Casi Studio della Provincia di Vicenza: applicazione in Veneto delle linee guida di Regione Lombardia Modellistica diffusionale con simulazione di dispersione LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Ugo Pretto Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza Servizio Stato dell’Ambiente SITUAZIONE NORMATIVA IN VENETO • In Veneto non sono state definite delle linee guida per la caratterizzazione e l’autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività ad impatto odorigeno. Tuttavia, presentandosi ormai con una certa frequenza pratiche relative alle emissioni di impianti a energia rinnovabile (e.g. combustione di biomasse) è diventata consuetudine proporre indagini olfattometriche pre e post-operam. LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere • In ARPAV in generale, e negli studi qui presentati, si è scelto quindi di fare riferimento alle “Linee Guida Odori” della Regione Lombardia, finalmente recepite con la Dgr 15 febbraio 2012. • In particolare è stato usato come una sorta di “istruzione operativa” quanto riportato all’Allegato 1 di queste Linee guida (“Requisiti degli studi di impatto olfattivo mediante simulazione di dispersione”). GLI ELEMENTI FONDAMENTALI al fine della simulazione di dispersione sono: - DATI DI EMISSIONE DELL’IMPIANTO • Centro Olfattometrico Regionale del Dipartimento Provinciale ARPAV di Vicenza (caso 1) • Indagini commissionate dall’azienda (casi 2 e 3) - DATI RELATIVI ALL’OROGRAFIA DELLA ZONA • Servizio SRTM (Shuttle Radar Topography Mission) USGS (United States Geological Survey) risoluzione geografica di 3 arc-secondi, che corrispondono a circa 90 m LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere - DATI METEOROLOGICI • Centro Meteorologico di Teolo del Dipartimento Regionale ARPAV per la Sicurezza del Territorio CASO STUDIO 1: Produzione Pet Food (Indagine Centro Olfattometrico Regionale) DATI DI EMISSIONE DELL’IMPIANTO E CARATTERISTICHE SIGNIFICATIVE 9 diversi camini; Valle stretta con pendici molto accentuate; Una sola campagna di misura; LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Assenza di segnalazioni di disagio olfattivo nel punto di maggior impatto. - DATI DI EMISSIONE DELL’IMPIANTO Linee di produzione e caratteristiche dei camini LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere DATI RELATIVI ALL’OROGRAFIA DELLA ZONA Dominio spaziale (X=4000 m ; Y=4000 m) LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere da notare nella zona indicata dalla freccia il ripido pendio con dislivello di oltre 100 m l’orografia deve essere considerata CATENA MODELLISTICA UTILIZZATA CALMET (pre-processore meteorologico) => Grigliato su base regionale con passo 4 km fornito dal Centro Meteo di Teolo (CMT) per ciascun anno solare partendo da: - circa 40 stazioni di terra - 3 stazioni di alta quota (Udine, Milano e Bologna) - orografia e uso del suolo con passo 4 km 2° RUN di CALMET => Grigliati 10÷20 km x 10÷20 km prodotti di volta in volta per porzioni specifiche di territorio, sempre dal Centro Meteo di Teolo con passo 1 km ottenuto partendo da: - precedente output di CALMET con passo 4 km (operazione denominata NESTING) - alcune stazioni di terra della zona - orografia e uso del suolo con passo 1 km LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere CALPUFF => “Cuore” del Modello di dispersione utilizzato con: - output del 2° RUN di CALMET del punto precedente - dati di emissione dell’impianto - orografia di dettaglio scaricata da SRTM del USGS CALPOST => Elaborazione statistica degli output di CALPUFF al fine della presentazione su base cartografica dei risultati MAPPA D’ IMPATTO CASO STUDIO 2: Produzione di fertilizzanti organici derivanti dalla lavorazione di scarti dell’industria conciaria (Indagine commissionata dall’Azienda) DATI DI EMISSIONE DELL’IMPIANTO Presso l’azienda sono attivi vari processi produttivi organizzati in linee di lavoro distinte. In realtà le varie linee hanno punti di connessione che le rendono interdipendenti tra loro e tutta l’aria odorigena generata dalla lavorazione viene rilasciata mediante un unico camino con le caratteristiche in tabella: LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Concentrazioni di odore e Portate di odore Devono essere considerate tutte le emissioni dell’impianto per le quali: •La portata di odore sia maggiore di 500 ouE/s •La concentrazione di odore non sia inferiore a 80 ouE/m3 Nel caso in esame ciò si è verificato in tutte le campagne di misura LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere DATI RELATIVI ALL’OROGRAFIA DELLA ZONA Dominio spaziale (X=3400 m ; Y=4000 m) LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Quota massima = 350 m Quota minima = 70 m (350-70)*100=28000 > 3400 quindi va considerata l’orografia! Griglia di calcolo Ricettori sensibili dove valutare il criterio di valutazione sopra descritto devono essere inclusi nella griglia I centri abitati presso cui il 98° percentile delle conc. orarie di picco di odore simulate supera 1 ouE/m3 (isopleta di colore verde) sono Arzignano e Montorso. La distanza tra il primo ricettore sensibile e il confine di pertinenza (850 m indicati in blu) è maggiore del passo di griglia (100 m) LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Griglie meteorologiche (4 km – 1 km) La griglia meteorologica con passo 4 km si è dimostrata insufficiente per la rappresentazione di territori ad orografia complessa (valli del Chiampo e Agno) Si noti che la presenza della valle viene totalmente ignorata LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Orografia “vista” da CALMET con risoluzione 4 km Orografia “vista” da CALMET con risoluzione 1 km La griglia meteorologica con passo 1 km riesce a “cogliere” in maniera molto precisa l’orografia della valle. Orografia “vista” da CALMET con risoluzione 250 m La griglia meteorologica con passo 250 m NON evidenzia ulteriori dettagli importanti sull’orografia. Dalla griglia 4 km alla griglia 1 km Griglia CALMET con risoluzione 4 km Griglia CALMET con risoluzione 1 km Dati delle Centraline Uso suolo (passo 4 km) FASE 1 RUN CALMET a risoluzione 4 km LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE Orografia conE L’AUTORIZZAZIONE (passo 4 km) DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Output di CALMET 4 km Dati delle centraline locali Uso suolo (passo 1 km) FASE 2 Dati in quota RUN CALMET a risoluzione 1 km Orografia con (passo 1 km) Output di CALMET 1 km Rose dei venti Rosa dei venti passo 4 km direzioni di provenienza del vento LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Rosa dei venti passo 1 km direzioni di provenienza del vento Mappa di impatto e concentrazioni presso i ricettori sensibili LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Area buffer 500 m e zona di massima ricaduta LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere CASO STUDIO 3: Valutazione impatto odorigeno del sistema abbattimento emissioni (Indagine e modellazione fatta da terzi) Nello studio dello scenario emissivo l’estensore ha verificato che le ricadute del flusso di odore emesso dal camino del sistema di abbattimento delle emissioni sono limitate a circa 200 metri nell’intorno del camino. Conseguentemente ha ritenuto opportuno sostituire il modello CALPUFF con un modello lagrangiano a particelle che sia capace di calcolare più nel dettaglio la dispersione dell’odore. LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere Ha perciò scelto un modello capace di lavorare con un passo di griglia inferiore al limite di CALPUFF (90 m), comunque rispettoso dei requisiti delle Linee Guida: SPRAY 3 prodotto da ARIANET Srl e ARIA TECHNOLOGIES. CONCLUDENDO Sono state esaminate tre diverse casistiche, con diversi livelli di coinvolgimento degli operatori pubblici e privati. In tutti i casi si è verificato un corretto approccio alle Linee Guida di Regione Lombardia. Con ciò non si vuole certo qui affermare che quanto emesso da Regione Lombardia sia un riferimento normativo irrinunciabile. LA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA PER LA CARATTERIZZAZIONE E L’AUTORIZZAZIONE DELLE EMISSIONI GASSOSE AD IMPATTO ODORIGENO Convegno 22.03.2013 SEP - PadovaFiere È indubbio però che il percorso seguito in quella sede, cui fin dall’inizio si è partecipato, rappresenta al momento la più ‘collaudata’ proposta emersa sul piano nazionale. A questa, salvo diverse indicazioni, si continuerà per parte nostra a fare riferimento. GRAZIE PER L’ATTENZIONE