AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano lunedì 26 OTTOBRE 2015 - ANNO LI - N° 5 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO - PRESSO BAR TRE GAZZELLE Viale Roma, 16 DOPO IL TRIS AL “MENTI” ASSALTO AL PESCARA!!! di Massimo Barbero Avanti un’altra! Nemmeno il tempo di godersi il bel successo di Vicenza che è già ora di tornare in campo… Soltanto tre settimane fa l’idea di questo anticipo con il Pescara metteva i brividi. La immaginavamo come una sfida da non poter sba- gliare contro un avversario di grande qualità. Il valore della rosa a disposizione di Oddo ovviamente rimane. Finora gli abruzzesi hanno perso solo le due gare condizionate dalle assenze dei Nazionali. Ma dopo tre successi consecutivi anche il Novara si avvicina al “Monday Night” senza complessi di sorta. Con la serenità di chi sa di potersela giocare. è una grande serata di calcio da vivere allo stadio… Noi ci saremo, carichi più che mai… Forza Ragazzi!!! Ps: da questo numero assumo ufficialmente la carica di Direttore Responsabile della testata. Ringrazio Enrico Lavazzi per la ammirevole disponibilità, il Direttivo per la fiducia, l’amico Beppe Vaccarone per avermi invitato a collaborare (nell’ormai lontano 2003) e per il grande lavoro svolto in tanti anni. NOVARA PESCARA 1 Da Costa Fiorillo 1 25 Faraoni Fiamozzi 41 2 Troest Campagnaro 15 35 Poli Zuparic 13 3 Dell’Orco Crescenzi 39 7 Casarini Selasi 24 4 Viola Mandragora 21 21 Signori Verre 40 19 Gonzalez Benali 23 16 Galabinov Caprari 17 11 Corazza Lapadula 10 22 Tozzo Aresti 18 24 Dickmann Zampano 11 6 Vicari Bulevardi 27 20 Schiavi Mitrita 28 8 Faragò Cappelluzzo 32 10 Buzzegoli Torreira 34 28 Manconi Bruno 5 34 Rodriguez Forte 42 32 Evacuo Cocco 19 All. Baroni All. Oddo INIZIO PARTITA lunedì 26 OTTOBRE ORE 20.30 IL FEDELISSIMO 2 LA IGOR PRONTA AL DEBUTTO DI ISTANBUL di Attilio Mercalli Dopo due turni vincenti ma non convincenti di campionato, l’Igor Volley vola domani a Istanbul per affrontare mercoledì alle 18 la prima gara del girone eliminatorio della Champions League, nella quale, la società del “patron” Leonardi e del presidente Suor Giovanna Saporiti, è all’esordio assoluto. Una partecipazione guadagnata sul campo l’anno passato con la conquista del primo posto nella regular season e tutta da scoprire perché almeno per la metà delle ragazze di Pedullà, sarà il primo match nella massima competizione europea per club. Nella grande metropoli euroasiatica, l’Igor arriva da tutt’altro che da favorita perché affronterà una delle formazioni più forti e blasonate (2 Champions, un Mondiale per Club, una Challenge Dup ed una Top Team Cup, 8 scudetti, 5 Coppe Turche) del panorama internazionale, il Vafikbank Gunes, sodalizio di grandi possibilità economiche che si ripresenta in Europa con una formazione che la pone già come una delle predestinate alme- no all’accesso alla Final Four e anche quindi alla vittoria finale. Guidata dal modenese Giovanni Guidetti che, permettetemelo, il sottoscritto tenne a battesimo, da arbitro, giovanissimo nella sua prima gara su una panchina di A1 (lo Spezzano ndr) nell’ormai lontana metà degli anni ’90, ha a disposizione un roster da far rizzare i capelli che parte dalle turche Naz (regista della nazionale) e Kirdar Gozde, per passare alle stelle internazionali come la brasiliana Sheilla (ex di Pesaro), la serba Rasic, le olandesi Bujs, Sloetjes, De Kruijf, ma anche l’americana Direttore Responsabile MASSIMO BARBERO Collaboratori THOMAS GIANOTTI - FLAVIO BOSETTI ATTILIO MERCALLI - enea marchesini Fabio Calcaterra - Gianni Milanesi Roberto Carrara - Daniela Baggiani Francesca Riga - daniele faranna Foto gentilmente concesse da Fabio Calcaterra, Novaracalcio.com, FORZANOVARA.NET e S.A.M. Salerno Impaginazione SIMONE BELLAN Nova eventi - Novara Viale Giulio Cesare 147/N - Tel. 0321.403826 Stampa Italgrafica - Novara Via Verbano, 146 - Tel. 0321.471269 Aut. Trib. Novara N° 181 del 24/2/1967 Hill trasferitasi a suon di dollaroni proprio dalla squadra azzurra subito dopo la sconfitta nella finale scudetto. Le azzurre quindi scenderanno in campo senza aver nulla da perdere e tutto da guadagnare ricordando magari che nel 2010, l’allora Asystel di Rosso, Tom, Flier, Barcellini, eliminò a sorpresa (perché non favorita) la squadra di Guidetti nei quarti di Champions vincendo entrambi i match, a Istanbul 3-1 e poi a Novara per 3 a 0, guadagnandosi l’accesso alla Final Four di Cannes. IL FEDELISSIMO 3 l’avversario di turno: il pescara La squadra di Oddo ritenta l’assalto alla serie A sfiorata a giugno di Thomas Gianotti Decima giornata di andata: al “Silvio Piola” arriva il Pescara, squadra che solo pochi mesi ha sfiorato la promozione in massima serie. Il nome completo è Delfino Pescara, erede della società sportiva nata nel 1936 che vanta nel proprio palmares, sei campionati di serie A e trentacinque stagioni in cadetteria, insomma un bel pezzo di storia del calcio italiano. Il club abruzzese ha vissuto il suo momento di massimo splendore nella seconda metà degli anni 80 quando alla guida c’era Giovanni Galeone che con questi colori diede spettacolo in un biennio culminato con la promozione in serie A e la successiva salvezza. Dopo il fallimento nella stagione 2008/09, la società Pescara è stata rilevata dal gruppo De Cecco, con Daniele Sebastiani nuovo presidente, al suo fianco il Dg Giorgio Repetto ed il Ds Giuseppe Pavone. Quest’ultimo, dopo una discreta carriera da calciatore, è famoso per essere l’artefice del miracolo Foggia, quello di Casillo e Zeman tanto per intenderci. Anche Zeman è passato sulla panchina abruzzese con grandi risultati. Ricordiamo il trio Verratti-Insigne-Immobile, proprio lanciato dal tecnico boemo. Sulla panchina abruzzese siede ora l’ex campione del mondo Massimo Oddo, figlio d’arte, che dopo una splendida carriera da difensore, si sta mettendo in luce con il Delfino, preso in extremis la scorsa stagione (rilevando Baroni) e condotto alla finale play-off persa poi immeritatamente contro il Bologna di Delio Rossi. La società abruzzese gli ha giustamente rinnovato la fiducia ed il tecnico la sta ripagando appieno. Mercato davvero importante quello dei biancazzurri. Dopo le redditizie cessioni di gente del calibro di Melchiorri al Cagliari e di Bjarnason agli svizzeri del Basilea hanno lasciato il Pescara anche l’ex Varese Pucino diretto a Verona (sponda Chievo) il forte centrocampista Politano tornato al Sassuolo, l’ex speranza juventina Pasquato che ha scelto Livorno, più alcuni giovani che hanno fatto ritorno alla casa madre. In entrata il Pescara si è mosso decisamente bene. in difesa i colpi sono stati l’ex azzurro Crescenzi, Fiamozzi dal fallito Varese ed Hugo Campagnaro, fino a pochi mesi fa nazionale argentino. In mezzo al campo è arriva- to in Abruzzo Mandragora, giovane di proprietà del Genoa che proprio in questi giorni viene accostato ai più prestigiosi club italiani e non. Dal Palermo, via Brescia, è stato ingaggiato Benali, centrocampista dinamico e d’ordine. Ed ancora Valoti dal Verona, reduce da un ottimo campionato di serie A, Verre dall’Udinese, il promettentissimo Lapadula dal Teramo e Cocco per l’attacco (da Vicenza) giocatore sempre poco considerato ma che ogni stagione sa ritagliarsi spazio a suon di gol. Nomi di assoluto livello anche tra i confermati: Memushaj, Caprari, Paolucci, Sansovini su tutti. Il Pescara punta decisamente a ripetere quantomeno il piazzamento dello scorso anno, ma davanti ci saranno gli azzurri di casa che giustamente vorranno continuare a fare bene tra le mura amiche. IL FEDELISSIMO 4 prossimi turni 10a giornata Martedì 27 ottobre ore 20.30 Novara-Pescara (Lun. 20.30) Avellino-Ascoli Cesena-Como Crotone-Brescia Latina-Ternana Modena-Spezia Perugia-Cagliari Pro Vercelli-Bari Trapani-Vicenza Entella-Livorno Lanciano-Salernitana 11a giornata Sabato 31 ottobre ore 15 Ascoli-Pro Vercelli Bari-Novara Brescia-Latina Cesena-Lanciano Como-Modena Livorno-Trapani Pescara-Crotone Salernitana-Perugia Ternana-Avellino Spezia-Entella (Dom. 17.30) Cagliari-Vicenza (Lun. 20.30) 12a giornata Sabato 7 novembre ore 15 Bari-Salernitana (Ven. 20.30) Cagliari-Modena Latina-Cesena Novara-Brescia Pescara-Ternana Pro Vercelli-Livorno Trapani-Spezia Vicenza-Ascoli Entella-Como Perugia-Lanciano (Dom. 17.30) Crotone-Avellino (Lun. 20.30) 13a giornata Domenica 15 novembre ore 15 Ascoli-Perugia Avellino-Latina Brescia-Trapani Cesena-Bari (Dom. 20.30) Como-Pescara Livorno-Vicenza (Sab. 15.00) Modena-Pro Vercelli (Sab. 20.30) Salernitana-Novara Spezia-Cagliari (Dom. 12.30) Ternana-Entella Lanciano-Crotone UN ANNO SENZA “IL CARLONE” È passato più di un anno dalla scomparsa di Carlo Afferni (per tutti “Il Carlone”) e non riusciamo ad abituarci all’idea che non incontreremo più sugli spalti il suo genuino entusiasmo e la sua passione sconfinata. Lo so, purtroppo sono tanti gli Angeli Azzurri che ci hanno lasciato in que- sti ultimi anni (alcuni, ahimè, anche in età molto giovane) lasciando in ognuno di noi un vuoto speciale. Ma il ricordo del Carlone li accomuna in un certo senso tutti quanti. Perché lui c’era sempre: in A come in C2, con il sole o con la pioggia, d’inverno per una soffertissima partita di campionato o d’estate per un’amichevole da vivere senza troppi pensieri. Non apparteneva ad un club piuttosto che ad un altro. Lui era per il Novara, soltanto per il Novara. Ed avrebbe dato qualsiasi cosa per i colori azzurri. Soltanto l’amore per la propria famiglia poteva superare quello per la squadra di calcio che seguiva sin da età giovanissima. A poco più di un anno dalla sua improvvisa scomparsa, il cappellino del Carlone gira ancora tutti gli stadi d’Italia grazie alla supertifosa Monica, grande amica di famiglia. Noi lo portiamo nel cuore cercando ogni volta di difendere il “suo Novara” sempre e comunque. Proprio come avrebbe fatto lui e continua a fare da lassù... il quartiere centro contro la sla Il Quartiere Centro in collaborazione con l’Associazione di Volontariato Artisolide ha avviato in progetto “Un anno contro la Sla - Far del bene fa bene” con la finalità di raccogliere fondi a favore della dottoressa Letizia Mazzini, ricercatrice che opera sulle staminali. In occasione di ogni partita casalinga del Novara l’appassionatissimo presidente del Quartiere Centro Cavalier Stefano Ciaramella incontrerà i dirigenti della squadra avversaria per ottenere gadget o magliette firmate da mettere all’asta. Anche voi potrete contribuire alla causa effettuando un versamento sul conto Banca Sella intestato alla “Artisolide” alle seguenti coordinate bancarie CODICE IBAN IT 28 J 03268 10100 052847000530 - specificando la causale “Un anno contro la SLA”. IL FEDELISSIMO 5 L’INTERVISTA A… LORENZO MAZZEO Negli anni ottanta l’attaccante ha vestito le maglie di Pescara e Novara di Francesca Riga Negli anni ottanta Lorenzo Mazzeo ha infiammato le piazze di Pescara e Novara. Promessa mai del tutto esplosa in Abruzzo, bomber da categoria superiore che non ha rispettato pienamente le attese in azzurro. Ma sul vero valore dell’uomo e del calciatore parlano ampiamente le promozioni conquistate da protagonista ed i circa 25 anni… in prima squadra! Caro Lorenzo, hai girato un’infinità di squadre da calciatore... Possiamo dire che Pescara e Novara ti sono rimaste nel cuore in maniera particolare... se non altro perché ti rimandano alle emozioni giovanili? “Sono legato a tutte le piazze in cui ho giocato e seguo sempre le mie ex squadre. A Pescara in C1 ho lavorato con un grande gruppo con giocatori d’esperienza uniti a giovani promesse. In B ho trovato un Pescara diverso da quello che avevo lasciato con un differente metodo di gioco. Puntavamo alla salvezza, ma arrivammo settimi in classifica. Anche a Novara ho trovato una grande piazza, un pubblico caloroso e conservo dei bellissimi ricordi”. A Pescara hai vinto subito un campionato, a Novara ci sei andato solo vicino... Ripensando all’entusiasmo che c’era da noi nell’1986-87 quanto sarebbe stata bella la festa per la C1? “Parecchio! Purtroppo ho il rammarico di non esser arrivato all’obiettivo che mi ero prefissato, sarebbe stato stupendo per me e per tutti quelli che ci credevano. Eravamo una squadra sin troppo tecnica. Ed invece per vincere, oltre al talento, occorrono uomini capaci di mettersi al servizio della squadra…”. Pescara e Novara sono accumunate anche da una recente avventura in A, purtroppo durata una sola stagione. Cos’è mancato per rimanere tra i grandi, secondo te? “Le società sono condizionate dal mercato. È un discorso generale che riguarda tutto il calcio italiano. Si punta troppo su giocatori stranieri lasciandosi scappare gli uomini che hanno dimostrato l’attaccamento alla maglia. Per quanto riguarda il Novara, un errore è stato quello di smantellare la coppia gol Bertani-Gonzalez. Purtroppo in attacco non sono arrivati sostituti all’altezza. Ed inve- lunedì sera? “Sono due belle squadre com- ce insistendo con la squadra che aveva raggiunto due promozioni consecutive si sarebbero potute fare ancora grandi cose…”. Da tecnico più che da appassionato, come vedi la sfida di poste da giocatori di buon livello tecnico. Sulla carta il Pescara è favorito, ma il Novara ha appena battuto in casa la capolista…”. Per finire un saluto ai tifosi novaresi che leggono “Il Fedelissimo”. “Di Novara conservo bei ricordi grazie al calore dei tifosi, società e presidente. Ero in un ambiente molto familiare e si lavorava con grande serenità. Ho conosciuto persone stupende. Infine vorrei lasciare un messaggio ai ragazzi: bisogna guardare ai campioni del passato come Silvio Piola non per un ricordo fine a sé stesso, ma per trarne un esempio per il futuro…”. IL FEDELISSIMO 6 IL PROTAGONISTA: davide faraoni L’esterno che giocava spesso nell’Inter di Ranieri ha scelto Novara per rilanciarsi di Flavio Bosetti Giunto al Novara poco prima della chiusura della finestra estiva del calciomercato, Davide Faraoni non ci ha messo molto per convincere un po’ tutti della bontà di scelta operata dal ds Domenico Teti. Difensore esterno destro con spiccate qualità di corsa, grinta da vendere e ottima disciplina tattica che alla bisogna mette al servizio della squadra anche a centrocampo, è arrivato dall’Udinese a titolo temporaneo. Dopo aver dato i primi calci al pallone nelle file del Bracciano, società dilettantistica del luogo natale, si trasferisce ben presto e ancora giovanissimo alla Lazio guidata in panchina da Delio Rossi. Dopo aver faticosamente recuperato da un lungo infortunio, passa all’Inter con cui debutta in prima squadra in occasione della Supercoppa italiana persa per 2-1 contro il Milan. Il primo gettone ufficiale in Serie A, sempre con la maglia nerazzurra, è invece datato 19 novembre 2011 nello scampolo conclusivo del vittorioso 2-1 inflitto al Cagliari. Coi nerazzurri è protagonista pure in Champions League (esordio europeo in Trabzonspor-Inter) poco prima di disputare la sua prima intera gara da titolare nella sfida contro l’Udinese. Coi meneghini arriva anche la grande gioia del primo gol in massima serie quando mette il sigillo sul 5-0 che chiude la pratica Parma. Nel 2012 si trasferisce all’Udinese (17 presenze) poi, dopo una parentesi agli inglesi del Watford (2013) passa a gennaio al Perugia dove colleziona 15 presenze complessive. A pochi giorni dall’inizio dell’attuale campionato firma per il Novara, giusto in tempo per far il suo esordio contro il Latina. Faraoni, tanto per completare il già ricchissimo personale curriculum, ha vestito tutte le maglie delle Nazionali giovanili partendo dall’Under 16 fino ad arrivare all’Under 21 allenata da Ciro Ferrara. Quest’anno al Novara è in cerca del rilancio, della stagione propizia per tornare a calcare i campi della massima serie. «Ho scelto di venire qui per dimostrare a tutti, e a me stesso in particolare, di poterlo fare. Nel calcio nessuno ti regala niente e so che devo conquistarmi un posto da titolare solo lavorando sodo giorno dopo giorno. Ho provato fino all’ultimo a cercare una sistemazione in serie A ma visto che sono mancate le possibilità ho scelto senza esitazione Novara. Adesso ho la conferma che è la piazza giusta per la serietà di società, compagni e tifosi». È giusto definirti un difensore tatticamente utile anche al centrocampo? «Ho iniziato a giocare come difensore centrale. Poi, in Nazionale, mi sono dirottato i prossimi impegni del novara 11A giornata – Sabato 31 ottobre ore 15.00 Bari-Novara 12A giornata – Sabato 7 novembre ore 15.00 Novara-Brescia 13A giornata – Domenica 15 novembre ore 15.00 SALERNITANA-NOVARA 14A giornata – Sabato 21 novembre ore 15.00 Novara-SPEZia sulla fascia prima di proseguire anche come quinto di centrocampo nel classico 3-5-2. Giocare a centrocampo per me non sarebbe un problema, all’Inter ad esempio facevo la mezzala». Un buon inizio di stagione il tuo mentre a livello di squadra si rimpiangono alcuni punti gettati alle ortiche. «È vero abbiamo perso alcuni punti quando pensavamo di averli già in tasca. A dispetto delle prestazioni però. Se guardo a tutte le partite disputate fino ad ora credo che abbiamo steccato solo in quella contro il Como». Quale potrebbe essere il segreto vincente per un Novara che vuol esser protagonista al suo ritorno nella cadetteria? «Il gruppo è un ingrediente indispensabile. Noi lo siamo e sotto questo profilo non abbiamo niente da invidiare a nessuna avversaria. Per il resto sono convinto che contino principalmente due cose: poche parole e tanti fatti. Questo è un segreto che non tradisce». Che impressione ti sei fatto di città e tifosi? «Sinceramente non ho frequentato moltissimo la città. Comunque l’ambiente mi sembra ideale per poter esprimerci al meglio. I tifosi ci sono sempre, in casa e fuori e non posso che dire bene. Lavorare in serenità aiuta moltissimo». Chi è Davide Faraoni in ‘borghese’? «Quando posso esco con gli amici, ogni tanto ascolto un po’ di musica. Mi piace andare a pescare, soprattutto al mare, e giocare a golf. Li trovo molto rilassanti. Sono diplomato geometra e tifosissimo della Lazio». Un modello di calciatore a cui ti ispiri. «Sono un grande estimatore di Florenzi, per me è un ottimo esempio da seguire dentro e fuori dal campo». Bacchetta magica in mano, esprimi un desiderio. «Innanzitutto fare bene con questa maglia. Le difficoltà in serie B sono all’ordine del giorno ma non mi spaventano. Il mio sogno nel cassetto? Tornare presto a giocare in A e vincere il più possibile». Al via i tesseramenti al “Club Fedelissimi” È scattata la campagna tesseramenti al “Club Fedelissimi Novara Calcio” per la stagione 2015-16 al costo di 15 euro. Soci vecchi e nuovi potranno scegliere uno dei cappellini (azzurro o blu) riprodotti nella foto. Le adesioni si raccolgono presso “Acconciature Uomo” di Corso 23 marzo 201/a, “Il Gelatiere” di Viale Roma 30/c o l’Edicola della Bicocca in Piazzale della Chiesa. IL FEDELISSIMO 7 AMARCORD: 17 DICEMBRE 2010 L’anno più bello si conclude con un pari in un “Piola” imbiancato Un pareggio casalingo con il Pescara aveva chiuso l’anno solare più bello degli ultimi cinquanta della storia del Novara Calcio. Abbiamo cominciato il 2010 in testa alla classifica della Prima Divisione (ex serie C1) e l’abbiamo terminato in vetta al campionato di B. Bastava questo per essere soddisfatti ed archiviare l’1-1 con gli abruzzesi del gioiellino Verratti (in campo solo nei minuti di recupero) senza troppi rimpianti, malgrado i successi di Atalanta e Varese del giorno successivo. Curiosamente anche allora si era giocato in anticipo proprio come stavolta. E come nel novembre 2013 in occasione del debutto in panchina di Calori. Il match era stato a lungo in forse per la nevicata caduta su Novara nella mattinata di un venerdì 17 comunque affascinante. Scriveva Paolo De Luca nel commento sul “Corriere di Novara” del lunedì successivo: “Il suggello ad un 2010 straordinario non è arrivato, ma il pareggio ottenuto nella ghiacciaia del “Silvio Piola” contro un ottimo Pescara non è certo una delusione. Gli abruzzesi si sono dimostrati all’altezza del Novara, partecipando attivamente a novanta e più minuti vibranti, ben giocati da due belle squadre, sempre aperte, su un terreno più che accettabile nonostante le temperature in picchiata. Ed ecco la risposta a chi ha Secondo tempo di Novara-Pescara: Rubino all’assalto della porta di Pinna criticato a priori il sintetico... È vero, Novara-Pescara 1-1 trovato il vantaggio, sarebbe potuta NOVARA (4-3-1-2): Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Ludi, Gemiti; Marianini, Porcari (dal 36’ arrivare l’ennesima vittoria, ma pure st Drascek), Rigoni; Motta (dal 24’ st Scavone); Rubino (dal 24’ st E. Gigliotti), Gonzalez. la prima sconfitta casalinga. E per All. Attilio Tesser. PESCARA (4-3-2-1): Pinna; Zanon, Olivi, Mengoni, Petterini; Ariatti, Tognozzi, Gessa questa ragione il pareggio è il risul- (dall11’ st Maniero); Bonanni (dal 30’ st Nicco), Cascione; Sansovini (dal 47’ st Verratti). Eusebio Di Francesco. tato che rispecchia maggiormente All.: Marcatori: al 14’ pt Porcari, al 16’ st Maniero. l’andamento del match”. Arbitro: Massa di Imperia. IL FEDELISSIMO 8 DAL DIARIO DI GIANNI A Bari da nonno-tifoso, doppiamente “Felice”… di Gianni Milanesi Quella di sabato 15 dicembre 2012 rimane per me un’avventura straordinaria. Non dovevo effettuare la radiocronaca di Bari-Novara perché il mio incarico era cessato qualche anno prima. Però non ero mai stato al “San Nicola” (e nemmeno allo stadio “Della Vittoria”) non essendosi giocati confronti diretti nel periodo delle mie radiocronache. Ed allora decisi di passare una giornata diversa, partecipando da spettatore alla trasferta del Novara a Bari. Unendo l’utile al dilettevole, nella stessa occasione coniugai la mia passione sportiva agli affetti più cari per riabbracciare mia figlia e la sua famiglia che risiede poco distante da Bari. Erano le 4,30 del mattino quando mi apprestai alla partenza per trovarmi alle 6.00 a Malpensa 2. Se qualcuno ricorda, nevicava abbondantemente già dalla sera prima. La difficoltà per raggiungere l’aeroporto era notevole, in quanto le ruspe a quell’ora non avevano ancora cominciato a ripulire le strade dalla spessa coltre bianca. Arrivai comunque alle 6.00 a Malpensa 2 per effettuare per tempo il check-in per la partenza prevista per le 7.15. Sull’aereo trovai Massimo Barbero ed alcuni tifosi azzurri. Giungemmo a Bari in orario perfetto, alle 10 circa, dove mi attendeva mia figlia con il piccolo Angelo Felice. Lasciai gli amici novaresi, dandoci appuntamento al “San Nicola” per la partita del pomeriggio. Stravolgendo le normali abitudini dei pugliesi, si dovette pranzare anticipatamente per arrivare poi in tempo allo stadio per la partita. Dopo avermi offerto il biglietto omaggio (non so come fecero ad averlo) mi portarono al “San Nicola” - mentre loro si recavano a fare shopping nei vicini centri commerciali - con l’impegno di rivederci a fine gara per festeggiare la mia presenza con una cena più tranquilla ed incontrare parenti ed amici. Allo stadio, ottima coreografia; un anello perfetto dove anche la Nazionale aveva disputato una partita dei Campionati del Mondo, con dimensioni veramente colossali, anche se allo- Agon Mehmeti ra appariva una “Cattedrale nel deserto”. Mi trovai in mezzo al pubblico locale, dovendo rispettare il posto assegnatomi. Il Novara vinse 3-1 e per me fu difficile non riuscire ad esultare ad ogni goal in maniera accorata. Così mi ritrovai ad applaudire e gesticolare alle reti di Buzzegoli, Mehmeti ed al rigore, realizzato, da Gonzalez. I miei vicini furono comunque molto cortesi ed educati tanto che nessuno mi contestò alcunché. Fra queste gioie, ci furono anche due gravi infortuni ai nostri giocatori: Lepiller riportò, in uno scontro di gioco, un profondo taglio al sopracciglio, mentre Marianini fu trattenuto in ospedale sino al giorno successivo - la domenica appunto - accompagnato dal dottor Fortina per visite mediche a seguito della frattura di mandibola, naso e zigomo. All’uscita abbracci e gioie per tutti e, mentre alcuni tifosi novaresi raggiungevano subito l’aeroporto per il ritorno, altri si recarono - compresi Massimo Barbero e Paolo Molina - a visitare la città. Io ovviamente ritrovavo la mia famiglia, per tornare ai festeggiamenti per la mia presenza. La mia serata si concluse, dopo una lauta cena, ad ore piccole. Il pernottamento fu effettuato in un “B&B” dove c’era una linea ferroviaria con i treni che ad ogni passaggio sembrava volessero entrare in camera a folle velocità. Ma al mattino successivo, alle 7.00, recuperato da mia figlia, venivo accompagnato a casa sua per la colazione domenicale con la famiglia ed una veloce partenza per l’aeroporto di Bari Palese. Magnifica struttura, di recente costruzione, moderna ed efficiente. Nell’attesa del volo di ritorno, prevista per le 9.30, ritrovai in sala d’attesa gli amici Massimo e Paolo, ci scambiammo i quotidiani locali per leggere le recensioni della gara, ovviamente positive per noi. Ad un tratto apparve anche il povero Marianini, sempre accompagnato dal dottor Fortina, appena dimesso ed in attesa di tornare a Novara per essere sottoposto ad intervento chirurgico. Questo è stato un racconto di una giornata diversa di tifo e passione azzurra, senza l’impegno di dover ricercare collegamenti per la radiocronaca di cui tornerò a raccontarvi a partire dal prossimo numero. IL FEDELISSIMO 9 SI GIOCA DI LUNEDÌ? NIENTE SCONGIURI… Nel “Monday night” importanti vittorie azzurre contro Alessandria, Reggina, Toro e Giana A quando risale la prima partita del Novara giocata di lunedì? Onestamente non sapremmo rispondere con precisione. Si ricorda un Novara-Rimini del gennaio 1977 rinviato per la neve e recuperato il lunedì pomeriggio. A cavallo del nuovo millennio il lunedì è rimasto per noi a lungo un tabù: dalla sconfitta di Sanremo targata Tozzi Borsoi (dopo un rinvio per pioggia…) ai posticipi televisivi senza vittorie in serie C (contro Pavia, Cremonese, Lucchese e Grosseto) fino ad uno 0-1 a Ravenna negli ultimi scampoli dell’era Cabrini. A spezzare l’incantesimo ci ha pensato Marco Rigoni con il gol decisivo all’Alessandria nel derby del 2009. Un trionfo bissato al ritorno in un “Moccagatta” vestito a festa. Nella stagione 2010-11 il “Monday Night” ci ha regalato il diluvio di Varese, ma anche gioie a ripetizione: dal 3-1 alla Reggina in uno stadio pieno anche di sportivi calabre- si, all’1-0 al Torino nello storico derby sino all’1-1 in rimonta di Bergamo con la capocciata di Rubino che ci ha fatto impazzire di gioia. È andata meno bene negli anni più sofferti. In serie A abbiamo giocato di lunedì sera in trasferta con la Lazio (per un capriccio di Lotito che si è ricordato all’ultimo della… Europa League). E nell’ultimo campionato di B abbiamo perso contro Carpi e Brescia. Ma nel 2015 abbiamo colto una vittoria determinante proprio di lunedì: il 2-0 alla Giana con doppietta di Gonzalez che ci ha rilanciato alla fine della settimana più difficile. Dunque niente scongiuri… ma tutti carichi e concentrati per cancellare il brutto ricordo della gara con il Como con una prestazione ed un risultato che ci facciano gustare sereni in poltrona il resto del turno in programma martedì sera… IL FEDELISSIMO 10 CONOSCIAMOLI MEGLIO: DANIELE TORREGROSSA Al Giovinco della Primavera azzurra è stato assegnato il numero 27 del suo idolo Pastore di Daniele Faranna In occasione di Novara-Cagliari vi abbiamo raccontato la storia di Danilo Ruzzittu; quest’oggi vi narreremo di Daniele Torregrossa, il “Giovinco” della Primavera del Novara. Palermitano doc, anche lui ben presto si è ritrovato con una valigia sul letto piena di sogni e ha salutato la bellissima isola per approdare al Nord “ho iniziato a giocare a calcio fin dall’età di tre anni. I miei primi passi li ho mossi nel Ribolla, la scuola calcio di Totò Schillaci. Li sono rimasto fino al 2006 per giungere poi al Padova e giocare fino agli Allievi Nazionali. Dall’anno scorso sono a Novara e qui ho subito colto uno storico traguardo con la conquista del titolo nazionale Dante Berretti”. Un’annata strepitosa che ha lasciato grandi ricordi all’azzurrino “La finale me la porterò per sempre nel cuore. Ero molto emozionato perché era la gara più importante della mia vita. Grazie ad un mio assist abbiamo subito trovato il vantaggio e da li mi son galvanizzato. Il titolo dell’anno scorso è stato dell’intero gruppo, amici prima che compagni, seguiti passo per passo da un grande allenatore e da un fantastico staff”. Quest’anno, invece, una partenza un po’ in ombra per la Primavera “siamo una squadra nuova, con tanti ‘97 e ‘98 provenienti dagli Allievi Nazionali. In pochi conoscevano già il campionato Primavera, torneo molto difficile e impegnativo ed il gap finora si è sentito. La struttura di squadra però ce l’abbiamo e sono Grande festa per lo Scudetto “Berretti” vinto a Salò sicuro che le vittorie arriveranno presto; non dobbiamo demoralizzarci, ma pensare sempre positivo”. Un Daniele Torregrossa piccolo di statura ma molto veloce e spesso imprendibile per gli avversari “sono un trequartista naturale ma mi adatto benissimo come mezzala, ruolo che mi ha dato il mister. Sono uno al quale piace avere il pallone tra i piedi, cercare la profondità e servire passaggi perfetti ai compagni”. Un giovane con i piedi per terra e con una grande voglia d’imparare cercando di assimilare qualche segreto dai propri beniamini “essendo di Palermo e grande tifoso rosanero il mio idolo da diversi anni è Pastore. Un trequartista che si muove sempre con eleganza ed imposta azioni mai banali. Nel Novara invece mi piace moltissimo Buzzegoli, giocatore intelligente che riesce a trovarti soluzioni importanti durante la gara”. L’azzurrino è stato inserito anche nella rosa della prima squadra con il numero 27 “sono molto felice di esser stato immesso nell’elenco di mister Baroni. Il numero è una casualità, scelto dalla società ma mi piace per- ché è per l’appunto quello di Pastore”. Scuola e pallone per Daniele con il convitto di Novarello “è sicuramente una bellissima esperienza di vita. Mi permette di crescere sia come calciatore che come persona, anche se stare lontano da casa non è facile. Siamo seguiti nel dettaglio, niente è lasciato al caso. Questa organizzazione mi consente di poter centrare gli obiettivi sia a scuola che sul campo. A Novarello mi trovo benissimo, una struttura perfetta per un giovane calciatore. La palestra è fondamentale per la nostra crescita”. Come detto, c’è una valigia piena di sogni per Daniele “spero di riuscire a diventare un calciatore professionista e di esordire al più presto nel Novara. In azzurro un giovane può sognare e io ogni giorno cerco di impegnarmi al massimo per dimostrare il mio valore. Spero un giorno di ritornare a Palermo e giocare per la mia città, per la mia squadra del cuore”. Sguardo rivolto al futuro ma testa ben fissa sul presente: questo è Daniele Torregrossa, il giovane siciliano arrivato in azzurro per diventare grande! IL FEDELISSIMO 11 QUESTA PAZZA SERIE B… Pro e Vicenza con un Gatto per parte… Le solite montagne russe! di Enea Marchesini Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco… è stato il derby dei felini quello giocato a Vercelli tra la Pro e il Vicenza. Gatto da una parte, in particolare Massimiliano Gatto nelle bianche casacche, e un altro Gatto dall’altra, Leonardo Gatto nei biancorossi. Per la cronaca i due sono fratelli e, sempre per la cronaca, il primo si è sistemato in panchina per tutta la gara (si scaldava al sole?) e il secondo è entrato in campo (ha avvistato un topolino?) al 17’ del secondo tempo al posto di Vita. Tralasciamo tutta la facile ironia che in estate, nelle più disparate tra- smissioni sportive, si è fatta sul Gatto dei veneti riguardo alla loro presunta predilezione culinaria per gli animali miagolanti e torniamo alla gara. Il match finisce due a uno per la squadra di casa, i giocatori si avviano verso il centro del campo, ma pare che qualcuno alla fine sia sgattaiolato via prima… Parco divertimenti Serie B: eccoci sulle montagne russe! Si sale, si sale, sale e poi giù a perdifiato in discesa, in picchiata fino al fondo per poi risalire con altrettanta velocità. Questo è il bello delle montagne russe! L’adrenalina, le vertigini (proprio per questo qualcuno le odia con tutto lo stomaco!) e l’urlo liberatorio per scaricarsi. Energia allo stato puro sulle rotaie al parco divertimenti, ma anche la Serie B non è da meno. Niente rotaie e carrelli, ma tante squa- dre che sembrano salite sull’ottovolante. La Ternana perde uno a zero a Spezia e poi la giornata dopo batte tre a zero (già così al 41’ del primo tempo) il quotato Bari. Il Trapani va a vincere uno a zero sul difficile campo della Salernitana e poi ne prende tre in casa dal Pescara. La (ex) capolista Cagliari vince a mani basse con il forte Cesena e poi perde con il nostro beneamato Novara. Insomma si sale, si scende e poi si sale. Sarà così fino alla giornata numero 42, è normale! Quindi prendete posto, allacciate le cinture di sicurezza e per i deboli di stomaco c’è sempre il twirling… Rimborso spese Crotone super, segna tre gol e stende il Livorno diventando capolista della classifica di serie B. Dalla vittoria con il Novara i rossoblu pareggiano zero a zero a Perugia, ai tempi era un bel risultato ma visto oggi un po’ meno, poi battono quattro a uno il Bari (che ne prende di imbar(i)cate!), vincono a Vercelli e in casa con la Salernitana (altri quattro gol fatti), pareggiano a Vicenza e battono, appunto, il Livorno. Totale 14 punti in sei partite con 13 gol realizzati, insomma un successo straordinario! E al Novara niente? Che so un risarcimento, una mancia oppure una piccola percentuale sul guadagno. Se non ci fossero stati gli azzurri a dargli tutto quell’entusiasmo negli ultimi minuti della seconda giornata difficilmente le cose sarebbero finite così. In uno “Sliding doors” calcistico la vita dei pitagorici è cambiata in un attimo, anzi in quattro minuti, dal 43’ al 47’ del secondo tempo. Ma va bene così, alla fine ci possiamo accontentare anche di un bel piatto di Cavatelli! 12 IL FEDELISSIMO DI NUOVO AL “SAN NICOLA”!!! 48.744 paganti! Questo il dato ufficiale di presenze in occasione dell’ultima partita giocata dal Novara a Bari il 30 maggio 2014. Ma la gente sugli spalti era decisamente di più, anche considerati gli ingressi omaggio ai ragazzi delle scuole baresi. Oltre 50 mila persone avevano riempito le tribune del “San Nicola” per il più grande afflusso di sempre in occasione di una gara di B dei “galletti”. Soltanto chi ha vissuto dal vivo le coreografie ed i colori di quella magica notte (ma per noi sportivamente tristissima) può capire cosa significasse il fattore campo la sera dell’accesso ai play off della squadra allenata da Alberti-Zavettieri. La concentrazione di persone era tale che dalle 17.30 in poi… in zona non c’era campo, nessun segnale internet… Chi avesse voluto inviare una mail non doveva far altro che rassegnarsi… ed attendere la mezzanotte! Un boato ininterrotto ed impressionante, spento solo per qualche secon- do dal gol del vantaggio azzurro segnato da Gonzalez ad inizio ripresa. Ma poi pronto a ricaricarsi, ancora più potente, dopo il micidiale uno-due di Cani, fino alla grande festa finale. Eppure Pablo e compagni quella sera non erano soli. Il solito gruppo di tifosi aveva sfidato la distanza ed una trasferta logisticamente impossibile (per l’anticipo varato in extremis e lo sciopero degli aerei) pur di raggiungere Bari in macchina anche in un venerdì lavorativo. Ed esserci per spendere l’ultima fiammella di speranza di salvare una stagione disgraziata. Stavolta, sabato prossimo, giocheremo in un “San Nicola” forse meno gremito, ma contro un Bari ancora più forte dopo gli investimenti estivi. Perciò ritornare in Puglia in quello stadio rappresenta comunque un premio per chi non ha mai mollato le trasferte anche quando si andava a Meda od a Salò. Ci saremo, azzurri più che mai e pronti comunque a vendere cara la pelle!