X I TARANTO SPORT
Lunedì 12 luglio 2010
INCHIESTA: PASSIONE NUOTO
Master e pre-agonisti
la nuova «frontiera»
dello sport in piscina
Donadei (Fin): «Crescono i tesserati, il futuro è garantito»
QUELLE STORIE
TRA LE ONDE
di ALESSANDRO SALVATORE
«I
gesti del nuoto sono i più simili al
volo. Il mare dà alle
braccia quello che
l’aria offre alle ali». Il poeta
Erri De Luca racchiude l’essenza dei natanti. La «Gazzetta
del Mezzogiorno» ha allungato
le mani tra le onde, provando a
pescare verità. Dai fondali
emergono le storie.
Taranto, bagnata da due mari, come vive il rapporto con
l’acqua? Una fotografia approfondita, affidata a svariati punti di vista, aiuta a capire. Ecco
allora emergere un’inchiesta
sulle discipline affrontate in
vasca. Preziosa, in questa analisi, è la collaborazione del comitato jonico della Federazione, a partire dal presidente
Massimo Donadei. La sua sensibilità ha offerto lo spunto per
radiografare gli sport d’acqua.
Consequenziali sono le scoperte di un mondo spesso nascosto
ai media, ma che in questi ultimi anni sta crescendo su scala provinciale.
I dati offerti da Donadei dicono che aumenta il numero
dei giovani che praticano nuoto, come spiegano i 214 pre-agonisti. Un numero che costituisce un confine dell’attività, che
si contrappone ai 153 master
dell’ultima stagione. Sono tali
le due diverse nature del moderno «uomo galleggiante». Da
una parte i giovani che si accostano al cloro, dall’altra una
compagnia di ex agonisti che si
sono riscoperti cacciatori di
medaglie, ma senza vivere questo ruolo con la pressione di un
tempo, «quando la mattina alle
6, prima di andare a scuola,
facevo allenamento» ricorda
Raffaella Perrotta. Talento e
grinta in vasca, da parte dell’ultima campionessa italiana nei
200 delfino Master. Categoria
«M40», simbolo di nuova vita
tra le corsie. Le sue bracciate, il
suo volo sul blu, ispirerebbero
sicuramente Erri De Luca.
Spetta alla «Gazzetta del
Mezzogiorno» svelare le emozioni vissute in apnea. Non solo
nuoto, ma anche pallanuoto:
quale sarà il destino della Rari
Nantes, neo promossa in B, ma
senza un rettangolo olimpionico? Per poi proseguire con
discipline divenute popolari
come l’acquagym o quelle in
crescita come il salvamento.
Sono circa duemila i tarantini che scelgono di affidarsi al
potere dell’acqua. Oltre settecento gli agonisti. Il resto è
caratterizzato da coloro che si
tuffano in piscina per sentirsi
liberi e scacciare la tensione
quotidiana. Ognuno, tra le onde, svela la sua storia.
La federazione provinciale
offre dati confortanti.
Sono oltre 700 gli agonisti
delle discipline d’acqua
l Irresistibile cloro. Taranto ne è
inebriata. Basta scavare nei numeri
prodotti dalla Fin per certificare il
fenomeno del nuoto. Il settore per il
quale la Federazione provinciale è
più orgogliosa è quello pre-agonistico, «che costituisce il mattone del
futuro» sottolinea il presidente della
Fin jonica Massimo Donadei. L’ex
talento del judo (ha toccato l’apice
nel 1982 con il quinto posto ai campionati italiani universitari) evidenzia la crescita dei tesserati in questa
categoria, «dai 174 della stagione
2008-2009 ai 214 del 2009-2010. Si tratta
di un aumento importante, perché è
il primo sostanzioso frutto della nostra politica legata al vivaio. In pratica - sottolinea Donadei -, recependo
le direttive sull’attività nazionale
Propaganda, che è il settore promozionale della Federazione, Taranto è
al momento la provincia pugliese
più virtuosa in un settore che raccoglie praticanti di qualsiasi età. Il
nostro impegno è riservato, in questo caso, maggiormente ai giovani,
dai 6 ai 15 anni».
Le statistiche non si fermano qui
ed evidenziano il fermento dell’attività natatoria nel comprensorio tarantino. Attualmente gli «agonisti»
sono 571, così suddivisi per discipline: 267 nel nuoto, 160 nella pallanuoto, 130 nel salvamento e 14 nel
sincronizzato. Comanda il sesso dei
maschi con una predominanza pari
al 65%, «ma le donne si difendono,
come svelano gli ultimi risultati ai
Master nazionali, nei quali l’atleta
della Mediterraneo Sport - sottolinea
Donadei, che ne è direttore sportivo Raffaella Perrotta, è salita quattro
volte sul podio per la categoria M40,
conquistando un oro e tre bronzi». Il
dirigente federale apre un altro ca-
pitolo, quello della nuova frontiera
del nuoto: i Master (o «amatori»), la
branca che raccoglie solitamente ex
agonisti che continuano a gareggiare dai 25 sino ai 90 anni. Il padre
tarantino di questo settore è il compianto medico Francesco Carano,
nel cui nome la Mediterraneo svolge
annualmente un meeting nazionale.
In Italia i Master dell’acqua sono
circa diecimila, quattromila dei quali hanno regalato spettacolo ai recenti Assoluti, che si sono tenuti ad
Ostia dal 21 al 27 giugno. La Fin
jonica ne abbraccia attualmente 153
come tesserati. Il dato è in aumento
rispetto ai 90 della stagione passata.
«Parliamo di un fenomeno vivo commenta Donadei - visto che la manifestazione laziale ha raccolto vecchie glorie del nuoto come Marcello
Guarducci e vip come Raoul Bova».
Su 456 società partecipanti, la Mediterraneo è stata la prima della Puglia, classificandosi in posizione numero 33. 143ma l’altra tarantina, l’Albatros Sporting Club di Crispiano,
che vanta l’oro di Fabio Bianco nella
categoria M25 dei 200 metri rana. I
due club, assieme all’Icos, garantiscono nel tarantino le scuole federali, sinonimo di qualità in piscina.
«Il bilancio sugli Assoluti è positivo - commenta Donadei - considerato che Taranto si è presentata
con una ventina di atleti. Nonostante
i limiti di tipo impiantistico, visto
che il nostro territorio lamenta la
mancanza di vasche lunghe, che poi
caratterizzano lo scenario di ogni
manifestazione nazionale». Il presidente della Fin apre un problema
spinoso: l’impiantistica. Anche il
nuoto, come altri sport, ne è vittima.
«Le offro un esempio su cui riflettere. Tra le prime dieci società dei
campionati amatoriali, sette sono laziali. La ragione? È principalmente
legata al vasto numero di spazi olimpici presenti in quella regione. Taranto non ne ha uno. Eppure l’impegno degli atleti e di un centinaio di
tecnici offre risultati» sottolinea Donadei, il quale resta sconfortato davanti al paradosso della Rari Nantes
Taranto 1996: neo promossa nella serie B maschile di pallanuoto, ma senza una vasca utile per disputare il
suo campionato. Come si può scongiurare un esodo in altre città pugliesi partendo da Bari? «La soluzione celere non c’è risponde Donadei - perché è indispensabile una piscina lunga almeno 33 metri. Si potrebbe azzardare di trasformare in
impianto di gioco l’area presente nella Villa Peritato. Lì, dove un tempo si
faceva pallanuoto, ora abitano i pesci. Questa la mia proposta dettata
dall’istinto. La speranza è che la Rari
Nantes trovi una soluzione, che possa permettere a Taranto di disputare
la meritata B, alla quale ha sinora
rinunciato per la mancanza di uno
spazio adeguato».
Il rebus dovrà essere risolto prossimamente. Nel frattempo il cloro
ubriaca i tarantini. Nuotatori contro
lo stress, nuotatori collezionisti di
medaglie, nuotatori per semplice
passione.
[A.Salv.]
I RISULTATI LA PULSANESE PROTAGONISTA ALLE FINALI «ESORDIENTI». MEDAGLIE PER ALTRI ATLETI
Ecco i baby campioni
Ruggieri: è poker d’oro
TALENTO La pulsanese Federica Ruggieri, 10 anni e 4 ori negli Esordienti
l Prove di futuro in vasca. Il nuoto jonico presenta
i suoi aspiranti campioni. Età verde, ma già sprizzante di agonismo. Il banco rivelatore è rappresentato dalle ultime finali regionali della categoria Esordienti B (baby atleti dagli 8 agli 11 anni) e dal Trofeo
scuole nuoto Propaganda, coi limiti di età 6-13 anni.
Tra gli Esordienti spicca la pulsanese di 10 anni
Federica Ruggieri, che con la Mediterranea Nuoto
Grottaglie ha calato il poker d’oro ai Regionali. 100
misti, 100, 200 e 400 libero lanciano una sportiva «che
promette» assicura l’istruttore Fortunato De Luca.
Una collezione di medaglie, in questa manifestazione, è stata firmata dalla Mediterraneo Taranto: ori
di Vitamaria D’Alessio, Dmitry Puzankov, Simone
Russo e Alessandra Vitti. Sul gradino più alto anche
Francesco Laterza dell’Albatros Sporting Club.
Nel settore Propaganda, che mette in competizione
gli allievi delle scuole di nuoto, sei società joniche
sono andate a medaglia, per un totale di 40 volte sul
podio. Oro per l’Icos Manduria con Lorenzo Cavedini, Marzia De Marco, Alice Taurino, Matteo Taurino; oro per la Mediterraneo con Francesca Agrelli,
Francesco Russo, Giulia Palomba, Gabriele D’Amore
e Lucrezia Ribaud.
Il gusto dell’oro l’hanno provato anche la Tursport
con Giulia Vozza; l’Albatros con Emanuele Ingrao;
l’Icos Ginosa con Sabrina Bozza; la Meridiana con
Eleonora Gentile, Alessia Auletta, Niccolò Marsili,
Francesca Paladini, Lorenzo Nisi e Francesco Armentano. Gloria, infine, alle finali nazionali del Trofeo delle Regioni per Matteo Taurino (argento nei 50
dorso), Alice Taurino (argento nei 50 farfalla), Raffaella Montesardo (argento nei 50 rana) e Marzia De
Marco, oro nei 50 dorso.
[A.Salv.]
Scarica

Inchiesta: PASSIONE NUOTO (pag.1)