ANNO VI *URXS ALUK MAGAZINE - DICEMBRE 2011 IN QUESTO NUMERO:Mercato italiano dell’involucro edilizio: secondo rapporto Uncsaal Scelta del serramento: il prezzo non è un fattore chiave Serie AluK Group per la funivia più alta del Trentino Applicazioni e vetri relativi Obiettivo mercati esteri Segno positivo al MADE Expo 2011 N 27 www.aluk.it EDITORIALE Ciò che abbiamo appena vissuto è solo un assaggio di ciò che verrà, le crisi faranno parte del nostro futuro Nouriel Roubini, economista Gentili lettori, ho riportato una frase di un autorevole economista che nel 2006, dal podio del Fondo monetario internazionale, predisse il terribile crack dell’economia mondiale. Allora nessuno diede retta alle sue fosche previsioni e sappiamo già come è andata a finire. L’autore con le sue parole vuole farci capire che le crisi sono normali, antiche quanto il capitalismo stesso. Tutti noi pertanto dobbiamo attrezzarci per avvertirne i sintomi e fronteggiarle. Quali principi sono in grado di assicurare competitività e lunga vita alle imprese? La capacità di innovare di continuo e sfruttare al massimo le innovazioni realizzate. Ma cos’è l’innovazione? Su questo concetto la letteratura e i dibattiti si sprecano. A mio avviso, in un momento di difficoltà, saper innovare non vuol dire solo trovare nuovi prodotti, perfezionare quelli esistenti o investire in nuovi macchinari. Vuol dire saper cogliere i segnali – spesso “deboli” – che giungono dall’esterno e dall’interno dell’azienda, significa aderire ai mutamenti dell’ambiente, della società, della scienza; non perdere di vista il mercato, proporre risposte nuove e concrete ai bisogni del clienti, collaboratori e fornitori. Innovare significa accettare la sfida di cambiare. ALUK MAGAZINE DIREZIONE: Aluk Group spa Via Monte Amiata 3a 37057 - S.Giovanni Lupatoto ( VR) - tel 045 9696611 REDAZIONE: StudioCentro Marketing srl (VI) e Ufficio Immagine&Comunicazione Aluk STAMPA: Vergraf srl (VR) 2 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 Un esempio pratico? L’indagine “Gli Italiani, la Casa, i Serramenti” realizzata da Astra Ricerche, di cui parliamo in questo numero, rileva che il 29% degli italiani è scontento delle finestre acquistate. Se consideriamo persiane, tapparelle e scuri la percentuale cresce al 34%. Sono numeri che ci dicono che c’è ancora spazio per lavorare sotto questo aspetto. Non stiamo parlando di qualche atto di creatività geniale, ma di un lavoro costante e metodico, alla portata di tutti: imprese grandi e piccole. Sono convinto che molti di voi dispongono di un potenziale innovativo ancora inespresso. Un proposito per il nuovo anno, pertanto, potrebbe essere quello di allenarsi a tenere d’occhio tutte le dimensioni della nostra azienda: prodotti, processi, tecnologie, comunicazione, organizzazione, servizi post vendita, bisogni ed esperienze dei clienti; prestare attenzione al valore che scaturisce dalle relazioni con fornitori e collaboratori, all’anima “ecologica” sempre più diffusa e all’emergere quindi di concetti quali sostenibilità, riduzione delle emissioni di CO2 , filiera corta, green building, ecc. Sarà sufficiente? Non lo so, ma di sicuro permetterà a tutti noi di rispondere con più forza e determinazione alle sfide che si presenteranno. Prima di lasciarvi ai contenuti di questo numero, vorrei ringraziare tutti coloro che sono venuti a trovarci al MADE Expo e, non per ultimo, augurare a tutti voi e alle vostre famiglie un Sereno Natale e un Felice 2012. Buona lettura Silvano Pasetto Direttore commerciale Italia SOMMARIO PAG 4 Mercato italiano dell’involucro edilizio: secondo rapporto Uncsaal PAG 6 Scelta del serramento: il prezzo non è un fattore chiave PAG 8 Serie AluK Group per la funivia più alta del Trentino PAG 10 Intervista a Oscar Squaiella SIMIM Srl PAG 12 Applicazioni e vetri relativi PAG 14 Vetrocamera riempita con gas per la facciata strutturale PAG 17 Obiettivo mercati esteri: intervista a Cesare Dal Bon PAG 20 Pillole di posa: ogni tassello al posto giusto PAG 22 Segno positivo al MADE Expo 2011 PAG 23 Iniziativa “Un Natale con il cuore” www.aluk.it 3 IL MERCATO Mercato italiano dell’involucro edilizio: secondo rapporto Uncsaal I dati del secondo rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio sono stati presentati durante l’ultima edizione del MADE Expo. Emerge che le aziende investono in qualità per resistere alla crisi, ma le detrazioni del 55% sono indispensabili per scongiurare il crollo del mercato. Mercato delle facciate continue La seconda parte del 2010 si era caratterizzata per una parziale ripresa del mercato delle facciate continue che tuttavia si è arrestata nel primo semestre del 2011, infatti il 43% dei costruttori di facciate ha evidenziato una contrazione delle vendite. Inoltre si è ridotta sensibilmente la percentuale di aziende che aveva registrato aumenti di fatturato nel corso del 2010 (dal 46% al 36% delle aziende intervistate). Nel corso del primo semestre del 2011 la percentuale di costruttori di facciate continue che sono stati interessati dalla contrazione del portafoglio è rimasta sostanzialmente invariata. Tuttavia sono diminuite sensibilmente le aziende che hanno incrementato gli ordini. Questi dati confermano che il mercato delle facciate continue è interessato da una fase di contrazione della domanda che produrrà i suoi effetti sul risultato finale dell’anno in corso e sui primi mesi del 2012. Andamento del mercato serramenti nel 2011 Il primo semestre del 2011 evidenzia un aumento della percentuale di aziende produttrici di serramenti che hanno segnalato una contrazione delle vendite (53%). Solo il 18% delle aziende intervistate ha evidenziato un aumento di fatturato, contro il 29% del secondo semestre del 2010. La ripresa che si era ipotizzata alla fine del 2010 non si concretizzerà nel 2011. I dati sul portafoglio commesse confermano che non vi sarà una ripresa nel 2011, infatti circa la metà delle aziende ha visto diminuire il portafoglio commesse. Solo il 19% delle aziende ha registrato un aumento delle acquisizioni. L’andamento del portafoglio commesse condizionerà negativamente il fatturato dei produttori di serramenti fino alla fine del 2011 e probabilmente anche nel primo trimestre del 2012. Il valore del mercato serramenti nel 2011 Per il 2011 le rilevazioni effettuate da UNCSAAL nei primi 9 mesi dell’anno e le proiezioni per l’ultimo trimestre, portano a indicare una sostanziale tenuta del mercato dei serramenti metallici rispetto al 2010. Il valore si assesterebbe su 1.950 milioni di euro (-1% circa). 4 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 UNCSAAL Fra il 2008 e il 2011 il valore del mercato dei serramenti metallici passerebbe dai 2,3 miliardi di euro del 2008 ad 1,95 miliardi di euro nel 2011 con una flessione complessiva del 18%. I consumi privati sono responsabili di circa il 35% della domanda di serramenti metallici. La possibile riduzione dei consumi privati in seguito all’acuirsi della congiuntura economica avrà ripercussioni negative sul fatturato del comparto tra la fine del 2011 e il primo trimestre del 2012. Gli investimenti in ristrutturazioni nelle costruzioni residenziali e in quelle non residenziali sono responsabili di circa il 44% della domanda di serramenti metallici e sono destinati a contrarsi, per il mancato decollo del cosiddetto “piano casa” e di altre misure normative incisive, e credibili, dedicate al rinnovo del patrimonio edile. L’importanza del 55% L’impatto degli incentivi fiscali del 55% è e sarà determinante per sostenere lo sviluppo del mercato. Proiettando i dati di ENEA e CRESME relativi al periodo 2009-2010, si stima che gli incentivi fiscali genereranno una domanda di sostituzione di serramenti (indipendentemente dal materiale utilizzato per produrli) tra 1 e 1,3 miliardi di euro nel 2011. Le rilevazioni di UNCSAAL sul primo semestre del 2011 consentono di stimare l’impatto degli incentivi fiscali sulla domanda di serramenti metallici in circa 520 milioni di euro, pari al 27% del mercato complessivo dei serramenti metallici (che ha un valore di circa 2 miliardi di euro). I 520 milioni di euro di domanda di serramenti metallici generano a cascata una domanda di sistemi e accessori per serramenti (necessari per realizzare il prodotto finito) di circa 160 milioni di euro. Nel 2011 l’impatto complessivo sul sistema del serramento metallico degli incentivi fiscali potrà variare tra i 650 e i 700 milioni di euro e coinvolgerà aziende produttrici di serramenti, aziende produttrici di sistemi (profili metallici per serramenti e aziende produttrici di accessori per la costruzione di serramenti). Il valore del mercato delle facciate continue nel 2011 Per il 2011 le rilevazioni effettuate da UNCSAAL nei primi 9 mesi dell’anno e le proiezioni per l’ultimo trimestre, portano a indicare una flessione di circa il 4% del mercato delle facciate continue rispetto al 2010. Il valore del mercato si assesterebbe a circa 570 milioni di euro. Fra il biennio 2008-2009 e la fine del 2011 si registrerebbe una flessione complessiva del 10% del mercato delle facciate continue. Il 70% del valore della produzione dei costruttori di facciate continue è realizzato con lavori di nuova costruzione nell’ambito di grandi cantieri localizzati nelle principali aree metropolitane. Queste realizzazioni richiederanno, a causa della congiuntura economia negativa, tempi significativi per andare sul mercato delle vendite e/o delle locazioni, per questo gli investitori tenderanno a posticipare la partenza di nuove iniziative immobiliari di medie e grandi dimensioni. Il mercato delle facciate continue risentirà negativamente di questo trend per buona parte del 2012, salvo che, con appositi strumenti normativi, non si riesca stimolare lo sviluppo del mercato del rinnovo e della ristrutturazione del patrimonio esistente dell’involucro edilizio (che oggi incide per meno del 30% della domanda di facciate). www.aluk.it 5 IL MERCATO Scelta del serramento: il prezzo non è un fattore chiave La ricerca commissionata da Reed Business Information ad Astra Ricerche, e presentata il 6 ottobre al MADE Expo di Milano, illustra l’evoluzione del settore serramenti in Italia. Estetica, robustezza, qualità dei materiali, prestazioni e, non ultimi, risparmio energetico e ricerca di materiali ecologici sono i fattori primari per la scelta dei serramenti. Quanto al prezzo, gli italiani non lo considerano un aspetto chiave. È uno dei dati che emerge dalla ricerca demoscopica “Gli Italiani, la Casa, i Serramenti”, commissionata da Reed Business Information ad Astra Ricerche. I dati più rilevanti I risultati dell’indagine, condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana 25-70enne, pari a un universo di 37,4 milioni di persone, indicano che il peso di famigliari e amici nella scelta supera il 60%, seguiti da serramentisti e falegnami con il 51,1% e quindi dai punti vendita (39%). Si registra il crescente ruolo di internet (44%), più distanziati la stampa specializzata (32,5%), gli eventi di settore e la pubblicità. I più sensibili alla comunicazione risultano i ceti superiori, che però si informano anche attraverso progettisti, architetti ed esperti, come i serramentisti, i falegnami, i rivenditori. I target più coinvolti sono le donne e, in generale, le 45/54enni. 6 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 Fonti di informazione e scelta d’acquisto Interessante è anche capire l’efficacia delle varie fonti d’informazione. Dalla ricerca risulta che essa è massima per le agenzie immobiliari (il 100% di chi si è informato tramite esse afferma di esserne stato davvero influenzato), seguite da: architetti (85%), fiere/mostre (75%), articoli sulla stampa non specializzata (74%), imprese edili (70%), stampa specializzata (68%), artigiani (67%), pubblicità (66%), addetti alle vendite nei punti vendita (65%). La scelta e l’acquisto, qualora i serramenti non siano già montati nelle abitazioni, viene realizzata direttamente dagli intervistati o dal partner. Per quanto riguarda i materiali prevale il legno (45%), in particolare nel Triveneto e nelle città tra i 30mila e i 250mila abitanti, con un profilo sociale al di sopra della media: seguito dall’alluminio (38%) e dal pvc (20%). Quanto ai canali d’acquisto emerge la leadership del negozio multimarca, scelto dal 38% del campione. Seguono i serramentisti (33%), le aziende produttrici (22%), i falegnami (20%) e gli artigiani (15%). Quanto ai punti vendita monomarca, essi sono privilegiati dal 19% del campione e in particolare dai ceti medio-alti. Gli italiani sono soddisfatti? E, infine, come risponde il mercato alle richieste degli italiani? I livelli di soddisfazione sono discreti nell’area delle finestre, ma iniziano ad essere preoccupanti per le porte interne e di ingresso, persiane e tapparelle. L’indagine rileva infatti che il 34% degli intervistati è scontento per quel che riguarda le persiane, tapparelle e scuri e il 33% per le porte di ingresso, ma anche per quelle interne. Se consideriamo le finestre, la percentuale si abbassa, ma non di moltissimo: 29%. Tra le cause più citate di insoddisfazione si trovano la qualità dei materiali, le difficoltà di apertura e chiusura, l’insufficiente isolamento termico e acustico, una posa in opera eseguita male e il servizio post vendita. Il prof. Enrico Finzi, fondatore e titolare di Astra Ricerche, sottolinea: “Quello dei serramenti è ancora un mercato product-oriented. Dalle informazioni fornite dal campione, appare evidente che questo mercato è ancora parzialmente arretrato in termini culturali. Non a caso è ancora debole la cultura della marca”. Molto interessante il dato relativo alla cultura di prodotto. “Dall’indagine – prosegue Finzi – emerge un dato sorprendente: una cultura della finestra ampiamente diffusa nel pubblico, segno che gli operatori hanno lavorato bene in questi anni. Comunque c’è ancora tantissimo da fare nel campo della soddisfazione dei clienti e per l’affermazione dei marchi”. IL MERCATO www.aluk.it www.aluk.it 7 CASE HISTORY Serie AluK Group per la funivia più alta del Trentino Per le stazioni di Pejo 3000, inaugurata quest’anno in Val di Pejo, sono stati impiegati i sistemi a taglio termico AluK 67IW. In meno di 6 minuti si arriva nel cuore dell’OrtlesCevedale, in un ambiente mozzafiato, grazie a Pejo 3000, la nuova funivia con due cabine da 100 posti, inaugurata quest’anno in Val di Pejo in Trentino. Si tratta dell’impianto a più alta quota del Trentino: la funivia infatti conduce dalla località Tarlenta in Val di Pejo (a 2.000 metri di quota) sino ai 3000 metri di altitudine in Valle della Mite, presso l’ex rifugio Mantova ai Crozzi di Taviela. L’orizzonte può spaziare dai vicini Monte Vioz (3.645 m) e Punta Taviela (3.611 m) a Cima Presanella (3.556 m) e Monte Adamello (3.539 m). Uno scenario emozionante e suggestivo, ma anche un tracciato particolarmente esposto al vento: la struttura deve sopportare spinte di vento che possono arrivare a 190 Kg/mq, pari a folate di 200 Km/h. Per realizzare la nuova funivia, pertanto, si è usata l’innovativa tecnologia Funifor: Pejo 3000 è una delle otto funivie esistenti al mondo dotata di questo impianto a va e vieni brevettato da Doppelmayr. Tale impianto può rimanere in esercizio anche in condizioni di forte vento. Inoltre, in caso di emergenza, è possibile portare una cabina accanto 8 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 all’altra e trasbordare i passeggeri dato che le due linee sono azionate indipendentemente. Nelle stazioni a monte e a valle della nuova funivia, visto il clima particolarmente rigido sono stati impiegati serramenti della serie 67IW – opportunamente rinforzati staticamente - il cui taglio termico è ottenuto grazie all’uso di speciali listelli isolanti e di barrette di poliammide alveolare rinforzato da 28,5 mm, che aumentano inoltre stabilità e robustezza. In particolare, con i serramenti 67IW, sono stati chiusi gli involucri delle sale macchina e della cabina di controllo della stazione a valle, delle aree di partenza e arrivo delle due stazioni, comprese l’area di controllo della stazione a monte e le zone di ristoro per i turisti. Nonostante le difficoltà dovute al freddo, al vento e all’alta quota, i cantieri si sono aperti e chiusi in tempi record. Alcune opere accessorie si sono svolte nel 2005. Poi i lavori sono stati sospesi, e quando hanno ripreso, nella primavera del 2010, ci sono voluti pochi mesi per realizzare l’opera. In dicembre l’impianto era concluso. CASE HISTORY Scheda progetto Tipo di edificio Stazioni a valle e a monte funivie Tarlenta Rifugio Mantova – Pejo (TN) Tipo di intervento Chiusura involucro esterno stazioni Ubicazione Pejo – Trento Committente Pejo Funivie Spa Progetto architettonico Doppelmayr Italia Spa Progetto strutturale Dr. Ing. Oswald Holzner Direttore lavori Ing. Dino Veronesi Impresa fornitrice serramenti e facciate in alluminio Serramenti C.M.B. snc di Bernardelli Commezzadura - TN Sistemi AluK Serie 67IW per serramenti in alluminio a taglio termico www.aluk.it 9 IL CLIENTE Mettersi dalla parte dei clienti in tutto e per tutto Da oltre 30 anni la SIMIM di Busto Arsizio progetta, realizza e installa serramenti ad uso civile e industriale. Ce la presenta meglio Oscar Squaiella che assieme al socio Ottavio Leoni ha fondato e dirige l’azienda. Come nasce la SIMIM Srl? SIMIM Srl nasce nel 1977, alla direzione ci siamo il mio socio Ottavio Leoni ed io. L’azienda inizialmente si occupava della sola installazione, ma dal 1979 abbiamo ampliato la nostra attività alla produzione di serramenti di vario tipo, parapetti, facciate continue, portoni industriali e realizzazioni di qualsiasi esigenza, avvalendoci di personale qualificato e della collaborazione di progettisti. Chi sono i vostri clienti e come è strutturata la vostra offerta? I nostri clienti sono imprese con le quali collaboriamo fin dalle prime fasi di cantiere; progettisti e studi di architettura ai quali offriamo le nostre competenze in fase di progettazione e nello studio delle soluzioni più 10 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 appropriate sia alle richieste di progetto sia a quelle economiche di vendita; industrie e privati ai quali ci affianchiamo mettendo a disposizione le nostre competenze in materia di progettazione e norme, consigliandoli per trovare la soluzione più adeguata e prestazionale dal punto di vista dell’isolamento termico e acustico. Il segreto di SIMIM per soddisfare il cliente? Il nostro segreto per soddisfare il cliente è l’attenzione riservata ai minimi particolari costruttivi, la particolare accuratezza nell’installazione del prodotto e l’assistenza nel tempo. Cerchiamo sempre di metterci dalla parte del cliente in tutto e per tutto, garantendo uno standard qualitativo molto alto. IL CLIENTE Quali sono le principali richieste che vi fanno i clienti, distinguendo tra privato e progettista? I privati puntano alle prestazioni termiche per migliorare le condizioni di comfort abitativo e a soluzioni pratiche in base alle loro particolari esigenze di vita. I progettisti puntano a ottenere effetti estetici armonici, che comunque contemplino le migliori prestazioni termoacustiche. I punti di forza dell’azienda? Cosa vi distingue dai concorrenti? Le qualità che ci distinguono, a mio avviso, sono la disponibilità, la collaborazione e la chiarezza. Uno dei punti chiave della nostra offerta è la capacità di supportare il cliente in fase di progettazione e realizzazione, grazie al nostro ufficio tecnico e commerciale. Il fatto di essere soci Uncsaal, inoltre, ci aiuta ulteriormente nell’essere all’avanguardia nel nostro settore, nel rimanere aggiornati in tema di normative e mercato. C’è qualcosa che ritiene di dover migliorare? Puntiamo senza dubbio a migliorare le nostre capacità di soddisfare la clientela, aggiornando costantemente l’iter organizzativo e il livello tecnologico. Quali sono a suo avviso i problemi attuali nel mercato degli infissi? Si sente di fare delle previsioni? Il periodo di instabilità che subiscono un po’ tutti i mercati si fa sentire in modo rilevante nel mondo dell’edilizia. Secondo il mio parere, nel nostro settore non viene evidenziata abbastanza, purtroppo, la capacità di fornire un prodotto tecnicamente valido. Incontriamo spesso, infatti, la concorrenza di aziende che non forniscono oppure omettono dati tecnici, che nel mercato attuale caratterizzano un prodotto come valido e concorrenziale. Che strategie e strumenti utilizzate per promuovervi sul territorio e comunicare al vostro mercato di riferimento? Per promuoverci utilizziamo internet e sponsorizziamo varie manifestazioni sportive. Comunque, il miglior strumento di promozione è costituito dalla soddisfazione della nostra clientela, che innesca un passaparola positivo. Per lei cosa ha significato e cosa significa essere partner di AluK Group? Essere partner di AluK Group significa far parte di un’azienda di livello internazionale. I prodotti offerti sono di alta qualità e danno la possibilità di affrontare il mercato attraverso molteplici soluzioni. Riceve il Magazine AluK? Cosa ne pensa? Ricevo regolarmente il Magazine Aluk e trovo interessanti le notizie e gli argomenti trattati. Progetti all’orizzonte? Non vi sono progetti specifici. È chiaro, però, che l’azienda ha il dovere di continuare a evolversi, per fronteggiare il continuo mutamento del mercato e riuscire a soddisfare sempre meglio le esigenze nuove ed emergenti. Showroom e ufficio tecnico Alcune realizzazioni www.aluk.it 11 VETRAZIONE LA SERIE ALUK di Mauro Lardini (Marketing & Technical Manager di AGC Flat Glass Italia) Applicazioni e vetri relativi Normative, dimensionamento, caratteristiche spettrofotometriche, prestazioni termoacustiche e specifiche estetiche sono gli elementi basilari da prendere in esame nel momento in cui si sceglie quale tipo di vetro è giusto e opportuno utilizzare. La scelta della corretta tipologia di vetro è fortemente correlata, come in molti aspetti della progettazione, al punto di vista e alla deformazione professionale di chi va a scegliere il vetro da posare. Indubbiamente, qualunque sia il punto di partenza, per scegliere il vetro corretto si dovranno analizzare tutti i punti fondamentali ovvero: normativa cogente, dimensionamento, specifiche estetiche, caratteristiche spettrofotometriche, performance d’isolamento acustico e termico. Iniziamo a dire che la UNI 7697 definisce i criteri di scelta del vetro per garantire la sicurezza dell’utenza. La normativa prevede al punto 8 una dettagliata tabella con specifiche minime correlate alla posizione/dimensione dei vetri, con riferimento alla classificazione stabilita dalla UNI EN 12600. Quest’ultima norma europea costituisce il metodo per classificare i diversi tipi di vetro piano usati in edilizia a seconda dell’energia d’impatto e del tipo di rottura. L’UNI 7697 è una norma facile da consultare e ci indicherà se in uno specifico caso dovremo prevedere un vetro temprato di sicurezza, stratificato di sicurezza, stratificato di sicurezza anti caduta nel vuoto o non è previsto alcuna indicazione in tal senso. Successivamente analizzeremo il progetto in funzione dei carichi da attribuire all’edificio secondo la NTC. Carichi distribuiti esterni per la pressione del vento e carichi lineari (folla) all’interno, a seconda della destinazione d’uso. Tali pressioni indicheranno gli spessori necessari alla vetrata isolante per sopportare tali sollecitazioni. 12 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 Per quanto riguarda isolamento termico (valore Ug) il DPR 59/09 attuazione al DLgs 192/05, introduce un nuovo quadro di disposizioni obbligatorie entrate in vigore il 25 Giugno 2009, che sostituiscono le indicazioni “transitorie” dell’Allegato I del DLgs 311/06. Per quanto, invece, concerne l’isolamento acustico è ancora il D.p.c.m. del ’97 a indicare i requisiti minimi d’isolamento acustico. Infine, in funzione del progetto, valutando attentamente l’irraggiamento solare, l’ubicazione, l’orientamento, la presenza di ombre sulla vetrata e altri aspetti caratterizzanti della vetrata, potremo analizzare il rischio di shock termico e se le temperature all’interno della vetrata isolante diventano critiche. A questo punto avremo le specifiche tecniche della nostra vetrata e potremo passare a un’analisi estetica e spettrofotometrica. Analizzando gli aspetti luminosi ed energetici necessari alla specifica facciata (molto spesso il medesimo edificio necessita di un particolare vetro in facciata sud e uno molto differente a nord) andremo a valutare la quantità necessaria di trasmissione luminosa che si vuole far penetrare nell’unità immobiliare (TL) e la quantità di energia che si vuole far passare o schermare (fattore solare: FS o g). La trasmissione luminosa è spesso un requisito da valorizzare specialmente in orientamento a nord, dato che permette di risparmiare sui costi di luce artificiale, mentre il fattore solare è strettamente correlato all’ubicazione: nel Nord Italia si tende a far entrare energia (calore) per risparmiare sui costi di riscaldamento (alto valore percentuale FS). Nel Sud Italia è decisamente meglio abbattere il fattore solare (meno di 45%) per ridurre i costi di refrigerazione molto più onerosi. LA VETRAZIONE Una volta che avremo l’analisi delle performance della nostra vetrata potremo valutare l’aspetto estetico, dunque la tonalità cromatica e la riflessione esterna al fine di soddisfare anche l’occhio dell’architetto. Hard o soft, ad ognuno il suo Coating Tra le tipologie di vetro per facciate presenti sul mercato possiamo citare due prodotti che sono il fiore all’occhiello del gruppo AGC: lo Stopray® e lo Stopsol®. La gamma Stopray comprende numerosi tipi di vetrate isolanti contraddistinte da eccellenti prestazioni, ottenute grazie al deposito di un sottilissimo strato di metallo nobile sulla lastra di vetro. Il suo scopo è duplice: ottimizzare l’azione di controllo solare, riducendo significativamente la quantità totale d’irraggiamento solare pur mantenendo un elevato grado di trasmissione luminosa e fornire un ottimo potere termoisolante (Ug 1.0 W/m2K). La vetrata isolante Stopray agisce quindi da “schermo solare” e da “isolante termico”, consentendo notevoli risparmi energetici sia in estate che in inverno. I vetri della gamma Stopsol hanno anch’essi un coating, ma il rivestimento è pirolitico (Hard Coating). ACG, inoltre, ha sviluppato un nuovo procedimento pirolitico (tecnologia CVD - Chemical Vapour Deposition) progettando così Stopsol Supersilver. La gamma Stopsol è composta da vetri riflettenti che garantiscono intimità e altissimo confort visivo. Le prestazioni eccezionali, le innumerevoli combinazioni dei livelli di controllo solare e di trasmissione luminosa ne fanno un prodotto leader sul mercato. Stopsol è il prodotto AGC realizzato in funzione della creatività architettonica, può essere temprato e/o curvato, diventando così il prodotto in grado di seguire le illimitate esigenze di architetti e designer. Il vetro selettivo magnetronico Stopray può essere utilizzato sia per la realizzazione di semplici finestre, che per i più moderni e complessi sistemi di facciate, ma può essere utilizzato esclusivamente se assemblato in vetrata isolante. Le vetrate realizzate con Stopray garantiscono il massimo comfort abitativo interno, riducendo le spese di climatizzazione e di riscaldamento. Oggi sono numerosi i progettisti che scelgono gli Stopray “neutri” per i loro edifici in quanto garantiscono un’eccellente trasmissione della luce naturale ed un’efficace azione di controllo solare. Stopsol, avendo invece un coating pirolitico, può essere utilizzato oltre che stratificato e in vetrata isolante anche come vetro monolitico. Vantaggi di questo prodotto, oltre alle principali possibilità in merito alla tempra e alla curvatura, sono la duttilità e la semplicità di lavorazione del prodotto in quanto Stopsol non necessita di sbordatura. Stopsol garantisce, inoltre, una miglior resistenza in fase di stoccaggio e a eventuali graffi in fase di movimentazione, senza necessitare di vetri di copertura, in quanto il coating pirolitico viene deposto sulla linea float e vetrifica insieme alla lastra stessa. www.aluk.it 13 TECNICA di Martina Schwippl, Business Manager Europa del Sud, Sika Façade Systems Vetrocamera riempita con gas per la facciata strutturale Nuovi sviluppi nella tecnologia del silicone rendono possibile l’utilizzo di vetrocamera con gas nella facciata incollata strutturalmente, riducendo la perdita energetica della facciata fino al 20%. Composizione base e funzione della vetrocamera La funzione di un pannello in vetro non è solamente di lasciare penetrare la luce, ma anche di formare una barriera termica. La barriera termica più efficace è data dalle vetrate isolanti multiple. La struttura standard si vede nell’immagine 1. L’insieme dei componenti permette di ridurre la perdita d’energia termica, sia l’energia necessaria per il riscaldamento in zone climatiche fredde che l’energia necessaria per il raffreddamento in zone climatiche calde. Vetrocamera a massimo risparmio energetico Esistono 3 cause di trasmittanza termica in una vetrata isolante (vedi immagine 2): radiazione, conduzione e convezione. Quali sono le varie possibilità di controllarla? La radiazione solare e termica può essere ridotta dal rivestimento del vetro (coating), ad esempio rivestimenti riflettenti. La conduttività termica delle lastre in vetro è una condizione immutabile, mentre la conduttività termica del canalino può essere variata in funzione del suo disegno e dal tipo di materiale (acciaio inossidabile, plastica sono materiali meno conduttivi in confronto al tradizionale alluminio). La trasmissione di calore per convezione tra le lastre in vetro si può diminuire riempiendo la camera con un gas inerte (per es. argon) anziché con l’aria. Riassumendo, il coating, il riempimento con gas e tecnologie innovative inerenti il canalino, permettono un risparmio energetico importante. Il riempimento con gas esige, comunque, la scelta di sigillanti vetrocamera secondari specifici che hanno rivoluzionato il mondo del silicone e delle facciate in vetro. Sigillanti/Adesivi vetrocamera La vetrocamera utilizzata nella facciata moderna è assemblata a doppia sigillatura (immagine 1). Il poliisobutilene (PIB) rappresenta la prima sigillatura essendo la migliore barriera contro umidità e contro la fuoriuscita del gas. PIB, un termoplastico, è molto resistente agli agenti chimici e alla radiazione UV, ma data la scarsa elasticità, bisogna stabilizzarlo contro gli impatti meccanici attraverso una sigillatura secondaria elastica. La seconda barriera della vetrocamera non deve solamente tenere le lastre, ma contribuisce anche a non lasciar penetrare l’umidità ambientale nella camera e contemporaneamente – nel caso del riempimento con gas – a non lasciare uscire il gas. Ci sono comunque grandi differenze nelle proprietà dei diversi sigillanti/adesivi vetrocamera disponibili. La scelta deve essere appropriata in funzione dell’applicazione prevista. Nell’edilizia residenziale il 90 % circa delle unità di vetrocamera sono sigillate con polisolfuro (PS) o poliuretano (PU). Il loro costo ridotto è la ragione principale per l’alta partecipazione di mercato di questi sigillanti organici. Nella facciata incollata strutturalmente, invece, la situazione è completamente diversa: l’adesivo siliconico è l’unico prodotto ammesso sia per la sigillatura della vetrocamera che per l’incollaggio strutturale grazie all’eccezionale resistenza ai raggi UV. È comunque noto che il tallone d’Achille del silicone è la sua relativamente alta permeabilità al gas in confronto con il PS oppure il PU. Immagine 2: Trasmittanza termica in un’unità di vetrocamera 14 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 TECNICA lastre di vetro sigillatura primaria canalino riempito con sali (setacci molecolari) sigillatura di seconda barriera Immagine 1: Struttura standard unità vetrocamera Sviluppi nel risparmio energetico della facciata in vetro Riempimento con gas inerti In aggiunta al rivestimento del vetro, il riempimento della vetrocamera con un gas inerte permette una riduzione sostanziale della perdita di calore. Riempiendo una vetrocamera con argon si può arrivare a una riduzione del valore U del vetro isolante di 0,3 W/m²K. Questo significa un potenziale risparmio fino a 3 litri di petrolio all’anno per metro quadro della facciata in vetro. Il risparmio è addirittura 4 volte più elevato per quanto riguarda l’energia necessaria per il raffreddamento in zone climatiche calde. In grandi edifici, non si tratta solamente di un alto potenziale di risparmio energetico, ma anche di un’importantissima riduzione delle emissioni di biossido di carbonio e quindi di una notevole riduzione dell’effetto serra. L’introduzione di sigillanti vetrocamera siliconici specifici di alta resistenza meccanica e allungamento ridotto ha finalmente reso possibile la combinazione vetrocamera / gas / silicone / facciata strutturale. I carichi climatici, dunque la differenza di temperatura, di pressione atmosferica e di altitudine tra luogo produzione e luogo installazione, provocano la deformazione delle lastre (immagine 3). Il butile, la prima barriera che non è elastico si sposta, si stacca e la fuoriuscita di gas è inevitabile L’adesivo siliconico ad alto modulo, controlla la deformazione delle lastre intorno alla sigillatura, stabilisce il butile e impedisce il suo staccamento. Dato che il butile continua ad essere la barriera principale contro la fuoriuscita del gas, un knowhow applicativo e un rigido controllo di qualità in produzione sono fondamentali. L’alto coefficiente di diffusione al gas del silicone era l’ostacolo per il suo utilizzo nella vetrocamera con gas. Immagine 3: Carichi climatici agiscono sulla vetrocamera www.aluk.it 15 TECNICA Canalini Il canalino ha un ruolo importante per ottimizzare il risparmio energetico. Per molti anni il canalino in alluminio ha dominato il mercato. Attualmente l’utilizzo del canalino “a bordo caldo” in acciaio inossidabile, plastica o schiuma di silicone è diventato molto frequente dato che permette un’ulteriore riduzione della trasmittanza termica della vetrocamera. Calcolo dell’altezza della seconda sigillatura Un preciso dimensionamento della sigillatura è fondamentale per poter garantire la durata della vetrocamera strutturale riempita con gas. Il servizio tecnico di Sika Façade Systems prevede il calcolo del giunto vetrocamera per ogni singola commessa. Il metodo di calcolo consiste in 4 passaggi. Step 1: Calcolo della pressione isocorica p0. La pressione isocorica è una pressione teorica causata dai carichi climatici (differenze massime di temperatura, pressione atmosferica e altitudine tra il luogo di produzione e il luogo di installazione della vetrocamera). La pressione isocorica viene calcolata con la seguente formula: Immagine 4: Dimensioni vetri approvate per una sigillatura vetrocamera di 6 mm p0 = ( T x 0.34 kPa/K )+ patm+ ( H x 0.012 kPa/m) Step 2: Stima della deflessione del vetro. Sulla base del valore della pressione isocorica, la deflessione delle lastre si può calcolare con metodi diversi, ad esempio mediante la formula Timoshenko. La deflessione dipende dallo spessore e dalle dimensioni delle lastre. Step 3: Pressione reale all’interno della camera. L’aumento del volume dell’intercapedine, come conseguenza della deflessione del vetro, porta la pressione isocorica p0 alla pressione reale all’interno della camera. La pressione reale rappresenta il carico climatico che agisce sul giunto vetrocamera. Step 4: Carichi totali sul giunto vetrocamera. La somma dei carichi climatici risultante dal step 3 più il carico vento, forma il carico finale sul giunto vetrocamera. Nei diagrammi (immagine 4 e 5) si vedono bene le dimensioni dei vetri approvate tenendo conto dei parametri definiti, tale, ad esempio, la composizione del vetro e i carichi climatici. Per uscire dalla zona vietata (blu scuro) l’altezza della sigillatura vetrocamera deve essere aumentata (ad esempio da 6 mm a 18 mm). 16 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 Immagine 5: Dimensioni vetri approvate per una sigillatura vetrocamera di 18 mm EXPORT Obiettivo mercati esteri Abbiamo intervistato Cesare Dal Bon, nuovo Responsabile commerciale estero di AluK Group. Se fino a poco tempo fa l’attività estera di AluK non era dotata di una struttura organicamente inserita a pieno regime all’interno del Gruppo, ora questa struttura rappresenta una realtà rilevante dal punto di vista del fatturato. Innanzitutto, sig. Dal Bon, come si è sviluppata la divisione estero? Nei primi anni ’80 AluK Group ha iniziato ad affacciarsi verso i mercati esteri, ma con un’attività sporadica: si fecero alcune commesse tra Russia e Cina, importanti ma che rimasero un po’ fine a se stesse. Da quelle commesse nacque il desiderio di fare qualcosa di più e il Sig. Claudio Bombardelli, d’accordo con la proprietà, cominciò a stringere i primi contatti. Del resto il terreno fuori dall’Italia era fertile, paesi come la Cina erano ‘affamati’ di know-how e i mercati esteri si presentavano come la nuova frontiera per crescita ed investimenti. Da questa iniziativa personale è nata una prima ‘cellula’ della divisione estero, una cellula però ancora non perfettamente integrata all’interno del ‘corpo’ AluK e non in grado quindi di sfruttare appieno le enormi potenzialità rappresentate da tutto il mercato estero. Nonostante la crescita e i successi comunque ottenuti su alcuni mercati esteri, in particolare nell’area del Medio Oriente, la sezione estero in un certo senso restava un ufficio a parte, parzialmente slegato dal resto dell’organizzazione. Una svolta a tale riguardo c’è stata un paio di anni fa quando il Comitato di direzione dell’azienda ha deciso di occuparsi in maniera più attenta della sezione estero prendendo in mano direttamente questa attività e procedendo come primo passo alla riorganizzazione strutturale dell’ufficio, a cominciare dalla mia nomina come Responsabile Commerciale Estero. C Cesare D Dall B Bon, Responsabile commerciale estero di Aluk Group Con che obiettivi? Il primo obiettivo naturalmente è stato quello di costituire un Dipartimento estero che fosse integrato nella struttura dell’azienda, perché quella mancanza di rapporti era un freno per lo sviluppo: l’estero come singola cellula avrebbe finito per morire. La mia prima attività è stata quella di dialogare con tutte le persone che erano impegnate nell’attività con i mercati esteri: commerciali, tecnici commerciali, coloro che si occupavano di customer service. Inizialmente ho condotto dei colloqui singoli per avere un quadro di insieme e tirare fuori idee ed impressioni. In seguito ho organizzato un incontro di gruppo per mettere sul tavolo quanto emerso e condividere le varie idee in un brainstorming che ho cercato di rendere il più possibile costruttivo, e finalizzato alla strutturazione di un’organizzazione dell’ufficio più funzionale. Contemporaneamente ho fatto sì che crescessero e migliorassero i contatti tra l’Ufficio estero e il resto del mondo AluK, facendo interfacciare fra di loro sia i tecnici sia i commerciali sia i vari uffici che fino ad oggi avevano avuto modalità di relazione a volte difficili. L’immediato vantaggio è stato che i rapporti sono diventati molto più fluidi e l’Ufficio estero non è più un corpo estraneo, ma una realtà via via sempre più integrata e importante all’interno del gruppo. Dal punto di vista commerciale come si muoverà ora l’Ufficio estero? Negli ultimi 6-8 mesi la mia attenzione si è rivolta principalmente verso Dubai, perché è un’area diventata cruciale per tutto il Medio Oriente. Avere un ufficio a Dubai significa poter dialogare in modo diretto non solo con tutti i paesi degli Emirati Arabi, ma anche con l’Arabia Saudita, il Qatar, lo Yemen, ecc. Attualmente a Dubai abbiamo un ufficio di 100 mq con due persone assunte in loco, ma presto vi sarà un ulteriore sviluppo perché vogliamo farlo diventare un ufficio di preventivazione con cui servire dal punto di vista tecnico-commerciale tutta l’area di sviluppo del Medio Oriente, ma anche l’India e il Far East. www.aluk.it 17 EXPORT E la Cina? Nel mercato cinese abbiamo avuto un’evoluzione diversa. La nostra politica si è orientata nel vendere un sistema nel suo complesso, fornendo la nostra tecnologia, i nostri accessori e facendo produrre in Cina, su nostro disegno, i profili. Questo ci ha consentito di ridurre notevolmente i costi e di essere quindi più competitivi. In vista di un ulteriore abbattimento dei costi in Cina da subito è stato fatto un investimento commerciale, trovando rappresentanti cinesi che andassero a proporre il nostro sistema, accompagnato subito dopo da una produzione dedicata a quel mercato; ancor oggi la maggior parte della produzione cinese viene distribuita nel solo mercato interno cinese. Inoltre, poichè il mercato cnese, rispetto a quello italiano, aveva bisogno di un prodotto più competitivo e più adatto alle esigenze del mercato locale, abbiamo optato per un sistema specifico. L’estero quindi si trova ad avere una carta in più da giocare. Esatto. In tale modo infatti l’Ufficio estero, commercialmente parlando, si trova ad avere maggiori chance in termini di competitività e prestazionalità potendo spaziare da un prodotto più semplice ad uno al top della gamma. Che peso hanno oggi i mercati esteri sul fatturato di AluK Group? Se mettessimo oggi sui piatti di una bilancia il fatturato Italia da una parte e quello estero dall’altra, questi sarebbero quasi alla pari. Quello che prima era solo ‘cellula’ ha quindi oggi assunto un’identità ed una forza ben precise, facendo parte a tutti gli effetti di AluK Group e rappresentando una realtà decisamente importante in termini di fatturato. 18 Su quali mercati esteri l’azienda punterà in futuro? Mentre per il mercato italiano questo è un momento particolarmente difficile dove per ora l’obiettivo principale di AluK è mantenere le quote di mercato, all’estero, per quanto ci riguarda, le potenzialità sono ancora enormi. Il Middle East continua ad essere una zona molto interessante e lo sarà anche nel prossimo futuro. Nell’ultimo anno, per esempio, abbiamo allargato il nostro raggio d’azione all’Arabia Saudita, che ci sta riservando grandi soddisfazioni in termini di fatturato: nel prossimo anno pensiamo di fatturare nella solo Arabia Saudita quanto realizziamo in tutti gli Emirati Arabi Uniti. Abbiamo instaurato rapporti anche con il Qatar in vista dei mondiali di calcio del 2022 e ci sono già stati sottoposti alcuni progetti molto interessanti. Anche l’area del Nord Africa, di più difficile gestione attualmente, tornerà ad essere di notevole interesse. Da poco più di un anno inoltre è entrata a far parte dei nostri obiettivi anche la Turchia. In questo paese, infatti, vi sono dei sistemi molto simili ai nostri, ma l’immagine qualitativa dei prodotti è ancora bassa e c’è bisogno su tale mercato di avere un partner europeo. AluK Group ha stipulato quindi con un’azienda turca un contratto di cinque anni, che prevede dei risultati minimi per il mantenimento dell’esclusiva dei nostri sistemi. Visto inoltre che la Turchia è geograficamente vicina a tutte le nazioni meridionali dell’ex Unione Sovietica stiamo anche cercando di capire se può diventare la base per distribuire i nostri prodotti in un’area più ampia. Il panorama quindi è vasto e ricco di ottime prospettive. ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 EXPORT Spostandoci invece verso est? Tutta la zona del Far East ha prospettive di sviluppo attraenti. L’India ha potenzialità simili alla Cina, ma per entrare in maniera soddisfacente su tale mercato occorre una politica fondata su una presenza stabile, in parte commerciale e in parte produttiva, per cui siamo ancora in una fase di studio. In questo momento ci stiamo concentrando su due paesi in particolare: Vietnam, dove abbiamo acquisito delle discrete commesse, e Thailandia. Abbiamo anche clienti storici in Malesia e Singapore, paese quest’ultimo che potrebbe avere la stessa importanza strategica di Dubai. Dubai, infatti, altro non è che un hub internazionale da cui si può raggiungere tutto il mondo; stessa cosa si potrebbe dire di Singapore che collega Oceania e resto del mondo. Due parole sulla Cina, dove sta prendendo forma un ulteriore progetto di sviluppo. Oggi lavoriamo principalmente su due aree: quella di Shanghai, la più importante in termini di volumi, e quella di Pechino dove i volumi stanno crescendo. Ma ci sono altre città dove si raggiungono facilmente i 5-6 milioni di abitanti e alle quali AluK deve guardare con attenzione. Un orizzonte molto ampio quindi. Senz’altro. Attraverso Confindustria, tra l’altro, mi sono interessato anche di altre aree come il Sud America e in particolare il Brasile. L’economia brasiliana sta facendo grossi passi in avanti, si sta formando un ceto medio che inizia a investire, per esempio nel turismo (attualmente i turisti brasiliani in Italia crescono sempre di più), e nello stesso Brasile vi sono molte persone di origine italiana; penso pertanto che il nostro Paese abbia qualche chance in più rispetto ad altri. Al di là di tutto comunque ho ben chiaro quello che ritengo un fattore basilare: le persone. Se AluK investirà in qualche mercato lo farà quindi con una chiara visione dello sviluppo per il futuro e con le risorse umane adeguate. Trovare le giuste persone sarà quindi il suo secondo obiettivo, o sbaglio? Infatti. Ho iniziato anche ad abbozzare degli organigrammi in quanto la nostra attività di vendita necessita di due figure, una commerciale e una tecnico-commerciale. Per una corretta ed efficiente evoluzione dei nostri sistemi, quest’ultima dovrà anche dialogare con continuità con l’analoga figura del mercato Italia ed entrambe dovranno interfacciarsi con la direzione tecnica centrale di Verona. Non a caso la direzione tecnica è stata affidata a Claudio Bombardelli, che conosce sia il mercato estero sia il prodotto Cina che il prodotto Italia. Dal punto di vista commerciale sto inoltre valutando di creare delle macroaree da affidare a degli area manager. Comunque, ripeto, se l’azienda si muoverà, lo farà avendo le idee ben chiare e le persone adeguate. Storicamente l’azienda ha una presenza anche in due paesi vicini all’Italia: Slovenia e Croazia. I due distributori presenti in Slovenia e Croazia fanno parte integrante dell’Ufficio estero. Nonostante i due mercati stiano attualmente soffrendo, riteniamo tuttavia che rimarranno di grande importanza per i prossimi anni, sia per le opportunità commerciali interne sia per accedere ai paesi balcanici come Serbia, Bosnia, Montenegro, ecc. Inoltre sono vicini anche a Bulgaria e Ungheria e potrebbero essere EXPORT quindi utilizzati come base di DEPARTMENT servizio anche per questi due paesi. TECHNICAL DEPARTMENT 3 TECHNICAL SUPERVISOR 3 TECHNICAL ESTIMATOR CUSTOMER SERVICE DISTRIBUTION AGREEMENTS SALES DEPARTMENT MIDDLE EAST CHINA United Arab Emirates Saudi Arabia Egypt, Bahrain, Qatar, Iran, Jordan Lebanon, Kuwait, Yemen,Turky Shangai, Beijing, Shenzen, Guangzhou INDIA New Delhi, Bombay, Bangalore CROAZIA SLOVENIA ROMANIA MALTA EAST EUROPE Ungheria, Bulgaria, Rep. Ceca, Slovacchia, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia RUSSIA FAR EAST Vietnam, Thailand, Malaysia, Singapore, Sri Lanka, Taiwan, Nouvelle Caledonie www.aluk.it 19 TECNICA Ogni tassello al posto giusto di Alberto Beghetto Continua la nostra carrellata su aspetti ben noti circa la posa del serramento, ma talvolta sottovalutati, come lo spessoramento dei vetri. Ancora una volta il nostro riferimento è la guida Uncsaal UX42. ‘Non è l’anta che porta il vetro, ma il vetro che porta l’anta’ è una norma che ogni serramentista avrà sentito almeno una volta nella sua vita professionale. Il vetro è l’elemento che ha il peso più gravoso e quindi va spessorato in modo tale che il suo peso non interferisca con il buon funzionamento del serramento e che sia garantita ovviamente la tenuta aria-acqua tra il telaio e il vetro stesso. Tale aspetto viene talvolta sottovalutato dal serramentista o dal vetraio che va a installare i vetri su delle finestre che non sono proprie. I tasselli A seconda della tipologia costruttiva i vari tasselli – d’appoggio, periferici e spaziatori – vanno collocati in maniera adeguata per mantenere il vetro nella giusta posizione, ossia per evitare movimenti non accettabili, evitare contatti diretti vetro-telaio o vetro-fermavetro e per caricare il peso del vetro su punti prestabiliti del telaio. I tasselli devono essere di materiale non putrescibile e compatibile con i materiali con cui verranno in contatto, in particolare i sigillanti, come per esempio materia plastica o elastomero. La durezza dei tasselli, da definirsi in base alla loro funzione, dev’essere in ogni caso nettamente inferiore a quella del vetro. Tasselli d’appoggio Indicati con la sigla T1 nei disegni tecnici, sono quelli che sopportano il peso del vetro trasferendolo sul telaio di contenimento nei punti prestabiliti per ogni tipo di apertura in modo da evitare deformazioni dei telaio stessi. La durezza shore, se realizzati in elastomero, dev’essere compresa tra 70 e 75. Durezza equivalente se di materiale diverso. La loro larghezza dev’essere di poco superiore allo spessore del vetro. Naturalmente questa dimensione è molto importante per la vetrocamera, infatti in questo caso occorre che le due lastre siano entrambe appoggiate su tasselli. La loro lunghezza dev’essere rapportata alla durezza del materiale con cui sono realizzati e alla pressione esercitata dal peso del vetro. La lunghezza del tassello (L) si ottiene con la seguente formula: L = (S x 12,5)/P oppure P = (S x 12,5)/L dove: L = lunghezza del tassello in mm S = superficie del vetro in m2 12,5 = coefficiente che tiene conto del peso specifico del vetro P = pressione in N/mm2 I valori indicativi di pressione per i materiali più comuni sono i seguenti: • tasselli in plastica: P = 1,5 N/mm2; • tasselli in elastomero: P = 0,9 N/mm2. TASSELLI SPAZIATORI T3 TASSELLI PERIFERICI T2 TASSELLI D’APPOGGIO T1 TIPI DI TASSELLI E LORO POSIZIONI 20 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 La lunghezza minima consigliata è di 50 mm, l’altezza o spessore dev’essere in funzione della tolleranza perimetrale prevista tra vetro e telaio. Deve comunque essere tale da evitare che avvenga, in un punto qualsiasi, il contatto vetrotelaio. I tasselli posti lateralmente o in alto devono essere applicati con pressione per bloccare il vetro nella sua posizione ottimale. Indicativamente la distanza tra il bordo esterno del vetro e quello del tassello sarà di circa 1/10-1/20 della larghezza del vetro. Questi tasselli sono necessari sia con la tenuta a mezzo guarnizione sia con la tenuta mediante sigillanti. POSA IN OPERA Tasselli periferici e spaziatori I tasselli periferici, indicati con T2, hanno la funzione di mantenere il vetro alla giusta distanza dal telaio evitando eventuali movimenti durante la manovra del telaio stesso. Vanno applicati con una leggera pressione non avendo funzioni portanti. La loro durezza e le loro dimensioni saranno le stesse dei tasselli d’appoggio. Quando lo schema di apertura dell’anta porta a scaricare il peso del vetro su questi tasselli, essi devono essere previsti e applicati come quelli d’appoggio (ad es. nel bilico orizzontale). Questi tasselli sono necessari sia con la tenuta a mezzo guarnizione sia con la tenuta mediante sigillanti. I tasselli spaziatori, indicati con T3, sono necessari per mantenere la lastra di vetro nella posizione prefissata nel caso di pressioni perpendicolari al piano della lastra. Tali pressioni sono dovute al vento nel caso di telai verticali, al peso della lastra stessa per telai posti orizzontalmente o che possono esserlo durante le manovre di apertura e chiusura e anche il peso della neve per telai orizzontali. La durezza di questi tasselli deve essere inferiore a quella dei tasselli di appoggio e periferici per cui se di elastomero la loro durezza shore sarà compresa tra 50 e 60, se di materiale diverso, di durezza equivalente. La lunghezza minima consigliata è di 50 mm, l’altezza dev’essere tale da lasciare almeno 4 mm tra il loro bordo superiore e il filo superiore dell’aletta del telaio di contenimento. Lo spessore dev’essere leggermente inferiore allo spazio laterale tra vetro e telaio e tra vetro e fermavetro. Per quanto riguarda la distanza di applicazione: a coppie (esterno e interno) vicino agli angoli della lastra e in posizione centrale nelle due dimensioni (larghezza e altezza) in modo da lasciare tra loro spazi non superiori a 1 m. I tasselli devono essere applicati in modo da evitare spostamenti durante la movimentazione e l’uso dei telai e le flessioni delle lastre sotto la spinta del vento. I tasselli non occorrono nel caso di tenuta mediante guarnizioni in elastomero, possono pure essere omessi nel caso di tenuta mediante sigillanti purché la pressione trasmessa dal vetro sia inferiore ai limiti di comprimibilità del prodotto usato per la sigillatura o come fondo del giunto. www.aluk.it 21 FIERE ED EVENTI Segno positivo al Registrato un notevole interesse per le soluzioni presentate da AluK Group alla quarta edizione del MADE Expo, in particolare la nuova serie per facciate AW86 e lo scorrevole SC170TT. Si chiude con grande soddisfazione il quarto appuntamento con MADE Expo. I dati diffusi dagli organizzatori segnalano un aumento delle presenze (+4,7%), con un significativo incremento dei visitatori stranieri, provenienti soprattutto dai paesi extra UE.“Per AluK Group la presenza alla manifestazione milanese è stata positiva” sottolinea Alberto Beghetto, responsabile R&S del Gruppo. Fiere internazionali: AluK Group consolida la propria immagine Il Gruppo AluK si è confermato operatore di primo livello nel settore dei sistemi in alluminio sia a Fenestration China (2-4 novembre) che al Big5 di Dubai (21-24 novembre). L’efficienza energetica degli edifici e il green building non sono una moda, ma una macrotendenza che ha attirato l’attenzione degli operatori in due delle più importanti fiere internazionali, Fenestration China e The Big5, nelle quali era presente con un proprio stand anche il Gruppo AluK. Fenestration China 2011, tenutasi dal 2 al 4 novembre al China International Exhibition Center (nuova sede) di Beijing, rappresenta la piattaforma ideale per quelle imprese interessate al mercato cinese e del Far East. A livello asiatico la Cina è caratterizzata dall’abbondanza di materie prime, da alta intensità del lavoro e prodotti di qualità. Per tali ragioni la fiera ogni anno attrae numerosi venditori da più di 30 paesi del mondo. Quest’anno l’efficienza energetica in edilizia era uno dei temi caldi, anche a causa delle recenti normative stabilite dalla politica cinese. Per questo motivo lo stand AluK ha dato rilievo alle serie per serramenti taglio termico, ovvero la 77IW-IS e la 67IW, e al sistema per facciate a montanti e traversi SL50. 22 ALUK MAGAZINE N27 - DICEMBRE 2011 “Oltre a registrare un buon afflusso di visitatori, abbiamo stretto alcuni contatti che intendiamo sviluppare in questi mesi”. Tra le novità presentate allo stand hanno catturato l’interesse, non solo dei professionisti, la serie per scorrevoli SC170TT e il nuovo sistema per facciate AW86. “Si tratta da un lato della serie più prestazionale della gamma scorrevoli”, spiega Alberto Beghetto. “con valori di trasmittanza termica e acustica di primo livello. Dall’altro la serie AW86 consente di realizzare sia facciate continue Unitized sia facciate split wall, rispondendo alle richieste sia della grande che della piccola e media cantieristica. Ciò che ha colpito particolarmente è la grande flessibilità costruttiva unita a un’estetica pulita e lineare tra parti apribili e fisse”. “Il MADE Expo”, conclude Alberto Beghetto, “è stato ancora una volta un appuntamento valido per confrontarsi con il mondo del progetto, per illustrare ad architetti, studi e professionisti del settore soluzioni flessibili, attente agli standard internazionali, alle reali necessità costruttive e a un adeguato comfort abitativo”. “Il Gruppo è presente da 10 anni ed è oramai riconosciuto come un’azienda top leader per quanto riguarda porte e finestre” sottolinea Claudio Bombardelli, direttore tecnico AluK Group. “La qualità media che la Cina è in grado di proporre si sta alzando, lo si avverte per esempio dai cataloghi. Per rimanere sempre un passo avanti si dovrà realizzare prodotti nuovi, prestazionali e a prezzi competitivi. Comunque per ora la creatività italiana rimane un plus insuperato”. Dal 21 al 24 novembre AluK Group ha partecipato al Big5 di Dubai con uno stand all’interno del padiglione italiano, esponendo oltre alle facciate SL50 ed SG50, l’intera gamma di battenti a taglio termico e la nuova serie per scorrevoli a taglio termico SC170TT. Per Gianluca D’alò, area manager per il Middle East, la fiera ha avuto un notevole successo, detonando una voglia di ripresa da parte degli operatori del settore serramentistico. “Abbiamo avuto un notevole flusso di contatti al nostro stand. Possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo, ossia consolidare l’immagine del marchio AluK”. “Dubai si è confermato come un hub strategico per sviluppare affari con paesi limitrofi del Golfo, quali Arabia Saudita, Qatar e Kuwait, e paesi del Medio Oriente come Libano e Giordania, la rinata Libia e la zona del Maghreb”. Del resto il recente rapporto “Nuove tecnologie nel mercato GCC” commissionato dagli organizzatori della fiera, rivela che, nonostante la crisi economica internazionale, il mercato GCC (che comprende Bahrain, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar e Oman) rimane un’area significativa di crescita per l’industria delle costruzioni, con Emirati Arabi e Arabia Saudita all’avanguardia per investimenti e adozione di tecnologie “verdi” nella progettazione e costruzioni di edifici. INIZIATIVE NO PROFIT Un Natale con il cuore 2011 Al fianco dei più piccoli con Save the Children Il Gruppo AluK ha donato la somma destinata agli omaggi natalizi alle iniziative e ai progetti di Save the Children. ore Continua l’iniziativa “Un Natale con il cuore” di AluK Group, che quest’anno ha deciso di destinare ai progetti per l’infanzia di Save the Children la somma solitamente dedicata ai regali natalizi. Save the Chidren, nata nel 1919, è la più grande organizzazione internazionale indipendente che lavora per migliorare concretamente la vita dei bambini in Italia e nel mondo, operando in oltre 120 paesi. Le sue attività si concentrano sulla gestione delle emergenze (catastrofi naturali, guerre, epidemie, ecc.) e della povertà, oltre che sulla lotta allo sfruttamento e su azioni volte a salvaguardare la salute dei più piccoli, e a promuovere la loro istruzione ed educazione. Grazie alla cifra donata, Save the Children potrà ad esempio garantire 4 visite post nascita per 80 neomamme in Etiopia da parte di un operatore sanitario. Ringraziamo tutti i nostri clienti e il personale Aluk per aver contribuito a fare un regalo di grande valore, un gesto importante per il futuro di tante bambine e bambini, che potranno diventare grandi, andare a scuola, trovare un’occupazione e contribuire allo sviluppo del loro Paese. Maggiori informazioni sull’associazione e i suoi campi di intervento si possono trovare su www.savethechildren.it. cu con il atale 011 Un N 2 SPA, OUP vora la K GR ALU ente che rte di da pa indipend Nuovo azionale o nn ogetti intern lice A dei pr la e e Fe nizzazione . orto a e Fest do a supp r l’infanzi à ad Buon ande orga nel mon tr pe rtante ri di e gr impo progetti somma po o. i augu n, la più in Italia ed gl ri ri le to ni re ncre e ai nost n questa ore sanita porger e Child i bambi tà co ar co at de th acere lidarie di destin Children un oper un pi ti e Save te la vita di so di to r me . gesto i ha scel Save the da parte e E’ pe dipenden ncretamen a ia un eranno azione fatt icolare i suoi igliorare co Etiopi rt stimon SPA in cambi un’occup min e rale te GROUP talizi, in pamamme in ss ar rtante gu per m Ya ov au o na impo come andi, tr saggio n. ALUK ai regali per 80 ne e dell’ mbine ntare gr o mes ta ldre rtecip Quest the Chi te dedica st nascita ni e ba la, dive ire pa bi nt m po se ve uo en sc ba di Sa a solitam 4 visite deciso r farla ondo. simi andare a pe is ha ire o e m nt m ch nel som o garant mod di ta tranno quello pi ed un i bambini le vite liore; po esem a per de ig valore e. gesto ientel esto à essere m loro Paes grande al fianco sua cl l di ni tr e a qu tta la tu Grazi futuro po sviluppo de un regalo tutti i gior e e enti Il loro buire allo è quindi n compi dipend ve re i suoi contri che rice the Child SPA, lo sociale. Quello che Save OUP ga K GR questo re lavoro ALU di " cuore stimone " di e te azio vo! Ringr e lei, com " o Nuo &$ di fare e Ann Felic ste e Fe Buone to Paset merciale Silvano re Com A DirettoGroup Sp Aluk Italia "$ &$ 11-11 LE -0175 %# $%" $ ! #$ ( '' $ " $ '#& /11 15/11 1 .indd 2011 GURI A AU RA TTER 11-11-0175 LETTERA AUGURI 2011.indd 1 15/11/11 14:15 www.aluk.it 23 14:15 *URXS