attualità Autopromotec 2009 La voce del mercato Visitare l’Autopromotec significa incontrare, osservare e soprattutto ascoltare la voce del mercato aftermarket, una voce che in questo momento parla O ltre 100.000 sono stati i pro- immagine in questa situazione di mercato che fessionisti del settore after- qualcuno definisce “liquida”. Innovazione market che hanno visitato gli di prodotti e servizi, ottimizzazione di costi oltre 1.400 stand presenti alla e risorse, dialogo e sinergia con la filiera: 23esima edizione di Autopromotec, che ha piccola, media o grande che sia l’azienda, segnato così un incremento positivo su tutti i pare proprio essere questa la ricetta giusta fronti rispetto alla passata edizione del 2007. per trasformare la crisi in opportunità, e per di opportunità. Di sicuro, ciò Maggiore attenzione anche da parte dei me- resistere agli scossoni del mercato dell’auto in che è emerso dalle nostre dia che oltre ad essere mossi dall’interesse per modo da uscirne maggiormente rafforzati e i contenuti esposti e gli eventi correlati alla organizzati. Più di venti le aziende incontrate, fiera, quest’anno hanno atteso la rassegna realtà spesso tra loro molto diverse per di- in modo particolare per tastare il polso di un mensioni e struttura, storia e specializzazione. mercato, quello automotive, stressato da mesi Testimonianze diverse quindi, da cui emerge da una crisi profonda… quanto profonda? un quadro positivo per l’intraprendenza e la Questa la risposta che insieme ad altre ab- capacità di reagire nei momenti più critici che biamo cercato anche noi con il nostro giro accomuna gli operatori del nostro settore. di interviste, per restituirvi almeno un fermo Testimonianze che confermano dunque lo Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it di crisi ma anche di soluzioni, di sofferenza ma anche conversazioni è che lo sguardo dell’aftermarket è rivolto al futuro di Ezio Zibetti e Cristina Mandrini 30 Attualità spessore del tessuto imprenditoriale del set- sta situazione di difficoltà economica è di menti, a partire dall’automobilista in su, sono tore aftermarket italiano. natura finanziaria, e ha messo in ginocchio sempre più difficili e i produttori come noi si il reddito delle famiglie: meno reddito, me- ritrovano a fare da banca al mercato. Detto Come sta l’aftermarket? no chilometri, meno utilizzo dell’auto - ha questo, oggi il nostro principale impegno è Lo stato di salute del comparto auto è sot- dichiarato Pietro Paolo Patat, direttore com- quello di mantenere la produzione, e quindi to gli occhi di tutti, giornali e televisioni ne merciale sud Europa automotive aftermarket di mantenere la distribuzione”. parlano ogni giorno, cronache e bollettini Bosch - portano l’automobilista ad eseguire “In effetti negli ultimi tempi i magazzini a tutti monitorano gli andamenti e i movimenti di la manutenzione necessaria. Le riparazioni i livelli erano stati molto gonfiati - ha sottoli- un mercato che, quando anche si risolleverà diminuiscono e cala la propensione a fare neato Carlo Covini, country manager Italia di- (e succederà!), comunque non sarà più lo magazzino da parte della distribuzione, dei visione vehicle service market business di SKF stesso. Saranno diversi gli equilibri, i numeri ricambisti in primis, che data l’evoluzione del - magari perché spinti ad ottenere dei premi, e forse anche gli attori: il mercato dell’auto parco auto e le continue campagne per la ma senza tenere troppo in considerazione il sta cambiando faccia. Il settore aftermarket, rottamazione si sono ritrovati con scorte su- rischio di un elevato immobilizzo finanziario. ovviamente, ne risente. In che termini e in periori alle loro necessità. Da qui la decisione Da questo punto di vista quindi siamo tutti un che misura lo abbiamo chiesto ai produttori di abbassare le scorte, un fenomeno che però po’ colpevoli. Ora la prospettiva si è rovescia- di ricambi, approfittando del loro punto di oggi vediamo in via di esaurimento. Lo stesso ta. Il 2009 tutto sommato non è partito male, osservazione privilegiato (perchè collocato vale per i distributori. Questo spiega come mai le officine stanno lavorando, anche se hanno tra primo impianto e aftermarket, tra Italia ed in questo momento in Italia c’è abbondanza problemi di liquidità e lamentano a monte la estero) per vedere quali sono le prospettive e di prodotto sul mercato, fatto che ha influito carenza di materiale, che soprattutto in caso le sfide che ci attendono. sul produttore e lo ha penalizzato, visto che il di urgenze è più difficile da reperire rispetto a “Diciamo prima di tutto che l’origine di que- sistema si sta svuotando. Chiaramente i paga- qualche tempo fa. www.inofficina.it Luglio/Agosto 2009 31 attualità Autopromotec 2009 Durante i 5 giorni della rassegna Autopromotec sono stati registrati più di 100.000 visitatori da tutto il mondo, a conferma dell’importanza dell’evento legato sicuramente al fatto che gli interventi però, non siamo pessimisti, ciò che desta più di manutenzione vengono rimandati, ma preoccupazione è la congiuntura economica ancor più a un calo di liquidità, derivante da globale, che vede aumentare sempre più il un diverso approccio delle banche in seguito numero dei disoccupati e diminuire la disponi- alla crisi. Banche che chiedendo sempre mag- bilità di liquidità degli automobilisti. Che è ciò giori garanzie e revisione dei fidi che hanno che penalizza le potenzialità del settore della generato negli operatori una certa difficoltà, manutenzione, e questo per noi è il rischio lasciandoli in alcuni casi di punto in bianco principale visto che non siamo proprio un pre- senza il credito su cui contavano. Questa ten- mium price e la domanda tende a spostarsi sione inevitabilmente si distribuisce sulla filiera Carlo Covini verso prodotti low cost”. Non è pessimista e porta gli operatori ad essere più prudenti neanche Emanuele Castelnovo, operations nello sviluppare e nello spingere le vendite e a manager di TRW Automotive Ricambi Italia prestare maggiore attenzione al livello di effi- che nei primi mesi del 2009 attesta risultati in cienza delle loro aziende. In questa situazione “La situazione del mercato non è drammatica: il 2009 è iniziato tutto sommato bene e le officine lavorano” linea con gli obiettivi. “Attualmente si registra vediamo con favore un interesse particolare bilizzava. Gli ordini dunque non mancano, senza dubbio qualche problema di domanda, da parte degli operatori a ottimizzare la ma quello che impatta di più sul risultato è la gestione del magazzino, poichè se anche a disponibilità di credito che spinge ad essere breve termine l’operazione può rappresentare sempre più attenti a monitorare i pagamenti a un elemento critico, nel lungo periodo non tutti i livelli della distribuzione. Il nostro punto può che avere effetti positivi per tutti”. di forza oggi è dunque la disponibilità del Situazione anticiclica dell’aftermarket rispetto prodotto che con 14.000 codici presenti in al primo impianto anche per Ruggero Semo- stock ci permette di garantire la consegnabi- la, amministratore delegato di Valeo Service lità immediata del 95% degli articoli presenti Italia: “Noi oggi vediamo una buona doman- nei cataloghi internazionali”. 32 Per il futuro della nostra azienda e del settore, da di prodotto in tutte le categorie - ci spiega Nicolò Gasparin, direttore divisione batterie Pietro Paolo Patat - e una diminuzione di ordini a stock a fronte avviamente di FIAMM, vede la situazione “I ricambisti, a seguito del diminuire delle riparazioni, si trovano oggi a dovere smaltire le scorte accumulate” di un aumento sostanzioso di ordini urgenti. dell’aftermarket in maniera diametralmente Questo stato di cose denuncia chiaramente opposta rispetto a quella del primo impianto, un calo di stock sulla filiera distributiva al fine in maniera anticiclica. “FIAMM aveva iniziato di monetizzare quello che prima si immo- un’operazione per alleggerire la presenza Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità nostra azienda, eravamo pronti ad affrontare un momento di sofferenza, e sul fronte del primo impianto la produzione è stata rivista al ribasso; cerchiamo però di fare in modo che questi tagli non si ripercuotano sulla parte aftermarket, perché paradossalmente in un momento di crisi di acquisto il rischio è proprio di non avere il prodotto”. La percezione della crisi certo varia da azienda ad azienda, da area ad area, da prodotto a prodotto. Emilio Chiolerio, amministratore nel mondo del primo impianto a favore del delegato di Corteco ci ha parlato per esempio ricambio, che nasce come mercato principale di necessità di ridurre i costi: “Noi lavoriamo ma che negli ultimi anni aveva ceduto un po’ dunque per migliorare la nostra competitività, il terreno. Oggi siamo a buon punto, poichè per essere pronti appena sarà il momento il nostro orientamento alle vendite dell’after- di ripartire. In un momento in cui c’è fram- market ci permette di assorbire la flessione mentazione degli ordini e le richieste urgenti del mercato delle Case auto. Abbiamo inoltre salgono in modo esponenziale è importante registrato una crescita sia in Italia che all’este- potere cogliere ogni occasione di vendita. ro nell’aftermarket. Per cui paragonandoci ad Inoltre, in attesa che questa situazione di altri settori non ci lamentiamo”. Ruggero Semola liquidità si indirizzi verso una migliore chia- Anche secondo Diego Grigoletto, sales “Aumentano sempre di più gli ordini urgenti: la domanda c’è dunque. Bisogna lavorare sulla disponibilità del prodotto” rezza di tendenza, stiamo lavorando a livello sicuramente la percezione dell’andamento intermedi ad azioni di riadeguamento e rivi- Per Angelo Di Viesto, managing director generale dell’economia, che porta gli anelli sitazione dello stock, e ad offrire un servizio di Hella Italia “l’impatto di questa crisi per adeguato alle esigenze del momento. Caduta l’aftermarket è forte, e comporta da parte la regola dell’80/20 oggi infatti si lavora su dei nostri clienti una necessità di destoccag- stock orizzontali molto strutturati ma nel- gio che induce noi ad avere abbattimenti di lo stesso tempo stressati da un necessario volumi, e loro ad essere più efficienti perché monitoraggio del livello di magazzino. La devono gestire al meglio le loro risorse. Cosa disponibilità a magazzino oggi è ancora più succederà domani? La prospettiva più proba- indispensabile per sostenere questa partico- bile è quella di un accorpamento tra livelli, per lare situazione. L’obiettivo principale dunque esempio tra ricambisti e distributori regionali, manager Italy aftermarket division di Dayco “l’aftermarket soffre meno del primo impianto, anche se nella catena distributiva influisce di gruppo europeo per ottimizzare la nostra catena distributiva ed essere pronti e flessibili a qualsiasi richiesta del mercato”. è sempre quello di avere materiale in casa un’integrazione che aiuterà a migliorare i Emanuele Castelnovo per potere dare servizio, con in più una forte margini aziendali degli attori della filiera”. “La riflessione di TRW oggi va nella direzione di controllare e assicurare il migliore grado di rotazione del magazzino” attenzione ai livelli di stock che prima non Secondo Luca Pino, responsabile commer- c’era. Detto questo, il consumo finale non è ciale e sales manager di Tecneco Filters “è così sotto pressione come il canale interme- la situazione peggiore da quando lavoro nel dio di distribuzione. Per quanto riguarda la settore: i prezzi crollano e si cerca di vendere www.inofficina.it Luglio/Agosto 2009 33 attualità Autopromotec 2009 In aumento rispetto alla precedente edizione il numero degli espositori: 1.443 contro i 1.404 del 2007. Il Paese estero più rappresenato è stato la Germania, con 95 aziende espositrici presenti programmi. Si prospettano dunque possibi- vende”, come sostiene Claude Verhegge, lità di espansione, verso l’Est dove abbiamo general manager aftermarket business unit clienti importanti ma anche verso Paesi come di Denso “… e a quanto pare si ripara. Le la Spagna dove stiamo cercando di entrare da officine autorizzate lavorano quasi come pri- tempo, grazie anche al nuovo centro logistico ma, le indipendenti forse un po’ meno ma in patnership con SKF che ci permette di offri- la situazione non è così drammatica. Molto re nuovi servizi con tempi di consegna ridotti dipende da come si muove la distribuzione, dal mese a soli 4 giorni”. perché la prova è dura per tutti, anche se chi Simile esperienza quella testimoniata da Nicolò Gasparin oggi può contare su una solida condizione Giuseppe Spezzati, business executive di “La nostra maggior presenza in aftermarket, ci ha permesso di assorbire il calo in primo impianto” commerciale, logistica e monetaria ce la farà OMG, presente sia nel primo impianto che senz’altro e anzi dopo la crisi potrà ritrovarsi nell’aftermarket. “Nel primo caso in effetti migliorato. Diciamo che è il momento di si sente la crisi e non sembra che se ne fare massa critica: troppi operatori oggi han- uscirà a breve - ha raccontato - Nel secon- tutto quello che è a magazzino. La gamma no volumi di lavoro troppo bassi per potere do caso la crisi si sente, ma si presentano è fondamentale, per questo noi cerchiamo prendere il volano dell’investimento di cui anche opportunità derivanti dalla selezione di stare il più possibile vicino ai nostri clienti, hanno bisogno e per non restare soffocati; di adottare elasticità e dinamicità, di diversi- per questo bisogna cercare di fare fusioni, di ficare il prodotto al punto da prevedere un organizzare il lavoro in modo più solido e or- ampliamento mensile della gamma. Certo ganizzato, concentrandolo in meno mani. La non ci fermiamo, in attesa di periodi migliori. frammentazione da noi è spaventosa e non Però le vendite sono ferme sia in Italia che aiuta ad affrontare le sfide future”. all’estero, e l’equazione meno auto nuove più Anche per questo chi in questi anni si è con- ricambi non è proprio realistica, almeno fino centrato sull’export, oggi soffre un po’ meno. ad oggi, perché il problema della liquidità ha Paolo Fusco, sales manager di Impergom, fatto diminuire i consumi anche dei ricambi. azienda che vende per il 95% all’estero, parla Diego Grigoletto Soprattutto le piccole aziende devono tenere di incremento a due cifre: “Una situazione duro, con voglia e testa, e con la capacità di certo anomala, per i nostri tempi, dovuta che esse hanno di stare più vicino al cliente al fatto che alcuni clienti non solo hanno captando più in fretta i cambiamenti”. confermato, ma anche incrementato i loro “Mentre il primo impianto è in crisi, l’aftermarket in questo momento è in linea con lo scorso anno” 34 Funziona meglio l’equazione “se si ripara si Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità proporre soluzioni in tempi rapidi. Per il settore dei ricambi è invece la gamma completa a catalogo ed un magazzino capace di spedire ricambi in giornata per ordini acquisiti entro le ore 17.00”. “La disponibilità di prodotto e la velocità nel consegnarlo all’utilizzatore rappresentano oggi un servizio fondamentale - ci conferma Dino Zappaterra, amministratore delegato di FrigAir - che per un’azienda come la nostra comporta costi ulteriori, ma necessari. Nel che inevitabilmente essa comporterà”. primo caso significa infatti incrementare il C’è chi di questa necessità ha preso consape- magazzino, nel secondo organizzarsi in modo volezza in tempi non sospetti, come ci raccon- diverso da prima, per esempio prevedendo ta Matteo Zucchi, sales director aftermarket spedizioni quotidiane laddove i nostri clienti Italy di ATE, marchio del gruppo Continental, tendono a non fare più magazzino”. azienda che “da due anni è impegnata per Nicolò Gasparin, di FIAMM, pensa che tra rafforzare la propria posizione sul mercato i servizi vincenti per il comparto aftermarket italiano, operando una revisione della struttu- “fondamentale sia il presidio del territorio, ra della rete distributiva. Questo approccio ci aspetto su cui la nostra storia è radicata e garantirà giusti margini e la possibilità di resta- Emilio Chiolerlo su cui oggi si vuole orientare chiaramente la re su un mercato soprattutto oggi che i suoi “Cogliere occasioni di vendita non è sempre possibile a causa dei tagli che il momento ha imposto anche agli investimenti” nostra politica al fine di sviluppare al massimo punti deboli sono la disponibilità di liquidità, che tocca tutti i livelli della filiera. Dal nostro punto di vista una grande opportunità può i nostri marchi, tra cui FIAMM è il principale. Sviluppo e prossimità nella catena distributiva dunque sono le chiavi fondamentali per derivare anche dalla capacità di fare anche e di garantire sempre maggiore disponibilità affrontare il mercato”. scelte di carattere etico e morale nei confronti di prodotto al cliente finale. Un traguardo per In un’ottica di azione concreta risponde alla di un prodotto, per non farsi abbagliare da un raggiungere il quale tutte le aziende stanno domanda anche Felice Caprilli, amministra- vantaggio immediato e imparare a ragionare investendo sul servizio al cliente. tore delegato di Beru Italia, che con il proget- più sul termine”. Autoclima, ci ha spiegato il suo amministra- to Cliente Partner insieme ai suoi distributori tore delegato Giovanni Mosso, intervistato già da tempo ha orientato le vendite “in Cosa chiede il mercato? insieme al direttore generale Giuseppe Silano modo da premiare i clienti più importanti in Servizi? “a fronte di un rallentamento mondiale ed grado di garantire continuità per il futuro, Dopo esserci fatti un’idea generale dello stato europeo dell’aftermarket, che rappresenta quei ricambisti in pratica che, intendendo del mercato aftermarket attraverso le valu- una nicchia importante, si mantiene ancora su caratterizzarsi con il nostro prodotto, garan- tazioni raccolte dalle persone intervistate, alti livelli grazie al servizio che è la nostra carta tiscono al nostro distributore un interessante vediamo ora come le aziende affrontano vincente, sia pre che post vendita. Per quanto giro d’affari ricevendo da noi, in cambio, operativamente la filiera della distribuzione, riguarda gli impianti di condizionamento, con una serie di riconoscimenti e servizi dedicati le cui esigenze negli ultimi mesi sono cam- i quali Autoclima opera nei più svariati settori che, riteniamo oggi indispensabili per la loro biate soprattutto in funzione della necessità di di mercato, il nostro valore aggiunto è lo staff attività, come ad esempio l’informazione e la mantenere più elevato il livello di competitività tecnico altamente qualificato ed abituato a formazione specifica sul prodotto. Il progetto www.inofficina.it Luglio/Agosto 2009 35 attualità Autopromotec 2009 Prodotto rigenerato con garanzia di 24 mesi e le nostre potenzialità su un numero ristretto tracciabilità è invece la proposta di Bosch per di clienti che riteniamo comunque in grado la propria rete, ci spiega Pietro Paolo Patat: di sostenere la diffusione del nostro prodotto “Per mettere in condizione l’officina e lo spe- sul mercato”. cialista diesel di sviluppare attività di supporto “Anche nel nostro caso la logistica è l’aspet- verso officine, Case autorizzate, flotte. Il pro- to su cui puntare per affezionare i clienti - è dotti è certificato ma soprattutto il messaggio l’opinione di Samuele Zoccarato di Imasaf - è fondamentale: contenimento dei costi per la gamma è importante, ma è la logistica che l’automobilista. Poi c’è il servizio legato alle Luca Pino fa la differenza e paga. Bisogna pensare a ciò gomme, una proposta che la nostra rete sta che agevola i clienti, per esempio attraverso i accogliendo con entusiasmo intravedendo servizi telematici come TecDoc o la capacità un nuovo sbocco laddove ha compreso i di colmare anche le esigenze dell’ultimo bisogni delle flotte. Quello che conta oggi è “Elasticità e dinamicità devono essere i punti di forza di un’azienda per riuscire a diversificare il prodotto e aumentare la gamma” minuto con spedizioni Traco. Importante portare e saturare la capacità di lavoro nelle valore aggiunto della nostra azienda. - Dice per noi è anche la formazione periodica al officine, che solo a fronte di un aumento di Ruggero Semola di Valeo Service Italia - Il ricambista, perché sia consapevole di cosa va volumi possono pensare di affrontare nuovi nostro impegno riguarda la logistica dove a vendere e di cosa propone ai clienti”. investimenti per crescere”. disponibilità prodotto, rapidità di consegna e “La nostra ricetta - risponde Emanuele Ca- flessibilità alle esigenze del cliente ricoprono stelnovo di TRW - punta su esperienza e un ruolo centrale nella nostra attività. Come affidabilità sia dell’azienda e delle persone già detto, i codici attivi presso il magazzino di sia del prodotto e della qualità dello stes- Santena sono passati da 9.000 a 14.000 ne- so. In questo contesto la logica del servizio gli ultimi mesi, il servizio consegne urgenti è ovviamente risulta sempre più importante stato potenziato così che i clienti possono in- in senso stretto, per esempio assicurando viare ordini fino alle 17.00 e ricevere la merce 36 ci vede impegnati ad orientare e concentrare una migliore disponibilità, ma anche intro- entro le 24 ore (48 ore per Calabria, Sicilia e Angelo Di Viesto ducendo nuovi strumenti per completare Sardegna), e presto sarà possibile ricevere la “L’impatto della crisi è stato molto forte anche sull’aftermarket e ha causato un grosso abbattimento dei volumi” l’offerta di servizi, come il progetto officine merce entro le 10.00 del mattino seguente. TRW Auto Service, una rete selezionata che Questo, unito al miglioramento continuo costituirà la spina dorsale del nostro sviluppo degli imballi di spedizione, assicura al cliente futuro”. “Oggi più che mai il servizio è il vero una sicurezza di approvvigionamento che gli Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità di un plus. L’obiettivo più importante per noi resta concludere le operazioni per la chiusura del sistema, per diventare fornitori di sistema e mettere così a disposizione della parte ricambi quello che viene prodotto per il primo impianto. Dopo avere completato la gamma di cinghie dentate e poli V, dopo avere completato la gamma della parte kit, ora stiamo completando la parte dell’ausiliario, mettendo a disposizione del mercato aftermarket tutta la trasmissione dentata e poli V”. sostenere il mercato della distribuzione, l’opi- Anche Nicolò Gasparin di FIAMM la pensa nione risulta un po’ spaccata. La qualità si dà allo stesso modo e parla di “innovazione invece per scontata. A seconda delle realtà di prodotto, sviluppo di nuovi prodotti e/o e forse proprio dei prodotti core business le completamento dei prodotti attuali, per es- aziende dunque esprimono diverse scale di sere al passo con l’evoluzione tecnologica, valori, dove non sempre l’innovazione viene garantendo sempre il rispetto delle normative prima del servizio. ecologiche e la tutela dell’ambiente”. “Per fare fronte alla crisi del primo impian- All’ambiente si rivolge anche Matteo Zucchi Claude Verhegge to oggi è importante beneficiare del forte di ATE, quando pensa alla necessità di soste- “Gli operatori dovrebbero puntare sulle fusioni: è fondamentale concentrare il lavoro in meno mani” sviluppo dei nostri prodotti anche sul fronte nere il mercato con un prodotto innovativo. aftermarket - commenta Diego Grigoletto “Conta tantissimo ed è anche il nostro punto - Per esempio, le cinghie HT dentate di nuo- di forza: un prodotto di posizionamento me- va generazione ci stanno tornando molto dio-alto e molto orientato alla questione eco- permette di riorganizzare il proprio stock sia utili in questa fase, perché se sul fronte del logica, una mission per l’azienda che risponde in senso qualitativo che quantitativo, quindi primo impianto stanno limitando i danni, per esempio con i suoi dischi verniciati”. più cash disponibile e miglior servizio al suo sull’aftermarket ci consentono di beneficiare Luca Pino, di Tecneco Filters, parla di inno- cliente. Sempre per l’attenzione al cash dei vazione in relazione al forte incremento che nostri clienti abbiamo riorganizzato la rac- negli ultimi anni ha avuto il diesel. “Noi, sulla colta delle carcasse per motorini e alternatori scorta di altri produttori, abbiamo iniziato a revisionati attaverso un centro di raccolta a sviluppare le tecnologie di alta separazione Latina e a una squadra di tecnici dedicata acqua (common rail) e filtrazione olio: ossia, collegata in rete con dei computer portatili in vengono meno i filtri spin on sostituiti da modo da accelerare al massimo il processo di quelli ecologici a immersione, la plastica raccolta, validazione e pagamento del valore prende il posto del metallo per favorire lo smaltimento. Il mercato ci chiede di guidarlo corrispondente al cliente”. Innovazione e qualità del prodotto? Sul fatto che l’innovazione del prodotto sia una delle soluzioni più utili e urgenti per www.inofficina.it Paolo Fusco in questa direzione, che abbiamo intrapreso “La nostra quota di mercato estera si aggira intorno al 95%: questo ci fa pagare meno lo scotto della crisi italiana” anche per i filtri abitacolo. Questa sarà la fonte di maggiore sviluppo del settore aftermarket”. Samuele Zoccarato, responsabile ricerca e Luglio/Agosto 2009 37 attualità Autopromotec 2009 La 23esima edizione di Autopromotec è stata all’insegna dell’innovazione di prodotti e di servizi: infatti sembra proprio questa la ricetta proposta da molte aziende per trasformare la crisi in opportunità di prodotti sempre più simili all’originale, sia managing director di Federal Mogul - basti “... mantenere l’attuale standard qualitativo come componenti che qualità del materiale”. pensare alla spazzola che fino a pochi mesi e di seguire gli sviluppi tecnologici con un oc- A testimonianza di quanto sia importante fa era un pezzo standardizzato, non più oggi chio di riguardo verso situazioni futuristiche. l’innovazione del prodotto per Valeo Service che ogni parabrezza ha la sua curvatura. Anche se bisogna vedere come si muovono Italia, Ruggero Semola spiega che l’azienda Nel nostro caso l’innovazione consiste in un le istituzioni nelle loro politiche di basso im- “tutti i mesi misura il fatturato sviluppato con prodotto che abbiamo lanciato da poco: la patto ambientale. Per esempio, dalla fine del i codici creati negli ultimi 12 mesi, e proprio in spazzola con una serie di connettori multipli, 2008 le leggi danno la possibilità di installare questa fase vediamo un continuo aumento di che ci permette di coprire tutte le esigenze i retrofit che permettono di passare dall’Euro questo indicatore. I doppi volani, come nuova con soli 16 codici”. 3 all’Euro 4 ma la legge non basta, servono tecnologia delle frizioni e altre tecnologie, “Se per prodotto intendiamo i ‘pezzi di ferro’ incentivi. Il mercato dipende da queste politi- stanno aumentando bene la loro quota sul direi che l’innovazione non è il fattore fonda- che”. Anche OMG, racconta Giuseppe Spez- fatturato generando per il distributore uno mentale - cambia un po’ registro Paolo Patat, zati “ha investito molto in innovazione e ricer- sviluppo orizzontale dello stock, con maggior di Bosch - Se invece intendiamo per prodotto ca come soluzione e risposta per il mercato. rotazione e qualità. Pensiamo che lavorare l’officina con tutti i suoi mezzi di produzione Lo sviluppo di nuovi prodotti è mirato anche con prodotti di tecnologia nuova ci aiuti a moderni allora l’innovazione di prodotto è al contenimento dei costi e alla realizzazione sentirci più protetti, offrendoci una differen- fondamentale, perché saranno proprio le ziazione che premia i notevoli investimenti in attrezzature, la formazione, la capacità di ricerca e sviluppo”. gestione a fare la differenza. Noi cerchiamo Impergom esce almeno due volte all’anno di dimostrare alle officine che siamo al loro con 1.000 prodotti nuovi, dice Paolo Fusco: fianco, facendo investimenti continui sulla “Chiunque lo può vedere su TecDoc. Il nostro rete e sulla distribuzione attraverso la dia- obiettivo è infatti quello di proporre le migliori gnostica, la formazione e tutto quello di cui innovazioni con il migliore compromesso hanno bisogno ogni giorno. Da parte loro le qualità/prezzo. Per fare questo ovviamente officine si sono rese conto dell’importanza di 38 sviluppo di Imasaf, sottolinea l’importanza di conta la competenza interna, ecco perché partecipare a un network e di affrontare la Giuseppe Spezzati abbiamo deciso di terziarizzare tutto quello sfida: questo dà la carica anche a noi”. “Come tutte le crisi, anche questa può presentare opportunità: in questo caso comporterà di sicuro un’utile selezione sul mercato” che non riguarda competenza tecnica e qua- Carlo Covini, di SKF, dichiara che “purtroppo lità di prodotto”. nel nostro specifico settore dei cuscinetti l’in- “Su determinate linee l’innovazione è fon- novazione è forse l’elemento meno compe- damentale - sottolinea Massimo Altafini, titivo oggi, meno di sicuro della velocità nello Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità In conclusione il parere di Carlo Lazzari, general manager di Exo Automotive, secondo cui “in una situazione in cui la qualità viene vissuta da tutti gli operatori come un dato di fatto sono altri gli elementi che differenziano l’offerta dei vari brand: l’organizzazione, la capacità di rispondere in modo repentino alle esigenze di mercato e il prezzo, elemento che differenzia in modo significativo un prodotto aftermarket da un prodotto originale. Non dobbiamo dimenticare la Di soluzione per combattere la contraffa- vera ragione della nascita del ricambio after- zione parla invece Emanuele Castelnovo, market, un’alternativa che pur mantenendo di TRW: “Un problema che ci impone in- un livello qualitativo elevato sia in grado di vestimenti molto consistenti. Prima di tutto offrire convenienza al consumatore”. quindi, il prodotto va salvaguardato. In una normale concorrenza poi ci sono prodotti Mercato, prodotto, filiera. con maggiore o minore qualità e a seconda Cambierà il sistema distributivo? delle caratteristiche si evidenzia anche una La voce circola nei corridoi da anni. E mai Matteo Zucchi differenza di prezzo. Per esperienza, il fat- come in un momento di confusione e desta- “In questo momento è necessario operare una revisione della rete distributiva per migliorare i margini e restare sul mercato” tore più importante è riuscire a convincere bilizzazione come questo si rafforza la con- gli operatori e gli utilizzatori a provare e vinzione che a pagare lo scotto della crisi sarà a sperimentare il proprio prodotto per un la filiera, la sua composizione. Si accorcerà, certo periodo. Difficilmente essi poi tornano si ricollocherà, si rinominerà. Nessuno ha la spostare un prodotto, meno dell’organizza- a prodotti che offrono il prezzo come unico sfera di cristallo, ma qualcuno ha provato a zione commerciale e meno della capacità di vantaggio”. fare un esercizio di fantasia (ma non troppo). comprare in tutto il mondo e mettere insieme Qualcuno invece si è proprio rifiutato. gamme di prodotti. Anzi, proprio la velocità Una cosa è certa, da soli è più difficile. Lo nell’aggiornare gamme e inserire nuovi pro- sottolinea bene Pier Mario Cornaglia, ammi- dotti riesce a premiare le aziende più piccole nistratore delegato di Officine Metallurgiche e quindi più snelle piuttosto che quelle grandi G. Cornaglia, parlando un po’ a nome di tutte maggiormente strutturate”. le piccole e medie imprese del settore. “Dob- Scettico sulla necessità di puntare solo sul- biamo unire le forze per fare efficienza, in l’innovazione è anche Emilio Chiolerio, di particolare se si fanno prodotti complemen- Corteco, secondo cui “non si può contare tari la soluzione è avere in comune l’ufficio commerciale, l’ufficio acquisti, il magazzino… su un solo parametro, ma serve una corretta calibrazione dei diversi elementi chiave, ossia Da sinistra Giovanni Mosso e Giuseppe Silano bisogna insomma imparare a fare sistema qualità, innovazione, organizzazione, svilup- “Investire nel servizio è una strategia fondamentale soprattutto per le aziende di nicchia” e a integrare le azioni per fornire al cliente po tecnologico, quest’ultimo a maggiore ragione se è disponibile in azienda deve essere comunicarlo in modo efficace e veloce”. www.inofficina.it un servizio completo. Questo se possibile non solo a livello di commercializzazione, ma anche di produzione, come stanno facendo Luglio/Agosto 2009 39 attualità Autopromotec 2009 La prossima edizione di Autopromotec avrà luogo a Bologna dal 25 al 29 maggio 2011 prezzo, né quella del minore costo/prodotto. lo Di Viesto, ha iniziato un lavoro di reimpo- Oggi bisogna ridurre i costi e fare sinergie”. stazione. “Circa 6 anni fa abbiamo suddiviso Di filiera più unita e compatta, anche se in ter- in tre livelli (nazionale, regionale, ricambisti) la mini diversi, parla anche Antonio Braia, uno nostra struttura e scelto clienti che nel nostro dei titolari di Brecav e direttore commmerciale caso potevano raggiungere gli obiettivi nel Italia: “Io, quando parlo di mercato parlo di modo più congruo con il nostro prodotto. filiera. Per noi è importante essere vicini alla Abbiamo dimezzato il numero dei clienti: partendo da circa 1.400 siamo oggi a circa larla, nel momento in cui molti componentisti 700. Il prossimo step è già stato pianificato: “Incrementare la disponibilità di prodotto e la velocità di consegna è una strategia vincente e necessaria laddove il cliente tenda a non fare più magazzino” tendono a creare più linee di distribuzione, ridurre nei prossimi 3 anni i nostri clienti di noi invece stiamo rafforzando ancora di più il altre centinaia sempre in base ai tre livelli di valore dell’esclusiva. La nostra politica in Italia cui sopra”. Qualcosa sta davvero cambiando, è un distributore per regione per i marchi dunque. “Lo scossone che il nostro settore Brecav e Arp, in un rapporto di massima e ha subito nell’ultimo periodo - dice a questo le grandi aziende. Non possiamo più pensare reciproca fiducia. In pratica noi parliamo di proposito Carlo Lazzari di Exo Automotive di essere tanti piccoli: l’incidenza della spesa esclusiva in un’epoca in cui l’esclusiva sta - sta minando la rigidità di una filiera che sul prodotto oggi è troppo forte e smorza la scomparendo. L’altra strategia Brecav punta competitività”. Cambiamento in direzione di alla condivisione di un percorso: insieme si un accorpamento è lo sbocco possibile anche sviluppano e si realizzano strategie tenen- per Dino Zappaterra, di FrigAir, che dice: “La do presente la situazione reale del mercato, filiera italiana è talmente frammentata e lun- proiettandosi in avanti di uno o tre anni, in- ga che influenzata da questa crisi dovrà per dividuando punti fermi sui quali questi piani forza cambiare, le aziende dovranno unirsi e devono orientarsi e svilupparsi. La famiglia avere un comportamento diverso da quello Braia e tutto il team sono orgogliosi di avere avuto finora. Sull’accorciamento ho qualche una rete che condivide la missione di tagliare dubbio, siamo troppo indipendenti in Italia, i rami secchi per migliorare le performances di Felice Caprilli punto più sull’unione delle forze. Lo penso da gestione, comunicazione e visibilità, che è poi anni e credo che sia giunto il momento di fare uno dei punti fermi della strategia triennale. maggiore efficienza, per ridurre i costi. Questa Siamo ottimisti ma con i piedi per terra!”. è la vera leva utile: non lo è più quella del Anche Hella in tema di filiera, ci spiega Ange- “Il mercato chiede che le aziende siano più vicine alla rete e proprio da qui parte il progetto Cliente Partner di Beru” 40 nostra rete, per avere un feedback e per tuteDino Zappaterra Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità sopravvivere e altre che non ce la fanno. La crisi forse farà in modo che cresca il gap tra le aziende più efficienti e quelle che lo sono meno”. Interessante l’opinione di Luca Pino di Tecneco Filters, secondo il quale “si accelererà il cambiamento in atto da qualche anno, nel senso che diminuiranno i piccoli clienti che attingono direttamente alla produzione e ci sarà un aumento dei distributori, perché il problema oggi è fare magazzino. I clienti avranno sempre più bisogno di qualcuno che c’è la terza branca, che è il contatto diretto faccia magazzino per loro, la filiera dunque con l’officina, che deve conoscere il valore si sposterà sul servizio ma da parte di pochi aggiunto del prodotto che utilizza, una leva soggetti nei confronti di altrettanto piccoli per fare sì che la richiesta arrivi dal basso e da soggetti che gli ruoteranno intorno. E così lì salga a chi di dovere. Dunque supportiamo noi, da una distribuzione Italia basata sugli sia il distributore che il ricambista con azioni agenti ci stiamo spostando su agenti regio- di marketing, uno sforzo enorme ma che ci nali che possano fare magazzino per conto permette di dire che l’attività commerciale dei nostri clienti finali”. Cambierà, cambierà Samuele Zoccarato della nostra società non ha subito riduzioni sicuramente la filiera anche per Matteo Zuc- “La gamma è importante ma la logistica fa la differenza: la nostra politica mira ad agevolare il più possibile il cliente” rispetto allo scorso anno”. chi di ATE “ma nel modo di operare! Prova “Sviluppo e prossimità nella catena distribu- ne è il fatto che si sta attivando una attività tiva continueranno ad essere le chiavi fonda- di moralizzazione che porterà certe aziende mentali per gestire e anticipare i cambiamen- a cambiare il mercato, ad avere un approccio era rimasta immobile per molti anni con un ti del mercato - afferma a proposito Nicolò meno speculativo con più attenzione al lungo rispetto molto dei ruoli. Potremmo infatti Gasparin. - FIAMM lo fa attraverso due si- termine. Oggi le aziende aspirano ad una cre- assistere ad una modificazione degli stessi e stemi distributivi principali: quello Fiamm scita sicura, senza azzardi, ma costante”. saranno i volumi che determineranno l’identi- con una rete capillare di agenti, supportata tà di ogni attore (sia esso una singola azienda da più di 40 depositi che arrivano a rifornire o un gruppo)”. le officine, ed una seconda che si avvale di Non è solo una questione di numeri, ma distributori di zona specializzati a cui sono anche di selezione. “Questo è un mercato affidati altri marchi aziendali”. che fa autoselezione di se stesso - dichiara E se per Claude Verhegge di Denso una Massimo Altafini, di Federal Mogul - e per catena più corta servirebbe a fare guada- sopravvivere oggi ci sono due strade: o ci gnare tutti laddove la pressione sui margini si raggruppa in un gruppo di acquisto o si è sempre più forte, per Emanuele Castelno- tenta di diventare attore primario nella pro- vo, di TRW, chi è più debole rischia di più, Massimo Altafini pria regione. Per quanto riguarda la nostra e così il contrario. “Nella filiera distributiva politica distributiva, noi forniamo principal- il problema non è tanto il taglio di alcuni mente i distributori regionali ma teniamo anelli, ma il fatto che in ogni segmento sono anche contatti con i ricambisti di zona. E poi presenti una serie di aziende che riesce a “A fronte di vetture che si evolvono velocemente il componentista, deve sapere offrire soluzioni adeguate sia tecnicamente sia commercialmente” www.inofficina.it Luglio/Agosto 2009 41 attualità Autopromotec 2009 Notevole successo ha riscosso Futurmotive, la mostra sulle nuove tecnologie per la mobilità sostenibile e il contenimento dei consumi e delle emissioni Sapere e sapere fare “chi non si è formato si è automaticamente Quanto conta la formazione? espulso” e invita a distinguere i processi di Conoscere bene il proprio mestiere significa formazione vera da quelli a scopo di marke- conoscere strumenti, mercato e non ultimo il ting e vendita, dall’altra anche Antonio Braia cliente con cui si ha a che fare ogni giorno. di Brecav evidenziandone allo stesso modo la La formazione appare dunque il principio e il portata selettiva ne esalta due orientamenti: termine di qualunque strategia vincente nel “Professionale prima di tutto e poi manage- nostro mercato. Se su questo abbiamo raccol- riale, perché le aziende oggi hanno bisogno to il consenso unanime dei nostri intervistati, Carlo Lazzari di manager dalla cultura aperta, manager diverse sono le posizioni su chi e come la “Una spinta al mercato può arrivare sicuramente dall’innovazione, mentre la qualità deve essere data per scontata” del fare più che del pensare, una sensibilità formazione deve avere come riferimento. Diego Grigoletto, di Dayco, spiega che tutti i loro prodotti e servizi “... prevedono corsi di questa che va formata. Noi che ci crediamo abbiamo attivato una scuola di management di nostra proprietà, appunto per la forma- in futuro. Il ragionamento di Paolo Patat di zione dei nostri uomini, per essere più forti forniti attraverso le nostre reti distributive e Bosch è chiaro: “Qualcuno abbandonerà il e più uniti”. Pensiero in linea ma visto in due tenuti dai nostri tecnici di fabbrica, in loco o campo, ci sarà selezione, ma il parco resta prospettive diverse quello di Emilio Chiolerio, presso i distributori. In più sul sito c’è una par- elevato e se distribuito su un numero infe- te di area garage, implementata da poco, do- riore di imprese le officine avranno bisogno ve l’officina trova tutte le informazioni relative di nuova manodopera. Ecco da dove arri- a trasmissione, prove, richiami, interventi delle verà anche la necessità di fare formazione. Case in collaborazione con Dayco, diagnosti- Formazione anche per cambiare l’approccio ca e molto altro ancora, data l’importanza che verso l’automobilista: bisogna lavorare sulla la parte trasmissione riveste e la competenza relazione con il cliente che è e rimarrà il vero tecnica che richiede visto l’impatto che ha sul patrimonio del nostro mercato. Solo chi veicolo. Dato che il problema è proprio fare riesce a trovare la soluzione adatta per ogni arrivare questa informazione all’utente finale, cliente avrà domani l’officina piena”. Pier Mario Cornaglia ossia a migliaia di autoriparatori italiani, stia- Anche la formazione dunque risulta essere mo potenziando lo strumento web, supporto un importante elemento di selezione. veloce e sempre aggiornato”. La formazione E se da una parte, in maniera molto provoca- anche in funzione dei cambiamenti probabili toria, Dino Zappaterra, di FrigAir, pensa che “L’incidenza della spesa sul prodotto è alta e per sostenere la competitività bisognerà puntare sulla capacità di aggregarsi e di fare sistema” 42 formazione per ricambisti e autoriparatore Luglio/Agosto 2009 www.inofficina.it Attualità - dove si fa fatica a rappresentare il tema come fondamentale per il futuro della riparazione indipendente, che deve competere con sempre maggiore aggressività con le reti delle Case. Noi però siamo convinti sia un elemento decisivo e per questo ci siamo alleati insieme ad altre aziende nel progetto eXponentia, per rappresentare il nostro impegno a favore della formazione. L’obiettivo non è certo a breve scadenza, ma siamo convinti che lo raggiungeremo”. di Corteco, secondo cui “l’aggiornamen- “Partecipiamo ad eXponentia - dice Semola to continuo è un valore aggiunto laddove sul tema formazione - e attestiamo come permette anche di sviluppare delle propo- Valeo una storia notevole di formazione, ste di manutenzione preventiva e quindi di con una squadra di formatori interni. Dal- programmare risultati a lungo termine”, e l’anno scorso abbiamo deciso di splittare quello di Nicolò Gasparin, di Fiamm, che in due gruppi i formatori: una parte per vede bene il fatto che “... l’attività di for- operare all’interno dell’azienda e lavorare sull’assistenza tecnica seguendo i clienti con mazione negli ultimi anni si sia spostata più sull’applicazione che sul prodotto”. Antonio Braia cui il rapporto ora è molto più diretto; al- In una visione più ampia Claude Verheg- “Un distributore per regione, esclusiva e condivisione dei piani: questa la nostra ricetta” l’esterno invece abbiamo spostato il servizio ge, di Denso, riconosce l’importanza della formazione come strumento fondamentale di un’azienda “per strutturarsi e prepararsi hotline, spesso utilizzato per informazioni relative all’identificazione del prodotto e che oggi può contare su una squadra più alle novità. Un esempio: tutte le Case han- matica tecnica diventerà la nuova chiave di ampia di operatori”. no un progetto di macchina low cost, noi lettura della manutenzione”. Ma c’è anche chi come Carlo Lazzari, di dobbiamo seguire questo trend sviluppando A tutti i livelli e in tutti i contesti. Giovanni Exo Automotive, pensa alla formazione più competenza sia nella riparazione che nella Mosso, di Autoclima, racconta di come per come elemento di default. “Credo che la distribuzione riferite a queste auto. Per cui loro la formazione sia “... un elemento chia- formazione, obbligatoria e indispensabile formazione, formazione, ma quella giusta… ve che ha portato l’azienda ad avere una rete per chi vuole eseguire in modo professio- e soprattutto partecipata”. di circa 350 officine autorizzate in Italia alle nale la propria attività, dovrebbe essere Anche la posizione di Matteo Zucchi di ATE quali rivolge una intensa attività di training seguita dalle associazioni di categoria, un in tema di formazione è chiara:”Per noi sulle novità di prodotto, sui nuovi gas e altro ente super partes in grado di mettere a la formazione è uno dei pilastri al quale le ancora”. In nome dell’esigenza di aumenta- disposizione un programma di formazione officine dovranno appoggiarsi per reggere re e aggiornare le conoscenze del mercato completo ed organizzato, un punto di riferi- la concorrenza dell’OES e dell’IAM più qua- in questi anni sono nate anche esperienze mento unico e riconosciuto da tutti. Questo lificata. Buona parte dei lavori di ordinaria condivise, come eXponentia. eviterebbe la proliferazione di corsi da parte manutenzione già oggi richiedono una ri- Ce ne parlano Emanuele Castelnovo di di molte aziende del nostro settore con il sposta diversa dal ‘si è sempre fatto così’. Un TRW, e Ruggero Semola di Valeo. “Il pro- rischio di ridondanza dei temi trattati e un approccio più analitico, o se vogliamo meno blema della formazione è molto complesso, conseguente calo di interesse da parte del empirico, di fronte ad una qualsiasi proble- soprattutto in Italia - è il parere di Castelnovo professionista alla partecipazione”. www.inofficina.it Luglio/Agosto 2009 ■ 43