ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ENZO FERRARI”
10059 Susa (TO), Corso L. Couvert 21 Tel. 0122 622381
SEZIONE IPSIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe 5aP E-M
Professionale
Tecnico delle Industrie Elettriche e
Tecnico delle Industrie Meccaniche
A. S. 2012/13
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
1. STORIA DELL’ISTITUTO
L'Istituto è nato nell'anno scolastico 1964/65, per iniziativa del prof. Giuseppe Perino, quale sezione
staccata dell'ITIS "C. Olivetti" di Ivrea. Successivamente è diventato sezione staccata dell'ITIS
"G.B. Pininfarina" di Moncalieri a cui è rimasto aggregato per molti anni.
Dall'anno scolastico 1985/86 è diventato autonomo con personalità giuridica ed autonomia
amministrativa. All'inizio del 1995 è stato intitolato all'Ing. "Enzo FERRARI".
I corsi tradizionali sono quelli di PERITO MECCANICO e di PERITO in ELETTRONICA e
TELECOMUNICAZIONI a cui si accede dopo un BIENNIO comune a tutti gli Istituti Tecnici
italiani. Nel 1994 è stato attivato un corso di LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Brocca).
Dal 1° settembre 1996 ha acquisito due sedi coordinate a Bussoleno, precedentemente dipendenti da
due Istituti di Torino; si tratta di un Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato con corsi
per OPERATORI MECCANICI ed OPERATORI ELETTRICI e di un Istituto Professionale per i
Servizi Commerciali con un corso per OPERATORI AZIENDALI.
Si è venuto quindi a creare un Polo Scolastico.
Dall'anno scolastico 2003/2004 sono stati attivati i corsi di TECNICO DELLE INDUSTRIE
MECCANICHE. di TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE e di TECNICO DELLA
GESTIONE AZIENDALE INFORMATICA, che portano ad un esame di Stato e sono il naturale
completamento dei corsi professionali.
Nell’anno scolastico 2009/10 si sono diplomati i primi allievi del corso serale a seguito
dell’attivazione dei corsi POLIS sezione aziendale e , successivamente, sezione tecnico delle
industrie elettriche rispondendo così alle forti necessità del territorio in ambito di riqualificazione
professionale.
Nel dicembre 2010 viene chiusa la sede di Bussoleno per ristrutturazione e gli studenti vengono
ospitati nella sede di Susa a partire da gennaio.
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2. PROFILO DI INDIRIZZO
La classe professionale 5a P è articolata in due indirizzi: Tecnico delle Industrie Elettriche e Tecnico
delle Industrie Meccaniche.
2.1 TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE – 5a P E
La figura professionale del tecnico delle industrie elettriche deve essere tale da inserirsi in
realtà produttive differenziate ed in rapida evoluzione sia dal punto di vista delle tecnologie
che dell’organizzazione del lavoro. Pertanto, attraverso la conoscenza dei principi fondamentali
di tutte le discipline, il tecnico delle industrie elettriche deve possedere capacità progettuali di
organi elettrici, abilità linguistico-espressive e logico-matematiche di base, nonché saper
utilizzare gli strumenti informatici ai fini della progettazione e della gestione della produzione
elettrica.
2.2 TECNICO DELLE INDUSTRIE MECCANICHE - 5a P M
La figura professionale del tecnico delle industrie meccaniche deve essere tale da inserirsi in
realtà produttive differenziate ed in rapida evoluzione sia dal punto di vista delle tecnologie che
dell’organizzazione del lavoro.
Svolge un ruolo di organizzazione e coordinamento operativo nel settore produttivo.
Per adempiere a questa funzione deve essere in grado di gestire sistemi di automazione,
attrezzare le relative macchine, agendo direttamente su macchine (CNC– CAD– CAM),
coordinando i controlli qualitativi e gestire la manutenzione.
Tale processo formativo, atto a determinare una mentalità di operatore di processo, contiene i
prerequisiti utili sia per ulteriori approfondimenti, sia per il raccordo con la formazione in
azienda.
3. OBIETTIVI SPECIFICI E TRASVERSALI
Di seguito gli obiettivi specifici e trasversali per l’indirizzo Tecnico delle Industre Elettriche (5a P
E) e l’indirizzo Tecnico delle Industrie Meccaniche (5a P M).
3.1 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA 5a P E
Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi specifici sono i seguenti:
• Saper dimensionare e verificare organi elettrici avvalendosi correttamente di manuali e
documentazione tecnica
• Dimostrare la conoscenza dei materiali e dei processi di lavorazione nonché la conoscenza
della regolazione e del controllo dei processi automatici
• Acquisire capacità di utilizzazione di metodi, strumenti, modelli (matematici,informatici) ai
fini tecnico-professionali.
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Per quanto riguarda l’area linguistico-storico-letteraria gli obiettivi specifici sono:
• Saper formulare correttamente ed in modo chiaro e coerente il proprio
• Saper comprendere testi di vario genere e saperli contestualizzare
• Sfruttare le conoscenze acquisite per costruire ragionamenti motivati e per esprimere fondati
giudizi critici e personali.
3.2 OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA 5a P E
•
•
•
•
Saper utilizzare correttamente manuali tecnici o documentazione tecnica ai fini della
progettazione, della verifica e dello studio di fabbricazione delle parti elettriche.
Dimostrare capacità di lettura ed interpretazione di schemi funzionali, disegni di particolari
e complessivi elettrici, di disegni di impianti elettrici .
Possedere capacità di calcolo nelle applicazioni numeriche e capacità logico–deduttive e di
sintesi interdisciplinare.
Acquisire competenza tecnica e capacità linguistica di base per saper stendere una relazione
tecnica corretta sia dal punto di vista espressivo che dello sviluppo delle frasi.
3.3 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA 5a P M
Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi specifici sono i seguenti:
• Dimostrare la conoscenza dei materiali e dei processi di lavorazione nonché la conoscenza
della regolazione e del controllo dei processi automatici.
• Acquisire capacità di utilizzazione di metodi, strumenti, modelli (matematici,informatici) ai
fini tecnico-professionali.
• Acquisire versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento in relazione alla
continua evoluzione della professione.
• Saper cogliere la dimensione economica dei problemi.
A livello lavorativo, terminati gli studi, deve conoscere i principi di base del settore meccanico
ed in particolare:
• Le caratteristiche d’impiego, i processi di lavorazione e il controllo di qualità dei materiali
• Le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili
• L’organizzazione della produzione industriale
• I principi di funzionamento delle macchine a fluido
• Le norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro
Per quanto riguarda l’area linguistico-storico-letteraria gli obiettivi specifici sono:
• Saper formulare correttamente ed in modo chiaro e coerente il proprio
• Saper comprendere testi di vario genere e saperli contestualizzare
• Sfruttare le conoscenze acquisite per costruire ragionamenti motivati e per esprimere fondati
giudizi critici e personali.
3.4 OBIETTIVI TRASVERSALI DELLA 5a P M
•
Utilizzare strumenti informatici per progettazione, la lavorazione e la movimentazione di
elementi meccanici
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•
•
•
Saper utilizzare correttamente manuali tecnici o documentazione tecnica ai fini della
progettazione, della verifica e dello studio di fabbricazione delle parti meccaniche.
Possedere capacità di calcolo nelle applicazioni numeriche e capacità logico–deduttive e di
sintesi interdisciplinare.
Acquisire competenza tecnica e capacità linguistica di base per saper stendere una relazione
tecnica corretta sia dal punto di vista espressivo che dello sviluppo delle frasi.
4. METODOLOGIE DIDATTICHE
o Lezioni frontali tradizionali con lavagna e gesso.
o Proiezione di video.
o Utilizzo dei laboratori di Informatica, Elettronica-Elettrotecnica, Meccanica e Disegno per la 5a
P M.
5. STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per le materie scritte sono previste almeno due prove scritte per quadrimestre, anche di tipo
strutturato o semi-strutturato; le valutazioni orali sono attribuite sulla base di un minimo di due
interrogazioni per materia per ciascun periodo, eventualmente sostituibili da prove scritte di tipo
strutturato/ semi-strutturato.
Per le materie che includono applicazioni pratiche la valutazione si basa anche sulla realizzazione di
programmi e progetti.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE
Per la valutazione degli allievi si fa riferimento a quanto indicato nel POF, qui di seguito riportato:
“Il Collegio dei docenti, al fine di rendere omogenei i comportamenti, ha deliberato i seguenti
criteri generali di comportamento per lo svolgimento degli scrutini finali.
Nella formulazione delle proposte di voto da parte dei singoli docenti, che documenteranno
adeguatamente le proprie valutazioni, e nell'assegnazione dei voti da parte del consiglio di classe si
terrà conto, per ogni singolo studente:
a) della situazione di partenza;
b) della risposta agli stimoli educativi;
c) dei progressi ottenuti durante l'anno, anche in relazione agli interventi integrativi attivati;
d) del grado di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento formulati all'inizio dell'anno nella
programmazione didattica;
e) nel caso di un non pieno conseguimento di tutti gli obiettivi dell’anno, della possibilità di
raggiungerli nell'anno successivo, con l'eventuale supporto di corsi integrativi;
f) del livello complessivo della classe;
g) della difficoltà e dei problemi eventualmente riscontrati nell'attività didattica nel
corso dell'anno scolastico;
h) della positiva partecipazione ai lavori dell’area di progetto.
Nella valutazione dei singoli studenti si terrà conto non soltanto degli obiettivi per materia ma
anche di quelli "trasversali" ed in particolare
a) delle finalità educative generali della programmazione educativa e didattica di Istituto,
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cioè della
- acquisizione, da parte dello studente, di capacità di orientarsi e di fare libere scelte;
- capacità di socializzazione, di rispetto dell'altro, di abitudine al confronto delle idee e alla
revisione critica delle proprie posizioni;
- acquisizione di un metodo di lavoro e della capacità di risolvere problemi nuovi;
- acquisizione di capacità linguistiche e comunicative;
b) degli obiettivi "di classe" stabiliti all' inizio dell'anno dai singoli Consigli di Classe;
c) della frequenza e della partecipazione attiva alla vita della scuola.
Il giudizio finale, scaturito da un attento esame dei singoli elementi, non può prescindere da una
valutazione complessiva della personalità dello studente e dovrà pertanto tener conto di tutti quei
fattori extrascolastici, ambientali e socioculturali, che possono influire sul comportamento
intellettuale e sul rendimento dello studente stesso.
In considerazione del fatto che potranno essere promossi anche studenti che non raggiungono con
le proprie forze un risultato positivo in tutte le materie, i docenti, nella fase propositiva, e di
conseguenza i Consigli di Classe, nella fase di assegnazione dei voti, utilizzeranno un ventaglio
ampio di voti (da uno a dieci), evidenziando le lacune e le molte sfumature di profitto e di
capacità”.
7. OBIETTIVI SPECIFICI DI CIASCUNA DISCIPLINA
7.1 ITALIANO
L’allievo dovrà saper formulare in forma grammaticalmente corretta il proprio pensiero, sia
nell’esposizione orale che in quella scritta; saper affrontare come lettore autonomo e
consapevole testi di vario genere; sviluppare le capacità di analisi testuale e saper
contestualizzare i testi letterari, saper cogliere le linee fondamentali della prospettiva storica
nelle tradizione letteraria italiana
7.2 STORIA
L’allievo dovrà esporre in forma chiara e coerente fatti a problemi relativi agli eventi storici
studiati, comprendere ed usare il linguaggio specifico, saper leggere grafici, tabelle, tavole
cronologiche, saper ricavare dai vari tipi di documento dati ed informazioni, conoscere gli eventi
storici e saperne individuare cause e conseguenze, stabilire relazioni tra fatti storici e
distinguerne i diversi aspetti ( politici, economici, sociali, culturali), saper utilizzare le
conoscenze storiche delle età passate ai fini di una corretta interpretazione del presente nelle
tradizione letteraria italiana
7.3 INGLESE
Alla fine del V anno lo studente dovrà dimostrare di comprendere in maniera globale ed analitica
testi orali e scritti relativi al settore d’indirizzo, dovrà sostenere semplici conversazioni su
argomenti generali e specifici adeguati al contesto ed alla situazione di comunicazione, dovrà
essere in grado di comprendere e tradurre in italiano testi scritti di argomento tecnico.
7.4 MATEMATICA
Gli allievi dovranno acquisire capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in
situazioni diverse; riconoscere il contributo della matematica allo sviluppo delle scienze
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sperimentali; comprendere il rapporto tra scienza e tecnologia ed il valore delle più importanti
applicazioni tecnologiche.
7.5 EDUCAZIONE FISICA
Lo studente deve essere consapevole del percorso effettuato per il miglioramento delle qualità
fisiche condizionali ( forza, velocità, coordinazione, resistenza, mobilità articolare, equilibrio) e
per lo sviluppo di una coscienza cinetica che permetta una continua rielaborazione di schemi
motori già acquisiti. Egli deve possedere una conoscenza operativa e teorica di attività motorie e
sportive che favorisca l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola (lavoro,
tempo libero, salute).
7.6 RELIGIONE
Lo studente deve acquisire le seguenti competenze:
• Capacità di leggere senza pregiudizi il dato religioso
• Capacità di confrontare i dati essenziali di religioni diverse
• Capacità di confrontare forme di pensiero diverse in ordine all’etica
7.7 SISTEMI, AUTOMAZIONE ED ORGANIZZ. DELLA PRODUZIONE (5a PE)
L’allievo deve acquisire le basi per poter utilizzare consapevolmente e razionalmente i sistemi di
automazione impiegati nell’industria sia a tecnologia elettronica che a tecnologia mista. Deve
conoscere la struttura ed il funzionamento dei sistemi robotizzati. Inoltre deve sapere i principi
fondamentali sulle leggi che regolano i sistemi di controllo e di regolazione.
7.8 ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI (5a PE)
L’insegnamento tende a far acquisire diverse competenze e abilità:
• saper intervenire nella progettazione, realizzazione, collaudo e conduzione di semplici
impianti industriali, anche automatici;
• saper scegliere ed utilizzare dispositivi elettrici, elettronici e programmabili offerti dal
mercato, per applicazioni di automazione industriale;
• descrivere e documentare il lavoro svolto;
• consultare manuali d’uso, fogli di specifiche, documenti tecnici vari e software applicativi
nel campo elettrico.
7.9 TECNICA DELLA PRODUZIONE (5a PM)
Lo studente dovrà aver acquisito capacità tecniche relative alla stesura di cicli di lavorazione per
particolari meccanici, evidenziando gli aspetti tecnologici corredati dai relativi aspetti di
valutazione e di fattibilità economica. Lo studente con le competenze acquisite, e con l'ausilio
del manuale, dovrà dimostrare di saper operare in maniera autonoma, nella risoluzione delle
problematiche proposte.
7.10 MECCANICA E MACCHINE (5a PM)
La disciplina “Meccanica e macchine” si pone l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti
necessari alla conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica, della termodinamica e delle
più significative applicazioni pratiche. Vengono studiati i più significativi componenti delle
macchine e degli impianti, allo scopo di far acquisire i principi fisici alla base del funzionamento
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delle principali macchine. Particolare attenzione viene rivolta alle procedure di calcolo per il
dimensionamento di semplici organi meccanici o degli elementi delle macchine a fluido.
8. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
8.1 GLI ALUNNI
Gli alunni della classe, articolata nella sezione PE “Professionale tecnico delle industrie
Elettriche” (13 studenti) e nella sezione PM “Professionale tecnico delle industrie Meccaniche”
(7 studenti), è composta da alunni provenienti da contesti culturali e linguistici estremamente
diversi e corrisponde in linea di massima al gruppo che ha superato l’esame di qualifica in terza.
Nel seguito viene riportato l’elenco degli alunni della classe PE e PM con la relativa
provenienza.
ELENCO DEGLI ALUNNI DI 5a PE
1
2
3
COGNOME
NOME
Barello
Carlo
Benlamlih
Najib
Borgis
Matteo
PROVENIENZA
Classe quarta. Ha frequentato il triennio all’Arte e Mestieri
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
facendo il biennio al Liceo
Biagio
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Andrea
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Daniele
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Alexandru Classe quarta. Ha frequentato il primo anno all’ITIS, dal
secondo anno è all’IPSIA
Damiano Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Alessio
Classe quarta. Ha frequentato il primo anno all’ITIS, dal
secondo anno è all’IPSIA
Daniel
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Soufiane
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Stefano
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Denis
Classe quinta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
4
5
6
7
Caltabiano
Circhirillo
Di Blasi
Gavrila
8
9
Giuglardo
Lo Bianco
10
11
12
13
Marcu
Moubtassim
Scoleri
Tonda
ELENCO DEGLI ALUNNI DI 5a PM
1
2
COGNOME NOME
Di Giulio
Cesare
Fabris
Luca
3
4
Guido
Gunetto
Riccardo
Matteo
PROVENIENZA
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Classe quarta. Ha frequentato il triennio alla Casa Carità di
Grugliasco
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
5
Hoxha
Endrit
6
7
La Notte
Valle
Simone
Gustavo
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
facendo il biennio all’ITIS
Classe quarta. Ha frequentato questo istituto dalla prima classe
Classe quarta. Ha frequentato il triennio alla Casa Carità di
Grugliasco
La sezione PE e PM ha avuto un percorso abbastanza regolare con una dispersione non
particolarmente elevata negli ultimi tre anni scolastici anche considerata la presenza di alunni
stranieri. Per molti è mancata una costante applicazione allo studio domestico, l’impegno e la
partecipazione durante lo svolgimento delle lezioni sono stati discontinui. Un piccolo gruppetto
di persone ha manifestato invece molto interesse per le materie tecniche ed avendo raggiunta una
notevole autonomia è stato in grado di raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati realizzando
degli oggetti dimostrativi molto interessanti.
Si sono inseriti positivamente tre studenti, provenienti da altre scuole, che, grazie all’impegno e
alla partecipazione dimostrati, hanno avuto anche un positivo influsso sulla classe.
La frequenza è stata pressoché regolare, anche se, in alcuni casi, è stato registrato un certo
numero di assenze e ingressi posticipati ed uscite anticipate.
Per quanto riguarda l’area tecnica la classe ha dimostrato, tranne per un numero modesto di
allievi, una partecipazione adeguata.
Nell’area umanistica ha dimostrato buon interesse per gli argomenti presentati anche se mediati
da riferimenti culturali molto limitati.
La progressione nell’apprendimento si è però rivelata disomogenea. Alcuni docenti, pertanto,
hanno dovuto adattare le proprie proposte didattiche riducendone la consistenza, laddove
possibile, in rapporto ai ritmi degli allievi.
Una fascia di studenti ha evidenziato carenze e lacune in alcune discipline e non tutti hanno
saputo pienamente approfittare delle occasioni di recupero che, in vari modi, sono state loro
offerte dai docenti.
Il rapporto tra alunni e docenti è stato in genere sempre rispettoso dei ruoli.
Il Consiglio di Classe non è intervenuto con provvedimenti disciplinari di rilievo scegliendo
invece di parlare con i singoli allievi e con le famiglie per cercare di affrontare insieme le
problematiche dei singoli studenti.
Nell’ultima parte dell’anno, l’impegno scolastico è sostanzialmente peggiorato soprattutto per
alcuni alunni.
8.2 DOCENTI
Nel seguito viene riportato l’elenco dei docenti.
ELENCO DEI DOCENTI
1
3
2
3
COGNOME
FISCONE
VERCELLINO
PEROTTINO
MARCEDULA
NOME
Floriana
Patrizia
Roberta
Nunzio
MATERIA
Italiano e Storia
Inglese
Matematica
Ed. Fisica
CLASSE
5a PE-M
5a PE-M
5a PE-M
5a PE-M
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
4
5
GIRARDI
TELARO
PETINO
Giorgio
Giovanni
Samuele
6
MUSELLA
Salvatore
7
8
9
10
RUSSO
TORCHIO
GIUFFRE’
TORCHIO
Francesco
Mauro
Paolo
Mauro
Religione
Attività Alternativa alla Religione
Sistemi Automazione ed
Organizzazione della Produzione
Elettrotecnica Elettronica e
Applicazioni
ITP di Sistemi e di Elettrotecnica
Tecnica della Produzione
ITP di Tecnica della Produzione
Meccanica e Macchine
5a PE-M
5a PE-M
5a PE
5a PE
5a PE
5a PM
5a PM
5a PM
Nel quarto e quinto anno la classe ha purtroppo visto l’avvicendarsi di più insegnanti, per le
materie umanistiche è cambiato il docente di Italiano, per le materie tecniche della classe PM
sono cambiati i docenti di Tecnica della Produzione e di Meccanica e Macchine mentre per la
sezione PE è cambiato il docente di Elettrotecnica, e l’ITP di Sistemi e di Elettrotecnica.
9. SITUAZIONE IN INGRESSO DEGLI ALUNNI
9.1 RISULTATI DELL’ESAME DI QUALIFICA DELLA CLASSE 3a
1 PE
2 PE
3 PE
4 PE
5 PE
6 PE
7 PE
8 PE
9 PE
10 PE
11 PE
12 PE
13 PE
1 PM
2 PM
3 PM
4 PM
5 PM
6 PM
7 PM
COGNOME
Barello
Benlamlih
Borgis
Caltabiano
Circhirillo
Di Blasi
Gavrila
Giuglardo
Lo Bianco
Marcu
Moubtassim
Scoleri
Tonda
Di Giulio
Fabris
Guido
Gunetto
Hoxha
La Notte
Valle
NOME
Carlo
Najib
Matteo
Biagio
Andrea
Daniele
Alexandru
Damiano
Alessio
Daniel
Soufiane
Stefano
Denis
Cesare
Luca
Riccardo
Matteo
Endrit
Simone
Gustavo
VOTO DI QUALIFICA
60/100
73/100
73/100
67/100
60/100
80/100
72/100
68/100
60/100
60/100
67/100
66/100
64/100
64/100
60/100
60/100
63/100
67/100
60/100
60/100
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
9.2 RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DI CLASSE 4a
Le seguenti informazioni sono desunte dai risultati dello scrutinio dell’anno precedente.
21
20
1
10
10
10
0
Alunni della classe
Alunni scrutinati
Alunni respinti
Alunni promossi a giugno
Alunni con giudizio sospeso
Alunni con giudizio sospeso promossi dopo le prove
Alunni con giudizio sospeso non promossi dopo le prove
Nella seguente tabella le percentuali sono calcolate sugli alunni promossi a giugno
Materie
Livello
Livello
Livello
N° alunni
N° alunni
alto
medio
basso
con giudizio con giud.
sospeso
sosp.
(Voti 8-9(Voti 6-7) (Voti < 6)
promossi
10)
Italiano
15%
85%
Storia
25%
70%
5%
1
1
Inglese
5%
50%
45%
9
9
Matematica
20%
40%
40%
8
8
Ed. Fisica
85%
25%
5a PE:
Sistemi Automazione ed
Organizzazione della
produzione
5a PE:
Elettrotecnica
Elettronica ed
Applicazioni
5a PM:
Tecnologia Meccanica e
Laboratorio
5a PM:
Meccanica Applicata
54%
46%
38%
62%
14%
86%
14%
86%
5a PM: Elettrotecnica ed
Elettronica
100%
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
9.3 TABELLA DEI CREDITI SCOLASTICI PER LA CLASSE 3a E 4a
1 PE
2 PE
3 PE
4 PE
5 PE
6 PE
7 PE
8 PE
9 PE
10 PE
11 PE
12 PE
13 PE
1 PM
2 PM
3 PM
4 PM
5 PM
6 PM
7 PM
COGNOME
Barello
Benlamlih
Borgis
Caltabiano
Circhirillo
Di Blasi
Gavrila
Giuglardo
Lo Bianco
Marcu
Moubtassim
Scoleri
Tonda
Di Giulio
Fabris
Guido
Gunetto
Hoxha
La Notte
Valle
NOME
Carlo
Najib
Matteo
Biagio
Andrea
Daniele
Alexandru
Damiano
Alessio
Daniel
Soufiane
Stefano
Denis
Cesare
Luca
Riccardo
Matteo
Endrit
Simone
Gustavo
CREDITI 3a
3
6
6
5
3
6
6
5
3
3
5
5
4
4
3
3
4
5
3
3
CREDITI 4a
6
6
6
5
4
7
6
5
4
4
6
4
4
4
7
4
5
5
4
5
TOTALE 3a E 4a
9
12
12
10
7
13
12
10
7
7
11
9
8
8
10
7
9
10
7
8
10. ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Avendo avuto conferma dei fondi di Terza Area per l’Alternanza di Scuola Lavoro solo alla fine
dell’anno scolastico, non è stato possibile effettuare dei corsi pomeridiani come preventivato.
Alcuni allievi sono stati mandati per una settimana in stage in azienda mentre altri sono rimasti a
scuola per lavorare su alcuni progetti di gruppo che saranno ultimati durante le ore curriculari di
Sistemi. Tali progetti riguardano la costruzione di un ascensore, di una villetta con cancello
automatico, di una casetta con sistema di allarme, di un ponte motorizzato.
Figura 1– Alcuni progetti di Alternanza Scuola Lavoro in fase di realizzazione
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Nell’ambito dell’Alternanza Scuola Lavoro, va evidenziata la partecipazione da parte di diversi
allievi alle seguenti attività:
-
Convegno organizzato dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) presso la sede dell’Unione
Industriale di Torino sull’aggiornamento della Normativa Elettrica
-
Un ciclo di tre lezioni presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino
relative alla programmazione di Scratch, Scratch per il microcontrollore Arduino,
AppInventor per la programmazione di Tablet e cellulare con sistema Android.
11. STAGE INDIVIDUALI
La scuola ha provveduto al quarto anno, per la totalità della classe, ad inviare gli studenti in stage in
azienda, al quinto anno diversi studenti hanno effettuato uno stage di una settimana, una parte è
rimasta a scuola per lavorare sui progetti d’esame.
1 PE
COGNOME
Barello
NOME
Carlo
2 PE
3 PE
Benlamlih
Borgis
Najib
Matteo
4 PE
Caltabiano
Biagio
5 PE
6 PE
7 PE
Circhirillo
Di Blasi
Gavrila
Andrea
Daniele
Alexandru
8 PE
Giuglardo
Damiano
9 PE
10 PE
11 PE
12 PE
13 PE
Lo Bianco
Marcu
Moubtassim
Scoleri
Tonda
Alessio
Daniel
Soufiane
Stefano
Denis
1 PM
Di Giulio
Cesare
2 PM
Fabris
Luca
3 PM
4 PM
Guido
Gunetto
Riccardo
Matteo
5 PM
Hoxha
Endrit
AZIENDA CONTATTATA
A.S Distribuzione Alimentare SNC
Rivoli TO
Stage a scuola
Azienda Agricola di Cibrario Antonio –
Bruzolo (TO)
Samic di Gambato Frabrizio e C. S.A.S.
– Avigliana (TO)
Stage a scuola
Stage a scuola
Falsh di Baretta Alessandro –
Chiomonte (TO)
SAMIC di Gambato Fabrizio e C.
S.A.S. – Avigliana
Stage a scuola
Stage a scuola
Stage a scuola
Stage a scuola
Moretta Roberto Impianti Elettrici –
Meana di Susa (TO)
F.G. Automazione s.r.l. Umipersonale
Torino
VDS s.n.c. di Decataldo e C. Alpignano
(TO)
Croce Rossa Comitato Locale di Susa
JMC s.a.s. di Poncellini e C. Avigliana
(TO)
Cossa s.r.l. SUSA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
6 PM
La Notte
Simone
7 PM
Valle
Gustavo
T.E.K. Max di Dipasquale s.a.s. –
Sant’Ambrogio di Susa (TO)
VDS s.n.c. di Decataldo e C. Alpignano
(TO)
12. VISITE DI ISTRUZIONE
Nel seguito è riportato un elenco comprensivo di finalità didattiche delle visite di istruzione
effettuate negli ultimi due anni.
• 01.02.2013 - Centrale idroelettrica Iren Energia di Susa
• 27.03.2013 - Visita stabilimento FINDER di Almese
• 23.04.2013 – visita città di Pavia
• Progetto Devon, gemellaggio con Barnstaple (UK)
Finalità Visita Centrali Elettriche
Entrare in un impianto mentre sta lavorando è un'opportunità unica per capirne il
funzionamento: da come le fonti energetiche sono trasformate in elettricità, a quante persone
ci lavorano, ai sistemi di sicurezza e di monitoraggio. Il contatto diretto con tecnici del settore
consente poi di approfondire tematiche non strettamente legate al funzionamento delle
centrali, come l'uso delle differenti fonti di energia, il risparmio energetico e la filiera
dell'elettricità dalla centrale alle nostre case.
Finalità Visita Stabilimento FINDER di Almese (TO)
Ad Almese ha sede una delle più grosse aziende al mondo che producono relè e
temporizzatori, apparecchiature che vengono installate da elettricisti e che vengono prodotte
anche dalla sinergia di tecnici elettici e meccanici. Per gli alunni di un professionale tale visita
costituisce un importante occasione per conoscere una grande realtà lavorativa che ha saputo
superare con determinazione e larghezza di vedute la crisi economica di questi anni.
Finalità Visita Città di Pavia e della Certosa
La città di Pavia è stata capitale del regno longobardo. Dal Medioevo Pavia è sede di una
delle più antiche università italiane. La Certosa di Pavia è uno dei più belli monasteri d’Italia
che contiene beni artistici ed ecclesiastici di immenso valore. Tali visite costituiscono
un’esperienza di approfondimento culturale e di verifica sul campo di conoscenze, abilità e
competenze, di socializzazione tra studenti e tra studenti e insegnanti.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
Progetto Devon
A settembre e a marzo sono stati effettuati due viaggi di istruzione nel Regno Unito nella
cittadina di Barnstaple (Devon), città gemellata con Susa. Lo studente Carlo Barello ha
partecipato ad entrambi i viaggi anche con funzione di tutor per gli studenti delle classi
inferiori.
L'attività ha previsto il soggiorno in famiglie inglesi, la visita ad una scuola superiore locale e
la partecipazione ad alcune lezioni presso l'istituto inglese.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
12.1 RECUPERO
Nel corso dell’anno scolastico gli insegnanti, sulla base delle proprie valutazioni, hanno attuato
interventi di recupero in itinere, in piccoli gruppi o individualizzati, attuati a loro discrezione
durante le ore di lezione e/o in orario extra-scolastico.
12.2 APPROFONDIMENTO
Prima simulazione delle prove d’esame:
™ 1a prova 28.02.2013
™ 2a prova 14.03.2013
™ 3a prova 08.03.2013
Seconda simulazione delle prove d’esame:
™ 1a prova 20.05.2013
™ 2a prova 17.05.2013
™ 3a prova 09.05.2013.
• Ricerca di materiale e stesura delle tesine d’esame (periodo gennaio-maggio)
13. VALUTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA
Per quanto riguarda l’area storica-linguistica-letteraria gli obiettivi prefissati
sono stati
complessivamente raggiunti anche se alcuni allievi, avendo limitate capacità critiche e linguistiche,
si affidano ancora ad una ripetizione mnemonica.
Nella classe si distingue un piccolo gruppo di ragazzi che hanno dimostrato sensibilità ed interesse
per le materie letterarie nelle quali hanno conseguito risultati buoni.
Discreto l’impegno degli studenti stranieri nell’affrontare lo studio della lingua inglese nonostante
le comprensibili difficoltà.
Per quanto riguarda l’area scientifico-tecnologica, gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti solo
da un limitato numero di allievi che hanno partecipato assiduamente alle lezioni impegnandosi nello
studio personale.
La maggior parte degli allievi ha profuso un impegno volto al raggiungimento di obiettivi minimi,
finalizzati per lo più alle verifiche periodiche ma non al raggiungimento di una preparazione
consolidata, pertanto il livello di conoscenze e competenze non può ritenersi omogeneo.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
13.1
VALUTAZIONI NELLE SINGOLE DISCIPLINE
ITALIANO
La classe ha avuto non poche difficoltà ad approcciare alla disciplina, ai suoi contenuti e a
raggiungere gli obiettivi fondamentali che le sono propri. Il programma è stato svolto con
lentezza e farraginosità, soprattutto per le difficoltà intrinseche che gli studenti hanno incontrato
nel metodo di studio e nell’approccio, assolutamente non adeguato.
STORIA
Gli alunni si sono mostrati mediamente più attratti dalla disciplina storia e hanno, pertanto, partecipato con maggiore interesse personale alle lezioni. Questo probabilmente è stato determinato dal fatto che la maggior parte degli argomenti trattati già rientra nel loro feedback culturale avendo svolto il medesimo programma nella terza professionale; Se l’interesse è stato così vivo, non sempre vivo ed adeguato alle consegne e ai momenti didattici è risultato l’impegno e la costanza nello studio a casa. INGLESE
La classe, piuttosto disomogenea, con la presenza di cinque studenti di madrelingua straniera, ha
seguito con discreto interesse la materia. L’impegno è stato tuttavia discontinuo per alcuni
studenti sia nello studio che nello svolgimento dei compiti assegnati. Sono stati attuati interventi
di recupero in itinere per far fronte alle necessità specifiche degli studenti in difficoltà.
Nell’ambito del Progetto di integrazione culturale Devon, A settembre e a marzo sono stati
effettuati due viaggi di istruzione nel Regno Unito nella cittadina di Barnstaple (Devon), città
gemellata con Susa. Lo studente Carlo Barello ha partecipato ad entrambi i viaggi anche con
funzione di tutor per gli studenti delle classi inferiori.L'attività ha previsto il soggiorno in
famiglie inglesi, la visita ad una scuola superiore locale e la partecipazione ad alcune lezioni
presso l'istituto inglese.
MATEMATICA
La classe presenta numerose lacune relative agli anni precedenti ed una preparazione
frammentaria e non sempre sufficiente. Nonostante il ripasso di argomenti trattati in precedenza
e le attività di recupero proposte in itinere gli studenti hanno dimostrato notevole difficoltà nella
materia e quindi gli argomenti di quest'anno sono stati trattati nel modo più semplice possibile
dando poco spazio alla teoria ma risolvendo molti e semplici esercizi in classe.
ELETTROTECNICA, ELETTRONICA E APPLICAZIONI
La classe ha avuto un comportamento a tratti vivace ma nel complesso sempre corretto. Tuttavia
solo un esiguo gruppo di alunni ha dimostrato interesse ed un reale desiderio di crescita culturale
e di miglioramento,si è impegnato nello studio e ha partecipato alle attività curricolari. La
restante parte della classe ha seguito con alterno interesse le lezioni svolte.
Una parte della classe ha mostrato molto interesse per le attività di laboratorio, riuscendo a
realizzare piccoli progetti di automazione industriale.
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
SISTEMI ED AUTOMAZIONE
La classe, in media, presenta alcune lacune a livello matematico ed elettrotecnico. E’ quindi
difficile spiegare liberamente gli argomenti inerenti il programma senza ricorrere a continui
richiami sui principali concetti di base. Alcuni allievi hanno mostrato poco interesse per la
materia, mentre altri allievi, manifestando uno spiccato interesse per le attività pratiche di
laboratorio, hanno raggiunto degli ottimi risultati.
ELETTRONICA
La scarsa propensione verso spiegazioni teoriche e lo scarso interesse nei confronti della materia
ha costretto l’insegnante a ridurre il programma all’essenziale cercando di far comprendere i
concetti base. Nel complesso gli allievi hanno raggiunto una preparazione sufficiente per il
superamento degli esami di stato.
TECNICA DELLA PRODUZIONE
La classe presenta disomogeneità in merito al livello di preparazione acquisito e si riscontrano
diverse lacune dovute ad una scarsa preparazione di base. Solo un gruppo ristretto di studenti ha
raggiunto le competenze necessarie per affrontare in maniera autonoma le diverse problematiche
tecniche proposte. Per il resto della classe, conseguentemente all'impegno discontinuo, risulta un
parziale raggiungimento degli obiettivi.
MACCHINE A FLUIDO
Nonostante alcune singole difficoltà,soprattutto nella fase iniziale dell'anno scolastico,la classe
ha dimostrato in sufficiente impegno e una buona partecipazione alle lezioni in aula. Gli
argomenti trattati sono stati seguiti con discreto interesse e conseguentemente al momento di
verificare le conoscenze e l'apprendimento delle nozioni di base della materia gli studenti hanno
dimostrato di aver raggiunto risultati nella media al di sopra della sufficienza.
EDUCAZIONE FISICA
Gli allievi hanno dimostrato un discreto impegno e una discreta partecipazione alle lezioni
instaurando con l’insegnante un buon rapporto di collaborazione rafforzato dalla capacità di
confrontarsi in maniera positiva e costruttiva con l’attività fisica. Il programma è stato
globalmente svolto e i risultati raggiunti sono complessivamente più che sufficienti.
RELIGIONE
La classe ha sempre avuto un interesse costante evidenziando un buon coinvolgimento nelle
varie tematiche proposte. Il percorso dell’anno è stato crescente anche nel campo disciplinare
denotando una buona maturità degli alunni.
La classe ha risposto positivamente anche a proposte didattiche alternative come la bioetica
confermata dal giudizio degli esperti che hanno tenuto le lezioni. Gli stessi ragazzi musulmani
presenti hanno quasi sempre partecipato attivamente alle lezioni dando una connotazione
migliore alla disciplina che deve aprirsi ad un dialogo inter-religioso.
In conclusione il giudizio sulla classe è buono sotto entrambi gli aspetti didattico e disciplinare.
DOC UMENTO DEL CONSIGLIO 01 CLASSE A.S. 2012-13 - CLASSE 5' P E-M - li S E. FERRARI di Susa (T O)
15. FIRME DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTI
COGNOME
NOME
MATE RIA
I
FlSCONE
Floriana
Italiano e St oria
3
VERCELLINO
Patrizia
Inglese
2
PEROITINO
Roberta
Matematica
3
MARCEDULA
Nunzio
Ed. Fisica
4
GIRARDI
Giorgio
Religione
6
TELARO
Giovanni
7
PETINO
Samuele
Attivita Altemativa alia
Religione
Sistemi Auto mazione ed
Organ izz . della P ro duzione
8
MUSELLA
Salvatore
Elettrotecnica Elettronica e
9
RUSSO
Francesco
ITP di Siste mi e di
Applicazi oni
E lettro tecnic a
10
TORCHIO
Mauro
Tecnica della Produzione
FI ~MA 4
~
...
GIUFFRE'
Paolo
ITP di Tecnica della
Produzi on c
12
TORCHIO
Mauro
Meccanica e Macchine
13
PETINO
Samuele
Elettrotecnica ed
Elettronica
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Susa, 15 maggio 20 I 3
ILE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
15. PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE MATERIE
Si veda l’Allegato A
16. SIMULAZIONI D’ESAME CON GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Si veda l’Allegato B
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
ALLEGATO A
PROGRAMMI SVOLTI NELLE
SINGOLE MATERIE
AMBITO STORICO – LETTERARIO
OBIETTIVI
(della programmazione disciplinare)
Obiettivi formativi:
- consapevolezza della letteratura come esperienza artistica nella quale si manifestano
simbolicamente i grandi temi dell’esistenza e della civiltà;
- fruizione estetica della letteratura come esperienza, dialogo, processo conoscitivo che il testo
traccia per il lettore;
- consapevolezza della relativa autonomia dell’ opera d’arte;
- consapevolezza della possibilità di collegamento tra le opere letterarie prodotte e i periodi storici
di riferimento;
- consapevolezza dell’importanza dei principali fenomeni storici che hanno caratterizzato la nostra
storia, in un ‘ottica diacronica e sincronica;
- formazione di una cultura storica attraverso l’acquisizione di conoscenze specifiche dei
meccanismi generativi dei fatti storici e l’utilizzazione di conoscenze acquisite anche in aree
disciplinari diverse;
- attitudine critica a formulare domande, a elaborare giudizi consapevoli sul presente attraverso
l’incontro col passato e l’impegno verso il futuro.
Obiettivi di apprendimento:
1) Analisi e contestualizzazione dei testi, di natura letteraria o storiografica:
- condurre una lettura diretta del testo, come prima forma di interpretazione del suo significato;
- collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti: le tradizioni dei codici formali e
le istituzioni letterarie; altre opere dello stesso e di altri autori, coevi o di altre epoche,
eventualmente anche appartenenti a letterature straniere; altre espressioni artistiche e culturali; il più
generale contesto storico del tempo;
- mettere in rapporto il testo con le proprie esperienze e la propria sensibilità e formulare un proprio
motivato giudizio critico.
abitudine a identificare i soggetti sociali, la natura degli eventi (economici, sociali, politici,
culturali) e le relazioni tra essi;
- attenzione agli aspetti propri della mentalità (valori, pregiudizi, attese) di un gruppo e di
un’epoca;
2) Riflessione sulla letteratura e sua prospettiva storica:
- riconoscere i caratteri specifici del testo letterario e la sua fondamentale polisemia, che lo rende
oggetto di molteplici ipotesi interpretative e di continue riproposte nel tempo;
- riconoscere gli elementi che, nelle diverse realtà storiche, entrano in relazione a determinare il
fenomeno letterario;
- conoscere ed utilizzare i metodi e gli strumenti fondamentali per l’interpretazione delle opere
letterarie;
- saper cogliere, attraverso la conoscenza degli autori e dei testi più rappresentativi, le linee
fondamentali della prospettiva storica nelle tradizioni letterarie italiane.
3) Conoscenze e competenze:
- eseguire il discorso orale in forma corretta, efficace e priva di stereotipi;
- affrontare, come lettore autonomo e consapevole, testi di vario genere, utilizzando le diverse
tecniche di lettura (esplorativa, estensiva, di studio) in relazione ai diversi scopi per cui si legge;
- produrre testi scritti di diverso tipo, rispondendo alle diverse funzioni, disponendo di adeguate
tecniche compositive e sapendo padroneggiare anche il registro formale e i linguaggi specifici;
- saper oggettivare e descrivere le strutture della lingua e i fenomeni linguistici, mettendoli in
rapporto anche con i processi culturali e storici della realtà italiana;
- capacità di inquadrare, comparare, periodizzare i diversi fenomeni utilizzando gli strumenti
fondamentali del lavoro storico;
- uso di termini e concetti propri del linguaggio storico e letterario
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE - ITALIANO
Obiettivi cognitivi specifici raggiunti –obiettivi formativi (l'elenco dei contenuti svolti viene
allegato a parte)
La classe presenta una situazione, pertinente la disciplina ITALIANO, piuttosto eterogenea.
Prescindendo dalla situazione specifica di ogni singolo studente – che è visibile nei tabelloni della
valutazione intermedia di fine aprile – la classe ha avuto non poche difficoltà ad approcciare alla
disciplina, ai suoi contenuti e a raggiungere gli obiettivi fondamentali che le sono propri. Il
programma è stato svolto con lentezza e farraginosità, non tanto per problematiche legate alla
condotta o al parametro formativo, che risulta essere claudicante solo in alcuni studenti e non
omogeneamente in tutto il gruppo classe, ma soprattutto per le difficoltà intrinseche, che gli studenti
hanno incontrato nel metodo di studio e nell’approccio, assolutamente non adeguato, ad una
disciplina dall’epistemologia complessa e problematica (che nel quinto anno presupporrebbe dei
livelli di partenza cognitivamente più solidi e stabili). Gli studenti, infatti, sono arrivati alla classe
quinta con molte lacune pregresse non colmate e con dei forti buchi concettuali e cognitivi, che
hanno destabilizzato il fluido e aproblematico lavoro letterario. Forti difficoltà sono state riscontrate
nella conoscenza dei testi letterari, nell’approccio ai testi e alla loro analisi; nelle categorie
filosofiche, estetiche e stilistico-formali, che rappresentano un po’ un prerequisito per una corretta
attività letteraria. Una disciplina, l’Italiano, che nel quinto anno dà come scontati dei prerequisiti
storici, filosofici e culturali, che in un istituto professionale non sempre rappresentano
un’acquisizione. A queste difficoltà vanno aggiunti altri elementi non poco trascurabili: gli interessi
degli studenti, poco sensibili alle questioni artistico-culturali e certamente più proiettati verso le
discipline caratterizzanti il loro percorso formativo; un impegno non sempre costante e maturo, in
linea con le richieste e le consegne contestuali, da parte di alcuni studenti.
Sono stati fatti, pertanto, tagli al programma; si è lavorato sui nuclei concettuali portanti, cercando di
snellire, con il rischio a volte di depauperare la disciplina, con lo scopo di fare restare delle categorie
di riferimento; sono stati abbassati gli standard e i livelli della sufficienza, per permettere agli
studenti di raggiungere dei livelli di accettabilità in linea con le loro reali capacità cognitive e le loro
potenzialità, non per abituarli a richieste più basse, ma soprattutto per non essere troppo velleitari e
creare disillusione negli studenti. E’stato pertanto operato un adeguamento nel lavoro disciplinare e
didattico, quanto a contenuto e metodologie, nel tentativo di rendere il lavoro sui contenuti più
fruibile e più in linea con gli stili cognitivi degli alunni.
Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi prefissati nella programmazione iniziale, in relazione alle
conoscenze, competenze e abilità previste per l’insegnamento in questione.
- Conoscenze:
Gli alunni conoscono in maniera spesso globale i nuclei concettuali portanti della disciplina e
riescono, alcuni non senza difficoltà, a cogliere le relazioni esistenti tra i concetti;
- Competenze:
Riescono a discutere di un nucleo concettuale analizzato, anche se indispensabili risultano le
linee guida fornite dal docente o dai libri di testo; sanno svolgere esercizi di tipo soprattutto
strutturato, ma hanno più difficoltà a realizzare tabelle, schemi o lavori di sintesi di matrice più
autonoma e libera;
- Capacità:
Espongono, più o meno consapevolmente, i contenuti disciplinari, ma hanno in taluni casi
difficoltà a rielaborare in maniera critica le conoscenze, non riuscendo a strutturarle in un
sistema conoscitivo più latamente inteso, se non dopo un lavoro strutturato e condiviso con il
docente; sanno lavorare sui concetti base, ma restano troppo spesso impelagati in
un’impostazione mnemonica, che finisce con il diventare per loro uno strumento imprescindibile
di approccio alla disciplina, non considerata come un ambito di ragionamento e di riflessione a
più ampio spettro; utilizzano poco e con difficoltà la terminologia specifica e il lessico proprio
del settore disciplinare.
In particolare si sottolinea quanto segue:
- Lettura e metodo di studio:
conoscono le diverse strategie di lettura e le sanno utilizzare più o meno consapevolmente in
relazione ai diversi scopi e alle diverse caratteristiche del testo; producono raramente testi scritti
utili allo studio – schemi, sintesi, mappe concettuali - ma sanno districarsi abbastanza bene nella
lettura di schemi e tabelle, forniti loro già completi; risultano in grado di memorizzare i
contenuti, ma presentano più difficoltà nella fase di rielaborazione personale e dell’esposizione
orale dei contenuti, che risulta troppo inficiata dall’impalcatura mnemonica;
- Scrittura:
riconoscono gli elementi costitutivi del testo e riescono a produrre testi mediamente accettabili;
ci sono tuttavia alcuni studenti che incontrano ancora non poche difficoltà nella stesura di testi
morfologicamente corretti caratterizzati da coesione, accordi morfologici, sostituenti lessicali pronominali e connettivi. Le diverse tipologie testuali legate alla prima prova dell’esame di Stato
sono state ampiamente trattate e discusse in classe: tuttavia, trattandosi di un lavoro nuovo, di
approccio a una produzione testuale mai prima esperita, le difficoltà, incontrate in particolare da
parte di qualche alunno più debole, sono da considerarsi qui come fisiologiche.
- Produzione orale:
intervengono in maniera adeguata nelle conversazioni e producono testi orali abbastanza
coerenti; sanno portare avanti delle discussioni, di natura diversa, in maniera piuttosto
problematica, aprendosi al confronto e alla dialettica, nel rispetto delle alterità e delle diverse
posizioni. Il livello dell’esposizione orale su contenuti disciplinari resta, invece, a volte troppo
legato ad un’impalcatura mnemonica, che rende difficile agli studenti la problematizzazione
personale e la creazione di collegamenti interdisciplinari.
- Tipologie testuali:
Testo espositivo-argomentativo-regolativo-espositivo: conoscono le caratteristiche salienti dei testi
su menzionati; Testo poetico: conoscono le caratteristiche fondanti di un testo poetico – verso,
schemi di rime, figure di suono e di significato, livello denotativo, connotativo e stilistico-formale di
una poesia; sanno fare la parafrasi e il commento di poesie di bassa e media difficoltà - se guidati
dal docente. Hanno spiccate difficoltà a cogliere l’aspetto morale, filosofico, ideologico e letterario
presente in un testo letterario sia in prosa sia in poesia. Quanto alle abilità di scrittura, si sono
sviluppate soprattutto le seguenti modalità di prova:
“analisi e commento di un testo dato” (tipologia A), “saggio breve” e, facoltativamente,
“articolo” di fondo:
• dell'analisi e commento” si sono curate la capacità di riassumere ordinatamente il testo e
comprenderne il contenuto letterale e il tema chiave; di rispondere in modo preciso alle domande
formulate e sviluppare le risposte in un’analisi coerente unitaria; di cogliere le espressioni topiche e
collegarle o alla poetica dell’autore (se noto) o alle questioni, alle idee e ai temi di altri testi letti, in
modo coerente e argomentato e secondo le proprie sensibilità ed esperienza;
• del “saggio breve” sono state curate la capacità di cogliere i punti fondamentali dei documenti
presentati, la capacità di collegarli alle conoscenze acquisite, la precisione delle informazioni, la
capacità di elaborare una propria interpretazione dell'argomento o almeno di esporlo in modo
coerente.
• dell’“articolo” sono state curate l'uso corretto del dossier dei documenti, la brevità e l’efficacia
dell’esposizione, oltre alla presenza di una “tesi” identificabile e chiaramente argomentata.
Sono stati curati, più in generale, l'ordine e la coerenza espositive: la suddivisione in paragrafi (ove
richiesto), l'esaustività, le connessioni, il registro lessicale, la validità dei nuclei ideativi e la capacità
di rielaborare i contenuti in modo appropriato e, ove possibile, criticamente.
Procedure didattiche, metodi e strategie di insegnamento; metodi, modalità e tempi di
recupero; attività di approfondimento; mezzi utilizzati; utilizzo laboratori…….
Sono state portate avanti lezioni, che hanno fatto uso di metodologie diverse contestuali alle
necessità e ai bisogni: lezioni frontali, lezioni problematico-dialogiche, discussioni, brain-storming.
Sono state attivate diverse strategie didattiche: va sottolineata la difficoltà di trovare strategie adatte
al livello cognitivo e metodologico degli studenti, con i quali sono state necessarie lezioni
caratterizzate dalla lettura e sottolineatura del libro di testo, mancando in una grande parte della
classe un metodo di studio autonomo e consapevole.
Gli strumenti utilizzati sono stati: libri di testo e materiali forniti in supporto cartaceo dal docente.
Si è fatto riferimento a dei supporti filmici e all’utilizzo del web per ricerche ed approfondimenti.
Sono state effettuate ore di recupero in itinere, su alcuni punti focali del programma. Sono state
inoltre effettuate diverse verifiche orali di recupero, laddove necessario per permettere agli studenti
di recuperare alcuni moduli, in cui erano risultati insufficienti.
Attività di approfondimento sono state portate avanti durante le ore curricolari sulla base della
necessità contestuale.
Valutazione:
Sono state effettuate verifiche scritte e orali, secondo quanto programmato. Le verifiche scritte in
forma di simulazione per la prima prova dell’esame di maturità; verifica semistrutturate sulla
letteratura, valide per la valutazione orale; verifiche orali propriamente dette su parti di programma
prestabilite.
Molte verifiche orali sono state concordate in maniera programmata con gli studenti, per dare loro
modo di studiare in maniera più tranquilla e per poter raggiungere livelli di resa maggiormente
accettabili.
Sono state fatte inoltre delle verifiche di recupero, laddove necessario.
Eventuali altre osservazioni in merito allo svolgimento del programma (limitazioni di tempo,
problemi pregressi…..)
Il programma ha subito dei tagli, non soltanto per delle motivazioni squisitamente formative, ma
anche di tipo logistico: sono saltate diverse ore per motivi legati allo stage o alle visite di istruzione.
Libro di testo: M. Sambugar, G. Salà, LM, Letteratura Modulare, Il Novecento, La Nuova Italia
CONTENUTI
1)
-
Decadentismo ed età delle Avanguardie: cornice storico-culturale
il contesto storico-politico
il contesto socio-culturale
movimenti culturali: il Decadentismo
tendenze letterarie: la letteratura decadente
movimenti culturali: le Avanguardie
-
tendenze letterarie: la letteratura nell’età delle Avanguardie
Letture:
Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile, Desolazione del piccolo poeta sentimentale;
Aldo Palazzeschi, L’incendiario, E lasciatemi divertire;
Filippo Tommaso Marinetti, Manifesto del Futurismo;
Filippo Tommaso Marinetti, Zang Tumb Tumb, Il bombardamento di Adrianopoli
2) L’Europa e il mondo. Dalla fine dell’Ottocento al primo Novecento: la narrativa
- Il romanzo estetizzante
Letture:
O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, Lo splendore della giovinezza
- La narrativa della crisi
Letture:
E. Kafka, La metamorfosi, Il risveglio di Gregor
3) Giovanni Pascoli
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
G. Pascoli, Il fanciullino, E’ dentro di noi un fanciullino;
G. Pascoli, Myricae, Lavandare;
G. Pascoli, Myricae, X agosto;
G. Pascoli, Myricae, Novembre;
G. Pascoli, La grande Proletaria si è mossa, Sempre vedendo in alto…il nostro
tricolore.
4) Gabriele D’Annunzio
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
G. D’Annunzio, Il Piacere, Il ritratto di un esteta: Andrea Sperelli;
G. D’Annunzio, Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi, La sera fiesolana;
G. D’Annunzio, Laudi del cielo, della terra, del mare, degli eroi, La Pioggia nel
Pineto
5) Luigi Pirandello
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
L. Pirandello, L’Umorismo, Il sentimento del contrario;
L. Pirandello, Novelle per un anno, La patente.
6) Italo Svevo
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
I.Svevo, La coscienza di Zeno, L’ultima sigaretta;
I.Svevo, La coscienza di Zeno, Una catastrofe inaudita.
7) Cornice storico culturale: la produzione letteraria tra le due guerre
- Il contesto storico-politico
- Il contesto socio-economico
-
Movimenti culturali: la letteratura dell’impegno e l’Esitenzialismo
La letteratura nell’età dei Totalitarismi
La poesia pura e la poesia metafisica
L’Ermetismo
La narrativa italiana: la tendenza al realismo – Riferimenti a Moravia, Alvaro,
Vittorini e Gadda)
8) Giuseppe Ungaretti
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
G. Ungaretti, L’Allegria, Veglia;
G. Ungaretti, L’Allegria, Il porto Sepolto;
G. Ungaretti, L’Allegria, Sono una creatura;
G. Ungaretti, L’Allegria, San Martino del Carso.
9) Eugenio Montale
- La vita, le opere, il pensiero e la poetica
Letture:
E. Montale, Ossi di seppia, Spesso il male di vivere ho incontrato
P. S. Le sezioni evidenziate sono in corso di svolgimento nel mese di Maggio. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE - STORIA Obiettivi cognitivi specifici raggiunti – debiti scolastici – obiettivi formativi (l'elenco dei contenuti svolti viene allegato a parte) La classe, presenta una situazione, pertinente la disciplina storia, non troppo dissimile da quella dell’italiano per gli obiettivi raggiunti, ma diversa sotto il profilo dell’impegno e dell’interesse: gli alunni si sono mostrati mediamente più attratti dalla disciplina storia e hanno, pertanto, partecipato con maggiore interesse personale alle lezioni. Questo probabilmente è stato determinato dal fatto che la maggior parte degli argomenti trattati già rientra nel loro feedback culturale ‐ avendo svolto il medesimo programma nella terza professionale; il livello di problematizzazione storica e di collegamento diacronico con molti aspetti della nostra attualità ha permesso di stimolare una partecipazione più viva da parte di un congruo numero di studenti. Il programma è stato svolto con lentezza, un po’ per venire incontro alle esigenze cognitive di tutti – esigenze chiaramente dissimili ed eterogenee – e in parte per la presenza di attività di stage e di visite di istruzione che hanno rallentato i tempi. Se l’interesse è stato così vivo, non sempre vivo ed adeguato alle consegne e ai momenti didattici è risultato l’impegno e la costanza nello studio a casa. Si è lavorato, anche in storia, sui nuclei concettuali portanti, cercando almeno di fare restare delle categorie di riferimento; si è fatto ricorso direttamente a fonti storiografiche per stimolare interesse verso questioni di tipo sociale, economico e culturale, che sono più apprezzate dagli studenti; - Conoscenze: Gli alunni conoscono in maniera spesso globale eventi e processi, e riescono con più o meno difficoltà a cogliere le relazioni esistenti tra i fatti e le questioni più generali, pertinenti il mondo delle istituzioni o della vita sociale, civile e politica delle civiltà prese in considerazione. Sanno individuare i concetti chiave dei testi di argomento storico, e se guidati lavorano alle sintesi, alle rielaborazione e riconsiderazione dei contenuti attraverso tabelle e schemi; ‐ Competenze: Riescono a ricostruire un evento storico, un processo o i caratteri di una civiltà attraverso l’applicazione della categorie di causa‐effetto, anche se con linee guida fornite dal docente o dai libri di testo; sanno svolgere esercizi di tipo soprattutto strutturato, ma hanno più difficoltà a realizzare tabelle, schemi o lavori di sintesi in maniera autonoma; - Capacità: Espongono più o meno consapevolmente un fatto, un processo storico o gli aspetti delle civiltà prese in considerazione, ma hanno difficoltà a rielaborare in maniera critica i contenuti; sanno lavorare sui concetti base, ma restano troppo spesso impelagati in un’impostazione mnemonica, che finisce con il diventare per loro uno strumento imprescindibile di approccio alla disciplina, non considerata come un ambito di ragionamento e di riflessione a più ampio spettro; utilizzano poco e con difficoltà la terminologia specifica e il lessico proprio della disciplina. Procedure didattiche, metodi e strategie di insegnamento; metodi, modalità e tempi di recupero; attività di approfondimento; mezzi utilizzati; utilizzo laboratori……. Come per l’Italiano Valutazione: numero e tipologie di verifiche scritte effettuate modalità e tempi – verifiche orali Sono state effettuate verifiche scritte, di tipo semistrutturato e verifiche orali, molto spesso con data programmata (onde facilitare uno studio più sicuro e sereno per lo studente). Sono state fatte anche delle verifiche di recupero, laddove necessario. Eventuali altre osservazioni in merito allo svolgimento del programma (limitazioni di tempo, problemi pregressi…..) Il programma ha subito dei tagli, non essendo stato possibile svolgere l’ultimo modulo relativo al periodo successivo alla fine della Seconda guerra mondiale, se non in maniera sintetica, con l’ausilio di schemi riassuntivi. Libro di testo: A. Rossi, M. Palazzo, M. Bergese, “Portale di storia, dall’antico regime alla globalizzazione”, Corso di storia per gli istituti professionali, Editrice La Scuola. CONTENUTI
PROGRAMMA SVOLTO:
I nuclei tematici
1) I caratteri della società di massa.
2) Dalla belle époque alla prima guerra mondiale.
3) L'Italia dalla crisi di fine secolo al fascismo.
4) Le esperienze dei totalitarismi in Europa e in Russia.
5)La seconda guerra mondiale
7) Dopo la guerra il nuovo ordine mondiale e la nascita dell'ONU
Contenuti:
La società di massa:
Masse, partiti di massa, industria, nazionalismo, razzismo, questione femminile, riforme e
legislazione sociale e istruzione, sindacati, cattolici e questione sociale.
Letture:
Il Vangelo sociale dell’'Enciclica Rerum Novarun;
L'Europa della belle époque e le potenze extraeuropee;
La Russia e la rivoluzione del 1905;
Positivismo e irrazionalismo.
L'Italia dalla crisi di fine secolo al sistema giolittiano:
Temi: la questione meridionale, l'immigrazione, la conflittualità sindacale e il progresso sociale e
civile, l'istruzione, il decollo industriale, la riforma elettorale e la guerra di Libia. La politica di
Giolitti, cattolici, socialisti e liberali.
Letture:
G. Pascoli, “La grande proletaria si è mossa”;
G.Piazza, “Un’oasi fiorita”;
L. Caetani, “Un deserto polveroso”;
G. Salvemini, “Mai nessuno è così brutale e cinico”, da “Il ministro della malavita e altri scritti”;
B. Croce, “ Il decennio felice”, da “Storia d’Italia dal 1870 al 1915”
La prima guerra mondiale:
Cause profonde e cause occasionali della guerra. Tratti generali degli eventi bellici, il problema
dell'interventismo italiano, la crisi del '17, l'intervento dell'America e la conclusione della guerra.
Gli Stati Uniti e la politica di Wilson dai 14 punti all'isolamento; trattati di pace, società delle
nazioni e nuova geopolitica d'Europa.
Letture:
Dal Programma di San Sepolcro;
La rivoluzione russa e lo stalinismo:
La rivoluzione di febbraio e quella di ottobre; la teoria del socialismo in un solo paese;dittatura,
guerra civile e conflitti esterni; La Terza Internazionale; dal comunismo di guerra alla Nep; da
Lenin a Stalin; l'industrializzazione forzata; lo stalinismo.
La crisi del primo dopoguerra in Italia e in Europa:
il biennio rosso; la crisi economica e la riconversione industriale, il ruolo della donna; i danni di
guerra e la crisi politico-economica nella Germania nella repubblica di Weimar e la sua risoluzione;
la ricerca della distensione in Europa alla fine degli anni '20; parola chiave: inflazione.
L'Italia dalla crisi del primo dopoguerra allo scoppio della seconda guerra mondiale:
il primo dopoguerra tra aspettative e delusioni; la crisi dello Stato liberale e la radicalizzazione
politica. Ascesa del fascismo: genesi e presa del potere, il regime dittatoriale. L'Italia fascista, una
società totalitaria; la politica del consenso e il regime; la politica economica e sociale. Parole
chiave: corporativismo e consenso. Dalla politica coloniale-imperiale alla seconda guerra mondiale.
Apogeo e declino del regime.
Dalla grande crisi alla seconda guerra mondiale:
economia e società negli USA e in Europa; la crisi del '29, Roosevelt e il New Deal; il nuovo ruolo
che assume lo stato nell'economia; la crisi della democrazia e i fascismi; l'avvento del nazismo e il
Terzo Reich; l'Europa verso la catastrofe; cause e scoppio della seconda Guerra Mondiale; eventi
bellici (tratteggiati); l'Italia in guerra, il '43: caduta del fascismo, armistizio, guerra civile, resistenza
e liberazione; la fine della guerra.
Letture:
Documenti: “Il protocollo di Wannsee”;
Documenti:“Il processo di Norimberga”.
Il nuovo ordine mondiale:
le conseguenze della seconda guerra mondiale; la nascita dell'ONU; la fine della “grande alleanza”e
la divisione dell'Europa.
P. S. Le sezioni evidenziate sono in corso di svolgimento nel mese di Maggio.
MATEMATICA
PROGRAMMA SVOLTO
Anno Scolastico: 2012/2013
Classe: 5P-EM
Docente: Perottino Roberta
Libro di testo: Scaglianti, Bruni - Linee essenziali IPIA 4/5
La Scuola Editrice
METODOLOGIE DIDATTICHE:
Lezioni frontali, esercitazioni alla lavagna ed assegnazione di esercizi per casa.
METODOLOGIE E STRUMENTI DI VALUTAZIONE:
La verifica sommativa dei livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni è avvenuta per mezzo di:
Verifiche scritte di tipo tradizionale: compito in classe di una o due ore, con vari esercizi.
Verifiche scritte di tipo strutturato (test a completamento, a scelta multipla, corrispondenze
vero/falso, ecc.): il numero di item è stato variabile a seconda della prova e della durata.
Verifiche scritte di tipo semistrutturato (esercizi brevi, domande a risposta aperta breve, test a
completamento, tabelle da completare, ecc.): i criteri sono stati gli stessi usati per le verifiche
strutturate.
Interrogazioni orali (colloquio con esercizi alla lavagna) che ha tenuto conto dell’impegno a casa e
della capacità di esprimersi e di utilizzare un linguaggio corretto
Nel secondo quadrimestre alcune prove sono state proposte in forma analoga a quella che potrà essere
adottata nella terza prova d’esame.
CRITERI DI VALUTAZIONE:
È stata utilizzata la scala aperta (voti da 2 a 10), valutando con 2 chi, pur essendo presente, ha
consegnato una verifica “in bianco” o ha rifiutato di farsi interrogare.
Alle verifiche scritte è stata associata una griglia di valutazione, esplicitata agli alunni, secondo la
quale ogni esercizio o item aveva un valore definito. Sulla base degli obiettivi disciplinari, per
ciascun modulo è stato valutato il raggiungimento degli obiettivi minimi e il grado di conoscenza
raggiunto, premiando l’impegno serio e continuo.
Ha raggiunto gli obiettivi minimi l’alunno con una conoscenza completa anche se non approfondita,
che ha dimostrato, se guidato, di aver compreso i concetti in modo elementare e di saperli applicare
senza commettere errori nell’esecuzione di compiti semplici.
MODULO 1
Le disequazioni.
Disequazioni algebriche di I° e di II° grado.
Disequazioni algebriche frazionarie e sistemi di disequazioni.
MODULO 2
Le funzioni e le loro proprietà
Le funzioni e la loro classificazione.
Dominio di una funzione, simmetrie, intersezioni con gli assi, segno.
Metodi algebrici per la ricerca dei domini di semplici funzioni algebriche razionali ed irrazionali.
MODULO 3
I limiti.
Approccio intuitivo al concetto di limite.
Le operazioni sui limiti.
Le forme indeterminate + ∞-∞, ∞/∞, 0/0: calcolo di limiti di funzioni polinomiali per x→∞, di funzioni
razionali fratte per x→∞, di funzioni razionali fratte per x→c con numeratore e denominatore
scomponibili con la regola del trinomio speciale.
Funzioni continue e discontinue.
Limite destro e sinistro.
MODULO 4
Le funzioni e i limiti.
Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui.
Grafico probabile di una funzione.
MODULO 5
La derivata di una funzione.
Definizione di rapporto incrementale e suo significato geometrico.
Definizione di derivata e suo significato geometrico.
Derivate di funzioni elementari.
Derivate di una somma, di un prodotto e di un quoziente.
Derivate di semplici funzioni composte.
Derivate di ordine superiore.
Teorema di De l’Hospital per il calcolo di limiti nelle forme indeterminate ∞/∞ e 0/0.
MODULO 6
Lo studio delle funzioni.
* Funzioni crescenti e decrescenti, massimi e minimi relativi ed assoluti.
* Ricerca dei massimi e minimi.
* Ricerca dei punti di flesso.
* Schema generale per lo studio di funzione.
Materia: Lingua inglese
Classe:5aPEM (articolata)
Insegnante: prof.ssa Patrizia Vercellino
Anno scolastico 2012-2013
PROGRAMMA SVOLTO
Libri di testo e tesina.
Take the Wheel, I.Piccioli, Ed. San Marco
sezione M
I. Piccioli, Ed. San Marco
sezione E
MakeContact,
IntoGrammar, Gallagher-Galuzzi, Ed. PearsonLongman
Cultura: selezione di materiale autentico, articoli su libri e riviste, articoli tratti da Internet.
Essendo la classe articolata, è stato necessario selezionare argomenti di comune interesse adatti
per le sezioni meccanici ed elettricisti.
Poiché non esiste un testo unico adatto per i due indirizzi, la classe ha lavorato su due testi
dell’Editrice San Marco che hanno il vantaggio di avere alcune parti in comune. Sono inoltre stati
proposti agli studenti testi autentici tratti principalmente da internet.
Per quanto riguarda la tesina finale, la maggior parte degli studenti ha approfondito un aspetto
in lingua inglese. Gli studenti sono stati esortati ad effettuare la ricerca del materiale impostando la
ricerca con termini in inglese al fine di reperire del materiale direttamente in lingua straniera.
Alcuni studenti hanno trovato del materiale autentico scritto in inglese (opuscoli, manuali…) e lo
hanno utilizzato per il loro lavoro finale.
Nel corso dell’anno scolastico sono stati effettuati due viaggi nel Regno Unito (progettiDevon 1 e
Devon 2) ai quali ha partecipato lo studente di 5PE Carlo Barello.
Competenze
Nel corso del triennio gli studenti hanno lavorato su testi tecnici di diverso genere e su articoli che
riguardano la società anglofona. E’ stata sollecitata progressivamente l’esposizione autonoma degli
argomenti studiati.
Gli studenti del quinto anno sono in grado di esprimere in lingua straniera i contenuti appresi nel
corso dell’anno scolastico, ognuno secondo le proprie capacità individuali. Sono inoltre in grado di
comprendere un testo in L2 di media difficoltà, almeno nelle sue linee essenziali.
Grammatica
E’ stato effettuato il ripasso dei principali argomenti grammaticali degli anni precedenti con
particolare riferimento all’uso dei tempi verbali Present Simple, -ING form, PresentContinuous, Past
Simple dei verbi regolari e irregolari, PastContinuous, il PastParticiple, Present e Past Simple di
CAN, il Present Perfect, the Present and Past Passive, Passive con i principali verbi modali,i
“connectors”, condizionale con WOULD, i principali tipi di futuro, la struttura della frase inglese,
should e ought to.
The first phase of Industrial revolution: from agriculture to industry
•
•
•
•
The first Industrial Revolution: the textile industry
New inventions: the Spinning Jenny and the steam engine
Life in New Industrial Districts: Slums and workhouses
The Rise of Social Novel: Charles Dickens and Elisabeth Gaskell
The second phase of the industrial revolution: electricity is here to stay.
•
•
•
The use of electricity in industry
The invention of the light bulb
From electricity to electronics
Motor Vehicles
•
•
•
•
•
Fuel Engine (Four Stroke and Two Stroke Internal Combustion Engine)
The Diesel Engine
The Engine Subsystems (translation)
The braking system and the ABS
Car types
Cultural insight
The Age of Media
•
•
•
The invention of transistor
The evolution in the world of music: portable radios, record and cassette players, CD
players, i-pods.
Electronics in everyday life: the Internet, electronic mail, online shopping, new
technologies.
Cultural insight: aspects of the English speaking world:
•
•
•
New York
California and Los Angeles
Australia
"Enzo FERRARI" - SUSA(TO)
ISTITUTO STATALE Dr ISTRUZIONE TECNICA,SCIENTIFICA E PROFESSIONALE
C.so Couvert, 21
10059-SUSA (TO)
Tel 0122/622.381
Fax 0122/622.984
E-mail:[email protected]
Indirizzi tecnici : PERITI MECCANICI ed ELETTRONICI
Indirizzo scientifico: LICEO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Indirizzi professionali (Sedi coordinate di Bussoleno):
I.P.Servizi CommerciaIi: OPERATORI COMMERCIALI
I.P.Industria ed Artigianato: OPERATORI ELETTRlCI e MECCANICI
PIANO DI LA VORO (MODULI)
del singolo docente
Anno Scolastico
_201~2013
_
Disciplina _ED. FISICA,
Classe
Docente
_
- - - Sezione
MARCEDULA
PG r1
NUNZIO
(Documento per la classe Y')
(Compi1are un fascico1o per ogni c1asse)
89
Moduli didattici
(da com pilare a eura dei s mgoli docent i-so stituisc e iI vecchio piano di lavoro)
~o
modulo
1_ _­
Titolo: Corsa di resistenza -Test di cooper
_
:ontenutj: Esercizi di potenziamento - Corsa di resistenza ( 12 rninuti ) _
Jbiettivi dilattici: Conoscere le caratteristiche tecnico didattiche- - - -
Metodologie didattiche:
potenziamento
_
Laboratori
Materiali
0
o
spazi
Migliorare
le
utilizzati :
finalita
fisiche
Palestra
di
resistenza
spazio
e
di
all 'aperto
apparecchiature utilizzati: Cronometro
Metodologie e strumenti di valutazione: Schede di valutazione test
Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione): Si tiene conto
della preparazione del comportamento e dell'impegno
Interventi di recupero individuale: nelle ore di lezione
Tempi:
90
".
,.­
I
;
Moduli didattici
" j
I'-~
(da compiJare a cur a dei singoh docenri-sc stit uisce il vecchio piano di lavoro)
N° modulo 2
Titolo: TEST SULLA VELOCITA'
•
- - - - - - - - - - -- -
Contenuti: TEST SUL TAPPING - TEST SULLA PUNTEGGIATURA - TEST SUI
60 METro. ESERCIZI DI VELOCITA' DEGLI ARTI SUPERIORI E DEGLI ARTI
INFERIORI
Obiettivi didattici: VALUTARE LA VELOCITA' DI ESECUZIONE DI ENTRAMBI GLI
ARTI
_
Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITil FISICHE DI RESISTENZA E DI
POTENZIAiVIENTO
- --
-
-
-
-
-
- - --
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- - - - --
Laboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZIO ALL' APERTO
Materiali
0
apparecchi ature utilizzati: CRONOMETRO - PICCOLI ATTREZZI
Metodologi e e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST
Criteri di valuta zion e (compresa 1a definizione dei livelli di valutazione) :SI TIENE CONTO
DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO
1
1
J
']
1,
Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE
Tempi :
91
lVloduli didattici
(da compilare a cura dei singoli doccnti-sostituisce il vecchio piano di lavoro)
N<modulo 3
Tiolo: GIOCHI DI SQUADRA: CALCIO A 5
J
_
C()ntenuti: ESERCIZI DI COORDINAZIONE E VISIONE DEL GIOCO DI
S()UADRA - TATTICHE E TECNICA
Oliettivi didattici : CONOSCERE CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE DEL
C~lCIOA5,
Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA, DI
POTENZIAMENTO E DI GRUPPO
Laloratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZIO ALL'APERTO
Maeriali
0
apparecchiature utilizzati: CRONOMETRO - PICCOLI E GRANDI ATTREZZI
Me.odologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST
Cri teri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO
DE LA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO
Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE
Tempi:
92
Moduli didattici
(da cornp ilare a cura dei singoli doc enti-sostiiuiscc il vccc hio piano di lavo ro)
N° modulo 4
Titolo: POTENZIAMENTO - ESERCIZI ALLA SPALLIERA - - - - - -- - - - - - - _.- - - - - - - - - - - - - -- - - _. ._ ­
__
I
'"
...l
Contenuti: ESERCIZI DI POTENZIAMENTO DEGLI ARTI SUPERIOR} ED
INFERIOR!
ESERCIZIO ALLA SPALLIERA SVEDESE: ENTRATA
SOSPENSIONE GAl\1BE A SQUADRA USCITA.
Obiettivi didattici: CONOSCERE LE CARATTERISTICHE TECNICHE
Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA E DI
POTENZIAMENTO
Laboratori
,,0
Materiali
0
0
spazi utilizzati: PALESTRA
apparecchiature utili zzati: PICCOLI E GRANDI ATIREZZI - (SPALLIERA SVEDESE)
Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST
Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO
DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO
Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE
Tempi :
93
Moduli didattici
(da co mpilare a cura dci singo li docen ti-sc stituiscc if vecch io pia no di lavoro)
N° modulo 5
Iitolo: GrOCHI 01 SQUADRA: PALLAVOLO - PALLACANESTRO­ PALLAMANO - HIT-BALL
Contenuti: ESERCIZI DI COORDINAZIONE E VISIONE DEL GIOCO DI
~ Q UADRA .
Obiettivi didattici: CONOSCERE LE CARATIERlSTICHE TECNICO-DIDATTICHE
DEI GIOCHI DI SQUADRA
Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, MIGLIORARE LE
c.~ ACITA' PERCETTIVO-COORDINATIVE DI SQUADRA
Lzboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZI ALL'APERTO
M a 'eriali
0
apparecchi ature utilizzati : PICCOLI E GRANDI ATTREZZI
Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST
i
Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIENE CONTO
DELLA PREPARAZIONE, DEL COMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO
Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE
Tempi :
94
Moduli didattici
(da comp ilare a cura dci sing oli doccn ti-sost ituisce il vecchi o pia no d i lavoro)
Titdo: ATLETICA
- - -- - -- - - - - - - - - - - - - - - -- -
COlltenuti: ESERcrZI Dr PREATLETICA - POTENZIAMENTO E VELOCITA'.
Ob.ettivi didattici: CONOSCERE LE CARATIEIUSTICHE TECNICO-DIDATTICHE
Metodologie didattiche: MIGLIORARE LE FINALITa FISICHE, DI RESISTENZA E DI
POTENZIA.iVIENTO.
Laboratori 0 spazi utilizzati: PALESTRA - SPAZI ALL' APERTO
Ma:eriali 0 apparecchiature utilizzati : PICCOLI E GRANDI ATTREZZI
1
Metodologie e strumenti di valutazione: SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TEST
J
I
Criteri di valutazione (compresa la definizione dei livelli di valutazione):SI TIE
DELLA PREPARAZIONE, DELCOMPORTAMENTO E DELL'IMPEGNO
I
Interventi di recupero individuale: NELLE ORE DI LEZIONE
I
Tempi:
I
95
.. CONTO
Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P - ME Modulo n. _1__ / __
Titolo del modulo :
CONCETTO DI LIBERTA’- COSCIENZA- RESPONSABILITA’
Contenuti :
CONFRONTO TRA REALTA QUOTIDIANA E VALORI RELIGIOSI.
RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE PROPOSTE OFFERTE DALLA
RELIGIONE.
VIVERE LE SCELTE LAVORATIVE E NON CONSAPEVOLMENTE E CON
RESPONSABILITA’.
Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come
articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … )
L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI DARE ALLO STUDENTE LA POSSIBILITA’ DI RIFLETTERE
SULLE PROPRIE SCELTE AFFETTIVE,LAVORATIVE,ECC… METTENDO IN DISCUSSIONE
LE PROPRIE CONVINZIONI CONFRONTANDOSI CON VALORI CHE DANNO
IMPORTANZA ALLA PERSONA;IN QUESTO SONO AIUTATI DA COLLABORAZIONI CON
REALTA TERRITORIALI E ESPERIENZIALI.
Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite
guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)
LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI
MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,
dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)
FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN
VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI
Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE
ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.
Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)
NON SONO PREVISTI
Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri
SETTEMBRE – DICEMBRE . LE ORE PREVISTE SARANNO 8
Libri di testo di riferimento e relativi capitoli
VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE
NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ).
(Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)
Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P-ME Modulo n. _2__ / __
Titolo del modulo :
VOLONTARIATO: LA SCALA DI VALORI NELLA SCELTA GIOVANILE
Contenuti :
CONFRONTO TRA REALTA QUOTIDIANA E VALORI RELIGIOSI.
RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE PROPOSTE OFFERTE DALLA
RELIGIONE.
Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come
articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … )
FAR CONOSCERE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SUL TERRITORIO.
FAR RIFLETTERE SULLE MOTIVAZIONI PERSONALI.
DARE RIFERIMENTI CONCRETI A CHI VUOLE VIVERE ESPERIENZE DI VOLONTARIATO.
Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite
guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)
LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI
MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,
dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)
FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN
VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI
Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE
ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.
Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)
NON SONO PREVISTI
Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri
GENNAIO-MARZO . LE ORE PREVISTE SARANNO 11
Libri di testo di riferimento e relativi capitoli
VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE
NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ).
(Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)
Docente _GIRARDI Materia RELIGIONE Classe 5P-ME Modulo n. _3__ / __
Titolo del modulo :
LE DOMANDE DELL’UOMO CIRCA I PROBLEMI SULLA MORALE DELLA VITA FISICA
Contenuti :
CONFRONTO TRA PROPOSTA UMANA E PROPOSTA RELIGIOSA
RIFLETTERE SULLE PROPRIE SCELTE ALLA LUCE DELLE RIFLESSIONI OFFERTE
DALLA RELIGIONE.
Obiettivi (cosa lo studente conosce e cosa sa fare al termine del modulo, eventuali prodotti / eventi realizzati come
articoli, relazioni, Cd multimediali, filmati, spettacoli, stand per mostre, collaborazioni con associazioni locali, … )
L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI DARE ALLO STUDENTE LA POSSIBILITA’ DI RIFLETTERE
SULLE SCELTE PERSONALI METTENDO IN DISCUSSIONE LE PROPRIE CONVINZIONI
CONFRONTANDOSI CON VALORI CHE DANNO IMPORTANZA ALLA PERSONA.
Metodologie (lezioni frontali, cooperative learning, mappe concettuali, formulario, lavori di gruppo, ricerche, visite
guidate, mostre, spettacoli, confronti con territorio, area di progetto, …)
LEZIONI FRONTALI, BRAIN-STORMING,UTILIZZO DI STRUMENTI TECNOLOGICI (TESTI
MUSICALI CINE-FORUM,INTERNET).________
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software – …( appunti, fotocopie, lavagna, audiovisivi,
dizionari, manuali, giornali, riviste, computer, software dedicati, CD-rom specifici, wikipedia, siti di riferimento, …)
FOTOCOPIE,LAVAGNA,SITI AD ES. SUL VOLONTARIATO IN
VALLE,RIVISTE,RADIO,AUDIOVISIVI
Strumenti e criteri di valutazione (compito scritto, test, interrogazione, prova pratica, ricerca, relazione, …)
QUESTIONARI A RISPOSTA CHIUSA E APERTA,INTERESSE DIMOSTRABILE
ATTRAVERSO INTERVENTI APPROPRIATI IN CLASSE E IMPEGNO DILIGENTE.
Interventi di recupero (ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca, relazione, …)
NON SONO PREVISTI
Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri
APRILE-GIUGNO . LE ORE PREVISTE SARANNO 9
Libri di testo di riferimento e relativi capitoli
VARI TESTI ( CULTURA E RELIGIONE- CONFRONTI ),VARIE RIVISTE ( DIMENSIONE
NUOVA- CONOSCERSI NEGLI ANNI GIOVANILI ).
(Allegare eventuale griglia di valutazione se più completa/dettagliata di quella discussa in Collegio Docenti)
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
(Classi Quinte)
Classe:
V PE - V PM
Anno scolastico: 2012/13
DOCENTE: Telaro Giovanni
MATERIA: Ora Alternativa
OBIETTIVI CONSEGUITI
1. CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’:
I tre soggetti della classe che non si avvalgono dell’insegnamento della religione Cattolica hanno partecipato con
costruttivo interesse a quello che si presentava come un nuovo modo di strutturare un percorso didattico alternativo.
Le intenzioni iniziali di utilizzare il laboratorio di informatica come punto di incontro e di sviluppo dei temi da trattare,
sono state abbandonate o per il fatto che questi, nell’ora di riferimento erano già occupati o perché i ragazzi hanno
richiesto di poter approfondire temi che li vedevano impegnati nel raggiungimento di una preparazione adeguata ad
affrontare interrogazioni dell’ora successiva o perché è parso opportuno che il tema da trattare fosse dibattuto in classe.
Ho comunque constatato che le conoscenze di base sulla struttura e gestione di un Personal Computer dei singoli, erano
pur se di tipo autodidatta, sufficienti per affrontare le varie tematiche previste .
I temi trattati, sono stati spesso condivisi con gli altri compagni che partecipavano all’ora di religione.
Considerato l’esiguo numero di alunni che fanno materia alternativa, di grande supporto nel trattare i vari temi è stato,
il poter condividere le varie esperienze e confrontarsi durante i dibattiti che man mano emergevano con gli altri
compagni di classe.
La sinergia con l’insegnante di religione e l’utilizzo di varie attrezzature quali “TV, DVD, TEST, LIM” hanno
permesso di stimolare le capacità espressive e comportamentali, rivelando il vero stato d’animo di ogni singolo alunno
nei confronti delle varie tematiche.
Si è constatata anche una presa di coscienza dei rispettivi ruoli ed una raggiunta maturità nel districarsi fra le
innumerevoli insidie tecnologiche.
2. CONTENUTI DISCIPLINARI:
I temi trattati durante le ore di lezione si possono riassumere nelle seguenti attività:
Internet / la rete globale
I social network
Musica dalla rete
Sport e doping
Violenza negli stadi
Test on line “Droga e alcool”
Incontri on line
Dibattiti a sfondo sociale: droga, alcool, sesso, razzismo, religione, violenza, bullismo ecc.
Ore effettivamente svolte al 15 maggio 2011 : 16
Sul totale previsto per l’intero anno scolastico 2012/13: 20
OBIETTIVI FORMATIVI:
L’impegno mostrato è da considerare soddisfacente.
La partecipazione è stata costruttiva.
Elevato è stato il rispetto dell’insegnante e dei compagni, dell’ambiente di lavoro e del materiale e
messo a disposizione.
METODOLOGIE:
Le lezioni sono state di tipo frontale coadiuvate da interventi di approfondimento da parte
dell’insegnante rivolti ai singoli che affrontavano di volta in volta il problema specifico.
MATERIALI DIDATTICI:
Non è previsto un libro di Testo quindi si è fatto ricorso agli spunti tratti dai vari filmati visionati
per impostare i conseguenti dibattiti.
L’orario è stato di 1 ora settimanale
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Non si è proceduto a prove di verifica, ma spesso sono stati sottoposti dei test anonimi a sfondo
sociale le cui risposte hanno dato spunto a vari dibattiti.
Susa, 15 maggio 2013
Firma del Docente
_________________________
ELETTROTECNICA
A.S. 2012/13
Relazione finale
La classe ha avuto un comportamento a tratti vivace ma nel complesso sempre corretto. Tuttavia
solo un esiguo gruppo di alunni ha dimostrato interesse ed un reale desiderio di crescita culturale e
di miglioramento,si è impegnato nello studio e ha partecipato alle attività curricolari. La restante
parte della classe ha seguito con alterno interesse le lezioni svolte.
E’ stato necessario effettuare continui e ripetuti ripassi sia di nozioni base che di concetti
completamente dimenticati. Nel programma svolto si è integrata una parte di programma svolta
nell’anno precedente, per cui il lavoro è stato rallentato. La scarsa propensione alle dimostrazioni
matematiche, ha costretto il docente a ridurre al minimo l’uso di formule complesse. Nel corso
dell’anno alcuni obiettivi programmati sono stati, ulteriormente, ridimensionati sia nel numero sia
nel grado di sviluppo ed approfondimento, con la conseguenza che i risultati ottenuti sono stati
valutati in relazione al raggiungimento degli obiettivi minimi. Una parte della classe ha mostrato
molto interesse per le attività di laboratorio, riuscendo a realizzare piccoli progetti di automazione
industriale.
In conseguenza della situazione generale descritta in precedenza, solo un gruppo ristretto di allievi è
riuscito a raggiungere risultati buoni, mentre la restante parte della classe si è divisa tra risultati
sufficienti e appena sufficienti.
Obiettivi:
il tecnico delle industrie elettriche deve essere in grado di:
- progettare impianti elettrici civili ed industriali di comune applicazione;
- capire ed utilizzare la documentazione tecnica relativa alle macchine, ai componenti ed agli
impianti elettrici;
- intervenire sul controllo dei sistemi di potenza;
- saper scegliere ed utilizzare i normali dispositivi di automazione industriale
- gestire la conduzione (come titolare o responsabile tecnico) d’imprese installatrici di
impianti elettrici.
Libri di testo adottati
1) Corso di Elettrotecnica, Elettronica ed Applicazioni vol. 1 e 2 ed. HOEPLI AA.VV.
2) Manuale di Elettrotecnica e Automazione ed. HOEPLI – Ortolani, Venturi.
Metodo di insegnamento:
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché
vengano usati come supporto ed integrazione al libro di testo.
Strumenti di verifica:
- Almeno due colloqui orali e tre verifiche scritte per ogni trimestre/pentamestre.
- Relazioni scritte relative alle esercitazioni effettuate in laboratorio.
Spazi utilizzati:
- aula assegnata alla classe;
- laboratorio di misure elettriche ed elettroniche del piano terra;
Nel seguito è riportato il programma che si è effettivamente svolto.
MODULO 1: RETI IN CORRENTE ALTERNATA TRIFASE( Ripasso)
UNITÀ DIDATTICA 1.1: SISTEMI TRIFASE
1.1.1 Generatore trifase simmetrico
1.1.2 Collegamento a stella con filo neutro
1.1.3 Tensioni concatenate
1.1.4 Carico trifase collegato a triangolo
1.1.5 Carico a stella squilibrato senza filo neutro
1.1.6 Potenza nei sistemi trifase
1.1.7. Misura di potenza nei sistemi trifase tramite inserzione Aron
MODULO 2 : MACCHINE ELETTRICHE
UNITÀ DIDATTICA 2.1: TRASFORMATORE MONOFASE
2.1.1 Aspetti costruttivi
2.1.2 Principio di funzionamento
2.1.3 Trasformatore ideale a vuoto e a carico
2.1.4 Trasformatore reale a vuoto e a carico
2.1.5 Circuiti equivalenti
2.1.6 Funzionamento in corto circuito
2.1.7 Dati di targa
2.1.8. Caduta di tensione da vuoto a carico
UNITÀ DIDATTICA 2.2: TRASFORMATORE TRIFASE
2.2.1 Aspetti costruttivi
2.2.2 Tipi di collegamento
2.2.3 Studio del trasformatore trifase
UNITÀ DIDATTICA 2.3: MOTORE ASINCRONO TRIFASE
2.3.1 Aspetti costruttivi
2.3.2 Cenni sul campo magnetico rotante
2.3.3 Principio di funzionamento
2.3.4 Scorrimento
2.3.5 Tensioni indotte negli avvolgimenti
2.3.6 Circuiti equivalenti
2.3.7 Potenze e loro bilancio
2.3.8 Funzionamento e prova a rotore bloccato
2.3.9.Funzionamento e prova a vuoto
2.3.10 Dati di targa
2.3.11 Caratteristica meccanica
UNITÀ DIDATTICA 2.4: MOTORE IN CORRENTE CONTINUA
2.4.1.Aspetti costruttivi
2.4.2 Principio di funzionamento
2.4.4 Funzionamento a vuoto
2.4.5 Funzionamento a carico
2.4.5 Bilancio delle potenze e coppia
2.4.6 Caratteristica meccanica
2.4.7 Funzionamento da motore, generatore, freno
2.4.8 Dati di targa
MODULO 3: AZIONAMENTI CON MOTORI ELETTRICI
UNITÀ DIDATTICA 3.1: AZIONAMENTI CON MOTORI ASINCRONI
3.1.1 Regolazione della velocità
3.1.2 Regolazione della velocità mediante variazione delle coppie polari
3.1.3 Regolazione della velocità mediante variazione dello scorrimento
3.1.4 Regolazione della velocità mediante variazione della frequenza
3.1.5 Frenatura del motore
UNITÀ DIDATTICA 3.2: AZIONAMENTI CON MOTORI IN CORRENTE CONTINUA( da
svolgere)
3.2.1 Considerazioni generali
3.2.2 Regolazione reostatica
3.2.3 Regolazione di armatura
3.2.4 Regolazione di campo
MODULO 4: PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA
UNITÀ DIDATTICA 6.1: CENTRALI IDROELETTRICHE( da svolgere)
4.1.1 Energia primaria
4.1.2 Trasformazioni energetiche
4.1.3 Tipi di centrale
4.1.4 Opere di sbarramento, di presa e di adduzione
4.1.5 Turbine idrauliche
4.1.6 Centrali di generazione e pompaggio
MODULO 5: ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO DI MISURE
5.1 Inserzione Aron
5.2 Prova a vuoto di un trasformatore monofase
5.3 Prova in corto-circuito di un trasformatore monofase
5.4 Prova a vuoto di un motore asincrono trifase
5.5 Progetti di automazione industriale
Susa, 03 maggio 2012
Prof. Salvatore Musella e
Prof. Francesco Russo
I.I.S. “Ferrari” di Susa (To)
Piano di lavoro (suddiviso in moduli)
Docente
PETINO SAMUELE
FRANCESCO RUSSO
Materia
SISTEMI, AUTOMAZIONE ED
ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Anno scolastico
2012 / 2013
Corso di studi:
TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE
Susa : Liceo ST, Biennio ITIS,Triennio Periti meccanici, Triennio Periti in elettronica e telecomunicazioni
BussolenoQualifica: Operatori aziendali, Operatori meccanici,Operatori elettrici
Bussoleno Diploma : Tecnici gestione aziendale, Tecnici industrie meccaniche,.Tecnici industrie elettriche ed elettroniche
Classe V sezione PE
Susa 15/05/2013
Docente PETINO SAMUELE
Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE
Modulo n. 1 / 3
Titolo del modulo
SISTEMI DI CONTROLLO E REGOLAZIONE
Contenuti
Concetto di funzione di trasferimento – Regolazione ad anello aperto e chiuso – Regolatori industriali di tipo
On/Off, PID – Concetto di stabilità – Modelli matematici – Principi di funzionamento di SCR, GTO, DIAC,
TRIAC - Esempi di attuatori: motori passo-passo e motori brushless
Obiettivi
Saper ricavare un modello rappresentativo schematizzandolo con un diagramma a blocchi funzionale Saper ricavare la funzione di trasferimento – Saper definire le condizioni di stabilità – Conoscere le
caratteristiche funzionali e d’impiego dei dispositivi elettronici per il comando, il controllo e la regolazione
delle macchine elettriche
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
Almeno due colloqui orali e due verifiche scritte
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino,
Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore
Docente PETINO SAMUELE
Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE
Modulo n. 2 / 3
Titolo del modulo
SISTEMI DI CONTROLLO PROGRAMMABILI
Contenuti
Differenza tra logica cablata e programmata – Struttura di un PLC: CPU, BUS, Memorie, Dispositivi di
ingresso/uscita – Interfacciamento di un PLC con sistemi elettromeccanici ed elettropneumatici –
Definizione del software: analisi del problema, assegnazione ingresso/uscita, impostazione e traduzione
schema, messa a punto – Linguaggio di programmazione ladder, simulazioni svolte col programma di
simulazione Trilogy: avviamento avanti-indietro motore asincrono trifase; montacarichi, semaforo pedonale;
smistamento bagagli nazionali/internazionali con nastro trasportatore; cancello automatico.
Obiettivi
Conoscere la struttura fondamentale del PLC – Identificare le caratteristiche funzionali di un PLC e dei suoi
moduli di interfaccia in funzione dell’impiego – saper progettare il comando di un circuito elettrico – Saper
programmare un PLC per il monitoraggio e il controllo di un semplice sistema.
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
Almeno un colloquio orale e una verifica scritta
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di gennaio, febbraio e marzo
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino,
Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore
Docente PETINO SAMUELE
Materia SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE Classe VPE
Modulo n. 3 / 3
Titolo del modulo
APPLICAZIONI
Contenuti :
Controllo di velocità di un motore a corrente continua sia a potenza costante sia a coppia costante –
Controllo di velocità di un motore a corrente alternata sia a potenza costante sia a coppia costante –
Controllo di temperatura – Controllo di posizione – Controllo di luminosità
Obiettivi
Saper individuare il problema e scegliere il modello – Saper scegliere, studiare ed analizzare il trasduttore –
Saper scegliere i sistemi di controllo – Saper ottimizzare il sistema sia dal punto di vista tecnico che
economico
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
Almeno un colloquio orale e una verifica scritta
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di aprile e maggio
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Corso di Sistemi Automazione e Organizzazione della Produzione vol.2 – Autori: Bufalino,
Fratangelo e Lepanto – Hoepli editore
Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA
PIANO DI LAVORO
Anno Scol. 2012/2013
Classe: 5° A Meccanica
Materia: MACCHINE A FLUIDO
Docente: TORCHIO Mauro
Libro di testo adottato: ELEMENTI DI MECCANICA E MACCHINE A FLUIDO
– Ed.Hoepli - Autore ZANON
Ore di lezione previste n. 144 ore previste.
Obiettivi
Conoscenze (sapere)
Competenze – Capacità (saper fare)
-Conoscere le caratteristiche dei fluidi, pressione
assoluta, atmosferica e idrostatica, la spinta idrostatica, regimi di corrente, equazione di continuità, teorema di Bernoulli per fluidi ideali e le ipotesi
e che introducono il teorema di Bernoulli .
-Conoscere le varie tipologie di pompe: centrifughe, volumetriche e le varie tipologie di turbine
idrauliche: turbine ad azione ( Pelton ), turbine a
reazione Francis.
-Conoscere legge dei gas, il primo e il secondo
principio della termodinamica e le trasformazioni
elementari.
-Conoscere i Cicli termodinamici: Otto e Diesel e
il funzionamento del turbocompressore di un motore Otto.
-Cenni di Turbine a gas ed a vapore.
-Saper applicare il principio di Bernoulli e la equazione di portata nei casi elmentari.
-Saper calcolare la potenza di una pompa idraulica e leggere la curva caratteristica.
-Calcolo delle pompe centrifughe, triangoli delle
velocità.
-Saper calcolare il numero di giri caratteristico e
leggere la curva caratteristica della turbina.
-Saper applicare legge di stato dei gas perfetti,
il primo e il secondo principio della termodinamica e le trasformazioni elementari.
-Descrivere i Cicli termodinamici
-Applicare la Termodinamica del ciclo OTTO e
la tecnica del motore ad accensione comandata.
-Applicare la Termodinamica del ciclo ciclo
DIESEL e la tecnica del motore ad accensione
spontanea.
Ciclo a vapore e a gas.
UNITA’ 1: Meccanica dei Fluidi
Periodo: Settembre-Ottobre
• Caratteristiche dei fluidi, pressione assoluta, atmosferica e idrostatica.
•
•
Formula di Torricelli
Spinta idrostatica, leggi fondamentali, regime di corrente permanente.
•
Equazione di continuità della portata, teorema di conservazione dell’energia
•
di Bernoulli.
• Perdite di carico distribuite e localizzate nelle condotte.
UNITA’ 2: Macchine Idrauliche Operatrici
Periodo: Ottobre-Novembre
• Portata di una pompa e prevalenza in un impianto.
Contenuti
• Potenza utile di una pompa, potenza assorbita e rendimenti.
• Pompe centrifughe, triangoli delle velocità, curve caratteristiche.
UNITA’ 3: Macchine Idrauliche Motrici
Periodo: Dicembre-Gennaio
• Utilizzazione dell’energia idraulica di caduta, potenza disponibile, rendimenti.
•
•
Turbine ad azione Pelton , turbine a reazione Francis.
Numero di giri caratteristico.
UNITA’ 4: Termodinamica
Periodo: Febbraio_Marzo
• Leggi della termodinamica: legge dei gas, primo principio della termodinamica,
entalpia ed entropia. Secondo principia della termadinamica
•
Trasformazioni elementari, isocora, isobara, isoterma e adiabatica
• Termodinamica dei gas reali, cicli termodinamici
UNITA’ 5: Cicli termodinamici applicati
Periodo: Aprile-Maggio
• Termodinamica del ciclo Otto e tecnica del motore ad accensione comandata
• Termodinamica del ciclo Diesel e tecnica del motore ad accensione spontanea
•
Cenni di Turbine a gas e turbine a vapore
Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA
Strumenti per il test di ingresso finalizzato alla valutazione del livello di preparazione e di capacità della classe (prove
scritte e orali, questionario, ….)
All’ingresso si sono svolte interrogazioni orali su argomenti dell’anno precedente. Settore tecnologico dei materiali e
macchine utensili
a) Metodologie –
Lezioni frontali, con verifiche periodiche e per argomenti. Tematiche e problemi complessi di produzione industriale
b) Strumenti Libro di testo, manuale del perito. Sono stati utilizzati laboratori.
c) Tipologie di verifiche e criteri di valutazione
Interrogazioni scritte e orali
d) Interventi di recupero (ad esempio ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca,
relazione, …)
Recupero in itinere con ripetizione di argomenti, esercizi proposti
Spazio per eventuali esempi di prove e relative griglie di valutazione
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
_
Susa, ……/……/…………
Firma del Docente …………………………………………..
Firma degli alunni
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA
PIANO DI LAVORO
Anno Scol. 2012/2013
Classe: 5° A Meccanica
Materia: TECNICA DELLA PRODUZIONE
Docente: TORCHIO Mauro
Libro di testo adottato: TECNICA DELLA PRODUZIONE - Ed. HOEPLI
- Autore MAURO OLMASTRONI
Ore di lezione previste : n. 210 ore
Obiettivi
Conoscenze (sapere)
Competenze – Capacità (saper fare)
-Conoscenza dei significati di tempi attivi, tempi
accessori, tempo ciclo, tempo macchina e tempo manuale, dei metodi di calcolo dei tempi attivi per le varie lavorazioni per asportazione di
truciolo.
-Conoscenza dei materiali utilizzati nelle costruzioni meccaniche e principali trattamenti
termici.
-Elementi di costo di produzione: costi fissi, variabili, costo della materia prima e ammortamento macchinari, spese generali.
-Conoscere
la
struttura
organizzativa
dell’impresa
-Conoscere i concetti base di qualità e costi della qualità.
-Conoscere le varie tipologie di controlli: totali e
parziali, per attributi e per variabili (curva gaussiana)
-Scelta dei parametri di taglio delle lavorazioni
meccaniche, calcolo della potenza di taglio.
-Esecuzione ciclo di lavorazione con le scelte
dei tempi di attrezzaggio e dei tempi accessori
da tabelle.
-Valutazione e calcolo dei costi di produzione,
della manodopera e dell’ ammortamento.
-Esecuzione del ciclo di lavorazione suddivisione in fasi di lavoro, utilizzo del Controllo Numerico nella produzione.
-Applicazione delle macchine nelle lavorazioni
meccaniche.
-Esecuzione di Layout di macchinari, diagrammi
di flusso e di gannt.
-Leggere il piano di campionamento (per il controllo di accettazione, per attributi, in fondo linea) e lettura delle carte di controllo per variabili in linea di produzione.
UNITA’ 1: Principi di organizzazione industriale
Periodo: Settembre-Ottobre
•
Struttura delle aziende: organigramma e settori aziendali.
•
•
Settori tecnico, amministrativo, produttivo, controlli e collaudo.
Layout di macchinari. Diagramma di produzione e flusso dei materiali.
•
Bilanciamento della linea. Lotto economico di produzione e magazzini
•
Produzione a lotti: diagrammi di Gannt e di Flusso.
•
Sicurezza sui luoghi di lavoro: principi organizzativi.
UNITA’ 2: Controlli e Collaudi
Periodo: Novembre
•
Concetto di qualità e costi.
•
Tipologie di controlli: totali e parziali.
•
Contenuti
Premesse su controllo statistico e piani di campionamento. Collaudi intermedio e di controllo
finale per accettazione dei lotti.
UNITA’ 3: Analisi dei tempi di lavorazione
Periodo: Novembre-Dicembre
•
Tempi attivi e passivi, tempo ciclo, tempo macchina e tempo manuale.
•
Stima del tempo di preparazione e dei tempi accessori.
•
Calcolo dei tempi attivi per le varie lavorazioni per asportazione di truciolo: tornitura, fresatura, foratura e maschiatura.
Calcoli dello sforzo e della potenza di taglio.
•
•
Analisi critica del progetto. Materiali utilizzati nelle costruzioni meccaniche.
UNITA’ 4: Cicli di lavoro
Periodo: Dicembre-Gennaio
•
•
Ciclo di lavorazione: definizione, significato, e suddivisione in fasi di lavora e operazioni.
Fattori che influenzano il ciclo di lavorazione.
•
Cartellino di lavorazione e foglio analisi fase.
•
Attrezzature: riferimenti appoggi, bloccaggi, manuali o pneumatiche
Istituto Professionale di Stato "FERRARI" - SUSA
UNITA’ 5: Contabilizzazione dei costi di produzione
Periodo: Febbraio-Marzo
•
Elementi del costo di produzione: costi fissi, variabili.
•
Costo della materia prima.
•
•
Ammortamento macchinari. Obsolescenza
Costo della manodopera.
•
Spese generali e Spese variabili.
•
Determinazione del costo di produzione.
•
Determinazione del lotto economico.
UNITA’ 6: Principi di programmazione delle macchine utensili a Controllo Numerico
Periodo: Aprile-Maggio
•
Disegno Automatico CAD. Vantaggi.
•
Utilizzo del Controllo Numerico nella produzione metalmeccanica.
•
Istruzioni base. Funzioni preparatorie G e miscellanee M..
•
Esempi applicativi e considerazioni sull’utilizzo delle macchine utensili CNC
Strumenti per il test di ingresso finalizzato alla valutazione del livello di preparazione e di capacità della classe (prove
scritte e orali, questionario, ….)
All’ingresso si sono svolte interrogazioni orali su argomenti dell’anno precedente. Settore tecnologico dei materiali e
macchine utensili
a) Metodologie –
Lezioni frontali, con verifiche periodiche e per argomenti. Tematiche e problemi complessi di produzione industriale
b) Strumenti Libro di testo, manuale del perito. Sono stati utilizzati laboratori.
c) Tipologie di verifiche e criteri di valutazione
Interrogazioni scritte e orali
d) Interventi di recupero (ad esempio ripetizione argomenti, esercizi in aula, lavori a gruppi, esercizi a casa, ricerca,
relazione, …)
Recupero in itinere con ripetizione di argomenti, esercizi proposti. Proposta di relazioni per esame di stato
Spazio per eventuali esempi di prove e relative griglie di valutazione
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
Susa, ……/……/…………
Firma del Docente …………………………………………..
Firma degli alunni
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
___________________________
I.I.S. “Ferrari” di Susa (To)
Consuntivo del piano di lavoro (suddiviso in moduli)
Docente
PETINO SAMUELE
Materia
ELETTRONICA
Anno scolastico
2012 / 2013
Corso di studi:
TECNICO INDUSTRIE MECCANICHE
Susa : Liceo ST, Biennio ITIS,Triennio Periti meccanici, Triennio Periti in elettronica e telecomunicazioni
BussolenoQualifica: Operatori aziendali, Operatori meccanici,Operatori elettrici
Bussoleno Diploma : Tecnici gestione aziendale, Tecnici industrie meccaniche,.Tecnici industrie elettriche ed elettroniche
Classe VP-M
SUSA 15/05/2013
Docente PETINO SAMUELE
Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 1 / 3
Titolo del modulo
COMPONENTI ELETTRONICI
Contenuti
Il diodo a semiconduttore: polarizzazione del diodo - il diodo come componente circuitale - soluzione dei
circuiti con diodo mediante i modelli approssimati - circuiti raddrizzatori - rivelatore di picco - il circuito
fissatore – circuiti limitatori – diodo di ricircolo nei circuiti induttivi – i parametri dei diodi – il diodo zener –
il diodo LED – il fotodiodo
SCR (Silicon Controlled Rectifiers)
I transistor: il transistor bipolare BJT, il transistor MOSFET
Obiettivi
Valutare e interpretare le caratteristiche di funzionamento dei principali dispositivi elettronici e
risolvere e dimensionare semplici circuiti.
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
Almeno un colloquio orale e due verifiche scritte
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento e durata in ore del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre.
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica;
autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;
editore: Calderini
Docente PETINO SAMUELE
Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 2 / 3
Titolo del modulo
QUADRIPOLI, AMPLIFICATORI, FILTRI E TRASDUTTORI
Contenuti
Quadripoli: definizione di quadripoli – collegamento in cascata di quadripoli
Amplificatore operazionale: le caratteristiche dell’amplificatore operazionale ideale – l’amplificatore
invertente – l’amplificatore non invertente – il sommatore invertente – l’inseguitore di tensione (buffer) –
l’amplificatore differenziale – il convertitore corrente-tensione (I-V)
Filtri: filtri del primo ordine RC ed RL
Trasduttori: Trasduttori di temperatura – trasduttori di posizione – trasduttori di deformazione, forza e
pressione – trasduttori di intensità luminosa – trasduttori piezoelettrici (uscita in tensione)
Obiettivi
Valutare e interpretare le caratteristiche di funzionamento di quadripoli, amplificatori operazionali, filtri e
trasduttori cercando di risolvere semplici configurazioni circuitali.
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
Almeno un colloquio orale e una verifica scritta
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica;
autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;
editore: Calderini
Docente PETINO SAMUELE
Materia ELETTRONICA Classe VP-M Modulo n. 3 / 3
Titolo del modulo
MACCHINE ELETTRICHE E SISTEMI DI CONTROLLO
Contenuti :
Macchina a corrente continua: principio di funzionamento – cenni costruttivi – vari tipi di eccitazione –
caratteristiche dei motori a corrente continua – perdite e rendimento – regolazione di velocità
Cenni sul funzionamento della macchina a corrente alternata
Obiettivi
Conoscere il principio di funzionamento delle macchine elettriche più importanti – conoscere e saper
interpretare i dati di targa – conoscere le principali prove di collaudo delle macchine elettriche – saper
scegliere la macchina più idonea in relazione al suo impiego relativamente ai casi più comuni – conoscere gli
aspetti generali dei regolatori e degli azionamenti con motori elettrici in corrente continua
Metodologie
Lezioni frontali, curando il fatto che gli alunni prendano appunti durante la lezione, affinché vengano usati
come supporto ed integrazione al libro di testo; esercitazioni pratiche in laboratorio con lavori di gruppo.
Laboratori – spazi – materiali – apparecchiature – software –
Libro di testo, appunti, software dedicati di simulazione e progettazione, apparecchiature elettriche.
Strumenti e criteri di valutazione
un colloquio orale e una verifica scritta
Interventi di recupero
Esercizi in aula e a casa, ripetizione argomenti.
Periodo di svolgimento del modulo comprese le valutazioni e i criteri
Mesi di maggio e giugno
Libri di testo di riferimento (consigliati per l’acquisto)
-
Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica;
autori: Maurizio Cottignoli e Stefano Mirandola;
editore: Calderini
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE A.S. 2012-13 – CLASSE 5a P E-M – IIS E. FERRARI di Susa (TO)
ALLEGATO B
SIMULAZIONI D’ESAME CON
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI
ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che
si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se
vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione
dell’umorismo.
Ordinariamente, - ho già detto altrove [3], e qui m’è forza ripetere – l’opera d’arte è creata dal libero
movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti
gli elementi han corrispondenza tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante
la concezione, come durante l’esecuzione dell’opera d’arte, non resta certamente inattiva: assiste al
nascere e al crescere dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li
coordina, li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per l’artista essa non
è un lume distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un tesoro
d’immagini e d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo specchio interiore
in cui il pensiero si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede sé stesso, assistendo a
quello che esso fa spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione, la
riflessione si nasconde, resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del
sentimento. Man mano che l’opera si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice
spassionato, analizzandola, ma d’un tratto, mercé l’impressione che ne riceve.
Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural disposizione d’animo di quegli scrittori
che si chiamano umoristi e per il particolar modo che essi hanno di intuire e di considerar gli uomini
e la vita, questo stesso procedimento avviene nella concezione delle loro opere; se cioè la riflessione
vi tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non vi assuma piuttosto una speciale attività.
Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera umoristica, la riflessione non si nasconde,
non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del sentimento, quasi uno specchio in cui il
sentimento si rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo analizza, spassionandosene; ne
scompone l’immagine; da questa analisi però, da questa scomposizione, un altro sentimento sorge o
spira: quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti chiamo il sentimento del contrario.
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta
goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia
signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a
prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un
avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella
vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne
soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che parata così, nascondendo così le rughe e la
canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso
più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a
quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha
fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e
l’umoristico.
1
L.Pirandello, da L’UMORISMO
1 Comprensione del testo
Riassumi i temi affrontati da Pirandello all’interno di questa parte del saggio, soffermandoti sui seguenti
punti:
1.1 il ruolo che la riflessione occupa nella realizzazione delle opere artistiche e letterarie;
1.2 il ruolo che la riflessione ha nella creazione di opere caratterizzate da umorismo;
1.3 il concetto di avvertimento del contrario e di sentimento del contrario
2. Analisi del testo
2.1 in che tipologia testuale rientra il brano appena letto dal candidato?
2.2 qual è il significato che Pirandello attribuisce al termine “riflessione”?Che cosa rappresenta
essa nel processo di creazione artistica e letteraria?
2.3 la “riflessione” ora è parte integrante ora è elemento opposto alla creazione artistico e letteraria:
quando queste due situazioni.
2.4 nel brano prevale un lessico artificioso o colloquiale? Il candidato motivi la risposta, facendo
opportuni riferimenti al testo.
3 Interpretazione complessiva ed approfondimenti
3.1 Dopo aver letto attentamente l’esempio della vecchia signora, cerca di esporre con parole tue la
differenza tra comico ed umoristico secondo Pirandello. Ti sembra che egli dia al termine
“umorismo” il significato corrente o un significato diverso? Quale?
3.2 In che modo questo saggio si collega a tutta la filosofia di Pirandello, relativa al contrasto tra forma e
vita; al concetto di maschera e di relativismo culturale; all’inconoscibilità del reale e all’ incomunicabilità
che ne deriva? Il candidato tracci un quadro della poetica pirandelliana, facendo riferimento a quanto sopra
proposto.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN
“ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE:
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua
trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma
dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo
debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà
di foglio protocollo.
2
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08
G.DE
CHIRICO,
Andromaca, 1917
Ettore
e
P. PICASSO, Gli amanti, 192
Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser
badessa, c’era anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a
una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro
sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati, potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza
pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio, senza parlar del casato. Costui, da
una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche
volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà
dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.»
Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
«Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’
suoi gli facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo.
Pagò delle messe alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua
andò a confessarsi, e fece pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi
alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi
ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la
scure dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si
arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli
di papaveri rossi, e mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.»
Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a
invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo
tratto; poi la strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e
tremando.
3
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più
acre e trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò
l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso,
perduta.
Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel
profondo dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata.
In quella memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura.
Era sparita la sconsolata inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato
l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai
soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non ne aveva sentita altra. Aveva
posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né la prima, né
– come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non
valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data
una grande libertà di giudizio sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò
uscendo da quella casa. E poco dopo, guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non
ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava
d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di
età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e
finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti,
l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo
dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011,
secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati
da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila
unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di
lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del
Paese che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra
25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al
3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5%
tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si
aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del
nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler
mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e
Germania (35,2%).
4
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava
di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione
di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32
casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a
quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori
italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia,
solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve
misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata
triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo
posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a
valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei
laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto
– la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo
svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei
laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto
il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica - http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al
college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò,
e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia.
[…] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da
palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro
tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non
buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i
risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce
interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già
cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. »
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto
all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai sudditi dei
pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti l’uomo parte della
società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte in quanto tale appartiene
al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le leggi che ripartiscono gli oneri
proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.»
S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale è sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma
non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol sempre il
proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora
soltanto egli sembra volere ciò che è male. V’è spesso gran differenza fra la volontà di tutti e la volontà
generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una
somma di volontà particolari […]. Ma quando si creano fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la
volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi membri, e particolare rispetto allo
Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le
differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno generale. […] Importa dunque, per aver
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veramente l’espressione della volontà generale, che non vi siano società parziali nello Stato, e che ogni
cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo
corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce alla comune conservazione e al benessere generale.
Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi
sono interessi imbrogliati, contraddittori; il bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede
che buon senso per essere scorto. La pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.»
Jean-Jacques ROUSSEAU, Del contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi
d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini, i
quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i quali,
mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé; ma spera di
creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza,
ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato
dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare le fondamenta di qualcosa.»
Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata solo
nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza
(tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con cui si
affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi è sembrata
decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un appagamento
spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera
sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a valorizzare la sua
dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione è quella relativa
alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per me
importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci soggetti di domanda di un bene
comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore primario nella organizzazione e
valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore del creato”.»
Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale, 2010
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Social Network, Internet, New Media.
DOCUMENTI
«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far parte della vostra
Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete! Voglio solo vivere la mia vita!” Bene,
se questa è la vostra posizione, ho delle brutte notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso
saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo
posto, dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.»
M. CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 2007
«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa attraverso i media.
Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche immersive e grammatiche connettive.
[...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i rapporti consolidati tra produzione e consumo, con
ricadute quindi sulle forme e i linguaggi dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo
sulle produzioni culturali, ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi
educativi, ecc. [...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di
sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di intrattenimento,
moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del capitale sociale.»
G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione a Henry Jenkins, Prefazione a
H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008
«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il modo in cui riusciamo
a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta
gente possa parlare, e che si stia raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per
6
ogni individuo sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo, sulla
Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci insegna a essere scettici, a
cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è
un’attività molto più coinvolgente e autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.»
Y. BENKLER, Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org
«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una
specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha
insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia
il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque,
sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba
l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito
nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l’uomo e la sua creatività sotto il suo
controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase
della storia dell’uomo.»
D. DE KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno Internazionale
“Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre 2001
«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col cipiglio di chi
pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi quando vai a chiederli non ci sono
più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a
finire dentro una banca, archiviati come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet
[...] che archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini nati prima
del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.»
A. BAJANI, «YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’assassinio del principe ereditario austriaco Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno del
1914 ad opera di un nazionalista serbo, è il motivo occasionale dello scoppio della prima guerra
mondiale. L’Italia si proclama inizialmente neutrale, mentre al suo interno le forze politiche si
dividono tra contrari e favorevoli all’intervento. Il candidato illustri i contrasti che disgregarono
l’opinione pubblica italiana nel periodo precedente alla sua entrata in guerra.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo
di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione,
per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società
contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di
pratica e/o di ascolto musicale
.Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
SIMULAZIONE
PRIMA PROVA SCRITTA
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A -
ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923
Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
1- Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di
psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica.
Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver
indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il
5 - naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si
rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea
mi
pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più
bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste
memorie.
10 - Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con
lui
i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto
curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante
verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!...
Dottor S.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso,
1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo
romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo
entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono
postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici
delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle
teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.
2. Analisi del testo
1 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4),
“memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni
collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo
spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo
riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del
«saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se
scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il labirinto.
DOCUMENTI
P. PICASSO, Minotauromachia,
1935
2 J. POLLOCK, Pasiphaë,
1943
M.C. ESCHER, Relatività,
1953
«[…] Correndo, usciro in un gran prato, e quello / avea nel mezzo un grande e ricco ostello. // Di vari marmi
con suttil lavoro / edificato era il palazzo altiero. / Corse dentro alla porta messa d’oro / con la donzella in
braccio il cavalliero. / Dopo non molto giunse Brigliadoro, / che porta Orlando disdegnoso e fiero. / Orlando,
come è dentro, gli occhi gira; / né più il guerrier, né la donzella mira. // Subito smonta, e fulminando passa /
dove più dentro il bel tetto s’alloggia: / corre di qua, corre di là, né lassa / che non vegga ogni camera, ogni
loggia. / Poi che i segreti d’ogni stanza bassa / ha cerco invan, su per le scale poggia; / e non men perde anco
a cercar di sopra, / che perdessi di sotto, il tempo e l’opra. // D’oro e di seta i letti ornati vede: / nulla de muri
appar né de pareti; / che quelle, e il suolo ove si mette il piede, / son da cortine ascose e da tapeti. / Di su di
giù va il conte Orlando e riede, / né per questo può far gli occhi mai lieti / che riveggiano Angelica, o quel
ladro / che n’ha portato il bel viso leggiadro. // E mentre or quinci or quindi invano il passo / movea, pien di
travaglio e di pensieri, / Ferraù, Brandimarte e il re Gradasso, / re Sacripante ed altri cavallieri / vi ritrovò
ch’andavano alto e basso, / né men facean di lui vani sentieri; / e si ramaricavan del malvagio / invisibil
signor di quel palagio. // Tutti cercando il van, tutti gli dànno / colpa di furto alcun che lor fatt’abbia: / del
destrier che gli ha tolto, altri è in affanno; / ch’abbia perduta altri la donna, arrabbia; / altri d’altro l’accusa: e
così stanno, / che non si san partir di quella gabbia; / e vi son molti, a questo inganno presi, / stati le
settimane intiere e i mesi.»
Ludovico ARIOSTO, Orlando furioso, ed. 1532, Canto dodicesimo, Ottave 7‐12 3 «Avevo percorso un labirinto, ma la nitida Città degl’Immortali m’impaurì e ripugnò. Un labirinto è un
edificio costruito per confondere gli uomini; la sua architettura, ricca di simmetrie, è subordinata a tale fine.
Nel palazzo che imperfettamente esplorai, l’architettura mancava di ogni fine. Abbondavano il corridoio
senza sbocco, l’alta finestra irraggiungibile, la vistosa porta che s’apriva su una cella o su un pozzo, le
incredibili scale rovesciate, coi gradini e la balaustra all’ingiù. Altre aereamente aderenti al fianco d’un muro
monumentale, morivano senza giungere ad alcun luogo, dopo due o tre giri, nelle tenebre superiori delle
cupole. Ignoro se tutti gli esempi che ho enumerati siano letterali; so che per molti anni infestarono i miei
incubi; non posso sapere ormai se un certo particolare è una trascrizione della realtà o delle forme che
turbarono le mie notti.»
Jorge Luis BORGES, L’immortale, in “L’Aleph”, Feltrinelli, Milano 1959 (ed. orig. “ElAleph”, 1949) «La gente che s’incontra, se gli chiedi: – Per Pentesilea? – fanno un gesto intorno che non sai se voglia dire:
“Qui”, oppure: “Più in là”, o: “Tutt’in giro”, o ancora: “Dalla parte opposta”.
– La città, – insisti a chiedere.
– Noi veniamo qui a lavorare tutte le mattine, – ti rispondono alcuni, e altri: – Noi torniamo qui a dormire.
– Ma la città dove si vive? – chiedi.
– Dev’essere, – dicono, – per lí, - e alcuni levano il braccio obliquamente verso una concrezione di poliedri
opachi, all’orizzonte, mentre altri indicano alle tue spalle lo spettro d’altre cuspidi.
– Allora l’ho oltrepassata senza accorgermene?
– No, prova a andare ancora avanti.
Così prosegui, passando da una periferia all’altra, e viene l’ora di partire da Pentesilea. Chiedi la strada per
uscire dalla città; ripercorri la sfilza dei sobborghi sparpagliati come un pigmento lattiginoso; viene notte;
s’illuminano le finestre ora più rade ora più dense.
Se nascosta in qualche sacca o ruga di questo slabbrato circondario esista una Pentesilea riconoscibile e
ricordabile da chi c’è stato, oppure se Pentesilea è solo periferia di se stessa e ha il suo centro in ogni luogo,
hai rinunciato a capirlo. La domanda che adesso comincia a rodere nella tua testa è più angosciosa: fuori da
Pentesilea esiste un fuori? O per quanto ti allontani dalla città non fai che passare da un limbo all’altro e non
arrivi a uscirne?»
Italo CALVINO, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972 «“Ragioniamo,” disse Guglielmo, “Cinque stanze quadrangolari o vagamente trapezoidali, con una finestra
ciascuna, che girano intorno a una stanza eptagonale senza finestre a cui sale la scala. Mi pare elementare.
Siamo nel torrione orientale, ogni torrione dall’esterno presenta cinque finestre e cinque lati. Il conto torna.
La stanza vuota è proprio quella che guarda a oriente, nella stessa direzione del coro della chiesa, la luce del
sole all’alba illumina l’altare, il che mi sembra giusto e pio. L’unica idea astuta mi pare quella delle lastre di
alabastro. Di giorno filtrano una bella luce, di notte non lasciano trasparire neppure i raggi lunari. Non è poi
un gran labirinto. Ora vediamo dove portano le altre due porte della stanza eptagonale. Credo che ci
orienteremo facilmente.” Il mio maestro si sbagliava e i costruttori della biblioteca erano stati più abili di
quanto credessimo. Non so bene spiegare cosa avvenne, ma come abbandonammo il torrione, l’ordine delle
stanze si fece più confuso. Alcune avevano due, altre tre porte. Tutte avevano una finestra, anche quelle che
imboccavamo partendo da una stanza con finestra e pensando di andare verso l’interno dell’Edificio.
Ciascuna aveva sempre lo stesso tipo di armadi e di tavoli, i volumi in bell’ordine ammassati sembravano
tutti uguali e non ci aiutavano certo a riconoscere il luogo con un colpo d’occhio.»
Umberto ECO, Il nome della rosa, Prima ed. riveduta e corretta, Bompiani, Milano 2012 (Prima ed. 1980)
4 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo?
DOCUMENTI
«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe,
presidente della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è
un rischio per il cuore. Se a questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale
peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti
cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero giudicare la salubrità di un alimento,
molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto, dichiara che il pranzo
è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal
pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni grasse
più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana.
Uno su tre, poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno
due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che
la salute del cuore si costruisce mattone dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il
paziente possono imparare a fare prevenzione”.»
Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la
Repubblica” – 1 aprile 2011
«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO
[...] ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale
dell’umanità). [...] La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze,
pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca,
la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo. La Dieta
Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio,
costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata
quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o
infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal
greco diaita, o stile di vita) è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione
sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una
data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e
leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la
conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e
all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.»
CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it
«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se
il cibo è energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è
fallimentare. […] Il vero problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura,
fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata
completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in agricoltura, per sposare
logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore del cibo
a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo
ormai perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a
5 quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo
valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è una merce non importa se lo sprechiamo. In una società
consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si deve sostituire. Ma il cibo non funziona
così.»
Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010
«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla
nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of
ClinicalNutrition, chi mangia svolgendo altre attività, sia questa navigare in internet o sui profili
degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le quantità in quanto non ha il senso delle
calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia
costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a noi, per
chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare
l’attenzione su quello che si sta consumando.»
Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it
3.
AMBITO
STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: 60 anni dall’entrata in vigore della nostra Costituzione. Un bilancio dei suoi valori
attuali e delsuo rapporto con la società italiana.
DOCUMENTI
“Ma fu significativo dell’ampiezza di consensi raggiunta dall’impostazione programmatica della costituzione
il fatto che un grande giurista membro del partito d’Azione, Piero Calamandrei, che poi all’elaborazione del
testo costituzionale dette un contributo assai rilevante, dichiarasse di essere stato convinto dall’argomento di
Togliatti che i costituenti dovevano fare, secondo i versi danteschi, «come quei che va di notte, / che porta il
lume dietro e a sé non giova, / ma dopo sé fa le persone dotte.”
E. RAGIONIERI, La storia politica e sociale, in “Storia d’Italia”, vol. IV, Einaudi, Torino, 1976
“Preme ora mettere in rilievo un aspetto determinato, relativo a quella problematica del «nucleo
fondamentale» della costituzione. È certamente degno di nota il fatto che quella problematica…torni a
riaffermarsi con forza. Alla dottrina del «nucleo fondamentale» ha fatto ricorso anche la nostra Corte
costituzionale, indicando la presenza nella nostra costituzione di «alcuni principî supremi che non possono
essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da
altre leggi costituzionali»; si tratta di «principi che, pur non essendo espressamente menzionati fra quelli non
assoggettabili al procedimento di revisione costituzionale, appartengono all’essenza dei valori supremi sui
quali si fonda la costituzione italiana.”
M. FIORAVANTI, Le dottrine dello Stato e della costituzione, in “Storia dello Stato italiano
dall’unità
a
oggi”,
Roma,
1995
6 “Proprio sul terreno delle libertà e dei diritti, infatti, l’innovazione costituzionale è grande, così come è
profondo il mutamento degli strumenti che devono garantirne l’attuazione. Non vi è soltanto una
restaurazione piena dei diritti di libertà, e un allargamento del loro catalogo. Cambia radicalmente la scala
dei valori di riferimento, dalla quale scompare proprio quello storicamente fondativo, la proprietà, trasferita
nella parte dei rapporti economici, spogliata dell’attributo della inviolabilità, posta in relazione con
l’interesse sociale (art. 42.).”
S. RODOTÀ, La libertà e i diritti, in “Storia dello Stato italiano dall’unità a oggi”, Roma, 1995
“ La Costituzione - soprattutto nella prima parte - ha una forte ispirazione internazionalistica e può contare su
un maggior numero di norme relative ai rapporti internazionali rispetto allo Statuto Albertino…Si guarda con
grande interesse a organizzazioni come le Nazioni Unite…Si ribadisce con forza la volontà pacifista di un
popolo costretto, suo malgrado, a entrare nel vortice di una guerra non voluta e ancora sconvolto dalle
conseguenze devastanti della sconfitta bellica. In questo contesto nasce il famoso articolo 11 della
Costituzione che proclama solennemente il ripudio della guerra “come strumento di offesa alla libertà degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” e stabilisce, al tempo stesso, che
l’Italia “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo.”
G. MAMMARELLA-P. CACACE, La politica estera dell’Italia, Roma-Bari, Laterza, 2006
“La carta costituzionale è estesa, cioè ampia e per quanto possibile dettagliata nelle sue prescrizioni. Una
caratteristica innovativa, questa, espressamente voluta dai costituenti. Altre costituzioni, quella statunitense
per esempio (7 Articoli più 27 Emendamenti), sono meno ampie perché si limitano a dare indicazioni di
massima ai legislatori e ai giudici. La costituzione italiana, pur non essendo tra le più lunghe (ve ne sono
anche con più di trecento articoli come quella indiana), consta di 139 articoli, più diciotto disposizioni
finali….L’innovazione rappresentata dall’estensività della costituzione non consiste solo nel fatto che è più
“lunga”. Consiste piuttosto nel tentativo di regolare in dettaglio il maggior numero di aspetti possibili. È
frutto di una scelta precisa dei costituenti l’avere per esempio elencati uno per uno i diritti inviolabili
dell’individuo, quando sarebbe bastato l’art. 2 che recita: “ La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
P. CASTAGNETTI, La costituzione italiana tra prima e seconda repubblica, Bologna, 1995
“In primo luogo, come, cosa doveva essere la costituzione? La costituzione della repubblica democratica
italiana doveva essere una costituzione programmatica, cioè un insieme di regole fondamentali precise e
valide immediatamente, ma anche un programma di sviluppo, un insieme di direttive per la riforma della
società, da realizzare gradualmente nel tempo. Per esempio la costituzione doveva garantire al massimo
diritti e doveri dei cittadini e, contemporaneamente, impegnarsi a rendere concreti dei veri e propri diritti
sociali, assolutamente nuovi nella storia italiana e piuttosto recenti nella storia costituzionale contemporanea
europea.”
P. CASTAGNETTI, ibidem, Bologna, 1995
“La ricorrenza del 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione ci sollecita a un grande impegno
comune per porre in piena luce i principi e i valori attorno ai quali si è venuta radicando e consolidando
l’adesione di grandi masse di cittadini di ogni provenienza sociale e di ogni ascendenza ideologica o
culturale al patto fondativo della nostra vita democratica. Quei principi vanno quotidianamente rivissuti e
concretamente riaffermati: e, ben più di quanto non accada oggi, vanno coltivati i valori – anche e
innanzitutto morali – che si esprimono nei diritti e nei doveri sanciti dalla Costituzione. Nei doveri non meno
che nei diritti. Doveri, a cominciare da quelli “inderogabili” di solidarietà politica, economica e sociale, che
7 debbono essere sollecitati da leggi e da scelte di governo, ma debbono ancor più tradursi in comportamenti
individuali e collettivi.”
Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nella seduta comune del Parlamento
in occasione della celebrazione del 60° anniversario della Costituzione, 23 gennaio 2008
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.
Documenti
«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il
suo lavoro. Il primo riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un
determinato settore della ricerca scientifica e dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per
la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni deboli. Se Fermi non avesse ottenuto
il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la scoperta delle
interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può
dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con
acceleratori di particelle — al CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati
come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle
interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei
programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso,
quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi
delle interazioni deboli è ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va
sotto il nome di “Modello Standard”. […] È però importante ricordare che la teoria di Fermi
mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per
una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li
impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un
grande maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di),
Conoscere Fermi nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori,
Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con
la sua morte nel 1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali
della natura, la gravitazione e l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la
materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni. A metà degli anni Cinquanta le forze
fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le
particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della
materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la
quantità delle conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le
ricerche di Fermi segnarono profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e
l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi
scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti ricerche e che coronano un
ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno straordinarie che
obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e
8 conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste.
Nel suo itinerario di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007
«Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.» Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America, Editori Riuniti, Roma 1997) «Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.» Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946‐1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001) TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Cittadinanza femminile e condizione della donna nel divenire dell’Italia del Novecento.
Illustra i più significativi mutamenti intervenuti nella condizione femminile sotto i diversi profili (giuridico,
economico,sociale, culturale) e spiegane le cause e le conseguenze.
Puoi anche riferirti, se lo ritieni, a figure femminili di particolare rilievo nella vita culturale e sociale del
nostro Paese.
9 TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla
“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria
televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.). 10 CLASSE _____________________________
ALUNNO ____________________________
TIPOLOGIA DELLA PROVA : ANALISI DEL TESTO
DATA ___________
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Misuratori
Si esprime in modo:
‰ appropriato
‰ corretto
‰ sostanzialmente corretto
‰ impreciso e/o scorretto
‰ gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Efficacia
argomentativa
Capacità di
Argomenta in modo:
sviluppare le proprie ‰ ricco e articolato
argomentazioni
‰ chiaro e ordinato
‰ schematico
‰ poco coerente
‰ inconsistente
Analisi dei nodi
concettuali e delle
strutture formali
Capacità di analisi
d'interpretazione
Rielaborazione,
collegamenti e
riferimenti
Capacità di
rielaborare, di
effettuare
collegamenti e fare
riferimenti, di
contestualizzare
‰
‰
‰
‰
Sa analizzare e interpretare
Sa descrivere ed analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo
incompleto
‰ Individua in modo errato
Rielabora … in modo:
‰ critico
‰ personale
‰ essenziale
‰ parziale
‰ non rielabora
Valutazione
complessiva
Punti
Totale punteggio
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
2-6
0-2
15
CLASSE _____________________________
DATA ___________
ALUNNO ____________________________
TIPOLOGIA DELLA PROVA : SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Efficacia
argomentativa
Competenze
rispetto al genere
testuale
Originalità
Creatività
Descrittori
Misuratori
Si esprime in modo:
‰ appropriato
(Punteggiatura
‰ corretto
Ortografia
‰ sostanzialmente corretto
Morfosintassi
‰ impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) ‰ gravemente scorretto
Capacità di
Argomenta in modo:
formulare una tesi ‰ ricco e articolato
e/o di sviluppare le ‰ chiaro e ordinato
proprie
‰ schematico
argomentazioni
‰ poco coerente
‰ inconsistente
Capacità di
‰ Rispetta consapevolmente
rispettare
tutte le consegne
consapevolmente i ‰ Rispetta le consegne
vincoli del genere ‰ Rispetta in parte le consegne
testuale
‰ Rispetta solo alcune
consegne
‰ Non rispetta le consegne
Capacità di
Rielabora in modo:
rielaborazione
‰ critico
critica e personale ‰ personale
dei documenti e
‰ essenziale
delle fonti
‰ parziale
‰ non rielabora
Valutazione
complessiva
Punti
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Ottimo/Eccellente
3
2,5
2
1,5
1
6
1-3
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
5
4
3
Nettamente insufficiente
2
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
Totale punteggio
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
2-6
0-2
15
CLASSE _____________________________
ALUNNO ____________________________
TIPOLOGIA DELLA PROVA : TEMA STORICO
DATA ___________
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Descrittori
Misuratori
Punti
Si esprime in modo:
‰ appropriato
(Punteggiatura
‰ corretto
Ortografia
‰ sostanzialmente corretto
Morfosintassi
‰ impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) ‰ gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Efficacia
argomentativa
Capacità di
Argomenta in modo:
formulare una tesi ‰ ricco e articolato
e/o di sviluppare le ‰ chiaro e ordinato
proprie
‰ schematico
argomentazioni
‰ poco coerente
‰ inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Conoscenza degli Conosce e sa sviluppare in modo:
eventi storici
‰ pertinente ed esauriente
Capacità di
‰ pertinente e corretto
sviluppare in modo ‰ essenziale
pertinente la
‰ poco pertinente e incompleto
traccia
‰ non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
2-6
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
storiche
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
0-2
Rielabora in modo:
‰ critico
‰ personale
‰ essenziale
‰ parziale
‰ non rielabora
Valutazione
complessiva
Totale punteggio
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
15
CLASSE _____________________________
ALUNNO ____________________________
TIPOLOGIA DELLA PROVA : TEMA DI ORDINE GENERALE
DATA ___________
Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori Indicatori
Capacità di
Competenze
linguistiche di base esprimersi
Descrittori
Misuratori
Punti
Si esprime in modo:
‰ appropriato
(Punteggiatura
‰ corretto
Ortografia
‰ sostanzialmente corretto
Morfosintassi
‰ impreciso e/o scorretto
Proprietà lessicale) ‰ gravemente scorretto
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
4
3,5
3
2
1
1-4
Efficacia
argomentativa
Capacità di
Argomenta in modo:
formulare una tesi ‰ ricco e articolato
e/o di sviluppare le ‰ chiaro e ordinato
proprie
‰ schematico
argomentazioni
‰ poco coerente
‰ inconsistente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
3
2,5
2
1,5
1
1-3
Pertinenza e
conoscenza
dell'argomento
Capacità di
Conosce e sa sviluppare in modo:
sviluppare in modo ‰ pertinente ed esauriente
esauriente e
‰ pertinente e corretto
pertinente la
‰ essenziale
traccia
‰ poco pertinente e incompleto
‰ non pertinente (fuori tema)
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
6
5
4
3
2
2-6
Originalità
Creatività
Capacità di
rielaborazione
critica e personale
delle proprie
conoscenze
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
2
1,5
1
0,5
0
0-2
Rielabora in modo:
‰ critico
‰ personale
‰ essenziale
‰ parziale
‰ non rielabora
Totale punteggio
Valutazione
complessiva
15
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
VOTO
PUNTEGGIO
NEGATIVO
1-3
1-4
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
4
5-7
INSUFFICIENTE
5
8-9
SUFFICIENTE
6
10
DISCRETO
7
11-12
BUONO
8-9
13-14
OTTIMO
10
15
pag. 1/1
o"
Sessione ordinaria 2011
28858.2.1/1
—
Seconda prova scritta
e
M045 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE
CORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
Tema di: SISTEMI, AUTOMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
Si desidera automatizzare il ciclo di trattamento e stoccaggio di alimenti. I prodotti scorrono su un
nastro trasportatore che si deve prima fermare sotto la stazione di lavaggio per un tempo TI, per poi
ripartire e rifermarsi sotto la seconda stazione per la fase di asciugatura di durata T2. Dopo
l'asciugatura, il nastro si rimette in moto per trasportare il prodotto sotto un pistone che lo spinge
dentro una scatola per l'imballaggio. Una volta riempita la scatola con N prodotti, questa viene
portata via da un secondo nastro trasportatore.
Il motore del primo nastro è inserito in un sistema di controllo della velocità ad anello chiuso. Le
funzioni di trasferimento del motore e del sistema di comando valgono rispettivamente
Gmot (S) =
-^ —
<1 + —)(! + — )
50
500
Gè ( S ) = 62,5
La funzione di trasferimento della catena di reazione presenta un guadagno pari a 0,0625 V s / rad e
un polo con costante di tempo T = 0,2 IO" 4 s.
Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive,
• descriva il sistema di controllo tramite uno schema a blocchi inserendo un regolatore
proporzionale Kp = 3,2 e calcoli la funzione di trasferimento totale;
• verifichi la stabilità del sistema di controllo ad anello chiuso ricavando margini di ampiezza e di
fase;
• calcoli la velocità di rotazione del motore sapendo che la tensione di riferimento VR relativa alla
velocità desiderata vale 5V;
• illustri gli effetti sulla precisione, la velocità e la stabilità del sistema di controllo se la costante
del regolatore viene incrementa fino a avere K? = 8;
• descriva una possibile configurazione del sistema automatico di trattamento e stoccaggio,
indicando di conseguenza i dispositivi necessari, integrandolo eventualmente con altre
funzionalità e illustri una soluzione dell'automatismo usando un linguaggio di sua scelta.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l'uso di manuali tecnici e di calcolatrici tascabili non programmabili.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
I.I.S.S. “Enzo FERRARI” – Susa (TO)
TECNICI DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI,
AUTOMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE
N.
Candidato
Cognome
Classe
Punteggio
Nome
1
ADERENZA E PERTINENZA ALLA TRACCIA
a
b
c
Completa
Parziale
Lacunosa
2
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PROPOSTO
Punti
3
2
1
Punti
a
b
c
Ampia
Superficiale
Carente
3
ANALISI CRITICA
3
2
1
Punti
a
b
c
Ricca e approfondita
Limitata ma originale
Parziale / superficiale / povera
4
ITER PROGETTUALE
3
2
1
Punti
a
b
c
Completo e dettagliato
Limitato
Parziale e disordinato
5
UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
3
2
1
Punti
a
b
c
Corretto e appropriato
Corretto ma generico
Stentato / elementare
3
2
1
IPSIA
FERRARI SUSA (To) -MACCHINE Classe V meccanica
SIMULAZIONE II PROVA: MACCHINE
COGNOME E NOME:……………………………………………………..
DATA:…………………………..................................
Una turbina idraulica (a reazione Gr=0,55) collegata ad un generatore, con z=3 paia di poli, è
posta in un impianto idroelettrico con un salto geodetico Hg=60m. La condotta doppia è
composta da due tubazioni accoppiate lunghe L=200m e di diametro ɸ=0,65m. Questa
alimenta la turbina con una portata volumetrica Qv=1,7 mq/sec. Si assumano i valori per i
rendimenti totale ɳtot=0,72, volumetrico ɳvol=0,8 e meccanico ɳmecc=0,89, anche con l’aiuto del
grafico in figura. Si determini:
1. La perdita di carico nella condotta doppia di alimentazione
2. La potenza e la coppia motrice disponibile all’albero
3. Individuare il punto di funzionamento della turbina sul diagramma caratteristico
determinando la conseguente apertura del distributore e verificare l’effettivo
rendimento della macchina.
4. Verificare Il tipo di turbina da impiegare (calcolando il numero caratteristico di giri)
5. La velocità dell’acqua all’ingresso della girante (C1) e la velocità periferica (u)
6. Il diametro della girante
7. Schematizzare la macchina nelle sue parti, con particolare attenzione alle palettature
(triangolo delle velocità)
Curve caratteristiche della turbina francis
1
P in Mw
2
linea continua
ɳ
P(4/4)
ɳ=1 linea tratteggiata
ɳ(4/4)
P(3/4)
ɳ=0,8
1
ɳ(3/4)
P(2/4)
ɳ=0,6
ɳ(2/4)
0,5
P(1/4)
ɳ=0,4
ɳ(1/4)
ɳ=0,2
25
50
75
100
Apertura del distributore:
125
150
ῳ
rad/sec
¼ ; 2/4 ; ¾ ; 4/4
Il candidato ricavi opportunamente ogni dato mancante dal manuale giustificando tale scelta
Istituto “FERRARI”- SUSA (TO)
Simulazione seconda prova d’esame: Macchine a fluido
Allievo...........................................................................................................
Classe.................................................Data…………....................................
Il candidato scelga i dati mancanti utilizzando il manuale meccanico e motivi teli scelte
Un compressore centrifugo viene azionato da un motore endotermico a ciclo Otto ad accensione
comandata, a 4 tempi e 3 cilindri, con cilindrata V=1000cm^3. La pressione media effettiva è pme=1,6MPa
con n=1800 giri/min. Potere calorifico del combustibile Pci=42000 kJ/kg. Il rendimento effettivo del motore
endotermico vale ɳ=0,3
Il compressore (adiabatico) porta l’aria aspirata in condizioni normali p1=1 atm alla pressione p2=10 bar.
Calcolare:
1) la potenza effettiva del motore endotermico
2) Il consumo specifico Csp in gr/kwh
3) la portata di combustibile Gc in kg/h
4) il diametro del cilindro del motore endotermico
3. la massima portata d’aria del compressore centrifugo (con n=2000 giri/min) compatibile con la
potenza del motore.
Aria in pressione
--2
motore
p
2
compressore
Pressione 1 atm in
condizioni normali
1
---1
v
Aria in condizioni normali
I.I.S.S. “Enzo FERRARI” – Susa (TO)
TECNICI DELLE INDUSTRIE MECCANICHE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: MACCHINE A FLUIDO
N.
Candidato
Cognome
1
Classe
Punteggio
Nome
ADERENZA E PERTINENZA ALLA TRACCIA
Punti
a
b
c
Completa
Parziale
Lacunosa
2
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO PROPOSTO
a
b
c
Ampia
Superficiale
Carente
3
ANALISI CRITICA
3
2
1
Punti
3
2
1
Punti
a
b
c
Ricca e approfondita
Limitata ma originale
Parziale / superficiale / povera
4
ITER PROGETTUALE
3
2
1
Punti
a
b
c
Completo e dettagliato
Limitato
Parziale e disordinato
5
UTILIZZO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
3
2
1
Punti
a
b
c
Corretto e appropriato
Corretto ma generico
Stentato / elementare
3
2
1
1
I.I.S. “ ENZO FERRARI” – Susa Simulazione terza prova – Esami di Maturità Anno scolastico 2012/13 Disciplina Storia Alunno………………………………………………… 1. Il primo atto di presa del potere da parte di Mussolini è la famigerata “marcia su Roma”, considerata dagli storici come un preludio a quanto accaduto in seguito in Italia. Il 24 ottobre 1922 Mussolini riunì a Napoli migliaia di camicie nere in vista della marcia su Roma per assumere il potere attraverso un’attenta opera di diplomazia politica con il capo del governo Facta e con il re Vittorio Emanuele III. L’azione diplomatica, così accuratamente preparata, non potè che avere esito positivo. Il 24 ottobre del 1922 Mussolini riunì a Napoli migliaia di camicie nere per marciare su Roma con l’intenzione di ottenere il potere attraverso la forza e la violenza. Il capo del governo Facta chiese al re la proclamazione dello stato di assedio, ma Vittorio Emanuele III rifiutò. Il 28 ottobre le colonne fasciste entrarono a Roma e il 30 ottobre del 1922 Mussolini ricevette l’incarico di formare il nuovo governo. Il 22 ottobre del 1925 Mussolini riunì a Napoli uno sparuto e limitato numero di militanti fascisti che fece marciare sulla capitale, come atto intimidatorio nei confronti del governo di Facta e della monarchia di Vittorio Emanuele III. Grazie a questa azione, Mussolini ottenne l’incarico di formare il nuovo governo. Il 24 ottobre del 1922 Mussolini organizzò la sua marcia su Roma, che di fatto avvenne il 30 dello stesso mese. Facta chiese repentinamente lo stato di assedio al re Vittorio Emanuele III, che diede subito ordine di schierare l’esercito per sedare la momentanea ribellione. Grazie a questo atto si riuscì a rimandare, almeno per qualche tempo, la presa di potere da parte dei fascisti. 2. Filippo Turati, leader del socialismo e convinto assertore di una politica antifascista, in un momento particolarmente complicato per la democrazia italiana, pronunciò le seguenti parole: “Noi parliamo da quest’aula parlamentare, mentre non v’è più un Parlamento. I suoi eletti stanno sull’Aventino delle loro coscienze, donde nessun adescamento li rimuove, sinchè il sole della libertà non albeggi, l’imperio della legge non sia restituito, cessi la rappresentanza del popolo di essere la beffa atroce a cui l’hanno ridotta”. L’azione politica, cui fanno evidentemente riferimento le parole del politico italiano, è la Secessione dell’Aventino. Di cosa si trattò? La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta dei parlamentari italiani dopo la marcia su Roma, effettuata da Mussolini e dalle sue truppe La Secessione dell’Aventino è una protesta da parte dei parlamentari italiani dopo l’uccisione di Matteotti: si trattava di un modo per sollecitare il re vittorio Emanuele III a ritirare la fiducia al governo di Mussolini – cosa che effettivamente il re fu obbligato tempestivamente a fare 2
La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta da parte dei parlamentari italiani dopo l’omicidio di Matteotti per mano fascista. Si voleva con tale azione convincere il re Vittorio Emanuele III a ritirare l’incarico dato a Mussolini. Ma il re rimase sordo alle richieste dei parlamentari e di fatto Mussolini ebbe carte bianca per imporsi definitivamente sulla scena politica italiana La Secessione dell’Aventino è un gesto di protesta dei parlamentari italiani dell’opposizione dopo l’approvazione delle Leggi fascistissime e la loro applicazione. 3.Il Nazismo, sotto la guida di Hitler, concepì un velleitario progetto di potere che comprendeva nazionalismo violento, imperialismo spregiudicato, antisemitismo e razzismo e uso generale della violenza come unico strumento di equilibrio e di governo. Il grande disegno di Hitler, tuttavia, necessitava per realizzarsi di tanti piccoli passi, di tante mirate azioni spregiudicate che gli assicurassero appoggio incondizionato in politica interna. Per questo la sua politica fu molto accorta ad eliminare sin da subito avversari politici, oppositori al suo progetto di potere e tutti i personaggi in qualche modo politicamente scomodi. Tra questi potenziali nemici c’erano i rappresentanti dell’esercito tedesco, guidato da Rohm e le SS. Una violenta azione militare cancellò queste figure scomode alla politica del Fuhrer. Essa viene ricordata come: La notte dei cristalli La notte dei lunghi coltelli La notte della Gestapo La notte delle lunghe spade 4.Le leggi di Norimberga segnano un momento estremamente delicato e tristissimo per la democrazia mondiale. Furono realizzate nel 1939 per sancire l’occupazione della Polonia da parte dei Tedeschi Furono elaborate nel 1935 e, su basi biologico‐razziali, escludevano gli Ebrei dalla comunità nazionale tedesca, vietando loro dei diritti inalienabili e naturali Furono realizzate per sancire in maniera definitiva la “Soluzione finale” per gli Ebrei con la realizzazione dei campi di sterminio Furono realizzate alla fine della seconda guerra mondiale, per riportare equilibrio dopo le atrocità e gli sconvolgimenti bellici. 5.L’antisemitismo fu sempre uno dei pilastri dell’ideologia nazionasocialista tedesca. Giunto al potere, Hitler fece dell’odio razziale il cemento del suo potere e del nuovo ordine da lui imposto. Tre possono essere considerate le tappe che videro gli Ebrei vessati e perseguitati dai Tedeschi. Riassumile qui di seguito. 3
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6.Big crash e New Deal: due congiunture economiche e sociali legate tra loro, vissute dagli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni venti. Traccia le linee generali di questi fenomeni, facendo riferimento non solo a quanto accaduto negli USA, ma anche all’influenza che essi ebbero sugli altri Stati. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…….…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. Griglia di valutazione domanda punteggio
1 …/2 2 …/2 3 …/2 4 …/2 5 …/3,5 6 …/3,5 Tot. …./15 Firma del docente…………………………………………. SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA
Alunno:
Classe:
1. Il limite lim
x→ ∞
… n>m
… n<m
a0xn + a1xn–1 + …an
b0xm + b1xm–1 + …bm
Data:
è infinito se:
… n=m
… se n ≠ m
2. La funzione y = x2 + 2x + 1
x2 – x
… ha due asintoti verticali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto orizzontale di equazione y = 1
… ha due asintoti verticali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto obliquo di equazione y = x
… ha due asintoti orizzontali di equazione x = 1 e x = 0 e un asintoto verticale di equazione y = 1
… non ha asintoti
3. La funzione y = x2 – 4 incontra gli assi nei punti:
… O(0;0) A(2;0) B(-2;0)
… A(2;0) B(-2;0)
… A(2;0) B(-2;0) C(-4;0)
… A(2;0) B(-2;0) C(0;-4)
4. Una delle seguenti funzioni è pari. Quale?
… y=1+x
… y = x2
5. Trova gli asintoti della funzione:
y= 3–x
2x – 4
6. Calcola:
lim
x→ 1
x2 – 3x + 2
x2 – 4x + 3
… y = 5x
… y = 1 – x3
SIMULAZIONE TERZA PROVA – MATEMATICA
Alunno:
Classe:
Data:
La derivata di y = x lnx è:
… lnx + 1
… 1/x
… lnx + x
… 1
La derivata di y = cos3x è:
… -3cos2x
… -3sen2x
… -3cosx senx
… -3 cos2x senx
Il limite lim
x→∞
… n>m
… n<m
a0xn + a1xn–1 + …an è zero se:
b0xm + b1xm–1 + …bm
… n=m
… se n ≠ m
Se una funzione y = f(x) soddisfa la condizione lim f(x) = ∞, allora la funzione ha
x→k
… un asintoto orizzontale di equazione x = k
… un asintoto orizzontale di equazione y = k
Calcola la derivata della funzione: y = x2 – x + 3
x4 + 3
Calcola lim
x→ 1
x2 – 3x + 2
x2 – 4x + 3
… un asintoto verticale di equazione y = k
… un asintoto verticale di equazione x = k
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5a P T.I.E. e T.I.M
A.S. 2012/2013
DISCIPLINA: MATEMATICA
CANDIDATO:……………………………………………..
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Domanda
N° 1
Domanda
N° 2
Domanda
N° 3
Domanda
N° 4
•
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
• Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)
□
Punti…….……
Punti…………
Punti…………
Punti…………
Tot.R.M. =…………/15,00
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA
Domanda
N° 5
Domanda
N° 6
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
□
□
Punti…………
□
□
□
□
□
Punti…………
□
□
□
Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)
Tot.R.A.=……………/15,00
TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.
TOTp. =……………./15,00
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
TOTd.
TOTd. =……………/15,00
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
9oSCALE COMPARISON SPACE SHIP ONE - SPACE SHIP TWO
A NEW FRONTIER FOR TECHNOLOGY: SPACE TOURISM
SpaceShipTwo
SpaceShipTwo uses all the same basic technology, carbon composite construction and design as
SpaceShipOne. However it is around twice as large as that vehicle and will carry six passengers and two
pilots. It is 60ft long with a 90" diameter cabin which is similar in size to a Falcon 900 executive jet albeit
with no floor dissecting the cabin allowing maximum room for the astronauts to float in zero gravity. Each
passenger gets the same seating position with two large windows: one side window and one overhead, so
that, if you don't want to float free in space, and you'd rather just remain in your seat, you still get a great
chance to see the view. No more squabbling over who has the best seat!
The View
Your view of Earth will be maximised by large windows.
The flight
The spaceship can be thought of as an air launched glider with a rocket motor and a couple of extra
systems for spaceflight. Just like any conventional flying machine, it requires aerodynamic forces to provide
its stability and control which, clearly, it only has whilst in the atmosphere. In space it follows a purely
ballistic trajectory, but here it can use small thrusters known as the reaction control system (RCS)
which allow the pilots to maneuver the vehicle in space and provide a changing view for the passenger
astronauts.
The spaceship is powered by a hybrid rocket motor. This type of system is not a new idea but offers
important safety and environmental advantages over liquid or solid systems that are more commonly used
on manned space vehicles. In particular, it means that the pilots will be able to shut down the
SpaceShipTwo rocket motor at any time during its operation and glide safely back to the runway.
Perhaps the most radical feature employed by SpaceshipOne and now SpaceShipTwo is the unique way it
returns into the dense atmosphere from the vacuum of space. Burt Rutan designed the unique feathering
system which does away with the need for sophisticated computer driven flight control systems or the need
to rely on the pilots. Instead it uses aerodynamic design and the laws of physics for a carefree and heat
free re-entry followed by a glide runway landing.
Our Space launch system.
Virgin Galactic's commercial space launch system is based on the world's first private manned spaceship
which successfully flew to space and back three times during 2004.
The system radically overturns much of the traditional thinking behind 50 years of space launch and as a
result is cleaner, cheaper and safer by design.
•
•
•
•
•
Air launch - avoids the need for large, dirty ground-based rocketry.
Carbon composite construction - four times the strength of steel but one third of the weight.
Hybrid rocket motor - benign, non-toxic fuels with a high altitude and short burn time due to air launch.
Unpowereddescent and landing.
Fully reusable
Taken from:http://www.virgingalactic.com/
NAME
DATE
____________________
SURNAME ____________________
___________________CLASS _______________________
ENGLISH TEST
Reading comprehension
A) Multiple choice
1.
Space Ship Two is...
o
o
o
o
2.
How many people can Space Ship Two carry?
o
o
o
o
3.
Two astronauts.
Ten tourists.
Six passengers and two pilots.
Six pilots.
How many windows are therein total for the passengers?
o
o
o
o
4.
60 ft. long.
28 ft. long.
as long as Space Ship One.
completely different from Falcon 900.
Twelve.
Four.
Two.
One.
The spaceship is powered by a
o
o
o
o
steam engine.
diesel engine.
Otto cycle.
hybridrocketmotor.
B) Questions
Read the passage about Space Ship Two from the Virgin official site and answer the
questions below:
1. Describe the most important characteristics of Space Ship Two (size,windows, flight and
motor).
2. How is Virgin Galactic’s space launch system overturning the traditional thinking behind 50
years of space launch?
1____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________
2___________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
Benefits of offshore wind
Surrounded as it is by sea, the UK has the largest offshore wind energy resource in the world, estimated to be more than
a third of the total European potential. This is equivalent to three times the nation’s annual electricity consumption.
Conservative calculations show that offshore wind alone could meet the latest government target of producing 15% of its
energy needs from renewable sources by 2020. Every unit of electricity generated from the wind saves a unit generated
from fossil fuels, therefore reducing emissions of greenhouse gases, pollutants and waste products as well as our
reliance on international supplies of coal, gas and oil.
Britain’s relatively shallow waters and strong winds extend far into the North Sea. This unlimited natural resource,
combined with government support and an established offshore regime, mean offshore wind farm development is set to
increase steadily.
This puts the UK in a good position to achieve its renewable targets.
The offshore wind energy industry, particularly the huge projects planned as part of The Crown Estate’s Round 3
development round, could also provide up to 70,000 jobs over the coming years – in the construction of components,
installation process or longer-term operation and maintenance phases.
For further information about the benefits of offshore wind power, please visit the Renewable UK website:
www.renewableuk.com
The UK has the largest wind energy resource in the world.
© Sheringham Shoal | Site map
NAME
DATE
____________________
SURNAME ____________________
___________________CLASS _______________________
ENGLISH TEST
Reading comprehension
A) Multiple choice
1.
The UK has...
o
o
o
o
2.
offshore wind energy resource in the world.
electricity only before 2020.
dangerous pollutants and waste products.
15 % of energy needs.
emissions of greenhouse gases.
Britain lies in an ideal position when we consider offshore wind farms because there
are...
o
o
o
o
4.
largest
smallest
shortest
longest
Offshore wind farms could produce...
o
o
o
o
3.
the
the
the
the
shallow waters and strong winds.
deep waters.
deep waters and strong winds.
tidal waves.
The offshore wind energy industry could provide…
o
o
o
o
thousands of jobs in agriculture.
a reliance on international supplies of fossil fuels.
no further jobs.
70,000 jobs over the coming years.
B) Questions
Read the passage about offshore wind farms from the Stateoil official site and
answer the questions below:
1. What are the positive effects of offshore wind energy on environment? In your
opinion, are there any disadvantages?
2. Why could offshore wind energy provide so many jobs?
1_____________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
2____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
CANDIDATO:……………………………………………………………………Classe ……………………
DATA:
A.S.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
LINGUA INGLESE
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
EXERCISE A
Risposta
Risposta
Risposta
Risposta
Risposta
Risposta
Risposta
Risposta
Quesiton.° 1
Quesito n.° 2
Quesito n.° 3
Quesito n.° 4
corretta
mancante/errata
corretta
mancante/errata
corretta
mancante/errata
corretta
mancante/errata
PUNTI
Punti 1,50
Punti 0,00
Punti 1,50
Punti 0,00
Punti 1,50
Punti 0,00
Punti 1,50
Punti 0,00
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
Tot. ………../15
EXERCISE
Quesito 1
B
Per ciascuna risposta aperta si valutano i seguenti aspetti:
Comprensione:
Il testo è stato compreso
•
in modo completo ed approfondito Punti 2,00
•
in modo completoPunti 1,50
•
nelle sue linee essenzialiPunti 1,00
•
limitatamente ad alcuni aspetti
Punti 0,50
•
risposta mancante o errata.Punti 0,00
Quesito n.°1
C……………………..
P …………………….
R …………………....
Tot.…………/15
Produzione:
•
Testo corretto e articolatoPunti 2,00
•
Testo sostanzialmente corretto
Punti 1,50
•
Qualche errore di forma non ostacola la comprensione della
risposta.
Punti 1,00
•
Gravi errori ostacolano la comprensione di alcune frasi
……………………………………………………….Punti 0,50
•
Risposta mancante o errata.
Punti 0,00
Rielaborazione
•
Rielaborazione personale e coerente con il testo.
…………………………………………………….Punti 0,50
Quesito 2
•
Risposta mancante o errata
Punti 0,00
Quesito n.°2
C…………………...
P …………………...
R …………………...
Tot.……….…/15
Totale complessivo della prova:
………………../15
Eventuale
arrotondamento:
………………../15
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA D’ESAME – ED. FISICA La pallavolo 1) La partita è diretta da: ‐ Un arbitro coadiuvato da un segnapunti ed un cronometrista ‐ Due arbitri, coadiuvati da quattro giudici di linea e da un segnapunti ‐ Un arbitro, coadiuvato da un segretario e da un cronometrista ‐ Un primo arbitro, coadiuvato da un secondo arbitro 2) L’altezza della rete dal suolo, nelle partite maschili (categorie superiori ai 15 anni), raggiunge i: ‐ 210 cm ‐ 225 cm ‐ 243 cm ‐ 304 cm 3) La palla può essere giocata con: ‐ Le mani ‐ Le mani soltanto ‐ Le mani e con qualsiasi parte del corpo ‐ Ogni parte del corpo, ad eccezione delle ginocchia 4) Una squadra guadagna un punto quando la palla: ‐ Cade nel campo avversario ‐ Cade fuori dal proprio campo dopo essere stata toccata da un avversario ‐ Tocca la rete e cade nel campo avversario ‐ Cade nel campo avversario o viene inviata fuori da un giocatore avversario 5) Nella schiacciata la palla viene colpita con: 6) Nel secondo set di una partita, se le due squadre sono in parità a 24 punti, vince la squadra che… GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5a P T.I.E. e T.I.M
A.S. 2012/2013
DISCIPLINA: ED. FISICA
CANDIDATO:……………………………………………..
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Domanda
N° 1
Domanda
N° 2
Domanda
N° 3
Domanda
N° 4
•
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
• Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)
□
Punti…….……
Punti…………
Punti…………
Punti…………
Tot.R.M. =…………/15,00
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA
Domanda
N° 5
Domanda
N° 6
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
□
□
Punti…………
□
□
□
□
□
Punti…………
□
□
□
Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)
Tot.R.A.=……………/15,00
TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.
TOTp. =……………./15,00
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
TOTd.
TOTd. =……………/15,00
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
Simulazione terza prova
ELETTROTECNICA
ALUNNO: ……………………………………….
VPE
DATA: ………………
Rispondere ai seguenti quesiti:
1. In un trasformatore ideale;
A. Le Perdite nel ferro
sono elevate
B. Il rapporto di
trasformazione vale 1
C. Il rendimento vale
0.5
D. I flussi dispersi
sono nulli.
2. Per un m.a.t. con 6 poli e scorrimento s=5%, la velocità del rotore n vale:
A. 100 giri/min
B. 950 giri/min
C. 1500 giri/min
D. 1000 giri/min
3. In un m.c.c si può regolare la velocità agendo su:
A. Tensione e coppie
polari
B. Tensione e
frequenza
C. Frequenza e
resistenza rotorica
D. Tensione e flusso
4. Un trasformatore sta erogando su di un carico una potenza Pc=2,5 Kw. Sapendo che
Pfe=1000 w e PCU=1500 w , il suo rendimento vale:
A. η= 0,96
B. η=0,9
C. η=1
D. η=0,5
5. Disegnare il circuito equivalente di un m.c.c. ad eccitazione indipendente e scrivere le equazioni
elettriche.
6. Disegnare la caratteristica meccanica di un m.a.t. in funzione del numero di giri e indicare il
tratto stabile della caratteristica, motivandone la scelta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE:
1
2
3
4
5
6
punteggio
2
2,5
2
2,5
3
3
15
voto
IPSIA FERRARI SUSA (To) SIMULAZIONE TERZA PROVA di TECNICA PRODUZIONE Classe V meccanica
COGNOME E NOME:……………………………………………………..
DATA:…………………………...
1
Visto il piano di campionamento in figura, spiegare i significati dei simboli “N”; “n”; “NA” ; “NR”. Dire nel caso di un lotto di
1000 pezzi e 5 scarti se è possibile accettare (Grado normale-semplice).
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………….
2. Scrivere il programma in CNC di fresatura per il profilo esterno della piastra forata
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
………………………………… z
…………………………………
…………………………………
20
y
30
ɸ16
x
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
3. La velocità di taglio
a) decresce con l’aumento della durata utensile e della sezione di truciolo del pezzo
b) cresce se aumentano la velocità di taglio e la sezione di truciolo del pezzo
c) decresce se riduco la forza di taglio e aumento la sezione di truciolo del pezzo
d) decresce con la forza di taglio e la sezione di truciolo del pezzo
4. L’aliquota di costo di preparazione macchina dipende
a) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il costo di magazzino dell’attrezzatura
b) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il lotto economico di produzione
c) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il costo di qualità per il particolare prodotto
d) dal rapporto tra il costo di preparazione macchina standard e il lotto di produzione
5. La SPA è un tipo di azienda in cui
a) I soci hanno una responsabilità illimitata
b)
c)
d)
I soci hanno una responsabilità limitata alla quota azionaria detenuta
I soci non hanno una responsabilità particolare
I soci sono tutti uguali
6. I controlli di Qualità possono essere di due tipi:
a) sono di tipo “a piani di campionamento
b)
c)
d)
in linea sono di tipo “parziale”, a fondo linea sono di tipo “complessivo”
in linea sul semilavorato sono di tipo “a variabile”, a fondo linea sul finito sono di tipo “ad attributo”
in linea sono di tipo “ad attributo”, a fondo linea sono di tipo “a variabile”
Istituto “FERRARI”- SUSA (TO)
Simulazione seconda prova d’esame: Macchine a fluido
Allievo...........................................................................................................
Classe.................................................Data…………....................................
Il candidato scelga i dati mancanti utilizzando il manuale meccanico e motivi teli scelte
Un compressore centrifugo viene azionato da un motore endotermico a ciclo Otto ad accensione
comandata, a 4 tempi e 3 cilindri, con cilindrata V=1000cm^3. La pressione media effettiva è pme=1,6MPa
con n=1800 giri/min. Potere calorifico del combustibile Pci=42000 kJ/kg. Il rendimento effettivo del motore
endotermico vale ɳ=0,3
Il compressore (adiabatico) porta l’aria aspirata in condizioni normali p1=1 atm alla pressione p2=10 bar.
Calcolare:
1) la potenza effettiva del motore endotermico
2) Il consumo specifico Csp in gr/kwh
3) la portata di combustibile Gc in kg/h
4) il diametro del cilindro del motore endotermico
3. la massima portata d’aria del compressore centrifugo (con n=2000 giri/min) compatibile con la
potenza del motore.
Aria in pressione
--2
motore
p
2
compressore
Pressione 1 atm in
condizioni normali
1
---1
v
Aria in condizioni normali
1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5a P T.I.M.
A.S. 2012/2013
DISCIPLINA: TECNICA DELLA PRODUZIONE
CANDIDATO:……………………………………………..
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Domanda
N° 1
Domanda
N° 2
Domanda
N° 3
Domanda
N° 4
•
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
• Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)
□
Punti…….……
Punti…………
Punti…………
Punti…………
Tot.R.M. =…………/15,00
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA
Domanda
N° 5
Domanda
N° 6
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
□
□
Punti…………
□
□
□
□
□
Punti…………
□
□
□
Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)
Tot.R.A.=……………/15,00
TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.
TOTp. =……………./15,00
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
TOTd.
TOTd. =……………/15,00
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
IIS Enzo Ferrari – SUSA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA DATA: 09‐05‐2013 CLASSE: VP‐M ALUNNO: __________________________________________________________________ Barrare la risposta esatta. 1) Un segnale è analogico: ‐ se possiede un certo numero di campi di valori significativi ‐ se ogni valore assunto è considerato significativo ‐ se rispetta il teorema di Fourier ‐ se si mantiene stabile 2) Il Diodo Zener, quando viene utilizzato come stabilizzatore viene fatto funzionare: ‐ con polarizzazione diretta ‐ con polarizzazione inversa ‐ con nessuna polarizzazione ‐ con corrente costante 3) La zona di funzionamento lineare del BJT è caratterizzata da una proporzionalità diretta tra: ‐ VBE e IB ‐ IB e VCE ‐ IB e IC ‐ VBE e IC 4) Sapendo che R1 = 4kΩ e R2 = 2kΩ, e che vi = 12V, la tensione in uscita vO vale: ‐ 10V ‐ 14V ‐ 18V ‐ 20V 5) Descrivere il funzionamento dei sensori di temperatura 6) Spiegare la differenza tra un encoder assoluto ed incrementale GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5a P T.I.E.
A.S. 2012/2013
DISCIPLINA: ELETTRONICA
CANDIDATO:……………………………………………..
DATA: 09 / 05 / 2013
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Domanda
N° 1
Domanda
N° 2
Domanda
N° 3
Domanda
N° 4
•
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
• Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)
□
Punti…….……
Punti…………
Punti…………
Punti…………
Tot.R.M. =…………/15,00
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA
Domanda
N° 5
Domanda
N° 6
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
□
□
Punti…………
□
□
□
□
□
Punti…………
□
□
□
Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)
Tot.R.A.=……………/15,00
TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.
TOTp. =……………./15,00
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
TOTd.
TOTd. =……………/15,00
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
IIS Enzo Ferrari – SUSA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME III AREA ‐ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO DATA: 09‐05‐2013 CLASSE: VP‐E ALUNNO: ___________________________________________ BARRARE LA RISPOSTA ESATTA 1) Che cos’è un PLC: o
o
o
o
Un particolare elaboratore specializzato per risolvere problemi di controllo ed automazione, utilizzato sempre di più in ambienti industriali Un microprocessore che esegue ciclicamente le istruzioni di un programma Un apparecchio che svolge le stesse funzioni di un PC Un PC industriale compatto che elabora segnali analogici e digitali 2) A cosa servono i moduli di ingresso? o
o
o
o
Ad acquisire segnali analogici o digitali provenienti dai trasduttori Ad inviare verso gli attuatori segnali digitali ed analogici A pilotare il funzionamento della CPU A creare un interfaccia della memoria RAM con i segnali esterni 3) La memoria di sistema che contiene il programma fisso che sovrintende al funzionamento generale del PLC è conservata sulla o
o
o
o
RAM ROM Su RAM e ROM Su nessuna delle due 4) Qual è il modo di operare del PLC? o Esecuzione del programma utente ‐ Acquisizione degli ingressi ‐ Aggiornamento delle uscite o Acquisizione degli ingressi – Esecuzione del programma utente – Aggiornamento delle uscite o Acquisizione degli ingressi ‐ Aggiornamento delle uscite ‐ Esecuzione del programma utente o Esecuzione del programma utente ‐ Aggiornamento delle uscite ‐ Acquisizione degli ingressi 5) Illustrare con uno schema la struttura di un PLC 6) Creare in linguaggio ladder un programma che controlli un motore in modo che parta manualmente, si arresti dopo un tempo t, riparta e poi si arresti definitivamente. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO
Classe 5a P T.I.E.
A.S. 2012/2013
DISCIPLINA: TERZA AREA – ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
CANDIDATO:……………………………………………..
DATA: 09/ 05 / 2013
DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA
Domanda
N° 1
Domanda
N° 2
Domanda
N° 3
Domanda
N° 4
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Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
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Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
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Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
•
•
Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Risposta corretta………….………………. Punti 2,00
□
□
• Risposta mancante o errata……………..….Punti 0,00
Totale domande a risposta multipla (Tot.R.M.)
□
Punti…….……
Punti…………
Punti…………
Punti…………
Tot.R.M. =…………/15,00
DOMANDE A RISPOSTA SINGOLA
Domanda
N° 5
Domanda
N° 6
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Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
Stesura completa e corretta………………….Punti 3,50
Stesura completa con incertezze……...……..Punti 2,50
Stesura che evidenzia una conoscenza
sufficiente degli elementi fondamentali……..Punti 2,00
Stesura con gravi errori concettuali
o sostanzialmente incompleta ………….…...Punti 1,50
Risposta nulla…………………………….…Punti 0,00
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Punti…………
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Punti…………
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Totale domande a risposta aperta (Tot.R.A.)
Tot.R.A.=……………/15,00
TOTALE provvisorio (Voto in quindicesimi) TOTp. = Tot.R.M. + Tot.R.A.
TOTp. =……………./15,00
TOTALE definitivo (Voto in quindicesimi)
TOTd.
TOTd. =……………/15,00
NOTA: Il totale definitivo è approssimato per eccesso se i decimali del totale provvisorio sono ≥ 5, per difetto se < 5.
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Classe V Professionale Tecnico delle Industrie