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AGITATORI serie GREENLINE
“ACC” – “ACP” – “ACR” - “ACT”
“AVC” – “AVP” – “AVR” - “AVT”
Manuale di istruzioni
PER L’ISTALLAZIONE, L’ESERCIZIO, LA MANUTENZIONE
Questo manuale è destinato al personale responsabile dell’istallazione,
dell’esercizio e della manutenzione dell'agitatore.
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INDICE
Indicazioni per la sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pagina 3
1 Introduzione . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . 4
2 Controlli preliminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . .. . . . 4
3 Presentazione e Tipologia degli agitatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ….. 5
4 Nomenclatura Agitatori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
5 Nomenclatura Opzioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
6 Applicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
7 Limiti operativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
8 Installazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8
9 Avviamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
10 Prevenzione degli incidenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
11 Manutenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14
12 Tabella individuazione guasti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15
13 Manutenzione di base. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16
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INDICAZIONI PER LA SICUREZZA
Questi simboli
indicano il tipo di rischio che deriva dall’inosservanza delle prescrizioni di sicurezza:
PERICOLO
RISCHIO DI SCOSSA
ELETTRICA
PERICOLO
GENERICO
ATTENZIONE
Allerta che l’inosservanza delle prescrizioni può causare
scosse elettriche o folgorazione
Allerta che l’inosservanza delle prescrizioni può causare
danni alle persone o alle cose.
Allerta che l’inosservanza delle prescrizioni può causare
il danneggiamento dell’agitatore o di altre apparecchiature.
 Il gestore di una macchina è tenuto a rispettare le norme di seguito riportate per ottenere la maggiore soglia
di sicurezza possibile.
 Carter aperti o smontati costituiscono fonti pericolosissime per ferite da contusione e taglio. Lo stesso dicasi
per le recinzioni di manipolatori (robot).
 Grigliati di copertura, barre di grate e grate di copertura sono di norma già montati fissi al momento della
fornitura. Sono asportabili solo con l’uso di utensili. Le macchine dotate di tali dispositivi dovranno operare
solo con questi dispositivi montati fissi.
 Per revisioni e lavori di allestimento, controllo e manutenzione si dovrà sempre mettere fuori servizio il
motore di comando staccando totalmente tutte le fasi (conduttori elettrici).
 Se una macchina richiede altre fonti di energia, quali pneumatica, idraulica, vapore o acqua calda, si
dovranno interrompere o fermare anche le loro alimentazioni e rendere la tubazione interna della macchina
a pressione zero.
 Elementi della macchina riscaldati o raffreddati vanno trattati con particolare cautela dato il pericolo di
ustioni.
 Una macchina messa fuori funzione da un interruttore di emergenza,non dovrà rimettersi in marcia allorché
questo interruttore venga ripristinato. La macchina si riavvierà solo con la reinserzione dell’interruttore
principale.
Attenzione : prevedere il pulsante di emergenza di arresto motore in prossimità della macchina
.
IL FUNZIONAMENTO IN CAVITAZIONE, CIOE’ CON LIVELLO LIQUIDO
PROSSIMO ALLA GIRANTE, E’ AUTORIZZATO PER POCHI MINUTI PER
EVITARE DANNI MECCANICI E/O DANNI COLLATERALI, A CAUSA DI
SOLLECITAZIONE A FATICA ALL’AGITATORE.
CONTATTARE PRO-DO-MIX PER ESIGENZE DI FUNZIONAMENTO CON
PROLUNGATO BASSO LIVELLO LIQUIDO NEL RECIPIENTE.
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1. INTRODUZIONE
Lo scopo del presente manuale è quello di fornire le necessarie informazioni per l’installazione, l’uso e la manutenzione in
sicurezza dell’agitatore.
L’agitatore è progettato e costruito per un utilizzo di tipo industriale e pertanto deve essere installato e condotto solamente
da personale qualificato che conosca le direttive applicabili e le norme di buona pratica generalmente riconosciute.
L’utilizzatore deve leggere attentamente tutto il presente manuale prima di maneggiare l’agitatore.
Un uso improprio può danneggiare l’agitatore e far decadere la garanzia.
L’agitatore NON è una “macchina pronta per l’uso”, ma è un componente d’impianto
POTENZIALMENTE PERICOLOSO poiché è provvisto di parti rotanti non protette che, in caso di
contatto, possono provocare seri danni a persone e cose. Tutte le parti rotanti scoperte dell’agitatore
devono essere segregate o protette in modo che sia reso impossibile il contatto con persone o cose
quando il motore è alimentato. La responsabilità per la sicurezza della macchina finita e la
rispondenza a tutte le direttive e leggi applicabili rimane al costruttore o all’assemblatore che
incorpora l’agitatore come componente.
E’ assolutamente proibito mettere in servizio l’agitatore prima che il macchinario nel quale verrà
incorporato sia dichiarato conforme alle normative di sicurezza applicabili vigenti.
In caso di richiesta di informazioni tecniche o ricambi, ai nostri uffici, comunicare sempre il modello ed il numero di
matricola/copia commisione indicati nella targhetta identificativa dell’agitatore e nella copertina del presente manuale.
Le seguenti istruzioni e avvertenze si riferiscono ai nostri modelli standard di agitatori con motore elettrico. Per ogni
eventuale variante o versione speciale fare particolare riferimento agli allegati ed ai documenti di vendita.
Per ogni eventuale informazione o situazione non riportata nel presente manuale o nei documenti di vendita si prega di
contattare il nostro ufficio al 049 9501368.
2. CONTROLLI PRELIMINARI
Al ricevimento dell’agitatore controllare l’integrità dell’imballo.
Dopo la rimozione dell’imballo accertarsi che non vi siano danni dovuti al trasporto (controllare particolarmente la linearità
degli alberi).
Se l’agitatore è danneggiato, redigere un verbale controfirmato dal trasportatore o almeno scrivere “accettazione con
riserva” sul documento di trasporto, NON installare l’agitatore ed avvisare PRO-DO-MIX entro tre giorni lavorativi.
APERTURA DEGLI IMBALLI
Gli imballi devono essere esaminati attentamente al ricevimento per assicurarsi che il contenuto non abbia subito
danni evidenti. Aprire gli imballi con precauzione ed esaminare il contenuto e confrontarlo con il documento di
trasporto.
L'imballo dell'agitatore a seconda del modello e della versione può essere imballato in due o tre colli: un collo per
l’albero, uno per la girante e il riduttore (eventualmente dotato di motore).
PRECAUZIONI PER LO STOCCAGGIO
Stoccaggio inferiore a sei mesi :
Lo stoccaggio dovrà essere fatto preferibilmente mantenendo l’imballaggio originale al riparo da intemperie, lontano
da macchinari che generano vibrazioni in quanto queste ultime possono compromettere i cuscinetti e parti meccaniche.
Stoccaggio superiore a sei mesi : contattateci
Nota :
- l’albero dovrà essere stoccato in piano.
- ogni stoccaggio prolungato prima o dopo l’uso in condizioni ambientali particolari (umidità,salinità,vibrazioni, corrosioni)
limita l’applicazione della garanzia.
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3.
PRESENTAZIONE E TIPOLOGIA DEGLI AGITATORI
fig. 2.1 : Disegno d’insieme dell’agitatore
A
albero
R
riduttore
C
giunto
H
girante
P
piastra serbatoio
1T t tappo di riempimento / sfiato (GIALLO O ROSSO)
S
supporto serbatoio
2T t tappo di livello olio
M
motore
3T t tappo di svuotamento
Questo manuale è applicabile ai seguenti tipi di agitatori:
- ACC/AVC
Agitatore con motoriduttore elettrico standard, munito di una girante con profilo sottile 3PM-1084 /
EXCELLENT, per serbatoi atmosferici con entrata dall’alto.
- ACP/AVP
Agitatore con motoriduttore elettrico standard munito di una turbina a pale inclinate 4PBT45 / PITCHED,
per serbatoi atmosferici con entrata dall’alto.
- ACR/AVR
Agitatore con motoriduttore elettrico standard munito di una girante con profilo sottile 2PM-0650 /
PREMIUM, per serbatoi atmosferici con entrata dall’alto.
- ACT/AVR
Agitatore con motoriduttore elettrico standard munito di una girante con profilo sottile 3PM-0134 /
HURRICANE per serbatoi atmosferici con entrata dall’alto
A seconda delle varianti costruttive o degli accessori installati la sigla del tipo di agitatore può essere completata da una o
più lettere con i seguenti significati:
ESEMPIO:
La sigla ACC.75164.S.250/LHB indica un agitatore in Aisi 316L per serbatoio con entrata dall’alto, con
lanterna per il montaggio del motore del Cliente, ma fornito senza motore, riduttore con olio e piastra
d’appoggio quadrata, munito di una girante 3PM-1084 / HURRICANE di dia. 1600 mm ed albero di lunghezza
2500 mm.
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NOMENCLATURA AGITATORI
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NOMENCLATURA OPTIONAL
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6. APPLICAZIONI
L’agitatore è progettato per operare con i fluidi con le caratteristiche (installazione, natura del fluido, densità,
viscosità, temperatura, etc.) specificate nei documenti contrattuali (es. preventivo e/o conferma d’ordine). In
assenza di tali specificazioni è responsabilità dell’installatore verificare la compatibilità dell’agitatore e dei suoi
componenti (es. materiali, guarnizioni, etc.) con i fluidi e le caratteristiche operative
a cui è sottoposto.
Operare con fluidi differenti da quelli specificati nei documenti contrattuali o in condizioni
operative differenti da quelle riportate nei documenti contrattuali o nel paragrafo seguente
può causare danni all’agitatore e/o alle persone e/o alle cose circostanti.
7. LIMITI OPERATIVI
Se non diversamente specificato nei documenti contrattuali e/o certificati, devono essere rispettati i seguenti limiti operativi:
- L’agitatore non è idoneo ad operare con fluidi pericolosi o infiammabili o in atmosfere potenzialmente
esplosive.
- Pressione operativa: ATMOSFERICA
- Fluido da agitare: vedere quanto specificato nel preventivo o nella conferma d'ordine, densità max.1,1
kg/dm³, viscosità max.100 cP (se non specificato diversamente)
- Temperatura 0 ÷ 80°C (max45°C con rivestimento in RILSAN / polietilene / PP)
- Temperatura ambiente: 0 ÷ 40 °C
- Altitudine di installazione: < 1.000 m sopra il livello del mare
- Massimo numero di avviamenti /ora per motori elettrici :
Potenza fino a 5,5 kW
20
Potenza fino a 15 kW
15
Potenza oltre 15 kW
12
8. Installazione
- 8.1 Movimentazione
L’agitatore deve essere maneggiato con cura utilizzando adeguati sistemi di sollevamento.
Per sollevare l’agitatore non utilizzare parti fragili (scatole morsettiera, manopole, etc.) e non
.
utilizzare eventuali golfari installati sul motore, riduttore, variatore, etc., tali golfari servono
.
unicamente per sollevare il componente a cui sono collegati quando questo viene disgiunto dal
resto della macchina. Non utilizzare neanche l’albero dell’agitatore, se questo si flette può causare vibrazioni e danni
all’agitatore stesso e al serbatoio.
Il metodo migliore per sollevare l’agitatore è imbragare appropriatamente il riduttore evitando di far leva sull’albero in
nessun modo.
Se l’albero o altre parti sono rivestite con gomma, ebanite, rivestimento plastico RILSAN o speciali vernici, consigliamo,
tenuto conto dell’elevata delicatezza di questi materiali, di rimuovere l’imballo protettivo solo ad installazione ultimata.
o
- 8.2 Posizione di installazione
Gli agitatori tipo ACC, ACP, ACR, ACT devono essere installati in posizione verticale, con il motore verso l’alto. Quando
il serbatoio ha una sezione cilindrica, i frangionda ( o pale anti-rotazione o deflettori) sono indispensabili.
Essi possono essere nel numero di tre o quattro secondo la girante dell’agitatore. Tre frangionda a 120° se la
girante ha 3 pale, quattro frangionda a 90° se la girante ha 4 o 2 pale.
Le loro caratteristiche sono :
Larghezza : T/10, dove T è il diametro del serbatoio.
Se i frangionda sono distanziati dalla parete, proporre sempre un interspazio del 2% rispetto al diametro del serbatoio e
una larghezza dei frangiflutti del 8%.
Con solidi in sospensione sono preferibili i frangionda distanziati dalla parete.
Altezza : quella del liquido, in generale fino al fondo del serbatoio tranne che in presenza di solidi in sospensione (100
mm circa dal fondo)
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4 frangionda a 90° o 3 frangionda a 120°
Esempio : per un serbatoio di 3 m di diametro, i frangionda avranno una larghezza di 0,30 m o di 0,24 m e saranno
distanziati dalla parete di 0,06 m.
- 8.3 Posizionamento
Prima di installare l’agitatore è necessario verificare quanto segue:
•
Lo spazio disponibile intorno e sopra al serbatoio / vasca, tenendo in considerazione la lunghezza dell’albero e
lo spazio necessario per il raffreddamento del motore.
•
La rigidità ed il corretto dimensionamento della struttura di supporto dell’agitatore, considerando i carichi statici
e dinamici. L’agitatore non dovrà vibrare o oscillare in funzionamento.
•
•
In caso di installazione all’aperto il motore deve essere protetto dalla pioggia e dal sole diretto.
Le dimensioni delle aperture del serbatoio per l’introduzione delle giranti.
- 8.4 Fissaggio
Introdurre l’agitatore nella sede prevista ponendo particolare attenzione a non urtare il serbatoio o altre parti fisse con i
componenti dell’agitatore. L’agitatore deve essere saldamente fissato al relativo supporto tramite bulloni. I bulloni
devono sempre essere della massima dimensione permessa dal foro di fissaggio previsto sull’agitatore.
E’ essenziale verificare che l’albero sia perfettamente in linea verticale e che ruotando l’albero manualmente non vi sia
attrito tra questo ed eventuali parti fisse prossime all’albero o al suo giunto.
Raccomandiamo fortemente di fissare tutte le viti ed i grani con un fissante non-permanente come la
LOCTITE 242® Threadlocker o similare, reperibile in tutti Ie ferramenta sul mercato, che evita
l’allentamento della giunzione filettata in esercizio, anche in presenza di vibrazioni, e permette di
togliere la vite od il grano senza problemi all’occorrenza.
Le coppie di serraggio consigliate sono le seguenti :
valida per gli insiemi di fissaggio di classe 6.8
(es. viti e grani inox)
Dimensioni
M6
M8
M10
M12
M14
M16
M18
M20
Coppia di Serraggio
7 m.N
17 m.N
35 m.N
60 m.N
96 m.N
146 m.N
200 m.N
290 m.N
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valida per gli insiemi di fissaggio di classe 8.8
(es. viti e grani in acc. al carbonio)
Dimensioni
M6
M8
M10
M12
M14
M16
M18
M20
Coppia di Serraggio
10 m.N
23 m.N
47 m.N
81 m.N
130 m.N
195 m.N
265 m.N
380 m.N
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Alcune importanti note sul serraggio dei bulloni
o
Come serrare una vite
In queste brevi note intendiamo considerare il serraggio di viti alle quali è richiesto di sviluppare una
tensione prestabilita. E’ noto come questo risultato si ottenga utilizzando i molti e vari attrezzi costruiti per il
serraggio controllato; meno note sono invece le implicazioni conseguenti all’uso di questi attrezzi e allo
stato delle viti utilizzate. L’ esperienza insegna come il serraggio di viti non sempre venga effettuato con
accuratezza, anche nel caso jn cui si disponga dei mezzi più idonei allo scopo. Spesso non sono ben chiare alcune
operazioni semplici ma necessarie per effettuare correttamente il serraggio. Affinché sia data ad esse la dovuta
importanza, iniziamo il nostro commento dal punto che è la vera origine del problema ossia la tensione di serraggio.
o
Tensione di serraggio
La durata dei collegamenti a vite è determinata principalmente da chi esegue il serraggio e in misura assai minore dal
progettista o dal fabbricante delle viti. Certamente la sicurezza di un collegamento aumenta se migliore è la
progettazione e se la vite è di ottima qualità. La casistica fa però rilevare che sono proprio i serraggi insufficienti o i
sovraserraggi che determinano principalmente la qualità del collegamento, in misura tanto maggiore quanto più
severe sono le condizioni di esercizio. Ne consegue che per una durata ottimale del collegamento, è indispensabile
l’applicazione di un corretto precarico alla vite poiché riduce al minimo la escursione tra i valori di sollecitazione
massima e minima in esercizio. Il diagramma sotto rappresenta “forze” e “deformazioni” che si producono in un
collegamento a vite e gli effetti relativi: l’applicazione del precarico provoca un allungamento della vite e
contemporaneamente un accorciamento degli elementi accoppiati. Il carico di lavoro si distribuisce in parte sulla vite e
in parte viene assorbito dal rilassamento degli elementi stessi.
I dati di prove sperimentali, qui riprodotti, effettuate su viti di testa di biella, danno la dimensione dell’importanza di un corretto
serraggio.
Precarico
sulla vite, Kg
650
2700
3300
3800
Carico
di lavoro,Kg
Escursione
della tensione,Kg
da 0 a 4200
3550
da 0 a 4200
1500
da 0 a 4200
900
da 0 a 4200
800
N° Cicli
sopportati
5.950
35.900
214.500
20.000.000
Prova interrotta
o
Serraggi controllati
Numerosi sono i sistemi per operare serraggi a valori prestabiliti: il più semplice ed efficace è l’uso di chiavi o
giravite dinamometrici, con l’ausilio di moltiplicatori di coppia nel caso si richiedano valori superiori a quelli consentiti
dalla forza dell’operatore. La tensione trasmessa alla vite in un serraggio controllato è tuttavia condizionata dalle “forze
di attrito” che si producono sia tra i filetti della vite e del dado (o foro filettato) che tra la testa della vite (grado di finitura,
trattamento di superficie) e della velocità di serraggio.
o
Forze di attrito
Studi in proposito hanno consentito di accertare che, in casi estremi, solo il 10% della coppia sviluppata
dall’operatore viene trasmessa alla vite mentre il restante 90% è assorbito dagli attriti. Nel caso di viti con leggero velo
di lubrificazione, come sono normalmente fornite dalle bullonerie, il coefficiente di attrito è pari allo 0,14. Lo stesso
scende a 0,10 per viti cadmiate e sale a oltre 0,20 per viti non lubrificate. Le coppie di serraggio per le diverse classi di
bulloneria riprodotte alle pagine seguenti sono state calcolate considerando i coefficienti di attrito 0,10 e 0,14. Non può
qui essere fornita una correlazione, neppure approssimativa, tra queste coppie e altre conseguenti a coefficienti di
attrito diversi poiché la loro determinazione richiede calcoli molto laboriosi.
o
Velocità di serraggio
Si è già accennato all’influenza della velocità di serraggio sul valore di coefficiente di attrito. Serraggi lenti infatti lo
aumentano e serraggi veloci lo riducono. In prove su viti M10 Classe 10.9, leggermente lubrificate, si è accertato ad
esempio :
giri/minuto coefficiente di attrito
0,2
0,186
3,3
0,145
36,0
0,125
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Nel primo caso si produce sulla vite una tensione ridotta dell’8% e nel terzo caso superiore del 4% rispetto al
valore ottimale che si ottiene applicando la velocità di 3,3 giri al minuto primo, considerata nel caso
intermedio, che corrisponde di fatto ad un angolo di 90° in 4-5 secondi. E’ assolutamente necessario quindi
che l’operatore si adegui a questa velocità con azione costante e continua e che all’approssimarsi del 75%
del valore necessario rallenti l’azione al limite di 2 gradi d’angolo per secondo, come prevedono le norme ISO 7855
sull’impiego delle chiavi dinamometriche. Risulteranno così rispettate tutte le condizioni considerate nel calcolo della
coppia di serraggio e quindi la tensione di serraggio, caratteristica vitale del collegamento, sarà pari o comunque
vicinissima a quella di progetto.
o
Serraggi angolari
Si può ottenere un corretto serraggio anche attraverso la misurazione dell’angolo di rotazione della vite dopo aver
operato un preserraggio a bassi valori con una chiave dinamometrica. Questo metodo offre un grado di precisione
superiore a quello in precedenza illustrato poiché non è condizionato in alcun modo dalle forze di attrito generale dallo
stato della vite e dalla velocità di serraggio. Ha tuttavia dei limiti nel fatto che i valori angolari devono essere in ogni
circostanza di impiego predeterminati dal progettista del collegamento poiché dipendenti dalle caratteristiche elastiche
degli elementi collegati, dalle loro dimensioni e dalla qualità della vite. Ne è prevalente l’impiego nel settore
automobilistico. Il serraggio angolare si realizza con un attrezzo goniometrico. Nel caso specifico del serraggio di viti di
giunti di albero agitatore o di mozzi di pale, è più che sufficiente procedere al serraggio con una chiave dinamometrica,
dopo essersi accertati dell’assenza di particelle solide indesiderate sulle superfici da accoppiare, del materiale di viti e
dadi e della presenza di adeguata lubrificazione sui filetti.
9. AVVIAMENTO
o
9.1 Connessioni elettriche
Prima di iniziare ad operare con l’agitatore accertarsi che l’alimentazione elettrica sia disconnessa e
che non possa essere ripristinata accidentalmente.
Collegare prima di tutto il cavo di messa a terra (colore giallo/verde).
Si raccomanda l’installazione di un interruttore differenziale ad alta sensibilità (30 mA) quale
protezione ausiliaria contro le scosse elettriche letali in caso di malfunzionamento del collegamento di
terra.
Accertarsi che la tensione di alimentazione corrisponda a quella nominale.
Collegare il motore alla rete per mezzo di un interruttore multi polare o di altro dispositivo che assicuri la disconnessione
multipla (interruzione di tutti i cavi conduttori) dalla rete, con una distanza tra i contatti di almeno 3 mm.
Rimuovere il coperchio della scatola morsettiera del motore.
Realizzare le connessioni come indicato nel retro del coperchio della scatola morsettiera o come indicato nello specifico
schema qui allegato.
L’alimentazione elettrica del motore deve essere equipaggiata dall’installatore con un interruttore magneto-termico o un
avviatore magnetico con protezioni da sovraccarico e minima tensione, un relè termico e fusibili installati a monte.
La protezione elettrica del motore (fusibile e termica, o teleruttore),deve corrispondere a l’intensità nominale del motore.
ATTENZIONE : non dimenticare di raccordare il morsetto di terra del motore (PE) (fig. 9.1) al conduttore di protezione
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Fig. 9.1 : Morsettiera del motore
fig. 9.1a :
Allacciamento a 230 V Trifase
o
fig. 9.1b :
Allacciamento a 400 V Trifase
9.2 Sostituzione tappo per olio
PRIMA DI INIZIARE AD OPERARE CON L’AGITATORE SOSTITUIRE IL TAPPO
GIALLO O ROSSO (1) (RIF. FIG. 2.1) CON IL TAPPO DI SFIATO CONTENUTO NEL
SACCHETTO DI NAILON ALLEGATO AL RIDUTTORE.
o
9.3 Controllo del senso di rotazione
Il senso di rotazione può essere controllato anche prima di riempire il serbatoio, purché si azioni il motore solo per brevi
istanti.
L’agitatore non deve essere azionato quando il serbatoio, sul quale è installato, non è completamente pieno di
liquido.
Il funzionamento “a secco” per periodi relativamente prolungati (se non è previsto nei documenti di
vendita) può danneggiare le parti meccaniche o provocare il piegamento dell’albero.
Non bisogna avviare l’agitatore (se non specificato nei documenti di vendita) se la girante è immersa in solidi
sedimentati.
Normalmente il senso di rotazione è orario guardando dal motore verso la girante, comunque il senso di rotazione
corretto è comunque indicato da una freccia sull’agitatore.
Se necessario, invertire il senso di rotazione scambiando di posizione due fili qualunque dell’alimentazione elettrica
(valido solo per i motori elettrici trifase. Per gli altri tipi di motore vedere il relativo manuale)
o
9.4 Controlli
Prima di avviare l’agitatore è necessario eseguire anche i seguenti controlli :
- Controllare che tutte le viti e bulloni siano serrati.
- Controllare che tutte le parti rotanti sono inaccessibili e tutte le relative protezioni sono correttamente
installate.
Immediatamente dopo il primo avviamento dell’agitatore :
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- Controllare il livello dell’olio nel riduttore.
- Controllare che l’agitatore non produca “strani” rumori e se è il caso, fermarlo immediatamente, scoprire e
annullare le cause dei rumori prima di farlo ripartire.
- Controllare che l’agitatore non produca evidenti vibrazioni o oscillazioni, nel caso, fermarlo
immediatamente, scoprire e annullare le cause prima di farlo ripartire.
- Controllare che non vi siano perdite di olio, grasso, acqua o altri fluidi, nel caso, fermarlo immediatamente,
scoprire e annullare le cause prima di farlo ripartire.
- Per agitatori con variatore meccanico o inverter : raggiungere lentamente la velocità di regime.
- Misurare la tensione ai terminali del motore e verificare che sia entro i limiti riportati in targa
- Misurare la corrente assorbita su ogni fase e verificare che sia inferiore al valore nominale riportato
sulla targa del motore. Il motore non deve essere mai sovraccaricato.
10. PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI
o 10.1 Importante
o
Premere il pulsante " ARRESTO DI EMERGENZA" ogni volta si presenti una situazione di pericolo (detto
pulsante, non presente sulla macchina dovrà essere posto obbligatoriamente in prossimità dell’agitatore dal
costruttore del gruppo completo o dall’impiantista).
o
Prima di effettuare qualsiasi tipo di lavoro nelle zone pericolose :
- ruotare l’interruttore generale in posizione “0” bloccandolo e
- apporre sul quadro di comando il cartello di segnalazione “ FERMO PER MANUTENZIONE “
o
In ogni caso, evitare qualsiasi intervento di manutenzione durante il funzionamento della macchina ad evitare la
manomissione di parti della macchina.
o
Tutte le riparazioni, soprattutto quelle che riguardano le parti elettriche devono essere effettuate da personale
specializzato.
o
Non utilizzare MAI i dispositivi di sicurezza per fini diversi da quelli per i quali sono stati predisposti e non renderli
in alcun modo INEFFICACI.
- Assicurarsi periodicamente che i dispositivi di sicurezza siano efficienti.
- Ogni persona che opera sulla macchina deve essere istruita sui dispositivi sicurezza su di essa montati e sul loro
corretto utilizzo.
- NON MODIFICARE O MANOMETTERE MAI I DISPOSITIVI DI SICUREZZA;
- Ogni operazione di modifica o manomissione da parte di personale non addetto, solleva la PRO-DO-MIX da ogni
responsabilità.
o
10.2 Controlli, verifiche e disposizioni
Controllare periodicamente, dove previsto, lo stato dei fissaggi di :
o GIRANTE – ALBERO
o GIUNTO - ALBERO
o MOZZO - PALE GIRANTE
o SERBATOIO – AGITATORE
Verificare sempre che la messa a terra della macchina sia corretta
o
Su ogni apertura verso l’interno, presente sul serbatoio sul quale è montata la macchina, posizionare una
rete di
protezione atta ad evitare qualunque contatto con le parti in rotazione di cose o persone.
o
Corredare il serbatoio con segnalazioni per richiamare l’attenzione del personale presente sulla
presenza di parti in rotazione.
o
ATTENZIONE durante l’impiego degli agitatori è indispensabile porre la massima attenzione a non disperdere
nell’ambiente circostante i fluidi messi in agitazione. Alcuni potrebbero essere tossici o comunque pericolosi .
o
Attenzione al corretto serraggio di bulloni, dadi e viti dell’agitatore. Controllarli al montaggio e
prima di mettere in marcia l’agitatore, in quanto se la girante od il giunto ruotano laschi, ne possono
conseguire seri danni alle parti meccaniche dell’agitatore.
o
Serrare I dadi con chiave dinamometrica, tarata a corretto momento in funzione del diametro del
dado e del suo materiale. Abbassare il coefficiente di attrito tra dado e bullone al serraggio. Si suggerisce di
fissare il dado con paste chimiche per la tenuta delle parti accoppiate a mezzo filettatura, se compatibile con il
fluido di processo o la manutenzione, o sostituire i dadi forniti con dadi autobloccanti, se il materiale di questi
ultimi è compatibile con il fluido di processo.
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o
I tecnici della PRO-DO-MIX sono a disposizione per fornire consigli generali sulla installazione o la scelta per
quanto riguarda i materiali a contatto con il fluido, in funzione della natura del fluido stesso e delle condizioni di impiego
quali temperatura, pressione, pericolo di scoppio e quant’altro potrebbe risultare necessario per una lunga durata della
macchina ed ottenere la sicurezza nell’esercizio dell’impianto. Comunque non potrà essere considerata responsabile per
eventuali suggerimenti che fosse richiesta a fornire in quanto tali suggerimenti sono solo il frutto di precedenti esperienze
positive maturate in applicazioni e contesti analoghi di cui, tuttavia, la PRO-DO-MIX non conosce tutti i parametri
impiantistici o processuali coinvolti, che sono di competenza di terzi.
o 10.3 Controindicazioni
o
o
o
Sulla macchina sono presenti diverse parti alle quali bisogna fare molta attenzione, perché possono
causare ferite all’operatore.
o Parti in rotazione : pericolo di schiacciamento.
o Parti in movimento : pericolo di fratture.
Parti affilate : pericolo di amputazioni
Parti affilate in rotazione : pericolo di amputazioni
Parti sotto tensione : pericolo di folgorazione
Attenzione : alcune delle parti sopra descritte sono pericolose anche a macchina ferma. Ricordarsi
quindi,
di operare con prudenza e di mantenere sempre la distanza di sicurezza anche durante i
lavori di
manutenzione. Provvedere in ogni caso alla verifica dell’inserimento dei dispositivi di
sicurezza.
⇒ Non usare mai la macchina senza i dispositivi di protezione e non modificare mai questi dispositivi
⇒ In caso di rottura di una protezione occorre immediatamente ripararlo o sostituirlo con un altro di uguale modello
⇒ NON MODIFICARE O MANOMETTERE MAI I DISPOSITIVI DI SICUREZZA, ogni operazione di manomissione o
modifica da parte di personale non addetto, solleva la PRO-DO-MIX da ogni responsabilità.
11. MANUTENZIONE
Prima di eseguire qualunque intervento all’agitatore assicurarsi che:
Sia completamente intercettata l’alimentazione del motore e non può essere accidentalmente
ripristinata.
Il serbatoio dove è installato l’agitatore non sia in pressione o in vuoto.
Le superfici dell’agitatore e/o del serbatoio non siano calde o ghiacciate.
Gli eventuali vapori o odori che possono fuoriuscire dal serbatoio non siano pericolosi per l’uomo
o l’ambiente.
Dopo circa 100 ore dal primo avviamento controllare che tutte le viti e bulloni sono serrati.
Per gli agitatori operanti in condizioni standard, es. temperatura amb. = 0 ÷ 40 °C – temperatura liquido agitato = 0 ÷ 80 °C,
le operazioni di manutenzione ordinaria previste sono le seguenti:
o Agitatori con cuscinetti lubrificati permanentemente a grasso od olio :
sostituire I cuscinetti circa ogni 15 000 ore di lavoro.
o Per gli agitatori con cuscinetti a sfere o a rulli dotati di ingrassatore :
aggiungere una piccola quantità di grasso pulito, specifico ogni 5.000 ore circa di funzionamento
o Agitatori con variatore meccanico o riduttore “lubrificato a vita” :
nessun cambio di olio periodico è necessario.
o Agitatori con variatore meccanico o riduttore NON “lubrificato a vita” :
cambiare l’olio dopo circa 300 ore di lavoro dal primo start-up, seguendo attentamente le istruzioni del costruttore
del riduttore. Non miscelare oli minerali con oli sintetici. Controllare periodicamente il livello di olio e cambiarlo circa
ogni 10 000 ore di lavoro.
o Vedere le raccomandazioni qui allegate del costruttore per la manutenzione del riduttore o il capitolo “13.
Manutenzione di base”.
Per gli agitatori operanti in condizioni particolari saranno fornite specifiche informazioni.
Periodicamente controllare il funzionamento regolare dell’agitatore e sostituire, quando necessario, le eventuali tenute
d’albero, guarnizioni ed elementi elastici dei giunti.
Periodicamente rimuovere la polvere dal motore e dalla griglia della ventola di raffreddamento e pulire le giranti da eventuali
sostanze adesive. Per lo smontaggio e l’assemblaggio dell’agitatore leggere le specifiche istruzioni, fornite dal Costruttore.
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12. TABELLA INDIVIDUAZIONE GUASTI
PROBLEMA
1
L'agitatore non parte
PROBABILE CAUSA
POSSIBILE RIMEDIO
A Manca l'alimentazione elettrica
Fornire l'alimentazione elettrica corretta
B Fusibili inadeguati (corrente nominale bassa)
Sostituire i fusibili con altri adeguati
C Intervento fusibili per danni al motore o ai cavi
Riparare il motore e/o sostituire i cavi
Precedente intervento della protezione da
sovraccarico
Resettare la protezione (se interviene
nuovamente vedi Problema 2)
D
2
Scatta la protezione da
sovraccarico
E Il valore di taratura è sbagliato
Regolare il valore di taratura o sostituire la
protezione
F Manca una fase
Controllare l'alimentazione e i fusibili
G Incrostazioni sulle parti rotanti o giranti immerse in
sedimenti solidi
Rimuovere le incrostazioni ed i sedimenti
dalle giranti
H La densità o viscosità del prodotto agitato è superiore
a quella prevista
Contattateci per assistenza
I
Cuscinetti difettosi
Ingrassare o cambiare i cuscinetti
L
La/le girante/i girano in aria o cavitano per il basso
livello del liquido
Aumentare il livello del liquido e mantenerlo
il più costante possibile
M Girante/i sbilanciata/e (pale piegate, usurate o
incrostate)
3
Rumore eccessivo.
Funzionamento anomalo. N Albero storto
Vibrazioni eccessive
O Cuscinetti difettosi
P Ventola motore difettosa
Aumentare il livello del liquido e mantenerlo
il più costante possibile
Controllare la linearità dell'albero
Ingrassare o sostituire i cuscinetti
Sostituire la ventola motore
Q Mancano i frangiflutti alle pareti del serbatoio cilindrico Vedere capitolo 8.2 del presente manuale
R Variatore o riduttore di velocità difettosi
Controllare il livello d'olio e riparare la parte
difettosa, se possibile
S Girante/i con pale piegate, usurate o incrostate
Controllare e eventualmente pulire o
sostituire la/le girante/i
T
Girante/i installate in modo non corretto
Agitazione insufficiente o
4
inesistente
U Senso di rotazione errato
Temperatura troppo
elevata del motore, del
5 supporto o della lanterna.
Controllare che la/le girante/i sia installata/e
in modo appropriato
Invertire il senso di rotazione
V Le caratteristiche del liquido o le dimensioni del
serbatoio sono differenti da quelle specificate nei
documenti di vendita
Contattateci per assistenza
W Il motore è sovraccaricato e la protezione da
sovraccarico è difettosa o mal regolata
Vedere Problema 2) e controllare la
protezione da sovraccarico
X Ventola del motore difettosa o relativa griglia troppo
sporca o spazio insufficiente per il passaggio dell'aria
di raffreddamento
Controllare la ventola del motore, pulire la
relativa griglia e assicurarsi che l'aria di
raffreddamento possa circolare
liberamente.
Y Variatore meccanico o riduttore lubrificati poco, troppo Riempire, ridurre o sostituire il lubrificante
o con lubrificante non appropriato
Z
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Eccessiva temperatura del prodotto da agitare
Temperatura ambiente eccessiva
Controllare la temperatura del prodotto da
agitare. Deve essere minore o uguale a
quella specificata nei documenti di vendita
dell'agitatore
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13. MANUTENZIONE DI BASE
CONTROLLO DEL BLOCCAGGIO DEI GRUPPI DI FISSAGGIO:
o Interrompere l’alimentazione in arrivo all’agitatore. Assicurarsi che l’apparecchiatura non possa
o
o
o
essere avviata accidentalmente. Collocare una nota di avvertimento in corrispondenza
dell’interruttore.
Verificare i vari punti di fissaggio dell’agitatore e assicurarsi che siano bloccati.
La coppia di serraggio è indicata nella tabella del punto “8.4 Fissaggio”.
I gruppi di fissaggio difettosi devono essere sostituiti con gruppi della stessa classe
o Raccomandiamo fortemente di fissare tutte le viti ed i grani con un fissante non-permanente come la
LOCTITE 242® Threadlocker o similare, reperibile in tutte Ie ferramenta sul mercato, che evita l’allentamento
della giunzione filettata in esercizio, anche in presenza di vibrazioni, e permette di togliere la vite od il grano
senza problemi all’occorrenza.
PULIZIA DEL VENTILATORE DEL MOTORE
- Tale intervento consente di garantire una buona dissipazione del calore.
- Interrompere l’alimentazione in arrivo all’agitatore. Assicurarsi che l’apparecchiatura non possa essere avviata
accidentalmente.
- Collocare una nota di avvertimento in corrispondenza dell’interruttore
- Eliminare qualsiasi traccia di impurità o di polvere. Non utilizzare mezzi di pulizia a pressione elevata o oggetti appuntiti.
CONTROLLO DEL LIVELLO DI OLIO NEL RIDUTTORE
- Prima di procedere al controllo, attendere che l’olio si sia raffreddato.
- Anche dopo un impiego di breve durata, è necessario lasciare a riposo l’olio per un certo intervallo di tempo in modo da
consentire l’eliminazione di eventuali bolle d’aria (rif. Figura 2.1).
- Interrompere l’alimentazione in arrivo all’agitatore. Assicurarsi che l’apparecchiatura non possa essere avviata
accidentalmente. Collocare una nota di avvertimento in corrispondenza dell’interruttore
- Svitare il tappo (2) e verificare che il livello di olio raggiunga l’alesaggio del tappo.
- Eliminare completamente qualsiasi fuoriuscita di olio mediante l’impiego di uno sgrassante idoneo alle condizioni di
utilizzo.
- Riavvitare il tappo (2)
CAMBIO DELL’OLIO DEL RIDUTTORE
- Effettuare il cambio dell’olio ogni 5000 ore di funzionamento.
- Interrompere l’alimentazione in arrivo all’agitatore . Assicurarsi che l’apparecchiatura non possa essere
avviata accidentalmente. Collocare una nota di avvertimento in corrispondenza dell’interruttore
Nota :
Al fine di evitare qualunque rischio di ustione, dovuta all’olio caldo, indossare guanti di protezione (Rif. Fig. 2.1) :
- Collocare un recipiente adeguato sotto il tappo(3)
- Svitare il tappo (1)
- Svitare il tappo (3) e scaricare l’olio nel recipiente. Indossare guanti di protezione in quanto l’olio è molto caldo e può
provocare ustioni. Eliminare qualsiasi residuo di olio o di particelle nel carter del riduttore.
- Riavvitare il tappo (3)
- Smontare il tappo [2] (tappo di livello dell’olio). Riempire il carter (con olio adeguato alle condizioni di impiego) fino a
quando il livello dell’olio non raggiunge l’alesaggio del tappo [2].
- Riavvitare i tappi [2] e [1]. Eliminare immediatamente qualsiasi fuoriuscita di olio mediante l’impiego di uno sgrassante
idoneo alle condizioni di utilizzo.
Quantità: vedi la scheda delle caratteristiche tecniche alla fine del manuale
Olio originale: Olio sintetico ISO VG 320
Temperatura ambiente: da - 10°C a + 50°C
Temperatura massima dell’olio durante il funzionamento: 90°C
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