Area vasta “pordenonese” “alcune riflessioni sulle problematiche della sanità in provincia di Pordenone, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi sanitari sul territorio” Legge Regionale 13/95 e 1° PIMT ® ® ® ® Ha come obiettivo la revisione della rete Ospedaliera in FVG, sicuramente datata che recepiva alcuni indirizzi della legge nazionale 30/12/91 n. 412 su “Disposizioni in materia di finanza pubblica”: - riconversione degli Ospedali con meno di 120 p.l., - utilizzazione dei posti letto non inferiore al 75%, - dotazione complessiva di 6 p.l./1000 ab.. partiva da alcune considerazione corrette come appunto la ridondanza dell’offerta ospedaliera per acuti fissando l’obbiettivo di un tasso di spedalizzazione regionale di 160 ric./1000 ab.), la necessità di riconvertire alcune strutture ospedaliere, l’opportunità di una riqualificazione in chiave di eccellenza delle strutture ospedaliere (correlava le funzioni di degenza e senza degenza ai bacini di utenza), il passaggio ad altre forme di risposte sanitarie non in regime di ricovero ordinario come la day surgery e il day hospital (quest’ultime inserite nel I° PIMT) ed una nuova organizzazione dipartimentale per gli Ospedali (sede di dipartimento di emergenza di I livello o II livello). Demandava al 1° PIMT 95-97 l’attuazione dei dei riferimenti legislativi regionali Legge Regionale 13/95 e 1° PIMT ® ® ® ® ® ® ® Per gli Ospedali di Cividale del Friuli, Gemona, Maniago , Sacile veniva prevista la riconversione verso l’erogazione di prestazioni diverse dal ricovero per acuti; All’Ospedale di Spilimbergo veniva attribuita la funzione di unico Ospedale di rete per l’area montana e Pedemontana della Provincia di Pordenone; Inserimento nella costituenda Azienda Ospedaliera di Pordenone di parte del presidio Ospedaliero di Sacile; Inserimento nell’Azienda Ospedaliera di Udine di parte del presidio Ospedaliero di Cividale del Friuli; Ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione: A.O. mista Ospedali Riuniti di Trieste, A.O. “S. M. della Misericordia di Udine, Policlinico Universitario di Udine, i due IRCSS Burlo Garofalo di Trieste ed il CRO di Aviano; Ospedali di Rilievo regionale : A.O. “S.M. degli di Pordenone, Ospedali di Gorizia e Monfalcone integrati in un’unica Azienda Ospedaliera; Ospedali di Rete: Tolmezzo, San Daniele del Friuli, Palmanova, Latisana, San Vito al Tagliamento 2° Piano di Intervento a Medio Termine (2000-2002) ® ® ® ® ® Ribadisce che la degenza Ospedaliera deve essere riservata al paziente acuto e prospetta la riorganizzazione delle funzioni territoriali e residenziali in ambito di assistenza distrettuale destinate agli stati di cronicità o di subacuzie (ADI, RSA); Propone tra le nuove strategie assistenziali l’Ospedale di Comunità; Esplicita mandato e funzioni degli Ospedali di rete (Tolmezzo, San Daniele del Friuli, Palmanova, Latisana, San Vito al Tagliamento) ,degli Ospedali di riferimento regionale (GoriziaMonfalcone, Pordenone), dell’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione Gervasutta di Ud, degli Ospedali di rilievo nazionale (A.O. mista “Ospedali Riuniti di Ts, Polo Ospedaliero Unico Unidese composto dall’A.O. di Udine e dal Policlinico Universitario) e precisa l’apporto assistenziale degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere scientifico (Burlo Garofalo si TS e Cro di Aviano). Ma soprattutto introduce il concetto delle tre aree vaste. Espliciti mandato e funzioni degli Ospedali “ex art. 21” (Cividale del Friuli, Gemona, Maniago e Sacile); Suggerisce principi e criteri per il Piano Regionale dell’Emergenza. IL “MODELLO SACILE” ® - Riprogrammazione dell’offerta sanitaria dell’Ospedale di Sacile alla luce dei bisogni assistenziali del nuovo territorio di afferenza e della normativa regionale ed in stretta connessione con la sede Ospedaliera di Pordenone e con i Servizi presenti forniti dall’ASS6: Servizio di Pronto Soccorso attivo nelle 12 ore diurne e punto di partenza delle ambulanze medicalizzate nelle ore notturne; Unità operativa di degenza ordinaria medica (a prevalente indirizzo riabilitativo ed in stretta connessione con la RSA); Attività di Day Hospital e Day Surgery (chir. della mano, chirurgia endoscopica, chir. oculistica, chir. vascolare); Attività ambulatoriale plurispecialistica; Attività di radiologia e di laboratorio (quest’ultima integrata con la sede di Pordenone); Attività di riabilitazione cardiologica; OSPEDALE DI COMUNITA’ ® ® ® ® Autunno del 1999 nasceva a Maniago il primo Ospedale di Comunità del FVG (8 posti letto); costituisce un modello avanzato di assistenza primaria, alla ricerca di uno spazio necessario per un nuovo livello assistenziale intermedio tra Ospedale per acuti e l’assistenza a domicilio; Il livello assistenziale da garantire non comprende dunque i casi di competenza dell’ospedale per acuti, i casi a basso livello assistenziale, le situazioni a prevalente carattere riabilitativo o a prevalente necessità socio-assistenziale; Prevede una assistenza da parte del personale infermieristico ed ausiliario nelle 24 ore, un monitoraggio quotidiano della terapia, un monitoraggio medico ( a cura dei MMG) sino a due volte al giorno, assistenza medica d’urgenza, durata della degenza possibilmente non oltre le due settimane. Sperimentazione di un nuovo modello istituzionale del SSR nell’area pordenonese (studio di fattibilità Marzo 2002) ® 1) 2) Lo studio di fattibilità avviato dall’Agenzia Regionale della Sanità aveva l’obbietivo di confrontare i due seguenti modelli: Gestione unitaria ed integrata dell’Ospedale di Pordenone, degli ospedali di rete di S. Vito al Tagliamento e di Spilimbergo e delle funzioni Ospedaliere residue dell’Ospedale di Maniago da parte dell’Azienda Ospedaliera “S. Maria degli Angeli di Pordenone” che già gestisce le funzioni Ospedaliere residue del presidio di Sacile; Cosituzione di un’unica Azienda Sanitaria per la Provincia di Pordenone in cui confluiscono l’ASS n. 6 “Friuli Occidentale” e l’Azienda Ospedaliera di Pordenone che, quindi provvederà alla gestione dei servizi sanitari territoriali e alla gestione degli Ospedali di Pordenone, S. Vito al Tagliamento , Spilimbergo nonché delle funzioni ospedaliere residue delle strutture di Maniago e Sacile, da organizzare in un’unica struttura opereativa integrata denominata: “Ospedali riuniti delFriuli Occidentale”. Proposte per un progetto obiettivo materno-infantile e proposta di piano regionale dell’emergenza sanitaria ® Entrambe le proposte presentate nel Luglio 2002 hanno affrontato le numerose criticità dei due sistemi proponendo, soprattutto per quanto riguarda il piano dell’emergenza, alcune soluzioni non comprensibili alla luce del percorso di rimodallamento avviato come, ad esempio, l’opportunità di dotare tutti gli Ospedale di rete di un DEA di 1° livello, con inattendibilità di alcune proiezioni economiche fornite, non chiare le difinizioni di aree di emergenza e strutture di pronto soccorso, non chiaro inquadramento dei medici di continuità assistenziale, di pronto soccorso e con attribuzione di figura egemone nella gestione dell’emergenza-urgenza territoriale all’anestesista-rianimatore. SISTEMA DI EMERGENZA-URGENZA ® Sul territorio (primary care groups) Punti (ambulatori) di primo soccorso (Osp. ex art. 21) Medici di Medici Continuità Medici di dell’emergenza Medicina Assistenziale territoriale Generale Sistema integrato di auto medicalizzate (per area vasta) ® In Ospedale Volontar.to attivo trasporto a domicilio Centrale Operativa 118 Pronto Soccorso (DEA 1° e 2° liv.) Aree di Emergenza (Presidi Ospedalieri di Rete) Letti di Osservazione breve CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE: “crescenti bisogni di salute” ® ® ® ® Progressivo invecchiamento generale della popolazione (gli ultrasessantacinquenni nel territorio dell’ASS 6 sono più del 20% della popolazione totale ed assorbono oltre il 50% della spesa ospedaliera, farmaceutica, ambulatoriale e naturalmente quasi per intero il supporto residenziale e socio-assistenziale del’ASS e dei comuni). Aumento dell’aspettativa di vita media dei pazienti affetti da polipatologie e malattie cronicodegenerative; Progressiva riduzione della potenzialità di assistenza da parte dei nuclei familiari; Aumentata esigenza dei cittadini-pazienti di partecipare attivamente al processo decisionale relativo alle scelte tra le diverse opzioni assistenziali e curative. LE CARENZE DEL TERRITORIO: le RSA - - Strutture destinate a fornire assistenza continuativa ad elevato contenuto sanitario ed a prevalente indirizzo riabilitativo a soggetti anziani non autosufficienti e con polipatologie, ma anche con funzione “respiro” verso la famiglia dell’ammalato e, per una quota ridotta, a pazienti affetti da handicap fisico e psichico (la popolazione con >65 aa nell’area vasta pordenenese raggiunge le 56.000 unità) ; la disponibilità totale in provincia di Pordenone è attualmente di 95+5 posti letto, così ripartiti: - RSA di Sacile 20 p.l. + 5 (modulo di alcologia); - RSA di San Vito al Tagl. 25 p.l.; - RSA di Maniago 11 p.l.; - RSA di Roveredo Sud 9 p.l.; - RSA di Roveredo urbano 30 p.l.; Corrisponde allo 0,2 % della popolazione oltre i 65 anni di età. LE CARENZE DEL TERRITORIO: le RSA ® ® ® Si acceda dopo valutazione UVO (unità di valutazione ospedaliera) o dopo valutazione UVD (unità di valutazione distrettuale). Numero dei posti di RSA irrisorio rispetto alla popolazione di riferimento e rispetto alle reali necessità; Tempi di accoglimento nelle strutture molti lunghi (normalmente di alcuni mesi) non conciliabili con i tentativi di dimissioni protette di questi pazienti dai reparti medici per acuti e sono proprio queste dimissioni “forzate” che generano un nuovo ricovero inappropriato nel giro di pochi giorni; LE CARENZE DEL TERRITORIO: le LUNGODEGENZE ® ® ® - Soggetti affetti da patologie ad equilibrio instabile o con disabilità croniche non stabilizzate o ancora in condizioni gravi con assenza di ulteriori possibilità diagnostiche e terapeutiche non gestibili presso altre strutture sanitarie o socio-sanitarie (RSA. ADI, Case di Riposo); Inserimenti un struttura dopo lunghi tempi di attesa e dopo valutazione dell’Unità di Valutazione Ospedaliera (in lungodegenza si accede solo provenendo da un reparto ospedaliero); la disponibilità totale in provincia di Pordenone, del tutto irrisoria, è attualmente di 10 posti letto presso la Casa di Cura “S. Giorgio”; corrisponde allo 0,03 % della popolazione ricoverata in provincia di Pordenone; LE CARENZE DEL TERRITORIO: i SERVIZI SOCIALI ® ® ® Sono interventi erogati dai comuni singoli o associati (ambiti socio-assistenziali), alla persona bisognosa di assistenza o al nucleo familiare in base a regolamenti comunali e normative regionali ; le situazioni vengono valutate e predisposte dagli assistenti sociali e spesso prevedono la compartecipazione da parte dell’utente in base al reddito familiare; Comprendono: - il SAD (assistenza alla persona ed igiene dell’ambiente); - consegna dei pasti a domicilio; - altri interventi assistenziali (come accompagnamento a visite mediche o terapie etc.); Si differenziano dalla ADI (assistenza domiciliare integrata) che è un servizio sanitario erogato dall’Azienda territoriale caratterizzato dall’azione integrata e coordinata presso il domicilio del paziente di personale infermieristico, del fisioterapista, dell’assistente sociale, del Medico di medicina Generale. LE CARENZE DEL TERRITORIO: i SERVIZI SOCIALI ® ® ® Le principali criticità riguardano molto spesso lentezza nell’avvio dell’intervento che quasi sempre parte quando il paziente è già da tempo rientrato al proprio domicilio (dopo un ricovero prolungato in ospedale per acuti); Regolamenti di accesso al SAD che spesso prevedono tetti di reddito troppo basso portando inevitabilmente all’esclusione di una larga fascia di popolazione; Mancanza di un servizio di controllo o di supervisione delle attività di servizio sociale predisposte dai vari comuni ed omogeneizzazione dei vari tipi di intervento; LE CARENZE DEL TERRITORIO: le CASE DI RIPOSO ® Le varie case di riposo esistenti nel territorio provinciale sono diversificate sia per la loro natura giuridica (Comunicali, IPAB, Privato sociale), per la capacità recettiva , per la tipologia di utenza che accolgono (solo persone autosufficienti, solo persone non autosufficienti, entrambi) e per i tempi di attesa ; sono diffuse sul territorio provinciale anche se alcuni grandi comuni (Azzano X, Prata, Pasiano) non dispongono di case di riposo residenziali: - Casa di riposo Parrocchia Santi Martiri, San Vito al Tagli., p.l. 207 - Casa di riposo per il Clero, San Vito al Tagl., p.l. 16; - Ente Morale Casa di ricovero “Daniele Moro”, Morsano al Tagl., p.l. 113; - Casa di Riposo Cavasso Nuovo-Fanna, Cavasso Nuovo, p.l. 90; - Centro di Assistenza Anziani, Maniago, p.l. 64; Totale p.l. disponibili 1378, - Casa di Riposo Spilimbergo, p.l. 126; non tutti contemporaneamen- Casa dell’emigrante , Sequals p.l. 20; - Soggiorno per Anziani, Clauzetto, p.l. 15; te disponibili e carenti di - Casa soggiorno per anziani , Aviano, p.l. 87; supporto infermieristico - Fondazione casa di riposo Cordenons, p.l. 97; - Casa per anziani “Umberto 1°”, Pordenone, p.l. 100; nelle 24 ore; e comunque - Casa Serena, Pordenone , p.l. 220; rappresentano solo il 5% della - Casa per anziani San Quirino, p.l. 20; popolazione oltre 75 anni - Casa di riposo Zoppola, p.l. 70; della provincia di Pordenone. - Casa di riposo Sacile, p.l. 75; IL TERRITORIO COME SOGGETTO PRIMARIO DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA ® Territorio = luogo dei fattori di rischio e dei livelli di salute L’ambito per una corretta individuazione della domanda L’ambito per una corretta organizzazione della risposta ASS 6 e SERVIZI TERRITORIALI INTEGRATI “un sistema complesso” ASS n. 6 "Friuli Occidentale" Ospedale di San Vito al Tagliamento Ospedale di Spilimbergo e f.r. di Maniago Distretti Area distettuale n.1 (Distretto nord di Maniago-Spilimbergo) Area distrettuale n.2 Area distrettuale n. 3 (Distretto Urbano di Pordenone e Ovest di Sacile) (Distretto Sud di Azzano X, Est di San Vito al Tagl.) MMG (238), PLS (31), MdCA, Specialisti Infermieri professionali, fisioterapisti Psicologi, assistenti sociali Altre figure di supporto Ambulatori associati Ospedale di comunità Auto Medica AD e ADI Punti di Primo Soccorso Spedalizzazione domiciliare RSA Case di Riposo Case albergo Comunità alloggio Hospice CUP Sistema Ospedale: i dati ® ® ® Posti letto nelle strutture ospedaliere regionali (pubbliche e private) poco meno di 6000 raggiungendo quota 5 posti letto per 1000 ab. (standard nazionale). Il numero di ricoveri per 1000 ab. si è ridotto a 170 circa. Le risorse OspedaleTerritorio sono cresciute a favore del territorio arrivando al 43%. I Sindaci e la Sanità l l l Recentemente si è delineato un costante interessamento di alcuni sindaci verso i problemi della sanità in provincia di Pordenone. Non entrando nel merito delle convinzioni espresse , pur in parte condivisibili ,credo che il ruolo dei sindaci debba mirare in primis alla creazione di una rete socio-assistenziale adeguata ed integrata con quella sanitaria nel territorio di appartenenza. Assume invece un importanza strategica il ruolo della Provincia che una indagine dell’AASTER, presentata l’anno scorso alla “Conferenza del Territorio” individuava come momento di coordinamento dei bisogni socio-assistenziali del territorio e di controllo e sorveglianza sulle risposte sanitarie fornite ai bisogni di salute della popolazione residente. Altre problematiche………locali e regionali ® ® ® ® ® ® ® La carenza infermieristica: infermieri attualmente in servizio 7200 circa, verso un fabbisogno stimato di almeno 8000 infermieri ( quali le soluzioni proposte); Ancora incertezza sul tipo di modello sanitario che si vuole dare alle strutture sanitarie dell’area vasta pordenonese; I rapporti tra i Cro di Aviano e gli Ospedali dell’Area Vasta; Quale sviluppo è previsto per l’Ospedale di Comunità. Quale sviluppo per gli Hospice (totale 15 p.l. al CRO di Aviano). Creare negli Ospedali dei letti riservati ai malati terminali (per una morte dignitosa). E’ attuabile una diminuzione del numero delle ASS presenti nella nostra regione. Il ruolo del volontariato nelle attività socio assistenziali e socio-sanitarie in Provincia di Pordenone. Quale modello sanitario in FVG? ASS n.6 “Friuli Occidentale” (282.837 ab.) OdC Maniago Strutture Sanitarie di Sacile e cittadini e territorio Maniago Ospedale di Rete AZIENDA OSPEDALI San Vito al Tagl. Ospedale di Rete area montana di Spilimbergo RIUNITI DEL FRIULI OCCIDENTALE IRCCS CRO di AVIANO e Sacra Famiglia