AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano
lunedì 26 OTTOBRE 2015 - ANNO LI - N° 5 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO - PRESSO BAR TRE GAZZELLE Viale Roma, 16
DOPO IL TRIS AL “MENTI”
ASSALTO AL PESCARA!!!
di Massimo Barbero
Avanti un’altra! Nemmeno il tempo di godersi il
bel successo di Vicenza
che è già ora di tornare in
campo… Soltanto tre settimane fa l’idea di questo
anticipo con il Pescara
metteva i brividi. La immaginavamo come una
sfida da non poter sba-
gliare contro un avversario
di grande qualità. Il valore
della rosa a disposizione di
Oddo ovviamente rimane.
Finora gli abruzzesi hanno perso solo le due gare
condizionate dalle assenze
dei Nazionali. Ma dopo tre
successi consecutivi anche il Novara si avvicina
al “Monday Night” senza
complessi di sorta. Con la
serenità di chi sa di potersela giocare. è una grande
serata di calcio da vivere
allo stadio… Noi ci saremo, carichi più che mai…
Forza Ragazzi!!!
Ps: da questo numero assumo ufficialmente la carica di Direttore Responsabile della testata. Ringrazio
Enrico Lavazzi per la ammirevole disponibilità, il
Direttivo per la fiducia, l’amico Beppe Vaccarone
per avermi invitato a collaborare (nell’ormai lontano
2003) e per il grande lavoro
svolto in tanti anni.
NOVARA
PESCARA
1
Da Costa
Fiorillo
1
25
Faraoni
Fiamozzi
41
2
Troest
Campagnaro
15
35
Poli
Zuparic
13
3
Dell’Orco
Crescenzi
39
7
Casarini
Selasi
24
4
Viola
Mandragora
21
21
Signori
Verre
40
19
Gonzalez
Benali
23
16
Galabinov
Caprari
17
11
Corazza
Lapadula
10
22
Tozzo
Aresti
18
24
Dickmann
Zampano
11
6
Vicari
Bulevardi
27
20
Schiavi
Mitrita
28
8
Faragò
Cappelluzzo
32
10
Buzzegoli
Torreira
34
28
Manconi
Bruno
5
34
Rodriguez
Forte
42
32
Evacuo
Cocco
19
All. Baroni
All. Oddo
INIZIO PARTITA lunedì 26 OTTOBRE ORE 20.30
IL FEDELISSIMO
2
LA IGOR PRONTA AL DEBUTTO DI ISTANBUL
di Attilio Mercalli
Dopo due turni vincenti ma non convincenti di campionato, l’Igor Volley vola domani
a Istanbul per affrontare mercoledì alle 18
la prima gara del girone eliminatorio della
Champions League, nella quale, la società
del “patron” Leonardi e del presidente Suor
Giovanna Saporiti, è all’esordio assoluto.
Una partecipazione guadagnata sul campo
l’anno passato con la conquista del primo
posto nella regular season e tutta da scoprire perché almeno per la metà delle ragazze
di Pedullà, sarà il primo match nella massima competizione europea per club. Nella
grande metropoli euroasiatica, l’Igor arriva
da tutt’altro che da favorita perché affronterà una delle formazioni più forti e blasonate (2 Champions, un Mondiale per Club,
una Challenge Dup ed una Top Team Cup, 8
scudetti, 5 Coppe Turche) del panorama internazionale, il Vafikbank Gunes, sodalizio di
grandi possibilità economiche che si ripresenta in Europa con una formazione che la
pone già come una delle predestinate alme-
no all’accesso alla Final Four e anche quindi alla vittoria finale. Guidata dal modenese
Giovanni Guidetti che, permettetemelo, il
sottoscritto tenne a battesimo, da arbitro,
giovanissimo nella sua prima gara su una
panchina di A1 (lo Spezzano ndr) nell’ormai
lontana metà degli anni ’90, ha a disposizione un roster da far rizzare i capelli che
parte dalle turche Naz (regista della nazionale) e Kirdar Gozde, per passare alle stelle
internazionali come la brasiliana Sheilla (ex
di Pesaro), la serba Rasic, le olandesi Bujs,
Sloetjes, De Kruijf, ma anche l’americana
Direttore Responsabile MASSIMO BARBERO
Collaboratori
THOMAS GIANOTTI - FLAVIO BOSETTI
ATTILIO MERCALLI - enea marchesini
Fabio Calcaterra - Gianni Milanesi
Roberto Carrara - Daniela Baggiani
Francesca Riga - daniele faranna
Foto gentilmente concesse da
Fabio Calcaterra, Novaracalcio.com,
FORZANOVARA.NET e S.A.M. Salerno
Impaginazione
SIMONE BELLAN
Nova eventi - Novara
Viale Giulio Cesare 147/N - Tel. 0321.403826
Stampa
Italgrafica - Novara
Via Verbano, 146 - Tel. 0321.471269
Aut. Trib. Novara N° 181 del 24/2/1967
Hill trasferitasi a suon di dollaroni proprio
dalla squadra azzurra subito dopo la sconfitta nella finale scudetto. Le azzurre quindi
scenderanno in campo senza aver nulla da
perdere e tutto da guadagnare ricordando
magari che nel 2010, l’allora Asystel di Rosso, Tom, Flier, Barcellini, eliminò a sorpresa
(perché non favorita) la squadra di Guidetti
nei quarti di Champions vincendo entrambi
i match, a Istanbul 3-1 e poi a Novara per 3
a 0, guadagnandosi l’accesso alla Final Four
di Cannes.
IL FEDELISSIMO
3
l’avversario di turno: il pescara
La squadra di Oddo ritenta l’assalto alla serie A sfiorata a giugno
di Thomas Gianotti
Decima giornata di andata: al “Silvio
Piola” arriva il Pescara, squadra che
solo pochi mesi ha sfiorato la promozione in massima serie. Il nome
completo è Delfino Pescara, erede
della società sportiva nata nel 1936
che vanta nel proprio palmares, sei
campionati di serie A e trentacinque
stagioni in cadetteria, insomma un
bel pezzo di storia del calcio italiano.
Il club abruzzese ha vissuto il suo
momento di massimo splendore
nella seconda metà degli anni 80
quando alla guida c’era Giovanni
Galeone che con questi colori diede spettacolo in un biennio culminato con la promozione in serie A
e la successiva salvezza. Dopo il
fallimento nella stagione 2008/09,
la società Pescara è stata rilevata
dal gruppo De Cecco, con Daniele
Sebastiani nuovo presidente, al suo
fianco il Dg Giorgio Repetto ed il Ds
Giuseppe Pavone. Quest’ultimo,
dopo una discreta carriera da calciatore, è famoso per essere l’artefice
del miracolo Foggia, quello di Casillo
e Zeman tanto per intenderci. Anche
Zeman è passato sulla panchina
abruzzese con grandi risultati. Ricordiamo il trio Verratti-Insigne-Immobile, proprio lanciato dal tecnico
boemo. Sulla panchina abruzzese
siede ora l’ex campione del mondo
Massimo Oddo, figlio d’arte, che
dopo una splendida carriera da difensore, si sta mettendo in luce con
il Delfino, preso in extremis la scorsa
stagione (rilevando Baroni) e condotto alla finale play-off persa poi
immeritatamente contro il Bologna
di Delio Rossi. La società abruzzese gli ha giustamente rinnovato la
fiducia ed il tecnico la sta ripagando
appieno.
Mercato davvero importante quello
dei biancazzurri. Dopo le redditizie
cessioni di gente del calibro di Melchiorri al Cagliari e di Bjarnason agli
svizzeri del Basilea hanno lasciato il
Pescara anche l’ex Varese Pucino
diretto a Verona (sponda Chievo) il
forte centrocampista Politano tornato al Sassuolo, l’ex speranza juventina Pasquato che ha scelto Livorno,
più alcuni giovani che hanno fatto
ritorno alla casa madre. In entrata
il Pescara si è mosso decisamente
bene. in difesa i colpi sono stati l’ex
azzurro Crescenzi, Fiamozzi dal fallito Varese ed Hugo Campagnaro,
fino a pochi mesi fa nazionale argentino. In mezzo al campo è arriva-
to in Abruzzo Mandragora, giovane
di proprietà del Genoa che proprio
in questi giorni viene accostato ai
più prestigiosi club italiani e non.
Dal Palermo, via Brescia, è stato
ingaggiato Benali, centrocampista
dinamico e d’ordine. Ed ancora Valoti dal Verona, reduce da un ottimo
campionato di serie A, Verre dall’Udinese, il promettentissimo Lapadula dal Teramo e Cocco per l’attacco
(da Vicenza) giocatore sempre poco
considerato ma che ogni stagione
sa ritagliarsi spazio a suon di gol.
Nomi di assoluto livello anche tra i
confermati: Memushaj, Caprari, Paolucci, Sansovini su tutti. Il Pescara
punta decisamente a ripetere quantomeno il piazzamento dello scorso
anno, ma davanti ci saranno gli azzurri di casa che giustamente vorranno continuare a fare bene tra le
mura amiche.
IL FEDELISSIMO
4
prossimi turni
10a giornata
Martedì 27 ottobre
ore 20.30
Novara-Pescara (Lun. 20.30)
Avellino-Ascoli
Cesena-Como
Crotone-Brescia
Latina-Ternana
Modena-Spezia
Perugia-Cagliari
Pro Vercelli-Bari
Trapani-Vicenza
Entella-Livorno
Lanciano-Salernitana
11a giornata
Sabato 31 ottobre
ore 15
Ascoli-Pro Vercelli
Bari-Novara
Brescia-Latina
Cesena-Lanciano
Como-Modena
Livorno-Trapani
Pescara-Crotone
Salernitana-Perugia
Ternana-Avellino
Spezia-Entella (Dom. 17.30)
Cagliari-Vicenza (Lun. 20.30)
12a giornata
Sabato 7 novembre
ore 15
Bari-Salernitana (Ven. 20.30)
Cagliari-Modena
Latina-Cesena
Novara-Brescia
Pescara-Ternana
Pro Vercelli-Livorno
Trapani-Spezia
Vicenza-Ascoli
Entella-Como
Perugia-Lanciano (Dom. 17.30)
Crotone-Avellino (Lun. 20.30)
13a giornata
Domenica 15 novembre
ore 15
Ascoli-Perugia
Avellino-Latina
Brescia-Trapani
Cesena-Bari (Dom. 20.30)
Como-Pescara
Livorno-Vicenza (Sab. 15.00)
Modena-Pro Vercelli (Sab. 20.30)
Salernitana-Novara
Spezia-Cagliari (Dom. 12.30)
Ternana-Entella
Lanciano-Crotone
UN ANNO SENZA “IL CARLONE”
È passato più di un anno dalla scomparsa di Carlo Afferni
(per tutti “Il Carlone”) e non
riusciamo ad abituarci all’idea che non incontreremo
più sugli spalti il suo genuino
entusiasmo e la sua passione
sconfinata. Lo so, purtroppo
sono tanti gli Angeli Azzurri
che ci hanno lasciato in que-
sti ultimi anni (alcuni, ahimè,
anche in età molto giovane)
lasciando in ognuno di noi un
vuoto speciale. Ma il ricordo
del Carlone li accomuna in
un certo senso tutti quanti. Perché lui c’era sempre:
in A come in C2, con il sole
o con la pioggia, d’inverno
per una soffertissima partita di campionato o d’estate
per un’amichevole da vivere
senza troppi pensieri. Non
apparteneva ad un club piuttosto che ad un altro. Lui era
per il Novara, soltanto per
il Novara. Ed avrebbe dato
qualsiasi cosa per i colori azzurri. Soltanto l’amore per la
propria famiglia poteva superare quello per la squadra di
calcio che seguiva sin da età
giovanissima. A poco più di
un anno dalla sua improvvisa
scomparsa, il cappellino del
Carlone gira ancora tutti gli
stadi d’Italia grazie alla supertifosa Monica, grande amica
di famiglia. Noi lo portiamo
nel cuore cercando ogni volta
di difendere il “suo Novara”
sempre e comunque. Proprio
come avrebbe fatto lui e continua a fare da lassù...
il quartiere centro contro la sla
Il Quartiere Centro in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Artisolide ha avviato in
progetto “Un anno contro la Sla - Far del bene fa bene” con la finalità di raccogliere
fondi a favore della dottoressa Letizia Mazzini, ricercatrice che opera sulle staminali. In occasione di ogni partita casalinga del Novara l’appassionatissimo presidente del Quartiere Centro
Cavalier Stefano Ciaramella incontrerà i dirigenti della squadra avversaria per ottenere gadget
o magliette firmate da mettere all’asta. Anche voi potrete contribuire alla causa effettuando un
versamento sul conto Banca Sella intestato alla “Artisolide” alle seguenti coordinate bancarie
CODICE IBAN IT 28 J 03268 10100 052847000530 - specificando la causale “Un
anno contro la SLA”.
IL FEDELISSIMO
5
L’INTERVISTA A… LORENZO MAZZEO
Negli anni ottanta l’attaccante ha vestito le maglie di Pescara e Novara
di Francesca Riga
Negli anni ottanta Lorenzo Mazzeo ha infiammato le piazze di
Pescara e Novara. Promessa
mai del tutto esplosa in Abruzzo,
bomber da categoria superiore
che non ha rispettato pienamente
le attese in azzurro. Ma sul vero
valore dell’uomo e del calciatore
parlano ampiamente le promozioni conquistate da protagonista ed
i circa 25 anni… in prima squadra!
Caro Lorenzo, hai girato un’infinità di squadre da calciatore...
Possiamo dire che Pescara e
Novara ti sono rimaste nel cuore in maniera particolare... se
non altro perché ti rimandano
alle emozioni giovanili?
“Sono legato a tutte le piazze in
cui ho giocato e seguo sempre le
mie ex squadre. A Pescara in C1
ho lavorato con un grande gruppo
con giocatori d’esperienza uniti a
giovani promesse. In B ho trovato
un Pescara diverso da quello che
avevo lasciato con un differente
metodo di gioco. Puntavamo alla
salvezza, ma arrivammo settimi
in classifica. Anche a Novara ho
trovato una grande piazza, un
pubblico caloroso e conservo dei
bellissimi ricordi”.
A Pescara hai vinto subito un
campionato, a Novara ci sei andato solo vicino... Ripensando
all’entusiasmo che c’era da noi
nell’1986-87 quanto sarebbe
stata bella la festa per la C1?
“Parecchio! Purtroppo ho il rammarico di non esser arrivato all’obiettivo che mi ero prefissato,
sarebbe stato stupendo per me e
per tutti quelli che ci credevano.
Eravamo una squadra sin troppo
tecnica. Ed invece per vincere,
oltre al talento, occorrono uomini
capaci di mettersi al servizio della
squadra…”.
Pescara e Novara sono accumunate anche da una recente
avventura in A, purtroppo durata una sola stagione. Cos’è
mancato per rimanere tra i
grandi, secondo te?
“Le società sono condizionate dal
mercato. È un discorso generale
che riguarda tutto il calcio italiano. Si punta troppo su giocatori
stranieri lasciandosi scappare
gli uomini che hanno dimostrato
l’attaccamento alla maglia. Per
quanto riguarda il Novara, un errore è stato quello di smantellare
la coppia gol Bertani-Gonzalez.
Purtroppo in attacco non sono arrivati sostituti all’altezza. Ed inve-
lunedì sera?
“Sono due belle squadre com-
ce insistendo con la squadra che
aveva raggiunto due promozioni
consecutive si sarebbero potute
fare ancora grandi cose…”.
Da tecnico più che da appassionato, come vedi la sfida di
poste da giocatori di buon livello
tecnico. Sulla carta il Pescara è
favorito, ma il Novara ha appena
battuto in casa la capolista…”.
Per finire un saluto ai tifosi novaresi che leggono “Il Fedelissimo”.
“Di Novara conservo bei ricordi
grazie al calore dei tifosi, società
e presidente. Ero in un ambiente
molto familiare e si lavorava con
grande serenità. Ho conosciuto
persone stupende. Infine vorrei
lasciare un messaggio ai ragazzi:
bisogna guardare ai campioni del
passato come Silvio Piola non per
un ricordo fine a sé stesso, ma
per trarne un esempio per il futuro…”.
IL FEDELISSIMO
6
IL PROTAGONISTA: davide faraoni
L’esterno che giocava spesso nell’Inter di Ranieri ha scelto Novara per rilanciarsi
di Flavio Bosetti
Giunto al Novara poco prima
della chiusura della finestra estiva del calciomercato, Davide
Faraoni non ci ha messo molto
per convincere un po’ tutti della bontà di scelta operata dal ds
Domenico Teti. Difensore esterno destro con spiccate qualità
di corsa, grinta da vendere e
ottima disciplina tattica che alla
bisogna mette al servizio della
squadra anche a centrocampo,
è arrivato dall’Udinese a titolo
temporaneo.
Dopo aver dato i primi calci al
pallone nelle file del Bracciano,
società dilettantistica del luogo
natale, si trasferisce ben presto e ancora giovanissimo alla
Lazio guidata in panchina da
Delio Rossi. Dopo aver faticosamente recuperato da un lungo infortunio, passa all’Inter con
cui debutta in prima squadra in
occasione della Supercoppa
italiana persa per 2-1 contro il
Milan. Il primo gettone ufficiale
in Serie A, sempre con la maglia
nerazzurra, è invece datato 19
novembre 2011 nello scampolo conclusivo del vittorioso 2-1
inflitto al Cagliari. Coi nerazzurri
è protagonista pure in Champions League (esordio europeo
in Trabzonspor-Inter) poco prima
di disputare la sua prima intera
gara da titolare nella sfida contro
l’Udinese. Coi meneghini arriva
anche la grande gioia del primo
gol in massima serie quando
mette il sigillo sul 5-0 che chiude
la pratica Parma. Nel 2012 si trasferisce all’Udinese (17 presenze) poi, dopo una parentesi agli
inglesi del Watford (2013) passa
a gennaio al Perugia dove colleziona 15 presenze complessive.
A pochi giorni dall’inizio dell’attuale campionato firma per il
Novara, giusto in tempo per far
il suo esordio contro il Latina.
Faraoni, tanto per completare il
già ricchissimo personale curriculum, ha vestito tutte le maglie
delle Nazionali giovanili partendo dall’Under 16 fino ad arrivare all’Under 21 allenata da Ciro
Ferrara. Quest’anno al Novara è
in cerca del rilancio, della stagione propizia per tornare a calcare i campi della massima serie.
«Ho scelto di venire qui per dimostrare a tutti, e a me stesso
in particolare, di poterlo fare. Nel
calcio nessuno ti regala niente
e so che devo conquistarmi un
posto da titolare solo lavorando
sodo giorno dopo giorno. Ho
provato fino all’ultimo a cercare
una sistemazione in serie A ma
visto che sono mancate le possibilità ho scelto senza esitazione
Novara. Adesso ho la conferma
che è la piazza giusta per la serietà di società, compagni e tifosi». È giusto definirti un difensore
tatticamente utile anche al centrocampo? «Ho iniziato a giocare come difensore centrale. Poi,
in Nazionale, mi sono dirottato
i prossimi impegni del novara
11A giornata – Sabato 31 ottobre ore 15.00
Bari-Novara
12A giornata – Sabato 7 novembre ore 15.00
Novara-Brescia
13A giornata – Domenica 15 novembre ore 15.00
SALERNITANA-NOVARA
14A giornata – Sabato 21 novembre ore 15.00
Novara-SPEZia
sulla fascia prima di proseguire
anche come quinto di centrocampo nel classico 3-5-2. Giocare a centrocampo per me non
sarebbe un problema, all’Inter
ad esempio facevo la mezzala».
Un buon inizio di stagione il tuo
mentre a livello di squadra si rimpiangono alcuni punti gettati alle
ortiche. «È vero abbiamo perso
alcuni punti quando pensavamo
di averli già in tasca. A dispetto
delle prestazioni però. Se guardo
a tutte le partite disputate fino ad
ora credo che abbiamo steccato
solo in quella contro il Como».
Quale potrebbe essere il segreto
vincente per un Novara che vuol
esser protagonista al suo ritorno
nella cadetteria? «Il gruppo è un
ingrediente indispensabile. Noi
lo siamo e sotto questo profilo
non abbiamo niente da invidiare
a nessuna avversaria. Per il resto sono convinto che contino
principalmente due cose: poche
parole e tanti fatti. Questo è un
segreto che non tradisce». Che
impressione ti sei fatto di città
e tifosi? «Sinceramente non ho
frequentato moltissimo la città.
Comunque l’ambiente mi sembra ideale per poter esprimerci al
meglio. I tifosi ci sono sempre, in
casa e fuori e non posso che dire
bene. Lavorare in serenità aiuta
moltissimo». Chi è Davide Faraoni in ‘borghese’? «Quando posso esco con gli amici, ogni tanto
ascolto un po’ di musica. Mi piace andare a pescare, soprattutto
al mare, e giocare a golf. Li trovo
molto rilassanti. Sono diplomato geometra e tifosissimo della
Lazio». Un modello di calciatore
a cui ti ispiri. «Sono un grande
estimatore di Florenzi, per me è
un ottimo esempio da seguire
dentro e fuori dal campo». Bacchetta magica in mano, esprimi
un desiderio. «Innanzitutto fare
bene con questa maglia. Le difficoltà in serie B sono all’ordine
del giorno ma non mi spaventano. Il mio sogno nel cassetto?
Tornare presto a giocare in A e
vincere il più possibile».
Al via i tesseramenti
al “Club Fedelissimi”
È scattata la campagna tesseramenti al “Club Fedelissimi
Novara Calcio” per la stagione
2015-16 al costo di 15 euro.
Soci vecchi e nuovi potranno
scegliere uno dei cappellini (azzurro o blu) riprodotti nella foto.
Le adesioni si raccolgono presso “Acconciature Uomo” di
Corso 23 marzo 201/a, “Il Gelatiere” di Viale Roma 30/c o l’Edicola della Bicocca in Piazzale
della Chiesa.
IL FEDELISSIMO
7
AMARCORD: 17 DICEMBRE 2010
L’anno più bello si conclude con un pari in un “Piola” imbiancato
Un pareggio casalingo con il Pescara aveva chiuso l’anno solare
più bello degli ultimi cinquanta della
storia del Novara Calcio. Abbiamo
cominciato il 2010 in testa alla classifica della Prima Divisione (ex serie
C1) e l’abbiamo terminato in vetta
al campionato di B. Bastava questo
per essere soddisfatti ed archiviare
l’1-1 con gli abruzzesi del gioiellino
Verratti (in campo solo nei minuti
di recupero) senza troppi rimpianti,
malgrado i successi di Atalanta e
Varese del giorno successivo. Curiosamente anche allora si era giocato in anticipo proprio come stavolta. E come nel novembre 2013 in
occasione del debutto in panchina
di Calori. Il match era stato a lungo
in forse per la nevicata caduta su
Novara nella mattinata di un venerdì
17 comunque affascinante.
Scriveva Paolo De Luca nel commento sul “Corriere di Novara” del
lunedì successivo: “Il suggello ad
un 2010 straordinario non è arrivato, ma il pareggio ottenuto nella
ghiacciaia del “Silvio Piola” contro
un ottimo Pescara non è certo una
delusione. Gli abruzzesi si sono dimostrati all’altezza del Novara, partecipando attivamente a novanta e
più minuti vibranti, ben giocati da
due belle squadre, sempre aperte,
su un terreno più che accettabile
nonostante le temperature in picchiata. Ed ecco la risposta a chi ha Secondo tempo di Novara-Pescara: Rubino all’assalto della porta di Pinna
criticato a priori il sintetico... È vero,
Novara-Pescara 1-1
trovato il vantaggio, sarebbe potuta
NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari (dal 36’
arrivare l’ennesima vittoria, ma pure st Drascek), Rigoni; Motta (dal 24’ st Scavone); Rubino (dal 24’ st E. Gigliotti), Gonzalez.
la prima sconfitta casalinga. E per All. Attilio Tesser.
PESCARA (4-3-2-1): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Ariatti, Tognozzi, Gessa
questa ragione il pareggio è il risul- (dall11’ st Maniero); Bonanni (dal 30’ st Nicco), Cascione; Sansovini (dal 47’ st Verratti).
Eusebio Di Francesco.
tato che rispecchia maggiormente All.:
Marcatori: al 14’ pt Porcari, al 16’ st Maniero.
l’andamento del match”.
Arbitro: Massa di Imperia.
IL FEDELISSIMO
8
DAL DIARIO DI GIANNI
A Bari da nonno-tifoso, doppiamente “Felice”…
di Gianni Milanesi
Quella di sabato 15 dicembre
2012 rimane per me un’avventura straordinaria. Non dovevo
effettuare la radiocronaca di
Bari-Novara perché il mio incarico era cessato qualche anno
prima. Però non ero mai stato
al “San Nicola” (e nemmeno
allo stadio “Della Vittoria”) non
essendosi giocati confronti diretti nel periodo delle mie radiocronache. Ed allora decisi
di passare una giornata diversa, partecipando da spettatore
alla trasferta del Novara a Bari.
Unendo l’utile al dilettevole,
nella stessa occasione coniugai la mia passione sportiva
agli affetti più cari per riabbracciare mia figlia e la sua famiglia
che risiede poco distante da
Bari.
Erano le 4,30 del mattino quando mi apprestai alla partenza
per trovarmi alle 6.00 a Malpensa 2. Se qualcuno ricorda,
nevicava
abbondantemente
già dalla sera prima. La difficoltà per raggiungere l’aeroporto
era notevole, in quanto le ruspe
a quell’ora non avevano ancora
cominciato a ripulire le strade
dalla spessa coltre bianca.
Arrivai comunque alle 6.00 a
Malpensa 2 per effettuare per
tempo il check-in per la partenza prevista per le 7.15. Sull’aereo trovai Massimo Barbero ed
alcuni tifosi azzurri.
Giungemmo a Bari in orario
perfetto, alle 10 circa, dove mi
attendeva mia figlia con il piccolo Angelo Felice. Lasciai gli
amici novaresi, dandoci appuntamento al “San Nicola”
per la partita del pomeriggio.
Stravolgendo le normali abitudini dei pugliesi, si dovette
pranzare anticipatamente per
arrivare poi in tempo allo stadio per la partita. Dopo avermi offerto il biglietto omaggio
(non so come fecero ad averlo) mi portarono al “San Nicola” - mentre loro si recavano a
fare shopping nei vicini centri
commerciali - con l’impegno di
rivederci a fine gara per festeggiare la mia presenza con una
cena più tranquilla ed incontrare parenti ed amici.
Allo stadio, ottima coreografia;
un anello perfetto dove anche
la Nazionale aveva disputato
una partita dei Campionati del
Mondo, con dimensioni veramente colossali, anche se allo-
Agon Mehmeti
ra appariva una “Cattedrale nel
deserto”.
Mi trovai in mezzo al pubblico
locale, dovendo rispettare il
posto assegnatomi. Il Novara
vinse 3-1 e per me fu difficile
non riuscire ad esultare ad ogni
goal in maniera accorata. Così
mi ritrovai ad applaudire e gesticolare alle reti di Buzzegoli,
Mehmeti ed al rigore, realizzato, da Gonzalez. I miei vicini furono comunque molto cortesi
ed educati tanto che nessuno
mi contestò alcunché.
Fra queste gioie, ci furono anche due gravi infortuni ai nostri
giocatori: Lepiller riportò, in
uno scontro di gioco, un profondo taglio al sopracciglio,
mentre Marianini fu trattenuto
in ospedale sino al giorno successivo - la domenica appunto - accompagnato dal dottor
Fortina per visite mediche a
seguito della frattura di mandibola, naso e zigomo.
All’uscita abbracci e gioie per
tutti e, mentre alcuni tifosi novaresi raggiungevano subito
l’aeroporto per il ritorno, altri
si recarono - compresi Massimo Barbero e Paolo Molina - a
visitare la città. Io ovviamente
ritrovavo la mia famiglia, per
tornare ai festeggiamenti per la
mia presenza.
La mia serata si concluse,
dopo una lauta cena, ad ore
piccole. Il pernottamento fu
effettuato in un “B&B” dove
c’era una linea ferroviaria con
i treni che ad ogni passaggio
sembrava volessero entrare in
camera a folle velocità. Ma al
mattino successivo, alle 7.00,
recuperato da mia figlia, venivo accompagnato a casa sua
per la colazione domenicale
con la famiglia ed una veloce
partenza per l’aeroporto di Bari
Palese. Magnifica struttura, di
recente costruzione, moderna
ed efficiente. Nell’attesa del
volo di ritorno, prevista per le
9.30, ritrovai in sala d’attesa
gli amici Massimo e Paolo, ci
scambiammo i quotidiani locali
per leggere le recensioni della
gara, ovviamente positive per
noi. Ad un tratto apparve anche il povero Marianini, sempre accompagnato dal dottor
Fortina, appena dimesso ed in
attesa di tornare a Novara per
essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Questo è stato un racconto di
una giornata diversa di tifo e
passione azzurra, senza l’impegno di dover ricercare collegamenti per la radiocronaca di
cui tornerò a raccontarvi a partire dal prossimo numero.
IL FEDELISSIMO
9
SI GIOCA DI LUNEDÌ? NIENTE SCONGIURI…
Nel “Monday night” importanti vittorie azzurre contro Alessandria, Reggina, Toro e Giana
A quando risale la prima partita del Novara giocata di lunedì?
Onestamente non sapremmo
rispondere con precisione. Si ricorda un Novara-Rimini del gennaio 1977 rinviato per la neve e
recuperato il lunedì pomeriggio.
A cavallo del nuovo millennio il
lunedì è rimasto per noi a lungo un tabù: dalla sconfitta di
Sanremo targata Tozzi Borsoi
(dopo un rinvio per pioggia…) ai
posticipi televisivi senza vittorie
in serie C (contro Pavia, Cremonese, Lucchese e Grosseto) fino
ad uno 0-1 a Ravenna negli ultimi scampoli dell’era Cabrini.
A spezzare l’incantesimo ci ha
pensato Marco Rigoni con il gol
decisivo all’Alessandria nel derby del 2009. Un trionfo bissato
al ritorno in un “Moccagatta”
vestito a festa. Nella stagione
2010-11 il “Monday Night” ci
ha regalato il diluvio di Varese,
ma anche gioie a ripetizione: dal
3-1 alla Reggina in uno stadio
pieno anche di sportivi calabre-
si, all’1-0 al Torino nello storico
derby sino all’1-1 in rimonta di
Bergamo con la capocciata di
Rubino che ci ha fatto impazzire
di gioia.
È andata meno bene negli anni
più sofferti. In serie A abbiamo
giocato di lunedì sera in trasferta con la Lazio (per un capriccio
di Lotito che si è ricordato all’ultimo della… Europa League).
E nell’ultimo campionato di B
abbiamo perso contro Carpi e
Brescia.
Ma nel 2015 abbiamo colto una
vittoria determinante proprio
di lunedì: il 2-0 alla Giana con
doppietta di Gonzalez che ci ha
rilanciato alla fine della settimana più difficile. Dunque niente scongiuri… ma tutti carichi
e concentrati per cancellare il
brutto ricordo della gara con il
Como con una prestazione ed
un risultato che ci facciano gustare sereni in poltrona il resto
del turno in programma martedì
sera…
IL FEDELISSIMO
10
CONOSCIAMOLI MEGLIO: DANIELE TORREGROSSA
Al Giovinco della Primavera azzurra è stato assegnato il numero 27 del suo idolo Pastore
di Daniele Faranna
In occasione di Novara-Cagliari
vi abbiamo raccontato la storia
di Danilo Ruzzittu; quest’oggi vi
narreremo di Daniele Torregrossa, il “Giovinco” della Primavera
del Novara. Palermitano doc,
anche lui ben presto si è ritrovato con una valigia sul letto piena
di sogni e ha salutato la bellissima isola per approdare al Nord
“ho iniziato a giocare a calcio fin
dall’età di tre anni. I miei primi
passi li ho mossi nel Ribolla, la
scuola calcio di Totò Schillaci.
Li sono rimasto fino al 2006 per
giungere poi al Padova e giocare fino agli Allievi Nazionali.
Dall’anno scorso sono a Novara
e qui ho subito colto uno storico
traguardo con la conquista del
titolo nazionale Dante Berretti”.
Un’annata strepitosa che ha lasciato grandi ricordi all’azzurrino “La finale me la porterò per
sempre nel cuore. Ero molto
emozionato perché era la gara
più importante della mia vita.
Grazie ad un mio assist abbiamo subito trovato il vantaggio e
da li mi son galvanizzato. Il titolo
dell’anno scorso è stato dell’intero gruppo, amici prima che
compagni, seguiti passo per
passo da un grande allenatore e
da un fantastico staff”.
Quest’anno, invece, una partenza un po’ in ombra per la Primavera “siamo una squadra nuova,
con tanti ‘97 e ‘98 provenienti
dagli Allievi Nazionali. In pochi
conoscevano già il campionato
Primavera, torneo molto difficile
e impegnativo ed il gap finora si
è sentito. La struttura di squadra però ce l’abbiamo e sono
Grande festa per lo Scudetto “Berretti” vinto a Salò
sicuro che le vittorie arriveranno
presto; non dobbiamo demoralizzarci, ma pensare sempre positivo”.
Un Daniele Torregrossa piccolo di statura ma molto veloce e
spesso imprendibile per gli avversari “sono un trequartista naturale ma mi adatto benissimo
come mezzala, ruolo che mi ha
dato il mister. Sono uno al quale
piace avere il pallone tra i piedi,
cercare la profondità e servire
passaggi perfetti ai compagni”.
Un giovane con i piedi per terra
e con una grande voglia d’imparare cercando di assimilare
qualche segreto dai propri beniamini “essendo di Palermo
e grande tifoso rosanero il mio
idolo da diversi anni è Pastore.
Un trequartista che si muove
sempre con eleganza ed imposta azioni mai banali. Nel Novara invece mi piace moltissimo
Buzzegoli, giocatore intelligente
che riesce a trovarti soluzioni
importanti durante la gara”.
L’azzurrino è stato inserito anche nella rosa della prima squadra con il numero 27 “sono molto felice di esser stato immesso
nell’elenco di mister Baroni. Il
numero è una casualità, scelto
dalla società ma mi piace per-
ché è per l’appunto quello di
Pastore”.
Scuola e pallone per Daniele con il convitto di Novarello
“è sicuramente una bellissima
esperienza di vita. Mi permette
di crescere sia come calciatore
che come persona, anche se
stare lontano da casa non è facile. Siamo seguiti nel dettaglio,
niente è lasciato al caso. Questa organizzazione mi consente
di poter centrare gli obiettivi sia
a scuola che sul campo. A Novarello mi trovo benissimo, una
struttura perfetta per un giovane
calciatore. La palestra è fondamentale per la nostra crescita”.
Come detto, c’è una valigia piena di sogni per Daniele “spero di
riuscire a diventare un calciatore professionista e di esordire al
più presto nel Novara. In azzurro un giovane può sognare e io
ogni giorno cerco di impegnarmi al massimo per dimostrare il
mio valore. Spero un giorno di
ritornare a Palermo e giocare
per la mia città, per la mia squadra del cuore”.
Sguardo rivolto al futuro ma testa ben fissa sul presente: questo è Daniele Torregrossa, il giovane siciliano arrivato in azzurro
per diventare grande!
IL FEDELISSIMO
11
QUESTA PAZZA SERIE B…
Pro e Vicenza con un Gatto per parte… Le solite montagne russe!
di Enea Marchesini
Non dire gatto se non ce l’hai nel
sacco…
è stato il derby dei felini quello giocato a Vercelli tra la Pro e il Vicenza.
Gatto da una parte, in particolare
Massimiliano Gatto nelle bianche casacche, e un altro Gatto dall’altra, Leonardo Gatto nei biancorossi. Per la
cronaca i due sono fratelli e, sempre
per la cronaca, il primo si è sistemato
in panchina per tutta la gara (si scaldava al sole?) e il secondo è entrato
in campo (ha avvistato un topolino?)
al 17’ del secondo tempo al posto di
Vita. Tralasciamo tutta la facile ironia
che in estate, nelle più disparate tra-
smissioni sportive, si è fatta sul Gatto
dei veneti riguardo alla loro presunta
predilezione culinaria per gli animali
miagolanti e torniamo alla gara. Il match finisce due a uno per la squadra
di casa, i giocatori si avviano verso il
centro del campo, ma pare che qualcuno alla fine sia sgattaiolato via prima…
Parco divertimenti Serie B: eccoci
sulle montagne russe!
Si sale, si sale, sale e poi giù a perdifiato in discesa, in picchiata fino al
fondo per poi risalire con altrettanta
velocità. Questo è il bello delle montagne russe! L’adrenalina, le vertigini
(proprio per questo qualcuno le odia
con tutto lo stomaco!) e l’urlo liberatorio per scaricarsi. Energia allo stato
puro sulle rotaie al parco divertimenti,
ma anche la Serie B non è da meno.
Niente rotaie e carrelli, ma tante squa-
dre che sembrano salite sull’ottovolante. La Ternana perde uno a zero a
Spezia e poi la giornata dopo batte
tre a zero (già così al 41’ del primo
tempo) il quotato Bari. Il Trapani va a
vincere uno a zero sul difficile campo
della Salernitana e poi ne prende tre
in casa dal Pescara. La (ex) capolista
Cagliari vince a mani basse con il forte Cesena e poi perde con il nostro
beneamato Novara. Insomma si sale,
si scende e poi si sale. Sarà così fino
alla giornata numero 42, è normale!
Quindi prendete posto, allacciate le
cinture di sicurezza e per i deboli di
stomaco c’è sempre il twirling…
Rimborso spese
Crotone super, segna tre gol e stende
il Livorno diventando capolista della
classifica di serie B. Dalla vittoria con
il Novara i rossoblu pareggiano zero
a zero a Perugia, ai tempi era un bel
risultato ma visto oggi un po’ meno,
poi battono quattro a uno il Bari (che
ne prende di imbar(i)cate!), vincono a
Vercelli e in casa con la Salernitana
(altri quattro gol fatti), pareggiano a
Vicenza e battono, appunto, il Livorno. Totale 14 punti in sei partite con
13 gol realizzati, insomma un successo straordinario! E al Novara niente?
Che so un risarcimento, una mancia
oppure una piccola percentuale sul
guadagno. Se non ci fossero stati gli
azzurri a dargli tutto quell’entusiasmo
negli ultimi minuti della seconda giornata difficilmente le cose sarebbero
finite così. In uno “Sliding doors” calcistico la vita dei pitagorici è cambiata
in un attimo, anzi in quattro minuti, dal
43’ al 47’ del secondo tempo. Ma va
bene così, alla fine ci possiamo accontentare anche di un bel piatto di
Cavatelli!
12
IL FEDELISSIMO
DI NUOVO AL “SAN NICOLA”!!!
48.744 paganti! Questo il dato
ufficiale di presenze in occasione dell’ultima partita giocata
dal Novara a Bari il 30 maggio
2014. Ma la gente sugli spalti
era decisamente di più, anche
considerati gli ingressi omaggio
ai ragazzi delle scuole baresi.
Oltre 50 mila persone avevano
riempito le tribune del “San Nicola” per il più grande afflusso
di sempre in occasione di una
gara di B dei “galletti”. Soltanto chi ha vissuto dal vivo le
coreografie ed i colori di quella
magica notte (ma per noi sportivamente tristissima) può capire
cosa significasse il fattore campo la sera dell’accesso ai play
off della squadra allenata da
Alberti-Zavettieri. La concentrazione di persone era tale che
dalle 17.30 in poi… in zona non
c’era campo, nessun segnale
internet… Chi avesse voluto inviare una mail non doveva far altro che rassegnarsi… ed attendere la mezzanotte! Un boato
ininterrotto ed impressionante,
spento solo per qualche secon-
do dal gol del vantaggio azzurro
segnato da Gonzalez ad inizio
ripresa. Ma poi pronto a ricaricarsi, ancora più potente, dopo
il micidiale uno-due di Cani, fino
alla grande festa finale.
Eppure Pablo e compagni quella sera non erano soli. Il solito
gruppo di tifosi aveva sfidato
la distanza ed una trasferta logisticamente impossibile (per
l’anticipo varato in extremis e
lo sciopero degli aerei) pur di
raggiungere Bari in macchina
anche in un venerdì lavorativo.
Ed esserci per spendere l’ultima
fiammella di speranza di salvare
una stagione disgraziata.
Stavolta, sabato prossimo, giocheremo in un “San Nicola” forse meno gremito, ma contro un
Bari ancora più forte dopo gli investimenti estivi. Perciò ritornare in Puglia in quello stadio rappresenta comunque un premio
per chi non ha mai mollato le
trasferte anche quando si andava a Meda od a Salò. Ci saremo,
azzurri più che mai e pronti comunque a vendere cara la pelle!
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dOPO Il TRIS Al “MeNTI” ASSAlTO Al PeSCARA!!!