Taranto
e la sua provincia
Puglia
in Piazza
Taranto. San Pasquale in Piazza Garibaldi
(foto tratta da Il Semprinsieme dell’Aviere,
La città di Taranto, Martina Franca, 1995)
Taranto. Palazzo degli Uffici in Piazza Garibaldi
(foto tratta da Il Semprinsieme dell’Aviere,
La città di Taranto, Martina Franca, 1995)
La conoscenza di un territorio passa
spesso attraverso la scoperta dei luoghi
del vivere civile, tra i quali emergono le
piazze, principali centri di aggregazione che hanno visto la storia delle
città svilupparsi attorno a palazzi o edifici di particolare rilievo. Taranto, capoluogo della provincia ionica, ha
vissuto una storia lunga millenni in cui
elementi caratterizzanti lo sviluppo urbano e l’aggregazione civile sono le
piazze. Dall’agorà di epoca magnogreca -oggi Piazza Castello- si giunge
Taranto. Museo Archeologico Nazionale, prospetto su Piazza Garibaldi
a Piazza Garibaldi, perno dell’espan(foto Assessorato al Turismo della Regione Puglia)
sione della città vecchia oltre Porta
Lecce secondo il progetto di sistemazione del borgo di Davide Conversano del 1854. La maglia viaria della città
nuova segue assi ortogonali che si sviluppano da Palazzo degli Uffici (costruito nel 1864 su disegno di Giovanni Galeone), vero simbolo civile della
città che con il suo prospetto su piazza Garibaldi saluta quanti giungono
dal Ponte Girevole. Altra importante presenza architettonica sulla piazza,
segno di un’intensa vita culturale nell’area ionica, è il Museo Archeologico
Nazionale di Taranto, sito nell’ex convento dei padri Alcantarini e riaperto
al pubblico dopo lunghi lavori di restauro.
LUOGHI D’INCONTRO E SIMBOLI CIVILI
Carosino. Palazzo D’Ayala,
prospetto (foto G. de Gennaro)
Simboli del vivere civile, le numerose piazze presenti nei centri ionici
sono anche simboli del potere politico avvicendatosi in questi luoghi.
Si tratta, spesso, degli slarghi antistanti torri, castelli o altre strutture
fortificate e palazzi signorili che hanno ospitato aristocratici e feudatari, diventando così segni tangibili del “potere”. Queste complesse
strutture architettoniche, diventate parte integrante del tessuto urbano,
costituiscono ancora oggi luoghi centrali della vita sociale e politica di
molti paesi del tarantino. Alcuni esempi particolarmente rilevanti sono
il Castello di Pulsano che ospita le sedute del Consiglio Comunale, il
Palazzo D’Ayala a Carosino, importante contenitore culturale sede di
rassegne teatrali e feste enogastronomiche, ma soprattutto il Palazzo
Ducale di Martina Franca, già residenza della famiglia Caracciolo che
oggi ospita l’Amministrazione Comune della città, il Museo delle
Pianelle e il Festival della Valle d’Itria. Di particolare bellezza è Piazza
Roma, su cui svetta il prospetto principale del palazzo, dalla singolare
pianta triangolare, nel luogo detto “sopra al castello” con riferimento
alla struttura fortificata voluta dai Principi del Balzo Orsini nel 1388.
Anche all’ingresso del centro storico di Grottaglie, si trova un importante spazio civico simbolo del potere politico: è la piazzetta detta
“Largo Immacolata” in cui termina via Crispi e che ospita il Castello
Episcopio. In questo imponente edificio è allestito il Museo delle
Ceramiche di Grottaglie, oltre a numerose esposizioni temporanee di
notevole interesse culturale.
Martina Franca. Palazzo Ducale e Piazza Roma
(foto R. Petrelli)
SIMBOLI DEL POTERE
Luoghi di aggregazione e simboli del potere civile e politico, le piazze sono da sempre testimoni privilegiati della storia delle città, con i monumenti principali
del centro urbano che solitamente fanno da sfondo a eventi e incontri sociali offrendo il loro prospetto migliore. Sorta nel luogo dell’agorà di epoca magno
greca, Piazza Castello a Taranto si trova oggi nel punto di incontro tra città antica e borgo moderno, tra Mar Piccolo e Mar Grande, tra gli edifici del potere
civile e quelli del potere militare. Quasi a contrassegnare con il Ponte Girevole il punto di accoglienza di chi entra in città provenendo dal mare o di chi la
percorre andando dall’isola al borgo e viceversa, Piazza Castello ha storicamente svolto un ruolo prioritario nell’organizzazione politica della città di Taranto.
Su di essa si affacciano il Palazzo Municipale, costruito a partire dal 1864 nel luogo in cui si trovava la casa del Capitano del Popolo, e di fronte -sempre sul
lato sinistro della piazza- il Castello Aragonese, perno della difesa medievale della città ionica, fortificazione bizantina e poi costruzione normanna, ricostruito
da Ferdinando d’Aragona nel 1492, ospita dal 1887 il Comando della Marina Militare Italiana. All’interno del fortilizio a pianta quadrangolare si trova la
Cappella di San Leonardo in cui, nel Quattrocento, fu celebrato il matrimonio tra
Ladislao di Durazzo e Maria d’Enghien. Completano la piazza -e l’ideale
percorso storico che in essa si sviluppa- due imponenti colonne doriche,
ultima testimonianza di un tempio del VI sec. a.C., dalle quali si accede a
via Duomo, arteria storica ufficiale della città vecchia sulla quale svettano
i prospetti dei principali palazzi signorili e i più significativi edifici religiosi.
Taranto. Un torrione del
castello (foto R. Petrelli)
Taranto. Castello visto dal mare
Taranto. Le colonne doriche in Piazza Castello
(foto Assessorato al Turismo della Regione Puglia)
(foto Assessorato al Turismo della Regione Puglia)
TRA STORIA E CULTURA
Non solo storia e cultura, ma anche riti e tradizioni animano le piazze ioniche. Sono, infatti, numerose le cerimonie e le consuetudini che annualmente rivivono nei cuori pulsanti dei centri urbani e che raccolgono le comunità cittadine intorno a celebrazioni religiose e a manifestazioni civili. A Manduria tutte
le principali celebrazioni cittadine si sono sempre svolte in Piazza Garibaldi, che grazie all’ampio spazio racchiuso tra l’ex Convento degli Scolopi e il
Palazzo Imperiali si è sempre prestata molto bene ad accogliere grandi folle, ne sono prova le imponenti manifestazioni degli anni ’30 del Novecento. Anche
le piazze più moderne ben si adattano ad accogliere riti e feste antichissimi. Ne è un esempio la festa di San Giuseppe a Sava che vede numerosi musicisti
e appassionati di musica popolare riunirsi in piazza mercato intorno al falò più grande acceso nel centro urbano in onore del santo, il giorno della sua festività liturgica nel mese di marzo. Numerosi sono i falò che ardono nella notte di San Giuseppe a Sava, ma quello in piazza mercato resta il più vissuto e il
più suggestivo, forse anche perché il più grande e durevole.
Manduria. Palazzo Imperiali (foto G. de Gennaro)
Manduria. Piazza Garibaldi (foto tratta da Fulvio Schiavoni, Mario Annoscia,
Manduria in immagini e documenti fra ’800 e ’900”, Manduria, 1994)
TRA CERIMONIE E CONSUETUDINI
La piazza è sempre stata la quinta scenografica ideale per i principali
riti civili e religiosi cittadini perché questo è da sempre il luogo privilegiato della festa. Le occasioni -dalle più piccole alle più grandi- si moltiplicano nel corso dell’anno e diventano importanti momenti di
coesione civile per raggiungere un bene comune e per coltivare la memoria storica e l’identità civica.
A Massafra, da vari anni nel mese di settembre, nella centralissima
Piazza Garibaldi si conclude il caratteristico Palio della Mezzaluna. In un
suggestivo contesto cromatico, dopo un lungo corteo con stendardi e figuranti in costume, si corre per il palio di fronte alle principali cariche
istituzionali. Il premio è poi conferito sul palco posto al centro della
piazza, di lato alla torre dell’orologio che svetta grandiosa con i suoi 22
Grottaglie. Chiesa Madre in Piazza Regina Margherita (foto R. Petrelli)
Massafra. Torre dell’Orologio nel contesto di Piazza Garibaldi (foto R. Petrelli)
metri di altezza. A Grottaglie, a fine gennaio, Piazza Regina
Margherita diventa protagonista dei festeggiamenti in onore di San
Ciro, santo patrono del paese, dopo che una solenne processione apre le
celebrazioni sacre con la traslazione della statua del santo dalla Chiesa
Convento dei Paolotti alla Chiesa Madre. Il momento culminante della
festa è il 30 gennaio, con la benedizione e l’accensione della Focara,
grande catasta di legna e tralci di vigneto, che ha sulla sua sommità l’icona
del santo. Il giorno successivo, quello della festività liturgica, parte dalla
piazza e si conclude nella stessa, la solenne processione per le vie del
centro urbano che vede la partecipazione di numerosi fedeli provenienti
da tutta la provincia, scalzi per devozione al santo.
IL LUOGO DEI GRANDI EVENTI
Ricche di archi o porte di accesso e fontane, le piazze diventano il segno tangibile dell’immagine che una comunità
vuole dare di sé. Numerosi sono, infatti, gli elementi di arredo urbano che arricchiscono e abbelliscono le piazze dei
centri storici della provincia di Taranto. Ne è un esempio
evidente nel capoluogo ionico Piazza Fontana, un tempo
centro commerciale della città, oggi punto di accesso all’isola e poi al borgo per chi provenga dal ponte Porta
Napoli. Questa importante piazza deve il suo nome alla fontana pubblica che era lì presente nel Cinquecento, poi tolta
e ricollocata secondo un nuovo progetto dall’artista tarantino Nicola Carrino. A Carosino, particolare importanza
assume, soprattutto l’ultima settimana di agosto, la fontana
che si trova nella piazza antistante Palazzo d’Ayala Valva.
Durante la Sagra del Vino, giunta quest’anno alla sua 42^
edizione, questa fontana diventa protagonista della manifestazione enogastronomica in quanto in quei giorni da essa
sgorga vino e non acqua. A Martina Franca, invece, è possibile trovare un esempio tra i più belli di porte urbiche: la
Porta di Santo Stefano. Membrana architettonica tra Piazza
L
XX Settembre e Piazza Roma, questa porta diventa un
punto nodale di comunicazione tra il centro storico di origine medievale e la città moderna. Trasformata in vero arco
di trionfo, la porta è anche detta “Arco di San Martino” e
Msanto patrono della città, in
ospita una pregiata statua del
sella di un cavallo, sulla sommità del prospetto principale
che affaccia su Piazza XX Settembre. Altra porta molto interessante è la porta che a Montemesola consente l’accesso
al centro storico, dando dall’arco a sesto acuto una bella visione prospettica del corso principale del paese e del
Palazzo Marchesale.
F
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Martina Franca.
Porta di Santo Stefano (foto R. Petrelli)
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Carosino Fontana
Massafra
Grottaglie
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Taranto
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Monteparano
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Pulsano
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