w w w . i l f a t t o . n et
Molfetta
giovedì 16 ottobre 2008
Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.
n° 21
Politica
Cronaca
Attualità
In Città
Il bianco e il nero
della città: chi dice
la verità?
Gran Bazar Molfetta:
ambulanti in ogni
angolo della città.
Palazzo Dogana:
se lo contendono
“solo” in due.
La nuova caserma
resterà lì dov’è:
spostarla costerebbe
milioni di euro.
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Inchiesta
I fatti vostri…
Veleni in fondo al mare
Così rinasce il Centro Storico
Negli ultimi giorni diversi pescatori hanno accusato malori e bruciori agli
occhi. Colpa di una sostanza imprigionata nelle reti. In ospedale hanno addebitato il problema all’alga tossica. Ma sarà veramente così?
Tra progetti avviati e prossimi alla realizzazione, l’assessore al marketing
territoriale Giacomo Spadavecchia propone la sua ricetta per rilanciare la
zona vecchia della città e farla tornare ad essere il vero cuore pulsante del
mondo culturale e sociale cittadino.
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Prosegue l’attività amministrativa e del
Consiglio Comunale di Molfetta. Nonostante l’attenzione mediatica sempre più
elevata sulla nostra città. E così se da una
parte a fare notizia è il video su You Tube
in cui si vede il sindaco “sbraitare” in piena seduta comunale (immagini estrapolate
dalla registrazione integrale della seduta
del Consiglio di giugno realizzate da “il
Fatto” e falsamente associate ad una riunione più recente) dall’altra c’è un articolo
di “Io Donna”, supplemento del “Corriere
della Sera” che descrive (anche qui con
più di una forzatura) i presunti sprechi di
denaro pubblico utilizzati per finanziare
fantomatici viaggi e segretarie a disposizione del consigliere comunale Benito Cimillo, da qualche tempo nominato “ad honorem” consigliere delegato per i rapporti
con le comunità estere. C’è poi chi, come
“Italia più”, trimestrale dedicato ai comuni
d’Italia distribuito con “il Sole 24 ore” definisce Molfetta la “principessa del Sud”.
Insomma, il bianco e il nero tutto in poche
righe. La verità di tutto, evidentemente,
sta nel mezzo. Una città in cui continuano
a contrapporsi piccoli e grandi problemi.
Eccezionale sviluppo e opportunità mancate o mai adeguatamente valutate e considerate tali. Una città in cui, per colpevoli
Politica
giovedì 16 ottobre 2008
Il bianco e il nero della città
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Molfetta al centro degli interessi mediatici
nazionali. Da una parte città alla deriva dall’altra
principessa del Sud. E la verità forse sta nel mezzo.
mancanze di chi poi sarà chiamato a confrontarsi con il popolo, una straordinaria
e innovativa risorsa come poteva essere
l’impianto di compostaggio si è trasformata in una “palla al piede” con annessa querelle giudiziaria e oggi, ultimo dei
mali, il debito fuori bilancio di 412 mila
euro emerso a causa della sentenza esecutiva del cosiddetto “Lodo Mazzitelli”, dal
nome dell’azienda che gestiva l’impianto
molfettese.
E poi, ancora, la vicenda della mancata
istituzione della Zona Franca in città, questo sì ennesimo ed autentico “smacco” per
la nostra amministrazione comunale e per
il sindaco Antonio Azzollini che su questo
progetto aveva giocato gran parte della sua
campagna elettorale. Uno smacco ancor
più doloroso se si pensa che la decisione è giunta dal Ministero dello Sviluppo
Economico, guidato dal forzista Claudio
Scajola, che non ha accolto il progetto
presentato dalla Giunta Comunale. Una
bocciatura che non ha lasciato certo indifferente l’opposizione cittadina che sulla
vicenda si è espressa anche in Consiglio
Comunale ma che già prima, attraverso le
parole di Carmela Minuto dell’UdC, ave-
va manifestato i suoi malumori. “È stato
presentato – ha dichiarato la Minuto – un
progetto confezionato ed inviato in fretta
e furia all’ultimo secondo ed in totale assenza di confronto politico e sociale e, pertanto, sotto la totale responsabilità politica
dell’amministrazione comunale che ha
miseramente fallito su un cavallo di battaglia del nostro Sindaco che per anni ha
sbandierato ai quattro venti con tante manifestazioni in pompa magna la sua meravigliosa intuizione di trasformare Molfetta
in una zona franca”.
Così se “Italia più” descrive Molfetta come
una città che “ha dato spazio a un’espansione più moderna in cui, alle tradizionali
attività legate alla pesca, all’agroalimentare, alla floricoltura, tutte strettamente
legate alla peculiarità naturalistiche dell’area, si affacciano nuove vigorose realtà produttive: dalla metalmeccanica alla
cantieristica, dall’industria tessile a quella
del legno, della pelle e del cuoio, dell’occhiale”, è anche vero che, almeno per ora
gli occhi dei cittadini comuni vedono ben
altro. Ed è forse giunta l’ora di far sì che
quegli occhi si disabituino a vedere tutto
scuro. Per farlo, però, ci sia consentito di
dirlo, servono fatti reali. E non solo timbri
sui manifesti.
Mangiarano sostituisce di Molfetta
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Il Tar Puglia ha deciso: il seggio in consiglio spetta
all’esponente dell’UdC.
Alla fine a spuntarla è stato Francesco
Mangiarano (foto a sinistra). L’esponente dell’UdC siederà in Consiglio Comunale al posto di Michele di Molfetta (foto
a destra) del Partito Democratico. A deciderlo il Tar Puglia che nella seduta di
mercoledì 8 ottobre ha accolto il ricorso
presentato da Mangiarano, per tramite
dell’avvocato Piero Boccardi, con cui
si chiedeva ai giudici amministrativi di
verificare la modalità di attribuzione dei
seggi in Consiglio. Secondo Mangiarano, infatti, l’attribuzione del seggio al
candidato sindaco di riferimento non era
avvenuta secondo quanto previsto dalla
norma. Cambia così anche lo scenario
politico dell’opposizione con il Partito
Democratico che passa da cinque a quattro consiglieri e l’UdC che aumenta le
sue presenze a tre.
“Sono soddisfatto della decisione del Tar
– ha commentato Mangiarano – perché
sana una situazione in cui veniva penalizzato chi invece aveva il diritto di sedere in Consiglio”.
Dall’altra parte Michele di Molfetta non
può che dirsi “amareggiato per quanto
disposto dai giudici” e comunque “non
convinto dell’interpretazione data alla
norma perché interpretazioni non ne andavano date né andavano colmati vuoti
normativi che in realtà non esistono”.
Non è escluso che dopo la notifica del
provvedimento, Michele di Molfetta e il
PD possano decidere di presentare ricorso al Consiglio di Stato.
Con tutta probabilità, però, già dalla prossima seduta della massima assise cittadina Francesco Mangiarano potrà accomodarsi nell’emiciclo di Palazzo Giovene
e nella sala riunione della commissione
bilancio per sostituire di Molfetta.
Politica
giovedì 16 ottobre 2008
C’è chi boccia e chi promuove: ecco il futuro della città
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Mentre la Regione Puglia non ha ammesso il finanziamento per la
riqualificazione del quartiere Madonna dei Martiri, il Ministero per
le Infrastrutture ha premiato i progetti per centro storico e quartiere
Catecombe.
C’è chi boccia e c’è chi promuove. È il caso della Regione
Puglia e del Ministero per le Infrastrutture. Il primo ente
ha detto no ad un finanziamento per il quartiere Madonna
dei Martiri, il secondo ha accolto i progetti per il centro
storico e il quartiere Catecombe. Il tutto nel volgere di
poche ore. Ma andiamo con ordine.
Il progetto presentato alcuni anni fa dall’amministrazione comunale (sindaco Tommaso Minervini ed assessore all’urbanistica Pietro Uva) prevedeva un radicale stravolgimento dell’intero quartiere Madonna dei
Martiri. Anche con l’abbattimento di alcune palazzine
e la costruzione di una piazza e di un centro sociale a
servizio della comunità del quartiere più periferico ed
isolato della città. Un progetto che, salvo “ripescaggi”
dei prossimi anni, rimarrà unicamente sulla carta. Infatti
la Regione Puglia ha reso noto l’elenco delle città che
potranno accedere ai finanziamenti per i Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie e tra queste,
indovinate un po’, non c’è Molfetta. Questo significa
che, almeno per il momento, non potranno essere avviati i lavori di riqualificazione del quartiere Madonna
dei Martiri per i quali erano state organizzate numerose
conferenze di servizio e presentati i relativi progetti. Nel
dettaglio, l’assessore all’Assetto del Territorio Angela
Barbanente in conferenza stampa ha voluto illustrare i
prossimi provvedimenti di Giunta sui Pirp, Programma
integrati di riqualificazione delle periferie.
“Di solito – ha commentato – non parlo sulle delibere ancora da approvare, ma la quantità di indiscrezioni
finora pubblicate mi costringono a spiegare ancora una
volta che la delibera non è stata approvata, ma che esiste
una graduatoria emessa dall’apposita commissione di valutazione di cinque esperti con 27 comuni (Foggia – A,
Corato, San Severo, Bisceglie, Monopoli, Triggiano, Novoli, S. Vito N., Putignano, Galatina, Conversano, Ostuni,
Foggia – B, Manfredonia, Bari Japigia, Tricase, Casarano, Palo d. C., Bitonto, Statte, Ginosa, Nardò, Gravina P.,
Torremaggiore, Casamassima, Bitetto, Taranto, Talsano)
che sono stati finanziati. Le domande complessive sono
state 127 più due arrivate fuori tempo massimo, 74 comunque, compresi i 27, sono risultati ammissibili. È chiaro – ha proseguito – che nelle procedure concorsuali ci
sono premiati e delusi, ma gli 83 milioni di euro a disposizione con le somme in bilancio regionale del piano casa
non erano sufficienti a coprire tutto il fabbisogno, ma solo
quello di 27 programmi. Gli esclusi potranno comunque
rientrare nella programmazione europea”. Una speranza
questa per Molfetta che stando così le cose dovrà rinun-
ciare ad opere che, a dirla tutta, avevano suscitato più di
qualche malumore tra gli stessi residenti del quartiere
molti dei quali avrebbero dovuto abbandonare le attuali
abitazioni per consentire i lavori di demolizione di alcune
delle palazzine, per giunta, si fece notare quando venne
presentato il progetto, non le più vecchie tra quelle esistenti. Sta di fatto comunque che il quartiere Madonna
dei Martiri, con o senza i fondi regionali, continua a vivere una situazione di quotidiano abbandono cui nessun
progetto, tantomeno quelli che esistono solo sulla carta, è
stato in grado sinora di porre fine.
Diverso invece potrebbe essere il futuro per il centro
storico e quartiere Catecombe. Infatti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha accolto la richiesta di
finanziamento avanzata per la riqualificazione delle due
zone della città. Nelle casse del Comune di Molfetta arriveranno così 4,9 milioni di euro messi a disposizione per
gli interventi previsti nei “Contratti di quartiere II” e necessari a realizzare i progetti definitivi presentati dall’amministrazione comunale e accolti dal ministero. Il sindaco
Antonio Azzollini ha già annunciato l’avvio immediato
di tutti i procedimenti necessari alla sottoscrizione del
protocollo d’intesa e della convenzione con la Regione
Puglia e con lo stesso Ministero delle Infrastrutture, atti
preliminari all’avvio delle opere previste.
Primo Piano
giovedì 16 ottobre 2008
Piaghe sulle mani e gonfiori. Cosa c’è nel nostro mare
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Al momento qualsiasi ipotesi sembra Quattro pescatori chiedono l’intervento dell’Arpa e
azzardata. Senza esami approfonditi, della Asl: nelle reti oltre al pesce c’è una sostanza
che provoca ferite, asfissia, lacrimazione.
sulla sostanza mucosa che resta ancorata sulle reti che i pescatori salpano,
è difficile avventurarsi in congetture.
Di certo, e questo non è difficile da sostenere (anche se il referto del pronto
soccorso dice proprio così), non è alga
tossica, basta consultare il web per capire che ci si trova di fronte ad una sintomatologia completamente differente.
Potrebbe essere mucillagine, sostanza
scura e viscida, ma la mucillagine non
provoca né vesciche né lacerazioni. E
allora? Senza fare allarmismo forse
bisogna azzardare l’ipotesi che si possa trattare di una sostanza, in natura
innocua, ma contaminata da sostanze
tossiche, e nel nostro mare di sostanze
tossiche ce ne sono di tutti i tipi.
La cronaca di questi giorni parla di
quattro pescatori che da qualche settimana sono costretti a vivere con piaghe sulle mani, con gli occhi gonfi, per
l’eccessiva lacrimazione e con la paura costante di perdere conoscenza per
asfissia mentre sono al lavoro. Capita
che da tempo, ma la cosa ora sta diventando sempre più frequente, quando vengono salpate le reti dei pescatori
che lavorano con le barchette sottocosta, oltre al pesce, con le reti viene a
galla una sostanza marrone, maleodorante, vescicante e asfissiante. Nulla
di buono insomma. E per dirlo non c’è
bisogno di un esperto.
Proprio per vederci chiaro, è proprio il
caso di dirlo, i pescatori si sono rivolti
ad un legale, l’avvocato Francesco Armenio, che per loro conto ha chiesto
l’immediato intervento dell’Arpa Puglia, della Asl, della capitaneria di porto e del sindaco, ciascuno per le proprie
competenze. Bisogna capire, e subito,
di cosa è composta quella sostanza, soprattutto bisogna fare chiarezza su ciò
che si trova sui fondali. I pescatori che
presentano ferite esercitano la loro attività lungo il litorale da Giovinazzo a
Bisceglie, dalle 19.30 alle 8.30. Vivono esclusivamente del loro lavoro.
È giusto che qualcuno dia loro risposte.
Dall’iprite al cloruro di cianogeno
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Ecco il campionario di sostanze tossiche presenti nel nostro mare. I pescatori quasi non ci fanno più caso, ma
la loro presenza, ingombrante, a volte lascia il segno.
Nel mare di fronte a Molfetta ci sono
bombe che contengono iprite, altre
lewisite, altre ancora fosgene, difosgene,
acido clorosolfonico, cloropicrina, acido
cianidrico e cloruro di cianogeno.
L’iprite ha un colore brunastro. Si propaga
a contatto con l’ossigeno. Liquido a
temperatura ambiente, spesso solido
quando il residuato viene salpato dal
fondale. È una sostanza vescicante. I primi
sintomi si manifestano anche più di due
ore dopo l’esposizione. Provoca disturbi
più o meno gravi agli organi visivi, alle
vie respiratorie e alla cute, interessata
da bruciore, intenso prurito e, quindi,
dalla formazione di vesciche. Anche la
lewisite ha un colore brunastro, è una
sostanza liquida ed è vescicante. Penetra
facilmente la pelle e le vie respiratorie
provocando danni soprattutto alla cute,
alle mucose del tratto respiratorio e agli
occhi. I primi sintomi si avvertono dopo
circa venti secondi dall’esposizione e le
vesciche appaiono dopo pochi minuti.
Le piaghe che si formano sono molto
dolorose e il bruciore agli occhi può essere
particolarmente intenso.
Fosgene, sostanza incolore, gassosa,
asfissiante molto simile al difosgene.
L’acido clorosolfonico è una sostanza
marrone, liquida, ustionante ed irritante.
L’azione ustionante dell’acido, capace di
perforare gli indumenti, è immediata e le
piaghe che determina sono molto dolorose
e di difficile cicatrizzazione. Allo stato di
nebbia è irritante per gli occhi.
La cloropicina è una sostanza
giallognola, liquida e oleosa, soffocante
e irritante. Esercita un effetto immediato
prevalentemente sulle vie respiratorie,
determinando soffocamento. I vapori sono
irritanti per gli organi visivi.
L’acido cianidrico e il cloruro di cianogeno
sono sostanze incolori in forma gassosa o
liquida a seconda della temperatura. Sono
tossici del sangue e, se inalati, agiscono
immediatamente.
Le descrizioni degli aggressivi chimici sono
state tratte dal manuale illustrativo delle
misure precauzionali da adottare in caso
di salpamento di residuati bellici mediante
reti da traino scritto da Ezio Amato e Luigi
Alcaro, due biologi dell’Icram, l’Istituto
centrale per la ricerca applicata al mare.
Primo Piano
giovedì 16 ottobre 2008
Cosa c’è nel nostro mare: ecco le immagini
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I nostri operatori hanno seguito le operazioni di pesca su una barca di pescatori molfettesi.
Prime luci dell’alba. Sabato 11 ottobre
2008. Ad aspettarci sulla banchina del
porto di Molfetta ci sono Tonio ed Enzo,
giovani pescatori molfettesi. Sono loro
ad aver lanciato l’allarme. Ad aver raccontato di quella strana sostanza recuperata nelle reti da pesca. Dei bruciori
sulla pelle e degli occhi gonfi. Sono loro
ad aver consentito ai nostri operatori di
imbarcarsi sulla loro piccola barca da
pesca per partecipare alle operazioni di
recupero delle reti da posta sistemate a
poche decine di metri dalla costa di Mol-
fetta. Esattamente di fronte il lungomare.
Le reti sono tre, poste a diversa distanza
dalla costa. Enzo e Tonio cominciano a
recuperare la rete più lontana. Lo fanno
utilizzando guanti in gomma, per evitare
di fare entrare in contatto la strana sostanza che più volte hanno recuperato
con la pelle. Nella rete prime tracce di
una strana fanghiglia, l’odore è nauseante. In pochi minuti la rete è recuperata e
le tracce della sostanza sono dappertutto. Sulla barca è stato posizionato anche
un telo bianco e i risultati sono eviden-
ti: macchie in ogni dove. Le operazioni
di recupero continuano sino ad arrivare
alla rete posizionata più vicina alla costa: è recuperando questa che si pescano
quantità notevoli di fanghiglia. I nostri
operatori riprendono e fotografano tutto,
poi si procede con il recupero di alcuni
campioni della sostanza. A ben guardarli
di acqua di mare, limpida e profumata,
ce n’è ben poca. Anzi, forse non ce n’è
per niente. Saranno i tecnici a stabilire
cosa è stato raccolto nei barattoli. Cosa
provoca irritazioni e gonfiori. Cosa è a
contatto con il pesce che abitualmente
mangiamo.
Le indagini dell’ARPA, l’agenzia regionale che si occupa del controllo ambientale, sono scattate alcuni giorni fa con
il prelevamento di altri campioni. Nel
frattempo i pescatori sono preoccupati:
è a rischio il loro lavoro ma, soprattutto
la loro salute. Una storia che in città è
attuale da troppo tempo. Una storia che
meriterebbe la parola fine. Magari una
fine “lieta”: per il bene della salute di lavoratori e consumatori.
Sul sito internet www.ilfatto.net potete trovare il videoservizio sulla mattinata di “pesca” seguita da “il Fatto” e la registrazione integrale del recupero delle reti.
Cronaca
giovedì 16 ottobre 2008
Mega discarica: ecco i primi sigilli
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La Guardia di Finanza filma ogni cosa, denuncia due persone, sequestra l’area e un caterpillar. Come segnalato
nelle scorse settimane dal Wwf i rifiuti, pericolosi, venivano schiacciati.
Il sequestro alla fine è arrivato. Proprio nell’area, a ridosso dell’ospedale, che qualcuno aveva trasformato in
discarica di rifiuti inerti pericolosi.
I militari della Guardia di Finanza
della Tenenza di Molfetta hanno sequestrato un’area di oltre quattromila metri quadrati ed un macchinario
per la movimentazione terra, e hanno
denunciato due persone. Nel corso di
una attività di controllo finalizzata
anche alla prevenzione ed alla repressione dei reati in materia ambientale, hanno sorpreso, in località Lama
Martina, a ridosso dell’ospedale, nel-
la zona di espansione della città, un
uomo che, utilizzando un caterpillar,
macchinario per movimentazione terra, stava spianando un’area piuttosto
vasta, comprimendo e spostando rifiuti di ogni genere, anche rifiuti pericolosi che avrebbero dovuto essere
smaltiti in discariche autorizzate.
Il mezzo è stato sequestrato e sono stati
denunciati sia il manovratore del caterpillar sia il committente dei lavori. Entrambi hanno violato la normativa per
la raccolta, il recupero e lo smaltimento
dei rifiuti. Sequestrata anche l’area, oltre quattromila metri quadrati.
L’area era stata già segnalata tempo
addietro dal Wwf (ne abbiamo diffusamente parlato anche sullo scorso
numero de “il Fatto”, anche con l’ausilio di fotografie) con due diversi
esposti inviati alla Procura della Repubblica di Trani. Da qualche giorno quella zona era monitorata dagli
uomini delle Fiamme Gialle, incaricati dell’espletamento di espliciti
accertamenti delegati dal sostituto
procuratore della Repubblica presso
il tribunale di Trani, dottoressa Carla
Spagnuolo.
Alle operazioni di sequestro ha preso
parte anche una unità di volo del Reparto aeronavale della Guardia di Finanza che, a bordo di un elicottero, ha
perlustrato l’intera zona per filmare e
fotografare ogni cosa. Il materiale video e fotografico ora sarà utilissimo
per individuare altri illeciti. Gli atti
depositati in Procura consentiranno al
pubblico ministero inquirente di valutare la situazione e decidere eventuali altre azioni finalizzati alla bonifica dell’area a carico dei proprietari
dei terreni, delle persone denunciate
o del comune che potrà, in seguito,
rivalersi sui proprietari.
Cronaca
giovedì 16 ottobre 2008
Ambulanti ad ogni angolo.
Pile di cassette di frutta come monumento alla indecenza
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Due anni dopo il rilascio di una serie di sconsiderate autorizzazioni alla vendita in ogni dove, il Comune
filosofeggia ma non interviene. O quasi.
Frutta e verdura ad ogni angolo. Ecco il biglietto da
visita di una città turistica che vuole fare del marketing territoriale il suo punto di forza. Gli unici a
sollevare il problema, al di là di qualche temerario
giornalista, sono stati i rappresentanti del Liberatorio Politico. Sta di fatto che il problema è sotto gli
occhi di tutti e sta superando ampiamente i livelli
della decenza. Anzi, non sembra azzardato definire la
questione indecente nel senso pieno del termine. La
situazione di assoluta anarchia in cui possono operare
i fruttivendoli per strada ha dell’incredibile.
L’amministrazione comunale si nasconde dietro un
fazzoletto, un foglio di carta, una autorizzazione (per
alcuni solo stagionale) rilasciata anni addietro da un
commissario prefettizio che, forse a cuor leggero o
sperando che, da subito, la prima amministrazione
comunale utile mettesse ordine alla questione, ha
autorizzato decine di ambulanti a vendere per strada
frutta e verdura. Le autorizzazioni, si presume indicassero anche gli spazi massimi da occupare. Invece
gli ambulanti hanno la tendenza ad espandersi e i metri di occupazione aumentano.
E a poco servono le operazioni della Polizia Municipale come quella messa a segno la scorsa settimana:
diversi agenti hanno controllato i venditori e in otto
casi è stata verificata l’occupazione abusiva di suolo
pubblico con la conseguente elevazione di verbali e
con la sanzione per i responsabili degli illeciti. Prima
di ricevere le sanzioni i commercianti erano stati diffidati a liberare le aree occupate abusivamente ma ciò
non era evidentemente bastato. Operazioni nel corso
delle quali, purtroppo, oltre a qualche protesta dei
commercianti nei confronti degli agenti della Polizia
Municipale, sono state registrate anche le lamentele
di numerosi cittadini che hanno assistito alle operazioni e che hanno mostrato di non condividere l’operato delle forze dell'ordine.
Nel frattempo Matteo D’Ingeo e il suo piccolo esercito di seguaci scrive al sindaco e all’assessore preposto. Gli ambulanti, che ambulanti non sono più, fanno
i comodi loro. Si appropriano di pezzi di città. Lavorano per poche ore al giorno e lasciano montagne di
cassette agli angoli delle strade, un muro che toglie
visibilità anche agli automobilisti agli incroci. Uno
scempio, una vergogna.
Con una lettera il Liberatorio Politico ha chiesto agli
organi comunali competenti “di rivedere il Piano
Comunale per la Disciplina del Commercio su aree
pubbliche, nella parte riguardante le autorizzazioni
ambulanti e l’occupazione del suolo pubblico; eliminare totalmente la presenza di ambulanti nel centro
urbano in un quadrilatero delimitato dalle vie Grittani, Calabrese, Amato, Cozzoli, Mezzina, Pomodoro,
Baccarini, piazza A. Moro, Leonardo da Vinci, Fornari, Balice, Cagliero, G. De Candia, Viale Giovanni
XXIII, S. Francesco d’Assisi, Vico 12° Madonna dei
Martiri; promuovere nella restante parte della città e
nelle zone d’espansione nuovi spazi urbani destinati
al commercio fisso e itinerante; far rispettare nella
zona delimitata in precedenza, solo la possibilità di
un espositore di tre metri quadri lineari, laddove il
codice della strada può consentirlo”.
Ha chiesto anche “che la proposta sia inserita all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio
Comunale e che sia fornita un’adeguata risposta scritta, come previsto dall’art. 62 dello Statuto Comunale,
dalla Lg. 241/1990 e Lg. 15/2005”. Resta da capire se
l’appello sarà accolto.
Le richieste del Liberatorio hanno anche una premessa. In pratica l’intervento delle autorità comunali, che se immobili farebbero un torto a quelli che
sono in regola, diventa necessario tenuto conto “che
nella nostra città da oltre un decennio esiste il problema dell’occupazione abusiva di strade e marciapiedi; che ancor oggi tale situazione non è cambiata; che alcune deliberazioni prefettizie in materia di
disciplina del commercio su aree pubbliche hanno
aggravato la situazione, creando delle palesi contraddizioni con il rispetto del codice stradale; che
numerosi operatori non rispettano il regolamento
del Piano del commercio creando disagio alla normale viabilità, anche pedonale; che questa città ha
bisogno di ritrovare una sua immagine più decorosa
e rispettosa del bene comune”.
Insomma si è giunti al punto di non poter più ignorare
il problema e di dover prendere decisioni, anche se
impopolari. La realizzazione di spazi destinati esclusivamente al commercio con annessi servizi, previsti
oltretutto dalla legge e attualmente inesistenti, favorirebbe non solo il ritorno del decoro tra le vie cittadine
ma anche le attività commerciali stesse consentendo
ai titolari di esercitare in condizioni di migliore vivibilità ed operatività.
Non bisogna poi dimenticare che, nonostante qualcuno sottovaluti la questione, lo spettacolo cui si assiste
per le via di Molfetta è unico nel suo genere rispetto
a tutte le città limitrofe: non certo un bel biglietto da
visita per una città che continua, ostinatamente, a definirsi “turistica”.
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Attualità
giovedì 16 ottobre 2008
Palazzo Dogana: se lo contendono in due
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Chiusa la fase di prequalifica, ora si entra nel vivo. Due
mesi di tempo per far pervenire l’offerta più vantaggiosa
e il progetto di recupero più interessante.
Entro Natale si conoscerà il nome della
società che si è aggiudicata la gara per
l’affidamento in concessione di Palazzo
Dogana. Per quello stesso periodo si conoscerà anche l’ammontare del canone che,
per i prossimi cinquant’anni, sarà versato
nelle casse dell’Agenzia del Demanio,
proprietaria dell’immobile, e si conosceranno i termini del progetto esecutivo che
trasformerà il palazzo in una struttura turistico-ricettiva di gran lusso.
Ai concorrenti ammessi, l’Ati (Associazione temporanea di imprese) Magna
Grecia s.r.l. – Marina di Lecce – Hotel
Pienta s.r.l. Unipersonale – Excursus s.r.l
e il Costituendo Consorzio o Società consortile a responsabilità limitata Isotel e
So.Ge.A. s.r.l. mandante, sono stati dati
circa due mesi di tempo, a decorrere dal 6
ottobre scorso, data di apertura delle buste
pervenute in seguito al bando lanciato alla
fine di luglio di quest’anno, per presentare
l’offerta tecnica ed economica che, suc-
cessivamente, sarà valutata da una Commissione giudicatrice. Per essere precisi,
ai concorrenti ammessi è stato chiesto “di
presentare – precisa una nota dell’Agenzia
del Demanio – l’offerta tecnica ed economica che sarà poi valutata da una Commissione giudicatrice, nominata dall’Agenzia
del Demanio. In particolare, i partecipanti
dovranno presentare una Relazione sintetica che descriva le linee guida del progetto con illustrazione della tempistica e dell’impianto gestionale; un Progetto tecnico,
che descriva gli interventi previsti per recuperare ed adibire l’immobile all’utilizzo
previsto dal progetto; un Piano di Gestione delle attività economiche. Per quanto
riguarda l’offerta economica, questa dovrà
contenere, oltre all’indicazione del canone
annuo proposto, anche un piano economico-finanziario degli investimenti previsti
per gli interventi di recupero e valorizzazione. Contestualmente alla presentazione
delle offerte il concorrente dovrà prestare
una cauzione provvisoria di 150.000 euro,
che verrà restituita subito ai non aggiudicatari dopo la stipula dell’atto di concessione. La Commissione giudicatrice procederà, secondo un criterio metodologico
prestabilito, alla valutazione delle offerte
stilando una graduatoria che tenga conto
sia degli elementi qualitativi che di quelli
quantitativi del progetto e aggiudicherà la
concessione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.
L’“Ex Dogana Vecchia” è un immobile
di grande pregio appartenente al demanio
storico-artistico dello Stato, tra gli edifici
di maggior valenza storico-architettonica
della città di Molfetta. Realizzato nel ’700,
è situato nel borgo antico, sul tracciato
della prima cinta muraria del nucleo storico di Molfetta, in un contesto unico dal
punto di vista architettonico e urbano. “Il
recupero della ex Dogana Vecchia – precisano ancora dall’Agenzia – si inserisce
in un progetto più ampio che riguarda non
solo la valorizzazione di un immobile di
pregio, ma anche il rinnovamento e la riqualificazione urbanistica dell’intera area
del centro storico e della fascia costiera
della città”.
Delusione per il numero di partecipanti al bando
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714
Le indiscrezioni dicevano di un alto numero di aziende interessate. Tra queste
alcune straniere. Alla fine due soli gruppi di concorrenti. Tutti italiani.
Questa volta le indiscrezioni non ci hanno “azzeccato” più di tanto. E così lunedì 6 ottobre si è scoperto che le offerte
presentate per l’acquisizione cinquantennale di Palazzo Dogana sono state solo
due. Nessun assalto allo storico palazzo
sul porto dunque. E nessun investitore
straniero interessato al recupero e alla
trasformazione di un immobile dall’elevatissimo valore storico, architettonico e
culturale. Alla scadenza del bando le offerte sono giunte unicamente da due Ati,
due associazioni temporanee di imprese,
costituite da società che si occupano abitualmente dei più svariati servizi, dalle
costruzioni edili ai servizi tecnologici a
quelli dell’offerta turistica.
La più nota è certamente la So.Ge.A.,
azienda siciliana, di Palermo, che ha
interessi in numerosissimi e spesso assai
differenti tra loro settori imprenditoriali:
dalla gestione e realizzazione di acquedotti, gasdotti, oleodotti, alla progettazione e fornitura di sistemi antifurto, antincendio. E ancora distribuzione di energia
elettrica, impianti radio e televisivi, lavori pubblici in generale. Delle altre aziende si conosce poco meno ma si sa con
certezza della loro presenza in numerose
attività imprenditoriali sparse per tutta
Italia e non solo. All’Agenzia del Demanio spetterà ora decidere quale delle due
Ati vedrà affidarsi il progetto di recupero
e riutilizzo della struttura. Un’attesa che,
inutile nasconderlo, fa stare in allerta
anche numerosissime imprese molfettesi, pronte a tuffarsi in un’avventura che
qualcuno ha già ribattezzato una nuova
“miniera d’oro” fatta di sub appalti, forniture, servizi accessori.
Ancora qualche mese e tutto sarà più
chiaro. Di certo, però, resta la delusione
dei pochi partecipanti al bando: sarà evidentemente difficile che il prezzo per la locazione cinquantennale (base di partenza
40.500 euro di canone annuo) possa salire
più di tanto, salvo una corsa ugualmente
interessata dei due partecipanti. Si partirà
quindi da un canone di locazione mensile
di appena 3.400 euro, una somma ridicola
per un immobile disposto su quattro piani
oltre ad uno interrato ed ampio diverse migliaia di metri quadrati. La speranza è che
le cifre possano aumentare di molto ma,
soprattutto, è che si cominci finalmente a
recuperare una struttura che il tempo sta
lentamente condannando alla scomparsa.
giovedì 16 ottobre 2008
Presto i lavori alla sede del Distaccamento
dei Vigili del Fuoco
I Vigili del Fuoco non lasciano Molfetta. Il Comune si impegna a sistemare
la sede del Distaccamento. L’amministrazione comunale, nella riunione di
giunta del 30 settembre scorso, ha apInvia un sms sull’articolo al 3471136778 inserendo il codice 715
provato il progetto esecutivo per i “laLa Giunta municipale ha approvato il progetto esecutivo vori di manutenzione ed adeguamento”
per i lavori di manutenzione e di adeguamento della del Distaccamento operativo dei Vigili
struttura.
del Fuoco di Molfetta per un importo
di 350 mila euro, somma riveniente da
un muto da contrarre con la cassa depositi e prestiti. I lavori interesseranno
un’area di ben 2.000 metri quadri messa a disposizione dal Comune accanto
al mercato ortofrutticolo all’ingrosso
(nella zona industriale).
Il Comune provvederà al completamento delle opere edilizie e impiantistiche.
In particolare i lavori interesseranno la
sistemazione dell’autorimessa, con la
possibilità di realizzare spazi dedicati
al pronto soccorso, magazzini, autofficina, nuovi bagni, deposito olii e parti
di ricambio. Sarà completato inoltre il
castello di manovra, un impianto specifico per le esercitazioni dei Vigili del
Fuoco secondo le tecniche di soccorso
speleo alpino e fluviale.
È prevista anche la realizzazione di un
deposito attiguo all’autorimessa mediante la realizzazione di un’area soppalcata mediante struttura metallica,
con realizzazione di servizi igienici al
Attualità
11
piano terra, e la realizzazione di un’area
deposito al livello superiore.
La sistemazione dell’autorimessa offrirà la possibilità di aumentare l’attuale
dotazione di automezzi comprendendo
autoscale, furgoni, autopompa a botte.
Nella ex palazzina uffici, all’interno
del distaccamento, si trovano le camerate per il personale in servizio e i
locali operativi. I lavori consentiranno
l’ampliamento dello spazio esterno con
creazione di una nuova aerea destinata
a parcheggio riservato al personale; installazione di una cisterna interrata per
il rifornimento del carburante, compresa l’installazione di una copertura mediante recupero della tettoia in lamiera;
realizzazione di una nuova autorimessa
in prefabbricato con l’esecuzione della
rete di smaltimento acque meteoriche e
delle predisposizioni degli scarichi fognari per i nuovi bagni.
12
Attualità
giovedì 16 ottobre 2008
Villa Giustina addio.
La storica clinica molfettese chiude e si trasferisce a Conversano
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I vertici dell’azienda: “L’intera questione, che ha portato alla sofferta ed immodificabile decisione, trae
origine da una ispezione dei Nas”. Ora a Molfetta, davvero, non si nasce più.
Villa Giustina chiude. Si trasferisce
a Conversano. Prima o poi sarebbe
accaduto. Comunque non si sarebbe
andati oltre il 31 dicembre del 2009,
data entro la quale le cliniche private
devono adeguarsi agli standard imposti dalle nuove norme. Il condominio che ospita Villa Giustina neppure con un miracolo sarebbe potuto
rientrare negli standard. Il trasferimento è stato, quindi, solo anticipato
di qualche mese. Il problema vero
adesso? A Molfetta non nasceranno
più bambini. A dire il vero da anni
ne nascono davvero pochi grazie ad
un piano sanitario scellerato quanto
poco etico. A Molfetta, città di oltre
sessantamila abitanti, c’è un ospedale dove ci si può curare, dove nella
peggiore delle ipotesi si può morire,
dove però mai, se le cose non cambieranno, si potrà nascere. Ed è difficile che le cose possano cambiare.
Il dirigente medico dell’ospedale, la
dottoressa Annalisa Altomare, solo
qualche giorno fa, dalle pagine del
più importante quotidiano regionale
riferiva proprio della difficoltà oggettiva di riaprire un reparto di ostetricia e ginecologia nel presidio, per
fare la qual cosa occorrerebbero sei
milioni di euro all’anno.
Al momento presso l’ospedale le
gestanti possono essere seguite per
nove mesi. Per far nascere i loro
bambini tutte devono scegliere di
andare altrove. A Terlizzi non si può.
L’ospedale più vicino è Bisceglie.
Quello più gettonato, da qualche
anno, resta quello di Corato. Qualcuno fino ad oggi, proprio per restare a Molfetta, poteva anche pensare
di fermarsi a Villa Giustina. Poi ci
sono le cliniche baresi. Da anni non
si può nascere neppure a Giovinazzo. Ci sono ottantaduemila persone a
cui viene negato un diritto di nascita
nella propria città di origine.
Ma perché Villa Giustina chiude
con anticipo? Perché non aspetta
la fine della costruzione della sede,
nuova e tecnologicamente avanzata,
di Giovinazzo?
“L’intera questione, che ha portato
alla sofferta ed immodificabile decisione, trae origine – spiega in una
lettera inviata all’assessore regionale alle politiche della salute, Alberto
Tedesco, al direttore generale della
Asl Ba, Lea Cosentino, ai sindaci dei
comuni di Molfetta e Conversano e
ai vertici degli enti, a vario titolo,
coinvolti in questa vicenda, l’amministratore unico della clinica – da
una regolare ispezione compiuta da
parte dei Nas in data 10 settembre.
Durante detta ispezione, il Comando
dei Carabinieri, a mezzo dei propri
ufficiali, ha accertato la presenza di
non adeguate condizioni igienico-sanitarie nella struttura, a seguito della
presenza di due elettricisti che stava-
no eseguendo degli infilagli di cavi
in prossimità della sala operatoria.
Detta sala operatoria, in difformità
alle più elementari norme di igiene
risultava, stranamente, aperta. Per
nostra parte – continua – si è provveduto ad istituire prontamente una
specifica unità tecnica, di verifica di
tutti gli aspetti tecnico-amministrativi e sanitari concernenti la struttura, i cui esiti sono in via di completamento. Si è altresì provveduto
a ripristinare le ordinarie condizioni
igienico sanitarie dando conseguente
comunicazione alla competente autorità sanitaria sindacale. La vicenda
– conclude l’amministratore unico
della clinica – si è sviluppata in un
clima di caccia alle streghe, non condiviso, non ammesso e non consentito, da parte di determinati organi
di stampa che hanno connotato detta
casa di cura quasi fosse una clinica
degli orrori”.
Attualità
giovedì 16 ottobre 2008
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Poco più di due settimane alla riapertura al pubblico del Pulo
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Il Consorzio di associazioni Polje pronto a gestire il sito. In programma manifestazioni, viste guidate e
iniziative con il coinvolgimento delle scuole.
I lavori in corso nella dolina saranno ultimati entro fine mese. A metà novembre
è in programma la cerimonia inaugurale.
Intanto, almeno le intenzioni sono queste,
il Pulo (dolina carsica alla periferia della
città) resterà aperto anche in inverno per
tutti i fine settimana. Questa volta sembra
che ci siamo davvero. La dolina riapre al
pubblico. La gestione del sito, come da
accordi intercorsi con la Provincia, che è
proprietaria del sito, sarà affidata al Consorzio Polje di cui fanno parte sette associazioni Archeoclub, Legambiente, Pro
loco, Icrius, Centro studi Terrae e Wwf.
Il presidente del Consorzio è il professor
Raffaele Annese.
Al Consorzio la Provincia verserà quarantamila euro all’anno per cinque anni.
La somma è evidentemente insufficiente
per gestire un sito come il Pulo, per questo il Consorzio dovrà attivare una serie
di procedure per auto finanziarsi attraverso le sponsorizzazioni e lo sbigliettamento all’ingresso. Presumibilmente, ma
l’ammontare del ticket di ingresso sarà
ufficializzato nelle prossime settimane,
gli adulti pagheranno un ticket di tre euro,
i bambini e i ragazzi fino a diciotto anni
un ticket di due.
Nel frattempo il Consorzio sta predisponendo una rete che coinvolga le scuole, gli operatori del settore turistico, le
associazioni e anche altre realtà ricche
di storia e natura sul territorio al fine di
garantire una offerta turistica di qualità.
Si sta lavorando anche alla realizzazione
di una brochure e di una guida illustrata. A settembre è stato avviato il Corso
di Formazione per le guide del Pulo che
coinvolge circa 70 candidati in forza alle
Associazioni consorzio; è stata approntata una proposta didattica per le scuole
di ogni ordine e grado che prevede visite
guidate, seminari didattici e laboratori archeologici e naturalistici; è allo studio la
giornata inaugurale, sono allo studio una
serie di eventi e manifestazioni che possano far “vivere” il Pulo anche nel periodo autunnale e invernale.
Le visite guidate potranno anche essere
prenotate. Le discese saranno consentite
a gruppi fino a venticinque persone.
14
Attualità
giovedì 16 ottobre 2008
“Così rinasce il centro storico…”
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L’assessore al marketing territoriale Giacomo Spadavecchia disegna il futuro della città vecchia.
Prima di tutto, però, chiede la collaborazione dei cittadini.
Tutti ne parlano, tutti progettano e tutti sognano. Ma alla fine resta tutto più
o meno come prima. Il centro storico
di Molfetta continua ad essere mondo a parte, città nella città. Con i suoi
problemi, le sue peculiarità, le sue necessità. È forse anche per questo che
da qualche tempo a questa parte nella
composizione delle giunte comunali c’è
sempre qualcuno che ha la “delega al
centro storico”. La responsabilità di far
sì che il vero cuore della città non cessi
di battere e che, anzi, lo faccia sempre
con maggiore vigore. Oggi, chiamato a
ricoprire il ruolo, è Giacomo Spadavecchia. Il suo è l’assessorato al “marketing territoriale” e la sua “missione”
parte proprio dal centro storico.
“Un compito difficile ma non impossibile quello di dare vita nuova al
centro storico” ha detto Spadavecchia
nel corso di una intervista concessa a
“il Fatto”.
Tante idee, alcune per il momento ancora nel cassetto, altre già diventate
realtà o prossime a farlo. “Dobbiamo
metterci nella testa che è il centro storico la maggiore risorsa di questa città
e che per farlo fruttare sotto ogni punto
di vista è necessaria l’unione e la sinergia tra tutti i soggetti che possono
contribuire al suo sviluppo, primi fra
tutti i residenti che hanno il compito di
vigilare sulla loro casa”.
E quando si usa il termine “vigilare”
non può non associarsi il termine sicurezza: “Abbiamo cominciato un po’ alla
volta con il vigile di quartiere, un servizio che oggi abbiamo potenziato e che
a breve avrà nuovo slancio con l’impiego costante di pattuglie che si muoveranno con l’utilizzo di scooter. Ma la
cosa più importante è la presenza dell’istituzione per questo abbiamo aperto
e reso operativa in via Termiti una sede
distaccata dell’assessorato al centro
storico e, sulla stessa strada, individuato il locale che ospiterà gli uffici della
Molfetta Porto”. E sempre per rimanere in ambito sicurezza e vivibilità sono
partiti i primi studi per giungere alla
chiusura del traffico veicolare: “Abbiamo previsto l’istallazione del sistema
pilomat ed il divieto di transito e sosta
in tutta la zona, ma sappiamo anche che
dobbiamo cercare di arrecare il minor
disagio possibile agli abitanti, quindi
prima di sbarrare gli accessi ci stiamo
interessando per capire quali sono le
necessità, ad esempio, dei portatori di
handicap piuttosto che delle botteghe
artigiane. Così come è prioritario individuare un’area di parcheggio (e non
si esclude l’ipotesi di poter realizzare
un parcheggio sotterraneo n.d.a.) dove
accogliere i veicoli che non sosteranno
più nelle strade della città vecchia. A
questo proposito dovremmo poter utilizzare l’area retrostante il Duomo e la
capitaneria di porto facendo in modo di
vietare la sosta anche davanti la nostra
chiesa dedicata a San Corrado”.
La sicurezza resta però il tema principale quando si parla di centro storico e
in molti ricordano la promessa di Antonio Azzollini in campagna elettorale di
attivare il sistema di videosorveglianza: “Un progetto che non solo considero utilissimo – ha detto Spadavecchia
– ma che penso sarà realizzato in brevissimo tempo e che potrà garantire la
tutela di cose e persone”.
Nel frattempo sono oramai in fase
avanzata le conferenze di servizio con
gli operatori del mercato del pesce che,
seppur non propriamente nel centro
storico, ne costituisce una fondamentale appendice: “Trasformeremo quella
piazza in boutique del pesce: i nostri
pescatori dovranno essere elemento di
attrazione anche per i turisti. Per farlo
però occorrono i giusti tempi, soprattutto per rispetto di coloro che in quella
piazza attualmente lavorano”. E a lavorare saranno chiamati anche gli artigiani che troveranno posto nei locali
del centro storico: “Stiamo effettuando
un monitoraggio dei locali comunali
concessi in uso: se ci saranno casi di
inutilizzo saremo pronti a rivedere le
assegnazioni. Le botteghe dovranno
essere aperte per accogliere visitatori e
cittadini. Motivo per cui abbiamo ripreso l’esperienza artistica dello Spazio
Comunale Aperto all’Arte ed abbiamo
incentivato l’avvio dei laboratori della
manipolazione della creta e di lavorazione della pietra”.
Ma rendere vivibile la città vecchia significa anche recuperarne alcune zone
attualmente in stato di totale abbandono: “Cominceremo dall’isolato 7: lì immagino una vera e propria galleria al coperto con giochi per bambini ma anche
spazi destinati al piccolo commercio ed
al relax”. Ed al relax si sta pensando
anche in vista delle prossime festività
natalizie con la possibilità di riproporre il mercatino dell’usato. Subito dopo
le feste dovrebbero poi partire i lavori
(seguiti dall’assessore Caputo) di rifacimento del basolato e di interramento
delle utenze. Un vero maquillage per la
parte più antica della città.
“Un impegno che già dalla prossima
estate ci consentirà di inserire il nostro
centro storico in importanti circuiti
turistici ma, prima ancora nei circuiti
culturali e scolastici, sfruttando anche
la possibilità di creare una vera e propria rete comprendente la Basilica della
Madonna dei Martiri ed il Pulo”.
Per il momento però il pensiero è più al
fare che al dire. Perché forse è giunto il
momento buono per fare una iniezione
di fiducia al nostro centro storico.
Inchiesta
giovedì 16 ottobre 2008
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Quanto ci piacciono i fatti degli altri
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Cambiano i sistemi di comunicazione ma la sostanza resta sempre la stessa: prima si origliava oggi di
scarica dal web.
La prima chat room è stata per tutti il
bagno della scuola. Lì si lasciavano
messaggi. I muri diventavano enormi
lavagne e le informazioni viaggiavano, dai numeri di telefono ai segreti
inconfessabili.
L’antesignano di internet, sia pure in
forme molto più domestiche e meno
evolute rispetto a quelle globali di
questi anni, è stata la rete di informazione che le donne di ogni età, le
massaie, erano in grado di acquisire
e di divulgare senza neppure varcare
la soglia di casa, semplicemente sbirciando attraverso le “imposte” delle
persiane. E a Molfetta, di persiane
ce ne sono sempre state in quantità.
Una rete di informazione che, specie
tra gli anziani, funziona ancora oggi.
Per questo non deve meravigliare il
successo che da qualche anno riscuotono le web cam, internet, i blog, i
social network. In qualche modo la
tecnologia del web consente a tutti
di guardare dal “buco della serratura” i segreti degli altri o, per essere
più precisi, quello che gli altri non
hanno il coraggio di dire a viso aperto ma affidano alla rete, certi che
il loro messaggio, il loro video o il
video rubato all’amico, al vicino di
casa, al nemico giurato, raggiungerà
un numero di persone impressionante, anche chi è distante migliaia di
chilometri, chi mai, con nessun altro
mezzo, sarebbe possibile raggiungere senza essere invadenti. Chi decide di scaricare un video compie una
scelta. Nessuno gli impone nulla. Chi
immette in rete un video “rubato” e
assolutamente privato spesso non sa
di essere passibile di denuncia penale, specie se si tratta di minori. La
normativa su questo è molto severa.
Il web non tutela chi immette il video. Gli esperti della polizia postale,
se investiti dal problema, rintracciano sempre l’autore della “soffiata”,
se così si può chiamare.
Molfetta in tutto questa è regina, al-
tro che principessa. I molfettesi sono
maestri del pettegolezzo. Il fenomeno coinvolge tutte le età. E non è il
caso di nascondersi dietro un dito: la
notizia pruriginosa, chissà perché, si
diffonde prima di tutte le altre, salvo poi ergersi a censori e a moralisti. Solo per fare un esempio basta
pensare a quello che è accaduto nelle scorse settimane con un video di
qualche minuto che ha come protagonista il primo cittadino della città;
oppure, per andare indietro di due
anni, il video, di pochi secondi, che
ritraeva un’adolescente impegnata
in effusioni privatissime con il suo
ragazzo e affidato al web da un gruppetto di sconsiderati coetanei. Quei
video sono ancora lì. La differenza
sostanziale tra la rete delle massaie
e il web è proprio questa. Le parole,
condite, distorte, prima poi si dimenticano o, per fatti eclatanti, entrano
a far parte delle leggende metropolitane, ciò che finisce sul web resta
lì, per sempre. È così che l’arte di
origliare diventa un’arma pericolosa. Una violenza affidata al tempo.
16
Inchiesta
Ecco dove il video è
di casa
719
Non è certo difficile dire che il “papà” di
tutti gli archivi video presenti su internet
si chiama “You Tube”. Diffusissimo in
tutto il mondo e disponibile in decine di
lingue, You Tube rappresenta il modo più
facile per diffondere video di ogni tipo.
You Tube è stato fondato nel febbraio
2005 da Chad Hurley (amministratore
delegato), Steve Chen (direttore tecnico)
e Jawed Karim (consigliere), che erano
stati tutti dipendenti di PayPal.
Nel giugno 2006 l’azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con
65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24
ore. L’azienda di analisi Nielsen/NetRatings valuta che il sito abbia circa 20 milioni di visitatori al mese. L’incremento
di popolarità che il sito ha avuto dalla sua
fondazione gli ha permesso di diventare
il quarto sito più visitato nel mondo dopo
Google, Msn e Yahoo.
A partire dal mese di aprile 2006, You
Tube ha iniziato un’imponente attività
di cancellazione dei video che violano
il copyright. Il numero di video eliminati si aggira attorno ai centomila, e sono
stati anche sospesi gli account degli
utenti che più di frequente caricavano
contenuti in violazione delle norme sul
diritto d’autore.
Grazie soprattutto al “passaparola” online You Tube è cresciuto rapidamente, fin
dalla sua creazione, e ha dato al sito il
suo primo aumento di notorietà quando
ospitò il popolare Saturday Night Live.
Tuttavia, la linea di condotta di You Tube
proibisce la pubblicazione di materiali
protetti da diritto d’autore e NBC Universal, proprietaria di SNL, decise presto
di intraprendere azioni contro You Tube.
Nel febbraio 2006, NBC chiese la rimozione di alcuni dei suoi contenuti protetti
dal diritto d’autore da You Tube, compresa Lazy Sunday e le immagini delle
Olimpiadi del 2006. Il mese seguente,
in un tentativo di rinforzare la sua politica contro le infrazioni al copyright, You
Tube mise un limite massimo di tempo
ai video, pari a 10 minuti (tranne per i
contenuti spediti attraverso il suo programma nel quale si può specificare che
si tratta di video amatoriali). Tuttavia, il
limite massimo è 10 minuti e 58 secondi.
Questa restrizione è spesso superata da
chi inserisce video dividendo il video originale in segmenti più piccoli o al massimo uguali al limite.
Il 29 gennaio 2007, il cofondatore di YouTube, Chad Hurley, ha annunciato che il
sito pagherà gli utenti più importanti, essi
potranno anche diventare proprietari dei
diritti d’autore e guadagnare una parte
dei ricavi pubblicitari.
Quando “uajò” diventa “am
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720
La star del web ormai è lui: il sindaco senatore presidente (SSP) Antonio Azzollini. In un mese il “suo” video è stato cliccato su You
Tube quasi diecimila volte. Neanche l’ultimo videoclip della starlette
del momento avrebbe potuto ambire a tanto. Invece la classe non è
acqua, anzi, per dirla come Sconsy, “la classe non si sciacqua”.
A questo punto è difficile dire in quanti abbiamo avuto modo di godersi quel video fino in fondo. In ogni parte del globo hanno provato
a tradurlo (in modo maldestro ci hanno provato anche i giornalisti
di Studio Aperto raggiungendo livelli di grande e involontaria ilarità
con quel “uajò” diventato “amico mio” ), anche se la mimica, il potere del gesto plastico, ha fatto molto di più di tanti paroloni.
Perché ha funzionato così tanto? Innanzitutto perché tutto è avvenuto
nella sede dove si riunione il Consiglio Comunale; poi perché a parlare, alternando una dialettica colta ad un frasario degno di una bettola
di paese, è stato un Senatore della Repubblica che, nel caso di specie,
in quel momento rivestiva la carica di primo cittadino; poi perché
cotanto uomo si rivolgeva in quel modo ai consiglieri comunali di
opposizione che gli avranno pure fatto perdere le staffe, ma che in
quella sede certo non si aspettavano una sfuriata del genere.
E poi, elemento non da poco, ha fatto molto, almeno per chi non
comprende l’idioma, il look di quello che il maggiore quotidiano regionale ha definito “l’Azzollini furioso”. Non sarà sfuggito il capello
all’insù, un bel ciuffo rimasto in piedi, forse, dopo che il senatore
inavvertitamente aveva passato le mani tra i capelli.
Intanto un uomo che sbraita, batte la mano su un tavolo, ha i capelli
dritti (nel senso letterale del termine), alterna, neanche fosse un cavo
elettrico, momenti di calma ad attimi di rabbia alterando anche i lineamenti del suo volto, non poteva non bucare il video. L’Azzollini
furioso aveva ed ha tutte le carte in regola per mantenere alto il livello
di gradimento degli utenti del web. In tutto questo è probabile che
nemmeno il sindaco senatore presidente immaginava che quella partaccia ai quei ragazzacci dell’opposizione gli avrebbe dato così tanta
popolarità in così poco tempo.
Digiti Molfetta e trovi…
721
Sono quasi 1400 i video su
You Tube in qualche modo
legati alla nostra città.
Visitando youtube.it e digitando la parola
Molfetta nel campo di ricerca ci si imbatte in quasi 1400 video collegati. C’è n’è
di tutti i tipi e per tutti i gusti. Da quelli
comici a quelli musicali, da quelli religiosi a quelli culturali. E non mancano
piacevoli sorprese.
Il più cliccato tra i numerosi video è quello di Caparezza del suo brano “Eroe”: dal
primo aprile del 2008, giorno in cui è stato
caricato, ha collezionato quasi 145.000
“clic”. Ma su internet non ci sono solo video di personaggi famosi. Curiose sono le
numerose “produzioni” di tanti gruppi di
amici: c’è chi racconta la gita scolastica,
chi la giornata trascorsa in campagna o al
mare come nel caso di “Bay Watch a Molfetta”, video montato con tanto di titoli e
colonna sonora. Sono tanti poi i video che
rimandano alla tragedia della Truck Center o alle gare di basket della Virtus. Curiose poi le immagini delle campane che
suonano sui campanili delle chiese cittadine. Non possono poi mancare i video della
festa della Madonna dei Martiri.
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giovedì 16 ottobre 2008
“amico mio”
Quando su internet
“naviga” lo scandalo
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Non sempre in rete finiscono
immagini e video divertenti
e interessanti.
Non sempre purtroppo su internet finiscono immagini e video divertenti e
interessanti. Può capitare che in rete arrivino anche immagini compromettenti
e delicate. Ed è proprio questo quanto
avvenuto a Molfetta quando, a partire
dall’estate del 2006, cominciano a girare sul web alcuni secondi di una ripresa
amatoriale, realizzata con un telefonino.
Scenario del film la cabina di un lido
balneare. Protagonisti inconsapevoli due
ragazzi, minorenni e fidanzati tra loro,
ripresi mentre consumavano un rapporto
sessuale. Secondo quanto ricostruito in
seguito dagli inquirenti, che dopo aver
appreso dell’esistenza del video avevano aperto una inchiesta, a realizzare quel
video e successivamente a diffonderlo
su internet, erano stati alcuni amici dei
due ragazzi ripresi. In tre, una ragazza e
due ragazzi, studenti liceali provenienti da buone famiglie, erano stati così
individuati dai carabinieri e denunciati
con l’accusa di detenzione e diffusione
di materiale pedopornografico. Una denuncia che nel frattempo è sfociata nella
richiesta di rinvio a giudizio, motivo per
cui sarà un tribunale a dover decidere
quale punizione dovrà toccare ai tre giovani ed incoscienti registi.
Ecco la TV dei molfettesi
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In poco più di dieci mesi
prodotti oltre 160 servizi
video. Dalla Truck Center
alla Festa Patronale la
nostra
città
raccontata
dalla telecamera de
“il Fatto”.
Superata quota 160 video prodotti ora si
viaggia verso il traguardo dei 200. Significa che in poco più di dieci mesi “il Fatto” ha sfornato quasi un video al giorno.
Raccogliendo sempre più il consenso dei
visitatori del sito “ilfatto.net” che sono ormai abituati oltre che a leggere le notizie
della propria città anche a “guardarle”. “È
un servizio che volentieri abbiamo deciso di offrire alla città gratuitamente – ha
detto l’editore de “il Fatto”, Giulio Cosentino – e che era tra le priorità quando
abbiamo deciso di cominciare con questa
nuova avventura giornalistica”. E del resto
in una città abituata per anni alle immagini
diffuse dalle storiche ed ormai “defunte”
Telemare, Rete 7 e Telemolfetta, la mancanza di una emittente televisiva locale si è
sempre fatta sentire. È nato così il progetto
web tv de “il Fatto”: un po’ per gioco un
po’ per sfida ed i risultati non sono certo
mancati con i nostri video visualizzati da
migliaia di utenti e le nostre immagini finite sugli schermi di importanti telegiornali
nazionali e regionali. Dal Tg1 a Studio
Aperto e Telenorba le riprese realizzate
e montate dal tecnico Pasquale Sasanelli
(nella foto con il collega di Telenorba Giuseppe Maldari) hanno fatto non solo il giro
del mondo via web ma anche quello d’Italia attraverso la più tradizionale televisione. Le immagini del salvataggio in mare di
una giovane bagnante, poi, non solo hanno avuto il palcoscenico del telegiornale di
Rai Uno nell’edizione delle 13.30 ma sono
anche entrate a far parte dell’archivio video del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Ma tra i tanti fatti e
misfatti raccontati dalla nostra telecamera
(tutto materiale disponibile nella sezione
video del nostro sito) spiccano i numerosi
servizi sulla tragedia della Truck Center,
gli speciali su Giulio Cozzoli e sulla festa della Madonna dei Martiri. Ed ancora
le registrazioni integrali delle sedute del
Consiglio Comunale ed i numerosi appuntamenti culturali e sportivi della città. Ma
le novità non finiscono certo qui. Activa
Srl, società editrice de “il Fatto” sta infatti
lavorando su di un progetto che, appena
completato, potrebbe restituire ai molfettesi la “loro” televisione. Ancora qualche
settimane di pazienza e potremo raccontarvi l’inizio di una nuova avventura.
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Inchiesta
giovedì 16 ottobre 2008
Video su internet: una realtà in crescita
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L’esperienza video de “il Fatto” ricalca il successo di emittenti web oramai storiche: da Arcoiris Tv a
Barlettaonline, mezzo di informazione della città di Eraclio.
Navigando sul web sono numerosi gli
esempi di web tv disponibili: ce n’è per
tutti i gusti e per tutte le esigenze. Tra le
tante emittenti on line forse la più nota
è Arcoiris Tv. Arcoiris (www.arcoiris.
tv) è una televisione accessibile gratuitamente e, come avviene per la web tv
de “il Fatto”, lo spettatore può decidere cosa vedere in qualsiasi momento,
senza più vincoli d'orario e palinsesto.
L’offerta di titoli è costantemente aggiornata e proviene sia da filmati realizzati dalla redazione che da contributi
esterni. “Con Arcoiris Tv – raccontano
i suoi realizzatori – è l’utente che sceglie cosa vedere e quando, e soprattutto
si ha l’occasione di vedere interviste a
personaggi o servizi giornalistici che
normalmente in una televisione tradizionale non vengono trasmessi per
motivi di censura o perché ritenuti non
remunerativi”.
Ma anche in località molto vicine a noi
il fenomeno della web tv prende sempre più piede. A Barletta, ad esempio,
“Barlettaonline” è oramai una realtà
consolidata. “Dal 2003 – dice l’ingegner Salvatore Lemma, presidente
della società editrice di Barlettaonline
– la nostra web tv è presente nel panorama dell’informazione via web.
Anche per ciò che ci riguarda il nostro
progetto è partito per contribuire al
miglioramento dell’informazione, delle relazioni e della comunicazione tra
i cittadini, barlettani e non, e tra questi
e i principali attori delle realtà cittadine”. Il portale www.barlettaonline.net
offre la possibilità agli utenti di visualizzare video-eventi di vario tipo: da
manifestazioni sportive a rappresentazioni teatrali, incontri politici, concerti
e convegni di vario genere. “A tali realizzazioni – prosegue Lemma – si affiancano le Produzioni Barlettaonline
di cui quella di maggiore interesse con
numerosissimi accessi è la trasmissione sportiva “Tutti in Campo”, approfondimento con ospiti illustri in studio
delle maggiori realtà sportive della sesta provincia pugliese dalla Lega Pro
alla 2^ Categoria, ma non mancano le
trasmissioni a carattere politico o culturale”. Tutti eventi che, come avviene
per “il Fatto” raccolgono sempre nuovi
consensi da parte di utenti che, al contrario di quanto qualcuno sostiene, non
sono disaffezionati alle notizie del proprio territorio ma che hanno bisogno
di strumenti comodi ed immediati per
consultarle. Ed ecco arrivare in soccorso la nuova realtà delle web tv.
In Città
giovedì 16 ottobre 2008
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Altro che cinquecentomila euro.
Arretrare la nuova Capitaneria di Porto costerà milioni di euro.
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Intanto i consiglieri di opposizione hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio Comunale per conoscere
i dettagli di una vicenda di cui la massima assise cittadina è all’oscuro.
L’idea di arretrare di qualche metro la foresteria della nuova Capitaneria di Porto in costruzione (nelle
foto i lavori di realizzazione, il sit in di protesta organizzato dal PdL e la vecchia sede) può anche piacere. Ma ormai è troppo tardi per realizzare la cosa.
È tardi per pensare di apportare, solo ora, una variante al piano regolatore del porto. Troppo tardi per
pensare che l’operazione, qualora per qualche strana
alchimia dovesse realizzarsi, possa non interessare
la Corte dei Conti.
Qualcuno su questa vicenda non sta dicendo tutta la
verità. Arretrare, adesso, quella costruzione non costa
“solo” cinquecentomila euro. L’importo non è quantificabile. Questa è l’opinione già espressa dall’Avvocatura dello Stato, interpellato dal Provveditorato
del Genio Civile, su cui nessuno riferisce. Oltre ai
cinquecentomila euro sbandierati a destra e manca,
ci sono i maggiori costi legati ad un nuovo progetto
e poi qualcuno dovrà pagare l’azienda per i giorni
in cui, grazie ad ordinanze emanate da quello che
l’avvocatura dello Stato definisce “organo incompetente”, è ferma, bisognerà provvedere alla risoluzione di un contratto di appalto già esistente, sempre
che a nessuno venga in mente di chiedere i danni.
Per non parlare poi dei tempi lunghi e in questo la
burocrazia è regina. E c’è dell’altro. Anche arretrando la foresteria della Capitaneria di Porto, bisognerà
comunque provvedere, e con urgenza, ad apportare
una variante al piano regolatore del porto perché, per
realizzare il lungomare di ponente, innanzitutto bi-
sogna cambiare la destinazione d’uso della zona, poi
bisogna arretrare altri otto edifici, la cui costruzione,
su carta, esiste già. Di tutto questo dovrà occuparsi
il Consiglio Comunale, lo stesso organo che a suo
tempo ha approvato il piano regolatore del porto e
che, ad oggi, è stato tenuto all’angolo. Nel frattempo
quelle ordinanze di sospensione dei lavori, sempre
che le cose non siano cambiate nelle ultime ore, sono
state impugnate davanti al Tar che ormai si occupa
con regolarità delle vicende molfettesi.
Nel frattempo tutti i consiglieri comunali di opposizione hanno presentato una richiesta di convocazione urgente del Consiglio Comunale per discutere della vicenda della sospensione dei lavori per
la realizzazione della nuova Capitaneria di Porto e
dell’ipotesi di spostamento della stessa.
“Visto il persistente silenzio del sindaco su questa
delicata questione – hanno spiegato i rappresentanti della minoranza – ci siamo visti costretti ad
assumere noi l’iniziativa di portare, nella massima
assise cittadina, questo punto all’ordine del giorno. Ora nessuno si potrà sottrarre al confronto e
ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità, in un dibattito trasparente e alla luce del sole,
all’interno delle istituzioni e dinnanzi all’opinione
pubblica”. Tutto questo partendo dal fatto che “con
ordinanza contingibile ed urgente prot. n. 48731
del 10.9.2008 il Sindaco del Comune di Molfetta
ordinava alla ditta COSVER S.r.l. ed al Provveditorato alle OO.PP. di Bari l’immediata sospensione
dei lavori di costruzione della nuova Capitaneria di
Porto sino all’esito della conferenza di servizi indetta per il 26.9.2008; che in data 26.9.2008 si teneva la conferenza di servizi indetta per verificare
le condizioni per la dislocazione della capitaneria di
porto in costruzione; che con successiva ordinanza
il Sindaco del Comune di Molfetta ordinava ancora
alla ditta appaltatrice succitata ed al Provveditorato
alle OO.PP. di Bari la sospensione dei lavori sino
alla definitiva soluzione del problema della diversa allocazione della nuova capitaneria di porto; che
una diversa ubicazione di tale manufatto comporterebbe l’esecuzione di un’opera che si porrebbe in
contrasto con quanto previsto dal Piano Regolatore
del Porto approvato in via definitiva nel 2006; che
ai sensi della L. n. 84 del 28.1.1994 rientra nelle
competenze del Consiglio Comunale partecipare al
procedimento di formazione del Piano Regolatore
del Porto e conseguentemente ad ogni procedimento
di variante dello stesso; che una diversa allocazione
dell’opera in costruzione si porrebbe in deroga al
Piano Regolatore del Porto già adottato (per presa
d’atto) dal Consiglio Comunale di Molfetta, e pertanto, è quantomeno opportuno che venga discussa
e valutata dal Consiglio Comunale; che nella corrispondenza epistolare che il Sindaco ha intrattenuto
dal 20.5.2008 con il Provveditorato alle opere pubbliche ha in più occasioni ribadito che il Comune è
disposto ad accollarsi ogni onere relativo al trasferimento dell’opera”.
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In Città
giovedì 16 ottobre 2008
Un encomio solenne per l’angelo del mare
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Ecco il nuovo comandante dei CC
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Il sottocapo Luigi Saladini salvò dall’annegamento una È di Mesagne, ha trentadue anni, arriva da Mistretta in
giovane bagnante.
provincia di Messina.
Nella riunione dello scorso 29 settembre,
la giunta comunale ha deliberato all’unanimità di conferire un prestigioso riconoscimento al sottocapo della Guardia
Costiera, Luigi Saladini.
Come si ricorderà, lo scorso 16 luglio a
seguito di una chiamata di soccorso per
una bagnante in difficoltà nello specchio
d’acqua antistante la spiaggia in località
“la Bussola”, uomini e mezzi della Guardia Costiera di Molfetta erano intervenuti
per prestare soccorso. Il sottocapo Saladini, constatata l’impossibilità di intervento
da parte della motovedetta con coraggio
e sprezzo del pericolo si tuffava in mare e
soccorreva la giovane bagnante riportan-
dola a riva e strappandola ad un tremendo
destino. Per questo motivo la municipalità ha deciso di conferirgli un “Encomio
Solenne” con la seguente motivazione:
“Spiccato altruismo e alto impegno professionale impresso nell’operazione di
salvataggio di una vita umana in grave
pericolo di sopravvivenza” esprimendo
“compiacimento per l’ottima direzione
del Comandante della locale Capitaneria
di Porto, C.F. Antonio Cuocci e la puntuale, efficiente ed efficace attività di coordinamento posta in essere, nella circostanza, dal Comandante in II C.C. Marcello
Luigi Notaro e quanti hanno collaborato
nelle operazioni di soccorso”.
Il cambio della guardia ai vertici della Compagnia Carabinieri è avvenuto
proprio in questi giorni. Il capitano
Pierluigi Buonomo, a Molfetta da novembre del 2006, ha lasciato il comando per raggiungere la compagnia carabinieri di Torre Del Greco in provincia
di Napoli. Il comando della Compagnia Carabinieri di Molfetta è quindi
passato nelle mani del capitano Domenico Carmelo Del Prete. Del Prete
è originario di Mesagne, Comune in
provincia di Brindisi ed ha 32 anni.
Allievo del 179esimo corso “Osare”
dell’Accademia Militare di Modena,
si è laureato in giurisprudenza presso
l’Università degli studi “La Sapienza”
di Roma. Da settembre del 2002 a settembre del 2004 ha comandato la Prima
Compagnia del IX Battaglione Carabinieri Sardegna, a Cagliari. Successivamente è stato nominato Comandante
del Nucleo Operativo e Radiomobile
della Compagnia Carabinieri di Oristano. Da agosto del 2005 è stato Comandante della Compagnia Carabinieri
di Mistretta, città in cui, lo raccontano
anni di inchieste di forze dell’ordine
e magistratura, vive l’unica famiglia
“mafiosa” della provincia di Messina.
Il capitano Del Prete ha assunto il comando della Compagnia Carabinieri
di Molfetta il 14 ottobre scorso. Al suo
fianco continuerà ad operare il tenente
Francesco d’Ecclesiis, comandante del
Nucleo Operativo e 153 carabinieri, in
servizio oltre che a Molfetta nella tenenza di Terlizzi e nelle stazioni di Giovinazzo, Bitonto e Palo del Colle.
In Città
giovedì 16 ottobre 2008
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Esenzioni ticket sanitario. Tre mesi per presentare le domande
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Anche chi gode già dei benefici deve ripresentare le domande. Innalzata la soglia di povertà. Cambiano i tetti
massimi di reddito. Gli uffici del Distretto Sanitario sono a disposizione dell’utenza.
C’è tempo fino al 31 dicembre prossimo, meno di
tre mesi, per presentare le domande per le richieste
di esenzione del ticket sanitario. Fatta eccezione per
gli invalidi e per quanti sono affetti da patologie conclamate tutti devono ripresentare le domande, anche
chi già gode di questi benefici. Il motivo è legato al
fatto che sono cambiate le fasce di reddito. Gli uffici
del distretto socio sanitario, all’interno dell’ospedale
di Molfetta, sono a disposizione dal lunedì al venerdì,
dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.
Sulla base dei dati di cui dispone il Distretto Socio Sanitario della Asl, che raggruppa i territori di Molfetta e
Giovinazzo, saranno circa quarantamila le pratiche da
esaminare, almeno in relazione al numero delle per-
sone che già usufruiscono dell’esenzione. Per evitare
il proliferare di domande con dichiarazioni mendaci
saranno intensificati i controlli e saranno segnalati alle
autorità preposte i furbi. Già in passato ci sono state
persone che pur di accedere a prestazioni specialistiche e farmaceutiche gratuite o parzialmente gratuite
hanno dichiarato redditi inferiori a quelli reali. A tale
proposito occorre sottolineare che la soglia di reddito
comprende il reddito complessivo del nucleo familiare
e non quello del singolo utente Asl e che per disoccupati si intendono coloro che prima avevano una occupazione, ora non ne hanno alcuna. Nel caso in cui una
persona non abbia mai lavorato si parlerà di inoccupato e questa fascia di persone non potrà in alcun modo
Esenzione totale dal ticket sui farmaci per le seguenti categorie:
• I grandi invalidi del lavoro (dall’80% al 100%)
• Gli invalidi per servizio dalla Iª alla Vª categoria
• Gli invalidi civili al 100%
• Gli invalidi di guerra titolari di pensione vitalizia
• I titolari di pensione di inabilità assoluta e permanente
• I titolari di sola pensione sociale (oltre alla casa di abitazione)
• Nuclei familiari con reddito annuo fino a 29.000 Euro.
• I cittadini portatori di patologie neoplastiche
• I cittadini cui è stato riconosciuto il diritto all’esenzione per malattie rare croniche ed invalidanti ai sensi del
D.M. 01.02.91, del D.M. 28.5.99, n. 329 “Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche
invalidanti” e successive integrazioni e dal D.M. 18.05.01 n. 279, limitatamente ai farmaci correlati strettamente alla propria patologia e dei quali è consentita la pluriprescrizione fino a tre prezzi per ricetta
• I cittadini rientrati nelle categorie previste dalla legge n. 238/1997 ed integrazioni alla legge 25 Febbraio 1992,
n. 210, in materia di indennizzi ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni ed emoderivati”,
limitatamente alle prestazioni necessarie per la cura delle patologie previste dalla legge n. 210/1992, di cui alla
Deliberazione 16 Luglio 2002, n. 1073
• Donatori d’organo da vivente e trapiantati
• Utilizzo dei farmaci equivalenti (ex generici)
accedere alle esenzioni previste. Le domande vanno
presentate presso la sede del Distretto che si trova all’interno dell’ospedale. Sempre presso gli uffici del Distretto è disponibile la modulistica per la presentazione delle
domande a cui vanno allegati una serie di documenti
anche di carattere fiscale. Per quello che riguarda l’assistenza farmaceutica hanno diritto all’esenzione totale
per reddito i componenti dei nuclei familiari con un reddito annuo fino a 29mila euro. Hanno diritto all’esenzione parziale farmaceutica quelli con reddito fino a 34mila
euro, e gli anziani, di età superiore a 65 anni ma con un
reddito che non deve superare 39mila euro. Maggiori
informazioni potranno essere richieste presso i patronati
e presso i medici di base.
Esenzione parziale dal ticket sui
farmaci per le seguenti categorie:
• Nuclei familiari con reddito annuo fino a 34.000
Euro
• Soggetti di età superiore a 65 anni con reddito
annuo del nucleo familiare fino a 39.000 Euro.
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In Città
giovedì 16 ottobre 2008
Donare e divertirsi con l’Avis
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Tessere per il cinema e biglietti per le partite della
Virtus in omaggio a chi dona sangue fino a maggio 2009.
La cultura della donazione di sangue ha
bisogno costantemente di nuovi stimoli per invogliare il maggior numero di
persone possibile a compiere un gesto
di solidarietà. Motivo questo che, come
sempre avviene da anni, ha spinto l’Avis
Comunale di Molfetta a varare una serie
di iniziative a vantaggio dei donatori di
sangue. Così, il consiglio direttivo dell’Avis di Molfetta ha deciso di “premiare” tutti coloro che si recheranno presso
il Centro Trasfusionale dell’Ospedale
di Molfetta per compiere la loro “buona
azione”. Infatti tra tutti quelli che doneranno sangue sino al 31 maggio 2009
saranno sorteggiate ogni mese cinque
cinecard valide per dieci ingressi presso
l’UCI Cinema del Fashion District di
Molfetta e dieci biglietti per ogni partita
interna della Nuova Virtus Basket Molfetta, squadra impegnata nel campionato
di Serie A Dilettanti.
Ma le iniziative organizzate dall’Avis di
Molfetta non finiscono certo qui. Dopo
gli appuntamenti della scorsa settimana
con il teatro in vernacolo, già si pensa alle
prossime festività natalizie. Il 6 dicembre
si terrà la cerimonia di premiazione dei
donatori avissini e il 7 dicembre sarà la
volta della tradizionale Festa degli Auguri presso il ristorante “Hotel Garden” di
Molfetta. Non mancano poi le iniziative
ludiche. E mentre per i più giovani, e non
solo, sono già in programma numerosi
tornei di calcio a 5, per chi ha voglia di
girare l’Italia ecco la gita sociale dal 21
al 24 febbraio 2009 (nel periodo di Carnevale) a Lucca, Firenze, Arezzo e Viareggio. Per informazioni e prenotazioni è
possibile rivolgersi presso la sede Avis in
Corso Umberto.
Sicurezza stradale: agenti in cattedra
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Gli uomini della Municipale tra gli alunni delle
scuole elementari e medie cittadine.
“L’educazione alla sicurezza stradale del cittadino appare una esigenza
ineluttabile. Bisogna, dunque, aiutarlo sin dall’età scolare a considerare la strada come uno spazio della
vita di relazione nel quale è necessario osservare determinate regole di
comportamento per preservare la incolumità propria e quella degli altri”.
È prendendo spunto da questa sem-
plice considerazione che l’assessore
alla Sicurezza, Mimmo Corrieri, ha
dato il via in questi giorni ai Corsi di
Educazione Stradale all’interno delle scuole. Agenti della Polizia Municipale, in divisa, hanno iniziato in
tutte le scuole medie ed elementari
lezioni specifiche sul tema della sicurezza e della educazione stradale
con l’ausilio di illustrazioni, fumetti, segnali luminosi e altri strumenti
didattici interattivi. Le lezioni si terranno fino al mese di dicembre prima delle vacanze natalizie. L’iniziativa dell’amministrazione comunale
è piaciuta molto ai dirigenti scolastici che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare gli incontri. Gli
argomenti che saranno affrontanti di
volta in volta riguarderanno il codice della strada, il comportamento
del pedone, le precauzione all’uscita
della scuola, la guida del ciclista, il
comportamento dell’autobus, i segnali luminosi, i segnali stradali e,
infine, i test del perfetto cittadino.
Cultura
giovedì 16 ottobre 2008
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Bassa Musica alla conquista del Paese
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La formazione musicale molfettese è oramai presenza stabile in manifestazioni religiose e sagre organizzate
in tutto il Sud Italia. Il sogno è “conquistare” Milano.
Cultura e tradizione spesso sono elementi che vanno di pari passo. E così è
facile che gesti, momenti, appuntamenti legati alla storia di un popolo divengano parte integrante della sua cultura.
Ed a Molfetta cultura e tradizione trovano una delle più sentite espressioni
nella “banda” cittadina e nel complesso della “Bassa Musica”. Così se della
banda abbiamo già parlato in precedenti occasioni, oggi vi raccontiamo
la storia della Bassa Musica. Cinque
elementi, altrettanti strumenti musicali,
e ritmi capaci di accompagnare le processioni religiose ma anche momenti
di festa come sagre e sfilate di Carnevale. Il gruppo molfettese della Bassa
Musica che attualmente si esibisce in
giro per tutto il Sud Italia è composto
da Giulio Magarelli (sax), Aldo Gargano (tamburo), Francesco Sancilio (gran
cassa), Girolamo de Ceglia (piatti) e
Vito Aruanno (clarinetto). Una formazione che è quasi la stessa esibitasi per
la prima volta il 17 gennaio 1986 in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale e che oggi, ad oltre venti anni
dalla sua nascita, è parte integrante del
folklore locale. “Ma non solo locale –
commenta Francesco Sancilio – oramai
giriamo il Sud Italia in lungo e in largo: dall’Abruzzo alla Campania, dalla
Basilicata alla Calabria siamo oramai
elementi inamovibili di sagre e feste
paesane” ma non mancano anche le esibizioni nel Lazio e in Molise ed in tante
località pugliesi: “Siamo presenti anche
alla Festa di San Nicola a Bari” aggiunge Francesco e confida che “il prossimo
obiettivo è conquistare i milanesi per la
festa di Sant’Ambrogio”. E chissà che
anche la fredda Milano non si riscaldi
un po’ con le note di musica “popolare”
della “bassa” molfettese.
Da novembre via alla stagione concertistica del “Wagner”
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Otto appuntamenti a Palazzo de Luca. Nel frattempo proseguono le attività del Liceo musicale diretto dal
Maestro Gianluca Altomare.
Il prossimo appuntamento, il più vicino, è quello con la quarta edizione
della Stagione Concertistica organizzata dal Liceo musicale “Wagner” di
Molfetta, un appuntamento che il Maestro Gianluca Altomare (nella foto),
direttore della istituzione musicale
molfettese, sta approntando curando
ogni piccolo particolare. Con precisione e professionalità. Le stesse che da
sempre fanno parte integrante del suo
curriculum artistico. Un curriculum
che inizia nel 2001 subito dopo la
fine degli studi musicali in Italia e con
l’esperienza a Vienna dove Altomare
(fratello per giunta del cantante d’opera Giuseppe) frequenta i più importanti
teatri austriaci e collabora con pianisti
e maestri d’orchestra di fama internazionale. Una esperienza al di là dei
confini fondamentale nella formazione
di Altomare, come lui stesso sostiene
“importante perché mi ha permesso di
perfezionare la tecnica ma soprattutto
di crescere sotto il punto di vista umano”. Poi la scelta, forse celatamente
sofferta, di tornare a casa e di cominciare un’avventura nuova ed entusiasmante: portare la grande musica europea in una cittadina di provincia come
Molfetta, abituata sì all’arte della musica ma certamente estranea alla cultura
artistica delle grandi città. Nasce così
l’idea del Liceo musicale “Wagner”,
poi quella della stagione concertistica.
Nel frattempo l’esperienza, che ancora
prosegue, nella Fondazione Lirico-Sinfonica Teatro Petruzzelli di Bari. E tra
le altre cose la prestigiosa partecipazione, nell’estate da poco passata, al festival “Wagner” a Bayreuth nella Baviera
Settentrionale, dove Altomare ha collaborato come unico pianista italiano alla
realizzazione delle produzioni “Maestri Cantori di Norimberga”, “Tristano
e Isotta” e “Parsifal”.
A Molfetta il Liceo musicale “Wagner”
raccoglie quotidiano consensi: con allievi provenienti da tutto il nord barese
cui viene assicurata una formazione
completa. “In Italia esiste un vuoto formativo per chi vuol crescere nel mondo
della musica”, spiega Altomare, “esiste
la scuola media con indirizzo musicale
e poi il conservatorio ma, tra i due cicli
di studio, non esiste nulla. Per questo
ci è venuta l’idea del liceo musicale:
si tratta di un corso di studi identico
a quello previsto per i licei scientifici
cui si aggiunge lo studio della musica”. E come cresce il liceo musicale,
cresce anche la notorietà della stagione
concertistica, l’unica patrocinata dalla
Fondazione Teatro Petruzzelli: “Siamo
arrivati alla quarta edizione, partiremo
il 6 novembre ed avremo otto appuntamenti fino al 14 maggio. Come sempre
saremo ospitati negli eleganti ambien-
ti di Palazzo de Luca e saremo pronti ad accogliere nuovamente gli oltre
mille spettatori che hanno partecipato
alle precedenti edizioni”. Nei prossimi
giorni sarà comunicato il programma
definitivo della stagione concertistica e
già si fantastica sui nomi dei protagonisti degli otto appuntamenti: “Posso solo
dire che proporremo concerti di assoluto prestigio, anche con la partecipazione di musicisti stranieri. Il pubblico
non potrà che rimanere soddisfatto”.
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Cultura
giovedì 16 ottobre 2008
Un laboratorio per imparare il teatro
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A proporlo l’attore e regista molfettese Giulio Bufo. Assieme a lui numerosi nomi
noti del panorama teatrale regionale.
Prosegue con successo l’attività artistica e culturale da parte dellattore, regista e autore molfettese Giulio Bufo che,
mentre si prepara a presentare dal 6 al
9 novembre lo spettacolo “E se mi diranno... Tenco” a Roma sul palcoscenico dell’Accento Teatro, nel quartiere di
Testaccio, è pronto ad inaugurare per il
secondo anno consecutivo il laboratorio
teatrale “Alchimia del Teatro. Dall’attore
allo spettatore”. In questo secondo anno
il laboratorio si presenta notevolmente
arricchito e con diverse novità, a cominciare dalla sede degli incontri che si terranno nei locali dell’Associazione Linea
5, in via Massimo D’Azeglio 200 con
due appuntamenti alla settimana della
durata di circa un’ora e mezza ciascuno
e per un periodo di sei mesi. Le ulteriori
si riscontrano nel percorso di laboratorio
teatrale scelto. “Un laboratorio teatrale
– ha dichiarato Giulio Bufo – serve a conoscere in primo luogo se stessi, le proprie capacità, le proprie potenzialità, le
proprie emozioni, la propria psiche. Solo
attraverso una conoscenza di se stessi,
si giunge a far sì che un attore in scena
possa emozionare e non semplicemente
mostrare di possedere una grande tecnica. Con questo non si rifiuta la tecnica
ma si pensa che sia una parte del teatro e
non il suo elemento fondamentale”.
Partendo da questo presupposto Giulio
Bufo intende con il suo laboratorio rifiutare l’effimero ed il provvisorio. Una
scelta che come conseguenza ha portato
nella scorsa stagione artistica a costituire
il “Collettivo Teatrale degli Alchemici”,
collettivo in cui tutti hanno la possibilità di sviluppare le proprie competenze e
capacità, del quale entreranno a far parte
anche coloro che parteciperanno al secondo anno di attività.
Durante il percorso del laboratorio saranno organizzati tre workshop, incontri
di approfondimento con professionisti
del settore per studiare la tecniche. Ai
tre appuntamenti parteciperanno l’attore
Salvatore Marci, che si occuperà dello
studio della voce, il gruppo di teatro-
danza “Qualibo” che focalizzerà la sua
attenzione sul movimento e sul corpo
e l’attore ed autore Michele Santeramo
che parlerà di come produrre o adattare
un testo per il teatro.
Nel corso del laboratorio verranno realizzati una serie di spettacoli teatrali a
cadenza mensile, aperti a tutta la cittadinanza, che andranno in scena presso il
teatro della Parrocchia San Filippo Neri,
ed ai quali prenderanno parte Michele
Sinisi (del Teatro Minimo di Andria),
Mariluna Teatr, il Teatro Osservatorio di
Bari, il Teatro dei Cipis di Molfetta. La
rassegna inizierà il 12 dicembre con la
prestigiosa presenza del gruppo teatrale
delle Manifatture Knos di Lecce e si concluderà a maggio con la prima del nuovo
spettacolo di Giulio Bufo “Ballata 990”
ispirato alla vita del mare e dei pescatori
dell’Adriatico.
L’incontro di presentazione del laboratorio è fissato per il 23 ottobre alle
19.30 presso la sede dell’Associazione Linea 5.
Sport
giovedì 16 ottobre 2008
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Muscoli all’ombra delle torri gemelle
Un successo secondo le aspettative i
Campionati Italiani Assoluti di Sollevamento Pesi svoltisi a Molfetta il 4 ottobre
scorso ed organizzati dalla Polisportiva
Libertas Molfetta. Dalle sfide tra i migliori pesisti azzurri sono arrivate tante
conferme, attimi di commozione e anche
un record tutto rosa. La giovane nissena
Genny Caterina Pagliaro è tornata a vincere. E la veronese Annarosa Campaldini ha stabilito il nuovo record italiano
nello strappo nella categoria dei +75 kg.
Nella sua categoria Genny Pagliaro ha
conquistato l’oro sollevando 75 kg nello
strappo e 85 kg nello slancio. Non una
prova brillante, all’altezza degli ultimi risultati, considerando il record continentale conquistato ai Campionati Europei
di Lignano Sabbiadoro lo scorso aprile,
ma comunque un ritorno sul gradino più
alto del podio che dimostra la voglia di
riscatto dopo un periodo buio culminato
con il fuori gara ai Giochi Olimpici di
Pechino. Grandiosa la gara di Annarosa
Campaldini che, nella categoria +75 kg,
ha vinto il titolo portando a casa anche
il nuovo record italiano di strappo. Nella categoria 53 kg, buone anche le prove
di Maria Teresa Ricci e Debora Bosato:
entrambe chiudono con un totale di 128
kg, ma è la Ricci a portare a casa il titolo 2008 grazie al minor peso corporeo.
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Come nelle previsioni grande successo per i Campionati
Italiani di Sollevamento Pesi svoltisi a Molfetta il 4
ottobre scorso.
Nella 58 kg vince i Campionati Italiani
Assoluti Giorgia Bordignon con un totale di 160 kg. Il miglior risultato nella
categoria dei 63 kg lo stabilisce Sara Alemanno: la giovane pugliese chiude la sua
gara sollevando un totale di 152 kg. La
categoria 69 kg offre a tutti i presenti al
PalaPoli di Molfetta momenti di grande
commozione. Con una strepitosa vittoria
Manuela Torazza saluta le competizioni
di Pesistica. L’oro ai Campionati Italiani
Assoluti, con un totale di 160 kg sollevati rappresenta per la quarantenne torinese
del Corpo Forestale la fine di un lungo
cammino contraddistinto da successi e
importanti risultati, nonché da una costante presenza in campo internazionale. Nella 75 kg un’altra conferma arriva
dalla giovane friulana Giada Dijust, che
vince il suo ennesimo titolo Assoluto totalizzando 159.
Anche tra gli uomini i risultati più prestigiosi li ottengono i pesisti della nazionale
italiana: nella categoria dei 56 kg sale sul
gradino più alto del podio Enrico Grandioso. Nella categoria 62 kg ritorna sul
podio l’atleta barese Vito Dellino, protagonista di una buona gara ai Giochi
Olimpici di Pechino dello scorso agosto.
Dellino conquista il suo ennesimo titolo
italiano sollevando un totale di 245 kg.
Nella categoria 69 kg , ritorna a sorridere
il palermitano Giorgio De Luca. Anche
per lui, una vittoria che sa di riscatto dopo
il fuori gara di Pechino. Nella 77 kg vince un altro palermitano: Enrico Cangemi.
Il record di fuori gara va alla categoria
degli 85 kg dove arrivano a chiudere la
propria prova solo in quattro. Si aggiudica il titolo Antonio Belloi. Sale sul podio
della 94 kg l’atleta abruzzese delle Fiamme Oro, Marco Di Marzio che vince la
sua ennesima gara nazionale con un totale di 325 kg. La 105 kg viene vinta da un
altro atleta delle Fiamme Oro, il giovane
Federico Fiore, classe ’90. L’ultima gara
maschile, la +105 kg vede trionfare ancora una volta il veterano Marco Lingua
che stavolta batte il diretto rivale Paolo
Capponi grazie al minor peso corporeo.
Olimpia Club sempre protagonista
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735
La società molfettese sesta alla Finale Nazionale A/3 del Campionato Italiano
Assoluto di Società.
Un nuovo e più significativo piazzamento è stato ottenuto dalla squadra dell’Olimpia Club Molfetta nel corso della
Finale Nazionale A/3 del Campionato
Italiano Assoluto di Società svoltasi il 27
e 28 settembre ad Alessandria. Nel corso
della due giorni di atletica gli sforzi dei
molfettesi sono stati premiati dall’ottimo
piazzamento della squadra classificatasi
al 6° posto con lo stesso punteggio della
5° pari a 455 punti, confermando così le
posizioni di preminenza da tempo acqui-
site sia a livello regionale che nazionale.
Il risultato finale della due giorni di
Alessandria è stato particolarmente lusinghiero grazie agli importanti piazzamenti individuali di tutte le atlete che
hanno consentito alla propria squadra di
risalire dalla decima posizione iniziale
alla sesta, sfiorando per soli 4 punti la
promozione diretta in A/2, traguardo che
comunque potrà essere tranquillamente
raggiunto alle fasi regionali del prossimo anno.
Tra i risultati individuali di particolare
interesse da evidenziare le splendide
vittorie di Daniela Mancini nella marcia
km 5 e di Manuela de Candia nel triplo
con m. 11,55.
Volgendo al termine l’attività agonistica
2008, l’Olimpia Club si accinge a fare il
bilancio di un anno particolarmente impegnativo che, ancora una volta, l’ha vista protagonista nell’ambito dell’atletica
femminile sia in campo regionale che
nazionale, sottoponendo l’intero staff
tecnico-dirigenziale a enormi sacrifici e
a tante rinunce pur di mantenere sempre
viva l’antica tradizione atletica molfettese. Una tradizione che si rinnova e che
rimane al centro dell’attività sportiva
cittadina.
26
Sport
giovedì 16 ottobre 2008
Che goduria la Serie A
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736
Hockey Club: manca la continuità
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737
La Virtus Basket all’esordio nel terzo campionato A Thiene bruciante sconfitta. Poi vittoria con il Modena.
nazionale cede al Latina e si impone nella gara casalinga
Sono necessari più equilibrio e concentrazione.
contro l’Igea Barcellona.
Finalmente è tornato l’appuntamento
con il basket che vale i due punti. Dopo
un lunghissimo periodo di preparazione estiva la Nuova Virtus Basket Molfetta si è fatta trovare pronta sul nastro
di partenza della nuova Serie A Dilettanti. E, come era nelle attese, l’esordio nel terzo campionato nazionale ha
riservato il primo stop. Fortunatamente indolore tanto che nella seconda
giornata di campionato è arrivata la
prima “storica” vittoria biancoazzurra. Ma andiamo con ordine.
Primo appuntamento con il nuovo
campionato in quel di Latina, società già ai play off promozione nella
scorsa stagione sportiva e quest’anno
pronta a dare filo da torcere ad ogni
avversario. Un avvio in salita per
Maggi e compagni che specie nei primi due quarti dell’incontro hanno subito più che il maggiore tasso tecnico
degli avversari, la pressione emotiva
per quella che, per molti molfettesi,
è stata la gara di esordio nella ex B
d’Eccellenza. A fine partita quindi
vittoria per i padroni di casa per 88
a 77 ma buona prova comunque dei
molfettesi con Francesco Longobardi
e Lillo Leo autori di 16 punti personali ciascuno. Sette giorni dopo, ecco
finalmente centrato l’appuntamento
con la vittoria. In un PalaPoli gremito
ma, come sempre, sin troppo silenzioso, i virtussini si sono imposti per 78
a 72 sull’Igea Barcellona dell’ex Andrea Capitanelli (salutato con grande
affetto dai tifosi molfettesi). Autentica “star” della serata il capitano Andrea Maggi che con i suoi 22 punti
personali ha trascinato i biancoazzurri
alla conquista dei due punti. Non certo da meno le prestazioni di Nanut (al
rientro dopo la squalifica), Lillo Leo e
Longobardi. A dimostrazione che questa squadra sta cominciando a diventare “gruppo”. Nei prossimi quindici
giorni trasferta nell’anticipo di sabato
18 a Siena poi nuovamente in casa, il
26 con il Trapani.
Vorremmo sbagliarci ma sembra proprio che il Goccia di Sole Hockey
Club di quest’anno soffra degli stessi
mali della passata stagione: poca continuità e lucidità alternata in campo.
Questi sono i primi riscontri dopo le
prime tre giornate del campionato di
Serie A2. Alla vittoria conquistata
nella prima giornata, sono seguite due
prestazioni dai risultati contrastanti
ma accomunate da pericolosi cali di
concentrazione di Agrimi e compagni. A fare maggiormente male è stata
la dolorosa sconfitta subita in quel di
Thiene il 4 ottobre: 7 a 1 (per i molfettesi rete di Daniele Persia, nella foto)
a favore dei padroni di casa senza
possibilità di giustificazioni. Una vera
e propria disfatta che ha mandato in
fibrillazione l’ambiente biancorosso
e segnato una settimana in cui mister
Vianna ha dovuto energicamente richiamare i suoi ragazzi: non è così che
si può puntare alla vittoria del campionato. Il riscatto, almeno sul piano
dei punti conquistati, è arrivato sette
giorni dopo nella gara casalinga contro il Modena. Finale di 5 a 3 (in gol
Sinisi due volte e poi Vianna, Persia
e Cirilli) ma gara “macchiata” da cali
di concentrazione ed errori che vanno evitati a tutti i costi. I biancorossi
sono ora attesi dalla doppia trasferta
prima a Matera (il 18) poi a Follonica
(il 15): obiettivo, inutile dirlo, è tornare a casa con il massimo del risultato.
Sport
giovedì 16 ottobre 2008
Pallavolo
Molfetta in cima alla classifica
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738
Le ragazze dell’Azzurra intanto danno buoni segnali per
il prosieguo del campionato di B2 femminile.
Perdere a Taranto ci poteva anche stare.
Certo rimane il rammarico di aver subito
un pesante 3 a 0 con parziali (26-24, 2522, 30-28) che raccontano di una partita
giocata “all’arma bianca”. Ma l’Azzurra
Volley sta dimostrando di essere sulla
strada giusta per disputare quel campionato sereno che tutti si augurano e che
porta dritti alla salvezza. Una salvezza
che passa anche dalle fondamentali vittorie casalinghe. Così il parquet del PalaPoli dopo aver visto perdere il Nojaturi alla prima di campionato, ha assistito
alla stessa scena nella gara di sabato 11
contro il Battipaglia. Una Francioso in
stato di grazia ha trascinato alla sonante
vittoria (3-0, parziali 25-18, 25-21, 2624) l’Azzurra di Anna Grazia Matera.
Anche in questa gara, lo ha sottolineato
la stessa allenatrice, non sono mancati i
cali di tensione “un problema su cui bisognerà lavorare” ha detto, ma che non
può costituire un ostacolo insormontabile per la compagine di patron Giancaspro attesa nei prossimi quindici giorni
a due prove di fuoco: il 18 a Matera e
il 25 in casa contro il Trani. Sul fronte
maschile molto bene si sta comportando il B1 la Pallavolo Molfetta di mister
Avellis. Il 5 ottobre vittoria interna per
3 a 2 (27-25, 22-25, 25-17, 19-25, 1614) contro il Fasano, compagine ostica
che ha venduto cara la pelle sul parquet
del “Poli”. Sette giorni dopo stesso risultato nella tana del Terni (22-25, 23-25,
25-17, 25-21, 13-25) con qualche rammarico in più per aver consentito ai padroni di casa di recuperare lo svantaggio
iniziale di 2 set a 0. Ma poco importa:
raccolti punti preziosi che consentono
ai biancorossi di guidare la classifica. Il
19 ottobre a Molfetta arriverà il Sora poi
derbyssimo a Terlizzi il 26: lo spettacolo
è assicurato..
Real e Bari Sport al comando
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739
Nel calcio a 5 ed in quello a 11 le due compagini
molfettesi guidano i rispettivi campionati.
Sul fronte calcistico molfettese sono
due le compagini locali a guidare i
rispettivi campionati. In Seconda
Categoria del calcio a 11 a fare la
parte della lepre è il Bari Sport Molfetta di mister Germinario che nelle
prime quattro giornate di campionato
ha centrato altrettante vittorie dando
incoraggianti segnali per quella che
sembra essere la stagione giusta per
il salto in Prima Categoria. Prossimi
incontri il 19 a Bitritto e il 26 in casa
contro il Bisceglie.
Nel campionato di Calcio a 5 di Serie
C1 è invece il Real Molfetta a dare
spettacolo e a far sognare gli oltre
mille spettatori che abitualmente af-
follano il PalaPoli nelle gare casalinghe. Negli ultimi due incontri disputati sono arrivati una vittoria per 4 a
3 contro l’Altamura e un pareggio,
raggiunto in extremis, per 4 a 4 nella
gara casalinga contro il Real Mola.
Partita quest’ultima che ha fatto
soffrire più del dovuto i ragazzi di
mister Miki Grassi che, dimostrando carattere e grande attaccamento
alla maglia, hanno comunque messo in saccoccia un altro punto. Nei
prossimi quindici giorni i biancorossi sono attesi da due trasferte: il 18
a Sammichele e il 25 a Spinazzola.
L’obiettivo, ovviamente, è conservare il primato.
HOCKEY
27
BASKET
Serie A2
Serie A dilettanti
Sarzana
Thiene
Montebello
MOLFETTA
Matera
Correggio
Modena
Follonica
Lodi
Sandrigo
9
9
9
6
3
3
0
0
0
0
Siena
Latina
MOLFETTA
Potenza
Sant’Antimo
Ostuni
Ferentino
Palestrina
Firenze
Trapani
Fossombrone
Osimo
Matera
Barcellona P.G.
4
4
2
2
2
2
2
2
2
2
2
0
0
-4
PALLAVOLO
Serie B1 Maschile
MOLFETTA
Spoleto
Bari
Terlizzi
Gela
Sora
Ostia
Foggia
Fasano
Terni
Chieti
Squinzano
Brolo
Avellino
Marcianise
Galatina
Serie B2 Femminile
9
9
9
8
8
8
8
7
6
6
5
4
3
3
2
1
Taranto
Matera
Sarno
Salerno
Benevento
Trani
Tuglie
MOLFETTA
Potenza
Aversa
Scafati
Nojaturi
Montescaglioso
Sala Consilina
Battipaglia
Ostuni
CALCIO A5
CALCIO
Serie C1
R. MOLFETTA
Castellana
V. Mola
Spinazzola
Pellegrino
Sammichele
Giovinazzo
Fasano
R. Mola
Noci
Ruvo
Modugno
Cerignola
Sava
Brindisi
Altamura
12
12
9
9
8
8
7
6
5
5
4
4
4
3
0
0
Seconda categoria
13
10
10
9
9
9
7
7
7
7
7
7
6
2
1
0
BARI SPORT
Cellamare
Palo
Bisceglie
Conversano
Bitritto
Altamura
MILAN CLUB
A. Triggiano
Capurso
E. Triggiano
Adelfia
Trinitapoli
Trani
Mola
Cerignola
12
10
10
10
7
6
6
4
4
4
3
3
3
1
1
1
28
Offro Lavoro
giovedì 16 ottobre 2008
Lavoro… in chiaro
Comincia con questo numero de “il Fatto” l’appuntamento con la rubrica curata da
Marco Spadavecchia e dedicata a tutti coloro che sono in cerca di lavoro.
Comincia con questo numero de “il
Fatto” il nuovo appuntamento con la
rubrica “Lavoro… in chiaro”, scritta e
curata da Marco Spadavecchia (nella
foto). L’idea di questa nuova rubrica
nasce principalmente dall’esigenza di
creare riferimenti chiari, precisi e dettagliati per tutto ciò che concerne modalità, tempi e destinatari di tutto quanto
riguarda il mondo del lavoro ed i suoi
protagonisti. Marco Spadavecchia, già
esperto del settore, cercherà quindi
di fornire ai lettori una informazione
puntuale, chiara e sintetica, fornendo
riferimenti immediatamente fruibili
in relazione alle principali possibilità
di reclutamento del personale e sulle
politiche giovanili. Inoltre attraverso
questo appuntamento quindicinale, “il
Fatto” tenterà di contribuire alla creazione di un social network dedicato al
mondo del lavoro in cui i partecipanti
potranno avere la possibilità di condividere idee, opinioni, suggerimenti
attivando, anche tramite l’utilizzo dei
principali strumenti di comunicazione,
percorsi di orientamento professionale
da seguire con “chiarezza”. Nei prossimi appuntamenti Marco Spadavecchia
vi spiegherà quindi come realizzare
la propria presentazione (curriculum
vitae, lettera di presentazione); come
pianificare la propria ricerca di lavoro
e candidarsi ad una offerta di lavoro;
come affrontare un colloquio di selezione. Ed ancora come conoscere e
utilizzare i siti web di job posting; conoscere e utilizzare i punti informativi
specialistici dediti all’orientamento
professionale (Centri per l’Impiego,
Informagiovani, ecc.); come difendersi e riconoscere offerte di lavoro non
attendibili; come conoscere gli strumenti principali dediti al reclutamento
di personale; quali sono le modalità
per usufruire delle agevolazioni per
l’avvio di una attività imprenditoriale;
come conoscere i percorsi di formazione professionale e per finire verrà
fornita una vera e propria guida alle
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Rubriche
giovedì 16 ottobre 2008
29
sms
Si rinnova anche in questo numero de “il Fatto”
l’appuntamento con gli sms dei lettori.
Come accaduto già nelle precedenti
settimane sono numerosi i messaggi di
commento (positivi e negativi) alla proposta di organizzare in città un concerto
con Caparezza. Non manca però anche
un riferimento ad una critica ricevuta da
“il Fatto” che aveva deciso di pubblicare una inchiesta su di un “night club”
esistente in città ed una richiesta che abbiamo girato al nostro sindaco.
Vi ricordiamo che per inviare commenti, suggerimenti e segnalazioni a “il
Fatto” basta inviare un sms al numero
347.113.67.78 e, nel caso in cui ci si
riferisca ad un articolo già pubblicato,
scrivere il codice identificativo dello
stesso.
Vi ricordiamo anche che è possibile inviare lettere alla redazione de “il Fatto”
tramite mail all’indirizzo redazione@
ilfatto.net oppure spedendole a “Il Fatto
- Activa Srl, via degli Antichi Pastifici,
lotto A/8, Zona Industriale - 70056,
Molfetta”.
* Al cinema Odeon, oltre ai matrimoni,
potrebbero eventualmente essere proiettati i concerti di Caparezza o di altri
gruppi cittadini? Giorgio
----------------------------------------------696. Tratto e colori per dare forma
agli invisibili. L’arte di Nando Cozzoli
finisce “in bottiglia”.
* Conosco Nando e credo che l’articolo
scritto su di lui, nella seconda parte,
specialmente in coda, non lo descriva in
maniera esauriente e veritiera.
* Nando è una persona meravigliosa,
una grande anima. Il vino Nando è buonissimo... Bevuto insieme al protagonista! Bisogna provare gli altri tre vini!
----------------------------------------------634.
Caparezza e il concerto a
Molfetta
* Sono una grande ammiratrice di Ca----------------------------------------------- parezza, ci voleva il suo concerto qui,
695. Un successo il “matrimonio al tra l’altro nella sua città natale. Magari
cinema”
anche gratuito. Sarebbe bello ma, che
dico bellissimo. Angela.
* Non sono assolutamente un fan di Caparezza, anzi quando si faceva chiamare
Miki Mix mi sa che era molto meglio.
Non lo considero un mito al pari dei
grandi della musica che sono tutta
un’altra cosa. Per me non è un cantante,
non mi piace, il suo modo di cantare e di
far musica mi fa solo ridere. Purtroppo
Molfetta dopo i suoi personaggi illustri
ha avuto lui... Se la musica racconta
verità c’è modo e modo di raccontarla
e c’è modo e modo di presentarsi sulle
scene! Che Capa faccia un concerto a
Molfetta è normale, ci mancherebbe, è
la sua città. Personalmente sono indifferente. Ben venga un concerto della
Mannoia ma vorrei vedere a Molfetta
anche altri grandi cantanti italiani che
non accontentino solo il pubblico di una
certa età, tipo Vasco Rossi, Ramazzotti,
Pino Daniele ecc... Perché il comune
non li chiama? Costano? Ma per favore!
E poi diamo a questi cantanti lo stadio
che si meritano per esibirsi nei loro concerti come succede nelle altre città. Ne
abbiamo due! Basta con questo anfite-
atro. Possibile che Baglioni non poteva
fare un concerto nello stadio? La solita
politica del risparmio, che vergogna!
----------------------------------------------682. Una discarica alla periferia
della città
* Ciò che dovrebbe far scandalizzare
ed indignare la gente sono per esempio
l’inciviltà, l’illegalità e la mancanza di
rispetto nei confronti dell’ambiente in
cui viviamo come testimonia l’articolo
sulla discarica a cielo aperto nella zona
di espansione e non, come scrive un lettore, la pubblicazione di una vostra inchiesta sulla presenza nella nostra città
di uno strip club. I principi sono davvero
capovolti! Poveri noi! Dario Farinola
----------------------------------------------000. Una richiesta
* Mi chiamo Damiano, ho 43 anni,
sono divorziato e per forza di cose sono
stato costretto a tornare a vivere a casa
dei miei. Vi chiedo se potete girare la
mia proposta al sindaco o a chi per lui:
è prevista a Molfetta una zona comunale dove poter erigere case in legno,
comprando il suolo dal comune? Privilegiando coloro che come me si trovano
senza casa e vogliono crearsene una il
legno a basso costo?
30
Rubriche
giovedì 16 ottobre 2008
www.ilfatto.net
FACILE
DIFFICILE
SOLUZIONI n° 20
Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un
gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9
celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la
griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto,
in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue.
Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo
del gioco è quello di
riempire le caselle
bianche con numeri
da 1 a 9, in modo tale
che in ogni riga, colonna e regione siano
presenti tutte le cifre
da 1 a 9 e, pertanto,
senza ripetizioni.
Fonte:(it.wikipedia.org)
IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,
puntuale come sempre il giovedì.
Caffè Duomo
Bar Universo
Bar Fenice
Bar Mixed
Bar Stazione
Pasticceria
Mezzina
Bar Fantasy
Bar Davis
Sotto Coperta
Bar Miramare
Coffee Room
Cin Cin Bar
Bettie Page
Off Street
Blanc la nuit
Beatles Pub
Swing Pub
Grease
Place Blanc Cafè
Agip via Terlizzi
Esso via Terlizzi
API zona industriale
Q8 zona industriale
ESSO via Bisceglie
Metropolis
Silver Café
Madogas via Terlizzi
Rubriche
giovedì 16 ottobre 2008
31
Tagliatella al ragù di scorfano e peperone grigliato
Categoria: primo piatto
Ingredienti per 6 persone
•
•
•
•
•
•
•
•
500 gr. di tagliatelle fresche
500 gr. di polpa di scorfano
1000 gr. di pomodori rossi a grappolo
1 cipolla media
2 foglie di alloro
200 gr. di vino bianco
basilico prezzemolo sale e pepe e olio extravergine q.b.
2 peperoni gialli grigliati e spellati
Procedimento
In una padella preparare il ragù di scorfano con la cipolla, l’olio, i pomodori e lasciar cuocere. Passare i pomodori al mixer, unire la
polpa di scorfano, aggiustare di sale e pepe, insaporire con basilico e alloro e lasciar cuocere per qualche minuto.
Cuocere la pasta e mantecarla alla salsa.
Impiattare in 6 piatti individuali accostando le falde di peperone grigliato.
Chef: Carlo Papagni
I CONSIGLI DELLO ZODIACO
ARIETE
Buoni i rapporti con gli amici e i colleghi. Un po’ più turbolenti quelli affettivi.
Controllatevi a tavola. Esagerare non fa
mai bene. Un’alimentazione controllata
vi consentirà di superare meglio e prima
quel piccolo disturbo che vi rende nervosi da un po’.
TORO
Piccole incomprensioni con i colleghi.
Avete bisogno di un periodo di riposo.
Ne ha bisogno soprattutto il vostro organismo. Per questo mettete a posto
le cose e staccate la spina per qualche
giorno. Le persone che vi stanno accanto capiranno.
GEMELLI
Piccola novità all’orizzonte per chi è alla
ricerca di una occupazione part time.
Per il resto mettete via la maschera.
Ammettete di aver bisogno di aiuto e
tuffatevi nella vita. Le stelle sono dalla
vostra parte ma se vi chiudete come un
riccio c’è poco da fare.
CANCRO
Se vi interessa qualcosa fate in modo
di riuscire ad ottenerla. Non vi mancano certo i mezzi. Ciò che invece dovete assolutamente evitare è lo stress.
Puntate dritto all’obiettivo e poi colpite. È necessario evitare giri di parole e
inutili sotterfugi.
LEONE
Buone prospettive in campo lavorativo e
nelle amicizie. Ma restate con i piedi per
terra. Vi aspettano due settimane molto
intense. Nei rapporti di coppia l’intesa è
alle stelle. Nelle storie appena cominciate ci saranno momenti indimenticabili.
VERGINE
Ricordate che ci si può sentire soli anche circondati da persone amiche e voi
siete sulla buona strada. Come al solito
vi piace giocare con i sentimenti, quelli degli altri soprattutto. Questo non è
bello e a lungo andare potrebbe crearvi
problemi.
BILANCIA
Mettete le cose in chiaro con gli amici,
con i colleghi di lavoro, con i familiari,
con la persona che amate. Solo così
riuscirete a trovare la serenità che meritate. È arrivato il momento di mettere
tutte le carte in tavola. Non lasciate nulla
in sospeso.
SCORPIONE
Fate attenzione al portafoglio. Sono in
arrivo spese impreviste e non è il caso
di lasciarvi cogliere impreparati. Troppe distrazioni attorno a voi. Cercate di
mantenere la concentrazione se volete
riuscire nell’impresa che state inseguendo da qualche giorno.
SAGITTARIO
Cercate di non perdere il senso della realtà anche se le stelle sono dalla
vostra parte. È il momento giusto per
mettere a punto un progetto, cominciare a costruire qualcosa di serio, osate
in amore, sul lavoro, nell’amicizia, ma
con moderazione.
CAPRICORNO
Il tempo sistemerà ogni cosa e voi,
quando volete, sapete essere molto
pazienti. È un momento così così. Ma
durerà poco non temete. Qualche piccola incomprensione con i colleghi di
lavoro e con gli amici. Non fatevene
un cruccio.
ACQUARIO
Forse è arrivato il momento di fare quella
telefonata per parlare con la persona che
vi fa stare male. Se non riuscite ad affrontare la realtà il vostro umore continuerà
ad essere molto instabile. La vostra insofferenza e lo stato di apatia in cui vi state costringendo condiziona ogni scelta.
PESCI
Nelle prossime due settimane raccoglierete tutto ciò che avete seminato negli
ultimi mesi e saranno fuochi d’artificio.
Continua il vostro momento positivo.
Non lasciatevi sfuggire l’occasione propizia per mettere a posto ogni cosa.
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