KERALA
Marina Di Fonso
Synopsis
A description of the most interesting aspects of the Indian state Kerala, including the
kathakali, the Indian dance-drama with its typical make-up of characters, and the traditional
medicine named auyrveda.
Kerala significa “terra delle noci di cocco”, forse perché le palme fanno ombra a tutto lo
stato. È una sottile striscia di terra fertile bagnata dal Mar Arabico nel Sud-Ovest dell'India.
Ovunque non solo palme, ma anche manghi, anacardi, campi di riso rendono questo stato una
meraviglia per lo sguardo. Con 11 parchi naturali, foreste pluviali, montagne ricche di piantagioni
di thè e spezie (cannella, cardamomo, zenzero e pepe) e un patrimonio culturale vecchio di 2000
anni è una delle regioni piú belle e varie dell'India. Una fitta rete di canali con migliaia di chilometri
di acque interne navigabili (backwaters) cosparsi di villaggi in mezzo all'acqua si estende fra
Cochin e Trivandrum, le due città principali.
Backwaters a Pozhiyoor (Kerala)
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Da sempre il Kerala è stato meta di viaggiatori che vi si spingevano in cerca di spezie,
avorio e legno di sandalo. La gente del luogo ha sempre cercato di mantenere i contatti con il
mondo attraverso il mare. Tutt'oggi a Cochin vive una comunità ebraica che discende dai coloni che
2000 anni fa fuggirono dalla Palestina, si dice arrivati qui con le navi di Re Salomone. Prima che vi
giungesse Vasco da Gama 500 anni fa seguito dagli Olandesi e dai Francesi, questa costa era
conosciuta dai Fenici, poi dai Greci e dai Romani, e poi dagli Arabi e dai Cinesi. È attraverso il
Kerala che prodotti e idee cinesi si diffusero in Europa. E l'influenza cinese è talmente profonda che
ancora oggi i pescatori utilizzano le tipiche reti da pesca cinesi e ogni ristorante prepara i noodles.
Proprio le numerose influenze culturali fanno del Kerala uno stato variegato con aspetto
cosmopolita.
Di questo passato restano numerose tracce soprattutto a Cochin: costruita su un gran
numero di isolotti disseminati in una laguna, ha quartieri musulmani, indu e anche cristiani (abitati
da Siriani, probabilmente emigrati in epoca romana) ed Ebrei, oltre a quartieri coloniali olandesi.
Nei suoi negozi di antiquariato le tipiche suppellettili arabe sono esposte in bellissime credenze
inglesi.
Reti cinesi a Cochin (Kerala)
Lo stato del Kerala nasce nel 1956 dalla fusione di piú principati i cui maharaja,
anziché sperperare tesori, si preoccuparono di dare istruzione e servizi ai propri sudditi. Detiene il
primato di essere il primo stato in cui i cittadini hanno liberamente eletto un governo comunista; qui
la ricchezza e la terra sono distributi in modo equo e il tasso di mortalità infantile e di analfabetismo
è il piú basso dell'India. Quasi il 100% delle donne sono andate a scuola e, curiosità, in questo stato
il numero delle donne supera quello degli uomini!
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Il Kerala vanta tradizioni artistiche antiche e raffinate: qui nasce il KATHAKALI,
dramma danzato, strettamente legato alla sacralità. Gli attori sono espertissimi mimi in grado di
comunicare sentimenti ed emozioni con il linguaggio dei gesti e l'espressione del volto. La tecnica
dell'uso degli occhi e delle sopracciglia, dei muscoli faciali, del tronco e delle mani è molto
complessa perchè ogni singolo movimento, anche di un solo muscolo, è un segno di un codice
pantomimico ben preciso. Il trucco poi ha la massima importanza nel kathakali e la sua
realizzazione richiede diverse ore di lavoro. Assistere a una seduta di trucco è anch'esso uno
spettacolo. I colori predominanti nella pittura facciale hanno una precisa simbologia, come in tutto
il teatro del Sud-Est asiatico, e ciascun colore identifica la natura morale del personaggio. Il legame
fra aspetto esteriore e caratteristiche proprie del personaggio si fonda sul principio hindu secondo
cui l'aspetto fisico che ciascuno ha avuto in sorte è stato in qualche modo “meritato” nella vita
precedente. I personaggi rappresentano cinque stadi diversi di evoluzione degli esseri viventi, da
quelli piú rozzi a quelli piú sublimi.
Danzatore in abito tradizionale
Da ultimo non possiamo dimenticare che il Kerala è terra di millenaria cultura di
medicina ayurvedica. Negli ayurvedic resort si trovano giardini tropicali e aree dedicate alla
coltivazione delle piante officinali da cui si ricavano i prodotti usati nella terapia, nei massaggi,
nelle diete e nei bagni medicamentosi. All'ingresso del pronto soccorso di qualunque ospedale di
una qualsiasi città di questo stato si trovano sempre due cartelli: uno rimanda al medico allopatico,
l'altro all'ayurveda, espressione di profonda fusione delle due culture, che lí non sono affatto in
antitesi. Grande insegnamento per noi civili occidentali!
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Marina Di Fonso è un medico con grande esperienza professionale, ma anche notevole
interesse per le culture “altre”, il che l’ha portata a visitare numerosi paesi, tra cui piú volte l’India.
Dr Marina Di Fonso is an experienced medical practitioner having a great interest in
non-European cultures. She was many times in India and in other Far-East countries.
Si ringrazia www.ayurveda-india.it per la concessione delle foto.
Many thanks to www.ayurveda-india.it for having allowed to publish the photos.
Copyright © 2009 Marina Di Fonso
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