Come usare i dati in vitro per soddisfare le
prescrizioni in materia di informazioni di
REACH
Webinar sulle prescrizioni in materia di
informazioni
30 novembre 2009
http://echa.europa.eu
Panoramica
• REACH e sperimentazione in vitro
• Criteri per l'uso di metodi in vitro ai sensi di REACH
– Idoneità della metodologia in vitro
– Adeguatezza dei dati prodotti con metodologia in vitro
• Come usare i dati in vitro per soddisfare le prescrizioni in
materia di informazioni
• Utilizzo di metodi convalidati
• Uso potenziale di metodi preconvalidati
• Uso potenziale di metodi non preconvalidati
• Come presentare i dati in vitro in IUCLID
– Esempi
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REACH e sperimentazione in vitro
• Le sperimentazioni su animali sono effettuate soltanto in
caso di assoluta necessità (art. 25(1))
• I metodi in vitro fanno parte della cosiddetta strategia
delle “3 R” nell'ambito di REACH: Replace, Reduce &
Refine (sostituire, ridurre e migliorare) le sperimentazioni
su animali e promuovere metodi alternativi
Un test eseguito in vitro è un test condotto in laboratorio, all’interno di
contenitori in vetro o plastica. In vitro è il contrario di in vivo (su un
organismo vivente).
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Criteri per l'uso di metodi in vitro ai sensi di
REACH
Due aspetti da considerare:
1. Idoneità della metodologia
2. Adeguatezza dei dati ottenuti con questo
metodo
Vedere la guida REACH: B.4.3.1
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Idoneità della metodologia in vitro
Due categorie di metodi in vitro nell'ambito di REACH
considerati idonei
1. Metodi convalidati:
•
Metodi convalidati a livello internazionale (es. regolamento CE sui
metodi di prova o linee guida OCSE)
•
es. prove in vitro per irritazione/corrosione cutanea e test di
genotossicità in vitro, ad es. test di Ames sulla mutagenicità
2. Metodi preconvalidati:
•
Test In vitro che soddisfano criteri di prevalidazione riconosciuti
a livello internazionale
•
es. criteri ECVAM per l’immissione nel processo di prevalidazione
•
Criteri più dettagliati nel documento di orientamento dell’OCSE
GD 34 e nella guida REACH Tabella R.4.1
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Adeguatezza dei dati prodotti con
metodologia in vitro
• Aspetti da considerare:
– Le informazioni sono ottenute usando una
metodologia di sperimentazione in vitro validata e
scientificamente accettata
– I dati prodotti possono essere usati ai fini della
classificazione
e
dell'etichettatura
e/o
della
valutazione dei rischi
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Come usare i dati in vitro per soddisfare le
prescrizioni in materia di informazioni (1) Allegato XI, punto 1.4
• I risultati ottenuti con idonei metodi in vitro possono indicare la
presenza di una certa proprietà pericolosa
èIn funzione del rischio potenziale, può essere necessaria una
conferma immediata, che richiede sperimentazioni.
Attenzione:
– Tale sperimentazione potrebbe essere necessaria al di là di quanto
previsto negli allegati VII o VIII
– La proposta di conferma richiede sperimentazioni al di là di quanto
previsto negli allegati IX o X per i rispettivi livelli di tonnellaggio
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Come usare i dati in vitro per soddisfare le
prescrizioni in materia di informazioni (2) Allegato XI, punto 1.4
• I risultati ottenuti con idonei metodi in vitro possono indicare l'assenza
di una certa proprietà pericolosa
èLa prova pertinente è effettuata al livello di tonnellaggio appropriato
per confermare il risultato negativo, tranne:
– se la sperimentazione non è prescritta a norma degli allegati da VII a X o
delle altre disposizioni del presente allegato.
– Ulteriori condizioni in cui tale conferma può essere omessa
• V. diapositiva seguente
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Come usare i dati in vitro per soddisfare le
prescrizioni in materia di informazioni (4) Allegato XI, punto 1.4
– Ulteriori condizioni in cui tale conferma può essere omessa:
• i risultati sono derivati da un metodo in vitro la cui validità
scientifica è stata stabilita da uno studio di validazione,
secondo principi di validazione riconosciuti a livello
internazionale;
• i risultati sono idonei ai fini della classificazione e
dell'etichettatura e/o della valutazione dei rischi; e
• è fornita una documentazione adeguata e attendibile relativa al
metodo applicato.
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Utilizzo di metodi in vitro
Utilizzo di metodi convalidati (1)
Una volta convalidato scientificamente secondo principi di validazione
accettati a livello internazionale (OCSE GD 34 (OCSE; 2005b)) il
test in vitro può sostituire completamente o parzialmente il test in
vivo a seconda dello scopo per il quale il metodo di prova è stato
convalidato e adottato.
Uno dei criteri principali di accettazione è l'adeguatezza delle
informazioni prodotte usando tale tipo di test ai fini della
classificazione e dell'etichettatura e/o della valutazione dei rischi.
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Utilizzo di metodi convalidati (2)
Gli allegati VII-X del regolamento REACH contengono
diversi metodi in vitro convalidati
Esempi di prescrizioni standard in materia di informazioni
Allegato VII:
studi in vitro della corrosione e dell'irritazione cutanea
– studio in vitro dell'irritazione degli occhi.
Allegato VIII:
- studio in vitro della mutagenicità (studio della citogenicità, test del
micronucleo o delle mutazioni su cellule di mammifero)
–
Devono essere evitate sperimentazioni in vivo con
sostanze corrosive a livelli di concentrazione/dose che
comportino corrosività.
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Utilizzo di metodi convalidati (3)
• Ulteriori metodi di prova convalidati che non fanno
parte delle prescrizioni in materia di informazioni
standard stabilite negli allegati REACH possono
fornire importanti informazioni, per esempio:
– Test in vitro di assorbimento cutaneo
– Test in vitro di fototossicità
– Test in vitro di pirogenesi
Uso potenziale di metodi preconvalidati (1)
A norma dell'allegato XI, punto 1.4, del regolamento
REACH è possibile utilizzare metodi elaborati
sufficientemente bene ma non ancora convalidati (ad es.
i criteri ECVAM per l’immissione di una prova nel
processo di prevalidazione)
se:
• i risultati ottenuti sono idonei ai fini della classificazione e
dell'etichettatura e/o della valutazione dei rischi
• è fornita una documentazione adeguata e attendibile del
metodo applicato.
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Uso potenziale di metodi preconvalidati (2)
• In funzione del test, del suo campo di applicabilità e della
sostanza da testare, possono essere accettati i risultati
positivi
• I risultati che indicano l'assenza di una determinata
proprietà pericolosa devono essere confermati
eseguendo il test pertinente secondo il livello di
tonnellaggio per confermare il risultato negativo
– Ad es. test di sensibilizzazione cutanea in vitro: i risultati positivi
possono essere accettati, mentre i risultati negativi devono essere
confermati da un test in vivo
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Esperienza acquisita finora con i metodi
preconvalidati
• Abbiamo finora ricevuto test in vitro
dell'irritazione cutanea e test in vitro
dell'irritazione degli occhi
– I dati presentati sono stati di buona qualità, compresi:
• protocollo dettagliato
• condizioni della sperimentazione
• interpretazione dei risultati
• conclusioni
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Uso potenziale di metodi non preconvalidati (1)
• I dati in vitro ottenuti con metodi non preconvalidati
(non ancora immessi nel processo di prevalidazione)
potrebbero essere utili nell'approccio basato sul peso
dell'evidenza è è necessario il parere di esperti per
valutarne l’attendibilità
• Il livello di ottimizzazione del metodo usato dovrebbe
preferibilmente soddisfare i criteri per lo sviluppo di test
riconosciuti a livello internazionale, ad es. i criteri
ECVAM per l’immissione di una prova nel processo di
prevalidazione. Deve essere fornita una documentazione
adeguata e attendibile del metodo.
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Uso potenziale di metodi non preconvalidati (2)
• Criteri di sviluppo per la convalida dei metodi in vitro idonei
– Fondamenti logici del metodo di sperimentazione
– Relazione tra l'endpoint del metodo di sperimentazione e il
fenomeno (biologico) d'interesse
– Protocollo dettagliato per il metodo di sperimentazione
– Esecuzione del metodo di sperimentazione mediante l'uso di
sostanze di riferimento (valutazione dell'accuratezza)
– Valutazione dell'esecuzione
– Riproducibilità intralaboratorio e interlaboratorio
– Pertinenza
– Qualità dei dati e disponibilità dei dati del metodo di
sperimentazione
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Uso potenziale di metodi non preconvalidati (3)
• In generale i dati ottenuti da test in vitro offrono una
comprensione meccanicistica
– I dati ottenuti da analisi in vitro di livello avanzato possono offrire
un aiuto prezioso ai fini della valutazione dei rischi
• Ad esempio, con lo sviluppo di nuove tecnologie come
OMICS (genomica, proteomica),
è valutare uno specifico modo di azione / meccanismo di
azione (percorsi molecolari) della potenziale tossicità di una
sostanza o di una categoria di sostanze
ècontribuire al “read-across” e alla creazione di categorie
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Come presentare i dati in vitro in IUCLID
Sensibilizzazione cutanea
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Sensibilizzazione cutanea (1)
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Sensibilizzazione cutanea (2)
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Sensibilizzazione cutanea (3)
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Sensibilizzazione cutanea (4)
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Sensibilizzazione cutanea (5)
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Sensibilizzazione cutanea (6)
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Link
• Regolamento CE sui metodi di prova
• Linee guida dell’OCSE sulle sperimentazioni di
sostanze chimiche
• TSAR (Sistema di ricerca per la revisione, la
convalida e l'approvazione di metodi di prova
alternativi nel contesto della normativa UE sulle
sostanze chimiche)
• ECVAM (Centro europeo per la convalida dei
metodi alternativi)
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How to Use In Vitro Data