QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.2 28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
Nella foto il nuovo Palazzo di Vetro
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
È la domanda che pone il giornalista Roberto Pozzan di Report nell’inchiesta dal titolo: “A Tutto Sole?”
“IL FOTOVOLTAICO, È DAVVERO PIÙ SOSTENIBILE DEL GAS?”
IL VIDEOREPORTER HA VISITATO LA CENTRALE A CICLO COMBINATO DI APRILIA
“L’inchiesta di Report paragona la generazione elettrica da gas con quella da fotovoltaico, per arrivare a conclusioni che fanno ben sperare per il futuro del clima”
di Gianfranco Compagno
“Il Fotovoltaico, è davvero più
sostenibile del gas?” è la domanda che pone il giornalista Roberto Pozzan in un video inchiesta
di circa 4 minuti di Report Extra.
“Report ha cercato di fare un raffronto tra le due tecnologie, analizzando tutti i costi sia dal punto
economico che quello di ricaduta
ambientale, dalla sabbia alla
cella, dal giacimento alla centrale, fino allo smaltimento e trattamento per il riutilizzo”. Oggetto
dell’inchiesta tra l’altro è stata la
centrale a ciclo combinato di
Aprilia – campo di Carne, più
conosciuta come “Centrale Turbogas”. Dall’inchiesta l’impianto
di Aprilia ne è uscito più che
bene ed ha sfatato luoghi comune, smentendo “I PREDICATORI DI SVENTURA?” come li
ha definiti la consigliera comunale di opposizione di centro
sinistra durante il consiglio
comunale del 29 aprile 2014,
aggiungendo: “Perché in quest’aula consiliare abbiamo persone che sulla vicenda della Turbogas hanno portato avanti campa-
gne demagogiche e politiche”.
Tutti ricorderanno la città imbrattata di manifesti di allarmismo
sociale. Domenica 13 dicembre
2015 è andata in onda su Rai3 il
programma televisivo di inchiesta giornalistica Report, condotta
da Milena Gabanelli, sin dal
1997, che in questi circa 20 anni
ha scoperto una serie di scandali
e nonostante le innumerevoli
querele e conseguenti richieste di
risarcimenti milionari gode di
ottima salute. Il titolo di una delle
tre inchieste della puntata è stata
“A Tutto Sole?” di Roberto Pozzan, vincitore del premio “Piero
Passetti” come Cronista dell’anno dell’UNCI (2010). Dal 2013
fa parte della squadra di Milena
Gabanelli. Dal 1987, in qualità di
inviato speciale, ha fatto parte
delle redazioni di Samarcanda, Il
Rosso e il Nero, Tempo Reale,
Sciuscia’, Cronaca in Diretta,
Vita in Diretta, Annozero, Robinson. La puntata è andata in onda
all’indomani della conferenza
internazionale sul clima di
Parigi (30 novembre – 11
dicembre 2015, dove 195 paesi
hanno discusso un nuovo accordo per ridurre le emissioni, in
modo da rallentare il riscaldamento globale. Quei due punti
interrogativi nei titoli mi hanno
molto incuriosito (“Il Fotovoltaico, è davvero più sostenibile del
gas?” - “A Tutto Sole?”) soprattutto se a porseli è una trasmissione come Report. La trasmissine si apre con un intervento da
studio di Milena Gabanelli:
“Guardiamo al futuro, a Parigi
per 10 giorni i grandi della terra
hanno discusso su come ridurre il
drammatico riscaldamento globale, dovuto all’inquinamento
causa il consumo di combustibile
fossile, l’alternativa elettricità
prodotta da fonte rinnovabile, ora
per esempio noi siamo così sicuri che un pannello fotovoltaico
impatta di meno, solo perché è
una lastra su un tetto”. A seguire
parte il video dell’inchiesta di
Roberto Pozzan. “L’inchiesta di
Report paragona la generazione
elettrica da gas con quella da
fotovoltaico, per arrivare a conclusioni che fanno ben sperare
per il futuro del clima. La realtà
tecnologica e scientifica risulta
evidente e sta dunque alla politica decidere i tempi della transizione”. Ma saltiamo la prima
parte (che i lettori potranno
vedere cliccando il link a fine
pagina) e veniamo all’arrivo di
Pozzan presso la centrale a ciclo
combinato, per una visita e intervista al direttore dell’impianto
ingegner Massimialiani Toro.
Conoscevo già quello che ha riferito l’ingegner Toro. Le aveva già
dette durante il convegno organizzato dalla Federlazio Latina
giovedì 18 giugno 2015, con conseguente visita agli impianti, a
cui hanno partecipato oltre gli
imprenditori i rappresentanti
della stampa. Roberto Pozzan
(fuori campo): “C’è da dire che
le centrali a ciclo combinato sono
le meno impattanti perché l’elettricità viene prodotta da turbine
che girano bruciando il gas come
nei jet degli aerei e producono
enormi quantità di vapore, che
mette in moto un’altra turbina
che a sua volta genera elettricità,
arrivando a efficienze che superano il 50%. L’impatto ambientale è basso anche perché il consumo d’acqua è minimo”. Risponde
l’ingegner Toro, sul bordo della
vasca di accumulo: “Con l’acqua
piovana c’andiamo avanti quasi
tutto l’anno e io una volta che ho
visto questa centrale mi chiedo
perché non impongano a tutti di
fare una cosa del genere che è un
vantaggio ambientale, ma un
vantaggio anche economico”.
Vorrei ricordarlo ai “Predicatori
di sventura” quando ventilavano
il prosciugamento della falda sottostante. Pozzan pone la domanda all’ingegner Toro sui costi che
aveva già posto al Direttore Tecnologie Energetiche Enea
Giampiero Celata, il quale ha
risposto: “Il costo del fotovoltaico oramai possiamo dire che
siamo sull’ordine dello 15 centesimi per kilowattora”. Pozzan:
“Da voi quanto costa un megawattora prodotto?”. Toro: In questo momento il prezzo del gas è
più basso chiaramente il costo di
produzione è più contenuto diciamo all’incirca sui 60 euro mega-
wattora (6 centesimi per kilowattora, meno della metà ndr), però è
volatile in funzione del prezzo
del gas”. La centrale di Aprilia ha
una potenza massima di 800
megawatt (MW), per produrre la
stessa potenza occorrerebbero di
5 chilometri quadrati di pannelli
fotovoltaici, dopo aver fatto questa considerazione Pozzan dice:
“Un’estensione difficile da reperire in Italia. C’è da aggiungere
che con il sistema elettrico attuale, sostituire centrali come questa
con il fotovoltaico, porterebbe a
squilibri per ora non gestibili
dalla rete. Si potrebbe causare un
blackout”. Interviene in trasmissione Marco Raugei della
Oxford Brooks University:
“Specialmente, non so ad esempio d’inverno la sera quando gli
utenti accendono tutti i loro elettrodomestici in casa, le luci ecc.
Nel caso delle centrali convenzionali posso, entro certi limiti,
mandare la centrale a pieno regime. Nel caso delle fonti rinnovabili questo non è direttamente
possibile”. Un concetto che mi
aveva già chiarito l’ingegner
Toro in diverse occasioni, la centrale fornisce energia quando c’è
richiesta, l’eolico solo se c’è
vento, il fotovoltaico se c’è sole.
Per quanto riguarda il consumo
di territorio, basterebbe fare le
debite proporzione con l’impianto a fotovoltaico che si sviluppa
su via della Cogna e via della
Riserva Nuova, contiguo alla
centrale. Si sviluppa su un’area
di 34 ettari (tra i più grandi d’Italia, fonte proprietà Kinexia 2009)
ed ha una potenza massima di 10
MW, ovvero ottanta volte meno
della centrale. Pozzan fa altre
considerazioni, tipo “le emissioni
di Co2 che per il gas sono quasi
10 volte superiori a quelle del
fotovoltaico a parità di energia
prodotta. Né i danni causati dall’uso di una fonte inquinante,
ecc.”. L’inchiesta si conclude con
l’intervento da studio di Milena
Gabanelli: “Allora un altro paio
di cifre così ci forniscono il quadro completo. Secondo gli studi
internazionalmente riconosciuti
nel 2013 i combustibili fossili
hanno goduto di stanziamento
pubblico per 550 miliardi di dollari, contro i 128 stanziati per le
rinnovabili. Non è una differenza
poi regole chiare e credibili che
durino nel tempo perché se cambiano ogni volta che c’è un rimpasto, ogni volta che cambia un
ministro nessuno investe più”.
Per quanto riguarda gli stanziamenti pubblici dobbiamo riportare le dichiarazioni dell’ingegner
Toro fece in occasione del citato
convegno di giugno 2015: “I contributi pubblici per le energie rinnovabili sono pari a 14 miliardi
di euro in totale, riferito all’Italia.
la centrale Sorgenia non riceve
incentivi pubblici, le fonti rinnovabili sono state incentivate col
da poco, poi non decolla uno si
chiede. Guardiamo invece l’occupazione: allora per il settore
del gas ogni gigawattora di gas
produce 0.2 posti di lavoro, mentre da rinnovabili ed efficienza
energetica 1 posto di lavoro per
gigawattora, cioè cinque volte
tanto. E’ chiaro a tutti che la direzione sarà quella lì, quella della
conversione all’elettricità fonte
rinnovabile però per la transizione ci vuole l’intervento politico,
cioè servono prestiti agevolati e
Conto Energia. Si viene remunerati in funzione dell’energia che
si produce e che si mette in rete.
Noi di Sorgenia siamo sul mercato, non riceviamo incentivi in
questo senso. Tutti gli impianti
ricevono una piccola quota chiamata capacity payment, ma è una
briciola rispetto a ciò che viene
dato in Conto Energia”.
http://www.report.rai.it/dl/Report
/puntata/ContentItem-29764db07 e 9 1 - 4 5 8 b - 9 c 3 2 8fd3d44319af.html#sthash.g1aSG
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foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL
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I Plus arrivano a dama. Il 31 dicembre scadeva il tempo per ultimare i lavori e già si ragiona sui Plus2
APRILIA - 17 PROGETTI PER
CIRCA 9 MILIONI DI EURO
Il punto con l’assessore all’urbanistica Franco Gabriele: “un progetto che parte da
Domenico D’Alessio e che si caratterizza sul sociale”
di Riccardo Toffoli
I plus arrivano a dama. Il 31 dicembre era la data ultima concessa all’amministrazione per ultimare i lavori. “Abbiamo finito quasi tutto, siamo stati al lavoro
fino al 31 dicembre. I lavori restanti sono integrazioni del Comune di Aprilia per modifiche e migliorie ai
progetti comunitari finanziati direttamente dall’ente
–ci dice soddisfatto l’assessore all’urbanistica Franco
Gabriele- un ringraziamento va a tutti gli uffici, ai
Ass.re Franco Gabrieli
progettisti, all’ufficio lavori pubblici e ai nostri dirigenti che, nonostante tutte le difficoltà, hanno permesso di raggiungere questo importante risultato”. 17
sono stati gli interventi finanziati con fondi comunitari per la bellezza di quasi 9 milioni di euro con un iter
iniziato nel 2011. “Un doveroso riconoscimento va al
sindaco Domenico D’Alessio –riprende Gabrieleprima di sottoporsi all’intervento, l’ultima chiamata
la fece a noi. Ci disse di avviare i progetti plus. E’
stato il primo atto che abbiamo fatto con il sindaco
facente funzioni Antonio Terra. Dopo quattro anni,
inauguriamo un percorso che Domenico D’Alessio
aveva avviato. A lui va oggi questo importante traguardo dell’amministrazione”. Tra i 17 progetti, ci
sono quelli che sono sotto gli occhi di tutti. Da pochi
giorni è visibile la nuova facciata del Palazzo di
Vetro, succursale operativa del Comune di Aprilia in
piazza Bersaglieri. Al di là dei gusti per il piano del
colore (che meriterebbe un serio studio da parte dell’amministrazione per adeguarlo almeno a tutto il
centro abitato) i lavori hanno permesso di trasformare la struttura preesistente, altamente energivora, in
un contenitore energeticamente efficiente, portandolo
dall’attuale Classe G a Classe A+ mediante l’utilizzo
di fonti energetiche rinnovabili e interventi di efficientamento energetico. Ai lati è possibile vedere i
pannelli fotovoltaici che permettono un risparmio
energetico del 90% con una riduzione media annua di
emissioni di Co2 pari a 168.230 kg. “Devo dire che il
colore è una ventata di innovazione –dice l’assessore
all’urbanistica- e può colpire soprattutto perché ad
Aprilia non si è abituati a vedere palazzi colorati. E’
un segnale di cambiamento anche questo”. Il primo
asilo nido comunale è ormai pronto, anche se, complice il bando di affidamento, sarà utilizzato dai piccoli solo il prossimo anno scolastico. E’ rivolto a 52
bimbi fino ai 3 anni di età, è il primo asilo nido comunale. La struttura è in classe A per risparmio energetico. “Vorrei dire che l’asilo è forse l’eccellenza di questi Plus –continua Gabriele- è all’avanguardia in tutti
i settori ed è paragonabile solamente alle strutture del
Nord Europa. L’interno è completamente arredato e
viene creato un microclima fisso di 21 gradi. Per
Aprilia, è il primo asilo nido comunale. Ecco questa è
stata l’impostazione dei Plus che ha dato Domenico
D’Alessio: le strutture e gli interventi dovevano essere rivolte al sociale e ai servizi alla persona. Questa è
la peculiarità dei Plus di Aprilia”. La maggiore polemica sull’asilo è ricaduta sul bando di gestione. Non
sarà il Comune a gestire l’asilo nido, ma una ditta pri-
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vata e i costi per le famiglie
saranno alti. “La gestione
comunale degli asili nido è
stata fallimentare a Roma e
oggi è sotto gli occhi di tutti
–spiega Gabriele- ogni bambino costa l’anno 700 euro. Il
Comune di Aprilia non ha
risorse economiche e di personale per gestire l’asilo nido. La
garanzia della struttura invece
aggiunta ad un contributo
comunale annuale, permetterà
di limitare i costi per le famiglie e di sostenere quelle maggiormente in difficoltà. Non mi
si dica che chi ha Isee zero non
può permettersi l’asilo. Chi ha
Isee zero, significa che i genitori non lavorano e quindi,
possono tenere a casa il proprio figlio. I contributi comunali, considerando anche la
difficile situazione economica,
devono essere calibrati e devono finanziare tutti i servizi”.
L’altra bella realtà è la riqualificazione dell’ex Claudia.
Sono stati recuperati mille e
200 mq di spazi interni (ricordiamo che in alcune stanze ci
pioveva, con pericolo di crollo
del soffitto). La struttura è di
classe B, con risparmio energetico dell’82% e una riduzione di emissioni di Co2 pari a
15 mila kg/anno. Questa sarà
la sede delle associazioni.
Inoltre un grande corridoio
interno sarà sfruttato per
mostre e museo, nonché attività associative. Un altro grande
spazio esterno, funge da teatro.
L’amministrazione ha assunto
l’impegno di ristrutturare il
teatro interno per circa 100
posti. “L’ex Claudia –continua
Gabriele- sarà la casa delle
associazioni apriliane. Ora
veramente servono le idee per
riempire questo bellissimo
contenitore”. La ristrutturazione del Giardino dei Sorrisi ha
permesso la messa a norma
della precedente struttura che
ospita il centro diurno per i
disabili apriliani, attualmente
una delle migliori realtà di
Aprilia e invidiata anche dai
Comuni limitrofi. La realizzazione di un tetto fotovoltaico e
dell’efficientamento energeti-
co ha permesso una riduzione
delle emissioni di Co2 e un
risparmio di energia per i 68
ospiti del centro. La perla
“nera” rimane la pista ciclabile. Anche l’assessore Franco
Gabriele la considera il vero
“neo” di questi Plus. La pista,
la prima in città, collega la stazione ferroviaria all’ex Claudia per un percorso di 3,3km
interessando alcune arterie cittadine per un’ipotesi di 20 mila
utenti all’anno. “Quando
abbiamo approvato i Plus
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–riprende Gabriele- ci siamo
affidati ad un pool di tecnici a
livello regionale. Noi ci siamo
affidati in tutto a questo pool
di tecnici e abbiamo preso ciò
che ci hanno proposto adattandolo alla realtà cittadina, non
sempre come in questo caso,
con una soluzione felicissima.
Abbiamo preso dei pacchetti
insomma, che abbiamo adeguato alla città. Certo visto su
carta, il progetto funzionava.
Quando si è aperto il cantiere,
forse si poteva fare una scelta
diversa che poteva andare da
un’altra direzione”. La serra
fotovoltaica completa questo
quadro. L’area è dotata di un
capanno attrezzi, impianto
elettrico ed idrico. L’area
verde di circa 229 mq è destinata a orti urbani. I panelli
fotovoltaici garantiscono il
fabbisogno energetico della
serra per una superficie sistemata di 230 mq e 20 utenti
coinvolti nelle attività vivaistiche della serra. I plus sono
stati portati avanti per l’80%
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dal settore lavori pubblici del Comune.
Ci tiene a precisarlo l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci che
vuole ringraziare tutti i tecnici e i
dipendenti del suo assessorato. Ma ci
sono stati finanziamenti che non hanno
riguardato costruzioni o ristrutturazioni. È il caso del progetto Smart City
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che ha permesso la realizzazione di
interventi integrati di monitoraggio e
analisi ambientale, nonché servizi web
per la mobilità sostenibile e l’e-governement. In particolare, l’intervento si
divide in quattro ambiti: Urban Center
(una sorta di sportello virtuale del cittadino), Mobility Manager, rilevazione
Asilo Nido
dei flussi di traffico e stima degli scenari energetico-emissivi, monitoraggio
dell’isola di calore e di composti inquinanti e climalteranti.Poi c’è il Pedibus che ha permesso la realizzazio-
tare gli errori di questi interventi e
soprattutto avere il tempo necessario
per affrontare progettazione e lavori”
Il Giardino dei Sorrisi
Serra fotovoltaica
Ex Claudia
ne di un percorso di accompagnamento dei bambini da casa a scuola
a piedi, i voucher sociali per sostenere le famiglie in difficoltà e gli
incentivi all’occupazione. Ora l’amministrazione già pensa ai nuovi
investimenti. “Stiamo lavorando ai
Plus 2 –conclude Gabriele- nuovi
piani di intervento comunitario che
però, questa volta, cercheremo di
attuare con maggiore tranquillità e
più strutturalmente di modo da evi-
Pista ciclabile
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Le norme del regolamento del 2013 pongono una serie di divieti
APRILIA - RIFIUTI GETTATI FUORI
ORARIO? SANZIONI FINO A 80 EURO
Dal l 2 febbraio sanzioni fino a 300 euro per chi getta cicche, gomme da masticare e scontrini
Il tenente PM Maurizio Doretto: “serve responsabilità da parte dei cittadini. I controlli non sono sufficienti”
di Riccardo Toffoli
Vietato gettare rifiuti nei cassonetti dalle 6 alle 18 dal lunedì al venerdì e dalle 6 di sabato mattina alle 18 di domenica
sera. Pena? Una sanzione che
varia a seconda della gravità,
dalle 50 alle 80 euro. Queste
sono le norme contenute in un
regolamento approvato dal
Comune tre anni fa circa e ora
tornato di attualità per via di
alcune sanzioni irrorate dalla
Polizia Municipale nei giorni
scorsi. Il regolamento di
gestione dei rifiuti urbani ed
assimilati agli urbani è stato
approvato con delibera di Consiglio comunale il 4 aprile
2013 con il voto contrario
degli allora consiglieri comunali Ilaria Bencivenni, Roberto
Boi e Michele Telesca. Il regolamento traccia le norme per la
raccolta dei rifiuti in città, prevedendo sia la raccolta su strada, sia il servizio “porta a
porta”. Le sanzioni sono previste dagli articoli 53 in poi. Possono essere sanzionati tutti
coloro che espongono sacchi o
cestini portarifiuti in giorni e
orari diversi da quelli preventivati per il servizio domiciliare;
coloro che conferiscono
appunto rifiuti in orari e giorni
non indicati dal regolamento
nelle aree servite dalla raccolta
stradale. Sono passibili di sanzioni anche chi affigge manifesti o pittura i cassonetti, chi
butta rifiuti diversi da quelli
previsti in un determinato cassonetto, chi getta anche imballaggi, cartoni o contenitori di
plastica e di vetro non svuotati
o anche non ridotti di volume,
chi abbandona rifiuti fuori dal
contenitore o anche il “furbetto” ossia chi getta rifiuti nei
cassonetti stradali nonostante
la sua zona è servita dal “porta
a porta”. Certamente quella
degli orari di conferimento,
nonostante il regolamento sia
in vigore ormai da tre anni,
rimane un’assoluta novità per i
cittadini di Aprilia. Anche se
va detto per onestà che sui cassonetti stradali sono esposti dei
cartelli informativi (ormai
quasi non più leggibili) dove
sono indicati gli orari di confe-
una sacchetto di spazzatura il
sabato pomeriggio, questo
rimane lì la sera e per tutto il
giorno dopo. Va inoltre
aggiunto che il regolamento
non fa distinzione sul tipo di
rifiuto e sulla localizzazione
delle aree della città. Quindi
anche una cartaccia conferita
fuori gli orari, è passibile di
sanzione sia per il centro abita-
rimento e i giorni, nonché il
rifiuto che può essere conferito
in quel determinato cassonetto.
“Le norme contenute nel regolamento sono chiare –ci spiega
il tenente della Polizia Municipale Maurizio Doretto che ha
la responsabilità nel settorechi conferisce rifiuti negli orari
non previsti dal regolamento è
passibile di sanzione dai 50
agli 80 euro. La motivazione
alla base di queste norme, è
sicuramente il decoro urbano.
Il servizio di raccolta dei rifiuti inizia alle 4 di mattina, ed è
quindi normale che un rifiuto
che viene gettato nel cassonetto dopo le 6 rimane lì dentro
fino al giorno dopo. Il servizio
non è attivo la domenica mattina, di conseguenza se si getta
to sia per le periferie che sono
ancora servite dalla raccolta
stradale”. A queste sanzioni si
aggiunge dal 2 febbraio, la
sanzione gravosa per chi getta
scontrini o cicche di sigaretta
per terra. Qui non c’entrano i
regolamenti comunali, ma una
legge nazionale approvata il 28
dicembre scorso. E’ entrato il
divieto assoluto di gettare
qualsiasi rifiuto per terra, come
gomme da masticare, scontrini
o fazzoletti di carta. Le multe
vanno da 30 a 150 euro. Per
una cicca di sigaretta si rischia
addirittura i 300 euro. Le
norme entrano in vigore il 2
febbraio prossimo. “Il problema di queste norme –ci spiega
sempre il tenente Maurizio
Doretto- riguarda il controllo.
Non è possibile controllare
tutto e le forze di polizia non
possono essere tenute interamente per questo tipo di attività. Quindi serve maggiore
responsabilità e civiltà da parte
dei cittadini. Faccio anche un
altro esempio: il volantinaggio
è vietato nel centro abitato. Ma
i problemi sono molti. I soggetti che fanno volantinaggio,
devono essere individuati dalle
forze di polizia e sanzionate.
Non esiste la prova dell’azienda che viene promossa. Vorrei,
inoltre, ricordare inoltre che
non è possibile sanzionare in
caso di foto o di altro tipo di
testimonianza che non siano
quelle prodotte dalle autorità
competenti. Solo le forze dell’ordine, la Polizia Municipale
e gli ispettori ambientali possono sanzionare dopo aver
individuato personalmente e
prontamente il soggetto che ha
infranto il divieto. Il resto non
conta. Un grande aiuto ci verrà
sicuramente fornito dagli
ispettori ambientali di recente
istituzione”. In pratica, per
essere sanzionati bisogna essere “pizzicati” dalle autorità,
dalle forze dell’ordine e dalla
Polizia Municipale ma attenzione! A breve gli ispettori
ambientali saranno il vero
braccio operativo su questo
settore. La norma però, non
obbliga i Comuni a dotarsi di
appositi contenitori per cicche o scontrini. Dove si può
buttare la cicca di sigaretta
nel centro di Aprilia?
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Modigliani con Marco Bocci e Romina Mondello
Modigliani, uno spettacolo scritto e
diretto da Angelo Longoni con
Marco Bocci, Claudia Potenza,
Vera Dragone, Giulia Carpaneto e
con Romina Mondello musiche
Ryuichi Sakamoto scene Gianluca
Amodio costumi Lia Morandini
video Angelo Longoni e Gianluca
Amodio in collaborazione con
ISTITUTO AMEDEO MODIGLIANI.
MARCO BOCCI dai panni del
commissario Calcaterra da Squadra
Antimafia" a Marco Bocci nei panni
del grande Modigliani. Raccontare
la vita e l’opera di Amedeo Modigliani oggi, non significa solo rendere omaggio a uno dei nostri pittori più famosi e amati al mondo ma
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anche rendere omaggio a un periodo storico. Dietro all’autore delle
donne dal collo lungo c’è una vita vissuta in uno dei momenti più
dinamici, movimentati, e stimolanti della storia del ‘900
europeo.Libertà - Bellezza - Verità – Amore: queste sono le parole chiave del movimento d’artisti provenienti da tutto il mondo e
residenti nei quartieri parigini di Montmartre e Montparnasse. Raccontare Modigliani significa rappresentare anche una delle storie d’amore più famose e commuoventi che abbiano mai riguardato un artista.
Come in Romeo e Giulietta, l’amore tra Amedeo e la sua Jeanne Hebuterne non può sopravvivere agli
amanti. Grande finale tragico e romantico di un amore totalizzante, come, del resto, era totalizzante la vita
di Parigi in quel magico inizio di secolo.Non si può raccontare Modigliani senza descrivere le donne che
lui ha amato e dipinto, con la loro dolcezza, la loro impenetrabilità e sensualità.
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Loculi ovunque, tombe ravvicinate e accatastate senza respiro. L’intervento di Vincenzo Castrillo del movimento Possibile
“IL CIMITERO DI APRILIA COME HONG KONG”
Le nuove cappelle gentilizie rompono quella visuale artistica che pone al centro la
chiesa, metafora di speranza di resurrezione verso il mondo eterno
di Riccardo Toffoli
“Un cimitero che sembra Hong Kong”. Così lo definisce Vincenzo Castrillo, leader provinciale di Possibile,
il movimento politico vicino a Pippo Civati. Il cimitero
di Aprilia è nato per una città di piccole dimensioni, ma
nel suo disegno aveva delle simmetrie chiare che, con i
nuovi lavori sono state completamente deturpate.
“Entrare nel cimitero di Aprilia – tuona Castrillo- significa entrare a Hong Kong, tutte le tombe sono accatastate una sopra l’altra, non c’è spazio e non c’è respiro,
manca solo che i loculi vengano costruiti pure sotto
terra. Questa non è civiltà. Bisogna pensare a nuove
soluzioni e trovare anche un’altra area dove costruire un
nuovo cimitero”. Il cimitero era pensato con delle strutture contenenti locali, relativamente basse e accessibili
da tutti. Ma la prospettiva architettonica è rivolta alla
chiesa. Questa si colloca al centro, è una metafora cristiana. I loculi sono intorno alla chiesa, che rialzata,
dona la speranza di vita eterna ai defunti attraverso il
forte messaggio della resurrezione. Il cimitero di Aprilia era così pensato attraverso un messaggio religioso di
speranza, dove l’ultima
casa dei cittadini potesse
essere anch’essa transitoria verso un mondo
nuovo ed eterno. La
sopraelevazione
dei
loculi aveva già compromesso la visuale della
chiesa, ma il colpo di
grazia è stato dato dalla
costruzione delle nuove
cappelle gentilizie. Queste hanno completamente oscurato la visuale
della chiesa che rimane
sullo sfondo, quasi invisibile, senza uno spazio
di respiro, dove l’unico
messaggio è dato dall’accatastamento
di
tombe una sull’altra,
dove regna un sentimen-
VINCENZO CASTRILLO
to di completa desolazione. L’arte è filosofia, religione,
valori. L’arte produce speranza anche nelle cose estreme che l’uomo non riesce a governare come la morte.
L’arte sprona sentimenti positivi, messaggi di vita
anche nelle situazioni più tristi ed infelici. Per carità, la
città di Aprilia è cresciuta anche nelle diversità etniche
e religiose. Oggi non c’è solo l’Aprilia cattolica e cristiana, c’è anche quella atea, quella musulmana e tante
altre culture e religioni che non si identificano nel messaggio di speranza cristiano reso evidente dal progetto
del cimitero apriliano. Per questo serve un nuovo cimitero che sappia distribuire in aree grandi e adeguate, il
senso di speranza che proviene dalle diverse culture
apriliane. Ben sapendo che insieme tutte queste culture,
costruiscono un messaggio di speranza dell’intera
comunità. Appare scontato ricordare I Sepolcri di
Foscolo per il diritto alla memoria (ricordo che una
ricerca effettuata con il presidente dell’Anpi Filippo
Fasano è partita proprio dal cimitero per trovare dati
sulle persone oggetto della ricerca), o ‘A Livella di Totò
per ricordare che di fronte alla morte, almeno di fronte
alla morte, siamo tutti uguali. E forse quelle cappelle
gentilizie si potevano anche risparmiare, se non altro
per rispetto ad un messaggio architettonico-filosofico
che merita di essere valorizzato. “Il cimitero di Aprilia
–continua Castrillo- è una fotografia in piccolo della
città di Aprilia, una crescita esponenziale senza un
piano di programmazione che dà l’idea di un caos e di
un accatastamento senza logica”.
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Iniziativa congiunta degli assessorati lavori pubblici e attività produttive per trasformare l’area in un volano dell’economia cittadina
CAPANNA MURATA E AREA FIERE DATE IN
GESTIONE. MA I PRIVATI RISPONDERANNO?
Per Capanna Murata solo una ditta ha presentato domanda ed è stata scartata per errori di presentazione. Il bando è prorogato fino
al 3 febbraio. Per l’area fiere si aspetta un privato che possa investire 350 mila euro per la messa a norma
di Riccardo Toffoli
Capanna Murata e Area Fiere saranno il polo economico di Aprilia Sud.
Certo le premesse non sono rosee. A novembre era stato pubblicato il
bando per affidare la gestione di Capanna Murata in via Le Ferriere ad
un privato. Il bando scadeva il 21 dicembre. All’apertura delle buste la
commissione tecnica presieduta dal dirigente del settore lavori pubblici
Aristodemo Pellico, ha constatato che era pervenuta una sola domanda,
l’Anspi “oratorio San Filippo Neri” di Aprilia, che opera a Selciatella.
Questa domanda però, è stata scartata perché “il plico pervenuto non
rispetta i requisiti descritti sul paragrafo: modalità e termine di presentazione della proposta omissis in busta chiusa e sigillata e controfirmata
sui lembi…omissis”. Così la commissione “considerato che è pervenuto un solo plico e che lo stesso non risponde ai requisiti essenziali per
l’ammissione alla procedura, il Presidente, nell’escludere la ditta di cui
sopra dalla procedura, partecipa di non proseguire con le operazioni di
esamina”. Il bando viene prorogato al 3 febbraio. “Il bando è lo stesso
–ci spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- non
abbiamo apportato modifiche. Speriamo che questa volta, qualcuno
possa rispondere positivamente e almeno la ditta che ha presentato
domanda, possa redigerla con i requisiti previsti nel bando. Il nostro
obiettivo è che Capanna Murata non diventi solo un ostello
per accogliere i pellegrini, specie in questo Giubileo di
papa Francesco. Il nostro augurio è che possa essere un
volano importante per l’economia di questa città”. Il canone annuo minimo fissato dall’Amministrazione quale base
d’asta ammonta a 18 mila euro. Sono soggetti ammessi a
presentare le proposte gli enti pubblici, gli enti di carattere
morale o religioso, le cooperative sociali e le associazioni
operanti senza scopo di lucro nel campo del turismo sociale e giovanile per il conseguimento di finalità sociali e culturali. Il percorso di ristrutturazione di Capanna Murata
risale al lontano 1998. Opera finanziata con i fondi del Giubileo del 2000 ha il vincolo di rimanere ostello per la gioventù. Certo il nuovo operatore dovrà mettere mano ad una
struttura che in tutti questi anni è stata abbandonata. “Questo è il progetto primario –ci spiega l’assessore alle attività
produttive Vittorio Marchitti- ma il nostro obiettivo è più
ampio. Insieme all’area fiere e ad altri siti Arsial, stiamo
cercando di trasformare Capanna Murata in un polo importante per la promozione di Aprilia in Latium, il marchio dei
prodotti apriliani con ipotesi ad esempio di scuola di cucina e molto altro”. Intanto però, c’è bisogno di un altro rinvio per una struttura che aspetta di essere inaugurata da 15
anni e che è costata allo Stato oltre 2 miliardi e mezzo di
lire. Altro importante intervento riguarda l’area fieristica di
Campoverde, proprio di fronte a Capanna Murata. Qui c’è
una novità molto importante. E’ stato pubblicato il bando
per la gestione ad un costo annuo di 60 mila euro abbattute a 40 mila euro per i primi sei anni. Il Comune quindi,
decide di affidare ad un privato la gestione dell’area fiere
dove attualmente si tiene il mercato dei fiori. Il motivo è
semplice. Per essere agibile, bisogna mettere a norma la
struttura con interventi antisismici. Il progetto di adeguamento è già depositato in assessorato e costerebbe 350 mila
euro circa. Quindi servirebbe un investimento preventivo
da parte del privato. “Noi crediamo che l’ipotesi sia molto
appetibile –ci spiega l’assessore Marchitti- perché per i
primi sei anni il canone annuo sarà di 40 mila euro. Faccio
presente che attualmente le attività florovivaistiche presenti, circa 100, già versano al Comune un canone annuo di
circa 30 mila euro. La struttura ci è stata chiesta molto
spesso per attività del genere, è appetibile sia per gli spazi
interni sia per quelli esterni. Ed è inserita appunto in un’area che intendiamo valorizzare dal punto di vista economico”. Attualmente nella struttura opera il mercato dei fiori.
Questo non sarà affatto toccato dalla nuova gestione. Infatti nel bando è previsto l’obbligo di mantenere l’attuale mercato dei fiori. “Il mercato dei fiori non avrà alcun problema
perché la prosecuzione della loro attività è inserita nel
bando –continua Marchitti- la volontà dell’amministrazione è quella di valorizzare ancora di più il mercato dei fiori,
con una struttura idonea e tale da essere un punto di livello
regionale, visto che il mercato dei fiori di Roma soffre logisticamente”. Ma ci sarà un privato intenzionato ad accogliere la sfida? La presentazione delle domande scade il 15
febbraio prossimo alle ore 12.
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72esimo dello Sbarco Alleato, le cerimonie ad Aprilia e Lanuvio
Hanno avuto luogo a Campo di
Carne, in Via dei Pontoni (Buon
Riposo) e a Campoleone (sul
territorio comunale di Lanuvio)
tre cerimonie commemorative
inserite nel circuito delle celebrazioni per il 72esimo Anniversario dello Sbarco delle
truppe Alleate.
La prima cerimonia ha avuto
luogo presso il monumento Il
Graffio della Vita, inaugurato ad
Aprilia nel 2011; la seconda al
monumento alla memoria del
tenente Eric Fletcher Waters e dei
Caduti senza Sepoltura, inaugurato il 17 febbraio del 2014 alla presenza del musicista Roger Waters
e del veterano Harry Shindler.
Vi hanno preso parte i rappresentanti delle Amministrazioni di
Aprilia, Anzio, Nettuno, Ardea e
Lanuvio, le Autorità Militari e le
Associazioni Combattentistiche e
d’Arma, nonché i rappresentanti
del Centro Anziani di Campo di
Carne e le scolaresche della vicina scuola primaria che hanno
intonato l’Inno di Mameli. In rappresentanza del Prefetto di Latina
Pierluigi Faloni, è intervenuto il
Prefetto Vicario Luigi Scipioni.
Da parte del Signor Harry Shindler, impossibilitato a partecipare
alle cerimonie, è pervenuta una
nota di saluto di cui è stata data
lettura.
La terza cerimonia in programma,
promossa dal Comune di Lanuvio, ha avuto luogo presso il
Monumento ai Caduti di Piazza
Berlinguer, in località Campoleone.
Di seguito, il discorso integrale
del Sindaco di Aprilia Antonio
Terra:
“Rivolgo il saluto della Città di
Aprilia alle Autorità Militari,
Civili, religiose, alle rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché a
tutti i cittadini presenti.
Un saluto in particolare lo rivolgo al Signor Prefetto di Latina,
qui rappresentato dal Vicario,
dottor Scipioni.
Anche questa mattina siamo felici
della presenza degli alunni della
scuola di Campo di Carne. È
anche per loro che siamo qui, per
trasmettere il ricordo di quei
giorni terribili della seconda
guerra mondiale, quando queste
terre furono devastate dai bombardamenti. Proprio questo
luogo, dove noi ora viviamo, è
stato il centro nevralgico dello
scontro.
Il nostro impegno è quello di tramandare la memoria di quei giorni, affinché nei giovani vi sia
piena consapevolezza che i conflitti internazionali si risolvono
con la diplomazia e non con le
armi, che le istituzioni democratiche che i nostri padri hanno
costruito vanno difese e tutelate.
Questo è il senso della cerimonia
odierna, che apre il circuito celebrativo per il 72esimo Anniversario dello Sbarco.
Nel 2011 l’inaugurazione del
monumento alle mie spalle rappresentò per la nostra Amministrazione il primo impegno per la
memoria, al quale sono seguiti
l’istituzione della giornata commemorativa della Battaglia di
Aprilia con la scopertura di una
targa a ricordo in località Cam-
Differenzio Anch’io, al via la sesta edizione del
progetto di educazione ambientale per le scuole
Ha preso il via il 20 gennaio
la sesta edizione di “Differenzio Anch’io”, il progetto
di educazione ambientale
promosso dal Comune di
Aprilia e dedicato alle scuole.
Il progetto è finalizzato
all’acquisizione, da parte
degli studenti delle classi IV
e V delle scuole primarie,
delle nozioni corrette per la
gestione ecosostenibile dei
rifiuti (dalla raccolta differenziata alla minore produzione di essi, per esempio
acquistando prodotti con
minori imballaggi), attraverso lo sport, nella fattispecie
la pallacanestro grazie alla
rinnovata collaborazione con
la Virtus Basket.
Gli alunni protagonisti,
attraverso un gioco in cui si
uniscono la pallacanestro e
la selezione dei rifiuti, imparano i concetti fondamentali
della raccolta differenziata,
motivazioni
ambientali,
legislative, errori da evitare
o modalità appropriate. Le
classi quinte, al loro secondo
anno del progetto, approfondiscono il tema del trattamento e riciclo dei rifiuti,
anche attraverso visite guidate presso le aziende site
sul territorio dove vengono
avviate a recupero diverse
tipologie di materiali raccolti porta a porta.
A maggio, come di consueto, avrà luogo la giornata
conclusiva del progetto presso l’Ecocentro comunale,
durante la quale avrà luogo
la premiazione delle classi
più meritevoli.
poleone e, naturalmente, l’inaugurazione dei due monumenti
alla memoria del Tenente Eric
Fletcher Waters e dei Caduti
dello Sbarco senza Sepoltura, ad
uno dei quali, in Via Pontoni,
faremo visita nella seconda tappa
di questa giornata commemorativa.
La nostra idea di dedicare un
pensiero di riconoscenza ai caduti senza sepoltura è scaturita da
un dato di fatto impressionante,
relativo al grande numero di soldati ancora dispersi, corpi mai
restituiti alle famiglie. Voglio fare
mie le parole dell’amico Harry
Shindler, veterano dello Sbarco,
pronunciate il 18 febbraio del
2014 alla presenza anche del
musicista Roger Waters: “Noi
facciamo questo – ha detto Shindler – affinché nel futuro nessun
bambino cresca senza avere notizie del padre”.
Questo è lo spirito che ci porterà
a breve in Via dei Pontoni e successivamente a Campoleone per
partecipare alla cerimonia promossa dal Comune di Lanuvio.
Il prossimo 25 Aprile, poi, la
nostra Città festeggerà il suo
80esimo compleanno, in concomitanza con un altro Anniversario importante già ricordato dal
Presidente Sergio Mattarella
durante il discorso di fine anno,
ossia i primi 70 anni della Repubblica Italiana. Questo ci riporta
con il pensiero ancora una volta
ai giorni terribili della guerra,
quando un paese ricco di speranze, nato come comunità agricola
dopo la bonifica, finì sfollato e
raso al suolo.
Nel dopoguerra Aprilia si è rialzata e ciò lo dobbiamo agli sminatori, ai pionieri e a chi con
orgoglio e ostinazione ha scelto
di nuovo questi posti per vivere,
riprendendo quel percorso di crescita bruscamente interrotto dalla
guerra. Anche a loro va oggi il
nostro pensiero e la nostra riconoscenza.
In questo contesto il nostro affettuoso pensiero giunga anche allo
stimato concittadino Armando
Giorgi, ultimo reduce di Russia
dipartito recentemente.
Il mio ultimo saluto va alla delegazione di studenti delle nostre
scuole medie che il prossimo 27
gennaio prenderà parte alla
Giornata della Memoria presso il
campo di concentramento di
Auschwitz, visitando quel drammatico simbolo dell’Olocausto
nazista che a distanza di settanta
anni non smette di impressionare
e rafforzare ancora di più il
nostro intento che non può che
essere solo e soltanto quello di
portatori di pace”.
Gaetano, te ne sei andato
in silenzio ….
Gaetano, te ne sei
andato in silenzio ….
Lasciando un vuoto
incolmabile nei nostri
cuori.
Tutto qui al San
Michele hospital parla
di te, dalle pareti tappezzate con i tuoi disegni, al tavolino del bar
dove passavi il tempo a
disegnare, a giocare a
carte, a chiacchierare
amabilmente con tutti.
La tua voce aleggia nel
salone dove cantavi
dolci melodie del passato, facendo ricordare
a tutti tempi ormai lontani.
Qui al San Michele sei
stato importante per
tutti noi, un gentiluomo di altri tempi che
regalava complimenti
ad ognuno di noi.
Te ne sei andato, ma
continuerai a vivere nei
nostri cuori, sarai sempre con noi nel dolce
ricordo di un piccolo
periodo passato insieme.
Addio grande amico!
Marinella, Iole, Alice, Pierina, Ines.
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Il Comune verserà un canone annuo alle ferrovie di 8 mila euro più Iva
APRILIA - APERTO IL SOTTOPASSO PEDONALE DELLA
STAZIONE CHE COLLEGA VALLELATA AL CENTRO ABITATO
L’assessore Spallacci: “canone ridotto rispetto alle richieste, ma potevamo fare di più”. Soddisfazione del comitato di quartiere
di Riccardo Toffoli
Alla fine il sottopasso che collega
il quartiere Vallelata alla stazione
di Aprilia è operativo. Era venerdì
22 gennaio in mattinata, quando
abbiamo fatto un sopralluogo alla
stazione ferroviaria e ci siamo
accorti dell’importante novità: il
sottopasso era stato appena attivato dalle ferrovie. “Giovedì 21 gennaio avevamo inviato alle ferrovie
la convenzione per la gestione del
sottopasso pedonale firmato dall’amministrazione comunale –ci
spiega l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci- ed
evidentemente le ferrovie hanno
deciso di togliere le barriere il
giorno dopo. Per noi è un’importante novità che forse, potevamo
gestire un po’ meglio”. Le motivazioni di quest’ultima affermazione
le tratteremo successivamente, ma
intanto veniamo all’opera. Questa
è costata alle ferrovie dello Stato
circa 250 mila euro. L’opera rientra negli interventi di potenziamento della rete ferroviaria regionale tratta Campoleone-Nettuno
approvati nel 2012 con finanziamenti della Regione Lazio. Rfi ha
prima provveduto alla realizzazione del sottopasso di collegamento
pedonale tra il primo e il secondo
binario, per poi proseguire sotto il
fascio 3, 4 e 5. Sono anni che i cittadini del quartiere Vallelata chiedevano l’apertura di un passo per
collegarsi al centro abitato. Infatti
nonostante il quartiere sia poco
distante dal centro, per arrivarci
bisogna prendere la Pontina. In
passato si è parlato di tante soluzioni, nessuna finora andata a
buon fine. Si è parlato anche di un
sottopasso stradale di congiunzione con la Nettunense ma non si è
mai realizzato. Invece, il sottopasso pedonale alla stazione è sembrato più fattibile, anche perché le
ferrovie si sono fatte carico dell’o-
quanti hanno collaborato al successo dell’iniziativa”. Un merito
se l’è preso anche l’ex vicesindaco
della giunta Santangelo Vincenzo
Giovannini, attuale capogruppo Pd
e assessore provinciale che ha
avviato le pratiche per inserire l’o-
pera. Questo è il primo collegamento del quartiere con il centro
città e sicuramente una mannaia
per i tanti pendolari del quartiere
che fino a qualche giorno fa erano
costretti a prendere la macchina
per raggiungere la stazione nonostante questa fosse distante
pochissimi metri da casa. Il presidente del comitato di quartiere
Roberto Antonio Sicuro ha scritto
sulla pagina facebook del comitato
una nota di entusiasmo: “Una
giornata storica per il quartiere e
per i residenti. L’opera è stata
voluta, proposta, seguita dal
Comitato di Quartiere Primavera Vallelata sin dal 2008, oggi il
risultato. Un ringraziamento a
pera nei finanziamenti delle ferrovie dello Stato. Sicuramente una
soddisfazione arriva dall’attuale
assessore ai lavori pubblici Mauro
Fioratti Spallacci. “Nei giorni
scorsi abbiamo sottoscritto la convenzione con le ferrovie –ci dice
l’assessore- e finisce così un
periodo lungo di attesa per i residenti del quartiere. Il finanziamento è a totale carico delle ferrovie,
mentre per l’utilizzo del passo sarà
corrisposto un canone annuo alle
ferrovie”. E questo è il punto che
lamentava l’assessore. Nella convenzione tra ferrovie e Comune di
Aprilia si stipula che le ferrovie
provvederanno alla manutenzione
straordinaria ed ordinaria, all’illu-
minazione e alla pulizia del sottopasso pedonale ma il Comune di
Aprilia dovrà provvedere ad elargire alle ferrovie un canone annuo
(senza limiti temporali) di 8 mila
euro oltre Iva al 22%. “La prima
proposta –confessa l’assessore
Spallacci- prevedeva un impegno
economico per il Comune di Aprilia di 12 mila euro. Questo importo, dopo mio intervento, è stato
ridotto ad otto mila. Siamo soddisfatti del compromesso, perché era
un’opera tanto attesa dai cittadini
di Aprilia ma forse si poteva
risparmiare di più”.
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L’ingegner Maurizio Liberati, comandante del presidio illustra il bilancio 2015
COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DI LATINA
Con grande soddisfazione annuncia il rientro nella nuova palazzina del distaccamento di Aprilia,
la più moderna dell’intera provincia. Presto l’inaugurazione ufficiale
di Nicola Gilardi
L’ingegner Maurizio Liberati
comandante provinciale dei
vigili del fuoco di Latina, martedì 12 gennaio scorso ha tenuto
una conferenza stampa per illustrare le attività del 2015 e i progetti futuri che prevedono una
serie di ristrutturazioni dei vari
distaccamenti provinciale, dopo
quello di Aprilia, considerato un
fiore all’occhiello, a partire dal
comando provinciale, che sarà
realizzato a Borgo Piave sulla
via Pontina, in un’area dell’Isti-
mio energetico enorme. Grazie
ai materiali isolanti avremo una
bassissima dispersione di calore
in inverno e d’estate il caldo
entrerà dentro più lentamente.
Abbiamo dei pannelli solari per
il riscaldamento dell’acqua e
pannelli fotovoltaici per l’impianto elettrico. I costi di gestione saranno notevolmente minori.
Questo è un modello da seguire
per tutte le nuove costruzioni.
Questo consentirà di risparmiare
cifre importanti. Ad Aprilia ci
sarà la prima caserma a norma in
tutta la provincia di Latina». Per
Funzionari: Luigi Conti - Giuseppe Macrì , Comandante Maurizio Liberati
ing. Sebastiano Di Maria Ing Ennio Iannitti
Comandante Maurizio Liberati
La nuova palazzina del distaccamento di Aprilia
tuto Agrario San Benedetto.
Una conferenza importante
valore per la città di Aprilia che
finalmente può contare su una
sede operativa all’avanguardia in
provincia e non solo efficiente.
Nel 2012 i vecchi locali vennero
dichiarati inagibili e i vigili del
fuoco furono costretti a operare
all’interno dei container. Dopo
varie vicessitudini si è arrivati al
termine dei lavori della nuova
struttura, consegnata ufficiosamente poco prima di Natale e
che presto dovrebbero avere
l’autorizzazione amministrativa.
Molto soddisfatto il comandante
dei Vigili del Fuoco Maurizio
Liberati: «Per tre anni abbiamo
svolto le nostre mansioni all’interno di una struttura provvisionale. Abbiamo accettato questa
situazione di sofferenza per dare
al cittadino il nostro servizio.
Siamo soddisfatti di questa operazione, nonostante qualche tensione. Prima di Natale siamo
entrati nei nuovi locali e aspettiamo la conclusione dell’iter.
Questa nuova struttura è antisismica. Faccio i complimenti ai
costruttori per la velocità e per i
materiali di primissima qualità
utilizzate. Abbiamo un rispar-
concludere definitivamente la
questione si attende il termine
della procedura burocratica da
parte del Ministero dell’Interno.
La struttura è stata progettata
dall’Ingegner Marco Raffaelli,
gli impianti dall’ingegner Luca
Neroni e il responsabile dei
lavori è stato il dottor Claudio
Francisci. Occuperà una cubatura di poco inferiore ai 2000
metri cubi e sarà strutturata su
due livelli con un area adibita a
cucina e mensa. All’avanguardia
gli impianti che sfrutteranno le
energie rinnovabili e il recupero
dell’acqua piovana per abbattere
i costi di gestione. In questa
occasione si sono tirate le
somme dell’anno appena concluso per la provincia di Latina,
con l’illustrazione delle statistiche e delle tipologie di intervento che si sono rese necessarie. I
dati dimostrano come il numero
degli interventi sia rimasto
sostanzialmente stabile nel suo
complesso con 7830 interventi
nell’intera provincia, ma sono
aumentate molto le chiamate per
gli incendi, circa un migliaio in
più rispetto al 2014, mentre calano quelle per dissesti e frane.
Foto di Gianfranco Compagno
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Troppi per il consigliere di opposizione Vincenzo La Pegna di “Aprilia Valore Comune”
SPESI OLTRE 600 MILA EURO PER LA VIDEOSORVEGLIANZA
«Fatture non regolari. Voglio chiarezza sul profilo economico del progetto. Andremo in commissione trasparenza»
di Nicola Gilardi
Sul tema della sicurezza e
della videosorveglianza il
consigliere Vincenzo La
Pegna è sempre stato molto
attento, sostenendone la
necessità a più riprese. Questa volta, però, le cifre da lui
stesso conteggiate sugli
impianti di sorveglianza del
Comune di Aprilia gli hanno
fatto storcere il naso. In una
conferenza stampa del 14
gennaio ha denunciato un
«spreco di denaro pubblico»
su questa tematica. Secondo
lui, infatti, i 600 mila euro
per la città di Aprilia sarebbero troppi. Ad aggravare la
situazione ci sarebbero fatture non regolari da parte della
Vision Power, una delle
aziende che ha vinto la maggior parte dei lavori, che non
riportano prezzi unitari dei
materiali.
IL PROGETTO DEL 2008
- Il tema della videosorveglianza è stato trattato sin dal
1998, per poi tradursi effettivamente in delibere nel 2008,
quando si costituì l’ufficio
Aprilia Sicura. In quell’occasione si parlo di una vera e
propria “progettualità” che
ha poi portato all’istallazione
degli impianti sul territorio.
«Dai rilevamenti che ho
effettuato si parlava (nella
delibera del 2008, ndr) di un
importo che potesse arrivare al massimo di 220 mila
Euro. Oggi ci troviamo
davanti ad una spesa com-
plessiva, iva compresa, di
608 mila Euro» ha denunciato il consigliere di Aprilia
Valore Comune. Questa considerazione arriva dopo una
relazione che il consigliere
ha compiuto assieme ad alcuni tecnici specializzati,
andando sul posto e verificando di persona i lavori
effettuati. «Risulta difficile
comprendere questa spesa prosegue La Pegna -. Ho
contato circa 100 telecamere.
Queste cifre sono sproporzionate rispetto alla progettualità».
FATTURE IRREGOLARI
- La società che ha svolto la
parte maggiore dei lavori si
trova a Roma ed ha vinto i
bandi di gara: «La maggior
parte degli incarichi è stata
affidata alla Vision Power,
con gare in convenzione
Consip con aggiudicazione a
ribasso d’asta. Gli sono stati
corrisposti circa 400 mila
euro. A livello documentale
e fiscale questa società non è
a posto, farò una segnalazione alla Guardia di Finanza.
Le fatture non sono state fatte
a regola di legge. Nel
momento delle determinazioni, a differenza della Vision
Power, la Gei e la Neotom
hanno presentato fatture
regolari: perché riportano la
qualità del bene, la quantità,
il prezzo unitario per ogni
singolo oggetto e il prezzo
totale. Nelle fatture della
Vision Power non c’è prezzo
unitario, per questo non si sa
quanto sono state pagate
effettivamente le telecamere.
Non sono fatture regolari».
Queste cifre sono quindi cresciute nel tempo, da 200 a
600 mila euro. «Per implementare il progetto della
videosorveglianza ci sono
solo due delibere relative a
circa 120 mila euro inserite
nel bilancio del 2013. Si è
speso troppo in relazione alle
necessità del territorio. Le
telecamere sono state pagate
troppo, il costo di ognuna
non può essere quello inserito nelle carte». Ad assumersi
la responsabilità della firma
delle determine è il comandante della Polizia Locale, il
dottor Massimo Marini che
La Pegna definisce il «capro
espiatorio dell’amministrazione»: «Le determine sottoscritte del dottor Massimo
Marini sono state messe con
troppa facilità, magari perché
non conosce tecnicamente la
materia. In questo modo si
scarica la responsabilità in
capo a lui. Per questo credo
serva un dirigente delegato
su questo settore». Nella
delibera presa in esame dal
consigliere, inoltre, si dice
che avrebbe dovuto essere
l’ufficio tecnologico dell’Assessorato ai lavori pubblici a
coordinare il lavoro di protezione civile e forze dell’ordine. «Questo ufficio non ha
alcuna conoscenza delle
cose. È stato dato in via
esclusiva alla Vision Power il
coordinamento» ha detto il
consigliere.
COMMISSIONE
TRASPARENZA - Il consigliere
La Pegna ha chiaro il da
farsi, chiedere ufficialmente
maggiore chiarezza utilizzando lo spazio della Commissione Trasparenza nella
quale si chiederanno tutti i
dettagli sulle cifre spese e
sulla documentazione progettuale: «Si dice che il sistema sia ancora in fase sperimentale. Questo perche non
hanno conformità e nessuna
tipo di autorizzazione. Stanno prendendo tempo. Le
istallazioni sono state fatte a
seconda delle richieste degli
amici. Voglio chiarezza, mi
devono dare le certificazioni
di conformità sugli impianti
realizzati rispetto alla progettualità iniziale. Oggi non c’è
un capitolato, non c’è nulla.
Desidero che diano alla città
intera, che sta pagando pi di
mezzo milione di euro, il
progetto e il profilo economico. Le documentazioni fiscali devono essere complete. Ci
sono errori formali che
un’amministrazione comunale non può fare. Voglio portare in commissione trasparenza questa questione».
Foto di Gianfranco Compagno
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“SERVIZI VIGILANZA EUROPA 2010”- ISTITUTO DI VIGILANZA
FULCRO DELLA SICUREZZA PROFESSIONALE E DELLA PREVENZIONE DEI REATI
Con Autorizzazione Prefettizia n.5911/2012 il Prefetto della Provincia di Latina ha concesso alla “Servizi Vigilanza Europa 2010” di esercitare l’attività di Vigilanza Privata ex Art.134 T.U.L.P.S. (Testo Unico di Leggi della Pubblica Sicurezza - Regio Decreto 18 giugno 1931n.773)
sul territorio della Provincia di Latina (LT) e con estensione Territoriale sulle Provincie di Roma (RM) e Frosinone (RM).
…..”C’era una volta il vigile notturno”…..la Guardia Particolare Giurata
che si dedicava al controllo notturno delle
proprietà e dei beni privati con il fine di
prevenire i reati contro il patrimonio in
danno alle persone. Un servizio semplice,
ma da sempre necessario ed in supporto
alle locali Forze dell’Ordine che ha sempre consentito un capillare controllo del
territorio, per quanto circoscritto e privatistico, ed ha consentito di scongiurare il
rischio dell’evento criminoso verso abitazioni private, attività commerciali, stabilimenti industriali, Enti Privati ed Istituzionali.
La figura della Guardia Particolare Giurata si contraddistingueva, oltre che per la
foggia della divisa, per la dedizione e per
la professionalità con cui svolgeva il suo
ruolo peraltro ancora mai regolamentato
dal punto di vista Istituzionale.
I cittadini, da sempre, hanno apprezzato
l’opera giusprivatistica delle GPG (Guardie Particolari Giurate) che fin dal 1870,
sotto l’egida dell’Ex Garibaldino Giuseppe Lombardi in Padova (PD), cominciarono la loro opera di prevenzione dei reati
in favore dei privati con grande consenso
della cittadinanza che, già illo tempore,
era molto sensibile rispetto al tema della
sicurezza e concepiva la Guardia Giurata
come una figura dedita alla “vigilanza di
quartiere”.
….” i comuni, i corpi morali ed i privati
cittadini possono destinare guardie particolari alla custodia delle loro proprieta’, le guardie giurate devono possedere
i requisiti determinati dal regolamento,
essere approvate dal prefetto e prestare
giuramento davanti al pretore. i loro verbali, nei limiti del servizio a cui sono
destinate, faranno fede in giudizio fino a
prova contraria”…..
Dal 1870 ai giorni nostri il concetto di
sicurezza privata si è evoluto sia sotto il
profilo istituzionale/legislativo che sotto
il profilo tecnico/operativo qualificandosi
ad oggi quale “Vigilanza Sussidiaria” e
conferendo alle Guardie Giurate il ruolo
di “incaricati di pubblico servizio” (limitatamente alla funzione operativa) - cfr.
D.M. n.269/2010 e s.m.i.
L’evoluzione normativa ha richiesto, di
pari passo, anche l’evoluzione e l’aggiornamento di “vision” della sicurezza privata, oggi intesa quale strumento di supporto per la tranquillità dei cittadini in collaborazione e coordinamento con le Forze
dell’Ordine e Le Istituzioni, grazie alla
presenza costante sul territorio di Guardie
Giurate armate ed in divisa con il supporto di adeguate piattaforme tecnologiche
che attraverso impiantistiche di allarme e
videosorveglianza rendano più ampio e
completo l’aspetto gestionale della sicurezza ed assicurino l’immediato riscontro
delle segnalazioni per l’adeguato assolvimento delle procedure.
L’interpolazione tra “storia e moderno”,
tra “esperienza e professionalità” ha
convinto il management a dare vita alla
una nuova realtà di “Servizi Vigilanza
Europa 2010”, Istituto di Vigilanza che
affonda le sue radici nella storica e tradizionale concezione della sicurezza privata nell’interesse dei beni e delle persone
proponendone un concetto assolutamente
moderno e professionale che scaturisce
dalla grande esperienza di settore maturata che viene profusa con dedizione e
cuore nelle attività giornaliere.
….”abbiamo scelto di lavorare con le
persone!!!”….è l’esclamazione che si
ascolta nei corridoi dei modernissimi
uffici dell’Istituto di Vigilanza “Servizi
Vigilanza Europa 2010”, dove le più
moderne tecnologie di sicurezza e le procedure dettate dalla normativa e dalle
Certificazioni di Qualità possedute dall’Istituto (UNI EN ISO 10891:2000. UNI
EN ISO 9001:2008, UNI EN CEI
50518:2014) non possono esistere se non
grazie alla esperta professionalità del
Titolare della Licenza, del Direttore, del
Comandante Operativo, dei sottufficiali,
degli operatori di Centrale Operativa e
delle Guardie Giurate tutte che giornalmente sono presenti in servizio e garantiscono la sicurezza dei Clienti con massimo impegno ed efficienza.
L’Istituto di Vigilanza “Servizi Vigilanza
Europa 2010” fonda il suo “know-how”
sull’elemento umano e ne fa il proprio
valore aggiunto, proponendosi anche il
fine sociale di creare nuovo impiego ed il
fine didattico di impartire specifica formazione nell’ambito della sicurezza a
tutti i propri operatori che seguono regolarmente corsi di aggiornamento professionale in tema di sicurezza sul lavoro
(D.L. 81/08), di normativa specifica
(leggi e regolamenti, codice civile e penale, diritto costituzionale), di capacità operativa (antiterrorismo, sicurezza portuale
ed aeroportuale, tiro a segno dinamico,
antincendio e primo soccorso).
Tutto il personale è regolarmente assunto
secondo il vigente CCNL di categoria ed
inquadrato nei termini di legge, decretato
dalla competente Prefettura, armato e
veste la divisa autorizzata dalla Prefettura
che espone i loghi aziendali a norma
T.U.L.P.S.
L’Istituto di Vigilanza “Servizi Vigilanza
Europa 2010” fornisce a tutti i propri
Clienti, e mensilmente, copia del DURC
emesso dai competenti Enti a comprova
della Regolarità Contributiva ed Assicurativa di tutto il proprio personale, nel
rispetto delle Norme e con il fine specifico di contrastare, anche nell’interesse
della stessa Clientela, l’abusivismo inverato da tutte quelle imprese (se tali possono definirsi) illegalmente ed abusivamente esercenti attività di sicurezza e vigilanza (a tutela dei beni e delle persone??????) che sfruttano i dipendenti ed
evadono gli obblighi normativi sia in termini previdenziali, che assicurativi, che
fiscali.
L’Istituto di Vigilanza “Servizi Vigilanza
Europa 2010” si propone il fine di acquisire la fiducia dei Clienti (pubblici e privati, residenziali, commerciali ed industriali) garantendo loro un operato efficiente e professionale integrato da una
divisa sobria ed assolutamente riconoscibile indossata dalle proprie guardie giurate che si contraddistinguono (come manifestato dagli stessi clienti dell’Istituto
attraverso la sottoscrizione di un questionario di soddisfazione che ha superato la
media dell’8,5 in una scala da “0” a “10”
alla data del 30.09.2015) anche per il
decoro della divisa e l’aspetto formale,
per l’educazione e la disponibilità verso i
Clienti, oltre che per la preparazione professionale.
La versatilità operativa contraddistingue
l’Istituto che si dedica alla Vigilanza Privata nei suoi molteplici aspetti : Piantonamento Fisso ed Antirapina, Antitaccheggio Profilato, Vigilanza Dinamica ed
Ispettiva, Vigilanza Tecnologica con
Teleallarme e Videosorveglianza, progettazione e realizzazione di impianti di
sicurezza, servizi di controllo per manifestazioni aperte al pubblico, sport e spettacolo, servizi fiduciari quali il portierato,
la reception e l’accoglienza dei visitatori
(anche con operatori multilingue ed interpreti), la gestione del centralino e dell’ufficio posta/protocollo, servizi di consulenza aziendale in materia di sicurezza sia
in riferimento alla composizione di specifici capitolati tecnici sia con la redazione
di P.O.S. (Piani Operativi di Sicurezza
supervisionati dal Security Manager
interno all’Istituto e certificato ex UNI
EN ISO 10459:1995) e di D.U.V.R.I.
Le autopattuglie dell’ Istituto di Vigilanza
“Servizi Vigilanza Europa 2010, assolutamente riconoscibili ed a norma
T.U.L.P.S. e D.M.269/2010 percorrono
con fierezza le strade e garantiscono la
continua osservazione del territorio Provinciale nel rispetto della massima propria della Vigilanza Privata…”compito
della Guardia Giurata è quello di osservare e riferire”….in continuo collegamento con la Centrale Operativa che
supervisiona e gestisce l’operato delle
GPG, riceve le comunicazioni di servizio,
acquisisce le segnalazioni di allarme ed
attiva le relative specifiche procedure, si
relaziona con la Clientela per le esigenze
operative, garantisce il monitoraggio dei
sistemi tecnologici, provvede a richiedere
l’ausilio delle Forze dell’Ordine ove
necessario, coordina il Pronto Intervento
delle Pattuglie di zona in relazione alle
segnalazioni di allarme e/o di anomalia
rilevata dalle GPG in servizio.
La Centrale Operativa è il fulcro dell’Istituto di Vigilanza, Giornalmente il
Comandante ed i sottufficiali discutono
gli accadimenti ed il registro delle novità
con il Titolare della Licenza e stabiliscono le linee guida ed il vademecum operativo che viene poi impartito agli operatori di centrale ed alle GPG in servizio
esterno, sia fisso che di pattuglia. La Centrale Operativa invia giornalmente alla
Questura di riferimento eventuali segnalazioni per eventi degni di nota, reati
sventati e/o consumati, segnalazioni di
servizio, targhe e veicoli sospetti, eventi
allarme e relativi interventi, qualora
significativi, soprattutto se correlati ad
obiettivi sensibili quali Istituti Bancari e
Postali, Ospedali, Servizi Pubblici, Enti
ed Istituzioni.
L’Ufficio Tecnico/Commerciale dell’Istituto di Vigilanza “Servizi Vigilanza
Europa 2010” è a disposizione della
Clientela per la consulenza, per compilare un preventivo su progetto e/o capitolato, per effettuare gratuitamente sopralluoghi tecnici ed operativi che consentano di
progettare e costruire un servizio di sicurezza assolutamente personalizzato
modulato sulle reali necessità del Cliente
con il conseguente efficientamento sia
delle operatività specifiche sia dei costi
relativi ai servizi richiesti.
Strutturiamo servizi, capitolati tecnici e
d’appalto, approntiamo elaborati progettuali per la partecipazione a licitazioni
private e gare pubbliche impegnandoci
con tale e tanta dedizione da poter affermare che ogni nostro progetto è un
“pezzo unico ed irripetibile”, “univocamente pensato e plasmato sul Cliente
che in esso stesso si riconosce e ne è
fiero!”
……”Accadde domani”……….un territorio più sicuro, la tranquillità della
Clientela, dei Cittadini, degli Esercenti,
anche grazie all’operato dell’Istituto di
Vigilanza “Servizi Vigilanza Europa
2010”.
Grazie a tutti i lettori per averci dedicato
la Vostra attenzione, tratteremo nuovi
argomenti nella prossima uscita!.
Il Management e Lo Staff tutto di
“Servizi Vigilanza Europa 2010”
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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DOPO L’OTTIMO RISULTATO DELLO SCORSO ANNO TORNA L’AMICO DELLA SICUREZZA APRILIANO
RIPARTE L’OPERAZIONE JAMES FOX. PRESENTATE
UFFICIALMENTE LE DATE E LE SCUOLE PARTECIPANTI
di Antonello D’Alessandro
Riparte l’operazione James Fox
ad Aprilia. Si scende di nuovo
nell’importantissimo tema della
sicurezza. Nuova edizione del
progetto il quale abbraccia
numerosi istituti della regione.
Ad Aprilia, anche quest’anno,
tanti presupposti ed ottime attività. L’edizione 2016 del progetto è stata presentata al comune
dalla squadra James Fox. Alla
presentazione, oltre al Sindaco
Antonio Terra e l’assessore
Francesca Barbaliscia, i dirigen-
ti scolastici delle scuole che parteciperanno, l’assessore Vittorio
Marchitti ed il consigliere comunale Michela Biolcati Rinaldi,
oltre al comandante della polizia
Massimo Marini.“Da cinque
anni Aprilia crede in questo progetto – apre il Sindaco Terra
– quest’anno il progetto cade in
una ricorrenza importante dato
che è l’ottantesimo anniversario
della nostra città .C’è stato un
grande coinvolgimento negli
ultimi anni. Faremo tante altre
belle iniziative. Molte cose vi
sono in programma: iniziative
nelle scuole e nelle associazioni“. A seguire anche l’intervento
della Barbaliscia la quale ha
approvato in pieno questo progetto affermando. “Aprilia ha
accolto sin dall’inizio le attività
di James fox, siamo orgogliosi
di ripartire anche quest’anno.
Speriamo di poter coinvolgere
tutte le scuole”. James Fox è un
personaggio fantastico, esordito
nel progetto “Sentirci al Sicuro”
e rappresenta nell’immaginario
collettivo della popolazione scolastica cittadina l’educazione
civica, il vivere correttamente
stando alla larga dai pericoli
della strada e della rete. La squadra di James Fox apre la presentazione con il video della finale
2015 dei giochi interattivi di
James Fox (la quale ha visto
Aprilia come vincitrice). “Aprilia, capitanata da voi, è la città in
cui è nato questo progetto –
hanno detto i ragazzi della squadra- abbiamo l’obiettivo di formare i ragazzi come cittadini.
Nelle nostre attività si affiancano ai materiali tradizionali dei
giochi interattivi in cui i ragazzi
possono utilizzare la tecnologia.
Dalle mappe e cruciverba ai
materiali informativi. Tutte le
attività sono strutturate in modo
diverso per stimolare la curiosità
del ragazzo. Si parte dalla terza
elementare con l’insegnamento
delle regole stradali. Il metodo
funziona perché il ragazzo viene
coinvolto in prima persona ed
acquisisce le conoscenze. Alla
fine della formazione vi è la
finale in cui si può diventare
campioni della sicurezza con la
propria città. I ragazzi saranno
coinvolti quest’anno nella realizzazione di un filmato sulla sicurezza. È un nuovo modo di
affrontare il percorso. Man
mano che gireranno le scene i
ragazzi apprenderanno i concetti
chiave sulla sicurezza. Alla fine
di questo documentario si parteciperà comunque al contest sulla
sicurezza, il concorso con le
domande con cui i ragazzi
potranno diventare campioni. La
maggior parte delle attività consistono in laboratori pomeridiani. Questi permetteranno anche
ai grandi di partecipare alla
olimpiadi sulla sicurezza e
potranno diventare anche loro
degli agenti della sicurezza
James Fox. Vi sono moltissimi
agenti impegnati nelle scuole e
nel settore social. Interessanti
sono le missioni in cui si coinvolgono i social network ed i
ragazzi poiché si possono invitare amici e parenti. I social sono
per noi uno strumento utile nonché innovativo poiché si può
contare sul linguaggio giovanile.
Come già sappiamo per diventare un agente James Fox bisogna
accumulare dei punti completando le missioni. L’agente avrà
anche il ruolo di arruolare nuovi
aspiranti. Per tutte le informazioni vi è anche l’apposito sito
in cui vi è la partecipazione ai
vari eventi e la classifica. Le attività sono iniziate il 12 Gennaio e
terminano il 16 Maggio con la
finale regionale. Le date più
importanti sono venerdì 6
Maggio alla finale comunale di
Aprilia. che si svolgerà al Teatro Europa. Il 27 i campioni
comunali andranno a Roma
per la finale della sicurezza al
teatro Brancaccio”.Durante le
“lezioni” di James Fox, che nell’arco dei prossimi mesi coinvolgeranno circa 4000 studenti,
quest’anno si parlerà quindi dei
temi specifici della legalità e
della sicurezza stradale, attraverso il linguaggio dei giovani e
l’apprezzata formula dei giochi
interattivi che meglio coinvolgono i ragazzi.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Commissione urbanistica accesa giovedì 21 gennaio
APRILIA - NIENTE SCUOLA PER IL NUOVO
QUARTIERE ALLE SPALLE DI VIA CARROCETO?
Il capogruppo Pd Vincenzo Giovannini: “siamo contrari alla proposta dell’amministrazione. La scuola è
un servizio indispensabile per un quartiere che sulla carta arriva a 20 mila abitanti
”di Riccardo Toffoli
Discussione accesa giovedì 21 gennaio nel pomeriggio
in commissione urbanistica. Sul tavolo lo sviluppo del
quartiere a ridosso di via Carroceto che sulla carta
potrebbe portare 20 mila nuovi abitanti. Il capogruppo
del Pd Vincenzo Giovannini: “la discussione è stata
accesa ma sempre contenuta nei modi e nelle forme del
rispetto istituzionale. Noi non siamo d’accordo con la
proposta dell’amministrazione, ma la seduta è stata
nuovamente aggiornata. Quindi nulla è stato deciso in
merito”. La crisi edilizia ha messo in ginocchio il settore. I costruttori fanno fatica a vendere e di conseguenza
a costruire nuove palazzine, nonostante le autorizzazioni ci siano. La politica urbanistica portata avanti dalle
amministrazioni passate, puntava a garantire i servizi
tramite l’investimento del privato, non essendo il
Comune in grado di provvedere autonomamente.
Le finanze, ridotte al collasso anche per una
vicenda giudiziaria sui tributi lunga e sfiancante,
facevano fatica persino all’ordinaria amministrazione, figuriamoci se era possibile finanziare
opere a lungo raggio con investimenti corposi.
Così furono approvate diverse varianti, nuovi
piani di lottizzazione, a patto che il privato fornisse alcuni servizi per la città, come scuole, strade, depuratori, impianti di illuminazione e fognari e via dicendo. La crisi edilizia invece, ha bloccato tutto di fatto rallentando le costruzioni e
impedendo investimenti anche dei privati nei servizi. Il palazzetto dello Sport è ancora una chimera, anche se il teatro del quartiere Toscanini
presto diventerà una realtà. Il nuovo quartiere che
sulla carta dovrebbe sorgere a ridosso di via Carroceto, ossia dove c’è il polo scolastico superiore, potrebbe arrivare nella sua completezza autorizzativa a 20 mila nuovi abitanti. Praticamente
una nuova piccola città. L’amministrazione aveva
proposto la costruzione di una serie di servizi, il
palazzetto dello sport ad esempio e soprattutto
una scuola elementare per il nuovo quartiere residenziale. “La scuola –ci spiega il capogruppo Pd
Giovannini- prevede un investimento del privato
di un milione e 400 mila euro. Quindi è un’opera che noi riteniamo indispensabile per il quartiere che sta per nascere. La proposta dell’amministrazione portata in commissione urbanistica,
invece, prevede che i fondi per la costruzione
della scuola vengano impiegati per migliorare la
viabilità. Il vicesindaco ha detto che sarebbe un
vantaggio per l’ente perché l’investimento invece
di un milione e 400 mila euro, arriverebbe a un
milione e 600 mila euro. Noi riteniamo che questa proposta non vada assolutamente bene. Se c’è
un problema della viabilità, questo doveva essere
affrontato per tempo, non certamente adesso.
Invece è necessario che un complesso residenziale che potrebbe arrivare a 20 mila abitanti,
dovrebbe avere almeno una scuola elementare e
d’infanzia, un servizio essenziale per i nuovi
residenti. La discussione si è protratta abbastanza e non c’è stato più tempo per gli altri punti che
ugualmente erano importanti”. Infatti un altro
punto inserito nella commissione, prevedeva
l’avvio delle modifiche del regolamento sugli
scarichi. “In base alla nostra proposta approvata
in Consiglio comunale –continua Giovannini- la
commissione ha iniziato i lavori per la modifica
del regolamento sugli scarichi, in particolare su
quelle questioni che non erano chiare. Abbiamo
chiesto e ottenuto che venga convocata una commissione ad hoc, con un unico punto all’ordine
del giorno sul regolamento sugli scarichi, e inoltre che vengano coinvolte tutte le associazioni di
categoria e i tecnici del settore. Così come del
resto prevede la proposta approvata in Consiglio
comunale”. Critico anche il consigliere comunale di opposizione Carmen Porcelli: “La commissione urbanistica, svoltasi ieri pomeriggio, ha
messo in evidenza per l’ennesima volta l’improvvisazione e la approssimazione della maggioranza la quale, rispetto a questioni importanti
che riguardano la crescita di Aprilia, vuol decidere da sé e in barba alla trasparenza. Partiamo
dalla considerazione che una convocazione a
stretto giro, con atti consegnati a meno di 48 ore
dalla seduta, produce il solo
effetto di far arrivare i commissari impreparati rispetto
a temi importanti, come
l’individuazione dei criteri
di riconoscimento del pubblico interesse; mi chiedo a
quale urgenza deve rispondere
l’amministrazione.
Questi temi meriterebbero
maggiori approfondimenti,
vengono invece liquidati
come atti dovuti che la legge
impone in virtù di decreti
che “sbloccano” lo sviluppo”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
Era stata fissata il 19 gennaio la camera di consiglio ma i magistrati hanno ritenuto di entrare subito nel merito
SLITTA AL 22 MARZO LA DISCUSSIONE AL
CONSIGLIO DI STATO SULLA GARA DEI TRIBUTI
Metterà un punto definitivo sulla gara per il servizio di riscossione coattiva votata dal Comune un anno e mezzo fa
di Riccardo Toffoli
Slitta al 22 marzo, la discussione al Consiglio di Stato
sulla gara per il servizio di
riscossione coattiva dei tributi comunali. Il collegio dei
magistrati avevano fissato la
Camera di Consiglio per il 19
gennaio, ma si è ritenuto di
slittare tutto al 22 marzo
quando i magistrati di Palazzo Spada entreranno nel
merito della vicenda, e forse,
metteranno un punto definitivo all’intera vicenda giudiziaria. Una vicenda importantissima per il Comune di
Aprilia che presenta un tasso
di evasione al 30%. Con delibera di Consiglio 48 del 31
luglio 2014, dopo un polverone mediatico sollevato
dalle opposizioni, l’amministrazione aveva approvato gli
indirizzi per la gara per il servizio di riscossione coattiva
delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali,
delle entrate derivanti da sanzioni amministrative, proventi urbanistici e di natura
ambientale, nonché relative
alla refezione scolastica e
alle sanzioni al Codice della
Strada. Indirizzi molto vincolanti: durata di affidamento
non superiore a 5 anni, le
somme dovranno essere
riscosse direttamente nei
conti correnti del Comune,
istituzione di un front-office
all’ufficio tributi, la creazione di un portale informatico.
Il tutto a garanzia che non
ricapitasse quanto Aprilia
aveva già vissuto con A.ser.
La scelta di andare a gara era
motivata dalla “dotazione
organica bloccata dalle restrizioni imposte dal patto di stabilità” e dalla “natura specialistica richiesta dalla stessa
attività, quale fra l’altro la
gestione della fase del con-
tenzioso”. Il 18 novembre
veniva pubblicato l’avviso
pubblico. Tre i servizi previsti affidati a numerazione letterale. Il servizio A riguarda
l’affidamento del servizio di
riscossione coattiva delle
entrate (Ici/Imu, Tarsu/tasi
ecc.). Il servizio B riguarda
l’affidamento del servizio di
attività giuridica finalizzata
all’accertamento e alla
riscossione coattiva delle
entrate extratributarie e patrimoniali, refezione scolastica,
sanzioni amministrative e
proventi di condono. Il servizio C riguarda ancora il supporto tecnico-operativo per il
contrasto all’evasione ed elusione nonché l’integrazione
della banca dati dei contribuenti. Per il servizio A il
bando prevedeva un massimo
del 18% di aggio, mentre per
il servizio B un massimo del
23%. La ditta avrebbe dovuto
presentare un’offerta tecnica
a ribasso. Per il servizio C si
prospettava un forfettario
annuo di massimo 150 mila
euro. Alle ore 12 del 19 gen-
naio sono pervenute in
Comune tre buste delle
imprese: Ica srl, Creset spa e
Andreani Tributi insieme ad
Equitalia Sud. Sei le sedute
della commissione di gara
che hanno aperto i plichi e
valutato le offerte. La ditta
che ha ottenuto il miglior
Opposizione allo stato passivo di Aser, il Tribunale di
Roma accoglie la domanda del Comune di Aprilia
Il Tribunale di Roma, decidendo sull’opposizione allo stato passivo della società Aser, gestore dei tributi locali di Aprilia dal 1999 al 2010, ha accolto parzialmente la domanda del Comune di Aprilia.
Nello specifico, il giudice competente ha dichiarato incidentalmente risolti di diritto il contratto originario del 1999 e l’addendum del 2007, ha riconosciuto il privilegio sugli importi già ammessi per i
mancati riversamenti relativi alle annualità 2006/2009 (pari a circa 20 milioni e 117 mila euro) e
all’annualità 2010 (pari a circa 210 mila euro). Inoltre, il Tribunale ha ammesso ulteriori crediti di
circa 294 mila euro a titolo di restituzione dell’aggio percepito nel periodo successivo alla risoluzione, anche solo in chirografo, e circa un milione e 510 mila euro corrispondente all’addizionale provinciale Tarsu dovuta alla Provincia di Latina, ancorché con riserva e in via chirografaria.
Il Tribunale ha poi rigettato le domande riguardanti gli ulteriori importi, ritenendole inammissibili in
quanto non comprese nella domanda di ammissione al passivo tempestivamente proposta.
“L’ennesimo pronunciamento a favore dell’ente da parte della magistratura – ha commentato il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – ci fa ancora una volta esprimere il rammarico per quel decennio buio
in cui non fu perseguito l’interesse pubblico e collettivo, bensì quello di una società privata la cui azione ha radicalmente minato la stabilità economica delle casse comunali, tanto che ancora oggi, sei anni
dopo la risoluzione del contratto, ne subiamo le conseguenze. Il rammarico è ulteriormente accentuato dal fatto che difficilmente saremo risarciti, anche a causa di una classe politica che, quale contropartita dell’addendum, all’epoca sancì la rinuncia ad ogni azione legale nei riguardi del socio privato”.
Regalo dell’azienda Stradaioli alla città di Aprilia
REALIZZATO IL MARCIAPIEDE SUL
LATO SINISTRO DELLA NETTUNENSE
Era richiesto dai cittadini e dai pendolari
di Riccardo Toffoli
Dopo anni di attesa, il marciapiede lato sinistro della
Nettunense da via Matteotti
alla stazione, è una realtà. La
scorsa settimana sono iniziati i lavori per la realizzazione
del marciapiede lato sinistro
della Nettunense che conduce all’incrocio della stazione
ferroviaria. Una novità
importante perché era attesa
da molto tempo. I pendolari
infatti, spesso attraversano la
Nettunense, al semaforo
della stazione, e percorrono
a piedi con rischi e pericoli
punteggio è stata la Ica srl
che ha presentato il ribasso
d’asta maggiore. Per il servizio A l’aggio quindi, sarà del
11,70%, per il servizio B del
12,70%, per il servizio C 105
mila euro annue. La determina di aggiudicazione della
gara è a firma del dirigente
di ogni sorta, il tratto di Nettunense fino a corso Matteotti dove ci sono i marciapiedi. Molti attraversano
anche il parco dei Mille, una
boccata d’ossigeno in città,
per raggiungere la piazza o
la propria abitazione. I lavori di sbancamento sono iniziati lunedì 18 gennaio mentre l’opera sarà completata
entro la prossima settimana
(quando ormai siamo in
stampa, ndr). Il marciapiede
è un regalo alla città della
ditta Stradaioli. “Esprimo
soddisfazione per quest’importante opera per la sicurez-
za dei pendolari –ci dice
l’assessore ai lavori pubblici
Mauro Fioratti Spallacci- e
un ringraziamento va alla
ditta Stradaioli per aver
autonomamente provveduto
senza oneri per i cittadini di
Aprilia”. I lavori prevedono
la posa di asfalto e la delimitazione con paletti metallici.
Un’opera che è importante
soprattutto ora che il marciapiede posto nel lato destro è
condiviso con la pista ciclabile di recente istituzione. La
ditta Stradaioli ha in cantiere
la lottizzazione dei terreni
limitrofi, ma quest’opera fa
sapere l’assessore è un più e
non rientra in quelle compensative. “Abbiamo avuto
varie segnalazioni da parte
dei cittadini sulla necessità
di un marciapiede nel lato
sinistro di via Nettunense
che potesse garantire la
sicurezza dei pendolari che
preferiscono un percorso a
piedi per tornare a casa –ci
dice l’amministratore delegato della società Mario
Stradaioli- abbiamo ritenuto
per questo di provvedere
alle richieste dei cittadini,
avendo noi la lottizzazione
nei terreni limitrofi e abbiamo deciso di non vincolarla
all’attuazione ma di anticipare l’opera a vantaggio dei
cittadini. I lavori consisteranno in una posa di asfalto
delimitata da paletti. I lavori
dovrebbero terminare già la
settimana entrante”.
delle finanze ed è datata 31
marzo 2015. Proprio questa è
stata sospesa dal Tar di Latina. Il Tar di Latina su ricorso
promosso dall’Andreani Tributi ed Equitalia Sud costituitasi in associazione temporanea di imprese, il 21
maggio in camera di consiglio ha accolto la tesi del
ricorrente sulla composizione della commissione di
valutazione. Secondo i magistrati la pianta organica del
Comune permetteva la costituzione di una commissione
di valutazione interna. Il
Comune ha ritenuto di presentare appello al Consiglio
di Stato. I magistrati della V
sezione di Palazzo Spada
presieduta da Alessandro
Pajno il 21 luglio hanno invece, deciso di aspettare le
decisioni di merito del Tar
che ha ribadito con sentenza
breve l’8 ottobre, le motivazioni dell’ordinanza. Ora si
aspetta il Consiglio di Stato
per mettere il punto definitivo alla vicenda.
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Si è tenuto domenica 24 gennaio presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Comunale
CONGRESSO DELLA SINISTRA ANTICAPITALISTA DI APRILIA
In vista del primo congresso che si svolgerà a Chianciano dal 29 al 31 gennaio 2016
Ha coordinato i lavori Laura Vassalli. Presente Francesco Locantore dell’esecutivo nazionale
Fabio Federici ha portato i saluti del circolo di Rifondazione comunista di Aprilia
A cura di*
Si è svolto il 24 gennaio il primo congresso di Sinistra
Anticapitalista Aprilia, un’organizzazione politica nata
due anni fa da Sinistra Critica, l’area programmatica
uscita dal Prc nel 2008. Il congresso è stato un’occasione di confronto politico aperto anche ai simpatizzanti e
per presentare l’organizzazione sul territorio. Sinistra
Anticapitalista si fonda su presupposti politici quali l’internazionalismo, il femminismo, l’ecosocialismo, l’antirazzismo, l’antifascismo e, ovviamente, l’anticapitalismo. Il percorso politico che la caratterizza è la presa
d’atto del fallimento dell’operato della sinistra riformista
sul piano politico, ovvero di quello che viene comunemente chiamato “centrosinistra”, con la sua deriva
governista e l’illusione della riformabilità del sistema
capitalista. Sul piano locale, questa impostazione si è
spesso tradotta con la ricerca del “consigliere a tutti i
costi”. Parallelamente, i sindacati confederali concertativi hanno progressivamente ceduto alle politiche d’austerità vanificando le conquiste ottenute con decenni di
dure lotte. Ciò ha portato a gravissime conseguenze, sia
per quanto riguarda le condizioni materiali della classe
lavoratrice, sia in termini di
sconfitta della sinistra, nonché di sfiducia e demoralizzazione a causa della complicità avuta nell’attuazione
delle politiche padronali (e
dal pacchetto Treu ad oggi,
gli esempi sarebbero numerosissimi). Le/i militanti di
Sinistra Anticapitalista prendono atto della fine dell’Assemblea della Sinistra, luogo
di confronto politico creato
per rilanciare un’attività
politica di sinistra ad Aprilia
che aveva tra i suoi punti
caratterizzanti l’alterità al Pd
(e alle sue politiche) e l’unità su contenuti radicali. Questa esperienza è stata affossata dalla sinistra riformista che ha sempre rimesso in
discussione questi punti fondanti, di fatto boicottando e
ostacolando l’attività e l’elaborazione politica dell’Assemblea, fino a decretarne la morte sulla vicenda greca.
Le politiche d’austerità del governo Renzi che noi fortemente contrastiamo non possono di certo essere avallate
in Grecia perché applicate dal governo Tsipras. Noi
abbiamo sempre convintamente sostenuto Syriza e il
popolo greco nella tenace battaglia contro le politiche
d’austerità, ma con la stessa forza abbiamo detto no alle
politiche d’austerità e all’involuzione antidemocratica
del governo Tsipras, perché crediamo che l’austerità non
si possa governare da sinistra e non sia meno feroce se
ad attuarla sia un governo di sinistra anziché di centrosinistra o di destra. In questo quadro, Sinistra Anticapitalista è favorevole all’unità della sinistra basata sulle lotte
e sulla condivisione di radicali contenuti programmatici
e non su generici e vuoti appelli. Sinistra Anticapitalista
ribadisce la propria disponibilità a continuare il confronto con le forze politiche e sociali del territorio per creare
un luogo di elaborazione e attività politica che abbia al
centro punti programmatici e un’impostazione politica
forti e radicali, quali l’anticapitalismo, l’internazionalismo e la costruzione dell’unità delle lotte. Registriamo
positivamente che il Prc presente al dibattito e ai lavori
congressuali ha accolto tale invito. Precisiamo, qualora
ce ne fosse ancora bisogno, che il Pd, a tutti i livelli, rappresenta un avversario politico, dal momento che attua le
politiche d’austerità, e che quindi non si colloca neanche
più nell’ambito della sinistra riformista. Da questa consapevolezza, nei prossimi mesi, Sinistra Anticapitalista
Aprilia articolerà una serie di iniziative politiche finalizzate alla costruzione di un’area politica anticapitalista ed
antiliberista, nonché alla costruzione e al rafforzamento
della propria organizzazione politica. Infatti, nel panorama desolante di oggi, serve più che mai – ed è uno dei
nodi centrali di questo congresso – una FORZA DI SINISTRA ORGANIZZATA, ANTICAPITALISTA, INTERNAZIONALISTA, FEMMINISTA, MILITANTE,
APERTA e DEMOCRATICA.
*Le/i militanti di Sinistra Anticapitalista.
(Pagina e foto a cura di Gianfranco Compagno)
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Il rito religioso si è tenuto in San Miche Arcangelo, quello civile in aula consiliare
LA POLIZIA LOCALE DI APRILIA HA CELEBRATO SAN SEBASTIANO
Il comandante Massimo Marini ha tracciato il bilancio delle attività del 2015
Ricordati gli ex vigili urbani Enio Gabrielli e Pietro Pieragostini recente scomparsi
di Veronica Alessandrini
Ogni anno, il 20 gennaio, si
commemora San Sebastiano,
santo patrono del corpo di Polizia Locale. Anche il 2016 non ha
fatto eccezione, con una celebrazione che si è svolta presso la
chiesa di San Michele Arcangelo. All’evento, organizzato dal
comando della Polizia Locale e
Protezione Civile, oltre a
comandante Massimo Marini,
hanno presenziato le autorità
comunali con il sindaco Antonio
Terra e le autorità militari del
territorio. Tra loro i comandanti
dei vari presidi di pubblica sicurezza sotto la cui giurisdizione
ricade il territorio di Aprilia. Il
tenente colonnello Vincenzo
Ingrosso, comandante del reparto Territoriale dei Carabinieri di
Aprilia, con il comandante della
stazione maresciallo aiutante
SUPS Michele Piccione, Il vicequestore Lucia Carmela Dipierro, dirigente del commissariato
di Cisterna, il tenente Silvia
Bastici, comandante della tenenza della Guardia di Finanza di
Aprilia, l’ispettore superiore
S.U.P.S. Massimiliano Corradini, comandante ff del distaccamento della polizia stradale di
Aprilia. Presenti inoltre i rappresentanti delle varie associazione
di protezione civile, oltri agli
agenti di polizia locale, chi in
divisa chi fuori servizio. Folta la
rappresentanza degli ex Vigili
Urbani in pensione ed alcuni
familiari di ex vigili defunti.
La santa messa è stata celebrata
dal parroco don Franco Marando, che ha sottolineato il valore
della ricorrenza e si è soffermato
sulla figura di San Sebastiano.
Durante la funzione, alla presenza del gonfalone della Polizia
Locale, è stata letta la preghiera
di rito. Dopo la messa si sono
tutti riuniti nell’aula consiliare
del Comune, dove il comandan-
ottenuto l’approvazione del
regolamento della Polizia Locale che, oltre a raccogliere il
nostro gradimento perché si
disciplinano in modo ottimale
attività e funzioni, rappresenta lo
strumento per dare una migliore
organizzazione al servizio che
vede nella soddisfazione del cittadino utente il punto focale. È
stato, inoltre, promosso e finanziato il passaggio della videosorveglianza cittadina dalla fase
te Massimo Marini a tracciato il
bilancio delle attività del 2015.
«La ricorrenza di questa festività- ha osservato Marini- ci offre
ogni anno lo spunto per una
breve riflessione su quanto è
stato fatto e sugli obiettivi che
auspichiamo di poter realizzare.
Il 2015 è stato un anno positivo
sotto diversi aspetti. Abbiamo
sperimentale a quella operativa
che, come primo impegno, ha
previsto la progettazione e realizzazione della sala di videosorveglianza, un ausilio indispensabile per il controllo della città e
per le indagini di polizia giudiziaria». Il Comandante è quindi
passato ai ringraziamenti: «Ringrazio tutti gli appartenenti al
corpo di Polizia Locale, ma
anche il personale
del
Reparto territoriale Carabinieri, del commissariato,
della tenenza
della Guardia
di Finanza, del
distaccamento
della Polizia
Stradale per il
lavoro svolto
insieme.
È
anche grazie
alla sinergia
con tutti i settori del comune, con l’azienda multiMassimo Marini, comandante
servizi e con
polizia locale di Aprilia
le altre istituzioni che è
stato possibile affrontare e risol- due colleghi prematuramente
vere nel miglior modo ogni diffi- scomparsi: «Voglio ricordare
coltà ed ottimizzare la normale due nostri colleghi di elevato
attività. Ringrazio le associazio- profilo morale ed umano, da
ni di volontariato e di protezione annoverare amichevolmente tra i
civile che costituiscono un ele- “pionieri della polizia municipamento fondamentale per il bene le di Aprilia” che, di recente,
della nostra società. Un grande sono prematuramente scomparmerito, infine, va riconosciuto si: Enio Gabrielli e Pietro Pieraall’Amministrazione comunale gostini. A loro va il nostro pened in particolare al Sindaco che, siero commosso nella certezza
senza interferire nei preminenti che resteranno per sempre nel
compiti di specifica competenza, cuore di tutti noi». L’evento si è
ha sempre favorito e sostenuto le concluso con il tradizionale vino
molteplici attività del coman- d’onore.
do». In chiusura, un pensiero a Foto di Gianfranco Compagno
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Storica pasticciera, ha gestito il locale al centro città da ottobre 1970 per oltre 30 anni
APRILIA - ULTIMO SALUTO A GIUSEPPA CORBOLINO
Rivoluzionò il metodo di conservazione e presentazione delle paste. Il ricordo
di Riccardo Toffoli
Viene a mancare un altro pezzo di storia apriliana. Aveva 90 anni Giuseppa Corbolino, storica pasticciera di Aprilia, quando il 31 dicembre
per un male che non le ha lasciato scampo, non ce l’ha fatta. Da circa
8 mesi era ospite di Villa Silvana. “Devo ringraziare tutto lo staff di
Villa Silvana –ci dice commosso il figlio Sergio- mia madre in questi
otto mesi si era ripresa benissimo. Era felice. Partecipava alle feste,
gli piaceva molto. Poi purtroppo la malattia se l’è portata via. Si è
spenta alle 23.40 e ogni botto di fine anno da oggi in poi, sarà per me
un ricordo di grande tristezza”.
Giuseppa Corbolino era nata a Palermo il 22 giugno 1925. “Con mio
padre –ricorda sempre Sergio- è stata compagna per una vita. Dalla
loro unione, nacquero due figli”. Lei seguì il marito in Libia fino al
1970 quando Gheddafi da poco al potere, decise di espellere tutti gli
italiani, confiscare i loro beni e profanare cimiteri e chiese. Una decisione che fruttò alla Libia 200 miliardi di lire, quelle del 1970. I profughi italiani arrivarono in Italia, spesso anche in condizioni di pericolo. Giuseppa arrivò ad Aprilia nell’ottobre del 1970 e prese in
gestione la pasticceria del centro Caruana. Fu la prima ad innovare il
mondo della pasticceria. Lei portò l’invenzione di conservare le paste
con dei frigoriferi in vetro, mostrate in vetrina ai clienti. “Questa sicuramente la sua principale innovazione –continua sempre Sergio- l’aver rivoluzionato il modo di conservare e mostrare le paste. Lei è stata
la prima ad utilizzare i frigoriferi che vediamo ancora oggi. Sono frigoriferi particolari che permettono al cliente di vedere tutte le paste e
nel frattempo di mantenerle. Prima invece, le paste duravano una giornata e poi, se rimanevano, venivano buttate”. Giuseppa Corbolino ha
gestito la pasticceria fino a 10 anni fa, quando è definitivamente andata in pensione. Oggi al posto della pasticceria c’è il bar Il Campanile.
In tutti questi anni, Giuseppa ha continuato a sfornare paste e soprattutto ad
aiutare i giovani a diventare pasticcieri. “Mia madre non ha mai negato un
posto di lavoro a nessuno –tiene a ricordare Sergio- da lei sono passati tanti
attuali pasticcieri. Era così. Chi poteva aiutava e insegnava il mestiere. Questo
è anche il ricordo più bello per noi figli ed un esempio da imitare”. Giuseppa
era amante della cucina e non poteva essere il contrario. E nella cucina ricordava le sue origini e la sua amata Palermo. Il suo piatto preferito infatti, erano
le sarde alla beccafico, un piatto tipicamente siciliano composto da involtini di
sarde con uvetta, pinoli, pangrattato, succo d’arancia e zucchero. “Oltre alle
sarde alla beccafico che gli riuscivano particolarmente bene –continua sempre
il figlio Sergio- lei amava fare la pasta alle sarde. Anche questa era una sua
golosa specialità”. La sua seconda passione era la famiglia. Madre di due figli,
si è dedicata molto ai nipoti. “Era una nonna e una suocera splendida ed unica
–ricorda commosso il figlio- li seguiva con assiduità e cercava in tutti i modi
di assecondarli. Posso dire che ci teneva più a loro che a me, e questo anche è
un bel ricordo che ci portiamo dentro: una donna, una mamma, una nonna e
una suocera speciale”.
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Inaugurato lo scorso 20 gennaio, in occasione delle Celebrazione del 72° Anniversario dello sbarco di Anzio
RECUPERATO COME MEMORIA STORICA UN BUNKER DEL 1943
Era uno dei tanti bunker di osservazione italiano, lungo la costa, utilizzato dai tedeschi durante lo sbarco alleato
L’evento è stato illustrato da Patrizio Colantuono, presidente del Museo dello Sbarco di Anzio
di Noemi Reali
“Ho riflettuto molto sul fatto di
dedicare questo giorno alla pace,
mentre per diverso tempo è stato
ricordato solo per lo sbarco. È
importante commemorare lo
sbarco per quei soldati americani
che persero la vita. E riflettere su
quello che sta accadendo oggi.”
Afferma il vicesindaco di Anzio,
Giorgio Zucchini, durante la presentazione dell’intervento di
recupero storico di un bunker italiano realizzato nel 1943 ed utilizzato durante l’operazione Shingle. La presentazione si è svolta
alle 11:00 del 20 gennaio, presso
la spiaggia La Fornace, Lido
Marechiario, Anzio. Il Presidente
del Museo dello Sbarco di Anzio,
Patrizio Colantuono, spiega che il
bunker era stato realizzato dalle
milizie italiane e poi venne usufruito anche dai tedeschi in quanto alleati. Tutti sappiamo che lo
sbarco di Anzio (nome in codice
operazione Shingle, conosciuto
anche come “sbarco di Anzio e
Nettuno” o “fronte di Anzio e
Nettuno”) fu un’operazione militare di sbarco anfibio, condotta
dagli alleati sulla costa tirrenica
antistante gli abitati di Anzio e
Nettuno durante la Campagna
d’Italia nella Seconda Guerra
Mondiale. L’obiettivo di tale
manovra era la creazione di una
testa di ponte oltre lo schieramento tedesco sulla linea Gustav, in
modo tale da aggirarla e costringere gli avversari a distogliere
tamila italiani non sapevano nulla
dell’accordo e non si capiva più
chi stava con chi. Dal porto di
Anzio fino al poligono sono sbarcati gli americani. La parte inglese arrivò subito a Campo di Carne
e a Campoleone,poi a febbraio
con gli angloamericani si contò
un totale complessivo di centodiecimila soldati.” Il bunker ora è
stato sistemato. È stato messo in
sicurezza dato che succedeva
spesso che bambini ci giocassero.
Si tratta di un pezzo importante
della storia per cui è giusto venga
conservato al meglio. “Di solito
durante le celebrazioni dello sbarco avvengono delle manifestazione militari, questa volta abbiamo
Patrizio Colantuono
ingenti forze dal fronte di Cassino, permettendo così lo sfondamento della 5^ Armata del generale Mark Wayne Clark lungo il
settore
tirrenico
della
Gustav.“Questo bunker si trovava
più in alto rispetto a dove si trova
ora, è crollato dopo una mareggiata. Si tratta dell’ ultima testimonianza dei bunker fino a Tor
Caldara; gli altri sono tutti caduti
in mare. Ce ne è un altro vicino
alla grotta di Nerone e a Lavinio è
presente la parete restante diun
altro bunker.” Patrizio Colantuono continua a spiegare: “Lo Sbarco è avvenuto a Tor San Lorenzo
fino a Foce Verde. Il primo giorno
hanno sbarcato trentaseimila soldati per venticinque chilometri di
costa. Questa spiaggia era la yellow beach;sbarcarono gli inglesi
che fecero una grande officina
sopra la fornace e gli inglesi si
insediarono lì due- tre mesi perché l’ officina riparava i mezzi e
con i forni più piccoli facevano il
pane. Abbiamo anche dei video.
Il 22 gennaio di tedeschi ve ne
erano cento - centocinquanta. Al
momento dello sbarco non c’è
stata una rande resistenza,non si è
capito perché i tedeschi abbiano
attaccato dopo. Seicentocinquan-
deciso di non farla per tutto quello che sta succedendo nel mondo.
Parlando del tema della pace, ci è
sembrata la scelta più opportuna
evitare tali sfilate militari ed organizzarla in questo modo”. Afferma Patrizio Colantuono. Il 20
gennaio la giornata è stata incentrata sulla presentazione del bunker, ma dal 18 al 23 gennaio sono
stati diversi gli eventi organizzati;
quali proiezione del film “The
Wall”,cerimonie ufficiali e le presentazioni dei libri “Dallo Sbarco
alla Battaglia di Anzio” di Patrizio Colantuono e “Assistenza
Sanitaria a Porto di Anzio” di
Patrizio Colantuono e V.Monti. Il
giorno della presentazione del
bunker sono intervenuti oltre a
Patrizio Colantuono, anche l’assessore Laura Nolfi ed il vicesindaco Giorgio Zucchini. Hanno
partecipato gli alunni della scuola
primaria (Viale Severiano e Villa
Claudia) e della scuola media
Falcone. Accompagnati delle
note di “Angelita di Anzio” gli
alunni hanno scoperto la targa in
marmo rievocativa dell’intervento ed è stato fatto prendere il volo
alle colombe della pace. “Questo
è stato un bel momento perché in
una situazione storica, come quel-
la che stiamo vivendo, le colombe
sono sinonimo di pace e soprattutto di purezza tra noi. Bisogna
ricordare per avere un futuro
migliore. Ringrazio la presenza
dei ragazzi perché sono loro il
nostro futuro e la nostra pace”
interviene Laura Nolfi. “La guer-
ra lascia morti
e feriti, il vicesindaco Giorgio
Zucchini, mentre la pace deve
essere condivisa tutti. Quest’anno
la ricorrenza dello sbarco la dedichiamo a Valeria Solesin, l’italiana morta nell’ attacco dell? Isis a
Parigi. Bisogna far capire ai bam-
bini che le guerre fanno male, la
perdita di un figlio o di un genitore fa male. Promuoviamo, insieme alle scuole, una cultura della
pace”. ” La cerimonia termina
con l’inno di Mameli.
Foto di Gianfranco Compagno
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Ha celebrato don Mauro Ceschin che ha benedetto il pane e il sale
APRILIA - SANT’ ANTONIO ABATE CELEBRATO A CARROCETO
PATRONO DEGLI ANIMALI DOMESTICI
di Nicola Gilardi
Quella attorno a Sant’
Antonio Abate è una
tradizione che ad Aprilia ha radici molto profonde. Come ogni anno
il 17 gennaio i fedeli si
radunano nella piccola
chiesetta di Carroceto
per celebrare questa
figura religiosa. Nel
passato, subito dopo la
guerra, era consuetudine portare il bestiame,
che veniva benedetto.
Proprio per questo
venivano benedetti il
sale, che veniva dato
alle bestie, e il pane,
consumato dai fedeli
stessi. Tradizioni che si ripetono ancora oggi. Si tratta di una
delle due celebrazioni, visto
che il 13 giugno si celebra la
figura di Sant’ Antonio da
Padova. La presenza è stata
altissima, nonostante il freddo
che ha accompagnato la celebrazione, con in prima fila i
componenti della famiglia
Pazienti, che dopo la Seconda
Guerra Mondiale ricostruì la
chiesetta e il cui ricordo è affidato ad una targa che ne ricorda la generosa azione. Era presente la signora Vittoria Ottaviani Pazienti, di 98 anni,
vedova di Ignazio Pazienti, poi
Pietro Pazienti, classe 1938, il
più anziano tra i nipoti, ma
anche una grande presenza di
pronipoti e figli di pronipoti.
A celebrare la messa, iniziata
alle ore 10 è stato don Mauro
Ceschin che ha ricordato la
figura di S. Antonio Abate, una
delle figure più importanti
della religione cristiana, di
grande insegnamento per i
fedeli. Importante il momento
della benedizione del sale e del
pane, rituale molto importante
che ricorda. Purtroppo non c’è
stata la possibilità di benedire
gli animali, tra la delusione dei
proprietari, visto il prolungarsi
della cerimonia religiosa e la
seguente messa che don Mauro
Ceschin doveva presiedere in
Maria Madre della Chiesa.
Foto di Gianfranco Compagno
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Il distaccamento di via Pontina è un presidio di sicurezza pubblica della Polizia di Stato
APRILIA - SEQUESTRATO UN DEPOSITO DI AUTO RUBATE
Un’operazione
degli uomini del Distaccamento di Polizia Stradale di Aprilia coordinati dall’ Isp. SUPS. Massimiliano Corradini
Oltre a presidiare le strade la Polizia Stradale è impegnata quotidianamente in operazioni polizia giudiziaria
A cura di*
Nel proseguo delle molteplici
attività d’indagine disposte dal
Compartimento di Polizia Stradale Lazio, mirate all’individuazione di officine meccaniche
abusive, gli uomini del Distaccamento di Polizia Stradale di Aprilia coordinati dall’ Isp. SUPS.
CORRADINI Massimiliano, nel
corso di uno specifico servizio
avvenuto nella mattinata di ieri
(11.1.2016) hanno accertato nella
zona di aperta campagna a ridosso di Via Fossignano nel Comune
di Aprilia, un’attività artigianale
di officina meccanica/carrozzeria
del tutto abusiva. A seguito di
tale servizio che vedeva impegnato personale della Squadra di
Polizia Giudiziaria, veniva notato
un via - vai di autovetture da
un’abitazione sita Via Adda,
località questa posta nell’estrema
periferia del Comune di Aprilia,
segno questo che proprio presso
quell’abitazione poteva trovarsi
ubicata l’officina meccanica abusiva. Nel mentre il personale operante si predisponeva per poter
effettuare l’ingresso all’interno
del complesso abitativo appena
individuato, sopraggiungeva ad
elevata velocità un’autovettura
RANGE ROVER EVOQUE di
colore bianco alla cui guida vi era
un giovane, che entrava nel cortile dell’abitazione di Via Adda,
seguita a stretto giro da un furgone FIAT Scudo. Attraverso le
apparecchiature in dotazione ai
veicoli Polizia in uso a questo
Distaccamento, il personale operante accertava immediatamente
che il RANGE ROVER EVOQUE, risultava compendio di
furto perché asportato nel corso
della notte precedente nella zona
di Formello (RM). Il personale
della Squadra di P.G. operante
con l’ausilio di altro personale
del Distaccamento, effettuava
l’irruzione all’interno dell’area
ove era stati visti accedere i due
veicoli pochi minuti prima, sorprendendo all’interno di un
capannone non visibile dalla stra-
da, quattro uomini intenti a
smontare un RANGE ROVER
SPORT, che venivano immediatamente bloccati dopo un tentativo di fuga. All’interno del capannone di circa 500 metri quadri,
adibito
ad
officina
meccanica/carrozzeria abusiva il
personale operante rinveniva
ponti per il sollevamento dei
mezzi, utensileria e attrezzatura
per carrozzeria, nonché accatasti
in più punti, parti di carrozzeria e
parti meccaniche di autovetture
FORD e RANGE ROVER, mentre nel piazzale antistante l’offici-
na, sotto una fitta vegetazione,
occultati da alcuni teli di colore
verde in modo tale da non renderli visibili al passaggio di velivoli delle Forze dell’Ordine, si
rinvenivano cinque scocche di
autovetture ( FORD FOCUS SW.
- FORD C.MAX FORD FIESTA
- RANG ROVER SPORT BMW X1) completamente “cannibalizzate” e alle quali erano
stati asportati i numeri di telaio
per far si di non poter giungere
alla loro identificazione. Inoltre
in un’altra parte del piazzale
veniva rinvenuta un’autovettura
FORD Fiesta anch’essa di provenienza furtiva e il RANGE
ROVER EVOQUE appena giunto presso l’officina. La perquisizione estendeva a tutta l’officina
portava altresì al rinvenimento di
numerose targhe per autoveicoli,
che era state accartocciate e celate all’interno di buste di cellophane nere per potersene successivamente disfare. I successivi accer-
tamenti hanno permesso di acclarare che le targhe occultate risultavano abbinate ai veicoli rinvenuti nei locali e nel piazzale dell’officina abusiva e, le stesse
erano oggetto di ricerca perché
provento di furti di autovetture
consumati nella Capitale e in provincia di Roma tra gli ultimi giorni di dicembre 2015 e i primi
giorni di gennaio 2016. Veniva
rinvenuto inoltre nel piazzale
antistante l’officina meccanica
un container al cui interno erano
stati celati motori, parti meccaniche, parti di carrozzeria, interni,
accessori che erano stati smontati dalle autovetture rinvenute nel
piazzale, pronti per essere
immessi sul mercato nero come
pezzi di ricambio. Al termine
degli accertamenti di rito i quattro uomini, di cui un minorenne
tutti di origine italiana; P.R. classe 58 di Aprilia - L.G. classe 69
di Roma - CO. classe 57 di Roma
e P.E. classe 98 di Aprilia, venivano deferiti alla Procura della
Repubblica di Latina e alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i Minorenni di
Roma per i reati P.P. dagli art.
110 e 648 Bis C.P. (riciclaggio in
concorso tra loro) mentre i veicoli venivano tutti sottoposti a
sequestro, come pure un bobcat
utilizzato come gru, per smontare
i pesanti motori dei veicoli rubati
e su cui sono in corso accertamenti per addivenire alla sua provenienza. Allo stesso modo veniva sottoposto a sequestro con
l’apposizione di appositi sigilli il
capannone con all’interno l’attrezzatura meccanica. Per ultimo
al termine degli accertamenti di
rito il cittadino italiano P.R. classe 58 verrà segnalato all’autorità
amministrativa per tutte le violazioni riscontrate relativamente
all’esercizio abusivo di autofficina/carrozzeria.
*Ufficio comunicazione Polstrada Aprilia. (Pagina e foto a
cura di Gianfranco Compagno)
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Il prossimo appuntamento con l’orchestra della sezione E ad indirizzo musicale e i docenti di strumento domenica 31 gennaio per l’open day della scuola
SUCCESSO PER IL CONCERTO “TI MUSICO D’INVERNO” DELL’IC MATTEOTTI
Gradita la performance del coro ospite il quartetto di voci bianche della Terra di Roma
di Riccardo Jorillo
Grande successo per il concerto
“ti musico d’inverno” proposto
dall’Istituto Comprensivo Matteotti di Aprilia domenica 17 gennaio. Il concerto si è tenuto presso la chiesa dello Spirito Santo in
via Francia alle ore 18.30 grazie
alla disponibilità e alla gentilezza
del parroco Don Alessandro
Saputo. Ad esibirsi i piccoli strumentisti del corso ad indirizzo
musicale dell’istituto: la prima e
la seconda classe della sezione E
ad indirizzo musicale. Questo
infatti, è il secondo anno di atti-
vazione dell’indirizzo musicale
all’istituto Matteotti dove si può
studiare come una normale materia scolastica e quindi senza oneri
per le famiglie, uno dei quattro
strumenti musicali proposti: chitarra (prof. Giuseppe Balassone),
violino (prof. Pio Spiriti), clarinetto (prof. Rocco Palazzo) e pianoforte (prof. Riccardo Toffoli). I
bambini di prima E hanno dimostrato con dei piccoli pezzi, ciò
che hanno imparato in questi due
mesi di insegnamento e sono stati
molto elogiati per il livello raggiunto. Quindi è stata la volta
dell’orchestra a cui si sono
aggiunti gli allievi della Kammermusik con i docenti di violino
(Claudio Di Lelio), flauto (Alessandra Salciccia) e chitarra
(Simone Salvatori). L’orchestra
ha suonato Inno Giovanile composizione scritta dal docente di
violino Pio Spiriti e Sister Act.
Inoltre insieme, hanno cantato
accompagnati dagli insegnanti di
strumento, Adiemus di Jenkins e
I am a small part of the Word.
Alla sezione E si è aggiunto il
coro “Matteotti Junior”, avviato
quest’anno e dedicato agli allievi
della primaria Deledda e Campoverde. Il laboratorio corale è
completamente gratuito sia per la
scuola sia per i bambini, sono ore
che volontariamente hanno voluto donare i docenti di strumento,
il coordinatore dell’indirizzo
musicale Gabriella Vescovi e il
soprano Mariangela Cafaro che
ne cura l’impostazione vocale. Il
coro ha cantato magistralmente
Sifuni Leo, canto tradizionale
africano e Anno Nuovo, composizione recentissima del maestro
Tullio Visioli su testo di Rodari.
Ad aggiungere qualità alla serata,
il coro ospite: il quartetto di voci
bianche della Terra di Roma
diretto da Alessia Calcagni. Il
quartetto è composto da Marta
Scipioni (soprano), Sofia Severi
(mezzosoprano), Leoni Montefoschi e Ginevra D’Andrea (Contralto). Il quartetto ha partecipato
alle quattro edizioni di rassegne
per compositori contemporanei
di voci bianche: Tullio Visioli,
Guido Coppotelli, Piero Caraba e
Andrea Basevi cantando loro
brani. Rassegne ideate e promosse dal direttore Alessia Calcagni
il quale ha invitato l’istituto Matteotti a partecipare per quest’anno alla rassegna nazionale dedicata al maestro Giovanni Guaccero. Il confronto positivo con
altre realtà musicali è un obiettivo della scuola Matteotti. Infatti,
i ragazzi dell’istituto Matteotti
hanno mostrato molta attenzione
all’esibizione del coro ospite,
sono momenti di crescita formativa. Gli appuntamenti musicali
dell’istituto Matteotti non sono
terminati. Il 20 gennaio i docenti
di strumento hanno tenuto una
lezione concerto per le classi
quinte della primaria Deledda e
Campoverde. Nell’ambito del
progetto “musica a porte aperte”
che ha avuto già ben tre lezioni
concerto dedicati ai bambini
della primaria e ai loro genitori, i
docenti di strumento hanno suonato quattro bellissime colonne
sonore Singing in the rain, Cheek
to Cheek, New York New York e
Nuovo Cinema Paradiso. Scale e
atrio della Deledda piena di studenti curiosi e già appassionati di
musica, hanno assistito alla lezione concerto. L’ultimo appuntamento musicale del primo quadrimestre si terrà domenica 31
gennaio presso la sede centrale in
via Respighi in occasione dell’open day. Si esibirà l’orchestra
Matteotti e i docenti di strumento
in un omaggio musicale per i
genitori che vorranno visitare la
scuola e mandare i loro figli a
studiare nell’istituto alla presenza del dirigente scolastico Antonio Ferrone.
QUELL’IMPORTANZA FONDAMENTALE DI STUDIARE UNO
STRUMENTO MUSICALE
di Riccardo Toffoli
Era il 1999 quando andarono a
regime i corsi fino ad allora “sperimentali” di indirizzo musicale
nelle scuole medie, oggi secondarie di primo grado. Le riforme,
quelle formative per i ragazzi,
vanno sempre a rilento in Italia.
L’istituzione dei licei musicali è
relativamente recente ed è stata,
diciamo così, obbligata dall’unione europea per garantire ai
ragazzi il diritto fondamentale di
imparare il linguaggio musicale,
di riprodurlo con composizioni
proprie o con le composizioni di
autori passati o contemporanei.
Oggi l’assurdità di una normativa
lascia alle insegnanti della primaria non specializzate, la discrezionalità di insegnare il linguaggio musicale (non certo lo strumento musicale, seppur qualche
apertura viene dal dm 8/2011 che
però non prevede alcun investimento statale, lasciando alle
scuole e alla buona volontà dei
docenti di attivare i corsi), alle
scuole secondarie di primo grado
di insegnare uno strumento per
soli tre anni (i ragazzi dovrebbero iniziare molto prima), poi i più
volenterosi vanno al liceo musicale (pochissimi ancora in tutta
Italia) e i più volenterosi dei
volenterosi proseguono lo studio
in conservatorio. Insomma nessuna formazione o comunque
non sufficiente alle elementari,
un percorso strutturato in soli tre
anni di media e il resto alle poche
istituzioni che sono rimaste.
Basti pensare che i licei musicali
sono meno dei conservatori.
Come dire che gli istituti superiori sono meno delle università.
Questa la realtà, a discapito invece di una formazione che la
scienza dichiara fondamentale
per la crescita di un bambino. Lo
psicologo statunitense Gardner fa
della musica un’intelligenza a sé,
nelle 10 intelligenze fondamentali dell’attività del cervello
umano. Ma gli studi scientifici
prodotti da tanti anni a questa
parte, hanno dimostrato che lo
studio della musica e in particolare dello strumento ha effetti positivi nel circuito cerebrale sottocorticale del sistema limbico (le
emozioni, l’anticipo delle azioni,
la memoria ecc.) nella relazione
con il linguaggio (generando
effetti positivi anche più delle
parole), inoltre recenti studi
hanno dimostrato come la musica
serva a mantenere e migliorare le
strutture cognitive, emozionali e
sociali e ad esempio, fa rallentare
la progressione di determinate
malattie. Nei bambini è fondamentale perché aiuta i bambini a
sviluppare creatività, disciplina e
autostima. Nonché aumenta
esponenzialmente il loro bagaglio culturale. Lo studio dello
strumento musicale è un’opportunità che merita di essere colta
per una buona formazione e crescita dei bambini. Anche per solo
tre anni con la speranza che non
ci vogliano altri 10 anni per mandare a regime un adeguato per-
corso di studio nei vari ordini e
gradi di scuola.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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I recenti controlli dei Nas dei Carabinieri hanno avuto esito negativo. Grande soddisfazione per la proprietà
VILLA SILVANA E VILLA CARLA
ECCELLENZE SANITARIE DI APRILIA
Entro la prossima estate aprirà un uovo centro diagnostico, saranno realizzati una serie di ambulatori
Ad annunciarlo il direttore amministrativi dottor Nicola Pellegrini
di Nicola Gilardi
Sono risultati negativi i controlli dei NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) dell’Arma dei Carabinieri presso le
RSA (residenze sanitarie assistenziali) di Villa Carla di viale
Italia e Villa Silvana di viale
Europa, due eccellenze sanitarie di Aprilia. Ovvero i militari
non hanno avuto nulla da eccepire sulle due strutture. Il
primo è avvenuto nella tarda
serata di venerdì 8 gennaio
2015 e si è concluso nella notte
quando ormai era sabato 9
gennaio, alla presenza del
responsabile dottor Gianluca
Tedeschi e alla caposala
Mariella Celani. Il secondo
presso Villa Silvana a distanza
di 5 giorni, mercoledì 13 gen-
zionanti, provviste di apparecchiature di controllo della temperatura, che risulta monitorata. Gli alimenti e le materie
prime sono in buono stato di
conservazione, come si evince
dall’osservazione visiva, i prodotti confezionati recano regolare etichettatura”. Per quanto
riguarda le condizioni assistenziale ed igienico sanitari: “tutti
gli ambienti visitati sono in
buone condizioni igienico
sanitarie e buono stato di
manutenzione. Sono in corso
operazioni giornaliere di pulizia, in applicazione di specifico piano di lavoro; le camere
sono dotate di arredo e accessori confacenti al decoro degli
ospiti; i servizi igienici loro
destinati sono attrezzati con
dispositivi per l’uso di perso-
Fuoco di Aprilia. Una struttura
molto grande che ospiterà
attrezzature di alto livello specialistico per diagnosi molto
approfondite. Per illustrare
questa nuova struttura abbiamo incontrato il dottor Nicola
Pellegrini, direttore amministrativo di Villa Silvana e
direttore generale del gruppo
Casa di Cura Villa Silvana,
Residenza Villa Carla. «Il
poliambulatorio sarà di 1.000
metri quadri e ospiterà attrezzature di altissima diagnostica:
Tac, Mammografia, Moc e
naio intorno alle 12.00. Presenti il dottor Siro Simeoni,
direttore sanitario, la dottoressa Piera Marchetti, responsabile della RSA e il dottor Nicola
Pellegrini, direttore amministrativo di Villa Silvana. L’ispezione in questo caso è
avvenuto in un orario in cui gli
ospiti si apprestano a consumare il pranzo. “I pasti sono
preparati nel laboratorio cucina interno alla struttura. Nel
corso del controllo è risultato:
le condizioni igienico sanitarie
dei locali e delle attrezzature
sono sufficienti. Le apparecchiature frigorifero sono fun-
ne disabili e di superficie adatta”. Questo è quanto emerge
dal verbale di constatazione.
Grande è stata la soddisfazione
per la proprietà e dello staff
dirigenziale di Villa Silvana,
per questo ulteriore controllo.
Da Villa silvana arriva un ulteriore buona notizia. Entro la
prossima estate sarà aperto un
nuovo centro diagnostico,
saranno realizzati una serie di
ambulatori, attualmente in
costruzione e ubicati praticamente di fronte alla Casa di
Cura Villa Silvana, adiacenti
alla nuova palazzina del distaccamento dei Vigili del
Endoscopia. All’interno della
nostra struttura non avevamo
spazi sufficienti per realizzare
una struttura di questo livello.
Sarà dedicata ad attività privata, ma che seguirà la politica
attuale di Villa Silvana di costi
bassi». Per il direttore questi
esiti negativi, riferito ai NAS,
sono motivo di grande orgoglio perché certificano l’impegno profuso e i risultati che il
gruppo ottiene quotidianamente: «I nostri standard sono
altissimi - prosegue il direttore
-. Ogni giorno abbiamo controllo di qualità e pulizia. Dietro c’è un lavoro enorme, controlliamo ogni angolo». La
chirurgia è diventata attività
importantissima per la struttura dopo la riapertura delle sale
operatorie di un anno fa. La
Regione, infatti, le chiuse, ma
l’iter legale ha dato ragione a
Villa Silvana che oggi può
contare su sale completamente
funzionali adibite a chirurgia
plastica e generale a supporto
dei professionisti operativi
nella struttura. Ad oggi i collaboratori di Villa Silvana sono
circa 300, ma con la realizzazione del poliambulatorio il
numero crescerà, così come i
servizi offerti al territorio.
Foto di : Gianfranco Compagno
LA SODDISFAZIONE DELLA PROPRIETÀ
LA ESPRIME IL DIRETTORE GENERALE DI VILLA SILVANA
E VILLA CARLA
In allegato sono lieto trasmettere copia dei verbali dei Carabinieri del N.A.S. redatti a seguito
di ispezione igienico sanitaria avvenuta presso Villa Carla nella notte tra l’8 e il 9 gennaio e, il
13 gennaio, presso Villa Silvana. Nel corso delle verifiche non solo non è stata rilevata alcuna
violazione ai regolamenti e alle normative di riferimento ma è stata bensì confermata la loro
piena e corretta applicazione. Abbiamo inoltre incassato l’apprezzamento dei militari per la
professionalità dimostrata dagli operatori presenti e per le ottime condizione igieniche riscontrate sia nei locali che dei pazienti. In effetti tale lusinghiero risultato, che conferma l’alto livello di qualità raggiunto delle nostre RSA, è stato possibile grazie all’impegno e alla dedizione di
tutto il personale. Questi due controlli seguono quello avvenuto a fine dicembre negli Ambulatori di Villa Silvana, conclusosi con il medesimo risultato. A completare il felice periodo siamo
comunque lieti di comunicare che ambedue le strutture hanno completato l’iter per l’accreditamento definitivo e per ambedue è stato rilasciato il relativo decreto. La nostra promessa è quella di continuare su questa strada auspicando che tale riconoscimento ci sia di ulteriore stimolo
per le future attività. Con viva cordialità.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Ha celebrato Monsignor Daniel Manea l’arciprete mitrato, domenica 20 gennaio scorso
I CRISTIANI ORTODOSSI CELEBRANO SANT’ANTONIO ABATE
NELLA STORICA CHIESA DI VIA DEL GENIO CIVILE DI CAMPO DI CARNE
Chiesa fondata da monsignor Antonio De Rosso già arcivescovo di Ravenna e Metropolita d’Italia
Monsignor Daniel, suo successore rivendica di essere responsabile della Chiesa Ortodossa in Italia
di Noemi Reali
“Dopo l’ unzione andiamo a tavola tutti insieme perché così è cosa
buona e giusta. Oggi abbiamo
avuto due visite che ci hanno fatto
tanto piacere; significa che siamo
apprezzati e che il popolo italiano
ci ama.” Sono queste le parole con
cui l’arciprete mitrato monsignor
Daniel Manea si rivolge ai presenti durante la celebrazione di Sant’Antonio Abate nella chiesa Ortodossa storica di Campo di Carne
(via del Genio Civile 101), fondata da monsignor Antonio De
Rosso già arcivescovo di Ravenna
e Metropolita d’Italia. La cerimonia si è tenuta domenica 17 gennaio a partire dalle ore 10,00 presso il monastero ed è durata, come
di consuetudine, due ore. Ha concelebrato padre Florin. Al termine
del rito religioso monsignore
Daniel Manea ha ringraziato il
giornalista Gianfranco Compagno
per la sua presenza ultraventennale, (uno dei due visitatori, l’altro è
stato il vicesindaco Franco
Gabriele prima della cerimonia
religiosa), buon amico di monsignor Antonio. Alla celebrazione si
assiste in piedi o in ginocchio, ci
sono comunque delle panche
appoggiate alle pareti per ogni
eventualità. Il calice con il vino ed
il pane consacrato s’impone sulla
testa dei fedeli in ginocchio. La
comunione viene impartita con
pane azimo immerso nel vino servito poi con un cucchiaio. Dopo la
comunione viene distribuito ai
fedeli il pane a pezzetti consacrato; infine avviene l’unzione delle
mani. La liturgia è stata detta in
lingua rumena, russa ed italiana
per dare la possibilità di essere
capita da tutti i fedeli presenti.
“L’italiano è la lingua di riferimento perchè molti la parlano a
lavoro e i bambini nati qui la
conoscono meglio”. Spiega Monsignore Daniel Manea. In seguito
ci illustra il significato della “torta
di grano” preparata per questa
ricorrenza: si tratta della coliva
(talvolta scritto “Koliva”) è un
dolce a base di grano bollito e di
miele, usato nella tradizione cristiana ortodossa come pasto simbolico nelle commemorazioni dei
defunti. Tutti gli ingredienti sono
scelti per il loro valore simbolico
collegato alla morte e alla risurrezione: il grano ricorda la vita che
per risorgere deve essere sepolta
nella terra (il riferimento evangelico è Giovanni 12:24, “se il chicco
di grano, caduto in terra, non
muore, rimane solo; se invece
muore, produce molto frutto”); il
miele ricorda la terra promessa e
la dolcezza della vita eterna, che è
espressa anche da tutta la ricchezza di semi e frutti mescolati al
grano. Il vino rappresenta il sangue del Cristo, la bara, ad esempio, si benedice con il vino facendo una croce sopra la tomba come
sigillo dello Spirito Santo. “ Per la
Comunione siamo rimasti tradizionalisti, noi usiamo pane e vino
come viene fatto anche dalla Chiesa Romana”. La benedizione degli
animali per la Chiesa Ortodossa
avviene il 2 febbraio. A fondare il
monastero è stato Monsignor
Antonio De Rosso nel 1991, anno
in cui è stato assegnato il titolo di
chiesa autonoma. L’arciprete
mitrato monsignor Daniel Manea,
di nazionalità romena, è alla guida
del monastero di Sant’Antonio
Abate e della Chiesa della Santissima Theotokos di Aprilia a
Campo di Carne, dalla morte del
Monsignor Antonio De Rosso
spentosi all’età di 68 anni nel febbraio del 2009. Di fatto suo suc-
cessore, per questo rivendica di
Antonio De Rosso saranno tumu-
essere responsabile della Chiesa
Ortodossa in Italia e presidente
dell’istituto dei beni ecclesiastici,
di cui detiene i sigilli e i timbri.
Presto le spoglie di monsignor
late presso il monastero di Campo
di Carne, attualmente sono nel
cimitero comunale di Aprilia.
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’AVVOCATO RISPONDE
LA SUCCESSIONE DEI PARENTI. LE REGOLE DELLA SUCCESSIONE LEGITTIMA
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato Corneli,
mi chiamo Rosario,
nei giorni scorsi sono venuto a
sapere, in modo del tutto fortuito, che circa un anno fa è venuto a mancare, in Sicilia dove
viveva, un mio cugino, figlio di
un fratello di mia mamma.
Questo cugino, figlio unico di
una famiglia benestante, era
rimasto vedovo già da molti
anni e non aveva avuto figli.
I suoi genitori sono morti da
tempo e dei fratelli o sorelle di
questi mi risulta, almeno per
quanto riguarda la linea paterna, che mia mamma è l’unica
dei sei figli ancora in vita.
Se ci fossero dei beni nel patrimonio del defunto, a chi
andrebbero? A tutti i cugini o
solo all’unica zia ancora in
vita? E dato che non conosco la
situazione patrimoniale di mio
cugino, cosa posso fare per evitare di ereditare, per esempio
dei debiti?
Grazie.
Rosario F.
Cara Alessandra,
prima di risponderle è necessario
fare chiarezza su due istituti profondamente differenti che spesso, però vengono confusi.
Diciamo subito che la successione mortis causa,così viene tecnicamente chiamata la successione
in caso di morte, può avvenire
con due modalità: tramite un
testamento col quale il testatore
dispone di ciò che dovrà accadere alla sua morte dei suoi beni, o
parte di essi, e la successione ab
intestato, cioè, senza testamento,
detta più comunemente “succes-
sione legittima”.
Quando la successione ereditaria
avviene in assenza di testamento,
o con un testamento che dispone
solo parzialmente dei beni ereditari, si parlerà di successione
legittima, perché la sorte dei beni
sarà integralmente (o, appunto,
parzialmente) decisa da disposizioni di legge .
Il soggetto chiamato all’eredità dalla legge sarà, quindi, l’erede legittimo.
Quando, invece, si parla di erede
legittimario, si fa riferimento a
un istituto completamente diverso che trova la propria disciplina
nella parte generale della normativa sulle successioni, ed in particolare nell’art. 457 e negli artt.
536 e seguenti del codice civile.
In sostanza, l’erede legittimario è
colui al quale la legge garantisce
una quota di eredità, è cioè colui
che
non
solo
deve
ereditare,indipendentemente
dalle decisioni che il proprietario
dei beni possa assumere mediante la redazione di un testamento,
ma anche colui al quale è la stessa legge che riconosce la quota
minima di patrimonio che gli
spetta. Il principio è chiarito dall’art. 457 del codice civile che
precisa come “le disposizioni
testamentarie non possono pregiudicare i diritti che la legge
riserva ai legittimari”; quindi, al
momento della redazione del
testamento, il testatore, non
potrà disporre liberamente di
tutto il proprio patrimonio, anzi,
qualora abbia coniuge e figli,
oppure, in mancanza di questi,
genitori ancora in vita, la quota
liberamente disponibile è veramente residua.
La quota vincolata è detta “legittima” o “di riserva” e deve essere riservata ai soggetti stabiliti
dalla legge; la quota della quale
il soggetto può disporre è detta
“disponibile”; di quest’ultima
quota il testatore è libero di fare
ciò che vuole. Potrebbe destinarla a chiunque, anche a chi non è
erede legittimo nel senso sopra
chiarito (per esempio ad un caro
amico, oppure alla badante che si
è presa cura di lui ecc.)
Proprio la circostanza che la
quota vincolata dalla legge sia
detta “legittima” è la fonte, probabile, degli equivoci sul punto.
Volendo chiarire il concetto, si
dirà che l’erede legittimo ha
diritto a una quota (senza specificazione) dell’eredità; l’erede
legittimario, invece, è il soggetto
che ha sempre diritto alla propria
quota legittima.
Per l’ipotesi in cui questa quota
non venga rispettata, la legge
prevede dei rimedi, ovviamente
giudiziali, affinché i soggetti lesi
nei loro diritti possano recuperare la titolarità della quota di eredità
che
loro
spetta.
I legittimari, secondo la legge
(art. 536 del codice civile) sono
il coniuge, i figli (tutti, dato che
non vi sono più differenze tra
figli legittimi, naturali e adottivi)
e gli ascendenti (cioè i genitori o
i nonni).
I figli escludono la sussistenza di
un diritto alla legittima in capo
agli ascendenti.
Ulteriore precisazione è che al
coniuge, spetta sempre il diritto
di abitazione sulla casa adibita a
residenza
.
Pertanto, se vi è un testamento,
questo non potrà ledere i diritti
degli eventuali legittimari per cui
il testatore potrà disporre solo
della quota di legittima, al contrario se questi soggetti non vi
sono il testatore potrà disporre
come meglio crede dei suoi beni,
anche ignorando del tutto quella
che sarebbe stata la successione
legittima (cioè per legge) in
mancanza di testamento.
Possiamo pertanto affermare che
gli eredi legittimari sono sempre anche eredi legittimi mentre non sempre gli eredi legitti-
mi sono anche legittimari.
Parlando di successione legittima, cioè lo ricordo, una successione senza testamento, vale, in
primo luogo, il principio per cui,
quanto ai parenti, il prossimo
(inteso quale il più vicino in
grado) esclude i seguenti.
I figli sono i “primi” eredi e succedono in parti uguali; se non vi
sono figli, succedono gli ascendenti, ma per stirpi, ovvero metà
agli ascendenti paterni e metà ai
materni, indipendentemente dal
loro numero. Se gli ascendenti
non sono di grado uguale (si
pensi ad una madre e a un
nonno) il più vicino esclude l’altro, indipendentemente dalla stirpe di appartenenza.
In assenza di figli, genitori o
ascendenti, succedono i fratelli e
le sorelle in parti uguali i quali
però sono eredi legittimi ma
non legittimari, cioè a loro non
è destinata alcuna quota di
riserva. In assenza di fratelli (o
di loro discendenti), la successione si apre in favore di altri
parenti, non oltre il sesto grado.
Veniamo, invece, al coniuge.
Egli, se concorre con un figlio,
ha diritto a metà del patrimonio;
se concorre con più figli a un
terzo; questi sono tutti soggetti
che hanno diritto alla quota di
riserva o “legittima”.
Se non ci sono figli ma solo un
coniuge superstite, e questo concorre con ascendenti o fratelli e
sorelle del defunto, ha diritto a
due
terzi
dell’eredità.
In mancanza di figli, ascendenti,
fratelli o sorelle, al coniuge spetta
l’intero
patrimonio.
In mancanza di parenti entro il
sesto grado, erede è lo Stato, il
quale, però, non risponde dei
debiti ereditari oltre il valore di
quanto ha ricevuto.
Sperando di aver chiarito alcuni
dei dubbi che più comunemente
si presentano in materia vorrei
dare una risposta più concreta
alla nostra lettrice.
Da quanto la Signora Alessandra
mi ha esposto mi sembra di capire che oltre a non esserci figli e
coniuge, anche gli ascendenti
sono premorti.
Alla luce di quanto detto poc’anzi, pertanto, non vi sono soggetti
legittimari, cioè quelli che devono necessariamente ereditare
nella misura stabilita per legge.
I fratelli, infatti, o chi per loro (i
nipoti subentrano nella stessa
posizione del genitore già
morto), non sono legittimari, ma
eredi legittimi, sono cioè coloro
che senza quota di riserva, ereditano per legge se non c’è il testamento.Nel caso che stiamo
affrontando, però, il testamento
c’è ed è anche universale, cioè
attribuisce alla nostra lettrice
tutto il patrimonio del defunto.
Proprio per questo ritengo che lo
stesso sia pienamente valido e
che i cugini non possano obiettare od avanzare alcun genere di
rivendicazione.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
pagina 35
IN ARRIVO LA 12a MEDAGLIA D’ONORE PER GLI INTERNATI MILITARI DI APRILIA
L’ONORIFICENZA SARÀ CONFERITA ALLA MEMORIA DI ALDEMIRO CASONI
l’8 settembre 1943 nel “diario di guerra e prigionia” di Ernesto Bonacini
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Nuova medaglia d’onore in arrivo
ad Aprilia. L’onorificenza sarà
conferita alla memoria dell’internato militare Aldemiro Casoni
nato nel 1914 a Carpineti (Reggio
Emilia) e consegnata ai famigliari
il 27 gennaio prossimo durante la
Cerimonia della Giornata della
Memoria 2016 organizzata dalla
Prefettura di Latina presso il
Liceo Scientifico G.B.Grassi a
Latina.
La medaglia è stata richiesta dalla
nipote l’architetto Elisabetta
Casoni che nel settembre 2015
aveva contattato Elisa Bonacini
presidente dell’Associazione “Un
ricordo per la pace” di Aprilia.
L’Associazione apriliana da anni
sta portando avanti il progetto
“Memoria agli I.M.I.” divulgando anche nelle Scuole la storia dei
nostri militari italiani dopo l’8 settembre 1943 e guidando gli aventi diritto nelle pratiche necessarie
per ottenere l’importante riconoscimento.
Grande soddisfazione nell’Associazione “Un ricordo per la pace”:
Aprilia si piazza ai primi posti
nel territorio pontino per avere
ottenuto dal gennaio 2012 (con il
prossimo conferimento a Aldemiro Casoni) ben 12 medaglie d’onore ai suoi cittadini internati
militari nei campi di concentramento nazisti durante la seconda
guerra mondiale, di cui viventi
Aldo Boccabella, Gino Forconi,
Domenico Fusco.
Gli insigniti apriliani in ordine
cronologico del conferimento dell’onorificenza sono: Ernesto
Bonacini, Alfio Fiorini (entrambi
deceduti), Aldo Boccabella, Gino
Forconi, Amedeo Luciani (deceduto), Giuseppe Raggi, Alfredo
Federici (deceduto),Giuseppe
Romani (deceduto), Domenico
Fusco, Sante Tantari (deceduto),
Guido Vitali.
La medaglia d’onore è concessa
dal Governo Italiano ai cittadini
italiani civili e militari (se deceduti ai loro familiari), che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943
fedeli al giuramento alla Patria
non vollero più combattere a fianco della Germania e furono catturati dai tedeschi, trasportati nei
lager nazisti e destinati al lavoro
coatto. Furono circa 616.000 i
militari italiani che vennero
deportati nei campi di concentramento. Il loro status non fu quello
di prigionieri di guerra, bensì di
internati militari, abile stratagemma di Hitler per sottrarli alla tutela della Croce Rossa Internazionale.
Gli Internati Militari Italiani
(I.M.I.), considerati dai tedeschi
“traditori” furono obbligati a
svolgere lavori particolarmente
duri e pericolosi, esposti al rischio
dei frequenti bombardamenti, con
turni massacranti che superavano
a volte le 12 ore al giorno ed una
scarsissima alimentazione. Circa
50.000 militari internati non
sopravvissero e migliaia di loro
morirono al rientro in Italia per le
gravi malattie contratte nei
lager, prima tra tutte la tubercolosi.
Ma come vissero, quali emozioni provarono i nostri soldati alla notizia dell’armistizio
dell’Italia?
Dal diario di mio papà
Ernesto Bonacini custodito
gelosamente nel suo comodino a fianco del letto fino alla
morte nel 1999, in esclusiva
per i miei lettori più affezionati del Giornale del Lazio,
riporto quei momenti vissuti
in Grecia. In memoria di mio
papà che tanto soffrì poi nel
campo di concentramento IV
B di Zeithain in Germania
(nei pressi di Dresda), dove fu
internato anche l’apriliano
Domenico Fusco :
“Agrinion,
8/9/1943
(ndr:ospedale militare di
Agrinion, dove Ernesto era
ancora ricoverato per una
grave forma di malaria e
lavorava in fureria) Alle 16 di
oggi Cecconi entrando in
fureria ci dice che la guerra
per noi è terminata. Nessuno
pienamente ci crede. I compagni che ritornano dalla libera
uscita raccontano che i greci
sono convinti che l’Italia
abbia chiesto l’armistizio. A
noi nessuna comunicazione ci
è ancora pervenuta.
Alle 20 il giornale radio
ammette. Nel frattempo tutti
gli ammalati che potevano
lasciare il letto si erano radunati nella sala convegno per
ascoltare se la notizia fosse
fondata o meno. Come la voce
dell’annunciatore confermò,
urla di gioia sfrenata escono
dai petti di tutti. È un corri
corri, è un abbracciarsi. Mi
ritiro in fureria, non c’è nessuno. Cerco di riordinare le
idee, il mio cervello è così
inzuppato di pensieri che mi
trovo intontito.
Poco dopo, il capitano Savolli
si avvicina al telefono per
informarsi alla divisione di
campo del corpo d’armata del
come comportarsi. I fili sono
tagliati ed ogni comunicazione è interrotta. Mi preannunzio un non facile domani.
Per le vie di Agrinion, in questa notte tragica, scorrazzano
mezzi corazzati tedeschi.
Sono convinto che ci sarà
posto un dilemma. (…) La
radio intanto trasmette un’infinità
di cose che non hanno altro scopo
che annebbiare maggiormente la
nostra situazione. Il messaggio di
Badoglio parla chiaro.
Agrinion 10/9/1943 (…)Siamo
completamente sbandati, non
abbiamo alcuno che ci comandi.
I tedeschi hanno preso il sopravvento Il 56º artiglieri viene disarmato; un fonogramma, giuntoci
ieri notte ha dato l’ordine di con-
segnare le armi pesanti ai tedeschi; questi non perdono tempo
approfittando della mancanza da
parte nostra di severi comandi.
Nel pomeriggio un nuovo fonogramma ordina di consegnare
anche le armi leggere... È il disarmo totale.(...)
Agrinion 12/9/1943 Col disarmo
completo è ritornata la calma. I
tedeschi piantonano l’ ospedale
ma nessun affronto ci viene fatto.
Godiamo di un’assoluta libertà,
quella libertà che ci dimostra che
l’esercito italiano più non esiste.
Molte voci sconcordi, chi parla di
rimpatrio, chi parla di riarmo totale, chi di campo di concentramento, quest’ultima molto più diffusa.
Ciò che tanto mi rattrista è il
pensiero che rivolgo a quelle
migliaia di caduti in cui sacrificio nulla è valso.(...)”
IL GIORNALE DEL LAZIO
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28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
SOS CRESCITA
EDUCAZIONE FAMIGLIA e SCUOLA
C’era una volta ... l’Autonomia
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Gentile dottoressa,
Sono la mamma di una bambina che frequenta la prima
media. Sono molto felice di
come sta affrontando il cambiamento tuttavia ogni tanto
dimentica di annotarsi un
compito sul diario. Io e mio
marito non ne facciamo una
tragedia e neppure i professori ma alcune mamme mi
“rimproverano” di non aiutarla abbastanza. Secondo
loro io dovrei comportarmi
come fa la maggior parte dei
genitori che, collegati sui
gruppi on line, si scambiano
le informazioni, anche quelle
riguardanti le materie dei
figli. A me tutto questo sembra eccessivo. Eppure, visto
che sono la sola a pensarla
in questo modo … beh qualche dubbio inizio ad averlo.
Mio marito, invece, mi esorta
a “lasciare perdere” e di
stare tranquilla. Lei, cosa ci
suggerisce?
Alessandra
Cara Alessandra,
nostri bambini facciamo l’errore di sostituirci a loro così
da renderli più insicuri e
dipendenti. Sovente, se un
bambino dimentica di scrivere un compito è il genitore
che “risolve il problema”
chiamando un altro genitore.
Gli prepara lo zaino e la
merenda anche quando il
bambino è in grado di fare da
solo! Questo può andare
bene in occasioni particolari
o quando i bambini sono piccoli ma una volta diventati
grandi, il genitore dovrebbe
imparare a mettersi sullo
sfondo e lasciare il bambino
libero di sperimentarsi, di
responsabilizzarsi e anche di
sbagliare. Solo in questo
modo potrà crescere sicuro e
sentirsi capace di agire. Il
rischio? I bambini super protetti possono diventare insicuri delle proprie capacità.
Avvertono un sentimento di
inadeguatezza. Non hanno
una buona stima di sé e
hanno continuamente paura
di sbagliare! Al contrario,
alcuni bambini, abituati ad
essere trattati come piccoli
re, potrebbero diventare dei
“piccoli tiranni” avvezzi solo
a ricevere. La strada verso
l’autonomia inizia da lonta-
classe, compresa io, hanno
male alla schiena o al collo
solo perché gli zaini pesano.
Non so più cosa fare con questi zaini pesanti, mi può consigliare lei? grazie.
Chiara
no, è un percorso fatto di piccoli passi e di piccole e grandi conquiste. I bambini
dovrebbero imparare ad essere autonomi gradualmente:
prima dovrebbero imparare a
lavarsi ed a vestirsi da soli e
poi ad utilizzare un cellulare
o un computer. Eppure in
questa società a “piramide
rovesciata”, un bambino piccolo maneggia con destrezza
un cellulare mentre un adolescente non sa più allacciarsi
le scarpe. Il problema è che i
genitori di oggi hanno paura:
di una società più insicura,
del giudizio degli altri, del
futuro. Come dargli torto?
Eppure come dice A. de S.
Expery “bisogna pur sopportare qualche bruco, se
vogliamo vedere le farfalle
… dicono che sono così
belle!”
Mi riscriva.
Cara dottoressa,
Sono una bambina di prima
media e ritenevo opportuno
scriverle per chiederle dei
consigli per un disagio. Que-
La maggior parte dei genitori
ama profondamente i propri
figli e cerca di proteggerli e
prepararli alla vita nel
migliore dei modi. Tuttavia,
non sempre i bisogni legati
alla crescita dei bambini si
rispecchiano in quelli di
mamma e papà. Il compito di
ogni genitore è quello di proteggere, orientare, guidare
ma è anche quello di lasciar
andare i propri figli fornendo
loro gli strumenti adeguati
per sapersi muovere nel
mondo in maniera autonoma
a seconda dell’età e delle
capacità del bambino. Maria
Montessori, nota pedagogista
italiana, affermava che uno
dei compiti dell’educatore è
quello di rendere il bambino
autonomo. Ma non sempre
questo accade. I pericoli che
si annidano nel voler proteggere e “aiutare” i bambini a
tutti i costi sono purtroppo
sotto i nostri occhi. Molto
spesso nel volere aiutare i
sto disagio che io volevo
comunicarle sono gli zaini.
Pesano troppo! Io ho cercato
vari rimedi per questa cosa:
ho provato a portare meno
cose... ma non è cambiato
molto! allora visto che questo rimedio che avevo provato non aveva funzionato, ho
chiesto alla professoressa se
potevo dividere i libri con la
mia compagna di banco, ma
a quanto pare non voleva
perché con i libri ci si lavora
in classe, ma non è affatto
così! solo con certi libri si
lavora in classe per esempio:
sul libro di storia non ci lavoriamo mai, leggiamo solo,
ma non si può leggere in
due? A matematica ci sono
solo esercizi da fare sul quaderno, geografia solo da leggere, insomma la maggior
parte delle materie non si
lavora e i professori lo
sanno, solo a grammatica e
inglese si lavora sul libro, e i
professori ne sono al corrente, ma perché non vogliono
che ci dividiamo i libri?
Molti compagni della mia
Cara, dolce Chiara,
Ricevere una tua lettera per
me è stata una gioia immensa! A volte noi grandi non
sappiamo ascoltare bene i
bisogni dei bambini! Allora
sai come puoi fare? Lo conosci tu il libro di A.de S.
Expery il Piccolo Principe?
Beh … il Piccolo Principe
non si stancava mai di fare
domande … e fino a quando
non riceveva una risposta
non se ne stava tranquillo.
Ecco. Prova a fare come lui.
Continua a chiedere il perché
la “cultura pesi così tanto”. Il
piccolo principe, in mezzo al
deserto, è riuscito a farsi
disegnare una pecora da un
aviatore che aveva perso il
suo aereo. Se c’è riuscito lui
… puoi farlo anche tu. Parlane anche con i tuoi compagni
di classe e … chiedi rinforzi!
E noi, adulti educatori,
quando saremo in grado di
costruire un mondo adatto
ai nostri figli? Ti abbraccio
forte Chiara. Se non dovessi
risolvere … scrivimi ancora!
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
pagina 37
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
IL CORAGGIO E LA DETERMINAZIONE DELLE
DONNE, MOTORE DI CAMBIAMENTO
Vi presento le origini del movimento femminile tunisino
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
oggi voglio rispondere alle tante
persone che mi scrivono per
email e sulla mia pagina personale facebook, sottolineando il
coraggio e la determinazione
che metto in ciò che faccio,
chiedendomi da dove nascano e
come si siano così sviluppati nel
corso della mia esperienza di
vita. Allora voglio dedicare questo spazio della rubrica che
intrattengo con voi, proprio nel
dare alcune risposte e riflettere
con voi su questa attitudine che
ci contraddistingue come genere
femminile, ma che spesso ignoriamo di avere, perché assopita
o nascosta sotto le sovrastrutture del ruolo “troppo spesso marginale” che la società tende a
dare a noi donne. Penso al
coraggio e alla determinazione
delle donne dell’Aquila del
dopo terremoto: un interesse
che oggi a livello nazionale
sembra essersi quasi esaurito.
Se non fosse per gli anniversari
o per le numerose inchieste.
Parliamo di donne, mogli, madri
che nei loro rispettivi campi
inseguono una quotidianità che
continua a sfuggire, arrabbiandosi, angosciandosi, ma sperando che prima o poi qualcosa
possa cambiare. “Jemo ’nnanzi”, “andiamo avanti”, dicono
gli aquilani in un dialetto che
non riesco ancora a pronunciare.
Orgogliosi e gelosi di quell’amore profondo che li lega alla
loro terra. Penso al coraggio e
alla determinazione delle donne
che hanno subito violenza nel
corso della loro esistenza e che
ce l’hanno fatta a denunciare il
loro aguzzino ed ad iniziare una
nuova vita. Penso al coraggio
delle donne curde, che oggi
combattono l’Isis, ma anche la
dittatura di Assad e gli attacchi
turchi di Erdogan. Con coraggio
e competenza al fianco dei compagni uomini. Per difendere il
territorio e la libertà. Una resistenza silenziosa e vincente: l’unica che ha liberato Kobane che
è divenuta la città simbolo della
lotta contro l’Isis. Certamente,
per quanto mi riguarda, le
vicende personali di ognuno di
noi sono ampiamente condizionate dal contesto storico e dal
femminista tunisino è necessario fare un’introduzione, partendo dal confronto tra l’esperienza
occidentale e quella arabomusulmana. Con il Corano le
donne guadagnarono personalità giuridica, la possibilità di
esercitare i loro diritti, di chiedere il divorzio e di rifiutare una
proposta di matrimonio; la poligamia, che in precedenza era
senza limiti, fu limitata al nume-
clima culturale in cui abbiamo
vissuto, ciascuno dei quali nel
mio caso hanno contribuito ad
accelerare la mia evoluzione e
nel farmi diventare quella che
sono oggi. Pur essendo nata e
vissuta in una famiglia agiata di
proprietari terrieri in Tunisia,
sono sempre stata “ribelle” e
desiderosa di mettermi in gioco
contando sulle mie sole risorse.
Ho sempre seguito con molto
interesse le associazioni tunisine femminili sin da giovanissima e ho forgiato la mia formazione sull’esempio di quelle
donne tunisine che oggi costituiscono l’ ossatura sociale del
mio Paese, non a caso oggi sono
orgogliosa di essere in Italia
Presidente di un’associazione
femminile tunisino-araba, che
ho personalmente fatto nascere.
Per comprendere il movimento
ro di quattro donne. Bourguiba
non ha fatto altro che portare
avanti il processo di evoluzione
femminile avviato dal Libro
Sacro grazie all’emanazione del
Codice dello Statuto Personale,
anche se Tāhir Haddad era già
stato il precursore dell’emancipazione femminile in Tunisia
negli anni Trenta. Interessante è
proprio il processo che ha condotto la Tunisia a tentativi di
forme di tutela delle donne,
dando vita ad una legislazione
laico-femminista, paradossalmente sostenuta da figure
maschili come Bourguiba, tanto
da essere definita “octroyé”,
ovvero concesso dal potere politico gestito da uomini. Le associazioni, espressione dei diritti
delle donne, perdono così la
loro natura sovversiva e destabilizzante. Il femminismo elitario
ed indipendente lascia il posto
ad un femminismo dissuasivo
ed istituzionalizzato, frutto di
una regolamentazione che proviene dall’alto e di cui la Tunisia
ne è diretta espressione. La
Tunisia, sin dalla sua indipendenza, ha mostrato il desiderio
di spingere la donna verso una
migliore condizione sociale.
Non a caso la prima associazione femminile è nata proprio nel
1956, anno dell’indipendenza,
facendosi portavoce non solo di
una politica femminista, ma
anche del programma del Néodestǔr di Bourguiba, che, dopo
aver sciolto le associazioni femminili esistenti, decise di dar
vita ad una nuova organizzazione che prese il nome di UNFT
(Union Nationale de la Femme
Tunisienne); un’associazione
rivolta all’emancipazione delle
donna in tutti i settori, facendo
delle pari opportunità lo strumento attraverso cui realizzare
importanti progressi a livello
economico e sociale. Molte studentesse furono infatti le artefici di questo nuovo progetto, il
cui programma, volto all’abolizione di ogni forma di discriminazione femminile, fu il risultato dei numerosi incontri che si
tennero presso il “Tahar Haddad
Club”. Le studentesse fondarono anche la rivista “Nissa”, che
divenne il portavoce delle loro
aspirazioni e il mezzo tramite
cui dar voce alle proprie battaglie. Il gruppo che si era venuto
a creare rappresentò la base per
la nascita, nel 1989, di altre due
importanti associazioni che presero il nome di AFTURD (Association des Femmes Tunisiennes
pour la Recherche et le Développement) e l’AFTD (Association Tunisienne des Femmes
Démocrates). La prima rappresenta uno strumento di ricerca e
di studio per l’emancipazione
delle donne e la democrazia
sociale da cui è nata il CREDIF
(Centre des Recherches, d’Etudes, de Documentation et d’Information sur la Femme); la
seconda è un sistema di lotta
contro ogni tipo di violenza nei
confronti delle donne per salvaguardare i loro diritti familiari e
lavorativi. Grazie alla nascita
delle suddette organizzazioni, la
donna ha potuto conoscere l’inserimento nel settore lavorativo
sia per quanto riguarda l’imprenditoria e la politica, sia per
quanto concerne il mondo dello
spettacolo che dello sport. La
donna tunisina oggi gioca un
ruolo importante anche nelle
organizzazioni internazionali
come le Nazioni Unite e in altre
istituzioni simili. Quindi la
donna, anche se in modo limitato, è riuscita ad ottenere protezione sia nel ruolo di lavoratrice
che nel ruolo di madre, raggiungendo quell’uguaglianza garantita dal testo costituzionale e
dalla legislazione tunisina.
Quello che mi sento comunque
di dire in conclusione è che al di
là della personale formazione di
ognuna di noi, è quello che proviene direttamente dal nostro
cuore a farci essere quello che
siamo e pertanto: Sii coraggiosa, tenace e fiduciosa in te stessa!”, questa è la chiave. Spesso
reagiamo a ciò che la vita ci
mette nel piatto invece di scegliere quello che vogliamo davvero. Ci nascondiamo tra le pieghe della vita. Tuttavia le trasformazioni che la società sta
avendo negli ultimi anni offre
ad ognuno di noi il modo di trovare la strada verso un nuovo
futuro ricco di esperienze e di
scelte autonome. Accedendo
alla fonte del coraggio e della
forza interiore che sono in ciascuno di noi, possiamo superare
ostacoli come la paura, il dubbio e il dispiacere. Pertanto
forza e coraggio!
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
PROGRAMMAZIONE!
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, la ristrutturazione del palazzo di vetro, mi ha
dato lo spunto per affrontare, in
questo numero, il tema architettonico della città.
E’ vero oggi i grandi utopisti
architettonici del passato, purtroppo, non esistono più.
Il dibattito culturale sui temi
della qualità architettonica apriliana, dell’ambiente e del paesaggio è da troppo tempo sopito.
Eppure abbiamo autorevoli
esponenti del mondo professionale che molto avrebbero da dire
e da proporre su questi temi. Ma
forse il problema sta proprio qui,
nella incapacità di tradurre
determinati pensieri in modelli
operativi e metodi applicativi
veri, efficaci, chiari, in modelli
di riferimento che, senza essere
rigidamente comprimenti, consentano ai nostri politici che
hanno la responsabilità delle
scelte strategiche ed ai tecnici
che hanno la responsabilità della
concreta attuazione dei programmi, di esprimere in forme
tangibili un pensiero oggi troppo
spesso limitato al solo scrupolo
di rispettare il dato numerico di
una norma come i “fondi Plus”
.
L’Aprilia che si trasforma deve
poter contare su regole nuove, su
un diverso approccio culturale e
professionale che consenta effettivamente di disegnare l’Aprilia
del futuro, altrimenti continueremo ad avere soliti palazzi, soliti
centri commerciali, che di valo-
re architettonico non hanno proprio nulla.
Cari amici, oggi siamo ad oltre
mezzo secolo da quell’epoca in
cui la nostra Città usciva dal
periodo post bellico nel quale
non c’era tempo di badare troppo allo stile ed alla qualità dell’edilizia, era inoltre un periodo
nel quale le tecniche costruttive
erano quello che erano ed i problemi di natura energetico
ambientale erano sicuramente
lontani dall’essere messi in
primo piano. Di quella corsa
oggi portiamo i segni profondi
nei nostri quartieri in cui tanta
gente vive soffrendo degli effetti di una edilizia povera fatta
solo di metri cubi e niente altro.
Cari amici, interi quartieri di
Aprilia vivono la quotidiana sofferenza di un isolamento fisico e
funzionale, senza servizi, senza
identità, i così detti “non luoghi”
per usare un termine caro a molti
urbanisti.
Anche da questa constatazione
deriva la mia proposta, forse
provocatoria ma assolutamente
fondata, di individuare metodi e
forme organizzative per ricostruire questi quartieri attraverso
la demolizione e la ricostruzione, recuperando la necessaria
fiducia e la collaborazione tra
pubblico e privato nella consapevolezza che le risorse finanziarie pubbliche saranno sempre
meno disponibili in futuro.
Mentre scrivo, osservo dalla terrazza della mia casa un gruppo
di edifici nati intorno ai primi
anni ’60. Al di là del loro valore
estetico e formale, non mi interessa formulare giudizi di questo
tipo, è evidente che al loro interno esistono seri problemi di contenimento energetico (nessun
isolamento termico, serramenti
semplici e a bassa tenuta,
impianti obsoleti ecc.) problemi
di isolamento acustico (se cade
un oggetto al 5° piano se ne
accorge l’inquilino del piano
terra, inesistente isolamento tra
le diverse unità immobiliari) e
da questo derivano problemi di
convivenza, non esistono autorimesse per tutti e quindi le auto
sono parcheggiate selvaggiamente per strada, anche in doppia fila, questi edifici sono un
concentrato di barriere architettoniche (scale, porte invalicabili
con sedie a rotelle, ascensori
inadeguati per accogliere persone disabili o semplicemente una
donna con un bambino nel passeggino).
Cari amici queste valutazioni mi
inducono a proporre l’ipotesi di
un equilibrato e sapiente processo di riconfigurazione e rimodellazione del territorio cittadino
attraverso la demolizione dell’esistente e la ricostruzione degli
immobili con criteri del tutto
innovativi, introducendo concettualmente i medesimi principi
che hanno indotto a rottamare la
vecchia auto o il vecchio frigorifero.
In questo caso non parliamo
però di elettrodomestici ma di
abitazioni entro le quali si svolge la vita di persone nei confronti delle quali occorre avere la
massima attenzione ed il massimo rispetto. Certamente un tale
processo non si compie da solo
ed occorre che siano create le
condizioni tecniche, normative,
economico finanziarie e sociali
per poterlo attuare.
Qui tutti noi siamo chiamati a
fornire il proprio contributo:
amministratori pubblici, architetti, ingegneri, geometri, sociologi, economisti ecc.
Personalmente ritengo che in
luogo dei palazzi banali da 3
piani preferirei avere torri da 15
piani, ottenendo alla base una
superficie da destinare a servizi,
pubblici e privati, a verde e per
la fruizione collettiva. Le autorimesse, in numero adeguato e di
facile accesso dovrebbero essere
collocate tutte nei piani interrati,
compresi i parcheggi pubblici, in
modo da liberare in massima
parte dalle auto le superfici della
città a cielo aperto.
Ma per fare tutto ciò occorrono i
mezzi finanziari, la volontà politica e, soprattutto, la partecipazione e la condivisione popolare
della cittadinanza coinvolta.
Infatti uno dei principali problemi è rappresentato dalla necessità di trasferire gli occupanti
delle diverse unità immobiliari
in altra sede temporanea per il
tempo necessario a realizzare i
nuovi alloggi da restituire ai
legittimi proprietari.
A tale scopo potrebbe essere
programmato un intervento a
rotazione graduale in grado di
consentire la realizzazione dei
nuovi edifici pur mantenendo in
piedi parte dei fabbricati da eliminare e la predisposizione di
“alloggi parcheggio” per coloro
che devono abbandonare le proprie abitazioni. Il secondo aspetto riguarda l’individuazione di
tutta una serie di iniziative “premianti” per gli operatori che si
assumono l’onere ed il rischio
dell’iniziativa tecnico finanziaria. Tali iniziative potrebbero
essere rappresentate da riduzioni
proporzionali sugli oneri di
urbanizzazione, “bonus” di
capacità edificatoria dimensionati in modo da garantire il
dovuto ricavo dell’operazione
immobiliare.
Tuttavia, quello sul dibattito sull’architettura in senso lato, è
argomento troppo vasto e complesso per essere contenuto in
questo breve articolo che, invece, vuole spronare ad affrontare,
più semplicemente ed umilmente, la “questione delle regole” e
le modalità di relazione tra pubblico e privato nella gestione e
nella realizzazione degli interventi di trasformazione della
città.
Magari incominciando dalle
strade, realizzate una volta per
tutte e dotate delle necessarie
infrastrutture sotterranee, e non
devastate in continuazione per
eseguire lavori di posa di tubi o
altro. Strade con adeguati tunnel
e cunicoli per cavidotti accessibili ed utilizzabili per le successive modifiche ed implementazioni delle reti di servizio,
risparmiando successivamente
sulla manutenzione ordinaria e
straordinaria del manto di superficie.
Questo consentirebbe di investire maggiore risorse nella manutenzione del verde pubblico
anziché nel rifacimento dei
manti stradali cittadini.
Cari amici lettori, questo
approccio si chiama PROGRAMMAZIONE!
PROGRAMMAZIONE!
Newton fu la sua compagna, la
sua musa e la sua modella per
molti quadri. Tutte le opere in
mostra sono celebrativi della vita
dell’alta borghesia e sono belli,
di quella bellezza che solo il vero
artista riesce a riportare sulla
tela. Ammiriamo durante il percorso: Colazione sull’erba, dove
Tissot ritrae la sua amata Kathleen mentre con i figli (era divorziata con due bambini) ed altre
persone fa un pic-nic sul prato;
ne La lettura nel parco la ritrae
mentre legge nel suo giardino.
Un quadro enigmatico è Il confessionale, non riusciamo a comprendere perché quella signora
ben vestita sia in una chiesa,
vicino ad un confessionale, la
sua espressione non lascia trapelare nulla e noi possiamo fare
solo delle supposizioni.Nel 1882
Kathleen, malata di tubercolosi,
morirà suicida, Tissot non riuscirà mai a riprendersi. Proprio
dopo quella disgrazia abbandonò
Londra e tornò a Parigi, ebbe una
profonda crisi mistica e si con-
vertì al cattolicesimo, la sua arte
fu quindi indirizzata da questo
suo nuovo stato mistico verso la
celebrazione attraverso le sue
illustrazioni della Bibbia; in questo periodo viaggerà anche molto
verso il Medio Oriente e la Palestina, poi quando rientrerà definitivamente in Francia, lavorerà
a soggetti del Vecchio Testamento. Dieci anni dopo la donna
amata l’artista morirà a Chenecey- Buillon, piccolo villaggio
francese.
James Tissot è stato dimenticato
per settant’anni, poi è stato riscoperto ed ora a pieno diritto è
annoverato tra i grandi artisti
La mostra, che è stata inaugurata
il 26 settembre 2015, resterà
aperta al pubblico fino al 21 febbraio 2016.
Sicuramente è da visitare anche
perché in Italia è la prima volta
che possiamo ammirare le opere
di questo pittore poco conosciuto
da noi ed apprezzarlo per le sue
capacità artistiche.
Carla Ginanneschi
James Tissot in mostra al Chiostro
del Bramante – Roma
Jacques Joseph Tissot ha ereditato dal padre, commerciante di
stoffe e dalla madre modista e
disegnatrice di cappelli, la sensibilità per i tessuti e i colori e la
raffinata creatività. Fu protagonista dell’élite del periodo in cui
visse, 1836 è l’anno della sua
nascita e 1902 l’anno della sua
morte.
Per la prima volta in Italia la
mostra di questo grande pittore
francese al Chiostro del Bramante, cornice adeguata alla presentazione dei suoi quadri raffinati e
per la realizzazione grafica e per
la notevole capacità cromatica.
Le opere di James Tissot sono
state oggetto di importanti esposizioni in tutto il mondo, è quindi un momento culturale importante per la città di Roma questa
mostra delle sue opere.
Fu precocemente celebre a Parigi riportando sulla tela ambienti
e personaggi dell’epoca e rappresentando il fascino femminile, è
stato il pittore dell’amore e della
moda.
Allo scoppio della guerra francoprussiana si arruolò nell’esercito
francese, poi, sospettato di essere comunista, lasciò Parigi e si
rifugiò a Londra. Apprese l’arte
dell’acquaforte e disegnò con
perizia caricature. Grande
influenza ebbero su di lui e l’ambiente parigino e la realtà londinese; la sua capacità coloristica e
la costante osservazione del suo
tempo gli permisero di dar vita a
tutti quei meravigliosi quadri che
ammiriamo durante la nostra
visita.Nelle sue opere si possono
notare influenze impressioniste e
sollecitazioni preraffaellite (nella
seconda metà del XIX secolo in
Inghilterra tre giovani che facevano parte della Royal Accademy, dettero vita ad una nuova
forma di pittura che aveva come
obiettivo l’arte medievale come
era prima di Raffaello).
Nei quadri di James Tissot colpisce la rappresentazione delle
figure femminili, le donne ritratte sono perfette, il
loro abbigliamento
è curato nei minimi
particolari,
sembra di poter
toccare la morbidezza dei tessuti,
evocativi i paesaggi che fanno da
sfondo, è come
osservare una foto
molto ben riuscita
che ha però in più
il tocco magico
dell’artista.
L’inglese Kathleen
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
pagina 39
“L’ESERCIZIO È LA MEDICINA: SENTIRSI ATTIVI E PIENI DI ENERGIE”
Nel 2016 ricorre il diciottesimo compleanno dell’attività
motoria per le persone della
terza età di Aprilia svolta
dalla
dottoressa
Nina
Trouchkova. In collaborazio-
Venerdì 29 gennaio, alle ore 19:45,
nuovo appuntamento a cura
dell’Associazione culturale e di
volontariato sociale L’Abbraccio
Un momento molto atteso perché si avrà modo di incontrare e
conoscere il poeta e drammaturgo Zaccaria Gallo che giungerà direttamente dalla Puglia per impreziosire la rassegna IncrociUmani.
Ma chi è Zaccaria Gallo? Prendiamo in prestito le parole del
poeta Nico Mori per introdurlo: “…medico per vocazione,
poeta e drammaturgo per necessità…dell’anima, Zaccaria
Gallo ha pubblicato vari libri di poesia: “Le parole nascoste”,
Patricia Renzi
“ Voci nel vento”, “ Come lumaca amante di ferula”,”Akamos”, “ Sigillo di necessità” e, a cura del Festival Internazionale di Smederevo( Serbia) il volume bilingue “ Il venditore di
nuvole”.
E’ redattore della rivista letteraria “ La Vallisa” di Bari ed ha
conseguito prestigiosi premi in vari concorsi letterari. E’ anche
autore di numerosi testi teatrali, che sono stati rappresentati in
numerose città italiane.
Tra questi “Il Giusto” ispirato alla storia di un arabo che
salvò degli ebrei durante la Shoa, al quale faremo esplicitamente riferimento proprio perché ricorre la settimana
della Memoria.
La poesia di Gallo è un caleidoscopio di colori, un brillante
dalle molte sfaccettature che si presta a varie chiavi di lettura.
L’originalità dei suoi versi , poi, non richiama alla mente altri
poeti, piuttosto, riporta il lettore alle atmosfere ed ai “ sapori”
de: “ Alla ricerca del tempo perduto” di Proust.
“Mi hanno colpito la sensibilità e l’umiltà di questo poeta, il
suo entusiasmo, il suo incitamento affinché non ci si arrenda ai
tempi cupi nei quali sembriamo essere sprofondati; il suo ottimismo nel credere, profondamente, che la Cultura sia l’unico
veicolo di conoscenza, scambio e comprensione reciproca. La
Poesia come strumento di pace e verità. Sarà, pertanto, un
grande onore oltre che un immenso piacere, scoprirlo attraverso la presentazione, ad Aprilia, della sua ultima silloge,
SERBO AMORE”
Patricia Renzi
ne con l’ Azienda Speciale
Multiservizi
e
il
centro SADA sono attivi
corsi per tutti i cittadini. E’
un attività che si fonda su
esercizi base di ginnastica
posturale e rinforzo muscolare e porta all’ aumento
della mobilita articolare e
della coordinazione motoria.
“Equilibrio, forza e agilità è
il risultato di questa attività”
racconta Angela Mazzucchi
di 73 anni . “Pratico questa
ginnastica da quasi 18 anni e
mi sento attiva, senza dolori
e con grande entusiasmo per
la vita’’. L’ esperienza apriliana sarà presentata al XII
Congress of the European
Union Geriatric Medicine
Society (EUGMS) a Lisbona, Portugal, from 5 to 7
October 2016.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
UN NUOVO FRUTTUOSO PROGETTO PER RAGAZZI E BAMBINI DELLE SCUOLE
PRESENTAZIONE DI GIORNALISMO 2.0 E BLOG A SCUOLA
OBIETTIVO: LA CONDIVISIONE DI IDEE SU TEMI IMPORTANTI
di Antonello D’Alessandro
Un progetto di giornalismo e
realizzazione di un blog giornale
nell’ambito di una più vasta
riflessione sulla cosiddetta
Scuola 2.0 e sul mondo della
comunicazione multimediale,
con i suoi riflessi anche nel
panorama dell’istruzione e della
didattica. Questa l’iniziativa presentata in aula consiliare alla
presenza del Sindaco Antonio
Terra. Presenti anche l’assessora alla pubblica istruzione Francesca Barbaliscia, la preside
della scuola media Gramsci
dott.ssa Maria Nostro il professor Fabio Bocci, docente presso
il dipartimento di scienze della
formazione
dell’università
Roma Tre, il dottor Filippo
Sapuppo e il dottor Mario Pireddu, ricercatori presso il dipartimento di scienze della formazione dell’università Roma Tre. Ed
ovviamente cardini della presentazione i ragazzi, accompagnati
dai rispettivi docenti ed i genitori. A esordire la dirigente della
Gramsci la quale ha parlato del
progetto invitando tutti, soprattutto i genitori, a partecipare al
progetto innovativo che l’istituto
della condivisione dei contenuti
per conseguire obiettivi specifici, dalla catalogazione dei contenuti allo sviluppo di aree didatti-
porterà avanti con finalità didattiche ed educative di ampio rilievo. Nella presentazione si è spiegato che “Comunicazione 2.0”
prevede la realizzazione del
blog-giornale e un progetto di
giornalismo web per gli alunni
denominato “Professione reporter 2.0”. Il blog segue la logica
che. L’obiettivo del blog a scuola è convogliare in tutti i contesti
ciò di cui ancora non si è parlato
a scuola. L’obiettivo più importante, quindi, è la condivisione:
il progetto prevede anche l’utilizzo dei social network, in particolare di Facebook, per informare e informarsi. L’Istituto ha
aperto una pagina ufficiale sul
social network dove condividere
tutti gli articoli e le informazioni
pubblicate all’interno del bloggiornale. A completamento del
processo di Comunicazione 2.0
l’Istituto ha inoltre avviato
una corso di Giornalismo web:
“Professione Reporter 2.0”. Il
percorso vede coinvolti tutti i
docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I
grado che hanno seguito un
apposito corso di formazione. La
scrittura su Web è un ottimo
mezzo alternativo di comunicazione: è più immediata, diretta e
Un bellissimo appuntamento fisso promosso dalla parrocchia di San Michele Arcangelo
CONCERTO DELL’EPIFANIA
Il maestro organista Giovanni Ubertini alla direzione di un
insieme di musicisti e della Corale della parrocchia
di Riccardo Toffoli
Bellissimo
appuntamento
musicale, il concerto dell’Epifania che si è tenuto nella chiesa di San Michele Arcangelo ha
chiuso le festività natalizie
dando colore e musica ai tanti
ascoltatori presenti. A spiegare
l’intento è stato il parroco Don
Franco Marando che ha aperto
il concerto. “Questo appuntamento fisso della parrocchia è
nato dalla volontà di creare un
evento per le festività natalizie
–ha detto il parroco- così ho
chiesto al nostro organista Giovanni Ubertini la possibilità di
promuovere un concerto dell’Epifania per la città. Lui è
stato molto felice e oggi questo
appuntamento è diventato una
bella realtà della parrocchia”.
Giovanni Ubertini ha aperto il
concerto con delle letture bibliche che hanno trasportato l’ascoltatore nelle melodie accuratamente scelte per l’occasione. Il maestro Ubertini, organista ufficiale di San Michele, è
diplomato in pianoforte e in
organo e ha al suo attivo diversi concerti nelle rassegne organiche regionali e nazionali. Nel
concerto dell’Epifania, vestiva
il ruolo di direttore di un’orchestra composta da due violinisti i
maestri Oscar Di Raimo e
Roberto Testa, tre flautisti
Lucas Louis Catena, Andrea Di
Gioia e Stefano Iuculano, il
trombettista maestro Stefano
Catena nonché docente di tromba della scuola media Gramsci,
l’organista Giuseppina Rea,
anche lei organista della parrocchia di San Michele Arcangelo. Insieme all’orchestra
hanno cantato la soprano
Genny Bramato e la Corale San
Michele Arcangelo di Aprilia,
una bella realtà musicale della
parrocchia diretta sempre dal
maestro Giovanni Ubertini. Il
concerto si è tenuto la sera del 5
gennaio alle 20.30, è stato presente per l’amministrazione
comunale il delegato allo sport
e spettacolo consigliere Pasquale De Maio che ha lodato la
qualità artistica dell’evento. Al
termine del concerto, l’associazione lo Scrigno ha portato la
sintetica. Decisamente efficace:
ogni post occupa una schermata,
occorre dire i termini essenziali
sviluppando di conseguenza la
propensione alla sintesi dei termini. Questo è lo stile di comunicazione “veloce” a cui i giovani sono abituati fin da piccoli
smo. Riguardo l’aspetto linguistico sul web bisogna saper scrivere con chiarezza, sintesi e
responsabilità (questo soprattutto perché molte volte l’attenzione di chi legge non va per le lunghe). I ragazzi devono saper
scrivere bene partendo dalla
(prima con gli spot pubblicitari,
poi con gli sms). La redazione di
un blog inoltre è un valido supporto alla pratica didattica, consolida le competenze di base
della lingua italiana e fornisce
stimoli per approfondire i contenuti di molte altre discipline.
Il progetto, coordinato dalla
prof.ssa Marilena Ferraro, ha
già visto costituirsi una redazione d’Istituto (formata dagli alunni interessati a misurarsi con il
ruolo inedito di “giornalista
2.0”). “Uno degli obiettivi cardine è conoscere il mondo online
ed utilizzarlo in modo consapevole – ha spiegato la prof. Marilena Ferraro, direttrice del sito
Sfera Magazine- Conoscendo lo
strumento è evitabile il pericolo
quindi cerchiamo anche di lavorare sul problema del cyberbulli-
notizia, dando il messaggio
prima di tutto, individuando
subito le nozioni basilari. Ciò è
importante non solo nella comunicazione giornalistica ma sempre nella vita. A livello giornalistico si cimenteranno anche con
le strumentazioni quali le foto ed
i video. In questi giorni i ragazzi
hanno anche intervistato degli ex
lavoratori della Simmental ed
hanno prodotto un articolo. Il
primo debutto in un intervista”
Gli alunni del corso di giornalismo web sono stati i veri protagonisti della conferenza stampa
di presentazione ed hanno portato le loro impressioni dopo aver
intrapreso i primi passi nel
mondo del giornalismo online
nel quale sperano di rimaner
attivi e protagonisti.
Befana per tutti i bambini che
hanno partecipato, vestiti da
angioletti e reggendo una candela accesa simbolo della speranza. Il programma ha compreso brani classici del repertorio natalizio e testi e melodie
più ricercate: canticorum jubilo
di Handel, il canto della madre
di Carissimi, Dona nobis
Salvo, Giuseppina Di Seglio,
Elena Foletto, Iolanda Luciano,
Graziella Maddalena, Mina
Modugno, Maria Assunta
Monaco, Suor Alba Munos,
Rosa Nardi, Tina Paribello,
Olga Poppi, Anna Rea, Antonella Romero, Maila Scibè,
Alba Tangianu
CONTRALTI:
Francesca
pacem di Mozart, quando
nascette ninno di Alfonso
Maria de’ Liguori, Ave Maria di
Handel per concludere con due
riadattamenti di Frisina tante
schiere d’angeli e verbum caro
factum est.
LA CORALE
SOPRANI: Iolanda Bafundi,
Iolanda Cannavacciuolo, Anna
Di Giuseppe, Beatrice Di
Magrini, Suor Antonietta
Mejia, Daniela Nardini, Patrizia Pavia, Luigia Tosin, Roberta Valente
TENORI: Andrea Belvisi,
Arminio Ciccone, Francesco
Labbadia, Michele Rossi,
Gianni Valente, Giuseppe
Viglianti, Francesco Vuturo
BASSI: Francesco Antignano,
Perlino Monti e Ilvo Silvi
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
LA PSICOLOGA RISPONDE
amato. Com’è possibile?
Come faccio a convivere con
questo dolore? Mi aiuti a
riconquistarlo, sto soffrendo
troppo!
ILENIA
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
AL CUOR NON
SI COMANDA
Sono una ragazza di 27 anni,
innamorata persa di un ragazzo. Lui è bello, attraente, affascinante e carismatico; non
sto esagerando è veramente
così. Tra le tante ragazze che
gli morivano dietro ha scelto
me. Ora, però, mi ha lasciato
ed io mi sento una nullità. Era
tutto per me, vivevo di lui e per
lui, mi sentivo privilegiata e
desiderabile. Ora, mi sono isolata da tutti e provo quasi una
sorta di vergogna perché mi
sto accorgendo di non riuscire
a considerarmi come una persona autonoma, che stima se
stessa e che ha fiducia nelle
proprie capacità. Non so proprio cosa fare per smettere di
vivere in funzione degli altri e
di accontentarmi di quello che
riescono a darmi in determinati momenti. Basta, sono
stanca, questa è la goccia che
ha fatto traboccare il vaso! Me
lo dico ormai da molto tempo,
ma devo confessare che non ci
riesco, sono troppo innamorata di lui e voglio riaverlo a
tutti i costi. Ci ho provato a
convincerlo, ma è irremovibile, mi ha detto chiaramente
che non è più innamorato di
me e che forse non mi ha mai
I sentimenti d’amore, spesso,
sono dettati da situazioni che
spingono il soggetto a vedere
una persona come il proprio
ideale di vita. A volte si vive in
funzione di questo amore perché si pensa di non essere
capaci ad affrontare e costruire, autonomamente, il proprio
futuro. L’appoggiarsi all’altro
è cosa giusta, ma dobbiamo
imparare ad avere più fiducia
in noi stessi, ad elevarci, con
una punta di presunzione, al
pari di chi ci sembra migliore
di noi. Non esistono persone
migliori o peggiori di altre,
tutto dipende da cosa si ritiene
giusto o sbagliato nell’esercitare i propri diritti umani. Il
ragazzo di cui parla, sicuramente sarà una brava e bella
persona, che le ha dato tanto e
che tanto ancora pretende da
lui, ma si deve rendere conto
che non riesce più a contenere
il suo bisogno di sentirsi protetta e guidata e che l’amore
vero non è dettato dai bisogni
personali. Il suo è un amore
infantile, che pretende e che
nulla dà in cambio. Cominci a
crescere e cerchi di rispettare
la volontà del suo ex ragazzo
di rimanere da solo o con
un’altra donna, ed anche se
questo la farà soffrire sarà soltanto il primo passo verso la
sua indipendenza. Purtroppo,
attraverso la sofferenza si
comprendono gli errori che
spesso condizionano i nostri
punti di vista e le soluzioni ad
un problema. Il guardare in
faccia la realtà comporta sofferenza, perché, finalmente, non
ci si nasconde più dietro false
pretese e illusorie soluzioni.
Rendersi conto delle proprie
debolezze e dei bisogni ivi
nascosti diventa il trampolino
di lancio per un rapporto più
maturo e consapevole. Rispetti, dunque, la volontà del suo
ex ragazzo perché l’aiuterà ad
accettare una realtà che ad un
bambino potrà spaventare, ma
che ad un adulto potrà aiutare a
comprendere il vero significato dell’amore.
COME ESPRIMERE LE
EMOZIONI E VIVERSI IN
ARMONIA
Si sente spesso dire che bisogna essere sempre se stessi,
ma come si fa a farlo? Io credo
di non conoscermi affatto, perché ho sempre pensato che
bisogna mostrare, agli altri, la
parte più accettabile e meno
criticabile. Sono una persona
sensibile e le critiche negative
non le sopporto proprio. Ho 32
anni e sto cercando di inserirmi in un gruppo di ballo latino
americano. Fin dall’inizio ho
provato un ceto imbarazzo a
rapportarmi con gli altri, loro
avevano iniziato il corso qualche tempo prima di me, ed io
mi sono sentito in un certo
senso solo. Ho provato ad
avere un atteggiamento simpatico, ma in tutta sincerità sapevo di fingere, provavo solo
tanto imbarazzo. Perché? Io
cerco sempre di sforzarmi ad
essere simpatico, spiritoso e
divertente, ma poi mi accorgo
che, nonostante tutto, non
risulto così. Ci sono persone,
invece, che sanno come accaparrarsi la simpatia degli altri
pagina 41
e risultare spontanei, perché,
poi, te ne accorgi. Io, invece,
faccio tanta fatica, soprattutto
quando mi trovo in compagnia
di ragazze. Cerco di mostrarmi
nel modo che penso mi vogliano, ma fallisco sempre, non mi
filano affatto, i miei amici
riescono più facilmente di me,
eppure non sono poi tanto più
belli. Ho tanto da offrire, ad
una donna, voglio sposarmi e
costruirmi una famiglia, ne
sento proprio il bisogno. Come
posso fare a mostrare quello
che sono, senza preoccuparmi
di essere rifiutato? C’è un
modo, una formula, a cui
rifarsi, per vincere sempre in
simpatia?
GIORGIO
La spontaneità, a volte, può
farci paura, perché pensiamo
che per piacere agli altri tutto
deve essere calcolato e valutato, proprio per non incappare
in atteggiamenti sgradevoli.
Niente di più sbagliato, perché
non possiamo sprecare le
nostre energie per mettere a
punto un copione da recitare
ogni giorno, con il timore di
non essere bravi, a recitarlo, e
avere la paura che qualcuno
prima o poi se ne accorga. Il
disagio che si prova è molto
forte e il copione lo metterà in
evidenza. Allora, cosa bisogna
fare? Essere se stessi. Cosa
vuol dire essere se stessi ?
vuol dire: accettare, prima di
tutto quello che siamo, perché
il voler cambiare per gli altri,
pensando di non andare bene,
significa che non andiamo
bene per noi. Se invece lasciamo valutare agli altri, quello
che siamo, senza voler apparire diversi, forse ci accorgeremmo di essere valorizzati e
accettati, e se così non fosse,
Bhé, sarebbe solo un loro problema. Lo stare male con noi
L’Amministrazione Comunale ha bandito il concorso
“Cari nonni ora IO voglio raccontarvi una storia …”
Il prossimo 25 aprile la Città di
Aprilia compirà 80 anni. Una
città relativamente giovane,
dunque, ma se la considerassimo come un individuo, ecco lì
che questi 80 anni determinerebbero un altro scenario. In
anche in questo modo, il legame con loro.
In questo senso l’Amministrazione Comunale ha bandito il
concorso “Cari nonni ora IO
voglio raccontarvi una storia
…”, rivolto alle scuole del ter-
Lʼass.re Francesca Barbaliscia
quest’ottica, infatti, Aprilia
potrebbe essere considerata
una “nonna”, la nonna dei
nostri studenti.
I nonni sono noti per la loro
capacità di narrare, con dovizia di particolari, favole, storie, aneddoti ed episodi della
loro vita, catturando in modo
particolare l’attenzione dei
propri nipoti e fortificando,
ritorio.
Il concorso nasce quindi dall’idea che siano gli studenti a
narrare alcune storie ai propri
nonni: vorrei che bambini e
ragazzi, attraverso i racconti
che vorranno inventare, restituissero l’esperienza dell’ascolto ai più grandi.
Storie, dunque, destinate ad
arricchire le giornate dei propri
nonni, che gli regalino
momenti di svago e condivisione e che offrano loro una
chiave di lettura per comprendere i cambiamenti della società, o storie che si vorrebbero
tanto raccontare ad una nonna
o un nonno che non c’è più o
addirittura che non si è mai
potuto conoscere.
Questo input su cui ha lavorato congiuntamente il personale
degli uffici Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili e Cultura è ancora una volta un progetto per premiare le capacità
dei nostri studenti in un
momento di vera festa per la
Città di Aprilia.
Credo sia molto importante per
i nostri ragazzi avere la possibilità di esprimere i propri sentimenti, far emergere sensibilità e speranze, far conoscere
agli adulti il loro punto di
vista.
Il concorso è rivolto agli studenti delle classi IV e V della
scuola primaria e di ogni anno
delle scuole secondarie di
primo e secondo grado suddivisi in 4 categorie, i migliori
elaborati riceveranno in premio un e-book con custodia
personalizzata. Penso, comunque, che non sia questo il pre-
stessi, nel senso di criticarci
aspramente o meno, comporta
una tensione emotiva interna
che va, poi, a riversarsi sui tratti esterni del nostro viso. La
tensione muscolare ci fa apparire impacciati e timidi, e la
timidezza altro non è che il
nascondere agli altri il copione
che stiamo recitando con la
paura di essere scoperti. Basta
fingere quello che non siamo,
impariamo ad accettarci e a
vivere nella piena spontaneità,
è meglio un errore spontaneo
che un errore da copione. La
spontaneità trasmette emozioni pure, il copione trasmette
finzione ed ipocrisia, con l’aggravante di sentirci finti,
bugiardi e inadeguati in ogni
circostanza, perché creare
copioni per ogni circostanza è
veramente faticoso! Cominciamo, allora, ad essere coraggiosi, sì, perché ci vuole coraggio
per mettere a nudo quello che
siamo, però, Giorgio, le posso
garantire che superata la prima
volta, tutto diventa più semplice e l’orgoglio di essere quello
che siamo supera di gran lunga
l’immaginazione del copione.
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 1 (di fronte Conforama)
tel. 393.6465283 o
inviare una
e-mail al
seguente indirizzo di posta
elettronica: a1 desantis
@libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
mio più importante. La partecipazione al concorso è essa
stessa il premio. Essere liberi
di esprimersi ed essere per
questo giudicati, oltre che da
una commissione interna agli
Istituti Scolastici, anche da una
Giuria Qualificata scelta ad
hoc e composta da personalità
di spicco della Città, esperti
dell’educazione, della letteratura e da mediatori culturali,
tra cui figurano anche personalità extraregionali, è un’occasione meravigliosa.
E’ stata, inoltre, istituita una
giuria di giornalisti del territorio che attribuirà il premio
della critica ai migliori elaborati prodotti dagli studenti del
biennio e triennio degli Istituti
Superiori: offrire un giudizio
professionale a giovani che
possano iniziare ad operare
delle scelte per il proprio futuro lavorativo è un regalo grandioso.
Gli Istituti Scolastici dovranno
protocollare entro il 31 marzo i
migliori elaborati scelti e nel
mese di maggio avverranno le
premiazioni.
Il bando è anche scaricabile
dal sito del Comune di Aprilia.
L’Assessore alla Pubblica
Istruzione
Francesca Barbaliscia
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
Novita’ per l’artista internazionale del palco, Monsieur David, famoso per l’Arte di usare i piedi!
Il fantasista David , che abbiamo visto ospite nelle scorse edizioni di COLORADO su Italia
Uno e DOMENICA IN sulla
Rete Ammiraglia della Rai,
ha da non molto terminato una
breve tournée in giro per l’italia
del suo ultimo spettacolo.
Il titolo: FEET FANTASY ,in
cui Monsignor David rompe
gli schemi da solista con l’intenzione di aggiungere valore
alla scena ,inserendo la giovane e magnetica Federica
Gumina ,danzatrice attrice; il
tutto condito da una splendida coreografia che la accompagna, facendo incrociare il tango
argentino al teatro danza.
Recentemente è stata presentata
al pubblico, dal noto fantasista, INGRID, uno splendido personaggio femminile rea-
lizzato con una nuova tecnica
,questa volta utilizzando le
mani, e dove l’ artista presta il
suo corpo ma rimanendo com-
Confort, eleganza e lusso raffinato
....CHERVO’ GOLF HOTEL
Confort, eleganza e lusso raffinato ....CHERVO’ GOLF HOTEL SPA E
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PAOLA AMBROSONI
pletamente invisibile attraverso
la tecnica del teatro nero.
Per poter completare il nuovo
personaggio in questione, un
giovane artista si è affiancato a
Monsieur David . Il suo nome
e’ Alan Maggi in arte Mago
Alan , e trattasi di un cartomago
d’eccellenza che sembrerebbe
far parte anche del cast del
nuovo spettacolo che uscira’ in
questo 2016 con un titolo accattivante:
“Dupleface UN
ALTRO
MONDO
DA
SOGNO” , destinato – ci assicurano – a lasciare incantati grandi
e piccini.Una domanda per
Monsieur David prima di salutare tutti i lettori de Il Giornale del
Lazio, che il pubblico che lo
ama si è sicuramente posto
almeno
una
volta:
Come nasce il tuo nome d’arte?
Il mio nome è Davide, e quando
avevo 19 anni cominciai a lavorare nei villaggi turistici, il capo
villaggio era molto simpatico e
pittoresco, e amava dare il nome
inventato ai suoi animatori, a un
duo del mini club li chiamò Tom
& Jerry a uno sportivo lo chiamo
Rh positivo, e a me Monsieur
David. Mi disse che da come
vestivo e da come mi ponevo
con gli ospiti, sembravo un francese, e devo ammettere che quel
nome d’arte segnò tutta la mia
carriera artistica. Oggi posso
dire che Davide quel semplice
ragazzo del quartiere San Paolo
di Torino che per un po’ di
tempo si è sentito trascurato,
oggi è molto amico di Monsieur
David.
Ti aspettiamo on stage in questo
nuovo anno appena iniziato,
caro Monsieur! E sarà l’ennesimo successo!
LISA BERNARDINI
APRILIA 19 GENNAIO 2016
CERIMONIE 72esimo ANNIVERSARIO DELLO SBARCO ALLEATO
Il messaggio di Harry Shindler e gli omaggi
floreali al Memoriale di E.F.Waters
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Ad apertura delle iniziative istituzionali legate al 72esimo anniversario
dello Sbarco Alleato il veterano britannico Harry Shindler rappresentante
in Italia della “ITALY STAR ASSOCIATION 1943-1945” ha fatto pervenire nei giorni scorsi alla Città di
Aprilia attraverso Elisa Bonacini presidente Associazione “Un ricordo per
la pace” il proprio messaggio di saluto e di apprezzamento per le cerimonie in memoria delle cruente operazioni militari che seguirono lo Sbarco
Alleato sul litorale di Anzio e Nettuno
nel gennaio 1944.
Il comunicato di Shindler è stato letto
durante la cerimonia a Campo di
Carne (Aprilia) presso il monumento
“Il graffio della vita”. E’ bene – ha
dichiarato Shindler nella nota - che
dopo più di 70 anni si ricordi chi ha
combattuto sacrificando la propria
vita per la libertà. Queste cerimonie
sono importanti per mantenerne il
ricordo; è così che il loro sacrificio
non sarà stato vano”.
Durante la cerimonia che è seguita in
Via dei Pontoni presso il monumento
alla memoria del SottoTenente dei
Fucilieri Britannici Eric Fletcher
Waters (padre del cantante Roger
Waters) e dei caduti del Fosso della
Moletta, dopo la la deposizione della
corona d’alloro della Città di Aprilia e
l’omaggio floreale della Città di
Anzio è stato deposto anche l’omaggio floreale della “ITALY STAR
ASSOCIATION
19431945” e dell’ Associazione
apriliana “Un ricordo per la
pace”.
Harry Shindler ed Elisa
Bonacini presidente di “Un
ricordo per la pace” sono
stati i promotori dell’iniziativa dei memoriali ai caduti
dispersi, dopo che le ricerche di Shindler nel 2013
individuarono il punto di
Aprilia ai Pontoni dove nei
combattimenti del 18 febbraio 1944, perse la vita il
giovane Waters.
(foto Associazione
“Un ricordo per la pace”)
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
pagina 43
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
SANITA’: 12,4 MILIONI PER
MIGLIORARE GLI OSPEDALI
GRAZIE ALLA LOTTA ALL’EVASIONE
Presentato il piano della Regione per l’edilizia sanitaria negli ospedali del Lazio
grazie alle risorse recuperate attraverso attraverso l’operazione che è stata portata avanti sull’evasione dei ticket sanitari. Fino ad oggi già 105.000 contribuenti hanno regolarizzato la loro posizione, la Regione ha già recuperato oltre 11mln di euro. Sono in totale 235mila gli avvisi bonari per esenzioni reddito errate che sono stati inviati.
Al via con la prima fase degli investimenti in sanità grazie alle risorse recuperate
dai ticket. La Regione sta per partire con un piano da 12,4mln di euro che si snoda in
7 azioni a partire soprattutto sulle aeree dell’emergenza delle province e dalle aree più
critiche.
Ecco quali sono le strutture su cui si concentrano gli interventi della Regione:
Roma- San Camillo Forlanini. È l’unica azione sulla città di Roma contenuta nel
piano. Con queste risorse la Regione può completare l’operazione avviata con i lavori del Giubileo sul pronto soccorso e valorizzare e ampliare il centro trapianti cuore,
che è un’eccellenza nazionale della cardiochirurgia e un fondamentale punto di riferimento per l’intera Regione. Il totale degli investimenti è di 3,6mln, serviranno a realizzare due importanti interventi:
Il potenziamento del centro trapianti cuore, su cui la Regione investe 1,2 milioni
di euro per un nuovo reparto di degenza da 12 posti letto e nuove attrezzature.
L’ampliamento del dipartimento emergenza accettazione. La Regione sostiene la
realizzazione di questo lavoro con 2,4mln di euro, in particolare sarà raddoppiata la
superficie del pronto soccorso e la separazione dei percorsi che saranno divisi per
urgenza e tipologia di intervento.
VITERBO - ospedale Belcolle. Questo presidio compie un ulteriore salto di qualità
con un grande intervento da 2,3mln di euro per l’acquisto di apparecchiature per il
nuovo blocco operatorio, da poco realizzato. In particolare la Regione sostiene l’acquisto di lampade scialitiche, apparecchiature per anestesie, tavoli operatori e elettrobisturi.
Aree emergenza Asl Frosinone. Iniziano gli investimenti sulle strutture sui territori:
in particolare in provincia di Frosinone la Regione mette a disposizione un finanziamento di 2mln di euro per il potenziamento dei pronto soccorso nei presidi di Frosinone-Alatri, Sora e Cassino, dove viene riattivato il reparto di medicina d’urgenza.
RIETI - ospedale San Camillo de Lellis. 1,3mln di euro per avviare una riqualificazione complessiva di struttura obsoleta e fortemente usurata. Le risorse serviranno per
la ristrutturazione dei locali, nuova impiantistica e messa in sicurezza.
LATINA - Santa Maria Goretti. Su questa struttura la Regione interviene con un
finanziamento di 2,2mln per la riqualificazione e l’ampiamento del dea e la manutenzione straordinaria dell’area dell’ex neurologia.
ASL LATINA: nella provincia di Latina la Regione interviene con 450mila euro per
rinnovare la dotazione di attrezzature nei presidi di Terracina, Fondi e Formia.
SUBIACO –ospedale Angelucci: 450mila euro all’ospedale Angelucci di Subiaco.
Con queste risorse saranno realizzati nuovi posti letto di lungodegenza e verrà migliorata l’area accoglienza del pronto soccorso.
“Investiremo i soldi recuperati dall’evasione fiscale per ristrutturare ospedali e pronto
soccorso ai servizi dei cittadini – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha
aggiunto: abbiamo a disposizione già 12,4 mln. Era giusto dare un segnale e costruire,
finalmente un rapporto chiarissimo con i cittadini. Questo è un primo step realizzato
grazie a risorse che non prevedevamo, ma sono frutto del buon governo. Nel bilancio
appena approvato dal Consiglio regionale sono previsti poi 32,6 milioni di fondi regionali nel 2016 per l’edilizia sanitaria, ed è in corso una trattativa con il Ministero della
Salute per 113 milioni di interventi statali. Inoltre in bilancio ci sono 7 milioni euro per
le nuove Case della Salute. Presto presenteremo il Piano”- ha detto ancora Zingaretti.
TRASPORTI: MIGLIORANO I SERVIZI
PER I PENDOLARI DEL LAZIO
Trenitalia conferma i miglioramenti dei servizi per i pendolari del Lazio. I dati certificano: l’aumento della domanda di trasporto su ferro, del 2,9%; delle corse effettua-
te nel territorio regionale, del 2,8%; e della puntualità dei treni, del 3%: il tutto dimostra come, in collaborazione con Trenitalia, la Regione abbia creato le condizioni per
offrire a tanti cittadini una valida alternativa, a basso impatto atmosferico e più sicura,
al mezzo privato di trasporto.
“I dati di Trenitalia confermano come la nostra sia la prima regione nel Paese per investimenti nel rinnovo del materiale rotabile – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: intendiamo proseguire su questa strada e stiamo già lavorando
con Trenitalia dopo aver potenziato la rete della Capitale dotando la città di un nuovo
servizio metropolitano di superficie, per rinnovare completamente nei prossimi anni
tutti i treni utilizzati dai pendolari del Lazio”- ha detto ancora Zingaretti.
COTRAL: IN ARRIVO 300 NUOVI
AUTOBUS DI ULTIMA GENERAZIONE
Saranno prodotti dalla Solaris i primi 300 nuovi bus di Cotral. Il Consiglio di Amministrazione dell’azienda ha deliberato questa mattina l’aggiudicazione definitiva della
gara europea bandita lo scorso maggio.
122 bus arriveranno su strada la prossima primavera. Il primo contratto applicativo, finanziato dalla Regione Lazio con 25 milioni di euro, riguarda la fornitura di 122
bus che arriveranno su strada la prossima primavera. I nuovi pullman saranno lunghi
12 metri e rispetteranno gli standard euro 6, i più restrittivi in termini di emissioni
inquinanti. Questo permetterà di garantire una flotta di mezzi innovativi e di mandare
in pensione quelli più vecchi.Tra le altre cose il nuovo parco bus, che sarà rinnovato
progressivamente, potrà contare anche su una manutenzione in full service di dieci
anni, una sorta di garanzia sull’efficienza operativa nel tempo dei nuovi mezzi.
SCUOLA: APPROVATO PIANO
DIMENSIONAMENTO 2016-2017
Approvato dalla Regione il piano di dimensionamento scolastico 2016/2017. Il risultato arriva dopo un importante lavoro di confronto con tutte le realtà interessate, i rappresentanti del mondo del lavoro e delle professioni. L’obiettivo è la valorizzazione
dell’offerta formativa nel Lazio con particolare attenzione alle peculiarità dei territori.
“Sono stati adottati una serie di criteri, indirizzi e iniziative volti alla valorizzazione
dell’offerta di istruzione liceale classica – è il commento del vicepresidente e assessore alla Scuola, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: sono partite anche le attività
del Gruppo di lavoro regionale per la valorizzazione dell'offerta formativa degli Istituti Tecnici e Professionali con l’obiettivo di individuare soluzioni che consentano la distribuzione ottimale degli indirizzi di studio in coerenza con le vocazioni imprenditoriali
e occupazionali espresse dai territori, nonché il potenziamento delle nuove prospettive dell’alternanza scuola/lavoro.”
Dottor Luigi
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
“Il Consorzio di Colle Romito fa disinformazione”
A seguito del comunicato apparso sul
banner luminoso del consorzio di
Colle Romito nel quale si legge:
“Avviso importante il consorzio su
richiesta del comune sospende la raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti nell’attesa i soci potranno
rivolgersi al numero 800644640 o al
numero 069145744”. Il presidente
del consiglio comunale Fabrizio
Acquarelli, il presidente della commissione ambiente Franco Marcucci
ed il consigliere Mauro Iacoangeli
che nessun servizio “porta a porta”
compreso il prelievo dell’erba che
avviene con il regolare ritiro dell’umido con il metodo del “porta a
porta” non è stato mai sospeso dalla
Mauro Iacoangeli
Fabrizio Acquarelli
Franco Marcucci
presenti alla riunione di lunedì 18
gennaio insieme all’Ing. Emilio
Murano dell’ufficio ambiente, al presidente del consorzio Colle Romito e
del sindaco che l’ha convocata. I tre
consiglieri, precisano e ribadiscono
concessionaria comunale, mentre
per il ritiro degli ingombranti, ramaglie e potature, avviene per chiamata
e anche’esso non è stato mai sospeso
dalla concessionaria Igiene Urbana e
ancor meno dall’amministrazione
comunale. Nella riunione di cui parla
il presidente del consorzio, è stato
soltanto chiesto al presidente di portare in visione i documenti autorizzativi dell’area di stoccaggio che gli
avrebbero permesso di svolgere come
consorzio, la raccolta degli ingombranti, erba, ramaglie e potature
come ha fatto fino a quando, il
responsabile direttore dei lavori
nominato dal comune di Ardea, vista
anche l’irregolarità dell’operazione e
l’impossibilità della tracciabilità dei
rifiuti depositati nei conteiner di proprietà consortile stoccati temporaneamente in uno spiazzo che non ha
alcuna autorizzazione come isola
ecologica o di stoccaggio, ne ha
bloccato il trasporto che avveniva tra
l’altro con i mezzi della concessionaria comunale. Questo per precisare ai
soci che il servizio del porta a porta
ed a chiamata che svolge la concessionaria comunale Igiene Urbana, è
stato sempre attivo e funzionante
come nell’intero territorio comunale.
Pertanto invitiamo il presidente del
consorzio ad essere più preciso nei
comunicati ai suoi consorziati in spe-
cial modo quando si chiama in causa
l’amministrazione comunale.
F.to. Il presidente del consiglio
comunale Fabrizio Acquarelli, il
presidente della commissione
ambiente Franco Marcucci ed il
consigliere Mauro Iacoangeli
Cambio di viabilità
ARDEA, UN TERRITORIO SENZA PADRONE!
Mentre si resta in
attesa della sistemazione viaria di via
Sassari con il
rispetto di quanto
previsto dal codice
della strada in merito ai passi carrai,
che in special modo
creano disagio agli
automobilisti che si
immettono
su
Largo Rovigo, che
avviene
un’altra
modifica alla viabilità nel quartiere
della Nuova Florida. Fatto questo che
mette tra l’altro in
cattiva luce il presidente del consiglio
comunale Fabrizio
Acquarelli che alla
riunione
aveva
Col. Giuseppe Sciaudone
chiesto prima di
apportare modifiche alla viabilità, che venisse sviluppato un progetto
generale della viabilità in tutto il quartiere, altrimenti ci si doveva
astenere da modifiche. Purtroppo Acquarelli come spesso accade, alle
parole non ha fatto seguire i fatti. Giorni fa altri cambiamenti nella
zona dei plessi scolastici della Nuova Florida, così che:
Cambia la viabilità alla scuola di via Varese
Il Comandante della Polizia locale ha disposto il senso unico di marcia:Cambia la viabilità vicino alla scuola di via Varese, a Nuova Florida. Il comandante della polizia locale di Ardea ha disposto il senso
unico di marcia su via Varese (nella direttrice da via Sondrio a via
Verona) e il divieto di sosta in tutti e due i lati della strade di via Savona (tra via Sondrio fino al civico 11) e in via Sondrio (tra via Varese e
via Vercelli) durante l’entrata e l’uscita degli scolari (dalle 7.30 alle 9
e dalle 13 alle 16.30). Inoltre, viene istituita la direzione obbligatoria
a destra in via Vicenza per i veicoli che si immettono in via Sondrio
in direzione via Verona.
Sempre più dure e
preoccupanti le segnalazioni dell’ex comandante la stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo, per quanto accade di
continuo in quel territorio di giurisdizione della
“sua” ex caserma. Walter GIUSTINI oggi pensionato
dell’Arma,
responsabile
di Fare
con Tosi - Litorale sud
– che sentito telefonicamente ci dice: “con amarezza per il lavoro che
ho svolto non posso esimermi dal segnalare
quanto accade ad Ardea
specialmente dopo aver
più volte sentito vane
promesse in convegni
organizzati da politici
ove hanno partecipato i
massimi organi delle
forze dell’ordine che hanno giurisdizione sul territorio rutulo” La zona è quella dei 706 ettari
demaniali delle Salzare ritenuto il Bronx rutulo ove la legalità è un optional, un territorio controllato da extracomunitari senza fissa dimora se non addirittura clandestini, dove spesso
ingenti forze di polizia scovano, trafficanti di morte, riciclatori di auto, ricercati, non a caso la
brillante operazine svolta dalla compagnia di Pomezia coordinata dal Col. Luciano Magrini
comandante il gruppo carabinieri Frascati tra i sedici arrestati per traffico di droga e mercanti
di essi umani con il metodo dei matrimoni erano nascosti proprio in quel territorio. Per cui l’ex
comandante scrive: “Apprendiamo da una cittadina di Ardea, che ha postato alcune foto sui
social network che in Via Monti Santa Lucia sono presenti delle carcasse di auto, sicuramente
di provenienza furtiva, completamente bruciate. Ora FARE! CON TOSI – LITORALE SUD
ROMA si chiede come sia possibile che nessuna Autorità si sia accorta di tale presenza. A nulla
sono serviti i tavole sulla sicurezza che alcuni partiti di centro-destra extra consiglio comunale hanno fatto con il Sindaco e a nulla sono servite le numerose denunci fatte a mezzo stampa
da parte di partiti politici, associazioni e cittadini stanchi di questa situazione surreale. La zona
delle Salzare continua ad essere terra di nessuno e non è possibile che nessuno si preoccupi di
vigilare il territorio, specialmente nelle zone più a rischio. Questa città è oramai una città fantasma dove non si vive ma si sopravvive per l’incapacità palese di chi ci dovrebbe tutelare e di
chi si riempie solamente la bocca con false promesse e menzogne oramai da troppo tempo. Noi
di FARE! CON TOSI non accettiamo più di essere prigionieri dell’incapacità altrui come d’altronde i cittadini di Ardea. E’ ora che qualcuno si prenda la responsabilità dei propri fallimenti! Walter GIUSTINI – FARE! CON TOSI – LITORALE SUD – ROMA”
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
ARDEA
STEFANO LUDOVICI NON
RAPPRESENTA PIU IL CIRCOLO DEL PD DI ARDEA
Questo è quanto sentenziato dal
Circolo PD di Ardea Nello D’Amario” che dopo 72 anni riporta
alla memoria quell’ 11 gennaio
1944 / La fucilazione di
Galeazzo Ciano. Se così fosse,
di troppi il direttivo avrebbe
dovuto risentirsi. Ricordiamo
altre votazioni dei consiglieri
dell’opposizione e sempre del
cartello del Pd come il consigliere Umberto Tantari, e
Giancarlo Rossi, che con il
loro singolo voto hanno continuato a mantenere in piedi la
maggioranza Di Fiori, tanto da
far pensare ad un “inciucio” e
nessuno spese una parola. Ora
per Ludovici si sono sprecati
fiumi di inchiostro. Non
vogliamo entrare in merito
delle diatribe che dilaniano il
centro sinistra più di quanto
non dilaniano le diatribe del
centro destra, forse prima non
aveva il circolo Pd di Ardea
acquistato una bilancia.
“Dopo aver votato insieme alla
maggioranza nel consiglio
comunale tenuto il 23/12/2015,
contro l’indicazione decisa dal
partito insieme ai consiglieri
comunali presenti il giorno
prima alla riunione di preconsiglio, il direttivo del PD locale ha
chiesto con voto unanime le
dimissioni da Capogruppo al
consigliere Ludovici. Dopo giorni di discussione è stato Ludovi-
pagina 45
“GUERRA DI NERVI” IN CASA PD
ci stesso, nel corso di una riunione in cui erano presenti i quattro
consiglieri comunali del PD e il
segretario del circolo Moreno
Caratelli, ad annunciare che
avrebbe presentato le proprie
dimissioni cosa che al contrario
non è mai avvenuta. Pertanto
riteniamo questo atteggiamento
oltre che scorretto, irrispettoso
della volontà di un partito che
vuole essere alternativo, e non
complice, a Di Fiori e alle sue
malefatte.
Il consigliere Ludovici può
decidere di non dimettersi dal
ruolo di capogruppo ma d’ora
in avanti in consiglio comunale
non rappresenterà più in nessun modo la volontà del Partito Democratico la quale verrà
rappresentata da quei consiglieri che partecipano e si confrontano con il Partito di cui
sono membri, e che sapranno
in consiglio comunale distinguersi dall’atteggiamento di
complicità e di connivenza con
la maggioranza, che Ludovici
ha scelto di condurre.
Circolo PD
di Ardea Nello D’Amario”
SILENZIO: PARLA IL
CAPOGRUPPO DEL PD,
STEFANO LUDOVICI
Non si è fatta attendere la risposta di Stefano Ludovici alle
accuse dei membri sezionali del
Pd della sezione Nello D’Amario di Ardea per aver votato
come scriverà in appresso un’o-
pera pubblica insieme ai consiglieri di maggioranza. Ludovici
ritiene questa richiesta pretestuosa tanto è che non si dimette
e si firma come capogruppo consiliare.
“Siamo
all’assurdo,vengo messo in discussione dal mio partito perche a
loro dire colpevole di aver votato in consiglio comunale un’opera importante come la messa
in funzione del mini depuratore
di Montagnano denominato i
rustici. Opera questa che andrà a
servire circa novanta famiglie e
attesa da molti anni. Sono stato
nominato capogruppo e a detta
dei miei colleghi rappresento
egregiamente il gruppo consiliare, oggi ad opera di una faida
tutta interna al direttivo che vede
a turno mettere in discussione
l’operato dei consiglieri comunali e non se ne capiscono i
motivi è toccato a me, ma vorrei
ricordare al direttivo che la politica è altra cosa, questo spettacolarizzazione del nulla porta a far
capire alla cittadinanza che non
potremmo essere alternativa se
non dimostriamo di assumerci le
responsabilità nei confronti della
città, assumere responsabilità a
mio dire è essere presenti sempre in consiglio comunale e
combattere quando c’è da combattere e votare a favore della
città tutte le opere pubbliche
proposte, voglio rafforzare il
mio concetto ricordando che il
depuratore da me votato è una
delle pochissime opere proposte
e portate in consiglio da questa
fallimentare
amministrazione. Vorrei ricordare agli amici
di partito che noi
viviamo
ad
Ardea e i cittadini che ci hanno
delegato a rappresentarli
vogliono vedere
risolti i problemi
pur rimanendo
Stefano Ludovici
rispettosi
del
ruolo e posiziol’impegno delle dimissione
ne di minoranza. La politica sarebbe stato giusto il comunicadeve essere necessariamente to stampa. Concludo ricordando
messa in atto da noi Ardeatini e a chi vuole ricordare che fino ad
non farci pilotare da rappresen- oggi l’operato del gruppo consitanti politici romani che poco liare si è distinto per aver portahanno a che fare con ardea se to avanti delle battaglie in consinon carpire consensi. La mia glio comunale ottenendo dei
disponibilità alle dimissioni da risultati importanti come la
capogruppo è ferma a quanto famosa bocciatura della variante
dichiarato in sede di partito, e Puccini e non aver permesso a
cioè essendo questa una carica questa amministrazione di fare
consiliare e non di decisione ulteriori danni inchiodandola
partitica ho chiesto a fugare ogni difronte alle sue responsabilità,
dubbio una documento ufficiale altro che complici di Di Fiori.
firmata dai consiglieri comunali Colgo l’occasione di ringraziare
che ritengono di non accordarmi a nome dei consiglieri del PD e
piu la loro fiducia allegata a della Lista Abate tutti quei cittaquella del direttivo…di questo dini di Montagnano che hanno
ne avevo gia parlato con il segre- avuto parole di compiacimento e
tario di sezione e non capisco il dei tanti che hanno espresso il
motivo per cui si è fatto uscire loro ringraziamento per l’opera
un comunicato stampa prima approvata attraverso messaggi. Il
ancora di avermi fornito i docu- capogruppo PD Stefano Ludomenti da me richiesti,solo dopo vici”
questi se non avessi onorato
Luigi Centore
IL GIORNALE DEL LAZIO
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28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
Presentato un nuovo progetto che interessa l’intero territorio
POMEZIA La raccolta differenziata? È un gesto naturale
“Differenziare, un gesto naturale”: è questo lo slogan scelto per
la campagna presentata nel
Comune di Pomezia e che
accompagnerà l’estensione della
raccolta differenziata porta a
porta anche al centro città.
Ma cosa cambierà per i cittadini
di Pomezia? A partire dal mese
di febbraio il servizio verrà attivato gradualmente, secondo le
cinque zone in cui sono stati
suddivisi i quartieri di Pomezia
Centro e Nuova Lavinium, fino
ad arrivare alla copertura totale
per fine aprile. Scompariranno i
cassonetti stradali e alcuni rifiuti
dovranno essere conferiti nei
contenitori che verranno forniti
a breve ed esposti secondo il
calendario comunale.
Nel contenitore marrone
dovranno essere conferiti gli
scarti alimentari e organici, in
quello bianco carta, cartone e
cartoncino, il vetro nel contenitore verde, plastica e metalli in
quello giallo e i rifiuti non recuperabili nel cassonetto grigio.
Rimarranno stradali invece i
contenitori per la raccolta delle
pile scariche, degli oli esausti e
dei farmaci scaduti. Per tipologie particolari di rifiuti come i
pannoloni o pannolini sarà a disposizione degli utenti che ne
faranno richiesta il contenitore
rosso, mentre i rifiuti ingombranti, gli sfalci e le potature
potranno essere ritirati a domicilio contattando il numero verde
800.678.229. A disposizione dei
cittadini ci sono inoltre anche le
due isole ecologiche, a Pomezia
in via Cincinnato e a Torvajanica in via Las Vegas (ex via
Boston).
Come verranno fornite le
informazioni
L’estensione del servizio sarà
accompagnata da una campagna
di comunicazione, promossa dal
Comune di Pomezia con il contributo della Città Metropolitana
di Roma Capitale, Regione
Lazio e in collaborazione con
Cns-Formula Ambiente.
A partire dai prossimi giorni gli
operatori di Formula Ambiente
consegneranno a tutte le famiglie e le utenze non domestiche
(che hanno già ricevuto una lettera da parte dell’amministrazione comunale) il kit per la raccolta differenziata, il calendario di
raccolta e una guida per effettuare al meglio la raccolta differenziata.
Nei punti di maggior
passaggio
verranno
affisse locandine informative e verranno organizzati, dall’inizio dell’anno fino ad aprile
sono in programma dieci
incontri pubblici più uno
rivolto in specifico ai
commercianti.
Inoltre verranno predisposti 4 punti informativi mobili presso il mercato di piazza San Benedetto da Norcia sabato
30 gennaio, sabato 6 febbraio, sabato 20 febbraio
e sabato 27 febbraio,
tutti dalle 9 alle 13. In
più, in Largo Brodolini,
ogni lunedì, giovedì e
sabato dalle 9 alle 15
sarà a disposizione dei
cittadini uno sportello informativo sulla raccolta differenziata e
un punto di consegna dei kit per
la raccolta. Questi ultimi verranno distribuiti anche da un punto
info mobile domenica 30 gennaio e tutte le domeniche di febbraio (7, 14, 21 e 28 febbraio) a
Piazza Aldo Moro dalle ore 10
alle ore 16.
La struttura è stata aperta il 23 gennaio del 2013
Prime 3 candeline per lo Sportello
Donne Pomezia
Nato dalla volontà di otto pometine, il 23 gennaio del 2013 vide la luce lo Sportello
Donne Pomezia. Da allora di strada ne ha fatta molta ed è diventata un punto di riferimento sia per chi vive sul territorio sia per le istituzioni e per le varie associazioni.
La sua sede si trova in Piazza San Benedetto da Norcia - 2° Piano, presso l’Ufficio
Politiche Sociali del Comune di Pomezia (Palazzo Anagrafe) ed è al momento aperta
il mercoledì dalle 9 alle 11 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30.
In questi primi tre anni di attività lo Sportello Donne Pomezia ha ricevuto oltre 100
donne, di cui 35 casi di violenza, per la maggior parte subite dentro le mura domestiche.
“Altre donne ci hanno contattate per motivi svariati - hanno spiegato le responsabili
– quali separazioni e divorzi, depressione, isolamento, difficoltà a trovare lavoro, difficoltà nell’affrontare situazioni familiari, informazioni sulla gravidanza, consulenza
su mariti dipendenti da alcol, internet, gioco, consulenza su figli minori con disagi
sociali e psicologici. Tuttavia è difficile tracciare una linea netta tra le diverse necessità, perché spesso ogni storia porta con sé differenti bisogni da accompagnare e
affrontare contestualmente. Le tipologie di casi si intrecciano, i confini delle classificazioni sono sottili”.
È stato sottolineato come i dati sono importanti, ma non sono tutto. Soprattutto per un
fenomeno così difficile da intercettare a livello sociale, e perché il primo passo non
scontato è quello culturale: prima di essere denunciata, la violenza va riconosciuta.
“Le donne che decidono di rivolgersi allo Sportello - hanno aggiunto le responsabili
- hanno già preso coscienza della loro situazione, ma ce ne sono molte altre che non
riescono a fare questo passo. Dalla violenza non si esce da sole. Una relazione violenta indebolisce costantemente l’autostima di chi subisce le violenze, uscirne è difficile e richiede il sostegno di servizi dedicati e professionalità specifiche. Per questo
il lavoro che fanno i centri antiviolenza e le associazioni di donne è così prezioso”.
Un’attività intensa e incessabile. Dal dicembre dello scorso anno Sportello Donne sta
lavorando alla tessitura di una rete tra diversi soggetti sul territorio; un lavoro che ha
incluso tavoli di discussione per la stesura di un vero e proprio protocollo d’intesa,
ormai in dirittura d’arrivo, che servirà a condividere procedure e casi con presidi
socio-sanitari, servizi sociali e forze dell’ordine e altre associazioni del territorio: “Il
protocollo - è stato spiegato dalle responsabili - farà leva anche sulla necessità da
parte delle istituzioni di farsi carico della formazione dei soggetti e degli attori sociali coinvolti, così come degli operatori a vari livelli, nonché delle forze dell’ordine.
Non tutti, infatti, sono preparati ad accogliere donne che denunciano casi di violenza. Spesso, e le segnalazioni che diverse donne ci hanno fatto in queste mesi ne sono
la dimostrazione, chi entra immediatamente in contatto con una donna vittima di violenza – e si tratta nella maggior parte dei casi di forze dell’ordine o di pronto soccorso – non ha la formazione, la cultura e gli strumenti adatti ad aiutare veramente
le donne: una donna che ha appena ricevuto violenza non può essere rimandata a
casa e lasciata sola alla sorte, va protetta e sostenuta, e questo è il ruolo delle istituzioni”.
Per mettersi in contatto con lo Sportello Donne Pomezia questi sono i recapiti:
Tel. 0691146273, cell. 388 1586901, e-mail [email protected],
sito Internet www.sportellodonnepomezia.wordpress.com
Fosca Colli
[email protected]
C’è anche un’app per i dispositivi mobili
Con l’avvio del servizio i cittadini di Pomezia potranno scaricare la nuova app Wikiwaste,
fruibile sia per ambiente iOs
(Apple) che Android e compatibile con la maggior parte degli
smartphone e tablet disponibili
sul mercato. La Wikiwaste consentirà agli utenti di consultare
tutte le principali informazioni
relative al servizio rifiuti. Per
dubbi su dove conferire i propri
rifiuti si può consultare la sezione “Dove lo butto?”: il cittadino
non dovrà fare altro che inserire
nell’apposito campo il rifiuto di
cui ci si vuole disfare e riceverà
indicazioni circa il corretto conferimento dello stesso.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
CIAK! Tu chiamale se vuoi…emozioni!
Per festeggiare il compleanno Sportello Donne Pomezia è stato organizzato l’evento “Ciak! Tu chiamale se vuoi…emozioni” che prevede la proiezione gratuita
di due film da vedere con occhi diversi: non più solo come evasione ma anche
come strumento di trasformazione personale attraverso la condivisione delle emozioni suscitate dalla visione della pellicola insieme al gruppo, con la conduzione di
due operatrici. L’appuntamento è in 2 date presso la libreria Odradek di Pomezia,
in via Roma 39:
-sabato 6 febbraio, dalle 16,45 alle 20,00 proiezione del film: Agata e la tempesta
(regia di S. Soldini)
-sabato 20 febbraio, dalle 16,45 alle 20,00 proiezione del film: La finestra di fronte (regia di F. Özpetek)
Udienza Papale
L’Associazione culturale Amici di Singen ha in programma la presenza all’Udienza Papale nella Sala Nervi il 20 febbraio 2016, dalle 8.30 alle 12.00. Per partecipare all’evento è necessario tesserarsi, portare una fotocopia del documento d’identità e del codice fiscale, e comunicare la disponibilità del mezzo di trasporto
(per organizzare dei gruppi). L’appuntamento per il 20/1 è alle ore 7.15 nel parcheggio del Mc Donald di via del Mare a Pomezia. La sede dell’associazione è in
Via Singen, 32 ed è aperta il martedì dalle 18.00 alle 20.00. Ulteriori informazioni
Eccellenze del territorio, campioni
di bocce dal Sindaco
Il Sindaco Fabio Fucci e
l’Assessore
Lorenzo
Sbizzera hanno incontrato i fratelli Di Bernardo
Gagliardi, giovanissimi
campioni di bocce di
Pomezia. Mattia, 23
anni, ed Elia, 16, in forze
presso
l’associazione
bocciofila Boville di
Santa Maria delle Mole,
hanno all’attivo numerosi titoli regionali e italiani. “Pomezia ha cresciuto molti talenti – ha detto
il Primo Cittadino – È
una grande soddisfazione vedere due concittadini così giovani impegnarsi in uno sport molto
raro tra i ragazzi. Auguro a Mattia ed Elia di
continuare a vincere e di
raggiungere tutti gli
obiettivi desiderati”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
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DEL 72° ANNIVESARIO DELLO SBARCO DI ANZIO
ANZIO - NETTUNO CELEBRAZIONI
Dedicate a Valeria Solesin ed a tutte le vittime innocenti della follia umana
Il discorso del Sindaco di
Anzio, Luciano Bruschini
Saluto le Autorità Politiche,
Militari, Civili e Religiose, i
Rappresentanti dell’Ambasciata
Statunitense e Britannica, i familiari dei Veterani presenti, i Consiglieri Comunali e gli Assessori, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i labari con i
loro vessilli, la Corale Polifonica, la Banda Musicale Città di
Anzio, la Parrocchia Santi Pio e
Antonio nella persona dell’Arciprete, Padre Francesco Trani e
tutti i cittadini intervenuti alle
Celebrazioni per il 72° Anniversario
dello
Sbarco.
Un saluto al Sub Commissario
di Nettuno, Roberto Leone, a
tutti i Sindaci intervenuti, a tutti
i Rappresentanti degli Enti Territoriali presenti, all’Assessore
Regionale alla Cultura, Lidia
Ravera, in rappresentanza del
Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti ed al Consigliere di Roma Città Metropolitana,
Danilo
Fontana.
Un saluto al Generale, Angelo
Palmieri ed a tutte le numerose
Autorità Militari intervenute.
Un affettuoso saluto ideale al
Veterano Britannico dello Sbarco, Harry Shindler, che purtroppo non è con noi oggi.
Un calorosissimo abbraccio ai
piccoli alunni, agli studenti, agli
insegnanti che, con la loro presenza, testimoniano l’importanza di trasmettere i valori di queste ricorrenze alle nuove generazioni.
Le Celebrazioni del 72° Anniversario dello Sbarco di Anzio
abbiamo voluto fortemente dedicarle al significato autentico
della Pace ed a tutte le vittime
innocenti della follia umana; tra
loro la studentessa, Valeria Solesin,Una ragazza, una figlia,
come tanti di voi che oggi siete
con noi, che ha avuto la “colpa”
di trascorrere una serata in un
teatro di Parigi; è una delle innumerevoli vittime di una guerra
permanente e strisciante che
deve cessare.
Con orgoglio, nel 2014, abbiamo conferito al Poeta Britannico, Roger Waters, la Cittadinanza Onoraria di Anzio, in onore
Monumento ai Caduti dove si
respira la storia della nostra
Città e dove sono scolpiti i nomi
dei cittadini di Anzio, che hanno
perso la vita durante lo Sbarco e
nelle due guerre.
Così come ci siamo commossi
nel vedere due studenti deporre
dei fiori in ricordo di Valeria e
di suo padre e di tutti i valorosi Caduti in seguito allo Sbarco.
Lo scorso anno, sulle note della
Marsigliese, abbiamo ricordato
le vittime innocenti della strage
di Parigi, ponendo l’accento
sulla libertà di stampa e di
pensiero.
La Città di Anzio celebra lo
Sbarco Alleato come evento di
Pace. A tal proposito ci devono
far riflettere le parole della
mamma di Valeria che ha trovato la forza di scriverci per ringraziarci e per “ASSOCIARSI
AL NOSTRO MESSAGGIO DI
PACE E DI RIPUDIO DI
OGNI FORMA DI VIOLENZA”.
La Famiglia Solesin ci scrive “di
essere onorata e commossa per
la dedica a Valeria di queste
celebrazioni”, ma commossi ed
emozionati siamo noi nel vedere
il volto sorridente di Valeria al
delle tante vittime innocenti che,
come dice Roger Waters, hanno
perso la vita a causa di “Criminali che usano la religione per
sostenere la guerra nel mondo:
è disgustoso ed offensivo».
Ed ecco perchè, come Istituzioni, abbiamo tutti il dovere di
puntare sulle giovani generazioni.
Dobbiamo sempre mantenere
viva la memoria, su quello che
siamo stati e su quello che hanno
vissuto i nostri Padri, per guardare con ottimismo al futuro.
Per questo i protagonisti delle
celebrazioni del 2016 sono stati
gli alunni e gli studenti di Anzio
e di Nettuno:- sulla spiaggia
della Fornace, dove alle prime
ore dell’alba del 22 gennaio iniziò lo Sbarco, hanno liberato in
volo, dall’interno di un bunker,
le colombe in segno di Pace,
- al Cinema ed a Scuola, dove
con gli insegnanti hanno potuto
vedere l’ultimo film di Roger
Waters, che parla di Anzio ma
soprattutto del valore universale
della Pace,
- nei Cimiteri di guerra dove
hanno potuto toccare con mano
gli orrori dei conflitti bellici,
- al Monumento ai Caduti di
Anzio dove questa mattina
hanno ricordato Valeria ed insieme a noi partecipano a queste
c e l e b r a z i o n i .
Con lo Sbarco la nostra Città è
stata completamente distrutta
nel 1944, i nostri Padri hanno
sofferto ma l’operazione Shingle
ha rappresentato un enorme
sacrificio per migliaia di ragazzi
che riposano nei cimiteri di
guerra e che tutti insieme abbiamo onorato.
E’ un nostro dovere trasmettere
alle nuove generazioni la nostra
storia fatta di tanti ragazzi venuti a morire, su questi territori,
per
la
nostra
libertà.
Noi li ricorderemo sempre, con
immensa gratitudine.
Viva la libertà, Viva la pace,
Viva Anzio, Viva l’Italia!
Stefano7baseballmeeting, i doni
al reparto di pediatria
Nicola Burrini:
“Nessuno parla di progetti, pronti a dialogare solo su un
programma valido e condiviso. La città va ribaltata”
Con il simbolico “taglio del nastro” si
conclude quanto realizzato dal comitato
che ricorda l’amico Stefano Pineschi
nell’edizione 2014 del meeting. In quella occasione, infatti, si scendeva in
campo per la pediatria e i fondi raccolti
hanno consentito di donare il carrello di
pronto soccorso pediatrico, 2 valigette
di pronto intervento da reparto e un
audiometro. Era in programma anche
l’allestimento di una stanza di pronto
soccorso pediatrico ma i tempi si sarebbero allungati troppo. Per questo, si è
deciso per l’acquisto di due lettini modulari (sia in altezza che in lunghezza) completamente assistiti elettricamente affinché si possano ospitare due piccoli pazienti in più e
di tutte le età . In totale sono stati investiti 17.000 euro circa. I tempi legati all’acquisto
e alle procedure per la donazione hanno fatto sì che solo oggi avvenisse la consegna ufficiale, anche se ormai da qualche mese il materiale è in uso al reparto.
“Ci sembrava giusto dare un risalto pubblico a questo momento, perché è bene che quanti fanno le donazioni abbiano un riscontro di come sono utilizzati i loro soldi – ha detto
la presidente del Comitato, Maura Garofalo – ringrazio i nostri sostenitori, tutti i componenti del nostro gruppo, l’ospedale e la Asl per l’utilizzo che fanno di questi strumenti. Ci abbiamo messo un po’, lo dico senza polemica, per questioni burocratiche, ma ce
l’abbiamo fatta”.
“A parte la tecnologia d’avanguardia - ha detto Mauro Persiani, dirigente della pediatria
- questi letti ci consentono di superare un ostacolo importante, quello della disponibilità
di posti. Se serve una culla e non ce l’ho devo trasferire, lo stesso se occorre un letto da
divezzo e fino a 14 anni. Con questa soluzione ridurremo anche i possibili trasferimenti”.
Il direttore sanitario dell’ospedale, Michele Di Paolo ha ringraziato “a nome mio e dell’azienda, qui ci sono molte donazioni che sono utili e importanti, c’era un problema di
accettarle, inserirle nell’inventario delle strumentazioni e quindi consentire alla Asl, in
caso di necessità, di svolgere le dovute manutenzioni, quella che può sembrare burocrazia a volte è semplicemente una necessità per consentire di usare al meglio ciò che ci
viene donato”.
I momenti della donazione saranno reperibili anche sul canale youtube della Asl Roma H
(oggi Roma 6) grazie alle riprese effettuate dall’addetto stampa aziendale Giovanni Venditti.
“Sono in corso in questi giorni una serie di
incontri e vertici per definire le future
alleanze politiche che si propongono di arrivare a governare la città, ma a nessuno sembra importante il fatto di dover discutere, da
subito, di un progetto politico”. Lo scrive
Nicola Burrini in un comunicato stampa.
“Ci tengo a sottolineare che faccio parte di
una formazione civica - aggiunge Burrini un gruppo forte con cui abbiamo studiato, in
questi mesi, delle soluzioni per far ripartire
la nostra città che, a mio avviso, deve essere
completamente ribaltata”. “Tutto deve essere cambiato - dice ancora Nicola Burrini per poter tornare a crescere. Noi ci siamo
impegnati per trovare delle soluzioni che migliorino la vita dei cittadini, dalle cose più semplici, dalla cura del verde al decoro urbano, fino alla sicurezza, la revisione del sistema di raccolta differenziata, lo sviluppo del turismo e interventi strutturali per migliorare la qualità
delle acque del nostro mare e la situazione parcheggi. Non dimenticheremo questioni importanti come l’Ospedale e la Sanità locale, che si stanno impoverendo e per cui siamo pronti a
dare battaglia, il commercio per cui tanto c’è da fare e tanto meno le questioni irrisolte, dalla
Piscina al teatro comunale fino al parcheggio di piazzale Berlinguer. Prioritario è il turismo e
la qualità delle acque, con il progetto di intasamento del fosso Loricina che renda balneabili
le acque a Cretarossa. Il nostro progetto per Nettuno è pronto ma può e deve crescere - sottolinea Burrini - ed intorno a questo progetto che si propone di scardinare vecchi meccanismo e
poteri, siamo pronti ad avviare un dialogo costruttivo con quanti ritengono che la nostra proposta sia valida. Non chiuderemo le porte a tutte quelle persone perbene che con noi vogliono impegnarsi per far uscire Nettuno dal tunnel in cui si trova ora ma deve essere chiaro:
chiunque voglia partecipare a questo progetto con noi dovrà condividere il nostro programma
e impegnarsi a portarlo avanti in via prioritaria. Queste sono le condizioni. Non faremo accordi di cartello o convenienza, tantomeno accordi da armata Brancaleone per vincere ad ogni
costo. Accordi che, come abbiamo visto in passato, rischiano di naufragare al primo intoppo.
Siamo a disposizione dei cittadini che vogliono una Nettuno completamente diversa. Non ci
interessano le casacche e gli steccati dei partiti, non ci interessano i dettati delle segreterie
romane. Quello che vogliamo è portare avanti le nostre idee per Nettuno, con impegno, onestà e trasparenza: chi vuole partecipare si dovrà confrontare con questa proposta. Il futuro di
Nettuno per quello che ci riguarda - conclude Burrini - si decide a Nettuno”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
CISTERNA
E’ stata inaugurato il 24 Gennaio il parco pubblico di Collina dei Pini. Una splendida
mattinata di sole ha incorniciato un evento molto atteso
dai residenti del quartiere a
nord di Cisterna.
Ad assistere alla sobria cerimonia, un folto pubblico
composto anche da diversi
rappresentanti del consiglio
comunale e dell’associazionismo locale.
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
Collina dei Pini, inaugurato il parco pubblico
Nel parco è stata posizionata
una stele dedicata alla memoria del compianto Remo Contarino, promotore dell’istituzione di questa area pubblica
che fa parte delle opere di
urbanizzazione create nel
2011 insieme al centro commerciale adiacente.
Dopo una breve introduzione
alla cerimonia, sono intervenuti i rappresentanti della
famiglia Contarino che
hanno parlato della passione
con la quale il loro caro
Remo si è occupato della
piantumazione dei numerosi
alberi presenti nel parco.
Sono seguite le parole del
sindaco Della Penna che ha
ringraziato i partecipanti, la
famiglia Contarino ed i resi-
21 Gennaio 1961 - 2016
55 ANNI DI SCOUT A CISTERNA
Cinquantacinque
anni fa, il 21 Gennaio 1961, grazie
all’impegno
di
Padre Sante Gigante
e di Ettore Scaini, lo
scoutismo muoveva
i suoi primi passi
nella nostra città,
con la fondazione
ufficiale del Cisterna 1.
Anni in cui l’obiettivo dei capi che si
sono succeduti - da
Giovanni Deserti e
Raniero Trasolini rispettivamente primo capo Lupetti e primo capo
Reparto, passando per Gabriella Battistella e Alessandra Marella, con le
quali nasceva anche la branca femminile dell’associazione - è rimasto
sempre lo stesso: educare le giovani ragazze e i giovani ragazzi della
nostra città a diventare dei buoni cittadini e dei buoni cristiani.
Attraverso il gioco, l’avventura e il servizio, i bambini e gli adolescenti
imparano ad essere onesti, leali, ad avere rispetto per gli altri e per la natura ed infine a pensare agli altri prima che a se stessi.
Per questo motivo siamo felici di invitare tutti coloro che sono Scout o lo
sono stati anche solo per poco tempo (“Scout una volta, Scout per sempre”),
a partecipare alla Santa Messa delle 18:00 di sabato 23 Gennaio 2016 a
Santa Maria Assunta in Cielo, dove dopo la celebrazione avverrà il rinnovo
della promessa.
A tutti un fraterno Buona Caccia!
denti di Collina dei Pini, sottolineando la valenza pubblica dell’opera: “Mi auguro –
ha detto il primo cittadino di
Cisterna – che questo posto
diventi il centro vitale del
quartiere e che venga sempre
apprezzato, seguito e difeso
da tutti i cittadini”.
Dopo la scopertura della
stele, è stato il momento
della benedizione del Sacerdote Don Francesco Gazzelloni, seguita dal conclusivo
taglio del Nastro posto all’ingresso del parco.
Biblioteca, attiva la wi-fi.
Accesso gratuito ad internet per tutti gli utenti
La biblioteca comunale è
di nuovo coperta dalla
rete wi-fi.
I tecnici incaricati dal
Comune hanno posizionato all’interno del locale al
piano terra di Palazzo
Caetani, un hotspot dedicato agli utenti.
Una connessione stabile e
veloce che risolve i problemi che si erano verificati nei mesi scorsi con il
collegamento ad internet.
Gli utenti della biblioteca
di Cisterna possono accedere al servizio registrandosi sul portale dedicato
con pochi e semplici passaggi: attraverso gli
account personali Facebook, Twitter o Gmail,
oppure tramite un numero
di cellulare sul quale verrà
immediatamente inviato
un sms con i codici username e password necessari alla procedura di log-in.
L’intervento operato questa mattina su impulso del
Sindaco, si configura in
pratica come un’estensione del progetto Plus denominato “Open Cisterna”
che prevede la diffusione
di una rete wi-fi abbastanza grande da coprire gran
parte del centro storico e
tutte scuole della città.
Una rete destinata ad
essere potenziata con
nuovi hotspot da istallare
a copertura di tutto il centro cittadino.
“Come annunciato qualche giorno fa – commenta
il sindaco, Eleonora Della
Penna – stamattina abbiamo provveduto a risolvere
un problema molto sentito
dai numerosi giovani che
usano la nostra biblioteca
per studiare. Tra l’altro,
nei prossimi mesi la struttura sarà interessata da un
intervento rilevante che
prevede l’ampliamento
della sua superficie, la
creazione di uno spazio
dedicato all’archivio storico, l’abbattimento delle
barriere architettoniche e
l’istallazione di un funzionale sistema di climatizzazione. Il potenzia-
mento della Biblioteca
comunale sta tra i punti
del nostro programma
elettorale, una lista di
impegni assunti con gli
elettori che abbiamo
intenzione di onorare
coerentemente
senza
eccezioni”.
IL GIORNALE DEL LAZIO
28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
SPORT
di Dario Battisti
Continua il momento magico
della Giò Volley Aprilia che
davanti al proprio pubblico sconfigge per 3-1 l’agguerrito sestetto dell’Europea 92 Isernia. Con
questa ennesima vittoria interna,
capita David e compagne hanno
raccolto sette successi su altrettanti incontri disputati nel loro
impianto apriliano, portano a 28
i punti ottenuti in 13 match giocati e si installano con autorevolezza nella zona play out del
girone. Zona che comprende le
prime tre posizioni della classifica del raggruppamento. Le atlete
bianco-blu care al presidente
Claudio Malfatti sono a qualche
passo da quota 30 punti che è
quella stimata per la salvezza e
per una matricola, di questo
campionato di serie B1 come è
l’Aprilia, quanto fatto finora
dimostra il buon lavoro e l’ottimo cammino fatto finora dal
club pontino. La sfida con l’Isernia mostra sin dalle battute iniziali della contesa l’efficace
approccio delle pallavoliste apriliane che con ritmo e colpi messi
a segno fanno subito intendere
alle proprie avversarie che trascorreranno un pomeriggio non
pagina 49
GioVolley Aprilia-Isernia 3-1
proprio tranquillo (16-9). Le
amazzoni del coach Tonino
Federici controllano agevolmente e chiudono, in proprio favore,
il set con il punteggio di 25-13.
Nel successivo parziale, compli-
ce un leggero calo fisico della
formazione pontina, l’Isernia
parte lanciata (1-7) e nonostante
l’Aprilia tenti di rientrare (1216) amministra le lunghezze di
vantaggio fino alla fine. Il set è
appannaggio dell’Isernia per 2520. Il terzo gioco è il più combattuto della partita. L’Aprilia
aggredisce le rivali con la battuta
costringendo l’Isernia a giocare,
non più con le centrali ma bensì
con le bande. Il gioco si dipana
in una spettacolare corsa punto a
punto (15-16). Le due formazioni si superano e recuperano palle
difficili (19-21). Alla fine emer-
ge prepotentemente il carattere e
la solidità del sestetto apriliano
che in dirittura d’arrivo mette la
quarta e si aggiudica il gioco per
27-25. Nel successivo periodo
l’Isernia sembra accusare il
colpo del set svanito sul filo di
lana. L’Aprilia non si impietosisce e anzi con determinazione e
precisione comanda per 16-14
per poi andare a chiudere in
PRIMO SUCCESSO DELL’ANNO
AL FORUM SPRINT
La Nuova Campus Primavera
centra il primo successo stagionale, nonostante il lungo stop
delle vacanze natalizie. Il 16 e
17 gennaio, la società apriliana
ha partecipato al consueto impegno di gennaio del “Trofeo
Forum Sprint”, giunto quest’anno alla ventesima edizione,
organizzato dalla società romana
del Forum SC. Le gare si sono
svolte nel bell’impianto del Circolo Forum Roma Sport Center,
in via Cornelia, 493 (Zona Aurelio). A cominciare dalle ore
14.30 di sabato, gli atleti sono
entrati in acqua per il riscaldamento, per poi iniziare alle ore
15.15 con il programma gara
stabilito: 50 SL – 200 DO – 50
FA. Le batterie si sono susseguite un po’ a rilento ma senza particolari intoppi. Buoni i risultati
di tutti, sia per le donne che per
gli uomini che sono riusciti a
piazzarsi,
con
ben 4 atleti, tra i
primi venti nella
categoria M25, e
tra i primi 30
nella categoria
M30, nei 50 sl.
Unica medaglia
per
Cristiano
Fabbri (M25)nei
50 delfino con
0’30”39, e due
quarti posti degni
di nota per Antonella Antonini
(M60)
con
0’53”06, e Igino
Senatore (M70)
con 1’24”16.
La giornata di
domenica
ha
regalato molte
più soddisfazioni
con ben 4 medaglie e piazzamenti nei primi 10.
Due bronzi e due
argenti
nella
rana. Terzo posto
per Paola Borgognoni (M45) nei
200 rana con
3’21”83, e per Nikolas Brina
(M25) nei 50 rana con 0’32”87.
Secondo posto per Enrico Mattei
(M50) nei 200 rana con 3’15”07
e per Manuela La Pegna (M30)
nei 50 rana con 0’40”93. I buoni
tempi e relativi punteggi di tutti
gli atleti partecipanti, ben 25 per
questa occasione, hanno permesso di raggiungere l’ottimo
piazzamento nella classifica di
società: settimi con 30571,66
punti su 76 società partecipanti.
Grande la soddisfazione del
coach De Angelis, che ha guidato la squadra fino a questo traguardo.
Il mese di gennaio ha portato
anche un’altra novità nella squadra. E’ stato infatti eletto il
nuovo capitano, Nikolas Brina, a
cui spetterà il “difficile” ruolo di
motivare i compagni e tenere
alto lo spirito di squadra. Lunedì
18 gennaio, dopo il primo allenamento post gara, gli atleti
della Nuova Campus Primavera,
avranno due motivi per festeggiare a bordo vasca: il nuovo
capitano e la coppa del “Trofeo
Forum Sprint”. Prima però, si
continuerà a nuotare in vista dei
scioltezza per 25-21.<< Sono
molto soddisfatto della prestazione delle ragazze che contro un
avversario forte ed agguerrito
come l’Isernia in ogni frangente
dell’incontro hanno messo in
campo la giusta determinazione
e una grande voglia di raggiungere un risultato positivo - commenta il coach della Giò Volley
Aprilia Tonino Federici- questa
vittoria contro l’Isernia, squadra
che gioca bene sia in casa che in
trasferta, è importante perché ci
dà delle indicazioni positive
sulla nostra crescita tecnica e
mentale. Le ragazze sono splen-
dide per abnegazione e sacrificio. Riescono a superare delle
situazioni di emergenza e di difficoltà con un enorme spirito di
gruppo>>.
GioVolley Aprilia: Mucciola,
Kranner, Antonaci, Caponi,
David, Gatto, Borelli, Mazzoni,
Gioa, Lanzi (libero) All. Federici
Europea 92 Isernia: Padua,
Trevisol, Bernava, Tomassetti,
Muzzo, Montillo, Taddei, Vanni,
Giroldi, Morone, Boffa (libero)
All Montemurro
Arbitri: Di Meglio E Supino
Parziali: 25-13; 20-25; 27-25;
25-21.
prossimi e imminenti impegni: il
23 e 24 gennaio, delegazione
ridotta per “14° Trofeo Larus
Master”, che si svolgerà presso
Piscina comunale della ASD
LARUS NUOTO in via Largo
dei Veterani , a Viterbo. Programma gara: 23 gennaio: 400
SL - 50 FA - 200 RA - 100 DO 100 FA - 200 SL - 50 DO - 200
MI; 24 gennaio:200 FA - 200
DO - 50 SL - RA - 100 SL - 50
RA - 100 MI - MiStaff 4x50 SL.
A febbraio, come già detto, i
Campionati Regionali del Lazio,
che occuperanno tutti i week end
del mese di febbraio. Comprenderanno tutte le distanze e tutti
gli stili: 50-100-200-400-8001500 Stile libero, 50-100-200
Dorso 50-100-200 Rana, 50100-200 Farfalla. Si svolgeranno, come di consueto, nella
piscina coperta del Polo Natatorio di Ostia, in Via delle Cinqueremi.
Per informazioni: [email protected]
Chiara Pronesti
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28 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 51
direttore Bruno Jorillo
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