w w w . i l f a t t o . n et Molfetta giovedì 16 ottobre 2008 Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. n° 21 Politica Cronaca Attualità In Città Il bianco e il nero della città: chi dice la verità? Gran Bazar Molfetta: ambulanti in ogni angolo della città. Palazzo Dogana: se lo contendono “solo” in due. La nuova caserma resterà lì dov’è: spostarla costerebbe milioni di euro. pagina 4 pagina 9 pagina 10 pagina 19 Inchiesta I fatti vostri… Veleni in fondo al mare Così rinasce il Centro Storico Negli ultimi giorni diversi pescatori hanno accusato malori e bruciori agli occhi. Colpa di una sostanza imprigionata nelle reti. In ospedale hanno addebitato il problema all’alga tossica. Ma sarà veramente così? Tra progetti avviati e prossimi alla realizzazione, l’assessore al marketing territoriale Giacomo Spadavecchia propone la sua ricetta per rilanciare la zona vecchia della città e farla tornare ad essere il vero cuore pulsante del mondo culturale e sociale cittadino. pag. 6 pag. 12 Prosegue l’attività amministrativa e del Consiglio Comunale di Molfetta. Nonostante l’attenzione mediatica sempre più elevata sulla nostra città. E così se da una parte a fare notizia è il video su You Tube in cui si vede il sindaco “sbraitare” in piena seduta comunale (immagini estrapolate dalla registrazione integrale della seduta del Consiglio di giugno realizzate da “il Fatto” e falsamente associate ad una riunione più recente) dall’altra c’è un articolo di “Io Donna”, supplemento del “Corriere della Sera” che descrive (anche qui con più di una forzatura) i presunti sprechi di denaro pubblico utilizzati per finanziare fantomatici viaggi e segretarie a disposizione del consigliere comunale Benito Cimillo, da qualche tempo nominato “ad honorem” consigliere delegato per i rapporti con le comunità estere. C’è poi chi, come “Italia più”, trimestrale dedicato ai comuni d’Italia distribuito con “il Sole 24 ore” definisce Molfetta la “principessa del Sud”. Insomma, il bianco e il nero tutto in poche righe. La verità di tutto, evidentemente, sta nel mezzo. Una città in cui continuano a contrapporsi piccoli e grandi problemi. Eccezionale sviluppo e opportunità mancate o mai adeguatamente valutate e considerate tali. Una città in cui, per colpevoli Politica giovedì 16 ottobre 2008 Il bianco e il nero della città Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 705 Molfetta al centro degli interessi mediatici nazionali. Da una parte città alla deriva dall’altra principessa del Sud. E la verità forse sta nel mezzo. mancanze di chi poi sarà chiamato a confrontarsi con il popolo, una straordinaria e innovativa risorsa come poteva essere l’impianto di compostaggio si è trasformata in una “palla al piede” con annessa querelle giudiziaria e oggi, ultimo dei mali, il debito fuori bilancio di 412 mila euro emerso a causa della sentenza esecutiva del cosiddetto “Lodo Mazzitelli”, dal nome dell’azienda che gestiva l’impianto molfettese. E poi, ancora, la vicenda della mancata istituzione della Zona Franca in città, questo sì ennesimo ed autentico “smacco” per la nostra amministrazione comunale e per il sindaco Antonio Azzollini che su questo progetto aveva giocato gran parte della sua campagna elettorale. Uno smacco ancor più doloroso se si pensa che la decisione è giunta dal Ministero dello Sviluppo Economico, guidato dal forzista Claudio Scajola, che non ha accolto il progetto presentato dalla Giunta Comunale. Una bocciatura che non ha lasciato certo indifferente l’opposizione cittadina che sulla vicenda si è espressa anche in Consiglio Comunale ma che già prima, attraverso le parole di Carmela Minuto dell’UdC, ave- va manifestato i suoi malumori. “È stato presentato – ha dichiarato la Minuto – un progetto confezionato ed inviato in fretta e furia all’ultimo secondo ed in totale assenza di confronto politico e sociale e, pertanto, sotto la totale responsabilità politica dell’amministrazione comunale che ha miseramente fallito su un cavallo di battaglia del nostro Sindaco che per anni ha sbandierato ai quattro venti con tante manifestazioni in pompa magna la sua meravigliosa intuizione di trasformare Molfetta in una zona franca”. Così se “Italia più” descrive Molfetta come una città che “ha dato spazio a un’espansione più moderna in cui, alle tradizionali attività legate alla pesca, all’agroalimentare, alla floricoltura, tutte strettamente legate alla peculiarità naturalistiche dell’area, si affacciano nuove vigorose realtà produttive: dalla metalmeccanica alla cantieristica, dall’industria tessile a quella del legno, della pelle e del cuoio, dell’occhiale”, è anche vero che, almeno per ora gli occhi dei cittadini comuni vedono ben altro. Ed è forse giunta l’ora di far sì che quegli occhi si disabituino a vedere tutto scuro. Per farlo, però, ci sia consentito di dirlo, servono fatti reali. E non solo timbri sui manifesti. Mangiarano sostituisce di Molfetta Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 706 Il Tar Puglia ha deciso: il seggio in consiglio spetta all’esponente dell’UdC. Alla fine a spuntarla è stato Francesco Mangiarano (foto a sinistra). L’esponente dell’UdC siederà in Consiglio Comunale al posto di Michele di Molfetta (foto a destra) del Partito Democratico. A deciderlo il Tar Puglia che nella seduta di mercoledì 8 ottobre ha accolto il ricorso presentato da Mangiarano, per tramite dell’avvocato Piero Boccardi, con cui si chiedeva ai giudici amministrativi di verificare la modalità di attribuzione dei seggi in Consiglio. Secondo Mangiarano, infatti, l’attribuzione del seggio al candidato sindaco di riferimento non era avvenuta secondo quanto previsto dalla norma. Cambia così anche lo scenario politico dell’opposizione con il Partito Democratico che passa da cinque a quattro consiglieri e l’UdC che aumenta le sue presenze a tre. “Sono soddisfatto della decisione del Tar – ha commentato Mangiarano – perché sana una situazione in cui veniva penalizzato chi invece aveva il diritto di sedere in Consiglio”. Dall’altra parte Michele di Molfetta non può che dirsi “amareggiato per quanto disposto dai giudici” e comunque “non convinto dell’interpretazione data alla norma perché interpretazioni non ne andavano date né andavano colmati vuoti normativi che in realtà non esistono”. Non è escluso che dopo la notifica del provvedimento, Michele di Molfetta e il PD possano decidere di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Con tutta probabilità, però, già dalla prossima seduta della massima assise cittadina Francesco Mangiarano potrà accomodarsi nell’emiciclo di Palazzo Giovene e nella sala riunione della commissione bilancio per sostituire di Molfetta. Politica giovedì 16 ottobre 2008 C’è chi boccia e chi promuove: ecco il futuro della città Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 707 Mentre la Regione Puglia non ha ammesso il finanziamento per la riqualificazione del quartiere Madonna dei Martiri, il Ministero per le Infrastrutture ha premiato i progetti per centro storico e quartiere Catecombe. C’è chi boccia e c’è chi promuove. È il caso della Regione Puglia e del Ministero per le Infrastrutture. Il primo ente ha detto no ad un finanziamento per il quartiere Madonna dei Martiri, il secondo ha accolto i progetti per il centro storico e il quartiere Catecombe. Il tutto nel volgere di poche ore. Ma andiamo con ordine. Il progetto presentato alcuni anni fa dall’amministrazione comunale (sindaco Tommaso Minervini ed assessore all’urbanistica Pietro Uva) prevedeva un radicale stravolgimento dell’intero quartiere Madonna dei Martiri. Anche con l’abbattimento di alcune palazzine e la costruzione di una piazza e di un centro sociale a servizio della comunità del quartiere più periferico ed isolato della città. Un progetto che, salvo “ripescaggi” dei prossimi anni, rimarrà unicamente sulla carta. Infatti la Regione Puglia ha reso noto l’elenco delle città che potranno accedere ai finanziamenti per i Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie e tra queste, indovinate un po’, non c’è Molfetta. Questo significa che, almeno per il momento, non potranno essere avviati i lavori di riqualificazione del quartiere Madonna dei Martiri per i quali erano state organizzate numerose conferenze di servizio e presentati i relativi progetti. Nel dettaglio, l’assessore all’Assetto del Territorio Angela Barbanente in conferenza stampa ha voluto illustrare i prossimi provvedimenti di Giunta sui Pirp, Programma integrati di riqualificazione delle periferie. “Di solito – ha commentato – non parlo sulle delibere ancora da approvare, ma la quantità di indiscrezioni finora pubblicate mi costringono a spiegare ancora una volta che la delibera non è stata approvata, ma che esiste una graduatoria emessa dall’apposita commissione di valutazione di cinque esperti con 27 comuni (Foggia – A, Corato, San Severo, Bisceglie, Monopoli, Triggiano, Novoli, S. Vito N., Putignano, Galatina, Conversano, Ostuni, Foggia – B, Manfredonia, Bari Japigia, Tricase, Casarano, Palo d. C., Bitonto, Statte, Ginosa, Nardò, Gravina P., Torremaggiore, Casamassima, Bitetto, Taranto, Talsano) che sono stati finanziati. Le domande complessive sono state 127 più due arrivate fuori tempo massimo, 74 comunque, compresi i 27, sono risultati ammissibili. È chiaro – ha proseguito – che nelle procedure concorsuali ci sono premiati e delusi, ma gli 83 milioni di euro a disposizione con le somme in bilancio regionale del piano casa non erano sufficienti a coprire tutto il fabbisogno, ma solo quello di 27 programmi. Gli esclusi potranno comunque rientrare nella programmazione europea”. Una speranza questa per Molfetta che stando così le cose dovrà rinun- ciare ad opere che, a dirla tutta, avevano suscitato più di qualche malumore tra gli stessi residenti del quartiere molti dei quali avrebbero dovuto abbandonare le attuali abitazioni per consentire i lavori di demolizione di alcune delle palazzine, per giunta, si fece notare quando venne presentato il progetto, non le più vecchie tra quelle esistenti. Sta di fatto comunque che il quartiere Madonna dei Martiri, con o senza i fondi regionali, continua a vivere una situazione di quotidiano abbandono cui nessun progetto, tantomeno quelli che esistono solo sulla carta, è stato in grado sinora di porre fine. Diverso invece potrebbe essere il futuro per il centro storico e quartiere Catecombe. Infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accolto la richiesta di finanziamento avanzata per la riqualificazione delle due zone della città. Nelle casse del Comune di Molfetta arriveranno così 4,9 milioni di euro messi a disposizione per gli interventi previsti nei “Contratti di quartiere II” e necessari a realizzare i progetti definitivi presentati dall’amministrazione comunale e accolti dal ministero. Il sindaco Antonio Azzollini ha già annunciato l’avvio immediato di tutti i procedimenti necessari alla sottoscrizione del protocollo d’intesa e della convenzione con la Regione Puglia e con lo stesso Ministero delle Infrastrutture, atti preliminari all’avvio delle opere previste. Primo Piano giovedì 16 ottobre 2008 Piaghe sulle mani e gonfiori. Cosa c’è nel nostro mare Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 708 Al momento qualsiasi ipotesi sembra Quattro pescatori chiedono l’intervento dell’Arpa e azzardata. Senza esami approfonditi, della Asl: nelle reti oltre al pesce c’è una sostanza che provoca ferite, asfissia, lacrimazione. sulla sostanza mucosa che resta ancorata sulle reti che i pescatori salpano, è difficile avventurarsi in congetture. Di certo, e questo non è difficile da sostenere (anche se il referto del pronto soccorso dice proprio così), non è alga tossica, basta consultare il web per capire che ci si trova di fronte ad una sintomatologia completamente differente. Potrebbe essere mucillagine, sostanza scura e viscida, ma la mucillagine non provoca né vesciche né lacerazioni. E allora? Senza fare allarmismo forse bisogna azzardare l’ipotesi che si possa trattare di una sostanza, in natura innocua, ma contaminata da sostanze tossiche, e nel nostro mare di sostanze tossiche ce ne sono di tutti i tipi. La cronaca di questi giorni parla di quattro pescatori che da qualche settimana sono costretti a vivere con piaghe sulle mani, con gli occhi gonfi, per l’eccessiva lacrimazione e con la paura costante di perdere conoscenza per asfissia mentre sono al lavoro. Capita che da tempo, ma la cosa ora sta diventando sempre più frequente, quando vengono salpate le reti dei pescatori che lavorano con le barchette sottocosta, oltre al pesce, con le reti viene a galla una sostanza marrone, maleodorante, vescicante e asfissiante. Nulla di buono insomma. E per dirlo non c’è bisogno di un esperto. Proprio per vederci chiaro, è proprio il caso di dirlo, i pescatori si sono rivolti ad un legale, l’avvocato Francesco Armenio, che per loro conto ha chiesto l’immediato intervento dell’Arpa Puglia, della Asl, della capitaneria di porto e del sindaco, ciascuno per le proprie competenze. Bisogna capire, e subito, di cosa è composta quella sostanza, soprattutto bisogna fare chiarezza su ciò che si trova sui fondali. I pescatori che presentano ferite esercitano la loro attività lungo il litorale da Giovinazzo a Bisceglie, dalle 19.30 alle 8.30. Vivono esclusivamente del loro lavoro. È giusto che qualcuno dia loro risposte. Dall’iprite al cloruro di cianogeno Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 709 Ecco il campionario di sostanze tossiche presenti nel nostro mare. I pescatori quasi non ci fanno più caso, ma la loro presenza, ingombrante, a volte lascia il segno. Nel mare di fronte a Molfetta ci sono bombe che contengono iprite, altre lewisite, altre ancora fosgene, difosgene, acido clorosolfonico, cloropicrina, acido cianidrico e cloruro di cianogeno. L’iprite ha un colore brunastro. Si propaga a contatto con l’ossigeno. Liquido a temperatura ambiente, spesso solido quando il residuato viene salpato dal fondale. È una sostanza vescicante. I primi sintomi si manifestano anche più di due ore dopo l’esposizione. Provoca disturbi più o meno gravi agli organi visivi, alle vie respiratorie e alla cute, interessata da bruciore, intenso prurito e, quindi, dalla formazione di vesciche. Anche la lewisite ha un colore brunastro, è una sostanza liquida ed è vescicante. Penetra facilmente la pelle e le vie respiratorie provocando danni soprattutto alla cute, alle mucose del tratto respiratorio e agli occhi. I primi sintomi si avvertono dopo circa venti secondi dall’esposizione e le vesciche appaiono dopo pochi minuti. Le piaghe che si formano sono molto dolorose e il bruciore agli occhi può essere particolarmente intenso. Fosgene, sostanza incolore, gassosa, asfissiante molto simile al difosgene. L’acido clorosolfonico è una sostanza marrone, liquida, ustionante ed irritante. L’azione ustionante dell’acido, capace di perforare gli indumenti, è immediata e le piaghe che determina sono molto dolorose e di difficile cicatrizzazione. Allo stato di nebbia è irritante per gli occhi. La cloropicina è una sostanza giallognola, liquida e oleosa, soffocante e irritante. Esercita un effetto immediato prevalentemente sulle vie respiratorie, determinando soffocamento. I vapori sono irritanti per gli organi visivi. L’acido cianidrico e il cloruro di cianogeno sono sostanze incolori in forma gassosa o liquida a seconda della temperatura. Sono tossici del sangue e, se inalati, agiscono immediatamente. Le descrizioni degli aggressivi chimici sono state tratte dal manuale illustrativo delle misure precauzionali da adottare in caso di salpamento di residuati bellici mediante reti da traino scritto da Ezio Amato e Luigi Alcaro, due biologi dell’Icram, l’Istituto centrale per la ricerca applicata al mare. Primo Piano giovedì 16 ottobre 2008 Cosa c’è nel nostro mare: ecco le immagini Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 710 I nostri operatori hanno seguito le operazioni di pesca su una barca di pescatori molfettesi. Prime luci dell’alba. Sabato 11 ottobre 2008. Ad aspettarci sulla banchina del porto di Molfetta ci sono Tonio ed Enzo, giovani pescatori molfettesi. Sono loro ad aver lanciato l’allarme. Ad aver raccontato di quella strana sostanza recuperata nelle reti da pesca. Dei bruciori sulla pelle e degli occhi gonfi. Sono loro ad aver consentito ai nostri operatori di imbarcarsi sulla loro piccola barca da pesca per partecipare alle operazioni di recupero delle reti da posta sistemate a poche decine di metri dalla costa di Mol- fetta. Esattamente di fronte il lungomare. Le reti sono tre, poste a diversa distanza dalla costa. Enzo e Tonio cominciano a recuperare la rete più lontana. Lo fanno utilizzando guanti in gomma, per evitare di fare entrare in contatto la strana sostanza che più volte hanno recuperato con la pelle. Nella rete prime tracce di una strana fanghiglia, l’odore è nauseante. In pochi minuti la rete è recuperata e le tracce della sostanza sono dappertutto. Sulla barca è stato posizionato anche un telo bianco e i risultati sono eviden- ti: macchie in ogni dove. Le operazioni di recupero continuano sino ad arrivare alla rete posizionata più vicina alla costa: è recuperando questa che si pescano quantità notevoli di fanghiglia. I nostri operatori riprendono e fotografano tutto, poi si procede con il recupero di alcuni campioni della sostanza. A ben guardarli di acqua di mare, limpida e profumata, ce n’è ben poca. Anzi, forse non ce n’è per niente. Saranno i tecnici a stabilire cosa è stato raccolto nei barattoli. Cosa provoca irritazioni e gonfiori. Cosa è a contatto con il pesce che abitualmente mangiamo. Le indagini dell’ARPA, l’agenzia regionale che si occupa del controllo ambientale, sono scattate alcuni giorni fa con il prelevamento di altri campioni. Nel frattempo i pescatori sono preoccupati: è a rischio il loro lavoro ma, soprattutto la loro salute. Una storia che in città è attuale da troppo tempo. Una storia che meriterebbe la parola fine. Magari una fine “lieta”: per il bene della salute di lavoratori e consumatori. Sul sito internet www.ilfatto.net potete trovare il videoservizio sulla mattinata di “pesca” seguita da “il Fatto” e la registrazione integrale del recupero delle reti. Cronaca giovedì 16 ottobre 2008 Mega discarica: ecco i primi sigilli Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 711 La Guardia di Finanza filma ogni cosa, denuncia due persone, sequestra l’area e un caterpillar. Come segnalato nelle scorse settimane dal Wwf i rifiuti, pericolosi, venivano schiacciati. Il sequestro alla fine è arrivato. Proprio nell’area, a ridosso dell’ospedale, che qualcuno aveva trasformato in discarica di rifiuti inerti pericolosi. I militari della Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta hanno sequestrato un’area di oltre quattromila metri quadrati ed un macchinario per la movimentazione terra, e hanno denunciato due persone. Nel corso di una attività di controllo finalizzata anche alla prevenzione ed alla repressione dei reati in materia ambientale, hanno sorpreso, in località Lama Martina, a ridosso dell’ospedale, nel- la zona di espansione della città, un uomo che, utilizzando un caterpillar, macchinario per movimentazione terra, stava spianando un’area piuttosto vasta, comprimendo e spostando rifiuti di ogni genere, anche rifiuti pericolosi che avrebbero dovuto essere smaltiti in discariche autorizzate. Il mezzo è stato sequestrato e sono stati denunciati sia il manovratore del caterpillar sia il committente dei lavori. Entrambi hanno violato la normativa per la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Sequestrata anche l’area, oltre quattromila metri quadrati. L’area era stata già segnalata tempo addietro dal Wwf (ne abbiamo diffusamente parlato anche sullo scorso numero de “il Fatto”, anche con l’ausilio di fotografie) con due diversi esposti inviati alla Procura della Repubblica di Trani. Da qualche giorno quella zona era monitorata dagli uomini delle Fiamme Gialle, incaricati dell’espletamento di espliciti accertamenti delegati dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Trani, dottoressa Carla Spagnuolo. Alle operazioni di sequestro ha preso parte anche una unità di volo del Reparto aeronavale della Guardia di Finanza che, a bordo di un elicottero, ha perlustrato l’intera zona per filmare e fotografare ogni cosa. Il materiale video e fotografico ora sarà utilissimo per individuare altri illeciti. Gli atti depositati in Procura consentiranno al pubblico ministero inquirente di valutare la situazione e decidere eventuali altre azioni finalizzati alla bonifica dell’area a carico dei proprietari dei terreni, delle persone denunciate o del comune che potrà, in seguito, rivalersi sui proprietari. Cronaca giovedì 16 ottobre 2008 Ambulanti ad ogni angolo. Pile di cassette di frutta come monumento alla indecenza Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 712 Due anni dopo il rilascio di una serie di sconsiderate autorizzazioni alla vendita in ogni dove, il Comune filosofeggia ma non interviene. O quasi. Frutta e verdura ad ogni angolo. Ecco il biglietto da visita di una città turistica che vuole fare del marketing territoriale il suo punto di forza. Gli unici a sollevare il problema, al di là di qualche temerario giornalista, sono stati i rappresentanti del Liberatorio Politico. Sta di fatto che il problema è sotto gli occhi di tutti e sta superando ampiamente i livelli della decenza. Anzi, non sembra azzardato definire la questione indecente nel senso pieno del termine. La situazione di assoluta anarchia in cui possono operare i fruttivendoli per strada ha dell’incredibile. L’amministrazione comunale si nasconde dietro un fazzoletto, un foglio di carta, una autorizzazione (per alcuni solo stagionale) rilasciata anni addietro da un commissario prefettizio che, forse a cuor leggero o sperando che, da subito, la prima amministrazione comunale utile mettesse ordine alla questione, ha autorizzato decine di ambulanti a vendere per strada frutta e verdura. Le autorizzazioni, si presume indicassero anche gli spazi massimi da occupare. Invece gli ambulanti hanno la tendenza ad espandersi e i metri di occupazione aumentano. E a poco servono le operazioni della Polizia Municipale come quella messa a segno la scorsa settimana: diversi agenti hanno controllato i venditori e in otto casi è stata verificata l’occupazione abusiva di suolo pubblico con la conseguente elevazione di verbali e con la sanzione per i responsabili degli illeciti. Prima di ricevere le sanzioni i commercianti erano stati diffidati a liberare le aree occupate abusivamente ma ciò non era evidentemente bastato. Operazioni nel corso delle quali, purtroppo, oltre a qualche protesta dei commercianti nei confronti degli agenti della Polizia Municipale, sono state registrate anche le lamentele di numerosi cittadini che hanno assistito alle operazioni e che hanno mostrato di non condividere l’operato delle forze dell'ordine. Nel frattempo Matteo D’Ingeo e il suo piccolo esercito di seguaci scrive al sindaco e all’assessore preposto. Gli ambulanti, che ambulanti non sono più, fanno i comodi loro. Si appropriano di pezzi di città. Lavorano per poche ore al giorno e lasciano montagne di cassette agli angoli delle strade, un muro che toglie visibilità anche agli automobilisti agli incroci. Uno scempio, una vergogna. Con una lettera il Liberatorio Politico ha chiesto agli organi comunali competenti “di rivedere il Piano Comunale per la Disciplina del Commercio su aree pubbliche, nella parte riguardante le autorizzazioni ambulanti e l’occupazione del suolo pubblico; eliminare totalmente la presenza di ambulanti nel centro urbano in un quadrilatero delimitato dalle vie Grittani, Calabrese, Amato, Cozzoli, Mezzina, Pomodoro, Baccarini, piazza A. Moro, Leonardo da Vinci, Fornari, Balice, Cagliero, G. De Candia, Viale Giovanni XXIII, S. Francesco d’Assisi, Vico 12° Madonna dei Martiri; promuovere nella restante parte della città e nelle zone d’espansione nuovi spazi urbani destinati al commercio fisso e itinerante; far rispettare nella zona delimitata in precedenza, solo la possibilità di un espositore di tre metri quadri lineari, laddove il codice della strada può consentirlo”. Ha chiesto anche “che la proposta sia inserita all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio Comunale e che sia fornita un’adeguata risposta scritta, come previsto dall’art. 62 dello Statuto Comunale, dalla Lg. 241/1990 e Lg. 15/2005”. Resta da capire se l’appello sarà accolto. Le richieste del Liberatorio hanno anche una premessa. In pratica l’intervento delle autorità comunali, che se immobili farebbero un torto a quelli che sono in regola, diventa necessario tenuto conto “che nella nostra città da oltre un decennio esiste il problema dell’occupazione abusiva di strade e marciapiedi; che ancor oggi tale situazione non è cambiata; che alcune deliberazioni prefettizie in materia di disciplina del commercio su aree pubbliche hanno aggravato la situazione, creando delle palesi contraddizioni con il rispetto del codice stradale; che numerosi operatori non rispettano il regolamento del Piano del commercio creando disagio alla normale viabilità, anche pedonale; che questa città ha bisogno di ritrovare una sua immagine più decorosa e rispettosa del bene comune”. Insomma si è giunti al punto di non poter più ignorare il problema e di dover prendere decisioni, anche se impopolari. La realizzazione di spazi destinati esclusivamente al commercio con annessi servizi, previsti oltretutto dalla legge e attualmente inesistenti, favorirebbe non solo il ritorno del decoro tra le vie cittadine ma anche le attività commerciali stesse consentendo ai titolari di esercitare in condizioni di migliore vivibilità ed operatività. Non bisogna poi dimenticare che, nonostante qualcuno sottovaluti la questione, lo spettacolo cui si assiste per le via di Molfetta è unico nel suo genere rispetto a tutte le città limitrofe: non certo un bel biglietto da visita per una città che continua, ostinatamente, a definirsi “turistica”. 10 Attualità giovedì 16 ottobre 2008 Palazzo Dogana: se lo contendono in due Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 713 Chiusa la fase di prequalifica, ora si entra nel vivo. Due mesi di tempo per far pervenire l’offerta più vantaggiosa e il progetto di recupero più interessante. Entro Natale si conoscerà il nome della società che si è aggiudicata la gara per l’affidamento in concessione di Palazzo Dogana. Per quello stesso periodo si conoscerà anche l’ammontare del canone che, per i prossimi cinquant’anni, sarà versato nelle casse dell’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, e si conosceranno i termini del progetto esecutivo che trasformerà il palazzo in una struttura turistico-ricettiva di gran lusso. Ai concorrenti ammessi, l’Ati (Associazione temporanea di imprese) Magna Grecia s.r.l. – Marina di Lecce – Hotel Pienta s.r.l. Unipersonale – Excursus s.r.l e il Costituendo Consorzio o Società consortile a responsabilità limitata Isotel e So.Ge.A. s.r.l. mandante, sono stati dati circa due mesi di tempo, a decorrere dal 6 ottobre scorso, data di apertura delle buste pervenute in seguito al bando lanciato alla fine di luglio di quest’anno, per presentare l’offerta tecnica ed economica che, suc- cessivamente, sarà valutata da una Commissione giudicatrice. Per essere precisi, ai concorrenti ammessi è stato chiesto “di presentare – precisa una nota dell’Agenzia del Demanio – l’offerta tecnica ed economica che sarà poi valutata da una Commissione giudicatrice, nominata dall’Agenzia del Demanio. In particolare, i partecipanti dovranno presentare una Relazione sintetica che descriva le linee guida del progetto con illustrazione della tempistica e dell’impianto gestionale; un Progetto tecnico, che descriva gli interventi previsti per recuperare ed adibire l’immobile all’utilizzo previsto dal progetto; un Piano di Gestione delle attività economiche. Per quanto riguarda l’offerta economica, questa dovrà contenere, oltre all’indicazione del canone annuo proposto, anche un piano economico-finanziario degli investimenti previsti per gli interventi di recupero e valorizzazione. Contestualmente alla presentazione delle offerte il concorrente dovrà prestare una cauzione provvisoria di 150.000 euro, che verrà restituita subito ai non aggiudicatari dopo la stipula dell’atto di concessione. La Commissione giudicatrice procederà, secondo un criterio metodologico prestabilito, alla valutazione delle offerte stilando una graduatoria che tenga conto sia degli elementi qualitativi che di quelli quantitativi del progetto e aggiudicherà la concessione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa”. L’“Ex Dogana Vecchia” è un immobile di grande pregio appartenente al demanio storico-artistico dello Stato, tra gli edifici di maggior valenza storico-architettonica della città di Molfetta. Realizzato nel ’700, è situato nel borgo antico, sul tracciato della prima cinta muraria del nucleo storico di Molfetta, in un contesto unico dal punto di vista architettonico e urbano. “Il recupero della ex Dogana Vecchia – precisano ancora dall’Agenzia – si inserisce in un progetto più ampio che riguarda non solo la valorizzazione di un immobile di pregio, ma anche il rinnovamento e la riqualificazione urbanistica dell’intera area del centro storico e della fascia costiera della città”. Delusione per il numero di partecipanti al bando Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 714 Le indiscrezioni dicevano di un alto numero di aziende interessate. Tra queste alcune straniere. Alla fine due soli gruppi di concorrenti. Tutti italiani. Questa volta le indiscrezioni non ci hanno “azzeccato” più di tanto. E così lunedì 6 ottobre si è scoperto che le offerte presentate per l’acquisizione cinquantennale di Palazzo Dogana sono state solo due. Nessun assalto allo storico palazzo sul porto dunque. E nessun investitore straniero interessato al recupero e alla trasformazione di un immobile dall’elevatissimo valore storico, architettonico e culturale. Alla scadenza del bando le offerte sono giunte unicamente da due Ati, due associazioni temporanee di imprese, costituite da società che si occupano abitualmente dei più svariati servizi, dalle costruzioni edili ai servizi tecnologici a quelli dell’offerta turistica. La più nota è certamente la So.Ge.A., azienda siciliana, di Palermo, che ha interessi in numerosissimi e spesso assai differenti tra loro settori imprenditoriali: dalla gestione e realizzazione di acquedotti, gasdotti, oleodotti, alla progettazione e fornitura di sistemi antifurto, antincendio. E ancora distribuzione di energia elettrica, impianti radio e televisivi, lavori pubblici in generale. Delle altre aziende si conosce poco meno ma si sa con certezza della loro presenza in numerose attività imprenditoriali sparse per tutta Italia e non solo. All’Agenzia del Demanio spetterà ora decidere quale delle due Ati vedrà affidarsi il progetto di recupero e riutilizzo della struttura. Un’attesa che, inutile nasconderlo, fa stare in allerta anche numerosissime imprese molfettesi, pronte a tuffarsi in un’avventura che qualcuno ha già ribattezzato una nuova “miniera d’oro” fatta di sub appalti, forniture, servizi accessori. Ancora qualche mese e tutto sarà più chiaro. Di certo, però, resta la delusione dei pochi partecipanti al bando: sarà evidentemente difficile che il prezzo per la locazione cinquantennale (base di partenza 40.500 euro di canone annuo) possa salire più di tanto, salvo una corsa ugualmente interessata dei due partecipanti. Si partirà quindi da un canone di locazione mensile di appena 3.400 euro, una somma ridicola per un immobile disposto su quattro piani oltre ad uno interrato ed ampio diverse migliaia di metri quadrati. La speranza è che le cifre possano aumentare di molto ma, soprattutto, è che si cominci finalmente a recuperare una struttura che il tempo sta lentamente condannando alla scomparsa. giovedì 16 ottobre 2008 Presto i lavori alla sede del Distaccamento dei Vigili del Fuoco I Vigili del Fuoco non lasciano Molfetta. Il Comune si impegna a sistemare la sede del Distaccamento. L’amministrazione comunale, nella riunione di giunta del 30 settembre scorso, ha apInvia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 715 provato il progetto esecutivo per i “laLa Giunta municipale ha approvato il progetto esecutivo vori di manutenzione ed adeguamento” per i lavori di manutenzione e di adeguamento della del Distaccamento operativo dei Vigili struttura. del Fuoco di Molfetta per un importo di 350 mila euro, somma riveniente da un muto da contrarre con la cassa depositi e prestiti. I lavori interesseranno un’area di ben 2.000 metri quadri messa a disposizione dal Comune accanto al mercato ortofrutticolo all’ingrosso (nella zona industriale). Il Comune provvederà al completamento delle opere edilizie e impiantistiche. In particolare i lavori interesseranno la sistemazione dell’autorimessa, con la possibilità di realizzare spazi dedicati al pronto soccorso, magazzini, autofficina, nuovi bagni, deposito olii e parti di ricambio. Sarà completato inoltre il castello di manovra, un impianto specifico per le esercitazioni dei Vigili del Fuoco secondo le tecniche di soccorso speleo alpino e fluviale. È prevista anche la realizzazione di un deposito attiguo all’autorimessa mediante la realizzazione di un’area soppalcata mediante struttura metallica, con realizzazione di servizi igienici al Attualità 11 piano terra, e la realizzazione di un’area deposito al livello superiore. La sistemazione dell’autorimessa offrirà la possibilità di aumentare l’attuale dotazione di automezzi comprendendo autoscale, furgoni, autopompa a botte. Nella ex palazzina uffici, all’interno del distaccamento, si trovano le camerate per il personale in servizio e i locali operativi. I lavori consentiranno l’ampliamento dello spazio esterno con creazione di una nuova aerea destinata a parcheggio riservato al personale; installazione di una cisterna interrata per il rifornimento del carburante, compresa l’installazione di una copertura mediante recupero della tettoia in lamiera; realizzazione di una nuova autorimessa in prefabbricato con l’esecuzione della rete di smaltimento acque meteoriche e delle predisposizioni degli scarichi fognari per i nuovi bagni. 12 Attualità giovedì 16 ottobre 2008 Villa Giustina addio. La storica clinica molfettese chiude e si trasferisce a Conversano Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 716 I vertici dell’azienda: “L’intera questione, che ha portato alla sofferta ed immodificabile decisione, trae origine da una ispezione dei Nas”. Ora a Molfetta, davvero, non si nasce più. Villa Giustina chiude. Si trasferisce a Conversano. Prima o poi sarebbe accaduto. Comunque non si sarebbe andati oltre il 31 dicembre del 2009, data entro la quale le cliniche private devono adeguarsi agli standard imposti dalle nuove norme. Il condominio che ospita Villa Giustina neppure con un miracolo sarebbe potuto rientrare negli standard. Il trasferimento è stato, quindi, solo anticipato di qualche mese. Il problema vero adesso? A Molfetta non nasceranno più bambini. A dire il vero da anni ne nascono davvero pochi grazie ad un piano sanitario scellerato quanto poco etico. A Molfetta, città di oltre sessantamila abitanti, c’è un ospedale dove ci si può curare, dove nella peggiore delle ipotesi si può morire, dove però mai, se le cose non cambieranno, si potrà nascere. Ed è difficile che le cose possano cambiare. Il dirigente medico dell’ospedale, la dottoressa Annalisa Altomare, solo qualche giorno fa, dalle pagine del più importante quotidiano regionale riferiva proprio della difficoltà oggettiva di riaprire un reparto di ostetricia e ginecologia nel presidio, per fare la qual cosa occorrerebbero sei milioni di euro all’anno. Al momento presso l’ospedale le gestanti possono essere seguite per nove mesi. Per far nascere i loro bambini tutte devono scegliere di andare altrove. A Terlizzi non si può. L’ospedale più vicino è Bisceglie. Quello più gettonato, da qualche anno, resta quello di Corato. Qualcuno fino ad oggi, proprio per restare a Molfetta, poteva anche pensare di fermarsi a Villa Giustina. Poi ci sono le cliniche baresi. Da anni non si può nascere neppure a Giovinazzo. Ci sono ottantaduemila persone a cui viene negato un diritto di nascita nella propria città di origine. Ma perché Villa Giustina chiude con anticipo? Perché non aspetta la fine della costruzione della sede, nuova e tecnologicamente avanzata, di Giovinazzo? “L’intera questione, che ha portato alla sofferta ed immodificabile decisione, trae origine – spiega in una lettera inviata all’assessore regionale alle politiche della salute, Alberto Tedesco, al direttore generale della Asl Ba, Lea Cosentino, ai sindaci dei comuni di Molfetta e Conversano e ai vertici degli enti, a vario titolo, coinvolti in questa vicenda, l’amministratore unico della clinica – da una regolare ispezione compiuta da parte dei Nas in data 10 settembre. Durante detta ispezione, il Comando dei Carabinieri, a mezzo dei propri ufficiali, ha accertato la presenza di non adeguate condizioni igienico-sanitarie nella struttura, a seguito della presenza di due elettricisti che stava- no eseguendo degli infilagli di cavi in prossimità della sala operatoria. Detta sala operatoria, in difformità alle più elementari norme di igiene risultava, stranamente, aperta. Per nostra parte – continua – si è provveduto ad istituire prontamente una specifica unità tecnica, di verifica di tutti gli aspetti tecnico-amministrativi e sanitari concernenti la struttura, i cui esiti sono in via di completamento. Si è altresì provveduto a ripristinare le ordinarie condizioni igienico sanitarie dando conseguente comunicazione alla competente autorità sanitaria sindacale. La vicenda – conclude l’amministratore unico della clinica – si è sviluppata in un clima di caccia alle streghe, non condiviso, non ammesso e non consentito, da parte di determinati organi di stampa che hanno connotato detta casa di cura quasi fosse una clinica degli orrori”. Attualità giovedì 16 ottobre 2008 13 Poco più di due settimane alla riapertura al pubblico del Pulo Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 717 Il Consorzio di associazioni Polje pronto a gestire il sito. In programma manifestazioni, viste guidate e iniziative con il coinvolgimento delle scuole. I lavori in corso nella dolina saranno ultimati entro fine mese. A metà novembre è in programma la cerimonia inaugurale. Intanto, almeno le intenzioni sono queste, il Pulo (dolina carsica alla periferia della città) resterà aperto anche in inverno per tutti i fine settimana. Questa volta sembra che ci siamo davvero. La dolina riapre al pubblico. La gestione del sito, come da accordi intercorsi con la Provincia, che è proprietaria del sito, sarà affidata al Consorzio Polje di cui fanno parte sette associazioni Archeoclub, Legambiente, Pro loco, Icrius, Centro studi Terrae e Wwf. Il presidente del Consorzio è il professor Raffaele Annese. Al Consorzio la Provincia verserà quarantamila euro all’anno per cinque anni. La somma è evidentemente insufficiente per gestire un sito come il Pulo, per questo il Consorzio dovrà attivare una serie di procedure per auto finanziarsi attraverso le sponsorizzazioni e lo sbigliettamento all’ingresso. Presumibilmente, ma l’ammontare del ticket di ingresso sarà ufficializzato nelle prossime settimane, gli adulti pagheranno un ticket di tre euro, i bambini e i ragazzi fino a diciotto anni un ticket di due. Nel frattempo il Consorzio sta predisponendo una rete che coinvolga le scuole, gli operatori del settore turistico, le associazioni e anche altre realtà ricche di storia e natura sul territorio al fine di garantire una offerta turistica di qualità. Si sta lavorando anche alla realizzazione di una brochure e di una guida illustrata. A settembre è stato avviato il Corso di Formazione per le guide del Pulo che coinvolge circa 70 candidati in forza alle Associazioni consorzio; è stata approntata una proposta didattica per le scuole di ogni ordine e grado che prevede visite guidate, seminari didattici e laboratori archeologici e naturalistici; è allo studio la giornata inaugurale, sono allo studio una serie di eventi e manifestazioni che possano far “vivere” il Pulo anche nel periodo autunnale e invernale. Le visite guidate potranno anche essere prenotate. Le discese saranno consentite a gruppi fino a venticinque persone. 14 Attualità giovedì 16 ottobre 2008 “Così rinasce il centro storico…” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 710 L’assessore al marketing territoriale Giacomo Spadavecchia disegna il futuro della città vecchia. Prima di tutto, però, chiede la collaborazione dei cittadini. Tutti ne parlano, tutti progettano e tutti sognano. Ma alla fine resta tutto più o meno come prima. Il centro storico di Molfetta continua ad essere mondo a parte, città nella città. Con i suoi problemi, le sue peculiarità, le sue necessità. È forse anche per questo che da qualche tempo a questa parte nella composizione delle giunte comunali c’è sempre qualcuno che ha la “delega al centro storico”. La responsabilità di far sì che il vero cuore della città non cessi di battere e che, anzi, lo faccia sempre con maggiore vigore. Oggi, chiamato a ricoprire il ruolo, è Giacomo Spadavecchia. Il suo è l’assessorato al “marketing territoriale” e la sua “missione” parte proprio dal centro storico. “Un compito difficile ma non impossibile quello di dare vita nuova al centro storico” ha detto Spadavecchia nel corso di una intervista concessa a “il Fatto”. Tante idee, alcune per il momento ancora nel cassetto, altre già diventate realtà o prossime a farlo. “Dobbiamo metterci nella testa che è il centro storico la maggiore risorsa di questa città e che per farlo fruttare sotto ogni punto di vista è necessaria l’unione e la sinergia tra tutti i soggetti che possono contribuire al suo sviluppo, primi fra tutti i residenti che hanno il compito di vigilare sulla loro casa”. E quando si usa il termine “vigilare” non può non associarsi il termine sicurezza: “Abbiamo cominciato un po’ alla volta con il vigile di quartiere, un servizio che oggi abbiamo potenziato e che a breve avrà nuovo slancio con l’impiego costante di pattuglie che si muoveranno con l’utilizzo di scooter. Ma la cosa più importante è la presenza dell’istituzione per questo abbiamo aperto e reso operativa in via Termiti una sede distaccata dell’assessorato al centro storico e, sulla stessa strada, individuato il locale che ospiterà gli uffici della Molfetta Porto”. E sempre per rimanere in ambito sicurezza e vivibilità sono partiti i primi studi per giungere alla chiusura del traffico veicolare: “Abbiamo previsto l’istallazione del sistema pilomat ed il divieto di transito e sosta in tutta la zona, ma sappiamo anche che dobbiamo cercare di arrecare il minor disagio possibile agli abitanti, quindi prima di sbarrare gli accessi ci stiamo interessando per capire quali sono le necessità, ad esempio, dei portatori di handicap piuttosto che delle botteghe artigiane. Così come è prioritario individuare un’area di parcheggio (e non si esclude l’ipotesi di poter realizzare un parcheggio sotterraneo n.d.a.) dove accogliere i veicoli che non sosteranno più nelle strade della città vecchia. A questo proposito dovremmo poter utilizzare l’area retrostante il Duomo e la capitaneria di porto facendo in modo di vietare la sosta anche davanti la nostra chiesa dedicata a San Corrado”. La sicurezza resta però il tema principale quando si parla di centro storico e in molti ricordano la promessa di Antonio Azzollini in campagna elettorale di attivare il sistema di videosorveglianza: “Un progetto che non solo considero utilissimo – ha detto Spadavecchia – ma che penso sarà realizzato in brevissimo tempo e che potrà garantire la tutela di cose e persone”. Nel frattempo sono oramai in fase avanzata le conferenze di servizio con gli operatori del mercato del pesce che, seppur non propriamente nel centro storico, ne costituisce una fondamentale appendice: “Trasformeremo quella piazza in boutique del pesce: i nostri pescatori dovranno essere elemento di attrazione anche per i turisti. Per farlo però occorrono i giusti tempi, soprattutto per rispetto di coloro che in quella piazza attualmente lavorano”. E a lavorare saranno chiamati anche gli artigiani che troveranno posto nei locali del centro storico: “Stiamo effettuando un monitoraggio dei locali comunali concessi in uso: se ci saranno casi di inutilizzo saremo pronti a rivedere le assegnazioni. Le botteghe dovranno essere aperte per accogliere visitatori e cittadini. Motivo per cui abbiamo ripreso l’esperienza artistica dello Spazio Comunale Aperto all’Arte ed abbiamo incentivato l’avvio dei laboratori della manipolazione della creta e di lavorazione della pietra”. Ma rendere vivibile la città vecchia significa anche recuperarne alcune zone attualmente in stato di totale abbandono: “Cominceremo dall’isolato 7: lì immagino una vera e propria galleria al coperto con giochi per bambini ma anche spazi destinati al piccolo commercio ed al relax”. Ed al relax si sta pensando anche in vista delle prossime festività natalizie con la possibilità di riproporre il mercatino dell’usato. Subito dopo le feste dovrebbero poi partire i lavori (seguiti dall’assessore Caputo) di rifacimento del basolato e di interramento delle utenze. Un vero maquillage per la parte più antica della città. “Un impegno che già dalla prossima estate ci consentirà di inserire il nostro centro storico in importanti circuiti turistici ma, prima ancora nei circuiti culturali e scolastici, sfruttando anche la possibilità di creare una vera e propria rete comprendente la Basilica della Madonna dei Martiri ed il Pulo”. Per il momento però il pensiero è più al fare che al dire. Perché forse è giunto il momento buono per fare una iniezione di fiducia al nostro centro storico. Inchiesta giovedì 16 ottobre 2008 15 Quanto ci piacciono i fatti degli altri Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 718 Cambiano i sistemi di comunicazione ma la sostanza resta sempre la stessa: prima si origliava oggi di scarica dal web. La prima chat room è stata per tutti il bagno della scuola. Lì si lasciavano messaggi. I muri diventavano enormi lavagne e le informazioni viaggiavano, dai numeri di telefono ai segreti inconfessabili. L’antesignano di internet, sia pure in forme molto più domestiche e meno evolute rispetto a quelle globali di questi anni, è stata la rete di informazione che le donne di ogni età, le massaie, erano in grado di acquisire e di divulgare senza neppure varcare la soglia di casa, semplicemente sbirciando attraverso le “imposte” delle persiane. E a Molfetta, di persiane ce ne sono sempre state in quantità. Una rete di informazione che, specie tra gli anziani, funziona ancora oggi. Per questo non deve meravigliare il successo che da qualche anno riscuotono le web cam, internet, i blog, i social network. In qualche modo la tecnologia del web consente a tutti di guardare dal “buco della serratura” i segreti degli altri o, per essere più precisi, quello che gli altri non hanno il coraggio di dire a viso aperto ma affidano alla rete, certi che il loro messaggio, il loro video o il video rubato all’amico, al vicino di casa, al nemico giurato, raggiungerà un numero di persone impressionante, anche chi è distante migliaia di chilometri, chi mai, con nessun altro mezzo, sarebbe possibile raggiungere senza essere invadenti. Chi decide di scaricare un video compie una scelta. Nessuno gli impone nulla. Chi immette in rete un video “rubato” e assolutamente privato spesso non sa di essere passibile di denuncia penale, specie se si tratta di minori. La normativa su questo è molto severa. Il web non tutela chi immette il video. Gli esperti della polizia postale, se investiti dal problema, rintracciano sempre l’autore della “soffiata”, se così si può chiamare. Molfetta in tutto questa è regina, al- tro che principessa. I molfettesi sono maestri del pettegolezzo. Il fenomeno coinvolge tutte le età. E non è il caso di nascondersi dietro un dito: la notizia pruriginosa, chissà perché, si diffonde prima di tutte le altre, salvo poi ergersi a censori e a moralisti. Solo per fare un esempio basta pensare a quello che è accaduto nelle scorse settimane con un video di qualche minuto che ha come protagonista il primo cittadino della città; oppure, per andare indietro di due anni, il video, di pochi secondi, che ritraeva un’adolescente impegnata in effusioni privatissime con il suo ragazzo e affidato al web da un gruppetto di sconsiderati coetanei. Quei video sono ancora lì. La differenza sostanziale tra la rete delle massaie e il web è proprio questa. Le parole, condite, distorte, prima poi si dimenticano o, per fatti eclatanti, entrano a far parte delle leggende metropolitane, ciò che finisce sul web resta lì, per sempre. È così che l’arte di origliare diventa un’arma pericolosa. Una violenza affidata al tempo. 16 Inchiesta Ecco dove il video è di casa 719 Non è certo difficile dire che il “papà” di tutti gli archivi video presenti su internet si chiama “You Tube”. Diffusissimo in tutto il mondo e disponibile in decine di lingue, You Tube rappresenta il modo più facile per diffondere video di ogni tipo. You Tube è stato fondato nel febbraio 2005 da Chad Hurley (amministratore delegato), Steve Chen (direttore tecnico) e Jawed Karim (consigliere), che erano stati tutti dipendenti di PayPal. Nel giugno 2006 l’azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore. L’azienda di analisi Nielsen/NetRatings valuta che il sito abbia circa 20 milioni di visitatori al mese. L’incremento di popolarità che il sito ha avuto dalla sua fondazione gli ha permesso di diventare il quarto sito più visitato nel mondo dopo Google, Msn e Yahoo. A partire dal mese di aprile 2006, You Tube ha iniziato un’imponente attività di cancellazione dei video che violano il copyright. Il numero di video eliminati si aggira attorno ai centomila, e sono stati anche sospesi gli account degli utenti che più di frequente caricavano contenuti in violazione delle norme sul diritto d’autore. Grazie soprattutto al “passaparola” online You Tube è cresciuto rapidamente, fin dalla sua creazione, e ha dato al sito il suo primo aumento di notorietà quando ospitò il popolare Saturday Night Live. Tuttavia, la linea di condotta di You Tube proibisce la pubblicazione di materiali protetti da diritto d’autore e NBC Universal, proprietaria di SNL, decise presto di intraprendere azioni contro You Tube. Nel febbraio 2006, NBC chiese la rimozione di alcuni dei suoi contenuti protetti dal diritto d’autore da You Tube, compresa Lazy Sunday e le immagini delle Olimpiadi del 2006. Il mese seguente, in un tentativo di rinforzare la sua politica contro le infrazioni al copyright, You Tube mise un limite massimo di tempo ai video, pari a 10 minuti (tranne per i contenuti spediti attraverso il suo programma nel quale si può specificare che si tratta di video amatoriali). Tuttavia, il limite massimo è 10 minuti e 58 secondi. Questa restrizione è spesso superata da chi inserisce video dividendo il video originale in segmenti più piccoli o al massimo uguali al limite. Il 29 gennaio 2007, il cofondatore di YouTube, Chad Hurley, ha annunciato che il sito pagherà gli utenti più importanti, essi potranno anche diventare proprietari dei diritti d’autore e guadagnare una parte dei ricavi pubblicitari. Quando “uajò” diventa “am Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 720 La star del web ormai è lui: il sindaco senatore presidente (SSP) Antonio Azzollini. In un mese il “suo” video è stato cliccato su You Tube quasi diecimila volte. Neanche l’ultimo videoclip della starlette del momento avrebbe potuto ambire a tanto. Invece la classe non è acqua, anzi, per dirla come Sconsy, “la classe non si sciacqua”. A questo punto è difficile dire in quanti abbiamo avuto modo di godersi quel video fino in fondo. In ogni parte del globo hanno provato a tradurlo (in modo maldestro ci hanno provato anche i giornalisti di Studio Aperto raggiungendo livelli di grande e involontaria ilarità con quel “uajò” diventato “amico mio” ), anche se la mimica, il potere del gesto plastico, ha fatto molto di più di tanti paroloni. Perché ha funzionato così tanto? Innanzitutto perché tutto è avvenuto nella sede dove si riunione il Consiglio Comunale; poi perché a parlare, alternando una dialettica colta ad un frasario degno di una bettola di paese, è stato un Senatore della Repubblica che, nel caso di specie, in quel momento rivestiva la carica di primo cittadino; poi perché cotanto uomo si rivolgeva in quel modo ai consiglieri comunali di opposizione che gli avranno pure fatto perdere le staffe, ma che in quella sede certo non si aspettavano una sfuriata del genere. E poi, elemento non da poco, ha fatto molto, almeno per chi non comprende l’idioma, il look di quello che il maggiore quotidiano regionale ha definito “l’Azzollini furioso”. Non sarà sfuggito il capello all’insù, un bel ciuffo rimasto in piedi, forse, dopo che il senatore inavvertitamente aveva passato le mani tra i capelli. Intanto un uomo che sbraita, batte la mano su un tavolo, ha i capelli dritti (nel senso letterale del termine), alterna, neanche fosse un cavo elettrico, momenti di calma ad attimi di rabbia alterando anche i lineamenti del suo volto, non poteva non bucare il video. L’Azzollini furioso aveva ed ha tutte le carte in regola per mantenere alto il livello di gradimento degli utenti del web. In tutto questo è probabile che nemmeno il sindaco senatore presidente immaginava che quella partaccia ai quei ragazzacci dell’opposizione gli avrebbe dato così tanta popolarità in così poco tempo. Digiti Molfetta e trovi… 721 Sono quasi 1400 i video su You Tube in qualche modo legati alla nostra città. Visitando youtube.it e digitando la parola Molfetta nel campo di ricerca ci si imbatte in quasi 1400 video collegati. C’è n’è di tutti i tipi e per tutti i gusti. Da quelli comici a quelli musicali, da quelli religiosi a quelli culturali. E non mancano piacevoli sorprese. Il più cliccato tra i numerosi video è quello di Caparezza del suo brano “Eroe”: dal primo aprile del 2008, giorno in cui è stato caricato, ha collezionato quasi 145.000 “clic”. Ma su internet non ci sono solo video di personaggi famosi. Curiose sono le numerose “produzioni” di tanti gruppi di amici: c’è chi racconta la gita scolastica, chi la giornata trascorsa in campagna o al mare come nel caso di “Bay Watch a Molfetta”, video montato con tanto di titoli e colonna sonora. Sono tanti poi i video che rimandano alla tragedia della Truck Center o alle gare di basket della Virtus. Curiose poi le immagini delle campane che suonano sui campanili delle chiese cittadine. Non possono poi mancare i video della festa della Madonna dei Martiri. I p v a n S v fi t R v m d u s d s a n i d T c s w p m … u o a è i o l o 0 e i , l e e e a giovedì 16 ottobre 2008 “amico mio” Quando su internet “naviga” lo scandalo 723 Non sempre in rete finiscono immagini e video divertenti e interessanti. Non sempre purtroppo su internet finiscono immagini e video divertenti e interessanti. Può capitare che in rete arrivino anche immagini compromettenti e delicate. Ed è proprio questo quanto avvenuto a Molfetta quando, a partire dall’estate del 2006, cominciano a girare sul web alcuni secondi di una ripresa amatoriale, realizzata con un telefonino. Scenario del film la cabina di un lido balneare. Protagonisti inconsapevoli due ragazzi, minorenni e fidanzati tra loro, ripresi mentre consumavano un rapporto sessuale. Secondo quanto ricostruito in seguito dagli inquirenti, che dopo aver appreso dell’esistenza del video avevano aperto una inchiesta, a realizzare quel video e successivamente a diffonderlo su internet, erano stati alcuni amici dei due ragazzi ripresi. In tre, una ragazza e due ragazzi, studenti liceali provenienti da buone famiglie, erano stati così individuati dai carabinieri e denunciati con l’accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Una denuncia che nel frattempo è sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio, motivo per cui sarà un tribunale a dover decidere quale punizione dovrà toccare ai tre giovani ed incoscienti registi. Ecco la TV dei molfettesi 722 In poco più di dieci mesi prodotti oltre 160 servizi video. Dalla Truck Center alla Festa Patronale la nostra città raccontata dalla telecamera de “il Fatto”. Superata quota 160 video prodotti ora si viaggia verso il traguardo dei 200. Significa che in poco più di dieci mesi “il Fatto” ha sfornato quasi un video al giorno. Raccogliendo sempre più il consenso dei visitatori del sito “ilfatto.net” che sono ormai abituati oltre che a leggere le notizie della propria città anche a “guardarle”. “È un servizio che volentieri abbiamo deciso di offrire alla città gratuitamente – ha detto l’editore de “il Fatto”, Giulio Cosentino – e che era tra le priorità quando abbiamo deciso di cominciare con questa nuova avventura giornalistica”. E del resto in una città abituata per anni alle immagini diffuse dalle storiche ed ormai “defunte” Telemare, Rete 7 e Telemolfetta, la mancanza di una emittente televisiva locale si è sempre fatta sentire. È nato così il progetto web tv de “il Fatto”: un po’ per gioco un po’ per sfida ed i risultati non sono certo mancati con i nostri video visualizzati da migliaia di utenti e le nostre immagini finite sugli schermi di importanti telegiornali nazionali e regionali. Dal Tg1 a Studio Aperto e Telenorba le riprese realizzate e montate dal tecnico Pasquale Sasanelli (nella foto con il collega di Telenorba Giuseppe Maldari) hanno fatto non solo il giro del mondo via web ma anche quello d’Italia attraverso la più tradizionale televisione. Le immagini del salvataggio in mare di una giovane bagnante, poi, non solo hanno avuto il palcoscenico del telegiornale di Rai Uno nell’edizione delle 13.30 ma sono anche entrate a far parte dell’archivio video del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Ma tra i tanti fatti e misfatti raccontati dalla nostra telecamera (tutto materiale disponibile nella sezione video del nostro sito) spiccano i numerosi servizi sulla tragedia della Truck Center, gli speciali su Giulio Cozzoli e sulla festa della Madonna dei Martiri. Ed ancora le registrazioni integrali delle sedute del Consiglio Comunale ed i numerosi appuntamenti culturali e sportivi della città. Ma le novità non finiscono certo qui. Activa Srl, società editrice de “il Fatto” sta infatti lavorando su di un progetto che, appena completato, potrebbe restituire ai molfettesi la “loro” televisione. Ancora qualche settimane di pazienza e potremo raccontarvi l’inizio di una nuova avventura. 17 18 Inchiesta giovedì 16 ottobre 2008 Video su internet: una realtà in crescita Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 724 L’esperienza video de “il Fatto” ricalca il successo di emittenti web oramai storiche: da Arcoiris Tv a Barlettaonline, mezzo di informazione della città di Eraclio. Navigando sul web sono numerosi gli esempi di web tv disponibili: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Tra le tante emittenti on line forse la più nota è Arcoiris Tv. Arcoiris (www.arcoiris. tv) è una televisione accessibile gratuitamente e, come avviene per la web tv de “il Fatto”, lo spettatore può decidere cosa vedere in qualsiasi momento, senza più vincoli d'orario e palinsesto. L’offerta di titoli è costantemente aggiornata e proviene sia da filmati realizzati dalla redazione che da contributi esterni. “Con Arcoiris Tv – raccontano i suoi realizzatori – è l’utente che sceglie cosa vedere e quando, e soprattutto si ha l’occasione di vedere interviste a personaggi o servizi giornalistici che normalmente in una televisione tradizionale non vengono trasmessi per motivi di censura o perché ritenuti non remunerativi”. Ma anche in località molto vicine a noi il fenomeno della web tv prende sempre più piede. A Barletta, ad esempio, “Barlettaonline” è oramai una realtà consolidata. “Dal 2003 – dice l’ingegner Salvatore Lemma, presidente della società editrice di Barlettaonline – la nostra web tv è presente nel panorama dell’informazione via web. Anche per ciò che ci riguarda il nostro progetto è partito per contribuire al miglioramento dell’informazione, delle relazioni e della comunicazione tra i cittadini, barlettani e non, e tra questi e i principali attori delle realtà cittadine”. Il portale www.barlettaonline.net offre la possibilità agli utenti di visualizzare video-eventi di vario tipo: da manifestazioni sportive a rappresentazioni teatrali, incontri politici, concerti e convegni di vario genere. “A tali realizzazioni – prosegue Lemma – si affiancano le Produzioni Barlettaonline di cui quella di maggiore interesse con numerosissimi accessi è la trasmissione sportiva “Tutti in Campo”, approfondimento con ospiti illustri in studio delle maggiori realtà sportive della sesta provincia pugliese dalla Lega Pro alla 2^ Categoria, ma non mancano le trasmissioni a carattere politico o culturale”. Tutti eventi che, come avviene per “il Fatto” raccolgono sempre nuovi consensi da parte di utenti che, al contrario di quanto qualcuno sostiene, non sono disaffezionati alle notizie del proprio territorio ma che hanno bisogno di strumenti comodi ed immediati per consultarle. Ed ecco arrivare in soccorso la nuova realtà delle web tv. In Città giovedì 16 ottobre 2008 19 Altro che cinquecentomila euro. Arretrare la nuova Capitaneria di Porto costerà milioni di euro. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 725 Intanto i consiglieri di opposizione hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio Comunale per conoscere i dettagli di una vicenda di cui la massima assise cittadina è all’oscuro. L’idea di arretrare di qualche metro la foresteria della nuova Capitaneria di Porto in costruzione (nelle foto i lavori di realizzazione, il sit in di protesta organizzato dal PdL e la vecchia sede) può anche piacere. Ma ormai è troppo tardi per realizzare la cosa. È tardi per pensare di apportare, solo ora, una variante al piano regolatore del porto. Troppo tardi per pensare che l’operazione, qualora per qualche strana alchimia dovesse realizzarsi, possa non interessare la Corte dei Conti. Qualcuno su questa vicenda non sta dicendo tutta la verità. Arretrare, adesso, quella costruzione non costa “solo” cinquecentomila euro. L’importo non è quantificabile. Questa è l’opinione già espressa dall’Avvocatura dello Stato, interpellato dal Provveditorato del Genio Civile, su cui nessuno riferisce. Oltre ai cinquecentomila euro sbandierati a destra e manca, ci sono i maggiori costi legati ad un nuovo progetto e poi qualcuno dovrà pagare l’azienda per i giorni in cui, grazie ad ordinanze emanate da quello che l’avvocatura dello Stato definisce “organo incompetente”, è ferma, bisognerà provvedere alla risoluzione di un contratto di appalto già esistente, sempre che a nessuno venga in mente di chiedere i danni. Per non parlare poi dei tempi lunghi e in questo la burocrazia è regina. E c’è dell’altro. Anche arretrando la foresteria della Capitaneria di Porto, bisognerà comunque provvedere, e con urgenza, ad apportare una variante al piano regolatore del porto perché, per realizzare il lungomare di ponente, innanzitutto bi- sogna cambiare la destinazione d’uso della zona, poi bisogna arretrare altri otto edifici, la cui costruzione, su carta, esiste già. Di tutto questo dovrà occuparsi il Consiglio Comunale, lo stesso organo che a suo tempo ha approvato il piano regolatore del porto e che, ad oggi, è stato tenuto all’angolo. Nel frattempo quelle ordinanze di sospensione dei lavori, sempre che le cose non siano cambiate nelle ultime ore, sono state impugnate davanti al Tar che ormai si occupa con regolarità delle vicende molfettesi. Nel frattempo tutti i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per discutere della vicenda della sospensione dei lavori per la realizzazione della nuova Capitaneria di Porto e dell’ipotesi di spostamento della stessa. “Visto il persistente silenzio del sindaco su questa delicata questione – hanno spiegato i rappresentanti della minoranza – ci siamo visti costretti ad assumere noi l’iniziativa di portare, nella massima assise cittadina, questo punto all’ordine del giorno. Ora nessuno si potrà sottrarre al confronto e ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, in un dibattito trasparente e alla luce del sole, all’interno delle istituzioni e dinnanzi all’opinione pubblica”. Tutto questo partendo dal fatto che “con ordinanza contingibile ed urgente prot. n. 48731 del 10.9.2008 il Sindaco del Comune di Molfetta ordinava alla ditta COSVER S.r.l. ed al Provveditorato alle OO.PP. di Bari l’immediata sospensione dei lavori di costruzione della nuova Capitaneria di Porto sino all’esito della conferenza di servizi indetta per il 26.9.2008; che in data 26.9.2008 si teneva la conferenza di servizi indetta per verificare le condizioni per la dislocazione della capitaneria di porto in costruzione; che con successiva ordinanza il Sindaco del Comune di Molfetta ordinava ancora alla ditta appaltatrice succitata ed al Provveditorato alle OO.PP. di Bari la sospensione dei lavori sino alla definitiva soluzione del problema della diversa allocazione della nuova capitaneria di porto; che una diversa ubicazione di tale manufatto comporterebbe l’esecuzione di un’opera che si porrebbe in contrasto con quanto previsto dal Piano Regolatore del Porto approvato in via definitiva nel 2006; che ai sensi della L. n. 84 del 28.1.1994 rientra nelle competenze del Consiglio Comunale partecipare al procedimento di formazione del Piano Regolatore del Porto e conseguentemente ad ogni procedimento di variante dello stesso; che una diversa allocazione dell’opera in costruzione si porrebbe in deroga al Piano Regolatore del Porto già adottato (per presa d’atto) dal Consiglio Comunale di Molfetta, e pertanto, è quantomeno opportuno che venga discussa e valutata dal Consiglio Comunale; che nella corrispondenza epistolare che il Sindaco ha intrattenuto dal 20.5.2008 con il Provveditorato alle opere pubbliche ha in più occasioni ribadito che il Comune è disposto ad accollarsi ogni onere relativo al trasferimento dell’opera”. 20 In Città giovedì 16 ottobre 2008 Un encomio solenne per l’angelo del mare Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 726 Ecco il nuovo comandante dei CC Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 727 Il sottocapo Luigi Saladini salvò dall’annegamento una È di Mesagne, ha trentadue anni, arriva da Mistretta in giovane bagnante. provincia di Messina. Nella riunione dello scorso 29 settembre, la giunta comunale ha deliberato all’unanimità di conferire un prestigioso riconoscimento al sottocapo della Guardia Costiera, Luigi Saladini. Come si ricorderà, lo scorso 16 luglio a seguito di una chiamata di soccorso per una bagnante in difficoltà nello specchio d’acqua antistante la spiaggia in località “la Bussola”, uomini e mezzi della Guardia Costiera di Molfetta erano intervenuti per prestare soccorso. Il sottocapo Saladini, constatata l’impossibilità di intervento da parte della motovedetta con coraggio e sprezzo del pericolo si tuffava in mare e soccorreva la giovane bagnante riportan- dola a riva e strappandola ad un tremendo destino. Per questo motivo la municipalità ha deciso di conferirgli un “Encomio Solenne” con la seguente motivazione: “Spiccato altruismo e alto impegno professionale impresso nell’operazione di salvataggio di una vita umana in grave pericolo di sopravvivenza” esprimendo “compiacimento per l’ottima direzione del Comandante della locale Capitaneria di Porto, C.F. Antonio Cuocci e la puntuale, efficiente ed efficace attività di coordinamento posta in essere, nella circostanza, dal Comandante in II C.C. Marcello Luigi Notaro e quanti hanno collaborato nelle operazioni di soccorso”. Il cambio della guardia ai vertici della Compagnia Carabinieri è avvenuto proprio in questi giorni. Il capitano Pierluigi Buonomo, a Molfetta da novembre del 2006, ha lasciato il comando per raggiungere la compagnia carabinieri di Torre Del Greco in provincia di Napoli. Il comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta è quindi passato nelle mani del capitano Domenico Carmelo Del Prete. Del Prete è originario di Mesagne, Comune in provincia di Brindisi ed ha 32 anni. Allievo del 179esimo corso “Osare” dell’Accademia Militare di Modena, si è laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi “La Sapienza” di Roma. Da settembre del 2002 a settembre del 2004 ha comandato la Prima Compagnia del IX Battaglione Carabinieri Sardegna, a Cagliari. Successivamente è stato nominato Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Oristano. Da agosto del 2005 è stato Comandante della Compagnia Carabinieri di Mistretta, città in cui, lo raccontano anni di inchieste di forze dell’ordine e magistratura, vive l’unica famiglia “mafiosa” della provincia di Messina. Il capitano Del Prete ha assunto il comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta il 14 ottobre scorso. Al suo fianco continuerà ad operare il tenente Francesco d’Ecclesiis, comandante del Nucleo Operativo e 153 carabinieri, in servizio oltre che a Molfetta nella tenenza di Terlizzi e nelle stazioni di Giovinazzo, Bitonto e Palo del Colle. In Città giovedì 16 ottobre 2008 21 Esenzioni ticket sanitario. Tre mesi per presentare le domande Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 728 Anche chi gode già dei benefici deve ripresentare le domande. Innalzata la soglia di povertà. Cambiano i tetti massimi di reddito. Gli uffici del Distretto Sanitario sono a disposizione dell’utenza. C’è tempo fino al 31 dicembre prossimo, meno di tre mesi, per presentare le domande per le richieste di esenzione del ticket sanitario. Fatta eccezione per gli invalidi e per quanti sono affetti da patologie conclamate tutti devono ripresentare le domande, anche chi già gode di questi benefici. Il motivo è legato al fatto che sono cambiate le fasce di reddito. Gli uffici del distretto socio sanitario, all’interno dell’ospedale di Molfetta, sono a disposizione dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Sulla base dei dati di cui dispone il Distretto Socio Sanitario della Asl, che raggruppa i territori di Molfetta e Giovinazzo, saranno circa quarantamila le pratiche da esaminare, almeno in relazione al numero delle per- sone che già usufruiscono dell’esenzione. Per evitare il proliferare di domande con dichiarazioni mendaci saranno intensificati i controlli e saranno segnalati alle autorità preposte i furbi. Già in passato ci sono state persone che pur di accedere a prestazioni specialistiche e farmaceutiche gratuite o parzialmente gratuite hanno dichiarato redditi inferiori a quelli reali. A tale proposito occorre sottolineare che la soglia di reddito comprende il reddito complessivo del nucleo familiare e non quello del singolo utente Asl e che per disoccupati si intendono coloro che prima avevano una occupazione, ora non ne hanno alcuna. Nel caso in cui una persona non abbia mai lavorato si parlerà di inoccupato e questa fascia di persone non potrà in alcun modo Esenzione totale dal ticket sui farmaci per le seguenti categorie: • I grandi invalidi del lavoro (dall’80% al 100%) • Gli invalidi per servizio dalla Iª alla Vª categoria • Gli invalidi civili al 100% • Gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia • I titolari di pensione di inabilità assoluta e permanente • I titolari di sola pensione sociale (oltre alla casa di abitazione) • Nuclei familiari con reddito annuo fino a 29.000 Euro. • I cittadini portatori di patologie neoplastiche • I cittadini cui è stato riconosciuto il diritto all’esenzione per malattie rare croniche ed invalidanti ai sensi del D.M. 01.02.91, del D.M. 28.5.99, n. 329 “Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche invalidanti” e successive integrazioni e dal D.M. 18.05.01 n. 279, limitatamente ai farmaci correlati strettamente alla propria patologia e dei quali è consentita la pluriprescrizione fino a tre prezzi per ricetta • I cittadini rientrati nelle categorie previste dalla legge n. 238/1997 ed integrazioni alla legge 25 Febbraio 1992, n. 210, in materia di indennizzi ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati”, limitatamente alle prestazioni necessarie per la cura delle patologie previste dalla legge n. 210/1992, di cui alla Deliberazione 16 Luglio 2002, n. 1073 • Donatori d’organo da vivente e trapiantati • Utilizzo dei farmaci equivalenti (ex generici) accedere alle esenzioni previste. Le domande vanno presentate presso la sede del Distretto che si trova all’interno dell’ospedale. Sempre presso gli uffici del Distretto è disponibile la modulistica per la presentazione delle domande a cui vanno allegati una serie di documenti anche di carattere fiscale. Per quello che riguarda l’assistenza farmaceutica hanno diritto all’esenzione totale per reddito i componenti dei nuclei familiari con un reddito annuo fino a 29mila euro. Hanno diritto all’esenzione parziale farmaceutica quelli con reddito fino a 34mila euro, e gli anziani, di età superiore a 65 anni ma con un reddito che non deve superare 39mila euro. Maggiori informazioni potranno essere richieste presso i patronati e presso i medici di base. Esenzione parziale dal ticket sui farmaci per le seguenti categorie: • Nuclei familiari con reddito annuo fino a 34.000 Euro • Soggetti di età superiore a 65 anni con reddito annuo del nucleo familiare fino a 39.000 Euro. 22 In Città giovedì 16 ottobre 2008 Donare e divertirsi con l’Avis Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 729 Tessere per il cinema e biglietti per le partite della Virtus in omaggio a chi dona sangue fino a maggio 2009. La cultura della donazione di sangue ha bisogno costantemente di nuovi stimoli per invogliare il maggior numero di persone possibile a compiere un gesto di solidarietà. Motivo questo che, come sempre avviene da anni, ha spinto l’Avis Comunale di Molfetta a varare una serie di iniziative a vantaggio dei donatori di sangue. Così, il consiglio direttivo dell’Avis di Molfetta ha deciso di “premiare” tutti coloro che si recheranno presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Molfetta per compiere la loro “buona azione”. Infatti tra tutti quelli che doneranno sangue sino al 31 maggio 2009 saranno sorteggiate ogni mese cinque cinecard valide per dieci ingressi presso l’UCI Cinema del Fashion District di Molfetta e dieci biglietti per ogni partita interna della Nuova Virtus Basket Molfetta, squadra impegnata nel campionato di Serie A Dilettanti. Ma le iniziative organizzate dall’Avis di Molfetta non finiscono certo qui. Dopo gli appuntamenti della scorsa settimana con il teatro in vernacolo, già si pensa alle prossime festività natalizie. Il 6 dicembre si terrà la cerimonia di premiazione dei donatori avissini e il 7 dicembre sarà la volta della tradizionale Festa degli Auguri presso il ristorante “Hotel Garden” di Molfetta. Non mancano poi le iniziative ludiche. E mentre per i più giovani, e non solo, sono già in programma numerosi tornei di calcio a 5, per chi ha voglia di girare l’Italia ecco la gita sociale dal 21 al 24 febbraio 2009 (nel periodo di Carnevale) a Lucca, Firenze, Arezzo e Viareggio. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi presso la sede Avis in Corso Umberto. Sicurezza stradale: agenti in cattedra Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 730 Gli uomini della Municipale tra gli alunni delle scuole elementari e medie cittadine. “L’educazione alla sicurezza stradale del cittadino appare una esigenza ineluttabile. Bisogna, dunque, aiutarlo sin dall’età scolare a considerare la strada come uno spazio della vita di relazione nel quale è necessario osservare determinate regole di comportamento per preservare la incolumità propria e quella degli altri”. È prendendo spunto da questa sem- plice considerazione che l’assessore alla Sicurezza, Mimmo Corrieri, ha dato il via in questi giorni ai Corsi di Educazione Stradale all’interno delle scuole. Agenti della Polizia Municipale, in divisa, hanno iniziato in tutte le scuole medie ed elementari lezioni specifiche sul tema della sicurezza e della educazione stradale con l’ausilio di illustrazioni, fumetti, segnali luminosi e altri strumenti didattici interattivi. Le lezioni si terranno fino al mese di dicembre prima delle vacanze natalizie. L’iniziativa dell’amministrazione comunale è piaciuta molto ai dirigenti scolastici che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare gli incontri. Gli argomenti che saranno affrontanti di volta in volta riguarderanno il codice della strada, il comportamento del pedone, le precauzione all’uscita della scuola, la guida del ciclista, il comportamento dell’autobus, i segnali luminosi, i segnali stradali e, infine, i test del perfetto cittadino. Cultura giovedì 16 ottobre 2008 23 Bassa Musica alla conquista del Paese Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 731 La formazione musicale molfettese è oramai presenza stabile in manifestazioni religiose e sagre organizzate in tutto il Sud Italia. Il sogno è “conquistare” Milano. Cultura e tradizione spesso sono elementi che vanno di pari passo. E così è facile che gesti, momenti, appuntamenti legati alla storia di un popolo divengano parte integrante della sua cultura. Ed a Molfetta cultura e tradizione trovano una delle più sentite espressioni nella “banda” cittadina e nel complesso della “Bassa Musica”. Così se della banda abbiamo già parlato in precedenti occasioni, oggi vi raccontiamo la storia della Bassa Musica. Cinque elementi, altrettanti strumenti musicali, e ritmi capaci di accompagnare le processioni religiose ma anche momenti di festa come sagre e sfilate di Carnevale. Il gruppo molfettese della Bassa Musica che attualmente si esibisce in giro per tutto il Sud Italia è composto da Giulio Magarelli (sax), Aldo Gargano (tamburo), Francesco Sancilio (gran cassa), Girolamo de Ceglia (piatti) e Vito Aruanno (clarinetto). Una formazione che è quasi la stessa esibitasi per la prima volta il 17 gennaio 1986 in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale e che oggi, ad oltre venti anni dalla sua nascita, è parte integrante del folklore locale. “Ma non solo locale – commenta Francesco Sancilio – oramai giriamo il Sud Italia in lungo e in largo: dall’Abruzzo alla Campania, dalla Basilicata alla Calabria siamo oramai elementi inamovibili di sagre e feste paesane” ma non mancano anche le esibizioni nel Lazio e in Molise ed in tante località pugliesi: “Siamo presenti anche alla Festa di San Nicola a Bari” aggiunge Francesco e confida che “il prossimo obiettivo è conquistare i milanesi per la festa di Sant’Ambrogio”. E chissà che anche la fredda Milano non si riscaldi un po’ con le note di musica “popolare” della “bassa” molfettese. Da novembre via alla stagione concertistica del “Wagner” Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 732 Otto appuntamenti a Palazzo de Luca. Nel frattempo proseguono le attività del Liceo musicale diretto dal Maestro Gianluca Altomare. Il prossimo appuntamento, il più vicino, è quello con la quarta edizione della Stagione Concertistica organizzata dal Liceo musicale “Wagner” di Molfetta, un appuntamento che il Maestro Gianluca Altomare (nella foto), direttore della istituzione musicale molfettese, sta approntando curando ogni piccolo particolare. Con precisione e professionalità. Le stesse che da sempre fanno parte integrante del suo curriculum artistico. Un curriculum che inizia nel 2001 subito dopo la fine degli studi musicali in Italia e con l’esperienza a Vienna dove Altomare (fratello per giunta del cantante d’opera Giuseppe) frequenta i più importanti teatri austriaci e collabora con pianisti e maestri d’orchestra di fama internazionale. Una esperienza al di là dei confini fondamentale nella formazione di Altomare, come lui stesso sostiene “importante perché mi ha permesso di perfezionare la tecnica ma soprattutto di crescere sotto il punto di vista umano”. Poi la scelta, forse celatamente sofferta, di tornare a casa e di cominciare un’avventura nuova ed entusiasmante: portare la grande musica europea in una cittadina di provincia come Molfetta, abituata sì all’arte della musica ma certamente estranea alla cultura artistica delle grandi città. Nasce così l’idea del Liceo musicale “Wagner”, poi quella della stagione concertistica. Nel frattempo l’esperienza, che ancora prosegue, nella Fondazione Lirico-Sinfonica Teatro Petruzzelli di Bari. E tra le altre cose la prestigiosa partecipazione, nell’estate da poco passata, al festival “Wagner” a Bayreuth nella Baviera Settentrionale, dove Altomare ha collaborato come unico pianista italiano alla realizzazione delle produzioni “Maestri Cantori di Norimberga”, “Tristano e Isotta” e “Parsifal”. A Molfetta il Liceo musicale “Wagner” raccoglie quotidiano consensi: con allievi provenienti da tutto il nord barese cui viene assicurata una formazione completa. “In Italia esiste un vuoto formativo per chi vuol crescere nel mondo della musica”, spiega Altomare, “esiste la scuola media con indirizzo musicale e poi il conservatorio ma, tra i due cicli di studio, non esiste nulla. Per questo ci è venuta l’idea del liceo musicale: si tratta di un corso di studi identico a quello previsto per i licei scientifici cui si aggiunge lo studio della musica”. E come cresce il liceo musicale, cresce anche la notorietà della stagione concertistica, l’unica patrocinata dalla Fondazione Teatro Petruzzelli: “Siamo arrivati alla quarta edizione, partiremo il 6 novembre ed avremo otto appuntamenti fino al 14 maggio. Come sempre saremo ospitati negli eleganti ambien- ti di Palazzo de Luca e saremo pronti ad accogliere nuovamente gli oltre mille spettatori che hanno partecipato alle precedenti edizioni”. Nei prossimi giorni sarà comunicato il programma definitivo della stagione concertistica e già si fantastica sui nomi dei protagonisti degli otto appuntamenti: “Posso solo dire che proporremo concerti di assoluto prestigio, anche con la partecipazione di musicisti stranieri. Il pubblico non potrà che rimanere soddisfatto”. 24 Cultura giovedì 16 ottobre 2008 Un laboratorio per imparare il teatro Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 733 A proporlo l’attore e regista molfettese Giulio Bufo. Assieme a lui numerosi nomi noti del panorama teatrale regionale. Prosegue con successo l’attività artistica e culturale da parte dellattore, regista e autore molfettese Giulio Bufo che, mentre si prepara a presentare dal 6 al 9 novembre lo spettacolo “E se mi diranno... Tenco” a Roma sul palcoscenico dell’Accento Teatro, nel quartiere di Testaccio, è pronto ad inaugurare per il secondo anno consecutivo il laboratorio teatrale “Alchimia del Teatro. Dall’attore allo spettatore”. In questo secondo anno il laboratorio si presenta notevolmente arricchito e con diverse novità, a cominciare dalla sede degli incontri che si terranno nei locali dell’Associazione Linea 5, in via Massimo D’Azeglio 200 con due appuntamenti alla settimana della durata di circa un’ora e mezza ciascuno e per un periodo di sei mesi. Le ulteriori si riscontrano nel percorso di laboratorio teatrale scelto. “Un laboratorio teatrale – ha dichiarato Giulio Bufo – serve a conoscere in primo luogo se stessi, le proprie capacità, le proprie potenzialità, le proprie emozioni, la propria psiche. Solo attraverso una conoscenza di se stessi, si giunge a far sì che un attore in scena possa emozionare e non semplicemente mostrare di possedere una grande tecnica. Con questo non si rifiuta la tecnica ma si pensa che sia una parte del teatro e non il suo elemento fondamentale”. Partendo da questo presupposto Giulio Bufo intende con il suo laboratorio rifiutare l’effimero ed il provvisorio. Una scelta che come conseguenza ha portato nella scorsa stagione artistica a costituire il “Collettivo Teatrale degli Alchemici”, collettivo in cui tutti hanno la possibilità di sviluppare le proprie competenze e capacità, del quale entreranno a far parte anche coloro che parteciperanno al secondo anno di attività. Durante il percorso del laboratorio saranno organizzati tre workshop, incontri di approfondimento con professionisti del settore per studiare la tecniche. Ai tre appuntamenti parteciperanno l’attore Salvatore Marci, che si occuperà dello studio della voce, il gruppo di teatro- danza “Qualibo” che focalizzerà la sua attenzione sul movimento e sul corpo e l’attore ed autore Michele Santeramo che parlerà di come produrre o adattare un testo per il teatro. Nel corso del laboratorio verranno realizzati una serie di spettacoli teatrali a cadenza mensile, aperti a tutta la cittadinanza, che andranno in scena presso il teatro della Parrocchia San Filippo Neri, ed ai quali prenderanno parte Michele Sinisi (del Teatro Minimo di Andria), Mariluna Teatr, il Teatro Osservatorio di Bari, il Teatro dei Cipis di Molfetta. La rassegna inizierà il 12 dicembre con la prestigiosa presenza del gruppo teatrale delle Manifatture Knos di Lecce e si concluderà a maggio con la prima del nuovo spettacolo di Giulio Bufo “Ballata 990” ispirato alla vita del mare e dei pescatori dell’Adriatico. L’incontro di presentazione del laboratorio è fissato per il 23 ottobre alle 19.30 presso la sede dell’Associazione Linea 5. Sport giovedì 16 ottobre 2008 25 Muscoli all’ombra delle torri gemelle Un successo secondo le aspettative i Campionati Italiani Assoluti di Sollevamento Pesi svoltisi a Molfetta il 4 ottobre scorso ed organizzati dalla Polisportiva Libertas Molfetta. Dalle sfide tra i migliori pesisti azzurri sono arrivate tante conferme, attimi di commozione e anche un record tutto rosa. La giovane nissena Genny Caterina Pagliaro è tornata a vincere. E la veronese Annarosa Campaldini ha stabilito il nuovo record italiano nello strappo nella categoria dei +75 kg. Nella sua categoria Genny Pagliaro ha conquistato l’oro sollevando 75 kg nello strappo e 85 kg nello slancio. Non una prova brillante, all’altezza degli ultimi risultati, considerando il record continentale conquistato ai Campionati Europei di Lignano Sabbiadoro lo scorso aprile, ma comunque un ritorno sul gradino più alto del podio che dimostra la voglia di riscatto dopo un periodo buio culminato con il fuori gara ai Giochi Olimpici di Pechino. Grandiosa la gara di Annarosa Campaldini che, nella categoria +75 kg, ha vinto il titolo portando a casa anche il nuovo record italiano di strappo. Nella categoria 53 kg, buone anche le prove di Maria Teresa Ricci e Debora Bosato: entrambe chiudono con un totale di 128 kg, ma è la Ricci a portare a casa il titolo 2008 grazie al minor peso corporeo. Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 734 Come nelle previsioni grande successo per i Campionati Italiani di Sollevamento Pesi svoltisi a Molfetta il 4 ottobre scorso. Nella 58 kg vince i Campionati Italiani Assoluti Giorgia Bordignon con un totale di 160 kg. Il miglior risultato nella categoria dei 63 kg lo stabilisce Sara Alemanno: la giovane pugliese chiude la sua gara sollevando un totale di 152 kg. La categoria 69 kg offre a tutti i presenti al PalaPoli di Molfetta momenti di grande commozione. Con una strepitosa vittoria Manuela Torazza saluta le competizioni di Pesistica. L’oro ai Campionati Italiani Assoluti, con un totale di 160 kg sollevati rappresenta per la quarantenne torinese del Corpo Forestale la fine di un lungo cammino contraddistinto da successi e importanti risultati, nonché da una costante presenza in campo internazionale. Nella 75 kg un’altra conferma arriva dalla giovane friulana Giada Dijust, che vince il suo ennesimo titolo Assoluto totalizzando 159. Anche tra gli uomini i risultati più prestigiosi li ottengono i pesisti della nazionale italiana: nella categoria dei 56 kg sale sul gradino più alto del podio Enrico Grandioso. Nella categoria 62 kg ritorna sul podio l’atleta barese Vito Dellino, protagonista di una buona gara ai Giochi Olimpici di Pechino dello scorso agosto. Dellino conquista il suo ennesimo titolo italiano sollevando un totale di 245 kg. Nella categoria 69 kg , ritorna a sorridere il palermitano Giorgio De Luca. Anche per lui, una vittoria che sa di riscatto dopo il fuori gara di Pechino. Nella 77 kg vince un altro palermitano: Enrico Cangemi. Il record di fuori gara va alla categoria degli 85 kg dove arrivano a chiudere la propria prova solo in quattro. Si aggiudica il titolo Antonio Belloi. Sale sul podio della 94 kg l’atleta abruzzese delle Fiamme Oro, Marco Di Marzio che vince la sua ennesima gara nazionale con un totale di 325 kg. La 105 kg viene vinta da un altro atleta delle Fiamme Oro, il giovane Federico Fiore, classe ’90. L’ultima gara maschile, la +105 kg vede trionfare ancora una volta il veterano Marco Lingua che stavolta batte il diretto rivale Paolo Capponi grazie al minor peso corporeo. Olimpia Club sempre protagonista Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 735 La società molfettese sesta alla Finale Nazionale A/3 del Campionato Italiano Assoluto di Società. Un nuovo e più significativo piazzamento è stato ottenuto dalla squadra dell’Olimpia Club Molfetta nel corso della Finale Nazionale A/3 del Campionato Italiano Assoluto di Società svoltasi il 27 e 28 settembre ad Alessandria. Nel corso della due giorni di atletica gli sforzi dei molfettesi sono stati premiati dall’ottimo piazzamento della squadra classificatasi al 6° posto con lo stesso punteggio della 5° pari a 455 punti, confermando così le posizioni di preminenza da tempo acqui- site sia a livello regionale che nazionale. Il risultato finale della due giorni di Alessandria è stato particolarmente lusinghiero grazie agli importanti piazzamenti individuali di tutte le atlete che hanno consentito alla propria squadra di risalire dalla decima posizione iniziale alla sesta, sfiorando per soli 4 punti la promozione diretta in A/2, traguardo che comunque potrà essere tranquillamente raggiunto alle fasi regionali del prossimo anno. Tra i risultati individuali di particolare interesse da evidenziare le splendide vittorie di Daniela Mancini nella marcia km 5 e di Manuela de Candia nel triplo con m. 11,55. Volgendo al termine l’attività agonistica 2008, l’Olimpia Club si accinge a fare il bilancio di un anno particolarmente impegnativo che, ancora una volta, l’ha vista protagonista nell’ambito dell’atletica femminile sia in campo regionale che nazionale, sottoponendo l’intero staff tecnico-dirigenziale a enormi sacrifici e a tante rinunce pur di mantenere sempre viva l’antica tradizione atletica molfettese. Una tradizione che si rinnova e che rimane al centro dell’attività sportiva cittadina. 26 Sport giovedì 16 ottobre 2008 Che goduria la Serie A Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 736 Hockey Club: manca la continuità Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 737 La Virtus Basket all’esordio nel terzo campionato A Thiene bruciante sconfitta. Poi vittoria con il Modena. nazionale cede al Latina e si impone nella gara casalinga Sono necessari più equilibrio e concentrazione. contro l’Igea Barcellona. Finalmente è tornato l’appuntamento con il basket che vale i due punti. Dopo un lunghissimo periodo di preparazione estiva la Nuova Virtus Basket Molfetta si è fatta trovare pronta sul nastro di partenza della nuova Serie A Dilettanti. E, come era nelle attese, l’esordio nel terzo campionato nazionale ha riservato il primo stop. Fortunatamente indolore tanto che nella seconda giornata di campionato è arrivata la prima “storica” vittoria biancoazzurra. Ma andiamo con ordine. Primo appuntamento con il nuovo campionato in quel di Latina, società già ai play off promozione nella scorsa stagione sportiva e quest’anno pronta a dare filo da torcere ad ogni avversario. Un avvio in salita per Maggi e compagni che specie nei primi due quarti dell’incontro hanno subito più che il maggiore tasso tecnico degli avversari, la pressione emotiva per quella che, per molti molfettesi, è stata la gara di esordio nella ex B d’Eccellenza. A fine partita quindi vittoria per i padroni di casa per 88 a 77 ma buona prova comunque dei molfettesi con Francesco Longobardi e Lillo Leo autori di 16 punti personali ciascuno. Sette giorni dopo, ecco finalmente centrato l’appuntamento con la vittoria. In un PalaPoli gremito ma, come sempre, sin troppo silenzioso, i virtussini si sono imposti per 78 a 72 sull’Igea Barcellona dell’ex Andrea Capitanelli (salutato con grande affetto dai tifosi molfettesi). Autentica “star” della serata il capitano Andrea Maggi che con i suoi 22 punti personali ha trascinato i biancoazzurri alla conquista dei due punti. Non certo da meno le prestazioni di Nanut (al rientro dopo la squalifica), Lillo Leo e Longobardi. A dimostrazione che questa squadra sta cominciando a diventare “gruppo”. Nei prossimi quindici giorni trasferta nell’anticipo di sabato 18 a Siena poi nuovamente in casa, il 26 con il Trapani. Vorremmo sbagliarci ma sembra proprio che il Goccia di Sole Hockey Club di quest’anno soffra degli stessi mali della passata stagione: poca continuità e lucidità alternata in campo. Questi sono i primi riscontri dopo le prime tre giornate del campionato di Serie A2. Alla vittoria conquistata nella prima giornata, sono seguite due prestazioni dai risultati contrastanti ma accomunate da pericolosi cali di concentrazione di Agrimi e compagni. A fare maggiormente male è stata la dolorosa sconfitta subita in quel di Thiene il 4 ottobre: 7 a 1 (per i molfettesi rete di Daniele Persia, nella foto) a favore dei padroni di casa senza possibilità di giustificazioni. Una vera e propria disfatta che ha mandato in fibrillazione l’ambiente biancorosso e segnato una settimana in cui mister Vianna ha dovuto energicamente richiamare i suoi ragazzi: non è così che si può puntare alla vittoria del campionato. Il riscatto, almeno sul piano dei punti conquistati, è arrivato sette giorni dopo nella gara casalinga contro il Modena. Finale di 5 a 3 (in gol Sinisi due volte e poi Vianna, Persia e Cirilli) ma gara “macchiata” da cali di concentrazione ed errori che vanno evitati a tutti i costi. I biancorossi sono ora attesi dalla doppia trasferta prima a Matera (il 18) poi a Follonica (il 15): obiettivo, inutile dirlo, è tornare a casa con il massimo del risultato. Sport giovedì 16 ottobre 2008 Pallavolo Molfetta in cima alla classifica Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 738 Le ragazze dell’Azzurra intanto danno buoni segnali per il prosieguo del campionato di B2 femminile. Perdere a Taranto ci poteva anche stare. Certo rimane il rammarico di aver subito un pesante 3 a 0 con parziali (26-24, 2522, 30-28) che raccontano di una partita giocata “all’arma bianca”. Ma l’Azzurra Volley sta dimostrando di essere sulla strada giusta per disputare quel campionato sereno che tutti si augurano e che porta dritti alla salvezza. Una salvezza che passa anche dalle fondamentali vittorie casalinghe. Così il parquet del PalaPoli dopo aver visto perdere il Nojaturi alla prima di campionato, ha assistito alla stessa scena nella gara di sabato 11 contro il Battipaglia. Una Francioso in stato di grazia ha trascinato alla sonante vittoria (3-0, parziali 25-18, 25-21, 2624) l’Azzurra di Anna Grazia Matera. Anche in questa gara, lo ha sottolineato la stessa allenatrice, non sono mancati i cali di tensione “un problema su cui bisognerà lavorare” ha detto, ma che non può costituire un ostacolo insormontabile per la compagine di patron Giancaspro attesa nei prossimi quindici giorni a due prove di fuoco: il 18 a Matera e il 25 in casa contro il Trani. Sul fronte maschile molto bene si sta comportando il B1 la Pallavolo Molfetta di mister Avellis. Il 5 ottobre vittoria interna per 3 a 2 (27-25, 22-25, 25-17, 19-25, 1614) contro il Fasano, compagine ostica che ha venduto cara la pelle sul parquet del “Poli”. Sette giorni dopo stesso risultato nella tana del Terni (22-25, 23-25, 25-17, 25-21, 13-25) con qualche rammarico in più per aver consentito ai padroni di casa di recuperare lo svantaggio iniziale di 2 set a 0. Ma poco importa: raccolti punti preziosi che consentono ai biancorossi di guidare la classifica. Il 19 ottobre a Molfetta arriverà il Sora poi derbyssimo a Terlizzi il 26: lo spettacolo è assicurato.. Real e Bari Sport al comando Invia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 739 Nel calcio a 5 ed in quello a 11 le due compagini molfettesi guidano i rispettivi campionati. Sul fronte calcistico molfettese sono due le compagini locali a guidare i rispettivi campionati. In Seconda Categoria del calcio a 11 a fare la parte della lepre è il Bari Sport Molfetta di mister Germinario che nelle prime quattro giornate di campionato ha centrato altrettante vittorie dando incoraggianti segnali per quella che sembra essere la stagione giusta per il salto in Prima Categoria. Prossimi incontri il 19 a Bitritto e il 26 in casa contro il Bisceglie. Nel campionato di Calcio a 5 di Serie C1 è invece il Real Molfetta a dare spettacolo e a far sognare gli oltre mille spettatori che abitualmente af- follano il PalaPoli nelle gare casalinghe. Negli ultimi due incontri disputati sono arrivati una vittoria per 4 a 3 contro l’Altamura e un pareggio, raggiunto in extremis, per 4 a 4 nella gara casalinga contro il Real Mola. Partita quest’ultima che ha fatto soffrire più del dovuto i ragazzi di mister Miki Grassi che, dimostrando carattere e grande attaccamento alla maglia, hanno comunque messo in saccoccia un altro punto. Nei prossimi quindici giorni i biancorossi sono attesi da due trasferte: il 18 a Sammichele e il 25 a Spinazzola. L’obiettivo, ovviamente, è conservare il primato. HOCKEY 27 BASKET Serie A2 Serie A dilettanti Sarzana Thiene Montebello MOLFETTA Matera Correggio Modena Follonica Lodi Sandrigo 9 9 9 6 3 3 0 0 0 0 Siena Latina MOLFETTA Potenza Sant’Antimo Ostuni Ferentino Palestrina Firenze Trapani Fossombrone Osimo Matera Barcellona P.G. 4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 -4 PALLAVOLO Serie B1 Maschile MOLFETTA Spoleto Bari Terlizzi Gela Sora Ostia Foggia Fasano Terni Chieti Squinzano Brolo Avellino Marcianise Galatina Serie B2 Femminile 9 9 9 8 8 8 8 7 6 6 5 4 3 3 2 1 Taranto Matera Sarno Salerno Benevento Trani Tuglie MOLFETTA Potenza Aversa Scafati Nojaturi Montescaglioso Sala Consilina Battipaglia Ostuni CALCIO A5 CALCIO Serie C1 R. MOLFETTA Castellana V. Mola Spinazzola Pellegrino Sammichele Giovinazzo Fasano R. Mola Noci Ruvo Modugno Cerignola Sava Brindisi Altamura 12 12 9 9 8 8 7 6 5 5 4 4 4 3 0 0 Seconda categoria 13 10 10 9 9 9 7 7 7 7 7 7 6 2 1 0 BARI SPORT Cellamare Palo Bisceglie Conversano Bitritto Altamura MILAN CLUB A. Triggiano Capurso E. Triggiano Adelfia Trinitapoli Trani Mola Cerignola 12 10 10 10 7 6 6 4 4 4 3 3 3 1 1 1 28 Offro Lavoro giovedì 16 ottobre 2008 Lavoro… in chiaro Comincia con questo numero de “il Fatto” l’appuntamento con la rubrica curata da Marco Spadavecchia e dedicata a tutti coloro che sono in cerca di lavoro. Comincia con questo numero de “il Fatto” il nuovo appuntamento con la rubrica “Lavoro… in chiaro”, scritta e curata da Marco Spadavecchia (nella foto). L’idea di questa nuova rubrica nasce principalmente dall’esigenza di creare riferimenti chiari, precisi e dettagliati per tutto ciò che concerne modalità, tempi e destinatari di tutto quanto riguarda il mondo del lavoro ed i suoi protagonisti. Marco Spadavecchia, già esperto del settore, cercherà quindi di fornire ai lettori una informazione puntuale, chiara e sintetica, fornendo riferimenti immediatamente fruibili in relazione alle principali possibilità di reclutamento del personale e sulle politiche giovanili. Inoltre attraverso questo appuntamento quindicinale, “il Fatto” tenterà di contribuire alla creazione di un social network dedicato al mondo del lavoro in cui i partecipanti potranno avere la possibilità di condividere idee, opinioni, suggerimenti attivando, anche tramite l’utilizzo dei principali strumenti di comunicazione, percorsi di orientamento professionale da seguire con “chiarezza”. Nei prossimi appuntamenti Marco Spadavecchia vi spiegherà quindi come realizzare la propria presentazione (curriculum vitae, lettera di presentazione); come pianificare la propria ricerca di lavoro e candidarsi ad una offerta di lavoro; come affrontare un colloquio di selezione. Ed ancora come conoscere e utilizzare i siti web di job posting; conoscere e utilizzare i punti informativi specialistici dediti all’orientamento professionale (Centri per l’Impiego, Informagiovani, ecc.); come difendersi e riconoscere offerte di lavoro non attendibili; come conoscere gli strumenti principali dediti al reclutamento di personale; quali sono le modalità per usufruire delle agevolazioni per l’avvio di una attività imprenditoriale; come conoscere i percorsi di formazione professionale e per finire verrà fornita una vera e propria guida alle professioni. Il fatto.net ha selezionato per voi dai motori di ricerca alcuni annunci di lavoro. Alcuni annunci saranno ripetuti ma vale sempre la pena consultarli tutti. Negli annunci diretti troverete gli annunci fatti direttamente alla nostra redazione. Il servizio di annunci è totalmente gratuito e la radazione non si assume alcuna responsabilità circa la bontà delle inserzioni. 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Fonte: Infojobs Per inserire un’offerta di lavoro basta inviare il testo con l’inserzione alla nostra e-mail: [email protected] Rubriche giovedì 16 ottobre 2008 29 sms Si rinnova anche in questo numero de “il Fatto” l’appuntamento con gli sms dei lettori. Come accaduto già nelle precedenti settimane sono numerosi i messaggi di commento (positivi e negativi) alla proposta di organizzare in città un concerto con Caparezza. Non manca però anche un riferimento ad una critica ricevuta da “il Fatto” che aveva deciso di pubblicare una inchiesta su di un “night club” esistente in città ed una richiesta che abbiamo girato al nostro sindaco. Vi ricordiamo che per inviare commenti, suggerimenti e segnalazioni a “il Fatto” basta inviare un sms al numero 347.113.67.78 e, nel caso in cui ci si riferisca ad un articolo già pubblicato, scrivere il codice identificativo dello stesso. Vi ricordiamo anche che è possibile inviare lettere alla redazione de “il Fatto” tramite mail all’indirizzo redazione@ ilfatto.net oppure spedendole a “Il Fatto - Activa Srl, via degli Antichi Pastifici, lotto A/8, Zona Industriale - 70056, Molfetta”. * Al cinema Odeon, oltre ai matrimoni, potrebbero eventualmente essere proiettati i concerti di Caparezza o di altri gruppi cittadini? Giorgio ----------------------------------------------696. Tratto e colori per dare forma agli invisibili. L’arte di Nando Cozzoli finisce “in bottiglia”. * Conosco Nando e credo che l’articolo scritto su di lui, nella seconda parte, specialmente in coda, non lo descriva in maniera esauriente e veritiera. * Nando è una persona meravigliosa, una grande anima. Il vino Nando è buonissimo... Bevuto insieme al protagonista! Bisogna provare gli altri tre vini! ----------------------------------------------634. Caparezza e il concerto a Molfetta * Sono una grande ammiratrice di Ca----------------------------------------------- parezza, ci voleva il suo concerto qui, 695. Un successo il “matrimonio al tra l’altro nella sua città natale. Magari cinema” anche gratuito. Sarebbe bello ma, che dico bellissimo. Angela. * Non sono assolutamente un fan di Caparezza, anzi quando si faceva chiamare Miki Mix mi sa che era molto meglio. Non lo considero un mito al pari dei grandi della musica che sono tutta un’altra cosa. Per me non è un cantante, non mi piace, il suo modo di cantare e di far musica mi fa solo ridere. Purtroppo Molfetta dopo i suoi personaggi illustri ha avuto lui... Se la musica racconta verità c’è modo e modo di raccontarla e c’è modo e modo di presentarsi sulle scene! Che Capa faccia un concerto a Molfetta è normale, ci mancherebbe, è la sua città. Personalmente sono indifferente. Ben venga un concerto della Mannoia ma vorrei vedere a Molfetta anche altri grandi cantanti italiani che non accontentino solo il pubblico di una certa età, tipo Vasco Rossi, Ramazzotti, Pino Daniele ecc... Perché il comune non li chiama? Costano? Ma per favore! E poi diamo a questi cantanti lo stadio che si meritano per esibirsi nei loro concerti come succede nelle altre città. Ne abbiamo due! Basta con questo anfite- atro. Possibile che Baglioni non poteva fare un concerto nello stadio? La solita politica del risparmio, che vergogna! ----------------------------------------------682. Una discarica alla periferia della città * Ciò che dovrebbe far scandalizzare ed indignare la gente sono per esempio l’inciviltà, l’illegalità e la mancanza di rispetto nei confronti dell’ambiente in cui viviamo come testimonia l’articolo sulla discarica a cielo aperto nella zona di espansione e non, come scrive un lettore, la pubblicazione di una vostra inchiesta sulla presenza nella nostra città di uno strip club. I principi sono davvero capovolti! Poveri noi! Dario Farinola ----------------------------------------------000. Una richiesta * Mi chiamo Damiano, ho 43 anni, sono divorziato e per forza di cose sono stato costretto a tornare a vivere a casa dei miei. Vi chiedo se potete girare la mia proposta al sindaco o a chi per lui: è prevista a Molfetta una zona comunale dove poter erigere case in legno, comprando il suolo dal comune? Privilegiando coloro che come me si trovano senza casa e vogliono crearsene una il legno a basso costo? 30 Rubriche giovedì 16 ottobre 2008 www.ilfatto.net FACILE DIFFICILE SOLUZIONI n° 20 Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni. Fonte:(it.wikipedia.org) IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni, puntuale come sempre il giovedì. Caffè Duomo Bar Universo Bar Fenice Bar Mixed Bar Stazione Pasticceria Mezzina Bar Fantasy Bar Davis Sotto Coperta Bar Miramare Coffee Room Cin Cin Bar Bettie Page Off Street Blanc la nuit Beatles Pub Swing Pub Grease Place Blanc Cafè Agip via Terlizzi Esso via Terlizzi API zona industriale Q8 zona industriale ESSO via Bisceglie Metropolis Silver Café Madogas via Terlizzi Rubriche giovedì 16 ottobre 2008 31 Tagliatella al ragù di scorfano e peperone grigliato Categoria: primo piatto Ingredienti per 6 persone • • • • • • • • 500 gr. di tagliatelle fresche 500 gr. di polpa di scorfano 1000 gr. di pomodori rossi a grappolo 1 cipolla media 2 foglie di alloro 200 gr. di vino bianco basilico prezzemolo sale e pepe e olio extravergine q.b. 2 peperoni gialli grigliati e spellati Procedimento In una padella preparare il ragù di scorfano con la cipolla, l’olio, i pomodori e lasciar cuocere. Passare i pomodori al mixer, unire la polpa di scorfano, aggiustare di sale e pepe, insaporire con basilico e alloro e lasciar cuocere per qualche minuto. Cuocere la pasta e mantecarla alla salsa. Impiattare in 6 piatti individuali accostando le falde di peperone grigliato. Chef: Carlo Papagni I CONSIGLI DELLO ZODIACO ARIETE Buoni i rapporti con gli amici e i colleghi. Un po’ più turbolenti quelli affettivi. Controllatevi a tavola. Esagerare non fa mai bene. Un’alimentazione controllata vi consentirà di superare meglio e prima quel piccolo disturbo che vi rende nervosi da un po’. TORO Piccole incomprensioni con i colleghi. Avete bisogno di un periodo di riposo. Ne ha bisogno soprattutto il vostro organismo. Per questo mettete a posto le cose e staccate la spina per qualche giorno. Le persone che vi stanno accanto capiranno. GEMELLI Piccola novità all’orizzonte per chi è alla ricerca di una occupazione part time. Per il resto mettete via la maschera. Ammettete di aver bisogno di aiuto e tuffatevi nella vita. Le stelle sono dalla vostra parte ma se vi chiudete come un riccio c’è poco da fare. CANCRO Se vi interessa qualcosa fate in modo di riuscire ad ottenerla. Non vi mancano certo i mezzi. Ciò che invece dovete assolutamente evitare è lo stress. Puntate dritto all’obiettivo e poi colpite. È necessario evitare giri di parole e inutili sotterfugi. LEONE Buone prospettive in campo lavorativo e nelle amicizie. Ma restate con i piedi per terra. Vi aspettano due settimane molto intense. Nei rapporti di coppia l’intesa è alle stelle. Nelle storie appena cominciate ci saranno momenti indimenticabili. VERGINE Ricordate che ci si può sentire soli anche circondati da persone amiche e voi siete sulla buona strada. Come al solito vi piace giocare con i sentimenti, quelli degli altri soprattutto. Questo non è bello e a lungo andare potrebbe crearvi problemi. BILANCIA Mettete le cose in chiaro con gli amici, con i colleghi di lavoro, con i familiari, con la persona che amate. Solo così riuscirete a trovare la serenità che meritate. È arrivato il momento di mettere tutte le carte in tavola. Non lasciate nulla in sospeso. SCORPIONE Fate attenzione al portafoglio. Sono in arrivo spese impreviste e non è il caso di lasciarvi cogliere impreparati. Troppe distrazioni attorno a voi. Cercate di mantenere la concentrazione se volete riuscire nell’impresa che state inseguendo da qualche giorno. SAGITTARIO Cercate di non perdere il senso della realtà anche se le stelle sono dalla vostra parte. È il momento giusto per mettere a punto un progetto, cominciare a costruire qualcosa di serio, osate in amore, sul lavoro, nell’amicizia, ma con moderazione. CAPRICORNO Il tempo sistemerà ogni cosa e voi, quando volete, sapete essere molto pazienti. È un momento così così. Ma durerà poco non temete. Qualche piccola incomprensione con i colleghi di lavoro e con gli amici. Non fatevene un cruccio. ACQUARIO Forse è arrivato il momento di fare quella telefonata per parlare con la persona che vi fa stare male. Se non riuscite ad affrontare la realtà il vostro umore continuerà ad essere molto instabile. La vostra insofferenza e lo stato di apatia in cui vi state costringendo condiziona ogni scelta. PESCI Nelle prossime due settimane raccoglierete tutto ciò che avete seminato negli ultimi mesi e saranno fuochi d’artificio. Continua il vostro momento positivo. Non lasciatevi sfuggire l’occasione propizia per mettere a posto ogni cosa. www.ilfatto.net IL FATTO Quindicinale gratuito di informazione EDITORE Activa Srl con unico socio PRESIDENTE Giulio Cosentino | cell. 334.1758150 DIRETTORE RESPONSABILE Corrado Germinario Registrato presso il Tribunale di Trani aut. del 19 ottobre 2007 n. 17/07 REDAZIONE Via degli Antichi Pastifici, Zona Artigianale A/8 Molfetta [email protected] PROGETTO GRAFICO Vincenzo de Pinto IMPAGINAZIONE NELLOPOLI.com | HIDESIGN.it STAMPA Tipografia Sedit Srl Servizi Editoriali Via delle Orchidee 1 Modugno CONCES. DELLA PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale tel. 347.57.25.019