Tecnolo ologia La RFID LA RFID (RADIO FREQUENCY IDENTIFICATION) È UNA TECNOLOGIA DI IDENTIFICAZIONE CHE RICORRE AD UN SEGNALE IN RADIOFREQUENZA QUALE SUPPORTO DI DIALOGO TRA L’OGGETTO DA IDENTIFICARE E IL DISPOSITIVO DI RICONOSCIMENTO. DI SEGUITO LE PRINCIPALI DISTINZIONI IN TERMINI DI FREQUENZA, POTENZA E TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DEI TAG comunque a disposizione della RFID. Bisogna precisare che ciascuna frequenza ha caratteristiche sostanzialmente diverse, sotto un profilo fisico: parametri di comunicazione (distanza, velocità di scambio...), ambiente in cui può funzionare (presenza di metallo o di liquidi, attività elettromagnetica...) «Le tecnologie RFID sono basate sulla propagazione radio o elettromagnetica » come scrivono Battezzati/Hygounet, “RFID”, Hoepli Editrice. «Due principali metodi di propagazione sono utilizzati: &DPSRPDJQHWLFR, dove la comunicazione è generata attraverso l’induzione magnetica. In genere, questo principio fisico è utilizzato con frequenze basse, come 125 kHz e 13,56 MHz; &DPSRHOHWWULFR, che impiega un classico sistema radio per realizzare la propagazione di energia del ricetrasmettitore verso il transponder. FREQUENZA Le dimensioni delle antenne sono direttamente dipendenti dalla banda di frequenza utilizzata che parte da 400 MHz». n sistema RFID si basa sui due seguenti elementi: il tran- U Vi sono, insomma, due tipi distinti di funzionamento. sponder o tag, composto a sua volta di chip e antenna, e il /)H+)îQRD0+] il tipo di accoppiamento fra lettore lettore/scrittore, con funzione di leggere i dati contenuti nel e transponder è di tipo elettromagnetico con forte prevalenza della transponder e, se richiesto, di sovrascriverne componente magnetica, ossia della trasmissione per via induttiva. dei nuovi. Essendo la RFID, come detto, una Quando il transponder entra nel campo di azione del lettore, assorbe tecnologia di trasmissione di informazioni energia elettromagnetica dal lettore stesso, la quale viene convertita via radio, cominciamo la trattazione dalle in energia elettrica che va a caricare un condensatore la cui energia suddivisioni in termini di frequenza. In viene poi utilizzata per trasmettere allo stesso lettore il proprio codice funzione delle frequenze già attribuite, e di identificazione. largamente utilizzate da un elevato nume- 8+)HPLFURRQGH l’accoppiamento è di tipo elettromagnetico con ro di gruppi di utenti (radio, televisione, forte prevalenza della componente elettrica, ossia della trasmissione esercito, protezione civile ecc.), alla RFID RF. Il lettore emette un segnale che viene ricevuto dal trasponder che sono state attribuite un certo numero di viene così attivato a trasmettere l’informazione in esso contenuta. Si frequenze, classificate in quattro gruppi: tratta di un fenomeno di riflessione (back scattering), simile a quello /), inferiori a 135 KHz, in particolare che governa il radar. OHEDVVHIUHTXHQ]HORZIUHTXHQF\ due: 125 KHz e 134 KHz; OHDOWHIUHTXHQ]HKLJKIUHTXHQF\ +) una sola è utilizzata, quella di 13,56 MHz; OHIUHTXHQ]HXOWUDDOWHXOWUDKLJK IUHTXHQF\8+)due sono utilizzate, 433 MHz e la banda che va da 860 a 960 MHz; OHPLFURRQGHdue frequenze erano inizialmente riservate, 2,45 GHz e 5,8 GHz, ma quest’ultima è stata ultimamente dismessa per man- Inlay RFID/NFC di LAB ID. 6 DATACollection 3<.306 canza di richieste, rimanendo Etichetta Siar/Imprima per gestire con RFID i capi di abbigliamento. SUn particolare prodotto RFID nato dalla ricerca Siemens. T "Smart labels" Inotag di Inetec, disponibili con diversi tipi di materiali, adesivi, formati e inlay. Il tag permanente in due parti sviluppato e prodotto direttamente da Ceracarta. POTENZA a potenza della trasmissione si esprime in W. Nel caso della L trasmissione induttiva, si preferisce spesso esprimerla non come potenza ma come intensità di corrente per metro, ossia A/m in quanto ci dà una immediata idea della intensità del campo magnetico in gioco. Nel caso della trasmissione induttiva, LF ed HF, si parla anche di funzionamento in “campo vicino”, nel caso di trasmissione RF, UHF, si parla anche di funzionamento in “campo lontano”. Per quanto riguarda la potenza, il sistema di misura americano è diverso da quello europeo. Il sistema americano infatti misura l’EIRP, ossia l’Equivalent Isotropic Radiated Power, mentre il sistema europeo misura l’ERP, ossia l’Effective Radiated Power. Il rapporto fra i due sistemi di misura è 1W ERP = 1,62 W EIRP, per cui i 2 W autorizzati dalla normativa europea, di cui parleremo più avanti, corrispondono a 3,24 W americani. In Europa, sono il CEPT (Comitato Europeo Poste e Telecomunicazioni), e i suoi organismi associati, l’ETSI (European Telecommunications Standard SUPPORTO E MEMORIA DEI TAG ltre che in termini di frequenza e potenza, i tag si possono O suddividere ancora per tipo di memoria e di supporto. La memoria può variare, a seconda dei modelli, da qualche decina a qualche migliaio di byte. Inoltre, i tag possono essere di tipo VRODOHWWXUDLOFRGLFHFRQWHQXWRqXQLYRFRHYLHQHSHUVRQDOL]]DWR GXUDQWHODSURGX]LRQH o OHWWXUDHVFULWWXUDROWUHDFRQWHQHUHXQ FRGLFHXQLYRFRKDGHLFDPSLLOFXLFRQWHQXWRSXzHVVHUHPRGLî Institute) e l’ERC (European Radiocommunications Commitee), gli FDWRGDOOHWWRUH. La forma e le dimensioni dei transponder sono le enti incaricati di proporre le norme comunitarie di riferimento che più svariate: dalla classica “a bottone” con diversi diametri, a quella i Paesi europei saranno poi liberi di applicare o no, a seconda del cilindrica ridottissima (sistema di blocco d’avviamento delle vetture, caso. Secondo questi enti, la RFID viene considerata all’interno dei riconoscimento animali), a quelle a forma di carta di credito (con o dispositivi “Short Range Device”. senza banda magnetica). Rientra nei fattori di forma l’altra importan- Esistono già un certo numero di testi (vedi tabelle CEPT ed ETSI), in tissima differenza fra tag riutilizzabili e a perdere, che è fondamentale particolare il documento CEPT/ERC 70-03. nel conto economico. Oltre ai transponder di tipo passivo, esistono Nel settembre 2004, l’ETSI ha pubblicato la norma EN 302-208 che anche transponder di tipo attivo, ossia con batteria incorporata, quali concerne specificamente l’UHF, e che autorizza una potenza di 2 Watt i nuovi telepass, che permettono una ricetrasmissione a distanze ERP nella banda di frequenza 865,6 - 867,6 MHz. La quasi totalità dei maggiori in quanto amplificano il segnale in uscita dal transponder Paesi europei ha recepito questa raccomandazione quasi subito, libe- aumentandone così la potenza. Sempre più transponder sono dotati ralizzando le frequenze UHF per dispositivi con potenza non superiore di caratteristiche anticollisione ossia ammettono il “bulk reading”, la a 2W; l’Italia ha recepito la norma con un decreto legge pubblicato lettura in gruppo, ossia sono identificabili dal lettore anche quando nell’estate 2007. passano in gruppo nell’area del lettore. DATACollection 3<.306 7 Tecnol ologia Per riassumere, si possono fare diverse suddivisioni fra tipi di tag: tra l’altro, ognuno di questi individua un particolare segmento o nicchia di mercato, per i quali si rivela adatto: FKLSOHVVRSSXUHFRQFKLSLWUDQVSRQGHUVHQ]DFKLSVRQRTXHOOL LQFXLODVRODLQIRUPD]LRQHGDULOHYDUHqLOSDVVDJJLRRPHQRGL XQRJJHWWRVRQRTXHOOLWLSLFLGHOOHDSSOLFD]LRQLGLDQWLWDFFKHJ JLRSDVVLYLVHPLSDVVLYLDWWLYL VROROHWWXUDROHWWXUDVFULWWXUDUHDGRQO\RUHDGZULWH ULXWLOL]]DELOLRDSHUGHUH TAG ATTIVI Tag RFID Ase con diverse configurazioni e fattori di forma. el vasto mondo della RFID, i tag attivi sono quelli alimentati N stampanti. Le stampanti di smart label combinano le due tecnologie: a batteria, e questo li distingue sostanzialmente dai tag stampa a trasferimento termico per scritte, codici a barre, immagini passivi. Questa fonte di energia serve per la trasmissione sotto forma di segni visibili a occhio nudo; e scrittura di informazioni dei dati, e non deve provenire dai lettori, come nel caso dei tag passivi: relative allo stesso oggetto in tecnologia RFID. ciò significa che la potenza necessaria per le trasmissioni lettore/tag Il vantaggio delle smart label è di consentire la lettura di numerosi è molto più bassa di quella necessaria per la lettura passiva, anche oggetti, rapidamente e anche contemporaneamente in modalità anti- a parità di frequenza di trasmissione. È questo per esempio il caso collisione, che si muovano ad elevata velocità. dell’UHF dove un tag attivo trasmette con una potenza nell’ordine dei mW, e un tag passivo almeno a 2 W. Il tag attivo non è una novità, Esempi di applicazioni sono l’etichettatura dei bagagli, l’identificazione anzi, si può dire che l’RFID stessa sia nata con i tag attivi; in tempi di plichi postali e così via. Le smart label sono costituite da normali pionieristici per questa tecnologia, per esempio negli anni Ottanta o etichette con un transponder inserito tra la parte gommata e il supporto. Novanta, i tag attivi avevano la prerogativa di consentire uno scambio La parte gommata a contatto col transponder è di norma rinforzata di dati veloce e a distanze importanti, proprio grazie all’energia della per proteggere il componente elettronico (chip) durante il movimento batteria. Con la standardizzazione delle tecnologie RFID sulle frequenze attraverso i meccanismi di trascinamento e di stampa della stampan- HF (ISO 15693), sono cresciuti maggiormente i segmenti della RFID te. Nei casi in cui sia necessario leggere in sequenza sia un codice passiva, portando di conseguenza a una contrazione del mercato a barre che un transponder, conviene disporre di lettori o terminali dei tag attivi. Oggi, invece, stiamo assistendo a un deciso ritorno di per entrambe le tecnologie. Grazie alla possibilità di realizzare circuiti interesse per questo tipo di strumenti: i tag attivi sono sempre più elettronici complessi con dimensioni estremamente ridotte, comincia apprezzati e rivalutati, ma per applicazioni molto più specifiche che oggi a fare la prima comparsa sul mercato questo tipo di attrezzatura. vanno ampiamente al di là della sola identificazione. Smart Label Ceracarta. LE SMART LABEL razie all’integrazione tra sistemi di stampa a trasferimento G termico e componenti RFID, sono presenti sul mercato etichette esteriormente identiche a quelle finora impiegate per i codici a barre, ma dotate all’interno di transponder. Chiamate smart label, esse integrano le due tecnologie dando la possibilità di identificare gli oggetti o le persone sia visivamente con scritte in chiaro e/o codici a barre, che tramite RFID. Contrariamente a quelle con codici a barre, queste etichette non vengono solo lette, ma possono anche essere scritte.La lettura/scrittura delle smart label, per la parte RFID, può essere eseguita dai terminali RFID, fissi o portatili, mentre la scrittura avviene tramite apposite 8 DATACollection 3<.306 Tecnol ologia SMART CARD, SMART TICKET, NFC a smart card è costituita da un supporto di plastica nel quale L è incastonato un microchip connesso ad un’interfaccia di collegamento che può essere una contattiera o un’antenna. Il microchip fornisce funzionalità di calcolo e memorizzazione dati; la contattiera o l’antenna consentono al microchip di dialogare con uno speciale terminale di lettura collegato solitamente ad un computer mediante porta seriale, parallela, USB, ecc. Lo standard internazionale ISO 7816, denominato “Identification Cards - Integrated circuit(s) cards with contact”, definisce le caratteristiche fisiche, elettriche e operative delle smart card a microprocessore e a sola memoria con Lettura NFC da telefonino con terminali Ingenico. contatti elettrici (contact). Lo standard ISO 14443 è invece quello ISO 15693, 18092 e 21481, ECMA 340, 352 e 356 ed ETSI TS 102 190. utilizzato per le contactless smartcard. Chiaramente la smart card è NFC è inoltre compatibile con la diffusa architettura delle smart card un importantissimo veicolo di identificazione, tipicamente utilizzato contactless, basate su ISO 14443 A/B, Philips MIFARE e Sony FeliCa. A per identificare le persone (anche se ci sono tag industriali realizzati differenza dei classici dispositivi RFID, che suddividono nettamente fra in formato ISO card), ma viene a coincidere con il mondo RFID solo tag e lettore, nel mondo NFC la comunicazione è bidirezionale. Quando nella sua versione contactless, proprio per l’aspetto di air interface due apparecchi NFC (l’Initiator e il Target) vengono accostati entro un che condivide con il resto del mondo RFID. Le smart card infatti, in raggio di 4 cm, viene creata una rete peer-to-peer tra i due ed entrambi base all’interfaccia, si distinguono in contact (interfaccia a contatto), possono inviare e ricevere informazioni. contactless (senza contatto) oppure con entrambe le interfacce (Dual Le applicazioni tipiche pensate per questa tecnologia fanno capo a un Interface). oggetto che ciascuno di noi, ormai, possiede e tiene sempre con sé, il telefonino, e possono essere sostanzialmente di accesso o di pagamento. Una versione futuristica della RFID, che si prepara già da un po’ a conqui- Nel primo caso il telefonino NFC simulerà una smart card per l’accesso stare il mondo, è la tecnologia NFC, Near Field Communication. Si tratta al trasporto pubblico o ad altra rete fisica o logica, nel secondo caso di una tecnologia che fornisce connettività wireless (RF) bidirezionale invece si simuleranno le funzioni della carta di credito. Con in più tutte a corto raggio, vale a dire pochi centimetri, sviluppata congiuntamente le potenzialità offerte dal fatto che il “tag” è in realtà un computer sul da Philips e Sony. Opera alla frequenza di 13,56 MHz e può raggiungere quale si possono abilitare “n” applicazioni successive alla lettura RFID una velocità di trasmissione massima di 424 kbit/s. operata mediante il dispositivo stesso. Le specifiche tecniche della tecnologia NFC si basano sugli standard Terminale per il controllo accessi con tecnologia RFID, di Kaba. Soluzione di lettura e acquisizione dati mediante NFC, come proposta da Rotas, in modalità peer-to-peer. 10 DATACollection 3<.306