UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA
Dipartimento di Fisica
MASTER “FERDOS”
Formazione di Esperti in Radioprotezione e Dosimetria
Modulo n. 9
Trasporto Materiale Radioattivo e Gestione Rifiuti
Roberto Mezzanotte
I parte: trasporto materiale radioattivo
Rischi intrinseci al trasporto delle materie
radioattive:
Mancanza di predisposizioni presenti nelle installazioni
Rischi addizionali dovuti al movimento
Presenza della popolazione
Attività necessaria:
200.000/300.000 colli trasportati annualmente in Italia
circa 10 milioni di colli trasportati nel mondo
Carattere internazionale dell’attività di trasporto
Raccomandazioni, norme e accordi
internazionali attuati negli ordinamenti
nazionali
Problemi comuni al trasporto di tutte le merci
pericolose
RACCOMANDAZIONI ONU
Comuni a tutte le modalità di trasporto
ADR
trasporto
stradale
RID
trasporto
ferroviario
IMO
trasporto
marittimo
ICAO
IATA
trasporto
aereo
CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE PERICOLOSE
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4.1
Classe 4.2
Classe 4.3
Classe 5.1
Classe 5.2
Classe 6.1
Classe 6.2
Classe 7
Classe 8
Classe 9
Materie e oggetti esplosivi
Gas
Liquidi infiammabili
Solidi infiammabili
Materie soggette ad accensione spontanea
Materie che a contatto con l'acqua sviluppano gas
infiammabili
Materie comburenti
Perossidi organici
Materie tossiche
Materie infettanti
Materie radioattive
Materie corrosive
Materie e oggetti pericolosi diversi
Per la classe 7 le raccomandazioni ONU e le
norme delle organizzazioni internazionali fanno
riferimento alla
Regolamentazione dell’AIEA
(Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica)
•Prima regolamentazione emanata nel 1961 su
incarico del Consiglio Economico e Sociale
ONU (1959)
•Edizioni successive - ultima nel 1996 (Regulations
for the Safe Transport of Radioactive Material – Safety Standard
Series No. ST-1) – Revisionata nel 2000 (TS-R-1)
Obiettivo della regolamentazione AIEA:
protezione delle persone, dei beni e dell’ambiente
attraverso:
• confinamento del materiale radioattivo
•controllo dei livelli di irraggiamento esterno
•prevenzione della criticità
•prevenzione dei danni causati dal calore
Strumenti operativi:
•Limitazione del contenuto dei colli e dei mezzi di
trasporto
•Requisiti per la progettazione e la qualificazione degli
imballaggi
TIPI DI COLLO
• Collo esente (per quantità di radioattività limitate)
• Collo di tipo A (per quantità di radioattività
medie)
• Collo di tipo B (B(U) e B(M) – quantità elevate)
• Collo di tipo C (trasporto aereo di quantità
elevate)
• Colli industriali (per particolari tipi di materiale,
tipicamente minerali e rifiuti: a bassa concentrazione
di attività (LSA) e contaminati superficialmente
(SCO) - 3 tipi di collo IP-1, IP-2 e IP-3)
LSA- low specific activity – tre gruppi di
materiale: LSA-I, LSA-II e LSA-III, in ordine
crescente di pericolosità
SCO – surface contaminated objects – due
gruppi di oggetti: SCO-I e SCO-II, in ordine crescente
di contaminazione
DISTRIBUZIONE DEI DIVERSI TIPI DI COLLO (% colli
trasportati in Italia)
Industriali
1998
1999
2000
1,6
0,9
0,6
43,7
42,8
Esenti
Tipo A
98,1
55,3
56,4
Tipo B
0,3
0,1
0,2
Tipo C
0
0
0
LIMITAZIONE DEL
CONTENUTO DEI COLLI
PARAMETRI PER L’INDIVIDUAZIONE DEL
TIPO DI COLLO NECESSARIO: A1 e A2
• A1: attività massima di materiale radioattivo
sotto forma speciale che può essere
trasportata in un collo di tipo A
• A2: attività massima di materiale radioattivo
non sotto forma speciale che può essere
trasportata in un collo di tipo A
• Forma speciale: un materiale radioattivo solido che
non si disperde o una sorgente sigillata (modello
approvato dall’autorità competente)
Radionuclide
A1
(TBq)
A2
Concentrazione
di attività
(TBq)
per materiale
esente
(Bq/g)
Co-60
4 x 10-1
4 x 10-1
1 x 101
1 x 105
I-131
3 x 100
7 x 10-1
1 x 102
1 x 106
Cs-137 (a)
2 x 100
6 x 10-1
1 x 101 (b)
1 x 104 (b)
1 x 101
1 x 104
1 x 102
1 x 107
Ir-192
Tc-99m
1 x 100(c) 6 x 10-1
1 x 101
4 x 100
Limite di
attività
per
consegna
esente
(Bq)
DETERMINAZIONE DI A1 E A2 – Q SYSTEM
(Safety Guide No. TS-G-1.1 (ST-2)
APPROCCIO GENERALE
- Individuazione di scenari
- Caratterizzazione e modellazione degli scenari
- Valutazione delle dosi connesse agli scenari per i
singoli radionuclidi
- Confronto con obiettivi radioprotezionistici
primari predefiniti
SCENARIO
Esposizione di individui a seguito di un incidente
di trasporto con rottura dell’imballaggio
Persone presenti a 1m dal collo per 30 min.
OBIETTIVI DI RADIOPROTEZIONE
•Dose efficace  50 mSv
•Dose equivalente alla pelle  500 mSv
•Dose equivalente al cristallino  150 mSv
VIE DI ESPOSIZIONE
•Esposizione esterna ad una sorgente
gamma emittente
•Esposizione esterna ad una sorgente
beta emittente
•Esposizione interna per inalazione
•Esposizione per contaminazione pelle e
ingestione
•Esposizione esterna per immersione nube
CALCOLO DI Q
Per ogni radionuclide:
1. calcolo della dose per ogni via di
esposizione per un’attività unitaria
2. Q per la via di esposizione = attività
unitaria x il rapporto tra il pertinente
obiettivo radioprotezionistico e la dose
calcolata
Per ogni radionuclide:
•Esposizione esterna ad una sorgente
gamma emittente
QA
•Esposizione esterna ad una sorgente
beta emittente
QB
•Esposizione interna per inalazione
QC
•Esposizione per contaminazione pelle e
ingestione
QD
•Esposizione esterna per immersione nube
QE
PER OGNI RADIONUCLIDE
A1 minore tra i valori QA e QB
A2 minore tra i valori A1, QC, QD e QE
MISCELE
Miscele di radionuclidi noti: condizione per l’uso
di imballaggi di tipo A
dove
•B(i) è l'attività del radionuclide i come materiale radioattivo
sotto forma speciale e A1(i) è il valore di A1 per il
radionuclide i; e
•C(j) è l'attività del radionuclide j diverso dal materiale
radioattivo sotto forma speciale e A2(j) è il valore A2 per il
radionuclide j.
VALORI BASE PER RADIONUCLIDI O MISCELE NON CONOSCIUTE
Contenuti
radioattivi
A1
A2
Concentrazione
di attività per
materiale esente
Limite di
attività per
consegna
esente
(TBq)
(TBq)
(Bq/g)
(Bq)
nota la presenza di
soli nuclidi gamma e
beta emettitori
0,1
0,02
1 x 101
1 x 104
nota la presenza di
soli nuclidi alfa
emettitori
0,2
9 x 10-5
1 x 10-1
1 x 103
0,001
9 x 10-5
1 x 10-1
1 x 103
non sono disponibili
dati significativi
LIMITI DI ATTIVITÁ PER COLLI ESENTI
Stato fisico
dei contenuti
Strumento o articolo
Materiali
Limiti per collo
Limiti per pezzo
Limiti per collo
Solidi
forma
speciale
10-2 A1
A1
10-3 A1
altre forme
10-2 A2
A2
10-3 A2
Liquidi
Gas
trizio
forma
speciale
10-3 A2
10-1A2
10-4 A2
2x10-2A2
2x10-1A2
2x10-2A2
10-3A1
10-2A1
10-3A1
10-3A2
10-2A2
10-3A2
altre forme
COLLI DI TIPO B
B(M): modello approvato da tutte le autorità
competenti dei paesi interessati dal trasporto
(multilaterale)
B(U): modello approvato solo dall’autorità
competente del paese di origine (unilaterale)
Limiti di attività, radionuclidi trasportabili, forma
chimica e stato fisico definiti dall’approvazione
Limiti di attività per trasporto aereo
•
per materiale radioattivo a bassa dispersione: come da
certificato di approvazione
• per materiale radioattivo in forma speciale: minore
tra 3000 A1 e 100000 A2
• per tutti gli altri materiali: 3000 A2
• materiale radioattivo in
forma speciale: sia il
materiale radioattivo
solido che non si
disperde, sia una capsula
sigillata contenente
materiale radioattivo.
• materiale radioattivo a
bassa dispersione: sia un
materiale radioattivo
solido, sia un materiale
radioattivo solido in una
capsula sigillata, che
presenta una limitata
dispersività e non è in
forma di polvere.
Entrambi debbono essere approvati dall’autorità competente
COLLO DI TIPO C
Per trasporto aereo
Limiti di attività, radionuclidi trasportabili, forma
chimica e stato fisico definiti dall’approvazione
COLLI INDUSTRIALI
Attività massima determinata dal livello di
radiazione esterna: limite 10 mSv/h a 3 m
senza schermature
Limite di attività per materiale LSA e SCO
in un singolo mezzo di trasporto:
LIMITI DI ATTIVITÁ PER MEZZO DI TRASPORTO PER MATERIALE LSA E SCO IN
COLLI INDUSTRIALI O NON IMBALLATO
Natura del
materiale
LSA-I
Limite di attività per mezzo di
trasporto diverso dal battello per
acque interne
Limite di attività per stiva o
compartimento di un battello per
acque interne
Nessun limite
Nessun limite
LSA-II e
LSA-III
solidi non
combust.
Nessun limite
100 A2
LSA-II e
LSA-III
solidi
combust.
e tutti i
liquidi e
gas
100 A2
10 A2
SCO
100 A
10 A
REQUISITI PER GLI
IMBALLAGGI
PER TUTTI I TIPI DI COLLO
Salvo requisiti più restrittivi (es. colli esenti)
• Rateo di dose massimo alla superficie del
collo o del sovraimballaggio: 2 mSv/h
• Ratei di dose più elevati, sino a 10 mSv/h,
possibili per trasporti in uso esclusivo, se
sono soddisfatte ulteriori condizioni (es.
veicolo stradale con vano merci chiuso e inaccessibile,
2 mSv/h alla superficie esterna del veicolo, trasporto
in nave solo con accordo speciale)
Contaminazione trasferibile sulle superfici
esterne non superiore a:
• 4 Bq/cm2 per emettitori ,  e  “a bassa
tossicità” (U-nat, U depleto, U-235, U-238, Th-228,
230 e 232 e t1/2 < 10 g )
• 0,4 Bq/cm2 per tutti gli altri emettitori 
(valori medi su 300 cm2)
CONTAMINAZIONE DEI MEZZI DI
TRASPORTO
In caso di contaminazione del mezzo di
trasporto sopra gli stessi valori o se il livello
di radiazione alla superficie > 5 mSv/h:
decontaminazione e non utilizzo sino a
ripristino valori < 4 Bq/cm2, 0,4 Bq/cm2,
5 mSv/h
ALTRI REQUISITI COMUNI
•Fissabilità del collo nel o sul mezzo di trasporto
•Progettazione degli attacchi per il sollevamento con margini
sufficienti per i casi di sollevamento a strappo; rispondenza
agli altri requisiti per il collo anche in caso di rottura
dell’attacco. Stesso requisito per eventuali altri componenti sulla superficie
esterna del collo utilizzabili come attacco
•Superfici esterne dell'imballaggio progettate e rifinite in
modo che siano libere da protuberanze, facilmente
decontaminabili, prive di zone di potenziale raccolta e
ritenzione di acqua
•Ogni componente aggiunto al collo al momento del trasporto
e che non è parte del collo non deve ridurne la sicurezza
•Resistenza agli effetti delle accelerazioni, vibrazioni o
vibrazioni di risonanza senza nessun deterioramento
dell'efficienza dei sistemi di chiusura o dell'integrità del
collo (allentamento o rilascio di dadi, bulloni ed altri
sistemi di bloccaggio)
•Compatibilità chimica e fisica tra i materiali
dell'imballaggio e il contenuto radioattivo
•Protezione delle valvole di possibile fuoriuscita di
radioattività
•Resistenza ad altre eventuali cause di pericolosità
REQUISITI ADDIZIONALI PER I COLLI
TRASPORTATI PER VIA AEREA
• Temperatura delle superfici accessibili < 50ºC con
una temperatura ambiente di 38ºC, senza
considerare l'insolazione
• Integrità del contenimento con temperature
ambiente da -40ºC a +55ºC
• Integrità del contenimento anche in caso di
riduzione nella pressione ambiente fino a 5kPa
COLLI ESENTI
Il livello di radiazione in ogni punto della
superficie esterna di un collo esente non
deve superare 5 µSv/h.
COLLI DI TIPO A
• Dimensione minima 10 cm
• Presenza di un sigillo esterno che garantisca
dall’apertura del collo
• Materiali resistenti a temperature esterne da -40ºC a
+70ºC
• Sistema di contenimento resistente con una riduzione
della pressione ambiente a 60 kPa
• Sistema di contenimento chiuso da un serraggio
resistente alla pressione che può generarsi all'interno
del collo e alle azioni involontarie
• Resistenza agli effetti della decomposizione radiolitica
dei liquidi e di altri materiali vulnerabili e della
generazione di gas per reazione chimica e radiolisi
Collo A progettato per resistere alle seguenti prove
(simulazione di condizioni di normale trasporto) senza
perdita o dispersione dei contenuti radioattivi e senza
aumento del livello di radiazione superiore al 20%:
•
Aspersione d’acqua – esposizione a pioggia di 5cm/h per
un’ora
•
Caduta libera – su piattaforma rigida
•
Impilaggio – 24 ore sotto il carico maggiore tra il peso di 5
colli e una pressione di 13 kPa sulla proiezione verticale del
collo
•
Penetrazione – caduta di una barra di 6 kg da un 1 m
La prova di aspersione deve precedere ciascuna delle altre tre, che devono
essere condotte su campione ancora bagnato
ALTEZZA PROVA DI CADUTA LIBERA
Massa del collo (kg)
Massa del collo < 5 000
5 000 < Massa del collo <
10 000
10 000 < Massa del collo <
15 000
15 000 < Massa del collo
Altezza di caduta
libera (m)
1,2
0,9
0,6
0,3
PER I COLLI DI TIPO A PER LIQUIDI:
Previsione di spazi vuoti per variazioni di temperatura
e effetti dinamici
Presenza di materiale assorbente sufficiente per il
doppio del volume liquido oppure doppio contenimento
Prova di caduta libera da 9 m (anche per gas)
Prova di penetrazione con altezza di caduta 1,7 m (anche
per gas)
COLLI DI TIPO B(U)
Stessi requisiti del collo A - Per l’accettazione
delle prove di condizioni di normale
trasporto: perdita < 10-6 A2/h
Inoltre prove di condizioni incidentali a
seguito delle quali:
• livello di radiazione < 10 mSv/h a 1m
• perdita massima in una settimana A2 (10 A2
per il cripton 85)
PROVE DI CONDIZIONI INCIDENTALI
•Caduta libera da un’altezza di 9 m su piattaforma
rigida (in alternativa, per colli più piccoli, impatto di una
piastra di acciaio 1m x 1m e 500 kg in caduta da 9 m)
•Caduta da 1 m su punzone metallico
•Successivamente sullo stesso campione, prova
termica con fuoco di idrocarburi avvolgente per 30
min ad almeno 800 °C
•Immersione in acqua a 150 kPa (15 m di battente)
per almeno 8 ore – per colli contenenti più di 105 A2
almeno 1 ora a 2 MPa (200 m)
Per i colli di tipo B(M), in caso di trasporti
nazionali o di approvazione da parte di tutte
le autorità competenti per quelli
internazionali, sono possibili alcune deroghe
rispetto ai requisiti per i colli di tipo B(U)
COLLI DI TIPO C
Stessi requisiti del collo B(U) con le
seguenti prove specifiche:
• Caduta libera con una velocità di impatto
non inferiore a 90 m/s
• Caduta su punzone da 3 m (per colli di
massa < 250 kg prova di penetrazione con barra di
250 kg)
• Immersione in acqua per almeno 1 ora a
2 MPa (200 m)
COLLI INDUSTRIALI
Collo industriale IP-1: nessun requisito specifico
oltre ai requisiti generali
Collo industriale IP-2: requisiti come IP-1 più prove
di caduta e di impilaggio come per i colli di tipo A
Collo industriale IP-3: requisiti come colli di tipo A
Contenuto
Tipo di collo
Uso esclusivo
Uso non esclusivo
Solido*
IP-1
IP-1
liquido
IP-1
IP-2
Solido
IP-2
IP-2
Liquido
IP-2
IP-3
LSA-III
IP-2
IP-3
SCO-I*
IP-1
IP-1
SCO-II
IP-2
IP-2
LSA-I
LSA-II
*Sotto determinate condizioni è possibile il trasporto senza imballaggio
Materiali LSA-I e SCO-I che non richiedono
imballaggio :
• Minerali con soli radionuclidi naturali, ovvero
impossibilità di fuoriuscita di radioattività o di perdita
di schermaggio nelle condizioni di trasporto;
• Uso esclusivo o trasporto di solo SCO-I con
contaminazione di tutte le superfici, accessibili e non,
≤ 4 Bq/cm2 per / e  a bassa tossicità, ≤ 0,4 per gli
altri ;
In caso di sospette contaminazioni maggiori nelle
superfici inaccessibili necessari provvedimenti che
assicurino che il materiale non venga rilasciato dal
mezzo di trasporto
USO ESCLUSIVO
il solo uso, da parte di un singolo speditore,
di un mezzo di trasporto o di un grande
contenitore merci, per il quale tutte le
operazioni iniziali, intermedie e finali di
carico e scarico sono eseguite in accordo
con le indicazioni dello speditore o del
destinatario
INDICE DI TRASPORTO
Numero attribuito al collo (o al sovraimballaggio o ai
materiali LSA-I o SCO-I non imballati…) ai fini del
controllo dell’esposizione alle radiazioni
L’indice di trasporto (TI) è pari al rateo di dose a 1m
di distanza dalla superficie del collo, espresso in
mSv/h, moltiplicato per 100
Arrotondamento al decimo per eccesso, tranne TI ≤ 0,05 per
cui TI=0
CATEGORIE DEI COLLI
Indice di
trasporto
Rateo di dose max alla
superficie (mSv/h)
Categoria
0
0 ≤ RDM ≤ 0,005
I-BIANCA
0 < TI ≤ 1
0,005 ≤ RDM ≤ 0,5
II-GIALLA
1 < TI ≤ 10
0,5 < RDM ≤ 2
III-GIALLA
TI > 10
2 < RDM ≤ 10
III-GIALLA*
*Deve essere trasportato in uso esclusivo
MARCATURA E
ETICHETTATURA
Ogni collo, ad eccezione dei colli esenti, deve essere
marcato sulla superficie esterna con:
•Identificativo speditore o destinatario
•Numero ONU relativo al materiale trasportato
•Massa lorda se superiore a 50 kg
•Tipo di collo – nel caso di colli approvati (B e C)
anche il marchio di identificazione assegnato al
modello e il numero di serie del singolo imballaggio
ETICHETTATURA
Ogni collo o sovraimballaggio deve recare, su
due lati opposti, l’etichetta conforme al
modello, in relazione alla categoria del collo
Dose a contatto
2
uso esclusivo
0,0005
0,01
Dose a 1 m (Indice di trasporto)
0,1
mSv/h
CARTELLO PER GRANDI CONTENITORI* (4 cartelli)
* Una dimensione esterna >1,5 m e volume > 3m3
Riepilogo Ratei di dose
•Indice di trasporto: rateo di dose a 1m di distanza
dalla superficie del collo, espresso in mSv/h,
moltiplicato per 100
•Tutti i tipi di collo - rateo di dose massimo
alla superficie del collo o del sovraimballaggio
2 mSv/h
•Tutti i tipi di collo - in caso di uso esclusivo
10 mSv/h
•Colli industriali - radiazione esterna massima
a 3 m senza schermature
10 mSv/h
•Collo esente - superficie esterna
5 mSv/h
•Accettazione prove di condizioni incidentali
per colli B(U) a 1m
10 mSv/h
•Superficie di un mezzo di trasporto scarico
5 µSv/h
•Superficie di un mezzo di trasporto carico
2 mSv/h
RADIOPROTEZIONE
PROGRAMMA DI RADIOPROTEZIONE
• Richiesto dalla Regolamentazione AIEA per
tutti gli operatori di attività di trasporto
• Estensione delle misure correlata all’entità
dell’attività
• Documentazione disponibile per ispezioni
dell’autorità competente
CONTENUTI DEL PROGRAMMA
•Principio di ottimizzazione e limiti di dose
•Formazione dei lavoratori
•Verifiche periodiche da parte dell’autorità competente
•Programma di valutazione delle dosi (nessun monitoraggio
fino a 1 mSv/a; monitoraggio ambientale fino a 6 mSv/a;
monitoraggio individuale oltre 6 mSv/a); registrazione dosi
•Segregazione del materiale radioattivo (riferimento 5 mSv/a
per aree con lavoratori; 1 mSv/a per aree accessibili al pubblico)
•Procedure di emergenza, secondo indicazioni delle
organizzazioni internazionali e nazionali, per la protezione delle
persone, beni e ambiente in caso di incidente
DOSE EFFICACE ANNUA AI LAVORATORI IN ITALIA
Anno
N. lav.
esposti
Dose
collettiva
Dose
media
Dose
min
Dose
max
[mSv- persona/a]
[mSv/a]
[mSv/a]
[mSv/a]
1996
399
203
0,508
0,024
5,3
1997
445
252
0,567
0,024
4,5
1998
489
341
0,698
0,019
7,2
1999
503
347
0,690
0,024
7,7
2000
456
461
1,011
0,01
5,4
DOSE COLLETTIVA E INDICE DI TRASPORTO
Anno
Indice di trasporto Dose collettiva Dose collettiva
[mSv- persona/a]
totale
per TI
unitario
[mSv- persona/a]
1996
49830
203
0,004
1997
41075
252
0,006
1998
41213
341
0,008
1999
65995
347
0,005
2000
83011
461
0,005
DISTRIBUZIONE DELLE SPEDIZIONI PER INDICE DI
TRASPORTO
5,1 - 10,0
0,1%
14,5%
2000
24,2%
1,1 - 5,0
61,2%
0,7%
0,1 - 1
9,7%
1999
17,4%
0
72,2%
0,2%
3,6%
1998
15,1%
81,1%
0,1%
3,1%
1997
14,0%
82,8%
1996
0,2%
2,6%
12,1%
85,1%
1995
0,0%
1,8%
7,9%
Year
90,2%
1994
0,1%
1,7%
8,5%
89,7%
1993
0,2%
1,3%
7,2%
91,3%
1992
0,2%
0,9%
5,2%
93,6%
1991
0,1%
1,2%
7,0%
91,8%
1990
0,1%
1,3%
9,7%
89,0%
1989
0,2%
1,0%
8,1%
90,7%
1988
0,2%
1,3%
11,0%
87,4%
0,4%
1987
4,0%
8,6%
87,0%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1200
colli all'anno x 1000
1000
spedizioni all'anno x
1000
800
Indici trasporto totale
annuo x 100
600
dose collettiva annua
[mSv persona]
400
dose media
[microSv/anno]
200
0
1990
Anno
2000
ACCORDO SPECIALE
Per accordo speciale si intende l'insieme
delle disposizioni, approvate dalla autorità
competente, con le quali le consegne che
non soddisfano tutti i requisiti applicabili
del Regolamento AIEA possono essere
trasportate.
FIGURE PROFESSIONALI
•ESPERTO QUALIFICATO
•MEDICO COMPETENTE E MEDICO AUTORIZZATO
•CONSULENTE PER LA SICUREZZA
•CONDUCENTE VEICOLI
CONSULENTE PER LA SICUREZZA
(D. L.vo 4 febbraio 2000, n.40, in attuazione della
direttiva 96/35/CE)
Il “capo” dell’impresa che effettua operazioni di
trasporto di merci pericolose su strada, per ferrovia o per
via navigabile interna, oppure operazioni di carico e
scarico connesse a tali trasporti deve nominare uno o
piu' consulenti in possesso di un apposito certificato di
formazione professionale.
Obblighi del consulente per la sicurezza (art. 4 D. L.vo n. 40/2000)
1. Il consulente, in seguito alla verifica delle prassi e delle procedure indicate
nell'allegato I, redige una relazione nella quale, per ciascuna operazione
relativa all'attivita' dell'impresa, indica le eventuali modifiche procedurali
ovvero strutturali necessarie per l'osservanza delle norme in materia di
trasporto, di carico e scarico di merci pericolose nonche' per lo svolgimento
dell'attivita' dell'impresa in condizioni ottimali di sicurezza.
2. Il consulente redige la relazione di cui al comma 1 annualmente e ogni
qualvolta intervengano eventi modificativi delle prassi e delle procedure poste
alla base della relazione stessa ovvero delle norme in materia di trasporto,
carico e scarico di merci pericolose.
3. Il consulente consegna la relazione di cui al comma 1 al capo dell'impresa.
4. Quando nel corso di un trasporto ovvero di una operazione di carico o
scarico si sia verificato un incidente che abbia recato pregiudizio alle persone,
ai beni o all'ambiente, il consulente, dopo aver raccolto tutte le informazioni
utili, provvede alla redazione di una relazione d'incidente.
5. La relazione di cui al comma 4 e' trasmessa al capo dell'impresa e, per il
tramite degli uffici provinciali della motorizzazione civile e dei trasporti in
concessione, al Ministero dei trasporti e della navigazione - Dipartimento dei
trasporti terrestri.
Qualificazione dei consulenti (art. 5 D. L.vo n. 40/2000)
1. Il consulente deve avere una conoscenza sufficiente dei rischi inerenti il
trasporto e le operazioni di carico e scarico di merci pericolose e delle
disposizioni normative vigenti in materia, nonché dei compiti definiti
nell'allegato I, e deve possedere un certificato di formazione professionale
rilasciato dal Ministero dei trasporti e della navigazione - Dipartimento dei
trasporti terrestri, a seguito del superamento di un apposito esame.
2. L'esame di cui al comma 1 deve riguardare le materie di cui all'allegato
II, ovvero, qualora il candidato intenda conseguire il certificato di
formazione professionale limitatamente a determinati tipi di merci
pericolose o a determinate modalità di trasporto, solo le materie di cui alle
seguenti classi di merci:
…………………..
c) classe 7 (materie radioattive);
…………………..
CONDUCENTI VEICOLI
(Norme introdotte DM 30 dicembre 1992, n. 571, attuazione
della Direttiva n. 89/684/CEE – Modificate dal DM 15
maggio 1997, in attuazione della Direttiva 96/86/CE )
•I conducenti dei veicoli per trasporto stradale di merci
pericolose eccedenti determinati limiti devono essere in
possesso di un apposito certificato di formazione
professionale.
•Il certificato è rilasciato a seguito della partecipazione ad un
apposito corso di formazione e al superamento del relativo
esame e ha validità quinquennale.
•Il corso deve essere svolto a cura di organizzazioni o enti
accreditati da una Commissione istituita dalla Direzione
generale motorizzazione civile del Ministero delle
Infrastrutture
• L’esame è svolto da funzionari della Direzione Generale
ESTRATTO NUMERI ONU E COLLEGAMENTO SCHEDE
Scheda
UN
No.
Descrizione del materiale
1
2910
MATERIALE RADIOATTIVO, COLLO ESENTE QUANTITA' LIMITATA DI MATERIALE
6
3321
MATERIALE RADIOATTIVO DI DEBOLE ATTIVITA'
SPECIFICA (LSA-II) non fissile o fissile esenteb
8
2913
MATERIALE RADIOATTIVO, OGGETTI
CONTAMINATI SUPERFICIALMENTE (SCO-I o SCOII) non fissile o fissile esenteb
9
3332
MATERIALE RADIOATTIVO, COLLO DI TIPO A,
FORMA SPECIALE, non fissile o fissile esenteb
10
2916
MATERIALE RADIOATTIVO, COLLO DI TIPO B(U),
non fissile o fissile esenteb
11
2917
MATERIALE RADIOATTIVO, COLLO DI TIPO B(M),
non fissile o fissile esenteb
12
3323
MATERIALE RADIOATTIVO, COLLO DI TIPO C, non
fissile o fissile esenteb
c+13
2977
MATERIALE RADIOATTIVO, ESAFLUORURO DI
URANIO, FISSILE
Rischi
sussidiari
corrosivo
(UN Classe 8)
SCHEDA 1 – QUANTITA LIMITATE DI MATERIALE RADIOATTIVO IN
COLLI ESENTI – UN No. 2910
1. MATERIALI
(a) Vedere Disposizioni Comuni A.1.
408(b), 410,
Colonna 4
della Tavola III
(b) Materiale radioattivo non fissile in quantità non superiori ai corrispondenti limiti
specificati nella Tavola 1.1.
408(b), 410,
672,
Colonna 4
della Tavola III
(c) Materiale fissile in quantità non superiore ai corrispondenti limiti specificati nella
Tavola 1.1 e che inoltre soddisfa, in termini di quantità, forma ed imballaggio i requisiti del
Regolamento che ne permettono la classificazione come colli fissili-esenti.
2. IMBALLAGGIO/COLLO
(a) Vedere Disposizione Comune A.2.
515, 620
(b) Il collo deve soddisfare i requisiti specificati nei paragrafi 515 e 620
3. MASSIMI LIVELLI DI RADIAZIONE
Vedere Disposizione Comune A.3.
SEGUE SCHEDA 1
4. CONTAMINAZIONE
Vedere Disposizione Comune A.4.
5. DECONTAMINAZIONE
Vedere Disposizione Comune A.5.
6. CONTENUTI MISTI
Nessuna disposizione specifica.
7. CARICO E SEGREGAZIONE
Nessuna disposizione specifica.
8. ETICHETTATURA E MARCATURA
(a) Vedere Disposizioni Comuni A.8(a) e A.8(b).
518
(b) I colli devono riportare il marchio "RADIOATTIVO" sulla superficie interna in modo tale che
un avviso della presenza del materiale radioattivo è visibile all'apertura del collo.
534,
535
(c) Tutti i colli devono essere marcati in modo leggibile e durevole all'esterno dell'imballaggio con
l'identificazione sia dello speditore che del destinatario. Ad eccezione della spedizione
internazionale per posta, i colli devono riportare il marchio "UN 2910".
SEGUE SCHEDA 1
579
(d) Colli per posta nazionale, oltre a 8(a) - 8(c), vedere Disposizione Comune A.8(c).
580
(e) Colli per posta internazionale, oltre a 8(a) - 8(c), vedere Disposizione Comune A.8(d).
9. SEGNALETICA
Vedere Disposizione Comune A.9.
515,
549(c)
10. DOCUMENTI DI TRASPORTO
I colli devono essere descritti nei documenti di trasporto come "UN 2910".
11. DEPOSITO E INOLTRO
(a)
Per posta, vedere Disposizione Comune A.11.
(b)
(b) Per altri modi, nessuna disposizione specifica.
12. TRASPORTO
Nessuna disposizione specifica.
13.ALTRE DISPOSIZIONI
Vedere Disposizione Comune A.13.
NORMATIVA ITALIANA
Legge 31 dicembre 1962, n. 1860, modificata dal
DPR 30 dicembre 1965 n. 1704, articolo 5 – prevede:
•Autorizzazione al trasporto, rilasciata dal
Ministero Attività Produttive, di concerto con
Ministero Infrastrutture
•Possibilità di effettuare trasporti singoli e occasionali
entro limiti di attività e peso determinati (DM 27/7/1966 con
modifiche DM 18/7/1967) con comunicazione ai Prefetti e
agli Organi locali del SSN dei luoghi di partenza e di
arrivo, con almeno 48 ore di anticipo
•Rinvio a norme regolamentari e a circolari per i singoli
modi di trasporto
Per il trasporto su strada oltre determinate
quantità di radioattività, la Circolare n. 162 del
16/12/1996 prevede, oltre all’autorizzazione
•Benestare o
•Attestato di sicurezza
rilasciati dall’APAT
D. L.vo 17 marzo 1995, n. 230 e successive
modifiche, articolo 21
•Sancisce il parere dell’APAT e del Ministero
dell’Interno ai fini del rilascio dell’autorizzazione
al trasporto, nonché le prescrizioni dell’APAT
•Prevede l’emanazione di decreti per l’attuazione
delle direttive comunitarie e degli accordi
internazionali in materia di trasporto
•Prevede la trasmissione all’APAT del riepilogo
dei trasporti effettuati
Modo di trasporto
Stradale
Ferroviario
Marittimo
Aereo
Normativa nazionale
Norme internazionali
•DM 4 settembre 1996
•DM 15 maggio 1997
•DM 28 settembre 1999
•DM 3 maggio2001
•DM 21 dicembre 2001
•DM 6 giugno 2002
•DM 20 giugno 2003
•DM 2 settembre 2003
•Circolare 16/12/1996, n. 162
•Circolare 6 giugno 1997, n. 56
•Direttiva 94/55/CE
•Direttiva 96/86/CE
•Direttiva 1999/47/CE
•Direttiva 2000/61/CE
•Direttiva 2001/7/CE
•Direttiva 2003/28/CE
•Decreto Legislativo 13 gennaio 1999 n. 41
•DM 27 febbraio 2002
•DM 26 giugno 2003
•Direttiva 96/49/CE
•Direttiva 96/87/CE
•Direttiva 99/48/CE
•Direttiva 2001/6/CE
• Regolamento RID
•DPR 9 maggio 1968, n. 1008
•Norme particolari provvisorie del Ministero della
marina mercantile del luglio 1969
•DM 31 ottobre 1991
Codice IMDG dell’IMO
•Circolare del Ministero dei trasporti del 3 dicembre
1992 n. 334096
•DM 22 novembre 1996, n. 16
Norme tecniche ICAO
•Accordo ADR
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trasporto - Dipartimento di Fisica, Università della Calabria