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Attualità
a cura di Fabrizio Rinversi
MEISTERSINGER
PALEOGRAPH
La peculiarità e l’originalità di MeisterSinger sta, senza
vita per estensione, di cui dettano ciclicamente il conte-
alcun dubbio, in quella mono-lancetta che scorre ine-
sto, divengono oggetto di un’immaginaria e volontaria
sorabilmente ma con studiata impercettibilità, sul qua-
interpretazione, tesa a portare il rapporto dialettico su di
drante. Ciò a cui ha voluto dar vita e comunicare Man-
un piano paritario e non sbilanciato sull’ineluttabilità del
fred Brassler, il fondatore di questo brand nel 2001, è più
loro costante passaggio.
che altro un concetto di assoluta relativizzazione del
In oltre dieci anni, Brassler ed il suo team, hanno de-
tempo, tanto da “scomodare” il genio di Albert Einstein,
clinato l’originaria intuizione in molte varianti (ceden-
che ebbe ad affermare con coerenza: “Il tempo è quello
do in qualche caso al richiamo della tradizionale doppia
che si legge su di un orologio”. Ore e minuti, dunque,
lancetta, ma sempre in modo coerente), sviluppando
assoluti padroni della nostra quotidianità e della nostra
anche complicazioni come il cronografo (Singular e Monograph), il regolatore (Singulator) e la riserva di carica
(Unomatik).
Il cronografo monopulsante Paleograph di MeisterSinger, in acciaio,
da 43 mm di diametro e 15,9 mm di spessore, vetro zaffiro a protezione del quadrante
e fondello a vista fissato da 4 viti. A visualizzazione bi-compax, ne presentiamo le due
varianti di quadrante, blu ed argenté, in edizione limitata a 24 esemplari per versione;
l’indicazione oraria, evidentemente, è monolancetta.
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Il fronte superiore del movimento meccanico manuale, calibro MSYN13,
che equipaggia il Paleograph: diametro di 36,6 mm (16 ½’’’),
spessore di 8,2 mm, 18.000 alternanze/ora, 25 rubini, 40 ore di riserva di
carica, sistema antiurto Incabloc e regolazione su racchetta
con molla di ritegno a collo di cigno. Sul dispositivo cronografico in
evidenza, spicca, in blu, il sistema di smistamento della cronografia
via ruota a colonne.
La data analogica caratterizza, invece, il Perigraph, men-
liegina” di pregio, realizzando il suo primo modello, il
tre quella a finestrella interrompe l’assoluta essenzialità
Paleograph, con movimento sviluppato in-house, sebbe-
del NEO, inquadrato come i modelli succitati nella ca-
ne sulla base di un calibro esistente. Lo presentiamo in
tegoria dei MeisterSinger dotati di funzione aggiuntiva.
anteprima assoluta ed in esclusiva per il mercato italia-
Richiama alla mente la straordinaria ed effervescente
no, un piacere ed un privilegio, comprovato dal fatto che
decade dei fifties, in cui un ondata di positività portò il
tutti gli esemplari dell’edizione limitata a 48 esemplari
design a liberarsi dai vincoli della formalità e della tra-
(su due versioni di quadrante), sono stati venduti duran-
dizione.
te la recente edizione di Baselworld.
Per completare questa filosofia straordinariamente iden-
Le mosse per l’avvio di questo progetto manifatturiero,
tificativa, MesiterSinger ha voluto aggiungere una “ci-
in casa MeisterSinger, affondano le radici molto lontano,
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ossia al sistema di smistamento delle funzioni cronogra-
da polso che, in particolare, la James Aubert SA ancora
fiche via ruota a colonne, il dispositivo più raffinato e tra-
realizza per conto terzi. Tanto che schemi tecnici, per
dizionale adattato sui cronografi da polso.
l’appunto fondati sul calibro solotempo Unitas 6497, ed
Si compone, normalmente di un ingranaggio a denti di
elaborati dalla James Aubert SA, hanno incontrato l’in-
sega, sulla cui superficie sono fissate delle colonne verti-
teresse della MeisterSinger, che ha incaricato la Syner-
cali, simili alle fette di una torta: tali colonne attivano la
gies Horlogère SA di Bienne (già partner produttiva della
bascula di rinvio, il martello di azzeramento e la leva di
Casa tedesca), di iniziare degli studi di fattibilità sulla
arresto. I primi cronografi da polso erano monopulsante
base di alcuni prototipi del 2008 della James Aubert SA.
(solitamente coassiale alla corona di carica) e solo verso
Nonostante le difficoltà derivanti dalla necessità di pro-
la metà degli anni ’30, furono introdotti i primi modelli a
cessi di ricerca & sviluppo e produzione estremamen-
due pulsanti, con uno di essi destinato, squisitamente,
te avanzati ed al passo con i tempi e dalla scomparsa
all’azzeramento.
di fornitori di componenti importanti, MeisterSinger e
Sempre in quel periodo, al fine di ridurre i costi di pro-
Synergies Horlogère sono andate avanti, rielaborando il
duzione conseguenti all’impiego della ruota a colonne e
design del movimento e organizzando il processo di ese-
dando avvio alla normalizzazione produttiva dei mecca-
cuzione del meccanismo di base.
nismi cronografici, furono introdotti dei dispositivi a leva
Nella sostanza, nuove soluzioni sono state individuate
e, poi, a camme sovrapposte. In ogni caso, il prestigio di
per la base tempo e per il modulo cronografico, perma-
un cronografo attivato per mezzo della ruota a colonne,
nendo la James Aubert SA come fornitore della maggior
a trasmissione orizzontale, è sempre rimasto immutato,
parte dei componenti di quest’ultimo.
non ostante i livelli di affidabilità e precisione di mec-
Responsabile tecnico è stato lo stimato orologiaio, spe-
canismi ad innesto a frizione in senso verticale. E così è
cialista in cronografi, Frank Stelzer, e la scelta è stata
stato anche per MeisterSinger, come accennato poc’an-
quella di riprendere i sistemi realizzativi di un secolo fa,
zi, nel momento in cui ha avviato lo studio progettuale
lavorando a mano ogni componente ed assemblandola
del proprio dispositivo cronografico.
con l’altra. E dato che all’inizio del XX secolo, come ac-
In particolare, sono state le ultime serie dei classici cali-
cennato, i cronografi erano monopulsante, anche Mei-
bri Unitas ad ispirare la Casa di Münster (cittadina della
sterSinger ha voluto onorare e seguire questa strada
Renania Settentrionale-Vestfalia), per la base tecnica del
per la sua prima esperienza “manifatturiera”, in part-
solotempo. In quanto allo schema cronografico, invece,
nership con la Synergies Horlogère SA, il Paleograph:
lo spunto è arrivato dai dispositivi realizzati dalla rico-
ovviamente l’indicazione dell’ora e dei minuti rimane
nosciutissima manifattura specializzata James Aubert di
monolancetta.
Le Brassus, a cui si deve la produzione di componenti
Qui di seguito, illustriamo, il modulo cronografico del
anche per rinomate Maison come Venus e Breitling. Es-
Paleograph, adattato all’Unitas 6497 (che è stato sotto-
sendo, infatti, il lavoro nel segmento orologiero, in Sviz-
posto, dunque, ad una doppia complessa modifica, per
zera, suddiviso per specifiche competenze, le manifattu-
ottenere il calibro MSYN13), distintamente riconoscibi-
re acquistavano all’esterno le ébauches e le componenti
le, e dato che questo calibro individua l’antica tipologia
per assemblarle e rifinirle all’interno.
da tasca Lépine, i piccoli secondi sono al 9, posizionati,
E così è stato anche per i meccanismi dei cronografi
cioè sul prolungamento della tige o albero di carica.
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1. Ruota dei secondi (o conduttrice)
2. Ruota intermedia (o di rinvio)
3. Ruota centrale
4. Leva scorrente d’ingranaggio
5. Ruota dei minuti crono
6. Molla a scatto sulla ruota dei minuti crono
7. Camma a cuore sulla ruota dei minuti crono
8. Camma a cuore sulla ruota centrale
9. Dito fissato all’asse della ruota centrale
10. Bascula d’innesto
11. Pulsante per la rotazione della ruota a colonne
12. Ruota a colonne
13. Leva di arresto
14. Martello di azzeramento
15. Leva a scatto sulla ruota a colonne
16. Ruota intermedia d’ingaggio con quella dei minuti crono
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Avvio del cronografo
Dopo aver premuto sul pulsante coassiale alla corona, la leva connessa interagente con la ruota a colonne la fa ruotare di un passo.
La ruota a colonne ha 8 denti e ogni passo impone una rotazione di 20°.
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Avvio del cronografo
La leva a scatto sulla ruota a colonne blocca la stessa sulla
nuova posizione.
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Avvio del cronografo
Quando la ruota a colonne gira, la leva di arresto si allontana
dal profilo della ruota centrale.
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Avvio del cronografo
Il martello di azzeramento si distacca dalle camme
a cuore della ruota centrale e della ruota dei minuti crono.
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Avvio del cronografo
L’estremità superiore della bascula d’innesto s’inserisce tra
due colonne, così che la ruota di rinvio, in costante contatto di
rotazione con quella dei secondi, ingrani con la ruota centrale
e ne determini la rotazione nel medesimo senso della ruota
dei secondi.
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Avvio del cronografo
L’estremità della leva scorrente d’ingranaggio s’inserisce tra due
colonne, determinando il movimento della ruota intermedia dei minuti
crono verso il centro ad ingaggiare la ruota dei minuti crono.
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Avvio del cronografo
Il dito fissato sull’asse della ruota centrale, compiuta una rotazione di 60 secondi, spinge su di un dente della ruota intermedia dei minuti
crono che, a sua volta, determina uno scatto in avanti della ruota dei minuti crono, subito arrestata dalla molla a scatto che s’inserisce tra
due denti della stessa ruota dei minuti crono.
TALE PROCEDURA SI RIPETE PER TUTTO IL TEMPO IN CUI IL CRONOGRAFO È ATTIVATO.
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Arresto dl cronografo
Una seconda pressione sul pulsante determina l’arresto del cronografo. La conseguente rotazione della ruota a colonne di un altro
passo provoca l’inserimento dell’estremità superiore della leva
di arresto tra due colonne, in modo che la sua estremità inferiore
vada a poggiarsi sulla ruota centrale, trattenendola.
Arresto del cronografo
Contestualmente l’estremità superiore della bascula d’innesto,
spinta dal profilo della colonna, a motivo della rotazione della
relativa ruota, provoca la separazione tra la ruota di rinvio e la
ruota centrale.
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Arresto del cronografo
Contestualmente, la leva scorrente d’ingranaggio si muove in
senso antiorario (sempre a motivo della rotazione della ruota a
colonne) e determina il distacco tra la ruota intermedia dei minuti
crono e quella dei minuti crono.
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Azzeramento del cronografo
La terza pressione sul pulsante coassiale con la corona provoca
l’azzeramento del cronografo ed il ritorno alla posizione di partenza. La ruota a colonne si muove di un altro passo e l’estremità
inferiore della leva di arresto si distacca dal profilo della ruota
centrale, liberandola.
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Azzeramento del cronografo
Infine, contestualmente, il dito dell’estremità superiore del martello
d’azzeramento s’inserisce tra due colonne e provoca il movimento delle
due estremità inferiori sulle camme a cuore della ruota centrale e della
ruota dei minuti crono, scorrendo su di esse e bloccandone il movimento in corrispondenza delle “spalle” delle rispettive camme. Queste,
solidali con le ruote suddette, le riportano nella posizione di partenza.
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