Impiego del compost nella gestione dei tappeti erbosi di un percorso di
golf
Introduzione
Per la realizzazione ed la gestione di un tappeto erboso di elevata qualità, come ad
esempio i green dei percorsi di golf, sono necessarie interventi manutentivi continui, in
particolare irrigazioni, concimazioni e trattamenti antiparassitari che possono determinare
negativi impatti ambientali (elevati consumi idrici, rischi di percolazione in falda di elementi
nutritivi e agrofarmaci). L’impiego di ammendanti compostati di qualità anche per la
manutenzione di tappeti erbosi di pregio può contribuire a ridurre i volumi d’acqua
d’irrigazione e le concimazioni, poiché migliora la capacità di trattenuta dell’acqua e degli
elementi nutritivi del terreno, l’impiego di agrofarmaci per la possibile presenza di una
microflora antagonista, con notevoli vantaggi ambientali (Dinelli, 2004). Apportando
sostanza organica ben degradata, inoltre, l’impiego dei compost contribuisce a migliorare
le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del terreno.
Anche la United States Golf Association (USGA) nelle specifiche tecniche di costruzione
dei tappeti erbosi ad alta manutenzione ha inserito i compost tra i materiali impiegabili,
purchè soddisfino alcuni parametri tecnici; questo consentirà di avere materiali alternativi
alla torba, che è stata impiegata fino ad ora ma di sempre più difficile reperibilità,
migliorando il valore ambientale dell’intervento (USGA, 2004). I limiti di impiego sono legati
spesso all’odore sgradevole di questi ammendanti (specie se il processo di compostaggio
è rapido), alla dimensione dei frammenti (in quanto per gli impieghi agricoli non è richiesta
una vagliatura fine), e alla costanza delle produzioni.
Molto importante, inoltre, è l’impiego dei compost nel contenere gli attacchi fungini. Già da
diversi anni anche su tappeto erboso è stata segnalata la repressività di materiali
compostati di diversa origine nei confronti dei principali patogeni fungini dei tappeti erbosi
(Nelson, 1992; Noble e Coventry, 2004).
Nell’ambito del progetto Life P.H.A.R.O.S., sono state condotte prove in ambiente protetto,
al fine di valutare il possibile impiego di materiale compostato da residui vegetali nella
realizzazione di tappeti erbosi e per valutarne la possibile repressività; sono state inoltre
condotte, con la collaborazione del Golf Club Garlenda e “La Filanda” di Albisola
Superiore, due prove in pieno campo per valutare anche il possibile impiego di questi
materiali in topdressing, cioè come distribuzione superficiale in miscela con sabbia silicea.
Materiali e metodi
Prove in ambiente protetto . Sono state condotte due prove su tappeto erboso in Agrostis
stolonifera, in vaso, impiegando come substrato un compost, fornito dalla ditta ACEA, del
quale era stata valutata la repressività nei confronti di altri patogeni fungini su diverse
colture. Il compost è stato impiegato tal quale, o miscelato in diverse proporzioni a sabbia
silicea (volume/volume) come indicato in tabella 1. Come testimone di riferimento è stato
utilizzato un substrato realizzato su terreno naturale sterile aggiunto di perlite. A distanza
di circa un mese dalla semina sono stati fatti rilievi stimando la percentuale di superficie
coperta dal tappeto erboso. A due mesi dalla semina i vasi sono stati inoculati con una
miscela di ceppi di Sclerotinia homoeocarpa e di Rhizoctonia solani, agenti di due delle più
comuni malattie fungine dei tappeti erbosi. Gli inoculi sono stati prodotti su grano sterile,
che dopo la completa colonizzazione da parte del fungo è stato lasciato essiccare per due
giorni a 28°C e successivamente macinato. Lo sfarinato ottenuto è stato posto al centro di
ciascun vaso alla dose di 1 g. La prova è stata condotta con 4 replicazioni per ciascuna
tesi. A distanza di circa 1 settimana dall’inoculazione, sono stati effettuati rilievi per
valutare il diametro delle macchie provocate dai due patogeni. I risultati ottenuti sono stati
sottoposti ad analisi della varianza e test di Duncan (P = 0,05).
Prove in pieno campo. Le due prove sono state condotte su tappeti erbosi insediati,
composti da un miscuglio di specie microterme (Lolium perenne e Poa annua) nel caso del
G.C. Garlenda, mentre presso il G.C. “La Filanda” di Albisola Superiore il tappeto erboso
era composto esclusivamente da un ibrido di Cynodon dactylon x C. transvaalensis, cv
Tifway 419. Le prove sono state condotte in parcelle da 4 m2 ciascuna, con 4 replicazioni
sistemate in blocchi randomizzati. Il compost è stato distribuito in superficie tal quale, o
miscelato a sabbia silicea in diverse proporzioni (volume/volume) come indicato in tabella
2, con un volume complessivo di 1 l/m2. Nella prova condotta a Garlenda è stato valutato
anche un compost prodotto all’interno del Circolo con residui vegetali; nella prova di
Albisola Superiore un fertilizzante organico liquido. Sono stati condotti rilievi al fine di
valutare la qualità generale del tappeto erboso, impiegando una scala da 1 a 9, dove 9
indica il tappeto erboso in perfette condizioni, e l’incidenza di infestanti.
Risultati
Prove in ambiente protetto . In entrambe le prove condotte, il compost impiegato da solo
ha fornito una copertura del tappeto erboso statisticamente paragonabile al terreno
naturale. In miscela con sabbia, invece, l’insediamento del tappeto erboso è apparso
rallentato in maniera significativa (tabella 1), anche rispetto alla sola sabbia.
Tabella 1 – Percentuale di superficie coperta dal tappeto erboso su substrato contenente sabbia silicea e
compost in diverse proporzioni (semina del tappeto: prima prova: 18/1/06; seconda prova: 22/2/06).
Percentuale di superficie coperta dal tappeto erboso al
Prima prova
Seconda prova
Tesi Sabbia Compost 06/02/2006 28/02/2006 21/03/2006 27/03/2006 03/04/2006
1
2
3
4
5
6
0
100
50
50
70
30
80
20
100
0
Terreno + perlite
56,7
29,6
47,7
44,2
40,8
65,8
ab*
c
b
bc
bc
a
86,3
63,3
77,5
93,0
95,4
92,5
a
b
ab
a
a
a
56,3
25,0
40,0
44,6
50,4
65,0
cd
a
b
bc
bc
d
58,8
25,8
39,6
39,2
50,4
63,8
cd
a
b
b
c
d
70,8
50,0
62,1
60,4
62,1
77,9
bc
a
ab
ab
b
c
* - I numeri seguiti dalla medesima lettera non differiscono tra loro significativamente secondo il test di Duncan (P = 0,05)
Per quanto riguarda gli attacchi di S. homoeocarpa, il compost è stato in grado di ridurre
gli attacchi in maniera significativa rispetto alla sola sabbia, e, nell’ultimo rilievo, anche
rispetto al suolo naturale (tabella 2). In generale, i risultati migliori sono stati ottenuti dal
compost impiegato da solo, mentre, con maggiori percentuali di sabbia, gli attacchi sono
sembrati più gravi, anche se non in tutti i rilievi è stato osservata una differenza
statisticamente significativa.
I risultati ottenuti nelle prove condotte nei confronti di R. solani non hanno mostrato
differenze significative rispetto al terreno naturale (tabella 3).
Prove in pieno campo. In entrambe le prove condotte, non sono state osservate
differenze significative né per quanto riguarda la qualità generale del tappeto erboso, né
per la presenza di infestanti. Nessun risultato significativo è stato ottenuto con l’impiego
del fertilizzante organico nella prova di Albisola Superiore né con il compost prodotto dal
Golf Club Garlenda.
Tabella 2 – Incidenza degli attacchi di Sclerotinia homoeocarpa su tappeto erboso cresciuto su substrato
contenente sabbia silicea e compost in diverse proporzioni (inoculazione prima prova: 13/3/06; seconda
prova: 4/4/06).
Diametro di macchie causate da S. homoeocarpa al
Prima prova
Seconda prova
Tesi Sabbia Compost 21/03/2006 03/04/2006 18/04/2006 11/04/2006 19/04/2006 08/05/2006 29/05/2006
1
0
100
3,3 a*
3,0 a
1,8 a
3,0 a
4,5 a
5,0 a
0,0 a
2
50
50
3,3 a
3,0 a
1,5 a
2,5 a
6,0 ab
5,0 a
0,0 a
3
70
30
4,0 ab
4,3 a
2,3 a
2,8 a
5,3 ab
5,5 a
0,0 a
4
80
20
4,9 b
4,5 a
3,8 ab
3,0 a
5,3 ab
5,3 a
0,0 a
5 100
0
3,6 ab
4,8 a
5,0 b
3,0 a
6,3 b
9,3 b
9,5 c
6 Terreno + perlite
4,0 ab
3,5 a
3,3 ab
3,0 a
6,5 b
7,0 ab
3,3 b
* - vedi tabella 1
Tabella 3 – Incidenza degli attacchi di Rhizoctonia solani su tappeto erboso cresciuto su substrato
contenente sabbia silicea e compost in diverse proporzioni (inoculazione prima prova: 13/3/06; seconda
prova: 4/4/06).
Diametro di macchie causate da R.solani al
Prima prova
Seconda prova
Tesi Sabbia Compost 21/03/2006 03/04/2006 18/04/2006 11/04/2006 19/04/2006 08/05/2006 29/05/2006
1
0
100
7,9 a*
8,0 ab
9,8 a
4,5 a
10,0 a
2,3 a
0,0 a
2
50
50
6,0 a
6,0 a
9,5 a
3,8 a
10,3 a
7,8 b
3,5 b
3
70
30
8,8 ab
9,0 ab
10,0 a
4,0 a
10,5 a
8,5 b
0,0 a
4
80
20
8,3 ab
5,5 a
9,3 a
3,8 a
10,8 a
7,0 b
6,8 c
5 100
0
11,5 c
8,0 ab
9,8 a
4,5 a
10,0 a
1,3 a
0,0 a
6 Terreno + perlite
9,0 ab
11,3 b
11,0 a
4,3 a
12,8 a
6,5 b
0,0 a
* - vedi tabella 1
Conclusioni
Le prove condotte hanno permesso di evidenziare che i materiali compostati potrebbero
essere efficacemente impiegati nella realizzazione di substrati artificiali in sostituzione
della frazione organica. Questo potrà consentire, oltre ad una riduzione dei costi
realizzativi, di reimpiegare materiali che spesso i percorsi di golf producono in quantità
elevata (soprattutto residui di potatura e fogliame). Resta da valutare se le caratteristiche
fisico-chimiche di questi materiali siano idonee al loro impiego per la realizzazione di
substrati secondo gli standard stabiliti dall’USGA. Anche l’impiego di compost nelle
operazioni di topdressing non ha evidenziato problemi, in quanto non ha causato una
perdita di qualità del tappeto, né una maggiore presenza di infestanti.
Per quanto riguarda la repressività di questi materiali nei confronti delle principali malattie
fungine dei tappeti erbosi, questi primi risultati sono incoraggianti soprattutto per contenere
la macchia a forma di dollaro, causata da S. homoeocarpa, che è la malattia fungina più
frequente nei tappeti erbosi ad elevata manutenzione, nei confronti della quale spesso è
necessario intervenire con trattamenti fungicidi. Ulteriori prove saranno necessarie per
verificare la repressività di compost di origine diversa, sia nella realizzazione di substrati
artificiali che con applicazioni tramite topdressing.
Lavori citati
AA.VV. (2004), USGA recommendations for a method of putting green construction. The
USGA Green Section Staff. www.usga.org
Dinelli D. (2004) - Compost scores high on golf course. BioCycle, 45 (7), 52 – 54
Nelson E.B. (1992) Biological control of turfgrass diseases, Information Bulletin 220,
Cornell Cooperative Extention Publication, 12 pagine
Noble R., Coventry E. (2005) - Suppression of soil-borne plant diseases with composts: a
review. Biocontrol Science and Technology, 15 (1), 3 – 20.
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Impiego del compost nella gestione dei tappeti erbosi di un percorso