Alessandra Pavoni Belli inizia lo studio del violino a sei anni con Elena Gallafrio presso l’associazione “Musica Insieme” di Grugliasco, si diploma con il massimo dei voti e la lode con Silvio Bresso al Conservatorio di Torino. Viene premiata al concorso nazionale “Carlo Mosso” e a quello internazionale “Giovani talenti - Rovere d’oro” di San Bartolomeo al Mare. Ha seguito masterclass con Salvatore Accardo all’Accademia Chigiana di Siena ottenendo il diploma di merito, con Amiram Ganz, Vadim Brodsky e Bruno Canino. Ha suonato l’Amati appartenuto a Teresina Tua della galleria degli strumenti del Conservatorio di Torino ed ha interpretato l’”Inverno” di Antonio Vivaldi sullo Stradivari “Mond”. Da gennaio 2013 è stata scelta come prima parte da Leon Spierer, primo violino dei Berliner Philarmoniker dal 1963 al 1993, per partecipare al “Progetto orchestra 2013” della Società del Quartetto di Vicenza. Attualmente frequenta la Fondazione “Stauffer” di Cremona con Salvatore Accardo e l’Accademia “Milano Music Master School” con Yulia Berinskaya. Cecilia Zacchi si è diplomata col massimo dei voti al Conservatorio di Torino nella classe di Gabriella Bosio con la quale ha iniziato all’età di quattro anni presso la Scuola Suzuki. Vincitrice di diversi concorsi (primo premio assoluto del Concorso Europeo di Moncalieri, terzo premio al Concorso Internazionale “Città di Cagliari”) ha partecipato a masterclass con arpisti come Catherine Michel, Chantal Mathieu, Elisabeth Fontan-Binoche, Park Stickney. Ha partecipato a diversi concerti e rassegne (Fondazione Victor Slavi, Arpissima, Reggia di Venaria, Organalia, MITO) sia da sola che con l’ensemble di arpe “Trilli e Glissè”. Ha partecipato al Festival de harpe de la Cote d’Azur, classificandosi prima nell’Audition des jeunes espoirs del 2010. Ha suonato con l’Orchestra del Conservatorio di Torino sotto la direzione di Salvatore Accardo. Attualmente frequenta il Master Concert presso l’Haute École de Musique de Lausanne nella classe di Letizia Belmondo. Eliana Grasso vincitrice di importanti concorsi pianistici italiani, nel 1994 debutta come solista con l’Orchestra Sinfonica di Mulhouse, nel 1995 si classifica terza al Concorso Internazionale di S. Pietroburgo. Si diploma nel 2000 e nel 2005 consegue il Diploma Accademico di II livello. Si perfeziona presso l’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola e presso l’Accademia di Alto perfezionamento di Cremona. Nel 2012, presso l’Accademia di Pinerolo, consegue il diploma triennale solistico di alto perfezionamento nella classe di Pietro De Maria. Dal 2010 è pianista collaboratore presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Biglietteria e informazioni Via Giolitti 21/A 10123 Torino Dal lunedì al venerdì, 9.30 - 14.30 Tel. 0115539358 Fax 0115539330 [email protected] PREMIO STEFANO TEMPIA LUNEDÌ 27 MAGGIO 2013 ore 21 Teatro Vittoria Via Gramsci, 4 - Torino PROSSIMO CONCERTO: Domenica 16 giugno ore 18 ANTEPRIMA Lunedì 17 giugno ore 21 CONCERTO INCURSIONI CONTEMPORANEE Conservatorio “G. Verdi” di Torino Coro e Orchestra dell’Accademia Stefano Tempia Guido Maria Guida, direttore Musiche di Correggia, Berio, Mozart, Ravel Concerto n. 885 in abbonamento dalla fondazione PREMIO STEFANO TEMPIA SGUARDI SUL FUTURO di Franca Cassine Alessandra Pavoni Belli violino (vincitrice del Premio) Cecilia Zacchi arpa (vincitrice del Premio) Eliana Grasso pianoforte La Stefano Tempia, la più antica accademia corale d’Italia e la prima associazione musicale del Piemonte (fu fondata nel 1875), da sempre coniuga tradizione e modernità volgendo uno sguardo attento al futuro. Con l’istituzione del premio “Stefano Tempia”, per la prima volta assegnato nella stagione 2012-2013, dimostra ancora una volta la sua lungimiranza e aggiunge un tassello alla vocazione di scoprire, coltivare e stimolare i giovani artisti. «Il progetto - spiega il presidente Orlando Perera - nasce da uno scambio di idee con Maria Luisa Pacciani che fino all’ottobre scorso ha diretto il Conservatorio “G. Verdi”. Tra le nostre finalità c’è anche quella di collaborare con le realtà musicali del territorio, così abbiamo colto l’opportunità di fondare un premio intitolato a Stefano Tempia da assegnare al miglior diplomato dell’ente torinese dell’anno accademico in corso». Un riconoscimento che sin da subito si è voluto rendere concreto e alla borsa di studio si è affiancata l’opportunità di esibirsi in un concerto inserito a pieno titolo nel cartellone. Un ulteriore passo in avanti per un progetto culturale che dà ampio spazio a chi si affaccia alla musica in maniera professionale e che si unisce a “Giovani talenti”, la sezione che l’Accademia dedica da alcuni anni agli esordienti. Nella sua prima edizione del 2012 il riconoscimento è stato conferito ex aequo ad Alessandra Pavoni Belli (violino) e Cecilia Zacchi (arpa), che hanno saputo conquistare la commissione giudicatrice presieduta dal compositore Enrico Correggia. «I candidati - spiega il maestro Guido Maria Guida, direttore artistico della Stefano Tempia - sono stati numerosi e il loro livello si è dimostrato molto alto. Due musiciste sono risultate le migliori a pari merito, quindi abbiamo deciso di consegnare ad entrambe il premio. Le vincitrici si sono distinte per indubbie qualità tecniche e musicali, oltre che per una spiccata sensibilità». Alessandra Pavoni Belli e Cecilia Zacchi, la prima affiancata per l’occasione da Eliana Grasso, saranno dunque le protagoniste di un appuntamento musicale che mescola sonorità accattivanti e variegate. Aprirà la Sonatina per arpa di Marcel Lucien Tournier, compositore che col suo modo di scrivere ha esaltato le possibilità dello strumento utilizzando effetti particolari che solo l’arpa riesce a Marcel Lucien Tournier (1879-1951) Sonatina per arpa op. 30 Allègrement Calme et espressif Fiévreusement Heinz Holliger (1939) Sequenzen über Johannes 1, 32 per arpa Bedřich Smetana (1824-1884) La Moldava, trascrizione per arpa Sergej Prokof’ev (1891-1953) Sonata in re maggiore n. 2 op. 94a per violino e pianoforte Moderato Scherzo Andante Allegro con brio Maurice Ravel (1875- 1937) Tzigane per violino e pianoforte realizzare. Il grande maestro francese in queste pagine ha condensato note che evidenziano le potenzialità timbriche ed espressive dello strumento magnificando di volta in volta la morbidezza avvolgente e gli scintillanti glissando, ponendo l’accento sull’incantevole suggestione e la bellezza della musica. Toccherà poi a Sequenzen über Johannes I, 32 (per arpa) di Heinz Holliger, composizione datata 1962 dominata da sonorità impalpabili ed eteree che rappresenta l’interpretazione musicale di un testo letterario. Sebbene non venga espressamente cantato, il versetto a cui il titolo fa riferimento è quello riguardante l’affermazione di Giovanni Battista che, dopo aver riconosciuto il Cristo, dichiara: “Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo e rimanere sopra di lui”. Seguirà la celebre trascrizione per arpa di Bedřich Smetana La Moldava, un poema sinfonico ricco di rimandi e suggestioni ispirato dalla natura che descrive il percorso del fiume boemo dalla sorgente alla foce. Si passerà quindi a Sergej Prokof’ev con la Sonata in re maggiore n. 2 op. 94a per violino e pianoforte, una delle pagine più ammirate del compositore russo che racchiude una freschezza di inventiva unita a un vivace senso dell’umorismo manifestato sin dal Moderato iniziale contrassegnato da una cantabilità melodica, cui si aggiungono la finezza e l’eleganza nella scrittura oltre a una frastagliata varietà del ritmo. Chiuderà il concerto Tzigane per violino e pianoforte di Maurice Ravel, un autentico gioiello incentrato sulle funamboliche passeggiate di un violino a metà strada tra la romanza zingara e i maestosi arabeschi di Paganini. Composto in pochi giorni nell’aprile del 1924, questo “pezzo virtuosistico nello stile di una rapsodia ungherese” (come lui stesso lo definì) è una mirabile e originalissima costruzione di oreficeria musicale. Caratterizzato da un’assoluta imprevedibilità ritmica e timbrica, disorienta, lascia di stucco, in un vortice sonoro di pregevole fattura e di grande difficoltà sia tecnica che interpretativa di forte impatto emotivo.