IL DIALOGO APERTO CON I CITTADINI Il personaggio di Radio Deejay 0*63( "(=056 «Metanopoli è sulla mia lunghezza d’onda: vi spiego il perché» SanDonatoM.ese GIUGNO 2008 A CURA DEL GOVERNO DELLA CITTÀ A IN ESCLUSIV L’intervista a Paolo Crepet « $ ! " $ GH $ # ## » ( :*<63( ,3,4,5;(9, 565 -050:*, 03 .0<.56 cinque anni di emozioni nei temi di quinta IL DIALOGO APERTO CON I CITTADINI Disegno di Noemi Gadia VA “Mario Greppi” In questo numero Direttore responsabile: Mario Dompè Consulente per il progetto editoriale: Filippo Poletti (3 "05+(*6 3 In redazione: Massimo Zanicchi Grafica: Elena Gulminelli Correzione di bozze: Augusto Portolani Fotografie: Newpress Service S.r.l. - via Pericle 12, Milano Grazie al Circolo fotografico “Ventura” via Unica Bolgiano 2 20097 San Donato Milanese (Mi) Direzione e redazione: Comune di San Donato Milanese, via Battisti 2 20097 San Donato Milanese (Mi) e-mail: [email protected] Amministrazione e pubblicità: Azienda Comunale di Servizi, via Unica Bolgiano 18, 20097 San Donato Milanese (Mi) tel. 02-5181311, www.acs-sandonato.it e-mail: [email protected] Stampa: Linea Graphica S.r.l. via Ticino 48, San Giuliano Milanese (Mi) (33( Reg. trib. di Milano n. 512 del 13 novembre 1993 0<5;( 4 Cinque anni di emozioni indelebili 5 Insegnare è appassionare. Parola di Rosa Selvetti 6-7 Paolo Crepet: impariamo dai nostri ragazzi 8-29 I temi di quinta elementare 30-32 www.bammet.com, il sito più amato dai sandonatesi 33 Mille ore di formazione specialistica 34 Pile scariche, raccoglitori sotto casa 35 Estate senza punture: la nuova ordinanza 37 Telecamere con fibra ottica 39 Aneurisma dell’aorta, over 60 sotto controllo 41 Via Di Vittorio in festa l’8 giugno 44-45 Basket Sud Milano, il campus estivo fa canestro 47 Bandito il concorso per scrittori 48-49 Il calendario degli eventi di giugno Grazie a quanti hanno collaborato: Carlo Lungaro, Michele Abbate, Valeria Abis, Andrea Anselmi, Giacomo Anselmi, Carmela Arcarese, Carla Besenzoni, Mario Bianchini, Maria Rosario Bovo, Daniela Brocca, Paola Brolese, Gabriella Camisa, Eugenia Campari Logli, Alessandra Cappelletti, Alessandra Carrera, Mariella Casertano, Matteo Castelnuovo, Ivan Cavenaghi, Davide Ceccon, Rosy Cirlincione, Patrizia Cornali, Paolo Crepet, Rita Dadda, Beatrice D’Aguì, Gabriele D’Angelo, Isabella De Matteis, Pietro Del Monte, Ilaria Di Savino, Elena Faccio, Eleonora Fedele, Franco Ferrari, Pamela Fontana, Riccardo Fronzuti, Alfia Garagozzo, suor Giuseppina Gavina, Federica Gippesi, Stefano Guatelli, Silvia Linari, Pasquale Marasca, Tatiana Martignago, suor Gianna Meani, Mauro Meanti, Carlotta Mercantini, Marina Merli, Donatella Micale, Sonia Molon, Roberto Monzini, Marco Moretti, Mariella Musso, Daniela Ottonello, Roberta Pelati, Gianna Pengo, Lorena Pertegato, Giorgio Platè, Maria Grazia Rancati, Rosa Rescigno Venturini, Denis Ressa, Matteo Ressa, Alfio Rizzo, Roberto Rognoni, Luciana Roncaglione Tet, Viviana Rossi, Alessandra Rusconi, Elisabetta Salvi, Paola Sartori, Annamaria Savino, Nicola Savino, Maria Grazia Scerra, Lucia Schiappa, Rosalia Scortichini, Rosa Selvetti, Monica Severo, Giovanni Siboni, Simona Silvestri, Licia Tassinari, Fiorita Tirone, Enrico Vailati, Anna Vassalini, Claudio Venturelli, Piero Verdecchia, Francesco Vitiello, Monica Volpe. Un ringraziamento particolare a Meggie Rota della classe VA “Mario Greppi” per il disegno riprodotto in copertina e a tutti gli studenti delle scuole elementari che hanno scritto i temi pubblicati L’editoriale (0 *0;;(+050 50-51 Vite fuori dal comune: Savino di Radio Deejay 52-53 Andar per botteghe: il panificio Salvatori 55 Block notes 57 Capire la città: san Martino in via Emilia 60 58 La bacheca 59 Il dizionario degli studenti sandonatesi (3 65:0.306 61 La parola al presidente 62-65 La parola ai consiglieri Mario Dompè Come diceva De Gasperi, un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni SanDonatoM.ese SanDonatoM.ese Periodico del Comune di San Donato Milanese Anno XIV, numero VI, giugno 2008 Chiusura in redazione 7 maggio 2008 (3 "05+(*6 EDUCARE È LA RESPONSABILITÀ PRINCIPALE NEI CONFRONTI DEI FUTURI CITTADINI N el mese di giugno ricorre il primo anno da quando voi cittadini ci avete eletto. Questi dodici mesi di Governo sono stati un periodo di lavoro intenso, ma entusiasmante, in cui abbiamo gettato le basi per realizzare tanti progetti per la nostra città. L’ azione che stiamo portando avanti ha già prodotto alcuni frutti. Penso alla riduzione della pressione tariffaria con la diminuzione della tariffa sui rifiuti così come al rafforzamento della sicurezza: oltre all’istituzione del vigile di quartiere a Poasco e in via Di Vittorio e alla realizzazione di una rete di fibra ottica che ha reso operative le telecamere dislocate sul territorio, abbiamo contrastato con efficacia la presenza di insediamenti abusivi con lo sgombero di 9 campi nomadi non autorizzati. Anche altri interventi attesi da tempo come l’installazione di un semaforo pedonale in via Morandi contribuiscono a rendere più sicure le strade soprattutto per i nostri ragazzi. In tema di mobilità sono stati fatti passi in avanti anche con il prolungamento di tutte le corse feriali della 77 fino a Poasco. La nostra azione si è concentrata prevalentemente sull’offerta culturale, che ha visto il suo apice nella stagione teatrale con gli spettacoli sempre esauriti e nella realizzazione del periodico SanDonatoM.ese attraverso il quale abbiamo aperto il dialogo con la città. Da non dimenticare, inoltre, le numerose conferenze che hanno visto la partecipazione di importanti docenti universitari. @ C on questi risultati vogliamo guardare al presente e al futuro con positività. Proprio in questi giorni si chiudono le scuole e ci sembra opportuno tornare a focalizzarci sul tema dell’educazione. In questi 365 giorni ai nostri studenti abbiamo dedicato grande attenzione: vale per la consegna di 28 assegni di studio, l’erogazione di 68 borse di studio e l’istruzione di 93 domande di contributo per i libri di testo. Particolare considerazione abbiamo rivolto ai progetti sportivi con l’attivazione di corsi di educazione motoria, nuoto e pallamano. Molto apprezzati sono stati i corsi di educazione stradale e quello di educazione ambientale Metrobosco che ha permesso ai ragazzi di contribuire a creare una cintura di 12 ettari di verde. Grande cura è stata riservata agli edifici scolastici grazie a una serie di lavori con un investimento di oltre 1,5 milioni di euro: quest’estate sono in programma lavori per 575 mila euro tra cui l’istallazione di un impianto di climatizzazione all’asilo Girasole. Q uesti interventi non esauriscono il lavoro della Giunta sandonatese: continueremo a impegnarci affinché le scuole della città – così come indicato dal sociologo Paolo Crepet intervistato da SDM – siano sempre più centri educativi e culturali. Vogliamo che le nostre scuole siano un’opportunità di crescita per ciascuna persona e, dunque, per tutti. Come diceva De Gasperi, un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni: questo è il nostro programma per San Donato Milanese. [email protected] !# ROBERTO ROGNONI 0<5;( Cinque anni di emozioni nei temi di quinta di Filippo Poletti V enerdì 6 giugno sarà una data indimenticabile per i 375 giovani studenti delle 18 quinte elementari della città. Quel giorno, infatti, segnerà la fine del ciclo di scuola elementare. Sarà un passaggio fondamentale, una prima tappa nel percorso di studio che condurrà i ragazzi verso l’adolescenza e la maturità. La redazione di SDM ha chiesto agli alunni di ripercorrere il tragitto che li ha portati fino a questa data così significativa. «La risposta entusiastica – commentano positivamente Rosa Carriero e Ilaria Amè, rispettivamente assessore alla Pubblica istruzione e alla Famiglia – non si è fatta attendere: centinaia di temi e disegni sono stati recapitati alla redazione del periodico comunale». Nelle prossime pagine troverete una selezione dei temi. Abbiamo pensato di farli prece- [4] dere da due momenti di riflessione: l’intervista alla “maestra delle maestre” sandonatesi Rosa Selvetti e quella al sociologo Paolo Crepet, autore di diversi libri di successo dedicati al mondo della scuola. Prima di lasciarvi alla lettura desideriamo ringraziare, a nome di tutta la Giunta sandonatese, i docenti del primo, secondo e terzo circolo didattico che hanno collaborato, con slancio, a questa iniziativa: grazie alle direttrici Gabriella Camisa, Eugenia Campari Logli, suor Gianna Meani e Fiorita Tirone, grazie di cuore alle maestre Carmela Arcarese, Carla Besenzoni, Alessandra Carrera, Rosy Cirlincione, Beatrice D’Aguì, Ilaria Di Savino, Rita Dadda, Pamela Fontana, Alfia Garagozzo, suor Giuseppina Gavina, Donatella Micale, Roberta Pelati, Lorena Pertegato, Viviana Rossi, Elisabetta Salvi, Paola Sartori, Maria Grazia Scerra, Lucia Schiappa, Rosalia Scortichini e Monica Seveso. " " ,9 8<,3 76*6 */, =0 /6 +(;6 463;6 40 (=,;, +65(;6 %0 :(3<;6 *65 (469, "0,;, ;<;;0 5,3 406 *<69, ! " " 30 0:;0;<;0 */, /(556 (+,90;6 (33G050@0(;0=( Maria Ausiliatrice via Sergnano 10 Italo Calvino via Unica Poasco 6 Salvo D’Acquisto via Europa 28 Mario Greppi via Greppi 13 Martin Luther King via Di Vittorio 48 Giuseppe Mazzini via Kennedy 13 ! # " VC via Kennedy, anno scolastico 1970-71 % ## «Insegnare è raccontare storie appassionanti» Dal 1958 al 1978 è stata maestra di quattro generazioni sandonatesi. A 92 anni ha deciso di tracciare per SDM il bilancio definitivo del suo insegnamento, dispensando preziosi consigli di Matteo Castelnuovo «S ono arrivata in Italia dall’Argentina nel 1922». Inizia qui il lungo viaggio della “maestra delle maestre” di San Donato Milanese, Rosa Selvetti. «All’inizio – prosegue la signora, classe 1916 – non mi piaceva niente, ma dopo poco è diventata casa mia. Nel 1942, poi, ho vinto il concorso provinciale e sono diventata maestra». Sono momenti difficili questi, siamo negli anni Quaranta e la guerra è nel pieno del suo svolgimento e i pochi bambini che vanno a scuola parlano solo il dialetto: «I primi anni della mia carriera – racconta – li ho passati nei piccoli paesini sopra Sondrio, a 1200 metri d’altezza, cercando di insegnare l’italiano, d’interessare i bambini e di prendermi cura di loro. In quegli anni ho conosciuto mio marito e nel 1956 siamo venuti ad abitare a San Donato Milanese». All’inizio non è stato facile cambiare ambiente e conoscenze: «Nei primi due anni insegnavo ancora a Sondrio e facevo la spola col treno. Nel 1958 ho ottenuto il permesso di insegnare qui e la prima scuola è stata quella di via Libertà, quindi via Kennedy e poi ancora via Libertà. Mi ricordo che la mia prima classe fu una quinta». Sono passati ormai 50 anni da quando Rosa Selvetti è arrivata a insegnare ai bambini della nostra città e 30 da quando ha lasciato vuota quella sedia dietro la cattedra. La città è cambiata, i bambini sono cambiati e anche le maestre: «Nel 1978 ho smesso di insegnare. In classe cercavo sempre di raccontare delle storie più che insegnare. Cercavo di rendere vive e interessanti le nozioni. Non tutti hanno la stessa attenzione in classe: tutti, però, possono imparare. Anzi, a volte è proprio l’alunno più pestifero a rendere di più se valorizzato e attratto dalla materia e dall’insegnante: il segreto di ogni maestra sta nella pazienza e nella passione». I ragazzi non hanno la stessa attenzione: tutti però possono imparare ’’ IL METODO UNIVERSALE (550 +0 .,::,;;0 Nome Rosa Cognome Selvetti Nata Buenos Aires, Argentina Età 92 anni Professione maestra (1942-1978) Scuole via Libertà e via Kennedy (1958-78) Residente a San Donato Milanese Figli Miriam, Gabriele, Elio [5] SCUOLA SCUOLA (33( Il 6 giugno si chiude il ciclo di scuola primaria per 375 alunni sandonatesi. SDM ha raccolto le loro impressioni per condividerle con tutta la città (33( 0<5;( Per il noto sociologo gli alunni di quinta elementare sono l’esempio vivente di come sia possibile aprire il cuore e la mente alla realtà, mettendo al primo posto la libertà di dire, fare e immaginare SCUOLA (636 9,7,; «Impariamo dai temi dei ragazzi: diventeremo adulti perfetti» di Filippo Poletti Alle primarie s’incontrano figure speciali come le Professor Crepet, perché la scuola elemaestre, a metà strada mentare si ricorda per tutta la vita? tra genitori e insegnanti ’’ MAESTRI DI VITA «Perché rappresenta una “trama” e, cioè, il primo taglio netto con la famiglia. Per quanto possa essere dolce, questi 5 anni costituiscono una vera separazione. In secondo luogo, perché è un tempo in cui s’incontrano persone speciali: le maestre sono figure a metà strada tra i genitori e gli insegnanti». SDM pubblica alcuni temi scritti dai 375 alunni sandonatesi di quinta elementare. Quant’è importante insegnare ai ragazzi a comunicare il mondo interiore? «Imparare a comunicarlo significa acquisire autonomia: la libertà di ciascuno passa attraverso la libertà di comunicazione. La [6] Paolo Crepet NEWPRESS C i sono immagini che è impossibile dimenticare: vale, ad esempio, per quella della pedagogista Maria Montessori stampata, un tempo, sulle banconote da mille lire. È un’immagine di valore tanto quanto le sue riflessioni sulle energie creative espresse dai bambini delle elementari. Seguendo le orme della Montessori, il sociologo e psichiatra Paolo Crepet invita nei suoi libri a non diffidare del mondo interiore: tutti, adulti in primis. scuola ha bisogno di tutor preparati ma anche di scrittori, poeti, maestri di ballo e mimi: i ragazzi devono imparare a non diffidare del proprio mondo interiore». Gli studenti sandonatesi rivelano autostima, autonomia e creatività: i pilastri dell’educazione si apprendono in classe? «I problemi iniziano dopo la scuola elementare. Il bambino cresce libero: successivamente, diventando adulto, prende paura di questa libertà. Da questo punto di vista, ciascuno di noi dovrebbe diventare “figlio dei propri figli”. I grandi pedagogisti come Maria Montessori sono coloro che hanno saputo ascoltare i bambini». Cosa fa di una scuola un centro educativo? «Il fatto di essere riconosciuta come tale dalla comunità in cui è inserita e di essere un polo vivo e vitale. Perché mai – domando – la scuola deve avere un orario di apertura e chiusura? Non può restare aperta 24 ore su 24?». Nel libro I figli non crescono più lei ha messo in discussione la tradizione italiana dei compiti a casa. Quante ore dovrebbe durare il “lavoro” di uno studente delle elementari? «Dipende da cosa intendiamo per “lavoro”. Il “lavoro” di uno studente non deve essere finalizzato solo alla crescita cognitiva ma anche a quella emotiva e relazionale. Visitare una cascina durante l’orario scolastico e accarezzare un vitellino fa parte del “lavoro” di uno studente. In quest’ottica, il tempo da dedicare per sviluppare la crescita cognitiva dovrebbe durare poco, soprattutto in relazione al fatto che il livello di attenzione di un bambino è basso. Occorre curare attentamente la crescita emotiva e relazionale: un bambino con una maturità emotiva e relazionale apprende in tempi rapidi». Cosa potrebbe fare la nostra amministrazione per favorire la crescita emotiva? «San Donato Milanese potrebbe gemellarsi con Ortisei: questo permetterebbe alle sue scuole di collaborare con istituti di montagna. Si dovrebbe tornare ai tempi di Mattei. Agnelli, Olivetti, Marzotto così come il fondatore dell’Eni inventarono i posti al mare e in montagna per i figli dei dipendenti. Se tutto ciò era possibile negli anni Trenta, perché non farlo anche nel 2008 con un Pil molto superiore rispetto al dopoguerra?». Andiamo con la mente al 6 giugno e agli scolari di quinta elementare. «Mi spiacerebbe salutarli. La scuola dovrebbe poter andare avanti con altre attività: non vedo perché la classe non si possa trasferire al mare o in montagna. Mi piacerebbe, infatti, che ciascun bambino riuscisse a fare, durante l’estate, ciò che non ha potuto nel corso dell’anno scolastico: stare in mezzo alle galline, passeggiare nei boschi o fare il bagno nel ruscello. Se il 6 giugno finisce la scuola, il 7 giugno inizia la televisione. Siamo davvero sicuri che non abbiamo nulla di meglio da offrire ai nostri ragazzi di Maria De Filippi? Alle presenze virtuali non è preferibile un luogo educativo con amici in carne e ossa?». Il bambino cresce libero: successivamente, diventando adulto, prende paura di questa libertà Il 6 giugno finisce la scuola, il 7 inizia la tv: non abbiamo nulla di meglio da offrire ai ragazzi di Maria De Filippi? ’’ ’’ COSÌ È LA VITA DOPO IL 6 GIUGNO Cosa direbbe all’uscita di scuola ai 375 ragazzi sandonatesi di quinta elementare? «La vita è fatta a scale: così come hai imparato a scrivere e leggere, a settembre entrerai in un mondo che non è un inferno ma una scuola adatta alle tue capacità. Non farti mai atterrire dall’urto delle tue emozioni: contamina con l’eco di questo rombo magnifico chi, accanto a te, ha abbassato lo sguardo». [7] I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE (33( 0<5;( Quant’è difficile stare sulla sedia di Alessandro Ardenghi* Alle scuole medie ci saranno senz’altro Luca e altri miei compagni. Con questi condividerò le fatiche, so già che mi aspetteranno mesi e anni difficili. Dovrò imparare a concentrarmi di più e a stare più fermo: in cinque anni non l’ho ancora imparato e le maestre mi sgridano soprattutto quando cado dalla sedia ripetutamente. *VC “Giuseppe Mazzini” Tempi duri in arrivo: dovrò imparare a stare fermo ’’ LEZIONI DI VITA Felicità è non tenersi mai dentro niente Prima regola: non far arrabbiare la maestra di Valentina Bayoumi* di Andrea Bonasoro* Sta per finire questa grande avventura durata cinque anni della nostra vita. Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola, io non conoscevo nessuno e mi sono sentita a disagio, ma dopo pochi giorni ho fatto amicizia con tutti, maestre e bambini. E così eccoci qua, con cinque entusiasmanti anni di scuola da ricordare per sempre! Abbiamo fatto, oltre alle attività di studio, tante altre cose, istruttive ma allo stesso tempo divertenti, come gite, concorsi, visite a musei e altro. Abbiamo fatto molte gite, anche in collina, per esempio a Trescore in una cascina dove abbiamo potuto vendemmiare e fare la castagnata e poi la gita di due giorni a Canzo, che è stata per me la più bella gita di questi anni. In quell’occasione abbiamo persino camminato di notte nel bosco e poi dormito tutti insieme, per la prima volta, lontani da casa. Che esperienze entusiasmanti. Cinque anni di scuola sono stati per me molto importanti e significativi, e mi hanno cambiata profondamente. Ho capito che non sono l’unica ad avere problemi, quindi non bisogna tenerseli dentro di sé e soffrire, ma è La scuola primaria è stata un elemento fondamentale, soprattutto per imparare a stare insieme. Mi abbandono ai ricordi… Il primo giorno di scuola eravamo in teatro per la selezione. Io sono stato il primo a essere chiamato e quindi ero emozionatissimo. Siamo saliti in classe, le maestre si sono presentate, si chiamavano Lorena ed Elisabetta, hanno un carattere gentile e scherzoso. Lorena ha detto: «Bene! Ci siamo tutti! Voglio presentarvi Mago Alfabeto!». Tutti siamo rimasti stupiti, ma ancor di più quando ci ha detto che, il venerdì, ci sarebbe stata l’ora di piscina. Abbiamo anche scelto un albero amico tra tutti. Passa un anno, il mio migliore amico, Andrea, ritorna dopo due anni da Londra. Nonostante tutto quel tempo è rimasto uguale, scherzoso e [8] bene aprirsi e discuterne con persone di fiducia, come le maestre, i compagni a scuola, e i genitori a casa. Ho imparato a controllare le mie reazioni, a essere più tollerante e meno permalosa. Ora devo lasciarmi alle spalle questo periodo bellissimo che porterò sempre con me, nella mia carriera scolastica e nella mia vita. Siamo stati fortunatissimi ad avere conosciuto le nostre fantastiche maestre Roberta, Beatrice e Luciana, e altrettanto fortunati saranno i bambini che dopo di noi cresceranno con loro! *VA “Mario Greppi” Ho imparato a controllare le mie reazioni, a essere più tollerante e meno permalosa ’’ SELF CONTROL Usare l’alfabeto è come fare un gioco di prestigio ’’ MAGO ALFABETO simpatico. Abbiamo persino fatto il nostro primo spettacolo, uno spettacolo sul Giappone. Erano passati due anni dalla classe prima, quando arriva una nuova compagna, Lara, con cui non andavo e non vado d’accordo, perché ha sempre da ribattere. Ricordo molto bene il balletto irlandese, perché mi sono divertito molto, ma, soprattutto, per l’imbarazzo di come eravamo vestiti. Come dimenticare, poi, la gita all’Archeopark, dove abbiamo attraversato un lago artificiale in zattera e fatto il tiro con l’arco, proprio come nei film! Io ritengo importanti tutti i miei compagni, soprattutto Andrea, Demetrio, Massimiliano, Matteo che hanno un carattere gentile e paziente e che mi hanno accompagnato in molte situazioni, belle o brutte. Le altre maestre si chiamano Luciana, che ha un carattere gentile e scherzoso, Adriana, che è seria e vuole rispetto, Elisa, che è gentile e simpatica, ma quando si arrabbia … peggio per te! Quando andrò alle scuole medie mi volterò indietro ripensando a questo capitolo del libro della mia vita. *VA “Italo Calvino” [9] (33( 0<5;( Ho imparato la metà di ciò che c’è da sapere I compagni? Fratelli e sorelle... bisticciamo sempre I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Marta Brocca* Fin dalla prima elementare io sono stata in questa bella scuola. Tutte le maestre che ho avuto sono state tutte molto brave e mi hanno insegnato moltissime cose. Devo proprio ringraziarle per avermi fatto conoscere il bellissimo mondo dello studio e della solidarietà verso gli altri miei compagni. Da questa scuola in questi cinque anni mi porto via tutte le amicizie dei miei compagni e lo studio che neanche conoscevo prima. In questa scuola ci sono state cose belle come le feste scolastiche, le maestre, il programma, ma soprattutto le gite bellissime come l’uscita al “Dialogo nel buio”, i cinque giorni a Pietra Ligure e la visita alla città di Genova. Tutte le materie che mi hanno insegnato come la geo- Sono diventata amica di don Bosco e di tanti altri santi ’’ AMICO DON BOSCO grafia, l’italiano, la matematica, la storia, l’inglese e la musica e tutte le altre, che ho sempre seguito con molto interesse, me le porto via orgogliosa di tutto. Porterò via da qui anche la voglia di fare, di imparare e di studiare; ma la cosa più importante, mi porterò via la storia (più approfondita) di un santo: don Bosco. Infatti in questa scuola ho imparato, grazie alle suore, la sua vita, la sua storia, il suo amore per i ragazzi. Ma poi mi hanno insegnato la vita di Domenico Savio e di Laura Vicuna, i due ragazzi che mi hanno insegnato molte cose. Da questa scuola ho imparato la metà di tutto quello che dovrò sapere! *VC “Maria Ausiliatrice” Le olive diventano fluide: parola d’onore di Veronica Brocca* Il 6 febbraio 2006 tutte le terze sono andate a Pietra Ligure per una settimana; noi eravamo in terza A, con la maestra Melissa. Era da tanto tempo che aspettavamo quel momento e finalmente era arrivato: alle otto del mattino siamo saliti sul pullman e siamo partiti. Tutti i miei compagni erano seduti vicini e io ero con Cecilia, una delle mie migliori amiche, con la quale ho chiacchierato tutto il tempo. Arrivati sul posto, ci hanno accolto le nostre educatrici: Laura e Olga. Siamo entrati nella bellissima casa vacanza e le nostre educatrici ci hanno spiegato le regole da rispettare. La camera era molto spaziosa, con 26 letti. C’era anche un’altra persona che ci faceva giocare: Marcello. Il giorno seguente ci siamo alzati per fare colazione: brioches, latte, panini con la marmellata, miele. Tornati alla casa vacanza, abbiamo pranzato e poi… tutti al mare! In spiaggia abbiamo incontrato Toni, un pescatore del luogo, molto simpatico. Con lui abbiamo scattato una foto con la bandiera dei pirati e ci ha fatto vedere tutti i magnifici pesci che aveva pescato; abbiamo trascorso delle ore divertentissime con i pesci di Toni: io e Cecilia inseguivamo Alessia con una murena! Tornati [ 10 ] a casa, Toni ci ha fatto fare dei giochi in discoteca e, ovviamente, abbiamo anche ballato! La serata è finita tirandosi le cuscinate addosso in camera da letto. Il giorno seguente, siamo andati a visitare un paese molto suggestivo: Cervo. Al pomeriggio ci siamo recati a vedere il frantoio dell’olio Carli. Abbiamo anche visto come si ottiene: con una macina di legno enorme, che schiacciava le olive fino a farle diventare fluide. Tornati nella casa vacanze eravamo tutti molto contenti della bellissima avventura. Purtroppo il giorno dopo era l’ultimo giorno di permanenza a Pietra Ligure e io ero molto dispiaciuta di andare via, ma ero anche molto contenta di essere stata in quel posto così divertente. È questo il ricordo più bello di questi cinque anni! *VA “Maria Ausiliatrice” di Lucrezia Cardinale* La scuola di Poasco è la mia seconda casa: non voglio andarmene ’’ VIA UNICA 6 Ciao, mi chiamo Lucrezia. A me sembra ieri quando ho incominciato la scuola e, ora, tra pochi mesi, lascerò quest’aula, queste sedie, questi banchi, i muri della classe, ma sopratutto mi dispiace lasciare le maestre e i compagni, per me sono come fratelli e sorelle, bisticciamo sempre, ma alla fine facciamo pace e ci aiutiamo l’uno con l’altro. In questi cinque anni abbiamo vissuto insieme molte avventure, di cui molte belle e alcune brutte, abbiamo recitato e alcuni hanno scoperto di essere bravi attori, abbiamo imparato a ballare la mazurca, a cantare delle arie di opere liriche famose… I miei ricordi con i compagni e le maestre sono infiniti e non vorrei andarmene mai da questo edificio chiamato scuola, che per alcu- ni è solo una semplice costruzione di mattoni, ma per me è quasi una seconda casa dove ho vissuto con serenità, a volte anche con fatica, ma sempre con gioia. Ogni anno aspetto l’ultimo giorno, perché è sempre una festa: organizziamo balli, canti e rinfreschi; ma quest’anno no, vorrei che non arrivasse mai. Le mie insegnanti, Paola e Rosi, soprattutto loro, mi hanno insegnato a rispettare le persone e non so come ringraziarle per questo. Purtroppo sono cresciuta e presto andrò in prima media. Questi cinque anni andranno archiviati nell’album dei ricordi, ma faranno sempre parte di me. Mi sono divertita a venire a scuola e spero che possa ancora essere così, anche negli anni futuri. *VB “Italo Calvino” Che bella Pietra Ligure: ho fatto una foto assieme ai pirati ’’ FOTOROMANZO [ 11 ] I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE (33( 0<5;( Brasile-Italia: 1-1 Cristina ha inventato la tele-interrogazione di Raquel Castelli* di Paola Elospergher* Sono venuta dal Brasile a settembre e la scuola elementare è stato l’inizio della mia nuova vita qui in Italia. Le maestre, i compagni e tutte le persone della scuola sono stati meravigliosi e tutto questo rimarrà per sempre nella mia testa. *VC “Giuseppe Mazzini” La “Mazzini” rimarrà per sempre nella mia testa ’’ UN RICORDO INDELEBILE Chiara ha la coda ed è una magnifica stella di Desirée Cogrossi* Che belli ed emozionanti questi cinque anni di scuola elementare! Ho molti ricordi che mi ritornano in mente e non saprei di quale parlare; però credo che il più emozionante giorno di scuola sia stato il primo perché non eravamo ancora abituati a stare seduti a lavorare, ma anche perché avrei ritrovato i miei compagni di scuola materna. Che felicità quando abbiamo imparato a leggere e a scrivere e quanta strada abbiamo percorso fino in quinta! Il giorno che non dimenticherò mai (spero) è stato quello della recita delle stelline che ora vi racconto. Verso il Natale della seconda, noi della IIB, insieme ad altre classi, abbiamo recitato per più di un’ora al cinema Troisi che era affollatissimo. C’erano sei stelline interpretate da me, Chiara (la stella cometa), Luca, Martina M., Martina I. e Alessandra. Chiara era disperata perché, essendo piccolina, se fosse scesa sulla terra nessuno l’avrebbe vista. Allora, con una fantastica idea di Luca è scesa con una splendente coda di luce. Ricordo con nostalgia e piacere quando insieme alle maestre e ai miei compagni siamo andati anche a molte gite. La più emozionante è stata quella che ha avuto come meta Canzo a [ 12 ] 750 metri di altitudine circa sulle Prealpi. Arrivati nell’agriturismo Prim’Alpe abbiamo disfatto gli zaini e preparato i letti, poi siamo scesi per fare merenda. La sera dopo cena, siamo andati a fare una passeggiata notturna e ci siamo raccontati una storia di paura. La mattina seguente siamo ritornati dove eravamo andati la sera prima e abbiamo raccolto delle foglie: l’edera, aghi di pino e quercia. Con quelle foglie abbiamo creato dei fossili, poi con il sapone grattugiato e con delle spezie abbiamo fatto il sapone. Sono molto contenta di andare alle medie, ma rimpiango le elementari. Ho molto timore di andarmene anche se so che ce la posso fare e le mie insegnanti dicono che sono pronta. *VB “Martin Luther King” Mi sembra che sia volato il tempo. Mi ricordo ancora, in prima, ero una “piannulona”, avevo paura della scuola anche se non ero sola: c’era la mia amica Giulia, che piangeva al mio fianco. Se potessi tornare indietro nel tempo non avrei pianto sapendo che avevo delle eccezionali maestre. Mi sento triste sapendo che lascerò la scuola. Io mi ricordo ancora che mia sorella aveva le mie stesse maestre e quando la mamma andava ai colloqui di Miriam mi portava. Le maestre mi offrivano sempre le caramelle e mi dicevano: «Il prossimo anno saremo le tue maestre». L’anno prossimo mi mancheranno molte persone. Le maestre mi hanno insegnato molte cose nella vita. Impossibile dimenticare il modo buffo di insegnarci. Cristina ci interrogava facendo finta che noi parlavamo al telefono a un amico e raccontavamo quello che avevamo studiato. Mi ricordo un quaderno dove Pamela ci insegnava a scrivere, tutte le A in maiuscolo, in minuscolo e in corsivo, e tutte le lettere dell’alfabeto. Mi ricordo quando Maria mi ha interrogato sulla tabellina del cinque: avevo una paura tremenda, infatti ho fatto un pasticcio. Mamma mia, io qui ho vissuto tanto: mi mancheranno tantissime persone, persino le bidelle e le cuoche. *VA “Giuseppe Mazzini” Mi mancheranno anche le bidelle e le cuoche ’’ CIAO A TUTTI Che felicità imparare a leggere ’’ LO STUDIO RENDE FELICI [ 13 ] (33( 0<5;( La maestra di matematica valuta solo la bellezza di Lester Evangelista* I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE L’inizio della scuola elementare per me, che sono filippino, è stato proprio pauroso, avevo tanto timore di dover frequentare cinque anni di scuola perché pensavo che sarebbero stati cinque millenni. I primi giorni avevo paura di tutto, anche del mio tutor, che era il fratello maggiore della mia compagna Elena. Ero proprio agitato. Quando però il mio tutor mi ha dimostrato gentilezza e responsabilità, mi sono sentito in buone mani e mi sono calmato, tanto che ho pensato che quando sa- ho imparato cos’è la gioia, la sofferenza, le rebbe toccato a me sarei stato anch’io un soddisfazioni e le delusioni, le emozioni e tante altre cose. Siamo anche andati a fare una buon tutor come lui. Abbiamo conosciuto le nostre maestre: gita di due giorni e in questa occasione ho imparato che la fiducia te la Roberta di italiano, Maria di danno, se la chiedi. La quinta matematica e che valutava In gita scolastica è la classe più perfetta e più solo la bellezza, Lucia di reliho imparato che, divertente di tutte! Sono digione. Col passare del tempo se la chiedi, le persone ventato tutor ed è anche arriho acquistato sempre più siti danno fiducia vato un nuovo compagno, curezza e sempre più simpaDavide. tia. Ricordo com’erano rilasSICURO DI SÈ Quando ho iniziato la prima santi i giorni in cui andavamo in piscina per imparare a nuotare, all’inizio cer- pensavo che il tempo non sarebbe mai passacavo di fare il meglio che potevo, poi ho impa- to, invece è proprio volato. Ormai andremo alle medie, ma io rimarrò sempre affezionato a rato e sono migliorato tanto. Qualche volta ho preso delle note e delle sgri- questi cinque anni trascorsi in questa scuola e date e di questo non sono affatto contento. La alle mie carissime maestre. *VA “Mario Greppi” quarta è stata per me la miglior classe perché ’’ Le maestre sono bravissime anche se mi fanno arrabbiare ’’ [ 14 ] QUANTE ARRABBIATURE Che fortuna avere un compagno che ti fa sempre copiare di Alessia Ferrari* Io non ero molto contenta perché mi staccavo da tutti i miei amici dell’asilo e per questo tutte le volte non volevo venire a scuola. Spesso piangevo e non riuscivo a fare amicizia, quindi me ne stavo in un angolino. Per fortuna che a fianco a me c’era un amico che mi faceva copiare quando rimanevo indietro almeno così mi calmavo. Dopo un po’ di tempo ho scoperto di avere due maestre bravissime anche se alcune volte mi facevano arrabbiare. *VA “Salvo D’Acquisto” [ 15 ] I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE (33( 0<5;( La mia maestra bacia davvero George Clooney Bocciatemi per continuare le elementari di Elena Francescato* di Francesca A. Franzosi* Che emozione la prima notte in gita, lontana da mamma e papà ’’ LA GITA A CANZO Che belli sono stati questi cinque anni di elementari! Sembra pochi giorni fa che sono entrata a scuola e ho imparato a scrivere e a leggere, ci ho messo tantissimo tempo ma… alla fine siamo giunti a un termine. Tutte le cose che ho imparato sono grazie alle mie magiche maestre, che mi hanno accom- pagnato per tutti questi cinque anni. Purtroppo l’anno prossimo entrerò in un’altra scuola, le medie, che mi porterà in un inferno totale. Conoscerò nuovi amici, professori, maestre ma… non saranno mai come quelli di ora! Con quelli di ora ho un rapporto speciale e alle maestre ci sono tanto affezionata! Alle medie, poi non troverò sicuramente una maestra che ama George Clooney e che bacia i suoi poster appena arriva in classe! Non dimenticherò mai il giorno in cui siamo andati a Canzo, con la nostra classe e la VA, la nostra prima gita dove stavamo fuori la notte. Non dimenticherò mai io e le mie compagne quella sera, abbiamo dormito insieme. Fu una gita veramente bella, con tutte le maestre e i compagni. *VB “Giuseppe Mazzini” Cinque anni di duro lavoro e divertimento, sono passati come un “lampo”. Caspita! Mi ricordo quando sono arrivata a scuola, non sapevo né leggere, né scrivere, ovviamente non sapevo fare nemmeno le operazioni. Mi sentivo un po’ a disagio perché dovevo affrontare un ambiente sconosciuto, le maestre e i compagni nuovi; mi sento ancora così, anche quest’anno, come cinque anni fa perché bisogna cambiare scuola e andare alle medie! Mi dispiace dover abbandonare le elementari che sono diventate primarie nel frattempo, perché qui ho imparato tante cose, ho vissuto tante esperienze e ho fatto tante scoperte. Ormai c’è un’altra porta che si apre e bisogna essere pronti se la si vuole attraversare. In questi cinque anni di lavoro, studio, nuove conoscenze, laboratori e attività abbiamo realizzato con la nostra creatività anche tantissimi lavoretti. Il più bello, che mi è rimasto impresso, è stato la costruzione di un presepio con delle scatole di cartone: mi sono divertita tantissimo, abbiamo lavorato per una settimana intera, però alla fine il risultato è stato eccellente. Il percorso durato cinque anni è stato molto importante per me e, anche se questi anni sono passati in fretta, sono stati imprevedibili e talvolta emozionanti perché da bambina che ero prima, sono diventata ragazza. Qui si sono instaurate delle vere amicizie. Mi ricordo quando per colpa di una pallonata ci siamo messi a litigare tutti quanti come dei bambini piccoli, ma come al solito si è risolto tutto. Guardando nel cassetto della memoria mi vengono in mente tanti bei ricordi di questa lunga avventura e ora, che devo andare alle medie, rimpiango questo luogo, tutte le esperienze e le emozioni vissute e, in un certo senso, mi piacerebbe essere bocciata per poter rimanere ancora con i miei compagni e le mie insegnanti. Ma il mio cammino è ancora lungo e dovrò percorrerlo nel migliore dei modi. *VB “Martin Luther King” Da bambina che ero, sono diventata ragazza: qui ho fatto vere amicizie ’’ L’ETÀ DELLA MATURITÀ Gli studenti italiani parlano troppo sottovoce di Mulu Gallo* La mia materia preferita è la matematica perché in Africa facevo molta aritmetica ’’ Io venivo dall’Etiopia e quando sono entrata in classe mi sembrava tutto strano: i bambini parlavano sottovoce e io non riuscivo a pronunciare i loro nomi. Il mio primo lavoro è stato quello di colorare il personaggio di Poconaso con l’aiuto di Caterina. Avevo colorato la sua faccia tutta di marrone perché [ 16 ] I CONTI TORNANO così era la mia carnagione. Non mi piaceva per niente la lingua italiana perché non sapevo parlare e non capivo niente. La mia materia preferita era la matematica perché sapevo più o meno contare e perché in Africa facevo molta aritmetica. *VA “Salvo D’Acquisto” [ 17 ] (33( 0<5;( L’autista ha sbagliato strada: che gita A scuola s’insegna anche la pazienza I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Alessandra Larva* Questi cinque anni sono stati fantastici, sono finita in una classe magica con le maestre più brave che si possa desiderare di avere. Ricordo ancora la prima parola che mi disse la maestra Monica: «Vuoi tornare a casa? Mi sembri un po’ stanca!». In tutti questi cinque anni ci sono stati momenti difficili come imparare a leggere, e momenti belli come quando Girolamo (un bambino disabile) ha imparato a sdraiarsi e ad alzarsi, a fare i primi passi, a dire le prime sillabe. In seconda elementare abbiamo avuto una supplente difficile da dimenticare: la maestra Antonella soprannominata “Assidìre”, questo perché urlava questa parola che significa “a sedere”. Ci faceva fare un sacco di verifiche su argomenti che dovevamo ancora trattare. La quarta elementare secondo me è stato l’anno più bello ma solo per le amicizie, per i programmi direi la quinta. In una gita dovevamo andare al museo dell’acqua, ma l’autista aveva sbagliato strada e per di più il mu- seo era chiuso per alcuni guasti tecnici e nessuno ci aveva avvisato. In questi anni abbiamo imparato pure a cucinare, abbiamo fatto dei dolci al cioccolato, il formaggio, il pane, i biscotti e la piramide realizzata con quadrati di pan di spagna immersi nel cioccolato fuso e nel cocco. È stato difficile lasciare i compagni della materna e lo sarà ancora di più lasciare quelli della mia classe. *VA “Martin Luther King” Abbiamo soprannominato la supplente “Assidìre”: urlava sempre per farci sedere ’’ CHE DECIBEL LA SUPPLENTE di Costanza Liverani* Mi sembra proprio ieri il giorno in cui Pamela ci faceva ripetere le vocali. Adesso, invece, siamo ormai alla fine della quinta elementare e mi sembra che questi 5 anni siano passati in così poco tempo! Quanti ricordi appaiono alla mia mente, ma soprattutto al mio cuore. Tutte le avventure, le gite… In questi anni non abbiamo imparato soltanto le cose scritte sui libri, ma anche a stare insieme, ad aiutare gli amici in difficoltà e a volta ad avere anche un po’ di pazienza! (come nel caso delle domande di Claudio). Chissà se quando sarò grande ripenserò alle avventure vissute alle elementari. Credo che in alcuni casi mi metterò a ridere, in altri a riflettere, ma dopo sorriderò felice di essere stata in una classe così. The end. *VB “Giuseppe Mazzini” Mi sembra ieri quando Pamela ci faceva ripetere le vocali ’’ UNA MAESTRA NEL CUORE Il “mal delle elementari” è più forte del “mal d’Africa” di Sara Lattanzi* Se continueremo a vederci, non soffriremo di nostalgia ’’ [ 18 ] ARRIVEDERCI AMICI Mi porterei via tutta la scuola se potessi. Però mi posso portare via la simpatia, l’allegria, l’amore, il sorriso e la voglia di giocare dei miei amici. Mi porterei via anche la simpatia delle mie maestre che mi hanno insegnato in questi cinque bellissimi e stupendi anni di scuola alla “Maria Ausiliatrice”. Mi porterò via anche l’amore di due miei amici che hanno fatto con me tre e quattro anni di scuola e che li ricorderò sempre. Al posto loro sono arrivati due nuovi compagni: Luca e Alessandro, porterò via la loro simpatia, la loro allegria e la loro voglia di giocare. Ho anche vecchi ricordi da portare via. Mi ricordo quando eravamo in prima che nessuno si conosceva e che nel giro di una settimana abbiamo fatto amicizia. E mi ricordo anche quando eravamo in classe che scherzavamo e ne combinavamo di ogni salsa. Poi adesso che è arrivato Alessandro in classe si ride di più. Il brutto però è che, se anche ognuno di noi si porta via queste cose, poi soffrirà lo stesso della mancanza dei compagni. La cosa bella è che ho la soluzione che risolverà il problema: venirci a trovare! Così staremo sempre insieme anche se siamo lontani! Nessuno, così, soffrirà di nostalgia degli amici. *VC “Maria Ausiliatrice” [ 19 ] (33( 0<5;( Ho ballato con gnomi, elfi e folletti I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Monica Marchetti* Chiudo gli occhi e ripenso al primo giorno di scuola. Eravamo tutti lì, in fila, per decidere le assegnazioni alle classi. Quando siamo saliti nella nostra aula mi sono seduta a un banco, poi le maestre con visi sorridenti si sono presentate. Sempre in prima abbiamo conosciuto Mago Alfabeto che, quasi ogni mese, ci mandava una lettera, anche se per me erano le maestre a scriverle. Mago Alfabeto, con le sue storie, ci ha insegnato le vocali, le consonanti… l’alfabeto insomma. In seconda c’è stata una sorpresa altrettanto bella, cioè l’arrivo di un nuovo compagno, Andrea Fiorani che, per un paio d’anni, ha vissuto a Londra. Lo conoscevo già, solo che non me lo ricordavo così alto e spiritoso; insomma era cambiato. Anche in terza è arrivata una nuova compagna, Lara: faceva molti dispetti, ma tutto sommato era abbastanza simpatica. Quell’anno abbiamo fatto un balletto tradizionale irlandese. I maschi erano vestiti da gnomi, elfi e folletti, le femmine con gonna verde, maglia bianca e coroncina in testa. Ci siamo divertiti da morire! L’anno dopo abbiamo organizzato una gita di due giorni a Canzo; per arrivare al rifugio abbiamo fatto una scampagnata di quattro ore; quella sì che non se la scorda nessuno! La sera c’è stata la camminata notturna; alcuni hanno avuto paura del buio profondo e dei rumori sinistri… Questa gita è rimasta nel mio cuore perché è stato emozionante passeggiare nel bosco e perché ho imparato a stare insieme agli altri. Le persone che mi hanno accompagnato per tutti questi cinque anni sono davvero importanti per me. Non mi dimentico di Carola. Lei è come il sole che splende alto nel cielo; è una forza della natura! Ricordo volentieri i miei insegnanti, Lorena, Betty, Luciana e Luigi: li abbandonerò per andare alle medie, ma tutti i ricordi di questi lunghi anni li porterò nel mio cuore, chiudendo una porta per aprirne un’altra. *VA “Italo Calvino” Per arrivare al rifugio abbiamo camminato 4 ore: non lo scorderò mai ’’ UNA SCARPINATA MEMORABILE In Romania ci si alza quando entra un adulto di Mirica Marinescu* Ho scoperto che ci sono alcune differenze tra la scuola rumena e quella italiana: in questa non si indossa l’uniforme e non ci si deve alzare ogni volta che un adulto entra o esce dalla classe. *VC “Salvo D’Acquisto” [ 20 ] In Italia non si indossa l’uniforme da scuola: perché mai? ’’ COSTUMI DIVERSI [ 21 ] (33( 0<5;( Le prof delle medie sono davvero crudeli? I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Riccardo Meli* Grazie alle maestre le mie meningi si sono sviluppate: farò loro visita anche da maggiorenne ’’ PER SEMPRE NEL CUORE Con GranBurrasca ho cavalcato le emozioni di Jacopo Pallavicini* Della mia carissima scuola di via Kennedy “Giuseppe Mazzini” mi porterò via molti ricordi ed emozioni come la fifa per le interrogazioni e le verifiche, e le piccole e grandi emozioni che ho provato durante le gite come quella a Canzo; o, ancora, le amicizie speciali che ho stretto con i compagni e le mie maestre che possiedono un carattere speciale che penso non troverò alle medie. La mia sorella maggiore, Valeria, dice che alle medie le maestre, che dovrei chiamare prof, saranno “crudeli”, ovviamente spero non sia così, e che a quell’inferno mi divoreranno e, se sarò sospeso tre volte, mi bocceranno. Non potrò mai dimenticare la dolcezza, gli insegnamenti: dalle matite alle penne, dallo stampatello al corsivo e così via. Ricorderò tutte le sgridate che ho preso, i giorni malinconici e tristi, i periodi in cui ero in decadenza e quelli di splendore. Conserverò tutti i libri, che potrò, per ricordare questa scuola, i quaderni rosa, rossi e quelli verdi che, quando eravamo ancora in prima, Pamela ci aveva raccomandato di non farli assolutamente cadere. Non dimenticherò le cose che facevo, le letterine sopra la lavagna: l’ape Alice, l’elefante Ettore, l’ippopotamo Isaia, l’oca Olga e l’uccello Ugo che rappresentavano le vocali. Ricorderò tutti i regali, le recite, le opere, tutti i voti, tutte le note che ci davano le nostre maestre, tutti i cartelli, tutte le confusioni, tutti i presenti e gli assenti, i compagni emigrati e quelli immigrati. È grazie alle mie maestre se le mie meningi si sono sviluppate così. Porterò tutti i miei compagni e le mie maestre, che spero di trovare alle medie, nel mio cuore e, anche se loro pensano di no, io cercherò di venire a trovarle anche quando sarò maggiorenne. *VB “Giuseppe Mazzini” I cinque anni di scuola elementare penso che siano stati fondamentali per la mia crescita. In questo lungo periodo sono cambiato tantissimo, sotto tutti gli aspetti, grazie alla scuola sono riuscito a esprimere le mie opinioni e a far valere le mie idee, ho imparato a ragionare con gli altri e a confrontarmi anche con gli adulti. Per merito delle mie maestre ho fatto tanti incontri con persone importanti e grazie a esse ho imparato che nella vita certe volte non è facile superare gli ostacoli, ma con l’impegno e la volontà si può riuscire a fare di tutto. In prima elementare è avvenuta una cosa che non potrò mai dimenticare: la nostra classe ha vinto un concorso legato al libro Il giornalino di Gianburrasca e ci hanno premiato al Forum di Assago, davanti a tantissima gente. Questo evento ha ispirato il titolo del nostro sito web di classe GranBurrasca dove, in questi anni, abbiamo raccontato tutte le nostre esperienze e raccolto le nostre fotografie, poi giochiamo, ci confrontiamo e chiacchieriamo nel forum. La mia prima nota l’ho presa in seconda perché parlando troppo con un compagno disturbavo: è stato un grande dispiacere, ma ho imparato la lezione! In terza elementare è arrivata una nuova maestra di matematica, Beatrice, e di religione, Luciana; abbiamo inoltre iniziato a fare pallamano, uno sport che all’inizio non mi piaceva tanto, dopo invece, quando l’ho imparato, mi sono divertito e appassionato. Le nostre maestre per noi hanno fatto davvero di tutto, ci hanno portato in gita tante volte a vedere e fare sempre cose interessanti, ci hanno fatto partecipare a tanti concorsi e abbiamo imparato a fare l’orto e il compostaggio, cose che amo tantissimo. Per questo le ringrazio con tutto il cuore. *VA “Mario Greppi” La prima nota l’ho presa in seconda: parlavo troppo con un compagno ’’ UN GRANDE DISPIACERE Il maestro è un mito: dà ragione ai maschi di Marco Passalia* In seconda ho vissuto l’anno più bello di tutti primo perché era arrivato un nuovo maestro: era il mio preferito perché dava ragione sempre ai maschi, a differenza delle altre maestre, e inoltre perché è stato l’anno più felice di tutti. *VA “Salvo D’Acquisto” La seconda elementare è stato l’anno più felice ’’ UN ANNO DI FELICITÀ [ 23 ] (33( L’allegria porta dritto alla santità 0<5;( di Arianna Rutigliano* Ho capito messa per mensa Io ricordo molte feste che la mia scuola organizza ogni anno, perché sono tutte molto divertenti, ma la mia preferita è quella della “riconoscenza”. Questa festa è la mia prediletta perché è la più importante della nostra scuola: in questa giornata i ragazzi di terza media preparano tanti giochi per le elementari e tutti insieme si gioca senza escludere nessuno. Inoltre in questo giorno così speciale non si porta nemmeno lo zaino, quindi non si lavora per niente, ma si gioca in continuazione. Le nostre maestre ci hanno insegnato che la festa della “riconoscenza” è stata inventata da don Bosco: infatti la mia scuola è salesiana e per don Bosco fare festa era importante perché rende allegri, inoltre l’allegria è una condizione che porta alla santità. Questa giornata non ha un giorno ben preciso, ma so che è a maggio. Vi chiederete come I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Davide Pesco* Io sono arrivato in questa scuola in seconda elementare e del primo giorno ricordo che era brutto perché non conoscevo nessuno e che la maestra Eva aveva detto “Adesso andiamo a mensa” e io avevo capito “andiamo a messa” e mi ero chiesto che cosa c’entrasse in quel momento! *VB “Salvo D’Acquisto” Che brutto il primo giorno di scuola: non conoscevo nessuno ’’ UN INIZIO IN SALITA mai mi piaccia così tanto questa festa. È semplice, perché mi diverto a essere con tutti i bambini delle varie classi e anche delle medie, è come stare in una grande famiglia: la grande famiglia dei salesiani. Sono felice di essere in questa scuola perché così mi diverto un sacco quando si festeggia insieme e perché, oltre allo studio serio, si lascia spazio a momenti come questi di comunione e allegria. *VB “Maria Ausiliatrice” Che bella la festa della “riconoscenza”: si va in aula senza zaino e si gioca tutto il giorno ’’ LA FAMIGLIA DEI SALESIANI Tornavo a casa con carote e rapanelli di Gabriele Quartararo* In questi cinque anni ho vissuto molte emozioni. Ricordo il primo giorno di scuola: quando le maestre mi hanno accolto ero un po’ intimidito. Ripensando al passato, sento la nostalgia di alcuni compagni di classe che non termineranno la quinta con me, in particolare di Samuele, uno dei miei migliori amici che si è dovuto trasferire in Sardegna. Certo, qualche volta litigavamo, ma alla fine si faceva sempre pace. La mia scuola è molto bella perché ha un gran bel giardino dove poter giocare e un orticello delizioso. Ricordo, per esempio, quando l’abbiamo coltivato e dopo qualche mese abbiamo portato a casa carote, rapanelli e ortaggi di ogni tipo. Che soddisfazione! Durante questi cinque anni mi sono appassionato a tutte le materie. Lo studio mi ha aiutato a capire meglio il mondo che mi circonda. Sono felice di avere frequentato questa scuola perché mi sono capitate delle maestre molto brave che mi hanno insegnato molte cose. Con il loro aiuto abbiamo imparato a superare le diffi- [ 24 ] coltà insieme, ma anche a “camminare”da soli. Provo per loro tanta riconoscenza e mi rattrista un po’ l’idea di doverle lasciarle. Sono sicuro, però, che nel loro cuore ci sarà sempre un posto per me e se anche in futuro sentiranno la mia mancanza saranno contente al pensiero di avermi aiutato a crescere giorno dopo giorno. *VC “Martin Luther King” Grazie alle maestre abbiamo imparato a superare le difficoltà e a “camminare” da soli ’’ VERSO L’AUTONOMIA [ 25 ] (33( 0<5;( La diversità è scuola di vita di Greta Spotti* I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE Mi chiamo Greta, sono venuta a scuola a cinque anni. Ero e sono ancora la più piccola, ma tutti mi considerano uguale a loro. Ho conosciuto amiche simpatiche: Francesca, Erika, che avevo conosciuto già all’asilo, Barbara, Stella, Gabriella, Alessandra, Ilenia, Chiara e Beatrice. Mi sono trovata bene anche con alcuni maschi come Stefano e Christian, mentre con Amine i primi giorni litigavamo ed eravamo pure vicini di banco! Lui mi rubava l’astuccio e io gli nascondevo le penne. Poi abbiamo fatto amicizia. Amine è un bambino marocchino che con noi si è trovato bene! In seguito ho conosciuto amici come Girolamo, un bambino disabile che, in cinque anni, anche lui ha imparato molte cose: purtroppo non ha imparato a parlare e a camminare. Ma, essendo alunno di due assistenti bravissime, Selene e Sonia, ha imparato ad alzarsi da sdraiato a seduto (quarto anno), a prendere il cucchiaino da solo (quinto anno) e tante altre cose, anche grazie a noi. Lo aiutiamo sempre, in qualsiasi momen- Mi hanno obbligato ad andare alle elementari: ne sono fiero di Andrea Schipa* Cinque anni di scuola elementare: incredibile! Anni di studio, ma, allo stesso tempo, di soddisfazioni e di crescita. Una cosa ho imparato, che la scuola non è un’impresa insormontabile, certo, andarci è un obbligo, ma è anche una cosa di cui andare fieri. Anzi, a pensarci bene, rispetto ad altre popolazioni meno fortunate di noi, abbiamo una straordinaria opportunità ad avere garantita l’istruzione. Ricordo che quando la mia avventura scolastica è iniziata, in prima elementare, ero molto contento e pieno di aspettative. Mi sedetti in prima fila con il mio amico Patrick, che a quel tempo disegnava guerre. Per un po’ di tempo disegnammo un sacco di carrarmati, aerei e cose varie. In seconda conobbi meglio Jacopo, che pensavo non sarebbe mai diventato mio amico, invece, guarda un po’, negli anni diventammo inseparabili, chi l’avrebbe mai detto? [ 26 ] ’’ ’’ VICINI DI BANCO di Michele Stroppa* ’’ Col passare degli anni sono diventato più saggio I primi giorni litigavo con Amine: lui mi rubava l’astuccio, io gli nascondevo le penne Tante maestre, davvero tante mamme La cosa più importante è imparare ad aiutarsi a vicenda Più il tempo passava e più mi rendevo conto che era indispensabile metterci più impegno, cosa complicata, ma molto vantaggiosa. Dopotutto non era così difficile, certo, non bisognava confondere la scuola con un divertente parco giochi. *VA “Mario Greppi” to lui abbia bisogno. Grazie a lui abbiamo imparato diverse cose: la diversità è un valore da rispettare e avere un bambino diverso da noi è bello, lui impara da noi e noi impariamo da lui. Sarà dura lasciare i compagni, anche se alcuni li rivedrò alle medie, lasciare le maestre, mi mancheranno da morire, abbiamo passato momenti bellissimi insieme! Ma soprattutto la scuola elementare. Ma sono anche curiosa di scoprire quello che accadrà alle medie: spero di avere delle professoresse bravissime!!!! *VA “Martin Luther King” LA PERSONA AL CENTRO DI TUTTO Quante avventure passate insieme, quanti ricordi, quante emozioni diverse; queste sono le elementari! In prima elementare ero spaventato all’idea di separarmi da mia mamma, ma più tardi mi sono calmato e ho scoperto che anche le maestre ci fanno da mamma. La mia avventura è iniziata quando la direttrice ha chiamato il mio nome; un bambino mi si è piombato addosso e mi ha dato la mano per accompagnarmi nella mia aula, la IB. Mi pare che i posti erano contrassegnati da una caramella (naturalmente un cartoncino a forma di caramella) con scritto il nostro nome. In prima abbiamo incominciato a scrivere “A, B, C ecc…” e adesso quelle lettere si sono trasformate in temi, grazie maestre, soprattutto Pamela; abbiamo imparato i numeri “1, 2, 3 ecc” che ora si sono trasformati in espressioni, grazie maestre, ringrazio particolarmente Maria. Ma loro non ci hanno insegnato solo a scrivere, imparare i numeri, quelle sono cose secondarie: la vera cosa che ci hanno insegnato è essere amici, aiutarsi a vicenda, ad amarsi, questo è il vero scopo che per me le maestre ci hanno voluto insegnare. *VB “Giuseppe Mazzini” PICCOLO MA GRANDE [ 27 ] (33( 0<5;( Avrò tanti difetti. Ma qualcuno è perfetto? I TEMI DI QUINTA ELEMENTARE di Andrea Tirinzi* Se ripenso ai cinque anni trascorsi non posso non tornare con la mente a quel primo giorno: l’11settembre 2003. Ero emozionato e impaurito, col mio zaino sulle spalle, insieme ad alcuni compagni e ai miei genitori mi sono incamminato verso quel luogo, la scuola elementare, per una nuova avventura: che paura! Quando mi sono ritrovato nel salone con tante facce nuove davanti, mi tremavano le gambe, poi il mio tutor mi ha preso per mano e mi ha accompagnato nell’aula che sarebbe diventata la mia classe. Che differenza con l’asilo! Là si giocava solamente, invece a scuola è tutto più difficile, le materie sono infinite, le regole pure. In tutto questo ci aiutano loro: le nostre maestre. Non posso scordare la mia prima recita, “Pacifì”, era la prima volta che recitavo davanti a tanta gente: che vergogna! Io sono un po’timido e per camuffare l’imbarazzo non guardavo in faccia a nessuno. Ricordo anche la prima premiazione della mia vita, al Forum di Assago, la nostra classe IA è salita sul palco davanti a una infinità di persone per ricevere un pacco regalo più grosso di noi. E che dire dello spettacolo che abbiamo fatto in piazza della Pieve, il “Canta Show”, eravamo in seconda e ci siamo esibiti con i bambini della quarta, di sera: che emozione! Non ricordo un episodio particolare che mi abbia fatto cambiare, ma tanti piccoli momenti che, messi insieme, hanno contribuito a farmi diventare quello che sono. Eccomi qua, consapevole che ho ancora molta strada da fare e tante cose da imparare. Per i miei difetti, che dire? Non so se riuscirò a migliorarli tutti, ma una cosa è certa, ce la metterò tutta, del resto, nessuno è perfetto! *VA “Mario Greppi” All’asilo si giocava, alle elementari è tutto più difficile: le materie sono infinite, le regole pure ’’ CHE SALTO DALL’ASILO L’emozione più forte: scoprirsi grandi di Matteo Zannier* Ho fatto molte amicizie e imparato la lealtà e la complicità ’’ [ 28 ] UN AMICO UN TESORO 12 settembre 2003, primo giorno di scuola. Finalmente! Era da tantissimo tempo che aspettavo quel momento perché ero molto curioso di sapere con chi sarei stato in classe e se avrei incontrato alcuni dei miei compagni della materna. Quella mattina ero emozionato! Quando entrai in classe le maestre mi accolsero con affetto e si presentarono. Con il passare del tempo, conoscendo meglio i miei compagni, mi sentivo sempre più sereno e mi rendevo conto che la scuola mi piaceva. Andare a scuola è stata un’avventura perché abbiamo vissuto molte esperienze, tutte divertenti ed emozionanti. Ricordo con piacere quella volta in cui abbiamo accolto i bambini della scuola dell’infanzia che erano venuti a farci visita o quando, a carnevale, abbiamo preparato dei dolci squisiti. Oltre alle attività svolte all’interno della scuola ne abbiamo fatte altre altrettanto belle, fuori: le gite, le visite al Conservatorio, a teatro, al cinema… In questi cinque anni ho fatto anche molte amicizie; ciascuna di esse mi ha insegnato qualcosa: la lealtà, la complicità, il piacere di potersi fidare di qualcuno a cui raccontare i propri segreti. Gioia, tristezza, fiducia, timore… Quante emozioni! Tra queste, l’emozione più forte è stata quella di diventare ogni giorno più “grande”: adesso capisco cose che da piccolo non comprendevo, affronto nuovi discorsi, conosco tanti termini nuovi, sono più autonomo, faccio ragionamenti più elaborati… Tutto quello che ho imparato in questi anni mi servirà per affrontare le medie e la vita con più serenità e fiducia. *VC “Martin Luther King” [ 29 ] 0<5;( INTERNET (33( A sinistra la IV elementare “Maria Ausiliatrice”, 1960-61. In basso, da sinistra, Giacomo Casertano con i figli Vincenzo e Umberto nella primavera 1957 Parola ai bammet >>> )(44,; *64 La memoria vivente dei bambini di Metanopoli Il 28 giugno 2007 veniva messo online il sito nato per raccogliere le foto dei piccoli sandonatesi: oggi è il più visitato dai cittadini. Per celebrare il primo anno di vita grande festa sabato 21 A un anno esatto dalla messa online (era il 28 giugno 2007), www.bammet.com è diventato il sito più cliccato dai cittadini sandonatesi: a vita – scriveva James Joyce oltre 1.500 iscritti, collegamenti da tutti i connell’Ulisse – è una moltituditinenti Oceania inclusa, una media di 3 mila ne di giorni. Noi camminiapagine viste al giorno. «Ormai passo la mia mo incontrando giganti, vecgiornata – racconta Gianna nella sede del chi, giovani e mogli, ma sempre incontrando Comune di San Donato noi stessi». È proprio questa Milanese – a dare il benvefrase che ci è venuta in A Metanopoli esiste nuto ai nuovi “bammet” mente conoscendo Gian- un forte tessuto sociale: che si registrano». na Pengo, il marito Denis questo patrimonio Amichevolmente – proseRessa e il loro figlio Mat- non deve essere smarrito gue scherzando Gianna, teo, rispettivamente 55, 57 Gianna Pengo sandonatese dal 1957, pae 28 anni: loro l’idea di suce Matteo Ressa pà matricola 13 dell’Eni – cesso di dare vita a un sito fondatori di bammet «ci chiamiamo i “jurassici”». dedicato ai bambini di Eppure, al di là delle battute, i bammet sono Metanopoli, www.bammet.com (acronimo, davvero la memoria vivente di San Donato appunto, di “bambini di Metanopoli”), dove raccogliere le foto della nostra infanzia. In Milanese. Lo ha scritto bene in un messaggio questo sito, appunto, si incontrano i volti di Mario Rescigno, consigliere comunale e fetanti vecchi amici e, attraverso il loro ricordo, dele frequentatore del sito: «Ci siamo sempre incontriamo noi stessi. lamentati del fatto che San Donato Milanese di Filippo Poletti «L BAMMETDAY Quando sabato 21 giugno Info www.bammet.com [ 30 ] ’’ Rivedendo facce e luoghi mi sembra davvero di entrare in una Second Life dove i ricordi degli altri tornano a essere anche i miei ’’ Gianmarco Binetti ’’ Daniela D’Onofrio ’’ Cesare Mannucci ’’ Mauro Meli ’’ Filippo Tuccimei È impressionante rivedere certi visi e ricordare episodi e persone che credevamo dimenticate: in realtà erano solo nascoste Grazie a www.bammet.com sto ricostruendo il mio gruppo musicale: Cesare al basso, Tony De Grandis alle tastiere, Gibo Carrara al microfono, Pierluigi Bettitoni alla chitarra. Manca solo il batterista Fabrizio Conti che vive in Scozia Il buon Mattei (alla fin fine siamo tutti anche un po’ figli suoi...) sarebbe fiero di www.bammet.com: questo sito è innovazione, svago, allegria e nostalgia per gli anni verdi Questo sito ha realizzato uno dei miei sogni impossibili: mi ci vorranno molte ore per riempirmi gli occhi con i colori, le facce e le situazioni dei nostri dorati anni d’infanzia [ 31 ] non ha storia. Vi rendete conto che siamo noi che abbiamo scritto la storia di San Donato Milanese? Non è la solita storia scritta dai vincitori e subìta dai vinti: è la nostra storia». I commenti su www.bammet.com sono entusiastici. È un entusiasmo contagioso che accorcia le distanze generazionali. «Quello che mi fa impazzire di gioia – scrive Mauro Meanti, classe 1959, oggi top manager di Microsoft Europe – è il melting pot generazionale. Mio figlio (bammet fino ai 5 anni, ora ne ha 13) è andato a trovare un suo amico (anche Suor Teresa Meroni accoglie Enrico Mattei (secondo a sinistra) e l’onorevole Ferrari lui tredicenne, bammet dalla nascita e ovvia- Aggradi (primo a destra) in visita alla “Maria Ausiliatrice” mente figlio di bammet) e hanno passato il pomeriggio sul sito a guardare come erano e come vive- Vi rendete conto che siamo noi che abbiamo scritto vano i loro padri». la storia di San Donato A tirare le somme è Matteo Ressa, Milanese? Non sono stati laurea in informatica, guru di gli annali dei vincitori www.bammet.com per quanto riguarda tutti gli aspetti tecnici: «A Mario Rescigno consigliere comunale Metanopoli esiste un tessuto sociale forte. La nostra idea è quella di tracciare tanti fili, in modo che non vada perso questo patrimonio di memoria storica». Un sito, dunque, nato per approfondire le raRegistrarsi con nome e cognome non di fantasia, dici del passato. Un passato comune di “figli” inserendo nel profilo una propria foto, possibilmente recente e “nipoti”di Enrico Mattei, trascorso tra Borca di Cadore e il parco Snam, tra i negozi di Pubblicare solo foto storiche, antecedenti al 1980 Metanopoli e l’Omnicomprensivo: un testimone importante, dunque, da condividere Non affrontare discussioni o argomenti che possano con quanti vivono e vivranno a San Donato ledere la privacy o la reputazione Milanese. ’’ ## (33( 0<5;( NEWPRESS Nell’ottica di favorire l’assunzione di giovani diplomati residenti in città, il Comune attiva una partnership con le aziende del territorio 0<5;( ! % ! Mille ore di formazione specialistica S aranno 30 gli studenti sandonatesi che beneficeranno dell’iniziativa promossa dal Comune di San Donato Milanese in collaborazione con C.S. Impianti Srl e gli istituti scolastici della città. Per loro è prevista la possibilità di partecipare a un corso di formazione specialistica in materia di progettazione di impianti oil & gas. Sarà un corso di mille ore, suddivise tra teoria e pratica, che rappresenterà una chiave di accesso privilegiata al mondo del lavoro. «La partnership attivata – spiega il sindaco Mario Dompè – vuole essere un’esperienza pilota volta a favorire la formazione, la selezione e l’assunzione dei giovani della nostra città. La collaborazione tra enti locali, scuole e aziende private rappresenta la formula ideale per garantire ai neodiplomati la possibilità di rapido accesso al mondo del lavoro». I nomi dei 30 studenti, scelti sulla base di una preselezione effettuata dai presidi degli istituti superiori sandonatesi, verranno definiti entro la fine del mese. Il corso, la cui durata è fissata in tre mesi, inizierà a partire dal mese di settembre presso la sede di C.S. Impianti Srl in via Tolstoj 86 a San Giuliano Milanese. G0+,5;020; +,3 *69:6 Durata: 3 mesi Partecipanti: 30 studenti Dove: via Tolstoj 86, San Giuliano Milanese Inizio: settembre Tema: progettazione di impianti oil & gas 64, 7(9;,*07(9, ( >>> )(44,; *64 1 2 3 ( ;,:;04650(5@( I bimbi crescevano come funghi: ci voleva una scuola di suor Teresa Meroni* Il villaggio Metanopoli sorse con uno stile americano: spazio, verde, case basse, ampio respiro e comodità. Il villaggio cresceva sempre più bello e la popolazione era formata da famiglie giovani e da bambini che crescevano come i funghi. Per questo fu necessario costruire una bella scuola. Il 7 gennaio 1957 i dirigenti dell’Eni affidarono alle salesiane l’opera educativa di Metanopoli. Con i mezzi pubblici, l’ispettrice suor Angela Minonzio e io arrivammo in via Emilia [ 32 ] e imboccammo viale De Gasperi. Davanti ai nostri occhi si aprì un villaggio ordinato e moderno. C’era anche il viale dei negozi, rallegrati a primavera da una fila di pruni selvatici che lasciavano sull’asfalto una pioggia di petali rosei violacei. A pochi passi dai negozi c’era la scuola. I primi iscritti furono 112 ragazzi di Metanopoli e Triulzo con i quali formammo le prime cinque classi elementari. Così iniziò, grazie a Enrico Mattei, la presenza a Metanopoli della scuola di Maria Ausiliatrice. *prima direttrice della scuola “Maria Ausiliatrice” [ 33 ] ECONOMIA INTERNET (33( (33( 03, :*(90*/, 0<5;( Smaltire le batterie usate in città è diventato più semplice. I punti di raccolta sono stati triplicati, ora sono uno ogni mille abitanti un serio rischio per l’ambiente. Distribuendo in maniera capillare i punti di raccolta in tutta la città, abbiamo semplificato la vita a ogni ono rossi e, da poche settimane, sosandonatese che si trovi a dover smaltire queno triplicati. Stiamo parlando dei racsto tipo di rifiuto». Un occhio di riguardo per coglitori di pile scariche. I dieci punti l’ambiente, quindi, ma anche per i cittadini. di raccolta esistenti, installati in città Oltre alle strutture rosse, negli anni Novanta, sono svuotate ogni 20 giorni, sostati i protagonisti di un proLe batterie sono rifiuti no stati previsti altri punti di getto di riqualificazione: ripericolosi: contengono raccolta negli edifici comumessi a nuovo, il loro nume- sostanze tossiche nali: cilindri trasparenti di ro è stato moltiplicato per Roberto Barzacchi circa un metro di altezza cotre. Adesso sono 33 e, per la assessore all’ambiente me quello presente all’inprima volta, coprono in magresso del Municipio in via niera capillare tutta la città. Cesare Battisti 2. Le possibilità di smaltire le Poasco, via Di Vittorio, Bolgiano e Certosa: i batterie non si limitano ai raccoglitori diffusi contenitori rossi sono arrivati a pochi passi sul territorio: i cittadini possono liberarsi delle dalle abitazioni di tutti i sandonatesi e, oggi, batterie, incluse quelle delle autovetture, ce n’è uno ogni mille abitanti. Nei contenitori presso la discarica comunale di Monticello, possono essere smaltite diverse tipologie di oppure consegnandole all’Ecomobile. accumulatori: pile a stilo, rettangolari o a torcia, batterie di telefoni cellulari, strumenti elettronici, apparecchi acustici e pacemaker. «Le batterie – sottolinea l’assessore all’ambiente Roberto Barzacchi – rientrano nell’ambito dei rifiuti pericolosi, in quanto contengono sostanze tossiche che rappresentano S Dove via Gramsci 14 Quando dal lun. al ven. 9-12, pomeriggio su appuntamento Telefono 02-55607060 E-mail [email protected] ’’ $5 :,9=0@06 ( +640*0306 Toner e piccoli elettrodomestici: chiama l’Ecomobile @ [ 34 ] L’assessore all’ambiente, ecologia e parchi Roberto Barzacchi riceve i cittadini su appuntamento (info 02-52772420, sig.ra Vittoria). Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica può utilizzare questo indirizzo: [email protected] Contro le zanzare l’unione fa la forza S trodurre pesci rossi nelle fontane e nelle vaono poche ma efficaci le regole da sche ornamentali dei giardini privati, così da faseguire per prevenire lo sviluppo delvorire l’eliminazione delle larve di zanzara. le larve di zanzara: eliminare qualLa lotta contro l’insetto più fastidioso dell’estasiasi ristagno d’acqua nelle aree te è dunque aperta. E se da tre mesi il Comune verdi, nei cortili, sui balconi e nei terrazzi, svuotare almeno due volte alla di San Donato è impegnato settimana sottovasi e ogni L’estate sarà calda nella campagna di dezantipo di contenitore d’acqua e l’infestazione avrà picchi zarizzazione (quattro gli in(compresi i portafiori utilizza- a giugno e agosto terventi di disinfestazione ti nei cimiteri), mettere nei in programma questo meClaudio Venturelli sottovasi un sottile filo di rase), per sconfiggere le zanprofessore di zoologia me e una retina intorno agli zare – spiega l’assessore alVape Foundation sfiati delle fosse biologiche, l’ambiente Roberto Barzacchi – «è fondamentale il contributo tenere l’erba rasata per evitare la formazione della cittadinanza in tutte le aree private al fine di zone umide dove potrebbero trovare rifugio di garantire una maggiore efficacia della camle zanzare. Ideale, infine, l’accorgimento di inpagna di disinfestazione». Da qui è nata l’esigenza di dare vita al decalogo contenuto nella nuova ordinanza comunale pubblicata sul sito www.comune.sandonatomilanese.mi.it e di promuovere, attraverso SDM, una campagna di informazione in colOrganizzazione laborazione con Vape Foundation, l’organizsenza fini di lucro, zazione senza fini di lucro nata per sostenere la Vape Foundation sostiene la ricerca scientifica grazie ricerca per la lotta agli insetti molesti. all’attività di un comitato scientifico Per rispondere alle esigenze di informazione costituito da professori universitari. Tra dei cittadini, Vape Foundation pubblica sul sito le sue attività anche quelle di solidarietà ufficiale www.vapefoundation.org un bolletcondotte in collaborazione con l'OMS tino sulle zanzare che fornisce previsioni, age l'Unicef nei paesi dove gli insetti giornate ogni 15 giorni, sulla presenza delle costituiscono un grave problema sanitario. zanzare in Lombardia e nelle altre regioni. ’’ Vape Foundation a sostegno della ricerca NEWPRESS Il suo nome di battesimo è “Ecomobile”: è un furgone bianco in grado di raccogliere rifiuti tossici. Oltre alle batterie, il mezzo consente lo smaltimento di toner, lampade a vapori, oli vegetali, componenti elettronici e piccoli elettrodomestici. Ogni prima settimana del mese l’Ecomobile sosta il martedì in via Alfonsine, il giovedì a Poasco e il venerdì di fronte al palazzo comunale. L’orario di raccolta è dalle 8.30 alle 13. 0<5;( :;(;, :,5@( 7<5;<9, di Massimo Zanicchi 6 :769;,336 +0 0.0,5, (4)0,5;(3, (33( AMBIENTE AMBIENTE Adesso i raccoglitori sono sotto casa Prosegue la campagna di dezanzarizzazione finanziata dal Comune. Anche i cittadini devono contribuire alla lotta contro gli insetti: lo spiegano un’ordinanza e il vademecum di Vape Foundation distribuito da SDM 64, 79,=,509, 3( :*/0<:( +,33, <6=( 1. Non abbandonare all’esterno oggetti e materiali in cui possa raccogliersi l’acqua piovana 2. Svuotare sottovasi, annaffiatoi e bidoni 3. Verificare che grondaie e tombini non siano otturati 4. Trattare ogni 7/10 giorni i ristagni d’acqua con larvicidi 5. Introdurre pesci rossi nelle fontane e nelle vasche ornamentali da giardino 6. Tagliare l’erba dei prati e curare le siepi Per maggiori informazioni si consiglia di scaricare la Guida “Estate senza punture” dal sito www.vapefoundation.org [ 35 ] Una nuova rete di trasmissione in fibra ottica ha reso operativo il sistema di telecamere dislocato sul territorio: in fase avanzata il progetto per Poasco (33( 0<5;( %0+,6:69=,.30(5@( SICUREZZA 11 occhi puntati sulla città C Affidato a Fastweb, l’intervento relativo alla inque chilometri di fibra ottica correte di videosorveglianza consente il recuperono sotto la città lungo la dorsale ro della funzionalità delle attrezzature già nord-sud: una nuova rete di trapresenti sul territorio e, parallelamente, smissione dati collega le 11 telecal’espansibilità in altre zone della città. mere – dislocate sul territorio – con la centra«L’adeguamento del sistema esistente – le operativa del comando di Polizia Locale. È, spiega il sindaco di San Donato Milanese dunque, la fibra ottica a offrire un prezioso Mario Dompè – era un intervento necessastrumento di supporto alle forze dell’ordine rio. Le condizioni in cui versandonatesi. La nuova rete sava, infatti, lo rendevano sostituisce quella esistente pressoché inutile». che, di fatto, non era in gra- L’adeguamento del sistema esistente era Le operazioni di implemendo di assicurare un valido un intervento necessario tazione del controllo video strumento per integrare del territorio, tuttavia, non l’attività di controllo del terMario Dompè sindaco si sono esaurite con la riatritorio. tivazione delle telecamere La fibra ottica offre diversi già presenti in città. «Il sistema di videosorvantaggi: una maggiore copertura, un segnaveglianza cittadino – conclude l’assessore le perfetto, una più ampia larghezza di banda alla sicurezza Simona Gargani – verrà ame la protezione dalle interferenze. Dalle telepliato con l’installazione di altre telecamecamere distribuite sul territorio giungono alla re e arriverà a coprire tutti i quartieri della centrale operativa in tempo reale le immagini città, incluso Poasco». Il progetto per la conitide, consentendo un migliore e costante pertura video della frazione sandonatese è, coordinamento degli agenti di Polizia Locale infatti, attualmente in fase avanzata. in servizio per le vie della città. NEWPRESS ’’ 630@0( ";9(+(3, ( "(5 129.000 € L’investimento 5 Km di fibra ottica Il progetto 03(5,:, Intitolazione della caserma a Massimo Michielin Aveva poco più di 27 anni Massimo Michielin quando, il 17 gennaio 2003, mentre era in servizio, venne travolto sulla tangenziale est all’altezza di Mecenate. A 5 anni dalla scomparsa del militare veneto, la sottosezione sandonatese della Polizia Stradale verrà dedicata, dopo l’estate, alla sua memoria con una cerimonia solenne. «Lavorare in un luogo intitolato a Massimo – spiega il coman- @ 65(;6 IDENTIKIT DEI LAVORI dante della sottosezione Gabriele D’Angelo – ci rende molto orgogliosi. La sua scomparsa è stata un duro colpo per tutti noi». L’intitolazione all’agente scelto Michielin, medaglia d’oro al valore civile, giunge al termine dei lavori di ristrutturazione dell’edificio che si trova presso il rondò delle autostrade al numero civico 1: «I lavori – dice D’Angelo – oltre ad aver interessato gli alloggi del personale e la zona mensa, ci hanno restituito un luogo dignitoso dove svolgere il nostro lavoro. Abbiamo nuovi infissi e, per la prima volta, una sala per archiviare le pratiche». Per inviare un messaggio di posta elettronica all’assessore alla sicurezza, polizia locale e protezione civile Simona Gargani è possibile utilizzare questo indirizzo: [email protected] oppure [email protected] [ 37 ] NEWPRESS 9(;0: ( *(:( Servizi sociali, ecco la nuova guida (33( 0<5;( SANITÀ Contattare il pronto intervento, scegliere il medico di famiglia, conoscere i servizi di assistenza erogati dal proprio Comune. Sono queste e molte altre le informazioni che i sandonatesi troveranno nella guida Ho bisogno di... realizzata in collaborazione con Regione Lombardia e l’Asl MilanoDue. L’opuscolo, 86 pagine in formato pocket, presenta i servizi offerti a San Donato Milanese. 630*3050*6 , 64<5, Aneurisma dell’aorta over 60 tutti sotto controllo U no studio scientifico per la propria carotidi che sono deputate all’irrorazione del salute e per quella degli altri. È quecervello, uno degli organi più nobili del nostro sto il senso del progetto dedicato organismo. agli adulti sandonatesi di età com«Le conseguenze di queste malattie – spiega presa tra i 60 e gli 85 anni. Il Policlinico sandol’assessore alla sanità Marco Zampieri – prenatese e il Governo della citsentano un impatto sociale e tà, in collaborazione con la Daremo vita a uno studio sanitario rilevante. La collaAsl Milano 2 e l’Università scientifico per individuare borazione con il Policlinico degli studi di Milano, hanno nuovi interventi preventivi nasce, dunque, da questa attivato un protocollo spericonsiderazione». La ricerca Marco Zampieri mentale da cui prenderà vinon comporterà alcun onere assessore alla sanità ta una ricerca scientifica ala carico dei pazienti che sal’avanguardia che avrà come campione statiranno visitati da specialisti qualificati e coinvolstico i cittadini maschi e femmine a rischio. gerà direttamente anche i medici che operano Tema portante dello studio sarà l’aneurisma sul territorio. «Lo studio – conclude Zampieri – dell’aorta addominale e le lesioni carotidee. offrirà dati statistici importanti che aiuteranno Patologie, queste, che consistono una nella dia individuare i fattori di rischio più comuni e a latazione dell’aorta, la più importante arteria valutare gli interventi preventivi più adeguati». dell’addome: a causa di questa malattia la paGli over 60 sandonatesi avranno, dunque, la rete dell’arteria diventa sottile per la perdita possibilità di sottoporsi ad accurati controlli della sua componente elastica fino ad arrivare mirati alla prevenzione del rischio degli aneualla rottura, con ripercussioni per la salute dei rismi dell’aorta addominale e delle patologie pazienti; l’altra nel restringimento delle arterie vascolari in genere. ’’ @ L’assessore ai servizi sociali e alla sanità Marco Zampieri riceve i cittadini su appuntamento il martedì dalle ore 15 alle 17.30 (info 02-52772334-321). Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica può utilizzare questo indirizzo: [email protected] [ 39 ] La lunga via sandonatese sarà protagonista di una giornata di allegria promossa dall’Associazione dei commercianti locale: giocolieri, clown e ballerine brasiliane coinvolgeranno i cittadini 0<5;( % ## ! NEWPRESS Domenica 8 giugno è qui la festa 30 05.9,+0,5;0 +,3 7(9;? Quando 8 giugno Ora dalle 7 alle 20 Dove via Di Vittorio Cosa bancarelle, giostre, gonfiabili, animazione per grandi e piccini C lown, giocolieri, comici e ballerine mento – spiega Pasquale Marasca, presibrasiliane. Dalle ore 7 alle 20 domedente del sodalizio che, dallo scorso febbraio, nica 8 giugno via Di Vittorio sarà aniriunisce 30 commercianti di via Di Vittorio – mata come una strada di Rio de «sarà l’occasione per rilanciare il ruolo della Janeiro durante il carnevale nostra via e vincere alcuni carioca. La prima grande fe- Sarà un’occasione pregiudizi. Vivo qui da quasta che coinvolgerà la via per vivere e rilanciare rant’anni e posso assicurare sandonatese, infatti, si pre- la nostra strada che è abitata da persone annuncia come un evento oneste e per bene». Paolo Marasca da non lasciarsi scappare: All’evento guarda con favoassociazione commercianti 80 bancarelle di diversi setre il sindaco Mario Dompè tori merceologici di qualità (abbigliamento, che – insieme alla sua squadra di Governo – alimentari e artigianato), giostre e gonfiabili ha concesso il patrocinio all’evento: «Il lavoro svolto dai commercianti di via Di Vittorio è logratuiti, animazione per grandi e piccini. devole e bene si sposa con il progetto di rilanPromosso dall’Associazione dei commerciancio della nostra città». ti sandonatesi di via Di Vittorio, l’appunta- ’’ P linea graphica PRESSO STAMPATORE [ 41 ] COMMERCIO % (33( 0<5;( 3 *(47<: ,:;0=6 -( *(5,:;96 ’’ Raddoppiati i corsi per under 17 D [ 44 ] giovane cestista NUMERI CHE CONTANO Il trionfo al torneo Armani Jeans, del 2007 230 2 di Giacomo Anselmi opo il grande successo dell’anno scorso, il campus estivo organizzato dall’associazione Basket Sud Milano raddoppia i corsi: due, infatti, i cicli di una settimana in programma a giugno, uno per il minibasket per bambini nati tra il 1996 e il 2000 e uno per il basket destinato a coloro che sono nati tra il 1990 e il 1995. Anche questo mese, dunque, i ragazzi avranno la possibilità di continuare a giocare a pallacanestro, seguendo le orme dell’Olimpia Milano, della Virtus Bologna, della Pallacanestro Varese e di tante altre celebri squadre. È stata l’associazione sandonatese Meta 2000 – anima di Basket Sud Milano assieme alla Società Sportiva Metanopoli e alla Polisportiva San Giuliano Milanese – a promuovere questo progetto: «Con questa iniziativa – racconta il presidente di Meta 2000 Giovanni Siboni – vogliamo festeggiare i nostri primi 18 anni di attività». Erano gli anni Novanta, infatti, quando i genitori che mandavano i figli presso la scuola Maria Ausiliatrice espressero il desiderio di usare lo spazio della palestra anche al di fuori dell’ambito scolastico. In tanti anni di vita sportiva nulla è cambiato e, ancora, si respira quest’aria di grande familiarità. «Sono 6 anni che gioco in questa squadra» ci dice fieramente Francesco Zaccuri, 13 anni. Alessandro Montuori ,;( L’allenatore Carlo Bianchi con gli scoiattoli 2000 «È qua che rivedo tutti i miei amici e vecchi compagni di scuola delle elementari con i quali ho iniziato a giocare cinque anni fa», rincara Alessandro Montuori anche lui classe 1995. La loro è una squadra ben affiatata e può vantare, tra gli ultimi successi, anche la vittoria al Datch Forum nella finale del prestigioso torneo indetto dall’Armani Jeans tra le società milanesi a essa affiliate: storica, poi, anche la partecipazione al campionato FIP-Open (Federazione Italiana Pallacanestro) dove la Meta 2000 ha affrontato con onore 20 squadre lombarde, arrivando a giocare a Monza, Sondrio e Brescia. È proprio una passione senza confini quella Nome Polisportiva Meta 2000 Sede Via Sergnano, 10 Anno di nascita 1991 Fondatori Claudio Pipparelli e Carlo Lungaro Presidente Giovanni Siboni Info 02-99984754 E-mail [email protected] Sito www.meta2000.it I CAMPUS Quando Dove Gli istruttori 9-14 giugno minibasket, 16-21 giugno basket Parco sportivo Metanopoli, via Caviaga 4 per minibasket Silvano Morelli, istruttore nazionale; per basket Pier Agazzi allenatore della nazionale 1983 Quota iscrizione 160 € Info www.basketsudmilano.com E-mail [email protected] iscritti nel 2007-2008 campionati provinciali Aquilotti vinti nel 2005 e nel 2007 che segna la storia di Meta 2000 e unisce i piccoli Michael Jordan, l’ex cestista soprannominato “Gesù in scarpette da ginnastica”. Luigi Fazzo, classe 2000, tutto sorridente dopo un’ora d’allenamento: «Giocare a basket è sempre divertente, che sia una partita o un allenamento continuerei per ore». Questo entusiasmo già forte nei piccoli è alimentato dagli istruttori, adulti che gratuitamente spendono il loro tempo libero sul campo da basket. «Insegnare uno sport vuol dire innanzitutto educare» sostiene Gabriele Taverna, consigliere di Meta 2000: «Il basket è uno sport di squadra dove non è mai il singolo a emergere ma il gruppo. S’impara a stare insieme, nelle gioie e nelle fatiche, e questo insegnamento poi vale anche per la vita». Anche Luca Bassanini, 37 anni impiegato Eni, è disposto dopo una lunga giornata lavorativa a venire in palestra ad allenare: «Al lavoro mi stanco, ma quando arrivo e vedo i ragazzi scalpitanti con la palla in mano, rinasco. Giocare a basket è sempre stata una mia grande passione e poterla condividere con questi ragazzi è una gioia». Questa è l’anima di Meta 2000: questo è quello che permette a una società sportiva quasi maggiorenne di competere con le grandi società a livello regionale. 10 2 istruttori trofei Armani Jeans vinti nel 2007 e nel 2008 9 1 corsi svolti da Meta 2000 corso di educazione motoria propedeutica allo sport NEWPRESS Dal 9 al 14 e dal 16 al 21 si terranno due momenti formativi al parco Snam Giocando a pallacanestro ho la possibilità di rivedere i miei amici e vecchi compagni delle elementari NEWPRESS TERZO SET TORE (33( Gli allenamenti della Polisportiva Meta 2000 [ 45 ] PIETRO DEL MONTE (33( www.materassimca.com LE COORDINATE DEL CONCORSO Il bando del concorso, disponibile in versioTema ne integrale sul sito del Comune, fissa al 20 “La mia identità, settembre la scadenza ultima entro la quale e ognuno potesse scegliere il la mia terra” far pervenire alla Biblioteca centrale le comluogo della propria nascita, Quando posizioni. La premiazione è in programma certi paesi sarebbero comDall’1 al 20 settembre martedì 25 novembre. pletamenMontepremi La caccia al vincitore è aperte disabitati». Questo arguto Questa iniziativa 850 € ta. La curiosità è se verrà aforisma dello scrittore sarà uno stimolo Partecipazione smentita la massima biblica scozzese Eric Linklater, ori- per gli aspiranti narratori gratuita che recita nemo propheta ginario delle isole Orcadi visBando integrale Rosa Carriero in patria e se sarà, dunque, suto a cavallo tra il XIX e il XX www.comune.sandonatomiassessore alla cultura un sandonatese ad aggiudisecolo, potrebbe esser un lanese.mi.it carsi la gara narrando le tante identità della buon inizio per un racconto con cui partecipaInfo 02-52772400/310 nostra città. re all’undicesima edizione del concorso letterario promosso dal Comune di San Donato Milanese. Il tema scelto per l’edizione di que.0<.56 79,40(@065, (33( )0)306;,*( st’anno, infatti, è La mia identità, la mia terra. Gli aspiranti scrittori avranno tutta l’estate e 12 pagine bianche formato A4 per tentare la propria sorte letteraria, illustrando il binomio 450 poesie per 289 aspiranti poeti distribuiti tra studenti delle scuole che unisce identità e origini. Il montepremi primarie, secondarie, adulti e fini dicitori in lingua inglese. Come ogni anno messo in palio dal Governo dalla città è di sono stati in molti ad accogliere il richiamo del tradizionale concorso Significar per rime: giunto alla 17esima edizione è organizzato 850 euro: saranno i tre più abili narratori a dall’associazione culturale sandonatese intitolata a Simona Orlandi, la riceverlo. «Il concorso – spiega l’assessore alla ragazza sandonatese scomparsa prematuramente nel 1991. Venerdì 6 cultura Rosa Carriero – vuole essere uno stigiugno alle 21 gli aspiranti poeti si riuniranno presso la biblioteca centrale molo per tutte quelle persone che si dilettaper la premiazione della gara letteraria. Nel corso della serata verranno no con la scrittura. Chiediamo loro di conlette le poesie premiate e quelle segnalate. frontarsi in una sfida avvincente che unisce la riflessione alla composizione narrativa». di Massimo Zanicchi «S FRANCO FERRARI FABBRICA MATERASSI VIVISANDONATO Bandito il nuovo concorso letterario sandonatese: tema da sviluppare il rapporto tra noi e il territorio *,9*(:0 :*90;;690 0<5;( ’’ Per non dimenticare Simona Orlandi VENDITA DIRETTA MILANO Via Toffetti 5 - tel. 02.57409755 [ 47 ] VIVISANDONATO (33( Domenica 1 giugno Piazza della Pieve Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan (alle 11.15) Martedì 3 giugno Biblioteca centrale Incontri con l’autore… con aperitivo: Giangiacomo Schiavi (alle 18) Mercoledì 4 giugno Cascina Roma “La sfida di Darwin. Evoluzionismo e creazionismo” relatore Adriano Pessina, docente della Cattolica (alle 21) Giovedì 5 giugno Teatro Troisi Concerto finale chiusura corso di alto perfezionamento del Civico istituto musicale (alle 21) Venerdì 6 giugno Biblioteca centrale “Significar per rime” premiazione concorso di poesia a cura dell’associazione Simona Orlandi onlus (alle 21) Cascina Roma Musica, teatro e... vino a cura di Teatro di stalla, Quintomiglio e Flight band (alle 21) Sabato 7 giugno Sala polifunzionale di Poasco “L’uomo in scatola” a cura della compagnia della Fondazione Don Gnocchi (alle 21) Stazione delle biciclette “L’acqua e la fede” pedalata alla scoperta del Parco agricolo sud Milano (alle 15) Domenica 8 giugno Via Di Vittorio Grande festa dei commercianti (dalle 7 alle 20) Via Unica Poasco “Abitiamo la città”: mostra mercato hobbistica (dalle 9 alle 19) Piazza della Pieve Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan (alle 11.15) Piazza della Chiesa di Poasco Concerto di musica popolare con gli Jentu (alle 21.30) [ 48 ] 30 (77<5;(4,5;0 0<5;( Sala Marchetti, via Parri Serata danzante a cura dell’Alte (dalle 21 alle 24) Lunedì 9 giugno Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Italia – Olanda (alle 20.45) 3 *,3,)9, =09;<6:6 +,33( ;(:;0,9( /( ;,5<;6 <5 *69:6 (3 04 *65*,9;6 03 .0<.56 (3 #960:0 Balzani: «Il campione di piano si loda ma non s’imbroda» di Francesco Vitiello «La musica classica richiede impegno ma, se ti ci avvicini presto, puoi capirla davvero». Così Vincenzo Balzani, insegnante di pianoforte presso il Conservatorio di Milano, vincitore di numerosi premi in oltre quarant’anni di carriera, spiega la chiave per diventare “campioni” di musica classica. Un’occasione d’oro per i giovani pianisti residenti in Lombardia che hanno avuto la possibilità, al Civico istituto di musica sandonatese, di frequentare un corso di alto perfezionamento sotto la guida di questo grande virtuoso. Organizzato dall’Agenzia per la formazione professionale di San Donato Milanese e coordinato dalla musicista Catia Iglesias, dopo le lezioni in programma nei mesi passati di marzo e maggio, giovedì 5 giugno alle 21 gli allievi Franco Begnis, Francesco Bissanti, Matteo Chindamo, Davide Campanella, Giuseppe Di Pietro e Andrea Pirola terranno un concerto a ingresso libero presso il teatro Troisi eseguendo musiche per solista e orchestra di Bach e Mozart. Venerdì 13 giugno Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Italia – Romania (alle 18) Sabato 14 giugno Piazza della Chiesa di Poasco Concerto rock dei ragazzi del quartiere (alle 21.30) Borgo Triulzo “Abitiamo la città”: biomercatino “mangiasano” (dalle 9 alle 19) Via Libertà “Abitiamo la città”: musica e bancarelle (dalle 17 alle 24) Sala Marchetti, via Parri Serata danzante a cura dell’Alte (dalle 21 alle 24) Domenica 15 giugno Piazza della Pieve Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan (alle 11.15) Piazza Bobbio Concerto scuola di rock (alle 21) Piazza della Chiesa di Poasco Concerto dei Fritto misto, ragazzi di San Donato (alle 21.30) Martedì 17 giugno Biblioteca centrale Incontri con l’autore… con aperitivo: Maurizio Zottarelli (alle 18) Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Italia – Francia (alle 20.45) Mercoledì 18 giugno Teatro Troisi “Avanti il prossimo…” spettacolo di cabaret a favore dell’Assia per info e prenotazioni 392/9811220 (alle 21) Sabato 21 giugno Via Alfonsine “Abitiamo la città”: musica e bancarelle (dalle 17 alle 24) Parco sportivo Metanopoli “Bammetday”(info su www.bammet.com) Sala Marchetti, via Parri Serata danzante a cura dell’Alte (dalle 21 alle 24) n evento: Per inserire u [email protected] da non perdere a giugno Domenica 22 giugno Piazza della Pieve Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan (alle 11.15) Mercoledì 25 giugno Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Semifinale (alle 20.45) Giovedì 26 giugno Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Semifinale (alle 20.45) Sabato 28 giugno Via Di Vittorio “Abitiamo la città”: musica e bancarelle (dalle 17 alle 24) Sala Marchetti, via Parri Serata danzante a cura dell’Alte (dalle 21 alle 24) Domenica 29 giugno Parcheggio V palazzo uffici Eni “Abitiamo la città”: mostra mercato del brocantage (dalle 9 alle 19) Piazza della Pieve Dimostrazione gratuita di Tai chi chuan (alle 11.15) Sala Consiliare/ sala multifunzionale Poasco Europei di calcio: Finale (alle 20.45) (9;,+C (33( )0)306;,*( 3( 79,:,5;(@065, +,3 =63<4, :*90;;6 ( 8<(;;96 4(50 +(3 56;6 65*636.6 , +(3 .0695(30:;( +,3 E 6990,9, +,33( ",9(F Ai medici di oggi serve una scuola di umanità di Filippo Poletti «Per molti secoli la medicina è consistita in un colloquio e in una visita clinica, cui raramente seguivano una diagnosi circostanziata e una terapia efficace. Oggi la medicina ha fatto progressi giganteschi, la scienza e la tecnologia hanno reso possibile quello che si pensava impossibile; mediamente i medici sono più preparati e gli ospedali sono più accoglienti. Ma nelle scuole di formazione bisogna aggiungere un esame per il buon medico: quello di umanità». Sono parole meditate e allo stesso da meditare quelle di Gianni Bonadonna, uno dei più grandi oncologi a livello mondiale, colpito nel 1995 da un ictus che lo ha messo al tappeto. Da allora – spiega Giangiacomo Schiavi, inviato del Corriere della Sera, curatore del volume di Bonadonna Medici umani, pazienti guerrieri: la cura è questa – «questo grande dottore è diventato il protagonista di medici che stanno dall’altra parte e ci segnalano le lacune della professione per portarla sempre più dalla parte del malato». Sarà lo stesso Schiavi a presentare il libro martedì 3 alle 18 alla biblioteca centrale di San Donato Milanese: Bonadonna – racconta il giornalista – «mi ha chiamato dopo il libro che feci assieme ad Ambrogio Fogar e l’ho aiutato in questa impresa». [ 49 ] 0<5;( Ogni mattina va in onda il programma più ascoltato d’Italia: Tutte le strade 769;(56 ( !(+06 di Nicola Savino* G iorni fa sentivo alla radio Enrico Ruggeri spiegare che la splendida canzone Il mare d’inverno era stata composta a Marotta, sulla costa marchigiana. Non a Portofino, non a Capri o Saint Tropez. Marotta, provincia di Pesaro. Seguivano, narrati dalla voce di Ruggeri, racconti di pellegrinaggi delle mogli e fidanzate che una volta portate a Marotta dicevano: «Tutto qui?». I luoghi che ci ispirano, quelli a cui abbiamo legato i nostri indissolubili ricordi, sono completamente privi di valore agli occhi di un terMetanopoli è il luogo zo che non sa, non può della mia infanzia: altro che Portofino sapere, non ha vissuto o Saint Tropez con noi quei momenti magici. Metanopoli è INFANZIA la mia Marotta. TARGATA ENI Un luogo sorto esclusivamente come villaggio dei dipendenti Eni, una meta di emigranti diversi dagli altri, senza valigia di cartone ma con “il pezzo di carta”, un singolare avamposto dello sviluppo “a sud” della provincia di Milano, prima di allora tendente più al brianzolo-monzese: «Perché giù di là ci son troppe zanzare» ci dicevano. Mi è capitato più volte di definire Metanopoli ’’ [ 50 ] dietro al microfono batte un cuore sandonatese, figlio dell’ex farmacista di via Libertà di San Donato ,,1(? VITE FUORI DAL COMUNE (33( LA TOP FIVE DI NICOLA un “esperimento sociologico”: metti in un completamente innamorato della radio, quartiere diecimila persone tra cui tremila questa è stata la mia fortuna. La passione asIl parco Snam padri di famiglia laureati. Che succede? soluta. Mia madre, la farmacista di via gli amici, gli amori Succede che tra i ragazzi dei “negozi” di via Libertà col neo sulla fronte (così la chiamaAlfonsine (punto di ritrovo invernale di giovano), era finalmente tranquilla: passando I negozi vani sandonatesi negli anni ’70-’80, d’estate così tanto tempo in radio sarei stato lontano di via Alfonsine scattava il parco Snam) gli status symbol non dalla droga, la grande paura anche per San erano solo le moto grosse o i giubbotti firmaDonato in quegli anni terribili. il freddo d’inverno, ti, ma i dischi ascoltati, i film Oggi San Donato è in assoluappuntamento fisso alle 18.30 visti o i libri letti. Per forza, a Devo tutto to il posto preferito da mia ficasa si respirava cultura ma a Radio San Donato glia Matilda, che quando va Via Kennedy non ricchezza. Nessuno di noi e Beautiful Station a trovare la nonna può stare l’infanzia, la cartoleria aveva “la fabbrichetta”, la ditore e ore a giocare ai giardini GRAZIE A e la Despar ta. Eravamo tutti figli del cane MARCO CASTELLI di via Kennedy senza proche non c’è più a sei zampe dell’Eni. Qualblemi ed è per me il luogo cuno figlio di operai, qualcuno di impiegati, perfetto in cui fare lunghe sedute di jogging Via Libertà pochi di dirigenti. Le differenze sociali erano su e giù per viale De Gasperi, con i chilomeRadio San Donato minime, la forbice stretta. tri esatti segnati da anni e anni di runner e la farmacia dove La mia grande fortuna è stata anche che a sandonatesi. lavorava la mamma San Donato Milanese c’erano due piccole raSi, San Donato è la mia piccola Marotta ma, Bolgiano dio: Radio San Donato che trasmetteva sugli non me ne voglia Ruggeri, non è mai stata 88.8 mhz e Beautiful Station che modulava «come un film in bianco e nero visto alla tv». la scuola rossa, sui 96.1. Dopo mesi di assiduo ascolto dei * deejay, autore e conduttore televisivo l’antico borgo network milanesi (Radio Deejay e Rete 105 erano le mie preferite) al liceo scientifico IL CONDUTTORE DI RAIDUE CRESCIUTO IN CITTÀ omnicomprensivo tale Marco Castelli (mai più visto, ma grazie a te per tutta la vita!) mi 1967 nasce a Lucca e si trasferisce a San Donato disse: «Guarda che a Radio San Donato ci so1973-74 frequenta la scuola elementare via Kennedy (solo la prima) no due ore libere, ti va? Dai t’insegno io!». 1974-1978 frequenta la scuola elementare a tempo pieno di Bolgiano Iniziai nell’aprile del 1984 in una ex macelle1978 passa alle medie De Gasperi ria in via Emilia al 10, dove trasmettevo io 1983-84 frequenta il terzo anno al liceo scientifico c’erano ancora i ganci per i quarti di bue. dell’omnicomprensivo Passavo le mie giornate alla radio portando1984 entra nello staff di Radio San Donato e Beautiful Station mi i dischi da casa, che quelli in radio erano 1989 cura la regia del programma “W Radio Deejay” condotto da Fiorello brutti e rigati. 1997 inizia a condurre Deejay chiama Italia con Linus Poi passai a Beautiful Station nel mitico 1998 è autore del Festivalbar e Le iene “Bunker” di via Agadir, dove la radio era sot2003 entra nel cast di Quelli che il calcio to un negozio di dischi e dove adesso mi di2008 è il conduttore di Scorie su RaiDue cono ci sia un centro medico-pediatrico. Ero ’’ [ 51 ] A sinistra il fondatore Franco Salvatori con il figlio Sergio nel 1962 A destra foto di gruppo della famiglia Salvatori NEWPRESS Da tre generazioni il panificio di via Libertà 4 fa lievitare il gusto: nel 1958 impazzava la michetta, oggi è di moda l’arte bianca dei cugini d’Oltralpe 2 giugno, mezzo secolo di pane Salvatori: NEWPRESS ANDAR PER BOT TEGHE (0 *0;;(+050 « 0 :(5+65(;,:0 70(*, -9(5*,:056 » di Matteo Castelnuovo G0+,5;020; «A gli inizi, nel 1958, non era la gente che veniva qui a comprare il pane. Non c’erano ancora questi palazzi. Qui c’era solo una stradina e intorno solo cascine – dice la signora Enza Corrada Salvatori, moglie di Franco – così, eravamo noi ad andare da loro, porta a porta, prima col calesse e poi con la camionetta». Al numero 4 di via Libertà a San Donato Milanese si respira aria di tradizione, di bontà, di passione e tanto amore. Entrando nel Panificio Salvatori, 50 anni di attività lunedì 2 giugno, si scoprono una miriade di profumi che inebriano l’aria e stuzzicano la golosità. «La nostra è sempre stata una conduzione familiare – continua mamma Enza, 68 anni – prima di aprire questo negozio mio marito Franco e suo fratello hanno gestito per 6 anni un panificio a San Martino. Poi siamo venuti qui e l’ho aiutato io». «All’inizio è stato diffici- [ 52 ] Apertura 1958 Attività panificio Indirizzo via Libertà 4 Telefono 02-5272089 Chiusura domenica Titolari Enza Corrada Salvatori e i figli Emma, Luciano e Sergio Lavorare in famiglia è più bello, divertente e gratificante ’’ IL VALORE DELLA FAMIGLIA le imparare – aggiunge la signora Salvatori guardando la figlia Emma – ma poi la voglia e la passione per questo lavoro sono state talmente coinvolgenti che tutto è venuto da sé. Ora ci sono i miei figli: Emma, Luciano e Sergio, al mio posto». «È vero – dice Emma Salvatori, 42 anni – noi abbiamo sempre lavorato tutti insieme. Non saremo la famiglia del Mulino Bianco, però ci vogliamo molto bene e anche fuori da qui ci cerchiamo sempre». La sirena del forno nel retro del panificio si fa sentire e dopo un attimo di silenzio ecco tornare Emma con una teglia di pane appena sfornato: «Certo – continua la più giovane dei tre fratelli Salvatori, mentre versa il pane in uno dei vani dietro al bancone centrale – magari si litiga o ci si arrabbia ma poi passa. Lavorare in famiglia è diverso, intanto perché si è molto più uniti e poi perché se qualcosa non va, lo si dice senza paura che qualcuno si offenda o altro, come invece può capitare quando lavori con altre persone. Si è più liberi insomma». Sono le 3 di pomeriggio e qualche signora inizia a entrare nel negozio scambiando due chiacchiere con Emma e scegliendo rapidamente tra francesini, paste dure, panini all’olio, panzerotti e tutta quella gustosa varietà di farina lievitata e modellata messa in bella mostra. «San Donato Milanese è cambiata molto – dice intanto mamma Enza – una volta le famiglie erano più numerose. Oggi, invece, ci sono più che altro single o coppiette che prendono solo un paio di francesini o qualche bocconcino». «Mi ricordo – dice Emma mentre pesa il pane Una volta i nuclei erano più numerosi e il pane si vendeva a chili LE STAGIONI DI SAN DONATO ’’ sulla bilancia – che quando ero piccola, qualche volta la mattina, restavo ad aiutare mamma e siccome la scuola era qui di fronte, capitava che il bidello passasse a dirmi che la maestra voleva sapere se andassi in classe o meno». E poi aggiunge, con soddisfazione: «Di noi tre fratelli, l’unico che ha fatto la scuola pasticcera è Sergio. Io sono diplomata in perito del turismo e Luciano in perito meccanico. Dopo il diploma ho provato a lavorare a Milano, ma sono tornata qui poco dopo. L’unione fa la forza: anche quando si fanno i francesini per i sandonatesi». La ricetta segreta della torta di pane di Sergio Salvatori Far scaldare il latte. Tagliare il pane raffermo a fette spesse e, quindi, a cubetti. Porre in una ciotola capiente il latte caldo e, quindi, immergervi tutto il pane a pezzi. Lasciare riposare, rimestando di tanto in tanto, fino a quando il pane non si sarà completamente ammorbidito e il latte quasi totalmente assorbito (se preparate il composto alla sera, sarà perfettamente pronto alla mattina per continuare la preparazione). Una volta che il pane è pronto, aggiungete un cucchiaio per volta, il cacao e lo zucchero e via via tutti gli altri ingredienti rimestando sempre il tutto, affinché si amalgami bene. Portate poi il forno a 200°, imburrate una teglia a bordo alto circa 4/5 cm. e versatevi dentro il composto. Infornate e lasciate cuocere per circa 50 minuti. Sfornate e aspettate che si raffreddi. Gli ingredienti: 4 etti di pane raffermo, ½ litro di latte, 2 uova, 1 cucchiaio di cacao amaro, 100 grammi di zucchero, ½ etto di burro fuso, 50 grammi di uvetta, 1 cucchiaio di pinoli, 1 bustina di lievito, 150 grammi di amaretto, 50 grammi di cedro candito, un pizzico di sale. [ 53 ] (0 *0;;(+050 BLOCK NOTES Benvenuti ai nuovi cittadini sandonatesi 26 marzo Alessandro Tirani 28 marzo Maya Caltabiano 31 marzo Tea Colombo 2 aprile 11 aprile 10 aprile Francesco Facchini 12 aprile Beatrice Cameroni 14 aprile Alessandro Bortolotto 14 aprile Stefano Vito Strippoli 15aprile Beatrice Pissard 15 aprile Raffaella Gentile 17 aprile Lorenzo Milan 22 aprile Riccardo Cavalieri 25 aprile Tanti auguri ai novelli sposi Claudio Salvadeo e Flavia Cristina Trotta Goncalves Domenico Belgio ed Emilia Linelli Fabio D’ambrosio e Olga Patricia Zegarra Massimiliano Bella e Marina Silingardi Bruno Prandini e Anastasia Tartaglia Osvaldo Corda e Sabrina Rosati «Chi l’ha detto che il pane non ha carattere?». È la voce di Mauro Ponzetto – baritono mozartiano per diletto, panificatore di mestiere – a mettere i puntini sulle i: «I pani lievitati con la pasta madre durano di più e sono più digeribili». Certo – prosegue il cinquantenne di Civiasco in provincia di Vercelli, ospite del biomercatino in programma sabato 14 al borgo Triulzio – la pasta acida è esigente quanto una persona, senza dubbio più del lievito di birra: «È molto permalosa, sensibile agli sbalzi di temperatura e richiede una dieta molto rigorosa: mangia acqua e farina, adora il succo di mela fermentato, le proteine dell’uovo e il miele». Per ottenere una pasta acida superlativa occorrono almeno 15 giorni di lavoro: «Se la nutri regolarmente, hai una madre arzilla, una vera bomba a mano». E il pane, di conseguenza, viene molto buono: vale, ad esempio, per il pane di segale o per quello di grano duro, il primo – racconta Ponzetto, habitué del biomercatino promosso dall’Azienda comunale di servizi in FRANCO FERRARI Alberto Frezza Emma Lanaro Se il lievito è “permaloso” il pane è buono Mauro Ponzetto collaborazione con l’Associazione Verdi, ambiente e società – è più saporito e ideale con carni e salumi, il secondo si sposa bene con i formaggi, l’insalata e il pesce. «Le cose semplici – tira le somme Ponzetto, barba bianca come babbo Natale – vogliono l’equilibrio». Anche nei tempi di lavorazione: «Panifico una volta alla settimana, 150 chili. Vendo solo ai mercati perché mi piace andare in giro per le piazze a “cantare” l’arte del pane. Mi considero un “circense delle cose buone”». Un esempio? I suoi biscotti taffioli. Provare per credere. Sabati di giugno a suon di musica Appuntamento fisso con le “note” serali 14, 21 e 28: sono questi i giorni di giugno da appuntarsi sul calendario. Gli ultimi tre sabati del mese, infatti, la città ospiterà un happening musicale che coinvolgerà a turno tre zone diverse di San Donato: via Alfonsine, via Di Vittorio e via Libertà. Bancarelle, negozi aperti oltre l’orario consueto e isole musicali per tutti i gusti e per tutte le età: dal jazz al rock passando per il revival. Saranno questi elementi a richiamare i sandonatesi lungo le vie della città dalle 17 a mezzanotte. Il primo appuntamento della rassegna che animerà il mese di giugno si terrà in via Libertà sabato 14. A seguire, saranno rispettivamente via Alfonsine (21 giugno) e via Di Vittorio (28 giugno) a ospitare le altre due tappe. [ 55 ] VITA COMUNITARIA Marco Mazzei Al Triulzio il biomercatino con i prodotti artigianali di Ponzetto Dove via Emilia 60, al primo piano della facciata della casa gialla (0 *0;;(+050 L’effigie di San Martino lungo la via Emilia C APIRE L A CIT TÀ Al confine con Milano c’è una statuetta dedicata al religioso ungherese. Un tempo sorgeva una grande chiesa: con le sue pietre fu costruita la cappella di santa Croce, oggi sede del Trefor Club NEWPRESS Il santo Martino di Tours (316-397) nativo di Sabaria, in Pannonia (l’odierna Ungheria) VIA EMILIA 60 (9;056 03 :(5;6 .<(9+0(56 +0 "(5 65(;6 LA LEGGENDA DEL MANTELLO di Andrea Anselmi P er chi sa ascoltare e guardare, ci sono pietre che narrano un pezzo di storia. Spesso sono elementi tristemente dimenticati, ridotti a decorazioni superficiali di fabbricati moderni. Lungo l’attuale via Emilia sulla facciata gialla del numero civico 60, poco dopo la trattoria Tri Basei, esiste all’altezza del primo piano un’edicola sacra con un’effigie che ha la pretesa di ricordare che in quel luogo, un tempo lontano, ai confini dell’antica strada consolare che incrociava la via di comunicazione per Triulzo, sorgeva una chiesa e un piccolo ospizio medioevale dedicati a san Martino. Il borgo stesso – collocato nell’area nord del territorio sandonatese, ancora parzialmente riconoscibile nel tessuto urbano ormai modificato – porta il suo nome, rimarcando così l’importanza e la dipendenza di quell’edificio sacro scomparso. Oggi, di quel fabbricato rimane solo un richiamo della memoria con quest’edicola. Un’immagine sotto l’aspetto artistico non di grande interesse, un “altorilievo di gesso e cemento”, raffigurante san Martino a cavallo che dona metà del suo mantello a un povero: il gesto di carità con cui la tradizione popolare ha sempre rappresentato le gesta del santo. Quella rappresentazione richiama alla memoria la chiesa scomparsa ma anche la presenza riservata e discreta di un’opera di carità. È proprio questo richiamo che rende espressiva e cara quest’immagine. Poi, le alterne fortune, che questa costruzione ha attraversato nel corso dei secoli, l’hanno portata all’abbandono e infine alla demolizione. Ma il legame affettivo e tangibile con la città di San Donato Milanese è tuttora vivo: nel 1560 i materiali della demolizione furono recuperati e in parte utilizzati dai Marchesi D’Adda per la costruzione della cappella e dell’orfanotrofio di santa Croce a Triulzo inferiore. Anche se ha smarrito la sua vocazione religiosa, questo fabbricato è ancora esistente ed è sede del Trefor Club. Quando Martino era ancora un soldato incontrò un mendicante seminudo. D’impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella notte sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro. Il termine latino per “mantello corto”, cappella, venne esteso alle persone incaricate di conservare la cappa o mantello di san Martino, i cappellani. [ 57 ] " 65 <;030@@(;, 0 *,:;050 +,0 90-0<;0 7,9 :4(3;09, 3( =6:;9( :7(@@(;<9( 36 :*676 +,0 *,:;050 B 8<,336 +0 ,=0;(9, */, 0 70**630 90-0<;0 :0(56 3(:*0(;0 7,9 :;9(+( 7(936 +,3 -(@@63,;;6 +0 *(9;( 6 +,3 7(**/,;;6 +,33, :0.(9,;;, ", 0 *,:;050 +0 90-0<;0 =,5.656 6**<7(;0 +(0 :(**/,;;0 +,33( :7(@@(;<9( 05 463;0 :0 :,5;09(556 (<;690@@(;0 ( 3(:*0(9, 3, *(9;, 7,9 ;,99( , 8<,:;6 B 05+,*696:6 7,9 3( 56:;9( *0;;A +( ;(5;0 05=0+0(;( 7,9 03 :,5:6 *0=0*6 , 3 ,3,=(;6 30=,336 +0 =0=0)030;A !,5+,9, (5*69( 70D ),33( "(5 65(;6 565 *6:;( 5<33( :636 )<65( =6365;A 056 (9;056 IO IL D IZ IO N A R Il "% # ! %! «",5@( 64)9 ( +0 +<))06 03 79046 +( :050:;9( , 03 79046 +( +,:;9( :6 56 0 .,4,330 ,95(5+6 , (636 69,5@0 » ,65(9+6 ,5 @6 « 3 5<4,96 B ";,-(56 $..,90» 030(5( :796465;, " "# " &$ … 0(6 "656 4(+9,305.<( 3(<9,(;( , *65 +0=,9:0 (550 +G05:,.5(4,5;6 (33, :7(33, 6 907,;0@0650 , 79,7(96 ( ,:(40 (5*/, <50=,9:0;(90 +0 :7(.5636 E*3(96F ", /(0 )0:6.56… (90( [ 58 ] ! Vocabolario degli studenti sandonatesi # di Carlotta Mercantini e Francesco Vitiello responsabili del periodico Omnia del liceo “Primo Levi” ! $ % # 5( 7,9 (<96 , 90(5 (;0 ( ;0 5 , 04 73 64 7065 79040 (0 (4 ;0 =( 90 (9 9, , ,:: 5,33, +(5@, 6 .0 (. 4 0 5 0( 0;(3 5<;6 03 ° 9 (=,9 6;;, 7, , + (9 + , <0; :;(5 9(5*0( (33( E 05 , */ (5 6 (5 + @, 76:; :,479, 5,33, F :, (5 3( +, *69( 647304,5;0 (5 :;(5+(9+ :C 90 65;05<(;, *6 =6:;90 .,50;6 ! ' % NEWPRESS M # " "#! 33( -05, +,33 <3;046 (556 +0 "*<63( ,3,4,5;(9, *0 :,5;0(46 05 +6=,9, +0 ,:7904,9, <5 905.9(@0(4,5;6 7(9;0*63(9, (33, 4(,:;9, ,(;90*, <*0(5( , !6),9;( */, /(556 (**647(.5(;6 0 56:;90 -0.30 05 8<,:;0 (550 65 3( 3696 7(::065, 7,9 3 05:,.5(4,5;6 3( *647,;,5@( , 36 :40:<9(;6 ,5;<:0(:46 :656 90<:*0;, ( 047(+96509:0 +,33 (--,;;6 +0 ;<;;0 560 .,50;690 +,33( *3(::, +,33( :*<63( (906 9,770 Babbiàre (scherz.) [da babbo] v. tr. Prendere in giro, farsi beffe di qlcu.: quel tipo ti ha babbiato SIN. Ingannare, truffare. • Se qualche compagno di scuola vi dice che siete stati babbiati, non prendetevela: vuol solo dire che siete stati presi in giro. Solitamente, questo termine viene utilizzato per indicare scherzi innocui. In questi casi, infatti, colui che ha babbiato non è animato da cattive intenzioni; tuttavia, talvolta con questo verbo si indicano anche azioni poco simpatiche. Chi viene preso in giro riceve spesso l’appellativo di babbo o babbione: sarà di certo accaduto a tutti, viste le numerose vittime dei quotidiani scherzi scolastici. Bèlla (gerg.) [dal lat. bellum dim. di bonus ‘buono’] agg. (sing. m. bèllo) Espressione indicante approvazione o eccitazione; raramente usato come saluto. “Oggi niente scuola” “B.!”; “B. Nico!” CONTR. Devasto. • Chissà com’è successo che un aggettivo sia diventato l’espressione più gettonata tra i giovani. B. viene utilizzato come saluto, spesso ac- compagnato da b. zio anche se l’interlocutore non è un parente. Talvolta è usato per esprimere approvazione nei riguardi di qualche avvenimento o espressione altrui. In classe: ragazzi dobbiamo annullare il compito perché c’è un’assemblea di istituto, b. Ovviamente, non ci si sta riferendo alla bellezza dell’assemblea. Bollìto (scherz.) part. pass. di bollire; anche agg. 1 Individuo rintontito, apatico: oggi sei b.; Marco oggi mi sembra b. 2 Stordito dalle troppe nozioni accumulate per lo studio: ho studiato troppo, sono b. CONTR. Sveglio, in gamba. • Se il colore della benzina suggerisce un invitante brodino, il bollito di cui stiamo parlando non fa riferimento all’insieme di carne e verdure che profuma casa nostra all’ora di cena. Con b. si definiscono gli individui un po’ svampiti. È b. colui che si aggira in modo vago, che parla in modo annoiato e sembra essere guidato da una costante apatia. Diventa b. colui che ha studiato così tanto che è “stordito” dalle troppe nozioni. ( 9,+(@06 5, +0 F +A 03 ),5=, E" 5 < ; 6 ( %063( , 50*/,;;0 ,+ ,:7904 , 3, 70D =0=, *65.9(;<3( @0650 (0 .,50;69 0 [ 59 ] FIUMI DI PAROLE IL NOSTRO SPAZIO $ (0 *0;;(+050 (3 Il “Parlamento” sandonatese chiude il primo anno di attività con un bilancio positivo. Tra i provvedimenti licenziati la “Finanziaria” cittadina e l’estinzione anticipata dei mutui .06950 Consiglio comunale: +7% delibere approvate 30 <3;040 (;;0 (7796=(;0 L’Aula discuterà la revisione del regolamento del Consiglio comunale per colmare alcune lacune e ottimizzare i lavori ’’ Luca Compagnone presidente del Consiglio Votanti Favorevoli Astenuti 27 27 25 27 27 25 1 Difensore civico: relazione annuale 2007 Affidamento incarichi esterni: modifica regolamento Condanna della repressione in Tibet Dietro ai numeri si nasconde un anno di attività intensa, durante il quale l’organo consiliare ha adottato atti di importanza rilevante per la vita della città. «In questo primo anno di lavoro – spiega Luca Compagnone, presidente del Consiglio in carica dal 2luglio 2007– sono state molte e diversificate le problematiche su cui i consiglieri si sono confrontati. Il Consiglio ha approvato una serie di atti che già incidono positivamente sull’attività della macchina comunale. Si pensi ad esempio alla decisione di estinguere anticipatamente i mutui in essere presso la Cassa depositi e prestiti, operazione che ha consentito lo smaltimento parziale dell’avanzo di amministrazione e un contestuale alleggerimento della posizione debitoria dell’ente. Oppure, ancora, all’approvazione del- @ l’abolizione della tariffa per il primo pass auto». Da leggere in termini di recupero di efficienza e snellimento della burocrazia – prosegue il numero uno del “Parlamento” sandonatese – «è stata la scelta di trasformare l’Azienda comunale di servizi in società a responsabilità limitata. Altrettanto importate è stata la prima deliberazione del 2008 in cui è stato approvato il regolamento per gli interventi finalizzati al contrasto della povertà». Il dibattito dell’Aula – tira le somme Compagnone – si è sempre svolto all’insegna della correttezza: «Tematiche come la crisi del parco sportivo Metanopoli hanno acceso gli animi, ma sempre nel rispetto delle posizioni. Diverse, poi, sono state le decisioni che hanno unito tutti i consiglieri come ad esempio l’ordine del giorno con cui è stata espressa la condanna della dura repressione di Pechino nei confronti dei manifestanti tibetani». Per il futuro il presidente Compagnone auspica «che i lavori proseguano nel segno del confronto dialettico, fondamento di ogni democrazia: a breve l’Aula discuterà la revisione del regolamento del Consiglio comunale per colmare alcune lacune esistenti e ottimizzare così i lavori del “Parlamento”sandonatese». *seduta del 17 aprile NEWPRESS S tesso numero di sedute ma con un numero superiore di deliberazioni approvate. È questo il bilancio positivo del primo anno di attività del Consiglio comunale in carica: 31 sedute, 34 tra mozioni, interrogazioni e ordini del giorno presentati, e ben 64 deliberazioni, quattro in più rispetto ai precedenti 12 mesi di attività consiliare. Sono questi i numeri del primo anno di lavoro del Consiglio comunale in carica. Luca Compagnone Chi volesse inviare un messaggio di posta elettronica al presidente del Consiglio comunale Luca Compagnone può utilizzare questo indirizzo: [email protected] [ 61 ] LA PAROLA AL PRESIDENTE Primi 65:0.306 Maggioranza 65:0.306 L’IMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE CITTÀ SICURA? La questione sicurezza è da sempre un tema che suscita molta attenzione. La sicurezza è un bene da garantire, è un presupposto fondamentale alla crescita e sviluppo di un sistema sociale: un valore base sul quale si possono innestare e sviluppare altri valori. L’assenza di sicurezza abbassa terribilmente la qualità della vita del singolo cittadino come della collettività nel suo insieme. È compito difficile presidiare e prevenire i fenomeni di criminalità, ma fortunatamente e grazie anche ad interventi specifici, nella nostra città non vi è una vera e propria emergenza sicurezza. Le ultime statistiche segnalano un calo degli eventi di criminalità. Sono però previsti altri interventi da parte dell’amministrazione. È stato sottoscritto un patto per la sicurezza tra l’amministrazione, gli esponenti delle forze dell’ordine e gli altri livelli di governo locale. Verrà creato un fondo per pagare alle forze dell’ordine le ore di straordinario rese nei pattuglia- menti e nei servizio di controllo e prevenzione sulla città, il costo sostenuto sarà inferiore a quello per il servizio di affidamento esterno a ditta di sorveglianza privata, utilizzato in precedenza. Tale fondo sarà alimentato anche dalle aziende che sono presenti sul territorio e che beneficeranno anch’esse del servizio. Sarà sostenuto e autorizzato un servizio reso da liberi cittadini volontari, che assumeranno il ruolo di “sentinelle di quartiere”, con il compito di presidiare luoghi frequentati da bambini e di “rischio”, segnaleranno tempestivamente situazioni critiche e dissuaderanno con la loro presenza comportamenti illeciti. Sono inoltre state riattivate tutte le telecamere presenti sul territorio, e collegate alla centrale di pronto intervento. L’amministrazione è attenta al tema sicurezza e risponde con iniziative atte a mantenere in città un buon livello di qualità della vita. Michele Brait Gruppo Forza Italia … A UN ANNO DAL SUCCESSO ELETTORALE! Giugno 2007: un anno fa la vittoria elettorale storica del centro destra a San Donato Milanese. Lo ricorderemo in tanti, in particolare noi, lista La Città Domani, perché in sei mesi siamo diventati la terza forza politica di San Donato. In quest’anno abbiamo lavorato tanto anche se la mancanza di manie di protagonismo forse non ne ha dato evidenza alla città. GRAZIE a tutti coloro che erano candidati e che, eletti o meno, continuano a dedicarsi [ 62 ] a quel progetto in cui abbiamo sempre creduto insieme al nostro Sindaco Mario Dompé. Ai nostri elettori diciamo: ”Abbiamo ancora bisogno del vostro sostegno!” Non disperdiamo quella motivazione che ci ha fatto vincere le elezioni! Partecipate ai Consigli Comunali, “abitate la città”grazie alle iniziative che stiamo organizzando in tutti i quar- Chi visita oggi San Donato ha subito l’idea di una città vivace piena di cantieri aperti sia per nuova residenza che per nuovo terziario. Noi sappiamo inoltre che molti progetti urbanistici sono in corso di definizione. Questo è certamente segno di una capacità attrattiva che la città esercita, dà un’immagine tutta diversa dalle periferie delle grandi città, offre nuove opportunità di lavoro e la prospettiva di nuove case ad una nuova generazione di sandonatesi. Tuttavia questa stessa condizione invita a riflettere la nuova amministrazione sugli effetti che le nuove dinamiche insediative avranno sulla qualità di vita di chi già ci abita, in termini di dotazione di scuole, servizi sanitari, di congestione da traffico, di effetti ambientali. Un’analisi questa che nel passato di questa città è stata troppe volte procrastinata con l’effetto di avere reso oramai critico il rapporto tra nuovi bisogni e interventi volti al loro soddisfacimento. Risulta pertanto urgente rimuovere questo ritardo lasciatoci in eredità dalla passata amministrazione, ritrovando la strada per cui a progetti di nuova edilizia corrisponda una verifica attenta sulla dotazione di corrispondenti servizi a garanzia del mantenimento dello standard qualitativo e quantitativo che i sandonatesi hanno acquisito. Occorre fare molto ed in tempi compatibili con la programmazione del nuovo. Anche in materia di mobilità occorrono ormai interventi strutturali volti a correggere la crescente congestione dovuta alla troppo elevata quota di traffico di attraversamento a cui siamo soggetti. L’occasione dell’Expo 2015 non dovrà coglierci impreparati. Vogliamo arrivare a quell’evento con una città che offra un’immagine di un raggiunto equilibrio ambientale e urbanistico, esempio non solo di lungimiranza amministrativa ma di vitalità sociale rinnovata. Luca Lisandroni Capogruppo Alleanza Nazionale tieri, ma soprattutto aiutateci a far sapere cosa stiamo realizzando, cosa ci vede impegnati per il futuro di San Donato, quali sono le ragioni delle scelte che stiamo facendo. Qualcuno pensava che avessimo la bacchetta magica? IL PROGRAMMA ELETTORALE VALE PER CINQUE ANNI. E fra cinque anni un giudizio sul lavoro fatto verrà nuovamente espresso con il voto. Sapevamo che “aprendo gli armadi” avremmo trovato brutte sorprese, non certo che avremmo ereditato “delle bombe atomiche” che stiamo faticosamente disinne- scando e un apparato comunale che fatica ad abituarsi all’idea che l’Amministrazione è cambiata. Sicuramente siamo sulla strada giusta perché la sinistra fatica a fare opposizione e si limita a rimanere attanagliata nel suo senso di superiorità. Lasciamoli alle loro lezioni da maestri, lasciamo che “godano” ancora a cercare di convincersi di quanto sono stati bravi. È un vecchio modo di fare politica che non paga più né a livello locale, né a livello nazionale. Sara Martini Gruppo La Città Domani (3 GRAZIE SAN DONATO! BILANCIO DI PREVISIONE 2008-2010 Un atro grande risultato per la Lega Nord! Rispetto alle politiche 2006, alla Camera ci avete dato 2235 voti (935 nel 2006, ben 1300 voti in più, per una crescita del 139%). Al Senato i vostri voti sono 1998 (809 nel 2006, 1189 voti in più, per una crescita del 147%). Grazie anche a chi, pur non avendoci dato fiducia con il proprio voto, nutre simpatia nei nostri confronti e ci sostiene nel lavoro che stiamo svolgendo per la città. La Lega Nord continua la sua battaglia per la legalità, la tutela del terri- L’Amministrazione comunale ha programmato una lunga serie di interventi per soddisfare le esigenze dei cittadini. Ecco alcuni importanti contenuti del programma di governo cittadino del nostro Sindaco Dompè: · in tema di sicurezza, sono previste telecamere collegate ad una centrale operativa ovunque vi sia un forte rischio; · attenzione particolare verso gli anziani e le classi più deboli in generale; METANOPOLI – BOLGIANO · verranno realizzate 15 isole ecologiche interrate per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Non è escluso che in futuro questa soluzione possa essere adottata anche in altri quartieri; · l’area verde a giochi di via Moro – angolo via Rodari verrà riqualificata in toto; · rifacimento dei serramenti interni ed esterni della scuola elementare di via Kennedy; · sistemazione spazi esterni della scuola media De Gasperi. VIA DI VITTORIO · messa in sicurezza con la realiz- torio, dei nostri giovani e dei nostri anziani. Ci battiamo per tenere i frutti del nostro lavoro più vicini a noi, nella nostra città e nella nostra regione, in modo da poterne migliorare i servizi. Per una San Donato più vicina ai cittadini. Grazie! Noi della Lega Nord. Più lontani da Roma, più vicini a te. Ghilardi e Vigorelli Gruppo Lega Nord 65:0.306 zazione di una seconda via d’accesso e d’uscita tale però da non incrementare il traffico; · sistemazione del sottopasso ferroviario che si collega a Certosa; · come richiesto dai cittadini, verranno rinnovati gli spazi esterni ed il seminterrato della scuola elementare Martin Luther King. POASCO – SORIGHERIO · è prevista la costruzione di un centro sportivo; · telecamere a sistema integrato; A beneficio dei quartieri verranno riqualificate diverse aree verdi per una migliore qualità di vita negli stessi. Tra questi molto importante è la ristrutturazione del parco giochi di via Ambrosoli il cui utilizzo sarà consentito anche ai bambini diversamente abili. In via Jannozzi sono stati eliminati gli alberi metallici, fortemente respinti dalla cittadinanza e sostituiti con alberi antizanzara ed una tettoia artistica per la sosta degli anziani. Antonio Marino, Consigliere Comunale con incarico ai Quartieri e Capogruppo del Gruppo Misto NEWPRESS LA PAROLA AI CONSIGLIERI (3 L’aula consiliare di San Donato Milanese [ 63 ] Minoranza 65:0.306 (3 65:0.306 POLITICHE PER LA FAMIGLIA ??? SOLO MILLANTERIE COSA PIACE E COSA NON PIACE DEL NUOVO GIORNALINO COMUNALE USARE L’AUTO SENZA AVERLA! Il 3 aprile si è svolto un interessante dibattito in Consiglio Comunale sulla nostra proposta di aumentare le detrazioni ICI sulla prima casa per famiglie numerose. La proposta nasceva con queste motivazioni: le famiglie numerose, preziose per la società soprattutto in tempi di denatalità, sono anche quelle a maggior rischio di povertà (“La povertà relativa in Italia nel 2006”ISTAT) correggere il paradosso FAMIGLIA PIU’ GRANDE=CASA PIU’ GRANDE=ICI PIU’GRANDE un onere per l’attuazione di 10.000€ pari allo 0,04% del Bilancio nel Bilancio 2008 non c’é nessuna riduzione dell’ICI, (promessa in campagna elettorale) La risposta della maggioranza è stata negativa: niente riduzione per chi ha molti figli, “tanto l’ICI verrà eliminata dal nuovo governo”. PECCATO! L’approvazione avrebbe significato una riduzione già da quest’anno e sarebbe stato un forte segnale POLITICO di attenzione alle esigenze concrete delle famiglie sandonatesi. Ultimamente abbiamo raccolto le opinioni di molti cittadini in merito al nuovo giornalino comunale, e le abbiamo confrontate con quelle che ci siamo fatti noi della lista. In generale piace la nuova veste grafica, anche l’occhio vuole la sua parte e sicuramente è migliorata. Ci piacerebbe anche che il giornalino fosse prodotto con carta ecologica e magari stampato da una tipografia sandonatese, anziché commissionato all’esterno, ma non è così e speriamo che le cose cambino in futuro. Per quanto riguarda gli argomenti trattati, alcuni sono apprezzabili, però l’opinione diffusa è che il giornalino abbia assunto un tono fastidiosamente autocelebrativo in favore dell’Amministrazione, cosa che era già stata criticata a quella precedente. Non ci piace che lo spazio per i Consiglieri (rappresentanti dei cittadini) sia stato ridotto; non ci piace che vengano riportate solo una parte delle informazioni e delle notizie, ovvero La qualità della vita della nostra città dipende molto dal sistema di mobilità. Attenzione ai pedoni, spazi ad hoc per le biciclette (piste e parcheggi sempre più sicuri), servizi pubblici efficienti, una stazione ferroviaria decente, corsie preferenziali per autobus sono certamente tutte cose importanti, ma non bastano. Infatti l’automobile, per molti spostamenti, resta l’unica alternativa possibile e competitiva rispetto a qualunque altro mezzo. Per evitare che la circolazione di auto private continui a inquinare la nostra aria e a occupare le nostre strade, esiste una soluzione: il carsharing, cioè la condivisione dell’automobile per tutti coloro che la usano occasionalmente. Le modalità di accesso al servizio sono molto semplici: ci si associa a un circuito che eroga il servizio, si prenota, si preleva in qualunque momento del giorno e della notte il veicolo richiesto dall’area di parcheggio più vicina, e si paga in base all’effettivo utilizzo del veicolo (tempo e chilometri). Il servizio di carsharing rappresenta una valida alternativa all’auto di proprietà per l’opportunità di scelta tra il parco veicolare (dall’utilitaria alla familiare), per i costi inferiori a quelli del mantenimento dell’auto privata (basta spese per assicurazione, carburante, bollo..), perché si liberano le strade dalle auto private e si contribuisce a rendere la propria città più vivibile. Usare l’auto senza possederla è già possibile a Milano e a San Giuliano; perché non ci proviamo anche a San Donato? Si tratta di raccogliere delle potenziali «prenotazioni»; fateci sapere quante volte a settimana usate l’auto e dove abitate. Noi riuniremo le vostre richieste e faremo pressione sul gestore (Car Sharing Italia) perché attivi il servizio, coinvolgendo anche l’amministrazione comunale e le imprese del territorio. Usare l’auto senza averla è possibile! Gabriella Achilli, Capogruppo contrarsi e divertirsi assieme. Non sembra nemmeno importare che l’area sia sottoposta a vincolo ambientale dalla Regione Lombardia, visto che questo importante elemento di tutela non viene nemmeno citato nel volantino in oggetto. Noi Verdi siamo preoccupati. Stiamo facendo girare l’informazione tra i cittadini e ci attiveremo con specifiche interrogazioni e mozioni: - Chiederemo al Sindaco di spiegarci come sia possibile che av- vengano iniziative simili. La procedura, infatti, è a dir poco strana: un privato – un agente immobiliare – che si fa promotore tra i cittadini di richieste di edificazione su area pubblica senza un indirizzo preciso e vincolante da parte dell’Amministrazione comunale. - Difenderemo il campetto da calcio e il bel bosco circostante, sostenendo la voce dei tantissimi sandonatesi contrari alla cementificazione di quell’area. Verdi per la Pace Questo rifiuto risulta tanto più incomprensibile ricordando che il Programma di Dompè diceva che la famiglia va posta “al centro dell’attività politica e amministrativa” e che si impegnava ad “avviare un alleggerimento della pressione fiscale per tutti, con particolare riguardo verso gli anziani e le famiglie numerose o in stato di necessità” Ma ciò che desta sconcerto è la motivazione del capogruppo di Forza Italia: “PER FARE DEI FIGLI CI VUOLE RESPONSABILITA’!”, ovvero chi ne “fa troppi”non lo è quindi non si lamenti… Va poi sottolineato che NESSUNO DEI CONSIGLIERI NE’ DEI RESPONSABILI POLITICI DELLA MAGGIORANZA SI E’ DISSOCIATO: il modello di riferimento è forse la famiglia del MULINO BIANCO?. A voi il giudizio, alla prova dei fatti, su quali POLITICHE PER LA FAMIGLIA e più in generale quale idea di società questa giunta persegua. Partito Democratico NUBI SU CASCINA RONCO... Su Cascina Ronco si addensano nubi minacciose per la sua sopravvivenza come realtà agricola, storica e culturale lombarda. La minaccia è rappresentata dagli interessi immobiliari che vorrebbero al suo posto un quartiere residenziale. Questo rischio è ancora più concreto in quanto la Ronco è proprio sul confine del Parco Agricolo Sud Milano, da cui, inspiegabilmente, è tagliata fuori. L’appartenenza al Parco la tutelerebbe da interventi [ 64 ] che ne alterino la struttura architettonica, il cui nucleo più antico risale al XVI secolo. Inoltre, gli attuali agricoltori della Cascina Ronco, attraverso le attività da loro proposte, tra le quali le rassegne del Teatro di Stalla, le visite per scolaresche e cittadini e numerose altre iniziative culturali e di aggregazione, hanno richiamato l’interesse non solo dei sandonatesi, NEWPRESS LA PAROLA AI CONSIGLIERI (3 ma anche dei cittadini dei comuni limitrofi. La proprietà, invece, ha recentemente dichiarato l’intenzione di voler abbattere l’ala della Cascina Ronco attualmente abitata dagli allevatori e dove vengono organizzate le iniziative aperte ai cittadini, ed inoltre ha impedito di ospitare in cascina lo svolgimento delle consuete iniziative, che coinvolgono associazioni ed artisti locali, programmate per i prossimi mesi. Rifondazione ritiene che Cascina Ronco debba rimanere una cascina a vocazione agricola che possa ospitare eventi culturali che contribuiscano a rinsaldare i legami tra la cultura contadina, i nuovi insediamenti abitativi e le giovani generazioni. Abbiamo presentato una mozione per tutelare questa importante cascina di enorme valore storico e architettonico proponendo tra l’altro il suo inserimento all’interno del Parco Agricolo Sud Milano. Ci continueremo a battere per difendere Cascina Ronco dal cemento. Massimiliano Mistretta Rifondazione Comunista [email protected] quelle che enfatizzano come stia lavorando bene la nuova Amministrazione (che ad oggi sta solo portando avanti i progetti della vecchia Giunta); non ci piace che vengano omesse le proposte fatte da altri gruppi politici e che puntualmente vengono bocciate dalla maggioranza, ma soprattutto non ci piace che l’informazione sia “pilotata”, come nel caso in cui è stato dato spazio, nella rubrica dei cittadini, a personaggi alleati di Dompè durante le elezioni, per attaccare la nostra lista civica con argomenti sconclusionati. Il periodico comunale non deve essere un’operazione di marketing, ma deve fornire un’informazione corretta ed imparziale in tutte le sue forme, cosa che al momento non sempre avviene. Ci auguriamo quindi che le cose migliorino a beneficio di tutta la cittadinanza. Francesco Forenza L’Altra San Donato DIFENDIAMO IL CAMPETTO DI CALCIO DI METANOPOLI Autorimesse private, da costruire al posto del campetto di calcio di Metanopoli. E’ questo l’obiettivo dichiarato in un volantino, a firma dello Studio Immobiliare META di via Alfonsine, apparso nei primi giorni di maggio sui portoni delle case di Metanopoli. Ecco cosa chiedeva espressamente il volantino: “l’adesione per richiesta di permesso a costruire autorimesse nell’area sottostante il campetto da calcio in via Bordolano/via Ripalta esclusivamente per i proprietari di immobili nella zona”. Così, con una procedura inusuale, senza alcuna comunicazione del Sindaco e senza alcun atto di indirizzo del Consiglio Comunale, si sta cercando di cancellare uno spazio unico, da sempre utilizzato dai cittadini di ogni età per giocare gratuitamente a calcio, per in- [email protected] - www.verdisandonato.it [ 65 ] Turni farmacie nel mese di giugno GIORNI DI CHIUSURA Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Comunale 1 Comunale 1 S.Barbara Poasco Comunale 1 Nuova Comunale 1 Metanopoli San Carlo Comunale 1 Comunale 1 S.Barbara Poasco Comunale 1 Nuova Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 Comunale 1 Metanopoli San Carlo Comunale 1 Comunale 1 S.Barbara Poasco Comunale 1 Nuova Comunale 1 Metanopoli San Carlo Comunale 1 Comunale 1 Metanopoli FARMACIA COMUNALE 1 Piazza Tevere 22, tel. 02-5271113 sabato FARMACIA METANOPOLI Via Monte Bianco 10, tel. 02-5275190 sabato FARMACIA COMUNALE 2 Via Gramsci 14, tel. 02-5270363 sabato FARMACIA NUOVA Via Di Vittorio 47, tel. 02-5230440 lunedì FARMACIA COMUNALE 3 ViaTriulziana 14, tel. 02-513562 sabato FARMACIA S. BARBARA Via Alfonsine 22, tel. 02-5279176 lunedì FARMACIA COMUNALE 4 Via Europa 7, tel. 02-5272801 lunedì FARMACIA POASCO Via Unica 23, tel. 02-57301360 lunedì FARMACIA SAN CARLO Via Parri 57, tel. 02-55603165 sabato 6 - - 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 " /" - t %*7" 1"7"/* t - 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 24 ore su 24 8,30-21 Tutte le farmacie sono aperte dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, tranne la farmacia Metanopoli il cui orario è dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 1 " - #IVESIO N VILLE BIFAMILIARI n OTTIMA "(&/5& *..0#*-*"3& 4ORRI ,OMBARDE PIANO ALTO n APPAR POSIZIONE DISPOSTE SU TRE LIVELLI n BOX DOPPIO TAMENTO ARREDATO DI DUE LOCALI n BAGNO n GIARDINO SU TRE LATI n PARZIALMENTE ARREDATE n BALCONE n CANTINA n BOX n PREZZO INTERESSANTE n LIBERE SUBITO n OTTIMA 6IA ,IBERTË PIANO ALTO n LOCALI GRANDI n CUCINA SOLUZIONE PER CONDIVISIONE FAMILIARE ABITABILE n BAGNO nRIPOSTIGLIO n BALCONI n CANTINA "ORGOLOMBARDO GRANDE TRILOCALE n CUCINA ABITABILE n BAGNO n BALCONE 6IA 4RIULZIANA PARTICOLARISSIMO APPARTAMENTO MANSARDATO E PAR ZIALMENTE ARREDATO CON CUCINA GRANDE ARREDATA n ZONA PRANZO n DUE n CANTINA n BOX n LIBERO SUBITO CAMERE LETTO n BAGNO n STUDIO n TERRAZZO AL PIANO n BOX *- , ",,"" 6IA -ORO PIANO ALTO n BELLISSIMO APPARTAMENTO DI TRE LOCALI n CUCINA 3AN "OVIO BILOCALE SIGNORILE DI NUOVA COSTRUZIONE CON BOX E CANTINA n BAGNI n RIPOSTIGLIO n BALCONI n CANTINA n BOX n TERMOAUTONOMO n ARIA CONDIZIONATA n POSSIBILITË DI ARREDO " 6IA 3PILAMBERTO TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n RIPOSTIGLI n BAGNO 6LE 5NGHERIA BILOCALE n RISTRUTTURATO A NUOVO ARREDATO n TRANQUILLO n BALCONE n CANTINA n POSTO AUTO 6<<"" *,-- 6IA 4RIESTE PIANO ALTO n TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n BAGNO n DUE BALCONI n CANTINA n COMPLETAMENTE RISTRUTTURATO ED ARREDATO CON ARIA 6ILLA BIFAMILIARE RECENTE COSTRUZIONE n OTTIME RIlNITURE n TRANQUILLA E CONDIZIONATA n LIBERO SUBITO SILENZIOSA 6IA 0ASCOLI TRE LOCALI n CUCINA ABITABILE n DUE BAGNI n RIPOSTIGLIO n TRE //- BALCONI n CANTINA n LIBERO SUBITO n TERMOAUTONOMO n LIBERO SUBITO 6IA 4RIESTE PIANO ALTO n LOCALI n CUCINA n BAGNO n RIPOSTIGLIO n **,/ / ,,/ " 61"/ VARIE TIPOLOGIE E BALCONI n CANTINA n BOX DIMENSIONI IN 3AN $ONATO -ILANESE E ZONE LIMITROFE 4RATTATIVE RISERVATE .ECESSARIE REFERENZE 6IA %UROPA PIANO ALTO n BELLISSIMI LOCALI n CUCINA ABITABILE n BAGNI n CABINA ARMADIO n BALCONI n CANTINA n SOLAIO n BOX "8 1/" IN VARI QUARTIERI DI 3AN $ONATO -ILANESE 4ORRI ,OMBARDE PIANO ALTO n AMPI LOCALI n CUCINA ABITABILE LA 1 VARIE ZONE E VARIE METRATURE VANDERIA n BAGNI n CABINA ARMADIO n BALCONI n CANTINA n BOX -> >Ì >iÃi 6> LiÀÌD] ÈÈ /i° äÓ°xÓÇäÎÎ äÓ°xxÈä£ä£ i>\ >}iâ>°«>Û>JLiÀ°Ì