IL DIALOGO APERTO CON I CITTADINI
Il personaggio
di Radio Deejay
0*63( "(=056
«Metanopoli
è sulla mia
lunghezza
d’onda:
vi spiego
il perché»
SanDonatoM.ese
GIUGNO 2008
A CURA DEL GOVERNO DELLA CITTÀ
A
IN ESCLUSIV
L’intervista
a Paolo Crepet
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cinque anni di emozioni nei temi di quinta
IL DIALOGO APERTO CON I CITTADINI
Disegno
di Noemi
Gadia VA
“Mario
Greppi”
In questo numero
Direttore responsabile:
Mario Dompè
Consulente per il progetto editoriale:
Filippo Poletti
(3 "05+(*6
3
In redazione:
Massimo Zanicchi
Grafica:
Elena Gulminelli
Correzione di bozze:
Augusto Portolani
Fotografie:
Newpress Service S.r.l. - via Pericle 12, Milano
Grazie al Circolo fotografico “Ventura”
via Unica Bolgiano 2
20097 San Donato Milanese (Mi)
Direzione e redazione:
Comune di San Donato Milanese, via Battisti 2
20097 San Donato Milanese (Mi)
e-mail: [email protected]
Amministrazione e pubblicità:
Azienda Comunale di Servizi,
via Unica Bolgiano 18, 20097 San Donato Milanese (Mi)
tel. 02-5181311, www.acs-sandonato.it
e-mail: [email protected]
Stampa:
Linea Graphica S.r.l.
via Ticino 48, San Giuliano Milanese (Mi)
(33(
Reg. trib. di Milano n. 512 del 13 novembre 1993
0<5;(
4
Cinque anni di emozioni indelebili
5
Insegnare è appassionare. Parola di Rosa Selvetti
6-7
Paolo Crepet: impariamo dai nostri ragazzi
8-29
I temi di quinta elementare
30-32 www.bammet.com, il sito più amato dai sandonatesi
33
Mille ore di formazione specialistica
34
Pile scariche, raccoglitori sotto casa
35
Estate senza punture: la nuova ordinanza
37
Telecamere con fibra ottica
39
Aneurisma dell’aorta, over 60 sotto controllo
41
Via Di Vittorio in festa l’8 giugno
44-45 Basket Sud Milano, il campus estivo fa canestro
47
Bandito il concorso per scrittori
48-49 Il calendario degli eventi di giugno
Grazie a quanti hanno collaborato:
Carlo Lungaro, Michele Abbate, Valeria Abis, Andrea Anselmi, Giacomo
Anselmi, Carmela Arcarese, Carla Besenzoni, Mario Bianchini, Maria
Rosario Bovo, Daniela Brocca, Paola Brolese, Gabriella Camisa, Eugenia
Campari Logli, Alessandra Cappelletti, Alessandra Carrera, Mariella
Casertano, Matteo Castelnuovo, Ivan Cavenaghi, Davide Ceccon, Rosy
Cirlincione, Patrizia Cornali, Paolo Crepet, Rita Dadda, Beatrice D’Aguì,
Gabriele D’Angelo, Isabella De Matteis, Pietro Del Monte, Ilaria Di Savino,
Elena Faccio, Eleonora Fedele, Franco Ferrari, Pamela Fontana, Riccardo
Fronzuti, Alfia Garagozzo, suor Giuseppina Gavina, Federica Gippesi,
Stefano Guatelli, Silvia Linari, Pasquale Marasca, Tatiana Martignago, suor
Gianna Meani, Mauro Meanti, Carlotta Mercantini, Marina Merli,
Donatella Micale, Sonia Molon, Roberto Monzini, Marco Moretti, Mariella
Musso, Daniela Ottonello, Roberta Pelati, Gianna Pengo, Lorena
Pertegato, Giorgio Platè, Maria Grazia Rancati, Rosa Rescigno Venturini,
Denis Ressa, Matteo Ressa, Alfio Rizzo, Roberto Rognoni, Luciana
Roncaglione Tet, Viviana Rossi, Alessandra Rusconi, Elisabetta Salvi, Paola
Sartori, Annamaria Savino, Nicola Savino, Maria Grazia Scerra, Lucia
Schiappa, Rosalia Scortichini, Rosa Selvetti, Monica Severo, Giovanni
Siboni, Simona Silvestri, Licia Tassinari, Fiorita Tirone, Enrico Vailati, Anna
Vassalini, Claudio Venturelli, Piero Verdecchia, Francesco Vitiello, Monica
Volpe. Un ringraziamento particolare a Meggie Rota della classe VA
“Mario Greppi” per il disegno riprodotto in copertina e a tutti gli studenti
delle scuole elementari che hanno scritto i temi pubblicati
L’editoriale
(0 *0;;(+050
50-51 Vite fuori dal comune: Savino di Radio Deejay
52-53 Andar per botteghe: il panificio Salvatori
55
Block notes
57
Capire la città: san Martino in via Emilia 60
58
La bacheca
59
Il dizionario degli studenti sandonatesi
(3
65:0.306
61
La parola al presidente
62-65
La parola ai consiglieri
Mario Dompè
Come diceva De Gasperi,
un politico guarda
alle prossime elezioni,
uno statista
alle prossime generazioni
SanDonatoM.ese
SanDonatoM.ese
Periodico del Comune di San Donato Milanese
Anno XIV, numero VI, giugno 2008
Chiusura in redazione 7 maggio 2008
(3 "05+(*6
EDUCARE È LA RESPONSABILITÀ PRINCIPALE
NEI CONFRONTI DEI FUTURI CITTADINI
N
el mese di giugno ricorre il primo
anno da quando voi cittadini ci
avete eletto. Questi dodici mesi di
Governo sono stati un periodo di lavoro
intenso, ma entusiasmante, in cui abbiamo
gettato le basi per realizzare tanti progetti
per la nostra città.
L’
azione che stiamo portando avanti
ha già prodotto alcuni frutti. Penso
alla riduzione della pressione
tariffaria con la diminuzione della tariffa sui
rifiuti così come al rafforzamento della
sicurezza: oltre all’istituzione del vigile di
quartiere a Poasco e in via Di Vittorio e alla
realizzazione di una rete di fibra ottica che
ha reso operative le telecamere dislocate sul
territorio, abbiamo contrastato con efficacia
la presenza di insediamenti abusivi con lo
sgombero di 9 campi nomadi non
autorizzati. Anche altri interventi attesi da
tempo come l’installazione di un semaforo
pedonale in via Morandi contribuiscono a
rendere più sicure le strade soprattutto per i
nostri ragazzi. In tema di mobilità sono stati
fatti passi in avanti anche con il
prolungamento di tutte le corse feriali della
77 fino a Poasco. La nostra azione si è
concentrata prevalentemente sull’offerta
culturale, che ha visto il suo apice nella
stagione teatrale con gli spettacoli sempre
esauriti e nella realizzazione del periodico
SanDonatoM.ese attraverso il quale abbiamo
aperto il dialogo con la città. Da non
dimenticare, inoltre, le numerose conferenze
che hanno visto la partecipazione di
importanti docenti universitari.
@
C
on questi risultati vogliamo guardare al
presente e al futuro con positività.
Proprio in questi giorni si chiudono le
scuole e ci sembra opportuno tornare a
focalizzarci sul tema dell’educazione. In questi
365 giorni ai nostri studenti abbiamo dedicato
grande attenzione: vale per la consegna di 28
assegni di studio, l’erogazione di 68 borse di
studio e l’istruzione di 93 domande di
contributo per i libri di testo. Particolare
considerazione abbiamo rivolto ai progetti
sportivi con l’attivazione di corsi di educazione
motoria, nuoto e pallamano. Molto apprezzati
sono stati i corsi di educazione stradale e
quello di educazione ambientale Metrobosco
che ha permesso ai ragazzi di contribuire a
creare una cintura di 12 ettari di verde.
Grande cura è stata riservata agli edifici
scolastici grazie a una serie di lavori con un
investimento di oltre 1,5 milioni di euro:
quest’estate sono in programma lavori per
575 mila euro tra cui l’istallazione di un
impianto di climatizzazione all’asilo Girasole.
Q
uesti interventi non esauriscono il
lavoro della Giunta sandonatese:
continueremo a impegnarci affinché
le scuole della città – così come indicato dal
sociologo Paolo Crepet intervistato da SDM –
siano sempre più centri educativi e culturali.
Vogliamo che le nostre scuole siano
un’opportunità di crescita per ciascuna
persona e, dunque, per tutti. Come diceva De
Gasperi, un politico guarda alle prossime
elezioni, uno statista alle prossime
generazioni: questo è il nostro programma
per San Donato Milanese.
[email protected]
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ROBERTO ROGNONI
0<5;(
Cinque anni di emozioni
nei temi di quinta
di Filippo Poletti
V
enerdì 6 giugno sarà una data indimenticabile per i 375 giovani studenti delle 18 quinte elementari
della città. Quel giorno, infatti, segnerà la fine del ciclo di scuola elementare.
Sarà un passaggio fondamentale, una prima
tappa nel percorso di studio che condurrà i ragazzi verso l’adolescenza e la maturità.
La redazione di SDM ha chiesto agli alunni di
ripercorrere il tragitto che li ha portati fino a
questa data così significativa. «La risposta
entusiastica – commentano positivamente
Rosa Carriero e Ilaria Amè, rispettivamente
assessore alla Pubblica istruzione e alla
Famiglia – non si è fatta attendere: centinaia
di temi e disegni sono stati recapitati alla
redazione del periodico comunale».
Nelle prossime pagine troverete una selezione dei temi. Abbiamo pensato di farli prece-
[4]
dere da due momenti di riflessione: l’intervista alla “maestra delle maestre” sandonatesi
Rosa Selvetti e quella al sociologo Paolo
Crepet, autore di diversi libri di successo
dedicati al mondo della scuola.
Prima di lasciarvi alla lettura desideriamo ringraziare, a nome di tutta la Giunta sandonatese, i docenti del primo, secondo e terzo circolo didattico che hanno collaborato, con
slancio, a questa iniziativa: grazie alle direttrici Gabriella Camisa, Eugenia Campari Logli,
suor Gianna Meani e Fiorita Tirone, grazie
di cuore alle maestre Carmela Arcarese,
Carla Besenzoni, Alessandra Carrera, Rosy
Cirlincione, Beatrice D’Aguì, Ilaria Di Savino, Rita Dadda, Pamela Fontana, Alfia
Garagozzo, suor Giuseppina Gavina, Donatella Micale, Roberta Pelati, Lorena Pertegato, Viviana Rossi, Elisabetta Salvi, Paola
Sartori, Maria Grazia Scerra, Lucia Schiappa, Rosalia Scortichini e Monica Seveso.
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Maria Ausiliatrice
via Sergnano 10
Italo Calvino
via Unica Poasco 6
Salvo D’Acquisto
via Europa 28
Mario Greppi
via Greppi 13
Martin Luther King
via Di Vittorio 48
Giuseppe Mazzini
via Kennedy 13
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VC via Kennedy, anno scolastico 1970-71
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«Insegnare è raccontare
storie appassionanti»
Dal 1958 al 1978 è stata maestra di quattro generazioni sandonatesi.
A 92 anni ha deciso di tracciare per SDM il bilancio definitivo del suo insegnamento,
dispensando preziosi consigli
di Matteo Castelnuovo
«S
ono arrivata in Italia dall’Argentina nel 1922». Inizia
qui il lungo viaggio della
“maestra delle maestre” di
San Donato Milanese, Rosa Selvetti.
«All’inizio – prosegue la signora, classe 1916 –
non mi piaceva niente, ma dopo poco è diventata casa mia. Nel 1942, poi, ho vinto il concorso provinciale e sono diventata maestra».
Sono momenti difficili questi, siamo negli anni
Quaranta e la guerra è nel pieno del suo svolgimento e i pochi bambini che vanno a scuola
parlano solo il dialetto: «I primi anni della mia
carriera – racconta – li ho passati nei piccoli
paesini sopra Sondrio, a 1200 metri d’altezza,
cercando di insegnare l’italiano, d’interessare i
bambini e di prendermi cura di loro. In quegli
anni ho conosciuto mio marito e nel 1956 siamo venuti ad abitare a San Donato Milanese».
All’inizio non è stato facile cambiare ambiente
e conoscenze: «Nei primi due anni insegnavo
ancora a Sondrio e facevo la spola col treno.
Nel 1958 ho ottenuto il permesso di insegnare qui e la prima scuola è stata quella di via
Libertà, quindi via Kennedy e poi ancora via
Libertà. Mi ricordo che la mia prima classe fu
una quinta».
Sono passati ormai 50 anni da quando Rosa
Selvetti è arrivata a insegnare ai bambini della
nostra città e 30 da quando ha lasciato vuota
quella sedia dietro la cattedra. La città è cambiata, i bambini sono cambiati e anche le maestre: «Nel 1978 ho smesso di insegnare. In classe cercavo sempre di raccontare delle storie
più che insegnare. Cercavo di rendere vive e interessanti le nozioni. Non tutti hanno la stessa
attenzione in classe: tutti, però, possono imparare. Anzi, a volte è proprio l’alunno più pestifero a rendere di più se valorizzato e attratto dalla
materia e dall’insegnante: il segreto di ogni
maestra sta nella pazienza e nella passione».
I ragazzi non hanno
la stessa attenzione:
tutti però
possono imparare
’’
IL METODO
UNIVERSALE
(550 +0 .,::,;;0
Nome Rosa
Cognome Selvetti
Nata Buenos Aires, Argentina
Età 92 anni
Professione maestra (1942-1978)
Scuole via Libertà e via Kennedy (1958-78)
Residente a San Donato Milanese
Figli Miriam, Gabriele, Elio
[5]
SCUOLA
SCUOLA
(33(
Il 6 giugno si chiude il ciclo di scuola primaria
per 375 alunni sandonatesi. SDM ha raccolto
le loro impressioni per condividerle con tutta la città
(33(
0<5;(
Per il noto sociologo gli alunni di quinta elementare
sono l’esempio vivente di come sia possibile aprire il cuore
e la mente alla realtà, mettendo al primo posto
la libertà di dire, fare e immaginare
SCUOLA
(636 9,7,;
«Impariamo dai temi
dei ragazzi: diventeremo
adulti perfetti»
di Filippo Poletti
Alle primarie s’incontrano
figure speciali come le
Professor Crepet, perché la scuola elemaestre, a metà strada
mentare
si ricorda per tutta la vita?
tra genitori e insegnanti
’’
MAESTRI DI VITA
«Perché rappresenta una “trama” e, cioè, il
primo taglio netto con la famiglia. Per quanto possa essere dolce, questi 5 anni costituiscono una vera separazione. In secondo luogo, perché è un tempo in cui s’incontrano
persone speciali: le maestre sono figure a
metà strada tra i genitori e gli insegnanti».
SDM pubblica alcuni temi scritti dai 375
alunni sandonatesi di quinta elementare.
Quant’è importante insegnare ai ragazzi a
comunicare il mondo interiore?
«Imparare a comunicarlo significa acquisire
autonomia: la libertà di ciascuno passa attraverso la libertà di comunicazione. La
[6]
Paolo Crepet
NEWPRESS
C
i sono immagini che è impossibile
dimenticare: vale, ad esempio, per
quella della pedagogista Maria
Montessori stampata, un tempo,
sulle banconote da mille lire. È un’immagine
di valore tanto quanto le sue riflessioni sulle
energie creative espresse dai bambini delle
elementari. Seguendo le orme della
Montessori, il sociologo e psichiatra Paolo
Crepet invita nei suoi libri a non diffidare del
mondo interiore: tutti, adulti in primis.
scuola ha bisogno di tutor preparati ma anche di scrittori, poeti, maestri di ballo e mimi: i ragazzi devono imparare a non diffidare
del proprio mondo interiore».
Gli studenti sandonatesi rivelano autostima, autonomia e creatività: i pilastri dell’educazione si apprendono in classe?
«I problemi iniziano dopo la scuola elementare. Il bambino cresce libero: successivamente, diventando adulto, prende paura di
questa libertà. Da questo punto di vista, ciascuno di noi dovrebbe diventare “figlio dei
propri figli”. I grandi pedagogisti come Maria
Montessori sono coloro che hanno saputo
ascoltare i bambini».
Cosa fa di una scuola un centro educativo?
«Il fatto di essere riconosciuta come tale
dalla comunità in cui è inserita e di essere
un polo vivo e vitale. Perché mai – domando – la scuola deve avere un orario di apertura e chiusura? Non può restare aperta 24
ore su 24?».
Nel libro I figli non crescono più lei ha
messo in discussione la tradizione italiana dei compiti a casa. Quante ore dovrebbe durare il “lavoro” di uno studente delle
elementari?
«Dipende da cosa intendiamo per “lavoro”. Il
“lavoro” di uno studente non deve essere finalizzato solo alla crescita cognitiva ma anche a quella emotiva e relazionale. Visitare
una cascina durante l’orario scolastico e accarezzare un vitellino fa parte del “lavoro” di
uno studente. In quest’ottica, il tempo da
dedicare per sviluppare la crescita cognitiva
dovrebbe durare poco, soprattutto in relazione al fatto che il livello di attenzione di un
bambino è basso. Occorre curare attentamente la crescita emotiva e relazionale: un
bambino con una maturità emotiva e relazionale apprende in tempi rapidi».
Cosa potrebbe fare la nostra amministrazione per favorire la crescita emotiva?
«San Donato Milanese potrebbe gemellarsi
con Ortisei: questo permetterebbe alle sue
scuole di collaborare con istituti di montagna. Si dovrebbe tornare ai tempi di Mattei.
Agnelli, Olivetti, Marzotto così come il fondatore dell’Eni inventarono i posti al mare e in
montagna per i figli dei dipendenti. Se tutto
ciò era possibile negli anni Trenta, perché
non farlo anche nel 2008 con un Pil molto
superiore rispetto al dopoguerra?».
Andiamo con la mente al 6 giugno e agli
scolari di quinta elementare.
«Mi spiacerebbe salutarli. La scuola dovrebbe poter andare avanti con altre attività: non
vedo perché la classe non si possa trasferire
al mare o in montagna. Mi piacerebbe, infatti, che ciascun bambino riuscisse a fare,
durante l’estate, ciò che non ha potuto nel
corso dell’anno scolastico: stare in mezzo
alle galline, passeggiare nei boschi o fare il
bagno nel ruscello. Se il 6 giugno finisce la
scuola, il 7 giugno inizia la televisione.
Siamo davvero sicuri che non abbiamo nulla di meglio da offrire ai nostri ragazzi di
Maria De Filippi? Alle presenze virtuali non
è preferibile un luogo educativo con amici
in carne e ossa?».
Il bambino cresce libero:
successivamente,
diventando adulto,
prende paura
di questa libertà
Il 6 giugno finisce
la scuola, il 7 inizia la tv:
non abbiamo nulla di
meglio da offrire ai ragazzi
di Maria De Filippi?
’’
’’
COSÌ È LA VITA
DOPO IL 6 GIUGNO
Cosa direbbe all’uscita di scuola ai 375 ragazzi sandonatesi di quinta elementare?
«La vita è fatta a scale: così come hai imparato a scrivere e leggere, a settembre entrerai
in un mondo che non è un inferno ma una
scuola adatta alle tue capacità. Non farti mai
atterrire dall’urto delle tue emozioni: contamina con l’eco di questo rombo magnifico
chi, accanto a te, ha abbassato lo sguardo».
[7]
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
(33(
0<5;(
Quant’è difficile
stare sulla sedia
di Alessandro Ardenghi*
Alle scuole medie ci saranno senz’altro Luca e
altri miei compagni. Con questi condividerò le
fatiche, so già che mi aspetteranno mesi e anni difficili. Dovrò imparare a concentrarmi di
più e a stare più fermo: in cinque anni non
l’ho ancora imparato e le maestre mi sgridano soprattutto quando cado dalla sedia
ripetutamente.
*VC “Giuseppe Mazzini”
Tempi duri in arrivo:
dovrò imparare
a stare fermo
’’
LEZIONI DI VITA
Felicità è non tenersi mai dentro niente
Prima regola: non far arrabbiare la maestra
di Valentina Bayoumi*
di Andrea Bonasoro*
Sta per finire questa grande avventura durata
cinque anni della nostra vita. Ricordo ancora
il mio primo giorno di scuola, io non conoscevo nessuno e mi sono sentita a disagio, ma
dopo pochi giorni ho fatto amicizia con tutti,
maestre e bambini. E così eccoci qua, con cinque entusiasmanti anni di scuola da ricordare
per sempre! Abbiamo fatto, oltre alle attività
di studio, tante altre cose, istruttive ma allo
stesso tempo divertenti, come gite, concorsi,
visite a musei e altro.
Abbiamo fatto molte gite, anche in collina,
per esempio a Trescore in una cascina dove
abbiamo potuto vendemmiare e fare la castagnata e poi la gita di due giorni a Canzo,
che è stata per me la più bella gita di questi
anni. In quell’occasione abbiamo persino
camminato di notte nel bosco e poi dormito
tutti insieme, per la prima volta, lontani da casa. Che esperienze entusiasmanti.
Cinque anni di scuola sono stati per me molto importanti e significativi, e mi hanno cambiata profondamente. Ho capito che non sono l’unica ad avere problemi, quindi non bisogna tenerseli dentro di sé e soffrire, ma è
La scuola primaria è stata un elemento fondamentale, soprattutto per imparare a stare insieme. Mi abbandono ai ricordi… Il primo giorno di scuola eravamo in teatro per la selezione.
Io sono stato il primo a essere chiamato e
quindi ero emozionatissimo. Siamo saliti in
classe, le maestre si sono presentate, si chiamavano Lorena ed Elisabetta, hanno un carattere gentile e scherzoso. Lorena ha detto:
«Bene! Ci siamo tutti! Voglio presentarvi
Mago Alfabeto!». Tutti siamo rimasti stupiti,
ma ancor di più quando ci ha detto che, il venerdì, ci sarebbe stata l’ora di piscina. Abbiamo
anche scelto un albero amico tra tutti.
Passa un anno, il mio migliore amico, Andrea,
ritorna dopo due anni da Londra. Nonostante
tutto quel tempo è rimasto uguale, scherzoso e
[8]
bene aprirsi e discuterne con persone di fiducia, come le maestre, i compagni a scuola,
e i genitori a casa. Ho imparato a controllare
le mie reazioni, a essere più tollerante e meno permalosa.
Ora devo lasciarmi alle spalle questo periodo
bellissimo che porterò sempre con me, nella
mia carriera scolastica e nella mia vita. Siamo
stati fortunatissimi ad avere conosciuto le nostre fantastiche maestre Roberta, Beatrice e
Luciana, e altrettanto fortunati saranno i bambini che dopo di noi cresceranno con loro!
*VA “Mario Greppi”
Ho imparato
a controllare
le mie reazioni,
a essere più tollerante
e meno permalosa
’’
SELF CONTROL
Usare l’alfabeto
è come fare un gioco
di prestigio
’’
MAGO ALFABETO
simpatico. Abbiamo persino fatto il nostro primo spettacolo, uno spettacolo sul Giappone.
Erano passati due anni dalla classe prima,
quando arriva una nuova compagna, Lara, con
cui non andavo e non vado d’accordo, perché
ha sempre da ribattere. Ricordo molto bene il
balletto irlandese, perché mi sono divertito
molto, ma, soprattutto, per l’imbarazzo di come eravamo vestiti. Come dimenticare, poi, la
gita all’Archeopark, dove abbiamo attraversato un lago artificiale in zattera e fatto il tiro con
l’arco, proprio come nei film!
Io ritengo importanti tutti i miei compagni, soprattutto Andrea, Demetrio, Massimiliano,
Matteo che hanno un carattere gentile e paziente e che mi hanno accompagnato in molte situazioni, belle o brutte. Le altre maestre si
chiamano Luciana, che ha un carattere gentile
e scherzoso, Adriana, che è seria e vuole rispetto, Elisa, che è gentile e simpatica, ma
quando si arrabbia … peggio per te!
Quando andrò alle scuole medie mi volterò
indietro ripensando a questo capitolo del libro
della mia vita.
*VA “Italo Calvino”
[9]
(33(
0<5;(
Ho imparato la metà
di ciò che c’è da sapere
I compagni?
Fratelli e sorelle...
bisticciamo sempre
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Marta Brocca*
Fin dalla prima elementare io sono stata in
questa bella scuola. Tutte le maestre che ho
avuto sono state tutte molto brave e mi hanno
insegnato moltissime cose. Devo proprio ringraziarle per avermi fatto conoscere il bellissimo mondo dello studio e della solidarietà verso gli altri miei compagni. Da questa scuola in
questi cinque anni mi porto via tutte le amicizie dei miei compagni e lo studio che neanche conoscevo prima.
In questa scuola ci sono state cose belle come
le feste scolastiche, le maestre, il programma,
ma soprattutto le gite bellissime come l’uscita
al “Dialogo nel buio”, i cinque giorni a Pietra
Ligure e la visita alla città di Genova. Tutte le
materie che mi hanno insegnato come la geo-
Sono diventata amica
di don Bosco
e di tanti altri santi
’’
AMICO DON BOSCO
grafia, l’italiano, la matematica, la storia, l’inglese e la musica e tutte le altre, che ho sempre seguito con molto interesse, me le porto
via orgogliosa di tutto.
Porterò via da qui anche la voglia di fare, di imparare e di studiare; ma la cosa più importante, mi porterò via la storia (più approfondita) di un santo: don Bosco. Infatti in questa
scuola ho imparato, grazie alle suore, la sua
vita, la sua storia, il suo amore per i ragazzi.
Ma poi mi hanno insegnato la vita di
Domenico Savio e di Laura Vicuna, i due ragazzi che mi hanno insegnato molte cose. Da
questa scuola ho imparato la metà di tutto
quello che dovrò sapere!
*VC “Maria Ausiliatrice”
Le olive diventano fluide: parola d’onore
di Veronica Brocca*
Il 6 febbraio 2006 tutte le terze sono andate a
Pietra Ligure per una settimana; noi eravamo
in terza A, con la maestra Melissa. Era da tanto
tempo che aspettavamo quel momento e finalmente era arrivato: alle otto del mattino
siamo saliti sul pullman e siamo partiti. Tutti i
miei compagni erano seduti vicini e io ero con
Cecilia, una delle mie migliori amiche, con la
quale ho chiacchierato tutto il tempo.
Arrivati sul posto, ci hanno accolto le nostre
educatrici: Laura e Olga. Siamo entrati nella
bellissima casa vacanza e le nostre educatrici
ci hanno spiegato le regole da rispettare. La
camera era molto spaziosa, con 26 letti. C’era
anche un’altra persona che ci faceva giocare:
Marcello.
Il giorno seguente ci siamo alzati per fare colazione: brioches, latte, panini con la marmellata, miele. Tornati alla casa vacanza, abbiamo
pranzato e poi… tutti al mare! In spiaggia abbiamo incontrato Toni, un pescatore del luogo, molto simpatico. Con lui abbiamo scattato una foto con la bandiera dei pirati e ci ha
fatto vedere tutti i magnifici pesci che aveva
pescato; abbiamo trascorso delle ore divertentissime con i pesci di Toni: io e Cecilia inseguivamo Alessia con una murena! Tornati
[ 10 ]
a casa, Toni ci ha fatto fare dei giochi in discoteca e, ovviamente, abbiamo anche ballato! La
serata è finita tirandosi le cuscinate addosso
in camera da letto.
Il giorno seguente, siamo andati a visitare un
paese molto suggestivo: Cervo. Al pomeriggio
ci siamo recati a vedere il frantoio dell’olio
Carli. Abbiamo anche visto come si ottiene:
con una macina di legno enorme, che
schiacciava le olive fino a farle diventare
fluide. Tornati nella casa vacanze eravamo tutti molto contenti della bellissima avventura.
Purtroppo il giorno dopo era l’ultimo giorno di
permanenza a Pietra Ligure e io ero molto dispiaciuta di andare via, ma ero anche molto
contenta di essere stata in quel posto così divertente. È questo il ricordo più bello di questi
cinque anni!
*VA “Maria Ausiliatrice”
di Lucrezia Cardinale*
La scuola di Poasco
è la mia seconda casa:
non voglio andarmene
’’
VIA UNICA 6
Ciao, mi chiamo Lucrezia. A me sembra ieri
quando ho incominciato la scuola e, ora, tra
pochi mesi, lascerò quest’aula, queste sedie,
questi banchi, i muri della classe, ma sopratutto mi dispiace lasciare le maestre e i compagni, per me sono come fratelli e sorelle, bisticciamo sempre, ma alla fine facciamo pace
e ci aiutiamo l’uno con l’altro.
In questi cinque anni abbiamo vissuto insieme molte avventure, di cui molte belle e alcune brutte, abbiamo recitato e alcuni hanno
scoperto di essere bravi attori, abbiamo imparato a ballare la mazurca, a cantare delle arie
di opere liriche famose…
I miei ricordi con i compagni e le maestre sono infiniti e non vorrei andarmene mai da
questo edificio chiamato scuola, che per alcu-
ni è solo una semplice costruzione di mattoni,
ma per me è quasi una seconda casa dove
ho vissuto con serenità, a volte anche con fatica, ma sempre con gioia. Ogni anno aspetto
l’ultimo giorno, perché è sempre una festa: organizziamo balli, canti e rinfreschi; ma quest’anno no, vorrei che non arrivasse mai.
Le mie insegnanti, Paola e Rosi, soprattutto loro, mi hanno insegnato a rispettare le persone
e non so come ringraziarle per questo.
Purtroppo sono cresciuta e presto andrò in
prima media. Questi cinque anni andranno
archiviati nell’album dei ricordi, ma faranno
sempre parte di me. Mi sono divertita a venire
a scuola e spero che possa ancora essere così,
anche negli anni futuri.
*VB “Italo Calvino”
Che bella Pietra Ligure:
ho fatto una foto
assieme ai pirati
’’
FOTOROMANZO
[ 11 ]
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
(33(
0<5;(
Brasile-Italia: 1-1
Cristina ha inventato la tele-interrogazione
di Raquel Castelli*
di Paola Elospergher*
Sono venuta dal Brasile a settembre e la
scuola elementare è stato l’inizio della mia
nuova vita qui in Italia. Le maestre, i compagni e tutte le persone della scuola sono
stati meravigliosi e tutto questo rimarrà
per sempre nella mia testa.
*VC “Giuseppe Mazzini”
La “Mazzini” rimarrà
per sempre
nella mia testa
’’
UN RICORDO
INDELEBILE
Chiara ha la coda ed è una magnifica stella
di Desirée Cogrossi*
Che belli ed emozionanti questi cinque anni
di scuola elementare! Ho molti ricordi che mi
ritornano in mente e non saprei di quale parlare; però credo che il più emozionante giorno di scuola sia stato il primo perché non
eravamo ancora abituati a stare seduti a
lavorare, ma anche perché avrei ritrovato i
miei compagni di scuola materna. Che felicità
quando abbiamo imparato a leggere e a scrivere e quanta strada abbiamo percorso fino
in quinta!
Il giorno che non dimenticherò mai (spero)
è stato quello della recita delle stelline che
ora vi racconto. Verso il Natale della seconda,
noi della IIB, insieme ad altre classi, abbiamo
recitato per più di un’ora al cinema Troisi che
era affollatissimo. C’erano sei stelline interpretate da me, Chiara (la stella cometa), Luca,
Martina M., Martina I. e Alessandra. Chiara era
disperata perché, essendo piccolina, se fosse
scesa sulla terra nessuno l’avrebbe vista.
Allora, con una fantastica idea di Luca è scesa
con una splendente coda di luce.
Ricordo con nostalgia e piacere quando insieme alle maestre e ai miei compagni siamo andati anche a molte gite. La più emozionante è
stata quella che ha avuto come meta Canzo a
[ 12 ]
750 metri di altitudine circa sulle Prealpi.
Arrivati nell’agriturismo Prim’Alpe abbiamo disfatto gli zaini e preparato i letti, poi siamo scesi per fare merenda. La sera dopo cena, siamo
andati a fare una passeggiata notturna e ci siamo raccontati una storia di paura. La mattina
seguente siamo ritornati dove eravamo andati
la sera prima e abbiamo raccolto delle foglie:
l’edera, aghi di pino e quercia. Con quelle foglie abbiamo creato dei fossili, poi con il sapone grattugiato e con delle spezie abbiamo fatto il sapone.
Sono molto contenta di andare alle medie, ma
rimpiango le elementari. Ho molto timore di
andarmene anche se so che ce la posso fare e
le mie insegnanti dicono che sono pronta.
*VB “Martin Luther King”
Mi sembra che sia volato il tempo. Mi ricordo
ancora, in prima, ero una “piannulona”, avevo
paura della scuola anche se non ero sola: c’era
la mia amica Giulia, che piangeva al mio fianco. Se potessi tornare indietro nel tempo
non avrei pianto sapendo che avevo delle
eccezionali maestre.
Mi sento triste sapendo che lascerò la scuola. Io
mi ricordo ancora che mia sorella aveva le mie
stesse maestre e quando la mamma andava ai
colloqui di Miriam mi portava. Le maestre mi offrivano sempre le caramelle e mi dicevano: «Il
prossimo anno saremo le tue maestre».
L’anno prossimo mi mancheranno molte persone. Le maestre mi hanno insegnato molte
cose nella vita. Impossibile dimenticare il modo buffo di insegnarci. Cristina ci interrogava
facendo finta che noi parlavamo al telefono a un amico e raccontavamo quello che
avevamo studiato. Mi ricordo un quaderno
dove Pamela ci insegnava a scrivere, tutte le A
in maiuscolo, in minuscolo e in corsivo, e tutte
le lettere dell’alfabeto. Mi ricordo quando
Maria mi ha interrogato sulla tabellina del cinque: avevo una paura tremenda, infatti ho fatto un pasticcio.
Mamma mia, io qui ho vissuto tanto: mi mancheranno tantissime persone, persino le bidelle e le cuoche.
*VA “Giuseppe Mazzini”
Mi mancheranno
anche le bidelle
e le cuoche
’’
CIAO A TUTTI
Che felicità imparare
a leggere
’’
LO STUDIO
RENDE FELICI
[ 13 ]
(33(
0<5;(
La maestra di matematica valuta solo la bellezza
di Lester Evangelista*
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
L’inizio della scuola elementare per me, che
sono filippino, è stato proprio pauroso, avevo
tanto timore di dover frequentare cinque
anni di scuola perché pensavo che sarebbero stati cinque millenni. I primi giorni avevo
paura di tutto, anche del mio tutor, che era il
fratello maggiore della mia compagna Elena.
Ero proprio agitato. Quando però il mio tutor
mi ha dimostrato gentilezza e responsabilità,
mi sono sentito in buone mani e mi sono calmato, tanto che ho pensato che quando sa- ho imparato cos’è la gioia, la sofferenza, le
rebbe toccato a me sarei stato anch’io un soddisfazioni e le delusioni, le emozioni e tante altre cose. Siamo anche andati a fare una
buon tutor come lui.
Abbiamo conosciuto le nostre maestre: gita di due giorni e in questa occasione ho
imparato che la fiducia te la
Roberta di italiano, Maria di
danno, se la chiedi. La quinta
matematica e che valutava
In gita scolastica
è la classe più perfetta e più
solo la bellezza, Lucia di reliho imparato che,
divertente di tutte! Sono digione. Col passare del tempo
se la chiedi, le persone
ventato tutor ed è anche arriho acquistato sempre più siti danno fiducia
vato un nuovo compagno,
curezza e sempre più simpaDavide.
tia. Ricordo com’erano rilasSICURO DI SÈ
Quando ho iniziato la prima
santi i giorni in cui andavamo
in piscina per imparare a nuotare, all’inizio cer- pensavo che il tempo non sarebbe mai passacavo di fare il meglio che potevo, poi ho impa- to, invece è proprio volato. Ormai andremo alle medie, ma io rimarrò sempre affezionato a
rato e sono migliorato tanto.
Qualche volta ho preso delle note e delle sgri- questi cinque anni trascorsi in questa scuola e
date e di questo non sono affatto contento. La alle mie carissime maestre.
*VA “Mario Greppi”
quarta è stata per me la miglior classe perché
’’
Le maestre sono
bravissime anche se
mi fanno arrabbiare
’’
[ 14 ]
QUANTE
ARRABBIATURE
Che fortuna avere un compagno
che ti fa sempre copiare
di Alessia Ferrari*
Io non ero molto contenta perché mi staccavo
da tutti i miei amici dell’asilo e per questo tutte le volte non volevo venire a scuola. Spesso
piangevo e non riuscivo a fare amicizia, quindi
me ne stavo in un angolino. Per fortuna che a
fianco a me c’era un amico che mi faceva copiare quando rimanevo indietro almeno così
mi calmavo. Dopo un po’ di tempo ho scoperto di avere due maestre bravissime anche se
alcune volte mi facevano arrabbiare.
*VA “Salvo D’Acquisto”
[ 15 ]
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
(33(
0<5;(
La mia maestra bacia davvero George Clooney
Bocciatemi per continuare le elementari
di Elena Francescato*
di Francesca A. Franzosi*
Che emozione la prima
notte in gita, lontana
da mamma e papà
’’
LA GITA A CANZO
Che belli sono stati questi cinque anni di elementari! Sembra pochi giorni fa che sono entrata a scuola e ho imparato a scrivere e a leggere, ci ho messo tantissimo tempo ma… alla
fine siamo giunti a un termine.
Tutte le cose che ho imparato sono grazie alle
mie magiche maestre, che mi hanno accom-
pagnato per tutti questi cinque anni. Purtroppo l’anno prossimo entrerò in un’altra
scuola, le medie, che mi porterà in un inferno
totale. Conoscerò nuovi amici, professori, maestre ma… non saranno mai come quelli di ora!
Con quelli di ora ho un rapporto speciale e alle maestre ci sono tanto affezionata! Alle medie, poi non troverò sicuramente una maestra
che ama George Clooney e che bacia i suoi
poster appena arriva in classe!
Non dimenticherò mai il giorno in cui siamo
andati a Canzo, con la nostra classe e la VA, la
nostra prima gita dove stavamo fuori la notte.
Non dimenticherò mai io e le mie compagne quella sera, abbiamo dormito insieme.
Fu una gita veramente bella, con tutte le maestre e i compagni.
*VB “Giuseppe Mazzini”
Cinque anni di duro lavoro e divertimento, sono passati come un “lampo”. Caspita! Mi ricordo quando sono arrivata a scuola, non sapevo
né leggere, né scrivere, ovviamente non sapevo fare nemmeno le operazioni. Mi sentivo un
po’ a disagio perché dovevo affrontare un ambiente sconosciuto, le maestre e i compagni
nuovi; mi sento ancora così, anche quest’anno, come cinque anni fa perché bisogna cambiare scuola e andare alle medie! Mi dispiace
dover abbandonare le elementari che sono diventate primarie nel frattempo, perché qui ho
imparato tante cose, ho vissuto tante esperienze e ho fatto tante scoperte. Ormai c’è
un’altra porta che si apre e bisogna essere
pronti se la si vuole attraversare.
In questi cinque anni di lavoro, studio, nuove
conoscenze, laboratori e attività abbiamo realizzato con la nostra creatività anche tantissimi
lavoretti. Il più bello, che mi è rimasto impresso,
è stato la costruzione di un presepio con delle
scatole di cartone: mi sono divertita tantissimo,
abbiamo lavorato per una settimana intera, però alla fine il risultato è stato eccellente.
Il percorso durato cinque anni è stato molto
importante per me e, anche se questi anni sono passati in fretta, sono stati imprevedibili e
talvolta emozionanti perché da bambina che
ero prima, sono diventata ragazza. Qui si sono instaurate delle vere amicizie. Mi ricordo
quando per colpa di una pallonata ci siamo
messi a litigare tutti quanti come dei bambini
piccoli, ma come al solito si è risolto tutto.
Guardando nel cassetto della memoria mi vengono in mente tanti bei ricordi di questa lunga
avventura e ora, che devo andare alle medie,
rimpiango questo luogo, tutte le esperienze e le
emozioni vissute e, in un certo senso, mi piacerebbe essere bocciata per poter rimanere
ancora con i miei compagni e le mie insegnanti. Ma il mio cammino è ancora lungo e
dovrò percorrerlo nel migliore dei modi.
*VB “Martin Luther King”
Da bambina che ero,
sono diventata
ragazza: qui ho fatto
vere amicizie
’’
L’ETÀ DELLA
MATURITÀ
Gli studenti italiani parlano troppo sottovoce
di Mulu Gallo*
La mia materia preferita
è la matematica
perché in Africa facevo
molta aritmetica
’’
Io venivo dall’Etiopia e quando sono entrata
in classe mi sembrava tutto strano: i bambini parlavano sottovoce e io non riuscivo a
pronunciare i loro nomi. Il mio primo lavoro è stato quello di colorare il personaggio di
Poconaso con l’aiuto di Caterina. Avevo colorato la sua faccia tutta di marrone perché
[ 16 ]
I CONTI TORNANO
così era la mia carnagione. Non mi piaceva
per niente la lingua italiana perché non sapevo parlare e non capivo niente. La mia
materia preferita era la matematica perché
sapevo più o meno contare e perché in
Africa facevo molta aritmetica.
*VA “Salvo D’Acquisto”
[ 17 ]
(33(
0<5;(
L’autista ha sbagliato strada: che gita
A scuola
s’insegna anche
la pazienza
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Alessandra Larva*
Questi cinque anni sono stati fantastici, sono
finita in una classe magica con le maestre più
brave che si possa desiderare di avere. Ricordo
ancora la prima parola che mi disse la maestra
Monica: «Vuoi tornare a casa? Mi sembri un
po’ stanca!».
In tutti questi cinque anni ci sono stati momenti difficili come imparare a leggere, e momenti belli come quando Girolamo (un bambino disabile) ha imparato a sdraiarsi e ad alzarsi, a fare i primi passi, a dire le prime sillabe.
In seconda elementare abbiamo avuto una
supplente difficile da dimenticare: la maestra
Antonella soprannominata “Assidìre”, questo
perché urlava questa parola che significa “a sedere”. Ci faceva fare un sacco di verifiche su argomenti che dovevamo ancora trattare.
La quarta elementare secondo me è stato
l’anno più bello ma solo per le amicizie, per i
programmi direi la quinta. In una gita dovevamo andare al museo dell’acqua, ma l’autista aveva sbagliato strada e per di più il mu-
seo era chiuso per alcuni guasti tecnici e nessuno ci aveva avvisato. In questi anni abbiamo
imparato pure a cucinare, abbiamo fatto dei
dolci al cioccolato, il formaggio, il pane, i biscotti e la piramide realizzata con quadrati di
pan di spagna immersi nel cioccolato fuso e
nel cocco. È stato difficile lasciare i compagni
della materna e lo sarà ancora di più lasciare
quelli della mia classe.
*VA “Martin Luther King”
Abbiamo
soprannominato
la supplente “Assidìre”:
urlava sempre
per farci sedere
’’
CHE DECIBEL
LA SUPPLENTE
di Costanza Liverani*
Mi sembra proprio ieri il giorno in cui Pamela
ci faceva ripetere le vocali. Adesso, invece, siamo ormai alla fine della quinta elementare e
mi sembra che questi 5 anni siano passati
in così poco tempo! Quanti ricordi appaiono
alla mia mente, ma soprattutto al mio cuore.
Tutte le avventure, le gite…
In questi anni non abbiamo imparato soltanto le cose scritte sui libri, ma anche a stare
insieme, ad aiutare gli amici in difficoltà e a
volta ad avere anche un po’ di pazienza! (come nel caso delle domande di Claudio).
Chissà se quando sarò grande ripenserò alle
avventure vissute alle elementari. Credo che
in alcuni casi mi metterò a ridere, in altri a riflettere, ma dopo sorriderò felice di essere stata in una classe così. The end.
*VB “Giuseppe Mazzini”
Mi sembra ieri quando
Pamela ci faceva
ripetere le vocali
’’
UNA MAESTRA
NEL CUORE
Il “mal delle elementari”
è più forte del “mal d’Africa”
di Sara Lattanzi*
Se continueremo
a vederci, non
soffriremo di nostalgia
’’
[ 18 ]
ARRIVEDERCI AMICI
Mi porterei via tutta la scuola se potessi. Però
mi posso portare via la simpatia, l’allegria,
l’amore, il sorriso e la voglia di giocare dei miei
amici. Mi porterei via anche la simpatia delle
mie maestre che mi hanno insegnato in questi cinque bellissimi e stupendi anni di scuola
alla “Maria Ausiliatrice”.
Mi porterò via anche l’amore di due miei amici che hanno fatto con me tre e quattro anni di
scuola e che li ricorderò sempre. Al posto loro
sono arrivati due nuovi compagni: Luca e
Alessandro, porterò via la loro simpatia, la loro
allegria e la loro voglia di giocare.
Ho anche vecchi ricordi da portare via. Mi ricordo quando eravamo in prima che nessuno
si conosceva e che nel giro di una settimana
abbiamo fatto amicizia. E mi ricordo anche
quando eravamo in classe che scherzavamo e
ne combinavamo di ogni salsa.
Poi adesso che è arrivato Alessandro in classe si ride di più. Il brutto però è che, se anche ognuno di noi si porta via queste cose,
poi soffrirà lo stesso della mancanza dei
compagni.
La cosa bella è che ho la soluzione che risolverà il problema: venirci a trovare! Così staremo sempre insieme anche se siamo lontani! Nessuno, così, soffrirà di nostalgia
degli amici.
*VC “Maria Ausiliatrice”
[ 19 ]
(33(
0<5;(
Ho ballato con gnomi, elfi e folletti
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Monica Marchetti*
Chiudo gli occhi e ripenso al primo giorno di scuola. Eravamo
tutti lì, in fila, per decidere le assegnazioni alle classi. Quando
siamo saliti nella nostra aula mi
sono seduta a un banco, poi le
maestre con visi sorridenti si sono presentate.
Sempre in prima abbiamo conosciuto Mago Alfabeto che,
quasi ogni mese, ci mandava
una lettera, anche se per me erano le maestre a scriverle. Mago
Alfabeto, con le sue storie, ci ha insegnato le
vocali, le consonanti… l’alfabeto insomma.
In seconda c’è stata una sorpresa altrettanto
bella, cioè l’arrivo di un nuovo compagno,
Andrea Fiorani che, per un paio d’anni, ha vissuto a Londra. Lo conoscevo già, solo che non
me lo ricordavo così alto e spiritoso; insomma
era cambiato.
Anche in terza è arrivata una nuova compagna, Lara: faceva molti dispetti, ma tutto sommato era abbastanza simpatica. Quell’anno
abbiamo fatto un balletto tradizionale irlandese. I maschi erano vestiti da gnomi, elfi e folletti, le femmine con gonna verde, maglia bianca e coroncina in testa. Ci siamo divertiti da morire!
L’anno dopo abbiamo organizzato una gita
di due giorni a Canzo; per arrivare al rifugio
abbiamo fatto una scampagnata di quattro
ore; quella sì che non se la scorda nessuno!
La sera c’è stata la camminata notturna; alcuni
hanno avuto paura del buio profondo e dei rumori sinistri… Questa gita è rimasta nel mio
cuore perché è stato emozionante passeggiare nel bosco e perché ho imparato a stare insieme agli altri.
Le persone che mi hanno accompagnato per
tutti questi cinque anni sono davvero importanti per me. Non mi dimentico di Carola. Lei
è come il sole che splende alto nel cielo; è
una forza della natura! Ricordo volentieri i
miei insegnanti, Lorena, Betty, Luciana e
Luigi: li abbandonerò per andare alle medie,
ma tutti i ricordi di questi lunghi anni li porterò nel mio cuore, chiudendo una porta per
aprirne un’altra.
*VA “Italo Calvino”
Per arrivare al rifugio
abbiamo camminato
4 ore: non lo
scorderò mai
’’
UNA SCARPINATA
MEMORABILE
In Romania ci si alza quando entra un adulto
di Mirica Marinescu*
Ho scoperto che ci sono alcune differenze
tra la scuola rumena e quella italiana: in
questa non si indossa l’uniforme e non ci si
deve alzare ogni volta che un adulto entra o
esce dalla classe.
*VC “Salvo D’Acquisto”
[ 20 ]
In Italia non si indossa
l’uniforme da scuola:
perché mai?
’’
COSTUMI DIVERSI
[ 21 ]
(33(
0<5;(
Le prof delle medie sono davvero crudeli?
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Riccardo Meli*
Grazie alle maestre
le mie meningi
si sono sviluppate:
farò loro visita
anche da maggiorenne
’’
PER SEMPRE
NEL CUORE
Con GranBurrasca ho cavalcato le emozioni
di Jacopo Pallavicini*
Della mia carissima scuola di via Kennedy
“Giuseppe Mazzini” mi porterò via molti ricordi ed emozioni come la fifa per le interrogazioni e le verifiche, e le piccole e grandi
emozioni che ho provato durante le gite come
quella a Canzo; o, ancora, le amicizie speciali
che ho stretto con i compagni e le mie maestre che possiedono un carattere speciale che
penso non troverò alle medie.
La mia sorella maggiore, Valeria, dice che
alle medie le maestre, che dovrei chiamare
prof, saranno “crudeli”, ovviamente spero
non sia così, e che a quell’inferno mi divoreranno e, se sarò sospeso tre volte, mi bocceranno.
Non potrò mai dimenticare la dolcezza, gli insegnamenti: dalle matite alle penne, dallo
stampatello al corsivo e così via. Ricorderò tutte le sgridate che ho preso, i giorni malinconici
e tristi, i periodi in cui ero in decadenza e quelli di splendore. Conserverò tutti i libri, che potrò, per ricordare questa scuola, i quaderni rosa, rossi e quelli verdi che, quando eravamo
ancora in prima, Pamela ci aveva raccomandato di non farli assolutamente cadere.
Non dimenticherò le cose che facevo, le letterine sopra la lavagna: l’ape Alice, l’elefante Ettore,
l’ippopotamo Isaia, l’oca Olga e l’uccello Ugo
che rappresentavano le vocali. Ricorderò tutti i
regali, le recite, le opere, tutti i voti, tutte le note
che ci davano le nostre maestre, tutti i cartelli,
tutte le confusioni, tutti i presenti e gli assenti, i
compagni emigrati e quelli immigrati.
È grazie alle mie maestre se le mie meningi
si sono sviluppate così. Porterò tutti i miei
compagni e le mie maestre, che spero di trovare alle medie, nel mio cuore e, anche se loro
pensano di no, io cercherò di venire a trovarle anche quando sarò maggiorenne.
*VB “Giuseppe Mazzini”
I cinque anni di scuola elementare penso
che siano stati fondamentali per la mia crescita. In questo lungo periodo sono cambiato tantissimo, sotto tutti gli aspetti, grazie alla
scuola sono riuscito a esprimere le mie opinioni e a far valere le mie idee, ho imparato a
ragionare con gli altri e a confrontarmi anche
con gli adulti. Per merito delle mie maestre
ho fatto tanti incontri con persone importanti e grazie a esse ho imparato che nella vita
certe volte non è facile superare gli ostacoli, ma con l’impegno e la volontà si può
riuscire a fare di tutto.
In prima elementare è avvenuta una cosa
che non potrò mai dimenticare: la nostra
classe ha vinto un concorso legato al libro Il
giornalino di Gianburrasca e ci hanno premiato al Forum di Assago, davanti a tantissima gente. Questo evento ha ispirato il titolo
del nostro sito web di classe GranBurrasca
dove, in questi anni, abbiamo raccontato tutte le nostre esperienze e raccolto le nostre fotografie, poi giochiamo, ci confrontiamo e
chiacchieriamo nel forum.
La mia prima nota l’ho presa in seconda
perché parlando troppo con un compagno
disturbavo: è stato un grande dispiacere,
ma ho imparato la lezione! In terza elementare è arrivata una nuova maestra di matematica, Beatrice, e di religione, Luciana; abbiamo
inoltre iniziato a fare pallamano, uno sport
che all’inizio non mi piaceva tanto, dopo invece, quando l’ho imparato, mi sono divertito
e appassionato.
Le nostre maestre per noi hanno fatto davvero di tutto, ci hanno portato in gita tante volte
a vedere e fare sempre cose interessanti, ci
hanno fatto partecipare a tanti concorsi e abbiamo imparato a fare l’orto e il compostaggio, cose che amo tantissimo. Per questo le
ringrazio con tutto il cuore.
*VA “Mario Greppi”
La prima nota l’ho
presa in seconda:
parlavo troppo
con un compagno
’’
UN GRANDE
DISPIACERE
Il maestro è un mito: dà ragione ai maschi
di Marco Passalia*
In seconda ho vissuto l’anno più bello di
tutti primo perché era arrivato un nuovo
maestro: era il mio preferito perché dava
ragione sempre ai maschi, a differenza
delle altre maestre, e inoltre perché è stato l’anno più felice di tutti.
*VA “Salvo D’Acquisto”
La seconda elementare
è stato l’anno più felice
’’
UN ANNO
DI FELICITÀ
[ 23 ]
(33(
L’allegria porta dritto alla santità
0<5;(
di Arianna Rutigliano*
Ho capito messa per mensa
Io ricordo molte feste che la mia scuola organizza ogni anno, perché sono tutte molto divertenti, ma la mia preferita è quella della “riconoscenza”. Questa festa è la mia prediletta
perché è la più importante della nostra scuola: in questa giornata i ragazzi di terza media
preparano tanti giochi per le elementari e tutti
insieme si gioca senza escludere nessuno.
Inoltre in questo giorno così speciale non si
porta nemmeno lo zaino, quindi non si lavora
per niente, ma si gioca in continuazione.
Le nostre maestre ci hanno insegnato che la
festa della “riconoscenza” è stata inventata da
don Bosco: infatti la mia scuola è salesiana e
per don Bosco fare festa era importante
perché rende allegri, inoltre l’allegria è una
condizione che porta alla santità.
Questa giornata non ha un giorno ben preciso, ma so che è a maggio. Vi chiederete come
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Davide Pesco*
Io sono arrivato in questa scuola in seconda
elementare e del primo giorno ricordo che era
brutto perché non conoscevo nessuno e che
la maestra Eva aveva detto “Adesso andiamo
a mensa” e io avevo capito “andiamo a messa” e mi ero chiesto che cosa c’entrasse in quel
momento!
*VB “Salvo D’Acquisto”
Che brutto il primo
giorno di scuola:
non conoscevo nessuno
’’
UN INIZIO
IN SALITA
mai mi piaccia così tanto questa festa. È semplice, perché mi diverto a essere con tutti i
bambini delle varie classi e anche delle medie, è come stare in una grande famiglia: la
grande famiglia dei salesiani.
Sono felice di essere in questa scuola perché
così mi diverto un sacco quando si festeggia
insieme e perché, oltre allo studio serio, si lascia spazio a momenti come questi di comunione e allegria.
*VB “Maria Ausiliatrice”
Che bella la festa
della “riconoscenza”:
si va in aula senza zaino
e si gioca tutto il giorno
’’
LA FAMIGLIA
DEI SALESIANI
Tornavo a casa con carote e rapanelli
di Gabriele Quartararo*
In questi cinque anni ho vissuto molte emozioni. Ricordo il primo giorno di scuola: quando le maestre mi hanno accolto ero un po’ intimidito. Ripensando al passato, sento la nostalgia di alcuni compagni di classe che non
termineranno la quinta con me, in particolare
di Samuele, uno dei miei migliori amici che si
è dovuto trasferire in Sardegna. Certo, qualche
volta litigavamo, ma alla fine si faceva sempre
pace.
La mia scuola è molto bella perché ha un gran
bel giardino dove poter giocare e un orticello
delizioso. Ricordo, per esempio, quando l’abbiamo coltivato e dopo qualche mese abbiamo portato a casa carote, rapanelli e ortaggi di ogni tipo. Che soddisfazione!
Durante questi cinque anni mi sono appassionato a tutte le materie. Lo studio mi ha aiutato a
capire meglio il mondo che mi circonda. Sono
felice di avere frequentato questa scuola perché mi sono capitate delle maestre molto brave che mi hanno insegnato molte cose. Con il
loro aiuto abbiamo imparato a superare le diffi-
[ 24 ]
coltà insieme, ma anche a “camminare”da soli.
Provo per loro tanta riconoscenza e mi rattrista un po’ l’idea di doverle lasciarle. Sono sicuro, però, che nel loro cuore ci sarà sempre un
posto per me e se anche in futuro sentiranno
la mia mancanza saranno contente al pensiero di avermi aiutato a crescere giorno dopo
giorno.
*VC “Martin Luther King”
Grazie alle maestre
abbiamo imparato a
superare le difficoltà
e a “camminare” da soli
’’
VERSO
L’AUTONOMIA
[ 25 ]
(33(
0<5;(
La diversità è scuola di vita
di Greta Spotti*
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
Mi chiamo Greta, sono venuta a scuola a cinque anni. Ero e sono ancora la più piccola, ma
tutti mi considerano uguale a loro. Ho conosciuto amiche simpatiche: Francesca, Erika,
che avevo conosciuto già all’asilo, Barbara,
Stella, Gabriella, Alessandra, Ilenia, Chiara e
Beatrice. Mi sono trovata bene anche con alcuni maschi come Stefano e Christian, mentre
con Amine i primi giorni litigavamo ed eravamo pure vicini di banco! Lui mi rubava
l’astuccio e io gli nascondevo le penne. Poi
abbiamo fatto amicizia. Amine è un bambino
marocchino che con noi si è trovato bene!
In seguito ho conosciuto amici come Girolamo,
un bambino disabile che, in cinque anni, anche
lui ha imparato molte cose: purtroppo non ha
imparato a parlare e a camminare. Ma, essendo
alunno di due assistenti bravissime, Selene e
Sonia, ha imparato ad alzarsi da sdraiato a seduto (quarto anno), a prendere il cucchiaino da solo (quinto anno) e tante altre cose, anche grazie
a noi. Lo aiutiamo sempre, in qualsiasi momen-
Mi hanno obbligato ad andare alle elementari:
ne sono fiero
di Andrea Schipa*
Cinque anni di scuola elementare: incredibile!
Anni di studio, ma, allo stesso tempo, di soddisfazioni e di crescita. Una cosa ho imparato,
che la scuola non è un’impresa insormontabile, certo, andarci è un obbligo, ma è anche una cosa di cui andare fieri. Anzi, a pensarci bene, rispetto ad altre popolazioni meno
fortunate di noi, abbiamo una straordinaria
opportunità ad avere garantita l’istruzione.
Ricordo che quando la mia avventura scolastica è iniziata, in prima elementare, ero molto
contento e pieno di aspettative. Mi sedetti in
prima fila con il mio amico Patrick, che a quel
tempo disegnava guerre. Per un po’ di tempo
disegnammo un sacco di carrarmati, aerei e
cose varie. In seconda conobbi meglio Jacopo,
che pensavo non sarebbe mai diventato mio
amico, invece, guarda un po’, negli anni diventammo inseparabili, chi l’avrebbe mai detto?
[ 26 ]
’’
’’
VICINI DI BANCO
di Michele Stroppa*
’’
Col passare degli anni
sono diventato
più saggio
I primi giorni litigavo
con Amine: lui mi
rubava l’astuccio, io gli
nascondevo le penne
Tante maestre, davvero tante mamme
La cosa più importante
è imparare ad aiutarsi
a vicenda
Più il tempo passava e più mi rendevo conto
che era indispensabile metterci più impegno,
cosa complicata, ma molto vantaggiosa.
Dopotutto non era così difficile, certo, non bisognava confondere la scuola con un divertente parco giochi.
*VA “Mario Greppi”
to lui abbia bisogno. Grazie a lui abbiamo imparato diverse cose: la diversità è un valore
da rispettare e avere un bambino diverso da
noi è bello, lui impara da noi e noi impariamo
da lui. Sarà dura lasciare i compagni, anche se
alcuni li rivedrò alle medie, lasciare le maestre,
mi mancheranno da morire, abbiamo passato
momenti bellissimi insieme! Ma soprattutto la
scuola elementare. Ma sono anche curiosa di
scoprire quello che accadrà alle medie: spero
di avere delle professoresse bravissime!!!!
*VA “Martin Luther King”
LA PERSONA AL
CENTRO DI TUTTO
Quante avventure passate insieme, quanti ricordi, quante emozioni diverse; queste sono
le elementari! In prima elementare ero spaventato all’idea di separarmi da mia mamma,
ma più tardi mi sono calmato e ho scoperto
che anche le maestre ci fanno da mamma.
La mia avventura è iniziata quando la direttrice ha chiamato il mio nome; un bambino mi
si è piombato addosso e mi ha dato la mano
per accompagnarmi nella mia aula, la IB. Mi
pare che i posti erano contrassegnati da una
caramella (naturalmente un cartoncino a forma di caramella) con scritto il nostro nome.
In prima abbiamo incominciato a scrivere
“A, B, C ecc…” e adesso quelle lettere si sono trasformate in temi, grazie maestre, soprattutto Pamela; abbiamo imparato i numeri
“1, 2, 3 ecc” che ora si sono trasformati in
espressioni, grazie maestre, ringrazio particolarmente Maria.
Ma loro non ci hanno insegnato solo a scrivere, imparare i numeri, quelle sono cose secondarie: la vera cosa che ci hanno insegnato è
essere amici, aiutarsi a vicenda, ad amarsi,
questo è il vero scopo che per me le maestre ci hanno voluto insegnare.
*VB “Giuseppe Mazzini”
PICCOLO
MA GRANDE
[ 27 ]
(33(
0<5;(
Avrò tanti difetti. Ma qualcuno è perfetto?
I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE
di Andrea Tirinzi*
Se ripenso ai cinque anni trascorsi non posso
non tornare con la mente a quel primo giorno: l’11settembre 2003. Ero emozionato e impaurito, col mio zaino sulle spalle, insieme ad
alcuni compagni e ai miei genitori mi sono incamminato verso quel luogo, la scuola elementare, per una nuova avventura: che paura!
Quando mi sono ritrovato nel salone con
tante facce nuove davanti, mi tremavano le
gambe, poi il mio tutor mi ha preso per mano
e mi ha accompagnato nell’aula che sarebbe
diventata la mia classe. Che differenza con
l’asilo! Là si giocava solamente, invece a
scuola è tutto più difficile, le materie sono
infinite, le regole pure. In tutto questo ci aiutano loro: le nostre maestre.
Non posso scordare la mia prima recita, “Pacifì”,
era la prima volta che recitavo davanti a tanta
gente: che vergogna! Io sono un po’timido e per
camuffare l’imbarazzo non guardavo in faccia a
nessuno. Ricordo anche la prima premiazione
della mia vita, al Forum di Assago, la nostra classe IA è salita sul palco davanti a una infinità di
persone per ricevere un pacco regalo più grosso
di noi. E che dire dello spettacolo che abbiamo
fatto in piazza della Pieve, il “Canta Show”, eravamo in seconda e ci siamo esibiti con i bambini
della quarta, di sera: che emozione!
Non ricordo un episodio particolare che mi
abbia fatto cambiare, ma tanti piccoli momenti che, messi insieme, hanno contribuito a farmi diventare quello che sono. Eccomi qua,
consapevole che ho ancora molta strada da
fare e tante cose da imparare. Per i miei difetti, che dire? Non so se riuscirò a migliorarli
tutti, ma una cosa è certa, ce la metterò tutta, del resto, nessuno è perfetto!
*VA “Mario Greppi”
All’asilo si giocava,
alle elementari è tutto
più difficile: le materie
sono infinite,
le regole pure
’’
CHE SALTO
DALL’ASILO
L’emozione più forte: scoprirsi grandi
di Matteo Zannier*
Ho fatto molte
amicizie e imparato
la lealtà e la complicità
’’
[ 28 ]
UN AMICO
UN TESORO
12 settembre 2003, primo giorno di scuola.
Finalmente! Era da tantissimo tempo che
aspettavo quel momento perché ero molto
curioso di sapere con chi sarei stato in classe e
se avrei incontrato alcuni dei miei compagni
della materna. Quella mattina ero emozionato! Quando entrai in classe le maestre mi accolsero con affetto e si presentarono. Con il
passare del tempo, conoscendo meglio i miei
compagni, mi sentivo sempre più sereno e mi
rendevo conto che la scuola mi piaceva.
Andare a scuola è stata un’avventura perché
abbiamo vissuto molte esperienze, tutte divertenti ed emozionanti. Ricordo con piacere
quella volta in cui abbiamo accolto i bambini
della scuola dell’infanzia che erano venuti a
farci visita o quando, a carnevale, abbiamo
preparato dei dolci squisiti. Oltre alle attività
svolte all’interno della scuola ne abbiamo fatte altre altrettanto belle, fuori: le gite, le visite
al Conservatorio, a teatro, al cinema…
In questi cinque anni ho fatto anche molte
amicizie; ciascuna di esse mi ha insegnato
qualcosa: la lealtà, la complicità, il piacere di
potersi fidare di qualcuno a cui raccontare i
propri segreti. Gioia, tristezza, fiducia, timore… Quante emozioni! Tra queste, l’emozione più forte è stata quella di diventare
ogni giorno più “grande”: adesso capisco
cose che da piccolo non comprendevo, affronto nuovi discorsi, conosco tanti termini
nuovi, sono più autonomo, faccio ragionamenti più elaborati…
Tutto quello che ho imparato in questi anni mi
servirà per affrontare le medie e la vita con più
serenità e fiducia.
*VC “Martin Luther King”
[ 29 ]
0<5;(
INTERNET
(33(
A sinistra la IV elementare “Maria Ausiliatrice”, 1960-61. In basso, da sinistra,
Giacomo Casertano con i figli Vincenzo e Umberto nella primavera 1957
Parola ai bammet
>>> )(44,; *64
La memoria vivente
dei bambini di Metanopoli
Il 28 giugno 2007 veniva messo online il sito nato per raccogliere le foto dei piccoli
sandonatesi: oggi è il più visitato dai cittadini. Per celebrare il primo anno di vita
grande festa sabato 21
A un anno esatto dalla messa online (era il 28
giugno 2007), www.bammet.com è diventato il sito più cliccato dai cittadini sandonatesi:
a vita – scriveva James Joyce
oltre 1.500 iscritti, collegamenti da tutti i connell’Ulisse – è una moltituditinenti Oceania inclusa, una media di 3 mila
ne di giorni. Noi camminiapagine viste al giorno. «Ormai passo la mia
mo incontrando giganti, vecgiornata – racconta Gianna nella sede del
chi, giovani e mogli, ma sempre incontrando
Comune di San Donato
noi stessi». È proprio questa
Milanese – a dare il benvefrase che ci è venuta in
A Metanopoli esiste
nuto ai nuovi “bammet”
mente conoscendo Gian- un forte tessuto sociale:
che si registrano».
na Pengo, il marito Denis questo patrimonio
Amichevolmente – proseRessa e il loro figlio Mat- non deve essere smarrito
gue scherzando Gianna,
teo, rispettivamente 55, 57
Gianna
Pengo
sandonatese dal 1957, pae 28 anni: loro l’idea di suce Matteo Ressa
pà matricola 13 dell’Eni –
cesso di dare vita a un sito
fondatori di bammet
«ci chiamiamo i “jurassici”».
dedicato ai bambini di
Eppure, al di là delle battute, i bammet sono
Metanopoli, www.bammet.com (acronimo,
davvero la memoria vivente di San Donato
appunto, di “bambini di Metanopoli”), dove
raccogliere le foto della nostra infanzia. In
Milanese. Lo ha scritto bene in un messaggio
questo sito, appunto, si incontrano i volti di
Mario Rescigno, consigliere comunale e fetanti vecchi amici e, attraverso il loro ricordo,
dele frequentatore del sito: «Ci siamo sempre
incontriamo noi stessi.
lamentati del fatto che San Donato Milanese
di Filippo Poletti
«L
BAMMETDAY
Quando
sabato 21 giugno
Info
www.bammet.com
[ 30 ]
’’
Rivedendo facce e luoghi mi sembra
davvero di entrare in una Second Life
dove i ricordi degli altri tornano
a essere anche i miei
’’
Gianmarco Binetti
’’
Daniela D’Onofrio
’’
Cesare Mannucci
’’
Mauro Meli
’’
Filippo Tuccimei
È impressionante rivedere certi visi
e ricordare episodi e persone
che credevamo dimenticate:
in realtà erano solo nascoste
Grazie a www.bammet.com sto
ricostruendo il mio gruppo musicale:
Cesare al basso, Tony De Grandis
alle tastiere, Gibo Carrara al microfono,
Pierluigi Bettitoni alla chitarra.
Manca solo il batterista Fabrizio Conti
che vive in Scozia
Il buon Mattei (alla fin fine siamo tutti
anche un po’ figli suoi...) sarebbe fiero
di www.bammet.com: questo sito
è innovazione, svago, allegria e nostalgia
per gli anni verdi
Questo sito ha realizzato uno dei miei
sogni impossibili: mi ci vorranno molte
ore per riempirmi gli occhi con i colori,
le facce e le situazioni dei nostri dorati
anni d’infanzia
[ 31 ]
non ha storia. Vi rendete conto che siamo noi
che abbiamo scritto la storia di San Donato
Milanese? Non è la solita storia scritta dai vincitori e subìta dai vinti: è la nostra storia».
I commenti su www.bammet.com sono entusiastici. È un entusiasmo contagioso che accorcia le distanze generazionali. «Quello che
mi fa impazzire di gioia – scrive Mauro
Meanti, classe 1959, oggi top manager di
Microsoft Europe – è il melting pot generazionale. Mio figlio (bammet fino ai 5 anni, ora ne
ha 13) è andato a trovare un suo amico (anche Suor Teresa Meroni accoglie Enrico Mattei (secondo a sinistra) e l’onorevole Ferrari
lui tredicenne, bammet dalla nascita e ovvia- Aggradi (primo a destra) in visita alla “Maria Ausiliatrice”
mente figlio di bammet) e hanno
passato il pomeriggio sul sito a
guardare come erano e come vive- Vi rendete conto che siamo
noi che abbiamo scritto
vano i loro padri».
la
storia di San Donato
A tirare le somme è Matteo Ressa,
Milanese? Non sono stati
laurea in informatica, guru di
gli annali dei vincitori
www.bammet.com per quanto riguarda tutti gli aspetti tecnici: «A
Mario Rescigno
consigliere comunale
Metanopoli esiste un tessuto sociale forte. La nostra idea è quella
di tracciare tanti fili, in modo che non vada
perso questo patrimonio di memoria storica».
Un sito, dunque, nato per approfondire le raRegistrarsi con nome e cognome non di fantasia,
dici del passato. Un passato comune di “figli”
inserendo nel profilo una propria foto, possibilmente recente
e “nipoti”di Enrico Mattei, trascorso tra Borca
di Cadore e il parco Snam, tra i negozi di
Pubblicare solo foto storiche, antecedenti al 1980
Metanopoli e l’Omnicomprensivo: un testimone importante, dunque, da condividere
Non affrontare discussioni o argomenti che possano
con quanti vivono e vivranno a San Donato
ledere la privacy o la reputazione
Milanese.
’’
##
(33(
0<5;(
NEWPRESS
Nell’ottica di favorire
l’assunzione di giovani
diplomati residenti in città, il
Comune attiva una partnership
con le aziende del territorio
0<5;(
!
% !
Mille ore di formazione specialistica
S
aranno 30 gli studenti sandonatesi
che beneficeranno dell’iniziativa
promossa dal Comune di San
Donato Milanese in collaborazione
con C.S. Impianti Srl e gli istituti scolastici della città. Per loro è prevista la possibilità di partecipare a un corso di formazione specialistica in materia di progettazione di impianti oil
& gas. Sarà un corso di mille ore, suddivise tra
teoria e pratica, che rappresenterà una chiave
di accesso privilegiata al mondo del lavoro.
«La partnership attivata – spiega il sindaco
Mario Dompè – vuole essere un’esperienza
pilota volta a favorire la formazione, la selezione e l’assunzione dei giovani della nostra
città. La collaborazione tra enti locali, scuole e
aziende private rappresenta la formula ideale
per garantire ai neodiplomati la possibilità di
rapido accesso al mondo del lavoro».
I nomi dei 30 studenti, scelti sulla base di una
preselezione effettuata dai presidi degli istituti superiori sandonatesi, verranno definiti entro la fine del mese. Il corso, la cui durata è fissata in tre mesi, inizierà a partire dal mese di
settembre presso la sede di C.S. Impianti Srl
in via Tolstoj 86 a San Giuliano Milanese.
G0+,5;020;
+,3 *69:6
Durata: 3 mesi
Partecipanti: 30 studenti
Dove: via Tolstoj 86,
San Giuliano Milanese
Inizio: settembre
Tema: progettazione
di impianti oil & gas
64, 7(9;,*07(9, ( >>> )(44,; *64
1
2
3
( ;,:;04650(5@(
I bimbi crescevano come funghi: ci voleva una scuola
di suor Teresa Meroni*
Il villaggio Metanopoli sorse con uno stile americano: spazio,
verde, case basse, ampio respiro e comodità. Il villaggio
cresceva sempre più bello e la popolazione era formata da
famiglie giovani e da bambini che crescevano come i funghi.
Per questo fu necessario costruire una bella scuola.
Il 7 gennaio 1957 i dirigenti dell’Eni affidarono alle salesiane
l’opera educativa di Metanopoli. Con i mezzi pubblici,
l’ispettrice suor Angela Minonzio e io arrivammo in via Emilia
[ 32 ]
e imboccammo viale De Gasperi. Davanti ai nostri occhi si
aprì un villaggio ordinato e moderno. C’era anche il viale dei
negozi, rallegrati a primavera da una fila di pruni selvatici che
lasciavano sull’asfalto una pioggia di petali rosei violacei. A
pochi passi dai negozi c’era la scuola. I primi iscritti furono 112
ragazzi di Metanopoli e Triulzo con i quali formammo le prime
cinque classi elementari. Così iniziò, grazie a Enrico Mattei, la
presenza a Metanopoli della scuola di Maria Ausiliatrice.
*prima direttrice della scuola “Maria Ausiliatrice”
[ 33 ]
ECONOMIA
INTERNET
(33(
(33(
03, :*(90*/,
0<5;(
Smaltire le batterie usate in città è diventato più semplice.
I punti di raccolta sono stati triplicati, ora sono uno ogni mille abitanti
un serio rischio per l’ambiente. Distribuendo
in maniera capillare i punti di raccolta in tutta
la città, abbiamo semplificato la vita a ogni
ono rossi e, da poche settimane, sosandonatese che si trovi a dover smaltire queno triplicati. Stiamo parlando dei racsto tipo di rifiuto». Un occhio di riguardo per
coglitori di pile scariche. I dieci punti
l’ambiente, quindi, ma anche per i cittadini.
di raccolta esistenti, installati in città
Oltre alle strutture rosse,
negli anni Novanta, sono
svuotate ogni 20 giorni, sostati i protagonisti di un proLe batterie sono rifiuti
no stati previsti altri punti di
getto di riqualificazione: ripericolosi: contengono
raccolta negli edifici comumessi a nuovo, il loro nume- sostanze tossiche
nali: cilindri trasparenti di
ro è stato moltiplicato per
Roberto Barzacchi
circa un metro di altezza cotre. Adesso sono 33 e, per la
assessore all’ambiente
me quello presente all’inprima volta, coprono in magresso del Municipio in via
niera capillare tutta la città.
Cesare Battisti 2. Le possibilità di smaltire le
Poasco, via Di Vittorio, Bolgiano e Certosa: i
batterie non si limitano ai raccoglitori diffusi
contenitori rossi sono arrivati a pochi passi
sul territorio: i cittadini possono liberarsi delle
dalle abitazioni di tutti i sandonatesi e, oggi,
batterie, incluse quelle delle autovetture,
ce n’è uno ogni mille abitanti. Nei contenitori
presso la discarica comunale di Monticello,
possono essere smaltite diverse tipologie di
oppure consegnandole all’Ecomobile.
accumulatori: pile a stilo, rettangolari o a torcia, batterie di telefoni cellulari, strumenti
elettronici, apparecchi acustici e pacemaker.
«Le batterie – sottolinea l’assessore all’ambiente Roberto Barzacchi – rientrano nell’ambito dei rifiuti pericolosi, in quanto contengono sostanze tossiche che rappresentano
S
Dove
via Gramsci 14
Quando
dal lun. al ven. 9-12,
pomeriggio su
appuntamento
Telefono
02-55607060
E-mail
[email protected]
’’
$5 :,9=0@06 ( +640*0306
Toner e piccoli elettrodomestici:
chiama l’Ecomobile
@
[ 34 ]
L’assessore all’ambiente, ecologia e parchi Roberto Barzacchi riceve i cittadini su appuntamento
(info 02-52772420, sig.ra Vittoria). Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica può utilizzare questo indirizzo:
[email protected]
Contro le zanzare l’unione fa la forza
S
trodurre pesci rossi nelle fontane e nelle vaono poche ma efficaci le regole da
sche ornamentali dei giardini privati, così da faseguire per prevenire lo sviluppo delvorire l’eliminazione delle larve di zanzara.
le larve di zanzara: eliminare qualLa lotta contro l’insetto più fastidioso dell’estasiasi ristagno d’acqua nelle aree
te è dunque aperta. E se da tre mesi il Comune
verdi, nei cortili, sui balconi e nei terrazzi, svuotare almeno due volte alla
di San Donato è impegnato
settimana sottovasi e ogni L’estate sarà calda
nella campagna di dezantipo di contenitore d’acqua e l’infestazione avrà picchi
zarizzazione (quattro gli in(compresi i portafiori utilizza- a giugno e agosto
terventi di disinfestazione
ti nei cimiteri), mettere nei
in programma questo meClaudio
Venturelli
sottovasi un sottile filo di rase), per sconfiggere le zanprofessore di zoologia
me e una retina intorno agli
zare
– spiega l’assessore alVape Foundation
sfiati delle fosse biologiche,
l’ambiente
Roberto
Barzacchi – «è fondamentale il contributo
tenere l’erba rasata per evitare la formazione
della cittadinanza in tutte le aree private al fine
di zone umide dove potrebbero trovare rifugio
di garantire una maggiore efficacia della camle zanzare. Ideale, infine, l’accorgimento di inpagna di disinfestazione».
Da qui è nata l’esigenza di dare vita al decalogo
contenuto nella nuova ordinanza comunale
pubblicata sul sito www.comune.sandonatomilanese.mi.it e di promuovere, attraverso
SDM, una campagna di informazione in colOrganizzazione
laborazione con Vape Foundation, l’organizsenza fini di lucro,
zazione senza fini di lucro nata per sostenere la
Vape Foundation
sostiene la ricerca scientifica grazie
ricerca per la lotta agli insetti molesti.
all’attività di un comitato scientifico
Per rispondere alle esigenze di informazione
costituito da professori universitari. Tra
dei cittadini, Vape Foundation pubblica sul sito
le sue attività anche quelle di solidarietà
ufficiale www.vapefoundation.org un bolletcondotte in collaborazione con l'OMS
tino sulle zanzare che fornisce previsioni, age l'Unicef nei paesi dove gli insetti
giornate ogni 15 giorni, sulla presenza delle
costituiscono un grave problema sanitario.
zanzare in Lombardia e nelle altre regioni.
’’
Vape Foundation
a sostegno della ricerca
NEWPRESS
Il suo nome di battesimo è “Ecomobile”: è un furgone bianco in grado di
raccogliere rifiuti tossici. Oltre alle batterie, il mezzo consente lo
smaltimento di toner, lampade a vapori, oli vegetali, componenti elettronici
e piccoli elettrodomestici. Ogni prima settimana del mese l’Ecomobile sosta
il martedì in via Alfonsine, il giovedì a Poasco e il venerdì di fronte al
palazzo comunale. L’orario di raccolta è dalle 8.30 alle 13.
0<5;(
:;(;,
:,5@( 7<5;<9,
di Massimo Zanicchi
6 :769;,336
+0 0.0,5,
(4)0,5;(3,
(33(
AMBIENTE
AMBIENTE
Adesso i raccoglitori sono sotto casa
Prosegue la campagna
di dezanzarizzazione finanziata
dal Comune.
Anche i cittadini devono
contribuire alla lotta
contro gli insetti:
lo spiegano un’ordinanza
e il vademecum di Vape
Foundation distribuito da SDM
64, 79,=,509,
3( :*/0<:(
+,33, <6=(
1. Non abbandonare
all’esterno oggetti e
materiali in cui possa
raccogliersi l’acqua piovana
2. Svuotare sottovasi,
annaffiatoi e bidoni
3. Verificare che grondaie e
tombini non siano otturati
4. Trattare ogni 7/10 giorni i
ristagni d’acqua con
larvicidi
5. Introdurre pesci rossi
nelle fontane e nelle
vasche ornamentali da
giardino
6. Tagliare l’erba dei prati e
curare le siepi
Per maggiori informazioni
si consiglia di scaricare
la Guida “Estate senza
punture” dal sito
www.vapefoundation.org
[ 35 ]
Una nuova rete di trasmissione in fibra ottica ha reso
operativo il sistema di telecamere dislocato sul territorio:
in fase avanzata il progetto per Poasco
(33(
0<5;(
%0+,6:69=,.30(5@(
SICUREZZA
11 occhi puntati sulla città
C
Affidato a Fastweb, l’intervento relativo alla
inque chilometri di fibra ottica correte di videosorveglianza consente il recuperono sotto la città lungo la dorsale
ro della funzionalità delle attrezzature già
nord-sud: una nuova rete di trapresenti sul territorio e, parallelamente,
smissione dati collega le 11 telecal’espansibilità in altre zone della città.
mere – dislocate sul territorio – con la centra«L’adeguamento del sistema esistente –
le operativa del comando di Polizia Locale. È,
spiega il sindaco di San Donato Milanese
dunque, la fibra ottica a offrire un prezioso
Mario Dompè – era un intervento necessastrumento di supporto alle forze dell’ordine
rio. Le condizioni in cui versandonatesi. La nuova rete
sava, infatti, lo rendevano
sostituisce quella esistente
pressoché inutile».
che, di fatto, non era in gra- L’adeguamento
del sistema esistente era
Le operazioni di implemendo di assicurare un valido
un intervento necessario
tazione del controllo video
strumento per integrare
del territorio, tuttavia, non
l’attività di controllo del terMario Dompè
sindaco
si sono esaurite con la riatritorio.
tivazione delle telecamere
La fibra ottica offre diversi
già presenti in città. «Il sistema di videosorvantaggi: una maggiore copertura, un segnaveglianza cittadino – conclude l’assessore
le perfetto, una più ampia larghezza di banda
alla sicurezza Simona Gargani – verrà ame la protezione dalle interferenze. Dalle telepliato con l’installazione di altre telecamecamere distribuite sul territorio giungono alla
re e arriverà a coprire tutti i quartieri della
centrale operativa in tempo reale le immagini
città, incluso Poasco». Il progetto per la conitide, consentendo un migliore e costante
pertura video della frazione sandonatese è,
coordinamento degli agenti di Polizia Locale
infatti, attualmente in fase avanzata.
in servizio per le vie della città.
NEWPRESS
’’
630@0( ";9(+(3, ( "(5
129.000 €
L’investimento
5 Km
di fibra ottica
Il progetto
03(5,:,
Intitolazione della caserma a Massimo Michielin
Aveva poco più di 27 anni Massimo Michielin
quando, il 17 gennaio
2003, mentre era in servizio, venne travolto sulla tangenziale est all’altezza di
Mecenate. A 5 anni dalla scomparsa del militare veneto, la sottosezione sandonatese della Polizia Stradale verrà dedicata,
dopo l’estate, alla sua memoria con una cerimonia solenne.
«Lavorare in un luogo intitolato a Massimo – spiega il coman-
@
65(;6
IDENTIKIT
DEI LAVORI
dante della sottosezione Gabriele D’Angelo – ci rende molto
orgogliosi. La sua scomparsa è stata un duro colpo per tutti noi».
L’intitolazione all’agente scelto Michielin, medaglia d’oro al valore civile, giunge al termine dei lavori di ristrutturazione dell’edificio che si trova presso il rondò delle autostrade al numero
civico 1: «I lavori – dice D’Angelo – oltre ad aver interessato gli
alloggi del personale e la zona mensa, ci hanno restituito un
luogo dignitoso dove svolgere il nostro lavoro. Abbiamo nuovi
infissi e, per la prima volta, una sala per archiviare le pratiche».
Per inviare un messaggio di posta elettronica all’assessore alla sicurezza, polizia locale e protezione civile
Simona Gargani è possibile utilizzare questo indirizzo: [email protected]
oppure [email protected]
[ 37 ]
NEWPRESS
9(;0: ( *(:(
Servizi sociali,
ecco la nuova guida
(33(
0<5;(
SANITÀ
Contattare il pronto intervento, scegliere il medico di famiglia,
conoscere i servizi di assistenza erogati dal proprio Comune.
Sono queste e molte altre le informazioni che i sandonatesi
troveranno nella guida Ho bisogno di... realizzata in
collaborazione con Regione Lombardia e l’Asl MilanoDue.
L’opuscolo, 86 pagine in formato pocket, presenta i servizi
offerti a San Donato Milanese.
630*3050*6
, 64<5,
Aneurisma dell’aorta
over 60 tutti sotto controllo
U
no studio scientifico per la propria
carotidi che sono deputate all’irrorazione del
salute e per quella degli altri. È quecervello, uno degli organi più nobili del nostro
sto il senso del progetto dedicato
organismo.
agli adulti sandonatesi di età com«Le conseguenze di queste malattie – spiega
presa tra i 60 e gli 85 anni. Il Policlinico sandol’assessore alla sanità Marco Zampieri – prenatese e il Governo della citsentano un impatto sociale e
tà, in collaborazione con la Daremo vita a uno studio
sanitario rilevante. La collaAsl Milano 2 e l’Università scientifico per individuare borazione con il Policlinico
degli studi di Milano, hanno nuovi interventi preventivi nasce, dunque, da questa
attivato un protocollo spericonsiderazione». La ricerca
Marco
Zampieri
mentale da cui prenderà vinon comporterà alcun onere
assessore alla sanità
ta una ricerca scientifica ala carico dei pazienti che sal’avanguardia che avrà come campione statiranno visitati da specialisti qualificati e coinvolstico i cittadini maschi e femmine a rischio.
gerà direttamente anche i medici che operano
Tema portante dello studio sarà l’aneurisma
sul territorio. «Lo studio – conclude Zampieri –
dell’aorta addominale e le lesioni carotidee.
offrirà dati statistici importanti che aiuteranno
Patologie, queste, che consistono una nella dia individuare i fattori di rischio più comuni e a
latazione dell’aorta, la più importante arteria
valutare gli interventi preventivi più adeguati».
dell’addome: a causa di questa malattia la paGli over 60 sandonatesi avranno, dunque, la
rete dell’arteria diventa sottile per la perdita
possibilità di sottoporsi ad accurati controlli
della sua componente elastica fino ad arrivare
mirati alla prevenzione del rischio degli aneualla rottura, con ripercussioni per la salute dei
rismi dell’aorta addominale e delle patologie
pazienti; l’altra nel restringimento delle arterie
vascolari in genere.
’’
@
L’assessore ai servizi sociali e alla sanità Marco Zampieri riceve i cittadini su appuntamento il martedì dalle ore 15
alle 17.30 (info 02-52772334-321). Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica può utilizzare questo indirizzo:
[email protected]
[ 39 ]
La lunga via sandonatese sarà protagonista di una giornata
di allegria promossa dall’Associazione dei commercianti locale:
giocolieri, clown e ballerine brasiliane coinvolgeranno i cittadini
0<5;(
% ## !
NEWPRESS
Domenica 8 giugno è qui la festa
30 05.9,+0,5;0
+,3 7(9;?
Quando 8 giugno
Ora dalle 7 alle 20
Dove via Di Vittorio
Cosa bancarelle, giostre,
gonfiabili, animazione
per grandi e piccini
C
lown, giocolieri, comici e ballerine
mento – spiega Pasquale Marasca, presibrasiliane. Dalle ore 7 alle 20 domedente del sodalizio che, dallo scorso febbraio,
nica 8 giugno via Di Vittorio sarà aniriunisce 30 commercianti di via Di Vittorio –
mata come una strada di Rio de
«sarà l’occasione per rilanciare il ruolo della
Janeiro durante il carnevale
nostra via e vincere alcuni
carioca. La prima grande fe- Sarà un’occasione
pregiudizi. Vivo qui da quasta che coinvolgerà la via per vivere e rilanciare
rant’anni e posso assicurare
sandonatese, infatti, si pre- la nostra strada
che è abitata da persone
annuncia come un evento
oneste e per bene».
Paolo Marasca
da non lasciarsi scappare:
All’evento guarda con favoassociazione commercianti
80 bancarelle di diversi setre il sindaco Mario Dompè
tori merceologici di qualità (abbigliamento,
che – insieme alla sua squadra di Governo –
alimentari e artigianato), giostre e gonfiabili
ha concesso il patrocinio all’evento: «Il lavoro
svolto dai commercianti di via Di Vittorio è logratuiti, animazione per grandi e piccini.
devole e bene si sposa con il progetto di rilanPromosso dall’Associazione dei commerciancio della nostra città».
ti sandonatesi di via Di Vittorio, l’appunta-
’’
P
linea graphica
PRESSO STAMPATORE
[ 41 ]
COMMERCIO
%
(33(
0<5;(
3 *(47<: ,:;0=6
-( *(5,:;96
’’
Raddoppiati
i corsi
per under 17
D
[ 44 ]
giovane cestista
NUMERI CHE CONTANO
Il trionfo al torneo Armani Jeans, del 2007
230
2
di Giacomo Anselmi
opo il grande successo dell’anno
scorso, il campus estivo organizzato
dall’associazione Basket Sud Milano
raddoppia i corsi: due, infatti, i cicli
di una settimana in programma a giugno, uno
per il minibasket per bambini nati tra il 1996 e
il 2000 e uno per il basket destinato a coloro
che sono nati tra il 1990 e il 1995. Anche questo mese, dunque, i ragazzi avranno la possibilità di continuare a giocare a pallacanestro, seguendo le orme dell’Olimpia Milano, della
Virtus Bologna, della Pallacanestro Varese e di
tante altre celebri squadre.
È stata l’associazione sandonatese Meta 2000
– anima di Basket Sud Milano assieme alla
Società Sportiva Metanopoli e alla Polisportiva
San Giuliano Milanese – a promuovere questo
progetto: «Con questa iniziativa – racconta il
presidente di Meta 2000 Giovanni Siboni –
vogliamo festeggiare i nostri primi 18 anni di
attività». Erano gli anni Novanta, infatti, quando i genitori che mandavano i figli presso la
scuola Maria Ausiliatrice espressero il desiderio di usare lo spazio della palestra anche al di
fuori dell’ambito scolastico.
In tanti anni di vita sportiva nulla è cambiato e,
ancora, si respira quest’aria di grande familiarità. «Sono 6 anni che gioco in questa squadra»
ci dice fieramente Francesco Zaccuri, 13 anni.
Alessandro Montuori
,;(
L’allenatore Carlo Bianchi con gli scoiattoli 2000
«È qua che rivedo tutti i miei amici e vecchi
compagni di scuola delle elementari con i quali ho iniziato a giocare cinque anni fa», rincara
Alessandro Montuori anche lui classe 1995.
La loro è una squadra ben affiatata e può vantare, tra gli ultimi successi, anche la vittoria al
Datch Forum nella finale del prestigioso torneo
indetto dall’Armani Jeans tra le società milanesi a essa affiliate: storica, poi, anche la partecipazione al campionato FIP-Open (Federazione
Italiana Pallacanestro) dove la Meta 2000 ha
affrontato con onore 20 squadre lombarde, arrivando a giocare a Monza, Sondrio e Brescia.
È proprio una passione senza confini quella
Nome
Polisportiva Meta 2000
Sede
Via Sergnano, 10
Anno di nascita
1991
Fondatori
Claudio Pipparelli
e Carlo Lungaro
Presidente
Giovanni Siboni
Info
02-99984754
E-mail
[email protected]
Sito
www.meta2000.it
I CAMPUS
Quando
Dove
Gli istruttori
9-14 giugno minibasket, 16-21 giugno basket
Parco sportivo Metanopoli, via Caviaga 4
per minibasket Silvano Morelli, istruttore nazionale;
per basket Pier Agazzi allenatore della nazionale 1983
Quota iscrizione 160 €
Info
www.basketsudmilano.com
E-mail
[email protected]
iscritti nel
2007-2008
campionati provinciali
Aquilotti vinti
nel 2005 e nel 2007
che segna la storia di Meta 2000 e unisce i piccoli Michael Jordan, l’ex cestista soprannominato “Gesù in scarpette da ginnastica”. Luigi
Fazzo, classe 2000, tutto sorridente dopo
un’ora d’allenamento: «Giocare a basket è
sempre divertente, che sia una partita o un allenamento continuerei per ore». Questo entusiasmo già forte nei piccoli è alimentato dagli
istruttori, adulti che gratuitamente spendono
il loro tempo libero sul campo da basket.
«Insegnare uno sport vuol dire innanzitutto
educare» sostiene Gabriele Taverna, consigliere di Meta 2000: «Il basket è uno sport di
squadra dove non è mai il singolo a emergere
ma il gruppo. S’impara a stare insieme, nelle
gioie e nelle fatiche, e questo insegnamento
poi vale anche per la vita». Anche Luca
Bassanini, 37 anni impiegato Eni, è disposto
dopo una lunga giornata lavorativa a venire in
palestra ad allenare: «Al lavoro mi stanco, ma
quando arrivo e vedo i ragazzi scalpitanti con
la palla in mano, rinasco. Giocare a basket è
sempre stata una mia grande passione e poterla condividere con questi ragazzi è una gioia». Questa è l’anima di Meta 2000: questo è
quello che permette a una società sportiva
quasi maggiorenne di competere con le grandi società a livello regionale.
10
2
istruttori
trofei Armani Jeans
vinti nel 2007
e nel 2008
9
1
corsi svolti
da Meta 2000
corso di educazione
motoria propedeutica
allo sport
NEWPRESS
Dal 9 al 14
e dal 16 al 21
si terranno
due momenti
formativi
al parco Snam
Giocando a pallacanestro
ho la possibilità di rivedere
i miei amici e vecchi
compagni delle elementari
NEWPRESS
TERZO SET TORE
(33(
Gli allenamenti della Polisportiva Meta 2000
[ 45 ]
PIETRO DEL MONTE
(33(
www.materassimca.com
LE COORDINATE
DEL CONCORSO
Il bando del concorso, disponibile in versioTema
ne integrale sul sito del Comune, fissa al 20
“La mia identità,
settembre la scadenza ultima entro la quale
e ognuno potesse scegliere il
la mia terra”
far pervenire alla Biblioteca centrale le comluogo della propria nascita,
Quando
posizioni. La premiazione è in programma
certi paesi sarebbero comDall’1 al 20 settembre
martedì 25 novembre.
pletamenMontepremi
La caccia al vincitore è aperte disabitati». Questo arguto Questa iniziativa
850 €
ta. La curiosità è se verrà
aforisma dello scrittore sarà uno stimolo
Partecipazione
smentita la massima biblica
scozzese Eric Linklater, ori- per gli aspiranti narratori
gratuita
che recita nemo propheta
ginario delle isole Orcadi visBando integrale
Rosa Carriero
in
patria
e
se
sarà,
dunque,
suto a cavallo tra il XIX e il XX
www.comune.sandonatomiassessore alla cultura
un sandonatese ad aggiudisecolo, potrebbe esser un
lanese.mi.it
carsi la gara narrando le tante identità della
buon inizio per un racconto con cui partecipaInfo
02-52772400/310
nostra città.
re all’undicesima edizione del concorso letterario promosso dal Comune di San Donato
Milanese. Il tema scelto per l’edizione di que.0<.56 79,40(@065, (33( )0)306;,*(
st’anno, infatti, è La mia identità, la mia terra.
Gli aspiranti scrittori avranno tutta l’estate e
12 pagine bianche formato A4 per tentare la
propria sorte letteraria, illustrando il binomio
450 poesie per 289 aspiranti poeti distribuiti tra studenti delle scuole
che unisce identità e origini. Il montepremi
primarie, secondarie, adulti e fini dicitori in lingua inglese. Come ogni anno
messo in palio dal Governo dalla città è di
sono stati in molti ad accogliere il richiamo del tradizionale concorso
Significar per rime: giunto alla 17esima edizione è organizzato
850 euro: saranno i tre più abili narratori a
dall’associazione culturale sandonatese intitolata a Simona Orlandi, la
riceverlo. «Il concorso – spiega l’assessore alla
ragazza sandonatese scomparsa prematuramente nel 1991. Venerdì 6
cultura Rosa Carriero – vuole essere uno stigiugno alle 21 gli aspiranti poeti si riuniranno presso la biblioteca centrale
molo per tutte quelle persone che si dilettaper la premiazione della gara letteraria. Nel corso della serata verranno
no con la scrittura. Chiediamo loro di conlette le poesie premiate e quelle segnalate.
frontarsi in una sfida avvincente che unisce la
riflessione alla composizione narrativa».
di Massimo Zanicchi
«S
FRANCO FERRARI
FABBRICA
MATERASSI
VIVISANDONATO
Bandito il nuovo concorso letterario sandonatese:
tema da sviluppare il rapporto tra noi e il territorio
*,9*(:0
:*90;;690
0<5;(
’’
Per non dimenticare Simona Orlandi
VENDITA DIRETTA
MILANO
Via Toffetti 5 - tel. 02.57409755
[ 47 ]
VIVISANDONATO
(33(
Domenica 1 giugno
Piazza della Pieve
Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan
(alle 11.15)
Martedì 3 giugno
Biblioteca centrale
Incontri con l’autore… con aperitivo:
Giangiacomo Schiavi (alle 18)
Mercoledì 4 giugno
Cascina Roma
“La sfida di Darwin. Evoluzionismo
e creazionismo” relatore Adriano
Pessina, docente della Cattolica (alle 21)
Giovedì 5 giugno
Teatro Troisi
Concerto finale
chiusura corso di alto perfezionamento
del Civico istituto musicale (alle 21)
Venerdì 6 giugno
Biblioteca centrale
“Significar per rime”
premiazione concorso di poesia
a cura dell’associazione
Simona Orlandi onlus (alle 21)
Cascina Roma
Musica, teatro e... vino
a cura di Teatro di stalla,
Quintomiglio e Flight band (alle 21)
Sabato 7 giugno
Sala polifunzionale di Poasco
“L’uomo in scatola”
a cura della compagnia della
Fondazione Don Gnocchi (alle 21)
Stazione delle biciclette
“L’acqua e la fede”
pedalata alla scoperta del Parco agricolo
sud Milano (alle 15)
Domenica 8 giugno
Via Di Vittorio
Grande festa dei commercianti
(dalle 7 alle 20)
Via Unica Poasco
“Abitiamo la città”: mostra mercato hobbistica (dalle 9 alle 19)
Piazza della Pieve
Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan
(alle 11.15)
Piazza della Chiesa di Poasco
Concerto di musica popolare con gli
Jentu (alle 21.30)
[ 48 ]
30 (77<5;(4,5;0
0<5;(
Sala Marchetti, via Parri
Serata danzante a cura dell’Alte
(dalle 21 alle 24)
Lunedì 9 giugno
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Italia – Olanda
(alle 20.45)
3 *,3,)9, =09;<6:6
+,33( ;(:;0,9( /( ;,5<;6
<5 *69:6 (3 04
*65*,9;6 03 .0<.56 (3 #960:0
Balzani: «Il campione
di piano si loda
ma non s’imbroda»
di Francesco Vitiello
«La musica classica richiede impegno ma, se ti ci avvicini presto,
puoi capirla davvero». Così Vincenzo Balzani, insegnante di pianoforte presso il Conservatorio di
Milano, vincitore di numerosi premi in oltre quarant’anni di carriera,
spiega la chiave per diventare
“campioni” di musica classica.
Un’occasione d’oro per i giovani
pianisti residenti in Lombardia che
hanno avuto la possibilità, al Civico
istituto di musica sandonatese, di
frequentare un corso di alto perfezionamento sotto la guida di questo grande virtuoso. Organizzato
dall’Agenzia per la formazione professionale di San Donato Milanese
e coordinato dalla musicista Catia
Iglesias, dopo le lezioni in programma nei mesi passati di marzo
e maggio, giovedì 5 giugno alle 21
gli allievi Franco Begnis, Francesco Bissanti, Matteo Chindamo,
Davide Campanella, Giuseppe
Di Pietro e Andrea Pirola terranno un concerto a ingresso libero
presso il teatro Troisi eseguendo
musiche per solista e orchestra di
Bach e Mozart.
Venerdì 13 giugno
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Italia – Romania
(alle 18)
Sabato 14 giugno
Piazza della Chiesa di Poasco
Concerto rock dei ragazzi del quartiere
(alle 21.30)
Borgo Triulzo
“Abitiamo la città”: biomercatino
“mangiasano” (dalle 9 alle 19)
Via Libertà
“Abitiamo la città”: musica e bancarelle
(dalle 17 alle 24)
Sala Marchetti, via Parri
Serata danzante a cura dell’Alte
(dalle 21 alle 24)
Domenica 15 giugno
Piazza della Pieve
Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan
(alle 11.15)
Piazza Bobbio
Concerto scuola di rock (alle 21)
Piazza della Chiesa di Poasco
Concerto dei Fritto misto,
ragazzi di San Donato (alle 21.30)
Martedì 17 giugno
Biblioteca centrale
Incontri con l’autore… con aperitivo:
Maurizio Zottarelli (alle 18)
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Italia – Francia
(alle 20.45)
Mercoledì 18 giugno
Teatro Troisi
“Avanti il prossimo…”
spettacolo di cabaret a favore dell’Assia
per info e prenotazioni 392/9811220
(alle 21)
Sabato 21 giugno
Via Alfonsine
“Abitiamo la città”: musica e bancarelle
(dalle 17 alle 24)
Parco sportivo Metanopoli
“Bammetday”(info su www.bammet.com)
Sala Marchetti, via Parri
Serata danzante a cura dell’Alte (dalle
21 alle 24)
n evento:
Per inserire u [email protected]
da non perdere a giugno
Domenica 22 giugno
Piazza della Pieve
Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan
(alle 11.15)
Mercoledì 25 giugno
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Semifinale
(alle 20.45)
Giovedì 26 giugno
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Semifinale
(alle 20.45)
Sabato 28 giugno
Via Di Vittorio
“Abitiamo la città”: musica e bancarelle
(dalle 17 alle 24)
Sala Marchetti, via Parri
Serata danzante a cura dell’Alte
(dalle 21 alle 24)
Domenica 29 giugno
Parcheggio V palazzo uffici Eni
“Abitiamo la città”: mostra mercato
del brocantage (dalle 9 alle 19)
Piazza della Pieve
Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan
(alle 11.15)
Sala Consiliare/
sala multifunzionale Poasco
Europei di calcio: Finale (alle 20.45)
(9;,+C (33( )0)306;,*( 3( 79,:,5;(@065, +,3 =63<4, :*90;;6 ( 8<(;;96
4(50 +(3 56;6 65*636.6 , +(3 .0695(30:;( +,3 E 6990,9, +,33( ",9(F
Ai medici di oggi serve una scuola di umanità
di Filippo Poletti
«Per molti secoli la medicina è consistita in un colloquio e in una visita clinica,
cui raramente seguivano una diagnosi
circostanziata e una
terapia efficace. Oggi
la medicina ha fatto
progressi giganteschi, la scienza e la
tecnologia hanno reso possibile quello
che si pensava impossibile;
mediamente i medici sono
più preparati e gli
ospedali sono più accoglienti. Ma nelle
scuole di formazione
bisogna aggiungere
un esame per il buon medico: quello di
umanità». Sono parole meditate e allo
stesso da meditare quelle di Gianni
Bonadonna, uno dei più grandi oncologi a livello mondiale, colpito nel 1995
da un ictus che lo ha messo al tappeto.
Da allora – spiega Giangiacomo
Schiavi, inviato del Corriere della Sera,
curatore del volume di Bonadonna
Medici umani, pazienti guerrieri: la cura è questa – «questo
grande dottore è diventato il protagonista di medici che
stanno dall’altra parte
e ci segnalano le lacune della professione
per portarla sempre
più dalla parte del
malato».
Sarà
lo
stesso
Schiavi a presentare
il libro martedì 3 alle 18 alla biblioteca centrale di San
Donato Milanese: Bonadonna – racconta il giornalista – «mi ha chiamato dopo il libro che feci assieme ad
Ambrogio Fogar e l’ho aiutato in
questa impresa».
[ 49 ]
0<5;(
Ogni mattina va in onda il programma più ascoltato d’Italia:
Tutte le strade
769;(56 ( !(+06
di Nicola Savino*
G
iorni fa sentivo alla radio Enrico
Ruggeri spiegare che la splendida canzone Il mare d’inverno era
stata composta a Marotta, sulla
costa marchigiana. Non a Portofino, non a
Capri o Saint Tropez. Marotta, provincia di
Pesaro. Seguivano, narrati dalla voce di
Ruggeri, racconti di pellegrinaggi delle mogli
e fidanzate che una volta portate a Marotta
dicevano: «Tutto qui?».
I luoghi che ci ispirano, quelli a cui abbiamo
legato i nostri indissolubili ricordi, sono completamente privi di valore agli occhi di un terMetanopoli è il luogo
zo che non sa, non può
della mia infanzia:
altro che Portofino
sapere, non ha vissuto
o Saint Tropez
con noi quei momenti
magici. Metanopoli è
INFANZIA
la mia Marotta.
TARGATA ENI
Un luogo sorto esclusivamente come villaggio dei dipendenti Eni,
una meta di emigranti diversi dagli altri, senza valigia di cartone ma con “il pezzo di carta”, un singolare avamposto dello sviluppo “a
sud” della provincia di Milano, prima di allora
tendente più al brianzolo-monzese: «Perché
giù di là ci son troppe zanzare» ci dicevano.
Mi è capitato più volte di definire Metanopoli
’’
[ 50 ]
dietro al microfono batte un cuore sandonatese, figlio dell’ex farmacista di via Libertà
di San Donato
,,1(?
VITE FUORI DAL COMUNE
(33(
LA TOP FIVE
DI NICOLA
un “esperimento sociologico”: metti in un
completamente innamorato della radio,
quartiere diecimila persone tra cui tremila
questa è stata la mia fortuna. La passione asIl parco Snam
padri di famiglia laureati. Che succede?
soluta. Mia madre, la farmacista di via
gli amici, gli amori
Succede che tra i ragazzi dei “negozi” di via
Libertà col neo sulla fronte (così la chiamaAlfonsine (punto di ritrovo invernale di giovano), era finalmente tranquilla: passando
I negozi
vani sandonatesi negli anni ’70-’80, d’estate
così tanto tempo in radio sarei stato lontano
di via Alfonsine
scattava il parco Snam) gli status symbol non
dalla droga, la grande paura anche per San
erano solo le moto grosse o i giubbotti firmaDonato in quegli anni terribili.
il freddo d’inverno,
ti, ma i dischi ascoltati, i film
Oggi San Donato è in assoluappuntamento fisso
alle 18.30
visti o i libri letti. Per forza, a Devo tutto
to il posto preferito da mia ficasa si respirava cultura ma a Radio San Donato
glia Matilda, che quando va
Via Kennedy
non ricchezza. Nessuno di noi e Beautiful Station
a trovare la nonna può stare
l’infanzia, la cartoleria
aveva “la fabbrichetta”, la ditore e ore a giocare ai giardini
GRAZIE A
e la Despar
ta. Eravamo tutti figli del cane
MARCO CASTELLI di via Kennedy senza proche non c’è più
a sei zampe dell’Eni. Qualblemi ed è per me il luogo
cuno figlio di operai, qualcuno di impiegati,
perfetto in cui fare lunghe sedute di jogging
Via Libertà
pochi di dirigenti. Le differenze sociali erano
su e giù per viale De Gasperi, con i chilomeRadio San Donato
minime, la forbice stretta.
tri esatti segnati da anni e anni di runner
e la farmacia dove
La mia grande fortuna è stata anche che a
sandonatesi.
lavorava la mamma
San Donato Milanese c’erano due piccole raSi, San Donato è la mia piccola Marotta ma,
Bolgiano
dio: Radio San Donato che trasmetteva sugli
non me ne voglia Ruggeri, non è mai stata
88.8 mhz e Beautiful Station che modulava
«come un film in bianco e nero visto alla tv».
la scuola rossa,
sui 96.1. Dopo mesi di assiduo ascolto dei
* deejay, autore e conduttore televisivo
l’antico borgo
network milanesi (Radio Deejay e Rete 105
erano le mie preferite) al liceo scientifico
IL CONDUTTORE DI RAIDUE CRESCIUTO IN CITTÀ
omnicomprensivo tale Marco Castelli (mai
più visto, ma grazie a te per tutta la vita!) mi
1967
nasce a Lucca e si trasferisce a San Donato
disse: «Guarda che a Radio San Donato ci so1973-74
frequenta la scuola elementare via Kennedy (solo la prima)
no due ore libere, ti va? Dai t’insegno io!».
1974-1978 frequenta la scuola elementare a tempo pieno di Bolgiano
Iniziai nell’aprile del 1984 in una ex macelle1978
passa alle medie De Gasperi
ria in via Emilia al 10, dove trasmettevo io
1983-84
frequenta il terzo anno al liceo scientifico
c’erano ancora i ganci per i quarti di bue.
dell’omnicomprensivo
Passavo le mie giornate alla radio portando1984
entra nello staff di Radio San Donato e Beautiful Station
mi i dischi da casa, che quelli in radio erano
1989
cura la regia del programma “W Radio Deejay”
condotto da Fiorello
brutti e rigati.
1997
inizia a condurre Deejay chiama Italia con Linus
Poi passai a Beautiful Station nel mitico
1998
è autore del Festivalbar e Le iene
“Bunker” di via Agadir, dove la radio era sot2003
entra nel cast di Quelli che il calcio
to un negozio di dischi e dove adesso mi di2008
è il conduttore di Scorie su RaiDue
cono ci sia un centro medico-pediatrico. Ero
’’
[ 51 ]
A sinistra
il fondatore
Franco
Salvatori
con il figlio
Sergio
nel 1962
A destra
foto di gruppo
della famiglia
Salvatori
NEWPRESS
Da tre generazioni il panificio
di via Libertà 4 fa lievitare il gusto:
nel 1958 impazzava la michetta,
oggi è di moda l’arte bianca
dei cugini d’Oltralpe
2 giugno, mezzo
secolo di pane
Salvatori:
NEWPRESS
ANDAR PER BOT TEGHE
(0 *0;;(+050
« 0 :(5+65(;,:0
70(*, -9(5*,:056 »
di Matteo Castelnuovo
G0+,5;020;
«A
gli inizi, nel 1958, non era
la gente che veniva qui a
comprare il pane. Non
c’erano ancora questi palazzi. Qui c’era solo una stradina e intorno solo cascine – dice la signora Enza Corrada
Salvatori, moglie di Franco – così, eravamo
noi ad andare da loro, porta a porta, prima
col calesse e poi con la camionetta». Al numero 4 di via Libertà a San Donato Milanese
si respira aria di tradizione, di bontà, di passione e tanto amore. Entrando nel Panificio
Salvatori, 50 anni di attività lunedì 2 giugno,
si scoprono una miriade di profumi che inebriano l’aria e stuzzicano la golosità.
«La nostra è sempre stata una conduzione familiare – continua mamma Enza, 68 anni –
prima di aprire questo negozio mio marito
Franco e suo fratello hanno gestito per 6 anni
un panificio a San Martino. Poi siamo venuti
qui e l’ho aiutato io». «All’inizio è stato diffici-
[ 52 ]
Apertura
1958
Attività
panificio
Indirizzo
via Libertà 4
Telefono
02-5272089
Chiusura
domenica
Titolari
Enza Corrada Salvatori
e i figli Emma,
Luciano e Sergio
Lavorare in famiglia
è più bello, divertente
e gratificante
’’
IL VALORE
DELLA FAMIGLIA
le imparare – aggiunge la signora Salvatori
guardando la figlia Emma – ma poi la voglia
e la passione per questo lavoro sono state
talmente coinvolgenti che tutto è venuto da
sé. Ora ci sono i miei figli: Emma, Luciano e
Sergio, al mio posto».
«È vero – dice Emma Salvatori, 42 anni – noi
abbiamo sempre lavorato tutti insieme. Non
saremo la famiglia del Mulino Bianco, però ci
vogliamo molto bene e anche fuori da qui ci
cerchiamo sempre». La sirena del forno nel
retro del panificio si fa sentire e dopo un attimo di silenzio ecco tornare Emma con una
teglia di pane appena sfornato: «Certo – continua la più giovane dei tre fratelli Salvatori,
mentre versa il pane in uno dei vani dietro al
bancone centrale – magari si litiga o ci si arrabbia ma poi passa. Lavorare in famiglia è diverso, intanto perché si è molto più uniti e
poi perché se qualcosa non va, lo si dice senza paura che qualcuno si offenda o altro, come invece può capitare quando lavori con altre persone. Si è più liberi insomma».
Sono le 3 di pomeriggio e qualche signora
inizia a entrare nel negozio scambiando due
chiacchiere con Emma e scegliendo rapidamente tra francesini, paste dure, panini all’olio, panzerotti e tutta quella gustosa varietà di farina lievitata e modellata messa in bella mostra. «San Donato Milanese è cambiata
molto – dice intanto mamma Enza – una volta le famiglie erano più numerose. Oggi, invece, ci sono più che altro single o coppiette
che prendono solo un paio di francesini o
qualche bocconcino».
«Mi ricordo – dice Emma mentre pesa il pane
Una volta i nuclei
erano più numerosi
e il pane
si vendeva a chili
LE STAGIONI
DI SAN DONATO
’’
sulla bilancia – che quando ero piccola, qualche volta la mattina, restavo ad aiutare mamma e siccome la scuola era qui di fronte, capitava che il bidello passasse a dirmi che la
maestra voleva sapere se andassi in classe o
meno». E poi aggiunge, con soddisfazione:
«Di noi tre fratelli, l’unico che ha fatto la scuola pasticcera è Sergio. Io sono diplomata in
perito del turismo e Luciano in perito meccanico. Dopo il diploma ho provato a lavorare a
Milano, ma sono tornata qui poco dopo.
L’unione fa la forza: anche quando si fanno i
francesini per i sandonatesi».
La ricetta segreta
della torta di pane
di Sergio Salvatori
Far scaldare il latte. Tagliare il pane raffermo a fette
spesse e, quindi, a cubetti.
Porre in una ciotola capiente il latte caldo e, quindi,
immergervi tutto il pane a
pezzi. Lasciare riposare, rimestando di tanto in tanto,
fino a quando il pane non si
sarà completamente ammorbidito e il latte quasi totalmente assorbito (se preparate il composto alla sera, sarà perfettamente
pronto alla mattina per
continuare la preparazione). Una volta che il pane è
pronto, aggiungete un cucchiaio per volta, il cacao e
lo zucchero e via via tutti gli
altri ingredienti rimestando
sempre il tutto, affinché si
amalgami bene. Portate
poi il forno a 200°, imburrate una teglia a bordo alto
circa 4/5 cm. e versatevi
dentro il composto. Infornate e lasciate cuocere per
circa 50 minuti. Sfornate e
aspettate che si raffreddi.
Gli ingredienti: 4 etti di pane raffermo, ½ litro di latte, 2
uova, 1 cucchiaio di cacao amaro, 100 grammi di zucchero, ½ etto di burro fuso, 50 grammi di uvetta, 1 cucchiaio
di pinoli, 1 bustina di lievito, 150 grammi di amaretto, 50
grammi di cedro candito, un pizzico di sale.
[ 53 ]
(0 *0;;(+050
BLOCK NOTES
Benvenuti ai nuovi
cittadini sandonatesi
26 marzo
Alessandro Tirani
28 marzo
Maya Caltabiano
31 marzo
Tea Colombo
2 aprile
11 aprile
10 aprile
Francesco Facchini
12 aprile
Beatrice Cameroni
14 aprile
Alessandro Bortolotto
14 aprile
Stefano Vito Strippoli
15aprile
Beatrice Pissard
15 aprile
Raffaella Gentile
17 aprile
Lorenzo Milan
22 aprile
Riccardo Cavalieri
25 aprile
Tanti auguri ai novelli sposi
Claudio Salvadeo
e Flavia Cristina Trotta Goncalves
Domenico Belgio ed Emilia Linelli
Fabio D’ambrosio e Olga Patricia Zegarra
Massimiliano Bella e Marina Silingardi
Bruno Prandini e Anastasia Tartaglia
Osvaldo Corda e Sabrina Rosati
«Chi l’ha detto che il pane non ha
carattere?». È la voce di Mauro
Ponzetto – baritono mozartiano per
diletto, panificatore di mestiere – a
mettere i puntini sulle i: «I pani lievitati
con la pasta madre durano di più e
sono più digeribili». Certo – prosegue
il cinquantenne di Civiasco in
provincia di Vercelli, ospite del
biomercatino in programma sabato
14 al borgo Triulzio – la pasta acida è
esigente quanto una persona, senza
dubbio più del lievito di birra: «È
molto permalosa, sensibile agli sbalzi
di temperatura e richiede una dieta
molto rigorosa: mangia acqua e farina,
adora il succo di mela fermentato, le
proteine dell’uovo e il miele».
Per ottenere una pasta acida
superlativa occorrono almeno 15
giorni di lavoro: «Se la nutri
regolarmente, hai una madre arzilla,
una vera bomba a mano». E il pane,
di conseguenza, viene molto buono:
vale, ad esempio, per il pane di
segale o per quello di grano duro, il
primo – racconta Ponzetto, habitué
del biomercatino promosso
dall’Azienda comunale di servizi in
FRANCO FERRARI
Alberto Frezza
Emma Lanaro
Se il lievito è “permaloso” il pane è buono
Mauro Ponzetto
collaborazione con l’Associazione
Verdi, ambiente e società – è più
saporito e ideale con carni e salumi,
il secondo si sposa bene con i
formaggi, l’insalata e il pesce.
«Le cose semplici – tira le somme
Ponzetto, barba bianca come babbo
Natale – vogliono l’equilibrio». Anche
nei tempi di lavorazione: «Panifico
una volta alla settimana, 150 chili.
Vendo solo ai mercati perché mi
piace andare in giro per le piazze a
“cantare” l’arte del pane. Mi
considero un “circense delle cose
buone”». Un esempio? I suoi biscotti
taffioli. Provare per credere.
Sabati di giugno a suon di musica
Appuntamento fisso con le “note” serali
14, 21 e 28: sono questi i giorni di giugno da appuntarsi
sul calendario. Gli ultimi tre sabati del mese, infatti, la
città ospiterà un happening musicale che coinvolgerà a
turno tre zone diverse di San Donato: via Alfonsine, via
Di Vittorio e via Libertà. Bancarelle, negozi aperti oltre
l’orario consueto e isole musicali per tutti i gusti e per
tutte le età: dal jazz al rock passando per il revival.
Saranno questi elementi a richiamare i sandonatesi lungo le vie della città dalle 17 a mezzanotte. Il primo appuntamento della rassegna che animerà il mese di giugno si terrà in via Libertà sabato 14. A seguire, saranno
rispettivamente via Alfonsine (21 giugno) e via Di
Vittorio (28 giugno) a ospitare le altre due tappe.
[ 55 ]
VITA COMUNITARIA
Marco Mazzei
Al Triulzio il biomercatino con i prodotti artigianali di Ponzetto
Dove
via Emilia 60, al primo piano
della facciata della casa gialla
(0 *0;;(+050
L’effigie
di San Martino
lungo la via
Emilia
C APIRE L A CIT TÀ
Al confine
con Milano
c’è una statuetta
dedicata al religioso
ungherese.
Un tempo sorgeva
una grande chiesa:
con le sue pietre
fu costruita
la cappella
di santa Croce,
oggi sede
del Trefor Club
NEWPRESS
Il santo
Martino di Tours (316-397)
nativo di Sabaria, in Pannonia
(l’odierna Ungheria)
VIA EMILIA 60
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+0 "(5 65(;6
LA LEGGENDA
DEL MANTELLO
di Andrea Anselmi
P
er chi sa ascoltare e guardare, ci sono pietre che narrano un pezzo di
storia. Spesso sono elementi tristemente dimenticati, ridotti a decorazioni superficiali di fabbricati moderni. Lungo
l’attuale via Emilia sulla facciata gialla del numero civico 60, poco dopo la trattoria Tri
Basei, esiste all’altezza del primo piano
un’edicola sacra con un’effigie che ha la pretesa di ricordare che in quel luogo, un tempo
lontano, ai confini dell’antica strada consolare
che incrociava la via di comunicazione per
Triulzo, sorgeva una chiesa e un piccolo
ospizio medioevale dedicati a san Martino.
Il borgo stesso – collocato nell’area nord del
territorio sandonatese, ancora parzialmente
riconoscibile nel tessuto urbano ormai modificato – porta il suo nome, rimarcando così
l’importanza e la dipendenza di quell’edificio
sacro scomparso. Oggi, di quel fabbricato rimane solo un richiamo della memoria con
quest’edicola. Un’immagine sotto l’aspetto
artistico non di grande interesse, un “altorilievo di gesso e cemento”, raffigurante san
Martino a cavallo che dona metà del suo mantello a un povero: il gesto di carità con cui la
tradizione popolare ha sempre rappresentato
le gesta del santo. Quella rappresentazione richiama alla memoria la chiesa scomparsa ma
anche la presenza riservata e discreta di
un’opera di carità. È proprio questo richiamo
che rende espressiva e cara quest’immagine.
Poi, le alterne fortune, che questa costruzione ha attraversato nel corso dei secoli, l’hanno portata all’abbandono e infine alla demolizione. Ma il legame affettivo e tangibile con
la città di San Donato Milanese è tuttora vivo:
nel 1560 i materiali della demolizione furono recuperati e in parte utilizzati dai
Marchesi D’Adda per la costruzione della
cappella e dell’orfanotrofio di santa Croce
a Triulzo inferiore. Anche se ha smarrito la sua
vocazione religiosa, questo fabbricato è ancora esistente ed è sede del Trefor Club.
Quando Martino
era ancora un soldato
incontrò un
mendicante seminudo.
D’impulso tagliò
in due il suo mantello
militare e lo condivise
con il mendicante.
Quella notte sognò
che Gesù si recava
da lui e gli restituiva
la metà di mantello
che aveva condiviso.
Quando Martino
si risvegliò il suo
mantello era integro.
Il termine latino
per “mantello corto”,
cappella, venne esteso
alle persone incaricate
di conservare
la cappa o mantello
di san Martino,
i cappellani.
[ 57 ]
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[ 58 ]
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Vocabolario degli
studenti sandonatesi
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di Carlotta Mercantini e Francesco Vitiello
responsabili del periodico Omnia del liceo “Primo Levi”
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Babbiàre (scherz.) [da babbo] v. tr. Prendere in giro, farsi beffe di qlcu.: quel tipo ti
ha babbiato SIN. Ingannare,
truffare.
• Se qualche compagno di
scuola vi dice che siete stati
babbiati, non prendetevela:
vuol solo dire che siete stati
presi in giro. Solitamente,
questo termine viene utilizzato per indicare scherzi innocui. In questi casi, infatti,
colui che ha babbiato non è
animato da cattive intenzioni; tuttavia, talvolta con questo verbo si indicano anche
azioni poco simpatiche. Chi
viene preso in giro riceve
spesso l’appellativo di babbo
o babbione: sarà di certo accaduto a tutti, viste le numerose vittime dei quotidiani
scherzi scolastici.
Bèlla (gerg.) [dal lat. bellum
dim. di bonus ‘buono’] agg.
(sing. m. bèllo) Espressione
indicante approvazione o
eccitazione; raramente usato come saluto. “Oggi niente scuola” “B.!”; “B. Nico!”
CONTR. Devasto.
• Chissà com’è successo che
un aggettivo sia diventato
l’espressione più gettonata
tra i giovani. B. viene utilizzato come saluto, spesso ac-
compagnato da b. zio anche
se l’interlocutore non è un
parente. Talvolta è usato per
esprimere approvazione nei
riguardi di qualche avvenimento o espressione altrui.
In classe: ragazzi dobbiamo
annullare il compito perché
c’è un’assemblea di istituto,
b. Ovviamente, non ci si sta
riferendo alla bellezza dell’assemblea.
Bollìto (scherz.) part. pass.
di bollire; anche agg. 1
Individuo rintontito, apatico:
oggi sei b.; Marco oggi mi
sembra b. 2 Stordito dalle
troppe nozioni accumulate
per lo studio: ho studiato
troppo, sono b. CONTR. Sveglio, in gamba.
• Se il colore della benzina
suggerisce un invitante brodino, il bollito di cui stiamo
parlando non fa riferimento
all’insieme di carne e verdure che profuma casa nostra
all’ora di cena. Con b. si definiscono gli individui un po’
svampiti. È b. colui che si aggira in modo vago, che parla
in modo annoiato e sembra
essere guidato da una costante apatia. Diventa b. colui che ha studiato così tanto
che è “stordito” dalle troppe
nozioni.
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[ 59 ]
FIUMI DI PAROLE
IL NOSTRO SPAZIO
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(3
Il “Parlamento” sandonatese chiude
il primo anno di attività con un bilancio positivo.
Tra i provvedimenti licenziati la “Finanziaria”
cittadina e l’estinzione anticipata dei mutui
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Consiglio comunale:
+7% delibere approvate
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L’Aula discuterà
la revisione
del regolamento
del Consiglio comunale
per colmare alcune
lacune e ottimizzare
i lavori
’’
Luca Compagnone
presidente del Consiglio
Votanti
Favorevoli
Astenuti
27
27
25
27
27
25
1
Difensore civico: relazione annuale 2007
Affidamento incarichi esterni: modifica regolamento
Condanna della repressione in Tibet
Dietro ai numeri si nasconde un anno di attività
intensa, durante il quale l’organo consiliare ha
adottato atti di importanza rilevante per la vita
della città. «In questo primo anno di lavoro –
spiega Luca Compagnone, presidente del
Consiglio in carica dal 2luglio 2007– sono state
molte e diversificate le problematiche su cui i
consiglieri si sono confrontati. Il Consiglio ha
approvato una serie di atti che già incidono positivamente sull’attività della macchina comunale. Si pensi ad esempio alla decisione di
estinguere anticipatamente i mutui in essere
presso la Cassa depositi e prestiti, operazione
che ha consentito lo smaltimento parziale dell’avanzo di amministrazione e un contestuale
alleggerimento della posizione debitoria dell’ente. Oppure, ancora, all’approvazione del-
@
l’abolizione della tariffa per il primo pass auto».
Da leggere in termini di recupero di efficienza e
snellimento della burocrazia – prosegue il numero uno del “Parlamento” sandonatese – «è
stata la scelta di trasformare l’Azienda comunale di servizi in società a responsabilità limitata.
Altrettanto importate è stata la prima deliberazione del 2008 in cui è stato approvato il regolamento per gli interventi finalizzati al contrasto
della povertà».
Il dibattito dell’Aula – tira le somme Compagnone – si è sempre svolto all’insegna della
correttezza: «Tematiche come la crisi del parco
sportivo Metanopoli hanno acceso gli animi,
ma sempre nel rispetto delle posizioni.
Diverse, poi, sono state le decisioni che hanno
unito tutti i consiglieri come ad esempio l’ordine del giorno con cui è stata espressa la condanna della dura repressione di Pechino nei
confronti dei manifestanti tibetani». Per il futuro il presidente Compagnone auspica «che i lavori proseguano nel segno del confronto dialettico, fondamento di ogni democrazia: a breve l’Aula discuterà la revisione del regolamento
del Consiglio comunale per colmare alcune lacune esistenti e ottimizzare così i lavori del
“Parlamento”sandonatese».
*seduta del 17 aprile
NEWPRESS
S
tesso numero di sedute ma con un numero superiore di deliberazioni approvate. È questo il bilancio positivo del
primo anno di attività del Consiglio comunale in carica: 31 sedute, 34 tra mozioni, interrogazioni e ordini del giorno presentati, e
ben 64 deliberazioni, quattro in più rispetto ai
precedenti 12 mesi di attività consiliare. Sono
questi i numeri del primo anno di lavoro del
Consiglio comunale in carica.
Luca
Compagnone
Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica al presidente del Consiglio comunale Luca Compagnone
può utilizzare questo indirizzo: [email protected]
[ 61 ]
LA PAROLA AL PRESIDENTE
Primi
65:0.306
Maggioranza
65:0.306
L’IMPORTANZA
DELLA PIANIFICAZIONE
CITTÀ SICURA?
La questione sicurezza è da sempre un tema che suscita molta
attenzione. La sicurezza è un bene da garantire, è un presupposto fondamentale alla crescita e
sviluppo di un sistema sociale:
un valore base sul quale si possono innestare e sviluppare altri
valori.
L’assenza di sicurezza abbassa
terribilmente la qualità della vita
del singolo cittadino come della
collettività nel suo insieme. È
compito difficile presidiare e prevenire i fenomeni di criminalità,
ma fortunatamente e grazie anche ad interventi specifici, nella
nostra città non vi è una vera e
propria emergenza sicurezza. Le
ultime statistiche segnalano un
calo degli eventi di criminalità.
Sono però previsti altri interventi
da parte dell’amministrazione.
È stato sottoscritto un patto per
la sicurezza tra l’amministrazione, gli esponenti delle forze dell’ordine e gli altri livelli di governo locale.
Verrà creato un fondo per pagare
alle forze dell’ordine le ore di
straordinario rese nei pattuglia-
menti e nei servizio di controllo
e prevenzione sulla città, il costo
sostenuto sarà inferiore a quello
per il servizio di affidamento
esterno a ditta di sorveglianza
privata, utilizzato in precedenza.
Tale fondo sarà alimentato anche dalle aziende che sono presenti sul territorio e che beneficeranno anch’esse del servizio.
Sarà sostenuto e autorizzato un
servizio reso da liberi cittadini volontari, che assumeranno il ruolo
di “sentinelle di quartiere”, con il
compito di presidiare luoghi frequentati da bambini e di “rischio”, segnaleranno tempestivamente situazioni critiche e dissuaderanno con la loro presenza
comportamenti illeciti. Sono
inoltre state riattivate tutte le telecamere presenti sul territorio,
e collegate alla centrale di pronto intervento.
L’amministrazione è attenta al
tema sicurezza e risponde con
iniziative atte a mantenere in
città un buon livello di qualità
della vita.
Michele Brait
Gruppo Forza Italia
… A UN ANNO
DAL SUCCESSO ELETTORALE!
Giugno 2007: un anno fa la vittoria elettorale storica del centro
destra a San Donato Milanese. Lo
ricorderemo in tanti, in particolare noi, lista La Città Domani, perché in sei mesi siamo diventati la
terza forza politica di San Donato.
In quest’anno abbiamo lavorato
tanto anche se la mancanza di
manie di protagonismo forse
non ne ha dato evidenza alla città. GRAZIE a tutti coloro che
erano candidati e che, eletti o
meno, continuano a dedicarsi
[ 62 ]
a quel progetto in cui abbiamo
sempre creduto insieme al nostro Sindaco Mario Dompé. Ai
nostri elettori diciamo: ”Abbiamo ancora bisogno del vostro
sostegno!” Non disperdiamo
quella motivazione che ci ha fatto vincere le elezioni! Partecipate
ai Consigli Comunali, “abitate la
città”grazie alle iniziative che stiamo organizzando in tutti i quar-
Chi visita oggi San Donato ha
subito l’idea di una città vivace
piena di cantieri aperti sia per
nuova residenza che per nuovo
terziario. Noi sappiamo inoltre
che molti progetti urbanistici
sono in corso di definizione.
Questo è certamente segno di
una capacità attrattiva che la città esercita, dà un’immagine tutta diversa dalle periferie delle
grandi città, offre nuove opportunità di lavoro e la prospettiva
di nuove case ad una nuova generazione di sandonatesi.
Tuttavia questa stessa condizione invita a riflettere la nuova
amministrazione sugli effetti
che le nuove dinamiche insediative avranno sulla qualità di
vita di chi già ci abita, in termini
di dotazione di scuole, servizi
sanitari, di congestione da traffico, di effetti ambientali.
Un’analisi questa che nel passato di questa città è stata troppe
volte procrastinata con l’effetto
di avere reso oramai critico il
rapporto tra nuovi bisogni e interventi volti al loro soddisfacimento.
Risulta pertanto urgente rimuovere questo ritardo lasciatoci in
eredità dalla passata amministrazione, ritrovando la strada per cui
a progetti di nuova edilizia corrisponda una verifica attenta sulla
dotazione di corrispondenti servizi a garanzia del mantenimento
dello standard qualitativo e quantitativo che i sandonatesi hanno
acquisito. Occorre fare molto ed
in tempi compatibili con la programmazione del nuovo.
Anche in materia di mobilità occorrono ormai interventi strutturali volti a correggere la crescente
congestione dovuta alla troppo
elevata quota di traffico di attraversamento a cui siamo soggetti.
L’occasione dell’Expo 2015 non
dovrà coglierci impreparati. Vogliamo arrivare a quell’evento
con una città che offra un’immagine di un raggiunto equilibrio
ambientale e urbanistico, esempio non solo di lungimiranza amministrativa ma di vitalità sociale
rinnovata.
Luca Lisandroni
Capogruppo
Alleanza Nazionale
tieri, ma soprattutto aiutateci a far
sapere cosa stiamo realizzando,
cosa ci vede impegnati per il futuro di San Donato, quali sono le
ragioni delle scelte che stiamo
facendo. Qualcuno pensava che
avessimo la bacchetta magica?
IL PROGRAMMA ELETTORALE
VALE PER CINQUE ANNI. E fra
cinque anni un giudizio sul lavoro fatto verrà nuovamente
espresso con il voto. Sapevamo
che “aprendo gli armadi” avremmo trovato brutte sorprese, non
certo che avremmo ereditato
“delle bombe atomiche” che
stiamo faticosamente disinne-
scando e un apparato comunale
che fatica ad abituarsi all’idea
che l’Amministrazione è cambiata. Sicuramente siamo sulla
strada giusta perché la sinistra
fatica a fare opposizione e si limita a rimanere attanagliata nel
suo senso di superiorità.
Lasciamoli alle loro lezioni da
maestri, lasciamo che “godano”
ancora a cercare di convincersi
di quanto sono stati bravi. È un
vecchio modo di fare politica
che non paga più né a livello locale, né a livello nazionale.
Sara Martini
Gruppo La Città Domani
(3
GRAZIE
SAN DONATO!
BILANCIO DI PREVISIONE
2008-2010
Un atro grande risultato per la
Lega Nord! Rispetto alle politiche 2006, alla Camera ci avete
dato 2235 voti (935 nel 2006,
ben 1300 voti in più, per una
crescita del 139%). Al Senato i
vostri voti sono 1998 (809 nel
2006, 1189 voti in più, per una
crescita del 147%). Grazie anche
a chi, pur non avendoci dato fiducia con il proprio voto, nutre
simpatia nei nostri confronti e ci
sostiene nel lavoro che stiamo
svolgendo per la città. La Lega
Nord continua la sua battaglia
per la legalità, la tutela del terri-
L’Amministrazione comunale ha
programmato una lunga serie di
interventi per soddisfare le esigenze dei cittadini. Ecco alcuni
importanti contenuti del programma di governo cittadino del
nostro Sindaco Dompè:
· in tema di sicurezza, sono previste telecamere collegate ad una
centrale operativa ovunque vi
sia un forte rischio;
· attenzione particolare verso gli
anziani e le classi più deboli in
generale;
METANOPOLI – BOLGIANO
· verranno realizzate 15 isole ecologiche interrate per la raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani. Non è escluso che in futuro
questa soluzione possa essere
adottata anche in altri quartieri;
· l’area verde a giochi di via Moro
– angolo via Rodari verrà riqualificata in toto;
· rifacimento dei serramenti interni ed esterni della scuola elementare di via Kennedy;
· sistemazione spazi esterni della
scuola media De Gasperi.
VIA DI VITTORIO
· messa in sicurezza con la realiz-
torio, dei nostri giovani e dei nostri anziani. Ci battiamo per tenere i frutti del nostro lavoro più
vicini a noi, nella nostra città e
nella nostra regione, in modo da
poterne migliorare i servizi.
Per una San Donato più vicina ai
cittadini.
Grazie!
Noi della Lega Nord.
Più lontani da Roma, più vicini a te.
Ghilardi e Vigorelli
Gruppo Lega Nord
65:0.306
zazione di una seconda via d’accesso e d’uscita tale però da non
incrementare il traffico;
· sistemazione del sottopasso ferroviario che si collega a Certosa;
· come richiesto dai cittadini, verranno rinnovati gli spazi esterni
ed il seminterrato della scuola
elementare Martin Luther King.
POASCO – SORIGHERIO
· è prevista la costruzione di un
centro sportivo;
· telecamere a sistema integrato;
A beneficio dei quartieri verranno
riqualificate diverse aree verdi
per una migliore qualità di vita
negli stessi. Tra questi molto importante è la ristrutturazione del
parco giochi di via Ambrosoli il
cui utilizzo sarà consentito anche
ai bambini diversamente abili.
In via Jannozzi sono stati eliminati gli alberi metallici, fortemente
respinti dalla cittadinanza e sostituiti con alberi antizanzara ed
una tettoia artistica per la sosta
degli anziani.
Antonio Marino, Consigliere
Comunale con incarico
ai Quartieri e Capogruppo
del Gruppo Misto
NEWPRESS
LA PAROLA AI CONSIGLIERI
(3
L’aula consiliare di San Donato Milanese
[ 63 ]
Minoranza
65:0.306
(3
65:0.306
POLITICHE PER LA FAMIGLIA ???
SOLO MILLANTERIE
COSA PIACE E COSA NON PIACE
DEL NUOVO GIORNALINO
COMUNALE
USARE L’AUTO
SENZA AVERLA!
Il 3 aprile si è svolto un interessante
dibattito in Consiglio Comunale sulla nostra proposta di aumentare le
detrazioni ICI sulla prima casa per
famiglie numerose.
La proposta nasceva con queste
motivazioni:
le famiglie numerose, preziose per
la società soprattutto in tempi di denatalità, sono anche quelle a maggior rischio di povertà (“La povertà
relativa in Italia nel 2006”ISTAT)
correggere il paradosso FAMIGLIA
PIU’ GRANDE=CASA PIU’ GRANDE=ICI PIU’GRANDE
un onere per l’attuazione di
10.000€ pari allo 0,04% del
Bilancio
nel Bilancio 2008 non c’é nessuna
riduzione dell’ICI, (promessa in
campagna elettorale)
La risposta della maggioranza è stata negativa: niente riduzione per
chi ha molti figli, “tanto l’ICI verrà
eliminata dal nuovo governo”.
PECCATO!
L’approvazione avrebbe significato
una riduzione già da quest’anno e
sarebbe stato un forte segnale
POLITICO di attenzione alle esigenze
concrete delle famiglie sandonatesi.
Ultimamente abbiamo raccolto le opinioni di molti cittadini
in merito al nuovo giornalino
comunale, e le abbiamo confrontate con quelle che ci siamo fatti noi della lista. In generale piace la nuova veste grafica, anche l’occhio vuole la sua
parte e sicuramente è migliorata. Ci piacerebbe anche che il
giornalino fosse prodotto con
carta ecologica e magari stampato da una tipografia sandonatese, anziché commissionato all’esterno, ma non è così e
speriamo che le cose cambino
in futuro. Per quanto riguarda
gli argomenti trattati, alcuni sono apprezzabili, però l’opinione diffusa è che il giornalino
abbia assunto un tono fastidiosamente autocelebrativo in favore dell’Amministrazione, cosa che era già stata criticata a
quella precedente. Non ci piace che lo spazio per i Consiglieri (rappresentanti dei cittadini) sia stato ridotto; non ci
piace che vengano riportate
solo una parte delle informazioni e delle notizie, ovvero
La qualità della vita della nostra
città dipende molto dal sistema
di mobilità. Attenzione ai pedoni, spazi ad hoc per le biciclette
(piste e parcheggi sempre più sicuri), servizi pubblici efficienti,
una stazione ferroviaria decente, corsie preferenziali per autobus sono certamente tutte cose
importanti, ma non bastano.
Infatti l’automobile, per molti
spostamenti, resta l’unica alternativa possibile e competitiva rispetto a qualunque altro mezzo.
Per evitare che la circolazione di
auto private continui a inquinare la nostra aria e a occupare le
nostre strade, esiste una soluzione: il carsharing, cioè la condivisione dell’automobile per
tutti coloro che la usano occasionalmente. Le modalità di accesso al servizio sono molto
semplici: ci si associa a un circuito che eroga il servizio, si prenota, si preleva in qualunque momento del giorno e della notte il
veicolo richiesto dall’area di parcheggio più vicina, e si paga in
base all’effettivo utilizzo del veicolo (tempo e chilometri).
Il servizio di carsharing rappresenta una valida alternativa all’auto di proprietà per l’opportunità di scelta tra il parco veicolare (dall’utilitaria alla familiare), per i costi inferiori a quelli del mantenimento dell’auto
privata (basta spese per assicurazione, carburante, bollo..),
perché si liberano le strade dalle auto private e si contribuisce
a rendere la propria città più vivibile.
Usare l’auto senza possederla è
già possibile a Milano e a San
Giuliano; perché non ci proviamo anche a San Donato? Si tratta di raccogliere delle potenziali
«prenotazioni»; fateci sapere
quante volte a settimana usate
l’auto e dove abitate. Noi riuniremo le vostre richieste e faremo pressione sul gestore (Car
Sharing Italia) perché attivi il servizio, coinvolgendo anche l’amministrazione comunale e le imprese del territorio.
Usare l’auto senza averla è possibile!
Gabriella Achilli,
Capogruppo
contrarsi e divertirsi assieme.
Non sembra nemmeno importare
che l’area sia sottoposta a vincolo
ambientale dalla Regione Lombardia, visto che questo importante elemento di tutela non viene
nemmeno citato nel volantino in
oggetto.
Noi Verdi siamo preoccupati.
Stiamo facendo girare l’informazione tra i cittadini e ci attiveremo
con specifiche interrogazioni e
mozioni:
- Chiederemo al Sindaco di spiegarci come sia possibile che av-
vengano iniziative simili. La procedura, infatti, è a dir poco strana:
un privato – un agente immobiliare – che si fa promotore tra
i cittadini di richieste di edificazione su area pubblica senza un
indirizzo preciso e vincolante da
parte dell’Amministrazione comunale.
- Difenderemo il campetto da calcio e il bel bosco circostante, sostenendo la voce dei tantissimi
sandonatesi contrari alla cementificazione di quell’area.
Verdi per la Pace
Questo rifiuto risulta tanto più incomprensibile ricordando che il
Programma di Dompè diceva che
la famiglia va posta “al centro dell’attività politica e amministrativa” e che si impegnava ad “avviare un alleggerimento della pressione fiscale per tutti, con particolare riguardo verso gli anziani e le
famiglie numerose o in stato di
necessità”
Ma ciò che desta sconcerto è la motivazione del capogruppo di Forza
Italia: “PER FARE DEI FIGLI CI
VUOLE RESPONSABILITA’!”, ovvero chi ne “fa troppi”non lo è quindi non si lamenti…
Va poi sottolineato che NESSUNO
DEI CONSIGLIERI NE’ DEI RESPONSABILI POLITICI DELLA
MAGGIORANZA SI E’ DISSOCIATO: il modello di riferimento è forse
la famiglia del MULINO BIANCO?.
A voi il giudizio, alla prova dei fatti, su quali POLITICHE PER LA FAMIGLIA e più in generale quale
idea di società questa giunta persegua.
Partito Democratico
NUBI SU
CASCINA RONCO...
Su Cascina Ronco si addensano
nubi minacciose per la sua sopravvivenza come realtà agricola, storica e culturale lombarda. La minaccia è rappresentata dagli interessi
immobiliari che vorrebbero al suo
posto un quartiere residenziale.
Questo rischio è ancora più concreto in quanto la Ronco è proprio sul
confine del Parco Agricolo Sud
Milano, da cui, inspiegabilmente, è
tagliata fuori. L’appartenenza al
Parco la tutelerebbe da interventi
[ 64 ]
che ne alterino la struttura architettonica, il cui nucleo più antico risale
al XVI secolo.
Inoltre, gli attuali agricoltori della
Cascina Ronco, attraverso le attività
da loro proposte, tra le quali le rassegne del Teatro di Stalla, le visite
per scolaresche e cittadini e numerose altre iniziative culturali e di aggregazione, hanno richiamato l’interesse non solo dei sandonatesi,
NEWPRESS
LA PAROLA AI CONSIGLIERI
(3
ma anche dei cittadini dei comuni
limitrofi.
La proprietà, invece, ha recentemente dichiarato l’intenzione di voler abbattere l’ala della Cascina
Ronco attualmente abitata dagli allevatori e dove vengono organizzate le iniziative aperte ai cittadini, ed
inoltre ha impedito di ospitare in
cascina lo svolgimento delle consuete iniziative, che coinvolgono
associazioni ed artisti locali, programmate per i prossimi mesi.
Rifondazione ritiene che Cascina
Ronco debba rimanere una cascina
a vocazione agricola che possa
ospitare eventi culturali che contribuiscano a rinsaldare i legami tra la
cultura contadina, i nuovi insediamenti abitativi e le giovani generazioni.
Abbiamo presentato una mozione
per tutelare questa importante cascina di enorme valore storico e architettonico proponendo tra l’altro il
suo inserimento all’interno del
Parco Agricolo Sud Milano.
Ci continueremo a battere per difendere Cascina Ronco dal cemento.
Massimiliano Mistretta
Rifondazione Comunista
[email protected]
quelle che enfatizzano come
stia lavorando bene la nuova
Amministrazione (che ad oggi
sta solo portando avanti i progetti della vecchia Giunta); non
ci piace che vengano omesse
le proposte fatte da altri gruppi
politici e che puntualmente
vengono bocciate dalla maggioranza, ma soprattutto non ci
piace che l’informazione sia
“pilotata”, come nel caso in cui
è stato dato spazio, nella rubrica dei cittadini, a personaggi
alleati di Dompè durante le
elezioni, per attaccare la nostra
lista civica con argomenti sconclusionati. Il periodico comunale non deve essere un’operazione di marketing, ma deve
fornire un’informazione corretta ed imparziale in tutte le sue
forme, cosa che al momento
non sempre avviene. Ci auguriamo quindi che le cose migliorino a beneficio di tutta la
cittadinanza.
Francesco Forenza
L’Altra San Donato
DIFENDIAMO IL CAMPETTO
DI CALCIO DI METANOPOLI
Autorimesse private, da costruire al posto del campetto di calcio
di Metanopoli. E’ questo l’obiettivo dichiarato in un volantino, a firma dello Studio Immobiliare META
di via Alfonsine, apparso nei primi
giorni di maggio sui portoni delle
case di Metanopoli.
Ecco cosa chiedeva espressamente il volantino: “l’adesione
per richiesta di permesso a costruire autorimesse nell’area sottostante il campetto da calcio in
via Bordolano/via Ripalta esclusivamente per i proprietari di immobili nella zona”.
Così, con una procedura inusuale,
senza alcuna comunicazione del
Sindaco e senza alcun atto di indirizzo del Consiglio Comunale, si sta
cercando di cancellare uno spazio unico, da sempre utilizzato
dai cittadini di ogni età per giocare gratuitamente a calcio, per in-
[email protected] - www.verdisandonato.it
[ 65 ]
Turni farmacie nel mese di giugno
GIORNI DI CHIUSURA
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Comunale 1
Comunale 1
S.Barbara
Poasco
Comunale 1
Nuova
Comunale 1
Metanopoli
San Carlo
Comunale 1
Comunale 1
S.Barbara
Poasco
Comunale 1
Nuova
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Lunedì
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Comunale 1
Metanopoli
San Carlo
Comunale 1
Comunale 1
S.Barbara
Poasco
Comunale 1
Nuova
Comunale 1
Metanopoli
San Carlo
Comunale 1
Comunale 1
Metanopoli
FARMACIA COMUNALE 1
Piazza Tevere 22, tel. 02-5271113
sabato
FARMACIA METANOPOLI
Via Monte Bianco 10, tel. 02-5275190
sabato
FARMACIA COMUNALE 2
Via Gramsci 14, tel. 02-5270363
sabato
FARMACIA NUOVA
Via Di Vittorio 47, tel. 02-5230440
lunedì
FARMACIA COMUNALE 3
ViaTriulziana 14, tel. 02-513562
sabato
FARMACIA S. BARBARA
Via Alfonsine 22, tel. 02-5279176
lunedì
FARMACIA COMUNALE 4
Via Europa 7, tel. 02-5272801
lunedì
FARMACIA POASCO
Via Unica 23, tel. 02-57301360
lunedì
FARMACIA SAN CARLO
Via Parri 57, tel. 02-55603165
sabato
6 -
-
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
" /" -
t %*7" 1"7"/* t
-
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
24 ore su 24
8,30-21
Tutte le farmacie
sono aperte
dalle ore 8.30 alle 12.30
e dalle 15.30 alle 19.30,
tranne la farmacia
Metanopoli il cui orario
è dalle 8.30 alle 13
e dalle 15.30 alle 19.30
1 " -
#IVESIO N VILLE BIFAMILIARI n OTTIMA
"(&/5& *..0#*-*"3&
4ORRI ,OMBARDE PIANO ALTO n APPAR
POSIZIONE DISPOSTE SU TRE LIVELLI n BOX DOPPIO
TAMENTO ARREDATO DI DUE LOCALI n BAGNO
n GIARDINO SU TRE LATI n PARZIALMENTE ARREDATE
n BALCONE n CANTINA n BOX
n PREZZO INTERESSANTE n LIBERE SUBITO n OTTIMA
6IA ,IBERTË PIANO ALTO n LOCALI GRANDI n CUCINA
SOLUZIONE PER CONDIVISIONE FAMILIARE
ABITABILE n BAGNO nRIPOSTIGLIO n BALCONI n CANTINA
"ORGOLOMBARDO GRANDE TRILOCALE n CUCINA ABITABILE n BAGNO n BALCONE
6IA 4RIULZIANA PARTICOLARISSIMO APPARTAMENTO MANSARDATO E PAR
ZIALMENTE ARREDATO CON CUCINA GRANDE ARREDATA n ZONA PRANZO n DUE
n CANTINA n BOX n LIBERO SUBITO
CAMERE LETTO n BAGNO n STUDIO n TERRAZZO AL PIANO n BOX
*-
, ",,""
6IA -ORO PIANO ALTO n BELLISSIMO APPARTAMENTO DI TRE LOCALI n CUCINA
3AN "OVIO BILOCALE SIGNORILE DI NUOVA COSTRUZIONE CON BOX E CANTINA
n BAGNI n RIPOSTIGLIO n BALCONI n CANTINA n BOX n TERMOAUTONOMO
n ARIA CONDIZIONATA n POSSIBILITË DI ARREDO
"
6IA 3PILAMBERTO TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n RIPOSTIGLI n BAGNO
6LE 5NGHERIA BILOCALE n RISTRUTTURATO A NUOVO ARREDATO n TRANQUILLO
n BALCONE n CANTINA n POSTO AUTO
6<<"" *,--
6IA 4RIESTE PIANO ALTO n TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n BAGNO n DUE
BALCONI n CANTINA n COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO ED ARREDATO CON ARIA
6ILLA BIFAMILIARE RECENTE COSTRUZIONE n OTTIME RIlNITURE n TRANQUILLA E
CONDIZIONATA n LIBERO SUBITO
SILENZIOSA
6IA 0ASCOLI TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n DUE BAGNI n RIPOSTIGLIO n TRE
//-
BALCONI n CANTINA n LIBERO SUBITO n TERMOAUTONOMO n LIBERO SUBITO
6IA 4RIESTE PIANO ALTO n LOCALI n CUCINA n BAGNO n RIPOSTIGLIO n **,/ / ,,/ " 61"/ VARIE TIPOLOGIE E
BALCONI n CANTINA n BOX
DIMENSIONI IN 3AN $ONATO -ILANESE E ZONE LIMITROFE 4RATTATIVE RISERVATE
.ECESSARIE REFERENZE
6IA %UROPA PIANO ALTO n BELLISSIMI LOCALI n CUCINA ABITABILE n BAGNI n CABINA ARMADIO n BALCONI n CANTINA n SOLAIO n BOX
"8 1/" IN VARI QUARTIERI DI 3AN $ONATO -ILANESE
4ORRI ,OMBARDE PIANO ALTO n AMPI LOCALI n CUCINA ABITABILE LA
1
VARIE ZONE E VARIE METRATURE
VANDERIA n BAGNI n CABINA ARMADIO n BALCONI n CANTINA n BOX
->˜ œ˜>̜ ˆ>˜iÃi ‡ 6ˆ> ˆLiÀÌD] ÈÈ ‡ /i° äÓ°xÓÇäÎΙ ‡ äÓ°xxÈä£ä™£ ‡ i‡“>ˆ\ >}i˜âˆ>°«>Û>˜ˆJˆLiÀœ°ˆÌ
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Giugno - Comune di San Donato Milanese