KIDSMART ITALIA
La progettazione didattica di
esperienze multimediali
I Folletti nella Rete
Linda Giannini
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C’era una volta…
Durante l’estate 2002 alcune insegnanti di Latina e di
Soave avevano cominciato a credere ad un
possibile
viaggio di Folletti -dentro e fuori la rete-.
http://www.descrittiva.it/calip/0203/percorso_folletti.htm
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L’idea aveva preso forma da alcuni folletti, nati da mani
“bambine” utilizzando materiali riciclati
From: "Luciana”
To: "Linda Giannini”
Subject: folletti
Date: Tue, 6 Aug 2002 21:42:24
Ho dimenticato di allegare,
come dono ai tuoi piccoli,
alcuni folletti realizzati
dai bambini e dalle bambine
con materiali naturali e riciclati.
A presto. Luciana
Linda Giannini
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Nella realtà di questa “fantastica” storia, il percorso si è
snodato, con un intenso scambio di e-mail, attraverso
strade e stradine, sentieri battuti e radure, sempre
accompagnato da fili di seta
http://www.descrittiva.it/calip/0203/fili_seta.htm
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... Ho fatto un mazzetto dei fili di seta della mia vita...
I fili di seta?
Sì, i fili di seta. Tu sai che la nostra vita è intessuta di rapporti con gli altri e noi siamo legati a tutte
le persone che fanno parte del nostro mondo da un ... Filo
Questi fili però non sono tutti uguali, né dello stesso materiale.
Ci sono fili di cotone qualunque, che tengono insieme comuni rapporti di lavoro, di conoscenza, e cose
del genere.
Ci sono anche fili di ferro arrugginito, logorati dal tempo e dall’usura, e quelli, quando si spezzano,
nessuno più li rimette insieme.
Ma accanto a quelli ci sono fili d’oro, tenaci perché duttili, che si piegano agli eventi della vita, e non
si spezzano proprio per la loro capacità di piegarsi: sono i fili su cui Eros posò la sua mano con la
palma tutta aperta. Ma questi sono rarissimi.
Più frequenti i fili di rame, su cui corre violenta e fulminante la fiamma della passione, che rapida
brucia e poi scompare: non con la mano Eros li ha toccati, ma con la punta di una freccia carica di
tensione.
Ed ecco i fili di seta.
Sottilissimi e resistenti, perché sono frutto di intelligenza, preziosi e lucenti perché sfiorati dall’ala
leggera di Eros. Sono i fili che danno gusto e piacere alla vita, profumo all’amicizia, vivezza alle
parole che si scambiano in compagnia.
Ma guai a tenderli troppo, perché si spezzano e non rimane nulla.
Di questi fili di seta oggi ho fatto un mazzetto...
-Tratto da: Laura Mancinelli, Il fantasma di Mozart, Einaudi-
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Tutto il “potenziale” ipotizzato col caldo dell’estate, tra una
casella postale e l’altra, ha cominciato a diventare possibile
con l’autunno, soprattutto grazie alle soluzioni di incontro
proposte da bambini e bambine di Latina e di Soave.
I due luoghi geografici, minuscoli punti tracciati sulla
cartina dell’Italia, sono diventati sempre più vicini ogni volta
che racconti, conversazioni, foto, tracce sul sito hanno
incontrato, a Latina, l’attenzione delle classi della Scuola
dell’Infanzia e, a Soave, di due sezioni di prima Elementare
coinvolte nel cammino intrapreso.
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Qualche volta si è anche scelta la scorciatoia della
comunicazione telefonica, altre volte la via più lunga
percorsa da pacchi e pacchetti postali.
http://www.descrittiva.it/calip/0203/follparole_arrivo.htm
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La prima creaturina a mettersi in viaggio è stata il Folletto
delle Parole, “tutto blu come il cielo” nato nel borgo
medioevale di Soave …
Giunto nella città laziale ha dato subito vita al gioco delle
parole belle, brutte ed allegre
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Dai conti-gioco svolti ogni giorno sulle lavagne poste alle
pareti della classe dei piccoli della sezione G di Latina...
… ha dato vita al Folletto dei Numeri…
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Il Folletto dei Numeri è nato un po’ malandato, ma è stato
presto affidato alle cure delle maestre delle classi soavesi,
grazie al viaggio “via pacco” assicurato alle poste italiane
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L’arrivo del Folletto dei Numeri a Soave è stato annunciato
dai bambini della Scuola dell’Infanzia di Latina attraverso
e-mail scritte dal computer della classe.
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Nella loro esplorazione attraverso il bosco-classe, oltre ai
folletti, bambini e bambine hanno incontrato anche gli
gnomi, minuscole creature amiche con le quali giocare a
ricercare la propria identità nello spazio dei travestimenti
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A volte le gocce di pioggia, scese dapprima sottili, poi via
via sempre più fitte, hanno inzuppato allegramente i giochi
di bambine e bambini, alimentato la scoperta di nuove
conoscenze e di terre lontane
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Altre volte il sole ha illuminato il cammino ed allora è stato
facile esplorare nuovi sentieri per apprendere linguaggi
complessi, fatti di cifre, parole, suoni, colori, e collegarli nel
sottobosco alle tracce della memoria.
http://www.descrittiva.it/calip/0203/fi_cartolina.htm
http://www.descrittiva.it/calip/0203/roma_281102.htm
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E come Pollicino nella favola antica contava sassolini per
ritrovare sicuro la strada di casa, i folletti-bambini hanno
sperimentato il linguaggio dei numeri giocando a contare ed
a contarsi
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Nei percorsi più o meno fantastici sono stati coinvolti i
genitori di entrambe le scuole, i quali hanno dato consigli e
avanzato proposte -anche via e-mail-.
La Pecorella di Federico e Valeria
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… e-mail ci sono giunte anche durante le feste, le assenze
per malattia...
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… oltre che dai bambini
ormai trasferiti in altra
scuola...
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… ed a Mario Lodi...
Caro Mario Lodi,
abbiamo preparato una sorpresa
per te.
Se apri la scatola, troverai… un
dono per il tuo compleanno.
E’ un folletto che abbiamo costruito
con tanti oggetti e un po’ di
fantasia.
Si chiama Trampolino, è il folletto
della Pace.
E’ speciale perché strappa la guerra
e la butta nel cestino.
Anche lui, come noi, vuole la Pace,
la felicità e l’allegria.
Trampolino ti porta la nostra pace
con tanti cari AUGURI.
Abbiamo disegnato
folletti… ti piacciono?
anche
altri
Ciao!
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Avatar e Mondi 3D sono entrati a far parte del mondo realvirtual-fantastico di Latina grazie alla chat Active Worlds ed
alla disponibilità di Albert, da tempo amico di bambini e
bambine, il quale ancora una volta ci ha preso per mano pur
rimanendo a Reggio Calabria. Chissà se un giorno lo
incontreremo veramente? Ad Albert si sono aggiunti
compagni ancora più lontani, ma egualmente vicini
attraverso gli appuntamenti on line.
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Presto alcuni ragazzi del Liceo Scientifico Tecnologico
Statale Marconi di Latina si sono uniti ai percorsi di
bambine e bambini leggendo loro "Il leone la strega e
l'armadio" (un libro straordinario, che fa parte del ciclo di
romanzi fantastici dedicato ai giovanissimi dal celebre
scrittore inglese C.S. Lewis.): "Entrando in un grande
armadio guardaroba, quattro fratelli scoprono l’ingresso al
mondo incantato di Narnia, sul quale una strega ha gettato
l’incantesimo del gelo eterno... Il tutto ha previsto anche
confronti all'interno del forum IRARN: International
Education and Resource Network
oltre che la
documentazione on line delle attività.
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Abbiamo poi incontrato in AW Edu ragazzi e ragazze di
Perugia che ci hanno accolto nel mondo 6ingioco; i loro
insegnanti hanno costruito per noi gli ambienti della storia
“Il leone, la strega e l’armadio”…
E cosi’, un percorso nella chat 3D avviato già nel 1997…
continua tra Michigamme (Michigan USA), Germania,
passando per Perugia, sino a raggiungere Reggio
Calabria… senza tralasciare Latina e tutti i mondi attivi
compresi tra Active Worlds e AW Edu.
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Conclusioni
"I folletti nella rete", quasi come in una favola, provano a
raccontare ed a raccontarvi come cambiano i sistemi di
apprendimento pur mantenendo percorsi consueti, fatti di
fantasia, creatività, materiali di recupero, incontri in
presenza… ed anche a distanza.
Grazie alla rete, aumentano per bambine e bambini le
possibilità di contatto e le opportunità di ritrovare tanti
allegri folletti di pezza, avatar in movimento negli schermi
e amici che escono fuori dalle pagine dei libri o da reali
paesi lontani lontani… tutti magici inviti alla lettura, al
calcolo, alla rappresentazione, al gioco, alla curiosità…
… e se tornerete a visitare le nostre pagine on line
troverete ad attendervi nuovi folletti e moltissimi altri
racconti.
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I primi risultati conseguiti, positivi sotto il profilo della
partecipazione attiva e gioiosa dei bambini e del
coinvolgimento dei genitori, non consentono ancora di
delineare un bilancio dell’esperienza tuttora in atto, il cui
impianto tecnico ed organizzativo potrebbe essere
suscettibile di modifiche. Tuttavia i nuovi contatti stabiliti con
le insegnanti, il crescente numero delle visite al sito,
l'attenzione ricevuta da parte di altre Istituzioni, dell'Indire,
della Commissione Europea in occasione del Net Days 2002,
e -soprattutto- l’interesse dimostrato dai bambini nei
confronti dell’attività proposta, ci inducono, da un lato, a
pensare ad una sua possibile riproducibilità e, dall’altro, alla
necessità di ampliare lo spazio fantastico-creativo che
talvolta nella scuola rischia di essere trascurato.
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Siamo inoltre concordi nel ritenere che in questa
esperienza le tecnologie -ed in particolare la telematicahanno favorito la cooperazione tra docenti, tra docenti e
bambine/i e tra bambine/i e bambine/i. "I Folletti nella rete"
chiariscono che lo stesso percorso sarebbe comunque
attuabile anche in assenza delle ITC, ma avrebbe una
minore componente collaborativa e di socializzazione.
Apprendimento collaborativo, dunque, come “Acquisizione
da parte degli individui di conoscenze, abilità, atteggiamenti
che sono il risultato di una interazione di gruppo, o, detto
più chiaramente, un apprendimento individuale come
risultato di un processo di gruppo” [A.Kaye 1994].
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Grazie alla rete è aumentata per bambine e bambini
la possibilità di contatto e di confronto oltre alle opportunità
di incontrare personaggi fantastici e virtuali come gli allegri
folletti di pezza e gli avatar in movimento negli schermi e
amici che escono fuori dalle pagine dei libri o da reali paesi
lontani: tutti magici inviti alla lettura, al calcolo, alla
rappresentazione, al gioco, alla curiosità, alla ricerca…
Per favorire ciò il docente deve assumere il ruolo di
facilitatore: stimolando la discussione con domande che
prevedano una risposta aperta e che inducano gli studenti a
pensare in modo creativo, mettendo in relazione idee ed
informazioni apparentemente scorrelate e resistendo alla
tentazione di fornire risposte, sollecitando ed aiutando
invece gli studenti a scoprirle da soli [Trentin 1998].
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Inoltre un ambiente stimolante è in genere una
buona base per attività curiose e creative ed anche la
creatività può essere allenata; plastilina e cubetti sono
solamente due possibilità fra tante per aumentare il
"quoziente creativo", un altro modo utile per favorirlo è
fornire una varietà di stimoli mediante i libri e l'accesso ad
Internet [Reindermann 2003].
Dal punto di vista del "fruitore" le pagine on line si fanno
sempre più interattive, veloci nel caricamento, ricche di
funzionalità e simili agli ipermedia distribuiti su CD-Rom
[Sarti 1998], quindi bambini e bambine hanno avuto la
possibilità di esplorare mondi virtuali la cui grafica 3D si è
agevolmente "offerta" loro attraverso servizio di accesso a
banda larga ADSL che ha raggiunto la classe "caricando"
velocemente fotogrammi e favorendo gli spostamenti dei
personaggi virtuali.
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Il percorso qui riportato ha mediato tra le due
principali tipologie della cognizione: esperenziale e riflessiva.
In questo caso la multimedialità è stata utilizzata
interagendo con i processi elaborativi propri del mondo
dell’espressione infantile rappresentativa e verbale (anche in
riferimento all'invenzione di storie). [Calvani 1995].
Interessante potrebbe essere in futuro l'apertura ad
ambienti di gioco programmabili come quelli descritti da
E.K.Ackrmann visto che sino ad ora le esperienze di
programmazione si sono limitate a quelle proposte da
Micromondi.
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...a presto ritrovarci !!!!
La Scatola delle Esperienze http://www.descrittiva.it/calip/
http://www.descrittiva.it/calip
http://www.descrittiva.it/calip/0203/index.htm
http://www.descrittiva.it/calip/0304/
http://www.descrittiva.it/calip/0405/percorso_soave.htm
http://www.descrittiva.it/calip/0506/percorso_soave.htm
Bambini reali e Mondi virtuali http://www.scform.unifi.it/lte/vedilte.asp?ID=9
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