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saldatura
di Vitalico Ariete
PLASMA
SPINTO
PER GRANDI
COSTRUZIONI
TAGLIO EVOLUTIVO A SMUSSO PER LAMIERE DI GRANDI DIMENSIONI:
GRAZIE A QUESTA INNOVATIVA SOLUZIONE UN’IMPORTANTE IMPRESA
VENETA OPERANTE NEL SETTORE DELLE GRANDI COSTRUZIONI HA
INCREMENTATO DI CINQUE VOLTE LA PRODUTTIVITÀ.
M
aeg Costruzioni S.p.A. è
una realtà di spicco nel
settore della progettazione, fornitura e posa
in opera di carpenteria
metallica media e pesante. L’impresa, nata nel 1989, ha raggiunto, dopo anni di lavoro e impegno, la potenzialità produttiva di circa 30.000 ton./anno,
quantità in continua crescita grazie alla capacità dei tre stabilimenti produttivi (a Vazzola e Cimavilla di Codognè, in provincia di
Treviso, e a Maron di Brugnera in provincia
di Pordenone) e alla professionalità delle
circa 250 persone impiegate. Abbiamo di recente visitato la sede di Cimavilla, e Francesco Carraro, responsabile di stabilimento, ci
ha accolti con queste parole: «Noi siamo attivi nel settore delle grandi opere, in parti-
colare infrastrutture civili e industriali. Tra
le nostre principali realizzazioni ricordiamo
l’eliporto del Lingotto di Torino, la metropolitana leggera di Perugia, il Ponte Rizzani del Porto Commerciale di Venezia, l’Hotel Tower a Khartoum in Sudan, ecc.» Maeg
è dunque una società di respiro internazionale, la cui qualità del lavoro è attestata dal
possesso di macchinari ad alta tecnologia,
dalle certificazioni ISO 9001:2008 e da altri
importanti riconoscimenti.
UNA PRODUZIONE “PESANTE”
Nello stabilimento di Cimavilla di Codognè
sono eseguite lavorazioni di taglio della lamiera e l’assemblaggio delle travi per saldatura che poi vengono inviate negli altri due
stabilimenti per le lavorazioni finali. Alessandro Cattai, responsabile di produzione per il
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taglio, entra nello specifico: «In questo stabilimento lavoriamo circa 2.000-2.500 tonnellate di lamiera al mese, su ogni tipo di acciaio e qualsiasi spessore al di sotto dei 150
mm. Il singolo pezzo può arrivare fino a una
lunghezza di 18 metri e, in caso di pezzi speciali fuori quota, ci attrezziamo opportunamente».
Nello stabilimento operano circa 50 dipendenti tra officina, ufficio tecnico, magazzino,
reparto qualità, ecc. In particolare in officina, oltre a due macchine di saldatura, sono
installate cinque macchine di lavorazione
della lamiera: due combinate e tre di taglio
al plasma della Esab. Di queste tre, la più recente (nonché oggetto di questo approfondimento) è una Suprarex SXE-P di taglio
al plasma ad angolo variabile per realizzare
smussi evolutivi.
Suprarex SXE-P5000 (rinominata P4500
in virtù delle modifiche eseguite) della
Esab, installata presso lo stabilimento di
Cimavilla di Codognè (TV)
della Maeg S.p.A.
Alessandro Cattai, responsabile di
produzione Maeg per il taglio, accanto al
generatore della macchina di taglio plasma
Suprarex SXE-P5000. Nel riquadro, un
particolare smusso circolare.
L’INDUSTRIA DEI VIADOTTI
Esab è nota multinazionale di riferimento nelle
tecnologie di saldatura e taglio, e fornisce apparecchiature all’avanguardia per aziende che
operano nei più importanti settori industriali mondiali: energetico, navale, civile, dei trasporti, ecc. La collaborazione tra Maeg ed Esab
risale a fine degli anni ’90, con l’acquisto della
prima macchina di taglio. Alessandro Cattai:
«Negli ultimi anni abbiamo registrato un notevole aumento di richiesta di travi saldate nel
settore dei viadotti, e col tempo ci siamo resi conto che il cianfrino, cioè la svasatura dei
bordi delle travi per favorire la successiva saldatura, costituiva una lavorazione troppo onerosa, se eseguita manualmente, essendo oltretutto troppo lenta rispetto alle reali esigenze
produttive». Maeg decise quindi di cercare sul
mercato una macchina che potesse realizzare
in automatico questo tipo di lavorazione. Dopo
una approfondita ricerca sul mercato, la scelta cadde sulla già citata Suprarex SXE-P. Valerio Facchin, agente Esab per il Veneto, racconta: «Il rapporto tra le due aziende è sempre
stato ottimo, in virtù della lunga e proficua collaborazione. Questo, chiaramente, ha semplificato la scelta di Maeg anche se, a onor del vero, esistono poche macchine simili a questa sul
mercato». Seguì la fase di messa a punto della
macchina, che doveva essere installata in uno
spazio più piccolo rispetto al necessario. «A
noi occorrevano – riprende Cattai – determinate caratteristiche di taglio e un’area di lavoro pari a 3.600 mm in larghezza e 24.000 mm in
lunghezza, parametri garantiti dal un modello
di Suprarex SXE-P5000 che però richiedeva
trasversalmente uno spazio totale più grande
di quello a disposizione nella nostra officina».
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Per tale ragione Esab si attivò per apportare
modifiche ad hoc e, lasciando inalterata l’area
di lavoro, ridusse la corsa su rotaia trasversale
della macchina da 5.000 mm a 4.500 mm.
Non solo: la nuova macchina fu poi configurata adattando il controllo numerico già in uso
presso la Maeg. Cattai ne spiega il motivo:
«Programmare un taglio a smusso è operazione complessa e introdurre un nuovo software avrebbe provocato qualche difficoltà ai nostri operatori. Per questo chiedemmo alla Esab
di adattare il software che già utilizzavamo alla nuova macchina». Esab si dimostrò anche in
questo caso assolutamente disponibile, e si attivò per venire incontro alle richieste dell’impresa veneta. La Suprarex SXE-P5000 fu così
installata nel settembre 2009 e da allora, dopo il periodo d’avviamento, lavora senza sosta
sui due turni.
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PRECISIONE E AFFIDABILITÀ
Suprarex è una famiglia di macchine versatili e modulari di taglio evolutivo a smusso, attrezzate anche per la foratura e la marcatura.
Essa può essere dotata di torce per taglio ossigas o plasma, oppure con una combinazione
di entrambe. Grazie alla concezione modulare tali macchine possono essere riconfigurate per ogni futura esigenza produttiva. «Oltre
all’ottima personalizzazione, questa serie di
macchine garantisce alta qualità di taglio, uniforme su tutta l’area di lavoro, estrema precisione di guida e di posizionamento, grande
affidabilità e durata», precisa Facchin. In particolare, il sistema di guida doppio garantisce
velocità di posizionamento fino a 24.000 mm/
min, con la possibilità di utilizzare fino a 12
torce. Lo speciale sistema anticollisione protegge la torcia contro gli eventuali danni derivanti da urti, e contemporaneamente facilita
la sostituzione degli ugelli.
Migliaia di tonnellate di lamiera in acciaio nel
magazzino esterno allo stabilimento Maeg di
Cimavilla di Codognè.
Una fase delle lavorazione.
A seconda del sistema plasma utilizzato, i carrelli porta-torcia sono dotati di strumenti di
regolazione e di sensori per rilevare la distanza della torcia dal pezzo, ciò per assicurare
massima qualità di taglio per tutti gli spessori di lamiera. «Il sistema VBA Expert PRO - riprende Facchin – è il cuore tecnologico della macchina, grazie al quale la testa permette
il taglio tridimensionale in continuo, realizzando qualsiasi tipo di smusso con grande precisione su un’ampia gamma di spessori , fino a
40 mm con precisione dell’ordine di 1 mm, un
dato davvero notevole. Un’altra caratteristica
fondamentale della macchina è la garanzia di
qualità nel tempo, quindi l’estrema affidabilità». Infatti, l’utilizzo di componenti robusti e
RIPRESA A MACCHIA DI LEOPARDO
La nostra visita allo stabilimento di Cimavilla è l’occasione per l’importante domanda sull’andamento di
mercato. Francesco Carraro osserva: «Per quel che riguarda le grandi costruzioni, la crisi non l’abbiamo
sentita, anche se è indubbio che a livello generale vi sia stato un passaggio delicato. In ogni caso, la
capacità dell’azienda è anche quella di aggiudicarsi il lavoro, oltre a saperlo svolgere. In periodi come
questi la soluzione migliore per venirne fuori è proprio investire su impianti nuovi, attrezzarsi per essere
più competitivi». Il punto di vista del fornitore di macchine per la lavorazione della lamiera viene messo
a fuoco nelle parole di Valerio Facchin: «Ritengo che la tanto citata ripresa sia diffusa a macchia di
leopardo. Restano quindi delle zone critiche, accanto ad altre maggiormente in salute: per esempio
giudico positivamente l’ambito delle costruzioni civili». Cosa ci si aspetta, dal punto di vista tecnologico,
per il futuro? «L’avvento dei nuovi generatori permetterà di migliorare l’efficienza e di tagliare spessori
maggiori con qualità crescente, così come i sistemi di controllo touch-screen aumenteranno l’ergonomia.
In generale, comunque, per la tecnologia di taglio, così come per quella di saldatura, non sono previste
rivoluzioni. Ormai sono i tanti dettagli che rendono grande una macchina».
ben sperimentati, la distribuzione dei carichi
statici e dinamici secondo il principio delle
“travi a resistenza equivalente”, nonché la ricerca di soluzioni per ridurre le usure, assicurano la massima durata e – appunto – la piena affidabilità del sistema. Inoltre, l’utilizzo di
componenti standardizzati contribuisce a ridurre il numero di parti di ricambio ed i costi
di manutenzione, e la maggior parte dei componenti è stato studiato per ridurre al minimo gli ingombri e aumentare l’ergonomia della macchina. Da ultimo, sottolineiamo la cura
per gli aspetti di tipo ambientale e di sicurezza: l’impianto di aspirazione dei fumi ad altissima efficienza, i generatori e i motori di ultima generazione a basso consumo elettrico, la
schermatura della macchina per ridurre l’inquinamento acustico, sono solo alcune delle
caratteristiche più importanti.
7.000 Mg D’ACCIAIO IN UN ANNO
Dopo poco più di un anno è già possibile trarre un bilancio circa l’utilizzo del nuovo impianto Esab. Alessandro Cattai non ha mezze
misure: «I risultati parlano chiaro: in 12 mesi
abbiamo lavorato circa 7.000 tonnellate di lamiera, non ci sono dubbi quindi che sia stato un grande investimento». La macchina ha
mantenuto le promesse in termini di qualità e
affidabilità. «Fino ad oggi – prosegue Cattai –
non abbiamo mai avuto problemi rilevanti. Oltre che affidabile, la Suprarex SXE-P5000 si
è rivelata davvero duttile: tagliamo senza problemi e con grande precisione spessori da 1
mm così come da 40 mm e oltre. ■
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