Dott.ssa Eleonora Grossi
Neuroscienze e Riabilitazione neuropsicologica
Psicologia dello sviluppo e dell’educazione
Potenziamento cognitivo Metodo Feuerstein
parlare per
sensibilizzare
parlare per
riflettere
bullismo
definizione
forme
caratteristiche
rischi
normativa
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Dizionario italiano bullismo=
- ‘atteggiamento o comportamento da bullo’
‘giovane prepotente, bellimbusto, che si mette in
mostra con spavalderia...che si rende ridicolo per la
vistosità e l’eccentricità dell’abbigliamento’
- ‘uomo, giovane, che si comporta con arroganza,
prepotenza, spavalderia’
- teppista, persona di modi volgari che si veste in
modo pacchiano e vistoso, sfrontato, arrogante
- possibile anche ‘bulo’
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‘bulo’ dal tedesco ‘buhle’= amico intimo, il ganzo, il
bellimbusto’, prestito linguistico risalente alle invasioni
germaniche ma ancora attivo nel nostro lessico
... analizzando la definizione l’enfasi è posta
sull’apparire più che sul significato del comportamento
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nello stereotipo collettivo
l’immagine richiamata dalla parola ‘bullo’ è quella
del classico alunno SPAVALDO, in parte
MARGINALIZZATO e sicuramente PREPOTENTE
mentre l’immagine richiamata dalla parola ‘bullismo’ è
quella della VIOLENZA che un singolo o un piccolo
gruppo imposta ai danni di qualcuno.
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Bullismo deriva dalla traduzione letterale di BULLYING
in qualità di nome = maltrattamento, sopruso,
intimidazione
in qualità di aggettivo = prepotente, intimidatorio
(bull= toro=carattere irascibile)
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Perché «bullying»?
1972 Svezia
Il termine è introdotto nell’ambito della ricerca sull’aggressività
con significato del tutto analogo a quello di mobbing
(Coniato da Lorenz nel 1963 come attacco collettivo di una
moltitudine di animali più deboli nei confronti di un animale più
forte, il predatore. Quindi in senso metaforico l’accerchiamento
di gruppo, la situazione di terrore psicologico dovuta
all’isolamento della vittima di fronte all’ostilità degli altri).
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Ma allora cosa è il «bullismo»?
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riguarda un gruppo e il suo funzionamento in un ordine
gerarchico
riguarda più attori (prepotente, sostenitori, assistente,
vittima, difensore, spettatori, insegnante)
ma soprattutto gli spettatori che, GARANTENDO
L’ISOLAMENTO DELLA VITTIMA, LEGITTIMANO L’AZIONE DI
VESSAZIONE
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SCHERZO
MONITORARE
BULLISMO
CONTRASTARE
GIOCARE
CONTRA
ALLEGRAMENTE
UMILIAZIONE
PREPOTENZA
LIMITE
i precursori si
trovano qui
REATO
DENUNCIARE
ILLEGALITÀ
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Una persona subisce prepotenze quando un altro
ragazzo o un gruppo di ragazzi dicono cose cattive e
spiacevoli, riceve colpi, pugni, calci, minacce, bigliettini
con offese e parolacce, viene rinchiuso in una stanza,
non gli viene rivolta la parola, viene preso in giro
ripetutamente e con cattiveria.
Ripetutamente nel tempo e senza riuscire a
difendersi.
(Menesini, Giannetti, 1987)
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comportamento aggressivo
 INTENZIONALE: chi aggredisce è consapevole di
farlo, ha scelto su chi farlo per trarne vantaggio
personale di prestigio, rispetto, denaro, somme di
valore;
 SISTEMATICO: si ripete nel tempo, anche per anni;
 ASIMMETRICO: differenza di forza fisica, di potere.
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comportamento aggressivo
 FISICO: il più eclatante, picchiare, rompere cose,
estorcere; sono persone impulsive, naturalmente
inclini alla violenza, con bassa capacità di empatia e
alta autostima, adottano comportamenti da bullo
per attirare attenzione, ottenere vantaggi rispetto al
loro status nel gruppo e ammirazione;
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

VERBALE: insulti, nomignoli, minacce; sono ansiosi
e insicuri, non molto popolari nel gruppo, con
scarso rendimento scolastico;
INDIRETTO: diffamazione, esclusione dal gruppo.
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le vittime sono
 passive non provocano il bullo in maniera diretta,
sono riservati e poco inseriti nella propria rete
sociale, ansiosi, depressi, spaventati e con una
cattiva immagine di se stessi
 provocatorie elicitano risposte provocatorie come
rabbia, irritazione ed esasperazione
 bulli vittima fisicamente più deboli di chi li ha
aggrediti ma sempre più forti delle loro vittime
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fisico, verbale, indiretto ma anche
 MANIFESTO
 SUBDOLO
 AL MASCHILE O AL FEMMINILE
 CYBERBULLISMO
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SOSTENITORE
ASSISTENTE
OUTSIDER
DIFENSORE
INSEGNANTE
AZIONE
INTENZIONALE
PERSISTENZA
POTERE
ASIMMETRIA DI RUOLO E RISPETTO
(Iannaccone, 2007)
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



Aiutanti contribuiscono attivamente alla messa in
atto delle prevaricazioni intraprese dal bullo
Sostenitori lo sostengono manifestando
approvazione
Osservatori con la loro azione omissiva rinforzano
la prepotenza
Difensori delle vittime aiutano attivamente la
vittima anche solo rivolgendosi agli adulti o la
consolano e confortano
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
bullo
-alcol e droghe
-carriera deviante

vittima
-perdita di sicurezza e
autostima
-sintomi da stress e ansia
-abbandono della scuola
-maggiore probabilità di
soffrire di depressione da
adulti
-disturbo della personalità
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BULLISMO
BES
I BULLI COLPISCONO I BES (ASSONANZA FONEMICA,
LIMBO TRA PATOLOGIA E NORMALITÀ...)
IL BULLISMO ORIGINA I BES
il terreno più fertile è la rete
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immediatezza di apprendimento delle tecnologie
DIGITAL DEVIDE INTERGENERAZIONALE – GAP (assenteismo
genitoriale, rinuncia alla supervisione)
interazioni in rete sono maggiori nelle mura domestiche
mi rinchiudo
ma esco virtualmente
facendo entrare virtualmente
gli altri
effetti sulla personalità;
più sono timido, più divento forte, più divento
vulnerabile
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andare in internet è acquisire una via di accesso a nuove
informazioni e relazioni ma essendo il processo
bidirezionale ci si espone a una pratica di scambio che
comporta dei rischi
la soluzione non sta nell’evitare (impossibile) situazioni
problematiche ma nell’acquisire gli strumenti necessari per
gestirle (la vera minaccia sono i giovani stessi)
comunicazione non verbale assente
(contatto oculare, prosodia)
autismo relazionale
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il confine tra uso improprio e intenzionale è sottile
(incompetenza vs malizia)
ruolo degli adulti è quello di guida nell’aiutarli a
distinguere scherzo da bullismo, condivisione da
imprudenza fornendo precisi modelli comportamentali,
supportati da esperienze positive ma soprattutto
approfondendo la conoscenza dei mezzi che essi stessi
utilizzano per far si che il loro impiego sia consapevole
e intelligente.
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mantengono costantemente aperto il flusso di
comunicazione e informazione con amici e con il
mondo
gli strumenti mobile consentono connessioni
everywhere per «colmare ogni buco»: e la noia?
l’alternanza tra dovere e piacere è facilitato
diventano esperti multitasking
si specializzano e si classificano
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specialists spendono molto tempo impegnati in una
attività specifica (lettura, uso pc, musica)
screen entertainment fans usano tv e videogiochi
traditionalists fruiscono i media tradizionali (tv, musica,
libri, riviste) poco tempo su pc e videogame
low media user usano poco tutti i media
già a 9-11 anni l’uso del pc aumenta per fini didattici, al
crescere dell’età aumentano gli specialisti che
diventano il gruppo più diffuso a 15-17 anni
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techno boys buona conoscenza pc e ict che
influenzano tempo libero e amicizie. le ragazze li
classificano negativamente come nerd.
lads usano pc solo per attività maschili
computer competent girls ragazze come techno
boys ma con utilizzo più blando e meno
pubblicizzato
ludettes ragazze che si considerano negate per la
tecnologia
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56% cittadini europei usa Internet quasi tutti i giorni
Italia 60% della popolazione, 39% non ha abilità con
Internet
52% connessione a banda larga
16-24 anni fascia di età per uso costante
crescita veloce e costante
Istat 2009 la media di famiglie italiane con accesso a
Internet era del 47,3%, saliva al 68% se presente un minore
in famiglia, scendeva a 5,9% se componenti tutti > 65 anni.
Italia al 21° posto
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CELLULARE per chiamare, inviare/ricevere sms,
cambiare suonerie, rubrica telefonica, ascolto musica,
fare squilli, filmati, agenda diario, collegarsi a Internet,
registrare conversazioni
conseguono nuovi tipi di alfabetizzazioni, norme
sociali, non parteciparvi significa non integrarsi
efficacemente alle interazioni sociali del mondo ed
essere OFFLINE.
imperativo! essere always on
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«ogni strumento ha caratteristiche specifiche, la
tecnica è potenza, l’uso di strumenti tecnologici
implica l’esercizio di una competenza, frutto di una
conoscenza, per cui l’utilizzatore si pone in una
dinamica di potere situata ‘in relazione a’; nemmeno
l’uso di una tecnologia è neutro, perché modifica
l’identità dell’utilizzatore»
(Ippolita, 2012)
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le caratteristiche tecniche più rilevanti sono
 PERSISTENZA ogni tipo di comunicazione che avviene
online viene automaticamente registrato e archiviato
 REPLICABILITÀ qualunque tipo di contenuto e
informazione digitale può essere duplicato
 SCALABILITÀ il potenziale di visibilità dei contenuti
immessi in spazi pubblici online soprattutto quando
appartengono a dei network è enorme
 RICERCABILITÀ attraverso strumenti di ricerca
disponibili in Internet è possibile accedere ai contenuti
nei network online
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le dinamiche sociali attraverso i social network sono amplificate
 PUBBLICO INVISIBILE non tutti gli spettatore sono visibili quando
una persona sta immettendo dei contributi in linea, né sono
necessariamente co-presenti
 COLLASSO DEI CONTESTI la mancanza di confini spaziali sociali e
temporali rende difficile mantenere distinti i diversi contesti
sociali
 CONFUSIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO senza controllo sul
contesto, pubblico e privato diventano categorizzazioni senza
senso, valutati sulla base di nuovi metri di misura ed è
estremamente difficile mantenerli distinti
sondaggio 2009 (COMMON SENSE MEDIA) su 1000 adolescenti 250 si
è pentito di aver postato qualcosa, una presa in giro o creato un
profilo con falsa identità o aver messo foto di sé stesso
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o
o
linguaggi diversi ma omologati: non tutti li capiscono
ma li emulano nella sintassi...ma la semantica?
continuous partial attention data dal desiderio di essere
sempre connessi. Cala la produttività, non si differenzia
il momento di lavoro da quello di svago, quello di
produzione da quello di consumo, quello di educazione
da quello di intrattenimento
tensione e stress: chi mantiene tante conversazioni
aperte in contemporanea crea u clima di tensione che
sfocia sovente in incomprensioni e conflittualità di vario
tipo.
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o
o
commenti alle foto pubblicate (spesso fasulle perché il
corpo è il materiale di popolarità): trasgressione e
sessualizzazione, divisione tra virtuale e reale fragile,
attribuzione dello stereotipo dell’uomo conquistatore e
della donna facile
personalità e costruzione del sé: «il sé al guinzaglio»
ovvero la maturazione personale è imbrigliata nei
legami on line e vi è la costante necessità di nuove
forme di validazione del sé, possibile perché la
tecnologia aiuta a correggere, cancellare, ritoccare i
contenuti in modo da ottenere un risultato che sia ‘just
right’
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o
o
o
o
flaming inviare messaggi arrabbiati, maleducati, volgari su di una
persona a un gruppo online o alla vittima stessa attraverso e-mail
o altre fore di messaggio scritto
molestie on line invio ripetuto di messaggi scortesi, offensivi,
insultanti a una persona attraverso e-mail o altre forme di
messaggio scritto
denigrazione inviare a un gruppo di persone messaggi,
osservazioni o pettegolezzi dal contenuto dannoso, falso, crudele
sulla vittima, o pubblicare online questi mateiali per danneggiare
la reputazione o i rapporti di amicizia della vittima
impersonificazione rubare l’identità online della vittima violando
il suo account o creandone uno falso e usarlo per spedire o
pubblicare materiali che possano rovinare l’immagine della
vittima, creargli problemi di vario tipo, metterla in pericolo,
danneggiarne la reputazione o i rapporti di amicizia
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o
o
o
rilevazioni e inganno inviare o pubblicare materiali
sulla vittima che contengano informazioni sensibili,
private o imbarazzanti
esclusione escludere volontariamente qualcuno da un
gruppo online
cyberstalking inviare ripetutamente messaggi che
includono minacce di violenza o che sono altamente
intimidatori, attuare comportamenti online che
possano provocare nella vittima preoccupazioni
rispetto alla propria sicurezza personale.
(Willard, 2007)
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caratteristiche
-intenzionalità: però le cose scritte possono essere lette in toni
diversi anche a seconda del nostro stato d’animo, quindi c’è
misanderstanding
-reiterazione nel tempo: una volta on line è di dominio
pubblico, non si controlla la diffusione, non la si elimina in
modo completo e definitivo
-asimmetria di potere: sta nella conoscenza della tecnologia ma
anche nel fatto che la vittima non lo dirà tanto facilmente per la
paura che gli venga tolta la possibilità di non andare più in rete
da genitori o insegnanti
-pervasività: online e mobile ... te lo porti sempre con te, è
come un’ombra che ti segue, una volta successo vedi anche gli
altri che ti guardano e ti chiedi se lo fanno perché sanno....
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-anonimato: si sentono incoraggiati a dire cose che
sarebbero reticenti a esprimere di persona
-volontarietà dell’aggressione: non sempre è voluta
-deumanizzazione porta a diffusione della responsabilità
(cosi fan tutti), etichettamento eufemistico (era solo uno
scherzo), distorsione delle conseguenze (non credevo
reagisse cosi): come se il profilo fosse cosa non persona
-online dishinibition effect: allentamento o completo
abbandono delle restrizioni sociali e delle inibizioni che
sarebbero invece presenti in una interazione faccia a faccia
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d.p.r. n 235 del 21 novembre 2007
regolamento recante modifiche ed integrazioni al d.p.r.
24 giugno 1998 n 249 concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria
direttiva prot. n 16 del 05 febbraio 2007
linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione e la lotta al bullismo
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l’invito è leggere con attenzione la normativa perché
demanda alla gestione del bullismo nelle scuole di ogni
ordine e grado.
nr verde 800 66 96 96
da lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle
19.00
[email protected]
www.smontailbullismo.it
osservatori permanenti sul bullismo (dm 16 del 05-022007) e attivi presso USR
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[email protected]
328 68 21 574
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