1.1
1.1.1
SCHEDA INTERVENTO 3
Titolo dell’intervento
ALTA SPECIALITA’ GINECOLOGIA: LA CHIRURGIA LAPAROSCOPICA IN GINECOLOGIA.
1.1.2
Obiettivi
Nello specifico segmento della laparoscopia e, più in generale, delle tecniche chirurgiche mininvasive l’analisi
dei fabbisogni formativi parte da una semplice constatazione: esiste un ritardo sostanziale nell’adeguamento
delle linee formative istituzionali universitarie e post-universitarie agli sviluppi tecnici e tecnologici che si
stanno affermando nella pratica chirurgica. E’ sintomatico che, ad esempio, non esistano corsi di studio
specifici sulla laparoscopia nell’ambito della laurea in medicina e chirurgia così come nei corsi di
specializzazione post-laurea per i principali indirizzi in cui tali tecniche sono particolarmente affermate e
diffuse (ginecologia, urologia, ortopedia, anestesiologia, ecc.).
L’aggiornamento dei chirurghi e degli specialisti in genere nelle tecniche chirurgiche più innovative ed attuali
viene rinviato a soluzioni non istituzionali che, spesso risultano frammentarie e dispendiose per le aziende e
per i lavoratori in esse operanti.
Pertanto, la tipologia di attività formativa proposta è strettamente correlata alle esigenze del personale
medico operanti nelle strutture sanitarie con strutture di chirurgia ed attività di reparto ostetricia e
ginecologia.
A fronte di questo contesto formativo, nell’ultimo decennio, la laparoscopia si è andata affermando in
maniera progressivamente crescente in Italia, riscuotendo un crescente consenso da parte dei pazienti e, per
riflesso, determinando una domanda di professionalità anch’essa crescente da parte delle imprese che,
spesso, resta inevasa.
Il piano formativo mira a trasferire al maggior numero possibile di dipendenti coinvolti nelle attività
chirurgiche presso le strutture sanitarie private e soprattutto presso le strutture sanitarie private accreditate
al S.S.N. le necessarie competenze, conoscenze ed esperienze dirette nell’impiego delle tecniche
laparoscopiche mininvasive in chirurgia ginecologica.
Complessivamente, tali tecniche mininvasive comportano un impatto chirurgico sulla paziente assai
contenuto ed una riduzione drastica dei tempi di recupero postoperatorio e, quindi di degenza ospedaliera.
Per questo motivo, la diffusione di tali tecniche favorisce la riduzione dei costi sociali in sanità sia in termini
diretti (minore ospedalizzazione) sia indiretti (minor numero di giornate di lavoro perse).
Per lo stesso ordine di motivi, queste tecniche sono altamente gradite dalle pazienti e costituiscono, quindi,
un elemento determinante per la scelta del chirurgo e, soprattutto, della struttura presso cui sottoporsi ad
un intervento.
In sostanza, avere il know-how e la struttura organizzativa e professionale per eseguire interventi chirurgici
in Laparoscopia è un elemento determinante per lo sviluppo delle imprese del settore.
Il piano formativo mira, quindi, a completare e perfezionare le competenze, conoscenze ed esperienze
dirette dei dipendenti ed in particolare quelli già coinvolti nelle attività chirurgiche con tecniche
laparoscopiche presso le strutture sanitarie private.
Inoltre, esso intervento mira ad ampliare e completare le opzioni chirurgiche delle équipe operanti o da
attivare presso tutte le strutture aderenti al progetto.
I corsi prevedono l’ampliamento delle conoscenze delle pratiche operatorie mediante gli interventi formativi
dei principali esperti nazionali ed internazionali che presenteranno argomenti di alta specialità mediante
lezioni d’aula e con dirette interventi mediante collegamento dalle sale operatorie di sedi internazionali
coordinate nell’ambito dell’intervento.
Complessivamente si sono iscritti al presente intervento n. 41 lavoratori delle imprese aderenti.
1.1.3
Destinatari
Destinatari dell’intervento saranno i medici-chirurghi con specializzazione in ginecologia o che operano
comunque in reparti di ostetricia e ginecologia che praticano attività chirurgiche ed ambiscono ad incentivare
l’implementazione di équipe chirurgiche operanti con le tecniche di Laparoscopia.
Il chirurgo ha evidentemente il ruolo centrale nelle attività di sala operatoria e le competenze di alta
specialità.
L’obiettivo generale del corso è quello di fornire ai partecipanti le conoscenze teoriche e le necessarie
esperienze pratiche di alta specialità della tecnica di chirurgia laparoscopica, rendendoli operativi in prima
persona nell’esecuzione degli interventi chirurgici complessi.
Lavoratori a rischio di cassa integrazione o messa in mobilità: I lavoratori impegnati nel settore
sanitario ed in particolare nelle imprese private che operano in regime di accreditamento con il Servizio
Sanitario Nazionale operano in una situazione di crisi strisciante derivante da molteplici cause tra cui le
principali sono: la progressiva contrazione della spesa pubblica in sanità che interessa in misura ancor
maggiore le attività non erogate direttamente dal servizio pubblico; i costanti ritardi nella liquidazione da
parte delle ASL dei servizi erogati dalle strutture private dovuti principalmente a difficoltà nella gestione
pubblica delle strategie di servizio; la costante ed agguerrita “concorrenza” delle strutture pubbliche che
possono utilizzare risorse finanziarie importanti per investimenti di aggiornamento tecnologico a differenza
delle strutture medio-piccole proprie delle case di cura private e degli istituti di riabilitazione. In tale scenario,
soprattutto in Campania ma in generale in tutto il Mezzogiorno d’Italia, molte imprese hanno già chiuso e
moltissime sono in crisi finanziaria profonda. Tale contesto ha già comportato concreti problemi in termini di
impiego degli ammortizzatori sociali ed in prevalenza di contratti di solidarietà. In molti casi, ovviamente, si
sta procedendo a veri e propri licenziamenti per contrazione della forza lavoro. Pertanto, tutti i lavoratori
partecipanti all’attività formativa proposta sono correntemente a rischio di espulsione.
Donne: complessivamente, la partecipazione delle donne all’attività formativa proposta è prossima al 50%
degli iscritti perché i ruoli delle professioni sanitarie (infermiere, ostetrica, fisioterapista, ecc.) sono
storicamente uno sbocco professionale tipico delle donne e caratterizzato da una massiccia presenza di
occupazione femminile. Anche la professione medica presenta una crescente componente femminile che
riscontriamo pari all’incirca al 30% dei partecipanti. Tale coinvolgimento è assolutamente fisiologico in virtù
della composizione occupazionale e del rapporto tra i sessi nel settore sanitario.
1.1.4 Articolazione e struttura dell’intervento
1.1.4.1 Ambiti di intervento e finalità specifiche
Ambiti di intervento e finalità specifiche sono:
a. Innovazione tecnologica: conoscere ed applicare queste nuove tecniche significa accrescere la propria
competenza professionale in termini assoluti con riferimento alle innovazioni tecniche e tecnologiche più
recenti;
b. Competenze tecnico-professionali: conoscere ed applicare queste nuove tecniche significa partecipare ad
un progetto di sviluppo ed innovazione della propria azienda e, quindi, acquisire e/o rinforzare una posizione
lavorativa nevralgica di crescente interesse per l’impresa;
c. Qualificazione /riqualificazione: conoscere ed applicare queste nuove tecniche significa evolvere il proprio
ruolo professionale verso soluzioni medico-chirurgiche particolarmente apprezzate dai pazienti e coerenti con
le linee di indirizzo del sistema sanitario nazionale; in oltre conoscere ed applicare queste nuove tecniche
significa orientare il proprio futuro professionale verso soluzioni di maggiore flessibilità.
1.1.4.2 Impianto e articolazione dell’intervento
L’intervento avrà una durata complessiva di 42 ore e prevede più edizioni. Ciascuna edizione vedrà il
coinvolgimento di circa 25 dipendenti delle aziende sanitarie coinvolte.
L’intervento sarà articolato in 3 azioni:
Azione 1: Principi generali della chirurgia laparoscopica.
Azione 2: Tecniche di chirurgia laparoscopica in ginecologia
Azione 3: Lezioni guidate con collegamento audio-video aula/sala operatoria per interventi di alta specialità
Saranno Effettuate inoltre sei sessioni FAD di un’ora ciascuna, nelle quali i corsisti svolgeranno esercitazioni
ed eseguiranno test per monitorare e valutare l’esito dell’intervento formativo.
1.1.4.3 Azioni previste
Azione 1: Principi generali della chirurgia laparoscopica.
L’azione ha lo scopo di fornire i fondamenti teorici della tecnica di chirurgia laparoscopica.
CONTENUTI
Concetti base di elettrochirurgia e laser chirurgia;
La “Colonna Laparoscopica” e la sua gestione;
La posizione della paziente sul letto operatorio e la disposizione dell’equipe in S.O.;
Lo strumentario laparoscopico e la gestione del poliuso;
Tecniche di ingresso alla cavità addominale: open-laparoscopy, introduzione dell’ago di Verres per l’induzione
del pneumoperitoneo e dei trocars;
La laparoscopia con scelta strategica;
La minilaparoscopia;
La gestione delle complicanze in endoscopia
Tecniche chirurgiche delle principali patologie ginecologiche
Tecniche endoscopiche in chirurgia generale.
Azione 2: Tecniche di chirurgia laparoscopica in ginecologia
L’azione ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze teoriche di alta specialità della tecnica di
chirurgia laparoscopica, rendendoli operativi in prima persona nell’esecuzione degli interventi chirurgici
complessi.
CONTENUTI
Interventi conservativi per miomatosi uterina: Miomectomia per miomi a localizzazione complessa:
infraligamentari, intramurali profondi;
Interventi demolitivi: isterectomia totale per via laparoscopica (anche per uteri di grosse dimensioni) con
eventuali correzioni dei difetti del pavimento pelvico; Isterectomia sub-totale con associazione di interventi
sul pavimento pelvico;
Chirurgia del pavimento pelvico: paravaginal repair con o senza associazione a procedure di
colposospensione sec. Burch; promontofissazione con protesi per prolasso uterino o della cupola vaginale;
riparazione del rettocele;
Chirurgia radicale per endometriosi severa: eradicazione in “zona sana” del tessuto endometriosico dal setto
retto-vaginale; resezione parziale o completa della lesione endometriosica-intestinale; individuazione del
decorso ureterale ed isolamento dell’uretere stesso;
Chirurgia oncologica: indicazioni, limiti, vantaggi, complicanze della chirurgia laparoscopica in oncologia
ginecologica. Il carcinoma ovarico: il second-look, tecnica chirurgica alternativa di accesso alla cavità
addominale nei reinterventi addominali. Il Carcinoma endometriale: indicazioni all’approccio laparoscopico e
tecniche utilizzate compresa la linfoadenectomia pelvica e lombo-cortica. Il Carcinoma della cervice uterina:
indicazioni dell’approccio laparoscopico; interventi correttivi compresa la conizzazione e la trachelectomia
radicale; interverventi demolitivi radicali compresa l’isterectomia radicale con i vari gradi di modulazione della
radicalità (Piver tipo I, II, III); chirurgia demolitiva eseguita in associazione alla via vaginale o integralmente
per via laparoscopica con associazione alla linfoadenectomia pelvica e dell’area lombo-aortica omentectomia;
Complicanze in chirurgia laparoscopica: prevenzione, diagnosi intra o post operatoria, management delle
complicanze anestesiologiche, urologiche, chirurgiche, vascolari.
Azione 3: Lezioni guidate con collegamento audio-video aula/sala operatoria per interventi di alta specialità
Lezione guidate con collegamento in teleconferenza dalla sala operatoria per partecipare ad interventi
chirurgici altamente complessi e trattati con tecniche innovative.
La formazione proposta con il presente intervento formativo è classificata “formazione generale” ovvero
formazione che comporta insegnamenti non applicabili esclusivamente alla posizione, attuale o futura
occupata dal dipendente presso l’impresa beneficiaria, ma che fornisce qualifiche ampiamente trasferibili ad
altre imprese o settori o settori di occupazione e che, pertanto, migliora in modo significativo la possibilità di
collocamento del dipendente. Tale classificazione è confermata oltre che dalla tipologia di intervento
formativo e dagli obiettivi perseguiti, dal fatto che, come citato dal Regolamento CE n.68/2001 in materia di
aiuti di Stato, “… La formazione è “generale” se, ad esempio, è organizzata congiuntamente da diverse
imprese indipendenti ovvero ne possano beneficiare i dipendenti di diverse imprese…”
1.1.4.4 Assetto organizzativo, ruoli e responsabilità
L’organizzazione dell’intervento sarà curata per le edizioni in Campania dalla Società Sanitaria Consortile
“Mario Malzoni” a r.l. e per le eventuali azioni in Calabria e Sicilia dal Conform. In tal modo, i partner di
progetto opereranno esclusivamente in regioni in cui hanno ottenuto l’accreditamento quali enti formativi.
Relativamente alle figure professionali impiegate nel progetto, si privilegeranno docenti, codocenti e tutor di
comprovata esperienza nella singola specialità oggetto degli interventi.
Profilo docenti: Docente esperto integrato in un team di docenti che collaborano, ciascuno per la propria
specializzazione alla programmazione, attuazione e valutazione dell’azione formativa, alla produzione dei
materiali didattici, alla elaborazione delle prove di verifica e valutazione.
Profilo tutor di formazione: Il tutor assiste le attività di un gruppo in apprendimento durante l’intero
percorso formativo, facilitando il processo di apprendimento. Per tale motivo segue costantemente lo
svolgimento delle attività per tutte le ore previste dal progetto. Ruolo strategico per la crescita personale e
professionale dell’utenza, la sua competenza è di tipo metodologico. Conosce, pertanto, metodi, tecniche e
strumenti didattico-formativi, è in grado di programmare le attività didattiche, di pianificare tempi e risorse
(umane e strumentali) assegnate, di organizzare il processo di apprendimento tenendo conto delle
dinamiche di gruppo ed individuali e delle capacità di apprendimento della singola utenza, di gestire le
risorse umane (partecipanti e docenti) nell’ottica delle finalità e dei risultati attesi dal progetto, di monitorare
e verificare l’efficacia ed efficienza dell’azione formativa. Per la tipologia professionale, il tutor deve
esprimere sensibilità ed interesse per la formazione continua, comprenderne la complessità, sapersi
orientare nel settore dell’informatica per favorire e sostenere il processo di apprendimento dell’utenza,
essere in grado di sviluppare capacità di autovalutazione e di autoformazione (capacità di apprendere ).
Si riportano di seguito i compiti previsti per la funzione del tutor di formazione:
seguire lo svolgimento delle attività d’aula
stimolare e sostenere i processi di apprendimento
supportare l’apprendimento individuale e/o collettivo attraverso il rinforzo di tipo motivazionale e
cognitivo
gestire le dinamiche di gruppo, cercando di rimuovere eventuali tensioni e i motivi di conflittualità
segnalare al coordinatore ed ai docenti i motivi di eventuali difficoltà che dovessero insorgere nel
processo di apprendimento e le disfunzioni che dovessero presentarsi nella didattica
assicurare la corretta e puntuale gestione del sistema di monitoraggio e valutazione
predisporre e distribuire all’utenza il materiale didattico formativo e di consumo richiedendo e
custodendo i relativi attestati di ricezione da rimettere all’unità di rendicontazione
assicurare il corretto espletamento di tutte le formalità attinenti all’esauriente dimostrazione delle attività
didattico - formative svolte e di quelle previste per la rendicontazione contabile amministrativa
curare la custodia del materiale didattico e di consumo da distribuire, ed il corretto impiego delle
attrezzature e delle suppellettili
Il tutor di formazione per l’espletamento dei suoi compiti si avvale del coordinatore che svolge una funzione
di assistenza alle diverse fasi del processo: programmazione, pianificazione, attuazione e valutazione
dell’intervento. Inoltre, uno staff amministrativo sostiene l’intera iniziativa nella predisposizione dei modelli e
delle procedure e di qualità di assistenza tecnica per ogni eventuale problema amministrativo che dovesse
insorgere nel corso delle attività
Riepilogando, le figure professionali individuate e da impegnare nel presente intervento saranno le seguenti:
Direttore di Progetto- membro del comitato scientifico;
Coordinatore intervento;
Consulente senior progettista piani formativi;
Orientatore senior;
Consulente senior progettazione;
Docente e co-docente esperto nelle tematiche specifiche dei corsi;
Tutor;
Consulente senior rendicontazione;
Consulente senior monitoraggio;
Consulente senior marketing di progetto;
Consulente senior comunicazione integrata.
La Formazione a Distanza (FAD) sarà erogata mediante l’impiego della piattaforma “e-espansione” che sarà
resa disponibile dalla società Espansione s.r.l. corrente in Avellino, unitamente al servizio di gestione ed
assistenza informatica per corsisti e docenti.
La segreteria organizzativa centralizzata per le attività formative sarà appostata con funzioni di call-center
presso la sede di Mercogliano (AV) della Società Sanitaria Consortile “Mario Malzoni”.
Il coordinamento gestionale e la logistica delle singole edizioni corsuali saranno gestite localmente dai
partner di progetto come operanti nelle diverse regioni.
Le attività di direzione e coordinamento saranno assegnate a professionisti e docenti esperti con ampia e
comprovata esperienza negli argomenti di cui ai singoli interventi trattati.
Le attività di tutoraggio d’aula saranno assegnate a personale esperto in attività formative nel settore
sanitario. Le attività di tutoraggio per le attività FaD saranno assegnati a medici o professionisti esperti nella
produzione ed erogazione di formazione FaD.
La gestione economica e finanziaria del progetto sarà esercitata dalla società mandataria presso la sede di
Mercogliano (AV).
I contenuti didattici dei vari interventi saranno pubblicati sull’apposito sito-web del progetto formativo.
1.1.4.5 Localizzazione
Il presente intervento prevede
N. Tematiche proposte
3
Alta specialità CHIRURGIA
GINECOLOGICA
Destinatari
Medici chirurghi impegnati a vario
titolo nei reparti. Medici specialisti
CAMPANIA
CALABRIA
SICILIA
TOTALE
NUMERO
EDIZIONI
NUMERO
EDIZIONI
NUMERO
EDIZIONI
NUMERO
EDIZIONI
2
-
-
2
Le attività d’aula saranno ospitate presso le sedi accreditate dei due Enti partner di progetto e presso
strutture in regola con la normativa in materia di sicurezza ed antincendio come previsto dalla corrente
normativa in materia di spazi destinati ad attività didattiche e come previsto dalle normative regionali per
l’accreditamento degli enti di formazione professionale.
1.1.5 Modalità di formazione
(esplicitare le modalità di formazione per ciascuna azione prevista al punto precedente)
Metodologia
Lezioni frontali
in Aula
FAD 1
FAD 2
Descrizione
Le lezioni d’aula saranno distribuite nell’arco di sette sessioni di quattro ore ciascuna,
nelle quali verranno illustrati gli argomenti oggetto dell’intervento da docenti
altamente qualificati operanti in ambienti strutturati per le attività chirurgiche trattate
nell’intervento formativo.
Due sessioni di quattro ore durante le quali verranno trasmessi in videoconferenza in
diretta, interventi chirurgici complessi commentati dal chirurgo in sala operatoria e
da un docente in aula.
Mediante una piattaforma di formazione a distanza, i dipendenti in formazione
potranno eseguire esercitazioni e verificare on line quanto appreso mediante la
compilazione di test e relazioni.
Le attività di verifica dell’apprendimento prevedono un’attività di accesso (test
d’ingresso) ed una in uscita (test d’uscita)
Sarà inoltre aperto un forum di discussione tra allievi e docenti per tutta la durata del
percorso formativo che darà la possibilità di richiedere e ricevere informazioni e
chiarimenti sugli argomenti trattati.
Totale ore
Ore
28
8
6
42
Azione n 1
Principi generali della chirurgia laparoscopica.
L’azione prevede:
a. tre sessioni di quattro ore ciascuna, di lezioni teoriche d’aula nelle quali i docenti analizzeranno
l’argomento con l’ausilio di strumenti quali proiezione di slide, filmati, ecc.
b. due sessioni FAD di un’ora cadauna di cui la prima di accesso ai materiali del corso e di valutazione delle
competenze in ingresso e la seconda di sviluppo e verifica delle attività d’aula.
ATTIVITA’ D’AULA TEORIA: ORE 12
ATTIVITA’ FAD: ORE 2
TOTALE ORE FASE: ORE 14
Azione n 2
Tecniche di chirurgia laparoscopica in ginecologia
L’azione prevede:
a. quattro sessioni di quattro ore ciascuna, di lezioni teoriche d’aula nelle quali i docenti analizzeranno
l’argomento con l’ausilio di strumenti quali proiezione di slide, filmati, ecc.
b. . due sessioni FAD di un’ora cadauna mediante le quali i dipendenti in formazione potranno approfondire i
contenuti teorici e pratici appresi nelle quattro sessioni di fase, mediante la compilazione di test e relazioni.
ATTIVITA’ D’AULA TEORIA: ORE 16
ATTIVITA’ FAD: ORE 2
TOTALE ORE FASE: ORE 18
Azione n 3
Partecipazione indiretta ad interventi di altà specialità
L’azione prevede:
a. due sessioni di quattro ore durante le quali verranno trasmessi in videoconferenza in diretta, interventi
chirurgici complessi commentati dal chirurgo in sala operatoria e da un docente in aula.
b. . due sessioni FAD di un’ora cadauna mediante le quali i dipendenti in formazione potranno approfondire i
contenuti teorici e pratici appresi nelle quattro sessioni di fase, mediante la compilazione di test e relazioni.
In particolare, la seconda sessione sarà erogata al termine dell’attività formativa e conterrà un test di uscita
quale prova summativa.
ATTIVITA’ FAD VIDEO-CONFERENZA: ORE 8
ATTIVITA’ FAD: ORE 2
TOTALE ORE FASE: ORE 10
TOTALE ATTIVITA’ D’AULA: ORE 28
TOTALE FAD: ORE 14
TOTALE INTERVENTO ORE: 42
1.1.6
Indicatori di processo e di risultato
La finalità dell’attività di verifica del processo formativo di cui al presente intervento e dei risultati conseguiti
dai partecipati consiste nel verificare l’acquisizione progressiva delle competenze come previste negli obiettivi
descritti.
Tale verifica viene attuata mediante verifiche ex ante, in itinere ed ex post sull’apprendimento eseguite in
autovalutazione da ogni singolo partecipante con l’ausilio di piattaforma informatica dedicata.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di sviluppare metodologie di valutazione di azioni formative complesse, utili a
fornire indicazioni sulla qualità degli interventi formativi svolti e sulle conseguenti azioni correttive da avviare
per rafforzare l’efficacia degli interventi stessi.
In particolare, saranno effettuate verifiche:
prima dell’avvio dell’azione formativa (situazione in ingresso);
in progress (chiusura di azioni didattiche significative);
ex-post (verifica finale ed elaborazione dei risultati).
In particolare, su licenza della s.r.l. espansione, sarà impiegato “e-espansione” che è un software di ausilio
alle attività di formazione, di aggiornamento professionale e di tutoraggio e consente la gestione organica
delle esercitazioni a distanza nell’ambito di piani formativi.
In particolare, il programma viene impiegato validamente nelle fasi di verifica dell’apprendimento, mediante
la somministrazione di test, di esercitazioni su argomenti trattati in aula anche con l’ausilio di immagini e
filmati, ecc..
Il programma può utilizzare un qualsiasi brouser per interagire con l’utente. esso è sviluppato in asp ed
utilizza un data base creato con microsoft access. esso può essere utilizzato via internet oppure via intranet.
La procedura è divisa in tre parti:
1. amministrazione procedura – E’ il livello di accesso della funzione direzionale con cui si esercita il
controllo del sistema (responsabile del progetto formativo - coordinatore dei corsi);
2. amministrazione questionari – E’ il livello di accesso di docenti e tutor che possono progettare
questionari e prove di vario genere on-line, accedendo all’apposita sezione;
3. utenti – E’ il livello di accesso degli utenti finali (corsisti). Essi possono collegarsi al sistema ed eseguire
le prove (questionari, esercitazioni, ecc.) e verificarne l’andamento in tempo reale attraverso un sistema
di valutazione che evidenzia a video i risultati conseguiti.
Gli accessi alle diverse sezioni sono gestiti con soluzioni di sicurezza sia per i dati aziendali, sia per i dati
sensibili di docenti e corsisti. Questo sistema di gestione consente di raccogliere i contributi professionali di
docenti e tutor operanti in remoto, che il sistema stesso traduce in prove, test, esercitazioni. Per questo si
addice particolarmente all’impiego in questa tipologia di piano formativo. Il materiale prodotto ed immesso
dai docenti e tutor viene, infatti, elaborato automaticamente dal sistema e reso direttamente disponibile ai
corsiti, previa verifica attraverso la funzione amministrazione procedura. I corsisti, a loro volta, possono
effettuare i test, con questa soluzione, in qualsiasi momento, collegandosi al sistema per eseguire le prove e
verificarne contestualmente il risultato, rimanendo comodamente a casa oppure durante una pausa di
lavoro. Il programma è posizionato su un server Internet in grado di gestire piattaforme UNIX.
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1.1.1 Titolo dell`intervento ALTA SPECIALITA