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Fonte: Riello, serie Residence Externa
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Quindi se il generatore è collocato all'esterno converrebbe spostarlo. Ciò è possibile solo nel
caso che il generatore sia di “tipo C” (a camera stagna e tiraggio forzato) e sia addossato al
muro dell'abitazione in un punto dove anche all'interno ci sia spazio disponibile. Basta
rimontare la caldaia all'interno (di spalle) e ricollegarla alla stessa canna fumaria.
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In tutti gli altri casi nei quali non è possibile farlo si può almeno proteggere la caldaia con un
box (sempre ammesso che il generatore sia di “tipo C”). Nelle foto che seguono il box a
sinistra è in alluminio, con l'interno foderato in feltro di polietilene, ma offre una protezione
scarsa o nulla; quello a destra è in legno con imbottitura in lana di vetro, ma la presa d'aria
per sbaglio è stata chiusa dentro e la caldaia rischia di andare in blocco.
6
Impostare la temperatura di mandata del riscaldamento a 55°C (per l'impostazione della
temperatura ambiente invece guardare alle pagine seguenti).
Caldaia Fluss 20 EL della Ferroli, impostata a 65°C
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In genere le caldaie erano impostate a 65°-70° C: t ale impostazione era comunque corretta
ed era lo standard con il quale venivano progettati gli impianti per avere un rendimento sicuro
ed immediato.
Caldaia EOLO STAR della IMMERGAS impostata a 55°C
Attenzione: la nuova impostazione a 55°C va eseguit a gradualmente (scendere di qualche
grado al giorno) ed è efficace soltanto se accompagnata da altre modifiche illustrate alle
pagine seguenti o in altri documenti scaricabili dal sito:
•
•
•
aumentare l'isolamento dell'edificio (cappotto, infissi, correzione ponti termici)
aumentare la superficie radiante (numero di elementi ai radiatori)
allungare gli intervalli di accensione dell'impianto (modulazione al termostato)
Due esempi per capire.
Per recarsi in auto ad una città distante 200 km possiamo guidare alla velocità di 100 km/h
ed impieghiamo solo 2 ore, oppure guidare alla velocità di 50 km/h e impieghiamo ben 4 ore
per arrivare. In entrambi i casi siamo giunti a destinazione (cioè abbiamo riscaldato la casa),
ma con l'alta velocità abbiamo consumato molto più del doppio perchè il dato cresce con
proporzione geometrica, non aritmetica).
Altro esempio. Per riempire una cisterna possiamo tenere il rubinetto dell'acqua aperto al
massimo ed impieghiamo solo pochi minuti, oppure aperto a goccia e ci vorrà un sacco di
tempo. In entrambi i casi abbiamo riempito la cisterna (cioè abbiamo riscaldato la casa), ma
chiedendo all'impianto due livelli di portata e quindi di consumo ben diversi.
Inoltre bisognerebbe aumentare la portata alzando la velocità del circolatore. Ma in genere la
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pompa è già stata impostata alla massima velocità, a volte anche senza motivo ed in tutti gli
altri casi possiamo trascurare la modifica.
L'impostazione a 55°C potrebbe non soddisfare le ne cessità di riscaldamento nel caso che la
temperatura esterna fosse costantemente troppo rigida (ad esempio nei giorni di neve) o nel
caso che l'impianto fosse con la distribuzione troppo lunga e scarsamente isolata (ad
esempio con generatore a terra, colonne di mandata, anello di distribuzione nella soffitta e
calate ai radiatori).
Infine conviene impostare anche la temperatura per il sanitario intorno a 50°C.
COLLETTORE
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Se il collettore è collocato all'esterno oppure anche all'interno ma incassato in parete esterna
la dispersione termica è paragonabile a quella di un radiatore.
Isolarlo avvolgendo più volte i tubi con un feltro in lana di vetro o lana di roccia. Verificare
periodicamente che il feltro non si sia imbibito a causa di eventuali perdite dai tubi: un feltro
imbibito perde quasi completamente le sue proprietà isolanti.
RADIATORI
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Se il radiatore è posto ad incasso sotto-finestra disperde circa ¼ della sua potenza
all'esterno. Nei due esempi mostrati sopra la temperatura esterna della parete in
corrispondenza del radiatore è di circa 4°C maggior e rispetto al resto della parete.
2
Se si vuole intervenire in maniera molto economica si possono utilizzare i feltri termoriflettenti. Si tratta di materassini di 2-3 mm di spessore in polietilene espanso (tipo scuro, più
consistente) o fibra (tipo chiaro, più deformabile) accoppiati con pellicola di alluminio. Vanno
fissati con il nastro biadesivo alla parete dietro il radiatore, avendo cura di partire dal
battiscopa e risvoltare fin sotto la gola del davanzale, lasciando il lato riflettente a vista.
Ci sono diversi inconvenienti: innanzi tutto il loro colore argentato non sempre è gradito (si
possono tinteggiare di bianco ma riducendone in gran parte la prestazione), poi tendono a
staccarsi (usare nastri biadesivi a spessore per vincere la naturale umidità del muro), infine
assumono in maniera permanente le impronte e le pieghe che inevitabilmente si procurano
sulla superficie durante il fissaggio alla parete (almeno quelli con fibra bianca restano segnati
a “pelle d'elefante”).
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Nelle foto sopra a sinistra il feltro è posizionato male: Il calore si sviluppa in gran parte sopra
il radiatore (come la fiamma sopra la candela) ed in quel punto la parete non è stata isolata.
Sotto: esempio di tinteggiatura del feltro. La superficie resta comunque segnata.
Spesa: circa 40 € per ogni radiatore
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Se si sceglie di intervenire in maniera più efficace bisogna saturare l'incasso sotto-finestra
con materiale isolante. L'ideale sarebbe sfilare con il resto della parete e rimontare il
radiatore spostato verso il centro della stanza.
Come isolante è meglio utilizzare un materiale igroscopico, in grado di assorbire e rilasciare
in maniera dinamica l'umidità che altrimenti rischia di condensarsi tra isolante e muratura
originale (condensa interstiziale). Si consigliano blocchi di schiuma minerale KLIMA della
SYSTEM DENNERT di spessore almeno 10 cm, come nell'esempio sotto:
Spesa: circa 120 € per ogni radiatore
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Altrimenti impiegare EPS spessore almeno 4 cm. In ogni caso resta fondamentale risvoltare
l'isolante fin sotto la gola del davanzale, per correggere il ponte termico. Guardare ad
esempio la foto sotto dove il davanzale ed il muro sono macchiati di muffa accumulatasi
proprio a causa del ponte termico:
4
In alternativa, ove possibile, togliere il radiatore dalla parete sotto-finestra (perimetrale) e
ricollocarlo su quella di spina (interna). La parete alle spalle del radiatore diventa una massa
termica (accumulatore) che posta all'interno dell'abitazione viene sfruttata completamente.
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Come detto al paragrafo sulla caldaia, la superficie radiante (leggi il numero degli elementi)
andrebbe incrementata per tenere conto della resa termica ridotta. Prendiamo ad esempio
un radiatore in ghisa a piastra serie TEMA della IDEAL-CLIMA.
Negli impianti esistenti i radiatori erano calcolati con resa termica per Delta T = 50°C, dove:
Delta T =
(T.m + T.r)
2
- 20° =
50°C
con:
T.m = temperatura di mandata 75°C impianto
T.r = temperatura di ritorno 65°C impianto
quindi la temperatura media meno la temperatura ambiente a 20°C
Se invece modifichiamo la temperatura di mandata impianto a 55°C risulta:
Delta T =
(55° + 45°)
2
- 20° =
30°C
Confrontando le tabelle sotto per un radiatore TEMA a 3 colonne, altezza 68 cm, la resa
termica a DeltaT 50°C era 89,9 W, mentre con DeltaT 30°C scende a 45,99 W. Praticamente
si riduce alla metà e sarebbe necessario raddoppiare il numero degli elementi per avere la
stessa resa termica di prima:
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Raddoppiare il numero degli elementi dei radiatori è impossibile sia per la mancanza di
spazio, sia per la portata del generatore e sia perchè la serie ed il colore in genere non sono
più reperibili in commercio.
Per aumentare almeno di alcuni elementi è possibile ad esempio smembrare il radiatore di
un locale secondario (bagno o disimpegno) e sfruttarne gli elementi per allungare il resto dei
radiatori; nel locale secondario andrà poi ricollocato un nuovo radiatore leggermente più
grande, anche se di serie e misura diversa.
Ovviamente il lavoro compete ad un idraulico che dovrà in certi casi spostare gli attacchi per
ri-centrare i radiatori negli spazi sotto-finestra.
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Spesa: circa 270 € per ogni radiatore
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Infine, se previsto, il cappotto esterno è l'unico modo per isolare efficacemente la rete di
distribuzione esistente sotto-traccia nella muratura perimetrale.
Dispersioni dalla rete di distribuzione (calate al radiatore)
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TERMOSTATO AMBIENTE
1
I risultati della regolazione della temperatura ambiente sono influenzati da molte variabili e
hanno sempre valore soggettivo.
Tuttavia suggerisco di mantenere stabile la temperatura, con intervalli di attenuazione, ma
senza brusche interruzioni. Spengere completamente l'impianto per mezza giornata (perchè
magari si è fuori casa per lavoro) provoca una caduta di temperatura recuperabile solo a
caro prezzo. Inoltre temperature superficiali della muratura più basse di 16,5°C provocano
fenomeni negativi: confronta il documento “Muffe e Condense” alla pagina “Diagnostica” del
sito.
2
Conviene piuttosto sfruttare l'inerzia termica della massa muraria conservando un livello
medio di temperatura. Con un termostato manuale on-off impostare 17°C ed alzare a 19°20°C per almeno 2 volte al giorno, per periodi di a lmeno 3 ore (ad esempio al mattino e
quando si rientra la sera). Con un cronotermostato digitale a programma settimanale
impostare la temperatura bassa a 17°C e quella alta a 19-20°C facendolo lavorare quasi ad
intermittenza, 2 ore alto e 2 basso.
Termostato manuale on/off della IMIT
Cronotermostato digitale TH/300 della BPT
3
Potrebbe essere utile installare delle valvole termostatiche su alcuni dei radiatori.
In particolare quando l'abitazione ha una parte dei locali che si affacciano verso nord e gli
altri al contrario verso sud. Oppure quando si tratta di una villetta a due piani frazionata dove
l'impianto è rimasto a comune ma il termostato si trova ad uno solo dei piani.
Fornitura e installazione costano circa 80 € al pezzo. La gradazione va da 1 (temperatura
min) a 5 (temperatura max); valvole lasciate perennemente impostate sul livello 5 non stanno
svolgendo alcuna funzione (sono inutili)
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CONCLUSIONI
Confronta la seguente prova di calcolo per una villetta ad un piano con intercapedine sotto il
pavimento e soffitta non riscaldata, costruita negli anni '70 con muratura esterna in doppioUNI sp. 27 cm e solai in latero-cemento, di superficie utile 94 mq e altezza interna 3 m:
EPi
Spesa x anno
Risparmio
indice di
prestazione
energetica
€
%
%
Caldaia vecchia, sovradimensionata e
senza mantenzione, con la mandata risc.
impostata a 70°C e termostato on/off
329,90
3.721,27
100,00
0,00
Caldaia vecchia, dimensionata
corrrettamente e con manutenzione
periodica, mandata risc. impostata a
55°C e cronotermostato digitale
310,00
3.496,80
93,97
6,03
Caldaia a condensazione senza altri
interventi alla regolazione e distribuzione
288,80
3.257,66
87,54
12,46
Caldaia a condensazione efficiente
grazie ad una giusta regolazione e
distribuzione
278,10
3.136,97
84,30
15,70
Si può concludere che c'è poca differenza tra il risparmio raggiungibile con l'efficientamento
dell'impianto seguendo i metodi proposti in questo documento e quello raggiungibile con la
mera sostituzione della caldaia. Inoltre i metodi qui proposti sono gli stessi che andrebbero
applicati anche nel caso di sostituzione della caldaia.
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