iir.;1, OBIETTIVI Conoscenze 't::" Operatività del control ore logico programmabile PLC Funzionalita del timer e del counter di un PLC Abilità .' Collegare un PLC ai segnaii del campo Programmare il PLC per la gestione automatÌca $ffi. $$ cmmtrmfi$mr* $mg#*m ffir#ffiilffitryrtrffiffifu$$m ffi#-fl fi*m*rm$i{;x Il PLC (Programmable Logic Controller) e un controllore logico pro grammablle utllizzato nell'ambito dell'automazione per il controllo au tomatico di processi. Viene gestito da una logica software sovrapposta all'hardware, cor possibilita di modificare le istruzioni di programm azione, a vantaggi< dellèconomia e della velocità di progettazione e messa in opera. dei processi CONTENUTI $ rtgn*ss{, {*${:àt#, pr#ff yffi $nttrffi ll controllore logico programmabile PLC In estrema sintesi un PLC può essere descritto dallo schema funzionalt lltimer del lazione di controllo di un processo da parte del PLC contempla tre ma crofasi lfrg. T1"?J: PLC ll counter del PLC mostrato nella f'l_qa"*r";* T1 " I . $. interrogazione dello stato del processo, attraverso la lettura degli in gressi; J. elaborazione interna, svolta in base alle istruzioni di programm azione; 3. attuazione delle decisioni del programma, mediante aggiornamentc dello stato delle uscite. Terminate le tre macrofasi, il PLC riprende dall'inizio, in modo ciclico. PLC Programma ,) Ingressi ,) *-*******?"' ffil Schema logicodel PLi Simu|azionediprocessiautomaticimediantePLCaxrtig&T$ffil familiarità con gli schemi elettrici, ffi? non possiede conoscenze approfondite di informatica. Nella figl"*r.a T"ì."3 ;r-b sono messi a confronto uno schema elettrico e il corrispondente schema a contatti. Ingressi Nello schema # # Programma a contatti: le linee di alimentazione sono i montanti della scala: le istruzioni sono i pioli o rami. Da qui ia denominazione di ladder diagram o\ryero diagramma a scala, noto anche come linguaggio a contatti. ffi Uscite fut*grmx6*rt* dm seh*sn* ***{tnàe* ffi ffi ticlooperatirlodel (AnWeisungsListe), lista istruzioni: {#ffit#{t* $. il contatto normalmente aperto NA e normalmente chiuso NC di un interruttore viene rappresentato dai due simboli stilizzati della .&*irrm'3"-1.;È: un contatto NA genera un livello digitale 0 quan- do com- prende istruzioni simboliche, simili al linguaggio macchina dei microcontrollori: KOP (KOntaktPlan), schema a contatti: descrive le istruzioni di programmazione con simboli mutuati dagli schemi elettrici; FUP (FUnktionsPlan), schema logico: è espresso mediante blocchi funzionali. ea riposo; I quando e a riposo; I'uscita, che puo essere circuitalmente un relè che aziona una lampada, una elettrovalvola, una suoneria, è rappresentata dal simbolo generale di una un contatto NC genera un livello digitale ;. bobina ifrq" T1.51; Con tatto NA ff nmry 43 nm nw ffixffi {h#ffii;ft La migrazione dallo schema elettrico a quello informatico ar,.viene secondo regole convenzionali: PLC Nella fase due il PLC esegue le istruzioni impartite attraverso un opportuno linguaggio di programmazione. I tre classici linguaggi di programmazione sono: AWL ffi . Contatto NC --l F- x*#ffi # rwffi d iffi s1{# ${h#ss}ffi n#r$tffitq* K#P -x- Lffi Rappresentazione dei contani nel ladder diagram di questo linguaggio trae origine dalla di riprodurre a livello software la struttura Linvenzione necessità degli schemi elettrici hardware, affinché un programma possa essere compreso anche da personale che ha ffi Simbolodellabobina l1 (a) T u1 (b) Rami Montanti {ffiffi Rappresentazionischernatiche:a)scherna elettrico;b) schema a c0ntattr. nrodu.lÍs) T Simulazione di processi le linee di alimentazione del circuito sono orientate verti- $-ffiì. calmente anziche orizzontal- Il timer mente; A /*. i rami sono orientati orizzontalmente; il flusso di potenza procede da sinistra a destra anziche dal positivo al negativo; l'elaborazione dello schema procede dallàlto verso il basso. 6. automatici e ambienti lavorativi Pur essendo sovrapponibili, i due schemi hanno natura completa- #il è un dispositivo dedicato, utile per la temporizzazione delle azioni di controllo. Sono disponibili diversi temporrzzatori, descritti in questa sezione, che si distinguono per il diverso comportamento in risposta se I'impulso sull'ingresso di awio della alto, anche Q si azzera. & con T1"7bh se l'impulso sull'ingresso di ingresso in alto a sinistra: avvio della temporiz zazione; ingresso TW: impostazione durata temporiz zazione AT; schema elettrico manipola direttamente i segnali elettrici; il diagramma a scala gestisce in modo virtuale dei dati bi- ingresso R: ingresso nari. dell'uscita; di impulso: un fronte di salita sull'ingresso di awio della temporizzazione [fig" T1"6a] innesca in uscita un E& SI tamente hardware; diagramma a scala è completamente software; alto, Q rimane comunque alto per un intervallo /T. ritardo all'eccitazione: un fronte di salita sull'ingresso di awio della temporizzazione tfig. Tl.SaJ innesca in uscita un impulso Q dopo un intervallo AT {ffiU.T1.&tt}; se l'impulso sull'ingresso di awio della temporizzazione SE il l'hardware effettivo del pLC 1fL è a dato dalle interfacce di ingresso e uscita. TW Linterpretazione degli schemi visti nella Sg*r.;r Tt.i è data allora dalle seguenti proposizioni: & R (a) s schema elettrico: se 11 chiuso scorre corrente e [/1 è attivato * schema a contatti: se 1r = 1 (b) ffi St impulso: a) simbolo; b) diagramma remporale allora (Jt = l; schema elettrico: se 12 a riposo scorre corrente e U2 è attivato * schema a contatti: se Iz=0 allora Uz=I. :TLV La rappresentazione simbolica degli ingressi e delle uscite è differente nelle due notazioni: A 1flV TW a R notazione tedesca: ingressi E, uscite A; notazione inglese: ingressi 1, (a) uscite U. iffi (b) SV impulso prolungato:a) temporizzazione non si mantiene a potenziale ffi zatore. lo schema elettrico e comple- awio della reset uscita Q: uscita del temp oriz- Di conseguenza: SV impulso prolungato: un fronte di salita sull'ingresso di awio della temporizzazíone flfr9" T'!.7a] innesca in uscita un impulso Q di durata AT {ffig,. identico significato formale: lo temporizzazione non si mantiene a potenziale I blocchi descritti di seguito han- no in comune dei simboli {,ffig" T1,6bl; all'impulso di innesco. mente differente: I dati binari sono valori di memoria che rappresentano I'immagine degli ingressi reali, campionati a ogni ciclo nella fase 1. impulso Q di durata AT sfrmmr de$ FLf, simbolo;b) diaqramrna temporale. simutazione di processi automatici mediante pLC ilnfrtà termina prima delf intervallo AT, Q non si innesca. SS ritardo all'eccitazione con memoria: un fronte di salita sulf ingresso di awio della temporizzazione flfig. T"l ,$al innesca in uscita un impulso Q dopo un intervallo AT tffig"T"r"s[:j; se I'impulso sull'ingresso di awio della esempio, nella figura riportato 1o schema di un temporizzatore del tipo ritardo all'eccitazione con memoria, Bestito da due interruttori NA. T'f ,11 e THO O Lawio è innescato da un impulso su E0.0; I'uscita si porta a livello alto dopo 100 x 0,01 = 1 secondo, e puo essere resettata con un impulso su 80.1. THO TW temporizzazione termina prima dell'intervallo AT, Q si innesca comunque e viene resettato da R. & A titolo di R (a) (b) ffi Sf ritardo alleccrtazrone a) simbolo; b) diagramma temporale SA ritardo alla diseccitazione: un fronte di salita sull'ingresso di awio della temporizzazione [frg. T"l.,lffia] innesca in uscita un impulso Q flfiU" T1 .1 úhl; tale impulso si mantiene per THs R un intervallo dT dopo la cessazione dell'impulso di alrrio v lo' della temporiz zazione. Lingresso TW accetta, come specificazione dell'intervallo AT, una costante di tempo KT, costituita (a) ffi (b) 55 ritardo all'eccitazrone c0n mern0ria: a) simbolo; b; 0 a!:; da: sigla KT; OHT numero che esprime gli intervalli di tempo (da 0 a999); carattere punto; numero da 0 a 3 che specifica la base dei tempi, secondo la seguente associazione: 0e0,01 s; 1e0,1 s; 2e 1 s; 3e 10 s. Per impostare, per esempio, un tempo di 5 secondi è possibile scegliere tra queste alternative: K7500.0, K750.1 e KT5.2. Tirttavia, poiché lèrrore massimo che si commette è pari alla costante di tempo, la rappresentazione piu conveniente risulta essere la prima, quella con la base piu piccola. Il piu piccolo tempo rappresen- tabile è KT1.0 (1 centesimo di secondo) mentre il piu grande è KT999.3 (9990 s). a (a) m Tî (b) 5A ritardo alla diseccitazione: a) simbolo; b) diagramma temporale ffil ffi}#duÉ# T fiffi. E$ Simulazione di processi automatici e ambienti lavorativi e*asruÉ*r d*$ tr$^{ Il counter o contatore è un dispositivo dedicato utile per il conteggio di eventi. La 'liclui:;r l'^l.l;l mostra i terminali che fanno capo al contatore e il loro significato. Il comportamento del contatore è il seguente: l. un fronte di salita su S imposta il contatore a ZW; ::^ un fronte di salita sugli ingressi ZR e ZV causa, rispettivamente, il decremento o l'incremento del contatore di un unita: .îu" un fronte di salita su R azzera il conteggio; -$. I'uscita Q e alta se il conteggio e t " facendo click su 80.0 il valore di Z0 scende; ;i, quando Zo = 0 risulta Qzo = 0 e viene impostato Zt=5; j" proseguendo con il click su E0.1 scende 21 che, ar- rivato Il sistema implementa f0.0 f0.1 4Qn 1 contatore Zs viene impostato a 5 dal livello I 0 contatore 21 viene impostato a 5 dal livello 4 0 0 3 0 0 ) 0 0 ; 0 I dell'uscita Q71; 05 04 î 0 dell'uscita Qzo. ar.viene all'indietro a opera degli ingressi 80.0 e 80.1, che all'uopo sono impostati come pulsanti con corsa di ritorno. aiuta a comprendere il comportamento interdipendente dei contatori: 0 I 0 0 3 0 î 0 2 0 î 0 1 0 Il conteggio "'1 ZRO ZR ZV ZV S S ZW ZW R R ZRA ZR: ingresso conteggio indietro ZV: ingresso conteggio S: in avanti ZV impostazione conteggio al valore della costante ditempo ZW: costante ditempo S R: Q: ZW azzeramentoconteggio uscita R iffi&ffi Blocco rontatore Qn 5 î La t;*i::*lf lr zo indietro di due contatori diverso da zero. Nello schema i due contatori sono interdipendenti: '1"! un conteggio all'indietro di - Conteggio î il inizializza di nuovo Zs. due contatori, mutuamente innescato. Per capire come viene utihzzato rl contatore si consideri lo schema della i'rs:nlr;il l"i . I *. il a 0, t$ffiff Collegarnento di un contatore 1 l l I Simulazione di processi automatici mediante PLC um*É*t T$ psercitazione guidata &stth$mmtm *i s$É sB rffi T1 .1 $*sÈ*r:* Àtt-,- 5Y ! sl-r,.:,-: I r-l: mpanti di automazionedellasocietàAutoware(www.autoware.com). tratta di un sìstema che pe r-^::.: : i'as'crmare il personal computer in un laboratorio virtuale di automazione, allo scopo dr srmulare con p3îne -.,^- cnanìento del PLC e riprodurre con finestre visuali situazroni impiantistiche reali. AW-SYSeunsoftwaredi Si 1. Avviare PC_Sìm 2. Nella finestra Lrsta bloccr,rse ez onare il pulsante con la dicitura Nuovo per creare un nuovo blocco di codice. 3. Nella finestra,Nuovo blocco digitare la sigla "OBl" (Organizatron Block), sceg iere il linguaggio AWL premendo la casella Editor.Lodder e premere il pulsante Crec. 4. Compaiono la frnestra Editor del blocco, contrassegnata dal nome "OB1" del blocco , e il Pannello degli strunenti, di seguito descritti. E ffi E Contatto normal mente a perto @ ffi ffi ffi 5. hJ Selezione di un ramo Cancellazione di un ramo E r;;l Contatto normal mente chiuso Lttl I Bobina di set m Bobina di reset Tem porizzatore i m pu lso W @ Tempor tzzatore, m pr, so prol @ Contatore Bobina Tamnnri==rtn ra rit3 rrLl ;lg tLrrrvvrt44uLvrL a I I'eCCitaZiOne Temoorizzatore ritardo alia diseccitazione mpostazione ramo purui t.lo I Tem '-"'Y"'norizz,: t t a rdo a I gato l'ecci tazione con me"noria Selezronare lo strumento Conratrc normalmente aperto, puntare con il mouse sul prtmo segmento a sinistra del rarno 1 e cliccare. Aggiungere l'etichetta "F0.0" nello spazio vuoto. I l|l Eo.o I \--ll rrr ll 6. ore'i un ln modo analogo inserire anche I E0.2 e E0.0 l--r scrivere l'etichetta "A2.0". 42.0 E0.2 H 7. Selezionare lo strumento lmpostazione rama parallelo | e'. premere il mouse in corrispondenza della posizione iniziale del ramo l; mantenere premuto il mouse e spostarlo nella posrzione finale; rilasciare il pulsante del mouse. Durante iltrascinamento il programma disegna con una linea tratteggiata a forma del costruendo parallelo, per aiutare l'utente nell'operazione. 5cuola Casse Esercitazione Allievo Data Iempo assegnato modullm T' Simulazione di processi automatici e ambienti lavorativi 8. Inserire F0.1 negato tn questo caso la costruzione dello schema e terminata, ma in generale e possibile avvalersi del seguente menu di sceita rapida, che si puo richiamare con un click destro sul numero del ramo interessato: Elimina'. elimina dallo schema il ramo interessato; lnserisci: inserisce un nuovo ramo sopra quello interessato; Aggiungi. aggiunge un nuovo ramo alla fine dello schema; Taglia: elimìna il ramo interessato creandone una copia In memora; CopÌa'. crea una copia in memoria del ramo interessato; lncolla'. inserisce prima del ramo interessato il percorso precedentemente copiato o taqliato. 9. Selezionare Frnestra - PLC - e Finestra Statovariabiliper visualizzare rispettivarnentè: il pannellodi comandodel PLC, popolatodei suoi pulsanti di ingressoedei led di uscita; tabella Statovarrabrli, dove e possibìle sia inserire nella colon na Op. assoluto il dato da osservare, sia leggerne il corrispondente stato nella colonna Stato, la f*-*-.0 i-*-*.0,, l**---*.q' *- ""'- l*-"--*'.r,," f"-"'-"'.r ,. | .e'. '".s,; l"' ".s . f--*-**.0', '" -'".r,i ' .2.; .z':; ll'.2 l"" l-." l' -"'--".4'' l"''""'- .s,i l"^ ",a'i 't'"' 1".. .q" f f" '--'- .+.,' f'---"' .s'. l"-""-'"- .s'r" i-.s.; l-"' .s.': f"' '.",s,;r -"-.4, f I --"'"- .s* i"'-"" "-,s';, l'-rt .z'. i---"'*'.2'r- l-" .r .; l' .r'. @ o o0utiuî ùt6flrt00lt0î @ ùlclm,uil,l 0tcilhil8tut .r ': 1""' . rf,rrtÈg,.' iur{ tr{/ rFl sroP+ $tf lo.. lOr lo* '. 0t6|lil UEHHGENH EHEHEHEH 0.0 0.{ 0.? t.0 t.t t.2 t.3 t.t t.6 0.1 0.2 0.3 0.5 0.6 10. Premere il pulsan te CPu on 1.5 [J_l t.? per accendere Ìl PLC e il pulsan te ll.lmpostare le otto combinazioni degli ingressi FO.O, E0.1, EO.2 nelie finestre PLC e Stcfo variabrli. SCHEDA DIVALUTAZIONE a) a, a) o, F'q= ;: >E s6 v-: 1 [omprensione 2. 3. CPLJ rrn _.9 ; per avviare il proqramma. e verificare icorrispondenti valori dell'uscita C .c, !F = c pa) c c .aJ c !F = r-/\ = co E - logica 6 12 IB Realizzazione pratica B 16 )4 32 40 Rispetto deltempo assegnato 6 12 1B 24 30 24 'Nl atf = ac, 30 Tota I e /1 00 A2.O Simu|azionediprocessiautomaticimediantePLCunitàT"|ffil psercitazione guidata Tl .2 tsntnmililm dsfi llvellm del serhatmin 1. Analizzare l'impianto del serbatoro e i segnali del PLC. ll serbatoio e alimentato tramite una valvola aflerente e distribuisce all'utenza attraverso una valvola efferente. Queste valvole possono essere comandate ìn modalìta manuale o automatica: in modalità manuale e possibile comandarne apertura e chiusura, rispettivamente, con ì pulsanti I e O; la modalita automatica, impostata mediante ìl pulsante A, dipende dalla valvola: se questa e afferente, il comando proviene dal PLC attraverso A2.0', se questa e efferente, la richiesta di lìnrrido p srr ha(,p rasuale. til.tl HH tll i H l , Ingressi per il PLC #0,*:1 :.i.,::.:,;:; f,01 Ì a iri',:'iii,r';i,-ìlir ìi,"'r,,'ii,.., lÌ r,ì:iriirìai II l';i ' , :: tr#"Z,. ti_ri Ir:r. i L LL Uscite dal PLC A2.o Conrundo rufuoià u#.r*nt. A2.1 Al larme traciÀazione ser[:atoio A2"2 Ailarnre scofta insufhciente A2.3 Sir",na Ci altarrne ll sistema e equìpaggiato con quattro livellostatì: H e L sono utilizzati per il normale controllo del livello, di tipo a tutto o niente:H livello massimo;L livello mini- mo; HH e LL segnalano una condizione estrema di allarme: HH condizrone di imminente tracimazione serbatoio; LL condizione di scorta di lìquido insufficiente. Una sezione di gestione allarmi comprende due segnalatori ottici e uno sonoro: MAX si deve accendere per segnalare la condizione di tracìmazione serbatoio; - MIN si deve accendere per segnalare la condìzìone scorta di liquido insufficiente; l'utilizzo della sirena e lascìato all'inìziativa del lettore. Due pulsanti Resef e Tacitazione sono deputati alle seguenti funzioni: Reset'. resetta Ìsegnalatori ottici se la condizione che ha innescato l'allarme e cessata' Tacitazione: inibisce la sirena. 2. Analizzare lo schema che controlla la valvola afferente per assÌcurare un rivello compreso tra MIN e MAX. ll ci<tomz conn3ls le condizioni di allarme tramite i segnalatori ottiCi MIN e MAX. ll pulsante Reset annulla lo stato di allarme nel caso in cui la condizione di allarme sia stata rìmossa. ll ramo 1 arresta ilflusso afferente se il livello suoera H; Scuola Casse Allievo Data . . Esercitazione . Tempo assegnato ffis*dajÈ# T Simulazione di processi automatici e ambienti lavorativi il ramo 2 alimenta il serbatoio se il livello scende sotto L; il ramo 3 imposta l'allarme MAXnel caso di superamento soglia massima; il ramo 4 resetta il segnalatore ottico MAX se viene prernuto il tasto di Reser; il ramo 5 imposta l'allarme MiN nel caso in cui il livello si porti sotto il minimo; il ramo 6 resetta jl <enn.rlaîorp nttieq MIN seviene premuto il tasto di Resef. 3. E0.0 A2j E1.0 A2j E0.3 A2.2 Spuntare le affermazioni corrette. a. L,-l ll sistema di controllo mantiene un livello costante pari alla media tra L e H. b. I-l 5e il livello e compreso tra L e r? risulta F0.l : O, EO.2: c. li Se il livello e minore di L risulta F0.I : E0.2 = 0. d. í,,J Se il livello e maggiore di Él risulta E0l = EO.2: 1. e. i*-ì ll segnalatore ottico MIN si rllumina se il lrvellostato LL e disattivato. 1 f . . i-ì ll segnalatore ottico MAX si illumina se il livellostato HH e attivato. ll segnalatore ottico MAX si illumina se il livellostato H e attivato. g. li 4. Provare il sistema. funzionalità impostare la valvola efferente a livello I in modalità manuale e la valvola afferente in modalità automatica. Per simulare le condizioni di allarme agire sulle valvole in modalità manuale. Per verificare la a) P+ CC a) SCHEDA DIVALUTAZIONE F'U +) cJ ;= tJ-: c-J 'ú P E -= a) = ,4) !F = = C = ÒÒ NJ = \-/'\ 1. (omprens one loqica ) Ricnnctp u rlrJyvJLL 4 B 12 16 20 3. Realizzazione pratica B 16 24 32 40 / B 12 16 )0 r quesiti 4. Rispetto del tempo asseqnato 4 T B 12 16 p = >rg 20 Tota le /1 00