DOSS'IR ACRUMI S c € F Purole d'ordine: orgsnizzszione, innovuzione e mqrlieting C r € C : -T F c Cmuoro Scnust - Rqrrnruo BrnNRnnt SC Marketíng, Eologna f, : t N I onostante i ritardi che affliggono, nella generalità dei casi, I'agrumicoltura italia- a struttura del mercato agrumicolo mondiale si carallerizza per una dimensione produttiva stimabile oggi intorno ai 120,5 milioni di t (fonte: FAO - media 2006"2010), in rialzo di 3,8 punti percentuali nell'ultimo quadriennio, ed un coefficiente di concentrazione. calcolalo sui primi cinque operatori - Cina, Brasile, Stati Uniti, lndia e Messico -, pari al 55,4o/o. Traino dell'intero processo di sviluppo dei volumi raccolti, su scala globale, è la crescita della produzione registrata in Cina e lndia, +7 ,5 e +1 4,2ok, nell'ordine, su base media annua. Spagna ed ltalia rappresentano attual- mente il sesto ed il settimo bacino produttivo agrumicolo a livello mondiale, esprimendo, uno "share" medio rispettivamente pari al 4,5 e al 3,.1 % del totale. Se, però, il nostro Paese, pur con fisiologiche oscillazioni, mostra nel tempo una sostanziale tenuta, la produzione spagnola evidenzia un Ieggero calo, nel periodo 2006-2010, di circa 1,3 punti. A livello di bacino del Mediterraneo, invece, si registra l'ascesa di 44 g:er.x"r:e*x":n::,La - e. !-t - *{}ii} \ na, si registrano anche esperienze orientate ad uno "svecchiamento" del sistema. Di certo lo sono quelle delle realtà imprenditoriali rappresentate dai protagonisti di comparto intervistati nella presente nota. Nel segmento delle arance, Oranfrizer si è, ad esempio, recentemente concentraia su nuovi cloni varietali con l'obiettivo di dilatare il calendario commerciale; anche sul fronte del prodotto-servizio I'innovazione si è mossa nella stessa direzione, tanto che, con l'introduzione sul mercato della spremuta di arancia rossa, l'operaiore ha potuto estendere la finestra di commercializzazione durante l'intero arco dell'anno. lnnovazione organizzativa e di prodotto hanno reso possibile per questa azienda la presenza sui principali mercaii internazionali, facendola assurgere ad un ruolo di leader nelìa produzione di spremute fresche. La recente presentazione, al 50" anniversario della nascita dell'azienda, dell'opera sull'Arancia che, in modo molto approfondito, evidenzia il profondo legame tra questo frutto e Ia storia, la cultura, la gastronomia della Sicilia, testimonia come la valenza dell'origine non sia solo un fatto tecnico- agronomico, quanto un valore più ampio di cui il mondo dell'arancia è portatore e che deve essere il valore da comunicare per farsi riconoscere dal consumatore. Fin dalla sua costituzione, tre anni fa, l'Aop Armonia ha, invece, lavorato sulla concentrazione di una rilevante massa critica d'offerta, arrivata oggi a 7.500 t fra arance e clementine. Per iclementine due ipunti diîorza su cui si sta lavorando: le scelte varietali, che sono state ricondotte all'esigenza di allargare il più possibile l'arco temporale di presenza sui mercati (è, infatti, in fase di studio l'inserimento di nuove cultivar di clementine precocissime e tardive, nell'otticà di espandere ulteriormente, nelle prossime campagne, la disponibilità commerciale in momenti finora poco presidiati), e l'attenzione alla segmentazione legata al tema della tipicÌtà. L'Aop sta, infatti, parallelamente puntando allo sviluppo di una linea di Clementine del Golfo di Taranlo IGP per la quale ha già ampliato la gamma di "packaging" disponibile. Precursore dei tempi, Campisi ltalia, fin dagli ultimi anni '90, ha scelto iì percorso del biologico, focalizzandosi sul limone "bio" per essere percepito dal mercato come specialista di comparto. La profonda riqualificazione, nel tempo, del parco clienti ha rappresentato un ulteriore stimolo alla cura del marketing e dei dettagli. Oggi, grazie anche all'accresciuta reputazione dovuta al riconoscimento dell'lGP Limone di Siracusa, foperatore esporta il 75% delle 6.000 t di produzione ed è "co-packel' per importanti marche commerciali della GDO europea. L'auspicio è che esempi come questi possano fungere da stimolo per un futuro colpo di reni da parte di tanti altri "playel'del comparto agrumicolo, affinché I'ltalia recuperi sullo scenario internazionale una posizione competitiva, coerente con la storia e la I vocazione produttiva che da sempre ne caralÍerizza le produzioni. I tre nuovi competitor: Egitto, Turchia e Marocco, che coprono ormai una quota vicina al 7"/" dell'offerta mondiale. te l'l I7o dei quantitativi agrumicoli disponibili su scala mondiale (fonte: elaborazioni SC Marketing su dati FAO), delineando un trend in pro- rs[ó1iaziò1i gressivo rialzo. Su base annua, emerge, infatti, una crescita della propensione all'export, che sale dal 10,2 del 2006 all'1 1,9"h del 2010. Spagna, L'attività d'interscambio commerciale coinvolge oggi mediamen- : Sudafrica, Turchia, Stati Uniti e Cina occu- pano le prime cìnque posizioni del "ranking" esportativo, contribuendo ad alimentare il i7 ,3o/o del com- rrercio estero di Tons 30.000.000 25.000.000 20.000.000 15.000.000 10.000.000 prodotti agrumicol i. La 5.000.000 Spagna, in particolare, 0 ha dilatato, in 2007 2006 + CINA **- BRASILE ":''- STATI UNITI un quadriennio, la frazione di prodotto destinata all'exPort di oltre 1'l punti percentuali, passando dal lB,B al 59,90/" del totale raccolto; la stessa incidenza, in Sudafrica e negli Usa, è salita fino a raggiungere quota 72,4 e 1O,6'h. Anche Turchia Flnte: elaborazione SG Matketing Fig,. 1 - ^ su zftos MESS|C0 ""r,- SPAGNA -** ITALIA FA] e ISTAT. TAB. 1 - PRINCIPALI INDICATORI OtL t Tasso di auto aPProwigionamento 97,70/" 98,4% 95,0% ,1% 98,0% 98,1% Propensione alì'export (a volume) 6,1fo 7,4f, 5,9% 8,9% 8,7f" 7,4fo .8,9% 10,6% 7,9Yo 10,5% B1 ,9% 52,7f" 114,3"/" -10,0 -30,9 6.7 Propensione all'ìmport (a volume) Grado di copertura commerctale (a volume) Saldo normalizzato (a volume) 72,2T" -16,1 101 B1 9,2"/" 80,5% ,3% -1 -12,2 0,3 F0nte: elaborazÌone SG Marketing su dati ISTAT e Cina ( l,99or hanno rafforzato, tra il 2006 ed il 2010, il ProPrio focus :ull'estero. A Cina ed Egillo - attualmente in ottava posizione all'interno del ranking dei Paesi esportatori - si deve il recènte incremento del commercio agrumicolo internazionale. ln tale contesto, l'ltalia rappresenta o8pi il dodicesimo "Irader"'mondiale, a ironLe di una "market share" in rialzo dall'1 ,B al 2,3"/". La causa di una simile evoluzione va essenzialmente ricercata nel progressivo miglioramento della propensione all'export palesala duranLe il periodo di riferimento tda 5,9 a B,9o/o). Nonostante questo trend Positivo, Paese sconta/ però, ancora nostro ìl un ritardo commerciale notevole rispetto ai principali protagonisti attivi nel mercalo agrumicolo' lprincipali mercati di (fonte: elaborazioni SC Marketing su dati FAO - media 2006-2010). Federazione Russa e Paesi Bassi si dimostrano le realtà più dinamiche, facendo segnare incrementi delle quantita extranazionali in ingresso ad un ritmo medio dnnuo del 6,1 e del 7,2"/o rispeltivamente. Ne discende una crescita della rispettiva quota di assorbimento, tra il 2006 ed il 20.1 0, dal 10,1 all'11,1% e dal 7,5 all'8,5"k del l'export agrumicolo globale. Da notare, infine, in relazione alle dinamiche rilevate sui cinque magciori imoortatori Llobali, il trend di irop,ressiva riduzìone palesato dal h"e"no Unito r -3.Boo l'anno nel periodo.'in esamet. l'llalia, in undicesima oosizione, evidenzia andamenti flutiuanti, con un differenziale comples- imPorta- zione degli'agrumi sono Russia, Cer- n..'àniu, P"aesi"Bassi, Francìa e Regno únito.'qu"rti cinque Paesi assorbóno Jon-.,ót"ìriuumente .lo INDIA =e. Agrumi -Trend della produzione nei principali Paesi 2006-2010' (.34,9o/o) il 40,17o dei vo_ destinati al commer*tt*ro'ani "player" internazionali iuri'ai ugrrmi dati 2(}ll8 arance; 21 ,B"k clementine e mandarini; 14% limoni. Oltre l'80% dei volumi annualmente raccolti risulta concentrato in sole due regioni, SiciIia e Calabria, a cui si affiancano Puslia e Basilicat.a, forti di un contributo lomplessivo quantificabile nell'ordine del 10"/o. Analizzando i circuiti del fresco e del trasformato, si evidenzia come un.ì ouold di produzione variabile dal 55 al 60% del tolale viene destinala al circuito del fresco, mentre la parte residua è indirizzata alla trasformazione (fonte: stime SC Marketing su dati Commissione EuroPea - CrouPe de travail Prévisions Agrumes 2012)' L'analisi del grado di copertura commerciale (rafporto tra volume delle esporlazioni e delle importazionil, pari all'80,59o nella media del quinquennio 2OO7-2011, denota il ruolo d'importatore netto a cui l'ltalia atIualmente conIinata nello appdre La situazione italiana scenario agrumicolo internazionale. base dei Questo dato si sostanzia in un ritarNel nostro Paese, sulla do di competitività rispetto al settore cinque ultime alle relativi istat dati (.2007-2O1 1), è frulticolo nel suo complesso, come si annate disponibili pro- evince dalla comparazione fra isaldi potenziale possibÌle stimare un duttivo agrumicolo pari,a circa 3'7 normalizzafi'. -12,2 per il sub-aggremilioni dl t. così articolato: 64,2o" gato "agrumi" contro un +19,6 Per sivo del -2,2oh nel confronto 201 0 vs. 2006. sl3€13:3:l€3:?jl,TaiàUt's 1-* - **r:* 45 '17,3% za risulta per di più trasversale alle differenti categorie, con l'eccezione di clementine e manrlarini, icui consumi risultano in crescita del 7,3o1,. 6,9o1" I U-l:!-a nuova S.C ."""--..". Fante: elab1razione SG Marketing su dati S u$" *d *è "òót FA] e ISTAT. ""'-*.".-- ^ Fig. 2 - Agrumi - Pilncipali Paesi produttori nello scenario internazionale. Share T. su totale produzíone mondiale hedia 2006-2Ol 0). Preso atto del quadro strutturale all'interno di cui si inserisce l'agrumicoltura italiana, cosa aspettarsi nell'attuale campagna? La domanda è stala posta a lre importanli operatori attivi nel comparto, con cui si è cercato di Íare il punto sulla stagione entrante, ma anche su i principali nodi da sciogliere, in ottica di medio periodo, per rilanciare la competitività del sistema agrumicolo nazionale nello scenario globale. E Laudani, Diret- tore Marketing di Oranfrizer, 4.000.000 3.500-000 conierma Ie pre- 3.000.000 visioni Freshfel- Shaffe, riportando un calo 2.500.000 2.000.000 1.500.000 produttivo 1.000.000 35-40 punti per- 0 2007 SPAGNA Fznte: elaboruzione SG Marketinq su dati Fig,. 3 - .@" SUDAFRICA TURCHIA 2008 +. STATI UNITI CINA 2009 FA) e ISTAT. Sul fronte delle esportazioni, le ultime cinque annate evidenziano.l forti oscillazioni. Nel confronto 20.1 - 2OO7, però, come già anticipato, si evidenzia un incremento dei flussi in uscita di 30,4 punti percentuali, a raggiungere le 269,3 mila t di agru- ll calendario commerciale su cui è articolato I'export del nostro Paese risulta piuttosto ridotto: da dicembre ad aprile tende, infatti, a concentrarsi fra l'85 ed il 90% dell'export di arance, mentre il 95% dell'export di clementine è realizzato nel quadrimestre novembre-febbraio. concentrandosi prevalentemente nel continente americano (media 2007- Spostando, infi.ne., l'analisi sui consumi, va in primis sottolineato come, allo stato attuale, in ltalia, il circuito del fresco sia distribuito per un 40-45"/o a livello domestico, con il tuori clsa ad incidere, invece, per il 55-60% deì totale (fonte: stime SC 2011). Marketing). La struttura degli acquistì cati occidentali. Da notare, ad ogni modo, Ia scarsa presenza degli agrumi italiani nel Regno Unito, quinto mercato mondiaìe per flussi in entrata: solo l'1 ,5"/o delle quantità veicolate oltreconfine dai nostri operatori viene infatti avviato verso questa de- arance; 28,7f' clementine e manda.16,1% lìmoni; 1,9% pompelmi rini; mi. La quasi totalità del commercio estero italiano è diretta verso destinazioni europee; solo l'1 ,2o/o dei quan- titativi agrumicoli riservati all'export trova, infatti, differente collocazione, ln Europa, il 63,1% dei volumi familiari, in particolare, appare così viene commercìalizzato verso i mer- modulata (media 2007 -2O1 1 ): 53,3'/' stinazione. ,^, inclemente (pe- Agrumi -Trend delle esportazioni nei principali Paesi 2006-2010. l'aggregato "fruîra". r ìa.:r #.r.. (fonte: Cfl(-Eurisko). Nel confronto 2007-201.1, la dinamica degli andamenti evidenzia una contrazione di 1,6 punti percentuali nell'acquisto al dettaglio dì prodotti agrumicoli, da 1,17 acl 1,15 milioni di t. La tenden- di centuali per le cultivar tardive di arance rosse e di 10-15 punti per Ie bionde, causa il clima 500.000 46 re ln tema di arance, Salvo Tons ^ ffi !1*g1gî1 santi tempeste e grandine) registrato a marzo 2012. Nel caso della varietà Moro, la rldotta disponibilità d'offerta comporterà una perdita sia sull'export che per il prodotto trasformato. Notizie positive arrivano daì calibri, superiori r quJnto visto la scorsa annata e, dunque, maggiormente allineati alle richieste del n.rercato; a far da contraltare, però, un rischio di compressione del calendario commerciale, dato il ritardo atteso nella maturazione delle varietà precoci e I'anticipo previsto, invece, sul prodotto tardivo. Anche per i clementine risu ltano avvalorate le prevision i Freshfel-Shaffe; a certif icarlo è Marco Eleuteri, Direttore Commerciale dell'AOP Armonia, che prospetta una flessione dei volumi complessivamente raccolti, per la campagna in corso, neìl'ordine clel 15-2Ool', con particolare accento sulla varietà "Comune". Ancora una volla cio sembra tradursi in una pezzatura media dei frutti superiore. Ad oggi, riscontri favorevoli emergono I I t& B;1 [tr I It I I I *,I nel tempo, :- Costi di produzione contenuti, soprattutto alla voce '.'lavoro", e, dun- 25,3o/r :, i;..' ,. .1 i I que, prezzt aSgresslvl rappresentano sicuramente un importante elemento 1 . i principali fattori di suc- CCSSO. di spinta all'interr-razi onalizzazione sia per Ia Spagna che per i Paesi Terzi del Mediterraneo. Ad essi si aggiunge, 11,0% 7.7o/o a t ' th 7 1 ''Yo s,s% 4.6y" 4.0o/o 3,9% 3,g% 3.g% , 7.o/^ 1.9% dL-ffi*ffi*ffiffi"@-ffi.ffi"# SPAGNA SUDAFRICA TURCHIA STATI UNITI CINA F1nte: elabaraziane SG Marketin1 su dati ARGENTINA EGITT() MAROCCO PAESI BASSI MESSIC(} GRECIA ITALIA FA] e ISTAT. Share T" a volume sul ^ Fig, 4 - Agrumi - Principali Paesi esportatori nello scenario internazionale, totale export mondiale (media 2006'2010). 27,5To inoltre, un.l lorle innovazione r.trietale, maggiormente concentrata, per Egitto e Marocco, nel segmento delle aiance non pigmentate (la tipologia piu rit hiest.r sui mercdlì mondiali,, lr,rsrersale. invece. alle differenti categorie agiumicole nel caso iberico. Risultato: la Spagna è, ad esempio, in grado di proporre oggi al mercato oltre dieci cultivar di clementine, con un calendario di maturazione esteso da ottobre aci aprile. Una finestra commerciale ben più amPia del quaclrimestre novembre-febbraio all'interno della quale è relegata la produzione italiana. Terzo iallore dì vantaggio conrpe- .u5,t- --- -.'.- -"" Fonte: elaborazi1ne SG Marketinq su dati ISTAT. ^ Fig. S - Italia - Export di agrumi tafo (media 2007-201 nei -"." "."t- oo-- "-" .,s"s ""* príncipali paesi europei. Share % a volume sul totale espor- 1). sul piano qualìtativo, nonostante le alte temperature e Ia ridotta escursione termica degli ultimi mesi abbiano ritardato notevolmente Ia colorazione dei clementine. Ad onor del vero vanno, però, rilevati sottolinea Eleuteri - alcuni problemi di ridotta succosità sulle cultivar più precoci, in particolare laddove gli impianti non erdno slali adegual.rmente ilriga- ti per far fronte al clima molto caldo e siccitoso di settembre e ottobre. Fa, invece, il punto sui lìmoni Fabio Moschella, Presidente del Consorzio Limone di Siracusa ICP e so- cio amministratore di Campisi ltalia, prenleltendo come lnche tale specie si,r prolagonista, nell'attuale campagna, di una contrazione Produttiva dovuta al maltempo in Íase di fioritura ed allegagione e, in parte, alle piogge torrenziali e alle grandinate dello scorso inverno. Di minor intensità, però, rispetto alle arance, la riduzione quantitativa (-.1 0-15"/"). A detta di Moschella, inoltre, è la qualità del Limone di Siracusa ad essere, quest'anno, et t ellente, con pelzJture mediamenle eler ale g,ia a p.rrlire 48 t;. ..*{r I { , dal mese di dicembre. Ottima, sin da novembre, anche la resa in succo (ol- tre il 33%). Consolidando i dati forniti dai tre operatori intervistati con le recenti previsioni di produzione relatÌve ai restanti bacini dell'area mediterranea (fonte: Comité de Liason de l'Agrumi- culture Méditerranéenne) è possibile stimare, per l'attuale campagna, una diminuzione complessiva del l'offerta agrumit ola disponibile, nei mercalì ìÀteressati drl prodolto nazionale, pari al 16,7n/,, sulla media delle ultime due annate, da 22,5 a 1 6,7 milio- ni di t. titivo a cui ascrivere l'affermazione dei nostri concorrenli va sicuramente ricondotto all'efficace capacità di governo dell'offerta, ìntesa nell'ampi.r atcezione di org,anitz,tzione programmata e controllata della iase produttiva e commerciale. Significative, in tal senso, le esperienze del CVVP (Club de Variedades Vegetales Protegidas ovvero Associazione delìe Varietà Vegetali Protette ) in Spagna e della PMC (Prestige Mandarin Crower's Company) in Sudafrica. Nato con la finalità di svÌluppare e promuovere varietà ortofrutticole brevettate, il CVVP, in particolare, ha regolamentato la commerci alizzazione di Nadorcott, un clementine tardivo di origine marocchina che negli ultimi anni ha saputo inserirsi così efficacemente sul mercato da conoscere una rapida dÌfiusione in terra iberica, grazie agli interessanti ritorni economici garantiti ai produttori. La PMC gestiice, invece, in esclusiva per il Suda- frica, un intero portfolio varietale di clementine tardive - Nadorcott, Orri j rytdi da sciogllei'e in ltalia e Mor -, nell'ottica di valorizzarne al ln un contesto globalizzalo, di- meglio le potenzialità al "trade" e al nanrico ed in continua evoluzione, consumo. L'aspetto vincente dell'apquale quello attuale, aumenta vertigi- proccio, in entrambi icasi, risiede nosamente il livello di competitività nell'aver messo a sistema, in maniera richiesto al sistema per farsi preferi- coordinata, ricerca, proprietà intelletre ad altri iornitori ed aree di produ- tuale, produzione e commercializzazione. U n'analisi condivisa con i tre zione, con l'intendimento comune di operatori fa emergere le cliverse aree massÌmizzare la redditività conseguidi criticità. Nodi su cui iplayer nostri bile dalle aziende agrumarie aderenti competitor hanno, invece, costruito, al progetlo. il fattore ti ouali la tipicità, la tradizione, la Iin ouarto fatlore critico di rilie- ratori italiani di affrontare della senuinità e eli aspetLi etico-sociali, vo, con particol,lre riferimento al innovazione anCHe sul fronte A lal pro- ioppr"t"ntró i faìtori da sviluppare spagnolo, attiene, infine. all'ef- seg,menlalione dell'o[[erta' cdso equivoci, va chia- e comunicare eflicacemente al conficienza dell'assetto logistico, sLrutlu- po"silo, a scanso di spinta alla sobrielà sumatore per posizionare il prodotto rato con l'obiettivo di minimizzare i rito rn punto: la generata dall'attuale italiano in una fascia di mercato me"transit time" dei flussi in uscita: basti dei consumi lungi dallo spo- dio-alta. Da questo punto di vista non economico, nensare alla collocazione del Merca- contesto consumatore possono esseie Laciule le potenzialita irurnu, il piu grande centro agroali- stare l'attenzione del "toul court", ne inesoresse di valorizzazione combasso mentare del Pàese, situato a Barcello- sul prezzo Piu l'interesse merciale delle produzioni agrumicopiu sempre muovendo na e, dunque, perfetta piattaforma di sta miglior "value le che hanno ottenuto la designaziorilancio per Rli agrumi spagnoli verso verso la ricerca del se è ve- ne comunitaria DOP-lCP. Ad oggi, termini, i mercatì deI Nord, d causa della ri- for money". ln altri tende, oggi, sono 11 le registrazioni comunitarie dotta distanza dalla f rontiera f rance- ro che il'consumatore esigenze alle in camoo aq,rumicolo, di cui tre ricole proprie se. Se a ciò si aggiungono i soli J60 ad allineare economiche reali nosciuie n"'Í l'rllito biennio. Consiric.lotte oossibilita magla Valencia, km che separdno derando le sole otto denominazioni pior area ag,rumicola sPagnola, dal o oer(eoite, è ùlLreltdnlo innegabile 2010, non arrivano' ientro, risuTta ancor piu evidente il vantaggio logistico di cui gode l'operatore. ch'e ricerchi piu di ieri motivi di sod- disfazione non solo nelle caratteristiche tangibili dei beni acquistati, ma anche iÀ quelle immateriali. sfruttabili nel oerò. a 24 mila L ivolumi certificati tfonte: Qualivila-lsmed), con incidenze sul ootenziale di areale in alcuni casi inieriore anche all'1ou' La dimensione delle imPrese itaUna segmentazione in funzione liane, da questo Punto di vista, è sidel prodotto, ad esemdell'utilizzb fondacuramente' una discriminante nostro avviso molConclusioni mentale. Tasto dolente per l'intera oio. sarebbe a si Potrebbero esemPio, Ad utile. io ortofrutticoltura nazionale, la framVale la pena di fare alcune consile diverse mentazione produttiva rappresenta suddividere e comunicare innanzitutto la scarsa adeclerazioni. seconofferla in prodotto ogg,i una spina nel fianco ancor.piu tipologie di in termini commerciali, all'uso, sione tce: 0uneente nel comParto aSrumlco- do il seguen le c od comunitarie - e denominazioni delle consumo e da ìn. Ànch" l'introduzione della logi- - arancia da sPremuta agrumi - deve degli solo tal quale, indicando Per ciascuna non è il caso ca di "Club", sul modello del CVVP ciò sta accaperché sul riflettere far acivarietà il gradiente di dolcezza/ 5naqnolo o della PMG sudafricana' problematiche delle là Al di dendo. (asprezza); dita r'ituTL, attualmenLe penalizzat'a, nel suddividendoli da succo' pesrionali specifiche - organizzatiocontesto italiano, dalla parcellizza- - limoni: produzione, controlli e reda "slice" Per il tè e Per guarnire ile della zione del substrato produttivo e merecc. - c'è Pero un dato costi, lativi quelll ancora, o, pietanze o Piatti cantile; chi detiene la proprietà di mercato globale destinabili ad utilizzi speciali: per macroscopico. ln un varietà agrumicole commercialmene dell'oragrumi, quello degli come ecc'; liquori (limoncello) o granite, re oiu inÉressdnli - conferma anche in cui si compete g,enerale, in tofrulta il consusuggerendo Eleuleri , predilige, infatti, Paesi in - i clementine: ecc.. per sistema Paese, possiamo pensare mo "outdoor", cui la oroduzione è piu organizzata di comoetere comunicando o valoin sviluPPabile, Al di là di quanto ed organizzabile e dove, dunque,. è prospettiva, già oggi, secondo i no- rizzanào le singole denominaziooossib"ile incontrare con maggiore fal'agrumicoltura ita- ni d'oripine in modo distinto le une I ilità interlocutori allamente affidabi- st-ri interlocutori potenziale, dalle alúe/ Probabilmenle andrebbe un li. Ne deriva l'estrema rlifficoltà, per liana dispone di nonricco per adeguatamente imDostata una slralegia differente il sistema ltalia, d'implementare una Durtroppo, Però, peculiariquesta massimo al esaltare Moe Laudani forma di Soverno dell'offerta capace valorizzalo. Eleuteri, con il fatto che tà del nostro Paese. A nostro avvlso concordano schella di recuperi importanti di sostenére una strateooco si stia facendo per valorizzare bisognerebbe sviluppare redditività nell'intera filiera' generale della posizionamenlo d"i sia forte a varietà ll tema del "Club" aPre la discus- al meglio le differenli che' presenii in diversi areali irocluzione aRrumicola italiana sione su un secondo nodo da scio- tipizzJzione produzione come caratterizzanóosi pliere. per incrementare, in prospelti- nazionali: dalle arance pigmentale' qualità ioltre che nel biologie al mandarino tardivo; cli alta ía, la competitivita dell'agrumicoltu- ai clementinealle produzioni biologi- co certiiicato e nelle carltteristiche ra italiana sui mercati internazionali: dai limoni di valoriz- organolettiche e salutisliche attestdle ouello dell'innovazione di processo che, mentre una strale3ia sarebbe dalla ricerc a medica). trovasse protiÉicità nostre orocluttivo, orP,anizzal ivo, commer- tazione delle salienle nell'alto nuoer i"sap" strutturali italidni la strada nrio il suo tralto r e di prodotto. Su quesl'ul,.'irl*, comunitari riconoscimenti di mero ll consu"... in particolare, emerge piu prófittevole da seguire. europeo che la caratterizzano. timo fronte, ànche ma italiano, chiara la necessità d'introdurre nuove matòre La scarsa adesione ai "circuiti di ed internazionale, sarebbe, infatti, r arieLa oiu precoci e tardive, in grado riporta una volta di piu alla "plus" oualità" alcuni di eslendere i calendari di produzio- c.lisooslo a riconoscere sisleitaliani in rapporto ad al- nrìma vera erande criticità del ne e comme rcializzazione, adeguan- aglì agrumi nazìonale: la parcelma asrumicólo doli alle esigenze di un mercato sem- tre origini. produtlivo' lcóntenutì organolettici e salu- lizzaTione del substrato rrre oiu desiaP,ionaliTzato, proprio a critiche masse insulIicienti le tistici dei nostrì agrumi tradizionali, cla cui r ausa del fenòmeno globalizzazione' a sosLenere necessarie di orodot[o con anche l'origine del Prodotto, r ll rilancio dei cónsumi e delle ma rlchiamo ad elemen- costi suppletivi della certificazione l'immediato opeagli però, impone, esportazioni i rxeî}X'?XC{};.gìl:tu1 - n' r-* - s*1* 49