Analisi dei costi e dei benefici delle
insonorizzazioni
negli ambienti di lavoro
Relatore:
Correlatore:
Correlatore:
Chiar.mo Prof. Giovanni Costa
Chiar.mo Prof. Antonio Colombi
Chiar.mo Prof. Umberto Ambrosetti
Tesi di Laurea Magistrale di:
Stefano Ferrari
Matricola: 754286
CLM Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione
Milano, 16 Marzo 2011
Principale Obiettivo
• Analisi dei costi affrontati da un campione di
aziende che abbiano bonificato gli ambienti di
lavoro, riducendo il livello di esposizione entro
valori che determinino rischio di ipoacusia
prossimi a zero (lex,8h da 95 a 80 dBA)
• Confrontare i costi industriali con i benefici
determinati dal mancato esborso da parte di
INAIL (costi sociali).
Metodologia
1600
1400
1200
1000
lire milioni
800
n° operai
600
400
200
aziende
19
16
13
10
7
4
0
1
lire (milioni)
Sono state monitorate 19
grandi aziende italiane, che
negli anni ’90 hanno
eseguito importanti
interventi di bonifica
acustica direttamente su
macchinari,
Metodologia
Per un totale di 912 addetti, che sono passati da
Lex, 8h>95 dB(A) a Lex, 8h=80 dB(A)
Sono stati spesi complessivamente 2.485.929
I costi industriali sono stati tutti riferiti al 2000 e
confrontati con i costi socio economici, ovvero
indennizzi INAIL - D.M 12 luglio 2000.
Metodologia
Parallelamente è stato condotto uno studio
sulle denunce di ipoacusia per i dipendenti di alcune di
queste aziende, al fine di monitorare l’andamento delle
notifiche dopo alcuni anni dagli interventi di bonifica,
per questo motivo, nello studio sono state privilegiate
le aziende che hanno effettuato interventi negli anni
90, così da poterne valutare nel corso del decennio
2000-2010 l’andamento delle denuncie di ipoacusia.
Dati ipoacusie INAIL
Anno
Dipendenti
totale
nazionale
Dipendenti
totale
nazionale
di cui: Ipoacusia
Settore
Industria
Denunciate
Indennizzate
ipoacusie
denunciate
20000
ipoacusie
indennizzate
15000
14.418.000
4.325.000
20560
2736
1995
14.345.000
4.247.000
17971
2129
1996
14.458.000
4.194.000
17149
2042
1997
14.492.000
4.222.000
15886
1988
1998
14.700.000
4.320.000
13773
1746
1999
15.023.000
4.306.000
12580
2020
2000
15.381.000
4.275.000
11854
1566
2001
15.625.000
4.213.000
10905
1161
2002
15.933.000
4.258.000
7971
1174
2003
16.208.000
4.233.000
7076
1130
10000
5000
0
19
94
19
95
19
96
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
1994
Incidenza
Casi/anno
Capitale
2,5 al
10%
8418€
dal 1/08
2,5 al
20%
Rendita
Annua €
Risparmio
dopo 35
€
operai
Spesa
Totale 19
aziende
€ per
operaio
protetto
723.135
912
2.485.929
2.726
1.571 € 2.463.075
dal 1/08
Totale
3.186.210
Nelle 19 aziende, fino al 2000, in assenza di protezione di
verificavano ipoacusie con incidenza di 5 indennizzi annui (2,5
al 10% e 2,5 al 20%). Verificato che l’indennizzo avviene
mediamente a 43 anni, dopo esposizione di 25 anni, si è
calcolato il risparmio INAIL sia per la quota capitale che per gli
indennizzi, fino all’età di 78 anni, considerata l’età media dei
maschi (fonte ISTAT 2007).
Conclusioni
• I conteggi restituiscono un saldo positivo di
700.281 euro – circa il 30% dell’importo dell’investimento
• la prevenzione dell’insorgenza di ipoacusie sensoriali sui
luoghi di lavoro comporta valori d’investimento inferiori
rispetto i costi sociali, rappresentati esclusivamente dagli
indennizzi INAIL.
• Questo studio non ha tenuto conto delle spese sanitarie
(protesi, visite specialistiche, ecc) e neppure dei costi sociali
relativi alle giornate di lavoro perse che sicuramente
rafforzerebbero il saldo positivo, già calcolato con i soli dati
degli indennizzi INAIL (per esempio 1000€ per soggetto =
175.000 €)
Conclusioni
 costi e benefici relativi a soggetti diversi: le aziende
investono e tale beneficio diventa un risparmio per le
casse dell’INAIL.
 Con il D.Lgs 277/91 le aziende sono state
praticamente obbligate ad intervenire con opere di
insonorizzazione sui macchinari , (obbligo di
comunicazione per personale di Lep, 8h> 90 dBA).
 Sanzioni dirette e costi legali indiretti.
Conclusioni
Dal 2000 l’INAIL, al fine di sensibilizzare le aziende ad
intraprendere investimenti che raggiungano standard
di sicurezza più elevati di quelli previsti dalla
normativa vigente, ha introdotto uno “sconto”
denominato “oscillazione per prevenzione”,
Si possono ottenere riduzioni del tasso di premio
dell’ordine del 5% o 10%.
Conclusioni
 Le ipoacusie rappresentano una percentuale determinante
delle malattie professionali indennizzate dall’INAIL (23% nel
2003, 21% nel 2004 e 16% nel 2009)
 Visto che il D.Lgs 81/08 non obbliga più i datori di lavoro ad
effettuare interventi diretti sui macchinari, si potrebbe
pensare a compagne mirate per incentivare interventi di
bonifica acustica tesi ad eliminare il rischio rumore (lex, 8h =
80 dB(A)
 Naturalmente in contropartita, sarebbe necessario proporre
consistenti sconti del tasso di premio, nella misura del 2530%, al fine da rendere l’investimento sostenibile sul
medio/lungo periodo.
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Presentazione