bella radio. bella radio. F.M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA' & MARKETING TEL.0963-45733 F.M. 106.1 - 100.5 e-mail: [email protected] MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA'-CULTURA ANNO VI (n. s.) n. 9- Ottobre 2004 IN EDICOLA OGNI MESE REP. PUBBLICITA' & MARKETING TEL.0963-45733 Euro 0,80 TROPEA Intervista a Vincenzo Iannelli Procuratore della Repubblica OSPEDALE Una iniezione di fiducia dai nostri sanitari Esclusiva del nostro giornale I TURISTI GIUDICANO LA NOSTRA CITTA’ SONDAGGIO FRA I TURISTI SULLE LORO VACANZE A TROPEA All’interno La “COSTA DEGLI DEI” e le ragioni del calo TROPEA turistico pag. 4 - Screening per il diabete in piazza Ercole pag. 5 - A colloquio con Valpedo Becagli, trent’anni da turista a Tropea pag. 15 - Esibizione dei Cori polifonici nella Cattedrale CULTURA pag. 8 - Michele Celano ha vinto il terzo premio al Concorso di poesia dialettale pag. 13 - Sandro Cuturello: Pianoforte Romantico ASSOCIAZIONI pag. 11 - Nasce l’Associazione Culturale “I TROPEANI” pag. 12 - Consegnato il premio “Miglior Studente” della III Liceo 1962/63 VIBO VALENTIA Verso un nuovo periodo di pag. 14 - A colloquio con M. Simonelli presidente del gruppo Folk “Città di Tropea” pag. 2 - ottobre 2004 LA PIAZZA - Attualità- “Verso la Calabria, i calabresi transfughi come me, hanno buoni motivi di rimorso: per avere profuso le proprie intelligenze e le proprie attività in contesti lontani. Non possiamo costruire un futuro saldo e stabile senza ancorarci alle solide basi del passato.” INTERVISTA al Dr. VINCENZO IANNELLI, Procuratore della Repubblica a Pisa “La posizione di terzietà del Giudice impone al Magistrato uno stile di vita agli antipodi da un pervicace protagonismo o da una stretta contiguità con ambienti politici o sociali ideologicamente caratterizzati” di Lino Daniele Vincenzo Iannelli Nato il 22.2.1944. Laureato con il massimo dei voti e pubblicazione della tesi in diritto penale, nel 1966. Inizia la carriera di magistrato nel 1969, fino al 1973 come Procuratore della Repubblica a L’Aquila. Dal 1974 al 1976 Sostituto procuratore presso il Tribunale di Pisa. Dal 1977 al 1995 applicato alla Procura generale della Corte di Cassazione. Dal 1995 al 1997 svolge le funzioni di Sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione. Dal marzo 1997 è Procuratore della Repubblica di Pisa. "LA PIAZZA" Mensile indipendente Registrazione Tribunale di Vibo Valentia n. 82 del 25.02.1994 Editore ONDA SUD Soc. Coop. a r.l. Direttore responsabile Saverio Ciccarelli Capo redattore Pino Carone Redazione: Giusy Calabrò, Lino Daniele, Clementina De Angelis, Riccardo De Fusco, Antonio Ferrara, Elisa Laureana,Damiano Nardo,Vittoria Saccà, Maria Zuccalà. Redazione: via Pontorieri, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081 Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733 e-mail:[email protected] Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV) La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito. D. Lei è Procuratore della Repubblica di Pisa, figlio di un Procuratore, nipote del Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, cugino dell’Avvocato generale della Corte di Cassazione. Ha tutti i numeri per difendere la Magistratura. E’ veramente una casta come alcuni suoi “nemici” affermano? R. Non credo proprio che vi sia qualche nemico, come lei dice, degno di rispetto, che possa definire oggi la Magistratura una casta. A meno di intenderci sul significato che si intende attribuire al dato linguistico. Se per casta si intende una istituzione che sollevi alti steccati ideologici rispetto alla gente, debbo dirle che, e per estrazione e per storia esperenziale, la Magistratura in Italia da tempo trae la sua linfa dagli strati più diversi della società, da un lato, e si è resa promotrice, dall’altro, di battaglie storiche contro i gruppi di potere più radicati nella società, e di quella visibile e di quella occulta. Mi consenta di personalizzare ’impegno strenuo per la soluzione o per seri tentativi di soluzione di problematiche che stanno a cuore alla gente: Falcone e Borsellino, da un lato, Mani pulite dall’altro. Se, poi, per casta intende riferirsi ad una Istituzione dai connotati identificativi esclusivi, tale da occupare nel contesto politico -sociale una posizione singolare, costitutiva di un unicum, debbo convenire con il polisenso della sua domanda provocatoria, in proposito mi sembra che non abbia,e comunque non debba aver perso molto della sua attualità il pensiero, espresso ormai tanti anni or sono, pur con una enfasi che la modernità dei tempi relega in contesti sorpassati, di Piero Calamandrei che nel suo “ Elogio dei giudici scritto da un avvocato”, riferendosi ai giudici dell’epoca, scriveva di un ordine di asceti civili, condannati, in una società sempre più sprezzante dei valori morali, alla solitudine, all’ isolamento, in certi periodi anche alla miseria ed alla fame e tuttavia capaci di rimanere con dignità e discrezione al proprio posto anche in tempi di generale rovina, per cercare di introdurre nelle forme spietate della legge la comprensione umana della ragione illuminata dalla pietà. Certo, è vero, quei tempi sono ormai lontani, ma la posizione di terzietà del Giudice nel contesto istituzionale e nel contesto sociale, in versione conflittuale, impongono al Magistrato uno stile di vita agli antipodi da un pervicace protagonismo o da una stretta contiguità con ambienti politici o sociali ideologicamente caratterizzati e comunque vicini a posizioni di parte. D. La Magistratura per la prima volta nella sua storia ha proclamato uno sciopero. Come vede questa iniziativa? R. Non per la prima, ma per la seconda o forse per la terza volta. Lo sciopero per il Magistrato è un evento eccezionale, extra- ordinem. E perciò stesso costituisce nella sua esperienza di vita un fatto doloroso, perché contrario, a mio avviso, alla posizione istituzionale che la Magistratura occupa nell’ attuale assetto costituzionale. Ancore più grave se si pensa che le ragioni di carattere economico, ma in un conflitto frontale, sul piano della revisione dell’ ordinamento giudiziario che costituisce il dibattito attuale nell’ aula parlamentare. Non entro nel merito della discussione, anche se non ho difficoltà a dichiararle che quel progetto in molti punti non è condivisibile, ma comunque mi auguro perfettibile nel corso dei lavori parlamentari. E ritengo ancora che la dialettica parlamentare debba trovare un punto di incontro e non di scontro per lo meno nella condivisione di due prospettive, storica l’una, ideale l’altra: la prima impone l’esigenza di una riforma per la vetustà di un ordinamento giudiziario che risale ad oltre un sessantennio, la seconda impone quella riforma per la sacrosanta valorizzazione della professionalità, spesso in passato mortificata per la mancanza di regole trasparenti, dei Magistrati. Ma a parte tutto questo, la domanda importante che il fatto doloroso dello sciopero impone alle coscienza rinviene nella Carta costituzionale le sue linee guida: se i giudici sono soggetti, e solo, alla legge, possono non esserlo alla legge in fieri? D. Come vede la separazione delle carriere fra chi giudica e chi accusa? E’ veramente lesiva dell’indipendenza del Pubblico ministero ? R. Quello della separazione delle carriere o anche della separazione delle funzioni è l’argomento che oggi spacca non solo il mondo politico ma anche il mondo degli operatori del diritto, magistrati ed avvocati. Sarà sempre una discussione sterile nella misura in cui i grandi principi che ne vengono coinvolti, l’indipendenza, 1’eguaglianza, 1’imparzialità del giudizio, la obbligatorietà della azione penale non si misurano con l’esperienza giudiziaria, con quello che in realtà accade nella realtà giudiziaria e giurisdizionale. Da un lato, le ragioni del sindacato degli avvocati che si domandano perché le posizioni procedimentali e processuali dei P.M. parte su un piano paritario con l’ indagato o imputato a fronte di un giudice terzo, equidistante da entrambe le posizioni - non debbano trovare una corrispondenza sul piano ordinamentale attraverso per l’appunto il distacco del p.m. dal Giudice. Dall’altro lato, le ragioni della magistratura associata che vede nella paventata e minacciata separazione un attentato alla indipendenza del P.M. ed un viatico per la sua fagocitazione nell’ alveo segnato dall’ esercizio del potere del Ministro, e comunque del potere esecutivo. Forse hanno ragione e torto gli uni e gli altri: il sindacato nella misura in cui ,da un lato, pretende un maggior “distacco” del P.M. dal Giudice, dall’altro, nella misura in cui dimentica che il P.M. è sì una parte, ma qualificata dall’ essere pubblica e quindi funzionale a perseguire gli interessi dello Stato e della società. I magistrati, d’altro canto, sono giustamente preoccupati che la separazione allontani il P.M. dalla cultura della giurisdizione, e lo sono ingiustamente nella misura in cui postulano che solo 1’assetto attuale, al di là delle profonde differenze che LA PIAZZA garantire la conservazione di quella cultura. Entrambi, Magistratura e Avvocatura, peraltro, non potrebbero che convenire su un dato empirico difficilmente contestabile: l’obbligatorietà della azione penale è un principio astratto che non trova corrispondenza piena nella realtà. Non si può punire tutto e tutti a fronte di una palese discrasia che si pone tra idealità e concrete potenzialità. E se tutto questo è vero, la vera problematica, sottesa al problema della separazione delle carriere ovvero delle funzioni, si concentra nella domanda: quali dovrebbero essere i criteri di priorità dei procedimenti da istruire e delle modalità di investigazione. Domanda che non ha senso proporre al Giudice che ha il divieto del non liquet, ma che ha senso domandare ad ogni Ufficio di Procura. Ed ancor prima di porsi il problema del soggetto legittimato alla risposta, bisogna risolvere il nodo costituito dalla domanda di quale natura è la problematica posta: tecnico - giuridica o latamente politica? Mi sembra chiaro che la risposta sia nel secondo senso. E proprio perché in tal senso, la risposta deve essere estremamente preoccupata della salvaguardia dei principi aurei sottesi al principio tendenziale della obbligatorietà della azione penale: legalità, imparzialità, eguaglianza. In anni risalenti Alessandro Pizzorusso, dalla cattedra della prestigiosa università pisana, indicava nel Parlamento la sede dove discutere e delineare le linee di politica criminale e quindi i criteri di priorità che avrebbero dovuto costituire la guida tendenziale della azione delle singole Procure. Il che sarebbe la soluzione preferibile in un regime di democrazia parlamentare matura. Non lo è, invece, in un sistema parlamentare dove il criterio maggioritario è onnivoro, capace di percorrere strade parossisticamente maggioritarie, senza una costruttiva dialettica tra le parti contrapposte per la ricerca di soluzioni compromissorie, mediatrici cioè di valori contrapposti e degni ognuna della massima considerazione. Si potrebbe forse pensare alla costituzione di una Autoritj, di un Consiglio Superiore dei P.M., di cui facciano parte rappresentati delle massime cariche istituzionali: penso,anche se decaduti per ragioni temporali, al Presidente della Repubblica, ai Presidenti delle Camere, al Presidente ed ai giudici della Corte costituzionale, et similia. D. E’ stato per ventuno anni giudice di Cassazione, poi è diventato Procuratore della repubblica a Pisa. Perché questa scelta? R. Per più di venti anni ho svolto la mia attività di Magistrato presso la Procura Generale della Corte dei Cassazione, esercitandovi pienamente fin dal 1981 al Marzo 1997 le funzioni di Sostituto Procuratore Generale. La Corte di Cassazione costituisce, o dovrebbe costituire, il traguardo nella carriera di un Magistrato: ci si arriva e si rimane solitamente fino alla pensione. Il mio percorso professionale è stato diverso: arrivare giovanissimo in Corte per allontanarsene, ritornando alla giurisdizione di merito con un bagaglio tecnico giuridico maturo, come solo 1’esperienza della Corte è in grado di fare acquisire. Perché questa scelta? mi chiede. Forse perché le barricate, i posti di frontiera mi piacciono di più delle fortezze consolidate. D. Lei quando ha un po’ di tempo libero viene sempre a Tropea. Cosa la spinge e verrà ad abitarci anche in pensione? R. Ho vissuto in Calabria solo fino a dodici anni. Poi sono stato cittadino del Paese: Ta- - Intervista portato dietro tutta la mia “calabresità”. Mi definisco un calabro- saudita per rimarcare i valori del mio Sud, della mia Calabria, del mio mare mediterraneo. I valori della cultura greca, i valori che la miseria della povera gente del Sud, un tempo sfruttata, oggi ingannata, ha promosso nei tempi delle migrazioni feroci fuori o dentro il Paese: l’amicizia, la solidarietà, la testardaggine nel raggiungere una promozione sociale ed economica per troppo tempo negate. Ed i valori della tradizione: non possiamo costruire uno stabile e saldo futuro senza ancorarci alle solide basi del passato. da cui proveniamo: la famiglia, la tradizione storica. L’amore per la Calabria,ancora, è venuto rafforzandosi per il ricordo sempre vivo delle frequentazioni, anche se da fanciullo, con Padre Francesco Mottola, e dopo, per le letture dei suoi diari: esempio luminoso di una santità eccelsa intrisa di Calabria. Sono ormai tappe sicure ed inderogabili i miei pur brevi soggiorni tropeani ed a Capo Vaticano, terra quest’ultima di elezione: la rivisitazione del cimitero a Novembre. il Natale tra i vicoli di Tropea liberati dalla massa dei turisti chiassosi in Dicembre- Gennaio, la messa pasquale nella cattedrale normanna della città, il riposo rigenerante nel mare splendido calabrese d’estate. D. Alcuni personaggi illustri, vorrebbero fondare un “Club degli amici di Tropea”. Vi parteciperà e cosa auspica per il futuro di Tropea? La mia calabresità mi spinge a osservare con grande simpatia ogni iniziativa culturale che valga la promozione di una terra, la Calabria, verso cui molti, i calabresi transfughi come me, hanno buoni motivi di rimorso: per avere profuso le proprie intelligenze e le proprie attività in contesti lontani, o per determinazioni giovanili o per necessità. Il che, però, non ha sminuito, anzi potenziato i legami per una terra il cui ricordo è da sempre venato da profonda nostalgia. Il futuro di Tropea è necessariamente legato al futuro dei Comuni vicini, quelli collinari e quelli marini. Solo con un sforzo sinergico delle varie e diverse potenzialità la Città potrà garantire quella promozione culturale ed economica che è stata nelle sue tradizioni. Turismo. da un lato.agricoltura selezionata dall’altro, dovrebbero essere i motori promozionali di un volano accelerante la efficienza della Pubblica Amministrazione la sicurezza della struttura ospedaliera, la trasparenza e la legalità di ogni iniziativa economica. Ringraziamo il dr. Iannelli per l’intervista che ci ha concesso con l’augurio di sempre maggiori successi ! ottobre 2004 - pag. 3 Auguri a Sua Eccellenza il Vescovo Il giorno 8 settembre nella Cattedrale di Mileto si è svolta una solenne celebrazione per festeggiare i cinquanta anni di sacerdozio e i venticinque anni di episcopato di S.E. Mons. Tarcisio Cortese. Anche il nostro giornale si unisce alle tante dimostrazioni di affetto e stima che il Vescovo sta ricevendo in questi giorni. Anche quest’anno l’Associazione Culturale Anthropos in collaborazione con gli Amici della Fondazione Don Mottola, organizzerà dei seminari di studio e di approfondimento di tematiche socio-culturali. Il tema per l’anno 2004-05 sarà: I COSTI UMANI DEL DIALOGO. I dieci incontri previsti saranno come di consueto preceduti da una breve introduzione di due relatori esperti e saranno poi conclusi da dibattito e dagli interventi dei presenti. Il programma si svilupperà nel modo seguente: 16/10 Datore di lavoro e lavoratore; 30/10 La mia terra; 13/11 L’amicizia, il fidanzamento, il matrimonio; 11/12 Genitori e figli; 22/01 Cittadini e istituzioni; 12/02 Gli anziani; 26/02 La coscienza; 12/03 I colleghi; 02/04 Docenti e discenti; 16/04 Stati e religioni. Il Consiglio direttivo dell’associazione nel preparare i lavori, ha rivolto particolare attenzione al mondo giovanile coinvolgendo nell’iniziativa gli Istituti scolastici del comprensorio, sarà infatti previsto l’attribuzione del credito formativo agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari. (P. C.) pag. 4 - ottobre 2004 OSPEDALE DI TROPEA Una iniezione di fiducia dai nostri sanitari di Maria Zuccalà ed Enzo Taccone A quanti lo davano per spacciato ed in lenta ed inesorabile agonia e a quanti contavano i giorni per la definitiva chiusura, diciamo che l’Ospedale di Tropea non solo gode di ottima salute ma è stato potenziato nei reparti e nella struttura. Tutto questo grazie alla nuova gestione di Armando Crupi, manager dell’Azienda Sanitaria che vede come nuovi responsabili: il dr.Tripodi Francesco, Direttore Sanitario e il dr. Sandro Cortese, Direttore Amministrativo del P.O.U. ed il Dr. Francesco Miceli, Direttore Sanitario Aziendale. Ci siamo recati presso l’Unità Ospedaliera dove siamo stati accolti con spirito di collaborazione e con la disponibilità a raccontarci la attuale situazione. Il dr. Tripodi ha volutamente tralasciato di riferirsi al passato per affrontare le tematiche presenti al fine di organizzare al meglio il futuro. Il tutto con una strategia non politica e che punta di più sulla professionalità e l’esperienza maturata nel tempo. Con grande soddisfazione ci riferisce che è stato centrato l’obiettivo dell’emergenza estiva con un Pronto soccorso sempre all’altezza di ogni emergenza grazie alla bravura ed allo spirito di servizio del personale medico e paramedico che ha persino rinunciato alle vacanze. Si respira quindi un’aria nuova in contrasto con il clima rassegnato dei periodi precedenti e si nota una partecipazione attiva da parte degli addetti ai lavori. Apprendiamo che è stata potenziata l’endoscopia grazie alla professionalità del dr. Lino Purita e l’apporto determinante del dr. Scozzarro. Vengono infatti realizzati in maniera egregia interventi in Il Direttore Sanitario dr. Tripodi endoscopia (ERCP) in loco mentre prima era necessario dirottare i pazienti ad altre ASL (Catanzaro e Reggio Calabria). Anche in chirurgia si sono verificati cambiamenti positivi riattivando un’altra sala operatoria alla conduzione della quale il dr. Miceli con i suoi collaboratori unitamente ai dottori anestesisti fanno di tutto per soddisfare le esigenze dei pazienti. Si sa infatti quanto l’attività chirurgica sia il fiore all’occhiello di ogni Azienda sanitaria. E’ questo lo scopo della nuova gestione che vuole principalmente far recuperare la fiducia dell’utenza nella struttura ospedaliera dove la qualità dei servizi può solo migliorare e soddisfare quanti finora si sono rivolti presso altre strutture. Sono stati potenziati il servizio di Otorinolaringoiatra affidato al dr. Sorrentino il quale utilizza la sala operatoria due volte la settimana ed il servizio di dermatologia. Anche il reparto di oncologia ha avuto un potenziamento con quattro posti letto oltre al Day Hospital mentre il servizio di oculistica, già presente come ambulatorio, sarà migliorato in un prossimo futuro. Il 118 ha lavorato a pieno ritmo durante l’estate con un’ambulanza sempre pronta per le emergenze ed un’altra in servizio continuo. Il rapido e tempestivo intervento ha salvato più di una vita. C’è qualche speranza di riaprire il reparto di Ostetricia la cui chiusura aveva lasciato perplessità nei tropeani. Sempre meglio va il reparto dialisi del Dr. Gioffrè apprezzato da ospiti in vacanza a Tropea provenienti da altre regioni d’Italia. Aggiunge, il Dr. Tripodi, che il reparto Ortopedia ha momentaneamente sospeso gli interventi chirurgici mentre continua la propria attività diagnostica in attesa di potenziare il personale medico. Per quanto riguarda la ristrutturazione igienico sanitaria è stato dato l’appalto delle pulizie ad una impresa specializzata. Si sta anche provvedendo a dotare le stanze dei pazienti di condizionatori d’aria. Miglioramenti che avranno di sicuro un riscontro positivo nella psiche dei pazienti. Sin qui le buone notizie ricevute dai responsabili del nostro Ospedale. Ci auguriamo che vengano ad esaurirsi i cosiddetti viaggi della speranza e che, grazie all’impegno ed alla professionalità dei nostri medici, gli utenti ricorrano, con LA PIAZZA - attualità- Screening per il diabete in piazza Ercole Vittoria Saccà Si è conclusa con la tappa a piazza Ercole l’iniziativa portata avanti, in molte cittadine della provincia, dall’associazione diabetici Fand Calabria “Diabaino VipVip dello Stretto”, con sede a Gallico di Reggio Calabria, presieduta dalla dott.ssa Gabriella Violi e diretta da Mariantonella Ferraro esperta di terapia insulinica con microinfusione. Sono stati in molti, cittadini e turisti, ad avvicinarsi presso l’unità mobile di diabetologia, per sottoporsi allo screening glicemico sul diabete mellito. L’esame è stato gratuito e si è inserito nell’ambito di una iniziativa organizzata dalla stessa associazione di concerto con l’amministrazione comunale e l’Asl n° 8 di Vibo Valentia; infatti il personale che ha effettuato gli screening era composto da medici e infermieri dell’unità operativa di diabetologia e endocrinologia dell’ azienda sanitaria vibonese diretta da Mario Luciano che, in questa occasione, ha collaborato al massimo per una perfetta organizzazione. Già da diversi anni, ormai, quest’associazione nazionale, nata per la tutela dei pazienti diabetici, porta avanti queste iniziative durante i periodi estiva, ha dichiarato Luciano, al fine di far conoscere la malattia con l’aiuto di esperti; significativa è stata infatti la presenza in questa occasione di Eros Barantano primario endocrinologo dell’ospedale Biancovallo in provincia di Verbania in Piemonte. “Noi l’abbiamo supportata rispondendo alla sua richiesta e fornendo infermieri specializzati” e collaborando cercando di favorire l’organizzazione, così come i sindaci di Ricadi e di Tropea in collaborazione con la dirigenza nella persona di Armando Crupi. All’associazione è stato chiesto di fare attività promozionale e d’informare i cittadini su questa malattia cronica considerata malattia sociale. “Nel vibonese – ha proseguito Luciano- essa incide per il 6-8%; ciò significa che su 120 mila abitanti abbiamo una popolazione di oltre 10.000 pazienti diabetici, fortunatamente adulti. Nella fascia giovanile ha un’incidenza molto più bassa; nella provincia si aggira su circa 1400-1500 bimbi e giovani diabetici. Noi siamo organizzati per affrontare questo problema, abbiamo un centro di diabetologia e endocrinologia a Vibo e quanto prima inizieremo a capillarizzare meglio con la riapertura di centri diabetologici ben attrezzati”. E sarà riaperto anche presso il nostro presidio ospedaliero, ce ne dà conferma il dg Crupi anch’egli presente presso l’unità mobile per sottoporsi allo screening. “Questa è una bella iniziativa – ha dichiarato- fatta da colleghi che si danno molto da fare per far conoscere questa patologia con la quale si può anche convivere bene, conoscendola e cambiando stile di vita. In questo contesto si diffonde il modo come prevenirla e curarla, soprattutto la glicemia dei giovani. Abbiamo dato la nostra disponibilità perché rientra nella campagna di educazione alla salute, diciamo che prevenire è meglio che curare facendo conoscere alla gente il modo per combattere il diabete quindi le precauzioni da prendere e convivere con questa patologia. Noi avevamo a Tropea un centro diabetologico ideato dal dottor Luciano,- ha proseguito - che però negli anni si è perso, ma adesso, poichè il primo amore non si scorda mai, egli è disponibile a farlo ritornare ad essere operativo. Ed oltre a questo, ritorneranno altri servizi; porteremo anche la tac, cosa impensabile fino ad alcuni tempi addietro, stiamo ristrutturando i locali e per la fine dell’anno la struttura ospedaliera rinascerà a nuova vita” (come l’araba fenice!). Il primario Barantano ha spiegato che in Italia vi sono circa 2500000 diabetici oltre ad un numero rilevante di persone, stimabile intorno ad un milione, che sono diabetiche e che ancora non lo san- l’unità mobile in piazza Ercole no “nel senso che il diabete, per manifestarsi, può impiegare un tempo che va dai 5 ai 10 anni, è chiaro che, molte volte, alla scoperta del diabete ci sono anche le complicanze”. Malattia sociale, dunque, visto che abbiamo una popolazione dove vi sono tra 4 ,5 % di ammalati. Al di sopra dei 45 anni è bene controllarlo spesso poiché il diabete è una patologia dove bisogna intervenire giorno per giorno per regolarlo, altrimenti può diventare come una bomba ad orologeria che se non viene disinnescata causa seri danni. Oggi, ha proseguito il primario, la tecnica è vicina ad un controllo quasi ottimale anche per il diabete che richiede la terapia insulinica. Esistono due tipi di diabete: di tipo uno e di tipo due. Nel primo caso, il pancreas non produce affatto l’insulina, nel secondo che è più diffuso e si manifesta intorno ai 40 45 anni, vi è la presenza d’insulina ma non è sufficiente per fronteggiare l’emergenza. E’ necessario dunque ridurre il peso, mangiare in modo equilibrato, fare attività fisica per tenere sotto controllo questo “meccanismo diabolico” ; si può fare sport anche a livello sportivo, sono la prova i campioni olimpici diabetici. Secondo Barantano, è possibile quindi vivere bene e a lungo anche se il meccanismo glicemico non funziona alla perfezione; è necessario capire la malattia, capire se stessi, e seguire determinate regole. “Il diabete è una malattia per persone intelligenti perché devono imparare a sentire il proprio corpo, cosa li circonda, cosa sia migliore per loro”. Il sindaco Domenica Cortese, si è detta soddisfatta dell’iniziativa “E’un segnale di miglioramento sul progetto salute che s’inquadra anche con il nostro pensiero”. Infine Ferraro ha ringraziato tutti coloro che hanno sostenuto l’associazione in questa iniziativa, compresa la polizia municipale; “il diabetico – ha concluso – è una persona importane, deve essere sempre aiutato e sostenuto” perché possa con- LA PIAZZA -Attualità- A colloquio con Valpedo Becagli, trent’anni da turista a Tropea In questi anni la città è senz’altro andata avanti, passando tuttavia attraverso delle scelte discutibili e percorsi difficili. di Lino Daniele Valpedo Becagli è nato e vive a Signa, una cittadina che oggi si può considerare alle porte di Firenze. Opera nel campo dell’abbigliamento, ha partecipato a diverse manifestazioni e sfilate di moda, in molte parti del mondo: Firenze, Milano, Parigi, Barcellona, Colonia, Dusseldorf, Tokio e altre; occupandosi in alcune occasioni anche dell’aspetto organizzativo. Sebbene abiti a pochi chilometri dalla Versilia, rinomata località turistica toscana, ha scelto come luogo delle proprie vacanze, Tropea, distante da Signa migliaia di chilometri. Ogni anno, puntualmente, nel mese di agosto ritorna nella nostra città assieme al suo gruppo familiare e di amici. Si considera oramai un amico di Tropea e, per potervi essere utile, ha lanciato l’idea di fondare un club che raccolga gli “Amici di Tropea”. Idea che il nostro giornale ha fatto propria e che ci ha spinti ad intervistarlo. Dopo il suo ritorno da un viaggio alla scoperta di Pentadattilo, Scilla, Gerace e San Luca, ecco le risposte che ci ha rilasciato qualche giorno prima di ritornare a Firenze per riprendere le sue attività commerciali. Ci ha dato in omaggio un libro che ha scritto sulla sua città. Forse nei ritagli di tempo scriverà qualcosa su Tropea, considerata ormai la sua seconda città. Al sig. Becagli chiediamo quando è venuto per la prima volta a Tropea? Nel 1975, dopo diciassette ore di viaggio da Firenze, con un Maggiolone cabrio, insieme a mia moglie, al figlio di nove anni e ad una giovane amica. L’ha indirizzata qualcuno o è stata una sua scoperta? La località mi fu suggerita da Salvatore Delli Guanti (la cui madre è originaria di Tropea). Un rappresentante di abbigliamento e mio caro amico. Quali furono le prime impressioni che ricevette ? Ricordo che uscii dall’autostrada e percorsi la statale da Praia a mare; all’inizio non ebbi una buona impressione di questo tratto di costa calabra. Anche quando arrivai a Tropea, prima di scendere con le valigie in albergo, volli verificare subito com’era la cittadina Entrando sul corso principale ricevetti immediatamente una sensazione positiva, che aumentò mano a mano che ammiravo le strutture dei palazzi che si ergevano nel centro storico, creando una atmosfera magica. Tornando verso l’albergo ai miei cari che mi attendevano, dissi di scendere immediatamente perché ci trovavamo in un paese bellissimo dove il paesaggio si coniugava con la storia, unendosi in un mare quasi unico. Mare quasi unico, dai molti colori che, per deformazione professionale, paragono spesso, assieme a pochi altri, ad una “cartella colori”. E’ stato un amore a prima vista o è maturato con il tempo ? Dopo il primo anno, cominciai a conoscere meglio le persone, con alcune delle quali sono fraternamente legato da quasi trent’anni; trovando appena possibile l’occasione per incontrarsi, in particolare durante i loro passaggi da un paese oramai molto conosciuto da parte loro. Nello stesso tempo iniziai a coprire altri luoghi vicino Tropea, altre spiagge incastonate fra le rocce (Riaci), innamorandomi sempre più di questo paese a cui oggi sento sempre più di appartenere. Da allora è tornato puntualmente ogni anno? Da allora, tranne tre/quattro volte, per motivi familiari del tutto particolari, sono sempre ritornato a Tropea per le mie vacanze, e sempre nello stesso albergo. Ma, pur avendone l’opportunità, mai ho cambiato luogo di vacanza estiva. In questi lunghi anni, secondo lei, la città è rimasta ferma o è progredita ? La città è senz’altro andata avanti, passando attraverso scelte discutibili e percorsi difficili. A mio parere, l’errore di scelta fu fatto nel 1975 (forse anche prima) quando arrivai per la prima volta e mi trovai di fronte a cortei inneggianti al “campeggio libero”; riflettei che un luogo così suggestivo non aveva le caratteristiche per affrontare simili emergenze. Pur comprendendo anche le ragioni di questi giovani che volevano anch’essi godersi un simile paradiso. Ma il mio giudizio verteva solamente su una scelta “commerciale” che fu intrapresa. Seguì poi la fase di peggioramento degli anni ’80 (droga, sporcizia, caos, pochi controlli), il recupero degli anni novanta (verso la fine) più ordine, più pulizia organizzazione e precisazione del lungomare (pavimentazione strada e marciapiedi) e inizio del recupero del centro storico, un vero patrimonio. Anche se rimane ancora tanto da fare. Un’idea per prolungare la stagione turistica ? L’idea del prolungamento della stagione turistica sta proprio nella programmazione e nella comunicazione, per far rientrare Tropea in un circuito nazionale ed internazionale, come Capri, Postano, Ravello, Taormina. Ed allora è necessario promuovere eventi, precisare ed istituire premi culturali, letterari, di spettacolo, demandando tutto ciò a professionisti o a studi del settore, promovendo l’immagine globale di Tropea (eventi-storia-arte-mare-vacanze). L’anno prossimo tornerà ? Detto quanto sopra sembra scontato (al di là di problemi di altra natura) che sarò ancora a Tropea nei prossimi anni. Lei, oltre ad essere un amico di Tropea, lo è anche della Calabria. E’ stato a San Luca, che impressione le ha fatto il paese di Corrado Alvaro? Ho voluto conoscere anche altri luoghi e paesaggi della Calabria, spesso contrastanti fra loro. Basti pensare alla bellissima Sila con i suoi laghi, a Gambarie, alle Serre, ma soprattutto mi hanno colpito le differenze che si evidenziano fra paesi molto vicini fra ottobre 2004 - pag. 5 Luca, un tempo presentato negativamente dai mass-media , che ne hanno costruito una falsa immagine, contrapposto ad una Gerace molto frequentata da turisti di tutto il mondo, di una bellezza storica particolare, che trasuda dalle chiese che sono dei veri musei, con il paese ordinato e preposto ad accogliere il turista. E’ un paese al quale ci si potrebbe ispirare per ottenere un miglioramento evidente. E ancora mi ha colpito Pentidattilo (semisconosciuta anche ai calabresi), fotografata su molte riviste internazionali e da importanti fotografi; questo magico paese che oramai non esiste più e che diventato patrimonio europeo; dove operano centinaia di studenti a periodi, che si occupano della piccola manutenzione e della pulizia. Organizzerà qualcosa per lanciare l’immagine di Tropea a Firenze ed in Toscana ? Ho sempre fatto opera di promozione per Tropea in Toscana, facendo arrivare nel corso di questi anni centinaia di persone. Ma bisogna organizzare qualcosa di più professionale, ci vuole un’idea (o più), ed una volontà da parte di coloro che sono o saranno preposti a svolgere questo ruolo importantissimo. Ad esempio il viaggio per raggiungere Tropea con l’autostrada è sempre un’avventura. Fino a qualche anno fa da Firenze si impiegava dalle dodici alle diciassette/ diciotto ore. Bisogna favorire l’uso della ferrovia, ma soprattutto dell’aereo, i cui costi oggi sono troppo elevati, considerato che i viaggi offerti dalle compagnie hanno quasi lo stesso costo necessario per raggiungere località esotiche molto più lontane. Da ultimo vorrei aggiungere un ringraziamento all’Hotel Virgilio, che mi ha consentito di trascorrere bellissime vacanze. E qui è doveroso da parte mia ricordare l’amico Virgilio, vigile, attento, premuroso, quasi maniacale, per soddisfare ogni esigenza del cliente, tanto da essere apprezzato e ricordato dai turisti anche dopo essere rientrati nelle loro città. L’Hotel Virgilio, in verità, è stato per me sintesi di quanto io pretenda da una vacanza (anche se abituato a frequentare per professione alberghi in varie parti d’Italia e del mondo): ottima cucina, servizi sempre all’altezza, personale cordiale e professionale. Un’altra situazione favorevole l’ho riscontrata negli stabilimenti balneari , in netto miglioramento. “Il Calipso” ha servizi, parcheggi ed anche una cucina molto ricca, con specialità calabresi. Qual è la Sua idea per costituire un club “Amici di Tropea” ? Dovrebbe funzionare come un vero club, che comunichi, ad esempio, nel corso dell’anno, cambiamenti, aggiornamenti, programmazione della stagione. Dovrebbe promuovere l’accoglienza, organizzare una festa di incontro fra gli amici e far conoscere Tropea ai nuovi arrivati. pag. 6 -ottobre 2004 - Attualità- Stagione turistica verso la fine: è il momento di tirare le somme “Costa degli Dei” le ragioni del calo turistico Siamo solo ai primi di Settembre e si può già parlare di stagione turistica chiusa. Il 70 % dei vacanzieri ha concluso le ferie; le strade si stanno “desertificando”, le spiagge iniziano il loro processo di “svuotamento”, i locali sono sempre meno visitati e il traffico è pressocché inesistente. La domanda che nasce spontanea è: com’è andata la stagione turistica? Le risposte sono state e saranno contrastanti, il turismo è una “materia” molto delicata per il nostro territorio che si trova ad essere in continuazione sotto esame. C’è, soprattutto da chi amministra la cosa pubblica, la convinzione che le cause del “lieve” calo delle presenze turistiche sia da additare esclusivamente alla crisi generale che ha colpito l’Europa e la sua economia. Dall’altro, c’è, soprattutto da parte di chi con il turismo ci lavora (tours operator, agenzie di viaggio, albergatori, imprenditori turistici, ristoratori etc.) un’altra spiegazione al “pesante” calo delle presenze nella “Costa degli Dei”: scarsissima offerta di servizi ai vacanzieri e grave disorganizzazione del turismo a tutti i livelli. La battaglia” è iniziata, vedremo quale versione la spunterà!!! un fatto è certo, non possiamo rischiare di non riuscire a capire quali sono le reali motivazioni di questo significativo calo. Il turismo è ed rimarrà la principale fonte per l’economia della ‘Costa degli Dei” e della Regione. Per poter dare ragione ad una spiegazione piuttosto che all’altra è opportuno innanzitutto analizzare attentamente la stagione turistica cercando di capire: che tipo di turismo abbiamo avuto, in media per quanto tempo sono state fittate le case, il prezzo di un appartamento per ogni periodo, il livello dei servizi offerti, traffico, pulizia, eventi e soprattutto informarsi come ha reagito la concorrenza alla crisi economica europea. Andiamo con ordine: traffico e condizione delle strade: il problema traffico è uno dei “talloni d’Achille” più gravi del nostro territorio. Le strade, a cominciare da quelle provinciali sono inadeguate ad assorbire l’elevatissimo numero di veicoli che invadono i nostri paesi. Le strade rappresentano la “carta d’identità” di un paese e le nostre sicuramente danno ai turisti una bruttissima impressione di come viene gestita la rete stradale e il turismo: scarsa segnaletica sia verticale che orizzontale, scarsissima manutenzione del manto stradale, illuminazione inesistente (soprattutto in tratti ad elevato rischio) e manutenzione del verde trascurata. Urge un adeguato piano traffico e ammodernamento di tutta la rete stradale provinciale. Pulizia ordinaria e straordinaria: quasi inesistente la raccolta differenziata (che produrrebbe dei benefici economici e ambientali importanti per i vari comuni e la provincia). Bisognerebbe potenziare il numero dei cassonetti e installare cesti per l’immondizia nei punti nevralgici dei paesi: spiagge, zone pedonali, stazioni etc.). Viaggiando in macchina o in treno non è raro incontrare carcasse di frigoriferi, resti di autoveicoli e materiale di ogni genere gettate nei letti delle fiumare o nei burroni. Investire più risorse per la pulizia del terri- e preservare l’ambiente. Trasporti pubblici e privati: ogni paese di mare deve far fronte e rispondere alle numerose richieste di spostamenti da parte dei vacanzieri. Solo da alcuni anni si è sviluppata spontaneamente: una rete di taxi e di servizio con noleggio con conducente. Questo però non è sufficiente, è necessario costituire cooperative e aumentare il livello di qualità di questi servizi. Importante è attivare per i periodi estivi navette da e per la spiaggia. da e per le stazioni aeroporti. Qualità dei servizi offerti: un paese o un territorio si definisce turistico quando è in grado di ospitare vacanzieri di ogni nazionalità soddisfando le loro più disparate esigenze. Il Nostro territorio in fatto di servizi è fra i più scarsi di tutta l’Europa. I parcheggi custoditi sono un ‘miraggio” e oltre a rappresentare un buon sostegno all’economia del comune risolverebbero l’angoscioso disagio per il vacanziere: le multe da “guinness dei primati” fatte. In centinaia di km di costa è raro trovare bagni pubblici (anche questi, con la tecnica dei gettoni potrebbero rappresentare delle entrate per il Comune); gli scivoli per l’accesso a mare per i disabili sono degli optional (eppure tempo fa la Regione Calabria ha emanato un bando che finanziava per il 70% la costruzione di cinque scivoli per ogni Comune che avesse presentato richiesta). Ma con tutte queste carenze di servizi, come è possibile assegnare le 5 vele? Affitti: ormai siamo tutti d’accordo che la crisi economica provocata dall’euro e da altri fattori c’è, ma nessuno ha cercato di abbassare i prezzi per attirare più turisti e allungare così la stagione turistica. Se vogliamo che il turismo continui a vivere è necessario agire con onestà e creare cooperative tra commercianti ed esercenti turistici. Concorrenza: il turismo è un’attività imprenditoriale e come tale bisognerebbe costantemente monitorare la concorrenza; conoscere le potenzialità dei concorrenti, i loro punti di debolezza e le loro strategie vuoi dire essere in grado di rispondere ai cambiamenti e combattere ad armi pari per il primato turistico. Sono pochi i soggetti pubblici e privati impegnati nel turismo nel nostro territorio che detengono queste informazioni. Qual è il turista tipo? Quanto può spendere? Che servizio vuole etc. etc., sono tutte informazioni importantissime per lo sviluppo di questa attività. Costruire una mentalità del monitoraggio e dell’analisi della concorrenza rappresenterebbe un buon vantaggio competitivo rispetto ai nostri concorrenti.. Alla luce di quanto detto sopra, spero che chi è impegnato o dice di essere impegnato nel turismo si dia da fare per costruire un dibattito su questi argomenti, perché la Nostra principale carenza èrappresentata dal fatto che manca la mentalità turistica nel vero senso del termine. LA PIAZZA LE SAGRE DI ZAMBRONE E SAN GIOVANNI DI ZAMBRONE AGOSTO 2004 di Enzo Taccone Il 12 agosto scorso si è svolta a Zambrone la solita ed immancabile Sagra che tanti turisti richiama per gustare un buon piatto di fileja con ceci ed altre specialità calabresi e per ascoltare della buona musica con balli sotto le stelle. Il giorno precedente, organizzata dal Circolo Culturale Ricreativo 2000, si è svolta l’estemporanea di pittura con il tema: “Zambrone, la gente ed i suoi paesaggi”. Quindici artisti più una pittrice che si è ritirata a causa di un malore, si sono cimentati catturando gli scorci più suggestivi ed i particolari che più li hanno colpiti. L’organizzazione è stata curata dal maestro Peppino Vitetta. Una giuria qualificata ha decretato i vincitori: 1° Giovinazzo Francesco, 2° Fortebraccio Antonio, 3° Fortebraccio Ercole sono stati premiati dal Sindaco Landro e dal Presidente del Circolo che hanno distribuito premi in denaro, diplomi e medaglie. Un pubblico numeroso ed attento ha ammirato le opere degli artisti ed il consenso è stato evidente perché la maggior parte delle opere sono state acquistate. Il giorno dopo ferragosto un’altra estemporanea è stata effettuata a San Giovanni di Zambrone, organizzata dall’Associazione “Nuovi Orizzonti” con il tema: “Il grano e l’olio richiamo alla civiltà contadina, fonte e vita di saggezza”: ben 17 partecipanti hanno realizzato opere di spessore e di qualità. I vincitori: 1 – Calello Lilly 2 - Zungri Francesco 3 – Lardani Maria Grazia sono stati premiati il giorno successivo dal Vice Sindaco e dal Presidente dell’Associazione e dal Maestro Vitetta, durante la Sagra del Pane e dell’olio, ben organizzata e premiata da un folto e numeroso pubblico. C’erano i giganti, il gruppo folk Città di Vibo Valentia, una mostra fotografica con la realtà di San Giovanni di oltre 50 anni addietro, tante bancarelle e alcuni stand dove venivano preparati all’istante Ceramiche, opere in vetro e mostaccioli. Interessante un concorso a premi sui piatti di una volta che ha ricevuto molti consensi. Tanta gente con la voglia di divertirsi è rimasta sino alla fine della manifestazione. La sagra, alla sua prima edizione, è perfettamente riuscita e si sa, in questi casi, che chi ben comincia può e deve sperare di fare ancora meglio il prossimo anno. Complimenti a tutti: ai Comitati, agli artisti e agli addetti alla cucina perché non si sono risparmiati lavorando duramente con entusiasmo, competenza ed un grande sorriso sulle labbra. - Sondaggio- LA PIAZZA Primo grande sondaggio fra i villeggianti a Tropea I TURISTI CI GIUDICANO !!! Maggiori controlli sul traffico, sui prezzi e sui rumori molesti, più pulizia e più divertimenti. La ricetta suggerita dai villeggianti. ECCO QUELLO CHE SI ASPETTANO I TURISTI DALLA CITTA’ C’è solo da lavorare seriamente per migliorare di Saverio Ciccarelli Dall’ultima settimana di luglio, per circa un mese abbiamo distribuito fra i villeggianti oltre duecento questionari per sentire dalla loro voce che impressione hanno avuto della nostra città, quali carenze hanno riscontrato e quali aspetti, a loro giudizio, andrebbero migliorati. Hanno risposto più di centocinquanta persone. Le domande erano le più varie e riguardavano gli argomenti più disparati: cosa hanno apprezzato di Tropea, che giudizio danno sull’ospitalità, sul commercio, sulla ristorazione, sui servizi offerti dalla Pro loco, sui trasporti e, da ultimo se torneranno a Tropea e , soprattutto, se la consiglieranno ai loro amici. Pur non avendo l’indagine un fine scientifico, essa è utile per sentire dalla voce dei turisti ( rigorosamente esclusi tropeani tornati per le vacanze) cosa ne pensano della nostra realtà turistica. L’anno scorso abbiamo sentito tutte le categorie di commercianti ed abbiamo tratto le dovute conclusioni, quest’anno abbiamo sentito chi viene dalle nostre parti per riposarsi e ci siamo … messi in gioco. Un lavoro del genere (che certamente andrebbe fatto con criteri più rigorosi dall’Assessorato comunale al turismo, dalla Pro loco o dall’Apt) non è stato mai fatto negli ultimi venti anni e per noi vuole essere uno stimolo per chi di competenza ad affrontare più seriamente il fenomeno del turismo a Tropea. Abbiamo letto delle dichiarazioni rilasciate da “addetti ai lavori” anche sul nostro giornale, che hanno fatto sorridere più di un villeggiante. Nel turismo a Tropea è ora di finirla con la demagogia, la superficialità e la propaganda. Bisogna dimostrare , oltre che essere, seri e competenti. Le risposte al questionario ci hanno fatto conoscere in maniera molto realistica cosa pensano i turisti della nostra accoglienza, in tutti i settori, sono vere e riportano quello che effettivamente la gente nota; le pubblichiamo così come ci sono state date e senza alcun “filtro” di alcun addetto ai lavori (politico o amministratore) che dice che va tutto bene. Gli aspetti negativi nel paese e cosa migliorerebbero Volutamente non abbiamo indicato delle possibili risposte per evitare di suggerire lamentele o indicare delle soluzioni. Da una prima lettura si nota chiaramente che, mentre quasi tutti apprezzano le bellezze naturali della città; il traffico e la segnaletica scarsa e poco chiara, la poca pulizia, la mancanza di parcheggi a sufficienza e la mancanza di divertimenti per i bambini, sono i principali aspetti negativi che notano i turisti. Il traffico, le isole pedonali, la segnaletica poco chiara e scarsa, sono le prime cose che vanno migliorate (il piano del traffico era già stato criticato in Consiglio comunale e dalle pagine di questo giornale, lo scorso anno, ma, convinti di agire correttamente, nessuno ha riparato agli errori che ora gli stessi turisti ci indicano); ad essi si aggiungono, la pulizia (i cassonetti sono sporchi e maleodoranti, nelle glioramento degli accessi a mare (i “sempreverdi ascensori” che ogni assessore di turno da trent’anni a questa parte dice che sta per installare, a cui si aggiungono nuove “stravaganze” (auspicabili ma su cui esprimiamo dubbi) quali la funivia, la seggiovia, le scale mobili e le auto elettriche per i turisti) e poi la cura del verde e dell’ambiente (più fiori e meno erbacce in tutta la città, nelle principali strade di ingresso, ai piedi degli alberi e sui marciapiedi). Tutti gli spazi verdi pubblici sono abbandonati a se stessi. Giudizio sull’ospitalità Oltre settanta turisti ci giudicano con un “buono”; trentacinque definiscono l’ospitalità “ottima, stupenda, eccellente”. Alcuni poi ci giudicano addirittura simpatici, umoristi ed accoglienti. Tre evidenziano che siamo un pò freddi “ quasi non apprezzassimo il turista non calabrese”.Sommando i dati quelli positivi superano gli aspetti negativi. Giudizio sui commercianti e sull’organizzazione Anche qui la maggior parte dei turisti ci giudica con un “buono” , che però si può migliorare. Oltre venticinque persone danno un giudizio negativo pesante (fra cui il fatto che alcuni commercianti parlano in dialetto). Tre addirittura rispondono che il turista è trattato come “un pollo” da commercianti “approfittatori”; dato che, se sommato ai diciassette che lamentano prezzi troppo alti e ai tredici intervistati che definiscono il commercio pessimo, complessivamente fornisce un quadro su cui riflettere. Oltre quindici persone non si esprimono e sei considerano i commercianti e l’organizzazione del commercio, ottima. Uso dei trasporti pubblici e giudizio Oltre l’ottanta per cento non ha utilizzato i trasporti pubblici, il che riflette perfettamente l’eccessivo uso dell’auto privata che causa aumento del traffico, carenza di parcheggi e aumento dello smog e del “rumore di fondo”, di cui si lamentano gli stessi turisti. Chi li ha usati, li ha però trovati lenti, non puntuali, troppo affollati , non disponibili a tutte le ore e con orari difficili da comprendere. Tre turisti li hanno trovati comodi, molto buoni e puntuali.Letti in tal modo questi dati si dovrebbe: incrementare i parcheggi (magari a più piani come si dice da tempo e, se costano troppo, costruendoli poco per volta) , costringere tutti, nel solo mese di agosto (residenti e non ) a parcheggiare la macchina e far circolare solo i mezzi pubblici, in numero adeguato. In un sol colpo si risolverebbe: il problema dei parcheggi, del traffico, dei vigili che sono sempre pochi, delle multe, dei rumori e dello smog. Giudizio sulla ristorazione e sulla professionalità Anche qui oltre la metà degli intervistati ha giudicato positivamente la nostra ristorazione. Un turista ha lamentato la scarsa igiene del personale, il che dovrebbe far riflettere. Circa i piatti tipici alcuni dicono che an- ottobre 2004 - pag. 7 be fare ciò esaltando i prodotti locali e pubblicando opuscoli con le ricette tipiche tropeane. La professionalità per tre intervistati è pessima. Servizi offerti dalla Pro-loco La maggior parte non ne ha usufruito e non li ha conosciuti. Fra quelli che li hanno utilizzati, oltre venti sono rimasti soddisfatti; quattro hanno detto che sono poco reclamizzati e tre che l’orario di apertura andrebbe prolungato. Manifestazione maggiormente gradita E’ risultata il Tour di RTL; a seguire i concerti organizzati da Tropeamusica. Alcuni hanno sentito la mancanza del Teatro, manifestazione che l’anno scorso ha riscosso molto successo.Oltre la metà degli intervistati non ha risposto , molti altri hanno detto che mancano, che c’era poco da scegliere, che sono scarse e che non sono pubblicizzate. Diciotto intervistati hanno gradito le sagre. E’ di tutta evidenza che le manifestazioni maggiormente gradite, in un’ epoca di Tv e grandi eventi di piazza, sono state quelle di massa e di portata nazionale (il Tour di RTL) e quelle di contenuto culturale (il Teatro e la musica classica di Tropea musica). Diversi turisti hanno manifestato il loro disappunto ponendo dei punti interrogativi come per dire “ma di cosa state parlando ?” Il che evidentemente ci pone davanti ad un problema molto serio e finora irrisolto: come fare per organizzare le manifestazioni nei mesi di luglio ed agosto, consentendo ai turisti di godere oltre che delle bellezze naturali di eventi culturali e popolari di rilievo ? Intrattenimenti da incrementare e da creare Qui il lavoro per gli amministratori, le associazioni e gli imprenditori è già bell’e pronto. I suggerimenti li danno gli stessi turisti. Avanzano richieste tutte e tre le fasce d’età (bambini, giovani e terza età): parchi e giochi per bambini (giocoleria, baby park e animazione anche in spiaggia), discoteche, pub, karaoke, sport e beach volley (per i teen-agers) e locali in cui ballare il liscio, balere e manifestazioni di tipo culturale (teatro e storia locale) per i “non più giovani”. Trentacinque non rispondono. Ventitré si lamentano che le manifestazioni mancano o sono inadeguate. Vengono suggerite le manifestazioni più disparate; ma qui bisogna fare un distinguo: mentre le discoteche possono essere gestite solo da privati e devono seguire una normativa molto rigida (e quest’estate a Tropea sono state assenti), il karaoke, la musica in piazza, il liscio, la giocoleria, il cabaret, il teatro all’aperto o dialettale, sono manifestazioni che il Comune, la Pro-Loco e le associazioni private possono organizzare o affidare a cooperative di animazione perché le gestiscano. E’ questione di fantasia, volontà e coordinamento fra i vari enti. L’associazione che raggruppa gli anziani potrebbe, per l’estate organizzare delle serate di liscio, in piazza o magari sulla spiaggia. Chi si occupa dei bambini potrebbe organizzare animazione ed intrattenimento per gli stessi. E associazioni musicali e sportive potrebbero organizzare anche eventi di tale genere durante l’estate. Distribuendo le manifestazioni settimanalmente nei mesi di luglio ed agosto, il problema dell’animazione estiva sarebbe risolto. Per il tutto necessita un clima di collaborazione, che non c’è, fra Comune, Pro-Loco ed Associazioni. Con poca spesa e molta applicazione, sarebbe risolto in parte il problema delle manifestazioni “spicciole” a Tropea, durante l’estate. Bisogna dare atto che solo Tropea musica, Plurale femminile e la Pro-loco (con le sagre) sono riuscite a fornire quel minimo di vivacità all’estate tropeana che, quest’anno, con la mancanza del Teatro all’aperto è stata veramente poco attiva. Va detto inoltre che le poche manifestazioni che ci sono state, non sono state pag.8 - ottobre 2004 te. Anche qui un gigantesco cartellone in piazza (ben collocato) con una scritta luminosa aggiornata quotidianamente, potrebbe servire a rendere note le manifestazioni dell’estate tropeana. Zone collinari ed entroterra Per quanto la Provincia di Vibo si sia sforzata negli anni scorsi di reclamizzare anche l’entroterra del territorio, quasi la metà degli intervistati non ha visitato alcun paese collinare. Dieci persone hanno visitato Brattirò, dieci Monte Poro, due Capo Vaticano, sette Vibo Valentia. Il turista che viene a Tropea si ferma qui e non gira per conoscere altri posti. La motivazione può essere o la scarsa durata del soggiorno, che non concede il tempo per “approfondire” la conoscenza dei luoghi oppure la poca propaganda che si fa delle zone limitrofe. Forse sono vere entrambi le motivazioni. Anche qui bisognerebbe che i paesi dell’entroterra creassero maggiori occasioni di divertimento (più numerose e distribuite su tutto il mese di agosto), valorizzando così le tipicità locali e “alleggerendo” la presenza di persone nel territorio tropeano. Qui il discorso dovrebbe essere di sinergia e non campanilistico, in modo da organizzare manifestazioni varie e diverse distribuite sui quattro comuni interessati. Certo è un vero peccato che Spilinga, Brattirò, il Monte Poro, Capo Vaticano non vengano valorizzate e quindi conosciute dai turisti che soggiornano a Tropea. ****** Se letti con intelligenza da chi amministra a tutti i livelli, questi dati, possono rappresentare un’agenda di lavori, per un buon amministratore. Su alcuni punti, come “ ristrutturare il centro storico”, ascensori per il mare e altro non chiediamo né pretendiamo interventi immediati, anche se le parole e le promesse sul punto si sprecano da oltre venti anni, senza seguito, ma su altri “interventi di scarsa portata” (più cestini per i rifiuti, pulizia dei cassonetti, guardia medica fuori dal centro città, giochi per bambini, segnaletica non adeguata, chiusura completa del centro storico al traffico, vigilanza su schiamazzi notturni e prezzi alti e troppo diversi, più manifestazioni e meglio reclamizzate, trasporti più efficienti e frequenti, migliore organizzazione nei servizi, ecc..), dove gli investimenti economici ed organizzativi sarebbero minori, lì chiediamo risposte immediate, programmate ed attuate già da oggi. Propagandare il “turismo destagionalizzato” e poi far trovare il paese in condizioni di caos, disordinato e sporco dimostra una incapacità a gestire la situazione. Di fronte a questi interventi ordinari di organizzazione del paese, non c’è alibi per nessun amministratore: o non c’è volontà o non c’è capacità, nell’uno e nell’altro caso, bisogna cercare di fare uno sforzo in più, altrimenti vanno riconosciuti i propri limiti e chiesto scusa alla cittadinanza ed ai turisti. Michele Celano ha vinto il terzo premio al Concorso di poesia dialettale di Rombiolo Il nostro concittadino, Michele Celano, oggi dipendente dell’Agenzia delle entrate di Tropea e già Capostazione per oltre venti anni, componente del Coro polifonico di Tropea “Giosuè Macrì” e da sempre poeta, si è classificato terzo nella sesta edizione del Concorso di poesia dialettale, tenutosi in agosto a Rombiolo; organizzato dal Circolo culturale “Don Cristoforo Mazza”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed il sostegno della Banca di Credito cooperativo di S. Calogero. Il primo posto è stato assegnato a Silvestro Garisto, con la poesia “Comu mi lava a facci mamma” un giovane che ha partecipato con un testo - Sondaggio- LA PIAZZA Ci hanno detto ancora ... Turismo: il coraggio di Alcuni turisti ci hanno fatto la cortesia di dare risposte più articolate rispetto a quelle che abbiamo riportato finora. Le rendiamo pubbliche perchè contengono delle riflessioni e dei suggerimenti da tenere in considerazione. “Mi sentivo a disagio sentendo parlare in dialetto stretto i tropeani, senza capire nulla. I prezzi degli alberghi sono molto bassi rispetto a quanto ero abituata a pagare in altre località. W Tropea !!!”. “Sarebbe bello poter esporre all’aperto quadri ed opere di artisti indipendenti e del luogo e organizzare manifestazioni sulla spiaggia“. “Tropea è un gioiello di cui sono innamorata. Il mare, i paesaggi, la vegetazione, il centro storico, sono di immensa bellezza e naturalezza. Per me che apprezzo queste qualità, spero che rimangano intatte. Certo, si potrebbe incrementare il turismo in vari modi: più professionalità, più manifestazioni, ecc... con il rischio che Tropea perda la naturalezza e diventi una meta turistica come tante altre, io personalmente spero di trovarla così come è ora, la prossima volta che ci ritorno, compresa la spontaneità dei tropeani ed il calore umano“. “Come turista sprovvisto di auto (che giunge a Tropea con le ferrovie), ho utilizzato i trasporti esistent (pulmino, bus del mare, treno), pur apprezzando lo sforzo di miglioramento, rimane difficile talvolta spostarsi con i soli mezzi pubblici (in particolare nell’interno) “ “Per chi come noi ha la possibilità di usufruire di due sole settimane di vacanza, se fino a Ferragosto ci sono sagre nei paesi vicini, dopo il 16, c’è solo da girarsi i pollici e da misurare in lungo ed in largo il corso, che conosciamo ormai a memoria . Come trascorrere le serate?”.“Tropea ha la fortuna di essere molto bella, ma la sua bellezza andrebbe custodita; ho già avuto occasione di manifestare il mio dissenso. Siamo tutti in vacanza, ma non per questo dobbiamo subire la maleducazione di tanti. Ed è qui che ci vorrebbero le regole. Ad una certa ora dovrebbero finire gli schiamazzi, i tam tam sulla spiaggia, non alle sette di mattina, ci sono anche bambini ( e anziani) ma questi a Tropea non contano. E con tutto questo tenetevi gli schiamazzi del giorno di Ferragosto perchè di questo passo rimarrà solo questo, perchè tanta gente (diciamo normale) vi abbandona, me compresa!“. la mamma verso il figlio sofferente. Al secondo posto si è classificato Maurizio Pata con la poesia “Ricordi chi pijianu vita”; mentre la lirica “A luna” di Michele Celano ha conquistato il terzo posto. La giuria era presieduta dal Sindaco di Rombiolo , Mario Ferraro che, nell’occasione, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione fra l’amministrazione comunale e le associazioni. Sinergia che non può che portare buoni risultati. La poesia di Michele Celano dedicata alla luna, esprime, in dialetto calabrese, una profondità ed una delicatezza di sentimenti di rara portata. Il poeta, come un innamorato che si rivolge alla sua Musa ispiratrice, manifesta la sua invidia nei confronti dei marinai “nte notti quando u celu è chiaru/ e allumini cu chija striscia janca u mari/ cridimi vurria mu suggnu supra i varchi nzemi e marinari”. Nel primo verso la luna una scelta definitiva... Si discute molto in questi giorni del perché di una crisi di presenze turistiche sul nostro comprensorio e si elencano una serie di ragioni tutte valide. I prezzi troppo alti, mancanza di professionalità, crisi economica. viabilità autostradale, distanza troppo lunga dai centri fornitori di vacanzieri. collegamenti aerei costosi e insufficienti, mancanza di cultura dell’accoglienza, insufficiente promozione, assenza di programmazione turistica, assenza di una politica dell’intrattenimento ecc. ecc., a mio avviso è la conseguenza dell’incapacità di una scelta che negli anni passati poteva e doveva essere fatta. Provocatoriamente affermo che Tropea è divenuta un centro di accoglienza organizzata esclusivamente per nutrire i profughi che scappano dalle città e il termine nutrire non è detto a caso. Esistono tante trattorie. pizzerie. friggitorie che rendono irrespirabile l’aria a chi si avventura a fare una passeggiata sul Corso V. Emanuele, il paese sembra una enorme cucina da campo con relativo spaccio. A settembre, dopo che madre natura provvede con un buon temporale a pulire il paese e i profughi tornano nelle terre di origine, Tropea torna nobile e discreta e la bella gente si fa vedere silenziosamente in giro.La nostra città non è adatta per un turismo di massa, non è organizzata per ricevere decine di migliaia di turisti, Noi lo sosteniamo da almeno trenta anni e ne abbiamo più volte sintetizzato le ragioni. E arrivato il tempo di operare una scelta netta e deflnitva. Riqualificare l’offerta turistica eliminando tutti i campeggi, favorire gli operatori turistici locali concedendo licenze di piccoli alberghi a tre quattro e cinque stelle sia nelle periferie Carmine Adilardi marine, sia nel centro storico senza alterare l’architettura esistente o creare ecomostri. Organizzare corsi professionali per operatori turistici e stage di settore ad alto livello, amministrare la cosa pubblica avendo l’obiettivo di alzare il livello del fruitore turistico tenendo ben presente che l’offerta va rivolta al viaggiatore europeo che apprezza le perle e che quando decide di comprarsi una vacanza sa scartare le cianfrusaglie. Carmine Adilardi - commissario provinciale ft VV la che “quando spunti pari ca cerchi scusa”; evidenziando così la sua minore importanza rispetto al sole, perché non riscalda, ma esaltando la funzione di colei che “vegnu mu dugnu luci o mundu chi riposa”. Celano è un poeta che sente forte il bisogno di esprimere con i versi il Michele Celano proprio mondo interiore e mentre ci congratuliamo per la sua affermazione, ci auguriamo di poter quanto prima leggere tutte le sue opere raccolte in una pubblicazione che lo annovererà fra i poeti più brillanti della nostra città. (S.C.) - Sondaggioottobre 2004 - pag. 9 troppo alti e non indicati ade- Ha usufruito dei servizi offerti dalRISPOSTE AL QUESTIONARIO Prezzi guatamente 18 la Proloco? Se si, sono stati di LA PIAZZA (200 schede consegnate) a cura di Saverio Ciccarelli, Enzo Taccone, Maria Zuccalà e Riccardo De Fusco E’ la prima volta che viene a Tropea? Si, ma sono poco efficienti, pessiSi 78 mi, sovraffollati, discreti, inadeguaNo 76 ti, non puntuali e lenti 9 Si, ma gli orari sono difficili da comCome ha conosciuto Tropea ? prendere 1 consigliato da amici 89 Si, ma ne servono di più nelle ore di consigliato da parenti 38 punta e serali 2 su riviste 8 Si, ma è difficile spostarsi specialda agenzie di viaggio 7 mente nell’interno 1 non risponde 6 Si, sono buoni, sufficienti ed effivia internet 4 cienti 7 pubblicità in tv 3 Si molto buoni, comodi e puntuali 3 viaggiando 2 No, perchè troppo cari 2 Quali aspetti negativi ha colto nel- Non risponde 8 l’organizzazione o nella conforStazione FFSS in totale abbandono 1 mazione del paese ? Consiglierà ai suoi conoscenti di Traffico e caos nella viabilità, specie nel venire in vacanza a Tropea ? centro storico. Strade disagevoli 40 Pochi parcheggi, pochi parcheggi non Si 131 No 14 a pagamento e male organizzati 17 Non so 3 Parcheggi a pagamento 2 Mancanza di isole pedonali, smog Si solo per il mare, per il paesaggio 3 Si con riserva 1 (quando ci sarà nel centro storico 3 più organizzazione turistica) Pochi vigili per le strade 2 Segnaletica insufficiente o poco L’anno prossimo tornerà ? chiara (pericolosità della striscia Si 78 bianca continua sul lungomare) 7 No 28 Collegamento fra centro e zona mare Non so 45 e da e per Tropea 5 No per seguire nuove mete 2 Disservizi nei trasporti, poche informazioni sui collegamenti verso po- Cosa ha apprezzato della città ? Le bellezze naturali 132 sti vicini 2 le bellezze artistiche/culturali 43 Assenza di indicazioni con i nomi l’accoglienza 30 delle spiagge 1 i divertimenti 9 Le scale 4 cibo 1 Scarsa pulizia per le strade, per le niente 1 spiagge, raccolta dei rifiuti lenta, pre1 senza di rifiuti abbandonati e tutto non risponde 1 cassonetti sporchi 20 Non si attua la raccolta differenziata 1 Che giudizio da sull’ospitalità dei Pochi cestini per i rifiuti 6 tropeani? Scarso decoro cittadino 3 Sufficiente, poco ospitali 3 Stupendi angoli nascosti imbruttiti Buono 71 da sporcizia 1 discreto, molto buono 10 Eccessi edilizi e centro storico da re- mediocre, soddisfacente 4 staurare 8 ottima, stupenda, favolosa, eccelDisordine in zona Pineta (porto) 1 lente 36 Puzza di fogna 1 molto ospitali, accoglienti, caloroMare non sempre pulito 2 si, disponibili, cordiali 10 Organizzazione approssimativa e man- simpatici, umoristi, sorridenti 3 canza di qualsiasi organizzazione 6 gente normale, accettabile 3 Mancanza di rispetto per gli altri 1 interessata 1 Mancanza di regole 3 pessima, non mi piace 2 Mancanza di strutture e sensibilità non conosco il calabrese 1 verso i disabili 1 sembra che non gradiscano il turista Guardia medica fuori dal centro città 1 non calabrese, in alcuni casi freddi 3 Mancanza di divertimenti per i gio- non risponde 4 vani e bambini 8 Che giudizio da sui commercianti Servizi non adeguati ai costi 1 e sull’organizzazione del commerTroppa differenza di prezzi nei bar 1 cio a Tropea ? Bar con pagamento anticipato 1 Prezzi alti, non attendibili e variabili 3 Sufficiente 5 Buono, più che sufficiente, si può miMancanza di un’Azienda di soggiorno 1 gliorare 59 Cattivo odore di cucina nel centro Discreto, molto buono 10 storico 1 Disponibili, cortesi, gentili, accoBarriere architettoniche 1 glienti 7 Serietà di qualche rent car discutibile 1 Troppa fila per i biglietti per le Isole Ottima, eccellente 6 Come in altre città 1 Eolie 1 Negativo, pessimo, scarso, insuffiL’ospedale 1 Pessimo collegamento ferroviario 1 ciente, tragico 13 Poco disponibili e gentili, scorbutici Nessuna 14 e chiassosi 3 Ha utilizzato i trasporti per recarsi Poco seri, poca professionalità, troppo dialetto, troppo distaccati 8 nelle zone vicine a Tropea ? Il turista è un pollo, troppo Se si, come li ha trovati ? Rapporto qualità-prezzo negativo 1 Orari da migliorare 1 Troppi esercizi commerciali, tante cose sparse qua e là 2 Quasi tutti i negozi non hanno un parcheggio 1 Dovrebbero offrire degustazioni di prodotti tipici 1 non risponde, non so 16 Cosa migliorerebbe per rendere più accogliente la città ? Più parcheggi 14 Un più preciso piano regolatore del traffico e la segnaletica 19 Chiusura completa del centro storico al traffico 11 Più isole pedonali 9 Maggiore pulizia e più cestini per i rifiuti, anche sulle spiagge 19 Più cura nei dintorni della città 3 Intensificazione navetta mare-centro città, con orario più lungo 4 Più servizi bus e maggiori informazioni su orari e percorsi 3 Migliori collegamenti con i grossi centri calabresi 1 Invogliare il turista a lasciare l’auto per servirsi dei mezzi pubblici 1 Indicazioni delle spiagge con adeguata segnaletica 1 Migliorare gli accessi al mare 1 Ascensori per il mare 3 Le scale 2 Seggiovia / funivia / scale mobili per scendere al mare 3 Auto elettriche a noleggio per i turisti 1 Eliminare i depuratori a mare 1 Punti ristoro nella zona mare, con spazi all’ombra 1 Baby park negli stabilimenti balneari e miglioramento di alcuni servizi e stabilimenti balneari 1 Campetto da basket 1 Più spazi per i giovani (specie nel centro storico) e parchi gioco 1 Più punti dove sedersi liberamente (esclusi i bar) 1 Programmi di intrattenimento e divertimento specie serali 2 Spazi culturali, artisti di strada, proiezioni cinematografiche, teatro, visite guidate al centro storico, karaoke, balli di gruppo 1 Degustazione prodotti tipici promossa dal Comune 1 Sagre con stands gratuiti 1 Negozi aperti ad ogni ora 1 Rendere il porto più accogliente 1 Organizzazione e servizi pubblici in generale 1 Relazione fra Proloco e Amministrazione comunale 2 Maggiore valorizzazione delle bellezze artistiche 2 Restaurazione dei palazzi 1 Più fiori ai balconi e nelle aiuole, maggiore attenzione all’ambiente 1 Cura degli spazi pubblici, del verde 1 Raccolta rifiuti e lavaggio cassonetti 1 Mettere delle regole e vigilare sugli schiamazzi notturni e sui prezzi alti 1 Maggiore attenzione per il turista, accoglienza più accurata, maggiore professionalità 1 Più condizionatori d’aria 1 Mascherare gli archi di cemento in zona marina 1 Suo gradimento ? Non ho usufruito, non li ho conosciuti 100 Ho usufruito 12 Sono stati di mio gradimento (il bus del mare, le cartine della città e delle spiagge) 18 Sono abbastanza soddisfatto 1 Sono stati discreti 2 Sono stati ottimi 3 Quasi nulli, hanno poco materiale, dovrebbero prolungare l’orario di apertura 3 Mancanza di gentilezza e di organizzazione 1 Non sono stati di mio gradimento 1 Non li ho conosciuti (poco pubblicizzati) 4 Non risponde 6 Quali intrattenimenti vorrebbe incrementare e quali secondo lei mancano ? Discoteche (e discoteche in città) 23 locali, divertimenti e festival per i giovani (aperibar) 14 locali serali e notturni (pub, enoteche) 7 locali per chi non è più giovane, il liscio, balere 5 locali, spettacoli all’aperto e parchi per bambini 5 teatro all’aperto, cabaret 15 discobar, karaoke, piano bar, discopub 5 spettacoli e feste in piazza, per strada e lungo il corso 4 musica dal vivo nei locali, cantanti 7 teatro dialettale e balli folkloristici, 5 mnifestazioni culturali, sulla storia e sul cibo locale 4 sagre 3 cinema all’aperto e sulla spiaggia (aperto ogni giorno) 11 locali e serate sulla spiaggia (pub, gelaterie, bar, nei lidi) 8 le manifestazioni in zona porto e marina in generale, valorizzare il lungomare, gite turistiche per mare e visite guidate per le spiagge, rete di beach volley sulla spiaggia libera, infrastrutture e attività sportive 3 Animazione diurna e giocoleria 5 Sono adeguati 5 Sono insufficienti 6 Sono assenti, mancano tutte 10 Cosa sono ? 3 Non so, da inventare 4 Non risponde 35 Ha avuto occasione di conoscere anche le zone collinari dell’ entroterra. Se si, quali ? Si 2, No 83, Si quasi tutte 7, Si, il circondario di Tropea: Brattirò 10, Monte Poro 10, Serra S. Bruno 6, Vibo Valentia 7, Zaccanopoli 4, Spilinga 5, Caria 3, Zungri 3, Pizzo 3, Lago Anngitola 2, Capo Vaticano 2, Drapia 2, S. Domenica 1, Nicotera 1, Caroniti 1, Favelloni 1, Papaglionti 2, Parghelia 1, Sant’Angelo 1, Stefanaconi 1, S. Onofrio 1, E’ difficile muoversi senza mezzi propri 1 Non ricordo 1, Non risponde 21 Quale manifestazione Le è piaciuta di più ? Tour di RTL 17 - Sondaggio- pag. 10 -ottobre 2004 LE RISPOSTE AL QUESTIONARIO segue da pag. 9 Concerti Tropea musica 8 Teatro (anno 2003) 6 Cinema all’aperto 3 Franco Neri 2 Gino Paoli (anno 2003) 1 Sagra del pesce azzurro 7 Sagra della cipolla 3 Sagra del pesce a Parghelia 1 Sagra della patata a Zungri 1 Sagra della cipolla a Ricadi 1 Le sagre 6 Le sagre lasciano il tempo che trovano 1 Teatro al castello di Vibo 1 Tutte le manifestazioni 2 Coro polifonico locale 1 Processione dell’Isola 3 Non sono pubblicizzate 2 Poche manifestazioni, poco da scegliere 2 Nessuna, perchè scarse 6 Non ne ho viste perchè mancano 14 Non ne ho viste 13 Non saprei 4 Non risponde 56 Come ha trovato la ristorazione a Tropea, anche dal punto di vista della professionalità ? Ottima 20 Molto buona, molta cortesia , distinta 8 Ristoranti molto eleganti 1 Buona 61 Mediocre, scarsa qualità, mediobassa, poco igiene del personale 8 Discreta, sufficiente, accettabile 26 Insufficiente, pessima, da migliorare 10 Troppi ristoranti, troppo interessati alla vendita 10 Servizio lento 3 Molto cara 3 Uniformità di menù, cibo monotono, 1 pochi piatti tipici 3 Buon rapporto qualità-prezzo specie nei dintorni 1 Non risponde, non è andato al ristorante 8 La professionalità Pessima, approssimativa 3 Poco gentili, da migliorare 4 Buona , sufficiente 4 Molto buona 1 Buono il calore umano 1 N.B. Il sondaggio non ha alcuna finalità scientifica, ma costituisce una forma di intervista ad oltre centocinquanta turisti che hanno soggiornato a Tropea fra il 20 luglio ed il 20 agosto di quest’anno. Di questo venivano informati gli ospiti, che erano altresì liberi di rispondere alle domande che hanno ritenuto più importanti e di dare più risposte ad ogni domanda. LA PIAZZA Problema lavoro: un nuovo pe- AVVICENDAMENTO ALLA DIREZIONE riodo di “emigrazione forzata” La Provincia di Vibo vanta il triste primato della disoccupazione di Diego Stacciuoli Lavoro, lavoro, lavoro!!! Questa parola sta diventando un incubo per migliaia di giovani della nostra provincia. Non solo il turismo impiega sempre meno personale e alcune posizione (le più specializzate) vengono ricoperte da persone non residenti nella provincia, ma la stagione turistica si sta accorciando sempre più. Questo spinge il giovane (ma non solo) a vedersi costretto ad emigrare verso “lidi migliori” lasciando famiglia e figli. Dopo la prima ondata di emigrazione iniziata nell’immediato dopoguerra, in Calabria si sta assistendo ad una nuova fase di “emigrazione forzata” che priva il territorio di manodopera e cervelli. La società calabrese in questi cinquant’anni è notevolmente cambiata: il livello di istruzione è aumentato notevolmente (siamo una delle regioni d’italia con il più elevato tasso di laureati), la donna ha conquistato gli stessi diritti degli uomini, l’economia da prevalentemente agricola si ètrasformata in turistica, il reddito pro-capite medio consente una vita dignitosa, le condizione igienico e sanitarie sono discrete etc. etc. Nonostante tutto ciò però, in cinquant’anni di storia un fenomeno è rimasto invariato: la disoccupazione. Ogni anno migliaia di giovani radicati nel loro territorio, molti con famiglia, devono “fare le valigie” e andare alla ricerca di lavoro altrove. Molti di questi “nuovi avventurieri” però non si fermano al nord Italia, grazie allo sviluppo dei mezzi di trasporto e al loro accessibile costo girano il mondo per trovare quella tanto desiderata “isola felice” dove poter lavorare e portare tutta la famiglia. Questo problema sta diventando una piaga per il nostro territorio e la nostra cultura. Privare la Calabria dei sui abitanti vuol dire svuotarla della sua sostanza e aumentare le già numerose difficoltà. Nonostante il grande impulso al lavoro autonomo, la piaga disoccupazione resta grave e nulla si sta facendo per debellare questa epidemia. La politica e i politici di oggi dovrebbero innanzitutto dare priorità alla dimensione famiglia e lavoro, variabili fondamentali per la costruzione di una società civile fondata sul rispetto e sulla legalità. Ma perché in cianquant’anni di storia e di politica nulla è cambiato sotto questo aspetto? Mi verrebbe da pensare che c’è un progetto preordinato per non far decollare la nostra regione, un progetto preordinato per costringere i cervelli più brillanti ad emigrare. Eppure possediamo tutte le potenzialità per emergere!!! Perché aziende del nord Italia non considerano minimamente la possibilità di investire da noi? Perchè in Sicilia nell’arco di 10 anni si è creata la cosiddetta “Sylicon Valley” italiana. In una valle prima utilizzata per la coltivazione di agrumi etc. etc. si è riusciti a costruire un polo industriale e dì servizi fra i più evoluti d’Europa. Perché questo non può succedere da noi? La nostra manodopera ha un costo simile o persino inferiore a quello della Sicilia! Molti attribuiscono questo disinteresse ad investire capitali stranieri in Calabria per la presenza massiccia della mafia. Eppure in Sicilia questo fenomeno non imperava? Forse sarebbe bene andare a fare un corso accelerato di DELL’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI TROPEA L’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea, che accorpa sin dall’anno sc. 2000/2001 - i due Licei, l’Istituto di Economia Aziendale, l’Istituto per Operatore Turistco e l’Albreghiero, dal 1° di Settembre ha un nuovo Dirigente; al prof. Giuseppe Mazzitelli, che lo dirigeva dall’anno scolastico 2001/2002 è subentrata la Dott.ssa Bice Lento, proveniente dalla Direzione del Circolo Didattico “A. Pagano” di Nicotera. Il prof. Mazzitelli ha retto l’Istituto con notevole successo (n.d.r. : aveva conseguito nel 1965 il Diploma di maturità classica presso il medesimo plesso scolastico), raccogliendo più che lusinghieri consensi sia dal Corpo Docenti che dagli stessi Studenti, pur operando in un ambiente scolastico tanto variegato e complesso in conseguenza dell’accorpamento di istituti così diversi per tradizione e finalità; il Nostro Giornale intende indirizzarGli un caloroso saluto di commiato ed un vivo ringraziamanto per il Suo impegno didattico e professionale a favore della Scuola, in generale e di quella tropeana, in particolare. Nel Suo ultimo impegno professionale, il prof. Mazzitelli ha potuto mettere a frutto una notevole esperienza didattica - maturata quale docente di materie letterarie nelle scuole medie del vibonese- e dirigenziale (quasi un ventennio) presso varie scuole medie del vibonese e, da ultimo, presso l’importante Istituto comprensivo di Ricadi. Ha maturato esperienze in altri settori della P.I.: è stato membro di Commissioni Tecniche a livello Provinciale e di Commissioni Governative, a lungo Presidente della Commissio- La dott.ssa Bice Lento ne Provinciale per la valutazione dei Titoli degli aspiranti agli incarichi di presidenza nelle scuole ed infine componente del Gruppo di lavoro per l’Istruzione e la Formazione Professionale presso il Provveditorato agli Studi di Vibo Valentia. Ai saluti ed ai ringraziamenti vogliamo aggiungere il nostro sincero augurio per un futuro di nuove esperienze e di nuove soddisfazioni in altri settori della vita pubblica. Al Dirigente che parte, Dirigente che arriva. Alla dott.ssa Bice Lento, cui è stato affidato un incarico di notevole impegno professionale, vanno le più vive congratulazioni ed i più sentiti auguri di buon lavoro de “La Piazza”. La dott.ssa Lento, tropeana di nascita, laureata in Psicologia di indirizzo applicativo e proveniente dal mondo dell’istruzione primaria (Scuola Materna) ove ha maturato notevolissima esperienza sia quale docente che da Direttore Didattico, ha potuto dare il meglio di sè in una lunghissima serie di incarichi professionali, anche a livello provinciale (formazione provinciale e provveditoriale nell’area psicologica, supervisioni in Progetti di studio, partecipazione a Gruppi di lavoro provveditoriali ed in Commissioni per Concorsi magistrali). Innumerevoli le occasioni di studio e di convegni, tutti di alto valore culturale; altrettanto numerosi gli incarichi assolti nelle vesti di Dirigente di Corsi di Formazione, di Promotore di Seminari culturali o di Conduttrice di Gruppi di lavoro aventi per oggetto, ovviamente, il mondo della scuola ed i suoi innumere- Il prof. Giuseppe Mazzitelli voli problemi. Le doti personali e professionali, l’esperienza didattica acquisita, saranno, per la dott.ssa Lento, un sicuro viatico, una sicura garanzia di successo; siamo sicuri che, da buona sportiva quale Ella è (risulta essere un’ottima podista), saprà percorrere una strada - attualità- LA PIAZZA QUALE CULTURA A TROPEA? La Biblioteca Comunale di Tropea, soprattutto durante il periodo estivo, viene utilizzata per mostre di pittura e arte varia mentre nei mesi invernali vengono inaugurati libri, organizzate conferenze e dibattiti che nelle aspirazioni dei promotori dovrebbero servire a migliorare la qualità della cultura tropeana. Stupisce il disinteresse e l’apatia dei cittadini i quali, al di là della bravura degli artisti, sono latitanti al punto tale che i visitatori di qualsiasi tipo di Mostra si possono contare tra le dita di una mano. D’altra parte è anche vero che una delle attività preferite del “popolino” è la critica della critica sulla mancanza di proposte culturali e qui salta all’occhio, in modo evidente e stridente, che quando queste occasioni ci sono, vengono sistematicamente ignorate e disattese. Personalmente ho visto una Mostra interessantissima sui portali di Tropea e sui Castelli della Calabria, un’altra, fatta da un giovane tropeano, sui personaggi del celebre film “I soliti ignoti”, realizzati con ceramica artistica; ed un’altra ancora di un bravissimo pittore che con tecnica mista ha affrontato il tema difficilissimo della Via Crucis nel quale erano veramente da ammirare alcune tavole di Madonne con Bambino straordinarie e sbalorditive per la bellezza dei volti e della composizione. Per arrivare infine ad un’altra Mostra di fotografie in bianco e nero “Frammenti di memoria” che rappresentavano la realtà di San Giovanni in Fiore, il nostro passato, i nostri costumi e le tradizioni del popolo calabrese. Perché tutto questo ci lascia indifferenti, apatici, abulici e sordi al richiamo culturale? Mi diceva un pittore: ”Possibile che non ci sia sensibilità nei cuori tropeani che vanno al mare tutti i giorni, che impazziscono per Franco oh Franco, per i Nomadi a Pernocari e per la sagra della Nduia? Possibile che il lavoro di un artista debba essere ignorato al punto da scoraggiarlo nella sua iniziativa di proporsi? Non chiedo che vengano acquistate le mie opere ma almeno di venire a vederle, criticarle ed anche parlarne con me per comunicarmi se qualche quadro ha incontrato un minimo gradimento…”. Qualcuno fa notare come l’ubicazione della Biblioteca Comunale sia poco accessibile essendo decentrata. Nulla di più falso: dalla Piazza Vittorio Veneto, (Monumento ai Caduti), sono 50 metri… Ricordo che quando ero piccolo andavo a piedi a Brattirò alla Festa di San Cosma e Damiano… Io credo che le ragioni di questo disinteresse siano altre. Mi dispiace doverlo constatare e ammettere ma non c’è Amore per la Cultura. Si preferisce la litania delle lamentele facili:”Qui a Tropea non succede nulla di importante, non ci sono Manifestazioni Culturali, qui a Tropea ci sono le pizze al trancio e gli arancini e l’odore di frittura sul Corso, qui a Tropea la Cultura è tabù!…”. Preferisco pensare che Tropea siamo noi e se non abbiamo Amore per quello che ci viene proposto, se non abbiamo rispetto per gli altri, dobbiamo riflettere ed avere almeno il pudore di stare in silenzio. Enzo Taccone ottobre 2004 - pag. 11 NASCE L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “I TROPEANI” Nelle sue finalità la salvaguardia delle tradizioni calabresi di Enzo Godano A Tropea il sette luglio scorso si è costituita legalmente l’associazione culturale “I Tropeani”, gli scopi primari della stessa si riassumono nel tentativo e nella volontà di: promuovere attività artistiche, musicali e teatrali, che possano coinvolgere gli abitanti dell’area di competenza logistica dell’associazione stessa, e della diaspora calabrese sparsa ovunque: divulgare le vicende di una terra che come la Calabria ha segnato pagine importanti della trascorsa storia d’Italia: creare spazi vivibili atti a promuovere lo spirito di solidarietà e fratellanza fra i calabresi, valori questi soffocati prepotentemente dal modernismo esasperato, sintomatico il pensiero del segretario dell’associazione Francesco Arena il quale fa presente che “I Tropeani” nascono dal desiderio e dalla necessità di riparlare di tropeanità, offrendo alla comunità l’occasione di riappropriarsi del proprio passato rivalutando in primis la nostra lingua patrimonio storico e culturale della Calabria. I soci fondatori che hanno dato vita all’ associazione sono: Cotroneo Domenica, Sorbilli Caterina, Davola Marcella, Schiariti Giuseppe, Lorenzo Francesco, Il Grande Filippo, Arena Francesco, D’agostino Domenico, Il Grande Francesco, Godano Vincenzo. Tutti insieme senza la pretesa e la presunzione di emulare i grandi interpreti della commedia popolare italiana, daremo il via alle prove di alcuni progetti impegnativi e mirati, partendo appunto dal teatro,teatro il quale avrà il compito di fungere da apripista ad una serie di iniziative che l’associazione intende attuare per il prossimo futuro. Con la commedia popolare si tenterà quindi di riproporre alla comunità, e in particolare alle nuove generazioni il parlare (Lc)- E.Godano dinandi una volta offuscato da quello attuale, Molteno zi alla tomba di Lucio Battisti di fenomeno questo, che ha creato disordi- cui ricorre in questi giorni il ne ed inceppamenti, chiudendo la comu- sesto anniversario della morte nicativa tradizionale a vantaggio del bell’italiano dimenticando che i dialetti, tutti i dialetti sono delle lingue nobili con alle spalle una straordinaria storia personale. Ecco allora, avendone noi la possibilità tenteremo, consapevoli delle difficoltà che incontreremo durante il nostro percorso, di riportare a galla storie e vicende di un tempo ormai a noi così lontano, ma più che mai vivo nei nostri ricordi. Il primo lavoro che la nuova compagnia teatrale intende realizzare, racconta di una famiglia calabrese in questo caso tropeana, emigrata in un piccolo centro industriale dell’interland milanese situato a metà strada tra la città di Milano e il lago Maggiore, il capo famiglia solo per l’anagrafe Cocimo Tagghiafrunda operaio presso il reparto fonderia della ditta Franco Tosi di Legnano personaggio che dimora ai margini di una civiltà impietosa e frenetica riuscendo a trovare uno spiraglio di luce in un mondo il suo mondo fatto di barbera e rosolio. Poi lei Rumana Zappaterra vero leader del quartiere la Baggiana di Canegrate dove la comunità tropeana è la più numerosa. Tipica donna calabrese di altri tempi,sopravvissuta come una Valkiria alle polente e ai risotti solo grazie alla sua collera biologica. Ed infine Nunziata la figlia svampita, apocalittica illusione del miracolo economico e dei mass-media, ai quali Rumana non ha mai creduto, al contrario di tanti altri lei, nonostante tutte le seduzioni e le delusioni possibili nel mondo non rinuncerà mai alle sue radici culturali, ed alla sua straordinaria matrice antropologica, coerente con la realtà di tutti i giorni senza perdere nulla dell’originale grinta arcaica tradizionale, ferita a morte dagli spot e dai telegiornali. Con questi personaggi viaggeremo dentro l’anima agitata di quella parte di sottoproletariato, scaraventato con violenza in un mondo nuovo e diverso di quello che hanno dovuto abbandonare, un percorso fatto di alienazioni drammaticità ironia farsa. Il secondo progetto riguarderà invece, una commedia brillante scritta da me nel 1981 con la collaborazione dell’amico Gianmaria Colombo, questo musical d’estrazione nazional popolare coinvolgerà numerose persone di ogni età, essendo il lavoro stesso carico di ecletticità teatrale, senza perdere di vista il nostro vero ed unico scopo che è quello di ridare una boccata d’ossigeno ad una cultura in affanno,attraverso quel filo impalpabile ma palpitante che lega il corpo e l’anima di un vivere del quale tutti noi sentiamo pag. 12 - ottobre 2004 - Attualità - LA PIAZZA proiettate su un grande schermo predisposto per la gara del Karaoke alla quale pochi si sono sottratti. Alla fine i vincitori sono stati: Vera , Peppino e Franco/Rodolfo che hanno ricevuto in premio bottiglie di Vino Cirò. Enzo, durante Un felice raccordo tra generazioni la serata ha proposto una gara di ballo un po’ di Maria Zuccalà singolare per coppie. Al cavaliere veniva dato In piena estate è suonata la campanella del consueto raduno degli un giornale da tenerepiegato sotto il braccio, ex liceali dell’anno 1962-63 nella Biblioteca Comunale di Tropea. L’han- ballando. Allo stop della musica doveva aprire no sentita in molti. Non voleva riportarli sui banchi di scuola, lasciati da il giornale, poggiarlo a terra e mettere la dama tempo. Aveva lo scopo di farli incontrare per rinverdire quel periodo sulle ginocchia. Veniva eliminata la coppia che della loro vita che ora appariva nelle vesti di un sogno. Rivedersi, ma strappava il giornale o che non era stata rapida anche conoscere e premiare la maturata dell’anno 2004: Carmen Ferraro, nell’esecuzione del gioco. Vincitrice è risultata cui apparteneva un curriculum di studi di tutto rispetto. Così erano la coppia Rodolfo Selva e consorte cui sono andati gli applausi per la Carmen Ferraro con riusciti a creare un legame prodinamicità. Anche loro il diploma di merito fondo tra generazioni. Nel hanno ricevuto ricchi premi. In campo canoro è contempo avevano di sicuro stato una rivelazione Franco Simonelli che si è lanincentivato l’amore per gli ciato in canzoni del repertorio di Elvis Presley e studi classici, che li avevano Bobby Solo entusiasmando tutti i partecipanti. Una formati, realizzandoli dal punbomba di ilarità sono stati in coppia Enzo Taccone to di vista professionale. e Franco Figliuzzi nei panni dei famosi giganti delCarmen, frequentando con dila tradizione popolare. Il rullo dei tamburi, (la caratligenza era stata di esempio teristica caricatumbula), ha annunziato la comparpositivo all’intera Classe e sa della coppia. Dire che erano divertenti non renl’avrebbe saputa tenera unide l’idea. Enzo nelle vesti di dama indossava lunta con lo stesso spirito degli ghe calze velate, sostenute da giarrettiere bianex liceali. Una nota della camche, un gonnellino di tulle rosa corto e gonfio, che panella si era sentita stonata: si alzava maliziosamente ai passi di danza. Il reggimancava una colonna portanseno nero della Regina, non sostenuto, cadeva in te del Liceo Classico PasquaCarmen Ferraro con gli “ex liceali” basso rialzato con gesto deciso, ma grazioso. Anle Galluppi, quel Professore Giuseppe Lo Cane che tanto sapere e tanti valori umani aveva saputo che la parrucca bionda con treccine creava un contrasto esilarante con trasmettere in generazioni di giovani. Aveva partecipato con entusia- il viso maschile come pure il modo di avvicinarsi al Principe moro nella smo negli anni passati alla festa di Classe divertendosi come non aveva classica danza di corteggiamento. Franco indossava il mantello dorato ed in testa aveva il turbante mai fatto nella vita, lui così severo con se stesso. Sin dall’inizio della con una piuma rossa trattecerimonia è stato ricordato dal Presidente dell’Associazione nuta da una spilla di perle. FrancoSimonelli, che dopo l’invito ad osservare un minuto di silenzio in Era molto serio ma Sua memoria, ha ribadito che l’Associazione vuole trasmettere i valori assecondava le avances deldella solidarietà e del rispetto, valori che nella Società in cui viviamo la compagna subendone la appaiono trascurati. Il Preside Giuseppe Mazzitelli, nel lodare l’intera Classeduzione. Vederli ha scatese, composta da alunni eccezionali ha nominato gli 8 che si erano distinti nato un’esplosione di risate e dulcis in fundo Carmen Ferraro che ha ricevuto tanti premi: un assegno incontenibile. A qualcuno dalla mani della Vice Presidente e Tesoriera dell’Associazione Isabella forse, è scappato qualcosa… Avallone Spoleti, un oggetto d’oro di delicata fattura artigianale dallo Si sono spente le luci ed Sponsor Ufficiale della Cerimonia, la gioielleria Arte Orafa di Rotolo, una Il Vice Sindaco Gaetano Vallone consegna è comparsa la torta illuminata targa ricordo da parte dell’Amministrazione Comunale che ha patrocinato la targa ricordo del Comune di Tropea da candeline con la rituale il Premio, consegnata dal Vice Sindaco Gaetano Vallone che ha elogiato l’iniziativa degli ex liceali, un attestato con la motivazione del Premio ed scritta ”FESTA DI CLASSE 2004”. Gli ex alunni, intorno alla torta hanno infine due volumi “Patrimonio dell’Umanità” che fanno conoscere ed fatto da corona alla festeggiata ed infine una foto ricordo ha immortalato apprezzare i tesori esistenti nel mondo, salvaguardati dall’Unesco sono l’avvenimento. Un brindisi ha unito i convenuti nell’augurio di non dimenstati consegnati dalla Classe 1962-63 , rappresentata da Sara Pugliese ticarsi l’uno dell’altro. Alle dame presenti è stata consegnata una splendida rosa rossa, in omaggio. Enzo ha cantato una canzone struggente dedicata Tavella. Non è mancato a a Lucia. Si è ballato e ballato ancora. Nessuno mostrava segni di stanchezza Carmen l’augurio sincero nemmeno i gestori ed i camerieri del Carpe Diem che, pur affaticati, erano del Suo Professore Luciasorridenti e partecipi della Festa. no Meligrana di una pieA conclusione baci abbracci, scambi di numeri di telefono, promesna realizzazione in campo se di incontrarsi durante l’anno e di rivedersi l’anno prossimo alla Quinprofessionale sulle orme ta Edizione del Premio Miglior Studente. All’apparenza sembra che tutto di Suo Padre, Medico. E’ sia stato facile in realtà dietro una rimpatriata scolastica c’è un grande seguito un ricco buffet lavoro di preparazione, tanta pazienza e soprattutto la voglia di ritrovarsi della Pasticceria Tre Stelgrazie ai soliti “Capoclasse” che trascinano tutti i compagni. le di Pasquale Mazzitelli. La Festa di Classe è proseguita a Parghelia, al Carpe Diem, rinomato RiIl Presidente Simonelli legge le storante, gestito dalla famotivazioni del premio miglia Crisafio. Un ambiente leggiadro e confortevole, con personale qualificato. La sala era addobbata con palloncini bianchi e azzurri. Una grande tavolata, elegante negli arredi, con tanti fiori, ha accolto quasi cinquanta persone tra ex alunni della Classe 1962-63, la festeggiata con i Suoi genitori, il Professore Domenico Pantano, il Preside Giuseppe Mazzitelli e Consorte e tanti ospiti. Animatore instancabile è stato Enzo Taccone che, con la sua travolgente esuberanza, ha coinvolto tutti nel programma di divertimenti della serata. All’inizio ha ricordato i compagni assenti porgendo il saluto di Romania La Torre, detta Salata da Buenos Aires, dove attualmente vive, legata idealmente alla Sua Classe che non dimentica. Poi ha presentato il complesso musicale composto da Carmine Barrese alla tastiera e da 11 Agosto 2004: FESTA DI CLASSE dell’Ass. Cult. III Liceo anno 1962-63 LA PIAZZA Sandro Cuturello: Pianoforte Romantico La figura di Chopin, nell’universo dell’immaginario collettivo,è associata a due termini complementari: il Pianoforte ed il Romanticismo. Se è vero che nei luoghi comuni vi è sempre un minimo di verità, lo è particolarmente nel caso di quei due termini. Chopin come compositore si identifica totalmente con il pianoforte. Infatti le poche composizioni nelle quali figura l’orchestra, la voce o altri strumenti, devono il loro valore soprattutto alla presenza del pianoforte. Che Chopin venga anche identificato con il Romanticismo, secolo in cui visse, non è semplicemente una tautologia: i caratteri della sua musica evidentemente possiedono, per il grande pubblico, tutte le peculiarità Sandro Cuturello che si sogliono associare all’idea di “romantico”, vale a dire un’intensa capacità comunicativa, esente da ogni tipo di mediazione e diretta immediatamente nel vivo delle emozioni. Qualunque pianista che ami il suo strumento indicherebbe, quindi, Chopin come genio assoluto del pianoforte. Una serata interamente dedicata alle musiche del compositore polacco è una sorta di omaggio al pianoforte ed ai sentimenti più profondi dell’animo umano. Con il patrocinio del Comune di Tropea,della Provincia e dell’APT di Vibo Valentia, è stato organizzato, nella prima settimana del mese di Agosto, all’anfiteatro del porto, un concerto proprio con tutte musiche di Chopin. Si è esibito un nostro concittadino, il M° Sandro Cuturello, che ormai da anni vive e lavora a Vienna. L’iniziativa è nata da un triste avvenimento: la scomparsa del padre del M° Cuturello, che ha così pensato di suonare a Tropea in ricordo del genitore venuto a mancare. Ottima è stata la scelta di un repertorio tanto noto,che senz’altro ha portato un numeroso pubblico. Abbiamo ascoltato nella prima parte della serata i 24 preludi dell’op. 28. Si tratta di una raccolta di pezzi unici e geniali, sia per la tecnica di utilizzo del linguaggio musicale(nell’ordine normale delle scale ogni chiave maggiore è seguita dalla propria chiave minore)sia per la grande qualità artistica di ciascun pezzo. La vera difficoltà di queste composizioni sta nell’interpretazione, nel tocco che da colore ad ogni nota. Il pianista Cuturello ha dimostrato di possedere musicalità. Nella seconda parte del concerto abbiamo ascoltato la Ballata in sol min. op. 23, la Berceuse op. 57, l’Improvviso-Fantasia op.66 e lo Scherzo in si bemolle mm. op.3l. Rispetto ai preludi, sono queste, composizioni di grande maturità del genio chopiniano sia dal punto di vista melodico che tecnico. Un’interpretazione professionale dovrebbe, quindi, tener conto di due cose soprattutto:la timbrica corretta, e la tecnica sciolta e chiara. Nell’esecuzione del pianista Cuturello si sono verificati accavallamenti di suono a causa di una tecnica poco solida e, a volte, inadatta a tal repertorio. Imperfezioni, queste,che probabilmente ci sono state anche per il forte coinvolgimento emotivo dell’artista. Qualche giorno prima il M° Cuturello ha fatto la presentazione di una raccolta di poesie (dal titolo ”Mie poesie”), scritte da lui dagli anni ottanta ad oggi. La più recente, dedicata alla scomparsa del padre, letta ad alta voce, con sottofondo musicale. E’ stato un momento emozionante. Del resto tutta la raccolta di poesie risulta di vivo interesse, poiché esprime sentimenti, aspettative, ansie e gioie della sensibilità umana, in cui tutti noi ci ritroviamo. Manifestazione singolare e carica di emozioni, molto gradita proprio per questo spirito di ricordi e nostalgie. - Attualità - ottobre 2004- pag. 13 MUSICA PER TUTTI !!! La stagione estiva 2004, propostaci dall’Associazione “Tropea-Musica”, è stata un trionfo di pubblico e di critica. Avevamo, infatti, già segnalato con piacere gli appuntamenti dei primi di Luglio, ma bisogna ammettere che, i concerti di fine Luglio e di tutto Agosto, sono stati un vero successo. Questo perché Tropea-musica oramai propone nel cuore dell’Estate manifestazioni alla portata di ogni tipo di pubblico mantenendo sempre un alto livello. Inoltre, in questa stagione concertistica estiva è stata inserita anche qualche nota di originalità in più... , che ha letteralmente entusiasmato tutti! Ad aprire il filone di questi splendidi appuntamenti, il “Cinema Sonoro”, nell’ultimo giovedì del mese di Luglio. Alla chiesa di Michelizia si sono esibiti il violoncellista Severino Zannerini ed il chitarrista Fabio Montomoli. Abbiamo ascoltato tante colonne sonore di films noti, scritte da compositori quali Morricone, Piovani, Rota... Inutile sottolineare la grande presa sul pubblico di questo repertorio, piuttosto è doveroso evidenziare il notevole feeling professionale fra i due musicisti, i quali hanno dimostrato, oltre al comune sentire, una spiccata musicalità. Si è fatto notare parecchio, poi, il chitarrista, che con “Asturias”di Albeniz, ha messo in luce un tecnica sciolta. Tanti gli applausi a fine prima parte per il duo Zannerini-Montomoli. L’entusiasmo del pubblico si è acceso vivamente nella seconda parte di programma, quando, sorretta dal chitarrista Montomoli, è entrata in scena una ballerina di flamenco, Laura Torricini. Questa novità nella stagione di Tropea Musica è stata davvero di successo! Nei movimenti eleganti e sinuosi del flamenco il pubblico ha percepito quel misterioso fascino della Spagna, che Laura Torricini, oltre che nei passi di danza, ha evidenziato nei colori accesi dei suoi abiti e nel “rumore” delle nacchere. Scroscianti gli applausi a fine concerto! Il primo degli appuntamenti del mese di Agosto è stato, invece, interamente dedicato al canto. Si è esibito il gruppo “Almalatina”, composto da mandolini, percussioni, chitarra, contrabbasso, mandola e buzouki. Come voce solista il timbro caldo e dolce di Maria D’Ausilia D’Antona. Nello scenario magico del piazzale esterno della chiesa di S. Maria dell’Isola, gremito di gente, abbiamo così ascoltato il meglio delle canzoni napoletane,ma anche melodie di terre lontane.. .Davvero bella la voce della solista e molto bravi anche gli strumentisti.In particolare, di grande spicco all’interno del gruppo, i mandolinisti,per la loro ottima musicalità e grinta travolgente. ll pubblico ha ringraziato gli artisti con lunghi applausi e chiedendo molti bis! Dopo la musica spagnola e quella napoletana non poteva mancare una serata dedicata al tango argentino.Quindi nella metà di Agosto, alla Michelizia, è stata la volta del duo Pitocco-Mastroserio, rispettivamente uno bandoneonista e l’altro pianista. Già negli anni passati abbiamo apprezzato il talento di questi due strumentisti, che più volte si sono esibiti col quartetto “Four for Tango”.Nonostante mancassero gli altri componenti del gruppo, anche la formazione in duo ha suscitato entusiasmo e ha confermato l’altissimo livello di questi concertisti.Elegante e sinuoso,infatti, il suono del bandoneoni sta Massimiliano Pitocco;raffinato e sensuale 1‘accompagnamento pianistico del M° Rosario Mastroserio. Il risultato, dunque, è quello di un duo molto affiatato, dedito all’ improvvisazione, caratteristica tipica della musica di Piazzolla. Inoltre, come nel caso del concerto di flamenco,anche qui vi è stata la presenza della danza, con i ballerini Paola Perez e Donato Cuocolo. Immaginiamo, quindi, le passionali melodie del tango argentino da cornice alla danza. Sguardi, sospiri, colori e profumi di un universo di sensualità... Una serata stupenda di trasporto emotivo indescrivibile! Lunghi gli applausi. Nell’ultima settimana del mese di Agosto è stata invece la volta di un concerto per pianoforte solo. In programma musiche famose del repertorio classico,con compositori come Beethoven, Liszt, Chopin, Albeniz e Debussy. Al pianoforte Pierluigi Camicia.Si tratta di un pianista nato.Un virtuoso razionale,dal tocco profondo,molto chiaro ed espressivo: padronanza assoluta dello strumento attraverso una tecnica precisa e calibrata,lontana da qualsiasi tensione.Il numeroso pubblico in sala ha subito capito l’eccezionale talento del M0Camicia e non ha potuto fare altro che ringraziare l’artista con lunghi applausi e la richiesta di bis. Sempre nella chiesa di Michelizia, nella prima settimana del mese di Settembre, un altro via Cancello Rosso concerto di altissimo livello, con il duo NingVibo Valentia Giordano. Anche in questo caso in programma tutte musiche di repertorio classico,con comtel.0963/43270 posizioni di Brahms, Pasceri, Paganini, Liszt, Tchaikovsky e Ravel. In sala tantissimo pubblico rimasto letteralmente incantato dalla prefino al 30 settembre coce maturità dei due concertisti. lnfatti, entrambi appena ventitreenni,hanno già alle spalle premi importanti ed una carriera concertistica di primo piano. Suonano disinvolti,carichi di emozioni e sorretti da una tecnica solidissima. eliminiamo tutta la merce in La loro performance è strabiliante e potrebbe magazzino a prezzi mai visti: farli entrare presto, a giusto merito, nella storia dei grandi interpreti. Pubblico in delirio e scroLampadari, plafoniere, scianti applausi! applique, e tanti altri articoli Da non perdere sarà anche il concerto del per illuminare la tua casa 23 Settembre per Pianoforte. Nella chiesa di Michelizia, alle ore 21.00, vi aspettiamo numerosi! Si esibirà uno dei più grandi pianisti del panorama internazionale: Carlo Grante. FUORI TUTTO ORA O MAI PIU...! pag. 14 -ottobre 2004 - Associazioni- A COLLOQUIO CON MICHELE SIMONELLI PRESIDENTE DEL GRUPPO FOLK CITTA’ DI TROPEA di Maria Zuccalà E’ un giovane che nasce e vive a Tropea, una cittadina da lui molto amata ed apprezzata. Ed è proprio questo amore che lo ha spinto, insieme a tanti giovani, nell’aprile 2002 a fondare il gruppo Folk CITTA’ DI TROPEA composto da quaranta elementi di varie fasce di età. Il Gruppo ha la qualifica di onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale). L’abbiamo invitato ad un incontro nella Biblioteca Comunale di Tropea per rivolgergli alcune domande alle quali ha risposto con molto entusiasmo e disponibilità. D. Come nasce il gruppo e con quali motivazioni? R. Per la voglia di tanti giovani di praticare e studiare le danze ed i canti della tradizione popolare per mantenerli vivi nella memoria riproponendo gli antichi sapori della cultura calabrese, in un clima di amicizia, solidarietà e rispetto reciproco. Aggiungo che quasi tutti i componenti hanno fatto parte del gruppo “Le Chiazzarole” dal quale ci siamo staccati per divergenze di opinione. D. Ci può descrivere l’attività del gruppo, indicando gli spettacoli più significativi? R. L’attività riguarda l’organizzazione di manifestazioni sia in Italia che all’estero per spettacoli folkloristici durante i quali con l’ausilio di fisarmonica, chitarra e tamburello vengono proposti canti e balli tipici,“tarantelle”, della tradizione calabrese. Il nostro obiettivo è mantenere vivi i valori della nostra terra in uno scambio proficuo di cultura, amicizia e fratellanza. Per quanto riguarda gli spettacoli più significativi ricordo volentieri il primo in occasione della Festa di Sant’Antonio 2002. Eravamo molto emozionati sul piccolo palco che era stato allestito per noi nella piazzetta davanti al Calvario e nello stesso tempo felici di esibirci davanti ai nostri compaesani. Devo dire infatti che il nostro debutto è stato felice, accolto con scroscianti applausi che ci hanno fatto dimenticare le difficoltà incontrate nella preparazione. Queste difficoltà si sono accentuate anche a causa di promesse non mantenute. Un altro spettacolo emozionante è stato quello di Legnano dove, con grande simpatia, ci hanno accolti i calabresi residenti in Lombardia. Non riusciremo a dimenticarlo per le emozioni che siamo riusciti a suscitare in quanti hanno dovuto lasciare la propria terra in cerca di lavoro. Ci siamo anche esibiti in sagre paesane, in alberghi, in occasione della Domenica del Villaggio e della Primavera del 2003. Poi alle Festa “Di Tri da Cruci” e spontaneamente e gratuitamente questo anno alla Sagra del Pesce azzurro e della cipolla qui a Tropea. Per finire a Porto Pirgos dove un dottore calabrese ha voluto offrire ai suoi amici ed agli ospiti del prestigioso Albergo un tuffo nella Calabria di una volta. R. Sono stati tanti anche se ogni momento è unico ed irripetibile. Quando si fa uno spettacolo bisogna catturare l’attenzione del pubblico e non è facile e scontato. Noi riusciamo a di divertirci anche durante le prove e così siamo sicuri che anche il nostro pubblico condividerà la nostra voglia di gioire e di far divertire. Un momento felice per noi e per gli spettatori è quello delle scenette che tentiamo di proporre per diversificare i soliti canoni di spettacolo. D. E’ difficile gestire un Gruppo? R. Certamente si. Non va sempre tutto bene. Ci sono divergenze, mancanza di puntualità, Un momento dell’intervista difficoltà di coreografie accurate, assenze non sempre giustificate che mettono momentaneamente in crisi gli sviluppi dello spettacolo. Su tutto però prevale la passione che ci unisce e che, tenendoci per mano, ci fa superare qualsiasi contrattempo. Bisogna pure ricordare che i giovani, componenti del Gruppo studiano e lavorano soprattutto nel periodo estivo. Di conseguenza è arduo non solo provare ma anche partecipare alle varie manifestazioni. D. Qual è il sogno che vorresti realizzare? R. A questa domanda ognuno può dare una sua risposta. Io credo di interpretare il desiderio di tutto il Gruppo affermando che il no- stro sogno nel cassetto è partecipare ad un Festival Internazionale all’estero per confrontarci con altre realtà e per quanto ci è possibile trasmettere i nostri valori ed esperienze. LA PIAZZA mente lavorando in questa direzione. D. Considerata la provenienza dal gruppo Le Chiazarole ci sembra opportuno chiedere di chiarirci i rapporti che intercorrono tra le due associazioni. R. Con mio grande rammarico devo ammettere che, allo stato attuale, non ci sono rapporti e le condizioni per poter avere una forma di collaborazione. Ci auguriamo che la situazione possa cambiare in quanto sia da parte mia che da parte di tutti i componenti del Gruppo c’è la volontà di confrontarsi in un clima di amicizia e di reciproco rispetto. Aggiungo che abbiamo cercato di differenziarci nei costumi, nella proposta di spettacolo e nella gestione del gruppo. Ognuno di noi ha un ruolo ben definito e tutto il gruppo viene guidato dal Consiglio direttivo che rappresento. Ogni decisione quindi è presa in modo collegiale. Non ci sono gerarchie a parte i vari ruoli che vengono svolti dai giovani con serietà ed impegno. Ogni quattro anni , come da statuto, vengono rinnovate le varie cariche. D. Quando Vi è sembrato di stabilire un rapporto intenso con il pubblico? R. Non avendo una sede stabile abbiamo effettuato le prime prove in un cortile dove tanti curiosi si sono avvicinati attirati dalla musica e dai canti. E’ stato il nostro primo impatto con il pubblico. La loro soddisfazione ci ha caricati ed è stato un momento che definisco piacevole e costruttivo per i consensi ricevuti. Durante tutti gli spettacoli facciamo di tutto per coinvolgere i presenti i quali partecipano alle danze dimostrando di gradire i vari momenti delle nostre esibizioni. D. Per quanto riguarda la gestione economica ci possiamo permettere di chiedere se i conti quadrano? R. Certamente si. Nessun componente del gruppo percepisce un compenso come da statuto. I ricavi vengono utilizzati per le spese di gestione che riguardano i costumi, i trasporti, gli strumenti e quanto altro possa servire. Un tesoriere risponde con un bilancio annuale, durante un’Assemblea Generale dei Soci, dettagliando sia gli incassi che le spese. D. Esiste qualche forma di collaborazione con l’Azienda Promozione Turistica della Provincia di Vibo Valentia? R. I rapporti sono ottimi anzi colgo l’occasione per ringraziare Egidio Repice che ci coinvolge nelle manifestazioni del Vibonese. D. Quali sono le prospettive future? R. Abbiamo alcuni ragazzi che rappresentano il futuro del Gruppo.Vogliamo anche e prima di tutto consolidare il Gruppo, migliorando la qualità dello spettacolo e dell’Organizzazione. Siamo stati contattati dal Comitato Columbus Day di New York per sfilare durante la parata relativa ai festeggiamenti per la scoperta dell’America. Stiamo valutando se economicamente siamo in grado di aderire a questa prestigiosa manifestazione. Sarebbe anche per Tropea, per la Calabria e per l’Italia motivo di vanto per l’immagine positiva con conseguente richiamo turistico. La ringraziamo per la Sua cortese disponibilità e Le auguriamo di potere realizzare nel futuro tutte le aspirazioni del Gruppo con spettacoli di spessore e di qualità. MICHELE SIMONELLI nasce e vive a Tropea, laureato in Architettura, educatore AGESCI, Pre- LA PIAZZA -Cultura- ottobre 2004 pag. 15 P. Aldo La Manna saluta dalle pagine del nostro giornale la città di Tropea ALLA COMUNITA’ DI TROPEA Antonio Lacquaniti. Cresciuto alla scuola del padre Vincenzo, poeta, musicista, commediografo e cultore delle tradizioni popolari calabresi, eredita dal padre il profondo amore per la poesia, la pittura ed il teatro. Insegnante di disegno presso i centri di formazione professionale della regione Calabria, per un ventennio; per cinque anni la regione loincarica di sgeuire come funzionario distaccato ed esperto teatrale i corsi teatrali organizzati dall’Accademia di arte drammatica della Calabria a Palmi. Poeta, pittore, scrittore e autore di testi teatrali e musicali. Vive e svolge le sue attività culutrali fra il lago di Garda e la Calabria. E’ autore di volumi e liriche: “Cittadino in questo mondo di cartone” Barbaro ed. 1977, “Anch’io a modo mio ho incontrato Cristo” ed. Bieffe 1979, “Dentro l’uomo” Carello ed. 1987, “Dall’Isola Mediterranea” Ed. Bieffe 1987, “”Da Tropea con ali d’angelo” Ed. del lago 2000, “Dagli ultimi linguaggi dell’uomo” ed. del lago 2001. Per il teatro ha scritto “Il sogno della vertià” ed. Gallucci- Anla 1980. Per la musica folk “Calabria grandi e amara” 1987. Ha fondato il gruppo folkloristico “Paradisu calabrisi” portando in giro per l’Italia la cultura ed il canto calabrese, al quale è stato assegnato nel 1982 il premio Umbria d’oro. Per la pittura ha esposto nei maggiori centri italiani e della Calabria. Dal 1970 si interessa di teatro realizando diverse oper. Attore e regista professionista, ha lavorato in diverse occasioni come aiuto regista e collaboratore con Alvaro Piccardi, Daniela Bonsch, Giancarlo Sammartano, Livio Galassi, Guido De Monticelli, Riccardo Vannuccini. Per il cinema come attore non protagonista nel film Un bambino infuga , con la regia di Mario Caiano; nel film “La corsa dell’innocente” con la regia si Carlo Carlei; come collaboratore e scelta di alcuni attori nel film documentario “Storia di un paese del sud” prodotto e curato da Gilles Rossellini. Ha ricevuto attestati, premi e ricnoscimenti in concorsi, premi di poesia, prosa e teatro. Diverse poesie e scritti sono pubblicati CON AFFETTO E GRATITUDINE Carissimi “Tropeani”, con la presente lettera vengo a voi per comunicarvi che la mia permanenza a Tropea volge al termine, infatti sono stato trasferito a Siderno (RC) e come un figlio che parte sento doveroso ringraziarvi, per avermi accolto, amato e stimato. Sono appena passati due anni e nove mesi da quando sono giunto tra voi, ed ora, il Signore mi chiama a percorrere un nuovo cammino dando inizio ad una nuova storia fatta di incontro, dialogo e condivisione. In mezzo a voi ho sperimentato la paternità e maternità di Dio che guarda e accoglie il figlio come dono più caro al mondo, ed è appunto per questo che vi sono grato per il bene e l’affetto che avete profuso dai vostri cuori nei miei confronti. Non vi nascondo che umanamente parlando questa lettera si presenta anche con il volto della tristezza, perché lascio Voi e questo luogo a me tanto caro, ma vi assicuro che il vivo ricordo di ciascuno mi aiuterà a superare questo momento di dura prova, con lieta speranza di ritornare in questo luogo benedetto dal Signore per condividere nuove esperienze e forti emozioni. Un figlio che parte porta con sé tutto ciò che ha di più caro: i Padre Aldo La Manna ricordi, gli eventi ed emozioni di una storia vissuta insieme che permea tutta la vita. I ricordi non sono “acqua passata”, ma il memoriale di un grande e importante avvenimento che si ripropone a noi come segno di speranza nei momenti lieti e tristi della vita. Dunque, siete Voi la mia gioia, perché parte integrante di questa storia costruita e percorsa insieme. Come non ricordare ad esempio l’evento della Via Crucis cittadina!!! La lunga Croce sorretta e portata da voi giovani e accompagnata da una moltitudine di popolo come lampada che brilla nel mondo ha tracciato un sentiero per un cammino da fare insieme, ha irrobustito in ciascuno la fede come impegno a vivere il comandamento dell’amore e vi ha inviati nel mondo come testimoni che la pace è possibile, se ognuno si impegna a viverla e a comunicarla agli altri come dono eterno del Signore. La vostra coerenza in questo sarà il regalo più bello offerto alla mia persona. Grazie, popolo santo di Dio che sei in Tropea per quanto ti impegnerai a vivere e a comunicare. Grazie a voi Frati Minori del Convento, PP. Redentoristi, Sacerdoti delle rispettive parrocchie, alla Comunità delle Suore presenti nel territorio, al Sindaco di questa venerata Città Dott.ssa Domenica Cortese e suoi collaboratori, alla Giunta Comunale, ai Vigili Urbani alle Forze dell’Ordine e a quanti vi impegnate nel sociale, per una convivenza più giusta e umana nel mondo … la mia riconoscenza diventa vivo ricordo da custodire nel cuore; il mio pensiero si fa incessante preghiera per tutti, il mio affetto memoriale di un progetto di amore che si rinnova di giorno in giorno.Grazie di tutto, o amata Tropea, testimonierò a quanti incontrerò sul mio cammino il tuo essere dono concesso a me da parte di Dio. Il Signore Vi benedica, rivolga il suo sguardo su quanti lo amano e doni in abbondanza la sua pace Tropea, 9 settembre 2004 Affettuosamente, P. Aldo La Manna OFM Esibizione dei Cori polifonici Battipaglia, Roma, Reggio Calabria, Porto Empedocle… In tutti questi posti, e in altri ancora, è stato il coro don Giosuè Macrì per partecipare a concorsi, rassegne o manifestazioni corali e polifoniche. Ed in ognuna di queste occasioni, non c’è stata volta e non c’è stato corista che non si sia chiesto: - Perché noi non riusciamo ad organizzare qualcosa di simile a Tropea? Seguito dall’immancabile: a nui chi ndi manca? A noi cosa manca? In fondo, il DNA, il codice genetico della nostra città è profondamente intriso di storia e cultura, di ospitalità ed accoglienza, elementi fondamentali per garantire il successo di simili manifestazioni. E allora? Perché non provarci? E così, anche sull’onda del successo ottenuto dalla manifestazione di canti natalizi a cori uniti, e grazie all’entusiasmo del nuovo direttivo del coro don Giosuè Macrì, presieduto da Paolo Ceraso e sempre magistralmente diretto dal maestro Francesco Arena, questo chiodo fisso, ha finalmente cessato di essere soltanto pio desiderio per trasformarsi in una fiduciosa ed ottimistica realtà che desidera proiettarsi nel futuro. Il 6 settembre infatti, la nostra santissima Patrona Madonna di Romania, durante la novena in suo onore, ha tenuto a battesimo la tanto auspicata rassegna polifonica tropeana, al suo primo appuntamento, certamente stendendo su di essa e su tutti i partecipanti la sua misericordiosa benedizione. Anche grazie al Patrocinio della amministrazione comunale di Tropea, si sono ritrovati nella nostra cittadina, sotto la direzione artistica del maestro Francesco Arena i cori di Nicotera, Rombiolo, Soriano Calabro, Briatico, Pernocari e Pizzo. E così finalmente Tropea ha potuto diventare palcoscenico di una manifestazione che, in un mondo di divisioni e conflitti, unisce ed aggrega in uno spirito di fratellanza e che non poteva non risentire, fin dal suo stesso titolo, del fascino degli incantevoli scenari del paese in cui si è svolta: Tropeaincanto. Maria Vittoria Mannacio Soderini LA PIAZZA - Pubblicità - ottobre 2004 pag. 16 SEI STATO BOCCIATO? NON C’E’ PROBLEMA! RECUPERA GLI ANNI SCOLASTICI PERDUTI AL NUOVO POLITECNICO MERIDIONALE CON PROGRAMMI DI STUDIO PERSONALIZZATI E ASSISTITO DA INSEGNANTI QUALIFICATI POTRAI RECUPERARE GLI ANNI SCOLASTICI PERSI IN QUALSIASI INDIRIZZO DI STUDIO. CHIAMA SUBITO IL NUOVO POLITECNICO MERIDIONALE ALLO 0963 669527 OPPURE VIENI A TROVARCI A SANTA DOMENICA DI RICADI IN VIA FONTANA 34. Hotel Ristorante Virgilio Viale Tondo snc 89861 Tropea (VV) Tel. 0963-61978/61979 Fax 0963-62320 Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 90.0 Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1 Piana di Lamezia F.M. 90.0 - 106.1 - 100.5 Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1 Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 - 103.2 - 103.4 Crotone e prov. F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6 Reggio Calabria e prov. F.M. 99.8 - 92.0 - 106.1 per la tua pubblicità locale, provinciale, interprovinciale e regionale tel. 0963-45733 EURO CONSULTING Sas via Forgiari 1 Tel. 0963/42680 Cell. 338-1886169 89900 - Vibo Valentia (VV) Centro di Formazione e Certificazione: European Computer Driving Licence – Patente Europea del Computer Microsoft Office Specialist – Specialista Office Microsoft Propone le seguenti offerte: • (Corso di Formazione E.C.D.L. + Skills Card E.C.D.L. + Esami E.C.D.L.) tutto compreso € . 500,00 • (Skills Card E.C.D.L. + Esami E.C.D.L.) €. 125,00 • (Corso di Formazione + Certificazione Microsoft M.O.S.) €. 200,00 • (Certificazione Microsoft M.O.S.) €. 100,00