78 DISMAMUSICA MAGAZINE - settembre/ottobre 2014 | Anno XIV - n° 78 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Editore e proprietario: S&G Partners srl - Via Bainsizza, 30 - 20814 Varedo (MB) Stampa: Terra Promessa - Novara - Aut. Trib. di Monza 1.701 del 16/12/2003 Organo ufficiale di DISMAMUSICA - Associazione Italiana Produttori e Importatori di Strumenti ed Edizioni Musicali - Anno XIV - n. 78 - Settembre/Ottobre 2014 All’interno, un ampio reportage su Cremona Pianoforte e Mondomusica 2014 È ARRIVATO L’AUTUNNO di Gianni Cameroni responsabile Ufficio Stampa DISMAMUSICA Cadono le foglie, arriva il vino novello, maturano le castagne tornano coppe e campionato a tempo pieno e si ricominciano a valutare le oscillazioni del mercato. Si è appena concluso l’atteso doppio appuntamento di Cremona (Mondomusica e Cremona Pianforte) del quale vi diamo un resoconto nelle pagine interne di questo numero, si è appena chiuso anche Elettrika a Roma, si sta svolgendo, mentre vi arriva questa rivista Music China a Shanghai e ci si prepara per gli appuntamenti importanti autunnali, quali Milano Guitars & Beyond affiancata da Milano Maestro Lutherie a Segrate (di fianco all’aeroporto di Linate) e, in novembre, SHG/Ritmi Show a Milano e Batterika a Roma. Si cerca di stimolare più che mai il mercato andando a portare gli strumenti là dove ci sono potenziali acquirenti interessati, appassionati da motivare all’acquisto, neofiti da sorprendere. Soprattutto le iniziative di Roma sono contraddistinte da una attenta gestione della fase promozionale attraverso la musica, con un calendario vertiginosamente fitto di eventi e di artisti, la soluzione più centrata per le manifestazioni che durano una sola giornata. Dal lato delle aziende il momento attuale è destinato al massimo sforzo per ottemperare ai bisogni dei rivenditori, con la raccolta degli ordini per il promettente periodo pre e post natalizio, con la gestione delle consegne in modo da ridurre al minimo le sempre possibili rotture di stock e con la costruzione di un fine-anno capace di riallineare i ricavi a valori accettabili. Non si tratta di un compito facile, anche se a parole sembra tutto piuttosto semplice. Anche i rivenditori, dalla loro, sono meno propensi a cedere alle lusinghe dei distributori, e cercano di riapproppiarsi del diritto di scegliere con cura cosa acquistare, per evitare di mettersi in casa prodotti di bassa rotazione, almeno per il periodo che va da adesso a Natale. Da sempre l’autunno ha queste carat- teristiche, fatte di attese e di confronti, di scontri e di riflessioni, di costruzione di un assortimento centrato sulle esigenze dei clienti finali con la conseguente perdita progressiva di interesse per offerte speciali e promozioni su prodotti di più complessa collocazione. La tecnologia con le sue innovazioni, peraltro poco significative quest’anno, aiuta poco, mentre il mercato si mantiene appena tiepido e non accenna a riscaldarsi, almeno guardando a tempi medi e medio brevi. È arrivato l’autunno del 2014: facciamo in modo di poterlo citare, in futuro, come l’inizio di una timida ma duratura ripresa. Marketing creativo per far crescere il mercato Una mattinata in compagnia di Yuji Matsuoka, Managing Director della branch italiana di Yamaha Music Europe, è stata illuminante: il manager giapponese mi ha parlato della sua visione, di quale scenario vuole far sbocciare nel mercato italiano. Ed è una prospettiva veramente interessante, che mi piace condividere con voi… È una mattina di inizio agosto, in una tregua assolata nel paradigma di pioggia e temporali che sta assillando la nostra estate. Arrivo a Lainate, al quartier generale di Yamaha Music Europe – Branch Italy (è un po’ lungo: d’ora in poi mi limiterò a dire Yamaha) dove il periodo estivo scandisce con tempi decisamente meno pressanti l’attività dell’azienda. C’è un clima di cordialità: vengo fatto accomodare in una saletta d’attesa che si affaccia sulla demo-room dei pianoforti, e ne approfitto per salutare Gianpiero Terravazzi, il raffinato responsabile tecnico della perfetta messa a punto dei pianoforti acustici Yamaha. L’attesa dura pochissimi minuti: Yuji Matsuoka mi viene incontro e ci accomodiamo nel suo ampio e accogliente ufficio d’angolo. Prima di affrontare gli argomenti dell’intervista, c’è una sorta di fase introduttiva: mi informo (o mi informa…) sul suo ruolo in Yamaha e sulla sua storia personale. E scopro che vanta un’esperienza internazionale di altissimo profilo, e che arriva in Italia dopo aver conosciuto a fondo, e diretto, le filiali Yamaha in Spagna/ Portogallo, in Francia e in Polonia (con responsabilità anche su mercati a noi poco conosciuti, quali la Letsegue a pag. 4 DAL 1959, CON VOI PER L A MUSIC A w w w.ekomu s icgroup.com Sogno di MEZZA ESTATE a pag. 6 AGUILAR - AKAI PRO - ALBION - ALESIS - ALLEN&HEATH - ALTO PRO - AMATI - AQUARIAN - AVANTONE PRO - B. STEINER - BLUE SKY - BRIAN MAY GUITARS - BRICASTI DESIGN - CELESTION CERVENY - CHAUVET - CLEARSONIC - CYMATIC AUDIO - D’ANGELICO - DR STRINGS - DUNLOP - EDEN - EKO - E-MU - ENERGY - EPIFANI - ESTEVE - E.W.S. - EX PEDALS - FADER AID FISHMAN - FIVE O - FOCAL PRO - FOCUSRITE - FRAMUS - G7TH - GHS STRINGS - HIMALAYA - ICON - ID-AL - INTELLISTAGE - ISTANBUL - JOEMEEK - KOCH - KORG - LAG - LEE OSKAR LOG JAM - MARSHALL - MARTIN&CO. - MAVIS - METRIC HALO - MEYER SOUND - MILLER - MONTARBO MADE IN ITALY - MONTARBO C.A. - MXR - NATAL - NS DESIGN - NUMARK - ORTOFON OVER LOUD - PARKER - PEDALTRAIN - PLANET DRUM - PLUGGERZ - PRIMACOUSTIC - PRS GUITARS - QUAD INDUSTRIAL - QUIK LOK - QUIK LOK OPERA - RADIAL ENGINEERING RAW VINTAGE - ROAD READY - ROCKBAG - ROCKTRON - ROLL - ROSENDHAL - SAMICK - SANKEN - SANUS - SANYO - SAVAREZ - SEILER - SICMATS - SML - SONIVOX - SONOR SONY - STAGE NINJA - STUDIO PROJECTS - STUDIOLOGIC - SUMMIT AUDIO INC. - SURGEX INTERNATIONAL - TOFT AUDIO DESIGN - TOMBO - TONELUX - TOPP PRO MUSIC GEAR TRIDENT - TRI-WI - UNIVERSAL AUDIO - VOVOX - VOX AMPLIFICATION - WARWICK - WESTSTAR - XOTIC - XOTIC EFFECTS - YUWIN Numeri positivi PER DUE SALONI a pag. 6 AL 20° MEI: I POLITICI PARLANO ANCHE DI MUSICA A SCUOLA a pag. 5 Durante il recente MEI di Faenza, giunto alla sua ventesima edizione, si è sottolineato il tema della reintroduzione della musica a scuola, grazie alla presenza della Senatrice Elena Ferrara alla cerimonia di inaugurazione. Per Dismamusica era presente Claudio Formisano. a pag. 5 DALLE AZIENDE a pag. 11 DAL 1959, CON VOI PER LA MUSICA ekomusicgroup.com AGUILAR - AKAI PRO - ALBION - ALESIS - ALLEN&HEATH - ALTO PRO - AMATI - AQUARIAN - AVANTONE PRO - B. STEINER - BLUE SKY - BRIAN MAY GUITARS - BRICASTI DESIGN - CELESTION CERVENY - CLEARSONIC - CYMATIC AUDIO - D’ANGELICO - DR STRINGS - DUNLOP - EDEN - EKO - E-MU - ENERGY - EPIFANI - ESTEVE - E.W.S. - EX PEDALS - FADER AID FISHMAN - FIVE O - FOCAL PRO - FOCUSRITE - FRAMUS - G7TH - GEAR4 - GHS STRINGS - HIMALAYA - ICON - ID-AL - INTELLISTAGE - ISTANBUL - JOEMEEK - KOCH - KORG - KOSS LAG - LEE OSKAR - LOG JAM - MARSHALL - MARTIN&CO. - MAVIS - METRIC HALO - MEYER SOUND - MILLER - MONTARBO MADE IN ITALY - MONTARBO C.A. - MXR - NATAL - NS DESIGN NUMARK - ORTOFON - OVER LOUD - PARKER - PLANET DRUM - PLUGGERZ - PRIMACOUSTIC - PRS GUITARS - QUAD INDUSTRIAL - QUIK LOK - QUIK LOK OPERA - RADIAL ENGINEERING RAW VINTAGE - ROAD READY - ROCKBAG - ROCKTRON - ROLL - ROSENDHAL - SAMICK - SANKEN - SANUS - SANYO - SAVAREZ - SEILER - SICMATS - SML - SONIVOX - SONOR SONY - STAGE NINJA - STUDIO PROJECTS - STUDIOLOGIC - SUMMIT AUDIO INC. - SURGEX INTERNATIONAL - TOFT AUDIO DESIGN - TOMBO - TONELUX - TOPP PRO MUSIC GEAR TRIDENT - TRI-WI - UNIVERSAL AUDIO - VOVOX - VOX AMPLIFICATION - WARWICK - WESTSTAR - XOTIC - XOTIC EFFECTS - YUWIN Dismamusica Magazine Settembre/Ottobre 2014 POCA PIOGGIA A SETTEMBRE... A bbiamo tutti notato che il mese di settembre ha voluto risparmiarci le bombe d’acqua e le valanghe di pioggia che hanno contraddistinto, almeno qui al Nord, la piovosissima estate 2015. E questa apparente siccità (che tuttavia ha garantito corpose raccolte di funghi, dei quali sono ghiottissimo) ha fatto bene al vino, ha fatto bene al fieno e, anche se non trovo un nesso logico, ha fatto bene anche al mercato degli strumenti musicali. In effetti sono veramente molti gli operatori che mi hanno confermato un discreto andamento del mese di settembre, a livello sia di sell-in che di sell-out. Questo, ovviamente, fatte sempre le debite eccezioni. E la frequenza dei commenti positivi mi ha spesso messo di buon umore, dopo mesi in tutti i sensi di “cattivo tempo” e di veri nubifragi che si sono abbattuti anche sul mercato. A questo proposito mi piace ricordare aneddoti recenti (di solito vado indietro negli anni, ma devo sempre più spesso accorgermi che in quei casi vengo preso come un remake di un cinegiornale in bianco e nero o, peggio, vengo scambiato per un libro di storia antica). Un paio di anni fa raccoglievo periodicamente i commenti degli operatori, e avrei potuto stilare un vero e proprio “calendario perpetuo delle tendenze”. Dopo l’euforia di dicembre (Natale conta, eccome!) era normale sentire le lunghe lamentazioni di gennaio: “non si vende più, il mercato è fermo, dobbiamo correre ai ripari, speriamo che non duri” e via discorrendo erano frasi piuttosto ricorrenti, sottolineate da espressioni facciali contraddistinte da sopracciglia scomposte (una su e una giù) labbra con gli angoli verso il basso e palpebre un po’ a metà. Ma (c’è sempre un “ma”) a gennaio c’è il NAMM, e, al ritorno, l’iniezione di fiducia arrivava sempre puntuale. E il febbraio, di conseguenza, era sotto il segno del “sembra che qualcosa si muova”. Con l’arrivo della primavera, poi, il marzo e l’aprile (Pasqua inclusa, ma meno importante del Natale) diventavano di buona fattura, con un sorriso in più da far spuntare almeno tre o quattro volte al giorno. L’agguato era però dietro l’angolo spigoloso dei mesi estivi (maggio, giugno e luglio) normalmente contraddistinti da una caduta libera nel gradimento degli operatori. La cosa è anche data dal fatto che i rivenditori, oltre che comprare, devono avere il tempo di vendere: cosa che fanno, di solito, quando la gente esce di casa, quando è stimolata da appuntamenti interessanti (come Sarzana, ad esempio) e quando viene voglia anche di suonare. D’estate, per l’appunto, ma i rivenditori, d’estate comprano poco, tendendo ad abbattere i magazzini. Poi agosto offre la tregua delle ferie estive, e anche i commenti tacciono (coperti dal rumore dello scroscio bibite fresche e dallo schiocco del controvelaccio della barca a vela). Da settembre a dicembre (quando ritorna Natale) la musica cambia di nuovo: torna la frenesia, l’ottimismo si fa strada, i copiacommissioni cominciano a infittirsi e ci si prepara a sostenere le fatiche delle lamentazioni del prossimo gennaio. Beh, tornando all’inizio, quest’anno non è andata benissimo. Anzi, per moltio versi la fatica è stata tanta e a volte troppa. Ma a settembre qualcosa si è mosso, un po’ di brezza per smuovere le vele e far ripartire la barca. Magari di bolina, e non con il vento in poppa. Ma con un po’ di movimento positivo. A proposito, volete ridere? Un amico che non citerò nemmeno sotto tortura mi ha suggerito questa chiusura ragionando del vento. Solo che, nella sua beata disinformazione, mi ha suggerito anche di scrivere che “dobbiamo andare di polena”. Beh, preferisco, e di molto, “di bolina”. Vecchia Volpe colophon N. 78 - Settembre/Ottobre 2014 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Editore e proprietario: S&G Partners srl - Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20814 VAREDO - Tel. 0362 583672 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Stampa: Terra Promessa - Novara Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003. Direzione Editoriale: Claudio Formisano Redazione: Silvana Antonioli, Cristiano Cameroni, Anna Cristofaro. Hanno collaborato a questo numero: Vittorio Gallarotti, Giovanna De Fino. Segreteria di Redazione: Valentina Torretta. 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I due esempi di successo che Yuji Matsuoka mi sottopone non sono semplici teorie elaborate a tavolino: sono azioni che già Yamaha sta portando avanti con successo e che vuole potenziare in futuro, dove per “futuro” si intende il futuro immediatamente prossimo, e non un ipotetico futuro remoto. “Musica a Scuola” tonia, l’Estonia e la Lituania) e dopo aver maturato un’esperienza di 7 anni (dal ’93 al 2000) come responsabile per computer music in Asia, USA e Giappone. Non è ancora tutto. Dal colloquio sempre cordiale scopro che Yuji Matsuoka è anche diplomato in pianoforte ed è un eccellente pianista, al punto che per anni si è esibito in questo ruolo con la Yamaha Symphonic Band in Giappone. L’intervista Passiamo subito a parlare del mercato e, in particolare, del nostro, affaticato mercato italiano, ma Yuji Matsuoka non si lancia, come mi aspettavo, in un commento sui numeri, sugli insolventi o sulle scelte a volte troppo aggressive (soprattutto nei termini di pagamento) di concorrenti e operatori d’assalto. Il suo commento parte da molto più lontano, e rivela uno sguardo che si pone in una prospettiva diversa e che si spinge ad abbracciare orizzonti più grandi e di mediolungo periodo. “Il nostro obiettivo non è, e non può essere, quello di incrementare il fatturato in modo sterile, attuando politiche di vendita spregiudicate e forzando l’ormai abusato fenomeno del sellin”, esordisce il dirigente giapponese. La sua non è però una posizione polemica, ma il frutto ponderato di una attenta analisi del mercato italiano. “L’obiettivo vero di chi opera nel nostro mercato”, chiarisce Yuji Matsuoka, “è quello di puntare a un ampliamento del numero di clienti e a un ulteriore incremento della soddisfazione del cliente finale. Quando, fino agli anni ’80 o ’90, la domanda era superiore all’offerta, era sufficiente puntare all’innovazione del prodotto e gestire al meglio la proposta commerciale. Di fatto bastava vendere. Il continuo processo di innovazione tecnologica ha però prodotto un fenomeno importante, che si è affiancato alla crescita dell’offerta e al rovesciamento del rapporto che c’era in passato. L’innovazione ha comportato un grande miglioramento nella performance dei prodotti, contemporaneamente consentendo 4 di comprimere i prezzi: prezzi più bassi per una qualità migliore è stato il trend di questi ultimi anni della nostra industria. E la conseguenza più evidente è stato il mutamento della dinamica distributiva, che si è trovata di fronte a un importante cambiamento nel rapporto prezzo-margine contributivo a fronte di un sell-in che non corrispondeva più a un sell-out di pari livello”. Secondo Yuji Matsuoka, nel nostro mercato, oggi, a fronte di un grande potenziale, mancano motivazioni finali fondanti da parte degli utenti finali. Se partiamo dalla considerazione che in Italia la cultura musicale è radicata e profonda, anche se in questi ultimi anni sicuramente poco coltivata e disattesa, e se consideriamo che non si possono cancellare secoli di musica ad altissimi livelli, non ci si può aspettare che un potenziale reale sicuramente alto. Inoltre in Italia ci sono molti eventi musicali, e molti di questi sono anche di alto profilo. Tutto fa quindi pensare che il margine di crescita ci sia e sia concreto. Il Governo, a livello di educazione musicale e promozione della pratica musicale, fa veramente poco. Le scuole pubbliche legate alla musica (e il riferimento è alle scuole civiche e ai Conservatori) sono costose e limitate, sia a livello di territorio che di dislocazione geografica e varietà di corsi. Se si vuole che la gente torni a fare musica si deve proporre una gestione diversa del tempo libero, allo stesso tempo proponendo un’offerta coerente e completa di corsi di formazione interessanti e di costo contenuto. Yamaha e il mercato Tornando a parlare più specificamente dell’intervento di Yamaha sul nostro mercato, Yuji Matsuoka dichiara: “La mia mission è soprattutto quella di compiere una importante innovazione di marketing. Ormai l’hardware è al top delle sue possibilità e c’è pochissimo margine di intervento a questo livello. Occorre dunque coltivare la domanda e creare più utenti finali, e questo lo si può fare con una serie di soluzioni di marketing di nuovo tipo, mirate L’iniziativa “Musica a Scuola” ha fino ad oggi portato contatti con circa 10.000 studenti delle scuole primarie in Italia. È un progetto che offre gratuitamente alle scuole la possibilità di disporre degli strumenti e dei supporti didattici per una classe di tastiere (con una postazione per ogni alunno più una tastiera per l’insegnante) e prevede 25 ore all’anno di lezione curricolare dopo una formazione dei docenti (anch’essa gratuita) da parte di insegnanti Yamaha per accompagnare gli studenti all’apprendimento della musica con il metodo Yamaha. “È una finestra aperta sulla cultura musicale che vede nello sforzo di marketing Yamaha la leva per muovere in ogni scuola circa 100 nuovi studenti ogni anno. Il costo per le famiglie è modestissimo (circa 60 Euro, meno di 3 Euro a lezione, ndr). Dal secondo anno, inoltre, i costi della dotazione sono coperti e gli insegnanti stessi possono vedere ampiamente retribuito il proprio impegno professionale con costi irrisori per la scuola. Che tra l’altro amplia la propria offerta formativa interpellando i genitori con temi culturali di valore”, chiarisce Yuji Matsuoka. “Orchestrando” Anche “Orchestrando” ha forti motivazioni di marketing innovativo, sulla stessa lunghezza d’onda di “Musica a Scuola”. In questo caso sono circa 35 bande di 30 studenti ciascuna (si tratta quindi di oltre 1.000 studenti ogni anno) che promuovono lo studio e l’impiego degli strumenti a fiato, con metodi e materiali forniti da Yamaha attraverso la collaborazione con i rivenditori delle aree interessate all’iniziativa. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di far scoprire la bellezza della cultura musicale a un crescente numero di utenti che poi continueranno a praticare musica e a far crescere il mercato del segmento legato alla musica per bande. Questi sono solo due esempi di quello che Yamaha si sta accingendo a fare il prossimo anno, senza dimenticare comunque di presidiare in modo forte e articolato tutto il mercato, a partire dai momenti fieristici (quali Cremona Mondomusica, Cremona Pianoforte, Acoustic Guitar Meeting di Sarzana, ecc.) per arrivare a forme sempre più strette e creative di collaborazione con operatori, scuole e rivenditori a livello locale e nazionale. Un’ultima domanda mi viene spontanea prima di concludere l’intervista con Yuji Matsuoka: “Come viene presa all’interno di Yamaha questa nuova interpretazione del marketing e dell’organizzazione del lavoro?”. Yuji Matsuoka sorride e si accomoda meglio sulla sedia: “Mi aspettavo questa domanda, e mi piace sottolineare come io sia partito da un kick-off mol- to preciso che spesso ripeto ai miei collaboratori. Dobbiamo ‘contribuire all’arricchimento della vita delle persone tramite il suono e la musica in Italia’. E per fare questo, dobbiamo tutti, reciprocamente, contare su un nuovo modo di affrontare i temi aziendali, a ogni livello. Ho attivato quello che definisco ‘Motivation management’, dove ogni responsabile identifica e definisce la propria mission all’interno dell’azienda, gestisce un processo di crescita personale e professionale e si muove con autonomia in accordo con la direzione generale. Si procede così in modo motivato e coerente secondo gli obiettivi generali della società, per ottenere risultati perfettamente in linea con le aspettative e le nuove pianificazioni. Le vendite deriveranno così da un ampliamento del numero dei clienti e il profitto dalla soddisfazione dell’acquisto e da una gestione più mirata delle operazioni commerciali”. Accomiatandomi da Yuji Matsuoka mi rendo conto con sorpresa che mi ha dedicato oltre due ore della sua mattinata, e che mi ha trasmesso fiducia con lo sguardo nuovo da lui aperto su un futuro delineato a tinte decisamente positive. Gianni Cameroni Dismamusica Magazine Retrospettiva Retrospettiva Settembre/Ottobre 2014 PER RIPORTARE LA MUSICA A SCUOLA DA FAENZA PER LA MUSICA A SCUOLA... Il sito labuonascuola.gov.it, che vi invitiamo a visitare, riporta una serie di considerazioni sulla scuola in Italia, e con il sottotitolo “facciamo crescere il Paese” invita a compilare un questionario dove è possibile lasciare commenti e dare un parere su quanto il Governo vuole fare per migliorare la nostra struttura scolastica, anche dal punto di vista dei contenuti. A proposito della musica si dicono cose molto interessanti nei documenti presenti sul sito. Per facilitare i nostri lettori riportiamo il testo del capitolo dedicato a tale materia. Buona lettura! Non è difficile convincere gli studenti che migliorare la qualità del loro tempo a scuola possa fare la differenza per il loro futuro. Né spiegare ai genitori che aggiornare ciò che i loro figli imparano a scuola sia necessario. Attuarlo non è altrettanto immediato. Perché se la missione educativa della scuola deve guardare al lunghissimo periodo, a come vivremo e ai lavori che faremo tra 15 o 20 anni, non possiamo non tenere conto delle esigenze del brevissimo termine, del lavoro che non riusciamo a creare oggi, delle sollecitazioni, sempre più urgenti, che provengono dal mondo dell’impresa e dalle comunità territoriali. Nel corso degli anni la scuola ha indebolito la sua capacità di trasmissione di un patrimonio storico, culturale e creativo unico al mondo. Un patrimonio che è molto di più di una semplice tradizione da ricordare: è ciò che contraddistingue la nostra identità, e che alimenta la nostra creatività. La conoscenza dell’arte e della cultura, così come la pratica della musica, devono essere più presenti tra gli insegnamenti che la scuola fornisce ai nostri giovani. L’insegnamento pratico della musica va riportato nelle scuole primarie attraverso docenti qualificati, e rafforzato nelle scuole secondarie di primo grado attraverso la formazione dei docenti di musica già in servizio. Per quanto riguarda gli istituti comprensivi, possono essere realizzate sinergie utilizzando i docenti già in servizio nelle scuole secondarie per affiancare i colleghi delle primarie nell’ora di musica. Un’ipotesi dell’introduzione di 2 ore a settimana di educazione musicale nelle classi IV e V della scuola primaria, che a regime costerebbe 90 milioni di Euro (calcolati per l’assunzione di docenti a 24 ore settimanali di insegnamento con stipendio tabellare lordo base di insegnante di scuola primaria), potrà interamente essere coperta dalle nuove assunzioni. Gli iscritti nelle GAE per le varie classi di concorso afferenti all’educazione musicale (anche considerando quelle per gli istituti di istruzione secondaria) sono infatti 5.402, sufficienti per coprire un fabbisogno di circa 4.800 docenti per circa 53.000 classi. Ma le scuole non saranno sole in questa sfida: al loro fianco sarà importante mobilitare tutte le istituzioni musicali del Paese, in primo luogo i conservatori ma anche gli enti lirici e sinfonici, bande militari e civili. Per troppo tempo, su certi temi, abbiamo improvvisato, condannando queste discipline all’estemporaneità. Oggi è tempo di puntare sul valore della pratica e di chiedere a chi ha consacrato la propria carriera alla musica di entrare in classe. Anche lo studio della Storia dell’Arte e Disegno va rafforzato, soprattutto nel biennio dei licei e degli istituti turistici. In questi ordinamenti l’insegnamento è già presente nei tre anni finali, ed esten- derlo al biennio, tra l’altro ristabilendo una continuità con le medie, costerebbe circa 25 milioni per due ore a settimana. Si tratta anche in questo caso di una introduzione ordinamentale che si potrà sostenere ampiamente attraverso le nuove assunzioni di soggetti iscritti nelle GAE per le classi di concorso in questione, per un fabbisogno complessivo di circa 3.400 classi. La capacità di leggere e di produrre bellezza è un elemento costitutivo del nostro essere Italiani: dobbiamo valorizzarla, farne un vantaggio comparato che, come Italia, ci aiuti anche in prospettiva a mantenere un giusto posizionamento internazionale. Tra 20 anni saremo un Paese prospero se avremo saputo valorizzare il meglio della nostra specificità e della nostra capacità imprenditoriale nel resto del mondo. Ed è per questo che abbiamo bisogno di formare giovani capaci di ripartire dal Made In Italy inteso nella sua accezione più ampia e di valorizzare le nostre meraviglie artistiche all’interno dell’offerta turistica, anche scegliendo strade imprenditoriali. In aggiunta, seguiremo l’esempio delle Accademie di Belle Arti, che negli ultimi anni hanno attratto tanti studenti grazie a corsi innovativi di tecnologie delle arti visive. A riprova che in particolare la Storia dell’Arte può beneficiare dalla contaminazione con i mestieri del digitale. Con musica e storia dell’arte riportiamo la creatività in classe. • Il Presidente Claudio Formisano, attento alle opportunità di promozione della cultura musicale nella scuola italiana, ha partecipato a Faenza, durante il recente MEI, alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione dedicata alla promozione della musica emergente. L’apertura della manifestazione era infatti coordinata dai rappresentanti dell’intergruppo parlamentare per la Musica (tra gli altri i Senatori della repubblica Elena Ferrara, Francesca Bonomo e Stefano Collina). In particolare Elena Ferrara è la firmataria del Disegno di legge “Disposizioni in materia di valorizzazione dell’espressione musicale e artistica nel siste- ma dell’istruzione” (atto Senato 1365), al cui interno si propone il reinserimento della musica come materia curricolare in ogni ordine di scuole. “La musica in ogni scuola italiana, dagli asili nido fino ai licei”, si legge nella proposta di legge, “Come componente fondamentale per lo sviluppo della personalità umana, della capacità creativa e della conoscenza in nome di Claudio Abbado che si è sempre battuto per la musica nelle scuole”. Nella foto in alto un momento della premiazione successiva all’inaugurazione del Mei. Da sinistra si riconoscono il Senatore Stefano Collina, la Senatrice Elena Ferrara, Sergio Israel (titolare del locale Le Scimmie di Milano) la Senatrice Francesca Bonomo e il Presidente Dismamusica Claudio Formisano. • NUOVO! SENNHEISER XS WIRELESS RUBA LA SCENA. DIVENTA PROTAGONISTA! XS WIRELESS è il tuo passaporto per il mondo wireless. Non importa se sei un cantante, un musicista o un oratore, questa nuova famiglia di prodotti ti offre una trasmissione del segnale sicura ed un sound eccezionale. DISTRIBUITO E GARANTITO DA I sistemi sono semplici da utilizzare ed i menu sono estremamente intuitivi e completi. La ricerca automatica delle frequenze, la sincronizzazione automatica dei trasmettitori con i ricevitori, la tecnologia True Diversity, fanno della famiglia XSW la scelta ideale per chi vuole la qualità con estrema semplicità di utilizzo. 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E a onor del vero il mix fra location mozzafiato, musica dal vivo, pranzi, cene, escursioni non si vedeva da tempo nel settore, perlomeno non su così vasta scala. Big, big, big D’altra parte le dimensioni contano, specialmente sul mercato. E il Gruppo Eko si fa un dovere di ricordarlo a tutti. Oltre i cancelli dello 1 splendido hotel che ospita gran parte della Eko Experience, il messaggio è chiaro: siamo di fronte ad un colosso, che, è innegabile, sa mostrare i muscoli con grande stile. La reception, la dépendance, i terrazzi e la piscina sono occupati da stand, postazioni demo, palchi, insegne. Sembra di stare in Fiera, con la differenza che qui... è molto più bello. Un programma ricco e raffinato L’impressione è condivisa dai molti rivenditori che a volte stentiamo a riconoscere, nella loro inedita “mise” vacanziera. “La Fiera? Vorrete scherzare...” ci dicono diversi operatori. “In fiera non ci andiamo da anni”, puntualizzano altri. Che aggiungono a titolo di spiegazione: “Qui c’è molto più tempo per parlare, confrontarsi; e poi è molto più interessante!”. 2 Difficile negarlo. Il programma della Eko Experience offre in ogni momento parecchie alternative, tutte piacevoli. Si può stare semplicemente in piscina, esplorare il Conero in compagnia di un enologo, andare a cavallo, visitare i tesori d’arte o dedicarsi allo shopping nella vicina Ancona... “La location ci ha dato una grossa mano”, ammette senza esitazioni un Giovanni Matarazzo in panama e sigaro. Quando gli parliamo, la Eko Experience è già avviata al successo, ma si avvertono in lui la tensione e le preoccupazioni della vigilia. E l’interrogativo che noi stessi ci premuriamo di palesare: “Cosa è più efficace? L’incentive o la Fiera di settore?” Fiera & incentive “La risposta arriverà nei prossimi mesi”, ci risponde sornione Matarazzo. Che aggiunge: “Eko Experience 3 nasce anche per colmare il vuoto lasciato dalla Fiera. Ci siamo interrogati su quale fosse il modo migliore di stimolare il mercato, e abbiamo pensato che fosse ora di condividere alcune giornate con clienti e fornitori, così da ritrovare un clima sereno e spensierato”. Il parallelo con la Fiera è fra gli argomenti preferiti anche nelle conversazioni dei rivenditori. Un incentive di queste proporzioni, secondo alcuni, può ricompattare gli operatori del canale me- 4 glio e più di qualsiasi altra iniziativa. Anche se, notano altri, il raggiungimento di questo obiettivo può risultare inutile per via della mancanza del pubblico, che comunque in un incentive è per definizione assente. Cosa dicono i padroni di casa Sulla reale natura della Eko Experience torna Stelvio Lorenzetti nel discorso di apertura della cena di gala che raduna attorno agli stessi tavoli gli operatori 5 italiani e i fornitori internazionali del Gruppo Eko. “In questi giorni abbiamo voluto farvi entrare nel nostro mondo, nella nostra famiglia, nella nostra terra. Crediamo nei valori dell’amicizia e della collaborazione. Sono valori irrinunciabili, fortemente radicati nel DNA della Eko. Crediamo che solo un rapporto di lavoro fondato su questi valori possa offrire un futuro credibile al nostro settore”. Ai posteri, naturalmente, l’ardua sentenza... • 6 [1] Sempre assediato da clienti, fornitori, collaboratori, Stelvio Lorenzetti ha mantenuto costantemente elevato il tenore della Eko Experience. Qui appena prima di inaugurare la cena di gala. [2] Degustazione di vini e salumi fra le vigne del Conero. Si riconoscono alcuni operatori dell’area centrale e settentrionale. [3] Giambattista Zerpelloni si muove tra i tavoli [4] Lenzotti nella veste, per noi inedita, di padre di famiglia. [5] Verso nuovi traguardi: Roberto Rubini di All For Music [6] Sempre sorridente, Giampaolo Tomassone. 7 8 9 10 11 [7] La grande “insegna” tridimensionale che accoglieva i visitatori all’ingresso dell’Hotel. [8] Prima del taglio della torta, don Lamberto Pigini –presidente del Pigini Group a cui fa capo la Eko– ha voluto condividere ricordi, emozioni e gli elementi fondanti della filosofia che ha sempre guidato le operazioni di Eko Music Group. [9] Stanco ma soddisfatto: nonostante tutti gli impegni, Giovanni Matarazzo è riuscito a trovare il tempo per rispondere alle nostre domande. [10] Un momento della lunga e interessante visita alla sede di Montelupone, dove si sono “aperti” gli uffici amministrativi, gli ambienti del Custom Shop e i locali di produzione audio/video. [11] Un gruppo nel gruppo: molti gli esponenti del Music Pool in visita. 6 Dismamusica Magazine Retrospettiva Retrospettiva Settembre/Ottobre 2014 Milano, Berlin, Paris, London TERZA EDIZIONE DA RICORDARE... Zanibon Giunte alla terza edizione, NAMM Musikmesse Russia e Prolight+Sound Namm Russia fanno registrare un incremento del 42% nel numero di visitatori, e accolgono 190 espositori e oltre 160 eventi speciali tra convegni, workshop e concerti. DISTRIBUIAMO IN ESCLUSIVA I CATALOGHI Editio Musica Budapest MUSIC PUBLISHER LTD. Presente sul mercato russo per la terza volta, la manifestazione che unisce strumenti musicali e attrezzature tecniche per lo spettacolo e che nasce dalla stretta collaborazione tra Germania e Stati Uniti (Musikmesse, Proligh+Sound e NAMM) ha raggiunto quest’anno risultati pienamente soddisfacenti. Secondo le dichiarazioni ufficiali a fine manifestazione (il Salone si è svolto dall’11 al 13 settembre scorsi) avevano varcato i cancelli 13.169 visitatori “unici” (sono cioè stati contati una sola volta anche coloro che hanno frequentato la manifestazione tutti i giorni di apertura). I commenti raccolti a caldo tra gli espositori del salone sono stati particolarmente lusinghieri, in quanto hanno sottolineato sia l’elevato numero di visitatori, sia la preparazione, la professionalità e la qualità dei visitatori. Lo sforzo degli organizzatori, che hanno cercato di coinvolgere importatori e distributori, rivenditori, tecnici audio e tecnici teatrali, organizzatori di eventi e concerti, insegnanti di musica e musicisti sia professionisti che amatori, è stato premiato. Numerose le testimonianze di gradimento, e tra tutte ne scegliamo una che ci pare di particolare rilievo: si tratta del commento del Direttore Generale di Yamaha Music Russia, Jiro Ono: “Siamo rientrati come espositori dopo un anno di assenza, con la sola intenzione di contribuire, attraverso la musica, a migliorare un po’ il mondo in un momento di così forti tensioni. E siamo rimasti sorpresi dall’elevatissima qualità dei visitatori, interpellati quest’anno da una eccellente ed efficacissima campagna di comunicazione e marketing”. • EDIZIONI LETTÈRIO CIRIACO Roma PRINCIPALI CATALOGHI RAPPRESENTATI Aebersold, Armando Editore, Bärenreiter, Berben, Billaudot, Boccacini e Spada, Bongiovanni, Boosey & Hawkes, Bosworth, Bote & Bock, Breitkopf & Härtel, Carisch, Carl Fisher, Inc., Carrara, Clarius Audi, Chanterelle, Curci, Dover, EDT, Edizioni La Nota, Hal Leonard, Henle Verlag, IMC, Leduc, Lemoine, Music Sales, Novello, Peters, Progetti Sonori, PWM, Ricordi Americana - Melos, Riverberi Sonori, Rugginenti, G. Schirmer, Inc., Schott, Sher, Sikorski, Simeoli, Sonzogno, Universal Edition, Ut Orpheus, Volontè & Co., Zimmermann Scopri nei nostri punti vendita la nuova Musicagenda 2014-2015! Successo per la prima di ELETTRIKA a Roma In via Portuense si è svolta il 5 ottobre (ieri, rispetto a quando abbiamo stampato questo numero di Dismamusica Magazine) l’Elettrika Roma Guitar Festival, la manifestazione per il mondo della sei corde organizzata con la preziosa supervisione di Cherubini. Esposizione di strumenti che ha come media partner la rivista Chitarre, Elettrika Roma Guitar Festival ha ospitato anche una importante serie di demo, clinic e concerti (oltre 50 eventi tra le 10 del mattino e le 9 di sera) su tre aree dedicate. Tra i protagonisti di questo evento la band di William Stravato, la Franco Vinci band, il trio di Rocco Zifarelli, Ciro manna, Lello Panico e moltissimi altri. Alla sera, una entusiasmante jam-session finale. L’appuntamento è per il prossimo anno, con Elettrika, ma a novembre con l’altrettanto attesa Batterika, dedicata all’universo delle percussioni. Gli espositori alla prima edizione di Elettrika sono stati: CASALE BAUER - ARAMINI STRUMENTI MUSCIALI FBT - ROLAND - MASOTTI GUITAR DEVICES - VAL MUSIC - KOR PEDALS - COSTALAB - FABIO RAGGHIANTI - CHERUBINI - VINTECK - EARFONIK- MANNE - FABIO COTTO - CLOE GUITARS - SECRET EFX - CHIANTI ROCK - HOBO GUITARS - MELACANTOMELASUONO - MUSICALSTORE 2005 - GWEDGE GUITAR CABINET - REFERENCE LABORATORY - VIDOM - DREAMAKER - YOUR MUSIC - NGR PEDALS. Erano inoltre presenti le scuole di musica BBMUSIC - VIVA MUSICA - INTERNATIONAL MUSIC INSTITUTE - NOVAMUSICA 2.0 - OTTAVA - SOUNDVILLE - TSG e FONDERIA DELLE ARTI. • Troverai all’interno: segnalazioni di concerti e spettacoli, suggerimenti didattici per gli insegnanti e best sellers per i giovani musicisti. HAL LEONARD MGB VIA LIGURIA, 4 - FR. SESTO ULTERIANO 20098 SAN GIULIANO MILANESE (MI) ITALIA TEL. +39 02 98813.1 – FAX +39 02 98813.4280 - EMAIL: [email protected] www.halleonardmgb.it | per acquisti: www.musicshopeurope.it 7 Attualità Attualità Settembre/Ottobre 2014 Dismamusica Magazine Numeri positivi PER DUE SALONI LEADER di Gianni Cameroni Due saloni in contemporanea, due mondi paralleli e intersecati, un solo mercato e una sola passione: la musica. A cremona anche quest’anno Mondomusica e Cremona Pianoforte si sono proposti come appuntamento leader del settore. E hanno fatto centro grazie anche all’attenta collaborazione tra espositori e organizzazione. Erich Perrotta, archettaio, con un espositore cinese S e si leggono i numeri legati al tradizionale appuntamento di settembre con lo strumento musicale di Cremona, si rischia di tornare a guardare al mercato con fiducia. Secondo il comunicato ufficiale, infatti, nei tre giorni di manifestazione hanno varcato i cancelli di Cremona Fiere oltre 15.000 visitatori (il 13% in più rispetto alla scorsa edizione) attirati sia dalla ricca esposizione, che prevedeva quest’anno anche la nuova sezione dedicata all’Acoustic Guitar Village, sia dai 90 eventi che si sono susseguiti nei tre giorni di apertura, sia naturalmente dai 300 artisti che a vario titolo si sono esibiti secondo un fittissimo calendario, affiancati Laura Moro, Edizioni Curci 8 Luigi e Andrea Lavelli, allo stand Dogal dalle 42 tra performance dal vivo e seminari organizzati con il coordinamento di Alessio Ambrosi nella cornice dell’Acoustic Guitar Village. Il nuovo di questa edizione colare. E i tre obiettivi sono stati pienamente raggiunti, con una mostra di chitarre che partiva dall’epoca barocca per arrivare alla contemporaneità e per la presenza di strumenti molto particolari, come una chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini (ottimo strumentista) che è stata anche oggetto di un apprezzatissimo concerto. Una grande attenzione è stata poi riservata alle nuove tecnologie, che hanno dato vita all’Area Musica 2.0, pensata soprattutto per fare avvicinare i giovani agli strumenti tradizionali attraverso le nuove tecnologie. La direzione di CremonaFiere ha voluto ribattezzare “Cremona Pianoforte” con un nuovo e probabilmente più “intrigante” appellativo: Piano Experience, che riassume con efficacia il senso stesso del salone. E ha anche voluto aprire il panorama espositivo affidando a uno specialista il compito di coordinare la presenza del mondo della chitarra acustica, presen- La mostra za sia espositiva, sia docu- Come visitatori per così dimentale, culturale e spetta- re “specializzati”, abbia- Andrea Rivolta Marco Checchi (GEWA) mo naturalmente vissuto la mostra come un continuum unico, senza effettivamente cogliere differenze ambientali all’interno dei due padiglioni. La parte dedicata alla liuteria e all’editoria specializzata era la consueta “bomboniera”, come da anni ci piace definire questa fiera, con i colori rosso e nero che evocano l’ambiente dei grandi teatri destinati al mondo classico e all’opera; il “Guitar Village” era un’enclave che faceva da gioiello incastonato nel corpo della fiera, mentre il settore del pianoforte, giocato su tonalità più fredde (nero e grigio) dava valore alla forma, alla presenza e al suono del Principe degli strumenti musicali, nelle sue varianti sia acustiche sia digitali. Due editori: Rugginenti e Zecchini La convivenza di queste due soluzioni, valorizzata anche da un sempre maggior numero di pianoforti acustici a integrazione elettronica (che a parere di molti rappresenta effettivamente il futuro concreto degli strumenti acustici) ridisegna il futuro di questo mercato, e offre una risposta credibile alle attese dei visitatori. In mezzo c’erano anche strumenti completi di tastiera (Renner) per pianoforte a coda, senza arpa, corde e tavola armonica, ma dotati di interfaccia elettronica e sistema di amplificazione escludibile: come nel caso di una elegante proposta Schulze Pollmann declinata con finitura tradizionale (nero Leo Petrucci con il proprietario della chitarra di Mazzini lucido) e con un mobile di nuova concezione in frassino lucidato a poro aperto. Prodotti... Come sempre lasciamo ad altri il compito di entrare nel merito tecnico delle novità presentate, con la sola eccezione della novità citata ne box qui a lato, a nostro parere degno di segnalazione per il coraggio e la portata innovativa della proposta, ancora in fase di sperimentazione: la realizzazione dell’arpa del pianoforte in fibra di carbonio invece che in ghisa. Ed è una ricerca italianissima! Il nostro sguardo è invece un po’ più commerciale, più spostato su una valutazione che coinvolge il ruolo di Daniela Terragni con Luca Bacconi Dismamusica Magazine Attualità Attualità Settembre/Ottobre 2014 Novità assoluta: il telaio in fibra di carbonio Volti distesi e sorridenti: già al secondo giorno di manifestazione si era colto il sapore del successo. Da sinistra riconosciamo Massimo Bianchedi, Direttore Generale di Cremona Fiere, Emanuela Prati, responsabile eventi speciali, Paolo Fazioli, fondatore e titolare di Fazioli Pianoforti e Luciano Del Rio, Presidente AIARP. Alessio Ambrosi, Acoustic Guitar Village una fiera e la sua capacità di relazionarsi al proprio pubblico. E nel caso di questa fiera dobbiamo riconoscere da una parte la grande escursione in termini di età dei suoi visitatori: dai bambini di otto o nove anni che, seri e composti, provavano gli strumenti mettendo in gioco quello che sapevano fare, agli appassionati con i capelli bianchi che provavano i grandi pianoforti con rispetto e i digitali con curiosità. In mezzo a loro un grande numero di professionisti, professori d’orchestra che avevano un occhio (e un orecchio) più critico e che erano incuriositi dal girapagine bluetooth per I-Pad o che chiedevano informazioni sulla disponibilità di Fabio Ognibeni (Ciresa) Test su un Kawai digitale spartiti particolari o su strumenti, accessori e altro. Di fatto era presente al salone il pubblico giusto, quel pubblico che corrisponde alle attese degli espositori. Anche le manifestazioni speciali come incontri, convegni e concerti dal vivo hanno suscitato interesse, e anche i particolari workshop proposti presso gi stand, come quelli gestiti da Pier Calderan sulla ripresa del pianoforte e sulle problematiche tecniche legate alla microfonazione e alla registrazione di uno strumento così complesso. In questo senso è giusto interpretare la manifestazione come opportunità di offrire ai visitatori prodotti e servizi calibrati su esigenze reali. Emblematico il caso di ALFRA, un’azienda che interviene con un raffinato restauro dei mobili di pianoforti di pregio, e che può anche sostituire o ricostruire parti danneggiate di pianoforti storici (gambe, leggii, dettagli strutturali e parti estetiche) non ha avuto un attimo di tregua durante la manifestazione, perché la sua offerta rappresenta un servizio del quale molti hanno bisogno. E non solo privati, ma anche rivenditori e accordatori che devono poter contare su interventi professionali di livello a completamento del loro lavoro di messa a punto degli strumenti per una utenza professionale o per azioni di vendita. 10 21 Il digitale Schulze Pollmann con meccanica Coda Renner Queen’s quest’anno ha presentato a Cremona una novità assoluta che promette di essere a lungo discussa nell’ambito della progettazione di pianoforti e strumenti musicali in genere, e che può essere applicata su larga scala con notevoli vantaggi per la costruzione dei pianoforti acustici. Il progetto è stato sviluppato dalla ricercatrice dottoressa Adelina Borruto presso il dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente della Facoltà di In22 gegneria dell’Università La Sapienza di Roma. Si tratta di uno studio attento e accurato, che qui a Cremona ha avuto il suo primo “battesimo del fuoco” anche perché messo a confronto con numerosi accordatori, vista anche la prossimità dello stand della AIARP presidiato dai migliori tecnici italiani. Il nuovo telaio presenta caratteristiche innovative assolute. Innanzitutto pesa solo 30 chilogrammi a fronte di un peso di 180 chili dell’equivalente telaio in ghisa: di fatto riduce a un sesto il peso del telaio tradizionale. E già questo fa capi17 re come si può “ ripensare” completamente il modo di progettare un pianoforte senza rinunciare a rigidità e tenuta. Ma non è tutto: la fibra di carbonio offre una risposta alle sollecitazioni e alle vibrazioni totalmente differente rispetto a quan16 to accade con la ghisa, e il nuovo materiale consente di ottenere una maggiore “pulizia” nel suono dello strumento. Questo risultato potrebbe quindi permettere di migliorare la sonorità globale del pianoforte acustico, a parità degli altri fattori tecnici e costruttivi. Il telaio presentato a Cremona era montato su un coda “STEINBACH”, piano distribuito dalla Queen’s su tutto il territorio nazionale. La Queen’s ha collaborato anche nella messa a punto del pianoforte, confermando ancora una volta la volontà di partecipare a progetti innovativi, che potrebbero contribuire a rinnovare profondamente uno strumento costruito allo stesso modo di fatto quasi da due secoli. • 15 14 Nella foto in alto il piano11 12l’arpa forte Steinbach con in fibra di carbonio. Qui sopra Gennaro Schlitzer (titolare della Queen’s e convinto sostenitore di questa affascinante ricerca) con la Dottoressa Adelina Borruto, che qui a fianco è a colloquio con uno dei più autorevoli accordatori italiani: Sergio Griffa. 13 20 19 Valentina (Pianosound) con il dimostratore Forte 9 Retrospettiva Retrospettiva Settembre/Ottobre 2014 Laura Patrizia Rossi, Schott Salvatore Tarantino e Claudio Valente Dismamusica Magazine Lallo: il sound engineer dell’Acoustic Village YAMAHA PIANO DISCOVERY Un discorso a parte va riservato a Yamaha, che per Cremona Pianoforte ha rinunciato alla presenza tradizionale, anche se ha mantenuto uno spazio espositivo nel parterre, per occupare la Sala Stradivari nei tre giorni di manifestazione dotandola di otto pianoforti a coda (tra cui i modelli da concerto sia Yamaha che Bösendorfer) a supporto di un programma artistico superbo e a getto continuo battezzato Yamaha Piano Discovery. Questo programma prevedeva tra l’altro le digressioni della Banda Osiris (presente anche con una mostra-nella-mostra di mini-pianoforti tematici dall’ammiccante titolo “Variazioni per Pianoforte”) e l’arguta e artistica introduzione di una attrice preparata e simpaticissima: Debora Mancini. Per quanto riguarda più propriamente gli incontri musicali, a Cremona nello spazio Yamaha c’erano artisti di ogni estrazione musicale, quali Massimo Giuntoli, Evgenia Nalivkina, Eleonora Spina e Michele Benignetti, Bert Smoremburg, Michele Campanella accompagnato dal sassofonista Javier Girotto, Marialy Pacheco, Marco Dal Pane, Cesare Picco, Antonio Faraò e altri ancora. Vanno però citati anche i momenti non-suonati, o comunque differenti, presentati da Yamaha, come i momenti di approfondimento tecnico sia per i pianoforti Yamaha che per i pianoforti Bösendorfer, tenuti da Gian Piero Terravazzi, Piano Product Specialist e Piano Technician per Yamaha Music Europe. Il marchio Yamaha era naturalmente presente, con un secondo stand, anche a Mondomusica, dove veniva dato ampio risalto alle nuove tecnologie applicate agli strumenti ad arco classici: erano quindi presentati sia gli strumenti Silent (violini, viole, violoncelli e contrabbassi) sia i relativi sistemi di amplificazione. Un giovanissimo si cimenta.., 10 Roberto Furcht (a destra) con Franziska (cantautrice) e Nicolò Ronchi L’ascolto degli artisti di Guitar Village attira i colleghi “classici” Paolo Coriani e Willy Davoli con Reno Brandoni e consorte Lo stand SCAVINO La carta stampata La musica però non è fatta solo di strumenti, e gli editori presenti a Cremona hanno avuto anche quest’anno la riconferma dell’importanza della loro presenza in fiera. Schott, Curci, Hal Leonard MGB, Volonté, Rugginenti, e altri si sono detti soddisfatti. Le richieste del pubblico erano continue, e i cataloghi erano consultati in continuazione. Anche le speciali presentazioni delle novità editoriali organizzate presso gli stand, e pensiamo ai volumi sulla dislessia di Rugginenti, o alle proposte di alfabetizzazione musicale in tenerissima età da parte di Curci, ad esempio, hanno suscitato interesse e curiosità: e sarebbero da riproporre anche a livello di attività informativa presso i Il... lato classico di Roland Filippo Michelangeli punti vendita. Per Hal Leonard MGB, Cremona è stata anche l’occasione per presentare la nuova agenda promozionale, Music Agenda, prodotta in circa 5.000 copie e inviata a priofessionisti, professori d’orchestra insegnanti, ecc. L’Agenda raccoglie appuntamenti e ricorda eventi e concetti, oltre a promuovere, evidentemente, i titoli del vasto catalogo dell’editrice. Il futuro Mondomusica e Piano Experience non hanno certo bisogno di ulteriori conferme: sono già oggi un punto fermo nel panorama fieristico nazionale e internazionale, e la scelta di CremonaFiere di farsi promotrice di presenze italiane in USA e in Cina è già premiante an- Pier Calderan che solo come intenzione. Interessante la strategia della dirigenza di Cremona, capace di attivare alleanze vicenti (come con AIARP per il pianoforte e oggi anche con Armadillo Club e Alessio Ambrosi per il mondo della chitarra acustica), secondo il principio di concentrazione dei talenti e delle eccellenze. È una buona strada da seguire, corroborata anche da una attenta collaborazione con le realtà, anche politiche, che ruotano intorno alla musica e allo strumento musicale. Guardando avanti, dopo Cremona, si può sperare di poter contare se non ancora su una ripresa, almeno sulla stabilità di un mercato che da troppi anni è invece in preoccupante contrazione. • La Music Agenda di Hal Leonard-MGB Dismamusica Magazine Dalle Aziende Dalle Aziende Settembre/Ottobre 2014 Nuova distribuzione per SUONA.IT I cavi secondo BESPECO I concorsi di clarinetto in autunno Anche quest’anno in ottobre si tengono in Italia quattro importanti concorsi internazionali di clarinetto. La partecipazione infatti vede almeno un 50% di musicisti non italiani ed anche le giurie sono composte nel 60/70% da professori stranieri. In ordine cronologico ecco gli appuntamenti: 2-5 Ottobre – Clarinet Competition città di Todi (PG), organizzato dal maestro Piero Vincenti, già organizzatore del Clar Fest 2013 www.accademiaitalianaclarinetto.com/concorso-2014 16-19 Ottobre – Concorso Mercadante nella città di Noci (BA), organizzato dal maestro Antonio Tinelli www.associazioneaulos.com 16-19 Ottobre – Concorso Internazionale di clarinetto Marco Fiorindo a Nichelino (TO) www.fiorindo.eu 26-28 Ottobre – Concorso Internazionale di clarinetto della Citta di Carlino www.concorsoclarinettocarlino.org La tipologia dei concorsi è molto simile, anche in relazione ai premi differenziati per anzianità e tipologia degli strumentisti. Dove possibile, le aziende partecipano con esposizione di strumenti e con premi tecnici ai vincitori delle differenti categorie. Naturalmente non mancano i concerti e le performance dei numerosi musicisti invitati. • Music Learning Theory: è ora di saperne di più La Music Learning Theory dello statunitense Edwin E. Gordon è piuttosto nota fra i (pochi) esperti che la applicano nella didattica di ogni giorno. Attende quindi di essere compresa a pieno, come meriterebbe, dal mondo intero della formazione musicale –se non altro per le implicazioni notevoli che porta con sé riguardo agli argomenti ora di moda dell’allargamento dell’educazione musicale ai bambini dei primi anni della scuola primaria. Il volume di Riccardo Nardozzi che esce per le Edizioni Curci nella collana dedicata alla MLT si incarica precisamente di questo. Nel giro di cento pagine, questa guida offre una visione panoramica completa sugli elementi fondanti della Music Learning Theory. A questi aggiunge elementi pratici che possono essere sperimentati immediatamente per misurarne l’efficacia; e una serie di spunti che farebbero bene a molti autoproclamati esperti di didattica... • Curci | Teoria e pratica della MLT www.edizionicurci.it Al Di Meola è il testimonial più credibile della gamma di pedali Taurus, il prestigioso brand polacco che si aggiunge alla gamma di prodotti distribuita da Suona.it. La produzione Taurus, interamente dedicata a un uso professionale, si estende su una gamma di offerta molto ampia, ma vanta alcuni modelli molto particolari ed unici nel loro genere. Fra questi, uniche sono le STOMP HEAD, testate/amplificatori per chitarra elettrica, realizzate in forma di pedali effetto, per essere inserite direttamente nella pedaliera. E non si tratta di prodotti di ripiego, anzi. La tecnologia applicata è di tutto rispetto: suono analogico con la potenza delle valvole, 2 canali, più crunch e boost, pre e master tube. E inoltre uscite speaker per collegarsi direttamente ad un cabinet, uscite line/studio, loop effetti, switch di potenza, per qualsiasi tipo di necessità. Notevole, per oggetti che richiamano i pedali... Le Stomp Head sono realizzate in due serie: STOMP HEAD Classic e STOMP HEAD High Gain. E ci sono anche gli ampli tradizionali... • SUONA.IT | Taurus Amplification Didattica a tutto campo: Rugginenti propone... www.suona.it COMPETENZE DELLE DISCIPLINE MUSICALI nei Licei del nuovo ordinamento In più parti d’Italia, il settore della didattica musicale appare attraversato da grandi preoccupazioni. Complice la crisi, molte famiglie si vedono costrette a rinunciare alle lezioni di musica. Più in generale, la mancanza di un futuro dai contorni chiari scoraggia chi dovrebbe intraprendere il lungo percorso associato allo studio di uno strumento musicale. In questo clima, chi si occupa di formazione musicale è chiamato ad uno sforzo aggiuntivo. La trasmissione meccanica del sapere musicale, da sola, non basta più. Occorre motivare gli studenti, gestire il rapporto umano, affrontare con conoscenza di causa i problemi che costellano l’attività di studio. In altre parole, bisogna tornare a formarsi, facendo dell’aggiornamento continuo l’arma vincente per ricostruire un nuovo futuro. Il tema è ben noto alla Rugginenti, dove di didattica si occupano con profitto da trent’anni a questa parte. E dove è in atto una politica di svilup- RUGGINENTI po che guarda proprio alla formazione specialistica dei docenti. Nella collana Musica & DSA, ad esempio, si trovano alcuni fra i migliori titoli dedicati al problema dell’insegnamento ad alunni dislessici (come i due volumi a cura di Mauro Montanari, centrati sul pianoforte, o i testi di introduzione alla materia curati nell’edizione italiana da Matilde Bufano). All’ambito medico fa riferimento invece il volume di Stefano Cigni dedicato alle patologie della mano. E un’impostazione scientifica di alto livello è contenuta nei primi due volumi della collana curata da Loretta Martinez e dedicata allo studio del canto moderno. A Cremona, con l’anteprima del nuovo catalogo, è stata annunciata infine la pubblicazione di un manuale di musica elettronica per i Licei Musicali: Dalle Onde ai Byte. • Rugginenti | Catalogo didattica www.rugginenti.it 11 Dalle Aziende Dalle Aziende Settembre/Ottobre 2014 Dismamusica Magazine MUSIC POOL APRE ALLA DISTRIBUZIONE Music Pool, dopo 20 anni di attività come gruppo d’acquisto, entra sul mercato della distribuzione nazionale con una propria rete vendita che copre l’intero territorio nazionale e con un catalogo di strumenti e accessori completo e articolato. “Abbiamo deciso di aprirci al mercato nella sua globalità” dichiara Roberto Rubini, Vicepresidente di Music Pool e responsabile commerciale, “offrendo la nostra gamma di prodotti a tutti i rivenditori italiani, anche esterni alla nostra cooperativa. E mi rendo conto che questa è, per il mercato italiano, una grossa novità”. Music Pool è stata fondata nel 1980 per rappresentare alcuni produttori che volevano raggiungere il mercato in modo diretto, senza dover gestire un gran numero di singoli rivenditori. Oggi il gruppo conta circa 20 negozi singoli che rappresentano una percentuale molto significativa del totale delle vendite di strumenti musicali in Italia. Il magazzino comune è centralizzato. Il Pool è gestito da un consiglio di amministrazione che recepisce i suggerimenti scaturiti dalle regolari riunioni tra gli associati durante l’anno, in modo da coordinare al meglio l’aggiornamento di nuovi prodotti e di promuovere una politica commerciale costante e dinamica. Con questa nuova politica distributiva Music Pool offre ai propri fornitori la massimizzazione delle vendite e un feedback diretto dal mercato nella sua globalità, affiancandosi ai distributori già presenti sul mercato italiano che, a loro volta, sono fornitori dei punti vendita che aderiscono alla cooperativa. Per informazioni: MUSIC POOL - mail: [email protected] – tel. 0385 42020 - www.musicpool.it I marchi del catalogo Music Pool Lo spettro di prodotti che verranno proposti nel nuovo catalogo Music Pool abbraccia 29 marchi: ADONIS (chitarre e ukulele) – KANTARE, MERIDA e PACO CASTILLO (chitarre) – BATON ROUGE (ukulele) – JOYO TECHNOLOGY e MOVALL (effetti) – HISCOX e BAM (astucci) – VIBES (sordine) – LIEN CHENG (saxofoni) – ST. PETERBURG (tuba) – MOECK (flauti) – SHUBB (capotasti) – GOTTSU e JODY JAZZ (bocchini) – FORESTONE (ance) – DG DE GREGORIO (cajon) – HONSUY (percussioni) – DREAM CYMBALS (piatti) – AXIS e WORLDMAX (accessori e pedali per batteria) – INNOVATIVE PERCUSSION (battenti) – MEDELI (tastiere e batterie elettroriche) – PRODIPE (monitor audio e microfoni) – MP NINGBO (supporti cavi) – MP AUDIO (audio) – AKIYAMA (prodotti per dj) – WALKASSE (case dj) – FEURICH (pianoforti). • MUSIC POOL | nuovo catalogo www.musicpool.it 30 anni di Hughes & Kettner Nel 2014 Hughes & Kettner compie 30 anni di vita, e per questa importante occasione lancia una serie Limited Edition 30th Anniversary della rivoluzionaria TubeMeister. Gli ampli, che si ispirano alla TubeMeister 18 Head ed alla TubeMeister 36 Head, usano valvole sovietiche “New Old Stock” EL84, prodotte, molto tempo prima della nascita di Hughes & Kettner, nelle leggendarie fabbriche Saratov, seguendo i protocolli militari dell’industria areonautica (con standard qualitativi più elevati e bassissime tolleranze). Queste valvole erogano una potenza d’uscita di molto superiore rispetto ad una normale EL84, il che si traduce in maggior pulizia sui toni puliti ed in più attacco sul distorto. Oltre alle valvole NOS, i nuovi modelli hanno tutte le specifiche tecniche che hanno fatto diventare la TubeMeister un successo planetario: dimensioni ridotte, la potenza delle EL84 e delle 12AX7, D.I. RedBox per una registrazione semplice e di qualità, il Power Soak flessibile, e naturalmente l’inconfondibile logo blu retroilluminato che fa ormai capolino sui palchi negli studi e nelle sale prova di tutto il mondo. • GOLD MUSIC | Hughes&Kettner 12 www.gold-music.it Backline distribuisce Ashdown Nato dall’amore per la musica e per l’ingegnerizzazione del suo fondatore Mark Gooday, il marchio Ashdown ha sede nel cuore del Regno Unito e fin dal principio è stato apprezzato da bassisti come John Entwistle e Mark King. Oggi la linea Ashdown conta diverse serie rivolte alle necessità che un bassista può incontrare nella sua carriera, partendo dagli albori della passione, con gli ampli dedicati agli studenti che combinano sound e praticità, fino alle proposte professionali con le imponenti teste valvolari Made in UK e i pedalini per rendere unico il proprio suono. Il catalogo Ashdown è oggi disponibile da Backline. • Backline | www.backline.it Dismamusica Magazine Dalle Aziende Dalle Aziende Settembre/Ottobre 2014 APPUNTAMENTI A BREVE Una questione di cavi Bespeco si sta rivolgendo con sempre maggiore attenzione al mondo dei cavi di segnale, e in molti casi questa attenzione è generata dalla necessità di rispondere a molte richieste e domande specifiche. E questa impennata di interesse per i cavi Bespeco è probabilmente da ricondurre anche al grande lavoro di divulgazione informativa che l’azienda sta portando avanti da tempo per far conoscere questo elemento spesso “sconosciuto”, spesso erroneamente assimilato ad un accessorio qualunque, ma invece componente fondamentale nella catena di qualità del segnale all’interno di un set-up chitarristico. A tal proposito Ettore Cichetti di Bespeco tiene a precisare: “Riteniamo dunque molto importante spendere del tempo, molte parole ed investimenti monetari per far capire agli utenti l’importanza del cavo, e come esso, se di bassa qualità, possa pregiudicare il funzionamento di tutto un intero set di strumenti musicali di pregio”. L’azienda sta anche promuovendo la conoscenza sulla costruzione dei cavi attraverso video interessantissimi che riassumono le principali fasi di costruzione di un cavo per chitarra. Nell’immagine composta in alto sono riportate le anteprime dei video, mentre il QRCODE in basso consente di raggiungere la Playlist del canale Bespeco su Youtube. Il riquadro in alto a sinistra si riferisce al primo video: un video “generico” che parte dalla cella elementare dell’elemento rame, per arrivare all’assemblaggio definitivo del cavo, con un riassunto finale di tutti i vari strati e livelli di costruzione. Tali strati sono descritti nella foto in alto a destra. Il riquadro a fianco si riferisce al video che simula il processo di liberazione del rame dall’ossige- no: l’ossigeno all’interno della molecola del rame costituisce un elemento di disturbo per il flusso di elettroni, pertanto liberando il rame dall’ossigeno si aumenta la sua conducibilità. Il riquadro in basso a sinistra si riferisce al video che riproduce il processo di trafilatura e compressione della barra di rame e l’ultimo riquadro al video che mostra l’affidabilità meccanica, oltre a quella elettrica, di un cavo Bespeco. La filosofia Bespeco è dunque quella di fornire un cavo che abbia delle ottime proprietà elettriche senza sottovalutare caratteristiche meccaniche robuste ed elevata affidabilità nel tempo. • Bespeco | Cavi per chitarra Autunno, tempo di Fiere. Così, più o meno da sempre, si esprimono i mercati. E così si esprime anche il nostro settore. Dopo Cremona Mondomusica e Cremona Pianoforte, e la recentissima Elettrika di Roma, i prossimi appuntamenti espositivi con il mercato (grandi o piccoli che siano) sono, in ordine di data: MUSIC CHINA - Shanghai (CINA), 8-11 ottobre 2014 MILAN GUITAR & BEYOND e MILANO MAESTRO LUTHERY - Milano, 18-19 ottobre 2015 SHG-RITMI SHOW - Milano, 9 novembre 2014 BATTERIKA - Roma, 30 novembre 2014 NAMM SHOW - Anaheim (USA) - 22-25 gennaio 2015 L’accostamento tra le varie manifestazioni è un po’ azzardato (il confronto delle piccole manifestazioni locali rispetto a Music China e NAMM è effettivamente impossibile), ma ciascuna di esse, per i propri visitatori, è un momento importante di valorizzazione dell’offerta. E in questa ottica le abbiamo elencate in modo paritetico. www.bespeco.it Roland: una iniziativa sulle scuole All’inizio di questo anno scolastico è stata avviata una coraggiosa e innovativa iniziativa di co-marketing tra la casa editrice di un diario scolastico personalizzato e Roland Italy. Il diario in oggetto, TIENIMIDOCCHIO, ha la caratteristica di essere richiesto dalle scuole e personalizzato, e vanta una distribuzione in Italia di oltre 130.000 copie. Nelle aree dove sono presenti scuole a indirizzo musicale, tra le pagine del diario è stata inserita una pagina Roland dove si propone (o forse sarebbe più opportuno dire si “promette”) la consegna di un pianoforte digitale Roland F-130 secondo una semplice procedura descritta sul sito www.roland.it. Alle scuole si richiede l’invio di un video realizzato insieme alle classi di strumento, o comunque da giovani studenti che affrontano con serietà lo studio della musica. L’iniziativa ha riscontrato grandi consensi tra i dirigenti delle scuole interessate. Per TIENIMIDOCCHIO è un modo unico e importante per sottolineare l’attenzione alla valorizzazione di un percorso didattico di qualità, per Roland un modo sicuramente originale per affermare la grande validità didattica della propria offerta di strumenti musicali e per avere un signiVuoi un pianofor te a costo ficativo ritorno di immagine zero per la tu a scuola ? dall’importante mondo della scuola. • Con AIARP per il pianoforte In alto, un intervento dimostrativo durante il corso sulla filatura delle corde. In basso, da sinistra a destra, alcuni interventi sulla tavola armonica e sul ponticello e una panoramica dell’attenta platea che ha seguito i corsi. Nella foto a destra, la commemorazione di Steno Giulini a margine del concerto. È possibile richiedere una registrazione video dei corsi alla Segreteria dell’AIARP. Per informazioni: www.aiarp.it Si è tenuto come da tradizione a Cavalese il corso tecnico organizzato da AIARP ai primi del mese di settembre per i propri associati. L’iniziativa, che vede ormai da anni il sostegno della Magnifica Comunità di Fiemme e della locale azienda di promozione turistica, ha fatto registrare quest’anno un successo notevole sia sotto il profilo della qualità degli interventi tecnici sia dal punto di vista della partecipazione. Un evento di grande successo “Siamo andati oltre le nostre stesse aspettative” ha commentato in proposito al termine dei lavori il presidente Luciano Del Rio. “Chi ha partecipato ai corsi ci ha ringraziato per la profon- Nel nome del restauro dità degli argomenti, per Il programma del corso la chiarezza dell’esposi- verteva interamente sulle zione e per la puntualità problematiche legate al dell’organizzazione. I re- restauro degli strumenti latori, dal canto loro, so- antichi. Si è parlato quinno felicissimi per l’acco- di di filettatura e verniciaglienza che abbiamo loro tura della tavola armoniriservato. Quello che pe- ca, di restauro e sostituCOMPETENZE rò mi ha stupito di più è zione del ponticello e delDELLE DISCIPLINE stato vedere la grande quanti- MUSICALI tà di persone nei Licei del nuovo ordinamento che si sono date appuntamento presso la Sala della Magnifica Comunità in occasione del concerto speciale che abbiaRUGGINENTI mo organizzato con il maestro Claudio le catene; e si è discusso Veneri e che ha avuto co- a lungo di corde, caviglie me punto di riferimento e delle evoluzioni tecniil repertorio e le sonorità che da Cristofori a Faziodel fortepiano”. li. • Se la tu a scuola ha adot Tienimi tato il di d'Occhi ario o 2014-2 vai su ro 015 land.it e Iniziativa riservata sc alle scuo op le elementa ri come ri e medie a indirizzo fa re . musicale | La migliore , valida fino tecnolog al 31 mag ia Roland | Possibil gio 2015. per un suon ità di stud io con le o ricco e | Funzion app Rola autentico i dedicate nd per iPho . allo stud | Twin Pian ne ©, iPad © io e uscita o per suon e iPod touc © cuffia per are in due | Porta USB h . suonare contempora senza distu per ripro durre i file neamente rbare. | Design mp3 e salv poco ingo sulla stes sa ottava. mbrante are le perf ; finiture ormance Contempora . ry Black o Bianco. www.rola nd.it ROLAND | Tienimi d’Occhio www.roland.it 13 Dalle Aziende Dalle Aziende Settembre/Ottobre 2014 SeleS e le novità Henri Selmer 2014 C’è del nuovo da Music Gallery Se ne è già parlato nel numero di giugno 2014 di Dismamusica Magazine ma su SeleS, il nuovo brand di Henri Selmer, c’è ancora molto da dire. È un marchio che rappresenta una svolta epocale nella storia del più noto costruttore al mondo di sassofoni e clarinetti. Con SeleS, Henri Selmer inaugura infatti la sua nuovissima linea di prodotti entry level progettati e realizzati appositamente per chi vuole iniziare lo studio dello strumento ed entrare a far parte fin da subito nella famiglia Selmer. E tra le caratteristiche della gamma c’è naturalmente il prezzo contenuto, ma senza rinunciare alla qualità e alla cura dei dettagli che hanno sempre contraddistinto l’azienda fin dai suoi albori. Come è possibile mantenere la stessa qualità a un costo ridotto? È possibile solo se si possiede il know-how di Casa Selmer: più di un centinaio di anni di esperienza nella costruzione di strumenti e il costante investimento in nuove tecnologie hanno fatto sì che il neonato marchio SeleS (sempre ed esclusivamente francese al 100%) potesse sfruttare processi di produzione ottimizzati e automatizzati in modo da abbattere i costi. È chiaro, non è la «stessa» qualità dei fratelli maggiori prodotti ancora artigianalmente, ma si sta parlando comunque di strumenti progettati, prodotti, assemblati e controllati negli stessi luoghi e dalle stesse persone che producono gli strumenti professionali noti in tutto il mondo. Ecco cosa significa non rinunciare alla qualità e alla cura dei dettagli. Lo strumento d’esordio del nuovo marchio SeleS è il clarinetto Présence. Il corpo è in legno di granatiglia – come gli altri clarinetti Selmer –, è dotato di un barilotto, di un’imboccatura Henri Selmer C85 120 e di un astuccio con tracolla ed è disponibile in sib e in la. Il canneggio è stato ridisegnato per favorire l’emissione e rendere il suono ancor più omogeneo e intonato; l’orientamento e la posizione delle chiavi sono state ripensate per un migliore confort. Ovviamente non poteva non passare sotto la severa verifica di chi di clarinetti se ne intende… Alessandro Carbonare ne apprezza l’omogeneità e lo straordinario registro grave; Philippe Berrod è colpito dalla sua capacità di generare un suono brillante e allo stesso tempo rotondo e omogeneo. Le novità, però, non finiscono qui. Il lancio di SeleS è senz’altro uno degli eventi più importanti di questo ultimo periodo nella vita della società francese, ma non bisogna dimenticare che Henri Selmer continua la produzione di strumenti e accessori professionali proponendo sempre interessanti novità. Ne è un esempio l’imboccatura Concept per sax alto, che viene adottata anche sul sax soprano e sul clarinetto basso. Per i clarinettisti, c’è ancora un’altra sorpresa: Focus, l’imboccatura progettata proprio per il basso per una migliore emissione e un più agevole controllo del suono. E non si può nascondere il fatto che da SeleS ci si aspetta qualcosa di speciale anche per i sassofonisti. Per ora, però, secondo i portavoce della casa francese, il tutto è ancora un segreto. • Da settembre due nuovi marchi sono andati ad arricchire il già ricco catalogo di accessori di Music Gallery: Grover e GullanskyLab. Grover è un marchio americano che nel settore è conosciutissimo e ampiamente usato sia da professionisti che da principianti. Offre principalmente meccaniche per chitarre, bassi ed altri strumenti a corda; ma il catalogo offre anche parti ed accessori per chitarra quali capotasti mobili, attacchi di sicurezza ed altro ancora. Grover ha in effetti una FERRARI MUSICA | Selmer 14 www.ferrarimusica.it storia ultracentenaria: inizia a produrre meccaniche per chitarra alla fine del 1800, e negli anni si afferma ampliando sempre più la sua diffusione a livello internazionale. Naturalmente dall’inizio molte cose sono cambiate, ma Grover è ancora tra i maggiori fornitori dei più blasonati produttori di strumenti in tutto il mondo. GullanskyLab è invece un marchio più recente, assolutamente MADE IN ITALY, che produce sistemi di amplificazione per strumenti acustici. Nasce a Bologna ufficialmente nel 2011 ed esprime l’ottimale fusione tra la competenza tecnica e la passione per la musica, Tutti i prodotti sono assemblati a mano con materiali scelti tra il meglio che offre il mercato, dopo un’attenta sele- Music Gallery | Novità Grover e Gullansky Lab Dismamusica Magazine zione di tutta la componentistica elettrica ed elettronica, verificando che la stessa sia in linea con gli standard produttivi e con le direttive in materia di tutela ambientale (ROHS). Il risultato? Pickup in grado di competere con le più blasonate marche internazionali, ma con una particolare attenzione a mantenere un aggressivo rapporto qualità prezzo. • www.musicgallery.it È morto il Re, viva il Re! Con questa frase, apparentemente senza senso come affermazione sintatticamente scorretta al termine dei lavori si intendeva acclamare il nuovo Re, automaticamente insediato alla scomparsa o all’abdicazione del suo predecessore. La rubiamo alla Storia per usarla metaforicamente a commento della rinascita di KF STRUMENTI MUSICALI dopo la chiusura (per abdicazione forzata) di KF STRUMENTI MUSICALI. In effetti lo storico negozio milanese era stato travolto da vicende economiche insostenibili, e il rischio reale era quello di vedere spegnersi una delle insegne più rappresentative del panorama milanese di vendita al dettaglio di strumenti musicali. Ma non è accaduto. Come mai? Il nuovo Re Analizzando la storia, la situazione attuale e le prospettive di tenuta e sviluppo di KF, Lamberto Calde-roni, operatore esperto e attento, titolare dell’azienda Crescendo per la distribuzione di accessori per pianoforti, strumenti e non solo, ha voluto mettersi in gioco in prima persona. Affiancato da due soci, ha deciso di rilevare l’insegna KF e di continuare a occupare la storica struttura di Piazza Napoli a Milano con una nuova societá (Milano Musica srl) per proseguire l’attività di vendita al dettaglio senza perdere il contatto con la clientela consolidata e investendo sulla fidelizzazione di nuovi clienti. Lamberto Calderoni ci ha dichiarato a questo proposito: “Abbiamo valutato attentamente tutti gli aspetti della possibile vicenda, e abbiamo provato a immaginare un percorso di ripartenza e crescita. I numeri ci sono tutti, a condizione naturalmente di poter contare sulla collaborazione dei fornitori nella corretta impostazione del nuovo rapporto. La credibilità e le garanzie di Milano Musica sono assolutamente consolidate e le persone che sono state chiamate a gestire i rapporti con la clientela (a partire dallo stesso Riccardo Bitossi) sono capaci e preparatissime. Il mio coinvolgimento diretto nella gestione e in parte anche nella vendita, oltre che nella direzione del punto vendita, suonano come ulteriore garanzia. Da qui la decisione di andare avanti e di costruire una realtà solida e duratura”. KF STRUMENTI MUSICALI continua quindi la propria storia grazie al coraggio e alla determinazione di operatori che hanno voluto salvare un punto vendita gestendo un’importante azione di rilancio. È un segnale importante anche per il mercato in generale, che vede riproporsi determinazione imprenditoriale e capacità di guardare al futuro, prossimo e meno prossimo, con incrollabile fiducia. Ci verrebbe da dire “in bocca al lupo!” ai nuovi gestori dell’impresa. Ma, per essere in tema con il Viva il Re del titolo. ci sembra più appropriato un più raffinato e beneaugurante “ad majora!”. • Dismamusica Magazine Dalle Aziende Dalle Aziende Settembre/Ottobre 2014 Se la musica è affidata a un dado Si può scrivere musica giocando coi dadi? E ancor prima, quale valore può avere una composizione musicale frutto del caso? Le questioni, affascinanti sotto il profilo estetico, vengono sollevate da due volumi coraggiosi che abbiamo scovato fra gli stand di Mondomusica. Pubblicati dalla casa editrice Armelin di Padova, i volumi restituiscono al grande pubblico due celebri divertissement usciti fra Settecento e primo Ottocento: il Gioco per comporre musica con i dadi di Wolfgang Amadeus Mozart e Il Gioco Pitagorico Musicale di Antonio Calegari. Assieme alla ristampa dei materiali originali, le due nuove edizioni propongono una interessante chiave di lettura. Secondo la curatrice Roberta Bortolozzo –musicista e didatta con una solidissima formazione in campo letterario e filosofico– questi due pamphlet rappresentano, per così dire, l’espressione e la testimonianza di una società ormai scomparsa. Entrambi i lavori, nati come diverti- mento, ebbero a suo tempo ampia diffusione; e furono peraltro il bersaglio di aspre critiche. In questi “giochi musicali”, che peraltro si possono accostare alla passione contemporanea per gli automi e per gli orologi meccanici, alcuni videro una minaccia alla serietà della musica colta e alla sopravvivenza stessa dei compositori. Una paura, questa, che oggi ci appare quasi buffa, ma che a ben pensare non è lontana dall’animosità con cui molti musicisti guardano al mondo degli arran- ger, alle basi e più in generale ai cosidetti “dischettari” che, midifile alla mano, hanno sottratto –si dice– posti di lavoro a complessi, orchestre, musicisti. Al di là del dibattito, che chiama in causa anche autori novecenteschi come John Cage e pratiche discusse come quella della musica aleatoria, resta il divertimento di sfogliare queste preziose testimonianze di un passato musicale ormai consegnato alla storia ma capace di riemergere... con pochi, semplici lanci di dadi. Armelin Musica | Gioco per comporre musica con i dadi Quella quotidiana dozzina Dodici. Tanti sono i piccoli esercizi di tecnica pianistica che Edna-Mae Burnam suggerisce di affrontare ogni giorno prima di cominciare a studiare. L’invito a questa pratica di lavoro mira a sviluppare mani forti e dita flessibili – il Sacro Graal dei pianisti– ed è contenuto nei due volumi dello storico metodo Dozen a Day, che giunge nuovamente in Italia per i tipi delle edizioni Volonté & Co. Pubblicato per la prima volta negli anni Sessanta, il metodo della Burnam si serve di una serie di similitudini accompagnate da disegni molto stilizzati per comunicare al pianista in erba il senso e gli obiettivi di ogni singolo esercizio. Quando è necessario controllare la postura delle mani suonando lentamente, ad esempio, la richiesta è quella di “camminare”; mentre altrove si richiede di “correre su una collina” o di “saltare la corda”. A ciascuna indicazione corrisponde naturalmente un rigo con lo spartito del breve esercizio; e ad ulteriore riprova della validità e della serietà del metodo occorre ricordare che gli esercizi tecnici risultano organizzati in gruppi da dodici che sono disposti in ordine progressivo e che vanno alternati, per l’appunto, uno al giorno. Volontè | Una dozzina al giorno www.volonte-co.com Un Overdrive per tutte le stagioni Reattivo e potente. Il nuovo 805 Overdrive che Seymour Duncan propone in Italia attraverso la rete distributiva di Casale Bauer nasce da un attento processo di progettazione che ha avuto come punto di ingresso una pietra miliare del settore. “Per progettare il modello 805”, raccontano i tecnici Seymour Duncan, “siamo partiti dal chip del leggendario 808. Di miglioria in miglioria, siamo infine arrivati al traguardo con MC33178: un chip che in tutti i nostri test ha dimostrato qualità sonore superiori, un rapporto segnale/rumore più favorevole e un consumo energetico minore”. Più ore di suono con la stessa batteria, dunque, ma soprattutto un suono più duttile, che si adatta facilmente ai mix di ogni genere musicale e di ogni... tasca. M. Casale Bauer | 805 www.casalebauer.com www.armelin.it Falzone & Yamaha: storia di un’intesa La tromba irriverente e anticonformista di Giovanni Falzone fa bella mostra di sé nella galleria tutta speciale che raccoglie gli artisti Yamaha. Dalla fine dello scorso mese di settembre, infatti, il pirotecnico trombettista suona una YTR8340EM: uno strumento che Yamaha ha prodotto per lui in versione speciale, totalmente slaccata. “La collaborazione con il maestro Falzone”, si legge nel comunicato rilasciato per l’occasione da Yamaha, “rappresenta per noi una gioia e una soddifazione. Ancora una volta si avvera il motto secondo cui gli artisti credono in Yamaha!” Yamaha | Giovanni Falzone it.yamaha.com Signori.... si cambia! I registratori digitali Zoom della famiglia H hanno sempre dimostrato una grandissima flessibilità d’impiego. Li si è visti all’opera in occasione di concerti, interviste, riprese video, demo. Utenti e ambiti di lavoro diversi hanno rafforzato negli anni l’immagine della loro grande versatilità. È quindi quasi scontato che il nuovo modello H5, che giunge in Italia ai primi del mese di ottobre, punti proprio sulla versatilità per guadagnare nuovi adepti alla schiera dei fan di casa Zoom. Perfettamente a proprio agio in sala prove come en plen air, Zoom H5 porta nella propria fascia di Mogar Music | Zoom H5 prezzo il concetto delle capsule intercambiabili introdotto da Zoom con il modello top di gamma H6. Ciascun registratore H5 potrà quindi essere equipaggiato, oltre che con i microfoni in configurazione XY di serie, anche con un microfono shotgun, con una capsula mid-size o con un modulo di espansione XLR. L’elettronica consente registrazioni con risoluzione a 24 bit / 96 kHz e avanzate funzioni di editing. A riprova dell’impegno prodigato da Zoom per la qualità del prodotto, infine, va segnalato che i preamplificatori sono gli stessi che si ritrovano a bordo dell’H6. www.mogarmusic.it 15