Compendio degli esami labor team w ag Compendio degli esami homepage e-mail www.team-w.ch [email protected] centralino fax urgenza extraorario 071 844 45 45 071 844 45 46 071 844 45 00 orario d'apertura del laboratorio: lunedì – venerdì sabato 08.00 – 12.15 13.30 – 17.30 09.00 – 11.00 indirizzo postale labor team w ag casella postale 9001 San Gallo indirizzo di consegna labor team w ag Blumeneggstr. 55 9403 Goldach impressum: redazione Dr. med. Thomas Weibel Dr. sc. nat. Mara Ceragioli stampa Schmid-Fehr AG, Goldach copyright© labor team w ag 1 Compendio degli esami labor team w ag 2 3409 Acamprosate (Campral®) 1 ml siero Valori terapeutici: Tariffa: 5060 100 – 450 g/l No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 Acetazolamide) 2 ml siero Valori terapeutici: 10 – 20 mg/l Inibitore della anidrasi carbonica, rimedio terapeutico del glaucoma Tariffa: No. Pos. DFI: 1051.00 Punti tariffari: 115.00 Acidi biliari 1986 1 ml siero, a digiuno 1987 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce Intervalli di riferimento: siero < 8.9 μmol/l feci 2.0 – 9.0 µmol/g Gli acidi biliari vengono sintetizzati dal colesterolo presente nel fegato e legati alla glicina e alla taurina. Gli acidi biliari coniugati svolgono nell’intestino tenue una funzione importante per l’assimilazione lipidica attraverso la formazione di micelle. Circa il 90% degli acidi biliari escreti attraverso la bile viene riassorbito attivamente nell’ileo ed è soggetto a circolo enteroepatico. Un’interruzione della circolazione enteroepatica nell’ileo a causa di eccessiva colonizzazione batterica o patologie infiammatorie (morbo di Crohn) causano un peggioramento della formazione di micelle. Gli acidi biliari non riassorbiti penetrano nel colon e causano steatorrea e diarrea biliare (sindrome da perdita di acidi biliari). La perdita degli acidi biliari provoca una sovrapproduzione compensatrice nel fegato e una maggiore litogenesi della bile con formazione accumulata di colesterina. Come conseguenza della steatorrea si verifica un maggiore riassorbimento dell’acido ossalico (legame intestinale di calcio agli acidi grassi) con tendenza alla formazione di calcoli renali di ossalato. Aumento dei valori: epatopatie, eccessiva colonizzazione anaerobica del tratto intestinale, fistola colecistica, disfunzioni dell’ileo, morbo di Crohn dell’ileo. Tariffa: No. pos. DFI: 1340.00 punti tariffari 60.00 2358 Acidi grassi 5 ml siero C16 acido palmitico C18 acido stearico C18:1 acido oleico C18:2 acido linoleico C18:3 acido linolenico C20 acido fitanico C22:6 acido docosaesaenoico C24 acido lignocenico C26 acido cerotico Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1315.001316.00 punti tariffari 345.00 1966 Acidi grassi, totale Feci, una porzione pari circa ad una noce Intervalli di riferimento: <2.8g/100g Tariffa: No. pos. DFI: 1316.00 2580 punti tariffari 95.00 Acidi organici, analisi 10 ml urine Intervalli di riferimento: non evidenziabile L’analitica comprende: Acido adipico, succinico, piruvico, fumarico, glutarico, glicerico, glicolico, omogentisico, idrossibutirrico, idrossiisovalerianico, idrossifenilacetico, idrossifenilpiruvico, idrossifenillattico, idrossipropionico, isovalerianico, metilmalonico, lattico, orotico, ossiglutarico, fenillattico, sebacico, suberico e isovalerilglicina. Tariffa: No. pos. DFI: 1658.00 punti tariffari 250.00 519 Acido 5-idrossiindolacetico, Serotonina, metaboliti HIAA, Metaboliti della serotinina, 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale),addizionate di 10 ml HCl al 10% Intervalli di riferimento: < 38.0 mol/24 ore < 3.5 mol/mol creatinina L’HIAA è il metabolita principale della serotonina, che si forma nelle cellule dei carcinoidi dal triptofano. La serotonina viene immagazzinata nei granuli neurosecretori del tumore o rilasciata nel circolo sanguigno. La maggior parte della serotonina rilasciata nel plasma viene assorbita dai trombociti, dove viene decomposta in HIAA. La serotonina agisce stimolando l’attività motoria del duodeno e del digiuno, che può scatenare gravi episodi di diarrea. Altri sintomi causati dalla sindrome carcinoide sono: arrossamento, telangiectasia facciale, dolori addominali, attacchi di asma e fibrosi dell’endocardio del cuore destro. Quando il tumore si trova nell’area di afflusso della vena portae, si ha una sintomatologia carcinoide in presenza di metastasi epatiche, poiché la serotonina viene decomposta nel fegato in HIAA. Nel caso in cui il carcinoide si trovi all’esterno dell’area di afflusso della vena porta, la sintomatologia si manifesta più precocemente. Aumento dei valori: sindrome carcinoide, epilessia, celiachia. Nota aggiuntiva: nella determinazione urinaria di 5-HIAA, 2 ore prima e durante la raccolta delle urine non si devono assumere le seguenti sostanze, per non ottenere valori di secrezione falsati. Farmaci: clorpromazina e derivati, salicilati, paracetamolo, guaifenesina, amantadina. Alimenti contenenti serotonina: ananas, melanzane, avocado, banana, kiwi, ribes, melone, mirabella, funghi, uva spina, pomodori, noci, prugne, noci pecan, caffè, cacao. Compendio degli esami labor team w ag 3 Ai fini di un approfondimento diagnostico, in caso di valori di HIAA prossimi al limite massimo o di referti non chiari, si consiglia la determinazione sierica della serotonina (vedi alla rispettiva voce). Tariffa: No. pos. DFI: 1011.00 punti tariffari 81.00 504 Acido delta-amino-levulinico, ALA 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10%, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: < 34.3 mol/24 ore valore BAT: < 10 mol/mmol < 3.0 mmol/mol creatinina L’acido delta-aminolevunilico è un prodotto intermedio della biosintesi della porfirina. Si forma dal succinil coenzima A, glicina e piridossalfosfato con l’ausilio della sintetasi dell’acido aminolevulinico. Il porfobilinogeno si forma dalla condensazione di due molecole ALA con l’ausilio della dell’enzima PBG sintetasi. Aumento dei valori: porfirie epatiche acute: porfiria acuta intermittente, coproporfiria ereditaria, porfiria variegata, porfiria cutanea tarda. Attacchi acuti nei malati di porfiria possono essere scatenati da farmaci (induzione dell’enzima della sintetasi δ-ALA): barbiturici, sulfamidi, aminopirina, griseofulvina, contraccettivi orali. Intossicazione da piombo: l’inibizione della sintetasi PBG causa un aumento di δ-ALA nel sangue. A causa dell’accumulo di piombo nel midollo osseo si possono rilevare valori falsamente normali di δ-ALA nel sangue. Al contrario, il δ-ALA nelle urine si mantiene elevato almeno per 1 anno dopo il rilevamento dell’intossicazione da piombo. Nota aggiuntiva: si consiglia la determinazione totale di porfobilinogeni, della porfirina e della δ-ALA. La δALA può essere normale nella fase latente di una porfiria epatica. In caso di porfiria eritropoietica: valori negli intervalli di riferimento. vedi inoltre porfirine vedi porfiria, diagnostica Tariffa: No. pos. DFI: 1263.00 punti tariffari 44.00 629 Acido fitanico 3 ml siero Intervalli di riferimento: 2.0 – 5.0 mg/l Aumento dei valori: morbo di Refsum (polineuropatia, sordità neurosensoriale, ittiosi, atassia, retinite pigmentosa e cardiomiopatia; le proteine del liquido cerebrospinale sono di solito elevate) Tariffa: No. pos. DFI: 1315.00 punti tariffari 250.00 Acido folico, Folato, Vitamina M 342 1 ml siero 1980 Sangue EDTA Intervalli di riferimento: siero 14.1 – 51.1 nmol/l 3.0 – 35.0 nmol/l 1.0 – 31.0 nmol/l 5.0 – 30.0 nmol/l 2.0 – 24.0 nmol/l 6.0 – 38.0 nmol/l eritrociti 294 – 1360 nmol/l L'acido folico o folato (acido pteroil-monoglutammico, PGA) si forma nelle piante e dai batteri della flora intestinale ed è presente in molti tessuti animali e vegetali (verdure, funghi, lievito [di birra], fegato, latte). Il riassorbimento mediato da proteine di trasporto ha luogo nel duodeno e nel digiuno. L’entità delle riserve di acido folico sono indicate dal tasso di folato intraeritrocitario, sebbene lo stato carenziale latente sia rivelato con maggiore sensibilità dal folato sierico. L'acido folico è necessario per la sintesi purinica e come coenzima per il metabolismo degli aminoacidi. Tessuti/cellule con elevata proliferazione, tra cui trincipalmente gli ematociti, reagiscono con estrema sensibilità ad una carenza, ma lo stesso vale anche per mucose e ossa. Il primo sintomo di una carenza di acido folico, oltre al ridotto tasso di folato nel sangue totale, è rappresentato dalla comparsa di granulociti ipersegmentati con conseguenti alterazioni delle mucose: infiammazioni e ulcerazioni (stomatite, glossite, malassorbimento); disturbi neurologici e psichiatrici e infine anemia megaloblastica. Un maggiore fabbisogno si registra durante la gravidanza, nei neonati prematuri, durante l'allattamento, nella fase di crescita, in caso di infezioni, anemie emolitiche, emodialisi, tumori maligni. Diminuzione dei valori: anemia megaloblastica, sindrome da malassorbimento (celiachia, sprue, postumi operatori, farmaci inibenti il riassorbimento quali fenitoina, fenobarbitale, Daraprim, anticoncezionali orali, antibiotici), alcoolismo, aumentato fabbisogno nella gravidanza e nell'allattamento, anemia emolitica cronica, patologie emolitiche principali. Nota aggiuntiva: Il 95% dell'acido folico si trova negli eritrociti, il 5% nel siero. L'assorbimento negli eritrociti dipende dalla vitamina B12. Il folato negli eritrociti consente di valutare il livello di gravità di una carenza di acido folico e non risente a breve termine degli effetti della dieta. Una carenza latente viene rilevata con maggiore sensibilità nel siero. NB: Un deficit accertato di folato deve far pensare ad una contemporanea carenza di ferro o di vitamina B12. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1329.00 punti tariffari 13.10 eritrociti No. pos. DFI: 1330.00 punti tariffari 21.00 3506 < 1 anno 1 – 3 anni 3 – 6 anni 6 – 9 anni 9 – 16 anni > 16 anni Acido gamma-aminobutirico, GABA 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 50 mol/l Tariffa: No. pos. DFI: 1044.00 punti tariffari 69.00 Acido gamma-idrossibutirrico, GHB, Liquid Ecstasy 1803 1 ml siero 3877 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero urine < 1.0 mg/l negativo Compendio degli esami labor team w ag 4 Il GHB e i suoi precursori si trovano sotto forma di liquido incolore, chiaro e pressoché insapore. Il loro effetto è comparabile a quello dell’alcool o delle benzodiazepine. Queste sostanze vengono assunte direttamente per via orale (Ecstasy liquida) oppure mescolate con altre bevande (aggiunte in gocce (le cosiddette gocce k.o.)). Non sono né chimicamente né farmacologicamente affini alle "Ecstasy". Il loro consumo ha fatto registrare nel corso degli ultimi anni un aumento massiccio; sempre più spesso vengono riportati casi di intossicazione (depressione respiratoria, stato comatoso). Non è disponibile un antidoto specifico. Il trattamento consiste nella terapia di sostegno. Nota: Il riconoscimento chimico è possibile soltanto attraverso una tecnica analitica mirata ed all’interno di una breve finestra temporale (<5-8 ore nel sangue, <12 ore nelle urine dall’assunzione). Tariffa: No. pos. DFI: 1430.00 punti tariffari 185.00 2375 Acido ialuronico 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 75 g/l La fibrosi epatica e, successivamente, la cirrosi sono spesso il punto di arrivo di malattie croniche del fegato soprattutto le infiammazioni epatiche virali croniche. La valutazione quantitativa dei processi di fibrosi offre importanti informazioni, in particolare, nei pazienti con epatite C cronica. L’acido ialuronico è un glicosaminoglicano sintetizzato essenzialmente nei fibroblasti o in cellule specializzate presenti nel tessuto sinoviale. I livelli di acido ialuronico risultano aumentati nelle epatopatie a causa di una ridotta eliminazione (fibrosi epatica, cirrosi epatica) o di una sintesi aumentata (patologia infiammatoria). In base ai dati attualmente disponibili, la determinazione dei livelli di acido ialuronico nel siero risulta il parametro più sensibile ed affidabile di tutte le procedure non invasive sinora investigate per la valutazione del grado di fibrosi epatica. Aumento dei valori: Cirrosi epatica (parametro di andamento della malattia), artrite reumatoide, sclerodermia, psoriasi, malattie polmonari croniche, tumori, insufficienza renale, abuso di nicotina Tariffa: No. pos. DFI: 1622.00 punti tariffari 65.00 2280 Acido mefenamico (Ponstan®) 1 ml siero Valori terapeutici: 2.0 – 10.0 mg/l Antireumatico non-steroidale Tariffa: No. pos. DFI: 1052.00 punti tariffari 185.00 Acido metilmalonico 2078 2 ml siero 2079 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero 50 – 300 nmol/l urine < 3.70 µmol/mmol creatinina L’acido metilmalonico svolge un ruolo nel metabolismo dei lipidi e degli aminoacidi. Per l’enzima metilmalonil-CoA-mutasi agisce come cofattore la vitamina B12. In caso di carenza di vitamina B12 si ha l’inibizione dell’attività di tale enzima; ne consegue un accumulo di acido metilmalonico. Un aumento di acido metilmalonica indica pertanto una carenza di vitamina B12. Aumento dei valori: carenza di vitamina B12, aciduria metilmalonica (enzimopatia congenita). Nota aggiuntiva: vedi inoltre omocisteina. Tariffa: No. pos. DFI: 1657.00 punti tariffari 110.00 583 Acido omogentisico 10 ml urine, acidificare a pH 2 – 3 Intervalli di riferimento: < 300 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1423.00 533 punti tariffari 81.00 Acido omovanillico, HVA 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% Intervalli di riferimento: < 10 anni < 25.8 µmol/24h < 2.1 µmol/mmol creatinina > 10 anni < 48.4 mol/24 h < 3.9 mol/mmol creatinina L’acido omovanillinico, assieme all’acido diidrossifenilacetico (DOPAC), è il prodotto principale della decomposizione della dopamina. La determinazione dell’HVA è utile soprattutto alla diagnosi di tumori a secrezione di dopamina (neuroblastoma). Aumento dei valori: neuroblastoma, tumori a secrezione di dopamina (feocromocitomi maligni). Nota aggiuntiva: se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni prima e durante la raccolta delle urine: -metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina, bloccanti, preparati contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina. vedi inoltre catecolamine Tariffa: No. pos. DFI: 1424.00 punti tariffari 81.00 2337 Acido orotico 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 1 anno < 7.0 mg/g creatinina 1 – 10 anni < 5.0 mg/g creatinina > 10 anni < 2.0 mg/g creatinina Derivato della pirimidina: Prodotto intermedio nella biosintesi delle basi pirimidiniche uracile e citosina, contenuto nel latte dei mammiferi e nei lieviti. All’acido orotico di sintesi è attribuito un effetto protettivo sulla funzionalità epatica. Si ritiene inoltre che l’acido orotico sia efficace nella prevenzione delle malattie cardiocircolatorie, dimostrando di agire favorevolmente sul controllo del tasso di colesterolo (medicina complementare). Tariffa: No. pos. DFI: 1559.00 punti tariffari 68.00 Compendio degli esami labor team w ag 678 Acido sialico 2 ml siero Intervalli di riferimento: 1.0 – 2.6 µmol/l Tariffa: No. pos. DFI: 1316.00 3955 5 punti tariffari 95.00 Acido sialico associato alle lipoproteine, LSA 2 ml siero Intervalli di riferimento: 15.0 – 20.0 mg/dl L’LSA è un componente della mucina che rappresenta il principale costituente di tutti i secreti mucosi del corpo umano. L’acido sialico complessivo è legato per il 98-99,5% alle proteine del siero, ciò significa che è presente in soluzioni acquose con le proteine. Solo una piccola parte dell’acido sialico è associato ai lipidi, ossia è lipofilo, legato a strutture, prevalentemente i gangliosidi, e non solubile in acqua. Le cellule tumorali si sviluppano sulla superficie di un maggior numero di gangliosidi. Viene considerato avere un ruolo essenziale per le cellule tumorali che metastatizzano diffondendosi nell’organismo e che quindi non riescono ad essere eliminate dal sistema immunitario. A causa dell’aumento di LSA osservato su di esse, le cellule tumorali si differenziano notevolmente da quelle normali. Mediante il metabolismo accelerato e una percentuale aumentata di LSA sulla superficie delle cellule tumorali si riscontra un aumento dei valori di LSA nel sangue. L’LSA può pertanto essere considerato un marcatore tumorale non specifico. Aumento dei valori: Patologie maligne: diversi tumori maligni (marcatore tumore non specifico) Patologie benigne: processi infiammatori, gravidanza, abuso di nicotina Tariffa: No. pos. DFI: 1424.00 punti tariffari 81.00 694 Acido tetracosanico, C24-acido grasso 5 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1316.00 punti tariffari 95.00 Acido urico 212 1 ml siero 529 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) o urine “spot” 1 ml agoaspirato Intervalli di riferimento: siero < 270 µmol/l < 372 µmol/l < 325 µmol/l f < 350 mol/l m < 420 mol/l urine 1.2 – 4.2 mol/24 ore < 0.8 mol/mol creatinina L’acido urico è il prodotto finale del metabolismo della purina. L’eliminazione avviene in misura dell’80% nei reni. I valori aumentati sono causati soprattutto da secrezione renale ridotta. Siero Aumento dei valori: gotta, insufficienza renale, malignomi (soprattutto con chemioterapia o radioterapia), diabete mellito, sindrome di Lesch-Nyhan (sindrome ereditaria recessiva di iperuricemia con disfunzioni del sistema nervoso centrale), trombocitemia essenziale (aumento del volume cellulare), avvelenamento da piombo (secrezione renale ridotta), sindrome di Bartter, farmaci (diuretici tiazidici, tubercolostatici), ipertireosi, iperparatiroidismo, acromegalia, alcol, digiuno, gestosi EPH (marker precoce). Diminuzione dei valori: riduzione della sintesi dell’acido urico, gravi patologie epatiche, aumento della secrezione renale (anomalia del tubulo). Farmaci: allopurinolo, cumarina, corticoidi, salicilati ad elevati dosaggi (> 3,0 g/giorno), fenilbutazone, estrogeni. Xantinuria. Urine Aumento dei valori: gotta, necrosi cellulare, tubulopatie, nefrolitiasi dovuta a urato. Diminuzione dei valori: insufficienza renale, essiccosi, allopurinolo, diuretici, salicilati, acidosi, gestosi EPH, ipertireosi, acromegalia, patologia da immagazzinamento di glicogeni di tipo I, intossicazione da piombo. Tariffa: No. pos. DFI: 1738.00 punti tariffari 2.80 360 < 30 giorni 30 giorni – 12 mesi 12 mesi – 9 anni > 9 anni > 9 anni Acido valproico, Valproato (Depakine®, Convulex®) 1 ml siero Valori terapeutici: 346 – 693 mol/l Antiepilettico Il valproato viene usato nelle assenze picnolettiche e negli attacchi di grande male. Inibisce la disgregazione dell’acido gamma-aminobutirrico nel sistema nervoso centrale. Dopo la somministrazione orale e il riassorbimento, il valproato, che ha un tempo di emivita di 8-15 ore, viene eliminato a livello epatico (90%) e renale (5%). Il tempo di raggiungimento dell’omeostasi è di circa 2-3 giorni. Possibili effetti collaterali sono: tossicità epatica, pancreatite, trombocitopenia, iperammoniemia. Tariffa: No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 5286 Acido valproico libero 1 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 548 34.6 – 69.3 μmol/l No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 Acido vanilmandelico, VMA 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% Intervalli di riferimento: < 33.0 mol/24 ore < 3.5 mol/mmol creatinina L'acido vanilmandelico svolge un ruolo importante come prodotto di degradazione delle catecolamine nella diagnosi di tumori del sistema simpato-surrenale. Mediante la proliferazione della sintesi e il rilascio di Compendio degli esami labor team w ag 6 catecolamine dai tumori, si rileva una maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore secrezione di catecolamine e dei relativi prodotti di degradazione nelle urine. Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, ipertensione essenziale. Diminuzione dei valori: non rilevanti Nota aggiuntiva: se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni prima e durante la raccolta delle urine: metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina, beta bloccanti, preparati contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina. Si dovrebbero evitare i seguenti alimenti 2 giorni prima e durante la raccolta delle urine: caffè, tè nero, banane, noci, formaggio, vaniglia, agrumi; evitare lo stress. Durante la diagnostica di un tumore a produzione di catecolamine si consiglia di determinare anche le catecolamine delle 24 ore (vedere alla rispettiva voce). Tariffa: No. pos. DFI: 1742.00 punti tariffari 76.00 748 Acilcarnitina 3 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: <0.4 Ratio Diagnosi delle malattie metaboliche ereditarie attraverso la ricerca delle acilcarnitine. Aumento dei valori: disturbi dell’ossidazione degli acidi grassi, carenza dell’acil CoA deidrogenasi a media catena, aminoacidopatie, acidemia propionica e acidemia isovalerica, aciduria metilmalonica, aciduria glutarica. Tariffa: No. pos. DFI: 2415.00 punti tariffari 350.00 Adenosina monofosfato ciclico, AMP ciclico, cAMP 749 3 ml plasma EDTA, congelare 750 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) Intervalli di riferimento: plasma EDTA vedi referto urine 2.0 – 6.0 µmol/24h 0.18 – 0.53 µmol/mmol creatinina L’escrezione di AMP ciclico rilevabile nell’urina si compone di una parte derivante dal plasma e una dai reni che viene denominata AMP ciclico nefrogeno. La quantità di cAMP prodotta dai reni dipende dal numero di tubuli e dalla concentrazione di paratormone. Con un’elevata concentrazione di paratormone, attraverso la stimolazione dell’adenilato ciclasi nei tubuli renali, si ha una maggiore formazione di cAMP, che viene ceduto dalle cellule dei tubuli all’urina primaria. L’escrezione degli AMP ciclici complessivi si riferisce all’escrezione di creatinina (creatinina nelle urine) o al filtrato glomerulare, misurato come clearance della creatinina (individuazione della creatina nell’urina e nel siero). Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario, dopo iniezione di PTH in caso di pseudoipoparatiroidismo di tipo II, occasionalmente in caso di ipercalcemie tumorali. Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo (in caso di pseudoipoparatiroidismo di tipo I, non aumentato dopo iniezione di PTH). Tariffa: No. pos. DFI: 1254.00 punti tariffari 68.00 Adenovirus Si tratta di un virus a DNA delle dimensioni di 65 – 80 nm ed è l’agente responsabile di malattie respiratorie acute, fra cui la febbre faringocongiuntivale, la cheratocongiuntivite e polmoniti. Nei bambini piccoli causa spesso, come i rotavirus, gastroenteriti. 405 Adenovirus, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3001.00 4050 Adenovirus DNA Tampone (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3007.00 2712 punti tariffari 28.00 punti tariffari 195.00 Adiponectina 2 ml siero Intervalli di riferimento: > 9 μg/ml L'adiponectina è espressa nelle cellule adipose. Essa stimola l'ossidazione degli acidi grassi (attraverso la stimolazione dell'attività dell'AMP chinasi), riduce gli acidi grassi liberi nel sangue e migliora la sensibilità dell'insulina nelle cellule grasse, nel fegato e nel muscolo scheletrico. Vengono inoltre descritti effetti vasoprotettori ed antinfiammatori. I livelli plasmatici nelle donne sono più alti che negli uomini. L'adiponectina si correla inversamente con il grado di adiposità, in particolare dell'adiposità viscerale, l'iperinsulinemia, l'insulinoresistenza e il rischio di KHK. L'adiponectina è pertanto considerata anche un „biomarcatore dell'insulinoresistenza“. In seguito a una riduzione di peso o ad una terapia con glitazoni si registra un aumento dei valori plasmatici. Aumento dei livelli: insufficienza renale cronica, diabete mellito di tipo 1, anoressia nervosa. Riduzione dei livelli: obesità, diabete di tipo 2, sindrome metabolica. Viene indicata una valutazione del rischio per insulinoresistenza e arteriosclerosi. Livelli sierici: <7 μg/l rischio da elevato a molto elevato 7-9 μg/l rischio normale >9 μg/l rischio basso Tariffa: No. pos. DFI: 1355.00 punti tariffari 68.00 124 Adreno Cortico Tropic Hormone, ACTH, Corticotropina 2 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: ore 08:00 – 10:00 ore 20:00 – 22:00 1.5 – 13.9 pmol/l 1.3 – 6.6 pmol/l Compendio degli esami labor team w ag 7 L’ormone adrenocorticotropo (chiamato anche corticotropina) viene sintetizzato dalle cellule corticotrope dell'ipofisi anteriore a partire da un precursore proteico definito pro-opio-melanocortina (POMC). Controlla l'attività secretoria della corteccia surrenale sotto il diretto controllo da meccanismo di retroazione negativa del peptide ipotalamico CRH (corticocotropin-releasing hormone) e del cortisolo surrenalico. L’emivita sierica è di 10 min. Aumento dei valori: insufficienza surrenalica primaria, iperplasia surrenalica secondaria (sindrome di Cushing di origine ipofisaria o ipotalamica), sindrome paraneoplastica o più nota sindrome da produzione ectopica (microcitoma polmonare, meno frequentemente nel carcinoide bronchiale e timico, nei tumori insulari del pancreas e nel carcinoma midollare della tiroide, iIn una elevata percentuale di casi il tessuto tumorale produce il precursore dell’ACTH ad elevato peso molecolare, "big ACTH"), morbo di Addison in seguito alla distruzione del tessuto surrenalico, sindrome adrenogenitale. Diminuzione dei valori: insufficienza surrenalica secondaria di origine ipofisaria o iptalamica, adenoma surrenalico, carcinoma surrenalico, iperplasia surrenalica bilaterale. Nota aggiuntiva: L'ACTH presenta un ritmo circadiano di secrezione con massima produzione al mattino. Esistono anche oscillazioni del livello fisiologico dell’ormone. Per questo Il dosaggio ormonale deve essere effetuato ripetutamente ad intervalli di pochi minuti (per es. 3 dosaggi a distanza di 5 minuti). Interpretare sempre con un dosaggio simultaneo del cortisolo. Tariffa: No. pos. DFI: 1239.00 punti tariffari 68.00 Agenti eziologici, cardiopatie Virus coxsackie Virus ECHO Virus dell’influenza Virus della parainfluenza Adenovirus Citomegalovirus Virus della parotite (orecchioni) Virus RS Varicella-zoster virus Chlamydie Micoplasmi Borrelie 1992 Agglutinine fredde, Autoanticorpi attivi a freddo, Anticorpi antieritrocitari Siero 37° C Preriscaldare aghi e provette, eseguire il prelievo di sangue, far coagulare il sangue intero a 37° C (incubatore o bagno d'acqua) per 2 ore, centrifugare con centrifuga calda (lasciare trascorrere 5 minuti). Infine pipettare il siero in provette di plastica separate con chiusura a vite, etichettare le provette con la dicitura "Siero 37° C“ e con i dati del paziente, conservare a temperatura ambiente fino all'invio (richiedere eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche). Valore di riferimento: negativo Le agglutinine fredde sono autoanticorpi antieritrocitari, in massima parte del tipo IgM completo con specificità anti I, che a temperature di 0° fino ai valori della temperatura corporea si legano in modo reversibile agli eritrociti. Possono causare un'emolisi intravasale, che in casi estremi si aggrava sino a provocare una crisi emolitica tramite attivazione del complemento. Nelle persone sane tuttavia sono presenti fisiologicamente in basse concentrazioni. Sono determinanti il titolo anticorpale e la temperatura ottimale. Aumento dei valori: malattia primaria cronica da agglutinina fredda (rara, nella maggior parte dei casi in età piuttosto avanzata, spesso formazione di anticorpi IgM monoclonali); malattia secondaria acuta da agglutinina fredda postinfettiva, (infezione da micoplasma pneumoniae, mononucleosi infettiva, citomegalia, rosolia); in forma cronica secondaria: malignoma del sistema linforeticolare. Nota aggiuntiva: test di Coombs diretto in presenza di agglutinina fredda nella maggior parte dei casi positivo. Tariffa: No. pos. DFI: 1590.00 punti tariffari 37.00 4384 Agomelatina (Valdoxan®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antidepressivo Tariffa: 203 8.8 – 21.0 g/l No. pos. DFI: 1064.00 Alanina-aminotransferasi, transaminasi, GPT 1 ml siero (evitare l’emolisi) Intervalli di riferimento: punti tariffari 86.00 ALAT, ALT, Glutammato-piruvato- < 1 giorno < 31 U/l 1 – 5 giorni < 52 U/l 5 giorni – 1 anno < 60 U/l 1 – 12 anni < 39 U/l f 12 – 17 anni < 23 U/l m 12 – 17 anni < 26 U/l >17 anni < 50 U/l L’ALAT è dissolta nel citoplasma delle cellule epatiche, con un’emivita di 47 ore. L’ALAT nel fegato ha un’attività specifica dieci volte superiore a quella che ha nel muscolo cardiaco e scheletrico e pertanto può essere considerato un enzima specifico del fegato. Si presta bene come enzima di ricerca per l’individuazione di patologie epatiche; parametro importante di necrosi epatiche. Aumento dei valori: epatite virale acuta, epatite cronica (virale, autoimmune), danni epatici tossici (funghi, farmaci), cirrosi epatica, ittero ostruttivo, tumori epatici, fegato metastatico, colecisti, colangite, fegato grasso, insufficienza cardiaca destra, stasi epatica. Leptospirosi, mononucleosi infettiva, morbo di Bang, pancreatite acuta, infarto cardiaco, porfiria, attività muscolare intensa. Compendio degli esami labor team w ag 8 Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati in caso di emolisi e di immobilità prolungata del prelievo sanguigno. Tariffa: No. pos. DFI: 1020.00 punti tariffari 2.50 751 Albendazolo (Zentel®) 2 ml siero Intervalli di riferimento: 100 – 800 µg/l Antielmintico Tariffa: No. pos. DFI: 1071.00 punti tariffari 99.00 Albumina 228 1 ml siero 505 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale 1674 1ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: siero < 5 giorni 5 giorni – 3 anni 3 – 15 anni > 15 anni urine 20 – 36 g/l 34 – 42 g/l 38 – 54 g/l 35 – 52 g/l < 30 mg/24h < 3.0 mg/mmol creatinina < 3 – 25 mg/mmol creatinina: microalbuminuria 25 mg/mmol creatinina: macroalbuminuria cerebrospinale 60 – 240 mg/l L'albumina è sintetizzata nel fegato; l’emivita plasmatica è di circa 20 giorni. La pelle forma il pool di albumina. L'albumina svolge funzioni importanti come proteina trasportatrice (bilirubina, acidi grassi, aminoacidi, ormoni, ioni, farmaci). Mantiene inoltre la pressione colloidosmotica e agisce come anti-proteina di fase acuta. Un accentuato disturbo della funzione epatica limita la sintesi dell'albumina. Aumento dei valori: siero: essiccosi, emoconcentrazione; urine: nefropatia diabetica, ipertonia, glomerulonefrite, connettiviti, amiloidosi, carcinoma; Diminuzione dei valori: dieta carente, malassorbimento, intense alterazioni della funzionalità epatica, infiammazioni acute, sindrome nefrosica, perdita di proteine gastrointestinale (linfangectasia, morbo di Crohn, colite ulcerosa, morbo di Whipple, celiachia, malignoma, pancreatite cronica, infezioni gastrointestinali acute, gastroenteropatia allergica, edema angioneurotico), ipoalbuminemia e analbuminemia ereditaria, ustioni, gravidanza, iperidratazione. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1021.00 punti tariffari 2.50 urine No. pos. DFI: 1023.00 punti tariffari 12.00 117 Aldolasi 1 ml siero (evitare l’emolisi) Intervalli di riferimento: < 2 anni < 12.0 U/l 2 – 16 anni < 9.0 U/l 16 – 150 anni < 7.6 U/l Aumento dei valori: atrofia muscolare Duchenne, mialgie da esercizio, trauma muscolare, infarto miocardico, dermatomiosite/polimiosite, epatite acuta, pancreatite emorragica, trichinosi, emolisi. Tariffa: No. pos. DFI: 1025.00 punti tariffari 5.00 Aldosterone 125 1 ml siero 555 20 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero < 1 anno posizione supina 1 – 3 anni posizione supina 3 – 7 anni posizione supina 7 – 11 anni posizione supina 11 – 16 anni posizione supina > 16 anni posizione supina > 16 anni posizione eretta 3.4 – 2196.0 pmol/ll 83.4 – 1001.0 pmol/l 66.7 – 1279.0 pmol/l 50.0 – 473.0 pmol/l 16.7 – 306.0 pmol/l 48.7 – 270.0 pmol/l 63.9 – 522.6 pmol/l urine 7.5 – 70.0 nmol/24h 1.5 – 8.5 nmol/mmol creatinina L’aldosterone, un ormone steroideo della zona glomerulosa della corteccia surrenale, regola il riassorbimento idrico e sodico nei reni, serve al bilanciamento dei liquidi e degli elettroliti e influenza la regolazione della pressione sanguigna in sinergia con il sistema renina-angiotensina. Aumenta la secrezione di potassio e stimola il riassorbimento sodico tubulare. Le ipovolemie e/o le iponatriemie aumentano la sintesi reninica dell’apparato iuxtaglomerulare dei reni, causando un aumento della sintesi dell’aldosterone mediante un innalzamento della concentrazione di angiotensina II e un maggiore riassorbimento idrico e sodico e secrezione potassica. Viceversa si ha un feedback negativo. L’aldosterone nelle urine rivela una produzione quotidiana irregolare ed è il parametro più stabile rispetto al livello variabile dell’aldosterone sierico. L’aldosterone viene escreto per circa lo 0,5% in forma libera, non metabolizzata e non coniugata (aldosterone libero), per circa il 10% come aldosterone-18-glucuronide, per circa il 40% come tetraidroaldosterone (metabolita principale, metabolizzato nel fegato) e per circa il 50% come metabolita non ancora ben identificato. Aumento dei valori: iperaldosteronismo primario: sindrome di Conn (= adenoma della corteccia surrenale), iperplasia della corteccia surrenale (=iperaldosteronismo idiopatico); iperaldosteronismo secondario: ipertensione renovascolare, ipertensione maligna, insufficienza cardiaca, gravidanza, iperreninismo primario, cirrosi epatica con edemi e ascite, sindrome nefrotica, terapia eccessiva a base di diuretici, sindrome di Bartter. Diminuzione dei valori: ipoaldosteronismo idiopatico, morbo di Addison, ipocaliemia, ipoaldosteronismo secondario, soppressione dovuta a glucocorticoidi sintetici. Suggerimenti: Donne: eseguire l’esame possibilmente nella prima metà del ciclo. Nei limiti clinici, interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci (almeno 8 giorni prima dell’esame): diuretici, antipertensivi, Compendio degli esami labor team w ag 9 lassativi, preparati a base di potassio, corticosteroidi. Almeno 2-4 settimane prima: spironolattone. Betabloccanti, agonisti-α centrali, antiacidi e corticosteroidi, che provocano falsi valori bassi. Valori falsamente elevati possono risultare a seguito dell’assunzione di simpatotonici, diuretici, lassativi e inibitori dell’ovulazione Ulteriori parametri orientativi di laboratorio sono il sodio, il potassio e la creatinina nelle urine. Si consiglia anche di eseguire il contemporaneo esame della renina. vedi inoltre renina. Tariffa: No. pos. DFI: 1026.00 punti tariffari 30.00 Alfabloccanti Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce N°analisi Farmaco 5315 Carvedilol Altri su richiesta 2708 754 Valori terapeutici <74 µg/l Alfentanil (Rapifen®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Analgesico Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 Valori di tossicità punti tariffari 140.00 Allopurinolo (Zyloric®, Allopur®, Mephanol®) 2 ml siero Valori terapeutici: Allopurinol 2.0 – 20.0 mg/l Oxypurinol 2.0 – 20.0 mg/l Farmaco inibore la sintesi di acido urico Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00(2x) punti tariffari 230.00 Alluminio 378 1 ml sangue eparinato, provetta speciale per oligoelementi 586 20 ml urine Intervalli di riferimento: sangue eparinato < 1.10 mol/l urine < 2.2 mol/l < 200 mol/mol creatinina L'alluminio, che non è considerato un oligoelemento essenziale, si accumula nel siero in concentrazioni relativamente modeste tramite l'assunzione quotidiana di cibo. Quantità elevate rilevabili si riscontrano in caso di una maggiore assunzione o di una eliminazione insufficiente. L'alluminio ha un'affinità molto diversa con gli organi. Concentrazioni anche basse esercitano effetti altamente tossici nel SNC (encefalopatia da alluminio). Per evitare il rischio di una iperfosfatemia i pazienti con insufficienza renale necessitano di dosi giornaliere più elevate di idrossido di alluminio (Alucol®), aumentando così il rischio di intossicazione. Tariffa: No. pos. DFI: 1041.00 punti tariffari 105.00 1999 Aloperidolo (Haldol®) 2 ml siero Valori terapeutici: 2.0 – 25.0 g/l Neurolettico (butirofenone), antagonista della dopamina Tariffa: No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Alprazolam (Xanax®) 2548 2 ml siero 3608 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero urine Antidpressivo Tariffa: siero urine 5.0 – 50 ng/ml negativo No. pos. DFI: 1065.00 No. pos. DFI: 1071.00 punti tariffari 140.00 punti tariffari 99.00 Alveolite allergica estrinseca, anticorpi nell’ Farmer's lung (polmone del contadino) Malattia dell’allevatore di piccioni Polmone dell’avicoltore Malattia dei lavoratori del malto Aspergillosi polmonare Micropolyspora faeni Fieno Aspergillus fumigatus Aspergillus niger Mucor racemosus Aureobasidium pullulans Penicillium notatum Penicillium ssp. Thermoactinomyces vulgaris Escrementi di piccione Siero di piccione Piume di piccione Aspergillus fumigatus Siero, escrementi, piume di parrocchetto Siero, escrementi, piume di pappagallo Siero, escrementi, piume di piccione Aspergillus fumigatus Aspergillus flavus Aspergillus fumigatus Aspergillus nidulans Compendio degli esami labor team w ag 10 Polmone dei lavoratori di formaggio Bagassosi, Suberosi, Polmone del vendemmiatore Polmone del coltivatore di pomodori Polmone dell’operatore cinofilo Polmone dei lavoratori delle cartiere, Polmone da polvere di legno, Suberosi, Sequoiosi Polmone dei coltivatori di funghi Malattia da umidificatori e condizionatori d’aria Nocardiosi Candidiasi polmonare Micosi polmonari Micosi opportuniste 3699 Amantadina (PK-Merz®, Symmetrel®) 2 ml siero Valori terapeutici: 300 – 600 g/l Farmaco anti-Parkinson, virostatico Tariffa: No. pos. DFI: 1083.00 Aspergillus niger Aspergillus repens Aspergillus terreus Aspergillus clavatus Aspergillus amstelodami Aspergillus oryzae Aspergillus versicolor Penicillium camemberti Penicillium roqueforti Thermoactinomyces vulgaris Penicillium brevi-compactum Aspergillus versicolor Alternaria tenuis Alternaria alternata Aspergillus fumigatus Penicillium frequentans Aureobasidium pullulans Fusarium species Micropolyspora faeni Mucor species Ceppi di penicillium Rhizopus Thermoactinomyces candidus Thermoactinomyces vulgaris Micropolyspora faeni Thermoactinomyces vulgaris Thermoactinomyces vulgaris Aureobasidium pullulans Mucor mucedo Mucor racemosus Mucor spinosus Fusarium culmorum Micropolyspora faeni Rhizopus nigricans Nocardia asteroides Candida albicans Penicillium notatum Penicillium virdicatum Cladosporium cladosp. Fusarium pulm. punti tariffari 86.00 Amebe Le amebe appartengono ai protozoi (rizopodi). L’Entamoeba histolytica viene assorbita come ciste per via oro-fecale da alimenti o acque contaminate. Il periodo di incubazione può variare da 1 settimana ad alcuni anni. Il soggetto infetto può eliminare cisti amebiche/trofozoiti, non sempre però presentare segni o sintomi di malattia. L’infezione amebica può persistere per anni; sono possibili guarigioni spontanee o recidive della malattia, con insorgenza di una costipazione aggressiva, coliche, dissenteria amebica, amebiasi extraintestinale o formazione di ascessi amebici nel fegato. Anche gli altri ceppi di amebe (Entamoeba coli, E. bütschii, Endolimax nana, E. hartmanni, Dientamoeba fragilis) invadono l’intestino e si riscontrano nelle feci, senza tuttavia provocare quadri clinici. 5510 Amebe, Lamblia Feci nel terreno SAF art. n°. M526 Ricerca di agenti (cisti nelle feci) Tariffa: No. pos. DFI: 9303.00/10 406 punti tariffari 70.00/150.00 Amebe, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:20 Nell’amebiasi invasiva, si ha di regola la stimolazione del sistema immunitario e quindi la formazione di anticorpi. Nell’amebiasi extraintestinale, il tasso di riuscita nella ricerca anticorpale raggiunge il 95% dei casi; nell’ascesso amebico nel fegato gli anticorpi sono evidenziabili a distanza di 1 – 2 settimane dalla manifestazione clinica. Tariffa: No. pos. DFI: 3514.00 punti tariffari 29.00 362 Amicacina (Amikin®) 1 ml siero Livello di avvallamento: < 8.5 mol/l prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva Livello di picco: 34.0 – 42.0 mol/l 15 – 30 min dopo l’infusione lenta o un’ora dopo somministrazione orale Valori di tossicità: > 68 mol/l Emivita di eliminazione: 2.5 h Compendio degli esami labor team w ag Aminoglicosidi Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 11 punti tariffari 115.00 Amilasi, α-amilasi 113 506 761 762 1 ml siero 10 ml urine “spot” senza additivo 1 ml liquido pleurico 1 ml liquido ascitico Intervalli di riferimento: siero < 125 U/l < 160 U/l urine < 450 U/l liquido pleurico < 100 U/l liquido ascitico < 100 U/l L’alfa-amilasi viene sintetizzata nell’epitelio secretorio di tutte le ghiandole salivari presenti nel cavo orale e negli acini delle ghiandole salivari presenti nell’addome e viene rilasciata quasi esclusivamente attraverso il coledoco. Dopo un completo filtraggio glomerulare, l’amilasi viene riassorbita a livello tubulare per circa il 50%. Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco acuto di pancreatite cronica, ulcera penetrante nel pancreas, pseudocisti pancreatiche, tumori pancreatici, insorgenza di cisti da echinococco, ascessi pancreatici, traumi del pancreas, patologie delle ghiandole salivari (parotite, calcoli, orecchioni), addome acuto, a seguito di ERCP, paraneoplastico (pancreas, ovaie, bronchi), farmaci (diuretici, estrogeni, sulfapiridine, infusione di amido idrossietilico), intossicazione (alcol, oppiacei, nicotina, eroina, teofillina, paracetamolo, ecc.), ustioni, chetoacidosi diabetica, eccessiva ipertrigliceridemia (maggiore rischio di pancreatite), insufficienza renale, epatite virale, sarcoidosi, tifo addominale. Nota aggiuntiva: Per la determinazione dell’amilasi nelle urine valgono gli stessi suggerimenti dati per l’esame sierico; tuttavia la rilevazione dell’urina totale delle 24 ore aumenta la certezza del risultato poiché possono essere rilevati aumenti episodici. Per la diagnosi di pancreatopatie è senz’altro migliore la determinazione dell’amilasi pancreatica rispetto alla -amilasi. La sensibilità di individuazione di una pancreatite (come nel caso della lipasi) è di circa >95% (-amilasi circa 85%). Vedi anche amilasi pancreatica, isoenzima dell’amilasi. Tariffa: No. pos. DFI: 8037.00 punti tariffari 9.00 44123 < 69 anni > 69 anni Amilasi-isoenzimi 1 ml siero Intervalli di riferimento: amilasi salivare < 47 U/l tipo pancreatico P2 < 53 U/l macroamilasi 0.0 U/l amilasi totale < 100 U/l Separazione elettroforetica negli isoenzimi. La macroamilasi è un complesso composto da amilasi e IgG o IgA, albumina oppure 1-antitripsina. Non si possono eliminare a livello renale. In caso di presenza prolungata di iperamilasemia per cause incerte, è consigliabile ricercare un’eventuale presenza di macroamilasi. Esiste una correlazione con linfomi, mielomi e AIDS. Tariffa: No. pos. DFI: 1049.00 punti tariffari 195.00 206 Amilasi pancreatica, P-amilasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6 mesi < 8 U/l 6 – 12 mesi < 23 U/l 1 – 17 anni < 39 U/l > 17 anni < 53 U/l Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco acuto di pancreatite cronica, ulcera penetrante nel pancreas, pseudocisti pancreatiche, tumore del pancreas, insorgenza di cisti da echinococco, ascesso pancreatico, traumi del pancreas, addome acuto, a seguito di ERCP, insufficienza renale, epatite virale. Tariffa: No. pos. DFI: 1592.00 punti tariffari 3.60 Aminoacidi 769 5 ml siero, prelievo effettuato sul paziente a digiuno 556 50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: vedi referto L’analisi „aminoacidi“ comporta la determinazione di tutti gli aminoacidi. Acido alfa-aminobutirrico, Acido aspartico, Acido cistico, Acido glutammico, Alanina, Arginino, Asparagina, Carnosina, Cistina, Citrullina, Fenilalanina, Fosfoetanolamina, Glicina, Glutamina, Idrossiprolina, Isoleucina, Istidina, Leucina, Lisina, Metionina, Ornitina, Prolina, Sarcosina, Serina, Taurina, Tirosina, Treonina, Triptofano, Valina Siero No. pos. DFI: 1042.00 punti tariffari 205.00 Urine No. pos. DFI: 1044.00(2x), 1488.00, 1043.00 punti tariffari 290.00 351 Amiodarone (Cordarone®) 2 ml siero vedi inoltre antiaritmici Valori terapeutici: 0.8 – 3.9 mol/l Desetilamiodarone (metabolita): 0.8 – 4.5 mol/l L’amiodarone è un antiaritmico di classe III e appartiene agli antagonisti sodici con stabilizzazione della membrana delle cellule del muscolo cardiaco. Viene utilizzato per il trattamento delle aritmie ventricolari e atriali (prolungamento del tempo AP e tempo refrattario effettivo). Quota di riassorbimento 22-86%; quota legata alle proteine plasmatiche 96%; emivita 14-100 giorni con tendenza all’accumulo. I livelli di amiodarone indicano l’attuale livello di farmaci nel plasma; il metabolita desmetilamiodarone viene escreto per circa 3-4 settimane più a lungo. Con livelli normali di amiodarone in associazione con un livello più elevato di desmetilamiodarone, è probabile un sovradosaggio. Compendio degli esami labor team w ag 12 vedi inoltre desmetilamiodarone Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 2138 punti tariffari 99.00 Amisulprid (Solian®) 10 ml urine Intervalli di riferimento: 50 – 600 g/l Neurolettico Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Amitriptilina (Saroten®, Tryptizol®) 758 2 ml siero 759 10 ml urine Valori terapeutici: 180 – 900 nmol/l T 1/2: 10 – 75 h L’amitriptilina appartiene alla classe degli antidepressivi triciclici. Di particolare efficacia è il metabolita nortripitlina. Usi principali: cura della depressione. Oltre alla stimolazione del sistema simpatico, in caso di elevati dosaggi insorgono effetti simpatolitici acuti (alterazioni della regolazione pressoria in ortostatismo, disturbi del ritmo cardiaco, ecc.). Tipiche espressioni delle proprietà anticolinergiche sono la secchezza delle fauci, disturbi della minzione, ecc. Sintomi di intossicazione: aritmie, tachicardia atriale e blocco atrioventricolare, stati di agitazione, allucinazioni, iperacusia, dolori, febbre, coma. Nota aggiuntiva: Non esiste alcun rapporto evidente tra concentrazione plasmatica ed effetto terapeutico. Eventuale aumento dei valori in caso di terapia concomitante con benzodiazepine e metoprololo. Tariffa: No. pos. DFI: 1696.00 punti tariffari15.90 3393 Amlodipina (Norvasc®) 2 ml siero Valori terapeutici: 5.0 – 15.0 g/l Bloccante del canale del calcio Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 760 punti tariffari 99.00 Ammoniaca 2 ml plasma EDTA congelato. Subito dopo il prelievo di sangue centrifugare e congelare (catena refrigerante) o consegnare al Laboratorio entro 1 ora. Intervalli di riferimento: 250 – 940 g/l L’ammoniaca si forma dalla disgregazione cellulare delle proteine, delle purine, degli aminoacidi, delle amine e dalla disgregazione batterica delle proteine nell’intestino (25%). Con valore di pH normale del sangue, è presente una concentrazione di ammoniaca inferiore all’1% in forma non ionizzata. In condizioni alcaline la quantità non ionizzata aumenta, con conseguente danno tossico al sistema nervoso centrale. Il catabolismo avviene nel fegato mediante il ciclo dell’urea. Aumento dei valori: gravi danni epatoparenchimali (cirrosi in stadio avanzato, disfunzioni epatiche acute, a causa di epatite o danni tossici). Fattori extra-epatici in caso di danni epatici precedenti: eccessivo apporto proteico, emorragie gastrointestinali, infezioni, consumo di alcol, ipocaliemia, terapia a base di diuretici, alcalosi metabolica, riduzione della diuresi, shunt portocavale (carenza di possibilità di catabolismo attraverso le cellule epatiche), rari difetti enzimatici nel ciclo dell’urea (iperammoniemia) nei lattanti o in età pediatrica. Sindrome di Reyes. Nota aggiuntiva: per la determinazione della concentrazione di ammoniaca, il lasso di tempo che intercorre tra il prelievo di sangue e la centrifugazione non deve essere superiore a 20-30 minuti. Negli eritrociti la concentrazione di ammoniaca è quasi 3 volte superiore rispetto al plasma. Lasciando riposare la provetta per 3 ore a temperatura ambiente il valore di uscita può raddoppiare. Valori falsamente elevati in caso di emolisi e abuso di nicotina. Tariffa: No. pos. DFI: 1045.00 punti tariffari 42.00 2471 Amossicillina (Clamoxyl®) 1 ml siero Valori terapeutici: Aminopenicillina Tariffa: 280 Livello di avvallamento Livello di picco 0.5 – 1.0 mg/l 5.0 – 15.0 mg/l No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 ANA, Autoanticorpi anti-nucleo, Aac anti-nucleo 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli ANA comprendono la totalità degli anticorpi contro gli antigeni nucleari. Sono diretti contro le componenti cellulari presenti soprattutto nel nucleoplasma, nella matrice nucleare, nel nucleolo e in parte anche nel citoplasma. Nello screening dell’ANA (IFT) è possibile individuare numerosi antigeni nucleari mediante un pattern differenziato di fluorescenza. La determinazione avviene per mezzo dell’immunofluorescenza indiretta (IFI), sulle cosiddette “cellule Hep-2” (cellule coltivate del carcinoma della laringe). Un’ulteriore differenziazione e classificazione in sindromi cliniche è possibile con la determinazione degli anticorpi, per mezzo del metodo ELISA o blot (dsDNA, cromatina, istone, test ENA-7 e la sua dedifferenziazione in SS-ASS-B, Sm, RNP, Scl70, Jo-1, CENP-B). Malattia Anemia emolitica autoimmune Epatite cronica attiva autoimmune tiroidite autoimmune Sindrome di CREST LE discoide Dermatomiosite LE farmaco-indotto Mononucleosi Miastenia grave Ricerca degli ANA nel % dei casi 40 – 50 30 – 50 20 – 40 95 21 – 50 40 95 30 – 70 35 – 50 Compendio degli esami labor team w ag Polimiosite Cirrosi biliare primaria, CBP Artrite reumatoide Gravidanza Sindrome di Sharp = MCTD Sindrome di Sjögren Sclerodermia LE sistemico Persone anziane in buona salute 13 40 40 50 50 99 50 30 99 30 Altri stati o patologie in cui possono insorgere ANA: sclerosi multipla, familiari sani di pazienti affetti da collagenosi, etabolic, leucemie paraneoplastiche, psoriasi, pazienti emodializzati, patologie infettive. Valutazione: negativo: (< 1:80) con sospetto LES: autoanticorpi anti ds-DNA, autoanticorpi della cromatina in caso si sospettino altre collagenosi: test ENA-7 positivo: (> 1:80) Pattern di fluorescenza “omogeneo” oppure “a granuli fini con mitosi positiva” indicazione di LES, ulteriore chiarificazione mediante determinazione di autoanticorpi Pattern di fluorescenza “granulazione grossolane”: indicazione di LES sindrome di Sjögren, malattia connettivale mista (MCTD), ulteriore chiarificazione medi ante determinazione del test ENA-7 attern di fluorescenza “centromero” indicazione di sindrome CREST. Pattern di fluorescenza “nucleolare” indicazione di sclerodermia. Ulteriore chiarificazione mediante determinazione del test ENA-7. Pattern di fluorescenza “multiple nuclear dots” indicazione di cirrosi biliare primaria. Ulteriore chiarificazione mediante determinazione degli autoanticorpi mitocondriali, autoanticorpi anti-M2 Nota aggiuntiva: titoli di > 1:320 indicano la probabilità di una patologia autoimmune (collagenosi), titoli di < 1:320 presentano spesso una causa aspecifica. Esistono numerosi altri pattern di fluorescenza, che qui non vengono citati e il cui significato diagnostico differenziale viene indicato sul referto. Tariffa: No. pos. DFI: 1191.00 punti tariffari 50.00 Analgesici Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce N°analisi Farmaco 2280 Acido mefenamico (Ponstan®) 2708 Alfentanil (Rapifen®) 2139 Buprenorfina (Temgesic®) (siero) 5287 Buprenorfina (urina) 1904 Clorochina (Chlorochin®, Nivaquin®) 1943 Diclofenac (Voltaren® e altri) 624 Fenazone 625 Fenilbutazone (Butadion®) 5295 Fentanyl 2281 Ibuprofene (Brufen®) 4973 Idromorfone 2037 Indometacina (Indocid® e altri) 5095 Lornoxicam 2069 Metamizolo (Novalgina® e altri) 347 Naprossene (Proxen®, Apranax®) 2782 Oxycodone (Oxycontin®, Oxynorm®) 614 Paracetamolo (acetaminofene) (Panadol ® e altri) 3508 Petidina 5296 Piroxicam 653 Propifenazone 672 Salicilati (Aspirina®, ecc.) 690 Sulfasalazin (Salazopyrin®) 5999 Tapentadolo 2279 Tramadol (siero) 2137 Tramadol (urina) Altri su richiesta 1910 Valori terapeutici 2.0 – 10.0 mg/l vedi referto 0.5 – 5.0 g/l 0.00 – 3.00 g/l 20 – 200 g/l 0.1 – 2.5 mg/l 5 – 20 g/ml 40 – 100 mg/l vedi referto 15 – 30 mg/l 5.0 – 15.0 g/l 0.3 – 2.5 mg/l vedi referto 1.0 – 12.0 mg/l 25.0 – 75.0 g/ml 5.0 – 50.0 g/l 5.0 – 25.0 mg/l 100 – 500 ng/ml vedi referto 1.5 – 12.5 mg/l 20 – 250 mg/l 20 – 50 mg/l 25 – 375 µg/l 200 – 600 µg/l negativo Valori di tossicità > 500 g/l > 50 g/ml > 200 mg/l > 4000 mg/l > 100 mg/l > 400 mg/l Analisi cromosomali, Cromosomi, Cariotipo 5 ml sangue eparinato liquido amniotico Tariffa: No. pos. DFI: 2000.00, 2001.00, 2003.00 punti tariffari 805.00 327 ANCA, Autoanticorpi anti-citoplasma neutrofilo, Aac anti citoplasma neutrofilo 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi diretti contro diversi enzimi nei granuli dei granulociti neutrofili e dei momociti. La determinazione si effettua mediante immunofluorescenza indiretta su preparati a base di granulociti; c-ANCA: granulomatosi di Wegener (85%), poliarterite microscopica (45%), sindrome di ChurgStrauss (10%); poliarterite nodosa (5%), glomerulonefrite (25%) Compendio degli esami labor team w ag 14 p-ANCA: granulomatosi di Wegener (10%), poliarterite microscopica (45%), sindrome di ChurgStrauss (65%), poliarterite nodosa (15%); glomerulonefrite (65%), sindrome di Good pasture. x-ANCA: morbo di Crohn, colite ulcerosa, colangite primaria sclerosante, epatiti autoimmuni, LES, poliartrite ANCA atipici: patologie intestinali infiammatorie, vascolite cutanea, fibrosi cistica, epatite autoimmune Nota aggiuntiva: in caso di risultato positivo, viene eseguito automaticamente un test sugli autoanticorpi MPO e PR3. Nel caso più comune i C-ANCA sono positivi per i PR3 e i P-ANCA lo sono per i MPO. Con la fluorescenza nucleare viene eseguito anche l’esame degli anticorpi antinucleari, altrimenti non è possibile la valutazione dei P-ANCA e X-ANCA. Quando sono presenti autoanticorpi antinucleari, in caso di P-ANCA o di X-ANCA, la comunicazione del titolo non è possibile. Screening: No. pos. DFI: 1160.00 punti tariffari 37.00 Tipizzazione: punti tariffari 195.00 2460 Androstenediolo-glucuronide 2 ml siero Intervalli di riferimento: f 0.5 – 5.4 µg/l 0.1 – 6.0 µg/l m 3.4 – 22.0 µg/l L’androstenediolo-glucuronide è un metabolita del metabolismo periferico degli androgeni (testosterone, diidrotestosterone) ed ha un ruolo importante ai fini della diagnosi nelle pazienti con irsutismo idiopatico. Studi hanno dimostrato che nelle pazienti affette da irsutismo i livelli di testosterone, androstenedone e diidrotestosterone possono ancora rientrare nella norma, mentre i livelli di androstenediolo-glucuronide risultano aumentati. Aumento dei valori: irsutismo, ovaio policistico Tariffa: No. pos. DFI: 1054.00 punti tariffari 68.00 268 < 50 anni > 50 anni Androstenedione 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 10 anni < 1.8 nmol/l 10 – 14 anni < 10.5 nmol/l 14 – 19 anni < 10.8 nmol/l > 40 anni < 10.5 nmol/l m 10 – 14 anni < 3.8 nmol/l 14 – 20 anni < 9.2 nmol/l 20 – 40 anni < 10.9 nmol/l > 40 anni < 9.2 nmol/l Oltre al deidroepiandrosterone (DHEA), l’androstendione appartiene al gruppo dei 17 chetosteroidi e viene sintetizzato dal progesterone come fase preliminare degli ormoni steroidei ( etabol, estradiolo, testosterone e deidrotestosterone) al 60% nella corteccia surrenale, mentre la restante produzione si verifica nelle ovaie. La regolazione circadiana della produzione di androstendione è soggetta ad un meccanismo di riaccoppiamento mediante ACTH e anche all’influsso della secrezione LH. Nella fase centrale del ciclo, il livello di androstendione aumenta notevolmente. In caso di AGS, un eventuale blocco enzimatico può aumentare la concentrazione di androstendione. Aumento dei valori: iperfunzionalità e iperplasia surrenale, irsutismo surrenale, sindrome adrenogenitale (AGS), iperandrogenemia adrenale, virilizzazione, sindrome delle ovaie policisti, tumori ovarici, sindrome di Cushing, adiposità, gravidanza. Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale, post-menopausa, terapia a base di Clomifen, insufficienza ovarica, anemia drepanocitica. Terapia a base di glucocorticoidi. Nota aggiuntiva: la rilevazione deve avvenire entro la prima metà del ciclo (fase follicolare). Tariffa: No. pos. DFI: 1055.00 punti tariffari 30.00 f Anfetamina 515 20 ml urine 5159 2 ml siero Intervalli di riferimento: urine negativo siero < 15 µg/l Nel giro di 48 ore una dose pari al 30% circa viene escreta non modificata per via renale; in caso di pH basso la secrezione è più elevata. Un intervallo di esame ragionevole dopo una sospetta assunzione è di 13 giorni. Si prega di notare che numerosi farmaci contengono derivati anfetaminici. Periodo di positività: 2 – 4 giorni. Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti e metanfetamina Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 5288 Anfotericina B 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antimicotico, antibiotico Tariffa: No. Pos. DFI: 1176.00 277 punti tariffari: 99.00 Anti-ADNasi B, ADNasi B, Anti-streptodornasi B, Doessiribonucleasi streptococcica, DNAasi B, Streptococchi, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 14 anni < 75 U/ml 14 – 18 anni < 240 U/ml >18 anni < 200 U/ml ADNasi B, un isoenzima di 4 ADNasi, viene prodotto praticamente da tutti i ceppi di Streptococcus pyogenes (streptococchi di gruppo A). In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di streptococchi, il sistema immunitario reagisce producendo anticorpi anti-ADNasi B. La ricerca anticorpale ADNasi B è da considerare più specifica del test anti-streptolisina O; tuttavia con un’indagine combinata dei parametri Compendio degli esami labor team w ag 15 ASLO, anti-ADNasi e anti-ialuronidasi si ottiene un maggiore valore diagnostico in merito a un’infezione pregressa. Si ha un aumento di titoli anticorpali in circa l’80% dei pazienti con febbre reumatica acuta e glomerulonefrite acuta; un aumento di titoli si riscontra anche dopo un’infezione cutanea nonostante livelli normali di ASLO. Tariffa: No. pos. DFI: 3471.00 punti tariffari 42.00 766 Anti-ialuronidasi, Streptococchi, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 300 U/ml Si tratta di anticorpi indotti da streptococchi, riscontrabili soprattutto nelle infezioni cutanee da streptococchi. Il maggiore valore diagnostico si ottiene in combinazione con le seguenti analisi: anti-streptodornasi ADNasi B (doessiribonucleasi streptococcica), anti-streptolisina O (ASO, ASLO), anti-streptochinasi. Tariffa: No. pos. DFI: 3472.00 punti tariffari 42.00 279 Anti-stafilolisina, Stafilococchi, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 2.0 U/ml In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di stafilococchi (per es. infezione della ferita), il corpo reagisce formando anticorpi rivolti contro la stafilolisina, una tossina prodotta dagli stafilococchi. Gli anticorpi anti-stafilolisina sono evidenziabili 2 – 3 settimane dopo l’infezione. Aumento dei valori: infezione stafilococcica Tariffa: No. pos. DFI: 3470.00 punti tariffari 18.00 275 Anti-streptolisina O, ASO, ASLO, Streptococchi, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 200 U/ml In caso di colonizzazione dell’organismo da parte di streptococchi, il corpo reagisce formando anticorpi rivolti contro la streptolisina, una tossina prodotta dagli streptococchi. A causa della somiglianza degli antigeni molecolari della streptolisina con diverse strutture tissutali (per es. sarcolemma), gli anticorpi antistreptolisina elaborati dall’organismo agiscono non soltanto nei confronti degli streptococchi, ma anche nei confronti di vari organi in cui, tra l’altro, si manifestano. Ne consegue una malattia streptococcica con tendenza al decorso cronico. Per l’approfondimento diagnostico di un’infestazione da streptococchi si consiglia la determinazione degli anticorpi anti-ialuronidasi e anti-ADNasi B. Il titolo anti-streptolisina O (ASO, ASLO) tende a salire a distanza di circa 4 – 8 settimane da un’infezione streptococicca (Streptococcus pyogenes) del tratto respiratorio (non o solo raramente dopo infezioni cutanee) per poi scendere gradualmente nel giro di settimane o mesi. Singoli titoli hanno scarso valore diagnostico. Solo un aumento almeno duplice del titolo è indicativo di un’infezione recente. Si consiglia il monitoraggio del titolo dopo 2 – 3 settimane. In caso di aumento significativo o persistente livello patologico per diverse settimane, occorre vagliare l’eventualità di una rinnovata terapia antibiotica come prevenzione di una malattia secondaria anche dopo il trattamento di una forma primaria. Nota aggiuntiva: Si possono avere false positività in caso di innalzamento delle beta-lipoproteine nel siero, di malattie epatiche e altre infezioni batteriche. Tariffa: No. pos. DFI: 3471.00 punti tariffari 42.00 Antiaritmici Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce. nanalisi Farmaco 351 Amiodarone (Cordarone®) 596 Chinidina 3511 Desetilamiodarone 1947 Disopiramide (Norpace®) 1971 Flecainide (Tambocor®) 2052 Lidocaina (Xylocain®) 2074 Mexiletina (Mexitil®) 644 Procainamide (Pronestyl®) 3173 Propafenone (Rytmonorm®) 730 Verapamile (Isoptin®) Altri su richiesta Valori terapeutici 0.8 – 3.9 mol/l 1.0 – 5.0 mg/l 0.8 – 4.5 mol/l 2.0 – 5.0 g/ml 0.2 – 1.0 mg/l 1.5 – 5.0 g/ml 0.1 – 2.0 g/ml 4.0 – 10 g/ml 0.05 – 1.0 mg/l 50 – 350 µg/l Valori di tossicità > 10 mg/l > 7 g/ml > 8 g/ml > 3 g/ml > 16 g/ml >1.5 mg/l Antibiotici Determinazione dei livelli ematici durante la terapia per evitare sovra e sottodosaggi (particolarmente importante in caso di alterazione della funzionalità epatica e renale, nonché nei prematuri e neonati). Importante: ora del prelievo di sangue (vedi le singole sostanze). Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce. nanalisi Antibiotici/antimicotici 362 2471 5288 3219 5289 3806 5298 5299 1901 3349 5290 2301 Amicacina (Amikin®) Amossicillina (Clamoxyl®) Anfotericina B Cefazolina (Kefzol®) Ceftazidima Ceftriaxone (Rocephin®) Cefuroxima Ciprofloxacina Cloramfenicolo Claritromicina (Klacid®) Clindamicina Dossiciclina Valori terapeutici (livello di avvallamento) < 8.5 mol/l 0.5 – 1.0 mg/l vedi referto 10 – 150 mg/l vedi referto 10 – 100 mg/l vedi referto vedi referto 1.0 – 5.0 mg/l 1.0 – 5.0 mg/l vedi referto 1.0 – 5.0 mg/l Valori di tossicità (livello di picco) 34.0 – 42.0 mol/l 5.0 – 15.0 mg/l 10.0 – 20.0 mg/l Compendio degli esami labor team w ag 16 1972 4167 487 5312 5292 5302 340 632 5303 5304 3108 2648 Flucitosina (Ancotil®) Fluconazolo Gentamicina (Garamycin®) Itraconazolo Linezolid Metronidazolo Netilmicina (Netromycin®) Piperacillina (Pipril®) Pirazinamide Rifabutina Rifampicina (Rimactan®) 25.0 – 50.0 mg/l < 10 mg/l < 2.0 mg/l 0.03 – 0.50 mg/l 5.00 – 20.0 mg/l vedi referto < 2.0 mg/l 1.0 – 5.0 mg/l vedi referto vedi referto 0.1 – 1.0 mg/l 3858 Teicoplanina 5305 Terbinafina 384 Tobramicina (Obracin®) 5291 Trimetoprim/Sulfamethoxazol (Bactrim®) 726 Vancomicina (Vancocin®) Altri su richiesta 5.0 – 6.0 mg/l vedi referto < 0.2 mg/l vedi referto 3.4 – 6.7 mol/l 50 – 100 mg/l 5.0 – 10.0 mg/l 5.0 – 12.0 mg/l 20.0 – 70.0 mg/l 4.0 – 10.0 mg/l picco >12.0 mg/l tossico 5.0 – 10.0 mg/l 13.4 – 26.8 mol/l Anticorpi anti-amfifisina 1 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:10 La ricerca anticorpale è essenzialmente utile ai fini del riconoscimento di un carcinoma occulto in presenza di relativa sintomatologia neurologica, in particolare nella "Sindrome dell’uomo rigido o Sindrome Stiff-man (SMS)". A causa del numero limitato di pazienti positivi per gli anticorpi, attualmente non è ancora possibile fare affermazioni affidabili in merito alla sensibilità diagnostica degli autoanticorpi diretti contro l’amfifisina 1 nella sindrome SMS (Sindrome Stiff-man) paraneoplastica. Gli anticorpi anti-amfifisina 1 non sono tuttavia specifici per la SMS, dato che sono stati rilevati anche nell’encefalomielite paraneoplastica e nel 4% dei pazienti affetti da altre sindromi neurologiche paraneoplastiche. Aumento dei valori: Sindrome dell’uomo rigido paraneoplastica, polineurite sensibile subacuta (neuronopatia), encefalomielite Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 2070 Anticorpi anti-eparina PF4(HIT-Tipo 2) Siero o plasma citratato 1:10, 2 ml Intervalli di riferimento: negativo Dopo la somministrazione di eparina per la profilassi della trombosi o per la profilassi anticoagulante possono formarsi degli autoanticorpi diretti contro il complesso eparina/fattore piastrinico 4 (PF4) (5-10 giorni dopo l'inizio della terapia). Tramite il legame degli autoanticorpi a questo complesso si determina l'attivazione dei trombociti, che porta all'insorgenza di trombosi ed embolie nonchè ad una marcata trombopenia (trombopenia indotta da eparina di tipo II). Tariffa: No. pos. DFI: 1709.00 punti tariffari 145.00 379 Anticorpi anti-insulina 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Anticorpi anti-insulina esogena possono essere la causa di una resistenza all’insulina. Nella diagnostica o nella valutazione dei rischi di diabete mellito non hanno alcuna rilevanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1136.00 punti tariffari 52.00 164 Anticorpi antieritrocitari, Coombs indiretto, Screening anticorpale, Test di ricerca degli alloanticorpi 2 ml siero e sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita) Intervalli di riferimento: negativo Riscontro di alloanticorpi irregolari, antieritrocitari. Immunizzazione attraverso antigeni eritrocitari allogeni, ad es. con trasfusione, gravidanza, aborto. Relativamente all’MEN (malattia emolitica del neonato), sono rilevanti solo gli anticorpi della classe IgG, poiché possono penetrare nella placenta. Provvedimenti da adottare in gravidanza: primo esame all’inizio della gravidanza, secondo esame alla 24a-28a settimana di gravidanza. Nota aggiuntiva: un referto positivo viene ulteriormente chiarito mediante la specificazione e la titolazione degli anticorpi. Vedi “Anticorpi anti-eritrociti, specificazione”. In caso di rilevazione di anticorpi a rischio di MEN, si consiglia la valutazione del relativo antigene nel padre del bambino. Vedi “antigeni eritrocitari paterni”. Tariffa: No. pos. DFI: 1287.00, 1288.00 punti tariffari 43.30 163 Anticorpi antieritrocitari, alloanticorpi anti eritrociti specificazione, Identificazione degli 2 ml siero e sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita) Prescrizione solo alle pazienti con anticorpi noti. Per lo screening, richiedere il test “anticorpi anti-eritrocitari” analisi ° 164. Il test è utile per l’ulteriore specificazione in caso di positività del test di individuazione degli anticorpi. Oltre alla determinazione della specificità degli anticorpi, si esegue quella del titolo. Relativamente all’MEN (malattia emolitica del neonato) sono rilevanti solo gli anticorpi della classe IgG, poiché possono penetrare nella placenta. In caso di rilevazione di tali anticorpi, per la valutazione del rischio di MEN è consigliata la determinazione dell’antigene corrispondente nel padre del bambino. Vedi “antigeni eritrocitari paterni”. Sul referto viene indicato il rischio di MEN e l’importanza della trasfusione degli anticorpi. Principali alloanticorpi rilevanti ai fini della gravidanza. Rischio MEN anti-c, anti-D, anti-C, anti-E, anti-A, anti-B, anti-Co(b), anti-Cw, antiKp(a) anti-Kp(b), anti-Lu(b), anti-S, anti-Wr(a) Compendio degli esami labor team w ag 17 MEN raro anti-e, anti-s, anti-Fy(a)/Fy(b), anti-Jk(a)/Jk(b), anti-Lu(a), anti-M (solo classe IgG), anti-N, Repressione diretta di eritropoiesi anti-Kell Nessun segno di emolisi evidente, anemia rilevabile solo mediante puntura del cordone ombelicale (determinazione di emoglobina nel feto). Procedura in caso di riscontro di anticorpi rilevanti per la gravidanza: monitoraggio dei titoli anticorpali a intervallo regolare: ogni 4 settimane fino alla 28a settimana di gravidanza; ogni due settimane in caso di aumento del titolo a partire dalla 32a settimana; eventuali ulteriori esami per la valutazione dell’emolisi nel feto: (sonografia doppler dell’arteria cerebri media, amniocentesi) Nota aggiuntiva: una diminuzione del titolo può indicare un legame di anticorpi materni con eritrociti fetali. Tariffa: No. pos. DFI: 1286.00, 1287.00 punti tariffari 103.30 Antidepressivi Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce Farmaco Agomelatina (Valdoxan®) Alprazolam (Xanax®) Amitriptilina (Saroten®) Bupropione (Wellbutrin®) Citalopram (Seropram®) Clomipramina (Anafranil®) Clozapina (Leponex®) Desipramina Dibenzepina (Noveril®) Doxepina (Sinquan®) Fluoxetina (Fluctine®) Fluvoxamina (Floxyfral®) Idrossizina (Atarax®) Imipramina (Tofranil®) Litio (Lithiofor®, Litarex®) Maprotilina (Ludiomil®) Mianserina (Tolvon®) Mirtazapina (Remeron®) Moclobemide (Aurorix®) Nefazodone (Nefadar®) Nortriptilina (Nortrilen®) Opipramol Paroxetina (Deroxat®) Reboxetina (Edronax®) Sertralina (Zoloft®) Sulpiride (Dogmatil®) Trazodone (Trittico®) Trimipramina (Surmontil®) Venlafaxina (Efexor®) Desmetilvenlafaxina nanalisi 4384 2548 758 3413 1912 1917 1922 1934 1940 1951 1976 1994 4317 2036 365 2062 2075 2121 2077 349 604 5284 616 4869 677 691 3629 718 729 Valori terapeutici 8.8 – 21.0 g/l 5.0 – 50 ng/l 180 – 900 nmol/l 25 – 100 g/l 25 – 250 g/l 68 – 475 nmol/l 0.15 – 2.14 mol/l 30 – 300 g/l 50 – 250 g/l 10 – 200 g/l 60 – 450 g/l 30 – 300 g/l 30 – 100 g/l 50 – 150 g/l 0.5 – 1.2 mmol/l 50 – 250 g/l 30 – 120 g/l 10 – 100 µg/l 300 – 1000 µg/l 0.1 – 2.3 mol/l 50 – 250 g/l vedi referto 30 – 500 g/l 10 – 60 g/l 10 – 150 g/l 50 – 750 g/l 0.7 – 1.0 mg/l 68 – 680 nmol/l 30 – 400 µg/l 60 – 400 µg/l Valori di tossicità > 3000 g/l > 500 g/l > 1000 g/l > 1000 g/l > 500 g/l > 500 g/l Altri su richiesta Antidepressivi triciclici, qualitativo 367 2 ml siero 717 20 ml urine Per la determinazione quantitativa confronta la voce relativa alla singola sostanza. Tariffa: No. pos. DFI: 8571.00 punti tariffari 50.00 Antiepilettici, anticonvulsivi Al più presto 4 emivite dopo l’inizio della terapia (steady state) Prima dell’assunzione della dose mattutina, comunque al più presto 4 ore dopo l’ultima assunzione Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce nanalisi 360 5286 3535 352 1918 353 1962 358 2107 357 354 3950 355 4383 Farmaco Acido valproico (Depakine®) Acido valproico libero Barbesaclone (Maliasin®) Carbamazepina (Tegretol®, Timonil®) Clonazepam (Rivotril®) Etosuccimide (Suxinutin®) Felbamato (Taloxa®) Fenitoina (Phenhydan®,Epanutin®) Fenitoina libera Fenobarbitale (Luminal®) Gabapentina (Neurontin®) Lacosamide (Vimpat®) Lamotrigina (Lamictal®) Levetiracetam (Keppra®) Valori terapeutici 346 – 693 µmol/l 34.6 – 69.3 μmol/l 43 – 129 mol/l 4.0 – 9.0 mg/l 45 – 190 nmol/l 210 – 710 mol/l 10 – 100 mg/l 5 – 20 mg/l 4.0 – 7.9 mol/l 43.1 – 129.3 mol/l 2 – 12 mg/l 5.5 – 13.6 mg/l 0.5 – 4.5 mg/l 5.0 – 30.0 mg/l Valori di tossicità > 10 mg/l > 250 nmol/l > 1000 mol/l > 25 mg/l > 215 mol/l Compendio degli esami labor team w ag 18 2066 356 2753 359 5350 3965 7322 437 Mefenitoina Oxcarbazepina (Trileptal®) Pregabalina (Lyrica®) Primidone (Mysoline®) Retigabina Rufinamide (Inovelon®) Stiripentolo Sultiame(Ospolot®) 2354 Tiagabin (Gabitril®) 438 Topiramato (Topamax®) 361 Vigabatrin (Sabril®) 2878 Zonisamide (Zonegran®) Altri su richiesta 3665 4.00 – 16.0 mg/l < 3 g/ml 0.5 – 5.0 mg/l 9.1 – 55.0 mol/l 0.31 – 1.75 mg/l 2.0 – 25.0 mg/l vedi rapporto <15 anni 1 – 6 mg/l >15 anni 6 – 10 mg/l 5 – 50 g/l 12 – 36 µmol/l 23 – 192 µmol/l 10.0 – 40.0 mg/l > 92 mol/l > 20 mg/l Anti-Fattore Xa Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: prevenzione < 6.0 U/ml terapeutica 0.5 – 1.0 U/l Grazie alla propria struttura e distribuzione dei pesi molecolari, le eparine a basso peso molecolare (eparine LMW) hanno una maggiore attività inibitoria sul fattore Xa. Con l’utilizzo profilattico o terapeutico di eparina LMW non si ha di conseguenza nessun prolungamento del tempo di tromboplastina parziale attivato (aPTT). Il dosaggio delle eparine LMW è adattato al peso corporeo; normalmente non sono necessari controlli di laboratorio. Indicazioni per la determinazione dell’attività dell’antifattore Xa: Insufficienza renale, gravidanza, terapia di lungo periodo, alto rischio di emorragie o trombosi, peso corporeo troppo elevato o troppo basso, lattanti, bambini Nota: Il prelievo ematico deve essere eseguito a distanza di 2-4 ore dal momento dell’iniezione per via sottocutanea dell’eparina LM. Tariffa: No. pos. DFI: 1347.00 punti tariffari 79.00 Antigene carcino-embrionario, CEA 173 1 ml siero 3637 Agoaspirato (liquido ascitico, liquido pleurico) < 3.5 g/l fumatori < 7.5 g/l Il CEA è una glicoproteina e si trova comunemente solo nell’epitelio endodermico embrionale. Il tempo di emivita è di 2 –8 giorni. Questa glicoproteina compare anche in vari tipi di tumori maligni dei tessuti. Come marker tumorale il CEA è relativamente aspecifico e solo moderatamente sensibile. Il significato clinico risiede soprattutto nel carcinoma colorettale. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma colorettale, metastasi epatiche, carcinoma midollare tiroideo, carcinoma mammario, tumori del pancreas, delle vie biliari, dell’esofago, delle ovaie, della cervice, carcinoma bronchiale non a piccole cellule. Patologie benigne: fumatori, epatite, morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticolite, polmonite ed enfisema polmonare, cirrosi epatica etilica. Tariffa: No. pos. DFI: 1227.00 punti tariffari 20.00 Intervalli di riferimento: 3533 Antigene sierico associato a cancro, CASA 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 6.0 U/ml L’antigene sierico associato a cancro (CASA) è una mucina epiteliale. Questa glicoproteina è espressa sulla superficie delle cellule tumorali ovariche e altre cellule tumorali epiteliali e si osserva nelle pazienti affette da carcinoma dell’ovaio, ma anche nel tumore mammario e polmonare, in concentrazione sierica elevata. L’antigene sierico associato a cancro (CASA), al contrario del CA 125, nelle pazienti con endometriosi, tumori benigni degli annessi cutanei e tumori ovarici con basso potenziale di malignità, non aumenta in misura significativa. Aumento dei valori: carcinoma dell’ovaio, tumore mammario, tumore polmonare Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 146 Antigene specifico prostatico, PSA, complessato, Complexed PSA 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3.3 g/l Quota complessata del PSA totale: > 81% indica un’alterazione maligna Quota complessata del PSA totale: < 81% indica un’alterazione benigna Nella cosiddetta zona grigia dell’aumento dei valori di PSA (4,0 – 10 g/l), che può essere causata anche da patologie benigne a carico della prostata, la determinazione del PSA complessato può fornire informazioni supplementari nella diagnosi differenziale tra affezioni benigne e maligne della prostata. Tariffa: No. pos. DFI: 1626.00(2x) punti tariffari 23.60 181 Antigene specifico prostatico, PSA 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 4.0 g/l L’antigene specifico della prostata è, come la fosfatasi acida specifica della prostata (PAP), una glicoproteina e un prodotto di secrezione delle cellule delle ghiandole prostatiche specifico dei tessuti ed è quindi un utile marker tumorale organo-specifico. Per lo più è presente in forma legata (complessata). Aumento dei valori: patologie maligne: carcinoma della prostata. Patologie benigne: prostatite, iperplasia benigna della prostata, infarto della prostata, ritenzione urinaria, palpazione prostatica, ciclismo. Compendio degli esami labor team w ag 19 Nota aggiuntiva: prelievo di sangue prima dell’indagine rettale; patologie a carico della prostata possono causare aumenti considerevoli di PSA. Con valori compresi tra 0,9 – 13,0 ng/ml si consiglia di determinare anche il PSA libero o complessato. Valori più elevati del PSA totale indicano di per se un’affezione maligna. Tariffa: No. pos. DFI: 1626.00 punti tariffari 11.80 182 Antigene specifico prostatico, PSA, libero 2 ml siero Quota libera del PSA totale < 18% indica un carcinoma della prostata > 18% indica un’alterazione benigna Il PSA si trova nel siero di pazienti con patologie legate alla prostata, soprattutto in forma complessa. Tuttavia, nei pazienti con carcinoma alla prostata, la quota di PSA libero rispetto al PSA normale è notevolmente inferiore in confronto alle patologie benigne a carico della prostata. Nota aggiuntiva: la determinazione è utile quando il PSA totale è compreso tra 0,9 e 13,0 ng/ml. Valori più elevati del PSA totale indicano di per se un’affezione maligna. Tariffa: No. pos. DFI: 1626.00 punti tariffari 11.80 563 Antigene tumorale vescicale, BTA 10 ml urine senza additivo Intervalli di riferimento: < 14 U/ml Il BTA viene impiegato come marcatore tumorale nei tumori della vescica (sensibilità 70%, specificità 60%). Aumento dei valori Affezioni maligne: tumori della vescica. Affezioni benigne: affezioni prostatiche benigne e maligne, urolitiasi, nefriti e tumori del rene. Nota aggiuntiva: il dosaggio del BTA non sostituice la citoscopia nella diagnostica di tumori della vescica. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 168 Antigeni eritrocitari paterni, identificazione 1 ml sangue EDTA con i dati anagrafici (cognome, nome, data di nascita) Intervalli di riferimento: negativo Gli anticorpi antieritrocitari rilevanti sono evidenziabili ai fini della gravidanza, è consigliata la determinazione dell’antigene corrispondente nel padre del bambino per la valutazione del rischio MEN. Nota aggiuntiva: annotare il numero di protocollo del referto con i risultati degli anticorpi eritrocitari materni sul modulo di richiesta. Ricevere un rapporto con la valutazione del rischio MEN e indicazioni per il followup. Tariffa: No. pos. DFI: 1288.00 punti tariffari 33.00 4494 Anti-Tr-anticorpi, PCA-2 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Anticorpi riscontrati in pazienti affetti dalla sindrome di Hodgkin con una DPC (degenerazione paraneoplastica cerebellare) Tariffa: No. pos. DFI: 1154.00 punti tariffari 37.00 Antitripsina, α1157 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.9 – 2.0 g/l L’alfa-1-antitripsina (1-AT) è una proteina di fase acuta, la cui funzione consiste nell’inibizione dell’attività degli enzimi proteolitici. Le aree di sintesi sono, oltre agli epatociti, i macrofagi alveolari e i monociti. Sussiste un’elevata attività inibitoria nei confronti dell’elastasi sprigionata dai granulociti. In caso di carenza, l’attività non inibita dell’elastasi causa una maggiore disgregazione dell’elastina strutturale alveolare, con conseguente sviluppo di enfisema. Si distingue tra carenza congenita e carenza acquisita: gli stati di carenza di 1-AT acquisiti sono causati dall’inattivazione di 1-AT da parte degli ossidanti contenuti nel fumo della sigaretta. Per quanto riguarda la carenza acquisita, vedi alfa-1-antitripsina fenotipo. Aumento dei valori: reazione di fase acuta, carcinoma di tipo epitelico-squamoso e adenocarcinoma. Diminuzione dei valori: carenza di 1-antitripsina: enfisema polmonare, epatite, ittero, cirrosi epatica. 7561 Feci Intervalli di riferimento: 5.4 – 26.8 mg/100g L’alfa-1-antitripsina è prodotta nel fegato e normalmente eliminata in piccole quantità nelle feci. Non essendo praticamente riassorbita né scissa a livello intestinale, l’alfa-1-antitripsina rappresenta un indice particolarmente appropriato per l’individuazione delle enteropatie essudative. Attraverso il danno della mucosa intestinale si osserva un aumentato passaggio nel lume intestinale. L’alfa-1-antitripsina rispecchia lo stato di infiammazione della parete intestinale (conformemente alla perdita di proteine attraverso i siti delle ferite). I livelli sierici di alfa-1-antitripsina (proteina della fase acuta) possono essere caratterizzati da evidenti oscillazioni e di conseguenza determinano anche un aumento dei valori riscontrati nelle feci. Aumento dei valori: colite ulcerosa, morbo di Crohn, morbo di Whipple, sindrome Blind-loop, enterocolite necrotizzante, tubercolosi intestinale, celiachia, disturbi del sistema linfatico acquisiti (toracici, addominali), linfoma intestinale Tariffa: siero No. pos. DFI: 1032.00 punti tariffari 23.00 feci No. pos. DFI: 1033.00 punti tariffari 195.00 756 Antitripsina fenotipo, α1Sangue EDTA L’antitripsina alfa-1 presenta un polimorfismo genetico: Tipo normale PiMM. Altri fenotipi presentano concentrazioni ridotte di antitripsina 1. (ad es. il fenotipo PiZZ presenta solo il 10-20% dell’attività enzimatica). Una carenza ereditaria di antitripsina può essere scoperta mediante l’individuazione del fenotipo in caso di cirrosi epatica non chiara, ittero in età pediatrica ed enfisema polmonare in giovane età. I portatori di caratteristiche di concentrazioni ridotte di 1-antitripsina presentano un rischio elevato di sviluppare un enfisema polmonare nei fumatori. Fenotipo PiZZ (omozigoto): concentrazione di 1-antitripsina ridotta al 10-20% Compendio degli esami labor team w ag 20 concentrazione di 1-antitripsina ridotta a < 60% rispettivamente a < 40% Fenotipo PiSS: concentrazione di 1-antitripsina ridotta a ~50% Fenotipo PiZO/PiOO: concentrazione di 1-antitripsina ridotta tra 0-10% Tariffa: No. pos. DFI: 2022.00, 1033.00 (2x) punti tariffari 473.00 Fenotipo PiSZ e PiMZ: 141 Antitrombina III, AT III Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: 70 – 125 % L’AT III è una importante proteina regolatrice del sistema dell’emostasi. Inibisce i fattori attivi di coagulazione (IIa, IXa, Xa, XIa e XIIa). L’azione inibitoria è particolarmente importante sulla trombina (IIa) e sul fattore Xa. In presenza di eparina, l’azione inibitoria è così rapida, che si verifica immediatamente un blocco dell’azione delle trombine. Concentrazioni subnormali evidenziano uno squilibrio accompagnato da elevata coagulabilità e pericolo di tromboembolie. Assieme agli enzimi della coagulazione, l’AT III forma un complesso non dissociabile che viene eliminato dal sistema monocito-macrofago. In caso di ipercoagulazione o coagulazione anomala intravasale si ha un consumo di AT III. L’AT III funge pertanto da indicatore specifico relativo di formazione irregolare di trombine. Diminuzione dei valori: carenza ereditaria di AT III, danni avanzati di parenchima epatico, MODS, sepsi, sindrome nefrotica, linfoma maligno in stadio avanzato, gastroenterite essudativa, coagulopatia da consumo, assunzione di inibitori dell’ovulazione, fase post-parto, terapia a base di eparina. Aumento dei valori: terapia a base di Marcumar, colestasi, reazione di fase acuta, carenza di vitamina K. Nota aggiuntiva: un’attività AT III tra il 50% e il 70% rappresenta già un deficit inibitorio che il processo di coagulazione non riesce più a compensare in caso di attività normale o superiore al normale dei procoagulanti e che comporta un maggiore rischio di patologie tromboemboliche. In caso di terapia anticoagulante a base di eparina o derivati della cumarina, i valori rilevati non sono affidabili. Tariffa: No. pos. DFI: 1081.00 punti tariffari 21.00 118 Apolipoproteina A I 1 ml siero Intervalli di riferimento: 1.1 –2.1 g/l Diminuzione dei valori: elevato rischio coronarico Tariffa: No. pos. DFI: 1087.00 punti tariffari 19.90 767 Apolipoproteina A II 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.26 – 0.51 g/l Nessuna rilevanza come fattore di rischio coronarico Tariffa: No. pos. DFI: 1087.00 punti tariffari 19.90 239 Apolipoproteina B 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.5 – 1.4 g/l Aumento dei valori: elevato rischio coronarico Tariffa: No. pos. DFI: 1089.00 768 punti tariffari 19.90 Apolipoproteina E, genotipo Sangue EDTA Il genotipo omozigoto dell’ApoE2 è associato con il tipo III di iperliproteinemia che possiede una forte aterogenicità. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.00, 2022.00 punti tariffari 177.00 Apoliproteine Le apoliporoteine sono le frazioni proteiche delle lipoproteine. Esistono in gran numero, ma fino ad oggi soltanto a poche è stata attribuita una rilevanza. Composizione delle lipoproteine: Chilomicroni ApoB-48, Apo CI-III, Apo IV, ApoE VLDL ApoE VDL ApoB-100 HDL Apo AI Lp (a) Apo AI, ApoB-100 LDL ApoB Nota aggiuntiva: vedi inoltre le singole analisi. 158 Aptoglobina 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 16 anni 0.25 – 1.38 g/l > 16 anni 0.30 – 2.00 g/l L’aptoglobina fa parte delle proteine di fase acuta e trasporta l’emoglobina libera, intravascolare per la disgregazione come complesso emoglobina-aptoglobina nel sistema reticolo-endoteliale. Poiché il tempo di emivita è pari solo a circa 8 minuti, la concentrazione di aptoglobina scende rapidamente in caso di emolisi intravasale. Una riduzione dei valori indica un’ emolisi intravasale. Diminuzione dei valori: emolisi: anemia emolitica acquisita e congenita, anticorpi a caldo e freddo, farmaci, trasfusioni, metalli pesanti oppure ossidanti, emoglobinuria da sforzo, microangiopatia, coagulazione intravasale disseminata (DIC), sindrome emolitica-uremica (HUS), emoglobinuria parossistica notturna (PNH), acantocitosi in caso di epatopatie, stato successivo a sostituzione di valvole cardiache, disfunzioni della sintesi: patologie epatiche acute o croniche, sindrome da malassorbimento, riduzione congenita di aptoglobina oppure deficit di aptoglobina. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta (infiammazioni, necrosi tissutali acute, tumori maligni), colestasi intra ed extra-epatica, morbo di Hodgkin sindrome nefrotica, artrite reumatoide, anemia da deficit di ferro, plasmocitoma, amiloidosi. Compendio degli esami labor team w ag 21 Nota aggiuntiva: L’aptoglobina è uno dei marker più sensibili dell’emolisi intravasale. Se la capacità di trasporto dell’aptoglobina viene superata, ad esempio in caso di emolisi intensa, la determinazione dell’emopessina o dell’Hb libera può servire a valutare l’entità dell’emolisi (la determinazione dell’aptoglobina produce valori ridotti, spesso non rilevabili). Tariffa: No. pos. DFI: 1405.00 punti tariffari 19.90 144 APTT, Tempo parziale di tromboplastina attivata, PTT Plasma citratato 1:10 Per rilevanti indicazioni preanalitiche vedi sangue citratato/plasma. Intervalli di riferimento: < 30 giorni < 60 sec 30 giorni – 3 mesi < 50 sec 3 mesi – 10 anni < 43 sec > 10 anni < 37 sec Il tempo di tromboplastina parziale rileva i fattori del sistema di coagulazione endogeno (fattori XII, XI, IX, VIII:C e anche la parte finale del sistema di coagulazione: fattori X, V, II, I). Circa il 95% delle malattie ematiche congenite si presenta con un aPTT prolungato. Prolungamento dell’aPPT: terapia con eparina o irudina, condizioni di carenza dei singoli fattori (emofilia A e B, sindrome di v.-Willebrand, fattori II, X, XI, XII), coagulopatia di consumo, iperfibrinolisi, anticoagulanti per il lupus. Accorciamento dell’aPPT: manifestazione di ipercoagulopatia, trombocitosi, (aumento del fattore epitelico 4). Nota aggiuntiva: L’eparina a basso peso molecolare e l’eparinoide Orgaran® non prolungano l’aPPT a causa della presenza di attività anti-Xa. Nei loro primi giorni di vita, i neonati presentano una diminuzione fisiologia della sintesi dei fattori di coagulazione del complesso della prototrombina (aPPT prolungata). Tariffa: No. pos. DFI: 1019.00 punti tariffari 8.70 3498 Aquaporina-4 autoanticorpi, NMO IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 15 ac-ratio La neuromielite ottica (detta anche sindrome di Devic) è una patologia infiammatoria che interessa il midollo spinale e culmina in paraplegia e in una situazione di infiammazione crescente - entro poche ore o giorni che interessa almeno un nervo ottico con disturbi visivi che possono comportare la cecità in uno o entrambi gli occhi. La neuromielite ottica è una manifestazione rara (rappresenta circa l’1% delle patologie demielinizzanti). È attualmente in discussione se si tratti di una forma particolare di sclerosi multipla o di una malattia indipendente. Aumento dei valori: neuromielite ottica (sindrome di Devic) Tariffa: No. pos. DFI: 1129.00 punti tariffari 52.00 679 Argento 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 0.90 µg/l Tariffa: prezzo su richiesta Arilsulfatasi A 772 2 ml siero 558 10 ml urine “spot” o 24 ore (specificare la quantità totale) Intervalli di riferimento: siero urine 3.6 – 9.4 nmol/h/ml 41 - 178 nmol/h/ml 94-288 nmol/h/mg creatinina L’arilsulfatasi A disgrega la sulfatide. Una scarsa attività provoca rapidamente un accumulo di sulfatide. Questo disturbo metabolico può causare leucodistrofie metacromatiche e in questi casi nell’urina/siero si trovano concentrazioni di arilsulfatasi molto ridotte, al punto da non essere rilevabili. Nell’urina possono esserci tracce di lipidi metacromatici. Inibizione dello sviluppo a causa di demielinizzazione delle vie lunghe, riflessi muscolari autonomi ridotti. Nel successivo decorso si perdono alcune capacità acquisite e si manifestano disturbi del linguaggio (disartria) fino alla perdita del linguaggio (afasia), accompagnati da rallentamento nello sviluppo mentale. Le conseguenze sono: paralisi bulbare e pseudobulbare, nonché cecità e perdita di contatto con l’ambiente. Diminuzione dei valori: leucodistrofia metacromatica (arilsulfatasi fortemente ridotta o non evidenziabile). Nota aggiuntiva: in caso di urina eccessivamente acida/alcalina (ph 4/10) l’attività dell’arilsulfatasi può interrompersi. Eventuale evidenziazione di lipidi metacromatici nelle urine. Tariffa: No. pos. DFI: 1087.00 punti tariffari 19.90 2359 Aripiprazole (Abilify®) 2 ml siero Antipsichotico Valori terapeutici: Tariffa: 100 – 300 g/l No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Arsenico 571 2 ml siero 557 10 ml urine 771 1 g di capelli Intervalli di riferimento: siero < 2.1 µg/l urine < 33 nmol/mmol creatinina capelli vedi referto L'arsenico è contenuto in insetticidi e pesticidi. La maggior parte dei composti di arsenico sono a riassorbimento rapido, anche attraverso la pelle in quantità eventualmente tossiche. L'arsenico si accumula soprattutto nella cheratina della pelle legandosi a gruppi sulfidrili. Una parte viene eliminata con la desquamazione e i peli, l'eliminazione però è innanzitutto renale. Compendio degli esami labor team w ag 22 Sintomi di intossicazione: Acuta: edema dei tessuti, malessere, nausea eventualmente con vomito, gastroenterite violenta con diarrea simile ad acqua di riso, collasso conseguente alla perdita di acqua, elettroliti e proteine, con complicazione ai reni (oliguria, anuria). Cronica: discromia dell'epidermide (melanosi), ipercheratosi (precancerosi) sotto forma di lesioni verrucose soprattutto sulla superficie delle mani e la pianta del piede, caduta dei capelli e striature trasversali biancastre delle unghie (striature di Mees), rinofaringite ("raffreddore da arsenico"), salivazione, diarrea, adinamia, apatia, polineuropatia, epatopatia latente. Tariffa: No. pos. DFI: 1092.00 punti tariffari 120.00 202 Aspartato aminotransferasi, ASAT, AST, Glutammato-ossalacetatotransaminasi, GOT 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1 giorno < 122 U/l 1 – 5 giorni < 110 U/l 5 giorni – 1 anno < 89 U/l 1 – 12 anni < 56 U/l 12 – 17 anni < 27 U/l > 17 anni < 52 U/l L’ASAT si trova nel fegato, nel cuore e nel muscolo scheletrico, con un’emivita plasmatica di 17 ore. Il 30% dell’enzima viene dissolto nel citoplasma e il 70% viene legato a strutture mitocondriali. Parametro di necrosi epatica. Aumento dei valori: epatite acuta e cronica (virale, autoimmune), cirrosi epatica, ittero ostruttivo, danni epatici tossici (ad es. avvelenamento da funghi, tetracloruro di carbonio), tumori epatici, fegato metastatico, colecistite, colangite, leptospirosi, mononucleosi infettiva, farmaci, pancreatite acuta, infarto cardiaco, insufficienza cardiaca (destra, stasi epatica), patologie del muscolo scheletrico, attività fisica intensa, miocardite, pericardite, infarto renale, embolia polmonare, infarto cerebrale (aumento dal 2° giorno dall’episodio acuto). Nota aggiuntiva: valori erroneamente elevati a seguito di stasi venosa prolungata con prelievo di sangue, emolisi. La sensibilità e la specificità dell’ASAT per le patologie epatiche sono minori rispetto a quelle dell’ALAT. Tariffa: No. pos. DFI: 1093.00 punti tariffari 2.50 2796 Atassia di Friedreich, Morbus Friedreich, Malattia di Friedreich, mutazione Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Per la diagnosi occorrono i dati relativi alla anamnesi, alla anamnesi familiare e alla sintomatologia clinica. Tariffa: No. pos. DFI: 2130.02, 2021.00, 2022.00 (3x), 2910.00 punti tariffari 592.00 773 Atenololo (Atenil®, Tenormin® e altri) 1 ml siero Valori terapeutici: Beta-bloccante Tariffa: 3816 0.05 – 1.00 mg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Atomoxetina (Strattera®) 1 ml siero Inibitore selettivo del riassorbimento della noradrenalina per la terapia dell'ADHD Valori terapeutici: 150 – 800 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 747 Attinomiceti 1 ml siero Ricerca di anticorpi Intervalli di riferimento: < 1:160 Gli attinomiceti, un gruppo eterogeneo di batteri imparentati ai corinebatteri e micobatteri, si dividono in anaerobi facoltativi e aerobi obbligati. A. anaerobi: Actinomyces pyogenes, A. israelii, A. odontolyticus e altri. Presenza: flora orale. Quadri clinici: actinomicosi cervico-facciale, actinomicosi toracica, actinomicosi addominale, canaliculite (infezione a carico del sacco lacrimale), infezione genitale associata all’uso dello IUD (spirale), carie. A. aerobi obbligati: Nocardia, Streptomyces, Dermatophilus, Actinomadura, Gordona, Cellulomonas e altri. Presenza: acqua e suolo. Quadri clinici: ascessi cutanei e sottocutanei („piede di madura“ o maduromicosi), infezioni polmonari purulente e cavitarie, sepsi. Tariffa: No. pos. DFI: 3386.00 (3x) punti tariffari 64.00 4125 Autoanticorpi anti-α-fodrina IgG 2 ml siero Intervalli di riferimento: <15.0 Ratio Presenza: sindrome di Sjögren. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 3557 punti tariffari 52.00 Autoanticorpi anti-annessina V IgG, IgM 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 5.0 U/ml IgM < 5.0 U/ml L’annessina V è una proteina anticoagulante ad alta affinità con i fosfolipidi, localizzata sulla superficie apicale del sinciziotrofoblasto placentare e nelle cellule endoteliali delle vene del cordone ombelicale. Ha la Compendio degli esami labor team w ag 23 funzione di mantenere la normale fluidità del sangue a livello placentare. Gli anticorpi anti-annessina V non sono soltanto marcatori del rischio di aborto abituale imminente, ma dimostrano di avere anche un ruolo nei casi di insuccesso della fertilizzazione in vitro (gli anticorpi anti-annessina V si legano ai sinciziotrofoblasti e mediante apoptosi dei trofoblasti inducono una significativa riduzione della concentrazione di gonadotropina). Tariffa: No. pos. DFI: 3472.00 (2x) punti tariffari 84.00 387 Autoanticorpi anti-actina 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-actina sono indirizzati contro i filamenti della muscolatura liscia. Ricerca agli anticorpi anti muscolatura liscia. Aumento dei valori: epatite autoimmune tipo Ia, polimiosite, infezioni virali. Tariffa: No. pos. DFI: 1098.00 punti tariffari 52.00 4120 Autoanticorpi anti beta-1-recettori adrenergici, 1-recettori adrenergici 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG negativo Presenza: cardiomiopatie dilatative (30-50%), cardiomiopatie ischemiche (10-20%), disturbi del ritmo cardiaco (aritmie ventricolari, anomalie di conduzione, aritmia atriale fino al 50%). Malattia di Chagas (53%). Madri di bambini con blocco cardiaco congenito (100%). myasthenia gravis (27%). Sani (14%). Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00 punti tariffari 87.00 4121 Autoanticorpi anti beta-2-recettori adrenergici, 2-recettori adrenergici 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG negativo Presenza: atopia, asma bronchiale (40%), rinite allergica, disturbi del ritmo cardiaco (aritmie ventricolari, anomalie di conduzione, fino al 24%), malattia di Chagas (40%), myasthenia gravis (25%) Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00 punti tariffari 87.00 326 Autoanticorpi anti beta-2-glicoproteina I, 2-glicoproteina-I 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti 2-glicoproteina-I sono indirizzati contro la 2-glicoproteina-I (=apolipoproteina H), che è un co-fattore degli anticorpi contro i fosfolipidi (ad es. la cardiolipina). L’insorgenza contemporanea di autoanticorpi fosfolipidici assieme agli autoanticorpi della 2-glicoproteina-1 suggerisce una sindrome antifosfolipidica primaria nell’ambito di un LES. Al contrario, in caso di sindrome fosfolipidica secondaria sono presenti solo gli autoanticorpi fosfolipidici. Aumento dei valori: sindrome antifosfolipidica primaria (soprattutto IgG e IgM) Nota aggiuntiva: innanzitutto effettuare uno screening (IgG, IgM, IgA assieme). In caso di risultato positivo, si esegue la differenziazione tra IgG, IgM e IgA. Si consiglia di determinare gli autoanticorpi anti 2glicoproteina-I sempre assieme agli autoanticorpi fosfolipidici. Vedi anche sindrome antifosfolipidica, autoanticorpi fosfolipidici Tariffa: No. pos. DFI: 1144.00, 1146.00 punti tariffari 58.00 399 Autoanticorpi autoanticorpi anti-canali del calcio voltaggio dipendenti, VGCC, 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi reagiscono con le proteine dei canali del calcio voltaggio e sono evidenziabili nella sindrome di Lambert-Eaton. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 (2x) punti tariffari 174.00 4124 Autoanticorpi anti-carboanidrasi I 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Presenza: lupus eritematoso sistemico (33%), sclerodermia sistemica (12%), polimiosite (12%), dermatomiosite (25%), sindrome di Sjögren primaria (17%), endometriosi (35-69%), cirrosi biliare primaria (35%), epatite autoimmune (30%). Bassa specificità per la patologia. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 2117 Autoanticorpi anti-CCP, Cyclic Citrullinated Peptide 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 25 u/ml La determinazione del fattore reumatoide è considerata il metodo standard nella diagnostica dell’artrite reumatoide. La specificità dei livelli del fattore reumatoide (leggermente) aumentati è minima. Si è riusciti a dimostrare che l’evidenziazione di autoanticorpi contro il “Cyclic Citrullinated Peptide” presenta una specificità nettamente superiore con una sensibilità simile al fattore reumatoide. La specificità per l’artrite reumatoide è del 95% e la sensibilità circa del 70%. La sensibilità e la specificità salgono al di sopra del 95% nei pazienti che accusano nel contempo un aumento del fattore reumatoide. I pazienti con un maggior livello di autoanticorpi anti-CCP presentano spesso un decorso più grave. Aumento dei valori: artrite reumatoide, altre collagenosi, malattie infettive. Nota aggiuntiva: come sempre, bisogna evitare di fare una diagnosi dell’artrite reumatoide solo in base al risultato del laboratorio; ha una maggiore rilevanza la sintomatologia clinica. Tariffa: No. pos. DFI: 1108.00 punti tariffari 28.00 291 Autoanticorpi anti-cellule delle isole pancreatiche, ICA 1 ml siero 24 Compendio degli esami labor team w ag Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi contro le cellule delle isole pancreatiche reagiscono con un gruppo antigeni eterogeni delle isole pancreatiche. Aumento dei valori: nei 80% dei pazienti colpiti da diabete mellito di tipo I (fase manifesta), nei parenti di primo grado dei diabetici tipo I (5%). Nota aggiuntiva: nel decorso del diabete cala la prevelanza anticorpale. Tariffa: No. pos. DFI: 1134.00 punti tariffari 52.00 1989 Autoanticorpi anti-cellule gastrina-secernenti, Gastrina, Autoanticorpi anti-stomaco 4 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:10 Riscontro positivo nella gastrite atrofica Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche, autoanticorpi anti-fattore intrinseco. Tariffa: No. pos. DFI: 1156.00 punti tariffari 52.00 286 Autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche, Autoanticorpi anti-stomaco 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi distruggono le cellule parietali dello stomaco. Ne consegue una diminuzione di secrezione del fattore intrinseco e quindi un ridotto assorbimento di vitamina B12. Aumento dei valori: anemia perniciosa, gastrite cronica atrofica (tipo A), poliendocrinopatie autoimmuni, tiroidite post-partum, soggetti sani. Nota aggiuntiva: un maggiore valore diagnostico si ottiene insieme agli autoanticorpi anti-fattore intrinseco. Tariffa: No. pos. DFI: 1156.00 punti tariffari 52.00 658 Autoanticorpi anti-cellule Purkinje, PCA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-cellule Purkinje sono evidenziabili nell’atassia cerebellare subacuta paraneoplastica associata al carcinoma dell’ovaio e al carcinoma della mammella. Tariffa: No. pos. DFI: 1154.00 punti tariffari 37.00 688 Autoanticorpi anti-cellule secernenti steroidi, Autoanticorpi anti-cellule endocrine, Anti cellule steroidi-secernenti 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-cellule secretorie gli steroidi sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie (MEN tipo I e II) e morbo di Addison. La diagnosi si effettua mediante immunofluorescenza indiretta su sezioni di campione del surrene, dell’ovaio, del testicolo. Tariffa: prezzo su richiesta 598 Autoanticorpi anti-centromero, ACA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-centromero reagiscono con strutture proteiche dei cromosomi. Aumento dei valori: sindrome di CREST (Calcinosi, sindrome di Raynaud, interessamento dell’Esofago, Sclerodattilia, Teleangectasie), sclerodermia diffusa, cirrosi biliaria primaria. Nota aggiuntiva: l’evidenziazione è effetuata tramite l’immunofluorecenza (cellule Hep-2) e immunoassay (CENP-B) Tariffa: No. pos. DFI: 1191.00, 1106.00 punti tariffari 102.00 443 Autoanticorpi anti-cromatina, Autoanticorpi anti-nucleosomi, Aac anticromatina 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-cromatina sono indirizzati contro gli antigeni della cromatina nel nucleo cellulare. Gli autoanticorpi sono più specifici nel lupus eritematoso negli stadi precoci rispetto agli autoanticorpi anti-DNA. Per questo sono evidenziabili prima degli anticorpi specifici anti-acidi deossiribonucleici. Aumento dei valori: LE (stadi precoci), LE da farmaci. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-DNA, ANA. Tariffa: No. pos. DFI: 8095.00 punti tariffari 60.00 287 Autoanticorpi anti-cute, ASA, Autoanticorpi anti-sostanza intercellulare, AISA, Autoanticorpi anti-membrana basale della cute 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo L’esame comprende l’evidenziazione degli autoanticorpi anti-sostanza intercellulare presenti nel pemfigo volgare e l’evidenziazione degli autoanticorpi che reagiscono con antigeni nella lamina lucida sottoepidermica (pemfigoide bolloso). Tariffa: No. pos. DFI: 1123.00, 1124.00 punti tariffari 89.00 3881 Autoanticorpi anti-CV2 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:10 È stata rilevata la presenza degli autoanticorpi anti-CV2 in relazione a diverse neuropatie paraneoplastiche (sintomi cerebellari subacuti, encefalite del limbo, encefalite, neuropatia sensibile, neurite ottica, sindrome di Compendio degli esami labor team w ag 25 Lambert-Eaton, miastenia grave, neuropatia autonoma). Sono generalmente accompagnati da carcinoma polmonare a piccole cellule, raramente da timoma, sarcoma uterino o carcinomi indifferenziati. Aumento dei valori: sindromi neurologiche paraneoplastiche (in particolare nel carcinoma polmonare a piccole cellule) Nota aggiuntiva: vedere anche autoanticorpi anti-Hu,-Ri,-Yo Tariffa: No. pos. DFI: 1150.00 punti tariffari 37.00 4133 Autoanticorpi anti-desmogleina 1 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: Pemphigus foliaceus Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 4134 Autoanticorpi anti-desmogleina 3 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: Pemphigus vulgaris Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 281 punti tariffari 52.00 punti tariffari 52.00 Autoanticorpi anti-DNA: Autoanticorpi anti-ds DNA, Autoanticorpi antiDNA a doppio filamento 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi contro i ds-DNA sono diretti contro il DNA, il complesso proteico del DNA e le proteine associate alla cromatina. Possono indicare la presenza di lupus eritematoso sistemico, soprattutto anche quando sono individuabili mediante immunofluorescenza sulle cellule HEp-2 degli anticorpi antinucleari (ANA) con pattern di fluorescenza omogeneo o a granuli fini con mitosi positiva. Elevata sensibilità e specificità limitata per il LES. Aumento dei valori: LES, altre collagenosi, non in caso di lupus indotto da farmaci. Nota aggiuntiva: in casi di dubbi si consiglia anche la determinazione degli autoanticorpi della cromatina (vedi alla rispettiva voce) oppure l’immunofluorescenza per il riscontro di autoanticorpi anti-DNA con Crithidia luciliae (vedere alla rispettiva voce). vedi inoltre ANA Tariffa: No. pos. DFI: 8062.00 punti tariffari 60.00 1948 Autoanticorpi anti-DNA: Autoanticorpi anti-ss DNA, Autoanticorpi antiDNA a singolo filamento 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Aumento dei valori: LES, LE farmaco-indotto, artrite reumatoide, varie connettiviti, epatite autoimmune. Nota aggiuntiva: l’evidenziazione degli anticorpi anti-ss-DNA non è raccomandato poiché i risultati sono poco specifici. Tariffa: No. pos. DFI: 1112.00 punti tariffari 52.00 1949 Autoanticorpi anti-DNA: Crithidia luciliae – anticorpi anti-ds DNA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Per la determinazione degli anticorpi anti-nDNA è utilizzabile un test in IFI specifico che utilizza il DNA mitocondriale a doppia elica contenuto nel kinetoplasto di un emoflagellato non patogeno per l'uomo chiamato Crithidia Luciliae. La sensibilità dell’evidenziazione è bassa. Nota aggiuntiva: la determinazione sarà effettuata se i risultati dell’ELISA specifico per ds-DNA non sono interpretabili. Tariffa: No. pos. DFI: 1112.00 punti tariffari 52.00 337 Autoanticorpi anti-endomisio, EMA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi della classe IgA contro la transglutaminasi tissutale. La diagnosi si effettua mediante immunofluorescenza indiretta su sezioni di campione dell’esofago delle scimmie. La determinazione serve alla diagnosi in caso di sospetta celiachia e sindromi da malassorbimento non chiare (anemia da deficit di ferro non chiara) e monitoraggio di una celiachia conclamata (con una dieta senza glutine i titoli degli anticorpi si normalizzano). Aumento dei valori: celiachia (sprue non tropicale), dermatite erpetiforme. Nota aggiuntiva: la specificità e la sensibilità sono >90%. Si consiglia di determinare contemporaneamente gli anticorpi anti-gliadina e anti-transglutaminasi (vedi alla rispettiva voce). Ad una celiachia può essere associato un deficit di IgA. In questi casi si rileva una falsa negatività. Per questo motivo determiniamo sempre contemporaneomente la concentrazione sierica di IgA. Tariffa: No. pos. DFI: 1113.00, 1441.00, 1114.00 punti tariffari 71.20 1985 Autoanticorpi anti-epiteli delle vie biliari 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-epiteli delle vie biliari sono evidenziabili nelle specifiche forme delle epatiti croniche. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 1927 Autoanticorpi anti-epitelio del colon 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-epitelio del colon sono evidenziabili nella colite ulcerosa. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 26 385 Compendio degli esami labor team w ag Autoanticorpi anti-fattore intrinseco, Autoanticorpi anti-stomaco 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: anemia perniciosa, gastrite cronica atrofica, poliendocrinopatie autoimmuni, tiroidite post-partum, soggetti sani (ca. 10%). Nota aggiuntiva: il maggior valore diagnostico degli autoanticorpi anti-fattore intrinseco è dato in presenza degli autoanticorpi anti-cellule parietali gastriche. Tariffa: No. pos. DFI: 1138.00 punti tariffari 52.00 325 Autoanticorpi anti-fosfolipidi, Autoanticorpi anti-cardiolipina, ACA, aCL 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-fosfolipidi sono evidenziabili nella sindrome primaria e secondaria da anticorpi antifosfolipidi. Aumento dei valori: sindrome primaria e secondaria da anticorpi anti-fosfolipidi. Nota aggiuntiva: Si consiglia di determinare gli autoanticorpi anti 2 glicoproteina-I sempre assieme agli autoanticorpi fosfolipidici. Vedi anche sindrome antifosfolipidica, autoanticorpi fosfolipidici. Tariffa: No. pos. DFI: 1146.00, 1144.00 punti tariffari 58.00 1982 Autoanticorpi anti-GAD II, Glutammato-decarbosilassi, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 10.0 U/ml Gli autoanticorpi anti-GAD II sono rivolti contro un antigene presente nelle cellule delle isole di Langerhans del pancreas. Il loro insorgere è associato al diabete mellito di tipo I e sono pertanto utili alla valutazione del rischio nei familiari di pazienti affetti da diabete di tipo I e nella diagnosi differenziale tra diabete di tipo I e II. Gli autoanticorpi anti-GAD possono essere presenti fino al 90% dei pazienti diabetici di tipo I all’inizio della malattia e insorgono mesi e anche anni prima delle manifestazioni (elevato potere predittivo). Essi sono positivi nello 0,5% della popolazione sana. Nota aggiuntiva: Si ottiene una maggiore significatività se si ricorre nel contempo alla determinazione degli autoanticorpi anti-IA-2A. Tariffa: No. pos. DFI: 1125.00 punti tariffari 37.00 1988 Autoanticorpi anti-gangliosidi, Autoanticorpi anti-GM1, Anti-GD1a, AntiGD1b 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi anti-gangliosidi (GM1, GD1a, GD1b) sono evidenziabili nella sindrome di Guillain-Barré, nella neuropatia motoria, nella miastenia grave, nella neuropatia motoria mulitfocale, nella sclerosi laterale amiotrofica. Tariffa: No. pos. DFI: 1119.00 (2x) punti tariffari 104.00 776 Autoanticorpi anti-Goblet cell, Cellule mucose 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Risultati positivi possono essere indicativi di una colite ulcerosa. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 4130 Autoanticorpi anti-HPA-1a 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: Trombocitopenia neonatale alloimmune. Trombocitopenia del neonato che avviene per il trasferimento attraverso la placenta degli alloanticorpi materni contro gli antigeni piastrinici umani (HPA) che il neonato ha ereditato dal padre. L'immunizzazione della madre avviene contro antigeni delle piastrine del bambino, che sono assenti nelle piastrine della madre. Nella maggior parte dei casi, gli anticorpi umani contro l'antigene piastrinico HPA-1a sono rivolti contro la glicoproteina IIIa. 1-2% di tutte le gestanti sono HPA-1a negative. 10% delle donne HPA-1a negative in gravidanza con un feto HPA-1a positivo sviluppa anticorpi. Dopo il trasferimento placentare degli anticorpi avviene una trombocitopenia nel bambino. La trombocitopenia neonatale alloimmune porta in 1 su 5000 neonati a una tendenza al sanguinamento. Il 10% dei neonati mostra petecchie. In parte si ha già emorragia intrauterina, in particolare sono temute le emorragie intracerebrali. Tariffa: No. pos. DFI: 1707.00 punti tariffari 49.00 2126 Autoanticorpi anti-Hu 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi antineuronali presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche (encefalomielite, neuropatie sensoriali e autonome). In circa l’80% dei casi gli anticorpi anti-Hu sono associati a un carcinoma bronchiale a piccole cellule. Tariffa: No. pos. DFI: 1150.00 punti tariffari 37.00 3164 Autoanticorpi anti-IgE 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1114.00 3165 Autoanticorpi anti-IgE recettore 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 12.5 U/ml punti tariffari 52.00 Compendio degli esami labor team w ag Tariffa: 380 No. pos. DFI: 1114.00 27 punti tariffari 52.00 Autoanticorpi anti-insulina, IAA 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi contro l’insulina possono manifestarsi in fase prediabetica o in caso di diabete mellito di tipo I. Reagiscono con l’insulina umana; tuttavia esiste anche una reazione incrociata con insulina di altre specie. Gli anticorpi sono un marker predittivo importante di diabete (assieme agli autoanticorpi delle cellule insulari sono strettamente correlati con lo sviluppo di diabete mellito di tipo I). Nel caso in cui solo gli IAA siano rilevabili (ovvero senza anticorpi GAD II), il rischio di diabete è minimo. Aumento dei valori: diabete mellito di tipo I al momento della manifestazione (soprattutto in età pediatrica). Tariffa: No. pos. DFI: 1136.00 punti tariffari 52.00 2033 Autoanticorpi anti-ipofisi 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi sono rivolti contro le cellule dell’adenoipofisi e sono evidenziabili nella insufficienza ipofisaria. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 323 Autoanticorpi anti-istoni 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 20.0 kU/l Gli autoanticorpi anti-istoni sono rivolti contro i frammenti del nucleo cellulare (simile agli autoanticorpi anti DNA). La sensibilità e la specificità sono più basse. Aumento dei valori: lupus eritematoso farmaco-indotto (procainamide, idralazina, INH, salazopirina, carbamazepina, penicillamina), LES, artrite reumatoide, epatite autoimmune. Tariffa: No. pos. DFI: 1130.00 punti tariffari 52.00 321 Autoanticorpi anti-Jo-1 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-Jo-1 reagiscono con strutture proteiche nel citoplasma. Fanno parte degli anticorpi anti-antigeni nucelari estraibili. Aumento dei valori: polimiosite, dermatomiosite. Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7 screen. Tariffa: No. pos. DFI: 1139.00 punti tariffari 21.00 2049 Autoanticorpi anti-leucociti, Autoanticorpi leucocitari 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1529.00, 1528.00 (2x) 3163 punti tariffari 262.00 Autoanticorpi anti-liver cytosol tipo 1, Autoanticorpi anti-LC1 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi anti-citosol epatico di tipo 1 (anti-LC1) La presenza di questi autoanticorpi si riscontra nell’epatite autoimmune tipo 2; spesso coesistono con gli autoanticorpi LKM-1. Tariffa: No. pos. DFI: 1149.00 punti tariffari 22.00 383 Autoanticorpi anti-LKM, Liver kidney microsomes 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-LKM reagiscono con gli antigeni del complesso citocromo P450. Aumento dei valori: epatite autoimmune tipo II (tipo LKM), epatite C. Tariffa: No. pos. DFI: 1148.00 punti tariffari 52.00 324 Autoanticorpi anti-M2 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-M2 reagiscono con gli antigeni della piruvato deidrogenasi nei mitocondri. Aumento dei valori: marker specifico per la cirrosi biliare primaria. Nota aggiuntiva: si consiglia la determinazione simultanea degli autoanticorpi anti-mitocondri (vedi alla rispettiva voce) Tariffa: No. pos. DFI: 1149.00 punti tariffari 22.00 343 Autoanticorpi anti-M4 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-M4 sono evidenziabili nella cirrosi biliare primaria e nella colangite sclerosante primitiva. Tariffa: No. pos. DFI: 1158.00 punti tariffari 52.00 344 Autoanticorpi anti-M6 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1158.00 punti tariffari 52.00 28 345 Compendio degli esami labor team w ag Autoanticorpi anti-M9 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-M9 sono evidenziabili nella cirrosi biliare primaria e nella colangite sclerosante primitiva. Tariffa: No. pos. DFI: 1158.00 punti tariffari 52.00 3934 Autoanticorpi anti-Ma 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-Ma possono essere rilevati nel quadro di sindromi paraneoplastiche (encefalite del tronco encefalico e/o del sistema limbico) dovute alla presenza di diversi tumori, prevalentemente carcinoma mammario, seminoma, carcinoma polmonare a piccole cellule). Aumento dei valori: sindromi paraneoplastiche (encefalite del tronco encefalico e del sistema limbico). Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 389 Autoanticorpi anti-MAG, Autoanticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina, Mielina, autoanticorpi anti-glycoproteina-associata 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti glicoproteina associata alla mielina sono evidenziabili nelle polineuropatie sensitive in combinazione delle gammopatie monoclonali del tipo IgM. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 391 Autoanticorpi anti-membrana basale alveolare, Alveoli del polmone, anticorpi, Membrana basale, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-membrana basale alveolare sono indirizzati contro il collagene tipo IV e sono evidenziabli nella sindrome di Goodpasture. La sensibilità è inferiore rispetto agli autoanticorpi anti-mebrana basale glomerulare. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 289 Autoanticorpi anti-membrana basale glomerulare, Autoanticorpi antiGBM, Membrana basale, autoanticorpi, Rene, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi reagiscono con la membrana basale glomerulare è sono specifici per la sindrome di Goodpasture. Sono diretti contro il collagene tipo IV. Aumento dei valori: sindrome di Goodpasture; glomerulonefrite ad autoanticorpi anti-GBM. Tariffa: No. pos. DFI: 1124.00 punti tariffari 52.00 722 Autoanticorpi anti-membrana basale autoanticorpi, Rene, autoanticorpi tubulare, Membrana basale, 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Scarso riscontro positivo nella sindrome della tubulo-nefrite interstiziale. Tariffa: prezzo su richiesta 284 Autoanticorpi anti-miocardio, Autoanticorpi Muscolatura striata, autanticorpi anti-muscolo cardiaco, 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-miocardio sono evidenziabli nella miocardite, nella cardiomiopatie e nelle sindromi postcardiotomia e postinfarto. Tariffa: No. pos. DFI: 1165.00 punti tariffari 37.00 2462 Autoanticorpi anti-miosina 1 ml siero Valori terapeutici: < 1:100 Si rivela la loro presenza in corso di miositi e cardiomiopatia dilatativa Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 328 Autoanticorpi anti-mitocondri, AMA, Mitocondri, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-mitocondri sono diretti contro gli enzimi dei mitocondri. Più frequentemente indicano la piruvato-deidrogenasi come antigene (i cosiddetti autoanticorpi M2). Complessivamente sono note 9 classi (M1-M9). La diagnosi viene redatta mediante immunofluorescenza indiretta. Aumento dei valori: cirrosi biliare primaria, epatite autoimmune, lue. Nota aggiuntiva: in caso di risultato positivo segue automaticamente la determinazione degli autoanticorpi M2 (metodo ELISA). Referto supplementare in caso di cirrosi biliare primaria: aumento di fosfatasi alcalina, colesterolo. Vedi inoltre autoanticorpi M2/M4/M9. Tariffa: No. pos. DFI: 1158.00 punti tariffari 52.00 Compendio degli esami labor team w ag 295 Autoanticorpi anti-MPO, Autoanticorpi Mieloperossidasi, autoanticorpi 29 anti-mieloperossidasi, 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-mieloperossidasi sono diretti contro antigeni nei granulociti neutrofili (p-ANCA). Aumento dei valori: poliarterite, sindrome di Churg-Strauss, panarterite nodosa, glomerulonefrite idiopatica rapidamente progressiva, sindrome di Wegener (granulomatosi). Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANCA. Tariffa: No. pos. DFI: 1109.00 punti tariffari 28.00 283 Autoanticorpi anti-muscolatura liscia, SMA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autanticorpi reagiscono con filamenti intermedi della muscolatura liscia. L’antigene principale è l’actina. Per questo si ha il massimo il valore diagnostico degli autoanticorpi anti-muscolatura liscia in presenza degli autoanticorpi anti-actina. Aumento dei valori: epatite autoimmune Typ Ia, polimiosite, infezioni virali. Nota aggiuntiva: al riscontro positivo segue automaticamente il dosaggio degli anticorpi anti-actina Tariffa: No. pos. DFI: 1120.00 punti tariffari 37.00 285 Autoanticorpi anti-muscolo scheletrico, Autoanticorpi anti-muscolatura striata, Muscolatura striata, autanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-muscolo scheletrico sono evidenziabili nei pazienti con miastenia grave, soppratutto in presenza di un timoma. Tariffa: No. pos. DFI: 1165.00 punti tariffari 37.00 788 Autoanticorpi anti-orletto a spazzola, Rene, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi sono evidenziabili nella nefrite interstiziale. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 2924 Autoanticorpi anti-p450c21 idrossilasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Questi autoanticorpi possono trovarsi in presenza di morbo di Addison autoimmune, IDDM (diabete mellito insulino-dipendente) e patologie del gruppo MEN (neoplasie endocrine multiple). Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 293 Autoanticorpi anti-p53, p53, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Fino ad oggi gli autoanticorpi anti-p53 sono stati individuati in vari tipi di tumori quali, ad esempio, carcinoma dell’ovaio, carcinoma della mammella e carcinoma del colon (10 – 12%), epatocarcinoma (25%), carcinoma bronchiale, (30%) del pancreas (28%) e in caso di carcinoma di tipo epiteliale squamoso in ambito ORL (44%). L’insorgenza è correlata con un’elevata specificità con malignomi, pertanto la determinazione degli autoanticorpi anti-p53 è indicata per lo screening come marker universale per la crescita maligna. I pazienti con autoanticorpi anti-p53 hanno una prognosi cattiva, inoltre l’intervallo tra una recidiva e l’altra e il periodo di sopravvivenza complessivo sono accorciati. Nota aggiuntiva: l’assenza di anticorpi anti-p53 non esclude una malattia tumorale. I pazienti tumorali privi di autoanticorpi anti-p53 hanno in gran parte una prognosi migliore. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 3984 Autoanticorpi anti-pancreas ghiandolari del pancreas esocrine, Autoanticorpi, anti-acini 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo L'analisi differenziale delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (CED), colite ulcerosa e morbo di Crohn, è spesso difficile. Generalmente la diagnosi viene formulata in base all'esame endoscopico valutando parametri clinici come il modello di diffusione e l'aspetto macroscopico e microscopico della mucosa. Alla prima diagnosi, soprattutto quando è interessato solo il colon, non è possibile distinguere le due forme di CED. Gli autoanticorpi contro pancreas esocrine evidenziano, soppratutto insieme alla presenza di anticorpi contro saccharomyces cerevisiae (ASCA), un'alta specificità per il morbo di Crohn. In caso di colite ulcerosa non sono presenti. Aumento dei valori: morbo di Crohn. Tariffa: No. pos. DFI: 1150.00 punti tariffari 37.00 299 Autoanticorpi anti-paratiroide 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi contro la paratiroide (poliendocrinopatie tipo I). Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 288 sono evidenziabili nell’ipoparatiroidismo autoimmunitario punti tariffari 52.00 Autoanticorpi anti-parotide, Autoanticorpi anti-ghiandola salivare 1 ml siero 30 Compendio degli esami labor team w ag Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-parotide sono evidenziabili nella sindrome di Sjögren. Nota aggiuntiva: la ricerca degli autoanticorpi anti-SS-A e anti-SS-B è preferibile alla quella di antiparotide. Tariffa: No. pos. DFI: 1164.00 punti tariffari 52.00 633 Autoanticorpi anti-placenta 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-placenta sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cellule steroidi-secernenti Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 3174 Autoanticorpi anti-PM1/Scl 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli anticorpi anti-PM/Scl sono considerati marcatori sierologici specifici per una sottopopolazione di pazienti con sclerosi sistemica (sclerodermia), polimiosite e sindrome da sovrapposizione (overlap syndrome) fra entrambe le malattie. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 296 Autoanticorpi anti-PR3, Proteinasi 3, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-PR3 reagiscono con antigeni nel citoplasma dei granulociti neutrofili (c-ANCA). Aumento dei valori: sindrome di Wegener (granulomatosi), poliarterite microscopica, glomerulonefrite idiopatica rapidamente progressiva, sindrome di Churg-Strauss, poliarterite. Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANCA. Tariffa: No. pos. DFI: 1110.00 punti tariffari 28.00 3880 Autoanticorpi antiproteina basica della mielina, MBP 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:10 Gli autoanticorpi diretti contro la proteina basica della mielina (MBP) possono essere rilevati nel quadro di una sclerosi multipla (MS). L’individuazione della presenza di questi anticorpi si associa a un decorso grave della patologia in cui si riscontra una maggiore frequenza degli attacchi. Tariffa: No. pos. DFI: 1150.00 punti tariffari 37.00 388 Autoanticorpi anti-recettore dell’acetilcolina, Aac anti-recettore AChE 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.4 nmol/l Nella miastenia grave si formano anticorpi contro il recettore nicotinico dell’acetilcolina, che causano disfunzioni postsinaptiche e diminuiscono il numero dei recettori. Il livello di concentrazione di anticorpi è correlato con la gravità del quadro clinico, un migliore controllo è possibile dall’osservazione dell’evoluzione del titolo. Riscontro positivo: miastenia grave generalizzata al 90%, in caso di miastenia grave oculare al 20%. Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00 punti tariffari 87.00 4122 Autoanticorpi anti-recettore dell’acetilcolina, M3 m-, Aac anti-recettore AchE, M3 m2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Presenza: blocco cardiaco congenito, schizofrenia, sindrome di Sjögren, cardiomiopatia dilatativa, malattia di Chagas. Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00 punti tariffari 87.00 386 Autoanticorpi anti-recettore dell’asialoglicoproteina, Aac anti-recettore ASGPR, ASPGR, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli anticorpi anti-recettore dell’asialoglicoproteina sono evidenziabli nelle epatiti autoimmuni. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 381 Autoanticorpi anti-recettore dell’insulina 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: resistenza all’insulina di tipo B, diabete mellito di Tipo I. Tariffa: No. pos. DFI: 1136.00 (2x) punti tariffari 104.00 194 Autoanticorpi anti-recettore del TSH, TRA, TSI, Tiroide, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.6 U/l Il ricettore del TSH è una proteina della membrana cellulare delle cellule follicolari tiroidee. Nel morbo di Basedow si formano autoanticorpi anti-ricettore, che, come il TSH, stimolano la cascata cAMP provocando una maggiore sintesi degli ormoni tiroidei. Aumento dei valori: morbo di Basedow, tiroidite postpartum, tiroidite di Hashimoto (rara), adenoma autonomo. Compendio degli esami labor team w ag 31 Nota aggiuntiva: il grado di concentrazione è solo scarsamente indicativo dell'attività della malattia; non è indicato per il monitoraggio del decorso. DD del morbo di Basedow dalla tiroidite di Hashimoto: in tal caso gli anticorpi anti-ricettori del TSH sono rilevabili solo raramente. Tariffa: No. pos. DFI: 1189.00 punti tariffari 32.00 4123 Autoanticorpi anti-recettore gangliare dell'acetilcolina 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Presenza: gangliopatia autonomica autoimmune (AAG) Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00 punti tariffari 87.00 665 Autoanticorpi anti-retina 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Aumento dei valori: uveite, vasculite retinica, ciclite eterocromica di Fuchs, corioretinite diffusa e uveite associate alle spondiloartropatie. Tariffa: No. pos. DFI: 1013.00 punti tariffari 17.10 2127 Autoanticorpi anti-Ri 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi anti-Ri presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche. Gli autoanticorpi anti-Ri sono molto rari e sono stati sinora descritti in pazienti con atassia assiale e sindrome mioclono/opsoclono. Nella gran parte dei casi il tumore alla base era un carcinoma mammario ovvero un carcinoma bronchiale a piccole cellule. Nei bambini può anche essere associato a glioblastoma ovvero medulloblastoma. Tariffa: No. pos. DFI: 1152.00 punti tariffari 37.00 667 Autoanticorpi anti-ribosomi 1 ml siero Intervalli di riferimento: <30 U/ml Gli autoanticorpi anti-ribosomi sono evidenziabili nei pazienti colpiti da LES. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 319 Autoanticorpi anti-RNP, Autoanticorpi Autoanticorpi anti-U1-sn RNP, Anti-sn-RNP anti-ribonucleoproteina, 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-U1-RNP (autoanticorpi anti-ribonucleoproteina) fanno parte degli autoanticorpi contro gli antigeni nucleari estraibili (ENA). Aumento dei valori: MCTD (Mixed connective tissue disease, sindrome di Sharp), LES, sclerodermia, sindrome di Sjögren, polimiosite. Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7. Tariffa: No. pos. DFI: 1170.00 punti tariffari 28.00 322 Autoanticorpi anti-Scl 70 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-Scl 70 fanno parte degli anticorpi anti-antigeni nucleari estraibili (ENA). Aumento dei valori: sclerodermia, sindrome di CREST, sindrome di Raynaud idiopatico Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7. Tariffa: No. pos. DFI: 1171.00 punti tariffari 16.80 682 Autoanticorpi anti-SLA, Autoanticorpi anti-soluble liver antigen 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 20.0 kU/l Gli autoanticorpi anti-SLA sono indirizzati contro le citocheratine. L’insorgenza è associata alle epatiti autoimmuni del tipo III (tipo SLA). Tariffa: No. pos. DFI: 1176.00 punti tariffari 37.00 320 Autoanticorpi anti-Sm 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-Sm appartenengono agli autoanticorpi contro gli antigeni nucleari estraibili (ENA). Aumento dei valori: SLE (soprattutto asiatiche e negroidi). Nota aggiuntiva: vedi inoltre ENA-7. Tariffa: No. pos. DFI: 1173.00 punti tariffari 16.80 685 Autoanticorpi anti-spermatozoi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 75 U/ml Gli autoanticorpi sono indirizzati contro gli spermatozoi e possono causare la sterilità nei maschi o nelle femmine. Tariffa: No. pos. DFI: 1180.00 punti tariffari 54.00 3175 Autoanticorpi anti-SRP, Autoanticorpi anti-Signal Recognition Particle 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Rari autoanticorpi che possono essere presenti nei casi di polimiosite/dermatomiosite. Compendio degli esami labor team w ag 32 Tariffa: 317 No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 Autoanticorpi anti-SS-A, Autoanticorpi anti-Ro 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti SS-A (Ro) appartengono agli autoanticorpi anti antigeni nucelari estraibili (ENA). Aumento dei valori: sindrome di Sjögren, LES. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-SS-B, ENA-7. Tariffa: No. pos. DFI: 1181.00 punti tariffari 16.80 318 Autoanticorpi anti-SS-B, Autoanticorpi anti-La 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti SS-B (La) appartengono agli autoanticorpi anti antigeni nucelari estraibili (ENA). Aumento dei valori: sindrome di Sjögren, LES. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-SS-A, ENA-7. Tariffa: No. pos. DFI: 1181.00 punti tariffari 16.80 290 Autoanticorpi anti-surrene 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi reagiscono con le cellule surrenali e sono evidenziabili nel morbo di Addison e nel MEN tipo I e II (poliendocrinopatie tipo I e II). Sono riscontrabili spesso assieme con gli autoanticorpi contro altre cellule steroidi-secernenti (testicolo, ovaio). Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 338 Autoanticorpi anti-tessuto ovarico 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi contro l’ovaio sono evidenziabili nelle poliendocrinopatie (tipo I e II) e nel morbo di Addison. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti cellule steroidi-secernenti. Tariffa: No. pos. DFI: 1162.00 punti tariffari 37.00 4442 Autoanticorpi anti-tessuto testicolare 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi reagiscono con le cellule steroidi-secernanti. Aumento dei valori: poliendocrinopatie, morbo di Addison. Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-spermatozoi, anticorpi anti-cellule steroidi-secernenti. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 2429 Autoanticorpi anti-timo 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi la cui presenza può essere riscontrata nella miastenia grave, soprattutto in presenza di timoma o tumore del timo. Aumento dei valori: Miastenia grave (in particolare in presenza di timoma o carcinoma del timo). Tariffa: No. pos. DFI: 1096.00, 1098.00, 1106.00 punti tariffari 191.00 196 Autoanticorpi anti-tireoglobulina, TgAb, Tiroide, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 40 U/ml Nel siero possono essere rilevati anticorpi IgG anti-tireoglobulina (TgAb) in presenza di processi tiroidei distruttivi. Aumento dei valori: tiroidite di Hashimoto, morbo di Basedow, tiroidite postpartum, carcinoma tiroideo, tiroidite De Quervain, adenoma autonomo, persone sane (5%). Nota aggiuntiva: in fase di determinazione della tireoglobulina durante il monitoraggio del decorso del carcinoma tiroideo papillare e follicolare occorre determinare sempre anche gli anti-TG, poiché questi possono produrre valori di tireoglobulina falsamente bassi. Nei pazienti con sospetto di tireopatie autoimmuni si consiglia di eseguire la determinazione degli TgAb assieme ad autoanticorpi anti-TPO, autoanticorpi antiricettori del TSH, fT3 e fT4. Tariffa: No. pos. DFI: 1186.00 punti tariffari 16.80 382 Autoanticorpi anti-tirosina fosfatasi, Autoanticorpi anti-IA-2 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-IA-2 reagiscono con polipeptidi delle isole pancreatiche. Il dosaggio degli anticorpi serve all’evaluazione del rischio di diabete mellito di tipo I per parenti di primo grado. Nella fase manifesta del diabete tipo I i titoli raggiungono il livello massimo. Titoli anticorpali aumentati in parenti sani di diabetici tipo I sono associati a un rischio elevato per diabete mellito di tipo I. Aumento dei valori: nei pazienti colpiti da diabete mellito di tipo I (fase manifesta), per i parenti di primo grado di diabetici tipo I significa un rischio elevato per il diabete; nell’1% della popolazione sana. Nota aggiuntiva: maggiore valore diagnostico in combinazione con gli autoanticorpi GAD-II. Tariffa: No. pos. DFI: 1134.00 punti tariffari 52.00 1696 Autoanticorpi anti-tirosinchinasi MuSK 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.05 nmol/l Autoanticorpi Compendio degli esami labor team w ag 33 In mancanza di una prova di anticorpi diretti contro il recettore dell'acetilcolina nel quadro di una diagnosi di miastenia si dovrebbe determinare la presenza degli anticorpi anti-MuSK (recettore della tirosinchinasi muscolo specifica - MuSK). Positivi per gli anticorpi sono il 40-60% dei pazienti con miastenia gravis sieronegativa generalizzata (SNMG). Tariffa: No. pos. DFI: 1109.00 punti tariffari 28.00 195 Autoanticorpi anti-TPO, Autoanticorpi anti-tireoperossidasi, microsomali della tiroide, Tiroide, autoanticorpi, MAK Anti- 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 35 IU/ml La perossidasi tiroidea (TPO) è una proteina integrale delle membrane nella biosintesi degli ormoni tiroidei: iodinazione della tireoglobulina, legame delle ditirosine. La TPO è la componente principale dell’antigene microsomale della tiroide. la ricerca di autoanticorpi anti-antigeni microsomali della tiroide è stata sostituita dalla presente analisi; ne risulta una specificità più elevata e una sensibilità comparabile. Aumento dei valori: tiroidite di Hashimoto, mixedema, morbo di Basedow, tiroidite postpartum, edema autonomo, persone sane (5%). Nota aggiuntiva: un referto positivo non deve essere paragonato alla diagnosi di una malattia autoimmune. Non è indicato per il monitoraggio del decorso. Tariffa: No. pos. DFI: 1188.00 punti tariffari 16.80 445 Autoanticorpi anti-transglutaminasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli autoanticorpi anti-transglutaminasi sono anticorpi IgA rilevabili nella celiachia e indirizzati contro gli stessi antigeni come gli autoanticorpi anti-endomisio. Sono altamente specifici. Il titolo anticorpale è rivelatore della malattia. Gli anticorpi scompaiono se si segue una dieta priva di glutene. Nota aggiuntiva: vengono determinati anche le IgA nel siero (in caso di celiachia la carenza di IgA non è rara, da ciò deriva un risultato falsamente negativo degli anticorpi IgA. In questo caso verranno automaticamente determinati gli anticorpi IgG anti-transglutaminasi). Tariffa: No. pos. DFI: 1441.00, 1113.00, 1114.00 punti tariffari 71.20 2128 Autoanticorpi anti-Yo 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Autoanticorpi antineuronali presenti nelle sindromi neurologiche paraneoplastiche. Si sviluppano quasi esclusivamente nel sesso femminile e sono associati ad atassia cerebrale acuta ovvero subacuta nelle pazienti con carcinoma ovarico o mammario. Raramente gli anticorpi anti-Yo sono stati descritti in presenza di altri tumori ginecologici. Tariffa: No. pos. DFI: 1154.00 punti tariffari 37.00 2449 Autoanticorpi anti-titina 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Autoanticorpi la cui presenza può essere riscontrata nella miastenia grave, soprattutto in presenza di timoma o carcinoma del timo. Aumento dei valori: Miastenia grave (in particolare in presenza di timoma o tumore del timo). Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 702 Autoanticorpi antitrombocitari, Trombociti, autoanticorpi Sangue EDTA 5 tubetti Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: soltanto previa comunicazione telefonica. Tariffa: No. pos. DFI: 1706.00, 1709.00 (2x) 2703 Azatioprina (Imurek®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.10 – 2.00 mg/l Immunosopressivo Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 2115 punti tariffari 550.00 punti tariffari 86.00 B-Type Natriuretic Peptide, BNP, Brain natriuretic peptide, NT-pro BNP 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 50 anni < 155 ng/l > 50 anni < 222 ng/l m < 50 anni < 84 ng/l > 50 anni < 194 ng/l Il BNP (B-type natriuretic peptide, prima denominato “brain natriuretic peptide”) è un polipeptide sintetizzato nel miocardio del ventricolo sinistro e destro. In caso di aumento della tensione della parete ventricolare in seguito a dilatazione per a aumento del volume o aumentata pressione diastolica, si ha una maggiore secrezione di BNP all’interno della circolazione. Il BNP determina come controregolazione un’aumentata natriuresi, abbassa la resistenza dei vasi periferici ed ha un effetto inibitorio sul sistema renina-angiotensina ed endotelina. Esiste una correlazione diretta tra i livelli di concentrazione di BNP e l’entità dell’aumento della pressione/del volume ventricolare. La misurazione dei livelli di BNP nel sangue permette dunque di ottenere indicazioni sulla gravità di un’insufficienza cardiaca destra o sinistra (valori > 1000 g/l indicano un’insufficienza cardiaca NYHA classe III e IV). L’esame è adatto anche alla differenziazione di una dispnea polmonare o cardiaca (in caso di origine polmonare i livelli di BNP sono entro la norma). Inoltre è possibile un monitoraggio terapeutico dell’insufficienza cardiaca. Aumento dei valori: insufficienza cardiaca sinistra e/o destra. Compendio degli esami labor team w ag 34 Nota aggiuntiva: effettuamo la determinazione del NT-pro BNP, un prodotto di scissione del pro-BNP, quale stabilità nel siero è superiore al BNP. Tariffa: No. pos. DFI: 1576.00 punti tariffari 70.00 Babesia Le babesie sono emoprotozoi che vivono spesso negli animali selvatici e domestici e che vengono trasmessi da zecche. Le babesie parassitano l’interno degli eritrociti. Le specie di babesia patogene per l’uomo possono scatenare sintomi simili a quelli della malaria (in particolare nei pazienti splenectomizzati). 774 Babesia esame diretto 2 – 3 strisci di sangue, non colorati Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo L’evidenziazione si fa mediante uno striscio di sangue colorato (piccole forme ad anello, aspetto piriforme) e nella goccia spessa. Tariffa: No. pos. DFI: 3533.00 punti tariffari 91.00 5489 Babesia PCR Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 775 Baclofene (Lioresal®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.10 – 0.60 mg/l Farmaco miorilassante Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 618 punti tariffari 180.00 punti tariffari 115.00 Bande oligoclonali 2 ml siero e 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Nel liquido cerebrospinale e nel siero si verifica una separazione di molecole IgG in base alla propria specificità antigenica. In caso di danno esclusivo della barriera, nel liquido cerebrospinale e nel siero è presente lo stesso pattern oligoclonale. Le frazioni di IgG presenti solo nel liquido cerebrospinale corrispondono ad una sintesi locale di IgG. Riscontro positivo: sclerosi multipla, carcinosi meningea, metastasi. Nota aggiuntiva: vedi inoltre barriera ematoencefalica. Tariffa: No. pos. DFI: 1461.00 punti tariffari 195.00 3535 Barbesaclone (Maliasin®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 516 43 – 129 mol/l No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 16.00 Barbiturici 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo vedi inoltre screening con stupefacenti I barbiturici trovano impiego come sedativi, ipnotici, narcotici iniettabili, antiepilettici e antagonisti funzionali in caso di avvelenamenti da sostanze ad azione convulsiva (ad es. DDT, stricnina), oppure in caso di sovradosaggio di anestetici locali. Gli effetti collaterali in caso di dosaggi piuttosto elevati sono: sonnolenza diurna, disturbi dell’equilibrio, atassia, ma anche disturbi gastrointestinali e reazioni cutanee (edemi, esantemi, dermatiti esfolianti). Come sintomi infiammatori a seguito di abuso frequente di barbiturici, è possibile che si verifichino ipereccitabilità, tremore, sensazione di astenia e ansia, fino a crampi e psicosi dovuti a tossicità (delirium tremens). Gli avvelenamenti da barbiturici nei tentativi di suicidio si manifestano con perdita di coscienza, arresto cardiaco e respiratorio e collasso circolatorio. A causa della non equa distribuzione compartimentale nei tessuti e nel sistema vascolare, possono manifestarsi periodi di veglia intermittente. L’assimilazione dei barbiturici avviene già nello stomaco, la secrezione renale può essere accelerata dall’alcalinizzazione dell’urina con NaHCO3. Nota aggiuntiva: durata delle tracce 3 giorni (fenobarbital fino a due settimane). Tariffa: No. pos. DFI: 1685.00 punti tariffari 13.00 3581 Bario 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1366.00 1673 punti tariffari 105.00 Barriera ematoencefalica, Rapporto IgG siero/LCS, Rapporto albumina siero/LCS 1 ml siero e 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: vedi referto La contemporanea determinazione di albumina nel siero e nel liquido cerebrospinale è utile per eseguire la differenziazione di malattie del sistema nervoso centrale. Nella sintesi intratecale dell’immunoglobulina il rapporto è maggiore (infezioni virali, batteriche e micotiche del sistema nervoso centrale, sclerosi multipla, toxoplasmosi, linfomi del SNC, metastasi cerebrali, carcinosi meningea). In caso di aumento proteico nel liquido cerebrospinale senza produzione locale di immunoglobulina (cosiddetto danno esclusivo della barriera): fase precoce di meningite, polineuropatia, stadio precoce della sindrome di Guillain-Barré, tumore Compendio degli esami labor team w ag 35 cerebrale, metastasi cerebrale, infarto cerebrale, trauma cerebrale, atrofia cerebrale), il rapporto non è maggiore. Nota aggiuntiva: vedi inoltre bande oligoclonali. Tariffa: No. pos. DFI: 1021.00(2x), 1451.00, 1450.00, 1440.00, 1456.00, 1441.00, 1457.00 punti tariffari 60.80 Bartonella henselae La trasmissione all’uomo ha luogo attraverso un evento traumatico (morso o graffio del gatto) o per via orofecale, ma anche attraverso pidocchi, zecche e pulci del gatto. La tipica malattia da graffio di gatto esordisce, nel soggetto non immunosoppresso, con una papula nella sede del trauma a distanza di 4 – 6 giorni dall’evento. Dopo circa 2 settimane l’infezione provoca un ingrossamento di uno o più linfonodi nella zona della testa e del collo o alle estremità superiori della durata di 2 settimane a 2 anni. Nella metà dei casi si osserva una febbre persistente. Ulteriori sintomi sono: cefalea, inappetenza, artralgie o coinvolgimento oculare, esantema o splenomegalia. In assenza di complicazioni si assiste a guarigione spontanea dopo 2 – 4 mesi. Come complicanza sistemica in casi rari c’è da aspettarsi - a distanza di 1 – 6 settimane dall’insorgenza della linfoadenopatia - una sintomatologia neurologica caratterizzata da encefalopatia, paralisi, coma, neuroretinite, radicolite o polineurite. Generalmente i sintomi durano circa due settimane e regrediscono senza determinare danni tardivi. Dato che nella maggior parte dei casi la tipica malattia da graffio di gatto guarisce spontaneamente, non è assolutamente necessario ricorrere alla terapia antibiotica in assenza di complicanze. Nota aggiuntiva: diagnosi differenziale della linfoadenopatia: EBV, CMV, toxoplasma gondii, Chlamydia trachomatis, SIDA, malattie del sistema linfatico. vedi inoltre malattia da graffio di gatto 476 Bartonella henselae, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1 : 64 IgM < 1 : 20 Tariffa: No. pos. DFI: 3555.00, 3553.00 punti tariffari 72.00 476 Bartonella henselae PCR Tampone Biopsia Pus Liquor Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3363.00 517 punti tariffari 180.00 Benzodiazepine, ricerca qualitativa 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 Benzodiazepine Le benzodiazepine sono tra i tranquillanti più usati. Vengono riassorbiti bene e rapidamente (concentrazione massima nel plasma 1-2 ore dopo la somministrazione orale), vengono metabolizzati nel fegato, disattivati per mezzo della coniugazione con acido glucuronico e secreti dai reni. Gli effetti principali sono: ansiolisi (diminuzione degli stati d'ansia ed eccitazione), azione tranquillante e sonnolenza, rilassamento muscolare e azione anticonvulsiva. L’assunzione prolungata di queste sostanze può causare disturbi nella struttura del sonno, perdita delle capacità cognitive, dipendenza e assuefazione. Pertanto l’effetto di numerosi farmaci, in particolare alcol, ipnotici, analgesici e stimolanti, viene notevolmente aumentato. Tracce nell’urina fino a 2 settimane (in base all’emivita della sostanza). Per la determinazione quantitativa delle singole sostanze vedi alla rispettiva voce. N°analisi 786 1902 1915 1918 3128 1939 1974 1979 2056 2763 2057 2076 2718 602 607 5307 693 713 Farmaco Bromazepam (Lexotanil®) Chlordiazepoxid (Librax®) Clobazam (Urbanyl®) Clonazepam (Rivotril®) Clorazepat (Tranxilium®) vedi desmetildiazepam Diazepam (Valium®) / Desmetildiazepam Flunitrazepam (Rohypnol®) Flurazepam (Dalmadorm®) Desalchilflurazepam (Dalmadorm®) Lorazepam (Temesta®, siero) Lorazepam (Temesta®, urine) Lormetazepam (Loramet®, Noctamid®) Midazolam (Dormicum®, siero) Midazolam (Dormicum®, urine) Nitrazepam (Mogadon®) Oxazepam (Seresta®, Anxiolit®) Prazepam (Demetrin®) Temazepam (Normison®) Triazolam (Halcion®) Valori terapeutici 50 – 200 g/l 400 – 3000 g/l 100 – 400 g/l 45 – 190 nmol/l 600 – 1500 g/l 200 – 500 g/l 600 – 1500 g/l 5 – 40 g/l 2 – 20 g/l 30 – 80 g/l 20 – 250 g/l Valori di tossicità > 300 g/l > 250 nmol/l > 2000 g/l > 50 g/l > 200 g/l > 500 g/l > 300 g/l vedi referto 2.0 – 25.0 µg/l 20 – 200 g/l vedi referto 40 – 180 g/l 500 – 2000 g/l 200 – 500 g/l 200 – 800 ng/ml 2.0 – 20.0 g/l > 2000 g/l > 1000 ng/ml Compendio degli esami labor team w ag 36 Altri su richiesta Beta-bloccanti Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce. N°analisi 743 773 5315 5826 2045 2073 2081 3861 609 630 652 683 706 Farmaco Acebutololo (Sectral®) Atenololo (Atenil®, Tenormin®) Carvedilolo Celiprololo Labetalolo (Trandate®) Metoprololo (Lopresor®, Beloc Zok®) Nadololo (Corgard®) Nebivololo Oxprenololo (Trasicor®) Pindololo (Visken®) Propanololo (Inderal®) Sotalolo (Sotalex®) Timololo (Timoptic®) Valori terapeutici 0.5 – 1.2 mg/l 0.05 – 1.0 mg/l <74 µg/l 50 – 500 g/l 50 – 250 g/l 50 – 300 µg/l 100 –200 g/l 1.0 – 8.0 g/l 50 – 200 g/l 20 – 100 µg/l 20 – 300 ng/ml 1 – 3 g/ml min. 5 – 50 ng/ml max. 20 – 200 ng/ml Valori di tossicità > 2000 g/l > 1000 ng/ml Altri su richiesta 209 Bilirubina coniugata, diretta 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 5.1 mol/l Aumento dei valori: epatite virale acuta, cirrosi epatica, fegato grasso, tumori epatici, colelitiasi, colangiocarcinoma, carcinoma della testa pancreatica, atresia biliare intraepatica ed extraepatica, colestasi recidiva idiopatica, rabdomiolisi, sindrome iperbilirubinica (sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor), danni epatici tossici. Nota aggiuntiva: l’esame è indicato solo se i valori della bilirubina totale sono aumentati. Dalla differenza (bilirubina totale meno la bilirubina coniugata) è possibile ricavare la quantità di bilirubina non coniugata. Una iperbilirubinemia prevalentemente indiretta si trova nelle anemie emolitiche, negli ematomi estesi, a seguito di trasfusioni massicce, in caso di rabdomiolisi, morbo di Gilbert-Meulengracht e sindrome di Crigler-Najjar. Tariffa: No. pos. DFI: 1206.00 punti tariffari 3.60 210 Bilirubina totale 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1 giorno < 103 mol/l neonati < 137 mol/l prematuri 1 – 2 giorni < 171 mol/l neonati < 205 mol/l prematuri 2 – 5 giorni < 205 mol/l neonati < 257 mol/l prematuri 5 – 7 giorni < 171 mol/l neonati < 257 mol/l prematuri > 7 giorni < 22.0 mol/l L’80-85% della bilirubina che si forma quotidianamente, viene generata dalla degradazione dell'emoglobina di eritrociti invecchiati. La bilirubina indiretta, non coniugata e facilmente liposolubile viene legata all’albumina e non può uscire dalla circolazione sanguigna attraverso i reni, però si concentra in misura elevata nel sistema nervoso centrale (kernicterus). Una parte della bilirubina indiretta viene scissa dall’albumina nei sinusoidi epatici e viene trasformata in bilirubina solubile, diretta e coniugata e giunge nell’intestino attraverso le vie biliari. I batteri intestinali causano la formazione di urobilinogeno che viene riassorbito al 70% dall’intestino (circolo enteroepatico). Il restante urobilinogeno viene disgregato nell’intestino diventando stercobilinogeno e viene escreto per via fecale. Aumento dei valori: epatite virale, colestasi (colelitiasi, carcinoma del dotto coledoco, carcinoma della testa pancreatica, atresia del dotto coledoco), colangite, cirrosi epatica, fegato grasso, tumore epatico, metastasi epatiche, avvelenamenti epatici, abuso di alcol, anemia emolitica, ittero neonatorum, morbo emolitico neonatorum (incompatibilità Rhesus o AB0), uremia, sindrome emolitica-uremica, sindrome iperbilirubinica (sindrome di Gilbert = morbo di Meulengracht, sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor). Ematomi estesi. Trasfusioni quantitativamente importanti. Salmonellosi, leptospirosi, ascaridi. Nota aggiuntiva: fattori di disturbo sono: emolisi (valori ridotti), lipemie (valori aumentati), luce (valori ridotti). La contemporanea determinazione della bilirubina diretta (coniugata) e della bilirubina totale consente una valutazione differenziata di un’iperbilirubinemia. Tariffa: No. pos. DFI: 1207.00 punti tariffari 3.20 2428 Biotinidasi Sangue EDTA o sangue su carta assorbente Intervalli di riferimento: > 30% Ricerca nell’ambito dello screening neonatale. L’enzima biotinidasi interviene nei processi di trasformazione della biotina dalla biocitina e dalla biotina legata alle proteine. In presenza di carenza di biotinidasi si ha un deficit di biotina che provoca sintomi quali perdita di capelli, esantema, congiuntivite, crampi, ritardo nello sviluppo psicomotorio, ipoacusia del neonato. Tariffa: No. pos. DFI: 1209.00 punti tariffari 115.00 781 Biperidene (Akineton®) 5 ml siero Valori terapeutici: 10 – 100 µg/l Antiparkinsoniano Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 Compendio degli esami labor team w ag 37 Bismuto 734 1 ml siero 735 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero vedi referto urine < 1.2 µg/g creatinina Tariffa: prezzo su richiesta 1798 Bisoprololo 2 ml siero Intervalli di riferimento: 10 – 100 g/l Agente bloccante del β1 adrenorecettore altamente selettivo (Betabloccante) Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 782 Blastomyces dermatidis, anticorpi, Blastomiceti 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Blastomyces dermatitidis è l’agente eziologico della blastomicosi nordamericana. Questo fungo, patogeno obbligato, provoca una micosi generalizzata. È presente soprattutto nel suolo delle zone di endemia dell’America settentrionale e meridionale. I rispettivi quadri clinici sono abbastanza rari alle nostre latitudini. Le infezioni si trasmettono per via aerogena e sono caratterizzate da formazione di granulomi negli organi infetti. I blastomiceti causano una micosi polmonare primaria, spesso clinicamente non evidente; in un secondo tempo, segue una colonizzazione localizzata - sotto forma cronica granulomatosa – a carico di diversi distretti corporei (cute, polmone, ossa, fegato). Tariffa: No. pos. DFI: 3402.00 punti tariffari 33.00 783 Bordetella parapertussis, Parapertosse Set per tampone rino-faringeo art. n° M224 Intervalli di riferimento: negativo Ricerca del DNA batterico tramite PCR. La Bordetella parapertussis provoca una forma leggera di pertosse (detta parapertosse). Tariffa: No. pos. DFI: 3368.00 punti tariffari 180.00 Bordetella pertussis, Pertosse Nell’ambito del genere Bordetella vanno ricordati: B. pertussis (agente eziologico della pertosse), B. parapertussis (provoca un quadro clinico simile alla pertosse) e B. bronchiseptica (infezione rarissima nell’uomo). Dopo un periodo di incubazione di 7 – 21 giorni, la pertosse presenta un decorso a tre stadi: lo stadio catarrale altamente contagioso (1 – 2 settimane), lo stadio convulsivo (circa 2 – 4 settimane, con accessi di tosse, frequenti durante la notte) e il terzo stadio caratterizzato da diminuzione degli attacchi di tosse. Il superamento della pertosse porta a un’immunità che conferisce una protezione stabile e di lunga durata. Tale immunità non protegge, però, da infezioni da B. parapertussis o B. bronchiseptica. Le IgM e IgA costituiscono il marker per un’infezione acuta o una vaccinazione recente. Le IgG, invece, indicano infezione pregressa o vaccinazione pregressa. Nelle reinfezioni o dopo la vaccinazione si può avere un aumento delle IgA (anche in caso di forma subclinica). Gli anticorpi specifici di classe IgM, IgG e IgA sono riscontrabili circa 2 – 3 settimane dopo la comparsa dei sintomi clinici e raggiungono il picco dopo circa 7 – 9 settimane; gli anticorpi di classe IgA possono persistere più a lungo delle IgM. Gli anticorpi di classe IgM e IgA tendono normalmente a scomparire dopo 4 – 6 mesi; quelli di classe IgG, invece, persistono per anni. 408 Bordetella pertussis DNA Set per tampone rino-faringeo art. n° M224 Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3368.00 punti tariffari 180.00 407 Bordetella pertussis IgG, IgM, IgA 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 20 kU/l IgM < 9 kU/l IgA < 15 kU/l Nota aggiuntiva: Eventuali reazioni crociate con altri batteri gram-negativi possono dare false positività (più frequente nelle IgM che negli anticorpi di classe IgA). Tariffa: No. pos. DFI: 3373.00, 3371.00, 3372.00 punti tariffari 108.00 784 Borna disease virus, BDV Sangue citratato 1:10 Il virus della malattia di Borna appartiene all’ordine Mononegavirales (parentela, per es., con il virus della rabbia e del morbillo). È considerato un prototipo di una nuova famiglia (Bornaviridae), poiché - come unico virus a RNA non segmentato a singolo filamento a polarità negativa con capside - si replica nel nucleo cellulare. La malattia da virus Borna, che in origine si propagava fra cavalli e pecore, ha acquistato notevole rilevanza dopo che referti sierologici hanno dimostrato che l’infezione si trasmette anche all’uomo e dopo che l’antigene del virus e l’acido nucleico sono stati evidenziati nei leucociti periferici di pazienti psichiatrici. Negli animali (cavalli, pecore, bovini, gatti, uccelli) il BDV provoca meningoencefalite. In seguito il virus persiste per tutta la vita. Nell’uomo è documentata una coincidenza dell’infezione virale attivata con quadri clinici psichiatrici acuti. Per quanto riguarda in particolare le depressioni “endogene” ricorrenti (unipolare e bipolare) si è riusciti a dimostrare un parallelismo tra infezione da BDV attivata ed episodio depressivo acuto. Si suppone che la predisposizione genetica a disturbi affettvi e fattori di stress individuali favoriscano l’attivazione di infezioni latenti e quindi probabili effetti patogenetici. Compendio degli esami labor team w ag 38 Si sospetta che il BDV sia attivo nel sistema limbico. Il BDV ha probabilmente, come hanno provato esperimenti fatti con animali (ratti), un effetto sulla rete dei neurotrasmettitori nel sistema limbico. Sulle vie di trasmissione naturali del BDV si hanno poche notizie. Le infezioni umane da BDV sono propabilmente ubiquitarie e non interessano solo determinati gruppi etnici. Le terapie indicate finora sono: antidepressivi e trattamento con solfato di amantadina. Nota aggiuntiva: Gli anticorpi sono evidenziabili nel plasma solo come conseguenza delle fasi di attivazione del BDV. Un risultato negativo non esclude un’infezione dal virus Borna. Tariffa: prezzo su richiesta Borrelia burgdorferi, Borreliosi di Lyme, Malattia di Lyme, Lyme disease Borrelia burgdorferi, agente eziologico della borreliosi di Lyme, è un microrganismo appartenente alla famiglia delle Spirochetaceae che viene trasmesso all'uomo dal morso di zecche. La malattia di Lyme è una malattia endemica soprattutto nelle zone rurali ricche di foreste, rilevata in prevalenza in estate e autunno. Funge da vettore la zecca (Ixodes ricinus) che si riscontra in tutto il territorio europeo. In Svizzera, fino ad una quota di 1000 m, la percentuale di zecche infettate da Borrelia è pari al 20 – 30%. Le zecche si trovano nei cespugli, nel sottobosco e nell’erba. Sintomatologia clinica È possibile che certi stadi della malattia vengano saltati o che si manifestino solo singoli sintomi: ne derivano quindi quadri clinici molto vari. Stadio I II III 392 Sintomatologia clinica Erythema migrans, lymphadenosis benigna cutis, febbre, cefalea, mialgie Meningoradicolite, meningopolineurite (sindrome di Bannwarth), radiculomielite, paresi dei nervi cranici (V, VII), uveite, corioretinite e altri, raramente miopericardite, miositi Acrodermatitis chronica atrophicans, artrite (sinovite), la cosiddetta neuroborreliosi (encefalomielite con con paresi, disturbi della sensibilità, disturbi mnesici, disturbi della coscienza. Serologia Anticorpi IgM solo in circa il 20 – 50% Prevalenza di anticorpi IgG, evidenziazione Ac 70 – 90% Evidenziazione anticorpale nel 90 – 100% Borrelia burgdorferi DNA Liquido articolare Liquido cerebrospinale Biopsia cutanea (event. sangue EDTA) Intervalli di riferimento: negativo Ricerca del DNA batterico tramite PCR. Sensibilità: biopsia cutanea 50 – 70% liquido cerebrospinale 30% liquido articolare 50 – 70% sangue bassa sensibilità Tariffa: No. pos. DFI: 3378.00 punti tariffari 180.00 403 Borrelia burgdorferi IgG, IgM 1 ml siero 1 ml liquido cerebrospinale Liquido articolare Intervalli di riferimento: IgG/IgM < 1.0 MOC In stadi precoci la ricerca anticorpale risulta spesso negativa, anche in presenza di un’evidente sintomatologia clinica. In caso di ricerca anticorpale negativa e sintomatologia clinica indicativa di borreliosi, si consiglia di avviare la terapia antibiotica. Anche in stadi tardivi si dovrebbe, nel sospetto di borreliosi e indipendentemente dai risultati delle indagini sierologiche, ricorrere alla terapia. La ricerca anticorpale presenta altrimenti un elevato tasso di riscontri positivi. I pazienti asintomatici rendono difficile la diagnosi, dato che al momento non esiste un marcatore di attività. Gli anticorpi persistono per mesi ed anni anche dopo una terapia riuscita. Non ha senso monitorare l’evoluzione del titolo anticorpale. Ai fini della diagnosi differenziale è da escludere a livello sierologico – soprattutto in caso di sintomatologia poco evidente o neurologica – un’infezione TBE (IgG, IgM), dato che il virus della TBE viene trasmesso anche dal morso di zecche. Anche una superinfezione batterica può causare un arrossamento della pelle. In caso di riscontro positivo nel test di screening viene eseguito automaticamente un test di conferma (per la valutazione vedi referto). Tariffa: No. pos. DFI: 3374.00, 3375.00 punti tariffari 64.40 6219 Borrellia burgdoferi, rilevazione nella zecca zecca Dopo un morso di zecca, c'è il rischio che il parassita sia portatore dell'agente eziologico della borreliosi di Lyme. Un eventuale contagio può essere escluso solamente dopo una carenza di sintomatologia clinica e di marcatori sierologici. Con la rilevazione genetica di Borrelia burgdorferi nella zecca è possibile valutare il rischio d'infezione. Tariffa: No. pos. DFI: 3523.00 punti tariffari: 79.00 404 Borrelia burgdorferi, test di conferma 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Nota aggiuntiva: Viene eseguito automaticamente in caso di screening IgM/IgG positivo. Per la valutazione vedi referto. Tariffa: No. pos. DFI: 3376.00, 3377.00 punti tariffari 140.00 Bromazepam (Lexotanil®) 786 2 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 39 562 20 ml urine Valori terapeutici: siero 50 – 200 µg/l valori di tossicità: > 300 g/l Il bromazepan appartiene ai derivati delle benzodiazepine eliminate in tempi medio-rapidi (emivita 6-24 ore) e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Indicazioni: stati acuti e cronici di tensione, agitazione e ansia e disturbi del sonno causati da questi stati. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 787 Bromocriptina (Pravidel®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antiparkinsoniano; farmaco per la terapia dell’iperprolattinemia Tariffa: No. pos. DFI 1578.00 punti tariffari 86.00 Bromuro 785 1 ml siero 561 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: vedi referto Valori terapeutici: vedi referto Antiepilettico In caso di assunzione prolungata di carbamide di bromuro (ipnotici) può verificarsi un accumulo di bromuro metabolicamente scisso e una relativa concentrazione nel SNC. In casi del genere si possono osservare sintomi paragonabili a quelli del “bromismo”: stati confusionali, indebolimento della memoria, in casi gravi delirio; inoltre dermatiti (acne), rinite, congiuntivite e porpora. Tariffa: No. pos. DFI: 1215.00 punti tariffari 58.00 Brucella, Malattia di Bang, Febbre maltese, Febbre ondulante Brucella è un agente patogeno che si riscontra spesso negli animali, con prevalenza di determinate specie: il batterio Brucella abortus (malattia di Bang) colpisce i bovini, B. melitensis (febbre maltese o febbre ondulante) i caprini e gli ovini, B. suis i suini e B. canis (raro nell’uomo) i cani. Viene trasmesso all’uomo in seguito all’ingestione di cibi contaminati (latte non pastorizzato, formaggio caprino, ecc.) o contatto diretto (macellai, veterinari, contadini) della pelle o delle mucose con animali infetti e i loro escreti (liquido amniotico, secrezioni). Nella malattia di Bang il periodo di incubazione è di 2 – 6 settimane. L’esordio della malattia è caratterizzata da un innalzamento della febbre a 38 – 39° C. Ulteriori sintomi clinici sono epatosplenomegalia e ingrossamento dei linfonodi. Le infezioni da B. melitensis possono determinare un quadro clinico grave di forma tifoidea associato a febbre elevata persistente, eventualmente ad esito letale. Le complicanze nelle infezioni da Brucella si manifestano sotto forma di artrite, spondilite, orchite, endocardite, polmonite, tromboflebite, parotite, pleurite o - nello stadio tardivo – anche sindromi neurologiche e psichiatriche. 428 Brucella, anticorpi IgM/IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3381.00 (2x) 790 punti tariffari 70.00 Bupivacaina (Carbostesin®) 1 ml siero Valori terapeutici: Valori di tossicità: Anestetico locale Tariffa: vedi referto > 8.0 mg/l No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Buprenorfina (Temgesic®) 2139 1 ml siero 5287 5 ml urina Valori terapeutici: siero Urina Analgetico, opioide semisintetico 0.5 – 5.0 g/l 0.00 – 3.00 g/l 21390 Norbupronefrina (Metabolita) Valori terapeutici: Tariffa: 3413 siero Urina No. pos. DFI: 1052.00 No. Pos. DFI: 1051.00 Bupropione (Wellbutrin®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antidepressivo Tariffa: 3517 0.5 – 5.0 g/l 25 – 100 g/l No. pos. DFI: 1052.00 Buspirone (Buspar®) 1 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 6.0 g/l Ansiolitico Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 185.00 punti tariffari 86.00 punti tariffari 185.00 punti tariffari 115.00 Compendio degli esami labor team w ag 40 465 C1-esterasi, inibitore dell, Complemento C1 esterasi inibitore, C1-INH immunologico, Inibitore dell’esterasi 2 ml siero Intervalli di riferimento: 15 – 35 mg/dl Il C1-INH è l’unico inibitore dei componenti di complemento attivati C1r e C1s, che si trovano all’inizio delle tradizionali vie di attivazione complementare. L’inibitore C1 impedisce una eccessiva attivazione del sistema complemento. Inoltre è l’inibitore plasmatico più importante da un punto di vista fisiologico per il fattore di coagulazione attivo XII (FXIIa) e per la callicreina, con cui forma rapidamente e irreversibilmente un complesso inattivo. La formazione ha luogo negli epatociti. Un deficit ereditario dell’inibitore C1 provoca edema ereditario angioneurotico. La trasmissione è autosomica dominante con penetranza incompleta. Si può verificare gonfiore del volto, degli arti inferiori, delle vie respiratorie e degli organi addominali (dolori crampiformi, diarrea). L’angioedema ereditario può essere causato da un disturbo della sintesi di C1-INH (concentrazione ridotta) oppure da un’insufficienza funzionale (attività ridotta) del C1-INH. Diminuzione dei valori: angioedema ereditario. Angioedema acquisito: linfoma, mieloma multiplo, CLL, cirrosi epatica, preeclampsia, polmonite. Nota aggiuntiva: in caso di disturbo funzionale del C1-INH la concentrazione è normale, mentre la funzione è ridotta. In questi casi si deve eseguire la determinazione funzionale (vedere sezione relativa). Con angioedema ereditario anche i valori di C2, C4 e CH100 sono ridotti. Con angioedema acquisito si ha anche l’abbassamento dei valori di C1, C2 e C4. Tariffa: No. pos. DFI: 1497.00 punti tariffari 28.00 792 C1-esterasi inibitore dell: attività, Complemento C1 esterasi inibitore attività, C1-INH funzionale/attività, Inhibitore dell attività Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 70 – 130 % Una funzione ridotta di C1-INH si verifica nei pazienti con angioedema ereditario, nei quali un disturbo ereditario non causa la riduzione della sintesi di C1-INH, ma una funzione deficitaria. Nota aggiuntiva: vedere anche concentrazione di C1-INH. Per lo più sono ridotti anche i valori di CH100, C2 e C4. Tariffa: No. pos. DFI: 1296.00 punti tariffari 54.00 143 C1q, legame, 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 7.6 mg/l Esame standard per l’evidenziazione degli immunocomplessi circolanti Aumento dei valori: LE, artrite reumatoide, vasculiti, sindrome di Sjögren, MCTD, infezioni virali e parassitarie, glomerulonefriti, malignomi, malattie croniche infettive. Nota aggiuntiva: vedi inoltre immunocomplessi circolanti. Serve per il monitoraggio dell’evoluzione. Tariffa: No. pos. DFI: 1463.00 punti tariffari 72.00 793 C1q, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 5.0 - 30.0 mg/dl Esame standard per l’evidenziazione degli immunocomplessi circolanti Aumento dei valori: LE, artrite reumatoide, vasculiti, sindrome di Sjögren, MCTD, infezioni virali e parassitarie, glomerulonefriti, malignomi, malattie croniche infettive. Nota aggiuntiva: vedi inoltre immunocomplessi circolanti. Serve per il monitoraggio dell’evoluzione. Tariffa: No. pos. DFI: 1504.00 punti tariffari 36.00 794 C2, complemento 1 ml siero congelato Intervalli di riferimento: 1.4 - 2.5 mg/dl Aumento dei valori: reazioni di fase acuta. Diminuzione dei valori: SLE, angioedema ereditario. Tariffa: No. pos. DFI: 1499.00 punti tariffari 36.00 796 C3, fattore nefritico 2 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Aumento dei valori: nefrite autoimmunitaria, glomerulonefrite membranoproliferativa Tariffa: No. pos. DFI: 1504.00 punti tariffari 36.00 797 C3, proattivatore, Complemento fattore B, C3PA 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: prezzo su domanda 159 C3c, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 mesi 0.6 – 1.5 g/l < 6 mesi 0.7 – 1.8 g/l > 6 mesi 0.9 – 1.8 g/l Aumento dei valori: reazioni di fase acuta. Diminuzione dei valori: LE attivo, glomerulonefrite membranoproliferativa, carenza congenita di C3. Tariffa: No. pos. DFI: 1501.00 punti tariffari 23.00 Compendio degli esami labor team w ag 795 C3d, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 20.0 % Tariffa: No. pos. DFI: 1501.00 160 41 punti tariffari 23.00 C4, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.1 – 0.5 g/l Aumento dei valori: reazioni di fase acuta Diminuzione dei valori: anemia emolitica autoimmune, angioedema ereditario, LES Tariffa: No. pos. DFI: 1503.00 punti tariffari 23.00 798 C5, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 80 – 120% Tariffa: No. pos. DFI: 1463.00 799 C6, complemento 1 ml siero congelato Intervalli di riferimento: 80 – 120% Tariffa: No. pos. DFI: 1503.00 390 punti tariffari 23.00 C9, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 80 – 120% Tariffa: No. pos. DFI: 1503.00 176 punti tariffari 23.00 C8, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 80 – 120% Tariffa: No. pos. DFI: 1503.00 3900 punti tariffari 23.00 C7, complemento 1 ml siero Intervalli di riferimento: 80 – 120% Aumento dei valori: reazione di fase acuta. Tariffa: No. pos. DFI: 1503.00 394 punti tariffari 72.00 punti tariffari 23.00 CA 125 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 35 kU/l Marcatore tumorale l CA-125 si manifesta in fase postparto, soprattutto sulle cellule epiteliali delle ovaie, tube ed endometrio, ma viene formato in quantità ridotte da altri epiteli (ad es. i bronchi e il colon). Emivita: 5 giorni. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma ovarico (sieroso indifferenziato); in caso di carcinoma ovarico accertato clinicamente, l’aumento o la diminuzione del livello di CA-125 è correlato con la progressione o regressione del malignoma. Carcinoma dell’endometrio, della cervice, delle cellule epatiche, delle vie biliari, tumore gastrointestinale, adenocarcinoma del pancreas, carcinoma bronchiale e mammario. Patologie benigne: tumore annessiale, annessite, leiomioma, peritonite, insufficienza cardiaca e renale, colelitiasi, epatite attiva, patologie epatiche croniche, pancreatite acuta, patologie autoimmuni, endometriosi, gravidanza (1° trimestre). Nota aggiuntiva: carcinomatosi peritoneale: il CA-125 nell’ascite è più elevato che nel siero. Tariffa: No. pos. DFI: 1216.00 punti tariffari 24.00 177 CA 15-3 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 28 U/l Marcatore tumorale Il CA 15-3 è un antigene carboidratico e viene sintetizzato nelle cellule mucose. L’antigene si trova nei prodotti di secrezione. Nel siero di soggetti sani si riscontrano solo tracce. Emivita: 5-7 giorni. Aumento dei valori: Patologie maligne: carcinoma della mammella, carcinoma ovarico, dell’endometrio, della cervice, tumori gastrointestinali, epatici, del pancreas, dei polmoni. Patologie benigne: epatite, cirrosi epatica, insufficienza renale, patologie polmonari, fibroadenomi, mastopatia. Nota aggiuntiva: indicato per controlli terapeutici e monitoraggio del decorso. Maggiore espressione in correlazione con CEA. Tariffa: No. pos. DFI: 1217.00 punti tariffari 20.00 174 CA 19-9 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 37 kU/l Marcatore tumorale Il Ca 19-9 è un antigene glicolipidico e viene anche considerato come aptene del determinante del gruppo sanguigno Lewis-a. Il significato principale consiste nella diagnosi precoce e nella terapia accompagnata da controlli sul decorso nei pazienti con carcinoma pancreatico, epatobiliare e carcinoma dello stomaco (qui in combinazione con un secondo marker, come il CEA). Valori non rilevabili di CA 19-9 sono normali nei soggetti sani e nei pazienti appartenenti alla rara costellazione del gruppo sanguigno Lewis a/b negativo (3-10% della popolazione), poiché a questi manca Compendio degli esami labor team w ag 42 un enzima per l’espressione dell’epitopo del CA 19-9. In presenza dell’antigene dei gruppi sanguigni Lewisa sono possibili concentrazioni fisiologiche in circolo nel secreto. Anche condizioni di colestasi con GGT elevato alterano il valore. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma pancreatico, carcinoma epatico, delle vie biliari, dello stomaco e del colon/retto, carcinoma ovarico. Patologie benigne: pancreatite, colecisti, colelitiasi, epatite cronica, cirrosi epatica, mucoviscidosi; durante il mestruo e in gravidanza. Nota aggiuntiva: in caso di tumori del tratto gastrointestinale: maggiore espressione in combinazione con CEA. Tariffa: No. pos. DFI: 1218.00 punti tariffari 24.00 395 CA 27.29 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 38 U/l CA 27.29 è una glicoproteina ad elevato peso molecolare. Viene prodotta dalle cellule mucose (come la Ca 15-3). La sensibilità in caso di carcinoma della mammella è più elevata, come quella della Ca 15-3. Inoltre corrisponde ai parametri della Ca 15-3. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma della mammella, carcinoma ovarico, dell’endometrio, della cervice, tumori gastrointestinali, epatici, del pancreas, dei polmoni. Patologie benigne: epatite, cirrosi epatica, insufficienza renale, patologie polmonari, fibroadenomi, mastopatia. Nota aggiuntiva: indicato per controlli terapeutici e monitoraggio del decorso. Maggiore espressione in correlazione con CEA. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 175 CA 50 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 25 kU/l Marcatore tumorale Il CA-50 è un antigene degli idrati di carbonio localizzato su mutazioni tumorali degli idrati di carbonio superficiali di tumori epiteliali e sembra rappresentare un antigene generalizzante, associato a tumore. La sua presenza non è limitata ad un organo in particolare. L’esame non è indicato come screening, ma dovrebbe essere eseguito a complemento di altri marker tumorali. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma pancreatico, carcinoma epatico, delle vie biliari, metastasi epatiche, carcinoma dello stomaco e colorettale. carcinoma ovarico, dell’esofago, bronchiale e mammario. Patologie benigne: colelitiasi, pancreatiti, cirrosi epatica, mucoviscidosi, diabete mellito, peritonite. Nota aggiuntiva: marker tumorale non più consigliabile, poiché non possiede espressione superiore al CEA ed è troppo aspecifico. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 189 CA 72-4 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 4.5 kU/l Marcatore tumorale CA 72-4 è una glicoproteina mucinosimile associata a tumore. Il significato clinico risiede nell’elevata specificità in caso di carcinoma dello stomaco (>95%) rispetto a patologie benigne gastrointestinali. Pertanto la concentrazione sierica presenta una correlazione con la massa tumorale, lo stadio del tumore e la formazione di metastasi. Il test è poco indicato come screening o ai fini diagnostici. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma dello stomaco, carcinoma ovarico (mucinosi), tumori delle vie biliari, dell’esofago, del pancreas, tumori della mammella, dell’endometrio e della cervice. Patologie benigne: pancreatite acuta, cirrosi epatica, patologie polmonari, cisti ovariche, patologie reumatiche. Nota aggiuntiva: in caso di carcinoma dello stomaco, maggiore espressione correlata con CEA e CA 19-9, in caso di carcinoma della mammella con Ca 125. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 2229 Cabergolina (Cabaser®, Dostinex®) 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.1 g/l dopo l’assunzione 1 mg Inibitore della prolattina/antagonista della dopamina Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 Cadmio 398 Sangue EDTA 564 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: sangue EDTA < 3 g/l urine vedi referto Il cadmio è un componente di leghe di metallo, coloranti, batterie a secco ed è presente in quantità notevoli nei depositi di filtrazione al punto che dopo la concimazione dei campi può infiltrarsi nella catena alimentare. Dato il suo elevato potere neutralizzante delle proteine il cadmio può essere riassorbito solo in modo incompleto dalla dieta (3 – 8%). Il Cd legato alle proteine si accumula in dosi elevate prevalentemente nel fegato, in quantitativi modesti raggiunge i reni combinato alla metallotioneina dove rimane accumulato a lungo in questo composto (12 – 35 anni). Nei singoli organi il cadmio si distribuisce nel seguente modo: corteccia renale > piramidi renali > fegato > polmone > testicoli ovaie > linfonodi > muscoli. In caso di aumento dei valori di cadmio i reni reagiscono in primo luogo con disfunzioni tubolari. Intossicazioni acute possono insorgere in caso di ingestione di sali di cadmio, che però in generale non sono letali, contrariamente all'inalazione di fumo di ossido di cadmio, che si sprigiona dalla fusione di Cd e Compendio degli esami labor team w ag 43 che provoca edema polmonare tossico. I sintomi dell'avvelenamento cronico sono: degenerazione infiammatoria delle mucose di naso, faringe, laringe ("raffreddore da cadmio"), orlo di cadmio dei denti (anello giallo intorno al colletto dentario), distruzione degli epiteli della mucosa olfattiva, danni renali con proteinuria, osteomalacia con aspetto radiologico simile alla sindrome di Milkman, cachessia generale e lesione delle cellule germinali. Tariffa: No. pos. DFI: 1478.00 punti tariffari 105.00 1926 Caffeina 1 ml siero Valori terapeutici: < 10.0 mg/l Valori di tossicità: > 20 g/l La caffeina fa parte delle xantine metilate assieme alla teofillina e alla teobromina. Queste sostanze hanno effetti farmacodinamici soprattutto nel sistema nervoso centrale (antagonismo dei ricettori adenosinici), sulla muscolatura liscia (broncodilatazione, contrazione dei vasi meningeali), sulla muscolatura scheletrica (contrazioni più intense, ad es. della muscolatura diaframmatica), sul cuore (effetto cronotropo e ionotropo positivo, ad elevati dosaggi tachicardia e aumento della pressione sanguigna), e sui reni (diuresi debole). Le xantine metilate vengono riassorbite rapidamente nel tratto gastrointestinale, nel fegato vengono demetilate e ossidate parzialmente ed escrete come mono-xantine metilate o acido metilurico. Tariffa: No. pos. DFI: 1238.00 punti tariffari 135.00 Calcio 242 1 ml siero 3155 Sangue intero (sangue EDTA o sangue eparinato) 508 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero 1.89 – 2.59 mmol/l 2.19 – 2.74 mmol/l 2.10 – 2.60 mmol/l sangue intero 1.12 – 1.58 mmol/l urine 2.5 – 7.5 mmol/24 ore 185 – 660 mmol/mol creatinina Il calcio è al 99% legato allo scheletro. Nel plasma si trova nella proporzione del 50% in forma di calcio libero ionizzato, il 35% legato alle proteine (albumina) e il 15% è nei complessi (bicarbonato, lattato, ecc.). L’omeostasi del calcio viene regolata dal calcio ionizzato. La formazione proteinica dipende dalla concentrazione di albume (albumina) e dal pH. L’acidosi aumenta, mentre l’alcalosi diminuisce il calcio libero (effetto contrario sul calcio legato alle proteine). La regolazione del livello di calcio avviene per mezzo del paratormone e della vitamina D (vedi sezione relativa). Siero Aumento dei valori: osteolisi (metastasi ossea), iperparatiroidismo primario, plasmocitoma, sovradosaggio della vitamina D, ipertireosi, morbo di Addison, paraneoplastico (produzione ectopica di peptidi simili al paratormone nel 10-20% di tutti i pazienti affetti da tumore, soprattutto in stadio avanzato, in particolare con carcinoma della mammella e carcinoma bronchiale di tipo epitelico squamoso), osteolisi, diuretici (tiazide), sarcoidosi, ipercalcemia ipocalciurica familiare, sindrome latte-alcali. Diminuzione dei valori: anomalie nell’assorbimento del calcio (ad es. osteomalacia dipendente dalla vitamina D), insufficienza renale cronica, (pseudo-)ipoparatiroidismo, iperparatiroidismo secondario, cirrosi epatica, metastasi osteoblastiche, pancreatite acuta, iperplasia surrenalica, antiepilettici, diuretici dell’ansa, glucocorticoidi. Urine Aumento dei valori: ipercalcemia tumorale, ipercalcemia paraneoplastica, iperparatiroidismo primario, ipertireosi, sarcoidosi, sindrome latte-alcali, carenza di estrogeni, diuretici dell’ansa, acidosi tubulare, sindrome di Cushing. Diminuzione dei valori: ipercalcemia ipocalciurica familiare, tiazidi, carenza di glucocorticoidi, ipoparatiroidismo, pseudoipoparatiroidismo. Nota aggiuntiva: nel laboratorio esterno non è possibile determinare il calcio libero (= ionizzato). Nel corso della giornata possono verificarsi oscillazioni spontanee del livello di calcio fino al 15%. A causa dell’elevata dipendenza del calcio dalla concentrazione albuminica, si consiglia inoltre, in caso di valori di albumina patologici, la determinazione del calcio corretto per albumina. In caso di ipercalcemia possono essere utili i seguenti esami supplementari: paratormone (plasma EDTA), TSH, fosfato, vitamina D, elettroforesi delle proteine, ACE. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1223.00 punti tariffari 2.80 urine No. pos. DFI: 1224.00 punti tariffari 2.80 sangue intero No. pos. DFI: 1515.00 punti tariffari 44.00 127 < 10 giorni 10 giorni – 12 anni > 12 anni Calcitonina 1 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 1 anno 1 – 5 anni 5 – 10 anni 10 – 18 anni >18 anni < 1 anno 1 – 5 anni 5 – 10 anni 10 – 18 anni >18 anni 7.0 – 30.0 ng/l 2.0 – 8.0 ng/l 2.0 – 6.0 ng/l < 4.0 ng/l < 10.0 ng/l 13.0 – 18.0 ng/l 6.0 – 13.0 ng/l 3.0 – 8.0 ng/l < 6.0 ng/l < 20.0 ng/l La calcitonina è un polipeptide che si forma nelle cellule parafollicolari (cellule C) della tiroide. È l’antagonista del paratormone, inibisce l’attività degli osteoclasti e causa una diminuzione della concentrazione di calcio nel sangue. Il significato clinico risiede nella diagnosi, nel controllo delle recidive e delle metastasi del carcinoma midollare delle cellule C della tiroide. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma midollare tiroideo, sindrome di Sipple (combinazione di feocromocitomi con carcinoma midollare tiroideo), carcinoma bronchiale a piccole cellule, carcinoidi, carcinoma del pancreas. Compendio degli esami labor team w ag 44 Patologie benigne: insufficienza renale, tiroidite di Hashimoto, ipergastrinemia, gravidanza, inibizione ormonale dell' ovulazione. Nota aggiuntiva: poiché il carcinoma delle cellule C insorge nel 20% con una incidenza familiare, si consiglia uno screening del sangue dei familiari con la calcitonina (MEN classe II). I valori normali della calcitonina non escludono uno stadio precoce di carcinoma midollare tiroideo. Nel periodo post-operatorio i valori pre-operatori aumentati dovrebbero normalizzarsi. In caso di dubbio si consiglia di eseguire il test alla pentagastrina (vedi alla rispettiva voce). Tariffa: No. pos. DFI: 1221.00 punti tariffari 60.00 2190 Calprotectina Feci, 1 porzione pari ad una noce Intervalli di riferimento: <50 mg/g feci La calprotectina è un parametro a basso costo, facile da rilevare, non invasivo, obiettivo e affidabile per le patologie gastrointestinali di origine infiammatoria e neoplastica. La rilevazione nelle feci serve a distinguere le patologie infiammatorie e tumorali da una causa funzionale. A seguito di un rialzo di questo valore in caso di patologie intestinali cronico-infiammatorie (morbo di Crohn e colite ulcerosa), nonché di patologie maligne (adenoma o carcinoma del colon) ai pazienti può essere indicato tempestivamente e in modo mirato di eseguire un'approfondimento endoscopico. Questo marcatore è idoneo per il monitoraggio terapeutico e per l’individuazione precoce di una recidiva o di un nuovo attacco di una patologia intestinale cronicoinfiammatoria. Aumento dei valori: patologie infiammatorie intestinali (croniche e acute: m. di Crohn, colite ulcerosa), tumori del colon (adenomi, carcinomi) Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 Campylobacter, anticorpi 2 ml siero 454 Campylobacter jejuni, intestinalis 455 Campylobacter fetus Intervalli di riferimento: Campylobacter jejuni, intestinalis < 1:8 Campylobacter fetus < 1:8 C. jejuni, C. interstinalis: enterite infettiva associata a febbre, diarrea acquosa ed eventualmente sanguinolenta. Infezione autolimitante dopo circa 1 settimana (diarrea del viaggiatore). In seguito può manifestarsi anche un’artrite reattiva. C. fetus: gastroenterite in età pediatrica. In caso di immunosoppressione può causare meningite, endocardite, peritonite, artrite, colecistite, salpingite, sepsi. Nota aggiuntiva: La ricerca sierologica è meno affidabile dell’esame colturale delle feci. L’infezione da campylobacter è soggetta all’obbligo di notifica. Tariffa: No. pos. DFI: 1497.00 punti tariffari 28.00 Canapa, Cannabis, Marijuana, THC Cannabinoidi, Tetraidrocannabinolo, Hascisc, 520 20 ml urine 5209 2 ml siero Intervalli di riferimento: urine siero negativo < 1.0 µg/l 11-idrossi-THC, siero < 1.0 µg/l Tetraidrocannabinolo < 2.0 µg/l Per canapa (sinonimo di hashish) si intende la foglia della pianta femmina della canapa indiana (Cannabis sativa indica). Secerne una sostanza resinosa, in cui sono contenuti i cannabinoidi assieme alle sostanze principali cannabidiolo, tetraidrocannabiolo (THC, derivato più importante) e cannabinolo. L’effetto è serotonicosimile, bassi dosaggi producono prevalentemente un effetto inibente, dosaggi più elevati causano stati di agitazione fino a stati psicotici. Nel siero verranno determinati anche l’11-idrossi-THC e il tetraidrocannabinolo. Nota aggiuntiva: Periodo di positività: „spinello“ unico 1 – 1.5 giorno consumo modico 5 – 10 giorni consumo elevato 10 – 20 giorni abuso cronico fino a 30 giorni Il fumo di canapa assorbito passivamente di solito non è evidenziabile. Il fumo passivo di spinello non provoca risultati positivi. vedi inoltre Screening con stupefacenti Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 3833 Candesartan (Blopress®, Atacand®) 2 ml siero Valori terapeutici: 80 – 180 g/l Antipertensivo, antagonista dell'angiotensina II Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 453 punti tariffari 99.00 Candida, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 40 kU/l IgA < 60 kU/l IgM < 60 kU/l L’evidenziazione delle IgM e IgA può essere indicativa di una malattia attiva. Tariffa: No. pos. DFI: 3386.00(3x) punti tariffari 96.00 Compendio degli esami labor team w ag 4530 Candida DNA, PCR Tampone (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3362.00 248 45 punti tariffari 180.00 Capacità ferro-legante, Calcolo della percentuale di saturazione della transferrina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 15 – 50% La saturazione della transferrina rappresenta il rapporto della concentrazione di ferro e transferrina. Saturazione della transferrina (%) = siero-ferro (mg/dl) x 71/transferrina (mg/dl); Saturazione della transferrina (%) = siero-ferro (mmol/l) x 400/transferrina (mg/dl); In presenza di un deficit di ferro la saturazione della transferrina subisce un calo, poiché oltre ad un abbassamento del ferro si ha un aumento nella formazione di transferrina per incrementare il turnover di ferro. In caso di anomalie nella valutazione del ferro nel quadro di patologie croniche risulta una saturazione normale della transferrina, dal momento che la sintesi della transferrina evidenzia una regolazione verso il basso. In caso di sovraccarico di ferro le riserve di ferro di deposito sono aumentate, la transferrina diminuisce, perciò la saturazione di transferrina è aumentata. Aumento dei valori: sovraccarico di ferro (emocromatosi, talassemie, patologie epatiche, trasfusioni di sangue ripetute), emolisi, anemie sideroacrestiche, anemie megaloblastiche e medicamentose, porfiria, intossicazione da piombo. Diminuzione dei valori: deficit di ferro, alterazioni nella distribuzione del ferro (infezioni, tumori, uremia, patologie epatiche). Nota aggiuntiva: per valutare il metabolismo del ferro si raccomanda anche di eseguire la determinazione della ferritina e del recettore solubile di transferrina. In caso di sovraccarico di ferro: saturazione della transferrina > 55%. Informazioni sulla emocromatosi: vedere alla rispettiva voce. Tariffa: No. pos. DFI: 1729.00 punti tariffari 6.20 Capelli, micologia Contenitore sterile da 50 ml (tappo giallo) art. n° M515 Togliere nella zona colpita i capelli con le radici e spedire in recipiente sterile. 352 Carbamazepina (Tegretol®, Timonil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 17 – 51 mol/l Prelievo di sangue: prima di somministrare la dose successiva (minimo); 6 – 18 ore dopo l’ultima assunzione (max.) Antiepilettico La carbamazepina è un derivato della dibenzazepina. Usi principali: crisi focali semplici, psicomotorie e di grande male e anche neuralgie del trigemino. Effetti collaterali: sonnolenza, stordimento, nausea, cefalea, atassia, tremore, stati confusionali, reazioni allergiche, danni epatici e leucocitopenia. Si consigliano controlli regolari del quadro ematico. La carbamazepina presenta analogie farmacologiche e strutturali con gli antidepressivi triciclici (ad es. l’imipramina). La quota legata alle proteine plasmatiche è del 65-80%; l’emivita è di 20-60 ore. Tariffa: No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 2233 Carbidopa 2 ml siero Intervalli di riferimento: 20 – 200 g/l Inibitore della decarbossilasi, medicamento antiparkinson Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 591 Carbimazolo (Neo-Mercazole®) 2 ml siero Valori terapeutici: 200 - 700 µg/l Prelievo di sangue 1 – 3 ore dopo l’ultima assunzione Tireostatico Il carbimazolo appartiene, oltre ad es. al propiltiouracile e al tiamazolo, al gruppo dei tioamidi. I tioamiditireostatici inibiscono la perossidasi tiroidea, impedendo in questo modo l’ossidazione di ioduro e l’inserimento di iodio nei residui di tirosina della tireoglobulina. L’inattivazione del carbimazolo avviene nella tiroide e nel fegato. I prodotti vengono eliminati prevalentemente con l‘urina, ma anche per via biliare. I tioamidi-tireostatici sono impiegati nell’ipertiroidismo di Basedow, nell’autonomia disseminata e multifocale, in caso di crisi tireotossica e come terapia preoperatoria per tutti gli ipertiroidismi. Possibili effetti collaterali sono: agranulocitosi, leucopenia e reazioni allergiche (eritemi, orticaria, febbre) rigonfiamenti delle articolazioni, edemi, disturbi gastrointestinali. Nota aggiuntiva: emivita circa 3 ore. Tariffa: No. pos. DFI: 1486.00 punti tariffari 99.00 371 Carbohydrate deficient transferrin, Transferrina carboidrato carente, CDT 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.6% La transferrina carboidrato carente è una variante della transferrina, nella cui molecola mancano 3 o 4 residui glicosidici. Il meccanismo di questa anomalia della transferrina è ancora ampiamente sconosciuto. In caso di abuso etilico cronico sono riscontrate concentrazioni elevate. Si presume che l'acetaldeide induca un'inibizione del trasferimento glicosilico. Il valore percentuale della CDT aumenta se nel corso di parecchie settimane l'assunzione media giornaliera è superiore a 60 grammi di alcool, corrispondente a circa una bottiglia di vino al giorno. Durante un periodo di astinenza il valore percentuale di CDT torna lentamente normale. Il tempo di emivita della CDT è di 9 giorni. Con la misurazione del contenuto % di CDT nella transferrina totale non devono essere considerate le oscillazioni nel contenuto di transferrina (ad es. in Compendio degli esami labor team w ag 46 donne gravide, diminuzione dei valori in caso di perdite renali di proteine o ridotta sintesi proteica, come in caso di cirrosi epatica)). Aumento dei valori: abuso etilico, epatite C cronica, cirrosi epatica, tumori epatici. Nota aggiuntiva: il valore percentuale di CDT oscilla anche nei non alcolisti. Non rilevabile dal plasma EDTA. Tariffa: No. pos. DFI: 1226.00 punti tariffari 76.00 592 Carbossiemoglobina, HbCO, CO-emoglobina 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 2% fumatori < 6% Le cause principali di intossicazioni da monossido di carbonio sono i gas di scarico delle automobili e gli impianti per riscaldamento e cucina installati in modo difettoso o errato dal punto di vista della combustione. L'azione patologica del CO ha origine dalla sua affinità con i punti del legame di O2 nell'emoglobina 240 volte superiore a quella dell’O2, al punto che viene bloccato il ferro bivalente. Questo determina un allungamento del legame della curva di dissociazione dell'O2, interrompendo il rilascio di ossigeno trasportato dell'emoglobina ai tessuti e provocando un ristagno dell'anidride carbonica risultante dal metabolismo che non può essere eliminata dall'Hb-CO. Data la reversibilità di questa reazione la funzionalità dell'emoglobina può essere ripristinata mediante la respirazione di ossigeno puro. Sintomi: in presenza di modeste concentrazioni di Hb-CO (< 20%) si ha l'insorgenza di lievi cefalee, adinamia, malessere, palpitazioni cardiache. Concentrazioni di Hb-CO comprese fra il 20 e il 60% provocano vertigini, perdita di coscienza, abbassamento della temperatura corporea, paralisi, palpitazioni e respirazione di Cheyne-Stoke, aspetto rosso-ciliegia di sangue e tessuti. Una concentrazione di Hb-CO > 70% è letale. Terapia: apporto di aria priva di CO. Somministrazione di ossigeno puro. In caso di apnea, respirazione artificiale, intubazione, non somministrare analettici centrali, normalizzare la temperatura corporea. Tariffa: No. pos. DFI: 1398.00 punti tariffari 42.00 Carnitina Un deficit di carnitina si manifesta con debolezza muscolare, mialgia, cardiomiopatia, ipoglicemia e disfunzioni della crescita. Cause: alimentazione errata, nutrizione parenterale, terapia a base di valproato, difetti enzimatici congeniti. La carnitina nell’eiaculato è correlata positivamente con la concentrazione di sperma e con la motilità, rispecchia la funzione escretrice dell’epididimo. L-Carnitina 593 2 ml siero 594 2 ml eiaculato Intervalli di riferimento: siero 3.7 – 8.6 mg/l eiaculato 24.2 - 83.2 mg/l Un deficit di carnitina si manifesta con debolezza muscolare, mialgia, cardiomiopatia, ipoglicemia e disfunzioni della crescita. Cause: alimentazione errata, nutrizione parenterale, terapia a base di valproato, difetti enzimatici congeniti. La carnitina nell’eiaculato è correlata positivamente con la concentrazione di sperma e con la motilità, rispecchia la funzione escretrice dell’epididimo. Tariffa: No. pos. DFI: 1488.00 punti tariffari 93.00 5930 Carnitina libera 2 ml siero Intervalli di riferimento: 4.8 – 8.2 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1488.00 478 punti tariffari 93.00 Carotene, β1 ml siero Intervalli di riferimento: 500 - 2500 g/l Il beta-carotene è una provitamina della vitamina A e viene sintetizzato esclusivamente nelle piante, soprattutto nelle carote ed è il pigmento di molti tessuti animali (tessuto grasso, latte, uova). Data la sua liposolubilità il riassorbimento è possibile solo in combinazione con grassi o acidi biliari. Nel fegato, dal betacarotene, in seguito ad una scissione ossidativa simmetrica tramite carotinasi, si formano due molecole di vitamina A. Il livello di concentrazione di beta-carotene nel siero è un indice per il riassorbimento intestinale dei grassi, dato che i disturbi dell'assorbimento dei grassi alimentari provocano un abbassamento dei valori (riduzione della concentrazione dopo un periodo di malassorbimento di 1 - 4 settimane.) Diminuzione dei valori: malassorbimento dei grassi dal lume intestinale: sindrome generale di malassorbimento (sprue, celiachia, morbo di Whipple, fistola enterocolitica, sindrome da intestino corto) e alterazioni dell'assimilazione dei grassi (insufficienza pancreatica, sindrome da perdita di acidi biliari, ittero da ostruzione, colestasi intraepatica, insufficienza epatica). Tariffa: No. pos. DFI: 1202.00 punti tariffari 58.00 5315 Carvedilolo 2 ml siero Intervalli di riferimento: <74 µg/l picco 2 ore dopo 50 mg Alfa- e beta-bloccante. Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 CAST, Cellular Antigen Stimulation Test, Test di stimolazione cellulare Sangue EDTA, 1 tubetto/allergene Prelievo lunedì - mercoledi La diagnosi specifica di reazioni allergiche di tipo immediato come rinocongiuntiviti, asma, orticaria/angioedema e anafilassi, si basa tradizionalmente sui test cutanei e sulla determinazione delle IgE specifiche per l’allergene (sIgE). Nelle reazioni allergiche di tipo immediato, oltre alle mast-cellule assumono Compendio degli esami labor team w ag 47 un ruolo centrale anche i granulociti basofili la cui attivazione e il successivo rilascio di mediatori ovvero l’espressione di marcatori sulla superficie cellulare sono il principio su cui si basa il test cellulare. Il test CAST® è basato sulla determinazione dei sulfidoleucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4), prodotti da granulociti basofili pretrattati con IL- 3 in seguito alla stimolazione con l’allergene in-vitro. Questo test è specifico per diverse allergie, come le allergie da veleno di ape e vespa, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ßlattamici ed una varietà di altri farmaci. Dopo la somministrazione di corticosteroidi, acido cromoglicico o indometacina, il prelievo ematico per i test di stimolazione cellulare deve essere effettuato al massimo dopo 24 ore dall’assunzione dell’ultima dose. Gli antistaminici non influiscono. 535 Catecolamine, Adrenalina, Noradrenalina, Normetanefrina, Acido vanilmandelico Dopamina, Metanefrina, 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% Determinazione dei metaboliti metanefrina e normetanefrina nel plasma congelato è un’alternativa raccomandata. Vedere anche metanefrina, normetanefrina. Intervalli di riferimento: urine adrenalina < 4 anni < 44.5 nmol/24h < 49.0 nmol/mmol creatinina 4 – 10 anni < 74.2 nmol/24h < 22.7 nmol/mmol creatinina > 10 anni < 148.5 nmol/24 h < 17.5 nmol/mmol creatinina noradrenalina < 4 anni < 212 nmol/24h < 280 nmol/mmol creatinina 4 – 10 anni < 466 nmol/24h < 59 nmol/mmol creatinina > 10 anni < 572 nmol/24h < 76 nmol/mmol creatinina dopamina < 4 anni 260 – 1690 nmol/24h 21 – 124 nmol/mmol creatinina > 4 anni < 3250 nmol/24 h < 228 nmol/mmol creatinina metanefrina < 1520 nmol/24 h < 132 nmol/mmol creatinina normetanefrina < 2120 nmol/24 h < 180 nmol/mmol creatinina acido vanilmandelico < 33 µmol/24h < 3.5 µmol/mmol creatinina Le catecolamine vengono determinate nella diagnostica di tumori a produzione di catecolamine. I sintomi principali sono: ipertensione arteriosa (permanente o intermittente), a cui possono aggiungersi una serie di altri sintomi quali cefalea, febbre, sudorazione, tachicardia, tremore, nervosismo, dimagrimento, pallore, angina pectoris, disturbi visivi, rossore, ecc. La maggior parte dei feocromocitomi secerne noradrenalina. Aumento dei valori: tumori secernenti catecolamine (feocromocitoma, neuroblastoma,), ipertensione essenziale, stress, sforzi fisici, ipoglicemia. Aumento prevalente di dopamina: indicazione di neuroblastoma o di feocromocitoma maligno. Diminuzione dei valori: nessuna rilevanza clinica. Nota aggiuntiva: nel giorno precedente il periodo di raccolta si deve evitare l’ingestione di banane, caffè, formaggio, noci, tè nero, vaniglia, agrumi. Evitare lo stress. Se possibile, sospendere gli antiipertensivi. La determinazione delle catecolamine insieme ai mataboliti metanefrina e normetanefrina nelle urine delle 24 ore vanta una sensibilità e una specificità nettamente superiori. La determinazione delle catecolamine nell’urina/nel plasma eseguita una sola volta presenta un valore limitato: come diagnostica di base si consiglia di determinare per 3 volte. Vedi inoltre: metaboliti delle catecolamine, metanefrina, normetanefrina, acido vanillinmandelico, acido omovanillinico. cromogranina A, test alla clonidina. Tariffa: punti tariffari 328.60 Catene leggere libere, Proteina di Bence-Jones 155 2 ml siero, rapporto / 577 20 ml urine 24 ore o urina del mattino ricerca qualitativa e quantitativa Intervalli di riferimento: siero urine Tariffa: 5233 siero urine 3.30 – 19.40 mg/l cattene kappa 5.7 – 26.3 mg/l cattene lambda 0.26 – 1.65 rapporto 0.39 – 15.10 mg/l cattene kappa 0.81 – 10.10 mg/l cattene lambda 0.46 – 4.00 rapporto No. pos. DFI: 1459.00(2x) punti tariffari 74.00 punti tariffari 138.20 Catinoni (Khat) 20 ml urina Intervalli di riferimento: negativo I Catinoni (Khat, cat, chat, qat, cat) sono i giovani germogli e le foglie della pianta di khat (Catha edulis). Questo albero o arbusto, caratterizzato da foglie ovali lunghe 3-12 centimetri, cresce spontaneamente in Africa orientale, nella penisola arabica, in Afghanistan e in Turkmenistan. Le piante di khat vengono ad oggi coltivate anche sugli altipiani dell'Africa orientale e raccolte durante tutto l'anno. Nei paesi di origine (Etiopia, Somalia, Yemen e Kenya) la pianta di Khat è una droga socialmente accettata. In Svizzera, la pianta di Khat viene consumata soprattutto da persone originarie dell’Africa orientale, soprattutto perché il suo sapore amaro risulta piuttosto strano agli europei. Da 100 a 200 g di foglie fresche e germogli della pianta di khat vengono tenuti in bocca e masticati per diverse ore. Il sapore è molto amaro e questo comporta che vengano consumate contemporaneamente una grande quantità di bevande fredde. Raramente la pianta di khat viene consumata sotto forma di tè, in impasti di erbe aromatiche o fumata come del tabacco. Compendio degli esami labor team w ag 48 Effetti:i principi attivi, catinone e catina, vengono assorbiti dalla mucosa orale durante la masticazione. Essi hanno un effetto euforizzante e stimolano il sistema circolatorio. La pressione sanguigna aumenta così come la frequenza cardiaca. Svanisce la sensazione di fatica e la fame, viene persa in parte la percezione dello spazio e del tempo. Si osservano frequentemente un impulso a parlare, iperattività e disturbi del sonno. Nella fase di decadimento si osserva una fase di rilassamento, che può essere accompagnata da depressione e ansia. L'effetto inizia circa 20 minuti dopo l’assunzione e dura da 2 a 4 ore. Grazie alla lenta assunzione dei principi attivi i casi di overdose sono molto rari, al contrario delle anfetamine. L'uso regolare di questa droga causa infiammazione della mucosa orale, meteorismo e costipazione.Khat porta alla dipendenza psicologica con coazione a ripetere e interesse incentrato solamente sulla droga con conseguente disinteresse per l'igiene personale e la nutrizione (negligenza). Una dipendenza fisica non è stata provata. Tariffa: No. pos. DFI:1684.00 punti tariffari:145.00 3219 5289 Cefazolina (Kefzol®) 2 ml siero Valori terapeutici: 10 – 150 mg/l Antibiotico Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 Ceftazidima (Cefalosporina di 3 generazione) 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 3806 vedi referto No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Ceftriaxone (Rocephin®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 5289 punti tariffari 140.00 10 – 100 mg/l No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 115.00 Cefuroxima (Cefalosporina di 2 generazione) 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: vedi referto No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Celiachia, Sprue non-tropicale, Enteropatia sensibile al glutene Nella malattia celiaca si ha la formazione di anticorpi anti-gliadina. La gliadina è la forma solubile in alcol delle proteine del glutine di frumento, presente nei cereali (frumento, segale, orzo e avena). La formazione di questi anticorpi provoca un’atrofia della mucosa dell’intestino tenue, che causa una sindrome da malassorbimento con sintomatologia varia: disfunzioni della crescita e dello sviluppo nei bambini, flatulenza, dolori addominali, inappetenza, irregolarità nell’evacuazione intestinale, deficit vitaminico, anemia, carenza di ferro, ecc. Incidenza familiare e associazione con HLA DR3. Gruppi a rischio di sviluppo di celiachia: familiari di pazienti celiaci, diabetici di tipo I, sindrome di Sjögren, sindrome Down, carenza di IgA. Nel siero possono essere individuati anticorpi specifici. Anticorpi anti-gliadina della classe IgG e IgA, e anticorpi della transglutaminasi del tipo IgA, autoanticorpi anti-endomisio (IgA) e autoanticorpi antireticolina. La massima specificità e sensibilità si raggiunge con la determinazione di anticorpi IgG e IgA antigliadina e anticorpi IgA anti-transglutaminasi. Il titolo elevato degli anticorpi è correlato con l’attività patologica e può essere valutato per i controlli terapeutici (scompare mantenendo una dieta priva di glutine). vedi anche analisi singolari Nota aggiuntiva: vedere le singole analisi e i profili di analisi. 5826 Celiprololo (Selectol®) 1 ml siero Valori terapeutici: Betabloccante Tariffa: 4726 50 – 500 µg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Cellule Emoglobina F, HbF, Emoglobina fetale 4 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1.00 ‰ Analisi per una micro- o macro-trasfusione feto-materna. L’indagine dovrebbe essere effettuata il prima possibile dopo un evento scatenante. Nota aggiuntiva: vi preghiamo di contattarci per una consultazione telefonica. Tariffa: No. pos. DFI: 1401.00 punti tariffari 41.00 232 Ceruloplasmina, CPL 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 mesi 0.05 – 0.18 g/l 3 mesi – 5 anni 0.25 – 0.55 g/l > 5 anni 0.20 – 0.60 g/l La ceruloplasmina fa parte delle proteine della fase acuta e funge da proteina di trasporto del rame. Sintetizzata nel fegato, migra nella frazione della globulina α2. Morbo di Wilson: una sintesi della ceruloplasmina può impedire il legame con il rame, che si accumula nei tessuti degli organi (fegato, cervello, reni, cornea); si tratta di un’affezione rara ad ereditarietà recessiva. Aspetti clinici: rigidità, difficoltà di movimento, contratture, tremore intenzionale, disfunzioni epatiche, splenomegalia, pigmentazione ad anello della cornea (anello corneale di Kayser-Fleischer). Diminuzione dei valori: morbo di Wilson: sindrome nefrotica, gastroenteropatia essudativa, malassorbimento, insufficienza epatica grave. Sindrome di Menkes. Compendio degli esami labor team w ag 49 Aumento dei valori: infiammazioni acute, gravidanza, epatite acuta, colestasi, tumori maligni, morbo di Hodgkin, infarto del miocardio. Nota aggiuntiva: nel morbo di Wilson, il rame totale nel siero diminuisce, rame libero aumenta, nell’urina il rame aumenta, così come nella biopsia epatica (diagnostico!). Sindrome di Menkes: disfunzioni congenite in altra proteina di trasporto del rame: CPL, rame nel siero e nel fegato sono ridotti, sintomi neurologici. Tariffa: No. pos. DFI: 1220.00 punti tariffari 19.90 536 Chetosteroidi, 1710 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: < 8 anni < 10.4 µmol/24h < 0.92 µmol/mmol creatinina f > 8 anni 24.3 – 69.4 µmol/24h 2.14 – 6.11 µmol/mmol creatinina m > 8 anni 34.7 – 86.8 µmol/24h 3.05 – 7.62 µmol/mmol creatinina I 17-chetosteroidi nelle urine originano sopratutto dal metabolismo di androstenedione, DHEA, DHEA-S e testosterone. Aumento dei valori: tumori della corteccia surrenale (carcinoma corticosurrenale), sindrome adrenogenitale (AGS). Tariffa: No. pos. DFI: 1004.00 punti tariffari 42.00 Chimotripsina Non verra più determinata: la sensibilità e la specificità sono, tuttavia, nettamente inferiori a quelli della determinazione dell’elastasi pancreatica nelle feci. Come alternativa si consiglia la determinazione della elastasi pancreatica nelle feci native (vedi alla rispettiva voce). 596 Chinidina (Kinidin-Duriles®, Longacor®) 2 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 5.0 mg/l Valori di tossicità: > 10 mg/l Prelievo di sangue: subito prima l’assunzione successiva. Antiaritmico Lo spettro di attività della chinidina viene caratterizzato da tre effetti principali: effetto diretto sulla membrana di tutte le cellule del muscolo cardiaco; in ambito terapeutico effetto vagolitico (parasimpatico) ed effetto simpatolitico. Indicazioni della terapia a base di chinidina: extrasistoli sopraventicolari e ventricolari, tachicardia sopraventricolare; flutter atriali; fibrillazioni atriali, profilassi recidiva dopo conversione nel ritmo sinusale. Tariffa: No. pos. DFI: 1486.00 punti tariffari 14.30 Chlamydia, Clamidie Le clamidie appartengono ai più piccoli batteri parassiti intracellulari obbligati e vengono trasmesse per contagio interumano (infezione trasmessa dal partner) o dagli animali all’uomo. Tipico di questa malattia è il decorso cronico con generalmente sintomi scarsi, che spesso non consente di diagnosticare un’infezione o permette di diagnosticarla soltanto in uno stadio tardivo. Soprattutto le clamidie a trasmissione sessuale rivestono nel mondo occidentale particolare importanza e costituiscono attualmente in parecchi paesi la più diffusa malattia venerea. Al genere Chlamydia appartengono tre importanti specie patogene per l’uomo: C. trachomatis, C. pneumoniae e C. psittaci. 4662 Chlamydia pneumoniae IgG e IgA, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgA < 1.0 MOC Dal 1989 riconosciuta come terza specie di chlamydia, causa di solito leggere infezioni respiratorie quali bronchiti, polmoniti neonatali o atipiche. Sono state osservate associazioni con altre malattie, tra cui asma, malattie polmonari ostruttive croniche, eritema nodoso, sarcoidosi, miocardite, coronopatie Tariffa: No. pos. DFI: 3391.00, 3393.00 punti tariffari 89.00 4101 Chlamydia pneumoniae DNA Espettorato Aspirato tracheo-bronchiale Tampone rino-faringeo Agoaspirato Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3397.00 4663 punti tariffari 180.00 Chlamydia psittaci, anticorpi, Ornitosi, Psittacosi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1:64 IgA < 1:32 IgM < 1:20 Si tratta dell’agente eziologico dell’ornitosi o psittacosi (“mallatia dei pappagalli”), una malattia rara trasmessa soprattutto da uccelli e altri animali. Il quadro clinico si presenta per lo più con polmoniti atipiche recidivanti. Tariffa: No. pos. DFI: 3391.00, 3393.00 (2x) punti tariffari 136.00 4100 Chlamydia psittaci DNA Espettorato Aspirato tracheo-bronchiale Tampone rino-faringeo Compendio degli esami labor team w ag 50 Agoaspirato Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3397.00 466 punti tariffari 180.00 Chlamydia spp., anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgA < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: L’evidenziazione delle IgM/IgA depone per un’infezione in atto. Nelle artriti reattive, anessiti croniche (sterilità) e reinfezioni (fase precoce) è sufficiente l’evidenziazione delle IgA. In tali casi si raccomanda il monitoraggio del decorso dopo circa 15 giorni (incremento del titolo delle IgG in presenza di infezioni in atto). Dopo un’adeguata terapia antibiotica i titoli anticorpali tendono, per settimane/mesi, a diminuire lentamente. In caso di infezione localizzata (uretrite priva di complicanze), spesso non si ha produzione di anticorpi, soprattutto negli uomini. Nella ricerca di anticorpi anti-Chlamydia psittaci o pneumoniae si effettua prima l’analisi „Chlamydia spp“; in caso di riscontro positivo segue la differenziazione. Tariffa: No. pos. DFI: 3391.00 (2x), 3392.00 punti tariffari 131.00 Chlamydia trachomatis, Linfogranuloma venereo Della specie C. trachomatis si conoscono oggi 18 sierotipi. Nei paesi tropicali questa specie di chlamydia provoca il tracoma e il linfogranuloma venereo. Alle nostre latitudini si riscontrano congiuntivite da inclusi, congiuntivite neonatale e infezioni genitali aspecifiche soprattutto a trasmissione sessuale. Donne: L’infezione genitale da C. trachomatis (sierotipi D-K) è la più diffusa malattia a trasmissione sessuale nelle donne tra i 15 e 25 anni. Il quadro clinico è variabile e va da leggeri disturbi nella zona genitale (p.es. essudato) a gravi disturbi addominali (anessite, salpingite). Le infezioni da C. trachomatis possono esitare in infertilità o gravidanza extratuerina. Un problema particolare è la cervicite da Chlamydia durante la gravidanza, la cui incidenza si aggirerebbe sul 5%. Ne può conseguire un parto prematuro e un’infezione neonatale durante il passaggio nel canale da parto infetto. Senza terapia circa il 20 – 40% dei bambini nati da donne affette da cervicite da chlamydia tende a sviluppare congiuntivite, la quale può anche cronicizzare, e - fino al 20% dei casi - polmonite, faringite o otite media; l’otite media spesso non viene diagnosticata a causa della scarsa sintomatologia e può determinare disturbi della crescita o danni tardivi. Il rischio di infezione nel parto vaginale supera il 50%; la metà delle infezioni presentano nel neonato un decorso asintomatico. Uomini: Nell’uomo l’esordio dell’infezione da Chlamydia è spesso caratterizzato da uretrite associata a essudato purulento. Le conseguenze possono essere prostatite, epididimite, proctite ed eventuale infezione dell’epitelio germinativo con conseguente sterilità. Sia negli uomini che nelle donne può insorgere un’artrite reattiva come manifestazione tardiva. 410 Chlamydia trachomatis DNA, PCR 10 ml della 1a urina del mattino Tampone (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3396.00 3345 Ciclofosfamide (Endoxan®) 2 ml siero Valori terapeutici: Citostatico Tariffa: 363 punti tariffari 95.00 10 – 25 mg/l No. pos. DFI: 1771.00 punti tariffari 99.00 Ciclosporina A (Sandimmun®) 2 ml sangue EDTA Valori terapeutici: 75 – 200 g/l Valori di tossicità: > 500 g/l Immunosoppressore La ciclosporina è un peptide ciclico composto da 11 aminoacidi con intense proprietà idrofile. Aree di impiego: terapie immunosoppressive a seguito di trapianto di organi e patologie autoimmuni. Effetti collaterali principali: ipertonia arteriosa e danni renali, epatotossicità avanzata, infezioni, iperplasia gengivale, tremore, irsutismo, ipercaliemia, ipomagnesemia e iperuricemia. Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 1911 Cimetidina (Tagamet®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.50 – 1.00 mg/l Antagonista del ricettore H2 Tariffa: prezzo su richiesta 5299 Ciprofloxacina 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antibiotico, chinolone Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 485 punti tariffari 115.00 Cistatina C 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.50 – 1.00 mg/l La cistatina C si forma in tutte le cellule (inibitore della proteinasi della cisteina). Viene filtrata a livello glomerulare e riassorbita completamente a livello tubulare e pertanto può essere utilizzata per la valutazione del tasso di filtraggio glomerulare. Compendio degli esami labor team w ag 51 Aumento dei valori: riduzione delle funzioni renali. Nota aggiuntiva: non è ancora del tutto chiaro se la determinazione della cistatina C può sostituire la rilevazione della clearance della creatinina. Tariffa: No. pos. DFI: 1257.00 punti tariffari 21.00 Cisteinildopa, 5-SCD 1931 2 ml plasma EDTA congelato 572 10 ml urine senza additivo Intervalli di riferimento: plasma EDTA < 10 nmol/l Un aumento dei valori può essere associato a un melanoma maligno: impiego come marcatore tumorale. Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 Cistina, Aminoacidi 3601 2 ml siero 2367 10 ml urine senza additivo Intervalli di riferimento: siero urine < 31 giorni 31 giorni – 6 anni 6 – 15 anni > 15 anni < 31 giorni 31 giorni – 1 anno 1 – 3 anni > 3 anni 60 – 110 µmol/l 40 – 90 µmol/l 60- 110 µmol/l 65 – 140 µmol/l < 51.0 mmol/mol creatinina < 36.0 mmol/mol creatinina < 28.0 mmol/mol creatinina < 12.1 mmol/mol creatinina La L-cistina è un disulfide prodotto dall'ossidazione di due molecole del tioalcool L-cisteina [Sinonimo: (R)Cisteina]. Riduzione dei livelli: alopecia, unghie squamate. In presenza di cistinuria viene escreta una quantità aumentata di cistina nelle urine (ridotto riassorbimento a livello dei tubuli prossimali), che può portare alla formazione di calcoli di cistina. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1044.00 punti tariffari 69.00 urine No. pos. DFI: 1043.00 punti tariffari 59.00 1912 Citalopram (Seropram®) 2 ml siero Valori terapeutici: 25 - 250 g/l Antidepressivo; inibitore della ricaptazione della serotonina Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Citomegalia, Citomegalovirus, CMV Il citomegalovirus appartiene alla famiglia degli herpes virus (virus a DNA). È diffuso su scala mondiale; infatti, gli anticorpi sono presenti in circa il 50% della popolazione. Nei soggetti sani l’infezione, dopo un periodo di incubazione di 20 – 30 giorni, si presenta, nella maggior parte dei casi, senza sintomi oppure sotto forma di malattia simil-influenzale, eventualmente con un aumento degli enzimi epatici e linfoadenopatia. Le categorie a rischio sono: pazienti sottoposti a trattamento con farmaci immunosoppressori, malati di AIDS, trapiantati o pazienti con malignoma, pazienti in emodialisi; questi soggetti possono accusare una grave infezione generalizzata con polmonite interstiziale, encefalite, leucopenia, trombopenia, enterite, retinite, ingrossamento dei linfonodi e febbre con possibile esito letale. L’eliminazione virale avviene per via rinofaringea e urinaria. Va inoltre menzionata l’infestazione delle cellule mesangiali nei trapiantati renali con conseguente rigetto del trapianto. Dopo aver passato un’infezione primaria il virus persiste per tutta la vita all’interno delle cellule endoteliali, nelle ghiandole salivari, nelle cellule dei tubuli renali e nei granulociti. In caso di immunosoppressione (temporanea) può verificarsi una riattivazione, con possibile infezione secondaria generalizzata. L’infezione citomegalica aggrava l’immunosoppressione. Infezione primaria nel 1° trimestre di gravidanza: gravi danni con microcefalia, danni all’udito, atrofia del nervo ottico, corioretiniti, ittero, emolisi, trombocitopenia, epatosplenomegalia. Infezione dopo il primo trimestre o riattivazione: danni minimi o assenti. Infezione perinatale del feto: infezione durante il passaggio nel canale da parto infetto o attraverso il latte materno ospitante il virus. L’infezione in genere decorre asintomatica. Un’infezione è associata a elevati titoli di anticorpi IgG; è possibile che non siano ancora presenti anticorpi di tipo IgM. Si raccomanda la ricerca del CMV nelle urine (PCR). 469 Citomegalia, IgG 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Tariffa: No. pos. DFI: 3009.00 470 punti tariffari 25.00 Citomegalia IgG e IgM 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: Ricerca di IgM nell’infezione acuta, riattivazione e infezione da altri virus herpetici (EBV, HSV, VZV); spesso si hanno anche reazioni aspecifiche, soprattutto durante la gravidanza (→monitoraggi!). Tariffa: No. pos. DFI: 3009.00, 3012.00 punti tariffari 58.00 4691 Citomegalia IgG, avidità 2 ml siero Intervalli di riferimento: indice di avidità < 0.8: infezione contratta a distanza di < 3 mesi indice di avidità > 0.8: infezione contratta a distanza di > 3 mesi Nel caso si riscontrino difficoltà nell’interpretare i risultati del CMV-IgG e IgM (in particolare durante la gravidanza) la citomegalia avidità CMV è in grado di fornire dati riguardo al momento approssimativo in cui è stata contratta l’infezione. Tariffa: No. pos. DFI: 3550.00 punti tariffari 71.00 Compendio degli esami labor team w ag 52 Citomegalia DNA 4693 2 ml sangue EDTA 1932 10 ml urine senza additivo 4693 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: La ricerca di agenti tramite PCR da urine/saliva è consigliabile solo nei neonati, dato che i portatori asintomatici eliminano il virus a intermittenza. Nei bambini/adulti si dovrebbe effettuare la ricerca dell’agente tramite PCR da sangue EDTA (leucociti). Tariffa: No. pos. DFI: 3017.00 punti tariffari 180.00 Citrato 1913 1913 511 1914 2 ml sangue intero in provetta con NaF 2 ml siero 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale 2 ml eiaculato Intervalli di riferimento: sangue urine f 17 – 31 mg/l 0.59 – 4.65 mmol/24 ore 52 – 412 mmol/mol creatinina m 1.21 – 2.66 mmol/24 ore 107 – 300 mmol/mol creatinina eiaculato 2.0 – 10.0 mg/ml Circa il 90% del citrato complessivo dell’organismo si trova nel sistema scheletrico. Il citrato assunto per via orale e assorbito nell’intestino viene metabolizzato rapidamente a livello epatico. La regolazione del livello di citrato avviene attraverso il metabolismo intermedio nel tessuto osseo e nell’intestino e anche attraverso la metabolizzazione nel fegato e nei reni e mediante secrezione renale. Le donne secernono molto più citrato degli uomini. Il citrato inibisce la cristallizzazione dell’ossalato di calcio mediante la formazione di complessi calciocitrati chelatosimili. La valutazione della secrezione di citrato nei pazienti con calcoli può essere significativo solo se si osservano i valori normali specifici del sesso e determinati criteri di esclusione (creatinina nel siero < 115 mmol/l, clearance della creatinina > 80 ml/min., urina sterile e corretta raccolta delle urine). In caso di nefrolitiasi la secrezione di citrato è spesso inferiore ai valori di norma: in caso di soggetti che soffrono di urolitiasi sono auspicabili secrezioni di citrato > 2,5 mmol/24 h (cristalloinibizione). Il livello di citrato nell’eiaculato indica lo stato di funzionalità della prostata. Tariffa: No. pos. DFI: 1769.00 punti tariffari 37.00 3349 Claritromicina (Klacid®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 510 1.0 – 5.0 mg/l No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Clearance della creatinina 1 ml siero e 5 ml urine dalla raccolta di almeno 4 h, specificare la quantità totale (preferibilmente dalle urine 24 ore). Intervalli di riferimento: f 70 – 120 ml/min m 60 – 140 ml/min Intervalli di riferimento variano secondo l’età vedi referto Il calcolo si ottiene automaticamente con la formula: clearance (ml/min) = creatinina nelle urine (mmol/24 ore) x 1000/creatinina sierica (mol/l) x 1.44. L’area di riferimento si basa su una superficie corporea di 1,73 m2. Inserendo le dimensioni corporee e il peso si ottiene la conversione sulla superficie corporea personale. Diminuzione dei valori: riduzione delle funzioni renali. Aumento dei valori: iperperfusione glomerulare (diabete mellito, gravidanza). Nota aggiuntiva: in caso di creatinina sierica molto elevata, la rilevazione della clearance della creatinina è scarsamente utile. vedi inoltre Cistatina-C. Valutazione della clearance della creatinina: (140 – età) x KG / creatinina (μmol/l) Tariffa: No. pos. DFI: 1509.00, 1510.00 punti tariffari 5.00 5290 Clindamicina 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 1915 vedi referto No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Clobazam (Urbanyl®) 2 ml siero Valori terapeutici: Benzodiazepina 100 – 400 g/l 19150 Desmetilclobazam (metabolita) Valori terapeutici: vedi referto Tariffa: 1916 No. pos. DFI: 1661.00 Clomethiazol (Distraneurin®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.5 – 3.0 mg/l Valori di tossicità: > 8 mg/l Farmaco sedativo/anticonvulsivo punti tariffari 140.00 Compendio degli esami labor team w ag Tariffa: 1917 No. pos. DFI: 1660.00 53 punti tariffari 86.00 Clomipramina (Anafranil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 68 – 475 nmol/l Antidepressivo triciclico Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 1918 Clonazepam (Rivotril®) 2 ml siero Valori terapeutici: 45 – 190 nmol/l Valori di tossicità: > 250 nmol/l Il clonazepam, come il diazepam e il nitrazepam, è imparentato chimicamente con il clorodiazeposside e appartiene al gruppo dei tranquillanti. Indicazioni: forme cliniche di epilessia, soprattutto epilessia da piccolo male, crisi generalizzate tonico-cloniche, epilessia in età adulta, soprattutto attacchi focali. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 3636 Clonidina (Catapressan®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antiipertensivo, agonista dei recettori alfa-2 centrali Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 1919 Clopentixolo (Clopixol®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 1901 5 – 60 g/l No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 Cloramfenicolo 2 ml siero Valori terapeutici: basale 1.0 – 5.0 mg/l; prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva picco 10.0 – 20.0 mg/l tossico > 25.0 mg/l Antibiotico a largo spettro Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Clorazepat (Tranxilium®) 3128 2 ml siero 568 20 ml urine Valori terapeutici: come desmetildiazepam 600 – 1500 g/l Benzodiazepina Tariffa: siero No. pos. DFI: 2x1661.00 urine No. pos. DFI: 1661.00 1904 punti tariffari 280.00 punti tariffari 140.00 Clorochina (Chlorochin®, Nivaquin®) 2 ml siero Valori terapeutici: 20 – 200 g/l Valori di tossicità: > 500 g/l Antimalarico, antireumatico Tariffa: No. pos. DFI: 1496.00 punti tariffari 150.00 Clorodiazepossido (Librax®, Limbitrol®) 1902 2 ml siero 565 20 ml urine 20 ml succo gastrico siero: Valori terapeutici: 400 – 3000 g/l vedi inoltre benzodiazepine Il clorodiazepossido appartiene ai derivati benzodiazepinici più antichi, a lenta eliminazione (emivita > 24 ore) e viene associato al gruppo dei tranquillanti. In qualità di rilassante muscolare centrale, il clorodiazepossido, come il diazepam, favorisce le inibizioni nel midollo spinale e nel cervello attraverso il mediatore inibitorio dell’acido - aminobutirrico (GABA). Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 1905 1906 Clorpromazina (Chlorazin®) 2 ml siero Valori terapeutici: 30 - 150 µg/l Neurolettico, fenotiazina Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Clorprotixene (Truxal®) 2 ml siero Valori terapeutici: Valori di tossicità: Neurolettico Tariffa: 30 – 300 µg/l > 400 g/l No. pos. DFI: 1597.00 punti tariffari 140.00 Compendio degli esami labor team w ag 54 Cloruro 245 1 ml siero 509 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero 96 – 116 mmol/l 93 – 112 mmol/l 96 – 110 mmol/l urine 15 – 40 mmol/24 h 1.3 – 3.4 mmol/mmol creatinina 6 – 10 anni 20 – 110 mmol/24h 1.8 – 9.6 mmol/mmol creatinina 10 – 14 anni 40 – 180 mmol/24h 3.4 – 16.0 mmol/mmol creatinina > 14 anni 120 – 240 mmol/24h 10.6 – 21.2 mmol/mmol creatinina Siero: il cloruro è all’88% extracellulare, il resto è intracellulare. La determinazione del cloruro è utile alla valutazione di acidosi metaboliche. Aumento dei valori: dissenteria, fistole dell’intestino tenue e del pancreas. Acidosi metabolica ipercloremica, acidosi prossimale e tubulare-distale, sindrome di Fanconi, amiloidosi, sindrome nefrotica. Ipoaldosteronismo. Diminuzione dei valori: vomito, drenaggio dei succhi gastrici, alcalosi metabolica. Urina: la secrezione di sodio e cloruro è per lo più analoga. La determinazione è utile per eseguire la differenziazione di ipocaliemie e acidosi metabolica ipercloremiche (determinazione concomitante di potassio nel siero, pH delle urine e gap anionici nelle urine). Nota aggiuntiva: la valutazione della secrezione di cloruro nelle urine è possibile solo in caso di conoscenza degli elettroliti nel siero. I valori di cloruro nel siero si comportano per lo più in modo parallelo alle modifiche del livello di sodio. Il cloruro e l’HCO3 si comportano spesso in modo opposto. Acidosi normocloremica: chetocidosi, lattacidosi, collasso renale acuto. Tariffa: No. pos. DFI: 1229.00 punti tariffari 3.20 5503 < 30 giorni 30 giorni – 1 anno > 1 anno < 6 anni Clostridium difficile Feci, 5 porzioni pari circa ad una noce Ricerca di agenti Ricerca delle tossine A e B Le malattie provocate da Clostridium difficile sono intossicazioni da enterotossina e insorgono di frequente dopo una terapia antibiotica e terapia citostatica oppure in seguito a grossi interventi chirurgici a carico dell’apparato gastroenterico. Particolarmente a rischio sono i pazienti ricoverati nei reparti oncologici e nei reparti di terapia intensiva. L’enterocolite pseudomembranosa da Clostridium difficile, malattia piuttosoto pericolosa, insorge spesso dopo un trattamento con clindamicina, ampicillina, tetracicline o altri antibiotici a largo spettro e si manifesta con diarree profuse, vomito, collasso. Il grave quadro clinico, a decorso cronico o letale, presenta analogie con la colite ulcerosa e deriva dalla produzione di citotossine e enterotossina da Clostridium difficile. La prova è costituita dall’evidenziazione della tossina. Sospendere antibiotici che possono scatenare l’enterocolite pseudomembranosa. Tariffa: microbiolgia No. pos. DFI: 3398.00 punti tariffari 54.00 ricerca tossina No. pos. DFI: 3400.00 punti tariffari 47.00 1921 Clostridium tetani, anticorpi, Tossoide tetanico, Antitossina tetanica, Tetano, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: Protezione immunitaria: < 0.1 U/l 0.1 – 1.0 U/l 1.0 – 5.0 U/l > 5.5 U/l Tariffa: No. pos. DFI: 3401.00 2966 Clotiapina (Entumin®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antipsicotico Tariffa: 1922 livello non protettivo protezione dubbia richiamo dopo 5 anni vaccinazione non raccomandata punti tariffari 42.00 0.30 – 2.50 mol/l No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 85.00 Clozapina (Leponex®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico 0.15 – 2.14 mol/l 19220 Norclozapin (Metabolita) Valori terapeutici: 0.15 – 2.14 mol/l Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 85.00 Cobalto 1923 2 ml siero 569 20 ml urine Intervalli di riferimento: sangue < 1.5 g/l urine 0.19 – 1.58 µg/g creatinina Il cobalto è un centro catalitico nel coenzima della vitamina B12 ed è considerato quindi uno degli oligoelementi essenziali. Non sono noti sintomi caratteristici da carenza. In caso di assunzione tossica i sali di cobalto producono infiammazioni alle mucose, dolori gastroenterici, in caso di esposizione cronica degenerazioni tossiche del muscolo cardiaco. Non sono noti sintomi caratteristici da carenza. Compendio degli esami labor team w ag Nota aggiuntiva: data la bassissima (contaminazione!). Tariffa: No. pos. DFI: 1492.00 concentrazione la determinazione 55 risulta problematica punti tariffari 105.00 Cocaina, metaboliti 521 10 ml urine 5219 2 ml siero Intervalli di riferimento: urine negativo siero < 10.0 µg/l Periodo di positività: 2 – 4 giorni La cocaina è un alcaloide ricavato dalle foglie dell’arbusto della coca (Eritroxylum coca, Eritroxylum Novogranatense), producibile sinteticamente dalla benzoilecgonina (metilestere dell’ecgonina benzolizzata), e viene realizzata sotto forma di polvere bianca. Uso frequente anche come componente delle droghe sintetiche (ad es. crack). I prodotti cocainoderivati vengono impiegati in ambito medico come anestetici. Effetto mescalinico: eccitante, assunta in dosi elevate ha un effetto paralizzante, anestetizzante sulle mucose. Dosi letali: orale 1-2 g, sottocutanea 0,2 – 0,3 g, endovenosa 20 mg. Modalità di assunzione da parte dei tossicodipendenti: per via nasale, endovenosa, in bevande alcoliche, fumo e inalazione in forma pura (modalità più pericolosa). L’effetto è di breve durata, per i soggetti assuefatti dopo circa 30 min. è necessaria una nuova dose. Assunta in dosi massicce provoca soprattutto dipendenza psichica, ma poche manifestazioni fisiche di astinenza. La metabolizzazione avviene principalmente per via epatica, mentre per via renale la cocaina viene escreta soprattutto come benzoilecgonina. Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti. Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 1924 Coccidioides immitis, anticorpi, Coccidioidomicosi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Fungo dimorfo atipico che in coltura forma un micelio dall’aspetto lanoso e si riproduce per mezzo di artrospore asessuali. Questo fungo è diffuso soprattutto negli Stati Uniti, nel suolo delle regioni aride degli stati sud-occidentali ma è anche presente nel suolo del Centro e del Sud America come pure in Cina. L'infezione da Coccidioides immitis contratta per inalazione delle artrospore, nel 60% dei casi è asintomatica. La coccidioidomicosi si manifesta come un'infiammazione polmonare con una sintomatologia simile all’influenza che dà luogo a manifestazioni esantematico-artralgiche („reumatismo del deserto“). L'infezione micotica può presentare un decorso a carattere cronico-cavernoso o con formazioni setticogranulomatose in tutti gli organi e un’alta mortalità.). Tariffa: No. pos. DFI: 3376.00, 3370.00 punti tariffari 140.00 Codeina 1925 2 ml siero 570 10 ml urine Valori terapeutici: siero vedi referto Valori di tossicità: > 500 ng/ml Intervalli di riferimento: urine <25.0 µg/l La codeina è il monometiletere della morfina, inibisce l’attività del centro della tosse ed è uno dei componenti principali degli sciroppi contro la tosse. Viene prescritta obbligatoriamente contro il rischio di assuefazione. In caso di abuso cronico di codeina, nelle urine possono presentarsi occasionalmente tracce di morfina. Nota aggiuntiva: per una individuazione qualitativa nelle urine: vedi oppiacei Tariffa: siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 urine No. Pos. EDI: 1687.00 ounti tariffari 13.00 1659 Coenzima Q10 2 ml siero Intervalli di riferimento: 750 – 1000 g/l Il coenzima Q10 viene in parte assunto con l'alimentazione ma è anche prodotto naturalmente dall'organismo. Come coenzima ha un ruolo nella fosforilazione ossidativa che conduce alla produzione del 95% dell'energia corporea (ATP). Gli organi che hanno una richiesta di energia elevata come il cuore, i polmoni e il fegato, mostrano le concentrazioni di CoQ10 più alte. Al coenzima Q10 vengono inoltre attribuite anche qualità antiossidative (protezione contro i radicali liberi causa di danni all'organismo). Un deficit di CoQ si riscontra a causa di una riduzione di concentrazione di CoQ dovuta all'età, attività fisica, stress, aumentato consumo di alcool e nicotina. In un'alimentazione bilanciata viene assicurato il normale apporto del coenzima. Il CoQ10 si trova soprattutto nella carne, nei pesci oleosi (sardine, sgombri ecc.), frutta secca, legumi, semi di sesamo, semi di girasole, oli vegetali, cavolo, cipolle, patate, spinaci, cavolini di Bruxelles e broccoli. Tariffa: No. pos. DFI: 1490.00 punti tariffari 60.00 1459 Cofattore eparinico II Plasma citratato, 1:10 Intervalli di riferimento: 70 – 150 % Il cofattore II dell’eparina è, analogamente all’antitrombina III, un inibitore della trombina eparinadipendente. La carenza ereditaria del cofattore eparinico II è associata con un rischio trombotico. Diminuzione dei valori: deficienza acquisita (grave danno al parenchima epatico, DIC), deficienza ereditaria. Aumento dei valori: contraccettivi orali, gravidanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1413.00 punti tariffari 24.00 2769 Collagene-I-telopeptide, ICTP, I-collagene telopeptide 2 ml siero Intervalli di riferimento: 2.1 – 5.6 g/l Compendio degli esami labor team w ag 56 L'I-collagene telopeptide è un marker della formazione di collagene, ad esempio durante la ricostruzione ossea. Si misurano i propeptidi che nella formazione del procollagene vengono scomposti in collagene di tipo 1. La specificità ossea è pertanto limitata. Aumento dei valori: osteoporosi, metastasi ossee, guarigione delle fratture, immobilizzazione, mieloma multiplo, collagenosi. Tariffa: No. pos. DFI: 1641.00 punti tariffari 53.00 2877 Collagene tipo II IgG, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 10 U/ml Nei pazienti affetti da artrite reumatoide si possono trovare anticorpi contro il collagene nel siero. Si suppone che questi si formino nel liquido sinoviale malato. Aumento dei valori: artrite reumatoide Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 punti tariffari 87.00 222 Colesterolo HDL, Lipoproteine ad alta densità 1 ml siero Intervalli di riferimento: f >1.3 mmol/l m >1.0 mmol/l Mentre la frazione LDL del colesterolo trasporta la colesterina nei tessuti periferici, per il ritrasporto al fegato del colesterolo in eccesso è necessaria la frazione HDL. I valori HDL del colesterolo sono influenzati da una serie di fattori, come, ad esempio, il fumo, il movimento, gli ormoni, il sesso e l’età. Contrariamente all’LDL, l’HDL ha un’azione protettiva contro le patologie cardiocoronariche e funge da antiaterogeno. Aumento dei valori: attività fisica, elevato consumo di alcol, lipoproteinemia iper-alfa, terapia a base di estrogeni, terapia a base di idantoina, intossicazione da pesticidi. Diminuzione dei valori: assenza di attività fisica, fumo, malattia di Tangier (anomalia apolipoproteica), inibizione dell’ovulazione (gestageni), diabete mellito mal regolato. Nota aggiuntiva: rapporto colesterolo totale/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5: indicazione terapeutica rapporto colesterolo LDL/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare vedi inoltre colesterolo totale, colesterolo LDL, terapia ipolipemizzante. Tariffa: No. pos. DFI: 1410.00 punti tariffari 3.20 223 Colesterolo LDL 1 ml siero (effettuare il prelievo sul paziente a digiuno) Intervalli di riferimento: < 3.8 mmol/l La frazione LDL veicola colesterolo alle cellule. Valore aumentati di colesterolo LDL sono associati a un maggior rischio cardiovascolare. La sola determinazione del colesterolo LDL non è sufficiente ai fine dell’interpretazione dello stato lipidico; occorre sempre valutare colesterolo totale, colesterolo HDL e colesterolo LDL in combinazione. Rapporto colesterolo totale/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare Rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5: indicazione terapeutica Rapporto colesterolo LDL/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare Nota aggiuntiva: vedi colesterolo totale, colesterolo HDL, terapia ipolipemizzante. La determinazione comprende: colesterolo LDL, colesterolo HDL, colesterolo totale, trigliceridi. Tariffa: punti tariffari 12.50 221 Colesterolo 1 ml siero, prelievo di sangue effettuato sul paziente a digiuno Intervalli di riferimento: fino a 20 anni < 5.0 mmol/l 20 – 30 anni < 5.2 mmol/l 30 – 40 anni < 5.7 mmol/l > 40 anni < 6.2 mmol/l Il colesterolo è un componente essenziale delle membrane cellulari e delle lipoproteine ed è anche un precursore della sintesi degli ormoni steroidei e degli acidi biliari. La sintesi avviene nel fegato e nella parete intestinale. A causa della sua idrosolubilità molto limitata Il colesterolo è presente nel plasma esclusivamente come complesso con apolipoproteine; trasporta il componente principale nella frazione di LDL ai tessuti periferici e la rimozione del colesterolo in eccesso nel fegato avviene attraverso la frazione HDL. Il colesterolo assunto per via orale viene riassorbito solo al 40% circa. A causa delle elevate concentrazioni di colesterolo LDL nel plasma e dell’elevato apporto alimentare di colesterolo, la sintesi endogena del colesterolo viene ridotta in modo regolatorio. Pertanto l’assunzione orale di lipidi con acidi lipidici saturi a catena lunga oppure un maggiore apporto energetico possono aumentare il colesterolo LDL nel plasma e causare una ipercolesterolemia e successivamente anche arteriosclerosi. La secrezione di colesterolo avviene in forma immodificata oppure come acidi biliari con la bile attraverso l’intestino. L’ipercolesterolemia omozigota primaria causa disfunzioni dell’apporto di colesterolo LDL nelle cellule, fino ad un accumulo di LDL nel plasma. L’ipercolesterolemia secondaria si manifesta in caso di ipotireosi e di patologie renali, epatiche o del pancreas. Nota aggiuntiva: dopo un infarto del miocardio lo stato lipidico non è rilevabile per 3 mesi. Entro le prime 8 ore dall’evento è tuttavia ancora rappresentativo del periodo precedente. Valori di colesterolo compresi tra 5 e 6,5 mmol/l sono causati per lo più da apporto elevato. I valori > 6,5 mmol/l hanno una correlazione per lo più genetica (apolipoproteina E, difetti del recettore per le LDL, apolipoproteina mutanti B, lipoproteina (a)). I seguenti rapporti sono più importanti della concentrazione complessiva di colesterolo: rapporto colesterolo totale/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare Rapporto colesterolo totale/HDL > 6.5: indicazione terapeutica Rapporto colesterolo LDL/HDL > 5: aumentato rischio cardiovascolare vedi inoltre colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, terapia ipolipemizzante. Tariffa: No. pos. DFI: 1230.00 punti tariffari 2.50 6056 Colesterolo LDL ossidato 1 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 57 Intervalli di riferimento: < 260 µg/l L’ossidazione indotta da radicali delle lipoproteine plasmatiche, in particolare del colesterolo LDL, viene considerata il principale fattore patogeno dell’arteriosclerosi. Attraverso l’endotelio danneggiato, particelle LDL possono penetrare nello spazio subendoteliale dove vengono ossidate a oxLDL attraverso i radicali liberi. I macrofagi favoriscono l’ulteriore ossidazione delle particelle LDL ossidate attraverso i propri recettori spazzini (scavenger), si trasformano in cellule schiumose, con conseguente possibile formazione di placche aterosclerotiche. Tariffa: No. pos. DFI: 1559.00 punti tariffari 68.00 114 Colinesterasi, CHE, Acetilcolinesterasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: f 5.2 – 13.2 kU/l 4.3 – 11.5 kU/l 5.2 – 13.2 kU/l m 5.2 – 13.2 kU/l La colinesterasi è presente nel plasma, nel fegato, nella mucosa intestinale, nel pancreas e nella milza e nella sostanza bianca del sistema nervoso centrale. Oltre all’acetilcolina scinde anche la butirilcolina, l’acilcolina e la relativa tiocolina. Rappresenta l’attività enzimatica rilevabile nel plasma, che viene definita colinesterasi: una riduzione del parenchima epatico funzionale causa una riduzione dell’attività della CHE; per questo è un parametro importante della funzione epatica. In caso di perdita proteica cronica o di patologie renali, si verifica una formazione aggiuntiva di compensazione grazie al legame della CHE con l’albumina. Diminuzione dei valori: riduzione della sintesi epatica: epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, insufficienza epatica, avvelenamenti con esteri dell’acido fosforico (ad es. E606) oppure con parasimpatico mimetici (fisostigmina, neostigmina), in caso di composti patologici gravi con situazioni metaboliche cataboliche (malignomi, infezioni gravi), patologie gastrointestinali. Streptochinasi, ciclofosfamide. Etinilestradiolo (contraccettivi), gravidanza a partire dal secondo trimestre. Aumento dei valori: sindrome nefrotica, enteropatia essudativa, diabete mellito, statosi epatica, ipertrigliceridemia. Nota aggiuntiva: a causa dell’emivita breve (t½ = 10 giorni) la CHE è più indicata per la valutazione della sintesi epatica che la determinazione dell‘albumina. Valori falsamente bassi nell’EDTA e eparina come anticoagulante. Nel caso della colinesterasi non si tratta della cosiddetta pseudocolinesterasi specifica (acetilcolina-acetilidrolasi), che scinde e rende inattiva l’acetilcolina del sistema nervoso centrale e periferico; vedi numero di dibucaina. Tariffa: No. pos. DFI: 1231.00 punti tariffari 5.00 595 < 16 anni 16 – 50 anni > 50 anni Complemento CH-50, Complemento emolitico Complemento, via alternativa, CH-50, 1 ml siero congelato o plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 85 – 125 % Evidenziazione di carenza di componenti di complemento. Diminuzione dei valori: malattie da immunocomplessi (glomerulonefrite idiopatica, rapidamente progressiva, glomerulonefrite post-streptococcica, LE, crioglobulinemia) carenza ereditaria di componenti di complemento, infiammazioni croniche, neoplasia. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta. Nota aggiuntiva: C3, C4 servono meglio per il monitoraggio dell’evoluzione. Tariffa: No. pos. DFI: 1494.00 punti tariffari 36.00 Complesso TORCH, Infezioni durante la gravidanza 5 ml siero La sigla TORCH indica diverse infezioni connatali e perinatali ed è formata dalle iniziali dei rispettivi agenti eziologici: Toxoplasma, Others (altri), Rosolia, Citomegalovirus, Herpes simplex. Altri agenti che possono causare gravi danni al feto/neonato sono: VZV, morbillo virus, virus della parotite (orecchioni), epatite A, epatite B, HPV, listerie, treponema pallidum, borrelie, gonorrea, micoplasmi, chlamydie, parvovirus. 376 Concrezione, esami, Concremento, Analisi dei calcoli biliari, Calcoli renali, esami, Calcolo urinario Calcolo urinario, Calcolo renale, calcolo biliare La composizione della concrezione viene analizzata a mezzo di spettrometria infrarossa. Tariffa: No. pos. DFI: 1508.00 punti tariffari 62.00 Connettiviti, Collagenosi ds DNA Sm + U1-RNP +/- Lupus eritematoso +++ sistemico (LES) Mixed connective tissue +++ disease (MCTD) Polidermato-miosite +/Sclerodermia (PSS) +/Sindrome di Sjörgen (SS) +/Sindrome di CREST Lupus eritematoso cutaneo subacuto Nota aggiuntiva: vedi inoltre ANA, ENA-7, ds-DNA ENA SS-A +/- SS-B + Jo-1 Scl-70 Centromeri ++ + +++ +++ +++ ++ ++ +++ Compendio degli esami labor team w ag 58 169 Coombs diretto, Alloanticorpi irregolari, Anticorpi antieritrocitari Sangue EDTA o sangue citratato 1:10 Intervalli di riferimento: negativo Il test di Commbs diretto evidenzia la presenza degli autoanticorpi antieritrocitari e/o dei fattori anti-eritrociti del complemento. Al riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione (Coombs monospecifico) in IgG, C3b e C3d: caratterizzazione fenotipica del tipo di immunglobulina, evidenziazione dell’attivazione del complemento tramite l’anticorpo. Al riscontro positivo nel IgG test segue un ulteriore approfondimento diagnostico (prova di eluzione, specifità contro gli antigeni eritrocitari) Positività: anemie emolitiche autoimmuni, incidenti trasfusionali, malattia emolitica del neonato (eritroblastosi materno-fetale), altre malattie autoimmuni, leucemie. Nota aggiuntiva: False positività si possono avere in caso di contaminazione batterica del materiale. Incompatibilità ABO, autanticorpi attivi a freddo o anticorpi anti-farmaci, anemia perniciosa, gammopatie, sangue ricco di reticolociti, acido silico dei lavori di vetro con superficie graffiata, farmaci (per es. cefalosporine, antiparkinsoniani, sulfamidici). Tariffa: No. pos. DFI: 1282.00 punti tariffari 45.00 Cortisolo 128 1 ml siero 5121 2 ml saliva Intervalli di riferimento: siero 80 – 580 nmol/l 220 – 720 nmol/l ore 8 160 – 440 nmol/l ore 16 saliva 5.0 – 41.4 nmol/l ore 8 1.3 – 8.5 nmol/l ore 16 Il glucocorticosteroide cortisolo si forma nella zona fascicolata della corteccia surrenale ed è sottoposto ad un meccanismo di feedback regolativo con spiccato ritmo giorno-notte mediante ACTH del lobo anteriore dell’ipofisi. L’azione vitale del cortisolo influenza il metabolismo degli idrati di carbonio e degli aminoacidi, la funzione cardiaca e circolatoria e le funzioni di altri organi (reni, stomaco, cervello, ossa). Il cortisolo plasmatico è legato in gran parte a una proteina specifica (globulina a legame corticosteroide). Solo il cortisolo non legato è biologicamente attivo. Aumento dei valori: adenoma surrenale, carcinoma surrenale, sovrapproduzione di ACTH nei lobi anteriori dell’ipofisi o ectopica paraneoplastica (in caso di tumori polmonari), stress, ipoglicemia, estrogeni. Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale (morbo di Addison, insufficienza del lobo anterioro dell’ipofisi, sindrome adrenogenitale), cirrosi epatica, ipertireosi, terapia a base di androgeni, perdita proteica. Nota aggiuntiva: la determinazione isolata di cortisolo non è molto utile, poiché i valori nel corso della giornata sono molto variabili e vengono influenzati da numerosi fattori. Per ottenere risultati utili, si consiglia di determinare il cortisolo libero nell’urina delle 24 ore oppure eseguire test funzionali (test di inibizione con desametasone, test di stimolazione con ACTH). Valori falsamente elevati: stress, reazioni di fase acuta, infezioni, anfetamine, minirina, gravidanza, adiposità, inibitore ormonale dell’ovulazione, steroidi esogeni, abuso etilico. Tariffa: No. pos. DFI: 1240.00 punti tariffari 19.30 131 < 16 anni > 16 anni > 16 anni Cortisolo dopo inibizione con dexametasone 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 140 nmol/l Nota aggiuntiva: vedi dexametasone, test di inibizione con dexametasone Tariffa: No. pos. DFI: 1243.00 punti tariffari 17.10 130 Cortisolo dopo stimolazione con Synacthen® 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 200 nmol/l elevazione Nota aggiuntiva: vedi test di stimolazione con ACTH (test al Synacthen®) Tariffa: No. pos. DFI: 1240.00 punti tariffari 19.30 512 Cortisolo libero 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) Intervalli di riferimento: < 30 giorni < 11 nmol/24h < 1.2 nmol/mmol creatinina 30 giorni – 1 anno < 33 nmol/24h < 3.1 nmol/mmol creatinina 1 – 8 anni 8 - 84 nmol/24h 0.6 - 8.2 nmol/mmol creatinina 8 – 12 anni 16 - 98 nmol/24h 1.2 - 9.5 nmol/mmol creatinina 12 – 16 anni 28 - 168 nmol/24h 1.5 - 15.8 nmol/mmol creatinina > 16 anni 168 - 560 nmol/24h 12.6 – 53.8 nmol/mmol creatinina Rispecchia la produzione giornaliera di cortisolo; per la diagnostica della sindrome di Cushing. Aumento dei valori: sindrome di Cushing. Diminuzione dei valori: nessuna rilevanza (non è possibile escludere con certezza un ipercortisolismo). Nota aggiuntiva: Aumenti di valori dovrebbero essere approfonditi attraverso un test di inibizione con desametasone. Valori falsamente elevati: stress, reazioni di fase acuta, infezioni, anfetamine, Minirin, SS, adiposità, inibitori dell’ovulazione, steroidi esogeni, abuso di alcool. Tariffa: No. pos. DFI: 1241.00 punti tariffari 19.30 Cotinina 5130 2 ml siero 513 20 ml urine Compendio degli esami labor team w ag 59 Intervalli di riferimento: Non fumatori siero < 100 g/l urine < 500 g/l La cotinina è un metabolita della nicotina, che viene trasformato catabolicamente nel fegato ed escreto per via renale. La cotinina permane abbastanza a lungo nell'organismo: il tempo di emivita è di circa 10 – 16 ore, cioè è evidenziabile nei fumatori ancora tre giorni dopo aver smesso di fumare. Nei non fumatori esposti al fumo disperso nell’ambiente è possibile misurare la cotinina. I prodotti per aiutare a superare la sindrome di astinenza tipica di chi sta cercando di smettere di fumare (per es. gomme da masticare alla nicotina) sono evidenziabili nel test. Tariffa: No. pos. DFI: 1208.00 punti tariffari 82.00 Coxiella burnetii, Febbre Q Si tratta di batteri intracellulari obbligati, trasmessi da ungulati artiodattili (per inalazione). Si registrano i seguenti quadri clinici: infezione febbrile sistemica, polmonite, endocardite. 467 Coxiella burnetii, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:10 Tariffa: No. pos. DFI: 3405.00 468 punti tariffari 42.00 Coxiella burnetii IgG, IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:16 Tariffa: No. pos. DFI: 3408.00, 3409.00 punti tariffari 89.00 484 Coxsackie virus, anticorpi IgG e IgM 2 ml siero Intervalli di riferimento: <1.0 MOC I virus coxsackie appartengono al genere enterovirus e sono suddivisi in due gruppi: gruppo A (21 sierotipi) e gruppo B (6 sierotipi). Possono scatenare una molteplicità di quadri clinici con elevata incidenza durante la tarda estate e l’autunno. Coxsackie A e B: influenza estiva, meningite, paralisi, erpangina, polmoniti, epatite, esantemi maculopapulosi e vescicolari. Coxsackie B (inoltre): mialgie, pleurodinia (malattia di Bornholm), pericardite, miocardite, pancreatite, diabete mellito. Tariffa: No. pos. DFI: 3405.00, 3406.00 punti tariffari 89.00 204 Creatina chinasi, CK 1 ml siero Intervalli di riferimento: f <167 U/l m <190 U/l Attività elevate si verificano nella muscolatura, nel cervello, nella placenta, nell’utero, nel tratto gastrointestinale e nel sistema urogenitale. Aumento dei valori: infarto acuto del miocardio, patologie della muscolatura scheletrica, rabdomiolisi, conduttori di Duchenne, collagenosi mista, a seguito di iniezioni intramuscolari, allenamento fitness, dolori muscolari da sforzo, operazioni, miositi, polimiositi, politraumi, miocardite, ipotireosi, intossicazione alcolica. Nota aggiuntiva: in caso di infarto del miocardio l’aumento inizia almeno 4-5 ore dopo l’evento. Dalle 8 alle 24 ore successive i valori sono costantemente elevati. Successivamente rientrano nei limiti. In caso di terapia trombolitica con esito positivo l’aumento è più marcato, ma di durata più breve. L’invio di sangue totale e di emolisi può causare valori falsamente elevati. Tariffa: No. pos. DFI: 1294.00 punti tariffari 2.50 5138 Creatina negli eritrociti Sangue EDTA e sangue eparinato Intervalli di riferimento: vedi referto La creatina eritrocitaria rappresenta una misura dell’età degli eritrociti: gli eritrociti "giovani" contengono chiaramente una quantità maggiore di creatina rispetto agli eritrociti più "vecchi". In caso di emolisi la percentuale di eritrociti giovani aumenta, condizione che si manifesta in una concentrazione di creatina aumentata in rapporto alla popolazione complessiva degli eritrociti. Aumento dei valori: anemie emolitiche, emolisi di varia genesi: cirrosi epatica, ipersplenismo, insufficienza renale (dialisi), farmaci. Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00, 1649.00, 1247.00 punti tariffari 84.20 44121 Creatinchinasi isoenzimi, CK isoenzimi 2 ml siero Intervalli di riferimento: CK-BB (cerebrale) CK-MB (cardiaco) < 5 U/l < 10 U/l <6% da CK CK-MM (muscolare) 10 – 80 U/l CK-MA (macro CK) < 1 U/l La distribuzione relativa degli isoenzimi suggerisce un aumento della creatinchinasi nell’organo di provenienza. Nota aggiuntiva: la macro-CK di classe I può manifestarsi mediante legame con le immunoglobuline: nessuna rilevanza clinica, piuttosto spesso nei soggetti anziani la macro-CK di classe II è presente in caso di tumori, pancreatiti, necrosi epatiche e infarto mesenteriale. Tariffa: No. pos. DFI: 1252.00 punti tariffari 31.00 218 Creatinchinasi MB, CK-MB 1 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 3.4 g/l < 7.5 g/l Compendio degli esami labor team w ag 60 L’isoenzima MB (muscle-brain) della chinasi della creatina è specifico dei muscoli e funge da parametro supplementare per individuare il punto di partenza di un valore elevato della CK totale. Un livello di CK-MB pari al 3-12% della CK totale indica una disfunzione del muscolo cardiaco. Valori superiori al 12% potrebbero essere causati da altri compartimenti e quindi non sono più specifici dei muscoli. I rialzi di CK-MB possono raramente essere invertiti a causa di un aumento dell’attività di CK-BB o di CKMiMi (ad esempio in caso di tumori), o di macro-CK (formazione di immunocomplessante con IgG: presenza nell’1% dei soggetti anziani, nessun significato patologico), oppure associazione di più molecole CK-MiMi (in caso di tumori maligni, patologie epatiche necrotizzanti). CK-MiMi = CK mitocondriale = macro-CK tipo 2. Nota aggiuntiva: in caso di infarto del miocardio l’aumento inizia almeno 3-5 ore dopo l’evento. Dalle 8 alle 24 ore successive i valori sono costantemente elevati. Successivamente rientrano nei limiti. In caso di terapia trombolitica con esito positivo l’aumento è più marcato, ma di durata più breve. Per chiarire rialzi inspiegabili o se si sospetta un’angina pectoris instabile, si consiglia di determinare la troponina I. In caso di angina pectoris instabile con microinfarti il livello di CK-MB rimane entro la norma, ma il livello della troponina aumenta (vedi alla voce “Troponina”). La determinazione di CK-MB avviene assieme alla CK totale, alla mioglobina e alla troponina I. Tariffa: punti tariffari 63.20 Creatinina 214 1 ml siero 514 10 ml urine o 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero < 90 µmol/l < 34 µmol/l < 65 µmol/l f < 90 µmol/l m < 104 µmol/l urine 5.3 – 17.6 mmol/24 ore La creatinina si forma nel muscolo dalla creatina e dal fosfato di creatina, e la quantità di creatinina formatasi e il valore sierico della creatinina sono diversi tra loro (in base alla massa muscolare, all’esercizio fisico e all’età). La creatinina viene secreta quasi completamente in caso di funzionamento renale regolare attraverso filtrazione glomerulare. Aumento dei valori: insufficienza renale (acuta, cronica), diabete mellito, collagenosi, glomerulopatie, reazioni farmacologiche tossiche e allergiche, emolisi, proteinuria lg a catena leggera, malattie renali renovascolari, reni cistici. Gestosi EPH, iperuricemia, essiccosi, lisi muscolare acuta, cause post-renali. Diminuzione dei valori: in caso di malattia muscolare atrofica. Nota aggiuntiva: una concentrazione normale di creatinina non esclude una funzione renale ridotta, poiché fino all’aumento la GFR deve essere ridotta di > 50%. Disturbi delle funzioni renali di lieve entità possono essere individuati mediante l’esame della clearance della creatinina o della cistatina C. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1509.00 punti tariffari 2.50 urine No. pos. DFI: 1510.00 punti tariffari 2.50 3563 < 4 giorni 4 giorni – 3 anni 3 – 15 anni > 15 anni > 15 anni Criofibrinogeno Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Il criofibrinogeno è un complesso insolubile a basse temperature costituito da fibrinogeno, fibrina, prodotti di degradazione del fibrinogeno. Le criofibrinogenemie (come pure le crioglobulinemie) sono malattie multiorganiche di origine vascolare con lesioni vasculitiche cutanee-acrali o sistemiche, artralgie, mialgie, glomerulonefrite, polineuropatia, manifestazioni cardiali e cerebrali, provocate dalle proteine plasmatiche labili con il freddo (crioglobulina, criofibrinogeno) che possono determinare, in particolare con il raffreddamento, aumento della viscosità, precipitazione proteica o gelificazione, attivazione del complemento, attivazione della coagulazione e danno endoteliale. Aumento dei valori: criofibrinogenemia essenziale, carcinomi (polmone, stomaco, pancreas, cistifellea, colon), fibrosarcoma, neoplasie ematopoietiche e linfatiche, infezioni, inibitore dell’ovulazione, isoniazide, gravidanza, collagenosi, cirrosi epatica Tariffa: No. pos. DFI: 1513.00 punti tariffari 99.00 397 Crioglobuline Siero 37° C Preriscaldare aghi e provette, eseguire il prelievo di sangue, far coagulare il sangue intero a 37° C (incubatore o bagno d'acqua) per 2 ore, centrifugare con centrifuga calda (lasciare trascorrere 5 minuti). Infine pipettare il siero in provette di plastica separate con chiusura a vite, etichettare le provette con la dicitura "Siero 37° C“ e con i dati del paziente, conservare a temperatura ambiente fino all'invio (richiedere il modulo con le istruzioni preanalitche). Le crioglobuline sono anticorpi che si legano a vicenda in modo reversibile in caso di abbassamento della temperatura a valori inferiori alla normale temperatura corporea. In caso di test di screening positivo è possibile determinare la composizione delle crioglobuline mediante immunofissazione. Tipo I: un'immunoglobulina monoclonale (IgG, IgA o IgM, più raramente catene leggere): con mieloma multiplo, morbo di Waldenström e altri linfomi non-Hodgkin scarsamente maligni. Tipo II: crioglobuline miste (due o più immunoglobuline, di cui una è monoclonale; nella maggior parte dei casi l'IgM monoclonale (attività RF) reagisce con l'IgG policlonale): in malattie linfoproliferative e reumatologiche, infezioni. Tipo III: immunoglobuline policlonali (nella maggior parte dei casi tipo IgM), che con altre immunoglobuline formano immunocomplessi: in malattie infettive e connettiviti. Il 50% dei pazienti affetti da crioglobulinemia soffre di malattie linfoproliferative o vasculiti immunomediate. In ca. il 20% dei casi la causa è un'epatopatia cronica (in prevalenza epatite C cronica). Nel 30% dei casi non può essere accertata alcuna malattia di base (la cosiddetta crioglobulinemia essenziale). Nota aggiuntiva: D'altra parte per le agglutinine fredde si tratta di anticorpi antieritrocitari con caratteristiche antieritrocitarie che si legano in modo non reversibile agli eritrociti. Vedere sopra. Tariffa: No. pos. DFI: 1513.00 punti tariffari 99.00 Compendio degli esami labor team w ag 61 Criptococcus neoformans Cryptococcus neoformans è un lievito capsulato ubiquitario, trasmesso per inalazione delle polveri infette (escrementi di uccelli). Il micete può essere trasmesso anche da piante tropicali e subtropicali. L’insorgere di una criptococcosi presuppone in genere un’immunosoppressione (HIV, ecc.) e si manifesta principalmente con infezioni polmonari, meningite e meningoencefalite. 1929 Criptococcus neoformans, antigene 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3507.00 5668 punti tariffari 45.00 Criptococcus neoformans PCR Sangue EDTA Liquor Secreto bronchiale Urine Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3362.00 punti tariffari 180.00 Cromo 1908 5 ml sangue eparinato in provetta per oligoelementi 566 10 ml urine Intervalli di riferimento: sangue < 3.0 g/l urine < 4.0 µg/l In concentrazioni fisiologiche il cromo è un oligoelemento essenziale, necessario per il ricambio glucidico e il metabolismo lipidico. La carenza di cromo provoca un'alterazione della tolleranza al glucosio. Intossicazioni da cromo si verificano per contatto con o in seguito all'assunzione di triossido di cromo (= acido di cromo), cromato di potassio, che sono riscontrabili nel cemento e nei colori contenenti cromo. L'assunzione orale di soluzioni di cromato o di dicromato in concentrazioni tossiche provoca forti azioni caustiche agli angoli della bocca, mucose di colore verde e stati di eretismo gastroenterici. Polvere contenente cromo produce nelle mucose del tratto respiratorio ulcere di difficile guarigione (perforazione del setto nasale). Si manifesta anche una sensibilizzazione della cute e quindi una dermatite da contatto. Aumento dei valori: intossicazioni, insufficienza renale terminale. Diminuzione dei valori: alimentazione parentale, infezione, stress, gravidanza. Nota aggiuntiva: vedi inoltre allergeni Tariffa: No. pos. DFI: 1233.00 punti tariffari 105.00 1909 Cromogranina A 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 110 g/l Cromogranina A è una proteina secretoria dalle cellule neuroendocrine e può essere usata come marcatore per tumori neuroendocrini. Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, gastrinoma, insulinoma, carcinomi, carcinoma midollare della tiroide, carcinoma bronchiale a piccole cellule (sigla: SCLC), adenoma ipofisario. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 4946 Crosslaps 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 46 anni < 0.30 µg/l > 46 anni < 0.60 µg/l m < 70 anni < 0.30 µg/l > 70 anni < 0.40 µg/l -Crosslaps sono prodotti di degradazione del telopeptide C-terminale (CTx) del collagene del tipo I nel siero. Questi prodotti vengono emessi in caso di riassorbimento osseo a causa dell'attività elevata degli osteoclasti. Un tasso elevato di Crosslaps nel sangue è segno di osteoporosi, sopratutto del tipo Highturnover. Facendo una terapia antiriassorbitiva di 6 mesi, i valori del marcatore osseo possono diminuire. Tariffa: No. pos. DFI: 1691.00 punti tariffari 37.00 4347 CT-ProAVP, Copeptina, Diabete insipido 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 2.6 pmol/l diabete insipido centrale 2.6 – 20.0 pmol/l persona sana o polidipsia psicogena > 20.0 pmol/l diabete insipido nefrogenico Per ottenere un chiarimento diagnostico del diabete insipido fino ad ora è stato dosato, nel plasma EDTA congelato, il molto instabile ADH (ormone antidiuretico, vasopressina). L’ADH si forma nella neuroipofisi per scissione del pro-ormone AVP (Arginin-Vasopressine). Da questo processo si forma in quantità equimolecolare, a partire dalla parte C-terminale del pro-ormone, la copeptina, un glicopeptide di 39 aminoacidi. Intervalli di riferimento: vedi referto L’ADH viene prodotto con l’ossitocina nel lobo posteriore dell’ipofisi (neuroipofisi). Entra direttamente in circolo mediante canali nervosi di neurosecrezione. L’organo “target” sono i tubuli renali prossimali. Qui avviene la regolazione definitiva del volume delle urine da secernere, per effetto dell’ADH mediato dai recettori mediante riassorbimento idrico (antidiuresi). La regolazione della secrezione avviene mediante osmorecettori: un aumento dell’osmolalità a > 295 mosm/kg causa la massima secrezione di ADH con antidiuretici. Un’osmolalità di < 280 mosm/kg blocca la secrezione di ADH. Aumento dei valori: diabete insipido nefrogenico, nella sindrome di Bartter, SIADH (sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico). Cause di SIADH: Malignomi: carcinoma bronchiale a piccole cellule (incidenza 10-33%), carcinoma pancreatico, timoma, linfoma, leucemia cronica linfatica. Compendio degli esami labor team w ag 62 Patologie polmonari: tubercolosi, ascesso polmonare, enfisema, polmonite. Patologie neurologiche: trauma craniocerebrale postoperatorio, ematoma subdurale, emorragia subaracnoidale, insulto cerebrovascolare, atrofia cerebrale, encefalite, meningite, sindrome di GuillainBarré, lupus eritematoso, porfiria acuta intermittente. Patologie metaboliche: ipotireosi. Farmaci: carbamazepina, clorpropamide, ciclofosfamide, melfalan, narcotici, oppiacei, ossitocina, antidepressivi triciclici, vincristina, vinblastina, nicotina. Diminuzione dei valori: diabete insipido centrale (infiltrazione neoplastica, trauma craniocerebrale postoperatorio, idiopatico), alcol, fenitoina, clorpromazina, gravidanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1067.00 punti tariffari 65.00 Cushing, sindrome di Ipercortisolismo, esami: cortisolo nel siero cortisolo libero nelle urine delle 24 ore test di inibizione con desametasone ACTH (plasma EDTA) Cute, Pelle, micologia Contenitore, micosi art. n° M509 Desinfettare con alcool 70% Scartare le squame non aderenti della zona circostante della lesione. Grattare la cute dal centro della lesione all’area non colpita. Spedire in Dermapak®. 170 CYFRA 21-1 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3.3 µg/l Frammento di citocheratina-19. Le citocheratine sono i componenti principali del citoscheletro. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma bronchiale non a piccole cellule, carcinoma di tipo epiteliale polmonare, tumori della vescica, carcinoma mammario, dell’ovario, del pancreas e dello stomaco. Patologie benigne: un lieve aumento dei valori fino a 10 ng/ml è presente in caso di patologie benigne del fegato e del tratto gastrointestinale e in caso di insufficienza renale, polmonite, COPD, sarcoidosi, Tbc. Tariffa: No. pos. DFI: 1255.00 punti tariffari 44.00 167 D-dimeri Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: < 500 g/l Nella degradazione della fibrina ad opera della plasmina si sviluppano i cosiddetti prodotti di degradazione della fibrina. Questi vengono denominati D-dimeri e sono la prova di una fibrinolisi in corso, cioè un indizio della formazione e dissoluzione di un trombo o di un embolo. Un risultato negativo è altamente specifico, mentre valori lievemente positivi possono avere una molteplicità di cause: tromboembolie, fibrinolisi intravasale, fibrinolisi terapeutica, cicatrizzazione di una ferita, stato postoperatorio, cirrosi epatica, malattia tumorale, gravidanza, malattie renali, preeclampsia, ustioni. Valori compresi fra 500 -–1000 ng/ml solo uniti a una sintomatologia clinica univoca suggeriscono una malattia tromboembolica. Nota aggiuntiva: l'invio di sangue citratato può produrre un falso aumento dei valori. Le analisi non possono essere effettuate sul siero. Tariffa: No. pos. DFI: 1260.00 punti tariffari 44.00 Deidroepiandrosterone, DHEA 5747 1 ml siero 5122 2 ml saliva Intervalli di riferimento: siero f < 1 anno < 5.4 nmol/l 1 – 5 anni < 2.8 nmol/l 5 – 7 anni <4.9 nmol/l 7 – 9 anni 0.4 – 6.4 nmol/l 9 – 11 anni 1.2 – 10.3 nmol/l 11 – 13 anni 2.4 – 16.9 nmol/l 13 – 40 anni 3.3 – 24.5 nmol/l > 40 anni 1.7 – 12.8 nmol/l m < 2 anni < 6.8 nmol/l 2 – 3 anni < 1.7 nmol/l 3 – 5 anni < 2.6 nmol/l 5 – 9 anni 0.3 – 5.7 nmol/l 9 – 11 anni 0.9 – 8.4 nmol/l 11 – 13 anni 1.5 – 11.1 nmol/l 13 – 17 anni 2.5 – 17.7 nmol/l 17 – 40 anni 3.6 – 21.1 nmol/l > 40 anni 1.7 – 12.8 nmol/l saliva < 9 anni < 114 ng/l 9 – 13 anni 13 - 312 ng/l 13 – 19 anni 42 - 717 ng/l f < 60 anni 80 - 784 ng/l > 60 anni 38 - 487 ng/l m < 50 anni 133 - 620 ng/l 50 – 60 anni 99 - 463 ng/l > 60 anni 50 – 180 ng/l Marker della sintesi androgena surrenale. DHEA viene sintetizzato in gran parte (70%) nei surreni, la restante parte si forma nelle ovaie (10%) e dalla trasformazione di DHEA-S. DHEA è un metabolita preliminare del testosterone e del diidrotestosterone ad azione debole. Aumento dei valori: adenoma surrenale, carcinoma surrenale, adiposità. Compendio degli esami labor team w ag 63 Nota aggiuntiva: al mattino i valori sono più elevati rispetto al pomeriggio. A causa di queste oscillazioni, si consiglia di determinare i DHEA-S che presentano solo un ritmo circadiano minimo. Tariffa: No. pos. DFI: 1260.00 punti tariffari 43.00 269 Deidroepiandrosterone-solfato, DHEA-S 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 1 mese < 7.05 µmol/l 1 – 6 mesi < 2.00 µmol/l 6 mesi – 1 anno < 0.82 µmol/l 1 – 5 anni < 0.82 µmol/l 5 – 11 anni 0.82 - 1.49 µmol/l 11 – 15 anni 0.82 - 4.08 µmol/l 15 – 20 anni 1.09 - 7.61 µmol/l 20 – 40 anni 1.22 - 10.31 µmol/l 40 – 60 anni 0.82 - 6.51 µmol/l > 60 anni 0.82 - 5.15 µmol/l m < 1 mese < 8.68 µmol/l 1 – 6 mesi < 1.57 µmol/l 6 mesi – 1 anno < 0.82 µmol/l 1 – 5 anni < 0.82 µmol/l 5 – 11 anni 0.82 - 4.08 µmol/l 11 – 15 anni 1.32 - 8.97 µmol/l 15 – 20 anni 1.63 - 14.95 µmol/l 20 – 50 anni 2.57 - 17.36 µmol/l 50 – 70 anni 1.13 - 8.41 µmol/l > 70 anni 0.82 - 4.74 µmol/l DHEA-S viene sintetizzato principalmente nei surreni e nel sangue si lega all’albumina. (♀ 90% surreni, 10% ovaie, ♂ 100% surreni). DHEA-S è un indicatore di produzione androgena surrenale. Non presenta un ritmo quotidiano. DHEA-S è adatto all’individuazione della provenenienza di una produzione androgena anomala nelle donne. Aumento dei valori: aumento della produzione androgena surrenale, ad es. sindrome adrenogenitale (aumento anche del testosterne), con deficit di 21-OH o 11--OH, tumori surrenali (adenomi, carcinomi), adiposità, ovaie policistiche (sindrome di Stein-Leventhal). Nota aggiuntiva: a causa dell’assenza di ritmo circadiano è preferibile la determinazione di DHEA-S invece che quella di DHEA. Tariffa: No. pos. DFI: 1261.00 punti tariffari 24.00 1933 Dengue virus, Febbre rompiossa, Dengue emorragica, Arbovirus 2 ml siero Ricerca anticorpale Intervalli di riferimento: IgG/IgM < 1:8 Come rappresentante del sottogruppo dengue, composto da quattro sierotipi e appartenente al genere flavivirus, è l’agente eziologico della febbre emorragica di tipo Dengue. La Dengue viene trasmessa da zanzare comuni appartenenti al genere Aedes ed è endemica tra il 35° di latitudine Nord ed il 35° di latitudine Sud. I sintomi, dopo un periodo di incubazione di 5 – 8 giorni, sono: brividi, cefalea, dolori retrooculari, dolori osseo-articolari alle estremità, nonché un esantema sul volto. Nel caso di reinfezioni con altri sierotipi si può verificare un collasso cardiovascolare con shock tramite gli anticorpi a reazioni crociate con susseguente attivazione del sistema del complemento e del sistema kallikreina-kinina. Nei bambini piccoli si registra spesso un decorso innocuo con sintomi di tipo simil-influenzale. Tariffa: No. pos. DFI: 3041.00 (2x) punti tariffari 66.00 1934 Desipramina (Pertofran®) 2 ml siero Valori terapeutici: 30 – 300 g/l La desipramina fa parte degli antidepressivi triciclici, analoghi alle fenotiazine in termini di riassorbimento, distribuzione e metabolismo. La desipramina inibisce principalmente l’assorbimento di noradrelina nelle terminazioni nervose presinaptiche, causando un aumento della concentrazione monoamminica, attraverso la quale viene compensata la carenza considerata la causa delle depressioni. La desipramina ha un’emivita di 12-77 ore. Anche i metaboliti della desipramina sono efficaci a livello terapeutico. Principali aree di impiego: trattamento di depressioni di varia eziologia. Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 1935 Desmetilclozapina 2 ml siero Valori terapeutici: 0.15 - 2.14 µmol/l Metabolita della clozapina (Leponex®) Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 1936 punti tariffari 86.00 Desossicortisolo, 112 ml siero Intervalli di riferimento: < 8 g/l L’11-desossicortisolo è il penultimo stadio della sintesi del cortisolo. Aumento dei valori: deficit dell’enzima 21-idrossilasi (forma rara della sindrome andro-genitale), sindrome di Cushing. Diminuzione dei valori: insufficienza surrenale. Nota aggiuntiva: nei pazienti affetti da deficit dell’enzima 21-idrossilasi possono essere presenti ancora un’iporeninemia, un’ipoaldosteronismo, eventualmente un’ipornatriemia e un’ipopotassiemia (per mezzo di produzione eccessiva di desossicorticosterono con gli effetti mineralocorticoidi). Tariffa: No. pos. DFI: 1241.00 punti tariffari 60.00 Compendio degli esami labor team w ag 64 5157 Destrometorfano (Bexin®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antitussivo. Ne viene occasionalmente fatto abuso come trattamento sostitutivo degli oppiacei. Tariffa: No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 145.00 Diabete mellito tipo I, autoanticorpi 1 ml siero La determinazione degli anticorpi può fornire indicazioni sul rischio di sviluppo di un diabete mellito di tipo I in parenti di primo grado di diabetici di tipo I. Inoltre può facilitare la diagnosi differenziale del diabete mellito di tipo I o di tipo II. Per maggiori dettagli vedere i singoli autoanticorpi: Cellule delle isole pancreatiche (ICA) Decarbossilasi dell’acido glutammico (GAD II) IA-2A (tiroxina fosfatasi) Insulina (anticorpi ed autoanticorpi) 6055 Diaminossidasi, DAO Siero 1ml Intervalli di riferimento: >10.0 U/ml L’istamina è contenuta in molti alimenti che subiscono processi di fermentazione e/o di maturazione batterica, come ad esempio il vino e il formaggio. Altri alimenti che contengono istamina sono, ad esempio, pomodori, noci, cavoli, spinaci, salame, cioccolata. Nell’organismo l’istamina viene degradata per azione dell’enzima diaminoossidasi (DAO), quasi esclusivamente presente nella mucosa intestinale. In caso di carenza o di inibizione della DAO, l’organismo non è in grado di degradare abbastanza rapidamente l’istamina. I sintomi dell’intolleranza all’istamina sono i seguenti: vasodilatazione, ipotensione, aritmie, gonfiore delle palpebre, orticaria, secrezione mucosa nasale, mal di testa, ostruzione delle vie respiratorie fino all’asma bronchiale, disturbi gastrointestinali accompagnati da diarrea. Un’inibizione dell’attività della DAO avviene, ad esempio, per azione di sostanze quali alcool o farmaci (acetilcisteina, ambroxolo, aminofillina, amitriptilina, clorochina, acido clavulanico, isoniazide, metamizolo, metoclopramide, propafenone, verapamil). Tariffa: No. pos. DFI: 1525.00 punti tariffari: 57.00 Diarrea infettiva Feci, 1 – 2 porzioni pari circa ad una noce Batteri: salmonelle*, shigelle*, campylobacter*, yersinia enterocolitica; nei bambini sotto i 2 anni inoltre: stafilococchi, E.coli enteropatogeni (EPEC) ETEC ceppi enterotossici di E.coli EIEC ceppi enteroinvasivi di E.coli EHEC ceppi enteroemorragici di E.coli (=VTEC, ceppi di E.coli verotossina-produttori) Virus rotavirus, adenovirus Parassiti Giardia lamblia, amebe e altri Miceti Cryptosporidium e altri *agenti (malattie infettive) soggetti all’obbligo di notifica Diarrea del viaggiatore E.coli enterotossici 40%, E.coli enteroinvasivi 10%, shigelle 15%, salmonelle 7%, campylobacter jejuni 3%, aeromonas, plesiomonas 2%, rotavirus 8%, giardia lamblia 2%, agenti infettivi sconosciuti 13%, (secondo DuPont) Diarrea non infettiva Insufficienza pancreatica, celiachia, morbo di Crohn, colite ulcerosa, resezione dell’intestino tenue, resezione del colon, amiloidosi, morbo di Whipple, linfomi, allergie, sclerodermia, colestasi, riduzione del riassorbimento degli acidi biliari, mucoviscidosi Diazepam (Valium®) 1939 2 ml siero 573 10 ml urine Valori terapeutici: siero 200 - 500 µg/l Desmetildiazepam Valori terapeutici: 600 - 1500 µg/l Benzodiazepine Il diazepam appartiene ai derivati delle benzodiazepine a lenta eliminazione e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Con somministrazione orale quotidiana si verifica un accumulo di desmetildiazepam, attivo farmacologicamente e la cui concentrazione dopo alcuni giorni è più elevata di quella del diazepam stesso. La sua efficacia si basa sull’aumento dell’inibizione provocata dall’acido -aminobutirrico (GABA), attraverso l’attacco al complesso del ricettore GABA benzodiazepine. Tariffa: No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 145.00 1940 1943 Dibenzepina (Noveril®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 - 250 µg/l Antidepressivo triciclico Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 Diclofenac (Voltaren®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.1 - 2.5 mg/l punti tariffari 86.00 Compendio degli esami labor team w ag Antireumatico non steroideo Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 1945 punti tariffari 115.00 Difenidramina (Sleepia®, Bedorma®) 2 ml siero Valori terapeutici: 30 – 300 µg/l Valori di tossicità: > 1000 g/l Antistaminico, sedativo, antiemetica Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 369 65 punti tariffari 86.00 Digitossina 1 ml siero Valori terapeutici: 12 – 33 nmol/l Valori di tossicità: > 40 nmol/l Prelievo ematico: 8 – 24 ore dopo l’ultima dose Emivita di circa 6-8 giorni, nessun prolungamento dovuto a funzioni renali limitate; periodo di raggiungimento dell’omeostasi circa 4 settimane in caso di trattamento orale prolungato; periodo di raggiungimento della concentrazione sierica massima circa 3-6 ore da una dose orale. Via di secrezione prevalentemente enteroepatica, renale 30%, formazione proteica 90-97%. Aumento dei valori: sovradosaggio, ipotireosi, antagonisti del calcio, chinidina, amiodarone, spironolattone. Diminuzione dei valori: fenobarbiturici, fenitoina, fenilbutazone, rifampicina, malassorbimento, ipertireosi, anatacidi, neomicina, colestiramina. Nota aggiuntiva: per raggiungere un livello analogo di digitossina i pazienti anziani necessitano di dosaggi più ridotti, quelli più giovani di dosaggi più elevati. L’ipercaliemia e l’ipermagnesiemia producono un indebolimento dell’efficacia, l’ipocaliemia e l’ipercalcemia invece aumentano la sua efficacia e una maggiore tossicità (anche in caso di acidosi e ipossia). Tariffa: No. pos. DFI: 1486.00 punti tariffari 14.30 350 Digossina 1 ml siero, Valori terapeutici: 0.7 – 2.5 nmol/l Valori di tossicità: > 2.5 nmol/l Prelievo ematico: 8 – 24 ore dopo l’ultima dose Emivita circa 40 ore, accumulo in caso di insufficienza renale. Tempo per il raggiungimento della concentrazione sierica massima circa 60-90 minuti dopo l’assunzione orale. Metabolismo prevalentemente renale al 75-80%, epatico solo al 20-25%, costituente proteico 20-40%. Aumento dei valori: contemporanea assunzione di amiodarone, verapamil, diltiazem, nitrendipina, spironolattone, funzione renale limitata (spesso pazienti anziani, la clearance renale di digossina si verifica in misura direttamente proporzionale alla clearance della creatinina), insufficienza cardiaca grave scompensata, ipotireosi. Diminuzione dei valori: somministrazione contemporanea di antacidi, colestiramina. ipertireosi. Nota aggiuntiva: ipercaliemia e ipermagnesiemia producono riduzioni d’efficacia, ipocaliemia e ipercalcemia aumentano l’efficacia, così come una maggiore tossicità (anche in caso di ipossia, acidosi). Tariffa: No. pos. DFI: 1267.00 punti tariffari 11.00 1944 Diidrotestosterone, DHT 3 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 15 anni > 15 anni < 15 anni > 15 anni 0.09 - 0.63 nmol/l 0.14 - 0.77 nmol/l 0.18 - 2.28 nmol/l 1.05 - 2.98 nmol/l Il DHT (diidrotestosterone) è uno steroide che rappresenta il principale prodotto di riduzione, ad opera della 5--reduttasi, del testosterone. Il DHT insieme al 3-alfa-androstenediolo rappresenta un marcatore dell'irsutismo periferico in cui si determina un'aumentata sensibilità periferica agli androgeni con un'esaltata attività della 5-alfa-reduttasi, aumentati livelli intracellulari e quindi intranucleari di DHT, ed alterazioni sia quantitative che qualitative dell'SHBG con conseguente aumento della quota di androgeni liberi circolanti. Tariffa: No. pos. DFI: 1693.00 punti tariffari 42.00 2702 Dimetilarginina asimmetrica, ADMA 1 ml siero Intervalli di riferimento: 50 – 100 g/l La dimetilarginina simmetrica (ADMA) si forma come prodotto di degradazione durante il continuo turnover delle proteine cellulari. È stato dimostrato che la ADMA inibisce la sintesi di NO. Da ciò si deduce che un’elevata concentrazione sierica di ADMA può esercitare un importante ruolo nello sviluppo e nella progressione delle malattie cadriovascolari ed è considerato un fattore di rischio indipendente dai paramatri tradizionali per la malattia cardiovascolare. Tariffa: No. pos. DFI: 1061.00 punti tariffari 185.00 574 Diossina 50 ml urine in provetta speciale (da richiedere al laboratorio). Con il termine generico diossina si intendono le dibenzodiossine policlorate, polibromate e variamente clorate e bromate. Chimicamente molto simili e comprese nello stesso gruppo sono i dibenzofurani. Assunzione attraverso l’alimentazione, il riassorbimento cutaneo e la respirazione. A causa delle proprietà lipofile le diossine si depositano nei lipidi. I bambini reagiscono con un indebolimento del sistema immunitario e con altre disfunzioni metaboliche. Nota aggiuntiva: l’esame è molto costoso (circa 3.000 punti tariffari), pertanto è assolutamente necessaria una dichiarazione di assunzione dei costi da parte del paziente, della cassa previdenziale o di altri enti che sostengono le spese. Compendio degli esami labor team w ag 66 1947 Disopiramide (Norpace®) 2 ml siero Valori terapeutici: Valori di tossicità: Antiaritmico Tariffa: 2282 vedi referto > 7.0 mg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Distrofia myotonica Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Genetica Tariffa: punti tariffari 1322.00 1951 Dossepina (Sinquan®) 2 ml siero Valori terapeutici: 10 – 200 g/l Valori di tossicità: > 500 g/l La dossepina appartiene ai derivati della dibenzoxepina e come tale viene associata al gruppo degli antidepressivi triciclici. La sua biodisponibilità è inferiore al 50%. L’analisi prevede la determinazione di dossepina e del suo metabolita nordossepina. Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00, 1064.00 punti tariffari 226.00 2301 Dossiciclina 2 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 5.0 mg/l Antibiotico tetraciclino Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 7206 Doxilamina (Sanalepsi®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 200 µg/l Antistaminico, sedativo Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 4008 471 punti tariffari 115.00 Dronedarone (Multaq®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiaritmico Tariffa: 3131 punti tariffari 115.00 84.0 – 147.0 µg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Duloxetina (Cymbalta®) 2 ml siero Valori terapeutici: 10 – 100 g/l Antidepressivo/inibitore della ricaptazione della serotonina-noradrenalina. Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Echinococchi, anticorpi, “Tenia della volpe” 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:32 Echinococcus granulosus (echinococco o tenia del cane, Echinococcus cysticus) è l’agente eziologico dell’echinococcosi cistica e si riscontra in prevalenza nella regione mediterranea e in altre zone con allevamenti ovini. Le uova di elminti, eliminati da cani, vengono assorbite per via orale. Le larve si annidano in prevalenza nel fegato (con formazione di cisti), ma anche nel polmone e nel cervello. Sintomi clinici: sensazione di pressione sull’addome superiore, ittero, dolore al torace, tosse con espettorato, paralisi, cecità. Echinococcus multilocularis (Echinococcus alveolaris) è l’agente eziologico dell’echinococcosi alveolare (tenia della volpe). L’assorbimento orale delle cisti è frequente nelle attività agricole attraverso ospiti intermedi infetti (volpe, cane, gatto, roditori) o attraverso mirtilli neri, verdura e insalata non ben lavate. Le infezioni si registrano generalmente in tarda estate o autunno, con incidenza elevata nell’Europa centrale. Il periodo di incubazione può essere di 10 anni e oltre. I sintomi clinici sono generalmente disturbi all’addome superiore non caratteristici con o senza colestasi; l’eosinofilia è rara e le transaminasi sono leggermente aumentate. Il fegato è quasi sempre infestato dalla larva e presenta una crescita infiltrativa senza incistamento. A causa della sua potenza distruttiva l’echinoccoccosi alveolare è pericolosissima, dato che di regola viene scoperta quando la distruzione del tessuto è già in uno stadio avanzato. Si dovrebbe eseguire l’asportazione chirurgica delle cisti idatidee. L’evidenziazione si ottiene mediante test sierologici in combinazione con l’immaginografia. La ricerca sierologica mediante la tecnica di emoagglutinazione indiretta (IHA) è idonea a rilevare gli anticorpi contro l’echinococcus granulosus e multilocularis, mentre il metodo ELISA serve a evidenziare in prevalenza anticorpi contro l’echinococcus multilocularis. Titoli elevati di anticorpi anti-echinococco possono persistere per parecchie settimane anche dopo l’asportazione chirurgica delle cisti. Nota aggiuntiva: In presenza di riscontro positivo nel test di emoagglutinazione indiretta segue la differenziazione fra E. granulosus ed E. multilocularis. Tariffa: No. pos. DFI: 3508.00 punti tariffari 47.00 522 Ecstasy 10 ml urine “spot” Intervalli di riferimento: negativo Nell’analisi dell’ecstasy vengono rilevati MDMA (3,4 metilediossimetanfetamina) e vari derivati. Queste droghe sintetiche vengono assunte sotto forma di pillole in occasione di rave-party. Le pillole vengono Compendio degli esami labor team w ag 67 spesso mescolate con altre sostanze. Le intossicazioni si manifestano con ipertermia, crampi, disturbi di coscienza, collasso renale. Periodo di positività: 2-4 giorni. vedi inoltre screening con stupefacenti Tariffa: No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 5824 EDDP 10 ml urine Il più importante metabolita del metadone è il EDDP (2-etilidene-1,5 dimetil-3,3-difenil-pirrolidina). Pochi minuti dopo l'assunzione di metadone, l'EDDP viene rilasciato nelle urine e può essere diagnosticato in laboratorio. Dopo ca. 6 emivite, i pazienti si trovano nel cosiddetto "Steady-State" ed il quoziente tra metadone e EDDP è compreso tre 1:1 e 1:2. In caso di risultati positivi per metadone e negativi per EDDP si ha il sospetto di un comportamento "spikers" (l'urina miscelata con piccole quantità di metadone). Interpretazione: Metadone +/ EDDP +: Assunzione certa di metadone Metadone -/ EDDP +: assunzione di metadone sufficientemente lontana nel tempo, metabolizzatore veloce o pH fortemente basico (p.e. dieta vegana) Metadone +/ EDDP -: Sospetto di comportamento "spikers" o metabolizzatore lento Metadone -/EDDP -: nessuna assunzione di metadone o assunzione sufficientemente lontana nel tempo. Nota: Verrà sempre analizzato il metadone. Tariffa: No. pos. DFI: 3508.00 punti tariffari 47.00 5316 Efedrina 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Simpaticomimetico Tariffa: No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 Ehrlichiosi Le ehrlichie sono batteri che vengono trasmessi all'uomo e agli animali da zecche. Si tratta di parassiti intracellulari obbligati. L’ehrlichiosi granulocitica umana (HGE) è una malattia febbrile acuta associata a disturbi aspecifici quali dolori alla nuca, dolori alla schiena, inappetenza, stanchezza, disturbi neurologici, leucopenia, trombopenia, anemia, aumento degli enzimi epatici. Nella maggior parte dei casi, il decorso presenta manifestazioni leggere con restitiutio ad integrum nel giro di una settimana. In casi rari, si registra un decorso grave con sepsi e insufficienza multiorganica. 1954 Ehrlichiosi, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3040.00, 3041.00 punti tariffari 75.00 1955 Ehrlichiosi, DNA Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: prezzo su richiesta Eiaculato, esami 2 ml eiaculato in provetta con NaF 2 ml eiaculato senza additivo Analisi Parametri per Zinco, citrato Prostata Epididimo -glucosidasi Fruttosio vescicola seminale, dotto deferente Carnitina funzione secretoria dell’epididimo Per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi 1998 Elastasi granulocitaria plasmatica, Elastasi PMN 1 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: vedi referto L’elastasi viene rilasciata nei tessuti infiammati e necrotici e serve per la disgregazione di materiale fagocitato. A causa del breve tempo di emivita, la determinazione dell’elastasi serve a diagnosticare processi infiammatori (complicazioni infettive post-operatorie, sepsi batterica neonatale, meningite batterica, pancreatite acuta (monitoraggio del decorso), attacchi acuti di artrite reumatoide, politraumi, morbo di Crohn, colite ulcerosa). Nota aggiuntiva: il plasma deve essere separato entro due ore. Per la valutazione della funzione pancreatica esocrina, deve essere eseguita l’analisi della “elastasi del pancreas”: vedi alla rispettiva voce. Tariffa: No. pos. DFI: 1367.00 punti tariffari 56.00 186 Elastasi pancreatica Feci, 1 porzione pari ad una noce Intervalli di riferimento: > 200 g/g feci Il vantaggio del dosaggio dell’elastasi pancreatica rispetto alla determinazione della chimotripsina o dei grassi nelle feci è la possibilità di rivelare un’ insufficienza pancreatica esocrina leggera e di gravità media. Test di ricerca. Diminuzione dei valori: insufficienza pancreatica esocrina. Nota aggiuntiva: La diarrea può dar luogo a valori falsamente patologici. Tariffa: No. pos. DFI: 1273.00 punti tariffari 53.00 68 2270 Compendio degli esami labor team w ag Elastasi pancreatica, Elastasi-1 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 161 U/ml L'elastasi pancreatica è sintetizzata esclusivamente dalle cellule acinari del pancreas: non si riscontra nessuna formazione in altri organi; contrariamente ad altri parametri non vengono pertanto determinate interferenze, ad esempio, con la parotide (es. amilasi). Nelle feci la concentrazione dell'enzima è determinata nella diagnosi dell'insufficienza pancreatica esocrina (vedere). Aumento dei livelli: pancreatite acuta, pancreatite cronica in fase acuta, insufficienza renale, grave insufficienza epatica. Tariffa: No. pos. DFI: 1273.00 punti tariffari 53.00 255 Elettroforesi delle proteine sieriche 1 ml siero 5 ml liquido cerebrospinale (vedi liquido cerebrospinale) vedi inoltre immunofissazione La separazione elettroforetica delle proteine sieriche avviene in 5 frazioni: albumina, globuline 1, 2, e . Serve ad accertare le cosiddette disproteinemie: le alterazioni quantitative e qualitative delle proteine in presenza di infiammazioni acute e croniche, aumenti della velocità di sedimentazione del sangue non chiari, sindrome nefrotica, tumori, gammopatie monoclonali. Sospetta sindrome da deficit di anticorpi, patologie epatiche. Aumento dei valori: globuline 1 e 2: infiammazioni acute gammopatie policlonale in stadio avanzato, infiammazioni Globuline : acute e croniche, cirrosi epatica. gammopatie monoclonale (gradienti M), plasmocitoma (mieloma multiplo), morbo di Waldenström Diminuzione dei valori: albumina: infiammazioni acute, ustioni, sindrome nefrotica (globuline 1 e au mentate), sarcomi, linfomi maligni linfomi. Globuline 1: deficit ereditario di 1-antitripsina sindrome di deficit di anticorpi Globuline : Tariffa: No. pos. DFI: 1634.00, 1636.00 punti tariffari 33.50 018 Elettroforesi dell’emoglobina, Emoglobinopatie, Anemia degli eritrociti falciformi 5 ml sangue EDTA e 2 ml siero Ferritina, emogramma, cromatografia Hb, HPLC compresa l’analisi molecolare se necessario. L’emoglobina viene scissa nelle seguenti unità: HbA1 (/), HbA2 (/), HbF (/) (emoglobina fetale), HbS (emoglobina degli eritrociti falciformi). Aumento di HbA2: - anomalie genetiche associate ad emoglobina - talassemia β eterozigota (da diagnosticare almeno a partire dal 6° mese di vita). - Talassemia HbSS-β e HbSS-α - emoglobina instabile - sferocitosi ereditaria - aquisita: ipertireosi, anemia megaloblastica, morbo di Wilson. Diminuzione dei valori di HbA2: - sintesi della catena globulinica ridotta: - neonati - talassemia , e - variante Hb-Lepore - alterazione della catena globulinica - persistenza ereditaria di HbF - talassemia - acquisita: deficit di ferro, intossicazione da piombo, anemia sideroblastica, sindrome mieloproliferante Aumento di HbF: - persistenza ereditaria di Hb-F - neonati, lattanti - HbF 20 – 98%: talassemia omozigota o mista eterozigota b - sindrome talassemica (talassemia e ) - emoglobinopatie (ad es. HbS) - sferocitosi ereditaria, anemia perniciosa non trattata, sindrome mielodisplastica, leucemie acute e croniche,anemie ipoplastiche o aplastiche HbS evidenziabile: - anemia degli eritrociti falciformi. Emoglobinopatie: Talassemia : forma di talassemia più diffusa, soprattutto in area mediterranea. Ridotta produzione di catene -> in modo compensatorio catene oppure , aumenta l’eritropoiesi inefficace con emolisi intramidollare ed extramidollare. Eterozigota (forma minore con sintomi lievi): probabile splenomegalia, anamnesi del paese di nascita (paesi del Mediterraneo), anemia ipocromica, microcitaria (circa il 10% anche con segni di deficit di ferro), cellule target, picchiettatura basofila degli eritrociti, segni di emolisi, maggiore resistenza osmotica (sferocitosi DD), aumento di HbF nel 50% dei casi, sempre aumento di HbA2. Omozigota (forma principale, anemia di Cooley): epatosplenomegalia, cranio a spazzola (iperplasia del midollo), cachessia e tendenza a contrarre infezioni, cardiomiopatia dovuta a sovraccarico di ferro, anemia emolitica grave; senza trapianto di midollo osseo o terapia genica entro i primi 10 anni di vita con esito letale. HbF: aumento con 30-95%, HbA2 di referti vari. Talassemia intermedia (forma medio-grave di talassemia, geneticamente eterozigota od omozigota). Talassemia : rara, presente soprattutto nell’Asia sud-orientale. Ridotta produzione della catena . Eterozigota: elettroforesi Hb normale. Compendio degli esami labor team w ag 69 Anemia degli eritrociti falciformi: emoglobinopatia più frequente: il 20 – 40% della popolazione dell’Africa tropicale e il 5 –10% della popolazione di colore. Malattia ereditaria autosomica dominante con alterazione qualitativa dell’emoglobina: mutazione puntiforme nel locus della -globina sul cromosoma 11 (scambio di acido glutaminico nella valina nella posizione 6). In stato desossigenato l’HbS precipita -> gli eritrociti assumono una forma a falce, perdono la deformabilità, occludono la microcircolazione e possono causare infarti organici. Omozigota: 80% HbS e 20% HbF; già nei lattanti è presente un’anemia emolitica e crisi dolorose vasoocclusive con infarti organici, epatosplenomegalia. Eterozigota: per lo più clinicamente asintomatica, più resistente ai plasmodi della malaria rispetto al resto della popolazione (come nel deficit G-6-PDH). Nota aggiuntiva: l’analisi “elettroforesi dell’emoglobina” comprende: cromatografia Hb, Hb-F, emogramma e ferritina (una carenza di ferro interferisce con l’interpretazione della cromatografia dell’emoglobina, Hb-A2 abbassate) Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00, 1431.00, 1401.00, 1314.00 punti tariffari 116.90 225 Elettroforesi lipidica, α-lipoproteina, β-lipoproteina, LDL, Low density lipoproteine, Lipoproteine a bassa densità 2 ml siero Intervalli di riferimento: -lipoproteine pre--lipoproteine -lipoproteine chilomicroni Tariffa: No. pos. DFI: 1540.00 304 Ematocrito 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: f m < 6 giorni 6 – 14 giorni 14 – 21 giorni 21 – 49 giorni 49 giorni – 3 mesi 3 mesi – 1 anno 1 – 5 anni 5 – 8 anni 8 – 13 anni 13 – 16 anni > 16 anni 13 – 16 anni > 16 anni vedi inoltre emogramma Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00 5570 10 – 46 % < 30 % 40 – 72 % <1% punti tariffari 31.00 0.40 – 0.70 l/l 0.38 – 0.70 l/l 0.38 – 0.60 l/l 0.36 – 0.46 l/l 0.30 – 0.38 l/l 0.35 – 0.43 l/l 0.32 – 0.40 l/l 0.32 – 0.41 l/l 0.34 – 0.44 l/l 0.35 – 0.43 l/l 0.37 – 0.47 l/l 0.38 – 0.49 l/l 0.42 – 0.52 l/l punti tariffari 10.00 Emocoltura 2 flaconi contenenti brodo di coltura universale, con adattatore e ago art. n° M501 (1 flacone per batteri aerobi, 1 flacone per batteri anaerobi – inviare sempre entrambi) Nella successione dei prelievi di sangue, si trova al 1° posto (vedi prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione). Il prelievo deve essere eseguito in modo asettico (disinfezione sufficiente, indossare guanti). In caso contrario, sussiste un pericolo di contaminazione. Ora ottimale del prelievo con rialzo febbrile, prima dell’avvio della terapia. Il rapporto tra sostanza e sangue deve essere almeno di 1 : 10. Il contenitore aerobico deve essere aerato prima dell’invio. Scatole in cartone speciale, invio con spedizione espressa. Eventualmente contattare telefonicamente il laboratorio per le misure da adottare per il prelievo e l’invio. Tariffa: No. pos. DFI 3304.00/3305.00 punti tariffari 50.00/155.00 Emocromatosi, Mutazioni HFE L’emocromatosi è una disfunzione del metabolismo del ferro ereditaria autosomica recessiva, nella quale si verifica un eccessivo riassorbimento di ferro, nonostante le riserve di ferro siano sufficienti. Ciò provoca un sovraccarico di ferro nell’organismo e un relativo deposito nei vari organi. Le manifestazioni patologiche si presentano solo in età adulta: aumento della pigmentazione, diabete mellito, cirrosi epatica, cardiomiopatia. Nella popolazione europea la mutazione si verifica con un rapporto di 1:10 nella forma eterozigota e in circa 1:300 in quella omozigota. La mutazione può essere rilevata con metodi PCR. Questa patologia si trova nel gene HFE del cromosoma 6. Tuttavia non è ancora chiaro in che percentuale la predisposizione genetica causa la manifestazione patologica. La presenza di una mutazione omozigota C282Y indica emocromatosi. Le mutazioni eterozigote o il cosiddetto tipo non mutato (=forma normale) non suggeriscono l’emocromatosi, tuttavia non la escludono nemmeno, poiché nel 5 – 10% dei soggetti malati di emocromatosi mediante biopsia accertata la mutazione non è presente. Lo standard più sicuro per diagnosticare con certezza l’emocromatosi rimane pertanto la biopsia epatica. Con la mutazione omozigota C282Y non è necessario eseguire la biopsia ed è indicata la terapia a vita con salassi. Inoltre deve essere avviata anche una ricerca a livello familiare. 440 Emocromatosi: mutazione C282Y 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 2115.13 441 Emocromatosi: mutazione H63D Sangue EDTA punti tariffari 93.00 Compendio degli esami labor team w ag 70 Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 2115.13 303 Emoglobina, Hb 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 1 – 6 giorni 6 – 12 giorni 23 – 37 giorni 37 – 50 giorni 50 giorni – 3 mesi 3 – 4 mesi 4 – 7 mesi 7 – 10 mesi 14 mesi – 3 anni 3 – 5 anni 5 – 10 anni 10 – 12 anni 12 – 15 anni f m vedi inoltre emogramma Tariffa: No. pos. DFI: 1371.00 2010 punti tariffari 93.00 152 – 235 g/l 150 – 240 g/l 127 – 187 g/l 103 – 179 g/l 90 – 166 g/l 92 – 150 g/l 96 – 128 g/l 101 – 129 g/l 105 – 129 g/l 108 – 128 g/l 111 – 143 g/l 119 – 147 g/l 118 – 150 g/l 128 – 168 g/l 120 – 160 g/l 140 – 180 g/l punti tariffari 9.00 Emoglobina libera 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 100 mg/l Diagnosi e decorso di emolisi acuta e cronica: l’Hb rilasciata a livello intravasale forma con l’aptoglobina un complesso che viene eliminato dalla circolazione nel giro di pochi minuti. Solo l’eccesso della capacità di legarsi dell’aptoglobina aumenta la concentrazione dell’emoglobina libera. Di conseguenza possono essere rilevate solo emolisi gravi. Aumento dei valori: emolisi gravi (trasfusioni, emoglobinuria parossistica notturna, anticorpi freddi o caldi, deficienze di enzimi eritrocitari). Tariffa: No. pos. DFI: 1402.00 punti tariffari 37.00 310 Emogramma, Differenziazione leucocitaria, Quadro ematologia, Formula leucocitaria Sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati (non imbucare nelle cassette della posta esterne) Intervalli di riferimento: vedi referto Lo screening del quadro ematologico viene eseguito dal sangue EDTA per mezzo di tecniche di rilevazione elettroniche, citometriche di scorrimento e in parte citochimiche (compreso l’emogramma). In caso di referti patologici, gli strisci di sangue inviati vengono colorati secondo il metodo May-Grünwald-Giemsa e valutati al microscopio. Nota aggiuntiva: è necessario inviare strisci di sangue non colorati. A causa degli artefatti di invecchiamento sulle cellule non è possibile preparare successivamente gli strisci di sangue EDTA nel nostro laboratorio. Tariffa: No. pos. DFI: 1374.00 punti tariffari 14.60 2011 Emopessina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.50 – 1.15 g/l L’emopessina si forma nel fegato come l’aptoglobina. In caso di emolisi fisiologiche, l’emoglobina che si libera in quantità minime si lega all’aptoglobina e circola come complesso emoglobina-aptoglobina nel sistema reticoloendoteliale (SRE). In caso di emolisi patologica la capacità di legarsi dell’emoglobina può essere superata e questo provoca la formazione di emoglobina libera nel plasma. Sono presenti derivati dell’ematina con ferro trivalente, che si legano con elevata affinità all’emopessina. L’emopessina si fa carico della rimozione di ematina nel SRE, pertanto la concentrazione sierica rilevabile dell’emopessina scende. Diminuzione dei valori: emolisi, patologie epatiche croniche, porfiria cutanea tarda, sindrome da malassorbimento. Aumento dei valori: un aumento dei valori dell’emopessina è raro e non ha rilevanza a livello diagnostico. Melanoma a crescita rapida. Nota aggiuntiva: i neonati presentano una concentrazione di emopessina pari a circa il 20% dei valori degli adulti, la concentrazione di emopessina non è un criterio per la valutazione della reazione emolitica nel periodo neonatale. Tariffa: No. pos. DFI: 1369.00 punti tariffari 68.00 580 Emosiderina 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo L’eliminazione dell’emosiderina (un prodotto di degradazione della ferritina) nelle urine serve per valutare i disturbi del metabolismo del ferro con sovraccarico ferrico. Tariffa: No. pos. DFI: 1404.00 punti tariffari 22.00 282 ENA-7-screening, Autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili comprendono autoanticorpi che reagiscono nel nucleo cellulare e nel citoplasma. Gli autoanticorpi possono essere evidenziabili nelle connettiviti. L’analisi “ENA-7 screening” comprende i seguenti autoanticorpi: anti-Sm, anti-RNP, anti-SS-A, anti-SS-B, anti-Jo-1, anti-Scl70, anti-CENP-B. Compendio degli esami labor team w ag 71 Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo nel test di screening segue automaticamente la differenziazione nei singoli anticorpi. Per l’associazione tra gli autoanticorpi anti-antigeni nucleari estraibili e le malattie vedi alla rispettiva voce o “connettiviti“. Tariffa: negativo punti tariffari 52.00 positivo punti tariffari 220.80 3273 Enalapril (Reniten®) 2 ml siero Valori terapeutici: 10.0 – 40.0 g/l Inibitore dell' ACE Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 3956 punti tariffari 99.00 Encefalite-B giapponese, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Il virus dell’encefalite giapponese (JEV) appartiene al genere Flavivirus. La malattia infettiva viene trasmessa dalla puntura di una zanzara. Nelle regioni del sud-est asiatico si diffondono normalmente epidemie durante la stagione dei monsoni. L’encefalite giapponese non si trasmette direttamente da persona a persona. Il periodo di incubazione può variare da 5 a 15 giorni. L’encefalite giapponese interessa soprattutto la popolazione che vive in condizioni di particolare povertà e a stretto contatto con gli animali domestici. Il serbatoio del virus è costituito da uccelli e animali domestici, principalmente maiali. Il virus colpisce soprattutto bambini piccoli e anziani. Nella maggior parte dei casi l’infezione dà luogo a sintomi lievi o è addirittura asintomatica. Nelle infezioni a decorso più grave, dopo un periodo di incubazione variabile fra 5 e 15 giorni, la malattia esordisce con un quadro clinico simil-influenzale caratterizzato da febbre, brividi, stanchezza, cefalea, nausea e vomito. Se il virus interessa il sistema nervoso centrale (SNC), si sviluppa un quadro di encefalite accompagnato da confusione mentale con disorientamento, crampi, anomalie dei riflessi, paresi e segni clinici compatibili con meningite che circa nel 30% dei casi può comportare la morte. In un altro terzo dei casi possono verificarsi conseguenze neurologiche permanenti. Il trattamento consiste in misure terapeutiche di supporto. È possibile somministrare il vaccino. Tariffa: No. pos. DFI: 3040.00 punti tariffari 42.00 180 Enolasi neuronespecifica, NSE 1 ml siero (evitare l’emolisi) Intervalli di riferimento: < 1 mese 1.5 – 3.9 g/l 1 mese – 3 anni 2.4 – 6.6 g/l 3 – 10 anni 3.5 – 6.7 g/l > 10 anni < 18.3 g/l vedi inoltre marcatori tumorali L’enolasi neuronespecifica è un enzima glicolitico che svolge una funzione precisa nel metabolismo del glucosio. Questo enzima citoplasmatico si trova nei neuroni, nei tessuti neuroendocrini e nei tumori di origine neuroendocrina. Poiché l’NSE risiede sempre nei tessuti, individuarlo nel siero significa la presenza di una necrosi, ossia di citolisi di cellule a differenziazione neuroendocrina. L’NSE è un valido marker tumorale, che in caso di carcinoma bronchiale a piccole cellule presenta una sensibilità del 60% circa (in stadio avanzato della patologia oltre l’80%). Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma bronchiale a piccole cellule, neuroblastoma, seminoma, melanoma, apudoma, carcinoma tiroideo midollare, carcinoma renale, carcinoma della prostata. Patologie benigne: broncopolmonite, fibrosi polmonare, patologie epatiche, patologie cerebrali. Nota aggiuntiva: l’emolisi, anche di lieve entità, può causare valori falsamente elevati. Tariffa: No. pos. DFI: 1581.00 punti tariffari 37.00 3148 Enterovirus, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: Enterovirus IgG < 1.0 MOC Enterovirus IgM < 1.0 MOC Coxsackie virus IgG < 80 IU/ml Coxsackie virus IgM < 30 IU/ml Al gruppo degli enterovirus appartengono Poliovirus, Coxsackievirus, ECHOvirus, Enterovirus sp. Tutti fanno parte del gruppo dei Picornavirus. I quadri clinici sono: meningite asettica, encefalite, miocardite e pericardite, gravi infezioni sistemiche del neonato, esantemi, malattie respiratorie e stati febbrili non caratteristici („influenza estiva“). All’assorbimento orale del virus segue la replicazione gastrointestinale. Nota: Vengono determinati gli anticorpi IgG e IgM degli enterovirus e dei coxsackievirus. Spesso manca la formazione degli IgM; Un aumento isolato di IgG può essere indicativo di infezione in atto. Tariffa: No. pos. DFI: 3405.00, 3406.00, 3046.00, 3047.00 punti tariffari 151.00 4275 Enterovirus RNA Feci 10 ml urine Tampone (set PCR) 1 ml liquido articolare 1ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3023.00 punti tariffari 180.00 Enzima di conversione dell’angiotensina, ACE 219 2 ml siero 764 1ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: siero 8.0 – 52.0 U/l cerebrospinale < 2.00 U/l Compendio degli esami labor team w ag 72 L’ACE è un enzima importante nel sistema renina-aldosterone e in quello callicreina-bradichinina. L’azione dell’ACE si basa sulla formazione dell’angiotensina, iI che causa una vasocostrizione diretta e un aumento della pressione sanguigna, catalizzando inoltre il catabolismo della bradichinina, che ha invece un’azione vasodilatatoria. L’ACE si trova in parte legato alle membrane delle cellule endoteliali e dei capillari polmonari, e in caso di determinate patologie polmonari a carattere granulomatoso la sua concentrazione nel plasma aumenta. Aumento dei valori: sarcoidosi, alveolite allergica, epatite, cirrosi biliare, diabete mellito, lebbra, morbo di Gaucher, berilliosi, asbestosi, silicosi, HIV, patologie renali, istiocitosi maligna, ipertireosi, gravidanza, MCTD. Diminuzione dei valori: in caso di mieloma multiplo, linfoma maligno, neoplasia polmonare, ipotireosi Nota aggiuntiva: gli ACE-inibitori aumentano la concentrazione di ACE. La concentrazione sierica mostra notevoli differenze interindividuali, ma è stabile a livello intraindividuale. Spesso i familiari del paziente presentano valori analoghi. Deve pertanto essere eseguito un esame genetico per rilevare la concentrazione di ACE. Vedere anche polimorfismo di delezione dell’enzima di conversione dell’angiotensina. Tariffa: No. pos. DFI: 1059.00 punti tariffari 23.00 765 Enzima di delezione conversione dell’angiotensina, ACE, polimorfismo di 5 ml sangue EDTA La concentrazione sierica dell’ACE mostra notevoli differenze interindividuali, ma è stabile a livello intraindividuale. Spesso i familiari del paziente presentano valori analoghi. Potrebbe pertanto essere individuato un polimorfismo di delezione (D) di inserzione (I): esistono 3 genotipi: DD, II e ID. I pazienti DD omozigoti presentano in media una concentrazione più o meno doppia di ACE, come i pazienti II omozigoti. Ultimamente sono stati pubblicati alcuni studi, in cui è stato dimostrato che l’allele D dei pazienti con malattie coronariche e ipertrofia ventricolare sinistra è molto più frequente rispetto ai gruppi sani di controllo. Nei pazienti con malattie coronariche senza fattori di rischio noti sembra pertanto opportuno determinare il genotipo ACE, poiché possono essere possibili affermazioni prognostiche e anche la scelta terapeutica può essere influenzata. Non è ancora chiaro se l’insorgenza di aterosclerosi possa essere favorita dall’allele D. Non è nemmeno chiaro se sia presente anche un coinvolgimento causale nella sarcoidosi. Tariffa: prezzo su richiesta 150 Eosinophil Cationic Protein, Proteina cationica degli eosinofili, ECP 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 16 g/l L'ECP è una delle vitamine basiche più importanti, liberata dagli eosinofili nel corso di processi infiammatori. La concentrazione di ECP nel siero è in correlazione con l'attività di un'asma bronchiale o di un'atopia. Nel caso degli asmatici numerosi studi hanno dimostrato che in presenza di pollini si riscontra un aumento significativo dei livelli ECP rispetto ai mesi invernali. Un trattamento con farmaci antinfiammatori determina un abbassamento del livello stagionalmente elevato di ECP. Negli asmatici l'ECP può quindi essere impiegata come marker sensibile per la valutazione dell'attività della malattia e per il controllo terapeutico. Nei pazienti affetti da dermatite atopica o nei bambini con neurodermite i valori serici sono correlati in modo significativo con l'attività della malattia. In questo caso l'ECP consente risultati migliori per il controllo terapeutico rispetto alla determinazione delle IgE. I livelli di ECP si abbassano considerevolmente in pazienti con esacerbazione acuta di un eczema atopico sottoposto con successo a terapia, mentre le IgE rimangono invariate. Aumento dei valori: malattie allergiche, infezione batteriche, infarto miocardio acuto (aumento transitorio), malattie parassiarie. Nota aggiuntiva: per la determinazione dell’ECP il sangue intero deve essere centrifugato e lasciato decantare come prassi standard 60 – 120 minuti dopo il prelievo di sangue. La determinazione partendo dal sangue e dai sieri emolitici non è possibile. La determinazione dell'ECP non è indicata per lo screening, serve prevalentemente per il controllo dell'evoluzione. Tariffa: No. pos. DFI: 1278.00 punti tariffari 44.00 Epatite, agenti eziologici Adenovirus Amebe Brucelle Citomegalovirus Coxiella burnetii EBV Echinococchi Entamoeba histolytica Herpes simplex virus Leishmanie (leishmaniosi) Leptospire Plasmodi (malaria) Pneumococchi Rickettsie Salmonelle Toxoplasma gondii (toxoplasmosi) Varicella-zoster virus Virus coxsackie A, B Virus dell’epatite A Virus dell’epatite B Virus dell’epatite C Virus dell’epatite D, E, G Virus della febbre gialla Compendio degli esami labor team w ag 73 Epatite A, HAV, Virus dell’epatite A Si tratta di un virus a RNA che è trasmissibile per via oro-fecale da acque o alimenti contaminati e che non tende a cronicizzare. 412 Epatite A: anti-HAV IgG/IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Verifica dello stato vaccinale > 1.0 MOC Sono evidenziabili sin dall’inizio dell’infezione e persistono per tutta la vita. Si tratta di un marcatore per l’immunità (verifica dello stato vaccinale). Tariffa: No. pos. DFI: 3050.00 punti tariffari 23.00 411 Epatite A: anti-HAV IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Marker per un’infezione in atto; positivo all’inizio della malattia; negativo dopo circa 2 mesi. Tariffa: No. pos. DFI: 3051.00 punti tariffari 23.00 2015 Epatite A: HAV RNA, Amplificazione del RNA Feci, 1 porzione pari circa ad una noce Intervalli di riferimento: negativo Evidenziazione del virus tramite PCR nelle feci, durante il periodo di incubazione e la malattia. Tariffa: No. pos. DFI: 3052.00 punti tariffari 180.00 Epatite autoimmune Tipo Ia (epatite lupoide) Tipo Ib (anti-actina) Tipo II (anti-LKM ) Tipo III (anti-SLA) Cirrosi biliare primaria (CBP) Colangite sclerosante primitiva (CS) definizione: ANA positivi ds-DNA (40%) Aac anti-ASGPR anti-HCV (10%) anti-actina (85%) definizione: aac anti-actina positivi, ANA negativi anti-muscolo liscio (30%) anti-HCV (10%) Ac anti-ASGPR definizione: aac LKM positivi anti HCV (30%) definizione: aac SLA positivi anti HCV (10%) AMA (90%) anti-M2 (90%) anti M9 (60%) ev. anche IgM, AP, colesterolo, crioglobuline aumentati ANCA (80%) (X-ANCA o ANCA “forme atipiche”) Epatite B, HBV, Virus dell epatite B È un virus a DNA. Le vie di trasmissione sono: sangue ed emoderivati, liquido seminale, secreto cervicale, saliva, liquido lacrimale, via perinatale. Adulti/bambini: Nel 90% guarigione entro 6 mesi (scomparsa dell’antigene HBs). Neonati/lattanti: Fino all’80% progredisce verso forme croniche. Forme croniche: Possibile progressione verso cirrosi epatica ed epatocarcinoma. 415 Epatite B: anti-HBc 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC IgG: evidenziabili nella fase immediatamente precedente la comparsa dei sintomi clinici. Persistono per tutta la vita; sono indicativi di un’infezione in declino e pregressa, „cicatrice sierologica“ Tariffa: No. pos. DFI: 3054.00 punti tariffari 20.00 414 Epatite B: anti-HBc IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Evidenziabili già 3 – 5 settimane prima della comparsa dei sintomi clinici. Marker di infezione acuta. Scompaiono dopo circa 12 mesi. Tariffa: No. pos. DFI: 3055.00 punti tariffari 23.00 418 Epatite B: anti-HBe 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Evidenziabili alla scomparsa dell’HbeAg. Marker per bassa infettività (preferibile: PCR). Può scomparire dopo la guarigione. Tariffa: No. pos. DFI: 3054.00 416 punti tariffari 35.00 Epatite B: anti-HBs 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 5 U/l La presenza di questi anticorpi indica un’infezione guarita. Marker per l’immunità dopo un’epatite B pregressa (associato ad anti HBc). Anti HBs (escl. anti HBc): marker per stato dopo immunizzazione. Verifica dello stato vaccinale: titolo 1 – 2 mesi dopo la 3a vaccinazione. > 100 U/l protezione vaccinale per tutta la vita, anche se il titolo in seguito non è più evidenziabile. < 100 U/l booster e verifica dopo 1 mese. Tariffa: No. pos. DFI: 3057.00 punti tariffari 20.00 Compendio degli esami labor team w ag 74 417 Epatite B: HBe antigene 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Evidenziabili nella fase precedente la comparsa dei sintomi clinici. Marker che testimonia un’attiva replicazione virale, ossia un indice di infettività elevata. Tariffa: No. pos. DFI: 3058.00 punti tariffari 23.00 413 Epatite B: HBs antigene, Antigene HBs, Antigene Australia 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC È evidenziabile sin dal periodo di incubazione. La scomparsa dell’antigene è associata alla guarigione della malattia. Persistenza > 6 mesi: epatite B cronica. Nel 5 – 10% delle infezioni l’antigene HBs risulta negativo. Tariffa: No. pos. DFI: 3060.00 punti tariffari 20.00 3933 Epatite B: HBV, ADN genotipo 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 3061.00 419 punti tariffari 180.00 Epatite B: HBV, DNA 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto I livelli di carica virale consentono solo dichiarazioni limitate in merito all’infettività: 6 >10 copie: alta infettività 3 <10 copie: bassa infettività Metodo di prima scelta per l’evidenziazione di infezioni da HBV sierologicamente atipiche. Tariffa: No. pos. DFI: 3062.00 punti tariffari 195.00 Epatite C, HCV, Virus dell epatite C È un virus a RNA, trasmissibile attraverso trasfusioni di sangue, scambio di siringhe, tatuaggi, puntura d’ago; è possibile la trasmissione attraverso il contatto sessuale. Il periodo di incubazione è di 5 – 12 settimane. Il tasso delle forme a decorso cronico raggiunge l’80%; si può verificare una progressione verso la cirrosi epatica e l’epatocarcinoma. 421 Epatite C: anti-HCV 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: Positività evidenziabile al più presto 4 settimane - 6 mesi dopo l’infezione; un risultato negativo non esclude un’infezione attiva. Si raccomanda di ripetere il test a distanza di 2 – 3 mesi. La conferma dei risultati positivi si ottiene con il Western blot. Tariffa: No. pos. DFI: 3069.00 punti tariffari 25.00 2016 Epatite C: anti-HCV, test di conferma 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Si effettua automaticamente in caso di riscontro positivo nello screening anti-HCV. Tariffa: No. pos. DFI: 3070.00 punti tariffari 66.00 422 Epatite C: HCV, RNA qualitativo 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: L’RNA del virus può risultare temporaneamente non evidenziabile nonostante un’infezione ancora in atto. Tre esami negativi a distanza di un anno testimoniano per una guarigione. Si tratta di un test a sensibilità altissima. Tariffa: No. pos. DFI: 3073.00 punti tariffari 180.00 423 Epatite C: HCV, RNA quantitativo 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Nota aggiuntiva: Per il monitoraggio della terapia: in base ai livelli di carica virale non è possibile alcuna affermazione in merito all’infettività; in seguito a forti oscillazioni il virus può risultare temporaneamente non evidenziabile nonostante un’infezione ancora in atto. Tre esami negativi a distanza di un anno testimoniano per una guarigione. Nel monitoraggio del decorsoeEffettuare l’analisi sempre dallo stesso materiale. 6 Numero di copie > 10 : risposta piuttosto scarsa alla terapia. Tariffa: No. pos. DFI: 3073.00 punti tariffari 180.00 2017 Epatite C: HVC, RNA genotipo 1 ml siero Tipo 1b: maggiore prevalenza di cirrosi epatica e carcinoma; scarsa risposta alla terapia. Tipo 1a, 2, 3: buona risposta al trattamento con interferon. Nota aggiuntiva: Viene inclusa sempre una determinazione quantitativa dell’HCV-RNA. Tariffa: No. pos. DFI: 3072.00 punti tariffari 180.00 Epatite D, HDV, Virus dell’epatite D È un virus a RNA. L’infezione si ha soltanto in concomitanza con l’epatite B. Spesso presenta un decorso fulminante. Le vie di trasmissione sono analoghe a quelle dell’epatite B. Compendio degli esami labor team w ag 420 75 Epatite D: anti-HDV 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Ricerca sempre associata alla diagnostica sierologica dell’epatite B. La vaccinazione antiepatite B protegge anche dall’epatite D. Tariffa: No. pos. DFI: 3074.00 punti tariffari 29.00 2019 Epatite D: HDV, RNA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Ricerca sempre associata alla diagnostica sierologica dell’epatite B. La vaccinazione antiepatite B protegge anche dall’epatite D. Tariffa: No. pos. DFI: 3073.00 punti tariffari 180.00 Epatite E, HEV, Virus dell’epatite E Si tratta di un virus a RNA che si riscontra soprattutto in India, Asia, Africa e America centrale. La trasmissione avviene per vie oro-fecale da acqua potabile contaminata. Presenta un decorso simile a quello dell’epatite A; nelle gravide presenta, nel 5 – 20%, un decorso fulminante. 2020 Epatite E: anti-HEV 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Nel sospetto, escludere in un primo tempo epatite A e B. Tariffa: No. pos. DFI: 3076.00 (2x) punti tariffari 58.00 2649 Epatite E: HEV, RNA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3078.00 2021 punti tariffari 180.00 Epatite G: HGV, RNA, HGV, RNA, Virus dell’epatite G, RNA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3062.00 punti tariffari 195.00 Epstein Barr virus, EBV, Mononucleosi, Morbo di Pfeiffer L’Epstein Barr Virus appartiene al gruppo degli herpes virus (virus a DNA) e viene trasmesso per mezzo di goccioline. Infezioni acute insorgono soprattutto nell’età scolare e nei giovani adulti. Il virus persiste per tutta la vita all’interno dell’organismo (anello del Waldeyer). Gli anticorpi sono presenti in circa il 60% della popolazione fino all’età di 30 anni. Dopo un periodo di incubazione di 10-14 giorni (che può durare anche alcune settimane) si osservano i seguenti sintomi: febbre, astenia, mal di gola, linfoadenite cervicale, faringotonsillite essudativa con placche biancastre, epatosplenomegalia, monocitosi con linfociti atipici, inoltre ittero o esantema morbilliforme. Nell’infanzia l’infezione presenta, nella maggior parte dei casi, un decorso con manifestazioni leggere o subcliniche. Si registrano decorsi gravi nei pazienti immunosoppressi o nei bambini con immunodeficienza congenita. In casi rari si rileva una cronicizzazione dell’infezione (contesa); con febbre ricorrente, adenopatia reattiva ed epatosplenomegalia, uveite, polmonite e polineuropatia. Il virus è associato alla sindrome fibromialgica, al linfoma africano di Burkitt e al carcinoma nasofaringeo. L’evoluzione della malattia è autolimitante e non necessita trattamento. Un trattamento antibiotico va preso in considerazione solo in caso di una tonsillite superinfetta, tenendo conto che la somministrazione di ampicillina e amoxicillina è contraindicata, poiché in questo modo viene indotto regolarmente un esantema. Dato l’alto tasso di persone EBV-positive nell’età adulta, si osserva raramente un’infezione primaria delle donne in gravidanza. Sono frequenti, però, le riattivazioni nell’ambito di altre infezioni in seguito a immunosoppressione temporanea (dovuta anch’essa ad infezione). 472 Epstein Barr virus, anticorpi, VCA IgM, VCA IgG, EBNA IgG, anti-EA, Early-Antigen, anti-EBNA, Epstein-Barr-Nuclear Antigen 2 ml siero Intervalli di riferimento: VCA IgM < 1.0 MOC VCA IgG < 1.0 MOC EBNA IgG < 1.0 MOC La ricerca sierologica degli anticorpi specifici serve all’accertamento diagnostico della mononucleosi e ad evitare un inutile ricorso alla terapia antibiotica con i suoi effetti collaterali negativi (per es. comparsa di un esantema). L’indagine sierologica comprende la ricerca degli anticorpi anti-VCA IgG, anti VCA IgM e antiEpstein-Barr-Nuclear-Antigen IgG (anti-EBNA IgG) che compaiono in determinate fasi della malattia. Tariffa No. pos. DFI: 3026.00, 3024.00, 3036.00 punti tariffari 91.00 Tipici profili sierologici Mononucleosi in atto Riattivazione Mononucleosi passata VCA IgM + + + + + - VCA IgG + + + + - EBNA IgG (+) + + + + Compendio degli esami labor team w ag 76 1952 Epstein Barr virus, DNA 1 ml sangue EDTA 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3032.00 3310 Epstein Barr virus, immunoblot 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3376.00 486 punti tariffari 180.00 punti tariffari 74.00 Epstein Barr virus, test rapido, Reazione di Paul Bunnel, Paul Bunnel, reazione di Ricerca anticorpi eterofili 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Viene rilevato solo il 70% circa delle infezioni da EBV in atto; soprattutto nell’età pediatrica è raro un riscontro positivo in caso di malattia acuta. Tariffa: No. pos. DFI: 3033.00 punti tariffari 29.00 1533 Ergotamina 2 ml siero Intervalli di riferimento: 0.17 – 17.20 nmol/l Principale alcaloide della segale cornuta. Viene impiegata nel trattamento acuto dell'emicrania e della cefalea a grappolo. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 302 Eritrociti 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 1 – 6 giorni 6 – 23 giorni 23 – 37 giorni 37 – 50 giorni 50 giorni – 3 mesi 3 – 4 mesi 4 – 7 mesi 7 – 14 mesi 14 mesi – 3 anni 3 – 9 anni 9 – 12 anni f 12 – 16 anni >16 anni m 12 – 13 anni 13 – 16 anni > 16 anni Nota aggiuntiva: vedi inoltre emogramma Tariffa: No. pos. DFI: 1371.00 503 4.3 - 6.3 T/l 4.0 - 6.8 T/l 3.7 - 6.1 T/l 3.2 - 5.4 T/l 3.1 - 5.1 T/l 2.8 - 4.8 T/l 3.1 - 4.7 T/l 3.2 - 5.2 T/l 3.6 - 5.2 T/l 3.7 - 5.3 T/l 3.9 - 5.1 T/l 4.1 - 5.2 T/l 4.0 – 5.0 T/l 4.2 – 5.4 T/l 4.2 - 5.2 T/l 4.3 - 5.6 T/l 4.5 – 6.3 T/l punti tariffari 9.00 Eritrociti dismorfici 10 ml urine (mitto intermedio) senza additivo Intervalli di riferimento: < 20% ematuria non glomerulare 20-30% borderline >30% ematuria glomerulare Un’ematuria glomerulare può essere indice di pazienti affetti da glomerulopatia primaria o secondaria. Tariffa: No. pos. DFI: 1664.00 punti tariffari 14.60 132 Eritropoietina, EPO 2 ml siero congelato Intervalli di riferimento: 3.7 – 31.5 U/l L’eritropoiesi è sottoposta a una regolazione a feedback dipendente da O2, tramite il fattore di crescita emopoietico eritropoietina, che si forma principalmente (fino al 90%) nei reni e (al 10% circa) nel fegato. Lo stimolo fisiologico della formazione eritropoietica è il deficit di O2. L’eritropoietina stimola la prima differenziazione delle cellule staminali negli eritroblasti e l’ulteriore sviluppo cellulare. Aumento dei valori: deficit sistemico di O2 (anemia, insufficienza cardiaca/polmonare). Formazione eritropoietica paraneoplastica: ipernefroma, carcinoma ovarico, carcinoma delle cellule epatiche, fibromi dell’utero, adenoma surrenale, emangioblastoma cerebellare, secondo e terzo trimestre di gravidanza. Diminuzione dei valori: policitemia vera, insufficienza renale (anemia renale). Nota aggiuntiva: oscillazioni nel corso della giornata: massime verso la mezzanotte, minime al mattino. Tariffa: No. pos. DFI: 1279.00 punti tariffari 68.00 Esami di fertilità LH FSH prolattina testosterone libero estradiolo orogesterone, ecc. spermiocitogramma autoanticorpi anti-spermatozoi Compendio degli esami labor team w ag 77 Esantemi virali, Virus, esantemi Maculopapulosi: Vescicolari: 2234 adenovirus EBV HIV parvovirus B19 picornavirus: ECHO, coxsackie rubella virus (rosolia) virus del morbillo arbovirus, emorragico HPV virus coxsackie virus dell’herpes simplex virus della varicella-zoster Escitalopram (Cipralex®) 2 ml siero Valori terapeutici 15 – 80 g/l Inibitore selettivo del reuptake della serotonina, SSRI Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Espettorato Contenitore sterile da 50 ml (tappo giallo) art. n° M515 Indicazioni generali Raccolta mattutina dopo essersi svegliati. Espettorare direttamente nella provetta sterile. Non raccogliere saliva né espettorato totale. Eventualmente provocare l’espettorato mediante fisioterapia o inalazione di soluzione sterile al 5% di sale da cucina riscaldato. Espettorato (batteriologia generale e micologia) Sciacquare ripetutamente il cavo orale con acqua fresca di rubinetto. Non usare disinfettanti né collutorio. Rimuovere eventuali protesi dentarie prima del lavaggio. Espellere con forza l’espettorato (muco) dalle vie respiratorie inferiori (non raccogliere la saliva). Espettorare direttamente nella provetta sterile, chiuderla e conservarla in frigorifero fino all’invio. Espettorato per Tbc (micobatteri) Non risciacquare il cavo orale con acqua. A causa della produzione intermittente, prelevare l’espettorato per tre giorni consecutivi o più volte nell’arco della stessa giornata. Conservare il materiale in frigo fino al momento della spedizione. Estradiolo, E2 262 1 ml siero 4259 1 ml saliva Intervalli di riferimento:siero 18 – 37 pmol/l Tanner I 18 – 422 pmol/l Tanner II 18 – 660 pmol/l Tanner III 92 – 1266 pmol/l Tanner IV 92 – 1504 pmol/l Tanner V 70 – 672 pmol/l fase follicolare 551 – 1938 pmol/l metà-ciclo 220 – 774 pmol/l fase luteale < 114 pmol/l menopausa m 11 – 55 pmol/l Tanner I 11 – 37 pmol/l Tanner II 18 – 55 pmol/l Tanner III 11 – 147 pmol/l Tanner IV 55 – 165 pmol/l Tanner V < 198 pmol/l saliva f 0.20 – 10.4 ng/l fase follicolare 5.80 – 21.2 ng/l metà ciclo 0.80 – 10.8 ng/l fase luteale <3.20 ng/l menopausa m <2.5 ng/l L’estradiolo (E2) si forma nelle cellule granulose del follicolo dominante. Estrogeno fondamentale nelle donne. La sintesi avviene dal testosterone, ma anche dall’estrone. Aumento dei valori: tumori a produzione di estrogeni, fase periovulatoria, terapia sostitutiva, gravidanza, iperplasia surrenale, disfunzioni epatiche, insufficienza renale. Diminuzione dei valori: insufficienza ovarica primaria (postmenopausa), insufficienza ovarica secondaria (insufficienza ipofisaria, inibizione dell’ovulazione). Nota aggiuntiva: valori elevati negli uomini in caso di cirrosi epatica, adiposità elevata. In postmenopausa si deve cercare di raggiungere livelli sierici > 40 pg/ml con una terapia sostitutiva. Tariffa: No. pos. DFI: 1307.00 punti tariffari 19.30 247 f < 13 anni < 13 anni < 13 anni < 13 anni < 13 anni > 13 anni > 13 anni > 13 anni > 13 anni < 13 anni < 13 anni < 13 anni < 13 anni < 13 anni > 13 anni Estriolo libero, E3 libero 1 ml siero a Intervalli di riferimento: 14 settimana di gravidanza a 15 settimana di gravidanza a 16 settimana di gravidanza a 17 settimana di gravidanza a 18 settimana di gravidanza a 19 settimana di gravidanza 0.45 - 2.26 nmol/l 0.77 - 3.42 nmol/l 1.17 - 4.30 nmol/l 1.70 - 5.52 nmol/l 2.43 - 8.01 nmol/l 3.24 - 11.21 nmol/l Compendio degli esami labor team w ag 78 L’estriolo è uno dei prodotti principali dell’unità fetoplacentare. Un primo stadio della sintesi deriva dai surreni fetali. Nel primo trimestre di gravidanza la determinazione di questi valori assieme all’AFP e a βHCG (Tri-test) serve a rilevare il rischio di trisomia 21. Nel terzo trimestre è possibile trarre conclusioni sullo stato funzionale dell’unità fetoplacentare (insufficienza placentare). Diminuzione dei valori: nel terzo trimestre di gravidanza valori ripetutamente ridotti di > 30% possono indicare un’insufficienza placentare. Anencefalia; assieme a β-HCG e AFP. Indicazione di trisomia 21 (Tritest), terapia della madre a base di steroidi. Aumento dei valori: gravidanza plurigemina. Nota aggiuntiva: per la determinazione è necessario indicare la settimana di gravidanza. Si consiglia di prelevare il sangue sempre alla stessa ora. vedi inoltre Tri-test Tariffa: No. pos. DFI: 1309.00 punti tariffari 68.00 271 Estrone, E1 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 13 anni 15 – 107 pmol/l Tanner I < 13 anni 37 – 122 pmol/l Tanner II < 13 anni 55 – 159 pmol/l Tanner III < 13 anni 59 – 285 pmol/l Tanner IV < 13 anni 107 – 389 pmol/l Tanner V > 13 anni 111 – 518 pmol/l fase follicolare > 13 anni 185 – 851 pmol/l metà-ciclo > 13 anni 148 – 444 pmol/l fase luteale > 13 anni 148 – 1295 pmol/l terapia ormonale > 13 anni 37 – 370 pmol/l postmenopausa m < 13 anni 18 – 67 pmol/l Tanner I < 13 anni 37 – 93 pmol/l Tanner II < 13 anni 55 – 93 pmol/l Tanner III < 13 anni 54 – 167 pmol/l Tanner IV < 13 anni 74 – 167 pmol/l Tanner V > 13 anni 37 – 370 pmol/l Estrogeno delle ovaie. Nella premenopausa la sintesi avviene principalmente nelle ovaie, in minima parte nel tessuto adiposo mediante conversione dell’androstendione e del DHEA aromatizzazione. Estrogeno importante per le donne in postmenopausa: la sintesi avviene in gran parte mediante conversione nei tessuti periferici (tessuti adiposi). Aumento dei valori: adiposità elevata in postmenopausa, assunzione orale di preparati a base di estrogeno. Diminuzione dei valori: postmenopausa in stadio avanzato, non ha significato patologico. Nota aggiuntiva: valori elevati di estrone in postmenopausa sono correlati con un minore rischio di sviluppare osteoporosi. Tariffa: No. pos. DFI: 1309.00 punti tariffari 68.00 3736 Etambutolo (Myambutol®) 2 ml siero Valori terapeutici Tubercolostatico Tariffa: 3.0 – 6.0 mg/l (livello di picco) No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Etanolo, Alcool etilico 373 1 ml siero 523 10 ml urine senza additivo Intervalli di riferimento: urine 0.2‰ siero <0.05‰ Nota aggiuntiva: utilizzare desinfettanti senza alcool. Tariffa: No. pos. DFI: 1311.00 punti tariffari 23.00 Etilglucuronide 2670 10 ml urine 2673 1 ml siero 2596 500 mg di capelli Intervalli di riferimento: siero/urine < 1.0 mg/l capelli < 30 pg/mg Oltre il 90% dell’alcol ingerito viene eliminato essenzialmente a livello epatico per ossidazione ad acetaldeide. Una frazione più piccola (<0.6%) produce invece la forma stabile di etilglucuronide (Etg) solubile in acqua. L’Etg può essere rintracciato sino a 80 ore dopo l’ultima assunzione di alcol. Il marker è ritenuto altamente specifico ma non ha nessun valore predittivo riguardo al momento i cui è avvenuto il consumo d’alcol e alla quantità essata consumata. Tariffa: siero / urine No. pos. DFI: 1226.00 punti tariffari 76.00 capelli No. pos. DFI: 1658.00 punti tariffari 250.00 353 Etosuccimide (Suxinutin®) 2 ml siero Valori terapeutici 210 – 710 mol/l Valori di tossicità > 1000 mol/l Antiepilettico Nota aggiuntiva: a causa della lunga emivita di eliminazione, il momento del prelievo ematico in omeostasi non è fondamentale. Tuttavia, per la monitorizzazione del sangue, si consiglia di eseguire il prelievo sempre alla stessa ora. Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Compendio degli esami labor team w ag 3899 Everolimus 2 ml sangue EDTA Valori terapeutici 3.00 – 15.0 g/l Inhibitore della proliferazione tumorale Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 1961 79 punti tariffari 150.00 Fascioliasi 2 ml siero Ricerca di anticorpi rivolti contro la fasciola epatica Intervalli di riferimento: < 0.30 OD Tariffa: No. pos. DFI: 3519.00 punti tariffari 42.00 1959 Fattore II, mutazione Protrombina, mutazione G20210A, Mutazione della protrombina, Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo La mutazione nel gene della protrombina in posizione 20210 (G→A) può essere l’origine di trombofilia con livelli plasmatici aumentati di protrombina. Una mutazione eterozigotica aumenta il rischio relativo per tromboembolie di 2 a 3 volte. Esami in combinazione di fattore V mutazione con metodo PCR. Nota aggiuntiva: vedi inoltre resistenza all’APC, Fattore V, mutazione FV:R506Q Tariffa: No. pos. DFI: 2105.02 punti tariffari 93.00 Fattore reumatoide Il fattore reumatoide è un autoanticorpo della classe IgM contro il frammento Fc delle immunoglobuline G (IgG). L’evidenziazione del fattore reumatoide è molto sensibile, ma poco specifico per le malattie reumatiche. Per la specificazione si può consigliare la ricerca degli autoanticorpi anti-CCP (vedi alla rispettiva voce). Malattie Frequenza espressa in % Artrite reumatoide 50 – 90 Lupus eritematoso 15 – 35 Sindrome di Sjögren Sclerodermia 75 – 95 20 – 30 Polimiosite/dermatomiosite Crioglobulinemia Mixed connective tissue disease 5 – 10 40 – 100 50 – 60 Fattore reumatoide 273 1 ml siero 2730 Liquido articolare Intervalli di riferimento: siero < 50 U/ml liquido articolare < 50 U/ml Aumento dei valori: vedi; malattie epatiche croniche, sarcoidosi, malattie polmonari interstiziali, EBV, epatite B. Tbc, lue, endocardite, malaria, persone in buona salute. Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione in IgG, IgA, IgM. Tariffa: No. pos. DFI: 1654.00 punti tariffari 7.40 2116 Fattore reumatoide, differenziazione 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 20.0 U/ml IgM < 14.0 U/ml IgA < 20.0 U/ml Nota aggiuntiva: i fattori reumatoidi IgG e IgA sono associati a una progressione più rapida e decorsi più gravi della malattia. Inoltre sono utili per il monitoraggio. Tariffa: No. pos. DFI: 1654.00 (3x) punti tariffari 22.20 Fattore reumatoide 273 1 ml siero 2730 Liquido articolare Intervalli di riferimento: siero < 50 U/ml liquido articolare < 50 U/ml Aumento dei valori: vedi; malattie epatiche croniche, sarcoidosi, malattie polmonari interstiziali, EBV, epatite B. Tbc, lue, endocardite, malaria, persone in buona salute. Nota aggiuntiva: in caso di riscontro positivo segue automaticamente la differenziazione in IgG, IgA, IgM. Tariffa: No. pos. DFI: 1654.00 punti tariffari 7.40 1960 Fattore V, mutazione FV:R506Q, Genotipo APC, Fattore V-Leiden Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo La mutazione puntiforme del gene del fattore V provoca un fattore V con inattivibilità ritardata a causa della proteina C attivata, che causa una maggiore tendenza trombotica. La mutazione viene rilevata con un metodo PCR. L’ereditarietà è autosomica dominante. Un difetto eterozigoto aumenta il rischio di trombosi di circa 8 volte; un difetto omozigoto aumenta il rischio di circa 90 volte. Ulteriori fattori di rischio relativi a episodi tromboembolici (inibitori dell’ovulazione, gravidanza, prolungata immobilità, viaggi aerei) causano un aumento ancora più marcato del rischio. Nota aggiuntiva: vedi inoltre resistenza all’APC Compendio degli esami labor team w ag 80 Tariffa: No. pos. DFI: 2022.00 punti tariffari 83.00 Fattore von Willebrand, Sindrome di von Willebrand Causa più ricorrente di una diatesi emorragica ereditaria. In base alla sottoclasse l’ereditarietà è autosomica dominante oppure recessiva. Emorragie cutanee o delle mucose, ed emorragie prolungate postoperatorie/traumatiche; emorragie nasali recidivanti. Referto di laboratorio: aumento del valore di PTT, in base alla classe: vWF: Ag↓, fattore VIII-C↓, cofattoreristocetina-vWF↓. Nomenclatura F VIII fattore VIII, termine generico, per lo più viene intesa l’attività coagulante F VIII: C F VIII : C attività coagulante del fattore VIII vWF vWF (=antigene associato a VIII) è una glicoproteina composta da diversi multimeri. Sintesi nelle cellule endoteliali e nei megacariociti. Funzioni: adesione piastrinica mediante legame con la glicoproteina Ib dei trombociti e con il collagene; aggregazione piastrinica mediante legame con la glicoproteina IIb/IIIa multimeri grandi del vWF. vWF : RCo l’attività del fattore Willebrand, che viene misurato attraverso l’aggregazione piastrinica indotta dalla ristocetina. vWF : Ag antigene del fattore von Willebrand: viene rilevato per mezzo di ELISA, elettroforesi di Laurell. Sottotipi Classe I: struttura multimerica normale, tuttavia vWF ↓, forma più frequente, ereditarietà autosomica dominante. Classe IIA: assenza di multimeri grandi e medio → vWF:attività Rco ↓e peggioramento dell‘emostasi primaria. Seconda forma più frequente. Trasmissione ereditaria autosomica dominante. Classe IIB: assenza di multimeri grandi nel plasma, ma non nelle piastrine. Rinforzo del legame con i trombociti, disgregazione piastrinica e conseguente trombopenia. Terza forma più ricorrente, trasmissione ereditaria autosomica dominante. Classe III: forma più grave, con assenza pressoché totale di tutti i multimeri, fattore VIII:C ↓↓, vWF:Ag e vWF:Rco praticamente non rilevabili. Trasmissione ereditaria autosomicarecessiva. Platelet type vWS: rinforzo del vincolo dei multimeri grandi con le piastrine GP lb e pertanto maggiore clearance. Classe Normandy: vincolo ridotto del fattore VIII. Quadro clinico: emofilia. Nota aggiuntiva: per la redazione della diagnosi spesso sono necessari più esami. 732 Fattore von Willebrand: antigene, vWF: antigene, Fattore VIII, antigene assciociato Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 50 – 160% Tariffa: No. pos. DFI: 1759.00 733 Fattore von Willebrand: RCo, vWF: RCo, Cofattore ristocetina, Fattore VIII, Ristocetina, cofattore Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: gruppo sanguigno 0 Tariffa: No. pos. DFI: 1758.00 3821 punti tariffari 45.00 58 – 172% 49 – 142% punti tariffari 45.00 Fattore von Willebrand:, multimeri del fattore VIII, vWF:multimeri del fattore VIII, Fattore VIII multimeri Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: vedi referto La composizione dei multimeri del fattore von Willebrand è determinata con l’ausilio di metodiche di elettroforesi. Il campione a bande risultante consente di stabilire la presenza ovvero l’assenza di multimeri grandi. Il campione a bande, indicanti rispettivamente la presenza o l’assenza di multimeri, consente di trarre conclusioni sul tipo di malattia di von Willebrand: nel tipo I sono presenti tutti i multimeri, nel tipo III mancano tutti i multimeri; nel tipo II si possono riscontrare campioni differenti. Tariffa: No. pos. DFI: 1760.00 punti tariffari 220.00 Fattori della coagulazione 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2225 Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: Fattore II 70 – 120% Fattore V 63 – 116% Fattore VII 52 – 120% Fattore VIII 53 – 131% Fattore IX 63 – 89% Fattore X 55 – 101% Fattore XI 70 – 120% Fattore XII 70 – 150% Fattore XIII 70 – 140% Fattori VIII Fattori II, V, VII, X,IX, XI, XII, XIII No. pos. DFI: 1349.00 No. pos. DFI: 1347.00 Febbre mediterranea familiare(FMF), mutazioni Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto punti tariffari 56.00 punti tariffari 79.00 cadauno Compendio degli esami labor team w ag 81 La febbre mediterranea familiare (FMF) è una malattia genetica autosomica-recessiva che interessa generalmente gli abitanti delle regioni del Mediterraneo orientale. A causa della crescente migrazione se ne riscontra tuttavia sempre più spesso la presenza anche nei paesi dell'Europa centrale. Si tratta di una patologia ad andamento cronico, caratterizzata da sporadici attacchi di febbre accompagnati da sierosite che provocano dolori addominali, toracici o articolari. Gli attacchi febbrili durano da 1 a 3 giorni e sono limitati a se stessi. I pazienti si rimettono completamente alla fine di un attacco e sono completamente normali nell’intervallo. La complicanza più frequente della febbre mediterranea familiare è l’amiloidosi. La profilassi prevede la somministrazione fra un attacco e l'altro di colchicina, sostanza in grado di ridurre la frequenza degli attacchi e quindi prevenire anche lo sviluppo di amiloidosi. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 (4x), 2910.00, 2022.00, 2021.00 (3x) punti tariffari 921.00 Feci Terreno di trasporto SAF (tappo marrone, etichetta rossa) art. n° M526 Terreno di trasporto Cary Blair (tappo marrone, etichetta verde) art. n° M525 Provetta per feci fresche (tappo blu) art. n° M524 (richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per il prelievo delle feci) I terreni di trasporto SAF e Cary Blair (per liquidi) non possono essere rimossi dalle provette. Il campione di feci deve essere prelevato prima che venga a contatto con l’acqua presente nel WC. Per evitarlo, suggeriamo di sistemare un piatto di cartone o di plastica nel WC (non è sufficiente usare carta igienica). Evitare di raccogliere urina assieme al campione di feci. Con l’ausilio della spatola presente all’interno del coperchio, prelevare una quantità di feci grande circa come una noce e infilare il campione nella provetta. Se la provetta contiene una sostanza liquida, il campione deve essere ben mescolato con essa. Avvitare bene il coperchio (la spatola rimane all’interno). Inserire le provette nei rispettivi involucri di plastica e infilarli nella busta di spedizione assieme al modulo di richiesta. Conservare le buste di spedizione a temperatura ambiente fino all’invio e non infilarle nella cassetta della posta (le oscillazioni di temperatura potrebbero sterminare i germi presenti nelle feci prima del loro arrivo al laboratorio). Nota aggiuntiva: per il sangue occulto nelle feci vedi “sangue nelle feci“. 1962 3094 Felbamato (Taloxa®) 1 ml siero Valori terapeutici: 10 – 100 mg/l Antiepilettico Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Fenciclidina, PCP, Polvere d’angelo, Angel Dust 5 ml urine Intervalli di riferimento: < 25 g/l Determinazione: 2-3 giorni. La fenciclidina (1-(1-fenilcicloexil)-piperidina), conosciuta nell’ambiente della droga anche come PCP, polvere d’angelo (in inglese Angel dust), Shantalya o pillola della pace, è una sostanza d’abuso dall’effetto dissociativo destinata all’uso “ricreativo” illecito. La PCP provoca condizioni di alterazione che inducono uno stato di ebbrezza simile a un "episodio schizofrenico acuto". Non di rado può anche causare l’insorgenza di attacchi di panico e talora di episodi psicotici che possono diventare un vero incubo (bad trips, cattivi viaggi). In particolare, il consumo prolungato di questa sostanza può provocare danni al sistema nervoso. L’effetto stupefacente si manifesta dopo 2-5 minuti dall’assunzione per via inalatoria e dopo 20-60 minuti dall’ingestione. Lo stato di alterazione/ebbrezza indotto da questa droga persiste in genere dai 45 minuti alle 2 ore. Tariffa: No. pos. DFI: 1685.00 punti tariffari 55.00 2089 Fenilalanina 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 2 anni 23 – 75 µmol/l 2 – 14 anni 26 – 91 µmol/l > 14 anni 45 – 74 µmol/l Aminoacidi essenziali. Aumento dei livelli: Fenilchetonuria Tariffa: No. pos. DFI: 1044.00 punti tariffari 69.00 Fenilbutazone (Butadion®) 625 2 ml siero 626 10 ml urine, da raccolta urine 24 ore Valori terapeutici: siero 40 – 100 mg/l Il fenilbutazone fa parte dei metaboliti dei derivati del pirazolone e come tale svolge una lieve azione come analgesico e antipiretico, ma in modo più efficace come antiflogistico rispetto ai derivati del pirazolone. I responsabili dell’efficacia del fenilbutazone sono i metaboliti γ-idrossifenilbutazone ad azione uricosurica e l’ossifenbutazone con proprietà antiflogistiche. A causa del forte legame con le proteine plasmatiche e all’elevato tasso di ridiffusione tubulare, il fenilbutazone è una sostanza a lenta eliminazione. L’emivita è di 30-140 ore. A causa dei possibili effetti collaterali del fenilbutazone (agranulocitosi, anemia aplastica, aumento dell’effetto degli anticoagulanti, edemi, disfunzioni renali ed epatiche, ulcera del tratto gastrointestinale) è consigliabile un regolare monitoraggio terapeutico. Tariffa: No. pos. DFI: 1468.00 punti tariffari 99.00 358 Fenitoina, Difenilidantoina (Epanutin®, Phenhydan®) 1 ml siero Valori terapeutici: 40 – 80 mol/l Valori di tossicità: > 80 mol/l Antiepilettico La fenitoina rientra negli antiepilettici e viene impiegata principalmente nel trattamento del grande male epilettico. La fenitoina viene riassorbita al 100% nel tratto gastrointestinale e raggiunge il livello massimo nel plasma dopo 4-12 ore. Il tempo di emivita è di 38 ore, la quota legata alle proteine plasmatiche è dell’80- Compendio degli esami labor team w ag 82 90%. Oltre il 90% viene metabolizzata nel fegato, con conseguente formazione di un accumulo in caso di disfunzioni epatiche. Nota aggiuntiva: Decomposizione ritardata dal fenobarbitale, cumarina, PAS, INH. Prelievo ematico: a causa della lunga emivita di eliminazione il momento del prelievo di sangue è irrilevante. Si consiglia di prelevare il sangue sempre alla stessa ora per i monitoraggi. Tariffa: No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 2107 Fenitoina libera 2 ml siero Valori terapeutici: Anticonvulsivi Tariffa: 357 4.0 – 7.9 mol/l No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 Fenobarbitale (Luminal®) 1 ml siero Valori terapeutici: 43 – 129 mol/l Valori di tossicità: > 215 mol/l Antiepilettico Il fenobarbitale fa parte dei barbiturici ad azione lenta. Si lega al 50% all’albumina plasmatica. L’emivita è di 3-4 giorni. Antiepilettico efficace contro le crisi focali semplici e gli attacchi di grande male (inibisce i mediatori stimolanti, stabilizzazione della membrana neuronale e promozione dell’efficacia inibente dell’acido gammaaminobutirrico). Nota aggiuntiva: Prelievo ematico: a causa della lunga emivita di eliminazione il momento del prelievo di sangue è irrilevante. Si consiglia di prelevare il sangue sempre alla stessa ora per i monitoraggi. vedi inoltre barbiturici Tariffa: No. pos. DFI: 9800.18 punti tariffari 40.00 Fenotipo Rhesus Sangue EDTA Annotare sulla provetta EDTA i dati anagrafici completi del paziente (cognome, nome, data di nascita) . Evidenziazione degli antigeni Rhesus C – c – E – e Nota aggiuntiva: Il fenotipo segue automaticamente se l’antigene D negli esami del gruppo sanguigno risulta negativo (rilevazione di weak D e di partial D). Altrimenti annotare sul modulo di richiesta. Tariffa: No. pos. DFI: 1013.00 punti tariffari 17.10 2762 Fenprocumone (Marcoumar®) 1 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 3.0 mg/l Antagonista della vitamina K Tariffa: No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 Fentanile 1963 2 ml siero 5295 5 ml urina Intervalli di riferimento: siero Urina Narcoanalgesico, farmaco narcotico Tariffa: serum Urina 226 0.30 – 1.50 µg/l vedi referto No. pos. DFI: 1065.00 No. Pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 punti tariffari 140.00 Ferritina 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1 giorno 25 – 200 g/l 1 – 30 giorni 80 – 500 g/l 30 giorni – 10 anni 20 – 200 g/l w 10 – 15 anni 18 – 150 g/l 15 – 50 anni 10 – 150 g/l > 50 anni 30 – 400 g/l m 10 – 15 anni 20 – 200 g/l > 15 anni 30 – 400 g/l La ferritina presente nel siero in minime quantità proviene soprattutto dalle cellule dell’RHS e si trova in equilibrio con le riserve ivi presenti. Dopo il riassorbimento del ferro bivalente attraverso le cellule mucose, il ferro si lega alla ferritina e viene trasportato nel midollo e nel fegato. In questo modo la ferritina può essere utilizzato per la valutazione della riserva totale. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, anemia infettiva, tumori, anemie emolitiche, megaloblastiche e sideroblastiche, emocromatosi, disfunzioni delle cellule epatiche, accumulo di ferro, stato dopo ripetute trasfusioni, emoglobinopatie, sindrome emofagocitica, malattia di Still. Diminuzione dei valori: deficit di ferro (perdite ematiche nutritive, croniche), maggiore fabbisogno di ferro (gravidanza, lattazione, crescita), disfunzioni nell’assorbimento del ferro (sindrome di malassorbimento, celiachia). Nota aggiuntiva: parametro più importante per la valutazione dello stato del ferro. Un deficit latente di ferro può essere stabilito prima della manifestazione dei sintomi di una anemia microcitaria. Nell’ambito di reazioni di fase acuta (infiammazioni, tumori, ecc.) si verifica un aumento di ferritina. In questi casi il valore non rispecchia l’effettivo valore di ferritina (risultato falsamente elevato) e non è possibile diagnosticare un deficit di ferro. Mediante una supplementare determinazione del recettore solubile della trasferrina (vedi alla rispettiva voce) è possibile aggirare il problema. Vedi anche ferro, deficit di ferro, trasferrina. Tariffa: No. pos. DFI: 1314.00 punti tariffari 7.90 Compendio degli esami labor team w ag 83 Ferro 227 1 ml siero 527 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: f 7 – 26 mol/l m 11 – 28 mol/l lll ll Il ferro trivalente assunto con l’alimentazione (Fe ) viene ridotto a ferro bivalente (Fe ) dai succhi gastrici, favorendone quindi l’assorbimento. In base al fabbisogno, attraverso le cellule delle mucose nel duodeno e nell’ileo superiore viene assunto il 10-15% del ferro contenuto negli alimenti (fabbisogno quotidiano circa 10-30 mg.). Nel plasma, la transferrina trasporta il ferro negli organi bersaglio e nei tessuti di deposito. Solo una minima parte del ferro che circola nel plasma è legato all’aptoglobina e all’emopessina come ferro emoglobinico extraeritrocitario. Solitamente un terzo dei punti di legame del ferro della transferrina è saturato con ferro. Il deposito intracellulare negli epatociti, nel sistema macrofago dei monociti nel midollo e nella milza avviene in modo reversibile attraverso la ferritina e irreversibile attraverso l’emosiderina. Un fabbisogno più elevato si verifica in gravidanza e durante il periodo di allattamento. Aumento dei valori: emocromatosi, anemia emolitica, disfunzioni delle cellule epatiche, anemia sideroacrestica, talassemia, epatite acuta. Diminuzione dei valori: alimentazione carente, maggiore fabbisogno, disfunzioni di riassorbimento, resezione dell’ileo, aumento della perdita di ferro (ad esempio anemia emorragica cronica, ulcera, malignomi), alterazioni della distribuzione, infezioni. Nota aggiuntiva: i livelli nel siero oscillano nel corso della giornata, pertanto il significato ne è limitato. Diagnostica del metabolismo: si consiglia la determinazione di ferritina e di ricettore solubile della transferrina. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1270.00 punti tariffari 2.80 urine No. pos. DFI: 1271.00 punti tariffari 155.00 Fetoproteina, α1-, AFP 140 gravidanza: 1 ml siero, 1 ml liquido amniotico a Intervalli di riferimento: 15 settimana di gravidanza 15 – 73 µg/l a 16 – 78 µg/l 16 settimana di gravidanza a 18 – 90 µg/l 17 settimana di gravidanza a 22 – 108 µg/l 18 settimana di gravidanza a 26 – 129 µg/l 19 settimana di gravidanza a 31 – 154 µg/l 20 settimana di gravidanza a 35 – 177 µg/l 21 settimana di gravidanza 171 marcatore tumorale: 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 1 mese < 19000 µg/l 1 mese – 1 anno < 77 µg/l 1 – 3 anni < 11 µg/l 3 – 6 anni < 4.0 µg/l 6 – 12 anni < 6.0 µg/l >12 anni < 15.0 µg/l m < 1 mese < 16400 µg/l 1 mese – 1 anno < 28 µg/l 1 – 3 anni < 8.0 µg/l 3 – 6 anni < 6.0 µg/l 6 – 12 anni < 4.0 µg/l > 12 anni < 15.0 µg/l L’AFP è una glicoproteina, la MG 70000. La sua produzione nella vita fetale ha luogo nel tratto gastrointestinale, nel fegato e nel sacco vitellino. Viene rilasciata nel siero e nel liquido amniotico del feto. Penetra per via diaplacentare nel siero materno in base allo stato più o meno avanzato della gravidanza. Il significato fisiologico è probabilmente quello di proteggere il feto dagli estrogeni materni o da danni immunologici e di eseguire funzioni di ricambio per la produzione albuminica fetale che all’inizio è carente. Dopo il parto l’AFP si riduce ad un tempo di dimezzamento di circa 2-8 giorni. Inoltre, l’AFP viene anche prodotta da cellule epatiche e germinali patologicamente alterate (marker tumorali). Gravidanza Aumento dei valori: emorragie, infezioni, difetti di apertura del condotto neurale del feto (anencefalo, spina bifida aperta), onfalocele, gravidanza plurigemina, a seguito di decesso intrauterino del feto durante la fase di riassorbimento (con abbassamento dei livelli di estriolo e -HCG ancora rilevabile). Diminuzione dei valori: sindrome Down; l’AFP non è utile per l’esclusione di una sindrome Down. Un valore ridotto può tuttavia essere un indizio e dovrebbe eventualmente far suggerire un’amniocentesi con cariotipizzazione. In caso di valori AFP ridotti per cause patologiche, la probabilità di una sindrome Down è di circa il 20%, mentre combinata a -HCG aumentata e ad estriolo libero abbassato, questa probabilità sale al 75%. Vedi inoltre tri-test. Marcatore tumorale Aumento dei valori: carcinoma epatico primario (N.B. la concentrazione di AFP non consente di dedurre le dimensioni del tumore); tumori delle cellule germinali (testicoli, ovaie: tumori del sacco vitellino; N.B. in caso di seminomi puri, coriocarcinomi, teratomi maturi, l’AFP risulta normale); metastasi epatiche con tumori del tratto gastrointestinale. Malattie benigne Aumento dei valori: epatite acuta e cronica, cirrosi epatica, emocromatosi. Tariffa: No. pos. DFI: 1034.00 punti tariffari 19.30 5279 FGF-23-C-Terminale Plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: 26 – 110 kRU/l Il fattore di crescita dei fibroblasti 23 (Fibroblast Growth Factor 23, FGF-23) è un ormone circolante con effetto fosfaturico. L'effetto fosfaturico è probabilmente determinato dall'inibizione del cotrasportatore sodio/fosfato (IIa) nel tubulo prossimale del rene. E’ stato inoltre dimostrato che l'FGF-23 riduce Compendio degli esami labor team w ag 84 l'espressione della 1αOHase, riducendo quindi il livello sierico di vitamina D3 1,25 (OH). Nei casi di ipofosfatemia autosomica dominante (ADHR= rachitismo ipofosfatemico autosomico dominante) viene sintetizzata una variante mutata del FGF-23, che possiede ancora la piena attività biologica. La mutazione nella proteina determina che le endopeptidasi non possano più scindere la proteina per inattivarla. La endopeptidasi più importante in questi casi è probabilmente la endopeptidasi PHEX (Phosphate regulating with Homologies to Endopeptidase on X-chromosome), la cui attività è ridotta nei casi di ipofosfatemia associata al cromosoma X (X-linked hypophosphatemia, XLH). Pertanto, in entrambe le patologie (note anche come rachitismo vitamina D-resistente) il quadro clinico tipico è caratterizzato da ipofosfatemia, iperfosfaturia (diabete fosfato) e ridotta mineralizzazione ossea causata dai bassi livelli di vitamina D. Tariffa: No. pos. DFI: 1576.00 punti tariffari 70.00 166 Fibrinogeno, Fattore I Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: 2.0 – 4.5 g/l Il fibrinogeno, il fattore I del sistema di coagulazione del sangue, è il substrato della trombina, l’ultimo enzima del decorso della coagulazione e substrato della plasmina, l’enzima della via fibrinolitica. Il fibrinogeno si forma nel fegato. Come proteina di fase acuta raggiunge elevate concentrazioni con un ritardo di 24-48 ore in caso di reazioni infiammatorie. In caso di danni epatoparenchimali gravi può verificarsi uno spiccato deficit di fibrinogeno a seguito di disturbi della sintesi. Tuttavia, il deficit di fibrinogeno è causato da un consumo aumentato, ad es. coagulopatia di consumo. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, postoperatorie, patologie tumorali, ustioni, uremia, anomalie metaboliche diabetiche. Diminuzione dei valori: disfunzioni della sintesi epatica, coagulopatia di consumo, terapia fibrinolitica, perdite ematiche gravi, terapie con asparaginasi, neonati, emolisi. Ipofibrinogenemia e afibrinogenemia. Tariffa: No. pos. DFI: 1320.00 punti tariffari 13.80 1969 Fibronectina 1 ml liquido ascitico con EDTA Intervalli di riferimento: 250 – 400 mg/l La fibronectina (cold insoluble globulin, cell surface protein, opsonic protein, fibroblast surface antigen) è una glicoproteina dimerica ad elevato peso molecolare (400.000). La parte principale di fibronectina plasmatica sembra provenire dalle cellule endoteliali e dagli epatociti, inoltre si trova nei trombociti, sulla superficie delle cellule mesenchimali e anche in liquidi extracellulari (plasma, liquido cerebrospinale, liquido amniotico, plasma seminale, liquidi sinoviali). Le attività biologiche sono le seguenti: organizzazione del citoscheletro, proprietà di emoagglutinazione, inibizione da contatto nella formazione cellulare, migrazione cellulare/chemiotassi, emostasi mediante la mediazione tra le piastrine ematiche e le superfici ricoperte di collagene. Si ritiene che un ruolo importante per la fibronectina plasmatica sia nella funzione di clearance del sistema reticoloendoteliale (SRE) a causa della sua attività opsonica (mediazione della fagocitosi). Un deficit di fibronectina peggiora ad es. l’eliminazione delle endotossine. Aumento dei valori: valori > 100mg/l nell’ascite sono associati con una sensibilità del 90% e una specificità dell’82% a genesi maligne. Nota aggiuntiva: vedi inoltre “ascite“. Tariffa: No. pos. DFI: 1326.00 punti tariffari 52.00 1970 Filarie, anticorpi 1 ml siero Ricerca di anticorpi specifici Intervalli di riferimento: < 0.50 OD Le filarie (nematodi, vermi filamentosi) comprendono i vermi adulti e le larve (microfilarie). Le principali filarie patogene per l’uomo sono: Wuchereria bancrofti (agente eziologico della filariosi linfatica, elefantiasi), Loa-loa (loaiasi, edema di Calabar), Brugia malayi e Onchocerca volvulus (agente eziologico dell’oncocercosi o “cecità dei fiumi”). Come vettori sono considerati zanzare o tafani (nella loaiasi). Dopo lunghi periodi di incubazione (fino a un anno) i fenomeni clinici si manifestano in linfoadeniti recidivanti associate a ingrossamento dei tessuti connettivali (in casi estemi, elefantiasi delle estremità inferiori). Penetrando nella cornea o camera anteriore dell’occhio, le microfilarie provocano cheratite e iridociclite con riduzione della vista e successivamente cecità (Onchocerca volvulus). In presenza di un’elevata densità parassitaria, le microfilarie possono essere evidenziate nello striscio di sangue o nella goccia spessa. È importante osservare la periodicità: Wucheria bancrofti e Brugia malayi sono dotate esclusivamente di periodicità notturna, Loa-Loa invece di periodicità diurna (evidenziabile nel sangue soltanto nelle ore meridiane). Onchocera volvulus: evidenziazione biopsie cutanee immerse in soluzione fisiologica. Nota aggiuntiva: Il riscontro positivo richiede, a causa di possibili reazioni crociate con altri parassiti, un esame finalizzato all’evidenziazione di altri nematodi (per es. i parassiti fecali Ascaris lumbricoides, Ancylostoma duodenale, Strongyloides stercoralis, Enterobius vermicularis). Tariffa: No. pos. DFI: 3520.00 punti tariffari 47.00 1971 Flecainide (Tambocor) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.2 – 1.0 mg/l Antiaritmico appartenente alla classe IC (blocco del sodio e rallentamento della conduzione con ripolarizzazione normale). Campi di impiego: aritmie atriali, tachiaritmie ventricolari, ectopie ventricolari. Legame plasma-proteico 32-47%, emivita 18 ore (endovenoso), 14-20 ore per via orale, mediante il metabolismo epatico si forma il flecainide di alchile, secrezione renale circa 30% immodificata. Effetti collaterali: disturbi visivi, capogiri e cefalea. Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 1972 Flucitosina (Ancotil®) 1 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antimicotico Tariffa: No. pos. DFI: 1076.00 punti tariffari 99.00 Compendio degli esami labor team w ag 4167 Fluconazolo 1 ml siero Valori terapeutici: Antimicotico Tariffa: 1978 1974 < 10 mg/l No. pos. DFI: 1076.00 punti tariffari 99.00 Flufenazina (Dapotum®) 2 ml siero Valori terapeutici: Valori di tossicità: Neurolettico Tariffa: 1973 85 1.0 – 10.0 µg/l > 100 ng/ml No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Flunarizina (Sibelium®) 2 ml siero Valori terapeutici: 25.0 – 200 mg/l Antiistaminico, farmaco vasodilatatore Tariffa: No. pos. DFI: 1052.00 punti tariffari 185.00 Flunitrazepam (Rohypnol®) 2 ml siero Valori terapeutici: 5.0 – 40.0 µg/l Benzodiazepina Con un emivita di 10-20 ore, il flunitrazepam appartiene ai derivati delle benzodiazepine eliminate in tempi medio-rapidi e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Impiego nei disturbi gravi e cronici del sonno e in caso di malattie organiche, preoperatorie e postoperatorie. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 Fluoruri 1975 2 ml siero 575 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero < 30.0 µg/l Il fluoro viene impiegato nella produzione di alluminio, vetro, propellenti e agenti refrigeranti e per la conservazione del legno. In minime quantità è presente anche nell’acqua potabile (soprattutto nel pesce e nel tè nero). Anche alcuni anestetici (Enfluran, Halotan) e paste dentifricie contengono fluoro. Quasi il 90% del riassorbimento del fluoro avviene mediante assunzione nei polmoni e nel tratto gastrointestinale. Un avvelenamento acuto da fluoro presenta sintomi quali vomito, diarrea, coma o alveolite (a seguito di inalazione di spray per il pellame contenente polimeri di perfluorcarbonio). Tariffa: No. pos. DFI: 1327.00 punti tariffari 24.00 1976 Fluoxetina (Fluctine®) 3 ml siero Valori terapeutici: 60 – 450 g/l Antidepressivo / inibitore della ricaptazione della serotonina Tariffa: No. pos. DFI: 1327.00 punti tariffari 24.00 1977 Flupentixolo (Fluanxol®) 3 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 1979 1.0 – 5.0 g/l No. pos. DFI: 8431.03 punti tariffari 80.00 Flurazepam (Dalmadorm®) 2 ml siero Valori terapeutici: 2.0 – 20.0 µg/l Valori di tossicità: > 200 g/l Con un emivita di 2 ore, il flurazepam appartiene ai derivati delle benzodiazeoine eliminate in tempi rapidi e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Impiego nei disturbi del sonno. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 19790 Desalchilflurazepam (Metabolita) Valori terapeutici: Tariffa: 1994 30.0 – 80.0 g/l No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 Fluvoxamina (Floxyfral®) 2 ml siero Valori terapeutici: 30 –300 g/l Antidepressivo, inibitore della ricaptazione della serotonina Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 576 Formaldeide, Formalina, Formol, Acido formico 10 ml urine congelate Intervalli di riferimento: < 15.0 mg/l L’acido formico si forma a livello endogeno ed è un metabolita della formaldeide, del metanolo e altri agenti chimici. Con una esposizione a queste sostanze l’apporto di acido formico nelle urine può raggiungere anche i 30 mg/l. L’assunzione media giornaliera al di fuori dell’alimentazione è di 0,4 – 1,2 mg. La formaldeide trova impiego nella produzione di materiali edilizi (pannelli di truciolato, sigillanti per parquet, isolanti, colle, tinte, tappezzeria) ed è presente anche nel fumo di sigaretta. Già a basse concentrazioni la Compendio degli esami labor team w ag 86 formaldeide causa irritazioni sulle mucose degli occhi e delle vie aeree. Viene ossidata negli eritrociti con un’emivita di 1,5 minuti e nel fegato come acido formico, di cui solo il 30% viene escreto per via renale. Elevate concentrazioni di acido formico vengono formate dagli enterococchi (degradazione di citrati) e E.coli nelle urine in condizioni anaerobiche, ad es. in caso di infezioni dell’urina o di colonizzazioni asintomatiche di germi della vescica. Nelle provette fresche di urina, il livello di acido formico scende nuovamente in presenza di E.coli, dopo averlo lasciato a riposo a temperatura ambiente per un certo lasso di tempo. Nota aggiuntiva: è necessario ricordare che le determinazioni nei soggetti con e senza sovraccarico di formaldeide possono sovrapporsi nei valori di rilevazione, rendendo difficile la valutazione dei singoli valori. Un’elevata concentrazione di formaldeide nelle urine non indica di per sé un sovraccarico di formaldeide, ma un risultato contenuto nelle norme non la esclude. Tariffa: No. pos. DFI: 8431.03 punti tariffari 80.00 654 Fosfatasi acida prostatica, PAP, Prostatafosfatasi acida 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 2.2 ng/ml La fosfatasi prostatica acida (PAP) è identica all’isoenzima 2 del gruppo delle fosfatasi acide. Il luogo di produzione sono le cellule ghiandolari della prostata, che secernono l’enzima nel lume ghiandolare. Nell’ambito di un’alterazione cellulare maligna o di una manipolazione, la PSP nel siero aumenta. Aumento dei valori: carcinoma della prostata, adenoma prostatico, resezione transuretrale, cateterizzazione, massaggio prostatico, esame digito-rettale, ritenzione vescicale acuta. Nota aggiuntiva: si consiglia di determinare anche il PSA. Tariffa: No. pos. DFI: 1626.00 punti tariffari 11.80 627 Fosfatasi acida 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 6.5 U/l m < 6.6 U/l La fosfatasi acida, detta anche fosfatasi acida non prostatica, comprende cinque isoenzimi che sono evidenziabili negli eritrociti, nei trombociti (piastrine), nelle cellule del sistema reticoloendoteliale (fegato e milza), nell’osso e nella prostata. Aumento dei valori: metastasi ossee, tumori dell’osso, ostite, morbo di Paget, iperparatireoidismo, carcinoma della prostata, carcinoma della mammella, carcinoma dei bronchi e del colon con infiltrazioni ossea, malattie ematologiche sistemiche. Nota aggiuntiva: per la diagnosi del carcinoma della prostata deve essere effettuato il test fosfatasi acida prostatica, PAP, o meglio, il test PSA. Tariffa: No. pos. DFI: 1022.00 punti tariffari 11.20 205 Fosfatasi alcalina, AP, APH 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 9 anni < 700 U/l 9 – 12 anni < 340 U/l 12 – 16 anni < 160 U/l > 16 anni < 104 U/l m < 9 anni < 700 U/l 9 – 15 anni < 550 U/l 15 – 18 anni < 380 U/l 18 – 50 anni < 150 U/l 50 – 60 anni < 129 U/l > 60 anni < 160 U/l L'AP è un enzima cellulare legato alla membrana. Quantitativi elevati di enzima sono presenti nel sistema osseo, nel parenchima epatico e negli epiteli delle vie biliari. Pertanto aumenti di attività dell'AP totale nel siero quasi sempre sono causati da una lesione di questi organi. I gruppi di isoenzimi determinati geneticamente si suddividono in: AP delle ossa (come marker enzimatico dell'attività osteoblastica), del fegato, della bile e dell'intestino. Aumento dei valori: colestasi, epatite virale acuta, epatite cronica attiva, colangite, danno epatico alcooltossico, danno epatico causato da farmaci (ad es. metiltestosterone, eritromicina, terapia citostatica), metastasi epatiche, metastasi ossee (ca prostata, ca mammario, ca bronchiale), mieloma multiplo, osteosarcoma, osteomielosclerosi, sovradosaggio di vitamina D, rachitismo, malattia di Paget, occasionalmente elevato in fratture, operazioni alle ossa, necrosi ossee, osteomielite, acromegalia, ipertiroidismo, gravidanza (AP placentare) Farmaci: allopurinolo, carbamazepina, ciclofosfamide, eritromicina, oro, INH, ketoconazolo; MTX. Naproxen; oxacillina, penicillamina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, propiltiouracile, ranitidina, rifampicina, bactrim, sulfasalazina. Diminuzione dei valori: somministrazione di penicillamina, somministrazione di teofillina, contaminazione da EDTA. Nota aggiuntiva: durante lo sviluppo osseo i valori sono aumentati, i valori di riferimento dipendono quindi notevolmente dall'età. Valori falsamente diminuiti: utilizzo di sangue ossalato, citrato ed EDTA. Tariffa: No. pos. DFI: 1027.00 punti tariffari 2.50 44122 Fosfatasi alcalina, isoenzimi 2 ml siero, prelievo di sangue effettuato sul paziente a digiuno da 12 ore Intervalli di riferimento: AP fegato < 9 ans < 51 U/l w 9 – 150 ans < 68 U/l m 9 – 150 ans < 67 U/l AP ossa < 16 ans < 370 U/l w 16 – 150 ans < 66 U/l m 16 – 150 ans < 77 U/l AP intestino tenue < 12 U/l AP placentare < 1.0 U/l Macro AP < 3.0 U/l AP bile < 12 U/l Compendio degli esami labor team w ag 87 frazione lipoproteica < 1.0 U/l Fra gli isoenzimi della fosfatasi alcalina (AP) rientrano l'AP placentare, l'AP intestinale e il gruppo AP presente nel fegato, nel rene e nelle ossa. Negli organi indicati gli enzimi AP caratteristici sono predominanti al punto che la loro comparsa nel siero può far presupporre alterazioni nell'organo d'origine. AP fegato: danno del parenchima epatico, tumori, metastasi. AP bile: malattie epatobiliari, colestasi, carcinoma primario delle cellule epatiche. AP intestino tenue: cirrosi epatica, diabete mellito, insufficienza renale cronica. AP ossa: valori elevati negli osteoblasti attivi durante la formazione delle ossa, malattia di Paget, osteosarcoma, metastasi ossee, iperparatiroidismo primario e secondario. Macro AP: colestasi, metastasi epatiche. AP placentare: carcinoma bronchiale, tumori delle ovaie e dell'utero. Tariffa: No. pos. DFI: 1030.00 punti tariffari 195.00 307 Fosfatasi alcalina leucocitaria, PAL 4 strisci di sangue freschi, da sangue capillare Evitare tassativamente l’EDTA (valori falsamente bassi causati da PAL inibito) Intervalli di riferimento: Indice PAL: 10 – 100 La fosfatasi alcalina leucocitaria (PAL) è un enzima, una fosfomonoesterasi, dei graulociti neutrofili. La PAL non fa parte degli isoenzimi della fosfatasi alcalina evidenziabili nel siero. La fosfatasi non si riscontra negli eosinofili, nei basofili o altre cellule plasmatiche. Un aumento dell’attività PAL è un segno della proliferazione cellulare elevata (“stress cellulare“). Non è conosciuta una funzione fisiologica della APL. Oltre alle alterazioni dell’attività PAL con quadri clinici definiti si manifestano alterazioni della attività con altri malattie. Attività bassa o inesistente: regolare: leucemia mieloide cronica, ipofosfatasia infantile spesso: emoglobinuria notturna parossistica (PNH) occasionalmente: anemia da deficit di ferro, anemia sideroacrestica, anemia emolitica, malattie reumatiche e a etiologia virale. Attività normale: poliglobulie sintomatiche (senza infiammazione), sporadico nelle LMC sotto terapia o gravidanza in parallelo. Attività aumentata: osteomielofibrosi, osteomielosclerosi (valori bassi sono rari), policitemia vera, trombocitemia essenziale, leucemie acute, morbo di Hodgkin senza terapia, perniciosa durante una crisi reticolocitaria, spesso in occasione di plasmocitoma, anemia aplastica, polmonite, sepsi, ascesso, carcinoma. Tariffa: No. pos. DFI: 1028.00 punti tariffari 36.00 634 Fosfatasi alcalina placentare, PLAP 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.10 U/l Aumento dei valori: gravidanza, carcinomi (bronchi, ovaia, utero, tratto gastrointestinale, testicolo) Tariffa: No. pos. DFI: 1426.00 punti tariffari 61.00 2828 Fosfatidilserina IgG, IgA, IgM, autoanticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgA < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Gli autoanticorpi contro la fosfatidilserina possono associarsi alla collagenosi (in particolare, SLE) ed indicano una sindrome da anticorpi antifosfolipidi. I pazienti con sindrome da anticorpi antifosfolipidi sono maggiormente esposti al rischio di trombosi, malattie cardiovascolari e aborti recidivanti. Aumento dei livelli: collagenosi (in particolare, SLE) con sindrome da anticorpi antifosfolipidi. Nota: vedere anche Sindrome da anticorpi antifosfolipidi, Autoanticorpi antifosfolipidi (cardiolipina), Autoanticorpi anti-beta-2-glicoproteina. Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 (3x) punti tariffari 261.00 Fosfato, Fosforo inorganico 246 1 ml siero 543 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero < 10 giorni 10 giorni – 2 anni 2 – 12 anni > 12 anni 1.40 - 2.90 mmol/l 1.40 - 2.10 mmol/l 1.40 - 1.70 mmol/l 0.6 – 1.6 mmol/l urine 16.0 – 48.0 mmol/24 ore 1.41 – 4.23 mmol/mmol creatinina Nel plasma il fosfato inorganico è presente ionizzato sotto forma di ortofosfati, la cui concentrazione viene controllata dall’azione sinergica dell’ormone della crescita, dagli estrogeni e dal paratormone (85% nelle ossa/denti, 14% intracellulare, 1% extracellulare). PTH e 1,25-OH VitD3 aumentano la secrezione renale dei fosfati mediante inibizione del riassorbimento. La secrezione renale viene ostacolata da STH, tirossina, insulina e cortisolo. Lo scambio tra calcio e fosfato è strettamente correlato. Funzione principale: erogatore di energia (ATP), sistema tampone. Siero Aumento dei valori: insufficienza renale cronica, ipoparatiroidismo, pseudo-ipoparatiroidismo, acromegalia. Diminuzione dei valori: iperparatiroidismo primario, antiacidi, iperparatiroidismo secondario: ipocalcemia, carenza di vitamina D, malassorbimento, rachitismo. Urine Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario, ipocalcemia, rachitismo, sindrome di Fanconi, acidosi tubulare renale, diabete fosfatico. Diminuzione dei valori: insufficienza renale, ipoparatiroidismo, acromegalia. Nota aggiuntiva: Si consiglia di provvedere sempre alla rilevazione del fosfato assieme al calcio. L’emolisi e un prolungato periodo di immobilità della provetta prima della centrifugazione causano valori sierici falsamente elevati. Non si consiglia l’invio di sangue intero. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1601.00 punti tariffari 3.20 urine No. pos. DFI: 1602.00 punti tariffari 3.20 Compendio degli esami labor team w ag 88 213 Fruttosamina 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 285 mol/l Le fruttosamine consentono di valutare la concentrazione media di zuccheri nel sangue nelle ultime 1 – 3 settimane. La determinazione delle fruttosamine rappresenta un metodo per il controllo retrospettivo dello stato metabolico dei diabetici, supplementare alla determinazione dell’HbA1c. Tuttavia il suo significato è ancora controverso, poiché numerose circostanze possono provocare un rialzo delle concentrazioni: reazioni di fase acuta, ipertireosi, edemi, gravidanza, essiccosi, iperbilirubinemia, emolisi, lunghi ristagni nel prelievo di sangue. Tariffa: No. pos. DFI: 1333.00 punti tariffari 15.90 Fruttosio 1981 1 ml plasma NaF 578 1 ml eiaculato Intervalli di riferimento: plasma NaF 1.0 – 6.0 mg/dl eiaculato 1200 – 4500 µg/ml Il fruttosio nello sperma rispecchia la funzione escretrice della vescicola seminale. Valori di fruttosio molto bassi indicano una ostruzione del ductus ejaculatorius oppure l’assenza (agenesia) o una grave disfunzione della vescicola seminale. Si hanno valori ridotti in caso di agenesia o di disfunzione della vescicola seminale e del condotto spermatico, soprattutto in correlazione con azoospermia. Tariffa: No. pos. DFI: 1334.00 punti tariffari 31.00 5551 Fusobatteri, Angina di Plaut-Vincent Tampone faringeo su vetrino portaoggetti asciugato all’aria oppure tampone faringeo, tampone tonsillare in terreno di trasporto. Ricerca di agenti (esame microscopico) Tariffa: No. pos. DFI: 3321.00 punti tariffari 22.00 354 1983 Gabapentina (Neurontin®) 2 ml siero Intervalli di riferimento: 2 – 12 mg/l Il gabapentina è un antiepilettico, che presenta analogie strutturali con i GABA (acido γ-aminobutirrico), ma al contrario dei GABA può superare la barriera ematoencefalica. L’emivita è di circa 5 – 7 h. Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Galattochinasi 5 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: > 12.0 µmol/l eritrociti 8.00 – 12.0 µmol/l eritrociti eterozigote < 2.00 µmol/l eritrociti omozigote Enzima eritrocitaria Tariffa: No. pos. DFI: 1335.00 punti tariffari 320.00 Galattosio 1984 1 ml sangue NaF 579 3 ml urine 24 ore in provetta con NaF (speficifare la quantità totale) Intervalli di riferimento: sangue NaF < 0.28 mmol/l Tariffa: No. pos. DFI: 1337.00 punti tariffari 31.00 208 Gamma glutamil transpeptidasi, Gamma-GT, GGT, -GT 1 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 1 giorno 1 – 5 giorni 5 giorni – 6 mesi 6 mesi – 1 anno 1 – 12 anni 12 – 17 anni > 17 anni > 17 anni < 151 U/l < 185 U/l < 204 U/l < 34 U/l < 23 U/l < 33 U/l < 39 U/l < 66 U/l Il -GT è l’enzima principale del ciclo del gamma glutammato, che regola l’assimilazione di aminoacidi dai liquidi corporei nelle cellule. Si trova principalmente sulle membrane cellulari dei tessuti, i quali presentano un’elevata capacità escretrice o assorbente, ad es. sugli epiteli delle vie biliari, sulla membrana dello strato cuticolare del tubulo renale prossimale, sulle cellule dell’intestino tenue e sui dotti escretori del pancreas. L’aumento di -GT nel plasma è significativamente legato al fegato e pertanto risulta essere uno degli indicatori più sensibili di una patologia biliare-epatica (sensibilità diagnostica del 95%). Il -GT è l’enzima i cui valori aumentano più spesso in caso di patologie delle vie biliari-epatiche. Aumento dei valori: epatite, cirrosi epatica (virale, tossica), fegato grasso, tumori epatici e metastasi epatiche, colestasi, alcolismo, assunzione di farmaci (in caso di induzione dovuta a terapia l’aumento è al massimo il doppio rispetto al valore di riferimento più elevato), pancreatite, carcinoma pancreatico. Tariffa: No. pos. DFI: 1341.00 punti tariffari 2.50 133 Gastrina 1 ml siero Intervalli di riferimento: a digiuno < 54.0 pmol/l postprandiale 54.0 – 95 pmol/l La gastrina è un ormone polipeptidico e si presenta nella mucosa dell’antro, del duodeno e del digiuno prossimale. Il rilascio dell’ormone viene indotto dall’assunzione di alimenti. L’effetto principale della gastrina Compendio degli esami labor team w ag 89 risiede nella stimolazione delle cellule parietali del corpo gastrico per la produzione di acidi in parte direttamente, ma soprattutto indirettamente mediante stimolazione del rilascio istaminico dalle cellule del corpo e fondo dello stomaco. Dopo l’avvenuta acidificazione del chimo, il rilascio di gastrina viene inibito dalla presenza di acido cloridrico nell’antro gastrico. Aumento dei valori: sindrome di Zollinger-Ellison (ulcera duodenale, gastrite iperacida e tumore delle cellule insulari del pancreas, test di conferma del test di provocazione della secretina), gastrite cronicoatrofica, a seguito di vagotomia, stenosi benigna della regione pilorica, neoplasia endocrina multipla (MEN I), terapia con bloccanti delle pompe di protoni. Tariffa: No. pos. DFI: 1340.00 punti tariffari 53.00 487 Gentamicina (Garamycin®) 1 ml siero vedi inoltre antibiotici (aminoglicoside) Livello di avvallamento < 2.0 mg/l prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva Livello di picco 5.0 – 10.0 mg/l prelivo di sangue 15 – 30 min dopo il termine dell’infusione o 1 ora dopo somministrazione i.m. tossico > 10.0 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 3580 Germanio 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1560.00 292 Gliadina, ricerca anticorpale anticorpale, punti tariffari 105.00 Glutine, anticorpi, Glutene, ricerca 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli anticorpi anti-gliadina insorgono in presenza di celiachia. Sono rivolti contro i componenti del glutine (proteina dei cereali). Non si tratta di auto-anticorpi. Vengono indicati come anticorpi IgG e IgA. In caso di intensa attività patologica sono presenti titoli elevati, mentre se viene mantenuta una dieta rigida priva di glutine, i titoli si riducono considerevolmente oppure diventano negativi (controllo della dieta). Aumento dei valori: celiachia, sprue non tropicale (specificità e sensibilità > 90%), dermatite erpetiforme. Nota aggiuntiva: la migliore espressione risiede nella contemporanea determinazione degli auto-anticorpi della transglutaminasi tissutale (vedi alla rispettiva voce). Non di rado i pazienti celiaci presentano anche un deficit di IgA, pertanto si consiglia di determinare simultaneamente anche il livello sierico di IgA. Tariffa: No. pos. DFI: 1441.00, 1122.00, 1114.00 punti tariffari 114.20 1993 Glibenclamide (Daonil®; Euglucon®; gli-basan®; Glibensifar®) 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Antidiabetico (sulfonilurea) Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 1996 Glicerina libera 2 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: 0.4 – 2.0 mg/dl Tariffa: No. pos. DFI: 1316.00 156 punti tariffari 150.00 punti tariffari 95.00 Glicoproteina, α1-, Orosomucoide 1 ml siero Intervalli di riferimento: 0.5 – 1.2 g/l La 1-glicoproteina è una catena polipeptidica con oligosaccaridi a forma di antenne e presenta un’importanza diagnostica come proteina di fase acuta. Funge da indicatore di stati infiammatori. Tariffa: No. pos. DFI: 1036.00 punti tariffari 23.00 5317 Glimepirida 2 ml siero Valori terapeutici: Antidiabetico Tariffa: 1995 <350 µg/l 1h dopo 3 mg No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 Glucagone Plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: 59 – 177 pg/ml Aumento dei valori: glucagonoma (60% maligno); assieme con un livello elevato di insulina. Tariffa: No. pos. DFI: 1355.00 punti tariffari 68.00 3087 Glucosidasi, α2 ml ejaculato Intervalli di riferimento: > 20.0 mU/ml Marcatore per la funzione epididimaria Tariffa: No. pos. DFI: 1358.00 Glucosio, Zucchero nel sangue 215 1 – 2 ml sangue intero in provetta con NaF 215 1 – 2 ml siero 528 5 ml urine 24 ore o urine “spot” punti tariffari 21.00 Compendio degli esami labor team w ag 90 Intervalli di riferimento: siero/plasma < 1 giorno 1 giorno – 6 mesi 6 mesi – 6 anni > 6 anni urine 2.00 – 5.00 mmol/l 2.80 – 5.00 mmol/l 3.30 – 5.00 mmol/l 3.9 – 5.6 mmol/l a digiuno < 1.10 mmol/24 ore < 90.0 mmol/mol creatinina fattore di conversione: mmol/l x 18.2 = mg/dl Il glucosio serve a ottenere energia per l’organismo. Viene assorbito con l’alimentazione, ottenuto dai depositi di glicogeno oppure sintetizzato mediante gluconeogenesi. La determinazione serve soprattutto alla valutazione dello stato metabolico: normoglicemia, ipoglicemia, iperglicemia. Aumento dei valori: diabete mellito primario: di tipo I o II. Diabete mellito secondario: patologie a carico del pancreas, emocromatosi, mucoviscidosi, ipercortisolismo, feocromocitomi, acromegalia, sindrome di Conn, farmaci, gravidanza. Diminuzione dei valori: sovradosaggio di farmaci antidiabetici, epatopatie, etilismo, insufficienza renale, anoressia, insufficienza surrenale e del lobo anteriore dell’ipofisi, ipotireosi, insulinoma, tumori a produzione di IGF, sindrome di Dumping, anomalie enzimatiche. Nota aggiuntiva: in base al tipo di campione (siero, sangue capillare, arterioso, sangue in campione NaF) si rilevano altri valori normali. L’invio di analisi con il sangue totale (senza aggiunta di NaF) non è adatto alla determinazione del glucosio, poiché attraverso la glicolisi in corso negli eritrociti risultano valori di glucosio troppo bassi (questo vale anche per i campioni nelle provette con gel di separazione non centrifugate). La diagnosi di diabete mellito si può ottenere mediante determinazione del glucosio a digiuno o con il test di tolleranza al glucosio (vedi alla rispettiva voce). Criteri diagnostici (WHO, ADA) per la diagnosi del diabete mellito attraverso il glucosio a digiuno plasma/siero: < 5.6 mmol/l assenza di diabete mellito 5.6 – 6.9 mmol/l disfunzioni nell’omeostasi del glucosio > 7 mmol/l diabete mellito (la diagnosi deve essere confermata con una seconda rile vazione oppure con il test orale di tolleranza del glucosio). Tariffa: siero No. pos. DFI: 1356.00 punti tariffari 2.50 urine No. pos. DFI: 1357.00 punti tariffari 2.50 300 Glucosio-6-fosfato deidrogenasi, G6PD 5 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: >130 pU/Ec La deficienza di glucosio-6-fosfatodeidrogenasi è in tutto il mondo il più comune difetto enzimatico che colpisce i globuli rossi (eritrociti). Tale difetto enzimatico è trasmesso da una mutazione del gene G6PD del cromosoma X. Attraverso un’alterazione del metabolismo degli zuccheri, questa condizione di deficienza enzimatica provoca un’aumentata distruzione degli eritrociti qualora intervengano fattori esterni quali uso di farmaci, infezioni, favismo, con conseguente comparsa di anemia emolitica ovvero, nelle forme a decorso severo, di una crisi emolitica. Il deficit di G6PD è prevalentemente diffuso nelle zone geografiche nelle quali era o è presente la malaria. Il deficit di G6PD si riscontra tuttavia anche nelle regioni libere da malaria, anche se più raramente. Questa distribuzione del deficit di G6PD è un caso di polimorfismo bilanciato: la relativa resistenza delle donne colpite da questo deficit enzimatico nei confronti delle infezioni da parte del virus della malaria compensa sotto il profilo dell’evoluzione lo svantaggio della sensibilità mostrata dagli uomini che ne sono affetti. Farmaci che possono scatenare una reazione emolitica (elenco non completo): acetazolamide, acido acetilsalicilico (ad alte dosi), ciprofloxacina, cotrimoxazolo, dapsone, idrossiclorochina solfato, meflochina, mesalazina, metamizolo, naftalina, fenazone, prilocaina probenecid, propifenazone, sulfacetamide, sulfadiazina, sulfasalazina, sultiam; alimenti come fave, piselli, ribes. Nota aggiuntiva: nell’emolisi acuta una diagnosi non può essere fatta dato che quasi in tutte le cellule è evidenziabile un’attività elevata di glucosio-6-fosfato. Tariffa: No. pos. DFI: 1358.00 punti tariffari 21.00 217 Glutammato deidrogenasi, GLDH 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 2 anni < 6.4 U/l 2 – 15 anni < 4.8 U/l f > 15 anni < 3.0 U/l m > 15 anni < 6.4 U/l Il GLDH è un enzima mitocondriale. È presente soprattutto nel fegato, un rialzo dei valori è indice specifico di una patologia a carico del fegato. Emivita: 18 ore. Aumento dei valori: epatite, carcinoma epatico, metastasi epatiche, ittero da blocco, danni epatici tossici, stasi epatica, cirrosi epatica, fegato grasso. Nota aggiuntiva: l’emolisi può causare valori erroneamente elevati. A causa della sensibilità limitata (47%) l’esecuzione del test per la determinazione di patologie epatiche non è indicata, nonostante l’elevata specificità. Tariffa: No. pos. DFI: 1361.00 punti tariffari 15.90 Gonococchi, Neisseria gonorrhoeae, Gonorrea I gonococchi penetrano nel corpo attraverso le mucose del tratto urogenitale, della cavità orale, della zona anale/rettale e, nei neonati, attraverso le congiuntive. Donne: nel 60% decorso asintomatico; cervicite, uretrite, proctite, faringite, bartolinite, anessite, salpingite, event. infertilità in caso di “chronic pelvic inflammatory disease“, ossia malattia infiammatoria pelvica cronica. Uomini: uretrite, faringite, proctite, prostatite, epididimite. In entrambi i sessi si può avere una generalizzazione caratterizzata da febbre, artrite, eruzioni cutanee (vasculite, papule, pustole), endocardite causata dalla gonorrea, sepsi gonococcica. 475 Gonococchi, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: 1:8 Nelle infezioni locali è rara la formazione di anticorpi specifici. La ricerca sierologica di un’infezione gonococcica è pertanto indicata soltanto in caso di infezione sistemica. Tariffa: No. pos. DFI: 3383.00 punti tariffari 29.00 Compendio degli esami labor team w ag 456 91 Gonococchi DNA Tampone (set PCR) 10 ml della 1a urina del mattino Intervalli di riferimento: negativo La ricerca del DNA nelle urine e da tampone mediante PCR vanta un’elevatissima sensibilità e specificità. Tariffa: No. pos. DFI: 3460.00 punti tariffari 95.00 309 Granulociti eosinofili 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 8% Aumento dei valori: malattie allergiche, elmintosi, pemfigo, Psoriasis, dermatite erpetiforme, malattie autoimmuni, leucemia mieloide cronica, morbo di Hodgkin, metastasi, dopo le infezioni, acido acetilsalicilico, penicillina. vedi inoltre emogramma Tariffa: No. pos. DFI: 1371.00, 1370.00 punti tariffari 17.00 162 Gruppo sanguigno, Isoagglutinine, Rhesus 5 ml sangue EDTA AB0 + fattore Rhesus, fenotipo se antigene D risulta negativo (rilevazione di weak D e di partial D). Metodo: agglutinazione diretta. Nota aggiuntiva: annotare sulla provetta EDTA i dati anagrafici completi del paziente (cognome, nome, data di nascita), altrimenti l’attribuzione certa della provetta al paziente non è possibile. Per questo occorre una seconda prova ematica. Tariffa: No. pos. DFI: 1013.00 punti tariffari 17.10 4496 Haemophilus ducreyi DNA, PCR Striscio della pelle o d’una lesione mucosale Intervalli di riferimento: negativo Gli Haemophilus ducreyi sono batteri a forma di bastoncino aerobi, gram-negativi, coccoidi, non mobili, che possono essere trasmessi attraverso i rapporti sessuali non protetti. Questi batteri penetrano nei tessuti attraverso piccole lesioni cutanee e della mucosa e sono la causa dell’ulcera molle (Ulcus molle). Le infezioni si verificano tipicamente nelle regioni tropicali e subtropicali. In tali regioni l’Haemophilus ducreyi rappresenta una delle principali cause di ulcere genitali. 3-5 giorni dopo l’infezione si manifestano dapprima le caratteristiche lesioni molli che interessano i genitali che dopo alcune settimane si accompagnano a dolore e gonfiore nonché a un ingrossamento dei linfonodi inguinali con formazione di un ascesso. Le ulcere molli extragenitali sono rare, le infezioni disseminate non sono conosciute. La diagnosi mediante PCR rappresenta la metodica standard: la coltivazione è difficile da ottenere, la rilevazione degli anticorpi non è riuscita ad imporsi. Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 punti tariffari 180.00 2012 Haemophilus influenzae B, anticorpi, verifica dello stato vaccinale 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 0.19 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 3371.00 2013 punti tariffari 42.00 Hantavirus, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Gli hantavirus sono virus a RNA con diversi sierotipi e appartengono alla famiglia dei bunyaviridae. Possono provocare un gruppo eterogeneo di quadri clinici di gravità variabile, noti anche come febbre emorragica con sindrome renale (HFRS), febbre emorragica coreana o nefropatia epidemica. Serbatoi e sorgenti dell’infezione sono i roditori selvatici e domestici. L’infezione si trasmette per via oro-fecale o aerogena oppure attraverso acque contaminate da escrementi o urine infetti di roditori. Dopo un periodo di incubazione di 5 – 35 giorni, nella maggior parte dei casi si manifestano improvvisamente i seguenti sintomi clinici: nefrite interstiziale acuta associata a febbre elevata, lombalgie e diatesi emorragica. I casi gravi sono associati a insufficienza renale e cardiovascolare. Il tasso di mortalità è del 10% circa. Si consiglia la sierodiagnosi nella fase acuta attraverso la ricerca degli anticorpi IgM nei primi giorni della malattia. Tariffa: No. pos. DFI: 3387.00, 3388.00 punti tariffari 89.00 216 HbA1c, Emoglobina glicosilata 2 ml sangue EDTA < 6.1% Intervalli di riferimento: HbA1c L’emoglobina HbA1 glicosilata è un componente presente naturalmente nell’emoglobina degli adulti e si compone di diverse sottofrazioni (HbA1a, HbA1b e HbA1c). Con una quota pari al 4,5% dell’emoglobina totale, l’HbA1c è la frazione più grande di HbA1. Poiché negli eritrociti non è presente nessun enzima che scinde l’emoglobina HbA1c glicosilata, la glicosilazione rimane immutata, fino alla disgregazione dell’eritrocita (120 giorni). L’HbA1c consente una valutazione retrospettiva dello stato metabolico dei diabetici degli ultimi 3 mesi circa: monitoraggio del decorso ogni 3 mesi circa; a seguito di modifica della terapia: controlli ogni 4 – 6 settimane. Diagnosi di diabete mellito: Secondo la raccomandazione della Società svizzera di Endocrinologia e Diabetologia (SSED) il dosaggio del HbA1c può essere raccomandato, per la diagnosi di diabete mellito, come alternativa alla determinazione della glicemia a digiuno: Diabete mellito, HbA1c >= 6.5 % Pre-diabete: HbA1c 5.7 – 6.4 % Nota aggiuntiva: l’HbA1c consente di valutare la concentrazione media di glucosio (viene indicata automaticamente sul referto). Valori falsamente elevati: insufficienza renale, alcolismo, cirrosi epatica, deficit di ferro, policitemia, stato successivo a splenectomia, acido acetilsalicilico, intossicazione da piombo, vitamine C e E ad alte dosi. Compendio degli esami labor team w ag 92 Tariffa: 5840 No. pos. DFI: 1363.00 punti tariffari 17.80 HE4 Human epididymis protein 4 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 70 pmol/l premenopausa < 140 pmol/l postmenopausa La proteina HE4 è una glicoproteina (25 kD) che può essere riscontrata in carcinomi ovarici sierosi o endometrioidi e nelle cellule tumorali dell'endometrio, ma non nelle cellule normali dell'epitelio ovarico. Studi clinici hanno dimostrato che la proteina HE4 è spesso aumentata in caso di carcinoma ovarico allo stadio iniziale e che tale proteina ha una maggiore sensibilità diagnostica rispetto al noto marcatore tumorale CA125. La contemporanea determinazione dei marker HE4 e CA-125 non risulta in una sensibilità diagnostica aumentata, nonostante ciò può essere utile nella diagnosi differenziale di carcinoma ovarico e di endometriosi ovarica. La determinazione della proteina HE4 può essere utile anche per controlli di routine per carcinoma ovarico così come per il riconoscimento precoce di recidive. Aumento: carcinoma ovarico epiteliale, malattie renali ed epatiche. Nota aggiuntiva: Carcinomi ovarici mucinosi e a cellule chiare non sono caratterizzati da un aumento dei livelli sierici della proteina HE4. Nota aggiuntiva: Dopo un trattamento efficace gli anticorpi possono risultare evidenziabili ancora per parecchi mesi o anni. 13 Per il monitoraggio dell’eradicazione si può ricorrere al C-test respiratorio o alla ricerca dell’antigene nelle feci (vedi alla rispettiva voce). Tariffa: No. pos. DFI: 1216.00 punti tariffari 24.00 457 Helicobacter pylori, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Helicobacter pylori è considerato oggigiorno fattore patogeno responsabile dell’insorgenza e della persistenza della gastrite B (batterica, cronica antrale) associata a ipocloridria e sembra favorire, accanto ai fattori pepsina e acido cloridrico, la malattia ulcerosa associata a gastrite. Il batterio coinvolto è resistente all’acido e si lega a sostanze simili agli antigeni del gruppo sanguigno (elevata presenza nel gruppo sanguigno 0). L’infezione viene contratta in prevalenza durante l’infanzia, in dipendenza dell’ambiente sociale. All’età di 60 anni ne è colpito circa l’80% dei probandi, senza per questo presentare sintomi. L’infezione in atto progredisce, nella maggior parte di casi, verso una colonizzazione prolungata della mucosa gastrica. Una risposta immunitaria consiste soprattutto nella produzione di IgG e IgA. Studi epidemiologici hanno dimostrato nel frattempo che l’infezione aumenta di 3-6 volte il rischio di un carcinoma gastrico. Nota aggiuntiva: Dopo un trattamento efficace gli anticorpi possono risultare evidenziabili ancora per parecchi mesi o anni. 13 Per il monitoraggio dell’eradicazione si può ricorrere al C-test respiratorio o alla ricerca dell’antigene nelle feci (vedi alla rispettiva voce). Tariffa: No. pos. DFI: 3436.00(2x) punti tariffari 84.00 5505 Helicobacter pylori, antigene, evidenziazione nelle feci Feci Intervalli di riferimento: negativo Ai fini della diagnostica e del monitoraggio dell’eradicazione, la ricerca dell’antigene dell’Helicobacter pylori 13 nelle feci è, in termini di sensibilità e specificità, equivalente al C-test respiratorio. Non si richiede digiuno. Gli inibitori della pompa protonica non influiscono sul risultato. Tariffa: No. pos. DFI: 3434.00 punti tariffari 45.00 402 Helicobacter pylori, test del respiro, 13C-Test respiratorio Kit per il test del respiro art. n° M225 Intervalli di riferimento: negativo 13 Il C-test respiratorio serve all’evidenziazione di Helicobacter pylori nello stomaco per mezzo dell’ureasi batterica dell’agente. Tale attività metabolica può essere utilizzata ai fini dell’evidenziazione, dato che il tessuto umano non presenta un’attività ureasica e che la presenza di altri agenti nella mucosa gastrica 13 risulta improbabile. Come substrato si usa C-urea, che sotto l’influsso di Helicobacter viene scissa in urea 13 13 13 12 e CO2. La CO2 si libera nell’aria espirato, alterando il rapporto isotopico C/ C nell’aria respirata; ciò può essere analizzato mediante laser IR e spettrometro di massa. Positività: Colonizzazione dello stomaco da parte di Helicobacter pylori (gastrite, ulcera duodenale, ulcus ventriculi, linfoma MALT, carcinoma gastrico). Nota aggiuntiva: Si richiede digiuno. Possibilmente sospendere gli inibitori della pompa protonica. Effettuare il monitoraggio dell’eradicazione 4 settimane dopo la sospensione del trattamento antibiotico. L’inattivazione temporanea dei germi dovuta a bismuto e antibiotici può causare false negatività. Parimenti si possono avere risultati falsamente negativi dopo l’assunzione di inibitori della pompa protonica. Come metodo alternativo si consiglia la la ricerca dell’antigene dell’Helicobacter pylori nelle feci. Vedi inoltre Helicobacter pylori, anticorpi e Helicobacter pylori, antigene (evidenziazione nelle feci). Tariffa: No. pos. DFI: 3433.00 punti tariffari 110.00 Herpes simplex virus, HSV Il virus herpes simplex è un virus a DNA. L’herpes simplex tipo 1 (herpes labialis, HSV-1) e l’herpes simplex tipo 2 (herpes genitalis, HSV-2) presentano, per il 50%, sequenze del DNA omologhe. Gli anticorpi sono presenti in circa il 95% dei soggetti adulti. Un’infezione pregressa da HSV-1 non è garanzia di protezione da infezioni da HSV-2 e viceversa. Il periodo di incubazione va da 3 a 7 giorni. La durata dell’infezione, in caso di decorso privo di complicanze, è di circa 1 – 2 settimane. Spesso si ha una riattivazione endogena in seguito ai fattori seguenti: esposizione alla luce solare, irritazioni cutanee, stress, immunosoppressione, tumori, altre infezioni. Malattie provocate da HSV-1 (herpes labialis): infezioni mucocutanee della metà superiore del corpo, eczema erpetico, herpes oftalmico, eventualmente con paresi facciale, gengivostomatite, cheratocongiuntivite. encefalite erpetica. Compendio degli esami labor team w ag 93 Malattie provocate da HSV-2 (herpes genitalis): infezioni mucocutanee della metà inferiore del corpo, vulvovaginite, herpes genitale, proctite, meningoencefalite, herpes neonatale. Sempre più frequente è tuttavia un quadro clinico atipico: cavità orale infettata da HSV-2 (herpes simplex tipo 2) o genitali infettati da HSV-1 (herpes simplex tipo 1). Gravidanza: Si può riscontrare un aumentato tasso di aborti spontanei o parti prematuri, ma non sono note embriopatie. L’infezione del neonato avviene di solito durante il passaggio nel canale da parto. In caso di reinfezione da HSV-2 nella gravida, circa il 5% dei feti si ammala durante il parto. Soltanto attraverso l’evidenziazione di una sieroconversione nella madre si può diagnosticare con certezza un’infezione erpetica clinicamente manifesta come infezione primaria. 425 Herpes simplex virus: HSV IgM 1 ml di siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Aumento dei valori: infezione acuta da virus erpetico. Nota aggiuntiva: Nelle riattivazioni spesso non si ha produzione di IgM. In questi casi, ai fini diagnostici, è necessario ricorrere all’evoluzione del titolo delle IgG. Nel sospetto di encefalite erpetica occorre avviare senza indugio la terapia antivirale (Zovirax®), prima ancora di ricevere i risultati del laboratorio. Tariffa: No. pos. DFI: 3081.00 punti tariffari 33.00 427 Herpes simplex virus: HSV tipo 1 e 2, DNA Tampone (liquido delle vescicole) (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: Nel sospetto di encefalite erpetica occorre avviare senza indugio la terapia antivirale (Zovirax®), prima ancora di ricevere i risultati del laboratorio. La ricerca del DNA nel liquido cerebrospinale viene effettuata su richiesta specifica. Tariffa: No. pos. DFI: 3087.00 punti tariffari 180.00 424 Herpes simplex virus: HSV tipo 1 e 2, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: Si può avere una reazione crociata tra HSV tipo 1 + 2. Tariffa: No. pos. DFI: 3080.00 (2x) punti tariffari 84.00 HHV-6, Herpes virus umano tipo 6 L’herpes virus umano tipo 6 provoca il cosiddetto Exanthema subitum (Roseola infantum o febbre die 3 giorni). La presenza di anticorpi specifici si registra sin dall’infanzia e raggiunge quasi il 100% nell’età adulta. La trasmissione avviene per mezzo di gioccioline con replicazione nelle cellule dell’orofaringe e della ghiandola salivare, seguita da viremia. Il virus persiste per tutta la vita all’interno dell’organismo. Il virus HHV6 è inoltre associato alla sindrome da stanchezza cronica (“chronic fatigue syndrome“) (associazione contestata). Positività: Exanthema subitum (febbre dei 3 giorni) 2029 HHV-6, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1:20 IgM < 1:10 Tariffa: No. pos. DFI: 3080.00, 3081.00 punti tariffari 75.00 2030 HHV-6, DNA Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3091.00 3426 punti tariffari 180.00 HHV-7, anticorpi, Herpes virus umano tipo 7 2 ml siero Intervalli di riferimento: IgG negativo IgM negativo La febbre esantematica dei tre giorni (conosciuta anche come Exanthema subitum, Roseola infantum, sesta malattia) è una malattia contagiosa provocata da due diverse forme di Herpesvirus umano (l’HHV-6 e l’HHV-7). La febbre dei tre giorni appartiene al gruppo di malattie che solitamente colpiscono la maggior parte dei bambini nei primi anni di vita. La febbre scompare di colpo dopo tre giorni per lasciare il posto all’esantema. Raramente la malattia comporta complicanze, motivo per il quale il trattamento si limita a curare gli aspetti puramente sintomatici. Tariffa: No. pos. DFI: 3080.00, 3081.00 punti tariffari 75.00 3624 HHV-8, anticorpi, Herpes virus umano tipo 8 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La presenza dell’herpesvirus umano tipo 8 (HHV-8) è associata ad un rischio aumentato di sviluppare il sarcoma di Karposi, soprattutto nei pazienti infettati dal virus HIV e immunosoppressi. Tariffa: No. pos. DFI: 3080.00 punti tariffari 42.00 2023 Histoplasma capsulatum, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Si tratta di un fungo dimorfo particolarmente virulento, endemico nell’ovest degli USA; si trova nel suolo, soprattutto nelle zone contaminate da escrementi di uccelli o pipistrelli. Dopo l’inalazione delle polveri infette la malattia si manifesta in prevalenza a livello polmonare, ma può interessare – nel quadro di una generalizzazione - altri organi (fegato, ossa, milza, meningi). L’istoplasmosi è temuta come malattia Compendio degli esami labor team w ag 94 secondaria dell’HIV. Dato che l’esame colturale di histoplasma capsulatum è spesso destinato a fallire, è preferibile ricorrere alla ricerca anticorpale. Nota aggiuntiva: Prelevare il sangue assolutamente prima di effettuare eventualmente il test di reazione cutanea all’istoplasmina. Tariffa: No. pos. DFI: 3437.00 punti tariffari 42.00 HIV, infezione, AIDS, SIDA, Sindrome da Immunodeficienza Acquisita Il virus HIV (Human Immunodeficiency Virus) è l’agente responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita o AIDS (Acquired Immunodeficiency Syndrome); colpisce soprattutto i linfociti CD4+ e causa quindi il (progressivo) esaurimento della difesa immunitaria. Si tratta di un virus a RNA (retrovirus). Le vie di trasmissione sono: emoderivati, rapporti sessuali non protetti, uso di siringhe comunitarie per l’assunzione di droghe, puntura d’ago, transplacentare, perinatale, latte materno. Stadi: sindrome retrovirale acuta (febbre, mialgie, esantema morbilliforme, linfoadenopatia, ulcere orali) fase di latenza ARC (complesso correlato all’AIDS: febbre, diarrea, herpes zoster, leucoplachia orale) AIDS (infezioni opportuniste). Il procedimento diagnostico varia in relazione al quesito da porre e allo stadio della malattia: Infezione primaria: Si esegue la ricerca combinata degli anticorpi anti-HIV I/II e dell’antigene p24; la positività si registra non prima di 2 settimane dopo l’avvenuta esposizione al rischio di contagio. Un risultato negativo non esclude un’infezione; in tal caso bisogna ripetere il test per la ricerca degli anticorpi a distanza di circa 3 mesi. Nelle situazioni ad alto rischio l’HIV-RNA può essere dorato; risultati positivi al più presto 10 giorni dopo l’infezione. Al riscontro positivo o borderline segue automaticamente il Western blot di conferma. Screening: Si esegue la ricerca degli anticorpi anti-HIV I/II / ricerca dell’antigene p24. La positività si registra al più presto dopo 2 settimane e dopo 3 mesi nella magigor parte dei soggetti infetti. Monitoraggio dell’HIV: Serve all’indicazione terapeutica, al monitoraggio del decorso e al monitoraggio della terapia. Carica virale (VL = viral load): Ricerca dell’RNA virale: i livelli di carica virale sono un indice per la progressione della malattia. La terapia antivirale mira a raggiungere < 50 copie per ml. Tipizzazione linfocitaria: Serve all’indicazione terapeutica, al monitoraggio del decorso e al monitoraggio della terapia. Suddivisione in 3 categorie cliniche (categorie CDC) A1 Cellule linfocitarie CD4+ > 500/l B1 C1 Cellule linfocitarie CD4+ 200 – 500/l A2 B2 C2 Cellule linfocitarie CD4+ < 200/l A3 B3 C3 A: B: C: Asintomatica, infezione acuta da HIV, linfoadenopatia persistente Sintomatica, né A né C Manifestazioni dell’AIDS conclamata (per es. polmonite da Pneumocystis carinii, CMV, encefalite da Toxoplasma gondii Raccomandazioni per l’avvio di una terapia antiretrovirale Stadio clinico Infezione acuta da HIV (CDC A) Infezione asintomatica da HIV (CDC A) Paramentri prognostici (HIV RNA/ml e CD4/l) Non rilevante CD4 <500* o VL > 5000 – 10 000* N.B. Motivazione e aderenza alla terapia CD4 > 500* e VL < 5000 – 10 000* Non rilevante Raccomandazione Trattamento urgentemente indicato in caso di buona aderenza alla terapia Trattamento indicato Trattamento o monitoraggio del decorso Trattamento indicato Malattia associata all’HIV (CDC B/C) *I valori indicati si intendono come valori orientativi flessibili. Alcuni esperti situano il limite dei CD4 a un livello inferiore e quello della carica virale a un livello superiore. Di principio valori bassi o in rapido calo dei linfociti e valori elevati o in aumento della viremia depongono per l’avvio di una terapia antiretrovirale. Di fronte alla complessità del trattamento ed alla rapida progressione della malattia, è raccomandabile, ai fini dell’avvio o del cambiamento di una terapia combinata, contattare un centro di trattamento HIV. Ulteriori analisi per un approfondimento diagnostico sono: 2-microglobulina, neopterina (vedi alla rispettiva voce). 374 HIV, monitoraggio 2 campioni di sangue EDTA Analisi: tipizzazione linfocitaria, ricerca quantitativa HIV RNA (carica virale). Per l’indicazione terapeutica e il monitoraggio della terapia. Tariffa: punti tariffari 268.30 401 HIV 1/2, ricerca anticorpale / ricerca dell’antigene p24, HIV Duo, test combinato 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Si esegue in caso di screening, di sospetto di infezione primaria ed esposizione al rischio. Compendio degli esami labor team w ag 95 Nota aggiuntiva: In caso di risultato negativo bisogna ripetere il test per la ricerca degli anticorpi anti-HIV I e II a distanza di circa 3 mesi. In caso di risultato positivo o borderline si esegue automaticamente il test Western blot di conferma. Positivo al più presto 2 settimane dopo una situazione a rischio. vedi inoltre HIV, infezione da Tariffa: No. pos. DFI: 3094.00 punti tariffari 20.00 252 HIV RNA, ricerca quantitativa, carica virale Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Ricerca dell’RNA virale: per l’indicazione terapeutica e il monitoraggio della terapia. Positivo al più presto 10 giorni dopo una situatione rischio. Tariffa: No. pos. DFI: 3106.00 punti tariffari 180.00 HLA antigeni e incidenza di malattie A2 A3 A9 B5 B8 B14 Bw16 B17 B27 Bw35 Bw47 B51 Cw1 DQA1 DQB1 DR2 DR3 DR4 DR5 DR7 DRB1 375 Malattia Malformazioni cardiache cong. Emocromatosi genetica Tromboangioite obliterante Sindrome di Behçet Reni cistici Diabete insulino dipendente Lupus eritematoso Miastenia grave Celiachia Emocromatosi genetica Poliomielite Psoriasis vulgaris Morbo di Bechterew Sindrome di Reiter Artrite da Yersinia Uveite acuta Asbestosi Psoriasis pustularis Tiroidite subacuta SAG, deficit di 21-idrossilasi M. di Behcet Mycosis fungoides Celiachia Celiachia Sindrome di Goodpasture Tromboangioite obliterante Sclerosi multipla Neurite ottica Dermatite erpetiforme Glomerulonefrite Celiachia Epatite cronica Morbo di Addison Lupus eritematoso Tireotossicosi Diabete insulino dipendente Miastenia grave Diabete insulino dipendente Artrite reumatoide Tiroidite di Hashimoto Sindrome nefrotica idiopatica Celiachia vedi anche B14 vedi anche DR2 vedi anche DR3, DR4 vedi anche DR3 vedi anche DR3 vedi anche A3 3.2 15.9 15 4.1 2.4 15.4 12 10.8 6.8 6.3 5.8 3.7 3.3 2.5 6.4 4.2 3.2 4.4 vedi anche A9 vedi anche DR4 vedi anche B8 vedi anche B8, DR4 vedi anche B8 HLA-B27, Morbo di Bechterew Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo vedi inoltre HLA, tipizzazione Tariffa: No. pos. DFI: 1418.00 2119 Rischio relativo 4.9 8.2 6.4 6.3 2.6 2.4 2.1 2.7 8.6 4.7 4.3 4.7 87.4 37 17.6 10.4 3.7 3.7 13.7 15.4 punti tariffari 135.00 HLA-B5, Morbus Behçet Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1418.00, 2022.00 punti tariffari 218.00 2876 HLA-DR 20 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1418.00 3985 punti tariffari 135.00 HLA-DR15 PCR, HLA DQB1*06, Narcolepsia Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1418.00(2x), 2022.00 punti tariffari 353.00 Compendio degli esami labor team w ag 96 2024 HLA, tipizzazione, HLA-A, HLA-B, HLA-C, Antigeni leucocitari Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 1418.00 (3x) 2125 punti tariffari 405.00 HTLV I e II, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La leucemia a cellule capellute e la paraparesi spastica tropicale dell’adulto vengono associate con questi retrovirus. Le aree di endemia sono: Giappone, Nuova Guinea, Africa e Caraibi. Tariffa: No. pos. DFI: 3109.00 punti tariffari 66.00 Human Chorionic Gonadotropin, Coriogonadotropina, -HCG 2 ml siero 200 Gravidanza: Intervalli di riferimento: < 5 U/l negativo 172 Marcatore tumorale: Intervalli di riferimento: < 5 U/l L’HCG si scinde in due sottounità inattive non legate in modo covalente, definite catena- e catena . La sottounità è identica a quelle di FSH, LH e TSH e in caso di insufficienza di specificità a livello diagnostico può provocare reazioni incrociate. L’HCG- viene secreto nel sinciziotrofoblasto e mediante i recettori stimola la formazione di progesterone nel Corpus luteum graviditatis dal momento dell'impianto fino all’ottava settimana di gravidanza. Infine il sinciziotrofoblasto assume la funzione del Corpus luteum. L’HCG raggiunge valori sierici superiori a 10 U/l (in assenza di insufficienza renale) e/o nelle urine raggiunge valori superiori a 20 U/I circa 10-12 giorni dopo il concepimento. Ciò si verifica anche con la fecondazione in vitro. Durante la stimolazione del Corpus luteum, si verifica un considerevole aumento del livello sierico di HCG dopo l’inseminazione, che prosegue per le prime 7 settimane. Il livello raddoppia ogni due giorni. L’aumento massimo si verifica tra la nona e l’undicesima settimana. Il livello massimo viene raggiunto alla fine del primo trimestre, dopodiché si verifica una diminuzione costante nel seguito della gravidanza. Dopo il parto i valori dell’HCG scendono con un periodo di decadimento compreso tra 24-36 ore e dopo 11-17 giorni non sono più rilevabili. Anche i tumori testicolari, placentari ed extragonadali formano l’HCG. Pertanto l’HCG può essere utile come marker tumorale. Gravidanza Aumento dei valori: gemelli: indicazione di trisomia 21 (assieme alla determinazione dell’AFP e dell’estriolo, in forma libera (E3, libero): vedere AFP-plus. Valori persistentemente elevati a seguito di aborto spontaneo o indotto indicano un abortus incompletus. Diminuzione dei valori: primo periodo di gravidanza problematico, gravidanza extrauterina. Marcatore tumorale Aumento dei valori: mola idatiforme o vesicolare, coriocarcinoma, coriocarcinoma testicolare, teratocarcinoma, seminoma (15%), carcinoma del colon, carcinoma bronchiale, ovario e mammario. Tariffa: No. pos. DFI: 1425.00 punti tariffari 17.50 137 Human Growth Hormone, GH, STH, HGH, Somatotropina, Ormone della crescita, Ormone somatotropo 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 14 giorni 6.80 – 26.80 µg/l 14 giorni – 3 mesi 2.10 – 18.20 µg/l 3 mesi – 1 anno 1.50 – 13.60 µg/l f 1 – 6 anni 0.40 – 6.00 µg/l > 6 anni < 7.00 g/l m 1 – 6 anni 0.40 – 5.40 µg/l > 6 anni < 5.00 g/l La somatotropina viene sintetizzata nell’ipofisi e stimola la crescita corporea. Svolge un’azione antiinsulinica, anabolica, antinatriuretica e lipolitica. A causa della breve emivita (15-20 min.) viene rilasciata solo episodicamente. Con l’età la secrezione si riduce (“somatopausa”). Segni indiretti della ridotta secrezione endogena dell’ormone della crescita sono la riduzione delle concentrazioni di IGF-1 e IGFBP-3. Aumento dei valori: acromegalia, anoressia nervosa. Diminuzione dei valori: crescita insufficiente legata ad un deficit dell’ormone della crescita. Nota aggiuntiva: Un’unica determinazione non è predittiva a scopo diagnostico, data la secrezione pulsatile. Parametri più adeguati all’esame sono la somatomedina C (IGF1) o IGFBP-3. test al GnRH e test di soppressione di GH. Tariffa: No. pos. DFI: 1761.00 punti tariffari 68.00 2281 Ibuprofen (Brufen®) 2 ml siero Valori terapeutici: 15 – 30 mg/l Antireumatico non-steroidale Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 2085 punti tariffari 86.00 Idroclorotiazide 2 ml siero Valori terapeutici: Diuretico Tariffa: Idromorfone 4973 2 ml siero 4988 10 ml urine 50 – 150 g/l No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Compendio degli esami labor team w ag 97 siero 5.0 – 15.0 g/l urine negativo Analgesico narcotico Tariffa: No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 Valori terapeutici: 2031 Idrossibutirato, Acido beta-idrossibutirico, Acido idrossibutirico 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto L’acidosi metaboliche aumenta la sintesi dei corpi che tonici. Aumento dei valori: chetoacidosi diabetica, chetoacidosi alcolica, acidosi lattica, insufficienza renale, perdita di HCO3 (diarrea), intossicazioni. Tariffa: prezzo su richiesta 2014 Idrossibutirato deidrogenasi, α-, HBDH 1 ml siero Intervalli di riferimento: 72 – 182 U/l L’HBDH corrisponde all’isoenzima LDH 1; vedi anche LDH. Aumento dei valori: a seguito di infarto cardiaco (aumenta solo dopo 18-20 ore), anemia emolitica, sostituzione della valvola cardiaca (emolisi meccanica intravasale). Tariffa: No. pos. DFI: 1518.00 punti tariffari 2.50 2618 Idrossi-Desossiguanosina 10 ml urine congelato Intervalli di riferimento: 0.1 – 3.5 mol / mol creatinina Tariffa: No. pos. DFI: 1422.00 punti tariffari 30.00 716 Idrossipregnenolone, 172 ml siero Intervalli di riferimento: neonato 1.5 – 25.0 nmol/l prepuberale 0.3 – 5.7 nmol/l > 18 anni 0.9 – 10.5 nmol/l Il 17-idrossipregnenolone è un prodotto intermedio nella sintesi di DHEA e androstenediolo dal pregnenolone. Nell’assai rara forma di sindrome adrenogenitale (SAG) con deficit della 3-betaidrossisteroide-deidrogenasi si riscontra un aumento dei valori. Aumento dei valori: SAG con difetto di 3-beta-idrossisteroide-deidrogenasi (si osserva il contemporaneo aumento di pregnenolone e DHEA). Tariffa: No. pos. DFI: 1617.00 punti tariffari 61.00 264 Idrossiprogesterone, 17-,OH-progesterone, 17-alfa 2 ml siero Specificare il giorno del ciclo mestruale Intervalli di riferimento: < 3 giorni parto prematuro 3.76 – 25.5 nmol/l < 3 giorni neonato 0.79 – 17.2 nmol/l f 3 – 30 giorni 0.21 – 3.21 nmol/l 30 giorni – 5 mesi 0.39 – 3.21 nmol/l 5 mesi – 3 anni < 6.49 nmol/l 3 – 6 anni < 8.45 nmol/l 6 – 9 anni < 2.18 nmol/l 9 – 12 anni < 3.94 nmol/l 12 – 15 anni 0.27 – 6.30 nmol/l 15 – 17 anni < 5.42 nmol/l > 17 anni < 6.27 nmol/l m 3 giorni – 2 mesi < 6.06 nmol/l 2 – 5 mesi 0.09 – 2.73 nmol/l 5 mesi – 3 anni < 5.51 nmol/l 3 – 6 anni < 6.24 nmol/l 6 – 9 anni < 1.93 nmol/l 9 – 12 anni < 2.42 nmol/l 12 – 15 anni 0.58 – 4.24 nmol/l 15 – 17 anni 0.73 – 5.82 nmol/l > 17 anni < 4.21 nmol/l La biosintesi steroidea prosegue seguendo 2 vie: quella dei ∆ 5-3beta-idrossisteroidi, che porta alla formazione di 17-idrossipregnenolone e di deidroepiandrosterone (DHEA) e quella dei ∆4-3-chetosteroidi, con formazione di progesterone, 17α-idrossiprogesterone ed androstenedione. L’idrossiprogesterone, prodotto intermedio della biosintesi steroidea e glucocorticoidea, si può accumulare senza azione o attività ridotta dell’idrossisteroidodeidrogenasi. L’idrossiprogesterone viene prodotto dal surrene, dall’ovaio e dal corpo luteo. Aumento dei valori: sindrome androgenitale (deficit dell’enzima 21-idrossilasi), iperplasia corticosurrenale. Nota aggiuntiva: ritmo circadiano (prelievo di sangue alle ore 8 – 10 del mattino); donne (prelievo di sangue nella fase follicolare del ciclo). Tariffa: No. pos. DFI: 1002.00 punti tariffari 68.00 Idrossiprolina Nota aggiuntiva: Date le oscillazioni del metabolismo dell’idrossprolina dovute all’alimentazione, è preferibile utilizzare le determinazione della deossipiridinolina o eventualmente del telopeptide del collagene tipo I. 4317 Idrossizina (Atarax®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antidepressivo 30.0 – 100g/l Compendio degli esami labor team w ag 98 Tariffa: 2036 No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Imipramina (Tofranil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 150 g/l Valori di tossicità: > 1000 g/l Antidepressivo triciclico Il metabolita desimipramina è attivo a livello terapeutico. L’emivita dell’imipramina è di 9-20 ore circa, quella della desimipramina di 12-77 ore. Nel trattamento di psicosi, l’imipramina è più forte come antidepressivo ed è attiva a livello neurolettico. In caso di dosaggi elevati possono insorgere effetti simpatolitici acuti (alterazioni della regolazione pressoria in ortostatismo, tachicardia). Come effetto delle proprietà anticolinergiche possono insorgere secchezza delle fauci, disturbi della minzione, stati di delirio, aumento della pressione interna dell’occhio. Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 3292 Immunità cellulare Sangue EDTA, 8 ml Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana. Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Sospetto di deficienza immunitaria primaria o acquisita, controllo della terapia ai immunomodulanti o ai citostatici, radioterapia, terapie al cortisone. Dosaggi delle cellule: CD3+ Linfociti T, ca. 75% dei linfociti nel sangue CD4+ Linfociti T interagiscono con il recettore cellulare MHC II CD8+ Linfociti T interagiscono con il recettore cellulare MHC I DR+: Linfociti T acttivati CD19+ Linfociti B, immunità umorale CD55+ Natural Killer Cells (NK cells), immunità aspecifica Interpretazione dettagliata Nota aggiuntiva: numero di cellule CD4, HIV, tipizzazione linfocitaria Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00(5x), 2910.00 punti tariffari 242.30 258 Immunocomplessi circolanti, Complessi antigene-anticorpo 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 7.6 mg/l Gli immunocomplessi circolanti sono aggregati di anticorpi e di antigeni in quantità così elevate da non poter essere decomposti in misura sufficiente dal sistema fagocitario e che si rilevano nel siero. Gli immunocomplessi attivano il complemento. Se gli immunocomplessi vengono depositati e il sistema del complemento viene attivato, si verificano danni organici. Un elevato livello di immunocomplessi circolanti è presente anche nei soggetti sani, pertanto una sola determinazione non può essere valutata senza conoscenza dei sintomi clinici. Immunocomplessi persistenti indicano il decorso di una patologia cronica di base. Aumento dei valori: patologie autoimmuni (LES, artrite reumatoide, sindrome di Sjögren), vascoliti, tumori maligni, immunocomplessi post e parainfettivi (endocardite infetta, infezioni meningococciche, sifilide), nefropatie IgA, glomerulonefrite, epatite cronica, fibrosi cistica, purpura di Schönlein-Henoch. Nota aggiuntiva: una sola determinazione è priva di significato ma utile per la valutazione del decorso e il monitoraggio terapeutico. Tariffa: No. pos. DFI: 1463.00 punti tariffari 72.00 3291 Immunofenotipizzazione, Linfoma Non-Hodgkin Sangue EDTA, 8 ml Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana. Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Sospetto di malattia Non-Hodgkin (l’evoluzione leucemica) nel sangue periferico. Interpretazione dettagliata Nota aggiuntiva: numero di cellule CD4, HIV, tipizzazione linfocitaria Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00 (16x), 2910.00 punti tariffari 440.30 Immunofissazione 1 ml siero 10 ml urine Con la proliferazione di uno o di singoli cloni plasmacellulari, le immunoglobuline vengono prodotte in quantità eccessive: molecole complete (catena pesante e leggera) o incomplete (catene pesanti, catene leggere, (catene della proteina di Bence-Jones)). Come primo esame viene eseguita l’elettroforesi proteica, e nel caso in cui si sospetti una gammopatia mono-(oligo)clonale (gradiente M, irregolarità) si consiglia un ulteriore esame diagnostico mediante immunofissazione. In questo modo viene eventualmente classificata e tipizzata una gammopatia monoclonale. Mieloma multiplo (plasmocitoma): IgG (60%), IgA (18%), catene leggere (kappa, lambda 14%); raramente IgD, IgE. Morbo di Waldenström: IgG monoclonale. Inoltre: malattie linfoproliferative, crioglobulinemia, amiloidosi, gammopatia transiente monoclonale nelle infezioni. MGUS (gammopatia monoclonale di incerto significato): prevalentemente classe IgG, assenza di proteinuria di Bence-Jones, nello striscio midollare < 10% delle cellule plasmatiche, microglobulina 2, assenza di Compendio degli esami labor team w ag 99 osteolisi, di anemia, calcio normale, assenza di ipogammaglobulinemia. N.B.: spesso avviene un passaggio a mieloma. Monitoraggio del decorso ogni 3 –6 mesi (elettroforesi proteica, microglobulina 2). 057 Immunofissazione, siero 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Nota aggiuntiva: incl. proteine totali, elettroforesi delle proteine plasmatiche, IgA, IgG, IgM. Tariffa: punti tariffari 105.10 532 Immunofissazione, urine, Proteina di Bence-Jones 10 ml urine Serve a differenziare una proteinuria: Glomerulare selettiva: albumina, transferrina (nefropatia diabetica, glomerulonefrite a “minmal change”). Glomerulare non selettiva: IgG, albumina (nefropatia diabetica, ipertonia, glomerulonefriti, stress fisico, febbre, proteinuria ortostatica). Tubulare: microglobulina α1, (pileonefrite, sindrome di Fanconi, stress fisico). Mista (tubulare e glomerulare): albumina, microglobulina α1, IgG, transferrrina. mieloma multipla (plasmocitoma) Bence-Jones (/): Nota aggiuntiva: incl. proteine urinarie, creatinina Tariffa: punti tariffari 108.50 151 Immunoglobulina A, IgA 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6 mesi 0.05 – 0.60 g/l 6 mesi – 1 anno 0.10 – 0.90 g/l 1 – 2 anni 0.20 – 1.45 g/l 2 – 6 anni 0.30 – 2.20 g/l 6 – 18 anni 0.45 – 3.20 g/l > 18 anni 0.70 – 4.00 g/l L’IgA è presente al 90% in forma monomerica e al 10% in forma polimerica. Dopo la nascita si forma più lentamente, a 16 anni di età si raggiungono i valori degli adulti. La sua esatta funzione non è ancora del tutto chiara. Attiva il complemento e ha la funzione di anticorpo. Aumento dei valori: cirrosi epatica alcolica, plasmocitoma IgA, linfoma cutaneo, patologie associate a HIV. Diminuzione dei valori: anomalia delle cellule B, deficit isolato di IgA (incidenza circa 1 : 700, evidente clinicamente a causa di infezioni della mucosa, associazione con patologie autoimmuni (ad es. SLE, artrite reumatoide)), atopie, patologie sistemiche maligne a proliferazione linfatica e neoplasie gastrointestinali. Non di rado combinate ad anomalie delle sottoclassi di IgG (aumento di IgG1 per compensazione) e disfunzioni della sintesi di IgE. Nota aggiuntiva: in caso di chiarimenti di celiachia (autoanticorpi anti-gliadina, anti-endomisio, e antitransglutaminasi) l’IgA nel siero viene automaticamente determinata, poiché non raramente si manifesta un deficit di IgA in presenza di celiachia. Numerosi pazienti con un deficit di IgA nel siero sono asintomatici. Tariffa: No. pos. DFI: 1441.00 punti tariffari 6.20 3338 Immunoglobulina A1, Immunoglobulina A2, IgA1, IgA2 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgA1 60 – 294 mg/dl IgA2 6 – 61 mg/dl Tariffa: No. pos. DFI: 1441.00 (2x) punti tariffari 12.40 2035 Immunoglobulina A secretorie, IgA secretorie Feci Intervalli di riferimento: 50 – 200 mg/100g L’IgA secretoria viene secreta dalle cellule plasmatiche che si trovano nella lamina propria della mucosa, indipendentemente dall’IgA nel siero. Viene rilasciata nei secreti dell’organismo (saliva, lacrime, colostro, escreto nasale, bronchiale, latte materno, escreto gastrointestinale). Lega i microorganismi sulla mucosa e attiva il sistema del complemento e le reazioni infiammatorie. Attraverso la concentrazione delle sIgA nelle feci si possono trarre conclusioni sui meccanismi di difesa dell'organismo a livello della mucosa intestinale. Diminuzione dei valori: infezioni frequenti delle mucose, atopie, patologie autoimmuni. Aumento dei valori: aumentata attività del sistema immunitario delle mucose, infiammazione locale della mucosa intestinale Tariffa: No. pos. DFI: 1440.00 punti tariffari 12.40 154 Immunoglobulina D, IgD 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 100 U/l Il ruolo delle IgD sembra essere limitato esclusivamente a quello di recettore per l'antigene sui linfociti B. Non è conosciuta la funzione fisiologica. Aumento dei valori: plasmocitoma IgD, sindroma da iper-IgD. Tariffa: No. pos. DFI: 1442.00 punti tariffari 120.00 161 Immunoglobulina E, IgE 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 42 giorni < 0.70 kU/l 41 giorni – 1 anno < 7 kU/l 1 – 4 anni < 24 kU/l 4 – 7 anni < 46 kU/l > 7 anni < 100 kU/l Aumento dei valori: patologie allergiche (asma estrinseca, neurodermite, rinite allergica, orticaria), patologie parassitarie, sindrome da iper-IgE (sindrome HIOB, correlata con infezioni dello stafilococco della Compendio degli esami labor team w ag 100 pelle senza segni di infiammazione e polmoniti), aspergillosi broncopolmonare, plasmocitoma-IgE (molto raro), anomalie delle cellule T, abuso di nicotina. Nota aggiuntiva: livelli normali di IgE non escludono l’atopia. La determinazione si esegue assieme allo screening inalatorio. Per IgE ad allergeni specifici, vedi alla voce “Allergeni”. Tariffa: No. pos. DFI: 1443.00, 1446.00 punti tariffari 53.50 Immunoglobulina G, IgG 152 1 ml siero 532 10 ml urine: vedere immunofissazione nelle urine Intervalli di riferimento: siero 3.90 – 17.50 g/l 2.00 – 6.80 g/l 2.20 – 9.50 g/l 4.70 – 12.30 g/l 5.40 – 14.30 g/l 6.30 – 15.60 g/l 7.00 – 16.00 g/l urine < 3.7 mg/l 0.8 – 5.7 mg/g creatinina Le IgG rappresentano gli anticorpi secondari in caso di prima infezione e gli anticorpi primari in caso di ulteriore infezione. Esistono 4 sottogruppi (G1–G4): vedi alla rispettiva voce. Siero Aumento dei valori: plasmocitoma IgG, patologie autoimmuni, infezioni, epatite, sclerosi multipla (aumento di IgG nel liquido cerebrospinale di bande oligoclonali). Diminuzione dei valori: ipogammaglobulinemia (che rende maggiormente soggetti ad infezioni). Urine Aumento dei valori: in caso di albuminuria superiore a 100 mg/l il rapporto tra IgG e albumina può indicare la causa di proteinuria: rapporto IgG/albumina < 0,03: proteinuria selettiva glomerulare (nefrite a “minimal change”, stadi precoci di glomerulonefriti). Rapporto > 0,03 (aumentata secrezione IgG): proteinuria non selettiva (nefropatia diabetica, glomerulonefriti, stress fisico, febbre, proteinuria ortostatica). Nota aggiuntiva: vedi anche immunofissazione nelle urine. vedi inoltre IgG, sottoclassi Tariffa: siero No. pos. DFI: 1451.00 punti tariffari 6.20 138 < 30 giorni 30 giorni – 4 mesi 4 mesi – 1 anno 1 – 2 anni 2 – 6 anni 6 – 18 anni > 18 anni Immunoglobulina IgG, sottoclassi, IgG, sottoclassi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6 mesi 6 – 12 mesi 12 – 18 mesi 18 mesi – 2 anni 2 – 3 anni 3 – 4 anni 4 – 6 anni 6 – 9 anni 9 – 12 anni 12 – 18 anni > 18 anni IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 IgG1 IgG2 IgG3 IgG4 1.50 – 7.90 g/l 0.36 – 1.40 g/l 0.09 – 0.86 g/l < 0.46 g/l 1.70 – 5.80 g/l 0.26 – 1.30 g/l 0.10 – 0.92 g/l < 0.37 g/l 3.20 – 9.20 g/l 0.26 – 1.50 g/l 0.12 – 0.88 g/l < 0.37 g/l 2.60 – 7.80 g/l 0.42 – 2.20 g/l 0.11 – 0.97 g/l 0.02 – 0.75 g/l 2.70 – 9.40 g/l 0.44 – 1.90 g/l 0.09 – 0.63 g/l 0.02 – 0.59 g/l 2.80 – 13.70 g/l 0.44 – 3.00 g/l 0.13 – 1.16 g/l < 1.14 g/l 3.80 – 11.70 g/l 0.73 – 2.90 g/l 0.13 – 0.75 g/l 0.01 – 1.16 g/l 4.20 – 9.90 g/l 0.63 – 3.50 g/l 0.17 – 0.88 g/l 0.01 – 1.21 g/l 3.60 – 11.20 g/l 0.89 – 4.40 g/l 0.23 – 0.83 g/l 0.05 – 1.56 g/l 3.90 – 10.00 g/l 1.02 – 4.50 g/l 0.14 – 1.02 g/l 0.06 – 1.86 g/l 4.90 – 11.40 g/l 1.50 – 6.40 g/l 0.11 – 0.85 g/l 0.03 – 2.00 g/l Compendio degli esami labor team w ag 101 L’immunoglobulina G (IgG) non rappresenta una classe immunoglobulinica omogenea; al contrario si compone di 4 sottoclassi diverse da un punto di vista strutturale e funzionale. I livelli sierici delle sottoclassi sono in parte determinati geneticamente, pertanto la loro sintesi viene regolata in base allo stimolante antigenico sulle cellule T. IgG1 e IgG3 sono rivolti soprattutto contro gli antigeni proteici di virus e batteri, al contrario gli antigeni dei polisaccaridi, ad es. i batteri incapsulati, evocano una risposta IgG2. Gli anticorpi IgG4 aumentano in caso di stimolazione antigenica cronica (ad es. parassitosi) e iposensibilizzazione con allergeni. L’IgG1 e l’IgG3 trasmettono l’attività del complemento sulle vie classiche e si legano alle cellule neutrofile e mononucleari, l’IgG4 si lega ai mastociti e ai leucociti basofili. Aumenti individuali delle sottoclassi IgG non si devono manifestare con un aumento dell’IgG totale. IgG1 Aumento dei valori: patologie autoimmuni, patologie da immunocomplessi. Diminuzione dei valori: sindrome nefrotica, porpora, Schönlein-Henoch. IgG2 Aumento dei valori: nessuna rilevanza. Diminuzione dei valori: deficit delle sottoclassi con infezioni batteriche, spesso in combinazione con deficit di IgG4. IgG3 Aumento dei valori: nessuna rilevanza. Diminuzione dei valori: carenze delle sottoclassi più frequenti tra gli adulti, infezioni recidivanti delle vie aeree. IgG4 Aumento dei valori: patologie allergiche, infezioni croniche o parassitarie. Diminuzione dei valori: patologie broncopolmonari. Tariffa: No. pos. DFI: 1449.00 punti tariffari 96.00 153 Immunoglobulina M, IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6 mesi 0.06 – 1.00 g/l 6 mesi – 1 anno 0.30 – 1.50 g/l 1 – 6 anni 0.40 – 2.10 g/l 6 – 18 anni 0.45 – 2.60 g/l > 18 anni 0.40 – 2.80 g/l L’IgM è l’immunoglobulina della risposta immunitaria primaria. La sua attività principale consiste nella difesa contro le infezioni mediante agglutinazione di agenti e l’attivazione del sistema del complemento. Aumento dei valori: infezioni acute, cirrosi biliare primaria, morbo di Waldenström. Tariffa: No. pos. DFI: 1457.00 punti tariffari 6.20 Impregnante per legno 10 ml sangue in provetta speciale per impregnante per legno (richiedere al laboratorio). Per indicazioni più dettagliate contattare laboratorio. Impregnante per legno Clorotalonil Cipermetrina DDT (p,p-DDT + p,p-DDE) Diclofluanid Endosulfan Furmecyclox Esaclorocicloesano: Lindano Pentaclorofenolo Permetrina Tolifluanide prezzi su richiesta 2037 Indometacina (Indocid®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.3 – 2.5 mg/l Valori di tossicità: > 4000 mg/l vedi inoltre analgesici Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 Intervalli di riferimento < 0.25 g/l < 0.20 g/l < 2.5 g/l < 0.25 g/l < 0.01 g/l < 0.20 g/l -HCH -HCH -HCH Pentachlorpenol < 0.30 g/l < 0.25 g/l < 0.1 g/l < 0.3 g/l < 0.1 g/l punti tariffari 115.00 Influenza virus, Virus influenzale I virus dell’influenza appartengono al genere orthomyxovirus (virus a RNA) e vengono suddivisi in tre gruppi (tipo A, tipo B e tipo C). La trasmissione avviene per mezzo di goccioline e si manifesta, dopo un periodo di incubazione di 1 – 5 giorni, nel tipo A e tipo B sotto forma clinica di “malattia da raffreddamento“ con i rispettivi sintomi (febbre, rinite, cefalea, dolori muscolari, tosse, ecc.). Nei lattanti, neonati e soggetti anziani si osservano gravi quadri clinici con coinvolgimento polmonare e cardiaco. Le complicanze possono essere: otite media, sinusite o tracheite e polmonite. Nelle infezioni influenzali si registrano inoltre miositi, miocarditi, infezioni del SNC (encefalite post-influenzale). Il tipo C presenta quasi sempre un decorso subclinico. Gli anticorpi di tipo A/B sono evidenziabili tramite indagini sierologiche a distanza di alcuni giorni dall’esposizione a contagio, con titoli elevati nel siero che tendono a scendere a livelli bassi nel giro di poche settimane. In età pediatrica la ricerca anticorpale può a volte, nonostante l’infezione contratta, risultare negativa. 3788 Influenza virus A, H1N1, Influenza siuna Tampone rino-faringeo (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3120.00 punti tariffari 180.00 Compendio degli esami labor team w ag 102 2038 Influenza virus A, PCR Tampone rino-faringeo (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3120.00 480 Influenza virus A/B, ricerca anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:32 Tariffa: No. pos. DFI: 3113.00 (2x) 2039 punti tariffari 84.00 Influenza virus B, PCR Tampone rino-faringeo (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3120.00 4157 punti tariffari 180.00 punti tariffari 180.00 Inibina A 1 ml siero Intervalli di riferimento: f al di sotto di 15 anni nessun valore di riferimento 1.8 – 17.3 ng/l 1.80 – 97.5 ng/l < 2.10 ng/l menopausa m < 2.00 ng/l Aumento dei valori: in gravidanza livelli elevati nel sangue materno possono indicare una trisomia 21 (sindrome di Down) del bambino. Tariffa: No. pos. DFI: 1753.00 punti tariffari 42.00 2457 < 15 anni 15 – 45 anni 45 – 50 anni > 50 anni Inibina B 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 7 ng/l postmenopausa 10 – 200 ng/l premenopausa m 60 – 260 ng/l Nella donna: L’inibina B nella donna non gravida è prodotta prevalentemente dalle cellule della granulosa dell’ovaio. Ha la funzione di inibire fisiologicamente la produzione dell’ormone follicolo stimolante (FSH) da parte dell’ipofisi. Una diminuzione dei livelli di inibina B rappresenta la causa principale dell’aumento dei livelli del FSH in epoca premenopausale. L’inibina B permette la valutazione della riserva ovarica e la predizione delle probabilità di ottenere una gravidanza con successo. Essendo prodotta direttamente dai follicoli ovarici, contrariamente all’ormone FSH ipofisario, fornisce informazioni dirette sul numero di follicoli che si preparano a maturare. È inoltre una spia di un prossimo esaurimento ovarico più precoce rispetto all’FSH. Nell’uomo: L’inibina B rappresenta nell’uomo il segnale di feedback negativo proveniente dal testicolo (cellule del Sertoli) per quanto riguarda la secrezione di FSH. La concentrazione di inibina B nel siero ben correla con la spermatogenesi. In tutte le anomalie della funzione testicolare, incluso l’ipogonadismo ipogonadotropo, la concentrazione sierica di inibina diminuisce al di sotto dei 100 ng/l. L’inibina è anche un valido indice del danno dell’epitelio germinativo dopo l’irraggiamento del testicolo ed in questo contesto è anche utilizzata come fattore prognostico della successiva ripresa della spermatogenesi. La determinazione combinata di FSH, LH e inibina B porta ad una valutazione della funzione testicolare nettamente migliorata rispetto alla sola determinazione dell’FSH e dell’LH. Nota: La determinazione dell’inibina B nella donna deve essere fatta il 5° giorno del ciclo (durante il ciclo mestruale, infatti, l’inibina B subisce forti oscillazioni, analogamente, ad esempio, all’estradiolo). Tariffa: No. pos. DFI: 1693.00 punti tariffari 42.00 636 Inibitore degli attivatori del plasminogeno, PAI Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 0.30 – 3.50 kU/l Gli inibitori degli attivatori del plasminogeno (PAI) inattivano l’attivatore tissutale del plasminogeno e l’urochinasi a mezzo di formazione di complessi. Ne può conseguire a un’attività fibrinolitica diminuita. Aumento dei valori: eventualmente associato alla tendenza alla trombofilia venosa/arteriosa; necrosi tessutali, reazioni di fase acuta. Diminuizone dei valori: eventualmente tendenti alla emofilia. Tariffa: No. pos. DFI: 1606.00 punti tariffari 52.00 135 Insulina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 25 – 186 pmol/l L’insulina è un ormone polipeptidico, composto da entrambe le catene A e B, non identiche, collegate da due ponti disulfidici. L’insulina viene formata nelle cellule beta del pancreas dalla propria fase preliminare proinsulina. Nella proinsulina le catene A e B sono legate l’una all’altra mediante una catena peptidica denominata peptide C. Sia l’insulina che il peptide C vengono immagazzinati nei granuli di secrezione celle cellule insulari del pancreas e rilasciate nel sangue. L’insulina ha un’emivita di soli 5 minuti. L’emivita della proinsulina e del peptide C è molto più lunga, pertanto la determinazione del peptide C ha un’utilità maggiore. Aumento dei valori: insulinoma, ipoglicemia factitia dovuta a insulina esogena, diabete mellito di tipo II. Diminuzione dei valori: Diabete mellito di tipo I. Nota aggiuntiva: vedi anche peptide C. Tariffa: No. pos. DFI: 1471.00 punti tariffari 21.00 134 Insulin-like Growth-Factor 1, IGF-1, Somatomedina C, Sm-C 1 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 103 Intervalli di riferimento: f < 6 anni 3.30 – 33.9 nmol/l 6 – 9 anni 16.9 – 62.0 nmol/l 9 – 12 anni 15.2 – 100.7 nmol/l 12 – 16 anni 34.1 – 143.2 nmol/l 16 – 20 anni 24.0 – 94.8 nmol/l 20 – 40 anni 14.6 – 58.8 nmol/l > 40 anni 18.5 – 49.6 nmol/l m < 6 anni 3.30 – 33.9 nmol/l 6 – 9 anni 10.0 – 57.1 nmol/l 9 – 12 anni 14.3 – 73.8 nmol/l 12 – 16 anni 26.4 – 125.0 nmol/l 16 – 20 anni 23.6 – 109.9 nmol/l 20 – 40 anni 10.8 – 49.4 nmol/l > 40 anni 6.5 – 38.2 nmol/l IGF-1, la somatomedina C, trasmette gli effetti dell’STH sulla crescita e lo sviluppo. La sintesi avviene prevalentemente nel fegato. L’azione principale influenza la crescita corporea nella fase anabolica della pubertà. Con processi patologici, quali, ad es. situazioni di alimentazione insufficiente, la somatomedina C (SMC) riduce il processo di crescita a favore delle funzioni vitali. La secrezione viene stimolata dall’ormone ipotalamico GHRH e inibita dalla somatostatina. Contrariamente al GH che viene escreto durante la notte, l’SMC non è soggetta a ritmo diurno. SMC svolge inoltre un’azione anti-insulinica. Aumento dei valori: eccessiva crescita ipofisaria (gigantismo) in età pediatrica, acromegalia in età adulta, tumori cerebrali extraipotalamici (craniofaringioma, istiocitosi X, gliomi, amartomi, adenomi); adiposità, gravidanza. Diminuzione dei valori: scarsa crescita ipotalamica ipofisaria, insufficienza ipofisaria (congenita o acquisita), anoressia nervosa (concomitanza di livelli elevati di GH), affaticamento fisico, digiuno (diminuzione di SMC dopo circa 10 giorni), età, malformazioni, radioterapia, radioterapia post-infezione, post-traumatica, dopo radioterapia al sistema nervoso centrale, pasti ricchi di carboidrati, malassorbimento (celiachia), diabete mellito, patologie croniche infiammatorie, ipotireosi. Nota aggiuntiva: la regola fondamentale nella diagnostica della produzione eccessiva di GH è il test di soppressione dell’GH (vedi alla rispettiva voce). Ulteriori informazioni possono essere ricavate determinando l’IGFBP3. Tariffa: No. pos. DFI: 1671.00 punti tariffari 53.00 256 Insulin-like Growth Factor Binding Protein 3, IGFBP3 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1 anno 0.7 – 3.6 mg/l 1 – 2 anni 0.8 – 3.9 mg/l 2 – 3 anni 0.9 – 4.3 mg/l 3 – 4 anni 1.0 – 4.7 mg/l 4 – 5 anni 1.1 – 5.2 mg/l 5 – 6 anni 1.3 – 5.6 mg/l 6 – 7 anni 1.4 – 6.1 mg/l 7 – 8 anni 1.6 – 6.5 mg/l 8 – 9 anni 1.8 – 7.8 mg/l 9 – 10 anni 2.1 – 7.7 mg/l 10 – 11 anni 2.4 – 8.4 mg/l 11 – 12 anni 2.7 – 8.9 mg/l 12 – 13 anni 3.1 – 9.5 mg/l 13 – 16 anni 3.4 – 9.5 mg/l 16 – 17 anni 3.2 – 8.7 mg/l 17 – 18 anni 3.1 – 7.9 mg/l 18 – 19 anni 2.9 – 7.3 mg/l 19 – 20 anni 2.9 – 7.2 mg/l 20 – 25 anni 3.4 – 7.8 mg/l 25 – 30 anni 3.4 – 7.6 mg/l 30 – 40 anni 3.4 – 7.0 mg/l 40 – 60 anni 3.3 – 6.9 mg/l 60 – 65 anni 3.2 – 6.6 mg/l 65 – 70 anni 3.0 – 6.2 mg/l 70 – 75 anni 2.8 – 5.7 mg/l 75 – 80 anni 2.5 – 5.1 mg/l > 80 anni 2.2 – 4.5 mg/l Le proteine leganti del fattore di crescita insulinosimile fungono da proteine di trasporto, proteggono l’organismo dall’azione ipoglicemica della somatomedina e modulano gli effetti biologici della somatomedina sulle cellule target. L’area principale di produzione dell’IGFBP-3 sono gli osteoblasti. L’ormone della crescita è un importante regolatore dell’IGFBP-3. Il ritmo circadiano non è molto marcato e riflette lo stato dell’integrazione dell’ormone della crescita degli ultimi giorni. Pertanto è sufficiente una singola determinazione. Accanto all’IGF-1, l’IGFBP-3 ha una spiccata relazione con l’età, presentando valori bassi nei bambini e un picco durante la pubertà. L’IGFPB-3 è particolarmente indicato per distinguere con un’elevata esattezza diagnostica i bambini a crescita lenta senza deficit dell’ormone della crescita da quelli che presentano questa tipica carenza. Relativamente all’IGF-1questo vale per i bambini più grandi (> 8 anni), poiché nei pazienti di età inferiore i valori nella norma bassi di IGF-1 sono uno svantaggio rispetto all’IGFBP-3. Aumento dei valori: acromegalia. Diminuzione dei valori: crescita rallentata con deficit di ormone della crescita, osteoporosi. Nota aggiuntiva: in caso di pubertas praecox, l’IGFBP-3 è assorbito in modo normale sul supporto midollare, però aumenta in relazione all’età cronologica. Tariffa: No. pos. DFI: 1473.00 punti tariffari 60.00 2040 Interleuchina 1, IL-1 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 5.0 ng/l Tariffa: No. pos. DFI: 1474.00 punti tariffari 87.00 Compendio degli esami labor team w ag 104 Interleuchina 2, IL-2 L’interleuchina-2 è rilevabile solo al massimo entro due ore dal prelievo nel sangue periferico. In base alle conoscenze scientifiche il valore del recettore dell’interleuchina-2 misurato nel sangue è correlato con la quantità di IL-2 formata nel corpo. 2042 Interleuchina 2, recettore solubile 1 ml siero Intervalli di riferimento: 158 – 623 U/ml Aumento dei valori: AIDS, reazioni di rigetto dopo un trapianto, infezioni virali, linfomi, leucemie, valutazione dell’attività di malattie autoimmuni. Nota aggiuntiva: La determinazione serve soprattutto al monitoraggio delle malattie menzionate. Il monitoraggio della terapia nel trattamento con interferon della leucemia a cellule capellute è si è affermato come applicazione clinica del dosaggio di recettore dell’IL-2. Tariffa: No. pos. DFI: 1474.00 punti tariffari 87.00 2043 Interleuchina 6, IL-6 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 5.9 ng/l Il dosaggio di IL-6 serve per la diagnosi precoce delle infezioni (soprattutto nella neonatologia). L’IL-6 attiva la sintesi delle proteine di fase acuta nel fegato. Aumento dei valori: infezioni (la concentrazione di IL-6 è correlata all’attività e alla prognosi della malattia). Tariffa: No. pos. DFI: 1474.00 punti tariffari 87.00 2551 Intolleranza al fruttosio, genetica 1 ml sangue EDTA o tampone buccale (Set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 2581 Intolleranza al fruttosio, test respiratorio Kit per il test del respiro art. n° M9350 Intervalli di riferimento: basale < 20 ppm dopo 30 minuti < 20 ppm dopo 1 ora < 20 ppm dopo 2 ore < 20 ppm dopo 3 ore < 20 ppm Tariffa: No. pos. DFI: 3433.00 2430 punti tariffari 93.00 punti tariffari 220.00 Intolleranza al lattosio, genetica 1 ml sangue EDTA o tampone buccale (Set PCR) Intervalli di riferimento: negativo L'intolleranza al lattosio: incapacità di digerire lo zucchero di latte, è presente in media nel 20% della popolazione europea. Una forma dell' intolleranza al lattosio, la forma ereditaria o primaria, è con 15% la più frequente. Questa forma è associata a una perdita continua dell' attività enzimatica della lattasi dopo lo svezzamento. Tramite una rivelazione di una constellazione allelica del gene di lattasi (C/C -13910 5', intron 13, gene MCM6) la disposizione genetica può essere dimostrata. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.08 punti tariffari 93.00 2572 Intolleranza al lattosio, test respiratorio Kit per il test del respiro art. n° M9351 Intervalli di riferimento: < 20 ppm Poiché all’incirca il 5-10% della popolazione è costituito da pazienti cosiddetti "non responder", può sussistere un’intolleranza al lattosio anche in presenza di risultati di misurazione normali. In questi casi si raccomanda di eseguire un’analisi biologica molecolare del polimorfismo correlato all’intolleranza al lattosio tramite PCR (vedere). Tariffa: No. pos. DFI: 3433.00 punti tariffari 220.00 Iodio 4392 2 ml siero 4393 10 ml urine 46 – 70 g/l 27 – 403 µg/24h 2.5 – 35.7 µg/mmol creatinina No. pos. DFI: 1559.00 punti tariffari 68.00 Intervalli di riferimento: siero urine Tariffa: Isoniazide (Rimifon®) 2044 2 ml siero 2054 10 ml urine Valori terapeutici: siero Terapia tubercolostatica Tariffa: siero urine 0.2 – 1.0 mg/l 1.5 – 10 mg/l > 20 mg/l livello di avvallamento livello di picco valori di tossicità No. pos. DFI: 1060.00 No. pos. DFI: 1559.00 Istamina 2022 10 ml sangue eparinato a chiusura ermetica 581 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), congelate Intervalli di riferimento: sangue eparinato 25 – 75 ng/ml punti tariffari 115.00 punti tariffari 68.00 Compendio degli esami labor team w ag 105 48 – 131 ng/ml persona allergica 75 – 255 nmol/l 10.0 – 50.0 nmol/mmol creatinina L'istamina è una ammina biogena che viene immagazzinata soprattutto nei granulociti basofili e nei mastociti. In caso di reazione allergica, può essere liberata molto rapidamente da queste sedi e produrre i seguenti sintomi: vasodilatazione, ipotonia arteriosa, aritmia, orticaria, secrezione nasale, emicrania, ostruzione delle vie respiratorie, diarrea. L'istamina viene rapidamente scomposta in metilistamina nell'organismo. Aumento dei valori: reazioni allergiche, mastocitosi, neurodermite, assunzione di cibi contenenti istamina (formaggio, salame, prosciutto, crauti, vino rosso, birra, cioccolato, noci, pomodoro). Nota: per la diagnosi di una intolleranza all'istamina, si consiglia la misurazione della diaminossidasi (DAO) (vedere descrizione). Tariffa: No. pos. DFI: 1417.00 punti tariffari 52.00 urine 5312 Itraconazolo 2 ml siero Valori terapeutici: Antimicotico Tariffa: 2691 0.4 – 2.0 mg/l No. pos. DFI: 1076.00 punti tariffari 99.00 JAK2, mutazione V617F Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Mutazione puntiforme acquisita (V617F) nel gene della Janus della chinasi- Janus-Kinase 2 - (JAK2) che si trova in oltre il 90-95% dei pazienti con policitemia vera e in circa il 50-60% di quelli con mielofibrosi idiopatica cronica o trombocitemia essenziale. Questa mutazione puntiforme JAK2-V617F è pertanto un marker che svolge un ruolo importante nella diagnosi delle malattie mieloproliferative croniche Philadelphianegative. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 (2x) punti tariffari 186.00 2423 Kryptopyrrol 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 150 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1404.00 3950 Lacosamide (Vimpat®) 1 ml siero Valori terapeutici: Anticonvulsivo Tariffa: 5227 2.5 – 13.6 mg/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Lamivudina 2 ml siero Valori terapeutici: Virostatico Tariffa: 355 punti tariffari 22.00 1.00 – 6.00 mg/l No. pos. DFI: 1084.00 punti tariffari 160.00 Lamotrigina (Lamictal®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 3.9 – 46.8 mol/l No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Lattato, Acido lattico 237 2750 2379 4250 1 ml plasma NaF 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Agoaspirato 1 ml liquido cerebrospinale in provetta con NaF Prelievo di sangue da vene non occluse o solo brevemente (max 30 secondi), riempire la provetta NaF con circa 2 ml di sangue. Centrifugare entro 2 ore con 3000 giri/min per circa 5 minuti, inviare il plasma decantato. Intervalli di riferimento: plasma < 1 giorno < 2.9 mmol/l neonati > 1 giorno < 2.20 mmol/l urine 160 – 860 µmol/24h cerebrospinale < 2.4 mmol/l agoaspirato 0.50 – 2.20 mmol/l Il lattato è un prodotto metabolico della glicolisi anaerobica. Gli organi fondamentali per la formazione di lattato sono il muscolo attivo, gli eritrociti, il cervello e il midollo surrenale. I regolatori dell’eliminazione del lattato sono il fegato e la funzione renale. Il fegato converte il lattato formatosi in piruvato e lo reintroduce nel metabolismo del glucosio. Se a causa di un apporto carente di ossigeno la funzione del fegato è insufficiente, esso ricopre da solo una parte notevole di consumo energetico mediante glicolisi anaerobica, trasformandosi da utilizzatore a produttore di lattato. Questa condizione si manifesta con un aumento eccessivo della concentrazione di lattato nel plasma. Si consiglia di affiancare alla determinazione di lattato in liquor la determinazione di lattato in plasma. Plasma: Aumento dei valori: ipossia, collasso cardio-circolatorio, choc, dopo attività fisica, elevati dosaggi insulinici, intossicazione (metanolo, etilenglicolo, salicilato), iperventilazione, intossicazione da alcol, postoperatorie, situazioni di emergenza fetale durante il parto, intossicazioni da CO, patologie metaboliche, sindrome ischemica acuta (estremità, mesenteriale). Compendio degli esami labor team w ag 106 Liquido cerebrospinale Aumento dei valori: meningite, insulto ischemico, attacco epilettico. Tariffa: No. pos. DFI: 1517.00 punti tariffari 23.00 201 Lattico-deidrogenasi, LDH 1 ml siero, evitare l’emolisi Intervalli di riferimento: < 10 giorni < 2000 U/l 10 giorni – 2 anni < 430 U/l 2 – 12 anni < 300 U/l > 12 anni < 232 U/l L’attività di LDH rilevabile nel siero è composta dalle parti attive dei 5 isoenzimi LDH, suddivisi da 1 a 5. L’isoenzima LDH 1 è rilevabile separatamente come idrossibutirato-deidrogenasi (HBDH). LDH è un enzima citoplasmatico ed è presente in tutti i tessuti. La concentrazione di LDH negli eritrociti è circa 360 volte più elevata che nel siero. A causa della sua presenza ubiquitaria, non si può risalire dagli aumenti dell’LDH totale all’organo interessato. La separazione elettroforetica nei 5 isoenzimi consente una classificazione. Aumento dei valori: infarto cardiaco (verificatosi già da diversi giorni), miocardite, disfunzioni del ritmo cardiaco, cateterizzazione cardiaca, sostituzione delle valvole cardiache, embolia polmonare, danni epatici dovuti a intossicazione (ad es. avvelenamento da funghi) oppure ipossia, epatite, distrofia muscolare (nel caso di quella di Duchenne già anni prima della manifestazione dei sintomi clinici), traumi muscolari, dermatomiosite, polimiosite, anemie emolitiche, anemia megaloblastica, trombocitemie essenziali, patologie mieloproliferative, tumori maligni (marker tumorale non specifico per il monitoraggio del decorso), infarto renale, HIV, EBV. Nota aggiuntiva: l’emolisi può causare valori falsamente elevati, che possono anche essere dovuti ad una condizione di riposo prolungato della provetta prima della centrifugazione e all’invio di sangue totale. vedi inoltre HBDH Tariffa: No. pos. DFI: 1518.00 punti tariffari 2.50 44120 Lattico-deidrogenasi, isoenzimi, LDH1-5, LDH, isoenzimi 2 ml siero, evitare l’emolisi Intervalli di riferimento: LDH 1 20.0 – 33.0 % LDH 2 28.0 – 40.0 % LDH 3 18.0 – 30.0 % LDH 4 6.0 – 16.0 % LDH 5 2.0 – 13.0 % Gli isoenzimi dell’LDH sono suddivisi in modo diverso nei singoli organi, pertanto è possibile eseguire una diagnosi dei danni correlati con un organo in particolare, mediante la differenziazione quantitativa degli isoenzimi. Si distinguono tre tipi principali di suddivisioni: il tipo del muscolo cardiaco (che contiene prevalentemente LDH-1), il tipo intermedio (formato soprattutto da LDH-3) e il tipo del muscolo scheletrico (LDH-5). LDH 1 +2 muscolo cardiaco LDH 3 milza, polmone, Tbc LDH 4 + 5 fegato, muscolo scheletrico Tariffa: No. pos. DFI: 1029.00 punti tariffari 30.00 3700 Lattoferrina Feci Intervalli di riferimento: < 7.2 mg/kg La lattoferrina è una glicoproteina ferro legante del peso di 80kD presente nei granulociti neutrofili attivati. La lattoferrina viene rilasciata dai granulociti e può essere presente nelle feci in associazione a un’infiltrazione infiammatoria della mucosa intestinale. Rimanendo stabile nelle feci, la lattoferrina può essere utilizzata come marcatore altamente specifico e sensibile per identificare processi infiammatori della mucosa intestinale (quali morbo di Crohn o colite ulcerosa) e il rispettivo decorso. La determinazione della lattoferrina ha inoltre un significativo valore predittivo negativo: in presenza di una bassa concentrazione di lattoferrina nelle feci, è altamente probabile non riscontrare malattia organica del tratto intestinale. Il parametro può pertanto essere utilizzato per permettere la distinzione di processi infiammatori in disturbi funzionali quali la sindrome dell’intestino irritabile. Aumento dei valori: malattie infiammatorie intestinali (croniche e acute) Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 481 LCM, anticorpi, Virus della coriomeningite linfocitaria, Arenavirus, anticorpi, Coriomeningite linfocitaria 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 La sorgente dell’infezione da virus della coriomeningite linfocitaria è costituita soprattutto dai roditori (in prevalenza criceto e topo domestico). La sintomatologia clinica va dai fenomeni influenzali leggeri fino alla meningite o encefalomielite. La diagnosi è possibile solo attraverso il rialzo del titolo in due campioni di sangue prelevati in sequenza. Tariffa: No. pos. DFI: 3389.00, 3393.00 punti tariffari 87.00 2683 Leflunomide (Arava®) 1 ml siero Valori terapeutici: 5 mg: 5.9 – 11.7mg/l 10 mg: 8.4 – 27.8 mg/l 25 mg: 27.0 – 99.0 mg/l Inibitore della sintesi della pirimidina e della timidinchiniasi associata al recettore. Viene impiegata nel trattamento dell’artrite reumatoide e dell’artrite psoriasica. Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 Compendio degli esami labor team w ag 107 Legionella pneumophila, Malattia dei legionari, Febbre di Pontiac Legionella pneumophila costituisce l’agente eziologico della legionellosi, comunemente detta malattia dei legionari, ed è un batterio ubiquitario. Questo germe ambientale si moltiplica e si sviluppa nell’acqua e viene trasmesso per via aerogena tramite aerosol di acqua contaminata proveniente da impianti idrici (torri di raffreddamento, umidificatori, condizionatori d’aria, soffioni delle docce, ecc.). Nel 10% dei casi, dopo un periodo di incubazione di 2 – 10 giorni, l’infezione da legionella può dar luogo ad un quadro clinico noto come malattia dei legionari, caratterizzato da polmonite acuta, insufficienza renale, bradicardia relativa e disturbi del SNC. L’infezione può inoltre scatenare un secondo quadro clinico, ossia la cosiddetta febbre di Pontiac che si manifesta in leggera forma simil-influenzale. Si ha un elevato tasso di letalità nei pazienti immunocompromessi o in caso di malattie cardiache o polmonari preesistenti. La ricerca dell’agente si può eseguire nello stadio acuto della malattia; gli anticorpi sono evidenziabili nella 2a settimana circa dopo l’infezione. Nota aggiuntiva: Nel sospetto di legionellosi è preferibile ricorrere alla ricerca diretta dell’agente nelle urine. 482 Legionella pneumophila, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: Negli stadi acuti si consiglia la ricerca dell’antigene nelle urine. Tariffa: No. pos. DFI: 3441.00 (2x) punti tariffari 84.00 5542 Legionella pneumophila, ricerca dell’antigene 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3441.00 2048 punti tariffari 42.00 Leishmaniosi, anticorpi, Kala-azar 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:80 Le infezioni da leishmania, prevalenti nelle zone tropicali, vengono trasmesse da un flebotomo femmina ematofago, appartenente alla specie Phlebotomus e Lutzomyia, oppure per mezzo di trasfusioni di sangue. Nella leishmaniosi viscerale (Kala-azar) gli agenti si moltiplicano nel RES (sistema reticoloendoteliale); il periodo di incubazione va da 10 giorni fino a un anno. La maggior parte dei casi viene diagnosticata in autunno ed inverno nei soggetti che hanno trascorso le vacanze estive in paesi rivieraschi del Mediterraneo. Esistono due forme di leishmaniosi: la leishmaniosi viscerale (LV), dovuta a L.infantum, L.donovani e L.chagasi, e la leishmaniosi cutanea (LC), provocata dall’agente L. major, L.tropica, L.mexicana o L.infantum. Una forma particolare della L. cutanea. è la leishmaniosi mucocutanea o americana che tende a diffondersi nelle mucose e provocare forti lesioni tissutali. I sintomi clinici della LV sono febbre, tosse, diarrea, calo ponderale, epatosplenomegalia e ingrossamento generalizzato dei linfonodi. Occorre una diagnosi tempestiva, dato che l’80 – 90% dei casi non trattati ha un esito letale. La LC, detta anche bottone d’Oriente, si localizza nella sede del morso (in genere le parti scoperte del corpo) ed è caratterizzata da papule di forma „secca“ di difficile guarigione o che in un secondo tempo vanno incontro a ulcerazione. In seguito si sviluppano noduli eritematosi a bordi netti e con necrosi centrale che nel giro di 3 – 5 (- 24) mesi guariscono anche senza terapia. (DD: dermatite da coralli, micosi, tubercolosi cutanea, Larva migrans). Nota aggiuntiva: Ulteriori parametri di laboratorio sono: aumento della transaminasi, aumento della VES, monocitosi, linfocitopenia, trombocitopenia, anemia ipocromica macrocitaria, PTT allungato, aumento di IgG e IgM. Tariffa: No. pos. DFI: 3529.00 punti tariffari 42.00 4170 Leishmaniosi DAN, PCR Tampone (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3531.00 2108 punti tariffari 180.00 Leptina 2 ml siero Intervalli di riferimento: f < 12.0 g/l m < 6.0 g/l La leptina è quasi esclusivamente prodotta da cellule adipose. Mediante un meccanismo a feed-back a livello del nucleo caudato e del nucleo paraventricolare, la leptina agisce causando una sensazione di sazietà. La leptina riduce la liberazione di neuropeptidi e regola l'omeostasi del glucosio (effetto di abbassamento dei livelli di glucosio), indipendentemente dal peso corporeo. Questo effetto è probabilmente imputabile al miglioramento della sensibilità insulinica nel tessuto muscolare e nel fegato. Un deficit di leptina o il verificarsi di una disfunzione dei recettori della leptina, responsabili di iperfagia, obesità patologica ed iperglicemia, sono tuttavia sostanzialmente molto rari. Nella maggior parte dei casi di obesità è presente iperleptinemia associata a leptino-resistenza centrale e/o periferica. La leptina si correla positivamente con il grasso corporeo - la leptina riflette anche la percentuale di grasso corporeo. Un calo ponderale o una terapia con glitazoni („farmaci insulino-sensibilizzanti“) consentono di abbassare i livelli plasmatici di leptina. A causa della leptino-resistenza che si osserva in presenza di obesità, la leptina non è adatta per l'uso terapeutico. Indipendentemente dall'indice di massa corporea (BMI), i livelli di leptina risultano più alti nelle donne rispetto agli uomini. Tariffa: No. pos. DFI: 1354.00 punti tariffari 49.00 483 Leptospire, anticorpi 2 ml siero Leptospira canicola Leptospira grippotyphosa Compendio degli esami labor team w ag 108 Leptospira icterohaemorrhagiae (morbo di Weil) Leptospira pomona Leptospira sejroe Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Le leptospire appartengono alla famiglia delle Spirochetaceae. La più importante specie patogena è la Leptospira interrogans di cui si conoscono numerosi sierotipi. Il serbatoio principale dell’infezione sono roditori, cani, maiali, ratti, bovini e il riccio. Il periodo d’incubazione è di 3 – 30 giorni. I sintomi clinici della prima fase sono febbre elevata acuta, cefalea, dolori muscolari (indolenzimento), mialgie (soprattutto nei polpacci), congiuntivite. Dopo un intervallo di pochi giorni, privo di sintomi, subentra la seconda fase con meningite, ittero, linfoadenite, danni al fegato, nefrite o cardite. Il quadro clinico globale può essere caratterizzato da manifestazioni leggere (sotto forma di una malattia influenzale). Soggeti a rischio sono soprattutto operai addetti alla canalizzazione e a lavori in contatto con acque di scarico, allevatori di bestiame, macellai e veterinari. Positività: infezione acuta; gli anticorpi sono evidenziabili circa una settimana dopo la comparsa dei sintomi. Il titolo raggiunge il picco nella 3a – 5a settimana. In un secondo campione di siero dovrebbe essere evidenziabile un aumento del titolo. Nota aggiuntiva: Si possono avere reazioni crociate con anticorpi anti-Treponema pallidum e anti-Borrelia burgdorferi. Tariffa: No. pos. DFI: 3443.00 (2x) punti tariffari 70.00 301 Leucociti Sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 1 – 7 giorni 7 – 14 giorni 14 giorni – 1 mese 1 – 2 mesi 2 mesi – 1 anno 1 – 2 anni 2 – 4 anni 4 – 6 anni 6 – 12 anni 12 – 16 anni 16 – 18 v 18 – 20 anni 20 – 21 anni > 21 anni vedi inoltre emogramma Tariffa: No. pos. DFI: 1370.00 4383 punti tariffari 8.00 Levetiracetam (Keppra®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 2050 9.4 - 34.0 G/l 5.0 - 21.0 G/l 5.0 - 20.0 G/l 5.0 - 19.5 G/l 5.5 - 18.0 G/l 6.0 - 17.5 G/l 6.0 - 17.0 G/l 5.5 - 15.5 G/l 5.0 - 14.5 G/l 4.5 - 13.5 G/l 4.5 - 13.0 G/l 4.5 - 12.5 G/l 4.5 - 11.5 G/l 4.5 - 11.0 G/l 4.0 - 10.0 G/l 5.0 – 30.0 mg/l No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Levodopa (Madopar®) 1 ml siero Valori terapeutici: 0.20 – 2.50 mg/l Farmaco antiparkinsoniano La levodopa funge da terapia sostitutiva in caso di deficit relativo di dopamina nella patologia di Parkinson con influssi di acinesia, rigidità e sintomi psichici. La levodopa viene rapidamente riassorbita e in gran parte trasformata in dopamina e noradrenalina nell’organismo. Al fine di evitare massicci effetti collaterali, la terapia deve essere iniziata a bassi dosaggi, che verranno aumentati nel corso di alcune settimane fino al raggiungimento della dose di mantenimento con monitoraggio del livello sierico. Il successo della terapia è valutabile solo dopo diverse settimane. Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 2051 Levomepromazina (Nozinan®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 2052 10 – 140 g/l No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Lidocaina (Xylocain®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Come antiaritmico, la lidocaina agisce in modo antagonista alle alterazioni patologiche delle proprietà elettrofisiologiche delle cellule del muscolo cardiaco, inibendo la depolarizzazione e l’eccitabilità e accelerando la ripolarizzazione. Viene impiegata soprattutto come terapia contro i disturbi ventricolari di eccitabilità e di conduzione dell’eccitazione in particolare in correlazione a infarto o come anestetico locale. Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 5292 Linezolid 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 5.0 – 20.0 mg/l No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Compendio degli esami labor team w ag 109 Linfotropi, agenti eziologici Adenovirus Bartonella henselae (malattia da graffio di gatto) Chlamydia Citomegalovirus (CMV) Coxiella burnetii (febbre Q) EBV Herpes simplex virus HHV6 HIV-1 e HIV-2 Influenza virus A, B LCM (virus della coriomeningite linfocitaria) Listeria Rubella Toxoplasma gondii (toxoplasmosi) Virus del morbillo Virus della parainfluenza Virus della parotite (orecchioni) Virus della TBE 207 Lipasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1 anno < 29 U/l 1 – 12 anni < 37 U/l 12 – 18 anni < 46 U/l > 18 anni < 60 U/l Questo enzima viene prodotto nelle cellule acinose del pancreas ed escreto dalle stesse al 99%. Poiché una quantità inferiore all’1% penetra nel sangue, questo enzima rappresenta un marker importante per il comportamento della permeabilità del pancreas. Viene escreto attraverso filtrazione glomerulare, a cui segue un completo riassorbimento tubulare con metabolizzazione anch’essa tubulare. La lipasi non è rilevabile nell’urina. Aumento dei valori: pancreatite acuta, attacco di pancreatite cronica, tumori del pancreas, a seguito di colangio-pancreatografia retrograda perendoscopica (ERCP), insufficienza renale. Inoltre un leggero aumento è possibile con chetoacidosi diabetica, epatite virale, tifo addominale, sarcoidosi, insorgenza di cisti dell’echinococco. Nota aggiuntiva: lipasi normale in caso di aumento dell’amilasi nel siero: indica una macroamilasemia (spesso con l’avanzare dell’età). Tariffa: No. pos. DFI: 1537.00 punti tariffari 5.00 119 Lipoproteina (a), Lp (a) 1 ml siero dopo 12 ore a digiuno Intervalli di riferimento: < 0.42 kU/l La lipoproteina (a), Lp(a), è una variazione genetica del plasma LDL. Un alto livello di Lp(a) è un indipendente fattore aterogeno per le malattie coronariche ed arterosclerosi. Aumento dei valori: ipercolesterolemia familiare. Nota aggiuntiva: alti livelli di colesterolo LDL e Lp(a) in parallelo sono clinicamente rilevanti. Tariffa: No. pos. DFI: 1539.00 punti tariffari 19.90 2055 Lipoproteina X 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6 anni < 50.0 mg/dl > 6 anni < 10.0 mg/dl La lipoproteina X è soltanto evidenziabile nell’occlusione dei dotti biliari; nell’elettroforesi lipidica è visibile un motivo proteico atipico. L’esame degli acidi biliari nel siero è raccomandato. Tariffa: No. pos. DFI: 1539.00 punti tariffari 19.90 Liquido articolare Provetta in plastica 13 ml, art. n° M115 (senza additivi) Provetta Sarstedt-Monovette, lilla art. n° M163 (EDTA) Provetta Vacuette Greiner, lilla art. n° M152 (EDTA) Vetrino portaoggetti con estremità opaca art. n° M202 (strisci) Flacone con Portagerm art. n° M503 (microbiologia) Il materiale necessario è riunito nel kit per l’artrocentesi art. n° M226 Agoaspirato: con ago convenzionale e guanti senza polvere (la polvere rende impossible la ricerca di cristalli). Trasferire quindi l’agoaspirato nelle provette previste per la spedizione. Agoaspirato (senza additivo): provetta in plastica 13 ml art. n° M115 Non utilizzare provette per la raccolta di sangue intero (comprendono attivatori della coagulazione e/o separatori – fattori che interferiscono nell’analisi dei cristalli). Agoaspirato con EDTA: Provetta Sarstedt-Monovette, lilla art. n° M163 Provetta Vacuette Greiner, lilla art. n° M152 Per evitare aggregazioni cellulari si rende necessaria un’accurata miscelazione. Strisci dell’agoaspirato: vetrino portaoggetti art. n° M202 Realizzare con la stessa tecnica dello striscio sanguigno, tenendo però il coprioggetto ad un angolo di 30°35°. Lo striscio dev’essere realizzato immediatamente dopo il prelievo (richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico: “Artrocentesi – prelievo”). Liquido articolare, agoaspirato ed esami Esami batteriologici agoaspirato in provetta sterile (terreno di trasporto per anaerobi) flacone Portagerm® Compendio degli esami labor team w ag 110 Acido urico Proteine Glucosio LDH Sedimento, cristalli agoaspirato in provetta in plastica senza additivi Numero di cellule, leucociti Differenziazione cellulare 1 ml agoaspirato in EDTA 2 strisci di agoaspirato in EDTA, non colorati Liquido ascitico 10 ml, prelievo sterile Per la determinazione del lattato: 1 ml ascite in provetta con NaF. Per la determinazione della fibronectina: 1 ml in EDTA. Proteine totali, albumina, LDH, amilasi, colesterolo, glucosio, leucociti, lattato. Spesso si ricavano informazioni più significative determinando contemporaneamente i parametri nell’ascite e nel siero: ad es. albumina, amilasi, LDH. Valori elevati di colesterina (> 1,15 mmol/l) possono indicare una genesi maligna dell’ascite. Valori di fibronectina >100 mg/l possono indicare una genesi maligna dell’ascite. Liquido cerebrospinale, Liquor, Liquido cefalorachidiano Conteggio cellulare (soltanto nel liquido cerebrospinale fresco, entro max 1 ora) colorazione di Gram, coltura Esami chimici: cloruri, glucosio, proteine totali, 2-microglobulina, neopterina, LDH, lattato (provetta con NaF), lisozima e altri. Ricerca dell’agente tramite PCR: HSV, VZV, EBV, CMV, borrelia, virus coxsackie, virus ECHO. Bande oligoclonali (liquido cerebrospinale e siero prelevati lo stesso giorno) per l’evidenziazione di produzione IgG locale. Ricerca anticorpale: HSV, VZV, morbillo, coxsackie, TBE, CMV, HIV, borrelia, treponema pallidum. Nota aggiuntiva: nel sospetto di encefalite erpetica bisogna avviare la terapia antivirale (Zovirax®) prima ancora di ricevere i risultati del laboratorio. 2732 Lisinopril (Zestril®) 2 ml siero Valori terapeutici: 20 – 70 g/l Inhibitore dell’ACE Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Lisozima, Muramidasi 2059 1 ml siero 587 10 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) o urine „spot“ 6059 Feci Intervalli di riferimento: siero 10.0 – 17.0 mg/l urine <1.5 mg/l feci <600 ng/ml Il lisozima è un enzima batteriolitico ed è presente in misura abbondante nei lisosomi, ma anche nei compartimenti dei liquidi extracellulari. L’attività del lisozima è rivolta contro le membrane mucopolisaccaridi dei batteri. Inoltre un livello elevato di lisozima è rilevabile in caso di un aumento dell’indice cellulare di granulociti dipendente dal grado di maturazione delle cellule. Concentrazioni intracellulari elevate nelle cellule tubulari dei reni. Siero: Aumento dei valori: leucemia mieloica e monocitaria (parametro per il decorso). Urina: Aumento dei valori: danni renali tubulari, rigetto a seguito di trapianto di rene, infezioni delle vie urinarie, leucemie monocitarie. Liquido cerebrospinale: Aumento dei valori: meningite batterica. Feci: Aumento dei valori: malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa), infiammazioni intestinali virali, batteriche, allergiche o autoimmuni. Il parametro può essere utilizzato per il controllo del decorso di malattie infiammatorie croniche intestinali. Nota aggiuntiva: leucemie linfatiche: valore del lisozima nella norma. Meningite virale, lisozima nel liquido cerebrospinale nella norma. Tariffa: No. pos. DFI: 1554.00 punti tariffari 61.00 488 Listeria, anticorpi, Listeria monocytogenes 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 La listeria si riscontra in molti alimenti (latticini, funghi, insalate o salumi). È da segnalare che questo germe si adatta molto bene agli ambienti freddi, per cui si può moltiplicare già a partire da 4°C, quindi anche in alimenti refrigerati posti nel comune frigorifero domestico. L’infezione si può trasmettere all’uomo anche da animali in caso di contatto diretto con bestiame e animali domestici (cani, gatti). In genere l’organismo tollera un basso numero di listerie. Soggetti sani possono essere portatori asintomatici di listerie ed eliminarle con le feci. Le forme gravi possono causare sepsi, meningite, encefalite, endocardite, congiuntivite o infezioni locali (angina monocitica). I soggetti più a rischio e i fattori predisponenti sono: persone anziane, alcolizzati, acloridria, malignomi, immunosoppressione (pazienti in emodialisi dopo un trapianto di rene). Durante la gravidanza le listerie rappresentano principalmente un rischio. In presenza di colonizzazione materna si manifesta una leggera malattia febbrile, spesso erroneamente diagnosticata come infezione influenzale. A seconda dello stadio della gravidanza, l’infezione intrauterina può determinare la morte intrauterina del feto o una malattia connatale (meningite, encefalite, sepsi, granulomatosi infantisettica). In Compendio degli esami labor team w ag 111 caso di infezione asintomatica del canale da parto, gli agenti si possono trasmettere anche al momento della nascita, provocando nel neonato, dopo pochi giorni, i quadri clinici descritti. Nota aggiuntiva: Si dovrebbe effettuare la ricerca batteriologica (ricerca diretta). Si possono riscontrare titoli aumentati sia nell’infezione pregressa sia nella fase acuta; ai fini della valutazione, bisogna considerare non solo il risultato, ma anche il quadro clinico e l’evoluzione dei titoli. Si possono avere reazioni crociate con anticorpi rivolti contro stafilococchi e altri germi gram-positivi. Tariffa: No. pos. DFI: 3383.00 punti tariffari 29.00 365 Litio (Lithiofor®, Litarex®) 1 ml siero, prelievo 12 ore dopo l’assunzione della sera Valori terapeutici: 0.5 – 1.2 mmol/l Valori di tossicità: > 1.6 mmol/l Antidepressivo I sali di litio vengono impiegati nel trattamento della depressione endogena. Il litio si distribuisce in modo disomogeneo senza legame con le proteine plasmatiche nei liquidi corporei, il riassorbimento dopo somministrazione orale è quasi completo e viene eliminato pressoché completamente a livello renale. Dopo un periodo di latenza di circa 1 settimana, quando viene raggiunto l’equilibrio tra concentrazione intracellulare ed extracellulare, il livello plasmatico può essere impiegato per monitoraggi terapici. A causa del margine terapeutico limitato, è necessario eseguire controlli regolari del livello sierico. Sintomi di intossicazione: tremito muscolare, atassia, sonnolenza, crampi, disidratazione, coma. Aumento dei valori: posologia inadeguata, patologie renali, patologie cardiocircolatrice, iperaldosteronismo, tiazidi, spironolattone, triamteren, ACE-inibitori, antiflogistici non steroidei (indometacina, ibuprofene, fenilbutazone), metroindazolo. Diminuzione dei valori: teofillina, aminofillina, acetazolamide. Nota aggiuntiva: in caso di terapia a lungo termine è possibile l’insorgere del gozzo eutiroideo indotto dal litio. Monitorare i parametri tiroidei. In gravidanza la terapia al litio è controindicata. Tariffa: No. pos. DFI: 1541.00 punti tariffari 12.40 Lorazepam (Temesta®) 2056 2 ml siero 2763 10 ml urine Valori terapeutici: siero 20 – 250 µg/l urine vedi referto Valori di tossicità: siero > 300 g/l Benzodiazepina/tranquillante Con un’emivita di 6-24 ore, il lorazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con un tempo di eliminazione medio-rapido e viene associato al gruppo dei tranquillanti. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 urine No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 145.00 5095 Lornoxicam 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antireumatico non steroideo Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 2057 punti tariffari 140.00 Lormetazepam (Loramet®, Noctamid®) 2 ml siero Valori terapeutici: Benzodiazepina Tariffa: 2.0 – 25.0 µg/l No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 LSD, Acido lisergico, dietilammide dell’ 524 10 ml urine 5241 2 ml siero 7381 capelli Intervalli di riferimento: urine negativo siero vedi referto capelli vedi referto Alcaloide della segale cornuta ricavato dal fungo Claviceps purpura, privo di sapore, allucinogeno. Si può trovare in pillole, in povere cristallina, in fiale, oppure disciolta in acqua, è possibile anche la produzione sintetica. Provoca stati di stordimento, di solito per 8-10 ore, con prolungata percezione intensa dei colori e allucinazioni dipendenti dallo stato d’animo. In caso di abuso: si possono verificare midriasi, tachicardia, attacchi di sudorazione, iperriflessia, occasionalmente nausea accompagnata da vomito. Manifestazioni particolarmente pericolose in caso di dosi massicce: depressione respiratoria e bradicardia. Periodo di positività: nell’urina fino a 1 settimana. Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti. Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 capelli No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 140.00 Lue, Sifilide, Mal francese 2 ml siero È una malattia a trasmissione sessuale. L’agente eziologico è il Treponema pallidum (spirocheta). Stadio primario: (a partire circa dalla 2a – 3a settimana dopo l’infezione) effetto primario con ingrossamenti dei linfonodi regionali: ulcera in sede genitale (pene, clitoride/labbra della vulva). L’infezione anale e orale si manifesta dopo 8 settimane circa (stadio secondario). Stadio secondario: diffusione ematogena dei treponemi con esantema maculopapuloso. Compendio degli esami labor team w ag 112 Stadio terziario (sifilide terziaria, sifilide tardiva, stadio tardivo): dopo una latenza di 2 – 10 anni: tabe dorsale, paralisi progressiva, polineuropatia, endoarterite luetica, gomme luetiche (lesioni granulomatose) piuttosto rare. Reinfezioni sono possibili anche dopo un successo terapeutico in presenza di cicatrice sierologica (IgG). Sifilide congenita: trasmissione transplacentare, rinite, ittero, epatosplenomegalia, pemfigoide, disturbi dell’udito, naso a sella, denti di Hutchinson, cheratite parenchimatosa. Sierologia: 1. Il test di ricerca di Treponema pallidum; positività per anni, cicatrice sierologica. Il test di ricerca rileva le IgM e IgG; positività a partire dalla 3a settimana dopo l’infezione. 2. TPHA (= Trepomena Pallidum Haemoagglutination, ossia test di emoagglutinazione) segue automaticamente un test di ricerca reattiva. 3. Ricerca di IgM (ELISA, Western blot): marker per infezione attiva nello stadio precoce (circa dopo 2 settimane dall’infezione; TPHA event. negativo). 4. Test di VDRL: evidenziazione di anticorpi anti cardiolipina (flocculazione), liberati nella fase acuta in seguito a distruzione delle cellule (positività entro 5 settimane circa dall’infezione). Si negativizza in caso di successo terapeutico. 449 Lue: Treponema pallidum, test di ricerca 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Tariffa: No. pos. DFI: 3481.00 4495 Lue: Treponema pallidum DNA, PCR Striscio della pelle o d’una lesione mucosale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 459 punti tariffari 74.00 Lue: Treponema IgM, immunoblot 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3480.00 458 punti tariffari 180.00 Lue: Treponema IgG, immunoblot 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3376.00 460 punti tariffari 35.00 punti tariffari 33.00 Lue: TPHA 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo segue automaticamente in caso di test di ricerca positivo. Tariffa: No. pos. DFI: 3481.00 punti tariffari 35.00 448 2058 Lue: VDRL (incl. TPHA, screen) 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo segue al riscontro positivo dello screen TPHA Tariffa: No. pos. DFI: 3478.00, 3481.00 punti tariffari 75.00 Lupus anticoagulante Plasma citratato 1:10 congelato Intervalli di riferimento: vedi referto Lupus anticoagulante consiste delle immunglobuline IgG e/o IgM che se legano ai fosfolipidi e portano in vitro a una prolungazione di tempo parziale di tromplastina. Aumento dei valori: LES Nota aggiuntiva: sotto terapia anticoagulante con eparina o antagonisti della vitamina K il test non è interpretabile. Tariffa: No. pos. DFI: 3472.00 punti tariffari 42.00 3241 M2-PK, M2-piruvatochinasi Feci Intervalli di riferimento: < 4.0 U/ml L’M2-piruvatochinasi (M2-PK) tumorale è una forma dimerica inattiva dell’isoenzima della piruvatochinasi (enzima della glicolisi) del tipo M2 che si evidenzia progressivamente nel quadro di una trasformazione cellulare maligna. Esso rappresenta un enzima chiave per la regolazione del metabolismo tumorale. La sua presenza aumentata nelle feci può costituire un mezzo efficace per la diagnosi precoce di tumori intestinali o di polipi. La misurazione dell’M2-PK tumorale non può chiaramente sostituire la colonscopia che rimane per ora il “gold standard”, ossia il miglior metodo diagnostico per la diagnosi precoce di modificazioni maligne della mucosa intestinale; essa rivela tuttavia una più alta sensibilità e specificità rispetto al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Il sangue occulto fecale non porta a un risultato positivo. Aumento dei valori: Adenoma, polipi intestinali, malattie infiammatorie croniche intestinali, malattie infiammatorie acute intestinali. Nota: un reperto positivo deve essere ulteriormente confermato dalla colonscopia. Tariffa: No. pos. DFI: 1150.00 punti tariffari 37.00 149 Macroglobulina, α21 ml siero Intervalli di riferimento: siero f m urine 1.1 – 2.5 g/l 1.3 – 3.0 g/l vedi referto Compendio degli esami labor team w ag 113 Inibitore di proteinasi, inibitore dell’emostasi Diminuzione dei valori: gastroenterite, sprue, fibrinolisi, sepsi. Aumento dei valori Siero: infiammazione acuta, malignomi, malattia renale, diabete mellito, estrogeni, farmaci, danni epatici, pancreatite. Urine: ematuria (cistite, urolitiasi, tumori). Tariffa: No. pos. DFI: 1037.00 punti tariffari 23.00 Magnesio 244 1 ml siero 2440 nei eritrociti, sangue EDTA 538 5 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) Intervalli di riferimento: siero < 4 giorni 4 giorni – 20 anni > 20 anni 0.62 – 0.91 mmol/l 0.70 – 0.95 mmol/l 0.70 – 1.10 mmol/l nei eritrociti 1.15 – 1.72 mmol/l urine 2.0 – 9.0 mmol/24 ore 0.18 – 0.79 mmol/mmol creatinina Il magnesio rappresenta un cofattore importante per numerosi enzimi (ad es. adenilciclasi, ATPase) e processi di trasporto. Partecipa alla regolazione della permeabilità cellulare, inibisce il rilascio dei neurotrasmettitori alle sinapsi del sistema nervoso centrale e dei gangli vegetativi. Abbassa l’eccitabilità muscolare nelle placche motrici. La regolazione del livello di magnesio avviene soprattutto attraverso la secrezione renale con l’influsso del paratormone e in misura minore mediante riassorbimento nell’intestino tenue. 2% extracellulare, 98% intracellulare, 60% ossa, 35% muscolo scheletrico, 1% plasma. Aumento dei valori: insufficienza renale, somministrazione di idrossido di magnesio (soprattutto in caso di insufficienza renale). Diminuzione dei valori: perdite renali o gastrointestinali, diuretici tiazidici, apporto insufficiente, ipo e ipertireosi, iperaldosteronismo, diabete mellito, somministrazione di ciclosporina. Tariffa: siero/urine No. pos. DFI: 1556.00 punti tariffari 8.70 nei eritrociti No. pos. DFI: 1555.00 punti tariffari 50.00 Manganese 2061 10 ml sangue eparinato (evitare l’emolisi) 588 10 ml urine Intervalli di riferimento: sangue eparinato < 10 µg/l urine < 5.0 µg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1560.00 punti tariffari 105.00 2062 Maprotilina (Ludiomil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 250 g/l Valori di tossicità: > 1000 g/l vedi inoltre antidepressivi 20620 Desmetilmaprotilina (Metabolita) Valori terapeutici: vedi rapporto Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Marcatori tumorali Con l’eccezione del PSA, dell’AFP (tumori del fegato) e dell’HCG, i marcatori tumorali non sono di regola utili per lo screening, bensì per monitorare il decorso della terapia o per ricercare recidive. Per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi. Colon-retto Ematologia Adenocarcinoma Carcinoide Mieloma Altri Endometrio Fegato Ipofisi Laringe Mammella Melanoma Ovaio Pancreas Paratiroide Polmone Ca epatocellulare Colangiocarcinoma Metastasi Adenoma, carcinoma Sovrasellare Adenocarcinoma Tu epiteliale Tu a cellule germinali Cistadenoma mucinoso Adenocarcinoma Zollinger Ellison Verner-Morrison Insulinoma Glucagonoma Adenocarcinoma SCLC NSCLC CEA, (CA 19-9), CA50 Acido idrossiindolacetico Paraproteina, proteina di Bence Jones, 2 microglobulina, ferritina CA 72-4, SCC AFP, CEA CA 19-9 CEA ACTH, prolattina, (FSH, STH, TSH) Prolattina NSE, SCC (CEA,TPS) CA 15-3, CA 27.29, (CEA, TPA) Proteina S-100, cisteinildopa (melanina), MIA CA 125, CA 72-4, SCC AFP, HCG, CA125 CEA, CA 19-9, CA125 CA 19-9, (CEA, CA 12-5) Gastrina VIP Insulina Glucagone PTH CEA TPS NSE Cyfra 21-1, SCC Compendio degli esami labor team w ag 114 Prostata Rene Scheletro Sistema linfatico Stomaco Surrene Testa/collo Testicolo Tiroide Utero Vescica Vie biliari Nefroblastoma Iuxtaglomerulare Osteosarcoma Metastasi M. Hodgkin, LNH, mieloma, LLC Adenocarcinoma Feocromocitoma Epiteliale Non seminoma Seminoma Ca papillare/folliculare Ca midollare Adenoarcinoma Coriocarcinoma Ca cervice Colangiocarcinoma PSA, PSA in forma complessata, PSP Eritropoietina Renina Fosfatasi alcalina ossea 2 microglobulina, Timidina kinasi CEA, CA 19-9, CA 72-4 (CA50) Catecolamine, NSE, Cromogranina A SCC, (CEA) AFP; -HCG HCG, SCC, NSE Tireoglobulina, (CEA) Calcitonina, (CEA) CEA, (CA 50, TPA) -HCG SCC TPA, NMP 22, BTA, (CA50, CEA) CA 50, CA 19-9, CEA In ordine alfabetico: per indicazioni più dettagliate vedi le singole analisi. Marcatore tumorale 2-microglobulina -HCG Acido idrossiindolacetico (5HIEA) Acido omovanillico (HVA) Acido vanilmandelico (VMA) ACTH AFP BTA Maligno Mieloma multiplo, linfomi maligni (LNH, LLC, M. Hodgkin); HIV Tu a cellule germinali: coriocarcinoma (testicolare), mola idatiforme della donna, tumore del testicolo, teratocarcinoma, seminoma, carcinoma embrionale; bronchi, ovaio, mammella, rene, epatoma, colon, pancreas, stomaco Carcinoide Neuroblastomi, feocromocitomi maligni Midollare surrenale, tumori secernenti catecolamine; feocromocitoma Adenoma anteipofisario, ectopico: SCLC, timoma, tumori delle cellule delle isole pancreatiche, Ca midollare tiroide, Ca ovaio Epatocarcinoma, Tu a cellule germinali (testicolo, ovaio, extragonadale), stomaco, colon, vie biliari, pancreas Vescica, prostata CA 125 Ca ovaio, vie biliari, tumori del tratto gastrointestinale, pancreas (2° marcatore accanto a CA 19-9), fegato, bronchi, mammella, Ca collo e corpo dell’utero, cervice CA 15-3 Mammella (comb. con CEA), ovaio (2° marcatore accanto a CA 125), cervice, endometrio, polmone, pancreas, fegato, stomaco Pancreas, vie biliari, stomaco, fegato, Ca colon-retto (2° marcatore accanto a CEA), esofago, cavo orale, Ca ovaio (2° marcatore accanto a CA-125) CA 19-9 CA 27.29 CA 549 CA 72-4 Calcitonina (HCT) Catecolamine/ metanefrina Benigno Malattie virali Gravidanza, donne postmenopausali con insufficienza renale sottoposte a dialisi Alimenti che contengono serotonina: banane, noci, ecc. epilessia, celiachia, farmaci Banane, avocado, pomodori, prugne rosso, noci, more, melanzana, ananas cioccolato, cacao, caffè ipertensione essenziale, stress, sforzi fisici, ipoglicemia, farmaci Morbo di Addison, SAG Epatite virale acuta e cronica, cirrosi epatica, gravidanza (> 10a sett. gestaz.), bambini < 1 anno) Iperplasia prostatica, urolitiasi, nefriti, tumori benigni del rene Endometriosi, peritonite, insufficienza cardiaca e renale, pancreatite acuta, colelitiasi, affezione gastrointestinale, epatite acuta, malattie epatiche croniche, malattie autoimmuni, gravidanza, anessite, leiomioma Malattie epatiche croniche, insufficienza renale, malattie polmonari, fibroadenoma, mastopatia Pancreatite, colestasi, epatite cronica, cirrosi epatica; mucoviscidosi; non riscontrabili (Lewis-a/b-negativi; 3– 10% della pop.); durante la mestruazione e gravidanza Mammella, ovaio, cervice, endometrio, Malattie epatiche croniche, polmone, fegato, pancreas, stomaco insufficienza renale, malattie polmonari, fibroadenoma, mastopatia Mammella (~ Ca 15-3), ovaio, Affezioni epatiche, polmonari e endometrio, polmone, prostata, prostatiche fegato, Ca colon-retto, stomaco Stomaco (comb. con CEA e CA 19-9), Pancreatite, cirrosi epatica, affezioni Ca ovaio mucinoso (2° marcatore), vie polmonari e del tessuto connettivo, biliari, esofago, pancreas, colon, cisti ovariche mammella, endometrio, cervice Ca midollare della tiroide, incl. Insufficienza renale, tiroidite di screening; MEN II; feocromocitoma, Hashimoto, gastrinemia, inibitore SCLC, carcinoide dell’ovulazione, gravidanza Feocromocitoma (noradrenalina > Stress, ipoglicemia, ipertensione 2000 pg/l), neuroblastoma (dopamina) essenziale, farmaci Compendio degli esami labor team w ag CEA Cyfra 21-1 Cisteinildopa DHEA-S Melanoma maligno Ipofisi, corteccia surrenale Dopamina Neuroblastoma, feocromocitoma, sistema simpatico periferico Gastronoma Melanoma maligno Gastrina Melanoma Inhibitory Activity (MIA) NMP-22 NSE 305 Ca colon-retto, metastasi epatiche, Ca midollare della tiroide, stomaco, pancreas, vie biliari, esofago; mammella, ovaio, cervice; NSCLC NSCLC (DD: SCLC→NSE) epitelio pavimentoso del polmone; vescica, cervice, ovaio, prostata; tumori ORL; fegato, stomaco, colon, pancreas Ca vescica Prolattina SCLC (comb. con CEA; DD: NSCLC → Cyfra 21-1); neuroblastoma, seminoma, tumori neuroendocrini: APUDoma, Ca midollare della tiroide; rene; mammella; linfoma, leucemia, SNC Prolattinoma (> 200ng/ml) Proteina S-100 PSA Melanoma maligno Prostata (> 10 ng/ml) SCC Ca squamosa della cervice, del tratto ORL (esofago, bocca, faringe), del polmone e del tratto anale Serotonina Carcinoide STH (HGH) Testosterone Adenoipofisi (acromegalia) Ca ovaio (> 1.2 ng/ml), corteccia surrenale, tumori del testicolo Timidina kinasi Tireoglobulina LNH, LLC e mieloma multiplo Ca della tiroide (papillare/follicolare) TPS (TPA) Vescica tumori dei bronchi, del fegato, del pancreas, del testicolo, della prostata, ORL e gastrointestinali (comb. con altri marcatori tumorali) 115 Fumatori, cirrosi epatica; epatite, morbo di Crohn, colite ulcerosa, polmoniti Polmonite, COPD, sarcoidosi, tubercolosi, bronchite cronica, asma bronchiale, emfisema, morbo di Crohn, epatite; malattie ginecologiche; insufficienza renale SAG, iperplasia corticosurrenale, irsutismo, virilismo Cistite interstiziale, infezioni del tratto urinario, terapia intravescicale, cistoscopia, cateterizzazione, operazione Bronchopolmonite, fibrosi polmonare; difetti del tubo neurale; uremia; emolisi < 50 ng/ml: sforzi fisici, stress mentale, gravidanza e lattazione, ipotiroidismo prim.; grave insufficienza renale, farmaci: antagonisti della dopamina (metoclopramide), antidepressivi, farmaci antacidi ed estrogeni (per es. inibitori dell’ovulazione), palpazione della mammella Manipolazione della prostata < 12 ore (per es. palpazione, cateterizzazione, citoscopia), prostatite, infarto prostatico, iperplasia → PSA complessato, biciclettata Dermatosi (psoriasi, eczemi, pemfigo); nefropatie, cirrosi epatica, pancreatite, affezioni polmonari benigne, bronchite cronica, tubercolosi Alimenti che contengono serotonina: banane, noci, ecc. epilessia, celiachia, farmaci Ipoglicemia, stress SAG, iperplasia corticosurre-nale, resistenza agli androgeni, iperandrogenemia, morbo di Cushing, sindrome policistica Gozzo eumetabolico, gozzo nodulare, morbo di Basedow, adenoma autonomo Cirrosi epatica scompensata, malattie infiammatorie del polmone, del fegato, del tratto gastrointestinale e urogenitale MCH, Emoglobina corpuscolare media Sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 33.0 – 41.0 pg 1 – 6 giorni 29.0 – 41.0 pg 6 – 37 giorni 26.0 – 38.0 pg 37 – 50 giorni 25.0 – 37.0 pg 50 giorni – 3 mesi 24.0 – 36.0 pg 3 – 4 mesi 23.0 – 36.0 pg 4 – 10 mesi 21.0 – 33.0 pg 10 mesi – 3 anni 23.0 – 34.0 pg 3 – 12 anni 25.0 – 34.0 pg 12 – 16 anni 26.0 – 34.0 pg > 16 anni 28.0 – 34.0 pg vedi inoltre emogramma Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici Compendio degli esami labor team w ag 116 305 MCHC, Concentrazione emoglobinica corpuscolare media 1 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 310 – 350 g/l 1 – 6 giorni 240 – 360 g/l 6 – 23 giorni 260 – 340 g/l 23 – 37 giorni 250 – 340 g/l 37 giorni – 7 mesi 260 – 340 g/l 7 – 14 mesi 280 – 320 g/l 14 mesi – 3 anni 260 – 340 g/l 3 – 16 anni 320 – 360 g/l > 16 anni 300 – 360 g/l vedi inoltre emogramma Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici. 305 MCV, Volume corpuscolare medio Sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 giorno 98 – 122 fl 1 – 6 giorni 94 – 135 fl 6 – 23 giorni 84 – 128 fl 23 – 37 giorni 82 – 126 fl 37 – 50 giorni 81 – 125 fl 50 giorni – 3 mesi 81 – 121 fl 3 – 4 mesi 77 – 113 fl 4 – 7 mesi 73 – 109 fl 7 – 10 mesi 74 – 106 fl 10 – 14 mesi 74 – 102 fl 14 mesi – 3 anni 73 – 101 fl 3 – 12 anni 77 – 89 fl 12 – 16 anni 79 – 92 fl > 16 anni 81 – 100 fl vedi inoltre emogramma Nota aggiuntiva: essere effettuato tutti parametri emocromocitometrici. 2063 Mebendazolo (Vermox®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antielmintico Tariffa: 50 – 150 g/l No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Medicina del lavoro, esami Per ulteriori indicazioni vogliate mettervi in contatto con il laboratorio. Nota aggiuntiva: per sostanze cancerogene al momento non viene indicato alcun valore BAT che possa essere considerato sicuro. BAT (Biologischer Arbeitsstoff Toleranzwert): limite biologico. ATG (Arbeitsmedizinisch Tolerierbarer Grenzwert): limite di esposizione professionale. Sostanza Acetone Acido fenilgliossico Acido fluoridrico Acido ippurico Acido metilippurico Acido tricloracetico Alluminio Campione sangue in provetta speciale per solventi organici urine Urine Urine Urine Urine siero in provetta per oligoelementi urine acqua Anilina emolizzato urine Arsenico Benzolo siero urine sangue in provetta speciale per solventi organici urine Cadmio sangue EDTA/eparina urine Cobalto sangue eparinato urine Intervalli di riferimento < 10 mg/l < 50 mg/l vedi stirolo fluoruri < 1 mg/l 7 mg/g Krea < 1.5 g/l vedi xilolo vedi tricloretilene < 10 g/l < 35 g/l BAT 200 g/l < 0.2 g/l met Hb 1% ATG 5% p aminofenool: ATG 10 mg/l sostanza cancerogena < 5 g/l < 15g/l sostanza cancerogena < 0.5 g/l fenolo < 15 mg/l ATG 45 mg/l < 4 g/l BAT 15 g/l < 4g/24 ore BAT 15 g/l sostanza cancerogena < 0.9 g/l < 1.0 g/l Compendio degli esami labor team w ag Cromo siero in provetta per oligoelementi Esaclorobenzolo siero sangue in provetta speciale per solventi organici sangue in provetta speciale Etilbenzolo Fenolo Urine Urine Fluoride siero urine Formaldeide Idrazina Inibitore dell’acetilcolinesterasi Manganese urine congelate sangue eparinato sangue EDTA sangue EDTA urine sangue eparinato Diclorometano Mercurio vedi inoltre saliva test urine latte materno Metanolo sangue in provetta speciale per solventi organici urine MOCA (4,4’-Metilenebis-(2-cloranilina)) Molibdeno Monossido di carbone urine 10 ml + 0.2 ml acido citrico 30% Urine sangue EDTA Nickel Paratione siero in provetta per oligoelementi siero urine sangue EDTA Piombo urine sangue eparinato urine Rame Selenio Stirolo siero 10 ml urine 24 ore con 10 ml di HCl al 10% siero in provetta per oligoelementi siero urine delle 24 ore sangue in provetta speciale per solventi organici urine Tallio Tetracloretilene (Percloretilene) Tetraclorometano Toluolo Tricloretano, 1, 1, 1Tricloretanolo Tricloroetilene (TRI) Tritio Xilolo siero urine sangue in provetta speciale per solventi organici sangue in provetta speciale per solventi organici sangue in provetta speciale per solventi organici sangue in provetta speciale per solventi organici sangue in provetta speciale per solventi organici Urine sangue in provetta speciale per solventi organici sostanza cancerogena < 3.0 g/l BAT 1.0 mg/l < 1 g/l BAT 150 g/l BAT (acido mandelico) 2 g/l metabolita del benzolo < 15 mg/l BAT 300 mg/l < 30 g/l < 1 mg/l 4 mg/g creatinina acido formico < 30 mg/l sostanza cancerogena 70% valore di riferimento 7 – 11 g/l < 10 g/l < 5 g/l BAT 50 g/l < 5 g/l BAT 200 g/l < 3 g/l < 2 mg/l < 2 mg/l BAT 30 mg/l sostanze cancerogene vedi referto CO Hb < 2% BAT 5% sostanza cancerogena < 5 g/l < 4.0 g/l Acetilcolinesterasi: red. al 70% p nitrofenolo: BAT 500 g/l < 35 g/dl BAT 70 g/dl (donne < 45 anni 30 g/dl) < 40 g/dl BAT 15 mg/l (donne < 45 anni 6 mg/l) 65 – 165 g/dl < 40 g/24h 53 – 105 g/l 5 – 50 g/l < 1 g/l acido mandelico:BAT 2.0 g/l acido mandelico + fenilgliossia: BAT 2.5 g/l < 5 g/l < 5 g/l < 2 g/l BAT 1000 g/l BAT 1700 g/l BAT 550 g/l vedi tricloretilene Tricloetanolo: BAT 5 mg/l acido tricloracetico: BAT 100 mg/l BAT 1500 g/l Acido metilippurico 117 Compendio degli esami labor team w ag 118 urine Zinco siero urine delle 24 ore (somma degli isomeri): BAT 2 g/l 0.6 – 1.2 mg/l 0.2 – 0.7 mg/l Altri su richiesta Per maggiori indicazioni in merito alle singole analisi vedi alla rispettiva voce. 2064 Medrossiprogesterone (DepoProvera®, Prodafem®) 1 ml siero Valori terapeutici: 100 – 500 µg/l Citostatico/gestageno Tariffa: No. pos. DFI: 1771.00 2066 Mefenitoina 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 5300 4.00 – 16.0 mg/l No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Meflochina 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Farmaco antimalarico, antiprotozoico Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 589 punti tariffari 99.00 punti tariffari 150.00 Melanina 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo In caso di metastasi diffuse di un melanoma maligno, nelle urine vengono escrete la melanina e i suoi stadi preliminari. Ciò si osserva anche nei pazienti con tipo di metastatizzazione subcutanea. Tariffa: No. pos. DFI: 1561.00 punti tariffari 31.00 2677 Melanoma Inhibitory Activity, MIA 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 12.5 g/l Marker tumorale Aumento dei valori: melanoma maligno metastatizzato Tariffa: No. pos. DFI: 1581.00 punti tariffari 37.00 Melatonina 2065 1 ml siero 2371 10 ml urine 7296 2 ml saliva Intervalli di riferimento: siero mattina 8.5 – 16.0 ng/l sera > 30.0 ng/l urine mattina 23.0 – 66.0 g/g creatinina sera 6.0 – 26.0 g/g creatinina saliva vedi referto La concentrazione di melatonina nel sangue è soggetta ad uno spiccato ritmo circadiano con un picco durante la notte. La luce del giorno ne inibisce la sintesi. La melatonina ha un influsso stabilizzante sulle funzioni circadiane. Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 3729 Meningococchi IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Nota: L’identificazione consente di controllare la protezione vaccinale e non di accertare una patologia acuta. Tariffa: No. pos. DFI: 3413.00 punti tariffari 40.00 2067 Meprobamato (Meprodil®) 2 ml siero Valori terapeutici: Tranquillante Tariffa: vedi referto No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Mercurio 377 5 ml sangue EDTA 547 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale 661 saliva: vedi saliva test Intervalli di riferimento: sangue EDTA < 10 nmol/l urine < 15.0 nmol/mmol Creatinin Tariffa: No. pos. DFI: 1645.00 punti tariffari 120.00 346 Mesussimide (Petinutin®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico 10 – 40 mg/l Compendio degli esami labor team w ag Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 119 punti tariffari 76.00 Metadone 525 10 ml urine 5259 2 ml siero Intervalli di riferimento: urine siero negativo 50 – 1000 g/l > 1000 g/l valori di tossicità: Analgesico narcotico Il metadone fa parte degli analgesici morfinici e viene impiegato come sostituto degli oppiacei, per evitare la comparsa dei sintomi da astinenza dopo l’interruzione dell’assunzione delle sopra citate sostanze. Anche il metadone, come altre morfine, provoca dipendenza in caso di assunzione per lunghi periodi di tempo. Periodo di positività: circa 2 giorni. vedi inoltre screening con stupefacenti Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 Metalli pesanti argento arsenico cadmio cobalto cromo manganese mercurio nichel oro piombo rame selenio stagno tallio zinco 2069 Metamizolo (Novalgin®) 2 ml siero Valori terapeutici: Analgesico Tariffa: 1.0 – 12.0 mg/l No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Metanefrina 550 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% 2555 5 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: urine < 1520 nmol/24 ore < 132 nmol/mmol creatinina plasma < 90 ng/l La metanefrina svolge un ruolo importante come prodotto di catabolismo dell’adrenalina nella diagnosi di tumori del sistema simpato-adrenalinico. Mediante il rilascio di catecolamine dai tumori, si rileva una maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore escrezione nelle urine. Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, ganglioneuroma. Stress, ipoglicemia, insufficienza renale. Nota aggiuntiva: in caso di sospetto feocromocitoma è consigliabile determinare anche l’acido vanilmandelico, l’adrenalina, la noradrenalina, la dopamina e la normetaneprina in urina acidificata (HCI) raccolta nelle 24 ore. Se possibile, si dovrebbe interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per 8 giorni prima e durante la raccolta delle urine: -metildopa, clonidina, guanetidina, reserpina, beta bloccanti, preparati contenenti chinidina, ampicillina, eritromicina e tetraciclina. Si dovrebbero evitare i seguenti alimenti 2 giorni prima e durante la raccolta delle urine: banane, formaggio, caffè, noci, tè nero, vaniglia e agrumi. Evitare lo stress. Nota aggiuntiva: l’analisi è sempre fatta insieme alla normetanefrina. Tariffa: No. pos. DFI: 1562.00 punti tariffari 125.00 5154 Metanfetamina 20 ml urine Intervalli di riferimento: negativo Nel giro di 48 ore una dose pari al 30% circa viene escreta non modificata per via renale; in caso di pH basso la secrezione è più elevata. Un intervallo di esame ragionevole dopo una sospetta assunzione è di 13 giorni. Si prega di notare che numerosi farmaci contengono derivati anfetaminici. Periodo di positività: 2 – 4 giorni. Nota aggiuntiva: vedi inoltre screening con stupefacenti e anfetamina Tariffa: No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 597 Metanolo 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 2.00 mg/l Il metanolo viene impiegato nei detergenti domestici, come additivo nei solventi per la realizzazione di lacche e sostanze corrosive e come sostanza denaturante dell’etanolo. I sintomi di un avvelenamento acuto sono dati da acidosi metabolica. Nota aggiuntiva: deve essere eseguita anche la determinazione degli aminoacidi. Compendio degli esami labor team w ag 120 Le quantità rilevabili di metanolo indicano un’intossicazione da metanolo oppure una forte esposizione alla formaldeide. Nella metabolizzazione del metanolo si formano formaldeide e acido formico. Il gap anionico aumenta notevolmente. Tariffa: prezzo su richiesta 5353 Metapneumovirus PCR Tampone nasale o orale Intervalli di riferimento: negativo Il virus Human Metapneumovirus (hMPV) è stato isolato per la prima volta nel 2001 ed identificato come nuovo patogeno appartenente alla famiglia Paramyxoviridae. Il HMPV si replica nel tratto respiratorio e colpisce preferenzialmente neonati e bambini. In questa fascia di età rappresenta il patogeno responsabile del 15% dei casi annuali di bronchiolite. Tariffa: No. pos. DFI: 3161.00 punti tariffari 180.00 526 294 Metaqualone (in Toquilone compositum®) 10 ml urine Valori terapeutici: vedi referto Valori di tossicità: > 3 mg/l Urine negativo Ipnotico vedi inoltre screening con stupefacenti Tariffa: No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 Metemoglobina 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1% La metemoglobina contiene ferro in forma trivalente (emoglobina) e non può quindi trasportare O2. Il tasso fisiologico di Met-Hb nel sangue è inferiore all'1,5% dell'emoglobina totale. In caso di aumento dei valori diventa visibile una cianosi. Le cause di una metemoglobinemia sono spesso da ricercare nei farmaci o in sostanze tossiche. I sintomi clinici si manifestano nella maggior parte dei casi solo con valori Met-Hb superiori al 40% dell'Hb totale. Aumento dei valori: assunzione di trasformatori di metaemoglobina come fenacetina, sulfonamide, chinina, nitrito, ossidi di azoto, arsine, nitro composti e composti amminici aromatici, clorati, bromati. Nota aggiuntiva: colore marron scuro del sangue nelle provette, che non scompare mischiandolo ad aria (scuotere), riscontrabili corpi di Heinz negli eritrociti. Tariffa: No. pos. DFI: 1401.00 punti tariffari 41.00 5318 Metformina 2 ml siero Valori terapeutici: Antidiabetico Tariffa: 0.1 – 1.3 mg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Metilfenidato (Ritalin®) 2072 2 ml siero 5306 5 ml urina Valori terapeutici: acido ritalinico 5.0 – 250.0 g/l metilfenidato 5.0 – 60.0 g/l Urina vedi referto Vengono determinati l'acido ritalinico e il metilfenidato. Simpatomimetico, psicoanalettico Tariffa: serum No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Urina No. Pos DFI: 1579.00, 1064.00 punti tariffari 226.00 5810 siero Metilistamina 50 ml urine, addizionate di 1 ml HCl al 10% Intervalli di riferimento: < 6.5 µg/mmol creatinina/m2 L’istamina circolante viene rapidamente degradata a metilistamina ed eliminata attraverso le urine. Pertanto, laddove sussista il sospetto di un rilascio di istamina nel breve termine, ha più senso eseguire il dosaggio della metilistamina urinaria rispetto alla determinazione della concentrazione di istamina ematica. Aumento dei valori: reazioni allergiche, mastocitosi Nota aggiuntiva: vedere anche triptasi, diaminossidasi (DAO) Tariffa: No. pos. DFI: 1568.00 punti tariffari 47.00 3818 Metilmercaptopurina 2 ml siero o sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Controllo della terapia nel corso della somministrazione di azatioprina (Imurek), 6-mercaptopurina (PuriNethol) e 6-tioguanina: i nucleotidi della 6-tioguanina e i nucleotidi della 6-metilmercaptopurina vengono determinati come marcatori attivi. Nota: vedere anche Nucleotidi tioguaninici e Tiopurina S-metil-transferasi (TPMT). Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 2073 Metoprololo (Beloc Zok®, Lopresor®) 2 ml siero Valori terapeutici: Beta-bloccante Tariffa: 50 – 300 µg/l No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Compendio degli esami labor team w ag 2071 121 Metotressato 1 ml siero Valori terapeutici: < 10.0 µmol/l Citostatico, immunosoppressore, antagonista dell’acido folico In qualità di antimetabolita, il metotressato blocca la formazione di timidina e di purine grazie alla sua elevata affinità con la deidrofolato-reduttasi. Viene impiegato da solo o in associazione alla ciclosporina per la profilassi delle reazioni di rigetto e può essere efficace anche nelle patologie autoimmuni. Ad elevati dosaggi il metotressato è utile anche nel trattamento dei tumori. Una riduzione della clearance del metotressato si verifica in caso di patologie renali ed epatiche e anche in caso di secrezione di urina acida e può provocare effetti collaterali tossici. (depressione midollare, ulcera gastrointestinale, collasso renale, disturbi neurologici). La tossicità dipende più dalla durata che dal livello di superamento del valore limite. Antidoto: leucovorina. Tariffa: No. pos. DFI: 1084.00 punti tariffari 86.00 5302 2075 2235 Metronidazolo 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antibiotico, antiprotozoico Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Mianserina (Tolvon®) 2 ml siero Valori terapeutici: 30 – 120 g/l Antidepressivo Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Mycophenolat, Mofetil Mycophenolat (CellCept®) 2 ml sangue EDTA Valori terapeutici: 1.5 – 5.0 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1468.00 punti tariffari 99.00 Mycoplasma I micoplasmi sono microrganismi privi di parete cellulare, considerati gli agenti più frequenti di polmoniti atipiche e malattie a trasmissione sessuale. 492 Mycoplasma genitalium DNA Tampone (set PCR) 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 (2x) 491 punti tariffari 360.00 Mycoplasma pneumoniae, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 1.0 MOC IgM < 1.0 MOC Nota aggiuntiva: Gli anticorpi (IgM, IgG) sono evidenziabili a partire dalla seconda settimana della malattia. Dopo un’infezione non sussiste alcuna immunità; nelle reinfezioni spesso non si ha produzione di IgM. La diagnosi in questo caso è possibile solo attraverso l’evoluzione del titolo IgG. Tariffa: No. pos. DFI: 3458.00 (3x) punti tariffari 126.00 479 Mycoplasma pneumoniae DNA 1 ml espettorato 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 punti tariffari 180.00 Microbiologia, Batteriologia Esami e materiale per la spedizione: vedi modulo di richiesta 4I Per le indicazioni preanalitiche vedi alla rispettiva voce art. n° M500 Microglobulina, α1757 1 ml siero 590 10 ml urine (2a minzine mattutina) Intervalli di riferimento: siero urine 20 – 45 mg/l < 12.0 mg/l < 14.0 mg/g creatinina Proteina a basso peso molecolare con proprietà immunosoppressive. Sintesi nel fegato e nei linfociti. La 1-microglobulina viene filtrata a livello glomerulare e riassorbita a livello tubulare. La determinazione quantitativa dell’1-microglobulina nell’urina è indice di riassorbimento tubulare, vale a dire di funzione tubulare. Valori aumentati nel siero indicano un ridotto GTP Aumento dei valori Urine: patologie con disturbi di riassorbimento tubulare (proteinuria tubulare, pielonefrite, nefropatia tossica, sindrome di Fanconi). Siero: filtraggio glomerulare ridotto. Tariffa: No. pos. DFI: 1035.00 punti tariffari 19.90 Microglobulina, β2178 1 ml siero 539 10 ml urine Compendio degli esami labor team w ag 122 Intervalli di riferimento: siero < 40 anni 1.0 – 2.2 mg/l 40 – 60 anni 0.8 – 2.5 mg/l 60 – 80 anni 1.0 – 3.0 mg/l > 80 anni 0.8 – 3.0 mg/l urine < 0.5 mg/l La 2-microglobulina forma la catena leggera dell’antigene dell’istocompatibilità (HLA) e si trova sulla superficie cellulare di quasi tutte le cellule nucleate. Sui linfociti è presente in concentrazioni particolarmente elevate. Pertanto la concentrazione sierica aumenta in caso di patologie con maggiore proliferazione di cellule linfocitiche. Tracce di 2-microglobulina sono presenti in quasi tutti i fluidi corporei. La secrezione è soprattutto renale mediante filtrazione glomerulare con riassorbimento tubulare finale. In caso di filtrazione glomerulare ridotta si verifica un aumento della concentrazione della 2-microglobulina a livello sierico, mentre in presenza di disturbi delle funzioni tubulari, le concentrazioni di questa sostanza aumentano nelle urine. Un ulteriore significato clinico consiste nella valutazione prognostica di pazienti colpiti da patologie maligne del sistema linfatico (ad es. mieloma multiplo, leucemia linfatica cronica) e in caso di disturbi del sistema immunitario (AIDS). Siero Aumento dei valori: linfoma maligno (leucemia linfatica cronica, linfoma Non-Hodgkin), mieloma multiplo, infezione da HIV: correlazione con la progressione della patologia: tasso di filtrazione glomerulare ridotto. Rigetto in caso di trapianto renale. Urine Aumento dei valori: disturbi delle funzioni tubulari. Liquido cerebrospinale Aumento dei valori: infiltrazione leucemica (linfatica) del sistema nervoso centrale, encefalopatia da HIV. Tariffa: No. pos. DFI: 1201.00 punti tariffari 14.80 Midazolam (Dormicum®) 2076 2 ml siero 2718 10 ml urine Valori terapeutici: siero urine Benzodiazepina con breve emivita Tariffa: siero urine 20 – 200 µg/l vedi referto No. pos. DFI: 1661.00 No. pos. DFI: 1052.00 punti tariffari 140.00 punti tariffari 185.00 Mioglobina 249 1 ml siero 250 10 ml urine della raccolta 24 ore < 106 g/l <155 µg/l urine < 8.0 g/l La mioglobina è una proteina del gruppo eme che lega l'ossigeno; si trova nel tessuto muscolare scheletrico e cardiaco. Quando si verifica un infarto miocardico acuto, le lesioni tissutali associate provocano un rilascio di mioglobina nella corrente sanguigna. Durante l'infarto, i livelli di mioglobina possono aumentare più di dieci volte rispetto alla norma. L’aumento dei livelli corrisponde al grado dei danni muscolari. La mioglobina viene filtrata nei glomeruli e assorbita nei tubuli. Il superamento della capacità renale porta a una mioglobinuria e la mioglobina tende a precipitare a livello dei tubuli renali creando un'ostruzione meccanica (“crush syndrome“) Aumento dei valori: infarto del miocardio (aumento di livelli dopo 2 - 4 ore dai primi dolori al petto: offre la maggiore sensibilità clinica; viene rapidamente eliminato: permette la diagnosi precoce). Trauma muscolare, pesante esercizio fisico, portatori del gene della distrofia muscolare progressiva, miopatie, rabdomiolisi, infezioni febbrili, insufficienza renale cronica. Tariffa: No. pos. DFI: 1572.00 punti tariffari 29.00 Intervalli di riferimento: siero f m Mirtazapina (Remeron®) 2121 2 ml siero 3859 10 ml urine Valori terapeutici: siero urine 10 – 100 µg/l vedi referto Antidepressivo Siero: mirtazapina e desmetilmirtazapina. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1064.00 (2x) urine No. pos. DFI: 1064.00 2077 2131 Moclobemide (Aurorix®) 1 ml siero Valori terapeutici: 300 – 1000 µg/l Antidepressivo/inibitore delle MAO Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Molibdeno 10 ml urine Intervalli di riferimento: 9.0 – 180 µg/g creatinina Tariffa: No. pos. DFI: 1608.00 1968 punti tariffari 172.00 punti tariffari 86.00 punti tariffari 105.00 Monomeri della fibrina, complessi solubili Plasma citratao 1:10, congelato Intervalli di riferimento: vedi referto Durante la formazione della fibrina, la trombina scinde dal fibrinogeno i fibrinopeptidi A e B, dando luogo ai monomeri della fibrina, che si polimerizzano formando una rete di fibrina. La stabilizzazione successiva della rete avviene attraverso il fattore XIII. Compendio degli esami labor team w ag 123 La quantità di monomeri della fibrina che circola nel plasma rispecchia l’attivazione della coagulazione. Aumento dei valori: attivazione della coagulazione (tromboembolie, coagulazione intravasale disseminata); riparazione della ferita, gravidanza, sepsi, insufficienza pluriviscerale. Nota aggiuntiva: aumenti dei valori sono presenti nello stato pretrombotico: dopo interventi operatori, pazienti con difetti ereditari della coagulazione (carenza di antitrombina, fattore V Leiden). Tariffa: No. pos. DFI: 1323.00 punti tariffari 43.00 Morbillo virus Il virus del morbillo, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae, è responsabile di una malattia infettiva ubiquitaria e viene trasmesso per via aerogena attraverso le mucose dell’orofaringe e della congiuntiva. In un prim tempo si assiste alla moltiplicazione primaria locale e nei linfonodi regionali; dopo la replicazione nei linfociti B e T e nei macrofagi, il virus si diffonde infine nell’organismo. Dopo un periodo d’incubazione di 10 - 12 giorni, la malattia presenta inizialmente una sintomatologia non caratteristica delle vie aeree superiori e delle congiuntive. Inoltre provoca febbre e, a volte, vomito o crampi addominali. Il 2° - 3° giorno compaiono le tipiche macchie di Köplik (piccole macchie bianche, grandi come una testa di spillo, sulla mucosa della guancia), nonché un enantema sul palato molle e l’orticaria. Alcuni giorni dopo ha inizio il secondo stadio in cui l’esantema si estende a tutto il corpo ed è accompagnato da un un rinnovato innalzamento della febbre. Nel giro di 1 – 2 giorni l’esantema maculopapuloso (cosiddetto morbilliforme) raggiunge il suo pieno sviluppo e inizia poi rapidamente ad attenuarsi. Nello stesso tempo cessa l’infettività della malattia. Le complicanze sono: polmonite, laringotracheite acuta, otite ed encefalite. L’aumento delle IgM si verifica circa 2 – 3 giorni dopo la comparsa dell’esantema, quello delle IgG circa 4 giorni dopo la comparsa dell’esantema o dopo la vaccinazione. 489 Morbillo virus, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC > 1.0 MOC (livello protettivo) Tariffa: No. pos. DFI: 3122.00 punti tariffari 42.00 490 Morbillo virus IgG e IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Tariffa: No. pos. DFI: 3122.00, 3123.00 punti tariffari 79.00 4497 Morbillo virus DNA, PCR Tampone (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 2465 punti tariffari 180.00 Morbo di Wilson, mutazione H1069Q, Gene di Wilson Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto La causa del morbo di Wilson è una mutazione del gene ATP7B, il „gene di Wilson“, sito sul cromosoma 13. Il gene codifica per la „proteina del morbo di Wilson“, una ATPasi legante il rame, trasportante cationi. La funzione di questa proteina consiste, da un lato, nell’agire da carrier per il rame a livello dell’apparato di Golgi per la rispettiva incorporazione nell’apoceruloplasmina che ancora non contiene rame e, dall’altro, nel consentire l’escrezione per via biliare del rame in eccesso, libero e tossico. La proteina del morbo di Wilson svolge anche una doppia funzione: quella di mettere a disposizione dell’organismo ceruloplasmina incorporante rame e al contempo regolare l’eliminazione del rame in eccesso. Sono state identificate più di 250 diverse mutazioni dell’esone 21 del gene di Wilson, fattore che spiega la diversa progressione della malattia di Wilson e complica la diagnosi genetica. La mutazione più comune è la H1069Q. Si tratta di una malattia a trasmissione autosomica recessiva. Nei pazienti affetti dal morbo di Wilson il trasporto del rame dal fegato ai dotti biliari è alterato a causa della mutazione del gene, con conseguente assenza di incorporazione del rame nella proteina di trasporto ceruloplasmina e successivo accumulo di rame negli epatociti. Quando la soglia critica viene raggiunta, il rame epatico viene ridistribuito, si concentra in organi extraepatici soprattutto nel cervello, negli occhi e nei reni, e viene eliminato per via renale. Nota: vedere anche rame, ceruloplasmina (CPL) Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 punti tariffari 186.00 2992 Mycobacterium leprae, anitcorpi, PGL1, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3449.00 54401 Mycobacterium tuberculosis DNA, Bacillo di Koch Espettorato 10 ml urine del mattino 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3448.00 559 punti tariffari 180.00 N-acetil--D-glucosaminidasi, NAG 2 ml urine Intervalli di riferimento: < 5.0 U/g creatinina Tariffa: No. pos. DFI: 1573.00 347 punti tariffari 180.00 Naprossene (Proxen®, Apranax®) 2 ml siero Valori terapeutici: 25.0 – 75.0 g/ml punti tariffari 24.00 Compendio degli esami labor team w ag 124 Antireumatico non steroideo Tariffa: No. pos. DFI: 1052.00 3861 Nebivololo 2 ml siero Valori terapeutici: Beta-blocante Tariffa: 349 2598 punti tariffari 185.00 1.0 – 8.0 g/l No. pos. DFI: 1052.00 Nefazodone (Nefador®) 2 ml siero Intervalli di riferimento: 50 – 500 g/l Antidepressivo Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 185.00 punti tariffari 86.00 Nematodi, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3506.00 punti tariffari 47.00 Neopterina 147 1 ml siero 551 5 ml urine 126 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: siero < 10 nmol/l urine vedi referto cerebrospinale vedi referto I principali produttori di neopterina sono i macrofagi, che reagiscono con la sintesi della neopterina a seguito della stimolazione con la citochina interferone-gamma. Altre citochine hanno in vivo un’azione diretta sulla formazione della neopterina. Questa sostanza è anche un marker sensibile per l’individuazione dello stato di attivazione del sistema immunitario cellulare. Aumento dei valori: l’esame è particolarmente indicato per il controllo dell’attivazione di patologie infiammatorie croniche: artrite reumatoide, collagenosi, patologie intestinali infiammatorie (morbo di Crohn, colite ulcerosa), sarcoidosi, sclerosi multipla. Inoltre questo marker è indicato per la differenziazione di infezioni acute virali e batteriche: le infezioni virali aumentano la neopterina, a differenza di quelle batteriche. Le infezioni HIV causano un aumento di neopterina; un aumento è indice di progressione della malattia. Un aumento del valore della neopterina nel liquido cerebrospinale indica una encefalopatia da HIV. Tariffa: No. pos. DFI: 1577.00 punti tariffari 37.00 340 Netilmicina (Netromycin®) 2 ml siero Valori terapeutici: < 2.0 mg/l basale 5.0 – 12.0 mg/l picco Livello di avvallamento: prelievo ematico immediatamente prima della dose successiva Livello di picco: 15 – 30 min. dopo il termine dell’infusione o 1 ora dopo la somministrazione intramuscolare vedi antibiotici (aminoglicosidi) Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Neurolettici Per ulteriori indicazioni circa le singole sostanze vedi alla rispettiva voce N°analisi Farmaco 2138 Amisulprid (Solian®) 1905 Clorpromazina (Chlorazin®) 1906 Clorprotixene (Truxal®) 1919 Clopentixolo (Clopixol®) 1922 Clozapina (Leponex®) 1935 Desmetilclozapina 1977 Flupentixolo (Fluanxol®) 1978 Flufenazina (Dapotum®) 2051 Levomepromazina (Nozinan®) 2113 Olanzapina (Zypressa®) 2620 Penfluridol (Semap®) 622 Perfenazina (Trilafon®) 631 Pipamperone (Dipiperon®) 649 Promazina (Prazine®) 650 Prometazina (Phenergan® e altri) 1942 Quetiapina (Seroquel®) 668 Risperidone (Risperdal®) 5711 Sertindol 701 Tioridazina (Melleril®) Altri su richiesta Nichel 148 1 ml siero in provetta per oligoelementi 553 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero < 1.0 g/l Valori terapeutici 50 – 600 g/l 30 – 150 g/l 30 – 3 00 µg/l 5 – 60 g/l 50 – 700 g/l 0.15 – 2.14 µmol/l 1.0 – 5.0 g/l 1.0 – 10.0 µg/l 50 – 140 g/l 5 – 100 g/l 13 – 81 nmol/l 3.0 – 30.0 µg/l 10 – 200 g/l 100 – 500 µg/l <100 g/l 50 – 700 g/l 2.0 – 10.0 g/l 10 – 140 g/l 0.14 – 2.5 mg/l Valori di tossicità >400 g/l >100 ng/l >1000 µg/l >15 mg/l Compendio degli esami labor team w ag 125 urine < 44.8 µg/24h < 0.7 µg/mmol creatinina I metalli di nichel, i sali di nichel e il nichel carbonile sono interessanti sul piano tossicologico. In caso di contatto prolungato il metallo di nichel può provocare nei punti di contatto sulla pelle una dermatite da nichel. Nelle persone che lavorano nei bagni di nichelatura, la liberazione di solfato di nichel provoca nelle mani, nelle braccia o al volto un eczema da nichelatori. Il nichel tetracarbonile è uno dei più potenti veleni da intossicazione e provoca in breve tempo irritazioni del tratto respiratorio (tosse, bronchite, edema polmonare tossico) e se riassorbito induce cefalea, vertigini e nausea. La polvere di nichel ha un effetto carcinogeno (carcinoma dei seni paranasali). Tariffa: No. pos. DFI: 1582.00 punti tariffari 105.00 601 Nifedipina (Adalat®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Calcio-antagonista Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Nitrazepam (Mogadon®) 602 2 ml siero 603 20 ml urine Valori terapeutici: Ipnotico Tariffa: 183 siero 40 – 180 µg/l No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 NMP 22, Proteina di matrice nucleare 22 Urine „spot“, prelievo con l’apposito kit di prelievo (richiedere al laboratorio) Intervalli di riferimento: < 10 kU/l Le proteine della matrice nucleare partecipano in modo determinante alla strutturazione tridimensionale del nucleo cellulare. Questa strutturazione consente l’organizzazione della mitosi, la replicazione del DNA, la sintesi dell’RNA e altre funzioni cellulari. Sono state identificate una serie di diverse proteine della matrice che presentano una determinata specificità tissutale, come la NMP 22, rilevabile soprattutto nell’epitelio di transizione del tratto urogenitale. Sensibilità come marker del carcinoma della vescica urinaria 70%, specificità 79%. Il valore negativo predittivo è dell’86%. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma vescicale. Patologie benigne: cistite interstiziale, infezione del tratto urinario, chemioterapia intravescicale; campioni prelevati entro 5 giorni a seguito di intervento invasivo (ad es. cistoscopia, cateterizzazione, interventi chirurgici). Nota aggiuntiva: in presenza di valori elevati deve essere eseguita al più presto una cistoscopia di controllo per escludere la malignità. Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 Normetanefrina 552 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% 2555 5 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: urine < 2120 nmol/24 ore < 180 mmol/mmol creatinina plasma < 180 ng/l La normetanefrina svolge un ruolo importante come prodotto di degradazione dell’adrenalina nella diagnosi di tumori del sistema simpato-adrenalinico. Mediante la proliferazione della sintesi e il rilascio di catecolamine dai tumori, si rileva una maggiore concentrazione nel plasma e una maggiore secrezione di catecolamine e dei suoi prodotti di degradazione nelle urine. Aumento dei valori: feocromocitoma, neuroblastoma, stress, ipoglicemia. Nota aggiuntiva: vedere anche metanefrina e catecolamine. L’analisi è sempre fatta insieme alla metanefrina. Tariffa: No. pos. DFI: 1562.00 punti tariffari 125.00 2339 Norovirus, virus di Norwalk Feci, 1 porzione pari circa ad una noce I norovirus sono gli agenti responsabili delle più diffuse gastroenteriti di origine non batterica. Il virus è altamente infettivo (bastano 10-100 particelle virali per dare vita a un’infezione). Piccole epidemie di questi virus si manifestano soprattutto in contesti comunitari o in ambienti di vita confinati (famiglie, case di cura per anziani, ospedali, caserme e asili infantili). La trasmissione avviene per via orale attraverso il contatto con le mani infettate, può diffondersi da goccioline aeree secondarie a vomito, tramite il contatto con oggetti contaminati da norovirus o in seguito al consumo di alimenti solidi o liquidi contaminati. I norovirus sono molto resistenti nell’ambiente e possono rimanere infettanti anche per 12 giorni sulle superfici contaminate. La malattia insorge improvvisamente, di solito, dopo 12-48 ore dal contagio, con vomito a fiotti, diarrea grave, mal di pancia, dolori muscolari e mal di testa. Solo raramente compare la febbre. L’infezione ha generalmente una durata di 2-3 giorni ed è autolimitante. Tariffa: No. pos. DFI: 3023.00 punti tariffari 180.00 604 Nortriptilina (Nortrilen®) 2 ml siero Valori terapeutici: 180 / 902 nmol/l Valori di tossicità: > 2000 nmol/l La nortriptilina fa parte degli antidepressivi triciclici. Come composto demetilato svolge un’azione stimolante più forte della sostanza principale amitriptilina. Il meccanismo farmacologico si basa sull’inibizione del riassorbimento di noredralina. Il tempo di emivita è di circa 30 ore. Area di impiego: sindrome depressiva inibita, soprattutto con pazienti che hanno la tendenza a presentare una disfunzione ortostatica. La disponibilità sierica in caso di somministrazione di nortriptilina presenta Compendio degli esami labor team w ag 126 grandi oscillazioni, ovvero non sussiste alcuna relazione lineare tra concentrazione plasmatica ed efficacia clinica. In un campo medio di concentrazione sierica (50-100 ng/ml) appare l’impiego ottimale. Possibili effetti collaterali: raramente agranulocitosi, disfunzioni epatiche e renali. Suggerimento per gli esami di routine di laboratorio: quadro ematico (agranulocitosi), urea, creatinina, ASAT, ALAT, -GT. Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 1941 Numero di dibucaina, Colinesterasi atipiche, Varianti genetiche della colinesterasi, Pseudocolinesterasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: normale > 70% eterozigote 30 – 70% omozigote < 30% In presenza dell’anestetico locale dibucaina la normale attività della colinesterasi viene maggiormente inibita rispetto alle varianti atipiche della colinesterasi. Il numero di dibucaina viene rilevato senza aggiunta di dibucaina e indicato come inibizione dell’attività in misura percentuale. Le colinesterasi atipiche causano un catabolismo fortemente ridotta del rilassante muscolare succinilcolina e quindi un’azione più prolungata. Relativamente alla durata dell’inibizione si possono distinguere tre gruppi: inibizione > 70%: omozigota in entrambi i geni per una normale CHE: azione normale della succinilcolina. Inibizione 30-70%: eterozigota; un gene per la CHE normale e uno per la CHE atipica: azione leggermente prolungata della succinilcolina. Inibizione < 30%: omozigota in entrambi i geni per una variante atipica: notevole prolungamento dell’azione di succinilcolina (diverse ore). Tariffa: No. pos. DFI: 1232.00 punti tariffari 12.40 2113 Olanzapina (Zyprexa®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico 5 – 100 g/l 21130 Desmetilolanzapina (Metabolita) 3104 Valori terapeutici: 5 – 30 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Olotranscobalamina 2 ml siero Intervalli di riferimento: 19 – 119 pmol/l La cobalamina assunta con la dieta si lega nello stomaco ad una proteina di trasporto, l’aptocorrina, che ne permette il passaggio nell’intestino; qui si lega al fattore intrinseco. Durante questo processo viene assorbita negli enterociti. Nel sangue, la vitamina B12 si lega alla transcobalamina dando luogo al complesso olotranscobalamina (HoloTC), la vitamina B12 attiva. Le cellule corporee sono in grado di assorbire solo vitamina B12, quando essa è disponibile in questa forma complessa, l’olotranscobalamina è la forma attiva della vitamina. La maggior parte (circa l’80%) della vitamina B12 nel siero è legata all’aptocorrina ed è biologicamente inattiva. La valutazione dell’olotranscobalamina consente nei pazienti che hanno livelli sierici di vitamina B12 totale ancora normali di rilevare un deficit di vitamina B12 in fase precoce. Diminuzione dei valori: deficit di vitamina B12, soprattutto in fase precoce. Nota aggiuntiva: vedere anche la voce vitamina B12. Tariffa: No. pos. DFI: 1749.00 punti tariffari 25.00 3126 238 Omeprazolo (Antra®) 2 ml siero Valori terapeutici: 20 – 400 g/l Inhibitore della pompa protonica Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Omocisteina 2 ml siero Centrifugare il sangue entro 60 minuti dal prelievo, poiché la sintesi dell’omocisteina prosegue negli eritrociti. Intervalli di riferimento: 5 – 12 mol/l L’omocisteina è un aminoacido presente nell’alimentazione, ma viene formato nell’organismo dall’aminoacido essenziale metionina. Il suo significato fisiologico risiede nel rilascio di gruppi metilici. Poiché l’omocisteina è molto tossica, viene trasformata continuamente nel metabolismo intatto in cisteina o metionina. Questi processi necessitano di vitamina B6, B12 e acido folico come cofattori. L’omocisteinuria classica è una rara patologia autosomica recessiva (deficit della cistationina- sintasi o metilentetraidrofolato reduttasi) e comporta nel plasma un livello eccessivo di omocisteina. Già in giovane età i pazienti soffrono di patologie vasali come arteriosclerosi o tromboembolia. L’omocisteina agisce in modo tossico per l’endotelio mediante scissione del perossido di idrogeno, induce la degenerazione endotelica, come anche la proliferazione delle cellule del muscolo liscio nella parete vasale, e causa quindi un conseguente ispessimento della membrana basale. Di conseguenza viene favorita l’aggregazione trombocitica intravasale attraverso una maggiore aggregazione piastrinica alle lesioni dell’intima. Le placche arteriosclerotiche si formano a causa di una maggiore attivazione dei leucociti e dei depositi di lipidi. Pertanto, una maggiore formazione di omocisteina rappresenta un fattore di rischio importante per lo sviluppo di cardiopatie coronariche, patologie da occlusione periferica arteriosa e tromboembolie. L’aumento dei valori della omocisteina può essere ridotto mediante somministrazione di acido folico (e di altre vitamine B). In questo modo il rischio aterogeno viene ridotto. Aumento dei valori: omocistinuria, deficit di vitamina B6 e B12, deficit di acido folico, insufficienza renale, ipotireosi, abuso di nicotina, etilismo, carenza di movimento. Nota aggiuntiva: vedere anche mutazione dell’omocisteina (MTHFR: C6777T). Tariffa: No. pos. DFI: 1422.00 punti tariffari 30.00 Compendio degli esami labor team w ag 2026 127 Omocisteina, mutazione C677T, MTHFR: C677T Sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo La mutazione MTHFR C677T si manifesta con valori elevati dell’omocisteina. L’iperomocisteinemia è associato con un rischio elevato per vasculopatie coronariche e cerebrali, arteriopatie periferiche e tromboembolie. Nota aggiuntiva: vedi inoltre omocisteina Tariffa: No. pos. DFI: 2022.00 (2x) punti tariffari 186.00 3284 Opipramolo 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antidepressivo triciclico Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Oppiacei, Morfina, Eroina, Codeina 531 50 ml urine 5319 2 ml siero Intervalli di riferimento: urine negativo siero < 10.0 µg/l I derivati alcaloidi dell’oppio, ricavati dai semi del papavero (Papaverum somniferum), sono la causa dello stordimento da oppiacei. Elevato potenziale di dipendenza a causa di spiccati sintomi psichici e fisici in caso di astinenza. Manifestazioni acute da intossicazione: disturbi dello stato di coscienza, miosi, depressione respiratoria, areflessia, pallore, ipotonia. Periodo di positività: 2-3 giorni. Vedi inoltre screening con stupefacenti Tariffa: urine No. pos. DFI: 1687.00 punti tariffari 13.00 siero No. pos. DFI: 1683.00 punti tariffari 110.00 Ormone antidiuretico, ADH, Vasopressina Nota aggiuntiva: vedi CT-ProAVP 2960 Ormone anti Müller, AMH 1 ml siero Intervalli di riferimento: f 1.0 – 10.0 µg/l < 1.0 µg/l m 3.6 – 4.8 µg/l Durante lo sviluppo embrionale, l'AMH agisce sulla differenziazione dei sessi: nei feti di sesso maschile viene prodotto dalle cellule di Sertoli e causa la regressione dei dotti di Müller e quindi il normale sviluppo dei genitali maschili. Nei feti di sesso femminile l'AMH non è presente e questo permette la formazione degli organi sessuali femminili interni. Con l'inizio della pubertà, l'AMH viene prodotto nella donna, come la inibina B, dalle cellule della granulosa dei follicoli ovarici in maturazione, ma non dai follicoli primordiali né dai follicoli antrali regolati direttamente dall'FSH, nello stadio finale della crescita follicolare. Poiché l'AMH viene prodotto soltanto dai follicoli primari potenzialmente maturabili e dai follicoli secondari, lo si considera un marker ideale della riserva ovarica. Esiste una correlazione tra i livelli di AMH nel siero e il numero di follicoli potenzialmente maturabili e quindi la riserva funzionale dell'ovaio. L'AMH non mostra variazioni legate al ciclo mestruale e può essere pertanto misurato in qualsiasi momento del mese. Nell'uomo, l'AMH è prodotto dalle cellule di Sertoli e fornisce indicazioni sulla produzione dello sperma. Donne: diminuzione dei valori: riserva ovarica ridotta (premenopausa, menopausa); valori di 0,4 - 1,0 µg/l indicano una ridotta fertilità riconducibile a una limitata riserva funzionale dell'ovaio e a una scarsa risposta alla stimolazione ovarica. Aumento dei valori: ovaio policistico. Uomini: diminuzione dei valori: produzione spermatica ridotta. Tariffa: No. pos. DFI: 1693.00 punti tariffari 42.00 260 < 50 anni > 50 anni Ormone follicolo-stimolante, FSH 1 ml siero, specificare il giorno del ciclo mestruale Intervalli di riferimento: f < 1 anno 1.7 – 6.1 U/l 1 – 6 anni 2.2 – 5.2 U/l 6 – 12 anni 1.5 – 5.6 U/l > 12 anni 1.6 – 12.0 U/l fase follicolare > 12 anni 8.0 – 22.0 U/l metà-ciclo > 12 anni 0.9 – 12.0 U/l fase luteale > 12 anni 1.0 – 17.0 U/l contraccezione ormonale > 12 anni 35 – 151 U/l menopausa gravidanza <1.0 U/l m < 1 anno 1.2 – 4.6 U/l 1 – 6 anni 1.3 – 3.2 U/l 6 – 12 anni 0.8 – 3.7 U/l 12 – 18 anni 2.1 – 9.1 U/l > 18 anni 1.0 – 14.0 U/l FSH e LH sono gonadotropine provenienti dai lobi anteriori dell’ipofisi. La loro formazione e il rilascio sono sottoposti all’influsso di GnRH dall’ipotalamo. Donne: stimolazione della maturazione follicolare e sintesi estrogena. Uomini: maturazione degli spermatozoi nelle cellule di Sertoli. Donne Aumento dei valori: ipogonadismo, menopausa precoce, postmenopausa, adenoma ipofisario. Diminuzione dei valori: insufficienza ovarica secondaria, insufficienza ipofisaria-ipotalamica, disfunzioni ipotalamiche-ipofisarie a causa di prolattinoma, adenoma cromofobo, stress, anoressia nervosa, diabete mellito, ipotireosi, morbo di Sheehan, inibitore ormonale dell’ovulazione. Compendio degli esami labor team w ag 128 Nota aggiuntiva: con assunzione di terapia a base di estrogeni in postmenopausa i valori dovrebbero essere come nel primo 1/3 della fase follicolare. Uomini Aumento dei valori: ipogonadismo testicolare: sindrome di Klinefelter, testicoli inguinali, atrofia testicolare, disfunzione tubulare. Diminuzione dei valori: ipogonadismo ipofisario-ipotalamico, insufficienza ipofisaria-ipotalamica. Tariffa: No. pos. DFI: 1331.00 punti tariffari 17.10 261 Ormone luteinizzante, LH, Luteotropina 1 ml siero Intervalli di riferimento: Norme: f < 1 anno 1 – 12 anni 12 – 15 anni > 15 anni < 4.9 U/l < 2.2 U/l 1.0 – 11.0 U/l 1.8 – 13.4 U/l fase follicolare 15.6 – 78.9 U/l metà – ciclo 0.7 – 19.4 U/l fase luteale 1.0 – 15.0 U/l contraccezione ormonale 10.8 – 61.4 U/l menopausa gravidanza < 1.5 U/l m < 1 anno < 4.8 U/l 1 – 12 anni < 3.5 U/l 12 – 18 anni < 8.2 U/l > 18 anni 1.5 – 9.2 U/l L’ormone luteinizzante (LH) e quello follicolo-stimolante (FSH) provocano insieme la maturazione del follicolo ovarico. La sintesi avviene nel lobo anteriore dell’ipofisi. LH provoca l’ovulazione e la luteinizzazione del follicolo dell’ovaio, negli uomini vengono stimolate le cellule di Leydig nel testicolo. LH aumenta la produzione di steroidi sia nell’ovaio che nei testicoli. Un aumento dell’ormone estrogeno periferico provoca la stimolazione della secrezione di LH, ad es. con l’induzione della pubertà femminile e causando un aumento di LH preovulatorio. Diminuzione dei valori: Donne: assunzione di inibitori dell’ovulazione, insufficienza ovarica secondaria. Uomini: insufficienza secondaria delle gonadi, ipogonadismo ipogonadotropo, apporto esogeno di testosterone. Aumento dei valori: Donne: insufficienza ovarica primaria, preovulatoria, sindrome dell'ovaio policistico (LH/FSH > 2). Uomini: insufficienza gonadica primaria, ipogonadismo ipergonadotropo (XXY). Nota aggiuntiva: ripartizione pulsatile di LH (follicolare: 90 minuti, luteale: 3-6 ore): prelievo del campione per l’espressione diagnostica (ad es. rapporto LH/FSH) solo tra il 3° e il 5° giorno del ciclo o tra il 19° e il 20°; per la rilevazione del periodo di ovulazione: parte centrale del ciclo. Tariffa: No. pos. DFI: 1542.00 punti tariffari 14.80 224 Ormone tireostimolante, TSH, Tireotropina, Ormone tireotropo 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 giorni 0.7 – 29.0 mU/l 3 giorni – 1 mese 0.5 – 11.0 mU/l 1 mese – 1 anno 0.6 – 6.7 mU/l 1 – 6 anni 0.5 – 3.6 mU/l 6 – 12 anni 0.6 – 5.2 mU/l > 12 anni 0.3 – 5.0 mU/l gravidanza 0.3 – 3.0 mU/l Il TSH è un ormone del lobo anteriore dell’ipofisi. Regola la sintesi degli ormoni tiroidei (assunzione di iodio, biosintesi, secrezione) e influisce anche sulla crescita della tiroide. Esiste un delicato sistema di regolazione fra tiroide e ipofisi per poter mantenere una condizione metabolica eutiroidea. Il TSH è indicato quindi per lo screening ai fini della determinazione della condizione metabolica della tiroide: un TSH normale esclude senza ombra di dubbio un'ipotireosi e un'ipertireosi manifesta. Aumento dei valori: ipotireosi primaria, ipertireosi secondaria, tumore con produzione di TSH, resistenza agli ormoni tiroidei Diminuzione dei valori: ipertireosi primaria, ipotireosi secondaria (per lo più insufficienza HVL globale), non-thyroid illness, cortisolo, difenilidantoina, dopamina, somatostatina, bromocriptina. Nota aggiuntiva: controlli terapeutici: nella terapia sostitutiva si dovrebbe cercare di raggiungere valori normali di TSH, nella terapia di soppressione: il valore target del TSH rientra nel campo di valori bassi. Dopo l'inizio della terapia in caso di ipertireosi o ipotireosi, per più settimane il TSH può rimanere soppresso o elevato, quando i valori degli ormoni periferici si sono già normalizzati. Il TSH ≤ 0.1 segue automaticamente il TSH ultrasensitivo. Tariffa: No. pos. DFI: 1718.00 punti tariffari 9.00 Ormoni dell’ipofisi ACTH (ormone adrenocorticotropo) ADH (ormone antidiuretico, vasopressina) LH, FSH Prolattina Somatomedina C GH (HGH, STH, ormone della crescita, ormone somatotropo) TSH (ormone tireotropo) 1997 Oro 4 ml siero, provetta speciale per oligoelementi Intervalli di riferimento: < 3.0 mg/l I metalli preziosi come l'oro o l'argento possono esercitare azioni tossiche e farmacologiche in forma solubile o colloidale. La terapia dell'artrite reumatoide con preparati a base d'oro si basa sull'inibizione delle Compendio degli esami labor team w ag 129 reazioni mesenchimali svolte dall'oro. Effetti secondari: dermatite esfoliativa, stomatite, glomerulonefrite, trombocitopenia, agranulocitosi, danni epatici e renali. Raramente dopo una prolungata terapia con oro si verifica un accumulo generalizzato di solfuro d'oro sottocute senza disturbi clinici (auriasi). Tariffa: No. pos. DFI: 1366.00 punti tariffari 105.00 3532 Orticaria cronica, autoanticorpi 3 ml siero Intervalli di riferimento: < 7.7% L’orticaria cronica non è caratterizzata da un quadro clinico ben definito. Si parla di orticaria cronica quando compaiono sulla pelle pomfi che provocano un forte prurito 2-3 volte alla settimana per più di 6 settimane. La causa della orticaria cronica è spesso difficile da individuare. Diversi studi indicano che circa il 30-50% dei pazienti con orticaria cronica presenta auto-anticorpi diretti il recettore ad alta affinità per le IgE (FceRI) sulla superficie dei mastociti o dei basofili o contro le IgE legate a questo recettore. Questi auto-anticorpi possono stimolare la produzione di istamina dei mastociti e/o dei basofili. La presenza di questi autoanticorpi può essere determinata mediante un test con siero autologo (iniezione intradermica del siero autologo, con conseguente comparsa di pomfi analoghi a quelli dell’orticaria) o in alternativa con il test di attivazione dei basofili (BAT). BAT: il siero di pazienti con orticaria cronica viene incubato con basofili di donatori definiti, viene quindi misurato l’effetto stimolante attraverso l’analisi dell’attivazione dei basofili (produzione di CD63 o CD203c). Questo test consente di definire una possibile componente autoimmune dell’orticaria ed permette anche di evidenziare l'attività degli auto-anticorpi. Il test ha una sensibilità del 95,5% e una specificità del 90,5 % (Frezzolini et al, 2006). Tariffa: No. pos. DFI: 1523.00, 1524.00 punti tariffari 108.00 Osmolalità 243 1 ml siero 541 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale) Intervalli di riferimento: siero 265 – 275 mOsmol/kg 280 – 310 mOsmol/kg urine 50 – 1200 mOsmol/kg L’osmolalità plasmatica è l’indice più importante per la valutazione dell’equilibrio idrico interno. Nei pazienti euglicemici, le alterazioni dell’osmolalità plasmatica sono direttamente proporzionali alle alterazioni nella concentrazione di sodio, poiché gli ioni di sodio rappresentano circa la metà della osmolalità plasmatica complessiva. Ci sono però anche altre sostanze osmotiche attive che influenzano l’osmolalità (ad es. l’etanolo, glucosio). Tariffa: No. pos. DFI: 1587.00 punti tariffari 20.00 542 < 1 mese > 1 mese Ossalato, Acido ossalico 20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% Intervalli di riferimento: 0.36 mmol/24 ore < 32 mmol/mol creatinina Un aumento dell’escrezione urinaria di ossalato può favorire la formazione di calcoli di ossalato di calcio. Nell’iperossaluria pirimaria, una forma piuttosto rara, la causa è da ricercare nei deficit enzimatici congeniti (ossalosi: catabolismo di glicina in ossalato). L’iperossaluria secondaria, invece, può insorgere o attraverso un maggior consumo di alimenti ricchi di ossalato (per es. spinaci, rabarbaro, cioccolato fondente, tè, caffè, cacao) o attraverso un iperassorbimento enterale (per es. morbo di Crohn, stato dopo resezione dell’intestino tenue, stato dopo ileostomia, colite ulcerosa). Tariffa: No. pos. DFI: 1590.00 punti tariffari 37.00 Ossicodone (Oxycontin®, Oxynorm®) 2782 2 ml siero 3696 10 ml urine Valori terapeutici: Analgesico Tariffa: 111 5.0 – 50.0 g/l vedi referto siero urine No. pos. DFI: 1052.00 punti tariffari 185.00 Ostase, Fosfatasi alcalina ossea 1 ml siero Intervalli di riferimento: Norme: < 2 anni 47 – 103 µg/l 2 – 10 anni 36 – 80 µg/l f 10 – 12 anni 50 – 100 µg/l 12 – 16 anni 16 – 42 µg/l > 16 anni 3 – 19 µg/l m 10 – 14 anni 35 – 95 µg/l 14 – 17 anni 39 – 61 µg/l > 17 anni 6 – 15 µg/l L’Ostase® è un test immunoassistito per la determinazione della fosfatasi alcalina ossea che è un prodotto degli osteoblasti. Il dosaggio serve alla differenziazione di aumentati livelli della fosfatasi alcalina totale. Aumento dei valori: morbo di Paget, metastasi ossee, osteomalacie, deficienza di vitamina D, iperparatiroidismo, crescita, guarigione delle fratture ossee, ostoemielite, acromegalia, ipertiroidismo. Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo, terapia con steroidi ad alta dose. Tariffa: No. pos. DFI: 1029.00 punti tariffari 30.00 139 Osteocalcina 2 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 50 anni > 50 anni < 30 anni > 30 anni 11.0 – 43.0 µg/l 15.0 – 46.0 µg/l 15.8 – 46.0 µg/l 11.2 – 45.8 µg/l Compendio degli esami labor team w ag 130 L’osteocalcina (OC) è una proteina dipendente dalla vitamina K e una proteina con affinità di legame per l’idrossiapatite stimolabile attraverso la 1,25 diidrossi-vitamina D. L’OC viene sintetizzata esclusivamente dagli osteoblasti durante la fase di mineralizzazione della matrice ed è un marker specifico della funzione degli osteoblasti e della mineralizzazione osteoide. Aumento dei valori: iperparatiroidismo primario e secondario, carcinoma con metastasi ossee, osteoporosi (high turnover), osteomalacia, artrite reumatoide, morbo di Paget, insufficienza renale. Diminuzione dei valori: osteoporosi (low turnover). L’OC viene escreta prevalentemente per via renale; pertanto, in caso di insufficienza renale può verificarsi un accumulo e una errata interpretazione dei valori. Oscillazioni considerevoli durante il giorno con valori elevati nelle prime ore del mattino: per questo motivo in caso di monitoraggio del decorso deve essere controllato il momento del prelievo. Tariffa: No. pos. DFI: 1589.00 punti tariffari 52.00 Osteoporosi, diagnostica dell’ Marcatore della formazione ossea: fosfatasi alcalina fosfatasi alcalina ossea osteocalcina Marcatore del riassorbimento osseo: deossipiridinoline (crosslinks) calcio nelle urine -Crosslaps Oxazepam (Seresta®, Anxiolit®) 607 2 ml siero 608 20 ml urine Valori terapeutici: 500 – 2000 µg/l Valori di tossicità: > 2000 g/l Con un’emivita di 6-24 ore, l’ossazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con tempo di eliminazione medio-rapido, e viene associato al gruppo dei tranquillanti. È il prodotto di disgregazione della trasformazione metabolica del diazepam, medazepam, clorazepato dipotassico, temazepam e prazepam. Tariffa: No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 145.00 356 Oxcarbazepina (Trileptal®) 2 ml siero Valori terapeutici: 20 – 117 mol/l Antiepilettico Il suo metabolita attivo è la 10-idrossi-oxcarbazepina Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Paliperidone (Invega®) 3709 2 ml siero 3711 10 ml urine Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: siero urine 20.0 – 60.0 g/l negativo No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Palladio 611 1 ml siero 612 2 ml saliva 6110 10 ml urine Intervalli di riferimento: urine < 2.0 µg/24h Tariffa: No. pos. DFI: 1695.00 punti tariffari 105.00 7278 Pantoprazolo) 2 ml siero Valori terapeutici: 1.1 – 3.1 mg/l Inibitore della pompa protonica Tariffa: No. pos. DFI: 1052.00 493 punti tariffari 185.00 Papilloma virus umano, HPV DNA Tampone (set PCR) art. n° M220 10 ml urine Intervalli di riferimento: low risk negativo high risk negativo I virus papilloma appartengono alla famiglia dei Papovaviridae (virus a DNA). Oggigiorno sono noti oltre 100 sierotipi umani. Il periodo di incubazione del virus è di 1 – 8 mesi. Le infezioni da HPV del tratto genitale si manifestano clinicamente in prevalenza nei soggetti tra i 20 e 30 anni; la presenza anticorpale supera probabilmente il 10 percento. Le infezioni da papilloma umano determinano l’insorgere di verruche cutanee (verruche volgari), infezione genitale e papillomi laringei. Sussiste un’associazione tra infezioni specifiche da HPV e carcinomi della cervice, della vulva e del pene. Nel 50 percento di questi carcinomi è stato isolato l’HPV-16-DNA (alto rischio) e in alcuni casi anche l’HPV11-DNA (basso rischio). Il 15 percento di questi tumori contengono sequenze del DNA che presentano omologie con i virus papilloma. Probabilmente si tratta di virus papilloma non ancora identificati. Nella papulosi Bowenoide è possibile evidenziare, nell’80%, l’HPV-18-DNA. Nota aggiuntiva: Si consiglia di eseguire quest’analisi In caso di risultato sospetto ottenuto con lo striscio PAP. Tariffa: No. pos. DFI: 3136.00 punti tariffari 180.00 Compendio degli esami labor team w ag 131 Paracetamolo, Acetaminofene (Panadol®, Tylenol®) 614 2 ml siero 6149 10 ml urine Valori terapeutici: siero 5.0 – 25.0 mg/l valori di tossicità: > 100 mg/l urine < 2.0 mg/l vedi inoltre analgesici; antipiretici Il paracetamolo fa parte dei derivati dell’anilina e possiede proprietà analgesiche e antipiretiche senza azione antiflogistica. Indicazioni: stati febbrili e dolorosi. Il paracetamolo viene riassorbito rapidamente nel tratto gastrointestinale e raggiunge la sua massima concentrazione nel sangue dopo circa 30-60 minuti. L’emivita plasmatica è di 90 minuti. Viene coniugato nel fegato al 55% come glucuronide, al 30% come solfato e al 5% con il glutatione e compare come acido mercapturico oltre al 10% nell’urina come paracetamolo immodificato. In caso di dosaggi elevati (> 7,5 g/d) può provocare necrosi cellulare epatica e insufficienza epatica. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 urine No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 Parainfluenza, virus della I virus parainfluenzali sono responsabili per molte malattie infettive delle vie aeree superiori, soprattutto nei bambini e nei lattanti. Il tipo 3 può scatenare piccole epidemie di bronchioliti e polmoniti. 494 Parainfluenza tipo 1, 2, 3, ricerca anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3137.00 3628 Parainfluenza tipo 1 e 3, PCR Tampone rino-faringeo (set PCR) Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3120.00 615 punti tariffari 42.00 punti tariffari 180.00 Parathormon related Protein, PTHrP Plasma EDTA, congelato Intervalli di riferimento: < 57.0 ng/l Le ipercalcemie indotte da tumore sono spesso causate dalla secrezione di una proteina simile al paratormone, parathormon related protein (PTHrP), che viene sintetizzato sopratutto dai carcinomi della mammella e dei bronchi. Il livello del paratormone “normale“ è diminuito in questi casi. Tariffa: No. pos. DFI: 1596.00 punti tariffari 88.00 136 Paratormone intatto, PTH 2 ml siero Intervalli di riferimento: 1.1 –9.2 pmol/l La determinazione del paratormone intatto, assieme alla determinazione di Ca e P sierico, rappresentano un criterio importante di differenziazione di anomalie nella concentrazione di calcio. In caso di iperparatiroidismo primario, un’aumentata formazione di AMP ciclico causa ipercalcemia, conseguente ad un aumento del riassorbimento di Ca osseo, all’assorbimento di Ca intestinale (a causa di un aumento della sintesi della vitamina 1,25(0H)2-D (calcitriolo, il metabolica attivo della Vit D) e al riassorbimento tubulare renale di Ca. L’iperparatiroidismo secondario è caratterizzato da un’iperfunzione regolatoria delle paratiroidi come conseguenza di un’insufficienza renale o di un deficit di calcio e di vitamina D. L’ipoparatiroidismo primario è piuttosto raro e si manifesta a seguito di interventi alle tiroidi o alle paratiroidi oppure può essere idiopatico (autoimmune). Aumento dei valori: iperparatiroidismo (vedi la tabella); pseudoipoparatiroidismo (resistenza a PTH in organi target a causa di difetti dei recettori); deficit di vitamina D, rachitismo, osteomalacia. Diminuzione dei valori: ipoparatiroidismo (diminuzione di calcio); ipercalcemie tumorali, sovradosaggio di vitamina D, sindrome latte-alcali, sarcoidosi, ipertireosi. Iperparatiroidismo (IPT): diagnostica di laboratorio PTH Ca nel siero Ca nelle urine F nel siero IPT primario f.a./↑ ↑/f.a. ↑/f.a. f.b./↓ IPT secondario (renale) ↑↑ f.a./↓ n/↓ ↑ IPT secondario (intestinale) ↑↑ f.b./↓ ↓ f.b./↓ IPT terziario ↑↑↑ n/↑ * * Ipercalcemia ipocalciurica familare ↑/f.a. ↑/f.a. ↓ ? n= Normalità f.a.= range di normalità (fascia alta) f.b. = range di normalità (fascia bassa) * di regola insufficienza renale terminale/cronica Nota aggiuntiva: Effettuare il prelievo di sangue possibilmente il mattino data la pulsatilità e il ritmo circadiano del PTH intatto (la sera si ha un aumento dei valori). Tariffa: No. pos. DFI: 1595.00 punti tariffari 37.00 Parotite, Virus degli orecchioni, Ghiandola salivare, Orecchioni 1 ml siero L’agente eziologico degli orecchioni (parotite epidemica) è il Myxovirus Parotidis. La trasmissione avviene per via aerogena. Sono a rischio i soggetti tra i 4 e i 15 anni, nonché gli adulti sieronegativi (soltanto il 70% circa degli adulti è immune). Dopo un periodo di incubazione di 2 – 4 settimane, si manifestano i sintomi prodromici: temperature subfebbrili, astenia e un doloroso ingrossamento della ghiandola parotide (nel 75% di entrambi i lati). Compendio degli esami labor team w ag 132 Le complicanze temute sono: pancreatite, orchite (25% dei casi) con eventuale sterilità, tiroidite, sintomi del SNC. Tra le complicanze rare figurano: induzione di diabete di tipo I, miocardite, poliartrite, sordità monolaterale. Nota aggiuntiva: In caso di parotite si registra un leggero aumento dell’amilasi totale (amilasi dalla parotide). In presenza di livelli normali di lipasi e amilasi pancreatica, si può escludere una pancreatite. L’aumento delle IgM si registra circa 3 – 4 giorni dopo la comparsa dei sintomi, quello delle IgG circa 3 – 6 giorni dopo la comparsa dei sintomi oppure dopo la vaccinazione; si possono avere reinfezioni dopo una parotite epidemica pregressa o dopo la vaccinazione. In casi del genere, spesso non si ha produzione di IgM. La diagnosi in questo caso è possibile solo attraverso l’evoluzione del titolo IgG. 495 Parotite, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Tariffa: No. pos. DFI: 3128.00 496 punti tariffari 42.00 Parotite IgG e IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Tariffa: No. pos. DFI: 3128.00, 3129.00 punti tariffari 75.00 616 Paroxetina (Deroxat®) 1 ml siero Valori terapeutici: 30 – 500 g/l Antidepressivo/ inibitore della ricaptazione della serotonina Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Parvovirus, Quinta malattia, Eritema infettivo, Megaloeritema Il parvovirus ha carattere endemico in Europa. L’infezione si trasmette per via aerogena o, meno frequente, per via parenterale. Dopo un periodo di incubazione di 13 – 17 giorni, si manifestano, nei soggetti infetti, un esantema di colore rosso vivo che si protrae per circa 2 – 3 settimane e che interessa dapprima il volto per poi diffondersi alle estremità e al tronco, nonché un ingrossamento dei linfonodi e sintomi influenzali. Altre manifestazioni cliniche sono artralgie e artriti. Il parvovirus B19 può determinare una temporanea mielodisplasia associata all’inibizione dell’eritropoiesi (crisi aplastiche nei pazienti affetti da anemia emolitica). Durante la gravidanza il passaggio transplacentare del virus mette in pericolo il feto e provoca, in circa il 10% dei casi, un idrope fetale con morte intrauterina del feto. Non sono note embriopatie. 617 Parvovirus B19, DNA Sangue EDTA Liquido amniotico Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3146.00 499 punti tariffari 180.00 Parvovirus B19, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli anticorpi di classe IgG anti-Parvovirus B19 sono evidenziabili a partire dalla 3a settimana dopo l’infezione e persistono per tutta la vita. Se risultano positive solo le IgG, ciò è indice di infezione pregressa. Tariffa: No. pos. DFI: 3143.00 punti tariffari 42.00 477 Parvovirus B19, IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli anticorpi di classe IgM anti-Parvovirus B19 sono evidenziabili di regola alla comparsa dell’esantema e persistono per 3 – 5 mesi. Tariffa: No. pos. DFI: 3144.00 punti tariffari 37.00 3635 PCA-3 mRNA Set PCA-3 art. n° M223 Urine 5 ml Intervalli di riferimento: < 35.0 Score L’esame di controllo con esplorazione digito-rettale (DRE) e dosaggio del PSA (Antigene Prostatico Specifico) consente di individuare il carcinoma della prostata agli stadi iniziali. Evidenze sospette alla DRE e valori del PSA chiaramente >10 ug/l conducono generalmente a biopsie positive. Valori borderline alti del PSA <10 ug/l spesso creano invece un dilemma diagnostico: i riscontri bioptici negativi sono frequenti, il valore di PSA libero è spesso un risultato inconclusivo. La quantificazione degli mRNA di PCA-3 nelle cellule prostatiche reperite nelle urine fornisce informazioni aggiuntive; Le cellule tumorali della prostata inducono un’iperespressione di questi mRNA superiore di 50-100 volte rispetto ai valori normali. Il risultato consiste in una valutazione, un punteggio definito "score", eseguita alla luce di informazioni cliniche atte a quantificare la probabilità di una biopsia della prostata positiva. Il vantaggio cruciale rispetto alla determinazione del PSA risiede nell'indipendenza dal volume della prostata e nella correlazione con le dimensioni del carcinoma. Aumento dei valori: denota carcinoma prostatico Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 (8x), 2021.00, 2910.00 punti tariffari 905.00 PCR, Polymerase Chain Reaction, Reazione a catena della polimerasi La PCR, che consente l’aumento di acidi nucleici, è un metodo di rilevazione molto sensibile di RNA e DNA batterico o virale. La soglia bassa di rilevazione comporta tuttavia un’estrema predisposizione alle impurità. Si prega pertanto di tenere presenti particolari suggerimenti per la produzione del materiale. Compendio degli esami labor team w ag 133 Sangue: durante il prelievo ematico indossare guanti senza talco. Cambiare i guanti in caso di più prelievi eseguiti sullo stesso paziente. Non travasare il sangue, le provette di sangue eparinato non possono essere impiegate, poiché l’eparina inibisce la reazione. Liquido cerebrospinale: raccogliere in una provetta sterile il liquido cerebrospinale del punto di iniezione dopo aver scartato le prime gocce. Non suddividere ulteriormente provette previste per la PCR, inviare a fresco (4° C). Evitare di congelare e scongelare più volte. Urine: inviare i campioni in provette sterili per l’urina. Non utilizzare provette contenenti eparina. Non aggiungere additivi, come acido borico o altre sostanze conservanti. Feci: inviare un campione di feci (ca. 5 – 10 g) possibilmente in una provetta per feci raffreddata (4° C). Evitare di congelare e scongelare più volte. Espettorato, broncolavaggio, succo gastrico: inviare il materiale fresco in provette sterili senza additivi. Si consiglia di inviare a temperatura di 4° C. Tamponi: utilizzare provetta per PCR (set PCR), non utilizzare provette contenenti agar. Rimuovere il tampone prima dell’invio. Agoaspirati: (liquido pleurico, midollare, ascitico, articolare, liquidi cistici, contenuto vescicale). Inviare l’agoaspirato ottenuto in modo sterile, senza aggiunta di eparina e senza mezzo di trasporto. Come inibitore della coagulazione, se necessario, deve essere usato solo sangue EDTA. Campioni di tessuto: le biopsie cutanee devono essere trasportate in provette sterili, quelle epatiche devono essere trasportate surgelate. 3091 PCR per l'identificazione di batteri Biopsia Liquido cerebrospinale Agaspirato Intervalli di riferimento: negativo L'analisi è significativa soltanto su campioni prelevati da siti primariamente sterili. Si esegue la ricerca aspecifica di batteri di qualsiasi tipo. L'analisi è indicata soltanto per le infezioni di cui si sospetta una genesi batterica, ma per le quali l'analisi microbiologica convenzionale non ha dato risultati, o se si sospetta la presenza di batteri difficilmente riproducibili in coltura. La PCR ad ampio spettro comprende la maggior parte dei batteri noti, ma è meno sensibile rispetto a singoli test specifici e mirati. Non è possibile una prova di resistenza. Tariffa: No. pos. DFI: 3023.00, 2021.00 punti tariffari 482.00 789 Pemfigoide bolloso, autoanticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 20.0 RE/ml Gli autoanticorpi sono evidenziabili nella pemfigoide bolloso e pemfigoide mucoso. BPAG1/BP180 BPAG2/BP230 Nota aggiuntiva: vedi inoltre autoanticorpi anti-cute Tariffa: No. pos. DFI: 1194.00 (2x) punti tariffari 174.00 2620 Penfluridol (Semap®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 619 13 – 81 nmol/l No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Pentaclorobenzene 10 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Tariffa: prezzo su richiesta 6058 Pepsinogeno I 2 ml siero congelato Intervalli di riferimento: 40 – 130 g/l Il peptide pepsinogeno è il precursore inattivo dell’enzima digestivo pepsina. Viene prodotto e rilasciato come zimogeno (precursore inattivo dell’enzima) dalle cellule principali dello stomaco. Questo meccanismo assicura che la pepsina non digerisca già nelle cellule i componenti propri delle cellule. La secrezione di pepsinogeno è stimolata anche dalla gastrina. Diminuzione dei valori: Ipo- o anacidità dello stomaco come indice di danno atrofico della mucosa gastrica (gastrite atrofica cronica di tipo 1). Tariffa: No. pos. DFI: 1736.00 punti tariffari 42.00 236 Peptide C 2 ml siero Intervalli di riferimento: a digiuno 300 – 900 pmol/l Nelle cellule B del pancreas viene sintetizzata la proinsulina, che è composta dalla catena A e B dell’insulina e da entrambe le catene leganti del peptide C. Nella secrezione insulinica, il peptide C viene scisso dall’insulina in quantità equimolari. Entrambe le sostanze, però, non vengono rilevate in concentrazioni analoghe nel siero, poiché il peptide C, al contrario dell’insulina nel fegato, non viene metabolizzato e ha un tempo di emivita più lungo. Il peptide C rappresenta quindi un parametro valido per la valutazione della funzione escretoria e della riserva insulinica del pancreas. Aumento dei valori: insulinoma, ipoglicemia factitia dovuta a tiourea (rapporto peptide C/Insulina < 1); diabetici di tipo II. Diminuzione dei valori: diabete di tipo I, ipoglicemia factitia dovuta a insulina esogena. Nota aggiuntiva: valutazione del fabbisogno di insulina entro i 2 anni successivi: rapporto peptide C/zuccheri nel sangue > 70 (pmol/l/mmol) nessuna carenza di insulina, < 70 pmol/mmol possibile carenza di insulina. Peptide C < 300 pmol/l/l con glucosio nel sangue aumentato a digiuno: possibile diabete mellito tipo I. Peptide C > 300 pmol/l con glucosio nel sangue aumentato a digiuno: possibile diabete mellito tipo II. Compendio degli esami labor team w ag 134 Tariffa: 647 No. pos. DFI: 1244.00 punti tariffari 37.00 Peptide del procollagene III 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.00 E/ml Il procollagene-III viene sintetizzato principalmente nel fegato come stadio preliminare biosintetico del collagene. Se a seguito di una condizione patologica si ha un aumento del tessuto connettivo (ad es. fibrosi) nel fegato, ne consegue un aumento di procollagene–III rilevabile nel sangue. La determinazione è utile per evidenziare una trasformazione degenerativa dei tessuti epatici funzionali. Pertanto il significato diagnostico non risiede nella diagnosi iniziale, ma nei monitoraggi del decorso. Aumento dei valori: epatite cronica attiva, fibrosi epatica, cirrosi epatica, epatite acuta, fibrosi polmonare, patologie reumatiche, infarto cardiaco, acromegalia, politrauma, fegato grasso, gravidanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1622.00 punti tariffari 65.00 728 Peptide vaso attivo intestinale, VIP 2 ml plasma EDTA congelato, provetta speciale con additivo Trasylol Intervalli di riferimento: < 63.0 pg/ml Il peptide vaso attivo intestinale è un polipeptide del sistema nervoso gatrointestinale. Il peptide causa vasodilatazione, stimolazione della secrezione intestinale, regolazione della motilità gastrointestinale ed inibizione della secrezione di HCl. Aumento dei valori: VIPoma (sindrome di Verner Morrison) Tariffa: No. pos. DFI: 1743.00 punti tariffari 85.00 622 Perfenazina (Trilafon®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 3508 497 3.0 – 30.0 µg/l No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 2 ml siero Valori terapeutici: 100 – 500 ng/ml Analgesico opioide Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Petidina Picorna virus, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC vedi inoltre ECHO virus, Coxackie virus Tariffa: punti tariffari 151.00 5061 Pindololo 2 ml siero Valori terapeutici: Betabloccante Tariffa: 20 – 100 µg/l No. Pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Piombo 370 10 ml sangue EDTA 507 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: sangue 0.43 mol/l urine 0.48 mol/l Circa il 90% del piombo presente nell'organismo si deposita nelle ossa sotto forma di fosfato di piombo e il suo metabolismo è paragonabile a quello del calcio. Il piombo è presente nel sangue legato prevalentemente agli eritrociti e la sua concentrazione è 100 volte superiore a quella rilevata nel siero. Pertanto una determinazione del piombo nel siero non è indicata. La determinazione nel sangue EDTA è da preferire ad un esame delle urine, poiché l'escrezione di piombo è bassa e subisce una forte variazione. Concentrazioni elevate di piombo si riscontrano nei gas di scarico delle automobili, nelle condutture dell'acqua, nei colori, nelle stoviglie da cucina, nelle ferite da arma da fuoco e nel vino. Nei giovani il riassorbimento del piombo è maggiore che negli adulti. Valori elevati di piombo nel sangue/urine sono indicativi di un'elevata assunzione di piombo, tuttavia non sono sinonimo di una intossicazione da piombo. L'intossicazione è legata a sintomi clinici. L'avvelenamento cronico da piombo si presenta con cefalea, spossatezza, irritabilità, inappetenza, con anisocitosi, poichilocitosi e picchiettatura basofila degli eritrociti. La muscolatura liscia subisce un aumento delle contrazioni (coliche legate al tratto gastrointestinale), il colorito è pallido, encefalopatia saturnina. Disturbo motorio periferico delle estremità superiori. Nefropatia con ipertonia. L'avvelenamento acuto da piombo si presenta con gastroenterocolite, coliche, emolisi, insufficienza epatica, disturbi respiratori e paralisi. I sintomi corrispondono ad una porfiria acuta. Nota aggiuntiva: in caso di avvelenamento cronico di piombo in seguito all'intervento del piombo nel metabolismo degli eritrociti, si manifestano una maggiore eliminazione degli acidi delta-amino levulinici e della coproporfirina nell'urina e un aumento del contenuto di protoporfirina negli eritrociti. Tariffa: No. pos. DFI: 1211.00 punti tariffari 135.00 631 Pipamperone (Dipiperon®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 632 20 – 200 g/l No. pos. DFI: 1579.00 Piperacillin (Pipril®) 2 ml siero punti tariffari 140.00 Compendio degli esami labor team w ag Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 5303 basale picco No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Pirazinamide 2 ml siero Valori terapeutici: Tubercolostatico Tariffa: 546 1.0 – 5.0 mg/l 20.0 – 70.0 mg/l 135 vedi referto No. pos. DFI: 1063.00 punti tariffari 69.00 Piridinoline, Crosslinks, Deossipiridinolina 20 ml della 2a urina del mattino Intervalli di riferimenti: deossipiridinoline f 3.0 – 7.4 nmol/mmol creatinina m 2.3 – 5.4 nmol/mmol creatinina I derivati del piridinolina (PYD) e del desossipiridinolina (DPD) si formano come frammenti d’incrocio (crosslink) durante la maturazione del collagene e sono responsabili della stabilità del collagene extracellulare. Nell’ambito di un riassorbimento osseo vengono rilasciati nella circolazione ed eliminati per via renale. I componenti metabolizzati possono essere rilevati direttamente nelle urine. Contrariamente alla idrossiprolina, i crosslink non vengono influenzati né dall’alimentazione né dalla formazione di collagene, entrambi (PYD e DPD) sono assenti anche nella pelle e nel tessuto connettivo. I crosslink si distinguono anche per la “specificità tissutale” oltre che per l’elevata “specificità di processo”. Mentre il PYD è presente nella cartilagine, nelle ossa e nei ligamenti, il DPD è presente solo nelle ossa. Aumento dei valori: aumento della osteolisi (osteoporosi, morbo di Paget, iperparatiroidismo, osteomalacia, metastasi ossee, artrite reumatoide e artrosi). Aumenti di PYD in caso di manifestazioni di degrado della cartilagine (artriti). Nota aggiuntiva: nelle donne in post-menopausa i valori dei crosslink possono raddoppiare. Con un trattamento con estrogeni le concentrazioni sono inferiori. Con una terapia a base di bisfosfonati sono presenti valori molto bassi. Tariffa: No. pos. DFI: 1641.00 punti tariffari 53.00 3801 Pirimetamina (Daraprim®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiprotozoico Tariffa: 5296 0.20 – 0.50 mg/l No. pos. DFI: 1060.00 Piroxicam 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antireumatico non steroideo Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 3217 punti tariffari 76.00 Piruvato, Acido piruvico 5 ml sangue NaF Intervalli di riferimento: 3.6 – 5.9 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1517.00 635 punti tariffari 115.00 punti tariffari 23.00 Plasminogeno Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 75 – 150% Attività: La plasmina che si forma dal plasminogeno circolante nel plasma è il risultato finale dell’attivazione del meccanismo della fibrinolisi. La plasmina ha il compito di sciogliere il coagulo di fibrina che si era formato alla fine della cascata coagulativa. Diminuzione dei valori Aquisito: terapia fibrinolitica (streptochinasi, urochinasi), iperfibrinolisi endogeno, coagulopatia di consumo, danni gravi del parenchima epatico, fisiologico nei prematuri e neonati. Congenito: causa rara nelle tromboembolie nei giovani. aplasminogenemia, displasminogenemia. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta, malattie tumorali (carcinoma della prostata), diabete mellito, gravidanza, inibitori dell’ovulazione ad alto contenuto di estrogeni. Tariffa: No. pos. DFI: 1604.00 punti tariffari 27.00 430 Plasmodi, Malaria, ricerca anticorpale 1 ml siero Ricerca anticorpale mediante immunofluorescenza ed ELISA Intervalli di riferimento: negativo Indagine idonea per la conferma diagnostica retrospettiva o l’approfondimento diagnostico in caso di ripetuti riscontri negativi nella ricerca diretta di plasmodi e stati febbrili persistenti dopo un soggiorno in zone malariche. Limite: nel caso di trattamento molto precoce della malaria, possono venire a mancare significanti aumenti del titolo. Nota aggiuntiva: Indagine non idonea per diagnosticare una malaria in atto. Gli anticorpi compaiono nel sangue dopo i parassiti; ne può derivare una situazione che mina la vita del paziente prima ancora che sia evidenziabile una risposta anticorpale (vedi malaria, ricerca diretta di parassiti). Non è ideonea per il monitoraggio del decorso o della terapia, dato che gli anticorpi anti-plasmodi possono persistere per anni. Tariffa: No. pos. DFI: 3534.00 (2x) punti tariffari 84.00 498 Plasmodi, Malaria, ricerca diretta di parassiti Sangue EDTA e 4 strisci di sangue non colorati, spedizione espresso previa comunicazione telefonica Compendio degli esami labor team w ag 136 Malaria tropicale: Sussiste il rischio che insorgano entro breve tempo complicanze letali in seguito ad anemia, trombopenia, disturbi circolatori (adesione degli eritrociti alle pareti vascolari dovuta alla secrezione macrofagica di TNF-alfa). La sintomatologia clinica della malaria terzana maligna è caratterizzata da grave anemia, emorragie spontanee, shock, insufficienza renale, malaria cerebrale. Analitica: Il Laboratorio ricorre alla combinazione di tre test diversi per una diagnosi sicura e celere o per l’esclusione della diagnosi di malaria (non è consigliabile eseguire test singoli, dato che nessuno dei test è in grado di rilevare tutte le forme di malaria): ricerca dell’antigene per P. falciparum (malaria tropicale) - ICT Malaria® - e P. vivax, ricerca microscopica di plasmodi negli strisci di sangue e nella goccia spessa. Nel caso di referto positivo segue l’identificazione di plasmodi e di parassitemia. Il Laboratorio esegue inoltre l’emogramma e la differenziazione leucocitaria. Nota aggiuntiva: Ai fini delle analisi ci servono alcune indicazioni cliniche: febbre, paese di soggiorno, chemioprofilassi, terapia antibiotica. Tariffa: No. pos. DFI: 3535.00, 3533.00 punti tariffari 100.00 637 Platino 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.20 µg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1608.00 638 punti tariffari 105.00 Pneumococchi, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 3.3 mg/l livello protettivo Tariffa: No. pos. DFI: 3387.00 punti tariffari 42.00 184 Poliomielite 1/2/3, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 1:4 protetto Nota aggiuntiva: L’analisi serve alla diagnostica di una malattia acuta (non alla verifica dello stato vaccinale). Tariffa: No. pos. DFI: 3147.00 punti tariffari 47.00 2203 Polipeptide pancreatico, PP 2 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: < 100 pmol/l Il polipeptide pancreatico, è sintetizzato nelle „cellule PP“ (cellule APUD) delle isole di Langerhans nel pancreas. Inibisce la motilità intestinale, il flusso biliare e la secrezione pancreatica. Aumento dei livelli: alimentazione altamente proteica, APUDoma (insulinoma, glucagonoma, VIPoma), MEN di tipo I Tariffa: No. pos. DFI: 1576.00 punti tariffari 70.00 2168 Polmone del contadino, precipitine, Farmer's lung 2 ml siero Intervalli di riferimento: Mikropolyspora faeni IgG, m22 < 6.5 mg/l Aspergillus fumigatus IgG, m3 < 27.0 mg/l Aspergillus niger IgG, m207 < 18.0 mg/l Aureobasidium pullulans IgG, m12 < 18.0 mg/l Penicillium notatum IgG, m1 < 18.0 mg/l Mucor racemosus IgG, m4 < 18.0 mg/l Thermoactinomyces vulgaris IgG, m23 < 18.0 mg/l polvere di fieno, b7 < 0.70 kU/l Mikropolyspora faeni IgG, Aspergillus fumigatus IgG, Aspergillus niger IgG, Aureobasidium pullulans IgG, Penicillium notatum IgG, Mucor racemosus IgG, Thermoactinomyces vulgaris IgG, polvere di fieno Tariffa: No. pos. DFI: 1446.00, 1454.00, 1455.00 (6x) punti tariffari 229.00 2273 Polmone dell'allevatore di piccione, precipitine 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 7.5 mg/l Piccione IgG Tariffa: No. pos. DFI: 1454.00 2264 Polmone dell'avicoltore, precipitine 2 ml siero Intervalli di riferimento: parrocchetto IgG, e90 piccione IgG, e91 pappagallo IgG, e92 Tariffa: punti tariffari 93.00 2625 punti tariffari 43.00 < 15.0 mg/l < 7.5 mg/l < 12.0 mg/l Polmone del lavoratore del formaggio, precipitine 2 ml siero Intervalli di riferimento: Mikropolyspora faeni Aspergillus fumigatus Aspergillus niger Aureobasidium pullulans Penicillium notatum Mucor racemosus Thermoactinomyces vulgaris Mikropolyspora faeni, Aspergillus fumigatus, Aspergillus notatum, Mucor racemosus, Thermoactinomyces vulgaris Tariffa: No. pos. DFI: 1454.00, 1455.00 (6x) < 6.5 mg/l < 27.0 mg/l < 18.0 mg/l < 18.0 mg/l < 18.0 mg/l < 18.0 mg/l < 18.0 mg/l niger, Aureobasidium pullulans, Penicillium punti tariffari 193.00 Compendio degli esami labor team w ag 137 Porfirie, diagnostica, Pentacarbossiporfirina, Coproporfirina 54511 Esami di base acido delta-amino-levulinico (urine acidificate) porfobilinogeno (urine non acidificate, al riparo dalla luce) porfirine totali (urine non acidificate, al riparo dalla luce) Nota aggiuntiva: vedere le singole analisi Urine DALS N N Porfiria eritropoietica Protoporfiria eritropoietica (protoporfiria) Porfirie epatiche: Porfiria intermittente acuta A+ Coproporfiria ereditaria A+ Porfiria variegata A+ Porfiria cutanea tarda N Intossicazione da piombo ++ n: normalità (+): aumentato occasional. + Aumentato A+ aumentato nell’attacco acuto PB n n U ++ n K ++ (+) Feci K + (+) PP + ++ Eritrociti U K ++ + n + PP (+) ++ A+ ++ N n n n n n A+ + ++ ++ + n n n A+ + ++ + ++ n n n n ++ + (+) n n n n n + + n n n n + DALS: acido delta-amino-levulinico K: coproporfirina PB: porfobilinogeno PP: protoporfirina U: uroporfirina Nota aggiuntiva: un DALS, un PB e porfirine totali testimoniano contro uno stadio acuto di una porfiria epatica; uno stadio di latenza non è tuttavia escluso. La K e U sono contenuto nelle porfirine totali nelle urine. Porfirine 545 20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce 640 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce Intervalli di riferimento: urine < 240 nmol/24 ore < 21.1 nmol/mmol creatinina feci < 34 µg/g Nota aggiuntiva: vedi porfirie, diagnostica Tariffa: No. pos. DFI: 1613.00 punti tariffari 58.00 641 Porfirine, differenziazione, Uroporfirine 20 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: porfirina totale < 240 nmol/24h < 21.1 nmol/mmol Creatinin uroporfirine < 36.0 nmol/24h < 3.2 nmol/mmol Creatinin hepta-carbossiporfirine < 12.7 nmol/24h < 1.1 nmol/mmol Creatinin hexa-essacarbossiporfirine < 9.4 nmol/24h < 0.8 nmol/mmol Creatinin penta-carbossiporfirine < 7.2 nmol/24h < 0.6 nmol/mmol Creatinin coproporfirine < 184.0 nmol/24h < 16.2 nmol/mmol Creatinin Nota aggiuntiva: vedi porfirie, diagnostica Tariffa: No. pos. DFI: 1613.00, 1611.00 punti tariffari 263.00 544 Porfobilinogeno 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: < 13.3 umol/24 ore < 1.18 mol/mmol creatinina Nota aggiuntiva: vedi inoltre Porfirie Tariffa: No. pos. DFI: 1610.00 punti tariffari 44.00 639 Porfobilinogeno-deaminasi, Uroporfirinogeno-I-sintetasi, Iidrossimetilbilano-sintetasi Sangue EDTA Intervalli di riferimento: 7.3 – 15.8 nmol/l Diminuzione dei valori: porfiria intermittente acuta Tariffa: No. pos. DFI: 1610.00 punti tariffari 44.00 Potassio 241 1 ml siero (decantare il siero un’ora dopo il prelievo di sangue) 534 10 ml urine delle 24 ore, specificare la quantità totale 3600 sangue intero Intervalli di riferimento: siero sangue intero urine Siero: < 7 giorni 7 giorni – 1 anno 1 – 17 anni > 17 anni 3.7 – 5.9 mmol/l 4.1 – 5.3 mmol/l 3.4 – 4.7 mmol/l 3.5 – 5.0 mmol/l 35.8 – 55.0 mmol/l 35.0 – 90.0 mmol/24 ore 3.1 – 8.0 mmol/mmol Creatinina Compendio degli esami labor team w ag 138 Aumento dei valori: insufficienza renale, emolisi, distruzione dei tessuti, acidosi, diabete mellito, insufficienza della corteccia surrenale, terapie a base di ACE-inibitori, diuretici a risparmio di potassio, ciclosporina, antagonisti dell’aldosterone. Diminuzione dei valori: perdita enterale di potassio (diarrea, vomito), perdita renale di potassio (ad es. diuretici tiazidici e dell’ansa), iperaldosteronismo, alcalosi, insulina, catecolamine, vitamina B12, abuso di lassativi. Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati in caso di stasi prolungata al prelievo sanguigno, centrifugazione ritardata, invio di sangue intero. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1479.00 punti tariffari 2.80 urine No. pos. DFI: 1480.00 punti tariffari 2.80 sangue completo No. pos. DFI: 1555.00 punti tariffari 50.00 3122 Pramipexole (Sifrol®) 2 ml siero Valori terapeutici: 390 – 7170 ng/l Agoniste della dopamina Farmaco per la terapia della Malattia di Parkinson Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 5307 Prazepam (Demetrin®) 2 ml siero Valori terapeutici: 200 – 500 µg/l Benzodiazepina Viene determinato il metabolita diazepam. Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 229 punti tariffari 140.00 Prealbumina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 20 – 40 mg/dl Anti-proteina di fase acuta, proteina trasportatrice Diminuzione dei valori: reazioni di fase acuta Tariffa: No. pos. DFI: 1615.00 4315 punti tariffari 140.00 punti tariffari 19.90 Preeclampsia: quoziente sFlt-1/PLGF 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 85 La preeclampsia, nota anche come gestosi, colpisce circa il 5 % delle donne in gravidanza. La patologia può insorgere in qualsiasi momento dalla 20. settimana di gravidanza. I criteri per la diagnosi sono un'ipertensione (>= 140/90 mmHG) e una proteinuria (>= 300 mg/24 h). I segni clinici di preeclampsia sono preceduti da disturbi dell'angiogenesi placentare. Infatti, avvengono una riduzione del fattore pro-angiogenetico PLGF (placental growth factor) e un aumento del fattore antiangiogenetico sFlt-1 (soluble fms-like tyrosine kinase 1). Oggi è possibile dosare entrambe le proteine nel siero materno, ciò permette la diagnosi di preeclampsia da 4 a 5 settimane prima della comparsa dei sintomi. Il quoziente sFlt-1/PLGF si è dimostrato un migliore predittore per la preeclampsia che non il dosaggio dei singoli marcatori, un quoziente > 85 è da considerare un risultato positivo. Tariffa: No. pos. DFI: 1426.00, 1761.00 punti tariffari 129.00 2753 Pregabalina (Lyrica®) 2 ml siero Valori terapeutici: Anticonvulsivo Tariffa: 643 0.5 – 5.0 mg/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Pregnandiolo 10 ml urine Intervalli di riferimento: f 0.2 – 1.5 mg/24h fase follicolare 18 – 133 mg/mol creatinina 1.5 – 6.0 mg/24h fase luteale 133 – 531 mg/mol creatinina 0.3 – 0.9 mg/24h menopausa 27 – 80 mg/mol creatinina Il pregnandiolo è il principale metabolita prodotto dalla degradazione del progesterone. Non ha nessuna funzione fisiologica. Aumento dei valori: gravidanza, pubertà precoce, corionepitelioma, iperplasia surrenalica congenita basata su un deficit di 17-idrossilasi- e 11-idrossilasi, tumore a cellule tecali dell’ovaio, cisti ovariche. Diminuzione dei valori: insufficienza del corpo luteo, insufficienza placentare Tariffa: No. pos. DFI: 1616.00 punti tariffari 61.00 2232 Pregnenolone 2 ml siero Intervalli di riferimento: 15.0 – 90.0 µg/l Il pregnenolone è prodotto a partire dal colesterolo mediante idrossilazione del C20 e del C22 con successiva rottura della catena laterale. Il pregnenolone è la sostanza madre di una serie di ormoni steroidei (DHEA-S, cortisolo, testosterone, estrogeno, progesterone) e viene prodotto principalmente dalle ghiandole surrenali e in piccola parte anche dai testicoli e dalle ovaie. Con l'invecchiamento, la concentrazione di questa sostanza nel sangue diminuisce progressivamente. Per lungo tempo al pregnenolone non è stato attribuito alcun effetto metabolico specifico. Nell’ambito della medicina AntiAgeing a questo ormone vengono ascritte numerose funzioni: Il pregnenolone è impiegato nella terapia di disturbi della memoria, dolori articolari, sindromi da stanchezza, disturbi della libido ed altre condizioni. Tariffa: No. pos. DFI: 1616.00 punti tariffari 61.00 Compendio degli esami labor team w ag 139 Prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 359 Emocoltura Sangue intero – provetta senza anticoagulante Citrato di sodio 1:10 (emostasi) Eparina Sangue EDTA Citrato di sodio 1:5 (sedimentazione eritrocitaria) Provetta con altri additivi (p. es. ACD) Primidone (Mysoline®) 2 ml siero Valori terapeutici: 9.1 – 55.0 mol/l Valori di tossicità: > 92 mol/l Prelievo di sangue: subito prima di assumere la pillola successiva. Il primidone fa parte dei derivati barbiturici e viene impiegato come antiepilettico con efficacia analoga al fenobarbitale. Viene riassorbito rapidamente nel tratto gastrointestinale, la quota legata alle proteine plasmatiche è del 30% e l’emivita di eliminazione è di 4-22 ore. I metaboliti sono il fenobarbitale e il feniletilmalonamide. Indicazioni terapeutici del primidone sono: soprattutto nelle crisi focali semplici, psicomotorie, di grande e piccolo male. Nota aggiuntiva: Il metabolita principale e la sostanza principio attivo è il fenobarbitale che viene quindi automaticamente determinato. Tariffa: No. pos. DFI: 1618.00, 1070.00 punti tariffari 99.90 644 Procainamide (Pronestyl®) 2 ml siero Valori terapeutici: Valori di tossicità: Antiaritmico Tariffa: 645 vedi referto > 16 g/ml No. pos. DFI: 1606.00 punti tariffari 52.00 Procalcitonina, PCT 2 ml siero Intervalli di riferimento: 0.50 g/l >500 mol/l sepsi grave A livello quantitativo la procalcitonina è il peptide precursore più stabile della calcitonina e la sua emivita è di circa 25-30 ore. Al momento non è ancora chiaro dove la procalcitonina viene sintetizzata. In caso di patologie infiammatorie (batteriche) la procalcitonina aumenta rapidamente ed è utile per l’individuazione precoce di infezioni (neonati, postoperatorie, unità di terapia intensiva). Aumento dei valori: infezioni batteriche Tariffa: No. pos. DFI: 1619.00 punti tariffari 84.00 Prodotti fitosanitari Contattare il laboratorio Intervalli di riferimento: vedi referto Acido 2,4,5-triclorofenossiacetico Acido 2,4-diclorofenossiacetico Bromophos-etil Bromophos-metil Chlorfenvinphos Chlorthion DDT 5 ml siero*, 20 ml urine 5 ml siero*, 20 ml urine 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml sangue 10 ml in provetta speciale per impregnante per legno (richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml Deiquat 5 ml siero*, 20 ml urine Demethon-S-Methyl (Metasystox I) 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml Dieldrin sangue 10 ml in provetta speciale (richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml Dimethoat 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml Endrin sangue 10 ml in provetta speciale (richiedere al Laboratorio) Esaclorobenzolo sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno (richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno Esaclorocicloesano (, , -HCH) (richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml sangue 10 ml in provetta speciale für Impregnante per legno Lindano (-HCH) (richiedere al Laboratorio), latte materno 10 ml Metasystox I 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml Paraoxon (E600) 5 ml siero*, 20 ml urine Paraquat 5 ml siero*, 20 ml urine Parathion-etil (E605) 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml, 20 ml urine Parathion-metil 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml, 20 ml urine Phenamiphos (Nemacur) 5 ml siero* Propoxur 5 ml siero*, succo gastrico 20 ml Nota aggiuntiva: se contrassegnata con *, l’analisi ha un senso solo in caso di intossicazione acuta. Tariffa: prezzi su richiesta Progesterone 263 1 ml siero 5123 2 ml saliva Compendio degli esami labor team w ag 140 Intervalli di riferimenti 3.2 – 9.6 nmol/l Tanner I 3.2 – 19.0 nmol/l Tanner II 3.2 – 143 nmol/l Tanner III 3.2 – 413 nmol/l Tanner IV 3.2 – 302 nmol/l Tanner V 13 – 60 anni 0.3 – 4.8 nmol/l fase follicolare 8.0 – 89 nmol/l fase luteale 31.8 – 795 nmol/l gravidanza 0.3 – 1.0 nmol/l contraccezione ormonale > 60 anni < 2.3 nmol/l m < 13 anni 3.2 – 9.6 nmol/l Tanner I 3.2 – 9.6 nmol/l Tanner II 3.2 – 16.0 nmol/l Tanner III 3.2 – 35.0 nmol/l Tanner IV 6.4 – 25.0 nmol/l Tanner V > 13 anni < 1.2 nmol/l saliva f 28 – 82 ng/l fase follicolare 127 – 446 ng/l fase luteale 18 – 51 ng/l menopausa m < 59.0 ng/l Il progesterone è un componente del sistema di regolazione ipotalamico-ipofisario-ovarico. In caso di luteinizzazione delle cellule granulose follicolari, queste avviano una maggiore produzione e secrezione di progesterone sotto l’influenza dell’ormone luteinizzante. Il progesterone fa in modo che l’endometrio si trasformi da proliferante in escretorio, causando un aumento della temperatura corporea basale. Un aumento dei valori è pertanto presente dopo l’ovulazione. Dal livello sierico è possibile dedurre il regolare avanzamento della gravidanza nella sua prima fase. Aumento dei valori: tumori ovarici, mola vescicolare, iperstimolazione indotta, sindrome adrenogenitale. Diminuzione dei valori: insufficienza del corpus-luteum, ipogonadismo primario e secondario. Nota aggiuntiva: per la valutazione della funzione luteale sono necessari diversi prelievi del sangue nella seconda metà del ciclo. Indicare giorno del ciclo mestruale/sett. gestaz. Tariffa: No. pos. DFI: 1620.00 punti tariffari 19.30 3107 siero f < 13 anni Proinsulina intatta 2 ml plasma EDTA Intervalli di riferimento: < 11.0 pmol/l La proinsulina è sintetizzata nelle cellule ß del pancreas e in seguito scissa nei due frammenti insulina e peptide C. Nei soggetti sani si riscontrano soltanto basse concentrazioni plasmatiche di proinsulina intatta. Nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2 e che hanno sviluppato una marcata resistenza all’insulina, si osserva un aumento del rilascio di proinsulina intatta dovuto all’aumentato fabbisogno insulinico. La proinsulina intatta è considerata da una serie di diversi studi e pubblicazioni come un fattore di rischio cardiovascolare indipendente. Sia la molecola intatta sia i suoi prodotti di degradazione inibiscono la fibrinolisi attraverso la stimolazione dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno (PAI-1). I valori a digiuno di proinsulina intatta possono essere utilizzati nella prassi clinica come marcatori predittivi di una insulinoresistenza clinicamente rilevante. Concentrazioni a digiuno di proinsulina intatta aumentate possono anche osservarsi in soggetti con insulinoma. Aumento dei valori: diabete mellito di tipo 2, insulinoresistenza, insulinoma. Diminuzione dei valori: diabete mellito di tipo 1 Tariffa: No. pos. DFI: 1471.00 punti tariffari 21.00 265 Prolattina 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 1 mese 0.3 – 95.0 µg/l 1 mese – 1 anno 0.2 – 29.9 µg/l 1 – 3 anni 1.0 – 17.1 µg/l 3 – 6 anni 1.6 – 13.1 µg/l 6 – 12 anni 1.9 – 9.6 µg/l 12 – 15 anni 3.0 – 14.4 µg/l > 15 anni 2.3 – 25.0 µg/l gravidanza < 250 µg/l m < 1 mese 3.7 – 81.2 µg/l 1 mese – 1 anno 0.3 – 28.9 µg/l 1 – 3 anni 2.3 – 13.2 µg/l 3 – 6 anni 0.8 – 16.9 µg/l 6 – 12 anni 0.9 – 12.9 µg/l 12 – 15 anni 1.6 – 16.6 µg/l > 15 anni < 20.0 µg/l La prolattina è un ormone peptidico prodotto saltuariamente nei lobi anteriori dell’ipofisi. Negli uomini la prolattina stimola la galattopoiesi e la lattogenesi, anche il mantenimento e l’avvio della secrezione del latte successivi al parto. Inoltre una maggiore concentrazione di prolattina mantiene l’anovulazione postparto attraverso lo stimolo dell’allattamento. La regolazione avviene attraverso l’ormone inibitorio che agisce a livello dell’ipotalamo (PIH = prolactin inhibiting hormone), il quale consiste nell’amina biogena dopamina (gli antagonisti della dopamina provocano un aumento della prolattina, la dopamina ne causa invece una riduzione). La concentrazione di prolattina è soggetta ad un ritmo giorno-notte, ovvero nel corso della giornata diminuisce della metà del valore basale rilevato al mattino. La prolattina subisce anche oscillazioni dipendenti dal ciclo (aumenti lievi a metà del ciclo oppure luteali). Aumento dei valori: prolattinoma (microprolattinoma: 50 – 200 g/l, macroprolattinoma oltre 200 g/l, valori superiori a 250 g/l e 5000 mU/l rispettivamente sono pressoché indice di un prolattinoma). Valori fino a circa 50 g/l possono essere dovuti a una serie di cause: dolori, stress, nausea, prelievo di sangue, palpazione mammaria, preparati a base di ormoni (inibitori dell’ovulazione), neurolettici, antidepressivi, ipotireosi, insufficienza renale. La causa per aumenti di prolattina inspiegabili può essere la cosiddetta macroprolattina; si tratta di polimeri di molecole di prolattina e di anticorpi che portano a valori di prolattina Compendio degli esami labor team w ag 141 falsamente elevati. Tramite una reazione di precipitazione con polietilenglicole è possibile evidenziare tale macroforma (vedi alla rispettiva voce). Diminuzione dei valori: menopausa, terapia a base di bromocriptina o lisuride, L-dopa, apomorfina, derivati ergotaminici, insufficienza ipofisaria. In gravidanza: i valori della prolattina aumentano costantemente durante la gestazione fino a 15-20 volte i valori di partenza. In fase post-parto la prolattina scende nuovamente tornando ai valori normali nel giro di 4-6 settimane. Durante il periodo di allattamento i valori basali della prolattina non aumentano significativamente, gli aumenti legati all’atto dell’allattamento, invece, raggiungono in breve tempo valori elevati. Nota aggiuntiva: per escludere un aumento legato a stress, si consiglia di eseguire due prelievi di sangue a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro con canula venosa. Vedi anche prolattina, macroprolattina. Tariffa: No. pos. DFI: 1623.00 punti tariffari 14.80 648 Prolattina: Macroprolattina, Big-Big-Prolattina 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 60% La prolattina può polimerizzarsi oppure può formare un complesso assieme agli anticorpi (macroprolattina). Queste molecole vengono rilevate mediante i test tradizionali e possono essere la causa di aumenti di prolattina persistenti, inspiegabili e asintomatici. Tramite una reazione di precipitazione con polietilenglicole è possibile evidenziare tale macroforma. Tariffa: No. pos. DFI: 1623.00 (3x) punti tariffari 44.40 649 650 Promazina (Prazine®) 2 ml siero Valori terapeutici: 100 – 500 µg/l Valori di tossicità: > 1000 µg/l Neurolettico Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 Prometazina (Lysedyl®, Nardyl®) 2 ml siero Valori terapeutici: Neurolettico Tariffa: 3173 punti tariffari 99.00 vedi referto No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Propafenone (Rytmonorm®) 2 ml siero Valori terapeutici: 0.05 – 1.0 mg/l Propafenone è un antiaritmico della classe Ic e serve alla terapia delle aritmie cardiache. Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 5050 Propeptide C-terminale del procollagene I, P1CP 1 ml siero Intervalli di riferimento: f m < 2 mesi 2 - 5 mesi 5 – 8 mesi 8 – 11 mesi 11 mesi – 2 anni 2 – 3 anni 3 – 4 anni 4 – 5 anni 5 – 6 anni 6 – 7 anni 7 – 8 anni 8 – 9 anni 9 – 10 anni 10 – 11 anni 11 – 12 anni 12 – 13 anni 13 – 14 anni 14 – 15 anni 15 – 16 anni 16 – 17 anni 17 – 18 anni > 18 anni < 2 mesi 2 - 5 mesi 5 – 8 mesi 8 – 11 mesi 11 mesi – 2 anni 2 – 3 anni 3 – 4 anni 4 – 5 anni 5 – 6 anni 6 – 7 anni 7 – 8 anni 8 – 9 anni 9 – 10 anni 10 – 11 anni 11 – 12 anni 2685 – 3385 µg/l 810 - 1400 µg/l 883 - 1655 µg/l 599 - 1069 µg/l 589 - 1103 µg/l 383 – 661 µg/l 519 – 613 µg/l 443 – 641 µg/l 339 – 737 µg/l 410 – 732 µg/l 283 – 779 µg/l 379 – 871 µg/l 370 – 892 µg/l 499 – 753 µg/l 495 – 891 µg/l 302 – 706 µg/l 181 – 649 µg/l 123 – 623 µg/l 94 – 372 µg/l 52 – 94 µg/l 48 – 102 µg/l 19 – 102 µg/l 2248 – 3314 µg/l 919 – 1855 µg/l 947 - 1269 µg/l 799 - 947 µg/l 651 - 745 µg/l 500 – 822 µg/l 397 – 639 µg/l 391 – 641 µg/l 308 – 704 µg/l 458 – 774 µg/l 428 – 684 µg/l 404 – 718 µg/l 360 – 686 µg/l 439 – 653 µg/l 434 – 764 µg/l Compendio degli esami labor team w ag 142 12 – 13 anni 436 – 822 µg/l 13 – 14 anni 474 – 1112 µg/l 14 – 15 anni 351 – 881 µg/l 15 – 16 anni 382 – 1144 µg/l 16 – 17 anni 118 – 284 µg/l 17 – 18 anni 52 – 178 µg/l > 18 anni 21 – 78 µg/l P1CP è una glicoproteina che viene prodotta mediante clivaggio extracellulare delle molecole di procollagene sintetizzate dagli osteoblasti durante la formazione ossea. P1CP è soggetta al ritmo circadiano. Aumento: turnover osseo aumentato. Diminuzione: formazione ossea diminuita. Nota: in caso di variazioni circadiane marcate, consigliamo in alternativa la determinazione del procollagene-I propeptide-N-terminale (P1NP), che non è soggetto a questo tipo di fluttuazioni. Tariffa: No. pos. DFI: 1622.00 punti tariffari 65.00 646 Propeptide N-terminale del procollagene I, P1NP 1 ml siero Intervalli di riferimento: 15.0 – 59.0 µg/l P1NP è una glicoproteina che si forma dalla scissione extracellulare delle molecole del procollagene sintetizzate dagli osteoblasti nell’ambito della formazione ossea. Un aumento del parametro indica pertanto un maggiore ricambio osseo. P1NP non è soggetto al ritmo circadiano. Aumento dei valori: aumento del ricambio osseo. Diminuzione dei valori: ridotta neoformazione ossea. Nota aggiuntiva: la determinazione del P1NP sostituisce quella del P1CP (Propeptide C-terminale del procollagene I). Infatti, il P1CP mostra un’instabilità pre-analitica e variazioni circadiane pronunciate. Tariffa: No. pos. DFI: 1622.00 punti tariffari 65.00 653 3558 Propifenazone (nei diversi farmaci combinati) 2 ml siero Intervalli di riferimento: 1.5 – 12.5 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 Propossifene 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo Il propossifene nell’urina è un blando analgesico indicato all’uso nella disassuefazione e nel trattamento dei tossicodipendenti. Tariffa: No. pos. DFI: 1685.00 punti tariffari 55.00 5254 Proteina 14-3-3 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo La proteina 14-3-3 è una proteina ubiquitariamente espressa; in particolare, nel sistema nervoso centrale, essa è espressa nelle cellule neuronali. Nelle malattie neurologiche caratterizzate da una rapida degenerazione delle cellule nervose (come le encefalopatie spongiformi trasmissibili, p.e. la malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD), l'encefalite virale, l'ictus) la proteina 14-3-3 può essere rilevata anche nel liquor. Tale proteina rappresenta quindi un marcatore aspecifico altamente sensibile per lesioni neuronali. La proteina 14-3-3 è prodotta anche in molte altre cellule dell'organismo, come p.e. negli eritrociti. Di conseguenza, un sanguinamento nel sistema nervoso centrale (come un’emorragia subaracnoidea o un’emorragia intracerebrale) può portare ad un aumento dei livelli di proteina 14-3-3. Nel peggiore dei casi, anche una minima contaminazione del fluido cerebrospinale con eritrociti può produrre un risultato falso positivo. L'indagine sarà condotta principalmente in casi di sospetta malattia di Creutzfel-Jakob. Tariffa: No. pos. DFI: 1667.00 punti tariffari 72.00 Proteina 254 530 1956 8001 8011 1958 1 ml siero 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale 1 ml liquido cerebrospinale 5 ml agoaspirato 5 ml liquido pleurico 5 ml liquido ascitico Intervalli di riferimento: siero < 1 mese 1 mese – 1 anno 1 – 2 anni > 2 anni urine 46 – 68 g/l 48 – 76 g/l 60 – 80 g/l 63 – 83 g/l < 140 mg/24 ore < 13 mg/mmol creatinina cerebrospinale 0.15 – 0.45 g/l agoaspirato 11 – 22 g/l liquido pleurico/ascitico < 30 g/l trasudato > 30 g/l essudato La frazione totale di proteine del plasma è formata da oltre 100 strutture note di proteine. L’albumina, le globuline 1,2 e vengono formate dalle cellule parenchimali del fegato, le globuline dai plasmociti. Il significato fisiologico risiede nel mantenimento della pressione colloidosmotica, nella funzione veicolare per i lipidi, i prodotti metabolici, gli ormoni e i minerali. Aumento dei valori: plasmocitoma, morbo di Waldenström, patologie cronico-infiammatorie, disidratazione (pseudoiperproteinemia). Diminuzione dei valori: danni epatici, alimentazione con scarso apporto proteico, sindrome da malassorbimento, sindrome nefrotica, enteropatia essudativa, ustioni, formazione di ascite, versamento pleurico, emodialisi. Compendio degli esami labor team w ag Tariffa: 780 siero urine No. pos. DFI: 1634.00 No. pos. DFI: 1635.00 143 punti tariffari 2.50 punti tariffari 8.70 Proteina Beta-Trace, β-TP Secrezione nasale o auricolare (ev. tamponi Merocell) 1 ml liquido cerebrospinale Intervallo di riferimento: secrezione < 0.5 mg/l liquido cerebrospinale > 6.0 mg/l La proteina Beta-Trace è una Prostaglandina-D- Sintasi, che può essere riscontrata nel liquor e in altri fluidi corporei (perilinfa, endolinfa). Nel caso di secrezioni acquose di origine sconosciuta dal naso o dall’orecchio, la presenza della proteina Beta-Trace nelle secrezioni è indice di una rino- o otoliquorrea. Questo nuova analisi sostituisce il test di determinazione della beta-2-transferrina, metodo impiegato finora in questi casi; il nuovo metodo mostra una miglior sensitività e specificità. Nota aggiuntiva: Il secreto viene prelevato direttamente oppure applicando un tampone Merocell (lasciare a riposo per 2 ore). I tamponi umidi vengono riposti in un contenitore sterile ed ermetico (ad es. provetta per le urine) e contrassegnati lateralmente. Tariffa: No. pos. DFI: 1200.00 punti tariffari 315.00 655 Proteina C Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: 55 – 111% Proenzima dipendente dalla vitamina K, attivato dalla trombina. In forma attiva la proteina C ha funzioni anticoagulanti e profibrinolitiche, poiché inibisce la cascata della coagulazione mediante scissione proteolitica del fattore Va e VIIIa e dell’inibitore dell’attivatore del plasminogeno. La proteina C attiva è rilevabile nella circolazione e necessita, per espletare completamente la sua azione, di un cofattore, la proteina S. In caso di mancanza di proteina C la coagulazione diventa eccessivamente attiva, favorendo episodi tromboembolici. Diminuzione dei valori: Deficit congenito di proteina C, deficit di vitamina K, terapia a base di cumarina, terapia a base di eparina, disturbi delle funzioni epatiche (epatite, cirrosi epatica), DIC, sindrome nefrotica, diabete mellito insulino-dipendente, colite ulcerosa, uremia, emodialisi, chemioterapia, trapianto di midollo autogeno, anemia drepanocitica. Nota aggiuntiva: per escludere con certezza una carenza di proteina S l’esame deve essere eseguito circa 2 settimane dopo aver interrotto l’assunzione di cumarina ed eparina. Tariffa: No. pos. DFI: 1629.00 punti tariffari 52.00 278 Proteina C reattiva, CRP 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 9.0 mg/l La proteina C reattiva è una proteina di fase acuta delle difese immunitarie aspecifiche con reazione rapida ad un focolaio infettivo. Viene sintetizzata dall’interleuchina-6 stimolata nelle cellule epatoparenchimali e rilasciata nel sangue. Si lega alla parete cellulare dei batteri e attiva il classico sistema del complemento. Come nel caso della VES (= velocità di eritrosedimentazione) le infezioni iniziali o croniche sono evidenziate da un aumento del valore, anche il livello di gravità del quadro patologico si può ricavare quantitativamente con una dinamica spiccata del valore sierico di CRP. Il tempo di emivita è di 24 ore, l’aumento massimo si rileva dopo circa 50 ore. Nota aggiuntiva: le infezioni batteriche causano un aumento più accentuato rispetto alle patologie virali. Il morbo di Crohn causa un aumento più forte che la colite ulcerosa. Tariffa: No. pos. DFI: 1245.00 punti tariffari 10.00 2780 Proteina C reattiva ad alta sensibilità, sCRP 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.37 mg/l Studi hanno dimostrato che reazioni infiammatorie croniche contribuiscono alla genesi e alla progressione delle malattie cardiovascolari. L’aumento della formazione di citochine determina la sintesi di CRP in bassa concentrazione nel fegato. Negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi di prova che rilevano concentrazioni molto basse del CRP. In assenza di malattie infiammatorie e altre reazioni in fase acuta la misurazione del CRP può pertanto essere utilizzata per valutare i rischi di malattie cardiovascolari (valori CRP >9mg/l testimoniano una reazione in fase acuta e non sono utilizzabili per quanto riguarda le malattie cardiovascolari). Più importante del valore assoluto del CRP nella valutazione del rischio cardiovascolare è tuttavia la valutazione del valore in considerazione di ulteriori fattori di rischio (stato lipidico, omocisteina ecc.). Nota aggiuntiva: un solo caso di CRP alto è poco significativo; nella valutazione dei rischi si utilizzano valori alti ricorrenti. Tariffa: No. pos. DFI: 1245.00 punti tariffari 10.00 3836 Proteina eosinofila X Feci Intervalli di riferimento: < 360 g/l La proteina eosinofila X (EPX) viene liberata a livello intestinale dai granulociti eosinofili. Aumento dei valori: allergie alimentari, malattie infiammatorie intestinali, parassitosi intestinali Tariffa: No. pos. DFI: 1278.00 punti tariffari 44.00 2231 Proteina legante il retinolo (RBG) 2 ml siero Intervalli di riferimento: 3.0 – 6.0 mg/dl La proteina legante il retinolo è la proteina che ha la funzione di trasporto della vitamina A (retinolo). L'emivita nel siero è breve; una concentrazione sierica diminuita può pertanto essere un'indicazione di un ridotto apporto proteico. La RBG viene riassorbita dall'urina primaria da parte delle cellule del tubulo. Un danno tubulare determina un'aumentata eliminazione urinaria. In presenza di livelli sierici diminuiti l'attendibilità della determinazione nelle urine risulta ridotta. Siero: Riduzione dei livelli: malnutrizione, soprattutto deficit proteico. Aumento dei livelli urinari: denota un danno tubulare Compendio degli esami labor team w ag 144 Tariffa: 656 No. pos. DFI: 1650.00 punti tariffari 46.00 Proteina S, attività Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: 12 – 60% 22 – 78% 33 – 93% 54 – 119% 41 – 114% 52 – 92% f 60 – 130% 52 – 118% contraccezione ormonale m > 16 anni 60 – 130% La proteina S è un cofattore della proteina C, dipendente anche dalla vitamina K. La proteina S circola nel plasma solitamente per un 60% legato alla proteina C4b-binding, solo circa il 40% è presente in forma libera e solo questa quantità non legata svolge la funzione di cofattore. La proteina S attivata può essere inibita in modo specifico mediante due plasmaproteine, l’inibitore della proteina C e l’antitripsina a1. Per mezzo della proteina S il legame tra proteina C e la membrana superficiale dei fosfolipidi si alleggerisce e la reazione della proteina C attiva con il fattore V e VIII accelera di circa 30 volte. Diminuzione dei valori: deficit congenito di proteina S, falsa bassa concentrazione in caso di carenza del complesso della prototrombina (deficit di vitamina K) terapia a base di cumarina, terapia a base di eparina, disturbi delle funzioni epatiche (epatite, cirrosi epatica), DIC, sindrome nefrotica, diabete mellito insulinodipendente, gravidanza e preeclampsia, periodo neonatale, HIV, colite ulcerosa, dialisi peritoneale. Aumento dei valori: reazioni di fase acuta: valori falsamente elevati. Nota aggiuntiva: per escludere con certezza una carenza di proteina S l’esame deve essere eseguito circa 2 settimane dopo l’interruzione di assunzione di cumarina. Dosaggio durante la gravidanza non consigliato in quanto l’attività della proteina S risulta fisiologimente ridotta. Tariffa: No. pos. DFI: 1632.00 punti tariffari 60.00 2109 < 5 giorni 5 giorni – 1 mese 1 – 3 mesi 3 mesi – 5 anni 5 – 10 anni 10 – 16 anni > 16 anni Proteina S libera Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: 70 – 130% Tariffa: No. pos. DFI: 1632.00 657 punti tariffari 60.00 Proteina S-100, S-100, proteina 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.15 g/l Aumento dei livelli della proteina S-100 sono evidenziabili nel melanoma maligno (marcatore tumorale) Tariffa: No. pos. DFI: 1626.00 punti tariffari 11.80 2983 Protoporfirina eritrocitaria, EPP Sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 50 g/dl La protoporfiria eritropoietica è una malattia autosomica dominante congenita del metabolismo delle porfirine che determina un forte aumento della protoporfirina, occasionalmente anche della coproporfirina eritrocitaria, caratterizzata dalla comparsa di una grave fotosensibilità cutanea in conseguenza di un deficit di ferrochelatasi e da un aumento della sintesi dell'acido delta-aminolevulinico. Sintomi: fotodermatosi, in particolare a carico del naso, dei padiglioni auricolari e del dorso della mano, lieve anemia normoipocromica. Aumento dei valori: protoporfiria eritropoietica, intossicazione da piombo. Nota: vedere anche la voce porfiria Tariffa: No. pos. DFI: 1612.00 punti tariffari 215.00 5156 Psilocina 10 ml urine Intervalli di riferimento: negativo La psilocina è un derivato della triptamina di origine vegetale. È strutturalmente correlata alla serotonina umana. Insieme alla psilocibina è contenuta nel fungo magico messicano (Psilocybe mexicana), oltre che nei cosiddetti "magic mushrooms" (funghi magici). In seguito al suo consumo si manifestano sintomi i cui effetti sono simili a quelli osservati dopo l’assunzione di LSD. Le percezioni visive e acustiche sono più intense e in parte anche distorte. La presenza di questa sostanza può essere riscontrata nelle urine fino a 1-3 giorni dopo l’assunzione. Tariffa: No. pos. DFI: 1684.00 punti tariffari 145.00 1942 Quetiapina (Seroquel®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 700 g/l Neurolettico 19420 Norquetiapina (Metabolita) 446 Valori terapeutici: 50 – 750 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Rabbia (verifica dello stato vaccinale) 5 ml siero Intervalli di riferimento: > 0.5 U/l livello protettivo Tariffa: No. pos. DFI: 3174.00 punti tariffari 74.00 Compendio degli esami labor team w ag 2442 145 Radicali liberi 1 ml siero Intervalli di riferimento: 242 – 392 µmol/l (TAC) < 200 µmol/l (PerOx) Capacità antiossidativa (TAC), Lipidi perossidi (PerOx) Tariffa: No. pos. DFI: 1559.00 (2x) punti tariffari 136.00 Rame 231 2 ml siero 537 50 ml urine 24 ore, addizionate di 10 ml HCl al 10% 5372 Sangue EDTA o sangue eparinato Saliva Intervalli di riferimento: siero < 4 mesi 1.5 – 7.8 µmol/l 4 – 6 mesi 3.1 – 17.2 µmol/l > 6 mesi 13.4 – 24.4 mol/l urine < 0.94 mol/24 ore < 82 mol/mol creatinina sangue 7.5 – 22.0 mol/l Il rame presente nella dieta viene riassorbito nell'intestino tenue e veicolato al fegato legato all'albumina. Nel fegato il rame si lega alla proteina trasportatrice ceruloplasmina. La carenza di rame provoca neutropenia, anemia ipocromica, alterazione dei tessuti connettivi e delle ossa, disturbi neurologici. Morbo di Wilson: viene sintetizzata una Cu-tioneina, che lega con forza il rame. Il rame si accumula nel fegato, nel cervello e nei reni. La ceruloplasmina si forma in misura ridotta e la concentrazione nel siero è contenuta, come quella del rame totale. Il rame libero nel siero risulta aumentato. Una maggior quantità di rame viene eliminata nelle urine. Nella biopsia del fegato: aumento di rame. Sindrome di Menkes: disturbo genetico nel trasporto del rame. Sintomi della carenza di rame: diminuzione dei valori di ceruloplasmina e rame, diminuzione dei valori di rame nella biopsia epatica. Siero Aumento dei valori: infiammazioni acute e croniche, malignoma metastasico, assunzione di anticoncezionali a base di estrogeni, danni epatici con disturbi del deflusso biliare (colestasi), carcinoma delle cellule epatiche, insufficienza esogena del pancreas, aumento fisiologico durante la gravidanza (ultimo trimestre), artrite reumatoide, ipertiroidismo. Diminuzione dei valori: morbo di Wilson (degenerazione epatolenticolare), carenze nutritive, sindrome nefrotica in neonati, prematuri e lattanti. Urine Aumento dei valori: nel morbo di Wilson. Nota aggiuntiva: una flebostasi troppo lunga può indurre un falso aumento dei valori. Vedi anche ceruloplasmina. Tariffa: No. pos. DFI: 1515.00 punti tariffari 44.00 2320 Rame libero 5 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto La frazione del rame non-legata alla ceruloplasmina viene calcolata dal dosaggio del rame nel siero e la quantità della cerulopasmina. Nella malattia di Wilson, il rame totale può essere ridotto invece la frazione libera è aumentata. Il rame libero è un marcatore più sensibile per la malattia di Wilson che il rame totale. Tariffa: No. pos. DFI: 1515.00, 1220.00 punti tariffari 63.90 5379 Ramipril 2 ml siero Intervalli di riferimento: basale 2.0 – 5.0 µg/l picco 30.0 – 40.0 µg/l ACE-inibitore Tariffa: No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 2963 RANA, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC Gli anticorpi anti-RANA (rheumatoid arthritis nuclear antigen) si trovano con un'incidenza superiore al 90% nei pazienti affetti da artrite reumatoide. Questi anticorpi possono comparire anche in soggetti non affetti da artrite reumatoide dopo un'infezione da EBV. Gli anticorpi RANA hanno pertanto rilevanza diagnostica solo in presenza di un quadro sierologico negativo per l'EBV. Aumento dei valori: artrite reumatoide, stato post infezione da EBV. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 4584 Ratio β-amioide 42/40, Tau fosforilata liquido cerebrospinale in provette di polipropilene ("plastica opaca") Intervalli di riferimento: tau fosforilata. < 61.0 pg/ml ratio β-amioide 42/40 >0.35 La diagnosi di Demenza di Alzheimer è effettuata clinicamente e è corroborata da indagini neuropsicologiche e con metodi di imaging. La diagnostica sul CFS risulta di crescente importanza. Nel liquor di pazienti affetti da demenza si trovano proteine con concentrazioni alterate, che si ritiene abbiano un ruolo nella patogenesi della demenza. La formazione di placche amiloidi tipica della demenza di Alzheimer trova una spiegazione nella diminuzione della concentrazione di un prodotto di degradazione dei precursori della proteina amiloide, il Aß-peptide amiloide 1-42, mentre l'Aß peptide 1-40 rimane invariato. L'aumentata formazione di fasci di fibrille intraneuronali seguito da morte cellulare in caso di Morbo di Alzheimer causa un’aumentata concentrazione di proteine Tau nel liquor. Aumentati livelli di proteine Tau si riscontrano anche in presenza di altre demenze, come la demenza vascolare, la demenza a corpi di Lewy, il morbo di Creutzfeld-Jakob e altre. Livelli di proteine Tau particolarmente elevati (>1400 ng/l) possono essere riscontrati in presenza del morbo di Creutzfeld-Jakob. La determinazione di una frazione di proteine Compendio degli esami labor team w ag 146 Tau, Tau fosforilata, mostra una migliore specificità e sensibilità per la diagnosi del morbo di Alzheimer. Alterazioni simili si riscontrano anche per la proteina β-amiloide, che si ritiene abbiano una migliore specificità per la diagnosi delle demenze in presenza di variazioni del rapporto tra i suoi prodotti di degradazione (Aβ1-40, Aβ1-42) . Un aumentato livello delle proteine Tau fosforilate insieme ad un ridotto rapporto Aβ1-40/Aβ1-42 sono quindi indici di una demenza di tipo Alzheimer. Tariffa: No. pos. DFI: 1554.00 (3x) punti tariffari 183.00 4869 Reboxetina (Edronax®) 2 ml siero Valori terapeutici: 10 – 60 g/l Antidepressivo (Inibitore del re-uptake della noradrenalina) Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 662 Renina 2 ml plasma EDTA congelato Intervalli di riferimento: posizione supina 1.7 – 23.9 U/l posizione eretta 2.6 – 27.4 U/l L’area principale di generazione della renina è rappresentata dalle cellule iuxtaglomerulari dei reni. Si forma dallo stadio precoce della prorenina inattiva. La renina catalizza la mutazione dell’angiotensinogeno in angiotensina I. Aumento dei valori: iperaldosteronismo secondario, ipoaldosteronismo primario (morbo di Addison), carenza di OH-21, glucocorticoidi, tumori a secrezione di renina (carcinoma delle cellule renali, carcinoma bronchiale). Diminuzione dei valori: iperaldosteronismo primitivo / primario (sindrome di Conn). Nota aggiuntiva: la determinazione dei valori della renina deve sempre avvenire controllando i valori degli elettroliti e dell’aldosterone. Valori falsamente elevati:<0} riduzione dell’apporto di sodio, ipotonia, ipovolemia, diuretici, OVH, lassativi, sindrome di Bartter, clonidina, -bloccanti, metildopa, guanetidina, antagonisti dell’aldosterone, ACE-inibitori. Valori falsamente bassi: elevato apporto di sodio, ipotonia art. Se possibile interrompere l’assunzione dei seguenti farmaci per: diuretici: 3 settimane, antipertonici 1 settimana, clonidina, metildopa: 2 d, estrogeni: 2 mesi. vedi inoltre test al captopril Tariffa: No. pos. DFI: 1646.00 punti tariffari 68.00 142 Resistenza all’APC, Sindrome di Leiden Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: > 2.0% Una resistenza alla proteina C attiva è la causa familiare più frequente di tendenza alla trombosi. Questa resistenza è al 90% legata ad una mutazione puntiforme nel gene del fattore V. Per questo motivo viene distrutto un punto di scissione importante nel fattore Va, vale a dire, non può essere disattivato. Nella normale popolazione europea l’incidenza del fattore eterozigoto V-Leiden è pari al 2-7%, nei gruppi di pazienti con anamnesi di trombosi è pari a circa il 20-30%. I pazienti con fattore V-Leiden eterozigoto hanno il rischio di sviluppare una trombosi di 7 volte superiore, nei pazienti omozigoti questo rischio sale a 50-100 volte. Il rischio aumenta inoltre, quando si aggiungono altri fattori di rischio: ad es. inibitori dell’ovulazione (30 volte in pazienti con fattore V-Leiden eterozigoto), deficit di proteina C, S o deficit di AT-III, disfibrinogenemia, interventi chirurgici, ecc. Nota aggiuntiva: escludere tutte le variabili di influenza sulla aPTT, soprattutto l’eparina, ma anche condizioni di carenza del fattore, ad esempio a seguito di terapia a base di cumarina e soprattutto in presenza di anticoagulans lupus. Genotipo APC, vedere fattore V, mutazione (FV:R506Q) Tariffa: No. pos. DFI: 1629.00 punti tariffari 52.00 3802 Resistenza all’insulina, Indice HOMA 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 2.5 La caratteristica peculiare della sindrome metabolica è rappresentata dall’insulino-resistenza, determinata da una ridotta capacità del tessuto cellulare periferico di reagire ai livelli oscillanti di insulina. Si tratta di una conseguenza di disturbi multifattoriali, che talvolta possono avere una causa genetica, del trasporto intracellulare del glucosio, della sintesi del glicogeno e dell’ATP mitocondriale. Per mantenere la normoglicemia ed evitare un aumento dei livelli degli acidi grassi liberi, si determina come conseguenza una iperinsulinemia compensatoria. L’iperstimolazione delle cellule beta del pancreas porta ad un lento deficit di secrezione di insulina con un conseguente incremento dei livelli plasmatici del glucosio e degli acidi grassi liberi ("diabete mellito di tipo 2"). È possibile eseguire la valutazione dell’insulinoresistenza mediante indice HOMA (HOMA=Homeostasis Model Assessment, nodello di valutazione omeostatico). L’indice HOMA, calcolato in base alla determinazione del glucosio a digiuno e del peptide C nel siero, mette in rapporto la funzionalità delle cellule beta e la sensibilità all’insulina individuale in una popolazione di riferimento normale. Aumento dei valori: denota insulino-resistenza. Tariffa: No. pos. DFI: 1356.00, 1471.00, 1244.00 punti tariffari 60.50 Respiratory Syncytial Virus, RSV, Virus sinciziale respiratorio 1 ml siero Il virus sinciziale respiratorio costituisce uno dei più importanti virus associato a polmoniti e bronchioliti nei lattanti ed a rinite negli adulti. Sono possibili infezioni ricorrenti. 434 Respiratory Syncytial Virus, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Nota aggiuntiva: Dal punto di vista della specificità e sensibilità, la ricerca anticorpale è meno affidabile della ricerca di antigeni da tampone. Tariffa: No. pos. DFI: 3157.00 punti tariffari 42.00 Compendio degli esami labor team w ag 669 Respiratory Syncytial Virus, antigene Tampone rino-faringeo Intervalli di riferimento: negativo Elevata specificità e sensibilità Tariffa: No. pos. DFI: 3161.00 316 147 punti tariffari 180.00 Reticolociti Sangue EDTA Stabilität a temperatura ambiente 36 ore, a 4° C circa 72 ore. Conservare il sangue in frigo fino al momento della spedizione (evitare di spedire il fine settimana). Intervalli di riferimento: < 14 giorni 10.0 – 65.0 % 14 – 56 giorni 3.0 – 15.0 % 56 – 84 giorni 10.0 – 35.0 % 84 giorni – 12 anni 1.0 – 13.0 % > 12 anni 0.8 – 2.8% I reticolociti si sviluppano nel midollo osseo dopo il rigetto nucleare da normoblasti ortocromatici. Dopo la messa in circolazione nel sangue periferico sono ancora rilevabili singoli organuli cellulari e residui di RNA. I reticolociti messi in circolazione danno la misura dell’eritropoiesi effettiva, la quale si distingue dalla eritropoiesi totale della parte dei globuli rossi già distrutti (eritropoiesi inefficace). In caso di stimolazione intensa dell’eritropoiesi, soprattutto in caso di processi emolitici, i reticolociti si manifestano in abbondanza nel sangue periferico già prima di quanto avviene normalmente, in modo che l’aumento dei reticolociti sia sovraproporzionale e possa causare una sovravvalutazione dell’attività eritropoietica. La suddivisione in tre gradi di maturazione è indicata anche per la valutazione dell’attività crescente del midollo a seguito di aplasia dovuta a chemioterapia o a trapianto allogeno del midollo. CHr è utile soprattutto come parametro sensibile per l’individuazione precoce di un deficit funzionale di ferro nell’ambito di una terapia a base di rHuEPO nei pazienti nefrologici. Un aumento die CHr dopo la sostituzione con ferro a distanza di 4-6 giorni è normale (controllo terapeutico) Aumento dei valori: eritropoiesi iperegenerativi: anemia emolitica, anemia emorragica, ipossia, terapia sostitutiva, in caso di anemia con deficit di ferro, acido folico e vitamina B12 (controllo terapeutico). Diminuzione dei valori: eritropoiesi iporegenerativi: anemia aplastica, panmielopatia, citostatici, deficit di eritropoiesi. Tariffa: No. pos. DFI: 1371.00, 1649.00 punti tariffari 22.20 5350 Retigabina 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 2871 0.31 – 1.75 mg/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Ribavarina (Copegus®, Rebetol®) 2 ml siero congelato Valori terapeutici: 2.5 – 3.0 mg/l Analogo nucleosidico per la terapia combinata dell'epatite C Tariffa: No. pos. DFI: 1084.00 punti tariffari 160.00 Rickettsia, Febbre bottonosa, Febbre delle Montagne Rocciose, Febbre fluviale del Giappone, Tifo esantemico, Tifo murino, Tifo petecchiale Le rickettsie sono microrganismi ubiquitari. Ne esistono vari tipi, con incidenza elevata in diverse regioni. La trasmissione avviene per mezzo di punture di insetti (pidocchi, pulci, acari, zecche). La moltiplicazione dell’agente è di tipo intracellulare e ha spesso luogo all’interno delle cellule endoteliali (febbre bottonosa, febbre delle Montagne Rocciose, tifo esantemico o petecchiale, tifo murino, febbre fluviale del Giappone → vasculite generalizzata). Le ricerche anticorpali mostrano reazioni crociate. 431 Rickettsia conori, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:64 È un agente della febbre mediterranea, provocata dal morso di zecche. Tariffa: No. pos. DFI: 3465.00, 3466.00 punti tariffari 89.00 432 Rickettsia mooseri/prowazeki, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:64 È l’agente eziologico del tifo esantemico o petecchiale e del tifo murino. Tariffa: No. pos. DFI: 3465.00, 3466.00 punti tariffari 89.00 5490 Rickettsia PCR Sangue EDTA Biopsia Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 5304 Rifabutina 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Antibiotico, tubercolostatico Tariffa: No. pos. DFI: 1063.00 3108 punti tariffari 180.00 Rifampicina (Rimactan®) 2 ml siero punti tariffari 69.00 Compendio degli esami labor team w ag 148 Valori terapeutici: . Anitbiotico Tariffa: 668 5235 0.1 – 1.0 mg/l 4.0 – 10.0 mg/l > 12.0 mg/l basale picco tossico No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 Risperidone (Risperdal®) 2 ml siero Valori terapeutici: 2.0 – 10.0 g/l Neurolettico L’analisi comprende la determinazione di risperidone e del metabolita 9-OH-risperidone. Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 86.00 Ropinirolo 2 ml siero Valori terapeutici: 0.40 – 6.0 g/l Rimedio terapeutico del Parkinson/Agonista della dopamina Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 Rotavirus Il rotavirus viene trasmesso per via oro-fecale; sono colpiti dall’infezione soprattutto i bambini tra i 6 mesi e i 2 anni. Il virus invade gli enterociti dell’intestino tenue. L’infezione risulta in una diarrea osmotica con perdita di acqua ed elettroliti. I bambini allattati al seno sono protetti dalle infezioni attraverso le IgA contenute nel latte materno. Nota aggiuntiva: vedi inoltre diarrea 433 Rotavirus, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3009.00 5506 punti tariffari 25.00 Rotavirus, ricerca dell’antigene Feci, 1 – 2 porzioni (pari circa ad una noce) di 3 giorni differenti Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3163.00 punti tariffari 14.80 Rubella, Virus della rosolia, Rosolia, anticorpi Il virus della rosolia è un virus a RNA, trasmissibile per mezzo di gioccioline e per via oro-fecale. Infezione postnatale: Il periodo di incubazione è di 2 – 3 settimane. In un primo momento si registra un’infezione del tratto respiratorio superiore, seguita da un esantema maculopapuloso con linfomi cervicali e nucali. Le complicanze sono: artrite, otite, encefalite, endocardite. Oltre la metà delle infezioni sono a decorso subclinico. Infezione intrauterina: Nel primo trimestre di gravidanza può determinare o aborto o embriopatia associata a microcefalia, cataratta, microftalmia, vizi cardiaci, sordità, epatosplenomegalia, trombocitopenia, anemia emolitica. Dopo il 1° trimestre si registrano disturbi del linguaggio e dell’udito. Infezioni subcliniche o reinfezioni di regola non presentano conseguenze per l’embrione. 435 Rubella, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC livello non protettivo > 1.0 MOC protezione sufficiente Le IgG specifiche positive con le IgM negative indicano un’infezione rubeolica pregressa o uno stato dopo immunizzazione; se sono positive anche le IgM, si è in presenza di un’infezione in atto. Tariffa: No. pos. DFI: 3167.00 punti tariffari 17.20 436 Rubella IgG e IgM 1 ml siero Sangue del cordone ombelicale Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC La presenza delle IgM specifiche indica un’infezione attiva. Gli anticorpi persistono fino a 2 mesi dopo l’infezione. Nelle reinfezioni si può registrare un’assenza di IgM. In casi del genere bisogna ricorrere, ai fini della diagnosi, all’evoluzione del titolo IgG. Tariffa: No. pos. DFI: 3167.00, 3168.00 punti tariffari 42.40 3965 Rufinamide (Inovelon®) 1 ml siero Valori terapeutici: Anticonvulsivo Tariffa: 2920 2.0 – 25.0 mg/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Saccharomyces cerevisiae, anticorpi IgG, IgA, ASCA 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgG < 20.0 U/ml IgA < 20.0 U/ml L'analisi differenziale delle malattie infiammatorie croniche dell'intestino (CED), colite ulcerosa e morbo di Crohn, è spesso difficile. Generalmente la diagnosi viene formulata in base all'esame endoscopico valutando parametri clinici come il modello di diffusione e l'aspetto macroscopico e microscopico della mucosa. Alla prima diagnosi, soprattutto quando è interessato solo il colon, non è possibile distinguere le Compendio degli esami labor team w ag 149 due forme di CED. Gli ASCA evidenziano un'alta specificità per il morbo di Crohn. In caso di colite ulcerosa non sono presenti. Aumento dei valori: morbo di Crohn. Tariffa: No. pos. DFI: 1160.00, 1121.00 (2x) punti tariffari 94.00 Salicilati, Acido acetilsaliciclo (Aspirin®) 672 2 ml siero 6729 10 ml urine Valori terapeutici: siero valori di tossicità: urine 20 – 250 mg/l > 400 mg/l vedi referto 33290 Acido 5-aminosalicilico (Metabolita) 661 Siero Valori terapeutici: vedi referto Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Saliva test, Amalgama nella saliva, Test de gomma da masticare, Mercurio, saliva test 5 ml saliva (2 campioni) Intervalli di riferimento: saliva 1 “prima” < 25 nmol/l Saliva 2 “dopo” < 50 nmol/l Principio: evidenziazione dell’abrasione del mercurio dalle otturazioni in amalgama Analisi: mercurio Non mangiare, non bere o pulire i denti per precisamente 2 ore prima di effettuare il test. Raccogliere 5 ml di saliva nel tubetto n. 1. Masticare con forza la gomma da masticare senza zucchero tra le otturazioni di amalgama per 10 minuti precisi. Mentre masticate riempire il tubetto n. 2 con la saliva prodotta (Non inghiottite la saliva!). In entrambi i campioni di saliva viene determinato il mercurio. Annotare sul modulo „Mercurio, saliva test“. Interpretazione: un aumento della concentrazione di mercurio di > 25 mol/l tra il campione di saliva I e il campione II indica un’abrasione elevata del mercurio. vedi inoltre test DMPS. Salmonelle, Paratifo Le salmonelle sono enterobatteri patogeni obbligati. Gli agenti della salmonellosi tifoide (tifo addominale) sono S. typhi e S. paratyphi A/B/C, responsabili di infezioni generalizzate associate eventualmente a gravi quadri clinici. Le possibili complicanze sono: emorragie intestinali, sepsi, trombosi, edema cerebrale, meningite, miocardite. L’enterite infettiva viene causata dal ceppo Salmonella enteritidis. Nei pazienti anziani e immunocompromessi si possono registrare sepsi e/o meningite. 5516 Salmonelle, coltura Feci in terreno Cary-Blair Tariffa: No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00 Sangue citratato, Plasma citratato 1:10 Provetta Sarstedt-Monovette, azzurro art. N° M165 Provetta Vacuette Greiner, azzurro art. N° M154 Frigo box con ghiaccio secco (catena refrigerata) art. N° M800 L’invio di sangue citratato (non centrifugato) può modificare i risultati. 1 parte di citrato + 9 parti di sangue. Il mescolamento deve essere omogeneo, altrimenti si verificano risultati falsati. Nella successione dei prelievi di sangue, la provetta si trova al 3° posto dopo il sangue intero (sinonimo di sangue fresco; provette senza anticoagulanti; vedi anche prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione). Nel caso in cui venga prelevato solo sangue citratato, innanzi tutto aspirare ed eliminare ca. 1 ml di sangue nella provetta di sangue intero (contaminazione con tromboplastina tissutale). Capovolgere la provetta per 5 volte immediatamente dopo aver estratto l’ago (mescolare). Centrifugare le provette (senza tempo di attesa, 1500 g e ca. 3000 giri/min. per 10 – 15 min.) Aspirare attentamente il residuo con una pipetta (non avvicinarsi troppo al limite sangue-plasma) e travasare in una provetta a parte in plastica con tappo a vite, quindi contrassegnarla con plasma citratato 1:10. Campione congelato Congelare nello studio il plasma aspirato con la pipetta (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore). Prenotazione telefonica di un “frigobox” presso il nostro laboratorio. All’arrivo del frigobox nello studio, inserire la provetta nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e spedire per posta espressa. Il sangue citratato completo (non centrifugato) non può essere congelato. (Richiedere eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche per assistenti dello studio medico.) Sangue EDTA, Plasma EDTA Provetta Sarstedt-Monovette, lilla art. n° M163 Provetta Vacuette Greiner, lilla art. n° M152 Non utilizzare le cassette della posta esterne; le cellule (soprattutto i granulociti) potrebbero danneggiarsi, causando leucopenia e neutropenia artificiale. La parete della provetta è ricoperta di anticoagulanti EDTA. In caso di provetta non completamente riempita non si verificano conseguenze, poiché non si realizza alcuna diluizione del campione con l’anticoagulante. Nella sequenza nell’esecuzione del prelievo di sangue, la provetta si trova al 5° posto dopo il sangue eparinato (vedi prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione). Capovolgere la provetta per 5 volte immediatamente dopo aver estratto l’ago (mescolare). per l’invio di sangue EDTA: conservare il materiale in frigo fino al momento della spedizione. Compendio degli esami labor team w ag 150 Plasma EDTA: centrifugare le provette (senza tempo di attesa, 1500g o ca. 3000 giri/min. per 10 – 15 min.). Aspirare il residuo con una pipetta (non avvicinarsi troppo al limite sangue-plasma) e travasare in provette di plastica separate dotate di tappo a vite, quindi contrassegnare con “Plasma EDTA). Campione congelato Congelare nello studio il siero aspirato con la pipetta (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore). Prenotazione telefonica di un “frigobox” presso il nostro laboratorio. All’arrivo del frigobox nello studio, inserire la provetta nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e spedire per posta espressa. L’EDTA completo (non centrifugato) non può essere congelato (è necessario solo per una specifica analisi di vitamine). (Richiedere eventualmente il modulo con le rispettive istruzioni preanalitiche per assistenti dello studio medico.) 5502 Sangue nelle feci, Sangue occulto Feci, 1 – 2 porzioni pari circa ad una noce o Hämocult possibilmente di 3 giorni diversi Positività: carcinomi, adenomi, ulcere, varici, abrasioni, colite ulcerosa, morbo di Crohn, carcinoidi, emorroidi, polipi, infezioni, anomalie vascolari, inoltre sindrome di Mallory Weiss, angiodisplasie. Nota aggiuntiva: Risultati falsamente negativi dovuti ad acido ascorbico in preparati vitaminici e succhi di frutta. Evitare alimenti ricchi di eritrociti (per es. sanguinaccio, carne cruda). Il sanguinamento dalle gengive, le mestruazioni e la terapia a base di ferro possono inoltre dar luogo a false positività. Tariffa: No. pos. DFI: 8443.00 punti tariffari 6.00 2118 Sarcosina 5 ml siero 50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero 10 – 22 mol/l urine vedi refereto Aumento dei valori: nella sarcosinemia l’aumento della concentrazione di sarcosina può determinare in seguito ad interazione valori di creatinina falsamente elevati (p.es. nella determinazione della cratinina su Cobas integra). Tariffa: No. pos. DFI: 1315.00 punti tariffari 250.00 Schistosomiasi, Bilharziosi Tra gli agenti eziologici della schistosomiasi (chiamata anche bilharziosi), appartenenti ai trematodi, vanno ricordate tre specie: Schistosoma haematobium (agente della bilarziosi vescicale), Schistosoma mansoni (agente della bilarziosi intestinale) e Schistosoma japonicum (agente di una forma di bilarziosi intestinale che si riscontra in Asia). Questi microrganismi penetrano nel corpo umano attraverso la cute in seguito a contatto con acque dolci contenenti cercarie. Dopo un periodo di latenza gli agenti attraversano in parte il polmone e il fegato penetrando nelle vene della vescica o dell’intestino. I sintomi clinici della bilarziosi vescicale sono: disturbi vescicali infettivi associati a ematuria, leucocituria, disturbi minzionali. Le manifestazioni cliniche iniziali della bilarziosi intestinale sono reazioni intestinali infettive e diarrea mucosa. In stadio avanzato il paziente svilupppa in seguito a fibrosi epatica un’ipertensione portale con caput medusae, ascite e varici esofagee. 673 Schistosomiasi, ricerca anticorpale 1 ml siero Intervalli di riferimento: <0.15 OD adulto <0.30 OD uova Tariffa: No. pos. DFI: 3339.00, 3541.00 punti tariffari 94.00 2329 Scopolamina (Buscopan®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Parasimpaticolitico Tariffa: No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 Scotch test, Enterobius vermicularis, Ossiuri vermi dei bambini, Sellotape test Cellophane adesivo sul vetrino portaoggetti con estremità opaca art. n° M202 Astuccio per 2 vetrini portaoggetto art. n° M201 Serve ad evidenziare un’infezione da Enterobius vermicularis. Al mattino, prima di lavarsi, farsi la doccia e prima dell’evacuazione delle feci o di urinare, apporre una striscia di nastro adesivo trasparente sulla zona perianale, applicare poi su un vetrino portaoggetti ed inviare nell’astuccio per vetrini portaoggetti. Screening con stupefacenti nelle urine 50 ml urine Per le singole sostanze vedi alla rispettiva voce. Nota aggiuntiva: con metodi di determinazione qualitativi, sono stati individuati fino ad oggi circa 800 medicinali/droghe. Per la determinazione quantitativa è necessario indicare il farmaco somministrato fino a quel momento o quello presumibilmente assunto. I farmaci possono trasformarsi tra loro mediante metabolizzazione, ad esempio. fenacetin-paracetamolo, morfina-deidromorfina, deidrocodeina. Su richiesta sono possibili analisi in blocco individuali. Periodo di positività: Anfetamine 2 – 4 giorni Barbiturici 3 giorni (fenobarbitale fino a 2 settimane) Benzodiazepine fino a 2 settimane (a seconda dell’emivita della sostanza) Cannabinoidi „spinello“ unico 1 – 1.5 giorno Compendio degli esami labor team w ag 151 consumo modico 5 – 10 giorni consumo elevato 10 – 20 giorni abuso cronico fino a 30 giorni Il fumo di canapa assorbito passivamente di solito non è evidenziabile. Cocaina 2 – 4 giorni Metadone circa 3 giorni Oppiacei (eroina, morfina, codeina) 2 – 3 giorni Ecstasy 2 – 4 giorni LSD fino a 1 settimana 043 Screening prenatale nel primo trimestre di gravidanza, PAPP-A, betaHCG libero, Translucenza nucale 2 ml siero Indicazioni richieste: settimana di gravidanza (sonografia), translucenza nucale, lunghezza natica-vertice, peso ed età della paziente. Il test è utile per valutare il rischio di una trisomia. Alcuni studi hanno dimostrato che la combinazione di esami sonografici e chimici di laboratorio, tenendo in considerazione l'età della madre, consente di individuare fino al 90% dei bambini affetti da trisomia 21. Nel sangue viene determinata la PAPP-A (pregnancy associated plasma protein A, proteina A associata alla gravidanza) e la -HCG libera. La PAPPA è una glicoproteina sintetizzata dai trofoblasti e in continuo aumento nel corso della gravidanza. Nel 1° trimestre in caso di trisomia 21, 18 e 13 i valori sono bassi. La -HCG diminuisce lentamente nella gravidanza normale dopo aver raggiunto un picco nella decima settimana di gravidanza. Nella trisomia 21 si riscontra un aumento dei valori; nella trisomia 18 e 13 si registra un abbassamento dei valori. Nota aggiuntiva: si consiglia di eseguire l’esame fra 10 3/7 – 13 6/7 settimana di gravidanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1425.00 (2x), 2910.00 punti tariffari 135.00 Secreto bronchiale Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) art. n° M515 Raccolta mediante broncoscopia o aspirazione transtracheale. Inviare il prelievo senza additivo nel contenitore sterile. Selenio 235 1 ml siero in provetta per oligoelementi 675 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero 0.63 – 1.26 mol/l urine 5 – 30 µg/l Il selenio è uno degli oligoelementi essenziali ed è un componente degli enzimi metabolici e delle proteine (antiossidanti, recettori di radicali). La quantità giornaliera richiesta per evitare stati carenziali è di circa 50 100 mg. Alimenti ad alto contenuto di selenio sono uova, pesce, carne, in particolare pollo e maiale oltre alle interiora. Alle nostre latitudini l'apporto nutritivo di selenio è sufficiente, il rischio di un apporto insufficiente sussiste solo in situazioni caratterizzate da un aumento del fabbisogno, ad es. gravidanza e allattamento, nelle persone a contatto con metalli pesanti e ossidanti. La carenza di selenio si manifesta soprattutto nel fegato, nel cuore, nelle ossa e nelle articolazioni. Le malattie legate alla carenza di selenio sono ad es. la conseguenza di una prolungata alimentazione parenterale, nei pazienti affetti da sindrome da malassorbimento, nella malattia di Keshan (cardiomiopatia endemica, con emolisi e aumentata formazione di metemoglobina) e la malattia di Kashin-Beck (osteoartropatia endemica con accentuata deformazione articolare). Intossicazioni: alito d'aglio, fragilità delle unghia delle dita, perdita di capelli, alterazioni della coagulazione. Aumento dei valori: intossicazioni professionali (industria elettrica, del vetro e della porcellana), automedicazione non controllata di una carenza di selenio con selenite di sodio, terapia citostatica. Diminuzione dei valori: carenza nutrizionale di selenio: sindromi da malassorbimento, alimentazione parentale, cirrosi epatica, distrofia muscolare, anemia drepanocitica. Tariffa: No. pos. DFI: 1665.00 punti tariffari 105.00 3835 Septin 9 5x sangue EDTA Intervalli di riferimento: negativo Le metilazione del DNA è un fenomeno epigenetico e gioca un ruolo chiave nella regolazione dell’espressione dei geni. I tumori colorettali presentano spesso alterazioni tipiche del loro profilo di metilazione del DNA del gene Septin 9, che può essere determinato in base a DNA rilasciato dal tumore e circolante nel sangue periferico. L’evidenziazione di DNA metilato del gene Septin 9 nel plasma può essere utile quale marcatore sensibile (70%) e specifico (90%) di un carcinoma colorettale. Nota: Il risultato positivo rimanda a un ulteriore esame mediante colonscopia al fine della diagnosi definitiva. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20, 2022.00 punti tariffari 259.00 676 Serotonina, 5-idrossitriptamina 4 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: 95 - 240 g/l La serotonina si forma nelle cellule enterocromaffini del sistema APUD (amine precursor uptake and decarboxylation) a partire dall’aminoacido triptofano. Il prodotto di degradazione è l’acido 5-idrossiindolacetico. In caso di tumori del sistema APUD la serotonina e i suoi metaboliti vengono sintetizzati in quantità maggiori: carcinoidi. Molti tumori carcinoidi non sono attivi da un punto di vista endocrinologico. Quando il tumore primario di un carcinoide si trova nell’area di afflusso della vena portae, la serotonina formatasi in misura maggiore nel fegato, viene decomposta e non può essere rilevata. Sono assenti anche i sintomi clinici. Nel caso di formazione di metastasi oppure se il tumore primario si trova all’esterno dell’area di afflusso della vena portae, l’aumento di serotonina può essere rilevato e il paziente avverte i sintomi. Sintomi causati dalla sindrome carcinoide: arrossamenti, teleangectasie, dolori addominali, diarrea, sintomi simili all’asma, fibrosi dell’endocardio destro. Aumento dei valori: sindrome carcinoide, epilessia, celiachia. Compendio degli esami labor team w ag 152 Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati dovuti a fumo, inibitori delle MAO, reserpina. Valori erroneamente bassi dovuti ad alcol, levodopa, metildopa. Come primo esame in caso di sospetto carcinoide si consiglia di determinare l’acido 5-idrossi-indolacetico nelle urine delle 24 ore. In caso di referti dubbi o con valori limite, eseguire anche l’esame della serotonina. Tariffa: No. pos. DFI: 1667.00 punti tariffari 72.00 5711 Sertindol 2 ml siero Valori terapeutici: Tariffa: 677 10 – 140 g/l No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Sertralina (Zoloft®) 1 ml siero Valori terapeutici: 10 – 150 g/l Antidepressivo/ inibitore della ricaptazione della serotonina 6770 Desmetilsertralin (Metabolita) 270 Valori terapeutici: <350 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Sex Hormone-Binding Globuline, SHBG, Globulina legante l’ormone sessuale 2 ml siero Intervalli di riferimento: 52 – 219 nmol/l 62 – 191 nmol/l pre-pubertà 31 – 111 nmol/l pubertà > 16 anni 20 – 140 nmol/l m 2 – 16 anni 62 – 191 nmol/l pre-pubertà 14 – 87 nmol/l pubertà > 16 anni 12 – 75 nmol/l L’SHBG è la più importante proteina trasportatrice degli ormoni sessuali testosterone ed estradiolo. Il testosterone si lega quasi completamente all’SHBG ed è disponibile come testosterone libero solo al 2%. L’estradiolo viene trasportato dall’SHBG solo per circa un terzo. Aumento dei valori: tumore ai testicoli, alle ovaie, gravidanza, inibitori dell’ovulazione, estrogeni, cirrosi epatica, ipertireosi, antiepilettici, virilismo. Diminuzione dei valori: ipotireosi, morbo di Cushing, iperandrogenismo, iperprolattinemia, glucocorticoidi, spiccata adiposità, chetoconazolo. Tariffa: No. pos. DFI: 1668.00 punti tariffari 30.00 f < 2 anni 2 – 16 anni Shigelle Le shigelle sono batteri responsabili della dissenteria bacillare. Si tratta di un’infezione del colon. 2 – 5 giorni dopo l’assorbimento orale degli agenti si registra una diarrea massiccia, in parte contenente muco, sangue e pus. Le evacuazioni delle feci sono caratterizzate da spasmi dolorosi (tenesmi rettali). Le complicanze sono: disidratazione, perforazione. La Shigella dysenterieae provoca decorsi più gravi della Shigella sonnei. 1802 Shigelle, anticorpi 4 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Analisi: Shig. flexneri Nota aggiuntiva: Nello stadio acuto, la ricerca anticorpale risulta inferiore all’esame colturale delle feci: gli anticorpi compaiono infatti solo 2 settimane circa dopo la guarigione (dopo una malattia con decorso breve, senza complicazione). Tariffa: No. pos. DFI: 3467.00 punti tariffari 42.00 5517 Shigelle, coltura Feci in Cary-Blair Tariffa: No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00 Siero, Sangue intero Provetta Sarstedt-Monovette, rosso art. n° M161 (con granuli) Provetta Sarstedt-Monovette, ocra art. n° M162 (con gel separatore) Provetta Vacuette Greiner, rosso art. n° M151 (attivatore coagulazione) Provetta Vacuette Greiner, rosso/giallo art. n° M150 (gel separatore) Frigo box con ghiaccio secco (catena refrigerata) art. n° M800 Il termine “sangue intero” è sinonimo di “sangue fresco”. Le provette per la raccolta di sangue intero contengono in prevalenza un attivatore della coagulazione, nonché un separatore (gel, granuli). Nella sequenza nell’esecuzione la provetta si trova al 2°posto dopo l’emocoltura (esami microbiologici particolari; vedi prelievo di sangue – sequenza nell’esecuzione) Siero: lasciare riposare le provette per 30 minuti (regolare la sveglia), dopodiché centrifugare (4000 – 5000 giri/min. per 10 – 15 min.). Rimuovere il materiale residuo con la pipetta e versare in provette di plastica separate con tappo di sicurezza a vite in caso di provette con gel di separazione. Siero 37° C Preriscaldare provetta e ago, effettuare il prelievo di sangue. Lasciare coagulare il sangue intero a 37° C (incubatore o a bagnomaria) per 2 ore. Centrifugare nella centrifuga a caldo (far girare per 5 minuti). Trasferire con una pipetta il siero nella provetta di plastica separata dotata di tappo a vite. Compendio degli esami labor team w ag 153 Conservare la provetta a temperatura ambiente fino all’invio. (È disponibile una istruzione preanalitica per assistenti dello studio medico) Siero congelato Congelare nello studio il siero prelevato (- 20°C, per un periodo ottimale di almeno 24 ore). Ordinare per telefono un frigo box presso il laboratorio esterno. Al suo arrivo, inserire il campione nel ghiaccio secco, allegare il modulo di richiesta e spedire per posta espressa. Nota aggiuntiva: L’invio di sangue intero invece del siero comporta risultati falsi in caso di analisi diverse. Il siero deve essere estratto anche nelle provette con gel di separazione (assorbimento, ad esempio, di farmaci). (Richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico.) Sieroteca, Archivio campioni Tutti i sieri e plasmi vengono conservati per 10 anni Silicio 2200 1 ml siero 3156 Sangue intero (sangue EDTA o sangue eparinato) Intervalli di riferimento: <230 g/l 190 – 470 g/l Tariffa: siero sangue intero siero sangue intero No. pos. DFI: 1645.00 No. pos. DFI: 1560.00 punti tariffari 120.00 punti tariffari 105.00 Sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi, APS Sindrome antifosfolipidica primaria: trombosi venose e/o arteriose, embolie, aborti recidivanti, trombocitopenia. Riscontro positivo di autoanticorpi anti-fosfolipidi (IgG, IgM, IgA) assieme con autoanticorpi anti 2- glicoproteina (IgG, IgM, IgA). Sindrome antifosfolipidica secondaria: risultato e sintomatologia clinica analoghi a quelli della APS primaria ma associato al LES e alle connettiviti. Nota aggiuntiva: vedi autoanticorpi anti-fosfolipidi e autoanticorpi anti-2-2-glicoproteina. Gli autoanticorpi anti-fosfolipidi sono anche evidenziabili nelle infezioni (virali), malignomi, miastenia grave, MS, LES indotto da farmaci e malattie ematologiche sistemiche. 2390 Sindrome di Gilber-Meulengracht, Mutazione UGT 1A1 Sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Il quadro clinico della sindrome di Gilbert-Meulengracht (GS) è caratterizzato da una iperbilirubinemia intermittente. La patologia si manifesta durante l’adolescenza o in età adulta. Spesso gli attacchi sono scatenati da fattori esterni quali situazioni di stress, digiuno, infezioni o vomito in gravidanza. Successivamente appare un lieve ittero con eventuali sintomi generali modesti (affaticamento, dolori addominali). Le analisi del sangue mostrano un'isolata (non coniugata) iperbilirubinemia; i valori di GGT, ASAT, ALAT e fosfatasi alcalina risultano generalmente nei limiti normali. Il quadro clinico è causato da una diminuzione genetica della clearance della bilirubina dovuta ad una ridotta attività della bilirubin-UDPglucuronil-transferasi. La mutazione può essere evidenziata con tecniche di biologia molecolare. Con l’individuazione del genotipo TA 7/7 si conferma la sospetta diagnosi clinica di sindrome di GilbertMeulengracht mediante genetica molecolare. La GS è un'affezione benigna che non necessita né di monitoraggio né di terapia. I pazienti affetti da questa patologia hanno un'aspettativa di vita normale. La diagnosi risulta essenzialmente necessaria per rassicurare il paziente ed aiuta ad evitare eventuali ulteriori accertamenti invasivi. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20, 2022.00 punti tariffari 176.00 3640 Sirolimus (Rapamune®) Sangue EDTA Valori terapeutici: 4.0 – 20.0 g/l Farmaco immunosoppressore Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 Sodio 240 1 ml siero 540 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero < 1 mese 1 mese – 12 anni 12 – 17 anni 17 – 65 anni > 65 anni 133 – 146 mmol/l 136 – 146 mmol/l 138 – 145 mmol/l 135 – 150 mmol/l 132 – 150 mmol/l urine 80 – 250 mmol/24h 8.2 – 21.9 mmol/mmol creatinina Il 98% del sodio si trova a livello extracellulare e rappresenta il parametro più importante dell’osmolalità. Ipernatriemia e ipervolemia: apporto di soluzione salina ipertonica, iperaldosteronismo primario. Ipernatriemia e ipovolemia: ridotto afflusso di liquidi, vomito e diarrea nei bambini, diabete insipido renale, diabete insipido centrale, diabete mellito (diuresi osmotica), eccessiva sudorazione, fistole, asciti, insufficienza renale. Iponatriemia e ipervolemia: insufficienza cardiaca, cirrosi epatica, insufficienza renale. Iponatriemia e ipovolemia: perdita di liquidi gastrointestinali, perdite nell’interstizio, morbo di Addison, diuresi osmotica, diuretici. Iponatriemia e isovolemia: SIADH (tumori cerebrali, emorragie cerebrali, meningite, encefalite, TBC, carcinoma bronchiale, polmonite), ipertireosi, nicotina, morfina, vincristina, ciclofosfamide. Pseudoiponatriemia: iperlipoproteinemia, iperproteinemia (plasmocitoma, morbo di Waldenström). Compendio degli esami labor team w ag 154 Nota aggiuntiva: spesso i disturbi delle concentrazioni di sodio non si manifestano attraverso valori patologici di laboratorio, ma attraverso disturbi del volume extracellulare. Pertanto, la valutazione clinica della volemia è più importante della rilevazione chimica del sodio in laboratorio. Tariffa: No. pos. DFI: 1574.00 punti tariffari 2.50 Solventi organici 2 ml sangue per ogni analisi in provetta speciale per solventi organici (richiedere al laboratorio) 10 ml urine per ogni analisi Intervalli di riferimento: vedi referto vedi inoltre medicina del lavoro, esami Non clorati: acetone benzolo butanolo cicloesano etanolo metanolo stirolo tetraidrofurano toluolo xilolo Clorati: cloroformio diclorometano tetracloroetilene tetraclorometano tricloroetilene tricloretano, 1, 1, 1Ulterioi sostanze e prezzi su richiesta 2204 Sostanza P Plasma EDTA congelato con aprotinina Intervalli di riferimento: 110 – 220 pg/ml La sostanza P consta di un neuropeptide costituito da 11 aminoacidi. Appartiene al gruppo delle neurochinine ed è sintetizzata da cellule nervose ma anche da leucociti. La sostanza P è implicata nella trasmissione del dolore e nei processi infiammatori. Oltre ad esercitare un'azione vasodilatatoria e ad aumentare la permeabilità capillare, è responsabile della chemiotassi dei leucociti. Aumento dei livelli: processi infiammatori, fibromialgia (si parlerà di una correlazione tra un aumento della concentrazione di sostanza P e fibromialgia) Tariffa: No. pos. DFI: 1044.00 punti tariffari 69.00 683 Sotalolo (Sotalex®) 2 ml siero Valori terapeutici: Beta-bloccante Tariffa: 4666 vedi referto No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 Sp-100 anitcorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Gli anticorpi Sp100 sono considerati specifici (specificità pari al 97%) per la cirrosi biliare primaria e sono rilevabili nel 31% dei casi in pazienti con PBC. Frequentemente (48%) questi autoanticorpi vengono riscontrati in gruppi di pazienti AMA-negativi con una PBC clinicamente e istologicamente provata. Per questo gli anticorpi Sp100 rappresentano un complemento essenziale agli autoanticorpi mitocondriali. Aumento dei valori: Cirrosi biliare primaria, connetivite indifferenziata (artrite reumatoide, SLE, sclerodemia, sindrome di Sjögren). Nota aggiuntiva: vedere anche gli autoantocorpi mitocondriali. Tariffa: No. pos. DFI: 1192.00 punti tariffari 52.00 179 Squamous Cell Carcinoma Antigen, SCC 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.5 g/l SCC si trova nelle cellule epiteliali piastriniche normali e alterate patologicamente. SCC viene secreto nel sudore, nella saliva e in altri liquidi corporei. Il tempo di emivita biologico è di 20 minuti. Il significato clinico risiede nel monitoraggio terapeutico e del decorso di carcinomi degli epiteli pavimentosi della cervice, dei polmoni e dell’apparato otorinolaringoiatrico. Un aumento di SCC può manifestarsi molti mesi prima dei sintomi clinici di una recidiva. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma della cervice, carcinoma degli epiteli pavimentosi dei polmoni, carcinoma anale, carcinoma degli epiteli pavimentosi in ambito otorinolarin-goiatrico. Patologie benigne: psoriasi, eczemi, insufficienza renale, cirrosi epatica, pancreatite, bronchite, Tbc. Nota aggiuntiva: poiché SCC è presente nella sudorazione e nella saliva, durante l’esame o durante il prelievo del campione si deve evitare ogni eventuale contaminazione che potrebbe causare valori falsamente elevati. Anche le dermatosi e le nefropatie influenzano i valori. Si consiglia l’impiego combinato con CEA. Tariffa: No. pos. DFI: 1677.00 punti tariffari 30.00 Stagno 742 2 ml siero 2448 2 ml saliva 2446 10 ml urine Compendio degli esami labor team w ag 155 Intervalli di riferimento: siero < 2.0 µg/l urine < 3.8 nmol/mmol creatinina vedi inoltre test DMPS Tariffa: No. pos. DFI: 1768.00 punti tariffari 70.00 2817 Stato feci Feci Valori terapeutici: elastasi pancreatica > 200 µg/g acidi biliari 2.0 – 9.0 µmol/g calprotectina < 50 mg/kg Elastasi pancreatica, acidi biliari, calprotectina, amido, grassi, fibre Tariffa: No. pos. DFI: 1273.00, 1219.00, 1340.00, 1682.00 punti tariffari 195.00 502 Stato urinario, Urine, sedimento urinario 10 ml urine (mitto intermedio) In un primo tempo si esegue l’esame con stix (leucociti, Nitrit, pH, proteine, glucosio, chetone, urobilinogeno/i, bilirubina, sangue/Hb) e la misurazione del peso specifico. In caso di risultati patologici viene eseguita automaticamente la valutazione del sedimento: leucociti, eritrociti, epiteli, batteri, funghi, cilindri, cristalli. Tariffa: No. pos. DFI: 1740.00 punti tariffari 1.00 Stato vaccinale, Vaccini Vaccini Difterite Tetano Pertosse Poliomielite 1, 2, 3 Morbillo Parotite (orecchioni) Rosolia Epatite B (1 – 2 mesi dopo la 3a dose) TBE Haemophilus influenza B 7322 Livelli anticorpali e protezione immunitaria: < 0.07 IE/ml non protettivo 0.07 – 1.0 IE/ml protezione dubbia >0.1 IE/ml protettivo < 0.2 IU/ml non protettivo 0.2 – 0.5 IU/ml protettivo (richiamo raccomandato) 0.5 – 1.0 IU/ml verifica dopo 3 anni 1.0 – 10.0 IU/ml verifica dopo 5 – 10 anni > 10 IU/ml verifica dopo circa 10 anni (richiamo non raccomandato) IgG ≥ 1 : 40 protettivo >1:8 protettivo IgG, > 1.0 MOC protettivo IgG, > 1.0 MOC protettivo < 1.0 MOC non protettivo 1.0– 2.0 MOC protezione dubbia > 2.0 MOC protettivo > 100 U/l: protezione per tutta la vita < 100 U/l: richiamo raccomandato IgG > 3.0 MOC protettivo > 0.19 mg/l protettivo Stiripentolo 2 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Antiepilettico Tariffa: No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Strisci di sangue, non colorati Vetrino di Undritz art. n° M208 Vetrino portaoggetti con estremità opaca art. n° M202 Astuccio per 2 vetrini portaoggetto art. n° M201 Dosatore monogoccia “VacuDrop” per sistema Greiner art. n° M203 Dosatore monogoccia “Hämo-Diff” per sistema Sarstedt art. n° M204 Preparare gli strisci nello studio. Non è possibile preparare successivamente gli strisci di sangue EDTA nel laboratorio esterno (invecchiamento delle cellule nell’EDTA). Conservare sempre il portaoggetti nella sua confezione originale all’interno di un cassetto (in questo modo si evita di dover pulire nuovamente prima dell’uso). Mescolare più volte il sangue EDTA. Raccogliere una goccia di sangue grande circa come una capocchia di spillo per mezzo di una pipetta o di un dosatore monogoccia (VacuDrop, HämoDiff, vedi sopra) direttamente a fianco della fascia centrale sul portaoggetti. Muovere il vetrino di Undritz, inclinato di circa 40-45°, lentamente all’indietro avvicinandolo alla goccia. Appena il sangue viene assorbito sull’intera larghezza del vetrino, strisciare sul portaoggetti allontanandolo dalla goccia con un movimento rapido ed uniforme. In caso di esecuzione corretta, lo striscio deve terminare con bordi irregolari nella terza parte del portaoggetti. Possibilità di errore: gocce di sangue disposte troppo lontano dalla banda smerigliata, angolo del vetrino dello striscio troppo ripido (troppo spesso) o troppo piatto (troppo sottile), striscio troppo lungo (privo di punto di scolo all’estremità), ristagno di sangue all’estremità dello striscio, utilizzo di un portaoggetti invece di un vetrino per strisci. Contrassegnare gli strisci sulla banda smerigliata con i dati del paziente (usare esclusivamente una matita, non usare colla, penne a sfera o pennarelli). Lasciare asciugare per circa 10 minuti (in posizione orizzontale). Infine imballare nell’astuccio per portaoggetti (indicare i dati del paziente anche all’esterno dell’astuccio) e conservare a temperatura ambiente fino al momento dell’invio. (Richiedere eventualmente il modulo con le istruzioni preanalitiche per assistenti di studio medico.) Compendio degli esami labor team w ag 156 689 Strongyloides stercoralis, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.50 OD Strongyloides stercoralis è un piccolo nematode (vermi filamentosi) parassita dell’intestino tenue, presente nei tropici e subtropici e nelle miniere. Le larve dal suolo penetrano nell’organismo per via percutanea e giungono attraverso i vasi sanguigni nei polmoni e poi attraverso le vie respiratorie nel canale gastrointestinale. I sintomi sono: prurito nella zona d’ingresso cutanea, polmonite, sindrome da malassorbimento. In presenza di immunosoppressione si possono avere decorsi letali. Tariffa: No. pos. DFI: 3543.00 punti tariffari 49.00 3578 690 691 437 Stronzio 1 ml siero Intervalli di riferimento: 10.0 – 70.0 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1608.00 punti tariffari 105.00 Sulfasalazin (Salazopyrin®) 1 ml siero Intervalli di riferimento: 20 – 50 mg/l Sulfonamide, antireumatico, anti-infiammatorio Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Sulpiride (Dogmatil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 750 µg/l Benzamide, neurolettico Tariffa: No. pos. DFI: 1579.00 punti tariffari 140.00 Sultiame (Ospolot®) 2 ml siero Valori terapeutici: <15 anni 1.0 – 6.0 mg/l >15 anni 6.0 – 10.0 mg/l Il sultiame un derivato sulfonamidico inibisce la carboanidrasi e serve alla terapia antiepilettica. Effetti collaterali sono iperpnea e parestesia. vedi inoltre antiepilettici Tariffa: No. pos. DFI: 1068.00 punti tariffari 76.00 791 T4 uptake, Globulina legante la tirossina, TBG 1 ml siero Intervalli di riferimento: 11.3 – 28.9 mg/l inibitori dell’ovulazione 21.0 – 41.8 mg/l gravidanza 16.4 – 64.4 mg/l 125 La T4 uptake comprende la capacità legante delle tiroxina. Con J-T4 radioattivo viene determinata nel siero la capacità di legame per la T4. È possibile ottenere così indicazioni sulla concentrazione di TBG (globulina legante la tirossina). Nell’ipertireosi viene legata una piccola quantità di T4 radioattivo; nell’ipotireosi i rapporti sono capovolti. Aumento dei valori: ipotireosi, TBG aumentata (gravidanza, inibitori dell’ovulazione, epatite cronica, porfiria). Diminuzione dei valori: ipertireosi, TBG abbassata (sindrome nefrotica, cirrosi epatica). Tariffa: No. pos. DFI: 1722.00 punti tariffari 19.30 364 Tacrolimo (Prograf®, FK506) 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: Trapianto renale: Trapianto di fegato: 1 – 4 settimane lunga durata 1 – 4 settimane lunga durata 5 – 15 g/l 3 – 10 g/l 10 – 20 g/l 3 – 10 g/l Immunosoppressore Il tacrolimo è un macrolide isolato dal fungo Streptomyces tsukubaensis con un peso molecolare di 804 D. Meccanismo di azione: simile a quello della ciclosporina con inibizione della produzione di IL-2 e quindi soppressione dell‘attivazione delle cellule a T. La sua potenza immunosoppressiva è più elevata di quella della ciclosporina. Farmacocinetica molto variabile e interazioni complesse con altri farmaci (Citocromo P450). Effetti collaterali analoghi a quelli della ciclosporina (nefro e neurotossici). Impiego principale: prevalentemente per la soppressione di reazioni da rigetto a seguito di trapianto del rene e del fegato.. Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 692 Taenia solium, anticorpi, Cisticercosi, Tenia del maiale, “Verme solitario” 1 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto La cisticercosi si sviluppa in seguito all’ingestione di uova di cestodi o vermi piatti (verdura cruda, uova trasportate da mosche su alimenti, scarse condizioni igieniche). I cisticerchi si sviluppano quindi nel cervello, causando attacchi epilettici, meningite, idrocefalo. I portatori sono asintomatici o presentano sintomi aspecifici: dolori addominali, fame, dimagrimento, prurito anale. Tariffa: No. pos. DFI: 3544.00 punti tariffari 47.00 Tallio 695 5 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 157 696 50 ml urine Intervalli di riferimento: siero < 5.00 µg/l urine < 1.00 µg/g creatinina L'assunzione, la distribuzione e l'escrezione del tallio nell'organismo sono simili a quelle del potassio. Nei suoi composti è velocemente riassorbibile e si accumula in modo particolare nella pelle e nelle strutture collegate. Il circolo entero-enterale del tallio e il suo parziale riassorbimento nei reni provocano un ritardo nell'eliminazione e un tempo di dimezzamento di 14 giorni. Un'intossicazione acuta da tallio, conseguente all'assunzione di veleno per topi o piccioni è caratterizzata da gastroenterite generalizzata con violenti conati di vomito e diarrea, provocata da una polineuropatia tossica (parestesie, iperestesie soprattutto delle gambe) sino a paralisi periferiche permanenti e disturbi fisici. Altri sintomi sono caduta dei capelli, disturbi trofici della pelle e deficit variabili nel sistema nervoso vegetativo. Tariffa: No. pos. DFI: 1695.00 punti tariffari 105.00 Tampone cervicale, Striscio cervicale Batteriologia Tampone in terreno di trasporto Portagerm art. n° M502 Chlamydia, DNA (PCR) set PCR art. n° M220 Chlamydia, coltura Terreno di trasporto per coltura compreso tampone per coltura di chlamydia (TMCH) art. n° M528 Batteriologia generale Prima di effettuare il prelievo del campione rimuovere eventuale muco nella bocca dell’utero con un tampone a garza sterile, quindi prelevare le cellule mucose dal canale cervicale con un tampone di cotone (per mezzo di movimenti rotatori e pressori) e inserire nel mezzo di trasporto Portagerm. Coltura di chlamydia Usare il terreno di trasporto per coltura di chlamydia TMCH (tampone compreso). Tampone da ferita Tampone in terreno di trasporto Portagerm art. n° M502 Prelevare il materiale con un tampone a garza sterile dal profondo della ferita e inserire nel terreno di trasporto Portagerm. I prelievi da ferite secche e tampone a garza secca sono inappropriati. Tampone uretrale, Striscio uretrale Terreno Sterilin® art. n° M504 set PCR (chlamydie, gonococchi, micoplasmi genitali, ureaplasmi) art. n° M220 I tamponi uretrali devono essere eseguiti un’ora dopo l’ultima minzione. Donna: rilevare l’intera uretra. Uomo: nella parte distale dell’uretra (ca. 2cm dal meato). Tampone vaginale, Striscio vaginale Tampone in terreno di trasporto Portagerm art. n° M502 set PCR (chlamydie, gonococchi, micoplasma genitalis, Ureaplasma) art. n° M220 Prima di effettuare il prelievo del campione rimuovere eventuale muco con un tampone a garza, quindi prelevare il materiale con un tampone di cotone e inserirlo nel mezzo di trasporto Portagerm. 5999 Tapentadolo 1 ml siero Valori terapeutici: 25 – 375 µg/l Analgesico oppiaceo Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 393 Tasso di sedimentazione, eritrosedimentazione, VES punti tariffari 115.00 BSR, Sedimentazione, Velocità di sangue citratato 1:5 L’eritrosedimentazione deve essere effettuata a distanza di due ore dopo il prelievo di sangue. Non è un esame per il laboratorio esterno. Intervalli di riferimento: f 6 – 11 mm/ora m 3 – 8 mm/ora Aumento dei valori: infiammazioni, leucemie, malignoma, mielosa multipla/plasmocitoma (eritrosedimentazione massima), sindrome nefrosica, danni al parenchima epatico, anemia, gravidanza, fibrosi retroperitoneale. Diminuzione dei valori: poliglobulie, policitemia rubra rubra vera, anemia da eritrociti falciformi. Tariffa: No. pos. DFI: 1666.00 punti tariffari 1.00 3134 Taurina 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 2 anni 15 – 143 µmol/l 2 – 14 anni 20 – 170 µmol/l > 14 anni 27 – 95 µmol/l Tariffa: No. pos. DFI: 1044.00 punti tariffari 69.00 473 TBE, anticorpi, Meningoencefalite primaverile-estiva, Encefalite da zecche, Arbovirus 1 ml siero Intervalli di riferimento: IgM < 1.0 MOC Compendio degli esami labor team w ag 158 IgG < 1.0 MOC Il virus della TBE (virus dell’encefalite da zecche) appartiene alla famiglia dei Flaviviridiae e si riscontra in Svizzera in determinate zone di endemia, nella Germania meridionale, nei Balcani, in Austria e Scandinavia. Le zone di endemia in Svizzera e nel Liechtenstein sono: - ZURIGO: parte settentrionale del cantone, sponda sinistra del lago di Zurigo, i paraggi di Winterthur, la regione di Greifensee, Kloten Wallisellen/Dübendorf, Rüti, Sihltal, la regione di Rapperswil; - ZUGO: Steinhausen; - SCIAFFUSA: tutto il cantone; - TURGOVIA: tutto il cantone; - SAN GALLO: regione di Rapperswil, regione di Sargans; - GRIGIONI: Bündner Herrschaft, Landquart, Grüsch; - BERNA: regione di Thun, Berna, Lyss, Belp; - SOLOTURNO: Bellach, Langendorf - LUCERNA: Dagmersellen, Nebikon; - ARGOVIA: regione di Brugg, Zurzach, Rheinfelden; - PRINCIPATO DEL LIECHTENSTEIN: Vaduz. Il virus viene trasmesso da zecche (Ixodes ricinus), le quali possono essere infette anche da Borrelia. Oltre la quota di 1000 m non c’è motivo di temere un’infezione TBE. Il 70% delle trasmissioni del virus ha un decorso asintomatico. Il periodo di incubazione medio di 1 – 2 settimane è seguito da una prima fase che si presenta con febbre e sintomi influenzali aspecifici. Dopo un intervallo di 1 – 20 giorni, privo di febbre, subentra nella metà dei pazienti un secondo stadio con meningite o meningoencefalite. Nell’80% dei casi si registra in seguito una sindrome neurastenica con ridotta concentrazione per mesi, stanchezza e vertigini. Il tasso di mortalità, nei casi gravi, è pari circa all’1 – 2%. Nel 20% dei casi rimangono danni neurologici. Un’infezione conferisce un’immunità per tutta la vita. Il vaccino protettivo a base di virus uccisi si consiglia a coloro che, per motivi professionali o nel tempo libero, frequentano spesso gli ambienti forestali nelle zone di endemia. La protezione vaccinale dura 3 – 5 anni; le IgG servono come contollo dei titoli. Tariffa: No. pos. DFI: 3044.00, 3045.00 punti tariffari 75.00 6218 TBE, rilevazione nella zecca Zecca Dopo un morso di zecca, c'è il rischio che il parassita sia portatore dell'agente eziologico dell'encefalite da zecca. Un eventuale contagio può essere escluso solamente dopo una carenza di sintomatologia clinica e di marcatori sierologici. Con la rilevazione genetica del flavivirus FSME nella zecca è possibile valutare il rischio d'infezione. Tariffa: No. pos. DFI: 3321.00 punti tariffari: 91.00 3858 Teicoplanina 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 5.0 – 60.0 mg/l No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 693 Temazepam (Normison®) 2 ml siero Valori terapeutici: 200 – 800 ng/ml Valori di tossicità: > 1000 ng/ml Con un’emivita di 6-24 ore, il temazepam fa parte dei derivati delle benzodiazepine con tempo di eliminazione medio-rapido, e viene associato al gruppo dei tranquillanti. I metaboliti efficaci farmacodinamici vengono formati solo in quantità limitata (oxazepam). Tariffa: No. pos. DFI: 1661.00 punti tariffari 140.00 165 Tempo di Quick-Test, Tempo di protrombina, Tempo di tromboplastina, TP Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: 80 – 130% 1.15 – 0.90 INR tempo di Quick, terapia: 12 - 33% 4.5 – 2.0 INR Con il tempo di protrombina viene esaminata la concentrazione plasmatica del fattore di coagulazione del sistema esogeno (fattori I, II, VII, IX, X). Poiché tutti questi fattori si formano nel fegato, il tempo di protrombina è un valido parametro di valutazione del funzionamento della sintesi proteica del parenchima epatico. Gli antagonisti della vitamina K disturbano la sintesi dei quattro fattori di coagulazione procoagulatori II, VII, IX e X. Per la standardizzazione dell’attività coagulante con pazienti anticoagulati per via orale si consiglia la rappresentazione dei dati dei valori WHO e INR (International Normalized Ratio), poiché viene considerato il risultato standardizzabile della determinazione del tempo di protrombina. Il tempo di coagulazione del campione del paziente (TPPat) viene impostato in relazione al tempo di coagulazione di un plasma di calibrazione prodotto industrialmente (TPCal). Relazione tra INR e valori Quick INR 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5 5.0 % 100 51 33 25 20 16 14 12 11 La relazione INR-% dipende dei reattivi e dei lotti. Seguire le istruzioni del fornitore per stabilire il valore INR. Diminuzione valori Quick: terapia a base di cumarina, epatopatie (cirrosi epatica, epatiti), carenza di fibrinogeno, disfibrinogenemia, coagulopatia da consumo, sindrome HELLP, iperfibrinolisi, carenza congenita di uno o più fattori del complesso della protrombina (II, VII, IX, X), emofilia da presenza in circolo di sostanze anticoagulanti ad azione inibitoria (rara), deficit di vitamina K, terapia a base di eparina a dosaggi elevati. Valori Quick falsamente bassi: campioni di sangue emolitici o lipemici, barbiturici, griseofulvina. Compendio degli esami labor team w ag 159 Nota aggiuntiva: valori Quick normali in presenza di emofilia A e B e di sindrome di von Willebrand. Nei loro primi giorni di vita, i neonati presentano una diminuzione fisiologia della sintesi dei fattori di coagulazione del complesso della protrombina. Tariffa: No. pos. DFI: 1700.00 punti tariffari 6.00 348 Tempo di trombina, TT, PTZ Plasma citratato 1:10 Intervalli di riferimento: < 6 mesi < 31 sec > 6 mesi < 24.9 sec Intervalii terapeutici (lisi): prolungazione di 2 – 4 volte Il tempo di trombina (TT) misura la trasformazione del fibrinogeno in fibrina. Vengono rilevate alterazioni nella polimerizzazione della fibrina (assenza di prodotti di disgregazione della fibrina) e una maggiore efficacia dell'ATIII (terapia a base di eparina): per effetto di questi fattori e dell'eparina il tempo di trombina viene prolungato. Prolungamento dei tempi: afibrinogenemia, ipofibrinogenemia e disfibrinogenemia, coagulopatia da consumo, terapia fibrinolitica e a base di eparina, comparsa di prodotti di disgregazione del fibrinogeno; sovradosaggio di penicillina, cloruro protamina, periodo perinatale, inibitori della trombina, ipoalbuminemia. Nota aggiuntiva: il TT risulta normale in presenza di emofilia A e B e di sindrome di von Willebrand. La reazione del TT all'eparina non è positiva come quella dell'aPTT e pertanto il TT trova uno scarso impiego per il monitoraggio di una terapia a base di eparina. Tariffa: No. pos. DFI: 1699.00 punti tariffari 9.20 366 Teofilina (Euphyllin®, Theolair®, Unifyl®) 1 ml siero Valori terapeutici: 55.5 – 111.0 mol/l Valori di tossicità: > 111 mol/l Prelievo ematico: dopo l'assunzione orale: valore massimo 2-4 ore dopo l’assunzione; valore minimo: subito prima della successiva somministrazione. Broncolitico, cardiotonico Xantina metilata (inibitore della fosfodiesterasi); le teofilline hanno uno spettro terapeutico limitato. In caso di quantità tossiche possono manifestarsi disturbi del ritmo cardiaco di tipo tachicardico e attacchi epilettici. Il tempo di emivita plasmatico presenta forti oscillazioni individuali (adulti 3-12 ore, fumatori 4 ore). Il 90% della teofillina somministrata viene trasformata dal fegato in metaboliti inattivi. Solo circa il 10% viene escreto immodificato per via renale. Tempi di eliminazione prolungati: soggetti anziani, in caso di infezioni virali acute, disfunzioni epatiche croniche, insufficienza cardiaca destra (Cor pulmonale) e dopo l’assunzione di cimetidina, eritromicina, allopurinolo. Nota aggiuntiva: 48 ore prima del prelievo del sangue evitare l’assunzione di bevande a base di caffeina. Tariffa: No. pos. DFI: 1070.00 punti tariffari 15.90 Terapia ipolipemizzante, ipolipemizzanti(1) Donne in premenopausa Fattori di rischio* indicazioni, Indicazioni per farmaci Uomini, donne postmenopausa Fattori di rischio* Criteri di decisione Colesterolo totale (mmol/l) TC/C-HDL C-LDL (mmol/l) 0 o 1* 0* > 8.0 > 6.5 > 5.0 > 2* > 1* > 6.5 > 5.0 > 4.0 2 tra 3 criteri di decisione deveno essere realizzati in presenza dei fattori di rischio per iniziare una terapia ipolipemizzante. Al minimo 2 o 3 dosaggi dei lipidi nel siero sono necessari per determinare lo stato iniziale e per prendere una decisione in favore di una terapia ipolipemizzante. *Fattori di rischio: familiarità per cardiopatia ischemica (nei parenti di primo grado: donne < 65 anni o uomini 2 < 55 anni), età (sopratutto uomini > 50 anni e donne > 60 anni), fumo, ipertonia, adiposità (BMI > 30 kg/m ), ipertrigliceridemia (> 2.0 mmol/l), insufficiente attività fisica (diabete mellito: vedi prevenzione secondaria). Prevenzione secondaria o diabete mellito* Pazienti con Colesterolo totale (mmol/l) TC/C-HDL C-LDL (mmol/l) cardiopatia ischemica aterosclerosi manifesta > 5.0 > 5.0 > 3.0 diabete mellito* (prevenzione primaria o secondaria) 2 tra 3 criteri di decisione deveno essere realizzati in presenza dei fattori di rischio per iniziare una terapia ipolipemizzante. Al minimo 2 o 3 dosaggi dei lipidi sierici sono necessari per determinare lo stato iniziale e per prendere una decisione in favore di una terapia ipolipemizzante. (1) Raccomandazione del Gruppo di lavoro “Lipidi ed aterosclerosi” della Società Svizzera di Cardiologia, 1999 5305 Terbinafina 2 ml siero Valori terapeutici: Antimicotico Tariffa: vedi referto No. Pos. DFI: 1076.00 punti tariffari: 99.00 Test al Captopril 2 ml plasma EDTA (2x), congelato Principio: misurazione del livello di aldosterone e renina nel plasma in relazione al livello di angiotensina II. Il captopril diminuisce i valori dell’angiotensina II. Compendio degli esami labor team w ag 160 Analisi: renina e aldosterone. Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di renina e aldosterone). 25 mg captopril orale. Secondo prelievo di sangue efferato dopo 1 ora (determinazione di renina e aldosterone). Contrassegnare le provette da 1 a 2. Interpretazione: iperaldosteronismo primario: l’aldosterone si mantiene elevato, quoziente di aldosterone rispetto alla renina > 50. Ipertonia renovascolare: l’aldosterone aumenta del doppio/triplo. Reazione fisiologica, iperaldosteronismo secondario: la renina aumenta, l’aldosterone si abbassa, il quoziente di aldosterone rispetto alla renina è < 50. Nota aggiuntiva: Prelievo ematico con il paziente a riposo. Interrompere l’assunzione di diuretici e di ACEinibitori 14 giorni prima di effettuare l’esame. Attenzione: calo di pressione sanguigna. Test al D-xilosio, Test di riassorbimento allo xilosio, D-xilosio, test al 2 ml siero (2x) Principio: il D-xilosio somministrato per via orale viene riassorbito attivamente nell’intestino tenue prossimale, una parte è soggetta al metabolismo intermedio e circa la metà della sostanza viene secreta per via renale. La quantità di D-xilosio presente nell’urina raccolta nelle 5 ore dipende dall’assorbimento intestinale dei carboidrati. Il test verifica la capacità di assorbimento dei carboidrati da parte dell’intestino tenue. Analisi: xilosio paziente a digiuno Prima dell’inizio dell’esame, svuotare completamente la vescica, eliminare l’urina. 2 Somministrazione orale di 25 g di D-xilosio in 500 ml di acqua o tè (bambini 15 g di D-xilosio/m di superficie corporea). All’inizio del periodo di raccolta dell’urina, il paziente deve assumere ancora 500 ml di acqua nell’ora successiva. Prelievo ematico (siero) 60 min. e 120 min. dopo la somministrazione del D-xilosio. Fine del periodo di raccolta dell’urina dopo 5 ore. Svuotare di nuovo la vescica completamente. Interpretazione: nell’urina raccolta nelle 5 ore deve essere presente > 16% della quantità di xilosio somministrato; risp. nel siero dopo 1 ora > 21 mg/dl, dopo 2 ore > 30 mg/dl. Valori ridotti indicano un malassorbimento dei carboidrati: celiachia, amiloidasi, secrezione dell’intestino tenue, linfoma intestinale, morbo di Whipple, sindrome Zollinger-Ellison, danni muscolari tossici, ecc. Valori sierici erroneamente ridotti: vomito, svuotamento ritardato dello stomaco. Valori erroneamente bassi nell’urina: acido acetilsalicilico, digossina, digitossina, indometacina, neomicina, oppiacei, MAO-inibitori. Test al Desferal 10 ml urine Principio: la secrezione renale di ferro, normalmente limitata, viene aumentata dal costituente di complesso desferriossamina. Analisi: ferro 500 mg desferriossamina B intramuscolare (Desferal®). Raccogliere l’urina per 6 ore, comunicare la quantità di urina raccolta. Per la determinazione del ferro, inviare 10 ml di urina prelevata dall’urina complessiva. Interpretazione: in caso di sovraccarico di ferro, la desferriossamina aumenta eccessivamente la secrezione renale: interpretazione fisiologica: < 18 mmol/6 h sovraccarico di ferro: > 54 mmol/6 Test alla clonidina 5 ml plasma EDTA (4x), congelato Principio: con sospetto di feocromocitoma. In condizioni fisiologiche la clonidina, quale antagonista centrale, causa una riduzione della catecolamina. In caso di feocromocitoma non si verifica alcuna reazione. Analisi: adrenalina, noradrenalina Primo prelievo di sangue a digiuno, accesso venoso (determinazione di adrenalina/noradrenalina). 300 g di clonidina orale (ad es. Catapressan®, 1 compressa da 300 g). Eseguire tre successivi prelievi di sangue dopo 60, 120 e 180 minuti (determinazione di adrenalina e noradrenalina). Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo. Interpretazione: fisiologica: riduzione del livello di noradrenalina nel campo di riferimento. Interpretazione patologica: assenza di riduzione della concentrazione di catecolamina nel plasma. Nota aggiuntiva: in caso di tumori a secrezione prevalente di adrenalina o dopamina l’esame è poco indicato. Attenzione: diminuzione della pressione sanguigna. Prelievo ematico con il paziente a riposo. Terapia antiipertensiva (anche bloccanti dei -recettori!): interrompere 3 giorni prima di eseguire il test. Vedi anche catecolamina, cromogranina A. Test alla pentagastrina, Test di stimolazione della secrezione di calcitonina 1 ml siero (4x) Principio: la pentagastrina aumenta la secrezione di calcitonina. In caso di carcinoma midollare tiroideo a cellule C si verifica un aumento eccessivo. Analisi: calcitonina Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di calcitonina). 0.5 g/kg pentagastrina/kg di peso corporeo endovena. Prelievi ematici dopo 1, 3 e 5 minuti (ogni volta determinazione della calcitonina). Contrassegnare le provette da 1 a 4. Interpretazione: carcinoma midollare tiroideo: aumento eccessivo: ♂ fino a > 10 volte, ♀ > 5 volte; postoperatorio tutt’al più limiti dei valori basali più elevati. Compendio degli esami labor team w ag 161 Nota aggiuntiva: in fase post-operatoria i pazienti che si rivelano non più stimolabili vengono considerati guariti. Test all’arginina, GH, test di stimolazione 1 ml siero (4x) Principio: l’arginina stimola la secrezione di GH. Analisi: GH Disporre l’accesso venoso 30 minuti prima dell’inizio dell’esame. Primo prelievo ematico prima dell’inizio dell’infusione: determinazione di GH. Somministrare per infusione 0,5 g di arginina/kg come soluzione al 5% nell’arco di 30 minuti. Eseguire tre successivi prelievi ematici dopo 30, 60 e 90 minuti: determinare ogni volta il valore di GH. Contrassegnare le provette da 1 a 4. Interpretazione: stimolazione massima dopo 30-60 minuti dall’iniezione: > 10 ng/ml oppure 3-4 volte il valore iniziale. Una stimolazione fisiologica esclude un deficit di GH. In caso di deficit di GH: aumento della concentrazione rallentato, ridotto o assente. Test all’LHRH, Test al GnRH 2 ml siero (3x) Principio: verifica della capacità funzionale della secrezione di gonadotropina dopo somministrazione di LHRH. Analisi: LH/FSH Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno (determinazione di LH e FSH). Donne: 25 g, uomini: 100 g LH-RH endovenoso (Kryptocur®). Eseguire due ulteriori prelievo dopo 25 minuti (LH) e 45 minuti (FSH). Interpretazione: donne LH (fase follicolare): aumento di 2-4 volte (<20 U/l) LH (fase di ovulazione): aumento di 4-10 volte (<40 U/l) LH (fase luteale): aumento di 3-8 volte (<30 U/l) FSH: < 10 U/l uomini LH: aumento di 2-4 volte FSH: aumento di 1,5 – 3 volte Stimolazione ridotta: funzionalità ridotta dell’ipofisi, disturbo ipotalamico prolungato, pubertà tarda costituzionale, assunzione di estrogeni, androgeni, anabolici. Stimolazione aumentata: sindrome da ovari policistica (stimolabilità eccessiva dell’LH rispetto a FSH), climaterio, insufficienza primaria delle gonadi (insufficienza funzionale delle ovaie o dei testicoli). Nota aggiuntiva: interrompere l’assunzione dei preparati a base di testosterone almeno 3 settimane prima di effettuare l’esame. Test al TRH 1 ml siero (2x) Principio: il TRH prodotto dall'ipotalamo regola la produzione di TSH dell'ipofisi. Il test è utile a livello diagnostico in caso di sospette patologie tiroidee. Analisi: TSH Prelievo di sangue al mattino dopo una colazione leggera: determinazione del TSH. Somministrazione di TRH (Relefact®): 1 spruzzo per narice oppure 200 g per endovena 200 g. Dopo 30 min: prelievo di sangue per la determinazione di TSH. Contrassegnare le provette con "basale" e "dopo la stimolazione". Interpretazione: Referto normale: aumento di TSH 1 – 20 mU/l (esclude la presenza di una patologia tiroidea) aumento eccessivo (> 20 mU/l): ipotireosi; aumento ridotto/assenza di aumento: ipertireosi, ipotireosi secondaria, terapia sostitutiva della tiroide, corticosteroidi, insufficienza renale, cirrosi epatica, anoressia nervosa, acromegalia. Nota aggiuntiva: TRH (spray nasale Relefact®) si può richiedere al laboratorio. Test con DMPS, Test di mobilizzazione dei metalli pesanti, Test di Dimaval, Amalgama, Mercurio 10 ml urine (2x) Principio: Per mezzo dell’agente chelante DMPS (2,3-dimercapto-1-propane sulfonato) è possibile mobilizzare un accumulo di metalli pesanti (Hg, Pb, Cd, Cu) nell’organismo ed evidenziarlo nelle urine. Analisi: Hg, Pb, Cd, Cu Modalità: Svuotare la vescica nel recipiente di plastica, determinare i metalli. Dopo aver svuotato la vescica, somministrare 10 mg DPMS/kg KG con ½ - 1 litro di acqua (rispettivamente 3 – 4 mg/kg ev). Dopo 2 ore svuotare la vescica e determinare nuovamente i metalli (in caso di somministrazione ev, svuotare la vescica dopo 45 minuti). Riportare l’ora sulla provetta. Interpretazione: nei pazienti con otturazioni dentali di amalgama si registrano valori 2–5 volte maggiori rispetto al valore di partenza. Test di assorbimento del ferro 1 ml siero (3x), evitare l’emolisi Analisi: ferro primo prelievo di sangue effettuato a digiuno somministrazione orale: 200 mg di ferro bivalente (ad es. 2 capsule di Ferrum Hausmann®) eseguire due ulteriori prelievi di sangue effettuati dopo 2 e 4 ore. Interpretazione: nei soggetti sani il livello di ferro aumenta di circa il 50%1 ora dopo la somministrazione. L’assenza di tale aumento dopo 4 ore indica un disturbo di assorbimento. Compendio degli esami labor team w ag 162 2087 Test di gravidanza 10 ml urine del mattino Intervalli di riferimento: negativo Nota aggiuntiva: vedi inoltre beta-HCG Tariffa: No. pos. DFI: 1659.00 punti tariffari 12.00 Test di inibizione con desametasone 1 ml siero (2x) Principio: il test di inibizione con desametasone viene eseguito per diagnosticare la sindrome di Cushing e per distinguere tra sindrome di Cushing primaria adrenalica e secondaria ipofisaria. Il desametasone inibisce la liberazione di ACTH da lobo anteriore dell’ipofisi e la produzione steroidea endogena mediante un meccanismo di feedback, senza interferire nella determinazione degli steroidi. Test breve di inibizione con desametasone: Analisi: cortisolo Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno alle ore 08.00: determinazione del cortisolo. Alle 23 dello stesso giorno somministrazione orale di 2 mg di desametasone (per es. Fortecortin®). Secondo prelievo di sangue effettuato a digiuno il giorno successivo alle ore 08.00: determinazione del cortisolo. Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo. Interpretazione: un livello di cortisolo inferiore a 140 μmol/l nel secondo campione esclude la presenza del morbo di Cushing. Una soppressione assente o carente può indicare la presenza del morbo di Cushing. Si consiglia di determinare il cortisolo libero nell’urina delle 24 ore e/o il test lungo di inibizione con desametasone. Una soppressione insufficiente si ha anche in caso di adiposità, preparati a base di estrogeno, depressione. Test lungo di inibizione con desametasone: Analisi: cortisolo Serve alla differenziazione di una sintesi del cortisolo non soppressa nel test breve in una causa adrenale o ipofisaria. Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno alle ore 08.00: determinazione del cortisolo. Alle 08.00, 14.00, 20.00 und 02.00 Uhr sommistrare 2 mg desametasone (Fortecortin®) per via orale per 2 giorni. Prelievo ematico il terzo giorno alle ore 8.00: determinazione del cortisolo. Contrassegnare le provette con gli orari del prelievo. Interpretazione: l’assenza di soppressione indica un’autonomia surrenale o un tumore con sovrapproduzione ectopica e autonoma di ACTH. Una diminuzione del cortisolo sierico di almeno il 50% indica una causa ipotalamica o ipofisaria della sindrome di Cushing. Nota aggiuntiva: prestare attenzione agli effetti collaterali e alle limitazioni d’uso del desametasone. In caso di soppressione del cortisolo nel test di inibizione breve e di secrezione normale di cortisolo nell’urina delle 24 ore si esclude la presenza di ipercortisolismo. Contrassegnare le provette con gli orari dei prelievi Test di soppressione di GH, GH dopo carico orale di glucosio, GH, test di soppressione siero 4x 1 ml Principio: nei soggetti sani la secrezione di GH viene soppressa dal carico di glucosio. Analisi: GH Primo prelievo ematico a digiuno. Adulti: somministrazione orale di 100 g di glucosio in 400 ml di acqua o tè. Bambini: 1,75 g di glucosio/kg peso corporeo come soluzione al 25% (acqua o tè). Eseguire tre successivi prelievi ematici dopo 60, 90 e 120 minuti. Interpretazione: soppressione fisiologica (< 1 ng/ml): improbabile produzione autonoma di GH assenza di soppressione o aumento paradossale: acromegalia. Nota aggiuntiva: in caso di diabete mellito manifesto, il test non è significativo. Test di stimolazione con ACTH, Test al Synacthen® 1 ml siero (2x) Principio: il test è utile a livello diagnostico in caso di sospetta insufficienza surrenalica o sindrome ® androgenitale. La somministrazione di ACTH (Synacthen ) causa un aumento della sintesi steroidea nella surrenale. Procedere: a) Chiarimento diagnostico per un’insufficienza surrenalica: Primo prelievo di sangue a digiuno tra le 8.00 e le 9.00 (determinazione del cortisolo). ® 0,25 mg di Synacthen endovena (ACTH). Secondo prelievo di sangue dopo 30 minuti (determinazione del cortisolo). Contrassegnare le provette con l’ora del prelievo. Interpretazione: in caso di aumento del cortisolo plasmatico del doppio del valore iniziale o di più di 0,28 mol/l è esclusa un’insufficienza surrenalica. Uno scarso aumento indica invece un’insufficienza surrenalica (primaria o secondaria). Per la differenziazione si consiglia la somministrazione di Synacthen per più giorni. In caso di insufficienza secondaria (ipofisaria) la stimolazione aumenta con il tempo. (In alternativa la risposta di ACTH può essere verificata con CRH (test CRH). b) Chiarimento diagnostico per una sindrome androgenitale: Primo prelievo di sangue a digiuno tra le 8.00 e le 9.00 (determinazione del cortisolo e del 17-OHprogesterone). ® 0,25 mg di Synacthen endovena (ACTH). Secondo prelievo di sangue dopo 60 minuti (determinazione del cortisolo e del 17-OH-progesterone). Contrassegnare le provette con l’ora del prelievo. Interpretazione: In caso di sindrome androgenitale il cortisolo, come prodotto finale della sintesi steroidea, aumenta in misura irrilevante a seguito di stimolazione; al contrario, il 17-OH progesterone, non più metabolizzato dal blocco enzimatico, aumenta rapidamente (> 7.6 nmol/l). Nota aggiuntiva: le fiale di Synacthen possono essere richieste in laboratorio. Prestare attenzione agli ® effetti collaterali causati dalla somministrazione di Synacthen . Una terapia a base di steroidi può ridurre la stimolabilità. Compendio degli esami labor team w ag 163 Test di tolleranza al glucosio 1 ml sangue NaF (2 – 3x) Principio: determinando il glucosio nel sangue a digiuno e dopo l’assunzione di glucosio, è possibile individuare la condizione del metabolismo. Analisi: glucosio Primo prelievo di sangue effettuato a digiuno: determinazione glucosio. Somministrazione di 75 g di glucosio (zucchero naturale) in 500 ml di acqua. Prelievo di sangue effetuato dopo 120 minuti dall’assunzione: determinazione del glucosio, in gravidanza 60 e 120 minuti dopo l’assunzione. Contrassegnare le provette con l’indicazione “a digiuno” e ora del prelievo. Interpretazione: Normale: a digiuno (mmol/l) 2 ore dopo l’assunzione (mmol/l) plasma venoso < 5.6 < 7.8 Tolleranza al glucosio ridotta: a digiuno (mmol/l) 2 ore dopo l’assunzione (mmol/l) plasma venoso 5.6 – 6.9 7.8 – 11.0 Diabete mellito: a digiuno (mmol/l) 2 ore dopo l’assunzione (mmol/l) plasma venoso ≥ 7.0 > 11.1 Diabete gestazionale: due o parecchi valori superiori al limite plasma venoso a digiuno (mmol/l) < 5.1 1 ora dopo l’assunzione (mmol/l) < 10.0 2 ore dopo l’assunzione (mmol/l) < 8.5 Fattore di conversione: mmol/l x 18.2 = mg/dl 2755 Test ematico della tubercolosi, Test dell’interferone gamma per la diagnosi di Tbc, Elispot, Quantiferon Sangue in provette CPDA (da richiedere al laboratorio); non centrifugare Valore di riferimento: negativo Il test si basa sul principio della determinazione della liberazione di interferone gamma da parte di linfociti sensibilizzati rispetto al Mycobacterium tuberculosis (micobatterio della tubercolosi). Un esame del sangue positivo indica la presenza di un’infezione latente o attiva da Mycobacterium tuberculosis (sensibilità e specificità all’incirca del 90%). In caso di risultato positivo, non è possibile distinguere se si tratta di un’infezione attiva o latente. Il test non è influenzato da una pregressa vaccinazione BCG. Le indicazioni per l’esecuzione del test sono le seguenti: Ricerca di un’infezione nella forma latente o attiva, screening di persone recentemente esposte al contatto con un caso di tubercolosi. Il test non è uno strumento idoneo da utilizzare per il controllo terapeutico. Per un’indagine epidemiologica dopo contatto con un paziente affetto da Tbc eseguire un prelievo di sangue subito dopo il contatto e un controllo del decorso dopo 6 settimane. Tariffa: No. pos. DFI : 1474.00 punti tariffari: 87.00 Test HCG, Test della funzionalità delle cellule di Leydig 1 ml siero (4x) Principio: l’HCG stimola le cellule di Leydig mediante l’attività di LH e la sintesi del testosterone. Analisi: testosterone 1° giorno ore 08.00 primo prelievo di sangue (testosterone) ore 18.00 secondo prelievo di sangue (testosterone) ore 18.30 5000 E HCG intramuscolare (per es. Pregnyl®) 2° giorno ore 18.30 5000 E HCG intramuscolare 3° giorno ore 18.30 5000 E HCG intramuscolare 4° giorno ore 08.00 terzo prelievo di sangue (testosterone) ore 18.00 quarto prelievo di sangue (testosterone) Interpretazione: Normale: aumento del doppio del livello di testosterone. Valore basale basso/assenza di aumento: anorchia, difetto nella sintesi del testosterone. Aumento subnormale: funzione limitata delle cellule di Leydig. Testosterone 266 1 ml siero 2464 2 ml saliva Intervalli di riferimento: siero f m < 10 anni 10 – 12 anni 12 – 18 anni > 18 anni < 1 anno 1 – 12 anni 12 – 16 anni < 0.7 nmol/l < 1.7 nmol/l 0.3 – 2.7 nmol/l 0.4 – 2.9 nmol/l < 10.7 nmol/l < 1.7 nmol/l < 27.0 nmol/l Compendio degli esami labor team w ag 164 > 16 anni 9.3 – 37.0 nmol/l < 40 anni 4.50 – 49.0 pg/ml 40 – 60 anni 3.60 – 49.0 pg/ml > 60 anni 2.90 – 39.0 pg/ml m < 30 anni 41.0 – 143 pg/ml 30 – 50 ani 30.0 – 100 pg/ml > 50 anni 23.0 – 92.0 pg/ml Oltre il 95% del testosterone dell’uomo viene prodotto dai testicoli nelle cellule di Leydig mediante stimolazione della gonadotropina. Il resto ha un’origine adrenale. Il testosterone nel sangue è legato in gran parte alla globulina legante dell’ormone sessuale (SHBG). Il testosterone delle donne che circola nel sangue è rispettivamente per un quarto di origine adrenale e ovarica. Il resto si forma nel tessuto adiposo subcutaneo, nella pelle e nel fegato dai cosiddetti precursori. L’androstendione è il precursore più importante per il deidrotestosterone. Nei tessuti il testosterone viene metabolizzato in deidrotestosterone, la sostanza metabolicamente attiva. Aumento dei valori Uomini: apporto esogeno di testosterone, tumori testicolari endocrini attivi, resistenza androgena. Donne: iperandrogenemia di origine adrenale o ovarica (ad es. iperplasia surrenale, sindrome adrenogenitale, Cushing, sindrome PCO, tumori ovarici), pubertà precoce. Valori di testosterone > 1,2 ng/ml nelle donne indicano un probabile tumore a produzione di testosterone. DD: sindrome adrenogenitale dovuta a difetto della 21 idrossilasi. Diminuzione dei valori: ipogonadismo (nell’uomo), sindrome di Klinefelter (nell’uomo), prepubertale, assunzione di anabolici, cirrosi epatica, denutrizione, anossia. Nota aggiuntiva: nella valutazione dei valori del testosterone è necessario osservare le oscillazioni quotidiane e a breve termine (dovute a sforzi fisici, malattie, stress, farmaci, ecc.). Si consiglia di eseguire il prelievo del sangue standardizzato tra le 8 e le 10 del mattino. A causa della dipendenza ciclica, nelle donne si consiglia di eseguire il prelievo del sangue tra il 3° e il 7° giorno del ciclo. Nella seconda metà del ciclo i valori sono più elevati. Se si sospetta una iperandrogenemia in una paziente, si consiglia di determinare contemporaneamente il DHEA-S e l’androstendione. In questo modo è possibile distinguere un’origine adrenale (DHEA-S) da un’origine ovarica (androstendione). Tariffa: No. pos. DFI: 1694.00 punti tariffari 19.30 saliva f 1840 Testosterone biodisponible 1 ml siero Intervalli di riferimento: f <10 anni <0.5 nmol/l 10 – 12 anni < 1.2 nmol/l 12 – 18 anni < 2.3 nmol/l > 18 anni < 2.5 nmol/l m < 1 anno < 7.5 nmol/l 1 – 12 anni < 1.0 nmol/l 12 – 16 anni < 16.0 nmol/l 16 – 40 anni 6.0 – 18.0 nmol/l > 40 anni 3.0 – 14.0 nmol/l La sintesi del testosterone nell’uomo ammonta a 5 - 7 mg al giorno (testicolare), nella donna a 0,2- 0,3 mg (ovarico). La sintesi adrenalinica è minima per entrambi i sessi. Invece la trasformazione periferica del DHEA (deindroepiandrosterone) e dell’androstendione rispetto al testosterone può assumere notevoli dimensioni. L’androgene biologicamente attivo oltre al testosterone è il suo metabolita intracellulare (il diidrotestosterone (DHT)) che diffonde la sua azione nei tessuti sensibili mediante recettori. Il testosterone è presente per ca. il 44% legato alla SHBG, per ca. il 50% legato all’albumina e per il 2% in forma libera. La somma della forma libera e di quella non legata alla SHBG è definita come testosterone biodisponibile. Tariffa: No. pos. DFI: 1694.00 (2x) punti tariffari: 38.60 267 Testosterone libero 1 ml siero Intervalli di riferimento: f < 4 anni < 14 pmol/l 4 – 10 anni < 25 pmol/l 10 – 12 anni < 58 pmol/l 12 – 15 anni 14 – 88 pmol/l 15 – 34 anni 14 – 72 pmol/l 34 – 50 anni < 58 pmol/l > 50 anni < 46 pmol/l m < 14 anni 25 – 377 pmol/l 14 – 22 anni 119 – 966 pmol/l 22 – 34 anni 272 – 946 pmol/l 34 – 60 anni 183 – 662 pmol/l > 60 anni 169 – 502 pmol/l Solo circa il 2% si trova non legato come testosterone libero ed è responsabile degli effetti metabolici. Sebbene il testosterone libero sia praticamente sempre correlato con il testosterone totale, ci sono eccezioni (ipertireosi, assunzione di antiepilettici), in cui un aumento della concentrazione di testosterone totale non è accompagnato da un aumento del testosterone libero e attivo biologicamente. Aumento dei valori Uomini: apporto esogeno di testosterone, tumori testicolari endocrini attivi, resistenza androgena. Donne: iperandrogenemia di origine adrenale o ovarica (ad es. iperplasia surrenale, sindrome adrenogenitale, Cushing, sindrome PCO, tumori ovarici), pubertà precoce. Diminuzione dei valori: ipogonadismo (nell’uomo), sindrome di Klinefelter (nell’uomo), prepubertale, assunzione di anabolici, cirrosi epatica, denutrizione, anossia. Nota aggiuntiva: nella valutazione dei valori del testosterone è necessario osservare le oscillazioni quotidiane e a breve termine (dovute a sforzi fisici, malattie, stress, farmaci, ecc.). Si consiglia di eseguire il prelievo del sangue standardizzato tra le 8 e le 10 del mattino. A causa della dipendenza dal ciclo, nelle donne si consiglia di eseguire il prelievo del sangue tra il 3° e il 7° giorno del ciclo. Nella seconda metà del ciclo i valori sono più elevati. Compendio degli esami labor team w ag 165 Se si sospetta una iperandrogenemia in una paziente, si consiglia di determinare contemporaneamente il DHEA-S e l’androstendione. In questo modo è possibile distinguere un’origine adrenale (DHEA-S) da un’origine ovarica (androstendione). Tariffa: No. pos. DFI: 1693.00 punti tariffari 42.00 2354 Tiagabin (Gabitril®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 698 No. pos. DFI: 1068.00 < 700 µg/l No. pos. DFI: 1468.00 punti tariffari 115.00 Tilidine (Valoron®) 2 ml siero come nortilidine Valori terapeutici: Tariffa: 703 punti tariffari 140.00 Ticlopidina 2 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 2.0 g/ml Inibitore dell' aggregazione piastrinica Tariffa: No. pos. DFI: 1051.00 705 punti tariffari 99.00 Tiaprid (Tiapridal®) 2 ml siero Valori terapeutici: 1.0 – 2.0 mg/l Antidopaminergico Tariffa: No. pos. DFI: 1579.00 3132 punti tariffari 76.00 Tiamazolo (Tapazole®) 2 ml siero Valori terapeutici: Tireostatico Tariffa: 2748 5 – 50 g/l vedi referto No. pos. DFI: 1051.00 punti tariffari 115.00 Timidina kinasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 6.0 U/l Marcatore tumorale delle malattie linfatiche (LNH, LCL, mieloma multiplo) Tariffa: No. pos. DFI: 1581.00 punti tariffari 37.00 2756 Tioguanina nucleotide Sangue EDTA Intervalli di riferimento: 100 – 450 zmol/0.8Ery Controllo della terapia nel corso della somministrazione di azatioprina (Imurek), 6-mercaptopurina (PuriNethol) e 6-tioguanina: i nucleotidi della 6-tioguanina e i nucleotidi della 6-metilmercaptopurina vengono determinati come marcatori attivi. Nota: vedere anche metilmercaptopurina. Tariffa: No. pos. DFI: 1469.00 punti tariffari 150.00 3819 Tiopurina S-metil-transferasi, TPMT Sangue EDTA Intervalli di riferimento: > 20 nmol/gHb x h La tiopurina, così come la azatioprina (Imurek), la 6-mercaptopurina (Puri-Nethol) e la 6-tioguanina, è impiegata nella cura dei tumori, nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali o dopo trapianti d’organo. Le tiopurine sono i precursori inattivi dei nucleotidi della 6-tioguanina (6-TGN) ad azione antiproliferativa e immunosoppressiva, che vengono incorporati come analoghi del substrato nelle molecole di DNA e RNA e interferiscono con la sintesi continua dell’acido nucleico. L’enzima tiopurina-Smetiltransferasi (TPMT) catalizza la s-metilazione delle tiopurine e dei nucleotidi tiopurinici contribuendo alla rispettiva inattivazione. L’attività dell’enzima mostra tuttavia un elevato grado di variazione interindividuale. Sotto la dose standard, i pazienti che presentano un’attività TPMT intermedia sviluppano una concentrazione di 6-TGN circa 2-3 volte superiore rispetto ai pazienti con attività normale. I pazienti con deficit completo di TPMT sviluppano concentrazioni di 6-TGN 10-20 volte superiori che provocano una grave mielodepressione a causa dell’accumulo tossico di 6-TGN nei tessuti ematopoietici. La ridotta attività di TPMT è eziologicamente causata da polimorfismi del gene TPMT sul braccio corto del cromosoma 6 (6p22.3). All’incirca nel 10% della popolazione diverse costellazioni di questi polimorfismi sono riconosciute come responsabili di una ridotta attività di TPMT; nello 0,3% dei casi è presente una perdita completa di attività enzimatica. Con l’analisi di tre polimorfismi del gene TPMT viene attestato circa il 90-95% di tutte le varianti di deficit di TPMT che si manifestano nell’Europa centrale. Tariffa: No. pos. DFI: 2000.00, 2022.00 punti tariffari 388.00 701 Tioridazina (Melleril®) 2 ml siero Valori terapeutici: vedi referto Valori di tossicità: 3000 g/l Neurolettico (fenotiazina) Tariffa: No. pos. DFI: 1578.00 punti tariffari 21.00 Compendio degli esami labor team w ag 166 3290 Tipizzazione linfocitaria, Monitoraggio HIV Sangue EDTA Stabilità a temperatura ambiente 24 ore, a 4° C fino a 48 h circa Fino al momento dell’invio conservare il sangue in frigorifero. Evitare l’invio durante il fine settimana. Il campione non deve venire a contatto con capillari QBC. Nel caso in cui in laboratorio venga eseguita un’analisi QBC, versare poco sangue EDTA in una seconda provetta e prelevare 2 provette di EDTA. Intervalli di riferimento: vedi referto Componente fondamentale del monitoraggio dell’HIV nei pazienti notoriamente HIV positivi. Analisi citoflurimetrica di antigeni superficiali marcati, specifici sui linfociti. Questo metodo consente di suddividere i singoli sottotipi. Per il monitoraggio del decorso dei pazienti notoriamente HIV positivi è importante soprattutto la conta delle cellule CD4+ (cellule T). I linfociti T4 sono le cellule ospiti del’HIV. Nel corso dell’infezione HIV si verifica un crollo crescente di queste cellule e una diminuzione del valore di CD4+. Al contempo si modifica anche il rapporto CD4/CD8. Nei soggetti sani sono presenti circa il doppio delle cellule T4 e cellule suppressor CD8. Nei pazienti affetti da HIV questo rapporto si sposta gradualmente a favore delle cellule suppressor CD8. Nota aggiuntiva: vedi HIV, linfoma Non-Hodgkin vedi immunfenotipizzazione, deficienza immunitaria vedi immunità cellulare Tariffa: No. pos. DFI: 1372.00, 1532.00, 1523.00, 1524.00 (2x) punti tariffari 88.30 193 Tireoglobulina, Tg 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 50 g/l La tireoglobulina è una glicoproteina. Si forma nel reticolo endoplasmaico dei tireociti, si accumula nel lume follicolare e costituisce il deposito degli ormoni tiroidei. Normalmente nel sangue ne è rilevabile solo una percentuale modesta. Livelli elevati indicano una disfunzione delle cellule follicolari. Il principale campo di impiego è rappresentato dal controllo dei pazienti affetti da carcinoma tiroideo (carcinoma follicolare o papillare) dopo l'asportazione della tiroide. Dopo un'asportazione totale della tiroide mediante operazione e terapia a base di radio-iodio, livelli di tireoglobulina persistenti o ricorrenti sono indicativi di recidive locali o metastasi distanti. Aumento dei valori Patologie maligne: carcinoma tiroideo follicolare e papillare, recidive dopo operazione. Patologie benigne: morbo di Basedow, struma nodoso, struma eutiroideo, adenoma autonomo, tiroidite di De Quervain (valori elevati!). Nota aggiuntiva: nel 10% dei carcinomi tiroidei si formano anticorpi anti-tireoglobulina e pertanto si possono rilevare valori falsamente bassi. Si consiglia di determinare contemporaneamente gli autoanticorpi anti-tireoglobulina o di effettuare il test "Tireoglobulina, recupero". Vedi alla rispettiva voce. Tariffa: No. pos. DFI: 1717.00 punti tariffari 44.00 2222 Tireoglobulina, recupero 2 ml siero Intervalli di riferimento: > 80 % Il principale campo di impiego della tireoglobulina è rappresentato dal controllo dei pazienti affetti da carcinoma tiroideo (carcinoma follicolare o papillare) dopo tiroidectomia radicale e radioterapia metabolica. Il rilievo di quantità dosabili della tireogolbulina è indicativo di ripresa e/o diffusione della malattia. I livelli di tireoglobulina persistenti o ricorrenti sono indicativi di recidive locali o metastasi distanti. L'ormone è dosato dopo aggiunto di tireoglobulina in concentrazione conosciuta. Se il "recupero" dell'ormone è più di 80% la presenza di autoanticorpi anti-tireoglobulina sarà poco probabile. Tariffa: No. pos. DFI: 1717.00 (2x) punti tariffari 88.00 Tiroide, alterazioni della funzionalità Diagnosi TSH T4 fT4 T3 Ipertiroidismo primario ↓ ↑ ↑ ↑ Ipertiroidismo secondario ↑ ↑ ↑ ↑ Ipotiroidismo primario ↑ ↓ ↓ ↓ Ipotiroidismo sec., insufficienza anteipofisaria ↓/(↓) ↓/(↓) ↓ ↓/(↓) Aumento di TBG ↔ ↑ ↔ ↑ Diminuzione di TBG, ipoproteinemia ↔ ↓ ↔ ↓ Sindrome con bassa T3 (NTI) ↓ ↔ ↔ ↓ Tireotossicosi iatrogena ↓ ↑↑ ↑↑ ↑↔ Tossicosi T3 ↓ ↔ ↔ ↑ Ipertiroidismo, inibizione della conversione ↓ ↑↑ ↑↑ ↑ Ipotiroidismo sublinico ↑ ↔ ↔ ↔ Ipertiroidismo subclinico ↓ ↔ ↔ ↔ TBG: Thyroxin binding globulin (globulina legante la tirossina) = proteina transportatrice NTI = non-thyroidal illness Nota aggiuntiva: vedi inoltre T3 libera, T3 totale, T4 libera, T4 totale, TSH 197 fT3 ↑ ↑ ↓ ↓/(↓) ↔ ↔ ↓ ↑↔ ↑ ↑ ↔ ↔ Tirossina , T4 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 giorni 110 – 280 nmol/l 3 giorni – 1 mese 80 – 240 nmol/l 1 mese – 1 anno 55 – 210 nmol/l 1 – 6 anni 76 – 220 nmol/l > 6 anni 70 – 160 nmol/l T4 viene sintetizzata nella tiroide e rilasciata nella circolazione. È il pro-ormone di T3: in periferia avviene la deiodinazione in T3 (triiodtironina). Nel sangue T4 è legata alle proteine trasportatrici (Thyroxin binding globuline = TBG). Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), dosaggi elevati di farmaci a base di tiroxina. Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), terapia a base di tireostatici. Compendio degli esami labor team w ag 167 Nota aggiuntiva: la determinazione di T4 in forma libera è da preferire alla determinazione del T4 totale, perché i valori possono essere alterati da oscillazioni della concentrazione delle proteine trasportatrici. Valori erroneamente elevati: estrogeni (gravidanza, inibitori dell’ovulazione, terapia sostitutiva), amiodarone, iodio (mezzo di contrasto), 5-FU, eroina, metadone, prostaglandine. Valori erroneamente bassi: ipoproteinemia, androgeni, carbamazepina, salicilati, eparina, diazepam, tiourea, fenilbutazone, difenilidantoina, betabloccanti. vedi inoltre T3 libera, T3 totale, T4 libera, TSH, diagnostica tiroidea Tariffa: No. pos. DFI: 1721.00 punti tariffari 9.00 191 Tirossina libera, T4 libera, FT4 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 giorni 13.0 – 39.0 pmol/l 3 giorni – 1 mese 11.0 – 36.0 pmol/l 1 mese – 6 anni 11.0 – 30.0 pmol/l > 6 anni 11.0 – 26.0 pmol/l T4 viene sintetizzata nella tiroide e rilasciata nella circolazione. È il pro-ormone di T3: in periferia avviene la deiodinazione in T3 (triiodtironina). Gli ormoni tiroidei sono attivi biologicamente solo in forma libera. La maggior parte si trova legata alle proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). La determinazione degli ormoni liberi è indipendente dalle oscillazioni della proteina legante. Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), dosaggi elevati di farmaci a base di tirossina. Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), terapia a base di tireostatici. Nota aggiuntiva: vedi inoltre T4 totale, T3 libera, T3 totale, TSH, diagnostica tiroidea Tariffa: No. pos. DFI: 1720.00 punti tariffari 9.00 188 Tissue Polypeptide Specific Antigen, TPS, TPA 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 75 U/l TPS è un polipeptide ed è rilevabile nella maggior parte delle cellule epiteliali. È un componente delle cheratine appartenenti ai filamenti intermedi delle cellule epiteliali normali e maligne. Il TPA non serve come marker specifico per un determinato tumore, ma indica la proliferazione cellulare. Il significato clinico risiede nel monitoraggio del decorso e della terapia in caso di malignomi. Il TPS non è in relazione con le dimensioni del tumore, ma con la velocità di proliferazione. Aumento dei valori: patologie maligne: carcinoma vescicale, recidive o metastasi di numerosi malignomi (in prevalenza carcinoma vescicale, carcinoma polmonare, colo-rettale, del testicolo, mammario, prostatico, renale, gastrico, della cervice e della tiroide) patologie benigne: patologie epatite, polmoniti, insufficienza renale, malattie infiammatorie gastrointestinali, pancreatite. Nota aggiuntiva: la sensibilità diagnostica per i tumori maligni è elevata; si raccomanda l'abbinamento con altri marcatori tumorali. vedi inoltre marcatori tumorali Tariffa: No. pos. DFI: 1723.00 punti tariffari 47.00 2531 4132 384 Titanio 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 7.7 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1041.00 punti tariffari 105.00 Tizanidinum (Sirdalud®) 1 ml siero Valori terapeutici: 4.0 – 16.0 g/l Miotonolitico/antispastico Tariffa: No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Tobramicina (Obracin®) 1 ml siero Valori terapeutici: < 2.0 mg/l basal 5.0 – 10.0 mg/l picc Livello di avvallamento: prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva Livello di picco: prelievo di sangue 15 – 30 min. dopo il termine dell’infusione o 1 h dopo la somministrazione intramuscolare. Tariffa: No. pos. DFI: 1060.00 punti tariffari 115.00 3585 438 Tolperison (Mydocalm®) 1 ml siero Valori terapeutici: 10.0 – 50.0 mg/l Miorilassante centrale Tariffa: No. pos. DFI: 1084.00 Topiramato (Topamax®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 3320 punti tariffari 160.00 12 – 36 mol/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Torasemide (Torem®) 2 ml siero Valori terapeutici: Diuretico Tariffa: < 1.5 mg/l No. pos. DFI: 1485.00 punti tariffari 140.00 Compendio degli esami labor team w ag 168 1946 Tossoide difterico, anticorpi, Antitossina difterica, Difterite 1 ml siero Protezione dubbia: 0.1 – 1.0 IU/ml Livello protettivo: >1.0 IU/ml Tariffa: No. pos. DFI: 3466.00 709 punti tariffari 47.00 Toxocara, anticorpi, Toxocara canis, Toxocara cati, Ascaridi, Vermi cilindrici 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.50 OD L’infezione da toxocara avviene in seguito ad ingestione di uova eliminate da cani e gatti, causando granulomi eosinofili nel polmone, nel fegato, nel cervello, nell’occhio, ecc. Spesso si ha aumento delle IgE ed eosinofilia. La ricerca anticorpale risulta positiva nel 5 – 10% dei soggetti sani. Sieroreazioni positive si possono riscontrare non prima di 4 settimane dall’infezione. Tariffa: No. pos. DFI: 3546.00 punti tariffari 42.00 Toxoplasmosi Toxoplasma gondii è un protozoo, parassita cellulare, trasmesso in seguito all’ingestione di cibi infetti (carne cruda), attraverso il contatto con animali domestici (gatti, escrementi di gatto) o tramite un’infezione acquisita per via transplacentare. Il periodo di incubazione è di 2 – 3 settimane. Gli anticorpi sono presenti in circa il 30% della popolazione dell’età di 30 anni. Il decorso si rivela spesso asintomatico; le forme leggere sono caratterizzate da cefalea, infiammazione della gola e linfoadenite (linfonodi nella zona cerviconucale). In soggetti immunocompromessi (HIV, trapianti d’organo) sorgono sintomi gravi quali miocardite, epatite, polmonite, meningoencefalite e retinocoroidite. Dopo un’infezione gli agenti persistono per tutta la vita all’interno dell’organismo. In caso di immunosoppressione (HIV) si possono verificare reinfezioni endogene a decorso grave. Infezione durante la gravidanza: In caso di infezione primaria contratta da una donna in gravidanza (2 – 7 casi su 1000 neonati) sussiste il rischio di un’infezione fetale acquisita per via transplacentare in circa il 50% dei casi, con tendenza all’aumento con il progredire dell’età gestazionale. Ne può conseguire un aborto spontaneo, un parto prematuro o morta intratuterina del feto. L’embriopatia indotta da toxoplasma si manifesta con idrocefalo, ritardo mentale o psicomotorio, corioretinite o calcificazioni cerebrali. Anche un neonato clinicamente sano la cui madre è stata infetta da toxoplasma può ancora sviluppare, durante i primi mesi e persino dopo anni, danni tardivi con disturbi oftalmologici (corioretinite) e ritardo mentale. 447 Toxoplasmosi IgG e IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC L’evidenziazione delle IgG specifiche è, in presenza di IgM negative, indice di un’infezione pregressa da toxoplasma. Ai fini dell’accertamento di un’infezione acuta è necessaria inoltre la determinazione delle IgM. Ai fini della differenziazione di un’infezione in atto o recente da una pregressa si raccomanda la determinazione dell’avidità delle IgG specifiche. Tariffa: No. pos. DFI: 3549.00, 3550.00 punti tariffari 42.40 4471 Toxoplasmosi, IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.0 MOC L’evidenziazione delle IgM è indicativa di un’infezione in atto. Nota aggiuntiva: Nella prima fase della gravidanza reazioni aspecifiche possono interferire nel test di ricerca delle IgM dando false reattività. Ai fini di maggiore certezza si esegue automaticamente l’analisi “Toxoplasma, test di avidità delle IgG”. Comparata ad altre malattie infettive, gli anticorpi IgM specifici possono persistere a lungo (2 – 3 anni). Per la differenziazione da malattie acute è necessario effettuare monitoraggi a intervalli di circa 2 settimane per rilevare eventuali aumenti dei titoli. Ulteriori informazioni si ottengono dalla determinazione dell’avidità delle IgG. Nei neonati può venire a mancare la formazione postnatale di IgM in seguito a un feedback negativo dovuto alle IgG materne; in tal caso è consigliabile monitorare l’evoluzione del titolo delle IgG. Tariffa: No. pos. DFI: 3553.00 punti tariffari 25.00 7100 Toxoplasmosi, test di avidità delle IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: indice di avidità < 0.2: infezione contratta a distanza di < 4 mesi indice di avidità > 0.3: infezione contratta a distanza di > 4 mesi Nota aggiuntiva: In zona grigia (0.2 – 0.3) sono indicati i monitoraggi, dato che non è possibile alcuna affermazione in merito alla datazione dell’infezione. Nella gravidanza l’indice di avidità delle IgG può presentare livelli molto bassi per un periodo prolungato in seguito all’influsso di mediatori. Tariffa: No. pos. DFI: 3549.00, 3350.00 punti tariffari 88.40 4473 Toxoplasmosi gondii DNA Sangue EDTA Liquido amniotico Villi coriali Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3556.00 Tramadol (Tramal®) 2279 1 ml siero 2137 10 ml urine Intervalli di riferimento: siero Urinne Analgetico punti tariffari 180.00 200– 600 µg/l negativo Compendio degli esami labor team w ag Tariffa: 2990 siero Urine No. pos. DFI: 1051.00 No. pos. DFI: 1599.00 169 punti tariffari 115.00 punti tariffari 68.00 Transchetolasi con effetto TPP Sangue EDTA Intervalli di riferimento: 60 – 85 U/l < 20.0% La vitamina B1 è un cofattore della transchetolasi eritrocitaria. Un’attività della transchetolasi eritrocitaria ridotta è indicativa di un deficit di vitamina B1. Un aumento dell’attività della transchetolasi eritrocitaria in seguito all’aggiunta di tiamina pirofosfato (effetto TPP) rappresenta un indice particolarmente sensibile di deficit di vitamina B1. Un aumento dell’attività superiore al 15% è probabile che individui una carenza. Aumento dei valori: carenza di vitamina B1 Tariffa: No. pos. DFI: 1358.00 (2x) punti tariffari 42.00 3528 Transcortina, CBG, Corticosteroid Binding Globulin 1 ml siero Intervalli di riferimento: 40 – 60 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1722.00 230 punti tariffari 19.00 Transferrina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 2.0 – 3.8 g/l La transferrina è una proteina di fase acuta e migra nella frazione dell'elettroforesi. Si forma nel fegato e serve al trasporto del ferro dai punti di assorbimento dell'intestino tenue superiore ai tessuti emopoietici nel midollo osseo. Una determinazione isolata della transferrina è inutile sul piano diagnostico. È rilevabile solo con la saturazione della transferrina e la ferritina. È necessaria per il calcolo della saturazione di transferrina. Tariffa: No. pos. DFI: 1729.00 punti tariffari 6.20 233 Transferrina, ricettore solubile della, sTfR 1 ml siero Intervalli di riferimento: 4.7 – 12.1 nmol/l Il ricettore solubile della transferrina lega la transferrina carica di ferro alle superfici cellulari e la trasporta nelle cellule. Stati caratterizzati da deficit di ferro determinano un aumento della concentrazione per effetto di una "up-regulation". Il vantaggio della determinazione è dato dal fatto che le reazioni di fase acuta, a differenza della ferritina, non ne alterano il valore. In questi casi il parametro è da preferire alla ferritina ai fini della diagnosi del deficit di ferro. Aumento dei valori: deficit di ferro (prevalentemente in caso di contemporanea reazione di fase acuta, epatopatia, tumori), sindromi mielodisplastiche, anemie megaloblastiche, emolisi, sferocitosi, anemia drepanocitica. Tariffa: No. pos. DFI: 1607.00 punti tariffari 56.00 3548 Trascritto di fusione BCR-ABL 5x Sangue eparinato o 5x sangue EDTA Intervalli di riferimento: vedi referto Nella leucemia mieloide cronica (LMC) e in parte anche nella leucemia linfatica acuta (LLA) una translocazione reciproca t(9;22)(q34;q11) tra i cromosomi 9 e 22 determina la formazione di un gene ibrido BCR-ABL che codifica per una proteina di fusione con elevata attività tirosin-chinasica. Questa proteina è direttamente responsabile della trasformazione leucemica delle cellule. LMC: Circa il 95% delle LMC sono BCR-ABL-positive. LLA: è presente un gene di fusione BCR-ABL in circa il 25% dei pazienti adulti e nel 5% dei bambini. L’Imatinib (Glivec) è un inibitore della tirosin-chinasi nelle linee cellulari positive Bcr-Abl e nelle cellule leucemiche fresche prelevate da pazienti affetti da leucemia mieloide cronica positiva al cromosoma Philadelphia (Ph+) (Ph+ LMC) e da leucemia linfatica acuta Ph+(Ph+ LLA) che inibisce selettivamente la proliferazione e induce l’apoptosi. Tariffa: No. pos. DFI: 2115.20 (5x), 2115.13, 2910.00, 2022.00 (2x) punti tariffari 204.40 3629 Trazodone (Trittico®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antidepressivo Tariffa: 5291 No. pos. DFI: 1064.00 punti tariffari 86.00 Trimetoprim/Sulfamethoxazol (Bactrim®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antibiotico Tariffa: 040 0.7 – 1.0 mg/l 67 – 680 nmol/l No. pos. DFI: 1060.00 (2x) punti tariffari 230.00 Tri-test, AFPplus, Triplo-test, Triple test, Fetoproteina plus, α11 ml siero Determinando contemporaneamente i valori dell’AFP, dell’estriolo libero e del b-HCG nel siero materno, è possibile ottenere un profilo di rischio che consente di individuare fino al 75% dei bambini affetti da trisomia 21. a a L’esame si esegue intorno alla 15 -20 settimana di gravidanza. Con il test dell’AFP-plus è possibile individuare anche la trisomia 18, la trisomia 13, la sindrome di Turner e la triploidia. Nota aggiuntiva: vedi screening prenatale nel 1° trimestre di gravidanza. Tariffa: No. pos. DFI: 1034.00, 1425.00, 1309.00, 2910.00 punti tariffari 204.40 713 Triazolam (Halcion®) 1 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 170 Valori terapeutici: Benzodiazepina Tariffa: 714 2.0 – 20.0 g/l No. pos. DFI: 1660.03 punti tariffari 86.00 Trichinella, Trichine 2 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.50 OD La trichinosi è dovuta all’elminta Trichinella spiralis. L’infezione ha luogo in seguito ad ingestione di carne parassitata cruda o poco cotta. La sorgente principale dell’infezione è il maiale domestico. Dopo l’assorbimento le femmine depongono le larve nell’intestino; queste ultime migrano poi attraverso il circolo sanguigno e linfatico nella muscolatora (anche nel miocardio) dove si annidano e si avvolgono in una capsula connettivale, con eventuale calcificazione. I sintomi clinici sono: diarrea e vomito, dolori muscolari, esantemi, febbre, trombosi, emorragie, miocardite. Nota aggiuntiva: Spesso si riscontra eosinofilia, aumento di CK sierica. Ricerca diretta eventualmente da sangue, biopsia muscolare. Tariffa: No. pos. DFI: 3557.00 punti tariffari 47.00 2706 Tricloroetene, Tricloretilene Sangue EDTA Intervalli di riferimento: Indice Biotico Esteso (IBE) < 5000 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1429.00 punti tariffari 460.00 715 Trichomonas vaginalis Tampone (set PCR) 10 ml della 1a urina del mattino Ricerca di agenti Trichomonas vaginalis è un protozoo che parassita le mucose del tratto urogenitale e che si trasmette tramite rapporti sessuali. Tariffa: No. pos. DFI: 3455.00 punti tariffari 230.00 220 Trigliceridi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 2.0 mmol/l I trigliceridi sono esteri della glicerina e di tre acidi grassi. Vengono riassorbiti nell'intestino e trasportati nel sangue sotto forma di chilomicroni. I trigliceridi sintetizzati dal fegato vengono trasportati come VLDL. I trigliceridi sono considerati un fattore di rischio indipendente per la cardiopatia coronarica. Aumento dei valori: ipertrigliceridemie primarie. Ipertrigliceridemie secondarie: diabete mellito, insufficienza renale cronica, sindrome nefrotica, gotta, morbo di Cushing, gammopatie monoclonali, SLE, gravidanza, adiposità, abuso etilico, beta-bloccanti, tiazide, glucocorticoidi, inibitori ormonali dell’ovulazione. Nota aggiuntiva: con valori di trigliceridi > 5,6 mmol/l, nonostante una dieta e l'astinenza da alcol, è indicata una terapia; > 20 mmol/l: rischio elevato di pancreatite. Per il prelievo di sangue è necessario il digiuno. Tariffa: No. pos. DFI: 1731.00 punti tariffari 2.80 198 Triiodotironina, T3 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 giorni 1.4 – 4.8 nmol/l 3 giorni – 6 anni 1.4 – 6.0 nmol/l 6 – 16 anni 1.8 – 3.9 nmol/l > 16 anni 0.9 – 2.8 nmol/l La triiodiotironina si forma al 95% dalla deiodinazione di T4 nei tessuti periferici. La maggior parte si trova legata alle proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). T3 è l’ormone che agisce sugli organi terminali. Provoca una macroregolazione dei recettori delle catecolamine e ne potenzia l’azione. Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), farmaci T3, ipertireosi T3. Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), sindrome da T3 low (cosiddetta non thyroidal illness). Nota aggiuntiva: la determinazione di T3 in forma libera è da preferire alla determinazione del T3 totale, perché i valori possono essere alterati da oscillazioni della concentrazione delle proteine trasportatrici. La formazione proteinica della T3 è, tuttavia, nettamente inferiore a quella della T4. Valori falsamente elevati: iperproteinemia, metadone, 5-fluoro-uracile (5-FU). Valori erroneamente bassi: glucocorticoidi, betabloccanti, ipoproteinemia, difenilidantoina, carbamazepina. vedi inoltre T3 libera, T4 totale, T4 libera, TSH, diagnostica della funzionalità tiroidea Tariffa: No. pos. DFI: 1733.00 punti tariffari 10.40 192 Triiodotironina libera, T3 libera, FT3 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 3 giorni 3.7 – 15.4 pmol/l 3 giorni – 1 mese 4.1 – 12.6 pmol/l 1 mese – 1 anno 3.8 – 11.8 pmol/l 1 – 6 anni 4.1 – 13.5 pmol/l 6 – 16 anni 4.5 – 10.6 pmol/l > 16 anni 3.1 – 7.2 pmol/l La triiodiotironina si forma al 95% dalla deiodinazione di T4 nei tessuti periferici. T3 è l’ormone che agisce sugli organi terminali. Provoca una macroregolazione dei recettori delle catecolamine e ne potenzia l’azione. Gli ormoni tiroidei sono attivi biologicamente solo in forma libera. La maggior parte si trova legata alle proteine (Thyroxin binding globuline = TBG). La determinazione degli ormoni liberi è indipendente dalle oscillazioni della proteina legante. Aumento dei valori: ipertireosi (primaria e secondaria), farmaci T3, ipertireosi T3. Diminuzione dei valori: ipotireosi (primaria e secondaria), sindrome da T3 basso (cosiddetta non thyroidal illness). Compendio degli esami labor team w ag 171 Nota aggiuntiva: vedi inoltre T3 libera, T4 totale, T4 libera, TSH, diagnostica della funzionalità tiroidea. Tariffa: No. pos. DFI: 1732.00 punti tariffari 10.40 718 Trimipramina (Surmontil®) 2 ml siero Valori terapeutici: 68 – 680 nmol/l Antidepressivo triciclico 9990 Desmetiltrimipramina (Metabolita) 2919 Valori terapeutici: 20 – 380 g/l Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 punti tariffari 140.00 Trypanosoma brucei, anticorpi, Malattia del sonno 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La tripanosomiasi (malattia del sonno) africana è una parassitosi causata da protozoi del genere tripanosoma. I parassiti vengono trasmessi all'uomo dalla mosca del genere Glossina (mosca tze tze). La tripanosomiasi africana si presenta in due forme, causate da due diverse sottospecie di tripanosoma brucei: il tripanosoma brucei gambiense, diffuso nell'Africa centrale e occidentale (forma cronica), e il tripanosoma brucei rodesiense, diffuso nell'Africa orientale e sudorientale (forma acuta). La malattia si sviluppa in due stadi: inizialmente si manifestano i sintomi associati alla parassitemia, con febbre, brividi, dolori alla testa, alle articolazioni e ai muscoli, edema, perdita di peso, ingrossamento dei linfonodi del collo, anemia, trombocitopenia. Nel secondo stadio (fase neurologica o meningoencefalica) compaiono stati confusionali, difficoltà di coordinazione, disturbi sensoriali, alterazioni del ciclo sonno/veglia, dimagrimento, convulsioni epilettiformi, apatia e coma. Tariffa: No. pos. DFI: 3559.00 punti tariffari 47.00 719 Trypanosoma cruzi, anticorpi, Malattia del Chagas 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.30 OD La malattia di Chagas viene causata dal trypanosoma cruzi, parassita del sangue che ha carattere endemico nell’America del Sud (Brasile). Si possono manifestare i seguenti sintomi: ingrossamento dei linfonodi, epatosplenomegalia, infiltrazione mixedematosa, danni miocardici. Se non trattata la malattia di Chagas può condurre alla morte entro breve tempo o progredire verso uno stadio cronico caratterizzato da paralisi e ritardo mentale. Nota aggiuntiva: Come ulteriore analisi si dovrebbe effettuare la ricerca di agenti nello striscio di sangue (sangue EDTA + 4 strisci di sangue non colorati). Tariffa: No. pos. DFI: 3559.00 punti tariffari 47.00 Tripsina 720 1 ml siero 721 Feci, 1 porzione pari circa ad una noce Intervalli di riferimento: siero 140 – 400 g/l feci > 30 µg/g La tripsina è un enzima proteolitico, che viene sintetizzato dalle cellulose acinose del pancreas esocrino come tripsinogeno inattivo. Le enterochinasi catalizzano l'attivazione a tripsina, che attiva l'idrolisi delle proteine alimentari nell'intestino tenue. In caso di processi infiammatori del pancreas nel sangue si verifica l'accumulo di quantitativi alquanto elevati di tripsina per effetto dei danni alle membrane delle cellule acinose. Il quantitativo di tripsina accumulato nel siero diminuisce progressivamente con l'aggravarsi del danno parenchimale e della conseguente insufficienza pancreatica esocrina. Aumento dei valori: pancreatite acuta, carcinoma del pancreas, fibrosi cistica del pancreas. Diminuzione dei valori: insufficienza pancreatica esocrina. Tariffa: No. pos. DFI: 1736.00 punti tariffari 42.00 2110 Triptasi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 13.5 g/l La triptasi viene liberata, al pari dell’istamina, come mediatore nelle reazioni allergiche attraverso i mastociti. L’emivita della triptasi è superiore a quella di altri mediatori rilasciati. Aumenti della concentrazione di triptasi sono pertanto un indice dell’attività dei mastociti. Aumento dei valori: atopia, anafilassi, mastocitosi. Tariffa: No. pos. DFI: 1737.00 punti tariffari 28.00 2141 Trombina-antitrombina, complesso (TAT) Plasma citratato 1:10, congelato Intervalli di riferimento: < 4.1 g/l L'antitrombina in condizioni di coagulazione attivata si lega alla trombina, formando con essa un complesso (TAT). Tali complessi costituiscono una misura indiretta per l'attivazione della coagulazione. Aumento dei livelli: processi fisiologici della coagulazione, tromboembolie, coagulopatia da consumo, iperfibrinolisi. Tariffa: No. pos. DFI: 1698.00 punti tariffari 58.00 306 Trombociti, Piastrine 2 ml sangue EDTA Intervalli di riferimento: < 1 anno 355 – 666 G/l 1 – 5 anni 286 – 509 G/l 5 – 15 anni 247 – 436 G/l > 15 anni 150 – 450 G/l Nota aggiuntiva: per effetto di una cosiddetta incompatibilità-EDTA si può verificare in vitro un'aggregazione spontanea di trombociti con conseguente rilevazione di valori falsamente bassi. In questi Compendio degli esami labor team w ag 172 pazienti il numero corretto di trombociti è ottenibile solo con una misurazione immediata effettuata su sangue EDTA (al massimo entro 2 minuti dal prelievo di sangue) o mediante il metodo di conteggio con la camera di Neubauer da sangue non anticoagulato prelevato capillarmente (laboratorio di analisi nello studio medico o prelievo ematico ambulatoriale presso un laboratorio esterno). Tariffa: No. pos. DFI: 1371.00 punti tariffari 9.00 Trombosi, Trombofilia, Fattori di rischio Arteriosa: arteriosclerosi, livelli di fibrinogeno aumentati, trombocitosi, vasculite, livelli di fattore VII aumentati, anomalie vascolari; livelli di omocisteina aumentati. Venosa: perioperatorio, tumori, farmaci (diuretici, estrogeni), età, varicosi, adiposità, abuso di nicotina, trombosi pregresse, deficit di antitrombina III, proteina C, proteina S, riduzione dell’attività fibrinolitica, resistenza alla proteina C attiva (mutazione puntiforme nel gene del fattore V), mutazione puntiforme nel gene della protrombina, livelli di omocisteina aumentati. Cause rare: deficit di fattore XII, disfibrinogenemia, aumento della viscosità ematica (mielosa multipla /plasmocitoma, poliglobulia, policitemia vera), aumento dell’attività dell’inibitore degli attivatori del plasminogeno (PAI), riduzione della secrezione del t-PA (attivatore tessutale del plasminogeno). Esami di laboratorio nel sospetto di trombofilia: profili di analisi: trombofilia, profilo esteso; trombofilia, profilo breve 2124 Tropheryma Whippelii PCR Feci 1 ml sangue EDTA 1 ml liquido cerebrospinale biopsia dell'intestino tenue 1 ml puntato articolare Intervalli di riferimento: negativo il Tropheryma Whippelii è un agente patogeno batterico associato agli actinomiceti, facilmente rilevabile con la metodica PCR. Un'infezione porta al morbo di Whipple, patologia che evidenza un quadro clinico variegato ed assume spesso decorso cronico: malassorbimento, calo ponderale, diarrea, artrite, artralgia, spondilodiscite, endocardite, coinvolgimento del sistema nervoso centrale. Tariffa: No. pos. DFI: 3484.00 punti tariffari 180.00 145 Troponina I 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 0.013 µg/l <0.033 µg/l >0.3 µg/l Soglia di infarto del miocardico La troponina è un complesso di proteine regolatrici miofibrillari. Crea il legame del complesso troponinico con la tropomiosina. Nelle ischemie delle cellule muscolari si assiste alla liberazione di troponine. Le troponine cardiache hanno una sequenza di aminoacidi diversa da quelle della muscolatura scheletrica. Grazie a moderni metodi di test è possibile determinare in modo selettivo le unità cardiospecifiche. L'elevato grado di specificità e sensibilità rendono questo marker idoneo per una diagnosi precoce dell'infarto acuto del miocardio. Inoltre esistono prove del fatto che negli infarti del miocardio nell'ambito dell'angina pectoris instabile si registra anche un aumento di troponina (con mioglobulina, CK-MB, CK negativi). Scompaiono anche gli effetti negativi degli aumenti non specifici di CK (ad es. in fase postoperatoria). Aumento dei valori: infarto del miocardio (aumento 3 – 8 ore dopo l'evento doloroso). Angina pectoris instabile con micro-formazione di infarti. In caso di trombolisi con esito positivo: rapido aumento. Nota aggiuntiva: valori falsamente elevati: insufficienza renale cronica. Valori compresi tra il valore di riferimento e 0.3ug/l non permettono di escludere un infarto, ma possono anche essere dovuti ad altre cause, quali: angina pectoris, angina pectoris instabile, insufficienza cardiaca congestizia, miocardite, un intervento al cuore o esami invasivi e altre malattie non-cardiache come embolia polmonare, insufficienza renale e sepsi. Pazienti con angina pectoris instabile e valori di troponina aumentati presentano un maggiore rischio di complicazioni rispetto ai pazienti con valori normali di troponina. In presenza di un aumento di troponina è indicata la terapia con eparina/antagonisti dei recettori GPIIb/IIa. Tariffa: No. pos. DFI: 1734.00 punti tariffari 23.00 190 f m TSH dopo test di stimolazione con TRH, Tireotropina stimolata 1 ml siero Intervalli di riferimento: aumento normale aumento assente aumento eccessivo Nota aggiuntiva: interpretazione vedi test al TRH Tariffa: No. pos. DFI: 1719.00 2701 5 – 20 mU/l < 1 mU/l ipertireosi, ipotireosi secondaria e altri > 20 mU/l ipotireosi punti tariffari 9.00 Tularemia, Francisella tularensis 2 ml siero Intervalli di riferimento: <10.0 U/ml L’agente eziologico della tularemia (febbre del coniglio) è la Francisella tularensis, un bacillo gram-negativo. Serbatoi dell’infezione sono lepri, conigli, ratti, topi, scoiattoli e animali domestici. Come vettori possono fungere anche zecche, pulci, pidocchi, acari e mosche. L’agente penetra nel corpo attraverso la pelle, il sacco congiuntivale, la cavità orale e le vie respiratorie. Dopo un periodo di incubazione di 3 – 10 giorni la malattia presenta un esordio improvviso, privo di sintomi prodromici, caratterizzato da febbre, ingrossamento dei linfonodi con suppurazione e formazione di fistole cutanee. A seconda dello stadio di generalizzazione la tularemia si può manifestare anche a livello viscerale. Titoli anticorpali significativi sono riscontrabili non prima della 2a – 4a settimana della malattia. Il tasso di mortalità in Eurasia si aggira sull’1%. Dopo un’infezione rimane un’immunità a lungo termine, ma non assoluta. Nota aggiuntiva: Si possono avere reazioni crociate con ceppi di Brucella e con Yersinia enterocolitica. Tariffa: No. pos. DFI: 3429.00 (2x) punti tariffari 60.00 707 Tumor necrosis factor-α, TNF-alpha, Fattore di necrosi tumorale alfa 1 ml siero Compendio degli esami labor team w ag 173 Intervalli di riferimento: < 8.1 pg/ml Nelle reazioni di fase acuta monociti/macrofagi e mastociti secernono TNF-. Dato che il TNF ha un'emivita estremamente breve (2 min.) il marker è indicato per la diagnostica precoce e i controlli di decorso di processi infiammatori. Aumento dei valori: processi infiammatori acuti, sepsi, traumi, insufficienza cardiaca, processi infiammatori cronici (malattie autoimmuni). Tariffa: No. pos. DFI: 1219.00 punti tariffari 44.00 4223 Tungsteno 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 0.90 µg/g creatinina Tariffa: No. pos. DFI: 1510.00, 1786.00 punti tariffari 72.50 Unghie, micologia Contenitore, micosi art. n° M509 Inviare non solo l’unghia, ma anche il tessuto sospetto. Prelevare scaglie di unghia nel punto in cui ci sono presunte anomalie cromatiche o strutturali. Inviare nella provetta sterile. Non inviare nella formalina parti di unghia prelevate in modo operatorio. 2199 Uranio 10 ml urine Intervalli di riferimento: < 0.2 µg/l < 20 µg/mol creatinina Tariffa: No. pos. DFI: 1695.00 punti tariffari 105.00 Urea, BUN 211 1 ml siero 518 10 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero < 6.9 mmol/l 1.7 – 8.3 mmol/l <11.9 mmol/l urine 83 – 532 mmol/24 ore 7.3 – 47.0 mmol/mmol creatinina L’urea è il prodotto finale del metabolismo delle proteine e degli aminoacidi e si forma nel fegato. In caso di disgregazione proteica, le proteine vengono desaminate e scomposte in aminoacidi. L’ammoniaca presente viene trasformata in urea nei mitocondri (ciclo dell’urea). La secrezione è soprattutto renale mediante filtrazione glomerulare. Aumento dei valori: collasso renale acuto, insufficienza renale cronica, elevato apporto proteico, situazione metabolica catabolica, disidratazione. Diminuzione dei valori: gravi patologie epatiche, alimentazione povera di proteine, gravidanza. Nota aggiuntiva: adatto come parametro per la valutazione della funzione renale, poiché la concentrazione dipende in misura elevata dall’apporto proteico, dalla diuresi e dallo stato metabolico. Si verifica anche un aumento solo quando la funzione renale è diminuita a < 25%. Tariffa: siero No. pos. DFI: 1406.00 punti tariffari 2.50 urine No. pos. DFI: 1407.00 punti tariffari 2.80 452 < 6 mesi 6 mesi – 65 anni > 65 anni Ureaplasma urealyticum Tampone (set PCR) 10 ml della 1a urina del mattino Nota aggiuntiva: Ureaplasma urealyticum appartiene al gruppo dei micoplasmi e provoca nell’uomo prostatite e uretrite, nella donna vaginite e anessite. vedi inoltre micoplasmi Tariffa: No. pos. DFI: 3456.00 (2x) punti tariffari 360.00 Urine Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) art. n° M515 Recipiente per raccolta urine, 2.7 litri art. n° M211 (raccolta 24h) Additivo urinario acido cloridrico art. n° M212 (solo se richiesto) art. n° M506 (solo per microbiologia) Uricult plus (Urotube) art. n° M505 (solo per microbiologia) Vac urine Set a 1 urina del mattino: Contenitore per urine, 50 ml, (tappo giallo) Per le analisi della prima urina del mattino raccogliere il primo mitto (non il mitto intermedio). Mitto intermedio: Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) Prima urina del mattino o almeno 3 ore dall’ultima minzione. Pulire la parte esterna dei genitali con un batuffolo di cotone inumidito (non usare sapone, né altre sostanze disinfettanti). Il primo terzo dell’urina nella toilette, il secondo terzo in un flacone pulito e privo di germi, e l’ultimo terzo nella toilette. Per la microbiologia usare il Vacutainer per l’urina (poiché l’urina fresca si mantiene solo due ore per la microbiologia). Parassiti nelle urine: Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) Ricerca di uova di schistosomi (ricerca microscopica di uova nell’urina). Il sedimento di un’urina di 24 ore o 50 ml di urina si dissolve intorno alle ore centrali della giornata (tra le 10 e le 14). Urine addizionate di acido cloridrico: Additivo urinario acido cloridrico art. n° M212 Prima della spedizione acidificare le urine con alcune gocce di acido cloridrico. Nella raccolta di 24 ore inserire sempre prima l’acido nel contenitore (vedi raccolta di urina delle 24 ore). Raccolta urine 24 ore: Recipiente per raccolta urine, 2.7 litri Compendio degli esami labor team w ag 174 Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) Se è richiesta l’aggiunta di acido cloridrico, versare nel recipiente sempre prima della raccolta (10 ml di HCl al 10%). Prima urina del mattino nella toilette, dopodiché prelevare le porzioni successive (complete) fino alla prima urina del mattino del giorno successivo. Durante la raccolta proteggere il contenitore da fonti di calore e dai raggi diretti del sole. Rilevare la quantità complessiva della raccolta delle 24 ore e inserire i dati nel modulo di richiesta. Mescolare bene il contenitore e riempire un flacone per la spedizione di urina con 50 ml. Urine „spot“: Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) a A qualsisi ora del giorno, preferibilmente la 2 minzione mattutina. Materiale non idoneo per esami microbiologici. Tbc, Micobatteri nelle urine: Contenitore sterile 50 ml (tappo giallo) Mitto intermedio della prima minizione mattutina dopo un’assunzione limitata di liquidi la sera precedente (urina mattutina concentrata). Prelevare almeno 3 campioni per 3 giorni consecutivi oppure ad intervalli di 1-2 giorni. Uricult/Urotube: Far gocciolare il terreno di coltura da immergere (dip-slide), quindi avvitare nel recipiente di plastica. Lasciare riposare per 10 minuti, svitare nuovamente, far scorrere l’urina residua e avvitare nuovamente il recipiente (nel caso in cui prima venga eseguita l’incubazione nel laboratorio di analisi, far scorrere l’urina residua prima dell’invio e avvitare nuovamente il recipiente). Vac urine Set Da utilizzare solo per gli esami microbiologici dell’urina. Contiene un sale stabilizzatore. Materiale di uscita: getto centrale di urina. 3577 Vanadio 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1.10 µg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1492.00 726 punti tariffari 105.00 Vancomicina (Vancocin®) 2 ml siero Livello di avvallamento: 3.4 – 6.7 mol/l Livello di picco: Tariffa: 13.4 – 26.8 mol/l No. pos. DFI: 1060.00 prelievo di sangue immediatamente prima della dose successiva una ora dopo l’infusione antibiotico punti tariffari 115.00 Varicella-zoster virus, VZV, Herpes zoster virus, HZV, Zoster Il VZV appartiene alla famiglia degli Herpesviridae e presenta il più piccolo DNA tra gli herpes virus. Dopo aver invaso l’organismo, il virus persiste per tutta la vita all’interno dei gangli spinali. Il periodo di incubazione è di 11 – 21 giorni fino alla comparsa dell’esantema. Le infezioni da VZV decorrono sotto forma di varicella (infezione primaria) o herpes zoster (riattivazione endogena) noto come fuoco di S. Antonio. La trasmissione avviene per mezzo di gioccioline o per via oro-fecale. La varicella è altamente contagiosa. Nella maggior parte dei casi, si assiste alla guarigione, priva di complicanze, dopo circa 7 – 10 giorni. I giovani e gli adulti possono sviluppare polmoniti. Altre complicanze rare sono: meningiti encefalitiche, artrite, nefrite, cistite, coinvolgimento oculare, cardite, emorragia gastrointestinale. Nei bambini affetti da leucemia si registra la tendenza a forme disseminate. La riattivazione dell’infezione latente può dar luogo all’herpes zoster (fuoco di S. Antonio), provocato da vari fattori tra cui traumi, interventi operatori, malignomi, terapia immunosoppressiva, HIV, e altre malattie infettive. Varicella in gravidanza: La varicella contratta durante la prima fase della gravidanza può provocare, in casi rari, un’embriopatia (0.1 – 0.7/1000 gravidanze) con malformazioni congenite; tuttavia circa il 95% delle donne in età fertile è immune con anticorpi IgG specifici. Finora non si è riusciti a provare alcun rapporto di causalità tra il fuoco di S. Antonio contratto dalla madre durante la gravidanza e le malformazioni congenite; si è osservato, però, un aumento degli aborti spontanei o dei parti prematuri. 727 Varicella-zoster virus, DNA Sangue EDTA Tampone (set PCR) 1 ml liquido cerebrospinale Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3184.00 461 punti tariffari 180.00 Varicella-zoster virus, IgG 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La sola evidenziazione delle IgG è indice di un’infezione da VZV pregressa. Tariffa: No. pos. DFI: 3178.00 punti tariffari 42.00 462 Varicella-zoster virus, IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Il riscontro delle IgM specifiche è indicativa di un’infezione in atto. Nell’ambito di altre infezioni acute da virus del gruppo erpetico (HSV, EBV, CMV), si possono verificare reazioni crociate. Per quanto riguarda l’herpes zoster (fuoco di S. Antonio), nella maggior parte dei casi non si ha produzione di IgM; in tal caso la diagnosi va fatta per mezzo dell’evoluzione del titolo delle IgG. Tariffa: No. pos. DFI: 3179.00 punti tariffari 33.00 Compendio degli esami labor team w ag 729 Venlafaxina (Efexor®) 2 ml siero Valori terapeutici: Venlafaxina 30 – 400 µg/l Desmetilvenlafaxina 60 – 400 µg/l Antidepressivo Siero: venlafaxina e desmethylvenlafaxina Tariffa: No. pos. DFI: 1065.00 730 175 punti tariffari 140.00 Verapamil (Isoptin®) 2 ml siero Valori terapeutici: 50 – 350 µg/l Calcioantagonista Impiegato nella terapia delle aritmie sopraventricolare tachicardiche. Inibisce in particolare il lento apporto di calcio e agisce anche negativamente a livello inotropo. Tariffa: No. pos. DFI: 1484.00 punti tariffari 99.00 361 Vigabatrin (Sabril®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 23 – 192 mol/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Virologia su richiesta Virus cardiotropi, Miocardite, Pericardite In ordine di frequenza: Virus coxsackie Virus ECHO Virus dell’influenza Virus RS Adenovirus Citomegalovirus Altri agenti eziologici: micoplasmi, chlamydie, borrelie e altri 2537 Virus Chikungunya, anticorpi IgG/IgM 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La febbre Chikungunya è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette (di solito della specie Aedes). Le zanzare Aedes sono una specie ad attività diurna, con un picco massimo di attività al tramonto. Le zanzare depongono preferibilmente le uova nei pressi di insediamenti urbani, dove si riproducono in piccole raccolte d’acqua stagnante (vasi, pneumatici, pozzanghere). Analogamente, la rapidità di diffusione del virus Chikungunya è generalmente più intensa nei periodi di pioggia. I sintomi si manifestano in genere a distanza di 3-7 giorni dalla puntura della zanzara infetta e comprendono febbre elevata, dolore articolare e muscolare e mal di testa, talvolta accompagnati da rash cutaneo. Pur non essendo normalmente pericolosa per l’uomo, in una minoranza di casi la malattia può lasciare astenia prolungata e dolori articolari invalidanti che possono persistere per settimane o anche mesi. Nei neonati, nelle persone anziane e nei soggetti affetti da patologie croniche, la malattia può manifestarsi in forma più grave. La terapia è sintomatica. Le epidemie di Chikungunya si diffondono normalmente in Africa (nei paesi a sud del Sahara), Sud-Est Asiatico, Sub-continente Indiano e nelle isole dell’Oceano Indiano. In Europa (Italia) la prima epidemia di Chikungunya è stata identificata per la prima volta nel 2007 con alcuni casi di malattia. In Svizzera sino ad oggi è stata segnalata soltanto in alcuni casi isolati, in viaggiatori rientrati dai paesi interessati. Tariffa: No. pos. DFI: 3040.00 (2x) punti tariffari 84.00 2476 Virus del fiume Ross, Ross-River-Virus, anticorpi 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La febbre di Ross-River è una malattia infettiva virale provocata dal virus Ross-River. Il virus appartiene agli Arbovirus della famiglia dei Togavirus. La malattia è endemica in Australia, in Papua Nuova Guinea e nelle isole vicine. Il virus è trasmesso dalle zanzare delle specie Culex, Aedes e Mansonia. La trasmissione diretta uomo-uomo non è ancora stata stabilita. Il periodo di incubazione varia da sette a nove giorni. L’esordio della malattia si manifesta con un dolore articolare acuto, al quale fa seguito, dopo un giorno o due, la comparsa di un esantema esteso. Raramente subentra la febbre. Possono inoltre manifestarsi stanchezza, spossatezza, mialgia, cefalea, perdita di appetito, nausea e fotofobia. La prognosi è solitamente favorevole, sebbene i dolori articolari possano persistere anche per mesi. Tariffa: No. pos. DFI: 3040.00 punti tariffari 42.00 2338 Virus del Nilo Occidentale, anticorpi IgG e IgM, West-Nile-Virus, anticorpi IgG e IgM 2 ml siero Intervalli di riferimento: negativo La febbre del Nilo Occidentale (WNF, West-Nile-Fever) è causata dal virus del Nilo Occidentale (WNV, West-Nile-Virus). Il WNV appartiene alla famiglia dei Flavivirus. Il contagio con il virus del Nilo Occidentale nell’uomo avviene prevalentemente attraverso la puntura di zanzare infette (in particolare il genere Culex), che colpiscono sia gli uccelli sia gli uomini. Fungono da serbatoio del virus 150 specie di uccelli, soprattutto i passeriformi, come il passero domestico („passero“), e i corvidi, ma anche diversi mammiferi (cavalli, cani, gatti, capre e scoiattoli). Il WNV è stato isolato per la prima volta nel 1937, nel Distretto di West-Nile, in Uganda. Colpisce anche ampie zone dell’Europa sud-orientale e della Russia occidentale, il Medio-Oriente, l’Asia sud-occidentale e l’Australia e gli Stati Uniti. Circa l’80% delle infezioni nell’uomo ha decorso Compendio degli esami labor team w ag 176 subclinico o asintomatico. Nella fascia di età compresa fra i 50 e i 59 anni lo sviluppo di gravi patologie neurologiche è 10 volte, e negli ultra-ottantenni addirittura 43 volte, superiore rispetto ai giovani al di sotto dei 20 anni. Dopo un periodo di incubazione variabile tra 2 e 14 giorni, compare generalmente febbre improvvisa, spesso accompagnata da malessere generalizzato (disturbi gastro-intestinali, dolore oculare e mal di testa e mialgie). In casi rari si osservano secrezioni nasali, tosse e mal di gola. Può comparire anche esantema (un’eruzione cutanea simile a quella del morbillo). Nelle forme a decorso grave, parecchi giorni dopo l’insorgenza della febbre possono aggiungersi manifestazioni neurologiche: la meningite e l’encefalite del Nilo Occidentale sono le manifestazioni gravi più frequenti. I sintomi neurologici più comunemente riportati includono annebbiamento dello stato di coscienza, miastenia, disturbi della deglutizione, disturbi della coordinazione, vertigini, sudorazione profusa, visione doppia o paralisi del muscolo oculare, disturbi della fonazione, tremori, spasmi muscolari e raramente parkinsonismo. Le encefaliti del Nilo Occidentale sono inoltre caratterizzate da modificazioni del comportamento e della personalità, che si manifestano con irritabilità, disorientamento e perdita dell’orientamento. I sintomi menzionati possono protrarsi per mesi. Dopo otto mesi dall’esordio della malattia, la maggior parte dei pazienti sieropositivi al virus WNV con sintomi neurologici lamenta stanchezza persistente e deficit cognitivo (disturbi psichici). In casi rari può subentrare un’ulteriore forma con complicazioni neurologiche potenzialmente fatali. Per paralisi flaccida acuta (AFP, acute flaccid paralysis) associata all’infezione da WNV si intende una debolezza progressiva acuta dei muscoli e degli arti che dopo pochi giorni provoca una paralisi delle parti del corpo colpite (sindrome polio-simile). Tariffa: No. pos. DFI: 3143.00, 3144.00 punti tariffari 79.00 Virus neurotropi Meningite Encefalite Sindrome di Guillain-Barré Paresi CFS (sindrome da stanchezza cronica), contestata 2977 Frequente Parotite (orecchioni), picorna, coxsackie, ECHO TBE, HSV, morbillo, parotite Citomegalovirus, TBE HSV EBV, HHV6, citomegalovirus HIV, picorna, rubella, rabbia, VZV Influenza A/B, morbillo, parotite, rubella, VZV Adeno, picorna, polio Viscosità 1 ml siero o sangue EDTA o plasma eparinizzato Intervalli di riferimento: 120 – 230 % Tariffa: No. pos. DFI: 1746.00 311 Raro EBV, TBE, HSV, LCM, VZV punti tariffari 25.00 Vitamina A, Retinolo 2 ml siero, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 0.86 – 3.80 mol/l La vitamina A fa parte delle vitamine liposolubili e deriva dalla provitamina -carotene, viene sintetizzata nel fegato dove si accumula per il 95 – 99%. All'occorrenza il retinolo è sottoposto ad una scissione idrolitica, rilasciato nel plasma e veicolato legato all'albumina e all' -globulina. Zone di assorbimento: duodeno, digiuno superiore. Nell'organismo la vitamina A funge da anticorpo per l'intero ectoderma. La vitamina A svolge un ruolo di fondamentale importanza per la normale struttura dei tessuti epiteliali (pelle, cornea, mucose del tratto respiratorio, digerente e urogenitale) nonché per il processo visivo. L'apporto quotidiano per i bambini è di 0,24 – 1,5 mg, per gli adulti 0,8 – 1,1 mg. Fonti dietetiche: carote, piselli, fagiolini verdi, asparagi, banane, latte e latticini, burro, tuorlo, fegato, reni, olio di pesce. Diminuzione dei valori: malassorbimento (celiachia, sindrome da intestino corto, morbo di Crohn, lambliasi), maldigestione (carenza di acidi biliari), cirrosi epatica, insufficienza renale, insufficienza pancreatica. Sintomi da carenza: cecità notturna (deficit nella sintesi di rodopsine), cheratocongiuntivite secca, nei casi estremi cheratomalacia. Aumento dei valori: a livello alimentare, sovradosaggio per terapia con retinolo (acne) Ipercheratosi con ispessimento dello strato corneo, metaplasia degli epiteli pavimentosi nelle mucose non cheratinizzanti, xerostomia, disfagia, labbra bluastre, una carenza cronica di vitamina A determina una maggiore incidenza di carcinomi (azione antineoplastica del retinoide). Ipervitaminosi: nausea, cefalea, desquamazione diffusa, aumento delle transaminasi e dei lipidi. Tariffa: No. pos. DFI: 1747.00 punti tariffari 68.00 312 Vitamina B1, Tiamina Sangue EDTA, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 59 – 296 nmol/l La vitamina B1 è idrosolubile e si presenta quasi esclusivamente come tiamina pirofosfato. La tiamina pirofosfato è il coenzima che interviene nella decarbossilazione ossidativa degli -chetoacidi (piruvato, chetoglutarato, derivati degli -chetoacidi valina, leucina e isoleucina) e nella reazione della transchetolasi. La tiamina subisce un rapido riassorbimento a livello intestinale e principalmente nel fegato è trasformata in tiamina pirofosfato (coenzima). In fase di degradazione la tiamina pirofosfato nei reni subisce una defosforilazione e viene parzialmente secreta come vitamina libera, o dopo la degradazione, sotto forma di estere solfato coniugato. La tiamina svolge un ruolo importante per tutti quegli organi che utilizzano il piruvato e il lattato come fonte di energia (muscolo cardiaco) o che sono caratterizzati da un elevato metabolismo glucidico o da un notevole fabbisogno di gruppi acetile (cellule nervose). Il fabbisogno giornaliero è di 1,1 – 1,5 mg, dipende però dalla quantità di carboidrati assunti. Fonti dietetiche: cereali, farina, carne, interiora, lievito, uova, latte. verdure, legumi. Diminuzione dei valori: insufficienza pancreatica, colestasi, gravidanza, dieta sbilanciata (abuso etilico), malassorbimento (celiachia, sindrome da intestino corto, morbo di Crohn, lambliasi), allattamento. Sintomi da carenza: polineuropatia con nevrite, areflessia, paresi, raucedine con paralisi delle corde vocali, alterazione degenerativa dei nervi centrali e periferici con miatrofia, psicosi di Korsakow, encefalopatia di Compendio degli esami labor team w ag 177 Wernicke. Beri-Beri: insufficienza cardiaca, tachicardie, edemi al tronco, alle estremità inferiori e versamenti nelle cavità serose. Aumento dei valori: leucemie, morbo di Hodgkin, policitemia vera. Le ipervitaminosi sono rare e insorgono solo in presenza di dosi 100 volte superiori. Sintomi: cefalea, crampi, paralisi, disturbi di formazione e conduzione dell'eccitazione del cuore. Tariffa: No. pos. DFI: 1748.00 punti tariffari 60.00 313 Vitamina B2, Riboflavina Sangue EDTA, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 200 - 800 nmol/l La riboflavina è liposolubile, viene sottoposta a fosforilazione nella parete intestinale e riassorbita. Sotto forma di flavina-mononucleotide (FMN) o flavina-adenina-dinucleotide (FAD) costituisce il gruppo proteico delle flavo-proteine che fungono da trasportatori di idrogeno nella catena respiratoria, intervengono nei processi di ossido-riduzione e la loro presenza è riscontrabile in tutti gli organi. Coinvolgimento nel processo visivo e nella rigenerazione cutanea. L'apporto giornaliero è pari a 1,5 – 1,8 mg, durante la gravidanza il fabbisogno aumenta. Fonti dietetiche: carne, fegato, latte, uova e verdure a foglie. Sintomi da carenza: sindrome oro-oculogenitale (stomatite angolare), chelosi → labbra secche con ragadi, atrofia linguale; alterazione delle unghie (coilonichia); alterazione eczematiche simili ad una dermatite seborroica al volto, al capillizio e nella zona genitale; blefarite angolare, talvolta associata a congiuntivite e vascolarizzazione corneale. Ipervitaminosi solo con dosi altissime: pericolo della cristallizzazione della riboflavina nei tuboli renali. Tariffa: No. pos. DFI: 1750.00 punti tariffari 76.00 4386 Vitamina B3, Niacina, Acido nicotinico, Vitamina PP, Nicotinamide Sangue EDTA, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 8.0 – 52.0 g/l La niacina è una vitamina che fa parte delle vitamine del complesso B. È presente in tutte le cellule viventi e viene immagazzinata nel fegato. È un importante componente di diversi coenzimi (NAD, NADP) e in questa forma svolge un ruolo importante nel contribuire al metabolismo di proteine, grassi e carboidrati (ciclo di Krebs, catena respiratoria). È contenuta principalmente in: pollame, selvaggina, pesce, funghi, prodotti del latte, uova, fegato, caffè, prodotti cereali, diverse verdure, frutta, arachidi, datteri, crusca di frumento. Diminuzione dei valori: alimentazione a basso contenuto proteico. Alimentazione unilaterale con mais e miglio (entrambi alimenti poveri di triptofano). Sintomi da carenza: i sintomi da carenza sono rari poiché l’organismo ha la possibilità di sintetizzare il NAD non solo a partire dalla niacina ma anche dall’aminoacido triptofano. Inappetenza, disturbi della concentrazione e del sonno, irritabilità, dermatite, diarrea, depressione, glossite. Il quadro completo dei sintomi da carenza viene indicato con il termine "pellagra" (la niacina è anche nota come vitamina PP (Pellagra-preventing, vitamina con azione di prevenzione della pellagra). Tariffa: No. pos. DFI: 1750.00 punti tariffari 76.00 3110 Vitamina B5, Acido pantotenico 2 ml siero Intervalli di riferimento: 25.0 – 80.0 g/l L’acido pantotenico è necessario nella costituzione del coenzima A, che svolge un ruolo importante nel metabolismo cellulare (ad esempio nel ciclo di Krebs o nella biosintesi e nell’ossidazione di alcuni aminoacidi come acetil-CoA, succinil-CoA, malonil-CoA). Partecipa alla costruzione/distruzione di idrati di carbonio, grassi, aminoacidi e interviene nella sintesi del colesterolo utilizzato per la formazione degli ormoni steroidei. In particolare frattaglie, cereali, uova, frutta secca (soprattutto pinoli), riso, frutta, verdura, latte e lievito di birra sono particolarmente ricchi di acido pantotenico. Il fabbisogno di 6 mg/giorno viene normalmente coperto con la normale alimentazione. Un apporto inadeguato è molto raro, ma può riscontrarsi, ad esempio, in presenza di malattie intestinali, abuso di alcool o infiammazioni croniche. La sindrome dei piedi brucianti o "burning feet syndrome" si associa a uno stato di carenza di acido pantotenico protratto per tre-quattro mesi. Tariffa: No. pos. DFI: 1755.00 punti tariffari 68.00 314 Vitamina B6, Piridossal-5-fosfato Sangue EDTA, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 28 – 120 nmol/l Con il termine vitamina B6 vengono designati tre derivati presenti naturalmente e biologicamente attivi, della 3-idrossi-2-metilpiridina (piridossina, piridossale, piridossamina). Nell’organismo con una reazione di fosforilazione ATP dipendenti, la piridossina viene trasformato nel coenzima pridossal-fosfato e come tale prendere parte alle scissione di acqua e H2S dagli aminoacidi e alla loro decarbossilazione e transaminazione. Il fabbisogno giornaliero è di 2,0 – 2,6 mg che in gravidanza raddoppia. L'apporto di questa vitamina, oltre che dall'assunzione orale, è garantito anche dalla sintesi microbica nel tratto intestinale. Escrezione renale. Fonti dietetiche: fegato, reni, carne, pesce, tuorlo, lievito, cereali e riso. Sintomi da carenza alla pelle: alterazioni eczematiche come dermatite seborroica intorno ad occhi, naso e bocca, cheilosi, glossite. Ipervitaminosi insorgono solo con apporti giornalieri superiori a 2 g. Sintomi: neuropatie con atassia e alterazioni della sensibilità, convulsioni cerebrali con anomalie dell'EEG, anemia ipocromica e dermatite. Tariffa: No. pos. DFI: 1751.00 punti tariffari 68.00 341 Vitamina B12, Cobalamina 1 ml siero Intervalli di riferimento: 132 – 835 pmol/l La vitamina B12, una struttura ciclica contenente cobalto, simile alla porfirina, è un coenzima essenziale per la sintesi del DNA, la crescita, la mielinizzazione dei nervi e la neoformazione di cellule epiteliali e degli ematociti. Nei tessuti la vitamina B12 viene trasformata in due forme di coenzimi, necessari nella trasformazione della valina, treonina e metionina o nella risintesi della omocisteina in metionina. La vitamina B12 assunta oralmente (extrinsic factor) viene liberata nello stomaco mediante l'attività peptica del fattore intrinseco dal proprio legame con le proteine, forma quindi con il fattore intrinseco un complesso e migra nell'intestino tenue. Il complesso è assorbito dalla mucosa dell'ileo terminale e veicolato nel plasma, Compendio degli esami labor team w ag 178 dove la vitamina B12 si lega alla transcobalamina I e II. Normalmente nel fegato è presente un accumulo di vitamina B12 di 2 mg, altri 2 mg sono presenti nel midollo osseo e in altri tessuti in rapida proliferazione. In caso di interruzione nell'apporto la riserva accumulata nell'organismo sarebbe sufficiente per circa 2 anni. Il fabbisogno giornaliero è di 5 g. Fonti dietetiche: fegato, reni, carne, latte, uova. Diminuzione dei valori: dieta vegetariana, gastrite cronica atrofica (deficit del fattore intrinseco) resezione gastrica, malassorbimento nell'ileo terminale (morbo di Crohn), colonizzazione batterica dell'intestino tenue, Diphyllobothrium latum (cestode), malattie epatiche e renali. Sintomi da carenza: parestesie, disturbi motori, perdita della sensibilità profonda come conseguenza di focolai di mielosi nelle vie di conduzione spinali (mielosi funicolare), glossite di Hunter con bruciore alla lingua come sintomo precoce in caso di perniciosa, demenza. Inibizione dello sviluppo, anemia macrocitica ipercromica (megaloblastica), iperpigmentazioni simmetriche delle parti delle estremità distali, alterazioni della mucosa faringea e orale. Aumento dei valori: somministrazione parentale terapeutica di B12, malattie mielo-proliferative (policitemia vera, leucosi), malattie epatiche, uremia, sostituzione di vitamina A e C, estrogeni, antiepilettici. Nota aggiuntiva: a causa dell'interazione fra acido folico e vitamina B12 determinare sempre simultanemente i valori delle due vitamine. Spesso si sovrappone anche una carenza di ferro (sindromi da malassorbimento). Un aumento dell’acido metilmalonico può essere un indice della carenza di vitamina B12, come anche un aumento dell’omocisteina. Con un risultato fra 150 e 300 pmol/l è consigliabile il dosaggio aggiuntivo della olotranscobalamina allo scopo di individuare una carenza di vitamina B12 in fase precoce. Tariffa: No. pos. DFI: 1749.00 punti tariffari 25.00 315 Vitamina C, Acido ascorbico 4 ml siero, congelato Intervalli di riferimento: 4.6 – 15.0 mg/l L'effetto biologico dell'acido L-ascorbico deriva dal fatto che grazie all'equilibrio redox con l'acido deidroascorbico esso partecipa come elettron-donatore o accettore a molti processi metabolici, ad es. alla sintesi del collagene e alla formazione della dentina, alla idrossilazione degli steroidi delle ghiandole corticosurrenali, dopamina e triptofano, alla decomposizione enzimatica di sostanze estranee e medicamentose nonché alla decomposizione degli aminoacidi ciclici. La vitamina C è idrosolubile e viene assorbita soprattutto nella zona superiore dell'intestino tenue con la mediazione di un sistema di trasporto. 35 – 50% della produzione giornaliera di ossalato nell'urina deriva dall'acido L-ascorbico. Il fabbisogno giornaliero è di 75 mg, nei lattanti di 30 mg. Fonti dietetiche: frutta e agrumi, verdure verdi, peperoni, pomodori, bacche, fegato, patate e latte. Sintomi da carenza: in caso di una momentanea carenza di vitamina C si manifestano paradontiti, gengiviti e infiammazioni spugnose del palato, che possono determinare necrosi emorragiche, emorragie e con il perdurare della situazione perdita dei denti (scorbuto), disturbi nella cicatrizzazione delle ferite. Tariffa: No. pos. DFI: 1752.00 punti tariffari 41.00 330 Vitamina D, 25-OH-Colecalciferolo, Calcidiolo Siero 2 ml Valore di riferimento: 75 – 175 nmol/l 25 – 75 nmol/l insufficienza di vitamina D < 25 nmol/l deficit di vitamina D Le vitamine D derivano da sostanze chiamate provitamine, in seguito alla scissione dell’anello B nel nucleo di gonano steroide, catalizzata per azione dell’irradiazione ultravioletta solare sulla pelle. Le due principali vitamine D sono la vitamina D e la vitamina D3. Al contrario della provitamina D, che deve essere assunta con gli alimenti, la provitamina D3 può anche essere sintetizzata da parte del fegato, a partire dal colesterolo. La misurazione dei livelli sierici di 25-OH-D è un indicatore dell’apporto di vitamina D introdotta con l’alimentazione e della sua produzione nella pelle a partire dalle provitamine in seguito all’irradiazione ultravioletta. Le vitamine D sono presenti nel fegato e nell’olio di pesce. Si distingue solitamente tra uno stato della vitamina D normale (livelli sierici di 25-OH- D >75 nmol/l), un’insufficienza di vitamina D (<75 nmol/l) ed un’effettiva carenza di vitamina D (livelli sierici di 25-OH- D <15 nmol/l). L’insufficienza di vitamina D è caratterizzata da lieve iperparatiroidismo secondario, livelli sierici di calcio normali e mineralizzazione ossea normale, ma da un’aumentata degradazione ossea accompagnata da una perdita progressiva di sostanza ossea. Questa condizione può aumentare il rischio di fratture. L’effettiva carenza di vitamina D oltre all’iperparatiroidismo secondario provoca anche disturbi della mineralizzazione ossea ed osteomalazia. La carenza di vitamina D viene diagnosticata attraverso la determinazione del livello sierico di 25-OH- D. Poiché anche in caso di apporto insufficiente di vitamina D i livelli di 1,25-(OH)2- D3 spesso non scendono al di sotto del range di valori normali, è necessario determinare il livello sierico di 1,25-( OH)2- D3 soltanto in presenza di situazioni particolari (ad esempio ove si sospetti una alterata idrossilazione dell’1 o difetti dei recettori). Riduzione dei valori: Carenza di vitamina D (esposizione solare in presenza di una carenza alimentare, sindrome da malassorbimento), aumentato fabbisogno (bambini, crescita, gravidanza, allattamento), assunzione di antiepilettici, perdite renali, dialisi peritoneale, sindrome nefrotica , assunzione di difenilidantoina. Aumento dei valori: Sovradosaggio di vitamina D, terapia a base di eparina sovradosata, esposizione eccessiva ai raggi UV. Ipervitaminosi: Ipercalcemia, ipercalciuria, ipofosfatemia, nefrocalcinosi, inappetenza, vomito, stipsi, calcificazioni della ghiandola pineale. Tariffa: No. pos. DFI: 1006.00 punti tariffari: 53.00 4331 Vitamina D3, 1,25-OH2-colecalciferolo, Calcitriolo, Colecalciferolo, 1,25Diidrossicolecalciferolo, 1,25 OH2-vitamina D3, Idrossicalciferolo 3 ml siero Valore di riferimento: < 2 anni 2 – 20 anni 20 – 50 anni > 50 anni 45 – 270 ng/l 35 – 90 ng/l 35 – 80 ng/l 30 – 70 ng/l Compendio degli esami labor team w ag 179 La 1,25-diidrossi-D3 si forma dopo l’idrossilazione renale della vitamina D. I livelli sierici della vitamina D3 permettono di conseguenza di fare delle deduzioni sulla funzione dell’idrossilasi renale. Insieme al paratormone, essa consente l’assorbimento del calcio nell’intestino, il riassorbimento del calcio nei reni e la mobilizzazione del calcio dalle ossa. Una carenza di calcio stimola l’idrossilazione renale dell’1 da vitamina D a vitamina D3 attiva a livello metabolico. La vitamina D3 inibisce la secrezione di PTH attraverso un feedback negativo. Nel caso di livelli sierici di calcio aumentati, i meccanismi si invertono. Riduzione dei valori: insufficienza renale cronica, sindrome nefrotica Aumento dei valori: Carenza di vitamina D (compensatoria), sostituzione di una carenza di vitamina D, terapia con Rocaltrol®, crescita, gravidanza, fase di guarigione da rachitismo, sarcoidosi, tubercolosi, linfomi, ipotireosi, iperparatiroidismo, difetti dei recettori di 1,25-OH nel rachitismo vitamina D-dipendente; trapianto renale. Nota aggiuntiva: La carenza di vitamina D viene diagnosticata attraverso la determinazione del livello sierico di 25-OH- D (vedere definizione). Poiché anche in caso di apporto insufficiente di vitamina D i livelli di 1,25-(OH)2- D3 spesso non scendono al di sotto del range di valori normali, è necessario determinare il livello sierico di 1,25-( OH)2- D3 soltanto in presenza di situazioni particolari (ad esempio ove si sospetti una alterata idrossilazione dell’1 o difetti dei recettori). Tariffa: No. pos. DFI: 1000.00 punti tariffari: 85.00 332 Vitamina E, Tocoferolo 2 ml siero congelato Intervalli di riferimento: 5 – 18 mg/l La vitamina E rientra fra le vitamine liposolubili essenziali (A; D; E; K) ed è costituita da più isomeri. L'elevatissima attività biologica è attribuibile all'-tocoferolo. La funzione di questa vitamina non è ancora completamente chiarita, esplica un'importante azione come antiossidante nelle membrane cellulari, protegge dai danni genetici e dall'emolisi, svolge un'azione protettiva in presenza di malattie cardiovascolari, anticoagulante e immunostimolante. La vitamina E prende parte dalla digestione dei grassi e ai processi di riassorbimento. Dopo l'assunzione orale circa il 45% si deposita nel sistema linfatico, nel sangue viene veicolata da LDLe HDL. Un aumento complessivo di parecchi grammi lascia tracce nei muscoli, nel fegato, nel tessuto grasso, nell'utero, nell'ipofisi e nei surreni. L'apporto giornaliero deve essere di circa 10 – 12 mg di tocoferolo. Fonti dietetiche: verdure, germi di grano, olio di semi di soia, cereali, noci, fegato, uova. La vitamina E è indispensabile per il normale funzionamento delle gonadi, il regolare evoluzione della gravidanza, la funzionalità del sistema nervoso e della muscolatura. Diminuzione dei valori: neonati affetti da dismetabolismo (atresia biliare o colestasi intraepatica), sindromi da malassorbimento, A--lipoproteinemia trasmessa per via recessiva (crenazione degli eritrociti). Sintomi da carenza: areflessia, disbasia. Ipervitaminosi: cefalee e nausea. Tariffa: No. pos. DFI: 1755.00 punti tariffari 68.00 333 Vitamina H, Biotina 1 ml siero Intervalli di riferimento: > 200 ng/l La vitamina H rientra fra le vitamine essenziali, idrosolubili ed è introdotta con l'alimentazione sotto forma di biotin-lisina (biocitina), Questa tramite la biotinidasi è trasformata in biotina, che come tale però è assunta in quantità molto ridotte. In caso di flora intestinale intatta non è necessaria nessuna assunzione, in caso contrario circa 0,3 mg/giorno. Diminuzione dei valori: dieta sbilanciata, povera di verdure. Sindromi da malassorbimento, maldigestione con malattie colestatiche. Alterazioni nella flora intestinale causate da antibiotici. Gravi malattie epatiche. Antagonisti della vitamina K. Sintomi da carenza: dermatite estesa (seborroica) prevalentemente alle estremità, chelosi, alopecia, segni di immunodeficienza. Tariffa: No. pos. DFI: 1757.00 punti tariffari 58.00 334 Vitamina K, Fillochinone 2 ml siero, al riparo dalla luce Intervalli di riferimento: 0.05 – 0.90 µg/l a digiuno < 1.80 µg/l p.p. Nell'uomo il menachinone (vitamina K2) è ritenuto la vitamina K attiva. Può essere parzialmente sostituito dal fillochinone, che viene introdotto nell'organismo con una dieta vegetariana in presenza di una flora intestinale intatta. Le azioni fisiologiche sono: formazione intraepatica del complesso di protrombine (fattori II, VII, IX, X), attivazione della proteina C e della proteina S; formazione extraepatica di osteocalcina negli osteoblasti. Il fabbisogno giornaliero è di circa 0,1 mg Diminuzione dei valori: malassorbimento, occlusione dei dotti biliari, alimentazione parenterale, fistola biliare, antagonisti della vitamina K. Sintomi da carenza: emorragie. Nei neonati, le cui madri presentavano una carenza di vitamina K, possono insorgere sanguinamenti intracraniali indotti da ipoprotrombinemia. Aumento dei valori: sovradosaggi alimentari o terapeutici non sono noti, tuttavia può essere attenuata l'azione degli anticoagulanti orali tipo cumarinaNota aggiuntiva: il modo migliore per valutare il tasso di vitamina K è la determinazione del tempo di protrombina. Tariffa: No. pos. DFI: 1756.00 punti tariffari 160.00 2688 Voriconazol (Vfend®) 2 ml siero Valori terapeutici: Antimicotico Tariffa: 272 1.0 – 6.0 mg/l No. pos. DFI: 1077.00 punti tariffari 160.00 Waaler-Rose 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Test per la determinazione qualitativa del fattore reumatoide; un po’ più specifico del fattore reumatoide Compendio degli esami labor team w ag 180 Nota aggiuntiva: vedi anche fattore reumatoide, autoanticorpi anti-CCP Tariffa: No. pos. DFI: 1654.00 punti tariffari 7.40 Xilosio 738 1 ml siero 739 10 ml delle urine 5 h, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero >10.0 mg/dl dopo 15 min >20.0 mg/dl dopo 1h >30.0 mg/dl dopo 2h urine >4.0g/5h con dose 25g Nota aggiuntiva: vedi test al D-xilosio (test di riassorbimento allo xilosio) Tariffa: siero No. pos. DFI: 1763.00 (2x) punti tariffari 62.00 urine No. pos. DFI: 1763.00 punti tariffari 31.00 Yersinia Le yersinie causano infezioni enteriche ed extraintestinali. L’agente Y. enterocolitica si riscontra soprattutto nei roditori, negli uccelli, nei serpenti e nel latte e nell’acqua. La trasmissione avviene attraverso carne (suina) poco cotta, latte (non pastorizzato), cibi crudi contaminati ed acqua. Le infezioni presentano un’incidenza maggiore durante la stagione fredda. Anche l’agente Y. pseudotuberculosis si riscontra in numerosi mammiferi. Le vie di trasmissione all’uomo non sono ancora note. I germi giungono nel tratto intestinale inferiore, penetrano la mucosa e vengono veicolati da macrofagi nei linfonodi mesenterici, provocando un’enterocolite o una linfoadenite mesenterica (sintomi di appendicite). In presenza di immunosoppressione l’infezione può generalizzare, causando sepsi, linfoadenopatia generalizzata, ascessi, pleurite, endocardite, osteomielite, colecistite. Sono relativamente frequenti malattie secondarie, tra cui artrite reattiva, sindrome di Reiter, eritema nodoso. Nota aggiuntiva: Le ricerche anticorpali mostrano spesso reazioni crociate con altri bastoncini gramnegativi. La diagnosi di un’infezione acuta si ottiene attraverso l’evidenziazione dell’agente. Esami sierologici sono importanti soprattutto per chiarire malattie secondarie. 5520 Yersinia, coltura Feci di 3 giorni consecutivi, in terreno Cary-Blair Tariffa: No. pos. DFI: 3326.00/3327.00 punti tariffari 78.00/155.00 464 Yersinia enterocolitica tipo 3 e tipo 9, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3485.00 4631 Yersinia IgM 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 20 U/ml Tariffa: No. pos. DFI: 3485.00 4630 punti tariffari 29.00 punti tariffari 29.00 Yersinia IgG e IgA, immunoblot 1 ml siero Intervalli di riferimento: negativo Tariffa: No. pos. DFI: 3376.00, 3377.00 punti tariffari 140.00 463 Yersinia pseudotuberculosis, anticorpi 1 ml siero Intervalli di riferimento: < 1:8 Tariffa: No. pos. DFI: 3485.00 punti tariffari 29.00 Zinco 234 741 740 549 2 ml di siero in provetta per oligoelementi Sangue EDTA 2 ml eiaculato 50 ml urine 24 ore, specificare la quantità totale Intervalli di riferimento: siero 10.0 – 22.9 mol/l sangue EDTA 88.0 – 142.0 mol/l urine 2.3 – 15.0 mol/24 ore 0.19 – 1.29 mol/mmol creatinina eiaculato 70 – 250 µg/ml Lo zinco è un attivatore di diversi enzimi, un componente di metalloenzimi e un cofattore della timulina (differenziazione cellulare T). Lo zinco presente nella dieta è riassorbito nell'intestino tenue superiore. L'eliminazione dello zinco avviene soprattutto a livello biliare, in parte anche ad opera dei reni e persino del sudore. La percentuale più significativa di zinco si trova negli eritrociti, nel plasma lo zinco è legato per circa il 15% alla 2macroglobulina, il resto è legato in modo libero all'albumina. La deficienza di zinco causa caduta di capelli, paracheratosi, acrodermatite, disturbi nella cicatrizzazione delle ferite, ipogonadismo, disturbi immunologici, (eventualmente immunodeficienza letale). Aumento dei valori Siero/Urina: un'emolisi da reazioni della fase acuta nella maggior parte dei casi iatrogena causa un aumento dei valori. Diminuzione dei valori Siero/Urina: acrodermatite enteropatica (disturbo ereditario nell'assorbimento di zinco), disturbi di riassorbimento (morbo di Crohn, colite ulcerosa, celiachia), sovradosaggio di penicillamina, sindrome nefrotica, stress, infarto miocardico, infezioni, cirrosi epatica, anemia drepanocitica, alimentazione parentale, abuso etilico. Compendio degli esami labor team w ag 181 Eiaculato: una diminuzione dei valori può essere indicativa di disturbi funzionali della prostata. Vedi anche DMPS. Tariffa: eiaculato/siero/urine No. pos. DFI: 1767.00 punti tariffari 44.00 sangue EDTA No. pos. DFI: 1768.00 punti tariffari 70.00 2342 Zinco protoporfirina eritrocitaria, Zinco protoporfirina Sangue EDTA Intervalli di riferimento: 0.7 – 4.0 g/g Hb Zinco protoporfirina In condizioni di carenza marziale, lo zinco si sostituisce al ferro nella sintesi dell’eme. Si forma così zinco protoporfirina (ZnPP). Un aumento della concentrazione di ZnPP è pertanto indice di carenza funzionale di ferro in quanto ne evidenzia l’insufficiente disponibilità. Poiché anche disturbi di distribuzione del ferro con un difetto nella mobilizzazione del minerale nei siti di sintesi dell’eme (anemia delle malattie croniche, aumentata eritropoiesi) possono determinare un modesto aumento della ZnPP, tale parametro è un indice altamente specifico di carenza di ferro soltanto in presenza di un aumento molto marcato. La ZnPP rispecchia il metabolismo del ferro degli ultimi 120 giorni (la normale durata di sopravvivenza degli eritrociti), poiché ne viene esclusivamente riscontrata la presenza negli eritrociti e si modifica soltanto in caso di modificazione della sintesi dell’eme, pertanto eritrociti modificati entrano nella circolazione sanguigna. Analogamente si può osservare un aumento del livello ematico della zinco protoporfirina anche nell’avvelenamento da piombo. Aumento dei livelli: carenza funzionale di ferro (eritropoiesi correlabile al deficit di ferro), avvelenamento da piombo, protoporfiria eritropoietica, porfiria eritropoietica congenita (Morbo di Günther). Tariffa: No. pos. DFI: 1639.00 punti tariffari 53.00 3582 Zolfo 1 ml siero Intervalli di riferimento: 700 – 1400 mg/l Tariffa: No. pos. DFI: 1272.00 punti tariffari 66.00 Zolpidem (Stilnox®) 3536 1 ml siero 3537 10 ml urine Valori terapeutici: siero urine 20 – 150 g/l negativo Ipnotico, sonnifero Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 2878 Zonisamide (Zonegran®) 1 ml siero Valori terapeutici: Antiepilettico Tariffa: 3687 punti tariffari 86.00 10.0 – 40.0 mg/l No. pos. DFI: 1069.00 punti tariffari 140.00 Zopiclone (Imovane®) 1 ml siero Valori terapeutici: 10.0 – 70.0 g/l Ipnotico, sonnifero Tariffa: No. pos. DFI: 1660.00 punti tariffari 86.00 Profili di analisi, blocchi labor team w ag 182 2358 Acidi grassi, Omega 3 acidi grassi, Omega 6 acidi grassi 4 ml siero Analisi: a. mirsitico, a. palmitico, a. stearico, a. lignocerico, a. miristoleico, a. palmitoleico, a. oleico, a. nervonico. A. alfa-linoleico, a. eicosapentaenoico, a. docosaesaenoico, a. linolico, a. gamma-linolenico, a. arachidonico, div. quozienti di acidi grassi Punti tariffari: 345.00 010 Alopecia 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), ANA, ASAT (GOT), cortisolo, DHEA-S, estradiolo, ferritina, acido folico, testosterone, TSH, vitamina B12 Cause endocrine: ipertiroidismo, ipopituitarismo, ipoparatiroidismo, virilismo nell’anticoncezione medicamentosa con forte componente progestinica, post-menopausa come conseguenza di un relativo eccesso di androgeni. Intossicazione: tallio. Farmaci: citostatici, anticoagulanti, tireostatici, sostanze con attività antilipidica, antiepilettici, antimicotici, antimalarici. Infezioni : influenza, tifo, lue, TBC. Altre cause: connettiviti (sclerodermia, lupus eritematoso), deficit di ferro (ipermenorrea), alimentazione carente in proteine (Kwashiorkor), neoplasia, cirrosi epatica, deficit di vitamine (vitamina A, D, E, acido folico, B12), carenza di magnesio, carenza di zinco, dopo interventi chirurgici, cause meccaniche (strappo, trictillomania), funzione di sintesi carente nella crescita dei capelli (per es. aminoaciduria, omocistinuria, fenilchetonuria). Punti tariffari: 238.40 047 Amenorrea/oligomenorrea 4 ml siero Analisi: FSH, LH, TSH, estradiolo, testosterone, androstenedione, DHEA-S, progesterone, -HCG, cortisolo, prolattina, AMH Amenorrea primaria (assenza di mestruazioni oltre l’età abituale del menarca): SAG elevati: ACTH, 17-OH-progesterone, testosterone, rapporto testosterone/SHBG, DHEA-S Femmini. testicolare elevati: testosterone, androstenedione Sindrome di Turner elevati: FSH, LH Amenorrea secondaria (arresto delle mestruazioni dapprima nomali): Causa ovarica elevati: rapporto LH/FSH (> 2), rapporto testosterone/SHBG, DHEA-S (syndrome delle ovaie policistiche, sindrome di Stein-Leventhal) Causa surrenalica elevati: rapporto LH/FSH (> 2), DHEA-S Gravidanza elevato: -HCG Amenorrea centrale (ipotalamico-ipofisaria): elevati: prolattina (prolattinoma) abbassati: LH, FSH (tumore dell’ipofisi, sindrome di Sheehan, encefalite, tumori cerebrali, trauma cranio-cerebrale) Ipotiroidismo elevati: TSH, prolattina Punti tariffari: 197.10 049 Androgeni, Virilizzazione, Irsutismo 4 ml siero Analisi: 17-OH-progesterone, androstenedione, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolostimolante), LH (luteotropina), prolattina, SHBG (Sex-Hormone-Binding-Globuline), testosterone libero, AMH (ormone anti-Müller), E2 (estradiolo) Punti tariffari: 332.00 066 Anemia 4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue, non colorati Analisi: Bilirubina totale, formula leucocitaria, creatinina, CRP (proteina C reattiva), elettroforesi delle proteine sieriche, proteine totali, ferritina, acido folico, emogramma, aptoglobina, LDH (latticodeidrogenasi), sTfR (recettore solubile della transferrina), reticolociti, transferrina, saturazione della transferrina, vitamina B12 Punti tariffari: 232.60 027 Anti-aging, maschile 4 ml siero Analisi: DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolo-stimolante),IGF1 (IGF1 somatomedina), LH (luteotropina), testosterone libero, TSH (ormone tireostimolante) Punti tariffari: 159.90 028 Anti-aging, femminile 4 ml siero Analisi: DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), IGF1 (IGF1 somatomedina), LH (luteotropina), progesterone, testosterone libero, TSH (ormone tireostimolante) Punti tariffari: 198.50 Profili di analisi, blocchi labor team w ag 4515 183 Anticorpi antineuronali paraneoplastici 2 ml siero Analisi: Ac. anti-Hu, ac. anti-Ri, ac. anti-Yo, ac. anti-Tr, ac. CV2, ac. anti-Ma-1, ac. anti-Ma-2, ac. anti-anfifisina Punti tariffari: 396.00 1805 Artriti reattive 4 ml siero Analisi: Adenovirus, Borrelia burgdorferi Ac, campylobacter jejuni, chlamydie IgA, IgG, IgM, gonococchi, HBs antigene Analisi ulteriori: 1801 salmonelle, 1802 shigelle, 1804 yersinia Punti tariffari: 301.40 2120 Ascite 4 ml ascite Analisi: LDH, amilasi, colesterolo, glucosio, proteine Punti tariffari: 19.40 016 Biogramma 4 ml siero e sangue con EDTA Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo, creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio, emogramma, acido urico, urea, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi Punti tariffari: 90.60 017 Biogramma, check up 4 ml siero e sangue con EDTA Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo, creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio, emogramma, acido urico, urea, HbA1c, colesterolo HDL, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi, TSH Punti tariffari: 117.40 2207 Burn-Out, genetica Sangue EDTA o tampone buccale (set PCR) Analisi: glutatione S transferasi M1, glutatione S transferasi T1, glutatione S transferasi P1 Punti tariffari: 445.00 2206 Burn-Out, profilo breve 4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati Analisi: Formula leucocitaria, vitamina B12, acido folico, zinco, TSH, cortisolo, FSH, estradiolo, testosterone biodisponibile, DHEA-S Punti tariffari: 231.90 2205 Burn-Out, profilo esteso 4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati Analisi: Burn-Out profilo breve 2206, Burn-Out genetica 2207, ferritina, HbA1c, IGF1, selenio Punti tariffari: 852.70 030 Celiachia 2 ml siero Analisi: Autoanticorpi: anti-gliadina IgG e IgA, anti-transglutaminasi IgA; immunoglobulina IgA Punti tariffari: 151.20 012 Chemiogramma 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo, creatina chinasi (CK), creatinina, proteine totali, glucosio, acido urico, urea, potassio, sodio Punti tariffari: 45.90 015 Chemiogramma 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, colesterolo, creatina chinasi (CK), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, glucosio, acido urico, urea, potassio, LDH, lipasi, sodio, trigliceridi Punti tariffari: 80.60 3327 Diabete, autoanticorpi 4 ml siero Analisi: Profili di analisi, blocchi labor team w ag 184 Autoanticorpi anti-IA-2, autoanticorpi anti-GAD II, Autoanticorpi anti-cellule delle isole pancreatiche Punti tariffari: 156.00 037 Disfunzione erettile 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), Cortison, FSH, γ-GT, glucosio, LH (Lutropin), prolattina, T4 libera, testosterone, TSH basale Punti tariffari: 110.80 1817 Elminti, Europa, screen 2 ml siero Echinococcus granulosus Fasciola epatica Strongyloides stercoralis Toxocara sp. Trichinella spiralis IgE totale Punti tariffari: 291.50 1818 Elminti, Tropici, screen 2 ml siero Echinococcus granulosus Fasciola epatica Filarie Schistosoma sp. Strongyloides stercoralis Toxocara sp. Trichinella spiralis IgE totale Punti tariffari: 432.50 014 Emogramma Sangue con EDTA Analisi: eritrociti, indici eritrocitari (MCV, MCH, MCHC), ematocrito, emoglobina, leucociti, trombociti (piastrine), neutrofili, monociti, linfociti vedi inoltre emogramma Punti tariffari: 10.00 019 Emostasi Plasma citratato, 1:10 Analisi: APTT, fibrinogeno, tempo di Quick, tempo di trombina. vedi inoltre trombofilia (profilo esteso e profilo breve) Punti tariffari: 37.70 5270 Enteropatogeni PCR Feci native Feci in Cary Blair Analisi: Adenovirus, Norovirus, Rotavirus, Campylobacter spp., Salmonella spp., Shigella spp., Clostridium difficile tossine A/B, E. coli EHEC verotossine stx1/stx2, Cryptosporidium spp., Entamoeba histolytica, Giardia lamblia Punti tariffari: 180.00 052 Epatite acuta, profilo esteso 4 ml siero Analisi: Citomegalovirus IgG e IgM, Epstein Barr virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG), epatite A (anti-HAV IgM), epatite B (anti-HBc IgM ed antigene HBs), epatite C (anti-HCV) Punti tariffari: 240.00 051 Epatite acuta, profilo breve 4 ml siero Analisi: Epatite A (anti-HAV IgM), epatite B (anti-Hbc IgM e antigene HBs), epatite C (anti-HVC) Punti tariffari: 91.00 2800 Epatite autoimmune 4 ml siero Analisi: ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), autoanticorpi autoanticorpi anti-mitocondri, autoanticorpi anti-LKM Punti tariffari: 295.00 053 Epatite B cronica 4 ml siero Analisi: anti-HBc, HBs antigene, anti-HBe, Hbe antigene, anti-HBs Punti tariffari: 103.00 anti-DNA, autoanticorpi anti-actina, ANCA, Profili di analisi, blocchi labor team w ag 038 185 Epatite virale, immunità 4 ml siero Analisi: Anti-HAV, anti HBc, anti-HBs, anti-HCV Punti tariffari: 88.00 1825 Esantemi 4 ml siero Analisi: HSV IgG I e II, HSV IgM, morbillo IgG e IgM, parvovirus IgG eIgM, picornavirus, rubella IgG e IgM, varicellazoster virus IgG e IgM Punti tariffari: 543.40 011 Fattori di rischio 4 ml siero Analisi: Apolipoproteina B, colesterolo, creatinina, fruttosamina, colesterolo totale/HDL, glucosio, acido urico, omocisteina, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigilceridi, hs-CRP Punti tariffari: 96.10 020 Fegato e pancreas 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, CHE (colinesterasi), CPL (ceruplasmina), CRP (proteina C reattiva), proteine totali, ferritina, γ-GT, urea, lipasi, transferrina, capacità ferro-legante Punti tariffari: 78.30 02300 Glomerulonefrite 5 ml siero Analisi: elettroforesi delle proteine sieriche, albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, CPL (ceruloplasmina), creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, acido urico, urea, sodio, potassio, fosfato, velocità filtrazione glomerulare, ANA (autoanticorpi anti-nucleo), ANCA, autoanticorpi anti-DNA, complemento C3c e C4, anti-streptolisina, ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, - Scl-70, -Jo1, -CENP-B), autoanticorpi anti-membrana basale glomerulare, immunofissazione, immunocomplessi circolanti Punti tariffari: 538.10 1820 Gravidanza, profilo breve escluso HIV 5 ml siero e sangue con EDTA Analisi: Ricerca anticorpi (Coombs indiretto, alloanticorpi eritrocitari), epatite B (antigene anti-HBc e anti-HBs), rubella IgG, toxoplasmosi IgG e IgM, treponema (screening) Punti tariffari: 202.10 1821 Gravidanza, profilo breve incluso HIV 5 ml siero e sangue con EDTA Analisi: Profilo breve 1820 incl. Ac anti-HIV I e II Punti tariffari: 222.10 1822 Gravidanza, profilo esteso escluso HIV 5 ml siero e sangue con EDTA Analisi: Ricerca anticorpi (Coombs indiretto, alloanticorpi eritrocitari), citomegalovirus IgG, epatite B (antigene antiHBc e anti-HBs), parvovirus IgG e IgM, rubella IgG, toxoplasmosi IgG e IgM, treponema (screening), varicella-zoster virus IgG. Punti tariffari: 414.10 1823 Gravidanza, profilo esteso incluso HIV 5 ml siero e sangue con EDTA Analisi: Profilo esteso 1822 incl. Ac anti-HIV I e II Punti tariffari: 434.10 026 Ipertonia 4 ml siero e 50 ml urine 24 ore (specificare la quantità totale), addizionate di 10 ml HCl al 10% Analisi: ALAT, aldosterone, calcio, cortisolo, creatinina, -GT, potassio, catecolamine nelle urine delle 24 ore, sodio Punti tariffari: 393.40 1827 Linfotropi, agenti eziologici 4 ml siero Analisi: Adenovirus, Bartonella henselae IgG e IgM, citomegalovirus IgG e IgM, Epstein Barr virus (VCA IgM e IgG, EBNA IgG), HIV, HSV I e II IgG, HSV IgM, morbillo IgG e IgM, rubella IgG e IgM, toxoplasmosi IgG e IgM, lue (TPHA screening), yersinia Profili di analisi, blocchi labor team w ag 186 Punti tariffari: 671.80 032 Lipemia 4 ml siero Analisi: apolipoproteina B, colesterolo, colesterolo totale/HDL, colesterolo HDL, colesterolo LDL, lipoproteina a, trigliceridi Punti tariffari: 52.30 050 Liquido articolare 3 ml agoaspirato senza additivo 1 ml agoaspirato in EDTA 2 strisci dell’agoaspirato Analisi: proteine totali, glucosio, acido urico, LDH (latticodeidrogenasi)), fattore reumatoide qn, sedimento Lc e Ec semiquantitativo, ricerca di cristalli nella polarizzazione, numero di leucociti qn e differenziazione in leucociti mono e polinucleari Punti tariffari: 67.50 1849 Liquido pleurico 2 ml liquido pleurico Analisi: LDH (latticodeidrogenasi), proteine totali, glucosio Punti tariffari: 14.40 1844 Lue, Silfide 4 ml siero Analisi: Treponema pallidum, test di ricerca, VDRL Punti tariffari: 77.00 1828 Malattia da graffio di gatto 4 ml siero Analisi: Bartonella henselae IgG e IgM, chlamydie IgA,IgG eIgM, citomegalovirus IgG e IgM, toxoplasma IgG e IgM Nota aggiuntiva: vedi inoltre Bartonella henselae Punti tariffari: 303.40 2925 Microsomia 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), ASAT (GOT), albumina, amilasi pancreatica, AP (fosfatasi alcalina), calcio, colesterolo, colesterolo HDL, CK (creatina chinasi), creatinina, proteine totali, glucosio, acido urico, urea, potassio, sodio, bilirubina totale, ferritina, IGFBP-3, IGF-1, T4 libera, TSH, anti-gliadina, anti-endomisio, antitransglutaminasi, immunglobulina A Punti tariffari: 336.00 1870 Miopatia 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), Aldolasi, ASAT (GOT), CK (creatina chinasi), CK isoenzimi, CRP (proteina C reattiva), LDH, ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, - Scl-70, -Jo1, -CENPB) Punti tariffari: 168.90 022 Mononucleosi 4 ml siero Analisi: EBV VCA IgG/IgM, EBNA IgG citomegalovirus IgG e IgM, toxoplasma IgG e IgM Punti tariffari: 191.40 2962 Nutrigramma 4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue, non colorati Analisi: ALAT (GPT), ASAT (GOT), albumina, amilasi pancreatica, AP (fosfatasi alcalina), calcio, colesterolo, colesterolo HDL, colesterolo LDL, creatinina, acido urico, urea, potassio, sodio, bilirubina totale, ferritina, lipasi, γ-GT, trigliceridi, CRP (proteina C reattiva), emogramma, formula leucocitaria, reticolociti, ferro, lTfR (ricettore solubile della transferrina), capacità ferro-legante (calcolo della percentuale di saturazione della transferrina), transferrina, vitamina B12, acido folico, omocisteina, osmolalità, CHE (colinesterasi), TSH, prealbumina, Interleuchina 6, zinco, proteina legante il retinolo Punti tariffari: 464.90 035 Ormoni femminili 4 ml siero Analisi: E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (Lutropin), prolattina Punti tariffari: 66.00 Profili di analisi, blocchi labor team w ag 036 187 Ormoni maschili 4 ml siero Analisi: FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (Lutropin), prolattina, testosterone Punti tariffari: 85.30 013 Osteoporosi 4 ml siero 10 ml urine „spot“, 2° mizione mattinale Analisi: siero: albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, fosfatasi alcalina ossea (ostase), osteocalcina, fosfato, vitamina D, -Crosslaps, PINP urine: calcio, phosphato, deossipiridinolina Punti tariffari: 309.50 6122 Osteoporosi, genetica Sangue EDTA o tampone buccale (set PCR) Analisi: collagene 1A1, recettore vitamina D Punti tariffari: 413.00 031 Polineuropatia 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), ANA (autoanticorpi anti-nucleo (ANF)), CEA, creatinina, CRP (proteina C reattiva), elettroforesi delle proteine plasmatiche, proteine totali, acido folico, γ-GT, glucosio, LDH, TSH, vitamina B12 Punti tariffari: 173.10 54511 Porfiria screening 10 ml urine acidificate e 10 ml urine protette dalla luce Analisi: Acido delta-Aminolevulinico, porfobilinogeno, porfirine totali Punti tariffari: 197.50 029 Prostata 4 ml siero Analisi: ALAT (GPT), albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, creatinina, CRP (proteina C reattiva), proteine totali, PSA (antigene specifico prostatico), PSA in forma complessata Punti tariffari: 48.90 023 Rene 4 ml siero Analisi: Albumina, AP (fosfatasi alcalina), calcio, CPL (ceruplasmina), creatinina, CRP (proteina C reattiva), elettroforesi delle proteine plasmatiche, proteine totali, acido urico, urea, potassio, sodio, fosfato, velocità filtrazione glomerulare Punti tariffari: 87.50 2818 Restless legs 4 ml siero Analisi: Acido folico, calico, creatinina, emogramma, ferritina, fosfato, glucosio, magnesio, potassio, sodio, TSH, urea, vitamina B12 Punti tariffari: 92.50 045 Reuma, profilo breve 4 ml siero Analisi: CCP ac, CRP (proteina C reattiva), acido urico, determinazione quantitativa del fattore reumatoide, antistreptolisina O Punti tariffari: 66.20 046 Reuma, profilo esteso 5 ml siero Analisi: ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), autoanticorpi anti-DNA, anticorpi anti-stafilosina, CCP ac, CRP (proteina C reattiva), ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, -Scl-70, -Jo1, -CENP-B), aptoglobina, acido urico, epatite B: antigene HBs, complemento C3c e C4, determinazione quantitativa del fattore reumatoide, anti-streptolisina O Punti tariffari: 306.10 3512 Rischio cardiovascolare 4 ml siero Analisi: Apolipoproteina B, colesterolo, creatinia, fruttosamina, Colesterolo/LDH, glucosio, acido urico, omocisterina, colesterolo HDL, colesterolo LDL, trigliceridi, hs CRP Il lavoro di Stuart J Pocock et al., BMJ 323, 2001; 75-81 costituisce la base per la determinazione della probabilità di un rischio individuale per le malattie cardiovascolari nel corso dei cinque anni successivi. La Profili di analisi, blocchi labor team w ag 188 valutazione della banca dati individual data analysis of antihypertensive intervention trials (INDANA), tratta originariamente da 15 fattori di rischio, ha fornito il seguente risultato: fattori statisticamente non significativi: BMI pressione sanguigna diastolica, frequenza cardiaca,concentrazione di acido urico. Per i restanti fattori si può compilare un elenco ponderato dei rischi. età. fumatore, pressione sanguigna sistolica, colesterolo, creatinina, altezza, diabeto mellito, ipertrofia del ventricolo sinistro secondo ECG, dopo l’infarto del miocardio, dopo l’insulto cerebrovascolare. Il calcolo dell’indice si basa sulla valutazione dei dati di quasi 50.000 uomini e donne negli Stati Uniti e in Europa. I singoli fattori sono inclusi in conformità alla loro valenza: età, sesso e fumatore sono valutati i fattori più importanti. A differenza di altri calcoli del rischio cardiovascolare, sono utilizzati la concentrazione di creatina e l’altezza. Dai calcoli si ottengono risultati specifici dell’età e del sesso. Dall’indice di rischio si può calcolare numericamente la mortalità entro i 5 anni successivi. Nota aggiuntiva: per una valutazione e un commento conclusivo ci atteniamo ai dati clinici completi Punti tariffari: 96.10 1801 Salmonelle 4 ml siero Intervalli di riferimento: vedi referto Analisi: Salm. enteritidis, Salm. paratyphi A, Salm. paratyphi B, Salm. paratyphi C, Salm. typhi, Salm. typhimurium Si ricorre alla determinazione del titolo delle agglutinine H e O. I titoli delle agglutinine O tendono a salire a partire dal 10° giorno circa, mentre quelli delle agglutinine H una settimana più tardi; i titoli H permangono per anni (anche dopo la vaccinazione). Nota aggiuntiva: Nella diagnostica dell’infezione acuta, la ricerca diretta da campioni fecali (coltura) è superiore alla ricerca anticorpale. Punti tariffari: 42.00 024 Sideropenia 4 ml siero Analisi: ferro, transferrina, ferritina, lTfR (ricettore solubile della transferrina), capacità ferro-legante (calcolo della percentuale di saturazione della transferrina) Punti tariffari: 72.90 2623 Sindrome metabolica 4 ml siero Analisi: Colesterolo, colesterolo HDL, trigliceridi, glucosio Nota aggiuntiva: La diagnosi viene effettuata secondo il programma statunitense "National Cholesterol Education Program (NCEP) - Adult Treatment Panel III (ATP III)"; sono necessarie le misure cliniche di pressione sistolica/diastolica e circonferenza del giro vita. Punti tariffari: 11.00 4954 Sport, profilo mini 2 ml siero e sangue EDTA Analisi: creatina chinasi (CK), proteina C reattiva (PCR), ferritina, emogramma, urea, magnesio Punti tariffari: 40.60 4955 Sport, profilo breve 4 ml siero e sangue EDTA Analisi: ALAT (GPT), fosfatasi alcalina, calcio, creatina chinasi (CK), creatinina, proteina C reattiva (PCR), ferritina, g-GT, glucosio, urea, acido urico, emogramma, potassio, magnesio, sodio, zinco Punti tariffari: 108.00 4956 Sport, profilo esteso 4 ml siero e sangue EDTA e 2 strisci di sangue non colorati Analisi: ALAT (GPT), amilasi, fosfatasi alcalina, bilirubina, calcio, formula leucocitaria, colesterolo, creatina chinasi (CK), creatinina, proteina C reattiva (PCR), ferritina, proteina totale, g-GT, glucosio, colesterolo HDL, urea, acido urico, emogramma, potassio, lattato deidrogenasi (LDH), magnesio, sodio, fosfato, selenio, trigliceridi, vitamina B12, zinco Punti tariffari: 261.50 047 Sterilità/fertilità femminile 4 ml siero Analisi: E2 (estradiolo), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (luteotropina), progesterone, prolattina, TSH (ormone tireostimolante), cortisolo, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), -HCG, AMH (ormone antimulleriano) Punti tariffari: 197.10 048 Sterilità/fertilità maschile 4 ml siero Analisi: Cortisolo, DHEA-S (deidroepiandrosterone-solfato), FSH (ormone follicolo-stimolante), LH (luteotropina), prolattina, testosterone, TSH basale (ormone tireostimolante) Punti tariffari: 118.30 1684 Streptococchi, anticorpi 4 ml siero Profili di analisi, blocchi labor team w ag 189 Analisi: Anti-ialuronidasi, antistreptolisina, antistreptodornasi B Punti tariffari: 102.00 2223 Stupefacenti, screening, profilo breve 10 ml urine Analisi: Anfetamina, cocaina, metadone, oppiacei Punti tariffari: 65.00 2224 Stupefacenti, screening, profilo esteso 10 ml urine Analisi: Anfetamina, barbiturici, benzodiazepine, cannabinoidi, cocaina, metadone, oppiacei Punti tariffari: 91.00 2340 Stupefacenti, Capelli capelli Analisi: Anfetamina, cannabinoidi, cocaina Punti tariffari: 435.00 041 Tiroide 4 ml siero Analisi: T3 libera, T4 libera, TSH Punti tariffari: 28.40 033 Tiroide, autoanticorpi 4 ml siero Analisi: Tireoglobulina, hTPO, recettore del TSH Punti tariffari: 65.60 044 Tiroide di Hashimoto 4 ml siero Analisi: T3 libera, T4 libera, autoanticorpi anti-tireoglobulina (TgAb), hTPO-autoanticorpi (aac anti-microsmi) Punti tariffari: 62.00 042 Tiroide, Basedow 3 ml siero Analisi: T3 libero, T4 libera, anticorpi anti recettori TSH, anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb), antoanticorpi anti hTPO (Aac anti-microsomi) Punti tariffari: 77.20 1832 Tratto gastrointestinale 3 ml siero Analisi: Adenovirus, brucella, campylobacter fetus e jejuni, citomegalovirus IgG e IgM, echinococchi, Epstein Barr virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG), rotavirus Analisi ulteriori: 1801 Salmonelle 1802 Shigelle 1804 Yersinia Punti tariffari: 330.00 1830 Tratto respiratorio, agenti non virali 4 ml siero Analisi: Chlamydie IgA, IgG e IgM, coxiella burnetii (febbre Q), legionella pneumophila, mycoplasma pneumoniae IgG e IgM Punti tariffari: 383.00 1831 Tratto respiratorio, agenti virali 4 ml siero Analisi: Adenovirus, Epstein Barr virus (VCA IgG e IgM, EBNA IgG) influenza A, influenza B, parainfluenza 1 e 2 e 3, picornavirus, RSV (virus sinciziale respiratorio) Punti tariffari: 438.00 058 Trombofilia, profilo breve Plasma citratato 1:10 Analisi: Antitrombina III, resistenza alla proteina C attivita, proteina C, proteina S Punti tariffari: 185.00 056 Trombofilia, profilo esteso 4 ml siero e plasma citratato 1:10 (2x) Profili di analisi, blocchi labor team w ag 190 Analisi: Antitrombina III, resistenza alla proteina C attivata, autoanticorpi anti-β2 glicoproteina I (screening), D-dimeri, omocisteina, autoanticorpi anti-fosfolipidi (screening), plasminogeno, proteina C, proteina S Punti tariffari: 404.00 060 Tumori, esami di base 5 ml siero Analisi: ALAT (GPT), albumina, amilasi, AP (fosfatasi alcalina), ASAT (GOT), bilirubina totale, calcio, CEA (antigene carcino-embrionario), CRP (proteina C reattiva) ferritina, γ-GT, acido urico, LDH (lattico-deidrogenasi)) Ulteriori marcatori secondo il tipo di tumore (in sostituzione di CEA): 061 carcinoma del pancreas: Ca 19-9 063 carcinoma della mammella: Ca 15-3, CA-27-29 062 carcinoma dell’ovaio: Ca 125 064 carcinoma spinocellulare: SCC (Squamous Cell Carcinoma-associated Antigen) 065 carcinoma della prostata PSA (antigene specifico prostatico), PSA complessato Punti tariffari: 65.30 3464 Vasculite 4 ml siero Analisi: ANA (autoanticorpi anti-nucleo, AAN), ANCA, determinazione quantitativa del fattore reumatoide, autoanticorpi anti-DNA, CCP ac, complemento C3c e C4, CRP (proteina C reattiva), Aac anti-fosfolipidi, complemento C1q, ENA-7-Screen (Anti-Sm, -RNP, -SS/A, -SS/B, -Scl-70, -Jo1, -CENP-B), β2glicoproteina-1 IgG, β2-glicoproteina-1 IgM Punti tariffari: 448.40 1841 Venereologia, incl. HIV 4 ml siero Analisi: Chlamydie IgG, IgA, IgM, gonococchi, HIV tipo I e II, treponemi (FTA, TPHA, VDRL) Punti tariffari: 215.00 1842 Venereologia, PCR Tampone (set PCR) oppure 10 ml urine “spot” della 1a minzione mattutina Analisi: Chlamydia trachomatis DNA, gonococchi DNA, Mycoplasma genitalium DNA, Ureaplasma urealyticum DNA Punti tariffari: 370.00 1837 Virus neurotropi 4 ml siero Analisi: Adenovirus, citomegalovirus IgG e IgM, TBE IgG e IgM, HSV IgM, LCM (virus della coriomeningite linfocitaria), morbillo IgG e IgM, orecchioni IgG e IgM, picorna virus, varicella-zoster virus IgM Punti tariffari: 658.00 5583 Virus respiratori PCR Striscio orale o nasale Analisi: Bocavirus, Coronavirus NL63, Coronavirus 229, Coronavirus OC43, Coronavirus HKU1, Adenovirus, Rhinovirus, Hum. Metapneumovirus, Parainfluenza 1, Parainfluenza 2, Parainfluenza 3, Parainfluenza 4, Respiratory Syncytial virus, Influenza A Virus, Influenza B Virus Punti tariffari: 267.00 3080 Vitamine 4 ml siero, al riparo dalla luce e sangue con EDTA, al riparo dalla luce Analisi: Vitamina A, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B6, vitamina B12, acido folico, vitamina D, vitamina D3, vitamina E, vitamina K, vitamina H Punti tariffari: 750.10 2180 von Willebrand Plasma citratato congelato 1:10 Analisi: vWF : antigene, vWF : RCo, fattore VIII Punti tariffari: 146.00 1804 Yersinia 2 ml siero Analisi: Yersinia pseudotuberculosis,Yersinia enterocolitica (tipo 3, tipo 9) Punti tariffari: 87.00 Allergeni labor team w ag Allergeni, Test allergologici 0.1 ml siero per ogni allergene Norme: < 0.35 kU/l negativo 0.35 – 0.70 kU/l borderline > 0.71 kU/l positivo Tariffa: test multispecifici, allergeni singoli: No pos. DFI: 1446.00: 1- 4 test No pos. DFI: 1444.00: 5-10 test punti tariffari: 36.00 punti tariffari: 21.00 profili: No pos. DFI: 1446.00 (3x) punti tariffari: 108.00 CAST, Cellular Antigen Stimulation Test, Test di stimolazione cellulare Sangue EDTA, 1 tubetto/allergene Prelievo lunedì - mercoledi La diagnosi specifica di reazioni allergiche di tipo immediato come rinocongiuntiviti, asma, orticaria/angioedema e anafilassi, si basa tradizionalmente sui test cutanei e sulla determinazione delle IgE specifiche per l’allergene (sIgE). Nelle reazioni allergiche di tipo immediato, oltre alle mast-cellule assumono un ruolo centrale anche i granulociti basofili la cui attivazione e il successivo rilascio di mediatori ovvero l’espressione di marcatori sulla superficie cellulare sono il principio su cui si basa il test cellulare. Il test CAST® è basato sulla determinazione dei sulfidoleucotrieni (LTC4, LTD4, LTE4), prodotti da granulociti basofili pretrattati con IL- 3 in seguito alla stimolazione con l’allergene in-vitro. Questo test è specifico per diverse allergie, come le allergie da veleno di ape e vespa, FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ßlattamici ed una varietà di altri farmaci. Dopo la somministrazione di corticosteroidi, acido cromoglicico o indometacina, il prelievo ematico per i test di stimolazione cellulare deve essere effettuato al massimo dopo 24 ore dall’assunzione dell’ultima dose. Gli antistaminici non influiscono. 191 Screening/test multispecifici 1758 1303 1454 1445 1337 1388 1211 1208 1393 1759 1454 1445 1388 1466 1494 1760 1301 1320 1208 1211 1218 1761 904 1059 1105 924 944 1050 1722 1303 1301 1208 1211 1676 1320 1324 1208 1301 1303 1211 1677 1320 1454 1445 1388 1416 1423 1675 904 1059 1303 1105 924 1061 Allergeni inalanti (sx1) Acaro della polvere di casa 1 Assenzio selvatico Betulla Cladosporium herbarum Coda di topo Epitelio di gatto Forfora di cane Segale d01 w06 t03 m02 g06 e01 e05 g12 Allergeni inalanti, stagionali (rx1) Assenzio selvatico Betulla Coda di topo Erba vetriola (Parietaria off.) Lanciuola w06 t03 g06 w19 w09 Allergeni inalanti, perenni (rx2) Acaro della polvere di casa 2 Alternaria tenuis/alternata Forfora di cane Epitelio di gatto Forfora di cavallo d02 m06 e05 e01 e03 Alimenti screen (fx5) Albume Arachide Grano Latte Pesce (merluzzo) Semi di soia f01 f13 f04 f02 f03 f14 Ambiente di casa Acaro della polvere di casa 1 Acaro della polvere di casa 2 Forfora di cane Epitelio di gatto d01 d02 e05 e01 Asma/Rinite perenni, profilo Alternaria tenuis/alternata Aspergillus fumigatus Cane (forfora) Dermatophagoides farinae Dermatophagoides pt. Gatto m06 m03 e05 d02 d01 e01 Asma/Rinite stagionali, profilo Alternaria tenuis/alternata Assenzio selvatico Betulla Coda di topo Frassino Nocciolo m06 w06 t03 g06 t15 t04 Eczema, profilo Albume Arachide Dermatophagoides pteronyssinus Grano (farina) Latte Nocciola f01 f13 d01 f04 f02 f17 Acari/Polvere di casa 1730 1301 1303 1282 1731 1303 1301 1300 1306 1307 Acari 1 (hx02) Dermatophagoides farinae Dermatophagoides pteronyssinus Scarafaggio d02 d01 i06 Acari 2, Profil Acaro della polvere di casa 1 (D. pt.) Acaro della polvere di casa 2 (D. far.) Acarus siro Lepidoglyphus destructor Tyrophagus putrescentiae d01 d02 d70 d71 d72 Alberi, pollini 1743 1445 1447 1435 1442 1415 1744 1410 1445 1413 1438 Alberi 1, Profil Betulla Ginepro Sabina Mesquite Olmo americano Quercia bianca t03 t212 t20 t08 t07 Alberi 2, Profil Acero Betulla Faggio americano Pioppo t01 t03 t05 t14 Allergeni labor team w ag 192 1439 1745 1421 1442 1438 1423 1440 1746 1410 1413 1444 1445 1415 1790 1445 1423 1421 1415 1440 4018 1437 1440 1428 1417 1436 4139 Platano t11 Alberi 3, fioritura precoce (tx5) Ontano bianco Olmo americano Pioppo Nocciolo Salice t02 t08 t14 t04 t12 Alberi 4 fioritura tardiva (tx6) Acero Faggio americano Noce di California Betulla Quercia bianca t01 t05 t10 t03 t07 Alberi 5 (tx9) Betulla Nocciolo Ontano bianco Quercia bianca Salice t03 t04 t02 t07 t12 Alberi 6 (tx7) Olivo Salice Pino Eucalipto Mimosa Melaleuca t09 t12 t16 t18 t19 t21 Alimenti 1700 904 989 1105 924 944 1049 1050 1691 1028 1249 1161 1053 1049 1692 992 984 1061 1002 1067 4269 1065 997 1000 984 1010 3879 1054 1018 1021 1026 1092 3092 984 962 997 1061 2759 1028 1161 1049 1072 1800 1105 944 1061 1050 Alimenti mix, profilo Albume Fragola Grano Latte Merluzzo Sedano Semi di soia f01 f44 f04 f02 f03 f85 f14 Alimenti (fx7) Aglio Cipolla Livieto Pomodoro Sedano f47 f48 f45 f25 f85 Alimenti (fx8) Mela Banana Nocciola Arancia Noce brasiliana f49 f92 f17 f33 f18 Alimenti (fx9) Mandorla Kiwi Melone Banana Uva f20 f84 f87 f92 f259 1107 1117 1111 1716 1121 1124 1126 1132 1773 1175 1118 1120 1133 1774 1107 1108 1022 1114 1522 3732 1117 1122 3733 f15 f260 f12 f31 f08 Alimenti (fx24) Banana Gambero Kiwi Nocciola f92 f24 f84 f17 Alimenti (fx25) Aglio Livieto Sedano Semi di sesamo f47 f45 f85 f10 Alimenti (fx27) Grano Merluzzo Nocciola Semi di soia f04 f03 f17 f14 Condimenti/Spezie 1715 Condimenti 1028 Aglio e spezie 1, profilo f47 s01 f265 f281 Condimenti e spezie 2, profilo Noce moscata Paprica dolce Pepe nero Senape f282 f218 f280 f89 Condimenti e spezie 3 (fx70) Dragoncello Levistico Maggiorana Timo f272 f275 f274 f273 Condimenti e spezie 4 (fx72) Anice Basilico Semi di finocchio Zenzero f271 y269 f276 f270 Condimenti e spezie 5 (fx71) Cardamomo Cumino Garofano Macis f267 f265 f268 f266 Epiteli, animali 1723 1208 1211 1218 1220 1724 1215 1210 1206 3817 1270 1725 1208 1215 1211 2143 1270 1775 1210 1211 1206 1208 1218 1726 1210 1222 1220 1218 Epiteli 1 (ex1) 1747 1455 1454 1489 1497 1494 1748 1454 1497 1494 1484 1749 1455 1454 1478 1480 1467 1750 1490 1489 1497 1494 1767 Erbe 1 (wx1) Alimenti (fx11) Fagioli bianchi Broccolo Piselli Carota Granoturco, farina Anice Cumino Curry Forfora di cane Epitelio di gatto Forfora di cavallo Forfora di vacca e05 e01 e03 e04 Epiteli 2 (ex70) Epitelio di cavia Epitelio di coniglio Epitelio di hamster Epitelio di ratto Topo: epitelio, prot. sieriche e urin e06 e82 e84 e73 e88 Animali domestici 1, (ex2) Forfora di cane Epitelio di cavia Epitelio di gatto Ratto epiteli, prot. urin. e sieriche Topo: epitelio, prot. sieriche e urin e05 e06 e01 e87 e88 Animali domestici 2, profilo Epitelio di coniglio Epitelio di gatto Epitelio di hamster Forfora di cane Forfora di cavallo e82 e01 e84 e05 e03 Animali da allevamento, profilo Epitelio di coniglio Epitelio di pecora Forfora di vacca Forfora di cavallo e82 e81 e04 e03 Erbe Ambrosia comune Assenzio selvatico Erba cali Farinaccio Lanciuola w01 w06 w11 w10 w09 Erbe 2, Profil Assenzio selvatico Farinaccio Lanciuola Ortica comune w06 w10 w09 w20 Erbe 3 (wx5) Ambrosia comune Assenzio selvatico Dente di leone Margherita dei prati Verga d’oro w01 w06 w08 w07 w12 Erbe 4 (wx6) Acetosa minore Erba cali Farinaccio Lanciuola Erbe 5 (wx3) w18 w11 w10 w09 Allergeni labor team w ag 1454 1497 1494 1484 1467 7153 1452 1481 1454 1494 1497 Assenzio selvatico Farinaccio Lanciuola Ortica comune Verga d’oro w06 w10 w09 w20 w12 Erbe, miscela (wx2) Ambrosia Atreplice Assenzio Piantaggine Farinello comune w02 W15 w06 w09 w10 Farine 1709 1085 1105 1078 1092 1072 1772 1085 1105 1078 1092 1095 1072 1697 1081 1095 1099 1105 17091 1085 1105 1078 1092 1161 1072 1099 1081 Farine 1 (fx3) Avena Grano Grano saraceno Granoturco Semi di sesamo f07 f04 f11 f08 f10 Farine 2, profilo Avena Grano Grano saraceno Granoturco Riso Semi di sesamo f07 f04 f11 f08 f09 f10 Farine 3 (fx20) Orzo Riso Segale Grano f06 f09 f05 f04 Farine 4 (panettieri) Avena Grano Grano saraceno Granoturco Livieto Semi di sesamo Segale Orzo f07 f04 f11 f08 f45 f10 f05 f06 Formaggi 1711 917 916 938 939 Formaggi 1, profilo 1712 981 989 1011 985 1713 1002 984 992 1003 1714 1002 984 989 1011 992 991 1770 984 989 992 985 1003 1004 1010 1771 981 1002 997 Frutta 1 (fx16) Edamer Formaggio Cheddar Formaggio fermentato Formaggio svizzero f115 f81 f82 f70 Frutti Ananas Fragola Limone Pera f72 f44 f32 f94 Frutta 2 (fx15) Arancia Banana Mela Pesca f33 f92 f49 f95 Frutta 3, profilo Arancia Banana Fragola Limone Mela Pompelmo f33 f92 f44 f32 f49 f209 Frutta 4, profilo Banana Fragola Mela Pera Pesca Prugna Uva f92 f44 f49 f94 f95 f255 f259 Frutta 5, profilo Ananas Arancia Kiwi f210 f33 f84 1011 999 1000 991 1699 984 992 985 1003 991 3867 996 992 985 1003 1004 3952 997 1000 984 1003 981 3953 997 999 984 983 2136 1181 1002 1011 998 991 Limone Mango Melone Pompelmo 193 f208 f91 f87 f209 Frutta 6, (fx17) Banana Mela Pera Pesca Pompelmo f92 f49 f94 f95 f209 Frutta 7, (fx31) associato ai pollini di betulla Ciliegia Mela Pera Pesca Prugna f242 f49 f94 f95 f255 Frutta 8, (fx21) Kiwi Melone Banana Pesca Ananas f84 f87 f92 f95 f210 Frutta 9, (fx30) Kiwi Mango Banana Avocado Papaia f84 f91 f92 f96 f293 Agrumi, profilo Arancia Limone Mandarino Pompelmo f33 f208 f302 f209 Graminacee, pollini 1740 Graminacee 1, fioritura precoce (gx1) 1388 1387 1400 1389 1401 1741 Coda di topo Erba mazzolina Gramigna dei prati Loglierella Paleo dei prati 1402 1392 1389 1394 1393 4889 1394 1389 1388 1393 1402 1742 1384 1398 1390 1381 1393 g06 g03 g08 g05 g04 Graminacee 2, fioritura tardiva (gx4) Bambagiona Canna di palude Loglierella Paleino odoroso Segale g13 g07 g05 g01 g12 Graminacee 3, fioritura tardiva (gx3) Paleino odoroso Loglierella Coda di topo Segale Bambagiona g01 g05 g06 g12 g13 Pollini di cereali (gx5) Avena Grano Granoturco Orzo Segale g14 g15 g20 g201 g12 Legni 1753 1519 1517 1501 1506 1754 1510 1514 1502 1516 Segatura, legno dolce (kx04) Abete Cedro rosso Faggio Pino z14 z13 z02 z06 Segatura, legno duro (kx05) Mogano Obeche Quercia Ramin Muffe z09 k212 c13 z12 Allergeni labor team w ag 194 1732 1320 1324 1337 1355 1733 1326 1328 1329 1330 1739 1321 1322 1324 1325 1777 1320 1324 1333 1337 1342 1355 Muffe 1 (mx1) Alternaria tenuis/alternata Aspergillus fumigatus Cladosporium herbarum Penicillium notatum m06 m03 m02 m01 Muffe 2, aspergilli 1 (mx7) Aspergillus niger Aspergillus repens Aspergillus terreus Aspergillus versicolor m207 m29 m18 m19 Muffe 8, aspergilli 2 (mx6) Aspergillus amstelodami Aspergillus clavatus Aspergillus fumigatus Aspergillus nidulans m17 m21 m03 m53 Muffe 9 (mx2) Alternaria tenuis/alternata Aspergillus fumigatus Candida albicans Cladosporium herbarum Helminthosporium halodes Penicillium notatum m06 m03 m05 m02 m08 m01 Noci 1701 1059 1065 1061 1067 1063 1702 1059 1061 1077 1067 1063 1703 1059 1065 1061 1077 1778 1059 1065 1061 1077 1067 1063 Noci 1 (fx1) Arachide Mandorla Nocciola Noce brasiliana Noce di cocco f13 f20 f17 f18 f36 Noci 2, profilo Arachide Nocciola Noce Noce brasiliana Noce di cocco f13 f17 f256 f18 f36 Noci 3, profilo Arachide Mandorla Nocciola Noce f13 f20 f17 f256 Noci 4, profilo Arachide Mandorla Nocciola Noce Noce brasiliana Noce di cocco f13 f20 f17 f256 f18 f36 Ortaggi e Legumi 1717 1026 1054 1027 1021 1718 3669 1035 1053 1052 1719 1249 1019 1049 1050 1720 1054 1021 1050 1721 1052 1016 1045 3669 1249 Ortaggi e Legumi 1 (fx13) Carota Fagioli bianchi Patata Piselli Ortaggi e Legumi 2 (fx14) Cavolo Peperone Pomodoro Spinaci f216 f218 f25 f214 Cipolla Funghi (Champignon) Sedano Semi di soia f48 f212 f85 f14 Ortaggi e Legumi 4, profilo Fagioli bianchi Piselli Semi di soia f15 f12 f14 Ortaggi e Legumi 5, profilo Spinaci Cavolfiore, cotto Cavolo cappuccio rosso Cavolo Cipolla Pesce, profilo f214 f291 f110 f216 f48 Anguilla Salmone Trota f264 f41 f204 Frutti di mare 1 (fx2) Gambero Merluzzo Mitili Salmone Tonno f24 f03 f37 f41 f40 Frutti di mare 2, profilo Gambero Gamberello boreale Merluzzo Mitili Salmone Tonno f24 f23 f03 f37 f41 f40 Crostacei, profilo Aragosta Gamberello boreale Gambero Mitili f80 f23 f24 f37 Pollame (carni), profilo Anatra Oca Pollo Tacchino y58 y57 f83 f284 Carni 1, profilo Bue Maiale Montone / agnello f27 f26 f88 Carni 2 (fx73) Bue Maiale Pollo f27 f26 f83 Uccelli/Piume 1727 1232 1240 1235 1238 1728 1227 1231 1229 1776 1227 1231 1229 1237 4263 1227 1231 1229 1235 1729 1229 1227 1228 1226 Uccelli di gabbia(ex72) 1755 1550 1581 1588 1601 1756 1553 1575 1593 1596 1757 1604 1569 1598 1558 2278 Tessuti sintetici (kx01) Ortaggi e Legumi 3, profilo Pesce/Carni 1704 f31 f15 f35 f12 943 951 945 1705 962 944 967 951 959 1779 962 964 944 967 951 959 1706 963 964 962 967 1707 969 970 972 979 1708 977 978 971 1768 977 978 972 Piume di canarino Piume di fringuello Piume di pappagallo Piume di parrocchetto e201 e50 e213 e78 Piume volatili, profilo Anatra Gallina Oca e86 e85 e70 Piume volatili 2 (ex71) Anatra Gallina Oca Tacchino e86 e85 e70 e89 Piume (ex73) Anatra Gallina Oca Piume di pappagallo e86 e85 e70 e213 Piumini (ex05) Piume d’oca Piume di anatra Piumino d’oca Piumino di anatra e70 e86 e96 e95 Varia Acrilico Nylon Rayon (seta artificiale) Terylen u01 u17 u15 u30 Tessuti/fibre (kx02) Cotone, lavorato Iuta Lana di pecora, lavorata Seta o01 u13 y82 u22 Polveri di cereali (kx03) Polvere del grano Polvere di fieno Polvere di paglia Polvere di pula Proteasi di detersivi (kx08) u26 b07 b23 u04 Allergeni labor team w ag 3103 3800 1789 1551 1555 3730 2193 1324 1320 1393 1398 1766 1552 1308 1105 1050 1764 1586 1571 1572 1573 1765 1586 1555 1563 1560 Tripsina Lisozima Papaina k208 k201 Proteasi di detersivi Alcalasi Cloramina T Savinasi k205 K85 k206 Aspergillus fumigatus Alternaria alternata Segale Grano m03 m06 g12 g15 Produzione di alimenti (pax4) Alfa-amilasi Curculione Grano (farina) Semi di soia k87 i202 f04 f14 Sostanze chimiche (pax5) Anidride Ftalica Isocianato HDI Isocianato MDI Isocianato TDI k79 k77 k76 k75 Disinfettanti (pax6) Anidride Ftalica Cloramina T Formalina / formaldeide Ossido di etilene k79 k85 k80 k78 Acari 1300 1301 1302 1303 1304 1305 1306 1307 Acarus siro Dermatophagoides farinae Dermatophagoides microceras Dermatophagoides pter. Euroglyphus maynei Glycophagus domesticus Lepidoglyphus destructor Tyrophagus putreus Allergeni ricombinanati 4244 rDer p1 (Dermat. pter.) 4245 rDer p2 (Dermat. pter.) 3871 rDer p10 (Dermat. pter.) d70 d02 d03 d01 d74 d73 d71 d72 d202 d203 d205 Additivi alimentari Acido antranilico Acido formico (E236) Acido sorbico (E200) Acido tartarico (E334) Agar-Agar (E406) Alginate di sodio (E401) Argento (E174) Blu di metilene Carragenina (E407) Carminio d’indaco (E132) Eritrosina (E127) Gallato di propile (E3107) Gomma arabica (E414) Guanylate (E627) Inosinate (E631) Iodio Nitrato di potassio (E252) Nitrito di sodio Parabene (E214 - E219) Rosso per alimenti Saccarina Saccarosio Tannina Tartrazina (E102) Vanillina Vitamina B1 Vitamina B12 Vitamina B6 Vitamina C c701 c700 c716 c727 c732 c736 c637 c710 c729 c728 c644 f297 c731 c730 c616 c737 c711 c744 c718 c636 c715 c738 c717 s034 c719 c721 c720 c722 Carni 969 977 975 974 980 Anatra Bue Capriolo Cavallo Cinghiale Maiale Montone / agnello Oca Pollo Tacchino Vitello f26 f88 y57 f83 f284 f165 Cereali/Farine Muffe, polline (pax3) Allergeni singoli 1179 1178 1193 1200 2409 2833 1192 1183 4576 870 1189 2517 1180 2414 2413 857 2834 1184 1186 1195 1190 1191 2835 1194 2488 1196 1198 1197 1199 978 971 970 972 979 973 195 y58 f27 y221 f321 y222 1093 1080 1104 1091 1098 1797 1085 1081 1079 1796 1088 1099 1084 1097 1082 1105 1078 1092 1086 3865 1096 1095 1089 1101 1103 1102 1087 1083 2708 Amido di granoturco Crusca d’orzo Crusca di frumento Crusca di mais Crusca di segale Farina bigia Farina d’avena Farina d’orzo Farina di farro Farina di pane nero Farina di patate Farina di segale Farina di semi di guar Farinello di ricino Glutine / gliadina Grano (farina) Grano saraceno (farina) Granoturco (farina) Miglio Quinoa Ricino Riso Riso a grani lunghi, cotto Riso a grani tondi, crudo Riso integrale, crudo Sago Seme di carruba Semolino Setaria italica y215 f903 f906 f904 f905 z29 f07 f06 f400 z30 f256 f05 f246 f907 f79 f04 f11 f08 f55 f347 y258 f09 f421 f422 f424 f259 f255 f252 f56 Condimenti e spezie 1119 1112 1107 4279 1108 1115 1136 2158 1122 1135 1116 1117 4312 1111 1175 1131 1130 1316 5433 4232 1121 1123 1066 1124 1127 1126 1125 3803 1129 3929 1109 1132 1113 1133 1118 1120 1134 2201 1114 Alloro Aneto Anice Anice stellato Basilico Camomilla Cannella Chili, peperoncino rosso Chiodi di garofano Coccola di ginepro Coriandolo Cumino Curcuma Curry Dragoncello Erba cipollina Erbe aromatiche per insalata Finocchio, semi Galanga Menta Noce moscata Origano Papavero Paprica dolce Pepe bianco Pepe nero Pepe verde Pimento Rosmarino Salvia Satureia Senape Spezie per grill Timo Levistico Maggiorana Vaniglia Zafferano Zenzero f278 f277 f271 y269 s902 f220 f279 f268 s21 f317 f265 f281 f272 s12 f412 f219 f332 f282 f283 f224 f218 s33 f280 f263 f339 s211 f344 s201 f89 f411 f273 f275 f274 f234 f331 f270 Crostacei/Molluschi 963 Aftice 966 Aragosta f80 f304 Allergeni labor team w ag 196 2660 964 962 4150 967 961 968 Conchiglia di San Giacomo Gamberello boreale Gambero Gambero di fiume Mitili Ostrica Vongola f338 f23 f24 f320 f37 f290 f207 Epiteli e Peli 2378 2122 1209 1208 1216 1224 1218 1215 1204 1210 1221 1688 1211 4851 1206 1223 1682 1222 2982 2981 3817 1203 1214 1220 1217 1205 Alpaca Asino Cammello Cane (forfora) Capelli (uomo) Capra Cavallo (forfora) Cavia Cincillà Coniglio Crine di cavallo Furetto Gatto Gerbillo Hamster Maiale Lama, peli Pecora Pipistrello, escrementi Pipistrello, peli Ratto Scimmia, peli Topo Vacca (forfora) Visone Volpe Allergeni ricombinanti 5185 rCan f1 (Cane) 5186 rCan f2 (Cane) 4249 rFel d1 (gatto) e800 l448 e17 e05 e30 e80 e03 e06 e208 e82 e104 e217 e01 e209 e84 e83 e21 e81 e281 e280 e73 e411 e71 e04 e203 e210 e101 e102 e94 Farmaci 2592 4325 801 830 2655 2318 802 4522 803 804 4974 805 806 2267 807 808 809 810 5632 811 812 2469 3297 3420 876 814 3430 816 815 817 2764 818 2524 1689 823 824 2827 2621 4326 Acemetacina Acenocoumarol Acetilcisteina Acido clavulanico Acido ibandronico Acido mefenamico Acido salicilico (aspirina) Acido valproico ACTH Alcuronio Alfuzosina Allopurinolo Ambroxolo Amlodipina Aminoantipirina (Pirazolone) Amoxicillina Ampicillina Articaina Atorvastatine Atracurium Atropinasolfato Augmentin (amoxicillina c06 e acido clavulanico c305) Azitromicina Bactrim (Sulfamethoxazol c63, Trimethoprim c64) Balsamo di perù Benzodiazepina Bisoprololo Bromelina Bupivacaina Calcitonina Candesartan Captopril Carbamazepina Cefaclor Cefalexina Cefalosporina Cefpodoxime Ceftazidima Ceftriaxone c575 c320 c305 c580 c582 c04 c166 c206 c67 c586 c251 c322 c551 c52 c06 c05 c231 l015 c327 c585 c476 c223 c267 c285 x63 c734 c252 c733 c07 c309 c66 c302 c303 821 3121 827 825 833 828 829 831 826 847 832 2591 3566 834 835 836 839 837 2149 838 2300 3564 840 841 3704 2595 842 866 3358 3982 877 878 879 1315 880 2489 881 882 843 845 846 3309 851 850 5830 852 854 853 855 2372 857 856 3282 858 4521 859 2898 2468 860 3928 861 863 3862 864 3280 865 3285 3093 2851 867 3646 868 869 3429 885 871 872 873 874 875 1656 887 883 Cefurossima Celecoxib Chimopapaina Chinina solfato Ciclopentolato Ciprofloxacina Claritromicina Clindamicina Clormezanone Cloruro di oro Codeina Cortisone Dexametasone Diatrizoato Diazepam Diclofenac Difterica, tossina Digitossina Diidroergotamina Diltiazem Disulfiram Domperidone Dossiciclina Enalapril Eparina Epi Pen Eritromicina Estratto di vischio Etodolac Etofenamato Farmagelatina Ossein Farmagelatina Spalt N Farmagelatina SSW Fenacetina Fenazopiridina Fenistil, gocce Fenobarbitale Fenylbutazone Furosemide Gelifundol S Gentamicina Guaifenesina Ibuprofene Idroclorotiazide Inapamide (Fludex) Indometacina Insulina bovina Insulina umana Insulina porcina Insulina, mixtard 30 HM Iodio Isosorbidinitrato Itraconazolo Labilin Lamotrigina Lidocaina/Xilocaina Lisinopril Lornoxicam Macrolidi (miscela) Marcoumar/Phenprocoumon Mentolo Metamizolo Metoclopramida Metoprololo Metotrexato Metronidazolo Modafinil Morfina Moxifloxacina Muscolo-rilassante (Alcuronium) Nadroparina Neomicina Nifedipina Norfloxacina Novocaina/Procaina Ofloxacina Pantenolo Paracetamolo Pencillina G Pencilloil, Pencillina V Pentoxifillina Pirazolone (4-amminoantipirina) Piroxicam c304 c576 c209 c314 c173 c307 c170 c306 c343 c204 c300 c155 c350 c121 c311 c281 c360 c354 c356 c358 c557 c206a c366 c299 c577 c212 c408 c411 c410 c412 c76 c510 c573 c417 c508 c210 c404 c213 c578 c07a c381 c282 c71 c73 c70 c558 c616 c386 c583 c403 c13a c740 c570 c222 c255 c554 c294 c399 c163 c398 c308 c67 c288 c405 c175 c284 c409 c414 c76 c01 c02 c422 c52 c09a Allergeni labor team w ag 3567 2467 2265 2594 884 885 886 2209 4996 2483 4850 888 889 3565 890 891 2239 1657 3402 895 893 894 896 900 2289 2142 897 898 899 3513 901 859 Polimixina Pomata Kytta Pravastatina Prednisone Prilocaina Procaina/Novocaina Propipfenazone Protamina Ramipril Ranitidine Rosuvastatina Roxitromicina Spiramicina Sucralfato Sulfadiazina Sulfometoxazolo Sussametonio Tamoxifen Telmisartan Teofillina Tetracaina Tetraciclina Tiopentale Tiramina Tossoide tetanico Tramadol (Tramal) Trasilolo Triamteren Trimetoprima Venlafaxinal Verapamill Xilocaina/Lidocaina c218 c569 c550 c424 c234 c284 c296 c207 c572 c574 c161 c436 c509 c63 c242 l235 c81 c235 c62 c102 c113 c208 l250 c402 c445 c64 c553 c447 c13a Frutta 982 1008 981 2719 1002 983 3560 3561 984 996 988 990 989 2826 5382 993 3125 997 994 2897 1011 5110 998 999 992 2380 1000 986 1005 987 2136 985 1001 1003 991 1004 1006 995 1007 1009 1010 5184 3851 3719 5183 Albicocca Amarena Ananas Anguira Arancia Avocado Bacche di sambuco, crude Bacche di sambuco, cotte Banana Ciliegia Dattero Fico Fragola Frutto della passione Frutto rosa canina Guava Kaki Kiwi Lampone Limette Limone Litchi Mandarino Mango Mela Melagrana Melone Mirtillo nero Mirtillo rosso Mora Papaia Pera Pesca noce Pesca Pompelmo Prugna Rabarbaro Ribes, rosso Uva passa Uva spina Uva Allergeni ricombinanti rPru d8 (Pesca) rPru p1 (Pesca) rPru p3 (Pesca) rPru p4 (Pesca) Generi voluttuari/Altri alimenti f237 f280 f210 f329 f33 f96 y292 y293 f92 f242 f289 f328 f44 f294 f330 f292 f301 f84 f275 f306 f208 f348 f302 f91 f49 f504 f87 f288 f327 f211 f293 f94 f162 f95 f209 f255 f278 f322 y279 f281 f259 f430 f419 f420 f421 1165 1166 1168 1167 2480 1146 1145 1147 1158 1142 1141 1149 1171 1163 1172 1138 1139 1169 1140 1153 1154 1148 1161 1151 1162 1144 1152 1159 1143 1137 1174 1156 1157 1170 2837 1150 1160 1164 1155 2266 2593 Aceto di vino Acido ascorbico Acido benzoico (E210) Aspartame Barbabietola da zucchero, seme Cacao Caffè Camomilla Caramella di menta Caramelle gommose bianche Caramelle gommose rosse Caviale Ciclammato Cioccolato Gelatina Gelatina (bovina) Gelatina (maiale) Giallo di chinolina (E104) Glutammato Infuso di cardo di asinino, bollito Infuso di cardo di asinino, crudo Katzenpfötchen (cioccolatino) Lievito (S. cerevisiae) Liquirizia Lumaca Luppolo Malto Menta Miele Migliorante di panificazione Oro (E175) Papaina Pectina Rosso cocciniglia (E120,E124) Semi di lupino Semi di zucca Tè alla menta Tè nero Uliva Vino bianco Vino rosso 197 f336 c702 c703 f240 f227 f93 f221 y96 f404 f414 f413 f230 c705 f105 c74 f909 f908 c704 c707 f403 f416 f415 f45 f263 f314 f324 f90 y216 f247 f332 c204 u264 k265 c726 f335 f226 y102 f222 f342 y338 f610 Insetti e Veleni 1277 1278 1273 1280 1279 2609 1308 2470 1290 1275 1283 1288 1294 1309 1281 1289 1284 1286 1291 1272 1282 1276 1318 1299 1287 1293 1295 1379 1285 1292 3954 3969 3968 Acridio i402 Acridio, escrementi i403 Ape (veleno) i01 Bombo i205 Calabrone eur. (veleno) i75 Calabrone giallo i05 Curculione i202 Ditteri chironomidi i72 Dolichovespula maculata i02 Drosophila i404 Gibbium psylloides i408 Larve rosse di zanzare (mangime per i73 pesci) Moina bracciata i74 Mosca del cavallo i201 Mosca del cavolo i406 Moscono azzuro i400 Niptus hololeucus i405 Periplaneta americana i206 Pescolino d’argento i401 Ragno rosso di fruttiferi i902 Scarafaggio i06 Solenopsis invicta i70 Tafano i204 Tignola grigia l203 Tribolio i09 Trogoderma i76 Vespa (veleno) i03 Vespa dei nidi di carta i04 Zanzara i71 Zecca del piccione i901 Allergeni ricombinanti rApi m1 (Ape) i208 rPol d5 (Vespa, veleno) i210 rVes v5 (giallone, veleno) i209 Latte/latticini 925 Alfa-lattoalbumina 913 Appenzeller (formaggio) f76 f600 Allergeni labor team w ag 198 926 915 922 917 918 941 916 920 938 939 3829 923 924 912 928 942 936 940 930 3951 927 932 937 935 3737 921 Beta-lattoglobulina Camembert (formaggio) Caseina Edamer (formaggio) Emmentaler (formaggio) Formaggio caprino Formaggio Cheddar Formaggio duro Formaggio fermentato Formaggio svizzero Gouda (formaggio) Kefir Latte Latte „Alster“ Latte bollito Latte di capra Latte di pecora Latte di soia Latte materno Lattoferrina bovina Leerdamer (formaggio) Parmigiano Pecorino Roquefort (formaggio) Siero di latte di pecora Yogurt f77 f194 f78 f115 f138 y209 f81 f602 f82 f70 y201a f206 f02 f405 f231 f300 f325 f195 y204 f334 f601 y207 y208 f193 f326 f205 Legno 1504 1519 1500 1515 3923 1517 1507 1501 1503 1505 1508 1509 1511 1512 1510 1513 1514 1518 1506 1502 1516 1520 Abete rosso Abete Acero Berretta da prete (legno) Betulla Cedro rosso Ciliegio Faggio Frassino Iroko Larice Limba Makore Meranti Mogano Noce Obeche Olmo Pino Quercia Ramin Teak c15 z14 z01 z400 k253 z13 k252 z02 c14 k251 b55 z07 z08 k47 z09 z10 k212 k902 z06 c13 z12 z15 Mangime per pesce 1288 1653 1652 1654 1655 Larve rosse di zanzare Tetra Delika-Brine Shrimps Tetra Min Tetra-Daphnie Tubi worm i73 x401 x406 o207 x405 Muffe, Lieviti 1320 1321 1322 1323 1324 1325 1326 1327 1328 1329 1330 1331 1332 1333 1334 1335 1336 1337 1338 1339 1340 1341 1342 Alternaria tenuis/alternata Aspergillus amstelodami Aspergillus clavatus Aspergillus flavus Aspergillus fumigatus Aspergillus nidulans Aspergillus niger Aspergillus oryzae Aspergillus repens Aspergillus terreus Aspergillus versicolor Aureobasidium pullulans Botrytis cinerea Candida albicans Chaetomium globosum Cladosporium cladisp. Cladosporium fulvum Cladosporium herbarum Curvularia lunata Epicoccum purpurascens Fusarium culmorum Fusarium moniliforme Helminthosporium halodes m06 m17 m21 m54 m03 m53 m207 m47 m29 m18 m19 m12 m07 m05 m208 m41 m42 m02 m16 m14 y09 m09 m08 1343 1344 2969 1346 1347 1348 1350 1351 1352 1353 1354 1355 1356 1357 1358 4969 1359 1360 1361 1362 1363 1364 1365 2767 2765 1367 1368 1369 1370 1371 1372 1373 1374 1375 1376 5187 2345 2346 2347 2348 2349 Micropolyspora faeni Microsporum canis Mucor mucedo Mucor racemosus Mucor spinosus Neurospora sitophila Paecilomyces sp. Penicillium brevi-compactum Penicillium citri Penicillium comune Penicillium expansum Penicillium notatum Penicillium roqueforti Penicillium viridicatum Phoma betae Pityrosporum orbiculare Pullularla pullulans Rhizopus nigricans S. carlsbergensis (birra) S. ellipsoideus (lievito per vin.) Serpula lacrymans Sporobolomyces roseus Sporothrix schenckii Stachybotrys arta Stemphylium herbarum Thermoactinomyces candidus Thermoactinomyces polyspora Thermoactinomyces sacchari Thermoactinomyces vulgaris Trichoderma viridae Trichophyton mentogroph. Trichophyton rubrum Trichophyton verrucosum Ulocladium chartarum Ustilago tritici Allergeni ricombinanti nAlt a1 (Alternaria) rAsp f1 (Aspergillus fumigatus) rAsp f2 (Aspergillus fumigatus) rAsp f3 (Aspergillus fumigatus) rAsp f4 (Aspergillus fumigatus) rAsp f5 (Aspergillus fumigatus) m148 m901 m120 m04 m122 m20 m21 m22 m26 m27 m28 m01 m30 m31 m13 m70 m902 m11 m43 m46 m23 m24 m904 m214 m10 m58 m52 m51 m49 m15 m116 m205 m118 m204 m201 m229 m218 m219 m220 m221 m222 Noci e Sementi oleose 1059 1060 1065 1061 1067 1058 1063 2389 1068 1077 1066 1069 1070 1073 1096 1064 1072 1075 1074 3786 3831 5179 3886 3936 3964 Arachide Castagna Mandorla Nocciola Noce brasiliana Noce di acagiù Noce di cocco Noce di macadamia Noce di pecan Noce Papavero Pinolo Pistacchio Proteina di soia Ricino Semi di lino (cruschello ) Sesamo Soia (cruschello) Soia cotta Allergeni ricombinanti rAra h2 (Arachidi) rAra h9 (Arachidi) rBer e1 (noce del Brasile) rCor a1 (nocciola) rCor a8 (nocciola) rGly m4 (soia) f13 f299 f20 f17 f18 f202 f36 f345 f201 f256 f224 f253 f203 y217 f258 f333 f10 f151 f419 f423 f427 f354 f428 f425 f353 Ortaggi e Legumi 1046 2202 1028 3738 1051 1015 1043 1018 1012 1026 Acetosa minore Adragante Aglio Aglio orsino Asparago Bambù Barbabietola rossa Broccolo Carciofo Carota f314 f298 f47 f104 f51 f319 f260 f172 f31 Allergeni labor team w ag 1017 1042 3669 1045 1020 1029 1024 1056 1685 1025 5714 1249 2135 1047 1054 4968 1023 1022 1019 1038 1014 5899 1034 3686 2824 1030 1033 1031 1013 1035 1027 1036 1021 1053 2134 1039 1037 1041 2129 1040 3306 1048 1049 1050 1052 1032 1057 Cavolfiore, crudo Cavolino di Bruxelles Cavolo Cavolo cappuccio rosso Cavolo cinese Cavolo rapa Cavolo riccio Cavolo verza Cece Cetriolo Cicoria Cipolla Coprino chiomato Crauti Fagioli bianchi Fagioli rossi Fagiolini verdi Finocchio fresco Funghi (Champignon) Gallinaccio Gelone Ginseng Granoturco Indivia Insalata iceberg Lattuga cappuccina Lenticchia Lepidio Melanzana Paprica Patata Peperoni Piselli Pomodoro Porcino Porro Prezzemolo Rafano Ramolaccio Ravanello Rucola Scorzonera Sedano Semi di soia Spinaci Zucca Zucchina Allergeni ricombinanti 5182 rApi g1.01 (Sedano) 5180 rGly m5 (soia, seme) 5181 rGly m6 (soia, seme) f291 f217 f216 f110 f303 f163 f308 f317 f309 f244 rf234 f48 l998 f315 f15 f287 f315 f276 f212 y201 f302 f501 f121 y299 f257 f215 f235 f64 f262 f218 f35 f901 f12 f25 l226 f66 f86 f310 f69 y309 f269 f316 f85 f14 f214 f225 f318 f417 f431 f432 Parassiti 1296 Ascaris 1297 Echinococcus 1298 Schistosoma p01 p02 p03 Pesce 954 943 949 960 1795 950 948 947 944 956 957 3664 951 955 953 952 958 946 959 945 Acciuga Anguilla Aringa Calamaro (atlant.) Calamaro (pacif.) Carpa Ippoglosso Luccio Merluzzo/eglefino/merluzzo Passera di mare Pesce spada Rana pescatice Salmone Sardina Scorfano Sgombro Sogliola Squalo Tonno Trota Allergeni ricombinanti 3397 rCyp c1 (Cyprinus carpio, carpa) 3663 rGad c1 (Merluzzo) 3662 rPen a1 (Shrimps) f313 f264 f205 f258 f58 y233 f303 f307 f03 f254 f312 f505 f41 f308 y56 f206 f337 f181 f40 f204 f355 f426 f351 199 Piume 1227 1226 1225 1377 1234 1232 1240 1231 1228 1229 1235 1238 1236 1237 Anatra, piume Anatra, piumini Ara,piume Cacatua Calopsitta, piume Canarino, piume Fringuello, piume Gallina, piume Oca piumini Oca, piume Pappagallo, piume Parrocchetto, piume Piccione, piume Tacchino, piume e86 e95 e405 l275 e207 e201 e214 e85 e96 e70 e213 e78 e215 e89 Pollini di alberi/arbusti 1418 1412 1410 1403 1445 1446 1422 1427 1447 1430 1448 1420 1417 1413 1426 1416 1434 1425 1443 3218 1432 4219 4139 1435 1436 1423 1444 1437 1442 1421 4084 1431 2896 7152 1429 1646 1428 1438 1439 1415 1440 1424 1449 1414 1433 1441 5168 3500 1763 1769 2213 5167 3575 2221 Abete rosso Acacia falsa (robinia) Acero Belvedere granata Betulla Biancospino Carpino bianco Castagno Cedro Ciliegio Cipresso mediterraneo Citiso Eucalipto Faggio americano Falso gelsomino Frassino Gelso bianco Gelsomino Ginepro sabina Ippocastano Ligustro Magnolia Melaleuca Mesquite Mimosa Nocciolo Noce di California Olivo Olmo americano Ontano bianco Ortensia Palma Palma da datteri Petunie Pino australiano Pino silvestre Pino Pioppo Platano Quercia bianca Salice Sambuco Sorbo degli uccellatori Tasso Tiglio Tuia Allergeni ricombinanti nCup a1 (cipresso) nOle e1 (olivo) rBet v1 (Betula verrucosa) rBet v2 (Betula verrucosa) rBet v4 (Betula verrucosa) rBet v6 (Isoflavonereduttasi) rBet v1 (t215) / rBet v2/v4 (t221) rBet v2/v4 (Betula verrucosa) t201 t28 t01 w17 t03 t22 t209 t206 t212 t129 t23 t106 t18 t05 t906 t15 t70 t13 t6 t203 t210 t21 t20 t19 t04 t10 t09 t08 t02 t501 t72 t214 t73 t213 t16 t14 t11 t07 t12 t205 t30 t37 t208 t89 t226 t224 t215 t216 t220 t225 t221 Pollini di erbe/fiori 1490 2494 1463 1455 1452 1458 1498 Acetosa minore Achillea Amaranto Ambrosia comune (Ragweed) Ambrosia occidentale Ambrosia trifida Assenzio maggiore w18 w27 w14 w01 w02 w03 w05 Allergeni labor team w ag 200 1454 1451 1481 3303 1475 1491 1450 5434 1487 1456 2493 1478 1460 1496 1489 1479 1466 1461 1472 1497 5435 1462 1464 1473 1477 1469 1470 1474 1499 1494 1493 2344 2836 1471 1480 1482 2590 1484 1465 1681 1453 1485 1492 1486 1488 1476 1495 1467 4225 5175 5176 5177 5178 Assenzio selvatico Astero Atriplice Brugmansia Camomilla Carex Ciclamino Citronella Colza Crisantemo Dalia Dente di leone Edera Epilobio Erba cali Erba medica Erba vetriola (Parietaria offic.) Falsa ambrosia Farfara Farinaccio Fieno greco Forsythia Geranio Giacinto Giglio Grecchia Ibisco Iperico Iva ciliata Lanciuola Lappola Lavanda Lupino Luppolo Margherita dei prati Narciso Orchidea bianca Ortica comune Parietaria judaica o erba dei muri Poinsettia Pollini di begonia Pollini di berretta da prete Pollini di girasole Primula Rosa Trifoglio Tulipano Verga d’oro Allergeni ricombinanti nAmb a1 (ambrosia) nArt a1 (Artemisia comune; allergene principale) nArt v3 (Artemisia comune) rPar j2 (Parietaria) nSal k1 (Salsola) w06 y17 w15 w206 w905 w201 w203 w22 w23 w08 g503 y16 w11 w24 w19 w04 w100 w10 w45 w25 w40 w44 w132 w47 w53 w16 w09 w13 w41 w207 w902 w07 w26 k904 w20 w21 l262 w401 w400 w204 w36 w28 w34 w30 w12 w230 w231 w233 w211 w232 Pollini di graminacee/cereali 1384 1402 1392 1395 1386 1388 1399 1385 1397 1387 1382 1400 1391 1398 1390 1389 1381 1383 1394 1396 1401 1380 1393 Avena Bambagiona Canna di palude Cannarecchia Coda di cane Coda di topo Coda di volpe Erba canina Erba cannuccia Erba mazzolina Falsa avena Gramigna dei prati Gramigna officinale Grano Granoturco Loglierella Orzo Orzo selvatico Paleino odoroso Paleo / forasacco Paleo dei prati Panico distico Segale Allergeni ricombinanti 5174 nCyn d1 (Gramigna die prati) 2214 rPhl p1 (Phleum pratense) g14 g13 g07 g10 g19 g06 g16 g02 g09 g03 g204 g08 g21 g15 g202 g05 g201 g70 g01 g11 g04 g17 g12 g216 g205 2218 5169 2215 5172 2216 5173 2217 2219 2220 3576 rPhl p2 (Phleum pratense) nPhl p4 (Codolina comune) rPhl p5b (Phleum pratense) rPhl p6 (Codolina comune) rPhl p7 (Phleum pratense) rPhl p11 (Codolina comune) rPhl p12 (Phleum pratense) rPhl p1/p5b (Phleum pratense) rPhl p7/p12 (Phleum pratense) rPhl p1/p5b (g213) / rPhl p7/p12 (g214) g206 g208 g215 g209 g210 g211 g212 g213 g214 Polveri di casa 1310 1311 1312 1314 1313 Allergopharma® Bencard® Greer Labs® Hollister-Stier® Polvere di casa HAL h04 h03 h01 h02 h05 Professionali 1550 1552 1551 2370 1586 1602 2913 1591 1592 2831 1576 1566 1556 1577 1559 1555 1553 1561 1595 1554 2408 1563 1799 1564 1565 1606 1568 1571 1572 1573 1574 1575 1593 1594 1578 1579 1562 1580 3103 1570 1581 1560 1582 1583 1584 3538 1567 1585 1587 1604 1651 1569 1598 1558 1599 1588 1597 1589 1590 1605 1596 1600 Acrilico Alfa-amilasi Alkalasi Aloe Vera Anidride ftalica Anidride trimetilica Bromelina (nAna c2) Caffè torrefatto 1 Caffè torrefatto 2 Canapa Capoc Chicco di caffè verde Chimotripsina Collagene Complesso enzimatico Coramina T Cotone lavorato Ficus benjamina Fieno tagliato Fiocchi di cotone non lavorato Fluoresceina Formalina / Formaldeide Fosfolipasi Funganyl 1600 S Glucoamilasi Grasso di lana Henna (Lwanonia inermis) Isocianato HDI Isocianato MDI Isocianato TDI Ispagula Iuta Lana di pecora lavorata Lana di pecora non lavorata Lattice Lino pettinato Lino Lipasi Lisozima Luppolo Nylon Ossido di etilene Pancreatina Panzym® Papaina Papiro Pascolo moderato Pectina Piretroide Polvere del grano Polvere di cemento Polvere di fieno Polvere di paglia Polvere di pula Polvere di tabacco Rayon (seta artificiale) Semi di girasole Semi di ricino Seta naturale Seta selvatica Seta Tannino u01 k87 k205 k503 k79 k86 k202 u416 u415 k222 u14 k70 u403 k262 u407 k85 o01 k81 k218 u03 k505 k80 k203 u406 k88 k50 k91 k77 k76 k75 k72 u13 y82 y83 k82 u16 u05 u401 k208 u80 u17 k78 u400 u404 k201 k211 k265 k60 u26 l648 b07 b23 u04 u24 u15 k84 k71 k74 k73 u22 k101 1601 Terilene 1603 Tripsina 1688 Yucca Allergeni labor team w ag 201 u30 u402 k264 c608 c635 c204 c617 c618 c609 c631 c616 c555 c621 c628 c629 c630 c604 c605 k60 c632 c633 c634 c649 c638 c640 c641 c645 c643 c650 c648 Proteine sieriche e urinarie, Escrementi 1243 1263 1378 1255 1248 1250 1247 1258 3690 1271 1245 1246 1251 2497 1264 1265 1244 1256 1257 1268 1269 2490 1266 2143 1259 1260 5648 1241 1242 1262 1267 1252 1253 1254 1270 Anatra, escrementi Bovino (albumina sierica) Cacatua, escrementi Calopsitta, escrementi Canarino, escrementi Canarino, siero Cane (albumina sierica) Cavallo, siero Coniglio, proteine urinarie Fringuello, escrementi Gallina, escrementi Gallina, siero Gatto, siero Maiale, albumina sierica Maiale, liquido amniotico Maiale, urina Oca, escrementi Pappagallo, escrementi Pappagallo, siero Parrocchetto, escrementi Parrocchetto, proteine sieriche Pecora, siero Piccione, escrementi Ratto epiteli, prot. urin. e sieriche Ratto, escrementi Ratto, proteine sieriche Ratto, proteine urinarie Scimmia, secreto (Callithrix oed.) Scimmia, urina (Sagnimus oed.) Siero bovino Siero di piccione Topo, escrementi Topo, proteine sieriche Topo, proteine urinarie Topo: epitelio, prot. urin. e sieriche e93 e204 l276 e291 e301 e300 e221 e205 e211 e51 e218 e219 e220 e222 e404 e212 e92 e191 e16 e77 e79 e277 e07 e87 e290 e75 e74 e408 e410 e204 e13 e189 e76 e72 e88 Sostanze chimiche 1624 1637 1618 1610 1611 1634 Acido molibdico Acido tioglicolato Alcool isopropilico Alluminio Amalgama Argento c625 c642 c615 c602 l08 c637 1615 1633 1617 1620 1621 1616 1628 1619 2197 1623 1625 1626 1627 1612 1613 1632 1629 1630 1631 1643 1635 1636 1638 1639 1640 1641 1642 Cadmio Cloruro di mercurio Cloruro di oro Cobalto Colofonia Cromo Fenolo Iodio Ioni di cloruro Lindano Nichel Palladio PCP Persolfato di ammonio Piombo Piretroidi Platino Poliestere PVC Stagno Talco Terpentina Tiomersale Titanio Toluolo Xilolo Zinco Uova 904 909 3661 905 906 907 908 903 1407 Albume Albume di piccione Conalbumina Ovalbumina Ovalbumina cruda Ovomucoide Ovomucoide, tacchino Tuorlo Uova miscela f01 f116 f323 f232 f232 f233 f402 f75 f245 Varia 2914 1660 3085 1662 1661 1663 1664 1665 Determinante di carboidrati (CCD) Escherichia coli Kinder fetta al latte Liquido prostatico Liquido seminale Sperma Staphylococcus aureus Streptococcus viridans ro214 o02 f902 o70 o71 o72 y80 o51 Citologia, istopatologia labor team w ag 202 Citologia Citologia ginecologica, Ginecopatologia Striscio vaginale convenzionale secondo Papanicolaou (PAP) Il materiale deve essere prelevato sia dall’esocervice che dall’endocervice. Una diagnostica attendibile presuppone l’evidenziazione di cellule endocervicali o cellule della zona di trasformazione. Altrimenti il materiale non è da consideraresi rappresentativo. Utilizzare esclusivamente vetrini portaoggetto con estremità opaca. Scrivere soltanto con matita (l’unica che è resistente alla colorazione). Per motivi di sicurezza non si accettano i vetrini portaoggetto non identificabili . Modalità striscio: con un movimento di rotazione strisciare il materiale in direzione longitudinale sul vetrino portaoggetti; evitare di distribuirlo in senso circolare per il rischio di danneggiare le cellule. Fissaggio con citospray: fissare lo striscio immediatamente (possibilmente nell’arco di un secondo!) con citospray, da una distanza di ca. 20cm. Prima del prelievo verificare la funzionalità dello spray (agitare e pompare). In presenza di materiale molto umido o contenente molto sangue, utilizzare una quantità sufficiente di citospray. Prima della spedizione far asciugare per dieci minuti. Fissaggio in alcool (96%): immergere subito il vetrino portaoggetti nella vaschetta e lasciare fissare per 20 minuti. Prima di spedire fare asciugare per dieci minuti. Esempio di un campione di buona qualità: Campione Rosa 1956 Prelievo pancervicale Introdurre la punta della spatola il più possibile nel canale cervicale in modo che la superficie laterale venga a trovarsi sull’esocervice. Quindi ruotare la spatola per raschiare l’esocervice, la zona di trasformazione e l’endocervice. Strisciare il materiale raccolto sul vetrino portaoggetti e fissare immediatamente con citospray. Dal prelievo pancervicale si ottiene materiale dal lume tubarico, dalla zona di trasformazione e dall’esocollo. Prelievo endocervicale con cyto-brush (Oribrush) Con questo metodo si hanno probabilità notevolmente maggiori di ottenere un campione di cellule dell’endocervice e della zona di trasformazione. Ciò si riflette in una migliore diagnostica di neoplasie e infezioni. Introdurre delicatamente il cyto-brush nell’endocervice e ruotarlo lentamente in una direzione (¼ - ½ rotazione). Dopo il prelievo strisciare il cyto-brush sul vetrino portaoggetti con un movimento rotatorio. Fissare immediatamente con citospray. Prima della spedizione fare asciugare per dieci minuti. ¼ ½ rotazione Prelievo endocervicale con “Cervexbrush” (scovolino ginecologico) Introdurre delicatamente lo scovolino nell’endocervice e ruotare lentamente cinque volte in senso orario. Per l’ulteriore procedimento vedi „cyto-brush“ (Oribrush). 5x Prelievo per la “liquid based cytology” (citologia in strato sottile) Analogamente al tampone convenzionale, per un esame citologico attendibile occorre che il materiale prelevato provenga dall’eso e dall’endocervice. Citologia, istopatologia labor team w ag 203 Il campione è rappresentativo, se si ottengono cellule endocervicali e/o cellule della zona di trasformazione. I vantaggi del metodo Il preparato microscopico viene realizzato nel laboratorio; dunque non è necessario fare lo striscio del materiale prelevato nell’ambulatorio. Uno strato cellulare sottile anziché diversi strati che rendono più difficile l’interpretazione. Riproducibilità plurima dei preparati. Grazie alla preparazione, riduzione di materiale contaminante indesiderato come, ad esempio, sangue o muco. Tipizzazione dei ceppi di HPV possibile con lo stesso materiale cellulare, quindi non è necessario ricorrere a un ulteriore tampone. Prelievo pancervicale Utilizzare esclusivamente scovolini cervicali. Questo metodo non prevede l’uso di un tampone ovattato. Procedura dopo il prelievo Indicare sul recipiente tutti i dati anagrafici e la sede anatomica del prelievo. Staccare o rompere la testa dello scovolino (a seconda del tipo di scovolino) e riporre nel terreno liquido. Evitare la contaminazione con la pelle o il talco dei guanti. Avvitare bene il recipiente e agitare energicamente. Allegare il modulo di richiesta, imballare e spedire. Citologia clinica Agoaspirati con ago sottile Mammella, linfonodo, tiroide, ghiandole salivari, occhio, ecc. Importanti indicazioni cliniche Esatta sede anatomica (soprattutto in caso di organi a coppia, indicare il lato) Grandezza espressa in centimetri Consistenza Durata di sviluppo Dati immaginografici (ecografia, mammografia, referti radiologici, ecc.) Agoaspirati di linfonodi Allestire prima uno striscio fissato. Inoltre, se possibile, allestire uno striscio non fissato, asciugato all’aria. Modalità di prelievo (punti 1 –15): 1. Utilizzare aghi con un diametro esterno da un minimo di 0.45 mm ad un massimo di 0.6 mm. 2. Procedere alla disinfezione della cute. 3. Con le dita tenere fisso il tumore. 4. Con un movimento rapido introdurre l’ago nel nodulo. Creare una depressione aspirante. 5. Con movimenti rapidi e veloci spostare l’ago nel tumore in modo che la zona della puntura assuma la forma di un cono. 6. Prima di estrarre l’ago, fare uscire l’aria dalla siringa. 7. Durante l’estrazione non aspirare più (altrimenti materiale cellulare andrà a finire nella siringa (difficile ricupero delle cellule). 8. Staccare l’ago dalla siringa. 9. Ritirare completamente lo stantuffo. Citologia, istopatologia labor team w ag 204 10. Riconnettere l’ago con la siringa. 11. Premendo lentamente lo stantuffo spruzzare il contenuto dell’ago direttamente al di sotto dell’estremità opaca sul vetrino portaoggetti. 12. Appoggiare attentamente un secondo vetrino portaoggetti, posto ad un angolatura di 90°, sul materiale cellulare e strisciarlo – delicatamente, velocemente e con pressione uniforme – sul primo vetrino portaoggetti. Non premere. 13. Fissare immediatamente dopo la preparazione immergendo il vetrino portaoggetti in una vaschetta con alcool 96%. 14. Lasciare fissare per 20 minuti. 15. Quindi estrarre i preparati e fissare con citospray. Il doppio fissaggio è importante, dato che l’alcool impedisce alle cellule di raggrumarsi e che il rinnovato fissaggio con citospray previene eventuali effetti essiccamento A questo punto gli strisci sono pronti per l’invio. Secreto mammario Prelievo e fissaggio Massaggiare la regione mammaria e la mammella (capezzolo) con il pollice e le dita. Non appena si ha una secrezione, apporre il vetrino portaoggetti alla mammella e distribuire lateralmente il secreto. In caso di secrezione sufficiente allestire almeno due campioni. Fissare immediatamente immergendo in una vaschetta con alcool 96%. Agoaspirati (per es. versamento articolare ) Liquidi da versamenti (per es. liquido ascitico, liquido pleurico) Importanti indicazioni cliniche Indicazione esatta della sede anatomica Formulazione del quesito clinico Sospetto di tumore Diagnosi, terapie note, ecc. Raccolta del materiale Possibilmente raccogliere una quantità sufficiente; in caso di liquidi da versamenti fino ad un litro. Preparato senza anticoagulanti, senza fissativi. Se possibile evitare di spedire per il fine settimana (rischio di crescita batterica, degenerazione cellulare, altrimenti conservare il materiale in frigo sino al lunedì e inviarlo poi per espresso). Citologia, istopatologia labor team w ag 205 Vie urinarie Urine Spedire la 2a urina del mattino (mitto intermedio), senza additivi. La prima urina del mattino non è idonea dato che si può avere un aumento di cellule degenerate dovuto al riposo notturno. Pertanto, ai fini degli esami citologici, non è idonea nemmeno la raccolta delle urine 24 h. Lavaggio vescicale Ottimale: raccolta del materiale attraverso il lavaggio attivo. Introdurre il catetere; svuotare la vescica; con una siringa adatta iniettare e aspirare soluzione fisiologica sterile (questo primo lavaggio elimina detriti, batteri e cellule desquamate e viene scartato). Ripetere la stessa procedura con circa 100 ml di soluzione fisiologica sterile; iniettare energicamente circa dieci volte il liquido e aspirare nuovamente. Inviare immediatamente il materiale. Tratto respiratorio Importanti indicazioni cliniche Sintomatologia Abuso di nicotina Formulazione del quesito clinico Diagnosi del torace ecc. Esame dell’espettorato L’esame dell’espettorato è indicato nei seguenti casi: sintomi sospetti di tumore; tosse, escreato, emottisi, dispnea, improvvisa cachessia; referto radiologico sospetto di tumore (anche in assenza di altri sintomi sospetti di tumore); polmonite o simili malattie febbrili che possono insorgere anche come manifestazioni collaterali di tumori maligni; nei fumatori ultra 40enni con o senza tosse cronica; nei pazienti ultra 35enni esposti a inalazioni tossiche. Raccolta del materiale Inviare assolutamente espettorato, non saliva. Effettuare l’esame dell’espettorato per tre giorni di seguito (l’esperienza mostra infatti che nella metà dei pazienti le cellule maligne non si riscontrano subito al primo esame dell’espettorato). Raccogliere preferibilmente l’espettorato del mattino. A digiuno, sciacquare il cavo orale e la faringe con acqua (eseguire gargarismi). Quindi espettorare. Se necessario tentare di provocare l’espettorato mediante inalazione (si può riccorere all’induzione aerosolica); la scelta dell’aerosol è di rilevanza secondaria (per es. mucolitici, soluzione salina ipertonica o solo vapore d’acqua). Nei pazienti affetti da asma si raccomanda la previa somministrazione di broncodilatatori; si consiglia inoltre di battere il lato malato del torace per sciogliere il secreto bronchiale. Broncoscopia Striscio della secrezione bronchiale Si tratta di un buon test di provocazione. Tamponi da tumori bronchiali centrali (possibili solo con questo metodo). Strisciare immediatamente il tampone (ovattato o in materiale sintetico). Fissare immediatamente lo striscio per la colorazione secondo Papanicolaou. Prelievo con scovolino Biopsia bronchiale ("brushing" della mucosa bronchiale) mediante inserimento di un catetere (broncografia contrastografica). Sotto controllo radioscopico si introduce un sottile scovolino di nylon nel sistema bronchiale. Con movimenti rotatori strisciare velocemente lo spazzolino su due vetrini portaoggetto. Immergere immediatamente in una vaschetta con alcool 96%. In alternativa si può lavare lo scovolino anche in una provetta per centrifuga con 2 ml di soluzione fisiologica. Inviare immediatamente. Broncolavaggio Inviare immediatamente il liquido di lavaggio in soluzione fisiologica. Aspirazione bronchiale Prima e dopo il prelievo con scovolino immettere l’aspirazione bronchiale in soluzione fisiologica; quindi spedire immediatamente. Liquor cerebrospinale NOTA BENE Esame citologico puramente qualitativo, nessuna indicazione quantitativa in merito al numero delle cellule. Immediatamente dopo il prelievo inviare sollecitamente il materiale a fresco al laboratorio. Il prelievo va effettuato avvertendo preventivamente il laboratorio. Occhio Tampone Raschiare la lesione con una piccola spatola di platino in anestesia locale (prelievo per scraping congiuntivale). Strisciare almeno su due vetrini portaoggetto. Citologia, istopatologia labor team w ag 206 Evitare l’essiccamento del materiale: tenere il vetrino portaoggetti in posizione orizzontale, coprire il campione con alcool 96% (lasciare gonfiare), far evaporare l’alcool, strisciare il tampone, fissare immediatamente i campioni immergendoli in una vaschetta con alcool 96%. Aspirati con ago sottile Agoaspirati dell’occhio, della palpebra e della cavità oculare dovrebbere essere effettuati esclusivamente da un oculista. Lavaggio intraoculare (vitrectomia) Dopo il prelievo inviare al più presto il liquido di lavaggio a fresco. Istopatologia Dati clinici rilevanti Formulazione della domanda Topografia, indicazione del lato Diagnosi precoce Operazioni/terapie Ginecologia: data fase luteale, inibizione dell’ovulazione, IUD, gravidanza precedente, settimana di gravidanza + giorno Fissazione del materiale e contrassegno Il tessuto deve sempre essere immerso nella formalina, altrimenti il materiale potrebbe putrefarsi. La proporzione consigliata è 1 parte di tessuto e 10 di formalina, il campione deve essere sufficientemente ricoperto dalla formalina. Contrassegnare con tutti i dati del paziente e contrassegnare il materiale in modo corrispondente. Numerazione identica sul contenitore e sul modulo. Non inserire mai in un contenitore tessuti escissi di diversa localizzazione senza contrassegno speciale.