Lezione 11
La politica monetaria in
condizioni di incertezza
La regola di Taylor
Istituzioni di Economia Politica II
Premessa

Nella lezione 10 abbiamo visto gli effetti
della politica monetaria in condizioni di
certezza

L’impiego di MS o ir produce i medesimi
risultati

Conclusioni diverse si ottengono nella
realtà a causa della presenza di incertezza
La politica monetaria in condizioni di
incertezza

Quali sono gli effetti della politica monetaria quando
c’è incertezza sull’equilibrio del mercato dei beni ?

Quali sono gli effetti della politica monetaria quando
c’è incertezza sull’equilibrio dei mercati finanziari?

Quale è lo strumento migliore nei due casi?

Come è possibile descrivere in modo semplice le
scelte di politica monetaria?
La politica monetaria in condizioni di
incertezza

Introduzione sull’incertezza

Politica monetaria e incertezza nel
mercato dei beni

Politica monetaria e incertezza nei
mercati finanziari

La regola di Taylor
Introduzione






Incertezza  impossibilità di determinare in modo
esatto l’equilibrio di un mercato
Incertezza  valutazione approssimata dell’equilibrio
(valutazione con un margine di errore)
Nel nostro contesto l’incertezza 
mercato dei beni
mercati finanziari
entrambi i mercati
Introduzione

Iniziamo considerando l’equilibrio del mercato dei
beni

Incertezza nel mercato dei beni
Impossibilità di determinare esattamente:
le scelte di consumo
il consumo autonomo (C0)
l’effetto di Yd sul consumo (c1)
Le scelte di investimento
gli investimenti autonomi (I0)
il legame fra reddito e investimento (d1)
il legame fra interesse e investimento (d2)







Introduzione

Incertezza nel mercato dei beni 
Impossibilità di determinare esattamente la
posizione della curva IS 
Stima della posizione della curva con un margine
di variabilità
i
IS1
IS
IS0


Y
La linea IS indica la stima della posizione della curva
La “posizione reale” della curva è compresa fra le
linee IS0 e IS1
Introduzione





Allo stesso modo considerando l’equilibrio dei
mercati finanziari
Incertezza nei mercati finanziari 
Impossibilità di determinare esattamente:
l’effetto di Y sulla domanda di moneta
l’effetto di i sulla domanda di moneta
Incertezza nei mercati finanziari 
Impossibilità di determinare esattamente la
posizione della curva LM 
Stima della posizione della curva con un margine
di variabilità
i
LM0
LM
LM1
Y


La linea LM indica la stima della posizione della curva
La “posizione reale” della curva è compresa fra le
linee LM0 e LM1
Politica monetaria e incertezza nel
mercato dei beni

Assumiamo che vi sia incertezza nel mercato dei
beni

Vediamo gli effetti dell’impiego di offerta di moneta
e tasso di interesse di riferimento

Iniziamo utilizzando l’offerta di moneta

Offerta di moneta  IS-LM
i
LM
A
Y0





E
B
Y* Y1
IS1
IS
IS0
Y
IS è la stima della condizione di equilibrio del mercato dei beni
Assumiamo che la Banca Centrale voglia avere Y=Y*
Per ottenerlo MS tale per cui LM e IS si intersechino per Y=Y*
In realtà la IS è fra IS0 e IS1
La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y0 e Y1
i





C
E
Y2
Y*
D
Y3
IS1 MP
IS
IS0
Y
Impiegando il tasso di interesse di riferimento  modello IS-MP
IS stima della Banca Centrale e obiettivo Y=Y*
Per ottenerlo ir tale per cui MP e IS si intersechino per Y=Y*
In realtà la IS è fra IS0 e IS1
La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y2 e Y3
i
LM
C
Y2



A
E
B
Y0 Y* Y1
D
Y3
IS1 MP
IS
IS0
Y
Consideriamo i due strumenti contemporaneamente 
IS-LM-MP nello stesso grafico
Introduciamo la variabilità della IS
La variabilità dei risultati con Ms (da Y0 a Y1) è minore che con ir
(da Y2 a Y3)  Ms è lo strumento migliore
Politica monetaria e incertezza nei
mercati finanziari

Assumiamo che vi sia incertezza nei mercati
finanziari

Vediamo gli effetti dell’impiego di offerta di moneta
e tasso di interesse di riferimento

Iniziamo utilizzando l’offerta di moneta

Offerta di moneta  IS-LM
LM0
LM
LM1
i
A
E
B
IS
Y0





Y*
Y1
Y
IS indica con certezza l’equilibrio del mercato dei beni
Assumiamo che la Banca Centrale voglia avere Y=Y*
Per ottenerlo MS tale per cui LM e IS si intersechino per Y=Y*
In realtà la LM è fra LM0 e LM1
La manovra implica che il valore di Y sarà compreso fra Y0 e Y1
i
MP
E
IS
Y*




Y
Impiegando il tasso di interesse di riferimento  modello IS-MP
IS equilibrio del mercato dei beni e obiettivo Y=Y*
Per ottenerlo ir tale per cui MP e IS si intersechino per Y=Y*
L’incertezza sulla LM non influenza l’equilibrio 
La manovra porta Y a Y*
LM0
LM
LM1
i
A
Y0



E
Y*
B
Y1
MP
IS
Y
Consideriamo i due strumenti contemporaneamente 
IS-LM-MP nello stesso grafico
Introduciamo la variabilità della LM
La variabilità dei risultati con ir (Y=Y*) è minore che con Ms (da
Y0 a Y1)  ir è lo strumento migliore
Politica monetaria e incertezza
in entrambi i mercati

Consideriamo infine il caso in cui vi sia incertezza
sia nel mercato dei beni che nei mercati finanziari

Con incertezza in entrambi i mercati abbiamo
Nessuno strumento può centrare esattamente
l’obiettivo Y*
La scelta dipende da quale incertezza è più forte
Mercato dei beni  MS
Mercati finanziari  ir
La scelta dipende anche dalla forma delle curve IS
e LM



Politica monetaria e incertezza
in entrambi i mercati





In condizioni di incertezza 
Impiego di MS o di ir produce risultati diversi
Le Banca Centrale sceglie lo strumento migliore 
In periodi diversi vengono impiegati strumenti
differenti
Storicamente 
Da anni ’70 fino alla metà degli anni ’90 
Forti shock reali (fra cui shock petroliferi) 
Incertezza soprattutto sui mercati reali  MS
Dalla metà degli anni ’90  Sviluppo ed
integrazione dei mercati finanziari Incertezza
soprattutto sui mercati finanziari  ir
La regola di Taylor



L’analisi precedente ha mostrato perché le Banche
Centrali utilizzano oggi il tasso di interesse di
riferimento come strumento
Analisi economica recente 
Regola semplice per descrivere come le Banche
Centrali scelgono il livello di ir
Risultati soddisfacenti  Regola di Taylor
dove a,b,g > 0
- livello prodotto ottimale (piena occupazione)
- inflazione desiderata
La regola di Taylor

Regola di Taylor
Logica coerente con obiettivi della politica economica
a) Assumiamo che inizialmente
e si verifichi Y 
Produzione diventa troppo bassa (
)

Secondo la regola di Taylor Y (
) ir i 
I Y riportandolo verso il livello ottimale
b) Assumiamo che inizialmente
Inflazione diventa troppo alta (

e si verifichi p 
)
Secondo la regola di Taylor p (
) ir  i 
I  Y p riportandolo verso il livello desiderato
La regola di Taylor

La regola di Taylor è utilizzata per descrivere i
comportamenti delle Banche Centrali

Possiamo vedere in che misura essa è efficace
esaminando il comportamento di Federal Reserve e
delle Banche Centrali Europee

Tasso di riferimento US (Federal funds rate) nel periodo
1970-98: tasso effettivo e tasso previsto dalla regola di
Taylor (fonte: Judd e Rudebush (1998))

Il diagramma evidenzia un andamento simile di tasso
previsto e tasso effettivo

Tasso di riferimento medio nel periodo 1990-98 nei paesi
dell’area dell’Euro: tasso effettivo e tasso previsto dalla
regola di Taylor (fonte: Gerlach e Schnabel (2000) )

Il diagramma evidenzia un andamento simile di tasso
previsto e tasso effettivo (con l’eccezione del 1993)
La regola di Taylor

In conclusione la regola di Taylor sembra descrivere
correttamente i comportamenti delle Banche Centrali

Essa viene spesso impiegata per prevedere cosa
faranno la Banche Centrali (aumentare, tagliare o
lasciare invariati i tassi di interesse)
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Slides lezione 11