LETTERE D'AMORE Concerto del Coro del Teatro Lirico di Cagliari Direttore Andrea Faidutti Mezzosoprano Irene Macutan - Guisela Zannerini Neri Pianista Andrea Mudu Relatrice Mariella Longu Lied (plurale lieder) è una parola germanica, che significa letteralmente "canzone" (o romanza). Tipicamente i lieder sono arrangiamenti per voce solista e pianoforte. Talvolta più lieder sono uniti in liederkreis, o "cicli", ossia una serie di canzoni (generalmente tre o più) legate da un singolo tema narrativo. I compositori Franz Schubert e Robert Schumann sono spesso strettamente associati a questo genere musicale. Franz Peter Schubert (1797-1828) An die Sonne Viel tausend Sterne prangen D642 Der 23. Psalm Op.132 La pastorella * Du bist die ruh mezzosoprano Guisela Zannerini Neri Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) * Choral per mezzosoprano e coro misto * Geistliches Lied per mezzosoprano e coro misto Fruhlingsfeier Op.48n.3 Lob des Frühlings Op.100 n.2 Frühlingslied Op.100 n.3 Robert Schumann (1810-1856) * Du Ring an meinem Finger Mezzosoprano Irene Macutan Die Capelle Op.60n.6 Zahnwen Op.55 n.2 Il coro è … Voci del coro: soprano, mezzo soprano, contralto tenore, baritono, basso Franz Peter Schubert Franz Peter Schubert (Vienna, 31 gennaio 1797 – Vienna, 19 novembre 1828) è stato un compositore austriaco. Figlio di un maestro di scuola, ebbe i primi insegnamenti proprio dal padre e dall'organista del paese. Franz Schubert An die Sonne Testo di J.P.Uz O Sole Re del mondo Colui che illumina la oscura terra Luminosa Maestà eletta meraviglia d’una mano Che ha tessuto i cieli E seminato le stelle. Ancora oggi vedo il tuo splendore Ancora oggi la natura mi ride coronata di fiori. Le schiere d’uccelli dall’ali variopinte Forse non canta più per me al mattino Nel bosco e nel prato. Sento di essere mortale, e la mia vita terminerà come l’erba che secca e le foglie che appassiscono. Chi sa quando, presto e inattesa, per me suonerà la parola dell’Altissimo: Torna nella polvere! Franz Schubert Viel tausend Sterne prangen D 642 Molte migliaia di stelle risplendono Molte migliaia di stelle risplendono nel cielo, Molte migliaia di stelle risplendono nel cielo bello e silenzioso, e risvegliano il mio desiderio, di andar fuori nel campo. O belle stelle eterne, eternamente in orbita! O belle stelle eterne, come vi guardo sempre così volentieri In tutto il vostro splendore Franz Schubert Du bist die Ruh Testo di Friedrich Ruckert Tu sei la quiete, la dolce pace, tu sei desiderio e ciò che lo calma. Io ti dedico, colmo di gioia e dolore, quale rifugio gli occhi e il cuore Ritorna da me E chiuditi Dietro in silenzio. LETTERE D'AMORE Franz Schubert Der 23 Psalm Op.132 D 706 Dio è il mio pastore, non mancherò di nulla sui verdi pascoli mi fa riposare mi conduce in acque tranquille ristora il mio animo languente mi guida sui sentieri della ragione in nome suo Anche se andassi per la valle dell’ombra della morte, non temerei alcun male, poiché tu mi proteggi la tua guida e il tuo sostegno sono sempre il mio conforto tu mi prepari la mensa davanti ai miei nemici tu ungi il mio corpo con olio e mi versi calici pieni, bontà e beatitudine mi accompagnano in questa vita che riposa lungamente nella casa eterna Franz Schubert La pastorella testo di Carlo Goldoni ( Venezia 1707 – Parigi 1793 ) La pastorella al prato contenta se ne va Coll’agnellino a lato cantando in libertà. Se l’innocente amore gradisce il suo pastore la bella pastorella contenta ognor sarà. Felix Mendelssohn-Bartholdy (Amburgo, 3 febbraio 1809 – Lipsia, 4 novembre 1847) è stato un compositore e direttore d'orchestra tedesco Il nome completo era Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy. All'attività di compositore affiancò con successo quella di direttore d'orchestra. Felix Mendelssohn Bartholdy Choral Op. 14 n. 2 WoO Ascolta la preghiera del tuo bambino, Padre, rivolgi il tuo sguardo su di me; Dona luce ai miei occhi, salvami dalla morte buia. Altrimenti ride il mio nemico della mia povera anima, trionfando in splendore orgoglioso; altrimenti mi perseguita senza pietà e deride il tuo potere. Geistliches Lied Op. 14 n.1 WoO Canto sacro Permettimi, o Signore, di trovare aiuto, accogli benevole le mie preghiere, ricordati dei peccati, mai più posso esistere/ non posso più andare avanti così Devono durare in eterno le mie preoccupazioni, devono deridersene i miei nemici? Debole e indifeso, devo piangere e essere dimenticato da te? O Signore! O Signore! Felix Mendelssohn Bartholdy Frühlingsfeier Op. 48 n.3 Festa di primavera Dolce, dorata giornata di primavera! Intensa gioia! Se mi dovesse mai riuscire una canzone non dovrebbe essere oggi? Perché ora andare a lavorare? La primavera è una festa solenne: Lasciami riposare e pregare. Felix Mendelssohn Bartholdy Lob des Frühlings Op. 100 n.2 Lode di primavera Erbetta fresca, profumo di violette, frullare delle ali dell’allodola, canto del merlo, arcobaleno, aria di tiglio! Quando canto tali parole, non occorrono altre cose per lodare te, giornata di primavera? Felix Mendelssohn Bartholdy Fruhlingslied Op.100 n.3 (esempio in tedesco) Testo di L.Uhland Saatengrün, Veilchenduft, Lerchenwirbel, Amselschlag, Sonnenregen, linde Luft! Wenn ich solche Wörte singe, braucht es dann nocht grosser Dinge, dich zu preisen, Frühlingstag? Robert Alexander Schumann (Zwickau, 8 giugno 1810 – Bonn, 29 luglio 1856) è stato un compositore, pianista e critico musicale tedesco. Robert Schumann Die Kapelle Op. 69 n.6 Testo di L. Uhland La Cappella Lassù sta una cappella, che guarda silenziosa giù nella valle; più giù, vicino ai pascoli e ai ruscelli lui, il pastorello canta lieto e chiaro. Con tristezza il campanello suona, spaventoso il coro funebre; tacciano i canti allegri e il fanciullo tende l’orecchio. In alto conducono al fossato coloro che un tempo erano felici nella valle. Pastorello, pastorello, un giorno canteranno anche per te. Robert Alexander Schumann Du ring an meinem finger Testo di Adelbert von Chamisso Tu anello al mio dito, mio anellino d'oro, io ti premo come cosa sacra alle labbra, al mio cuore. Avevo finito di sognare il bel sogno quieto della fanciullezza, mi trovai sola, persa nel desolato spazio senza fine. Tu anello al mio dito, ora tu mi hai insegnato, hai aperto al mio sguardo il valore infinito, profondo della vita. Voglio servirlo, vivere per lui, appartenergli intera, darmi a lui e trovarmi trasfigurata nella sua luce. Tu anello al mio dito, mio anellino d'oro, io ti premo come cosa sacra alle labbra, al mio cuore. Zahnweh op.55n.2 testo di Roberts Burns Mal di denti Come con un pungiglione velenoso mi hai quasi strappato la mandibola, il mio orecchio rimbomba senza sosta con la tua puntura tormentosa; sei l’agonia ed il peso dei nervi maledizione su di te! Arrivano il fuoco e il gelo della febbre, sono stretto qui e là nel midollo e nell’osso, compassione e consolazione mi sarebbero prestate dal cuore dei vicini; ma a pene di inferno tu aggiungi ancora il dolore dello scherno! Mi scorre il gelo sul mento, scuoto la poltrona di qua e di là, intorno al fuoco balla e si diverte la piccola nidiata, uno sciame di calabroni, oh! Io sono follia e rabbia! Di tutte le piaghe del mondo: raccolti falliti, poco denaro, la corporazione dei furfanti, le reti disposte con astuzia e diligenza, e ciò per cui la gioia altrimenti ci è preclusa, prendi tu il premio! O capocchia di zolfo nel palazzo del fuoco, tu che hai partorito il tormento, e vuoi che nebbia e palude soffino sulla Terra, da’ a tutti quelli che odiano la vecchia Scozia, un anno il tuo dolore! LETTERE D'AMORE