Firmato digitalmente da ANDREA PETRUSO Enel Distribuzione DTR Sardegna - Sviluppo Rete Sardegna PLA Sede Cagliari SerialNumber = IT:PTRNDR65T04B LINEA 15 kV AEREA E IN CAVO INTERRATO 354C PER ELETTRIFICAZIONE LOTTIZZAZIONE C = IT "SITAS" LOCALITA' MALFATANO NEL COMUNE DI TEULADA PROVINCIA DI CAGLIARI PROGETTO DEFINITIVO NUM. CLIENTE LIV. PROG. PD ITER WBS TITOLO ELABORATO DATA CODICE RINTR. N. ELABORATO FOGLIO - 6 78',2',& 203$7,%,/,7$¶ IDROGEOLOGICA N.FOGLI - SCALA VARIE REV. ELENCO ELABORATI DATA ESEGUITO VERIFICATO APPROVATO DESCRIZIONE REVISIONI PROGETTAZIONE exe italia N. 2870 N. 268 Dott. Geol. SANDRO TRASTU Ingegneria,Costruzioni, Energia & Ambiente APPROVAZIONI ENEL DISTRIBUZIONE CONTROLLATO VERIFICATO APPROVATO LINEE IN CAVO AEREO 15 Kv / 0.4 kV E PTP LOCALITA' GENNASDELETTI FRAZ. DI VILLANOVA STRISAILI COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI PROVINCIA DELL’ OGLIASTRA ELENCO ELABORATI STUDIO DI COMPATIBILITA’ IDROGEOLOGICA ELABORATO SCALA ■ Legenda - ■ Relazione Tecnica - ■ Corografia C.T.R. 25000 ■ Corografia C.T.R. 10000 ■ Stralcio tavola Hi 5000 ■ Stralcio tavola Ri 5000 ■ Stralcio tavola E 5000 STUDIO DI COMPATIBILITA’ IDROGEOLOGICA SOMMARIO 1. Premessa....................................................................................................................................................... 2 2. Ubicazione dell’area..................................................................................................................................... 4 ANALISI DI COMPATIBILITA’ GEOLOGICA................................................................................... 8 3. Caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio................................................................... 8 4. Caratterizzazione dei terreni..................................................................................................................... 10 5. Caratteristiche idrogeologiche del territorio............................................................................................ 10 6. Caratteristiche stratigrafiche del sottosuolo ........................................................................................... 10 7. Paesaggio, pedologia ed uso del suolo .................................................................................................. 11 8. Impatti e conseguenti interventi di mitigazione ...................................................................................... 12 9. Analisi geologica......................................................................................................................................... 14 ANALISI DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA.................................................................................... 15 10. Indicazioni del Piano di Assetto Idrogeologico .................................................................................... 15 11 Conclusioni................................................................................................................................................. 17 1 STUDIO DI COMPATIBILITA’ IDROGEOLOGICA 1. PREMESSA Il presente studio di compatibilità idrogeologica, redatto in conformità con il Piano di Assetto Idrogeologico, si inquadra nell’ambito del progetto per la realizzazione di linee in cavo aereo 15Kv/0.4Kv e PTP in localita' Gennasdeletti frazione del Comune di Villanova Strisaili nella Provincia dell’Ogliastra. La tratta aerea 15 kV in progetto, di lunghezza complessiva pari a 1957.13 ml, si deriverà da una linea aerea 15 kV esistente, più esattamente dal palo posto all’interno dell’area distinta in catasto al Foglio n°51 mappale 395 del Comune di Villanova Strisaili, nei pressi del depuratore di Villanova Strisaili. I terreni attraversati si presentano collinosi e sono prevalentemente utilizzati per il pascolo. La posizione dei sostegni è stata studiata con attenzione, provvedendo ad ubicarli sempre in prossimità della strada o in prossimità dei confini, in modo da rendere minime le interferenze con i terreni. La linea in progetto è stata attentamente studiata comparando le esigenze di pubblica utilità dell'opera con gli interessi sia pubblici che privati con essa interferenti; a tal fine si è posta particolare attenzione allo studio del percorso dalla linea che per buona parte segue il tracciato della viabilità esistente. Complessivamente sono state studiate campate non eccessivamente lunghe, con sostegni non troppo alti, onde ridurre al minimo l’impatto in fase di realizzazione ed i costi per la manutenzione. Il presente studio si compone delle seguenti parti: - analisi di compatibilità geologica: costituita da uno studio geologico che sintetizza le principali caratteristiche geologiche dell’area in esame, da uno studio geomorfologico contenente le analisi e valutazione delle caratteristiche morfologiche dell’area e dei principali processi geomorfologici in atto; - analisi sui possibili effetti della realizzazione delle opere; 2 - analisi di compatibilità idraulica: mirante ad analizzare l’interazione tra le opere in progetto e i fenomeni di piena che interessano l’area oggetto della realizzazione in progetto; - conclusioni. Il Piano di Assetto idrogeologico della Regione Sardegna (Decreto Ass.to LL.PP. RAS n. 3 del 21.02.2005) fornisce il quadro dell' attuale “rischio” conosciuto sul territorio isolano. Secondo la definizione del D.P.C.M. 29 settembre 1998, “il rischio è il prodotto di tre fattori: la pericolosità, il valore degli elementi esposti al rischio, la vulnerabilità dell’elemento, dove per pericolosità si intende la probabilità di accadimento dell’evento calamitoso; per elementi l’insieme costituito dalle persone, dai beni localizzati, dal patrimonio ambientale; per vulnerabilità la capacità dell’elemento di sopportare le sollecitazioni esercitate dall’evento”. Il “rischio” è graduato su quattro livelli (rischio di frana Rg1, Rg2, Rg3 e Rg4) e rischio idraulico (Ri1, Ri2, Ri3, Ri4): Oltre alla delimitazione delle aree a rischio il Piano contiene la cartografia con la delimitazione delle "aree pericolose per fenomeni di piena o di frana" che consente di evidenziare il livello di pericolosità che insiste sul territorio e, inoltre, individua gli interventi strutturali, di prima approssimazione, necessari alla mitigazione delle situazioni di rischio idraulico o di frana. Rischio di frana totale Classe Rg1 Intensità Moderato Descrizione degli effetti Valore ≤ 0.25 Danni sociali, economici e al patrimonio ambientale marginali Sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio Rg2 Medio ≤ 0.50 ambientale che non pregiudicano l’incolumità del personale, l’agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche Sono possibili problemi con l’incolumità delle persone, danni funzionali Rg3 Elevato ≤ 0.75 agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione di funzionalità socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale Rg4 Molto elevato Sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, ≤ 1.00 danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione delle attività socio-economiche Rischio idraulico Classe Ri1 Intensità Moderato Valore Descrizione degli effetti ≤ 0.002 Danni sociali, economici e al patrimonio ambientale marginali Sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio Ri2 Medio ≤ 0.005 ambientale che non pregiudicano l’incolumità del personale, l’agibilità degli edifici e la funzionalità delle attività economiche Sono possibili problemi con l’incolumità delle persone, danni funzionali Ri3 Elevato ≤ 0.01 agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilità degli stessi, l’interruzione di funzionalità socio-economiche e danni rilevanti al 3 patrimonio ambientale Ri4 Molto elevato Sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, ≤ 0.02 danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione delle attività socio-economiche Per la definizione delle problematiche territoriali su cui valutare la compatibilità geologica è stato studiato l’assetto geologico-geomorfologico e idrogeologico dell’area interessata dal progetto ai sensi delle Norme di attuazione del P.A.I. e del D.M. 11/03/88 e sua Circolare Ministeriale Applicativa 24/09/88 n.30483. E’ stata pertanto eseguita una caratterizzazione preliminare dell’assetto stratigraficogeotecnico del sottosuolo, facendo ricorso alle documentazioni conoscitive degli Strumenti Pianificatori esistenti ed a dati noti di precedenti prospezioni geognostiche in aree limitrofe a quelle di intervento, rimandando alla sede progettuale successiva l’esecuzione di mirate prove geognostiche nei punti più significativi del rapporto opera/terreno. Nel rispetto di quanto previsto nel Piano di Assetto Idrogeologico Sardegna, poiché l’intervento in questione ricade all’interno delle aree di pericolosità a Hi4, governata “in materia di infrastrutture a rete o puntuali pubbliche o di interesse pubblico” dall’art. 27 comma 3 delle Norme di Attuazione, è stato condotto, in questa sede, lo studio di compatibilità idraulica e geologica secondo quanto dettato dagli artt. 24 e 25 delle stesse Norme di Attuazione del citato Piano. Oggetto della presente relazione pertanto è l’analisi della compatibilità delle opere in progetto con il regime idraulico del sub bacino 5, con la litologia dei luoghi e nel contempo la valutazione del rispetto delle prescrizioni consegnate nel P.A.I. 2. UBICAZIONE DELL’AREA L’area interessata dal presente studio ricade nel territorio comunale di Villanova Strisaili è più precisamente si inquadra nel F.531 Sez.070 - VILLAGRANDE STRISAILI - (scala 1:10.000). 4 5 INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO L’analisi del contesto geomorfologico, risulta essenziale per la comprensione dei processi geomorfici attivi e quiescenti, oltre che per l’identificazione delle cause scatenanti eventuali fenomeni di dissesto idrogeologico. I processi geomorfologici, sono il risultato della combinazione dei fenomeni endogeni ed esogeni, ovvero la correlazione tra le specifiche geologiche e geopedologiche dei litotipi (composizione mineralogico-petrografica, giacitura) e la resistenza che essi offrono al modellamento. Nel settore rilevato, è possibile distinguere quattro diversi domini o complessi geomorfici, che presentano specifiche geologiche diverse in funzione dei litotipi affioranti, dell’età delle formazioni e dei processi geomorfici agenti: 1. Processi geomorfologici su litotipi granitici; 2. Processi geomorfologici su litotipi quaternari; PROCESSI GEOMORFOLOGICI SU LITOTIPI GRANITICI L’analisi geomorfologica dei litotipi granitici, si è rivelata essenziale per la definizione dei processi geomorfici attivi e soprattutto per la valutazione del trasporto solido nel Rio Sannarzi. Dalle caratteristiche geomorfologiche e geopedologiche dei litotipi rilevati, si evince una differente resistenza all’erosione fluviale. Tale caratteristica ha permesso di sviluppare nella zona: 1. reticolo idrografico di tipo dendritico, tipico dei terreni a bassa permeabilità; 2. reticolo idrografico di tipo subdendritico, tipico dei terreni influenzati dalle strutture tettoniche. Relativamente al secondo tipo di reticolo idrografico, è ovvio che la maggior parte delle valli e vallecole fluviali tendono a svilupparsi in corrispondenza dei principali lineamenti tettonici e strutturali, assumendo prevalentemente un andamento W-E e NW-SE. L’orografia del territorio risulta pertanto correlata con le caratteristiche geologiche rilevate: le valli fluviali, particolarmente incise, si sviluppano trasversalmente. I processi geomorfologici sui litotipi granitoidi presenti nell’area, sono pertanto riconducibili a rari fenomeni erosivi areali e all’azione delle acque superficiali, della gravità, e della copertura vegetale. PROCESSI GEOMORFOLOGICI SU LITOTIPI QUATERNARI Con tale termine, si includono le sequenze deposizionali quaternarie, più precisamente: 1. depositi continentali di facies colluviale e detritica; 2. depositi continentali di facies alluvionale, cementati e disposti in terrazzi e conoidi alluvionali; 3. depositi continentali di facies alluvionale debolmente cementati. I processi geomorfologici, ascrivibili alle sequenze deposizionali sopraccitate, consistono in fenomeni erosivi selettivi, che interessano in maniera differenziale i termini conglomeratici di facies alluvionale e i termini colluviali di facies subaerea continentale. L’erosione differenziale dei termini più facilmente aggredibili, permette la formazione di superfici strutturali: tali processi di erosione selettiva, si evincono in corrispondenza dei versanti, dove si osservano importanti fenomeni di arretramento, ascrivibili essenzialmente a fenomeni di ruscellamento fluviale e concentrato. 6 INQUADRAMENTO GEOPEDOLOGICO Dal rilevamento geopedologico di campagna è stato possibile classificare i suoli presenti nel sito oggetto di intervento: nel complesso il livello del suolo risulta essere di spessore maggiore nelle zone più depresse dove l’accumulo sedimentario, susseguitosi nel tempo, ha reso possibile l’instaurarsi di livelli pedologici, nella fattispecie in corrispondenza delle depressioni vallive e nelle piane alluvionali. Per contro il livello pedologico risulta essere scarso o addirittura assente in corrispondenza delle culminazioni morfologiche e nella maggior parte dei casi dove si rileva roccia affiorante. Il paesaggio si presenta nel complesso con una moderata copertura arbustiva ed arborea, zone di ombra umide che, localmente, determinano ambienti favorevoli allo sviluppo di suoli mediamente profondi in cui é rilevabile il passaggio fra i diversi terreni a scheletro più o meno organico, evidenti soprattutto per la colorazione maggiormente brunita. Nella fattispecie si possono distinguere: - Suoli su rocce intrusive (graniti, granodioriti, leucograniti) del Paleozoico e relativi depositi di versante; - Suoli su alluvioni e conglomerati dell’Olocene. I suoli che si impostano sulle rocce vulcaniche acide (graniti ercinici), sono caratterizzati da aree con forme, da aspre a sub-pianeggianti al di sotto di 800-1000 m, con scarsa copertura arbustiva ed arborea: relativamente a tali settori prevalgono profili A-C, A-Bw-C, roccia affiorante e subordinatamente suoli con profilo A-Bt-C, da poco a mediamente profondi, da sabbioso franchi a franco sabbioso argillosi, permeabili, da subacidi ad acidi, parzialmente desaturati. Nel complesso si rileva che, nei livelli pedologici relativi ai litotipi vulcanici granitici, prevalgono una rocciosità e pietrosità elevate, scarsa profondità eccesso di scheletro e forte pericolo di erosione superficiale. I suoli che si impostano sulle alluvioni del Pleistocene, sono caratterizzati da aree con morfologia da subpianeggiante a pianeggiante, con prevalente utilizzazione agricola, in cui prevalgono profili A-Bt-C, A-Btg-Cg e subordinatamente A-C, profondi, da franco sabbiosi, a franco sabbioso argillosi in superficie, da franco sabbioso argillosi ad argillosi in profondità, da permeabili a poco permeabili, da subacidi ad acidi, da saturi a desaturati. Nel complesso si rileva che, nei livelli pedologici relativi ai litotipi alluvionali del pleistocene, prevalgono un eccesso di scheletro, drenaggio da lento a molto lento e moderato pericolo di erosione superficiale. I suoli che si impostano sulle alluvioni dell’Olocene, sono caratterizzati da aree pianeggianti o leggermente depresse con prevalente utilizzazione agricola, in cui prevalgono profili A-C, A-Bw-C, profondi, da sabbioso franchi a franco argillosi, da permeabili a poco permeabili, neutri, saturi. Nel complesso si rileva che, nei livelli pedologici relativi ai litotipi alluvionali dell’Olocene, prevalgono un eccesso di scheletro, drenaggio lento e pericolo di inondazione. 7 ANALISI DI COMPATIBILITA’ GEOLOGICA 3. CARATTERISTICHE GEOLOGICHE E GEOMORFOLOGICHE DEL TERRITORIO L’area rilevata presenta le caratteristiche del paesaggio classico di gran parte del territorio dell’Ogliastra, su cui sono riconoscibili, dall’alto in basso le seguenti unità geologiche: - Depositi attuali costituiti da materiale colluviale detritico (Quaternario Olocene); - Depositi alluvionali recenti ed attuali terrazzati (Quaternario Olocene); - Complesso vulcanico costituito da porfidi filoniani a struttura varia (Paleozoico sup. Permiano); - Complesso vulcanico costituito da graniti a grana normale e graniti rossi a grossi elementi relativi al ciclo eruttivo Ercinico, arenizzati in superficie (Paleozoico med.-sup. Carbonifero). L’area d’intervento è caratterizzata dalla presenza dei graniti calco alcalini. Le litologie rilevate durante il rilevamento geologico-tecnico, sono il risultato degli eventi deposizionalidislocativi-erosivi che si sono succeduti dal Paleozoico all’attuale. Durante l’era Paleozoica, il settore dell’Ogliastra, come del resto tutta la Sardegna è stato caratterizzato dal succedersi di una serie di movimenti orogenetici dislocativi noti come Orogenesi Caledoniana e Orogenesi Ercinica. L’orogenesi Ercinica termina con le intrusioni granitiche e le manifestazioni filoniane (Porfiroidi) di cui fanno parte le intrusioni quarzifere. Il Cenozoico, è caratterizzato da un re-instaurarsi dell’attività tettonica e magmatica attraverso varie fasi, dall’Eocene fino al Pliocene, con formazioni di genesi sia sedimentaria sia vulcanica. Si rilevano di fatto, una serie di successioni lito-stratigrafiche rappresentate da episodi continentali di ambiente fluvio-deltizio a cui si sovrappongono una serie di litotipi arenaceo-calcarei ed argillosi di facies marina, correlabili con i movimenti eustatici oligocenici-miocenici. L’era Quaternaria, è caratterizzata da depositi essenzialmente continentali: nella fattispecie si rilevano depositi detritici colluviali, disposti in maniera caotica ed eterogenea alla base dei rilievi granitici ercinici e depositi alluvionali ciottolosi, sia antichi (Pleistocene), sia recenti (Olocene), disposti in terrazzi e localizzabili in corrispondenza delle piane alluvionali. I sedimenti relativi a tali depositi, variano notevolmente, sia nella natura litologica che nella forma e dimensione dei ciottoli, talora di dimensione metrica. Graniti Il paesaggio è tipico di quello granitico classico con massi arrotondati emergenti dalla superficie del suolo in gruppi o isolati anche di grandi dimensioni. Sono attraversati da numerosi filoni basici e da meno frequenti filoni acidi con dimensioni generalmente meno sviluppate rispetto alle litologie precedenti. La roccia normalmente si presenta poco alterata. La grana è media o medio fine con numerose miche nere, talora un po’ porfirica per i fenocristalli di quarzo e K-feldspato roseo o bianco, la pasta di fondo varia da microcristallina a fenocristallina con un colore generalmente chiaro tendente al bianco-rosato. 8 Depositi alluvionali Le alluvioni più antiche sono caratterizzate da un'alterazione molto spinta dei ciottoli di origine prevalentemente vulcanica, si presentano ben costipate e cementate. Le alluvioni recenti sono costituite da accumuli ciottolosi, per lo più incoerenti o poco costipati, a matrice grigio-bruna, con dimensioni variabili da medie a minute. Lungo i versanti dell’altopiano sono presenti spesse coltri detritiche provenienti dal crollo della cornice basaltica, e depositi colluviali. La morfologia dell’area è stata influenzata soprattutto da fattori geologico-strutturali, quali faglie e litotipi differenti. Questi fattori hanno condizionato, nel tempo, la maggior parte dei processi esogeni. Legenda: 9 4. CARATTERIZZAZIONE DEI TERRENI La sequenza stratigrafica nella profondità di interesse geotecnico è caratterizzata dalla presenza dei graniti poco alterati. Il substrato granitico, che costituisce il livello significativo dal punto di vista geotecnico, è costituito da materiale prevalentemente litoide con un addensamento elevato; il litotipo in alcuni casi presenta alterazione superficiale sotto forma di sabbione. Per quanto riguarda i termini litoidi, il comportamento geotecnico intrinseco dipende dal grado di fratturazione dell’ammasso. Il comportamento geotecnico dei graniti è riconducibile a quello di una roccia lapidea poco fratturata spesso tenace e consistente, tale da non porre significativi problemi di stabilità e di cedimenti indotti. A titolo indicativo, al materiale possono essere attribuiti i seguenti parametri geotecnici di riferimento: - peso per unità di volume γ = 300 KN/m3; - angolo di resistenza al taglio ϕ’ = 30-34°; - resistenza a compressione uniassiale 50÷80 Mpa; - modulo di deformabilità E’=5-30 Gpa. 5. CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE DEL TERRITORIO L'idrogeologia della zona non rivela problematiche degne di particolare rilievo: le acque meteoriche, provenienti dai circostanti rilievi collinari, fluiscono lungo l'area e vanno ad alimentare il corso d’acqua principale. Talvolta sono evidenti, nelle aree a maggior pendenza, solchi di ruscellamento concentrato che denota una degradazione della componente vegetale. Nell’area, da un punto di vista idrogeologico, è possibile identificare due complessi idrogeologici: - Complesso granitoide caratterizzato dalla permeabilità medio-bassa per porosità (k = 10 -4 ±10 cm/s); - -4 Complesso dei depositi eluviali con permeabilità media ed elevata per porosità (10 < k < 10 cm/s). Queste condizioni si ritrovano sia nell’idrografia superficiale che in quella sotterranea. Infatti per l’impermeabilità dei rilievi il deflusso superficiale delle acque meteoriche avviene pressoché istantaneamente con piene a rapido decorso. Queste acque confluendo nelle aree pianeggianti vengono in parte assorbite dalla coltre alluvionale alimentando la falda freatica e le falde profonde. 6. CARATTERISTICHE STRATIGRAFICHE DEL SOTTOSUOLO La caratterizzazione stratigrafica è stata ottenuta dapprima da alcune documentazioni stratigrafiche di precedenti indagini geognostiche eseguite nella parte di pianura del territorio interessato dall’intervento, oltre che dalla osservazione visiva degli affioramenti dei litotipi della formazione geologica che caratterizza il territorio. 10 Per determinare il valore della resistenza alla compressione uniassiale del substrato, sono state effettuate alcune prove di rimbalzo ottenute con il martello di Schmidt direttamente sulla superficie esposta. Il valore finale rappresenta la media di 24 letture effettuate lungo 8 linee equispaziate ruotate di 45° (ASTM D5873) Resistenza alla compressione qu = 25÷35MPa (valore medio) 7. PAESAGGIO, PEDOLOGIA ED USO DEL SUOLO La copertura vegetale presente può essere ascritta alle seguenti tipologie: Macchia mediterranea di tipo basso Si tratta di una zona caratterizzata da una distesa pianeggiante in cui le componenti fondamentali sono costituite da erica arborea e cisto, accompagnate sporadicamente da esemplari arbustivi di leccio. Macchia mediterranea Sono presenti formazioni vegetali più evolute rispetto alle precedenti, e, in alcuni casi, presenta la fisionomia della macchia foresta di leccio, cui si consocia anche la fillirea e, in misura minore, l’agrifoglio e il tasso. Si tratta per lo più di zone a forti pendenze. Cespuglieti e arbusteti Nelle parti sub pianeggianti sono presenti associazioni arbustive e arboree di medio valore paesistico oltre che ecologico. Le unità di paesaggio individuano nel territorio delle aree omogenee in funzione delle caratteristiche geologiche, geomorfologiche e geopedologiche. Tale analisi permette di individuare e valutare le attitudini all’utilizzazione dei suoli. In accordo con la Carta dei Suoli della Sardegna sono state riconosciute nel territorio di Villanova Strisaili le seguenti unità di paesaggio: 1) paesaggi delle formazioni paleozoiche relativi depositi di versante; 2) paesaggi delle alluvioni recenti ed attuali; 3) paesaggi delle aree urbanizzate. Paesaggi su rocce granitiche Unità di paesaggio A Si riscontra in presenza di un substrato relativi depositi di versante. E’ un’ unità che si riscontra sia sui versanti con forme ondulate che nelle aree subpianeginti. Suoli a profilo A-C, A-Bw-C, roccia affiorante e subordinatamente suoli a profilo A-C, da poco a mediamente profondi, a tessitura da sabbioso franchi a franco sabbioso argillosi, da subacidi ad 11 acidi, drenaggio da normale a moderatamente lento, moderato pericolo di erosione. Sono classificati come Typic, Dystric e Lythic Xerorthents e Xerochrepts, subordinatamente Rock outcrop. Questi suoli rientrano nelle classi VII-VI-IV, che presentano limitazioni all’uso agricolo legate allo spessore dei suoli Paesaggi sui depositi alluvioni recenti Unità di paesaggio B Si osserva su una morfologia sub-pianeggiante su di un substrato costituito da alluvioni recenti. La copertura vegetale meno diffusa risulta la riparia e la macchia, le colture cerealicole e ortive si ritrovano nelle piane alluvionali irrigue. La pietrosità superficiale da assente ad elevata, raramente è presente la roccia affiorante. I suoli hanno profili di tipo A-C. I depositi sui terrazzi più antichi sono caratterizzati da profili di tipo A-Bw-C. Il contenuto di scheletro in tutti questi suoli è variabile: da assente a molto diffuso. La tessitura varia da sabbiosa o sabbioso franca ad argillosa. La reazione varia dalla sub acida alla sub alcalina. I rischi di erosione sono praticamente nulli, mentre sono possibili problemi di ristagno idrico soprattutto durante la stagione invernale. I rischi di allagamento sono sempre possibili, ma sono in funzione di eventi meteorologici eccezionali. Le possibilità di utilizzazione agronomica sono fra le più ampie possibili, le limitazioni all’uso sono infatti dovute alla scarsa ampiezza delle superfici interessate e dai fenomeni di ristagno idrico. 8. IMPATTI E CONSEGUENTI INTERVENTI DI MITIGAZIONE Si riporta, inoltre, una breve analisi dei potenziali effetti sull’ambiente, determinati dalla realizzazione dell’opera in progetto che consistono principalmente: - nella perdita minima di terreni agricoli sia in termini di consumo irreversibile di suolo, che dell’eliminazione delle colture praticate; - nella possibile contaminazione delle componenti abiotiche e biotiche e conseguente modifica delle componenti ecologiche a causa dell’utilizzo di materiali da costruzione provenienti da altri siti; - nell’impatto visivo delle opere nel loro assetto finale. Nei paragrafi che seguono viene sviluppata l’analisi delle componenti ambientali che saranno interessate dai lavori in oggetto al fine di individuare le criticità e le conseguenti soluzioni progettuali volte alla minimizzazione degli impatti sull’ambiente. Atmosfera L’impatto diretto delle opere su tale componente ambientale è da considerarsi trascurabile. Suolo e sottosuolo Le opere in progetto daranno origine a carichi sul terreno tali da non causare possibili variazioni delle condizioni geomorfologiche del terreno. Tale esiguo impatto è valutato in relazione alla tipologia dell’opera che non necessità di fondazioni profonde. 12 La realizzazione delle opere induce solo una perdita modesta di suoli agrari per effetto dell’occupazione delle opere in progetto. Tuttavia, data la limitatezza dimensionale delle opere previste, tale perdita è estremamente limitata. Ambiente idrico Acque superficiali I lavori in oggetto non altereranno in alcun modo il deflusso delle acque superficiali. Ovviamente lo scavo di posa l’ installazione delle opere previste dovranno essere condotti adottando tutte le cautele del caso e con gli accorgimenti idonei a mantenere la continuità delle vie d’acqua. Acque sotterranee In questa fase di lavoro non è stata svolta alcuna indagine diretta sull’assetto idrogeologico profondo dell’area di progetto limitandosi alla raccolta di informazioni e dati documentali, peraltro numerosi. La natura del substrato geologico poco permeabile limita la vulnerabilità dell’acquifero. Data la modesta profondità del piano di posa, è da escludere ogni possibilità di interferenza nei riguardi delle falde freatiche. Ovviamente lo scavo dovrà essere adeguatamente sostenuto adottando tutte le cautele del caso e provvedendo all’allontanamento delle eventuali venute d’acqua. L’impatto sulle falde risulta pertanto irrilevante. Ambiente biologico L’area ha già subito e subisce l’azione dell’impatto antropico sul paesaggio originario. Pertanto l’impatto derivato dalla realizzazione di una nuova linea in cavo cordato aereo 15 Kv, e in cavo interrato 15 kV, risulta trascurabile. La fauna esistente, se si esclude qualche esemplare di pernice sarda, volpe o di lepre, è caratterizzata soprattutto da piccoli volatili quali ad esempio le allodole, i passeri, etc. La presenza di tali animali si riscontra nei terreni in prossimità dell’area in esame. L’opera in progetto è assolutamente compatibile con la presenza di uomini, animali e piante di qualsiasi genere. Si può ritenere che l’impatto diretto derivante dalla costruzione delle opere sulla fauna e la flora presente nei terreni circostanti sia irrilevante. Paesaggio Considerando che le opere in progetto avranno una dimensione volumetrica molto limitata, l'impatto visivo si può ritenere trascurabile. Rumore, inquinamento ambientale e consumi energetici Dal punto di vista del rumore l’opera in progetto presenta una fase di costruzione caratterizzata da produzione di rumore legato al passaggio mezzi, sbancamento terra, scavi, e movimentazione di materiali, durante la quale si può causare disturbo alle specie presenti. Questi effetti, di natura temporanea e di limitata entità, non sono in grado di alterare gli equilibri naturali esistenti anche in relazione alla vicinanza di aree urbanizzate o industriali. 13 Le opere realizzate, durante l’esercizio, non producono rumore. Altri elementi di disturbo sono le polveri sollevate durante la fase di cantierizzazione a causa del passaggio dei mezzi, a cui si può ovviare con la bagnatura periodica delle piste e con la razionalizzazione del passaggio dei camion e degli altri mezzi da lavoro in modo da ridurre la dispersione nell’aria e il conseguente ricoprimento delle foglie e della vegetazione circostante. Eventuali dispersioni di oli e lubrificanti dei mezzi da lavoro nel suolo possono essere contenuti con una continua e controllata manutenzione dei mezzi e con una periodica bagnatura e pulizia del sito di intervento. 9. ANALISI GEOLOGICA Obiettivo del presente studio è quello di individuare il grado di compatibilità geologico con le condizioni attuali o prevedibili dell’ambiente in cui l’opera in oggetto è inserita. In tal senso l’individuazione degli squilibri prima e delle attività propositive rappresenta un momento importante ed indispensabile in quanto l’area in studio non ricade in area a rischio frana del Piano di assetto idrogeologico. Per quanto attiene la valutazione del rischio, dipendente da fattori naturali, si fa riferimento al “rischio totale” considerato, come peraltro previsto dalla metodologia del P.A.I., il prodotto di tre fattori: - pericolosità o probabilità dell’evento calamitoso; - valore degli elementi a rischio (intesi come persone, beni localizzati, patrimonio ambientale); - vulnerabilità degli elementi a rischio (che dipende sia dalla loro capacità di sopportare le sollecitazioni esercitate dall’evento, sia dall’intensità dell’evento stesso). Nell’affrontare esclusivamente gli aspetti geologici relativi all’area di intervento si è fatto riferimento al rischio di frana. Relativamente alle zonazioni e alle norme del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.) del Piano di sub bacino 6 Sud orientale, l’intervento non interessa alcuna area inserita nelle classi di pericolosità da fenomeni geomorfologici e di versante pertanto l’area ricade in zone a rischio geologico Hg0. L’ambito in oggetto è privo di qualsiasi attività geomorfologica se non di quella legata ai normali processi biologici. In verità l’assetto del territorio non consente il verificarsi di fenomeni di dissesto localizzato o diffuso; non sono visibili fenomeni di dilavamento a causa della modesta inclinazione dei versanti. La realizzazione dell’opera in progetto non presenta particolari problematiche di ordine geotecnico considerato che non sono previsti scavi che possono incidere sulla stabilità del pendio a livello profondo. Particolare della posa del cavidotto Qualora, durante l’esecuzione dei lavori si dovessero manifestare, seppur minime situazioni di dissesto potenziale, saranno adottate tutte le misure necessarie a ripristinare la stabilità dei terreni interessati dall’intervento. 14 Come già riportato, si sottolinea che la realizzazione del cavo aereo non andrà comunque a modificare l’assetto morfologico ed idraulico preesistente dell’area interessata. L’opera in progetto, pertanto, non produrrà alcun impatto sulla stabilità dei versanti. La realizzazione dell’opera in progetto non presenta particolari problematiche di ordine geotecnico considerato che non sono previsti scavi che possono incidere sulla stabilità del pendio a livello profondo. ANALISI DI COMPATIBILITA’ IDRAULICA 10. INDICAZIONI DEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO L’area oggetto del presente studio ricade per un modesto tratto in area Hi4 del Piano di Assetto Idrogeologico Sardegna del sub-bacino 6. Come riportato nelle indicazioni contenute nel Piano di assetto idrogeologico, nel tratto in esame, si configura un tratto di alveo con sezione insufficiente a contenere i deflussi per il tempo di ritorno analizzati nel P.A.I. (50/100/200/500 anni). A questa situazione corrisponde, per la zona in esame, un grado di rischio trascurabile “R1”, in quanto soggetta ad allagamenti per piene con frequenze inferiori a 500 anni, la cui estensione risulta comunque contenuta e con potenziali danni sociali e ambientali marginali. L’area oggetto dell’intervento cui questo studio afferisce interessa solo la zona di inondazione Hi4 ovvero quelle inondabili da eventi di piena con tempi di ritorno di 50 anni ove ricade la fondazione del palo n. 1 (vertice V0) e del palo n. 2 (vertice V1) della linea in progetto nel tratto in posa aerea. In questa sede di maggior dettaglio, al fine di valutare la compatibilità delle opere con le prescrizioni delle Norme di Attuazione del P.A.I., tenuta in considerazione la natura delle opere in progetto, non si è operato un nuovo studio idrologico e idraulico di dettaglio secondo il dettato delle Linee Guida per la realizzazione dello studio P.A.I. in quanto i fenomeni individuabili consistono in una mera espansione della corrente di piena al di fuori della golena del fiume Sanarzi. 15 16 11 CONCLUSIONI L’analisi delle informazioni del P.A.I. rivela che l’intervento, costituito da elettrodotto in posa aerea, ricade limitatamente a due sostegni all’interno dell’area perimetrata Hi4, governata dalle prescrizioni di cui all’articolo 27, delle Norme di Attuazione, in quanto gli articoli 21 e 30 ai sensi del Decr. Ass.to LL.PP. 21 febbraio 2005, n. 3. Il nuovo cavidotto interesserà un corso d’acqua a carattere stagionale: il Rio Sannarzi il cui attraversamento è previsto aereo con cavo cordato. I pali in questione n°1 e n°2 saranno realizzate co n fondazione isolata “M3” fondata ad una profondità minima di 1,60 m dal piano di campagna, dimensionate considerando la spinta verso l’alto dell’acqua. Considerato che l’area in esame pur essendo soggetta all’espansione del corso d’acqua in questione, è assai elevata rispetto all’alveo principale, ove si realizzano i maggiori tiranti idrici e, quindi, le maggiori velocità della corrente, vista la natura dei suoli scarsamente erodibili, si può certamente escludere che la realizzazione del palo in progetto possa subire eventi dannosi per un evento di piena e, viceversa, si può certamente ritenere che non possa essere causa di maggiori effetti dannosi a seguito di un evento di tale tipo, come facilmente desumibile dalla presenza di altre linee palificate nelle stesse aree. 17 Pertanto, in relazione alla compatibilità delle opere in progetto si può affermare che, nel rispetto di quanto prescritto all’art. 23 delle stesse Norme di Attuazione, l’intervento oggetto di questo studio: - non peggiora le condizioni di funzionalità del regime idraulico del reticolo principale e secondario e non aumenta il rischio di inondazione a valle: i problemi di inondazione sono, infatti, preesistenti all’opera in progetto e legati alla mancanza di difese arginali; - non peggiora le condizioni di equilibrio statico dei versanti e di stabilità dei suoli; - non compromette la riduzione o l’eliminazione delle cause di pericolosità o di danno potenziale né la sistemazione idrologica della zona a regime; - non aumenta il pericolo idraulico con nuovi ostacoli al normale deflusso delle acque o con riduzioni significative delle capacità di invasamento per le aree interessate; - non altera la permeabilità dei suoli; - non altera la naturalità e la biodiversità del corso d’acqua e dei versanti; - non incrementa le condizioni di rischio specifico idraulico degli elementi vulnerabili interessati; - garantisce adeguate condizioni di sicurezza durante l’apertura del cantiere, in quanto i lavori si svolgeranno senza creare, neppure temporaneamente, un significativo aumento di rischio o del grado di esposizione al rischio esistente. Per quanto tutto detto, considerata la natura dell’intervento in progetto “non altrimenti localizzabile” progettate in aereo e tali quindi da non costituire significativo ostacolo al deflusso e non limitare la capacità di invaso, ne a incrementare il carico insediativo, essendo la fattispecie di opere in oggetto compresa in quelle ammesse in aree a pericolosità da rischio idraulico Hi4 di cui all’art. 27 comma 3 delle Norme di Attuazione del P.A.I., si ritiene che l’intervento in questione sia compatibile sia con l’assetto geologico dell’area che con il regime idraulico nella quale è prevista la realizzazione delle opere consistenti in una nuova linea in cavo aereo 15 kV. Dott. Ing. ANDREA PETRUSO Dott. Geol. SANDRO TRASTU 18 sa 971.40 .le St ra da 929.23 897.27 Cuile sa Omu 'e s'Ulimu 885.74 905.88 984.96 1113.84 1058.46 LU LI sa Om u Vic.le 924.24 946.43 871.26 1185.18 CARTA TECNICA REGIONALE 1043.36 Rad Fi gu 888.33 K 163 M. SU CROBU 872.23 886.37 938.61 929.55 ulu 927.57 1107.77 s' Ulimu Bau 892.31 FER RU CC IU Radulu AT Ge li Lu ZA 853.82 Cuile Concoledda 884.26 906.01 Co m m.l e Co Ri 928.12 u 915.80 BRUNCU PREDABES 875.17 1005.32 Pi ra s ol 924.48 895.38 Riu 866.52 962.28 942.75 858.50 a trad S.S 823.98 900 Strada 850 904.13 848.55 Ponte Bau Radalu 818.10 SU S . ra a AI PR RG DA IU 909.03 868.82 UTZAI S' ARCU Strada 877.16 850 da 900 an 946.67 950 867.25 M a Porcos 855.02 881.97 964.54 949.52 .le 871.04 nn 923.70 10 00 S' K 164 835.78 984.68 PI 900.30 973.70 Ovile Pirasola OL A 885.17 857.82 .le 916.50 RA S 886.65 1033.85 Co m Bau 873.12 1037.77 985.81 946.57 863.08 u Ferrucci 896.17 scala 1:25000 Riu BU Strada BRUNCU PREDARBAS 899.67 PU 1108.54 1034.68 916.30 867.36 1184.48 O CR F.530 - VILLANOVA STRISAILI - Sez.020 SU 860.49 M RA ST 1086.08 GENNA PORCOS 1043.78 917.35 915.65 SU 985.39 899.58 Ovili Rubiu Strada CONCA IS CAPONES 1109.37 957.69 958.03 Vic 913.00 849.30 854.31 819.92 N.3 8 9 K 165 860.48 905.02 912.58 923.85 820.77 928.25 863.78 ENEL (Ruderi) 0 879.49 861.20 856.14 851.24 FE 827.70 863.63 95 843.99 844.61 874.43 860.87 a ad Str NU DU 853.60 sa Menta M 892.77 924.97 846.48 885.91 867.66 Ingixedda 863.42 s N.ghe Orgi Tzio a 881.29 Co m tac Ar 871.89 833.15 876.25 863.56 853.99 840.06 Funtana e s'Alinu Longos 878.60 855.46 855.92 882.59 878.98 876.67 Com.le 939.58 825.22 Riu Gambasu Riu ntas 837.12 Strada linu da Caserma Gennasdeletti 878.77 s'A 878.68 cu Ba 904.99 GENNASDELETTI e .le 874.85 884.72 GA 942.38 845.10 830.82 883.88 887.45 867.62 MB 834.32 833.20 .le 857.95 845.91 HE Vic 874.75 882.65 G RA NU Bu dd uso ' 999.02 836.49 SC O Vic.le 878.35 879.33 879.02 ad 899.58 BO LE Str Stra 865.86 GI OR Co rre bo i 887.51 SA 938.27 881.15 Artacci a da .le BRUNCU 'E CUILI ABBRUXIAU nt Fu Ovile 933.51 903.62 Stra TTI P SA E NA EN s SE Co m K 166 880.35 867.27 ina ris Strada 874.99 876.71 na is Murisinas 841.24 836.42 845.31 Mu n Ca 861.24 894.98 A IR 915.84 908.67 Bacu di 919.09 865.37 s io arg 846.22 S 892.56 872.38 872.08 Riu 838.31 849.84 ci 871.75 Funtana e Canargius AS 895.99 875.32 AS IN IS UR 876.93 855.16 UN TA 826.58 900 851.44 830.68 876.15 927.69 994.34 885.81 832.75 Lo 821.81 os ng 863.22 0 865.67 851.25 840.75 844.53 827.80 856.36 823.88 C. Morinu Sa Madonnina 844.53 878.46 i 867.70 Efi s Villanova Strisaili 819.54 852.14 848.73 846.84 ux Co ile 811.05 829.06 850.53 838.09 818.21 849.64 837.18 846.41 821.92 814.71 945.74 832.56 820.73 M 0 80 854.05 935.81 841.73 823.11 845.65 799.22 Serbatoio 833.96 iau 842.34 838.55 rzu 800.83 806.33 823.74 Ste da ra ton 929.02 822.90 826.61 846.63 An 833.17 802.37 C. Figus 845.93 826.54 Bau R O St Com .le 808.11 AO 817.35 815.06 Albergo CORGIALE Sa lto 828.01 833.61 848.67 827.40 a me Pauli 817.53 lto I S a .le PREDA MARRUSCU Strada FL UM 816.78 822.96 Gost i Riu .le LI AU ST 869.67 I 857.40 877.98 864.51 833.55 uli Pa 811.47 807.90 878.34 831.84 847.08 Go 842.61 sti 854.21 BRUNCU LINNA E CRESIA 811.26 872.70 TE COR 869.40 805.38 842.94 843.00 831.81 813.71 823.89 851.88 Strada 870.54 851.25 848.25 Vic.le 846.13 Cort e 871.63 816.10 BRUNCU MURRONE Accas 875.53 861.25 849.46 851.80 805.00 883.69 806.63 825.16 C AS TA Lin na 830.32 0 80 816.40 803.39 SFRAILI 834.13 851.21 903.79 843.58 839.11 K 171 838.60 842.71 865.90 900 878.20 815.14 Funtana sa Teula 806.20 813.68 Vic .le 831.94 902.56 IS S IONE S' AIX 920.53 878.02 844.39 LIGIU DU NA847.79 LIN G 840.63 PRA ES CR N AS IA E IU RG 815.57 0 85 801.86 851.28 S. 853.06 836.20 851.64 Ovile Lotto 862.92 S. Cresia 822.28 PR ED 847.68 SO CU U S AD PR 844.11 814.16 856.44 851.04 Funtana Corte Accas S ACCA 853.98 862.80 835.50 815.51 89 N.3 K 170 807.96 811.02 812.67 882.42 871.59 m Co 805.52 GO P 805.08 0 871.62 824.61 822.03 818.73 805.83 90 869.61 C. Balloi m Co 808.53 DO SA 865.77 Cimitero di Villanova uli 841.35 EN 843.33 Pa da 816.09 Stra TO S.S. 815.82 815.25 AL 811.56 858.75 u 832.79 GO 813.84 924.78 813.21 N.ghe Pauli Gosti Ri N.ghe Marruscu 884.28 843.57 819.72 Flu 847.56 810.66 822.51 os 814.22 812.49 nd Muggeris 804.69 824.76 926.19 815.43 811.86 832.14 834.03 Diga Bau Muggeris 909.72 853.98 825.48 u 776.28 925.86 830.88 814.43 812.61 Ba LA 824.79 oro Ma 814.85 804.03 837.10 896.35 872.62 821.45 863.05 885.43 Strada O LAG 827.80 824.59 860.50 BRUNCU SU LIGIU 900 844.54 860.41 CARTA TECNICA REGIONALE 864.23 821.51 825.79 806.50 0 TO AL 893.76 scala 1:25000 815.71 822.76 885.64 865.57 884.89 884.38 812.04 950 812.31 851.26 837.10 Riu 933.87 893.31 836.56 814.42 865.19 966.75 LE NA 876.88 CA SU 901.48 F.530 - LAGO ALTO FLUMENDOSA - Sez.060 826.12 90 904.80 881.03 915.50 842.35 863.95 a 864.40 85 0 815.44 Os ian 874.45 804.07 841.15 E MUVRON MONTE 866.12 806.67 833.35 802.39 817.57 827.41 885.83 834.40 900.22 815.62 852.11 812.09 MURUDDAI 830.58 976.08 877.78 852.28 860.10 Ri 896.55 825.57 815.08 834.55 u 853.93 856.18 COROGRAFIA SCALA 1:25000 I 801.57 su .le Riu Co m 836.52 PA U LI 806.31 843.42 975.59 827.38 843.20 Strada 802.23 806.42 827.71 949.93 K 168 INO RTE DDI 820.43 806.20 829.20 877.34 857.84 859.37 879.39 Ponte e su Bau 'e Silixe 835.01 832.07 del 85 811.68 822.44 K 167 872.25 Br 832.25 892.77 895.99 924.97 875.32 867.66 892.56 863.42 N.ghe Tzio s di 919.09 865.37 915.84 Vic.le 874.99 K 166 938.27 SA 878.35 879.33 879.02 881.29 G RA U N Bu dd us o' 884.72 904.99 Caserma Gennasdeletti 878.77 s'A linu 871.89 876.25 855.46 876.67 878.98 853.99 840.06 878.60 882.59 HE 874.85 GENNASDELETTI Alinu Longos GI OR 883.88 887.45 867.62 863.56 933.51 903.62 Stra da 881.15 NA EN RA Co rre bo i 880.35 SA E PI 885.81 os ng Lo K 167 872.25 835.01 832.07 del 857.84 859.37 879.39 INO 865.67 K 168 RTE DDI 827.38 844.53 C. Morinu 843.20 851.25 C. Figus 845.93 826.54 826.61 846.63 An ton i 867.70 is 823.74 819.54 852.14 818.21 849.64 837.18 R O Co ile ux iau 846.84 842.34 Br Ef 845.65 821.92 854.05 814.71 820.73 M AO 850.53 828.01 833.61 oro Ma 814.85 814.43 812.61 848.67 827.40 815.43 811.86 832.14 Muggeris 814.22 812.49 847.56 804.69 819.72 813.21 N.ghe Pauli Gosti Ri N.ghe Marruscu Flu me nd os a Ba u u 832.79 815.82 815.25 811.56 PREDA MARRUSCU Strada .le om 816.78 Pa ul da Stra scala 1:10000 I S alto F.530 - VILLANOVA STRISAILI - Sez.020 Pauli CARTA TECNICA REGIONALE 822.96 i Gos ti CARTOGRAFIA - SCALA 1:10000 CORGIALE PA U LI 815.06 857.84 859.37 879.39 INO RTE DDI 827.38 844.53 K 168 827.80 823.88 C. Morinu PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDRAULICO E GEOMORFOLOGICO E DELLE RELATIVE MISURE DI SALVAGUARDIA (LEGGE 267/98) STRALCIO DELLA CARTA DELLE AREE INONDABILI 843.20 851.25 C. Figus 845.93 822.90 826.54 SARDEGNA 826.61 846.63 867.70 SUB BACINO: 6 - SUD ORIENTALE 823.74 819.54 Tronco critico : VLG6 852.14 Tavola: TAV. B6_Villagrande_1_Hi-A 838.09 818.21 849.64 837.18 Le aree non censite sono comunque assoggettate 823.11 cui alla l. 267/98 e al dpc 29/09/98 - Valgono in R O 821.92 854.05 DYHULILFDGLSHULFRORVLWj VHFRQGROHSURFHGXUHGL 814.71 ogni caso le disposizioni di cui all' art. 93 e seg. GHO78VXOOH2SHUH,GUDXOLFKHQ 820.73 M 850.53 833.96 AO Br ux iau 846.84 ro PA IALE 828.01 824.79 o a M 814.85 Sistema di coordinate di riferimento Gauss - Boaga 830.88 814.43 Legenda P.A.I. 812.61 848.67 815.43 811.86 Hi4 Aree inondabili da piene con portate di colmo caratterizzate da tempi di ritorno di 50 anni 832.14 814.22 847.56 822.51 10 Hi2 200 Hi1 0 819.72 813.21 N.ghe Pauli Gosti u 832.79 815.82 Pauli 815.25 Hi3 Ri N.ghe Marruscu Flu me nd os a 827.40 Base topografica Carta tecnica Regionale Numerica scala 1:10000 817.53 Pa ul i Limite di Sub-bacino 7$92/$1+,6 & $/$ U LI 815.06 857.84 859.37 879.39 INO RTE DDI 827.38 844.53 K 168 827.80 823.88 C. Morinu PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDRAULICO E GEOMORFOLOGICO E DELLE RELATIVE MISURE DI SALVAGUARDIA (LEGGE 267/98) 843.20 851.25 STRALCIO DELLA CARTA DELLE AREE A RISCHIO DI PIENA C. Figus 845.93 822.90 826.54 SARDEGNA 826.61 846.63 867.70 SUB BACINO: 6 - SUD ORIENTALE 823.74 819.54 Tronco critico : VLG6 852.14 838.09 818.21 849.64 837.18 Le aree non censite sono comunque assoggettate 823.11 R O DYHULILFDGLSHULFRORVLWj VHFRQGROHSURFHGXUHGL 821.92 854.05 cui alla l. 267/98 e al dpc 29/09/98 - Valgono in 814.71 ogni caso le disposizioni di cui all' art. 93 e seg. GHO78VXOOH2SHUH,GUDXOLFKHQ 820.73 M 850.53 Tavola: TAV. B6_Villagrande_1_Ri-A 833.96 AO Br ux iau 846.84 824.79 oro 830.88 Ma 814.85 848.67 Legenda P.A.I. 815.43 811.86 Ri4 847.56 822.51 819.72 813.21 3RVVLELOLSUREOHPLSHUO LQFROXPLWj GHOOHSHUVRQHGDQQLIXQ]LRQDOLDJOLHGLILFLDOOH LQIUDVWUXWWXUHFRQFRQVHJXHQWHLQDJLELOLWj GHJOLVWHVVLODLQWHUUX]LRQHGLIXQ]LRQDOLWj GHOOHDWWLYLWj VRFLRHFRQRPLFKHHGDQQLULOHYDQWLDOSDWULPRQLRDPELHQWDOH Ri2 Danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale che non SUHJLXGLFDQRO LQFROXPLWj GHOOHSHUVRQHO DJLELOLWj GHJOLHGLILFLODIXQ]LRQDOLWj GHOOH DWWLYLWj HFRQRPLFKH Ri1 Danni sociali, economici al patrimonio ambientale marginale N.ghe Pauli Gosti u 832.79 815.82 Pauli 815.25 Ri3 Sono possibili perdite di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli HGLILFLILDOOHLQIUDVWUXWWXUHHDOSDWULPRQLRDPELHQWDOHODGLVWUX]LRQHGHOOHDWWLYLWj VRFLR econimiche Ri N.ghe Marruscu Flu me nd os a 832.14 814.22 Sistema di coordinate di riferimento Gauss - Boaga 814.43 812.61 827.40 Base topografica Carta tecnica Regionale Numerica scala 1:10000 Limite di Sub-bacino 817.53 Pa ul i 7$92/$15 ,6 & $/$ IALE 828.01 PA U LI 815.06 857.84 859.37 879.39 INO RTE DDI 827.38 844.53 K 168 827.80 823.88 C. Morinu PIANO ASSETTO IDROGEOLOGICO PERIMETRAZIONE DELLE AREE A RISCHIO IDRAULICO E GEOMORFOLOGICO E DELLE RELATIVE MISURE DI SALVAGUARDIA (LEGGE 267/98) 843.20 851.25 STRALCIO DELLA CARTA DEGLI ELEMENTI A RISCHIO C. Figus 845.93 822.90 826.54 SARDEGNA 826.61 846.63 867.70 SUB BACINO: 6 - SUD ORIENTALE 823.74 819.54 Tronco critico : VLG6 852.14 Tavola: TAV. B6_Villagrande_1_Ei-A 838.09 818.21 849.64 837.18 Le aree non censite sono comunque assoggettate R O 823.11 821.92 854.05 DYHULILFDGLSHULFRORVLWj VHFRQGROHSURFHGXUHGL cui alla l. 267/98 e al dpc 29/09/98 - Valgono in 814.71 ogni caso le disposizioni di cui all' art. 93 e seg. GHO78VXOOH2SHUH,GUDXOLFKHQ 820.73 M 850.53 833.96 AO Br ux iau 846.84 828.01 824.79 oro 830.88 Ma 814.85 812.61 815.43 811.86 E4 & HQWULXUEDQLHGDUHHXUEDQL]]DWHFRQFRQWLQXLWj GHQVLWj DELWDWLYDVXSHULRUHDO della superficie fondiaria); nuclei rurali minori di particolare pregio; zone di completamento; zone di espansione; grandi insediamenti industriali e commerciali; servizi pubblici prevalentemente con fabbricati di rilevante interesse sociale; infrastrutture pubbliche ( infrastrutture viarie principali strategiche); discriche speciali o tossico nocive; zona alberghiera; zona campeggi e villaggi turistici; beni archittettonici, storico e artistici. 832.14 814.22 847.56 822.51 E3 819.72 813.21 N.ghe Pauli Gosti Ri N.ghe Marruscu Flu me nd os a 815.25 u 832.79 Nuclei urbani non densamente popolati; infrastrutture pubbliche (strade statali, provinciali e comunali strategiche, ferrovie liferlines, oleodotti, eletrodotti, acquedotti): DUHHVHGLGLVLJQLILFDWLYHDWWLYLWj SURGXWWLYHLQVHGLDPHQWLDUWLJLDQDOLLQGXVWULDOL commerciali minori) ; zone per impianti tecnologici discariche RSU o inerti a cava. E2 Aree con limitata presenza di persone; aree extraurbane, poco abitate; edifici sparsi. =RQD$JULFRODJHQHULFDFRQSRVVLELOWj GLHGLILFD]LRQH]RQDGLSURWH]LRQHDPELHQWDOH rispetto, verde privato; parchi, verde pubblico non edificato; infrastrutture secondarie. E1 Aree libere da insediamnete e aree produttive; zona boschiva; zona agricola non edificabile; demanio pubblico non edificato o edificabile 815.82 Pauli 827.40 Sistema di coordinate di riferimento Gauss - Boaga Legenda P.A.I. 814.43 848.67 Base topografica Carta tecnica Regionale Numerica scala 1:10000 817.53 Pa ul i Limite di Sub-bacino 7$92/$1( ,6 & $/$ IALE PA U LI 815.06