Stammi vicino... ma non troppo! Il ciclo di incontri qui proposto è centrato sulle relazioni interpersonali e sulla loro importanza per il benessere di ognuno di noi. Essendo costituito di fatto il gruppo da persone in relazione tra loro, esso costituirà il campo di sperimentazione privilegiato di questa tematica. Molta attenzione sarà dedicata ai vissuti dei partecipanti rispetto alle relazioni interpersonali: le loro esperienze personali saranno oggetto di lavoro nel laboratorio. Durante le attività si porrà particolare attenzione al corpo, in quanto principale mezzo con cui ognuno di noi entra in relazione con il mondo esterno e, di conseguenza, con l'altro. Conduce: Tiziana Casazza Primo incontro: 3 ore Auto/eteropercezione e Sé pubblico/Sé privato In neurologia, la scienza che studia il sistema nervoso, si parla di cervello sociale. In breve è stato rilevato che il nostro cervello ha strutture e funzioni preposte alle interazioni, ai pensieri e sentimenti verso gli altri. È confermata così la tesi per cui siamo animali sociali; sopravviviamo e troviamo benessere nel relazionarci con i nostri simili. Per assecondare questa naturale predisposizione dobbiamo affinare la nostra capacità di porre attenzione e prendere consapevolezza di ciò che avviene nel nostro mondo interno (nella mente e nel corpo) durante le interazioni con l'altro. Per metterci in connessione con l'altro in maniera armoniosa e positiva è importante utilizzare la ricettività, capacità di ascoltare e ricevere ciò che accade, anziché reagire ad esso. Più conosciamo noi stessi, più diventiamo ricettivi e pronti ad accogliere gli altri in modo aperto e non difensivo. Ogni volta che stabiliamo un contatto con un’altra persona i nostri cervelli sociali si intrecciano. I primi due workshop propongono due esperienze di gruppo di ricettività e di connessione con l'altro. Le attività prevedono il contatto attraverso la pelle come forma di interazione con l'altro adeguata a focalizzare l'attenzione al proprio mondo interno durante l'incontro, ed il contatto attraverso lo sguardo come ausilio per sperimentare nuove e diverse modalità di apertura all'altro in assenza di giudizi, in un clima protetto e di rispetto reciproco. Per questi primi due incontri si utilizzeranno approcci biosistemici e gestaltici. Milano Counseling: Viale Jenner 69/3 MILANO | Filobus 90 o 91, fermata Piazzale Nigra Mail [email protected] - Cell. 339 8820189 e 3920920920 Secondo incontro: 3 ore La relazione tra “Ego” e “Self” Il Sé è il risultato della relazione tra due elementi costitutivi: l'Io e il Sé corporeo, il primo conscio e il secondo inconscio. In questo incontro si concentrerà l'attenzione sulla relazione tra il Sé e i suoi due elementi costitutivi e come questa influisce nella nostra vita relazionale. Entriamo in connessione con l'altro grazie ad una buona connessione con noi stessi. Si definisce intimità il sentimento di appartenenza al proprio Sé della propria vita interiore; un senso di connessione tra Sé e il proprio flusso di coscienza (autoconsapevolezza). L'autoconsapevolezza permette un'armoniosa espressione di sé ed una spontanea autoaffermazione capacità di dire “no”. Il “no” è una membrana psicologica così come la pelle è una membrana fisica; entrambe mettono i confini. In questo incontro si invitano i partecipanti, attraverso lavori a coppie che contemplano il contatto e l'allontanamento, a far emergere la propria capacità di autoaffermazione. Un confine ben percepito è protettivo e dona sicurezza, consentendo l'apertura all'altro in assenza di paura. Lo spazio pulsatile tra Madre e bambino Il bambino è predisposto ad impegnarsi in interazioni sociali fin dalla nascita e sviluppa la propria personale modalità di interazione grazie al legame di attaccamento con la madre. Lo “spazio pulsatile” si riferisce ad una delle regole rispettate dalle due parti in interazione: la condivisione di uno spazio “pulsatile” con l'alternanza di avvicinamento ed allontanamento. L'idea di “Sé in relazione con l'altro” che il bambino interiorizza dalla prima relazione e mantiene per tutta la vita con tutte le relazioni che stabilirà, si basa su due convinzioni fondamentali: 1. l’altro è accessibile 2. sono capace di mettermi in connessione con l’altro. Esistono due canali privilegiati per la connessione: il sistema percettivo (sguardo) e il sistema motorio (contatto). Il seguente laboratorio privilegia il secondo canale per la connessione e coinvolge ogni partecipante in uno psicodramma che permette il riemergere di antichi schemi di interazione familiare. Milano Counseling: Viale Jenner 69/3 MILANO | Filobus 90 o 91, fermata Piazzale Nigra Mail [email protected] - Cell. 339 8820189 e 3920920920 Ultimo incontro: 1,5 ora Distanza come equilibrio A fronte di una maggiore consapevolezza delle proprie modalità relazionali, quest'ultimo incontro è incentrato sulla sperimentazione della distanza ideale tra Sé e l'altro. Essa rappresenta un punto di equilibrio in cui l'altro, come per i porcospini di Schopenheuer è abbastanza vicino da garantirci “calore” ed abbastanza lontano da non “ferirci”. Per fare questo si utilizza, dopo una fase iniziale utile per focalizzare l'attenzione sul nostro Sé, un'esperienza di fantasia guidata, con i metodi immaginativi. Milano Counseling: Viale Jenner 69/3 MILANO | Filobus 90 o 91, fermata Piazzale Nigra Mail [email protected] - Cell. 339 8820189 e 3920920920