Gruppo 6
Modelli di didattica laboratoriale per
l’integrazione e l’inclusione,
e non solo…
Coordinatore
Fabrizio Floris – USR per il Veneto
Verbalizzante
Curia Assunta – ITC Rossano (CS)
Hotel Altafiumara, 10 novembre 2011
Considerazioni emerse dalla discussione,
lunga, partecipata ed articolata
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Punto fermo: l’ordinamento ritiene prioritaria sia
l’integrazione che l’inclusione
Scardinare la concezione, purtroppo ancora
diffusa, secondo cui i docenti di sostegno siano
docenti di serie B
I docenti dovranno rimodulare l’azione didattica
sulla base delle esigenze emerse all’interno dei
gruppi classe e delle peculiarità di ciascuno
L’inclusione è una straordinaria risorsa per la
classe, i docenti, i ragazzi e la collettività!
Ci sono persone che richiedono attenzioni
particolari, ma tutte hanno bisogno di un
percorso
individualizzato,
sempre
e
costantemente all’interno del gruppo classe.
Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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Punti di Forza
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Motivare e coinvolgere direttamente gli alunni,
anche e non solo attraverso la didattica
laboratoriale, che li vede protagonisti e che
richiede nel docente il necessario adeguamento al
nuovo paradigma operativo
Gli alunni (e le famiglie) richiedono delle regole e
docenti motivati e preparati
Riscoprire l’orgoglio della professione docente
Numerosi esempi di buone pratiche, che sono
assai più diffuse sul territorio di quanto non
emerga (fa più rumore un albero che cade di una
foresta che cresce)
Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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Le chiavi della scienza e del metodo scientifico ci
vengono in aiuto per organizzare l’azione didattica, in
tutte le discipline
Osservare
 Sperimentare
 Analizzare
 Dedurre
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Dal fenomeno particolare alla legge
generale attraverso un circolo virtuoso
 L’insegnamento del Galilei
 Far emergere il talento, celato in ciascuno

Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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La didattica laboratoriale: il ruolo dei docenti
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È indubbio che la didattica laboratoriale raggiunge il massimo
successo se viene inquadrata nel percorso curricolare dell’allievo e
se è il risultato dell’azione congiunta dell’intero consiglio di classe
La vera chiave di volta è la necessità di lavorare tutti insieme, in
modo che la didattica laboratoriale diventi prassi e non
occasionalità. Ne seguirà necessariamente, anche un maggior
coinvolgimento degli studenti che diverranno attori e autori
appassionati del sapere e del saper fare.
Laddove la didattica laboratoriale viene adoperata con
sistematicità, può diventare uno dei più efficaci mezzi di contrasto
della dispersione scolastica
Riscoprire la manualità e la pratica laboratoriale, soprattutto con
materiali poveri: ecco la sfida di senso per gli studenti
Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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Punti di attenzione
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Capacità di applicare con flessibilità, adattandosi
tempestivamente alle circostanze ed alle esigenze
di ciascuno, le varie tecniche didattiche (peer
education, coop. learning ecc..)
Attenzione alle esigenze e alle caratteristiche dei
nativi digitali
Richiesta diffusa di formazione in servizio e di
momenti di condivisione e di programmazione tra
i componenti dei consigli di classe, per favorire la
costituzione di una squadra compatta, che opera
d’intesa e si pone al servizio di alunni e famiglie
I problemi dell’edilizia scolastica, che spesso è di
impedimento alla reale costruzione di un gruppo
omogeneo e collaborativo
Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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Grazie per l’attenzione
Fabrizio Floris - USR per il Veneto
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