Terapia intensiva postoperatoria ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide (“CCM Booklets”) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari informazioni utili su argomenti importanti che riguardano le patologie cardiovascolari e le implicazioni pratiche nella vita quotidiana delle strategie di prevenzione, cura e riabilitazione. Le informazioni qui contenute non possono certamente sostituire il colloquio diretto con gli operatori sanitari, ai quali vi invitiamo ad esporre liberamente e senza timore ogni eventuale dubbio. Lorenzo Cammelli Direttore Sanitario Presidente del Comitato Educazione Sanitaria 2 CCM Booklets Perché un opuscolo informativo sul periodo di ricovero nell’unità di Terapia Intensiva Post-Operatoria (TIPO)? Perché nonostante la possibilità di uno scambio continuo di informazioni sulla degenza in Terapia Intensiva nel periodo post-operatorio, gli interrogativi che i pazienti ed i loro congiunti si pongono di fronte ad un intervento cardiochirurgico permangono numerosi. Siamo perciò convinti che spendere un po’ del nostro tempo per rispondere a questi interrogativi non sia opera vana. Questo opuscolo intende colmare tali lacune e costruire un ponte tra noi e gli utenti. La terapia intensiva postoperatoria La terapia intensiva post-operatoria è un servizio che accoglie pazienti che necessitano di sorveglianza continua perché le loro funzioni vitali sono particolarmente instabili a seguito dell’intervento chirurgico al cuore. Dopo l’intervento in sala operatoria quindi , Lei sarà ricoverato in Terapia Intensiva fino a quando le sue funzioni vitali non si saranno ragionevolmente stabilizzate. Durante questo periodo i contatti con i suoi familiari saranno limitati: questo perché la continua attività di medici ed infermieri ai pazienti ricoverati in Terapia Intensiva non consente la presenza continua dei congiunti. Camera di degenza e posto letto Il nostro reparto di Terapia Intensiva è costituito da box singoli e doppi, dotati di apparecchiature elettromedicali ad alta tecnologia. Non dovrà impressionarsi per la loro presenza o per suoni inconsueti derivanti dagli allarmi molto sensibili. Ogni letto è circondato da apparecchiature, quali un ventilatore meccanico per la respirazione artificiale ed un monitor per il controllo della funzione cardiovascolare, alle quali sarà collegato con appositi cavi e tubi. Sono presenti inoltre le pompe infusionali, apparecchi che hanno lo scopo di somministrare i farmaci con precisione assoluta. 3 CCM Booklets La degenza in Terapia Intensiva L’esperienza legata al ricovero in Terapia Intensiva è un momento emotivamente intenso. Al fine di evitarLe stress inutili, vogliamo illustrarLe l’assistenza che Le sarà riservata. Alla fine dell’intervento chirurgico, verrà trasportato in Terapia Intensiva ancora sedato con farmaci che possono alterare la sua capacità di respirare autonomamente, l’attività respiratoria sarà perciò supportata da una macchina, il ventilatore meccanico. Per questo motivo sarà ancora intubato, avrà cioè un tubo che passando dalla bocca, arriva nella trachea collegando così i suoi polmoni al ventilatore meccanico. Non potrà parlare, poichè il tubo blocca temporaneamente le corde vocali e non potrà bere. Potrà riprendere queste funzioni una volta rimosso il tubo endotracheale, cioe’ quando i risultati degli esami del sangue ed il corretto funzionamento di tutti gli organi consentiranno di farla respirare autonomamente. Si accorgerà di avere altri tubicini, che potrebbero dare fastidio e che Le sono stati inseriti in sala operatoria: 4 CCM Booklets • sondino naso-gastrico; è un tubo sottile che fuoriesce dal naso e arriva allo stomaco per raccogliere succhi gastrici e biliari. Questo tubo serve innanzitutto a limitare il rischio del vomito dopo l’intervento e per somministrare alcuni farmaci. Al mattino successivo l’intervento chirurgico, previa rimozione del tubo endotracheale potrà bere a piccoli sorsi e dopo circa 2 ore questo tubicino verrà rimosso; • drenaggi toracici; il più delle volte in numero di due, sono tubi che fuoriescono dal torace e che consentono di drenare il sangue ed i liquidi residui che si raccolgono dopo l’intervento. Solitamente sono rimossi entro 24 ore dall’intervento chirurgico; • saturimetro; è un dispositivo a forma di ditale posizionato su un dito di una mano e consente di valutare la sua capacità respiratoria ed il grado di ossigenazione del sangue. Lo riconoscerà facilmente, perché vedrà il dito illuminato da una piccola luce di colore rosso; • elettrodi; sono placchette adesive posizionate sul torace e sui fianchi. Queste ci consentono di vedere 24 ore su 24 il suo elettrocardiogramma e di controllare la frequenza ed il ritmo cardiaco. Spesso questi elettrodi, bagnandosi col su-dore e con i disinfettanti possono perdere il contatto con la pelle determinando un’alterazione del segnale trasmesso, cioè un artefatto, provocando così un segnale sonoro di allarme. Il personale infermieristico, anche attraverso la centrale di controllo, è in grado di valutare cosa sta realmente accadendo e di intervenire adeguatamente. • catetere venoso centrale; e’ un tubicino di materiale plastico inserito in una vena del collo o sotto la clavicola e serve per la registrazione continua di alcuni parametri emodinamici, per mantenere il controllo della sua funzione cardiaca e per somministrare liquidi e farmaci. Lo terrà anche quando sarà trasferiti in reparto, in modo da poter continuare le terapie endovenose senza che sia necessario farLe ogni volta un’iniezione endovenosa; 5 CCM Booklets • cannula arteriosa; è un piccolo tubicino di materiale plastico inserito in una arteria del polso e collegato al monitor tramite un cavo. E’ indispensabile per la visualizzazione continua della sua pressione arteriosa e per effettuare i prelievi di sangue. Verrà rimosso prima del trasferimento nel reparto di degenza; • catetere vescicale; serve per la raccolta e la misurazione della quantità di urine e per valutare la funzione del rene. Potrà darLe la sensazione, talvolta fastidiosa, di dover continuamente urinare. Non si preoccupi perché l’urina esce da sola, eviti di spingere come quando urina e vedrà che questa sensazione si attenuera’; • sondino dell’ossigeno; dopo la rimozione del tubo endotracheale l’infermiere le posizionerà uno di questi tre ausili: - un tubicino nel naso (sondino rinofaringeo) - una maschera di plastica - occhialini nasali servono per la somministrazione di ossigeno, le miglioreranno l’ossigenazione nel sangue. Alcuni consigli utili • Non cerchi di girarsi sul fianco almeno per i primi 20/25 giorni; bisogna dare allo sterno, tagliato durante l’intervento, il tempo di saldarsi come qualsiasi altro osso. • potrebbe avere mal di gola, è dovuto all’intubazione e potrebbe durare qualche giorno; • potrà riprendere un’alimentazione completa per bocca non prima di 48 ore dall’intervento; • dopo circa 48 ore dall’intervento potrà scendere dal letto e sedersi in poltrona con l’aiuto del personale; • quando dovrà tossire userà un cuscinetto messo a disposizione per comprimere il torace • non è consentito l’utilizzo del telefonino • non è presente la toilette • non è presente il campanello per chiamare il personale sanitario. 6 CCM Booklets Effetti personali Per motivi igienici, durante la degenza in Terapia Intensiva indosserà solo il camice fornito dall’unità operativa. Tuttavia i suoi familiari potranno farLe pervenire oggetti personali come: • Creme • Libri o riviste • Occhiali da vista, protesi auricolari, protesi dentarie • Foto ed immagini sacre • Fotografie personali • Alimenti preconfezionati, purché autorizzati dal personale sanitario (succhi di frutta, gelati, biscotti). La comunicazione con i familiari Le informazioni sulle sue condizioni cliniche verranno fornite direttamente ai familiari più stretti o a coloro che avrà preventivamente autorizzato sull’apposito modulo, presente nella cartella clinica. In caso di improvviso trasferimento presso altri reparti o di gravi variazioni del suo stato clinico, i suoi familiari saranno contattati telefonicamente. Il medico di reparto sara’ a disposizione dei familiari, rispondera’ alle domande ed esporra’ ai suoi parenti il quadro clinico nel corso di un primo colloquio subito dopo il suo arrivo in TIPO e durante gli orari di visita nei giorni feriali. Il sabato e festivi invece, il medico di guardia potrà aggiornare i suoi cari qualora si presentassero delle importanti variazioni del suo stato di salute. Negli orari di visita Lunedì - venerdì dalle ore 16.15 alle 17.45 e Sabato e festivi dalle ore 12 alle 19 potrà entrare un solo parente per volta e l’entrata è subordinata alla chiamata del personale di reparto. Ricordate che non è possibile dare notizie al telefono per ragioni legali di privacy. In alcune circostanze, come nel caso di pazienti lungodegenti, è possibile che il medico di reparto autorizzi la visita di un familiare in orari diversi da quelli sopra citati. Per la sua sicurezza, chiediamo ai familiari di non toccare alcun dispositivo elettro-medicale durante la visita! La permanenza in Terapia Intensiva varia a seconda dello stato clinico; non esiste quindi un tempo predefinito di degenza e la sua dimissione sarà perciò decisa dal Medico del reparto quando le sue condizioni cliniche saranno tornate stabili. 7 CCM Booklets BL1.001 Centro Cardiologico Monzino Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Parea 4 20138 Milano T +39 02.58002.429 F +39 02.58002.266 W www.cardiologicomonzino.it A cura del Comitato Educazione Sanitaria (Lorenzo Cammelli, Presidente) con il contributo dell’Unità Operativa Terapia Intensiva post operatoria Erminio Sisillo, Responsabile dell’Unità operativa Pierangela Andreoletti, Coordinatore infermieristico Sandra Faini, Infermiera referente Domenico Bellini e Mauro Turba, autori del Booklet Questo depliant informativo è un estratto dalla Carta dei Servizi, disponibile sul sito www.cardiologicomonzino.it e presso l’Ufficio Relazione con il Pubblico.