ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
Classica – Scientifica – Professionale Cod. VVIS00200C – Cod. fisc. 96012510796
Via Coniugi Crigna – 89861 – T R O P E A (VV)
Tel./Fax Segr. 0963/666207 – Tel. Dir. Scol. 0963/666749
La cultura è il nostro passaporto
per il futuro, il domani appartiene
alle persone che si preparano
oggi.
(Malcom X)
La scuola
consegue
tanto meglio
il proprio scopo quanto più pone l'individuo in
condizione di fare a meno di essa.
(E. Codignola)
Trasformare i sudditi in
cittadini è un miracolo che
solo la scuola
può
compiere.
(P.Calamandrei)
Se si perdono i ragazzi
più difficili la scuola non è più
scuola.
È’ un ospedale che cura i sani
e respinge i malati. (Da Lettera a una professoressa)
INDICE
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................................. 36
CITTADINANZA E COSTITUZIONE.................................................................................................... 16
CRITERI DI VALUTAZIONE ................................................................................................................ 24
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE..................................... 22
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA......................................................... 25
CRITERI SCRUTINI FINALI................................................................................................................. 24
DEBITI FORMATIVI E ATTIVITA’ DI RECUPERO.............................................................................. 32
Descrizione delle figure........................................................................................................................ 41
GLI ASSISTENTI TECNICI .................................................................................................................. 46
GLI ORGANI COLLEGIALI .................................................................................................................. 42
GLI ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA.................................................................................... 38
I COLLABORATORI SCOLASTICI ...................................................................................................... 47
I CREDITI FORMATIVI ........................................................................................................................ 33
I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA ....................................................................................................... 48
I REGOLAMENTI ................................................................................................................................. 50
I SERVIZI AMMINISTRATIVI ............................................................................................................... 45
I SERVIZI COMMERCIALI................................................................................................................... 10
I SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ....................................... 11
IL CALENDARIO DELL’ANNO SCOLASTICO .................................................................................... 17
IL CREDITO SCOLASTICO................................................................................................................. 33
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI ......................................................... 45
IL LICEO CLASSICO ............................................................................................................................. 4
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA .............................................................................................. 3
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI.......................................... 7
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI
COMMERCIALI” .............................................................................................................................. 14
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA” ........................................................... 15
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI................................................................. 35
L’ ISTITUTO PROFESSIONALE ........................................................................................................... 7
L’ ORDINAMENTO DEI CORSI ............................................................................................................. 4
L’ ORGANICO DEI DIPENDENTI........................................................................................................ 45
LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI ............................................................................................... 48
LA LOCALIZZAZIONE DELLE SEDI ..................................................................................................... 3
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA..................................................................... 21
LA SEGRETERIA................................................................................................................................. 45
LA VALUTAZIONE............................................................................................................................... 21
LE COMMISSIONI ............................................................................................................................... 43
LE RISORSE.......................................................................................................................................... 3
LE VERIFICHE..................................................................................................................................... 24
LICEO SCIENTIFICO............................................................................................................................. 6
LIMITE MINIMO DI FREQUENZE E DEROGHE ................................................................................ 34
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA .............................................................................. 20
REGOLAMENTO VIAGGI................................................................................................................... 63
REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO A.S. 2011/2012 ................................................................. 53
SERVIZI E COMPITI – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI .................................................................... 46
SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA ......................................... 11
SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE ....................................................................................... 9
Statuto delle studentesse e degli studenti ........................................................................................... 50
2
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il P.O.F. rappresenta la carta d’identità di ciascuna scuola perché comunica all’esterno le decisioni e
gli impegni assunti dalla scuola per rendere concreto il passaggio dal “diritto allo studio” al “diritto
ll’apprendimento”.
Esso rende effettiva l’azione progettuale della scuola. È il progetto nel quale si concretizza il processo
educativo; è lo strumento in cui si integra la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che ciascuna singola scuola adotta nell’ambito della propria autonomia.
L’art. 3 del Regolamento sull’autonomia ne traccia il profilo e ne stabilisce le caratteristiche.
Il P.O.F. è la concretizzazione dell'attribuzione dell'autonomia didattica e organizzativa, di ricerca,
sperimentazione e sviluppo. Deriva dal disegno di riforma dello stato che vede nei principi di decentramento, di trasparenza, di efficacia dei risultati, di sussidiarietà, di responsabilità, una diversa e più
dinamica impostazione nei rapporti tra la società civile, i cittadini e la pubblica amministrazione.
L’ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE DI TROPEA E LA LOCALIZZAZIONE DELLE SEDI
L'Istituto è dislocato su quattro sedi
1.
Sede Centrale, Liceo Classico
Viale Coniugi Crigna – tel. 0963/666207; Dirig. Scol. 0963/ 666749
2.
Succursale, Liceo Scientifico
Largo Galluppi – tel. 0963/603260
3.
Succursale, Istituto Professionale per i Servizi Commerciali
Viale Libertà, VII trav.- tel. 0963/61673; Fax 0963/ 603502
4.
Succursale, Professionale per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera
Via Provinciale – Contrada Campo Inferiore; tel 0963 / 997680
LE RISORSE
Risorse Professionali
Le molteplici esperienze realizzate in più anni nei diversi indirizzi dell’Istituto, l’avvio di processi di
cambiamento e l’impegno profuso nell’assecondarli, hanno sviluppato indubbiamente la disponibilità
a mettersi in discussione, a confrontarsi e ad assumersi responsabilità. Il lavoro collegiale, via via
sempre meno pesante e faticoso, ha favorito un clima relazionale certamente soddisfacente, che dovrebbe contribuire al concretizzarsi dell’offerta formativa contenuta nel presente Piano.
Risorse Strutturali
La sede dell’IPSSC, grazie anche ai recenti interventi, ha una razionale distribuzione degli spazi interni ed esterni. Nella sede centrale, che ospita il Liceo Classico, si avverte la mancanza di un’aula
magna. I locali del vecchio convento, che ospitano il Liceo Scientifico, sono stati di recente ristrutturati, ma a causa dell’aumento della popolazione scolastica lo spazio delle aule disponibili non è più sufficiente. La succursale ad indirizzo Enogastronomico e dell’Ospitalità Alberghiera può ritenersi abbastanza confortevole.
Risorse Strumentali
Il Liceo Classico dispone di:
Una biblioteca;
Un’aula di informatica;
Un gabinetto di Fisica;
Un gabinetto di Scienze;
Cablaggio dell’Istituto;
Cattedre multimediali;
3
Un campo di pallavolo;
Una sala proiezione.
Il Liceo Scientifico dispone di:
Una biblioteca;
Un laboratorio di informatica;
Un gabinetto di Fisica;
Un gabinetto di Scienze;
Un laboratorio ambientale;
Un’aula di disegno;
Un’aula magna multifunzionale;
Cablaggio dell’Istituto;
Cattedre multimediali.
L’indirizzo Professionale per i Servizi Commerciali dispone di:
Una biblioteca;
Una palestra;
Un campo di pallavolo;
Un laboratorio linguistico;
Cablaggio dell’Istituto;
Cattedra multimediale;
Quattro laboratori multimediali.
L’indirizzo Professionale per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera dispone di:
Biblioteca
Laboratorio linguistico
Lavagna multimediale
Laboratorio informatica
Due cucine
Due sale ristorante
Un bar
Economato
Magazzino
L’ ORDINAMENTO DEI CORSI
Nel nostro Istituto sono comprese tre fondamentali aree di formazione : la classica, la scientifica e la
professionale. Quest’ultima divisa in due indirizzi relativa ai servizi : servizi commerciali e servizi per
l’enogastronomia e la ristorazione.
IL LICEO CLASSICO
Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze
matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e
a maturare le competenze necessarie.
Caratteristica del Liceo Classico resta comunque la sua forte valenza formativa, che facilità l'acquisizione di uno stile di apprendimento fondato su duttilità, consapevolezza critica, flessibilità.
La particolare attenzione posta allo sviluppo di capacità logico-espressive e relazionali crea una trasversalità che permette di affrontare positivamente qualunque corso di studi post-secondario
4
PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO CLASSICO NUOVO ORDINAMENTO
(ATTIVATO A TUTT’OGGI SOLO FINO AL SECONDO ANNO)
Attività e insegnamenti
1° bie n- 2° biennio
nio
1°
5°
2° 3° 4°
anno
ananno anno anno
no
Orario annuale
S-O
Lingua e letteratura italiana
132 132 132 132 132
S-O
Lingua e cultura latina
165 165 132 132 132
S-O
Lingua e cultura greca
132 132 99
99
99
S-O
Lingua e cultura straniera
99
99
99
99
99
99
99
99
99
99
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
66
Valutazione
99
Storia
O
Storia e Geografia
99
99
Filosofia
S-O
Matematica*
99
99
Fisica
S-O
O
O-P
O
Scienze naturali**
66
66
Storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
Religione cattolica o Attività
33
alternative
33
33
33
33
TOTALE MONTE ORE
* con Informatica al
primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della
Terra
N.B. È previsto
l’insegnamento, in
lingua straniera, di
una disciplina non
linguistica (CLIL)
compresa nell’area
delle attività e degli
insegnamenti obbligatori per tutti gli
studenti o nell’area
degli insegnamenti
attivabili dalle istituzioni scolastiche
nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
891 891 1023 1023 1023
PIANO DEGLI STUDI DEL LICEO CLASSICO VECCHIO ORDINAMENTO
Discipline
Religione
Lingua e Letteratura Italiana
Lingua e Letteratura Latina
Lingua e Letteratura Greca
Lingua e Letteratura Franc. Ingl.
Storia
Filosofia
Scienze
Matematica
Fisica
Storia dell’Arte
Educazione Fisica
Totale monte ore
I Liceo
33
132
132
99
99
99
99
132
99
66
33
66
1089
II Liceo
1
132
132
99
99
99
99
99
99
66
33
66
1024
III Liceo
1
132
132
99
99
99
99
66
99
66
66
66
1024
5
LICEO SCIENTIFICO
Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca
scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando
la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la
pratica laboratoriale
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO NUOVO ORDINAMENTO (ATTIVATO A
TUTT’OGGI SOLO FINO AL SECONDO ANNO)
1° biennio 2° biennio
Valutazione
S-O
S-O
S-O
O
S-O
S-O
S-O
O-G
O-P
O
1° 2° 3° 4° 5° anno
anno anno anno anno
Attività e insegnamenti
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura straniera
Storia e Geografia
Storia
Filosofia
Matematica*
Fisica
Scienze naturali**
Disegno e storia dell’arte
Scienze motorie e sportive
165
66
66
66
66
Orario annuale
132 132 132
132
99 99 99
99
99 99 99
99
99
66 66
66
99 99
99
165 132 132
132
66 99 99
99
66 99 99
99
66 66 66
66
66 66 66
66
Religione cattolica o Attività alterna
tive
33
33
33
33
TOTALE MONTE ORE
891 891 990 990
990
132
99
99
99
33
* con Informatica al primo
biennio
** Biologia, Chimica,
Scienze della Terra
N.B. È previsto
l’insegnamento, in lingua
straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL)
compresa nell’area delle
attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti
gli studenti o nell’area
degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad
esse annualmente assegnato.
PIANO DEGLI STUDI del LICEO SCIENTIFICO VECCHIO ORDINAMENTO
Materie
Religione
Lingua e Letteratura Italiana
Lingua e Letteratura Latina
Lingua e Lett. Straniera-Fran.
Lingua e Lett. Straniera- Ingl.
Storia
Filosofia
Scienze Naturali, Chimica, Geogr.
Fisica
Matematica
Disegno e Storia dell’Arte
Educazione Fisica
Totale
III Liceo S.
IV Liceo S.
V Liceo S.
33
132
132
99
66
66
66
132
99
165
66
66
1122
33
99
132
99
99
66
99
132
99
165
66
66
1155
33
132
99
99
99
99
99
99
99
165
66
66
1155
6
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI
“I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale
e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei )
Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico:
lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica;
la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici,
saggistici e di interpretazione di opere d’arte;
l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche;
la pratica dell’argomentazione e del confronto;
la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e
personale;
l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca.
L’ ISTITUTO PROFESSIONALE
I percorsi degli Istituti Professionali sono parte integrante del sistema dell'istruzione secondaria superiore in cui si articola il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione
Essi sono finalizzati al conseguimento di un diploma quinquennale di istruzione secondaria superiore.
Gli istituti professionali costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale,
dotata di una propria identità culturale, metodologica e organizzativa, che fa riferimento al profilo
educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema
educativo di istruzione e formazione
UNA PREMESSA SULLA NUOVA ISTRUZIONE PROFESSIONALE ITALIANA
Dall’a.s. 2011-12 è esclusa la possibilità per gli Istituti Professionali di riproporre l’offerta surrogatoria
delle precedenti qualifiche statali, cioè di continuare a rilasciarle “in attesa della compiuta attuazione, da parte di tutte le Regioni, degli adempimenti connessi alle loro competenze esclusive in materia di Istruzione e formazione professionale (IeFP)”.
D’ora innanzi gli Istituti Professionali potranno attivare corsi solo per il rilascio di Diplomi quinquennali oppure potranno erogare percorsi di qualifica triennale solo in via sussidiaria, svolgendo un ruolo integrativo e complementare rispetto all’ IeFP regionale.
Le stesse Qualifiche del vecchio ordinamento rilasciate lo scorso anno in regime surrogatorio dovranno essere correlate al nuovo quadro delle Qualifiche di IeFP.
Viene attuato quindi il superamento della divisione tra la dimensione della cultura (appannaggio esclusivo dell’Istruzione) e quella del lavoro (dominio riservato alla Formazione Professionale). Con la
riforma, anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale sono chiamati a dare all’allievo
un’impronta educativa e culturale. Sia il sistema di Istruzione, sia quello di IeFP condividono infatti un
unico Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECUP) e devono garantire un nucleo omogeneo
di risultati al termine dei percorsi.
l 16 dicembre 2010 è stata siglata in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni la prima Intesa con
cui sono state adottate le Linee Guida per la realizzazione di “organici raccordi” tra i percorsi degli
Istituti Professionali statali e quelli dell’Istruzione e Formazione Professionale regionale (IeFP).
E’ stato sottoscritto quindi un Accordo tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, riguardante il primo anno di attuazione 2010-11 dei percorsi di istruzione e formazione professionale a
norma dell'articolo 27, comma 2, del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.
L'accordo disciplina, nella fase di passaggio al nuovo ordinamento, i percorsi di qualifica e di diploma
professionale e contiene 21 figure professionali di durata triennale e quadriennale.
Da questo anno scolastico, dunque, prende avvio - accanto al riordino della scuola secondaria superiore (licei, istituti tecnici e istituti professionali) - anche il sistema di istruzione e formazione professionale (percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi di durata quadriennale). I livelli essenziali delle prestazioni di tali percorsi - che rientrano nella esclusiva competenza
7
delle Regioni - sono definiti a livello nazionale.
Nell'ambito del piano di lavoro previsto dall'Accordo saranno predisposte anche le linee guida (articolo 13, comma 1-quinquies, della legge n. 40/07) per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali di Stato e i percorsi di istruzione e formazione professionale regionali finalizzati al
conseguimento di qualifiche e diplomi professionali.
Le Linee Guida stabiliscono che ci sono due tipologie di offerta sussidiaria. Le decisioni di istituirle e
le modalità di realizzazione non competono alle Istituzioni scolastiche, ma alle Regioni.
Il nostro istituto aderisce alla tipologia A di “offerta sussidiaria integrativa” che prevede per gli studenti
iscritti ai percorsi quinquennali degli Istituti Professionali la possibilità di conseguire, al termine del
terzo anno, anche il titolo di Qualifica professionale, previo superamento del relativo esame regionale.
Nelle seguenti figure professionali:
1. OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA (Strutture ricettive- Servizi del Turismo)
2. OPERATORE AMMINISTRATIVO – SEGRETARIALE
I competenti Consigli di classe organizzano i curricoli, nella loro autonomia, in modo da consentire,
agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali. La scuola utilizzerà gli spazi di autonomia e di flessibilità e/o attiverà moduli o interventi di supporto professionalizzante, con eventuale ampliamento dell’orario complessivo o riduzione della parte oraria garantita dalla
scuola.
I percorsi di IeFP hanno due sole opzioni:
- gruppi classe composti da studenti che hanno optato per la qualifica (e che perciò seguono
l’ordinamento regionale) e che non escludono di voler proseguire per acquisire il diploma di Stato;
- gruppi classe composti da studenti che intendono perseguire un percorso quinquennale per
l’acquisizione del diploma di Stato.
Si configura in tal modo l’offerta formativa del sistema IeFP, che poggia su tre elementi rilevanti, che
ne costituiscono nel contempo la novità rispetto al quadro precedente:
1) il percorso formativo si sviluppa lungo una linea di continuità verticale, togliendo la qualifica professionale dallo stato di isolamento in cui era posta in precedenza;
2) il percorso verticale è costituito da due tappe collocate entro il diritto-dovere di istruzione e formazione (qualifica triennale, diploma quadriennale e da un’opportunità formativa
conclusiva del percorso IFP (la specializzazione tecnica superiore) ed un modulo integrativo per
l’accesso all’esame di Stato. Il punto centrale del percorso è rappresentato dal diploma quadriennale,
di livello 4 EQF, da cui si diramano tutte le possibilità ulteriori e che rappresenta pertanto lo snodo ed
il riferimento fondamentale del sistema;
3) in ogni punto del percorso sono possibili passaggi da e per il sistema dell’istruzione, sia direttamente sia tramite moduli di recupero (Larsa): ciò esclude la separazione tra i due sistemi e rende
fluidi i cammini delle persone che vi si inoltrano.
8
SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
I profili di qualifica attivati quest’anno nella nostra scuola sono:
• PER I SERVIZI ENOGASTRONOMICI
Classe 1^B n° 1 corso di Operatore della Ristorazio ne settore Servizi di sala/bar
Classe 1^C n° 1 corso di Operatore della Ristorazio ne settore Preparazione pasti
• PER I SERVIZI COMMERCIALI
CLASSE 1^A n° 2 corsi di Operatore amministrativo s egretariale
CLASSE 1^D n° 2 corsi di operatore ai servizi di pr omozione ed accoglienza di cui 1 per i servizi del
turismo e 1 per le strutture ricettive
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI
SETTORI“SERVIZI”
Valutaz.
DISCIPLINE
ORE ANNUE
1° biennio 2° biennio 5° anno
1
2
3
4
5
S-O
Lingua e letteratura italiana
132 132 132 132
132
S-O
Lingua inglese
99
99
99
99
99
Storia
66
66
66
66
66
Matematica
132 132
99
99
99
O
Diritto ed economia
66
66
O
Scienze integrate(Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
RC o attività alternative
33
33
33
33
33
Totale ore
660 660 495 495
495
Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo
396 396 561 561
561
TOTALE MONTE ORE
1056 1056 1056 1056 1056
O
S-O
O-P
O
9
I SERVIZI COMMERCIALI
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO
Valutazione
DISCIPLINE
ORE ANNUE
1° biennio 2° biennio 5° anno
1
2
3
4
5
O
Scienze integrate (Fisica)
66
O
Scienze integrate(Chimica)
66
S-P
Informatica e laboratorio
66
66
Tecniche professionali dei servizi commerciali
165 165 264 264
S-O-P
di cui in copresenza
132*
132*
264
66*
S-O
Seconda lingua straniera
99
99
99
99
99
Diritto/Economia
132 132
132
Tecniche di comunicazione
66
66
66
di cui in copresenza
396 396 561 561
132*
132*
561
66*
Totale ore insegnamenti area generale
660 660 495 495
495
TOTALE MONTE ORE
1056 1056 1056 1056 1056
O
O
Ore totali
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la copresenza.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano
le ore di copresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo
monte-ore.
10
I SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA
ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DÌ INDIRIZZO
ORE ANNUE
Valutazione Discipline
O
O
O
P
P
P
S-O
O
O
P
P
O
O
P
P
O
O
O
P
Scienze integrate (Fisica)
Scienze integrate (Chimica)
Scienza degli alimenti
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore cucina
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore sala e vendita
1° biennio 2° biennio 5° anno
1
66
66
2
3
4
5
99
99
99
99
66
66
66 ** 66 **
(°)
(°)
66 ** 66 **
(°) (°)
Laboratorio di servizi di accoglienza
turistica
66** 66**
Seconda lingua straniera
66
66
99
ARTICOLAZIONE: “ENOGASTRONOMIA”
132
Scienza e cultura dell’alimentazione
di cui in copresenza
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
132
66 *
165
165
Laboratorio di servizi
enogastronomici - settore cucina
198** 132** 132**
Laboratorio di servizi
enogastronomici – settore sala e vendita
66** 66**
ARTICOLAZIONE: “SERVIZI DI SALA E DI VENDITA”
Scienza e cultura dell’alimentazione
132
99
99
di cui in copresenza
66*
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
132 165
165
Laboratorio di servizi
enogastronomici - settore cucina
66** 66**
Laboratorio di servizi enogastronomici
-settore e sala e vendita
198** 132** 132**
ARTICOLAZIONE: “ACCOGLIENZA TURISTICA”
Scienza e cultura dell’alimentazione
132
di cui in copresenza
Diritto e tecniche amministrative della struttura
ricettiva
Tecniche di comunicazione
66
66 *
132
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica
Ore totali
di cui in copresenza
66
198
66
198
66
198** 132** 132**
396
396
561
561
66*
561
* L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali; le ore indicate con asterisco sono riferite solo alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti
tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico.
(° ) con il decreto ministeriale di cui all’art. 8, comma 4, lettera a) è determinata l’articolazione delle cattedre in
relazione all’organizzazione delle classi in squadre.
11
PIANO DEGLI STUDI DELL’ ISTITUTO PROFESSIONALE VECCHIO ORDINAMENTO
1. AZIENDALE:
OPERATORE DELLA GESTIONE AZIENDALE(CLASSE III ) Monoennio di settore:
Materie AREA COMUNE
Materie AREA DI INDIRIZZO
.Religione- Attività alternative
.Lingua Straniera II
33
Italiano e Storia
165
Diritto ed Economia
Lingua Straniera I
99
Geografia Economica
Matematica e Informatica
99
Economia Aziendale
Educazione Fisica
66
Informatica Gestionale
462
Lab. Trattamento Testi Cont. Elettr.
Totale
Totale
99
99
99
198(33)
99 (33)
66+(66)
594
1056
TECNICO della GESTIONE AZIENDALE (CLASSE IV )
Materie AREA COMUNE
Religione-Attività alternative
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
Valut.
o.
s. o.
o.
s. o.
s. o.
p.
Monte ore
33
132
66
99
99
66
495
Materie AREA DI INDIRIZZO
Lingua Str. II/Inform.Gest.(**)
Economia Aziendale
Geografia Economica
Diritto ed Economia
Lab.Tratt.Testi Cont.Elet.Ap.
Valut
s. o.
s. o.
o.
s. o.
p
Totale
Monte ore
99
231(3)
66
99
(3)
495
990 (*)
TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE (CLASSE V )
Materie AREA COMUNE
Religione-Attività alternative
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
Valut.
o.
s. o.
o.
s. o.
s. o.
p.
Monte ore
33
132
66
99
99
66
495
MaterieAREA DI INDIRIZZO
Lingua Str.II/Inform.Gest.(**)
Economia Aziendale
Valut
s. o.
s. o.
Diritto ed Economia
Lab.Tratt.Testi Cont.Elet.Ap.
s.
o.
p
Totale
Monte ore
99
264(3)
132
(3)
495
990 (*)
2. TURISTICO :
OPERATORE DELL’IMPRESA TURISTICA (CLASSE III ) Monoennio di settore:
Materie AREA COMUNE
.
ReligioneAttività alternative
Italiano e Storia
Lingua Straniera I
Matematica e Informatica
Educazione Fisica
33
165
132
66
66
Totale
462
Materie AREA DI INDIRIZZO
.
Lingua
Straniera II
Tecnica Turistica Amministrativa
Lab. Trattamento Testi Cont. Elettr.
Storia dell’Arte
Diritto ed Economia
Geografia Economica Turistica
Totale
132
198(66)
66+(66 )
99
66
99
594
1056
TECNICO dei SERVIZI TURISTICI (CLASSE IV )
Materie AREA COMUNE
Val.
Monte ore
Religione-Attività alternative
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
o
s o
o
s o
s o
p
33
132
66
99
99
66
495
Materie AREA DI INDIRIZZO
Val.
Lingua Straniera II
Ec. e Tec. dell’Az. Turist.
Geografia Turistica
Tecniche di Com. e Relaz.
Tec. Serv. Prat. Op.
Storia dell’Arte e Beni Cult.
Totale
s o.
s o.
o.
o.
p.
o.
Monte
ore
99
198(2)
66
66(1)
(99)
66
495
(**) rispettivamente per l’indirizzo linguistico e informatico
(n)= ore in copresenza
12
990 (*)
TECNICO dei SERVIZI TURISTICI (CLASSE V )
Materie AREA COMUNE
Religione-Attività alternative
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
Val.
o
o
o
o
o
p
s
s
s
Monte ore
33
132
66
99
99
66
495
Materie AREA DI INDIRIZZO
Lingua Straniera II
Ec. e Tec. dell’Az. Turist.
Geografia Turistica
Tecniche di Com. e Relaz.
Tec. Serv. Prat. Op.
Storia dell’Arte e Beni Cult.
Totale
Val
Monte ore
s o.
99
s o.
198 (66 )
o.
66
o.
66 (33)
p.
(99)
o.
66
495
990 (*)
(*) più Alternanza scuola-lavoro. Il progetto curriculare, che ha durata annuale, è rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte
e opzionale per le classi seconde e terze. Le attività devono prevedere una durata minima di 30 ore di orientamento nelle classi seconde; un minimo di 80 ore per le classi terze e 132 ore per le quarte e quinte di permanenza in azienda. La progettazione
e la realizzazione delle attività devono prevedere il coinvolgimento di aziende, enti e/o associazioni.
3. ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE;
OPERATORE dei SERVIZI di RISTORAZIONE settore CUCINA (CLASSE III ) Monoennio di settore:
Materie AREA COMUNE
Religione- Attività alternative
Italiano e Storia
Lingua Straniera I
Matematica e Informatica
Educazione Fisica
Totale
Materie AREA DI INDIRIZZO
Lingua Straniera II
Lab. Servizi Ristor. Cucina
Alimenti e Alimentazione
Elementi di Gestione Aziendale
33
165
99
66
66
429
66
462 (66)
99 (66)
66
Totale
627
1059
OPERATORE dei SERVIZI di RISTORAZIONE settore SALA-BAR (CLASSE III ) Monoennio di settore:
Materie AREA COMUNE
. Religione-Attività alternative
33
165
99
66
66
429
Italiano e Storia
Lingua Straniera I
Matematica e Informatica
Educazione Fisica
Totale
Materie AREA DI INDIRIZZO
Lingua Straniera II
Lab. Servizi Ristor. Sala-Bar
Alimenti e Alimentazione
Elementi di Gestione Aziendale
66
462
99( 66 )
66
627
Totale
1059
(n)= ore in copresenza
TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE (CLASSE IV)
Materie AREA COMUNE
Religione-Attività alternativ
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
Val.
s.
s.
s.
o.
o.
o.
o.
o.
p.
Monte ore
Materie AREA DI INDIRIZZO
Monte ore
33
132
66
99
99
66
495
Lingua Straniera II*
Ec. e Gest.Delle Aziende Rist.
Legislazione
Alimenti e Alimentazione
Lab.di Org.e Gest.Serv.Rist.
s.
s.
Totale
s.
o.
o.
o.
o.
p.
Monte
ore
99
132
66
99
99
495
13
990 (*)
TECNICO dei SERVIZI della RISTORAZIONE (CLASSE V)
Materie AREA COMUNE
Religione-Attività alternative
Italiano
Storia
Lingua Straniera I
Matematica
Educazione Fisica
Totale
s.
s.
s.
o.
o.
o.
o.
o.
p.
Monte ore
33
132
66
99
99
66
495
Materie AREA DI INDIRIZZO
Lingua Straniera II
Ec.e Gest. delle Aziende Rist.
Legislazione
Alimenti e Alimentazione
Lab.di Org.e Gest.Serv.Rist.
Totale
Monte ore
s.
o.
s.
o.
o.
s.
o.
p.
Monte ore
99
132
66
99
99
495
(*) più Alternanza scuola-lavoro. Il progetto curriculare, che ha durata annuale, è rivolto agli studenti delle classi quarte e quinte e opzionale per le classi seconde e terze. Le attività devono prevedere una durata minima di 30 ore di orientamento nelle
classi seconde; un minimo di 80 ore per le classi terze e 132 ore per le quarte e quinte di permanenza in azienda. La progettazione e la realizzazione delle attività devono prevedere il coinvolgimento di aziende, enti e/o associazioni.
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI
COMMERCIALI”
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei
processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze
rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle
diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.
Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.
E’ in grado di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;
contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi
ad essa connessi;
contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;
contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;
collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;
utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;
organizzare eventi promozionali;
utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del
territorio e delle corrispondenti declinazioni;
comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di
settore;
collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.
1. Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.
2. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali.
3. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore.
4. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla
gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.
5. Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità.
6. Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al
raggiungimento della customer satisfaction.
7. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.
8 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.
14
990 (*)
9. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.
10. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici
IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE NELL’INDIRIZZO “SERVIZI PER
L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative
nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
È in grado di:
• utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
• organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
• applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza
e la salute nei luoghi di lavoro;
• utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al
cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
• comunicare in almeno due lingue straniere
• reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
• attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
• curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L’indirizzo presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza
turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di svolgere attività operative
e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di
prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e
“Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini
di competenze.
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
Nell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di intervenire nei diversi ambiti
delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e
alle esigenze della clientela; di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
15
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha presentato il 4 marzo 2009, a Palazzo Chigi il documento d’indirizzo relativo alla sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”,
materia di studio introdotta nei programmi di tutte le scuole di ogni ordine e grado dalla legge 169 del
30/10/2008.
Il progetto si propone di far sì che gli studenti si trasformino in cittadini consapevoli
•
•
•
assimilando i valori della nostra Carta Costituzionale;
sperimentando forme di partecipazione attiva alla vita democratica (dalla rappresentanza di
classe a quella d’Istituto, dall’impegno nelle Consulte provinciali degli studenti a quello nelle
Associazioni studentesche);
approfondendo specifiche tematiche (quali, per es.: l’educazione all’ambiente, l’educazione
stradale, il volontariato, i valori del rispetto e della multiculturalità).
Il documento di indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”
prevede percorsi specifici per ogni ordine e grado di istruzione; in particolare nella scuola secondaria
di secondo grado (scuole superiori) ci sarà un approfondimento dello studio della Costituzione anche
attraverso l’analisi dell’attualità, la messa in pratica del proprio impegno nel volontariato, la promozione del rispetto e della tutela dell’ambiente, la promozione del fair play e dei valori positivi dello sport e
i principi dell’educazione stradale.
Superata la fase di transizione, già dallo scorso anno scolastico“Cittadinanza e Costituzione” è un insegnamento che si colloca a pieno titolo nel campo di esperienza nell'ambito delle aree storicogeografica e storico-sociale della scuola secondaria di secondo grado.
Pur non essendo una disciplina autonoma e dunque non avendo un voto distinto, è tuttavia soggetta
a valutazione nell’ambito del giudizio complessivo espresso con il voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale, di cui essa è parte integrante, oltre che nella definizione del voto di
comportamento. Infatti l’art 7 comma 1 del DPR 22 giugno 2009, n. 122 dispone che “La valutazione
del comportamento (…)si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza
e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza
civile in generale e la vita scolastica in particolare”. Pertanto, la definizione del voto di condotta sarà
centrata sulla valutazione del comportamento e, per meglio dire, sulle azioni singole e/o collegiali
messe in atto dallo studente all’interno della scuola così come durante le esperienze formative fuori
dall’ambiente scolastico, dalle quali si potrà rilevare, e quindi valutare, un comportamento coerente
alle norme della convivenza civile e sociale.
16
IL CALENDARIO DELL’ANNO SCOLASTICO
Ogni anno gli organi collegiali deliberano il calendario delle lezioni e delle attività in relazione al calendario nazionale e regionale, al fine di garantire un servizio scolastico di almeno 200 giorni di lezione Le lezioni sono articolate su sei giorni.
L’anno scolastico 2011/2012 è diviso:
Per il liceo classico:
in due periodi: un trimestre che si chiude il 22 dicembre 2011 e un pentamestre che inizia a gennaio e
si conclude con gli scrutini finali di giugno.
Per il liceo scientifico:
in due periodi: due quadrimestri di cui il primo termina il 31 gennaio 2012 e il secondo che si conclude
con gli scrutini finali di giugno.
Per i professionali:
In tre periodi : tre trimestri di cui il primo si conclude il 10 Dicembre, il secondo il 10 Marzo e il terzo
che si conclude con gli scrutini finali di giugno.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ
Inizio delle lezioni: Lunedì 12 settembre 2011.
Termine delle lezioni: sabato 09 Giugno 2012.
Giorni di lezioni 206
Giorni di festività fissati dal Calendario Scolastico Regionale:
•
•
•
•
•
•
•
Tutte le domeniche.
31 Ottobre.
1 Novembre (festa di tutti i santi).
8 dicembre (festa dell’immacolata).
25 dicembre (Natale).
26 Dicembre.
1 Gennaio (Capodanno).
•
•
•
•
•
•
•
6 Gennaio. (epifania)
9 Aprile Lunedì dopo Pasqua.
25 aprile (anniversario della Liberazione).
30 Aprile
1 Maggio (Festa del Lavoro).
2 Giugno (Festa della Repubblica).
Festa del Patrono.
Non si effettueranno lezioni:
• 02 Novembre 2011 (Commemorazione dei defunti).=
• Dal 23 Dicembre 2011 al 7 Gennaio 2012 (Vacanze di Natale).
• Dal 04 Aprile 2012 al 10 Aprile 2012 (Vacanze di Pasqua).
Ai fini della valutazione degli alunni l’anno scolastico viene così suddiviso:
-
Indirizzo Professionale:
Primo trimestre dal 12 settembre 2011 al 10 dicembre 2011
Secondo trimestre dall’ 11 dicembre 2011 al 10 marzo 2012
Terzo trimestre dall’11 marzo 2012 al 9 giugno 2012
-
Liceo Scientifico:
Primo quadrimestre:dal 12 settembre 2011 al 31 gennaio 2012.
Secondo quadrimestre dal 1 febbraio 2012 al 09 Giugno 2012.
-
Liceo Classico:
Trimestre dal 12 settembre 2011 al 22 dicembre 2011.
Pentamestre dal 9 gennaio 2012 al 9 giugno 2012
17
CALENDARIO
DATE
1 Sett
2 Sett
5-Sett
6 Sett
7 Sett
8 Sett
3 -10
Ott
24 Ott
16 Nov
IMPEGNI
OGGETTO
Riunionei commissione idoneità ed integrazione.
Esami sospensione del giudizio
Collegio docente. Esami sospensione del
giudizio
Esami sospensione del giudizio- GIO
Esami sospensione del giudizio
Scrutini sospensione del giudizio
Incontro per discipline
Consigli di classe
Elezioni organi collegiali
Collegio docenti
Approvazione POF
Verifica andamento didattico - disciplinare;
insediamento rappresentanti degli studenti
e dei genitori.
17 Nov
Consigli di classe Sev. Comm
18 Nov
Consigli di classe Sev. Comm
Consigli di classe Sev. Comm + Serv. Enogastronomici
Consigli di classe Serv. Enogastronomici
Idem
Consigli di classe Liceo Classico
Idem
Consigli di classe Liceo Scientifico
Idem
21 Nov
22 nov
23-24
Nov
25÷29
Nov
23 Nov
24 Nov
26 Nov
Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici
Incontro scuola famiglia Liceo Classico
Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico
Scrutini trimestrali Indirizzo professionale
10 ÷ 11
Gen
Scrutini trimestrali Liceo Classico
10 Feb
13 Feb
28 Feb
Scrutini quadrimestrali Liceo Scientifico
Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali
Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici
Consigli delle classi :
V Liceo Scientifico e Professionali
III del Liceo Classico
5 Mar
Incontro scuola famiglia Liceo Classico
7 Mar
Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico
13÷6
Mar
Scrutini 2° trimestre indirizzo professionale
12 Apr
13 Apr
Idem
Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali
30 Nov
12 ÷ 15
Dic
2÷4
Feb
Idem
Consigli di classe Sev. Comm
Consigli di classe Sev. Comm + Serv. Enogastronomici
Designazione commissari interni
Idem
Idem
18
16 Apr
Consigli di classe Serv. Enogastronomici
Idem
17 Apr
Consigli di classe Liceo Classico
Idem
18 Apr
19 Apr
Consigli di classe Liceo Classico
Idem
Consigli di classe Liceo Scientifico
Idem
20 Apr
Consigli di classe Liceo Scientifico
Idem
23 Apr
Consigli di classe Liceo Scientifico
Idem
23 Apr
Incontro scuola famiglia Servizi Commerciali
Incontro scuola famiglia Servizi Enogastronomici
Incontro scuola famiglia Liceo Classico
Incontro scuola famiglia Liceo Scientifico
Collegio docenti
Prove INVALSI
Consigli delle classi V del Liceo Scientifico e
Professionali e classi III del Liceo Classico
24 Apr
26 Apr
27 Apr
7 Mag
8 Mag
11
Mag
13
Mag
Consigli delle classi III Indirizzo Professionale
31
Mag
Collegio Docenti
4 Giu
6 Giu
7 Giu
Dal 10
Giugno
Adozioni libri di testo
Stesura del documento di classe
Scelta discipline e criteri esami di qualifica, e definizione calendario prove strutturate.
Scrutini di ammissione classi III Indirizzo Professionale
Esami di qualifica (Prima prova Integrata)
Esami di qualifica ( Seconda prova Integrata)
Inizio scrutini finali
Classi V del Liceo Scientifico e Professionali
Classi III del Liceo Classico
19
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (DPR 21 nov. 2007 n. 235)
Il Patto Educativo di Corresponsabilità definisce, l’impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra
l’istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie.
La sottoscrizione del Patto implica il rispetto dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Regolamento d’Istituto e del POF.
La Scuola si impegna a:
• promuovere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze degli studenti per garantire livelli di
apprendimento di alta qualità;
• favorire la maturazione dei comportamenti e dei valori, il supporto nei casi di diverse-abilità, la
guida nelle situazioni di disagio, l’eliminazione di ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
• realizzare i curricoli nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate dal
POF, tutelando il diritto-dovere di apprendimento dello studente;
• procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi
di apprendimento, tenendo conto dei tempi richiesti per lo svolgimento delle verifiche anche in relazione al livello raggiunto dalla classe, chiarendone le modalità e motivandone i risultati in modo
trasparente;
• comunicare con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, agli aspetti inerenti il comportamento, la condotta e la crescita dello studente;
• rispettare gli studenti favorendo i momenti di ascolto, di dialogo ed attenzione ai loro problemi tenendo conto delle esigenze di riservatezza, anche al fine di favorire l’interazione pedagogica con
le famiglie.
La Famiglia si impegna a:
• instaurare e mantenere un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;
• informarsi costantemente sui progressi nelle discipline di studio, sul comportamento e sullo sviluppo della personalità dei figli;
• far rispettare le regole della scuola prendendo parte attiva e responsabile ad essa;
• tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni scuola-famiglia, partecipando con regolarità alle riunioni previste;
• far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare le assenze (con
la necessaria certificazione dopo i cinque giorni di assenza);
• intervenire con coscienza e responsabilità rispetto a condotte illegittime dei figli nei confronti di
persone e cose (arredi, materiale didattico) anche con il recupero e risarcimento dei danni.
Lo Studente si impegna a:
• frequentare regolarmente il percorso di studio e ad applicarsi allo studio di ogni disciplina sia con
la partecipazione attenta in classe che con lo svolgimento dei compiti assegnati dal docente;
• migliorare nella sua crescita come persona e dal punto di vista culturale, partecipando e collaborando alla vita della scuola in modo positivo e costruttivo;
• rispettare le persone, le regole e gli orari della scuola, contribuendo a creare un clima di serenità
sia all’interno della classe che nel rapporto con i docenti;
• essere corretto nel comportamento, nel linguaggio e nell’uso delle nuove tecnologie;
• attenersi alle norme dettate dall’Istituto in materia di sicurezza a garanzia della collettività;
• rendere accogliente l’ambiente scolastico avendone cura come importante fattore di qualità di vita
della scuola.
20
LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA
LE SCELTE DIDATTICHE
Le scelte didattiche, interdipendenti con quelle educative, contribuiranno al recupero del maggior numero possibile di alunni partendo dalla considerazione che ogni proposta dovrà essere adeguata alle
loro capacità.
La programmazione prevede generalmente un insegnamento impartito per moduli e unità didattiche il
più possibile individualizzato.
Attività didattiche curriculari
L’attività didattica curriculare è il risultato degli indirizzi e delle decisioni del Collegio dei Docenti e dei
Consigli di Classe.
Il Collegio dei Docenti stabilisce i criteri generali dell’offerta formativa, ne fissa i tempi, le modalità di
attuazione e di verifica.
I Consigli di Classe, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti, provvedono a:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
individuare gli obiettivi delle singole discipline;
individuare gli obiettivi comuni e trasversali;
definire metodi e strumenti;
indicare gli strumenti per rilevare i livelli di partenza;
definire le modalità degli interventi di sostegno e di recupero;
definire i comportamenti comuni da assumere nei confronti degli alunni;
indicare quali e quante debbano essere le verifiche per ogni periodo fissato per la valutazione;
definire le attività complementari e integrative;
definire il livello di acquisizione dei saperi e delle competenze che ogni alunno deve
possedere alla fine dell’anno scolastico per ottenere la promozione.
I Docenti, infine, sulla base delle indicazioni dei rispettivi Consigli di Classe, predispongono il Piano di
Lavoro annuale che deve contenere:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
una valutazione dei livelli di partenza degli alunni della classe, accertati attraverso prove di ingresso;
gli obiettivi cognitivi disciplinari;
l’organizzazione e lo sviluppo dei contenuti;
i tempi di attuazione e delle attività previste;
i criteri per le attività di recupero e di sostegno;
lo sviluppo delle attività e dei contenuti finalizzati al recupero o al sostegno;
i metodi e le tecniche d’insegnamento;
gli strumenti di lavoro;
le proposte di attività integrative attinenti alla disciplina;
gli strumenti di verifica;
la corrispondenza tra livelli di apprendimento e voti;
i criteri e i metodi di valutazione.
LA VALUTAZIONE
La valutazione rappresenta un momento centrale nella pratica educativa, e la trasparenza dei comportamenti valutativi permette allo studente di imparare ad auto valutarsi e a sviluppare così anche la
competenza dell’imparare a imparare, una delle “competenze chiave per l’apprendimento permanente” definite nel Quadro di riferimento europeo del 2005.
La valutazione è attività complessa, che riguarda molti aspetti della vita scolastica. Seguono quindi le
definizioni dei criteri per:
1. l’attribuzione del voto di comportamento
2. l’attribuzione dei voti nelle singole discipline
3. eventuali deroghe alla norma del limite minimo di frequenze obbligatorie per l’ammissione allo
scrutinio
4. l’ammissione in sede di scrutinio alla classe successiva;
5. l’attribuzione del credito nel triennio e il riconoscimento degli attestati di attività che possono dare
accesso al credito formativo.
21
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE
Dal DPR 122 /2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli
alunni…”:
La valutazione e' espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua
dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,n. 249, e
successive modificazioni. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità
anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della
formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
I docenti, per ogni disciplina, adottano forme e tipologie di verifica e criteri di valutazione discussi e
concordati nella programmazione dei Consigli di Classe e dei Dipartimenti. Tutte le verifiche sono
strettamente legate agli obiettivi della programmazione e realizzate per accertare le conoscenze e le
competenze conseguite da ogni alunno.
Il Collegio dei Docenti ha inoltre elaborato dei criteri generali di valutazione per conferire omogeneità
ai processi di valutazione in tutte le discipline, articolandoli in:
Conoscenze: sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio.
Esse indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
Abilità: implicano l’applicazione di conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi. Possono essere descritte come cognitive (in riferimento al pensiero logico, intuitivo e
creativo) e pratiche (in riferimento all’uso di metodi, materiali, strumenti ).
Competenze: indicano la capacità di far interagire le conoscenze e le abilità acquisite con le
capacità personali e/o sociali nell’elaborazione responsabile di percorsi di studio e di autonoma rielaborazione culturale.
Il grado di conseguimento di conoscenze, abilità, competenze, viene distinto in sette livelli numerici,
rispondenti ai voti da 1 a 10.
La tabella che segue declina i descrittori per ogni livello di voto, in modo da rendere comprensibile e
condiviso il significato di ciascun voto assegnato; i voti sono poi messi in rapporto con i livelli previsti
dalla certificazione per competenze che il DM 9 del 27 gennaio 2010 ha definito per tutte le scuole
italiane: si tratta della certificazione che deve essere rilasciata a tutti gli studenti alla fine dell’obbligo
scolastico, ossia dopo 10 anni di scuola quindi alla fine del secondo anno delle superiori.
La scala dei voti che si articola dall’1 al 10, contiene per ciascun punteggio un giudizio valutativo di riferimento, espresso secondo i tre parametri tassonomici indicati nella legge sui nuovi Esami di Stato
(conoscenze, competenze, capacità).
Ciascun Consiglio di classe, nella propria autonomia, declina i descrittori alle classi di voto.
22
Voto
1–3
4
5
6
7
8
9 – 10
Indicatori di
conoscenze
Indicatori di
abilità
Indicatori di
competenze
Possiede labili o nulle
conoscenze degli argomenti disciplinari e disarticolate nozioni dei loro
ambiti contestuali.
Disattende le consegne,
alle quali risponde con
assoluta incongruenza di
linguaggio e di argomentazione.
Non sa orientarsi nell'analisi di
problemi semplici e non è in
grado di applicare regole o elementari operazioni risolutive.
Conosce in modo vago e
confuso gli argomenti disciplinari. Ne distingue
con difficoltà i nuclei
essenziali e le interrelazioni.
Evidenzia imprecisioni e
carenze anche gravi nell'elaborazione delle consegne, che svolge con
un linguaggio disordinato
e scorretto.
E' in possesso di un esiguo repertorio di conoscenze, delle quali coglie
parzialmente implicazioni
e rimandi essenziali.
Sviluppa le consegne in
modo sommario o incompleto, con non certa
padronanza delle soluzioni espressive.
Conosce gli ambiti delle
diverse discipline e ne
coglie in linea globale
contenuti e sviluppi.
Comprende le consegne
e risponde in modo semplice ma appropriato, secondo i diversi linguaggi
disciplinari.
Sa analizzare problemi semplici
ed orientarsi nella scelta e nella
applicazione delle strategie di
risoluzione.
Conosce gli argomenti e
li colloca correttamente
nei diversi ambiti disciplinari.
Comprende e contestualizza le consegne e le
sviluppa attraverso percorsi di rielaborazione
complessivamente coerenti.
Sa impostare problemi di
media complessità e formularne in modo appropriato le
relative ipotesi di risoluzione.
Conosce gli ambiti disciplinari, anche grazie ad
approfondimenti personali negli aspetti per i
quali ha maggiore interesse.
Sviluppa le consegne
con rigore logico- concettuale, operando collegamenti con appropriata
scelta di argomentazioni.
E’ in grado di sviluppare
analisi autonome a partiMostra piena padronan- re dalle consegne e di
za degli ambiti disciplina- esporne i risultati con
ri grazie a una ricca e ar- pertinenza ed efficacia.
Effettua con sicurezza e
ticolata rete di informazioni.
originalità collegamenti e
confronti tra i diversi ambiti di studio.
Livello di certificazione delle competenze di base
(DM 9 del 27 gennaio 2010)
Si orienta a fatica nell'analisi dei
problemi pur semplici, che affronta con confuse e non fondaNon ha raggiunto
te procedure di risoluzione.
il livello base
delle competenze.
Sa analizzare problemi semplici
in un numero limitato di contesti. Applica, non sempre adeguatamente, solo semplici procedure risolutive.
Livello base: lo
studente svolge
compiti semplici in
situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed
abilità essenziali e
di saper applicare
regole e procedure
fondamentali.
Livello intermedio:
lo studente svolge
compiti e risolve
problemi complessi
in situazioni note,
compie scelte conE’ capace di enucleare in modo sapevoli, mostrando
articolato strategie di risoluziodi saper utilizzare le
ne dei problemi per elaborare le conoscenze
quali sa operare scelte coerenti
Livello avanzato: lo
ed efficaci.
studente
svolge
compiti e problemi
complessi in situazioni anche non note, mostrando paSa impostare percorsi di studio dronanza
nell’uso
autonomi che sviluppa con ricca delle conoscenze e
pertinenza di riferimenti; sa ridelle abilità. Sa prosolvere problemi anche comporre e sostenere le
plessi mostrando sicura capaci- proprie opinioni e
tà di orientarsi.
assumere autonomamente decisioni
consapevoli
23
LE VERIFICHE
Le verifiche (formative e sommative) saranno frequenti e varie. In esse dovranno trovare adeguato
spazio alcune prove, strutturate e semistrutturate, tendenti ad accertare in modo più oggettivo
l’acquisizione di conoscenze e abilità. Alle verifiche formali periodiche, si affiancheranno verifiche informali con domande dal posto, discussioni, interventi atti a stimolare l’interesse e la partecipazione
degli alunni. La verifica sommativa, per quanto riguarda i parametri, sarà riferita alla situazione di partenza di ogni singolo alunno e a quella media raggiunta dalla classe.
Riguardo ai criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, competenza e abilità,
si terrà conto soprattutto degli obiettivi di conoscenza, comprensione e applicazione, dell’analisi e della sintesi.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione si baserà su prove scritte, orali e pratiche.
Per tutti gli indirizzi saranno due, per ciascuna tipologia, nel Trimestre, saranno invece tre, per ciascuna tipologia nel Pentamestre. Saranno almeno due le verifiche orali mentre le scritte saranno almeno tre nel Quadrimestre
Ovviamente, in caso di insufficienza si darà agli allievi la possibilità di una ulteriore verifica orale. Le
verifiche orali saranno finalizzate ad accertare l’assimilazione dei contenuti da parte dello studente
nonché il livello delle sue competenze e capacità; la costanza e la serietà dell’impegno saranno tenute in altrettanta considerazione. Esse dovranno svolgersi evitando fiscalità e nozionismo e dovranno
essere riferite agli obiettivi didattici ed educativi. Per la valutazione si fissano i seguenti criteri essenziali:
a) pertinenza;
b) conoscenze;
c) competenza linguistica;
d) capacità logiche, riflessive e critiche.
Dal punto di vista docimologico potrà essere valutata come “sufficiente” la preparazione dello studente che dimostri di possedere una conoscenza generale dei contenuti disciplinari e che dia prova di
saperli organizzare e rielaborare, esprimendosi in maniera corretta e con proprietà lessicale.
La valutazione ha in ogni caso un valore formativo e deve dunque dare all’alunno la consapevolezza
del livello delle sue conoscenze, competenze e capacità e aiutarlo a colmare le proprie lacune, a migliorare il metodo di studio e a utilizzare al meglio le proprie capacità al fine di una vera crescita umana e culturale. Per garantire una serena valutazione, gli alunni saranno tenuti a verifiche periodiche. Il rifiuto comporterà una valutazione negativa. La valutazione finale, comunque, terrà conto non
solo delle verifiche effettuate, ma anche dei progressi rispetto ai livelli di partenza, della partecipazione al dialogo educativo, della frequenza attiva alle lezioni, dell’impegno e della costanza nello studio.
Essa non sarà dunque la risultante meccanica o aritmetica di una serie di elementi, ma terrà conto
dell’intero percorso formativo e della specifica personalità dell’alunno.
La valutazione,inoltre, dovrà essere trasparente e dovrà avvalersi di una prassi corretta di comunicazione agli studenti e ai genitori. La concreta applicazione dei criteri sopra esposti sarà responsabilità
dei singoli docenti e dei Consigli di Classe che, nel rispetto dei principi generali, potranno predisporre
griglie di valutazione meglio rispondenti alle specifiche situazioni.
L’ inosservanza del Regolamento e le mancanze disciplinari avranno rilevanza in sede di attribuzione
del voto di condotta e/o del credito scolastico.
CRITERI SCRUTINI FINALI
In linea di massima, fatta salva altra motivata deliberazione dei Consigli di Classe, anche una sola
grave insufficienza, tale da precludere la possibilità da parte dell’alunno di seguire proficuamente il
programma di studio del successivo anno di corso, può determinare la mancata ammissione dell’ alunno stesso appunto alla classe successiva. In tal caso deve trattarsi di una carenza nella preparazione complessiva, che, in assoluto, impedisca il raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto della disciplina e la prosecuzione del corso di studi. Non potranno, inoltre, essere ammessi alla
frequenza della classe successiva gli alunni che abbiano riportato insufficienze anche non gravi in
quattro materie per le quali siano previste le prove scritte. Si stabilirà ,invece, la sospensione del giudizio per quegli alunni che abbiano riportato mediocrità (5) o insufficienze (4) in quattro materie con
non più di 3 scritti, sempre che, a giudizio del Consiglio di Classe, non si configuri una carenza nella
preparazione complessiva tale da impedire, in assoluto, la possibilità di seguire proficuamente il programma di studio dell’ anno successivo. Per questi studenti, prima dell’ inizio delle lezioni del nuovo
anno scolastico, dopo idonea attività di recupero, si procederà ad effettuare la valutazione complessiva che, in caso di esito positivo, comporterà l’ ammissione alla frequenza della classe successiva
con risoluzione della sospensione del giudizio.
24
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Il voto di condotta sarà espresso sulla base delle normative vigenti. In sede di scrutinio intermedio e
finale si terrà conto del comportamento di ogni studente, durante tutto il periodo di permanenza nella
sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività o agli interventi educativi realizzati
dall’ istituzione scolastica anche fuori dalla propria sede come da:
Delibera del Collegio Docenti n° 2 del 16/11/2011
Criteri e Modalità di attribuzione del voto al comportamento (condotta) degli alunni (DPR22Giugno
2009,n. 122)
Nella ferma convinzione che, la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli allievi e concorre con la sua finalità, anche formativa, ai processi di autovalutazione degli stessi ed al miglioramento dei livelli di conoscenza e al
successo formativo, si deliberano i seguenti principi di indirizzo.
-Il nove ed il dieci vadano riservati ad un comportamento scolastico meritevole.
-L’otto debba essere attribuito ad una condotta corretta.
-Il sei e il sette debbano caratterizzare una condotta con aspetti censurabili e solo in presenza di sanzioni disciplinari (note scritte e/o provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe).
-La valutazione negativa debba essere attribuita nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente.
Vengono considerati quali indicatori di riferimento:
Frequenza;
Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto;
Partecipazione e Attenzione;
Rispetto delle scadenze nella consegna/verifica dei compiti assegnati;
Il maggior peso è da attribuire all’indicatore “Rispetto delle regole e della convivenza civile come stabilito dal Regolamento d’Istituto” per cui in presenza di note scritte e/o di ripetuti richiami verbali di
docenti o di altro personale della scuola, ritenuti rilevanti dal Consiglio di Classe e/o di provvedimenti
disciplinari assunti dal Consiglio di Classe il voto di condotta non potrà essere considerato corrispondente ad un comportamento corretto.
Per ciò che attiene il numero delle assenze giustificate e dei ritardi (entrate posticipate e uscite anticipate) gli indicatori sono comunque suscettibili di variazione a giudizio del Consiglio di Classe.
25
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
10
(DIECI)
Frequenza e puntualità Assidua.
Ritardi assenti o sporadici e dovuti solo a comprovate cause di forza maggiore; numero minimo di
assenze, numero minimo di permessi di entrata
posticipata ed uscita anticipata.
Rispetto delle regole e
della convivenza civile
come stabilito dal Regolamento d’Istituto
Eccellente
Comportamento: irreprensibile per responsabilità e
collaborazione con tutti coloro che operano nella
scuola,in ogni ambito e circostanza, solidale, corretto e responsabile anche nel corso di uscite didattiche, viaggi d’ istruzione ed in attività educative
realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede.
Competenze sociali e
civiche di cittadinanza
ispirate
all’adesione
consapevole ai principi
e ai valori della Costituzione
Corretto e responsabile rispetto ai seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflitti
- fair play nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali
così come nella cura per le cose proprie e altrui e
dei beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso la
comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui
così come assolvere i propri doveri-partecipazione
alle iniziative di democrazia scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi della
dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente in
difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi
anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla tutela
e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e
ambientale.
PRECISAZIONI
Max 16 all’anno
( 8 per ogni scansione valutativa)
La somma dei ritardi, delle
entrate posticipate e delle
uscite anticipate, non deve
superare 16 all’anno
Partecipazione e At- vivaci e costruttive
tenzione
Rispetto delle scaden- Costante e rigoroso
ze
nella
consegna/verifica dei compiti assegnati
26
VOTO
INDICATORI
9
(NOVE)
Frequenza e puntualità Assidua( numero minimo di ritardi dovuti solo a com- Max 20 all’anno
provate cause di forza maggiore; numero limitato di ( 10 per ogni scansione
assenze, numero minimo di permessi di entrata anti- tativa)
cipata).
La somma dei ritardi,
entrate posticipate e
uscite anticipate, non
superare 20 all’anno
Rispetto delle regole e Scrupoloso e costante
della convivenza civile
come stabilito dal Re- Comportamento: responsabile e collaborativo con tutti
golamento d’Istituto
coloro che operano nella scuola, in ogni ambito e circostanza, corretto e responsabile anche nel corso di
uscite didattiche, viaggi di istruzione ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori dalla propria sede.
Competenze sociali e
civiche di cittadinanza
ispirate
all’adesione
consapevole ai principi
e ai valori della Costituzione
DESCRITTORI
PRECISAZIONI
Attivo rispetto ai seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play
nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali
così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei
beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso la
comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così
come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e
valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale.
Partecipazione e At- Costanti e costruttive
tenzione
Rispetto delle scaden- Costante e rigoroso
ze
nella
consegna/verifica dei compiti assegnati
27
valu-
delle
delle
deve
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
PRECISAZIONI
8
(OTTO)
Frequenza e puntuali- Regolare(un numero limitato di assenze, di ritardi, di Max 24 all’anno
tà
permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata).
( 12 per ogni scansione valutaAssenze ingiustificate max 4 all’anno
tiva)
La somma dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite
anticipate, non deve superare
24 all’anno
Rispetto delle regole e
della convivenza civile
come stabilito dal Regolamento d’Istituto
Sostanzialmente adeguato.
Comportamento: corretto per responsabilità e collaborazione, sostanzialmente corretto e responsabile anche nel corso di uscite didattiche, viaggi di istruzione
ed in attività educative realizzate dalla scuola fuori
dalla propria sede.
Competenze sociali e
civiche di cittadinanza
ispirate
all’adesione
consapevole ai principi e ai valori della Costituzione
Favorevole e bendisposto ai seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play
nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali
così come nella cura per le cose proprie e altrui e dei
beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso la
comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così
come assolvere i propri doveri-partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi della dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente in
difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e
valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e
ambientale.
Partecipazione e At- Abbastanza costanti e costruttive.
tenzione
Rispetto delle sca- Adeguato ed abbastanza continuo.
denze nella consegna/verifica dei compiti assegnati
28
VOTO
7
(SETTE)
INDICATORI
DESCRITTORI
Frequenza e puntuali- Piuttosto irregolare;(un numero rilevante di astà
senze, di ritardi, permessi di entrata posticipata ed
uscita anticipata)
Assenze ingiustificate
Rispetto delle regole
e della convivenza civile come stabilito dal
Regolamento
d’Istituto
Episodiche inadempienze nell’ osservanza del
Regolamento d’ Istituto evidenziate da note disciplinari sul registro e/o richiami verbali di docenti e altro
personale della scuola, sanzioni disciplinari inflitte
dal Consiglio Di Classe,
Comportamento non sempre adeguato per responsabilità e correttezza.
Competenze sociali e
civiche di cittadinanza
ispirate all’adesione
consapevole ai principi e ai valori della
Costituzione
Applicazione discontinua e occasionale rispetto
ai seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair play
nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali
così come nella cura per le cose proprie e altrui e
dei beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso la
comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui
così come assolvere i propri doveri-partecipazione
alle iniziative di democrazia scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi della
dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente in
difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi
anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla tutela
e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e
ambientale.
PRECISAZIONI
Max 32 all’anno
( 16 per ogni scansione valutativa)
La somma dei ritardi, delle entrate posticipate e delle uscite
anticipate, non deve superare
32 all’anno
Partecipazione e At- Discontinue .
tenzione
Rispetto delle sca- Piuttosto Irregolare
denze nella consegna/verifica dei compiti assegnati
29
VOTO
6(SEI)
INDICATORI
Frequenza e puntualità
DESCRITTORI
PRECISAZIONI
Irregolare , un numero notevole di assenze, di Maggiore di 32
ritardi, di permessi di entrata posticipata ed uscita anticipata .
Assenze ingiustificate
Max 3 per ogni scansione valutativa
Rispetto delle regole e Frequenti inadempienze nell’ osservanza del
della convivenza civile Regolamento d’ Istituto, evidenziate da note dicome stabilito dal Re- sciplinari sul registro, richiami verbali di docenti
golamento d’Istituto
e altro personale della scuola Sanzioni disciplinari inflitte dal Consiglio Di Classe.
Comportamento: inadeguato per responsabilità
e correttezza, durante il normale svolgimento
delle attività didattiche nell’ istituto ed anche nel
corso di uscite didattiche, viaggi di istruzione ed
in attività educative realizzate dalla scuola fuori
dalla propria sede.
Competenze sociali e
civiche di cittadinanza
ispirate all’adesione
consapevole ai principi
e ai valori della Costituzione
Poco sensibile al rispetto dei seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflitti- fair
play nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole sociali così come nella cura per le cose proprie e
altrui e dei beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso
la comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui
così come assolvere i propri doveripartecipazione alle iniziative di democrazia scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi della
dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente
in difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi
anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale.
Partecipazione e At- Molto limitate
tenzione
Rispetto delle scaden- Scarso e/o saltuario
ze
nella
consegna/verifica dei compiti
assegnati
30
VOTO
5
(CINQUE)
INDICATORI
Frequenza e puntualità
DESCRITTORI
Sporadica (un numero di assenze superiori a
50; un numero notevole di permessi di entrata
posticipata ed uscita anticipata, un numero notevole di ritardi) .
PRECISAZIONI
Superiori a 50
Assenze ingiustificate
numerose
Rispetto delle regole
e della convivenza
civile come stabilito
dal
Regolamento
d’Istituto
Grave inosservanza del Regolamento d’ Istituto con conseguente allontanamento dalla
comunità scolastica per un periodo superiore a
15 giorni.
Comportamento: scorretto e riprovevole, connotato da disvalore sociale, da mancanza di rispetto della persona e delle regole poste a
fondamento della convivenza civile.
Irrogazione di sanzioni disciplinari da parte del
Consiglio di Classe e/o del Consiglio di Istituto
Competenze sociali
e civiche di cittadinanza ispirate
all’adesione consapevole ai principi e ai
valori della Costituzione
Non presenta evidente sensibilità al rispetto
dei seguenti comportamenti
-valutazione critica di fatti e atteggiamenti
-mediazione e gestione pacifica dei conflittifair play nelle attività sportive
-rispetto di se stessi e degli altri, delle regole
sociali così come nella cura per le cose proprie
e altrui e dei beni pubblici
-pratica della gentilezza
-assunzione di atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale
-conoscere i propri diritti e riconoscer quelli altrui così come assolvere i propri doveripartecipazione alle iniziative di democrazia
scolastica
-valutare criticamente comportamenti lesivi
della dignità della persona
-comprendere ed aiutare i compagni variamente in difficoltà
-accogliere i diversi da sé
-mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi anche in riferimento alle differenze di genere
-condotte attente al risparmio energetico, alla
tutela e valorizzazione del patrimonio artistico,
culturale e ambientale.
Partecipazione e Attenzione
Assenti o talmente occasionali da non permettere in alcun modo di far rilevare una significativa crescita didattico-formativa dell’ allievo/a.
Nullo
Rispetto delle scadenze nella consegna/verifica
dei
compiti assegnati
31
DEBITI FORMATIVI E ATTIVITA’ DI RECUPERO
Il debito formativo, anche in una sola disciplina, costituisce una interruzione del processo di apprendimento
e pregiudica il progressivo sviluppo della formazione degli studenti. Esso va pertanto recuperato grazie
all’impegno individuale degli studenti stessi, che si avvarranno degli interventi didattici specificamente
prgrammati per il recupero di situazioni di carenza (studio individuale, corso di recupero, pausa didattica,).
Nei confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato il mancato conseguimento
della sufficienza in una o più discipline, che non comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione,
il Consiglio di classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale.
Tenendo conto delle modifiche introdotte dalla normativa vigente (O.M. n.92/07 – D.M. n.42/2007 – D.M.
n.80/2007), si precisa che le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del nostro
P.O.F. ed includono gli interventi di sostegno che, avendo lo scopo di prevenire l’insuccesso scolastico, si
realizzano in ogni periodo dell’anno scolastico. Esse si concentrano sulle discipline nelle quali si registra un
più elevato numero di valutazioni insufficienti e sono programmate e attuate dai Consigli di Classe sulla base dei criteri definiti dal Collegio dei Docenti che appresso si indicano:
1. Criteri didattico - metodologici
Vengono espressi nelle programmazioni didattico - educative di ogni classe sulla base delle linee
del POF
2. Criteri per la composizione di gruppi di studenti
Il numero dei partecipanti andrà da un minimo di due alunni a un massimo di dodici, ove possibile. I
gruppi potranno essere organizzati anche per classi parallele oppure per classi diverse, purché con
carenze formative omogenee.
3. Criteri per assegnare i docenti ai gruppi di studenti
Le attività saranno svolte dai docenti di classe. Qualora questi ultimi non fossero disponibili, si procederà alla sostituzione con insegnanti interni all’Istituto (anche di indirizzi diversi ) e, in ultima analisi, all’utilizzazione di docenti esterni.
Sarà sempre necessario il raccordo tra il docente che svolge l’attività di recupero e il docente della
disciplina.
In caso di surplus verranno impegnati gli insegnanti che hanno precedenza nelle graduatorie di Istituto.
4. Criteri di qualità per individuare i docenti esterni
Ove possibile, si apprezzerà l’esperienza già maturata nell’Istituto.
5. Calendario e modalità operative delle attività di sostegno
Attività finalizzate a favorire e sostenere l’ apprendimento potranno essere realizzate in ogni peri
odo dell’anno scolastico al fine di prevenire le insufficienze nel profitto, sulla base delle reali disponibilità economiche dell’ Istituto.
Esse potranno svolgersi secondo due modalità :
- in orario pomeridiano, su richiesta degli studenti e previa autorizzazione del Dirigente scolastico,
nelle discipline individuate dai Consigli di Classe ;
- su iniziativa del singolo docente o del singolo Consiglio di Classe, che avranno previsto nella relativa programmazione annuale la possibilità di svolgere in itinere, in orario curriculare, attività di sostegno e/o di approfondimento individuali o per gruppi di allievi, qualora dovessero verificare l’ esigenza di colmare insufficienze nel profitto, delle quali le famiglie verranno costantemente informate
secondo tutte le modalità previste.
6. Calendario e modalità operative delle attività di recupero
La scuola comunica subito alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di Classe,indicando le specifiche carenze rilevate per ciascun alunno dai docenti delle singole discipline e i
voti proposti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza.
Una prima fase delle attività di recupero, si svolgerà dopo gli scrutini del Trimestre/Quadrimestre iniziale.
Sulla base delle carenze e dei bisogni evidenziati, appunto, dagli esiti degli scrutini, i singoli Consigli di
Classe individueranno le discipline per le quali saranno attivati i corsi di recupero.
Saranno coinvolti anche gli alunni frequentanti le classi terminali che avranno conseguito valutazioni insufficienti.
Per tutti gli allievi sarà prevista la verifica formale obbligatoria del superamento del debito, secondo il calendario e le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti e dai docenti interessati.
32
Dopo l’espletamento degli scrutini finali vengono comunicati gli interventi didattici finalizzati al recupero dei
debiti formativi che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico (31 agosto), le
modalità e i tempi delle relative verifiche.
Non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procederà alla verifica dei risultati conseguiti e alla formulazione del giudizio
definitivo che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione dell’alunno alla frequenza della classe successiva o, in caso di esito negativo, la non ammissione.
IL CREDITO SCOLASTICO
Nello scrutinio finale delle classi conclusivi dei corsi, viene attribuito il credito scolastico sulla base della media aritmetica, che stabilisce la fascia di punteggio. Le oscillazioni all’interno della fascia tengono conto della regolarità
della frequenza, dell’interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo, del giudiz io in Religione (solo
per coloro che si avvalgono dell’IRC) e di eventuali “crediti formativi” documentati, che derivano da attività svolte
al di fuori della scuola.
Tabella credito scolastico
2011/2012
MEDIA DEI VOTI
III anno
IV anno
V anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6 <M ≤ 7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
Per l’attribuzione del minimo o del massimo della fascia il Collegio dei docenti ha così deliberato:
In presenza di crediti formativi, fatta la media dei voti ed individuata la banda di riferimento, si sommeranno i punteggi dei crediti acquisiti e riconosciuti dal Consiglio di classe. Quando la somma supera, nei decimali, lo 0,60 si
attribuirà il massimo della banda di oscillazione.
In assenza di crediti formativi, fatta la media dei voti ed individuata la banda di riferimento, se la media nei decimali sarà maggiore o uguale a 0,50, si assegnerà il massimo della banda di oscillazione
I CREDITI FORMATIVI
I crediti formativi contribuiscono alla determinazione del credito scolastico. Il loro conseguimento può solo portare
a raggiungere il massimo punteggio della fascia prevista per la media aritmetica delle valutazioni conseguite, ma
non a scavalcarla.
Le attività che danno luogo a credito formativo devono avere una apprezzabile durata e sistematicità e possono
essere: di carattere culturale (corsi di Lingua straniera, Conservatorio, arti applicate e tutte quelle attività che
hanno ricaduta positiva sull’indirizzo di studi); di carattere sociale (volontariato e attività lavorative a scopo sociale, tesseramento Donatori sangue ecc…); di carattere sportivo.
Il riconoscimento del credito formativo si ottiene producendo un attestato che indica l’ente che lo rilascia, la natura e la durata dell’attività svolta, la frequenza tenuta.
Il collegio dei docenti ha deliberato di attribuire il punteggio come da schema seguente:
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INDICATORI
Frequenza
PUNTEGGIO
MASSIMO
ATTRIBUIBILE
0,10
Partecipazione
0,10
Frequenza attività complementari organizzate
dalla scuola
Corsi extrascolastici
0,50
Religione o attività alternativa
0,20
0,10
Totale
CRITERI DI ATTRIBUZIONE
Fino a 16 gg di assenze
Da 17 gg a 20 gg
Costante, vivace e costruttiva
Costante e costruttiva
Per ogni corso
(massimo 2 corsi)
Per ogni corso
(massimo 2 corsi)
Valutazione:
Buono
Ottimo
p.0,10
p.0,05
p.0,10
p.0,05
p.0,25
p.0,05
p.0,15
p.0,20
1,00
LIMITE MINIMO DI FREQUENZE E DEROGHE
(1)
A seguito dell’avvio della riforma della scuola secondaria superiore, è entrato anche in vigore il vincolo
della frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato per la validità dell’anno scolastico, e quindi per consentire l’ammissione allo scrutinio. L’ammontare dell’orario annuale personalizzato è
desumibile dai quadri orario per ciascun corso di studi nella sezione “Ordinamento dei corsi”
L’istituto ha previsto, in sintonia con la norma, le seguenti deroghe come da delibera del collegio docenti
del 16 novembre 2011:
1. Ricovero ospedaliero ordinario o in day hospital ,anche seguito da eventuali giorni successivi di
convalescenza e/o domiciliari.
2. Entrate posticipate ed uscite anticipate dovute ad assenza del docente nell’impossibilità di sostituirlo.
3. Ritardi dovuti all’uso di mezzi di trasporto pubblici.
4. Interruzione delle attività didattiche per cause di forza maggiore (rotture impianti, fenomeni atmosferici…)
5. Assenze continuative dovute a gravi, imprevedibili ed eccezionali motivi familiari per un limite massimo di 30 ore in tutto l’anno scolastico.
6. Donazioni di sangue.
Si delibera infine, a tutela massima degli allievi, che nei casi di riduzione di orario per ragioni attribuibili
alla scuola, le ore decurtate verranno considerate frequentate dagli allievi presenti (quindi derogate),
mentre agli allievi assenti verranno sottratte solo le ore effettivamente offerte.
Tali deroghe sono previste per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che
tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati
E’ stata inoltre prevista una procedura di controllo in itinere, per evitare che le famiglie non siano informate dell’incidenza delle assenze del proprio figlio, in caso di assenze prolungate e/o saltuarie ma frequenti.
(1)cfr DPR 112/09, art.14, comma 7 “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire,
per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista
per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle
deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo”
34
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili occupa un ruolo importante nel Progetto Educativo
d’Istituto. Da sempre, infatti, la nostra scuola ha operato per attivare processi educativi tali da favorire
un’integrazione autentica e consentire lo sviluppo globale, armonico e sereno della personalità di ciascun
alunno. Attraverso precise strategie di intervento, la scuola promuove una dinamica esistenziale di rapporti
e di interazioni, nell’ambito delle quali la persona diversamente abile non è considerata depositaria di una
deficienza ma, al contrario, un soggetto con altre potenzialità da scoprire e valorizzare e ritenuto, pertanto,
una ricchezza per la scuola che l’accoglie.
All’interno dell’Istituto opera il GIO, un gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica costituito dal Dirigente
Scolastico, dagli insegnanti di sostegno, dai docenti di classe, dai genitori e dall’equipe socio-psicopedagogica dell’ASL.
La funzione del GIO si concretizza nella capacità di ricognizione delle norme che sovrintendono
all’integrazione scolastica e nella collaborazione con gli Organi Collegiali della scuola al fine di promuovere,
assistere e verificare il processo di integrazione. Il GIO non si sostituisce agli insegnanti, cui spetta il compito di provvedere all’integrazione, ma li affianca in alcuni momenti fondamentali del percorso educativo degli
allievi, al fine di individuare le strategie e le attività scolastiche più idonee e rendere efficiente l’azione educativa a favore degli alunni. In particolare il GIO collabora con i Consigli di Classe per focalizzare il problema, elaborare il profilo dinamico-funzionale (PDF), elaborare il piano educativo personalizzato, verificare ed
eventualmente aggiornare il PDF
In sede di Consiglio di Classe tutte le decisioni riguardanti gli allievi vengono adottate collegialmente dai docenti, evitando di delegare in tal senso gli insegnanti di sostegno e correre il rischio di una deresponsabilizzazione dei docenti curriculari e della conseguente marginalizzazione della coppia docente di sostegno/alunno.
E’ stato inoltre attivato un gruppo di lavoro specifico sull’integrazione scolastica, costituito da insegnanti
specializzati che ha quali compiti fondamentali coordinare e fungere da stimolo all’azione educativa, promuovere la partecipazione degli alunni diversamente abili alle attività previste dall’ampliamento dell’offerta
formativa, monitorare e valutare tali attività, predisporre piani di orientamento per gli alunni in entrata al triennio di qualifica.
Gli allievi diversamente abili sono in tutto 13 e sono affidati alla figura strumentale di riferimento Prof.ssa C.
Seva.
Il loro percorso scolastico e formativo trova la sua base tecnica nella seguente tipologia tripartita di programmi:
•
Programma curriculare (di tipo A), eventualmente adattato nei tempi e nelle modalità di verifica alla
tipologia di handicap, ma identico a quello della classe per obiettivi e contenuti.
•
Programma per obiettivi minimi comuni alla classe (di tipo B), stabiliti collegialmente dai docenti curriculari e di sostegno, valutando il tipo di handicap e di difficoltà specifiche degli alunni, in base ai quali alcuni contenuti del programma della classe vengono semplificati e/o ridotti.
•
Programma differenziato (di tipo C), diverso per obiettivi e contenuti rispetto al programma della
classe, ma tendente al recupero di lacune e ritardi di apprendimento allo scopo di permettere, se possibile,
l’avvicinamento e il recupero del programma per obiettivi minimi.
I tre tipi di percorso devono essere articolati in modo tale da consentire passaggi e passerelle da un programma all’altro, possibilmente in senso progressivo, ma, se necessario, anche in senso contrario per rispondere appieno, anche in itinere, ai bisogni e alle necessità degli allievi. Per offrire agli allievi ulteriori opportunità è prevista inoltre la loro partecipazione ai progetti relativi all’ampliamento dell’offerta formativa; è
compito dei Consigli di Classe adottare tutte le decisioni in merito, tenendo conto degli interessi, delle potenzialità, delle tendenze e delle capacità degli alunni.
In particolare, si cercherà di promuovere la loro partecipazione soprattutto ai progetti di alternanza scuolalavoro, desiderando promuovere la “crescita” anche attraverso l’inserimento in contesti sociali diversi dalla
scuola, nei quali si possono acquisire ulteriori competenze e autonomie.
Metodologia
L’insegnante specializzato opera nelle classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili con interventi
individualizzati e collegialmente con gli altri docenti di classe.
35
Le modalità di intervento previste sono le seguenti:
• Intervento in classe in situazione di lavoro diretto con l’alunno.
• Interventi rivolti all’intera classe in cui è inserito l’alunno diversamente abile, per attivare processi
educativi volti promuoverne la piena integrazione.
• Intervento a distanza per cercare di disincentivare la dipendenza dell’alunno dall’insegnante e stimolare momenti di lavoro autonomo.
• Interventi individuali, anche nei laboratori, per la predisposizione di situazioni motivanti e coinvolgenti, finalizzate all’acquisizione di:
- una migliore coordinazione psicomotoria;
- un allungamento dei tempi di attenzione;
- un potenziamento della memoria;
- abilità specifiche dell’indirizzo di studi.
Criteri di verifica e valutazione
I criteri di verifica vengono stabiliti dai Consigli di Classe sulla base del programma di studi seguito
dagli allievi; nel definire i tempi e le modalità di attuazione della verifiche verrà attribuita particolare attenzione alle difficoltà specifiche di ogni allievo, come emerse dal P.E.I.
La valutazione sarà basata sulla tipologia tripartita dei programmi.
Tutti gli alunni che seguiranno il programma curriculare (di tipo A) e il programma per obiettivi minimi comuni alla classe (di tipo B) potranno acquisire quali titoli di studio legali a tutti gli effetti, dopo i tre anni,
il diploma di qualifica e dopo ulteriori due anni, il diploma di maturità.
Gli allievi che seguiranno un programma differenziato (di tipo C) verranno valutati secondo l’art. 14
dell’O.M. ’90 del 21/05/2001. Alla fine del Triennio questi ultimi conseguiranno un attestato di frequenza,
che consentirà loro il proseguimento degli studi e avrà valore di credito formativo.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Gruppi di docenti, coadiuvati, se necessario, da esperti esterni, promuovono e programmano
l’ampliamento dell’offerta formativa. Tale offerta non vuole pregiudicare il normale svolgimento dell’attività
curriculare né l’impegno di studio pomeridiano degli allievi, ma mira ad offrire agli stessi ulteriori opportunità
e occasioni di completamento e arricchimento della loro formazione culturale.
Essa si concretizza in progetti caratterizzati da distinti obiettivi didattici realizzati secondo una prospettiva
transdisciplinare; si configura pertanto come un’attività di integrazione che coordina e armonizza gli obiettivi
specifici dell’attività curriculare.
Nell’ambito della progettazione extracurriculare l’Istituto aderisce inoltre al Programma Operativo Nazionale
(P.O.N.) 2007-2013: “La scuola per lo Sviluppo” .
Per i Progetti P.O.N. verranno proposte, entro i termini stabiliti dalla legge, tutte le azioni progettuali previste e ritenute utili a sostenere e ottimizzare l’Offerta Formativa della scuola.
1. “A01 – Funzionamento Amministrativo Generale” per l’ordinario funzionamento della scuola.
2. “A02 – Funzionamento Didattico Generale” per supportare le attività educativo- didattiche.
.
3. “A03 – Spese di personale” per l’ordinario funzionamento della scuola.
4. “A04 – Spese d’investimento” per supportare la realizzazione del P.O.F.
5. “A05 – Manutenzione edifici” per garantire la sicurezza e l’efficienza dei locali scolastici.
6. P01 - “Ulisse” per promuovere la cultura del viaggiare
7. P05 - “Formazione e aggiornamento”
8. P08 - “Oikos” per promuovere interesse e sensibilità sulle grandi problematiche ambientali
9. P41 - “Nike” Lo sport per la vita” per promuovere la cultura dello sport come corretto e sano stile di vita.
36
10. P52 - “L’isola che non c’è” – Educazione alla legalità per promuovere la cultura della legalità e i
valori della tolleranza e della pace.
11. P55 - “Scuola sicura” per garantire la sicurezza dell’utenza e fronteggiare situazioni di rischio.
12. P59 - “I.AN.U.S.” Alternanza scuola Lavoro
13. P89 - “DiversAbile” per promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni e arricchirsi attraverso le diversità.
14. “Nocchiero - Orientamento, Recupero, Sostegno- Continuità” per favorire il successo formativo
degli studenti e guidarli nell’elaborazione di un sano progetto di vita.
15. POF -“Valutazione” per promuovere la qualità del servizio scolastico e diffondere la cultura della
valutazione.
16. “L’altra prospettiva – Insegnamento delle lingue straniere – Intercultura e Transnazionalità” per
promuovere una formazione interculturale e l’educazione alla pace.
17. “ SOLE” di collegamento Scuola- Lavoro per creare un collegamento tra Scuola, Lavoro e territorio.
18. “ Centro Sportivo Scolastico” per promuovere un adeguato sviluppo psicomotorio degli allievi
finalizzato all’ interazione positiva con gli altri e nell’ ambiente.
19. “Biblioteca” per dare supporto alla crescita culturale dell’Istituto e del territorio.
20. “Prosopon” per coinvolgere pienamente la personalità degli studenti e promuovere l’universalità
e l’interculturalità della drammatizzazione.
21. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442 : progetto “Komunikiamo”
22. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442 : progetto “Daffodil”
23. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442: progetto “MatematicaMente”
24. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 1, cod.C-1- FSE 2011 -442: progetto “Fit in Deutsch!”
25. PON 2011/2012- Obiettivo C, azione 4, cod.C-4-FSE 2011-99 :
progetto “Genius”
37
GLI ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA
DIRIGENTE
Dott.ssa Beatrice Lento
Consiglio Istituto
Scuola
G. Tumolo
M. Restuccia
G. Nusdeo
D. Mazzitelli
N. Tumeo
M. Zagari
Ass.ti tecn.
Giunta
Staff di presidenza
-G.Tumolo
-M.D.Ruffa
B.Lento
D.Mazzitelli
G.Nusdeo
G.Caprera
M.Dicosta
Resp sede:
Ielo Anna Maria (Alb)
Nusdeo Gaetano (Alb)
Giroldini Loredana (LS)
Bozzolo Teresa (LS)
Ruffa M.Domenica (LC)
Caruso Giuliana (SC)
Frezza Fortunato (SC)
Genitori
G. Caprera
M.C Born
S. Camporeale
Studenti
V. Saturno
L.Romeo
N. Mercuri
M. Dicosta
Ass.ti ammin.
ANDRIA Antonino
GALLO Diego
MANDARADONI Giuseppe
MAZZEO Pasquale
MONTELEONE Roberto
MORELLO Giuseppe
PETRACCA Rosa
PONTORIERO Giuseppe
PREITI Michele
RESTUCCIA Domenico
TROPEANO Domenico
.
Docenti F.Strum
Responsabili dei Laboratori:
I Responsabili per ciascuna Sede
Consigli di
classe
Coord di classe liceo C.
IVA Sorbilli Caterina
VA Vicari Costanza
IA Pici Alessandra
IIA Madarena Stefania
IIIA Quattrone Bruna
IVB Macarone Annunziato
IB Gebbia Loredana
IIB Saturnino Maria
IIIB Martino Giuseppina
DSGA
D.Mazzitelli
Coord di classe liceo S.
IA Romano Pina
IIA Di Tocco Annunziata
IIIA Dotro Caterina
IVA Rombola’ Rosa
VA Bozzolo Teresa
IB Locane Adriana
IIB Miceli Anna
IIIB Bagnato Maria
IVB Rovito Luigina
VB Vasinton Pasquale
IC La Torre Anna
IIC Di Bella Serafina
IIIC Nardone Rosa
IVC Averta Maria Teresa
VC Vecchio Emanuela
D. La Torre
A. Pici
G.Nusdeo
L. Seva
L. Rovito
Coll.ri scolastici
BLASA Antonella
LARIA Elisabetta
LO BRUNO Sabatino
LOSCALZO Antonia
RUSSO Gaetano
SCORDAMAGLIA M. E.
BUDRIESI Fortunato
BURZI' Giovanni
DE RITO Tommaso
DELL'ASCENZIONE Paolo
DI BELLA Domenico
LA TORRE Salvatore
LOIACONO Amedeo
LO TARTARO Giuseppe
MAZZEO Stefano
MAZZOTTA Giuseppe B.
ROMBOLA' Cosmina
ROMBOLA' Giuseppe
ROMBOLA' Maria
ZAGARI Maria
LS..
LC
LC
Ec.Az.
LS.
LS
Ec. Az.
Alb
Alb.
Ec. Az.
LS
LC
LC
Ec.Az.
Consigli di
classe
Coord di classe
Coord di classe
Professionale per i Servizi
Commerciali
Servizi per
l’Enogastronomia e
l’Ospitalità Alberghiera
IA Fazzari Maria Rosaria
IIA Fazzari Maria Rosaria
IIIA Pietropaolo Massimo
IVA Carone Giuseppe
VA Salvia Antonietta
ID Sergi Michelina
IID Gioffre’ Nunzia
IIID Cutuli Adelina
IVD Furlano Tiziana
VD Foti Concetta
IVE Chiodo Pasqualina
VE Foti Concetta
I B Ruffa Michela
IIB Lo Cane Domenica
IIIB Laria Caterina
IVB Via Maria Grazia
VB Tedesco A. Maria
IC Gardi Carla
IIC Curello Gregorio
IIIC Coccia M. Luisa
38
Collegio Docenti
DIRIGENTE
Dott.ssa Beatrice Lento
Vicario:
G.Tumolo
Segretario :
C. Vicari
Docenti
Nome
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
Albino Francesco
Averta Maria Teresa
Bagnato Maria
Barbalace Caterina
Barilaro Rinuccia
Barone Livia
Bozzolo Teresa
Brunelli Alessandro
Caffo Maria Elena
Capria Giuseppina
Capua M. Domenica
Carlino Giuseppe
Carone Giuseppe
Caruso Giuliana
Chiodo Pasqualina
16.
17.
18.
19.
20.
Coccia Maria Luisa
Curello Gregorio
Cutuli Adelina
Davola Domenica
De Lorenzo Caterina
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
De Luca Nicola
De Pascali Antonio
Di Bella Serafina
Di Renzo Antonia
Di Renzo Salvatore D.
Di Tocco Annunziata
Dotro Caterina
28. Fazio Francesco
29. Fazzari M. Rosaria
30. Ferrante Brigida
31. Fiamingo Carmelo
Sede/i
IPSC
LS
LS
IPSER
IPSER
IPSC
LS
LS
LC
LS
IPSER
IPSER
IPSC
IPSC
IPSC
IPSER
IPSER
IPSC
LC
LS
IPSER
IPSC
LS
LS
LS
LS
LS
IPSC
IPSC
LS
IPSER
Riceve
39
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
Figliucci Maria Francesca
Filardo Onofrio
Florio Antonietta
Foti Concetta
Frezza Fortunato
Furlano Tiziana
Fusca’ Agostino
Gagliano Giuseppe
Gardi Carla
Gebbia Loredana
Geranio Domenico
43. Giofre’ Annunziata
44. Giroldini Loredana
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
Greco Clorinda
Grillo Antonio
Iannello Anna Maria
Ielo Anna Maria
La Torre Anna
La Torre Dolores
La Torre Romana
52.
53.
54.
55.
56.
57.
Laria Caterina
Locane Adriana
Locane Domenica
Loiacono Salvatore
Maccarone Annunziato
Madarena Stefania
58.
59.
60.
61.
62.
Madia Giuseppina
Marasco Rita M. Luisa
Martino Giuseppina
Mazzitelli Domenico
Mazzitelli Vincenza
63.
64.
65.
66.
67.
68.
69.
Melidoni Gregoria
Meligrana Osterio
Meligrana Sergio
Messina Annunziata
Messina Gabrielli Anna
Miceli Anna Maria
Muscia Carmela
70. Nania Rosalba
71. Nardone Rosa
72.
73.
74.
75.
Nusdeo Gaetano A.
Orfano’ Antonia
Pesce Floriana
Pici Alessandra
76.
77.
78.
79.
80.
Pietropaolo Massimo Cono
Pisani Salvatore
Pontoriero Caterina
Quattrone Bruna
Reggio Orsola
81. Repice Anna Maria
IPSER
IPSC
IPSC - LC
IPSC
IPSC
IPSC
IPSC
IPSER
IPSER
LC
LC
IPSC
LS
IPSC
IPSC
LS
IPSER
LS
IPSC
LC
IPSER
LS
IPSER
IPSER
LC
LC
IPSER
IPSC
LC
IPSER
LS
IPSC - IPSER
IPSC
IPSER
LS - IPSER
LC
LS
LS
IPSC
LS
IPSER
IPSC - LC
LS
LC
IPSC
IPSC
IPSC
LC
LS
IPSC - LC
40
82. Restuccia Michele
83. Rizzo Salvatore
84. Romano Pina
85. Rombola’ Caterina
86. Rombola’ Rosa
87.
88.
89.
90.
Rombola’ Rosaria
Rovito Luigina
Ruffa Maria Domenica
Ruffa Maria Gerarda
91.
92.
93.
94.
Ruffa Michela
Russo Fabio
Salvia Antonietta
Saturnino Maria
95.
96.
97.
98.
Saturnino Giovanni
Sergi Michelina
Serrau Maria Franca
Settembre Caterina
99. Seva Carmela
100. Sgandurra A.Sebastiano
101. Simonelli Lucia Romana
102. Sorbilli Caterina
103.
104.
105.
106.
Tedesco A. Maria
Tripodi Nicola
Tulino Francesco
Tumeo Natale
107.
108.
109.
110.
111.
Tumolo Giuseppina
Vasinton Pasquale
Vecchio M.Manuela
Via Maria Grazia
Vicari Costanza
IPSER
LC
LS
IPSER
LS
IPSC
LS
LC
LC-LS
IPSER
IPSER
IPSC
LC
IPSER
IPSC
IPSER
LC
IPSER
IPSER
IPSC
LC
IPSER
IPSER - IPSC
IPSC
LS
IPSC
LS
LS
IPSER
LC
Descrizione delle figure
Il Dirigente scolastico
Il Dirigente scolastico è responsabile della gestione della scuola, in quanto ha il compito di promuovere, coordinare e indirizzare tutte le attività dell’istituto. Presiede il Collegio dei Docenti, la Giunta esecutiva e i
Consigli di classe; è membro di diritto del Consiglio di istituto. Tiene i contatti con gli EELL.; è titolare
dell’attività negoziale
e stipula i contratti di supplenza del personale docente e ATA e tutti i contratti e convenzioni con soggetti ed
enti esterni; è titolare delle relazioni sindacali e della privacy, nonché responsabile delle norme di sicurezza
e protezione.
Lo Staff di Presidenza
Il Dirigente scolastico, nell’esercizio delle sue funzioni è coadiuvato dall’Ufficio di presidenza, composto dal
Vicario, che lo sostituisce in caso di assenza, e da un collaboratore, nominati ogni anno dal Dirigente. Periodicamente l’Ufficio di presidenza si riunisce per monitorare l’organizzazione della scuola.
41
Le funzioni strumentali
Le figure strumentali al POF sono docenti, designati dal Collegio sulla base delle competenze individuali,
cui è affidato il compito di realizzare alcuni obiettivi fondamentali del Piano dell’Offerta Formativa. Riferiscono periodicamente al Collegio sull’attività svolta.
Altre figure di coordinamento
Nel quadro dell’autonomia organizzativa, sono individuate altre due figure: i coordinatori di dipartimento e i
coordinatori di classe.
I coordinatori di dipartimento sono tanti quante sono le discipline insegnate nell’istituto.
Essi organizzano il lavoro dei dipartimenti che hanno il compito di individuare i programmi, gli obiettivi, i tipi
di verif iche e di metodologie standard per ogni materia.
I coordinatori di classe si assumono il compito di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Presiedere le sedute in assenza del Dirigente
Raccogliere i piani di lavoro relativi alle materie di insegnamento nella classe e, per le classi finali, il
Documento del Consiglio di classe del 15 maggio per gli esami di stato
Dare impulso alla programmazione e all’attuazione dei lavori interdisciplinari.
Coordinare la stesura della programmazione didattica della classe.
Illustrare la programmazione di classe ad alunni e genitori.
Verbalizzare le riunioni del Consiglio di classe.
Controllare l’andamento didattico generale della classe e dei singoli alunni.
Curare i rapporti con le famiglie.
Controllare e segnalare alle famiglie eventuali casi di eccessive assenze, di ritardi e di uscite anticipate degli allievi.
Coordinare l’adozione dei libri di testo, curando la precisione dei dati in caso di nuove adozioni.
Rapportarsi con i Prof.ri responsabili di Funzione Strumentale e con la Dirigenza in merito a tutte
le problematiche afferenti le mansioni sopra indicate.
I Docenti
Sono titolari delle cattedre loro assegnate annualmente a norma delle vigenti leggi, esercitano la funzione
docente nel quadro della libertà di insegnamento, della collegialità degli organi di cui fanno parte,
dell’autonomia didattica e di ricerca propria delle istituzioni scolastiche.
GLI ORGANI COLLEGIALI
Nell’Istituto sono attivi gli organi collegiali previsti dal D. Lvo. n. 297 del 16 Aprile 1994. Le competenze sono stabilite dalla legge, il funzionamento da regolamenti interni.
La convocazione degli OO. CC. deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore a cinque
giorni - rispetto alla data della riunione e solo per documentati, eccezionali e gravi motivi tale preavviso può essere ridotto. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario incaricato della stesura dello stesso su apposito registro a pagine numerate. I verbali del Consiglio di Istituto
sono pubblicati all’albo della scuola.
Consiglio d'Istituto
E’ costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti dei docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti
degli studenti, 2 rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente quale membro di diritto. Il presidente
del C. di I., eletto tra i genitori, è tenuto a disporre la convocazione del C. di I. su richiesta del presidente della
Giunta esecutiva (Preside) oppure su richiesta della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso.
Il Consiglio d'Istituto, oltre a tutte le altre competenze previste dalle norme, in particolare:
• delibera il Programma annuale e il Conto consuntivo predisposto dal D.S., previo parere
dei revisori dei conti
• adotta il Piano dell’Offerta Formativa, elaborato dal Collegio dei Docenti
42
•
•
•
•
•
stabilisce i criteri dell’attività negoziale svolta dal Dirigente
delibera il calendario delle lezioni e i giorni di chiusura dell’istituto
delibera in materia di concessioni di uso degli spazi scolastici ad enti esterni
delibera accordi e programmi in rete con altre scuole
delibera in materia di viaggi di istruzione, scambi culturali, stage linguistici.
Collegio dei Docenti
E’ convocato dal Dirigente, che lo presiede, o su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri (docenti di ruolo e
non di ruolo in servizio nella scuola).
Il Collegio dei Docenti:
• elabora il Piano dell’Offerta Formativa e delibera in materia di programmazione educativa;
• formula proposte al Dirigente relative alla formazione delle classi, all'orario delle lezioni e allo svolgimento delle altre attività scolastiche; provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Classe;
• verifica e valuta periodicamente l'efficacia dell'azione didattica;
• adotta iniziative di sperimentazione e di innovazione didattica;
• promuove iniziative di aggiornamento dei docenti;
• elegge i docenti facenti parte del Comitato di valutazione degli insegnanti nell'anno di prova;
• designa i componenti delle diverse commissioni necessarie al funzionamento della Scuola e i responsabili dei laboratori e della palestra;
• designa le figure-obiettivo cui affidare compiti particolari per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa.
Il Collegio dei Docenti può operare articolato in "dipartimenti disciplinari" o in altri organismi collettivi da esso emanati, la cui funzione, comunque, rimane solo propositiva.
Consiglio di classe
E’ costituito, di norma, da tutti i docenti della classe, da due rappresentanti eletti dai genitori degli studenti iscritti
alla stessa e da due rappresentanti degli studenti; può essere aperto a tutti i genitori e a tutti gli studenti, salvo i
casi previsti dalla legge (scrutini quadrimestrali e finali e in caso di espressa opposizione da parte anche di un solo docente). Il Consiglio di classe è convocato dal Dirigente secondo il calendario deliberato dal Collegio docenti o
su richiesta motivata di una delle componenti.
Il Consiglio di classe:
• formula proposte per la programmazione curricolare ed extra-curricolare,
• indica gli obiettivi formativi e comportamentali per la classe e individua le strategie per la loro realizzazione;
• valuta l'opportunità di attivare iniz iative di recupero e/o di sostegno;
• esamina le situazioni generalizzate di scarso profitto e/o di comportamento scorretto;
• fa osservazioni o proposte sull'adozione dei libri di testo;
LE COMMISSIONI
La gestione delle attività della scuola non è accentrata e gerarchica, ma diffusa e coordinata in una rete di
rapporti basati sulla collaborazione e sulla trasparenza.
Le commissioni sono gruppi di lavoro per specifici ambiti e svolgono un ruolo:
a) di servizio allo studente con compiti di progettazione, coordinamento ed attuazione di attività curriculari
ed extracurriculari che consentono il raggiungimento degli obiettivi educativi e disciplinari definiti in sede collegiale;
b) di supporto alla dirigenza;
c) di supporto alla funzionalità dell’Istituto
Riguardo all’individuazione delle commissioni di servizio, in seno al Collegio dei Docenti si è operato per favorire la presenza nelle stesse di docenti appartenenti a tutti gli indirizzi dell’Istituto, cercando di garantire la
massima diffusione degli incarichi e il miglior utilizzo delle risorse che la scuola possiede in termini di professionalità e di disponibilità. Per l’anno scolastico 20102011 il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti commissioni ed ha attribuito i seguenti incarichi:
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Descrizione
Area 1: POF
• Aggiornamento, valutazione e pubblicizzazione POF;
• Formazione in servizio;
Docenti impegnati
D.La Torre
Referente
D.La Torre
Area 2: SUPPORTO ALLIEVI
• Organizzazione delle attività di recupero, di sostegno,di orientamento e di continuità;
A. Pici
A. Pici
Area 3. INTEGRAZIONE ALLIEVI DIVERSAMENTEL.Seva
ABILI
• Organizzazione delle attività di integrazione degli allievi diversamente abili;
Area 4. CITTADINANZA EUROPEA
Progetti di cooperazione transazionali;
Coordinamento lingue straniere;
Viaggi
ALTERNANZA SCUOLA- LAVOROSCUOLA ON LINE
• Coordinamento delle attività connesse
con l’Alternanza e con i percorsi di IeFP;
• Cura sito scolastico
Elettorale
Comodato
Biblioteca
L’isola che non c’è
Prosopon
Sport/ Salute Nike
OIKOS( Ambiente)
“SOLE”(Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità
Alberghiera)
Sicurezza
L. Rovito
L. Rovito
. G. Nusdeo
G. Nusdeo
T. Bozzolo – C. Seva – M. F. Serrau
–V. M. Anastasi- F. Barone
T. Bozzolo-
A. Di Tocco- B. Quattrone – G. CarlinoG. Barbalace
- B.Quattrone.- M.T. Averta-C. Foti
M.D. Ruffa – S. Rizzo – G. Capria – C. S M.D.Ruffa
L. Coccia – M.G.Ruffa
M.G.Ruffa
-C. Greco; D. Geranio;
P. Vasinton
P. Vasinton; O. Filardo
N. Tumeo - M.D. Ruffa –R.RombolàN. Tumeo
G.Romano- G. Capria- Iannello–
P. Vasinton.
R. Barilaro- N. Tripodi – S. Loiacono – D. G. Nusdeo
Mazzitelli – M. Restuccia -G. Curello
Resp. Sedi ; Resp. S. Laboratori;
Docenti Ed. Fisica;
Addetti al primo soccorso.
Supporto artistico
PON
L.Seva
A. M. Miceli
G.Tumolo-M.D.Ruffa-P.Vasinton
G.Tumolo-M.D.Ruffa
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I SERVIZI AMMINISTRATIVI
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle
sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell'esecuzione degli
atti a carattere
amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che assumono nei casi previsti rilevanza anche esterna.
Firma tutti gli atti di sua competenza.
L’espletamento delle funzioni è volto ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali
della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del piano dell’offerta formativa.
Dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dipendono:
• Gli assistenti amministrativi
• I collaboratori scolastici
• Gli assistenti Tecnici
L’ ORGANICO DEI DIPENDENTI
LA SEGRETERIA
Ai servizi generali – amministrativo – contabili sovrintende, con autonomia operativa, il Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi, il quale ne cura l’organizzazione, svolgendo le funzioni di coordinamento e di verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti al personale A.T.A., posto
alle sue dirette dipendenze.
I servizi sono così disposti:
1) Area didattica: a) gestione degli alunni; b) organi collegiali.
2) Area amministrativa: a) amministrazione personale; b) archivio e protocollo; c) gestione finanziaria; d)
servizi contabili.
3) Area patrimonio: a) gestione beni patrimoniali.
L’orario di servizio è articolato su sei ore antimeridiane ininterrotte per tutto il personale.
L’Istituto rimarrà aperto anche di pomeriggio dalle ore 16 alle ore 17 il giovedì, con rientri a turnazione di tutto il personale.
L’orario di ricevimento del pubblico è stabilito come segue:
• da lunedì a sabato dalle ore 11.30 alle ore 12.30
• il sabato e nei periodi estivi e/o di sospensione dell’attività didattica dalle ore 9.30 alle ore 10.30.
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SERVIZI E COMPITI – ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Area servizi
Didattica
Funzioni
Gestione
Alunni
Organi Collegiali
Amministrativa Amministrazione
Personale
Archivio e Protocollo
Gestione Finanziaria
Servizi Contabili
Area progettuale
Patrimonio
Gestione beni patrimoniali
Compiti
Iscrizione alunni – Gestione registro matricolare- Tenuta fascicoli di documenti alunni – Richiesta o trasmissione documenti –
Gestione corrispondenza con le famiglie – Gestione statistiche
– Gestione pagelle, diplomi, tabelloni e scrutini – Gestione assenze e ritardi – Gestione e procedure per sussidi – Gestione
organizzativa viaggi d’istruzione – Certificazioni varie e tenuta
registri – Esoneri educazione fisica – Infortuni alunni – Libri di
testo – Pratiche portatori di handicap – Gestione stages – Collaborazione docenti FS per monitoraggi relativi ad alunni – Votazioni alunni, genitori e docenti.
Amministrazione del personale:
Tenuta fascicoli personali – Richiesta e trasmissione documenti
– Emissione contratti di lavoro – Gestione circolari interne –
Compilazione graduatorie supplenze – Certificati di servizio –
Registri stato del personale – Pratiche pensioni, ricostruzioni carriera e buonuscita – Visite fiscali – Certificazione varia – Gestione assenze e supplenze.
Archivio e protocollo:
Raccolta Gazzette Ufficiali e Bollettini Ufficiali – Archiviazione atti
e documenti – Protocollo posta in arrivo e in partenza – Tenuta
registri conto corrente postale.
Gestione finanziaria:
Stipendi personale – Liquidazione compensi accessori – Modelli
CUD-INPS – Rapporti con la DPT. – Pagamento Esami di Stato
– Indennità di missione – IRAP – IRPEF – Conguagli fiscali.
Servizi contabili:
Gestione bilancio preventivo e consuntivo – Tenuta partitari –
Emissione Mandati e riversali – Versamento ritenute – Variazioni
di bilancio.
Area progettuale:
Stipula contratti III Area – Corsi di aggiornamento – Corsi di riconversione – Nomina a relatori corsi di aggiornamento, seminari, corsi di riconversione – P.O.N.
Consegna sussidi didattici – Gestione inventario e magazzino –
Emissione buoni d’ordine – Acquisizione richieste offerte – Preparazione prospetti comparativi – Carico e scarico materiali – Richiesta preventivi – Verbali di collaudo – Gestione denunce furti
e smarrimento.
GLI ASSISTENTI TECNICI
a) n° 2 unità assegnate alla sede centrale nella qu ale funzionano i seguenti laboratori:
LABORATORIO DI SCIENZE E FISICA
LABORATORIO DI INFORMATICA
b) n° 2 unità assegnate alla succursale – Liceo Sci entifico – nella quale funzionano i seguenti laboratori:
LABORATORIO DI SCIENZE E FISICA
LABORATORIO DI INFORMATICA
c) n° 4 unità assegnate all’ IPSSCT presso cui fun zionano i seguenti laboratori:
LABORATORIO DI INFORMATICA
LABORATORIO DI TRATTAMENTO TESTI
LABORATORIO LINGUISTICO
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d) n° 3 unità assegnate alla succursale ad Indirizz o Alberghiero nella quale funzionano i seguenti laboratori:
LABORATORIO DI CUCINA
LABORATORIO DI SALA- BAR
LABORATORIO INFORMATICA
I COLLABORATORI SCOLASTICI
a)
b)
c)
d)
n° 4 unità assegnate alla sede centrale (Liceo C lassico), nella quale funzionano 9 classi con
n° 4 unità assegnate alla succursale Liceo Scien tifico, nella quale funzionano 15 classi
n°4 unità assegnate all’ IPSSCT, nella quale fun zionano 12 classi
n° 2 unità assegnate alla succursale Alberghiero , nella quale funzionano 8 classi
SERVIZI
Rapporti con gli
alunni
Sorveglianza generica dei locali
Pulizia di carattere
materiale
Particolari interventi non specialistici
Supporto amministrativo e didattico
COMPITI
Sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, palestre, spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’insegnante – Concorso in occasione del loro trasferimento dai
locali scolastici ad altre sedi, anche non scolastiche, palestra, laboratori, ivi comprese le
visite guidate e i viaggi d’istruzione – Ausilio materiale agli alunni handicappati.
Apertura e chiusura dei locali scolastici – Accesso movimento interno alunni e pubblico
– Portineria.
Pulizia locali scolastici, spazi scoperti, arredi, sussidi didattici dei laboratori – Spostamento arredi e suppellettili.
Piccola manutenzione dei beni.
Duplicazione di atti – Approntamento sussidi didattici – Assistenza docenti – Assistenza
progetti.
Ufficio Postale – Banche – Enti Locali – Succursali.
Servizi esterni
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I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
•
Comunicazione del profitto alle famiglie
Dopo lo scrutinio del primo trimestre gli studenti ricevono un foglio sostitutivo della pagella con i voti di profitto riportati. Tale documento deve essere firmato dal genitore che ha depositato la firma per le giustificazioni per i minorenni. I maggiorenni possono apporre la propria firma.
•
Convocazione dei genitori per frequenza irregolare
Nel caso in cui la frequenza di uno studente sia irregolare e discontinua per assenze o ritardi sistematici, i
genitori sono chiamati a colloquio dal docente coordinatore di classe.
•
Ricevimenti dei Docenti
Oltre ai ricevimenti individuali, le cui modalità anno per anno vengono stabilite dai singoli docenti e ufficialmente comunicati alle classi, i professori effettuano tre ricevimenti pomeridiano durante l’anno.
•
Ricevimento del Dirigente scolastico
Il Dirigente Scolastico (o uno dei suoi collaboratori, o altro docente delegato) riceve di norma previo appuntamento.
LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
Principi fondamentali
I servizi dell’Istituto si fondano sui seguenti principi fondamentali, ispirati alla Costituzione e, più in particolare, agli artt. 3, 33, 34:
1. Nessuna discriminazione può essere compiuta nell’ attuazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso, etnia, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
2. Tutto il personale della scuola deve agire secondo criteri di obiettività ed equità, garantendo con interventi adeguati l’inserimento e l’integrazione di ogni studente, con particolare riguardo alla fase d’ingresso, alle
classi iniziali del biennio e del triennio, alle situazioni di necessità e di disagio.
3. L’utente ha facoltà di scegliere tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di esse. Nel caso di eccedenza di domande va considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari).
4. Il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni preposte, che devono collaborare fra loro in modo funzionale ed organico.
5. In situazioni di conflitto sindacale i docenti possono rendere noti all’utenza i motivi dell’agitazione, ritenendo altamente formative la conoscenza dei problemi specifici della scuola, la loro discussione, la serenità
dei rapporti interpersonali, sui quali è fondato il processo educativo.
6, Istituzioni, personale, studenti e genitori, sono protagonisti responsabili del corretto funzionamento della
istituzione scolastica attraverso una gestione collegiale della scuola nell’ambito degli organi esistenti e delle
procedure in vigore.
7. L’istituzione scolastica, nell’ambito delle sue competenze, s’impegna a favorire le attività extrascolastiche
che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo
l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del sevizio scolastico.
8. Al f ine di promuovere ogni forma di partecipazione, l’istituzione scolastica garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente su di esse.
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9. La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti, intende rispondere alle esigenze culturali e formative degli studenti, per favorirne le potenzialità evolutive e lo sviluppo armonico della personalità.
10. Tutte le componenti della scuola colloquiano fra loro in un clima di rispetto, stima e collaborazione reciproci, non ricorrendo, nel rispetto della vigente normativa disciplinare, ad alcuna forma di intimidazione o
minaccia.
Parte I
Area didattica
Il rapporto tra scuola e famiglia si fonda su una comune volontà di collaborazione. La scuola si impegna a
mantenere e se possibile migliorare l’informazione alle famiglie e promuovere momenti assembleari aventi
per scopo il buon funzionamento dell’istituzione e l’efficacia dell’azione educativa nell’interesse degli studenti.
Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce il documento fondamentale che definisce l’identità della scuola, ne
descrive l’organizzazione interna, ne fa conoscere le iniziative anche in relazione alle caratteristiche
dell’utenza.
Parte II
Area dei servizi amministrativi
La scuola organizza i servizi secondo i criteri di efficienza e trasparenza, nonché di rispetto della privacy in
ottemperanza alle nuove norme che la disciplinano.
I certificati vengono rilasciati nel normale orario di ricevimento del pubblico, entro 5 giorni lavorativi. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a vista a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.
Il rilascio dei certificati verrà effettuato nei giorni di apertura dello sportello, entro 3 giorni lavorativi all’inoltro
della domanda per quelli di iscrizione e di frequenza e di 5 giorni per quelli con votazione e/o giudizi.
Parte III
Condizioni ambientali
L’ambiente scolastico deve rispondere alle caratteristiche di igiene e sicurezza tutelate dalle apposite leggi.
A questo scopo l’Istituto predispone annualmente un documento di valutazione dei rischi.
Parte IV
Procedura dei reclami
I reclami devono essere inoltrati al Dirigente in forma scritta, corredati di firma e generalità, nel rispetto della
privacy.
Quando vi sono condizioni di urgenza i reclami possono essere presentati verbalmente al Dirigente nel suo
ufficio.
Non saranno presi in considerazione reclami anonimi o telefonici.
Il Dirigente qualora il reclamo non sia di sua competenza dovrà indicare al reclamante il corretto destinatario.
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I REGOLAMENTI
Principi di base: “Statuto delle studentesse e degli studenti”
DPR 24 giugno 1998, n. 249
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998,
n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità
dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti
dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre
1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo
progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione
dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento
nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione,
nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue
la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare
iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e
i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo
sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che
lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della
scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere
consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra
le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche
curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto
dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e
cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte
dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
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9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea
degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti
singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del
legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli mpegni di
studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della
scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti
dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze
disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente
attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza
essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di
gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal
consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che
implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di
studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso
di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali
e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati
commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle
persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è
commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto
possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano
esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante
l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica
della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
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10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o
dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici
giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di
istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui
reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le
violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta
previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da
due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e
da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti,
svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di
eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del
termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione
delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un
funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei
genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei
regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o
modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola
media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
REGOLAMENTO DI ASSEMBLEA D’ISTITUTO…………………………………… (in redazione)
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REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO
A.S. 2011/2012
Approvato dal Collegio Dei Docenti con delibera n. 2 del 14/10/2010
TITOLO I
Disposizioni generali sul funzionamento degli Organi Collegiali
Art. 1 – La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore ai cinque giorni rispetto alla data della riunione, salvo casi di eccezionale urgenza. La convocazione, deve essere effettuata con circolare della Presidenza, in cui siano indicati gli argomenti da trattare
nella seduta.
Art. 2 – Qualora siano interessati alle riunioni i genitori degli allievi o altro personale, il cui intervento
è ritenuto utile, essi saranno informati con avviso scritto personale.
Art. 3 – Durante ogni seduta viene redatto processo verbale della medesima firmato dal Presidente e
dal Segretario.
TITOLO II
Programmazione e coordinamento delle attività degli Organi Collegiali
Art. 5 – Ciascun Organo Collegiale, con l’esclusione del Comitato di Valutazione per gli insegnanti,
deve programmare anticipatamente e nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, un ordinato
svolgimento delle attività.
Art. 6 – La programmazione didattica, oltre il programma d’insegnamento e di studio, deve contenere
le previsioni di massima circa: visite guidate, viaggi di istruzione, attività audio-visive e di biblioteca,
rapporti con altre scuole, attività scolastiche di integrazione e complementari per gruppi di alunni della
stessa classe o di classi diverse ed iniziative di sostegno.
Art. 7 – I Consigli di Classe devono riunirsi, di norma, una volta a bimestre e ogniqualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 8 – Il Collegio Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, programma il calendario annuale, tenendo conto delle scadenze fissate dalle leggi, ma soprattutto dei problemi emersi durante l’attività scolastica.
TITOLO III
Consiglio d’Istituto
Art. 9 – Convocazione
La prima convocazione del Consiglio d’Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico. Successivamente il
Consiglio d’Istituto è convocato dal suo Presidente su richiesta della Giunta Esecutiva o di un terzo
dei componenti. La convocazione deve essere disposta, con almeno cinque giorni di anticipo, con lettera diretta ai singoli membri e mediante affissione di apposito avviso all’Albo delle varie sedi e delle
succursali. Sia nella lettera che nell’avviso affisso all’albo devono essere indicati gli argomenti da trattare, la data, l’ora e il luogo della riunione. In casi di particolare urgenza il Dirigente Scolastico, di
propria iniziativa, può convocare il Consiglio con un anticipo di sole quarantotto ore.
Art. 10 – Sedute del Consiglio
Le sedute del Consiglio hanno di norma cadenza mensile, durante lo svolgimento dell’attività didattica.
Art. 11 – Validità della seduta
Per la validità delle sedute del Consiglio d’Istituto è richiesta la presenza di almeno la metà più uno
dei componenti in carica. Qualora entro il limite massimo di quindici minuti dall’ora fissata non si
raggiunga il numero sufficiente, la seduta sarà rinviata e riconvocata entro e non oltre una settimana
con avviso agli assenti.
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Art. 12 – Verbalizzazione delle sedute
La verbalizzazione delle sedute viene fatta su apposito registro a fogli numerati, dal Segretario del
Consiglio, designato dal Presidente, e deve essere approvata, dopo lettura. Sul processo verbale
non è consentito riaprire la discussione su deliberazioni assunte. E’ però concesso di prendere la
parola per proporre rettifiche alla verbalizzazione qualora si ritenga che essa non esprima
correttamente il pensiero espresso nella precedente riunione. I verbali delle sedute recano la firma
del Presidente e del Segretario del Consiglio.
Art. 13 – Pubblicità delle sedute
Le sedute sono aperte agli elettori della scuola compatibilmente con i posti disponibili e si terranno
nel locale più ampio della sede centrale. Qualora il comportamento del pubblico non consenta
l’ordinato svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la
sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Il pubblico non è ammesso
quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Per il mantenimento dell’ordine il Presidente esercita gli stessi poteri conferiti al Sindaco quando presiede il Consiglio Comunale. La proposta di invito agli esperti, di cui all’art. 5 della legge 748, deve essere avanzata, con giustificazioni adeguatamente motivate, da almeno un terzo dei consiglieri e approvata dalla maggioranza del Consiglio.
Art. 14 – Pubblicità degli atti
Le deliberazioni del Consiglio d’Istituto devono essere pubblicate all’Albo delle varie sedi, entro il
termine di otto giorni dalla seduta. Copia integrale delle deliberazioni è autenticata e trasmessa dal
Segretario del Consiglio al Dirigente Scolastico, che ne dispone l’affissione immediata, attestandone
in calce la data. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori di cui sopra sono disponibili nell’Ufficio di
Segreteria per la visione al pubblico.
Art. 15 – Presidenza del Consiglio d’Istituto
In caso di assenza del Presidente, il Consiglio d’Istituto è presieduto dal Vice Presidente o dal
genitore più anziano e quindi dal quarto genitore; in caso di mancanza totale di genitori, il Consiglio
d’Istituto è presieduto dal membro più anziano.
Art. 16 – Diritto al voto degli studenti
I rappresentanti degli studenti eletti nel Consiglio d’Istituto che non abbiano raggiunto la maggiore
età, non hanno diritto al voto deliberativo nelle materie di cui al I e al II comma lettera B art. 6 del
DPR 416, modificato dalla legge n. 1 del 10-01-75. Essi hanno, però, diritto di partecipare alla
discussione sulle materie di cui ai predetti commi e di esprimere il loro parere.
Art. 17 – Commissioni di lavoro
Il Consiglio d’Istituto può nominare delle commissioni di singole componenti e/o miste che si occupino
di problemi specifici e dell’organizzazione di particolari attività. Ogni commissione elegge un
Coordinatore che presiede i lavori e che riferisce al Presidente o alla Giunta o al Consiglio, a seconda
del mandato ricevuto, sui lavori e sulle conclusioni cui si è pervenuti.
Art. 18 – Esami dei problemi del Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d’Istituto nell’esaminare i problemi all’ordine del giorno osserva la seguente prassi:
Punto 1 – Gli argomenti all’ordine del giorno vengono discussi secondo l’ordine di presentazione; i
punti aggiunti sono trattati per ultimi. Il Consiglio d’Istituto a maggioranza può variare l’ordine degli
argomenti da discutere.
Punto 2 – Illustrazione dell’argomento da parte di un consigliere.
Punto 3 – Discussione: è opportuno che i singoli interventi siano contenuti nei limiti dei cinque/dieci
minuti.
Punto 4 – Formulazione della delibera dopo eventuale votazione.
Punto 5 – La votazione avviene, di regola, per alzata di mano; essa è segreta solo quando si faccia
questione di persone.
Punto 6 – Sono consentite soltanto deliberazioni riguardanti argomenti all’ordine del giorno del
Consiglio.
Punto 7 – Per discutere e votare argomenti non all’ordine del giorno è necessaria una deliberazione
del Consiglio adottata dai due terzi dei suoi componenti.
Punto 8 – Se entro le ore 20.00 l’ordine del giorno non è esaurito, la seduta viene aggiornata.
Art. 19 – Corrispondenza indirizzata al Consiglio d'Istituto
Il Dirigente Scolastico è autorizzato a prendere visione immediata della corrispondenza indirizzata al
Consiglio d'Istituto ed è tenuto a darne notizia al Presidente e ai membri di Giunta Esecutiva. Il
Presidente informerà poi il Consiglio nelle normali sedute; la corrispondenza sarà comunque a
disposizione dei consiglieri un’ora prima di ogni riunione.
Art. 20 – Diritti dei Membri del Consiglio d'Istituto
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I membri del Consiglio d'Istituto possono accedere alla scuola ed agli Uffici di Segreteria in qualsiasi
momento, durante l'orario di servizio, per avere tutte le informazioni relative alle materie di
competenza del Consiglio stesso. Ogni membro del Consiglio può chiedere al Presidente della
Giunta Esecutiva informazioni o spiegazioni sull'esecuzione delle delibere validamente adottate dal
Consiglio.
Art. 21 – Decadenza dei membri del Consiglio d'Istituto
I membri eletti, che non intervengono a tre riunioni consecutive del Consiglio d'Istituto senza
giustificato motivo, decadono dalla carica e vengono surrogati secondo le modalità previste dall'art.
22 del DPR n. 416/74. La giustificazione deve essere presentata per iscritto al Presidente del
Consiglio.
TITOLO IV
Giunta Esecutiva
Art. 22 – Attribuzioni della Giunta
La Giunta Esecutiva ha il compito di svolgere attività istruttoria e di dare esecuzione alle delibere
validamente adottate dal Consiglio. Quest’ultimo indica i problemi da porre in discussione nella
riunione successiva. La Giunta Esecutiva cura la preparazione tecnica dei lavori e fissa l'ordine del
giorno del Consiglio. Essa, nel preparare i lavori del Consiglio e nel formulare proposte di sua
competenza secondo quanto disposto dall’ art. 6 del DPR n. 416, si atterrà alle indicazioni del
Consiglio; per l'inserimento degli argomenti terrà conto dell’urgenza e delle richieste avanzate da
almeno un terzo dei Consiglieri in carica. Fatte salve le competenze del Consiglio d'Istituto, la Giunta
Esecutiva esercita le funzioni del Consiglio di Amministrazione, come previsto dall'art. 36 del DPR n.
416.
Art. 23 – Convocazione della Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico entro tre giorni dalla richiesta del
Presidente del Consiglio d'Istituto o di due membri della giunta. La comunicazione della convocazione
deve essere fatta pervenire ai membri almeno tre giorni prima della seduta. Per la validità della
seduta è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti.
Art. 24 – Diritti dei membri della Giunta Esecutiva
Ciascun componente ha il diritto di accedere liberamente, durante le ore di servizio, a tutti gli atti di
competenza della Giunta. Ha inoltre diritto di ricevere dagli Uffici di Segreteria tutte le informazioni
che ritenga necessarie per il miglior esercizio della propria funzione.
TITOLO V
Reclutamento esperti per contratti di prestazione d’opera
Si individuano quali criteri per il reclutamento degli esperti:
1. laurea specifica;
2. esperienza di docenza nel settore di pertinenza ;
3. esperienza lavorativa nel settore di pertinenza;
4. titoli specifici alla tipologia di intervento;
5. pubblicazioni attinenti al settore di pertinenza.
Per quanto riguarda i compensi ci si rifà alla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n° 41 del 5 dicembre 2003
TITOLO VI
Disposizioni per il personale scolastico
Art. 25 – Impegni del Dirigente Scolastico
Punto 1- Assicurerà il funzionamento generale dell’ Istituto.
Punto 2- Promuoverà e svilupperà l’armonia sul piano gestionale e didattico.
Punto 3- Assicurerà interventi per la qualità dei processi formativi.
Punto 4- Stimolerà la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del
territorio.
Punto 5 – Garantirà la libertà d’ insegnamento e il diritto all’ apprendimento degli alunni.
Punto 6– Adotterà provvedimenti per una gestione ottimale delle risorse e del personale.
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Art. 26 – Impegni dei Docenti
Punto 1- Informeranno gli alunni sui programmi e sugli obiettivi delle diverse discipline;
Punto 2- Promuoveranno processi di apprendimento che favoriscano l’ acquisizione di conoscenze e
lo sviluppo di competenze e capacità.
Punto 3 – Favoriranno la motivazione e la partecipazione attiva degli alunni.
Punto 4 – Opereranno sinergicamente per il conseguimento degli obiettivi trasversali metacognitivi.
Punto 5- Baseranno la propria azione educativa sulla qualità delle relazioni con gli alunni.
Punto 6- Garantiranno la vigilanza e tuteleranno la salute fisica e psichica degli alunni.
Punto 7 – Valuteranno gli alunni in modo chiaro e trasparente.
Punto 8 – Instaureranno un dialogo educativo costruttivo.
Punto 9- Comunicheranno l’ assenza dal servizio, come stabilito dal CCNL, all’ Ufficio di Dirigenza e
al responsabile della sede di servizio tempestivamente e, comunque, all’ inizio dell’ orario di avvio
delle attività dell’ Istituto.
Punto 10 – Accoglieranno gli studenti alla loro entrata in classe, al suono della prima campana (7,55)
e , al termine delle singole lezioni, raggiungeranno nel più breve tempo possibile le classi per la lezione successiva.
Punto 11 –Eserciteranno la loro vigilanza sugli alunni della classe durante l’ intervallo se in servizio
alla terza ora di lezione.
Punto 12 –Vigileranno sull’ ordine e sulla sicurezza dell’ uscita degli studenti dall’ istituto se in servizio all’ ultima ora di lezione.
Art. 27 – Impegni dei Collaboratori Scolastici degli Assistenti Amministrativi e
degli Assistenti Tecnici
Punto 1 - I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici assolveranno
a tutti gli obblighi previsti dal CCNL con la massima diligenza e con atteggiamento collaborativo
nei confronti di tutte le componenti della comunità scolastica.
Punto 2 -I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici espleteranno
le proprie mansioni nel rispetto degli orari e delle modalità adottate nell’ Istituto.
Punto 3 –I Collaboratori Scolastici, gli Assistenti Amministrativi e gli Assistenti Tecnici privilegeranno
la qualità dei rapporti con l’ utenza adottando un atteggiamento di massima accoglienza e cortesia.
Punto 4- I Collaboratori Scolastici sorveglieranno gli studenti nelle aule, nei laboratori, nelle palestre
e negli spazi comuni in caso di momentanea assenza dell’ insegnante.
Punto 5 – I Collaboratori Scolastici collaboreranno al trasferimento degli studenti dai locali scolastici
in altre sedi e alla vigilanza durante l’ intervallo.
Punto 6 – I Collaboratori Scolastici presteranno ausilio agli studenti diversamente abili.
Punto 7 – I Collaboratori Scolastici cureranno la pulizia e l’ igiene degli spazi scolastici.
Punto 8 – I Collaboratori Scolastici svolgeranno compiti di supporto amministrativo e didattico.
TITOLO VII
Disposizioni per gli Studenti
Art. 28 –
- Impegni richiesti
Punto 1 Gli Studenti frequenteranno assiduamente le lezioni ed assolveranno assiduamente gli impegni di studio.
Punto 2- Avranno nei confronti del Capo d’ Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei
loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi.
Punto 3- Manterranno un comportamento corretto e coerente con i principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti nell’ esercizio dei loro diritti e nell’ adempimento dei loro doveri.
Punto 4 – Condivideranno la responsabilità di rendere accogliente l’ ambiente scolastico ed averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Punto 5 – Non scatteranno fotografie, non gireranno filmati né eseguiranno registrazioni audio di
persone presenti nell’ istituto che si configurino come “ abuso dell’ immagine altrui ”.
Punto 6 – Usufruiranno delle macchine distributrici di bevande solo prima dell’ inizio delle lezioni,
durante l’ intervallo e al termine delle lezioni.
Punto 7 - Utilizzeranno correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici e si comporteranno nello svolgimento della vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
Punto 8 - Porteranno con sé i libri, i quaderni e il libretto personale delle assenze, nonché tutto
quanto necessiti allo svolgimento delle lezioni. Non effettueranno cancellazioni, contraffazioni, sulle
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giustificazioni, sulle firme dei genitori, sulle comunicazioni dell’ Istituto. In caso di assenza prenderanno visione del programma svolto sul registro di classe.
Punto 9 – Avranno accesso ai locali dell’ istituto al suono della prima campana ( ore 7,55). Raggiungeranno le proprie aule e prenderanno posto nei banchi ordinatamente. Gli allievi provenienti da località lontane dall’ Istituto e servite solo da mezzi con arrivo anticipato, specificato in un elenco posto
nell’ atrio, potranno entrare nell’ istituto alle ore 7. 45, su richiesta scritta e documentata.
Punto 10 – Si troveranno in classe all’ inizio delle lezioni annunziato dalla seconda campana (ore
8.00 ).
Punto 11- Tra una lezione e l’ altra non usciranno dalle proprie classi né si abbandoneranno a
schiamazzi.
Punto 12 – A conclusione della terza ora dalle 10,50 alle 11,00 godranno di un intervallo di riposo
della durata di dieci minuti, durante il quale non si abbandoneranno a chiasso smodato, non creeranno disordine e non assumeranno comportamenti in contrasto con il decoro della scuola.
Punto 13 – Durante l’ intervallo potranno uscire dalle aule rimanendo nell’ ambito dei locali dell’ istituto e degli spazi recintati di pertinenza della scuola, compatibilmente con le possibilità di sorveglianza. Qualora dovessero essere rilevati comportamenti scorretti da parte di gruppi di studenti e/o di singole classi, i docenti avranno facoltà di stabilire modalità alternative di svolgimento dell’ intervallo
stesso.
Punto 14 – Dovendo recarsi in palestra o nei laboratori si trasferiranno disciplinatamente e nel più
breve tempo possibile, accompagnati dal docente cui sono affidati.
Norme da rispettare
Punto 1 – Le giustificazioni delle assenze saranno compilate in ogni parte dal genitore o da chi ne fa
le veci.
Punto 2 – La firma del genitore o di chi ne fa le veci sarà depositata nella Segreteria dell’Istituto o
presso la Direzione delle varie sedi all’inizio dell’anno scolastico.
Punto 3 – E’ fatto obbligo allo Studente di presentare la giustificazione il giorno del rientro a scuola,
eccezionalmente il giorno successivo. In caso contrario l’assenza sarà considerata ingiustificata, avrà
effetti sulla valutazione e sarà comunque portata a conoscenza della famiglia da parte del Docente
Coordinatore di classe.
Punto 4 – Per assenze di durata inferiore o pari ai cinque giorni è sufficiente la giustificazione
sull’apposito libretto, per assenze superiori è necessario un certificato medico da allegare alla giustificazione.
Punto 5– In caso di assenze collettive prive di motivazioni le eventuali giustificazioni individuali saranno valutate con particolare attenzione dagli organi competenti; le assenze che saranno considerate ingiustificate avranno influenza sulla valutazione.
Punto 6 – Eventuali azioni di protesta degli allievi che dovessero comportare danni agli studenti e al
personale della scuola (comunque lesivi dei diritti altrui) avranno influenza sulla valutazione della
condotta e saranno passibili di provvedimenti disciplinari.
Punto 7 – Le assenze superiori a un terzo del monte ore di lezioni di ogni disciplina avranno influenza sulla valutazione.
Punto 8 – Gli Studenti dovranno trovarsi tutti in classe alle ore 7,55 per consentire l’inizio delle lezioni alle ore 8.00 . Alle ore 8.05 il portone d’ingresso, per ragioni di sicurezza, sarà chiuso.
Punto 9 – Gli Studenti in ritardo potranno essere ammessi alle lezioni solo all’inizio della seconda
ora, eccezionalmente, su valutazione del Dirigente Scolastico o del Responsabile di sede, all’inizio
della terza. L’Allievo dovrà essere accompagnato da un genitore o familiare accreditato presso il Responsabile di sede.
Punto 10 – In casi eccezionali,che non coinvolgano l’intera classe e comunque valutati accuratamente dal D.S. o dai Resp.di Sede. sarà consentito, per non più di una volta al mese, l’ entrata entro
la prima ora di lezione senza la presenza del genitore o del familiare accreditato, il ritardo avrà comunque effetti sulla valutazione.
Punto 11 - L’Allievo giunto in ritardo, accompagnato da un genitore o da un familiare, sarà accolto
nei locali della scuola e ammesso alle lezioni all’inizio dell’ora successiva.
Punto 12 – Le entrate tra le 8.00 e le 8.05 saranno considerate ritardi e avranno effetti sulla valutazione, ma consentiranno l’ingresso in classe all’allievo .
Punto 13 – Non saranno oggetto di sanzione i ritardi dovuti all’arrivo posticipato dei mezzi
pubblici di trasporto
Punto 14 – Le uscite anticipate saranno eccezionalmente autorizzate dal Dirigente Scolastico o da
uno dei docenti da lui incaricati (responsabili di sede o in loro assenza il docente più anziano), solo
per seri e plausibili motivi e previa richiesta diretta di un genitore o familiare accreditato, anche per gli
studenti maggiorenni. Le suddette uscite potranno verificarsi, comunque, solo in concomitanza del
cambio d’ ora. Ai fini dell’ attribuzione dei crediti e del calcolo dei giorni di frequenza, l’ allievo sarà
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considerato presente solo se avrà partecipato ad almeno tre delle ore di lezione complessive della
giornata.
Punto 15 – Sarà consentito agli Studenti di recarsi ai servizi durante le ore di lezione, uno alla volta.
Non sarà consentito l’ accesso ai medesimi durante la prima ora di lezione. Gli Allievi saranno tenuti
a rispettare le suppellettili, l’ arredamento ed i servizi e saranno ritenuti individualmente e/o collettivamente responsabili, anche sotto il profilo economico , dei danni arrecati e sicuramente accertati.
Punto 16 – Agli Studenti che non vorranno avvalersi dell’ insegnamento della Religione Cattolica,
come da Delibera del Collegio Docenti del 12/ 09/ 2008, i docenti Coordinatori, sentito il Consiglio di
classe, proporranno una rosa di discipline tra quelle in orario. Gli stessi entreranno a far parte di una
classe aperta ( parallela, immediatamente inferiore o superiore ) da frequentare durante l’ intero anno scolastico sulla base della materia indicata. La frequenza sarà da considerarsi senza assistenza
didattica. L’ Allievo dovrà, comunque, conformarsi alle regole della disciplina scolastica e il docente
eserciterà l’ azione di vigilanza volta a tutelarne la salute. Qualora lo stesso volesse essere valutato
dovrà presentare alla fine delle attività didattiche una relazione sul lavoro svolto durante le ore alternative all’ insegnamento della Religione Cattolica.
Punto 17— Ai fini della validità dell’anno scolastivo è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale, si valuterà la possibilità di una deroga solo in caso di gravi patologie che comportino ricovero ospedaliero fermo restando che deve trattarsi, come da norma , di assenza documentata e continuativa che , comunque non pregiudichi la possibilità di procedere alla valutazione . Saranno considerati giorni di assenza anche quelli che non registrano almeno 3 ore di presenza.
Punto 18 – Gli Studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dal presente Regolamento.
Art. 29 – Disciplina
Punto 1 – I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono ad accrescere il senso di
responsabilità degli alunni e a ripristinare rapporti corretti all’ interno della comunità scolastica.
Punto 2 – Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad
esporre le proprie ragioni.
Punto 3- Le sanzioni sono proporzionate all’ infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, ai
principi della riparazione del danno. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
Punto 4 – L’ organo di garanzia interno opera ai sensi e per i fini indicati nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Esso ha il compito, dietro ricorso di chiunque vi abbia interesse, di confermare o annullare le sanzioni, irrogate dagli organi competenti, nei confronti degli studenti che siano stati giudicati responsabili di
mancanze disciplinari, secondo i criteri e le modalità indicati nei successivi commi. Esso è altresì
competente a giudicare i conflitti interni relativi all’ applicazione di tali sanzioni. L’ organo di garanzia
interno è composto dal Dirigente Scolastico, da un docente designato dal Collegio dei Docenti, da
uno studente e da un genitore designati dal Consiglio d’ Istituto e viene rinnovato entro il 31 ottobre di
ciascun anno scolastico. Esso rimane comunque in carica ed operativo fino a successivo rinnovo,
anche se non al completo delle sue componenti. In sede di prima convocazione è necessaria la presenza di tutti i suoi componenti, è sufficiente la presenza della metà più una delle componenti nella
seconda convocazione.
Punto 5 – Il provvedimento disciplinare ha inizio con la contestazione degli addebiti che, per la lettera A della tabella in Allegato 1 al presente Regolamento, viene formulata immediatamente dopo il verificarsi del fatto, anche in forma orale, dall’ organo individuale competente a irrogare la sanzione disciplinare. Le giustificazioni orali a difesa verranno registrate per iscritto. Per gli addebiti di cui alle lettere B e C della tabella allegata, la contestazione viene formulata dal Dirigente Scolastico, tempestivamente informato per iscritto da chi riscontra la mancanza disciplinare. Le sanzioni o le segnalazioni al Capo d’ Istituto per l’ avvio delle procedure disciplinari possono essere attuate da qualsiasi docente testimone dell’ infrazione, non necessariamente membro del Consiglio della classe di appartenenza dello studente in questione. In questo caso il docente testimone ne darà immediata comunicazione al Coordinatore di classe. Le sanzioni che comportano l’ allontanamento dello studente dalla
comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale ( Consiglio di Classe fino a 15
giorni, Consiglio di Istituto per periodi superiori , per l’ esclusione dallo scrutinio finale o per la non
ammissione all’ esame di stato ) e possono essere disposte solo in casi gravi e per reiterate infrazioni. In caso di allontanamento dello studente dalla comunità scolastica l’ Istituto si impegna a mantenere un rapporto con lo stesso e con la sua famiglia in modo da preparare il suo rientro.
Punto 6 –Lo Studente ha sempre diritto ad opporre ricorso, con istanza in carta semplice , davanti all’
organo di garanzia interno entro 15 giorni dalla notifica della irrogazione.
58
L’ organo di garanzia interno è tenuto a decidere entro i 10 giorni successivi alla data di ricezione dell’
istanza. In materia di violazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, riscontrate eventualmente anche nel presente Regolamento, è possibile indirizzare, da parte di chiunque abbia interesse, un reclamo all’ Ufficio Scolastico Regionale che decide in via definitiva, acquisito il parere vincolante dell’ organo regionale di garanzia. Le sanzioni possono essere eseguite anche in pendenza
di impugnazione.
Di seguito le sanzioni l’organo competente per ciascuna mancanza disciplinare:
Sanzioni disciplinari
Mancanze disciplinari
Organo competente a
infliggere le sanzioni
Tipologia A
Assenze ingiustificate
Elevato numero di assenze
(30% in un mese)
e o ritardi
Mancato svolgimento del lavoro assegnato
Richiamo verbale o, in
caso di reiterazione,
richiamo
scritto
Comportamento scorretto ( ritardi al rientro attraverso nota sul
dell’ intervallo e al cambio d’ ora; compor- registro e avviso alle
tamenti che distraggono la classe dalle le- famiglie
zioni; comportamento non rispettoso delle
regole durante le attività didattiche esterne;
abbigliamento sconveniente; non mantenimento della pulizia dell’ ambiente scolastico… )
Docente
Inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza
Uso del cellulare e di apparecchiature in- Sequestro delle appaformatiche private
recchiature da parte
del docente e riconsegna, a sua discrezione, all’ allievo, alla
fine della attività didatComportamento scorretto nell’ esercizio dei tica della giornata oppure ai genitori il giordiritti di associazione
no seguente
Alterazioni, contraffazioni riscontrate su giustificazioni, firme dei genitori, comunicazioni
della scuola…
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Sanzioni disciplinari
Organo competente a
infliggere le sanzioni
Mancanze disciplinari
Tipologia B
Richiesta di risarciDanni al patrimonio scolastico (arredi, suppel- mento dei danni e solettili, sussidi, edificio scolastico… )
spensione fino a 15
giorni
Tipologia C
Consiglio di classe
1- Utilizzo di espressioni, attegiamenti o gesti
offensivi o lesivi dell’ altrui dignità anche in
termini di discriminazioni razziali, religiose,
politiche, sessuali…
Sospensione fino a 15
giorni
Consiglio di classe
( fino a 15 giorni )
2- Diffusione pubblica di foto, filmati o registrazioni audio relativi a persone presenti nell’
Istituto con pregiudizio per il decoro o la reputazione delle persone stesse
3- Manomissione dei registri di classe e/o alterazione dei registri dei docenti
4- Furto
Allontanamento dalla
comunità scolastica
per periodi superiori a
15 giorni
Non ammissione agli
scrutini finali o all’ e5-Partecipazione ad eventi che turbino la re- same di stato nei casi
golarità organizzativa scolastica nel suo svolpiù gravi
gimento quotidiano
Consiglio d’ Istituto
( oltre i 15 giorni e per
ulteriori ulteriori
provvedimenti)
6 - Atti che prefigurano il reato di procurato
allarme
7 – Introduzione nella scuola di alcolici, droghe e/o oggetti atti ad offendere
8- Ricorso alla violenza o ad atti che mettano
in pericolo l’ incolumità altrui
9-Partecipazione ad eventi che comportino l’
interruzione del pubblico servizio scolastico
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TITOLO VIII
Assemblee degli studenti e dei genitori
Art. 30 – Diritto di assemblea
Gli studenti e i genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali dell’Istituto secondo
le modalità previste dai successivi articoli.
Art. 31– Assemblee studentesche
Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per
l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e
civile degli studenti. E’ consentito lo svolgimento di assemblee d’Istituto o di indirizzo e di classe, nel
limite delle ore di lezione di una giornata per la prima e di due ore per la seconda. L’assemblea di
classe non potrà essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana e sempre nelle ore della
medesima disciplina. Il numero di assemblee di istituto e/o di indirizzo deve sempre essere
compatibile con il rispetto del numero di duecento giorni di lezione, stabilito per l’anno scolastico dalla
normativa vigente. Perché i giorni di assemblea siano validi ai fini del computo dei 200 giorni dovuti
devono preveere attività di ricerca,di seminario,di lavoro di gruppo. Altre assemblee potranno
svolgersi fuori dall’orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle assemblee di
indirizzo e/o di Istituto possono partecipare esperti esterni non più di quattro volte per ogni anno
scolastico. I rappresentanti degli studenti nei Consigli di Classe possono eleggere un comitato
studentesco d’indirizzo. All’assemblea di classe o d’Istituto possono assistere, oltre al Dirigente
Scolastico o a un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino. Le assemblee sono sospese nel
mese conclusivo delle lezioni.
Art. 32 – Funzionamento delle assemblee studentesche
L’assemblea d’indirizzo è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco
d’indirizzo. L’ordine del giorno delle assemblee di classe o d’indirizzo dovrà essere presentato al
Dirigente Scolastico con un anticipo di almeno tre giorni. La data e l’orario di svolgimento
dell’assemblea saranno stabiliti dal Dirigente Scolastico. Il comitato studentesco ovvero il Presidente
eletto dall’assemblea garantisce l’esercizio democratico dei diritti dei partecipanti. Il Dirigente
Scolastico o il suo delegato ha potere d’intervento nel caso di violazione delle norme vigenti in
materia o in caso di constatata impossibilità di un ordinato svolgimento dell’assemblea. Dopo ogni
assemblea, che potrà durare anche un’intera mattinata, il Comitato Studentesco dovrà redigere un
verbale, nel quale verranno specificati, oltre agli argomenti trattati, i risultati della discussione. Gli
studenti elaboreranno il regolamento di funzionamento dell’assemblea per essere visionato dal
Consiglio di Istituto.
Art. 33 – Assemblea dei genitori
Le assemblee dei genitori possono essere di classe o d’indirizzo. I rappresentanti dei genitori nei
consigli di classe possono eleggere un Comitato di Genitori dell’indirizzo. Qualora le assemblee si
svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse dovranno essere
concordati di volta in volta con il Dirigente Scolastico. All’assemblea di classe o d’indirizzo possono
partecipare con diritto di parola il Dirigente Scolastico e gli insegnanti rispettivamente della classe o
dell’indirizzo.
TITOLO IX
Disposizioni varie
Art. 34 – Varie
Punto 1 - Nella scuola, nessun luogo escluso, è vietato fumare. I trasgressori saranno soggetti alle
sanzioni amministrative previste dalla normative Legge 16 Gennaio 2003, n. 3, ma anche a sanzioni
disciplinari.
Punto 2 – Durante l’ orario scolastico i telefoni cellulari dovranno essere spenti. I trasgressori saranno soggetti a sanzioni disciplinari.
Punto 3 – Gli Studenti sono tenuti a lasciare, alla fine delle lezioni, le aule in ordine. In casi eccezionali, e su indicazione della Dirigenza e/o dei Responsabili di Sede, il personale non effettuerà la pulizia nelle aule in cui cartacce e altro si trovino a terra e sotto i banchi anziché nei cestini. Il personale,
inoltre, segnalerà la presenza di scritte e/ o danneggiamenti prima al Coordinatore di classe e poi alla Dirigenza.
61
Punto 4– Gli Studenti che usufruiranno del servizio di biblioteca saranno tenuti a trattare con cura i
libri concessi in consultazione o prestito e si impegneranno al rispetto dell’ apposito Regolamento
redatto dal Docente responsabile del servizio.
Punto 5 - I Docenti e gli Studenti, questi ultimi autorizzati per iscritto da un Docente, utilizzeranno la
fotocopiatrice solo ad uso esclusivamente scolastico, attraverso il personale adibito al compito e
mai direttamente, per evitare possibili danneggiamenti.
Punto 6- Per l’utilizzo, la manutenzione e l’assistenza relativi ai vari strumenti didattici e per la registrazione di programmi televisivi ci si rivolgerà al Collaboratore Tecnico o al Docente subconsegnatario dei materiali.
Punto 7 - Per gli interventi di manutenzione ci si rivolgerà all’ Assistente Tecnico.
Punto 8 - L’orario delle lezioni potrà essere modificato, in rapporto alle esigenze didattiche e alla
disponibilità dei docenti, previa comunicazione alle famiglie tramite gli Studenti.
Punto 9 – In occasione di assemblee del personale docente ( i cui orari saranno comunicati tramite
avviso agli studenti) saranno sospese le lezioni nelle classi i cui docenti partecipano all’ assemblea.
Punto 10 – In occasione di scioperi del personale , potrà essere disposta, con avviso agli studenti, l’
entrata posticipata o l’ uscita anticipata delle classi i cui docenti partecipino allo sciopero. In tal caso
non potranno essere assicurate né l’ attività didattica né la vigilanza.
Punto 11 – In occasione delle assemblee studentesche d’ indirizzo ( i cui orari saranno comunicati
tramite avviso agli studenti ) le lezioni saranno sospese e la sorveglianza sarà garantita solo nei luoghi in cui le stesse saranno tenute.
Punto 12 – In caso di malessere o di infortunio degli studenti, si provvederà ad informare le famiglie
dagli uffici. Ove la situazione lo richieda, la Scuola provvederà comunque al trasporto presso il più
vicino Pronto Soccorso e ad avvertire contestualmente la famiglia.
Punto 13 – Nei casi di infortunio previsti, la Scuola sarà tenuta a trasmettere denuncia all’ INAIL e all’
Assicurazione stipulata dall’ Istituto; la famiglia sarà pertanto tenuta a consegnare in Segreteria il
certificato rilasciato dal Pronto Soccorso entro e non oltre le ore 11.00 del giorno successivo all’ infortunio stesso o la dichiarazione di non ricorso alle cure mediche.
Art. 35 – Ricevimento genitori
Punto 1 - I Genitori sono tenuti ad informarsi costantemente sull’andamento didattico e disciplinare
dei propri figli durante l’anno scolastico, nell’ora settimanale di ricevimento dei Docenti. Tali incontri
saranno sospesi per venti giorni a cavallo della valutazione del Trimestre / Quadrimestre iniziale e un
mese prima della fine dell’anno scolastico.
Punto 2 – Sarà a disposizione dei genitori l’ora settimanale di ricevimento di ogni Docente previa
prenotazione.
Punto 3 – Si terranno, inoltre, tre incontri scuola-famiglia; le date e gli orari di tali incontri verranno
comunicati tramite avviso agli Studenti.
Art. 36 – Modifiche al presente regolamento
Il presente regolamento potrà essere modificato nel rispetto delle norme di legge, con deliberazioni
adottate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto a maggioranza assoluta dei componenti in
carica.
62
REGOLAMENTO VIAGGI
A.S. 2011/2012
Approvato dal Collegio Docenti con delibera n° del 14/10/2010
ART.
1
I viaggi, che comprendono anche le visite guidate e le uscite connesse ad attività sportive, presuppongono precise ed adeguate motivazioni didattiche, culturali e professionali.
Essi costituiscono il fondamento di una adeguata programmazione didattica che deve essere predisposta fin dall’ inizio dell’ anno scolastico come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità ed in coerenza con l’ azione educativa generale.
ART.2
Visite guidate
Le visite guidate si effettueranno nell’ arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre,
monumenti, località di interesse storico – artistico, parchi naturali, anche in comuni diversi da quelli in
cui ha sede l’istituto. Esse sono proposte dai Consigli di Classe, nei limiti di cinque visite guidate annuali per classe, da effettuarsi entro il mese di aprile di ciascun anno scolastico. I docenti dovranno
acquisire, mediante moduli predisposti, l’ autorizzazione dei genitori. Questa è obbligatoria per tutti
gli studenti.
Per le classi residuali dell’ indirizzo Turistico del Professionale, le uscite di un giorno potranno essere
superiori a cinque, in sintonia con il curricolo specifico.
ART. 3
Viaggi d’ istruzione
I viaggi di durata superiore alla giornata, da noi indicati con la definizione viaggi d’istruzione, hanno
come scopo l’ integrazione culturale generale e specifica di indirizzo. Essi si effettuano nell’ arco di
più giornate e sono riservati alle classi terminali nel numero di uno l’anno . I docenti referenti per i
viaggi di istruzione e o i responsabili di sede coordineranno ed articoleranno le proposte relative ai
viaggi di istruzione, di concerto
con i referenti delle classi interessate. Compete ai Consigli di
Classe, qualora sussistano le condizioni favorevoli dal punto di vista didattico e disciplinare, procedere a tutte quelle intese relative alla programmazione didattica che potranno agevolare la preparazione
del viaggio d’ istruzione dal punto di vista formativo e culturale. I Consigli di classe proporranno, altresì, al Dirigente scolastico la nomina dei docenti accompagnatori. Le proposte relative all’ effettuazione ed i relativi progetti saranno redatti dai consigli di classe e presentati al Dirigente Scolastico. I
docenti accompagnatori acquisiranno l’ autorizzazione da parte dei genitori, che è obbligatoria per
tutti gli studenti. I docenti accompagnatori, di concerto con i referenti viaggi, collaboreranno con la dirigenza e con la segreteria nella fase organizzativa del viaggio.
ART. 4
Viaggi di indirizzo
Ogni indirizzo di studi potrà realizzare, coerentemente ai propri percorsi educativi e didattici, un viaggio di indirizzo superiore a un giorno, oltre al viaggio di istruzione, che costituisce parte di un percorso formativo complesso e articolato nel corso dell’anno scolastico.
I viaggi rientranti in uno specifico progetto di indirizzo dovranno avere le seguenti caratteristiche:
- ogni progetto dovrà essere approvato dai Consigli di Classe completi ( docenti, rappresentanti genitori, rappresentanti studenti) che parteciperanno ed il viaggio rappresenterà un momento pregnante
del percorso formativo da sviluppare nell’intero anno scolastico
- sarà a carico degli studenti senza oneri finanziari per la scuola;
- dovrà indicare:
1- I destinatari
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2- la motivazione
3- gli obiettivi
4- i contenuti
5- le metodologie
6- i risultati attesi
7- la verifica e la valutazione
8- la documentazione
9- il periodo di effettuazione
8- i docenti coinvolti e i docenti accompagnatori
Tali progetti dovranno essere presentati entro i termini previsti per la programmazione didattica (fine
ottobre – inizio novembre)
ART.5
Periodi di effettuazione
I viaggi d’ istruzione potranno essere effettuati durante tutto l’ anno scolastico, con esclusione dell’ ultimo mese di lezione. Restano,inoltre, esclusi i periodi prossimi alla chiusura del trimestre e del pentamestre, i periodi fissati per gli scrutini ed i Consigli di Classe.
ART. 6
Numero dei partecipanti
Alle visite guidate e ai viaggi d’ istruzione dovranno partecipare almeno i due terzi della classe con
eventuale arrotondamento alla prima unità inferiore. Per le manifestazioni teatrali di Siracusa, la partecipazione ad “ Albachiara”, al “ Giorno del ricordo delle vittime della mafia”, alla B.I.T., le visite a “
La città della scienza” ed i viaggi di indirizzo la partecipazione dei due terzi non sarà vincolante.
Nel caso di alunni incorsi in provvedimenti disciplinari il diritto a partecipare alle visite ed ai viaggi viene meno. I Consigli di Classe possono programmare, inoltre , delle visite, viaggi – premio, per tutti gli
alunni considerati meritevoli, a prescindere dai due terzi della classe.
Per i non partecipanti le lezioni si svolgeranno regolarmente.
ART. 7
Accompagnatori
I docenti accompagnatori sono nominati con atto formale del Dirigente Scolastico su proposta dei
Consigli di Classe. Essi di norma fanno parte del Consiglio di Classe e sono in numero di uno ogni
quindici studenti. Il Consiglio di Classe dovrà, altresì, designare un accompagnatore supplente. Nel
caso di partecipazione di uno o più alunni in situazione di diversa abilità, si demanda alla designazione di un accompagnatore qualificato. I docenti accompagnatori hanno compiti di vigilanza ed educative sono tenuti a collaborare al positivo esito del viaggio. In caso di impossibilità di regolare svolgimento del viaggio, gli accompagnatori dovranno disporre il rientro. Viene designato altresì dal Dirigente Scolastico il docente capo – comitiva. Questi coordinerà il viaggio e predisporrà la relazione finale.
ART. 8
Il presente Regolamento sarà affisso all’ albo della scuola.
I docenti coordinatori avranno cura di illustrarlo agli studenti nella fase iniziale dell’ anno scolastico.
64
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POF-2011-2012