bella radio.
bella radio.
F.M. 106.1 - 100.5
REP. PUBBLICITA'
& MARKETING
TEL.0963-45733
F.M. 106.1 - 100.5
e-mail: [email protected]
MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA'-CULTURA
ANNO VI (n. s.) n. 9- Ottobre 2004
IN EDICOLA OGNI MESE
REP. PUBBLICITA'
& MARKETING
TEL.0963-45733
Euro 0,80
TROPEA
Intervista a
Vincenzo Iannelli
Procuratore della Repubblica
OSPEDALE
Una iniezione di fiducia
dai nostri sanitari
Esclusiva del nostro giornale
I TURISTI
GIUDICANO LA NOSTRA CITTA’
SONDAGGIO FRA I TURISTI
SULLE LORO VACANZE A TROPEA
All’interno
La “COSTA DEGLI DEI”
e le ragioni del calo
TROPEA
turistico
pag. 4 - Screening per il diabete in piazza Ercole
pag. 5 - A colloquio con Valpedo Becagli, trent’anni da turista a Tropea
pag. 15 - Esibizione dei Cori polifonici nella Cattedrale
CULTURA
pag. 8 - Michele Celano ha vinto il terzo premio al Concorso di poesia dialettale
pag. 13 - Sandro Cuturello: Pianoforte Romantico
ASSOCIAZIONI
pag. 11 - Nasce l’Associazione Culturale “I TROPEANI”
pag. 12 - Consegnato il premio “Miglior Studente” della III Liceo 1962/63
VIBO VALENTIA
Verso
un nuovo periodo di
pag. 14 - A colloquio con M. Simonelli presidente del gruppo Folk “Città di Tropea”
pag. 2 - ottobre 2004
LA PIAZZA
- Attualità-
“Verso la Calabria, i calabresi transfughi come me, hanno buoni motivi di rimorso:
per avere profuso le proprie intelligenze e le proprie attività in contesti lontani.
Non possiamo costruire un futuro saldo e stabile senza ancorarci alle solide basi del passato.”
INTERVISTA al Dr. VINCENZO IANNELLI, Procuratore della Repubblica a Pisa
“La posizione di terzietà del Giudice impone al Magistrato uno stile di vita agli antipodi da un pervicace
protagonismo o da una stretta contiguità con ambienti politici o sociali ideologicamente caratterizzati”
di Lino Daniele
Vincenzo Iannelli
Nato il 22.2.1944. Laureato con il massimo dei voti e pubblicazione della tesi in
diritto penale, nel 1966.
Inizia la carriera di magistrato nel 1969,
fino al 1973 come Procuratore della Repubblica a L’Aquila. Dal 1974 al 1976 Sostituto procuratore presso il Tribunale di
Pisa. Dal 1977 al 1995 applicato alla Procura generale della Corte di Cassazione.
Dal 1995 al 1997 svolge le funzioni di Sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione. Dal marzo 1997 è Procuratore della Repubblica di Pisa.
"LA PIAZZA"
Mensile indipendente
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia
n. 82 del 25.02.1994
Editore
ONDA SUD Soc. Coop. a r.l.
Direttore responsabile
Saverio Ciccarelli
Capo redattore
Pino Carone
Redazione:
Giusy Calabrò, Lino Daniele,
Clementina De Angelis,
Riccardo De Fusco,
Antonio Ferrara, Elisa
Laureana,Damiano Nardo,Vittoria
Saccà, Maria Zuccalà.
Redazione:
via Pontorieri, 89861 Tropea (VV)
Tel/Fax 0963666081
Rep. Pubblicità & Marketing
Tel. 096345733
e-mail:[email protected]
Stampa:
Grafiche PAPRINT
via Orazio Falduti
Tel. 0963263703 - Ionadi (VV)
La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno
essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la
facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni
espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei
quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori
per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni
responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se
non pubblicato, non sarà restituito.
D. Lei è Procuratore della Repubblica di
Pisa, figlio di un Procuratore, nipote del Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, cugino dell’Avvocato generale della Corte di
Cassazione. Ha tutti i numeri per difendere la
Magistratura. E’ veramente una casta come alcuni suoi “nemici” affermano?
R. Non credo proprio che vi sia qualche nemico, come lei dice, degno di rispetto, che possa
definire oggi la Magistratura una casta. A meno
di intenderci sul significato che si intende attribuire al dato linguistico. Se per casta si intende
una istituzione che sollevi alti steccati ideologici rispetto alla gente, debbo dirle che, e per estrazione e per storia esperenziale, la Magistratura
in Italia da tempo trae la sua linfa dagli strati più
diversi della società, da un lato, e si è resa
promotrice, dall’altro, di battaglie storiche contro i gruppi di potere più radicati nella società, e
di quella visibile e di quella occulta.
Mi consenta di personalizzare ’impegno strenuo per la soluzione o per seri tentativi di soluzione di problematiche che stanno a cuore alla
gente: Falcone e Borsellino, da un lato, Mani
pulite dall’altro.
Se, poi, per casta intende riferirsi ad una Istituzione dai connotati identificativi esclusivi, tale
da occupare nel contesto politico -sociale una
posizione singolare, costitutiva di un unicum,
debbo convenire con il polisenso della sua domanda provocatoria, in proposito mi sembra che
non abbia,e comunque non debba aver perso
molto della sua attualità il pensiero, espresso
ormai tanti anni or sono, pur con una enfasi che
la modernità dei tempi relega in contesti sorpassati, di Piero Calamandrei che nel suo “ Elogio
dei giudici scritto da un avvocato”, riferendosi
ai giudici dell’epoca, scriveva di un ordine di
asceti civili, condannati, in una società sempre
più sprezzante dei valori morali, alla solitudine,
all’ isolamento, in certi periodi anche alla miseria
ed alla fame e tuttavia capaci di rimanere con
dignità e discrezione al proprio posto anche in
tempi di generale rovina, per cercare di introdurre nelle forme spietate della legge la comprensione umana della ragione illuminata dalla pietà.
Certo, è vero, quei tempi sono ormai lontani,
ma la posizione di terzietà del Giudice nel contesto istituzionale e nel contesto sociale, in versione conflittuale, impongono al Magistrato uno
stile di vita agli antipodi da un pervicace
protagonismo o da una stretta contiguità con
ambienti politici o sociali ideologicamente caratterizzati e comunque vicini a posizioni di parte.
D. La Magistratura per la prima volta nella
sua storia ha proclamato uno sciopero. Come
vede questa iniziativa?
R. Non per la prima, ma per la seconda o
forse per la terza volta. Lo sciopero per il Magistrato è un evento eccezionale, extra- ordinem. E
perciò stesso costituisce nella sua esperienza di
vita un fatto doloroso, perché contrario, a mio
avviso, alla posizione istituzionale che la Magistratura occupa nell’ attuale assetto costituzionale. Ancore più grave se si pensa che le ragioni
di carattere economico, ma in un conflitto frontale, sul piano della revisione dell’ ordinamento
giudiziario che costituisce il dibattito attuale nell’
aula parlamentare.
Non entro nel merito della discussione, anche se non ho difficoltà a dichiararle che quel
progetto in molti punti non è condivisibile, ma
comunque mi auguro perfettibile nel corso dei
lavori parlamentari. E ritengo ancora che la dialettica parlamentare debba trovare un punto di
incontro e non di scontro per lo meno nella
condivisione di due prospettive, storica l’una,
ideale l’altra: la prima impone l’esigenza di una
riforma per la vetustà di un ordinamento giudiziario che risale ad oltre un sessantennio, la seconda impone quella riforma per la sacrosanta
valorizzazione della professionalità, spesso in
passato mortificata per la mancanza di regole trasparenti, dei Magistrati.
Ma a parte tutto questo, la domanda importante che il fatto doloroso dello sciopero impone alle coscienza rinviene nella Carta costituzionale le sue linee guida: se i giudici sono soggetti, e solo, alla legge, possono non esserlo alla
legge in fieri?
D. Come vede la separazione delle carriere
fra chi giudica e chi accusa? E’ veramente lesiva dell’indipendenza del Pubblico ministero ?
R. Quello della separazione delle carriere o
anche della separazione delle funzioni è l’argomento che oggi spacca non solo il mondo politico ma anche il mondo degli operatori del diritto,
magistrati ed avvocati. Sarà sempre una discussione sterile nella misura in cui i grandi principi
che ne vengono coinvolti, l’indipendenza,
1’eguaglianza, 1’imparzialità del giudizio, la obbligatorietà della azione penale non si misurano
con l’esperienza giudiziaria, con quello che in
realtà accade nella realtà giudiziaria e
giurisdizionale. Da un lato, le ragioni del sindacato degli avvocati che si domandano perché le
posizioni procedimentali e processuali dei P.M. parte su un piano paritario con l’ indagato o imputato a fronte di un giudice terzo, equidistante
da entrambe le posizioni - non debbano trovare
una corrispondenza sul piano ordinamentale attraverso per l’appunto il distacco del p.m. dal
Giudice. Dall’altro lato, le ragioni della magistratura associata che vede nella paventata e minacciata separazione un attentato alla indipendenza
del P.M. ed un viatico per la sua fagocitazione
nell’ alveo segnato dall’ esercizio del potere del
Ministro, e comunque del potere esecutivo.
Forse hanno ragione e torto gli uni e gli altri:
il sindacato nella misura in cui ,da un lato, pretende un maggior “distacco” del P.M. dal Giudice, dall’altro, nella misura in cui dimentica che il
P.M. è sì una parte, ma qualificata dall’ essere
pubblica e quindi funzionale a perseguire gli interessi dello Stato e della società. I magistrati,
d’altro canto, sono giustamente preoccupati che
la separazione allontani il P.M. dalla cultura della
giurisdizione, e lo sono ingiustamente nella misura in cui postulano che solo 1’assetto attuale,
al di là delle profonde differenze che
LA PIAZZA
garantire la conservazione di quella cultura. Entrambi, Magistratura e Avvocatura, peraltro,
non potrebbero che convenire su un dato
empirico difficilmente contestabile: l’obbligatorietà della azione penale è un principio astratto che non trova corrispondenza piena nella
realtà. Non si può punire tutto e tutti a fronte di
una palese discrasia che si pone tra idealità e
concrete potenzialità.
E se tutto questo è vero, la vera
problematica, sottesa al problema della separazione delle carriere ovvero delle funzioni, si
concentra nella domanda: quali dovrebbero
essere i criteri di priorità dei procedimenti da
istruire e delle modalità di investigazione. Domanda che non ha senso proporre al Giudice
che ha il divieto del non liquet, ma che ha senso domandare ad ogni Ufficio di Procura.
Ed ancor prima di porsi il problema del soggetto legittimato alla risposta, bisogna risolvere il nodo costituito dalla domanda di quale
natura è la problematica posta: tecnico - giuridica o latamente politica? Mi sembra chiaro che
la risposta sia nel secondo senso. E proprio
perché in tal senso, la risposta deve essere
estremamente preoccupata della salvaguardia
dei principi aurei sottesi al principio tendenziale
della obbligatorietà della azione penale: legalità,
imparzialità, eguaglianza. In anni risalenti Alessandro Pizzorusso, dalla cattedra della
prestigiosa università pisana, indicava nel Parlamento la sede dove discutere e delineare le
linee di politica criminale e quindi i criteri di priorità che avrebbero dovuto costituire la guida
tendenziale della azione delle singole Procure.
Il che sarebbe la soluzione preferibile in un
regime di democrazia parlamentare matura. Non
lo è, invece, in un sistema parlamentare dove il
criterio maggioritario è onnivoro, capace di
percorrere strade parossisticamente
maggioritarie, senza una costruttiva dialettica
tra le parti contrapposte per la ricerca di soluzioni compromissorie, mediatrici cioè di valori
contrapposti e degni ognuna della massima
considerazione.
Si potrebbe forse pensare alla costituzione
di una Autoritj, di un Consiglio Superiore dei
P.M., di cui facciano parte rappresentati delle
massime cariche istituzionali: penso,anche se
decaduti per ragioni temporali, al Presidente
della Repubblica, ai Presidenti delle Camere, al
Presidente ed ai giudici della Corte costituzionale, et similia.
D. E’ stato per ventuno anni giudice di
Cassazione, poi è diventato Procuratore della repubblica a Pisa. Perché questa scelta?
R. Per più di venti anni ho svolto la mia
attività di Magistrato presso la Procura Generale della Corte dei Cassazione, esercitandovi
pienamente fin dal 1981 al Marzo 1997 le funzioni di Sostituto Procuratore Generale. La Corte
di Cassazione costituisce, o dovrebbe costituire, il traguardo nella carriera di un Magistrato:
ci si arriva e si rimane solitamente fino alla pensione. Il mio percorso professionale è stato diverso: arrivare giovanissimo in Corte per allontanarsene, ritornando alla giurisdizione di merito con un bagaglio tecnico giuridico maturo,
come solo 1’esperienza della Corte è in grado di
fare acquisire. Perché questa scelta? mi chiede.
Forse perché le barricate, i posti di frontiera mi
piacciono di più delle fortezze consolidate.
D. Lei quando ha un po’ di tempo libero
viene sempre a Tropea. Cosa la spinge e verrà
ad abitarci anche in pensione?
R. Ho vissuto in Calabria solo fino a dodici
anni. Poi sono stato cittadino del Paese: Ta-
- Intervista portato dietro tutta la mia “calabresità”. Mi
definisco un calabro- saudita per rimarcare i
valori del mio Sud, della mia Calabria, del mio
mare mediterraneo. I valori della cultura greca,
i valori che la miseria della povera gente del
Sud, un tempo sfruttata, oggi ingannata, ha
promosso nei tempi delle migrazioni feroci fuori o dentro il Paese: l’amicizia, la solidarietà, la
testardaggine nel raggiungere una promozione sociale ed economica per troppo tempo negate. Ed i valori della tradizione: non possiamo
costruire uno stabile e saldo futuro senza ancorarci alle solide basi del passato. da cui proveniamo: la famiglia, la tradizione storica. L’amore per la Calabria,ancora, è venuto rafforzandosi per il ricordo sempre vivo delle
frequentazioni, anche se da fanciullo, con Padre Francesco Mottola, e dopo, per le letture
dei suoi diari: esempio luminoso di una santità
eccelsa intrisa di Calabria.
Sono ormai tappe sicure ed inderogabili i
miei pur brevi soggiorni tropeani ed a Capo
Vaticano, terra quest’ultima di elezione: la
rivisitazione del cimitero a Novembre. il Natale
tra i vicoli di Tropea liberati dalla massa dei
turisti chiassosi in Dicembre- Gennaio, la messa pasquale nella cattedrale normanna della
città, il riposo rigenerante nel mare splendido
calabrese d’estate.
D. Alcuni personaggi illustri, vorrebbero fondare un “Club degli amici di Tropea”. Vi parteciperà e cosa auspica per il futuro di Tropea?
La mia calabresità mi spinge a osservare con
grande simpatia ogni iniziativa culturale che valga la promozione di una terra, la Calabria, verso
cui molti, i calabresi transfughi come me, hanno
buoni motivi di rimorso: per avere profuso le
proprie intelligenze e le proprie attività in contesti lontani, o per determinazioni giovanili o per
necessità. Il che, però, non ha sminuito, anzi
potenziato i legami per una terra il cui ricordo è
da sempre venato da profonda nostalgia.
Il futuro di Tropea è necessariamente legato al futuro dei Comuni vicini, quelli collinari e
quelli marini. Solo con un sforzo sinergico delle varie e diverse potenzialità la Città potrà garantire quella promozione culturale ed economica che è stata nelle sue tradizioni. Turismo.
da un lato.agricoltura selezionata dall’altro,
dovrebbero essere i motori promozionali di un
volano accelerante la efficienza della Pubblica
Amministrazione la sicurezza della struttura
ospedaliera, la trasparenza e la legalità di ogni
iniziativa economica.
Ringraziamo il dr. Iannelli per l’intervista che
ci ha concesso con l’augurio di sempre maggiori successi !
ottobre 2004 - pag. 3
Auguri a Sua Eccellenza
il Vescovo
Il giorno 8 settembre nella Cattedrale di
Mileto si è svolta una solenne celebrazione
per festeggiare i cinquanta anni di sacerdozio e i venticinque anni di episcopato di S.E.
Mons. Tarcisio Cortese. Anche il nostro giornale si unisce alle tante dimostrazioni di
affetto e stima che il Vescovo sta ricevendo
in questi giorni.
Anche quest’anno l’Associazione Culturale
Anthropos in collaborazione con gli Amici della
Fondazione Don Mottola, organizzerà dei seminari di studio e di approfondimento di
tematiche socio-culturali. Il tema per l’anno
2004-05 sarà: I COSTI UMANI DEL DIALOGO. I dieci incontri previsti saranno come di
consueto preceduti da una breve introduzione
di due relatori esperti e saranno poi conclusi
da dibattito e dagli interventi dei presenti.
Il programma si svilupperà nel modo seguente:
16/10 Datore di lavoro e lavoratore; 30/10 La
mia terra; 13/11 L’amicizia, il fidanzamento,
il matrimonio; 11/12 Genitori e figli; 22/01 Cittadini e istituzioni; 12/02 Gli anziani; 26/02
La coscienza; 12/03 I colleghi; 02/04 Docenti e
discenti; 16/04 Stati e religioni.
Il Consiglio direttivo dell’associazione nel preparare i lavori, ha rivolto particolare attenzione
al mondo giovanile coinvolgendo nell’iniziativa gli Istituti scolastici del comprensorio, sarà
infatti previsto l’attribuzione del credito
formativo agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari.
(P. C.)
pag. 4 - ottobre 2004
OSPEDALE DI TROPEA
Una iniezione di fiducia dai nostri sanitari
di Maria Zuccalà ed Enzo Taccone
A quanti lo davano per spacciato ed in lenta ed inesorabile agonia e a quanti contavano i giorni per la definitiva
chiusura, diciamo che l’Ospedale di Tropea non solo gode di
ottima salute ma è stato potenziato nei reparti e nella struttura.
Tutto questo grazie alla nuova gestione di Armando Crupi,
manager dell’Azienda Sanitaria che vede come nuovi responsabili: il dr.Tripodi Francesco, Direttore Sanitario e il dr. Sandro
Cortese, Direttore Amministrativo del P.O.U. ed il Dr. Francesco Miceli, Direttore Sanitario Aziendale.
Ci siamo recati presso l’Unità Ospedaliera dove siamo
stati accolti con spirito di collaborazione e con la disponibilità a raccontarci la attuale situazione. Il dr. Tripodi ha
volutamente tralasciato di riferirsi al passato per affrontare le
tematiche presenti al fine di organizzare al meglio il futuro. Il
tutto con una strategia non politica e che punta di più sulla
professionalità e l’esperienza maturata nel tempo.
Con grande soddisfazione ci riferisce che è stato centrato l’obiettivo dell’emergenza estiva con un Pronto soccorso
sempre all’altezza di ogni emergenza grazie alla bravura ed
allo spirito di servizio del personale medico e paramedico
che ha persino rinunciato
alle vacanze. Si respira quindi un’aria nuova in contrasto con il clima rassegnato
dei periodi precedenti e si
nota una partecipazione attiva da parte degli addetti ai
lavori. Apprendiamo che è
stata
potenziata
l’endoscopia grazie alla professionalità del dr. Lino
Purita e l’apporto determinante del dr. Scozzarro. Vengono infatti realizzati in maniera egregia interventi in
Il Direttore Sanitario dr. Tripodi endoscopia (ERCP) in loco
mentre prima era necessario
dirottare i pazienti ad altre ASL (Catanzaro e Reggio Calabria).
Anche in chirurgia si sono verificati cambiamenti positivi
riattivando un’altra sala operatoria alla conduzione della quale
il dr. Miceli con i suoi collaboratori unitamente ai dottori
anestesisti fanno di tutto per soddisfare le esigenze dei pazienti. Si sa infatti quanto l’attività chirurgica sia il fiore all’occhiello di ogni Azienda sanitaria.
E’ questo lo scopo della nuova gestione che vuole
principalmente far recuperare la fiducia dell’utenza nella struttura ospedaliera dove la qualità dei servizi può solo migliorare
e soddisfare quanti finora si sono rivolti presso altre strutture.
Sono stati potenziati il servizio di Otorinolaringoiatra affidato al dr. Sorrentino il quale utilizza la sala operatoria due
volte la settimana ed il servizio di dermatologia. Anche il reparto di oncologia ha avuto un potenziamento con quattro
posti letto oltre al Day Hospital mentre il servizio di oculistica,
già presente come ambulatorio, sarà migliorato in un prossimo futuro. Il 118 ha lavorato a pieno ritmo durante l’estate
con un’ambulanza sempre pronta per le emergenze ed un’altra in servizio continuo. Il rapido e tempestivo intervento ha
salvato più di una vita. C’è qualche speranza di riaprire il
reparto di Ostetricia la cui chiusura aveva lasciato perplessità nei tropeani.
Sempre meglio va il reparto dialisi del Dr. Gioffrè apprezzato da ospiti in vacanza a Tropea provenienti da altre regioni d’Italia. Aggiunge, il Dr. Tripodi, che il reparto Ortopedia
ha momentaneamente sospeso gli interventi chirurgici mentre continua la propria attività diagnostica in attesa di potenziare il personale medico. Per quanto riguarda la
ristrutturazione igienico sanitaria è stato dato l’appalto delle
pulizie ad una impresa specializzata. Si sta anche provvedendo a dotare le stanze dei pazienti di condizionatori d’aria.
Miglioramenti che avranno di sicuro un riscontro positivo
nella psiche dei pazienti.
Sin qui le buone notizie ricevute dai responsabili del nostro Ospedale. Ci auguriamo che vengano ad esaurirsi i cosiddetti viaggi della speranza e che, grazie all’impegno ed
alla professionalità dei nostri medici, gli utenti ricorrano, con
LA PIAZZA
- attualità-
Screening per il diabete in piazza Ercole
Vittoria Saccà
Si è conclusa con la tappa a piazza Ercole l’iniziativa portata avanti, in molte
cittadine della provincia, dall’associazione diabetici Fand Calabria “Diabaino VipVip dello Stretto”, con sede a Gallico di Reggio Calabria, presieduta dalla dott.ssa
Gabriella Violi e diretta da Mariantonella Ferraro esperta di terapia insulinica con
microinfusione. Sono stati in molti, cittadini e turisti, ad avvicinarsi presso l’unità
mobile di diabetologia, per sottoporsi allo screening glicemico sul diabete mellito.
L’esame è stato gratuito e si è inserito nell’ambito di una iniziativa organizzata dalla
stessa associazione di concerto con l’amministrazione comunale e l’Asl n° 8 di
Vibo Valentia; infatti il personale che ha effettuato gli screening era composto da
medici e infermieri dell’unità operativa di diabetologia e endocrinologia dell’ azienda sanitaria vibonese diretta da Mario Luciano che, in questa occasione, ha collaborato al massimo per una perfetta organizzazione.
Già da diversi anni, ormai, quest’associazione nazionale, nata per la tutela dei
pazienti diabetici, porta avanti queste iniziative durante i periodi estiva, ha dichiarato Luciano, al fine di far conoscere la malattia con l’aiuto di esperti; significativa
è stata infatti la presenza in questa occasione di Eros Barantano primario
endocrinologo dell’ospedale Biancovallo in provincia di Verbania in Piemonte.
“Noi l’abbiamo supportata rispondendo alla sua richiesta e fornendo infermieri
specializzati” e collaborando cercando di favorire l’organizzazione, così come i
sindaci di Ricadi e di Tropea in collaborazione con la dirigenza nella persona di
Armando Crupi. All’associazione è stato chiesto di fare attività promozionale e
d’informare i cittadini su questa malattia cronica considerata malattia sociale. “Nel
vibonese – ha proseguito Luciano- essa incide per il 6-8%; ciò significa che su 120
mila abitanti abbiamo una popolazione di oltre 10.000 pazienti diabetici, fortunatamente adulti. Nella fascia giovanile ha un’incidenza molto più bassa; nella provincia si aggira su circa 1400-1500 bimbi e giovani diabetici. Noi siamo organizzati per
affrontare questo problema, abbiamo un centro di diabetologia e endocrinologia a
Vibo e quanto prima inizieremo a capillarizzare meglio con la riapertura di centri
diabetologici ben attrezzati”. E sarà riaperto anche presso il nostro presidio
ospedaliero, ce ne dà conferma il dg Crupi anch’egli presente presso l’unità mobile
per sottoporsi allo screening. “Questa è una bella iniziativa – ha dichiarato- fatta
da colleghi che si danno molto da fare per far conoscere questa patologia con la
quale si può anche convivere bene, conoscendola e cambiando stile di vita. In
questo contesto si diffonde il modo come prevenirla e curarla, soprattutto la glicemia
dei giovani. Abbiamo dato la nostra disponibilità perché rientra nella campagna di
educazione alla salute, diciamo che prevenire è meglio che curare facendo conoscere alla gente il modo per combattere il diabete quindi le precauzioni da prendere
e convivere con questa patologia. Noi avevamo a Tropea un centro diabetologico
ideato dal dottor Luciano,- ha proseguito - che però negli anni si è perso, ma
adesso, poichè il primo amore non si scorda mai, egli è disponibile a farlo ritornare
ad essere operativo. Ed oltre a
questo, ritorneranno altri servizi;
porteremo anche la tac, cosa impensabile fino ad alcuni tempi addietro, stiamo ristrutturando i locali e per la fine dell’anno la struttura ospedaliera rinascerà a nuova vita” (come l’araba fenice!).
Il primario Barantano ha spiegato che in Italia vi sono circa
2500000 diabetici oltre ad un numero rilevante di persone, stimabile
intorno ad un milione, che sono
diabetiche e che ancora non lo san- l’unità mobile in piazza Ercole
no “nel senso che il diabete, per
manifestarsi, può impiegare un tempo che va dai 5 ai 10 anni, è chiaro che, molte
volte, alla scoperta del diabete ci sono anche le complicanze”. Malattia sociale,
dunque, visto che abbiamo una popolazione dove vi sono tra 4 ,5 % di ammalati. Al
di sopra dei 45 anni è bene controllarlo spesso poiché il diabete è una patologia
dove bisogna intervenire giorno per giorno per regolarlo, altrimenti può diventare
come una bomba ad orologeria che se non viene disinnescata causa seri danni.
Oggi, ha proseguito il primario, la tecnica è vicina ad un controllo quasi ottimale
anche per il diabete che richiede la terapia insulinica. Esistono due tipi di diabete:
di tipo uno e di tipo due. Nel primo caso, il pancreas non produce affatto l’insulina,
nel secondo che è più diffuso e si manifesta intorno ai 40 45 anni, vi è la presenza
d’insulina ma non è sufficiente per fronteggiare l’emergenza. E’ necessario dunque ridurre il peso, mangiare in modo equilibrato, fare attività fisica per tenere sotto
controllo questo “meccanismo diabolico” ; si può fare sport anche a livello sportivo, sono la prova i campioni olimpici diabetici. Secondo Barantano, è possibile
quindi vivere bene e a lungo anche se il meccanismo glicemico non funziona alla
perfezione; è necessario capire la malattia, capire se stessi, e seguire determinate
regole. “Il diabete è una malattia per persone intelligenti perché devono imparare a
sentire il proprio corpo, cosa li circonda, cosa sia migliore per loro”. Il sindaco
Domenica Cortese, si è detta soddisfatta dell’iniziativa “E’un segnale di miglioramento sul progetto salute che s’inquadra anche con il nostro pensiero”. Infine
Ferraro ha ringraziato tutti coloro che hanno sostenuto l’associazione in questa
iniziativa, compresa la polizia municipale; “il diabetico – ha concluso – è una
persona importane, deve essere sempre aiutato e sostenuto” perché possa con-
LA PIAZZA
-Attualità-
A colloquio con Valpedo Becagli,
trent’anni da turista a Tropea
In questi anni la città è senz’altro andata avanti, passando tuttavia
attraverso delle scelte discutibili e percorsi difficili.
di Lino Daniele
Valpedo Becagli è nato e vive a Signa,
una cittadina che oggi si può considerare alle
porte di Firenze. Opera nel campo dell’abbigliamento, ha partecipato a diverse manifestazioni e sfilate di moda, in molte parti del
mondo: Firenze, Milano, Parigi, Barcellona,
Colonia, Dusseldorf, Tokio e altre; occupandosi in alcune occasioni anche dell’aspetto
organizzativo.
Sebbene abiti a pochi chilometri dalla
Versilia, rinomata località turistica toscana,
ha scelto come luogo delle proprie vacanze,
Tropea, distante da Signa migliaia di chilometri. Ogni anno, puntualmente, nel mese di
agosto ritorna nella nostra città assieme al
suo gruppo familiare e di amici. Si considera
oramai un amico di Tropea e, per potervi essere utile, ha lanciato l’idea di fondare un
club che raccolga gli “Amici di Tropea”. Idea
che il nostro giornale ha fatto propria e che ci
ha spinti ad intervistarlo. Dopo il suo ritorno
da un viaggio alla scoperta di Pentadattilo,
Scilla, Gerace e San Luca, ecco le risposte che
ci ha rilasciato qualche giorno prima di ritornare a Firenze per riprendere le sue attività
commerciali. Ci ha dato in omaggio un libro
che ha scritto sulla sua città. Forse nei ritagli
di tempo scriverà qualcosa su Tropea, considerata ormai la sua seconda città.
Al sig. Becagli chiediamo quando è venuto per la prima volta a Tropea?
Nel 1975, dopo diciassette ore di viaggio
da Firenze, con un Maggiolone cabrio, insieme
a mia moglie, al figlio di nove anni e ad una
giovane amica.
L’ha indirizzata qualcuno o è stata una
sua scoperta?
La località mi fu suggerita da Salvatore Delli
Guanti (la cui madre è originaria di Tropea). Un
rappresentante di abbigliamento e mio caro amico.
Quali furono le prime impressioni che ricevette ?
Ricordo che uscii dall’autostrada e percorsi la statale da Praia a mare; all’inizio non ebbi
una buona impressione di questo tratto di costa calabra. Anche quando arrivai a Tropea,
prima di scendere con le valigie in albergo, volli
verificare subito com’era la cittadina Entrando
sul corso principale ricevetti immediatamente
una sensazione positiva, che aumentò mano a
mano che ammiravo le strutture dei palazzi che
si ergevano nel centro storico, creando una
atmosfera magica. Tornando verso l’albergo ai
miei cari che mi attendevano, dissi di scendere
immediatamente perché ci trovavamo in un paese bellissimo dove il paesaggio si coniugava
con la storia, unendosi in un mare quasi unico.
Mare quasi unico, dai molti colori che, per deformazione professionale, paragono spesso, assieme a pochi altri, ad una “cartella colori”.
E’ stato un amore a prima vista o è maturato con il tempo ?
Dopo il primo anno, cominciai a conoscere
meglio le persone, con alcune delle quali sono
fraternamente legato da quasi trent’anni; trovando appena possibile l’occasione per incontrarsi, in particolare durante i loro passaggi da
un paese oramai molto conosciuto da parte loro.
Nello stesso tempo iniziai a coprire altri luoghi vicino Tropea, altre spiagge incastonate
fra le rocce (Riaci), innamorandomi sempre più
di questo paese a cui oggi sento sempre più di
appartenere.
Da allora è tornato puntualmente ogni anno?
Da allora, tranne tre/quattro volte, per motivi familiari del tutto particolari, sono sempre ritornato a Tropea per le mie vacanze, e sempre
nello stesso albergo. Ma, pur avendone l’opportunità, mai ho cambiato luogo di vacanza estiva.
In questi lunghi anni, secondo lei, la città
è rimasta ferma o è progredita ?
La città è senz’altro andata avanti, passando attraverso scelte discutibili e percorsi difficili. A mio parere, l’errore di scelta fu fatto nel
1975 (forse anche prima) quando arrivai per la
prima volta e mi trovai di fronte a cortei
inneggianti al “campeggio libero”; riflettei che
un luogo così suggestivo non aveva le caratteristiche per affrontare simili emergenze. Pur
comprendendo anche le ragioni di questi giovani che volevano anch’essi godersi un simile
paradiso. Ma il mio giudizio verteva solamente
su una scelta “commerciale” che fu intrapresa.
Seguì poi la fase di peggioramento degli
anni ’80 (droga, sporcizia, caos, pochi controlli), il recupero degli anni novanta (verso la fine)
più ordine, più pulizia organizzazione e precisazione del lungomare (pavimentazione strada
e marciapiedi) e inizio del recupero del centro
storico, un vero patrimonio. Anche se rimane
ancora tanto da fare.
Un’idea per prolungare la stagione turistica ?
L’idea del prolungamento della stagione turistica sta proprio nella programmazione e nella comunicazione, per far rientrare Tropea in
un circuito nazionale ed internazionale, come
Capri, Postano, Ravello, Taormina. Ed allora è
necessario promuovere eventi, precisare ed istituire premi culturali, letterari, di spettacolo,
demandando tutto ciò a professionisti o a studi del settore, promovendo l’immagine globale
di Tropea (eventi-storia-arte-mare-vacanze).
L’anno prossimo tornerà ?
Detto quanto sopra sembra scontato (al di
là di problemi di altra natura) che sarò ancora a
Tropea nei prossimi anni.
Lei, oltre ad essere un amico di Tropea, lo
è anche della Calabria.
E’ stato a San Luca, che
impressione le ha fatto
il paese di Corrado
Alvaro?
Ho voluto conoscere anche altri luoghi e paesaggi della Calabria,
spesso contrastanti fra
loro. Basti pensare alla
bellissima Sila con i suoi
laghi, a Gambarie, alle
Serre, ma soprattutto mi
hanno colpito le differenze che si evidenziano fra
paesi molto vicini fra
ottobre 2004 - pag. 5
Luca, un tempo presentato negativamente dai
mass-media , che ne hanno costruito una falsa
immagine, contrapposto ad una Gerace molto
frequentata da turisti di tutto il mondo, di una
bellezza storica particolare, che trasuda dalle
chiese che sono dei veri musei, con il paese
ordinato e preposto ad accogliere il turista. E’
un paese al quale ci si potrebbe ispirare per
ottenere un miglioramento evidente. E ancora
mi ha colpito Pentidattilo (semisconosciuta anche ai calabresi), fotografata su molte riviste
internazionali e da importanti fotografi; questo
magico paese che oramai non esiste più e che
diventato patrimonio europeo; dove operano
centinaia di studenti a periodi, che si occupano della piccola manutenzione e della pulizia.
Organizzerà qualcosa per lanciare l’immagine di Tropea a Firenze ed in Toscana ?
Ho sempre fatto opera di promozione per
Tropea in Toscana, facendo arrivare nel corso
di questi anni centinaia di persone. Ma bisogna organizzare qualcosa di più professionale,
ci vuole un’idea (o più), ed una volontà da parte di coloro che sono o saranno preposti a svolgere questo ruolo importantissimo.
Ad esempio il viaggio per raggiungere
Tropea con l’autostrada è sempre un’avventura. Fino a qualche anno fa da Firenze si impiegava dalle dodici alle diciassette/ diciotto
ore. Bisogna favorire l’uso della ferrovia, ma
soprattutto dell’aereo, i cui costi oggi sono
troppo elevati, considerato che i viaggi offerti
dalle compagnie hanno quasi lo stesso costo
necessario per raggiungere località esotiche
molto più lontane.
Da ultimo vorrei aggiungere un ringraziamento all’Hotel Virgilio, che mi ha consentito
di trascorrere bellissime vacanze. E qui è doveroso da parte mia ricordare l’amico Virgilio, vigile, attento, premuroso, quasi maniacale, per
soddisfare ogni esigenza del cliente, tanto da
essere apprezzato e ricordato dai turisti anche
dopo essere rientrati nelle loro città. L’Hotel
Virgilio, in verità, è stato per me sintesi di quanto io pretenda da una vacanza (anche se abituato a frequentare per professione alberghi in
varie parti d’Italia e del mondo): ottima cucina,
servizi sempre all’altezza, personale cordiale e
professionale. Un’altra situazione favorevole
l’ho riscontrata negli stabilimenti balneari , in
netto miglioramento. “Il Calipso” ha servizi,
parcheggi ed anche una cucina molto ricca, con
specialità calabresi.
Qual è la Sua idea per costituire un club
“Amici di Tropea” ?
Dovrebbe funzionare come un vero club, che
comunichi, ad esempio, nel corso dell’anno, cambiamenti, aggiornamenti, programmazione della
stagione. Dovrebbe promuovere l’accoglienza,
organizzare una festa di incontro fra gli amici e
far conoscere Tropea ai nuovi arrivati.
pag. 6 -ottobre 2004
- Attualità-
Stagione turistica verso la fine: è il momento di tirare le somme
“Costa degli Dei”
le ragioni del calo turistico
Siamo solo ai primi di Settembre e si può
già parlare di stagione turistica chiusa. Il 70 %
dei vacanzieri ha concluso le ferie; le strade si
stanno “desertificando”, le spiagge iniziano il
loro processo di “svuotamento”, i locali sono
sempre meno visitati e il traffico è pressocché
inesistente. La domanda che nasce spontanea è: com’è andata la stagione turistica?
Le risposte sono state e saranno contrastanti, il turismo è una “materia” molto delicata per il nostro territorio che si trova ad essere
in continuazione sotto esame.
C’è, soprattutto da chi amministra la cosa
pubblica, la convinzione che le cause del “lieve” calo delle presenze turistiche sia da additare esclusivamente alla crisi generale che ha
colpito l’Europa e la sua economia. Dall’altro,
c’è, soprattutto da parte di chi con il turismo ci
lavora (tours operator, agenzie di viaggio, albergatori, imprenditori turistici, ristoratori etc.)
un’altra spiegazione al “pesante” calo delle
presenze nella “Costa degli Dei”: scarsissima
offerta di servizi ai vacanzieri e grave
disorganizzazione del turismo a tutti i livelli.
La battaglia” è iniziata, vedremo quale versione la spunterà!!!
un fatto è certo, non possiamo rischiare di
non riuscire a capire quali sono le reali motivazioni di questo significativo calo. Il turismo è
ed rimarrà la principale fonte per l’economia
della ‘Costa degli Dei” e della Regione. Per
poter dare ragione ad una spiegazione piuttosto che all’altra è opportuno innanzitutto analizzare attentamente la stagione turistica cercando di capire: che tipo di turismo abbiamo
avuto, in media per quanto tempo sono state
fittate le case, il prezzo di un appartamento per
ogni periodo, il livello dei servizi offerti, traffico, pulizia, eventi e soprattutto informarsi come
ha reagito la concorrenza alla crisi economica
europea.
Andiamo con ordine: traffico e condizione
delle strade: il problema traffico è uno dei “talloni d’Achille” più gravi del nostro territorio.
Le strade, a cominciare da quelle provinciali
sono inadeguate ad assorbire l’elevatissimo
numero di veicoli che invadono i nostri paesi.
Le strade rappresentano la “carta d’identità”
di un paese e le nostre sicuramente danno ai
turisti una bruttissima impressione di come
viene gestita la rete stradale e il turismo: scarsa segnaletica sia verticale che orizzontale,
scarsissima manutenzione del manto stradale,
illuminazione inesistente (soprattutto in tratti
ad elevato rischio) e manutenzione del verde
trascurata. Urge un adeguato piano traffico e
ammodernamento di tutta la rete stradale provinciale.
Pulizia ordinaria e straordinaria: quasi inesistente la raccolta differenziata (che produrrebbe dei benefici economici e ambientali importanti per i vari comuni e la provincia). Bisognerebbe potenziare il numero dei cassonetti
e installare cesti per l’immondizia nei punti nevralgici dei paesi: spiagge, zone pedonali, stazioni etc.). Viaggiando in macchina o in treno
non è raro incontrare carcasse di frigoriferi,
resti di autoveicoli e materiale di ogni genere
gettate nei letti delle fiumare o nei burroni.
Investire più risorse per la pulizia del terri-
e preservare l’ambiente.
Trasporti pubblici e privati: ogni paese di
mare deve far fronte e rispondere alle numerose richieste di spostamenti da parte dei
vacanzieri. Solo da alcuni anni si è sviluppata
spontaneamente: una rete di taxi e di servizio
con noleggio con conducente. Questo però
non è sufficiente, è necessario costituire cooperative e aumentare il livello di qualità di questi servizi.
Importante è attivare per i periodi estivi
navette da e per la spiaggia. da e per le stazioni aeroporti. Qualità dei servizi offerti: un paese o un territorio si definisce turistico quando
è in grado di ospitare vacanzieri di ogni nazionalità soddisfando le loro più disparate esigenze. Il Nostro territorio in fatto di servizi è
fra i più scarsi di tutta l’Europa. I parcheggi
custoditi sono un ‘miraggio” e oltre a rappresentare un buon sostegno all’economia del
comune risolverebbero l’angoscioso disagio
per il vacanziere: le multe da “guinness dei
primati” fatte. In centinaia di km di costa è raro
trovare bagni pubblici (anche questi, con la
tecnica dei gettoni potrebbero rappresentare
delle entrate per il Comune); gli scivoli per l’accesso a mare per i disabili sono degli optional
(eppure tempo fa la Regione Calabria ha emanato un bando che finanziava per il 70% la
costruzione di cinque scivoli per ogni Comune che avesse presentato richiesta).
Ma con tutte queste carenze di servizi,
come è possibile assegnare le 5 vele?
Affitti: ormai siamo tutti d’accordo che la
crisi economica provocata dall’euro e da altri
fattori c’è, ma nessuno ha cercato di abbassare i prezzi per attirare più turisti e allungare
così la stagione turistica. Se vogliamo che il
turismo continui a vivere è necessario agire
con onestà e creare cooperative tra commercianti ed esercenti turistici.
Concorrenza: il turismo è un’attività imprenditoriale e come tale bisognerebbe costantemente monitorare la concorrenza; conoscere le potenzialità dei concorrenti, i loro punti di
debolezza e le loro strategie vuoi dire essere in
grado di rispondere ai cambiamenti e combattere ad armi pari per il primato turistico. Sono
pochi i soggetti pubblici e privati impegnati
nel turismo nel nostro territorio che detengono queste informazioni. Qual è il turista tipo?
Quanto può spendere? Che servizio vuole etc.
etc., sono tutte informazioni importantissime per lo sviluppo di
questa attività.
Costruire una mentalità del
monitoraggio e dell’analisi della concorrenza rappresenterebbe un buon vantaggio
competitivo rispetto ai nostri
concorrenti..
Alla luce di quanto detto sopra, spero che chi è impegnato o
dice di essere impegnato nel turismo si dia da fare per costruire
un dibattito su questi argomenti, perché la Nostra principale carenza èrappresentata dal fatto
che manca la mentalità turistica
nel vero senso del termine.
LA PIAZZA
LE SAGRE DI ZAMBRONE
E SAN GIOVANNI DI
ZAMBRONE AGOSTO 2004
di Enzo Taccone
Il 12 agosto scorso si è svolta a Zambrone la
solita ed immancabile Sagra che tanti turisti richiama per gustare un buon piatto di fileja con
ceci ed altre specialità calabresi e per ascoltare
della buona musica con balli sotto le stelle.
Il giorno precedente, organizzata dal Circolo
Culturale Ricreativo 2000, si è svolta
l’estemporanea di pittura con il tema: “Zambrone,
la gente ed i suoi paesaggi”. Quindici artisti più
una pittrice che si è ritirata a causa di un malore,
si sono cimentati catturando gli scorci più suggestivi ed i particolari che più li hanno colpiti.
L’organizzazione è stata curata dal maestro
Peppino Vitetta. Una giuria qualificata ha decretato i vincitori: 1° Giovinazzo Francesco, 2°
Fortebraccio Antonio, 3° Fortebraccio Ercole
sono stati premiati dal Sindaco Landro e dal
Presidente del Circolo che hanno distribuito premi
in denaro, diplomi e medaglie.
Un pubblico numeroso ed attento ha ammirato le opere degli artisti ed il consenso è stato
evidente perché la maggior parte delle opere sono
state acquistate. Il giorno dopo ferragosto un’altra estemporanea è stata effettuata a San Giovanni di Zambrone, organizzata dall’Associazione “Nuovi Orizzonti” con il tema: “Il grano e l’olio
richiamo alla civiltà contadina, fonte e vita di
saggezza”: ben 17 partecipanti hanno realizzato
opere di spessore e di qualità. I vincitori: 1 –
Calello Lilly 2 - Zungri Francesco 3 – Lardani
Maria Grazia sono stati premiati il giorno successivo dal Vice Sindaco e dal Presidente dell’Associazione e dal Maestro Vitetta, durante la
Sagra del Pane e dell’olio, ben organizzata e premiata da un folto e numeroso pubblico.
C’erano i giganti, il gruppo folk Città di Vibo
Valentia, una mostra fotografica con la realtà di
San Giovanni di oltre 50 anni addietro, tante bancarelle e alcuni stand dove venivano preparati
all’istante Ceramiche, opere in vetro e
mostaccioli. Interessante un concorso a premi
sui piatti di una volta che ha ricevuto molti consensi. Tanta gente con la voglia di divertirsi è
rimasta sino alla fine della manifestazione.
La sagra, alla sua prima edizione, è perfettamente riuscita e si sa, in questi casi, che chi ben
comincia può e deve sperare di fare ancora meglio il prossimo anno.
Complimenti a tutti: ai Comitati, agli artisti e
agli addetti alla cucina perché non si sono risparmiati lavorando duramente con entusiasmo,
competenza ed un grande sorriso sulle labbra.
- Sondaggio-
LA PIAZZA
Primo grande sondaggio fra i villeggianti a Tropea
I TURISTI CI GIUDICANO !!!
Maggiori controlli sul traffico, sui prezzi e sui rumori molesti, più pulizia e più divertimenti. La ricetta suggerita dai villeggianti.
ECCO QUELLO CHE SI ASPETTANO I
TURISTI DALLA CITTA’
C’è solo da lavorare seriamente per migliorare
di Saverio Ciccarelli
Dall’ultima settimana di luglio, per circa un
mese abbiamo distribuito fra i villeggianti oltre
duecento questionari per sentire dalla loro voce
che impressione hanno avuto della nostra città,
quali carenze hanno riscontrato e quali aspetti,
a loro giudizio, andrebbero migliorati. Hanno risposto più di centocinquanta persone.
Le domande erano le più varie e riguardavano gli argomenti più disparati: cosa hanno
apprezzato di Tropea, che giudizio danno sull’ospitalità, sul commercio, sulla ristorazione,
sui servizi offerti dalla Pro loco, sui trasporti e,
da ultimo se torneranno a Tropea e , soprattutto, se la consiglieranno ai loro amici. Pur non
avendo l’indagine un fine scientifico, essa è utile
per sentire dalla voce dei turisti ( rigorosamente
esclusi tropeani tornati per le vacanze) cosa ne
pensano della nostra realtà turistica.
L’anno scorso abbiamo sentito tutte le categorie di commercianti ed abbiamo tratto le
dovute conclusioni, quest’anno abbiamo sentito chi viene dalle nostre parti per riposarsi e
ci siamo … messi in gioco.
Un lavoro del genere (che certamente andrebbe fatto con criteri più rigorosi dall’Assessorato comunale al turismo, dalla Pro loco
o dall’Apt) non è stato mai fatto negli ultimi
venti anni e per noi vuole essere uno stimolo
per chi di competenza ad affrontare più seriamente il fenomeno del turismo a Tropea. Abbiamo letto delle dichiarazioni rilasciate da “addetti ai lavori” anche sul nostro giornale, che
hanno fatto sorridere più di un villeggiante.
Nel turismo a Tropea è ora di finirla con la
demagogia, la superficialità e la propaganda.
Bisogna dimostrare , oltre che essere, seri e
competenti. Le risposte al questionario ci hanno fatto conoscere in maniera molto realistica
cosa pensano i turisti della nostra accoglienza,
in tutti i settori, sono vere e riportano quello
che effettivamente la gente nota; le pubblichiamo così come ci sono state date e senza alcun
“filtro” di alcun addetto ai lavori (politico o
amministratore) che dice che va tutto bene.
Gli aspetti negativi nel paese e cosa migliorerebbero
Volutamente non abbiamo indicato delle possibili risposte per evitare di suggerire lamentele
o indicare delle soluzioni. Da una prima lettura si
nota chiaramente che, mentre quasi tutti apprezzano le bellezze naturali della città; il traffico e la
segnaletica scarsa e poco chiara, la poca pulizia, la mancanza di parcheggi a sufficienza e la
mancanza di divertimenti per i bambini, sono i
principali aspetti negativi che notano i turisti.
Il traffico, le isole pedonali, la segnaletica
poco chiara e scarsa, sono le prime cose che
vanno migliorate (il piano del traffico era già
stato criticato in Consiglio comunale e dalle
pagine di questo giornale, lo scorso anno, ma,
convinti di agire correttamente, nessuno ha riparato agli errori che ora gli stessi turisti ci indicano); ad essi si aggiungono, la pulizia (i
cassonetti sono sporchi e maleodoranti, nelle
glioramento degli accessi a mare (i “sempreverdi ascensori” che ogni assessore di turno da
trent’anni a questa parte dice che sta per installare, a cui si aggiungono nuove “stravaganze”
(auspicabili ma su cui esprimiamo dubbi) quali
la funivia, la seggiovia, le scale mobili e le auto
elettriche per i turisti) e poi la cura del verde e
dell’ambiente (più fiori e meno erbacce in tutta
la città, nelle principali strade di ingresso, ai piedi degli alberi e sui marciapiedi). Tutti gli spazi
verdi pubblici sono abbandonati a se stessi.
Giudizio sull’ospitalità
Oltre settanta turisti ci giudicano con un
“buono”; trentacinque definiscono l’ospitalità “ottima, stupenda, eccellente”. Alcuni poi ci
giudicano addirittura simpatici, umoristi ed accoglienti. Tre evidenziano che siamo un pò freddi “ quasi non apprezzassimo il turista non
calabrese”.Sommando i dati quelli positivi superano gli aspetti negativi.
Giudizio sui commercianti e sull’organizzazione
Anche qui la maggior parte dei turisti ci
giudica con un “buono” , che però si può migliorare. Oltre venticinque persone danno un
giudizio negativo pesante (fra cui il fatto che
alcuni commercianti parlano in dialetto). Tre addirittura rispondono che il turista è trattato come
“un pollo” da commercianti “approfittatori”;
dato che, se sommato ai diciassette che lamentano prezzi troppo alti e ai tredici intervistati che
definiscono il commercio pessimo, complessivamente fornisce un quadro su cui riflettere.
Oltre quindici persone non si esprimono e sei
considerano i commercianti e l’organizzazione
del commercio, ottima.
Uso dei trasporti pubblici e giudizio
Oltre l’ottanta per cento non ha utilizzato i
trasporti pubblici, il che riflette perfettamente
l’eccessivo uso dell’auto privata che causa
aumento del traffico, carenza di parcheggi e
aumento dello smog e del “rumore di fondo”,
di cui si lamentano gli stessi turisti. Chi li ha
usati, li ha però trovati lenti, non puntuali, troppo affollati , non disponibili a tutte le ore e con
orari difficili da comprendere. Tre turisti li hanno trovati comodi, molto buoni e puntuali.Letti
in tal modo questi dati si dovrebbe: incrementare i parcheggi (magari a più piani come si dice
da tempo e, se costano troppo, costruendoli
poco per volta) , costringere tutti, nel solo mese
di agosto (residenti e non ) a parcheggiare la
macchina e far circolare solo i mezzi pubblici, in
numero adeguato. In un sol colpo si risolverebbe: il problema dei parcheggi, del traffico,
dei vigili che sono sempre pochi, delle multe,
dei rumori e dello smog.
Giudizio sulla ristorazione e sulla professionalità
Anche qui oltre la metà degli intervistati ha
giudicato positivamente la nostra ristorazione.
Un turista ha lamentato la scarsa igiene del
personale, il che dovrebbe far riflettere.
Circa i piatti tipici alcuni dicono che an-
ottobre 2004 - pag. 7
be fare ciò esaltando i prodotti locali e pubblicando opuscoli con le ricette tipiche tropeane.
La professionalità per tre intervistati è pessima.
Servizi offerti dalla Pro-loco
La maggior parte non ne ha usufruito e non
li ha conosciuti. Fra quelli che li hanno utilizzati, oltre venti sono rimasti soddisfatti; quattro
hanno detto che sono poco reclamizzati e tre
che l’orario di apertura andrebbe prolungato.
Manifestazione maggiormente gradita
E’ risultata il Tour di RTL; a seguire i concerti organizzati da Tropeamusica. Alcuni hanno sentito la mancanza del Teatro, manifestazione che l’anno scorso ha riscosso molto
successo.Oltre la metà degli intervistati non
ha risposto , molti altri hanno detto che mancano, che c’era poco da scegliere, che sono scarse e che non sono pubblicizzate. Diciotto intervistati hanno gradito le sagre.
E’ di tutta evidenza che le manifestazioni
maggiormente gradite, in un’ epoca di Tv e grandi eventi di piazza, sono state quelle di massa e
di portata nazionale (il Tour di RTL) e quelle di
contenuto culturale (il Teatro e la musica classica di Tropea musica). Diversi turisti hanno
manifestato il loro disappunto ponendo dei
punti interrogativi come per dire “ma di cosa
state parlando ?” Il che evidentemente ci pone
davanti ad un problema molto serio e finora
irrisolto: come fare per organizzare le manifestazioni nei mesi di luglio ed agosto, consentendo ai turisti di godere oltre che delle bellezze
naturali di eventi culturali e popolari di rilievo ?
Intrattenimenti da incrementare e da creare
Qui il lavoro per gli amministratori, le associazioni e gli imprenditori è già bell’e pronto. I
suggerimenti li danno gli stessi turisti. Avanzano richieste tutte e tre le fasce d’età (bambini, giovani e terza età): parchi e giochi per bambini (giocoleria, baby park e animazione anche
in spiaggia), discoteche, pub, karaoke, sport e
beach volley (per i teen-agers) e locali in cui
ballare il liscio, balere e manifestazioni di tipo
culturale (teatro e storia locale) per i “non più
giovani”. Trentacinque non rispondono.
Ventitré si lamentano che le manifestazioni
mancano o sono inadeguate.
Vengono suggerite le manifestazioni più disparate; ma qui bisogna fare un distinguo:
mentre le discoteche possono essere gestite
solo da privati e devono seguire una normativa molto rigida (e quest’estate a Tropea sono
state assenti), il karaoke, la musica in piazza, il
liscio, la giocoleria, il cabaret, il teatro all’aperto o dialettale, sono manifestazioni che il Comune, la Pro-Loco e le associazioni private
possono organizzare o affidare a cooperative
di animazione perché le gestiscano. E’ questione di fantasia, volontà e coordinamento fra i
vari enti. L’associazione che raggruppa gli anziani potrebbe, per l’estate organizzare delle serate di liscio, in piazza o magari sulla spiaggia.
Chi si occupa dei bambini potrebbe organizzare
animazione ed intrattenimento per gli stessi. E
associazioni musicali e sportive potrebbero organizzare anche eventi di tale genere durante
l’estate. Distribuendo le manifestazioni settimanalmente nei mesi di luglio ed agosto, il problema dell’animazione estiva sarebbe risolto. Per il
tutto necessita un clima di collaborazione, che
non c’è, fra Comune, Pro-Loco ed Associazioni.
Con poca spesa e molta applicazione, sarebbe
risolto in parte il problema delle manifestazioni
“spicciole” a Tropea, durante l’estate.
Bisogna dare atto che solo Tropea musica,
Plurale femminile e la Pro-loco (con le sagre)
sono riuscite a fornire quel minimo di vivacità
all’estate tropeana che, quest’anno, con la mancanza del Teatro all’aperto è stata veramente
poco attiva. Va detto inoltre che le poche manifestazioni che ci sono state, non sono state
pag.8 - ottobre 2004
te. Anche qui un gigantesco cartellone in piazza
(ben collocato) con una scritta luminosa aggiornata quotidianamente, potrebbe servire a rendere note
le manifestazioni dell’estate tropeana.
Zone collinari ed entroterra
Per quanto la Provincia di Vibo si sia sforzata
negli anni scorsi di reclamizzare anche l’entroterra
del territorio, quasi la metà degli intervistati non
ha visitato alcun paese collinare. Dieci persone
hanno visitato Brattirò, dieci Monte Poro, due
Capo Vaticano, sette Vibo Valentia. Il turista che
viene a Tropea si ferma qui e non gira per conoscere altri posti. La motivazione può essere o la scarsa
durata del soggiorno, che non concede il tempo
per “approfondire” la conoscenza dei luoghi oppure la poca propaganda che si fa delle zone limitrofe. Forse sono vere entrambi le motivazioni.
Anche qui bisognerebbe che i paesi
dell’entroterra creassero maggiori occasioni di
divertimento (più numerose e distribuite su tutto
il mese di agosto), valorizzando così le tipicità locali e “alleggerendo” la presenza di persone nel
territorio tropeano. Qui il discorso dovrebbe essere di sinergia e non campanilistico, in modo da organizzare manifestazioni varie e diverse distribuite
sui quattro comuni interessati.
Certo è un vero peccato che Spilinga, Brattirò,
il Monte Poro, Capo Vaticano non vengano valorizzate e quindi conosciute dai turisti che soggiornano a Tropea.
******
Se letti con intelligenza da chi amministra a
tutti i livelli, questi dati, possono rappresentare
un’agenda di lavori, per un buon amministratore.
Su alcuni punti, come “ ristrutturare il centro storico”, ascensori per il mare e altro non chiediamo
né pretendiamo interventi immediati, anche se le
parole e le promesse sul punto si sprecano da oltre
venti anni, senza seguito, ma su altri “interventi di
scarsa portata” (più cestini per i rifiuti, pulizia dei
cassonetti, guardia medica fuori dal centro città,
giochi per bambini, segnaletica non adeguata, chiusura completa del centro storico al traffico, vigilanza su schiamazzi notturni e prezzi alti e troppo diversi, più manifestazioni e meglio reclamizzate, trasporti più efficienti e frequenti, migliore organizzazione nei servizi, ecc..), dove gli investimenti economici ed organizzativi sarebbero minori, lì chiediamo risposte immediate, programmate ed attuate
già da oggi. Propagandare il “turismo
destagionalizzato” e poi far trovare il paese in condizioni di caos, disordinato e sporco dimostra una
incapacità a gestire la situazione. Di fronte a questi
interventi ordinari di organizzazione del paese,
non c’è alibi per nessun amministratore: o non c’è
volontà o non c’è capacità, nell’uno e nell’altro
caso, bisogna cercare di fare uno sforzo in più,
altrimenti vanno riconosciuti i propri limiti e chiesto scusa alla cittadinanza ed ai turisti.
Michele Celano ha vinto il
terzo premio al Concorso di
poesia dialettale di Rombiolo
Il nostro concittadino, Michele Celano, oggi dipendente dell’Agenzia delle entrate di Tropea e
già Capostazione per oltre venti anni, componente del Coro polifonico di Tropea “Giosuè Macrì” e
da sempre poeta, si è classificato terzo nella sesta
edizione del Concorso di poesia dialettale, tenutosi in agosto a Rombiolo; organizzato dal Circolo culturale “Don Cristoforo Mazza”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed il sostegno della Banca di Credito cooperativo di S.
Calogero.
Il primo posto è stato assegnato a Silvestro
Garisto, con la poesia “Comu mi lava a facci mamma” un giovane che ha partecipato con un testo
- Sondaggio-
LA PIAZZA
Ci hanno detto ancora ... Turismo: il coraggio di
Alcuni turisti ci hanno fatto la cortesia di
dare risposte più articolate rispetto a quelle
che abbiamo riportato finora. Le rendiamo
pubbliche perchè contengono delle riflessioni e dei suggerimenti da tenere in considerazione.
“Mi sentivo a disagio sentendo parlare in
dialetto stretto i tropeani, senza capire nulla. I prezzi degli alberghi sono molto bassi
rispetto a quanto ero abituata a pagare in
altre località. W Tropea !!!”.
“Sarebbe bello poter esporre all’aperto
quadri ed opere di artisti indipendenti e
del luogo e organizzare manifestazioni sulla spiaggia“.
“Tropea è un gioiello di cui sono innamorata. Il mare, i paesaggi, la vegetazione, il
centro storico, sono di immensa bellezza e
naturalezza. Per me che apprezzo queste
qualità, spero che rimangano intatte. Certo, si potrebbe incrementare il turismo in
vari modi: più professionalità, più manifestazioni, ecc... con il rischio che Tropea
perda la naturalezza e diventi una meta
turistica come tante altre, io personalmente spero di trovarla così come è ora, la prossima volta che ci ritorno, compresa la spontaneità dei tropeani ed il calore umano“.
“Come turista sprovvisto di auto (che giunge a Tropea con le ferrovie), ho utilizzato i
trasporti esistent (pulmino, bus del mare,
treno), pur apprezzando lo sforzo di miglioramento, rimane difficile talvolta spostarsi con i soli mezzi pubblici (in particolare nell’interno) “
“Per chi come noi ha la possibilità di usufruire di due sole settimane di vacanza, se
fino a Ferragosto ci sono sagre nei paesi
vicini, dopo il 16, c’è solo da girarsi i pollici e da misurare in lungo ed in largo il
corso, che conosciamo ormai a memoria .
Come trascorrere le serate?”.“Tropea ha
la fortuna di essere molto bella, ma la sua
bellezza andrebbe custodita; ho già avuto
occasione di manifestare il mio dissenso.
Siamo tutti in vacanza, ma non per questo
dobbiamo subire la maleducazione di tanti. Ed è qui che ci vorrebbero le regole. Ad
una certa ora dovrebbero finire gli schiamazzi, i tam tam sulla spiaggia, non alle
sette di mattina, ci sono anche bambini ( e
anziani) ma questi a Tropea non contano.
E con tutto questo tenetevi gli schiamazzi
del giorno di Ferragosto perchè di questo
passo rimarrà solo questo, perchè tanta
gente (diciamo normale) vi abbandona, me
compresa!“.
la mamma verso il figlio sofferente. Al secondo posto si è classificato Maurizio Pata
con la poesia “Ricordi chi pijianu vita”; mentre la lirica “A luna” di Michele Celano ha
conquistato il terzo posto. La giuria era presieduta dal Sindaco di Rombiolo , Mario
Ferraro che, nell’occasione, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione
fra l’amministrazione comunale e le associazioni. Sinergia che non può che portare buoni risultati. La poesia di Michele Celano dedicata alla luna, esprime, in dialetto
calabrese, una profondità ed una delicatezza di sentimenti di rara portata. Il poeta, come
un innamorato che si rivolge alla sua Musa
ispiratrice, manifesta la sua invidia nei confronti dei marinai “nte notti quando u celu è
chiaru/ e allumini cu chija striscia janca u
mari/ cridimi vurria mu suggnu supra i varchi nzemi e marinari”. Nel primo verso la luna
una scelta definitiva...
Si discute molto in questi giorni del perché
di una crisi di presenze turistiche sul nostro
comprensorio e si elencano una serie di ragioni tutte valide.
I prezzi troppo alti, mancanza di professionalità, crisi economica. viabilità autostradale,
distanza troppo lunga dai centri fornitori di
vacanzieri. collegamenti aerei costosi e insufficienti, mancanza di cultura dell’accoglienza, insufficiente promozione, assenza di programmazione turistica, assenza di una politica
dell’intrattenimento ecc. ecc., a mio avviso è la
conseguenza dell’incapacità di una scelta che
negli anni passati poteva e doveva essere fatta. Provocatoriamente affermo che Tropea è divenuta un centro di accoglienza organizzata
esclusivamente per nutrire i profughi che scappano dalle città e il termine nutrire non è detto
a caso. Esistono tante trattorie. pizzerie.
friggitorie che rendono irrespirabile l’aria a chi
si avventura a fare una passeggiata sul Corso
V. Emanuele, il paese sembra una enorme cucina da campo con relativo spaccio.
A settembre, dopo che madre natura provvede con un buon temporale a pulire il paese e i
profughi tornano nelle terre di origine, Tropea
torna nobile e discreta e la bella gente si fa vedere silenziosamente in giro.La nostra città non è
adatta per un turismo di massa, non è organizzata per ricevere decine di migliaia di turisti, Noi lo
sosteniamo da almeno trenta anni e ne abbiamo
più volte sintetizzato le ragioni. E arrivato il tempo di
operare una scelta
netta e deflnitva.
Riqualificare
l’offerta turistica
eliminando tutti i
campeggi, favorire
gli operatori turistici locali concedendo licenze di piccoli
alberghi a tre quattro e cinque stelle
sia nelle periferie
Carmine Adilardi
marine, sia nel centro storico senza alterare l’architettura esistente o creare ecomostri.
Organizzare corsi professionali per operatori turistici e stage di settore ad alto livello,
amministrare la cosa pubblica avendo l’obiettivo di alzare il livello del fruitore turistico tenendo ben presente che l’offerta va rivolta al
viaggiatore europeo che apprezza le perle e
che quando decide di comprarsi una vacanza
sa scartare le cianfrusaglie.
Carmine Adilardi - commissario provinciale ft VV
la che “quando
spunti pari ca cerchi
scusa”;
evidenziando così
la sua minore importanza rispetto al
sole, perché non riscalda, ma esaltando la funzione di
colei che “vegnu
mu dugnu luci o
mundu chi riposa”.
Celano è un poeta
che sente forte il
bisogno di esprimere con i versi il Michele Celano
proprio mondo interiore e mentre ci congratuliamo per la sua affermazione, ci auguriamo di
poter quanto prima leggere tutte le sue opere
raccolte in una pubblicazione che lo annovererà fra i poeti più brillanti della nostra città. (S.C.)
- Sondaggioottobre 2004 - pag. 9
troppo alti e non indicati ade- Ha usufruito dei servizi offerti dalRISPOSTE AL QUESTIONARIO Prezzi
guatamente 18
la Proloco? Se si, sono stati di
LA PIAZZA
(200 schede consegnate)
a cura di Saverio Ciccarelli, Enzo Taccone, Maria Zuccalà e
Riccardo De Fusco
E’ la prima volta che viene a Tropea? Si, ma sono poco efficienti, pessiSi 78
mi, sovraffollati, discreti, inadeguaNo 76
ti, non puntuali e lenti 9
Si, ma gli orari sono difficili da comCome ha conosciuto Tropea ?
prendere 1
consigliato da amici 89
Si, ma ne servono di più nelle ore di
consigliato da parenti 38
punta e serali 2
su riviste
8
Si, ma è difficile spostarsi specialda agenzie di viaggio 7
mente nell’interno 1
non risponde
6
Si, sono buoni, sufficienti ed effivia internet
4
cienti 7
pubblicità in tv
3
Si molto buoni, comodi e puntuali 3
viaggiando
2
No, perchè troppo cari 2
Quali aspetti negativi ha colto nel- Non risponde 8
l’organizzazione o nella conforStazione FFSS in totale abbandono 1
mazione del paese ?
Consiglierà ai suoi conoscenti di
Traffico e caos nella viabilità, specie nel venire in vacanza a Tropea ?
centro storico. Strade disagevoli 40
Pochi parcheggi, pochi parcheggi non Si 131
No 14
a pagamento e male organizzati 17 Non so 3
Parcheggi a pagamento 2
Mancanza di isole pedonali, smog Si solo per il mare, per il paesaggio 3
Si con riserva 1 (quando ci sarà
nel centro storico 3
più organizzazione turistica)
Pochi vigili per le strade 2
Segnaletica insufficiente o poco L’anno prossimo tornerà ?
chiara (pericolosità della striscia Si
78
bianca continua sul lungomare) 7 No
28
Collegamento fra centro e zona mare Non so 45
e da e per Tropea 5
No per seguire nuove mete 2
Disservizi nei trasporti, poche informazioni sui collegamenti verso po- Cosa ha apprezzato della città ?
Le bellezze naturali 132
sti vicini 2
le bellezze artistiche/culturali 43
Assenza di indicazioni con i nomi
l’accoglienza 30
delle spiagge 1
i divertimenti
9
Le scale 4
cibo
1
Scarsa pulizia per le strade, per le niente 1
spiagge, raccolta dei rifiuti lenta, pre1
senza di rifiuti abbandonati e tutto
non risponde 1
cassonetti sporchi 20
Non si attua la raccolta differenziata 1 Che giudizio da sull’ospitalità dei
Pochi cestini per i rifiuti 6
tropeani?
Scarso decoro cittadino 3
Sufficiente, poco ospitali 3
Stupendi angoli nascosti imbruttiti Buono 71
da sporcizia 1
discreto, molto buono 10
Eccessi edilizi e centro storico da re- mediocre, soddisfacente 4
staurare 8
ottima, stupenda, favolosa, eccelDisordine in zona Pineta (porto) 1 lente 36
Puzza di fogna 1
molto ospitali, accoglienti, caloroMare non sempre pulito 2
si, disponibili, cordiali 10
Organizzazione approssimativa e man- simpatici, umoristi, sorridenti 3
canza di qualsiasi organizzazione 6 gente normale, accettabile 3
Mancanza di rispetto per gli altri 1 interessata 1
Mancanza di regole 3
pessima, non mi piace 2
Mancanza di strutture e sensibilità non conosco il calabrese 1
verso i disabili 1
sembra che non gradiscano il turista
Guardia medica fuori dal centro città 1 non calabrese, in alcuni casi freddi 3
Mancanza di divertimenti per i gio- non risponde 4
vani e bambini 8
Che giudizio da sui commercianti
Servizi non adeguati ai costi 1
e sull’organizzazione del commerTroppa differenza di prezzi nei bar 1 cio a Tropea ?
Bar con pagamento anticipato 1
Prezzi alti, non attendibili e variabili 3 Sufficiente 5
Buono, più che sufficiente, si può miMancanza di un’Azienda di soggiorno 1 gliorare 59
Cattivo odore di cucina nel centro
Discreto, molto buono 10
storico 1
Disponibili, cortesi, gentili, accoBarriere architettoniche 1
glienti 7
Serietà di qualche rent car discutibile 1
Troppa fila per i biglietti per le Isole Ottima, eccellente 6
Come in altre città 1
Eolie 1
Negativo, pessimo, scarso, insuffiL’ospedale 1
Pessimo collegamento ferroviario 1 ciente, tragico 13
Poco disponibili e gentili, scorbutici
Nessuna 14
e chiassosi 3
Ha utilizzato i trasporti per recarsi Poco seri, poca professionalità, troppo dialetto, troppo distaccati 8
nelle zone vicine a Tropea ?
Il turista è un pollo, troppo
Se si, come li ha trovati ?
Rapporto qualità-prezzo negativo 1
Orari da migliorare 1
Troppi esercizi commerciali, tante
cose sparse qua e là 2
Quasi tutti i negozi non hanno un
parcheggio 1
Dovrebbero offrire degustazioni di
prodotti tipici 1
non risponde, non so 16
Cosa migliorerebbe per rendere
più accogliente la città ?
Più parcheggi 14
Un più preciso piano regolatore del
traffico e la segnaletica 19
Chiusura completa del centro storico al traffico 11
Più isole pedonali 9
Maggiore pulizia e più cestini per i
rifiuti, anche sulle spiagge 19
Più cura nei dintorni della città 3
Intensificazione navetta mare-centro città, con orario più lungo 4
Più servizi bus e maggiori informazioni su orari e percorsi 3
Migliori collegamenti con i grossi
centri calabresi 1
Invogliare il turista a lasciare l’auto
per servirsi dei mezzi pubblici 1
Indicazioni delle spiagge con adeguata segnaletica 1
Migliorare gli accessi al mare 1
Ascensori per il mare 3
Le scale 2
Seggiovia / funivia / scale mobili
per scendere al mare 3
Auto elettriche a noleggio per i turisti 1
Eliminare i depuratori a mare 1
Punti ristoro nella zona mare, con
spazi all’ombra 1
Baby park negli stabilimenti balneari e miglioramento di alcuni servizi e
stabilimenti balneari 1
Campetto da basket 1
Più spazi per i giovani (specie nel
centro storico) e parchi gioco 1
Più punti dove sedersi liberamente
(esclusi i bar) 1
Programmi di intrattenimento e divertimento specie serali 2
Spazi culturali, artisti di strada,
proiezioni cinematografiche, teatro,
visite guidate al centro storico,
karaoke, balli di gruppo 1
Degustazione prodotti tipici promossa dal Comune 1
Sagre con stands gratuiti 1
Negozi aperti ad ogni ora 1
Rendere il porto più accogliente 1
Organizzazione e servizi pubblici in
generale 1
Relazione fra Proloco e Amministrazione comunale 2
Maggiore valorizzazione delle bellezze artistiche 2
Restaurazione dei palazzi 1
Più fiori ai balconi e nelle aiuole,
maggiore attenzione all’ambiente 1
Cura degli spazi pubblici, del verde 1
Raccolta rifiuti e lavaggio
cassonetti 1
Mettere delle regole e vigilare sugli
schiamazzi notturni e sui prezzi alti 1
Maggiore attenzione per il turista,
accoglienza più accurata, maggiore professionalità 1
Più condizionatori d’aria 1
Mascherare gli archi di cemento in
zona marina 1
Suo gradimento ?
Non ho usufruito, non li ho conosciuti 100
Ho usufruito 12
Sono stati di mio gradimento (il bus
del mare, le cartine della città e delle
spiagge) 18
Sono abbastanza soddisfatto 1
Sono stati discreti 2
Sono stati ottimi 3
Quasi nulli, hanno poco materiale,
dovrebbero prolungare l’orario di
apertura 3
Mancanza di gentilezza e di organizzazione 1
Non sono stati di mio gradimento 1
Non li ho conosciuti (poco
pubblicizzati) 4
Non risponde 6
Quali intrattenimenti vorrebbe incrementare e quali secondo lei mancano ?
Discoteche (e discoteche in città) 23
locali, divertimenti e festival per i giovani (aperibar) 14
locali serali e notturni (pub, enoteche) 7
locali per chi non è più giovane, il
liscio, balere 5
locali, spettacoli all’aperto e parchi
per bambini 5
teatro all’aperto, cabaret 15
discobar, karaoke, piano bar,
discopub 5
spettacoli e feste in piazza, per strada e lungo il corso 4
musica dal vivo nei locali, cantanti 7
teatro dialettale e balli folkloristici, 5
mnifestazioni culturali, sulla storia
e sul cibo locale 4
sagre 3
cinema all’aperto e sulla spiaggia
(aperto ogni giorno) 11
locali e serate sulla spiaggia (pub,
gelaterie, bar, nei lidi) 8
le manifestazioni in zona porto e marina in generale, valorizzare il lungomare, gite turistiche per mare e visite guidate per le spiagge, rete di
beach volley sulla spiaggia libera, infrastrutture e attività sportive 3
Animazione diurna e giocoleria 5
Sono adeguati 5
Sono insufficienti 6
Sono assenti, mancano tutte 10
Cosa sono ? 3
Non so, da inventare 4
Non risponde 35
Ha avuto occasione di conoscere anche le zone collinari dell’
entroterra. Se si, quali ?
Si 2, No 83, Si quasi tutte 7, Si, il
circondario di Tropea: Brattirò 10,
Monte Poro 10, Serra S. Bruno 6,
Vibo Valentia 7, Zaccanopoli 4,
Spilinga 5, Caria 3, Zungri 3, Pizzo 3,
Lago Anngitola 2, Capo Vaticano 2,
Drapia 2, S. Domenica 1, Nicotera 1,
Caroniti 1, Favelloni 1, Papaglionti
2, Parghelia 1, Sant’Angelo 1,
Stefanaconi 1, S. Onofrio 1,
E’ difficile muoversi senza mezzi propri 1
Non ricordo 1, Non risponde 21
Quale manifestazione Le è piaciuta di più ?
Tour di RTL 17
- Sondaggio-
pag. 10 -ottobre 2004
LE RISPOSTE AL
QUESTIONARIO
segue da pag. 9
Concerti Tropea musica 8
Teatro (anno 2003) 6
Cinema all’aperto 3
Franco Neri 2
Gino Paoli (anno 2003) 1
Sagra del pesce azzurro 7
Sagra della cipolla 3
Sagra del pesce a Parghelia 1
Sagra della patata a Zungri 1
Sagra della cipolla a Ricadi 1
Le sagre 6
Le sagre lasciano il tempo che
trovano 1
Teatro al castello di Vibo 1
Tutte le manifestazioni 2
Coro polifonico locale 1
Processione dell’Isola 3
Non sono pubblicizzate 2
Poche manifestazioni, poco da
scegliere 2
Nessuna, perchè scarse 6
Non ne ho viste perchè mancano 14
Non ne ho viste 13
Non saprei 4
Non risponde 56
Come ha trovato la ristorazione
a Tropea, anche dal punto di vista della professionalità ?
Ottima 20
Molto buona, molta cortesia ,
distinta 8
Ristoranti molto eleganti 1
Buona 61
Mediocre, scarsa qualità,
mediobassa, poco igiene del
personale 8
Discreta, sufficiente, accettabile 26
Insufficiente, pessima, da migliorare 10
Troppi ristoranti, troppo interessati alla vendita 10
Servizio lento 3
Molto cara
3
Uniformità di menù, cibo monotono, 1
pochi piatti tipici 3
Buon rapporto qualità-prezzo
specie nei dintorni 1
Non risponde, non è andato al
ristorante 8
La professionalità
Pessima, approssimativa 3
Poco gentili, da migliorare 4
Buona , sufficiente 4
Molto buona
1
Buono il calore umano 1
N.B. Il sondaggio non ha
alcuna finalità scientifica,
ma costituisce una forma di
intervista
ad
oltre
centocinquanta turisti che
hanno soggiornato a
Tropea fra il 20 luglio ed il
20 agosto di quest’anno. Di
questo venivano informati
gli ospiti, che erano altresì
liberi di rispondere alle domande che hanno ritenuto
più importanti e di dare più
risposte ad ogni domanda.
LA PIAZZA
Problema lavoro: un nuovo pe- AVVICENDAMENTO ALLA DIREZIONE
riodo di “emigrazione forzata”
La Provincia di Vibo vanta il triste
primato della disoccupazione
di Diego Stacciuoli
Lavoro, lavoro, lavoro!!! Questa parola sta
diventando un incubo per migliaia di giovani
della nostra provincia. Non solo il turismo impiega sempre meno personale e alcune posizione (le più specializzate) vengono ricoperte da
persone non residenti nella provincia, ma la stagione turistica si sta accorciando sempre più.
Questo spinge il giovane (ma non solo) a
vedersi costretto ad emigrare verso “lidi migliori” lasciando famiglia e figli. Dopo la prima ondata di emigrazione iniziata nell’immediato dopoguerra, in Calabria si sta assistendo ad una nuova fase di “emigrazione forzata” che priva il territorio di manodopera e cervelli.
La società calabrese in questi cinquant’anni è notevolmente cambiata: il livello di istruzione è aumentato notevolmente (siamo una
delle regioni d’italia con il più elevato tasso
di laureati), la donna ha conquistato gli stessi
diritti degli uomini, l’economia da prevalentemente agricola si ètrasformata in turistica, il
reddito pro-capite medio consente una vita
dignitosa, le condizione igienico e sanitarie
sono discrete etc. etc. Nonostante tutto ciò
però, in cinquant’anni di storia un fenomeno
è rimasto invariato: la disoccupazione. Ogni
anno migliaia di giovani radicati nel loro territorio, molti con famiglia, devono “fare le valigie” e andare alla ricerca di lavoro altrove.
Molti di questi “nuovi avventurieri” però non
si fermano al nord Italia, grazie allo sviluppo
dei mezzi di trasporto e al loro accessibile costo girano il mondo per trovare quella tanto
desiderata “isola felice” dove poter lavorare
e portare tutta la famiglia.
Questo problema sta diventando una piaga per il nostro territorio e la nostra cultura.
Privare la Calabria dei sui abitanti vuol dire
svuotarla della sua sostanza e aumentare le
già numerose difficoltà. Nonostante il grande
impulso al lavoro autonomo, la piaga disoccupazione resta grave e nulla si sta facendo
per debellare questa epidemia. La politica e i
politici di oggi dovrebbero innanzitutto dare
priorità alla dimensione famiglia e lavoro, variabili fondamentali per la costruzione di una
società civile fondata sul rispetto e sulla legalità. Ma perché in cianquant’anni di storia
e di politica nulla è cambiato sotto questo
aspetto?
Mi verrebbe da pensare che c’è un progetto preordinato per non far decollare la nostra regione, un progetto preordinato per costringere i cervelli più brillanti ad emigrare.
Eppure possediamo tutte le potenzialità per
emergere!!!
Perché aziende del nord Italia non considerano minimamente la possibilità di investire
da noi? Perchè in Sicilia nell’arco di 10 anni si è
creata la cosiddetta “Sylicon Valley” italiana.
In una valle prima utilizzata per la coltivazione
di agrumi etc. etc. si è riusciti a costruire un
polo industriale e dì servizi fra i più evoluti
d’Europa. Perché questo non può succedere
da noi? La nostra manodopera ha un costo
simile o persino inferiore a quello della Sicilia!
Molti attribuiscono questo disinteresse ad investire capitali stranieri in Calabria per la presenza massiccia della mafia. Eppure in Sicilia
questo fenomeno non imperava? Forse sarebbe bene andare a fare un corso accelerato di
DELL’ISTITUTO DI ISTRUZIONE
SUPERIORE DI TROPEA
L’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea, che accorpa sin dall’anno sc. 2000/2001 - i due Licei, l’Istituto di Economia
Aziendale, l’Istituto per Operatore Turistco e l’Albreghiero,
dal 1° di Settembre ha un nuovo Dirigente; al prof. Giuseppe
Mazzitelli, che lo dirigeva dall’anno scolastico 2001/2002 è subentrata la Dott.ssa Bice Lento, proveniente dalla Direzione
del Circolo Didattico “A. Pagano” di Nicotera.
Il prof. Mazzitelli ha retto l’Istituto con notevole successo
(n.d.r. : aveva conseguito nel 1965 il Diploma di maturità
classica presso il medesimo plesso scolastico), raccogliendo
più che lusinghieri consensi sia dal Corpo Docenti che dagli
stessi Studenti, pur operando in un ambiente scolastico tanto
variegato e complesso in conseguenza dell’accorpamento di
istituti così diversi per tradizione e finalità; il Nostro Giornale
intende indirizzarGli un caloroso saluto di commiato ed un vivo
ringraziamanto per il Suo impegno didattico e professionale a
favore della Scuola, in generale e di quella tropeana, in
particolare. Nel Suo ultimo
impegno professionale, il
prof. Mazzitelli ha potuto
mettere a frutto una notevole
esperienza didattica - maturata quale docente di materie
letterarie nelle scuole medie
del vibonese- e dirigenziale
(quasi un ventennio) presso
varie scuole medie del
vibonese e, da ultimo, presso
l’importante Istituto comprensivo di Ricadi. Ha maturato esperienze in altri settori
della P.I.: è stato membro di
Commissioni Tecniche a livello Provinciale e di Commissioni Governative, a lungo
Presidente della Commissio- La dott.ssa Bice Lento
ne Provinciale per la valutazione dei Titoli degli aspiranti agli
incarichi di presidenza nelle scuole ed infine componente del
Gruppo di lavoro per l’Istruzione e la Formazione Professionale
presso il Provveditorato agli Studi di Vibo Valentia. Ai saluti ed ai
ringraziamenti vogliamo aggiungere il nostro sincero augurio
per un futuro di nuove esperienze e di nuove soddisfazioni in
altri settori della vita pubblica.
Al Dirigente che parte, Dirigente che arriva.
Alla dott.ssa Bice Lento, cui è stato affidato un incarico di
notevole impegno professionale, vanno le più vive congratulazioni ed i più sentiti auguri di buon lavoro de “La Piazza”.
La dott.ssa Lento, tropeana di nascita, laureata in Psicologia di indirizzo applicativo e proveniente dal mondo dell’istruzione primaria (Scuola Materna) ove ha maturato notevolissima esperienza sia quale docente che da Direttore Didattico, ha
potuto dare il meglio di sè in una lunghissima serie di incarichi
professionali, anche a livello provinciale (formazione provinciale e provveditoriale nell’area
psicologica, supervisioni in
Progetti di studio, partecipazione a Gruppi di lavoro
provveditoriali ed in Commissioni per Concorsi magistrali).
Innumerevoli le occasioni di studio e di convegni, tutti
di alto valore culturale; altrettanto numerosi gli incarichi
assolti nelle vesti di Dirigente di Corsi di Formazione, di
Promotore di Seminari culturali o di Conduttrice di Gruppi di lavoro aventi per oggetto, ovviamente, il mondo della scuola ed i suoi innumere- Il prof. Giuseppe Mazzitelli
voli problemi. Le doti personali e professionali, l’esperienza didattica acquisita, saranno,
per la dott.ssa Lento, un sicuro viatico, una sicura garanzia di
successo; siamo sicuri che, da buona sportiva quale Ella è
(risulta essere un’ottima podista), saprà percorrere una strada
- attualità-
LA PIAZZA
QUALE CULTURA A
TROPEA?
La Biblioteca Comunale di Tropea, soprattutto durante il periodo
estivo, viene utilizzata per mostre di pittura e arte varia mentre nei mesi
invernali vengono inaugurati libri, organizzate conferenze e dibattiti
che nelle aspirazioni dei promotori dovrebbero servire a migliorare la
qualità della cultura tropeana.
Stupisce il disinteresse e l’apatia dei cittadini i quali, al di là della
bravura degli artisti, sono latitanti al punto tale che i visitatori di qualsiasi tipo di Mostra si possono contare tra le dita di una mano.
D’altra parte è anche vero che una delle attività preferite del “popolino” è la critica della critica sulla mancanza di proposte culturali e qui
salta all’occhio, in modo evidente e stridente, che quando queste occasioni ci sono, vengono sistematicamente ignorate e disattese.
Personalmente ho visto una Mostra interessantissima sui portali di
Tropea e sui Castelli della Calabria, un’altra, fatta da un giovane tropeano,
sui personaggi del celebre film “I soliti ignoti”, realizzati con ceramica
artistica; ed un’altra ancora di un bravissimo pittore che con tecnica
mista ha affrontato il tema difficilissimo della Via Crucis nel quale erano
veramente da ammirare alcune tavole di Madonne con Bambino straordinarie e sbalorditive per la bellezza dei volti e della composizione. Per
arrivare infine ad un’altra Mostra di fotografie in bianco e nero “Frammenti di memoria” che rappresentavano la realtà di San Giovanni in
Fiore, il nostro passato, i nostri costumi e le tradizioni del popolo
calabrese. Perché tutto questo ci lascia indifferenti, apatici, abulici e
sordi al richiamo culturale? Mi diceva un pittore: ”Possibile che non ci
sia sensibilità nei cuori tropeani che vanno al mare tutti i giorni, che
impazziscono per Franco oh Franco, per i Nomadi a Pernocari e per la
sagra della Nduia? Possibile che il lavoro di un artista debba essere
ignorato al punto da scoraggiarlo nella sua iniziativa di proporsi? Non chiedo che vengano acquistate le mie opere ma almeno di venire a vederle, criticarle ed anche parlarne con me per comunicarmi se qualche quadro ha incontrato un minimo gradimento…”.
Qualcuno fa notare come
l’ubicazione della Biblioteca Comunale sia poco accessibile essendo
decentrata. Nulla di più falso: dalla Piazza Vittorio Veneto, (Monumento ai
Caduti), sono 50 metri… Ricordo che
quando ero piccolo andavo a piedi a
Brattirò alla Festa di San Cosma e
Damiano… Io credo che le ragioni di
questo disinteresse siano altre. Mi dispiace doverlo constatare e ammettere ma non c’è Amore per la Cultura.
Si preferisce la litania delle lamentele facili:”Qui a Tropea non succede nulla di importante, non ci sono Manifestazioni Culturali, qui a Tropea
ci sono le pizze al trancio e gli arancini e l’odore di frittura sul Corso, qui
a Tropea la Cultura è tabù!…”.
Preferisco pensare che Tropea siamo noi e se non abbiamo Amore
per quello che ci viene proposto, se non abbiamo rispetto per gli altri,
dobbiamo riflettere ed avere almeno il pudore di stare in silenzio.
Enzo Taccone
ottobre 2004 - pag. 11
NASCE L’ASSOCIAZIONE CULTURALE
“I TROPEANI”
Nelle sue finalità la salvaguardia delle tradizioni
calabresi
di Enzo Godano
A Tropea il sette luglio scorso si è costituita legalmente l’associazione culturale “I Tropeani”, gli scopi primari della stessa si riassumono
nel tentativo e nella volontà di: promuovere attività artistiche, musicali
e teatrali, che possano coinvolgere gli abitanti dell’area di competenza
logistica dell’associazione stessa, e della diaspora calabrese sparsa
ovunque: divulgare le vicende di una terra che come la Calabria ha
segnato pagine importanti della trascorsa storia d’Italia: creare spazi
vivibili atti a promuovere lo spirito di solidarietà e fratellanza fra i calabresi,
valori questi soffocati prepotentemente dal modernismo esasperato,
sintomatico il pensiero del segretario dell’associazione Francesco Arena il quale fa presente che “I Tropeani” nascono dal desiderio e dalla
necessità di riparlare di tropeanità, offrendo alla comunità l’occasione
di riappropriarsi del proprio passato rivalutando in primis la nostra lingua patrimonio storico e culturale della Calabria.
I soci fondatori che hanno dato vita all’ associazione sono: Cotroneo
Domenica, Sorbilli Caterina, Davola Marcella, Schiariti Giuseppe, Lorenzo Francesco, Il Grande Filippo, Arena
Francesco, D’agostino Domenico, Il Grande Francesco, Godano Vincenzo. Tutti insieme senza la pretesa e la presunzione di
emulare i grandi interpreti della commedia
popolare italiana, daremo il via alle prove
di alcuni progetti impegnativi e mirati, partendo appunto dal teatro,teatro il quale
avrà il compito di fungere da apripista ad
una serie di iniziative che l’associazione
intende attuare per il prossimo futuro.
Con la commedia popolare si tenterà
quindi di riproporre alla comunità, e in particolare alle nuove generazioni il parlare
(Lc)- E.Godano dinandi una volta offuscato da quello attuale, Molteno
zi alla tomba di Lucio Battisti di
fenomeno questo, che ha creato disordi- cui ricorre in questi giorni il
ne ed inceppamenti, chiudendo la comu- sesto anniversario della morte
nicativa tradizionale a vantaggio del bell’italiano dimenticando che i
dialetti, tutti i dialetti sono delle lingue nobili con alle spalle una straordinaria storia personale.
Ecco allora, avendone noi la possibilità tenteremo, consapevoli delle difficoltà che incontreremo durante il nostro percorso, di riportare a
galla storie e vicende di un tempo ormai a noi così lontano, ma più che
mai vivo nei nostri ricordi. Il primo lavoro che la nuova compagnia
teatrale intende realizzare, racconta di una famiglia calabrese in questo
caso tropeana, emigrata in un piccolo centro industriale dell’interland
milanese situato a metà strada tra la città di Milano e il lago Maggiore, il
capo famiglia solo per l’anagrafe Cocimo Tagghiafrunda operaio presso
il reparto fonderia della ditta Franco Tosi di Legnano personaggio che
dimora ai margini di una civiltà impietosa e frenetica riuscendo a trovare
uno spiraglio di luce in un mondo il suo mondo fatto di barbera e rosolio.
Poi lei Rumana Zappaterra vero leader del quartiere la Baggiana di
Canegrate dove la comunità tropeana è la più numerosa. Tipica donna
calabrese di altri tempi,sopravvissuta come una Valkiria alle polente e ai
risotti solo grazie alla sua collera biologica.
Ed infine Nunziata la figlia svampita, apocalittica illusione del miracolo economico e dei mass-media, ai quali Rumana non ha mai creduto,
al contrario di tanti altri lei, nonostante tutte le seduzioni e le delusioni
possibili nel mondo non rinuncerà mai alle sue radici culturali, ed alla
sua straordinaria matrice antropologica, coerente con la realtà di tutti i
giorni senza perdere nulla dell’originale grinta arcaica tradizionale, ferita a morte dagli spot e dai telegiornali.
Con questi personaggi viaggeremo dentro l’anima agitata di quella
parte di sottoproletariato, scaraventato con violenza in un mondo nuovo e diverso di quello che hanno dovuto abbandonare, un percorso
fatto di alienazioni drammaticità ironia farsa. Il secondo progetto riguarderà invece, una commedia brillante scritta da me nel 1981 con la collaborazione dell’amico Gianmaria Colombo, questo musical d’estrazione
nazional popolare coinvolgerà numerose persone di ogni età, essendo
il lavoro stesso carico di ecletticità teatrale, senza perdere di vista il
nostro vero ed unico scopo che è quello di ridare una boccata d’ossigeno ad una cultura in affanno,attraverso quel filo impalpabile ma palpitante che lega il corpo e l’anima di un vivere del quale tutti noi sentiamo
pag. 12 - ottobre 2004
- Attualità -
LA PIAZZA
proiettate su un grande schermo predisposto
per la gara del Karaoke alla quale pochi si sono
sottratti. Alla fine i vincitori sono stati: Vera ,
Peppino e Franco/Rodolfo che hanno ricevuto
in premio bottiglie di Vino Cirò. Enzo, durante
Un felice raccordo tra generazioni
la serata ha proposto una gara di ballo un po’
di Maria Zuccalà
singolare per coppie. Al cavaliere veniva dato
In piena estate è suonata la campanella del consueto raduno degli un giornale da tenerepiegato sotto il braccio,
ex liceali dell’anno 1962-63 nella Biblioteca Comunale di Tropea. L’han- ballando. Allo stop della musica doveva aprire
no sentita in molti. Non voleva riportarli sui banchi di scuola, lasciati da il giornale, poggiarlo a terra e mettere la dama
tempo. Aveva lo scopo di farli incontrare per rinverdire quel periodo sulle ginocchia. Veniva eliminata la coppia che
della loro vita che ora appariva nelle vesti di un sogno. Rivedersi, ma strappava il giornale o che non era stata rapida
anche conoscere e premiare la maturata dell’anno 2004: Carmen Ferraro, nell’esecuzione del gioco. Vincitrice è risultata
cui apparteneva un curriculum di studi di tutto rispetto. Così erano la coppia Rodolfo Selva e consorte cui sono
andati gli applausi per la Carmen Ferraro con
riusciti a creare un legame prodinamicità. Anche loro il diploma di merito
fondo tra generazioni. Nel
hanno ricevuto ricchi premi. In campo canoro è
contempo avevano di sicuro
stato una rivelazione Franco Simonelli che si è lanincentivato l’amore per gli
ciato in canzoni del repertorio di Elvis Presley e
studi classici, che li avevano
Bobby Solo entusiasmando tutti i partecipanti. Una
formati, realizzandoli dal punbomba di ilarità sono stati in coppia Enzo Taccone
to di vista professionale.
e Franco Figliuzzi nei panni dei famosi giganti delCarmen, frequentando con dila tradizione popolare. Il rullo dei tamburi, (la caratligenza era stata di esempio
teristica caricatumbula), ha annunziato la comparpositivo all’intera Classe e
sa della coppia. Dire che erano divertenti non renl’avrebbe saputa tenera unide l’idea. Enzo nelle vesti di dama indossava lunta con lo stesso spirito degli
ghe calze velate, sostenute da giarrettiere bianex liceali. Una nota della camche, un gonnellino di tulle rosa corto e gonfio, che
panella si era sentita stonata:
si alzava maliziosamente ai passi di danza. Il reggimancava una colonna portanseno nero della Regina, non sostenuto, cadeva in
te del Liceo Classico PasquaCarmen Ferraro con gli “ex liceali”
basso rialzato con gesto deciso, ma grazioso. Anle Galluppi, quel Professore
Giuseppe Lo Cane che tanto sapere e tanti valori umani aveva saputo che la parrucca bionda con treccine creava un contrasto esilarante con
trasmettere in generazioni di giovani. Aveva partecipato con entusia- il viso maschile come pure il modo di avvicinarsi al Principe moro nella
smo negli anni passati alla festa di Classe divertendosi come non aveva classica danza di corteggiamento. Franco indossava il mantello dorato
ed in testa aveva il turbante
mai fatto nella vita, lui così severo con se stesso. Sin dall’inizio della
con una piuma rossa trattecerimonia è stato ricordato dal Presidente dell’Associazione
nuta da una spilla di perle.
FrancoSimonelli, che dopo l’invito ad osservare un minuto di silenzio in
Era molto serio ma
Sua memoria, ha ribadito che l’Associazione vuole trasmettere i valori
assecondava le avances deldella solidarietà e del rispetto, valori che nella Società in cui viviamo
la compagna subendone la
appaiono trascurati. Il Preside Giuseppe Mazzitelli, nel lodare l’intera Classeduzione. Vederli ha scatese, composta da alunni eccezionali ha nominato gli 8 che si erano distinti
nato un’esplosione di risate
e dulcis in fundo Carmen Ferraro che ha ricevuto tanti premi: un assegno
incontenibile. A qualcuno
dalla mani della Vice Presidente e Tesoriera dell’Associazione Isabella
forse, è scappato qualcosa…
Avallone Spoleti, un oggetto d’oro di delicata fattura artigianale dallo
Si sono spente le luci ed
Sponsor Ufficiale della Cerimonia, la gioielleria Arte Orafa di Rotolo, una Il Vice Sindaco Gaetano Vallone consegna
è comparsa la torta illuminata
targa ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato la targa ricordo del Comune di Tropea
da candeline con la rituale
il Premio, consegnata dal Vice Sindaco Gaetano Vallone che ha elogiato
l’iniziativa degli ex liceali, un attestato con la motivazione del Premio ed scritta ”FESTA DI CLASSE 2004”. Gli ex alunni, intorno alla torta hanno
infine due volumi “Patrimonio dell’Umanità” che fanno conoscere ed fatto da corona alla festeggiata ed infine una foto ricordo ha immortalato
apprezzare i tesori esistenti nel mondo, salvaguardati dall’Unesco sono l’avvenimento. Un brindisi ha unito i convenuti nell’augurio di non dimenstati consegnati dalla Classe 1962-63 , rappresentata da Sara Pugliese ticarsi l’uno dell’altro. Alle dame presenti è stata consegnata una splendida
rosa rossa, in omaggio. Enzo ha cantato una canzone struggente dedicata
Tavella. Non è mancato a
a Lucia. Si è ballato e ballato ancora. Nessuno mostrava segni di stanchezza
Carmen l’augurio sincero
nemmeno i gestori ed i camerieri del Carpe Diem che, pur affaticati, erano
del Suo Professore Luciasorridenti e partecipi della Festa.
no Meligrana di una pieA conclusione baci abbracci, scambi di numeri di telefono, promesna realizzazione in campo
se di incontrarsi durante l’anno e di rivedersi l’anno prossimo alla Quinprofessionale sulle orme
ta Edizione del Premio Miglior Studente. All’apparenza sembra che tutto
di Suo Padre, Medico. E’
sia stato facile in realtà dietro una rimpatriata scolastica c’è un grande
seguito un ricco buffet
lavoro di preparazione, tanta pazienza e soprattutto la voglia di ritrovarsi
della Pasticceria Tre Stelgrazie ai soliti “Capoclasse” che trascinano tutti i compagni.
le di Pasquale Mazzitelli.
La Festa di Classe è
proseguita a Parghelia, al
Carpe Diem, rinomato RiIl Presidente Simonelli legge le
storante, gestito dalla famotivazioni del premio
miglia Crisafio. Un ambiente leggiadro e confortevole, con personale qualificato. La sala era addobbata con palloncini bianchi e azzurri. Una grande tavolata, elegante negli
arredi, con tanti fiori, ha accolto quasi cinquanta persone tra ex alunni della
Classe 1962-63, la festeggiata con i Suoi genitori, il Professore Domenico
Pantano, il Preside Giuseppe Mazzitelli e Consorte e tanti ospiti.
Animatore instancabile è stato Enzo Taccone che, con la sua travolgente esuberanza, ha coinvolto tutti nel programma di divertimenti della
serata. All’inizio ha ricordato i compagni assenti porgendo il saluto di
Romania La Torre, detta Salata da Buenos Aires, dove attualmente vive,
legata idealmente alla Sua Classe che non dimentica. Poi ha presentato
il complesso musicale composto da Carmine Barrese alla tastiera e da
11 Agosto 2004: FESTA DI CLASSE
dell’Ass. Cult. III Liceo anno 1962-63
LA PIAZZA
Sandro Cuturello:
Pianoforte Romantico
La figura di Chopin, nell’universo dell’immaginario collettivo,è associata a due termini complementari: il Pianoforte ed il Romanticismo. Se è vero che nei
luoghi comuni vi è sempre un minimo di verità, lo è
particolarmente nel caso di quei due termini. Chopin
come compositore si identifica totalmente con il pianoforte. Infatti le poche composizioni nelle quali figura
l’orchestra, la voce o altri
strumenti, devono il loro valore soprattutto alla presenza del pianoforte. Che
Chopin venga anche identificato con il Romanticismo,
secolo in cui visse, non è
semplicemente
una
tautologia: i caratteri della
sua musica evidentemente
possiedono, per il grande
pubblico, tutte le peculiarità Sandro Cuturello
che si sogliono associare all’idea di “romantico”, vale
a dire un’intensa capacità comunicativa, esente da
ogni tipo di mediazione e diretta immediatamente nel
vivo delle emozioni. Qualunque pianista che ami il
suo strumento indicherebbe, quindi, Chopin come
genio assoluto del pianoforte. Una serata interamente dedicata alle musiche del compositore polacco è
una sorta di omaggio al pianoforte ed ai sentimenti
più profondi dell’animo umano. Con il patrocinio del
Comune di Tropea,della Provincia e dell’APT di Vibo
Valentia, è stato organizzato, nella prima settimana
del mese di Agosto, all’anfiteatro del porto, un concerto proprio con tutte musiche di Chopin. Si è esibito un nostro concittadino, il M° Sandro Cuturello,
che ormai da anni vive e lavora a Vienna. L’iniziativa
è nata da un triste avvenimento: la scomparsa del
padre del M° Cuturello, che ha così pensato di suonare a Tropea in ricordo del genitore venuto a mancare. Ottima è stata la scelta di un repertorio tanto
noto,che senz’altro ha portato un numeroso pubblico. Abbiamo ascoltato nella prima parte della serata
i 24 preludi dell’op. 28. Si tratta di una raccolta di
pezzi unici e geniali, sia per la tecnica di utilizzo del
linguaggio musicale(nell’ordine normale delle scale
ogni chiave maggiore è seguita dalla propria chiave
minore)sia per la grande qualità artistica di ciascun
pezzo. La vera difficoltà di queste composizioni sta
nell’interpretazione, nel tocco che da colore ad ogni
nota. Il pianista Cuturello ha dimostrato di possedere musicalità.
Nella seconda parte del concerto abbiamo ascoltato la Ballata in sol min. op. 23, la Berceuse op. 57,
l’Improvviso-Fantasia op.66 e lo Scherzo in si bemolle
mm. op.3l. Rispetto ai preludi, sono queste, composizioni di grande maturità del genio chopiniano sia
dal punto di vista melodico che tecnico. Un’interpretazione professionale dovrebbe, quindi, tener conto
di due cose soprattutto:la timbrica corretta, e la tecnica sciolta e chiara. Nell’esecuzione del pianista
Cuturello si sono verificati accavallamenti di suono
a causa di una tecnica poco solida e, a volte, inadatta
a tal repertorio. Imperfezioni, queste,che probabilmente ci sono state anche per il forte coinvolgimento
emotivo dell’artista. Qualche giorno prima il M°
Cuturello ha fatto la presentazione di una raccolta di
poesie (dal titolo ”Mie poesie”), scritte da lui dagli
anni ottanta ad oggi. La più recente, dedicata alla
scomparsa del padre, letta ad alta voce, con
sottofondo musicale. E’ stato un momento emozionante. Del resto tutta la raccolta di poesie risulta di
vivo interesse, poiché esprime sentimenti, aspettative, ansie e gioie della sensibilità umana, in cui tutti
noi ci ritroviamo. Manifestazione singolare e carica
di emozioni, molto gradita proprio per questo spirito
di ricordi e nostalgie.
- Attualità -
ottobre 2004- pag. 13
MUSICA PER TUTTI !!!
La stagione estiva 2004, propostaci dall’Associazione “Tropea-Musica”, è stata un
trionfo di pubblico e di critica. Avevamo, infatti, già segnalato con piacere gli appuntamenti dei primi di Luglio, ma bisogna ammettere che, i concerti di fine Luglio e di tutto Agosto,
sono stati un vero successo. Questo perché Tropea-musica oramai propone nel cuore
dell’Estate manifestazioni alla portata di ogni tipo di pubblico mantenendo sempre un alto
livello. Inoltre, in questa stagione concertistica estiva è stata inserita anche qualche nota
di originalità in più... , che ha letteralmente entusiasmato tutti! Ad aprire il filone di questi
splendidi appuntamenti, il “Cinema Sonoro”, nell’ultimo giovedì del mese di Luglio. Alla
chiesa di Michelizia si sono esibiti il violoncellista Severino Zannerini ed il chitarrista
Fabio Montomoli. Abbiamo ascoltato tante colonne sonore di films noti, scritte da compositori quali Morricone, Piovani, Rota... Inutile sottolineare la grande presa sul pubblico di
questo repertorio, piuttosto è doveroso evidenziare il notevole feeling professionale fra i
due musicisti, i quali hanno dimostrato, oltre al comune sentire, una spiccata musicalità. Si
è fatto notare parecchio, poi, il chitarrista, che con “Asturias”di Albeniz, ha messo in luce
un tecnica sciolta. Tanti gli applausi a fine prima parte per il duo Zannerini-Montomoli.
L’entusiasmo del pubblico si è acceso vivamente nella seconda parte di programma, quando, sorretta dal chitarrista Montomoli, è entrata in scena una ballerina di flamenco, Laura
Torricini. Questa novità nella stagione di Tropea Musica è stata davvero di successo! Nei
movimenti eleganti e sinuosi del flamenco il pubblico ha percepito quel misterioso fascino
della Spagna, che Laura Torricini, oltre che nei passi di danza, ha evidenziato nei colori
accesi dei suoi abiti e nel “rumore” delle nacchere. Scroscianti gli applausi a fine concerto!
Il primo degli appuntamenti del mese di Agosto è stato, invece, interamente dedicato al
canto. Si è esibito il gruppo “Almalatina”, composto da mandolini, percussioni, chitarra,
contrabbasso, mandola e buzouki. Come voce solista il timbro caldo e dolce di Maria
D’Ausilia D’Antona. Nello scenario magico del piazzale esterno della chiesa di S. Maria
dell’Isola, gremito di gente, abbiamo così ascoltato il meglio delle canzoni napoletane,ma
anche melodie di terre lontane.. .Davvero bella la voce della solista e molto bravi anche gli
strumentisti.In particolare, di grande spicco all’interno del gruppo, i mandolinisti,per la
loro ottima musicalità e grinta travolgente. ll pubblico ha ringraziato gli artisti con lunghi
applausi e chiedendo molti bis!
Dopo la musica spagnola e quella napoletana non poteva mancare una serata dedicata
al tango argentino.Quindi nella metà di Agosto, alla Michelizia, è stata la volta del duo
Pitocco-Mastroserio, rispettivamente uno bandoneonista e l’altro pianista. Già negli anni
passati abbiamo apprezzato il talento di questi due strumentisti, che più volte si sono
esibiti col quartetto “Four for Tango”.Nonostante mancassero gli altri componenti del
gruppo, anche la formazione in duo ha suscitato entusiasmo e ha confermato l’altissimo
livello di questi concertisti.Elegante e sinuoso,infatti, il suono del bandoneoni sta
Massimiliano Pitocco;raffinato e sensuale 1‘accompagnamento pianistico del M° Rosario
Mastroserio. Il risultato, dunque, è quello di un duo molto affiatato, dedito all’
improvvisazione, caratteristica tipica della musica di Piazzolla. Inoltre, come nel caso del
concerto di flamenco,anche qui vi è stata la presenza della danza, con i ballerini Paola Perez
e Donato Cuocolo. Immaginiamo, quindi, le passionali melodie del tango argentino da
cornice alla danza. Sguardi, sospiri, colori e profumi di un universo di sensualità...
Una serata stupenda di trasporto emotivo indescrivibile! Lunghi gli applausi.
Nell’ultima settimana del mese di Agosto è stata invece la volta di un concerto per
pianoforte solo. In programma musiche famose del repertorio classico,con compositori come
Beethoven, Liszt, Chopin, Albeniz e Debussy.
Al pianoforte Pierluigi Camicia.Si tratta di un pianista nato.Un virtuoso razionale,dal tocco
profondo,molto chiaro ed espressivo: padronanza assoluta dello strumento attraverso una tecnica precisa e calibrata,lontana da qualsiasi
tensione.Il numeroso pubblico in sala ha subito
capito l’eccezionale talento del M0Camicia e non
ha potuto fare altro che ringraziare l’artista con
lunghi applausi e la richiesta di bis.
Sempre nella chiesa di Michelizia, nella prima settimana del mese di Settembre, un altro
via Cancello Rosso
concerto di altissimo livello, con il duo NingVibo Valentia
Giordano. Anche in questo caso in programma
tutte musiche di repertorio classico,con comtel.0963/43270
posizioni di Brahms, Pasceri, Paganini, Liszt,
Tchaikovsky e Ravel. In sala tantissimo pubblico rimasto letteralmente incantato dalla prefino al 30 settembre
coce maturità dei due concertisti. lnfatti, entrambi appena ventitreenni,hanno già alle spalle premi importanti ed una carriera concertistica
di primo piano. Suonano disinvolti,carichi di
emozioni e sorretti da una tecnica solidissima.
eliminiamo tutta la merce in
La loro performance è strabiliante e potrebbe
magazzino a prezzi mai visti:
farli entrare presto, a giusto merito, nella storia
dei grandi interpreti. Pubblico in delirio e scroLampadari, plafoniere,
scianti applausi!
applique, e tanti altri articoli
Da non perdere sarà anche il concerto del
per illuminare la tua casa
23 Settembre per Pianoforte. Nella chiesa di
Michelizia, alle ore 21.00, vi aspettiamo numerosi! Si esibirà uno dei più grandi pianisti del
panorama internazionale: Carlo Grante.
FUORI TUTTO
ORA O MAI PIU...!
pag. 14 -ottobre 2004
- Associazioni-
A COLLOQUIO CON MICHELE SIMONELLI
PRESIDENTE DEL GRUPPO FOLK CITTA’ DI TROPEA
di Maria Zuccalà
E’ un giovane che nasce e vive a Tropea,
una cittadina da lui molto amata ed apprezzata. Ed è proprio questo amore che lo ha
spinto, insieme a tanti giovani, nell’aprile
2002 a fondare il gruppo Folk CITTA’ DI
TROPEA composto da quaranta elementi di
varie fasce di età.
Il Gruppo ha la qualifica di onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale).
L’abbiamo invitato ad un incontro nella Biblioteca Comunale di Tropea per rivolgergli alcune domande alle quali ha risposto
con molto entusiasmo e disponibilità.
D. Come nasce il gruppo e con quali motivazioni?
R. Per la voglia di tanti giovani di praticare e
studiare le danze ed i canti della tradizione
popolare per mantenerli vivi nella memoria
riproponendo gli antichi sapori della cultura
calabrese, in un clima di amicizia, solidarietà e
rispetto reciproco.
Aggiungo che quasi tutti i componenti hanno fatto parte del gruppo “Le Chiazzarole”
dal quale ci siamo staccati per divergenze di
opinione.
D. Ci può descrivere l’attività del gruppo,
indicando gli spettacoli più significativi?
R. L’attività riguarda l’organizzazione di manifestazioni sia in Italia che all’estero per spettacoli folkloristici durante i quali con l’ausilio
di fisarmonica, chitarra e tamburello vengono
proposti canti e balli tipici,“tarantelle”, della
tradizione calabrese. Il nostro obiettivo è mantenere vivi i valori della nostra terra in uno
scambio proficuo di cultura, amicizia e fratellanza. Per quanto riguarda gli spettacoli più
significativi ricordo volentieri il primo in occasione della Festa di Sant’Antonio 2002.
Eravamo molto emozionati sul piccolo palco
che era stato allestito per noi nella piazzetta
davanti al Calvario e nello stesso tempo felici
di esibirci davanti ai nostri compaesani. Devo
dire infatti che il nostro debutto è stato felice,
accolto con scroscianti applausi che ci hanno fatto dimenticare le difficoltà incontrate
nella preparazione. Queste difficoltà si sono
accentuate anche a causa di
promesse non mantenute. Un
altro spettacolo emozionante è
stato quello di Legnano dove,
con grande simpatia, ci hanno
accolti i calabresi residenti in
Lombardia. Non riusciremo a
dimenticarlo per le emozioni
che siamo riusciti a suscitare
in quanti hanno dovuto lasciare la propria terra in cerca di
lavoro. Ci siamo anche esibiti
in sagre paesane, in alberghi,
in occasione della Domenica
del Villaggio e della Primavera
del 2003.
Poi alle Festa “Di Tri da Cruci”
e spontaneamente e gratuitamente questo anno alla Sagra
del Pesce azzurro e della cipolla qui a Tropea. Per finire a Porto Pirgos dove un dottore calabrese ha voluto offrire ai suoi amici ed agli ospiti del
prestigioso Albergo un tuffo nella Calabria di
una volta.
R. Sono stati tanti anche se ogni momento è
unico ed irripetibile. Quando si fa uno spettacolo bisogna catturare l’attenzione del pubblico e non è facile e scontato. Noi riusciamo
a di divertirci anche durante le prove e così
siamo sicuri che anche il nostro pubblico condividerà la nostra voglia di gioire e di far divertire. Un momento felice per noi e per gli
spettatori è quello delle scenette che tentiamo di proporre per diversificare i soliti canoni
di spettacolo.
D. E’ difficile gestire un Gruppo?
R. Certamente si. Non va sempre tutto bene.
Ci sono divergenze, mancanza di puntualità,
Un momento dell’intervista
difficoltà di coreografie accurate, assenze non
sempre giustificate che mettono momentaneamente in crisi gli sviluppi dello spettacolo.
Su tutto però prevale la passione che ci unisce e che, tenendoci per mano, ci fa superare
qualsiasi contrattempo.
Bisogna pure ricordare che i giovani, componenti del Gruppo studiano e lavorano soprattutto nel periodo estivo. Di conseguenza è
arduo non solo provare ma anche partecipare
alle varie manifestazioni.
D. Qual è il sogno che vorresti realizzare?
R. A questa domanda ognuno può dare una
sua risposta. Io credo di interpretare il desiderio di tutto il Gruppo affermando che il no-
stro sogno nel cassetto è partecipare ad un
Festival Internazionale all’estero per confrontarci con altre realtà e per quanto ci è possibile trasmettere i nostri valori ed esperienze.
LA PIAZZA
mente lavorando in questa direzione.
D. Considerata la provenienza dal gruppo Le
Chiazarole ci sembra opportuno chiedere di
chiarirci i rapporti che intercorrono tra le due
associazioni.
R. Con mio grande rammarico devo ammettere che,
allo stato attuale, non ci sono rapporti e le condizioni per poter avere una forma di collaborazione.
Ci auguriamo che la situazione possa cambiare in
quanto sia da parte mia che da parte di tutti i componenti del Gruppo c’è la volontà di confrontarsi
in un clima di amicizia e di reciproco rispetto.
Aggiungo che abbiamo cercato di differenziarci
nei costumi, nella proposta di spettacolo e nella
gestione del gruppo. Ognuno di noi ha un ruolo
ben definito e tutto il gruppo viene guidato dal
Consiglio direttivo che rappresento. Ogni decisione quindi è presa in modo collegiale. Non ci
sono gerarchie a parte i vari ruoli che vengono
svolti dai giovani con serietà ed impegno. Ogni
quattro anni , come da statuto, vengono rinnovate le varie cariche.
D. Quando Vi è sembrato di stabilire un rapporto intenso con il pubblico?
R. Non avendo una sede stabile abbiamo effettuato le prime prove in un cortile dove tanti curiosi si sono avvicinati attirati dalla musica e dai canti. E’ stato il nostro primo impatto con il pubblico.
La loro soddisfazione ci ha caricati ed è stato un
momento che definisco piacevole e costruttivo
per i consensi ricevuti. Durante tutti gli spettacoli
facciamo di tutto per coinvolgere i presenti i quali
partecipano alle danze dimostrando di gradire i
vari momenti delle nostre esibizioni.
D. Per quanto riguarda la gestione economica
ci possiamo permettere di chiedere se i conti
quadrano?
R. Certamente si. Nessun componente del gruppo percepisce un compenso come da statuto. I
ricavi vengono utilizzati per le spese di gestione
che riguardano i costumi, i trasporti, gli strumenti
e quanto altro possa servire. Un tesoriere risponde con un bilancio annuale, durante un’Assemblea Generale dei Soci, dettagliando sia gli incassi
che le spese.
D. Esiste qualche forma di collaborazione con
l’Azienda Promozione Turistica della Provincia di Vibo Valentia?
R. I rapporti sono ottimi anzi colgo l’occasione
per ringraziare Egidio Repice che ci coinvolge nelle manifestazioni del Vibonese.
D. Quali sono le prospettive future?
R. Abbiamo alcuni ragazzi che
rappresentano il futuro del
Gruppo.Vogliamo anche e prima di
tutto consolidare il Gruppo, migliorando la qualità dello spettacolo e dell’Organizzazione. Siamo
stati contattati dal Comitato
Columbus Day di New York per
sfilare durante la parata relativa ai
festeggiamenti per la scoperta dell’America. Stiamo valutando se
economicamente siamo in grado
di aderire a questa prestigiosa manifestazione. Sarebbe anche per
Tropea, per la Calabria e per l’Italia motivo di vanto per l’immagine positiva con conseguente richiamo turistico.
La ringraziamo per la Sua cortese
disponibilità e Le auguriamo di
potere realizzare nel futuro tutte
le aspirazioni del Gruppo con spettacoli di spessore e di qualità.
MICHELE SIMONELLI nasce e vive a Tropea,
laureato in Architettura, educatore AGESCI, Pre-
LA PIAZZA
-Cultura-
ottobre 2004 pag. 15
P. Aldo La Manna saluta dalle pagine del nostro giornale la città di Tropea
ALLA COMUNITA’ DI TROPEA
Antonio Lacquaniti. Cresciuto alla
scuola del padre Vincenzo, poeta,
musicista, commediografo e cultore delle tradizioni popolari calabresi,
eredita dal padre il profondo amore
per la poesia, la pittura ed il teatro.
Insegnante di disegno presso i centri
di formazione professionale della
regione Calabria, per un ventennio;
per cinque anni la regione loincarica
di sgeuire come funzionario distaccato ed esperto teatrale i corsi teatrali organizzati dall’Accademia di
arte drammatica della Calabria a
Palmi. Poeta, pittore, scrittore e autore di testi teatrali e musicali. Vive
e svolge le sue attività culutrali fra
il lago di Garda e la Calabria. E’ autore di volumi e liriche: “Cittadino
in questo mondo di cartone” Barbaro ed. 1977, “Anch’io a modo
mio ho incontrato Cristo” ed. Bieffe
1979, “Dentro l’uomo” Carello ed.
1987, “Dall’Isola Mediterranea”
Ed. Bieffe 1987, “”Da Tropea con
ali d’angelo” Ed. del lago 2000, “Dagli ultimi linguaggi dell’uomo” ed.
del lago 2001. Per il teatro ha scritto “Il sogno della vertià” ed.
Gallucci- Anla 1980. Per la musica
folk “Calabria grandi e amara”
1987. Ha fondato il gruppo
folkloristico “Paradisu calabrisi”
portando in giro per l’Italia la cultura ed il canto calabrese, al quale
è stato assegnato nel 1982 il premio Umbria d’oro. Per la pittura ha
esposto nei maggiori centri italiani
e della Calabria. Dal 1970 si interessa di teatro realizando diverse
oper. Attore e regista professionista, ha lavorato in diverse occasioni come aiuto regista e collaboratore con Alvaro Piccardi, Daniela
Bonsch, Giancarlo Sammartano,
Livio Galassi, Guido De Monticelli,
Riccardo Vannuccini. Per il cinema come attore non protagonista
nel film Un bambino infuga , con la
regia di Mario Caiano; nel film “La
corsa dell’innocente” con la regia
si Carlo Carlei; come collaboratore
e scelta di alcuni attori nel film documentario “Storia di un paese del
sud” prodotto e curato da Gilles
Rossellini. Ha ricevuto attestati, premi e ricnoscimenti in concorsi, premi di poesia, prosa e teatro. Diverse poesie e scritti sono pubblicati
CON AFFETTO E GRATITUDINE
Carissimi “Tropeani”, con la presente lettera vengo a voi per comunicarvi che la mia permanenza a Tropea volge al termine, infatti sono stato trasferito a Siderno (RC) e come un figlio che parte sento doveroso ringraziarvi,
per avermi accolto, amato e stimato. Sono appena passati due anni e nove
mesi da quando sono giunto tra voi, ed ora, il Signore mi chiama a percorrere un nuovo cammino dando inizio ad una nuova storia fatta di incontro,
dialogo e condivisione.
In mezzo a voi ho sperimentato la paternità e maternità di Dio che guarda e accoglie il figlio come dono più caro al mondo, ed è appunto per questo
che vi sono grato per il bene e l’affetto che avete profuso dai vostri cuori nei
miei confronti. Non vi nascondo che umanamente parlando questa lettera si
presenta anche con il volto della tristezza, perché lascio Voi e questo luogo a
me tanto caro, ma vi assicuro che il vivo ricordo di ciascuno mi aiuterà a
superare questo momento di dura prova, con lieta speranza di ritornare in
questo luogo benedetto dal Signore per condividere nuove esperienze e forti
emozioni. Un figlio che parte porta con sé tutto ciò che ha di più caro: i
Padre Aldo La Manna
ricordi, gli eventi ed emozioni di una storia vissuta insieme che permea tutta
la vita. I ricordi non sono “acqua passata”, ma il memoriale di un grande e importante avvenimento
che si ripropone a noi come segno di speranza nei momenti lieti e tristi della vita. Dunque, siete Voi
la mia gioia, perché parte integrante di questa storia costruita e percorsa insieme. Come non ricordare ad esempio l’evento della Via Crucis cittadina!!! La lunga Croce sorretta e portata da voi
giovani e accompagnata da una moltitudine di popolo come lampada che brilla nel mondo ha
tracciato un sentiero per un cammino da fare insieme, ha irrobustito in ciascuno la fede come
impegno a vivere il comandamento dell’amore e vi ha inviati nel mondo come testimoni che la pace
è possibile, se ognuno si impegna a viverla e a comunicarla agli altri come dono eterno del Signore.
La vostra coerenza in questo sarà il regalo più bello offerto alla mia persona. Grazie, popolo santo
di Dio che sei in Tropea per quanto ti impegnerai a vivere e a comunicare.
Grazie a voi Frati Minori del Convento, PP. Redentoristi, Sacerdoti delle rispettive parrocchie,
alla Comunità delle Suore presenti nel territorio, al Sindaco di questa venerata Città Dott.ssa Domenica Cortese e suoi collaboratori, alla Giunta Comunale, ai Vigili Urbani alle Forze dell’Ordine e a
quanti vi impegnate nel sociale, per una convivenza più giusta e umana nel mondo … la mia riconoscenza diventa vivo ricordo da custodire nel cuore; il mio pensiero si fa incessante preghiera per
tutti, il mio affetto memoriale di un progetto di amore che si rinnova di giorno in giorno.Grazie di
tutto, o amata Tropea, testimonierò a quanti incontrerò sul mio cammino il tuo essere dono concesso a me da parte di Dio.
Il Signore Vi benedica, rivolga il suo sguardo su quanti lo amano e doni in abbondanza la sua pace
Tropea, 9 settembre 2004
Affettuosamente, P. Aldo La Manna OFM
Esibizione dei Cori polifonici
Battipaglia, Roma, Reggio Calabria, Porto
Empedocle… In tutti questi posti, e in altri ancora, è stato il coro don Giosuè Macrì per partecipare a concorsi, rassegne o manifestazioni
corali e polifoniche. Ed in ognuna di queste
occasioni, non c’è stata volta e non c’è stato
corista che non si sia chiesto: - Perché noi non
riusciamo ad organizzare qualcosa di simile a
Tropea? Seguito dall’immancabile: a nui chi
ndi manca? A noi cosa manca?
In fondo, il DNA, il codice genetico della nostra città è profondamente intriso di storia e
cultura, di ospitalità ed accoglienza, elementi
fondamentali per garantire il successo di simili manifestazioni. E allora? Perché non provarci?
E così, anche sull’onda del successo ottenuto dalla
manifestazione di canti natalizi a cori uniti, e grazie
all’entusiasmo del nuovo direttivo del coro don
Giosuè Macrì, presieduto da Paolo Ceraso e sempre
magistralmente diretto dal maestro Francesco Arena,
questo chiodo fisso, ha finalmente cessato di essere
soltanto pio desiderio per trasformarsi in una fiduciosa
ed ottimistica realtà che desidera proiettarsi nel futuro.
Il 6 settembre infatti, la nostra santissima Patrona Madonna di Romania, durante la novena in suo onore,
ha tenuto a battesimo la tanto auspicata rassegna
polifonica tropeana, al suo primo appuntamento, certamente stendendo su di essa e su tutti i partecipanti
la sua misericordiosa benedizione.
Anche grazie al Patrocinio della amministrazione comunale di Tropea, si sono ritrovati nella nostra cittadina, sotto la direzione artistica del maestro Francesco Arena i cori di Nicotera, Rombiolo, Soriano
Calabro, Briatico, Pernocari e Pizzo.
E così finalmente Tropea ha potuto diventare palcoscenico di una manifestazione che, in un mondo di
divisioni e conflitti, unisce ed aggrega in uno spirito
di fratellanza e che non poteva non risentire, fin dal
suo stesso titolo, del fascino degli incantevoli scenari del paese in cui si è svolta: Tropeaincanto.
Maria Vittoria Mannacio Soderini
LA PIAZZA
- Pubblicità -
ottobre 2004 pag. 16
SEI STATO BOCCIATO?
NON C’E’ PROBLEMA!
RECUPERA GLI ANNI SCOLASTICI PERDUTI AL
NUOVO POLITECNICO MERIDIONALE
CON PROGRAMMI DI STUDIO PERSONALIZZATI E ASSISTITO DA
INSEGNANTI QUALIFICATI POTRAI RECUPERARE GLI ANNI SCOLASTICI
PERSI IN QUALSIASI INDIRIZZO DI STUDIO.
CHIAMA SUBITO IL
NUOVO POLITECNICO MERIDIONALE ALLO 0963 669527
OPPURE
VIENI A TROVARCI A SANTA DOMENICA DI RICADI IN VIA FONTANA 34.
Hotel Ristorante
Virgilio
Viale Tondo snc 89861 Tropea (VV)
Tel. 0963-61978/61979
Fax 0963-62320
Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 90.0
Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1
Piana di Lamezia F.M. 90.0 - 106.1 - 100.5
Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1
Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 - 103.2 - 103.4
Crotone e prov. F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6
Reggio Calabria e prov. F.M. 99.8 - 92.0 - 106.1
per la tua pubblicità locale, provinciale, interprovinciale e regionale
tel. 0963-45733
EURO CONSULTING Sas
via Forgiari 1
Tel. 0963/42680
Cell. 338-1886169
89900 - Vibo Valentia (VV)
Centro di Formazione e Certificazione:
European Computer Driving Licence – Patente Europea
del Computer
Microsoft Office Specialist – Specialista Office
Microsoft
Propone le seguenti offerte:
• (Corso di Formazione E.C.D.L. + Skills Card
E.C.D.L. + Esami E.C.D.L.) tutto compreso € .
500,00
• (Skills Card E.C.D.L. + Esami E.C.D.L.) €. 125,00
• (Corso di Formazione + Certificazione Microsoft
M.O.S.) €. 200,00
• (Certificazione Microsoft M.O.S.) €. 100,00
Scarica

Ottobre 2004 - Mensile La Piazza