REGOLAMENTO CONCERNENTE L’AFFIDAMENTO, IL MUTAMENTO, LA REVOCA E LA VALUTAZIONE DEGLI INCARICHI DELLA DIRIGENZA MEDICA, SANITARIA E DEI RUOLI PROFESSIONALE, TECNICO ED AMMINISTRATIVO in vigore dal 2013 1. OGGETTO Il presente regolamento contiene disposizioni concernenti la natura degli incarichi della dirigenza medica, sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa, i criteri e la procedura per l’affidamento degli stessi nonché i tempi, le modalità, le competenze e le funzioni dei soggetti istituzionali e delle strutture aziendali preposte alla gestione e al coordinamento dell’intero sistema di valutazione e verifica del personale dirigenziale di cui al combinato disposto del d.lgs. 286/99, del d.lgs. n.502/92 e s.m.i. nonché dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. I criteri generali dei sistemi e meccanismi di valutazione si ispirano ai contenuti dell’accordo regionale sottoscritto con le organizzazioni sindacali della dirigenza medica in data 7.3.2006 e con le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa in data 23.3.2006 . I processi di valutazione sono improntati al rispetto dei principi e dei criteri espressi al comma 6 dell’art. 25 dei CC.CC.NN.LL. dell’area della dirigenza medica e dell’area della dirigenza sanitaria, professionale, tecnica, ed amministrativa (SPTA) appresso riportati: trasparenza dei criteri usati, oggettività delle metodologie adottate ed obbligo di motivazione della valutazione espressa; informazione adeguata e partecipazione del valutato, anche attraverso la comunicazione ed il contraddittorio nella valutazione di I e II istanza; diretta conoscenza dell'attività del valutato da parte del soggetto che, in prima istanza effettua la proposta di valutazione sulla quale l'organismo di verifica è chiamato a pronunciarsi. 2. IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI Il conferimento degli incarichi dirigenziali, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, nel limite del numero degli incarichi e delle strutture stabilite dall’Azienda, ha luogo dopo la formalizzazione della graduazione delle funzioni dirigenziali cui correlare la retribuzione di posizione. Il conferimento avviene con atto scritto e motivato del direttore generale e, trattandosi di una integrazione al contratto individuale di lavoro, è comunicato al dirigente per il relativo esplicito assenso che deve essere espresso entro il termine massimo di trenta giorni (in mancanza del quale nessuno degli effetti giuridici ed economici connessi può attivarsi). Il direttore di dipartimento – cui competono, ai sensi dell’art. 17 bis del novellato d. lgs. n. 502/92, responsabilità professionali in materia clinico-organizzativa e della prevenzione nonché responsabilità di tipo gestionale in ordine alla razionale e corretta programmazione e gestione delle risorse assegnate per la realizzazione degli obiettivi attribuiti – è nominato dal direttore generale. a. PROCEDURA PER L’AFFIDAMENTO Le procedure di attribuzione degli incarichi dirigenziali sono le seguenti: il direttore della struttura, informati i dirigenti ad essa assegnati sulla procedura in atto, propone il nominativo del dirigente cui affidare l’incarico con atto scritto e motivato; 1 se l’incarico da attribuire è di alta specializzazione o di responsabilità di struttura semplice, il direttore di dipartimento esprime il proprio parere su tale proposta; in merito al provvedimento di attribuzione di incarico adottato dal direttore generale, il direttore sanitario ed il direttore amministrativo esprimono, secondo le rispettive competenze, il parere previsto ai sensi di legge. b. CRITERI PER L’AFFIDAMENTO Gli incarichi sono conferiti, nel rispetto dei principi stabiliti dagli artt. 28 e 29 dei CC.CC.NN.LL. 8/6/2000, avendo riguardo all’assetto organizzativo aziendale, ai programmi da realizzare, alla natura ed alle caratteristiche degli stessi, ai risultati conseguiti in relazione agli obiettivi fissati, agli esiti riportati nelle valutazioni e verifiche di cui all’art.4 del presente regolamento nonché sulla base del curriculum dei dirigenti interessati e dei seguenti criteri, avuta presente la documentazione depositata nel fascicolo personale: a) Attitudini personali e capacità professionali, con riferimento anche alle doti di leadership, di capacità di motivare e di supportare la crescita professionale dei dipendenti, di collaborare con gli altri dirigenti, nonché di disponibilità al cambiamento e all’assunzione di responsabilità; b) Attività direzionali ed organizzative svolte in precedenza, risultati gestionali e/o professionali conseguiti, desumibili dalle verifiche disciplinate dal presente regolamento; c) Ampiezza, vastità e complessità delle esperienze professionali già maturate e delle competenze acquisite in attività analoghe a quelle richieste; d) Attività formative e di studio nell’ambito dell’area di appartenenza e coerenti con l’incarico da conferire; e) Attuazione, ove possibile, del criterio di rotazione degli incarichi; f) Inapplicabilità dell’art. 2103, comma 1 del C.C., data l’equivalenza delle mansioni dirigenziali; g) Garanzia che il conferimento tenga conto dei profili professionali, corrispondenti alle diverse graduazioni di responsabilità professionali e gestionali, posseduti dagli interessati all’atto dell’inquadramento nell’unico livello e ruolo dirigenziale. c. DURATA DEGLI INCARICHI Gli incarichi dirigenziali disciplinati dal presente Regolamento hanno la durata di seguito specificata e possono essere rinnovati previa verifica da effettuarsi con le modalità previste dagli artt.4 e segg. del Regolamento stesso. Incarichi di direzione di dipartimento: non inferiore a tre anni e non superiore a cinque. Incarichi di direzione di struttura complessa: cinque anni. Incarichi di direzione di struttura semplice e di tipo professionale: cinque anni, salvo valutazioni di minore durata, comunque non inferiore a tre. Sono fatte salve le successive modifiche che eventualmente saranno introdotte da disposizioni legislative o contrattuali in tema di durata degli incarichi dirigenziali. 3. LA VALUTAZIONE ANNUALE DELLE COMPETENZE L’Azienda procede annualmente alla valutazione delle competenze del dirigente, con la finalità di favorire la corretta verifica dell’incarico dirigenziale attribuito, determinando momenti intermedi di confronto tra il dirigente ed il proprio valutatore al fine sia di oggettivare, per quanto possibile, la valutazione di fine incarico sia di favorire 2 l’individuazione di eventuali correttivi, percorsi formativi o di miglioramento ritenuti opportuni al corretto esercizio dell’incarico stesso. Il sistema si pone inoltre l’obiettivo di favorire il raccordo tra valutazione delle competenze e valutazione degli obiettivi annuali di cui alla successiva sezione 5. Il documento di valutazione annuale delle competenze (all. 1) costituisce lo strumento di questo sistema permanente di valutazione. Nel sistema di valutazione permanente delle competenze sono definiti due set di competenze sia organizzative che professionali: uno per i responsabili di struttura complessa o semplice dipartimentale e uno per i dirigenti con incarico di natura professionale o per i responsabili di struttura semplice interna a SC. Per il direttore di dipartimento il documento previsto per il direttore di SC è integrato con la valutazione di competenze specifiche. I documenti di valutazione annuale analizzano i diversi livelli di competenza attesa / dimostrata e consentono l’identificazione di specifici obiettivi annuali di miglioramento. Sono previste due diverse modalità di formalizzazione della valutazione annuale: - il dirigente con incarico di natura professionale o di struttura semplice (interna a SC): esprime la propria autovalutazione, anche corredandola con eventuale documentazione di supporto; discute la propria valutazione con il direttore di SC/responsabile di SSD, che al termine del colloquio formalizza la valutazione annuale definitiva; contestualmente, sulla base di questa e dei criteri espressi alla successiva sezione 5, il direttore/responsabile della struttura compila la scheda di valutazione del risultato e la discute con il valutato; il documento annuale di valutazione delle competenze e la scheda di valutazione dei risultati sono trasmessi alla segreteria del NdV/OIV - il dirigente con incarico di SC o SSD: redige la propria relazione di valutazione delle competenze, utilizzando il modello allegato 1, relazione che discute con il direttore sovraordinato; quest’ultimo, al termine del colloquio, formalizza la valutazione annuale che trasmette alla Segreteria del NdV/OIV; Il documento di valutazione annuale del direttore di dipartimento è opportunamente integrato da una scheda per la valutazione di competenze gestionali e strategiche specifiche, in particolare riguardanti il conseguimento di sinergie all’interno del dipartimento, discussa annualmente con il Direttore generale. Gli esiti della valutazione annuale sono trasmessi alla S.C. Gestione e sviluppo del personale per costituire, nel loro insieme, elementi documentali per la futura verifica dell’incarico da parte del Collegio tecnico (sezione 4); inoltre, il parametro espresso nella scheda di risultato (sezione 5) determina la retribuzione di risultato annuale. Il Direttore di dipartimento svolge in questo processo il ruolo di “valutatore di intesa”, con il compito di assicurare ex ante che gli obiettivi di miglioramento sulle competenze individuali assegnati ai diversi professionisti del dipartimento presentino gradi di difficoltà omogenei, ed ex post che le valutazioni assegnate dai direttori di SC/SSD siano differenziate in maniera omogenea. 4. LA VALUTAZIONE DEGLI INCARICHI a. IL COLLEGIO TECNICO Il Collegio tecnico, ai sensi dell’art. 15 comma 5 del D.Lgs.502/1992, dell’art. 26 del CC.CC.NN.LL. 2002/2005 - Aree Dirigenza medica e dei ruoli sanitario, professionale, 3 tecnico ed amministrativo, è l’organismo preposto alla valutazione professionale della dirigenza, con le funzioni di valutatore di seconda istanza. dell’attività b. PROCEDURA DI VALUTAZIONE La valutazione dell’incarico è formulata con le modalità e criteri di cui al successivo punto d. della presente sezione 4: alla scadenza dell’incarico di tutti i dirigenti; alla scadenza del primo quinquennio di attività, per i dirigenti neoassunti. al raggiungimento dell’esperienza professionale ultraquinquennale dei dirigenti del ruolo sanitario, in relazione all’indennità di esclusività, fatta salva l’applicazione del comma 1 dell’art. 9 del d.l. 78/2010 o di successive disposizioni normative. La valutazione è proposta al Presidente del Collegio Tecnico da parte del diretto responsabile del “valutando” (valutatore di I istanza). Il Presidente del Collegio Tecnico a) in caso di esito positivo e piena condivisione della proposta di valutazione, espressa dal valutatore di prima istanza, procederà alla sua validazione ed alla trasmissione degli atti per l’archiviazione nel fascicolo personale; b) nei seguenti casi: - proposta di valutazione non pienamente positiva - assenza di condivisione della proposta di valutazione da parte del valutato - non completa condivisione, sia in senso positivo che negativo, da parte del Presidente stesso convoca il Collegio tecnico per la definizione della valutazione di seconda istanza. Il Valutatore di I istanza non potrà far parte del Collegio tecnico. In particolare il valutatore di prima istanza è: il responsabile della struttura di appartenenza (SC o SSD) per dirigenti con incarico professionale, anche neo-assunti e per i responsabili di struttura semplice; il direttore del dipartimento di appartenenza o, in sua assenza, il direttore amministrativo o i direttore dei presidi ospedalieri (ciascuno per la specifica competenza) per i direttori di struttura complessa e i responsabili di struttura semplice a valenza dipartimentale; il direttore dei presidi ospedalieri o il direttore amministrativo, ciascuno per la specifica competenza, per i direttori dei dipartimenti, anche interaziendali / responsabili di gruppo di progetto; il direttore sanitario per il direttore dei presidi ospedalieri. c. COMPOSIZIONE DEL COLLEGIO TECNICO Il Collegio tecnico è un organismo a composizione variabile che viene strutturato di volta in volta in relazione alla struttura di appartenenza del soggetto da valutare. Ai sensi dell’art. 15, comma 5 del d.lgs. 502/1992 e s.m.i., il collegio è nominato dal direttore generale. Prioritariamente, sarà chiamato ad operare in seno al Collegio tecnico il personale dirigenziale aziendale; il ricorso ad esperti esterni è subordinato alla verifica dell’effettiva assenza di analoghe figure professionali interne e/o nei casi di incompatibilità. Alla luce dell’art. 60 dei CC.CC.NN.LL. 8.6.2000, i compensi per le prestazioni rese in seno al Collegio tecnico competono unicamente ai componenti esterni, ai quali verrà riconosciuto il rimborso delle spese di trasferta. 4 In termini di composizione, la vigente normativa non determina rigide indicazioni, prevedendo unicamente che il direttore di dipartimento lo presieda di diritto. Inoltre, il valutatore di I istanza non può farne parte. Nella composizione, inoltre, occorre garantire l’applicazione dei principi espressi dall’art. 25 dei CC.CC.NN.LL. 3.11.2005 delle aree dirigenziali. Sulla base di quanto esposto, si determinano di seguito le composizioni del Collegio tecnico: VALUTATORE DI CT: PRESIDENTE PRIMA ISTANZA DIRIGENZA DEL RUOLO SANITARIO Dirigente del ruolo Direttore/responsabile Direttore di sanitario con sovraordinato dipartimento o qualsiasi tipologia di comunque, in sua incarico, ad assenza, il direttore eccezione dei direttori sovraordinato al di dipartimento e del valutatore di prima direttore dei presidi istanza o, in caso di assenza, direttore esterno con incarico analogo Direttore di Direttore dei presidi Altro direttore dei dipartimento ospedalieri presidi ospedalieri o direttore sanitario VALUTATO Direttore dei presidi Direttore sanitario Altro Direttore ospedalieri sanitario DIRIGENZA DEI RUOLI PTA Dirigente dei ruoli Direttore / responsabil Direttore di prof.le, tecnico o e di struttura dipartimento, se amm.vo, con sovraordinato previsto, o direttore qualsiasi tipologia di amministrativo incarico CT: VALUTATORE CT: VALUTATORE (aspetti gestionali) (aspetti professionali) Direttore/ dirigente con incarico Responsabile di analogo a quello del struttura dello stessa valutato (comunque area / dipartimento / p superiore alla lett.D) rofilo della stessa area / profilo / discipli na (o equipollente o affine) di norma afferente al dipartimento Direttore di Direttore della stessa dipartimento area / profilo / discipli na (o equipollente o affine), Direttore di presidio Direttore di presidio ospedaliero ospedaliero Direttore/responsabile dirigente con incarico di struttura della analogo a quello del stessa area valutato (comunque superiore alla lett.D) della stessa area / profilo Anche nei casi non espressamente previsti nella presente sezione, al fine di non determinare ritardi nelle procedure valutative, il valutatore assente per un periodo prolungato è sostituito dal direttore ad esso sovraordinato e, in subordine e limitatamente alla composizione del Collegio tecnico, da dirigente/direttore di altra azienda con incarico analogo al componente sostituito. d. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione dell’incarico dirigenziale attribuito si fonda sull’analisi della seguente documentazione: - valutazioni del raggiungimento degli obiettivi annuali di risultato (NdV/OIV); - valutazioni annuali delle competenze (sezione 3); - dati di attività (forniti/validati dai sistemi aziendali quali il controllo di gestione) - pubblicazioni scientifiche, prodotte dall’interessato - curriculum formativo redatto dall’interessato - eventuali sanzioni disciplinari registrate a sistema - eventuali segnalazioni da parte dell’utenza, riconducibili, in positivo o in negativo, alla responsabilità del dirigente. 5 La valutazione dell’incarico è formalizzata secondo il modello allegato (all. 2), differenziato per tipologia di incarico. L’esito della valutazione, sia positiva sia negativa, è espressamente motivata. Gli esiti finali delle verifiche degli incarichi sono inseriti nel fascicolo personale. e. GLI EFFETTI DELLA VALUTAZIONE Gli esiti della verifica di cui alla presente sezione 4 sono utilizzati in occasione di tutte le scadenze eventualmente incidenti nell’arco di 12 mesi, per le quali tale verifica è richiesta dal CCNL (es. scadenza incarico dirigenziale e maturazione di anzianità quinquennale in date non coincidenti). L’esito positivo della valutazione dell’incarico produce i seguenti effetti: i. per i dirigenti di struttura complessa o semplice e per i dirigenti con incarico professionale, alla scadenza dell’incarico, l’esito positivo della verifica realizza la condizione necessaria ma non sufficiente (ai sensi dell’art. 9, comma 32, d.l. n. 78/2009 convertito in l.n. 122/2009) per la conferma nell’incarico già assegnato o per il conferimento di altro della medesima tipologia di pari o maggior rilievo gestionale ed economico ii. per i dirigenti neo assunti, nei limiti e con le decorrenze indicati dalla vigente normativa: a. in occasione della scadenza del primo quinquennio di esperienza dirigenziale nel SSN, calcolata su periodi continuativi di attività dirigenziale sia a tempo indeterminato che determinato: la possibilità di attribuzione di incarichi di natura professionale anche di alta specializzazione, di consulenza, studio e ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo, nonché di responsabilità di struttura semplice l’attribuzione dell’indennità di esclusività della fascia superiore, se dovuta in applicazione delle norme vigenti nel periodo b. in occasione della scadenza del primo quinquennio di esperienza dirigenziale nel SSN, calcolata su periodi continuativi di attività dirigenziale esclusivamente a tempo indeterminato: la rideterminazione, a parità di retribuzione di posizione complessiva, della retribuzione di posizione minima contrattuale, se dovuta in applicazione delle norme vigenti nel periodo. Il rinnovo, la conferma o il conferimento degli incarichi di cui ai precedenti punti i) e ii), avviene nel rispetto della durata prevista dalla sezione 2, punto c, del presente Regolamento. Le verifiche positive costituiscono un presupposto necessario ma non sufficiente sia per la conferma dell’incarico giunto a scadenza (ai sensi dell’art. 9, comma 32, d.l. 78/2010) sia per la concessione di incarichi diversi o superiori, in quanto il conferimento degli incarichi dirigenziali – che resta riservato, in ogni caso, alla sfera decisionale della direzione aziendale – è condizionato da fattori oggettivi quali l’esistenza dell’incarico e la accertata disponibilità del fondo. L’esito negativo della valutazione dell’incarico produce i seguenti effetti. 1. Il dirigente di struttura complessa che non superi positivamente la verifica non è confermato nell’incarico. Lo stesso è mantenuto in servizio con altro incarico tra quelli professionali ricompresi nell’art. 27, lett. b) o c) del CCNL 8 giugno 2000, congelando contestualmente un posto vacante di dirigente. Il mantenimento in servizio comporta la perdita dell’indennità di struttura complessa e l’attribuzione dell’indennità di esclusività della fascia immediatamente inferiore. 6 2. Nei confronti dei restanti dirigenti, compresi quelli con incarico di direzione di struttura semplice, il risultato negativo della verifica non consente la conferma nell’incarico già affidato e comporta l’affidamento di un incarico tra quelli della tipologia c) dell’art. 27 del CCNL 8 giugno 2000 di minor valore economico nonché il ritardo di un anno nella attribuzione della fascia superiore dell’indennità di esclusività di cui all’art. 5, comma 5 del CCNL 8 giugno 2000, II biennio economico, ove la normativa vigente ne preveda l’attribuzione nel medesimo anno. 3. Per i dirigenti con meno di cinque anni, il risultato negativo della verifica al termine del quinquennio comporta il ritardo di un anno nell’eventuale conferimento di un nuovo incarico tra quelli compresi nelle tipologie b) e c) dell’art. 27 del CCNL 8 giugno nonché nell’applicazione degli artt. 4, comma 2 e 5, comma 5 del CCNL in pari data, relativo al II biennio. Nei casi previsti ai punti 1, 2 e 3 è comunque fatta salva la facoltà di recesso dell’azienda o ente ai sensi dell’art. 36 del CCNL 5 dicembre 1996. I dirigenti di cui ai punti 2 e 3 sono soggetti ad una nuova verifica l’anno successivo per la eventuale rimozione degli effetti negativi della valutazione con riguardo alle indennità eventualmente spettanti. In presenza delle condizioni organizzative che lo consentono, è fatta salva la facoltà delle aziende ed enti, dopo tale periodo ed in base alla predetta verifica, di conferire ai dirigenti del punto 2 uno degli incarichi di cui al l’art. 27, lettera c). L’accertamento della responsabilità dirigenziale a seguito del processo di valutazione di cui alla presente sezione, prima della formulazione del giudizio negativo, deve essere preceduto da un contraddittorio nel quale devono essere acquisite le controdeduzioni del dirigente anche assistito da una persona di fiducia. 5. LA VALUTAZIONE DEI RISULTATI L'Azienda, sulla base anche dei risultati del controllo di gestione, valuta, in coerenza a quanto stabilito al riguardo dai contratti collettivi nazionali di lavoro, le prestazioni dei propri dirigenti. La valutazione è effettuata in merito agli obiettivi aziendali affidati in sede di budget a inizio anno. A tal fine sono attribuiti obiettivi collettivi alla Dirigenza senza incarichi di struttura (autonoma); per il direttore di dipartimento e il direttore di struttura autonoma (complessa o semplice) possono essere previsti obiettivi anche individuali. Gli effetti della valutazione positiva, ovvero di quella negativa, sono quelli indicati nei vigenti contratti nazionali di lavoro. a. L’ORGANISMO DI VALUTAZIONE Nel rispetto del principio espresso nella sezione 4, lettera c) i soggetti deputati alla valutazione dei risultati sono due: il responsabile della struttura (complessa o semplice); il Nucleo di Valutazione (NdV)/ Organismo Indipendente di Valutazione della performance (OIV). Al responsabile della struttura compete la valutazione in prima istanza dei risultati ottenuti dai dirigenti afferenti alla sua struttura in merito agli obiettivi collettivi ad essi affidati, sulla base anche dei dati forniti dal controllo di gestione. Il NdV/OIV dell’Azienda Ospedaliera è un organismo che opera in posizione di autonomia e riferisce in via riservata alla Direzione Generale sulle risultanze delle analisi effettuate. Tale organismo svolge le attività ad esso attribuite dalle norme e dall’Atto aziendale e costituisce in particolare il supporto alla direzione aziendale in ordine alla verifica annuale sul raggiungimento degli obiettivi ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato. 7 La retribuzione di risultato viene corrisposta in rapporto al grado di raggiungimento degli obiettivi. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi o di parziale raggiungimento degli stessi, devono essere individuate le criticità e le eventuali giustificazioni oggettive, l’imputabilità o meno della responsabilità del dirigente nonché le eventuali irregolarità riscontrate nel processo gestionale. b. LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI La procedura di valutazione dei risultati annuali dei dirigenti è diversa a seconda che siano oggetto di valutazione: 1. i risultati dei dirigenti con incarico di natura professionale o semplice (interna a struttura complessa) 2. i risultati dei direttori di dipartimento, di struttura complessa o dei responsabili di struttura semplice a valenza dipartimentale. Nel primo caso la procedura si sviluppa nelle seguenti fasi: a) il responsabile della struttura a fine anno valuta le performance dei dirigenti afferenti alla struttura stessa, tenuto conto dell’impegno da questi profuso nel raggiungimento degli obiettivi aziendali collettivi assegnati, anche sulla base dei dati forniti dal controllo di gestione e dalle articolazioni aziendali deputate alla raccolta dei dati. 1. l'osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati e in relazione all'incarico attribuito; 2. il raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali – quantitativi espressamente affidati; 3. l'impegno e la disponibilità correlati all'articolazione dell'orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi. La valutazione è espressa su una scheda di valutazione (all. 3) in cui sono riportati i criteri di valutazione sopra citati e il giudizio sintetico del valutatore. b) Parallelamente il NdV/OIV accerta il grado di raggiungimento degli obiettivi aziendali collettivi assegnati ai dirigenti/responsabili della struttura, sulla base dei dati forniti dal controllo di gestione e dalle articolazioni aziendali deputate alla raccolta dei dati. c) Il dirigente sottoscrive per presa visione la scheda di valutazione in cui è espressa in particolare la valutazione del responsabile della struttura di appartenenza, oltre che, se già disponibile, quella del NdV/OIV. d) I valori di entrambe le valutazioni (individuale e di struttura) concorreranno a definire il premio di risultato spettante a ciascun dirigente. Entro il termine perentorio di trenta giorni dalla sottoscrizione della scheda di risultato individuale, il dirigente interessato può proporre innanzi al NdV/OIV un’istanza di riesame della valutazione effettuata, necessariamente corredata dalla documentazione a sostegno delle proprie ragioni. Il NdV/OIV valuta, a seguito della presentazione dell’istanza, se dare luogo alla fase istruttoria che, nel caso, sarà espletata, con assoluta libertà di forme e di procedure. In ogni caso, non saranno accolte le istanze prive di motivazione o corredate da documentazione già analizzata per la formulazione della valutazione contestata. Nel caso 2 (obiettivi assegnati ai direttori di dipartimento, ai direttori di SC e responsabili di SSD) la procedura è la seguente: a) il NdV/OIV valuta i risultati annuali dei direttori di dipartimento, di SC e dei responsabili di SSD, sulla base dei dati forniti dal controllo di gestione e dalle altre articolazione aziendali competenti. b) La valutazione espressa dal NdV/OIV viene riportata sulla scheda di valutazione degli obiettivi della struttura e sottoscritta dal dirigente per presa visione. 8 Entro il termine perentorio di trenta giorni dalla sottoscrizione della scheda degli obiettivi di struttura, il dirigente interessato può proporre innanzi allo stesso NdV/OIV un’istanza di riesame della valutazione effettuata, necessariamente corredata di tutta la documentazione a sostegno delle proprie ragioni. Il NdV/OIV valuta, a seguito della presentazione dell’istanza, se dare luogo alla fase istruttoria che, nel caso, sarà espletata, con assoluta libertà di forme e di procedure. In ogni caso, non saranno accolte le istanze prive di motivazione o corredate da documentazione già analizzata per la formulazione della valutazione contestata. c. GLI STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI La valutazione dei dirigenti con incarico professionale o di responsabilità di struttura semplice interna a SC viene formulata dal dirigente responsabile della struttura autonoma (complessa o semplice) utilizzando la scheda allegata (all. 3). La valutazione si esprime attraverso un indicatore numerico che va da 0,5 a 1,5, che esprime il parametro attraverso il quale sarà calcolata la retribuzione di risultato in relazione ai risultati raggiunti. Sono validi tutti i valori numerici intermedi (es. 0,8 oppure 1,2 ecc.). Il parametro espresso dovrà essere congruente con la valutazione espressa nel documento di valutazione annuale di cui alla precedente sezione 3. Nel caso della dirigenza sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa l’indicatore numerico potrà variare da 0,7 a 1,3. Per il direttore/responsabile di struttura, la retribuzione di risultato è commisurata al grado di raggiungimento riconosciuto dall’NdV/OIV. 6. NORMA FINALE Per quanto non previsto dal presente regolamento si applica la normativa nazionale e regionale vigente, nonché quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro. 9 10 ALLEGATO 1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ANNUALE DELLE COMPETENZE DEL DIRIGENTE CON INCARICO DI NATURA PROFESSIONALE O DI STRUTTURA SEMPLICE (non a.) Cognome e nome del dirigente valutato: Struttura di appartenenza: Posizione ricoperta nel periodo oggetto di valutazione: Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Cognome e nome del valutatore: Firma del valutatore: Firma del valutato per presa visione: Osservazioni del dirigente valutato: SEZIONE 1: COMPORTAMENTI OGGETTO DI VALUTAZIONE Qualità del lavoro Autovalutazione Valutazione Livello 1: Il più delle volte la qualità del lavoro svolto non corrisponde pienamente alle aspettative e agli standard richiesti dall’incarico ricoperto, rendendo necessaria una frequente supervisione o la redistribuzione delle competenze tra i colleghi. Livello 2 Livello 3: La qualità del lavoro è pienamente corrispondente alle attese, in termini di complessità dei processi seguiti, precisione, completezza, ordine, rispetto dei tempi. Livello 4 Livello 5: La qualità del lavoro svolto è decisamente superiore alle aspettative. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): 11 Quantità del lavoro Autovalutazione Valutazione Autovalutazione Valutazione Autovalutazione Valutazione Livello 1: Il più delle volte la quantità del lavoro svolto non corrisponde pienamente alle aspettative ed agli standard richiesti dall’incarico ricoperto, rendendo necessaria una frequente supervisione o la redistribuzione delle attività tra i colleghi. Livello 2 Livello 3: La quantità ed il rendimento del lavoro sono pienamente corrispondenti alle attese relative al profilo ricoperto. Quando necessario il dirigente é disponibile a farsi carico di lavori aggiuntivi su indicazione del responsabile. Livello 4 Livello 5: Il rendimento del lavoro svolto è decisamente superiore alle aspettative. Il dirigente é costantemente disponibile a farsi carico di lavori aggiuntivi per venire incontro alle esigenze dell’organizzazione. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): Responsabilità e autonomia Livello 1: Spesso il dirigente non assume spontaneamente le responsabilità connesse all’incarico attribuito, delegandole ad altri o demandandole al proprio responsabile. Necessita di tempo eccessivo per prendere decisioni, oppure è sbrigativo. Non programma adeguatamente le proprie attività ed è poco attento a controllare i risultati del lavoro. Livello 2 Livello 3: Il dirigente assume pienamente le proprie responsabilità, ed è in grado di delegare efficacemente quando è necessario. Manifesta una completa autonomia nel programmare le proprie attività e risponde costantemente dei risultati ottenuti. Livello 4 Livello 5: Il dirigente manifesta un eccellente livello di responsabilità, è intuitivo e creativo nell’identificare soluzioni efficaci ed innovative anche in contesti complessi o in situazioni di urgenza. Misura costantemente il raggiungimento dei risultati. Insegna efficacemente ai propri collaboratori a fare altrettanto. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): Flessibilità e innovazione Livello 1: Il dirigente ha difficoltà ad adattarsi a compiti o a modalità organizzative nuove. Accetta passivamente i cambiamenti. Livello 2 Livello 3: Il dirigente si adegua facilmente ai cambiamenti, ne fa proprie le motivazioni e i benefici. Propone innovazioni cliniche o organizzative, anche solo di lieve entità e peso. Livello 4 Livello 5: Il dirigente è proattivo nell’accogliere i cambiamenti, diventandone sponsor verso i colleghi e i collaboratori e contribuendo a risolvere le resistenze. Propone abitualmente innovazioni cliniche o organizzative coerenti con gli obiettivi aziendali. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): 12 Crescita professionale Autovalutazione Valutazione Autovalutazione Valutazione Autovalutazione Valutazione Livello 1: Il dirigente dimostra un impegno non adeguato nell’aggiornamento delle proprie competenze. Livello 2 Livello 3: Il dirigente partecipa costantemente alle attività formative richieste dal suo ruolo, ed è capace di tradurre in pratica nel lavoro di tutti i giorni le conoscenze acquisite. Partecipa a progetti di ricerca. Livello 4 Livello 5: Il dirigente sviluppa con costanza ed autonomia una attività di aggiornamento professionale a livello nazionale e internazionale. Partecipa attivamente a progetti di ricerca che danno luogo ad adeguate pubblicazioni su riviste scientifiche. Insegna efficacemente ai propri collaboratori a fare altrettanto. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): Collaborazione Livello 1: Il dirigente presenta una scarsa capacità nello stabilire relazioni con i colleghi. Partecipa raramente alle riunioni e non risponde di fronte alla richiesta di collaborazione professionale da parte dei colleghi. Livello 2 Livello 3: Il dirigente collabora attivamente e regolarmente con i colleghi della propria unità organizzativa e al di fuori di essa, favorendo la multidisciplinarietà. Partecipa attivamente alle riunioni. Livello 4 Livello 5: Il dirigente crea intorno a sé un clima di lavoro positivo, è proattivo nell’identificare le esigenze dei propri colleghi e collaboratori. Promuove attivamente la coesione e la collaborazione. Agisce ogni volta che sia possibile in modalità multidisciplinare. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): Relazione con il paziente/utente Livello 1: Il dirigente non dedica in maniera pienamente soddisfacente il tempo e le attenzioni necessarie all’utenza: pazienti e loro familiari o utenti interni Livello 2 Livello 3: Il dirigente è costantemente attento all’utenza: pazienti e loro familiari o utenti interni. Modifica le proprie abitudini e/o le modalità lavoro per venire incontro alle loro necessità. Livello 4 Livello 5: Il dirigente dimostra un livello eccellente di attenzione e relazione con il paziente e i familiari (o con gli utenti interni), anche quando ciò richiede di modificare in modo significativo le proprie abitudini e/o le modalità lavoro. Insegna efficacemente ai propri collaboratori a fare altrettanto. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): 13 Autovalutazione Sensibilità economica Valutazione Livello 1: Il dirigente trascura spesso la dimensione economica delle scelte professionali/cliniche e organizzative di propria competenza; pone scarsa attenzione ad evitare gli sprechi. Livello 2 Livello 3: Il dirigente è attento ad evitare gli sprechi e considera abitualmente nel processo decisionale le conseguenze economiche delle proprie scelte cliniche e organizzative, impegnandosi per adottare le soluzioni più efficienti a parità di efficacia . Livello 4 Livello 5: Il dirigente pone estrema attenzione alle conseguenze economiche delle proprie scelte. Interviene tempestivamente a fronte di sprechi, proponendo frequentemente soluzioni migliorative dell’efficienza. Sensibilizza efficacemente i propri colleghi e collaboratori a fare altrettanto. Argomentazione (richiesta in caso di valutazione che si discosti dal livello 3): SEZIONE 2: PIANO DI MIGLIORAMENTO Obiettivi di miglioramento Sulla base della valutazione svolta nella sezione 1, definire un piano di miglioramento identificando da 1 a 4 obiettivi. Declinare gli obiettivi affinché siano: Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Definiti in un intervallo di tempo. Elencare le difficoltà che potranno emergere e gli strumenti per superarle. Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 14 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ANNUALE DELLE COMPETENZE DEL DIRIGENTE CON INCARICO DI DIREZIONE/RESPONSABILITA’ DI STRUTTURA COMPLESSA O STRUTTURA SEMPLICE DIPARTIMENTALE Cognome e nome del dirigente valutato: Struttura di appartenenza: Posizione ricoperta nel periodo oggetto di valutazione: Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Cognome e nome del valutatore: Firma del valutatore: Firma del valutato per presa visione: Osservazioni del dirigente valutato: SEZIONE 1: COMPORTAMENTI OGGETTO DI VALUTAZIONE Appropriatezza e crescita professionale Rilevazione dell’attività dell’equipe (professionale/diagnostico terapeutica), con verifica costante degli scostamenti da indicatori evidence based ricavati dalla letteratura e preventivamente condivisi con l’equipe; messa in atto di eventuali azioni correttive. Capacità di disegnare percorsi di sviluppo professionale attraverso l’individuazione delle aree di miglioramento tecnico, anzitutto proprie e quindi dei componente dell’equipe; promozione delle attività di formazione e misurazione periodica dei progressi. Relazione annuale: 15 Gestione delle politiche della sicurezza Promozione di attività sul campo, anche formative, volte a misurare i principali problemi di sicurezza, a rilevare dati ed indicatori per monitorare la situazione. Promozione di iniziative di miglioramento e momenti di valutazione condivisa sulle problematiche inerenti, per l’ambito medico e sanitario, il rischio clinico, per l’ambito tecnico/amministrativo, il rischio relativo alla corretta attuazione delle disposizioni normative. Relazione annuale: Comunicazione Capacità di comunicare ed interagire in modo efficace con i propri referenti, e puntualità nel rispetto delle scadenze indicate. Promozione di politiche di comunicazione efficace e corretta nei confronti degli operatori, favorendo i necessari momenti di ascolto e mettendo in atto politiche di miglioramento continuo. Promozione di una cultura di attenzione all’utente (paziente/utente interno) che si traduca in comportamenti efficaci. Relazione annuale: Sensibilità economica e uso efficiente delle risorse Capacità di considerare nel processo decisionale le conseguenze economiche delle proprie scelte professionali/cliniche e organizzative e di raggiungere gli obiettivi assegnati con le risorse a disposizione evitando in ogni modo gli sprechi (di risorse finanziarie, umane, fisiche, di tempo). Relazione annuale: 16 Direzione e sviluppo delle risorse umane Capacità di motivare e valorizzare i propri collaboratori, di restituire feedback positivi e negativi, di controllare e di identificare piani di miglioramento individuali. Attenzione nella gestione delle fasi della valutazione (assegnazione obiettivi, verifiche intermedie, colloquio di valutazione) e capacità di differenziare le valutazioni. Esercizio delle specifiche funzioni di direzione delle risorse. Relazione annuale: SEZIONE 2: OSSERVAZIONI DEL VALUTATORE E AMBITI DI MIGLIORAMENTO Appropriatezza e crescita professionale Gestione delle politiche per la sicurezza Comunicazione Sensibilità economica e uso efficiente delle risorse Direzione e sviluppo delle risorse umane 17 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ANNUALE DELLE COMPETENZE DEL DIRETTORE DI DIPARTIMENTO (integra il documento di valutazione dell’incarico di direzione di struttura complessa) Nome e cognome del direttore valutato: Incarico Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Firma del Direttore generale: Firma del valutato per presa visione: Osservazioni del dirigente valutato: Competenze gestionali e strategiche coordinamento delle attività di programmazione e monitoraggio delle attività dipartimentali; gestione risorse dipartimentali (umane, spazi operativi, di degenza e supporto); allineamento agli obiettivi strategici aziendali (allegare eventuale ulteriore documentazione) Relazione annuale: Osservazioni/ambiti di miglioramento espressi dal Direttore generale: 18 ALLEGATO 2 PROPOSTA DI VALUTAZIONE PLURIENNALE DEL DIRIGENTE CON INCARICO DI NATURA PROFESSIONALE O DI STRUTTURA SEMPLICE (non a.) Cognome e nome del dirigente valutato: Struttura di appartenenza: Posizione ricoperta nel periodo oggetto di valutazione: Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Cognome e nome del valutatore: Comportamenti oggetto di valutazione valore (da 1 a 5) Qualità del lavoro: complessità dei processi seguiti, precisione, completezza, ordine, rispetto dei tempi, ecc. Quantità del lavoro in relazione a quanto richiesto al profilo di appartenenza/incarico ricoperto Responsabilità ed autonomia Flessibilità ed innovazione Crescita professionale: curriculum formativo, progetti di ricerca, pubblicazioni, ECM Collaborazione sia all’interno dell’equipe sia all’esterno sia con i livelli organizzativi sovraordinati, favorendo la multidisciplinarietà Relazione con il paziente/utente (anche interno) Sensibilità economica: valutazione delle conseguenze economiche delle proprie scelte professionali, attenzione agli sprechi Motivazione (richiesta per valutazioni che si discostano dal valore medio): La valutazione di prima istanza è positiva quanto il valore complessivo è uguale o superiore a 24. Firma del valutatore di prima istanza: Firma del valutato per presa visione: Documentazione allegata ai fini della valutazione di seconda istanza: valutazioni annuali dei risultati valutazioni annuali delle competenze dati di attività quali/quantitativi (forniti/validati da sistemi aziendali quali il controllo di gestione) elenco pubblicazioni scientifiche curriculum formativo, ECM eventuali sanzioni disciplinari eventuali segnalazioni da parte dell’utenza altra documentazione utile Compilazione a cura della segreteria del N.diV./OIV Valutazione degli obiettivi di risultato nel periodo __________________ (coeff. medio = 1) 19 PROPOSTA DI VALUTAZIONE PLURIENNALE DEL DIRIGENTE CON INCARICO DI DIREZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA O DI RESPONSABILITA’ DI SSD Cognome e nome del dirigente valutato: Struttura di appartenenza: Posizione ricoperta nel periodo oggetto di valutazione: Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Cognome e nome del valutatore: Comportamenti oggetto di valutazione valore (da 1 a 5) Appropriatezza e crescita professionale dell’equipe Gestione delle politiche della sicurezza Comunicazione e corretta interazione con i propri referenti e con i collaboratori; promozione della cultura di attenzione all’utenza Sensibilità economica e uso efficiente delle risorse Direzione e sviluppo delle risorse umane Motivazione (richiesta per valutazioni che si discostano dal valore medio): La valutazione di prima istanza è positiva quanto il valore complessivo è uguale o superiore a 15. Firma del valutatore di prima istanza: Firma del valutato per presa visione: Documentazione allegata a supporto del Collegio tecnico ai fini della valutazione di seconda istanza: valutazioni annuali dei risultati valutazioni annuali delle competenze dati di attività quali/quantitativi (forniti/validati da sistemi aziendali quali il controllo di gestione) elenco pubblicazioni scientifiche curriculum formativo, ECM eventuali sanzioni disciplinari eventuali segnalazioni da parte dell’utenza altra documentazione utile Compilazione a cura della segreteria del N.diV./OIV Valutazione obiettivi di risultato nel periodo __________________ (media sulle % di raggiungimento degli obiettivi di budget) 20 VALUTAZIONE PLURIENNALE DI PRIMA ISTANZA DEL DIRIGENTE CON INCARICO DI DIREZIONE DI DIPARTIMENTO (integra l’analoga scheda di valutazione dell’incarico di direzione di struttura complessa) Nome e cognome del direttore valutato: Incarico Periodo oggetto della valutazione (dal/al): Comportamenti oggetto di valutazione Competenze gestionali e strategiche: coordinamento delle attività di programmazione e monitoraggio delle attività dipartimentali; gestione risorse dipartimentali (umane, spazi operativi, di degenza e supporto); allineamento agli obiettivi strategici aziendali Sulla base della corrispondente documentazione annuale (allegata), esprimo giudizio: POSITIVO NEGATIVO per la seguente motivazione (obbligatoria): Firma del Direttore generale: Firma del valutato per presa visione: Compilazione a cura della segreteria del N.diV./OIV Valutazione obiettivi di risultato nel periodo __________________ se espressamente individuati per il direttore di dipartimento (media sulle % di raggiungimento degli obiettivi di budget) 21 ALLEGATO 3 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DIRIGENTI MEDICI COGNOME E NOME ____________________________ MATRICOLA___________________ PERIODO CONSIDERATO DAL_____________ AL ___________________ STRUTTURA ___________________________________________________ RESPONSABILE ________________________________________________ PARAMETRI DI VALUTAZIONE 1. l'osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati in relazione all'incarico attribuito; 2. il raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali – quantitativi espressamente affidati; 3. l'impegno e la disponibilità correlati all'articolazione dell'orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi. Punteggio (da 0,5 a 1,5) in cui il valore 1 corrisponde alla prestazione pienamente adeguata VALUTAZIONE DEL RESPONSABILE La valutazione dei risultati sopra espressa è congruente con la valutazione annuale delle competenze, espressa nella specifica scheda. Valore di raggiungimento degli obiettivi della struttura VALUTAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE / ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Data_________________________ Firma del Responsabile _________________________ Firma del Dirigente _________________________ 22 SCHEDA VALUTAZIONE DEI RISULTATI DIRIGENTI SPTA COGNOME E NOME ____________________________ MATRICOLA___________________ PERIODO CONSIDERATO DAL_____________ AL ___________________ STRUTTURA ___________________________________________________ RESPONSABILE ________________________________________________ PARAMETRI DI VALUTAZIONE 4. l'osservanza delle direttive nel raggiungimento dei risultati in relazione all'incarico attribuito; 5. il raggiungimento degli obiettivi prestazionali quali – quantitativi espressamente affidati; 6. l'impegno e la disponibilità correlati all'articolazione dell'orario di lavoro rispetto al conseguimento degli obiettivi. Punteggio (da 0,7 a 1,3) in cui il valore 1 corrisponde alla prestazione pienamente adeguata VALUTAZIONE DEL RESPONSABILE La valutazione dei risultati sopra espressa è congruente con la valutazione annuale delle competenze, espressa nella specifica scheda. Valore di raggiungimento degli obiettivi della struttura VALUTAZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE / ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Data_________________________ Firma del Responsabile _________________________ Firma del Dirigente _________________________ 23