LA DIDATTICA
In coerenza con le linee guida del POF approvate dal Collegio dei docenti, la progettualità didattica del liceo “Giulio Cesare” nel 2014-15 si articola in 5
MACROAREE. All’interno di ciascuna di queste macroaree, che di seguito sono descritte nei loro aspetti didattico-progettuali, sono stati approvati dal Collegio
numerosi PROGETTI, per la cui descrizione analitica si rimanda all’allegato al POF “Progetti a.s. 2014/15” (allegato n.1)
MACROAREA 1– DIDATTICA GENERALE.
È l’ambito della ricerca-azione e delle attività volte a sostenere la formazione docente per migliorare la didattica: il collegio docente ha in proposito elaborato sin
dal 2012-13, e approvato, il seguente documento.
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LE COMPETENZE NEL QUADRO ITALIANO ED EUROPEO
Gli orientamenti didattici della scuola italiana negli ultimi anni, in sintonia con le linee guida elaborate dall’Unione Europea, hanno impostato la riforma di tutti gli
ordini di scuola sulla base del concetto di competenza, definibile oggi, secondo le indicazioni ministeriali1, come “la comprovata capacità di usare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche,in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte
in termini di responsabilità e autonomia.”
Ogni riflessione elaborata dalle singole scuole non può dunque prescindere dalle indicazioni ministeriali e dai documenti essenziali inerenti agli aspetti
organizzativi, ordinamentali e didattici dei licei (come le Indicazioni Nazionali degli obbiettivi specifici di apprendimento per i licei, e in particolare quelle per il
liceo Classico, il modello di Certificazione delle Competenze di Base e Le Competenze Chiave Europee per l'apprendimento permanente)2.
E’ altresì vero che riferimenti normativi di portata così generale devono trovare poi una concreta attuazione, una possibilità di calarsi nella realtà di ogni singola
scuola; le istituzioni scolastiche devono insomma parlare hic et nunc ai propri studenti e alle loro famiglie, individuando un itinerario formativo che coinvolga ed
integri sinergicamente i diversi interessi e soprattutto le attitudini di ogni studente. E ciò è tanto più vero in un liceo come il Giulio Cesare che da più di settanta
anni contribuisce alla formazione della gioventù ed ha attraversato, sempre fecondamente, le vicende del quartiere e della città nei differenti periodi storici.
CONOSCENZE E COMPETENZE NEL LICEO CLASSICO
Il liceo classico deve poi confrontarsi continuamente con un prezioso patrimonio di saperi e di conoscenze che costituiscono l’ossatura portante del suo profilo
culturale. Non è pensabile poter procedere ad una valorizzazione delle competenze, intese come autonoma rielaborazione di saperi in vista dell’acquisizione di un
proprio metodo di ricerca, se esse non poggiano su conoscenze solidamente acquisite che la scuola continuamente trasmette, fa maturare e verifica puntualmente.
Per affidarsi ad un’immagine suggestiva nella sua concretezza, nella costruzione del proprio edificio culturale, le conoscenze sono i mattoni e le competenze
l’abilità nel saperli correttamente disporre. Ed è proprio nel liceo classico che può realizzarsi questa sintesi: le conoscenze infatti, proprio perché nascono da una
1
Cfr. Documento tecnico allegato al DM139/07 (Regolamento sul nuovo obbligo di istruzione) che riprende e fa sua la definizione la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7
settembre 2006 (Quadro Europeo delle qualifiche e dei titoli)
2
Cfr. http://archivio.pubblica.istruzione.it/buongiorno_europa/news/2007/allegati/competenze_chiave.pdf, http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/dm139_07.shtml,
http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all_dm139new.pdf, http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/all1_dm139new.pdf
6
Pof Liceo Classico Giulio Cesare a.s. 2013 - 2014
capacità di saper astrarre e concettualizzare i dati forniti dall’osservazione della realtà, costituiscono un efficace antidoto al rischio che l’elaborazione delle
competenze si esaurisca esclusivamente nella realizzazione di modelli operativi; al tempo stesso, sono le competenze che possono rivitalizzare la ricerca e la
riflessione didattica, affinché l’acquisizione di contenuti non si determini solo come imposizione di pesanti fardelli da porre sulle spalle degli studenti, ma piuttosto
come elaborazione di efficaci strumenti metodologici e attitudinali che agevolino la lettura della realtà. E in questo senso, la prospettiva dell’antico è davvero
stimolante.
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In linea con le nuove direttive fin qui brevemente delineate, il Liceo Giulio Cesare ha avviato negli ultimi anni una riflessione e una ricerca-azione per rileggere la
propria tradizione didattica alla luce delle nuove richieste che l’Europa e il nostro Paese avanzano alla scuola: una didattica appunto per il raggiungimento delle
competenze. Si è trattato non solo di ‘rileggere’ la didattica, ma soprattutto e conseguentemente di ripensare la valutazione: un’operazione ‘guidata’ dalla norma
nel ginnasio grazie al modello di Certificazione3 che indica a livello nazionale quali siano le competenze da raggiungere alla fine del biennio, ma lasciata ‘aperta’
nel liceo per il quale il MIUR non ha ancora prodotto un equivalente strumento di certificazione alla fine del percorso liceale4.
1. GINNASIO
I docenti del ginnasio hanno in questi ultimi anni operato su tre piani:
1. elaborazione della programmazione di dipartimento per competenze, articolata in competenze di base, competenze specifiche, abilità e conoscenze;
2. individuazione delle discipline che concorrono al conseguimento di ciascuna competenza delle sedici previste dalla certificazione (vedi tabella a seguire)
3. elaborazione delle prove di verifica delle competenze disciplinari somministrate alle quarte e, dal 2011-12, anche alle quinte ginnasiali.
•
Il quadro di corrispondenze fra competenze della certificazione nazionale e singole discipline
Asse
mate
mati
co
Asse dei linguaggi
COMPETENZE IN USCITA DAL GINNASIO
N.1: Strumenti espressivi e argomentativi
“Padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari
contesti”
N.2: Lettura, comprensione, interpretazione
“Leggere, comprendere e interpretare testi scritti divario tipo”
N. 3: Produzione di testi
“Produrre testi di vario tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi”
N.4: Lingua straniera: inglese
“Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi e operativi”
N. 5: Arte e letteratura
“Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario”
N. 6: Testi multimediali
“Utilizzare e produrre testi multimediali”
N. 7: Tecniche di calcolo
“Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica”
N. 8: Figure geometriche
Tutte le materie
Italiano
Latino
Geostoria, Inglese
Greco,
Tutte le materie
Inglese e le altre discipline in
CLIL
St.Arte Latino Greco Italiano
Geostoria
Tutte le materie
Matematica
Matematica
3
Allegata al DM9 del 27 gennaio 2010
Gli esiti dei primi tre anni di ricerca-azione sono stati raccolti da un gruppo di docenti del Liceo che ha riassunto il lavoro svolto insieme nel saggio “Per l’alto mare aperto. Esiti
di una ricerca-azione 2010-2013”, in AA.VV, Per una letteratura delle competenze, a cura di Natascia Tonelli, I Quaderni della Ricerca, 06, Torino, Loescher, 2013. Consultabile
in rete all’indirizzo: http://www.laricerca.loescher.it/quaderni/89-quaderni/706-i-quaderni-della-ricerca-06.html
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POF Liceo Classico Giulio Cesare a.s. 2014 – 2015
7
Asse
scientificotecnologico
Asse storicosociale
“Confrontare e analizzare figure geometriche individuando invarianti e relazioni”
N. 9: Soluzioni di problemi
“Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi”
N. 10: Analisi dei dati
“Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da strumenti specifici di tipo informatico”
N. 11: Fenomeni naturali e artificiali
“Osservare descrivere e analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i
concetti di sistema e di complessità”
N. 12: Trasformazioni di energia
“Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza”
N. 13: Applicazione delle tecnologie
“Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate”
N. 14: Epoche storiche e aree geografiche
“Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e
in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali”
N. 15: Individuo, società e ambiente
“Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente”
N. 16: Sistema economico e produzione
“Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socioeconomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio”
Matematica, scienze, tutte le
materie in problem solving
Matematica, scienze, tutte le
materie nell’uso di dati
statistici
Scienze
Scienze
Scienze, geostoria e tutte le
discipline su questo tema
Latino Greco Arte Geostoria
e tutte le discipline nella loro
dimensione storico-culturale
Geostoria e, sullo specifico
tema, italiano latino greco
st.arte
Geostoria
• Le prove per competenze in quarta e quinta ginnasio
L’elaborazione delle prove rappresenta, dall’avvio del riordino, l’impegno più oneroso, volto a verificare la capacità degli studenti di organizzare e rielaborare le
conoscenze acquisite. In seguito a un lavoro preparatorio in classe, i ragazzi durante le prove hanno affrontato gli argomenti studiati con un approccio totalmente
nuovo. Per alcuni dipartimenti questa è stata la prima occasione di organizzare delle prove comuni rivolte a tutte le classi ginnasiali. La prova di competenze è
dunque diventata anche una prova d'istituto.
Dall'esperienza dei gruppi di lavoro e dalla discussione nei dipartimenti è maturata dal 2012-13 l'esigenza di formulare prove per competenze d’area, svincolate
dalle singole discipline, per valutare le competenze acquisite, secondo lo spirito del legislatore che vuole che le scuole si impegnino a superare nelle prove finali le
‘gabbie’ delle materie. Quest’anno l’organizzazione delle aree delle prove in quarta e quinta ginnasio tiene conto anche della presenza delle prove INVALSI in
quinta ginnasio relative alle competenze in italiano e matematica alla fine dell’obbligo scolastico: saranno perciò elaborate e somministrate le seguenti prove:
!
quarte ginnasio: due prove, una d’area umanistica (discipline italiano, geostoria, inglese e st.arte nelle classi AUREUS) e una di matematica;
!
quinte ginnasio: due prove, complementari all’INVALSI, e cioè una sulle competenze acquisite nelle lingue classiche (discipline: latino e greco) e l’altra,
per l’area scientifica, nelle scienze.
2. LICEO
L’assenza di documenti nazionali di riferimento normativo e il contemporaneo obbligo imposto dal riordino di procedere ad una programmazione (e conseguente
valutazione) per il raggiungimento di competenze, hanno spinto questo liceo a delimitare prima di tutto il campo d’azione, sulla base dei seguenti criteri:
1. stabilire una continuità con la programmazione/valutazione del ginnasio, assumendo assi culturali e relative competenze come riferimento fondante;
2. definire le competenze in uscita dal triennio in modo chiaro ed essenziale, perché i docenti possano procedere nella propria programmazione con finalità
condivise ed evidenti;
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3. definire in un Syllabus un livello minimo di contenuti imprescindibili per ciascuna disciplina, base essenziale della programmazione di ciascun docente e
insieme garanzia di unitarietà minima all’interno della scuola.
I dipartimenti quindi, per ogni disciplina afferente, hanno prima provveduto alla definizione di un “Quadro delle competenze disciplinari in uscita dal liceo” e
all’elaborazione del Syllabus, che di anno in anno viene aggiornato (v. allegato n.2 “Syllabus”). Questi documenti, nella loro specificazione di contenuti essenziali
e finalità degli insegnamenti, costituiscono appunto il tracciato entro il quale trova la sua congeniale formulazione la programmazione disciplinare di ciascun
docente per il conseguimento delle competenze dei propri alunni. Tale programmazione rappresenta uno dei momenti più alti dell’autonomia di ogni docente,
quello nel quale egli esprime la propria progettualità didattica: in tale prospettiva, le competenze accrescono lo spazio di questa autonomia, lasciando al docente la
scelta dei metodi e dei percorsi, oltre che naturalmente dei contenuti, da seguire per il raggiungimento delle competenze che si sono individuate come più utili e
necessarie alla classe. La struttura dell’argomentazione di ogni programmazione individuale trova nel format approvato dal collegio, una guida ‘leggera’, un
orientamento di sviluppo con il solo vincolo della presenza di tutti i punti citati
• Quadro delle competenze in uscita dal liceo
Si riporta, a seguire, il citato “Quadro”: questo si articola in tre distinte ripartizioni di aree culturali, ordinate secondo un principio di crescente affinamento della
formazione culturale dello studente. Per ciascuna area, sono stati scelti indicatori di competenze trasversali che riassumono, riformulandoli, gli obiettivi di
apprendimento delle diverse discipline, come segue.
Area delle cognizioni
culturali
Indicatori di
Competenza
Comprendere
Area degli Apprendimenti
Esporre
Correlare
Area della Rielaborazione
Interpretare
Risolvere
Area della
Progettazione autonoma
Costruire
Descrizione degli indicatori di competenza
Intendere il significato complessivo di un testo decodificandone i linguaggi specifici e
riconoscendone informazioni, tipologie e strutture nei contesti di riferimento.
Organizzare la comunicazione dei contenuti compresi, sviluppando le argomentazioni
attraverso l’uso del lessico specifico delle discipline e sostenendo l’interazione comunicativa
nei suoi aspetti verbali e non verbali, anche utilizzando le tecnologie informatiche.
Definire rapporti e relazioni implicite esistenti tra testi, temi, fenomeni e sistemi
riconoscendone e valorizzandone i legami interdisciplinari in una prospettiva sincronica e
diacronica.
Formulare, anche attraverso un motivato utilizzo degli strumenti critici, giudizi che denotino
capacità di rielaborazione personale. Esercitare questa competenza nella traduzione dei testi
classici latini e greci costituisce un asse paradigmatico del liceo classico.
Elaborare ipotesi e strategie risolutive, applicandole alla specificità dei problemi e dei loro
contesti di riferimento. Formulare costruttivi quesiti, individuando, nei diversi e interrelati
ambiti disciplinari, lo spazio e il valore culturale di nuovi fondati problemi.
Realizzare personali percorsi di studio, utilizzando gli strumenti critici e le cognizioni culturali
acquisite per elaborare testi, sistemi, modelli interpretativi della realtà circostante, della
società e delle molteplici espressioni del suo patrimonio culturale.
• Il Syllabus disciplinare (v. allegato n.2)
Il Syllabus è l’indice dei contenuti ineludibili di ciascuna disciplina. Questo strumento, lungi dall’essere un programma minimo ufficiale uguale per tutti, piuttosto
racchiude quei contenuti disciplinari che ciascuno, nella propria programmazione individuale della singola classe, si impegna a comprendere tra le proprie scelte e
a condividere con i colleghi della disciplina, in quanto la loro trattazione appare prioritaria ed essenziale nello studio, sia per l’oggettiva rilevanza culturale, sia per
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le numerose interrelazioni che li legano agli altri contenuti disciplinari o anche transdisciplinari. Si tratta di un documento in fieri, appunto frutto di una ricercaazione, che viene ricalibrato di anno in anno sulla base della concreta pratica didattica. Gli argomenti indicati rappresentano pertanto il minimo comun
denominatore delle programmazioni didattiche delle varie discipline. Ciascun docente, sulla base dei contenuti del Syllabus, provvede poi liberamente, nella
programmazione didattica individuale, ad aggiungere argomenti e contenuti, proponendo quelli che maggiormente ritiene funzionali al raggiungimento delle
finalità didattiche di disciplina e delle competenze in uscita dal liceo.
• Programmazione integrata per il Novecento
Nel 2014-15 la ricerca-azione ha messo a fuoco e affrontato un’altra sfida, quella di una programmazione integrata per il Novecento da elaborare per tutte le terze
liceo. È questo un ambito di riflessione, ricerca e prassi strettamente connesso con quanto elaborato finora navigando “per l’alto mare aperto” della didattica per
competenze; la direzione perseguita è stata infatti quella di individuare competenze comuni ai diversi ambiti disciplinari, competenze trasversali, perseguibili con
strategie e percorsi diversificati. Il senso delle varie prove comuni per competenze risiede proprio nella fiducia nell’apporto di più discipline, ciascuna con la sua
propria specificità, al conseguimento delle competenze in uscita.
Le terze di quest’anno solo le prime classi del riordino a giungere all’Esame di stato e su di loro in prima liceo è stata testata la prima prova comune per
competenze di area umanistica. Ci è sembrato quindi necessario intraprendere quest’anno un progetto di programmazione integrata per lo svolgimento del
Novecento. Queste le tappe:
- una commissione nominata dal Collegio ha operato ad individuare temi e problemi del Novecento amalgamando l’ambito storico a quello filosofico,
letterario, artistico e musicale e proponendo una serie di incontri pomeridiani, “SPECCHI-Novecento” (vedi progetti) conferenze a due voci su
autori/opere/temi novecenteschi.
- i diversi Consigli di classe hanno elaborato una programmazione integrata scegliendo un tema unificatore (intellettuali e potere; la crisi dei fondamenti,
guerra e pace...) e indicando l’apporto delle diverse discipline
È sembrato imprescindibile mettere a punto una strategia efficace per affrontare con consapevolezza e impegno il Novecento, la cui conoscenza è fondamentale per
dialogare in modo critico e problematico con se stessi e con il presente.
• La definizione dell’identità culturale dello studente in uscita dal liceo
Il liceo Giulio Cesare ha sentito inoltre l’esigenza, nel tempo del riordino e del ripensamento dell’identità del liceo classico, di connotare il percorso formativo
dello studente, sulla base di alcuni principi e valori che sono espressione della ricca tradizione culturale della nostra scuola e della storia del nostro indirizzo di
studi. A tal fine, il lavoro di Ricerca-Azione nel campo della didattica ha provato a definire l’Identità culturale dello studente alla fine del percorso liceale. In
questa prospettiva di attenta riflessione sulle finalità dell’insegnamento, è stata aggiunta alle aree di ambiti culturali succitate, un’ultima area di più profonde e
meditate acquisizioni culturali, definita Area dell’Espressione del sé.
Fanno riferimento a quest’ultima area i lineamenti formativi più alti del Profilo in uscita dello studente liceale, come la sua Identità personale e culturale, e i
concetti di Convivenza e di Cittadinanza, espressioni valoriali che stanno a capo dell’intero impegno di formazione e che si esplicitano a loro volta in precipui
indicatori di competenza, e cioè:
Esprimere la personalità: saper individuare ambiti di interessi e inclinazioni autentici, sviluppati e approfonditi in percorsi originali attraverso le forme espressive
scoperte come più congeniali a se stesso;
Progredire nella storia: saper interpretare la contemporaneità e costruire il proprio futuro, alla luce di una solida formazione che consenta di acquisire il senso
della memoria storica e il rispetto del passato, cogliendo il continuo processo grazie al quale l'umanità si forma e si riforma;
Dialogare con l’altro:
saper ascoltare l’altro in quanto portatore di diversa identità culturale, per imparare a confrontarsi con tutti nell’esperienza quotidiana e
a rispondere – attraverso un dialogo a più voci – alle sfide della globalizzazione e di una comunità nazionale multietnica e
multiculturale.
Vivere nella polis:
saper esercitare una ‘cittadinanza attiva’, critica, responsabile e partecipata, grazie a scelte etiche e civili sostenute con impegno e
passione in tutte le forme della democrazia, rappresentative, comunitarie e dirette. La cittadinanza attiva pone infatti i suoi pilastri nella
convivenza civile e nel riconoscimento dei diritti individuali e collettivi.
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• Le prove per competenze in prima e seconda liceo
Arrivati quest’anno a regime con il riordino, le prove per competenze del liceo sono state confermate secondo il modello positivamente sperimentato nell’anno
passato. Pertanto l’organizzazione delle prove sarà la seguente:
!
prime liceo: una prova d’area umanistica discipline: italiano, latino, greco, storia, filosofia, inglese, st.arte;
!
seconde liceo: una prova d’area scientifica (disciplina: matematica, fisica e scienze)
3. LE ATTIVITÀ DI RICERCA DIDATTICA PER LE COMPETENZE
In questa cornice sono incluse le seguenti attività:
" GRUPPI INTERDISCIPLINARI PROVE GINNASIO: elabora le prove per competenze scandite come indicato supra
" GRUPPI INTERDISCIPLINARI PROVE LICEO: predispone nelle classi del riordino (prime e seconde liceo) prove comuni, come indicato supra
" DIDATTICA CON LE NUOVE TECNOLOGIE: la presenza delle LIM in tutte le classi consente di sviluppare la ricerca didattica per la costruzione di moduli
disciplinari e interdisciplinari in cui l’uso del mezzo valorizza la centralità dello sullo studente che apprende
" PERCORSI INTERDISCIPLINARI NEL PROGETTO AUREUS: v. oltre
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Come ogni anno il Collegio docenti ha approvato un piano di formazione per i docenti che si articola in:
AREA 1 OFFERTE INTERNE
A. PROGETTUALITA’ E RICERCA-AZIONE : le competenze e i Laboratori didattici del Dipartimento di Lettere (A051 e A052)
B. FORMAZIONE E AUTOAGGIORNAMENTO: le iniziative legate ai progetti culturali dell’anno che costituiscono anche occasione di formazione per i
docenti, e cioè, fra le altre: “Specchi del Novecento”, “Omero-Virgilio- Pascoli: le Sirene”, il ciclo di “Letture filosofiche” sul tema “Il corpo”, la
preparazione ai test OCSE-PISA (capofila liceo Righi) per i docenti di ginnasio di matematica e di scienze ecc.
C. FORMAZIONE SULLA SICUREZZA: aggiornamento di 6 h per tutto il Collegio, dopo 5 anni dal precedente corso
AREA 2 OFFERTE DI RETI E SOGGETTI ESTERNI
Si tratta di due tipi di iniziative:
A. Formazione NON DISCIPLINARISTA ad opera di Reti di cui la scuola è parte: la Rete “POLO Formativo per il Lazio” organizza con la Fondazione
Rosselli formazione di secondo livello per docenti tutor di ICT, la Rete II Municipio (scuola capofila IC Via Sebenico) offre formazione per la didattica
CLIL (bando USR Lazio vinto per le scuole superiori della Rete II municipio dal proponente IS “Via Salvini”), l’adesione alla “Rete aperta” (scuola
capofila Via Asmara) consente al personale amministrativo e ai docenti di staff una formazione con cadenza mensile di carattere giuridico e
amministrativo-gestionale, lo Sportello interno di supporto ai genitori e di formazione/supporto sul campo per i docenti con studenti DSA, la formazione
sui temi dell’Orientamento offerta dalla Fondazione AlmaDiploma per il relativo progetto (e per AlmaOrientati) cui la scuola aderisce; a queste iniziative
già in atto se ne aggiungeranno via via altre (come negli anni passati) ad opera della rete DEURE (formazione alla progettazione Europea) e DIALOGUE
(formazione all’uso di piattaforme digitale per didattica congiunta fra scuole anche di diversa nazionalità)
B. Formazione di AMBITO DISCIPLINARE gestita da soggetti esterni, quali il ciclo di conferenze dell’AICC (“Incontri di cultura classica”), i seminari con
INDA sulla Drammaturgia classica e gli spettacoli annualmente in cartellone a Siracusa, i corsi di inglese offerti dall’ANFIS per i DNL (Docenti Non di
Lingua), il PLS Piano lauree scientifiche (con Università “La Sapienza”), i Seminari divulgativi d’informatica con l’Università “La Sapienza”, la
formazione dei docenti di Storia e Filosofia coinvolti nel progetto Debate, ecc.
A questa ricca offerta si aggiungono le iniziative cui singolarmente ciascun docente decide di aderire per rispondere ai diversi personali bisogni formativi.
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