Regolamento Blocco Operatorio
Riferimenti normativi:
D.G.R. 17/12/99n.6/47077
UNI EN 285
UNI EN 554
UNI EN 556
UNI EN 1174
UNI EN 866
UNI EN 867
Orari di Attività
Gli orari della Sala Operatoria dovranno esssere modulati per consentire l’armonica interrelazione di
tre tipi di attività fondamentale:
Pulizia
Sterilizzazione
Attività di Sala Operatoria
Settore azzurro: Accesso del Personale
•
L'ingresso al Blocco Operatorio dovrà avvenire passando dalla zona filtro dove bisogna procedere al cambio di abiti
personali, camice o divisa sino a quel momento indossati.
•
E' vietato tassativamente l'accesso al blocco operatorio a chi non è direttamente coinvolto nello svolgimento dell'attività
operatoria.
L'abbigliamento da indossare esclusivamente all'intemo del blocco operatorio è il seguente:
zoccoli autoclavabili
casacca
pantaloni
copricapo: che deve inglobare completamente i capelli;
maschera monouso:che deve coprire completamente il naso e la bocca, non deve mai essere toccata, tenuta appesa al
collo o depositata in tasca, va cambiata frequentemente (durata 5 ore se non rimossa e inumidita).
l'uscita dal blocco operatorio deve avvenire passando per la zona filtro dove si deve procedere al cambio degli abiti,
depositando la divisa verde e gli zoccoli, eliminando le sovrascarpe il copricapo e la mascherina.
Occhiali di protezione.
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E' assolutamente vietato uscire indossando gli indumenti dedicati al blocco operatorio.
Accesso dei Pazienti
I pazienti devono essere trasportati all'interno del blocco operatorio solo con la barella dedicata alla sala
operatoria.
–
Nell’apposito”filtro” dovrà essere attuato il passaggio del paziente dalla barella di trasporto dal reparto di
provenienza al tavolo operatorio sul carrello di base della Sala Operatoria.
Accesso di carrelli ed attrezzature su ruote
•
I carrelli utilizzati all’intemo del blocco operatorio non devono accedere alle altre aree dell'ospedale.
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Per il trasporto di materiali all'esterno e dall'esterno del quartiere devono essere utilizzati dei carrelli
appositamente dedicati.
•
Il cambio dei carrello va effettuato all'ingresso dei blocco operatorio nell’apposita “zona filtro”.
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II materiale d’imballaggio che può essere rimosso va eliminato in questo settore.
Sala operatoria
Nella sala operatoria è consentita la presenza solo del personale direttamente addetto all'intervento ed al servizio
sala.
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Durante la seduta operatoria le porte che comunicano con i locali circostanti la sala operatoria devono rimanere
chiuse.
•
Gli spostamenti del personale da una sala operatoria all’altra e dalla sala operatoria ai locali limitrofi devono
essere ridotti allo stretto indispensabile.
•
Il tavolo operatorio con adagiato l’operando viene sistemato sulla propria piattaforma.
•
Il carrello di trasporto viene sfilato e portato nel settore arancio.
•
Vengono collegate le apparecchiature per la misurazione dei parametri vitali.
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Il campo operatorio deve includere sia l'area di incisione che la zona adiacente, abbastanza ampia da
permettere al chirurgo di operare senza inquinare.
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L'antisepsi del campo operatorio va effettuata preferibilmente con antisettico a base di Polivinilpirrolidone-iodio.
•
La soluzione antisettica deve essere applicata frizionando una garza sterile imbevuta, partendo dall'area di
incisione e procedendo progressivamente verso la periferia, prolungando il tempo di contatto per 2-3 minuti.
Preparazione dell'èquipe chirurgica
•
Antisepsi pre-operatoria delle mani con:
soluzione schiumogena detergente a base di clorexidina gluconato al 4% o
soluzione schiumogena detergente a base di iodopovidone al 7.5%.
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Le unghie devono essere sempre corte, limate per non lesionare i guanti e senza smalto.
PROCEDURA PER IL LAVAGGIO.
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Bagnare uniformemente mani ed avambracci fino a due dita sopra la piega del gomito;
erogare sulle mani il prodotto antisettico premendo con il gomito la leva del dispenser;
lavare le mani e gli avambracci per ciurca due minuti;
spazzolare le unghie per mezzo minuto per mano, quindi lasciare cadere lo spazzolino nell'apposito contenitore;
risciacquare mani ed avambracci come indicato sopra;
erogare nuovamente una dose di antisettico nel palmo delle mani;
lavare accuratamente le mani, ogni dito e ogni spazio interdigitale, impiegando circa un minuto per mano, lavare ogni avambraccio con
movimento circolare per trenta secondi circa;
risciacquare prima le mani e poi gli avambracci avendo cura di tenere le mani al di sopra del livello dei gomiti per evitare che l'acqua dagli
avambracci scenda sulle mani risciacquare le dita una alla volta, lasciando scorrere l'acqua dalle estremità delle dita stesse fino alla piega dei
gomito;
procedere quindi all'asciugatura di mani ed avambracci utilizzando un telo sterile, asciugare prima ciascun dito, poi la restante parte della
mano e da ultimo l'avambraccio sino alla piega dei gomito, con movimento circolari avendo cura di non ripassare dall'avambraccio alla mano;
Durata complessiva dei lavaggio: almeno 5 minuti totali prima del primo intervento
da 2 a 5 minuti tra interventi consecutivi.
Preparazione dell'èquipe chirurgica
VESTIZIONE
Solo dopo il lavaggio antisettico e l'asciugatura delle mani si passa ad indossare:
•
camice sterile; per evitare la dispersione di batteri il camice sterile deve coprire l'ìntera persona che lo indossa.
•
guanti sterili monouso.
Con le mani ben asciutte prelevare il camice dal container, avendo cura di toccare solo ed esclusivamente quello che si andrà a
indossare (i camici sono piegati in modo che la parte esterna non venga inquinata).
Srotolare il camice mantenendolo lontano dal corpo e dall'ambiente circostante.
Indossare il camice, il personale addetto alla vestizione provvederà all'allacciatura dello stesso toccandone solo i lacci.
Avvertenze
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Viene considerata sterile solo la parte anteriore del camice;
Il camice copre le parti del corpo comprese tra il collo ed oltre le ginocchia, le maniche arrivano ai polsi;
Il polsino deve essere aderente e ricoperto dal risvolto del guanto;
Il camice è legato dietro il collo e la vita;
Il Camice va sostituito immediatamente nei seguenti casi:
si abbia la certezza o il dubbio che nella manovra di vestizione si sia inquinato.
risulta bagnato (sangue, liquidi, ecc.)
ogni ora e mezza circa secondo le direttive O.M.S.
Vestizione dei guanti sterili
I guanti devono arrrivare oltre i polsini del camice.
Quando si interviene su strutture ossee (manovre di fresatura, riduzione di fratture o per interventi di artroprotesi) si
devono indossare due paia di guanti.
I guanti devono essere sostituiti immediatamente nei seguenti casi:
•
se punti o lacerati durante l'intervento;
•
se incidentalmente inquinati;
•
se contaminati con materiale inquinato durante l'intervento.
Fase finale della preparazione
A vestizione completata la strumentista, coadiuvata dall'aiuto sala, procede alla preparazione del campo sterile
(tavolo madre e carrello servitore).
Sala operatoria
Comportamenti assolutamente da evitare al fine di mantenere sterile la cosiddetta
"ZONA VERDE”
a)
Contaminazione del campo sterile.
In caso di spostamenti da parte del personale è consigliabile adottare il percorso più lungo per evitare di passare vicino al tavolo
madre, al carrello servitore ed al campo operatorio.
b)
Passaggi non necessari da una sala operatoria all'altra.
c)
Discorsi animati.
Il parlare determina una maggiore contaminazione microbica ambientale e inumidisce la mascherina.
d)
Movimenti inadeguati che creano vortici d'aria (correre o effettuare spostamenti bruschi di coperte e/o di teleria varia, i
frammenti di fibre tessili sono veicoli di microrganismi).
Lasciare aperte porte e finestre: solo la loro chiusura adeguata permette di assicurare i ricambi d'aria , previsti dalla legge e di
mantenere la pressione " POSITIVA " rispetto all'area adiacente.
e)
Preparazione paziente
all’intervento in reparto
•
I pazienti da sottoporre ad intervento chirurgico devono fare, il giorno prima dell’intervento, un accurato bagno
o doccia di pulizia con acqua e sapone
•
Effettuare la tricotomia solo se la presenza di peli interferisce con la procedura chirurgica.Se i peli dell’area
del campo operatorio sono fitti vanno rimossi tagliandoli prima con forbice curva o utilizzando crema
depilatoria.Quando è indispensabile usare il rasoio, eseguire la tricotomia non più di due ore prima
dell’intervento per limitare la colonizzazione batterica di eventuali piccole abrasioni.
•
Frizionare quindi il campo operatorio e l’area circostante con garza sterile imbevuta di disinfettante in
soluzione saponosa per qualche minuto, asportare la schiuma in eccesso
Zona risveglio paziente
•
Il paziente viene trasferito in questa sala al termine dell’intervento e dopo estubazione
•
Il trasferimento avviene utilizzando l’apposito carrello base del lettino operatorio.
•
Continua il monitoraggio dei parametri vitali
•
Al recupero completo dei riflessi autonomi del paziente, su autorizzazione dell’anestesista, lo stesso viene
trasferito al reparto di provenienza.
Settore Sterilizzazione:
Trattamento dello strumentario chirurgico
•
Il personale a cui è assegnato il settore della sterilizzazione dovrà essere adeguatamente formato ( UNI EN 556 )e provvedere, secondo i precisi protocolli
riportati successivamente nel presente regolamento,a:
•
- detersione, preparazione, confezionamento del materiale e controllo dell' idoneità dello stesso;
•
- sterilizzazione più idonea secondo il tipo di materiale;
•
- carico e scarico delle autoclavi;
•
- stoccaggio del materiale sterilizzato;
•
- esecuzione e controllo delle prove di verifica del corretto funzionamento delle apparecchiature;
•
- segnalazione di anomalie e guasti;
•
ritiro, controllo e distribuzione del materiale sterilizzato
•
- preparazione del materiale da inviare alla sterilizzazione ad ETO *;
•
- ritiro, controllo e distribuzione del materiale sterilizzato ad ETO *.
* servizio generalmente appaltato a ditte esterne
Zona “Sporca”Sterilizzazione:
Trattamento dello strumentario chirurgico
In questo settore viene inviato tutto il matriale da smaltire e da sterilizzare proveniente dalla
sala operatoria, attraverso il passaggio diretto
Tutti gli strumenti chirurgici utilizzati devono essere:
•
Decontaminati (procedura che permette di eliminare, uccidere o inibire la crescita di determinati microrganismi indesiderati, in funzione di obiettivi
prefissati prevista per il materiale pungente e/o tagliente (D.M. del 28.9.90).
•
•
•
•
lavati
asciugati accuratamente
controllati per quanto riguarda il funzionamento, lo stato di manutenzione e lubrificati
portati nel settore dedicato al confezionalmento.
Tali procedure devono avvenire secondo il protocollo operativo in uso presso l’ ospedale.
Gli operatori impiegati per la decontaminazione ed il lavaggio degli strumenti devono:
•
indossare sopra alla divisa un grembiule protettivo
•
indossare guanti protettivi individuali in gomma e occhiali per evitare che si verifichino ferite a livello delle mani o contatti con
materiale organico o prodotti detergenti e disinfettanti
Settore Sterilizzazione
Confezionamento
Procedura che ha lo scopo di conservare la sterilità del materiale fino al momento dell'uso
Buste
Il materiale da confezionare nelle buste di polietilene va posizionato in modo da garantire corrette manovre di
apertura e prelievo di materiale; gli oggetti taglienti e/o pungenti vanno protetti alle loro estremità.
Le buste vanno saldate utilizzando termosaldatrici lasciando un margine di apertura di almeno tre cm.
tutto il materiale da utilizzare su campo sterile deve essere imbustato in doppia confezione.
Non scrivere sul retro delle buste, potrebbero venire causate microlesioni, ma utilizzare apposite etichette adesive
indicanti l'Unità Operativa di provenienza, la data di preparazione, il nome dell' operatore che ha provveduto al
confezionamento.
Cestelli e Containers
Vanno confezionati in modo che il vapore penetri senza difficoltà: la teleria immessa nei cestelli non deve mai essere
compressa;
Pacchi in carta
Vanno confezionati su di un piano d’appoggio rigido lavorando in due operatori in modo di evitare rimuovere il più
possibile la presenza di aria nel pacco.Il pacco va confezionato utilizzando due fogli di carta medical grade “
doppia carta”,sigillato con appositi nastri viratori che chiuderanno i due lembi originatisi dalle piegature in modo
da rendere semplice l’apertura dello stesso ( non nastrare bordi e angoli )
Settore Sterilizzazione
Confezionamento
Tutti i “ contenitori”devono essere contrassegnati esternamente mediante etichetta per identificazione
del lotto di sterilizzazione
(Processo che consente, tramite etichettatura, di risalire al ciclo di sterilizzazione abbinandolo ai test indicati )
recante i dati seguenti:
codice operatore
numero lotto
codice ciclo autoclave
codice reparto
Settore Sterilizzazione
Controlli periodici autoclavi
I metodi usati per i controlli sono: FISICI - CHIMICI - BIOLOGICI
Procedure giornaliere di controllo
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•
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da effettuare su tutte le autoclavi a vapore nell'ordine indicato:
- preriscaldamento a camera vuota
- prova di tenuta della camera
- verificare che la pressione residua non aumenti di oltre 3 mbar al minuto ( tempo consigliato 10 minuti)
Test BOWIE DICK (pacco di teli di cotone confezionato giornalmente secondo norma UNI EN 285 o pacco pronto a norma UNI
EN 867 parte4 )
Il tempo di esposizione è fissato per 210 secondi.Il pacco viene posto orizzontalmente su una griglia al centro dell'autoclave.
Il ciclo viene eseguito a camera vuota ad una temperatura di 134° C.
Terminato il ciclo si verifica che il viraggio del foglio indicatore sia uniforme: la presenza di un'area più chiara indica un difetto di
funzionamento dell'autoclave.
Se dopo aver provato una seconda volta con nuovi teli il difetto permane, l'autoclave è da considerare non funzionante e quindi si
interpellano i tecnici.
Indicatori chimici
Si utilizzano per distinguere visivamente il materiale sottoposto a sterilizzazione da quello non trattato,quindi non sono indice di
sterilità
Settore Sterilizzazione
Controlli autoclavi
Procedure settimanali di controllo
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PROVA BIOLOGICA
•
•
Si usano spore di Bacillus Stearo Thermophilus (ATTEST 3M).
Test eseguito una volta alla settimana usando una fiala di spore ogni 100 l. di capacità dell'autoclave.( Es. = 4 fiale per autoclave
da 400 l.)
Le fiale vengono confezionate in doppia busta e disposta ai quattro lati della camera.
Le quattro provette delle prove biologiche vanno sterilizzate nei due programmi abitualmente utilizzati (134° e 121°), ed in seguito
vengono inviate al laboratorio analisi accompagnate da modulo compilato in duplice copia.
Il laboratorio analisi invia dopo 48 ore l'esito delle prove biologiche alla S.O. e D.S.
•
•
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Procedure trimestrali di controllo
•
•
PROVA DI UMIDITA' RESIDUA
Si effettua ogni 3 mesi, utilizzando 2 pacchi di teli di peso complessivo di circa 10 kg . I 2 pacchi vengono pesati prima di essere
sterilizzati e ripesati a sterilizzazione avvenuta entro 1 minuto e l'aumento del peso non deve essere superiore all'1,2% rispetto alle
condizioni iniziali.
•
E' necessario conservare tutta la documentazione relativa ai controlli giornalieri-periodici e a tutti i cicli di sterilizzazione
regolarmente firmati e datati per 2 anni.( UNI EN 554)
Zona “Sporca”Sterilizzazione:
Conservazione dello strumentario chirurgico
insieme di procedure che permette di mantenere sterile nel tempo il materiale
Tempi di stoccaggio del materiale
Cesti a griglia : vengono considerati sterili per 24 ore
Cestelli con filtro: sono considerati sterili per 48 ore.
Containers : sono considerati sterili per 30 giorni.
I filtri in tessuto vano sostituiti ogni 100 sterilizzazioni
I filtri monouso vanno sostituiti dopo ogni utilizzo.
Buste di polietilene: il materiale imbustato
in busta semplice viene considerato sterile per 30 giorni.
il materiale in doppia busta viene considerato sterile per 90 giorni;
le confezioni scadute vanno riconfezionate cambiando entrambe le buste.
Su ogni contenitore e/o busta deve essere apposta chiaramente l'indicazione della data di sterilizzazione.
Dopo la sterilizzazione il materiale deve essere maneggiato con cura e conservato in ambiente al riparo della
polvere a temperatura controllata (18-20°): ogni pacco caduto per terra va considerato contaminato per la
probabile formazione di microlesioni, quindi va riconfezionato e sterilizzato.
Protocollo di pulizia: Criteri Generali
I materiali utilizzati per la pulizia della sala operatoria ( zona a bassa carica microbica )
devono essere destinati unicamente alla pulizia di tali locali
Distinguiamo nel blocco operatorio tre diverse ZONE:
1) Zona sporca costituita da:
•
ingresso con deposito di sovrascarpe
•
servizi igienici
•
zona deposito biancheria sporca e rifiuti
•
corridoi di servizio
•
zone lavaggio strumenti
2) Zona pulita costituita da:
•
sala anestesia
•
sala risveglio
•
corridoio ingresso zona pulita
•
zona deposito materiali sterili
•
zona sterilizzatrici
•
spogliatoi
3) Zona a bassa carica microbica
•
sala operatoria propriamente detta
Protocollo di pulizia: pulizia quotidiana
Zona sporca:
•
al termine della seduta operatoria asportare la biancheria sporca ed i rifiuti: spolverare ad umido, detergere e disinfettare le
superfici strutturali, gli arredi e le apparecchiature, gli idrosanitari ed i pavimenti
Zona pulita:
•
Asportare ad umido la polvere, detergere e disinfettare a fine seduta tutte le superfici strutturali, le apparecchiature e gli arredi
presenti
Zona a bassa carica microbica-Sala Operatoria
•
ad inizio giornata : prima che inizi la seduta operatoria, asportare ad umido la polvere dalle varie superfici
•
al termine di ogni intervento: procedere alla rimozione della teleria e dei rifiuti; detergere e disinfettare il letto
operatorio, le superfici
Al termine della seduta operatoria asportare la biancheria sporca ed i rifiuti
•
rimuovere lo strumentario
•
detergere e disinfettare tutte le apparecchiature e gli arredi fissi e mobili, trasportare il tutto nel retro sala
•
detergere e disinfettare le pareti, le porte, gli infissi, le bocchette di aerazione, lampada scialitica e colonnina gas anestetici
•
asportare eventuali residui sul pavimento, controllare e pulire i pozzetti dell’evacuazione dei gas anestetici, quindi chiuderli
accuratamente
•
detergere e disinfettare il pavimento
•
controllare il funzionamento e lo stato di manutenzione delle apparecchiature
•
ripristinare tutte le apparecchiature e le suppellettili.
Protocollo di pulizia: pulizia periodica
Settimanale
•
lavaggio meccanico di tutti i pavimenti del pavimento della sala operatoria
Mensile
•
•
•
•
detersione a tutta superficie di pareti, porte infissi, arredi, suppellettili e attrezzature idrosanitarie, soffitti,bocchette di
aerazione di tutti i locali
lavaggio meccanico di tutti i pavimenti del quartiere operatorio
deceratura e applicazione della cera di protezione sui pavimenti plastici( anche trimestrale)
pulizia dei vetri perimetrali
Smaltimento dei rifiuti: Note Generali
I rifiuti vengono suddivisi in pericolosi e non pericolosi.
•
Tra i rifiuti non pericolosi rientrano quelli assimilabili agli urbani.
•
Tra quelli pericolosi i restanti rifiuti ospedalieri( ex speciali e/o tossico nocivi).
I rifiuti pericolosi possono essere :
•
A rischio infettivo
•
A rischio chimico
•
A rischio radiologico
Smaltimento dei rifiuti:a rischio infettivo
ALIPAC ( 20,40,60 lt.)
•
rifiuti di medicazioni (guanti, cotone, garze, ecc);
•
contenitori per campioni diagnostici;
•
assorbenti igienici, pannolini;
•
tubi endotracheali, cateteri;
•
raccordi e sonde;
•
indumenti protettivi monouso contaminati;
•
tutti i presidi medico chirurgici potenzialmente infetti;
•
denti e parti anatomiche irriconoscibili;
•
materiale trasfusionale monouso;
•
flaconcini di farmaci utilizzati, flaconi vuoti e/o semivuoti contenenti farmaci antiblastici;
Smaltimento dei rifiuti:a rischio infettivo
SEPTOBOX
Septobox 1,5 lt, 3,5 lt, 6 lt)
introdurre tutto il materiale potenzialmente infetto pungente e/o tagliente:
•
aghi di ogni tipo ( non sraccordare l’ago dalla siringa con le mani, se non esiste l’apposito dispositivo, immettere ago
e siringa insieme);
•
rasoi, lame da bisturi, pungidito, test tine,;
•
vetrini di laboratorio;
•
fiale di farmaci;
Smaltimento dei rifiuti:parti anatomiche riconoscibili
• Inserire in apposito sacco biodegradabile e/o segatura
• introdurre il sacco così confezionato in apposita cassetta di legno che verrà
portata al Cimitero per l’inumazione.
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