Francesca Gungui MAMOIADA. I genitori della vittima costituiti parte civile Ecco come spendere i finanziamenti alle imprese È di un milione di euro il finanziamento che il Comune di Nuoro ha a disposizione tramite i Poic, Progetti operativi per l’imprenditorialità comunale. Per illustrare caratteristiche e modalità di accesso al fondo, l’amministrazione comunale e la Sfirs Sardegna, hanno organizzato per domani, alle 10,30 nell’auditorium della biblioteca Satta, un seminario di informazione e approfondimento. I settori interessati dal finanziamento sono quelli delle attività artistiche, sportive, Volo ospedale per bimba di 7 giorni Una neonata di sette giorni, ricoverata nel reparto di neonatologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro per una grave patologia cardiaca, è stata trasferita d’urgenza all’ospedale pediatrico Pasquinucci di Massa, specializzato negli interventi sul cuore dei bambini. La piccola paziente è stata ospitata a bordo di un velivolo dell’Aeronautica militare. La richiesta di trasporto è stata rea necessaria per garantire alla bimba immediate cure mediche specialistiche. La richiesta per il trasporto urgente è stata inviata dall’ospedale alla Prefettura di Nuoro ed è stata raccolta dalla sala situazioni dello Stato Maggiore dell’Aeronautica che ha disposto l’esecuzione immediata del volo. Un Falcon 50 del 31° Stormo di Ciampino è atterrato all’aeroporto “Mario Mameli” di Elmas alle ore 18 ed è ripartito alle 18,23 per Pisa, dove è giunto dopo circa un’ora. La neonata ha viaggiato all’interno di una speciale culla termica assistita durante durante il volo da un medico e un’infermiera. Al Galileo Galilei di Pisa la bimba è stata subito trasferita con un’ambulanza, all’ospedale di Massa, distante circa 50 chilometri dall’aeroporto. Cagliari-Elmas rappresenta per tutta la parte meridionale della Sardegna lo scalo maggiormente utilizzato per questo tipo di voli perché vicino alle principali strutture ospedaliere del capoluogo. Gli aeromobili del 31° Stormo di Ciampino sono utilizzati per il trasporto di Stato e per missioni di pubblica utilità come appunto trasporto sanitario d’urgenza di ammalati, di traumatizzati gravi e di organi per trapianti. RIPRODUZIONE RISERVATA N UORO Ruba gasolio dalle auto, operaio denunciato Rapina, subito il processo Sarà processato con rito immediato Paolo Sulas, il nuorese di 43 anni arrestato per la fallita rapina al negozio Jolly sport di via Lombardia a Nuoro. I fatti risalgono a dicembre del 2013. Un operaio di Nuoro, R. B., 20 anni, è stato denunciato a piede libero per furto aggravato. Il giovane ieri notte, verso l’una e venticinque, è stato sorpreso dagli agenti di una volante mentre scappava impugnando una tanica di benzina in via Laconi. Un atteggiamento chiaramente sospetto che ha allarmato i poliziotti impegnati in un servizio notturno. Un rapido controllo nella zona ha consentito agli agenti di notare diverse macchie di combustibile vicino ad alcune automobili in sosta, delle quali sicuramente qualcuno poco prima aveva forzato il serbatoio . Poco dopo una seconda volante fermava il giovane operaio che si era appena liberato della tanica di benzina e di una pompa di gomma, di quelle comunemente usate per aspirare il carburante dalle autovetture, mentre scappava in via La Malfa. R. B. veniva così fermato e accompagnato in Questura e denunciato per furto aggravato. (l.u.) RIPRODUZIONE RISERVATA 58 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACA | OGLIASTRA JERZU C’è l’acqua potabile tra le vigne del cannonau Completata la prima parte della condotta verso Gennegresia e Sa Canna Acqua potabile alle case di campagna. L’amministrazione guidata da Roberto Congiu ha definito il progetto di dotare le case dei contadini residenti nella fascia a sud del paese di un servizio essenziale, gestito direttamente da Abbanoa. La realizzazione della condotta idrica sarà invece totalmente a carico dell’amministrazione comunale. Il primo lotto, tre chilometri tra il centro abitato e la collina a monte del passo di Gennegresia, è già stato completato. Con i prossimi lotti la condotta verrà estesa fino al confine con Tertenia attraverso la piana di Sa Canna, in una zona candidata ad ospitare la futura zona artigianale. «Un piano reso possibile - spiega il sindaco - grazie alle economie realizzate in fase di progettazione ed esecuzione». I progetti sono stati stilati dall’ufficio tecnico comunale mentre la condotta, in pvc, percorre il bordo delle strade comunali, evitando oneri aggiuntivi per gli espropri. L’obiettivo è quello di favorire la presenza di contadini, allevatori e artigiani. (ni. me.) RIPRODUZIONE RISERVATA TORTOLÌ. Il commissario ad acta: Comune e Provincia paghino 630 mila euro ARZANA In Municipio arriva il conto per i debiti del Consorzio Riaperto dopo i lavori il mattatoio chiuso dai Nas LA GRANA Il commissario ad acta del Consorzio industriale, dopo aver cercato invano di reperire fondi nelle casse riarse, ieri mattina ha chiesto ai soci azionisti Comune di Tortolì e Provincia di farsi carico dei debiti messi nero su bianco dal bilancio 2012 dell’ente. Un documento regolarmente approvato come puntualmente accade dal 2008. Comune e Provincia dovranno versare 1.260.300 euro: 630 mila euro a testa. Soldi che serviranno per placare i creditori. La storia è l’ultimo capitolo di un’infinita saga debitoria. Nel settembre scorso il giudice decise che i proprietari dei terreni espropriati dal Consorzio industriale per consentire l’allungamento della pista dell’aeroporto, dovessero essere risarciti con 700 mila euro. Con una postilla: per ogni giorno di ritardo nel pagamento il conto lievita di 150 euro più gli interessi. L’INCONTRO. È stata una riunione dai toni accesi, quella di ieri al Consorzio industriale, alla presenza del commissario in Provincia Antonello Ghiani, di quello in Municipio Vincenzo Basciu e dei revisori dei conti. Il commissario ad acta, Al Consorzio in rosso (nella foto la sede) servono subito 700 mila euro (150 in più ogni giorno a cui si sommano gli interessi) per saldare l’indennizzo deciso dal giudice a favore dei proprietari delle terre espropriate per allungare la pista dell’aeroporto. Il commissario ad acta sta cercando di reperire i fondi necessari dovendo rendere conto del suo operato al Tar e alla Corte dei Conti, ha convocato i soci e battuto cassa, ponendo l’accento sui bilanci regolarmente approvati, seppure in perdita, negli ultimi cinque anni. Comune e Provincia hanno preso atto della richiesta e preso tempo. Come reperire i soldi nelle pieghe di bilanci non certo floridi? Nodi che vengono al pettine dopo mesi di rinvii. PROFONDO ROSSO. La situazione economica del Consorzio industriale è al col- lasso ma a fronte di questa situazione ci sono imprese che non pagano l’affitto per i capannoni utilizzati, aziende che hanno versato solo l’acconto e mai il saldo per il terreno, imprenditori che non hanno scucito un euro, lotti assegnati e sui quali non è mai stato costruito alcun capannone. Per fare cassa, l’8 gennaio scorso, il commissario aveva perfino messo all’incanto terreni immobili per 3500 metri quadri. Un’asta andata deserta. A pagare il Era stato chiuso per irregolarità nello smaltimento degli scarti conto più salato del dissesto economico sono i tredici operai impiegati nella manutenzione del depuratore consortile. Da otto mesi non ricevono lo stipendio, hanno trascorso il Natale in una tenda senza ottenere nient’altro che promesse. Al prossimo incontro in Consorzio, la cui data non è stata resa nota, l’invito sarà esteso anche ai rappresentanti della società partecipata Aliarbatax. Simone Loi Era stato chiuso nove mesi fa per irregolarità nel conferimento degli scarti di macellazione. Il mattatoio comuale ha riaperto i battenti ieri, al termine dei lavori per l’ammodernamento e la messa a norma. Opere finanziate dal comune e realizzate in collaborazione con i medici del servizio veterinario della Asl numero 4. «Abbiamo lavorato spiega il primo cittadino Marco Melis - per restituire ad una comunità con una forte vocazione agricola un servizio indispensabile. In questo modo ci proponiamo di valorizzare le produzioni locali». Nell’aprile dello scorso anno i militari del Nas di Sassari, alla luce di un’ispezione nella struttura, aveva apposto i sigilli. Una delle condizioni imposte per la riapertura (e per la revoca del provvedimento di sequestro) era quella che il comune riuscisse a garantire le condizioni igienico sanitarie necessarie. Esame superato da una struttura moderna e efficiente, indispensabile per le aziende e i piccoli allevatori. RIPRODUZIONE RISERVATA RIPRODUZIONE RISERVATA LANUSEI. Letto in aula il documento con le motivazioni dell’astensione Toghe in sciopero: «Una battaglia per i cittadini» Un documento letto in aula, per spiegare i motivi dell’astensione dalle udienze. Gli avvocati del foro di Lanusei spiegano i motivi alla base della decisione di proclamare lo sciopero fino al prossimo venti febbraio: «Dal complesso degli interventi che il governo intende adottare per riformare la Giustizia, emerge la violazione di diritti costituzionalmente garantiti in favore di ogni cittadino. In particolare, la volontà di negare il diritto e l’accesso alla Giustizia, a prescindere dalla condizione economica». Secondo le toghe i provvedimenti all’esame dell’esecutivo incidono profondamente sui principi di indipen- Il tribunale di Lanusei denza ed autonomia dell’avvocato, minando e svilendo il suo ruolo processuale. Tra le proposte indicate come più sfavorevoli la previsione della motivazione della sentenza a pagamento: «Si pone in aperto contrasto spiega Gianni Carrus - con con il principio costituzionale secondo cui tutti i provvedimenti devono essere motivati. Se un cliente perde una causa dovrà pagare una tassa per conoscere i motivi per i quali ha perso». A pagare le conseguenze della riforma saranno i cittadini e Carrus spiega perché: «Si possono fare alcuni esempi partendo dai più piccoli: la marca da bollo per iscrivere una cau- sa a ruolo costava 8 euro. Con la riforma ne costerà 29. Poi lo stato ha eliminato le tariffe, quelle che garantivano di sapere esattamente quanto sarebbe costata una causa. Ma non solo. Ha imposto la mediazione obbligatoria con costi a carico del cittadino prima di potersi rivolgere al giudice». Il presidente del Consiglio dell’Ordine sottolinea inoltre come verrebbero sottoposte a tassazione dei procedimenti al momento gratuiti, come quelli per la separazione e il licenziamento senza giusta causa. «Non è una battaglia degli avvocati, ma di tutti». RIPRODUZIONE RISERVATA ABBONAMENTO MULTIMEDIALE A L’UNIONE SARDA SCHEDA ABBONAMENTO (da compilare a cura dell’abbonato) NOME INDIRIZZO CAP N° LOCALITÀ TEL. PROV. CELL. E-MAIL* Firma (da compilare a cura dell’edicolante) EDICOLA PRINCIPALE COD. INDIRIZZO CAP N° LOCALITÀ PROV. EDICOLA SOSTITUTIVA COD. 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Firma edicolante (Valido dal 3 Febbraio) BARRARE L’ABBONAMENTO SCELTO: Abbonamenti multimediali - sei numeri dal lunedì al sabato Settimanale Mensile Trimestrale Semestrale Annuale BARRARE L’ABBONAMENTO SCELTO: Abbonamenti multimediali - sette numeri dal lunedì alla domenica Settimanale Mensile Trimestrale Semestrale L’UNIONE SARDA Annuale Per informazioni: tel. 070/6013374 (dal lunedì al venerdì 9,00-12,00 - 15,00-18,00 - sabato 9,00-12,00) PARTE DA CONSEGNARE ALL’EDICOLANTE 60 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it CRONACHE | SASSARI PROVINCIA-ALGHERO L’AGENDA NOTIZIE LOCALI Dopo 2 anni tavolo operativo fra amministrazione e privati RISSA A SASSARI Olmedo, sogno verde Sorsese in manette Una brusca manovra con l’auto nel quartiere del Latte Dolce a Sassari e un principio di rissa con alcuni arnesi. L’intervento degli agenti della Questura di Sassari è servito per fermare uno dei due veicoli e trovare un coltello, una sbarra di ferro da 60 centimetri, marijuana e 7 mila euro in contanti. In manette è finito Cicito Chighini, 24 anni di Sorso; denunciato invece S.G., suo coetaneo e compaesano. (a. br) o Sì al Parco sportivo con due campi da golf OLTRE AI DUE IMPIANTI PER GLI APPASSIONATI DI QUESTA DISCIPLINA, CI TRATTATIVE L’intesa è stata raggiunta dopo due anni di trattative e l’idea iniziale si va trasformando in qualcosa di alto livello. Il Parco sportivo residenziale, con campi da golf, alberghi, ville e piscine, dovrebbe diventare un polo d’attrazione per tutto il Nord Sardegna. Il prossimo passo sarà l’accordo di programma. (foto Calvi) SARANNO STRUTTURE PER ALTRI SPORT. IN PIÙ SORGERÀ UN COMPLESSO FORMATO DA 350 VILLE, PISCINE E UN ALBERGO DA 250-300 POSTI LETTO. us Intesa raggiunta per la citta- MOSTRA A SASSARI L’arte dell’Africa Una mostra per parlare di Africa, entrando in contatto con civiltà lontane. Sarà inaugurata domani alle 18, al Palazzo della Frumentaria, “Nka, l’arte dell’Africa nera”, realizzata da Tabularasa. Esposizione resa possibile con la collezione del museo africano di Verona e quelle private Budroni di Cagliari e Rubino di Sassari. (a. br) o PROVINCIA DI SASSARI Fondi per i disabili della sportivo-turistica alle porte di Olmedo. Dialogo aperto tra l’amministrazione comunale e il gruppo imprenditoriale guidato da Mario Mela per trasformare dalla carta alla realtà il progetto dei campi da golf in località Sos Pianos. Primo passo, definire un accordo di programma. PUNTO D’ARRIVO. Dopo quasi due anni di incontri e trattative in cui sembrava quasi accantonata l’idea delle piste verdi è stato concordato di organizzare un tavolo operativo per valutare tutti gli aspetti tecnici. Non solo quindi non è tramontato il sogno turistico del piccolo centro tra Sassari e Alghero. Attraverso il confronto, spiega il sindaco Marcello Diez «si è passati dal generico concetto del campo da golf a quello di più ampio respiro di Parco sportivo residenziale». SOGNO SPORTIVO. Oltre ai due impianti ci saranno strutture per altri sport. In più sorgerà un complesso formato da 350 ville, piscine e un albergo da 250-300 posti letto. Un progetto grandioso che potrebbe significare la svolta per tutto il Nord Sardegna. Ora si procederà alla valuta- zione delle garanzie di sostenibilità e fattibilità prodotte dall’azienda di Badesi prima di passare alla fase attuativa. Incassata l’apertura della giunta di centrosinistra alla valutazione del progetto operativo, Mela dovrà ora produrre tutti gli strumenti tecnici di analisi utili per consentire, a chi governa Olmedo, di fare le sue scelte. IMPRENDITORE FIDUCIOSO. «Sono molto contento del percorso fatto sino ad ora e di quello che si prospetta per il futuro con la consapevolezza che nel mediobreve termine si arrivi a condivi- o SASSARI, UNIVERSITÀ Medicina del futuro INTERVENTI AD ALGHERO Scuole sicure Ieri mattina, ad Alghero, gli studenti dell’Alberghiero sono scesi in piazza per chiedere interventi urgenti per la sicurezza nella loro scuola. Accontentati perché, sempre ieri, la provincia di Sassari ha comunicato il via ai lavori nell’istituto catalano. Un appalto da 340 mila euro, circa 200 giorni di lavoro, che servirà a fare una manutenzione straordinaria dello stabile di piazza Sulis. All’esterno dell’edificio e all’interno, risanando le mura, il degrado dei balconi e i problemi storici del manto di copertura. (a. br) <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTY/OdcWDPPHqBIc8BaN4zDA</DATE> AIUTI ALLE IMPRESE - Oggi la Sfirs illustra i finanziamenti alle imprese del bando POIC. Alle 17 al centro culturale San Francesco i tecnici spiegheranno nel dettaglio le modalità di presentazione delle domande, da inoltrare entro il 28 febbraio.(r.s.) Le segnalazioni per questa rubrica si accettano, esclusivamente entro le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo: [email protected] Un miracolo per Elisabetta Sanna Oltre 380 mila euro messi in campo dalla provincia di Sassari per favorire l’occupazione dei disabili. Contributi per le aziende che assumeranno nuove persone e per l’attivazione di tirocini di formazione e orientamento. «Si tratta di iniziative che coinvolgono tutte le imprese» ha spiegato l’assessore al Lavoro, Rosario Musmeci. (a.br) o RIPRODUZIONE RISERVATA APPUNTAMENTO CODRONGIANOS. Riconosciuta come Venerabile dal Papa Le difficoltà di un disabile La medicina narrativa, pratica innovativa arrivata dall’America e in sperimentazione nelle Asl italiane, per vincere le malattie. Se ne parlerà a Sassari, domani alle 17, nell’aula magna dell’Università. Incontro arricchito dalle esperienze personali dell’editorialista del Corriere della sera Pierluigi Battista. (a. br) dere con l’amministrazione un accordo di programma definitivo e si dia inizio ai lavori», dice l’imprenditore Mario Mela. Il sindaco sottolinea che non c’è stata mai chiusura con gli investitori, ma che si è sempre ragionato in un’ottica di crescita per il paese: «Il Parco sportivo residenziale - aggiunge Diez - è uno dei progetti di sviluppo su cui siamo pronti a ragionare, in assoluta trasparenza, attivando tutti i meccanismi di partecipazione possibili con la comunità». Pierpaola Pisanu FARMACIE DI TURNO: SASSARI Laneri, v. Romangia 40, 079/241489; Carboni,(orario notturno) p.zza Castello 2,079/233238;ALGHERO Puliga, v. Sassari 8, 079/979026; NUGHEDU SAN NICOLÒ Caburosso, v. Garibaldi 1,079/763105;NULE Arghittu, v. S. Pietro, 079/798015; OZIERI Comunale, p.zza XXV Aprile 7 , 079/7909014; PERFUGAS Satta, v.Verdi 15, 079/564158; PORTO TORRES Cuccuru,v.Cellini 1,079/513707;SILIGO Schiaffino, v. V. Emanuele 63, 079/836005; SORSO Sircana, p.zza Marginesu 22,079/350102;URI Virdis, p.zza Vittorio Veneto 11, 079/419201; VALLEDORIA Ibba, v. Caprera 32, 079/582112. NUMERI UTILI C.C.....................(112) 079/218444 P.D.S..(volante) (113) 079/2495000 VVF..................(115) 079/2831200 OSP.CIVILE SS.............079/2061000 AZ. OSP. UNIV...............079/228211 OSP. SS.ANNUNZIATA..079/2061000 OSP. CIVILE ALGHERO ..079/9955111 OSP. MARINO ALGHERO079/9953111 CINEMA SASSARI,VERDI, via Politeama 6,Tel. 079/239479: IL CAPITALE UMANO 21. ALGHERO, MIRAMARE, p.zza Sulis 1,Tel.079/976344: TUTTA COLPA DI FREUD 18-21. La casa dove ha vissuto Elisabetta Sanna [G. C.] Ci vorrebbe un miracolo. Già, ma trattandosi di Elisabetta Sanna, Venerabile di Codrongianus riconosciuta da papa Francesco per le sue “virtù eroiche”, non è una frase fatta ma ciò che manca per il riconoscimento della Santità. A dire il vero la vedova, appartenente al sodalizio dell’Unione apostolato cattolico fondato da San Vincenzo Pallotti, il miracolo l’avrebbe anche già fatto. Suzana Correia, ragazza brasiliana di 29 anni e affetta da una malattia alle braccia, la stessa che aveva colpito la Serva di Dio, è guarita in maniera inspiegabile dopo essersi affidata alla sua protezione. La documentazione medica è già all’attenzione del postulatore, padre Korycki e del processo di canonizzazione. «Causa lunga - ha spiegato Gian- franco Casu, presidente del comitato sardo per la beatificazione - bloccata nel 1911. La sua partenza da Codrongianus per la Terra Santa era stata vista come un abbandonare la famiglia». Avant’ieri, papa Francesco ha riconosciuto le “virtù eroiche”: «Si superano tanti impedimenti che avevano rallentato il processo» ha commentato l’arcivescovo padre Paolo Atzei. Elisabetta Sanna, in paese, era anche invocata dalle partorienti: «Un suo grembiule - ha raccontato Casu veniva appoggiato sulla pancia delle donne invocando la sua protezione». Per lei, già venerata come santa della quotidianità ma che non ha subito il martirio, è necessario un miracolo per pregarla come tale. A. Br. SASSARI ALGHERO La guerra degli scrutatori finisce in Procura Una pista ciclabile in mezzo all’acqua Sembrava finita la vicenda degli scrutatori a Palazzo Ducale ed invece, per l’opposizione, la procedura adottata è in odore di illegittimità. «Valuteremo in 48 ore la situazione e, se ci saranno gli estremi, procederemo interrogando gli uffici della Prefettura e della Procura della Repubblica». Lo hanno ribadito ieri sera, in una conferenza, i consiglieri di minoranza Antonello Desole, Antonio Cardin, Giovanni Fadda, Luigi Pisanu, Gianpiero Uneddu. Perché, secondo loro, il sindaco autosospeso non doveva avere ruoli nella commissione elettorale e, il presidente Antonio Cossu, passato in maggioranza, non ha garantito i nomi proposti dall’opposizione. «Con un sms - ha detto Cardin - Cossu ha comunicato di non poter proporre i nostri nomi». Questo non ha consentito parità di trattamento: «Quanto concordato dal consiglio comunale ha aggiunto Desole - è stato stravolto e modificato in commissione». In autotutela, hanno chiesto «l’invalidità dell’operazione per illegittimità». La loro azione proseguirà interpellando gli uffici della Prefettura e, se sarà il caso, una denuncia in Procura. (a. br) Una pista ciclabile che fa acqua da tutte le parti. Il Wwf sollecita un intervento per sostituire con estrema urgenza la condotta idrica colabrodo sotto il sentiero per le due ruote che costeggia la pineta dell’Arenosu. Il presidente della sezione locale Carmelo Spada ha inviato una lettera in municipio per chiedere al commissario straordinario Antonello Scano, ma anche ai vertici dell’ente parco di Porto Conte e della società incaricata di gestire il servizio idrico, di convocare una conferenza di servizi tra i rappresentanti dei vari enti coinvolti, per program- mare un nuovo impianto. Necessario inoltre provvedere alla manutenzione straordinaria della pista, in più punti costellata di segni e tracce per i continui tagli. «Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli interventi dei tecnici della società Abbanoa per riparare le perdite idriche - riferisce Spada Anche in questi giorni si registrano falle e, sui tre chilometri circa, sono riscontrabili circa quaranta rattoppi che documentano altrettante perdite sistemate nel corso degli anni. Un intervento di riparazione ogni ottanta metri circa». (p. p. p.) mercoledì 29 gennaio 2014 L’UNIONE SARDA www.unionesarda.it 61 OLBIA E GALLURA | CRONACA NOTIZIE LOCALI OLBIA. Blitz notturno di giovani teppisti in via Botticelli ALBERGHIERO DI ARZACHENA Nido chiuso per furto Riapre il convitto Dovrebbe riaprire oggi il convitto dell’istituto Alberghiero. Cucina e mensa non erano agibili, lunedì e martedì gli studenti non hanno potuto usufruire del servizio. I lavori di ristrutturazione sono iniziati ad agosto del 2012 e sono proseguiti per tutto il 2013. Gli studenti, a gennaio di un anno fa, avevano protestato occupando la scuola in segno di protesta per lo stato di abbandono e la cattiva manutenzione in cui versavano aule e dormitori e per l’impossibilità di utilizzare i laboratori.(i. ch.) o AL COMUNALE DI SANTA TERESA Spettacoli teatrali Il teatro comunale Mandela l’11 febbraio ospita, alle 21, il secondo dei tre appuntamenti della Stagione di danza del Circuito regionale Danza Sardegna. Il trittico proposto da Spellbound contemporany ballet ("She is on the ground", "Lost for words", e "Downshifting") si offre al pubblico con un ampio vocabolario in continua sperimentazione. Stile creativo anche in "Puzzle", produzione firmata dai Kataklò, che sarà portata in scena l’11 marzo. Si basa sull’alta formazione atletica e una notevole tecnica di danza di tutti gli interpreti. (w. b.) o URBANISTICA AD OLBIA Variante al Pai L’AGENDA Asilo preso di mira sette volte in un anno I NEL MIRINO LADRI SI SONO FERITI ROMPENDO UNA VETRATA E HANNO LASCIATO L’interno dell’asilo nido di via Botticelli nel mirino dei ladri per l’ennesima volta: l’assessore comunale ai Servizi sociali Rino Piccinnu ritiene che si tratti di giovani teppisti che hanno scelto l’edificio per le loro scorrerie, nell’asilo, infatti, non c’è materiale di valore che giustifichi un furto. UNA SCIA DI SANGUE ALL’INTERNO DELL’EDIFICIO. L’ASILO NIDO IERI MATTINA NON HA POTUTO ACCOGLIERE I BAMBINI CON GRAVI DISAGI PER I GENITORI. us Sette volte in un anno: è il re- cord di effrazioni subito dall’asilo nido comunale di via Botticelli. L’ultima visita dei ladri è avvenuta nella notte tra lunedì e martedì: i malviventi non hanno portato via nulla perché, in realtà, non c’era assolutamente niente da prelevare. Gli oggetti di valore erano già stati trafugati precedentemente e quindi non è rimasto nulla da saccheggiare. Ieri mattina, i dipendenti del plesso scolastico hanno aperto le porte dello stabile e si sono accorti che i malviventi erano entrati forzando una serranda e una finestra. Evidentemente, qualcuno si è ferito perché sono state ritrovate tracce di sangue sia sulla serranda sia sul terreno. La scoperta ha avuto una conseguenza diretta sull’attività quotidiana dell’asilo: l’edificio è rimasto chiuso e i responsabili della struttura hanno vietato l’ingresso dei bambini proprio a causa della presenza del sangue. I genitori hanno quindi dovuto fare dietrofront rinunciando alla propria giornata di lavoro per poter tenere a casa i figli. Secondo l’ipotesi più accreditata l’asilo nido di via Botticelli sarebbe [FOTO SATTA] stato preso di mira da una banda di giovani vandali, i quali avrebbero scelto questo rischioso passatempo per puro divertimento. L’ASSESSORE. «Crediamo che questo tipo di incursioni possa essere addebitato a un gruppo di ragazzini, che ancora però deve essere individuato - dichiara l’assessore comunale ai servizi sociali, Rino Piccinnu - riteniamo alquanto improbabile che dei ladri di professione scelgano di entrare ripetutamente nella stessa struttura in un arco di tempo così breve, sapendo per- fettamente che non ci sono più oggetti di valore, quindi pensiamo che si tratti di una bravata». La cooperativa Oltrans Service ha dovuto fronteggiare lo sconcerto dei genitori causato dalla chiusura dell’asilo per la giornata di ieri: «Questo è l’aspetto che mi è dispiaciuto di più - spiega l’assessore -. Adesso dobbiamo cercare di fermare questi raid». L’Amministrazione comunale sta quindi pensando di dotare l’edificio di un sistema di videosorveglianza con allarme. Claudio Chisu RIPRODUZIONE RISERVATA FARMACIE DI TURNO: OLBIA Urru, v. Barcellona 225, 0789/27060; TEMPIO PAUSANIA Pinna G., c.so Matteotti 58, 079/631172; AGGIUS Carta,v.Roma 65,079/620482; ARZACHENA Porto Cervo, p.zza Centro, 0789/92091; BERCHIDDA Mazzocchi, v. del Popolo 2, 079/704172; LA MADDALENA Buffardo, v. Principe Amedeo, 0789/737055; SANTA TERESA GALLURA (LOC.PORTO POZZO)Comunale, V.le A. Moro 60, 0789/749185; OLBIA (SAN PANTALEO) Lanzi, p.zza Arborea, 0789/65302;TELTI Poddighe,v.Manzoni 117,0789/43068. NUMERI UTILI C.C...................(112) 0789/644500 POLSTRADA..........(113) 0789/58000 C.R...............................0789/25125 VVF..................(115) 0789/602019 VV. UU..........................800405405 GDF....................(117) 0789/21302 OSPEDALE....................0789/552200 PRONTO SOCCORSO .....0789/552983 G. MEDICA..................0789/552441 G. MEDICA TURISTICA ..0789/552266 G. MEDICA S. PANTALEO0789/65460 RADIOTAXI .....................0789/22718 CINEMA OLBIA, CINEMA OLBIA, via delle Terme,2 -Tel.0789/28773: CAPITAN HARLOCK 17.30 (3D); THE COUNSELOR 19.30-22; I,FRANKENSTEIN 17-20 (3D)-22.30 (3D). LA MADDALENA D ONAZIONE DEL SANGUE L’associazione Avis comunale Claudio Delogu ricorda che venerdì, in Piazza XXIII Febbraio, dalle 8 alle 12 avverrà la raccolta di sangue nell’autoemoteca del Centro Trasfusionale della Asl.(f.n.) Le segnalazioni per questa rubrica si accettano, esclusivamente entro le ore 22, sull’ e-mail all’indirizzo: [email protected] PALAU. Incassi per un milione di euro, tutto esaurito Porto turistico col vento di poppa Un porto da un milione di euro. Gli introi- ti per il comune di Palau non conoscono crisi quando si parla di posti barca. Ogni anno, le richieste per ottenere qualche metro tra le banchine superano le disponibilità. Sono circa 450 le postazioni che hanno alimentato nel 2013 un flusso di 1200 diportisti. Tra i punti di forza dell’approdo sotto l’Orso di certo c’è la posizione strategica vicino alle perle dell’arcipelago, ma anche le tariffe vantaggiose. Le isole di Caprera, Spargi e Santa Maria, ad esempio, sono, in gran parte, accessibili secondo quanto previsto nel piano dell’Ente Parco. Palau però ha un altro asso nella manica: da anni sventola sul porto la Bandiera blu, simbolo di qualità nei servizi e nella pulizia. «Per mantenere questo rico- Una panoramica di Olbia Gli uffici tecnici del Comune di Olbia stanno lavorando alla variante del Piano per l’assetto idrogeologico regionale, per la parte che riguarda il territorio comunale olbiese. Entro questa settimana, la variante sarà presentata alla giunta comunale e, se giudicata conforme, sarà poi portata al prossimo consiglio comunale. (c. c.) o EDUCATIONAL A GOLFO ARANCI Operatori turistici Si terrà sabato l’educational previsto il 23 novembre scorso e poi annullato in seguito all’alluvione. L’evento sarà dedicato al turismo e metterà in contatto circa 100 operatori del settore, tra agenzie di viaggio e tour operator specializzati. La manifestazione è organizzata dal comune costiero in collaborazione con la compagnia di navigazione Sardinia Ferries. (c.c.) o AZIENDE ALIMENTARI AD OLBIA Controlli della Asl Le imprese alimentari hanno tempo fino a venerdì per pagare i controlli sanitari ufficiali eseguiti negli stabilimenti di produzione, per verificare la conformità alle normative riguardanti gli alimenti, nonché la salute ed il benessere degli animali. (c. c.) <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTaFMvY4N+NR6N0aBOuS/HxV</DATE> Veduta sul porto di Palau noscimento puntiamo a progetti di ristrutturazione e riqualificazione - spiega Alessandro Occhioni, delegato alla Portualità - sono previsti lavori in autonomia per la sostituzione dei piani di calpestio dei due pontili galleggianti maggiormente usurati. Per farlo utilizzeremo materiale composito per una spesa di 16 mila euro a pontile». In programma anche interventi agli impianti antincendio e di aspirazione delle acque nere. « Per rispondere alle esigenze della clientela, che va dal visitatore occasionale, ai proprietari di seconde case, e ai residenti - conclude Occhioni - acquisteremo altri moduli galleggianti per creare nuovi posti barca». Isabella Chiodino RIPRODUZIONE RISERVATA O LBIA O LBIA Torna l’Altro cinema senza contributi pubblici Studentessa del liceo Gramsci vince il premio Comix games Sedici film di qualità, proiettati a prezzi popolari al cinema di via delle Terme: torna anche quest’anno la rassegna "L’altro cinema" organizzata dall’associazione Argonauti. Dal 4 febbraio al 20 maggio, tutti i martedì (con tripla programmazione), gli appassionati della settima arte potranno gustarsi il programma pensato dagli organizzatori. Il presidente di Argonauti, Marco Navone, ha voluto puntare sulla commedia italiana di qualità «inserendo titoli come Una piccola impresa meridionale, Spaghetti story o L’ultima ruota del carro. Ma non mancheranno film di respiro internazionale come Still life, Blue Jasmine e Don Jon». La novità di quest’anno, è il prezzo: 4,50 euro. L’abbonamento costa 64 euro. In passato, la rassegna proponeva film con 2 o 3 euro a biglietto. L’aumento è dettato dalla necessità di rendere l’evento «economicamente autonomo e quindi slegato dagli eventuali contributi pubblici, o dallo sponsor forte o dalla buona volontà del gestore del cinema che ospita la rassegna» ha spiegato Navone. (c. c.) RIPRODUZIONE RISERVATA Elettra Papaccio di Olbia, studentessa del liceo classico Gramsci, è la vincitrice, nella categoria riservata alle scuole medie superiori, dei Comix Games, il concorso nazionale di ludolinguistica indetto dall’agenda scolastica Comix in collaborazione con Repubblica Scuola e il Salone Internazionale del Libro di Torino. Elettra ha sbaragliato migliaia di concorrenti da tutta Italia aggiudicandosi la vittoria con un elaborato dedicato alla poesia di Salvatore Quasimodo «S’ode ancora il mare». La prova per gli stu- denti verteva infatti sul Fincipit, un gioco semplice e divertente che partendo dall’incipit di un’opera famosa, sia essa un romanzo, una poesia o una canzone lo porta entro poche righe a una conclusione a effetto brusco ed esilarante. Elettra Papaccio riceverà un attestato di merito, un premio a marchio Comix e il biglietto gratuito per il Salone internazionale del libro di Torino e avrà così la possibilità di assistere alla finalissima dei Comix Games che si terrà durante la manifestazione lunedì 12 maggio. 20 L’UNIONE SARDA mercoledì 29 gennaio 2014 www.unionesarda.it Redazione Cagliari - Piazza L’Unione Sarda (Complesso Polifunzionale Santa Gilla) www.unionesarda.it - Tel. 070 60131 - Fax 070 60 132 75-6 - email: [email protected] LE ULTIME DAL CAMPO SERIE A Nenè ha recuperato L’attacco è completo RIPRODUZIONE RISERVATA L’ESONERO Dessena rilancia la sfida Sassuolo, via Di Francesco L’entusiasmo dei ragazzi della Junior Tim Cup e la voglia di ripartire dopo tre ko di fila. Daniele Dessena (foto) mette nel mirino la Fiorentina: «Nelle ultime quattro partite abbiamo giocato bene e raccolto solo un punto. Facciamo un gran calcio e mancano solo i risultati. Per uscirne la strada giusta è quella del lavoro e del gruppo». (al.m.) Il cammino da retrocessione del Sassuolo nelle ultime sette giornate (6 sconfitte e una sola vittoria con il Milan) ha portato all’esonero dell’allenatore Eusebio Di Francesco (foto). Sono passate quasi 48 ore dalla sconfitta di Livorno prima che la società esprimesse le proprie scelte, a dire il vero scontate fin da domenica.Al suo posto forse Ferrara, in alternativa Malesani. PROSSIMO TURNO SABATO Bologna - Udinese (ore 18) Cagliari - Fiorentina (ore 18) Milan - Torino (ore 20.45) ASSEMINI. Toh, chi si rivede. C’è anche Ne- nè alla ripresa degli allenamenti nel centro sportivo di Assemini in vista della gara di sabato sera (ore 18) al Sant’Elia contro la Fiorentina, anticipo della terza giornata di ritorno del campionato di Serie A. L’attaccante brasiliano ha ripreso ad allenarsi assieme ai compagni e torna così a disposizione dell’allenatore per la sfida con i viola potrà pertanto contare sull’intero reparto offensivo. E pensare che sino a due giorni prima della gara con il Milan (prima che la Corte di Giustizia federale riducesse la squalifica di Pinilla) il tecnico uruguayano aveva a disposizione soltanto Sau. Tradito dal bicipite femorale sinistro all’inizio del match con il Napoli, Nenè ha poi saltato le quattro partite successive con Chievo, Juventus, Atalanta e Milan. Unico indisponibile Cossu, fermato per un turno dal Giudice Sportivo. La preparazione riprende oggi con una doppia seduta. CRISI ROSSOBLÙ DOMENICA ORE 15 Diego Lopez Genoa - Sampdoria (ore 12.30) Atalanta - Napoli Catania - Livorno Chievo - Lazio Roma - Parma Sassuolo - Verona Juventus - Inter (ore 20.45) LA CLASSIFICA Juventus Roma Napoli Fiorentina Inter Torino Parma Verona Milan Lazio 56 50 44 41 33 32 32 32 28 28 Genoa Atalanta Sampdoria Cagliari Udinese Chievo Bologna Sassuolo Livorno Catania 27 24 22 21 20 18 18 17 16 13 Il centrocampista Andrea Tabanelli ieri all’aeroporto di Elmas Il centrocampista tra i rossoblù e il Leeds. Sono ore decisive per Vecino [FOTO GIUSEPPE UNGARI] I FRATELLI DEL GOL Tabanelli sbarca a Cagliari «Ma non so se starò tre giorni o sei mesi» Una toccata e fuga o il primo giorno di una lunga avventura? Il primo a porsi la domanda è proprio lui, Andrea Tabanelli, centrocampista ravennate giunto ieri pomeriggio a Elmas. In mano il biglietto aereo del viaggio da Bologna a Elmas e un bagaglio carico di interrogativi. Domenica compirà 24 anni, ma non sa se festeggerà da giocatore del Cagliari o del Leeds. Poche parole strappate al suo arrivo in terra sarda, prima di scappar via in attesa di conoscere il suo futuro: «Sono contento di esser qui. Adesso vediamo se solo per tre giorni o per tutta la stagione». Tre giorni per sapere che sarà di questo ragazzone alto oltre 190 centimetri e che potreb- be dire «mi manda Bisoli», se non fosse che quella cagliaritana potrebbe essere solo una tappa di passaggio. Centrocampista con vocazione offensiva, tanto da poter essere utilizzato anche come trequartista, Tabanelli ha colpito Cellino per le sue qualità e per quel 23 portato sulla schiena col Cesena. E proprio lui e il vecchio pallino Daniele Cacia potrebbero essere il pacchetto regalo con cui il presidente rossoblù vorrebbe presentarsi ai tifosi dello United. Nel frattempo, il giocatore viene tenuto in ghiacciaia, in attesa di sapere. Se ieri è stata la giornata di Tabanelli, oggi dovrebbe essere quella di Matias Vecino, ma sen- za dubbi sulla destinazione finale. L’uruguayano della Fiorentina è la prima scelta per il ruolo di mezzala. Ieri l’incontro tra Nicola Salerno e Daniele Pradè è servito per gettare le basi di un accordo che, salvo sorprese, verrà ratificato nella giornata odierna. Il giocatore, classe ’91, arriverà con la solita formula del prestito con diritto di riscatto della metà. In tempo per un paio di allenamenti e magari strappare una convocazione per la gara coi viola di sabato. In queste ultime ore di mercato, rimpolpato il centrocampo ridotto all’osso dalla cessione di Radja Nainggolan, si dovrà anche risolvere il problema portieri. A oggi, infatti, Lopez può con- tare su Vlada Avramov e il giovane Werther Carboni, dopo l’addio del matador infelice Adàn e con l’eterno partente Agazzi nella lista degli inutilizzabili. Agazzi che potrebbe essere sfruttato come pedina di scambio per portare a Cagliari il giovane Marco Silvestri, in un baratto tra guardiani dei pali col Chievo. Accordo raggiunto tra i club, non ancora col 22enne di Castelnovo ne’ Monti. Un braccio di ferro che potrebbe convincere Cellino a mollare il promettente Silvestri per puntare deciso sull’usato più che sicuro Stefano Sorrentino, che al Palermo non è più considerato un incedibile. Alberto Masu A Trapani anche l’altro Mancosu Selargius si conferma trampolino di lancio. Nella tarda serata di ieri la società ha ceduto Marcello Mancosu (foto), classe 1992, al Trapani, in Serie B. L’operazione è stata condotta dal patron della squadra campidanese, Tonio Mura. Raggiungerà il fratello Matteo cannoniere del campionato cadetto con 15 reti. (ant.ser.) RIPRODUZIONE RISERVATA I precedenti. Soltanto tre vittorie della Fiorentina in 32 trasferte Sardegna amara per la Viola La Fiorentina, in 32 trasferte disputate “E quindi uscimmo a riveder le stelle” (Dante, Inferno XXXIV, 139) www.planetariounionesarda.it <DATE>bR5OyWiPjlwjJnot249HOQ==|||pRTmP44cgwA=|||7fx/Sd/Q0RU=|||+oJezlpis5qmO1RcjVJhtQ==|||mNlhMix3CTaFMvY4N+NR6PTLBQ5hBOqK</DATE> in ormai mezzo secolo, ha vinto a Cagliari solo tre volte: ma lo ha fatto in tre occasioni negli ultimi sette campionati. Attenzione: i gigliati ci stanno prendendo gusto, anche se l’ultimo successo viola risale a tre stagioni fa (2-1, doppietta di Cerci, inutile pareggio di Cossu, allenatori Donadoni e Mihajlovic, era il 23 aprile 2010). Ancor più netto il successo del 20 dicembre 2006 quando il debuttante Colomba (che aveva appena preso il posto di Giampaolo per poi restituirglielo qualche settimana più tardi) fu sconfitto (2-0, doppietta di Toni) da Prandelli. Quel successo della Fiorentina aveva spezzato un digiuno che durava dal 19 settembre 1965, da quando cioè i rossoblù di Sandokan Silvestri si erano arresi (1-0, gol di Nuti) ai viola di Chiappella, che avrebbe preso la guida del Cagliari tra il 1973 e il 1975. Domenica basterebbe un successo stri- minzito (anche un autogol a zero, per capirci) ma nel passato la Fiorentina le ha talvolta buscate di santa ragione: c’è il 4-0 del 29 marzo 1992 (doppietta di Fonseca dopo le reti di Napoli e Francescoli) e il 4-1 del 15 maggio 1997 (Muzzi, Oliveira, Silva e Loenstrup). Allenatore rossoblù, in entrambi i casi, Mazzone. Allenatore della Fiorentina, in entrami i casi, Ranieri. Curioso, vero? Anche il Cagliari, a Firenze, non raccoglie molto se è vero che il suo ultimo successo risale al 21 marzo 1971 (2-1, Greatti e Domenghini). Quella partita era stata seguita con trepidazione dai tifosi del Cagliari: alla vigilia, infatti, Riva aveva abbandonato il ritiro per raggiungere la sua Leggiuno, ridente località sul lago Maggiore. Niente paura, non era una fuga: Rombodituono del resto è ancora qui e lotta insieme a noi. Nando Mura RIPRODUZIONE RISERVATA Maria Cristina la Reginella Santa Omaggio a Papa Francesco A soli € 4,80 PIÙ IL PREZZO DEL QUOTIDIANO Dal 25 gennaio ,QRFFDVLRQHGHOODEHDWL¿FD]LRQH torna in edicola la “Reginella Santa”