Il Rapporto 2008 • 5 regioni • Circa 5000 imprese intervistate • 4 i temi trattati: ORGANIZZAZIONE AZIENDALE INNOVAZIONE INVESTIMENTI INTERNAZIONALIZZAZIONE Antonio Corvino Direttore Generale OBI Francesco Saverio Coppola Direttore Generale SRM Antonio Corvino Direttore Generale Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza Il contesto internazionale Nuovo processo di gerarchizzazione delle produzioni e dei produttori Modello Post Fordista Modello Innovativo CONTROLLO DEI COSTI MASSIMIZZAZIONE EFFICIENZA PRODUTTIVA COMPETENZE, QUALITÀ, INNOVAZIONE IL CONTESTO INTERNAZIONALE Già da qualche decennio (il Rapporto Brandt Nord e Sud sollecitava un tale processo già negli anni ’70) è in atto nel mondo un processo che sta ridefinendo le gerarchie tra i Paesi produttori sulla base della qualità e del livello di complessità della struttura organizzativa caratterizzata dalla prevalenza delle funzioni nobili. Il Mezzogiorno Modello di specializzazione produttivo obsoleto CARATTERISTICHE: SETTORI PREVALENTI: BASSO CONTENUTO TECNOLOGICO ED INNOVATIVO MANIFATTURIERO TRADIZIONALE In particolare: PIL PRO CAPITE 100 Italia 74 Mezzogiorno TASSO DI DISOCCUPAZIONE 7% Italia 12% Mezzogiorno APERTURA SU ESTERO 12% dell’export nazionale Buona performance nel 2007: +11% INDICE INFRASTRUTTURAZIONE 100 Italia 75 Mezzogiorno IL MEZZOGIORNO Il Mezzogiorno che, proprio negli anni ‘70/’80 e poi ’90 (stagioni delle svalutazioni competitive), ha beneficiato degli effetti di un modello produttivo centrato sui costi, si trova oggi a dover fare i conti con un modello produttivo ormai obsoleto quanto ai settori prevalenti e quanto alle caratteristiche che lo contraddistinguono. Peraltro esso subisce gli effetti ritardanti propri di un sistema che anche a livello nazionale indicatori più elementari. arranca, come evidenziato dagli Nuovo processo di gerarchizzazione delle produzioni e dei produttori ABBANDONARE IL MODELLO DI SPECIALIZZAZIONE ATTUALE CONTRASTARE LA COMPETIZIONE DEI PAESI EMERGENTI NUOVO PROCESSO DI GERARCHIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI E DEI PRODUTTORI Si impone pertanto una forte, fortissima accelerazione da parte del Mezzogiorno che deve sottrarsi alla competizione con i paesi emergenti, inattaccabili sul piano dei costi, per posizionarsi verso l’alto nella scala gerarchica dei produttori e delle produzioni mondiali. Tutto questo presuppone l’abbandono dell’attuale modello di specializzazione centrato sui settori tradizionali e l’abbandono dell’attuale modello competitivo centrato su una organizzazione approssimata per puntare su una specializzazione centrata sulla qualità ed un modello organizzativo centrato sulla gestione complessa delle funzioni aziendali. Misurare il cambiamento IL Prodotto Interno di Qualità QUALITÀ DELL’INNOVAZIONE QUALITÀ DELLE RISORSE UMANE PIQ QUALITÀ NEL POSIZIONAMENTO QUALITÀ NELLA COMPETITIVITÀ MISURARE IL CAMBIAMENTO Il superamento del modello di specializzazione presuppone il passaggio al Prodotto Interno di Qualità L’approccio al cambiamento nel Mezzogiorno ORGANIZZAZIONE INTERNA E POLITICHE DEL PERSONALE PROPENSIONE E CAPACITÀ DI INVESTIMENTO IL NUOVO PARADIGMA COMPETITIVO PROPENSIONE E CAPACITÀ DI INNOVAZIONE CAPACITÀ DI INTERNAZIONALIZZAZIONE L’APPROCCIO AL CAMBIAMENTO NEL MEZZOGIORNO Il superamento del modello organizzativo approsimato presuppone il passaggio al Nuovo Paradigma Competitivo centrato su un sistema e gestione delle funzioni complesse. Il n.p.c. e il Mezzogiorno Un “uomo solo al comando” ? OLTRE IL 70% DEGLI IMPRENDITORI DECIDE DA SOLO IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO “Un uomo solo al comando”? La ricerca ha puntato i suoi riflettori sull’approccio del sistema produttivo meridionale al Nuovo Paradigma Competitivo. Ne è emerso un quadro complessivamente problematico in cui prevale ancora la figura monocratica dell’imprenditore ma in cui, con sempre maggiore intensità, si fa largo una schiera di imprese che rifiuta la logica dell’uomo solo al comando per optare in favore della squadra. Il n.p.c. e il Mezzogiorno Organizzazione precaria REGIONI: PREVALENZA IN BASILICATA, CALABRIA E CAMPANIA SETTORI: TUTTI PICCOLE IMPRESE ORGANIZZAZIONE MINIMALE INADEGUATO PRESIDIO DELLE FUNZIONI COMPLESSE IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO Organizzazione precaria Il sistema delle imprese si divide, nell’approccio al Nuovo Paradigma Competitivo in due grandi categorie . Nella prima persiste una organizzazione precaria fatta di un titolare e talora di un ragioniere alla testa di gruppi più o meno folti di operai. Esso è prevalentemente composto da piccole imprese e si concentra in Basilicata, Campania e Calabria ed attraversa tutti i settori e si caratterizza per una organizzazione ridotta al minimo che rinuncia ( o non conosce) il concetto di funzioni complesse. Il n.p.c. e il Mezzogiorno Organizzazione evoluta SETTORI: MANIFATTURIERO ECCELLENZE/ECCEZIONI IN TUTTI I SETTORI REGIONI: SICILIA E IN PARTE PUGLIA E CAMPANIA MEDIE IMPRESE STRUTTURA ARTICOLATA PRESIDIO DELLE FUNZIONI COMPLESSE (r&s, pianificazione, ecc.) IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO Organizzazione evoluta Nella seconda categoria di imprese, molto più ristretta rispetto alla prima, prevalgono le medie imprese da 50 dipendenti in su. Esse sono concentrate in Sicilia e in Puglia e Campania, caratterizzano i settori manifatturieri (eccellenze), hanno una struttura più ampia ed articolata e gestiscono una organizzazione complessa controllo delle funzioni nobili e più avanzate. basata sul Il n.p.c. e il Mezzogiorno Organizzazione interna e politiche del personale SERVONO PIÙ DIRIGENTI? % Imprese con dirigenti al proprio interno: 4,4 Mezzogiorno Calabria Basilicata 2 3,8 Campania 5,4 Puglia 5,4 Sicila 5,8 IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO Organizzazione interna e politiche del personale Il Nuovo Paradigma Competitivo quindi presuppone una organizzazione interna avanzata, in cui dirigenti e quadri affiancano l’imprenditore nella definizione delle strategie e della gestione delle linee operative. E’ proprio su questo fronte che i numeri indicano un ritardo ancora notevole da colmare. I dirigenti sono pochi ( uno su 350 addetti) ed essi, anche secondo una recente indagine di Union Camere, tendono a diminuire non solo al Sud ma talora addirittura di più al Nord. Tale fenomeno si affianca ai ritardi accumulati nel ricambio generazionale della classe imprenditoriale che affligge tutto il Paese. Su questo aspetto specifico peraltro è da sottolineare qualche punto di vantaggio al Sud, dove, per ragioni storiche e sociali, il ricambio è più diffuso. Il n.p.c. e il Mezzogiorno Formazione risorse umane SETTORI: BENE COSTRUZIONI E IN PARTE ICT MALE TURISMO E MANIFATTURIERO POCO DIFFUSA E DI LIVELLO OPERATIVO REGIONI: SICILIA VIRTUOSA BASILICATA E CALABRIA IN CODA CONTA LA DIMENSIONE: LE IMPRESE PIÙ GRANDI SONO PIÙ VIRTUOSE IL N.P.C E IL MEZZOGIORNO Formazione risorse umane Parallelamente alle difficoltà di inserimento dei giovani dirigenti nell’azienda il modello competitivo meridionale sconta rispetto al nuovo Paradigma Competitivo un ritardo anche nella formazione delle risorse umane particolarmente evidente in Basilicata e Calabria mentre soprattutto in Sicilia, ma anche in Puglia e Campania la pratica della presente. formazione professionale e piuttosto Il n.p.c. e il Mezzogiorno Gli investimenti CHI LI FÀ? POCHE IMPRESE DI ECCELLENZA E DI DIMENSIONE MEDIOGRANDE MOLTE IMPRESE PICCOLE E POCO DINAMICHE DOVE VANNO? INVESTIMENTI IN QUALITÀ E COMUNICAZIONE CONTENIMENTO COSTI E AUMENTO QUANTITÀ IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO Gli investimenti Anche gli investimenti sottolineano i ritardi rispetto al N.P.C. sia con riferimento ai protagonisti degli investimenti stessi, sia con riferimento alla destinazione degli investimenti dove pesa altresì il fatto che spesso anche le imprese più strutturate, come quelle di subfornitura, sono etero dirette e quindi scarsamente coinvolte nei processi decisionali. Con riferimento alle imprese che fanno investimenti le percentuali vanno dal 13 della Calabria al 31 della Sicilia. Il n.p.c. e il Mezzogiorno La provvista finanziaria RICORSO SPORADICO AL CREDITO BANCARIO RICORSO AL LEASING FREQUENTE INARIDIMENTO FONTI DI FINANZIAMENTO FINANZIAMENTI AGEVOLATI PUBBLICI QUASI INUTILIZZATI FINANZA INNOVATIVA INUTILIZZATA PREVALENTE RICORSO ALL’AUTOFINANZIAMENTO IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO La provvista finanziaria Peraltro anche la provvista finanziaria risulta sempre meno sostanziosa e addirittura mostra i segni di un grave inaridimento del processo. Tale processo oggi risente della grave crisi finanziaria ma era cominciato già da qualche anno. La graduale rinuncia/ridimensionamento dei finanziamenti pubblici ed agevolati, l’assoluta ignoranza degli strumenti di finanza innovativa ed il frequente ricorso al leasing come strumento principe, sottolineano le difficoltà di un sistema lontano da un approccio moderno e complesso alle fonti di finanziamento. L’autofinanziamento che aumenta come strumento e l’indebitamento bancario che si contrae la dicono tutta su un sistema economico ancora lontano da un modello competitivo al passo con i tempi. Il n.p.c. e il Mezzogiorno L’innovazione PROTAGONISMO E AUTOREFERENZIALITÁ DELL’IMPRENDITORETITOLARE SVOLTA PREVALENTEMENTE ALL’INTERNO DELL’AZIENDA SCARSI RAPPORTI CON IL SISTEMA DELLA RICERCA PUBBLICA SCARSE CONNESSIONI DI RETE, SOTTOUTILIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE INNOVAZIONE ETEROGUIDATA (DAI FORNITORI) IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO L’innovazione Anche l’innovazione, altro fondamentale parametro del N.P., arranca nelle regioni meridionali, sia con riferimento all’approccio che ai processi… Il n.p.c. e il Mezzogiorno L’innovazione IL MEZZOGIORNO FA FATICA I SETTORI DI ECCELLENZA: ALIMENTARI, MECCANICA E AERONAUTICA. LA SICILIA CAMMINA I SETTORI PIÙ LENTI: TRADIZIONALI DI CONSUMO E PRODOTTI DI BASE. LA CALABRIA ARRANCA QUOTA SIGNIFICATIVA (CIRCA IL 5%) INNOVA NEL MODELLO GESTIONALE ORGANIZZATIVO IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO L’innovazione ….sia con riferimento alla capacità dei territori e dei settori di muoversi. E tuttavia vi sono dei segnali di particolare rilievo che attengono per un verso l’innovazione organizzativa che raggiunge livelli significativi di investimento e per l’altro i settori di eccellenza che sempre di più esprimono capacità di rilievo. Il n.p.c. e il Mezzogiorno I pensieri dell’imprenditore INSERIMENTO QUADRI E DIRIGENTI IMPLEMENTAZIONE FONTI DI APPROVIGIONAMENTO FINANZIARIO SVILUPPO DI MARCHI E BREVETTI PERCEZIONE DEL MERCATO IL N.P.C. E IL MEZZOGIORNO I pensieri In definitiva si può concludere che nel Mezzogiorno si va sempre più diffondendo un imprenditore che si pone una serie importante di interrogativi che evidenziano una propensione al movimento su cui bisognerà innestare tutta una serie di interventi per scardinare definitivamente le resistenze di un vecchio obsoleto sistema e velocizzare l’avvento di uno nuovo che spinga il territorio fuori dal pantano della competizione di retroguardia e lo indirizzi verso le posizioni di vertice nella nuova scala gerarchica dei produttori mondiali e mercato globale. verso le fasce alte del