Guida all’acquisto di stampanti in associazione con Contenuto Parte 1 Getto d’inchiostro e laser: stampanti a confronto Opinioni e realtà 6 vantaggi delle stampanti a getto d’inchiostro 6 vantaggi delle stampanti laser Parte 2 Stampanti per le imprese Una questione di robustezza Una questione di velocità Una questione di sicurezza Perché passare al wireless? Quali altre funzionalità ti servono? Parte 3 Gestione della stampa Come si calcola il TCO? 6 modi per contenere i costi di stampa 6 vantaggi della stampa gestita La stampa gestita è adatta alla mia azienda? in associazione con Introduzione Le tecnologie di stampa sono in continua evoluzione, quindi assicuratevi di fare la scelta migliore sulla base delle migliori informazioni. Dai costi di gestione alla stampa gestita, fino al confronto tra stampanti a getto d’inchiostro e stampanti laser, questa guida vi dice tutto ciò che serve sapere. in associazione con Opinioni e realtà La tecnologia a getto d’inchiostro si è evoluta a tal punto da permettere di ridurre effettivamente i costi di gestione rispetto alla stampa laser Ci vuole molto tempo per cambiare opinione: se siete cresciuti sentendovi dire che la margarina è più salutare del burro, avrete bisogno di molte prove per convincervi del contrario. Stop con i falsi miti sulle stampanti La stessa cosa accade quando si tratta di stampanti laser e stampanti a getto d’inchiostro. Per anni, il messaggio di tutti i produttori di stampanti e degli esperti del settore è stato unanime: la stampa laser è quasi sempre la scelta migliore per l’ambiente professionale, quella a getto d’inchiostro è quasi sempre preferibile per l’uso domestico. Ma i tempi sono cambiati. La tecnologia a getto d’inchiostro si è evoluta a tal punto da permettere di ridurre effettivamente i costi di gestione rispetto a quella laser, pur mantenendo inalterati i livelli di qualità di stampa fotografica che solo il getto d’inchiostro sa offrire. Con qualche precisazione. Per prima cosa, bisogna accertarsi di scegliere la stampante giusta: optate per una a caso tra gli scaffali di un centro commerciale e i costi di gestione potrebbero farvi pentire amaramente. Secondo, è necessario comprendere le proprie esigenze di stampa. Come vedremo più avanti, esistono ancora buoni motivi per continuare a scegliere una stampante laser. Infatti, per molte aziende la combinazione tra il getto d’inchiostro e il laser potrebbe essere la risposta giusta. Ma allora che cosa è cambiato? Forse il principale cambiamento risiede nell’approccio dei produttori alla stampa, perché essi stessi erano troppo propensi in passato a ritenere la tecnologia laser come una scelta obbligata. Oggi vediamo che tutti i grandi produttori offrono stampanti eccezionali pensate appositamente per l’uso aziendale. Tre anni fa, la gestione remota era semplicemente impensabile se applicata alle stampanti a getto d’inchiostro. Ora, invece, è una realtà: di nuovo, purché la scelta cada sulla stampante giusta. Siamo inoltre di fronte a dispositivi molto più robusti, progettati per sostenere i pesanti carichi di lavoro delle stampanti da ufficio. Calcolate quante pagine la vostra attuale stampante produce al mese e confrontatele con le specifiche di una stampante a getto d’inchiostro professionale. Siamo propensi a credere che rimarrete positivamente sorpresi. Poi c’è la questione della capacità d’inchiostro. Sono passati i tempi in cui una cartuccia durava 200 pagine: le cartucce ad alta capacità delle stampanti a getto d’inchiostro professionali, infatti, durano diverse migliaia di pagine. E, come risultato, il costo-per-pagina si è drasticamente ridotto. La questione dipende sempre da quante pagine stampate, naturalmente, ma HP sostiene che il costo di fatto si dimezza rispetto a quello di un dispositivo concorrente a tecnologia laser. Nelle prossime pagine valuteremo alcune opinioni diffuse sulla stampa laser e su quella a getto d’inchiostro. Forse ne condividete qualcuna, visto che da un recente sondaggio sappiamo che molti dei nostri lettori lo fanno. Ma non siate prevenuti e vedrete che potrete rimanere positivamente sorpresi. in associazione con 6 vantaggi delle stampanti a getto d’inchiostro Non richiedono un pre-riscaldamento Le stampanti a getto d’inchiostro non necessitano di pre-riscaldamento per stampare. A differenza di quanto accade con le stampanti laser tradizionali (a eccezione delle nuove stampanti HP LaserJet serie R), non avrete il tempo di prendere il caffè alla macchinetta prima di trovare la prima stampa della mattinata pronta ad attendervi sul vassoio. La prima pagina stampata usando la tecnologia a getto d’inchiostro può essere pronta in appena 8 secondi. La stampante a getto d’inchiostro è pronta a entrare in azione non appena lo siete voi. Sanno stare al passo Sebbene le stampanti laser di fascia molto alta superino ancora quelle a getto d’inchiostro in termini di velocità, nella fascia media le seconde possono essere perfino più veloci in termini di pagine raw al minuto. In un recente test condotto da PC Pro, la stampante HP OfficeJet Enterprise Color X55dn ha raggiunto la velocità record di 70 pagine al minuto, superando di gran lunga le stampanti laser della stessa fascia di prezzo. Sono adatte alla scrivania Generalmente, le stampanti a getto d’inchiostro sono molto più piccole delle stampanti laser tradizionali (a eccezione delle nuove stampanti HP LaserJet serie R). Anche se vi sono stampanti a getto d’inchiostro di grandi dimensioni dotate di vassoi per la carta capaci di soddisfare le esigenze di un intero ufficio, non mancano dei modelli da scrivania meno ingombranti, adatti a un tavolo di dimensioni standard. Scelta ideale per i dirigenti che non vogliono stampare documenti sensibili sulla stampante condivisa dell’ufficio. Possono stampare su qualunque supporto D’accordo, non proprio su tutto. Ma le stampanti a getto d’inchiostro sono molto più versatili quando si tratta di stampare su formati diversi dal solito A4. Possono gestire carta fotografica quando serve ottenere stampe lucide per una brochure; supportano biglietti da visita, etichette e buste; possono addirittura stampare trasferibili a caldo per t-shirt o altri tessuti, per il massimo della creatività professionale. Consumano molta meno energia Le ingombranti stampanti laser di vecchia scuola, che hanno sempre bisogno di mantenere un certo livello di riscaldamento, sono un vero onere per le bollette elettriche dell’azienda. Una stampante laser da ufficio può consumare fino a 1000 watt in fase di stampa, mentre le stampanti da tavolo a getto d’inchiostro consumano solo 25 watt nel ciclo attivo e pochi watt in stato di inattività. Non solo sono la scelta preferibile per le bollette elettriche, ma anche per l’ambiente. Restituiscono una qualità dell’immagine superiore Se la vostra azienda stampa regolarmente immagini a colori, siano esse destinate a brochure, presentazioni o poster, di norma la qualità ottenibile con una stampante a getto d’inchiostro si rivela superiore. La stampa laser a colori ha fatto molta strada, ma non riesce ancora a eguagliare la precisione della tecnologia delle stampanti a getto d’inchiostro, che normalmente offrono una risoluzione superiore rispetto a prodotti laser della stessa fascia di prezzo. La capacità di gestire carta fotografica di alta qualità è un’altra caratteristica vincente. in associazione con 6 motivi per cui le aziende comprano stampanti laser. Ma sono ragioni valide? 1. Sono comunque più veloci nella stampa in formato A3 Può darsi che le stampanti a getto d’inchiostro la spuntino quando si parla della velocità in formato A4, ma le stampanti laser sono tuttora avanti anni luce quando si parla della stampa in A3. Dispositivi come la HP LaserJet Professional CP5225 stampano una pagina A3 a colori alla velocità di 10 pagine al minuto. Se la vostra azienda ha necessità di grandi volumi di stampa in fattore di forma superiore, le stampanti laser sono ancora la scelta migliore. Vero O Falso? Vero. Sebbene HP sia impegnata a far approdare la tecnologia proprietaria PageView (nella quale la “testina di stampa” si estende sopra la pagina, in modo che solo la carta si muova) alle stampanti A3, per ora essa si applica solo all’A4. 2. Nessun pericolo di sbavature Le stampe laser sono asciutte al tatto già da quando escono sul vassoio. Le stampe a getto d’inchiostro potrebbero richiedere alcuni secondi di asciugatura all’uscita dalla stampante, poiché l’inchiostro viene letteralmente spruzzato sulla pagina. Potrebbe sembrare banale, ma a maneggiare troppo presto le stampe a getto d’inchiostro si rischia di provocare sbavature di colore (specialmente sulla carta fotografica di alta qualità), rischio che non si corre con la stampa laser. Vero O Falso? Falso, o almeno parzialmente. Pur essendo vero che la stampa a getto d’inchiostro è tradizionalmente soggetta a sbavature, i dispositivi di nuova generazione (come la HP della serie OfficeJet X) risultano resistenti alle sbavature tanto quanto i modelli laser. Detto questo, acquistando una stampante a getto d’inchiostro di categoria inferiore potrete comunque riscontrare sbavature d’inchiostro. 3. Offrono qualità di testo superiore Di norma, le stampanti laser offrono qualità superiore se con questo si intende il semplice trasferimento di testo sulla pagina. I risultati sono solitamente costanti con la carta laser liscia ed economica progettata per sopportare il calore emanato dal meccanismo fusore. La qualità del testo con le stampanti a getto d’inchiostro è più variabile sulla comune carta in formato A4, e i caratteri talvolta appaiono sfocati o sbiaditi. Vero O Falso? Falso. Ciò accadeva in passato, ma le stampanti a getto d’inchiostro professionali, di nuovo prendendo in considerazione le HP della serie OfficeJet X, offrono una qualità di stampa del testo paragonabile nonostante le pagine siano stampate alla velocità di 70 al minuto. 4.Hanno una manutenzione più semplice Le cartucce di toner per la stampa laser normalmente hanno una capacità di gran lunga superiore rispetto a quelle per i modelli a getto d’inchiostro, e richiedono un minor numero di sostituzioni. Questo significa che il reparto IT dedica meno tempo alla manutenzione delle stampanti utilizzate da utenti che non sono in grado di sostituire le cartucce d’inchiostro autonomamente, e significa altresì meno amministrazione per le operazioni di riordino e stoccaggio dei ricambi d’inchiostro. Vero O Falso? Falso. Questo era sicuramente vero in passato, ma va osservato che le migliori stampanti a getto d’inchiostro di ultima generazione per uso professionale richiedono di fatto solo la sostituzione dell’inchiostro... e la capacità delle cartucce arriva a coprire migliaia di pagine, esattamente come per le stampanti laser. Non richiedendo la noiosa sostituzione del tamburo del toner o del rullo di trasferimento, le stampanti a getto d’inchiostro professionali sono decisamente meno impegnative delle stampanti laser. 5. Sono pronte per l’uso in azienda Le stampanti laser offrono con maggiore probabilità quelle funzionalità gestionali utili ai responsabili IT delle grandi aziende. Funzionalità come la ricerca di e-mail nella directory LDAP o le opzioni di gestione di stampa avanzate (ad es., l’imposizione agli utenti dell’inserimento di un PIN prima di stampare) sono più facilmente supportate dalle stampanti laser di fascia alta piuttosto che dalle stampanti a getto d’inchiostro. Vero O Falso? Falso. Dipende interamente dalla stampante. In passato, i produttori erano soliti inserire tutte le funzionalità specifiche per l’azienda nelle stampanti laser di fascia alta, ma oggi, se si sceglie una stampante a getto d’inchiostro aziendale invece - come la HP OfficeJet Pro X -di una stampante di fascia consumer, avrete le stesse possibilità di trovare funzionalità gestionali di livello aziendale. 6. Non rimangono a secco! Anche se le stampanti laser sono generalmente considerate la migliore opzione per la stampa di volumi elevati, presentano vantaggi anche per chi deve stampare solo in rare occasioni. Le stampanti laser utilizzano un toner in polvere che non evapora e non ostruisce gli ugelli quando non vengono utilizzate per periodi di tempo prolungati. D’altro canto, le stampanti a getto d’inchiostro richiedono cicli di pulizia regolari se si desidera mantenerne le condizioni ottimali. Vero O Falso? Falso, anche se, ancora una volta, dipende dalla stampante a getto d’inchiostro acquistata. Se si tratta della serie Officejet X con tecnologia PageWide, gli ugelli dispongono di un meccanismo intelligente in grado di prevenire questo inconveniente e devono essere puliti solo sporadicamente. Altre stampanti a getto d’inchiostro possono presentare questo problema, soprattutto i modelli di categoria consumer. in associazione con Una questione di robustezza Numerose stampanti a getto d’inchiostro durano oggi almeno quanto le stampanti laser della stessa fascia di prezzo HP OfficeJet Pro 276 (a sinistra) e HP OfficeJet Enterprise Colour X55dn (a destra) Per una stampante professionale le richieste spaziano dalla stampa di un singolo documento a utilizzi pressoché continuativi. Risulta cruciale, quindi, scegliere una stampante abbastanza robusta da saper gestire le specifiche esigenze professionali. I produttori di stampanti laser normalmente definiscono il carico di lavoro che i loro dispositivi possono sostenere come “volume di stampa mensile massimo”. La HP LaserJet Pro P1606dn, ad esempio, offre un volume di stampa mensile massimo di 8000 pagine A4; La HP LaserJet Pro 400 colour M451nw, leggermente più costosa, stampa fino a 40.000 pagine A4 al mese. Questi valori non sono limiti assoluti: la stampante HP LaserJet Pro P1606dn non smetterà di lavorare in attesa che inizi il mese successivo, nel caso in cui abbiate già raggiunto le 8000 pagine. Si tratta semplicemente di indicazioni dei volumi di stampa per cui i dispositivi sono stati progettati. Se continuate a far lavorare la stampante oltre i volumi massimi previsti, i componenti potrebbero usurarsi più velocemente del previsto o la durata della stampante potrebbe risultare inferiore. Tuttavia, numerose stampanti a getto d’inchiostro offrono oggi livelli di durata simili o persino superiori a quelli delle stampanti laser della stessa fascia di prezzo. La stampante multifunzione HP OfficeJet Pro 276 Dw offre un volume di stampa mensile massimo di 30.000 pagine, non molto inferiore a quello del modello LaserJet Pro 400 della stessa fascia di prezzo. La OfficeJet Enterprise Color X55dn produce sino a 75.000 pagine al mese per tutto il suo ciclo di vita. La documentazione relativa alla maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro dedicate all’uso professionale include attualmente tra le specifiche anche il volume di stampa. In passato, le stampanti a getto d’inchiostro supportavano volumi di stampa di gran lunga inferiori rispetto alle controparti laser. Infatti, il 49% dei lettori intervistati da PC Pro ha dichiarato di non avere mai preso in considerazione le stampanti a getto d’inchiostro in quanto non abbastanza robuste per l’uso professionale. L’ufficio “medio” non esiste, quindi i dati che seguono sono da considerarsi esclusivamente come indicativi, tuttavia le ricerche della Environmental Protection Agency degli Stati Uniti suggeriscono che un impiegato di un ufficio medio negli USA produca 10.000 fogli di carta all’anno (tra fotocopie e stampe), ovvero 833 pagine al mese per utilizzare la stessa unità di misura dei volumi di stampa. I volumi di stampa mensili non sono l’unico fattore da considerare per valutare la durata del ciclo di vita. I produttori di stampanti laser vendono kit di manutenzione che consentono di sostituire periodicamente i principali componenti dei dispositivi, come il gruppo fusore, il rullo di trasferimento e i rulli di prelievo della carta. A questi kit è spesso attribuita una previsione delle pagine stampabili prima di una loro nuova sostituzione. Questa previsione varia da centinaia a migliaia di stampe, quindi controllate prima di scegliere quale dispositivo acquistare per il vostro ufficio. in associazione con Una questione di velocità Le stampanti a getto d’inchiostro normalmente entrano in funzione appena si attiva un processo di stampa Che le stampanti laser fossero più veloci delle sorelle a getto d’inchiostro era un fatto inconfutabile in passato. Infatti, il 40% degli utenti professionali intervistati da PC Pro ha dichiarato di non prendere in considerazione l’acquisto di stampanti a getto d’inchiostro semplicemente in quanto troppo lente. Tuttavia, i progressi della tecnologia a getto d’inchiostro non solo hanno colmato il divario con le stampanti laser ma, in alcuni casi, l’hanno fatta addirittura prevalere in termini di velocità raw. Prendiamo come esempio la HP OfficeJet Enterprise Color X555dn. Questa stampante a getto d’inchiostro ha stampato un documento Word di 70 pagine in soli 58 secondi nelle prove di laboratorio Real World di PC Pro, “annientando” le stampanti laser della stessa fascia di prezzo. Come può stampare così velocemente? Il dispositivo integra la tecnologia HP PageWide, per cui invece di avere il tradizionale carrello a getto d’inchiostro che scorre avanti e indietro sulla pagina, la testina di stampa copre l’intera larghezza della pagina A4, con 42.000 ugelli indipendenti che spruzzano l’inchiostro sulla carta sottostante. Poiché la testina di stampa non perde tempo a scorrere da un lato all’altro della pagina, il tempo di stampa si riduce in modo considerevole rispetto a quello di una normale stampante a getto d’inchiostro. Anche nelle stampanti senza questa tecnologia, il getto d’inchiostro raggiunge velocità di 30 ppm, sufficienti a soddisfare quasi tutte le esigenze di un ufficio. La maggior parte dei processi di stampa copre poche pagine, il che significa che basta attendere solo pochi secondi perché il documento sia pronto: in molti uffici, il tempo richiesto non supera quello necessario per raggiungere fisicamente la stampante. Di norma, le stampanti laser stampano a velocità comprese fra 40 e 60 ppm, il che le rende preferibili rispetto alle più lente stampanti a getto d’inchiostro negli uffici con elevata necessità di una stampante condivisa (non solo per la velocità, ma anche per il costo dei materiali di consumo e la durata, che analizzeremo più avanti in questa guida). Le pagine raw al minuto non sono l’unico aspetto legato alla velocità da prendere in considerazione. La maggior parte delle stampanti laser richiede anche un tempo di riscaldamento dopo un periodo di inattività, e questo aumenta di 30 secondi o più il tempo richiesto per riavviare il processo. Alcune stampanti laser integrano una tecnologia che, accelerando il riavvio, risolve questo problema; tuttavia, è riservata ai modelli più costosi. Le stampanti a getto d’inchiostro, al contrario, normalmente entrano in funzione non appena si attiva un processo di stampa. Potrebbero eseguire un breve ciclo di pulizia alla prima accensione della giornata, ma normalmente questa operazione non è richiesta. in associazione con Una questione di sicurezza In assenza di un adeguato controllo degli accessi, è facile che i documenti sensibili cadano nelle mani sbagliate Anche se elaborano tutte le tipologie di documenti aziendali sensibili, le stampanti sono spesso sottovalutate nelle strategie di sicurezza IT delle aziende. Considerato il grado di vulnerabilità sia in termini di sicurezza fisica che di rete, non mettere in conto adeguate misure di sicurezza per le stampanti costituisce un rischio enorme. Ecco alcuni dei fattori di rischio da prendere in considerazione. Accesso ai documenti sensibili Le aziende risparmiano sempre più sui costi di stampa facendo uso di una stampante di rete condivisa a livello di un intero piano di ufficio, ma senza un adeguato controllo degli accessi è tuttavia facile che documenti sensibili cadano in mani sbagliate. Pensiamo, ad esempio, a un dirigente che stampa un richiamo disciplinare per un membro del personale, ma quando arriva alla stampante il documento pronto è stato già prelevato da un altro collega che era in attesa delle proprie stampe. Nel migliore dei casi, imprevisti di questo genere sono imbarazzanti, nel peggiore espongono l’azienda al rischio di un’azione legale. Incidenti come questo possono essere evitati con delle soluzioni di controllo degli accessi ai documenti, come HP Pull Print. Con Pull Print, i documenti non sono stampati fino a quando il dipendente non si autentica sulla stampante (solitamente con un codice PIN) e seleziona il documento richiesto dalla coda di stampa. In questo modo, non solo si preserva la riservatezza, ma si evita anche il rischio che dei documenti siano prelevati involontariamente da altri colleghi o dimenticati in stampa. Intercettazione del traffico della stampante A meno che adeguatamente crittografati, i documenti inviati alla stampante dai computer dell’ufficio potrebbero essere esposti ad attacchi da parte di altri dispositivi connessi alla rete aziendale. Il traffico della rete potrebbe essere intercettato dagli hacker, così come da dipendenti malintenzionati. Tutto ciò si può evitare attraverso i moderni driver della stampante, che eseguono la crittografia dei dati trasmessi dal computer rendendoli inutilizzabili dagli hacker anche laddove questi riuscissero a infiltrarsi nella rete aziendale. Chiedete dettagli al fornitore prima di acquistare la stampante. Messa in sicurezza delle stampanti Le stampanti di oggi presentano una serie di funzionalità potenzialmente a rischio: hard disk che archiviano i documenti sensibili in attesa di essere stampati, porte USB, Bluetooth e funzioni Wi-Fi. È fondamentale che tutte queste componenti siano adeguatamente protette e sottoposte alle politiche di sicurezza aziendali. Tutto ciò può essere gestito con un software di gestione della stampa centralizzata come HP Imaging and Printing Security Center. Queste soluzioni consentono di applicare le politiche di sicurezza all’intero parco macchine dell’azienda, in un modo analogo alla gestione dei PC secondo la Politica di Gruppo. Smaltimento delle vecchie apparecchiature Lo smaltimento delle vecchie stampanti deve avvenire in modo sicuro, per non infrangere la riservatezza delle informazioni sensibili. Ad esempio, gli hard disk potrebbero ancora contenere delle copie di vecchi documenti recuperabili. Controllate la presenza di funzionalità come la cancellazione dei dati protetti, con cui è possibile sovrascrivere le informazioni contenute nella stampante. in associazione con Perché passare al wireless? La stampa wireless offre ai dipendenti molta più flessibilità nella gestione dei dispositivi da cui stampare Entrambi i modelli HP OfficeJet Pro X551DW (a sinistra) e HP LaserJet Pro 400 M401d (a destra) supportano la stampa Wi-Fi Il tanto vociferato mito dell’ufficio senza carta non si è mai avverato, ma l’ufficio wireless è un’ipotesi molto più realistica. Con l’attuale capacità di connessione wireless di praticamente tutti i dispositivi installati in ufficio, ha poco senso avere la stampante collegata alla rete via cavo. Perché passare al wireless? Forse il principale vantaggio delle stampanti wireless risiede nella possibilità di installarle pressoché ovunque all’interno dell’ufficio. Non si ha alcuna necessità di collocarle vicino a una presa Ethernet o alle tracce elettriche dell’edificio: possono essere installate in qualunque punto, purché all’interno della rete wireless e vicino a una presa di corrente. Ciò consente di installare la postazione di stampa in un angolo dell’ufficio, in modo che il rumore della stampante in azione non disturbi il personale durante il lavoro. Significa anche un minor numero di cavi elettrici sul pavimento dell’ufficio, con la conseguente riduzione dei rischi di incidenti per la salute e la sicurezza o di danni alle apparecchiature in caso di cavi strappati accidentalmente. Chi lavora da casa potrebbe scegliere di sistemare la stampante in una camera da letto secondaria, in una credenza nel sottoscala o anche in garage, minimizzando l’impatto delle apparecchiature d’ufficio all’interno dello spazio privato. Entrambi i modelli HP OfficeJet Pro X551DW (a sinistra) e HP LaserJet Pro 400 M401d (a destra) supportano la stampa Wi-Fi La stampa wireless, inoltre, fornisce ai dipendenti molta più flessibilità sui dispositivi da cui stampano. La maggior parte delle stampanti wireless supporta Apple AirPrint, consentendo al personale di stampare direttamente da iPad e iPhone. Molte sono anche compatibili con Google Cloud Print, permettendo ai dipendenti di stampare documenti perfino quando non sono in ufficio. Google Cloud Print trasforma di fatto il PC dell’ufficio di un dipendente in un server di stampa: fintanto che il PC è acceso e connesso alla rete aziendale, il dipendente può inviare documenti alla stampante da qualunque dispositivo connesso. Un dipendente potrebbe, ad esempio, lavorare su un documento nel laptop durante il tragitto verso la sede di lavoro e trovarlo pronto sul vassoio della stampante appena arriva in ufficio, oppure stampare un documento in ufficio per conto di colleghi mentre questi sono in viaggio di lavoro all’estero. Un fornitore come HP fornisce anche app per smartphone e tablet, consentendo al personale di stampare direttamente da dispositivi di diversi marchi. Inoltre, la questione non si limita all’invio di documenti alla stampante: con la stampante dell’ufficio il personale può effettuare scansioni di documenti o foto e inviarle direttamente al proprio smartphone/tablet. Questo utilizzo si presta a qualunque finalità professionale, tra cui l’invio di ricevute, l’inserimento della firma digitale nei moduli cartacei o la revisione di elementi grafici. in associazione con Quali altre funzionalità ti servono? Funzionalità extra: una “lista della spesa” Le stampanti e i dispositivi multifunzione professionali dispongono di decine di funzionalità diverse. Quello che segue è solo un elenco ristretto, con qualche indicazione in merito a caratteristiche e requisiti: App – Alcuni produttori di stampanti offrono oggi la possibilità di installare delle app su alcuni modelli selezionati, generalmente quelli dotati di touchscreen a colori. Spaziano dalle app che stampano le ultime notizie dal mondo del business a quelle per la scansione di biglietti da visita o per l’affrancatura postale prepagata. Accensione/spegnimento automatico – Le stampanti in modalità “sleep” consumano comunque molta energia elettrica, specialmente se lasciate in questo stato durante i weekend. La funzione di accensione/spegnimento automatico di HP consente agli amministratori IT di impostare i dispositivi in modo che si accendano/spengano a orari prestabiliti ogni giorno o a seguito di periodi predefiniti di inattività. Rilevamento delle pagine vuote – Enormi quantità di carta si sprecano “stampando” pagine vuote alla fine dei documenti. Il rilevamento delle pagine vuote serve semplicemente a non stampare tali pagine. Adattatore duplex – Alcune stampanti offrono di serie l’opzione di stampa in fronte/retro, altre consentono di installare sulla macchina un adattatore duplex per rendere disponibile questa funzione. Tenete conto del costo dell’adattatore nella vostra decisione d’acquisto. Ethernet – La porta Ethernet è indispensabile per le aziende che non vogliono adottare la stampa wireless. Le stampanti più costose offrono oggi porte Gigabit Ethernet che consentono di velocizzare il trasferimento dei dati. OCR – L’integrazione del riconoscimento ottico dei caratteri converte automaticamente i documenti scannerizzati in testo modificabile. Fotocopiatura – Se prevedete di utilizzare la stampante anche come fotocopiatrice, cercate modelli che possano supportare dei vassoi di alimentazione più grandi. Scanner – Non valutate solamente la risoluzione. Date un’occhiata a funzionalità quali il fronte/retro a singolo passaggio, che potrebbe fare la differenza nella scansione di documenti fronte/retro. Send to mail/SharePoint – Questa funzionalità consente di inviare documenti scannerizzati direttamente alla propria casella di posta elettronica. Molte stampanti offrono funzionalità di ricerca in rubrica, il che evita al personale di dover digitare l’intero indirizzo e-mail sulla tastiera del display. I modelli più avanzati di stampanti inviano i file ai server SharePoint o ad altre unità di rete. Pinzatura/foratura/rilegatura – Le soluzioni di stampa/copia più costose effettuano in automatico le operazioni di pinzatura, foratura o rilegatura dei documenti, cosa che può determinare un enorme risparmio di tempo per le tirature di una certa dimensione. Touchscreen – Un ampio schermo touchscreen è preferibile se si prevede che il personale debba sistematicamente digitare il proprio codice PIN o accedere alle diverse funzionalità di gestione della stampante. Touch-to-print/NFC – Una funzione sempre più diffusa, che consente al personale di stampare dal dispositivo mobile semplicemente avvicinandolo alla stampante. Utile per stampare velocemente le e-mail o i documenti prima delle riunioni di lavoro. USB – Funzione ormai diffusa che consente agli utenti di stampare direttamente dalla chiavetta USB. In alcuni casi, il reparto IT potrebbe imporre restrizioni di accesso per motivi di sicurezza. in associazione con Come si calcola il TCO? Calcolare il costo totale dell’intero ciclo di vita di una stampante dipende da molteplici fattori, tra cui la tipologia o le dimensioni dell’azienda e le esigenze di stampa dei suoi dipendenti. Una cosa è certa: il prezzo di acquisto iniziale della stampante in sé è solo una piccola parte del costo complessivo. Ecco i fattori che dovete prendere in considerazione nel calcolo del costo totale (Total Cost of Ownership, TCO): Costi fissi Includono il prezzo d’acquisto della stampante e gli eventuali pacchetti di estensione di garanzia/assistenza. Nella maggior parte dei casi, il prezzo di acquisto è assolutamente sproporzionato rispetto al costo dei materiali di consumo acquistati nel corso del triennio di durata media della stampante; pertanto, affidare la decisione d’acquisto al solo prezzo dell’apparecchio non è un buon modo di fare i conti. Molte garanzie coprono il primo anno di vita della stampante, ma potrebbe essere utile aggiungere i costi d’estensione delle stesse al prezzo d’acquisto per determinare i costi fissi di quel particolare apparecchio. Costi variabili Prima di poter tentare di calcolare i costi variabili di una stampante, serve farsi un’idea della quantità di pagine che si intende stampare. Per fare una stima approssimativa, vi basta controllare la quantità di carta utilizzata ogni mese sull’attuale stampante; tuttavia, per scomporre meglio i costi e determinarli in base all’effettiva proporzione di stampe in monocromia e a colori, prendete in considerazione la scelta di una soluzione di stampa gestita. La stima di HP è che un lavoratore medio stampi tra le 5000 e le 10.000 pagine all’anno. I materiali di consumo per laser/getto d’inchiostro hanno una certa resa in termini di stampe (diciamo 5000 pagine), stima questa che nella nostra esperienza risulta essere un po’ ottimistica. Per calcolare il costo degli inchiostri nell’arco del triennio, dovrete usare la seguente formula, sia per i materiali di consumo monocromatici che per quelli a colori: quantità totale di pagine da stampare nel triennio (meno la capacità delle eventuali cartucce iniziali in dotazione con la stampante) ÷ resa della cartuccia d’inchiostro Quindi, se la previsione è che la stampante produca 20.000 pagine all’anno; se al momento dell’acquisto la stessa aveva in dotazione una cartuccia iniziale di 2000 pagine e se la resa delle cartucce standard è di 5000 pagine, il calcolo sul triennio diventa: 60.000 pagine – 2000 pagine della cartuccia iniziale = 58.000 pagine ÷ 5000 pagine di resa = 11,6 (ovvero 12 cartucce in tre anni) L’inchiostro non è l’unico costo variabile da tenere in considerazione. La maggior parte delle stampanti laser richiede anche alcuni componenti, come il fusore e i rulli, che devono essere sostituiti dopo un certo numero di pagine. Anche per questi “kit di manutenzione” la durata è calcolata in termini di pagine, e il loro costo deve essere inserito nel prezzo d’acquisto. Costi indiretti Esistono dei costi indiretti collegati alle stampanti, che meritano di essere presi in considerazione a seconda della dimensione dell’azienda. Quante volte è necessario chiamare il reparto IT per sostituire le cartucce o per interventi di manutenzione? Nelle aziende di maggiori dimensioni, quanta superficie della sede aziendale è utilizzata per lo stoccaggio dei materiali di consumo? Quali sono i costi amministrativi collegati al riordino di carta e inchiostri? E quanto spende l’azienda per il server di stampa o per i software gestionali? Tutti questi dati potrebbero essere utili al calcolo del prezzo finale. Costo totale Pertanto, il costo totale di proprietà è: stampante + garanzia + cartucce a colori + cartucce monocromatiche + kit di manutenzione + eventuali costi indiretti = costo totale di proprietà in associazione con 6 modi per contenere i costi di stampa 1. Consentite la stampa solo quando il personale è alla stampante Molte stampanti supportano oggi la stampa in modalità pull, in accordo alla quale il dipendente deve inserire un PIN (o un’altra forma di autenticazione) nei dispositivi stessi prima dell’avvio del processo. Ciò non solo impedisce al personale di allontanarsi portando via documenti di qualcun altro, con le inutili ristampe che seguono, ma riduce anche i considerevoli sprechi che si accumulano nel vassoio di uscita della stampante, determinati dall’invio in stampa di documenti che poi restano totalmente dimenticati. 2. Formate il personale a una stampa efficiente Una grande quantità di carta e d’inchiostro è sprecata come conseguenza del fatto che il personale semplicemente non conosce le diverse opzioni di stampa offerte dal software. Si stampano interi documenti di 30 pagine anche quando servono solamente alcuni paragrafi, e questo perché il personale non conosce l’esistenza dell’opzione “Stampa selezione”. I fogli di lavoro Excel hanno l’opzione di adattamento al formato pagina, per evitare che nella stampa coprano inutilmente pagine diverse. Le presentazioni in PowerPoint possono essere stampate con più slide per pagina. Formate il personale all’uso di queste funzionalità: non date per scontato che le trovino o le usino da soli. 3. Stampate di default in modalità bozza Stampare in alta qualità deve essere l’eccezione, non la regola. Solamente i documenti che devono essere distribuiti ai clienti devono essere stampati nella modalità di stampa in alta qualità, mentre l’ordine del giorno di una riunione o la prima stesura di un documento non subiranno danni se stampati in modalità bozza. Usate le impostazioni della stampante o i driver per impostare la modalità bozza di default, e istruite il personale in merito ai casi in cui la stampa in alta qualità è accettabile. 4. Configurate la stampa fronte/retro Stampare su un solo lato della pagina è un terribile spreco. Come per la modalità bozza, esistono pochissimi casi nell’esperienza quotidiana in cui la stampa fronte/retro sia svantaggiosa, e la questione ovviamente fa una grande differenza in riferimento ai consumi di carta. Anche se la funzione fronte/retro non è presente di default, molte stampanti hanno degli adattatori opzionali, con costi che si ammortizzano nel breve tempo. Anche in questo caso, utilizzate le impostazioni della stampante o del driver per configurare il fronte/retro di default. 5. Eliminate le stampanti personali Molti dirigenti amano avere una propria stampante personale; ma con soluzioni come la stampa in modalità pull, che riduce il rischio di far cadere documenti sensibili in mani sbagliate, anche per loro vengono a mancare ragioni valide per non utilizzare le stampanti di rete. Le stampanti personali normalmente hanno una gestione più costosa, e richiedono un maggior livello di assistenza IT e consumi energetici superiori. 6. Risparmiate il colore per chi ne ha necessità La maggior parte dei dipendenti in ufficio non ha necessità di stampare a colori. Assicuratevi che le stampanti siano impostate di default sulla stampa in bianco e nero oppure prendete in considerazione di utilizzare due stampanti: una monocromatica e una a colori. Il software di gestione assicura che i lavori a colori vengano indirizzati automaticamente alla stampante adeguata, oppure che solamente alcuni dipendenti siano autorizzati ad accedere alla stampante più costosa. in associazione con 6 vantaggi della stampa gestita 1. Un unico fornitore di hardware Il parco installato di molte aziende è costituito da numerosi modelli diversi di hardware: macchine di età diverse, provenienti da fornitori diversi e accumulate negli anni. Per l’azienda questo significa perdere in economia di scala sui materiali di consumo, dover provare e supportare diversi driver o software e assistere il personale che potrebbe trovarsi in difficoltà nell’utilizzo di dispositivi diversi. Una soluzione gestita può far confluire tutte le esigenze di stampa e copia su un unico fornitore, uniformando l’assistenza e i costi. 2. Nessuna necessità di dover pensare ai materiali di consumo Le aziende sprecano una quantità di tempo enorme a cercare il miglior prezzo dei materiali di consumo, specialmente negli ambienti di hardware misto in cui servono cartucce e kit di manutenzione di tipo diverso. Un servizio gestito amministra in automatico l’approvvigionamento dei materiali di consumo, consentendo spesso un risparmio sui costi superiore a quanto l’azienda sarebbe riuscita a ottenere da sola. 3. Prevedibilità dei costi dell’hardware Le aziende che non hanno un ciclo di sostituzione regolare dell’hardware spesso cambiano i dispositivi di stampa/copia quando si guastano. Una soluzione di stampa gestita aumenta la prevedibilità del budget dedicato all’hardware. Si può ricorrere al leasing, non solo per evitare il costo anticipato della sostituzione del parco stampanti, ma anche per avere la garanzia che le apparecchiature siano sostituite se non funzionanti. 4. Meno oneri per il reparto IT interno Le stampanti possono rappresentare un carico pesante per le risorse di assistenza IT, soprattutto per le PMI che non dispongono di team strutturati e dedicati. I servizi di stampa gestita normalmente comprendono l’assistenza esterna, il che consente al team IT interno all’azienda di dedicarsi a progetti che portino concreto valore al business dell’azienda. Misco e i servizi HP Smart Printing offrono una scelta di pacchetti di assistenza on-site, con tempi di risposta entro le quattro ore, in grado di garantire che il tempo di inattività aziendale sia ridotto al minimo in caso di guasti alla stampante. 5. Identificazione degli sprechi I servizi di stampa gestita comprendono i software di gestione e di creazione rapporti, per aiutare le aziende a individuare gli sprechi di risorse. Un determinato utente monopolizza la stampante per scopi personali? Il personale rispetta la politica aziendale per quanto riguarda la stampa a colori? Si utilizza carta costosa e di alta qualità per i lavori di stampa ordinari? I software di gestione possono individuare e tenere sotto controllo gli sprechi di questo tipo, contribuendo a ridurre i costi di stampa complessivi dell’azienda. 6. Sviluppo di una strategia di stampa Molte aziende, semplicemente, non hanno una strategia di stampa. Un servizio di stampa gestita dà accesso a esperienze che vi aiutano a sviluppare e adattare i progetti in base alle esigenze in divenire della vostra azienda. Il vostro fornitore di servizi può aiutarvi ad avviare la stampa wireless da dispositivi mobili, a implementare delle strategie sulla sicurezza dei documenti o a individuare la tipologia di dispositivi che meglio si addice a ciascun reparto aziendale. Per le PMI, in particolare, offre il tipo di esperienza nel settore della stampa che difficilmente potreste reperire tra i vostri dipendenti. in associazione con La stampa gestita è adatta alla mia azienda? Molte aziende potrebbero pensare che affidare a una società esterna la gestione dei propri processi di stampa sia superfluo e inutile. Tuttavia, le aziende sia grandi che piccole possono ridurre notevolmente i propri costi di stampa attraverso il contributo degli esperti. Le aziende che adottano il programma di servizi di stampa gestita (MPS) riducono mediamente i propri costi di stampa del 30%, secondo uno studio condotto da Photizo Group. Forse la ragione più importante per richiedere aiuto esterno è che nella maggior parte dei casi le aziende semplicemente non sanno dove localizzare i loro problemi di stampa. L’output delle stampanti non è strettamente controllato, e l’assistenza IT si limita a risolvere i problemi al loro verificarsi invece di tentare di migliorare il flusso di lavoro dell’azienda. Prima di qualsiasi suggerimento, un buon fornitore di servizi di stampa gestita raccoglierà i dati di utilizzo di ciascun dispositivo impiegato nell’azienda, potendo così individuare l’hardware in esubero o i modelli che potrebbero essere sostituiti da un’unica e più efficiente stampante. Ad esempio, che necessità ha un’azienda di avere una fotocopiatrice vicino a una stampante laser, quando un dispositivo MFP combinato potrebbe fornire un output equivalente? Di contro, sarebbe più vantaggioso in termini di costo disporre di stampanti a colori e monocromatiche separate in un’azienda che ha grande necessità di stampare a colori? Questi sono gli interrogativi cui solamente un’analisi supportata da dati può dare risposta. I risultati di queste analisi possono essere sorprendenti. Philip Van Enis, direttore del Gruppo IT dei consulenti edili di Bidwells, ha raccontato a una recente colazione di lavoro con PC Pro che il passaggio ai servizi di stampa gestita nella sua azienda ha ridotto il numero di stampanti da 194 ad appena 59. Ridurre il numero di stampanti non solo genera risparmi in termini di hardware e di consumi elettrici, ma aiuta anche a cambiare le abitudini degli utenti. Migliorare il flusso di lavoro documentale, ridurre la quantità di stampe superflue ed eliminare le stampanti dalle scrivanie dei dipendenti possono avere un impatto enorme sull’uso dei dispositivi di stampa. Bidwells ha assistito a una riduzione dell’output di stampa di un terzo dopo il passaggio ai servizi di stampa gestita. L’azienda farmaceutica Merck, a seguito del passaggio ai servizi di stampa gestita di HP, ha evidenziato una riduzione del 40% nell’output di stampa e dell’80% nei costi legati ai consumi elettrici. L’azienda è passata da una situazione in cui ogni dipendente aveva la propria stampante sulla scrivania a stampanti di gruppo condivise da decine di lavoratori. Privati della comodità di avere una stampante esattamente davanti a sé, i dipendenti hanno iniziato a considerare la reale necessità di stampare un documento, con il risultato di un forte calo dell’output. Cosa importante, il servizio di stampa gestita non smette di funzionare quando è installato un nuovo hardware. HP, ad esempio, fornisce ai propri clienti MPS dei report trimestrali, per aiutarli a ottimizzare i flussi di lavoro documentali e i requisiti hardware di pari passo all’evoluzione delle esigenze aziendali. Tutte le informazione sul nuovo stile IT. Prepara il futuro del tuo business, adesso Visit: HP BusinessNow in associazione con